"Vittorio Veneto nell'80° anniversario" incontro-studio organizzato nell'ambito del convegno promosso dall'Ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito presso Palazzo Piccini

Dell'amministrazione comunale
Ed è la città di Vittorio Veneto
Questo incontro studio
Che da spessore scientifico
Il peso culturale a quel complesso di manifestazioni attraverso le quali hanno la nostra città
Intende ricordare la fine della Grande Guerra
Già Vittorio Veneto vent'anni fa aveva organizzato un convegno sulla Grande Guerra dieci anni fa si era ripetuto la stessa cosa quest'anno abbiamo tentato come Amministrazione di inserire un terzo convegno ma per varie ragioni la cosa non ha potuto essere realizzato e quindi è stato con grande piacere che a un certo momento abbiamo accolto informazioni che il primo Comando Forze di Difesa
Con la collaborazione della commissione italiana di storia militare avrebbe lei direttamente provveduto a coprire diciamo questa questa
Tipi del sabato alla presenza del Capo dello Stato Vittorio lamento
Credo che il nostro dovere e anche quello di capire
Perché come dicevano gli antichi la storia è maestra di vita e quindi poteva anche trasmettere questi valori questi insegnamenti
Alle nuove generazioni ecco io seguirò con particolare attenzione questi i lavori di questo incontro di studio proprio perché ci tengo
A capire fino in fondo qual è stato il ruolo di Vittorio Veneto nell'ambito della Grande Guerra
Ma anche ancor più forse questo anzi senz'altro emergerà nel della tavola rotonda pomeridiana di cogliere il significato della grande guerra in quel processo storico che portò creare l'unica L'Unità d'Italia e la identità del nostro Paese della nostra patria credo siano temi sempre attuali sempre quindi sempre importanti temi di grande significato solo sul piano militare sul piano civile ma direi soprattutto sul piano culturale
Auguro una buona giornata io parteciperò con voi come spettatore ai lavori con interesse sperando e ogni avrà la certezza di uscire questa signora arricchito nelle mie conoscenze anche nella mia sensibilità verso questo tipo i problemi che ci appartengono grazie
Io ora diamo inizio al convegno il mio chiamo qui sul palco il il colonnello Pino
Il colonnello Spina
Il generale proprio e il generale monta
Inizia il il nostro incontro di studio
Che nel come avevamo detto come ha detto il generale CIACE nell'ottantesimo anniversario della battaglia di Vittorio Veneto
Il
Devo dire che devo presentare me stesso io sono il primo relatore forse un po'impropriamente ma così è stato è stato messo e quindi io parlerò della Della Marina e Vittorio Veneto
In effetti la marina nella battaglia di Vittorio Veneto vedo che qualcuno sta facendo dei segni di assenso non fu molto coinvolta ma certamente la marina dette la sua il suo contributo nella nella Grande guerra e quindi io farò un excursus abbastanza ampio con riferimento preciso e principale negli ultimi mesi di guerra
Se ritorniamo indietro al momento della dichiarazione della guerra il ventiquattro maggio del mille novecentoquindici
Le due flotte la flotta italiana e la flotta austriaca potevano grosso modo definirsi dello stesso peso
In più con l'accordo di cooperazione anglo franco italiano cioè che era stato fermato prima qualche giorno prima dell'inizio dell'inizio delle ostilità
Con questo accordo si assicurava alla Marini italiana un rilevante contributo in termini di unità navali che venivano messe dagli alleati a disposizione della Marina italiana
Si parlava di quattro navi da battaglia quattro incrociatori e dodici cacciatorpediniere ad alcuni sommergibili e navi minori
Fu sempre previsto che le operazioni nell'Adriatico fossero gestite direttamente del dalla Marina tant'è vero che gli aiuti Alleati erano stati divisi in due in due parti uno Khedira automaticamente o direttamente al comando
Del di un ufficiale di un ammiraglio italiano che aveva il alla direzione dell'operazione in Adriatico e una seconda squadra una seconda componente che rimaneva fuori dal dall'Adriatico e che rimaneva sotto il comando straniero
L'ammiraglio Thaon de Revel che era a quel tempo il capo di stato maggiore all'inizio della guerra ritenne sempre indispensabile che in Adriatico l'unità di comando fosse italiana e scriveva
In modo che se successi si riporteranno in Adriatico questi saranno compiuti sotto il comando in capo di un nostra Milano
In Adriatico la marina si trovò ad affrontare il nemico di sempre il nemico delle guerre di indipendenza
E si ritrovò nelle stesse cattive condizioni svantaggiose condizioni Jo Strategic già sperimentati in passato a Pola ottima e ben munita base dell'Istria
La Marina poteva non poteva opporre sul versante occidentale dell'Adriatico nessun porto e quindi fu costretta a scegliere come base per le operazioni lontano porto di Taranto le due basi di ridislocazione che furono utilizzate Brindisi
E Venezia peraltro quest'ultima facilmente inabile quindi dal dal nemico
Crearono crearono non pochi non pochi problemi
La costa adriatica come ho detto si presentava pressoché indifesa all'inizio del delle ostilità
Ai bombardamenti nemici tant'è vero che gli austriaci ne approfittarono proprio il giorno dell'inizio delle ostilità il ventiquattro maggio
Il capo di stato maggiore l'ammiraglio Thaon de Revel ed era convinto che nel teatro Adriatico non sarebbe stato possibile condurre delle operazioni con le unità maggiori
E che in questo bacino ristretto
L'utilizzazione di mezzi sottili e d'assalto sarebbe stato avrebbe potuto creare grossi problemi alle navi nemiche
Non riuscì a far prevalere queste queste sue tesi
E anche sull'onda del dell'emozione che si era creata nell'opinione pubblica con l'affondamento della della Brin portò il porta a Brindisi nell'ottobre del mille novecentoquindici
E Thaon di Revel rassegnò le dimissioni da comandante da capo di Stato maggiore riassunse però un incarico abbastanza delicato e importante comandante in capo del dipartimento di di Venezia
E contemporaneamente comandante di tutte le forze navali che operavano nel nord della Siria
In quel periodo vi erano all'interno della Marina due linee di pensiero diverse una che faceva capo al Duca degli Abruzzi che era al all'inizio della guerra era stato nominato comandante in capo dell'armata navale
Che teorizzava la distruzione della forza della flotta nemica
Con una battaglia di di grosse navi di di corazzate con navi da battaglia
E l'altra che come ho detto prima si identificava nell'ammiraglio Thaon di Revel che aveva insistito a lungo sul concetto di di evitare rischi non proporzionati ai risultati che si sarebbero potuti meglio conseguire con l'impiego di naviglio sottile
E di insidioso rispetta quello che si poteva ottenere con le navi da battaglia il cui compito primario doveva essere quello di opporsi alle analoghe forse da battaglia del nemico qualora uscissero detto
Negli anni successivi la flotta alleata non riuscì mai a Doha a raggiungere questo questo uno scontro risolutivo con le navi con le navi austriache
Che riuscivano sempre a a sganciarsi dal contatto trovando rapidamente rifugio nei porti e nei porti
Nei porti della jugoslavi e a ridosso delle isole del litorale che coprono tutto il rito dopo la perdita della Leonardo da Vinci in porta a Taranto ad opera di agenti austriaci il ventiquattro agosto del sedici e l'affondamento per un urto contro una mina della Regina Margherita erano tra le due più belle navi allora la Marina aveva in linea
Sembrò necessario anche sotto la spinta dell'opinione pubblica che reclamava la individuazione dei responsabili dare un nuovo indirizzo alle alla guerra alle operazioni alle operazioni navali
Riunendo sotto un unico comando
Tutta l'armata navale il Duca degli Abruzzi fu dispensato dal comando all'inizio di febbraio del diciassette e l'ammiraglio Thaon di Revel richiamato da Venezia riassumere l'incarico di capo di stato maggiore della Marina
Di fatto furono cambiate le le direttive o o per lo meno quelli che erano i compiti del capo di stato maggiore di fatto tondi Revell assunse la direzione o il comando della direzione delle forze navali che operavano
Italiani
E e quindi riassumendo questo quest'incarico dei dette notevole impulso alle operazioni con mezzi sottili diversa
Alla fine del diciassette ci avviciniamo a Vittorio Veneto la guerra in Adriatico assunse da parte italiana un atteggiamento decisamente offensivo il dieci dicembre del diciassette il primo successo quando di di due Massa di al comando di di Luigi Rizzo penetrarono nel porto di Trieste da fondarono la nave da battaglia vinta
Nel febbraio del diciotto tre marzo su cui aveva preso imbarco anche Gabriele D'Annunzio riuscirono a penetrare nell'insenatura di Buccari pur non riuscendo a conseguire il successo c'è l'affondamento dei quattro mercantili che erano lì all'ancora
Ebbene un grande effetto propagandistico peraltro sfruttato
Dallo stesso D'Annunzio
E
In un conflitto in cui in un periodo del conflitto in cui i risvolti psicologici della guerra cominciavano ad assumere un un peso rilevante
Anche se l'azione del Grillo di pellegrini del quattordici maggio non sortì alcun effetto il Grillo fu affondato mentre tentava di superare l'ultimo sbarramento della del porto del porto di Pola fu però questa questa azione dimostrò ulteriormente che le difese costiere Austria che avevano avevano certamente delle smagliature non erano molteplici
Ma il successo più grande al termine di un intenso ciclo operativo quello che ho detto fu colto il dieci giugno del del diciotto dei mass quindici e ventuno sempre al comando diritto che riuscirono ad affondare la Santo Stefano mentre con tutta la flotta si stava dirigendo verso le ostruzioni del Canale d'Otranto per per condurre un'azione un un bombardamento
La flotta la flotta austriaca che per la prima volta dopo molto tempo era uscito in mare ripiegò dopo questa fondamenta ritorno e ritorno indietro
Con questa impresa che ebbero come risultato la paralisi progressiva della flotta della flotta austriaca
I mass si erano rivelati come i veri protagonisti della guerra navale in Adriatico con un impiego decisamente offensivo teorizzate voluto dal nuovo capo di Stato Maggiore della Marina
Che nelle sue direttive aveva chiaramente indicato i mass sono ormai da conta impiegarsi senza risparmio e senza tema di sacrifici
All'inizio del diciotto le forze navali dell'intesa vinsero definitivamente la battaglia la battaglia del mare
Che era stata ingaggiata l'anno precedente contro i sommergibili nemici
Che erano impiegati erano stati impiegati dai tedeschi in attacchi indiscriminati contro il traffico mercantile alleato il punto di svolta di questa battaglia pura pre
Si può identificare nel mese di marzo quando le nuove navi che entrarono in linea cioè quelle che furono varate superarono
Il tonnellaggio del Navigli affonda
Nel diciotto l'aviazione navale sotto la spinta dell'ammiraglio sempre tondi Revelli anche qui convinto sostenitore dell'impiego del mezzo aereo nella lotta sul mare compì
Undici mila duecentoquarantaquattro missioni sia di bombardamento sia di protezione alle operazioni
All'operazione navali e dal traffico mercantile nell'ultimo anno di guerra l'aviazione marittima arrivo a contare cinquecentoventidue idrovolanti ottantasei ieri diciannove dirigibile nove aerostati
Le perdite nell'anno nel diciotto furono di duecentottantaquattro tra idrovolanti aerei ed erano nati in questo periodo la supremazia aerea della nel teatro dell'aria dell'Adriatico rimase certamente in mano in mani italiane ha dato che gli austriaci nel diciotto disponevano soltanto di duecentotrentadue velivoli che effettuarono solamente duecentododici missione
Sempre nel diciotto
Il reggimento di Marina
Raggiunse la forza di centoquindici ufficiali e di tre mila e seicento uomini
E il raggruppamento di Marina la consistenza di centosessanta ufficiali tre mila e cinquecento uomini con ottantacinque pontoni armati centocinquanta pezzi di artiglieria di grosso medio e piccolo calibro i due reparti che erano formalmente indipendenti l'uno dall'altro
Furono però impiegati tatticamente nell'ambito della Terza Armata il primo all'estremità meridionale all'ala destra dell'esercito che si batteva sul piano il secondo sul lato nord della laguna sulle spiagge di Cortellazzo da San Donà al mare
I primi marinai che entrarono a far parte che furono presenti al fronte erano quelli che erano stati impegnati nella alla nella difesa marittima di Grado e Monfalcone ed i superstiti dell'Amalfi
Che era stato silurato all'inizio del luglio del quindici
Questi formarono due compagnie che furono che furono schierate su in primissima linea Trust Orsine perché hanno sull'Isonzo inizialmente furono impiegate le batterie dei vecchi incrociatori Etruria e Marco Polo
Che vennero sistemati in posizione sia fisse che mobili queste ultime erano sistemate quelle le batterie nobili erano sistemati e su pontoni ma unendo queste grosse imbarcazioni lagunari e venivano rimorchiate durante la notte
Nei punti da cui avrebbero la mattina dopo dovuto dovuto iniziare il fuoco contro il nemico navigavano attraverso i canali della laguna e Iran miei rami dell'Isonzo
Nella battaglia del Piave da quelle forze della marina contribuirono a resistere al primo urto
In un secondo tempo a riconquistare al nemico l'aria tra il Piave vecchio il Piave il Piave nuovo battendo sia a fianco dei bersaglieri della quarta divisione
Ma reggimento Marina si distinse durante la Battaglia del solstizio nella riconquista dell'ultima testa di ponte austriaca
Tra simile il Piave vecchio indurre operazioni che costarono ai suoi uomini la perdita di seicento uomini tra morti e feriti
E se la Battaglia del solstizio aveva dimostrato quello che era la la la correlazione tra le forze tra le forze della Marina e quelle e quelle dell'esercito
Il bombardamento della base austriaca di Durazzo fu l'ultimo rappresenta l'un l'ultimo esempio di cooperazione internazionale tra le marine presenti presenti in Adriatico
Contro una flotta ostili al sempre più rinunciataria che per tutta l'estate era sia l'astenuto da qualsiasi azione offensivo
La guerra marittima si chiudeva con un ultimo colpo di coda l'ultimo colpo di scena costituito dall'affondamento della Viribus Unitis nel porto di Pola la notte sul primo novembre
Era stato impiegato il nuovo tipo di apparecchio detto legnata la cui costruzione era stata iniziata alla Spezia nell'aprile nell'aprile precedente da parte del maggiore del Genio Navale Raffaele
Rossi
La guerra volgeva ormai al termine il tre novembre alle diciassette e giunse a Trieste il cacciatorpediniere Audace alla testa di un convoglio formato dalla da una torpediniera dalle cannoniere Brondolo e Marghera vaporetti lagunari piccole unità da trasporto dragamine
Il cinque novembre nel primo pomeriggio arrivo a Pola l'ammiraglio Cagni come governatore della piazza
E tra gli inizi del novembre del diciotto i primi mesi del dell'anno successivo la Marina italiana occupo i punti strategici
Della costa orientale jugoslava non senza incontrare talora gravi difficoltà
Il ventiquattro marzo dell'anno successivo il diciannove l'esploratore Nibbio su cui batteva all'insegna di comando Umberto Cagni
Condusse a Venezia alle unità da guerra che pochi mesi prima avevano costituito l'ossatura della potente flotta austro ungarica
I morti di Lissa che l'ammiraglio Simonetta corredi Sambon in una celebre commemorazione tenuta nel Duomo di San Ciriaco ad Ancona il ventitré agosto
Sessantasei auspicava di vedere
Nelle venture battaglie passeggiare nelle batterie delle nostre navi ispiratori di ardimento di costante di sacrificio si potevano dire finalmente vendicato grazie
Dopo aver viaggiato aver esaminato gli avvenimenti del mare da una posizione certamente diversa ritorniamo ritorniamo sulla terra
Sulla terra ferma passò la parola al colonnello ricco Pinocchio il capo dell'Ufficio storico dell'Esercito e devo dire il primo sostenitore di questo convegno che personalmente ho coinvolto in questa in questa avventura che ringrazio ancora di fronte a tutti per la disponibilità a organizzare devo dire in maniera impeccabile nonostante i primi primi tentennamenti questo convegno che devo dire molto molto ben riuscito
Colonnello Pino terrà la sua relazione al titolo Vittorio Veneto e la relazione ufficiale della Grande Guerra
Prego
Buongiorno
Tratterò per sommi capi operazioni belliche al fronte italiano e la battaglia finale di Vittorio Veneto concludere poi con una breve presentazione della relazione ufficiale della Grande Guerra
Una pubblicazione realizzata dall'Ufficio storico dell'esercito che rappresenta la principale tra le opere edite dall'ufficio era più dettagliata fra quelle prodotte dagli eserciti belligeranti
è una relazione imponente diciamo esposta nella in fondo alla sala ed effettivamente una una delle cose più importanti Fossa più importante fatta da ufficio storico del
Vittorio Veneto in quanto risultato di quarantun mesi di guerra duramente combattuta che corona una lunga lotta per il completamento e l'unità nazionale
Richiede comunque l'esame sia pure per cenni dell'intero Periodo richiamare dispetti fondamentali del conflitto
La grande guerra un conflitto mondiale totale non fu soltanto un fatto bellico e dignitari non si ebbe tempestiva visione di tale trasformazione rispetto ai precedenti guerre soprattutto di tipo risorgimentale
Mette in campo Inter alleato l'azione politica domina dominante fu indubbiamente quella britannica e sul piano militare prevaleva la direzione francese
In Italia fu in pratica la guerra ad imporre i suoi caratteri che in parte esulavano campo militare per interessare i settori politico economico e sociale
La classe politica italiana o però inoltre in piena autonomia
La condotta delle trattative non vide mai ad esempio la partecipazione dell'autorità militare
Non solo ma esse non fu neppure consultate sulla stipulazione del patto di Londra
In Cadorna solo il cinque maggio ebbe casuale conoscenza della FIT della firma del patto che è avvenuto il ventisei di aprile e dell'impegno ad entrare in guerra entro un mese
E ne venne a conoscenza dalla stampa francese in pratica
Per l'esercito e di suoi uomini comunque una volta entrati nel conflitto divenne necessario mantenere vi si fino a vittoria finale
è stato detto che l'Italia nel primo periodo fece una guerra nazionale secondo il concetto la guerra imitata presidente Néstor precedentemente espresso
E solo successivamente aderì ad una concessione più consona alle esigenze della coalizione dell'intesa
Se ciò e se ciò può esser vero sul piano politico non lo fu del tutto sul piano militare
In Cadorna mente essenzialmente strategica
Operò con azioni offensive spesso per aderire alle richieste alleate in quanto convinto di contribuire al successo in tre alleato e sostenere così la politica del nostro Paese
Il vi ha sede il governo Orlando pur conclamato invece le migliori intenzioni di aderire alla strategia interalleata
Di fatto si attende l'ad una politica ad una condotta bellica più consone alle reali possibilità nazionali e più idonee a consentire insuccesso sia nostro si è alleato
Quanto a strategia operativa nonostante le difficoltà del teatro di guerra e la maggior esperienza iniziale del nemico
L'esercito nel mille novecentoquindici con ripetute offensive vincolo sempre più elevati forze austriache intervento che queste fossero portate contro la Russia contro la Serbia
Del sedici resistette pure la poderosa offensiva del Trentino nella quale l'Austria ventenne attore migliori forse a danno Della fronte russa
Ciò determinò il grande risultato anche dell'operazione Brusilov sul fronte orientale
Ma subito trama la così detta spedizione punitiva il nostro esercito assisto al corpo di Gorizia e proseguì tenacemente l'operazione d'autunno in modo di trattenere le forze avversarie sull'Isonzo
E d'impedire che fossero rivolte
Su altri fronti
Nel diciassette due grandi offensive del Maggi dall'agosto misero in crisi la compagine del sesto sterco tanto da costringerlo a ricorre all'alleato germanico
E neppure la sconfitta di Caporetto poté fiaccare la resistenza dell'esercito italiano i cui uomini in pratica poi gli stessi che erano stati interessati anche a Caporetto da soli arrestavano gli austro-tedeschi sull'intera fronte pur arretrando naturalmente sul piano
Sotto l'aspetto tattico va riconosciuto che la condotta dell'operazione offensiva fu un problema che da noi come su altre fronti rimase in parte risolto ad eccezione dell'ultima battaglia
Esistevano infatti grosse difficoltà degli schieramenti artiglierie nonché di tutto il pesante dispositivo
E ciò impediva le penetrazioni profondità anche dopo aver realizzato la rottura consentendo il tempestivo intervento dei rincalzi ed ivi serve a Bersani
Sette stelle Frontera suo saturazione non permetteva certamente la possibilità manubri era e gli altri sparsi e le conseguenti interiori densità del rapporto forze sparse dei scacchiere mentali invece consentivano
Gli austriaci limita all'operazione offensiva dura solo per ogni anno una le sedici colonne diciassette ed uno del diciotto
Dando desse maggior cura nella preparazione e nella scelta dei punti applicazione al fine dello dello sfruttamento strategico
Ricciole offensive austroungariche ottengano indubbiamente buoni successi
Realizzando sempre una rottura su tratti più o meno vasti del fronte
Ricorrendo anche procedimenti inusuali quali la la tattica l'infiltrazione la ricerca del debole anziché del forte
L'avete successe non furono tuttavia determinanti ai fini dell'esito della guerra
Sua condotta da dell'azione difensiva l'accusa nostro soldato di congenita scarsa attitudine fermezza nel difendersi metterebbe meriterebbe un approfondimento
Noi ci limitiamo ad osservare che l'eccessiva addensamento sulle posizioni avanzate aveva due gravi riflessi negativi
Il primo è acquisire avanzate note per il loro andamento e spesso anche dominante erano più intensamente battute d'artiglierie nemiche che operavano efficacemente contro lavori la fortificazione campane e perciò il nostro Mita qui dislocate subivano pesantissime perdite queste influiva anche naturalmente sul morale del la truppa
E qui e incideva lo spirito combattivo del sopra
Il secondo e il secondo si traduce nel fatto che realizzata rottura delle nostre posizioni avanzate
Mancavano nostre forze di rincalzo per l'occupazione di quelle arretrate mentre interdetto alle Riserve poteva risultare tardivo o addirittura mancante qualora non fossero a portata di mano
Come infatti avviene sugli altipiani e di forma più grave a Caporetto nel diciassette
Ma riconosciuti questi fattori e la scarsa abitudine del nostro soldato alla difensiva in quanto era sempre stato all'offensiva entrati
Innumerevoli episodi sia nella zona montana sia sul Piave soprattutto una strenua difesa del novembre dicembre diciassette in condizione di inferiorità di forze e di mancanza di sistemazioni difensive
Testimoniano una certa superficialità di questo giudizio negativo sul nostro soldato
Da allora un sintetico accenno alla battaglia di Vittorio Veneto
La situazione dell'intesa nel diciotto era molto delicata i suoi eserciti erano provati quello russo era uscito di scena in compenso che era entrato con lo statunitense marito di afflusso era molto basso venti trenta mila unità al mese
Perciò l'intesa decise di restare sulla difensiva
Gli Imperi centrali per contro avevo l'opportunità e la necessità di agire al più presto con la massima inerzia fu quello che si fecero in Francia con tre successive offensive ed in Italia una seconda battaglia del Piave
Dove dove intenti invece furono definitivamente fermati
Considerata tale situazione ed intervalli accordi intercorsi che prevedevano l'offensiva conclusiva dell'intesa nel mille novecentodiciannove
Corre pentirò cambi strategia Francia ed Inghilterra avrebbero voluto che gli italiani su tastiere immediatamente il successo di arresto del offensiva versare con la nostra azione offensiva in profondità
Maggi natia se non accondiscese
Per l'impossibilità di trasformare di colpo e dispositivo da difensivo ad offensivo
La necessità di riordinare le unità e di ricostituire le scorte quindi opportunità di attaccare a fondo gli austriaci fin quando i franco inglesi non avessero impegnato severamente i tedeschi
Per le carenze dei complementi
Caretto dimostrata dal fatto che la battaglia di Vittorio Veneto il nostro esercito combatte con centonovantadue mila uomini in meno dalla battaglia del Piave di giugno
A settembre condizioni sembrava invece essere maturate l'esercito tedesco in Francia era stato duramente provato e messo sulla difensiva
L'apporto americano aveva raggiunto proporzioni imponenti ed esercito bulgaro era stato battuto
A differenza di quanto andava postulando il maresciallo fa OSCE coordinatore delle azioni anche per la fronte italiana che spingeva per l'offensiva sugli altipiani il comando supremo italiano scene su un altro piano
Si trattava in particolare di escludere sia il settore montano si è quello del basso piane per la lentezza che avrebbe imposto questi due settori alla progressione
Delle truppe
Disperare quindi l'attacco principale a cavallo dei due settori fra Valdobbiadene e Nervesa
Di sostenere lo sforzo principale con azione sussidiaria leali grappa nord e grave di Piave assunta
Di allargare quell'operazione l'intero fronte dopo che la sede principale avesse avuto successo
L'esercito conseguentemente si dispose con l'Ottava Armata nel tratto di sfondamento
La quarta amata sinistra nel settore montano del Grappa
Due piccole armate alleate interposte quella francese la dodicesima erano quattro divisioni di cui tre italiane fra l'ottava e la Quarta Armata
Quella inglese la decima
Su quattro divisioni di cui due italiane sulla destra Ottava armata entrambi erano coordinate dal comandante dell'Ottava Armata
Così il ventiquattro ottobre si fronteggiavano cinquantasette divisioni nostre contro un numero pressoché pari di unità austriache con leggera prevalenza italiani d'Artiglieria e di navigazione
Sette mila settecento pezzi circa contro sei mila cinquanta e seicento eri contro cinquecentosessantaquattro sì
Come può succedere in guerra l'operazione andarono diversamente dei piani
Il Piave riempire infatti a false era un metro e mezzo sopra il livello di guardia
L'Ottava Armata dodicesima francese l'adesione britannica non potevano forzare il fiume
La Quarta Armata attacco invece sul Grappa assumendosi l'onere di un gravosissimo e cruento impegno contro un avversario saldo reattivo
Subì infatti più di venti mila perdite in tre giorni
Ma vi serve nemiche furono attratti in quel settore e dei ventisette si poté attaccare sul Piave stabilendovi tre teste di ponte di cui solo quella meridionale di Valdobbiadene resse la furia delle acque del fuoco avversario
Il generale Caviglia decisi transita di far transitare per i ponti d'Armata inglese anche un'aliquota dell'Ottava Armata
L'operazione riuscì ed il ventotto si sblocca la situazione io sì e ci furono costretti a ritirarsi per non essere presi alle spalle dal diciottesimo Corpo dell'Ottava Armata che risaliva la sponda sinistra del Piave
La prefazione di venne rapita dal ventinove al trenta al trenta Full occupati Monte Cesare Vittorio Veneto e Conegliano
Ci troviamo a Vito lamenta però ora un breve cenno dei fatti che interessano la città di Vittorio Veneto
L'ottavo Corpo d'ottava armata le note del sul ventinove era riuscito finalmente agitare due punti sul Piave a villa Berti Nervesa ed a valle del ponte dalla prima
Alle cinque e trenta iniziano l'attraversamento i primi abiti da quarantottesimo Divisione e dalle sette e trenta anche la seconda divisione d'assalto aveva superato il piano
Nel corso della giornata le due divisioni
Raggiunsero i loro obiettivi catturando circa mille cinquecento prigionieri
Che nel frattempo anche la terza divisione del Corpo d'armata la cinquantottesimo abbia attraversato il fiume consentendo al Corpo d'armata stesso di concludere anche se con ritardi quarantotto ore il primo tempo della manovra assegnata
A questo punto fu deciso di concentrare tutti gli sforzi per il raggiungimento più rapido possibile d'obiettivo di secondo tempo cioè di Vittorio Veneto
L'azione fu articolata su tre direttrici e prevedeva che una divisione la cinquantottesimo operasse al centro da Susegana a Vittorio Veneto attraverso la zona collinare di Colaprico Manzano
Mentre sulla destra si sarebbe lanciata una colonna celere lancieri di Firenze per Salieri ed un'altra divisione la seconda d'assalto avrebbe raggiunto Vittorio Veneto da Santa Maria di Feletto
Alle sei e trenta del trenta ottobre la colonna cedere entra in Vittorio Veneto
Consentendo a girare Grazioli comandante del corpo d'armata ufficiale di grandissime capacità allievo della Scuola militare di Roma
Di conseguire un grande successo operativo in virtù delle sue capacità di comando e da puntuale rispondenza tra grande unità da lui costruita e plasmata
Alla sera del trenta ottobre la cinquantottesimo era seconda divisione d'assalto erano padrone di Vittorio Veneto e delle colline circostanti
Avendo bloccato questo importantissimo nodo di comunicazione
La separazione delle due masse nemiche della montagna della pianura era conseguita
E con ciò l'esercito austriaco era diviso in due tronconi ed era minacciato nelle sue vie di alimentazione e di ritirata
Entrò in azione il copricapo dell'italiano per l'inseguimento
L'uno diramato l'ordine devastato generale vide muovere le alternate la settima verso Bolzano la prima e la sesta su Trento occupata in tre
Lo stesso giorno sbarcava a Trieste il corpo di spedizione italiana come già stato ricorda
Il tre novembre a Villa Giusti di Abano il plenipotenziario austriaco generale bombe Now firmava l'armistizio per fare per effetto del quale alle quindici del giorno quattro cessavano le ostilità
Queste grandi linee questo grandi linee lo sviluppo dell'operazioni e le sommarie considerazioni che si possono ricavare dalla relazione ufficiale della Grande Guerra
La pubblicazione sulla quale riterrei opportuno soffermarmi
L'esercito italiano la Grande Guerra mille novecentoquindici diciotto questo il titolo rappresenta un'opera unica nell'ambito dei pur numerosi numerosissimi studi sulla prima guerra mondiale
Forse come ho detto prima e la più importante fra le opere edite dall'Ufficio storico delle sette
A materia di partite in sette volumi articolati in trentasette tonni
Il primo tratta dei precedenti al conflitto i successivi quattro sono dedicate le campagne di guerra quindici senza sette diciotto
Gli altri due comprendono le operazioni fuori dal territorio nazionale e le direttive tattiche operative del comando supremo
I valori i volumi sono suddivisi in toni contenenti rispettivamente la parte espositiva i documenti e la cartografia illustrativa l'impegno di impegnativo lavoro di ricerca raccolta e riordinamento delle fonti iniziò subito dopo l'armistizio di villaggio gusti e l'ufficio storico assolvendo tra l'altro il preciso compito assegnatogli dall'atto dalla sua costituzione nel mille ottocentocinquantasei
E cioè quello di raccogliere e conservare documenti però non la narrazione rigorosa delle campagne e degli avvenimenti militari del Paese anche mediante memorie relative alle varie contemporanee
Oltre a documenti al comando supremo e dei corpi operanti si avvalse anche della documentazione austroungarica
Una clausola del trattato di Salice aumenta consentì infatti la stipula di una convenzione del mille novecentoventidue
In virtù della quale nel mille novecentoventiquattro il materiale del comando supremo austro ungarico relativi ad operazioni svolte sì sul fronte italiano
E quindi dell'età fronteggiante il nostro esercito
Diari carte schizzi relazioni vari rapporti anche giornalieri dal comando supremo che l'imperatore furono messi a disposizione dei compilatori più usufruire o no anche dei diari delle unità ungheresi e tedesche che operarono sul fronte italiano
Otto anni durò il lavoro di riordino del materiale documentario e la stesura del primo volume che vide la luce nel mille novecentoventisette
La narrazione dei fatti futura rigorosamente vagliata sulla scorta dei documenti
Una buona parte dei quali quelli più significativi e importanti fu pubblicata a corredo in un apposito tono uno degli scopi dichiarati nella premessa generale a firma del generale Badoglio
Fu quella di narrare e non commentare i fatti lasciando ai cultori delle discipline storiche così citava l'arduo compito del commento dell'interpretazione diremmo oggi
Fornendo loro una preziosa raccolta di materiali scelti ed ordinati con la cura più scrupolosa
Occorreranno circa sessant'anni l'ultimo volume infatti è stato pubblicato nel mille novecentottantotto perché l'opera vedesse la sua conclusione
Un arco di anni che può sembrare eccessivo naturalmente però bisogna tener conto della lunga intrusi interruzione causata dalla seconda guerra mondiale e soprattutto dagli spostamenti subiti dall'ufficio dall'archivio
Che passa dal materiale documentario dalla tenuta requisizione delle forze belligeranti in Italia
E naturalmente si dovette spostare e fu necessario successivamente un periodo di tempo per il riordino di questo materiale
Solo dopo la fine dalla guerra la documentazione archivistica infatti viene riportata a Roma
L'ufficio storico riprese la sua attività istituzionale che comprendeva questo punto
Anche l'acquisizione di riordino di tutti i materiali di interesse della seconda guerra mondiale e la stesura delle prime relazioni sui libri sulle principali campagne del conflitto appena concluso
Inevitabilmente tutto ciò
Determinò un prolungamento dei tempi necessari alla stesura conclusiva della relazione
Che il TAR via rimane una delle opere più complete soprattutto nel dal punto di vista documentario sulla prima guerra mondiale
Ai volumi sui fatti d'arme si affiancano poi quelle sulle operazioni fuori dal territorio nazionale un po'il volume settimo su sette tomi dove sono state poste ampiamente in luce le finalità politico militare dell'intesa con l'invio di truppe al fronte orientale al fine di contrastare la penetrazione tedesche Russia in Siberia e la e la rivoluzione bolscevica
A quest'opera che come ho detto unica nel suo genere l'ufficio storico da esercito affiancato nel corso degli anni la pubblicazione di altri saggi monografie
Per illustrare aspetti ed episodi particolari della guerra lo sforzo sostenuto al paese sul piano economico e sociale l'evoluzione dei sistemi d'arma e l'utilizzo dei nuovi strumenti bellici ivi compresa la propaganda
La quale come è noto proprio durante la prima guerra mondiale assunse un aspetto piuttosto rilevante
Tutto ciò affinché la grande guerra non restasse soltanto la storia che la battaglia e degli avvenimenti militari del loro nei loro dettagli descritti dalla relazione
Ma secondo i cani più recenti della storia militare ne fossero esaminati tutti gli aspetti tutti proprio quegli aspetti che il peso del primo conflitto mondiale una guerra totale ho concluso grazie
Ringrazio colonnello Pino per la sua dettagliata dettagliata relazione sui fatti
Sui fatti di della battaglia di Vittorio Veneto e soprattutto per queste informazioni sulla documentazione disponibile presso l'ufficio storico dell'esercito devo dire che probabilmente le le direttive che furono date al termine della guerra furono comunisti all'esercito che la Marina perché anche la Marina
Se non anche con tutti i tombini citati dal colonnello Pino ma una sua relazione documentata sulla seconda guerra mondiale
Che devo dire non ebbe grande fortuna o
Non molta perché fu considerata per un periodo di tempo a carattere classificato con un riservatissimo probabilmente erano le operazioni Hope
Perlomeno le tattiche del del nell'immediato dopoguerra furono furono considerate riservate quindi non ebbe pensionato una grande una grande divulgazione nel pubblico perché la Marina se le tenne
Se le tiene ben strette il adesso sono sono disponibili purtroppo le coppie di le copie sono sono effettivamente poco
E adesso la la parola al colonnello Vincenzo Spina che il capo dell'ufficio storico della dell'Aeronautica ormai da lungo da lungo tempo se abbiamo preso quasi l'incarico l'incarico insieme
E che ci parlerà dell'aviazione nella battaglia di Vittorio Veneto prego
Luca primati iniziare la mia esposizione mi si consenta un ringraziamento all'ammiraglio Buracchi a presidente della Commissione italiana di storia militare e al colonnello Pino
Capo Ufficio storico lo smettere ma per aver ma affidato questo intervento commemorativo sull'aviazione nella battaglia di Vittorio Veneto
La Lombardia Mindaro com'è noto fu costituita quale forza armata autonoma il ventotto marzo del mille novecentodieci ventitré
Quest'anno ricorre appunto al settantacinquesimo anniversario comunque le radici drammatica hanno trovato linfa vitale nell'allora Regio Esercito e nella Regia Marina e gli assi del primo conflitto
Mi riferisco a Francesco Baracca Silvio Scaroni a Pier Ruggero Piccio baracchini Ruffo di Calabria e molti altri costituiscono riferimento seppe attuare per coloro che intraprendono la professione di aviatore
Chiaramente gli assi unitamente ai velivoli binomio inscindibile per la Roma arma tecnologica
Velivoli che cito Caproni qua senza bus parte e molti altri
Che sono stati impiegati nel corso del conflitto fanno parte delle tradizioni e della storia dell'Aeronautica militare
Inoltre questa opportunità mi consente
Di tributare Endeavour un doveroso omaggio a tutti coloro che combattendo combattendo nei cieli tra le file dell'esercito e la marina ripeto contribuirono con ardimento e con sacrificio a quello che è la vittoria finale e il bene della nostra
La battaglia di Vittorio Veneto
Rappresenta sicuramente la più degna conclusione dello sforzo organizzativo e tecnologico
Compiuto dalle nostre forze armate nel corso di tutto tutta la guerra
Erano passati pochi anni da quando il sottotenente Gavotti aveva lanciato dal suo velivolo di legno e tela alta ombre
Piccole bombe da due chilogrammi tracciate a mano
Sulle truppe turche e già si cominciava a parlare di terrore aerea di bombardamento strategico
E di velivoli capaci i trasportare un carico utile di mille cinquecento chilogrammi
Mi riferisco ai nostri Caproni ci attrezzi
Un barbiere appunto
Primi assestare costruiti a livello mondiale
Ingresso in guerra ci tolse comunque impreparati
Ad affrontare le nuove esigenze che un conflitto a carattere mondiale richiedeva
Le esperienze maturate nella guerra italo-turca del mille novecentoundici e gli eventi
E gli evidenti risultati ottenuti sul fronte francese non furono indicatori sufficienti per stimolare la costituzione di una forza eri adeguata per affrontare il conflitto
Ci presentammo alla vigilia delle ostilità con appena una settantina di velivoli disponibili per il Regio Esercito ed una ventina nella Regia Marina a mobili peraltro del tutto al titolare
Ci teniamo in uno sforzo tecnologico al di sopra delle nostre possibilità industriale
Cosa che ci permise al momento dell'azione di vittorie su Vittorio Veneto di schierare circa seicento aeroplani al giorno
L'affermarsi del mezzo aereo fu inizialmente difficile questo principalmente per una duplice serie di motivi i primi beh radicali anche al termine del conflitto erano legati alla sicurezza rappresentata dal dirigibile
Dotato di una maggiore proiezione offensiva
Mentre i secondi sono da ricercarsi nella iniziale precarietà tecnica e capacità bellica rilievi degli degli arredi degli aerei che si ricorda furono dotati di armamento solo alla agli inizi del mille novecentosedici
Con il passare dei mesi si assistette ad un crescente utilizzo della roba no per missioni di ricognizioni sia tattica che strategica
Furono installate macchine fotografiche cono quali fu realizzata in un numero impressionante di foto lo fotogrammetria e di avevo rivelazioni delle postazioni nemiche e dei movimenti dietro le linee
è il caso di sottolineare che i nostri ricognitori furono costretti ad impiegare per tutto il conflitto apparecchiature a lastre del peso di circa venticinque kg
Considerare che i velivoli
A malapena portavano i piloti
Quindi questi venticinque chili erano tutto peso in più
Poiché la nostra industria non fu in grado di produrre macchine fotografiche che utilizzassero pellicole come indice avveniva in altre elezioni
Comunque l'incessante opera di piloti contribuì alla precisa preparazione e al successo della battaglia decisiva dell'autunno del diciotto basti pensare che in quell'occasione vennero scattate più di tre mila fotografie durante la battaglia viene garantito un servizio di ricognizione tattica praticamente ininterrotto nell'arco delle ventiquattro ore
E per la ricognizione strategica vengono svolte due missioni al giorno per ogni armata
L'imporsi l'importanza assunta dalla ricognizione nel corso della guerra risulta dai dati statistici che riguardano l'efficienza dei velivoli al ventiquattro ottobre del diciotto
Inoltre gli eventi bellici dimostrarono che grazie all'opzione tecnologica vero poteva trasportare quantità di esplosivi a lunga distanza
Con maggiore efficacia dei dirigibili
Inoltre le caratteristiche di velocità capacità di carico economia legale anche una migliore capacità di autodifesa
Ne determinarono almeno alla fine del conflitto un netto prevalere
Si passò rapidamente dai sistemi primordiali di lancio
E dalle piccole bombe con cariche esplosive di scarsa efficacia ai sistemi di sospensione e sgancio funzionanti con precisione e regolarità
Muniti di traguardi di puntamento rispondenti quasi perfettamente alle necessità particolare del lancio di bombe da rotolano
Di Proietti furono perfezionati maggiorati nelle dimensioni modificati nella forma che fu accuratamente determinata con calcoli ed esperienza ed assicurare la stabilità sulla traiettoria con appositi governati
E inoltre aumentati nella potenza distrutti
Nel campo dell'impiego si passò dalle incursioni diurne di singoli velivoli a quelle di massa scortate e prudente essi ottennero rilevanti risultati nella concentrazione degli sportivi su stile gli sforzi su pochi obiettivi vitali con azioni ripetute nel tempo sia di giorno che di notte
Non è possibile affermare che il bombardamento abbia influito in maniera decisiva sulle sorti generale della guerra mi riferisco a eventi più recenti
Bombardamento ha determinato ed è stato determinante
Quindi quel periodo non non è stato un elemento decisivo
Sulle sorti generali
Mentre
Darò anche che non ha noi ancora acquisito la capacità distruttiva pur la Giunta
Nei periodi più recenti
Ebbe comunque certamente a determinare Unipol tanta in un'importante novità nel campo bellico fu uno spiacevole imprevisto soprattutto per le linee di approvvigionamento
Che subiranno solventi attacchi
Inoltre la guerra mise in luce la necessità
Dotarsi di una specialità costantemente impegnata
Ad interdire le azioni della aviazione nemica
Alla scorta dei bombardieri e alla lotta per la conquista della dominio dell'aria la nostra caccia mise in evidenza la sua capacità di schiera schiacciare il nemico e di conquistare
Nelle fasi cruciali della guerra la supremazia sull'avversario
Durante la battaglia del Piave ma specialmente nel corso di quella di Vittorio Veneto le nostre forze aeree potettero le nostre forze potettero godere dell'assoluto dominio dell'aria
Così da consentire un dispiegamento delle forze aerei indiretto supporto alle operazioni terrestri
Forze dell'essi che erano impegnati altronde difficile compito di snidare le truppe austroungariche dalle proprie posizioni
Questo aspetto risulta evidenziato dai dati cista distici disponibili dei giorni ventisei ventisette ventotto ottobre
Quando i non seria batterono ben ventotto velivoli e sette palloni avversari subendo la perdita di sei Arullani
L'attività svolta dalla nostra caccia consentiti interna per dire efficacemente la ricognizione nemica sopra le nostre linee nei giorni precedenti all'azione
E questo contribuì ad impedire agli austriaci di rendersi conto dello spostamento delle nostre truppe e artigli
è ovvio che i successi conseguiti non furono solo il risultato dello sforzo tecnologico e produttivo della nostra industria Ronaldinho dieta questi risultati deve anche ritrovarsi un significativo cambiamento organizzativo delle nostre forze
Infatti il ventuno ottobre il diciotto il neo costituito Comando Superiore dare un'aulica alla luce delle esperienze raccolte nel corso alla battaglia del Piave di Rameau un ordine di operazione per l'impiego delle forze questo documento rappresenta il primo significativo esempio direttive
Tecnica d'impiego del mezzo aereo
Veniva espressamente previsto per le forze della massa da caccia cito testualmente il compito di assicurare sulla fronte di battaglia un intenso e continuo sbarramento aereo per interdire l'aviazione nemica i violare il nostro centro
A costituire
Forti pattuglie offensive che spingendo sia dentro al nel territorio nemico attacchino le formazioni aeree avversari
Inoltre fornire scorte alle formazioni bombardamento pesante tutto allo scopo di raggiungere il dominio dell'aria
Per la massa d'ambo da un Parlamento posta alle dirette dipendenze del comando supremo
Veniva stabilito che sarebbero stati battute di notte i bersagli fissi mente le azioni più diurne riconosciute chiaramente di prevalenza sarebbero dovuto occupare di colpire obiettivi stabilite di volta in volta dal comando supremo
E nello stesso tempo la direttiva prevedeva che bisognava evitare di colpire i centri abitati
Un ruolo particolarmente importante svolto dai bombardieri pesanti e leggeri e dei dirigibili fu quello i colpi giorno e di notte indistintamente i campi di volo dell'avversario così da provocare oltre a notevoli danni materiali anche è un continuo stravolgimento del terreno
Tale da interdire per più giorni l'uso degli stessi
Veniva comunque previsto che mitragliamenti dispersione miti avrebbero dovuto integrare l'azione di bombardamento e che la partecipazione diretta la battaglia terrestre avrebbe dovuto rappresentare un impegno d'onore
E costituire un valido aiuto per il consenso conseguimento del successo tattico
Nel corso della battaglia Vittorio Veneto a causa della difficoltà incontrate dalle nostre truppe il mantenimento del collegamento tra le due sponde del Piave
Si verificarono frequenti casi di accerchiamento le nostre forze
Esempio ventotto ottobre Livori a disposizione lottava Mara compirono rifornimento di viveri e coperte rilevato gli arditi isolate presso casa Samogin
Nella stessa giornata altri velivoli rifornivano la Brigata Julia asserragliata presso Molino del pilone con generi alimentari è venticinque mila cartoon
Altre azioni furono compiute durante la piena del Piave che taglio la linea di rifornimento tutte le nostre truppe e di quelli inglesi impegnare oltre il grave di Papadopoli e sulla piana di sulla piana di servi Sernaglia
Sull'altro aspetto da evidenziare per la novità rappresentata e l'impiego del mezzo aereo per lo svolgimento di azioni di spionaggio e di guerra psicologica
L'idea di utilizzare dei velivoli per il trasporto di infiltrati dietro le linee nemiche venne a capitano Smaniotto nel febbraio del mille novecento diciotto
La tecnica prevedeva innanzitutto un'accurata identificazione delle della località dove poter atterrare o ammarare per poter così lasciare personale
Solitamente gli infiltrati venivano muniti di gabbiette di piccioni viaggiatori per una rapida comunicazione delle notizie persone dall'idea dello Stato dall'arte anche nelle comunicazioni
Successivamente venivano effettuati dalla ricognizione i voli di rilevamento su arie per determinate
Di segnali convenzionali lasciati sul terreno dagli infiltrati
La prima missione meno compiuta l'anno nella notte tra il trenta e trentuno maggio del diciotto e adesso ad essa fecero seguito altre
Delle altre e risultati ottenuti furono tali da indurre il comando supremo a restituire un gruppo speciale agli azionisti
Formare la nuova squadra nono squadriglia Caproni e da una squadriglia mista di pericolo Gassendi sbaglia
Nel corso la battaglia di Vittorio Veneto il gruppo venne diviso ma non aspre gli a capo Caproni fu assegnata alla terza armata la squadriglia mista venne invece assegnata all'ottava
Oltre questo tipo di operazioni l'aviazione viene impiegata Terna la realizzazione di una guerra psicologica
Nella con sé purezza che è un punto debole del Formis fortissima esercito asburgico era rappresentato dalla sua multietnicità
E quindi sarebbe stato possibile sfruttare questo elemento per indebolire nella compattezza
Vediamo le d'altura di una relazione dell'Ottava Armata
Emerge che le truppe mangiare appartenente alla sesta Armata nella zona di Harakat furono protagoniste di meno numerosi casi di rito insorti erano circa cinque mila
Comando appunto decise in base a questi elementi soprattutto nell'Adda un'intensa campagna di azioni oltre le linee con lancio di manifestini non mi riferisco a quelli su Vienna che ormai è noto a tutt'
Vi ricordate mi riferisco ai giorni ventinove trenta ottobre pure forza e l'Ottava Armata compì una missione di lanci di volantini multilingue sulle colonne nostri mi aveva alcuni ma comunque erano erano degli appelli ai soldati
Che in ritirata lungo le rotaie
Nel novero delle specificità impegnate nella battaglia è opportuno ricordare la più antica delle specialità cioè quella del servizio di osservazione per l'artiglieria
Basato essenzialmente sulla perfetta organizzazione sul buon funzionamento dei collegamenti
Anche se questi elementi vennero parzialmente a mancare nella battaglia di Vittorio Veneto a causa dello sfondamento delle linee astenia
Sono state queste peculiari condizioni tattiche e in più a gravare dalle pessime condizioni tappo speri che il servizio di osservazione diresse circa cinquecento tiri d'artiglieria e individuo altrettante postazioni
Nel complesso si può evidenziare che la caratteristica principale di questa battaglia dal punto di vista etico è la partecipazione intensa e diretta di tutte le specialità alla battaglia che si stava svolgendo sul terreno amplissimo uso venne fatto degli spezzoni dei mitragliamenti a bassa quota ben trenta mila trecento mila cartucce con un ridotto impiego e più in Parlamento pesante dedicato agli obiettivi paga
Questo per non compromettere le risorse del terreno in via di
Di conquista
Concludo ricordando che in quarantuno mesi di lotta Alitalia si guadagnò degnamente il suo posto di potenza romantica imponendo Sica rispetto dei suoi versanti
Ieri abbattuti dagli aviatori italiani sia tre seggiovie tramite la Marina furono scrisse The centosessantatré
Contro i centosessantasei per
Il numero dei caduti e dei feriti
Querele per incidenti direttamente collegati con il sei zone di operazioni Fulvio novecentonove dati del del del regio esercito aver regio esercito
Tali Tramaglino sono già stati citati
Altri precese trecentosessantatré invece perirono nelle scuole sui campi d'addestramento
Questi numeri possono sembrare piccoli rispetto a quello che sono state
I numeri complessi della guerra però bisogna ricordare
Che parliamo di numeri che sono il trenta per cento di quello che è la persona
Ricordo anche i centodieci caduti della forza e carattere della legge percentualmente siamo sugli stessi valori tristissimo
Quale riconoscimento al valore del personale navigante furono concesse ventidue medaglie d'oro
Mille ottocento d'argento e mille quattrocento di bronzo inoltre fu concessa una medaglia d'argento
E anche la quella della Scala Regia Marina fu concessa con la stessa motivazione che vorrei leggere perché è un po'la sintesi genio
Per l'eroico dell'indomito valore dei suoi combattenti dette sempre e dovunque magnifico contributo di ardimento di tenacia di sacrificio alla causa della pace
Recando al conseguimento Della vittoria il più fervido ossia per mille novecentoquindici Genoa eccentrici
Ringrazio il colonnello Spina che ha tracciato un quadro devo dire ottimo della di quello che furono le operazioni aeree nel primo conflitto mondiale certamente una visione come si può dire interforze di questa di queste delle delle singole operazioni
Io devo dire che volevo solo notare un
Fatto cioè che questi bombardamenti sui centri abitati in definitiva nel corso della prima guerra mondiale ci furono perché io mi ricordo
Che mi capita ramo delle delle illustrazioni sulla delle fotografie su Venezia devo dire che molti molti degli edifici civili furono certamente bombardati per fortuna le bombe non erano di rilevanti di rilevanti dimensioni e quindi i danni provocati non non furono morti ma certamente delle dei bombardamenti su centri civili forse anche per errore di di di caduta o per delle delle singole bombe ma certamente degli edifici civili furono furono certamente Bombarda
Volevo adesso annunciare un piccolo cambio della del programma noi finiremmo adesso passo la parola generale proprio col quale finiremo questa picco questa prima parte del del nostro convegno e mentre il genere Montanari ha accettato di passare nella nel secondo turno quindi dopo la la conferenza del generale Bovio
Che ci parlerà delle grandi battaglie europee Vittorio Veneto ci sarà questo con un piccolo break per il caffè poi ricominciare
Giornale Bovio
E un e coinvolto da lunghi anni nella nella storia è stato anche uno dei predecessori del colonnello Pino come capo dello dell'Ufficio Storico oltre a tutti gli altri incarichi che ogni ogni militare ha avuto nella sua carriera
E collaboratore con articoli e saggi di argomento storico militare con numerose riviste pubblicazione
Ed è autore di tre importanti volumi tra cui le bandiere dell'esercito
Perché è uscito nel mille novecentottantadue l'araldica militare uscito nel mille novecentottantacinque
E un secolo di storiografia militare uscito nell'ottantasei dei Tasso la parola al generale dove prego
Nell'agosto del mille novecentoquattordici all'inizio di quella guerra collettivo
E ancora oggi definita la Grande Guerra
Tutti gli Stati belligeranti furono concordi nel muovere risulta mente all'offensiva
I tedeschi dilagarono in Francia attraverso il Lussemburgo e Belgio i francesi dal canto loro tentarono di penetrare in Massazza Lorena per riprendersi le Province perse nel settanta
I russi penetrarono da struzzo riempita alle e persino gli austro ungherese invasero la Polonia russa
Ma alla fine dell'anno Philippe Varin cominciati in agosto alla fine dell'anno e se potessimo essere pignoli anche molto prima tutte queste offensive erano state arrestate o respinti
E il prezzo pagato era di novecento mila uomini tra morti feriti dispersi prigionieri
Tutti i piani operativi iniziali predisposti i danni dagli stati maggiori predisposti
Verificato i con esercitazioni sul terreno sulla carta continuamente aggiornati attraverso lo spionaggio eccetera tutti questi piani siano dimostrati velleitari
E l'innegabile slancio con il quale Miglionico scritti si lanciare una battaglia fu mortificato
E annullato dalla terrificante efficacia degli anni importanti e dalla potenza degli artiglieri articolati
L'opinione pubblica sorpresa spaventata da queste perdite
Spaventosa non tardò ad attribuire la responsabilità di quello che fu chiamato il massacro più il combattimento in massa all'insipienza dei generali colpevoli di non aver calcolato prima del valutato
Correttamente gli effetti delle nuove armi sul campo
In realtà la capacità distruttiva delle nuove armi era perfettamente conosciuta
Sia dagli esperti civili sia per gli aspetti di vita
è il caso di ricordare l'economista russo Ivan box
Che nel mille ottocentonovantotto cent'anni fa
Aveva pubblicato il russo in francese un'opera ponderosa in sei volumi la guerra futura nelle sue implicazioni tecniche politiche commerciali ed economico
E lo stesso blocco l'anno successivo nera curato un riassunto di inglese armi moderne durano modesta
Ora blocco in stretta sintesi
Affermava già quindi nel mille ottocentonovantotto
Che la celerità di fuoco delle armi portatili l'efficacia distruttiva dell'artiglieri l'aumento delle citate avrebbero avuto una duplice conseguenza una dilatazione del campo di battaglia resa possibile anche dalla ferrovie dilatazione che avrebbe impedito l'aggiramento tattica
E la staticità del fronte perché sosteneva blocchetti combattenti avrebbero cercato dell'interramento l'unica possibilità di sottrarsi al fuoco dell'avversario
La guerra di movimento perciò sosteneva sempre bloccato sarebbe stata possibile solo all'inizio dell'operazione
Quando la difficoltà della mobilitazione generale e la non completa conoscenza dei dispositivi avversari avrebbe ingenerato qualche incertezza sulle posizioni difensive da organizzare ma una volta stabilito il contatto tra i grossi la potenza di fuoco di entrambi i contendenti li avrebbe costretti a trincerarsi a difesa
Dall'inizio un periodo di stallo dell'operazione il periodo che avrebbe inesorabilmente dissipato e qui tutta la grandezza del la previsione le risorse demografiche non solo risorse economiche dei belligeranti
Per lo studioso russo la guerra in definitiva era divenuto un lungo braccio di ferro tra due contendenti in un equilibrio di forze che si sarebbero paralizzate l'azienda
La grande battaglia decisiva di annientamento tanto cara Clausewitz ai suoi epigoni
Non poteva più accade
Sarebbe stata sostituita da una lunga serie di combattimenti inconcludenti
Ora queste
Essa descrizione che allora sembrò poca litica
E invece era sostenuta da argomenti molto logici Bonera
Così
Una intuizione lascio il verde erano argomentazioni solide appoggiate su ragionamenti validi nazionali
Tuttavia non commosso lucra anche non furono presi in considerazione oltretutto Blocher un ebreo polacco
Insomma c'era abbastanza perché le classi militari e politiche dell'epoca
Lo scredita solo a priori
Ma
Fu soltanto blocca
Anni dopo nel novecentodieci Norman Anchor pubblicò volumi la grande illusione quello che pure ha dato il titolo un capolavoro di Renoir del trentasette sulla prima guerra mondiale
Per dimostrare che la guerra impossibile
E qui c'è chi vi citerò Barbara Pacman che parlando di questo volume dice che Opel provava con esempi eloquenti e con argomenti di ferro che stante il grado di interdipendenza finanziaria ed economica raggiunto dalle Nazioni le conseguenze sarebbero state altrettanto penose per i vincitori che per i
Tradotto in undici lingue questo volume un'enorme diffusione però non fu preso in considerazione o per lo meno uno
Fu preso me la considerazione che avrebbe meritato
Tutti gli stati maggiori quelli europei come quell'americano
Pur condividendo la preoccupazione
Che l'ha cresciuta capacità di fuoco delle armi portatili
E potesse rendere l'azione offensiva molto cruenta ritenevano che i grandi miglioramenti avuti sì nel campo delle artiglierie
Avrebbero offerto l'attaccante uno strumento idoneo per superare qualsiasi difesa duramente purché questo attacco forse condotto con grande
Concorso di fuoco e soprattutto condotto da uomini determinati la guerra russo giapponese del mille novecentoquattro mille centocinque che fu seguita con enorme interesse
E
Tutti gli stati europei dagli americani con grande seguito di ufficiali che seguiva di combattimenti che mandavano relazioni molto su cose molto realistica i loro stati maggiori sembrò dà ragione quest'idea perché i russi fortificarono sia le loro posizioni si attorno a Porta Russia avute con più linee di trincea rafforzate da reticolati protette da numerosi mitragliatrici con campi minati chiara citazione elettrica con proiettori che di notte illuminata annullare il terreno antistante per impedire sorpreso ma nonostante tutte queste
Predisposizioni
I giapponesi accompagnando la fanteria col fuoco d'artiglieria fino alle minime distanza
E accettando delle perdite che allora sembravano spaventoso cinquanta mila
Perdite apportarlo settanta mila multe
Però erano riusciti a superare le difese russe
Per cui gli aspetti militari dell'epoca tutti è guardate dei francesi forti della maison al tedesco von Bernardi all'inglese agli inglesi entrambe e hai vinto agosto tra comico
Erano tutti concordi nel sostenere che anche le difese più organizzate sarebbero crollate
Sempre se attaccate con determinazione con disprezzo delle pene
La guerra si diceva avrebbe sancito il trionfo di una volontà su una volontà più debole
Questo era il succo del del disco
Che attualmente con queste premesse dottrinali
E di fronte a alla spaventosa capacità di fuoco
I risultati furono non potevano essere diversi da quelli che pur
Almeno sul fronte occidentale perché sul fronte orientale l'ampiezza delle fronti tutte mise mai una saturazione completa e quindi sul fronte orientale
Manovre furono possibili
Ma sul proprio ci dentale
E in pochissimo tempo il fronte si stabilito
La frontiera tra la Francia e la Germania che era lunga all'incirca ottocento chilometri era stata fortificata anni
I tedeschi hanno costruito due bastioni difensivi formidabili addirittura che un PIL Amex
I francesi dal canto loro averlo fortificato per dove Tour non si e poi abbiamo raddoppiato questa linea difensiva con i capisaldi di Belforte di finale accentuarono lasciato parco Weather Sharp
Che era un un invito pericoloso se i tedeschi si fosse un sexy da est verso sporche tedeschi si guardano bene
Fino alla fine l'Ottocento ormai il conflitto tra tra Francia e Germania sembrava imminente sembrava non più evitabile quindi gli stati maggiori che entrambi gli Stati elaborare un dei piani
Per risolvere il problema
Ora l'ultimo piano francese
Elaborato nel nel alla fine del tredici impianti diciassette ideata in gran parte da generale ci offrono
Che poi sarà comandante iniziale tutte francesi a Brera pensato di iniziare immediatamente all'offensiva una guerra puntando ossia sulla Lorena sia sulla sazia
Buona parte dell'esercito mentre un'altra parte sarebbe rimasta ferma nella posizione di per corrente di fronte alle Ardenne perché perché
Attraverso il loro seguito informazione i francesi sapevano che i tedeschi avrebbero oltrepassato la morsa puntando su Parigi allora averne forte
Due armate la quarta e la quinta a
In quella zona pronti a nuove città Sciuto a bordo per bloccare questa penetrazione tedesca tagliarla separarla dal resto dell'esercito in modo da eliminarla quinte le armate dalla salti la Loren avrebbero passato il Reno Magonza e ad opporsi su Berlino anche perché a un certo punto
Tedeschi avrebbe dovuto occuparsi anche dei costi
Tutto era un po'Conso incentrato sul fatto che la mobilitazione russa era più lenta
Dal giorno del di proclamazione della mobilitazione generale dell'esercito russo sarebbe stato in condizione di muovere sesto può sei settimane mentre francesi e tedeschi erano in grado di muovere dopo quindici quindi tutti questi calcoli si basavano
Ecco su questo primitiva iniziative atte francese che può sarebbe stata sostenuta dai
E di conseguenza all'inizio di ostilità l'esempio francese si schierò tra fiction e per forza
Con su cinque armati assunte la prima che dovrà puntare su mezzi penetrare in assassini la seconda che dovrà penetrare il problema più a nord la terza
Che doveva fronteggiare l'atomo fortificata di mezzo eppure la quarta e la quinta che dove appunto recidere la penetrazione tedesca
E la quinta poiché era la più lana sinistra francese avrebbe dovuto
Collegarsi contro il corpo di spedizione inglese
Pacato e ci sarebbe schiera con tutti mento sarebbe avvenuto nella zona di muoverci
Per terapie previsione i tedeschi ne hanno fatte al i tedeschi
E allora un problema
Non potevano affrontare contemporaneamente francesi e e Russia e allora share cerotti
Ma lo Brando per linee interne di come faceva Napoleone dibattere primo una frazione e poi la successiva ma deciso di battere prima i francesi e poi i russi proprio perché i francesi sarebbero mobilitati
In quindici giorni mentre i russi ne avrebbero impiegate
Molti di più e quindi c'era il tempo Secondo generale iscritto in che era stato il grande ideatori di questa manovra di
A battere la Francia con uno o più grandi battaglie di emendamento dopodiché grazie anche all'ottimo sistema ferroviario tedesco avrebbe
Trasportato del tutto dopo adesso
Ora
Sui temi era indubbiamente
Personaggio
Praticamente era stato il successore del grande molto piccolo intervallo quel generale Walter sì ma può immediatamente il la carica di capo di stato maggiore era stata data scritta in ischitana dedicato tutte le sue
Tutte le sue forze intellettuali e morali hanno risolvere questo problema
E naturalmente capiva che non poteva entrare in Francia attraverso la frontiera perché quello era fortificata ci sarebbero voluti
Troppo tempo
E quindi che i russi sarebbero stati pronti intervenire quindi pensò di entrare in Francia Attraverso Lussemburgo il Belgio e l'Olanda una me norme manovra di avvolgimento
Sui tre sosteneva che la manica te l'ultimo soldato tedesco avrebbe dovuto bordeggia nella manica costeggiare il mare ma proprio cuginetta un prisma fatto da dall'ala destra dell'esercito tedesco un'ala
Molto forte molto celere che avrebbe dovuto scendere e arrivare fino a Parigi e avvolgere e sbatte chiudere così forti l'esercito francese e annullarlo dopodiché la mente
Questo piano prevedeva
Disco ardire
Il fronte della salsicce la frontiera vero e proprio con la Francia prevedeva di sguardi quasi completamente il fronte rosso attualmente secondo Schlitzer
Il sette ottavi dell'esercito francese dell'esercito tedesco avrebbero dovuto partecipare a queste norme ma no proviamoci
Sui temi però novecentocinque per ragioni di
Leggi
Raggiunse limiti d'età lascio in carico a molti giovane
Continua ancora indignata perseguitare lo stato maggiore tedesco odiando come nuovo problemoni eccetera però del tredici il Signore lo accolse e e quindi
L'influenza di Felipe né all'inizio del non non fu più così determinante
Ora e suo successore molte non era un cattivo generale come
Certa storiografia voluto che era ufficiale capaci non era arrivato a quel posto perché era nipote del grande molto
Però non aveva la fantasia non aveva la spregiudicatezza di scelte nell'uomo cauti uomo più ponderato
Inoltre poiché
Nel frattempo erano successe parecchie cose l'esercito russo si era un po'ripreso dalla batosta avuta dai giapponesi le ferrovie russe si erano migliorate quindi insomma non era più proprio sicuro che questa che i russi per sei settimane non fossero in grado di muoversi
E sì inoltre
Anche servizio informazioni tedesco funzionava e quindi si sapeva che i limiti i francesi avrebbero immediatamente iniziato un'offensiva contro la SACE Lorena che non avrebbero e naturalmente
Era preoccupante per i tedeschi far penetrare i francesi in una zona così ricca di miniere ricca di di di industrie
E quindi insomma
Il buon molte fu costretto
Da tante cose a da tante riflessioni a modificare modificare
Il piano originario
Quindi io non è che voglio difendere molti giovani che non accetto episodi della mia modesta Parolo ma insomma effettivamente c'erano delle ragioni nazionali fondate perché quest'uomo modificasse il piano iniziale di Shri
E quindi
Pensò di rinforzare l'ala sinistra del suo schieramento pensò di rinforzare il centro e naturalmente tutto questo alto detrimento del Nord Est
Come ha scritto un nostro storico Robotti nel suo ottimo volume del mille novecentoquattordici suicidio durò conclude
Uscito una trentina di anni fa
E qui cito testualmente molti in definitiva voleva essere forte in assassina cioè alla propria sinistra per respingere l'offensiva sentimentale i francesi protesa a liberare la sa
Vuole essere forte centro quale dire davanti alla venni per bloccare la grande spinta strategica che si sapeva avrebbe effettuato l'esercito francese l'ambizioso tentativo di tagliar fuori una parte di truppe tedesche
Voleva poi essere fortissima una propria la bestiola assume Belgio sulla Manica onde superare ogni resistenza avanzare a marce forzate comparire puoi ancora fortissimo sul fianco del nemico
Fino al punto di vincerà la battaglia contro l'oscuramento che la propria forza soverchiante avrebbe dovuto determinare dei francesi
Tutto questo era molto bello vincere omologhi molto sicuro molto calcolato molto prudente soltanto che non era possibile
I fatti
Invece eri
Impiegare il sette ottavi dell'esercito per questa manovra molto sul piano definitivo prevedeva Previti ma la sinistra formata da otto corpi d'armata
Circa trecentoventi mila uomini per la difesa del fronte nella sazia corrette per la sua alla si dice
Un centro di undici corpi d'armata quattrocento mila uomini
Che doveva penetrano in Francia attraverso le Ardenne e finalmente un'ala destra di sedici colpi d'arma settecento mila uomini Pennaforte alla destra ma non più fortissima
Che avrebbe dovuto irrompere nel Belgio annientare le fortezze di dieci davvero
Che costruire le porte d'ingresso normale della Murgia superare la moto e proseguire rapidamente
Quindi rinunciò all'idea di invadere l'Olanda
Il una Pucci detto già già inizialmente più vorrei e
Aggiunge corto
Quindi niente ma anche niente intitolata soltanto Alberto
Scendere
Secondo i suoi piani dieci dovrà essere sorpassata lemmi più dodici Bruxelles dove a cadere problemi più diciannove la frontiera francese superate in problemi più ventidue
Per raggiungere entro l'MP tre più trentuno la linea giunti San Quintino e e problemi P trentotto battere i tragici entra
Tutto calcolato perché può bisogna far fronte ai
Ora nelle prime settimane
Tre settimane quattro di guerra l'esecuzione di questo piano tedesco si svolge secondo ricco previsto
L'ala Marciante sembrava inarrestabile l'ultima armata la prima di pubblico puntava su dieci seconda il pubblico può
La terza di fu un autentico in a
Da
La
Molte aveva assegnato al comandante dal secondo armata che era il centro dell'ala destra Fomalhaut il compito di
Regolare il movimento della prima armate della terza in modo che Grasso scollamenti tra le tre armate che poi alla fine si verificheranno perché comandante ritardate impetuoso
Costumi sfiancata e di uomini come gli effetti PG insomma proseguiva rapidamente
La difesa eroica finché del Belgio che non era stata prevista i i tedeschi convinti Tibet si sarebbero arresi
Non provocò colpiti Tandy che la propaganda in seguito
Provocò un rallentamento solo di qualche giorno perché i tedeschi riuscirono insomma attratti l'altra forte forte e quindi anche quando i forti resistevano ancora in attesa che arrivassero quei grossi calibri feriti morirono
Con grande stupore dei libri al Monte generale che aveva costruito queste fortificazioni ritirata detti sicuro della robustezza che era rimasto dentro
Tra queste fortificazioni
Indubbiamente creare un pay ma
Non furono determinanti
Furono un complesso di motivi a indebolire ancora questa la destra prima di tutto la dichiarazione degli ultrà per l'Italia che permise ai francesi prendere quattro divisioni
Dal fronte delle alti e
Schierarli sulle ardente
E quindi rafforzando ancora di più questo questo loro quarto costano quarta e quinta ma
Il fatto poi che su potuto per le pressioni del governo francese il governo russo i russi si deciso attaccare incluso diventata quindicesimo giorno
Quando ancora non erano pronte però riuscirono a far penetrare i russi in Prussia la l'armata di rene Canzo da nord e l'armata di San sono otto da
Resto normata diversa
E quindi abbattere
La prima armata viene Campatelli come notturni prussiani alcun bene il generale che comandava per tutta l'armata tedesca
Non era
Il miglior generale tedesco sì tre sì o no ordinò di ritirarsi dietro la pistola addirittura
Comando supremo molto lo fermò lo sostituì nel comando faccio
Prese anche due corpi d'armata che stavano attaccando da bidelli Libardo sul fronte orientale quindi indeboliti di band i due corpi d'armata ancora nord est
E quindi
Questa
Marcia dell'ala destra non ebbe quella velocità e quel ritmo che avrebbe dovuto avere secondo i piani di scritte
Ora scoppiata la guerra diciotto che era comandante francese aveva dato inizio immediatamente al suo piano senza
Sentire ragioni e quindi avere iniziato l'attacco due armate versate vorrei
Lasciando sempre la quarta la quinta armata permette di fronte alla venne aspettando che arrivasse
E soprattutto comandante della Quinta Armata francese Name Track l'ottimo generale che ed è più vicino e e avere informazioni più più dettagliate
E comincia a tempestare coma diciotto perché è lì che la penetrazione tedesca attraverso la morsa non era quella perimetrazione limitata che pensavamo ma era invece la massa dell'esercito
E che quindi bisognava muoversi bisognava fermarli in tempo
Gioco invece era stima continuava a dire all'Ardenza sei tu che sei proprio impressionabile non è vero niente stai tranquillo sono quattro gatti anzi dice se sono un gruppo di più ancora meglio così
Lei
Nei sulle remota
Dall'avversario una massa maggiore quindi non ti preoccupare stai buono aspetta ordini non rompere e invece la metà che continuava a prendere a prendere finché finalmente
Verso la metà di agosto
Anche ciò dovete a prendere
Ordinò riprende l'offensiva nel settore dell'arte né e contemporaneamente L'Armata tedesca che era nella bene che era comandata dal pronto interpreta il principe ereditario
Contravvenendo agli ordini di Bolca
Lo stesso aveva iniziato ad avanzare per cui chiede una battaglia incontro che alla fine fu vinta dai tedeschi però
Il fronte si stabilito subito sulle Ardenne ecco i tedeschi non riuscirà a venire avanti francesi nemmeno qui Fini però naturalmente questa battaglia fu una grosso campanello d'allarme per il gioco che finalmente si decise a ordinari allora insacca di spingersi in avanti per cui i giudici coi belgi e cui inglesi che intanto Barcati
Ma per motivi loro pagati soltanto con quattro divisioni per ritengo opportuno tenere in
Altre forze in Inghilterra perché potessero addestrare le Riserve addestrare i volontari quindi sono inizialmente ricordo la penso come si chiamava il corpo fragili britannico in Francia era soltanto di quattro divisioni
Comandate dal mondo Francia
Naturalmente queste quattro divisioni agivano indipendentemente dall'esercito francese sette progetti non poteva dare ordini ma soltanto preghiere a questi alleati perché
Collaborassero in un piano generale di
Comunque sia il ventitré agosto quindi ventitré giorni dopo la dichiarazione di guerra
La seconda armata tedesca di pubblico quella centrale con il concorso sia della prima destra che terza sinistra si scontrò contro la Quinta Armata francese
A Charleroi e contro il corpo inglese a Vogts
Combattimenti fu purissimi Charleroi comprese perduta cinque volte
A voce i tedeschi non riuscivano ad avanzare per la resistenza per la cocciutaggine degli inglesi che si dimostra anche in quell'occasione veramente determinato
Però alla fine lamentarsi rese conto che avrebbe potuto salvare la sua armata che era la migliore numerose la migliore del soltanto ritirandosi
Perché
Non avrebbe potuto resistere ulteriore attacco tedesco e così senza nemmeno dimenticò probabilmente nella fretta di avvertire inglesi
E senza nemmeno avvertire giocherà per paura che ci offre imponesse di rimanere sul
I commi Giolitti
La mattina dopo gli inglesi si accorsero
Dispiacere invece se pretendiamo sulla destra c'era più nessuno perché perché ci siamo ritirati nella notte lordo francesi Appio moltissimo e addirittura decise di tornare in vita comincia a ritirarsi per conto suo dove accorrere il ministro di una guerra Kitchener da Londra dovette accorrere in Francia per convincere
Frank che non era il caso di ritirarsi ma che bisogna accettare questo sgarbo che gli avevano fatto
E alla fine sul sulle citazioni di sciopero
Parteciperà fregi parteciperà alla battaglia della Marna
Aiutando effettivamente
Comunque sia
Francesco Guicciardini Grassi
Una ritirata ventuno dieci giorni di abbandonarlo successivamente varie righe fluviali
Finalmente quando sembrava che dovessero
Addirittura ritirarsi dietro la Mar ma gioco cambio idea e decise che era
Bisogna abbandonare la ritirata era il momento di passare alla controffensiva
Soprattutto per le
Vista però di abbandonare Parigi governo
Francese si era già recata a bordo ma abbandonare Parigi avrebbe avuto una
Un'implicazione politica notevolissima dovuto le conseguenze morali fortissimi oltretutto governatore di Parigi era un vecchio generale vecchio superiore al Madagascar diciotto Gandini
Che non condivideva assolutamente la necessità di abbandonare anche la linea della mamma perché si era dato da fare normalmente da raggranellato una fermata buona la sesta sì insomma era convinto che si potesse sostenere una battaglia davanti a Parigi
E così questi due fatti nuovi
All'inizio di settembre
Annullare ONU il Piano Schlieffen
Morocco da parte sua preoccupato che si creasse un vuoto tra la prima armata quella di pubblico continuava a scendere in termini addirittura varcato la Parma non c'erano santi
E e la seconda invece che come ho detto comandata dal computer a molti cauta
Si creasse un e quindi
Ordinò a
Von Gluck di spiegare a sinistra
E questo buttato subito dall'aviazione francese
E ci si accorge subito
Io ho superato il mio tempo però mi hanno detto che potevo parlare anche del
No
Allora io abbiamo solo bisogna agire abbiamo solo il risultato qual è che avessero che a un certo punto il fronte sì dopo la battaglia difensiva della Marna i francesi il tedeschi si dovettero ritirare sull'Est
Il fronte praticamente si stabilito ci fu quella specie di corso al mare per arrivare poi dal mare alla dal mare alla
Alla Svizzera il fronte si è stabilito non furono più possibile manovra di avvolgimento non fu più possibile ci fu soltanto l'attacco frontale l'attacco frontale che è stato tanto
Criticato a Cadorna ma che era l'unica possibilità perché non c'erano più possibilità sul fronte continuo non ci sono possibilità del giuramento io vorrei ancora direi se l'ammiraglio pura ce lo permette
Tre secondi
Una valutazione
Quando la Renza affini di ritirarsi shop lo licenzio mi tolse il comando dell'Armata nonostante oggi la storia militari riconosca questo comandante si era ritirato magnificamente salvando l'armata non era stato una rotta è stato una ritirata e non avrebbe potuto fare diversamente insomma Capitols ugualmente in coma
Delle prime cinque settimane Geoffroy rimosse due comandanti di armata succinto
Dieci comandanti di corpo d'armata e trentotto comandanti di divisione cioè
Riduce del cinquanta per cento l'organico
Questo lo voglio dire perché si è tanto parlato dei sicuramente i del dorso Cadorna
E si è tanto parlato apposto su quest'uomo
Aggiustando anche con l'ultimo libro del giornalista grotta spumante dipinto Testone che Capitani
Invece dopo tanti anni di pace è logico che arrivino ai gradi superiori persone che non sempre sono adeguatamente vagliate e che di fronte
A combattimento di fronte alle temperie della guerra non pigliano quelle sicurezze che avrebbero dovuto da ed è
Dovere del comandante in capo di provvederei immediatamente alla sostituzione
E quindi
Questa comportamento di sciopero che poi se andiamo a vedere lo stesso comportamento che per i tedeschi che eliminano addirittura Bolchi
Quattordici settembre molto sostituito da falchi quindi come vedete non dobbiamo fasciarci la testa i nostri generali del quindici erano
Corrispondevano perfettamente oggi dire ma lo standard nato erano perfettamente in regola come dottrina come al momento
L'unico momento da Storia d'Italia in cui non presenti
Poteva sostenere il confronto con gli altri senza difficoltà ed i pasti questo confronto lo ha sostenuto meravigliosamente bene Vittorio Veneto di cui la Milan vola non mi permette di fare fa
Io ringrazio il generale Bovio che devo dire parla con una certamente una passione e anche in effetti c'è un po'di tempo a disposizione per e per questioni dice direi organizzativa adesso noi facciamo il break comprende venti minuti perché già abbiamo abusato della pazienza dei nostri ascoltatori per lungo tempo dopo questo Brecht
Io direi che possiamo ricominciare volevo ringraziare comunque generale Montali per aver accettato di spostare disposta la sua relazione successivamente
Io ritengo poi io passo dalla presidenza al colonnello Pino che il colonnello Pino vedrà generale proprio certamente ancora del tempo per tempo per parlare di Vittorio Veneto certamente una cosa importa
Grazie a tutti adesso un break di venti minuti grazie
Ori
E intanto da Ray io vorrei ringraziare
Il circolo di ricerca storica delle a Mogliano Veneto che ha messo sui sedili ciascuno di noi una copia dalla tradotta
Un supplemento
Del di un notiziario più luci
Che loro hanno edito in occasione dell'ottantesimo anniversario dalla prima grande guerra ce le fanno Maggiolo di questo lo ringraziamo
E ora io lascerei ancora alcuni minuti azzerare proprio per parlare da di un aspetto appunto interessante
Del suo intervento parlare continuare parlare di Vittorio Veneto mettendoli raffronto
A quello che è stato un pochettino anche la l'atteggiamento degli alleati perché dobbiamo noi come avete visto abbiamo abbiamo organizzato il convegno in una fase in due diciamo su due piani una un piano prettamente nazionale parlando di Vittorio Veneto la marina e l'aeronautica ed anche un internazionale per poter per poter esaminare il nostro esercito la nostra attività nel contesto di un'alleanza perché non dobbiamo dimenticarci ne faceva parte in Alleanza quindi molto spesso consigli come diceva prima
Tale Bovio già a Cadorna agiva con queste azioni questi attacchi ripetuti sanguinosa ma perché era legato anche a dei vincoli in qualche modo con gli con le nazioni alleate ecco io sia le prove della celebrò la parola per conclude appunto il suo intervento grazie
Io vorrei soltanto ancora dire questo
Che i generali del quattordici
Come
Successivamente quelli del diciotto
E cercavo di manovrare quando era possibile
Alcuni manovrano con grande maestria altri soltanto con mestiere sufficiente
Ma alla guerra di logoramento a questi attacchi reiterati con ostinazione cioè furono costretti dalle circostanze non fumo costa una loro scelta una scelta obbligata
Perché non ci dobbiamo dimenticare che i governi premeva
Tutti i governi premevano sui loro capi di stato maggiore perché volevano che che la guerra finisce perché voi volevo arrivare a dei risultati anche per per questioni di politica interna
Perché far pagare sacrifici sacrifici e le popolazioni ma senza mai dati il corrispettivo la vittoria di una città conquistate diventa pesante per tutti
E chi furono anche generali che furbo vorrei Mutti da tante esigenze
E la battaglia di Vittorio Veneto sta proprio dimostrare che comandanti e stati maggiori non erano incapaci di di di di attuare e di formulare dei piani operativi
Complessi anche assolutamente appena dall'avuto la possibilità l'hanno fatto esse non stiamo a guardare se il piano di operazioni l'ha fatto Cavallero che era capo ufficio operazioni la fatto Badoglio è chiaro che la prima impostazione l'avrà fatta capo ufficio operazioni giovandosi tenetevi capo ufficio operazioni
Perché Ludendorff quand'era capo ufficio operazioni di di molte no non l'ha fatto lui il grosso del piano con cui poi i tedeschi sono entrati in guerra
E mi sembra logico no
Quindi è chiaro cavalle ma Cavallero che pur presso il rette grandi perché voleva questo il titolo di conte di Vittorio Veneto non lo ebbe mai
E questo è importante perché Herrera abbastanza
Almeno nella guerra quindici diciotto era molto al corrente di quello che succedeva e quindi se non concesse questo questo titolo nobiliare con questo patto quindi con contenitori merito perché sapeva non era merito tutto di Cecco Cavallero capo ufficio operazioni del resto l'ufficio storico ci sono dei dei documenti in cui si vede l'ordine operazione corretto con calligrafia che inequivocabilmente calligrafia di via
Quindi quella malignità
Che avrebbe detto oggetti e che è stata riportata da Montanelli che ci rappresenta questo via Cervi OPEC che a un certo punto si avvicina una carta se colpito cerca Vittorio vento dice dove
Dove cavolo sta Vittorio Veneto questo non significa che non sapesse
Stato allora nella Vittorio Veneto ma profitto ma faccio a prescindere da questo il fatto di non trovare subito una ricca una località su una carta non vuol dire che uno non conosca tutto il resto quel momento non trovava questo non vuol dire che il piano l'hanno fatto altri e e e Diaz usate da mi avere perché ha l'ufficio storico ci sono i documenti corretti
Con una calligrafia che inequivocabilmente e di diverso
Quindi smontiamo un po'queste cose ecco nostri stati maggiori erano come
Come gli altri Stati maggiori in grado di erano persone serie e ufficiali preparati che sapevano il mestiere e quindi erano in grado di quando nei c'è stata la possibilità di ideare anche dei piani
Usiamo il solito aggettivo napoleonici ecco dei piani
Di veramente ariosi che hanno portato la dissoluzione hanno affrettato la dissoluzione del gesto ostriche
è chiaro che nel diciotto nell'ottobre del diciotto Richard sorta dicono che era più l'esercito spreco del quattordici del quindici e del sedici e l'esercito logorato un esercito distrutto da tale conflitti etnici
Però era un con un esercito che si batteva fosse altro che per fedeltà all'imperatore per spirito militare per senso del dovere
Altrimenti questi morti che abbiamo avuto noi chi ce li ha fatti eh parliamoci chiaro
Qui è competente la Sicilia dove gli italiani non si sarebbero mai battuti ma quei tre mila e settecento perdite canuto gli alleati che gli ha procurato
Quindi bisogna rivederle i giudizi essere un po'più in quanto rivalutare un pochettino questi nostri ufficiali sui quali poi per motivi vari dovuti di politiche chiedo si è poi scaricato una patente di incapacità che non regge poi a un esame infatti adesso qui non è il caso scritto di ricordare quanto forse premesse nell'estate del diciotto perché noi gli italiani facesse un'offensiva sugli altipiani nel settore multa e tutti i buoni motivi per cui
Il Diaz sì oppose pensate che il Presidente del Consiglio Orlando rivolti pittura al punto di voler sostituire Diaz con giardino pur di fare questo offensiva ricchi di acidi fiutano di fare e giardino con grande
Senso di onestà si rifiutò e di prendere il posto di Dio
Anche questa è una piccola benemerenza per il nostro comandante dell'armata
Della quarta armata del Montello del GRA
Comunque quando la situazione lo consentì anche Díaz si decide per un film si e quindi il piano del comando supremo come già ricordato il collega Pino
Prevedeva la rottura della fronte avversario per la quinta e la sesta Armata del Piave
Agenda Cavaliere di la direttrice di Vittorio che era un centro logistico di notevole importanza
Lo scopo era di separare le due armate di rompere il fronte
E dopodiché di appoggi i DVD Tronconi
Ora per questioni
Fu affidato il comando di questa a caviglia comandava l'Ottava Armata Caviglia puramente e derisione di questo piano Lobont
Sollecito alcune modifiche all'Argot la fronte di investimento sia morto che assunto in modo da avere più possibilità di radicamento di ponti
Poi per un'altra questione di ritardi dovuti alla piena del fiume
L'azione
Della quarta armata del Grappa che doveva essere soltanto sussidiarie in pratica almeno per i primi due giorni diventò quella principale
E ricordiamoci che in questo settore le truppe auspica che combatterono comune
Un Energia insospettata
Attirando e naturalmente latte dovette spostare buona parte delle sue riserve proprio sul crack quindi la parte avuta dalla Quarta Armata nella battaglia di Vittorio Veneto è importantissimo anche se sfugge un pochettino si tende sempre molto a considerare l'Ottava Armata considerare la manovra attuato alla caviglia con questo diciottesimo Corpo d'armata che passo sui punti degli inglesi e poi risale verso nord in modo da sconti togliere di mezzo quelle artiglierie che battendo frontalmente il Piave si opponevano al traghettamento dei impedivano eccitamento dei punti e l'Ottava Armata eccetera bisogna riconoscere la grande importanza che ebbe la Quarta Armata nell'assorbire le risorse osteria che
Ripeto
Diciamo pure che ci fu uno degli episodi brutti degli episodi che hanno naturalmente diminuito la combattività dell'esercito austriaco non dimentichiamo che un'intera divisione della sesta armata la quota trentaquattresima
Arrivata
Prossimità del fronte si rifiutò di arrivare a fronte di andare avanti che la settima divisione ungherese di fronte agli inglesi si ritirò praticamente senza combattere
A tutte queste cose non tolgono nulla alla complessità della manovra fatta alla reattività dei nostri comandi nel nel reagire alle avversità atmosferiche relative alle resistenze
Superiori a quello che si pensava quindi insomma i comandi si dimostrarono agili per nulla incartate Curitiba tre anni di guerra di logoramento da guerra di trincea
Quindi lo possiamo essere orgogliosi di questa battaglia di Vittorio De solo per lo slancio con cui fu
Combattuta dalle truppe non solo perché determinò il crollo repentino dell'esercito austriaco e quindi privo la Germania del suo principale sostegno quindi praticamente determino immediata resa degli pensato tedeschi si arrese l'undici di di novembre quindi gli effetti di Vittorio Veneto sono stati decisivi per convincere il Kaiser e Ludendorff inveendo V che ormai la partita bisogna racchiude la mia più assolutamente possibile procrastinare
Quindi
Dobbiamo dare atto ripeto non solo ai soldati floater affrontato soprattutto nel settore montani delle resistenze durissime raffrontati slancio ma dobbiamo anche dare agli
Comando supremo ai comandi chi lottava alti comandi dipendenti
Riconoscere il loro merito anche la la la manovra di Grazioli col suo corpo d'armata speciale di vostra
Erano uomini che non sapevano soltanto combattere frontalmente che non sapevano soltanto buttarsi a corpo morto ma che sapevano anche agire con la testa che sapevo manovrare che seppur tutt'altro sempre approfittare con immediatezza delle falde nel dispositivo ad essa
Quindi tutto sommato
Mi sembra giusto
Che oggi ma tanta distanza da quegli avvenimenti noi qui siamo tutti riuniti per celebrare questa battaglia questa vittoria
Che soprattutto i nostri alleati hanno per motivi di gelosia hanno spesso e volentieri considerato secondaria se voi
Specialmente gli anglosassoni
Se voi invitate la pena di leggere o di rileggere bellissimo libro scritto da una storica americana morta qualche anno fa l'attacco manca che ha scritto un bellissimo libro i cannoni d'agosto
E vi accorgerete che in tutto questo libro si parla di tutto della Bulgheria della Roma ma non c'è una parola che riguarda l'Italia
L'Italia non viene proprio considerato
Si parla di tutto persino della torpediniera Panther che si presentò da capire è dei funerali di Edoardo ottavo e della del della moglie montenegrina dell'Arciduca di cosa ma non si parla non c'è una sola parola
Che riguardi la posizione italiana che riguarda il nostro esercito austro ma silenzio assoluto
Ora di fronte a un'opposizione storiografica così
Chiusa nei nostri confronti
Dovrebbe essere noi invece a rivendicare comunista con equilibrio quelli che sono stati noto Pittini meritino stupiti da capacità di sacrificio Marta obiettiva capacità di ripresa
Invece lei collega prima mi ha fatto vedere un articolo che comparso sul quotidiano milanese oggi in cui si continua a
Parlando dell'area perché
Colpi di clava sui generali italiani nel quattordici diciotto eccetera eccetera eccetera ma questo mi sembra eccessivamente
Eccessivo
Non tutti erano dei geni
Ma almeno riconosciamo
La buona fede riconosciamo la preparazione finti che non era certo inferiore a quella degli altri sì
Non ho nient'altro da dire
Ecco ringrazio del generale Bovio punto per dalla confusione del suo intervento
E messo in luce gli aspetti molto interessanti ora lascio la parola generale Montanari sempre in quest'ottica diciamo esaminare oltre dice esaminare il nostro intervento diciamo nell'ottica interalleata si parlerà delle delle direttive strategiche degli eserciti alleati
Il genere Montanari proviene dai corsi regolari dell'Accademia militare ad Ascoli applicazione
Da solo tenete tenente ha partecipato alla seconda guerra mondiale con la divisione Ferrara prima sul fronte greco e poi in Albania e Montenegro è stato catturato dai tedeschi dopo l'otto settembre quarantatré è stato internato in campi di concentramento in Polonia ed in Germania
Una volta rimpatriato nel quarantacinque est ha ripreso subito il servizio
Ha svolto tutti lo strumento può aver frequentato i corsi la scuola di guerra e dell'istituto degli stati maggiori comminati alternato periodi comando ai a periodi in cui ha lavorato presso cado stato maggiore anche comandi grandi unità
E stato insegnante al corso superiore stato maggiore e una volta lasciato il servizio se dedicati sede sia dedicato a studi di carattere storico militare
è autore di numerose pubblicazioni fra le quali l'esercito italiano desidera siccome per mondiale la campagna di Grecia l'operazione in Africa settentrionale in quattro volumi
Una pubblicazione politica è stata ISIN sento anni di guerre italiane in tre volumi di cui uno diciamo è in corso di stampa e in corso di stesura siano di stampa
Ha inoltre pubblicato numerosi articoli su riviste militari civili ecco la sera e quindi a lei la parola selezionare per per palazzi e delle direttive strategiche degli eserciti a
La nascita consigliere militare
Comporta come naturale conseguenza una serie di intese
Volte a consentire l'armonizzazione delle sforzi per il raggiungimento dello scopo militare
Senonché questo non sempre collima con lo scopo politico
E non sempre le vedute strategiche dei comandi supremi combattono fra di loro
Così che
Gli attriti derivanti dall'interesse nazionale o da convenzioni o anche da risentimenti personali
Spesso nuocciono ad una rapida conclusione militare
Quanto accadde durante la prima guerra mondiale
Che soltanto nel suo ultimo anno di vita vide concretarsi uno soddisfacente coordinamento strategico perlomeno sul fronte occidentale
In terra di Francia
Dopo l'invasione tedesca dopo la battaglia dalla Marna dopo la corte al mare
La trincea in uno con il reticolato e la mitragliatrice si impose sul campo di battaglia
Da quel momento i generali da ambo le parti sia Cinzano a superare lo stallo imposto dalla stabilizzazione del fronte tentando con mezzi sempre più potenti di infrangere frontalmente e linea persa
Era cominciata la guerra d'usura
Ma si trattava di una realtà che a stento ad essere compresa appieno
Era comune la convinzione di riuscire ad ottenere la rottura perseverando dello sport
Questo spiega molte cose anche di notte
Il generale Gioffrè Gala verso la fine del quattordici era convinto di poter chiudere la guerra al più tardi nell'estate del mille novecentoquindici
I punti fermi in materia di strategia è l'ultima
Raggiungere la vittoria nel più breve tempo possibile
Impedire agli Imperi centrali via agire per linee interne
Sul primo punto si confrontavano due tendenze
Gli occidentali Stich e gli orientalisti
Gli occidentali stick richiamandosi al principio napoleonico di concentrare ogni Energia contro l'avversario più forte perché quelli più deboli automaticamente ne avrebbero subito le forze
Sostenevano che la guerra poteva essere vinta soltanto sconfiggendo la Germania soprattutto in realtà
Assertori di questo punto di vista erano in genere la maggior parte dei militari soprattutto i francesi che
Più che logico perché si trovava i tristi casa
Ad essi si contrapponevano di orientalisti i quali affermavano invece la possibilità e la convenienza di vincere abbattendo i puntelli della Germania e cioè la sua Italia la Turchia per la Bulgaria
Alla testa degli orientalisti Savona alcuni politici tra cui Churchill e l'oggi Giorgio
Il medico al secondo aspetto quello di evitare cerca di evitare che gli Imperi Centrali potessero agire per linee interne
Esisteva piena concordanza sulla contemporaneità da assicurare alle offensive sferrate sui vari fronti
Prelevare dagli alleati ad adire i rapporti di tempo non superiori ad un mese in modo da evitare sfasamenti che permettessero lo spostamento in gruppo e
Però un fronte al
Questo però non significa che in Occidente dove fianco a fianco combattevano
Inglesi francesi e venti
L'atmosfera forse fraterna neanche crede
Per quanto gli stati maggiori francesi e britannico avesse lavorato insieme per alcuni anni
Sul piano diciassettesimo lavorato anche se le donne soffrono in forma ufficiale
Sul piano diciassettesimo per una cooperazione militare in caso di guerra
Quando si arrivò al dunque Lord Kitchener che da poco
Era ministro della guerra
Non non veniva affatto di buon occhio il che ricoprì il perito le britanniche in Francia assumesse il ruolo di semplice
Prolungamento dell'ala sinistra della cella francese
Alla ma era troppo tardi per cambiare le cose
Però visse aveva gela le frecce comandante nel Decor prescrizione che la più grave responsabilità incombe ora su di voi
Per quanto concerne la partecipazione in situazioni in cui le forze a voi affidate possono trovarsi ingiustificatamente sposa
Poi come se questo non bastasse preciso in nessun caso
Né in nessun senso via assoggetterebbe ad obbedire agli ordini di un qualsivoglia generale alleato questo rischio
L'entrata in guerra dell'Italia sembro
Rafforzare la concezione orientalista
Hillary Cadorna considerava la lotta contro l'auto in griglia
Nell'ambito di uno sforzo
Congiunto e armonizzato tra Italia Rossi Serbia e Montenegro
Il suo disegno era di occupare alcune posizioni
Chiave durante la fase di natura in modo da poter all'adunata compiuta prendere l'offensiva e raggiungere la Sava congiungendosi con l'esercito serbo
Nel contempo la Russia avrebbe accentuata la soppressione in Galizia puntando direttamente su Vienna
Conditio sine qua non per quadro Horna
Era la collaborazione alleata in modo da poter effettuare Hiller assicurare il regolare svolgimento delle fasi mobilitazione ed altro
Senonché il primo maggio del mille novecentoquindici quando Cadorna di Rameau l'ordine operazione il numero uno
La situazione si presentava in modo assolutamente differente da quello che era due siete perché era stata lo eccedeva le prime
Sul fronte occidentale la seconda battaglia dell'Artois
Imitati il nove maggio con la novità di una preparazione di artiglieria senza precedenti
E con l'ambizione di sfondare le linee tedesche
Stava esaurendosi
Soffro d'Orient Ale
Lei è poter cioè le ruspe erano state sfondate presso che di colpo
Nel settore vedere testardo
Provocando il crollo del fronte dei Carpazi
Sul fronte balcanico dove l'ambiguo consenso serbo alla firma della convenzione militare con Italia e la Russia
Cioè nel silenzio
Un silenzio voluto l'esercito osservata incrociato le le braccia ed era perduto da lunga guardare le ostriche
Prendo atto del deludente
Sbalzo offensivo iniziale Cadorna Chiesa allora
Sede alleata si venisse ad una determinazione che impegnasse seriamente anche la Serbia
Il sette luglio del quindici ebbe luogo a Jean di la prima conferenza dei rappresentanti militare dell'intesa
E il generale soffra
Formulo subito un significativo una significativa affermazione di principio
La decisione della guerra
Non poteva essere ottenuta e non doveva esserci arcata se non su grandi teatri d'operazione loro liste ma è evidente che in Francia
Tutto sommato
Per il primo
Convegno si riduce a semplice buone intenzioni
Sul piano pratico ogni alleato agì nel proprio interesse
E non ottenne di più anche la seconda comprende discenti convocata ai primi di dicembre sei otto dicembre
Questa seconda conferenza era stata provocata da un'interessantissima proposta russa
E cioè la Russia proponeva uno sforzo risolutivo contro l'outing Elia contare offensivo contemporanee
Russa dalla Galizia dalla Bucovina
Franco britannica dal porto di Salonicco italiana dall'Isonzo
I rappresentanti inglesi e francesi oppose un netto rifiuto
Non intendevo no partire dal punto di salute
Allegarlo difficoltà logistiche in pratica o obiettivamente esiste sia per i trasporti via mare sia per l'alimentazione per la dell'offensiva dunque la barca
La Conferenza si chiude dunque quello generica accordo per una serie di iniziative tutti pronti nella primavera del mille novecentosedici
Ma nel sedici
Messa ormai fuori causa la Serbia
Ti devi niente crisi e la Russia
Sulla difensiva Salonicco larve Dorian
L'Austria titolo praticamente libera
Di volgere piena attenzione all'Italia
E l'Italia simile in un certo modo isola
Francia e Gran Bretagna guardavano con sospetto molto malumore la sua reticenza dichiarò guerra alla Germania
Era uno dei i vincoli il Patto di Londra si noti bene
La Russia non nascondevo la netta contrarietà
Per le nostre ambizioni Balcani Dalmazio soprattutto
La Serbia invasa chiedeva aiuto ma c'era ostile
Tutte le operazioni del sedici
Ostacolate
Dall'operativa tedesca per dare che da quell'Africa l'Asiago
Vennero affrontati isolatamente
Senza determinanti influenza dell'uno sull'altro
Diciassette perché nevicare
Un disegno strategico lampo rinate del mille novecentodiciassette
Furono svolte quattro conferenze alle e precisamente
La Conferenza politico militare politica di Parigi
Quindici seri di novembre del mille novecentosedici
Capi di governo
La contemporanea quarta componente militare vicentini
La Conferenza politico militare di Roma cinque sette gennaio mille novecentodiciassette
E quella politico-militare di Pietrogrado che occupo la la prima decade nel febbraio del diciassette
Soffermiamoci solamente su componente di Ciampi e di Roma
La componente recenti io ribadisco il principio della priorità del teatro d'operazioni occidentale sul quale si doveva ricercare la rapida conclusione della
Seguiva il fronte orientale
Suscettibile di risultati decisivi ma a a molto lunga scadenza è questa da tenere conto che la gente
Il PAT italiano
Appariva meno importante per le sue caratteristiche specifiche però
Poteva facilitare moltissimo le operazioni sul fronte orientale
In sostanza
Tutti convennero nell'accettare per la primavera del diciassette uno sforzo risolutivo basato su una potente offensiva infrange
Già preparata già
Proposta da Affori da gioca una ripresa degli attacchi sull'Isonzo
E consistenti azione su pronte all'uso quest'ultime dall'altare un pochino
Allo Stato maggiore russo in relazione alle alle sue possibilità
Particolare interesse rivestì la Conferenza di Roma
All'inizio del dicembre sedici Logli Giorgio era diventato primo ministro britannico
Subito si era dato da fare
Per modificare le conclusioni della con Fredric anti
Alle quantità si dichiarava assolutamente contraria
Respingeva gli attori a del logoramento
E stimava pura retorica il concetto del fronte unico le fronte unito
Infatti
E vario offensive c'erano sempre tradotto in azioni indipendenti otto fronti distinti
Con risultati di guadagnare poco terreno e di perdere moltissimi soldati
Italia
Egli vedeva
Da un lato un composito esercito austroungarico sottotono
Poco motivato e logora
E dall'altro l'esercito italiano che meritava molto più credito di quanto potesse e questo alla luce di ciò che aveva compiuto con artiglierie inadeguato sotto ogni profilo
Perciò
Diceva la dispensa orgoglio basta dare agli italiani un concorso nel forte di artiglieria
Con una nuova conferenza a Roma si riprometteva di dissuadere la Francia dall'offensiva in Occidente a favore di una grande operazione patente dall'Isonzo
Ma ero sicuro complesso poi nelle sue memorie
Che gli stati maggiori inglese e francese sarebbero stati ostinati meglio la morte parate soldati sul fronte occidentale che la vittoria per altri generali sopra qualsiasi altro fronte
E così
Il nuovo comandante in capo francesi Nibel
Espose argomentazione così convincenti
Che non solo il suo piano venne preferito a quello diciotto
Ma il comitato di guerra britannico spontaneamente
Riconobbi in modo formale
La convenienza di dovergli affidare la direzione generale della campagna
Vedo sia
Che il generale cariche il nuovo comandante in capo del corpo di spedizione britannica in Francia
Ricevette istruzioni
Di attenersi agli ordini di livello
Eccetto il caso in cui consideri ciò pericoloso per la salvezza del suo esercito o tale da pregiudicare il successo
Merita merita
Punto sottolinea
Che più o meno con queste identiche parole
Forme espressive dall'Oberkommando der Wehrmacht
Le direttive al giornale Roma le quando nel dicembre quarantasei attinse a sbarcare in Africa c.t. Afrikakorps
Preceduta da una offensiva inglese ad Arafat
Che si limitò ad un successo tattico il sedici aprile prese il via l'offensiva nei rally
Fu un drammatico fallimento
Al quale eseguì un tempestoso di crisi e coinvolte l'intero esercito francese
In sedici corpi d'armata ci furono ammutinamenti
Ci fu un momento Sorel Morici Presidente del Consiglio dell'epoca in cui il governo pensavo di poter contare appena su uno o due di prigione superstato riferisce
Il momento era obiettivamente difficile
Tuttavia
Seguendo la direttiva generale di una condotta aggressiva concordata Shanti
Gli inglesi attaccare nelle Fiandre e gli italiani produssero un grosso sforzo sull'Isonzo Kuala vecchie ma e l'undicesima battaglia
Ogni esercito
L'uno dopo l'altro
Poco stretto ad arrestarsi per puro SB si esaurimento
Le differenze di vedute fra i comandanti
Che per motivi dell'unico nazionale o di virilità mentale talvolta offrire lo spunto per i contrasti personali rivestiranno parte non trascurabile negli insuccessi
Quando Cadorna
Dopo la battaglia della Brindisi sa
Sì dei Kara obbligato
A passare la difensiva
Immediato fu l'irrigidimento dei capi di stato maggiore alleati
Se l'Italia fu lasciata sola
E l'idea di un'offensiva alleata sul proprietario dal fronte italiano
Contro l'altro in carica venne rifiutata ciò dipese
Parole di Lloyd George
Dall'egoismo e dall'ossidazione militare la rotta di Caporetto Poli inimitabile conseguenza di così gretta strategia ad onore del vero bisogna anche aggiungere che più tardi sempre su memorie Lloyd George rimproverò al governo e al Comando Supremo italiani
Di non avere caldeggiata la sua proposta di un'offensiva alleata dal fronte delle sue
Durante il poi il il convegno di Rapallo all'indomani di Caporetto
La Conferenza oggetto appunto si interruppe
Si interruppe per consentire ai delegati francesi ed inglesi
Di concertati fra di loro
Sulla decisione da prendere nei nostri confronti
I beni alleati ero grande Francia
Noi il le particelle
Comunque a Rapallo poi deciso di creare un consiglio supremo di guerra con un comitato militare permanente
Al quale inizialmente andò il lotto Cadorna
Ho torto collo e per essere chiamato dopo un paio di mesi perché la commissione l'inchiesta su Caporetto
Lo ha interrogato
I primi del dicembre del diciassette
Il pessimismo regnava nel campo dell'Inter dell'intesa
L'Italia aveva subito e lo faccio di Capone
La Russia è riuscita ad arco
La Gran Bretagna era impantanata con ben poco si può immaginare nel fango di Pascal
La Francia non l'ho ancora rimarginate le ferite del tempestoso della tempestosa sua primavera estate
Sulla linea di condotta strategica però non c'erano incertezze e non tutti d'accordo
Bisognava spetta agli americani
Questa era l'unica Stati da mettere
A parte ciò
Si imponeva anche una revisione
Sulla condotta dell'operazione
Dopo una serie di convegni fra la metà marzo ed i primi di maggio del diciotto
E sotto la pressione la prima offensiva alludendo al fatto la somma
Il reale forte venne nominato prima coordinatore dell'armate alleato sto protettive
Poi gli fu affidata la direzione strategica dell'operazione
Poi finalmente ricevette la nomina a comandanti in capo delle armate alleati in Francia
Sì al governo sia il comando supremo italiani
Si erano opposti ai stendere l'autorità di forti sopra antitaliana
Temendo e non a torto visti i precedenti che al nostro esercito venissero ordinato operazioni ad esclusivo vantaggio del fronte occidentale può fu però detto
Nel momento in cui un'armata alleata fosse venuta combattività da cantare notte da quello mentale la Porsche avrebbe speso esteso il tuo comando anche i comici Ale
Ad ogni modo il due maggio dopo la seconda offensiva Ludendorff ha forse furono riconosciuti un diritto di osservazioni sulle vicende belliche in Italia e la possibilità di utilizzare il nostro teatro d'operazioni permeare realizzazione dei piani strategici dell'intesa
Così si giunse alla seconda battaglia Della Marra
E al seconda battaglia del Piave e a dalla seconda battaglia della Marna poi prese il via la grande offensiva grande controffensiva alleata
In Francia ed infine quell'italiana di Vittorio Veneto
Bisogna riconoscere che le grandi potenze entrarono in guerra nel quattordici
Poco alla mentalità
E le guerre dell'Ottocento una lotta cioè fra eserciti semi professionisti gonfiati rapidamente dalla coscrizione obbligatoria senza la partecipazione delle popolazione e navale di movimento
Quanto all'azione di comando
Il maresciallo Montgomery che come tutti sanno aveva una lingua tagliente tenterà poco propenso a prendere per buono quelle che vogliono gli altri commento
Prima guerra mondiale Paul tragicamente dominata dalla dottrina di Porsche
Fare la guerra significa attaccare sempre
Grazie
Ringrazio il genere Montanari per per l'intervento così chiaro
Che ci ha voluto fare abbiamo parlato quindi Rita Loreto vediamo adesso cosa ha prodotto Vittorio Veneto cioè ha prodotto un risultato finale che si è concretizzato
Con l'armistizio conferenza di pace versa di questo si parlerà il professor Massimo De Leonardis
Il quale professore associato di Storia delle relazioni internazionali ne ha facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed insegna stessa materia anche non esita di studi di Genova
Inoltre docente di Storia moderna e contemporanea al corso post laurea di preparazione al concorso diplomatico della carie internazionale dell'istituto per gli studi di politica internazionale di Milano
è stato nel settantanove borsista della British Academy dell'ottantacinque borsista nato CNR che il nel novantatré novantaquattro nuovamente borsista per la NATO e membro di vari organismi certifichi per cui la Società di Storia militare l'istituto previsto udire ricerche informazione difesa E-Street in ambito universitario pubblicato cinque volumi e quaranta saggi riviste scientifiche atti di convegni volumi collettivi
Diversi tra essi su temi di strategia e storia militare a ciò naturalmente si aggiungono molti altri scritti a carattere divulgativo ecco il professor De Leonardis si tratterà sull'argomento armistizio divida giusti conferenza di Versailles i confini
Grazie però a me
A differenza di quanto era avvenuto avviene un secolo prima grazie all'opera di tagli erano l'assetto dell'Europa dopo la prima guerra mondiale fu deciso soltanto dei vincitori
Un esame dell'azione diplomatica dell'Italia a Versailles richiede quindi alcune considerazioni preliminari sui rapporti tra il nostro Paese e le potenze alleate ed associate quali si erano venuti configurando durante il conflitto
Una recente opera sintetizza le relazioni politiche tra l'Italia e l'intesa durante la Grande Guerra nella formula che dà il titolo al volume alleati non amici essa sottintende da parte di Gran Bretagna e Francia
Un atteggiamento poco cordiale anzi freddo una scrupolosa osservanza dei patti convenuti ma non mai gesti o iniziative o suggerimenti
Utili a superare le difficoltà che l'Italia incontrò soprattutto con gli Stati Uniti
Una delle cause di questo atteggiamento fu certo il ritardo con il quale l'Italia dichiarò guerra alla Germania solo il ventotto agosto mille novecentosedici
Chiaro segno che il nostro Paese vedeva il conflitto in maniera assai diversa da Londra Parigi e poi Washington
Queste ultime erano preoccupate soprattutto di contrastare i disegni egemoni ci ed il militarismo della Germania guglielmina
Verso il quale era a dir poco indifferente l'Italia che concepire invece il conflitto come quarta guerra di indipendenza contro il secolare nemico l'Austria Ungheria
Conforta esagerazione polemica in un'opera del mille novecentoventicinque Gaetano Salvemini descrisse cito l'attitudine di alleato provvisorio e di probabile nemico del dopoguerra che Sonnino ministro degli Esteri italiano
Mantenne sempre metodicamente con i governi dei Paesi alleati
La difficile situazione dell'Italia la conferenza della pace è stata efficacemente descritta da uno storico americana
Cito verso gli americani gli inglesi aveva una enorme vantaggio di condividere la lingua e la cultura
I francesi beneficiavano dell'opinione generalmente accettata che essi erano stati vittime di un'aggressione ed è l'impressione molto sproporzionata la realtà delle cose che il loro territorio avesse costituito il campo di battaglia
Il fronte italiano era conosciuto soltanto da pochissimi tra i negoziatori a Parigi e l'Italia non poteva certo atteggiarsi a vittima di un'aggressione
E sarà entrata in guerra al termine di una meditata deliberazione e praticamente sulla base delle condizioni poste da essa
Finire la citazione
A ciò si deve aggiungere è già stato ricordato più volte questa mattina l'opinione prevalente all'estero che lo sforzo militare italiano fosse stato per nulla essenziale ai fini della vittoria finale
Una convinzione rimasta poi in gran parte della storiografia straniera anche la più quotata che ricorda faccine più facilmente il nome di Caporetto di quello di Vittorio Veneto
Siamo fare un esempio con un'opera che ha avuto un successo peraltro meritato
Ascesa e declino delle grandi potenze di qualche ndt si parla e si scrive a un certo punto riferendosi all'Italia la sua vittoria tra virgolette finale del mille novecentodiciotto
Come la sconfitta finale la disgregazione dell'impero asburgico di pesi però essenzialmente da iniziative prese altrove
Peraltro lo stesso autore poi alcune decine di pagine dopo si contraddice perché parla di splendide vittorie questa volta senza virgolette in Siria Bulgaria e Italia questa ignoranza del fronte italiano dipende anche dall'ignoranza della lingua per cui se voi andate a vedere le note della storiografia straniera opere italiane non ne compaiono mai e quando compaiono sono le peggiori cioè sono le peggiori di quei giornalisti che infestano appunti quotidiani milanesi che le cui opere sono tradotte ma sono zeppe di inesattezze chiusa la parentesi
Il fatto che ci fosse una sottovalutazione del del fatto che ci fosse una sottovalutazione dello sforzo militare italiano era consapevole il comando supremo già nei giorni stessi dell'armistizio
Lo stesso quattro novembre il giornale Viazzi invio al Presidente del Consiglio Orlando un messaggio nel quale affermava di sono tentativi di svalutazione dei risultati della nostra Vittorio potremmo dire ciò avveniva in tempo reale
Come si dice oggi
Infine va ricordato che lo strumento diplomatico in base al quale l'Italia era entrata in guerra il Patto di Londra del ventisei aprile mille novecentoquindici
Si fondava sui presupposti venuti poi in meno della sopravvivenza dell'Impero Austroungarico e della presenza di una minaccia russa nell'Adriatico
Perciò esso non conteneva tra l'altro la rivendicazione di Fiume dovendosi comunque lasciare all'Alta Ungheria un porto di una certa importanza
Non si può certo accusare Sonnino come farà tra gli altri Carlo Sforza di non aver previsto la fine degli Asburgo
La più recente storiografia ha giustamente sottolineato che questa non era prevista né prevedibile e che nell'impero operavano sì forze centrifughe ma anche centri perché per cui il suo destino non era affatto scontato
Nella politica di Sonnino riecheggia avara concezione di Cesare Balbo impero asburgico è indispensabile all'equilibrio europeo è un avamposto della civiltà cristiana e da un ruolo insostituibile nei Balcani
Esulano dall'oggetto della mia esposizioni temi dei compensi coloniali spettanti all'Italia in caso di spartizione delle colonie tedesche tra Gran Bretagna e Francia e delle zone di influenza attribuite le in Turchia dagli accordi di San Giovanni di Modigliani
Molto brevemente mi soffermo altresì sull'armistizio di villa Giusti
Le vicende che portano la sua firma sono state descritte molti anni fa dal generale Alberti ed a Tosti con particolare riferimento agli aspetti militari e dalle posizioni al riguardo di austriaci ed italiani
Ma altrettanto interessanti sono le discussioni tra l'Italia ed i suoi alleati in vista dell'armistizio
La questione degli armistizio era infatti strettamente legata a quella delle condizioni di pace
I sorgeva il problema se le potenze alleate accettassero o meno il programma cui sognano di quattordici punti
Sul quale avevano Riserve se gli inglesi che i francesi che gli italiani di fronte alle obiezioni di di questi ultimi di questi tre il ventinove ottobre il colonnello Fausto consigliere del presidente americano Wilson reagì duramente facendo balenare l'eventualità di una pace separata americane
E il giorno successivo approfittando dell'assenza di Orlando ottenne che lo al George Clemenceau si limitassero a sollevare Riserve sui problemi della libertà dei mariti delle riparazioni
Nonché ottenne un loro tacito impegno a contrastare la presentazione di Riserve italiani
Lo stesso giorno fu deciso di dare priorità alla discussione delle condizioni di armistizio con lastre Ungheria
Nella convinzione che quest'ultima avrebbe accettato una resa incondizionata comprendente anche clausole volte a facilitare eventuali ulteriori operazioni militari contro la Germania
Faust si dichiarò nettamente contrario ad inserire nell'armistizio austriaco una clausola in virtù della quale l'Italia potesse occupare tutti i territori ad essa assegnati dal patto di Londra
Ma poi acconsentì che essi fossero occupati di fatto senza citare il trattato dopo un lungo e concitato colloquio con Orlando anticipazione di quei colloqui concitati e drammatici che avverranno avversari
Dopo un lungo e concitato colloquio con Orlando al quale logge oggetto emerso avevano infine assicurato la loro solidarietà ansiosi di concludere al più presto l'armistizio con l'Austria per prendere sulla Germania
Tra il quattro e il sei novembre il Regio Esercito giusta Bolzano
Fu raggiunto in ogni punto
Il confine settentrionale al Brennero non fu mai seriamente in discussione già nelle prime valutazioni sulle richieste da avanzare all'intesa formulate nel settembre mille novecentoquattordici dal ministro degli Esteri Marchese di San Giuliano
Mentre vi erano delle esitazioni sull'opportunità di rivendicare la Dalmazia nessun dubbio vi era sul confine del Brennero indicato poi nell'articolo quattro del patto di loro
Il ventinove ottobre mille novecentodiciotto il colonnello Fausto osservò che eccetto gli italiani richiedevano in Trentino una frontiera strategica che violava il principio di nazionalità tuttavia considerando l'eventualità di una unione tra Austria e Germania Faust proseguiva
Tracciando una linea netta lungo la cresta delle Alpi la sicurezza dell'Italia sarà enormemente aumentata e sarà ridotta la necessità di armamenti pesanti
Nel memorandum Varzi Lai del sette febbraio mille novecentodiciannove la delegazione italiana alla conferenza della pace senza fare riferimento al Patto di Londra per non irritare Wilson chiese la frontiera del Brennero con l'aggiunta della valle di Sesto e della conca di Tarvisio non comprese in quel documento
Sperando di facilitare una soluzione della questione adriatica più consona ai principi dell'ultimo Funiati il Presidente americano si dichiarò subito disposto ad accettare le richieste italiane
Che nonostante le proteste austriache trovarono sanzione definitiva nel trattato di pace di Salice aumenta del dieci settembre mille novecento diciannove
E il discorso della corona del primo dicembre successivo il re Vittorio Emanuele terzo
Riferendo sei nuovi problemi imposti dalle nuove terre L'Unità d'Italia sostenne la necessità di un maggiore rispetto delle Autonomie e delle tradizioni locali
Pochi mesi prima intervenendo alla Camera il quattordici luglio il leader socialista Filippo Turati aveva fatto però riferimento ad una petizione di centosettantadue Comuni del Tirolo meridionale
Dalla quale risultava evidente che quelle popolazioni di lingua tedesca mai avrebbero accettato di essere divise dalla madrepatria e che nessun autonomia avrebbero potuto compensare
Erano questi evidentemente i germi di un conflitto non ancora del tutto risolto
Del tutto diverso il problema del confine orientale e Adriatico schematizzando al massimo si può dire che il Patto di Londra cito dal testo assegnava all'Italia Trieste le contee di Gorizia e di Gradisca tutta l'Istria fino al Quarnaro comprese Vorosca e le isole istriane di Kercher Lussino
Ed altri minori non che la provincia di Dalmazia nei limiti amministrativi attuali
Lasciava invece alla Croazia nell'Alto Adriatico tutta la costa della Baa dalla baia di Vorosca alla frontiera stette da settentrionale di Dalmazia
Alla Serbia e dal Montenegro nel basso Adriatico tutta la costa daccapo Planta fino alla griglia
Non accogliendo integralmente in questo secondo caso cioè quello relativo alla Dalmazia le richieste italiana
Sempre in Adriatico Italia riceva inoltre l'in piena sovranità su Vallino e l'isola di Saseno oggi è ritornato di attualità ed il territorio circostanze circostante nonché la rappresentanza all'estero dell'Albania
Di fronte alla nuova situazione che vedeva la nascita del Regno dei serbi croati sloveni dal mille novecentoventinove al Regno di Jugoslavia all'interno della classe politica italiana si manifestarono sostanzialmente due posizioni
Un gruppo composto da conservatori nazionalisti ed interventisti di varie tendenze chiedeva quanto previsto dal Patto di Londra con l'aggiunta di quelle parti della Dalmazia da esso non previste i di Fiume
In pratica l'Adriatico dal golfo di Arbe alle Bocche di Cattaro doveva diventare un lago italiana
Per costoro alla rivalità con la scuderia succedeva quella con gli jugoslavi
Il principio di nazionalità non doveva tener conto solo del numero che in alcune zone in molte zone avrebbe visto prevalere gli slavi
Ma doveva tener conto di fattori storici e di civiltà che facevano dell'Italia l'erede oltre che dell'impero romano della Serenissima Repubblica di Venezia
Interventismo democratico Salvemini Bissolati il Corriere della Sera i socialisti
Per assicurare una pacifica convivenza con gli slavi necessarie per ragioni militari ed economiche ed un'equa applicazione del principio di nazionalità chiedeva invece la revisione del Patto di Londra
Per assicurare l'annessione all'Italia di Fiume i cui abitanti si erano espressi in questo senso o almeno la sua costituzione in territorio autonomo rinunciando alla Dalmazia ma non Azzarà
Va ricordato soprattutto in questa sede
Che mentre la Regia Marina sostenne la necessità di annettere la sponda orientale dell'Adriatico così diverso e più stato sfavorevole dalla sponda occidentale per assicurarsi il dominio assoluto di tale mare
Il Regio Esercito fece presenti le difficoltà di garantire il controllo di isole e di una costa alle cui spalle stava un retroterra slavo Previti imprevedibilmente ostile
Governo Orlando Sonnino dal quale si era dimesso e sociale riformista Bissolati si schierò sostanzialmente dalla parte dei nazionalisti
Chiedendo con il già citato memorandum Barzi dai i territori promessi del Patto di Londra con l'aggiunta di Fiume e della Dalmazia fino a Spalato
Francesi ed inglesi confermano di sentirsi legati agli impegni sottoscritti nell'aprile del mille novecentoquindici ma non oltre
Ma soprattutto lo scontro divenne ascolto tra l'Italia e Wilson quest'ultimo nel nono dei suoi famosi quattordici punti enunciati l'otto gennaio mille novecentodiciotto aveva parlato con una buona dose di ingenuità della necessità di una rettifica delle frontiere italiane secondo le linee di nazionalità chiaramente riconoscibili non erano affatto chiaramente riconoscibile in molti casi gli Stati Uniti avevano tenuto a distinguersi dai Paesi a fianco dei quali avevano combattuto dichiarandosi Potenza associata e non alleata
E sottolineando di non essere affatto vincolati dai patti conclusi prima del loro ingresso in guerra
La diplomazia UIL sognano a si caratterizzava per il suo carattere aperto che comportava il ripudio dei patti segreti come quello di Londra anche se grazie ai bolscevichi suo contenuto era ormai noto
Sonnino appariva invece come tipico rappresentante della vecchia diplomazia che come Shylock fu scritto chiedeva il suo pugno di carne
Wilson assunto assurto a paladino degli slavi respinse le richieste italiane contrapponendo vi tra l'altro una sua linea che sposta che in Istria spostava verso occidente il confine tra Italia e jugoslavi
Ma soprattutto Wilson applicando i principi della open diplomacy si rivolse direttamente al popolo italiano con un suo messaggio del ventitré aprile mille novecentodiciannove per protestare contro il quale Orlando e Sonnino abbandonarono per due settimane la conferenza della pace dovendo poi ritornati precipitosamente per evitare che il Patto di Londra venisse dichiarato decaduto un mese dopo Wilson presentò un progetto che prevedeva tra l'altro la costituzione dello Stato libero di fiume e di Zara come città libera sotto la società delle nazioni
Due settimane dopo con la caduta del governo Orlando Sonnino ebbe termine la prima e più drammatica fase del problema Adrian
Il successivo governo presieduto da Nitti con Tittoni il ministro degli Esteri imposto alla sua politica adriatica sullo spostamento delle ambizioni italiane dalla Dalmazia all'Albania
Ottenuto con gli accordi Tittoni Venizelos del quindici luglio mille novecentodiciannove il consenso della Grecia alla quale venne offerto in cambio la regione di Smirne già prevista come zona d'influenza italiana
Il dodici agosto il ministro degli Esteri presentò alla Conferenza di Parigi un Progetto basato sulla costituzione di uno Stato libero di Fiume
La neutralizzazione del liste orientale delle isole di terso Lussino l'assegnazione di Zare del suo retroterra all'Italia e dal resto della Dalmazia alla Jugoslavia e infine il conferimento all'Italia del mandato sull'Albania il piano pur avendo il merito di interrompere il muro contro muro dei mesi precedenti presentava però grossi limiti
A parte la necessità di assicurarsi il mandato sull'Albania dalla Società delle Nazioni il Progetto di Tittoni non segnava un'adesione alla politica delle nazionalità
Proposta dall'interventismo democratico e da Wilson perché non abbandonava la politica cosiddetta imperialistica né spostava solo gli obiettivi dalla Dalmazia all'Albania
Ma allo stesso tempo non soddisfaceva accetto nemmeno le ha spezzato le aspettative nazionaliste
Tanto che l'undici dodici settembre avvenne appunto l'occupazione di Fiume da parte dei legionari di d'Annunzio episodio che evidenzio a tutto il mondo la crisi dello Stato e della disciplina militare in Italia
Il piano di chi Doni accolto favorevolmente da Francia e Gran Bretagna fu decisamente respinta dagli Stati Uniti con una nota del tredici novembre dal tono minaccioso Citto
Tutti i popoli del mondo queste erano le parole io dico messa in bocca Wilson perché Wilson era appena reduce da un collasso tutti i popoli del mondo
Hanno bisogno che le questioni europee siano sistemate e la nazione che vi si voglio proporre costringerà il mio Paese apprendere spiacevoli provvedimenti
Imposte unicamente dalla decisioni irrevocabili e del governo del mio Paese di assistere nel compito di ricostruzione economica soltanto quelle nazioni che aderiscono al mio programma ricatto ecco
Tittoni reagì con le dimissioni segno di irritazione e di impotenza al pari del precedente abbandono della conferenza della pace da parte di Orlando di Sonnino e venne sostituito da Vittorio Sala scialo
Siamo all'ultima fase
All'inizio del mille novecentoventi vide la riunione a Parigi di conferenze dedicate specificamente al problema Adriatico in tale quadro iniziarono i contatti tra italiani e jugoslavi
In un primo tempo con la procedura di conversazioni separate tra gli alleati e le due parti la stessa procedura che poi verrà utilizzata nel mille novecentocinquantaquattro per l'accordo su Trieste
Poi a partire dal ventinove febbraio contatti diretti tra italiani e jugoslavi
Un elemento favorevole alla soluzione del problema fu la costituzione il quindici giugno del mille novecentoventi del governo Giolitti
Con Sforza ministro degli Esteri fautore dell'amicizia con i serbi con i quali era in buoni rapporti
Nuovo governo abbandonò la politica albanese riconoscendo il due agosto l'indipendenza dell'Albania
L'evoluzione della situazione internazionale ritiro di Wilson sconfitta dei democratici alle elezioni americane isolamento di Belgrado e della situazione interna della Jugoslavia
Predominio dei serbi con il Governo Pasi mentre invece te i territori contesi erano abitati prevalente esclusivamente da sloveni ed acrobatiche quali accusarmi serbi di averli venduti
Queste sono situazioni interno internazionale favorivano dunque l'Italia che oltre tutto elemento veramente fondamentale aveva in aveva in mano la carta fondamentale appunto della occupazione militare dei territori in discussione
E si arriva quindi al Trattato di Rapallo del dodici novembre mille novecentoventi
Sul cui dettaglio mi soffermo tempo ormai ormai corre
Vorrei sottolineare questo che a in Parlamento il nazionalista Federzoni quando si trattò di ratificare il Trattato di Rapallo disse che l'Italia avrebbe potuto ottenere di più data la situazione internazionalmente favorevole ma Sforza replicò
Che non avrebbe voluto ottenere di più perché la sua politica mirava a stabilire una sistemazione e qua capace di fondare un'amicizia stabile tra Roma e Belgrado
Premessa di una politica di influenza economica e culturale dell'Italia nei Balcani successivo trattato di Roma del mille novecentoventiquattro siamo già con Mussolini al governo con quel trattato con l'Italia come sappiamo ottenne anche fiume lasciando nei guai l'aria insomma il sobborgo di Porto Baros
Conclusione va rilevato che il confine italo jugoslavo fu fissato senza plebisciti delle popolazioni nonostante la open diploma si dimise plebisciti de tra delle popolazioni dai quali comunque data l'intricata situazione etnica difficilmente sarebbe uscita una soluzione ragioni e quindi il confine italo jugoslavo fu determinato dai rapporti di forza espressi dalla situazione diplomatica e militare del momento
Quindi la vecchia diplomazia ma io vorrei dire la diplomazia tout court perché non c'è vecchia o nuova diplomazia c'è la diplomazia la diplomazia aveva prevalso sulle ingenuità UIL sogna
Dopo la seconda guerra mondiale mutati rapporti di forza la Jugoslavia imporrà la sua rivincita Alitalia ancora una volta non aiutata dai suoi alleati
Ringrazio il professor De Leonardis e adesso avevamo previsto in chiusura due argomenti particolari a corredo diciamo dell'esame di dall'esame della della prima guerra mondiale di Vittorio Veneto diciamo
La propaganda e lo stato di popolazioni venete purtroppo professor Paladini ci ha fatto sapere che per motivi di Carate personale non poteva partecipare sabato sapere pare qualche giorno fa sì sì prego e quindi concluderemo adesso con questo intervento del colonnello della volpe sulla propaganda e morale Vittorio Veneto prima e dopo è un argomento particolare conosciuta colonnello Della Volpe che fa parte dell'Ufficio Storico
Ed è autore di numerose pubblicazioni di storia e di iconografia militare tra cui le cartoline militari le fotografie militare l'esercito propaganda nella Grande Guerra esatte propaganda tra le due guerre
Quindi ha studiato l'argomento del produttore di di di pubblicazioni sull'argomento su questo argomento specifico il relatore in convegni nazionali internazionale partecipa a tutti i convegni diciamo indette non esita italiano
Grazie
Dunque io procedono per punti non leggero la mia relazione perché considerata Lore l'attenzione che ormai l'uditorio ha dedicato per lungo tempo agli altri relatori cercherò di essere quando più conciso meno tedioso possibile
In fondo non mi interessa neanche leggere tutta la relazione perché a parte la storia della propaganda quello che è successo a Vittorio Veneto eccetera e che cespiti in altri volumi m'interessa pendere l'accento soprattutto su alcuni aspetti
Cioè su cosa mi posso dire possiamo ricavare dai documenti della propaganda
E come possiamo attraverso questi documenti fare diciamo un'analisi un po'più accurata di alcuni avvenimenti della prima guerra mondiale
Premetto che purtroppo gli studiosi non hanno fino a qualche anno fa non hanno dedicato molta attenzione ai documenti della propaganda
Lo dico con certezza perché io ho trovato ancora intonse i faldoni nell'archivio dell'Ufficio storico legati addirittura con lo spaghetto di sì ottanta ottant'anni fa
Non solo ma visto che qui sono stati dati in ballo
Rechi argomenti che ancora oggi danno adito a fortissime polemiche da parte non di una certa storiografia
Vi dirò di più per esempio probabilmente gli studiosi conoscono la relazione della commissione d'inchiesta dica corretta ma vi posso assicurare che sono pochissimi e sono quelle negli ultimi tempi che hanno avuto l'accortezza di controllare non la relazione a stampa ma la documentazione
Che fu prodotta dalla commissione e che guarda caso in molti versi contrasta con la relazione stessa finale della Commissione quella sarebbe un uno dei grandi misteri storiografici da chiarire veramente ci vorrebbe qualcuno che analizzasse con attenzione le carte che sono state prodotto su centotrenta centoquaranta raccogli dovrà adesso non mi ricordo e il risultato finale cioè quello che i relatori hanno tenuto opportuno
Stampare e presentare alla nazione
E da questi interventi storiografici strumentali
Che appena escono le favolette
Favolette che alcuni lustri lavoratori prima rimedi
Diciamo che superficialmente perché la loro tesi erano destinate ad altri obiettivi
Hanno messo in accento che forse sono scappati
All'uditorio perché quando si dice quando si fa un'affermazione in un contesto che è diverso da quello che può essere propagandistico
Forse non si riesce ad afferrare io vorrei ricalcare alcuni quest'aspetto perché forse sarebbe opportuno che su certi argomenti se sin cominciasse a riflettere un po'seriamente
Quando si parla di Caporetto io parto da Caporetto e per infatti il titolo della mia relazione era
I tra prova grande morale rivedo corio vennero prima e dopo perché non si può partner partire parlare soltanto di Vittorio Veneto bisogna partire da che vorrei
Allora di Caporetto Asia si è detto peste e corna sciopero militare disfatta e il e ancora oggi la iattura nazionale e ma anche mancavo che Storace non gli stessi scaramantici quando si nomina la corretta però se uno vuole usare un sinonimo in lingua italiana
Per dire
Di una disgrazia indescrivibile dice è stata una Caporetto no
Siamo bravi i francesi che sulla Marna e qui è stato detto più volte hanno prese delle Baros e maggiori delle nostre
Ne hanno fatto di quell'episodio un momento esaltante della loro storia c'hanno detto quanto siamo stati bravi affermare i tedeschi sull'arma ma invece quando siamo stati incapace di ci siamo ritrovati sono andiamo subito una disfatta militare
Irreversibile quasi
Altre storielle ancora che si dal condono
Volendo fare della propaganda strumentale più che della storiografia
C'è una numerosa numerosissima letteratura che
Parla per esempio della rivolte militari no
No è in fondo in quattro anni di guerra che cosa abbiamo avuto abbiamo avuto un episodio limitato alla rivolta della Brigata Catanzaro
E la storia è finita lì
La piegare eran sarà paese comporta comportare molto valorosamente
Forse a questo punto bisogna recherebbe chiedersi perché si ribella ecco se si vuol fare una discorso serio
Bisognerebbe chiedersi perché si ribella una brigata che inquadrata nella terza ma a nella Terza Armata nella gloriosa invita Terza Armata e non si ribella una brigata che incontrate nella seconda armata
La vituperata secondo Armata del generale Capello
Allora noi speriamo facciamo tutta la letteratura ma memorialistica film eccetera sulla rivolta della Brigata Catanzaro
E non teniamo conto che generale Montanari accennava prima al fatto che il sedici Corpo d'Armata francese si sono ribellati e non teniamo conto che è una rivolta a Bebbio grossa portata lo squassato dalle di uno Stato
Dell'impero di Russia
Potrei proseguire con tanti altri esempi di strumentalizzazione della storiografia però
Vorrei andare avanti pre andare avanti perché ribadisco il concetto i documenti della propaganda non servono soltanto a studiare la propaganda in se stessa come materia cioè come fu organizzata se vi fu propaganda se non vi fu se fu fallimentare
Se riuscì a ottenere qualcosa
Ma potrebbero se analizzati a fondo
Farsi comprendere diceva anche altre tante altre cose esempio
I lavori e della propaganda non sono solo circolari di costituzione interventi assistenziali
Istituzione di casa del soldato e della e di tante altre attività di benessere io come oppure non so di stampa di giornali di trincea o
Eccetera
Ma sono anche documenti che contengono relazioni sul morale delle truppe
E relazione della censura postale
Non a caso
Perché le relazioni sul morale dal delle truppe e quelle della censura postale
Danno la misura
Fanno toccare proprio il polso
Di questi militari di cui tutti parlano ma che in effetti di cui molti conoscono poco
E sono documenti che se comparati
Riescono veramente a farsi capire qualcosa di vero di reale di quello che succedeva
Perché per esempio le relazioni sulla morale dei soldati
Possono essere anche in un certo qual modo da artefatte no
Perché un comandante in genere
Tende un po'a sminuire quegli episodi che possono essere deleteri per l'immagine della truppa e tende invece ad esaltare
Altri aspetti che possono diciamo a fare giova all'immagine del proprio reparto
Ma questi documenti confrontati voi con le relazioni delle censure buste epistolare
Fanno uscire fuori la verità
Perché nei documenti delle relate delle relazioni della censura postale
Viene spesso il pensiero del soldato del soldato del sottufficiale dell'ufficiale
Quindi l'analisi comparate di questa documentazione
Che a quei tempi veniva raccolto perché poi da essa si passasse ai provvedimenti di assistenza e di propaganda da adottare per elevare il tono morale delle truppe
Forse possono farci
Raggiungere la verità non al cento per cento ma farsi meglio comprendere alcune situazioni alcuni avvenimenti
Riprendo un attimo il titolo del mio intervento tra propaganda e morale Vittorio Veneto rimetto
Ho già detto che bisogna partire da Caporetto
Passare per Vittorio Veneto perché i propri in fondo Vittorio vede è un momento esaltante della nostra storia nazionale
Però la storia nazionale non si ferma prosegue con piume
E con quello che succede poi con gli accordi di pace
Caporetto forse non è il momento
Come ce l'ha descritto con un paradosso Prezzolini in cui si afferma l'identità e l'unità nazionale ma certamente il momento più forte il collante più forte di tutto il periodo della guerra
In cui le truppe insistendo no veramente umili quando viene lanciata la parola propaganda dalla propaganda la parola resistenza perché la propaganda del diciotto sì ride ma con tre slogan resistenza dopo Caporetto riscossa Vittorio Veneto pace mutilata fiume
Quando viene lanciata la parola Resistenza
Ormai i soldati avevano fatti da solo perché quei soldati di cui si è tanto parlato male di cui sette del detto di uno sciopero militare ho sentito a Messina l'anno scorso che addirittura pare e Da Caporetto al Piave fosse sembrasse un campo seminate di fucili di baionette i di armi eccetera
Prima ancora che la propaganda si rimetta in modo e che lanciò lo slogan efficace come quello di resistenza palme soldati già avevano fatte da sola c'è
Che contraddizione gli stessi soldati che hanno fatto lo sciopero militare sarebbero poi quelli che son riuscito a fermare gli Austriae
Gli austriaci al piatto
Io mi sembra che ci sia un qualcosa che non vada
Al momento di Vittorio Veneto
Che il momento è soltanto giustamente esaltante
All'improvviso però
Di questa grande vittoria scompare ruteno
Perché nel giro di poco tempo Vittorio Veneto viene dimenticato
E viene Rose dimenticare che siamo oggi l'unica nazione credo come non lo so se sbaglio qualcuno che ha cancellato dal proprio calendario nazionale
L'unica festività
In cui ricordiamo la grande vittoria che
Avrebbe dovuto rappresentare il coronamento del Risorgimento e dell'unità di dati perché noi diciamo che il la Grande Guerra o la prima guerra mondiale e l'ultima guerra del Risorgimento quello che ci ha consentito di diventare Italia
Dal momento esaltante di Vittorio Veneto si passa nel giro di pochi giorni
Ma forse anche prima per il ritiro del Pertini voglio concludono questo mio pensiero
Si passa al momento delirante dei fiumi
Io credo se ho capito bene perché in alcuni momenti mi sono distratto non perso mi sembra d'aver capito e questo cosa conferma la mia teoria devo onde questa pace mutilata non c'è stata dopo Vittorio Veneto
Che la pace di mutilate è diventato un prode un pretesto o il
Uno slogan o più politico
Che di fatto perché in fondo noi
Alla fine della prima guerra mondiale
Con la nuova delimitazione dei confini
Abbiamo viste di tutte le vie di penetrazione da quattordici a sette
Abbiamo acquistato diciamo quelli che erano i territori delle popolazioni italiche e abbiamo avuto una certa sicurezza nell'Adriatico quindi
Sta pace tanto mutilata
A me non mi sembra che ci sia stata e questo è un altro argomento che forse anche a seguito della realizzazione del professor della Nardis varrebbe la pena di approfondire
Vorrei brevemente e chiudere come De Leo correre più che altro dare delle indicazioni degli spunti di riflessione perché non è possibile fare una relazione
In poco tempo di quello che è stato alla propaganda da Vittorio Da Caporetto al fiume di tutto l'implicazione che ci sono di tutto le argomentazioni di tutti i percorsi nuovi percorsi storiografici che si potrebbero trovare studiano i documenti della propaganda
Vorrei chiudere con un'altra
Con altre osservazioni
Queste forse sono poco piacevoli
Per tutti
Intende ma significare la partecipazione alla gloria gli avevano sin troppo amici romeni
Nel senso di
Di dire
Il Risorgimento e l'abbiamo fatto tutti gli italiani
La partecipazione corale alla prima guerra mondiale di tutti gli italiani
La guerra di liberazione la resistenza e di tutti gli italiani
Beh io dei seri dubbi che sia
Successo questo
E ne sono contento
E sono contento perché bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare
C'è qui non si può continuare a dire
Che
Durante il Risorgimento e milioni di italiani hanno fatto le barricate perché non è vero
Che nella Prima guerra mondiale quando eravamo trenta quaranta milioni per varare la mia ignoranza in mare o possiamo continuare a dire che eravamo trenta quaranta milioni di italiani a fare il fronte interno perché non è vero
Lo possiamo dire che la guerra di liberazione e l'abbiamo fatti in dieci milioni di alberi di italiani perché non è vero perché non rendiamo giustizia chi veramente l'ha fatto
Certamente nella prima guerra mondiale ci sono stati centinaia di migliaia di italiani non parlo dei milioni di di militari di quattro milioni e mezzo di Milito e di cittadini italiani invitati
Mobilitati e inviati al fronte quali non hanno bisogno di nessuna attestazione di nessuna dimostrazione perché se ne son rimasti in più di seicento mille e abbiamo dovuto un milione e mezzo di di mutilare quindi non hanno bisogno di nessuna patente di italianità
Sono altri forse che ne sentono il bisogno
Leggendo i documenti della proprio sul sulla propaganda
Vi dicevo mi vengono forti dubbi
Perché per tutto il diciotto a partire dal dicembre del diciassette
E per tutto il diciotto
C'è un continuo cambio discordi rispondenza
Fa con comando sovente organi della propaganda
Commissariato per le opere della proprio per le opere federate di propaganda di comandi in cui continuamente
C'è una preoccupata attenzione a tutti quei segna tutti quei segnali che avvengono proprio all'interno della nazione e in particolare da da alcune regioni italiane
Dove si richieda quasi con una petulante ACI che sia un un continuo e interventi
Perché quando esondare col tornavano a casa
In pratica succedeva quello che poi succederà nella guerra di liberazione cioè il famoso mai viva lo fa fare a pugni
Ci sono anche ancora
Segnale più pericolosi
è forse solo queste cosa è spiegare poi perché nel dopoguerra trovano spazio determinati Chiaravalloti l'unico mi dici
Al termine della guerra la maggiore preoccupazione
Del governo
Del capo del governo Esaro quello richiederà al ministro della guerra se avesse cento Tanca sarà cioè dicendo targa carri armati
Da inviare sulle piazze d'Italia perché la situazione dell'ordine pubblico era estremamente preoccupante
Voi ve le immaginate cosa significa a parte il fatto che il ministro della guerra gli rispose noi non ce le abbiamo già indagato armata non c'eravamo neanche due sarà un corso uno solo che era a titolo sperimentale eravamo acquisito dei francesi
Nell'immaginare cosa significherà per quei tempi mandare delle macchine così mostruosa ma perché perché evidentemente i segnali erano veramente pericolosi
Non era possibile
Cioè non è possibile
Passare sotto gamba questi sogna segnale
Perché sono questi poi in fondo che ci permettono di arrivare
Alla verità storica
è liberatorio non vorrei essere fraintesa perché io non intendo fare del revisionismo
Non essere in grado fra le altre cose
Vorrei solo invitare a studiare con più attenzione
Soprattutto brave gli storici che se passano la parola no perché in certe correnti storiografiche quindi professore universitario
Mi son potrebbero essere maestri c'è il passaggio della palla dal maestro all'allievo
In alcune per carità e Russo non mi interessa
C'è il passaggio della parla allora dove poi
L'allievo che riceva la palla diventa più cattivo del maestro perché mentre il maestro ovviamente avendo raggiunto una certa maturità e una certa saggezza si guarda bene dal fare delle affermazioni che potrebbero essere
Risibili
Ma il maestro preso dal furor di discepolo se da fare da fare di più
Ecco io chiudo spero di non aver fatto troppa confusione ma gli argomenti erano tanti e tali e ripeto ancora una volta
L'invito è quello veramente di andare alle fondendo come enti perché i documenti ci vanno pochissimi ovvero qualche volta il professor Bernard De Leonardis o altri professori universitari in ufficio a studiare la carte dal più da Stephen può avverarsi
Ma rassicura
Che molti cattedratici
Se guardano bene davvero vi ringrazio e vi chiedo scusa per la foga
Ecco come ho anticipato allora questo era l'ultimo intervento che ha concluso ha concluso diciamo la mattinata la prima parte
Di questa nostra giornata ora la la ragionato conclude proseguirà nel pomeriggio
Con la tavola rotonda di estremo interesse come dice il signor Sindaco di Vittorio Veneto sulla diciamo sul sul legame che c'è fra la la primavera mondiale l'identità nazionale italiana
Naturalmente lei tutti gli ospiti sono invitati a pranzo disponibile un dò comunicazione di servizio ora dovrebbe essersi dei Puma un fuori per tutto il diciamo per tutti gli ospiti
A parte diciamo chi ha trovato un talloncino e da una una un posizionamento diverso fuori ci sono pochi metri c'è l'organizzazione in atto per per poter andare tutti quanti a pranzo
Ci troveremo poi qua ad come da programma alle quindici e trenta
Quindi ritengo che partiremo dilatano le quindici no più o meno grosso modo alle quindi si riparte nei mesi da pranzo
Per il momento grazie buon appetito e ci vediamo più tardi
Non mi ricordo più cosa devo fare ma
Cercherò di essere un pochettino se me lo consentite sopra le righe perché credo che a questo la del pomeriggio in quest'aula salute grigia dopo una colazione come quella di oggi
Sala l'abilità dei nostri professori
Di tenervi svegli
L'argomento credo che sia molto interessante
E quindi dopo le tutte le relazioni bella relazione che abbiamo sentito stamattina
A conclusione io credo che non poteva essere scelto niente di meglio di questo di oggi
Anche perché anche recentemente ci sono state polemiche su questo argomento ora ripeto quest'aula che io ho visto nascere trent'anni fa esattamente no trentacinque anni fa quando mi trovavo via Vittorio Veneto
E che ho visto nascere i cui ho passato parecchie notti a fare esercitazioni quando i cattivi stavano ancora oltre la soglia di Gorizia adesso è cambiato tutto infatti qui non è più corpo d'armata ma è forse di difesa è sempre la stessa cosa ma insomma più o meno cambia meno
Non è la più adatta anche perché fa molto caldo mi sembra
Però cerchiamo di allora giusto per così per incominciare intanto vorrei raccontare una barzelletta
Questo me l'hanno insegnato agli inglesi quando ho fatto la scuola di guerra dal e avrà i tuoi sulla Madonna
Una un po'più blasfema non ve la racconto l'altra mano alla contattato dice del cardinal salda vini di Torino dove io sto e allora forse si può raccontare
San Pietro Vadalà ma con egli dice senti Maria tu sei due mila anni che sei qui non vai mai in giro non vai da nessuna fa altre tutti vanno avesse scelto hanno alle Maldive vanno a Cuba vanno in giro e tu sempre qua sa bene che i veneziani una mossa e vai
Ma non è dice ma senti non so dire perché dalla Trinità ma quelli son troppo serio non fosse dicono di no San Pietro diciamo una cosa tua teme per fammi dei suggerimenti dice adesso vado da fa Timoteo che la tua operetta dal paradiso mi faccio dare un ventaglio di soluzioni e poi ferendo passano settimana San Pietro torna Di Cecco sono qua con le proposte senti potresti la prima cosa potrebbe su una settimana
All'ultimo
La manona dice ma forse ma ci son già stata Luzzo Sata tre volte quattro volte all'ultima asta non è più il caso pane c'è un week-end prolungato a Fatima
Mantelli sono stato tre volte come farla allocata ci sarà un bed & breakfast a maggio Goria a maggio Goriano alta che tutti dicono che ci sono stata ma io ne fa non ci sono mai andata
Allora il tema del
Della discussione della tavola rotonda di oggi come tutti sapete la prima guerra mondiale e l'identità nazionale abbiamo qui tre illustri professori che poi presenterò di volta in volta
Che si fanno carico di accende una discussione spero provocatoria perché le idee possono sa anche molto diverse vorrai prima leggere due righe dal che ha mandato il professor Galli della Loggia che doveva essere qua con noi oggi e che purtroppo non c'è scrive
Scrive al colonnello Pino nostro capo ufficio storico organizzatore qua del del convegno
E con grande rammarico e comunico la mia impossibilità partecipava incontro anniversario di Vittorio Veneto previsto per il tre novembre a cura dello Stato l'ufficio storico stato maggiore dell'esercito
Poi c'è il motivo fai una seduta di laurea la prego di volermi scusare anche con gli altri partecipanti alla tavola rotonda dell'invio i miei più cordiali saluti
Abbiamo sentito stamattina una serie di relazioni
Direi che quella che fosse potrebbe intorno due di più
A questa discussione di oggi è proprio l'ultima
L'ultima quella del nostro colonnello
Della Volpe
Il quale ci ha lasciato nel poi nella sua foga oratoria ma la sua Focardi tiglio eccetera eccetera e poi andava un po'a braccio anche leggendo degli appunti ci ha lasciato un poco l'amaro in bocca
Perché trattando di propaganda
Storia dalla propaganda cos'è successo tutti questi faldoni che ci sono allo stato maggiore del cerchio che nessuno mai aperto ha lasciato balenare
Alcuni aspetti che nell'agiografia normale dalla seconda dalla Grande Guerra la Grande Guerra
Neanche la prima grande alla Grande Guerra
Possono lasciato le ombre
Su quello che è stato la partecipazione non la partecipazione del popolo della nazione dopo un po'il discorso che si deve affrontare oggi
E quindi credo che partendo da quella potremmo
Potremmo iniziare i nostri discorsi io cerco delle calze ma non lo trovo
Nessuno però ne ne hanno messo troppe qui sul tavolo posso ecco l'acqua
Io inizierei dando la parola di RAI tre un primo turno
Di
Presentazione da parte dei nostri tra illustri professori di una ventina di minuti Padova venti minuti poi dopo faremo un secondo giro ci saranno degli interventi mi auguro da parte di qualche dissenziente perché gli interventi dissenzienti son quelli che animano
Allora io inizierei dal professore Hillary che mia destra che conosco da molti anni
Leggo due due righe cattolico dicono ridotto al minimo
Virgilio ilari e professore associato di Storia delle istituzioni militari nell'Università Cattolica di Milano
Dal mille novecentottantanove oltre a tre volumi di Storia del diritto romano ha pubblicato numerosissimi volumi tra cui le forze armate tra politica e potere Vallecchi settantanove
Il pensiero militare italiano dal primo al secondo dopoguerra ottantacinque inventarsi una patria Roma ideazione novantasei ha pubblicato inoltre numerosi articoli e saggi a carattere storico militare ha collaborato all'enciclopedia del diritto
All'enciclopedia del Novecento all'International mille tende fine senza i propri via dalla Brassesco
Ecco io
Lascerei la parola per prima professori la vita che ci dica un po'come la pensa lumi su quest'argomento che anche recentemente perché ha seguito un po'questi argomenti o vacanza recentemente anche sulla Rivista militare si è prestata delle discussioni tal professor della Loggia il nostro da Alberto Zignani che tutti conoscete contesi abbastanza contrastanti quindi credo che sia un argomento su cui si possa discutere
Grazie grazie
Questa diciamo la cercherò di fare un po'una introduzione toccando alcuni temi che poi saranno penso maggiormente ripresi e ampliati discussi dai colleghi che partecipano alla tavola rotonda ma il Prima guerra mondiale indubbiamente e un periodo che non soltanto per l'Italia viene considerato come una pietra di paragone nella storia del sia del nazionalismo che della coscienza nazionale
Di tutti i popoli europei coinvolti nella guerra questa è una guerra che viene definita all'inizio la guerra nazioni in un certo senso c'è una
Richiamo in qualche modo
Interpretativo nelle nelle primi tentativi diciamo di classificarle di modificarla proprio il concetto della nazione
Del resto queste sono le motivazioni che vengono esibiti soprattutto in caso dell'Italia per la partecipazione alla guerra ed è anche del principio di nazionalità uno degli elementi strategici questa mattina è stato richiamato abbondantemente
Che vengono utilizzati in maniera come dire intenzionali scientifica se vogliamo dalle comando supremo italiano
Non si sente
Va bene marchingegno o
Adesso si sente ecco forse la distanza della dal microfono può darsi che si è questa cioè
Io quindi
Ricapitolando un attimo questa è una guerra in cui il principio di nazionalità e non soltanto per l'Italia ma anche per altri gli altri Paesi coinvolti rilevante in termini di motivazione alla guerra ma e rilevante in termini di spiegazione che la guerra viene data e soprattutto in termini di come dire di orientamento della strategia offensiva nei confronti del dell'avversario
La questione nazionale viene utilizzata dall'Italia ovviamente perché è come dire un'arma potente nei confronti di un avversario come un impero molti etnico multinazionale come quello austro-ungarico
Tra l'altro impero che in quel momento sta vivendo una fase di espansione della componente mangiare under rese che poi in qualche modo paradossalmente contribuirà alla fine del cui al crollo del del del nostro avversario quindi questo elemento nazionale
Certamente domina
Come opera questa guerra nella costruzione dell'identità nazionale italiana
Intanto bisogna mettersi d'accordo su che cosa non intendiamo per identità nazionale se intendiamo un concetto generico ampio come quello di identità italiana certamente non c'era bisogno della prima guerra mondiale perché questa identità fosse definita questa identità italiana e molto ma molto più antica del dello Stato unitario e quindi ti conseguenza del periodo risorgimentale e di questa che viene considerata
La quarta guerra del Risorgimento italiano
L'identità italiana e legata allo sviluppo la formazione della cultura della lingua che costituisce un concetto unitario parecchi secoli prima
Quindi la questione si deve porre in maniera diversa si deve porre che Ingri ferimento alla costruzione di una rappresentanza di una soggettività internazionale univoca che è il problema storico dell'Italia che percorre la storia
Della di questa cultura e di questa lingua
Italiana che diciamo
Nato
Questo è il problema del Risorgimento questo in qualche modo è stato anche il problema del Novecento e in questi ultimi dieci anni questa vicenda sieri acutizzata è riemersa questa questa esigenza no
E questo in che in che misura la prima guerra mondiale opera come fattore di nazionalizzazione della identità italiana cioè in quale misura la prima guerra mondiale favorisce l'identificazione degli italiani con lo Stato un che ha compiuto unità
Questo dovrebbe essere secondo me riformulazione un pochettino più circostanziata del problema ma probabilmente anche questa formulazione potrebbe essere leggermente precisato
E qui e in un certo senso è difficile
Dare una risposta univoca perché il processo processi nazionalizzazione
Nella fase precedente la la prima guerra mondiale e di processi nazionalizzazione ce n'è più d'uno
Cioè da una parte il processo che viene in qualche modo incarnato dalle istituzioni della monarchia dall'Italia liberale
Dal forma politica dello Stato in cui hanno parte come dire la scuola l'esercito tutte le istituzioni le ferrovie
Le Poste tutti quegli stili via la struttura amministrativa
L'ordinamento giudiziario tutto ciò che in qualche modo è stato faticosamente costruito in maniera uniforme e che costituisce in qualche modo la forma dello stato ma dall'altra ci sono altre forme di nazionalizzazione che paradossalmente sono gestite da quelle forze che poi noi siamo abituati ad avvertire come anti nazionali in qualche modo o come responsabili della scarsa nazionalizzazione
E cioè la presenza dei cattolici e quella dei socialisti
In un certo senso queste forze politiche sono all'origine della dei partiti la cultura dei partiti in Italia sono delle forze che hanno offerto delle come dire delle formule di razionalizzazione cioè di unificazione
Alternative rispetto a quelle dello Stato
In un certo senso pensate la chiesa prima dell'unità d'Italia la Chiesa italiana non esisteva la Chiesa italiana
Nasce con unità d'Italia e così anche i cattolici italiani nascono come soggetto politico perché trovare un contesto politico di riferimento prima nell'est dell'Italia preunitaria quello che contavano erano i vescovi arcivescovi
Non erano le non c'era un episcopato nazionale così non c'era in un anche come dire il primato
Di Roma e del del del Vescovo di Roma in qualche modo era mediato da da da strutture la stessa cosa si verifica con il movimento cooperativo il movimento socialista anche qui la elemento fondamentale diventa la classe e non certo la Regione e lo Stato diciamo lo Stato di origine da cui poi è derivato il il il Paese
E quindi sono come dire dei modelli che in qualche modo s'polemizzano contro lo Stato unitario ma nel momento in cui polemizzano sono costretti in qualche modo a offrire e una identità che supera le identità regionali
In un certo senso in questa fase della storia nazionale queste due identità quella cattolica e quella socialista sono alla fine perdenti rispetto all'identità
Statuale quella diciamo del che anche poi alla quale corrisponde poi anche un partito che in un certo senso il partito delle istituzioni che possono essere quelle repubblicane o quelle monarchiche ma ciò quelle che diciamo privilegiano l'aspetto come dire istituzionale della della vita e più che quello sociale della vita pubblica della vita nazionale
Certamente il successo dello stato è legato anche al successo alla vittoria dalla prima guerra mondiale
Indubbiamente rispetto alle altre due componenti la componente come dire che incentra il discorso di nazionalizzazioni di unità del Paese intorno alla struttura dello Stato
Certamente si afferma con la prima guerra mondiale però si afferma entro certi limiti in maniera precaria si afferma in una situazione in cui come si ricordava stamattina
Si chiedeva
Quante autoblindo carri armati c'erano a disposizione da mettere nelle piazze
Che cosa che non riguarda soltanto l'Italia ma tutta l'Europa era in condizioni diciamo pre rivoluzionari anche in Svizzera
Dopo la mobilitazione Svizzera
Hanno costituito per la prima e unica volta nella storia svizzera un corpo di polizia militare di trenta mila uomini
Con ecco credo che fino al mille novecentoventidue è stato in giro nelle piazze perché la stessa cosa in Austria Ungheria dunque previa c'era addirittura con recite quindi non è una situazione anomala dell'Italia
Era una situazione generale perché che c'era anche qualcuno che l'aveva visto che alla alla guerra europea la guerra tra capitalisti sarebbe subentrata la guerra vera cioè quella di classe lo scontro più ampio
Quindi c'è una un'affermazione ed è e che però per poter essere in qualche modo per potersi mantenere che dopo si trasforma in regime sì dà vita andare a un reggicalze regime fascista
In cui in qualche modo il partito istituzionale si sposa con una
Come dire con una parte del dei movimenti sociali
Che confluiscono in questa struttura in qualche modo ancora non non ancora ben percepita da lui perché s'in qualche modo estraneo anomala che il regime fascista
E quindi sì certe una vittoria ma una vittoria con i piedi di argilla in qualche modo senza vero consenso diffuso perché resta in qualche modo insoddisfatta ma non vinta non riassorbita non persuasa non persuase cioè le altre forme di nazionalizzazione che riprendono invece lo spazio nel con il crollo del mille novecentoquarantatré e quando crolla quello stato lì e crolla il regio esercito che in qualche modo ne era una delle espressioni uno dei pilastri
E automaticamente riemerge l'altro le altre formule di nazionalizzazione riemergono i partiti sostanzialmente e riemergono dei partiti che sono fortemente nazionali
Ma non concerto ci sono partiti che hanno una certa vocazione localistica per esempio democrazia cristiana quando sorge nel negli anni quaranta ha una forte radicamento
Regionale alla Costituente impone l'assetto regionale dell'Italia che altrimenti sarebbe passato in vista della possibile presa del potere da parte dei sinistri e quindi la possibilità di organizzare resistenze o secessioni
Contro la Repubblica sovietica italiana lì dove invece i bianchi sarebbero stati maggioranza in maggioranza no
Indubbiamente l'esempio democrazie cristiane del Veneto è una democrazia cristiana che ha avuto una sua storia autonoma distinguibile anche quella siciliana
O anche quella Bruzzese o anche quella lombarda sono democrazie cristiane diverse con culture alternative e così via anche al Partito comunista ci sono
Partiti comunisti diversi che convivono nelle nelle varie tradizioni ma ciascuno di questi partiti di massa aveva comunque come caratteristica la prevalenza assoluta del riferimento ideologico si diceva
Croce richiamava le religioni d'Italia a quel negli anni quaranta e cinquanta si diceva ancora la fede e si faceva riferimento a concetti di questo tipo per identificare qui c'era una fedeltà che era mediata dal partito ma era comunque una festa nazionale l'arte il fatto è che erano partiti fortemente alternativi in un certo senso erano tradisce quasi tutti totalitari
E perfino i liberali in qualche modo e erano italie confliggenti quella democristiana quella cattolica che poteva in qualche modo mettersi d'accordo con quella liberale e quella invece comunista che era alternativa radicale e imponeva i socialisti nella nella nella scelta o con noi o contro di noi questo era un Pola l'idea questi italiche queste due italie
Che hanno vissuto in qualche modo il segnate da un linguaggio da un clima qualche volta anche da comportamenti
Che erano comportamenti da guerra civile da guerra civile défilé cos'è un non significa che non esista un uno Stato forte la storia ci sono otto tonnellate di sta di Stati che hanno combattuto guerre civili e mentre combattevano le guerre civili si espande Ivano e formava gli imperi quindi le due cose non sono antitetiche consiliare la guerra civile si è una forma di debolezza anzi se c'è sotto certi aspetti significa che uno è talmente sicuro
In sede la propria identità che si può permettere pure il lusso in qualche modo di vivere in una sindrome in un certo senso di guerra civile di trasporti
E e al tempo stesso di di come dire sicuro che il la sua collocazione internazionale non ne avrà a risentire
Questa è una una cosa di cui siamo profondamente persuasi visto per esempio che noi per lunghi anni adesso credo in questa fase sia definitivamente chiusa ma per lunghi anni dopo il mille novecentottantanove invece di massimizzare
I dividendi della vittoria riportata nella terza guerra mondiale
Non meno decisivi della della prima e della seconda guerra mondiale perché si son si è conclusa con la debellati zio e la scrittura la cancellazione la scomparsa di uno degli antagonisti ce n'è sovietica che non mi risulta esista più lasciamo perdere il comunismo ma mi si parla di geopolitica
Ecco invece di fare questo
Ci siamo abbandonati a me ha una bella guerra ricciola civile insomma che ci è piaciuta e ci siamo divertiti molto
E questa guerra civile l'abbiamo fatta in un certo senso contro i partiti abbiamo ricostruito una abbiamo pensato che lo Stato la burocrazia le corporazioni soprattutto le corporazioni pubbliche
Fossero talmente forti da poter fare a meno della mediazione dei partiti qui abbiamo cancella via basta non ci servono più so un'anticaglia da guerra fredda ci sono serviti in quella fase adesso finito il comunismo definite le grosse contrapposizione fine della guerra fredda possiamo che fare già puntare una identità che sia garantita dalle corporazioni corporazioni sociali quindi delle forze cioè Confindustria e sindacati sostanzialmente ma anche dalle indirettamente dalle corporazioni dello Stato la diplomazia la politica estera la fa la diplomazia la politica giudiziaria da far la magistratura
Da politica come dire distruzione la fanno i professori universitari la politica di difesa a far nulla fanno i militari ma insomma ecco quello alle questa è l'unica corporazione che non ha detto Abete fece fuori gioco
Qui abbiamo avuto una cosa di questo abbiamo avuto anche dei contraccolpi però perché questa è stata anche una fase in cui abbiamo riscoperto
Delle tensioni concede un solo minuto per suggerire un argomento e poi eventualmente se non mi prende da fumo dorate riprenderò più più di là se ne avrò tempo
Ma a mio avviso è emersa in questi dieci anni una cosa almeno per me
Io lo lo concepita come una scoperta che ho fatto io nel senso che per me mi è diventata una categoria illuminante
Ho scoperto che l'Italia non è divisa tra Nord e Sud
Ma è divisa tra Est e Ovest e che la la spaccatura non passa sul comma passa lungo la dorsale e gli Appennini
Cioè mi è sembrato di capire
Che si siano manifestate due politiche estere
Due interpretazioni dell'Italia
Che fino a quel momento erano in qualche modo rimaste ovattate non con non venne distinguibili cioè una dell'Italia Tirrenica che a pensarci bene è stata sempre quella prevalente preleva dal Piemonte alla Sicilia passando per Roma
E per Napoli e una che è quella dell'Italia adriatiche e è sempre stata quella perdente
Sotto il profilo politico perlomeno cioè quella che che non è mai riuscita a farsi rappresentare in maniera adeguata può essere capita
Da Roma unitaria Tirrenica orientata nell'ambito occidentale e nell'ambito come dire della preminenza prima inglese poi americana e e un'altra invece adriatica che è orientata verso i Balcani che capisce le cose che non che a Roma non capiamo
Io posso dire una cosa Autobiografia da voi pensate tu sei particolarmente deficiente
Ma io ricordo che mille novecento
Ottantacinque mi sembra il generale Jean me l'ha detto assai possiamo fare un bellissimo libro di fantapolitica
Che si apre con il ma dichiarazione del Papa che dichiara Santo il sacrificio dei cento alpini sgozzati dagli ustascia in Bosnia scusa ho capito sì perché sai che Arrigo sbaglia si sta per separare c'è un un processo di divaricazione e io insomma no ma scusa ma che cosa mai queste fesserie a chi li andiamo a raccontare vi faccio mea culpa
E sicuramente ero all'in diciamo all'oscuro non leggevo la stampa estera leggevo soltanto quelle italiane quindi la mia ignoranza dipendeva anche dallo stato dell'arte dell'informazione internazionale sulla stampa ma io nel mille novecentottantacinque sentendo una persona che mi proponevano cosa
Tutto sommato interessante che avrebbe spiegato il futuro e di una reazione da perfetto deficiente idiota perché permette tutto ciò che accadeva nei Balcani era roba da del del dall'età della pietra possibile che non che non riguardavano avrebbero influito mai sulla storia perché per e anch'io ero condizionato dagli schemi
I vent'al massimo potevo arrivare a considerare un una esistevano dei problemi Inghilterra nei ma anch'io in fin dei conti pensavo che la che la storia importante si giocasse in Europa cioè ma nell'Europa permessi unificava una cosetta molto ristretta essenzialmente Francia Germania Inghilterra insomma questa era l'Europa già la Spagna quindi voglio dire questa visione
Di uno che vive a Roma che legge i giornali fatti a Roma certi assolutamente incapace di vedere quello che sta dall'altra parte di rendersi conto
Forse dipende anche dalla prevalenza del come dire della della cultura delle del dell'ideologia del modo per di un'Italia che è quella tirrenica mentre invece certamente uno che vive al Nord Est percepisce le cose in modo completamente diverso
Un altro dato che m'ha colpito moltissimo è che la rivista Limes
Che si occupa di geopolitica
Vende quasi un terzo delle copie nel nord est prevalentemente nel nel Triveneto parola che non dovrei usare perché penso che Haiti si arrabbiano dicono che non esiste il Triveneto e così ma è chiaro che che così perché questo è un per me in un territorio in cui certi problemi incerti renderle degli aspetti geopolitici
Da qui della questione come dire del di difesi gioco ricevette la collocazione internazionali in paese si avvertono e quindi c'è una maggiore esigenza di rendersi conto invece lì dove prevalgono altre logiche questi questioni non non sia quindi secondo me in questi dieci anni emersa questa divaricazione tra le due Italie ed è emersa l'esigenza dell'Italia adriatica di trovare una in qualche modo una propria rappresentanza
E adesso mi fermo qui perché ho parlato troppo creo messo troppa carne feroce ricoprirlo solo
Ringraziamo vedete quest'argomento come si presta
Hanno essere allargato perché siamo partiti praticamente dalla primo guerra mondiale abbiam parlato di Chiesa cattolica abbia imparato i socialisti forse si potrebbe parlare di Edward papato
Perché l'Italia non si è formata come altre nazioni molto prima ma e siamo arrivati addirittura a a una contrapposizione non leghista di Nord Sud ma addirittura appunto contrapposizione di Est Ovest
E che è certamente una cosa interessante che io credo che potremmo anche andare avanti a sviluppare il successivo
Quindi grazie professore di carriere sorpassa della propria scuderia parola al professor Piero Del Negro
Che insegna storia militare presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Padova
Nell'ambito della storia militare ha pubblicato esercito stato società saggi di storia militare Polonia mille novecentosettantanove
E accusato con altri ufficiali e Società modelli interpretazioni Milano ottantotto e il generale Antonio Val Di Serio e il Veneto militare Padova novantadue
Di tutto
Vive in auto
Inoltre
Terribili
Prendendo in esame soprattutto il ruolo
Detto in modo particolare missione vista la
Alcuni senatori
Per cui
Il Tarì
Le commissioni di inchiesta
Questa Commissione
I suoi lavori canto inseribile anzi presenta
Speculare
L'inglese scrive e sentimento patriottico
Ormai Santo
Questo anche perché di lavoro io a
Buon vento secco
Ora un'affermazione
Fate la strigliata dal
Perché la commissione avanzare una proposta
Era già stata avanzata invece l'imprenditore centonovantacinque
Ma in contrada
Recepite dal Parlamento ricco
Procede
Nella regione
Il quindi secondo la tradizione esistevano preoccupazioni
Questo salto senti giusto
In realtà se si analizzano
Successi
Si può constatare che mutazione
Di aziendalizzazione
Ho
Rimasta larga misura sì assumere
Silvio ma nuova Cesare diversità abilità
Anticipa l'avvocato in uno spirito
Chiaro che venivano proposte
Vita sgarbato l'esercito russo negli anni a cavallo tra la visita e ottanta fortemente impegnato
Parole
L'idea s'impara
Stop
Sì segnala ciclo
Denunciata
Ma
Tutti i giorni Sillabari punto d'arrivo è una insegnamento
Giudici
Non c'erano
Si può pensare nel migliore dal vento nazionale
Scritti
Davide provenienti da varie regioni trovassero
Reggimento
Servisse torno sempre
Gli istituti
Un avvocato scrive nel mille ottocentosettantasette il sentimento nazionale
Permesso di Pasqua
Chiamata versioni RAI settentrionale
Gli anni dell'infanzia
Ma altri
Distinguiamo architetti fanno pensare che la situazione Cipputi
L'India
Quattro mila ottocento
Cantare il mattino affastellamento avviene
Credo che si configura sempre andate via
Giacchetta scura assai Rafael guardare in cagnesco ora
Più adatti numero ma Iozzelli noi perseguitare
Mentre in parole
Lega
Nel cercare credo che a spiegare dopo la
Rubino
Buona parte dei soldati due anni fa debbo programma
Io ci penso spesso
Questo sentimento Italietta non sapeva
Debbono un certo spirito di stimo e soprattutto mancano feriti tra
Un po'come scoop
Contava anche
A deporre l'intonazione regionalistica Dino predominante
Dietro il più usato nelle
In ordine via Bindi che realizzazione significa superamento che investiva regionali
E i soldati l'avesse fatto grandi dopo mezzo secolo
L'obiettiva con la stessa funzione richieste qua scriveva in ciascuna senta liberismo lì abita
Difficilmente opponibilità
Sono gli anni in cui si passa
Lo consente loro di trasparente insomma in altre parole perfino
Si doveva rassegnare Regione
Quanto al culto del sentimento unitario
E doveva esso doveva essere assicurato luogo ci
Atletica Calcutta dentro da una distribuzione nazionale non regionale degli ufficiali insomma
Ambigua riguardo alla prima Commissione sposta coincidere donne utilmente organizzate di ufficiale potesse appartenere alla circoscrizione del porto d'armi nel quale
Infine punto d'arrivo più difficile un territorio a discutere
Teneva conto anche del fatto
L'Italia liberale ritorna rinunce
Gli ufficiali problemi conoscevano
Dalle regioni tirreniche
Informiamo no e pure tra
Campa
E poi
Atri andata
Da contributo in proporzione alle
Anche le riguarda il reclutamento smarriti stessi soldati trova nanna a
Lui quello che
Un atto ufficiale japonicus dalle
Sociologo
Gli originali
Tutte le regioni da Roma Morena
Punto postula dunque
Perché e
Il problema dei
Correlazioni
Militari spunti succube vocazione
L'ideazione risparmi
E lo spirito nazionale l'esercito cui quell'Italia
E si conosce e si considera mi sembra sempre maggiore voto negli anni
Innanzitutto una struttura tecnico burocrati
Che abbia o
Tonino Di Giorgio rinvio scriverà che quando lui friulana
Erano ormai trascorsi in qui gli ufficiali che conta erano presenti
Ma i ribelli consegnato
Un peso sempre
Gerunda spuntò
Vietato riscontrati legali chi commetteva errori del genere
All'Istituto
E quindi questo rapporto privilegiato garantiva ci può essere
Domanda cercato fratello del
L'impostazione
Sappiamo nel corso della Grande Guerra svolta
Questa
Strada
L'azione posso Linate
Decreto però sul che riguarda vince
Ottocento nei primi anni del Novecento
Guardi
è il raggiro carico da comincia a un museo nazionale
L'Italia
Anche Nuccio
Ricordo Angelo
In Italia si moltiplicano indigenti Corpo di armata
L'antico dell'artiglieria si aggiunge Eugenio
Rimane tendenza non confrontarsi con la storia
Rifugiarsi in qualche modo è una storia ecco larga le possono essere considerate le istituzioni prima
Soldato
Questo spiega anche tenendo conto
Il problema di rapporti con la società civile dopo una allora in modo particolare
Notevolmente
L'altro versante
Ricordo espulsione generare italiani Antonio nel mille ottocentottanta
Rimuovo quinto espositivo
Comitive riconoscimento della
In questa esposizione c'è un padiglione del Risorgimento che sarà poi
Chiamato re dei musei del Risorgimento naz
Più tardi verranno
Per cento
La storia patria compresa quella militare e affida posizione mille ottocentottantaquattro al padiglione del soggetto
I militari sono Rutelli convinse centosessantacinque Marina ma la galleria della guerra costruita come diramazione della galleria del il presidente materiali poveri chi ama dire re tecnica dei vari rami del servizio
Certo senso
L'istituto della storia ossia l'opposizione certo
Schematizzando qua
Tecnocrati
In buona
Passiamo alla grande
Partirei dall'esame di finzione
E l'ha definita la guerra vittoriosa del popolo miliardi unità dalla borghesia
Una formula
Decida
Mi indica c'è stato precisazione la
Carattere
Gara nazionale combattuta tutta
Nazione
Da tutta la società
Va bene
E quindi Piero civili dice secondo o ispirate vola
Benissimo ufficiale supplementi interventista democratico Lippi
I boschi le navi da guerra neodeputato italiano una dizione soubrette
Quindi un momento di grande
Signor giudice tempo il sottolinea da da è saltato alla società civile alla società
I gol cento automobili riconosciuto via vicino borghesia poco gli ufficiali sul
Si può chiedere agli addetti quasi statu quo romanzesco della gente
Che sono nacque di massa aspetti ed altrettanto dichiarazione ideologica della società
No assoluta vittime
Intanto gli la sede di primaria importanza vinta
L'esercito italiano è un esercito di massa
Virtualmente
Partita delle riforme
Nel mille ottocentosessantatré
Dai rampolli sesto in caserma quello no
Un poco meno di quattro cinque mila euro qua ambigua presenti in quella dell'armata
Non esisteva
Dei tanti tardi in senso assoluto
Sei anni
Poi
Il suo seguaci
Raggiungeva due milioni e mezzo Perchinenna serietà a tre milioni e mezzo ad uccidere
Il primo conflitto mondiale
Tirata ulteriormente istanza
Aggiungo
Sinceramente
I cinque
Oltre cinquanta feriti dei quali
Ma soprattutto trasformò quelle che erano cifre si scrivendo cinque piuttosto che rapide crea guardarmi udita gestiti i nuovi quanto mai solida perché Mario stupiti
L'esercito di massa italiano stia sfornata una forzatura vale sulla carta scriverà sciopero cento
In una e se
Che
Efficiente
Io dico e compiere azioni
Questa trasformazione però non era stata accompagnata
Da quel misure necessari
A renderla
L'ambiente urbano
Lo si chiede il rapporto fra generazioni riferirceli problemi
Dell'italiano rientra
Però
Numero Charlie incidendo ventotto mila erano poco
Dopo dopo degli ufficiali
Quando per conservare l'apporto ragionevole i soldati scritti nei ruoli la cifra avrebbe dovuto essere almeno quattro volte sul
Inoltre artificiale coordinamento
Erano scriveva debbono timbro nessuno
Va sulla diessino va be'nessuna propensione nessuna ambizione no perché forse misti
Questo anche perché
La
Gene Zimmermann acquistato era concepita
Paravento quantitativo vista come si diceva diverse però finché grazie continuano a concepire come il sequestro
Mi viene attribuita Milan la misura sulla sabbia
è stata aperta
Cioè anche qui in ufficio strade significativo situazione i combattenti da dell'Italia liberale praticamente
Sono
Il frutto di una grande
Prima sul luogo le
Si comincia con l'associazione i carabinieri
Che necessari se per le associazioni di assistenza mutua assistenza si
Ma
Non esistono associazioni nazionali limite adducete aprile aspetta
La grande guerra indica imposto dall'Italia
Sarà
Un'ardita costruzione secco militare e tuttavia quanto meno intanto che Cardone la realtà dello stato maggiore continuano a seguire una strategia ma sarà
Vuole vince il generale cantanti congestione difensiva potete ecologico aveva messo in
Guardi Massa quanto i numeri fatti scendere in campo reale guerra permise il superare se contumace quando per falliti di dirlo abilità
Le caratteristiche
Larga misura assiste dell'associazione senso che andando a fare diventare percentuali maggiori imputati però
Si attenua
Sì dall'Asia togliere scanzonato
E rimase però però evidenti gli scarti entrare di più militarizzazione opaco quasi soprattutto circa e quelle contrassegnate da tassi assai ridotta lì già puntuali del fenomeno dell'immigrazione spingeva al palazzo partecipazione il regioni ci
Quello che scatto
Le grida missione militare in Commissione distante l'istituto come la spontanea solidarietà tutti nel sentimento della difesa contro lo spreco
Il sentimento e liquidare Pietro nel quale implicavano Steve
Scappo soprattutto sappiamo dopo
Regia e sulla base di parole d'ordine elementari
Non
Come la guerra il pane quotidiano Burgsmüller Terna formule i
Prendevano di mira
Gli otto peraltro Morleo immaginario sociale familiare e erano strane alla dottrina giornalisti
Sino a chi sia ignaro ieri sia osservare lungo il confine del popolo non sfruttato in forza di un ciclo
La sua capacità
Oppure la prima molto caratteristico
Il propaganda di guerra venne il periodo
Non riusciva
Quanto grazie e questo lo dobbiamo riconoscere l'Atm ad acquisire avrebbe di far funzionare nonostante tutto mamma
Sta
Nella linea in quel processo nazionalizzazione senza ideologia era caratterizzato il nuovo che l'esercito prima se io metto
L'ubbidienza alla regolarità
Ieri soprattutto
Lei s'incardina imparare utile ovviamente
Interno compagnia via
Senza dubbio buona parte della borghesia nella Grande guerra alla prova del fuoco un terribile
Di conseguenza la fase storica imponeva las sì entusiastica
Ma questa documentazione cara definita il primo conflitto mondiale garibaldini futuro un genere questo
Lo stesso volontaria nelle file dell'esercito
In larga misura scure
La più significativa riguarda come è ovvio
Definibile anche riguardo alle spalle degli ufficiali concreto non si assegnate strumenti domanda lievemente censimento
Ma l'istinto del centodiciassette anche questa strategia siamo a volontariato
Guardandola
E tutti coloro che erano terminati gli studi secondari logica rinuncia s'politica di autorità per dalla facoltà ministero della dalla vita ad un corso di studi
L'immissione nell'esercito circa centocinquanta limitazione disporre
Avrei potuto indagare maggioranza aggiunge l'età media
Risulta morti la Polonia Talete ufficiale no e inferiore allevamento insomma
Scuole medie gli stessi il
I criteri sociali leggermente inferiori Angelo Gatti dinanzi guardi venga piccolissima borghesia comunque leggermente inferiore sia a quelli degli uccelli
Che a quelli della classe politica dell'Italia una comprovato tempo della decisione Carrassi di legittimità sulla capacità di attrazione ciò che nei confronti di chi sta sociale rimasti lavora marcite
Idea sulla vertenza scaricare il peso della guerra sulle generazioni
Da sempre al punto notevole fortuna la tesi che l'unità d'Italia c'è stata grandemente cementata del tipo della grande
E libri cioè abbiamo favorito la conoscenza reciproca infatti i combattimenti quando non erano stati travolti dalla valanga dell'immigrazione erano di regola circoscritto rapporti sociali all'interno di spazi geografici viste ma senza dubbio
E allora indicato dal punto di vista militare
Nell'aprile la brigata il famoso c'era la verifica
Ecco ricevette in proporzione dovuto alla decorazione dal nove quello degli enti
In entrambi i casi l'efficienza militare occultamento di
Paradossalmente la guerra nazionale signora al sotto le armi
Proprio coinvolgenti
Che il giornalismo stato concesso care
Perché io ringrazio il professore Del Negro che ha concentrato maggiormente sull'esercito
Le sue considerazioni non rispose
Molto interessanti delle cose che suonano anche oggi in tempi di riduzione dalla ferma di leva se la palla che tranne oggi siamo a dieci mesi ma forse addirittura siamo forse a un cambiamento da dall'aveva volontariato
Si parla di un regionalismo anche oggi beh io vi posso dire un aneddoto che mi raccontava mio padre che faccia negli anni Trenta trentacinque
Che faccia parte di un salto reggimento coi tagli iniziati posso dire anche qual è nel quale chi non parlava agli ufficiali che non parlavano piemontese dopo un mese che devono andar via
E questa è la quinto reggimento artiglieria dalla divisione Superga stanza Venaria poi quinto dalla Mantova dopo la guerra quindi ci sono delle cose che ancora negli anni trentacinque
Suonavano come élite abbiamo sentito la Brigata Sassari un solido Lentini eccetera eccetera
Una domanda che potrebbe venire dice ma questi cinque milioni di soldati che hanno fatto la prima guerra mondiale e Paolo dei soldati non dei quadri non dei quadri dirigenti non dei politici eccetera che anche lì ricordiamoci che la i politici erano abbastanza divisi tra interventisti non interventista eccetera ma di questi cinque milioni quanti si rendevano realmente conto di quel che stavano facendo o quanti facevano qualche gli veniva ordinato di fare punto e basta e questo è un altro è un altro aspetto che Salah fosse difficile esaminare ma che potrebbe essere interessante
E passo la parola professore Mario Isnenghi
Che è ordinario di Storia contemporanea alla facoltà di lettere dell'Università di Venezia tra i suoi libri più recenti ricordiamo le guerre degli italiani Mondadori ottantanove
L'Italia in piazza Mondadori novantaquattro di taglio del fascio giunti novantasei
Poi per la terza diretto l'opera collettiva in tre volumi luoghi della memoria novantasei novantasette e appena pubblicato una nuova edizione del suo importante libro del settanta al mito dalla Grande Guerra Mulino novantasette
L'ultima suo approva qui ho appena finito di leggere anch'io Breve storia dell'unitarietà dell'Italia unita ad uso dei perplessi la cosa mi ha lasciato molto Pelmo molto incuriosito devo dire che approfittando di questa occasione
Questo ovviamente tavola rotonda quell'altra cosa il dottore va avanti spedito per conto suo Morando totalmente e io non farò eccezione quantomeno primo intervento che quello che avevo esatto dopodiché il saldo si conclude
No io avevo pensato stare abbastanza atto a Natale
Forza il Bronx arbitro possibile dal Parlamento indicati e anche ambientale lui no congrua risponda padrone utopismo amabili anche se vincere giornali il significato chiarissimo in
Ho trovato tematici vorrei
Partendo da un i pazienti ad Arrigo quindi il giornalista don non
Quale accompagnato la grande guerra e la commentato tanto meglio questo apoptosi stavano minando Salvatorelli liberale
Giornalista e storico attivo ancora secondo dopoguerra ma quello che mi interessa in questo momento sono i suoi articoli del tempo di guerra e del primo dopoguerra
Riuniti in un volumetto dal titolo felicissimo nazional fascismo tutto attaccato
Un attimo al fascismo secondo Luigi Lanzi un'altra cibo come cultura come atteggiamenti mentali e comportamentali era nato nelle giornate dell'intervento
Era l'espressione la campagna interventista a cavallo tra quattordici quindici e culminante verso il Maggio radioso di dannunziana memoria
Cioè
Era un movimento extra istituzionale
Aveva coinvolto in piazza molti italiani e aveva in qualche modo orientato con parole addirittura eversive le scelte delle autorità mentre intanto il Parlamento rimaneva sostanzialmente chiuso ma certo questo non era colpa della piazza interventista era una scelta delle istituzioni
Ora
Mi chiedo se questi articoli acutissime in sé sempre utili
Non potrebbero essere però corretti tenendo conto che forse quello che è accaduto nel mille novecentoquindici attraverso questo gioco di sponda tra governo Salandra Sonnino e interventistica ecco mi chiedo se questo non sia il ripetersi d'uno schema permanente della storia politica italiana che viene fin dal tempo del Risorgimento
Il rapporto tra il re
E Garibaldi
Tra iniziativa moderata incentrata su Cavour e iniziativa del così detto Partito d'Azione mutato tutto quello che c'è da mutare insomma mi pare che il quattordici quindici ripresenti in fondo qualche cosa di simile
Allora
Vi suggerisco la lettura chi di voi non abbia già compiuta per conto suo di un un bellissimo Diario di allora uno scrittore ministro Ferdinando Martini
Era il ministro delle colonie
Dal governo Salandra
Non era un mistero tra i più importanti Martini al più interventista tra tutti i ministri il più persuaso che la guerra sia proprio necessaria è sempre lì in predicato di diventare qualche cosa di più
Di ministro delle Colonie in realtà non sarà più ministro con il Governo Boselli col Governo Orlando e quindi più che mai commenta piè pagina si può dire giornalmente la guerra
Bene questo uomo d'ordine questo o vecchio conservatore nato ancora negli anni del Risorgimento
Politicamente assai scappato era stato in tanti
Poter Diana ricoperto vari ministeri è stato importante soprattutto in Africa
Ripensando se stesso a quello che pensa a quello che fa e ha come commenta le vicende esterne
Si vede come una strana bestia politicamente di conservatore giacobino
E allora ripensa che anche la Destra storica anche conservatori degli anni delle quell'indipendenza che erano appunto le conservatori si pensi soprattutto i piemontesi che però e però avevano usato violenza nei confronti delle legalità esistenti si erano comportati volenti o nolenti dai rivoluzionari
Ecco secondo Martini è innaturale in questa situazione antiguerra con le masse recalcitranti Howe tutto al più malamente rassegnate adottare comportamenti
Giacobini in atto o impotenza
E però mattini pensa che gli interventisti che su una specie di partito Inter partiti con fronte di varia provenienza da sinistra a destra esagerano
Nel sedici ancor più le diciassette quando l'ha costituito il cosiddetto fronte interno a considerare nemiche
Nemiche interne stranieri interni
Gli uomini e le donne del popolo
Esagerano il pericolo c'è ma con comportamenti duramente autoritaria appunto giacobini patriottica mente giacobini secondo Martini è possibile tenerli a bada senza giungere a comportamenti troppo brutale
Ora effettivamente se andiamo alla fine della guerra per noi sappiamo che l'Italia i notabili liberali Italia delle élite la borghesia elitaria che ha condotto l'Italia in guerra ce la fa a governare le masse militarizzati le masse civili dalle fabbriche alle trincee e a condurre in porto
Contro un amico che nientemeno che il grande impero austro-ungarico una guerra assolutamente imparagonabile per le sue proporzioni con ogni e qualsiasi esperienza precedente quindi si è una grande esperienza assolutamente memorabile ed è una guerra vittoriosa
Dopo avere governato la guerra di massa
Questa stessa classe dirigente borghese non ce la fa invece sappiamo a governare il dopoguerra delle masse
Il primo dopoguerra in maniera assolutamente accelerata nel giro in meno di un quadriennio perché sono diciannove e il venti è un po'nipote ventuno che decidono scelgono in altra direzione
Riprenderò dopo questo
Il secondo nucleo tematico del mio primo intervento potrebbe avere per titolo un titolo un po'misterioso che è questo Caporetto un paradigma identitario punto interrogativo
Svolgo chiari il fico questo titolo
Un paradigma identità perché mai mi è venuto in mente di definire così Caporetto ma
Caporetto è stato posto al centro della prima guerra mondiale
Subito
Quando la rotta è avvenuto
Già nell'ottobre del diciassette e nientemeno che il generale Cadorna fatto una lunga anche una serie di politici
Differenziati nelle motivazioni storia degli approdi diciamo
Da Bissolati a Mussolini
Dalla destra socialista
Buttata fuori dal partito socialista dalla sinistra socialista cioè da Bissolati buttato fuori da Mussolini nel mille novecentododici
Al futuro duce del fascismo che però nel mille centoquattordici ancora la grande speranza della sinistra rivoluzionaria in Italia Mussolini appunto
Le ha unificato i il già nominato fronte interno la volontà minoritaria ma Cesa di tener duro e di imporre comunque
La continuazione di una scelta che si considera giusta per minoritaria che sia attenti minoritaria si si può riconoscere che la scelta interventista fu minoritaria però nasce dalla sommati minoranze assai composite diversificate e rispetto alla storia precedente d'Italia tutta in qualche modo elitaria e minoritaria beh questa volta il grado di partecipazione è comunque assai notevole
Pur restando vero il fatto che è venuto a listino numericamente non di più anche se nessuno tramite ama il contatto
No contabilizzato gli interventisti mentalisti un problema è che mentalisti pure essendo maggioritari se facciamo l'elenco delle forze politiche in cui si riferiscono perda no questa specie di pre guerra politica che si svolge per circa dieci mesi dalle statali quattordici al Maggio minore centoquindici
Ma quanto più gli interventisti sanno di avere imposto la loro volontà tanto più ritengono di dover essere molto duri
Nella governo sia delle truppe che dei civili
Tra i quindici e diciotto ebbene Caporetto viene letto da ho detto Cadorna Bissolati Mussolini per citarne soltanto tre si potrebbero fare altri nomi viene letto in sostanza come l'esito logico e a questo punto si accentua naturalmente il l'avevo detto io in molti commentatori l'esito logico temibile ma in qualche modo logico dello scollamento tra Stato e società della separazione tra governanti e governati
La repressione non è stata sufficiente quel ministro gli è internet che i poli Orlando che si appresta giusto giusto a diventare addirittura presidente del consiglio e un molle
No usava appunto quei metodi giacobini che invece parlando Martini avrebbe auspicato che auspicava sicuramente il fronte interno per cui ha lasciato fare i disfattisti in primis i socialisti Cadorna non vuole fare ma dei cattolici ma altri sì
Poiché nel fronte interno non sono soltanto i clericali sono anche dei massoni e quindi ognuno si sceglie il suo nemico si ritaglia tra i possibili disfattisti quello che oggi è di più le grandi famiglie politico-culturali
Che possono riferirsi animalismo sono tre su liberali Giolitti anni allora c'è chi se la prenda con loro ovviamente è la destra
Sandrina e sognano e in modo particolare per motivi anche di lotta interna grande partito di governo deliberare sono i cattolici di armadi cattolica è sempre un po'penoso difficile c'è bisogno i cappellani militari
Però il Papa ha usato quell'espressione inutile strage che è un po'forte e in più i cappellani
Mettono in giro e le pie donne con loro tutto noce di Santini il lodo che la pace e non non non si curano di aggiungere sempre vittoriosa quell'aggettivo che poteva salvare capra e cavoli per la pace sì ma per la pace Vittorio comunque i socialisti sono il nemico pubblico numero uno il nemico che unifica tutti gli altri
Subito quindi Caporetto fu letto come una Allotta
Motivata politicamente non militarmente motivata sul piano di una caduta vertiginosa del morale in forza di antiche lontananze e di rinnovate e programmate estraneità radicalizzata e dall'intervento
Per i rossi
Da questo punto di vista quindi si può dire che Capo letto abbia funzionato da subito e per alcuni che continuano a pensarla così continua a funzionare come un paradigma identitario nel senso che
Legge l'identità degli italiani e dei nomi italiani dell'Italia oligarchica Italia dei pochi con dentro questo disfattismo di massa questo straniero interno di massa che militarmente si
E politicamente si può adesso chiamare disfattista parola d'epoca ma insomma possiamo dire straniere interno ed ecco una formula che va bene anche per altri momenti
Una seconda volta diventerà paradigma identitario Caporetto quando alla metà degli anni sessanta io stesso ed altri studiosi con me
Decidemmo di assumere Caporetto con un nuovo punto d'osservazione sulla guerra
Cioè
Le ho scritto questo libro che esce appunto nel cinquantenario sessantasette intitolato addirittura i vinti di Caporetto
Da un titolo di allora costruito come di materiali d'epoca cioè è un'antologia di testi tratti dai diari e memorie meglio diario ovviamente perché sono i più immediati e meno rielaborate le memorie ai sommario costruito questo insieme di documenti di coloro che erano stati proprio a Caporetto
Alcuni di e di altri che comunque ne avevano scritto per informazioni assunte
Il mio punto di vista non era assolutamente quello di Cadorna e degli altri io volevo vedere se avevano avuto ragione oppure no nel dire che c'era qualcheduno che aveva voluto la fare la rivoluzione
Devo dire che in quel momento mi auguravo che si ritrovarci alla questa altra Italia alternativa e che ritenevo l'espressione di un salto di qualità rispetto a quella esistente
Però non c'era
Non è così
Cadorna e gli altri avevano ingiustamente accusato una una classe dirigente alternativa rivoluzionaria che in realtà non era entrata in azione
Perché la parola d'ordine del centro del patriota lista creare ha unificato la testa e la sinistra era né aderire né sabotare col mio aderire né sabotare non si fa la rivoluzione evidentemente
Visto questo io nei miei libri processi io mi sono messo a studiare come che Caporetto
Non
Costruisce un'altra Italia c'è un riflusso c'è una crisi c'è una grossa decretazione ma nel giro di alcuni mesi
Si riesce da parte dell'esercito tra società dello Stato a ricomporre il tutto sommi sottrarre sostanzialmente facciamolo con una parola insomma sociale Vittorio Veneto
Come ci si è giunti non solo con la propaganda ma anche in tante altre mani
Questa e la seconda maniera perché Caporetto possa essere visto come un paradigma identità su questa seconda maniera naturalmente mi potrei soffermare più a lungo ma dall'altro non lo consente terza maniera
Credo che sia la maniera più attuale a me sembra che per molti nostri concittadini anche oggi in realtà il centro
Della prima guerra mondiale per quanto dura riguarda italiani rimanga Caporetto
Mi par di capirlo vedendo anche certi articoli e certe interviste che caratterizzano i giornali di questi giorni impedire anniversario mi par di capirlo
Ripensando in genere alle pubblicazioni d'ogni natura non solo storiografica ma pare storiografica e pubblicistica certo se si va all'estero più ricordata Caporetto che Vittorio Veneto
Questo è poco ma sicuro
Dagli storici non dagli storici
Come se non ci fossero state altre situazioni di rotta e di crisi gravissima anche in altri eserciti in modo particolare in quel mille novecentodiciassette che fu l'anno di stanchezza universale per tutti gli agenti per una serie di motivazioni
Anche per
L'allarme è capitato subito alla Cadorna ma per tutta una serie di altre ragioni
Io credo che sia rimasto centrale Caporetto me me ne accorgo anche così dalle dalle interviste telefoniche o no che una serie di i giornalisti capitolina capita che mi faccia in questi giorni e vedo che insomma la lingua batte sempre su quel Tentella io cerco di di riequilibra il discorso e va delle che in fondo l'anno di anni versato nel capo di Caporetto è finito che adesso questo è l'anno Vittorio Veneto ma in realtà è come se in ritardo tutti restassero legati a quella visione ecco solo che quella visione può darsi che il il fatto di di chiedere queste dichiarazioni Amelie condizioni un po'io li faccio osservare che quel mio libro di trent'anni fa che da allora gli ospiti tanti altri e la visione della guerra
E più complessiva
Allora perché avviene questo perché secondo me rimane al centro
Del modo di pensare sì degli italiani proprio il momento della sconfitta invece che il momento è la vittoria
Tre tutti e tre è in fondo quei modi di utilizzare Caporetto come un paria paradigma sono corrispondenti a orizzonti di appesa propriamente politici sono più che d'ordine storiografico d'ordine politico
Fanno più discorso pubblico e discorso storiografico
Io credo che il discorso taglio grafico oggi debba essere molto più complessi comprensivo ecco debba tenere conto anche di questa cosa
Assolutamente corrono logica illogica che Vittorio Veneto viene dopo Caporetto non viceversa per cui una visione di carattere storiografico non può non riconoscere questo e però ci sia fissata nella mente quella centralità di una sconfitta assolutamente disastrosa probabilmente perché viene incontro a delle attese che sono incorporate in molti di noi in forme di autorappresentazione appunto che privilegia ma piuttosto il la disgregazione che non l'aggregazione il non saper fare piuttosto che il saper fare il fallimento la catastrofe piuttosto tante cose
è curioso che dal punto di vista del
Dei percorsi politici per cui ci si può arrivare a oggi veramente a questa idea astutamente catastrofista che pone Caporetto al centro delle cose ci si arriva a me sembra più da destra che da sinistra
Sì qualche d'uno di voi ha letto il sole ventiquattro ore di domenica aveva visto la prima pagina del supplemento libri tutto occupato da un articolo di Francesco Perfetti
Uno studioso allievo di Renzo De Felice autorevoli direttore anche della rivista che in qualche modo continua riviste De Felice bene la linea interpretativa che propone e può dire più di titolo dal testo come spesso succede i titoli ovviamente sono responsabilità dei giornalisti e non degli autori però non è un titolo traditore è un titolo per forza
La linea è comunque quella di ribadire piuttosto la centralità della disfatta che non la centralità della vittoria
Secondo me ecco Scone questo viene incontro segati alloggiato impostato la partita forse se ne è parlato le quarantatré quarantacinque io allora gli avrei detto guarda adesso non c'è più soltanto la morte della patria riferita alla Seconda guerra
Siamo siete andati ancora più indietro adesso c'è persino la morte della patria riferita al mille novecentodiciassette letto come decisivo più del mille novecentodiciotto
Il che mi sembra certamente paradossale
Con un rovesciamento delle parti e dei ruoli che può essere anche divertente ma che insomma in qualche modo bizzarro
Ho ancora qualche minuto
No food vento perché siccome dirò lo preparato per nuclei tematici posso andare avanti o no una pausa svolgerà un altro allora dei quattro che hanno pensato lasciare altra luce
Ho accennato prima al messo guerra dopoguerra dicendo
La borghesia liberale nelle sue diverse gradazioni
E con le profonde divergenze che avevano separato in sala in vetrina e Giolitti anni non ce la fa a reggere il dopoguerra benché l'ottuagenario Giolitti torni al governo ci vada anche Nitti che sembrava una delle Speranza diciamo della la liberaldemocrazia ci vada anche in socialista
A Osaka
Bonomi specifici Bissolati che intanto è morto
Ricordate tutti naturalmente l'espressione attribuita Mussolini quando viene ricevuto dare Vittorio Emanuele che di data a formare il suo primo governo è un governo di coalizione non è certo ancora la dittatura che diventerà successivamente
Maestà vi porto l'Italia di Vittorio Veneto
Mi chiedo
Una frase di questo genere
Non avrebbe potuto dire dirla
Legittimamente anche un Orlando
Se
Vittorio Emanuele avesse incaricato Luigi di formare il nuovo governo pur non avrebbe potuto dirlo Bonomi
Che aveva appena finito di
Dare origine
Al milite ignoto
Che è una grande invenzione non certo solo italiana è un'invenzione anche negli altri paesi si discute di chi sia arrivato prima ma in sostanza è una formula di democratizzazione del rapporto con la guerra Attraverso
La morte la morte di uno sconosciuto non il grande eroe ma il povero figlio di mamma che ha dato tutto quello che poteva dare cioè la sua vita
Ebbene questo
Lo conduce a termine nel ventuno governo capo e presidente del Consiglio questo socialista riformista molto blando ma comunque insomma viene data giusta lista che è vano con il futuro terrà Bonomi
Nella seconda guerra e ministro della guerra in quel momento e Gasparotto
Ha sparato a un radicale un interventista democratico anche un combattente vi sono atti non c'è più quindi diciamo che governa per interposta persona sarebbe stato probabilmente più logico un governo Bissolati rispetto alla statura del personaggio ma appena e appena
Penso di sì
La storia si fa contrariamente al proverbio anche con il sei l'immaginazione storiografica serve in realtà a capire ovviamente poggia sempre tornare alle cose Coppi così su come sono andate veramente
Non ci riesce a governare il dopoguerra
Delle masse e il conflitto delle masse le diverse ipotesi non solamente il liberalismo
La borghesia liberale nelle sue varie correnti e gradazioni
Non ci riesce neanche Alfredo Rocco non ci riesce neanche Gabriele D'Annunzio
Ho citato Alfredo Rocco perché tutti ricordano gli Codice Rocco ma il suo nome stretto
Ed era il leader del nazionalismo
Era nel mille duecentoquattordici professore onestà di Padova di diritto diritto commerciale e in quel momento lì è anche l'animatore e direttore politico di un settimanale molto importante che si chiama il dovere nazionale
Che si fa tra Padova e Venezia lui lo pensa
A Padova
Un giornalista la Gazzetta di Venezia Gino Damerini lo realizza della tipografia dell'attività edilizia quindi si può dire che abbia due luoghi centrali e bene il solo leader nazionale
Il quotidiano del momento nazionalista e più importante in quel momento lì come canale di espressione di questa nuova destra che va formandosi
Perché ricordo Rocco
Nessuno più elitario di luce
Nessuno più elitari
Dei nazionalisti che sono appena nati
Dal mille novecentodieci Enrico Corradini narratore drammaturgo
Il direttore del Regno
E però Alfredo Rocco alla l'intuizione
Ha capacità concettuale l'intuizione politica di cogliere in quell'estate autunno del mille novecentoquattordici quando la guerra c'è già per l'Europa e non c'è ancora per l'Italia
E lo spiega ai suoi lettori che possiamo immaginarci assai recalcitranti che ormai è venuta l'ora della piazza l'ora della piazza la piazza va strappata alle masse popolari
Alle folle tumulto anti di cui nei dieci quindici venti e più anni precedenti la borghesia che l'aristocrazia
Si era abituati a pensar male come cosa d'altri
Da cui perciò separarsi rispetto a cui giusta porsi nettamente c'è anche tutta una Psicologia per la folla che avrei segnato a girare alla larga dalla piazza in rivolta dunque la piazza rossa dal punto di vista dei colori politici bisognava rendere tricolore
La piazza
Ecco si può dire quindi che il dovere nazional diventino dei motori concettuali
Della campagna interventista che si sviluppa soprattutto nella primavera del novecentoquindici quindi in seguito rispetto a queste teorizzazioni dell'estate autunno mille novecentoquattordici
E però nonostante abbia visto presto questa linea di sviluppo non è il professor Rocco
Comunicare Ca'ha come Luís che può poi direttamente personalmente prendere in pugno la situazione del primo dopoguerra non ce la fa neppure Gabriele D'Annunzio che pure sembra più attrezzato è capace come di fare discorsi di piazza
Nessuno capisce nulla ed è possibile pensare andando a rileggere quei testi ma che importa
Mica è necessario quando si va in piazza
Ascoltare il comizio quale che sia il contenuto il problema è di appartenenza il problema è al limite di musica verbale Aldo De Mita musica verbale Gabriele D'Annunzio va benissimo e andrà bene anche Mussolini certa
Però la musica verbale e la gestualità di cui sarà capace questo ma politico che la la testa rifiuta strappare a sinistra ci sono ben altri hanno ben altro modernità ci sono dentro
Più ingredienti più vari cioè cioè tutto fino al teatro dei pupi
E lo dico sul serio ma non lo dico per squalificare lo dico per sottolineare anzi la modernità di questo dittatore di folle ecco perché Orlando uniti o Bonomi hanno perso non ce la faceva allora
Era necessario quindi un diverso un uomo politico per
Per portare l'Italia di Vittorio Veneto Arre
Primo ringrazio il professor Isnenghi per il suo intervento questi tre temi che ha trattato il modellatore come l'Aldo Izzo dice che è tanto bravo se non si fa vedere se non si fa sentire
L'abilità bravo se non si fa sentire giudice la partitocrazia passi sentire così Lobefaro anche un modellatore qui però votai solo un minuto di prendere il tema che mi pare più fosse Totò Caforio che è quello della centralità di capo
Che poi si riaggancia come professori smentiamo anche la polemica successiva Galli Della Loggia quarantatré quarantacinque quando addirittura siamo in una guerra civile
Tra italiani e qualcuno non Galli Della Loggia dice che forse gli incendi cioè l'inizio di un'altra identità nazionale
Sapete a chi mi riferisco mi riferisco anzi di antico
Quindi un tema molto interessante
Io vorrei così fare un accenno ma non è forse che in questa nazione questa nostra nazione che si vanta di aver origine come è stato detto l'inizio antichissime romane addirittura che poi però per motivi Paoli fosse stato al Papa forse sono altre cose non riesce mai a unirsi e poi finalmente si unisce passando attraverso invasioni di chi più ne ha più ne metta e ha sofferto nella storia di tutti
Non è che fosse questa nazione si ritrova quando il momento che poi è un poi è soltanto uno spirito di sopravvivenza se vogliamo nel momento del grande pericolo
Caponnetto otto settembre situazioni molto diverso e non non facciamo paragoni
Identità chiaramente ma situazioni tragiche tutte dunque e tutti e due pongono in essere una rinascita
Da parte di chi
Ma fosse nella prima guerra mondiale da parte delle classi dirigenti perché non credo che i tre milioni di contadini potesse dovendosi conto esattamente di quel che facevano fosse nel quarantatré quarantacinque Maniva diversa perché ci sono milioni di persone che partecipano alla rinascita dell'esercito italiano alla resistenza alle unità che continuano a combattere all'estero ai seicento mila internati qui si tratta di gente che è più cosciente tanto che son passati tanti anni
Ma forse si potrebbero fare dei paragoni adesso io non è che voglio andare in questa direzione ma di questo è un argomento certamente molto interessante
Adesso faccio come quelli del tempo massimo che sono di moda adesso il campionato del mondo dicono ancora tre minuti cosa cinque minuti di recupero certamente il professor Robert il professor ilari o per sbaglio sempre Iraq gravi e il professor Del Negro hanno diritto a parlare delle professioni spiega ha fatto la parte del leone competenti
Io cedo quindi alla favola per una replica un aggancio a qualche tema che è stato toccato un valore ritenuto grazie io se professore venti non si arrabbia troppo ma vorrei
Acciaio la provocazione cioè il comunicargli quello che pensavo mentre lui parlava
E della faceva la sua Autobiografia come storico su Caporetto
E via in mente
In fondo le per le parole e di Manzoni no scrivi ancor questo Allegretti che più superbo ingegno al disonore del Col quota giammai non si piegò
Cioè una conversione in un certo senso uno storiografo
Di sinistra
Nei confronti dei di un tema ostico come quello della nazione io ricordo
Di aver sentito anni fa un collega nostro amico modi Contri Gargonza storico del diritto che rifiutava novantaquattro eravamo quando c'era un certo certo spaghetto per il successo della Lega elettorale
Ancora ribadiva il suo rifiuto di usare la categoria della nazione come categoria esplicativa
Della storia il diritto dice io non ho bisogno di occuparmi di usare questa categoria per spiegare la storia del diritto e quando sento la parola nazione in realtà penso alla cacca questo è diciamo la sua ciò che c'è però eh onestamente quello che
La storiografia dominante la storiografia civile per eccellenza civile anche quando si occupa di cose militari
Cosa militari studiate dalla prospettiva civile perfettamente giusto logico ma non storia militare storia civile della guerra delle istituzioni militari
Prevalente a ha avuto della storia nazionale
E questo perché perché è stata si è identificata per generazioni nel dopoguerra intendiamoci
Come storia delle classi subalterne
Con cui si identifica appunto come storia dei cattolici Storia del socialismo e quindi noi vediamo nella storia degli Annali d'Italia la parte dedicata alla storia militare
è una carrellata in cui su trenta pagine venticinque sono dedicate la renitenza alla leva alla diserzione
E al diritto penale militare le fucilazioni e così via punto
Questi voglio dire anni settanta questa era la cultura e veniva veicolata
è evidente perché bivacca vorrei dire a Caporetto Michiara hanno dell'anno la l'ha scritto
Un socialista o un cattolico ha scritto Curzio Malaparte perché anche lui in quel momento era contento che a Caporetto fosse sconfitto lo Stato liberale
è poi dopo è diventata la rivolta dei santi maledetti vive a Caporetto Cera idea che di lì a poco non solo ci sarebbe stato Vittorio Veneto ma ci sarebbe stata la marcia su Roma era la corsa era al il compimento di Vittorio Veneto
Cioè la Presa del potere da parte di di quegli ufficiali di complemento di quella come dire
Media borghesia che attraverso la prima guerra mondiale e si era imposta che l'apertura diciamo la la cooptazione
Della piccola borghesia da parte dei ceti dirigenti tecnica è stata una cosa così o trova ieri
è stata conquistata perché c'era necessità che questo avvenisse e il fascismo è stato essenzialmente questo il movimento dei cedimenti che prendeva il potere in qualche modo in quella forma
E tanto è vero che poi nel dopoguerra e la rappresentanza politica e la rieducazione politica dei ceti medi ha dovuto essere in qualche modo gestite attraverso la mediazione del partito cattolico sia il ruolo che Togliatti riconosceva la democrazia cristiana e che secondo lui era la legittimazione storica della democrazia cristiana nel nella nuova realtà
Dall'educazione alla democrazia dei ceti che naturalmente avevano partorito questo tipo di formula che aveva spiazzato ulteriormente le altre forme nazionalità arie
Che prescindevano però dallo Stato
E quindi c'era una situazione di questo tipo è evidente che poi trascorsi molti anni quando i ceti subalterni sono diventati classe dirigente cambia anche l'oggetto che la storiografia civile allora riscopriamo e giacobini
Per il sette Pelide diciamo che all'epoca di di Napoleone Pri prima di ancora di Napoleone insomma
Nell'Italia napoleonica e riscopriamo questo tipo di filiazione quindi riscopriamo la in Certosa c'è Ricucci
Riappropriamo del Risorgimento a liberale diventiamo classe dirigente e in un certo senso sì come sappiamo bene
Che cosa significa il valore in un certo senso tra virgolette eversivo della storiografia di statista
Perché l'abbiamo usata come arma quando scopriamo sul Sole ventiquattro Ore che c'è qualcuno che si rallegra che l'Italia possa essere in recessione perché questo significa la condanna
Di quella carcasse diciamo quel ceto di centro sinistra che ha governato utilizziamo le orecchie ci preoccupiamo quando vediamo per esempio che il ceto medio a un certo momento visto che
Buttate a mare la patria e non è basta più mettergli la marcetta dei bersaglieri o agitare il tricolore per vederlo scattare sull'attenti e che qualche cosa funzione certo se facciamo la manifestazione
Dei sindacati e c'è stato due anni fa un anno fa ma due anni fa in cui Dario Fo per la prima volta silenzi mentre il tricolore forse la seconda volta da solitamente e si mette il tricolore e carta e e canta Fratelli d'Italia e poi si mette a ridere dice ma io io che devo cantare Fratelli d'Italia insomma
E poi e illogico ci sono dei cambiamenti e delle e delle degli appropriazioni di simboli di identità mi ricorda i miei nipoti mi hanno regalato un gioco
Di quelli sugli show come si chiamava tra il mille le varie cose che bisogna fare bisogna conquistare il simbolo del potere imperiale che era un chi vince chi conquista quel simbolo vinceva il gioco pratica
Il simbolo del potere nazionale il tricolore e diciamo i sigilli dello Stato le cose sono cose che fanno parte diciamo certificano in qualche modo la assunzione del del potere la stabilità
Ora è naturale che ci siano nel gioco delle classi ma anche soprattutto dei partiti e dei dei rudimenti dell'ideologia e dei trasferimenti di fronte questa norma
è evidente che e ciascuna tradizione politica gioca come dire le sue armi e le sue i suoi gettoni a seconda delle epoche asseconda la posizione in cui Strokes credo d'averlo provocato abbastanza e quindi adesso sarà una una replica per essa
Intervento molto serio riguardo Cicchitto sì da centrale
Che riguarda
E il problema
La designazione
Pubblico
Rubino fenomeno Siglienti evocato
Mi sembra che
Claudia
Molto
Rappresenta il tentativo superare quella contraddizione
Generale
Fatto che
Vi sembra un affare Chiesa
In più o in meno
Il
E un GP proprio guerra
L'idea
E dall'altra ci fossero delle masse popolari larga misura
Un impegno questo sotto questo profilo rappresenta
Perché
Volumi simbolo
Amaglio
Del l'uomo massa sottratto il Max
La ma guerra provoca il gruppo migliaia
Sentite ottanta mila
Hillary
Cifre iperboliche
Siamo strutture più o meno
Quella
Un fenomeno che
Diverse avrebbe pubblica
E invece
Sulla persona del soldato Max
Niente trucco perché soldato sia degli eroi in quanto a una volontà compatta non solo per il fatto
Esistere
Estere
Il morire
E diventa totalmente appunto in qualche modo da parte della guardia definite di incorporare cioè tramite romanziere occorre
Non gioca come
Io leggo
Evita avevamo internet
L'identità
I duecento
Molti dicono in soli sei
Il armonico
Assodato
Ma nonostante negli occhi
Gli artisti di Roma strategia centodiciassette
Per linee interne
O la strada problema interne
La massa o meno convincere la massa di fango
Il risultato credo che ci sia stata senso contatto
Tra cui studiare
La memoria indica
Una particolare mo'comunque monumenti ai caduti ma per pubblicazioni tipo vengono e quindi indica
Esistente
Troviamo
Vincere
Ma occhieggia il tono sen istruzioni
Ci sono per esempio salumiere dignità
Programma comprato insieme
Il ex reclusi del carcere cellulare dirà
Perché curioso l'opuscolo dedicato questi esseri si intitola il nostro pieno
è un caso l'invito è paradossale ma indica sono centinaia e centinaia di pubblicazioni che segna
L'azione un satellite finché si vuole
Ma che viene sentita sono società di mutuo soccorso Veglie gli orefici ed affini di Venezia
Una una presa di coscienza per il lutto rielaborazione del fatto che proprio per
Mensilità debutto coinvolge profondamente a livello familiare il sociale tutte quelle micro istituzioni
Stranamente ridotte
Che ha comunque manifesta consensi Chiappa
Questo mi pare che sia un aspetto
Seguissero in risalto per capire la dinamica che
Aspetto per una nei tempi politiche ovviamente ma ci spiega o le contraddizioni di questa smobilitazione morale e mobilitazione nello steso tempo che contrassegna
Assessore vuole
Lei vuole risponda sì o no però se posso rispondere perché siamo la Napoli non ha fatto possiamo porre il problema provo anch'io non voglio affliggere nessuno con percorsi autobiografici non si tratta di questo
è stata di capire
Perché stanno avvenendo in molti di noi dei percorsi forse imprevedibili e a me sembra assolutamente incrociati
Io capisco parla di stato che non di nazione
O di patria in ogni caso di ciò che un un insieme
Rispetto alla frammentazione alla politica del frammento io sono per gli insiemi e allora siccome devo dargli un contenuto storico lì insieme in cui riesco a riconosce mica riferirmi la storia d'Italia però se dico Stato mi va meglio così non non non ho problemi
D'altra natura che appunto
Mi riferivo prima la questione identità mentalità che sono cose complicatissime sta a rispetto alla mondializzazione
E al senso di vuoto di spaesamento che derivano dal troppo grande
E rispetto invece al troppo minuscolo campanilistico
Distico olistico io accerta probabilmente anche come una reazione di chi
Vive a Padova e lavora a Venezia certa questo ha funzionato da accentuazione per me l'orrore appunto del troppo piccolo ma io credo che analoghi percorsi siano presenti in tutta la penisola sono stato portato a spingere sull'acceleratore della ricerca di un abitato un po'più comprensivo comprensivo complessivo irriconoscibile
Che è uno spazio pubblico chiamato Italia che quindi essendo io contemporaneità non un modernista o meglio una lista Nuno vado oltre mi tengo negli ultimi centocinquanta o duecento anni e dico c'è questo spazio pubblico che si chiama Italia
Percorso da conflitti straordinari ecco io mi riconosco in questo spazio pubblico con tutti i suoi conflitti io sono tra coloro che hanno appoggiato Claudio Pavone portare avanti la formula
Il quarantatré quando cinque è anche una guerra civile sì
E non intendo assolutamente dimenticarmi di Caporetto nel momento in cui dico che però la guerra finisce a Vittorio Veneto
Voglio portarmi dietro dei dietro e dentro tutto quello che c'è nella storia d'Italia secondo me l'ha data fondamentale contro chiudo generale la data fondamentale Storia Italia ho detto altre volte ma nessuno probabilmente convinto è l'Aspromonte
è il mille ottocentosessantadue quello è il momento rappresentativo della nostra storia e questa è la storia Italia Kyo
In cui io mi riconosco che mi porto dietro è un'Italia in cui le divisioni e i dualismi e i conflitti sono talmente congeniti e permanenti che è uno dei massimi fatto Order Unità Garibaldi appunto
Ciò che dà luogo alla leggenda che da una cornice un alone è una favola che altrimenti non ci sarebbero gli si spara addosso ad opera dell'esercito regolare italiana
E tutti e due in quel momento compiono il proprio dovere
La tragedia perché è questo il punto il partito Azione faceva quello che doveva fare secondo la propria base politica e l'esercito ha faceva quello che doveva fare secondo la propria analisi secondo il proprio ruolo e questa è la tragedia
E noi non non possiamo riconoscerci una storia d'Italia abbiamo tanti problemi a riconoscere messa perché non siamo disponibili a riconoscersi anche in questi nuclei tragedia fra cui Caporetto evidentemente cioè come ce le quarantatré quarantacinque
No siamo rimasti impigliati e impiccati alla propaganda penta azioni altrui dell'Italia con il mandolino ma che Italia col mandolino
Grazie
Fosse non so se c'è tempo se previsto una due domande cosa dice il capufficio storico Pino ci può sì una tua domanda doveri con uno due scosse brevi la prima mano alzata la vedo qui
No Pepe specie si si
Prego Brevi delle domande non facciamo il solito domanda comizio più o meno dice va be'a dare tutto Eric
Cioè otto cento
No no
Prego conteniamo
Carenza questa
No proforma
Lei non deve fare
E ci ha dato una risposta per favore
Davanti
La risposta è sì
Va giù in fondo
Faccia a faccia a lato
No no
Lei c'era
Ecco allora se non c'è questa mattina non può saperlo ma stamattina è stato nato che CEO abbiamo passato la mattinata
Veneto c'è stata
Ce l'hanno spiegato siamo stati qui dove se lei non c'era mi dispiace malata il riferimento c'è stata
Rivolgersi specialmente
Pino capufficio storico che è quello che ci ha raccontato in cosa consisteva
Ecco
Può rispondere il capo ufficio storico do che la risposta siano
Silenzio per favore se non si
Il problema politico della
Ma se ho capito bene e che il relatore spetti come no aspetti come domanda se ho capito bene non ho messo in luce queste bene
Non ha messo in luce questo perché non faceva parte della discussione si parlava di identità non si parlava di decisioni prese da far
Terzo questo è un altro discorso e non c'entrasse niente coltello della discussione questo so avevo avevo senz'altro non vogliamo entrare in polemica su questo ma non c'entrava niente con la discussione per
Oggi dove si cercava di capire se in quel momento c'è un Index identità nazionale se c'era se non c'è la
Se sia di Totò eccetera eccetera eccetera
Ricordiamoci che almeno secondo qualche tesi di qualche libro
L'identità nazionale ma però sempre a vivere
Rizzato ha qualche anno
Al cinquantenario la al cinquantennale vita nazionale
Epoca dalla quel
Forse ma anche questo non c'entrava col primario sotto le cose discutibili ma tu
Cioè c'è quella par
Non lo so
Ma
Ma
No
No
I danni
Moretti
Alla fine
No
Salvati da
Bene o male vuole
Talvolta sono
Tutti i giorni
Il venti per cento era salita
Tocca si manifesta
Ricerche sugli
Beh cerchiamo di
è un invito a una tesi
Siccome incombe il telegiornale come dicono in televisione quando vogliono fin
In realtà siamo abbiamo spostato ma come dicono in pelle di circa venti minuti credo che sia giunto il momento di Ring
I professori che son stati con noi che ci hanno dato delle tesi
Certamente ad approfondire
Dello stato maggiore dell'esercito
Ho capito questa cosa il quinto colpo Palma
Ci ha ospitato tutti coloro che hanno partecipato