"Il Nord-Ovest e il caso Torino. Dalla crisi ai processi di reindustrializzazione innovativa" convegno organizzato dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino e dagli "Stati Generali del Piemonte", nei giorni 26 e 27 settembre 1997 presso il Centro Congressi Hotel La Serra, Corso Botta 30 nota bene: è stata registrata soltanto la seconda giornata

Possiamo iniziare il nostro lavoro e con un benvenuto a tutti i nostri ospiti e un ringraziamento per la loro presenza che mi pare almeno da un primo colpo d'occhio che sia altrettanto autorevole significativa come quella registrata nella giornata di ieri gelatiere che voi ormai avrete già commentato in tutti i suoi aspetti
Cioè spetti anche gli eredi molto dialettici perché abbiamo sentito diverse filosofie
Da parte dei relatori soprattutto dei testimonial da Roberto Colaninno a Paolo Cantarella
Quasi a far inverare tra di loro l'impressione che nordovest al di là della sua espressione geografica non esista come problema o come problema
E sono lieto che sempre verso il sindaco di Torino il presidente Ghigo abbiano premesso almeno così dialetticamente un po'contrapposto
Perché ovviamente
Potrei dire che al di là delle dichiarazioni ottimistiche della dell'ingegner Cantarella della della filosofia così strettamente azionisti se non aziendalista
Del dottor Colaninno il problema del Nord Ovest esiste con tutte quelle carenze che sono state ieri sera specificate ieri ieri nel durante la giornata di ieri specificate dall'istituzione non c'è una contrapposizione tra istituzioni imprese tra istituzioni e mondo economico al mondo socio economico
C'è una chiave di lettura che viene ad essere più o meno sensibilizzata secondo dall'approccio con cui diversi soggetti politici e istituzionali affrontano i problemi del territorio
Ma non voglio assolutamente fare polemica
Perché vi state generale sono appunto hanno punto questa filosofia di perlustrare il territorio quando il Piemonte diventa provincia capisce ecco questo potrebbe essere uno slogan capisce quanto questo Piemonte possa essere ricco di vitalità di creatività non solamente di riflessione
E questo impone alla scoperta positiva di questa andar per provincia per i quali io ringrazio ancora in questa sede il professor De Rita che è stato uno degli ispiratori di questo nostro progetto
Questo nostro progetto che
Vorrebbe essere così
Una percorso virtuoso tra le terre del Piemonte tra le gente del primo ho già avuto modo di dire in altre sedi e lo ripeto qui di fronte a voi che siete certamente un autorevole rappresentanza del lavoro del Piemonte oltre che lavora e che produce quanto sia ricca questa nostra terra
E quanto più noi
Indaghiamo verifichiamo e penetra diamo proprio in quelle che sono Lean trarre del Piemonte le sue valli
I suoi comuni montani scopriamo come quella cultura di nicchia sia talmente così ricca sofisticata certo specialistica
Ma da far quasi non dico a rabbrividire ma da far pensare o ripensare a quella che la cultura corrente la cultura metropolitana e questo allora ancora un impegno che noi ci dobbiamo assumere proprio per questa separatezza storica così atavica possa avere delle possibilità di comunicazione io non credo tanto al Piemonte spinto note io credo invece che il Piemonte deve essere deve entrare in rete con tutte le sue energie il fatto che il Nord Est abbia questa visibilità e abbia avuto dei cantori più o meno illustri più o meno interessate più o meno efficace eccetera come ecco mi ricorderebbe va be'adesso voglio fare delle dei paragoni impropri ecco significa che dobbiamo far sì che anche il Nord Ovest non solamente come problema politico non solamente come problema sociale ma come problema culturale possa trovare così
Uno scatto di
Uno scatto di orgoglio da parte nostra
Questo continua understatement piemontese
Per cui non si ostenta mai tante volte la vita politica specialmente adesso in una società mediatica come la nostra e visibilità deve sapere anche da parte nostra la possibilità di ostentare di vedere di predicare di provocare io sono stato criticato da alcuni per la manifestazione del Lingotto perché questa rompeva gli schemi
Rompeva gli schemi di un Piemonte dimesso d'un che monta rassegnato d'un Piemonte contadino don Piemonte che non voleva farsi vedere
Eppure io credo che lo spostamento d'accento realizzato anche in quella occasione al di là delle polemiche che ha provocato doveva esserne d'accesso necessariamente col motore mobile che doveva fare
Emergere provocare mettere in rete tutte quelle energie che poi noi andando per provincia e lo ripeto stiamo registrando
Credo che il lavoro di stamattina che saranno chiuse dal professor De Rita
E dal sottosegretario Fassino che ringrazio sentitamente per la sua sensibilità ieri lei ci ha mandato se non fosse stato per verso il suo intervento un minestra che è stato ministro agricoli chiedono va be'marito aggravi per tramite degli attori grazie comunque l'unico rappresentante del governo piemontese diciamolo pure oggi possiamo a parlare anche un po'al di fuori delle e questo mi fa specie mi fa piacere per il sottosegretario Fassino che sopra delle vero autentico vice ministro degli Este ma mi fa specie per quei ministri che essendo nati in Piemonte che sento stati eletti in Piemonte continuano nella loro adorata latitanza
Stamattina c'è stata c'è anche un articolo sul giornale come mai non si riesce a parlare a casa nostra ad esempio di alta velocità con uno dei ministri che veramente così anche per il suo incarico
Uno degli oppositori costituzionale istituzionale dell'alta velocità
Ebbene questo corpo politico e istituzionale che ci rappresentano abbiamo avuto lo facciamo problemi non può non faccio mai problemi di ordine politico e di casacca politica
Perché abbiamo avuto anche un governo negli anni passati e dove giorno bendata ministri piemontese dico nove ministri piemontesi
Di tutte le forze politiche ebbene se noi non riusciamo a fare pacchetto di mischia con la nostra gente con i nostri deputati
E non riusciamo ad essere qui a a trovare la leva necessaria perché l'azione politica dal Piemonte sia un'azione efficace perché sia certamente un'azione menomato nemmeno stile nemmeno celibe ecco nei confronti del grande sta precisa Romano bene allora probabilmente coloro che trovano sempre miliardi cara campare la lontananza del Piemonte la separatezza del Piemonte
L'algida natura dei piemontesi eccetera considerando ad avere questi arde per ma non è un grido di dolore nella mente di Federico vogliamo esserti per lavorare questo è l'incontro degli Stati Generali voglio ringraziare perché poi lo prendono più la parola il sindaco madre per questa ospitalità straordinaria
Anche questo le bandiere sono seguono solamente dei Teen Titans ma anche di compartecipazione dico se volete di quello che siamo la presidente Bresso col quale abbiamo lavorato magnificamente bene
Alla fine di questa mattina ci sarà una proposta fatta dei quattro saggi che lascerò poi illustrare alla professor Bagnasco proprio per dire e per far capire che queste nostre riflessione più o meno polemico più o meno a mare devono trovare comunque sempre lo scatto di una fantasia creativa che vada al di là del lamento per proporre qualcosa di positivo ricostruttivo
Questo non è il forum dico nei confronti dell'Ansa promosso da imprenditori politici dalla Regione
Questo è il Forum promosso dal Consiglio regionale del Piemonte e mi dispiace di questa disattenzione
Perché se non si riesce metterà le cose a posto e se non si riesce a mettere i puntini là dove ci sono i puntini le virgola dove ci vogliono le virgole probabilmente noi non capiamo assolutamente nella valenza politica che ha una valenza politica non partitica
Ne capiamo la valenza istituzionale che è la valenza dell'istituzione non la valenza delle categorie con cui questi fori con cui questi state generale hanno iniziato il loro discorso il loro il loro percorso lo vogliono conclude
Mille novecentonovantanove il traguardo definitivo
Un grande messaggio speriamo di poter dare al nostro Piemonte però prima ancora dal messaggio la consapevolezza la concertazione la consociazione di tutto il Piemonte perché il Piemonte fosse stata ancora una delle grande regione una delle grandi opportunità una delle grande occasione del nostro Paese
La ringrazio passare adesso la parola mostra infaticabile speaker per dare se seguito lavori della mattinata
Il programma di stamani prevede un intervento di apertura del presidente dell'IRI professor Gian Maria Gros Pietro se le comunicazioni sui risultati dei quattro gruppi di lavoro che si sono riuniti ieri pomeriggio interverranno Alessandro sempre nelle Walter Giuliano Andrea Pininfarina merce ed Espresso
L'intervento del sottosegretario agli Affari Esteri Piero Fassino le conclusioni del professor De Rita
Due cifre solo sui ieri più di seicento sono stati i partecipanti alla sessione mattutina degli stati generali più di trecento coloro che hanno partecipato fino a a sera formale ai lavori dei dei cronisti
La parola Presidente lire il professor Pietro
Buongiorno autorità signore e signori io ringrazio l'invito a partecipare a queste importante riunione degli stati generali del Piemonte senza e vorrei dire che solo in parte parlerò come presidente dell'IRI consentitemi di parlare con maggiore impegno e partecipazione come economista che ha ha trascorso la vita in Piemonte che si difende si sente profondamente legato e coinvolto
Nel futuro di questa Regione alla quale io tornerò non appena terminato il mio compito che come sapete deve durare tre anni
E vorrei parlare subito del tema centrale di questi Stati generali di questa convocazione degli Stati generali ovvero dalla crisi alla reindustrializzazione innovativa
Noi non possiamo
Impostare correttamente
Il tema della reindustrializzazione innovativo del Piemonte se non lo collochiamo nel quadro mondiale in Piemonte lo ripeterò dopo
In Italia si distingue dal resto del Paese per essere da sempre più proiettato verso i mercati internazionali e quindi questo quadro è fondamentale
D'altra parte questo quadro sta Rocco muovendo e spingendo lo stesso sviluppo del Nord Est al quale così spesso ci fa riferimento
Quadro mondiale quello di una re distribuzione della ricchezza se si confrontano i tassi di sviluppo del prodotto lordo mondiale
Si vede che
Quelli
Del G7 cioè dei Paesi più industrializzati sono sistematicamente inferiori anche del cinquanta per cento rispetto ai tassi di sviluppo mondiali
Ma all'interno dei tassi di sviluppo mondiali quelli più elevati sono proprio quelli dei Paesi o di alcuni dei Paesi più poveri nei giorni scorsi
Era a Roma il primo ministro dell'India
Il quale diceva il sette per cento di sviluppo non è un problema noi siamo qui a cercare cooperazione per arrivare al nove e forse alle due cifre
Questi sono i tassi di sviluppo di paesi che per secoli ma anche per gli ultimi decenni trascorsi sembravano irrecuperabili a una migliore distribuzione della ricchezza questa distribuzione che per decenni è stata cercata da regimi tecnocratici e spesso illiberali oggi la sta facendo il mercato
Ed è questo mercato che costituisce la cornice nella quale noi dobbiamo vedere la reindustrializzazione del Piemonte
Che lo che lo faccia il mercato costituito da un altro dato i tassi di sviluppo del commercio internazionale sono sempre almeno doppi rispetto ai tassi di sviluppo del prodotto lordo internazionale
La l'aumento della ricchezza del mondo ma soprattutto una distribuzione meno iniqua di questa ricchezza si basa su uno scambio sempre più ampio tra i Paesi scambio che significa
Nuovi produttori che emergono nuovi clienti che si presenta i nuovi produttori che emergono sottraggono linee di produzione tipiche dei Paesi già industrializzati e nello stesso tempo i loro cittadini diventano clienti potenziali dei nostri prodotti in due parole e questo significa riposizionamento
Se noi non vogliamo ostacolare ma anzi vogliamo favorire
Una distribuzione meno iniqua della ricchezza sul pianeta noi dobbiamo essere armati di questa processo di riposizionamento che ci vede devolvere ad altri paesi in via di sviluppo una parte delle nostre produzioni ma ci vede invece offrire a questi Paesi
Prodotti che essi non sono in grado di fabbricare che sono indispensabili per il loro sviluppo che sono desiderati dai loro cittadini che stanno migliorando il tenore di vita
Allora nel posizionamento
Vorrei aggiungere una cosa che avevo dimenticato
Che i prodotti che questi Paesi ci vengono sono spesso indispensabili per rendere più efficiente la nostra stessa produzione per mettere a disposizione dei nostri cittadini un tenore di vita elevato a costi compatibili per rendere compatto competitivi i prodotti che noi esportiamo
Ma riposizionamento significa chiedersi dove ci andiamo posizionare cioè quali produzioni cediamo e quali invece svilupperemo
Una ricetta un po'Facci dona e ormai stantia diceva che i paesi ad alto pre reddito e quindi ad alto costo del lavoro hanno una sola prospettiva per sopravvivere
Con costi socialmente accettabili a questo tipo di sviluppo
E questa ricetta consiste nel produrre degni ad alta tecnologia
La ricetta è falsa abbiamo qui presidente dell'ICE che sa meglio di chiunque altro come sia difficile
Rimanere a con alti costi di del lavoro in mercati ad alta tecnologia
Per gli specialisti dirò che i paesi che hanno il più elevati indici di specializzazione nell'alta tecnologia non sono negli Stati Uniti nel Giappone
Ma sono i nuovi paesi emergenti alcuni dei nuovi paesi emergenti del Sud-Est asiatico si hanno
Alti tassi di esportazione in prodotti come l'informatica la microelettronica collegati con bassi salari
Ma allora che cos'è che consente di mantenere o meglio di rallentare
La chiusura del divario
Tra costi orari del lavoro tra Paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo perché bisogna dirlo chiaro
Un mondo meno iniquo un mondo che si sviluppa senza violenza è un mondo in cui questo divario si deve chiudere si deve attenuare
è ovvio che questa attenuazione questo processo è diventa socialmente possibile politicamente possibile
Dal punto di vista dei paesi più sviluppati se avviene con gradualità quindi il problema vero non è di ostacolare la chiusura del divario ma è di gestirlo nel tempo e nelle modalità e allora la modalità vera
Per difendere il tenore di vita paesi sviluppati quella di collocare loro produzioni nella fascia alta di qualunque settore industriale
Non solo dei settori ad alta tecnologia la Germania un basso indice di specializzazione nelle alte tecnologie
Ma in qualunque settore industriale dai consumatori sappiamo bene che se scegliamo il prodotto tedesco dobbiamo essere pronti pagare di più
E vediamo sui mercati che in genere il compratore pronto a pagare di più per il prodotto tedesco perché gli riconosce una qualità
La formula dell'Italia
è stata quella di specializzarsi in prodotti a tecnologie cosiddette tradizionali prodotti per la casa per la persona e la tecnologia intermedie
Cioè macchinari ovvero prodotti che incorporano magari tecnologie molto elevate ma sviluppate in altri settori quindi con bassa intensità di ricerca scientifica
E questa formula ha avuto successo
Un successo che negli ultimi anni possiamo dirlo senza trionfalismo ha rappresentato la vera svolta del nostro Paese noi la stiamo facendo questa svolta con sacrifici molto pesanti e forse per noi è difficile rendersi conto di quanto sia
Anomalo unico
Nei Paesi industrializzati
Il processo che noi stiamo vivendo processo che ci ha portato nel giro di un anno a ridurre dal sette a poco più del tre per cento il deficit sul prodotto lordo
Un fatto che non è successo in nessun altro Paese
Un processo che ci ha portato un Paese in cui tradizionalmente la politica economica era basata sulle svalutazioni competitive accompagnate all'inflazione
Ha portato ridurre l'inflazione all'uno e quattro per cento cioè al di sotto dei tassi correnti della Francia e della Germania un processo che ha portato a ridurre i tassi di interesse
Lo spread dei tassi d'interessi italiani rispetto a quelli tedeschi al di sotto del punto percentuale
Un processo qui posso parlare anche come presidente dell'IRI che ha portato
Il nostro mercato a rivolgersi rapidamente verso strutture tipiche dei Paesi più sviluppati ma sappiamo che ha caratteristica del
Le caratteristiche devianti della struttura produttiva italiana erano mercati ristretti quindi necessita dell'intervento pubblico perché mancavano i volumi per tutta una serie di industrie strategiche
Insufficiente intervento delle dell'iniziativa privata quindi intervento pubblico per lo sviluppo per esempio delle grandi reti come quella telefonica
Prevalenza dei monopoli pubblici in settori nevralgici dello Stato ma anche comportamenti spesso collusivi dei grandi produttori privati in alcuni settori chiave
Tutto questo sta rapidamente finendo
Certo vorremmo che la cosa fosse più rapida
Ma abbiamo da qualche anno un'Autorità garante della concorrenza stiamo istituendo dell'autorità di regolazione dei monopoli i quali non dovranno più essere monopolio stanno trasferendo interi settori
Alla mano privata dalla mano pubblica
E sotto questo profilo vorrei citare un dato che forse la stessa stampa internazionale non considera sufficienza
Con la fine del novantasette le privatizzazioni effettuate in Italia raggiungeranno sfiorano la cifra dei novantasei mila miliardi
Che è molto di più
Di quanto abbia fatto la Francia con ottantaquattro mila e di quanto abbia fatto la Germania con cinquantasei mila di questa cifra
Più della metà cioè cinquantacinque mila miliardi sono
Vendite di settori che appartengono sono appartenuti Ivo hanno smesso da poco di appartenere all'IRI come il settore telefonico
Vuole fare un piccolo cenno su questo
Il ruolo che le istituzioni industriali finanziarie assicurative
Della provincia di Torino e del Piemonte in generale stanno giocando in questo processo
è molto più ampio di quello che comunemente si pensi e qui riaffiora l'understatement da Torino sono partiti messaggi alle privatizzazioni non interessano
E vero
Pare che non interessino molto a Torino ci sono tante cose da fare proiettata in tutto il mondo ma la più grande banca italiana è stata privatizzata
Ma la madre di tutte le privatizzazioni quella telefonica vede come uno dei principali interventi finanziari di capitale italiano capitale che viene da Torino
Ma la Banca di Roma che stiamo vendendo vede del nuovo nocciolo duro una compagnia assicurativa torinese
Quindi questa svolta che il Paese sta facendo vede Torino
La Provincia di Torino e il Piemonte in un ruolo centrale
Non solo per le cose che ho detto ma per al perché mi avvio a dire subito
Il Paese ha ereditato dal scorsa
Stagione quindi dal tipo di sviluppo che appena accennato delle fragilità fragilità nella struttura dimensionale abbiamo tante imprese piccole poche imprese medie pochissime imprese grandi
Abbiamo dei mercati industriali che sono basati sui distretti i distretti fu una cosa bellissima ma come dimostrano le più recenti ricerche di economia industriale quel tessuto basato sul capitale umano più che sul capitale tecnico che tipico dei distretti
A delle degli snodi delicati che possono essere messi in crisi quando si cerca di globalizzare l'attività produttiva
Questo è un
è una moneta due facce e molto bello che il distretto abbia difficoltà globalizzato sì perché vuol dire che non può essere riprodotto all'estro quindi i redditi
Che ci sono dentro sono protetti ma naturalmente se il costo del lavoro diventa molto alto e i prodotti hanno un costo non competitivo si apre un problema che qui non è il caso di affrontare che ha soluzioni specifiche
I mercati finanziari dell'Italia continuano a essere insufficientemente stipati le tinte la difficoltà di privatizzare rapidamente bene lo sta dimostrando
Bene tutto questo crea una serie di tematiche sulle quali non voglio entrare perché non sono le tematiche del Piemonte
Le tematiche di cui si discute
Quando si parla di politica economica politica industriale politica delle strutture finanziarie
Non sono quelle del Piemonte e in particolare della provincia di Torino
Dove invece
Si verifica una simmetria
Più volte e la Provincia di Torino sono fortemente esportatrici più esportatrici del resto d'Italia ma soprattutto sono internazionalizzate sono i grandi protagonisti italiani degli investimenti diretti all'estero una delle debolezze dell'Italia è quella di vendere le merci all'estro anziché controllare i mercati esteri se leggete la stampa economica americana ammette che il concetto di world car rappresentato dalla Palio ha colto di sorpresa tutti gli altri produttori mondiali la Palio l'unica vera prima Urka
La stampa economica americana ammette che nel Sud America la FIAT ha battuto la Ford
Ma non c'è solo la FIAT
Non c'è solo la provincia di Torino aziende come Ferrero Miroglio o distretti industriali come quello di Biella
Sono tutta un'altra cosa rispetto al resto dell'Italia
Ma anche dal dal punto di vista di altri
Caratteri del sistema industriale italiano per esempio quello della dimensione siamo diverso
Noi non abbiamo una struttura di un piccole e medie imprese abbiamo una struttura di grandi prese industriali e finanziarie
E abbiamo una finanza eccellente
Per lo meno per gli standard italiani sicuramente lo capacità operative
Sono notevoli e forse solo pizzico di accesso nell'understatement
Non ci fa rendere conto di quanto queste capacità Contino nel Paese di quanto contino sempre di più e del ruolo che potrebbero avere nello sviluppo di questo Paese ma mi avvio a concludere per non prendere troppo tempo alla discussione
Già adesso da queste
Ah simmetrica rispetto alla struttura del Paese derivano due importanti conseguenze
Una
Direi prevalentemente positiva
E l'altra che invece ci deve spingere ad agire
Quella positiva è che ovviamente quest'area
All'interno dell'Italia e la più pronta al mercato aperti
Come dicevo abbiamo investimenti diretti all'estero abbiamo strutture per il controllo dei mercati esteri
Abbiamo capacità finanziaria dire che San Paolo e la banca
Più presente sulla piazza di Londra
E quindi dovremmo essere l'area che più trae vantaggio io sono convinto che siamo l'area che più trae vantaggio dall'inserimento in un mercato unico europeo
Che vuol dire il più grande mercato del mondo che vuol dire un altro motivo per privatizzare no non c'è più nessuna ragione
Per tenere in serra delle imprese con risultato di farli ammalare di inefficienza
Non siamo più in un mercato limitato asfittico insufficiente siamo nel più grande mercato del mondo
Ma anche uno dei mercati più liberisti
Con tutte le accezioni che questo positive e negative che questo termine
Si porta dietro quindi un mercato fortemente aperto la globalizzazione
E qui vorrei citare non solo
L'opportunità di globalizzare che deriva dall'aumento di efficienza connesso agli scambi internazionali
Ma la necessità
Politica impellente di aumentare l'integrazione tra l'Unione europea e i Paesi del Mediterraneo
Lo squilibrio demografico
Che evidente
Che è incombente è ineluttabile
Non può essere affrontato in nessun modo neppure militare
Occorre un'integrazione tra l'Europa e i Paesi del Mediterraneo
Che
Ne promuova lo sviluppo anziché
Cercare di contrapporre una DDA
Sicuramente in effigie
Ai flussi migratori che l'attuale a simmetria genera
Allora essere la regione più aperta a questo processo di integrazione sicuramente ci dà delle opportunità e le opportunità le vediamo
Rifacciamo ci al caso delle produzioni internazionalizzate queste produzioni come è stato detto ieri
No corpo in tutto il mondo hanno la testa e il cuore radicati in un territorio da cui derivano i vantaggi competitivi specifici le competenze specifiche di un'azienda
Ed è proprio quello che serve ai paesi sviluppati e qui il nocciolo di quella difesa nel tempo di un vantaggio di tenore di vita che vogliamo vedersi attenuare il più lentamente possibile
Solo mantenendo le funzioni centrali di
Attività produttive internazionalizzate questa difesa è possibile
Pur contribuendo allo sviluppo armonico dal resto del mondo
Ma naturalmente
In una prospettiva di economia globalizzata
Ogni Area
Concentra su di sé certe funzioni e noi speriamo di concentrare le funzioni
Di concezione di progettazione e di direzione dalla produzione e distribuisce nel resto del mondo altre funzioni tra cui quelle produttive
C'è una divisione non solo tra funzioni ma anche tra settori produttivi
Voglio dire quindi che ci sono delle uscite delle entrate ora finché parliamo di uscite va tutto bene cioè il Piemonte fa molto meglio del resto dell'Italia nell'investire all'estero
E il guaio è dal lato delle entrate cioè quanti investimenti esteri arrivano in Piemonte siamo molto lieti della Motorola
Ma non mi sembra che sia
Un esempio sufficientemente affiancato da altri esempi ecco qui è attenzione non è che il Piemonte Pieri poco elitaria che attira poco
Anche nel resto d'Italia nonostante il peso degli incentivi che le zone sottosviluppate possono offrire e che noi non potremo mai offrire ricordiamocelo non per scelta del Governo italiano ma per vincoli comunitari
Nonostante questo peso l'Italia attira pochi Investimenti
Sappiamo anche perché
Non è questo
Il luogo per discutere della scarsa attrattività ma voglio solo ricordare alcuni dei più noti
L'eccessivo onere
Sui redditi
Dei produttori quindi prima di tutto sul costo del lavoro ma anche profitti delle imprese che scoraggia da localizzare in Italia attività produttive oltre ad alcune delle inefficienze
Tipiche del sistema complessivo del nostro Paese
Il colore chiaro che l'interesse principale di una regione come il Piemonte della provincia di Torino e che si agisca su questi elementi più che non sui trasferimenti
La politica dei trasferimenti che è necessaria
Per affrontare le are di maggiore
Crisi di un territorio vasto come un territorio nazionale non sarà mai una politica che complessivamente a favore di un territorio sviluppato come il Piemonte non potrà mai essere
Per il nostro territorio l'importante
Un avvicinamento alle strutture
E agli equilibri dei paesi più sviluppati quindi una riduzione degli oneri che gravano sui produttori a vantaggio non produttori questa
Il problema principale dell'Italia
Un problema che non si è potuto affrontare fino a quando la politica economica dovuto principalmente a rimediare ai disastri precedenti della finanza pubblica ma che dovrebbe
Mi auguro diventare il tema centrale dell'azione di governo in campo economico in una fase di sviluppo
Ma poi c'è un altro aspetto il secondo aspetto
In nessun Paese sviluppato
L'occupazione dipende esclusivamente dalle grandi imprese dai grandi settori della produzione di massa dalle grandi produzioni anche ad alta tecnologia
Vorrei citare il caso di Los Angeles
Ad una di Los Angeles la crescita più rapida dell'occupazione
è assicurata da attività manifatturiere basso livello tecnologico dirette a soddisfare la domanda locale di mobili e di altri oggetti per la casa quarta Carlo somiglia molto al made in Italy ma questo nel in due sei
Fatto soprattutto dagli asiatici una produzione che è partita per soddisfare la domanda locale degli asiatici che non era soddisfatto dai beni di produzione
Americana
Questo è un esempio che di per sé non dice molto se si vanno a vedere le statistiche del lavoro americane si vede che il grande ombrello o se volete la testa d'ariete della produzione americana ad alta tecnologia non solo nei beni industriali ma soprattutto nei servizi
Dal software e servizi finanziari eccetera
Serve per proiettare sui mercati esteri e una capacità di dare al resto del mondo questi beni e servizi che il resto del mondo non sa ancora produrre e che deve utilizzare per il proprio sviluppo ma da questo ricade nella ricca società americana una domanda intensa di beni e di servizi che creano occupazione occupazione che nella maggior parte
Assicurata da imprese medie e piccole imprese medie e piccole che servono efficientemente i bisogni
Di una società ricca di consumatori evoluti e sofisticati ma anche di un sistema produttivo che serve al resto del mondo voglio dire che le grandi imprese
Che
Gestiscono i mercati internazionali che sono necessarie ed è una forza del Piemonte averne
Non vivono nel deserto
Vivono sempre più alimentate da una struttura di imprese piccole una struttura per la quale occorre una forte propensione all'imprenditorialità
Lasciatemi dire che
Per un economista che ha vissuto tanti anni a Torino
Questo è uno degli aspetti più preoccupanti indifferenza tra Nord Ovest Nord Est
E cioè la spinta all'imprenditorialità delle singole persone
Certo è importante
La dotazione di infrastrutture
Certo importante
Che vi siano dei contributi alle spese pubbliche per la ricerca e soprattutto per l'educazione
Che sono così carenti
In Piemonte
Ma l'insufficienza di queste strutture
E ancora più grave nel Nord Est
Eppure nord est si sviluppa con delle modalità che non sono sotto tutti gli aspetti invidiabili
Non credo che la formula del Nord Est sia sotto tutti gli aspetti preferibile soprattutto dal punto di vista sociale
Ma nel nord-ovest qui Danovi quello che dobbiamo affiancare è una maggiore propensione
Delle singole persone a farsi protagoniste della propria vita
La nostra disciplina
Nostra tradizionale virtù di lavorare
Fedelmente in grandi organizzazioni forse a un po'spento questa tendenza a essere protagonisti del proprio futuro che invece indispensabile
In una economia mondiale in cui tutti i popoli vogliono essere protagonisti del proprio futuro e tutte le persone devono trovare il modo di esserlo
Come fare per incoraggiare uno sviluppo in questa direzione
Qui forse
Professor De Rita sicuramente molto più di me è in grado di dare delle indicazioni gli Stati generali sicuramente sono in grado di sviluppare proposte ci siano più
Che siano particolarmente adatte alla struttura sociale e produttiva del Piemonte
Come economista industriale vorrei solo ricordare che questo problema non è un problema esclusivamente del Piemonte di nuovo allarghiamo l'ottica guardiamo se non il mondo almeno l'Europa allora in Europa e l'Italia questa volta che è un'eccezione
Proprio per la ricchezza di fioritura imprenditoriale che negli altri paesi non si ritrova eppure altri Paesi come l'Inghilterra per esempio
Hanno risolto un problema di declino industriale proprio con una riuscendo ad attirare nuovi investimenti e favorendo anche la crescita di iniziative imprenditoriali
Semplificando molto le la formula è da un lato ridurre l'onere che grava su chi produce
Spostandolo
Nella misura del possibile su chi consuma
Non dimentichiamo che l'onere e l'imposizione basata sui redditi è un'imposizione che tassa i beni servizi prodotti nel Paese e non tassa di beni e servizi inventate importati
Una follia
Secondo
Per sviluppare tutta una serie di iniziative non erogatori e ma di produzione di conoscenze di fornitura di servizi di soccorso finanziario agli investimenti
Delle imprese che partono delle imprese create dai giovani delle imprese create dalle persone
Lasciate libere dall'industria
Per
Far partire nuove produzioni in cui queste persone siano protagonisti del proprio futuro come dicevo prima terzo
Facilitare lo scambio tra ambienti culturali diversi tra gli ambienti che producono le conoscenze scientifica e tecnologica soprattutto i centri di ricerca
E le imprese che invece sono in grado di trasformare queste conoscenze scientifiche e tecnologiche in ricchezza per la collettività
Fare in modo che questi due mondi si possano scambiare
Premiando concretamente non con delle medaglie ma con degli avanzamenti di carriera le persone che hanno il coraggio di spostarsi da un settore all'altro in ambedue le direzioni
Grazie presidente dell'IReR ricordo per coloro che lo desiderassero
Che i resoconti stenografici degli interventi di ieri
Fra poco anche quello del presidente dell'IRI sono consultabili sul sito internet della provincia di Torino anche qui sopra all'entrata alla sala stampa
è ora la volta del comunicazione sui risultati del lavoro dei frutti che si sono tenuti ieri pomeriggio
La creazione dei vantaggi competitivi il Piemonte come area per attrarre nuovi investimenti riferisce merce L'Espresso
Grazie io credo che dalle intervento estremamente significativo che
Il
Professor Crespi e però ha fatto questa mattina
Sia conferma da l'utilità della scelta che abbiamo fatto con i quattro workshop che si sono proposti di affrontare i temi caldi
Del nostro territorio proprio su questi filoni il primo filone come fare impresa a partire dalle risorse dalle capacità imprenditoriali che ci sono sul nostro territorio su cui interverrà poi il coordinatore del di quello specifico workshop
Il secondo come attrarre altre in prese in questo territorio il tema infrastrutturale di cui anche questa mattina emersa la rilevanza per creare l'ambiente esterno favorevole allo sviluppo sia delle imprese globali che delle di piccole e medie imprese avverte però sulla concorrenza internazionale
Credo quindi si il lavoro che ieri abbiamo iniziato con i quattro workshop per il quarto non l'ho citato perché riguarda la memoria della cultura del dell'industria
Sul nostro territorio della cultura materiale del nostro territorio
Dicevo questi quattro workshop ieri hanno iniziato un lavoro che almeno per quanto riguarda il il nostro ma penso che sarà venuto anche anche negli altri a Espresso è stato espresso da tutti un'esigenza di di continuare e cioè di approfondire i temi che abbiamo iniziato a solo a trattare ieri tempo è stato poco
C'erano moltissimi sono stati moltissime richieste di intervento Numa tutte siamo riusciti a dare dare risposta no ma tutti siamo usciti a dare la parola il soprattutto tutti hanno dovuto sintetizzare brutalmente quello che voleva da dire quindi spesso la ricchezza di pur delle proposte è stata è stata persa
Abbiamo quindi per quanto ci riguarda ma appunto penso che la cosa possa essere estesa anche gli altri workshop deciso di utilizzare la sede di tipi Piemonte che sede che ci siamo dati per
Attraverso il marketing territoriale e non solo dotarsi di strumenti per rendere più attrattivo nostro territorio di utilizzare le sedi di tipi Piemonte per continuare questo lavoro e arrivare a meglio formulare le proposte che io oggi
Richiamerò in sintesi ancora in modo che ha più carattere di Flash che di un evidentemente di un rapporto strutturato che non sarebbe stato possibile fare fare questa notte e fare emergere quindi meglio
La ricchezza di di De di e di proposte che si stanno costruendo su questo territorio che e chiamato certamente a cambiare arricchire la appropriare il proprio tessuto imprenditoriale e questo è una cosa che è emersa da tutti gli interventi ancora questa mattina con grande forza da da cross Pietro
E che deve quindi dotarsi degli degli strumenti ma prima di tutto della capacità di riflessione su se stesso per lavorare in questa direzione
Credo anche prima di iniziare la
Relazione sulla sul Washington per che
Chiarezza sempre importante che sia chiaro che cosa
In che direzione vanno vanno all'impresa vanno dirigenti dell'impresa in macchina
Mi pare
Contrastare per certi versi non non capire alcune delle cose aver dimostrato di non capire alcune delle cose essenziali che sono emerse da questo nostro da questo nostro seminario
In particolare quella a cui faceva ancora riferimento un momento fa Pietro Russo poi metodicità credo che Ciampi ha detto delle cose importanti e che anche le grandi multinazionali le anche le imprese globali
Almeno quelle che hanno successo sono in prese che hanno testa e cuore radicati nel proprio territorio e da lì che traggono forza ed è lì che traggono la capacità di localizzarsi
Se lo ha detto il rappresentante dell'impresa globale di successo che abbiamo in questo territorio Cantarella
Non ce lo ha detto invece il rappresentante di un'impresa che ha difficoltà
Presa globale che condannino io credo che Colannino debba riflettere su questo fatto debba riflettere sul fatto che forse diversamente da quello che è stata la grande Olivetti questa Olivetti
Non non sta dentro la capacità di radicarsi con la teste su e col cuore nel proprio territorio
Questo crea sfiducia evita che ci sia in questo stesso territorio quello scatto collettivo di orgoglio e di volontà che forse potrebbe aiutare anche la grande impresa globale certo
è giusto che impresa abbia prima di tutto come referente i propri azionisti ma credo che per l'atteggiamento di profondo disprezzo disprezzo delle risorse straordinario di capitale un
Citati
Andare al di là del proprio territorio che forse potrebbe riuscire a trovare circa si sapesse utilizzare meglio il grande patrimonio che
Questo territorio accumula
E devo dire
Questa cosa l'ho anche detta perché emerso dall'altro protagonista di quest'Area e del processo di diversificazione di riorganizzazione della Olivetti Rossignolo
Che ieri è intervenuto nel nostro workshop
è emerso una atteggiamento diverso di rapporto e di
Esigenza nel di rapporto col territorio
Rossignolo confermando il fatto che spetta all'impresa
Produrre efficienza interna quindi capacità di stare sul mercato
Ha però sottolinea come l'impresa abbia bisogno senza stare
Come sia strategica le pizze
Per portante per la rete anche tanto per creare condizione di attrattività di impresa nuove imprese sul nostro sul nostro territorio senza del contesto dal punto di vista delle infrastrutture la logistica e trasporti non non ribadisco quello che abbiamo già detto poiché dirà evidentemente Pininfarina nella sua relazione
Ma anche efficienza del servizi bacca bancari e finanziari dello spietato ci diceva che noi siamo in una posizione relativamente più favorevole del resto d'Italia ma credo che per il rappresentante di un'impresa
Invece multinazionale ci sia la percezione della posizione relativamente meno favorevole del resto rispetto al resto del mondo e quindi un un aumento di efficienza è ancora necessario e ha ribadito l'esigenza di una cooperazione fra il settore pubblico l'impresa il sistema creditizio cioè di quel tavolo di concertazione che di cui abbiamo tutti parlato ieri che poi proporre in maniera più strutturata
Quel emerso dal workshop lei
Mentre ci sono molte opportunità che stanno nascendo sul territorio per uno creare condizioni di attrattività delle d'impresa dal dall'estero di irrobustimento di investimenti nuovi per le nostre imprese sul territorio
Non non è ancora tutto a questa Offerta e queste iniziative non sono ancora sufficientemente coerenti organizzate e strutturate per
Diventare un sistema di opportunità e non solo delle opportunità
Se volete puntuali
Cioè come l'offerta la capacità di offrire opportunità di questo territorio sia insufficientemente strutturata insufficientemente modellata quindi ci sia bisogno di un lavoro di organizzazione dell'Offerta delle delle opportunità
E questa esigenza di coordinamento è emersa da praticamente tutti coloro che sono intervenuti
Un altro punto molto molto citato e l'esigenza diffusa di supporto per le ricerche la diffusione tecnologica
è stato sottolineato che da una parte esiste l'esigenza sentita intanto verificabile da tutte le ricerche che sono che sono state in questo periodo realizzate sulla sulla struttura produttiva del del dalla nostra provincia del del Piemonte
è un'esigenza però che non è ancora chiaramente espressa ho sempre chiaramente espressa dal sistema delle imprese
Soprattutto che non si esprime ancora chiaramente in domanda di mercato e quindi ha bisogno di un supporto Pubblico per organizzarsi e per proporsi come Offerta alle alle imprese stesso alle potenziali impresa emergenti
Quindi che
Perrone costituire un busto sistema di imprese che offrano servizi tecnologici occorre ancora un un intervento organizzativo del settore pubblico un supporto iniziale del del settore pubblico perché una domanda un'esigenza che pure esiste non è ancora chiaramente espressa
Dal dal nostro sistema delle piccole e medie imprese
Da molte parti si è stato sottolineato che Politecnico e università pur con notevoli sforzi in cui prodotti in questi ultimi tempi non
Rappresentano ancora non non hanno ancora un sufficiente a rapporto con il mondo delle dell'impresa e quindi che la ricerca e la ricerca applicata in in particolare raramente si traduce in un rapporto diretto con le imprese le imprese piemontesi e quindi una utilizzabilità diretta da parte delle imprese piemontesi
In questo senso una proposta che è venuta congiuntamente da tassa alzare dal prorettore del Politecnico ruscelli
Il CIE appare molto interessante che è quella di creare presso il Politecnico una sorta di incubatore per RAI giovani ricercatori laureati o ricercatori alle alle prime alle prime esperienze che nel corso del del proprio lavoro tesi di ricerca abbiano opportunità di sviluppare ulteriormente la propria ricerca per arrivare a brevettabilità di questo di questo lavoro e che potrebbero quindi essere
Supportati da un organizzati aiutati a avere un
Un punto di di lavoro in all'interno del del Politecnico con un vero e proprio incubatore che per un certo numero di anni offre loro la possibilità di continuare la loro ricerca arrivando a delle a delle conclusioni che siano successivamente brevettato insomma un incubatore per ricercatori applicati che hanno delle vede le opportunità matti hanno bisogno di un supporto logistico e organizzativo e all'inizio anche magari di finanziamenti
Un punto che immerso in maniera molto molto chiare molto diffusa nei diversi interventi
Se è relativo alle al fatto che lei imperiese che già esistono su un territorio sono la prima risorsa attrattiva per attrarre nuovi investimenti
Questo perché in nuovi investimenti
Si inseriscono evidente eviti questo credo sia anche evidente più facilmente infine un luogo dove c'è un sistema integrato esistente nell'ambito che corrisponda la loro attività quindi Nuovi Investimenti sono in larga parte anche quelli già arrivati in Piemonte sono in larga parte legati ai cluster esistenti in questo senso ricerche che sono state fatte dimostrano mettono in evidenza quali sono questi sistemi integrati questi Carstens esistenti e suggeriscono dell'ipotesi di
Sollecitazione dei nuovi investimenti di promozione di nuovi investimenti provenienti dall'estero secondo questi filoni proprio a partire dal dalla maggiore opportunità che nasce dall'esistenza già di fidi insediativa che nasce dall'esistenza già di una filiera di impresa in in quel settore
L'altro aspetto che riguarda in un altro punto che c'eravamo dati come
Tema di lavoro
E quello che proprio se si vuole potenziare la capacità di investimento sul territorio dell'impresa delle imprese piemontesi occorre rafforzare queste sistemi integrati esistenti queste carte se esistenti
In modo da sollecitarli a investimenti ulteriori quindi occorre lavorare attraverso l'Offerta di sistemi infrastrutture fra strutturali di opportunità di investimento sulle filiere esistenti
Emersa la ricchezza di iniziative che ci sono su questo territorio relativamente ai parchi tecnologici
Sul quali una riflessione che dovremmo approfondire mette però già in in evidenza la esigenza di una più forte caratterizzazione produttiva di questi di questi parchi tecnologici c'è una più forte specializzazione della loro offerta ciò in alcuni casi già esistenti sono infatti quelli che stanno cominciando ad attrarre investimenti e il caso del Parco delle biotecnologie che ha una precisa caratterizzazione produttiva probabilmente il caso l'
Dell'Ambra eroina in parte
In altri casi occorre più precisamente definire la vocazione produttiva di questi parchi tecnologici
Per evitare che si traducano essenzialmente in aree industriali attrezzate di cui c'è una ed è stata sottolineata una frammento una sovrabbondanza
Un'esigenza che
Appare è apparsa fondamentale per attrarre investimenti e che di nuove emersa già questa mattina è quella che sintetizzo i clienti sintetizzerei sotto il titolo di sportello unico e cioè l'esigenza della semplificazione procedurale che su cui sta lavorando i tipi Piemonte appunto cercando di promuovere la costituzione di uno sportello unico che permetta un'impresa di rivolgersi che vuole investire sul territorio sia essa una nuova impresa si è su un'impresa locale se vuole
Ulteriormente investire possa rivolgersi a un unico soggetto il quale probabilmente almeno per il momento nella complessità procedurale senza caratterizza il nostro sistema provvede a risolvere per lui il problema del rapporto con tutte le altre le altre si sa istituzioni luoghi che richiedono autorizzazioni pare ieri eccetera
Un altro suggerimento rilevante che è emerso dal workshop e quello di puntare non su
Costruzioni astratte per attrarre nuovi investimenti per esempio incubatore che si propongono di attrarre far nascere ex novo nuovi impresa in ma di creare una forte subsistema di supporto
Alle impresa e che nascono autonomamente cioè puntare sul sostegno dei processi virtuosi in atto piuttosto che la puntare sulla sostegno alle
Giovanni in generale gli operatori che autonomamente scelgono di iniziare un'attività imprenditoriale piuttosto che cercare di creare dal nuovo iniziative
è stato sottolineato anche molto l'esigenza di lavorare sulla diffusione dell'innovazione di tipo organizzativo che apparsa carenti
Una prima riflessione a più voci è stata fatta sulla questione dei patti territoriali su questo è emerso che ci sono forti volontà
Delle istituzioni locali
Come delle forze economiche anche locali ma che si tratta di un processo di apprendimento in corso sul quale occorre ancora lavorare per il quale il tavolo di concertazione che abbiamo proposto appare di grande di grande utilità per aiutare i patti territoriali questi nuovi patti territoriali a meglio definire i propri obiettivi e il proprio il proprio percorso
Da ultimo abbiamo quindi deciso di mantenere in invita almeno per un certo tempo Ruspoli valuteremo quesito gruppo gruppo di lavoro per e alle elaborare meglio su queste proposte integrarle Cosmi molte che si sono state consegnate forma scritta che non ha più avuto ancora il tempo materiale tutti quanti visti
Di leggere quindi di integrare la nostra relazione e soprattutto per certo senso costituire delle supporti tecnici al tavolo politico che questa mattina io penso collettivamente decideremo di istituire grazie
Grazie Mercedes Bresso
Dei vantaggi competitivi le infrastrutture riferisce Andrea Pininfarina
Buongiorno
Innanzitutto voglio ringraziare il presidente del consiglio regionale che mi ha invitato
A coordinare workshop di questa sul tema di questa portata di questa importanza
Mi pare anche un segno politicamente coraggioso aver invitato un rappresentante del sistema imprenditoriale
A in qualche modo punto coordinare tra le conclusioni sul tema così significativo come quello dell'infrastruttura
Certo e un tema molto stimolante e la discussione si è articolata nel nostro gruppo di lavoro attraverso molti interventi
Tutti i mostri da uno spirito altamente propositivo come gruppo di lavoro credo ospitiamo una forma RadioRai strutturata di continuazione dei lavori
Non episodica come quella che forzatamente abbiamo avuto modo di di eseguire
Questo perché sia possibile proseguire le attività rendendo
Operativamente più efficaci alcuni dei suggerimenti che in una sintesi forzatamente
Rapida abbiamo dovuto fare certo risulta oggettivamente appunto difficile in così poco tempo fare un'analisi esaustiva
Oltretutto la sintesi la lucidità della sintesi ne risente anche visti ridotti tempi tra l'esposizione appunto dalla sintesi l'attività di lavoro
Direi che
Attorno al tema principale è aleggiato un argomento di interesse generale di ordine generale
Si tratta del rapporto detenuto come indicazione da alcune da alcuni contributi tra quelle che sono le scelte collettive
E di interesse collettivo il rispetto delle preferenze individuali o di piccole comunità direi che è tipico il caso delle decisioni che riguardano le infrastrutture più importante
Con un rilevante impatto su micro collettività specifiche con una capacità di riverberare per contro benefici diffusi su numerosi amplissimo sul numero dei cittadini
In questi casi il coinvolgimento decisioni delle decisioni di diverso livello gerarchico rispondenti a logiche incentivi differenti
Possono ricondursi al rispetto al perseguimento dell'interesse generale conduce a enorme dilatazione dei tempi di decisioni e può portare potenzialmente fino all'abbandono dei Progetti
In generale workshop osservato che i problemi dell'efficacia del processo decisionale non sono meno rilevanti della bontà intrinseca dei Progetti
Della qualità e del costo delle realizzazioni dell'efficienza di esercizio dell'infrastruttura
Come si possono quindi rendere più efficaci i processi decisioni per le infrastrutture di interesse collettivo rimane una questione aperta
Abbiamo dibattuto nella sede in particolare alcuni temi ma uno dei più rilevanti sicuramente all'ordine del giorno è quello dell'alta velocità
Credo che sia evidente non solo per il Piemonte per Torino ma per l'Italia intera il beneficio che se ne trarrebbe attraverso il collegamento internazionale con la Francia per l'alta velocità
Bene credo che una rete integrata con l'Europa sarà quello che consentirà all'Italia non solo la nostra regione
Di non divenire non solo più una penisola ma un'isola rispetto all'Europa di essere tagliati fuori dai collegamenti ferroviario l'alta velocità
Però se questa è una priorità come appaiono tutti avvertire allora importante che il il sistema politico comprenda la necessità di avviare rapidamente quello che appare essere
L'elemento gravi di partenza fondamentale affinché inoltre parla francesi possano in qualche modo avere fiducia nelle nostre possibilità e quindi il collegamento Torino Mila no all'alta velocità
Se questo non parte illusorio che i francesi possono avere qualche interesse a collegarsi internazionalmente con Torino
E quindi credo da questo punto di vista sarà decisivo l'impegno e la prossima settimana col vertice italo francese che si terrà all'inizio di ottobre ecco questo è un esempio per dire quanto importanti possono essere per la collettività alcune decisione di carattere infrastrutturale
E e importante arrivare a suggerire interventi di snellimento burocratico attraverso forse delegificazione si possono immaginare organismi di integrazione dei diversi livelli di governo come le conferenze di servizi che dovrebbero diventare il metodo di costante velocizzazione delle decisioni che abbiano un rilevante impatto economico sul territorio
Ancora si può pensare a interventi di sensibilizzazione delle comunità locali sull'importanza delle infrastrutture
E chiedono accoglienza loro territorio
Fino alla compensazione con meccanismi direi quasi di mercato dei disagi eventualmente arrecati in cambio di decisioni veramente rapide
Resta il fatto che a nostro avviso è necessario individuare un meccanismo affinché nel pieno rispetto delle regole democratiche
Scelte di interesse collettivo a beneficio quindi dell'intera collettività e di cui il sistema politico amministrativo locale si fa portatore nel lungo termine trovino efficacia attuativa non è più tollerabile
Che particolarismi o strumentalizzazione politica di questi ultimi impediscono il regolare sviluppo di queste opere
Credo che da questo punto di vista il sistema politico amministrativo abbia bisogno di un aiuto
Quindi noi auspichiamo che nell'ambito di un decentramento decisionale politico amministrativo questo tema si è affrontato con la massima attenzione l'urgenza
Ecco passando quindi da questa introduzione di carattere generale sull'importanza del capacità attuativa delle decisione di interesse generale
All'argomento più specifico di quelle che sono le scelte pubbliche quello particolare dell'infrastruttura
Direi che il workshop ha espresso sostanzialmente tre tipi di suggerimenti in primo luogo ha formulato una serie di fabbisogni insoddisfatti
Allora molti di essi notti da tempo ma che proprio passare del tempo trasformate in domande più urgenti da esaurire
Sotto questo profilo si possono ricordare in generale tutti gli investimenti volti a rendere veramente integrata la rete dei trasporti
Non ha più senso ragionare sulle infrastrutture di trasporto se non in un'ottica di integrazione perché l'integrazione produce la moltiplicazione della capacità di mobilitare risorse
Integrazione è un moltiplicatore del grado di soddisfazione della domanda e viceversa e onde moltiplicatore dei costi certo questo richiede uno sforzo progettuale più intenso ancora che in passato
Così per migliorare le prestazioni dell'apporto si dovrebbe investire nelle infrastrutture stradali di accesso per esempio completando l'anello della Giansante inserito Rino
E allo stesso modo l'infrastruttura aeroportuale e la futura ferrovia ad alta velocità potrebbero generare traffico l'un l'altra vicendevolmente a condizione che le due strutture siano agevolmente interconnessi
Un secondo tipo di contributo si è rivolta alla dimostrazione di infrastrutture di carattere innovativo di natura soft leggera come le reti telematiche
Queste costituiscono una nuova generazione di infrastrutture destinata a facilitare la vita ai cittadini all'impresa è dura ridurre i loro rendimenti realizzare ingenti risparmi per le casse dell'amministrazione
A tal proposito abbiamo avuto la testimonianza dell'esperienza della rete telematica del polo tecnologico del Canavese che a breve
Sarà estesa anche al Biellese che sta sperimentando con integrazione funzionale delle pubblica amministrazione che molte sedi abbiamo sentito promettere ma mai ancora abbiamo visto funzionare
E che costruisce costituisce senza dubbio un caso da diffondere e moltiplicare
Se opportunamente orientato a ridurre gli impedimenti burocratici che oggi bloccando le impresa e mi riferisco soprattutto ai nuovi insediamenti investimenti delle imprese straniere
Questo tipo di infrastrutture può essere a nostro avviso un sicuro vantaggio competitivo
In terzo luogo il workshop forse conseguito il suo risultato più interessante sotto il profilo dei suggerimenti metodologici
Sono stati così identificati e richiamati con riferimenti a diversi contesti alcuni aspetti centrali della programmazione realizzazione e gestione dell'infrastruttura
Quanto alla programmazione si è richiamata l'attenzione sulla carente razionalità dei programmi che rimangono talora eseguiti parzialmente quando per esempio terminano i fondi prima della completarsi delle opere
O quando si inseguono troppi obiettivi è stato citato da da parte del rappresentante delle Ferrovie dello Stato che partecipava al nostro corso l'esempio della priorità dell'alta velocità Torino-Lione bene se questa è una priorità
Che la comunità e quindi un'autocritica che dobbiamo fare perché la nostra comunità insegue anche altri obiettivi come il mercante duro collegamento con Briançon non sarebbe forse meglio concentrare anche dal punto di vista organizzativo le risorse
Economiche e umane su le priorità maggiore
Le carenze di programmazione hanno senza dubbio una matrice duplice una causa di carattere politico
Legata all'eccessiva conflittualità che si riscontra nel campo delle scelte pubbliche
In taluni casi si nutre il dubbio giustificato che la discussione servono i unicamente per non decidere
E che più ricche di programmazione delle risorse dell'Energia si dovrebbe parlare di dispersione
Ma anche la dimensione tecnica è spesso carente
Le decisioni sono solitamente prese in assenza di valutazioni comparative dei costi
Dei ricavi e degli impatti Esterni positivi e negativi valutazioni che invece costituiscono la norma in ogni progetto aziendale
Le valutazioni di fattibilità economica a priori assolutamente indipendenti dovrebbero diventare usuali strumenti di supporto alle decisioni e non come spesso accade mezzo di ratifica ex post più decisioni discutibili
Quanto alla realizzazione delle infrastrutture l'aspetto più volte evocato della scarsità delle risorse finanziarie appare oggi superabile
Sia alla luce della legislazione nazionale che permette l'uso dei BOC Deborah del project finance
Sì alla luce dei progressi dell'ingegneria finanziaria
I privati non sono affatto riluttanti a entrare in progetti che assicurino sufficienti che esplode ritorno
Il punto allora un altro
Si tratta di dare ai privati la possibilità di fare piani finanziari in condizione di certezza delle variabili di contesto
La finanza privata si può affrontare il rischio finanziario ma non può accollarsi il rischio di tempi incerti e di contesti immutabili della propria abilità dei flussi di cassa
Fino a che gli enti pubblici non si siederanno al tavolo insieme ai privati garantendo a questi ultimi la chiusura di queste condizioni le cooperazioni effettive stentano a nascere o saranno Pseudo collaborazione
Quanto infine alla gestione delle infrastrutture qui è stata lamentata una mancanza di determinazione nel privatizzare nel condurre informa manageriale attenta ai costi ai ricavi la gestione stessa dell'infrastruttura
Infine per concludere non si può parlare di infrastrutture senza evocare la questione dell'attenzione di Roma verso il Piemonte Torino per due ordini di ragioni
In primo luogo perché ormai anacronistico che certi poteri concessori competano enti nazionali pressoché privi di sensibilità per lo sviluppo del territorio locale
Oltre a tutto la gestione dei rapporti con Roma può essere lunga difficile inquinata da fattori che poco hanno a vedere con il governo dei servizi del territorio
Più di una volta si è dimostrato che le regolamentazioni nazionali emanate nei confronti del nostro rapporto hanno finito con il far perdere occasioni di sviluppo non solo il Piemonte ma tutta l'Italia e qui è stato richiamato come esempio la decisione
Dovuta
In particolare
Alla legislazione degli aeroporti per cui solo tra in Italia a Milano Roma e Bergamo possono operare ventiquattro ore al giorno e per esempio a Torino caselle impedita l'opera la funzionalità tra undici di sera alle sei del mattino
In secondo luogo i centri decisionali nazionali pesano troppo rispetto alla capacità e alla necessità di aree ricche avanzate come Torino di amministrarsi autonomamente nel campo dell'economia degli investimenti dell'infrastruttura
Torino è uno dei nodi nevralgici dell'economia nazionale e la completezza ed efficienza delle sue dotazioni infrastrutturali non avvantaggia semplicemente i suoi cittadini ma l'intero Paese
Occorre allora cercando alleanze anche all'esterno dalla nostra area riprendere l'iniziativa di promozione della capitale reticolare e spingere il progressivo trasferimento a Torino così come in altre città d'Italia di funzioni direttive oggi localizzate a Roma
Così l'intero sistema amministrativo del Paese diverrebbe esso stesso una grande efficiente rete di supporto all'economia
E a supporto del progresso civile e sociale grazie
Grazie Pininfarina
La progettualità vincente per lo sviluppo dell'impresa sintetizza Alessandro sempre nelle
Buongiorno come potete notare se non altro dal dall'assenza della barba
Non sono il professor Zanetti che per un impegno inderogabile preso più di sei mesi fa
Non è potuto essere qui con noi oggi
Si scusa e quindi tocca a me cercare di sintetizzare rapidamente possibile quanto emerso nel workshop uno continuamente la mia abitudine tendono a seguire una scaletta scritta per risparmiare il tempo per tentare di condensare tutto lo quello che è maturato ieri pomeriggio
Dunque come descritto nel documento introduttivo e quattro workshop l'obiettivo del primo workshop dal titolo veramente ambizioso forse più ambizioso di tutti la progettualità vincente per lo sviluppo dell'impresa
Era di discutere le modalità con cui la capacità imprenditoriale nel nostro della nostra regione quindi in Piemonte
Può esprimersi con maggiore efficacia con particolare riferimento a tra i componenti ben distinte il ruolo delle istituzioni il ruolo di un sistema che uno per certi aspetti può immaginare integrato che comprende l'istruzione la formazione professionale
E la ricerca
E la finanza innovativa in onda
Prima però di passare alla presentazione di quanto emerso nel dibattito lasciatemi fare una veramente verrete promessa di natura metodologica sull'organizzazione del workshop
Il nostro workshop è stato organizzato in modo assolutamente non strutturato quindi dopo una brevissima introduzione
Il tutto si è svolto a ruota libera senza interventi coordinati
Ne è derivato da un lato
Molta discussione scambio di idee più di venti venti circa venticinque interventi nelle tre ore
Ma anche data la complessità del degli argomenti affrontati lì la varietà degli interventi poco tempo a disposizione ciò ha reso arduo se non impraticabile la strada verso la costruzione di una sintesi unitaria
Mi associo quindi a quello che hanno già detto i coordinatori dei due precedenti workshop e questa occasione deve riflettere bene venir seguita da altri lavori
Riunioni di lavoro possibilmente mirata tirati su spunti specifici s'istituzionalizzate e possibilmente periodiche insomma dei Jarier troppi tavoli di discussione
Il fatto che al termine del dibattito ci passa ancora la voglia di scambiarsi idee impressioni anche biglietti da visita testimonia quanto sia sentita l'esigenza all'interno della nostra regione di scambiarsi informazioni
Mi scuso infine con con i partecipanti del workshop se non riuscirò a sintetizzare tutto in dieci minuti
è una sintesi in qualche caso farò così mente anche violenza alle opinioni di qualcuno e me ne scuso in anticipo allora la tesi iniziale del workshop a quella presentata produzione e che ci troviamo di fronte un momento cruciale per almeno tre ordini di motivi il primo è che la globalizzazione dei mercati dove attenzione globalizzazione dei mercati non vuol dire solo globalizzazione dei mercati dei prodotti vuol dire anche localizzazioni dei mercati dei fattori produttivi e in particolare del capitale umano
Tutto ciò determina un aumento della competizione che il nuovo non è una coronamento della competizione solo sul mercato dei prodotti ma anche sul capo di fatto quindi più competizione
Secondo il completamento dell'Unione Europea mercati integrato prima Unione Europea unione monetaria adesso sporta una riduzione degli spazi di politica industriale consapevole non intesa in senso tradizionale fatemi fare due esempi sono la svalutazione competitiva da un lato gli aiuti di Stato alla e questo attenzione pare sia a livello nazionale sia a livello locale
Quindi in futuro si dovrà pensare a nuove Foro
Politica industriale sequestro
Terzo in Italia è in Europa
Si acuisce la competizione tra
Per su tante cose lasciatemi citare semplicemente due ottenere i finanziamenti necessari allo sviluppo e l'ammodernamento delle infrastrutture
E questo sia a livello dell'Unione Europea sia a livello nazionale attirare nuovi investimenti produttivi eccetera eccetera non a caso questione due temi dei workshop si il cui coordinatore mi hanno preceduto
Diventa quindi ancora più pressante per le imprese piemontesi sia quelle già esistenti grandi e piccole
Ma anche per quelle che potrebbero nascere che sono altrettanto importanti operare all'interno di un sistema che consenta loro di affrontare a parità di condizioni le sfide tecnologiche organizzativa e di mercato dei prossimi anni
In particolare poi andiamo adesso su Bocchino più sull'operativo a causa sia dell'impostazione della nota introduttiva sia necessariamente delle persone che poi hanno partecipato al workshop il dibattito si è focalizzato su tre nodi centrali istituzioni locali
Istruzione formazione professionale università ricerca volo della finanza
Tutto questo non in astratto ma con riferimento a un obiettivo ben preciso
Favorire la capacità del sistema delle imprese piemontesi di innovare nel settore hi-tech ma qua ci tocca l'aspetto anche forse soprattutto non settori hi-tech
E anche a seguito dell'innovazione di crescere
Generando quindi più reddito ricchezza per la stagione sarebbe ovviamente presuntuoso a fronte di un dibattito di poche ore fornire delle
Indicazioni operative specifiche
Tuttavia come richiesto dai dai coordinatori culturali non ci si vuole limitare a riportare un elenco di lamentele e peraltro questo è un buon segno ieri lamentele ce ne sono state effettivamente pochi lo spirito era quello costo
Quanto segue sarà quindi l'elenco di alcune in linee d'indirizzo magari ovvie scontate ma condivise in larga maggioranza dei partecipanti del workshop uno
Ruolo delle istituzioni locali
C'è un ovvio problema di efficienza operativa in parte anche dovuto alla farraginosità delle procedure
Tuttavia si sente si sentì molo profondo l'esigenza di maggiore progettualità da parte delle istituzioni locali
A cui deve accompagnarsi una revisione delle strutture organizzative è necessario quindi pensare attrezzarsi oggi
Inattesa dei maggiori gradi di libertà che verranno sperabilmente in misura adeguata domani quindi non aspettare le nuove leggi iniziare a pensare oggi del fatto che siamo qui ne è una testimonianza
Non parla di infrastrutture sono appena parlato
Il secondo punto che emerge con forza che le istituzioni locali devono essere selettive
E operare specialmente in quei campi dove per quelli che noi economisti chiamiamo fallimenti del mercato i privati hanno minori incentivi a operare diffusione di informazione lancia il coordinamento dei nuovi progetti nel campo della formazione ricerca e finanza innovativa
Il tutto deve essere accompagnato da la necessaria flessibilità
Le istituzioni devono essere quindi Bronte entrare ma anche pronti a uscire
Quando non sono più necessarie non sono più necessarie più necessaria la loro presenza e questo in presenza di vincoli finanziari ovvi per potersi impegnare i nuovi progetti
Corinne fortemente poi in particolare all'innovazione in particolare a quella sviluppata da piccoli team non dimentichiamo che
La nostra regione caratterizzata la presenza di grande impresa quindi non momenti all'innovazione viene o all'interno delle grandi preso per Spino piccoli gruppi di persone che stavano emerge chiaramente la necessità di un potenziamento del ruolo di istituzioni pubbliche e pubblico-private in grado di fornire supporto su una serie di servizi
Uno valutazione esterna di fattibilità sia tecnica che di mercato due attività di supporto nei rapporti con l'Unione europea tre ricerca di sponsor finanziario di partner operativi
Scusate la sintesi ma devo subito muovermi
Alla seconda componente formazione istruzione e ricerca
Dire che ruolo della formazione istruzione e ricerca cruciale un'ovvietà
E dire che esistono ricette miracolose parente palesemente falso se no basterebbe andare a Boston in California copiare cosa fanno
In realtà rapporto tra mondo della ricerca e anche dell'istruzione nel mondo dell'impresa e basato su un delitto delicato equilibrio
Che si costruisce nel tempo fondato più spesso su rapporti informali e di reputazione rapporti formalizzati
Tuttavia alcune indicazioni di massima sono immerse sia con riferimento alle punte eccellenza nell'università e nella ricerca sia con riferimento alla media quindi formazione scuola media superiore formazione Lost post-diploma di scuola secondaria
Anche qui la chiave la capacità di selezionare i progetti di ricerca
Ancorandoli anche alle caratteristiche del territorio questo nome le quali ISMU
Ma riconoscimento del fatto che i risultati della ricerca sono allegati alla capacità di avere un ambiente secondo che comprenda anche i potenziali utilizzatori ciò facilita tra l'altro l'osmosi tra mondo della ricerca mondo industriale
Nel saper parlato il presidente della Provincia non c'è ritorno sopra uno dei punti chiave di emerso sia dal punto di vista dell'impresa sia dal punto di vista del mondo della ricerca intensificare per quanto possibile i rapporti e ci sono molti modi dottorati in azienda
Laureandi eccetera e se mi permettete un piccolo inciso e questo personale
Da questo punto di vista anche l'impresa devono imparare a vedere la possibilità di avere studenti in azienda non come spesso ancora accade una scocciatura un costo ma come una risorsa è un'opportunità per il futuro
Anche con riferimento poi a uno dell'istruzione secondaria della formazione professionale emersi in primo luogo la necessità di un maggior radicamento con il territorio
Accompagnato da un'elevata flessibilità sia tra le aree sia nel tempo nella costruzione di curriculum formativo pronti a cambiare veloce
Inoltre come nel mondo universitario cerca è necessario favorire lo scambio di esperienze anche al fine dell'aggiornamento del corpo docente
Sia attraverso una maggiore presenza di ieri genti quadri aziendali nella scuola sia perché no attraverso stage in azienda da parte di docenti
E di formatori
Ultimo punto finanza
Su questo tema ci sono almeno due
Punti condivisi in primo luogo questo riceva già costi tra la nostra Regione e la Provincia di Torino in particolare ha enormi potenzialità
Queste sono davanti agli occhi di tutti la maggior banca italiana uno dei più grandi casse di risparmio grandi assicurazioni eccetera
Tuttavia queste potenzialità sono parzialmente inespresse secondo parlare di finanza in generale può creare confusione e disorientamento ci sono situazioni diverse che necessitano di soluzioni diverse il problemi dei piccolo team innovatori di cui parlavo prima che cerca finanziamenti per sviluppare un'idea innovativa sono problemi Diversi da un punto di vista finanziario di chi l'idea ce l'ha già sviluppata ed era
Avviare l'attività produttiva
Questi a loro volta sono diversi dai problemi della piccola impresa che deve affrontare il salto dimensionale
O affrontare una crisi di successione si potrebbe andare avanti fino ai problemi dei grandi gruppi industriali
Ne deriva che le banche locali e non possono devono fare di più ma non si può pretendere che siano onnicomprensive coprono interamente il mercato
E necessaria quindi la presenza di una molteplicità di soggetti che almeno nella fase iniziale devono essere accompagnati sia a livello finanziario sia a livello organizzativo dall'istituzione pubblica
Da questo punto di vista al consolidamento di tavoli di discussione già anche già esistenti oggi tra diversi soggetti sono importanti
Tuttavia è necessario attrezzarsi altresì operativamente sia promuovendo la nascita e lo sviluppo di soluzioni finanziarie complementare alle banche mercati finanziari locali Merchant Bank specializzata nel finanziamento dell'operazione
Sia promuovendo lo sviluppo e la diffusione di strumenti finanziari innovativi
Uno di obiezione
A tutto ciò senso nel mercato finanziario mercato globale per eccellenza
Per cavarmela penso basti citare l'opinione dell'ingegner Cantarella
Così dato la cultura materiale dell'industria riferisce Walter
Presidente
Autorità signore e signori
I lavori del nostro seminario sono partiti da una domanda
Può la cultura diventare progettualità vincente
E dare un contributo alla creazione dei vantaggi competitivi per questo nostro territorio
Il seminario ha dato risposta affermativa questa domanda
Purché come ha indicato ieri
Il presidente Picchioni nella sua relazione introduttiva alla memoria stimoli attraverso la riflessione
E il recupero della forte identità di questo territorio una rinnovata creatività
Arma vincente per la competitività anche nell'epoca della globalizzazione
I lavori si sono articolati in quattro sessioni dedicate rispettivamente al paesaggio alla società alla rappresentazione al prodotto dell'industria
Ognuno di essi ha fornito spunti interessanti che troveranno trasposizione concreta
Nelle iniziative territoriali che costituiscono il Progetto cultura materiale della provincia di Torino di cui avrete visto all'ingresso un tabellone che riassume le prime realizzazioni
Le esperienze e i Progetti sin qui agli atti e che saranno proposte al pubblico attraverso una rete ecomuseale che li composta in un sistema sono state anche poi sinteticamente illustrate nella fase conclusiva del nostro seminario
La riflessione si è rivelata quanto mai opportuna nell'ambito dell'iniziativa degli stati generali del Piemonte che lo ricordo tra gli obiettivi a quello del rilancio della identità del nostro territorio
Un territorio fortemente segnato dal rapporto con l'industria
Che si è adattata al paesaggio e alla societaria permeati
Un rapporto non univoco che ancora troppo spesso superficialmente dà una rappresentazione
Della nostra realtà identificando la con la città fabbrica proprio l'esperienza di Ivrea ha invece dimostrato la possibilità di luoghi di insediamento
Della grande industria in un rapporto diverso rispetto al caso Torino
L'intreccio dell'industria come il territorio la società e per la nostra provincia di data molto antica vi è una continuità delle presenze industriali che risale almeno al quindicesimo secolo
Con le concerie le cartiere dicerie caselle le ma la manifattura cotogne era tintorie di Chieri gli altiforni canavesano i le fabbriche di armi di Torino
Dunque abbiamo l'opportunità di ricostruire una memoria che ritorna molto indietro nel tempo
Troviamo poi casi eclatanti e unici la Venaria specchio della laboriosità del colbertismo sabaudo con l'insediamento a fine Seicento della fabbrica del tabacco di una tintoria
Di una manifattura di stoffe pregiate il primo talk cito voglio da seta mossa idraulicamente abbiamo Carignano il suo lanificio i corsi d'acqua come assi industriali a Pinerolo caselle o in Borgo Dora a Torino
Annotiamo anche presenze industriali con carattere di unicità ed eccellenza dovuti al fatto che Torino è la città capitale e quindi aggregava alle industrie di Stato dall'armamento bellico ma non solo a tutti gli oggetti di corte spetti verde Capozzi eccetera fino ai al pregiato organizzino apprezzato in tutta Europa
Questa eccellenza era assicurata anche dalla alta qualità tecnologica
Che ha consentito ad esempio il Moulin del Piemonte di finire sulle pagine della settecentesca Encyclopédie
Un primato che continua per tutto l'Ottocento nel ramo metalmeccanico e passando attraverso gli insediamenti dell'Officina grandi riparazioni delle ferrovie della Savigliano arriva sino alle moderne favole che di autovetture e tutto questo rimangono tracce consistenti importanti di alta qualità edilizia
Che registrano anche l'intervento di grandi architetti ne cito uno per uno credo che basti di guarda il De Vincenti all'Arsenale ma tanti altri sono i casi campate di questi insediamenti note si segnalano per essere stati tra i primi ad accettare la sfida tecnologica adottando soluzioni innovativa il risultato è un piccolo atlante della cultura industriale con vere e proprie presenze monumentali cattedrali del lavoro per dirla con Eugenio Battisti
Se la prima fase storica è ben rappresentata più difficile e costruire un atlante del patrimonio industriale del Novecento il nostro secolo è infatti caratterizzato da trasformazioni profonde che afferma il prodotto seriale il prodotto di massa
Quello cui non ha attribuiamo particolari valori speciali
E rispetto al quale dunque non siamo abituati a pensare alla conservazione inoltre se cento ama umano che ci decidiamo alloggi la rapida sostituzione dei processi produttivi che portano con loro ma di modifiche radicali del sistema fabbrica
Ci si pone allora il problema di quale memoria conservare quella dell'ammirazione di oggi piuttosto che quella del debutto dalla catena di montaggio oppure del periodo Valle piano oppure ancora quella delle origini
Non solo ma l'esperienza non tutta positiva del Lingotto ci indica che una politica di conservazione della memoria presuppone un uso intelligente da pianificare con un po'getto culturale adeguato
Dunque necessaria una progettazione di alto profilo capace di coniugare la continuità della memoria e della storia l'identità culturale con la fruizione
Capace di assicurare accessibilità culturale con strumenti di lettura per un pubblico vasto capace di portare sviluppo oltreché conservazione di divenire luogo per la conservazione del recupero di mestiere di sapere di fare che non possiamo consentirci ripeto
La sfida è quella di ripensare un paesaggio dell'industria che organizzi una serie di ordini in una quantità di tracce e di disordini occorrerà scegliere
E questa è un'altra sfida perché non è facile scegliere tra necessario superfluo tra ciò che occorre conservare ciò che può essere trascurato con l'impegno di mantenere identità nella continuità
Ed è paradossalmente più semplice agire sul passato remoto e sulla prima metà del secolo e non sugli ultimi decenni quando si pensa a un museo del ventesimo secolo non ci si può non interrogare su questi aspetti generali
Uno dei criteri che farebbe intuitivo e quello estetico ebbene sarebbe un errore un ipotetico museo dovrebbe comprendere anche il brutto e l'inutile
Perché la storia non si compie solo sui successi degli uomini ma piuttosto sui loro tentativi e sui loro errori in una società che non può non dirsi industriale che anzi ha già per molti aspetti superato questo stadio bisogna guardare con estrema attenzione
E comunità non soltanto le cose che hanno ottenuto un riconoscimento estetico commerciale morale
In una società dove tra le regole del gioco primeggia quello del successo del primato della qualità lo storico non può deformare la realtà e spostare il piano dei valori
Per questo la memoria della società industriale non può dimenticare gli insuccessi le cose brutte ben presto diventate inutili persino estremamente scomode ingombranti da conservare che difficilmente possiamo scrivere ai beni culturali anche se lo sono pieno diritto
Questi prodotti infatti hanno condizionato il mondo in cui oggi viviamo i diciotto diamo avere piena consapevolezza poi ci sono però per fortuna le cose belle ed è là dove l'industria ha incontrato la creatività più alta il desiderio di comunicare attraverso il linguaggio dell'arte
Sono i prodotti del design capaci di entrare nel museo di arte moderna di New York
Il nostro territorio è ricco e ci segnala per queste presenze e disegno industriale la cultura politecnica apportano poco in questo periodo un'immagine della nostra regione in giro per il mondo
Proprio con la mostra a Torino design'visitata da oltre un milione di persone tra Torino Stoccarda Amsterdam Chicago
Dando quindi una visione diversa della nostra una rappresentazione diverso della nostra realtà
Sono prodotti che vengono dal risultato di un progetto che va dall'ideazione alla distruzione che diventa forma aziendale forma tecnologicamente orientata significa attenzione al prodotto significa grande investimento
Proprio per questo incontro tra arte industria sono però necessari sostegni capaci di promuovere nuove occasioni che stimolino la creatività la ricerca della qualità
Più che musei dobbiamo pensare a design'Center per costruire un network al sistema industriale che si avvale del design sull'intreccio tra arte industria molto ci sarebbe da dire soprattutto se si volesse affrontare la questione di una presenza dell'oggetto anche industriale sostitutiva della tradizionale rappresentazione affidata alla media Rita dell'arte
Da manifesto dell'arte meccanica dei futuristi Paladini appannaggi al lavoro fotografico di Berna e gli addetti a vincitore nel mille novecentonovantuno del premio
Della Biennale di Venezia con fotografie sui manuali manufatti industriali dismessi passando attraverso il pc Suardi Deschamps
Oggetti industriale come arte e la discussione del valore estetico legato alla unicità in contrapposizione alla riproducibilità e la reputazione
Il percorso lungo cui si interseca il rapporto tra industrie come fate industria e complesso e si inserisce emblematicamente in un secolo nel quale l'arte e divenuta anestetizza e la fabbrica estetica
La fabbrica il lavoro la società industriale non mancano di permeare anche la letteratura anche se a livello generale di una certa disattenzione fosse una impreparazione culturale dei nostri intellettuale dei nostri autori nei confronti dell'industria
Emergono tuttavia casi significativi nei primi anni del secolo dopo la ventata del Futurismo che riecheggia nella velocità e nelle Comore il mondo dell'industria moderna incontriamo tutto e come Romano Bilenchi Carlo Verna Berardi Bernari
Ma anche giovani paese diciamo Masino di lavorare stanca poi nel dopoguerra lo stesso pavese del compagno il patto di Pratolini di Metello
La fabbrica in quel momento affascina e non a caso
Il Menabò di veto Fini dedica un numero speciale quattro o più il tema industria letteratura cui partecipano fai poeti e autori e
Intellettuali importanti che segnalano
Personaggi come Vittorio Sereni Giovanni Giudici Ottiero Ottieri
Arpino Bianciardi il Calvino di nuvole di smog
La prefazione di Vittorini però non a caso è disfattista e conclude lo scrittore regista il sociologo o stanno fuori dalla fabbrica e allora non sanno o stanno dentro e allora non dicono
Come dimenticare poi ad esempio Primo levi la sua chiave a stella
Ed anche in letteratura l'intreccio con Ivrea e singolare forte non solo giudici Ottieri ma anche Paolo Volponi con memoriale
Infine abbiamo gli apocalittici che non concedono l'industria alcuna possibilità di riscatto Guido Ceronetti oppure il recente Oddone Camerana del centenario
Anche la letteratura dunque fornisce il suo contributo alla memoria all'identità diventa elemento essenziale in un'operazione Poggi attuale che va oltre le teche di un museo vecchia maniera
Nel cinema poi le incursioni nello scenario industriale sono ancora più frequenti e significative anche se non sempre ci restituiscono la realtà
La realtà è invece documentata nel cinema industriale che ci consegna un archivio Della memoria di grande significato che va raccolto e conservato per impedirne la distruzione
Gli archivi visivi delle industrie sono documenti insostituibili che ci restituiscono significativi spezzoni di memoria
Così come in qualche maniera preziosa la testimonianza della pubblicità che molto spesso non è soltanto la rappresentazione di un prodotto ma anche di uno stile di vita che l'industria vorrebbe vendere insieme al prodotto
Dunque una testimonianza sociale di grande significato che Torino si prepara a conservare come il Museo della pubblicità costituito dagli enti locali insieme l'università al mondo dell'impresa e all'impresa e della comunicazione anche in questo caso come negli altri quando parliamo di museo ci riferiamo uno strumento aperto in cui conservare significa predisporre all'uso e nel quale formazione info informazione fruizione gioiosa si integrano
Anche in questo caso mantengono la loro validità alle domande richiamate all'inizio cosa conservare per quale riuscì a destinazione in quale maniera integrare queste iniziative con la quotidianità con la presenza stessa dell'impresa e con la loro continuità produttiva che dalla valorizzazione della memoria può acquisire valore aggiunto non indifferente il seminario non poteva infine non svolgerà una riflessione sui rapporti tra industria cultura e società paradigma paradigmatica mente rappresentate dalla concreta utopia per usare ancora un'espressione del presidente Picchioni di Olivetti e dell'esperienza di comunità
Si è messo in evidenza il profondo nati Camera dica mento territoriale dell'Olivetti e suo complesso e raffinato sistema di servizi sociali ai dipendenti
Servizi sociali fatti di assistenza sanitaria Diletta integrativa di assistenza sociale di scuola di trasporti collettivi di sostegno alle politiche per la casa e lo sviluppo dell'agricoltura ma anche di cultura
Con una biblioteca di oltre cinquanta mila volumi aperta senza distinzione tutti dipendenti e in cui figurava l'edizione imperiale completa delle opere di canto
L'esperienza Olivetti Anna non è riproponibile ma suggerisce ancora oggi motivi di profonda riflessione
Il suo anticipare quella esigenza di qualità totale ottenuta con la partecipazione il coinvolgimento la cura del dipendente della sua famiglia che davano motivazioni assicuravano attaccamento
Molte di quelle caratteristiche intelligenza identificazione conoscenze tattiche attenzione alle qualità cura del prodotto sono quelle oggi richieste nella sfida per la competitività
Ma sull'altro piatto purtroppo non mi sono più le molte gratificazioni perché l'avvocato
La flessibilità la flessibilità l'esigenza di votazione hanno come conseguenza una sempre minore identificazione la teorizzazione delle fusione per far fronte alle sfide della globalizzazione e la sopravvivenza dei club di lavoratori nucleo alla soglia del venti per cento
Non consentono più di fare massa critica
Nell'azienda manifatturiera è fondamentale per lo sviluppo la memoria tecnica tecnologica organizzativa di coloro che vi lavorano
Cancellata del venti trenta quaranta per cento questa memoria e le persone con il saper fare inevitabilmente le aziende denunciano carenze
Le politiche del ricorso a risorse esterne ai tagli economici condannano le aziende ad una perenne fase fase di precariato le scienza l'irripetibile esperienza Olivetti ci consegna l'invito a riflettere su molti aspetti ma soprattutto a rimettere in discussione molte convenzioni su quali siano davvero i fattori di sviluppo e di crescita di un'azienda industriale il caso Nordest qui più volte evocato dimostrerebbe che la cultura industriale ha bisogno di radici
Si tratta dunque di coniugare la cultura industriale con la materialità del territorio per altri la globalizzazione sembrerebbe consigliare Straffi rispetto al territorio
Probabilmente ciò può essere vero per alcuni settori non per altri che invece hanno la necessità di un profondo radicamento sul territorio come elemento di forza anche nella sfida della globalizzazione per cui il territorio diventa il mondo
E le radici forti si costruiscono anche sulla storia sulla memoria per questo le indicazioni del seminario hanno confermato l'interesse verso un po'oggetto si è messa metta in valore questi aspetti
Ma per questo come abbiamo riferito nella relazione introduttiva del seminario non a caso intitolato la cultura industriale tra memoria e futuro non dobbiamo rivolgere il nostro sguardo solo all'indietro ma coniugarlo con le prospettive di futuro
Un'ipotesi di laboratori del futuro di Science Centre che leghi la riflessione sulle nostre radici con la conoscenza dei punti di eccellenza nella ricerca scientifica
E nelle applicazioni tecnologiche che il nostro territorio mantiene non a caso il tassello di completamento del progetto cultura materiale della provincia di Torino
Ne abbiamo ragionato dandoci alcuni obiettivi prioritari
Aiutare la crescita di una familiarità diffuso nei confronti da cultura scientifica e tecnologica
Costruire una più approfondita coscienza critica nel campo del sapere scientifico e tecnologico per guidare consapevolmente le scelte anche delicate del futuro
Creare una vetrina del sapere tecnologico delle sue frontiere sul territorio offrire opportunità turistiche aggiuntive
Alla nostra area per ricadute economiche occupazionali non trascurabili nel momento di avvio di un processo di diversificazione economica del nord Ovest
Il seminario si è concluso come dicevo con l'illustrazione di alcuni cantieri di lavoro del nostro progetto cultura materiale
Non è che l'azione o ma vi invito a soffermarmi eventualmente sul tabellone di ingresso che da indicazioni di queste prime realizzazione dei cantieri già avviati vorrà invece in conclusione passare la parola
Al sindaco marcia che ci illustra uno spezzone di questo progetto che interessa il territorio di Ivrea
Come Ivrea da tempo abbiamo avviato una stretta collaborazione che suggellata come accade per i progetti che entrano nella rete ecomuseale provinciale da una specifica convenzione tra il Comune di Preah la provincia di Torino
Di nuovo buongiorno a tutti ma molto brevemente vasto anche cercare di per suggellare un'intesa un'impresa
Beh abbiamo sentito ieri il ragionier Colaninno
Al momento amministratore delegato dell'olio
Non desidero anche per il ruolo mi compete
Questa sarebbe nel tornare sul mezzo merito né tanto meno su torni e modi di espressione
Ritengo del tutto estranei ha una tradizione tipicamente Olivetti Anna
Una tradizione fatta di civiltà i rapporti
Certamente oggi sia un po'perso
Una tradizione di dialogo continuo con istituzioni
Territorio
Gli interlocutori sociali
Ne riflettevo poc'anzi
Con il professor De Rita pensando a tutt'altro genere di persone di quelle che oggi si esibiscono pensavo all'ingegner Gino Martinoli un ordine Piano a tutto tondo
Pensavo a mio compianto maestro
Uno dei pilastri delle relazioni industriali
In Olivetti e della nascite in Olivetti di una disciplina che solo dopo sarebbe stata accademicamente riconosciuta l'economia industriale professor Franco Momigliano
Comunque contorno più lieve e per chiudere questo increscioso episodio di maleducazione
Per dire poco vorrei dire che forse per questo che ieri sera mentre passeggiavo per le strade di questa livrea sento molto mia nella sua storia
Nel suo essere intimo forse per questo mentre passeggiavo a piedi di notte come abitudine ho visto spegnersi di corpo
Le luci della fontana monumento Camillo Olivetti evidentemente non è uno Stato suolo Aldo gogna ammettere ciò che avevo sentito
Ma veniamo ora allora progetto del Parco della cultura industriale della città di provincia che aveva in parte preannunciato come un progetto qualificante del rilancio economici di del Canavese nell'intervento introduttivo
Un parco con molteplicità Acconci
Fra i luoghi del lavoro ai servizi sociali di fabbriche
Fra i luoghi della famiglia delle residenze
Dei servizi sociali per la comunità
è un percorso che
Può essere assegnato
L'altrui
Fondamentali punti di forza
Gli archivi delle personalità imprenditoriali Olivetti hanno
Noi parliamo sempre di Adriano ma ricordiamoci di Camillo Dino Roberto
Nonché di tutti quegli altri grandissimi collaboratori ammenda Zeus che hanno fatto grande questa storia
Dagli archivi naturalmente anche di quella che è stata nella sua complessa articolazione e sedimentazione storica la società Olivetti con una ricchezza di intrapreso una l'attitudine d'interventi
Incanti produttivi e sperimentazione progettuali quale poche se ne sono date nel nostro Paese e forse nel mondo
Noi possediamo in questi archivi una ricchezza di documentazione su quella che è stata serto un'esperienza imprenditoriale altissima ma che anche al momento come ricchezza documentale testimonianza perenne della consapevolezza straordinaria dell'impresa delle sue responsabilità sociale
Un percorso che poi può essere punteggiato da un altro elemento di forza come già ben diceva posso solo Giuliano quello che io chiamo sui nomi siamo ancora un po'in discussione
Il museo del design'il possesso
Richiamando col concetto di Besana in possesso e riprendendo una grande pubblicazione fatto all'inizio degli anni anzi alla fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta dall'Olivetti l'ha fatto due volte una per festeggiare settantacinque anni dell'Olivetti e una volta per festeggiare gli ottanta anni
Ecco Deserto rosso e siccome
Nuovo
La bellezza del prodotto disegnare il prodotto ma il concepimento di un po'oggetto
Dalle sue prime fasi di enucleazione fino addirittura agli elaborati
Come dire degli imballaggi fino a quella che sia poi chiamate in tempi più recenti usando sempre l'inglese ha in mente dai venti detti corto corporate
Quindi un museo del design promosso esso che sia non solo memoria materiale di una storia ma stimolo a nuove e molteplici valenze progettuali progettato nell'oggi e nel futuro
E che possono riguardare studi sull'innovazione di processi e di prodotti perché abbiamo di che studiare vedi che progettare su questo sul design'in senso proprio
Sulla grafica pubblicitaria sulla grafica d'immagine e di comunicazione su come si sono usati i film
Sono disponibili oltre mille reperti
Film Mizzi
O in videocassetta che riguardano appunto non solo l'immagine complessiva dell'azienda i processi di comunicazione
Ma che hanno dato uno straordinario valore antropologico in quanto riflettono i testimoni hanno come veniva fatta alla formazione professionale supporto Sensi produttivi specifici io penso che un antropologo uno storico fra cento anni quando troverà queste circa seicento cassette specifiche e vedrà montare
Le ultime gli ultimi prodotti meccanici e i primi elettronici troverà a testimonianza di ciò che è stato la cultura dello bene per chiudere io non so sul dopo quello che ci è stato detto ieri vi sia ancora una disponibilità della società Olivetti a collaborare attuale progetto
Penso comunque che sia un po'paradossale a volte doversi impegnare e spendere per costringere un capo d'azienda a fare il bene di se stesso contro la sua stessa volontà
Assalta valorizzare ciò che già possiede anziché andare a ricercare improbabili traguardi in luoghi in cui certo forse non riconosciuto sindaco di varia ma forse non era conosciuto neanche lui
Ma credo che se questa disponibilità malauguratamente non dovesse essere riconfermata com'era sino a pochi giorni fa credo che il governo comunale provinciali ragionando e spero anche nazionale sì io ma pronti a stringere un buon accordo fra vivo
Quello che sono infatti il tecnico ove venga meno una disponibilità di parte privata dovrà subentrare ancora una volta la politica nel senso più alto del termine
Di volontà pubblica
Di preservare ad ogni costo e con qualsiasi mezzo
Giuridicamente a nostra disposizione e legittimamente da noi utilizzabile un patrimonio
Di tale valenza universale che io credo nemmeno l'UNESCO avrebbe difficoltà a riconoscere come patrimonio dell'umanità come piazza Stanislao analizzi o da altri monumenti in generale
Bene noi di questo patrimonio dobbiamo impedire che mi venga fatto un mero reperto archeologico
Un fossile
Da trascurare noi dobbiamo far sì che al contrario rimanga vivo evitarle approfitto di tutti i come elemento anzitutto fondante di un patto fra le generazioni
Perché è un sapere si trasmetta
Nuovi progetti si possono fare una memoria non vada disperso grazie
Bene grazie sindaco di Preah abbiamo siamo nella fase finale dei lavori di questa mattina
Interverrà ora il sottosegretario agli Affari Esteri Piero Fassino dopo di luglio le conclusioni del professor De Rita a cui seguirà l'illustrazione di un documento del comitato culturale degli Stati generali che il professor Bagnasco presenterà do la parola Piero Fassino
Io ringrazio naturalmente presidente Picchioni la presidente Bresso queste intanto invito questa occasione di confronto che naturalmente mie tanto più gradito perché
Diciamo non sono solo torinese e piemontese ma prima di fare il mestiere che faccio del socio occupato per anni questioni attinenti nella politica industriale lo sviluppo del territorio
Io credo che bisogna evitare entro subito nel merito due opposti estremi nella rappresentazione dei problemi che stiamo discutendo
Io credo che gli opposti deve dare il segno affermare che il Nord Ovest non esiste perché questo significa ignorare
Ciò che rappresenta in termini di storia
Di sedimentazione storica di cultura industriale di consistenza produttiva
Quello che rappresenta il nordovest nello sviluppo della storia e dell'economia di questo Paese
Ma sono anche come dire molto diffidente nel far diventare il nord-ovest un caso
Non mi piace l'espressione il Nordovest è una risorsa preferisco partire da qui
Esiste ed esiste come risorsa esiste come risorsa per cosa il dolore se rappresenta
Nella storia dell'industria lirismo e della
Economia italiana
Esiste come luogo di produzione intellettuale e culturale
Di eccellenza che Walter Giuliano adesso ne ha richiamato e moltissime espressioni
Esiste eccome concentrato di capacità produttiva di professionalità di naughty sapere attuale
Mi veniva in mente stamattina
Sentendo la discussione ieri leggendo mentre venivo a Torino degli materiali preparatori
Che
In realtà noi non siamo
Da oggi in questa discussione ma questa discussione discussione che stiamo sviluppando da almeno un quindicennio qualcosa di più cioè da quando all'inizio degli anni Ottanta la grande ristrutturazione industriale
Che partì siamo la grande istituzione alla FIAT che si allarga all'Olivetti e poi via via si allargò l'intero sistema produttivo messe mise in discussione
Una identità un'identità economica un'identità sociale identità culturale simile di fronte a una crisi di identità a una crisi di vocazione
Da allora le cose non sono state
Uguali a se stesse a noi che naturalmente viviamo nel tempo presente può sembrare che diciassette anni sia lunghissime moltissimo ma diciassette anni per ridefinire la vocazione di un popolo
Industriale che come dire per costruirsi come tale sarà impiegato cento e vent'anni
Nel senso che noi siamo dentro una complessa ridefinizione
Di identità di vocazione
Di affetti
Che è un processo non è dato una volta per tutte e che in realtà
In questi anni già è maturata il Piemonte di oggi Torino la sua provincia suo apparato produttivo soprattutto un amico non è quello del mille novecentottanta non è quello della metà degli anni Ottanta processi di
Diversificazione di riallocazione di risorse di funzioni sono già intervenuti
In questo senso io credo che dobbiamo avere
Serata di capire bene perché ha consentito usare la parola crisi che è una parola come dire ambivalente
Io non credo che la crisi che vive per stare a possano essere rappresentata come declino
Preferisco una nozione dinamica di crisi una crisi come trasformazione attese come mutazione
Di assetti consolidati ma che appunto in quanto è mutazione sta ridefinendo assetti stabili allocando produzioni starvi allocando risorse
Per questo parlo di Nord Ovest come risorsa perché non credo che noi stiamo pro dobbiamo come dire collocarsi in un ottica di declino e di deindustrializzazione quanto di processori ridefinizione della struttura produttiva industriale della vocazione
Di una città che certo è chiamata a a ridefinire se stessa perché la vocazione che a lungo ha caratterizzato sua parato produttivo è stata messa in discussione da dai processi di questi anni
La risorsa nord-ovest non può essere autarchica
E per questo non mi piace parlare di caso
Non può essere autarchica perché
Come è stato abbondantemente detto ieri come è stato abbondantemente dimostrato dalla ricerca che ha prodotto Unione industriale come ricordavo stamattina professor corpi entro il grado di internazionalizzazione di questo polo produttivo è superiore a quello del Paese il tasso di internalizzare internazionalizzazione alta che già a
Come dire sconsiglia qualsiasi logica
Autarchica perché le possibilità di crescita sono connessi a una domanda
Che è allocata in una dimensione molto più ampia
Perché la quantità di sapere di know how di cui il nostro apparato produttivo dispone oggi e ha bisogno per crescere richiede una dimensione più ampia e allora parto anch'io
Come ha fatto professor Pietro perché a me pare la chiave di lettura giusta
Dal col dal fatto che noi dobbiamo collocare questa risorsa nord-ovest dentro uno scenario che non è soltanto lo scenario italiano
è uno scenario di globalizzazione dei mercati delle produzioni del mondo
Una globalizzazione che in accelerazione
E in estensione
In accelerazione perché in questi ultimi anni la interdipendenza dei mercati e delle produzioni è cresciuta enormemente
Ecco una accelerazione temporale fortissima
Basti un piccolo dato tutte le compagnie aeree del mondo sono in crisi
Perché avevano previsto i flussi di traffico di oggi al due mila
C'è almeno un quinquennio di flussi di mobilità mondiale re anticipa vuol dire qualche cosa in piccolo indicato
Il resto emissione noi siamo abituati a vedere la globalizzazione diciamo nei punti forti nei punti altri ma rospi e così ha ricordato io son proprio d'accordo con questo che la globalizzazione in realtà sta determinando i tassi di maggiore crescita no nei punti alti dello sviluppo la globalizzazione o già gigantesco opportunità
In primo luogo per i paesi terzi per le aree in via di sviluppo
L'Africa non è soltanto il dramma dello straniero del Burundi l'africane quello che in termine tecnico viene chiamato ormai il continente delle dodici Gazelle cioè di dodici Paesi nei quali tassi di crescita sono mediamente il cinque per cento all'anno e tendono a salire
L'Africa lo volutamente fatto l'esempio del continente dove sono accumulate nel più grande contraddizioni più grandi ritardi dei tassi di sviluppo
Basterebbe guardare a cosa succede in America Latina
Basterebbe guardare al Piemonte perché badate che il doppio
Del tasso di crescita della nostra regione rispetto al tasso italiano con la più alta internet
Non è cosa da un altro
Quindi vai siamo in presenza di una globalizzazione sia in accelerazione l'estensione
Una globalizzazione che vi vi relazionate
Non è solo in uscita in uscita e in entrata si esporta molto di più ma se importa molto di più
Spesso noi guardiamo acque alla globalizzazione in termini come dire un po'ideologici e demonizzati espressione vediamo tutte le sfaccettature
In bene e in male
Abbiamo per anni parlato della del crescita enorme dell'Asia unicamente come un pericolo per le nostre produzioni la crisi finanziaria che è scoppiata in Thailandia qualche giorno fa fa vedere che è più complicata
è più complicato
Perché perché la globalizzazione è in in uscita e in entrata
E laica e lagnarsi esportato moltissimo ma anche importato moltissime queste alla radice della crisi finanziaria che scoppia
Cioè la globalizzazione globalizzazione dei mercati una globalizzazione che crea interdipendenza è una prova di trazione che ti porta a esportare è importante a stare sui mercati e apparve non è soltanto in una direzione sola
La globalizzazione è localizzazione non solo dei mercati e globalizzazione delle tecnologie globalizzazione dei saperi
La globalizzazione e globalizzazione dei sistemi sociali
Del sistema sociale
Io trovo astratto
Mento del dibattito sul welfare che c'è in Italia per esempio e non solo in Italia trovò astratto rappresentare
Il problema della globalizzazione come necessità di difendere il modello sociale europeo dal modello sociale giapponese americano come se i modelli sociali fossero stati Cine epoca di globalizzazione
In realtà se la globalizzazione crei interdipendenza di mercati di produzioni di cultura di trasferimento tecnologico di fino a determina anche contaminazione dei sistemi sociali
Noi siamo chiamati in Europa in un sistema sociale fondato sul welfare e sui diritti a fare i conti con la grande variabilità della flessibilità
In Asia
Un sistema sociale fondato sulla flessibilità è costretto a scoprire i diritti come dimostra la lotta dei lavoratori coreani
Anche i sistemi sociali evolvono e la globalizzazione determina il superamento dei sistemi sociali da e la discussione sul web e quindi va fatta in interno difensivi
Ma ancora una volta in rapporto a quelli che sono i processi e le tendenze
Che si affermeranno su scala mondiale
Insomma la globalizzazione è una gigantesca opportunità
è una gigantesca opportunità che naturalmente impone una sfida enorme la richiamata lo spiegherò in realtà una sfida un cui l'economia italiana si misura da da un po'di anni si misura sempre di più
Sempre di meno rare la redditività può essere basata su un'economia debole
O frasi sempre di meno la redditività e data dalla politica dei cambi sempre di più la redditività K dalla capacità di stare sui mercati in termini tecnologici e produttivi
I tempi delle svalutazioni competitive sono sempre meno
Vicini a noi
E sempre di più il problema è come stare
Su mercati in rapporto alla capacità tecnologica produttiva che produce
Peraltro di una globalizzazione che si dà delle regole io credo che in Italia
Si compie un grave errore di informazione di lettura
A non guardare che cosa succede in sede WTO
Il settanta per cento degli scambi mondiali oggi regolato da norme che sono dettate dal organizzazione mondiale del commercio
Se come pare di qui alla fine del secondo l'ordinanza del Mondiale del Commercio entrano la Cina la Russia promesse di altri Paesi candidati
Diventerà una organizzazione effettivamente definitivamente planetarie mondiale
E oggi esercita una governo dei processi di scambio
Che crescerà sempre di più ne parliamo di telecomunicazioni quater che tutta la nostra discussione su quante reti alla RAI e Mediaset è una discussione fuori del mondo in rapporto all'accordo sulle telecomunicazioni che qualche mese fa è stato sottoscritto in sede WTO
E lunare
Come dire il bivacco
Perché ho richiamato questo perché noi come dire un polo produttivo tecnologico culturale forte come nord-ovest Colo Colo chiamo dentro questo orizzonti o se no non lo collochiamo
Siamo arrivare Olivetti questa grande
Ha grande genialità culturale intellettuale di unire che seppe a quel tempo come dire guardare ad una dimensione spaziale e temporale molto più ampia di quella che l'osservazione immediata offriva
Io credo che questo sia quello che dobbiamo fare naturalmente questo cosa significa significa che noi abbiamo di fronte una
Esigenza tante ma una su cui io voglio concentrarmi intervento
Si sta nella globalizzazione in quanto si produca sistema
In quanto si sia capace di fare sistema e di produrre sistema
Sistema per come l'apparato produttivo del Paese si presenta sui mercati terzi
Sistema in quanto si creino nel nostro Paese le condizioni di sistema capace di attrarre investimenti e risorse se la globalizzazione in entrata e in uscita il problema è fare sistema andando e creare le condizioni che ci per cui ci sia un sistema che favorisce chi viene
Fare sistema cosa significa significa molte cose
Significa primo avere una politica estera scusate se parlo di questo ma non misuro dal mio osservatorio una politica estera che sia capace di essere sistemi
Noi lo stiamo facendo
Seppure con
Mille e mille difficoltà
Come molti problemi però lo stiamo facendo
Noi parliamo tutti i giorni in Italia dell'occupazione del dodici per cento di disoccupazione non siamo abituati a stabilire concettualmente un rapporto tra politica estera e lavoro io sono convinto che nei prossimi anni deriverà molto più occupazione
Dalla capacità di stare nella globalizzazione dalla politica estera che faremo e da solo investimenti Inter
Uno va in Albania sbarca e trova un Paese nel quale c'è da costruire dal tombino alla centrale elettrica tutto
Faccio questo esempio non a caso qui perché la l'albergo italiano più grosso che c'è a Torino perché c'era lei a Tirana si chiama Torino Inter
Ieri l'ENI ha firmato un contratto
Per due miliardi di dollari due mila miliardi di lire
Con l'Azerbaijan il più grande uno dei paesi essenziale la produzione energetica dei prossimi anni
Basta vedere alla collocazione geopolitica e le risorse che ha
Che colloca l'ENI
A livello dei più grandi delle più grandi compagnie americane lo sfruttamento del
Dei giacimenti petroliferi nell'area caucasica
Quando Prodi parte va in Kazakistan voi non spetti stanno come adesso andrà in Indonesia e in India e ci va con cento duecento imprenditori sì la e costruisce le condizioni perché il nostro apparato produttivo e finanziario sia capace di stare sui mercati nella logica dalla globalizzazione fare sistema e queste avere una politica e spera che sia capace di mettere insieme le priorità geo politiche strategiche del Paese il suo apparato produttivo ed economico la sua proiezione culturale pensiamo che a che cos'è la leva cultura per un Paese come l'Italia in una in una logica di globalizzazione
Io ho incontrato qualche mese fa il ministro del Tagikistan che sta in un posto dove quasi nessuno sa dove ho parlato per circa due ore con lui di petrolio e di gas perché sono un Paese che vive su una nuvola di petrolio e di gas dopodiché alla fine ma ecco le posso chiedere una cosa sì etnica si manda alla Scala adduce un bene che la capitale del
A quanti altri esponenti di governi nel mondo quel ministro avrebbe fatto la stessa di
Alleva culturale una leva strategica decisiva
In una politica di penetrazione di proiezione
Nel mondo
Ho fatto questo esempio potrei farne tanti altri è stato richiamato giustamente il successo enorme che alla Mostra del Desailly
Industriale in questo momento a Chicago se no se non ricordo male che ha già fatto altre piazze europee
Un vettore di cultura di cultura industriale di relazioni allora noi dobbiamo essere in grado di mettere in rete tutto questo appare dopo questo significa darsi gli strumenti non voglio
Prendere tempo
Su questo
Significa avere una logica sinergica
La politica estera si fa se tutti gli attori di un Paese che si muovono entro una strategia comune
Muovendosi nella stessa direzione
Io registro
Dico cui
Occupandomi molto per esempio di Europa centrale e orientale che il sistema finanziario e bancario italiano è il gigantesco ritardo rispetto al sistema finanziario e bancario degli altri paesi a stare su quei mercati
E c'è un gap clamoroso tra la presenza economica commerciale dell'Italia su quei mercati dove dopo la Germania siamo il secondo Paese e la presenza degli operatori finanziari italiani su quell'eccezione positiva il San Paolo di Torino
E perché no il proprietario come presidente delle ieri io sono ogni volta ogni giorno sconcertato dal fatto che la compagnia di bandiera del Paese
Fa le sue strategie di rotta e di mobilità planetaria prescindendo totalmente dalle scelte di politica estera
Allora c'è quando quando si dice sistema che è una responsabilità degli attori pubblici politici in primo luogo che devono delineare obiettivi quadro di riferimento e poi bisogna che tutti ci collochiamo dentro quella strategia che ci tutti insieme costruiamo una logica una logica di silenzio
Fare sistema significa creare l'ambiente
Necessario a produrre
E la cultura del sapere e le merci e i beni che ci consentano di stare sui mercati in rapporto alla domanda se la globalizzazione ci può
Io penso che il tema della formazione sia un tema strategico e decisivo
Quanto più si innalza il saper fare di ogni cittadino tanto più si innalza
La capacità
Dicono auto il sistema e al tempo stesso si offrono al singolo maggiori opportunità invita e di lavoro
E tuttavia parate noi parliamo sempre di formazioni di educazione ma c'è un rapporto strettissimo tra la formazione e la funzione a cui la formazione dedica il Politecnico di Torino non avrebbe potuto nascere da un'altra parte
In questo trovo come dire sorprendente e sconcertante
Tra gli aspetti che ho potuto leggere il discorso del dottor Colaninno
Perché non cogliere che punto c'è una relazione strettissima tra un territorio il suo insediamento produttivo le sue funzioni culturali i suoi processi educativi e formativi i suoi processi di ricerca di trasferimento di di produzione di trasferimento di no Audi technology
E non a caso in questi anni che sono stati anni di crisi di identità del sistema produttivo di Torino c'è stata una crisi d'identità del pulite
Perché il Politecnico era funzione di un sistema e oggi noi siamo chiamati se vogliamo fare sistema a ricostruire non solo funzioni produttive ma funzioni di ricerca funzione culturale funzioni
Educative e pedagogiche funzioni di formazione funzionali a un certo tipo
E sviluppo devo dire di questo anziché assolutamente consapevole ha messo in campo oggi
C'è una interessantissima
Azione del Politecnico di ridefinizione della propria vocazione
Per esempio il Politecnico sta dandosi una internazionalizzazione di relazioni amplissimo
Io comunque vado trovo il Politecnico di Torino che fa accordi con università impresa eccetera è un dato rilevante che appunto ricolloca una funzione
Formativa educativa e di ricerca dentro un nuovo orizzonte
Fare sistema è e creare ambiente significa darsi le infrastrutture io su questo
Come dire sono non sono d'accordo con te le sollecitazioni che ha fatto il dottor Pininfarina chi mi conosce sa che personalmente ho sempre sostenuto
Che la mobilità e una gigantesca variabile essenziale di qualsiasi modello produttivo e sociale
Permettetemela
Piccola digressione posso vantare di aver sostenuto la alta velocità quando nuova sosteneva nessuno ed era ideologicamente
Giudicata sempre considerato un po'fesso l'argomento Vicki mi diceva che bisognava beffare andare negli pendolari perché
L'alta velocità i pendolari sono due domande loro diverso a fare andare negli pendolare fra l'alta velocità sarebbe come se uno vuol compra una Ferrari vince notti don Camillo sono due cose diverse non c'entra niente
Un sistema produttivo avanzato che stia nei mercati che stia globalizzazione Annella possibilità di trasferire persone emersi in tempo reale
O quasi reale
Una variabile fondamentale io ieri mattina ero a Gorizia
E per venire a Torino a sabato a Roma
Perché arrivare prima
Torino Trieste sono cinquecentosessanta chilometri le Ferrovie dello Stato servono a questa linea in sei ore e quarantacinque minuti cioè meno dei cento all'ora
Però io credo che non ci sia più discussioni non so cosa pensi adoro ti penso che non mi è possibile continuare a discutere questa cosa e contro il buonsenso neanche più un problema di
Io penso che laddove se la più alta concentrazione dell'apparato produttivo del Paese tra Torino e Trieste
La mobilità deve essere organizzata con quei sistemi con tutti i Paesi moderni ormai vengono applicati e che sono una funzione essenziale della capacità di produrre di esportare diventa né di importare
Di relazionare un sistema con una dimensione più ampia
E siccome io sono questo confesso un mio limite
Cartesiano mi rifiuto di pensare che alle soglie del Duemila non ci siano e tecnologie capaci di governare l'impatto ambientale
Mi rifiuto di pensare
Abbiamo scoperto tutto siamo andati su Marte non siamo in grado di costruire una ferrovia veloce che sia capace di governare l'impatto ambientale
Io credo che questa questione sia una questione assolutamente essenziale
E penso che
Il problema dell'alta velocità sia tra l'altro ancora una volta io lo vedo per il lavoro che faccio nelle connessioni internazionali ma noi stiamo investendo politicamente moltissimo
Con Slovenia Ungheria Ucraina e Russia sulla realizzazione del corridoio multimodale numero cinque
In un'area di mercato che per l'Italia assolutamente strategica
Ma il corridoio numero cinque non può partire da Trieste può arrivare a Trieste trovare un accelerato
Corridoio numero cinque è un gran una grande vena di comunicazione che parte da Londra da Lisbona
Si ricongiungono i due rami a Torino e lungo Torino Milano Trieste Venezia Trieste si congiunge a Lubiana Budapest Kiev Mosca una grande venga
Quindi il problema di come noi fa non può essere valutato soltanto sulla base delle come dire di compatibilità interni perché significa non sapere che cos'è un sistema di mobilità e trasporti che non è oggi assolutamente soltanto una fonte
E anzi sua capacità di essere una moderna funzione interna sta nell'essere dentro un sistema un riso odierno Afghanistan
Fare sistema significa avere una pubblica amministrazione naturalmente diversa da quella che abbiamo e io penso che questo e la Regione vera per cui bisogna andare sulla strada
Di un fortissimo trasferimento di competenze e di funzioni dallo Stato al sistema delle Autonomie locali non per noi non siamo federalista un credo che dobbiamo essere edonistico una ragione ideologica siamo federalisti per una ragione sociologica
Qualsiasi manuale di soggetti e spiega che un problema si risolve nell'in quanto si trasferisca al momento della decisione su quel problema più vicino all'emersione del problema stesso
Mi pare
Poteri facevo detta male
Chic no regolamentare
E noi abbiamo oggi una complessità di gestione e di governo dei meccanismi
Della Spesal e l'iterazione fortissima tra decisioni degli operatori pubblici e quindi pubblica amministrazione che da quegli operatori dipende e funzioni strutture private che richiede come dire un trasferimento di competenze e di risorse di funzioni dallo Stato a un sistema di poteri che in quanto più ravvicinato
Ai problemi stessi sia in grado di governare
Fare sistema significa innovazione io qui condivido quello che ha detto che lo spiego sostengo sempre sostenuto cioè a me non ha mai convinto la tesi secondo cui l'innovazione
Significa dislocare l'apparato produttivo su produzioni tecnologicamente altre per abbandonarne altre perché noi rischiamo di fare quello che la scuola elementare ci insegnò a non fare non si sommano per il mese il problema dell'innovazione non è quella di Sordi scegliere qual è il settore giusto rispetto a un altro è quello di incorporare in ogni settore il massimo dell'innovazione specifica data
No
Perché noi continuiamo avere nella Quinta Strada a New York le calzature italiane e prendo il prodotto vile mi scusino i calzaturieri Billè perché dal punto di vista tecnologico una scarpa non contiene nessun microprocessore non contiene nessuna tecnologia non contiene qual è la tecnologia di quella sa qual è l'elemento innovativo è intesa
Design italiano e il massimo design'esprimibile e in un prodotto vile esprimere in massima massima modalità possibile pur di un prodotto vive di Latifa essere competitivo l'innovazione è un dato specifico
E io penso che il problema dell'apparato produttivo italiano sia quello di diffondere innovazione in tutto il sistema naturalmente capisco bene che poi in questo mio ragionamento bisogna dare una priorità all'innovazione nei contenuti a più a nei settori a più alto valore aggiunto a più alto tecnologia io alto know how ma attenzione il settore più alto contenuto tecnologico più alto no più alto loro giunte sono spesso quelli a basso contenuto di lavoro
E quindi
Il problema di come noi siamo capaci di determinare un mix di forte specializzazione tenendo conto lavoro impone che l'innovazione sia una come dire in tra tecnologia so qualcosa di diffuso trasversalmente orizzontalmente
E infine fare sistema significa mettere in campo risorse le risorse ci sono ce ne sono molte di più di quelle che si vince
Quando si discuterà negli anni Ottanta se fare o non la metropolitana Torino che non abbiamo ancora fatto
Uno degli argomenti che veniva opposto a quelli che non la volevano fare che era il nel Bilancio del Comune di Torino non c'erano i soldi per costruire la metropolitana il che era vero io ribatteva che nelle banche di Torino c'erano i soldi per costruirne dieci di metropolitana
Ah non propone un esproprio proletario
Volevo però la reale l'attivazione i meccanismi finanziari che fossero in grado di mobilitare per una finalità pubblica delle risorse private
E oggi il sistema produttivo del Nord Ovest ha una capacità di risorse la ricordata rospi e all'ISTUD bancario Sanpaolo al sistema assicurativo a cosa rappresenta in termini finanziari l'apparato produttivo
Che come dire ritiene può essere mobilitato senza diciamo che questo richieda innesti esterni di particolare il particolare consiste naturalmente avendo presente un un punto però glielo dico solo che questo apre la discussione complicata di no no io io sono spaventato dal fatto che entrata nella cultura del Paese
Un'idea della redditività distorta per cui la redditività UE a breve col nome
Io capisco perché questo perché veniamo da anni di demonizzazione del tema della redditività danni di parassitismo da anni di aziende pubbliche decotte rifinanzia quindi capisco bene la ragione per cui si è passati
A considerare che la redditività è un parametro di valutazione assoluto attenzione che noi stiamo entrando in una logica per cui la redditività voi aprendo a brevissimo o non è
La riorganizzazione di un sistema come quello del Nord Ovest presuppone di avere una concezione dell'obiettività un po'più articolata ci sono redditività apre e ci sono investimenti la cui redditività non può essere che a medio-lungo
E il sistema si deve dare la capacità di reggere una redditività che
Che è un po'più complessa è un po'più particolare
Per ciascuno di questi temi finiscono apparso troppo per ciascuno di questi temi io penso il rapporto tra Stato enti locali sistema imprenditoriale e essenziale quindi io considero importante da sostenere la Pro
Posto che è stata fatta nella relazione introduttiva della presidente Bresso di un tavolo di concertazione che sia capace di attivare la strumentazione
Ai fini delle finalità gli obiettivi e la strumentazione per
Questo processo
Richiamo soltanto tre nodi partito perché non voglio eludere delle questioni che sono state anche al centro del dibattito di queste ultime settimane
Prima questione io penso che i patti territoriali nel rigo arricchirli richiamava la la Bresso nel nella sua relazione sono uno strumento che ha già dimostrato di essere importante noi dobbiamo andare verso
La generalizzazione di questo strumento
E l'impegno del governo è sostenere gli enti locali nella definizione di questi patti territoriali nel fare diventare i patti territoriali uno strumento della gestione flessibile del processo di ridefinizione degli assetti produttivi
E sociale di un'area come questo
Secondo
Io penso che noi dobbiamo dire
E l'abbiamo detto ampiamente gli stati generali hanno questa funzione
Che gli operatori pubblici sono chiamati a far tutto ciò che loro compete gli enti locali eccetera dopodiché c'è una responsabilità dell'impresa che non è surrogabile
Proprio perché sia io credo si deve avere rispetto
Dell'impresa della sua autonomia non si può credo che qualsiasi funzione possa essere in ogni caso sempre surrogato da un'azione pubblica
Sarebbe concettualmente sbagliato e praticamente velleità
E quindi il problema di come il sistema imprenditoriale è attore di un processo di ridefinizione della vocazione
Di quest'area non è cosa di poco conto in fondo guardate che questo sappiamo tutti è già avvenuto tante volte
E
L'indotto auto che cos'è se no
Non è soltanto una necessaria era soltanto una necessità della sia ridotto era è anche figlio di un certo rapporto che la FIAT ha stabilito col territorio
E allora nel momento in cui se da ridefinire una e questa cosa è avvenuta più volte negli anni in fondo nella grande ristrutturazione del mio novecentottanta
è stata importante per l'apparato produttivo torinese e dall'indotto perché come dire ha costretto a una specializzazione a una maggiore internazionalizzazione una maggiore apertura all'innalzamento tecnologico anche indotto qui
Qual è l'area qual è la funzione che l'impresa
Svolge nel favorire un processo di ridefinizione questo è un punto ieri Cantarella ha detto delle cose che meno per quello che ho letto io considero interessanti
Su come una grande la grande impresa di quest'area può tenere insieme capacità di essere globale di stare sul mercato e al tempo stesso capacità di diffondere nel territorio in cui storicamente insediato forza propria e
Forza diffusa
Viceversa appunto del Kosovo l'ingegner Colaninno e da questo punto di vista sconcertante anche per ragioni di natura storica che ha richiamato il sindaco vivere
E siccome come ci è stato ricordato da
Lo spiega nei prossimi anni la struttura della minore impresa è una struttura che tende a dilatarsi verranno dalla grande impresa gli incrementi essenziali di occupazione
Il problema di come noi responsabilizziamo il sistema imprenditoriale a partire dalla grande impresa nel favorire una riorganizzazione la diffusione di tessuto produttivo industriale questo è importante e infine
Il tema delle infrastrutture l'ho già richiamato io vorrei dire che ho sentito qui degli accenti critici nei confronti dei parlamentari manca la l'obiezione sette non è vero se noi abbiamo come dire una linea invece
E spesso e spesso un handicap che questo è verissimo
Resta il fatto però che mi pare che il parlamentare via Torri piemontese e il Governo stanno cercando di affrontare alcuni dei nodi infrastrutturali e secondo me in ogni caso lo devono fare
L'alta velocità l'ho già detto è un modo e io sono d'accordo con le ragioni tutte le ragioni che ha ridotto ingegner Pininfarina e penso che nel vertice italo francese di Chambery di questa settimana bisogna compiere dei passi in avanti su questo punto
Il problema della Torino-Savona
Che non è soltanto un problema di collegamento viario una delle cose più su più importanti che sta accadendo nell'apparato infrastrutturale di questo Paese è il rilancio fortissimo della portualità
Genova ha per la prima volta nella sua storia ha superato in termini di volume di traffico il porto di Brest il più piccolo porto dalla costa atlantica ma è il luogo dove sono dislocati tutti i grandi flussi
Transcontinentale
Gioia Tauro sappiamo benissimo a uno sviluppo enorme ha bisogno di essere raddoppiato perché il Mediterraneo non è solo più mare interno e diventato nuovamente grande mare di approvazione entro di comunicazione
Trieste sta conoscendo un incremento di traffico enorme
Napoli
Ha superato il volume di traffico Al Jazeera sia un altro porto importantissimo del Mediterraneo
Soprattutto nel contempo
C'è uno sviluppo della portualità enorme ora è vero che veniamo da una storia noi siamo l'unico
Scusate questa piccola digressione storica
Il regno di Savoia di Sardegna e l'unica la casa servisse a voi e l'unica casa regnante che avendo gran parte dei suoi territori bagnati dal ma non ho mai considerato che il mare fosse una risorsa
Non ha mai usato perché la sua cultura era Vienna e Parigi cioè una cultura di poca cultura di continuamente altre erano il referente
Poi lo sviluppo alla portualità in questo momento è uno una element una variabile fondamentale
Della globalizzazione e dell'internazionalizzazione e del rilancio del sistema propri del sistema Italia
Genova sta diventando quello che è diventato perché si è fatto un colore una delle cose che si è fatto un colossale accordo che a partire dal primo ottobre cioè tra qualche giorno sarà partire di lì centocinquanta mila macchine della Mercedes all'anno per i mercati terzi che prima partivano da Amburgo
Chiaro
Allora il collegamento Torino Savona è questione soltanto il problema di un'autostrada che pericolosa che certo è un tema è come si lui appare interni il effettiva vena di comunicazione una una infrastruttura che è connessa a un rilancio dei trasporti marittimi
Nella nella nelle comunicazioni che sta diventando importanti
In questo quadro io colloqui finisco su questo perché non voglio eludere questo nodo la questione dell'Authority io ho detto in tutte le sedi l'ho anche scritto
Considero che
Una decisione di nome allocare l'Authority a Torino sia un errore
Sì è un errore dal punto di vista del metodo perché la scelta non si sta conducendo in modo trasparente cioè non si sta facendo una valutazione che faccia capire perché sia all'occhio in un porto piuttosto che e un errore dal punto di vista del rapporto con gli insediamenti produttivi tecnologici e di ricerca
Perché se è vero che c'è un rapporto tra territorio funzioni
Un autore che non la si mette in qualsiasi città si mette nella città dove si giustifica per storia cultura presenze quel tipo di
Io
Credo che dobbiamo continuare a battersi perché comunque la decisione è stata assunta perché ci sono tutte le ragioni per collocare questa Authority qui che non ha un rilievo occupazionale intendiamoci su questo bisogna sgomberare il campo l'Authority ha una funzione di razionale che al massimo Cooper a duecento persone quando va bene il problema non è non è né di altra natura
Il problema è di come dire collocare le funzioni anche le funzioni di eccellenza del sistema produttivo laddove appunto l'evocazione di specializzazioni e dicono aule di produzione
Richiedono i giusti
Ho finito davvero mi è piaciuto l'espressione che ha usato
Concludendo la sua relazione la Brescia che stamattina richiamato Brusca dietro vede cosa che corrispondeva a quello che io penso da tempo e cioè
Quando si tratta di ridefinire
Vocazione l'identità come noi vogliamo far
Non è marginale che coscienza di sé sia
Questa impressione coscienza di sé
Ho ritrovato relazione che ha usato anche Gabriel costa Matteo è importante
è un fatto culturale prima ancora e economico sociale e politico
Io penso che se noi vogliamo rilanciare
Il Nordovest è una grande risorsa del Paese noi dobbiamo anche fare un'operazione culturale e da questo punto di vista le cose che diceva Giuliano vanno in questa direzione vanno lette secondo i costruire dobbiamo anche recuperare la coscienza se che cosa rappresenta questa risorsa
Nella storia del Paese
E cosa rappresenta oggi nel presente del Paese
E da questo punto di vista io penso che la funzione fondamentale degli stati generali e anche questo non è soltanto
Definire proposte individuare Progetti
E anche dal Piemonte una coscienza disse di quello che è di quello che rappresenta nella storia del Paese quello che rappresenta nel presente del Paese
Che non è poca cosa nel momento in cui il Paese rischia per altro verso di smarrire il senso dell'identità nazionale
Una piccolissima informazione uno dei prossimi appuntamenti degli stati generali del Piemonte sarà l'insediamento della Consulta dei piccoli comuni del Piemonte avverrà Casale Monferrato sabato undici ottobre
Proprio la parola per le conclusioni del professor Giuseppe De Rita
Ne ho parlato tanto di identità in questi giorni
Mi corre l'obbligo di guardare anche a me stesso in termini identica
Invito dice che ci sono coordinatore del Comitato culturale
Coordinatore del Comitato culturali
Lo fa benissimo Bagnasco
E io sono quasi un abusivo
Sono stato una Briatore un imprenditore degli Stati Generali oggi sono un compagno di strada
Vediamo se in questa funzione
Rendere ai prossimi venti minuti invita a un'identità diversa quella e nel programma
Qual è la riflessione che voglio fare con voi riprendendo anche fino avevamo cominciato al Lingotto quando cominciammo ravveduto
Quello che Picchioni chiama questa esigenza questa polemica questo bisogno di andar per proveniente
Probabilmente il la doppia anima degli Stati generali
Ragionare su alcuni settori
Ragionare il rapper fincature verticali l'ambiente come d'economia con le istituzioni
è un modo importante che immobilizza la cultura le istituzioni grazie accademia
Conte
Però sarebbe praticamente
Non capace e l'incapace di farmi dare risultati se non ci fosse una lettura in orizzontale
Di andare in giro per province a capire che ne esce fuori
Che
Questa indicazione che io avevo sempre del resto sostenuto di andar per le Province
Questa volta arriva in una provincia particolare quella di Torino
In una provincia considerato assenso punto di contraddizione nella nel Piemonte considerata fra il Piemonte una regione Torino Centrica
Quindi venire in provincia di Torino ragionare portare gli stati generali e ragionare di Torino
Poteva essere un pericolo
Un pericolo di riaffermare la natura Torino centri del del sistema e un pericolo ancor più rinchiudersi nelle culture Dini
Tipiche di ogni provincia piemontese ma in particolare affinché la provincia più forte e che quindi si considera anche la miccia è più forte
E in effetti
Il pericolo c'era
Questi due giorni invece hanno dimostrato che andar per provincia e gira per province probabilmente da più di quanto ci si potesse aspettare
La cosa che mi ha colpito di più sentendo le relazioni ma sentendo anche forse specialmente grosso Pietro e Fassino e che questi due giorni
Il titolo
L'impostazione del titolo nel nordovest da ristrutturare rigira ristrutturazione ridursi realizzazione innovativa
Sono sono termini
Che i due giorni hanno in qualche modo superata
E se dovessimo esser contenti di un lavoro lo potremmo essere soltanto appunto siamo andati oltre
L'affermazione iniziale
Un incontro una coscienza di sé non si misura sul lo specchiarsi su come eravamo o su come siamo ma su come si riesca
Capire meglio i problemi a superare
Anch'io non sono un grande amante del termine nordovest e il modo in cui è stato agitato forza nei giorni precedenti
Beh questi due giorni dava l'idea che noto esso fosse un punto di riferimento di questo nostro vinco
Fosse la base di riferimento di questo incontro
Io avendo tutto sommato grandi frequentazioni Nordest fine
Capisco un po'notte come affermazione di un'identità capisco molto meno nordovest che il nord-ovest Kirsten palco a nord-ovest
In pratica è fatto povero
Perché non non non si non ci si dava identità con un nord-ovest che in qualche modo aveva bene uguale attenzione politico uguale attenzione giornalistica al Nord essa non è quello il problema
Perché il nord-ovest essendo di natura una società più complesse e più anti
Non ha bisogno di una definizione impressi IVA sintetica
Quale nord-ovest
Come il Nord e il Sud dove invece il problema dell'identità per costruire e molto più drammatico e quindi si può usare la scorciatoia
Il sale la metafora geografica per dare identità nel nord ovest e l'abbiamo visto erotico battute in questi giorni
E averli occuperà la nostra riflessione probabilmente un vantaggio
Secondo punto abbiamo superato anche il secondo terzo
Perché dire reindustrializzazione non parla
Ragione Fassino può essere che atecnicamente centoquattro inteso come positivo fatto negativo però abbiamo superato anche per il reindustrializzazione
Provati
Perché il problema dei capitalismo torinese no
Soltanto così industriali
Innovativi
Molto più complesso diversificato dove c'è una forza crescente del capitalismo finanziario dove c'è una forza crescente del capitalismo
Dei servizi del capitalismo terziario
A forte base di innovativi innovazione dove c'è un problema
A cui arriverà subito di un capitalismo manifatturiero che è cambiato sta cambiando nelle sue logiche più profondo
Il il problema della
Da come è uscito da questi nostro incontro il problema dell'il capitalismo torinese restiamo alla provincia di Torino no
è un problema di avevi una dimensione multi planare nel nostro capitalismo di questo capitalismo che non si può definire in termini di articolazione per differenza in orizzontale
Non possiamo definire il capitalismo piemontese e torinese in rapporto a quello del Nord Est così come non possiamo concepire il capitalismo manifatturiero torinese in raffronto a Secondo capitalismo la piccola e media impresa dei distretti perché qui non c'è da stare a valenza posta rabbie da ma qui non c'è
Quindi noi dobbiamo capire che il capitalismo torinese l'intreccio fra capitalismo manifatturiero di un certo tipo mentre grande impresa ma capitalismo finanziario capitalismo dei servizi di per sia Mario a basse innovativa questa è la completo mentali dieta
A complicare un esito del teste
E quindi dalla da da da quello che ho sentito da voi non non è che sono arrivato con il testo già scritto ho sentito che in fondo non si parlava solo di reindustrializzazione si parla di capitalismo finanziario sì che parte parlava di capitalismo di servizi si parlava di un capitalismo manifatturiero che ha problemi diversi dagli altri
Ha ragione lo scheletro parliamo di distretti non parliamo di piccola impresa parliamo di impresa di Polonia vecchio tipo FIAT ma non perché cantare le Colannino hanno parlato ieri ma perché quel sistema
Però vediamo quali sono i punti cruciali
I quattro punti cruciali di questo capitalismo torinese
Due attengono al sistema manifatturiero uno attiene al sistema
Finanziario l'altro attiene al sistema
Deserto
In primo luogo il sistema manifattura
E il capitalismo manifatturiero
Forse anche quello finanziario ma lo vedremo dopo vive di due contraddizioni che vanno accettate
La contraddizione fra globale e locale
Che sembra stupito avete avete visto sulla vostra pelle sulla pelle alchimie di marcia quanto importante questo
Ieri la contraddizione fra logica dell'azionista nello stringere dell'impresa stanziale su un territorio dato su una società ad
Non possiamo
Per carità sono affezionato a questa città
Con
Non mangia abbiamo
Sì nei giorni
Di dicembre
Al funerale di Gino Martinoli parlando di una cosa che ho parlato in altro ricordo mangiate articoli che era un fondatore della comunità i corredi
L'affetto che ho avuto per il mio Presidente per tanti anni Bernardino libero non mi fa attenzione non non mi torna l'idea che nel discorso di Colaninno ieri avesse una qualche basse
Che non è risponde che a cui non si può rispondere in termini puramente di affetto a questo territorio quell'impresa una concessionaria sempre
Perché questo perché se una impresa è in qualche modo legati a un processo di globalizzazione
In entrata e in uscita con la world car arrocco internet o quello che volete
Ieri lo sganciamento dal territorio pressoché fatta
A meno che territorio non rivendica
Una sulla un suo potere
Attivo sul settore sull'ambiente sul prodotto sui servizi di quelle pre
Se invece rivendica soltanto la tradizione la moralità del dell'incardinamento nella nella vita di della comunità
Non siamo più in termini fondatori di comunità
Questo va affrontato in maniera pesante perché oggi può essere
Sì è protetto possiamo avere avuto la carta vetrata sulla pelle dal discorso Giovannino domani potrebbero lo stesso discorso fra un con Cantarella un post cantare anche la logica è quella globalizzazione sgancia il territorio
E il territorio è promosso o è oggetto di promozione costante zero cui in quel territorio offre alla società globalizzata d'impresa globalizzata copre
Servizi di alta qualità personali di alta qualità ambiente di alta qualità e cioè se non non ce la fa
L'imprenditore italiano ieri mi dice
Trattato porterò a mia direzione marketing apparecchi perché direttori marketing nel mio paesino marchigiano non ci tengo
E io non posso più promuovere nomi ai marchigiani direttore Martin perché sono tutta un'altra cosa la cultura lombarda ventinove
Questo è il primo punto del rapporto fra globalità e locale Parri proposto e in questa situazione e terrificante
Perché è molto più pesante il rapporto fra la contraddizione tra globale e locale nel capitalismo torinese che nel capitalismo di Valenza Po o di Pirelli il perché ha ragione Gross Pietro si saranno strangola Viglione però il territorio di un distretto regge all'internazionalizzazione in qualche modo forse con qualche cautela maggiore con qualche provincialismo maggiore Marra leggermente
Mentre invece di due c'è l'azienda grossa beh è fatta
Così come è fatale che arrivi la seconda cosa che tocca oggi il capitalismo
Manifatturiero e anche
Indole magicamente l'Olivetti intanto per non farlo
è una distinzione frazionista e impresa incardinata nella realtà sociale
è l'azionista Déco
E se l'azionista l'organizzazione finanziaria degli investitori stravaganti vale dell'imprenditore non è più l'imprenditore l'amministratore delegato e presidente reclamizza ma un semplice Brock
Che non si identifica più socialmente nell'impresa come Camillo o Adriano o Enrico ex come Martino
Ma si identifica con i suoi azionisti è un modo di fare azioni
E al massimo al vecchio imprenditore viene concessa la possibilità di diventare azionista di riferimento
Ma al di là sfilano l'impresa
Si chiamano Caio o Sempronio gli artica
E del resto
E del resto se quella è la cultura del mondo moderno dove vale l'azionista e non vale il capo impresa gli l'imprenditore edile
Del resto rendiamoci conto
Che nei prossimi anni
Cinquanta mila imprenditori italiani vanno in pensione
è una metà di loro non ha eredi ora eretiche non faranno gli imprenditori
E quando Vittorio Merloni ieri mi dice
Ma se devo pensare che quando io non ci sarò più
I miei quattro figli vi si divideranno il mio cinquantuno per cento e ognuno di loro sarà di dodici virgola cinque per cento qualcuno che gestisce l'azienda per conto loro se non hanno già venduto le quote
Non saranno più imprenditori come ho fatto io come mio padre saranno azionisti di riferimento
E m'ha detto A B ma perché non posso fargli io stessa udienza prima che la faccia dei miei figli
Mi metto a fare l'azionista di riferimento piuttosto strani a rovinarmi l'anima farli forse guadagna di più
E e parlo di una persona che
Chi conosce Vittorio Merloni sacche identificato con la tua Presidente che che cresca
Che non ci dorme la notte qualche volta anche strambo milioni quindi illustri non lo pagano i e cinefilo fregano però occultati per moralità altre della mamma della zia avevano stabile se lo dice lui perché non lo dovrebbe Nicola mi
O un centro hanno con sé
Questo è il punto sposò quindi io vorrei richiamare la vostra attenzione che la carta vetrata di i discorsi di ieri
è una carta vetrata che che ci fa bene
E ci deve far bene perché ci ci si vivificare la circolazione del sangue anche se fa male
Perché lì sta se fosse non non dire queste cose se forse stessi a ragionare a Biella Valenza Po a Treviso come pratico
Dove il processo di globalizzazione internazionalizzazione può avere l'entrata e l'uscita più investimenti meno investimenti più investimenti in entrata investimenti riusciti più esportazioni meno esportazioni
Più avete lunga ride corta più l'indotto il Maghreb e tutte queste cose qui che chiunque ha visto conosce un distretto sa quanto è in qualche modo adattativo
E no l'impresa Astaldi su queste due contraddizioni il capitalismo moderno sta in queste due contraddizioni il globale sottrae il potere a un locale l'azionista sottrae potente ai potenti
Per l'imprenditoria ma anche del sale mancherebbe si andrà provincia anche il presidente a Reggio anche il presidente del Consiglio
Fattucchiere perché a quel punto che io Verdi Rau noi diciamo Miami azionisti stanno altrove io sono il broker non vedevo neppure di chi sono gli azionisti
I soldi li ho portati inverno esso
Che mi importa se arriva Prodi a parlare di cose che coprono perde
Dico se l'Olivetti perché e amico di mance ma già chiamato se non prendiamo
E non è non è uno scandalo
è giusto che mangia abbia risposto in maniera
Forte e e partecipata ho detto io sono
Abbiamo fatto insieme ai funerali Martinoli esso e Luisa quanto io sia consonante con questa comunità
Erano la logica e dobbiamo capire che lista il punto cruciale
Seconda cosa che esce del nostro capitalismo
E che il capitalismo torinese
Oltre ad a vere un capitalismo manifatturiero in totale cambiamento per i due gli ho detto prima
A anche un capitalismo finanziario anch'essa in grande cambiamento lo diceva Pietro ripeteva
Fassino non lo devo ripetere
L'unica cosa che sembra a me
Da valutare e se il capitalismo finanziario
Di Torino
Sì è un capitalismo oggi come oggi attento al tipo di mercato che si va configurando sul piano fino a
A me non mi non mi dà nessuna soddisfazione
Il San Paolo entrai
Nel Telecom mosse Cantoro entra in Banca di Roma
Se queste presenze sembrano di potenza non non è lui il problema
Il problema dei FI oggi in un mercato finanziario che diventa estremamente diffuso
Perché entra tutto nel mercato finanziario dei fondi pensione ai fondi integrativi
Sanitari dei fondi categoriali alle vecchie mutue rientra tutto nel momento finanziario se oggi c'è una capacità per l'attenzione al mercato se il gigantismo
Strutturale
Che colpisce oggi come senso di potenza sabauda la finanza piemontese sia poi quella che rende giustizia nel nei confronti del mercato perché il mercato finanziario nel mercato di furto
Mi faccio un esempio banale che probabilmente vi sorprenderà
Nell'ultimo anno è cresciuto abbia misura nelle banche italiane che lo fanno il il servizio d'impegno
Ho capito sette
E perché è aumentato seduta perché siamo diventati i più poveri del sottoproletariato scriva impegna il il vestito
O perché le signore sanno più pellicce da mettere in custodia estiva quando verranno perché questo a questo era ridotto il Monte dei Pegni
No Monte dei Pegni è diventato un luogo in cui i giovani
Rimo bizzarro atti i beni rifugio dei loro genitori
Portano a al Monte dei Pegni
Nel canteranno il mobile il Como il quadro l'oggetto prezioso si fanno da risolve fanno soldi a mezzo di colpirlo investono infine
Mille novecento miliardi il servizio di Benni nell'ultima
Lo dico per dire guardate fino a dove arriva una voglia di fare finanza una domanda di finanza che non è la grande finanza dicendo le la fusione fra Cervetti e e Cariverona vale la Cariplo fa quelle cose
L'uno per cento di Telecom per non non è quello il problema
Il problema è quanto sono presenti sul piano internazionale quanti sono presenti sul mercato italiano quanti sono presenti sul mercato
E con quale cultura
C'è ancora nella finanza italiana una componente bancaria troppo forte che non permette una cultura marca appunto detto brutalmente anche qui
E non non diciamo San Paolo
Perché San Paolo c'ha dentro una cultura un cene di mercato che gli viene dall'epoca Rocco Buttiglione
E lo specchio di questo Zona Denis lo sa benissimo erano loro due i geni del mercato
E ed è rimasto nell'igiene è rimasto nella cultura aziendale anche se probabilmente tutti di allora quando ha vinto in pensione
Arcuti terrestre in Calabria
Nel Paese
Per fortuna perché è bravo
Questo è il secondo punto ed è uscito fuori dal nostro discorso anche dell'ultimo discorso dei dei Fassino sul fatto se la finanza piemontese sta
Dentro il mercato internazionale e nazionale compimmo conto
Il mercato nel capitalismo torinese un capitalismo
Che ha futuro solo senza essere un capitalismo di servizi di terziario dei servizi terziario a forte base Novati
E qui entra un problema grave
Perché
Un capitalismo terziario a forte base innovativa un capitalismo che richiede una mobilitazione senza pedigree
Che in una struttura quali quella piemontese e torinese non è facilmente disponibile a creare
La mobilitazione dei saperi significa che chiunque ha un sapere può entrare nel mercato di chiunque non sapere dammi vanno lo metterà contributo di una
Abbiamo quanti sono presenti Subert
Pongo
Sì
Un ente bancario troppo forte e più Nettuno programmatica ha detto brutalmente anche qui
E non non diciamo San Paolo perché San Paolo sono dentro una un da un Jen
E lo specchio di questo giorno Denis Menchov S R i due igiene
Rimasto nell'igiene è rimasto nella cultura azienda anche se il proponimento tutti di Al Gore quando ha vinto impreziosito
Riterrei stenta a Matera
Per far sì
Per fortuna perché è bravo
Questo è il secondo punto ed è uscito fuori bernoccolo discorso anche le compiuto nei confronti
Dei fossili non sul fatto se la finanza piemontese sta dentro il mercato internazionale nazionale
Un primo punto
Ritmo torinese capitolini
Pongo solo socio pare essere capitalismo disservizi di terziario dei servizi personali a Forte Braschi innovativi
E quindi
E
Un capitalismo
Di Oxford verso innovativa un capitalismo Pierluigi
Una mobilitazione intensa per il
Che in una struttura fuori quello piemontese e torinese non facilmente disponibile a crea la mobilitazione dei saperi significa che chiunque ha un sapere se vuole entrare nel mercato di chiunque non solo per i bambini Van Smith contributo di una
Gli azionisti
Il sì il capitalismo finanziario come secondo piano il capitalismo dei servizi se non c'è questa struttura dico un di continua evoluzione di questi dei capitalismi ha detto perfettamente
Gross Pietro di intreccio fra questi tre capitoli
Ha ripetuto due volte la parola intrecci
Sull'intreccio classico ma poi il nuovo sistema si forma la nuova identità all'identità beccherà Sandra per ormai e anche l'identità di passaggio siamo non siamo qualcosa come Nordeste no siamo non siamo qualcosa come capitalismo torinese
Sui tre piani vendicato
Ma per far questo è del secondo tipo di
Riflessione che voglio fare tirando fuori la vostra casa le vostre cose la seconda cosa è che in fondo
Non si fa intreccio se non si riesce a se non c'è cultura di sistema
Su questo ha insistito molto Fassino non una ma non riporta
Se non c'è cultura di sistema se non c'è sistema se non c'è il rating sistemiche
Ebbene anche i soggetti non imprenditoriali non ce la fa
Ma quanto c'è oggi in Italia gli attori
Una cultura che esiste
E per cultura di sistema per favore non intendiamo sempre per la cultura delle infrastrutture
Per cui il sistema si fa se facciamo altri sette interporti quattro quattro quadro obbligazionari linee sette
Complanare o tangenziale
Che il la cultura sistemica tanto per fare una parentesi
Brevissima cultura sistemica più evidente di questo periodo e la logistica e la logistica la dobbiamo fare imprenditore fa tutti i giorni
Non può un altro giorno a Genova di fronte al ministro Burlando si parla di logistica e tutti i gestori di rete fognaria dicendo fra cinque anni faremo buon porto per cinque anni faremo corroso tenuto strada gli imprenditori ci hanno meno di domani dobbiamo andare a merce in Giappone con le attuali strade con le attuali autostrade con gli attuali porte e per cui mi serve una cultura sistemica pur non avendo un sistema
Ma da ma dose per chissà non è amo una così tattica corsa
Resistenza a fare sistema
In parte perché non l'abbiamo mai saputo fa probabilmente non siamo tedeschi non siamo francesi da nostra capacità siamo popolo di formiche quindi il sistema se lo facciamo lo facciamo nel piccolo
Ma in questo periodo anche anche al programma perché no che il problema è che
Il sistema l'approccio sistemico viene sostanzialmente messo fuori auto dall'approccio dico di cortesia
Pensate visto che si è parlato di telecomunicazione pensami la privatizzazione Telecom
Atelier con me
Più sistemica che ci sia per il Paese
Più probabilmente delle ferrovie certamente più delle vostre certamente più del del
Delle della Società Autostrade almeno siamo lei all'immaterialità prossima ventura una delle commedie
Chi fa cultura sistemi che all'interno di tutte le cose
Editori privati dicono no grazie non c'entro è vero mi servirebbe sta non c'entro perché specialisti cento mila mille miliardi non comprerebbe uno per cento di Telecom ma comprerei un'altra cosa Graziano
Quelli che ci hanno un po'di soldi sono le banche entrata in Telecom ma du cultura sistemica di Telecom stanno lì probabilmente pensando e sia un investimento finanziario
Che quei ammettere comprende renderebbe meno ferrovie o nelle Poste naturalmente
Il gestore di rete cioè il nel consiglio d'amministrazione c'hai Pizzo del core business
Devo fare gli affari miei devo creare
Devo creare ricchezza devo dare dividendo se no ai miei nuovi azionisti privatizzati si arrampicano arrivederci e grazie non mi parlate di Rete per favore
Faccio non devo fare sistema onde cosa devo fare ansie
Autorità
L'Authority no Sciarretta perché fatta rinuncia
Concessioni tutta settoriale all'interno del coro
L'altro giorno un ministro mi diceva allora visto quello che mi dici rilancio
Il valore politico del ministero l'ho guardato come dire Adriana non è così e
Rilancio il valore politico il ministero riserva del posto non è che
Il meglio del meno però questo è il punto cruciale che abbiamo su tutto il pari faremo dove la cultura sistemica non entra perché c'è i ricordi
Uno la parola al Consiglio va a Padova con Thomas da Parla con me combaciare ha parlato con con
Elio Valori per favore non mi parlate di sistema io faccio il corpicino
Signori questo è un punto che atteso
E il Piemonte per Dorina essenziale del perché tutto tutto i
Meccanismo del futuro
Lui l'ha chiamata la velina che viene da Barcellona dall'aver
Gli oneri va verso Trieste qualità nel corridoio
Verso Budapest Bucarest e non so bene dove e medici cioè Torino ha un problema che se non si fa una logica di sistema italiano Torino resta un punto viene
Nella carta geografica mentre se si fa un sistema a rete di telecomunicazioni di trasporti eccetera Torino deve ritorno non la capitale d'Italia ma certamente è uno dei due punti di snodo italiano Torino e probabilmente Trieste Gorizia
O se vogliamo il il Nordest come tale il grande interporto di Ravenna
O i porti di Trieste di questa era
Noi oggi liti la la la la battaglia
Torinesi deve esser governati stabilire
Che l'Italia che prossima ventura ha bisogno di sistemi ardente
è la battaglia per Torino non la battaglia per il Paese e anche la battaglia per il Paese ma battaglie per fuori
E questo in fondo va molto al di là
Della categoria nord est nord est nord
Il senso di come un territorio si incastona in un sistema un sistema europeo in sistema globalizzato in un sistema di flussi ovvi venne
Terzo ed ultimo punto se
Torino è un insieme di capitalismi multi a moltiplicare intrecciati
Che hanno bisogno di una logica di sistema
E in una logica dico chi fa assistere
Un testo mi hanno fatto i miei sulla
Sulla
Su Torino in questo periodo e sulle istituzioni piemontesi e torinesi
Viene usato un termine che io ricordo che io riuso ma non mi piace
Viene americano ammette
Cioè le istituzioni sono Ambente cioè al le istituzioni torinesi e più anche se non ho teli sono propense
Collegamenti in orizzontali ambedue signor stare dentro un letto stare dentro dentro un altro
Non a stare in una logica
Per usare un termine da bicamerale di oggi
Hanno più bisogno e tendono di più a una sussidiarietà in orizzontale adesso dall'intreccio tra Comune Provincia fra Provincia e Camera di Commercio istituzioni ed enti
Economici
Fra sociale e politico piuttosto crea una sussidiarietà in verticale il Comune la Provincia la Regione e lo Stato
Ambente significa
La forse
In questo probabilmente gli storici
Potrebbero aiutarci forse la cultura piemontese hanno una cultura molto articolata e diversificata
Era prima ancora dei Savoia una cultura in cui la orizzontalità
Valeva di più della verticalizzazione non lo so perché non conosco potrà dirlo Bardi che conosce molto bene ai violini investite la storia delle istituzioni
Torinesi e piemontesi però oggi è questo il problema quando si parla di patto territoriale ma anche la pressione il presidente la Provincia Alessandria si sono inventati uno strumento hanno preso lo strumento che anzi il CREL sera indennità
No dimostrano come va qualsiasi cosa succeda
Con i con con Mila no ma para follia dei miei amici al ministro del Bilancio qualsiasi cosa succeda dei patti territoriali c'è il metodo di lavoro che il metodo di lavoro di sussidiarietà in orizzontale e questo è lei l'invenzione ma la validità di questo
E quindi la dialettica sociale è una dialettica che non fa la dialettica sociopolitica non va verso un discorso
Ma verticalizzazione di conflittualità
Nella sussidiarietà
La conflittualità fra Regione e
Tanto vola sul e la conflittualità fra enti locali e Regione centralistica certo che c'è anche questo però rimandati per provincia descrizioni sta portando avanti permette invece di aprire una un occhio in orizzontale un occhio alla alla governance di sistema perché il sistema si fa Congo una governance orizzontale non si fa con una verticalizza
Cifra con quello appunto che io chiamo i miei chiamata Investment
Che in fondo i vecchi marxisti Fassino chiamavo l'imbarcazione c'è
Una connessione una intersecazione di responsabilità
Che sta che blocchi per governare gli intrecci di cui parlava
Di cui parlava ve lo spiego intrecci non si governano verticalizzato il potere un ruolo Banca Italia o a verticalizzare il potere per governare gli intrecci tutti quanti noi no
Abbiamo altra un'altra responsabilità che è quella di fare implicazione costante concertazione costante tanto è vero che finiamo credo con una l'idea di fare tavolo al tavolo non è banale stare insieme
Cominciare a concertare commerciare fare Governance collettiva
E in questo e ho finito
Sì ho parlato troppo in questo se diciamolo pure con un po'di violenza c'è
L'idea di un popolo non è
Nel guardarsi indietro ma nell'affrontare
Ditemi che sono di fronte e nel superare il modo in cui magari queste Stilo
Avete posto un problema almeno così violetto gli oggetti il nord-ovest della ristrutturati reindustrializzazione innovativo
I due giorni mi hanno portato un passo ultimo il nord-ovest della reindustrializzazione che hanno portato allo ad arricchire il solo identità diversa dall'altro ieri sull'identità diversa da sì da diciassette anni fa
Entità e nella gestione del processo direbbe Fassino
Metto dice ma è nella gestione del processo non è nella storia di un popolo o almeno la storia di un popolo ossia impera nel processo o diventa pura in inerzia strutturale grazie
Da darei la parola per l'illustrazione di un documento credo propositivo finale Alfonso Bagnasco a nome del comitato culturale degli Stati del sale
Ho il compito
Ogni un documento
C'è una proposta maturate in questi giorni
Nella discussione fra molti con il contributo di molti
E che direi è nata nelle cose e che mi sembra un abbia in realtà ha bisogno di grande illustrazione perché le cose che ci siamo detti le cose che sono state appena dette non fanno che
Confermare
L'utilità crediamo della proposta e la sua facile comprensione
Ve lo leggo du ed è già una prima risposta a coloro che soprattutto negli Award Cioffi
Hanno richiesto una continuità di lavoro a partire dalle cose che sono state fatte in questi due giorni naturalmente la continuità di lavoro può essere in molte direzioni anzi come normalmente successi in tutte queste nostre riunioni non abbiamo sollecitato delle proposte
Da tutti i partecipanti che eventualmente possono essere vagliate emessi all'incirca nei sentieri con le sue buone proposte darà luogo a delle iniziative specifiche ma in ogni modo abbiamo pensato che fosse utile questo contenitore generale per questo lavoro successivo
Proprio nella nella direzione che lo stava dicendo De Rita e cioè quello della necessità di creare le condizioni di una governance dei sistemi locali
Do lettura dunque di questo testo
Ai fini del realizzazione degli obiettivi di governo locale emersi nella Conferenza generalista di Ivrea
Gli stati generali del Piemonte promuovono l'istituzione del comitato per lo sviluppo dell'area torinese
Ne fanno parte il presidente della regione Piemonte il presidente della provincia di Torino i Sindaci delle Città di Torino Ivrea il presidente della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura il rettore dell'Università di Torino il rettore del Politecnico
Il comitato è incaricato di organizzare a seconda dei problemi emergenti tavoli di concertazione fra soggetti pubblici e privati per preparare una informata efficace ed organica azione di governo del territorio torinese alle riunioni è invitato un rappresentante del governo centrale
Competente per la materia trattata
Nuove condizioni richiedono oggi forme rinnovate di interazione politica con il concorso e la capacità di collaborazione di soggetti diversi pubblici e privati
Alla formulazione di una politica pubblica per lo sviluppo partecipano autorità locali insieme a Dean prese Enti finanziato enti finanziari rappresentanti di categoria agenzie pubbliche miste istituti di ricerca
Anche la semplificazione delle procedure dell'attività amministrativa
Nella prospettiva imminente del trasferimento di funzioni agli enti locali e facilitata dalla concertazione sociale il comitato non i vado il terreno delle istituzioni politiche autonome nella loro responsabilità ma costituisce una risorsa per facilitare il gol cale nella sua azione istituzionale e per la rappresentanza organica all'esterno
è una proposta che abbiamo maturata
Speriamo che abbia una risposta anche anzitutto tutti gli enti che sono stati ricordati
Avete visto vi sarete accorti che è stato immaginato un nucleo piuttosto ristretto ma soltanto di istituzioni proprio per mantenere ovviamente questo ancoraggio istituzionale un'azione di questo genere ma poi a seconda dei problemi dei tavoli che si stabiliscano esiste l'opportunità di combinare appuntato non lo stesso tavolo tutte quelle competenze quelle forme di rappresentanza
Quelle forme di interessi che sono presenti e che possono concorrere a delle decisioni efficienti e che poi possono avere luogo proprio perché in qualche misura sono state preparate
E la proposta che emersa e che credo gli stati generali in generale facciano però
Credo che con questo possiamo dichiarare chiusa ferma della seconda giornata degli stati generali seconda e ultima giornata aetatis Berardi della provincia di Torino grazie a tutti e allora per giocare a carte dove
Si