Intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Domenico Minniti a conclusione del I Congresso provinciale dei Democratici di Sinistra di Ravenna presso il Cinema Elite

Legati dopo l'intervento conclusivo del compagno Marco Minniti a rimanere per gli adempimenti di vuoto e con questo con la parola accompagna Marco Minniti sottosegretario
Alla presidenza del Consiglio per il reato di nuovo per essere qui con noi
Scusa ce ne parla tutte e due funzioni
Care compagne e cari Companion anzitutto mi devo scusare con voi per avere potuto ascoltare soltanto questa mattinata della vostra discussione
Che
Come ha avuto modo di ascoltare stamattina
è stata particolarmente interessante ricca
Naturalmente nelle giornate precedenti il vostro congresso
Io ero impegnato né altri appuntamenti di carattere politico
Che si sono un po'intrecciate si stanno intrecciando con il nostro percorso congressuale
E io penso che abbiamo fatto bene a tenere ferma
La data del congresso
L'impegno a fare un congresso del nostro partito
Sapendo che le ragioni che solitamente
Testimoniano per il mantenimento di un impegno di questa natura in questo caso potevano portarci magari a procrastinare oltre l'impegno congressuale
A procrastinare oltre acqua
Anche perché
Come è noto l'Italia è un Paese vi molto vivace dal punto di vista politico
E difficile immaginare una fase di tregua sufficientemente lunga per poter
Con consentire uno svolgimento tranquillo di un congresso
Io penso invece
Che la vede tenuto l'impegno ci consente di fare quello che si deve fare in un congresso
E cioè intrecciare una riflessione più di fondo
Con la fase
Politica con la vicenda politica di queste time
E di questi mesi
Ed è in questo intreccio in questa capacità di tenere insieme una riflessione più approfondita
Sul ruolo la funzione del nostro partito della sinistra della coalizione di centrosinistra nel Paese
E la prospettiva che qui e ora ci pone di fronte a noi e le scelte che dovremo fare anche nelle prossime settimane
Stia alla vitalità e la forza di un dibattito in impegno congressuale
Vedete
Io penso che con questo congresso noi dobbiamo
Tra
Una valutazione fare una riflessione
Su una fase
Impegnativa
Sarei quasi per dire su un pezzo di storia del nostro Paese
Una parte
Il che incomincia alla fine degli anni ottanta
E che ci porta oggi
Con la conclusione degli anni novanta alle soglie del terzo millennio
Una fase
Molto importante
Ricca di straordinari cambiamenti che hanno
Prospettato
Per il mondo intero
Per il nostro Paese per la sinistra una straordinaria prova
E se in questo decennio noi vogliamo individuare due
Spartiacque
Due date importanti due tornanti di quelli molto impegnativi nella storia
Di un movimento politico e insieme di un Paese
Noi non possiamo fare altro che richiamarci a due date entrambe se fondamentali
La prima l'ottantanove
Io non voglio farla molto lunga su questo ma su un punto vorrei molto insiste
è sul fatto cioè che nel momento in cui abbiamo insieme dici
E ricordo l'appassionato e drammatico dibattito di quei mesi e di quegli enti di dar vita la svolta abbiamo compiuto una straordinaria operazione insieme storica e politica
E guardate non si è trattato di uno stato di necessità
Ma di uno sforzo volontario originale e in qualche modo intelligente
Di ricollocare storicamente e politicamente una grande forza di una grande tradizione del nostro Paese
Di ricollocarlo Eur renderla
Positivamente intrecciata lo sviluppo della storia d'Italia
Senza quella scelta oggi non potremmo parlare dell'attuale sfida di governo
Vedete nel momento in cui si ricostruisce un pezzo
Della storia del nostro Paese è giusto riconoscere i puntini insieme di rottura di innovazione per vedere i meriti e le scelte fatte allora ma anche per dirci con grande chiarezza
Che io non condivido
Un'idea per cui
A volte siamo noi stessi prigionieri di una sorta di cattivo storicismo
Per cui tutto è il figlio di quello che c'era prima non siamo abituati a vedere anche
Nel momento in cui diamo un giusto rispetto della storia non siamo abituati a vedere i punti dice sura di discontinuità di radicale cambiamento
Il che non significa mettere in discussione
Un pezzo del nostro passato ma significa capire che noi abbiamo fatto un salto importanti
Vedete
Noi dobbiamo abituarci
Armi stuprare fino in fondo il significato delle parole innovazione e cambiamento profondo
Io ricordo e scusatemi se faccio un piccolo S ricordo che negli anni settanta non so quanti voi ricorderanno un certo punto
è uscito un giornale satirico il cui titolo era il male
Un giornale che
Ha avuto un esperto dirompente
Nella tradizionale ingessatura del giornalismo dell'epoca
è una delle prime trovate di quel giornale fu quello di copiare
Le prime pagine dei grandi quotidiani nazionali
è la prima copiatura fu quella dell'unità
Ricordo che si trattava del male
Il giorno dopo la chiusura della festa dell'Unità di Genova
Vorrei che ricordasse il Periodo siamo nel settantasette
Apertura
Già consolidata dei governi di solidarietà nazionale
Fase di collaborazione
Difficile complessa ma di collaborazione
Con la Democrazia Cristiana
Nella mia città la piccola città Reggio Calabria
Quel giorno L'Unità casualmente all'arrivo non arrivava spesso diciamo ma quel giorno L'Unità non arrivo
Per cui a un certo punto questo male diciamo come che diciamo copia contraffatta dell'Unità incominciò a circolare come se fosse effettivamente l'unità io vorrei ricordare il titolo di quel giornale il titolo era Berlinguer due punti basta con la democrazia cristiana
Un titolo dirompente per la politica di allora della Partito comunista italiano e ricordo che a un certo punto eravamo un gruppo che arrivare in federazione e si discuteva perché sinceramente non avevamo capito che fosse il male
Poi abbiamo capito leggendo più attentamente e gli articoli di contorno perché a un certo punto c'è un articolo di spalla che diceva che erano presenti cinquecento mila militanti comunisti
Che poiché erano talmente tanti non riusciva a entrare la piazza e alcuni stava non nel golfo di Genova sulle spalle di compagni sommozzatori che li tenevano l'impiego a quel punto abbiamo capito anche noi a Reggio Calabria che era uno scherzo ma prima di arrivare a questo
C'è stata una discussione molto accesa
Se quel titolo costituiva una svolta o meno e io ricordo ancora oggi un compagno che con grande passione
E anche con citazioni molto dote mi spiegava che quel titolo era il naturale sviluppo della linea politica che amo seguito fino allora
Ecco io vorrei che noi si liberasse di moda quest'idea che tutto è comunque il naturale sviluppo della linea politica
Perché la linea politica a un certo punto si cambia
Si cambia la collocazione si riconoscano storie quel cambiamento e quell'articolazione ha un aspetto una connotazione molto radicato
Il secondo
Spartiacque nella vita degli ultimi dieci anni nel novantasei
Le elezioni sono state qui ricordate anche per ultimo
Dall'assessore Tampieri
E che hanno segnato
Una svolta politica importante per il nostro Paese
Io non voglio ritornare sul significato di quella svolta
Penso tuttavia che oggi noi siamo in condizione di poter trarre un primo bilancio
Di quella che si configura come una stagione del centrosinistra
Sono passati
Ormai più di tre anni e mezzo da quel ventuno aprile
Tre anni e mezzo di governo del centrosinistra con due governi ma io voglio accomunare questi due governi dentro un'unica stagione non mi sfuggono le differenze naturalmente
Non mi sfogo ed è le differenze né per quanto riguarda la composizione la guida del governo né per quanto riguarda la maggioranza parlamentare d'altro canto
Se qualcuno volesse dimenticarsi di queste differenze
Ogni giorno siamo ricordati siamo chiamati a ricordarcene quindi da questo punto di vista poi mi consentirete
Se io non ritorno su quelle differenze e piuttosto penso invece che si può dare un giudizio su una stagione del centrosinistra
E questo giudizio
Ecco noi dobbiamo avere l'orgoglio
Disse tipici
Oggi come coloro che su quella stagione possono dare un giudizio positivo
Vedete naturalmente non mi sfuggono
Le ombre che hanno pure in qualche modo attraversato questa fase ma se noi guardiamo agli obiettivi effettivi che c'eravamo posti e che abbiamo raggiunto
Noi possiamo giustamente aveva l'orgoglio di rivendicare
Un bilancio positivo
E vedete non si tratta
Di un propagandisti uno vuota mente ottimisti
Perché tra di noi abbiamo poco da fare propaganda
Si tratta un po'di mettere in fila alcuni fatti che sono lì forti a richiamarci a quello che abbiamo fatto e a quello che ancora dobbiamo fare
Io la cosa che non accetto
E che ritengo sbagliatissima è cancellare quei fatti
Far diventare dei fatti secondari rispetta ad un chiacchiericcio politico che spesso li
Condanna ad essere in secondo piano
Se c'è qualcosa di effettivamente autolesionistico nel centrosinistra e appunto questo
Mettere in secondo piano i fatti per fare prevalere la pura e semplice chiacchiera politica
Io penso che sia giusto
Per rispetto verso i nostri elettori
Verso noi stessi invece dire con chiarezza
Gli obiettivi che si sono raggiunti
Dare un segno di come effettivamente cambiato il nostro Paese
Vedete
Una parte della mia generazione
Si è formata leggendo un libro
Importante è pessimista
Vivo di un grande storico olandese
Giovanna Westinghouse
Il cui titolo
Emblematica mente pessimista
è nelle ombre del domani
Grande storico che ragionava sull'Europa alle soglie del nazismo
E del fascismo
Riteneva che appunto l'Europa avesse insetti
Un futuro molto oscuro darà
E guardate quella idea delle ombre del domani a un certo punto ha accompagnato il nostro Paese per un lungo periodo
Se posso dire qual è il risultato più importante che ha raggiunto il centrosinistra in Italia in questi tre anni è quello di avere dilatato queste ombre oggi l'Italia è un Paese che c'ha un futuro sicuro
Che ha la possibilità di credere
Nel proprio domani
Che ha riconquistato
Una fiducia in te stesso io ho una fiducia degli altri verso di noi
Guardate questo non è cosa di poco conto
Per un Paese che non molti anni fa ha rischiato la bancarotta
Che rischiava di scendere
Nell'ultimo girone dei grandi paesi europei
E che ha dovuto sempre combattere
Contro un pregiudizio forte e consolidato che portava l'Italia a dire sì son bravi
Ma non sono capaci di competere con il cuore forte pulsante trainante dell'Europa
Oggi in Italia è un'altra cosa
E questo è merito degli italiani ma se mi consentite un merito che il centrosinistra può
Intestarsi con grande onestà
Abbiamo vinto la sfida dell'Eur
Oggi tutti sono d'accordo
E questo mi fa piacere ma io vorrei che non ci dimenticassimo mai
Di quante Cassandra abbiamo dovuto sconfiggere per raggiungere quell'obiettivo
Di quanti ci dicevano lo avreste non la per loro raggiungerete mai
Di quanti ci dicevano è se magari lo raggiungerete porterete un paese in ginocchio
Oggi
Sono tutti quanti convintamente europeista
Ma allora quando si trattava di tirare la carretta
Non si era così vinta
E io
Voglio ricordare
Che se
Il primo gennaio del due mila
Quando Euro diventerà moneta per l'Europa
Noi non ci fossimo stati a quell'appuntamento
Sarebbe stato un contraccolpo drammatico in termini psicologici economici che sociali per l'Italia
L'euro naturalmente è un primo passo
La moneta unica non c'è dubbio che allude ad un'Europa sempre più unita politicamente
Istituzionalmente socialmente sempre più interconnessa economicamente
Guardate
Il vertice di Helsinki che si è appena concluso
Ci ha dato un segnale importantissimo di quanto sia potenzialmente forte
La prospettiva dell'Europa
Vedere questa Europa che si allarga ad una gran parte dei paesi dell'est europeo
Vedere la Turchia chi accetta il trattato di Copenaghen e che quindi fa un passo importante verso il rispetto dei diritti umani e delle minoranze
Significa riconosce la forza di quel progetto europeo
Vedete
La sinistra nella sua storia complessa
Ha avuto diverse parole chiave ma se oggi io devo identificare una moderna sinistra riformista in Italia e in Europa con Unidea porta io penso che l'idea forte sia quella della costruzione di un'entità sovranazionale
Politicamente istituzionalmente coese che è la sfida della sinistra riformista oggi sia la sfida della costruzione dell'Europa
Se devo cioè indicare un grande obiettivo io penso che questo sia il nostro grande obiettivo
Non è un caso
Che
Storicamente alla sinistra europea sia toccato e tocchi oggi questo comporta
Dal Regno Unito alla Francia alla Germania all'Italia
E guardate queste ultime con Pistorius
La sinistra riformista europea su questo valuterà le ragioni del suo successo o del suo fallimento
Eh sì data per noi una sfida importante
Il socialismo europeo
Che ricollocare tradizioni nazionali
Che la ripensa che la riconnette sapendo che le tradizioni nazionali socialismo europeo hanno contato tantissimo
Che le ricolloca le riconnette perché io non penso che l'Europa significa una cancellazione internazionali ma significa tuttavia un diverso rapporto ma nell'era della globalizzazione
Se non vogliamo che il mercato detti le regole
Senza condizioni c'è bisogno di entità politiche sovranazionali forti che siano capaci
Di dettare le regole al mercato globalizzato
E questo entità sovranazionale l'Europa
Per questo l'Europa oggi e un principio a mio avviso di identità
Per la sinistra riformista
Voi comprendete allora
Come in questi anni noi abbiamo fatto dei passi in avanti
Passi in avanti che a mio avviso sono emblematicamente
Sintetizzati da legge finanziaria che stiamo discutendo
E approvando in queste primarie in Parlamento
Vedete
Qualche nostro alleato critico
Ci ha chiesto in questi giorni
Ma perché non avete aperto la crisi quando ve l'abbiamo chiesto eccetto Lima che incomincia se l'iter della legge finanziaria
Perché avete prima posto
L'approvazione la finanziaria e poi aveva detto discutiamo delle ragioni e delle condizioni se ci sono per rinnovare un percorso comune che ci porti alla fine della legislatura
E qualcuna pensavo di inneschi inibire
Questo tipo di scelta
In una valutazione di opportunità qualche settimana in più qualche settimane
Vedete
Non c'entra e non c'è una piccola ragioni di opportunità
C'è una ragione tutta quanta politica
E perché questa finanziaria così come è stata concepita e nelle cifre che ci ha ripetuto qui Giordano Angelini
Non è un pezzo qual sia si di una politica
Non è una normale manovra economica e il cuore di un penso importanti delle politiche del centrosinistra
E per quanto mi riguarda il centrosinistra è forte
Se prima di qualunque discussione di schieramento pensa ai contenuti
Perché i contenuti poi parlano alla gente concreta in carne ed ossa e sarebbe stato difficile spiegare agli italiani che io non recito minimo loro dieci mila miliardi tasse perché doveva aprire la verifica politica
Cioè io non facevo le politiche sociali e per la famiglia perché doveva aprire la verifica politica
Che io non stanziamo cinque mila miliardi quest'anno e quaranta mila nel prossimo quale del prossimo quadriennio per lo sviluppo del Mezzogiorno delle aree meno sviluppate perché dovevo capire la verifica politica
Chi ci avrebbe capito
Chi ci avrebbe preso seriamente in considerazione
Perché dovevamo discutere se l'equilibrio del centro sinistra si era un po'più spostato al centro o se lo può più spostato a sinistra
Ah faremmo rischiato
Di creare uno scollamento
Tra il Paese reale e la coalizione che in questo momento lo governa
Avremmo fatto prevalere
Ragioni puramente politiche
E quando dico puramente politiche
Voglio anche nobilitare delle ragioni
Rispetto a quelle che erano le scelte concrete che noi dobbiamo fare
Per questo vedete
è importante
Che questa Finanziaria sia approvata ma la ragione non era quella che abbiamo portato negli anni scorsi ricordate ogni volta la Finanziaria era
A rischio perché bisognava evitare di impedire l'esercizio provvisorio perché le condizioni finanziarie del Paese non potevano tollerare un esercizio provvisorio oggi noi diciamo
La finanziaria va approvata perché c'è un pacchetto di politiche positive importanti per il Paese
Non c'è soltanto l'esercizio provvisorio cioè il Paese in quella legge finanziaria
è un passo
è un passo importante sapendo
Che il centro sinistra
Misurerà fino in fondo la sua sfida
Con se stesso se sarà in grado di procedere e andare avanti sul terreno riformista che abbiamo incominciato a percorrere
Se vinceremo la sfida per la modernizzazione e l'innovazione dell'Italia
Mi consentirete
Di dire qui una cosa che ci riguarda più direttamente
La sinistra riformista e questa spia di governo sono strettamente intrecciate
L'esito di questa sfida di governo
E molto importante per la storia e per la mozione della sinistra riformista
Vedete
Sarà difficile spiegare
Che non c'eravamo capiti bene
Che non ce l'abbiamo fatta
Sarà difficile spiegarlo e sarà difficile ricominciare
Io non penso
Che non sarà possibile ricominciare ma sarà difficile
Perché la sinistra riformista verrà giudicata per come ha governato il Paese
E quel giudizio sarà molto più importante di tante discussioni che tra di noi possiamo fare
Perché quello sarà il giudizio di fondo
Di un pezzo importante del nostro Paese nei nostri confronti
Perché vedete queste sfide quando si è chiamati a farle sono sfide che incidono nella storia collettiva e individuale di ciascuno di noi
Nelle sfide collettive individuali di ciascuno Dino
Per questo
Nel momento in cui
Ci apprestiamo dopo a legge finanziaria
A quella verifica
Sulle possibilità e le condizioni
Per stipulare insieme un patto che consenta di arrivare alla conclusione della legislatura e presentarci agli elettori forti di un bagaglio di realizzazioni per potere chiedere ancora
Di governare l'Italia
Noi abbiamo aerei forte il senso e il significato delle questioni che poniamo in discussione
Vedete
Io non vorrei che la discussione si riducesse
Soltanto a qualche aspetto di punzecchiatura politica o qualche aspetto nominalistico
Non è gennaio saremo chiamati ad una discussione molto impegnativa
Si tratta
Di ricostruire le ragioni fondative di una coalizione di centrosinistra
Una coalizione di centro sinistra
Perché guardate oggi la competizione politica e competizione tacco audizioni
So bene
Che è una coalizione non è un partito unico e non voglio fare alcun partito unico
Chi conosce la mia storia politica sa di questo su questo di non poterne dubita
E tuttavia oggi guardate il punto non è tanto quello di mettere l'accento sulle identità separate che costituisco una coalizione
Forse quell'accento lo si mette fin troppo giorno per giorno cioè quell'accento è talmente forte avvolta da parce apparire questa coalizione o di vari ko divaricate
Il punto è invece quello
Di dare un segno forte in equivoco di una volontà
Che insieme sceglie di governare il Paese per questo ultimo lasso di legislatura e di presentarsi poi unitariamente a giudizio degli elettori
All'appuntamento prossime elezioni regionali e poi delle politiche del due mila e uno
Perché guardate
L'Italia
E un paese ormai dal punto di vista dell'opinione della gente fortemente bipolarista
Noi possiamo discutere quanto vogliamo tra di noi
Possiamo impegnarci nelle più appassionate discute tra di noi
Ma guardate il Paese ormai pensa in termini bipolare
Il Paese sceglie tra il centro sinistra e il centrodestra
Il Paese non comprenderebbe
Un ritorno indietro da questa frontiera
Vedete quando io sento parlare di rinascita del proporzionale quando sento qualcuno che dice ricostruiamo il centro addirittura ricostruiamo a Democrazia Cristiana
Io penso che tutti quanti costoro siano un po'fuori dal tempo
Non ci sono queste condizioni
Ci possono essere delle volontà più o meno nobili più o meno forti ma non ci sono le condizioni nei paesi
Chi volesse rompere questo assetto bipolare dell'Italia
Rischia di fare come chi rema controcorrente alla fine anche il più bravo un'amica Toro rematore rischia di spezzarsi debba
Paese non comprendere
Non comprenderebbe
E leggiamo i sindaci e leggiamo i presidenti della Provincia abbiamo votato una legge per l'elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
Addirittura eleggere i presidenti ed è giunto regionali con un turno unico qualcosa di fortemente impegnativo e di fortemente maggioritario
A tutto questo
Si obbliga a lavorare seriamente per le coalizioni
Perché nessuna forza politica del centrosinistra da sola può pensare di vincere questo tipo di competizione
Questo mi il tutto
E insieme una dichiarazione
Di volontà unitaria è di insufficienza che parte dalla lettura concreta del centro sinistra oggi
Ho usato
Nei mesi scorsi la metafora del centrosinistra Biancaneve e i sette nani
Pensando
Che magari le elezioni europee
Consentissero una correzione di quella meta
E invece elezioni europee ci hanno riconsegnato certo per il tipo particolari elezione proporzionale pura
Tutto il fino in fondo quel problema
Di una coalizione
Troppo particolari già
Col rischio addirittura di uno sfarinamento
Perché rimangono tanti piccoli soggetti anche Biancaneve che sembrava più grande non è poi così alta
Tutto questo cd impone una rifrazione
Ci impone una riflessione che recuperi certo l'identità e il contributo autonomo
La storia la cultura che ogni componente ogni aria ogni partito porta la coalizione ma che ci faccia sviluppare anche uno spirito della coalizione
Perché se quella coalizione si limita soltanto ad essere un cartello elettorale guardate
I cartelli elettorali hanno vita breve
Perché alla fine dopo-elezioni se chiamati a governare
E se chiamati a sviluppare un'azione contingente permanente continua
E quel cartello elettorale non regge a quell'azione contingente permanente e Conti
Io penso che questa coalizione
Debba costruirsi oggi
Tra tutte le forze che sostengono
Il governo dalle
Tale forza che fanno parte della maggioranza di governo
Nei mesi scorsi sia avviato una discussione
Può anche darsi nel momento in cui si è avviata qualcuno potuto avere la sensazione che quel progetto tendesse ad includere o ad escludere qualcuno
Non c'è nessuna volontà di esclusione verso alcuno
Ma io dico di più
Ripartiamo nuovamente oggi con il piede giusto dopo le elezioni suppletive
Che ci hanno dato un segnale di incoraggiamento e di fiducia
Quelle lesioni suppletive ci ha detto una cosa con grande chiarezza che il centrosinistra e vitale in Italia
Che mantiene un radicamento e che c'è una spinta del nostro lettorato che ci dice
Continuate a lavorare per garantire stabilità e innovazione al nostro Paese
Ragionate perché si possa costruire una coalizione più coesa questo è il segnale che venuto da Bologna e dagli altri colleghi in cui si è votato
Ma anche su questo non archiviamo rapidamente qualunque passaggio se posso dire
Una riflessione critica e autocritica
Questa eccessiva disinvoltura nei consumare i passaggi politici
Soprattutto se i passaggi sono positivi
Se i passaggi sono negativi non li consumiamo rimangono la ne discutiamo per anni se il passaggio è positivo rapidamente lo consumiamo lo attiviamo ne parliamo
Abbiamo avuto un cinque zero
Qualcuno dice era un cinque zero fascine
Ho qualche dubbio da questo punto di vista
Perché quel cinque zero c'è stato per la prima volta dal novantasei senza poter contare sull'apporto di Rifondazione Comunista
E vorrei ricordare che Rifondazione Comunista in alcuni di quei collegi avuto percentuali dell'otto del tredici e del quindici per cento
E che quindi non erano delle percentuali tra virgolette ordinarie impegnative in una lotta tra coalizioni
E pur tuttavia se per caso noi avessimo perso uno soltanto di quei collegi
Avremmo aperto questo congresso discutendo di questo
Siccome li abbiamo vinti
Impacchettato non se ne parla più
Consentitemi di rivendicare un minimo di par condicio
Per l'approfondimento naturalmente molto più forte intransigente nelle sconfitte ma anche un po'più di attenzione per qualche risultato positivo
Quel voto di novembre
Ci dice una cosa con grande chiarezza che ci sono le condizioni per rilanciare il centrosinistra in Italia
Per fargli affrontare una competizione
Con un centrodestra io qui sono d'accordo sulle cose che diceva Fulvia Bandoli fa questo punto di vista concedo ai tacchi a quegli elementi insieme di inquietudini di arretratezza ma che si presenta
Più coeso rispetto al centrosinistra
Più con il suo
E questo è un problema di tutti
è un problema che ci riguarda direttamente e in prima persona
Per cui ricostruiamo uno stato nascente
Nel centrosinistra
Tutti quanti i soci fondatori come si conviene tra soci fondatori insieme
Si definisce un programma un Progetto le regole per stare insieme e le condizioni per selezionare le candidature compresa anche quella della leadership della coalizione
E infine tutti quanti insieme scegliamo il nome e il simbolo della coalizione
Un contributo
Di tutti paritariamente
Io penso ma questo è il mio contributo personale
Che in politica
è importante anche conservare in ogni simboli vincenti e l'Ulivo è stato un nome un simbolo vincente
Ma se questo può costituire un impedimento discutiamo anche di questo
Ma liberiamoci da queste trincee
Che fanno diventare il centro sinistra
Una sorta di battaglia navale molto complessa
Il cui esito può essere che questa battaglia navale non la vince nessuno ma la vince quello che sta giocando un'altra partita
Vedete
Io dico discutiamo di tutto
Approfonditamente
Ma voi comprendete come una crisi confusa e senza sbocchi
A due mesi dalle prossime elezioni regionali
Costruiti direbbe
Non dico un infortunio
Ma qualcosa di più
Di un infortunio costituirebbe un'azione
Di autolesionismo sino a quasi suicidio politico
Chi potrebbe spiegare il
Agli elettori delle elezioni regionali che noi chiediamo un voto per governare le regioni nel mentre non siamo in grado di governare l'Italia
Io sono convinto
Che Vasco Errani ha tutte le qualità
Per potere competere e vincere insieme con la coalizione questo confronto elettorale anche la luce
Di un lavoro straordinario che si è fatto
Ma abbiamo il dovere come centro sinistra italiano delimitare Vasco Errani e gli altri candidati presidenti
Perché se non li mettiamo nelle migliori condizioni possibili rendiamo più difficile la loro battaglia
Per questo
Nel mentre io dico a basco auguri per la competizione elettorale mi impegno e sento il dovere
Di garantire che nel momento in cui ci saranno le elezioni regionali il centrosinistra si presenti con un profilo di governo
Regionale e nazionale
Perché so che quel tratto di unione è un punto importante per la stessa competizione elettorale
Infine
E concludo perché dobbiamo pure a un certo punto dovete potrà certo punto lascia la massa
Ho detto sui rapporti tra partito e coalizione
Io penso che la sintesi data
Nella mozione di Walter Veltroni sia una sintesi giusta
Mi convince l'idea di una grande forse la sinistra e di un grande Ulivo di un grande centro sinistra
Mi convince l'idea di fondo che posta in quella mozione e cioè che una grande sinistra è un grande centro sinistra è un grande Ulivo sono due facce della stessa battaglia politica
Sono due facce della stessa politica
E non c'è dubbio che per rafforzare il centro sinistra no dobbiamo rafforzarci
La sinistra riformista
A Firenze
Con gli stati generali noi abbiamo fatto un primo passo verso
Un rapporto unitario dentro un unico soggetto politico della sinistra riformista
Con altre culture altre storie della sinistra italiana
Proventi alla dizione socialista ambientalista cattolicodemocratica laico repubblicana
Abbiamo fatto un passo naturalmente un passo non risolutivo ma importante guardate
In Italia e più facile dividere che unire
La storia politica e del sistema politico di questo Paese una storia segnata da divisivo
Da frantumazione
Addirittura noi abbiamo qualche maestro da questo punto di vista
L'onorevole Buttiglione è stato per esempio capace di dividere anche il più piccolo partito
Cimentandosi con una vera e propria scissione dell'atomo
Che ha avuto bisogno di un lavoro particolarmente attento ed intelligente ma mentre per dividere è facile trovare la possibilità per unire in Italia è più difficile
è più difficile perché ci sono storie tradizioni c'è la pervicacia volte difesa del proprio punto di vista cosa legittima
Se non mette in discussione un'idea positiva che hanno Rizzo
Non è un caso che la storia si italiana sia stata una storia ricordata e scandita Dalida delle scissioni non da Linate L'Unità
Voi ricordate una data unitaria no ricordiamo le date decisione da Livorno a Palazzo Barberini
Quel passo
è un passo piccolo ma fecondo perché indica un percorso che è quello di una grande forza si sta riformista che deve mettere insieme culture diverse rispettando quelle culture
Facendo della differenza politica non un punto d'impaccio ma un punto di ricchezza di un movimento di organizzazione
Ma anche su questo c'è bisogno di di innovazione politica e culturale
Noi veniamo una parte di noi vediamo ad audizione
Che era un po'informata da Livia leninista del partito
Cioè di un partito che era più forte in quanto più Q è il suo
Omogeneo politicamente e culturalmente
Ricordo
Quei versi insieme splendi e drammatici di Majakovskij
Quando diceva il partito e una mano con milioni di vita strette in un unico minaccioso con cui
Drammatici Lezzi
Ma in cui si dava il senso di un partito la cui forza era la coesione dello congenita oggi esattamente l'opposto
Un partito è forte termico culturalmente sera
Storie diverse che si misurano che si confrontano che sono capaci di sviluppare una dialettica forte e positiva
Se io considero accompagnò i compagni gli amici che la penso diversamente da me non come un punto d'impaccio la mia azione politica ma con un mio punto di forza
Questo è più facile a dirsi che a farsi concretamente
Perché discendono lo diciamo anche bei
A farlo è un po'più complicata
Perché poi prevale l'inerzia concreta è quella di pensare va be'ma quello non è d'accordo
Pensate concepito ha bisogno di avere un circuito democratico più ricco che conta di più
Perché la possibilità di rendere un partito forte sulle differenze un partito capace di muoversi è quella di avere un circuito democratico efficiente
Che conta che funziona
Noi dobbiamo fare i funzionari più la democrazia
Se posso usare un termine dobbiamo votare di più
Dobbiamo abituarci a votare di più su tutto sulla politica sulle donne sugli uomini che mandiamo a candidare ma dobbiamo votare di più su tutto
Senza che quei voti significano cristalizzazione ma sapendo che spesso il solo dibattito non basta a garantire i canali di partecipazione
Perché anche il dibattito è qualcosa che è già selezionato e io non sottovaluto il dibattito ma penso che quel dibattito se vuole essere effettivo deve poi concludersi Sempre più spesso senza traumi con un voto
Abituando cioè ognuno di noi ad esse di volta in volta in maggioranza o di minoranza
Così come non ci devono essere compagne e compagni vocati alla maggioranza non ci devono essere compagne e compagni vocati alla minoranza
Un partito e democratico se è capace di avere questo tipo di interscambio Conti
Vedete su questo dobbiamo fare di più questo mestiere sedie per fare di più
Non basta più
Una difesa tout cour del ruolo della funzione di partiti
Io penso che a un certo punto abbiamo fatto bene a dire che non bisogna buttare l'acqua sporca con il bambino
Che c'era il rischio che una discussione è un sentimento anti partito finisse per lo scoop fu offuscare un pezzo importante della democrazia politica di un Paese
Ma oggi quel ragionamento non basta più
Se si vuole difendere il ruolo e la funzione di un partito bisogna cambiare non basta più dire un partito è importante bisogna cambiarlo per renderlo effettivamente capace di parlare alla società
Se non lo si cambia
Si fanno belle parole ma quella distanza cosa cita non si accorcia ma San Marco
Un partito è un canale di comunicazione
Serve a trasmettere quello che uno dice pensa e quindi il proprio programma il proprio progetto
Un partito deve sapere come è stato qui detto
Da Miro Fiammenghi deve sapere ascolta
Io insisto molto sia sulla comunicazione del partito verso società sia nell'ascolto del partito dalla società
Noi troppo spesso ascoltiamo poco
Andiamo troppo di fretta
I liquidi amo troppo facilmente i segnali che ci vengono
Bravo
Bravo
Che voi dobbiamo guardare via Principe devo farla graficamente vorrei
Dobbiamo ascoltare di più
Dobbiamo rendere più efficace è un concetto
Che io ritengo essenziale che quello dell'unità politica di un partito
Vedete un partito è unito
Se al suo interno non prevale l'eclettismo
Un partito è unito se abbandona la vocazione pigliatutto per cui dice contemporaneamente tutto e il contrario di tutto
Quando ci mettiamo d'accordo dicendo tutto e il contrario di tutto e una finta unità
Non ci serve qualità
Non ci serve l'eclettismo che passa da una posizione all'altra come se si cambiasse una Pinto
Abbiamo bisogno invece di una democrazia fondata sul principio della responsabilità
E sul principio degli obiettivi politici avuti e realizzati
Vedete
Io non ho potuto ieri ascoltare l'intervento del compagno Fabrizio Matteucci
Però per la conoscenza
Conoscenza politica ed umana
Per i rapporti politici domani primo con Fabrizio Matteucci
Non posso non parla
Non posso non parlarne perché ritengo
Che il suo agire politico
Sia stato improntato
Alla pratica attuazione di quello che io dicevo qualche secondo fa
Principio di responsabilità
Il principio di responsabilità che porta a ciascuno di noi doverosamente questo non sempre accade
A farsi carico di passaggi politici impegnativi
Per i quali magari sarebbe più comodo invocare la responsabilità collettiva che probabilmente quella più vicina alla verità
E assumersi la responsabilità personale
Quando si fanno queste scelte e questi gesti
Si dà una lezione politica
E io penso che dobbiamo ringraziare Fabrizio per questa lezione politica
Dobbiamo ringraziarlo per quello che ha fatto io lo ringrazio per quello che ha fatto dirigendo il partito regionale di miglioramento
E lo ringrazio ancora di più a nome vostro quello che ancora dovrà fare per quello che il partito e tutti quanti insieme io le amo ancora di far
Infine
Io ho concluso
Un partito una coalizione si regge su un programma un Progetto
Si regge su degli obiettivi
Ma guardate un partito non è qualcosa che si può costruire sulla carta
Vedete io diffido
Da coloro che fanno i progetti di riforma a tavolino
E dico a tutti quanti noi guardate un partito per riformarsi ha bisogno di pratica politica concreta
Ha bisogno di sperimentazione perché un partito e un'organizzazione di donne e di uomini
E quando queste donne e uomini si mettono insieme non è mai una fusione fredda io vinco
è un incontro tra storie tra culture tra esperienza e quindi non ci può essere mai alcuno che dice allora facciamo questo bel disegno e poi lo realizziamo
Ricordo con un qualche terrore e su questo invoco la discontinuità
La famosa politica dei così detti piani triennali di sviluppo del partito
Tennis qui siamo ancora oggi mi fanno un po'accapponare la pelle su quello invoco la discontinuità
Ecco un partito è qualcosa di più complesso
Di più difficile insieme di più entusiasmante da gestire
Vedete gli ho salutato positivamente
La fine delle ideologiche
Intendendo per ideologie una visione immediata del mondo intendendo per ideologia quegli occhiali che ci davano una visione inesatta nel mondo
Ma non c'è nessuna organizzazione politica né tanto meno un grande partito della sinistra riformista italiana ed europea che possa costituirsi senza principi senza valori senza idealità
Un programma senza valori senza principi senza e rarità è qualcosa in molto fragile e di molto deboli
D'altro canto noi abbiamo giustamente innovato in tante cose
Ma su un punto io penso che l'insegnamento di un grande italiano come Antonio Gramsci c'è ancora molto valido
Grandi ci diceva
Che un partito e Progetto e programma e scelte concrete ma soprattutto un partito e passione organizzata se non c'è la passione organizzata anche gli obiettivi più elementari diventano difficilmente raggiungibile
Bene ringrazio il compagno Marco Minniti sottosegretario alla presidenza del Consiglio credo anche a nome di tutti voi invito i delegati a rimanere
Qui
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Quest'