Il Parlamento Europeo approva il "Rapporto sulla lotta contro la droga: strategie dell'Unione Europea dopo il 1999" (3° Rapporto D'Ancona) riguardante la politica delle droghe e il problema della tossicodipendenza

Il tredici aprile scorso quindi circa due settimane fa il Parlamento europeo ha approvato quello che potremmo chiamare il terzo rapporto Dan con Anna documento che si occupa di droga di tossicodipendenza sapere di cosa si tratta e soprattutto che che cosa rappresenta questo nuovo pronunciamento del Parlamento europeo all'interno dell'attività il generale si in materia di droghe della Parlamento europeo abbiamo al telefono Ottavio Marzocchi da Brussel componente da direzione politica del Cora allora Ottavio di che cosa si tratta e che considerazioni si possono fare su questo documento allora
Otto da Ancona come l'ha chiamato Tutu certamente si intitola nel rapporto sulla lotta contro la toga strategia dell'Unione europea dopo il mille novecentonovantanove è un rapporto che l'onorevole D'ancora che presidente socialista della Commissione Libertà pubbliche
Redatto in seguito alla trasmissione al Parlamento europeo di una serie di documenti che il Consiglio e la Commissione avevano e messo inviato appunto al Parlamento è terzo rapporto perché doveva l'onorevole D'Ancona si è occupata appunto di terra porte sulla droga un primo rapporto che a me piaceva molto la nostra povera rapporto che era anche nostro antiproibizionista poi un secondo che però affatto aveva incontrato problemi nella plenaria perché purtroppo sulla questione delle droghe e su questo torneremo magari alla fine prevale un atteggiamento proibizionista nel Parlamento europeo
Il secondo rapporto da Ancona era stato appunto approvato dal Parlamento europeo proprio perché l'onorevole D'Ancona aveva deciso di moderata loro il terzo rapporto ancora ricalca diciamo la di cammino del secondo cappotto Ancona
Ed è assolutamente vuoto e rilevante diciamo da un punto di vista da un punto di vista antiproibizionista se non per alcune considerazioni sui quindici Pitt
Allora ricacciando da un punto di vista cronologico la storia di questo rapporto diceva appunto abbastanza vuoto irrilevante vi sono una serie di critiche istituzionali
Del Parlamento nei confronti delle altre istituzioni perché innanzitutto le istituzioni consiglio la Commissione non hanno valutato in nessun modo i progetti che l'Unione europea finanzia inquina e ha finanziato in questi anni
Sulla lotta alla droga o comunque sulle questioni della tossicodipendenza non avendo valutato i progetti attuali è impossibile lanciare e proporre al Parlamento dei documenti che mirano a definire una politica credibile per il post mille novecentonovantanove cioè questo assolutamente assurdo il Parlamento giustamente ha criticato in più Commissione Consiglio non si sono organizzati per stendere un documento unitario
Idi di conseguenza creando da una situazione lottizzato nel quale ogni situazione ogni istituzione fa le sue proposte per le sue iniziative rendendo difficile una apolitica unica europea
Parte più diciamo che noi criticavamo di più sulla quale avevamo presentato emendamenti in commissione Libertà pubbliche erano diciamo quei considerando i cui paragrafi nei quali l'ad Ancona deludendo tutti gli antiproibizionisti lodava l'operato degli U indicibili e quindi del del suo direttore Pino Arlacchi in particolare dicendo che Venditti ieri sui programmi di radicazione delle culture di
Lo sviluppo
Alternativo erano un modello che l'Europa doveva appoggiare e sostanzialmente l'Europa dovrà finanziare continuare a finanziare questi progetti una volta presentato questo rapporto naturalmente noi radicali ci siamo scatenati con gli emendamenti che abbiamo presentato in Commissione naturalmente alcuni di marca antiproibizionista integrità possiamo dire altri invece più moderati per cercare di ottenere l'appoggio DTT altri gruppi e in effetti alcuni emendamenti sono passato in particolare quelli che al contrario criticavano in modo netto dimentichi Peter superato dicendo che i tre o Amedeo indistinti non sono soddisfacenti non hanno funzionato non ho prodotto gli effetti sperati al contrario questo denaro è stato spesso come dire detto né è stato l'inviato verso obiettivi che non erano quelli previsti dei programmi dei BTP inoltre di un BTP dalla gestione di questi programmi a dei governi che non danno garanzie di democraticità e di buona gestione ed efficace gestione di questi fondi quindi su queste critiche addirittura siamo stati appoggiati dalla destra e l'altezza ad Ancona ha dovuto fare un passo indietro detto questo naturalmente il Colorado e va fatto una lettera che la diffusa i deputati della Commissione Libertà pubbliche nel quale sosta dava al sostegno agli emendamenti antiproibizionista in generale quindi ed emendamenti certo radicali
Ma anche a ma ad esempio alcuni emendamenti dei picchi ieri quindi dei cattolici dei cristiano democratici che erano molto migliori del testo dell'ad Ancona
E appunto questi emendamenti di critica gli anticipi sono passati che arrivati in plenaria il tredici aprile si è votato
Abbiamo presentato ulteriori emendamenti a questo testo che non ci convinceva lo ritenevamo appunto vuoto in particolare chiedevamo la valutazione al consiglio la Commissione una valutazione degli effetti delle politiche di decremento azione della cannabis e del consumo di droga in generale e la prescrizione e anche dei programmi di prescrizione controllata di eroina le una valutazione delle conseguenze delle differenti politiche europee per potere arrivare ad avere una massa di dati stringe in Piquet obbliga per i governi a finalmente aprire gli occhi su quali sono le politiche più efficaci realmente
E inoltre appoggiavamo in modo abbastanza moderato per considerazioni strategiche sperando di avere un appoggio
Ampio in plenaria avevamo anche presentato emendamenti sulla applicazione diciamo di una politica di riduzione dei danni più integrale e più convinta questi emendamenti purtroppo sono stati rigettati il testo che esce dal Parlamento europeo che quindi il testo
Trovato finale è un testo come dicevo poco soddisfacente solamente queste critiche agli invisibili sono interessanti e su queste dovremmo continuare a lavorare anche utilizzando altri dati fosse facendo un po'continua due fatti focalizzano proprio sui rivendichi P. cercando di capire come funziona questi programmi allora come vengono realmente applicati quali sono i Paesi finanziatori per sappiamo che l'Italia ad esempio finanzia per un terzo per un terzo quindi una cifra gigantesca questa agenzia dell'ONU
E quindi su queste cose diciamo dobbiamo continuare a lavorare come considerazione fin alle sulla situazione politica al Parlamento europeo il Parlamento attuale che verrà sciolto con le elezioni prossime di giugno diciamo che già rapporto da Ancona due tre dall'Ama corti non antiproibizionisti nel Parlamento europeo e alle in Europa che purtroppo nel parlamento prevale una posizione proibizionista questa posizione Previti lista formata da una se era presentata da una tale che attraversa che parta dall'estrema destra alla destra del PPE il Partito Popolare Europeo passo attraverso il Partito Socialista europeo che vede in particolare i laburisti inglesi e tutti gli scandinavi alleati della destra su queste posizioni attraversa addirittura il gruppo verde e il gruppo della due quindi comunisti perché i rappresentanti scandinavi di nuovo sono assolutamente proibizioni ti e quindi un ma a questo punto si raggiunge la maggioranza che probabilmente dei tre quinti una maggioranza proibizionista che blocca purtroppo ogni speranza di potere ottenere qualcosa del Parlamento dal Parlamento europeo qualcosa di progressista su la questione delle droghe nata considerazione che direi addirittura sulla questione terminologica cioè c'è addirittura paramento dov'è una un proibizionismo sui termini cioè non si può nomina avere o lodare la politica della riduzione del rischio
Non si può parlare di regolamentazione non si può parlare di antiproibizionismo non si può parlare naturalmente figuriamoci di legalizzazione non si può neanche dire e che chiede la valutazione dei propri anni di distribuzione controllata di eroina no è impossibile neanche richiede una valutazione non non si chiede nemmeno di applicare di lanciare dei programmi di questo tipo insomma di fronte a una barriera di questo tipo veramente problematico fare azione antiproibizioniste diciamo di lobbying additivi di politica intermezzi tutto è male e questo è un problema che sconta da una parte il la vera di cane insomma nel suo insieme sia come cosa che come deputati antiproibizionisti
Ringraziamo Ottavio Marzocchi della direzione del Coordinamento radicale antiproibizionista con il quale abbiamo fatto il punto della politica sulle prove del Parlamento europeo dopo l'approvazione del terzo rapporto da Ancona per radio radicale Roberto Spagnoli