"Fattori di successo per competere"; convegno promosso dall'Associazione industriali di Crotone, in collaborazione con il Centro Studi della Confindustria e l'Assolombarda c/o Centro Congressi

Ha
Prova provata
Roma
Tu
Nuovo
Corrono
Buongiorno
Si
Nasce
Signori buonasera cominciamo questo convegno scusate per il ritardo vi prego di prendere posto abbiamo pomeriggio piuttosto impegnativo e
E dobbiamo cominciare allora
Quando il due maggio l'Italia è entrata nel nell'Euro nel primo turno dell'euro tutti quanti a cominciare dal Governo abbiamo tirato un sospiro di sollievo era finito il grande inseguimento e ci siamo sentiti tutti tranquilli e sicure
In realtà lei euro non era un punto di arrivo ma era un punto di partenza
E questo convegno di Crotone cominciando dal titolo fattori insuccesso per competere ce lo ricorda
E Ney nell'intenso dibattito di questo pomeriggio
Cercheremo di capire quali sono i punti di debolezza per l'Italia per competere alla pari in tempi di quella che viene chiamata la globalizzazione
Problema della flessibilità il problema del fisco il problema per quanto riguarda il Mezzogiorno almeno della sicurezza il problema delle resistenze della pubblica amministrazione
Allora io pregherei subito Francesco Graziani che presidente dell'associazione provinciale degli industriali di Crotone di venire qui per il primo saluto raccomando a tutti di fare di saluti molto brevi perché siamo in ritardo grazie
Presidente Graziani
Se vi accomodate cominciamo per cortesia
Signori mense
Autorità signor presidente Fossa
Illustri ospiti cari amici e colleghi
Benvenuti e bentornati a Crotone
Che ospita anche quest'anno il convegno dall'associazione degli industriali
Organizzato in questa edizione in collaborazione con il centro studi di Confindustria Cassa Lombarda
Grazie agli illustri rappresentanti del governo
Del mondo economico e sindacale Chionna tolto l'invito a partecipare all'incontro che ormai da qualche anno riapre il dibattito e la stagione economica e politica dopo la pausa estiva
Rinnova l'attenzione sulle problematiche del Mezzogiorno
Lasciatemi ringraziare con molto affetto Luigi Siciliani
Consigliere di Confindustria
Grande ed è autore ed organizzatore dei convegni di settembre è sin dalla sua presidenza in di Assindustria attento e sensibile interlocutore nelle vicende economiche del nostro territorio
Prima di cedere la parola il rappresentante istituzionale che dopo di me svolgeranno un breve saluto vorrei fare alcune riflessioni sui temi che in questo pomeriggio di dibattito verranno affrontati
I titoli delle tavole rotonde che seguiranno suggeriscono temi e problematiche di respiro nazionale
Cittadini e d'impresa in uno stato che cambia
Concorrenza e liberalizzazione nelle public utilities
Strumenti per competere ricerca innovazione finanza ebbe e internazionalizzazione
In questi in questi settori l'Europa si richiede di confrontarsi e di sostenere un grande sforzo per adeguare i nostri standard a quelli degli altri Paesi europei
In termine di efficienza di modernizzazione dei sistemi produttive e dei contesti amministrative
Verso questi obiettivi il sistema Italia deve puntare per costruire un mercato realmente forte ed in grado di reggere l'impatto del confronto con realtà economiche europee più avanzate
Efficienza trasparenza sono per gli imprenditori condizione essenziale per far crescere e sostenere un sistema produttivo forte
La velocizzazione alla ottimizzazione delle procedure sono diventate per gli amministratori una sfida a cui non possono sottrarsi per non costringere il Paese a segnare il passo
La ricerca e l'innovazione la modernizzazione alla internazionalizzazione sono traguardi necessari per i piccoli e grandi imprenditori
Che come Unione europea scopriranno di avere dietro la porta di casa un mercato tanto più grande ed articolato
La liberalizzazione dei servizi strategici
Per il mondo impresse ormai è un passaggio obbligato per competere pare garantire efficienza e corse in linea con i parametri europei
Il Paese ha bisogno di risposte pronte e soluzioni efficaci per evitare che l'entrata nell'Unione Europea si trasformi in una sconfitta anziché in una opportunità
Nel sistema Italia però convivano differenze e di varie che ne hanno assunto in questi ultimi anni proporzione molto preoccupante
Statistiche e studi di ogni genere hanno snocciolato i numeri del mancato sviluppo del Mezzogiorno
La strumentazione fino ad oggi messa in campo
Per appianare il crescente divario con il Nord del Paese è riequilibrare i termine dalla competizione parare e sistema produttive è varia e talvolta anche confusa
Con l'ottone per primo ha barato dopo una fase di avviamento piuttosto lunga e faticosa
Il contratto vale
Un anno fa durante la vorrebbe alla nostra Assemblea il presidente Fossa ha dato appuntamento a settembre novantotto
Per verificare i passi compiuti ed i risultati ottenuti dai soggetti il sociale ed istituzionale nella nostra viene
In questi giorni sono al vaglio del soggetto istruttore del contratto d'area di Crotone sessantacinque iniziative imprenditoriali
Che se approvate muoveranno circa ottocentotrentasette miliardi di investimenti ed occupazione aggiuntiva per due mila seicentocinquantaquattro attenti
L'esito della valutazione sarà noto al più tardi entro il mese di novembre
Il comitato dei promotori ha provveduto alla Costituzione dell'ufficio tecnico che sarà l'unico interlocutore degli imprenditori che vorranno investire nella nostra
I nostri amministratori hanno formalmente preso l'impegno di accelerare le procedure
Di riconoscere un cammino rapido e certo agli operatori che hanno progetti forti ed importanti per il nostro territorio
Noi siamo convinti che questi strumenti non sarà solo al servizio di una procedura sta straordinaria
Una corsia preferenziale con le con la riforma Bassanini siamo certi che questo meccanismo diventerà l'iter normale la regola e non l'eccezione
L'Assindustria di Crotone per prima con le organizzazione sindacale confederale ha siglato un accordo sulla flessibilità
è stato un prema tra difficile da raggiungere un cammino tortuoso
Un primo risultato è stato però raggiunto e siamo convinti che ancora molto può essere fatto per delineare i contorni di un mercato del lavoro in cui domanda ed offerta si incontrino liberamente senza vincoli e barriere
Un anno fa nella nostra città il ministro Napolitano affrontando il tema della sicurezza e dell'ordine pubblico ha presentato il piano sicurezza mezzogiorno nel quale è inserito anche all'aria di crisi di Crotone
Contro la criminalità organizzata e gli appetiti dei gruppi malavitosi
Il ministero dell'interno e che ha lavorato in stretta collaborazione con Confindustria ha previsto un sistema avanzato di interscambio e comunicazione tra le forze dell'ordine
Di controllo delle aree rischio e di formazione per le risorse umane a ciò proposta
Siamo convinti chiamati al malcostume si combattono con la cultura del lavoro
Con la formazione dei giovani alla legalità
Con uno spirito costruttivo fiducioso nella capacità di questo territorio di darsi risposte e sviluppo
Da oltre trent'anni
Faccio l'imprenditore e conosco la storia industriale della nostra città conosco i successi e del benessere che alla grande industria portato
Conosco i fallimenti e la crisi di questi ultimi anni ebbi va con tanti altri lo sforzo e l'impegno per ridare impulso alla nostra economia
Per costruire un nuovo modello economico in cui far convivere imprese nuove sane e competitive accanto a quelle produzione che sono state il passato industriale di Crotone
E che continuano a mantenere un mercato forte significativo
Per questo abbiamo stretto un porto in testa con Assolombarda
Crediamo che esistono le premesse per atterrare nuove significativi investimenti nel nostro territorio
Perché stiamo costruendo le condizioni di appetibilità in termine di efficienza amministrativa di flessibilità e di sicurezza
Il nostro impegno a oggi e soprattutto indirizzato verso la definizione di intese ed accordi dall'impresa dalla nostra Provincia ed operatori milanesi
Siamo convinti che la conoscenza delle reciproche a realtà produttive territoriale consente ad innescare un meccanismo virtuoso di collaborazione e di superare difficoltà e barriere
Queste sono alcune delle condizione dello sviluppo
Del del competere nel nostro territorio ed in tutto il Mezzogiorno è questa la premessa per creare un sistema produttivo italiano di successo
Il Mezzogiorno non volersi al rimorchio di nessuno e possiede risorse umane capacità ed esperienze per segnare il passaggio verso l'Europa
In un recente incontro calabrese il ministro dell'industria ha detto che nel Mezzogiorno bisogna fare da sé ma non da soli
Credo che questo sia lo spirito giusto è del modo corretto dei rimboccarsi le maniche
Il Mezzogiorno via va verso una stagione molto delicata in cui i soggetti locali sono chiamati a creare garantire il funzionamento di tutte le condizioni
Per la Thailandia Investimenti e creare impresa realmente competitive
Sono certo che in queste ore di dibattito saranno ricche di riflessione ebbe indicazioni importanti che non tarderanno a coinvolgere così
Come nei precedenti convegni tutti i soggetti istituzionali e sociale in progetti concreti di sviluppo
Auguro a tutti un buon lavoro grazie
Grazie presidente grazie
Sindaco di Crotone Pasquale Senatore
Onorevoli rappresentanti dal governo autorità
Relatori gentili ospiti
Porgo a voi tutti il saluto non di circostanza ma sentito della città e dall'amministrazione comunale
Con molti di voi mi ritrovo per questa occasione a distanza di un anno
Nel corso del del quale molte cose sono cambiate
Ed è meglio piazzato
Non mi riferisco tanto all'aspetto esteriore della città
Che potrebbe essere un dato scontato
Quanto a quello interiore della nostra gente
Che ha riacquistato fiducia ed è tornata assopito
In dodici mesi molti sono stati i segnali che lasciano ben sperare
Soprattutto per i nostri giovani
Per quel che più di tutto interessa l'oro il lavoro
L'avvio della data del dove già oltre centocinquanta nostri giovani concittadini lavorano da più di sei mesi è il segnale più forte
Frutto di una promessa fatta questa nostra città
Dal presidente del Consiglio proprio che ancora una volta intendo ringraziare e prego i signori ministri
Di portargli anche il mio personale saluto
Una promessa dicevo mantenuta in tempi di record
Fra qualche settimana
Quando ricorrerà il secondo anniversario di quella tragica alluvione
Che ha spinto l'onorevole Prodi a dare un segno tangibile
E duraturo di solidarietà i giovani che hanno trovato lavoro in questa bella azienda saranno più di duecento
Un altro avvenimento storico è stato la stipula del contratto darlo avvenuto a Palazzo Chigi il tre marzo quali soggetti promotori abbiamo già inviato per l'istruttoria molti progetti per un per un investimento complessivo di ottocentosettanta miliardi circa
Altri contiamo di inviarle con il secondo bando finalmente poi cominciano a vedersi gli investimenti da una sovvenzione globale
Della legge quattrocentottantotto misurato e una della quattro introdotto generale stanno sorgendo i primi cantieri altre ne sorgeranno nel breve volgere
Di alcune settimane
è di ieri l'altro la delibera di Crotone Sviluppo per finanziare il rilancio dello cellulosa Carlo e si hanno buone notizie cerca la conclusione entro un mese dell'asta di privatizzazione dalla Pertusola Sud la speranza che sempre ci guida e ci accompagna già un anno fa faceva intravedere una luce in fondo al tunnel
Oggi quella luce e più intensa
Come amministrazione comunale stiamo facendo la nostra parte
Sia per migliorare la qualità dalla vita in questa città anche questo elemento può considerarsi come la chiamata voi imprenditori un'attrattiva oraria ma siamo anche attentissime alla problematica dell'impresse e di conseguenza del mondo del lavoro dall'economia
Se per la data e gli uffici comunali
E qui voglio dare assicurazione al signor Graziani che richiamava l'attenzione su questo aspetto del del ricostruzione industriale della città se per la date gli uffici comunali hanno impiegato cinque giorni
Per il rilascio della concessione edilizia proprio in questa settimana il termine è stato ridotto a quarantotto ore
Per dare un'adeguata risposta alla contea che ha avviato nuove investimenti
Un anno è passato invano però per la vicenda delle grandi infrastrutture
Ancora la città ha impedito all'uscita no per i ritardi nella ricostruzione del ponte crollato durante l'alluvione
Ne abbiamo avuto un segnale sul futuro della strada centosei che è per noi ma soprattutto per le imprese e per i loro prodotti l'unica via di comunicazione terrestri
Di contro abbiamo avuto proprio in occasione di un'altra iniziativa dell'Assindustria un colloquio con il ministro Burlando
Che ha promesso un ulteriore finanziamento di venti miliardi per il porto e ci ha dato assicurazione
Che la linea ferroviaria sarà presto pressa in considerazione così come dallo stesso ministero è stato definito il finanziamento per l'aerostazione dall'aeroporto Sant'Anna
Sono anche questi risultati importanti ma poca cosa rispetto al ritardo accumulato dal nostro territorio che pertanto richiede un impegno straordinario del governo
Insieme al rinnovo dei ringraziamenti al presidente Prodi signori ministri vi prego di portare anche a questo messaggio tanto pacato quanto accorato
Mi scuserete signore e signori se ho approfittato di questa occasione per richiedere ulteriori attenzione al governo nei confronti dalla città e del territorio
Solo Confindustria con questa sua iniziativa ci dà l'opportunità di essere ascoltati contemporaneamente da tanti rappresentanti autorevoli del governo
Del mondo imprenditoriale e del sindacato
Perciò ringrazio il dottore siciliano che nell'ideatore e il presidente dell'Assindustria Graziani ai quali non posso non riconoscere l'impegno profuso sul piano dalla ripresa dello sviluppo economico e perché no anche su quello della domanda di infrastrutturazione dell'aria
Oggi si discute qui di fattori di successo per competere un tema che a prima vista sembrerebbe non interessare molto direttamente alla città
Ma così non è perché sebbene ancora distante plotone può essere volesse recita d'Europa
E vuole esserlo a pieno titolo con la sua storia la sua realtà e con le sue aziende vecchie e nuove che hanno i titoli per competere soprattutto in quanto upper fossero Rita ed intelligenza che il suo mondo del lavoro sa esprimere
Ogni convegno come quelle che ha convinto ciò organizza da alcuni anni a Crotone è un serve e i semi prima o poi fioriscono
Vi auguro buon lavoro e vi ringrazio
Grazie
Il sindaco di Trento
Prego di salire sul podio termini dico Presidente della Provincia
Onorevoli ministri
Sindaci Rutelli Mancini Abramo
Presidente Fossa caro amico Cofferati signore e signori autorità
I fattori di successo per competere al Sud
Non possono essere chiusi in una dimensione solo formale
Essi vanno sostanziati e messi in evidenza per fare in modo che la competizione sia vera e concreta e dunque visibile
Al sud in Calabria l'operazione di diventa difficile per due motivi
Un primo addebitabile al Governo nazionale che deve meglio sostanziare il livello di intervento che intende stabilire per il Mezzogiorno aprendo definitivamente il tavolo delle convenienze
Qui credo sia giusto ed opportuno stabilire una procedura che tenga conto di una considerazione già fatta al tavolo quadrangolare
Circa la non estensione indifferenziate di uno strumento necessario come il contratto d'aria nell'intero Paese reale
Il secondo motivo di difficoltà palese è rappresentato da un vero e proprio dramma che si sta consumando alla Regione cala
Sono convinto che questa questione debba essere considerata prioritaria per il governo Prodi
In questa terra martoriata anche i processi di idee lega delle leggi Bassanini diventano occasione di scarsa efficienza amministrativo
Per non parlare dell'ordinario che conosce anche le difficoltà inedite di un governo regionale che stenta e non è più rappresentativo di quel vecchio mandato elettorale di qualche anno fa
Il territorio della provincia di Crotone paga il prezzo più elevato nonostante qui si siano esperite punti avanzati di attuazione dei procedimenti del contratto d'aria
Sono convinto che la strada che bisogna intraprendere debba essere quella di individuare insieme le modalità affinché in questo territorio i fattori di successo per competere si trasformino in opportunità concrete per il lavoro e lo sviluppo
Soprattutto per il lavoro che aspettano i casse integrati dell'Enichem che speri non possa continuare
Per i lavoratori della cellulosa e della Pertusola per quel lavoro a cui aspirano tanti giovani e non più giovani della provincia di Crotone
Credo che sulla scorta di esperienze che si stanno concretizzando nel Paese ed è necessario rilanciare da Crotone una forte credibilità delle realtà rappresentative dei bisogni della stragrande maggioranza dei cittadini
Penso alla costruzione nel Mezzogiorno di un patto d'alleanza tra il mondo delle autonomie locali Province e Comuni e quello del sindacato
Ciò per consentire la costruzione di un blocco sociale nuovo capace di avviare un momento forte di confronto sulla questione meridionale
Un confronto con i un confronto con il mondo dell'imprenditoria e con i governi nazionali e regionali senza la cultura della resa dei conti
Ma con la fermezza di chi sa che gli interessi generali dei lavoratori e dei cittadini del Mezzogiorno non possono essere chiusi in una logica di conflittualità permanente e senza sbocchi
Dico questo perché l'esperienza che abbiamo maturato a Crotone e che forse oggi da un anno raccogliamo positivamente sul terreno dalla concertazione
Rischia di essere vanificata da confusione di ruoli che impediscono il dialogo di confronto e di costruzione delle proposte
Ciò non intende riproporre per parte mia alcun tema di smentita sul lavoro fino adesso svolto ma c'è ormai la necessità di dividere nettamente
Le responsabilità per evitare che passi la demagogia su tante questioni che hanno bisogno di essere chiarite proprio sul tema che egregiamente anche quest'anno Confindustria ha inteso svolge da Crotone
Come si può rendere visto che parliamo di questo tema qui competitiva questa per escludendo una miriade di attività per il solo fatto che una penalizzazione chiara della regione Calabria ha voluto fare sui parametri sugli indicatori e la quattro otto otto come si può pensare alla strutturazione dalla politica per la formazione con i soliti mezzi della spartizione del clientelismo e del favoritismo
Accenno a questi due temi perché riteniamo come provincia di Crotone avanzare proposte che vanno in direzione di una risposta che le realtà associative delle piccole e medie imprese dell'artigianato che e credo possono interessare anche le grandi imprese sulla legge quattro otto otto del novantadue sulla mancata incentivazione alla Provincia credo si possa suggerire così come ha fatto qualcun altro in queste ore l'utilizzo dei mille miliardi non spesi dalla Regione Calabria Palici di passivi
Nonché ripristinare il quarto indicatore regionale quattro otto otto definita aree di crisi dare pilota come già sancito al governo nazionale
Inoltre bisogna urgenti mentre riattivare la misura tre uno aree di crisi
In modo da recuperare risorse per centoquaranta miliardi utili per finanziare tutte reggente del crotonese approvate non finanziate nell'ultimo bando della quattro otto otto e che si collocheranno automaticamente utilmente nella graduatoria da definire del prossimo novembre
In questo modo si avvierebbe un processo di responsabilità invece di alcuni viaggi della speranza che lasciano il tempo che trova
Sulla formazione c'è da proporre immediatamente il passaggio delle deleghe alle Province calabresi per costruire un processo di sistema integrato tra la formazione scolastica superiore
Quella professionalità quella professionale e la specificità della ricerca collegata realmente all'euro
La provincia di Crotone con il prezioso sostegno del ministero della pubblica istruzione suo ministro a da due anni ha avviato questa corretta sperimentazione
Credo che bisogna insistere e sottrarre alla centralità regionale il governo dei processi formativi e professionali
Infine una battuta sulle infrastrutture condivido le preoccupazioni e le perplessità il primo sì del sindaco
Della città di Crotone su questo il governo però devo dire ci ha dato anche una mano positiva ma adesso bisogna passare alla fase operativa e concludere l'iter degli altri interventi
Vorrei concludere questo mio breve intervento con l'auspicio che i fattori per competere che sono già tanti nel contratto d'aria non diventassero un'altra volta pochi
Per togliere altre tentazioni credo che si farebbe bene a garantire le risorse per il contratto dare peccatore circa seicento miliardi
Un minuto dopo che i loro progetti finanziarla concluso l'istruttoria dei progetti imprenditoriale ed avranno i soggetti promotori firmato il protocollo definitivo
Crotone è un bivio decisivo la sua centralità circa le questioni dello sviluppo nel Mezzogiorno
Può essere significativa per capire come i fattori di successo diventano davvero momenti vedi per competere con le altre aree del Paese
Ponte
Mi par di capire mi par di capire che non c'è una grandissima sintonia tra il Presidente e la provincia di Crotone il presidente della Regione citiamo qui per l'ultimo saluto vi prego di Sir librerie Battista Caligiuri
Autorità signore e signori il saluto a questo importantissimo convegno coincidere con la mia prima uscita pubblica quale presidente della regione Calabria
Ringrazio gli organizzatori che ancora una volta sono riusciti a portare a Crotone autorevoli operatori dell'economia dell'industria della politica nel nord del nostro Paese
La Calabria molto spesso sembra l'opposto della modernità
E quindi occorre presto cambiare rotta per evitare di essere identificati esclusivamente con il luogo dove viene liberata Alessandra Sgarella
Possiamo farlo con istituzioni politicamente stabili così come sono i Comuni e le Province che pur fra le difficoltà diventano sempre più convincenti verso i cittadini
Possiamo farlo con un'organizzazione burocratica dove realmente prevalgono i meriti e le capacità ed in cui le riforme proposte da Bassanini vengano realmente attuate
Ma possiamo farlo soprattutto con l'aiuto del mondo imprenditoriale che deve vedere nella nostra regione non un rischio ma un'opportunità
Appunto per questo il governo regionale attualmente da me presieduto ha il dovere morale di fare ponti d'oro per chi intende investire in Calabria
Da parte nostra dovremo fare il possibile e l'impossibile per creare tutte le condizioni per favorire gli investimenti
Ma e il compito del governo nazionale assicurare soprattutto la vivibilità della Calabria
Gli accordi scellerati con le cosche severi servono solo a distruggere quello che si è faticosamente costruito
E se lo Stato non riuscirà a controllare il territorio garantendo sicurezza lo sviluppo della nostra regione non si realizzerà mai e rappresentante la presenterà sempre una chimera
Il governo nazionale deve fare seguire i finanziamenti con la creazione di grandi infrastrutture
Come il ponte sullo Stretto Lario porto intercontinentale un sistema di reti materiali e immateriali che rappresentano la reale possibilità per creare sviluppo e lavoro
Il resto e aria fritta e non è con l'aria che si possono dare risposte al cinquantacinque per cento dei nostri giovani che non hanno mai fatto un giorno di lavoro nella propria vita
Una condizione disperata e devastante
Di fronte all'urgenza del compito il governo regionale non può permettersi di essere latitante dando l'impressione di essere impegnato nella lotta per le poltrone
Infatti per fronteggiare questa situazione straordinaria occorrono governi forti perché bisogna occuparsi di grande cose e non dell'ordinario
Per noi è chiaro che la disoccupazione e la criminalità rappresentano fattori di sotto sviluppo insostenibile
E appunto per questo da un lato occorre la responsabilità della classe dirigente regionale e dall'altro il sostegno ovvero delle imprese che sono le uniche che possono creare sviluppo duraturo nel tempo
E colgo quindi l'occasione di questo convegno per proporre quale Presidente della Regione
Che tutta la Calabria Possa bere le possibilità di contratti d'area con flessibilità nel mercato del lavoro e con la possibilità di defiscalizzare gli utili
Già nel mille novecentonovantacinque personalmente sto parlando di un patto per la Calabria
Che coinvolga partiti politici e imprenditori sindacati e università Chiesa e associazioni mondo dell'informazione del volontariato
Per disegnare un lo sviluppo possibile esaltando le risorse a nostra disposizione a cominciare da quelle europee
Infatti non possiamo permetterci il lusso di non spendere migliaia di miliardi per incapacità di programmare e progettare cogliendo invece le opportunità previste del programma due mila due mila e sei dell'Unione Europea
Per competere c'è bisogno di grande coraggio di scelte impopolari altrimenti saremo emarginati dall'economia forti
Pur fra grandissima difficoltà e contraddizioni in Calabria sono tantissimi segnali positivi il porto di Gioia Tauro il Piano telematico regionale
Noi assumiamo l'impegno di fare la nostra parte impegnandoci a fondo per creare le condizioni per l'investimento ma anche gli imprenditori devono fare la loro superando i timori e le diffidenze
Verso la nostra regione
Non a caso un grande scrittore politico francese ricorda c'è qualcosa di peggio che a vere un cattivo pensiero ed è avere un pensiero già fatto grazie con lavoro
Allora grazie presidente esauriti salvo che conosciamo con la relazione introduttiva Giorgio luogo direttore finanziario della
Purtroppo
Certo
Quattro per
Europee
E che è fondamentale dell'azione governativa sia orientato
Per il mantenimento degli investimenti produttivi in un certo paese in una certa area e soprattutto che cerchi di fare il possibile per attrarne di nuove il terzo fenomeno che vorrei ricordare che mi sembra particolarmente importante e quello della crescente interrelazione che si sta sviluppando anche all'interno delle singole economie nazionali
In modo particolare il crescente processo di interdipendenza tra le varie impresa fino agli anni settanta il grado di verticalizzazione cioè l'insieme delle varie fasi produttive svolte cioè per arrivare dalla materia prima ha prodotto finito era ingegnere concentrato all'interno dell'azienda con la fine degli anni settanta si è assistito a un graduale processo di decentramento produttivo che prima partito dai servizi più semplici ma quello della inizia o quello della vigilanza mamma mano sta oggi interessando tutti quanti alle varie fasi del processo produttivo abbiamo quindi visto casi di decentramento della logistica sia per i prodotti finiti sia delle componenti e questo è processo che sembra anche qui difficilmente a ristabilire e che a diverse origini diversi fattori che lo spiega
Il primo è che dovendo management occuparsi di un processo di competizione globale sono a livello mondiale può farlo se si concentra su quelli che sono gli aspetti fondamentali gli aspetti corte la sua attività demandando altri aspetti non fondamentale in secondo luogo ci sono imprese se per i quali questi aspetti non fondamentali posso invece rappresentare fungono da la propria attività e quindi possono essere svolti con un nuovo superiore realizza andò degli efficienze che possono essere divise tra la stessa impresa che fornisce questi servizio questi prodotti e la stessa impresa che lì esternalizza quindi abbiamo anche in questo caso una nuovo processo di interrelazione che sta prendendo sempre più piede e che tende sempre più a costituire una rete di aziende all'interno anche di ciascun paese
Questo fenomeno retroagisce poi con il processo di globalizzazione dando origine a veri e propri fenomeni Globo l'outsourcing cioè di concentrazione la produzione di terminare i componenti a un party fasi del processo produttivo nelle aree che sono più interessanti dal punto di vista dei vantaggi competitivi
Tutto questo a una importante implicazione e cioè che il sistema in cui noi oggi viviamo tende a funzionare sempre più in maniera globale in maniera simultanei maniera interrelata
E questo vuol dire e che non possiamo più permetterci di avere delle sacche di inefficienza delle sacche improduttività perché questo non finisce per l'essere un fatto marginale ma finisce per penalizzare l'intero contesto
Al di là di questi fenomeni credo che sia assolutamente indispensabile far fa un accenno all'unione monetaria che elemento cruciale dello scenario che in in cui ci troveremo nei prossimi anni
E la moneta unica era un'esigenza inderogabile per il nostro Paese sia per motivazioni di carattere economico sia per motivazioni di carattere politico
E credo che vada ancora una volta dato atto al governo di essere riuscito a raggiungere questo obiettivo oggettivamente insperato solo fino a poco tempo fa si può discutere sui modi naturalmente in cui questo è stato raggiunto certamente ritengo non sono stati seguiti modi ottima ma il traguardo è stato conseguito
I vantaggi incominciano già a vedersi abbiamo avuto una riduzione dei tassi d'interesse che si completerà tra la fine di quest'anno inizia l'anno prossimo e siamo finora
E credo dovremmo rimanere relativamente immuni da quelle che sono state le fasi di fortissime turbolenze
Che si sono rigidi nate negli ultimi mesi se non avessimo fatto parte l'unione economica e monetaria le conseguenze sarebbero state probabilmente molto più gravi sia su a fronte dei cambi sia su quello dei tassi di interesse con ripercussioni nuovamente sul deficit pubblico e sull'attività economica
Ugualmente è chiaro che la costituzione della nuova Banca centrale europea cita delle condizioni relativa tranquillità affinché queste sì tu questa situazione di stabilità monetarie di bassissima inflazione infrazione praticamente nulla possa rimanere nel corso del tempo
Ma tutte queste sono delle condizioni necessarie non sono nelle condizioni sufficienti
Per riuscire a rilanciare lo sviluppo per rilanciare lo sviluppo e importante fare una serie di ulteriori azioni su cui tornerò
Questo è ancora più importante ancora più stringente in quanto con l'unione monetaria abbiamo perso uno strumento che abbiamo utilizzato frequentemente nell'arco degli ultimi trent'anni cioè quello delle svalutazioni non è più possibile adeguare il valore della nostra moneta a quella degli altri Paesi nostri concorrenti almeno a livello europeo
Quindi abbiamo sintetizzando una situazione che è caratterizzata contemporaneamente da una volatilità estremamente alta
Da una riduzione degli strumenti disponibili
E da un sempre più importante ruolo del sistema paese
Con il termine sistema paese intendo l'insieme di quei servizi che influenza no
Il Capa la capacità competitiva dell'impresa siano essi CE trasporti le infrastrutture l'amministrazione la giustizia
E naturalmente l'efficienza o meno di questo complesso sistema paese determina la capacità di adattamento del nostro sistema economico
E non c'è dubbio che nel contesto che ho appena descritto la capacità d'adattamento si esplica in alcuni punti chiave si esplica in un mercato del lavoro che sia veramente flessibile dal punto di vista sia delle entrate che delle uscite che dal punto di vista del mondo primo nel azioni
In un sistema normativo che non limiti la libertà di impresa che favorisca la concorrenza in un sistema formativo che consenta di rendere disponibili le necessarie risorse umane sempre più determinanti nell'attuale contesto in un sistema fiscale che non penalizzi gli investimenti e lo sviluppo
In un sistema di infrastrutture e di servizi che consenta di approvvigionare diversi fattori in tempi brevi a costi competitivi e con affidabilità e qualità elevato
Un Paese che è in grado di offrire questo è un Paese che è in grado di offrire alle proprie aziende capacità competitive che permetteranno S. di svilupparsi e quindi di creare nuovo edito in occupazione
Vorrei ricordare che proprio in seguito alla globalizzazione
Esistente l'impresa è sempre più la possibilità di scegliere dove andazzi ha collocato e se noi cerchiamo di confrontarci noi in Italia con questo insieme abbastanza direi semplice di coordinate vediamo che siamo ancora purtroppo abbastanza lontana
Tornerò su tutti questi punti
Molto brevemente è certamente saranno dibattuti più avanti nel corso della giornata ma dire che preliminare tutta l'azione di riforma e quella della problema dei tempi
Noi nel nostro Paese abbiamo tempi di decisione della politica che sono troppo lunghi
Rispetto a quelle che sono le esigenze dell'economia
Questo l'abbiamo visto prima in relazione alle necessità di agire con grande flessibilità e con grande tempestività
Purtroppo noi siamo molto lontani da questo e non c'è dubbio che se non riusciamo ad accorciare in maniera radicale
La capacità di risposta in termini di vari provvedimenti non riusciremo a realizzare l'obiettivo che ci siamo dati e vanifica eremo quello che stato il traguardo raggiunto con la partecipazione all'Unione economica e monetaria
Rapidamente sui vari punti sul problema del costo del lavoro del mercato del lavoro
Credo che qui molto è stato detto rapidissimamente
Richiamare amici vorrei solamente richiamare la necessità di a vere
Più flessibilità che vuol dire anche avere il coraggio di affrontare il problema dalla flessibilità in uscita dando costi certi per chi è chiamato a uscire sia anche per le imprese esista il problema di avere il coraggio di accettare che per chi opera in realtà aziendali diverse o in aree territoriali di Serse esiste una retribuzione diversa
Avere e su questo poligono a più tardi la possibilità di ridurre tutti quelli che sono gli oneri fiscali e parafiscali che gravano sul costo del questo ovviamente ci fa tornare al tema la pressione fiscale
Su quale credo che esista ormai un consenso pressoché unanime sul fatto che sia troppo elevata nel nostro Paese e sul fatto che un eccessivo livello di pressione fiscale scoraggia gli investimenti scoraggia l'occupazione crea purtroppo persone in cerca di lavoro
Ma bisogna essere altrettanto franchi e riconoscere che se vogliamo veramente ridurre in maniera significativa la pressione fiscale dobbiamo rimettere mani alle riforme del welfare in primo alle riforme del sistema delle pensioni
Abbiamo qua necessità riqualificare il sistema formativo e sistema dell'infrastruttura
Ma prima di chiudere vorrei soffermarmi su altri due punti che considero molto importanti il primo è quello che la liberalizzazione e della privatizzazione soprattutto nelle aree di public utilities e secondo sul problema delle norme sul problema degli accordi volontari
Sul tema delle privatizzazioni liberalizzazioni non c'è dubbio che l'abbiamo fatto grandi progressi nel nostro Paese negli ultimi anni
Soprattutto abbiamo avuto la creazione di una serie di autori Chris prima notorio sull'antitrust pone troppi specifiche prima quella sinergia recentissimamente sulle telecomunicazioni
Ma credo che in questo campo vada fatto di più
Questi fattori produttivi sono fattori trasversali che interessa tutta l'impresa e che quindi dando origine veramente effetti sistemici di grande rilievo ma non c'è dubbio che per cogliere i vantaggi di tipo qualitativo e di tipo quantitativo interne minori costi occorre favorire una competizione molto maggiore di quella che siamo riusciti a ottenere fino e credo che questo debba potesse ottenere solamente attraverso la frantumazione dei monopoli integrati oggi esistenti di proprietà pubblica in modo da evitare qualunque possibilità di collusione
Sul problema degli accordi volontari tutti noi siamo operate a livello di impresa e da un insieme di norme di procedure e di regole estremamente difficile anche da soddisfare e purtroppo col passare del tempo diverse esigenze tendono a a crescere quest'insieme di norme
Una parziale almeno contributo alla riduzione di questo problema soprattutto per quanto riguarda gli aspetti tecnici connessi ai temi energetici del risparmio energetico della tutela ambientale
Potrebbe trovarsi in un adozione di accordi volontari tra le intese e la pubblica amministrazione in vista del raggiungimento di certi abiti
Questa soluzione avrebbe il vantaggio di contemperare da un lato e rispetto i numerosi vincoli che stiamo a mano prendendo sono stati presi
Con quello del processo di liberalizzazione di competizione attualmente viceversa un approccio rigidamente normativo sarebbe in contrasto con questa esigenza di liberalizzazioni flessibilizzazione che abbiamo indicato
Naturalmente questa possibilità richiede poi che ci sia un'attività tenta di verifica e di controllo a parte le amministrazioni la riscontrabili da degli impegni assunti e eventualmente l'irrogazione di sanzioni
In conclusione il contesta attuale quello prevedibile che troveremo nei prossimi anni è caratterizzato sarà caratterizzato da grandi volatilità da grandi incertezze da grandi inversione di quello che lo scenario in cui ci troviamo a operare
Tutto questo implica un atteggiamento diverso rispetto al passato indica la necessità di essere molto snelli molto flessibili di adeguarsi rapidamente
Questo è un grosso cambiamento culturale anche in parte le imprese italiane hanno già fatto ma che devono completare e che dovrà fare anche tutto il nostro sistema amministrativo in primis
Purtroppo in questo noi partiamo da una posizione non favorevole per i ritardi accumulati nel passato ma è evidente che la necessità delle riforme in questo ambito assolutamente essenziale
E solo con la creazione di quelle condizioni Glory sopra ricordato che potremo garantire uno sviluppo in linea con le nostre attese
Permettendo alle imprese disporre di servizi adeguati per rimanere competitiva
Ricordo che tutto questo diventa ancora più importante perché la la mobilità sia degli investimenti produttivi sia dei capitali rende più difficile attrarre o mantenere
Queste grandezze sul territorio nazionale
Ritengo quindi che sia fortemente urgente che l'azione di governo si indirizzi
Verso la soluzione di queste problematiche per cercare di mantenere nel nostro Paese la capacità di crescere di espandersi e di riassorbire un livello disoccupazione così elevato grazie
Grazie sorvolo
Partecipa solo
Allora cominciamo adesso lettere tavole rotonde cominciando da quella Succi degli prese in uno stato che cambia prego risalire Franco Bassanini ministro della funzione pubblica Bruno Perini presidente di Assolombarda Carlo Callieri
Vice presidente di Confindustria Sergio Cofferati segretario generale della Cgil Francesco Rutelli sindaco di Roma e Giulio Tremonti professore ordinario di diritto tributario apparire deputato di Forza Italia
Prego accodate
Certo la
Allora questi nostri incontri avrebbero dovuto essere preceduti da una ulteriore introduzione fattispecie fatta da Calleri per ragioni di tempo Callieri e i suoi colleghi di Confindustria che sentiremo degli altri dibattiti hanno hanno rinunciato ma pregherei di dire di dire due parole sullo stato dei rapporti tra tra cittadini prese e e lo Stato la pubblica amministrazione
Va via
La mia introduzione si svolge in tre battute veramente battute
è singolare io credo che
Cusago Cerciello forti vi assicuro
C'è qualche problema tecnico probabilmente pazienza abbiamo sempre stava
Riprovo si sente
Va dal podio
Guardate
Sul
Con con delle battute rapidissime introduco io penso che tutti debbano domandarsi perché
Con l'affermazione di più ampi spazi di libertà che il mondo in questi ultimi decenni ha conosciuto siano proliferati a livello generale e comincino a farsi sentire anche in Italia movimenti di difesa
Di tutela del cittadino del consumatore
Del malato
Figure come il difensore civico
E probabilmente perché la presenza dello Stato eccessiva e perché soprattutto si è invertito ruolo tra stato cittadini i cittadini al servizio dello Stato e non viceversa e questa è una considerazione da fare con attenzione se fosse segnale d'allarme un segnale d'allarme forte che occorre rovesciare
Come per lei mentre Casini devono difendersi dallo Stato organicità li devono difendersi dallo Stato e questo è probabilmente il segno di un un'inversione rispetto a quelli che i ruoli dovrebbero essere e anche le imprese devono difendersi dallo Stato anche le imprese certamente non fanno comitati per il ruolo delle associazioni imprenditoriali
Mi sembra che talvolta sia obbligata ad andare forte e foglie o fuori dai registri necessari proprio in ragione di un'esigenza di difesa da eccesso di ingerenza
Questo è un è un problema da considerare è un problema che sta aumentando le distanze tra lo Stato e cittadini
Un tempo si diceva bisogna portare i cittadini ci dallo Stato io credo si debba dire con forza e lo stato sono le istituzioni la pubblica amministrazione che devono andare verso i cittadini e le imprese
Una seconda considerazione e qui concludo
Vivere in un paese come il nostro
Perché passa sostanzialmente sotto silenzio una gravissima anomalia che è stata sancita da una sentenza della Suprema Corte costituzionale quindi il più alto organismo giurisdizionale il Paese
Il quale è stato costretto la quale è stata costretta ad affermare che nel nostro Paese l'ignoranza della legge è una scusante per eccesso di legislazione bene questo deve fortemente preoccupare perché condizioni questo tipo non configurano un paese civile
Allora
La posizione di di cantiere di Confindustria sia chiara
Franco Bassanini in un governo che non ha tutte tutte ciò qualche gamba zoppa il governo cioè la Franco Bassanini debbo dire che viene riconosciuta da tutti una grande buona volontà e anche qualche buon risultato siamo ancora nelle condizioni descritte da Callieri
Direi
Gran parte lo siamo ancora perché abbiamo il re editato tutti non solo questo governo insomma i governi di quest'ultimo decennio una situazione fortemente deteriorata Carlo Ciampi qualche mese fa diceva abbiamo accumulato cinquant'anni di ritardo rispetto sul terreno della pubbliche amministrazione il rispetto ai Paesi più moderne e più avanzati
Ma Callieri che Callieri metteva l'accento su una distensione che secondo me è importante noi abbiamo da risolvere due problemi
Un problema è quello dell'eccesso della confusione della delle delle regolazioni abbiamo troppe regole un diluvio di regole un diluvio di regole legislative abbiamo molte più leggi di altri Paesi non sono le centocinquanta mila di cui si favoleggia ma non è questo il punto abbiamo Rovereto abbiamo fatto due conti erano arrivati a trentotto mila cento che impongono troppe rigidità inutili
Nessuno chiede che non ci siano regole per impedire di riversare veleni nell'aria o nell'acqua naturalmente
Lo stesso mercato ha bisogno di regole non abbiamo troppo regole inutili che non tutelano alcun diritto alcuna libertà dei cittadini alcun interesse generale che impongono rigidità ai cittadini
Alle imprese e alle amministrazioni pubbliche anche le amministrazioni pubbliche hanno difficoltà a lavorare ad essere efficienti
Perché c'è un diluvio di rigidità dei vincoli di adempimenti inutili di pratiche burocratiche inutili che spesso costringono amministratori e funzionari a torturare i cittadini anche quando non lo vorrebbero sta allora occorre esclusiva una drastica operazione di semplificazione normativa e legislativa
Che abbiamo iniziato ma solo iniziato cioè molto lavoro ancora da fare alcune cose son cominciate a fare ma da buono secondo me è molto importante
E ha bisogno di una logica bipartisan ci fosse quel mio amico Franco Frattini ha avrebbe detto questo è un lavoro che non può fare da solo
Del governo il governo e la maggioranza qualunque governa qualunque maggioranza deve essere fatto dal paese nel suo insieme maggioranza e opposizione governo Parlamento enti locali Regioni
Al Presidente del Consiglio sarebbe eccezionalmente d'accordo nel parlare con l'opposizione perché l'ho sempre parlato posizione mi pare che dice rovina la giornata lei no questa voglia dire
Ma ci sono ci sono questioni che in tutto il mondo si risolvono secondo il criterio bipartisan
Ci sono altre questioni su cui invece ci si scontra perché perché essi si si si misurano le ricette diverse i programmi politici diversi queste le questioni di parte ho una curiosità qua dopo vi accorgete che una circolare una procedura è inutile
Quanto tempo ci mettete per cancellare
Guardi il problema è questo se abbiamo come cominciamo ad a vere delle leggi generali che ci ha autorizzato il Parlamento ha cominciato a darci e che ci autorizzano per via regolamentare a semplificare ed è anche a sopprimere procedure inutili o sbagliate adesso abbiamo cominciato
Ad averne a sopprimere licenze inutile autorizzazioni inutile spesso ci sono in Italia licenze autorizzazioni procedure che fanno lavorare le amministrazioni e che servono soltanto a tutelare posizioni oligopolisti che o monopolistiche sul mercato abbiamo cominciato
Ad abolirle sì abbiamo la delega a farlo per via regolamentare allora il procedimento è relativamente rapido nel giro di qualche mese persino al Consiglio di Stato che deve il PAC che deve dare il parere prima ci metteva in media due anni da quando abbiamo stabilito del Consiglio di Stato ha quarantacinque giorni di tempo se no si prescinde dal paese ha cominciato a darci parere in quaranta giorni quindi vuol dire che volendo si può svelti però ecco io vorrei dire e anche una questione di cultura la cultura della nostra burocrazia e anche la cultura ancora di una buona parte del ceto politico italiano e anche qui non faccio distinzione di parte del ceto legislativo e ancora per molte parti una cultura della complicazione
Si pensa che per risolvere il problema bisogna dettare regole molto dettagliate più regole più vincoli ci sono più scemi garantiti non è vero l'eccesso di rigidità finisce per rendere impossibile anche tutelare quegli interessi quei diritti e quelle libertà fondamentali essendo quelli fondamentali hanno bisogno
Ma troppe regole finisce che non se ne rispetta nessuna e si impongono
Costi sì voglio dire un paese serio dovrebbe avere poche regole poi liberare le energie per il resto
Faccio un esempio di una cosa che comincia comincia a funzionare abbiamo cominciato con nuove disposizioni a far funzionare le norme sull'autocertificazione
La stima è che in Italia ogni anno sì i cittadini devono produrre all'amministrazioni ci tra settanta e settantacinque milioni di certificati di autentiche
Settanta settantacinque milioni
Con le riforme recenti la valutazione e che sono sostituite dall'autocertificazione tra i venti e i venticinque milioni
Di quei settanta settantacinque
è qualche cosa e meno di quello che vorremmo adesso abbiamo preso ulteriori provvedimenti che dovrebbero consentire di sostituire altri venti venticinque milioni di certificati
Questi riusciamo insostituibili quante sono quelle si potranno sostituire no si possono soffrire tutte tutte con i provvedimenti che adesso abbiamo preso noi dovremmo eliminarne duetterà ne abbiamo eliminato un terzo sostituito con la buccia d'oltre un terzo dovremmo riuscire a arrivare a due terzi con l'informatizzazione della pubblica amministrazione mettendo interprete le amministrazioni pubbliche
Noi possiamo arrivare come in Inghilterra sopprimere l'istituto del certificato
C'è solo l'autocertificazione lo faremo festa nazionale in tempo io vorrei dire una cosa nei programmi del governo c'è l'idea di anticipare la Rete unitaria della pubblica amministrazione nel Mezzogiorno
Facciamo un piano straordinario forni forniamo di computer
Tutti gli uffici pubblici del Mezzogiorno mettiamoli in rete possiamo anticipare un risultato virtuoso che liberare i cittadini da questa rottura di scatole di dovere però fate attenzione fate come negli uffici giudiziaria di computer ma pochi sanno usare perché esso dimenticati di fare i corsi sisma listino accettò abbiamo larghi
E si trattasse solo riconoscerà la figura professionale di quell'esatte se si trattasse solo di dare un computer a tutti gli uffici pubblici del Mezzogiorno con duecento miliardi ce la caveremo
Non ce la caviamo con duecento miliardi ma ne occorrono mille perché c'è da fare il lavoro di formazione oltre che di fornitura di software necessari oltre che delle macchine
Presidente Benedini lei era
Un ente tra la Lombardia e e quest'area quali difficoltà incontra
Vespa mi lasci fare una battuta prima su un argomento che mi sta molto a cuore poi arrivo subito alla sua domanda
I latini dicono che goccia dopo goccia sì sfonda la pietra Bassanini ha cominciato a sgretolare il muro delle burle applicazioni
Però ecco gli ostacoli colui incontra una fioca Aegean versato rimetterlo a posto di Marc Aurelio non gli siamo vicini ma c'è un fatto che purtroppo in questa situazione noi pensiamo che su un po'presi in giro noi imprenditori ci siamo battuti perché sappiamo che i vincoli per fare impresa derivano proprio molti dalla burocrazia che si che ci circonda bene è stato approvato un testo adesso dal governo dove finalmente si arriva allo sportello unico ed ecco la presi in giro hanno lasciato fuori proprio due materie da questo sport dall'unico che sono le importante dall'impresa l'urbanistica e l'ambiente
Quindi praticamente dei fatto hanno snaturato lo sportello unico
Quindi
Ministro finisco io so che se è d'accordo con me perché lei ha anche detto ai giornali ecco in quest'occasione ti prego veramente di trovare il modo per mettere diciamo ridurre questa situazione fare in modo che di rimettere dentro queste due materie importanti
Perché vedete tutte queste cose aiutato
Lei e delle degli enti locali risolvere il problema in sede di approvazione perché altrimenti le tue leggi investono lettera morta non servono annulla
Perché vedete è questo il punto della situazione tutte queste cose a noi imprenditori oggi vi sentirete discorso importantissimo e tavole rotonde importantissime si volerà molto alto ecco io cerco di tenere in piedi un pochino più per terra noi imprenditori
Abbiamo bisogno di certezze
Perché noi investiamo i nostri soldi
E si sa che per investire bisognerebbe certezze e quindi anche questo ponte
E io non mi dimettevo Polo che ho detto l'anno scorso quando detto portiamo una delegazione di Crotone
A Milano e parliamo dei problemi dell'aria vediamo come fare a incrementare gli investimenti in quest'area bene abbiam fatto localizzarsi a Crotone Milano credo a maggio
Siete venuti
Abbiamo dato corso un programma
Di investimenti
Nella vostra provincia nostrane
Questo avevamo pensato ancora prima dei contratti dare Pedio ritengo che siano importanti ma soltanto un inizio non ritengo che i contratti d'area servono ha riso ha vissuto diciamo a alla soluzione definitiva della disoccupazione nel Sud
Sono importanti aiutano sicuramente ci vuole però qualcosa di più per il Sud ebbene ho sentito dal vostro sindaco che adesso un permesso non si ottiene in quarantotto ore io ero contro i diciotto mesi contro i sette anni
Benissimo sento compiacere che adesso ci vogliono quarantotto ore permette signor sessanta giorni andava bene lo stesso ecco che però tutto questo può essere vanificato il ministro Bassanini
Dal fatto che viene lesa la fiducia degli imprenditori che gli imprenditori non hanno la certezza non ha la certezza che fare un qualcosa oggi non possesso otto domani oppure come nel caso mi scusi ma per me molto importante di questo tema urbanistico e ambientale non viene compreso lo sportello unico
Queste sono le cose che mi non ho la fiducia
Oltre naturalmente i temi che noi conosciamo bene che sono il fisco che sono che sono la flessibilità del lavoro Cofferati naturalmente non sarà d'accordo che sono che sono le infrastrutture che mancano tutti temi importantissimi
Però io sono convinto che queste ne soffriamo
Io sono convinto che però bisogna darci fiducia perché senza la fiducia
E la fiducia ci chiede soltanto da un comportamento coerente del governo è questo che noi chiediamo Vespa finisco unitamente a una cosa che voglio lanciare qui oggi è molto importante abbiamo pensato
Per aiutare i giovani dell'area di fare stage mirati nel Nord ma non per poi tenere questi giovani sradicare lì dal loro Paese no perché affinché imparino o magari
Ai li richiama imparare a ritornare qui e adesso a loro volta magari nuovi imprenditori e quindi a sviluppare ancor di più l'attività venatoria sul proprio territorio coperto una cosa che faremo unitamente
Unitamente unitamente evidentemente al lancio degli investimenti perché questo un impegno che ci siamo presi e di e credetemi noi siamo convinti dell'opportunità del sud
Per opportunità industriale quindi questo un impegno che noi vogliamo onorare e io sono qui per dirle che cercheremo di far di tutto per onorarlo grazie
Prima prima di chiedergli una testimonianza su questo tema vorrei richiedono Francesco Rutelli da rifissare l'UDR dal mondo dei Verdi dal mondo ambientalista
E e Sacchi ci sono molti a proposito di incuria ambientali che creano i problemi sono molti vincoli necessari moltissimi invece superflui ne sa qualche cosa con i vincoli archeologici lui non è un Tomba Rolo ma insomma mi pare che ogni volta che prova così a spostare una pietra c'è un altro signore che glielo che glielo impedisce
Perché nel mondo ambientalista c'è ancora questa mentalità Tate proibire e non la mentalità del costruire ordinatamente
Faccio un esempio a Ponza non ci sono le fogne il ministro dell'Ambiente invece di dire guardate sta con gli scarichi a mare dice non andate a caccia posso capire su quale base culturale ci sono queste
Io penso che questa sera noi parliamo di novazione ristabilita la stabilità è un fatto nuovo
Io spero che valga anche a livello di governo nelle città è un fatto molto importante perché se un sindaco rimane in carica un'annosa che Polo cacciano
Magari non fa nulla di popolare se sa di avere quattro anni magari otto può affrontare anche dei momenti di decisioni impopolari
Perché poi si sa che porterà a casa un risultato significativo ed è vero come dice a Vespa che dobbiamo anche affrontare il cambiamento di mentalità culturale del nostro Paese
Se effettivamente non lanciamo lo sportello unico
E poi scopriamo che uno sportello quasi unico
Ho un quasi sportello segni unico
è evidente che l'effetto di semplificazione di chiarezza
E di efficacia non c'è
E in questo indubbiamente gioca anche una parte culturale vedi diceva stiamo con i piedi per terra io anche magari faccio qualche esempio pratico per aiutare che riguarda la vita la mia città e che però forse può essere capito un po'da tutti cambio culturale ha bisogno di tempo
Ha bisogno in tempo anche il cittadino quando all'anagrafe vanno alcuni nostri concittadini egli si spiega che possono fare a meno grazie alla norma Bassanini del certificato
Non ci credo si rifiutano in alcuni casi pretendono di Fazio dare risentono più rassicurati dal certificato il viaggio la voglia ammortizzare perché l'Italia noi italiani abbiamo alla nostre spalle decenni di vita di questo genere
Altro esempio concreto potremmo anche al traffico agli ambientalisti
L'abbiamo privatizzato la Centrale del latte
Adesso a Roma questo a Roma anche un'implicazione calcistica perché chi ha comperato Centrale latte
è il presidente della Lazio Cirio Torre in Pietra e Centrale del latte intero magazzino bevono più latte allora no Volatility Cragnotti da quando Cragnotti torna l'accesso su uno squadrone diciamo così
E ha aumentato dopo avere comprato la Centrale latte perché ha vinto la gara avvento gli ha offerto di più e la comperata
Ed è stato aumentato il latte è diventata nella nostra città una specie di battaglia
Come la vogliamo chiamare di di barricata curva Sud curva nord ma che appunto regola che quel culturale cioè il latte
In uno Stato moderno lo deve gestire il Comune lo Stato la Regione
Come le panetterie magari o lo debbono fare i privati lo stato il Comune la Regione può dare le regole per cui questa competizione sia corretta ecco allora oggi ci viene ci si viene a dire ma avete sbagliato a privatizzare la Centrale perché sono stati adeguati il prezzo stesso vale anche per la mentalità che coinvolge ad esempio il traffico
Ne abbiamo davvero c'è una polemica sono una parte degli ambientalisti che ci chiedono più provvedimenti
E il cammino è lungo e si fanno errori le cose non è che sono sempre così diritte costituisce che ci diano provvedimenti Vespa simbolici poniamo sul tema dell'inquinamento e il traffico cioè bisogna dare un segnale quindi bloccare le auto
Questo indipendentemente dal fatto che il blocco delle auto
Sì effettivamente utile sia per migliorare la questione del traffico sia quella l'inquinamento abbiamo fatto una cosa sulla quale siamo pochissimo aiutati abbiamo proposto un meccanismo di regolazione basato sulla pagamento
Dei parcheggi nell'area centrale cioè noi diciamo siccome l'aria centrale di Roma molto particolare le strade sono strette parcheggi non si possono fare non si può scavare e le macchine non possono entrare a decine di migliaia perché il caos sarebbe assicurato
Un centro storico a traffico limitato deve avere nelle fasi nelle nei quartieri attorno che lo circondano una sosta appagamento
Dobbiamo migliorare il trasporto pubblico certamente però dobbiamo fare in modo anche che si renda più facile non la sosta abusiva
O la presenza al parcheggiatore abusivo ma un sistema corretto di tariffazione come avviene in tutte le città moderno bene questo importante e concludo questo esempio per capirci all'inizio
Noi siamo stati combattuti dai residenti in questa politica
E dei commercianti
I residenti hanno compreso e hanno capito sì come vediamo a residente il diritto di parcheggiare
Ma rimangono liberi dei posti per cui chi può andare in negozio fare una compra paga due milioni resta un'ora pagabili
Adesso da molti quartieri della città ci viene la richiesta dei commercianti a mettere i parcometri perché hanno capito che con questo sistema c'è rotazione della sosta c'è un po'più di ordine un po'più di disciplina e migliore accessibilità
E non e oggi noi siamo con un piano che alla fine di quest'anno vedrà quarantacinque mila posti auto realizzati a pagamento
Resistono come comprensibile anche perché il trasporto pubblico a Roma tuttora inadeguato
I i lavoratori cioè resistono per esempio coloro che debbono andare come impiegati come funzionari
Le commesso di un negozio perché sanno vendette di Costa e che quindi chi deve fare un tragitto più lungo accertamento invece incentivi ecco però spero di avere risposto chiaramente io penso che il cambio culturale ha bisogno di tempo noi due anni fa non avremmo potuto neanche parlare di latte privato tra virgolette
Al migliore offerente e oggi invece credo che la gente al di là dello scudo scherzo su calcio l'abbia compreso fino a due anni fa non si poteva pensare ai parcometri perché c'era la guerra e oggi invece c'è addirittura qualcuno che lo chiede e io sono convinto che anche gli ambientalisti che hanno una visione più innamorata
Della cultura del no comprendano che è meglio una cultura del cambiamento legata incentivi disincentivi che producono ricchezza fissano delle regole semplici rispettabili e dunque migliorano l'ambiente
Giulio Tremonti rutenio Bassanini
Rutelli Zanini sono due importanti esponenti dell'Ulivo e hanno fatto a gara chi voleva di più Spurlock raddrizzare privatizzare
E al Paolo Ornaghi rimane più niente da fare niente di strano hanno scavalcato non
Come no a che servite
Gli otto sul tema del no se incontro cittadini e imprese in uno stato che cambia
A me sembra che il motore logico sia rovescio cioè a dire sono cambiati i cittadini sono cambiate venti se non è cambiato lo Stato o se è cambiato è solo negativamente nel senso che sta entrando in crisi progressiva nonostante la propaganda
I cittadini sono cambiati si diceva fatta l'Italia bisogna fare gli italiani io credo che siamo nella situazione opposta sono fatti gli italiani bisogna rifare l'Italia e credo che la ricostruzione
Istituzionale del Paese debba essere fatta comunque dai cittadini
La Costituente e non dal potere costituito che per regola storica non è mai costituente
Sono cambiate le imprese le imprese bene o male si sono sviluppate più bene che male e si sono sviluppate nonostante lo Stato fuori dall'aria di una legalità eccessiva che trasformava in illegalità ciò che invece era naturale libertà e addirittura contro lo Stato
Tutte le società europee la la particolarità dell'Italia un po'queste tutte le società occidentali sono due liste nel senso che c'hanno dentro un blocco statalista un blocco non statalista
Blocco statalista e lo stato la burocrazia parte della grande industria il sindacato le burocrazie intellettuali di servizio
La parte no statalista e tutto il resto la particolarità italiana è che il blocco non statalista una enorme forza economica un'enorme ruolo
Sociale ma una minima finora rappresentanza politica
Il blocco non statalista ed è la realtà del paese fatto da sette milioni di partite Iva più che in Germania Francia Inghilterra messe insieme
E fatto da cinque milioni di lavoratori dipendenti delle partite IVA che essendo dipendenti e delle partite Iva piccole tre operai che lavorano nel capannone con l'imprenditore che un ex operaio e che i dipendenti a loro volta sognano di diventare i padroncini
Cinque milioni sono fuori dal circuito del blocco statalista non sono iscritti al sindacato
Sono fuori dalla meccanica schematica classica del conflitto di classe
Sette più cinque che la famiglia sono la maggioranza della popolazione
Sono la maggioranza della produzione fanno più del sessanta per cento del non hanno da parte dello Stato un rapporto positivo se io dovessi confrontare questi due mondi vedo il vecchio mondo statalista parruccone
Come lasciano il segno vivono di rendita è la versione moderna della vendita si chiama rottamazione così alto la rottamazione se non la versione moderna di un antico privilegio feudale privilegio vuol dire l'ex intrico osservata anche in senso
Letterale
La particolarità
La particolarità negativa è che questo mondo a cui credo l'Italia deve il suo futuro in un qualche modo anticipa la società futura e cioè dire è un mondo che si organizza
Oltre la crisi dello Stato nazione fuori dallo Stato si tirano su le maniche vanno avanti non ha rappresentanza e comunque non ha come dire coincidenza nelle espressioni politiche di regime vigente
Due esempi per farmi capire in tutti i Paesi del mondo
E comunque indicatore universale del grado di libertà nei paesi ci sono due dati fondamentali la quantità di tasse e la quantità di leggi la quantità di tasse
Nell'ultimo biennio le tasse in Italia sono salite di nove virgola cinque per cento quasi del dieci per cento record assoluto più tasse vuol dire più Stato più stato vuol dire meno marcato che esattamente l'opposto dello spirito di Maastricht
Che nel tre per cento dice meno Stato e più mercato comunque più tasse vuol dire più soldi gestiti e intermediati dallo Stato meno soldi lasciati in tasca la gente che vuole lavorare consumare risparmiare credere e investire nel suo futuro direttamente
La quantità di leggi il ministro Bassanini a esposto il suo punto di vista mi sia consentito esporre il punto di vista diverso è credo più realistico
A parte dettagli diciamo tecnici io non condivido il senso tecnico delle riforme del ministro Bassanini che
Passa dalla legge ai regolamenti io credo che la palude dei regolamenti si è ancora peggio delle leggi non credo che il senso della tregua legislativa dello stop alle legislazione la certezza del diritto sia dato passando dalla legge al regolamento non credo affatto
A parte questo che è un aspetto tecnico
Un dato essenziale io misurò la quantità di leggi che ogni settimana si formano in Italia
Misurate col righello sulla gazzetta ufficiale le leggi in Italia crescono di centoventi metri centoventi centoquaranta metri lineari alla settimana trenta quaranta metri quadrati
Dietro la proliferazione della legislazione tutti siamo evidentemente
Consci dei problemi di politica legislativa di modernità di filosofia del diritto che hanno portato in tutti i Paesi alla moltiplicazione le leggi ma al fondo c'è la mentalità giacobina l'ossessione benevola della risoluzione dei problemi in forma autoritaria
L'horror vacui tipici elementi del Meccano mentale della cultura di sinistra
Il garantismo l'ossessione benevola della risoluzione dei problemi forma legislativa
Io chiudo con una ipotesi siccome siamo contro la formazione delle leggi e l'eccesso delle leggi siccome siamo un Paese in cui uno a diciotto anni è libero di sposarsi ma non è libero di lavorare
Perché il tipo di contratto di lavoro glielo impongono per legge io faccio una proposta di deregulation ma che con non consiste neanche
Nell'eliminare una legge vigente ma nel non fare una legge che non è ancora vigente e che sarebbe assolutamente negativa siccome siete contro la legulei Scianna non fate le trentacinque ore grazie
Per la verità ci hanno pensato pure loro qua però
Bertinotti gli ha spiegato che non perché non è possibile porterà fiducia il botta dal ministro Bassanini anche la legge sulle trentacinque ore va bene no ma c'è Fossa che già pronto a firmare i referendum quindi allora dobbiamo un pochino stringere ma introducendo Cofferati e poi non vorrei alla presenza di Cofferati e dopo tutto quello che ha detto il direttore finanziario della FIAT non dire pure la parolaccia la flessibilità no se non c'è la perdiamo oggi questa parola ed è un'occasione invece da da utilizzare volevo chiedere alla luce di quello che ha detto Tremonti i sindacati cioè CGIL CISL e UIL donde rischiano di avere un potere largamente superiore alla loro effettiva rappresentatività
Ma io credo che ci sia un problema che non riguarda peraltro soltanto le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori anche Confindustria secondo me c'è un problema che riguarda in genere la rappresentanza sociale ed è questo
Siccome penso anch'io come diceva prima dottor venerdì sia molto importante avere un sistema regolato è una società nella quale sono definite le funzioni i compiti e ruoli
Sarebbe di particolare utilità
Una strumentazione che consenta intanto di riconoscere l'esatta capacità di rappresentare
Di coloro che pretendono di rappresentare perché sono successe che di recente fenomeni non proprio esaltante
Signori in grado di esercitare pressioni e ricatti su una parte della società che in virtù di questo straordinario magari momentaneo
Elemento di forza condizionano gli altri diventano immediatamente interlocutorietà un'impresa oppure dello Stato e negoziano e questo non è giusto
Per negoziare bisogna avere per esempio ma ci sono stati dei signori nel corso dei mesi passati che in virtù di quel causato penso agli allevatori hanno avuto risultati hanno avuto occasioni di negoziare
Che secondo me erano sottratte alla la normale prassi
Io penso che sia utile per tutti invece a vere delle regole e per ognuno il confine del proprio compito dalla propria funzione io mi sentirei a disagio come sindacalista
Se mi venisse richiesto di svolge una funzione che non è mia
Può capitare qualche circostanza è successo alle parti sociali anche in tempi recenti come come sappiamo di svolgere compiti e funzioni di parziale supplenza
Se è capitato ad essere considerato un'eccezione non può diventare la regola per cui io non voglio poteri diversi da quelli che sono naturali del del mio ruolo penso che valga per tutti per esercitare correttamente questo ruolo e questa funzione
Un meccanismo di riconoscimenti del confine e del e della rappresentanza
Se posso però siccome vorrei aggiungere una mia osservazione stanza mia opinione semplicissima ad una ad un tema che è stato introdotto dal dottor venerdì
Siccome siamo in una realtà meridionale che alle spalle vicende travagliate e ai bisogni che sono stati ricordati qui dagli amministratori
Credo anch'io che per il Mezzogiorno il problema fondamentale oggi sia quello di avere
Non delle risorse
Intendiamoci le risorse sono sempre utili ma io penso che le risorse disponibili oggi per fare molti degli interventi che sono stati elencati ci sia bisogna avere le condizioni per spendere rapidamente ebbene il tempo non è una variabile indipendente
Così come la semplificazione delle procedure è fondamentale
Certo bisogna mantenere la trasparenza che serve perché qualche volta la celerità ha portato ha difficoltà
Che poi ci sono tradotte anche comportamenti difformi rispetto alla legge
Bisogna fare presto e bene come è facile dire poi più difficile invece realizza però io credo che sia importante una semplificazione delle procedure dall'altra parte un'unificazione degli incentivi se si vuole rendere efficace l'intervento sia delle imprese private che dello Stato nel Mezzogiorno lo sportello unico in qualche misura è addirittura emblematico
Sono d'accordo con Benedini bisognerebbe avere non tre occasioni distinte
Per avere le autorizzazioni necessarie ma un luogo unico nel quale chiedendo sì alla risposta risolutiva è un elemento che questo di verifica di quello che può diventare un processo di modernizzazione dei rapporti oltre che l'occasione prosegue certezza le imprese
Dico sommessamente che quando in un sistema ci sono delle regole e chi investe chi intraprende ha delle certezze c'è un vantaggio anche per il lavoro
Anche non abbia bisogno di certezze
La certezza ti offre la possibilità di esercitare il suo ruolo in maniera meno
Scissa dalle condizioni oggettive che di volta in volta ci son determinato questo vale sia per quanto riguarda la contrattazione la più tradizionale possibile le condizioni di lavoro le retribuzioni vale a maggior ragione quando si tratta di difendere gli ampliare delle occasioni di lavoro e di occupazione io sento moltissimo il bisogno della stabilità come vantaggio
Stabilità istituzionale politica anche quella economica sento l'esigenza di regole anche quelle che servono a fotografare
La rappresentatività e la funzione delle parti sociali che poi ha bisogno di stabilità nel fare la mia attività quotidiana
Perché se c'è questa stabilità cioè la certezza di vita e di funzionamento dell'impresa io penso che anche la contrattazione collettiva diventi una pratica fisiologica si si si sgrava di tutti gli elementi di patologia che qualche volta sono dati anche nei comportamenti dei singoli proprio dall'incertezza poi l'imprenditore lo sanno benissimo lavoratori che non hanno certezza del loro futuro diventano persone che difficilmente lo stesso sindacato può organizzare bene e per ricondurre il loro esigenza d'una sintesi che sia fondata e che sia coerente con gli obiettivi dichiarati prima Tremonti diceva
Aborriamo le trentacinque ore quando Bertinotti riuscì ad ottenerne voi del sindacato non foste entusiasti però un altro giorno Veneto ma la legge sulle trentacinque ore rischia di dare eccessiva antalgica all'impresa
Era una provocazione una convinzione sono ne sono convinto il testo che è presentato oggi in Parlamento
Poi c'è una contrarietà di altra natura da parte di Confindustria è stata esplicitata ma il testo che ha presentato in Parlamento per me non è affatto soddisfacente faccio due esempi perché così ci comprendiamo
Ci sono da un lato cioè questa discrimine nella quantità di tempo di lavoro settimanale tra le imprese che hanno più di quindici dipendenti e quelle che hanno meno di quindici dipendenti
Capisco o presumo di capire posso anche sbagliare per la verità quali erano le intenzioni del legislatore
O dei proponenti del testo però faccio notare che questa differenziazione delle dinamiche di costo può portare ad una sorta di nanismo del sistema produttivo italiano quando invece serve un processo di concentrazione che dimensionale perché nel mercato globale
C'è bisogno certa di una struttura flessibile come per la piccola impresa ma anche di una capacità di competere data dalla dimensione di impresa
Il secondo elemento che lì vengono descritti delle linee generiche
Di come attuare la quantità prescindiamo per un attimo da da da dalla disputa sulla dimensione il ragionamento vale per trentacinque trentotto quaranta quarantadue non ci sono gli riferimenti relativi a quello che poi può diventare la pratica quotidiana di contrattazione
Che senza quei riferimenti quelli che esistevano nella direttiva comunitaria quelli che esistevano nella legge precedente c'è una discrezionalità per le imprese che secondo me eccessiva io credo che una legge anzi mi auspico che quando discuteranno
Visto che chiederanno proprio del sindacato il sindacato chiede ora che vengono introdotti per le correzioni posso lo faranno meno non le cose che riguardano prima a bordo parlava di differenze di retribuzione a seconda delle delle aree geografiche voi siete restate contrari cioè tu non trikini che è un giovane lavoratore del sud preferirebbe guadagnare x lire di meno ed avere un lavoro piuttosto che sperare di guadagnare X dire di più e non averlo
Passai posta così la risposta è quasi quasi quasi banale perché al mio Paese c'è un proverbio che dice Fitto sdegnate nei piuttosto però io non li condanno nel piuttosto ne annulla
Oggi ci sono già differenziali consistenti tra il nord e il sud mi pare che abbiamo introdotto con vantaggio reciproco una strumentazione che serve anche a definire forme di flessibilità siamo Crotone c'è un contratto d'area
E non casualmente abbiamo cercato di tarare i contratti d'area sulle condizioni socio economico del territorio perché anche le flessibilità devono essere a mio parere diverse da territorio a territorio Crotone non è uguale a Manfredonia come sanno per primi gli imprenditori per fare due esempi tra i primi contratti dare poi credo che sia arrivato il momento di parlare di flessibilità ma non pensando come si fa normalmente
Alla flessibilità salariale alla flessibilità in entrata al quale in uscita secondo me la flessibilità che manca nel sistema produttivi tagliano o ce n'è poca e quello nel lavoro noi abbiamo problemi molto seri
Di scarsa professionalità e in qualche misura anche di rigidità nell'utilizzo dei fattori produttivi quando si lavora perché non c'è flessibilità nel lavoro
Utilizzare la formazione dare la possibilità alle persone di aggiornarsi
Far sì che le persone si è in grado di fare più attività introducendo modelli organizzativi che permettono anche una pluri funzionalità delle persone secondo me sarebbe uno straordinario vantaggio competitivo tra l'altro è il modo con il quale si cerca di dare una risposta se si vuole anche un tema come quello dalla qualità del lavoro io non mi condannò a immaginare che nel Mezzogiorno e comunque in qualunque posto d'Italia
Il problema sia semplicemente quello d'una quantità del lavoro c'è un problema di quantità ma c'è un problema enorme di qualità e se non si introduce flessibilità nel lavoro e se non si qualificano le persone
Si rinuncia ad utilizzare una delle leve più straordinari che sono a disposizione di un imprenditore
Io credo di avere da sindacalista il vantaggio che nasce da una professionalità che si sviluppa da tutti i punti di vista anche quello retributivo ci sono paesi europei che hanno retto il le loro congiunture
Economiche negative meglio di quanto sia capitato in Italia perché ad esempio invece di di utilizzare strumenti discriminati i prepensionamenti
Che sono stati un danno rilevante per le riprese perché da un lato hanno alleggerito i costi ma dall'altra parte siccome il criterio è anagrafico contributivo sono uscite delle professionalità importanti
Sarebbe interessante fare la verifica su qualche campione
Ho un sospetto non ho non ho nessuna certezza ma penso che qualche azienda
Ha avuto dei vantaggi utilizzando i prepensionamenti perché ha ridotto l'organico e ha ridotto il costo poi siccome aveva problemi di funzionamento ha recuperato alcune di quelle professionalità attraverso contratti di collaborazione
Non ho la certezza che alla fine abbiano risparmiato comunque c'è stato per quelle imprese un depotenziamento del valore della professionalità del sapere interno
Che le ha messo in difficoltà nel mercato se fosse possibile riformare gli ammortizzatori utilizzando in prevalenza
Lo strumento della formazione forse si innova la parte del sistema produttivo italiano prima di chiudere una breve replica di Callieri anche secondo voi la legge per le trentacinque ore tecnicamente squilibrata a favore delle imprese
Semplicemente dissennata
Dicevo è semplicemente dissennata non è squilibrata dissennato una legge che pretenda di imporre misure uniformi
Imporre soprattutto alle parti sociali come dire degli obiettivi da raggiungere entro tempi certi questo mi sembra del tutto del tutto e la posizione di Cofferati secondo cui la flessibilità d'articolata diversamente da zona a zona
La flessibilità ma certamente articolata diversamente da zona a zona tenendo però presente caratteristiche particolari del mercato del lavoro italiano noi abbiamo un mercato del lavoro che fatto di quattro grandi segmenti del mercato del lavoro ufficiale
Abbiamo il mercato del lavoro autonomo che è gestito in modo proprio comodo il proprio talvolta il lavoro autonomo sostituisce il lavoro subordinato non è corretto
E poi il sul lavoro sommerso se questi mercati non raggiungo in trasparenza e non raggiungono come dire condizioni di sufficiente omogeneità
Avremo una valutazione dell'occupazione disoccupazione che molto aleatoria avremo soprattutto uno economica che condannata non cresce bene vi ringrazio vi prego di accomodarvi siamo piuttosto il ritardo con i tempi
Allora facciamo passiamo alla seconda tavola rotonda concorrenza e liberalizzazione nelle public utility S allora Pierluigi Bersani ministro dell'industria Rosario Alessandrelli allo scusate scusate ho sbagliato tavola rotonda Luigi Siciliani consigliere incaricato per le politiche industriali Confindustria Bersani sono industrie Chicco Testa presidente dell'ENEL e Giuseppe Tesauro presidente l'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Restano
Esterni
Sì
Presidente Maccanico
Era saltato sette
Dove è stato
Insiste
E mezzo
Ma qui per esempio nelle telecomunicazioni c'è certamente molto da lavorare sulla cultura degli imprenditori privati che succede una mono che hanno sono stati gli eredi diciamo del monopolista pubblico che c'è molto da lavorare ancora
Chicco Testa è stato prima presidente di un'azienda importante ma locale che gestiva acqua elettricità adesso invece presidente dell'ENEL è vero che in questi settori sarebbe auspicabile una maggiore concorrenza
Assolutamente sì mi pare che pesavano abbia ben chiarito un'altra volta quel tema sollevato da siciliani sulla differenza tra privatizzazione e liberalizzazione
Le compagnie private che preesistevano al monopolio ENEL prima sessantatré erano ciascuna di esse monopolista nel proprio territorio non c'era concorrenza nemmeno all'ora
Nel settore elettrico occorre sicuramente letto più introdurre concorrenza tenendo conto che questo comporta alcuni problemi piccoli grandi ma che esporrò brevissimamente Primo una parte del servizio elettrico e comunque svolto in condizioni di monopolio natura cioè chi ai figli che siano i fili di una trasmissione di alta tensione quella di meglio quella di bassa tensione svolge un lavoro che può svolgere solo lui ed è assurdo pensare che noi pubblichiamo il milione di chilometri di fili elettrici che oggi all'ENEL per fare concorrenza qui c'è una grandissima differenza col settore delle telecomunicazioni quindi è in grado in pochi mesi di montare una rete cellulare alternativa alla Rete di Omnitel o di Tim perché sono c'è una flessibilità del del degli strumenti tecnologici enorme cosa che non è vera per l'arco per l'elettricità perché gli elettrodotti i tubi dell'acqua sono Nobel pesanti e molto rigide dal punto di vista tecnologico quindi c'è un diciamo tanto un segmento del lavoro che è un monopolio naturale che non che continuerà ad essere un monopolio che deve essere regolato dall'Autorità con un sistema tariffario più vantaggioso nei confronti dei consumatori sono sistemi verdi versi che si studiano tutti siamo d'accordo per esempio che e scherza vale a dire l'introduzione di un tetto di tariffa e poi un andamento decrescente della tariffa come conseguenza di una migliore produttività sia la strada giusta
Ci sono invece i settori in cui si può introdurre concorrenza il principale è il settore della generazione cioè non è detto che il produttore di energia elettrica debba essere uno solo o così grosso come oggi viene nell'insieme del settore dalla produzione del giretto
E quindi in questo caso come si appresta a fare il ministero penso che sia opportuno anche se per noi diciamo costituisce un piccolo dolore
Che alla produzione viene alla capacità produttiva di ENEL venga messo un tetto venga fatta una specie di norma antitrust ENEL debba dismettere a favore di altri produttori propri impianti nelle forme che poi si vedranno
In questo modo sostanzialmente cosa si configura una Rete unitaria regolata pubblicamente ma tanti fornitori produttori di energia elettrica che possono immettere energia elettrica in questa Rete in condizioni di concorrenza l'uno con l'altro
Alla fine il consumatore sceglierà da quale di questi fornitori farsi servire
Un momento è possibile che l'autorità stabilisca una norma per per scioglie arricciato il monopolio elettrico il sostanziale monopolio elettrico dell'ENEL
Le norme fino a prova del contrario per fare il legislatore dalla solita può sbagliare soltanto che lo Stato non privi di effetto utile le norme che ha già adottato
Seguivo il discorso di diritti contesta effettivamente da autorità seguita con grande con grande anche se dedica se si vuole perché quello che ci dobbiamo un po'abituare a vedere
Un mercato nel quale ci sono degli operatori con monopolio naturale intoccabili o quasi quelli che c'hanno le reti
E poi c'è un mercato gli operatori che a quelle reti si deve in qualche modo attacca sarà la rete delle ferrovie per lei vedranno il solo camminare sui binari i treni delle Ferrovie dello Stato ma anche i treni di altre società alla rete elettrica
Dall'avvocato è un poco omessi tutti gli operatori televisivi mettessero in comune i loro ripetitori di segnali e si facesse una concorrenza sulla qualità dei prodotti
Venirmi resta più difficile capire come questo posso avere sulle Ferrovie visto che non abbiamo una rete sufficiente a far camminare già i treni che non vorrei che entrassimo in un dibattito di Fantascienza insomma adesso facciamo camminare questi
Facciamoli arrivare quando è possibile pensiamo al resto diceva professore importante che il soggetto gli aveva detta li faccio entrare
E li faccio entrare a condizioni giuste
Perché se comincia ad alzare il prezzo dell'interconnessione che sia telecomunicazioni o ferrovie o elettricità
E allora lei leucemia barriera pone una barriera alla all'accesso di questo di questi nuovi operatori che naturali
Lei Laura quanto di peggio ci fosse lei ha motivo di ritenere che testa qui dica per carità è statale eccetera poi renda di fatto impossibile per un produttore prima suocero porterebbe persino ponderare perché lei paterna avente lo richiama Quaggia motivo che voglia comportare finale Diadora vicino al marcato nemici ho capito vedere se non fosse marcato insomma tardi capire vada ministro Bersani
Dal quello splendido palazzo del del ministero dell'industria quali è il il panorama della concorrenza
Siamo un Paese ancora troppo pieno dicono poi ha ragione Confindustria bisogna muoversi un pochino o va bene così
Ma intanto quel palazzo si chiama ancora al ministero dell'industria commercio artigianato
Invece che come credo dovrebbe chiamarsi ministero del mercato delle attività produttive già questo per esempio con Rita no pensavo che volesse tornare a chiamarlo fasce delle coniò ecco appunto appunto appunto e per uscirne
Totalmente da questa antica storia
E cercare di fare introdurre anche un ruolo di governo più pertinente
Naturalmente a ciascuno il suo all'Antitrust il suo a Van Miert il suo però bisogna anche la funzione di governo trovino Bio presto a dare una spinta a un processo di liberalizzazione perché del resto qui
Dal mio osservatorio posso dir questo che c'è una cosa che è vero ovunque in Italia e altrove e cioè che chiunque preferisce essere un monopolista di un concorrente su questo va da sé presto anche qualsiasi imprenditore del piccolo imprenditore
Preferirebbe il problema è se ci sono abbastanza forze in campo per spingere il processo
E credo che noi abbiamo a questo proposito qualche difficoltà c'è il nostro sistema effettivamente si è molto modellato l'ombra del mondo politico di grandi locali e nazionali
Dico anche sistema economico e adesso venir via da lì ecco ormai sempre diciamo tutte le truppe schierati io rivendico a questo governo in due anni da vere cercato di attivare questo discorso profitto per dire che al prossimo convegno di Crotone l'ENEL non sarà già più monopolista nel settore elettrico da diversi mesi
Avremo diciamo l'avvio di una riforma di questo campo quando quando come succede tanto entro febbraio entro febbraio che succede tra febbraio succede che faremo la riforma il sistema elettrico e quindi apriremo il percorso di liberalizzazione cercando di tenere una sequenza che quelle che tutti hanno qui ribadito e che è importantissima
Che vede tener serve il prima e il dopo
Posso essere contemporanei temporalmente ma logicamente prima della regola l'allestimento del soggetto di regolazione Authority o altro liberalizzazione privatizzazione diversamente ci andiamo apprezzare dentro ha dei problemi perché noi dobbiamo essere sicuri che i processi di liberalizzazione siano tali da poter mettere in campo realmente dei soggetti di competizione ora io credo che fra le debolezze del nostro sistema ci sia anche il fatto che insomma questa certezza che il nostro sistema abbia forza sufficiente per cogliere le opportunità che la liberalizzazione applicazione può dare ecco questo è un po'un dubbio
Guardandosi attorno campo e telecomunicazioni ma campo delle inerzie e a tanti altri campi e noi vediamo che come dire c'è bisogno di scommesse imprenditoriali nuove di Investimenti colossali nuovi di mentalità imprenditoriale nuove benissimo aprirsi anche presenze diciamo non italiane non nazionali per l'amor di Dio sarebbe tuttavia utile avere anche un po'possibilità di una reciprocità e cioè di avere soggetti peritoneale nazionali
Fu che fossero in grado di approfittare dei processi che stiamo costruendo sia per compete all'Italia e sia per imparentata su un po'fuori ecco a me pare che questo sia un problema sia di ordine perdurasse finanziario ancora non risolto quello che vorrei dire in sostanza è questo
Magari andremo troppo lenti avremo difficoltà a decidere però nei campi che siciliani indicano nei prossimi due o tre anni si apriranno opportunità di tipo imprenditoriali di ordine finanziato Ten Pretoria
Siamo in condizioni come sistema di essere protagonisti davvero di questa opportunità ecco questa è una un'altra questione che credo possa essere posto per parte nostra Vespa sul tema elettricità sul tema gara sul tema servizi pubblici locali per stare principali titoli che
Siciliani ricordava noi siamo in condizione i prossimi mesi di introdurre delle ulteriori novità presto questo sicuramente
Beh e quindi la palla torna siciliani con possono essere minimamente malizioso
Non è che voi strillato esteri l'arte e poi non siete in grado di approfittare di queste opportunità oppure succede come a Telecom che lo regalate alla FIAT con lo zero virgola zero per cento
Dal doge voglio dire qual è la vostra aspirazione che si creino tante situazioni come quella che si è creata e Telecom
Ma io penso che problema
Di chi gestisce Terra-Luna un problema di Confindustria vegetariana però diciamo che ci sono degli associati importanti e basta bisogna sociali non sono sempre contento va bene invece è diverso e che lo diceva Bersani minima
In questi in questo campo con delle public utility dobbiamo avere l'autorità garante dobbiamo creare le condizioni di liberalizzazione del mercato
Poi dobbiamo privatizzare quindi effettivamente possiamo creare l'opportunità vere degli imprenditori quasi quanti imprenditori italiano ma ci sono dice Antonio Ricci accadrà a separare gli ho già noi sappiamo ma di mattina guardi Vespa
Per esempio o grave iniziazione di alcune banche addirittura gli imprenditori vengono esclusi
Certo no non non non diamo la colpa di velivoli non approfittano del le condizioni di mercato noi dobbiamo chiedere quale il quale banche se no poi non ci orientiamo Chavez esempi concreti ha passato nel nella BNL non possono entrare a oggi il nucleo duro soci privati questo per esempio
è una follia rispetto invece un'opportunità che mercato può dare ma tornando di una lista e servizi pubblici io penso che invece la privatizzazioni questi giudizi e la liberalizzazione di questi mercati
Non dimentichiamoci che porta dei vantaggi estremi per gli utenti
E che significa come è successo né delle comunicazioni abbassare le tariffe
Ancora oggi non abbiamo le tariffe alte nel campo delle comunicazioni
Quindi annunciato riduzioni fra dieci e quaranta per cento è vero che nel caso delle telecomunicazioni quando ce n'è uno solo nero monopolista modalità molto alti
In due si facevano la guerra in tremando lobbismo chiamo pensami sta mancando qualsiasi baciavano quindi saprà essere attenti perché diventa un inciucio quindi insomma
Cerchiamo l'autorità che poi vigilia apre quindi meglio perché non so dove volo dell'Antitrust volta imponeva un tentativo serio non sono del ramo ma è possibile vietare severo con le ha detto siciliani ai privati di entrare nel nocciolo duro di una grande banca
è corretto
Non è questo però il problema dono ma rispondiamo se fosse questo il problema lei come la penserebbe
Un po'male devo dire ecco un po'male però mi rendo conto che ci sono dei problemi che il legislatore si è fatto carico di questi problemi quindi non è che possiamo dire così tambur battente fatto male o non è stato però non mi piace a naso non le piace insomma
Ma non è io non faccio molta differenza tra pubblico e privato perché entrambi possono fare bene possono fare male rispetto al mercato rispetto ad un regime di sana concorrenza lo ripeto
Il pubblico che fa concorrenza al pubblico però su
Del resto è un po'più difficile appunto cervidi perciò come fa a non far differenza tra pubbliche e private nel senso che sono c'è uno Turci quattro sergenti pubblicità nel senso che non tutti i soggetti privati hanno la cultura
Della concorrenza necessaria perché l'assetto del mercato sia sanamente concorrenziale torniamo ai siciliani quindi voi dite che quando ci saranno le opportunità di cui ha parlato prima
Ministro Macario poi ministro Bersani con fiducia il mondo dell'impresa insomma e pronto
Il mondo dell'impresa pronto ma ecco cito un altro esempio che l'esempio che vi coinvolge moltissimo in quella nel campo dei trasporti ne sappiamo che c'è stata la liberalizzazione del campo i trasporti del palo ai trasporti aerei potrei parlare anche dei trasporti terrestri dove per esempio ancora mai abbiamo le tariffe mente in tutta Europa ormai c'è stata l'abolizione delle tariffe noi perché e alcuni settori malissimo fortemente ritardo nell'applicazione normative comunitarie alcuni casi siamo comportati bene in altri invece siamo Ri accumuliamo ritardi ad esempio ne trasporta Erion dove c'est c'è la liberalizzazione
Oggi per esempio viviamo tutti i giorni sui giornali anche stamattina c'era quella battuta divertente qualcuno che si è inventato che avessi voli non si spostò da Fiumicino a Ciampino
E io penso che questo caso è un caso estremamente da valutare perché lì abbiamo una liberalizzazione del mercato abbiamo due Aba
Malpensa e dall'altra parte Fiumicino
Malpensa è costato giustamente perché è importante due mila miliardi ma chi passa da Fiumicino vede che ci sono altrettanti miliardi investiti Fiumicino va bene noi come imprenditore amo proposto delle cose normali direi quasi banali dicendo che proprio per la situazione infrastrutturale non volevamo che Malpensa partisse puntualmente venticinque ma che c'era soprattutto per quei voli che partono nel Mezzogiorno mo'un ritardo diciamo nello spostamento da Linate a Malpensa
Ma soprattutto una volevamo e questo è il punto chiave per questo ci davo questo esempio che tutti gli slogan
Che un'azienda
Tanto per non fare nomi Alitalia avesse deciso di trasferire
A Malpensa venissero lasciati liberi per la concorrenza beh questo questo significa quando il mercato funziona ma quando questo non avviene in maniera automatica anche in un settore che apparentemente liberalizzato allora dov'è il problema
Ecco allora bastano le regole e io dico di no ci sono purtroppo anche quando ci sono regole comportamenti da monopolista e penso che anche qui l'Antitrust infatti è già intervenuta nei giorni scorsi presidente e importante che spinga verso una liberalizzazione vera una parentesi con
Prego prego
Sentiamo Carrey dare un chiarimento in materia di tariffe e visto che se siciliane ne ha parlato beh innanzitutto una premessa non è mica facile passare in pochissimo tempo da una situazione di monopolio ad una situazione di mercato pie
Il la prima questione è quella di dare le regole e noi questo lo abbiamo lo abbiamo fatto
Per quanto riguarda le tariffe è chiaro che la indicazione che viene dall'Unione Europea dalla commissione
è la dichiarazione di portare siccome viviamo in una fase transitoria in cui c'è un con un regime di concessione con ex operatore monopolista
Di orientare le tariffe quindi avevo un regime tariffario orientare questi tariffe ai ai costi queste la indicazione naturalmente non si può fare tutto da un'osservazione non attive perché poi l'auto il con la Commissione vuole l'orientamento ai cosa perché l'orientamento ai costi rende poi possibile d'ingresso di otto imprese ci sono distorsioni del sistema tariffario di nuovi entrambi si trovano in difficoltà
E su questo l'abbiamo fatto due manovre uno novantasei euro e novantasette di avvicinamento
Adesso secondo autorità perché entrato in vigore l'ho pulito stiamo vedendo di fare un tempo una tempistica adeguata qui dentro entro luglio un completo allineamento ai costi delle tariffe che è stata fatta in tre fasi
E questo sarà un fatto importante perché quello consentirà d'ingresso gli altri nuovi operatori i quali avranno la possibilità di competere con la costruzione del mercato non è una cosa farci queste cose che io dico qui le ho spiegate anche dal commissario Bondi il quale approvato quello che noi stiamo facendo e credo che il commissario bambini tenga pure la concorrenza almeno un contorno
Prima di tornare a testa volevo aprire una brevissima parentesi su Fiumicino Ciampino Malpensa con con Bersani
Il problema di Ciampino risolta oggi il sindaco Rutelli ha detto io chiudo la strada e quindi a Ciampino non ci andiamo gliene siamo grati
Anche se non abbiamo il ministro dei Trasporti ho la sensazione che il sistema aeroportuale Possa di striscio coinvolgere il ministro dell'industria
Va bene come viene gestita questa storia siccome stiamo al dodici di settembre e il venticinque ottobre tra quaranta giorni abbia luogo della strada pari singolare che ancora stiamo litigando su cose da niente come cambiare rapporto fare cento cioè veramente un imprenditore come come deve regolarsi in queste condizioni padre compagnie aeree non sanno da quale aeroporto staccare i biglietti
Tanto quando c'è in corso una trattativa difficile meglio che la macchina da Guidi uno solo perché ci metteva tutti qui dalla macchina e io lo so che sulla storia di Natale con l'allora ci vuole salire visto allora operaia esitavano l'anno invita allora allora credo che
Sia il caso insomma vedi l'asse Asylum pare un momento molto delicato dei dialoghi trattativa
è noto a tutti che abbiamo diciamo intrapreso un'iniziativa di di altezza del compromesso
Bisogna credo iscrivere anche varie proposte eccetera anche sotto il titolo diciamo di accorgimenti cattura
Tattica elementi di dialogo discussione che possono essere utili ad arrivare a una soluzione una soluzione ci vuole la si troverà Asso credo sul terreno del buonsenso ecco credo che a poco a poco ci stiamo così collocandolo situazione è quasi impossibile trovare una via d'uscita ecco
Questo però mi consenta Vespa adesso abbiamo qui anche
Presidente Antitrust
Credo sia il miglior testimone di queste casi Malpensa e varia parte ecco bisogni che non abbiamo che però un'idea su questo terreno liberalizzazione privatizzazione eccetera
Che non sia poi troppo o come dire provenzale esterofila
Perché noi siamo in un'Europa che ha storia diverso dalla nostra certamente molti preso soldi tutt'affatto diversa però ogni problema paese sta ai suoi guai con Vanni sta cercando faticosamente le strade tutto quello che facciamo due volte pare insufficiente ma ricordo che telecomunicazioni due grandi Paesi europei tipo Francia e e Germania non hanno un solo coro sognati di arrivare in tempi per direzione dove siamo arrivati e nove
Ecco quindi diciamo che è un terreno complicato difficile
Difficile per tutti in particolare per noi che abbiamo una storia singolare
Però ecco credo che gestirsi le nostre buone ragioni quando ci sono
Nel modo giusto ecco sia un modo anche adulto ecco di approcciare le questioni
A livello europeo e quando servono laboratorio porti ho sentito un così un nugolo io insofferenza da parte presidente l'Antitrust a che cosa era dovuto
L'argomento Malpensa non è focalizzato al cento per cento sulla concorrenza focalizzato direi solo per il dieci per cento sulla concorrenza
Il problema della la di Malpensa un problema attira l'assetto dei sistemi aeroportuali in particolare del sistema aeroportuale milanese a che fare con
La libera circolazione dei servizi no con la concorrenza la concorrenza se mi permette la battuta centra solo di strisce
Detto questo dal punto di vista della concorrenza dobbiamo pensare non solamente in termini nazionali ma in termini comunitari e anche quelli sono troppo stretti interni internazionale
Da questo punto di vista il fatto che l'Italia commi le difficoltà mille Problemi e nelle rimproveri da meritare
Si prepari ad avere due gambe invece di uno è un fattore essenziale per la concorrenza non solo in Italia ma anche in euro
La il vero problema e ci che ci vogliamo arrivare all'obiettivo di avere due arpe in Italia ma ci arriviamo come al solito male
Litigando su cinquanta chilometri di strada ferrata o non ferrata che si possono fare in pochissimo tempo si sarebbe potuto ottenere il risultato in pochissimo tempo
Senza tante storie con la Commissione senza soprattutto litigare fra Fiumicino e Malpensa
Perché quando si apre un un hobby si realizza un obiettivo come quello di Malpensa tutto il sistema aeroportuale nazionale ne trarrà benefici ivi compreso Fiumicino
Tanto ciò è vero
Che alla distribuzione degli slot in sede Yalta in questa primavera Fiumicino ha visto aumentare il rischio non di bibite e questo perché proprio in funzione
Nella circostanza che si ipotizzava già allora anzi si era già dichiarato che sarebbe aperto
L'aeroporto di Malpensa nell'autunno di quest'anno
Certo ci sarebbero tante cose da dire perché non abbiamo fatto questo perché non abbiamo fatto quell'altro Ciampino naturalmente una delle ipotesi di compromesso
Sarà un'ipotesi un po'malandrina
Provocatoria sarà accettata non sarà c'è da non lo sarà accettata guardi non sarà accettato però dico e il problema è se
Viste e alla fine della giornata non so quanti dubbi quanto Paul tra durare questa giornata ma alla fine della giornata
L'Italia avrà Doardo
E internazionalmente rilevanti
E sarà un grosso beneficio non solo per la concorrenza per per il sistema globale del nostro Paese ed anche europea testa voleva entrare sul tema delle tariffe
Ma intanto volevo fare una comunicazione sorprendente la regina Rania orrore ha telefonato comunicandomi di aver sequestrato tutto il raccordo per pezzo di Ciampino perché sono state trovate delle importantissime no guarda io credo e
Contrario che fare un dispetto a Rutelli la Regina dice l'unica area nella quale si può operare l'aria di Ciampino no no perché li passa alla primarie Alberto Zaccheroni più esoterico la stitichezza allora sulle tariffe
Restò sulle tariffe
Certo
Nove che io speravo che me la facesse una domanda su Fiumicino facevate fatto tutti questi signori che se non c'è la siciliani che ringrazio
Dottor Tesauro ma quali impegno della nazione non dovrebbe essere per la liberalizzazione dei polli quello che ha detto siciliane non ho avuto risposta se voi togliete dei voli da Fiumicino siamo disposti nell'interesse nazionale è un interesse nazionale delle due pub è un interesse nazionale investire nel Mezzogiorno è una priorità del Paese
Perché ci viene impedito di rimpiazzare quei Volli con altri aerei con altre linee aeree con altri collegamenti questa è un atteggiamento arbitrario statalista e contro la libertà di mercato e penso che sia la vera priorità di prospettiva perché è una risposta
Questo è quello che pretende la comunità
Cioè la comunità ci accusa di che cosa
Quindi
Alimentare Fiumicino da Linate
è quindi solo con Alitalia e quindi di discriminare British Lufthansa Air France e quanti altri
Adesso io non entro nel merito né mi sembra che il Presidente del Consiglio il ministro dei trasporti sia non entrati nel merito di questa accusa
Stanno tentando con grandi sforzi e grande buona volontà de arrivare ad eliminare questa censura perlomeno attendibile
E questo è uno sforzo che secondo me va fatto perché se no evidentemente ci ritroveremo ci ritroveremo come prima è questo non so se rientra dagli interessi nazionali francamente
In quelli della concorrenza sicuramente no
In testa e poi di consigliare io volevo riprendere sì sette sì rapidamente le cose che diceva siciliani su concorrenza privatizzazione perché questo poi riprese da Tesauro e anche da avversari ed è questo il punto veramente centrale
Per esempio è stato detto ci può essere concorrenza tra imprese pubbliche cento se i meccanismi regolatori sono tali da costringere le imprese pubbliche alla concorrenza anche le imprese pubbliche si fanno concorrenza
Faccio un esempio
Quando il bilancio delle nello il bilancio dell'ENI ero un Bilancio coperto ex-post del sistema tariffario cioè tanto le tariffe coprivano tutti i costi il contratto del gas tra ENEL ENI non era un problema
I costi venivano scaricati sui due bilanci buona notte
Ma nel momento in cui Enia andata in Borsa e deve quindi garantire una certa redditività ai suoi azionisti
E nell'è stata sottoposta dall'autorità ad un meccanismo fisso di rimborso dei costi dei combustibili
La negoziazione tra noi vieni su quanto andava pagato il gas è durata sei mesi ed è stata una negoziazione purissima
I costi non sono più stati scaricati sudditi utenti esterni come avveniva prima quando ENEL pagava molto il gas pieni tanto può alle tariffe Elettriche coprivano tutta la baracca
Bisogna mettersi in testa bene che la concorrenza deve avere due obiettivi
Favorire i consumatori e costringere le imprese a migliorare e basta questi sono i due obiettivi la privatizzazione poi è una conseguenza di questo e io spero che Confindustria insista su una linea che mi pare avere assunto con chiarezza diciamo già nella precedente
Come la chiamate voi presidenza e rafforzate questa presidenza
Di guardare agli interessi dei consumatori perché sono poi gli interessi prevalenti anche loro perché per esempio nel campo elettricità prima di tutto a loro sono consumatore di energia elettrica
E il vantaggio che può venire a loro dalla concorrenza è quello di un miglioramento del servizio di un abbassamento del prezzo
Poi chi diventerà proprietario diede lode o dei pezzi di ENEL per carità è un problema importante per il sistema industriale italiano ma è un problema di secondo ordine
Rispetto al primo nel passato forse non dico Confindustria ma anche estesi ambienti industriali ci sono preoccupati più di metter le mani sulla torta che di costruire meccanismi della concorrenza in quel modo qualcuno ci ha guadagnato ma molti hanno perduto allora brevemente presidente Maccanico alla conclusione siciliani
No a a conferma di quanto diceva Amico Testa nel nostro settore per esempio società concorrenza fra soggetti pubblici è nel nostro settore il settore delle telecomunicazioni abbiamo quattro dorsali alternative a quelle del della Telecom cioè abbiamo dorsale nella corsa alle e la SNAM granulato stare delle autostrade quello delle ferrovie sono tutti i soggetti pubblici e quindi suscettibili di essere naturalmente in in in collegamento con altre realtà ma come ha fatto lei nel dolci stelle come France Telecom e saranno concorrenziali tra di loro e quindi queste queste il punto fondamentale sinceri è la premessa poi relativa
Ma direi che nuovi settori sicuramente su cui oggi avremmo detto siamo estremamente ritardo è il settore dell'energia elettrica poco ma dalla discussione un po'perché chicco Testa è bravo perché porre di cedere le cose dice bene dice Luigi quindi anticipando testa avere il monopolio dell'elettricità e la concorrenza dei telefonini Calosso esatto però diciamo oggi c'è stato sempre un impegno importante padano di un ministro serio tra l'altro si sta legando sempre di più questa nostra Calabria che il ministro Bersani che ha detto
Entro prossimo convegno sicuramente facciamo la privatizzazione del settore averci dato che lui son sicuro mi vuole far rimandare il convegno perché bello farla se potendo che lo fa a febbraio esatto che io sono a sei Raiot settembre bisogna avere gli prenditori però a oggi metterà oggi a oggi il settore un settore su cui bisogna fortemente incide il percorso lungo
Però Testa ha detto una cosa vera forse in passato anche qualche pretore pensava la torta noi questa Confindustria
Pensa agli utenti e quindi ha invertito problema e invertendo il problema noi vogliamo problema venga risolto perché non abbiamo problemi di spartizioni torta bene grazie arrivederci
Grazie di darvi dei residui
Allora l'ultimo dibattito prego di salire qui i due ministri Luigi Berlinguer dell'Università Lamberto Dini degli affari esteri
Guidalberto Guidi consigliere incaricato di Confindustria per il centro studi Rosario Alessandrello consiglieri che ricade di Confindustria per i problemi della internazionalizzazione
Federico Pepe amministratore grato del Banco di Napoli e Umberto Rosa consiglieri carica di Confindustria per la ricerca prego
Buonasera hanno avete accusato allora
Buonasera no
No no no perché forse per i microfoni
Devono fare riportare troppo
Vocazione
Prego
Vorrei
Fra
A pranzo
Signori devo pregarvi di nuovo di accomodarvi
Ecco vi prego di prendere posto in modo che possiamo cominciare quest'ultima conversazione
Allora l'ultimo tema è quello degli strumenti per competere ricerca innovazione e finanza internazionalizzazione allora Guidalberto Guidi
Io vorrei
Prima di tentare lire
Pare sono alcune brevissime considerazioni per lasciare quel più spazio agli altri
E si sente in sala no potete no no sentite
Sì
No sente Varsavia descrivevano
Ma la ricerca naturalmente il mio vorrei che fosse stasera il punto di vista di un piccolo medio imprenditore
Che io credo scusi signorina ciò che in fondo alla sala se non sono interessati possono avere prendere un caffè chiudere la porta grazie
Io credo
Io credo che il discorso alla ricerca per una piccola media impresa sia strettamente fortemente collegato al discorso delle università
Io sono convinto che i cervelli le capacità sia l'università
Io devo dire che c'ho provato quando il mondo ho provato tante volte a mettere in collegamento anche questi che a mente le mie aziende con con l'università e devo dire che i risultati sono stati sempre molto
Insoddisfacente
Io ho maturato un convincimento lo trasmetto così come come motivo di discussione al ministro Berlinguer non vorrei che la struttura stessa
Per il cursus honorum
Il e l'esistenza stessa delle nostre dei nostri settari faccia sicché Cherchi arrivati in cattedra
Non sia poi così conveniente mettersi in gioco confrontarsi con obiettivi che comportino poi una verifica sui risultati e sui costi di quello che viene fatto
Cioè lei dice che il varo una volta preceduto non si schioda più
Eh no io credo non vedo grande grande attenzione a cercare di fare qualcosa di nuovo perlomeno di dare un seguito a tutte le cose che magari vengono pensate studiata nell'ambito universitario forse è una carenza anche nostra diciamo del sistema delle piccole e medie imprese
Però io cercando dato che ho provato tante volte questa di Bologna eccetera
Io credo che ci sia forse un vizio di fondo cioè fino a che cioè non ha trovato le attività no sono riuscito a trovare poi il completamento cioè la risposta è stata lenta e non collegate risulta l'innovazione
Ma io anche qui in via comincia a distinguere tra innovazione di processo di innovazione di prodotto
Ma io non sono tra coloro che non credono che nella nostra industria ci sia poca innovazione
Credo che dal punto di vista del processo
Io faccio centoventi centoventuno divora l'anno le nostre aziende si sono tra le più avanzate tecnologicamente che esista al mondo
Ecco innovazioni di processo di qui in poi si collega al discorso forse della ricerca io ho un ultimo dubbio che sottopongo avori io non vorrei che i grandi diciamo i grandi temi collegati alla ricerca ci siano passati sopra la testa quindici o vent'anni fa ex ormai non siano più ovviamente la possibilità di rincorrerli io vedo che quando debbo andare a comprare l'intelligenza finale di un prodotto di un processo o la comperò ieri non la compro comunque molto difficile che la comprimibilità
Questo è un fatto non trovo questo fatto giusto straordinariamente demotivante cioè io credo che lei le innovazione si possono comprare sul mercato
Volevo toccare un ultimissimo punto che quello diciamo collegato alla finanza e qui mi rivolgo soprattutto all'amico Peppe
Ma io sono ormai molti anni che faccio questo mestiere piccole e medie imprese come era il rapporto tra impresa e e Banca diciamo perché poi questo alla fin fine sintetizzato il discorso della finanza per la piccola Meriem
Il piccolo e medio imprenditore andare in banca dava in garanzia l'appartamento suo la firma da parte dello zio del nonno quanto valeva grossomodo l'immobile che voleva costruire grosso modo si dava un affidamento pari al cinquanta per cento e poi come ultimo cappello meglio che ci fossero molte banche che affidavano stesso imprenditore perché poi se le cose andavano male se ci rimettevano tutti era un peccato
Veniale rispetto al peccato
Ecco io credo io mi ricordo agli Stati Uniti una delle cose
Più drammatica che poteva succedere a un'azienda era quella di avere più d'una banca che che affidava uno due ma anch'io credo che il generale ricambia forse forse non ha neanche una banca genere
Ecco io mi chiedo nonostante che il rapporto tra banche imprese si stia modificando il si sia già modificato
Ecco io ho la sensazione che stiamo ancora riducendo il problema in un confronto tra imprenditori e banche dimenticandoci che ognuno di noi che molte volte con più cappello in testa ognuno di noi datore di denaro la banca prenditori di denaro molte volte e azionista della banca molte volte coinvolto nella gestione della banca ecco io credo che il sistema essere fatto lo chiedo dottor Pepper un tentativo per tentare di cambiare questo tipo di rapporto
Perché è chiaro che il vecchio detto meno sala banca meglio è perché non si può mai sapere cosa succederà
Credo che debba essere ribaltato completamente ma questo richiede però dalla banca
Che venga mutato un altro criterio distintivo cioè che al minimo stormi di fronda io Toma come tanti altri vediamo anche del di comitati riscontro delle banche e molte volte ancora si decide un affidamento in base al bilancio dell'anno precedente se siamo a maggio e giugno
Le analisi di bilancio sono più o meno ultima arringa contro l'ultima riga ecco più o meno questo io credo che siano i fattori fondamentale naturalmente chiede da parte nostra questo maggiorato di fiducia nei confronti della banca credo però che sia indispensabile inevitabile
Che da parte della banca ci sia un rapporto diverso qualche deve essere un supporto finanziario ricordo che una volta c'era ancora mi pare il dottor vigna in banca Rita Levi suo collaboratore mi disse che meno dello zero cinque per cento l'intermediazione acquisto vendite d'azienda passava attraverso il tema internazionale
Non so se questo dato si è ancora valido
Quindi vuol dire che veramente lo sono
Cominciano grazie cominciamo col ministro Berlinguer
è vero quello che dice interni eleganti Guidi e cioè che il professore una volta arrivato alla cattedra poi insomma no queste come lei euro una volta arrivati dal giorno dopo siamo andati in ferie per mentre cioè ed è un punto d'arrivo alla cattedra lo studiano più non aprono più libero lo fanno ricerca non aiutano l'impresa non aiutano le donne a nazionale e semmai metto di cattedre loro assistenti
Ma io penso che ci siano gli uni agli altri
Gianni contino produrre fino alla fine altri invece che si ferma
Ma questo succede perché non si è mai valutata l'attività
Complessiva dell'università
Sia quella didattica sia quella scientifica
Però noi abbiamo messo nella legge che ormai legge la creazione di un sistema nazionale di valutazione e quindi adesso nel cross nel corso dei prossimi mesi accendiamo un riflettore
Sulla attività e chiediamo che si renda conto della produttività secondo con quali sanzioni no la sanzione e di varia natura per adesso non abbiamo la forza giuridica di rompere la dimensione di ruolo però introduciamo degli incentivi seconda questione
Ma io vorrei dire al dottor Guidi
Che in questo momento il Giappone e gli Stati Uniti stanno aumentando vertiginosamente gli investimenti in ricerca di base che non ha collegamenti con l'industria
Mi sono accorta e gli hanno bisogno di fare questo noi abbiamo una ricerca di base mediamente migliore di quei Paesi noi Europa e invece dobbiamo accentuare il rapporto con le imprese guardi quella strada
Però che cosa spingeva a fare questo le università che vivevano prevalentemente di finanza derivata abbiamo messo due norme nuove completamente uno e che ora realtà sono gestiti a Baggio
E non più soltanto con finanza derivata s'per settori precisi che veniva tutta direttamente dal ministero allocata senza che l'ateneo gestisse ora invece l'ateneo gestisce deve rispondere secondo abbiamo terminato tutti gli itinerari necessarie per introdurre il bonus fiscale per quanto riguarda lo dice
Noi oggi siamo in grado di consentire un forte tasso di defiscalizzazione alle imprese che danno dei soldi perché le università gli enti di ricerca svolgano delle ricerche
In più se se cresce festa componente e da poiché è già cresciuta la componente di finanza che deriva dal dalla Commissione europea
Il grosso del finanziamento della ricerca ormai tende a venire non più soltanto il finanziamento statale ricerca europea essendo prevalentemente finalizzato alle università stanno cominciando a cambiare quindi io sono convinto di questo fatto continuerà a cambiare però non abbiamo un altro strumento che la legge quarantasei che la legge sull'innovazione
Io dottor quindi non rinuncerei al fatto che il vostro Paese produca brevetti almeno un terzo un quarto di quanto riduce la Francia Germania Inghilterra e così via perché
Questo saldo negativo della nostra capacità di brevettazione
Avendo voi fra le migliori intelligenze fra le migliori scoperte e buttando alle ortiche questo patrimonio costituisce secondo me è un elemento di arretratezza e una classe dirigente imprenditoriale e pubblica non può rinunciare a questo
E perché
Perché perché la brevettazione l'accumulazione di conoscenze consente una competitività che non esclusivo volevo dire perché non può rinunciare dico perché siamo ridotti così belle perché economicamente nel passato intanto una burocratizzazione eccessiva nella formulazione dei brevetti e poi un tasso di produzione di innovazione
Se già mentre nel rapporto fra ricerca e impresa che nel passato è stata abbastanza abbastanza bassa ecco allora però qui dobbiamo dire anche un'altra cosa non guardiamo solo il passato guardiamo il film che si svolge in questo periodo allora non abbiamo fatto anche un'altra cosa
Nell'accordo fra ministero e Confindustria
Abbiano puntato sulla piccola e media impresa
Nel passato il grosso dei finanziamenti pubblici per l'innovazione andava il grossissimo alle grandi imprese praticamente sarà completamente fuori che cosa abbiamo fatto tre cose primo semplificazione
Però che succede l'esatto opposto di quello che le Tremonti
E cioè noi oggi abbiamo novanta giorni di tempo per esaurire una pratica prima erano due o tre o quattro anni
Abbiamo qui il bonus fiscale abbiamo favorito l'accesso di di giovani ricercatori giovani dotati di intelligenza e capacità ricerca nelle piccole e medie imprese
Nella potevate immaginare nel passato una birra Menabrea perché assumeva persone che fanno ricerca Capello c'abbiamo dei dati prima di tutto nella politica sportello della legge quarantasei alt noi abbiamo negli ultimi due anni avuto un mutamento radicale
Non più quasi lo zero per cento ma il sessantacinque per cento dei finanziamenti sulle G. quarantasei vanno alle piccole e medie imprese e non a pagamento
Non ci credevamo quando abbiamo cominciato con Umberto Rosa
Solo lui ci credeva uomo sia alla questione agricola nell'impresa e noi eravamo terribilmente preoccupati ci abbiamo scommesso questo è un risultato assolutamente scaturire anche dottor Fossa non fosse molto convinto del risultato
Perché noi abbiamo avuto un successo direi clamoroso patate vi cito un altro fatto
Noi abbiamo nelle aree depresse lente quattrocentottantotto il cinquanta per cento dei finanziamenti di sostegno alla ricerca l'impresa che va alla piccola e media impresa proprio quasi a dimostrazione che anche in un settore dove essa non è così diffusa come nelle zone più avanzate una pensione però cosa vuol dire questo deriva dal fatto che noi al trentuno agosto di quest'anno
Abbiamo praticamente impegnato quasi tutte le somme dell'anno quindi questa velocizzazione e la semplificazione di procedure di accesso ha consentito la piccola e media impresa di cimentarsi in qualcosa che non c'è quindi da un altro esempio è cresciuta incredibilmente la partecipazione la piccola e media impresa a livello europeo perché per Eureka è cresciuta moltissimo
Nel progetto Kraft qui da un altro dato guarda i progetti italiani approva crac significa piccola e media impresa in prevalenza nel novantasei erano trentasette nel novantotto trecentotrentadue
I lavoratori di ricerca italiani interessati nel novantasei erano quindici all'Europeo nel novantotto che non è finito centotrentanove
Noi oggi nel quarto programma quadro possiamo dire a fine del nostro lavoro che siamo dopo oggi Armando Pollini Inghilterra che sono i più bravi dopo la Germania ma a parità di condizione della Francia nell'accesso ai finanziamenti europei
Ora anche la Cassa del Mezzogiorno interessante perché in tutto questo come per tutti i Paesi europei ideale per delle aree depresse specie nel primo che abbiamo un num un accesso alla all'attività di ricerca del dieci per cento e di ristrutturazione dei ricercatori del dieci per cento che è rimasto uguale percentualmente ma essendo cresciute le cifre assolute cresciuto cash
Cioè in questo sforzo di aggressione della tematica e di un rapporto costante
Con il mondo delle imprese che è un po'smentisce da questo punto di vista alcune esperienze credo che incentivazione alla ricerca dipendente abbia dato dei primi risultati in questo apre uno scenario completamente nuove
Guidi voleva rispondono con una battuta da molte parti resta avevo si faccia sentire pagine se no la misurazione iniziale dipendono solo da questo io ho parlato dell'intelligenza finale io sono tra coloro che pensa che pensano che le piccole e medie imprese in Italia facciamo moltissima innovazione non sono il processo ma anche di prodotto io però vedo che nelle diciamo usare il termine di prima proprio nell'intelligenza finale parlo del telecomunicazioni parlo della componentistica elettronica il tutto poi alla fine arriva a quei Paesi che hanno avuto dietro di sé massicci investimenti o nel militare o una ricerca mi chiedo se questo sia un gap che possiamo ricollocare
Chiede la parola qui c'è una risposta noi non abbiamo soltanto lavorato
Pragmaticamente aggredendo ad esempio il settore la più grande impresa e e intervenendo nelle procedure e con il finanziamento quarantanove da molto importante abbiamo finanziato
Un sostegno a cofinanziamento per l'assunzione di ricercatori
Abbia un po'invertito quello che altri forse avrebbero fatto siamo arrivati alla soluzione sistemica del problema che quello che lei sta invocando attraverso una norma che ormai di legge duecentoquattro che ha riformato il Cile il cervello del sistema ricerca prevedendo un forte collegamento che prima non c'è mai stato
Fra obiettivi di ricerca è programmazione economica e sociale nazionale
Che perché investe chiaramente intanto i grandi sistemi e può anche la grande impresa e stiamo montando questa nuova struttura adesso e per questo abbiamo fatto una un solo un'esperienza con FIAT un piede ha avuto un rapporto diretto sulla sul modo in cui FIAT avrebbe dovuto presentare sistemicamente tutta la politica di innovazione mentre prima erano mille rivoli di accesso a mille finanziamenti diversi della quarantasei informa come di vetro clientelare come dire
Noi estenderemo a tutti i grandi gruppi imprenditoriali questo discorso ecco proprio per costruire il programma nazionale di ricerca cioè qualcosa che sarà assunto come politica generale del governo nella quale si collocano appunto a Pedio bicchieri fase terminale
La coniugazione degli obiettivi imprenditoriali dei grandi sistemi e la delineazione delle linee strategiche verrà l'altra domanda era rivolta al dottor Greco amministratore delegato del del Banco di Napoli
Non ci trovammo tanti anni fa in un altro convegno forse se non ricordo male lei era l'agricoltura tanti anni fa ed era il momento terribile del conflitto banche impresa i tassi d'interesse il costo del denaro c'era un contenzioso formidabile con Confindustria e e ricordo che ero dibattito le feci l'esempio del che era successo in America di di un piccolo imprenditore che poi è diventato un grandissimo imprenditore e che ha cominciato a dando così senza una lira in tasca
In un aereo un'Agenzia dicendo io c'ho l'idea di mettere le lavanderie e e quelli che hanno dato non so e cinquanta milioni per cominciare così sulla parola
E io le chiesi Bach lei lo farebbe e lei devo dire molto onestamente mi rispose no viene fatto che venne giù il teatro insomma perché c'ha tutti gli imprenditori furibondi allora collegando son cambiati i tempi e così se crede può rispondere a quello che dice il dottor Guidi
Oppure continuate a chiedere quando ritenuto
Ad impegnare i beni di sette generazioni prima di scucire mille lire
Funziona nemmeno quello dunque no ecco qua
Innanzitutto vorrei telegraficamente rispondere
Signor dottor Guidi che il suo dicendo che parlando di fattori per competere di strumenti per competere la banca storicamente in tutti i Paesi è stato un'infrastruttura assolutamente essenziale
E questo sia per lo sviluppo dell'economia delle imprese sia per il benessere finanziario della comunità
Ora cosa succede nel nostro sistema bancario e il sistema bancario profondo mutamento non completo ma certamente in anni in grande attività ma risaliamo pochino a vedere sempre in modo telegrafico le cause che sono importanti e profonde alcune di queste sono di tipo strutturale
Risaliamo se mi è consentito perché qui entra nel dominio del due del dottor Di nelle sue precedenti funzioni alla legge bancaria uscita dalla dal dalla crisi bancaria del degli anni ventinove trenta o saltiamo qualche anno magari beh no dico quasi a tutte le origini sono lì il sistema bancario italiano strutturalmente ha preso una forma che gli ha dato una configurazione che ha separato il credito al ciclo commerciale dal credito all'investimento
Mettendo il primo nella Banca di credito ordinario il secondo mi credi degli studi grido speciale una le sezioni speciali questa è stato una cosa che non è presente
Nel sistema bancario di altri paesi e ha prodotto effetti importantissimi perché il giudizio sull'impresa e un giudizio globale
L'investimento guarda al futuro il ciclo commerciale guarda a breve
Ora le due aspetti sono diciamo in simbiosi
Non possono essere considerati separati questo ha portato le conseguenze che nei paesi dove le due attività erano sotto lo stesso tetto riuscito all'house funk
Con la banca con pochi clienti ai clienti con poche bande
In Italia invece il sistema è andato verso la separazione col risultato che le banche di Kyoto Ilario hanno molti clienti e clienti molte banche con un approccio di tipo adesso esagero naturalmente di tipo statistico
Alla gola alla condotta del credito queste cose sono state sicuramente superate perché la legge bancaria va adesso verso il tipo di banco riversare dopo avere avuto anche delle fasi transitorie che qui non menziono il gruppo e tutto il resto l'altro punto importante direi il fatto che la vigilanza sulle aziende di credito da parte delle autorità preposte a voluto accentuare il concetto di stabilità
Concerto di stabilità significa protezione alla banca più debole
Il concetto nuovo che quello che è stato portato avanti adesso e il concetto dell'efficienza che si basa sulla concorrenza che significa che le banche sono imprese e le banche deboli fallisca
Questo è la differenza importante che oggi presente nel sistema bancario italiano che lo stimola ad andare avanti e quindi ad aggiornarsi su tutti questi fronti vorrei anche aggiungere qualche cosa sul fronte interno cosa sta succedendo nel cambiamento all'interno delle banche
Fattori di carattere aziendale innanzitutto il cliente che è diventato il centro di ogni attenzione e si parte Daloui dalle sue esigenze per costruire tutta l'attività
Altro punto fondamentale e il dominio della tecnologia oggi in tecnologia potente come quello dell'informatica della telematica trova nel sistema bancario un terreno un terreno di applicazione formidabile ma bisogna saperla governare completamente per ottenere frutti di grandissima portata
Altro punto diciamo di fondamentale importanza per la gestione del personale
Le sue personale io qui non mi dilungo nel prossimo rinnovo del contratto nazionale tre sindacati e lampi che si avrà nei prossimi mesi e che segna l'accordo quadro già stipulato qualche mese fa
Per dire che il concetto e quello non solo di una maggiore flessibilità non solo quello di una riduzione di costi ma soprattutto diciamo di una capacità di responsabilizzare le persone
Cioè il personale interno
Viene gestito con concetti di maggiore responsabilizzazione questo significa portare all'interno delle banche
E questo è tutto una cosa che è in corso naturalmente e già in buona parte avvenuta
E sarà facilitata dal nuovo contratto quelle tecniche che sono tipiche delle industrie riduttiva Leana al seguito dell'industria di altri Paesi in particolare di quelli anglosassoni le ha messe dentro trent'anni fa
E sono la pianificazione strategica il controllo di gestione la creazione di centri di responsabilità per i quali l'individuo con la persona eh attivato per il raggiungimento di un risultato e quindi viene misurato misurato su tutti i risultati ecco questo è un quadro entro cui si pongono le cose di cui si parlava prima cioè la necessità di dare al cliente un servizio pieno che riguardi tutta la sua attività per cui il giudizio che ne formulato non solo sul passato ma soprattutto sulle prospettive future sui piani di lavoro
Un giudizio di credo che sia capace di valorizzare le idee e non sono le garanzie e poi tutto questo entro limiti di tempo per le risposte che siano rapide
E siano in sintonia con le esigenze che oggi l'industria dei posteri grazie dottor Pepe abbiamo con lui l'onorevole Lamberto Dini attivissimo ministro degli esteri che avuto l'opportunità e il privilegio di avere un cursus honorum assolutamente inedito perché nel giro di due anni tra il novantaquattro e novantasei lui è stato direttore generale a Banca d'Italia e ministro del Tesoro Presidente del Consiglio ministro degli esteri e lo è da due anni allora da questo straordinario osservatorio netta e viaggi
Che sta compiendo che ha compiuto negli ultimi mesi nelle ultime settimane
Come guarda i temi di cui stiamo parlando stasera
Ma in primo luogo bisogna partire dalla considerazione credo che la competitività è la dimensione saliente
Dell'economia mondiale dell'Europa
E l'Europa è la dimensione salme
E che la competitività è innanzitutto un valore politico
Che alcune forze politiche io fra le prime vorremmo vedere scritta in maniera più chiara
Nella revisione della Costituzione
Lei euro introduce nella nostra costituzione materiale
La cultura della stabilità e anche la cultura della competitività certamente se noi guardiamo a quello che è successo nel nostro Paese vediamo che ci sono forze forze sociali che più di altri si sono impegnate nel cercare di sviluppare la cultura della competitività e la Confindustria è fra le prime che si è impegnata in questo confrontandosi con il governo
Così chiaramente per vedere di portare avanti di portare avanti questa cultura
Qui e nella discussione finora si sono Alfonsi ha affrontato il problema della competitività sotto due aspetti il primo è quello che io considero della discussione del ministro Berlinguer del professor quindi della
Direi che il
Come la potrei definire della convergenza strutturale
Del nostro Paese
Con quella degli altri Paesi questo riguarda le infrastrutture fisiche trasporti e telecomunicazioni verrete idriche e le infrastrutture civili sulle quali si stavano confrontato
Cioè a dire l'Europa nella competitività non è solo i parametri fiscali di confronto
è ricerca e formazione queste sono le cose che per l'informatica e certamente noi dobbiamo confrontarci con il resto dell'Europa arrivando a questo tipo di convergenza poi competizione concorrere competitivi competitività significa avere un sistema finanziario in particolare un sistema bancario
Che sia orientato a dare credito alle imprese che non ci sia più
Ecstasy sparendo fortunatamente l'intendimento di allocare credito secondo parametri politici come è stato fatto come è stato fatto in passato
Io credo che sia estremamente importante che si parli di competitività qui nel Mezzogiorno perché la competitività è l'opposto dell'economia assistita
Di cui le conosciamo
Tutti i passaggi che sono che abbiamo avuto che abbiamo avuto nel nostro Paese ma ci sono anche altri aspetti avendo quelli che ci riguardano prima all'Inter e poi all'internazionalizzazione
Che competitività significa anche
Per lo Stato
L'ammodernamento della funzione pubblica l'ammodernamento dell'amministrazione dello Stato
Significa avere un sistema fiscale che sia competitivo con quelli degli altri Paesi in particolare quelli dell'Europa
E qui naturalmente c'è un ruolo cioè c'è molto da fare perché probabilmente il nostro sistema fiscale non è competitivo
Oggi con quello degli altri Paesi dobbiamo mirare a una riduzione
Di quel costo sparlato vai a questo proposito in Consiglio dei ministri parlate del nostro sistema fiscale
O è una gabbia Ricci tetti chi sostiene seriamente considerare The ricattabile no no ma certo che se ne parla io credo che ci sia una un convincimento una presa di coscienza molto piena che il nostro sistema fiscale pesa troppo in particolare sulle imprese
Vogliamo già con la nuova finanziaria cercare di incominciare a ridurre gli oneri che gravano sulle imprese quelli che gravano sul costo del lavoro
Finora credo che lo spazio non c'è stato io credo che si debba riconoscere che tutti dovevano fare un grande sforzo per arrivare a centrare l'obiettivo dell'Europa
Questo l'hanno fatto i cittadini lo hanno fatto lo hanno fatto le imprese oggi se vogliamo essere competitivi se vogliamo facilitare l'occupazione
Dobbiamo cercare di ridurre in primo luogo gli oneri che gravano sulle imprese proprio improprio previdenziali ed altri
Perché perché
Perché e il tornò alla competitività
Non ci sono più i meccanismi di correzione che erano il cambio naturalmente che siamo nella moneta unica i differenziali impositivi saranno un fattore importante nella localizzazione degli investimenti
E quindi dobbiamo essere competitivi e lo sappiamo governo devo dire
Ricco oggi più di altre volte di personalità che hanno una grande conoscenza dell'economia dei ministri del Tesoro di ex ministri del Tesoro banchieri centrali come nel come ministro del ministro Ciampi e altri mi è stando è atta insomma altri credo che veramente e ricco di professori proprio il ministro Visco che naturalmente alle sue grandi capacità comprende anche di personalità come quella di Bersani
Che ci dice spesso quali sono le necessità della notte il Governo è pienamente cosciente
Dobbiamo cercare di spazi utilizzare i margini che sono che sono necessarie
Sono altri aspetti di cosa significa competitività questi riguardano il mercato del lavoro ma di questi si è parlato molto
E anche lì credo che ci sia bisogno di maggiore flessibilità o la flessibilità che hanno gli altri sistemi se vogliamo che le nostre imprese investano in Italia
E che non guardino troppo diciamo ai paesi limitrofi dove effettivamente bene che ci siano ma se vogliamo affrontare questo problema dell'occupazione dobbiamo creare le deve le convenienze
A investire nel nostro Paese e la competenza e la competitività ci sono tutti questi elementi quelli strutturali ricordati quelli del sistema bancario
Quelli dello Stato della pubblica amministrazione come dicevo devono dare dare queste risposte
E quindi è quelli che riguardano il mercato del lavoro
Quindi questa è la strada
Noi ci confrontiamo bene internazionalmente cosa possiamo fare
E certamente utilizziamo gli strumenti che abbiamo e anche internazionalmente nell'accompagnare le nostre imprese all'estero dobbiamo avere strumenti competitivi cedere il finanziamento la copertura assicurativa per le nostre imprese
Anche se di quella in passato si è abusato dovutamente durante molti anni oggi c'è una consapevolezza che l'impresa stesse andando all'estero deve assumere un riscontro un rischio ma deve avere anche una copertura assicurativa adegua non totale madre croata per poter investire quindi anche su questo dobbiamo essere competitivi le assicurazione dei crediti
Il ruolo che poi sono possono utilizzare le altre strutture dello Stato per accompagnare le nostre imprese c'abbiamo la sì Mediocredito oltre alla Sace
Sono le camere di commercio c'è l'istituto del commercio con l'estero questi strumenti contribuiscano a fare il sistema Italia che vogliamo essere esso stesso competitivo con quello degli altri Paesi
Grazie presidente Dini dottoressa Perrelli lei è qualcuno dalla controparte perché si occupa di internazionalizzazione della parte di
Di Confindustria concorda con quello che ha detto il ministro degli esteri dunque i bisogna distinguere alcune cose primo l'impresa italiana nel nel dal mille novecentonovantatré al mille novecentonovantasette si è inventato un mercato estero
Che non aveva la bilancia commerciale italiana era sempre stata negativa quindi le imprese italiane sia uno sviluppato sul mercato interno il loro sviluppo ed appoggiato il mercatino ha incominciato tranne pochissimi prese servizio da qualche migliaio
Dal mille novecentonovantatré sempre con un fenomeno crescente fino al novantasette e ancora adesso continua l'impresa italiana si è inventato un mercato esterno tale che un terzo delle imprese italiane sostanzialmente umana componente che il gruppo attraverso il mercato estero diventato la componente principale del mercato
è vero anche che l'Italia imprese italiane in questi quattro cinque anni di questo mercato per i due terzi e un mercato europeo fuori dall'Italia ma in Europa qua di intenti Europa l'Europa allargata compreso il mercato tutti Mercatore c'è
E invece per un terzo e furore dall'Europa compreso quindi il Paese dall'estero
Però il problema è questo che l'Italia questo mercato è una vocazione esportativa non è una vocazione di internazionalizzazione bisogna stare un po'attenti quando parliamo di esportare ed Inter c'era e di internazionalizzarsi internazionalizzarsi significa radicare
Il mercato che si è appena conquistato radicarsi su questi mercati
Per la lega su questo mercato è grosso modo i i problemi sono quattro uno e quello di asportare il secondo è quello di delocalizzarsi con alcune parte della produzione il terzo è quello di esportare ma creando tutti i i servizi di vendita pubblicitariamente d'assistenza al cliente Cecere che permettono la lega su quel mercato
Il quarto poi è quello che va oltre che quello della multinazionale con i paletti trarrete della della casa cioè alle l'abolizione completamente quello che finisce all'impresa Ford Diana
Concentrato in un posto in un territorio ma i comici e quella fretta vi sentite sufficientemente proletarie dalla ed io devo dire che l'indirizzo che ha dato questo mi segue Averno Ministero degli esteri in prima fila
Hanno incominciato attentare quello che la politica economica estera che di tradizione che è sempre stato in versione diciamo pure anglosassone tanto per fare una scuola citare una scuola ma come è sempre stata poco o niente di quelle italiane perché l'Italia aveva una tradizione classica che lo dico quella delle cannoniere ma comunque delle cancellerie e una diplomazia basato su questo devo dare atto al ministro Dini in particolare a questo governo
Che hanno incominciato una trasformazione dei ministeri e sta in questo senso tant'è vero che credo che all'ultima riunione delle delle degli ambasciatori tale che la prima conferenza che si tiene e fatta proprio per questa direzione qui
Devo dire anche che modificare una struttura come fatta quelle italiane degli ambasciatori italiani cambiando questo tipo di cultura perché internazionalizzare un sistema non è internazionalizzata un'impresa mette internazionalizzare un paese un sistema oggi sono fatte alcune riforme son tutte da misurare
Giustamente il ministro Gelmini citava quella sagge quella del della Simest quella del feroce credo che esportazione di partecipazione al capitale di rischio sono tutte cosa misurare qui se mi permetto una critica e che oggi si stava facendo una serie di riforme che sono ognuno sta facendo la sua riforma ma non c'è una riforma di insieme
Il tentativo è quello che sta facendo il ministero degli Esteri riuscì a capire
Dare a tutto questo sistema un discorso deformed insieme che significhi internazionalizzare il sistema Paese
Non internazionalizzare le signore leggere adesso Dini se condivide questa critica S. io ricordo una generazione di ambasciatori che si faceva un punto d'onore di non parlare di commercio anzi gli addetti commerciali delle ambasciate erano diciamo la fascia bassa
Nella nella gerarchia onorifiche all'interno del della sede diplomatica vorrei mentre inglesi francesi insomma giravano con la valigetta ecco vorrei capire se la mentalità è cambiata se lei condivide l'ultima critica deve spendere semmai il mondo è cambiato
è questo nuovo mondo che richiede alla nostra democrazia alla nostra diplomazia di occuparsi di economia
Prima l'Italia ex andiamo fino alla guerra era un paese chiuso
Quindi alle nostre imprese dove erano all'estero al momento dell'amore
Quindi certo c'è una ci deve essere un cambio di mentalità la cultura degli ambasciatori non è portata automaticamente all'economia questo lo sappiamo
Però credo che questo stia cambiando che ci stiamo avviando un grande grande impulso e l'internazionalizzazione richiede naturalmente che si operi come sistema Italia tutte queste varie componenti e assistere nel modo in cui ha detto
Il dottor Alessandrello le impresse all'interna Leanza analizza Tione nel modo attraverso gli strumenti che lui ha implicato io sono d'accordo
A decidere tutto rosa alla la conclusione le si occupa invece per conto di Confindustria di ricerche vorrei chiederle se condivide quanto ha detto di ministro Berlinguer se lei ottimista sia sulla capacità di ricerca dell'impresa sia su il supporto che che lo Stato dovrebbe dare a questo settore
Ma
Vorrei riprendere risponda Sodoma dovere prendere la garbata polemica tra il ministro dell'amico
Guidalberto Guidi
Quando il ministro il presidente Dini parlava di competitività il problema competitività nell'ambito di una politica della regina di ricerca orientata alla competitività in un paese significa poi in soldoni tentare di rifarsi pagare c'era pubblica venga contro ai problemi di innovazione
Nel sistema prodotti
Anche
No
Allora perché questo avvenga lo strumento classico adoperata utilizzato da molte nostro interno europee è quello dei grandi progetti tecnologici trainanti
E a questo punto l'uso di questo tipo di strumento tre lei invece la situazione di fronte alla situazione italiana
Dubito impossibile ma molto difficile e la chiave questo fatemelo chiamare battibecco programmatico star qua
L'anomalia del sistema italiano credo che abbiamo definito l'anomalia del sistema italiano sta nel fatto che le piccole e medie imprese della nostra struttura produttiva rappresentano una quota troppo alta del prodotto industriale è la più alta quota europea
E aggiungiamo che all'interno del sistema delle nostre piccole e medie imprese mancano quella che gli americani chiamano le strutture mascellone struttura al fondo
Cioè aree in cui un grosso
Trainante industriale lavorava opera sui propri fornitori per dette determina fa proponendosi come innovatore tecnologico salvo forse salvo il caso dell'uso dall'automobile non ce ne sono molti altri in questo Paese
Idea rispondono a questo da questa a questa finalità i distretti di cui peraltro molto si parla perché se mai nei distretti ci sono sinergie da flessibilità ma non certo o in genere non ci sono soci terzi ed educazione
Se guardiamo poi quel trenta per cento qualche sviluppato inferta alla nostra grande impresa dobbiamo riconoscere e qui a modo suo lo ha detto giustamente guide che noi siamo estremamente deboli nei settori trainanti o di punta detriti hanno alloggi Drive non sai scrivere in cui invece è molto più facile però per chi fa politica delle ricerche di edificare temi che aveva la caratteristica di aggregare ricerca pubblica e ricerche industriali non siamo nel nucleare non siamo nello spazio siamo poverissimi nel farmaceutico
E molto deboli nella chimica fine di punta per esempio
In queste situazioni andare a cercare il problema non è cercare di chi è la colpa nei rapporti tra ricerca industriale e università
Il problema è cercare di capire che cosa farà il suo breve e che rivede trovare sul lungo a una situazione che alla lunga rischia veramente di impoverire la capacità competitiva del Paese
Sul breve noi abbiamo suggerito
Fortemente al Governo e al ministro Berlinguer
Che la risposta sul breve a questo problema non era nella andare a raccogliere risultati di mille sterline i congressi sul problema del rapporto tra universitari buste
Stanno rovinando superano in questo Paese
Quarto immaginare è una cosa molto complicata definizione quella che abbiamo battezzato una specie di politica dei cento fiori
Quindi tanti provvedimenti di natura sbagliatissime che in qualche maniera andarsene o no
Suscitare una cattiva dei processi spontanei di trasferimento di cultura tecnologica
E l'innovazione
Il governo ministro Berlinguer e in parte anche il ministro dell'industria
Hanno fatto molto per attivare questo tipo di strumenti abbiamo oggi a che fare tra la riforma dalla quarantasei
Per tutta una serie di provvedimenti che vanno fanno parte del cosiddetto pacchetto togliamo circa una dozzina di nuovi strumenti studiati per favorire l'ingresso di innovazione delle nostre piccole e medie imprese
Questo è un fatto reale di cui bisogna dare atto al governo e abbiamo dato atto in più occasioni che mi questo siamo estremamente soddisfatti e aderiamo a questa filosofia
Il problema nel medio-lungo richieda la soluzione dei problemi strutturali una riforma dell'università la riforma dei grandi cioè incidentalmente noi siamo molto d'accordo su una riforma del genere perché deve trentenne ministro fatto approvare perché quindi i segnali di breve li riteniamo positivi
Su di sé gli arredi lungo in parte sono segnali virtuali vedremo fino al tre punto quelle che ci sembrano buone buoni progetti sapranno trasformarsi
Bene grazie concludiamo qua questo pomeriggio dibattiti Giorgio Fossa per le conclusioni
Io
Iniziando questo mio breve intervento
Devo ringraziare
Oltre
Ovviamente
Responsabile del nostro centro studi
Guidalberto Guidi
Al all'associazione
Di Milano all'Assolombarda
L'associazione di Crotone per questo convegno che nei momenti di punta purtroppo il presidente a Crotone e questo è l'unico richiamo che faccia protone non capita mai di parlare con la sala piena comunque questo convegno ha visto oggi nel momento di punta
Mille quattrocento persone in sala
Finalmente Crotone si è dotato di una struttura importante come queste e credo che un piccolo un piccolo merito
Vada anche a noi e a Luigi Siciliani e danni organizziamo questo convegno
E anche questo è una maniera di portare sono del Mezzogiorno all'attenzione del Paese
Perché
Non è facile
Fare per più anni
Un convegno e trasformarlo sostanzialmente in un convegno fisso in una delle zone del Mezzogiorno che sicuramente si sta muovendo ben una delle zone dove è più difficile o dove è stato più difficile fare fare impresa
E allora questo ritengo che faccia un po'parte dei fattori di successo per competere perché può sembrare fumo può sembrare immagine come si dice dalle mie parti ma anche strutture come queste aiutano permette di imprenditore assieme permette agli imprenditori insieme all'autorità locali o le autorità centrali per mettere insieme i banchieri ed esclude quelli che sono i problemi voi il saggio Guidalberto Guidi ci ha ricordato che molte volte un po'di colpe sono anche nostri perché noi cambiamo la casacca e passiamo dei consigli di amministrazione delle nostre fabbriche così Demi estrazione delle banche
Da quello che io chiedo a tutti i colleghi e ne ho tante che hanno posti di rilievo nel sistema bancario che la prima cosa ce l'ha ricordato Pepe prima che pare che stia prendendo piede ma che però Pepe non mi sembra che abbia preso Pepe
Piede fino ad oggi e che anche le banche devono diventare come dell'impresa devono avere anche loro il diritto di fallire perché se no non è possibile andare avanti
Comunque dei successi di competere si è parlato oggi non ci sono stati scontri o contrasti tra una e l'altra persona ritengo che uno dei Cardini più importanti l'abbia messo sul tavolo il ministro Dini quando ci ha parlato del problema della competitività perché il problema grande nel nostro Paese e che deve a cercare di mantenere il suo livello di competitività b dato una tuttora signor la situazione anche internazionale che sta cambiando deve aumentare il suo livello di competitività
è importante per questo intervenire è urgente che si intervenga lo diciamo da anni soprattutto in zone come queste
Ma si deve intervenire anche in maniera diverso ci si deve fermare fare anche delle riflessioni ma poi si deve ripartire in maniera importante soprattutto in un momento come questo in cui abbiamo dei problemi nuovi
Abbiamo da reggere l'urto di una crisi internazionale che sempre più pesante e che sembra colpire molto anche i prodotti di casa nostra
Perché c'è un'area del mondo in particolare il cosiddetto Sud-Est asiatico che a una crisi forte che ha impresa e che oggi possono valersi di una diminuzione del valore della loro moneta di circa il cinquanta per cento e che sta piacciono sa incrementando in maniera incredibile le esportazioni invidia diverso una delle aree forti del mondo che in Europa ma in particolare verso l'Italia
La nostra bilancia commerciale ci ha segnalato che le importazioni da quei Paesi sono cresciute nei primi sei mesi di circa il cinquanta per cento
Su questo ritengo che sia il caso di fare una forte riflessione e su queste zone e caso di porre le basi per quella che deve essere la nostra offensiva perché non possiamo dimenticarci che molti di quei prodotti avranno un impatto più forte sull'Italia perché quelle produzioni sono simili sono simili alle nostre
E questo è un punto che purtroppo non possiamo al quale purtroppo non possiamo non possiamo sottrarci
E questo problema va ad impattare su un'Italia ma di un particolare per impattare sulle aree più deboli dell'Italia sicuramente il Mezzogiorno era aria più debole
Ma attenzione il Mezzogiorno è larga più debole d'Italia ma anche l'aria che in prospettiva alle maggiori potenzialità la prima potenzialità è dovuta al fatto che al di là di tutto solo qui c'è una statua antichità importante di manodopera che oggi è uno dei problemi ma domani dopo avesse una delle fortune di queste zone secondo che sono qui ci sono gli spazi per costruire nuovi opifici nuove attività
Nel centro nord questa situazione non ce per cui il quadro è sicuramente difficile ma non è un quadro e nel quale dobbiamo gettare la spugna non è vero che il Mezzogiorno sta già correndo che basta una politica di spinta tra le gemellaggi tra il nord e il sud che sicuramente importante è un punto di partenza ma non bastano i gemellaggi tra nord e sud re cercare di centrare l'obiettivo di cambiare la situazione però non è neanche vero che l'Italia deve necessariamente dividersi in due
Si devono sempre essere due italie così diverse tra di loro destinate a separarsi
Si può avere una crescita importante del nord perché piaccia o non piaccia per molti anni dal continuerà ad essere la locomotiva di questo Paese ma anche nell'interesse del Mezzogiorno l'importante è che il Mezzogiorno
Nel Mezzogiorno non vincano le forze che vogliono che sia sempre un vagone trainato dal nord ma che sia un vagone che cerca di avvicinarsi al Nord che incominci un'operazione anche di spinta di quelle zone
E allora vediamo che le cose sono più complesse che c'è un Mezzogiorno esportatore un Mezzogiorno importante un mezzogiorno conosciuto da pochi che sicuramente deve cambiare deve soprattutto cercare di avere la prevalenza sull'altro mezzogiorno il Mezzogiorno che non funzioni
Il Mezzogiorno che funzione il Mezzogiorno esportatore è importante perché pensate maggiore esportatore vale oggi quaranta mila miliardi circa il dieci per cento delle esportazioni nazionali
Però
C'è un altro problema
Che il Mezzogiorno non vale solo il dieci per cento degli abitanti del nostro Paese ma vale circa un terzo degli abitanti del nostro Paese per cui bisogna riequilibrare in maniera rapida
Questo questo piatto della bilancia vale a dire far crescere il Mezzogiorno in funzione o in in a livello della quantità dei suoi dei suoi abitanti
Quindi dobbiamo seguire delle strade nuove dobbiamo seguire due strade nuove perché tutto il paese ha problemi ma perché il Mezzogiorno ne ha di più c'è un problema di trasporti
C'è voglia di strade per i trasporti non è vero che il Nord non abbia questi problemi il nord a questi problemi però sicuramente questi problemi sono moltiplicati nel Mezzogiorno dove le strade sono più o meno
Scassata e se mi concede il termine come nel nord del nostro Paese ma sono meno sono meno e soprattutto è più difficile arrivare alle strade che funzionano alle strade che fa stanno quasi sempre al di là dei nostri confini
E poi ci sono i casi strani i casi strani come quello di una strada che qui a pochi metri da centosei e pronta da tre anni dopo trent'anni di pseudo lavori perché non è pensabile che ci vogliono trent'anni in un Paese civile per fare una strada oggi grazie a questo convegno è stata aperta come parcheggio per parcheggiarsi le macchine
Manca ancora dopo trent'anni di apportare il tappetino d'asfalto essenza deciso oggi che ci sarà il bando per lo spartitraffico a fine anno
Cioè e ora che la smettiamo con queste cose io non voglio dire che è colpa della dell'amministrazione locale che sia comunale provinciale o regionale
O nazionale
Ma è una questione di civiltà se no mi spiace non conosco siccome in passato anche qualche problema con il presidente della Regione
Calabria con il nuovo non vorrei iniziare avendo avendo problemi
Ma una piccola contestazione d'altronde un uomo che viene dal Nord che se viene qui da tanti anni perché crede e spera che questo mezzogiorno si cambi in maniera importante lui c'ha ricordato una poesia che diceva segue non c'è qualcosa di peggio di avere un cattivo pensiero è un pensiero già fatto
Ma vi rendete conto come possibile la trama imprenditoria del Nord a trarre il prete via internazionale in queste condizioni
Che anche quando ci sono la possibilità di avere strade darlo non si fanno parti e allora si incominci dalla settimana prossima a stringere sul tappetino d'asfalto di questa benedetta strada e si incominci da lunedì mattina aprire il bando interno spartì tra
Fitto perché se no
è inutile pensare che si possano attrarre Investimenti da altre parti da altre parti del Paese
Noi abbiamo sostanzialmente davanti a noi sì una certa l'affare che è quella di una volta che deve essere una rotta per lo sviluppo ma che questo Paese è soprattutto il Mezzogiorno in questo Paese non può più sbagliare
E la lotta da che cosa è composta e composta da un po'Carlo che dovrà assicurare le convenienze di base tra le convenienze di base ce ne sono alcune che riguardano tutto il Paese alte che riguardano maggiormente il Mezzogiorno una delle prime è sicuramente quella della riforma della pubblica amministrazione riforme economiche sezione se ne è parlato in una delle forse nella prima tavola rotonda qualcuno ha sollevato alcune perplessità come il mio collega di Assolombarda però bisogna dare atto al ministro Bassanini che ha avuto il coraggio di iniziare molte volte Bassanini ha ci ha sollecitato ad intervenire perché sicuramente ci sono dei problemi che vanno al di là delle sue scelte c'è una crisi c'è un problema dovuto a una burocrazia che sembro stata sopra del peggio della politica bisogna smontare bisogna sciogliere bisogna
Evitare che questo incrostazione conti naturale ma bisogna dare atto come sarà provato altre volte al ministro Bassanini di aver avuto il coraggio di portarsi a quella che io continuo a dire la strada di non ritorno perché non è un problema della politica di un governo di destra o di sinistra o di un tipo o di un altro di governo Bassanini ha sostanzialmente continuato i loro avevano fatto i suoi due ultimi predecessori un lavoro importante che a questo punto però bisogna assolutamente assolutamente conclude e questo vale per Crotone come vale per borsa c'è un problema ripeto di infrastrutture che vale per tutto il Paese ma vale in particolare per il Mezzogiorno c'è un problema di alleggerimento della pressione fiscale e contributiva e devo dire che avendo letto le dichiarazioni del presidente del Consiglio il suo intervento a Bari all'apertura della finale Grande questa mattina dico che l'ho l'avevo ragione quando detto che qualcuno all'interno del governo si deve chiarire perché il ministro degli il presidente del consiglio ci ha ricordato che ogni sforzo va fatto va fatto soprattutto attraverso una serie di risparmi che devono essere poi investiti per il Mezzogiorno investiti per la disoccupazione ma anche per ridurre la pressione fiscale perché la pressione fiscale come ci ha ricordato anche Dini prima una delle leve che noi dobbiamo mettere in campo non solo per evitare che i nostri investimenti non vadano all'estero oltre quello che è necessario per una sana internazionalizzazione delle nostre imprese ma che per il resto rimangano in Italia e soprattutto che riescano ad attrarre intestine
Tutti dall'estero c'è un problema di criminalità che non bisogna le
Di ricordare che sicuramente va
Colpiti
Perché le grandi imprese hanno in linea di massima la possibilità di difendersi davanti a questo fenomeno le imprese piccole che però sono quelle che più facilmente possono fare occupazione anche nel Mezzogiorno non hanno
Possibilità di difendersi finché ne ha vinti non vinceremo questo fenomeno sarà sempre difficile ripeto attrarre investimenti da altre parti del Paese c'è il problema
Del sindacato che deve mostrarsi all'altezza delle sfide della modernizzazione garantendo condizioni di flessibilità maggiori di quelle attuali e soprattutto un costo dell'impegno del fattore lavoro diverso dall'attuale quello che avviene in alcune zone come i contratti dare pari territoriali deve essere il prima possibile avverto allargato a tutto
Il Mezzogiorno le imprese e sono pronto a farlo devono investire nel Mezzogiorno in tutte le forme e i modi possibili creando nuovi investimenti produttivi Mau che promuovendo e realizzando reti tra subfornitura accordi produttivi Progetti di formazione di certificazione
Di qualità e investimenti importanti nel Mezzogiorno anche nel turismo io ritengo però
Che l'industria da solo non ce la possa fare arrestato i propri del Mezzogiorno l'industria tradizionale manifatturiera
Ci vuole una giusta miscela tra una l'altro
Non si capisce perché
In una delle peggiori coste d'Europa radio della Costa del Sol
Sì sì è riuscita a trasformarla come uno dei posti di maggiore attrazione di turisti d'Europa e creare molti posti di lavoro e questo non lo si possa fare nel Mezzogiorno e non lo si possa fare magari partendo dalla Calabria
Anche queste zone significa per noi fare
Politica industriale per il Sud un'azione di governo ripeto basata solo sui patti territoriali e contratti d'area finirebbe peraltro importa tutti finirebbe colei paralizzare alcune esigenze di competitività e finirebbe con il creare tutta una serie di divi
Sì ogni all'interno dello stesso mezzogiorno
E allora bisogna partire ripeto con queste situazioni ma poi allargarle qui abbiamo un tessuto come abbiamo detto di imprese esportatrici valide ma bisogna che queste imprese esportatrici abbiano il sopravvento il sopravvento sulle ali non bisogna sbagliare Rotta ricordo l'ho detto prima il discorso degli investimenti in infrastrutture chiedere infrastrutture nuovo
Non vuol dire partecipare al governo della spesa non vuol dire partecipare al partito dell'assistenza perché vorrei capire se assistenza chiedere in tempi rapidi interventi importanti sugli aeroporti del Mezzogiorno noi sappiamo che le strade sono fondamentali ma sappiamo che hanno bisogno di lassi di tempo importare per essere messi nella normalità degli altri paesi europei e ora andiamo avanti con le infrastrutture stradali per esempio ferroviario da altro ma andiamo avanti anche con l'Europa perché questi ci permettono di bypassare per un certo brio gli anni la carenza del la della Rete della rete stradale autostradale o ferroviari e a chi parla di un nuovo partito dell'assistenza chiedo lo chiedo qui a Crotone se per una delle zone più sviluppate le mezzogiorno come quella di Bari il fatto di chiede insistentemente un aeroporto ma che si possa chiamare effettivamente ad Oporto e assistenza o è un intervento a favore delle imprese che poi sono le uniche che possono fare
E oltretutto sul Mezzogiorno su alcuni erano porte del Mezzogiorno come quello di varie credo quello di Catania possiamo aggiungere che mi succede in maniera un po'diversa quello che succede tra centosei sembra che i soldi siano stati messi a disposizione ma tu una serie di balzelli burocratici non fanno partire questa situazione e allora bisogna incominciare a indagare se non c'è qualcuno che vuole che questo Mezzogiorno rimanga ancorato alla situazione in cui si trova adesso dobbiamo cercare di capire che abbiamo cerca
Cambiare dalla base questa situazione
Non è possibile sbagliare rotta perché gli altri Paesi non ci aspettano la globalizzazione oggi ci porta alcune situazioni in tempo reale anche negativi che stando alle vendo in alcune zone del mondo le crisi finanziarie d'altro ma ci porta ci può portare come ci ha portato molte volte anche le cose positive ma il fattore tempo diventa fondamenta alle soprattutto con la globalizzazione non possiamo pensare di risolvere quella del Mezzogiorno fa tantissimi anni non lo possiamo risolvere domani mattina non illudiamoci ma bisogna incominciare un lavoro serio per poterlo
Per poterlo rimuovere
In questo grande momento di incertezza dallo scenario no globale e mentre emergono i primi comunque positivi segnali di volontà nuove nel mezzogiorno mettere a in atto comportamenti e terapie
Vecchie come troppe volte si è fatto non è sicuramente la carta vincente chiudo confermando che condivido sostanzialmente
Il l'intervento che probabilmente vedrete domani sui giornali le quattro linee che oggi Prodi ha lanciato la sfida del ricordo a voi ma forse non ce n'è bisogno però ricordo sopra delle politiche sono le quattro linee sulle quali da almeno durare mi Confindustria cerca di fare Focus sotto le quattro linee che noi abbiamo lanciato sulla manifestazione più o meno come questi dati il cinque credo di luglio dello scorso anno a Napoli non vogliamo aveva paternità sa di padrone padri di queste quattro li l'importante è che anche il Governo finalmente le abbia scoperte e soprattutto che in tempi rapidi ci faccia vedere
I segnali positivi ripeto non possiamo risolvere i problemi domani mattina ma non abbiamo tempo da perdere grazie