"La Sinistra nella storia italiana" presentazione del libro di Massimo Salvatori org. dalla Casa Editrice Laterza (c/o La Loggetta - via di Villa Sacchetti, 17)

E a
E benvenuti a quest'incontro che come sapete
Trae origine
Dal libro di Massimo Salvadori che in questi giorni
è arrivato in libreria intitolato la sinistra nella storia italiana
La natura del libro di cui poi parleremo
L'occasione anche
Dal fatto che proprio in questi giorni
Anche sulla stampa c'è un di bando molto forte intorno all'identità
Della Sisti italiani anche l'identità storica in nell'imminenza del congresso dei primo congresso dei democratici da sinistra ci ha suggerito l'opportunità di fare un incontro discussione che non fosse una presentazione nel senso più tradizionale del termine ma che prendesse spunto da questo libro per discutere
Appunto sui temi dei caratteri storici
Dei caratteri essenziali
Della sinistra a Bilancio diciamo di un secolo che si sta chiudendo e che forse appunto giustifica questa riflessione non solo mi pare questo ma anche le trasformazioni che la sinistra in corso la giustifica ancor ancor più lo dirà Massimo Salvadori ma in un certo senso un ciclo si è chiuso o comunque sono come gli sono venute a maturazione una serie di gli elementi diciamo strutturali
Lo scopo non è quello di intervenire nel dibattito politico congressuale
Per chi vorrà farlo potrà fare ma non è questa la lo scopo lo scopo è quello di accostare anche cronologicamente al dibattito congressuale una riflessione storica sulla sinistra
Un'infezione storica sulla sinistra che mi pare libri Salvadori
Suggerisce con molta forza
Il che mi sembra un libro di di grande attualità essendo a pieno titolo un libro di storia non è un pamphlet non è un saggio polemico a favore di questo di quello mi sembra un un libro di storia che racconta pacatamente questa storia che danno interpretazioni molto forte di questa spariti discuteremo oggi interpretazione che è stata già discusse commentata sui giornali ad esempio a Michele Salvati
Si è preferito per questo proprio metterli davanti inviterò a parlare se vuole
Una riflessione storica che non deve essere fatta solo dagli storici
Ecco perché stasera sono qui con noi dietro a questo tavolo ma molti sono anche di fronte una serie di persone che abbiamo invitato e che sono interessato riflessione storica non essendo neanche essendo solo storici di professione ovviamente ci sono
Di età questo tavoli storici autorevoli di diverso orientamento ma ci sono persone che vedono e leggono questa storia da esperienze
Pubbliche politiche professionali diverse e mi sembra molto anche questa importante che si faccia riflessione storica non appunto una polemica politica storica da parte di tutti perché la consapevolezza storica
Anche se questo è un dato ma abbastanza relativo alle soglie del Mila n ma consapevolezza storica mi sembra che debba rimanere nel bagaglio di un cittadino
Al di là di tutte le riforme universitario scolastiche mi sembra un elemento costituente BA rimanevo elemento costitutivo del del bagaglio di ogni cittadino
Ecco la discussione si svolgerà con in questo modo
Io vorrei dare Botto brevemente la parola Salvadori
Per dare alcuni spunti la discussione e incerto senza evitare anche che poi chi lo segue debba ride ridare le motivazioni del libro riscrivere il libro vorrei che entrasse subito nel merito del libro e se vorrà anche delle cose che che Salvatori ha detto
Con interventi molto brevi sembrerà forse drastico ma io vorrei suggerire vorrei dare come limite dieci minuti vorrei suggerire a chi parla di stare entro i cinque minuti anche perché in questa maniera sarà più facile replicare mi sembra più interessante vede le repliche c'è avere una discussione in cui ci si può si può come dire risponde l'uno all'altro pittore e mi piacerebbe molto
Che qualcuno che qui stasera
Con noi potesse intervenire al di là delle persone che sono dietro a questo tavolo se stimolate se lo vorrà ecco più interventi sono brevi io credo la discussione possa essere animata e e vivace è utile
Quindi lei subito la parola a Salvadori perché ci dica qualche parola di inizio grazie ma io vorrei anzitutto partire dalla considerazione che quando tanti chirurghi si stanno intorno ad un tavolo il paziente deve preoccuparsi ma non dubito cioè però mi mi solleva la consapevolezza che io sono il piccolo paziente che la sinistra grande paziente
Detto questo
Ma io ho scritto questo libro perché io ho scritto vari libri che ho voluto scrivere
Ho scritto questo libro senza avete progettato di scriverlo avendo ceduto alle sollecitazioni dell'editore
Tempo fa quanto nessun congresso era vero si profilava a all'orizzonte
Questo libro è una ho detto non non è in nessun modo un una storia della sinistra italiana
La ricostruzione nelle mie intenzioni di
E la ricerca di individuare il rapporto tra le sfide che la sinistra italiana si è trovata a dover sostenere in una serie di momenti cruciali della storia nazionale
E da un lato le sfide dall'altro lei risposte
Io come tutti quanti quelli che sono dentro questa sala
Ho passato molti anni della mia esistenza a occuparmi della sinistra per un verso come studioso per l'altrove essendo uomo di sinistra e quindi partecipando modestamente alla storia politica della sinistra per quanto mi riguarda a partire dalla fine degli anni cinquanta
Però come carpita sovente quando si guarda le cose in un disegno complessivo
Al quale prima non avevo pensato si così si si intravedono dei problemi s'intravede si si tenta di dare delle risposte in termini di analisi che in precedenza non si erano viste e non dei problemi non si erano visti risponde analisi che non si era affatto
Naturalmente il mi aveva molto colpito anni fa il fatto che
Terrazzini avesse detto come tutti sappiamo Turatto coraggio
Detto da terrazzini questo avuto grande significato ma cosa voleva dire che tipo di ragioni
In sostanza questa suggestione mi ha spinto a
Può raggiungere la conclusione che in termini molto schematico esposto nella prefazione nell'introduzione del libro che la storia della sinistra italiana
Che io
Questo occorre sottolinearlo non non non non io non impongo all'idea che la storia della sinistra italiana sia solo una storia di errori sia solo una storia di
Così una storia da cancellare non solo non lo credo non credo di dirlo per una sorta di patriottismo così che anche
Addietro disse l'alla difesa della
Le proprie vicende personali questa storia questa sinistra commesso tanti gravi errori ma è pur sempre la forza storica che ha portato avanti che grandi battaglie ha avuto un ruolo importantissimo nella difesa e nella costituzione del movimento operaio
E e anche delle riforme che questo Paese sono stata attuata il grande problema è di una forza che ecco l'interrogativo su cui occorre sempre cercare di riflettere in sede storica e perché la sinistra maggioritaria
Ha rinnovato nel corso di un secolo
Ha avuto nel corso di un secolo una ideologia prevalentemente rivoluzionaria
Senza aver fatto come tutti sappiamo alcuna rivoluzione senza avere mai tentato al neanche progettata alcuna rivoluzione
E al tempo stesso vero di fronte a questo inerte ritmi ideologismo rivoluzionario ha portato avanti un riformismo che non ha riconosciuto in termini di valore e interni di cultura politica questo è Grande noto
Grande nodo con cui su cui occorre continuamente riflettere fino ad arrivare poi via ai tempi che ci sono storicamente vicini che gran parte delle persone che qui sono hanno avuto modo di vivere personalmente cioè a questo
Duello quante volte è stato usato questo termine sarà il partito craxiano il partito berlingueriano che spero duello che ha finito poi risolversi nella doppia sconfisse
In una doppia sconfitta perché ha molti elementi di paradosso Litta principale del quale che il partito che cresce che che avrebbe dovuto e risultare storicamente vincitore nell'epoca della del della crisi
Strutturale del crollo del comunismo e del Partito è stato cancellato Piero pressoché cancellato dalla storia Italia io ho cercato mi ha fatto piacere che salvati lo abbia ricordato nell'articolo comparso sull'Unità
Sono convinto che la la la disfatta del Partito socialista sia stato per un certo verso un bene per altro verso un male un bene perché Partito Socialista si era infilato
In una pratica il governo che
Aveva dentro di sé Cernic così le caratteristiche degli elementi così negativi per cui sia non è certo stata l'iniziativa dei giudici ad aver posto fine questa vicenda che in realtà aveva
Delle carrette interni
Un non a caso effetti l'edificio è crollato certa o sottili intento di Tangentopoli ma non è stato fatto corollario dal tutta un'iniziativa sudici da un colpo di Stato
Per come molti ex socialisti hanno usato questo termine poi anomalo colpo di Stato
D'altro canto punto grande problema è poi questo insomma il Partito comunista nell'età berlingueriana che nelle nel mondo nelle nel momento ormai Della crisi strutturale per il comunismo internazionale tenta priva di rivitalizzare il comunismo in chiave occidentale
E poi vero di si trascina lungamente in una crisi
Per cui il Partito Comunista Italiano pure il partito più innovativa eccetera insomma aspetta il crollo del muro di Berlino per fare dei conti
Che sono stati fatti in termini organizzativi di ristrutturazione ma non credo adeguatamente in termini di cultura politica insomma un libro sulle cose che stanno a cuore di tutti coloro che fanno parte e sentono i problemi della sinistra dagli
Un'ultima cosa voglio chiudere
è un libro che arriva al presente
E che
Propone anche così esprime il punto di vista dell'autore su un punto cruciale cioè punto di vista dell'auto che cercato di esprimere nel dibattito partito democratico Partito socialdemocratico e poco punto di vista che io Espresso locuzione che io compio
è di poca importanza però credo che sia di molta importanza il un problema e qui cinque colleghiamo al è venuta l'ora che questo che che maggiore partito della sinistra
Dia una risposta in relazione a ciò che intende Sr
Perché la sinistra ha bisogno di questa risposta ed è estremamente grave e specchio di tanti limiti e tanti vizi che i due maggiori leader di questo partito dall'Enea del troni abbiano trascinato per anni in maniera io ho avuto anche questo termine in maniera segni ma mascherata insomma il lo in dissenso di impostazione o un'alternativa all'impostazione che Totti sapevano che esiste varie che esiste
E che ad un certo trovo essi non hanno mai portata alla luce
Introducendo nel dibattito politico nella storia politica italiana elementi di ambiguità danno sì che comunque si voglia seconda delle proprie posizioni
Devono essere sciolti
Sia Rezza e come perché questo è un passo necessaria un presupposto perché la sinistra italiana corsa andare avanti un'ultimissima cosa ultimissimo colti in più un un dieci secondi
Io sono uno studioso Historia e mi piace la storia ma sono convinto che che la l'essenza della politica sia di non lasciarsi imprigionare dalla storia all'innovazione politica è fare i conti con il passato ma farlo in maniera innovativa però bisogna farlo
Ciò che non è appunto ciò che pericolose che non è accettabile che non gli si faccia adeguatamente perché questo finisce per gettare ambiguità sul palco una
Gettare un'ombra ambigua nel modo in cui si guarda al passato e un'ombra ambigua nel modo in cui si costruisce il presente e il futuro grazie
Allora cominciamo subito io
Prima di tutto
Ringrazio molto
Quelli piccolo che parleranno
Di aver trovato il tempo di venire qui
Di discutere questo tema però dato che devo assumere un ruolo dovrò assume un ruolo anche antipatico lo sumo da subito
E dico che la regola che scrisse che fisso per tutti perché arrivata cinque minuti alzerò una penna
Dopo di che dopo i dieci minuti la penna rimarrà alzata diciamo benvenuto stare cosa sarà speriamo di no speriamo di no speriamo di no
Allora io procedere in questo modo non credo che sia il caso di fare ordini di qualche tipo
Vuole parlare più supremo che prima o poi parlate tutti me lo segnala del tutto casualmente arbitrariamente marchio punteggio il dibattito si prende anche il gusto e l'arbitro chiederà Pietro Scoppola
Il dieci qualcosa inizialmente nel frattempo mentre parla Scoppola punto chiunque di voi
Una volevo parlare della segnala non necessariamente nell'ordine Coppa perché io non avevo alzato la mano comunque sono ripeto di aprire questa riflessione dunque anzitutto voglio dire che il libro di presa per noi è apparso molto coraggioso su questo non c'è bisogno
Di fare sottolineature e molto onesto emblematiche sono le pagine e che dedica a Craxi
Chi l'ha letto annotato la attenzione la comprensione del dei viali che dedica diciamo agli inizi alle ragioni della esperienze siamo e al tempo stesso poi la la coerenza con cui giunge a un a un giudizio durissimo
Per quanto riguarda la conclusione di quell'esperienza
è inevitabile che la stampa e lo stesso Salvadori stamattina esso qui presentando il suo libro accennando al termine del suo libro l'accento vada sulla tesi di fondo
La riassume in questa formula a questo contrasto che caratterizza tutta la storia della sinistra fra ragione e storia
Chi ha ragione verde e chi vince vince per essere sconfitto vince perse subalterno in definitiva fa la storia queste le le l'elemento di fondo quello che la stampa ai inevitabilmente messo in evidenza e che rappresenta una sfida politica nel dibattito di oggi ma il libro di Salvadori non è univoca Tess
Questo poi non è un libro costruito per sostenere una tesi Salvadori lo ha detto di sì io non l'avevo presente la tesi è venuta fuori da una riflessione attenta sulla storie da sinistra nella storia d'Italia questo nesso
Sinistra la sinistra nella storia d'Italia quello che caratterizza il suo lavoro che il lavoro di uno storico e come tale io vorrei proporre alcune osservazione alcune brevissime e la prima osservazione riguarda le origini difficilmente si sfugge alla domanda che nasce spontanea quando uno legge queste pagine perché è successo
Come mai questa sinistra italiana a differenza della sinistra inglese da sinistra perché se non è Colarizi da questo massimalismo da questo anti statalismo da questo mito della rivoluzione pubblico proletaria la rivoluzione come Russia che viceversa non ha condizionato nella stessa misura altre esperienze della sinistra europea
E qui Salvadori me lo consenta
C'è qualcosa prima del Libardo che lui non poteva trattare perché quando si spegne un riposino scrive uno non ce ne possiamo scrivere due insieme ma che rimane scoperta
Perché la sinistra italiana a questi caratteri che conducono poi a queste a queste conseguenze
Tra dove accennare dal l'eredità di certa tradizione anarchica italiana la frattura fra allo stato borghese le masse popolari la questione romana certamente ha contribuito a non dare legittimazione popolare allo Stato
Ma il nodo di fondo a mio avviso non è soltanto esterno alla sinistra la ragione di fondo è interna alla sinistra è nella sua cultura
E allora mentre moltissime pagine attentissime pagine sono dedicate a tutto il dibattito congressuale fra i partiti eccetera i ecco io avrei voluto qualche pagina nell'introduzione che mi desse le linee di fondo della cultura da cui la sinistra è nato io avanzo qui un'ipotesi a mio avviso nella storia delle origini della sinistra italiana del socialismo italiano è prevalso
Su le ragioni umanitarie che sono presenti il nastro del socialismo è prevalsa ideologismo è prevalsa l'influenza terra famoso nesso
Della sinistra italiana del socialismo italiano con la con la scuola hegeliana di Napoli
è evidente che di fronte a uno stato a uno stato che è unico espressione della società civile ed è stato borghese la conseguenza per una nuova società quella delle distruzione dello Stato insomma
Scavare un momento nelle ragioni ideologiche originali di questi caratteri della sinistra poi ci vengono sviluppando nei decenni successivi a me sembra sarebbe stato molto interessante sarebbe molto utile
Un secondo una seconda osservazione stavo consorziata da da pennelli
La seconda osservazione
La sinistra è questa e se noi vogliamo evitare il rischio che è quello che tenta sempre la storiografia italiana di fare di concepire la storia come storia di sconfitte
Rivoglio Risorgimento rivoluzione mancata la Resistenza tradita la vittoria mutilata e così di seguito vogliamo e stai a fare la storia dell'accaduto e noi dobbiamo vedere in concreto
No che cosa la sinistra doveva essere ma che cosa è stata nella storia d'Italia quali contributi apportati
E qui in questa prospettiva chiedi storia della sinistra ma nella storia d'Italia
Io direi attenzione non tutte le sconfitte della sinistra
In questo rapporto è regione sconfitta ragione storica che domina Ambra riflessioni Salvadori sono sconfitte negative per la democrazia italiana
Non si possono mettere sullo stesso piano tutte le sconfitte della sinistra
La sconfitta del mille novecentoquattro di fronte a Giolitti è una sconfitta che nonostante tutto apre spazi a una sia pure timido processo verso una democratizzazione del Paese le sconfitte del del ventidue del ventisei sono sconfitte della sinistra sono sconfitte della democrazia italiana perché il giorno sconfitte che danno spazio al fascismo la sconfitta del quarantotto Salvadori
è in linea di continuità come tu dice a pagina novantuno con la sconfitta del ventidue detti se io dico no
Sì ma non abbiamo il coraggio di riconoscere che la sconfitta del quarantotto della sinistra è stata una sconfitta salutare per la democrazia italiana e per la stessa sinistra
Che da quella sconfitta ha avuto la possibilità di un ripensamento di un'autocritica avuto gli spazi per uno sviluppo
Nella democrazia e sereno che abbiamo il coraggio di questo riconoscimento sì ho visto ciò ci può essere prevenuta ecco e allora allora
Ecco e e viceversa assensi venti in questa prospettiva allora anche la subalternità della sinistra non è un un non è un qualcosa di rilevante si una un apporto subalterno nella rispetto al centrismo non ne parliamo ma rispetto al centro sinistra rispetto alla solidarietà nazionale
Sempre condizionato in negativo da questi dati su cui appunto
Salvadori mette l'accento il mito della rivoluzione la rivoluzione proletaria
Ma in realtà è però un apporto reale una polka leale che appare con maggiore chiarezza se la lente si sposta dal treno dell'ideologia dei dibattiti congressuali e guarda a basso guarda al Paese la sinistra ha contribuito a dare a questo Paese
Un tensione morale una tensione etica c'è la sinistra sta la sinistra è una storia di popolo è una storia di sentimenti di passioni di speranze espressi ideologicamente in maniera sbagliata ma che hanno fatto storia
E quando Berlinguer pone la questione morale è verissimo come dice Salvadori che la pone in termini che non potevano avere poi effetti politici perché non c'era la possibilità data quella premessa ideologica di offrire un'alternativa di governo mala del posto la questione morale come ha fatto a Berlinguer è stata la premessa perché il Paese fosse sensibile e ricettivo di fronte all'intervento successivo della magistratura
Che nonostante tutti i suoi limiti i suoi difetti come di tutte le cose umane rimane a mio avviso un momento fondamentale
Della storia della democrazia italiana sicché io guardo con estrema preoccupazione al fatto di mettere in discussione l'eredità di quel contributo morale
Come avvenuto in questi in questi giorni
Mettere in discussione con la proposta di dar vita ad una commissione di inchiesta che rischia di essere una commissione d'indagine sull'operato della magistratura invece che sul fenomeno acqua alla magistratura
Che che la magistratura ha combattuto ecco questo il problema c'è qualcosa che rimane al di là dell'ideologia che sono sconfitte e per e che hanno e che hanno provocato questa frattura fra Regione e storie c'è qualcosa che rimane c'è qualcosa che dai Coupé è nato e che va recuperato
Con categorie culturali nuove che non possono essere ancora oggi interni alla storia della sinistra e tormento di io non credo alla prospettiva socialdemocratica
Che non ha radici nel nostro Paese perché nel nostro Paese debole che in crisi sul piano europeo che non è compatibile con l'ipotesi del soggetto
Del soggetto
Di una democrazia bipolare capace di far fronte alla sfida della destra
Perché viceversa è funzionale a una logica di distinzione partitiche distinzione fatta ITT potenzialmente alternati
E per questo viceversa credo che sia estremamente importante questa ricerca questa domanda che la sinistra esprime il motivo l'ultimo attenzione di mobilità di nuova domanda di futuro insomma per chiudere perché io non voglio farmi togliere la parola
Quella formula ai che che Veltroni ha proposto sulla quale Furio Colombo ha scritto un belli nell'articolo ieri credo che molti pure abbiamo letto che è di origine ebraico cristiana perché viene da esperienze di questo tipo credo che sia un punto di riferimento importante l'indicazione di una strada perché la storia non invita ripete
Ma invita ad andare avanti e possibilmente a inventare qualcosa di nuovo
Però
Voglio dire allora molto rapidamente visto che
I minuti corrono allora risparmio naturalmente i complimenti e gli apprezzamenti
A il libro di saldatori dico subito
Però che complessivamente il paradigmatiche USA cioè per cui la dannazione del nostro Paese starebbe nella presenza a sinistra di una forte componente antisistema
Non mi convince del tutto
Non mi convince del tutto perché mi sembra che Salvatori
Sopravvalutati i documenti e sottovaluta l'azione concreta che la sinistra condotto in questo Paese mi riferisco agli ultimi cinquant'anni perché vi confesso
Che sono quelli comunque che
Mi interessano di più
No non mi ero trasferito solo letto il libro ma quelli del gli ultimi cinquanta non essendo uno storico di professione come dire mi sollecitano di più una riflessione allora per esempio Salvadori cita una serie di documenti devo dei quali risulta evidente
Che il vecchio partito comunista poneva tra i suoi obiettivi come suo obiettivo centrale la dizione di una società socialista
Però negli stessi documenti citati da Salvatore che io non ricordavo anzi assolutamente non ricordavo risulta che lo stesso Partito Socialista ma non il partito socialista dividendi di basso di Lombardi
Ma persino il Partito socialista di Bettino Craxi in uno dei suoi ultimi compresi scriveva nelle sue tesi eccetera che aveva come obiettivo il superamento dalla società capitalistica
Voglio dire non sempre i documenti corrispondono all'azione concreta non sempre l'ispirazione ideologie
A b quello scusandosi se eccede quesito da chiede eccetera eccetera eccetera va be a anche voglio dire c'è non sempre i documenti corrispondono all'azione concreta
E spesso accade o comunque a me sembra che sia accaduto ampiamente nella nostra storia
Che la ideologia e la politica siano andate diciamo su strade diciamo diverse diverse da un contrastanti da un po'leggera è una sorta di divergenze per
Ora però hanno quello che mi credo quello che su cui dove insomma bisognerebbe lavorare di più
è come è stato possibile che questo riformismo per quanto per questo improvviso comunista questo paradosso se vuoi di questo riformismo comunista
Che esiti ha avuto in questo Paese
Allora secondo me sempre per essere stringatissimo da una parte c'è stata questa cosa che diceva Scoppola di questa straordinaria eccezionale educazione delle masse e questo è stato fondamentale
Dall'altra c'è stato un'azione politica concretamente riformista
Che però aveva un limite è un limite drammatico perché una politica riformista che non si iscriva in una prospettiva di governo inevitabilmente rischia di essere subalterna a tutte respinte anche di tipo corporativo
Voglio dire per essere molto insomma questo Welfare State con tutti i difetti che ha gli abbiamo fatto insieme la Democrazia cristiana da una parte il vecchio partito comunista riformista dall'altra
E d'altra parte era drammatica ma anche un po'scusate il termine adesso non mi viene insomma drammatica
E un po'patetico ma non è il termine giusto gli anzi ha con la quale un uomo come Ugo la Malfa chiedeva ai comunisti nel mille novecentosessantatré sessantaquattro e sessantacinque
Biadene e quella coerenza programmatica che avrebbe potuto esistere soltanto se ci fosse stata una prospettiva di governo allora Partito comunista certamente aveva escluso da qualsiasi orizzonte per quello che a me risulta ad ipotesi di fare la rivoluzione in Italia
Per il resto la parola d'ordine noi faremo come in Russia non è mai stata la parola d'ordine del Partito Comunista Italiano quindi questa era esclusa
E quindi si batteva per una serie di rivendicazione di conquiste dalle pensioni con il sistema come si dice contributivo a lei e pensioni e commerciante ed è soprattutto quel complesso di misure che sono state realizzate poi dal governo che era egemonizzato dalla Democrazia cristiana
In questo conta censiti ho finito in questo contrasto tra una ideologia è una pratica politica sta secondo me uno dei veri e propri drammi che ha vissuto
Il Partito Comunista questa doppia anima io ho finito
Sopravvive e questo è ancora più tragico
In equo Cappellini Queriniana
Quando non solo non esiste più la prospettiva di una fuoriuscita dal capitalismo a quando è in crisi ormai devastante
Tutto il mondo socialista e quando dall'altra parte esista un partito socialista col quale vengono o o con il quale viene instaurato quei rapporti va be
Che noi conosciamo
Io credo che i minori saremo obbligati a rifare i conti con quel periodo è una mia fissazione e anche i conti con il ruolo la figura e e l'azione politica di Bettino Craxi
Che naturalmente nessuno qui intende adesso come dire riscattare
Delle colpe e delle responsabilità che ha avuto colpe e responsabilità perché si configurano come un vero suicidio politico e come un ammazzamento del partito una uccisione del Partito socialista
Colpe e responsabilità c'è Cafagna sì che del resto sono state messe in luce secondo me in modo straordinario da Luciano Cafagna quando ha scritto mi sembra una cosa del tipo
L'affarismo ha divorato la sua la sua capacità e il suo disegno politico tuttavia anche con questo Periodo credo che la sinistra che esce oggi è che oggi si avvia al congresso in qualche modo dovrà nei modi e nei tempi che riterrà opportuno fare i conti
Grazie
Nello Ajello
Il professor produrre un libro amaro realistico
Un libro che resta che lascia senza parole
E chiunque sia un poco pessimista signor sull'attuale situazione italiana ha motivo di riflessione leggendo questo libro
Io le condivido la tesi di fondo alla quale già è stato detto comunque è questa la sinistra italiana è stato in generale neutralizzata dal suo rivoluzioni verismo verbale
Cioè come scrive Salvadori
Da un massimalismo ideologico che si sposava con un minimalismo pratico
Alla fine dalla lettura di questo libro si sfiora la disperazione
C'è però una frase di Salvatore che
Che un po'ci rianima
E quando mi dice che Carlo Rosselli e il suocero Socialismo liberale non mi ricordo in quale pagine all'aula scrive ma lo dice si sono presi una rivincita dopo più di mezzo secolo
Restando ancora oggi è l'unica ricetta praticabile
Insieme a Turati Carlo Rosselli nel libro di Salvadori una specie di e però inascoltato una Cassandra sia pure come spesso accada le Cassandre derisa
Poi riflettendo proprio a libro chiuso viene fuori un pensiero che mi sembra doveroso approfondire
La sinistra maggioritaria così la chiama Salvatori alludendo ai socialisti e comunisti in Italia non è stata mai riformista
Ma
C'è da riflettere non è che da noi di riforme non se ne sia non ne siano state fatte basta pensare a livello del Welfare State
Che e auto al punto da sembrare oggi insostenibile fino al paradosso che dovrà essere forse la sinistra ridimensionare questo welfare State perché è stato edificato da altre parti politiche
Allora queste riforme chi le ha fatte
Nasce il sospetto che queste riforme siano stati opera di una sinistra che si può chiamare minoritaria
La quale se adoperate nei limiti del possibile a modernizzare il Paese
Penso a certi momenti e personaggi del centrismo e del centro sinistra penso a certi discendenti di Rosselli e di Turati
Come Ugo la Malfa Mario Rossi Doria
Giacomo Brodolini
Per non parlare dei presenti
La libera la liberalizzazione degli scambi la riforma agraria lo Statuto dei lavoratori si potranno discutere ma riforme sono
E sono i punti di merito di questa sinistra minoritaria
Aggiungerei fra i nomi anche quelli di Ezio Vanoni e di Fiorentino sullo che la riforma urbanistica la voleva fare
Insomma anche qualche pezzo non trascurabile del cattolicesimo democratico va inserito in questo quadro e sa benissimo veltroniano andare ogni tanto a onorare la tomba di personaggi che non rientrano nella tradizione comunista d'altra parte questa era stata un'abitudine alla consuetudine non nuova nei ranghi della sinistra maggioritaria
Come la chiama Salvadori Salvatore ricorda l'onestà l'onesta ammissione l'ha ricordato anche stasera
Sia pure tardiva di Umberto Terracini che sarà stato anche un eretico ma comunista era quando disse Turati aveva ragione
E si può ricordare anche quello che disse Togliatti l'ultimo periodo della sua vita sia pure anche l'unità di appunto quando riconobbe che Giolitti Giovanni non era più così male
I personaggi di abilitati rientrano tutti in genere in questa sinistra minoritaria e sono benemeriti
Però va aggiunto che sia alcune riforme sono state fatte
Sono state fatte anche per la pressione esterna delle masse organizzate
Ha avuto indubbiamente una sua influenza
Cinque B
Questo lo dico non per correggere Salvadori che queste cose le sa benissimo ma per non scadere nello sconforto totale
Cosa dire speriamo che qualcuno per fare pendant con il libro di Salvadori scrivono storie dalla sinistra minoritaria italiana nella quale ormai non è più vergognoso riconoscersi
Se ciò ancora un minuto vorrei aggiungere un'altra cosa se dovessi fare
Beh per un secondo trasferirmi dalla politica attuale addirittura dalla politica congressuale
Direi che i problemi ai dilemmi attuali della sinistra non sono tanto nel contrasto tra D'Alema e che preferisce
L'elogio socialdemocrazie europee e Veltroni che caldeggia una maggiore vicinanza
Al partito democratico americano io non credo che oggi fra la distanza tra Blair e Clinton sia decisiva
La vera difficoltà della sinistra oggi consiste in questo secondo me norme più oppressa dal massimalismo ideologico ma si accontenta per restare al potere di un minimalismo pratiche o che non le assomiglia
Non può soddisfare
Le riforme ha detto Miriam Mafai quando vengono reclamate dall'opposizione sono contrastate da mille spinte corporative
Favoriscono sollecitano e e in qualche modo sono accompagnate e rese sospette in qualche modo anche da mille spinte corporative adesso la sinistra queste riforme le deve fare stando al governo sarà più facile
Al momento non sembra
Grazie Nello Ajello
Che Giovanni Sabbatucci
Sì questa faccenda dei cinque minuti sconvolge un po'devo dire mi mi
Li costringe a fare come come facevano certi vecchi avvocati che buttavano via li appuntino che io ripetevo preso sulla misura magari del quarto d'ora ma non voglio perdere altro tempo
Solo qualche brevissima osservazione di questo libro io condivido pressoché tutto d'altra parte mi sono occupato anche di queste cose in anni passati e non dico che abbia detto le stesse cose perché in realtà poi punti di vista son Diversi
Molte cose sono diverse ma certe il mio accordo pressoché totale se devo dire qualche cosa che invece non condivido è il titolo o meglio il rapporto fra il titolo e il contenuto del libro è già stato detto in apertura da Scoppola
La sinistra non è solo la sinistra socialista e comunista
Anche se in questo secolo questi componenti politiche occupano la maggior parte dello spazio per la sinistra
E non comincia nel mille ottocentonovantadue la storia della sinistra ora per carità si può tranquillamente scegliere di fare un'altra operazione di studiare una cosa è più limitata tra l'altro il nucleo il fuoco di questo libro secondo me
Come pure è stato detto e nell'ultimo cinquantennio piuttosto che nelle parti introduttive ma io credo che cominciare un po'più duro prenderla un po'più da lontano avrebbe probabilmente giovato proprio alla argomentazione delle tesi che nel libro sono esposte in particolare di quella centrale e cioè che
La sinistra italiana è stata
Così ha visto compromesse le sue fortune i suoi successi da queste infernale coesistenza di massimalismo ideologico teorico e di minimalismo pratico pragmatico
Ora questa storia comincia molto prima in realtà se noi pensiamo a che cos'era la sinistra italiana prima del socialismo alla sinistra c'è una sinistra di opposizione che la sinistra mazziniana e garibaldina
Anarchica anche
In cui le pulsioni di tipo millenarista i commessi Annico erano fortissime
Qualcuno Roberto Vivarelli tanti anni fa scrisse appunto che il massimalismo
Italiano nasce anche da questa
Da questa radice da questa componente mazziniana
E avere una carica anti statale molto forte
D'altro canto quella parte della sinistra che nel mille ottocentosettantasei va al governo si fa governo per la prima volta che cosa fa pratica anche esse anzi pratica
Per la prima volta in questo precorre molta storia della sinistra successiva nel momento in cui va al governo diventa non solo pragmatica ma troppo pragmatica e
Inventa addirittura una cosa che si chiama il trasformismo
Ecco io penso che qui sta all'origine di molte cose e che forse cominciare da qui sarebbe stato anche funzionale alle tesi esposte nel libero che ripeto per la gran parte condivido quindi salto tutta la parte centrale
Che tra l'altro quello che mi ha interessato di più e arrivo a
Qualche piccola conclusione diciamo sull'attualità o quasi
Dopo aver letto questo libro ci si può chiedere tale la sequela di errori di occasioni mancate che vi sono raccontate come mai la sinistra sia sopravvissuta e addirittura sia arrivata per la prima volta in prima persona e in nelle sue componenti maggioritarie a diventare governo a governare il Paese
Sì certo la storia della sinistra non è solo errori non è solo occasioni mancate tante altre cose però resta il fatto ore resta il fatto innegabile che dischi legga questo libro non troverà un solo momento salvo forse qualche Carrara occasione in cui la linea della sinistra sia stata diciamo così per dirla in breve è quella giusta e in cui quelli che sostenevano la linea giusta siano stati maggioritari nella sinistra salvo pochi anni l'età giolittiana che tra l'altro
In modo tutt'altro che tranquillo i riformisti non sono mai stati fino a tempi recentissimi maggioranza nella sinistra italiana e nel movimento parà italiano che ha la maggioranza della sinistra italiana
E questo è un dato innegabile come mai allora appunto oggi la sinistra insiste ancora e governa
Ecco io credo che questo di dipende dal fatto che la sinistra occupa comunque uno spazio esiste uno spazio funzionale della sinistra in una società moderna in una società industrializzate
Che qualcuno deve pure occupare a prescindere dà i suoi meriti non solo ma
Da qualche anno e senza che la sinistra lo abbia voluto Horri ho richiesto almeno la maggioranza della sinistra lo abbia richiesto il sistema politico italiano
Ha assunto una configurazione grossomodo bipolare
Per cui di la sinistra
Voglio dire chiunque ne detenesse la direzione
Andata al Governo
Sì me ne mancano un paio sarà brevissimo
Per concludere
Questa come dire questo vantaggio di tipo funzionale che ha permesso alla sinistra di andare al governo ecco qui è il punto attenzione vale per la sinistra ma vale anche per la destra
Cuper il centrodestra o come preferite
La sinistra
A basato negli ultimi anni una parte importante delle sue chances di insuccesso sul fatto di avere un avversario
Da molti ritenuto impresentabile o comunque poco attraente
Beh vale anche l'inverso naturalmente chiunque sia occupare quello spazio
Prima o poi ce la fa se gli altri se gli altri non si dimostrano all'altezza allora
Il problema per la sinistra non è più quello certamente non è più quello di un tempo non c'è più il vecchio massimalismo anche se attenzione il massimalismo può prendere nuove forme può essere anche come dire contemplazione della propria diversità
La convinzione di essere comunque nel giusto a prescindere da quello che si fa
Possono esistere anche nuove e inedite forme di massimalismo e esistano però appunto esiste l'altro polo cioè quello del pragmatismo diciamo senz'anima
Anche qui anche qui bisogna bisogna sicuramente fare attenzione quello che accerta appunto è che la sinistra se vuole avere un futuro e se vuole avere un futuro anche di governo deve fare quello che spesso non ha fatto cioè pensare a crescere elettoralmente ad acquistare con consensi presentandosi e per quello che
Senza io qui non sono molto d'accordo con quello che diceva prima Scoppola le ultime cose che diceva Scoppola a proposito della necessità per la sinistra di sciogliersi in qualche modo in una qualche informazione nuova in nell'assumere una serie di valori che sono altri da sé che in in una qualche misura è sicuramente giusto però il problema per la sinistra non è quello di coprirsi come spesso ha fatto riscoprire una propria carenza un proprio difetto di legittimità attraverso i suoi alleati o i suoi compagni di strada e di essere presentabile appetibile di terzi
Il che non sempre non sempre la sinistra ha saputo fare
Grazie
Antonio Giolitti
Guardavo
Perché
C'è una
No dico guardavo le persone intorno a me o a questo tavolo e mi accorgo che di essere forse
Il solo imputato in mezzo ai giudici perché sì perché tutti intorno a me sono giudici storici scrittori e io invece mi son trovato esercitare la funzione politica mi sono trovato ad essere coinvolto nella vicenda di cui si parla in questo bellissimo libro talché tale l'ho trovato devo mi ha ricordato al considerazioni che sono state fatte a proposito del contrasto tra il dire e il fare tra un estremismo ideologico
è un opportunismo pratico mi sono ricordato di una vicenda a cui ho partecipato e che voglio raccontare qui perché anche divertente
Oggi son trovata partecipare alla redazione della cosiddetta carta della unificazione fra i due partiti paia SI e Pisti
Partito Nenni socialista the Moon partito sociale democratico Nenni Saragat eravamo intorno a questo tavolo e a un certo punto alla conclusione del stesura di questa cartella unificazione non mi ricordo chi disse
Che però mancava qualche cosa di molto importante mancava la indicazione dell'obiettivo per cui ci si batteva che era quello della col cito tra virgolette me lo ricordo benissimo quello della collettivizzazione dei mezzi di produzione di scambio
E i e della collettiva bisognava scrive non si trova in quella che arde unificazione non c'è scritto poi qual è l'obiettivo a cui dobbiamo arrivare che la collettivizzazione dei mezzi di produzione di scambio perché sta era la frase rituale
La non erogazione sessantotto
Se si si a fine sessantotto io Rosai oggi
No anche scrittore ed hanno anche scritto nel mio libro dei ricordi un no questo lo dissero Nenni Saragat regolare io chiesi la parola timidamente ma dissi che mi sembrava un pochino anacronistica questo riferimento non l'avessi mai detto ma allora che socialisti siamo mi mi fu risposto elise esigua guardare la carta e l'unificazione si trova questa frase
Che io poi il giorno dopo
E che io poi uscendo di disse a un giornalista che mi chiedeva la mia opinione su come è andata questa riunione che mi sembrava che fosse andata abbastanza bene
A parte certe suppellettili superflue che erano state introdotte in questo documento uscì sul giornale questa mia frase venni poi investito ma come ti sei permesso richiamare suppellettili superstite quella che è Illy il verbo socialista ecco purtroppo
Il abbiamo vissuto questa questa divaricazione tra quello che qui giustamente è stato chiamato estremismo ideologico da una parte e opportunismo opportunismo pratico dall'altra ma dicevo dicevo che appunto io sono qui
Più come come imputato che come commentatore perché ritrovo i in questo libro tutta la la sostanza della mia esperienza nella nei due partiti della sinistra Partito comunista il partito socialista di di di oltre sessanta anni se incominciamo dal periodo della clandestinità e poi della poiché la resistenza certo è stata posso negare anch'io questa testimonianza vissuta la storia e nella troviamo qui molto ben rappresentata dal Salvadori vedi un roof rivoluzionari Isma'aridamente ideologico e dogmatico da una parte di un riformismo come dire imbarazzato e confuso dall'altra come giustamente mette in evidenza Salvadori però io non arriverei ecco francamente Salvadori su questo esprimo certo dissenso non arriverei a parlare come tu fai addirittura di cito tra virgolette bancarotta storica generale
Per tutta questa esperienza io né come come luogo secondo l'espressione che ho trovato a pagina quattordici dell'auto indica del della introduzione incerto il giudizio è giusto che sia molto severo nei condivido
Perché ne ho sofferto anch'io di questa divaricazione e condivido i giudizi che in proposito via via nel corso dell'analisi storica vengono pronunciati e sempre più diciamo così mo'motivati e affinati mi pare molto pertinente tutto quanto né in questo libro viene iscritto rispetto alla ricerca della identità della sinistra
Che ancora o se ossessionata e nel nel nel nel nel libro questo risulta abbastanza chiaramente sempre ossessionata dal timore di ritrovarsi socialdemocratica invece di constatare come se dovremmo fare una buona volta che non possiamo non dirci socialdemocratici con tutto quello che naturalmente questa valutazione comporta di giudizio storico e invece si continua a essere ossessionati dalla preoccupazione di non farsi dire socialdemocratici di non cadere nella
Nella categoria della della sociale della socialdemocrazia ecco credo che questa sia stata un'ossessione eccessiva che ha spesso proprio ostacolato la azione pratica l'efficacia dell'azione della sinistra in questo Paese dicevo che che più che di trovo trovo io ho trovato ho ritrovato la sostanza della esperienza che io vi ho vissuto nella sinistra con non c'è qualche qualche aspetto della esperienza della sinistra che qui rimane in ombra e che io vorrei invece mettere in evidenza
Il secondo me questa la la gioverebbe una lettura parallela di questo libro con la let con quello con quella del
Dei libri del mio vicino dei libri di Aiello sugli su sugli interessi sugli intellettuali sugli intellettuali
Nel nella vicenda nelle vicende della sinistra il ruolo il ruolo degli intellettuali
Aiello se ne preoccupa soprattutto ne occupa soprattutto in per quanto riguarda l'esperienza del partito comunista ma qui riguarda anche questo riguarda anche il partito socialista ecco trovo che c'è una certa
Trascuratezze a questo riguardo nel velivoli Salvadori la questo ruolo degli intellettuali il ruolo della della cultura della sinistra la cultura della sinistra ha avuto un'importanza molto rilevante il trovo che sia una una la la Cunard che per esempio nella storia della sinistra italiana non non siano messi in evidenza gli apporti dice di delle attività editoriali nel nell'area della sinistra
Basta pensare alle edizioni Einaudi basta pensare anche anche per lui una loro parte importante le edizioni Feltrinelli mi pare che qui il la la il ruolo degli intellettuali
Allora
Peppe
Una
Un un'altra un'altra per esempio le sono importanti e non abbastanza messi in evidenza
I convegni che che che si svolsero nel periodo nel periodo considerato specialmente nel nell'ultimo nell'ultimo cinquantennio in parte devo in particolare quelli dell'Istituto Gramsci
E un'altra un altro un un altro aspetto importante della dell'esperienza e della sinistra quello sindacale
E colleghi sindacati
In questo libro compare molto molto marginalmente il non è un caso che sono andata confrontare tanto per una curiosità insomma nell'indice dei nomi dove compare il mio ahimè non compare non compare quello di Di Vittorio
Ecco ci ci sono degli aspetti della sinistra italiana che della storia sinistra italiana che meritano una attenzione maggiore di quanto non non ricevano in questo libro è che ne ne ne mostrano del del e mettere in evidenza degli aspetti vitali così come per esempio i le edizioni le edizioni le l'edizione delle opere di Gramsci i numerosi convegni nere lei riviste c'è stato tutto una stagione di riviste parlo di de parlo di nascita però mi riferisco rinascita mi riferisco a Mondoperaio c'è stata una stagione di convegni
Tutta la l'attività culturale della sinistra ha avuto un ruolo più importante di quello che risulta dalla lettura di questo libro abbiamo poi ho avuto la stagione dei progetti Progetto di programma a medio termine Progetto
Di programma socialista e via di e via di seguito anche questo è stata una ricchezza che ha prodotto del dei degli affetti a suscitato delle energie
Che credo che andrebbe messo in maggiore evidenza di quanto non risulti i in in nella analisi e nella nelle rievocazioni che fa
Salvadori nel suo libro a proposito del delle dei problemi culturali eccetera una un un'esperienza che vorrei ricordare come un'esperienza amare pesante nella nella vicenda nella sinistra italiana che quella cui guardo il mio amico Sylos Labini quello di una assoluta insufficienza carenza addirittura di cultura economica
Che che Ikea che è di lunga data io mi sono annotato qui a questo proposito una dichiarazione di Togliatti al Comitato centrale del giugno del cinquantasei del Partito comunista dove gli disse
Negli ultimi anni lo studio dei problemi economici è stato trascurato dal centro del partito in tutto il partito e poco dopo nella commissione culturale dell'Unione il cinquantasei capitava a me
Membro di quella commissione culturale di denunciare cito tra virgolette lo si trova citato in un libro recente
Cirillo de denuncio io virgolette lo stato deplorevole e addirittura scandaloso degli studi economici nel Partito comunista rispetto alle recenti trasformazioni economiche
Quindi eravamo abbastanza allarmati a questo riguardo messi in guardia per queste per questi per questi ritardi ecco credo che che che questi aspetti di di di di di nutrimento di nutrimento culturale e di di carenza di nutrimento culturale nel dovrebbero essere meglio ricordati per identificare più compiutamente
Il la quella che è stata la vicenda in tutti i suoi aspetti negativi e positivi della sinistra nella storia italiana
Non non non non non aggiungo altro perché se no mi porterei su un terreno troppo ampio
Grazie moltissimo Antonio Giolitti perché
Antonio Giolitti in questo caso non è non è un imputato mai un protagonista di questa storia ed è un protagonista credo che questo lo possiamo dire tutti che in nessun momento della solo della sua vita politica ricchi ha ha rinunciato a riflettere sulle cose che faceva protagonista che si è posto sempre problemi non solo di breve periodo ma anche di di lungo periodo e quindi credo che la sua la riflessione anche in questo caso è stata molto preziosa lo ringrazio particolarmente Luciano Cafagna
Beh
Per
Per mantenermi nei limiti che sono stati definiti all'inizio moderatore
Credo che ci sia una sola scelta da fare
Se il il libro è molto importante come già hanno detto altri il secondo me il ricchissimo anche nel dettaglio
Nel senso che il un libro da consiglieri di cui consigliare la lettura anche perché e il libro scritto da una persona che conosce profondamente sia per averle studiate sia per averle vissute le cose di cui pare
E quindi è la sua con conoscenza disincantata delle cose rende veramente un utile la la lettura per tanti giudizi di dettaglio che ci sono su persone e momenti però la scelta che bisogna fare a mio avviso è questa per parlare di tutto il libro
Sei milioni amico Emanuele Macaluso vivi lascerà lo spazio io pensa di fare una recensione del libro di Massimo Salvadori in cui dirò tutto tutto tale cosa che penso però metà invece mi e voi limiterò ad accennare a un solo problema che mi pare abbastanza importante abbastanza centrale perché e in ebbe voltato verso il passato ma purtroppo riguarda anche il futuro io credo che un errore che spesso si commette
E questo lo dico anche a Miriam che da ha ha ha rievocato questo problema
E quello di confondere
Il l'anti massimalismo che consiste nel realismo
Del Partito comunista togliattiana del posto togliattiano
E che un realismo fondamentalmente un realismo ed è un anti massimalismo parolaio si potrebbe dire
Con un riformismo realmente anti massimalisti conta la sostanza
Queste sono due cose molto diverse e io e vorrei sottolineare il fatto che a mio avviso il primo non è una cosa poco importante perché ebbe una grandissima funzione educativa
E morbido ma non io non non mi pongo i problemi che si pongono Miriam e anche molti altri perché sento continuamente ritornare cioè quello di per cercare di vedere che cosa nell'esperienza passata di questo partito comunista nonostante tanti tante aberrazioni e tanti errori sia diciamo così da da da da riconsiderare con come cosa positiva beh il il io serviva essi vorrebbero un problema di questo genere io insisterei sull'altro aspetto
Perché dalla tradizione della sinistra italiana
è permessa Bathory lo mette in evidenza assai bene
Forse la cosa più drammatica e
Questo debordante massimalismo parolaio
è questa e questo disordine rivoluzionario tanto per dire perché poi ecco per rivoluzionario si dovrebbe intendere qualche cosa che è capace poi di costruire
Perlomeno perlomeno le le le piste della rivoluzione
Ecco io credo che questo sia stato il punto sul quale l'esperienza comunista ha giocato positivamente informa informa educativa
E probabilmente e a questo è legato anche il permanere nonostante tanti errori che appunto nella politica comunista poi sono stati commessi
Via dalla sostanziale forza che questa conserva presso questo sarebbe un discorso assai lungo ma io poi appunto voglio a sottolineare questo elemento ecco che perché di questo si è trattato soprattutto di una di un'educazione al realismo
Riflettete sul fatto sono episodiche
Che Massimo ricordare così del della situazione che si creò dopo il quarantotto in cui c'era stata una la frattura la frattura tra i due blocchi in maniera decisa
A questo punto da parte di Stalin e distano fra venivano chieste ai partiti comunisti dell'Occidente con grande spregiudicatezza di dire ecco di di fare qualche cosa che aiutasse
Il il blocco sovietico
E questo significava creare disturbi dietro le retrovie nemiche i francesi accettarono questo questa questo questo suggerimento si diedero da fare in questa direzione Italia Togliatti non lo fece ecco cerco di evitare tutto questo
Salvatori lo ricorda e su questa linea qui che io che perché seguiva evidentemente un suo disegno che era quello di cercare di radicare questa forza nel tessuto dalla Società italiana e ci riuscì
Ecco questo fu certo colto un successo dalla sua politica
Un successo dalla sua politica che evidentemente strumentale va giudicato vent'nel complesso del appunto del del giudizio che si deve dare dell'azione del partito comunista in in quel periodo qui devo riconoscere appunto a Salvatori che non ha peli sulla lingua tutto quello che Togliatti realmente pensava lo dice ecco non non si abbandona a a a edulcorare azioni come spesso fanno i biografi di Togliatti
Ecco non non non non parlo dei presenti
Ecco le le secondo me questo profilo e educativo al realismo politico è stata la cosa veramente importante dell'azione comunista e in Italia
E e non si trattò però invece di un riformismo coerente ecco su questo io devo dire
Stiamo attenti ecco non non non non sono d'accordo con lui con le osservazioni che ha fatto Aiello al riguardo il riformismo che c'è stato in Italia a partire da un certo punto ce ne è stato tanto
Sano riformismo assolutamente disordinato incoerente quello non era riformismo neanche coloro che facevano purché che perché si muovevano in quella direzione lo chiamavano riformismi accettavano di chiamarlo riformismo figurarsi
Ecco no purtroppo fu una serie di aggiustamenti conflittuale di un periodo estremamente disordinato
E in cui si cerca si cercò per quella via e questo fu certamente un successo politico anche quello ma pagato a caro prezzo di mantenere una situazione di
Di di di equilibrio e di governabilità in questo Paese nello fu riformismo coerente
Fu un riformismo chiamato ENI i in altra sede un riformismo spintonato e soprattutto fu non fu un riformismo coerente e oggi e concludo su questo ce ne dobbiamo ancora
Rammaricare perché fu
Una grande dilapidazione di risorse
Una diva di gli atti di applicazione di risorse e che che oggi oggi mancano nel momento in cui l'occasione politica e storica sfida per un vero riformismo
Le risorse mancano per potere operare e in questa in questa direzione oggi che forse il i i i limiti storici di cui parlo Salvatori potrebbero potrebbero risultare risultare superati
In un certo senso sì è venuto in qualche modo riproporre qui concludo proprio perché Mamma voglio riprendere una una un momento un tema che qui è stato accennato ecco
Che cosa è successo per perché oggi insomma la vera domanda
Va be'la domanda che io porrei
H a conclusione del discorso del discorso sviluppato da Salvatori e non è tanto perché perché una sinistra riformista non sia stata egemonica nella storia italiana non non si è mai riuscito a diventare ma perché oggi noi abbiamo la sensazione che si ha la sensazione che ci siano ancora delle ragioni della sinistra
E il discorso si sposta completamente Sabatucci ne ha accennato
Si sposta completamente secondo Meli questo dipenderà dalle dalle vicende la storia d'Italia
In un secondo me e quando i Turati prima Gramsci popoli Togliatti stesso che lo faceva molto strumentalmente ma siccome era intelligente capiva che questo era un punto che si poteva giocare o assai bene diciamo dal punto di vista argomentativo
E la sinistra sinistre in Italia avuto in più circostanze forse ce l'ha ancora oggi l'occasione storica di dover assolvere a compiti che non sono poi soltanto quelli sui propri
Cioè
Quelle ricordate tutte le le celebri battute di Gramsci appunto e tutte le insistenze che Togliatti per e che sono state riprese da Amendola voglio sottolineare l'importanza del giudizio che su Amendola personaggio dimenticato da Salvadori ecco
Ecco appunto secondo me e questo è uno dei momenti in cui si ripropone
Drammaticamente proprio quel tema
Tocca a sinistra fare affrontare compiti e problemi che poi in fondo non sarebbero quelli sui propri e questo fa parte di questa storia così intricata ecco
Di cui ha ha narrato Salvatori
Grazie molta luce la Carfagna Giancarlo Bosetti
Acceso mi associo alle parole di ammirazione di stima per l'autore e per il prelievo per l'Autore dico per un libro che e anche il
L'opera che giunge
In corso di mentre in corso di sviluppo un ciclo di produzioni e di e di riflessioni di un autore che ci ha abituato già ha dei ragionamenti sulla sulla storia italiana questo libro contiene mi pare una teoria è una tesi una una che esistono storiografica che direi una vera e propria teoria
Cioè coloro che hanno avuto ragione non hanno fatto storia nella nei rapporti fra la sinistra italiana nella storia italiana
E coloro che hanno fatto storia non hanno avuto ragione esattamente il contrario della tesi storiche cistica
Per cui ciò che è reale è razionale qui
Secondo Salvadori ciò che reale non è razionale e ciò che era razionale non è diventato reale siamo esattamente esattamente al contrario
Siamo esattamente sulla sulla sponda opposta si sostiene la tesi opposta a una tesi che ha avuto corso per l'per lunghissimo tempo nella nella tradizione storiografica della sinistra italiana gli storici proteggersi la di professionisti la conoscono meglio di me
Questa tesi opposta avuto degli interpreti molto fortissimi dell'interno di formidabili degli interpreti
Che erano vicini alla alla storia del PC quali sostenevano che
Anche
Se
La storia aveva dato ragione nel senso che aveva messo in luce la verità di tesi che erano state sconfitte
Però il fatto che quelle tesi sconfitte fossero state sostenute
In tempi così in tempi così lontani si comportava a dover constatare che quelle che siano state sostenute in tempi sbagliati
Il ci sono autori non di disprezzabile della tradizione della del Partito comunista io per soprattutto a a Giorgio Amendola a Giasone entro il quale ha sostenuto con una una una una strumentazione
Argomentativa molto vigorosa e forte la tesi provvidenziale per cui gli errori dei comunisti erano errori benefici previsti
Ha ragione essa Salvadori quando sostiene che tutte le tesi
Essenziali che erano contenute le le le previsioni di sviluppo contenute nelle Tesi di Lione del ventisei per esempio erano tutte sbagliate
Ecco però cioè
Una una una storiografia avversa che io sento sento ancora e che già nelle mie orecchie perché me la ricordo ed aveva una sua grande forza
Che quegli errori erano benvenuti erano salutari erano provvidenziali questa la parola che usava Giorgio Amendola lettere a Milano in tanti altri erano provvidenziali perché consentirono di avere come come come sottoprodotto di questo errore una conseguenza benefica cioè il fatto che per esempio negli anni trenta la tradizione antifascista comunista potente in qualche modo costo di prezzi immane cioè sopravvivere nel Paese e così salvare
Un filo di
Energie di forze vitali che sarebbero quindi
La tesi di Salvadori è una tesi che tende a avversare contrastare criticare e liquidare queste vecchie tesi provvidenziali ma è una critica del provvidenziali ISMA anche Sam questa critica non è resa tanto
Tanto esplicita io forse l'avrei avrei gradito sono un confronto diretto con questi in questi punti della provvidenziale vicenda della sinistra italiana
Un con confronto che peraltro
Non è così non è Sam semplicissimo perché è pur vero che
Il prodotto riformista è stato il risultato di una politica rivoluzionaria di una politica di ispirazione ideologica rivoluzionaria
E questo è stato vero per l'Italia ma è stato ne erano solo per l'Italia perché pur vero che
Molti movimenti riformisti europei hanno hanno avuto bisogno del propellente rivoluzionario non prima non Antonio Giolitti citava citava ancora quel quei passaggi
Di riferimento alla metta socialista
Che avevano corso ancora negli anni Sessanta nella carta della unificazione socialista e sappiamo che nel partito laburista Toni Blair abolito la l'articolo quattro dello dello dello statuto che conteneva più o meno che le stesse cose soltanto pochi anni fa ecco
Benissimo ci sto il anche perché sono obbligato il
Perché perché questo rovesciamento tra nazionale reale ecco
Se se posso tentare una una una critica in questo quadro di apprezzamenti e col il tentativo di spiegare le ragioni di questa inversione soltanto abbozzato le le i punti portati da Salvatori figlio perché perché il gradualismo è stato adottato ma sempre e soltanto come mezzo come adattamento e non come un vero valore culturale questa la domanda perché
I rivoluzionari o
I presunti tali dichiarati tali hanno sempre avuto il sopravvento sui riformisti perché i riformisti sono stati sconfitti perché Carl Eller Socialismo liberale di Carlo Rosselli non è diventato il pilastro ideologico la sinistra italiana perché tutto questo le ragioni portate sono due
E sono accennate maniera basta ampi un po'frettolosa diciamo una il difetto di egemonia delle classi dirigenti
Che
Non è più che una spiegazione è un modo di presentato il problema è un altro modo no cioè le classi dirigenti non sono riusciti a fare il contrario
E che ripropone un po'la domanda e soprattutto seconda causa indicata i limiti esperiti gli squilibri della della Società italiana c'
Il
I problemi materiali le cause materiali
Le cause materiali cioè le ragioni per cui le cose sono andate così sono sa sono sarebbero fondamentalmente materiali e qui potremmo entrare in tutto quel campo
Di ricerche che riguarda che che si può definire non so che mi piace definire con con con Barreto al muro Junior come quello del che si indica come il valore morale dello sviluppo
La passione per la moderazione nelle battaglie politiche per i valori liberali per i valori di civiltà per l'allontanamento della violenza dall'arena politica per il ripudio degli obiettivi rivoluzionari
Per la l'apprezzamento culturale degli obiettivi grado balistici per e riformisti si va di pari passo
Documenti alla mano proprio confronti fatti paese per paese con lo sviluppo del reddito con lo sviluppo di quelle cose che sono le industrie
La qualità della vita domestica agli standard della vita materiale e così via e così via per cui i Paesi per cui è più probabile che in una in una società afflitta dalla dalla miseria ci siano più riempiono rivoluzionario la Società invece
Invece dotata di grande benessere di massa
Ma il sessantotto dei soci portato ha detto poco prima no no no no
E comunque sessantotto a effettivi versi anche a seconda del si può misurare l'affetto del delle delle delle spinte rivoluzionarie ma anche chiedendo di non lo possiamo fare adesso ma si potrebbe misurare che effetti avuto sessantotto a secondo del livello di reddito dei vari Paesi
Bene basta su questo punto io dopo il tocco ancora se ci riesco due punti
Il primo è quello della del del soggetto sono d'accordo con Cafagna ci sono vediamo dal libro come ci sono ancora le ragioni della della della sinistra
è vero ma abbiamo ancora davanti a noi io condivido questo sentire le ragioni della sinistra ma non sono le ragioni dei partiti non sono più le ragioni dei partiti della della sinistra la resa dei conti qualunque
Mirabolante resa nei conti la più giusta la più la più la più lo più occhiuta la più la più penetrante era più penetrante resa dei conti tra ex socialisti ed ex ed ex comunisti non produce alcuna soluzione interessante per i nostri problemi di oggi
Perché ci mantiene dentro a dentro
A al all'orbita di soggetti politici che non hanno più Presa sulla società italiane secondo punto il tema così chiamato bene da Salvatori del il del pareggiamento delle crisi tra la crisi del comunismo la crisi della socialdemocrazia
Questo pareggiamento è sbagliato sarebbe infausto sarebbe negativo perché le due entità
Quindi
Arrivano alla crisi il comunismo carico di colpe di crimini e così via
La socialdemocrazia arriva la sua crisi cara è carica di meriti di realizzazioni e così via le due e crisi non non possono essere presentate
Con una equivalenza di tipo morale o popoli
Però si presentano sin cronicamente
Sono due cose competitive emerse ma si presentano sincronica menti ciascuna delle quali con le sue cause materiali l'idea
Ne quindi quella quel passaggio in cui si imputa mi mi infastidisce un po'al passaggio in cui si imputa Occhetto il tentativo nello nell'ottantanove di dire ecco mal comune mezzo gaudio
è un è un passaggio ingenerose può darsi che sia stato pronunciato allora
In un certo modo che sia stato capito come il passaggio che riceva pagina duecentodiciotto a insomma l'intera sinistra Achille Occhetto
A dover ripensare se stessa undici anni dal sorgere del ventunesimo secolo dopo fatto il bilancio della crisi del comunismo che ha lasciato grazie
Io dico mettiamolo in chiaro per sempre questo punto del pareggiamento non esiste un pareggiamento di tipo morale ma esiste una sincronia della crisi per cui riproporre il soggetto politico partito
Socialista e socialdemocratico come entità capace di riassorbire la crisi e di produrre le soluzioni per le nuove politiche del dei dei nostri anni
è impresa che hanno che non che non funziona perché non non non fa i conti con le ragioni materiali e ideali di una crisi che ha coinvolto anche questo stesso soggetto
Grazie Giancarlo Bosetti perché mi aiuta
A fare una domanda che secondo me molto interessante e importante se avranno voglia
Alle tre persone che pregherei di intervenire che restano in questo tavolo
E che sono Ermete Realacci Furio Colombo e Luisa Mangoni qui ci sono in prima fila due illustri economisti che cerco di stilare la sinistra quelle con quel quelle fondamenti datteri economy Antonio Giolitti lamentava prima carente
No no no però io sto guardando qui a sinistra ricco i quali prevedevano che mi sarei stancato di in confermando molto spesso le prese economici sono sbagliati perché non ho dovuto alzare e tenere alzato il dito mail la pena mai e quindi siamo stati siete stati vi ringrazio molto
Mi pare intende ha mirabilmente nei tempi mi pare dando degli stimoli interessanti molto interessante mi sembra quello che diceva Bosetti perché anch'io
L'utile nella lettura del libro una delle prime cose mi ha colpito era il fatto che molto coraggiosamente in alcuni punti Salvatore accenna possibilità alternative
Qui appunto tutt'altro che lettura provvidenziali Istica
Ne segnalo due A pagina centotrenta centotrentuno parlando il cinquantasei e della possibilità di arrivare una scelta diversa dei rapporti con l'Unione Sovietica e dice scrive Salvadori la scelta di Togliatti del suo partito Fo posta perché avendo una cultura politica che li portò a legge di maniera distolta realtà ritenne da quella crisi attraversata al campo sovietico fosse transitoria
E non mettesse affatto in discussione i fattori di fondo della superiorità storica dei regimi comunisti e di questo Giolitti sa qualcosa ma pagine centonovantadue c'è una ritorna di nuovo sulla possibilità arrivando ai giorni nostri dice una sola strada avrebbe dunque potuto cambiare in maniera qualitativa i termini la situazione politica creatasi dopo l'elezione il settantanove
Vale a dire quella di un'alternativa di governo perseguita da un'opposizione democratica unificata in seno dell'euro socialismo ma come si è detto i due partiti a sinistra non vi erano preparati Berlinguer e Craxi incarnano nel loro diversità questa impreparazione
Ora tutto il libro è un libro in cui l'appunto la lettura dei fatti storici avviene invase come dire a spinta necessità ha come dire a a a meccanismi a trasformazioni quindi naturalmente non è non è chi Salvadori dire
Come dire c'è un infatti ricordare a fattore soggettivo il posto assoluto però ci Xing si inserisce in due tre punti di questa considerazione che mi sembra molto importante
Mi sembra molto utile allora io chiederei Luisa Mangoni poiché qualcosa subito anche su questo punto se hanno voglia perché mi pare che la suggestione di Bosetti sia molto interessante
Prova ne è un po'uno
Controcorrente da questo punto di vista le tesi Regione
Senta storie storie senza regione molto affascinante nei termini di un compianto e per la storia e per la Regione non so quanti sono poi venga nella sostanza e non rischi di diventare nascente mi spiego rapidissimamente con un esempio
A pagina diciassette Salvadori ricche Anna
L'esperienza di Turati
Dice che siamo di fronte a la tragedia del riformismo italiano il mancato incontro con Giolitti e
La mancanza addio di un progetto di riformismo governativo ha trovato la strada sbarrata e queste l'inizio della ragione senza storia
Mi ha molto colpito che trenta un consuntivo a pagina centocinquantatré del centro del centrosinistra Salvadori usi un'espressione molto singolare
Dice che il centrosinistra
è una tipica operazione di trasformismo arenata comune tipico trent'le operazioni terzo cugino nel senso che era stato il prodotto di uno spostamento del Partito socialista dall'opposizione alla maggioranza dico
Francamente faccio questo paragone perché dagli atti Ranieri Salvadori lo consente
è strano che questo appaia
Per il centrosinistra e si escluso apertura
O quanto meno si scrutando nella logica di Giolitti e forze avrebbe meritato di più
Queste indicazioni ecco
Certamente questo questo non c'è dubbio però la parola
Usata solo due lolite usata in questo caso non esatte prima mentre invece la parola costante mi pare quella di anomalia l'anomalia italiana è un punto di riferimento costante sono no non ho obiezioni ma anch'tentativi di articolare
Ermete Realacci
Da chi mi ha preceduto ha sancito la sintesi detenuti
Forme d'altro
Hanno inverno esempio
No no non compenso minimamente anzi me la cavo dicendo che per quanto riguarda il riferimenti all'attualità politica e ho trovato molto bello perché l'ha letto il pezzo di Gad Lerner oggi su repubblica che condivido quasi totalmente che invece per e e per quanto riguarda il libro di Coco Trovato il libro per essere molto franco di grandissimo interesse per me che sono meno titolato più alte a questo tavolo e anche di storia più recente diciamo per quanto riguarda l'impegno politico
Anche il ricco di materiali alcuni veramente intesa ad esempio ne cito uno mi ha colpito moltissimo la descrizione dei segnali di fumo fra Treves Giolitti all'inizio
A a cavallo Demitri questo saluto di grande interesse quella parte lì per appunto per le i percorsi diversi avrebbe potuto esserci e non sono stati al tempo stesso lo trovo un libro pericoloso per ragionare sul futuro
Perché più che la sinistra la storia italiana mi sembra la storia nella sinistra italiana
E la mia paura diciamo è che seguendo il per il coerente per corso di questo libro si finisca ragionare sul futuro come un sottoprodotto degli affetti delle diatribe fra PCP essi e postumi che non mi sembra molto produttivo
Non mi sembra molto coltiva difatti in tante parti io non trovo in un libro ripeto interessantissimo se la storia nella sinistra italiana non trovo il il perché del penso che la sinistra ha avuto in alcune fasi la storia di questo Paese
Che in parte anche un peso molto diverso da quello che lo scrittore documenti indubbiamente una spinta riformatrice in in Italia c'è stata anche perché aveva un soggetto come partito comunista che pur non essendo riformatore produceva riforme per l'atteggiamento ore visto che aveva ma al di là dei partiti io vi faccio un esempio
Se volete banale minimale c'è stato una fase lunga nella storia di questo Paese in cui la sinistra ha tratto le migliori energie di questo Paese
Diciamo per quello che conosco io sicuramente questo è accaduto per buona parte degli anni Sessanta degli anni settanta no
E questo al di là delle dinamiche si conoscono e le energie migliori dell'Italia erano attratti da un percorso di cambiamento che emanava anche da soggetti che guardati al microscopio erano poco interessante no
Rifici due esempio minimalista e autobiografico nella mia scuola media di un paese della provincia italiana
Nel giro di alcuni anni tutte le dieci quindici persone che superano la media del nove e che appartenevano a categorie sociali estrazioni culturali e avevano percorsi diversissimi
Finirono nella sinistra prevalentemente allora la nuova sinistra che aveva una capacità di attrazione nei confronti di intellettuale e valoriale maggiore di quella che aveva sinistra storia perlomeno in una farsa poi molti Peugeot percorsi differenti quindici Assad una lunga fase in cui la sinistra effettivamente catalizzano quanto di meglio produceva nel Paese
Questa fase a un certo punto si è arrestata oggi non mi sentirei minimamente di sostenere una cosa del genere una gran parte delle energie intellettuali del Paese sono disperse non incrocia un impegno politico o lo incrociano indiretta attraverso il volontariato associazioni con il bonus di partecipazione del paese e attratto sempre meno dalla politica su questo a mio avviso l'insistere sugli elementi della diatriba e della del conflitto di idee che ci non sa non ci aiuta
Voglio fare un esempio di nuovi attualità voi pensate che la Cosa due sia fallita perché c'era non si erano fatti i conti della storia fra Partito Comunista io penso di no
La Cosa due poteva anche nascere con una autocritica più totale con la totale assunzione delle tesi di Salvatore sarebbe fallita perché era un'aggregazione dice dei politici che vuole Manawatu nessun effluvio attrattivo per il Paese cioè non c'era nessun elemento in quell'operazione