"I Balcani dopo il conflitto: oltre la ricostruzione, quale integrazione?" org. dal Gruppo del Tritone e dall'IPALMO (Istituto per le relazioni tra l'Italia e i Paesi d'Africa, America Latina e Medio Oriente) in collaborazione CiDEM - Università "La Sapienza" di Roma, F.Caffè Center - Roskilde University, Gli Amici di Xa Me (c/o Sala della Biblioteca Ipalmo - via del Tritone, 63 b)

Era un po'
New che si è tenuto nel dicembre del novantanove
A Milano
Un convegno promosso dalla Assolombarda dalla Camera di commercio di Milano e dalla Regione Lombardia
Dal titolo Lombardia per i Balcani politiche opportunità e strumenti di supporto finanziario per le imprese italiane interessate alla ricostruzione
Questo convegno ha costituito un momento di riflessione
E di discussione su un tema così importante quale quello della ricostruzione della dell'aria dei Balcani
E mi pare che l'aspetto forse più interessante il tra i tanti che sono emersi in quella convegno a cui hanno partecipato importantissimi relatori abbiamo fatto una sintesi di questo convegno che a disposizione di tutti voi
Credo che l'aspetto più importante se è stato sottolineato in quella giornata
Era la necessità di una ricostruzione che avesse alla sua origine non solo evidentemente la necessità di una
Ricostruzione economica dell'aria
E dunque un interesse vitale per le imprese italiane e per il nostro Paese che si trova a è che ha giocato un ruolo così importante
Nella nell'area dei Balcani in questi ultimi anni
Ma nasce soprattutto dalla dall'interesse
Che non abbiamo sottolineato di una necessaria ricostruzione del dialogo
Abbiamo ritenuto importante che questo nostro seminario di oggi avesse come continuità questo elemento che era apparso anche nel documento Chelli palmo aveva presentato per conto dalla Camera di Commercio
Sulla i Paesi dell'ex Repubblica federale socialista di Jugoslavia dunque ci pare che questo possa essere un un buon inizio della nostra incontro non è immaginabile infatti pensare a una ricostruzione dell'aria
I Paesi dei Balcani senza contestualmente contemporaneamente avviare anche una forma di dialogo una ripresa del dialogo che non vuole e non deve essere necessariamente una ripresa del dialogo soltanto con l'Europa
O con i Paesi che sono più vicini a quest'area geografica così importante ma è soprattutto una ricostruzione molto di più difficile dare il segnale di un dialogo all'interno dell'area a me pare non proponibile un'ipotesi che oggi viene data per la ipotesi maggiore più importante di un'immediata
Avvicinamento rapido avvicinamento di questi Paesi nei confronti dell'Europa sperando poi in un futuro quanto più vicino possibile di un loro inserimento tra i Paesi membri del dell'Unione Europea a me pare che questa è la strada maestra importante da seguire ma che richiederà del tempo inevitabilmente nel tempo dobbiamo ricostruire assolutamente aiutarli a ricostruire un dialogo un dialogo che si è interrotto un dialogo che negli ultimi tempi evidentemente non esiste più una contrapposizione molto netta e ci pare improbabile che questa situazione possa avvenire solo in tempi molto rapidi però credo che alla base di questo nostro incontro ci sia la pista di capire come ricostruire questo dialogo come effettivamente aiutarli anche a uscire da una situazione di difficoltà anche forti economiche
Che caratterizzano intera aria in questo senso credo che l'Italia posso giocare forse meglio di me le persone che oggi sono qui presenti possono indicare come e quanto ne possiamo fare per raggiungere questo risultato certamente la posizione dell'Italia assunto negli ultimi tempi è preziosa ha introdotto delle novità anche i temi di politica estera spero che su questo poi si soffermano anche il ministro toscano
Che non sono i su tutti gli elementi per affrontare questa questione con anche un certo ottimismo la speranza che questo nostro Paese data la vicinanza data l'interesse data anche i rapporti che hanno sempre caratterizzato l'Italia con questa particolare area geografica dell'Europa
Se è in grado di fa riprendere questa economia fa riprendere questo lo sviluppo dell'aria ma soprattutto inizialmente riprendere una capacità di dialogo e di comunicazione che certamente negli ultimi tempi si è interrotta e che vede ancora estremamente contrapposte le posizioni dei pesi usciti fuori dalla dalla Repubblica ecco della diversa quindi questa è una breve flessione ringrazio Marta che sta appena arrivata lascio quindi la parola al Saccomanni ringrazio entra in tutti i partecipanti che hanno accolto il nostro invito e quindi possiamo dare inizio al nostro in seminario
Grazie sostituti io sono lieto di essere qui per poter fare una opera di
Così di informazione e di diffusione
Di così di dati su quello che sta facendo
Il patto di stabilità per il Sud-Est europeo
Che è un po'un un oggetto misterioso molto spesso quando parlo del Patto di stabilità tutti pensano che si parli del il famoso patto di stabilità connesso al patto di ma al Trattato di Maastricht e quindi
Mi chiedo ma come ancora non l'abbiamo già superato da
Sì sì
Quindi
Devo dire anche non non non non c'è stato un grandissimo un grandissimo
Un grandissimo riscontro sull'attività nostra sulla sulla stampa devo dire in particolare quella italiana sulla stampa internazionale un po'di più quanto meno la stampa internazionale
Se si pensa non so alla al Financial Times all'Herald Tribune praticamente un giorno sì e un giorno no c'è un articolo sui Balcani
Mentre invece sulla stampa sulla stampa italiana questo è più difficile
Volevo prima di cominciare a dire quelle quelle poche cose che ho da dire che io non sono un esperto di di situazione balcanica o degli o o di del Sud-Est europeo
Sono un economista che ha lavorato tutta la sua vita professionale
Alla Banca d'Italia sulle questioni monetarie finanziarie internazionali
Sono stato chi chiamato su così su su suggerimento del Governo a ricoprire questa posizione
Nell'ambito del Patto di stabilità
Per il sud est europeo che però non c'era più ormai consideriamo acquisito il concetto
Perché c'è una valenza in questo tavolo economico tavolo per la ricostruzione economica c'è una valenza di coordinamento delle istituzioni finanziarie internazionali
Delle delle grandi delle grandi banche dalla Banca mondiale alla banca
Europea degli Investimenti che evidentemente
Come dire affine a a quella che è la mia la mia professionalità dico questo sia per un così per
Per terra trasparenza sia perché probabilmente Quinziato ci sono persone che hanno molto maggiore esperienza di me sulla situazione del Sud-Est europeo devo dire però che dal
Sedici settembre quando sono stato nominato presidente di questo tavolo economico ad oggi
Mi sono convinto che forse c'è così una sua una una sorta di razionalità della Provvidenza nello scegliere
Una persona che non ha come dire una sua opinione precedente su sulle vicende del del Sud-Est Europa perché effettivamente diciamo il il il problema
Di straordinaria complessità e forse è bene che lo lo lo lo si affronti a a con una con una come a mente fresca tabula rasa cercando di non lasciarsi prendere troppo da un tutta una serie di dispositivi di di di conflitti biologici e non solo i melodici purtroppo che hanno caratterizzato le vicende di questa parte d'Europa
Allora
Brevissimamente il il il patto di stabilità è una specie di istituzione internazionale è un è un accordo intergovernativo
Firmato da oltre cinquanta tra Paesi istituzioni finanziarie internazionali organismi iniziative
Più o meno pubbliche che hanno appunto messo insieme le loro le loro esperienze le loro capacità le loro risorse umane e la loro peso politico soprattutto trattandosi di paesi
Per cercare di risolvere
Una volta per tutte i problemi della della instabilità e conflittualità endemica del del del Sud-Est europeo
Quindi abbiamo in questa in questo patto abbiamo i Paesi dell'Unione europea in primo luogo che sono stati promotori dell'iniziativa abbiamo i paesi negli altri Paesi
Che i che fanno parte del G otto quindi del Gruppo degli otto quindi in particolare gli Stati Uniti la Russia il Giappone del Canada
Abbiamo tutti i Paesi del sud est europeo in senso lato quindi non soltanto la ex Jugoslavia o ma anche la la la paesi come l'Ungheria come la la l'Ucraina come la Turchia abbiamo un certo numero di di osservatori che quindi ci sono tutti riuniti in questa in questa in questa sede per cercare di affrontare insieme questi problemi è chiaro che nel nel nel mettere insieme questo patto di stabilità ci possono essere stati da parte dei vari protagonisti da parte dei vari firmatari delle delle intelligenze così di tipo diverso certamente in Europa una delle esigenze forti per mettere insieme questo patto di stabilità era quello di dare all'opinione pubblica che vedeva con crescente preoccupazione il coinvolgimento della della così
Dell'Europa in un conflitto militare che poteva anche perdurare chissà quanto è così voleva
Dare all'opinione pubblica l'idea che diciamo l'Europa aveva una strategia per il dopo per il dopoguerra una strategia di pace di ricostituzione di stabilizzazioni quindi siamo c'è stata certamente da parte dei principali Paesi europei questa esigenza questa esigenza e immediata
Da parte degli altri Paesi del G otto c'è stata in particolare gli Stati Uniti direi
C'era il desiderio di avendo loro come hanno dichiarato pubblicamente più di una volta finanziato la gran parte dello sforzo bellico di chiarire che ci dovesse essere una una istituzione in cui l'Europa
Aveva un ruolo importante che si assumesse gli oneri principali della della della ricostruzione della stabilizzazione
La Russia certamente aveva altri suoi interessi di e tradizionalmente guardiano del del così protettore degli slavi del sud e quindi voleva anche essa essere presente i Paesi del Sud-Est europeo avevano
La convinzione che per risolvere i loro problemi ci volesse una specie di piano Marshall per il Sud-Est Europa e quindi hanno aderito molto luogo
Come dire rapidamente con grande con grande con grande entusiasmo all'idea che
Che appunto il patto di stabilità potesse essere questa specie di piano Marshall per i Balcani
In tenendosi per piano Marshall una cosa in cui ci sono lo arrivano subito valanghe di ieri aiuti camion navi di di di di di di beni i voluminosi finanziamenti e cose di questo genere
Peraltro devo dire che tra i Paesi del Sud-Est europeo c'erano anche Paesi UE perlomeno se non inizialmente lo sono poi diventati un po'scettici sulla sulle le vere finalità del patto perché come dire la storia la tradizione
In questa parte del mondo li porta a considerare con una certa freddezza tentativi di come dire di di di forzare una cooperazione tra questi Paesi che e ed essi vedono in questo insomma i tentativi o ottengono che l'Occidente voglia ricostruire una nuova Jugoslavia o qualcosa di questo genere che per loro che per loro è un'esperienza superata sulla quale non voglio non voglio ritorna quindi diciamo il patto di stabilità si è trovato come spesso succede un testo scritto di di di tanti articoli che erano stati scritti con queste diverse finalità
E che però una volta che è stato messo su carta che è stato firmato ha cominciato a vivere di vita propria nel senso che poi le finalità e gli interessi di chi lo aveva originariamente scritto sono stati sono stati poi lasciati
Sullo appunto sulla carta e chi chi ha interpretato questo questo documento chi lo deve attuare cioè le strutture del Patto di stabilità che un punto una piccola istituzione in in embrione
Hanno poi dato la loro lettura e la loro e la loro e la loro interpretazione di questi di questi articoli quindi Camus il patto
Si è dato si è costituito una sua una sua ideologia in questi in questi primi mesi e direi adesso rapidamente quali sono i capisaldi di questa ideologia allora il primo Primo punto è l'enfasi che noi ne stiamo mettendo sulla dimensione regionale dei Problemi del Sud-Est europeo e dei quindi degli interventi che devono essere fatti
Vogliamo pur rendo atto che de delle ragioni che l'hanno l'hanno creata vogliamo
Superare l'impostazione paese per paese che è stata diciamo tipica di tutte di tutte le iniziative
Riguardanti questa zona d'Europa diversità
Dalla dalla dal dall'inizio del secolo scorso bisogna adesso dire così fino fino a oggi cioè sia le grandi potenze sia quando sono state poi create le grandi istituzioni finanziarie internazionali hanno in un certo senso guardato a questa zona come ha di un insieme di piccoli paesi
E siccome i Paesi stessi tra di loro preferivano questo approccio è chiaro che questa cosa da davanti appunto per per per per un secco ecco noi e qui appunto io personalmente porto le mie le mie distorsioni professionali da economista pur avendo studiato la storia pur capendo la politica dei limiti cui questo è possibile per
Per non esperto non posso dimenticarmi che insieme dei Paesi di cui stiamo parlando sono diciamo hanno una popolazione chiedo scusa di di cinquantacinque milioni di persone quindi sono diciamo un paese circa come l'Italia
E che hanno un un prodotto interno lordo complessivo di circa cento miliardi di dollari
Ora pensate che la Polonia ha un prodotto interno lordo di centotrentacinque miliardi di dollari quindi diciamo no non stiamo parlando di un continente non stiamo parlando di un di un mondo stiamo parlando di un Paese
Che si è organizzato storicamente politica avente ideologicamente religiosamente intatti piccoli staterelli ma che però diciamo come realtà economica
è una realtà economica di dimensioni lei medie ecco
Quindi motivi di efficienza economica vogliono che i problemi
Soprattutto delle delle strutture infrastruttura nelle infrastrutture di questo di questo territorio dei trasporti delle telecomunicazioni della distribuzione di energia della distribuzione
Della protezione delle delle acque sia un gestita in una approccio di carattere regionale altrimenti più cc spezie ti amo anche noi in tante in tante piccole cose
L'altro punto diciamo che la nostra ideologia che l'ideologia del patto naturalmente che bisogna intervenire su diversi aspetti quindi c'è l'aspetto economico c'è l'aspetto delle infrastrutture ma c'è anche l'aspetto così della del del sistema politico del sistema del della società all'ordinamento della società civile bisogna intervenire su tutta questa serie di problemi e in effetti il patto si è
Costituito con con tre tavoli di lavoro
Quindi c'è un tavolo di lavoro sulla sulla democratizzazione e i diritti umani c'è un tavolo di lavoro sulla sulla sicurezza interna ed esterna c'è centavo lo di lavoro sulla sulla sul sulle della ricostruzione economica
E naturalmente
C'è poi questo coordinatore speciale che si occupa degli interventi di natura trasversale
Per esempio uno dei temi trasversali più importante questo della lotta alla corruzione che è un problema che ha come dire delle valenze di carattere normativo quindi di ordinamento di carattere economico
E anche di carattere proprio
Di sicurezza di di polizia direi di ordine pubblico
Quindi ampiezza della strategia di intervento su su tutti questi vari elementi terzo punto la necessità di coinvolgere il settore privato
Il settore cultura coinvolgimento del settore privato vuol dire sia creare in questi paesi le strutture le istituzioni e le procedure di di un'economia di mercato sia creare come dire le condizioni per attirare investimenti del settore privato sia all'interno che che all'estero
Quindi
Dobbiamo riconoscere che i conflitti interni di quest'area che sono durati di dieci anni hanno creato una situazione di lo svantaggio comparato tra questi Paesi per esempio i Paesi dell'Europa centrorientale se voi fatte un come è stato fatto dalla dalla dalla dalla Banca Mondiale o da altre istituzioni fare un raffronto tra alcuni indicatori economici dei Paesi del Sud-Est Europa e i Paesi del Centro Europa cioè la Polonia l'Ungheria
Alla Repubblica ceca la Slovacchia ceppi di paesi che non sono non sono la Francia l'Inghilterra la Germania sono Paesi che
Erano all'inizio del del alla fine degli anni ottanta erano Paesi che avevano un sistema di economia non di mercato con tutti i problemi che che appunto sono stati allungo analizzati e be dieci anni dopo questi Paesi dell'Europa centro-orientale hanno fatto tutta una serie di progressi i Paesi dell'Europa
Dell'Europa del sud est non li hanno fatti questi progressi gli indicatori economici sociali lo fanno vedere in maniera in maniera plastica quindi diciamo c'è questo problema di recuperare questo questo ritardo
Altro punto diciamo della nostra ideologia che è abbastanza connesso con questo che abbiamo detto è il problema la necessità di portare ad un parallelismo tra l'assistenza finanziaria e il processo di riforma
E non parliamo di un una forma di condizionalità come quella non so del Fondo monetario internazionale che venire condiziona l'erogazione di fondi a soddisfacimento di certe determinate così clausole contrattuali di tipo economico me macro economico però è chiaro che ci deve essere un parallelismo tra questi tra questi due processi
La la le vicende della cooperazione internazionale in Paesi di quest'area per esempio in Bosnia dopo dopo la la guerra dopo gli accordi di Dayton o non sono
Non sono molto molto incoraggianti nel senso che il
Il il il il tipo di impegno
Che era assolutamente necessario che ha ha portato ha dei grossi risultati nel senso che come dire la qualità della vita io ci sono stato di recente nei e involge certamente diciamo non non ci sono
Delle condizioni quali c'erano nel novantaquattro novantacinque però ecco non c'è al tempo stesso non si sono create le condizioni per un processo
Di di crescita di sviluppo economico e sociale con autonomo ecco c'è quello che si chiama un po'al in gergo la alla alla edite pende sì c'è una sorta di assuefazione all'assistenza per cui poi la gente in realtà diciamo non non non non reagisce quindi come questo assistenza che è stata nel caso della Bosnia sta per finire perché l'accordo era un accordo di durata quinquennale insomma bisogna
Cioè evitare di non seguire questo questo modulo ultimo punto della della della nostra chiamiamola così ideologica alla necessità di fornire a questa regione d'Europa una prospettiva
Molto chiara di integrazione nel sistema economico e commerciale europeo e nel sistema commerciale mondiale quindi diciamo
Prospettiva di
Adesso non dico di partecipazione a pieno titolo all'Unione Europea ma certamente liberalizzazione degli scambi partecipazione all'Area
Commerciale europea partecipazione alla alla alla Walt credo che Nesi
Ora su tutte queste cose noi noi ci stiamo lavorando nell'ambito del del patto di stabilità abbiamo e in particolare del tavolo del tavolo economico abbiamo come dire assegnato alle varie istituzioni finanziarie internazionali e alla Commissione europea
Il ruolo di capofila in vari in vari settori stiamo facendo progressi in vari punti trovasse poiché interessa adesso non voglio
Appesantire troppo con dettagli direi che insomma il punto l'obiettivo centrale a cui stiamo mirando è la convocazione che dovrebbe aver luogo entro marzo quindi tra tra due mesi di questa conferenza al regionale di definanziamento nel corso della quale dovremo portare diciamo cioè il patto di stabilità porterà a questi conferenza dei Paesi donatori e di Paesi istituzioni finanziatrici una serie di progetti di carattere infrastrutturale regionale quindi diciamo
Sottolineo ancora questo questo punto
E che dovrebbero appunto segnare la nell'ingresso come dire nel nel nella nella realtà operativa della del del patto di stabilità e dare così a a
Ah se Inesi diciamo dalla dalla messa in opera delle strutture del patto se nel settembre scorso accordare un primo segnale concreto a questi Paesi della della Regione che il processo di di ricostruzione è iniziato e con naturalmente in parallelo
Stiamo appunto portando avanti iniziative nel campo delle delle riforme del del del clima economico delle strutture economiche del del del Paese stiamo portando avanti iniziative per questa per promuovere l'integrazione economica e commerciale quindi insomma questi tre
Capisaldi i progetti infrastrutturali le riforme collegate soprattutto alla
Alla così al alla promozione la protezione degli Investimenti l'integrazione commerciale sono le tre le tre su cui noi ci stiamo muovendo
Ci sono anche tutta una serie di altre iniziative in campo in campo nel campo delle altre per le altre tavoli di lavoro che riguardano gli aspetti più più più disparati che vanno dalla dal così creare le condizioni per la libertà di stampa
La la la la la la lotta alla alla così al al traffico delle piccole armi c'è ci sono tutta una serie di altre iniziative che però io
Come dire non seguo personalmente sulle quali
Diciamo non non sono in grado di dare molte ulteriori informazioni
Ecco
La domanda è questa cosa che abbiamo messo insieme può funzionare può andare avanti avrà successo sino
è chiaro che come dire lo scetticismo
è d'obbligo ma è anche come dire la facile la facile via d'uscita insomma uno coglieva Bema nei Balcani si sa come vanno le cose
Io come dire non non non non sono ancora convinto che si debba che si debba mollare la fresa bisogna anzi credo stiamo adesso entrando nella fase in cui stiamo cominciando a vedere dei risultati ma al tempo stesso mi rendo conto che
Ci sono è necessario che un certo recupero di condizioni si si materializzi no perché questo processo abbia abbia successo e le le Elenco rapidamente
La la prima condizione sono poi gli risvolti pratici di quelli primo chiamato i punti della nostra ideologia
La prima è che il il il processo di finanziamento e il processo di riforma
Del del dei sistemi economici deve andare deve andare avanti
Di pari passo io spero che i paesi si impegnino in questa in questa direzione abbiamo dei segnali positivi
E il nuovo e nuovo governo cioè interventi installato in Romania ha già preso delle misure e i risultati delle elezioni in in Croazia fanno sperare per il meglio quindi ci sono c'è un momento di di di così di di attivismo che va che va senz'altro
Aiutato
La seconda condizione è che le istituzioni dell'economia privata dei Paesi industrializzati quindi le intese le banche le istituzioni finanziarie in un certo senso debbono
Rivedere la loro valutazione del rischio politico per gli investimenti in questi Paesi cioè l'essenza del Patto di stabilità è proprio quella di rimuovere da questa Regione il rischio politico per noi siamo lì
Convincere il mondo in primo luogo i paesi che libri la gente che abita in quella regione che diciamo all'epoca delle guerre e delle stragi delle delle deportazioni è finita
Quindi ci sarà all'epoca delle delle delle delle attività economiche che fanno bene di quelle che vanno male delle dei cd economici delle carestie e delle delle cose insomma tutta roba che il sistema economico i sistemi economici avanzati possono gestire quello che fa spavento agli investitori è il rischio politico il rischio appunto di quello che ecco allora il patto di stabilità
Naturalmente non non non non con la bacchetta magica non non dalla mattina alla sera ma insomma cerca di fare questo e quindi noi chiediamo e e lo ha chiesto ieri ad una ad una riunione di di di di di grandi impresa e che si sono associate al patto di stabilità come business advisory Council rito dicono i ci aspettiamo che voi ci diciate
Come dire periodicamente che cosa succede secondo voi al rischio politico in questa parte del mondo vogliamo anche per avere un'idea del del della nostra capacità di incidere sulla realtà se voi di qui augurandoci divorate voi in questa zona non vogliano investire prima non vogliamo investire adesso vuol dire che qualcosa di questo meccanismo non ha funzionato però è anche bene che questi Paesi che questi operatori del mercato sappiano che che questo ci aspettiamo da loro
L'altra condizione è che l'Unione europea deve assumere un forte ruolo di guida e di stimolo in questo processo e devo dire l'Unione europea che ha fatto moltissimo e credo forse spesso e viene sottovalutato quello che è l'Europa affatto in termini di aiuti in termini di diritti di assistenza tecnica di vario genere però è chiaro che Sud-Est Europa fa parte dell'Europa
Il la prospettiva è quella di integrazione
Con l'Europa con il l'Unione europea quindi Chamot non possiamo affrontare la situazione di questi Paesi con un'ottica simile a quella con cui abbiamo non so ha affrontato il problema
Del dell'ingresso dell'Irlanda o della o della Spagna del Portogallo qui ci troviamo in una situazione molto diversa
E quindi siamo l'Europa stesa non beve in un certo senso cadere nella trappola
Del del così dell'approccio paese per paese perché essa stesa tende un po'a dire a Bel Paese tale entrerà nel due mila e due quell'altro intera nel due mila e sette quello del due mila otto ecco nel frattempo uno piovuto dal dal dalla dalla dalla dallo spazio siderale come Mary trova poi in questa zona paesi che si trovano si sentono discriminati perché si considerano e forse non del tutto a torto abbastanza simili no alt altresì la mano ma perché lui nel due mila e due e io nel due mila e otto insomma ecco
Allora diciamo è bene che a Bruxelles e se fanno una cosa di questo genere ma vede motivi molto forti
E come dire cogenti e non è semplicemente il precedente burocratico insomma che che abbiamo sempre fatto così no come ecco qui bisogna veramente dare una svolta credo che il presidente Prodi lo ha lo ha detto più di una volta insomma che bisogna trovare qualche cosa di di di di nuovo ha parlato di una virtuose membership per questi Paesi cioè una forma
E in altra parte insomma anche un un osservatore
Certamente non tenero di cuore come l'ex ministro degli esteri tedesco Otto ha visto però ha detto dice
Non si può richiedere ai ai tra questi Paesi di di incollare una una overdose di regole comunitarie che viene stimata circa ottanta mila parole pagine così dalla mattina alla sera insomma ecco quindi quindi forte impegno dell'Europa come una delle condizioni perché questa cosa vada vada avanti altra condizione che l'atteggiamento degli altri Paesi del G otto
Paesi che che egli individualmente presi poi hanno uno spesso delle loro le loro visioni le loro strategie ma parlo in particolare degli Stati Uniti e della Russia diciamo non non non
Non utilizzino il sud est Europa come un Tirreno per le loro per le loro scaramucce così strategiche per le loro per le loro piccole piccole così conflittualità sia pure sia pure soltanto di natura economica e commerciale
E infine l'ultima condizione secondo me qui parlo appunto da perfetto a a politico piovuto dallo spazio è bisogna trovare un modo per risolvere in tempi brevi la questione l'aggressione serba
Ancora una volta guardando non dico la carta geografica ma anche qualche dato economico ci si rende conto che la Serbia è un elemento importante della struttura economica della rete infrastrutturale del del del della geografia di di di di di questa di questa regione e quindi diciamo l'approccio regionale che il patto di stabilità vuole portare avanti poi entrare in crisi si dobbiamo dare della Regione una definizione che non comprende
Che non comprende la Serbia ora il patto non non chiude la porta alla Serbia anzi diciamo
è previsto che diciamo la Serbia partecipi
A pieno titolo al patto ma come dire la la la la condizione che si dia una sua organi solo un suo ordinamento democratico che ci sia un governo democraticamente eletto
E
Dopo di che diciamo la partecipazione del della Serbia non non non è non è un problema
Quindi diciamo secondo me è bisogna fare uno sforzo per la per trovare una soluzione realistica mi pare che il governo italiano si sta dando da fare in questa direzione
Perché per esempio diciamo qui il ritorno un po'nelle cose che si è un po'più da vicino una delle cose che nell'attuale situazione di stallo impedisce per esempio di di Pristina Rella
La navigazione sul Danubio
Bombardamenti della NATO il su alcuni punti del Danubio inning Serbia hanno lasciato delle delle rovine che impediscono la navigazione
Delle delle del del la miriade di di di di di di così di diritti imbarcazioni che trasportano merci e che hanno una ripercussioni negative poco non solo sulla sulla Jugoslavia che che come uno potrebbe dire questo era l'obiettivo ma hanno ripercussioni negative su paesi come la Romania la Bulgaria a a a sud e paesi come come l'Ungheria l'Austria i ceppi di paesi che sono come dire alleati dell'Occidente in questa strategia si trovano adesso a ad essere danneggiati da questa
In questa
Una una condizione secondo me è importante che va che va affrontata in tempi brevi concludo diciamo una valutazione di queste condizioni sono sono dei realizzabili realizzabili io penso di sì
Mi sembra che la il punto di forza del patto di stabilità e quello così di Volandia vero di voler tentare una una soluzione come dire globale per questo per questi problemi e quindi fare una cosa che non è mai stata fatta finora e quindi secondo me vale la pena di darli dagli questa questa chance naturalmente non bisogna non bisogna aspettarsi miracoli ci vuole ci vuole costanza e determinazione
Grazie avessero esagoni perché stanchi Santissima visione del Patto di stabilità passiamo ora la parola Amaterasu che sopra tosto pressato
Io mi
Appunto visto con una sorpresa che sono di scarsa allora per una forte eticamente faccio di scarsa programmino tento di farlo sul serio
Noi non dicendo nulla di quello che ha detto Fabrizio Saccomanni
Che mi sembra importante giusto sull'origine del Patto di stabilità
Che lui ha ricordato molto efficacemente male l'unico punto su cui io infetti non sono d'accordo nel rapporto fra il patto di stabilità e il problema dell'integrazione in Europa è un punto molto discusso questo problema dell'integrazione Europa io credo che questo sia nostro scenario inevitabile per così dire naturalmente non si tratta di processi a breve scadenza dobbiamo pensare ad uno scenario io credo quindicennale o attenti di questo genio ventennale
Ma mi pare che l'Europa ormai si sia inevitabilmente imbarcata diciamo così su una strada che privilegia la creazione di zone di sicurezza e di stabilità
Ai suoi confini Esterni
Rispetto al da quello che un tempo veniva chiamato se volete d'approfondimento interno questo è stato un segno più netto immerso dato dal Consiglio europeo di Helsinki poi possiamo discutere Miglio quanto allargare l'Europa richiede la realtà alte in possesso delle riforme istituzionali sostanziali ma sarebbe un'altra un'altra discussione
Di fatto secondo me è una Regione che verrà progressivamente integrate in Europa e il patto di stabilità secondo me la cornice ed importante
Per fare in modo che i Paesi che entreranno in Europa di fatto entreranno in ordine sparso questo altrettanto mi sembra inevitabile al di là di quanto giustamente è stato rimarcato Fabrizio Saccomanni ma è già così cioè abbiamo già la Romania e la Bulgaria nella pipeline e probabilmente abbiamo una sua vigna molto più vicina
Avremo l'approvasse io credo molto più vicina in questa è stata una svolta fondamentale il risultato delle elezioni in Croazia
Quindi a mio parere il patto di stabilità è è una cornice di regole di accordi di appunto l'impianto regionale che di fatto permetterà all'Europa di perseguire una politica di progressiva integrazione che sarà invece gestita attraverso dialogo Paese per Paese e questo mi sembra che ormai si è andata così in un certo senso sì è molto difficile tornare indietro allora il valore del Patto di stabilità in fondo è proprio questo che compensa una strategia di allargamento che bene o male condotta caso per caso quindi la rovescerei tutto sommato il il ragionamento
Che hai fatto però penso che questo sia la lo scenario inevitabile ovvio che questi Paesi o alcuni di loro non entreranno a breve termine secondo me e altrettanto inevitabile che a lungo termine invece entrerà questo è il primo punto che volevo fare e volevo rafforzarlo appunto proprio con l'esempio della Croazia perché Croazia pone immediatamente questo tipo di diremmo se volete è l'unico risultato vero positivo che abbiamo avuto dal nell'ultimo tempo
Sicuramente dopo la guerra la guerra del Kosovo in poi
E si pone grattamento il problema di come trattare il caso croato e di come a riavviare il vecchio accordo europeo di cooperazione che blocca qua effettivamente o lo avvincono mi accordò di realmente di pre associazione cioè la Croazia seguì la Slovenia
E quindi pur facendo parte del Patto di stabilità avrà un percorso europeo preferenziale in un certo senso si immetterà in questo palco Vanni dell'allargamento caso per caso
O invece l'ancora siamo accordo più tipico da da patto di stabilità è un'alternativa ma io credo che per esempio per l'Italia parlando di interessi italiani premiare e incoraggiare nettamente la svolta approvata sia si è molto importante
Il secondo punto che volevo toccare molto brevemente riguarda questo problema della rischio politico effettivamente il patto di stabilità è volto a ovviamente a moderare assunse Area
Ali
In inglobare il rischio può a moderare rischio politico proprio perché appunto si mettono in moto delle dinamiche regionali che l'uomo che non diminuiscono al tempo stesso soffre come tu hai detto giustamente dal fatto che in realtà è un'aria molto instabile cioè la guerra del Kosovo
Effettivamente non si è chiusa con un accordo di pace in senso strutturale è quello che ripete ogni momento vinto l'inviato speciale seduti in quest'aria io credo che sia vero allora volevo provare
Molto rapidamente a fare una specie di di giro di orizzonte ma veramente molto rapidamente
Il il il problema centrale naturalmente IVA
La la Federazione jugoslava io credo che qua veramente siamo
Seriamente sempre di fronte ha un rischio molto forte perché da una parte abbiamo una situazione bloccata per ora in Serbia
Dove tutto sommato per ottenere quello che si spera cioè il cambiamento democratico
Non si sa bene su che cosa ha potere puntare realmente perché l'opposizione è allerta un'opposizione abbastanza debole anche se finalmente sono stati fatti dei passi in avanti verso un piattaforma comune
è chiaramente egemonizzata da persone che in fondo non rientrerebbero fino in fondo in una logica di vero cambiamento democratico comunitari Draskovic
E tutto sommato non so in questo momento uno può sperare solo che una mano ci venga dalla Russia cioè che Putin decide che può fare qualcosa per liberare l'Occidente da da Milosevic
La mia opinione è che effettivamente le sanzioni non ci aiutino molto questo è un punto va be'sommarie è molto discutibile in ogni caso io penso che che veramente bisognerebbe riuscire ad applicare in modo più selettivo per per avere dei risultati tangibili
Cioè se voi chianche rafforzate contro il regime per quel che riguarda per esempio tutto il problema dei finanziamenti i conti all'estero eccetera ma certamente alleviati
Conta una popolazione che si sente scarsamente appoggiata dall'esterno e l'Italia da questo punto di vista per esempio appoggiate entrata a far parte di questo programma che che purtroppo per il momento non ha tutti i risultati sperati delle immagini for Democracy dell'Unione Europea con questo tentativi di gemellaggio fra città e città
Il Kosovo è e altrettanto di riflesso se volete in parte in parte volutamente non situazione non chiara io direi che si tratta
Ma più o meno di un'indipendenza di fatto de facto che tutti speriamo che non venga dichiarata perché sarebbe impropria difficilissimo da gestire se volete c'è una ipocrisia voluta sullo status finale che io penso debba essere mantenuta perché ed unica forma possibile di fatto il problema diventa quello di organizzare la coesistenza fra due entità un po'come volti anonimi necessità tre entità fra due entità che non si reintegrano per il momento perché la guerra lasciati incredibili
Dei fortissimi di fortissimi fallout psicologici familiari eccetera eccetera
E quale accordo che Kushner ha fatto con la parte albanese
E chiaramente secondo me un accordo di devoluzione del potere
E si andrà probabilmente in in questo senso e quindi grande problema io credo sarà di come riuscire a democratizzare questa realtà che per il momento non nullo e e come organizzare la cui esistenza
Fra due entità che che di fatto come ho detto rimarranno abbastanza separate e meno un problema di ricostruzione economica in senso strettissimo perché è un problema che a un entità di fatto o meno meno rilevante ma è sicuramente un problema siti agevolazione della ripresa economica della democratizzazione
Montenegro anche a una tambon forse muore
Più delle più delle altre nel senso che naturalmente dipende da cosa succederà in Serbia è un'alta in gomma anche perché gli alleati non sono così
Chiaramente coesi su questo punto su come gestire il problema Djukanovic io tendo a credere che in realtà Djukanovic non porterà le cose fino in fondo perché in realtà
è alleato di Milosevic nella spartizione dei traffici illegali della questo è uno dei grossi problemi che abbiamo ma in ogni caso è è difficile gestire proprio a Djukanovic non c'è dubbio si senza un cambiamento in Serbia io credo che sarebbe giusto
Favorire una strategia di di aiuto economico condizionata al fatto che il Montenegro nel decidere
Se scegliere dalla federazione in poi abbiamo di fronte agli occhi la Bosnia la bambina è sempre molto deprecata perché un'economia assistita e non c'è dubbio codice non sempre però io credo che effettivamente se non altro
è stata Monti titolo situazione di non conflitto e questo è importante
Ci sono tesi molto diverse su queste due tesi per revisioniste secondo cui dovremo confusioni tracciare come un nuovo congresso di Berlino i confini tutta l'area messe in mano delle francamente le cose impossibili un po'delle forzature ma certamente sono queste situazioni provvisorie e ripeto io credo che finché non ci sarà un vero cambiamento in Serbia siano destinate a rimanere tale
E poi c'è l'Albania che l'eterno tormento per per noi e dove c'è per la prima volta anzi non per la prima volta come c'è un Governo tutto sommato molto più incline a favorire rapporti di cooperazione con l'Italia ma anche abbastanza difficoltà con vari rimpasti e così via credo sia una delle nostre priorità per riassumere questo vuol dire che dal punto di vista dell'Italia
Da le priorità oltre che economiche come è stato detto giustamente
E qua non hanno ripeto niente ma è ovvio che ci interessa tutto quello che riguarda per esempio la
L'infrastrutturazione in quest'area è ovvio che per quel che riguarda lo sviluppo delle nostre regioni adriatiche questa sviluppo regionale balcanico sarebbe un grosso polmone e così via non dico nulla su questo volevo solo porre l'accento sul fatto che per noia eh
Obiettivamente un grosso problema di sicurezza oltre che di sviluppo economico non di sicurezza in senso classico
Cioè in un certo non non dobbiamo certo temere
Dei problemi di appunto di conflittualità militare che cd Telesino ma di sicurezza in senso vecchia o nuova e molto più preoccupante la penetrazione delle delle mafie
In questa area d'intreccio fra l'economia impiegate nei Balcani e nei nostri comuni ai questa crescita di di instabilità di criminalità eccetera che effettivamente senza una radicale soluzione dei problemi dall'altra parte dell'Adriatico non non potrà che investirci e per quello che mi diciamo che se non saremo in grado realmente di europeizzare questa parte
Non si di questa
Ecco oltre a questo abbiamo apprestata avviato il nostro progetto di legge sui Balcani che escussione adesso che prevede appunto lo stanziamento di quattrocento miliardi in tre anni per attività di cooperazione allora gruppo e di promozione all'impresa e l'attività degli enti locali e così via
Io penso che tutto sommato l'Italia stia facendo
Il possibile non è facilissimo dire in quest'area credo che lo stia facendo abbastanza bene c'è sempre
Uno scatto o sui poveri che fra quanto dovremo impegnare in termini di risorse finanziarie ed umane
E quanto effettivamente possiamo ragionevolmente impegnare un problema che riguarda un po'tutta la nostra proiezione internazionale credo che l'unica via di uscita da questa vincolo della sotto Grasso del sotto investimento non so come chiamarlo insomma quella scarsità di risorse politica internazionale sia effettivamente quella di riuscire a stabilire nuove forme di di cooperazione fra settore pubblico e settore privato fra l'attività governative non governativa per le politiche centrali e decentrate e così via una e quindi una sfida che impegna un po'tutti figlio Spiro per riuscire vince
Marta per suo intervento
Ed è ora di passare la la parola agli altri interventi
Iniziamo con pietre tutti quanti fare interventi piuttosto contenuti per lasciare poi tempo anche nel nostro vasto pubblico di oggi di fare nettamente domande ai relatori
Iniziamo allora con France costing ciccia per Rafa breve
L'esposizione mi funziona vedo solo un romanista indipendente fortuna visione diversa da quella di da Torino preceduto
Porno e azione da quello che chiamo il fango dei Balcani cioè dal basso
Frequentando lì ormai diciamo che dalla crisi inviterà in corso nel novantotto otto prezzo almeno dieci metri presenza lì per non parlare poi degli altri paesi le varie guerre dell'Albania eccetera
Per cui portò un punto di vista per la testimonianza quasi
Dal punto di vista della gente di quello che pensa la gente al di là di quello che sono tutte queste
Queste belle cose che vengono spesso decise
Riunioni importanti ma che spesso solo staccate dalla dalla realtà e dalla società civile dei paesi in questione
Sono d'accordissimo con Saccomanni quando parla di regionalizzazione di non li ha necessità di non dover
Aggrapparsi e trattare con un solo Paese maltrattare l'intero problema dei Balcani
In senso complessivo ma proprio parlando ricorso c'è un problema enorme e cioè una contraddizione rispetto alla regionalizzazione del problema ed e fra poco la guerra se non ci fosse stato un bombardamento della NATO ha avuto sicuramente altri problemi ma il colosso sarebbe rimasto all'interno della Federazione di Corvaglia Gray critico slava di fatto e non soltanto de iure come adesso
Come tutti sapete c'è una legge-quadro che io chiamo la una Costituzione
E sarebbe la risoluzione uno due quattro quattro dell'ONU
Che stabilisce però che si può fare non si può fare all'interno del del Kosovo e anche nelle relazioni con la Jugoslavia qualcosa l'aria e quindi con la Serbia
Ebbene al di là di quello che è scritto su quel pezzo di carta tutti gli atti che sono stati fatti adesso
Anche per la ricostruzione soprattutto in senso amministrativo che quello che manca fondamentalmente cosa sono non solo le case la gente li e operosa e si può anche aiutare da sola non voglio con questo togliere e gli aiuti naturalmente di cui naturalmente hanno molto bisogno ma il problema è la pubblica amministrazione
Ma tutti gli appigli dalla creazione di di di
Di queste piccole strutture all'interno del Kosovo fino ad allora gli importanti decisioni come quella della
Del
Cancellare di fatto il dinaro dalla storia del costo portano in realtà verso l'indipendenza
Mi spiego meglio se da una parte come diceva Marta Dassù è necessario utilizzare un po'di ipocrisia è necessario perché sappiamo benissimo che il corso prima o poi diventerà indipendente e dobbiamo essere ipocriti per cercare di salvare di chiare il più a lungo possibile data ma devono essere ben consci che questi pochi sia è stata scatenata esattamente dal dal bombardamento
Sì cammina ormai in corso verso l'indipendenza
Perché
Con l'ingresso delle truppe della KFOR
Sul territorio
Che ufficialmente è ancora fermo
Si è rotto quell'equilibrio che era rappresentato dal pacifismo di Rugova da anche dalla stessa lotta del dell'UCK
Che è un equilibrio fondato talvolta veramente sul terrore ma comunque si è rotto e si sia esso ha raggiunto ormai due strategie quella serba e quella kosovara che sono assolutamente
Inconciliabili sono inconciliabili lo ripeto a causa dei bombardamenti
Il problema che ci troviamo in questo momento in corso ce lo siamo in sostanza scelto
Abbiamo votato lo abbiamo
In qualche modo allevato
E adesso che cosa succederà del Kosovo il problema fondamentale di cui sì discutere sempre meno di cui si parla forse per niente sui giornali e parla di carattere prete prevalentemente economico il costo non è mai stato ufficialmente un una provincia ricca al di là di quello che è l'economia sommersa i dati ufficiali parlano ci fanno capire che è una provincia estremamente povera e costretta alla povertà dal regime di Milosevic in particolare
Ma era comunque un'economia socialista
Non voglio difende la sua interna socialista di comunque era destinata a fallire anche a causa dei dei contrasti interni alla stessa Federazione Ivo sua
Che si è scontrata nelle interamente dopo la guerra con una improvvisa apertura libero mercato priva di qualsiasi transizione ha questo significato
In sostanza il più o meno il raddoppio della disoccupazione in corso se prima avevamo il curando lo ricorderete le cifre magari il ventidue per cento
Di disoccupati ufficiali
Sono improvvisamente raddoppiati perché le fabbriche sono state chiuse non avendo più nessun sostegno da parte dello Stato e d'altra parte io le amiche all'organizzazione la missione delle Nazioni Unite per il Kosovo nulla sarebbe mai in grado di pagare gli stipendi per delle fabbriche che comunque non sarebbe lo studente competitive
E qui si ripropone il problema che già abbiamo riscontrato in Albania
Cioè una transizione da un'economia socialista nel maniero attualmente ancora peggio
A una o libero mercato praticamente in nel tempo di schioccare le dita
Sì e come ci si è resi improvvisamente la porta ci si trovasse di fronte a tutti i problemi che il libero mercato comporta sommati ai problemi ben maggiori che l'economia socialista comporta
Tutto questo ha portato oltretutto la destabilizzazione interna
La disoccupazione intatta contemporaneamente alla alla speranza di una maggior libertà economica adesso pubblicato in proposito un interessantissimo studio denominazione internazionale per le migrazioni
Sul sul UCK sul lo stato sociale dell'UCK dove si vedeva chiaramente che buona parte dei
Combattenti al termine del conflitto
Volevano quei pochi per mercati non lavoro volevano cambiare lavoro ed erano sicuri che vista la situazione avendo trovato cose migliori
Nella realtà abbiamo visto ci sono stati più di venti mila domande per entrare nel ti Mk nella Forza di protezione ex UCK che sa della calza e della la la la trasformazione dopo l'addio militarizzazione
Del dell'UCK
A questo punto si pone un problema fondamentale e l'integrazione del
Fa parte anche del titolo del signor Jorge
Ma l'integrazione va naturalmente concepito su due differenti livelli un livello interno un livello Esterno come già detto prima integrazione sul livello esterno è quasi impossibile al nord e quindi con la Serbia dove ormai si sono si è rotto un un equilibrio e passeremo penso molti molti anni prima che sia possibile anche solo permettere il il dialogo tra un kosovaro albanese ma non solo a livello governativo
O burocratico ma anche a livello di stile del del semplice cittadino
A livello interno invece abbiamo assistito a quello che è stata la che il crollo della solita economico verticale della solidarietà all'interno del popolazione del costo evoluzione albanese del Kosovo
è crollata improvvisamente perché è caduto il nemico comune non c'è più o Milosevic in questo momento abbiamo a che loro all'anno hanno a che fare con una amministrazione internazionale che in qualche modo li garantisce li tutela quindi uno per dirla in parole povere pensa ai fatti suoi
Ma questo pensare ai fatti suoi anche spaccato in due parti la società civile non dimentichiamoci che Hashim Thaci
A fondato il suo governo praticamente durante la guerra quindi in un momento di estrema tensione al termine della guerra il costo era l'unico Paese al mondo che aveva vi parlo del dodici giugno nessun governo ufficiale ma due governi paralleli quello di Rugova e quello di e quello di Hitachi che in questo momento d'accordo salvo sorprese riassorbiti del Brasile subito il trentuno gennaio in questa struttura mista via parallela ideata da Kushner ma non sappiamo fino a che punto in realtà potranno continuare a convivere visto che sono notizie di tutti i giorni di di di imbeccate talvolta di accuse e minacce tra i due leader Rugova e taci
Dal podestà di la ricostruzione scusi io parlo più dico solo che di resto ma d'altra parte ho passato adesso quattro mesi sono sono sono fresco dall'IRI
Il problema fondamentale della ricostruzione non è nemmeno quindi la ricostruzione fisica la ricostruzione reale anche perché al di là delle buone intenzioni quando parliamo di ricostruzione fisica
O quando leggiamo su un giornale o da qualsiasi altra parte di ricostruzione fisica sembra che tutto fili estremamente riceve ogni esperienza verso l'esattamente queste
Ho potuto notare
Che ci sono dei piccolissimi errori che incrinano però tutto il meccanismo degli aiuti umanitari un esempio banalissimo si decide di ricostruire i Têtes
E quindi si manda giù materiale per i tetti comincia ad arrivare TIR TIR carichi di legna prevalentemente
E quando arrivano ci si accorge che hanno mandato delle assi di legno ma è uno standard internazionale per il Kosovo di di lunghezza quattro metri o io sfido chiunque a incrinare in maniera sufficiente due assi dica di quei quattro metri
Per poter sorreggere il carico della neve
E quindi avere un complessivamente una lunghezza di sei metri e mezzo circa e vi sfido chiunque a trovare una casa che si allunga sei mesi e mezzo e quindi che si adatta sul ad utilizzare quelle azioni
Una
Spagna critica ed è una polemica che porto avanti ormai da un po'perché oltre a queste esperienze avute tantissime in in questo senso e fatto di tutti gli aiuti per la ricostruzione
Dei di di di di vari Paesi perché la stessa cosa è accaduta più o meno in Bosnia
E che nessuno si prende la briga di mandare giù uno dico uno scienziato non dico un antropologo a vedere culturalmente come deve essere un tetto
Verso la finestra ma basterebbe un operaio un idraulico dirlo dalle tubi lunghi così i legni lui così quindi è meglio rimandare assi da sei metri
Sarebbe forse la cosa per le più sagge
A questo punto
Viene da chiedersi
Qual è l'impatto che hanno gli aiuti sulla popolazione
E questa credo che sia una uno degli aspetti interessanti del del della ricerca che ho fatto
Recentemente in Kosovo
Dove mi sono accorto che la maggior parte della gente
Reagisce protestando e spesso non chiedendo nessun aiuto in modo inversamente proporzionale alla disponibilità finanziaria della famiglia pieno
Sì solo in presenza di un kosovaro ricco
Qui ha distrutto la casa lui corre dietro agli aiuti per prendere anche un singolo chiodo in più il kosovaro povero
Invece quando dice no io voglio fare mia cara fatta bene sarà piccola sarà brutta però voglio fatta bene quando vede le assi quattro metri storce il naso o addirittura non le vuole
Questa è una caratteristica che ho riscontrato soltanto in Kosovo rispetto rispetto agli agli aiuti umanitari
Ma anche questi sono anche questo è un aspetto di per quanto minimo canterà terrà in quanto appunto ripeto corretto all'inizio della divisione dal fango del dei Balcani
Che
Che alla fine ha un impatto politico enorme all'impatto politico enorme anche perché ci sono due organizzazioni molto importanti in Kosovo nei minimi villaggi uno e la sua verità sulla l'associazione scusate Madre Teresa di Calcutta fondata più o meno parallelamente al al all'amministrazione parallela di Rugova
Quindi in tempi sospetti per dirla così
E c'è in ogni villaggio e contemporaneamente e parallelamente a questa cioè il l'amica pre-civile di quindi appartiene al lo schieramento dell'UCK il e quindi di Hitachi
C'è un grosso conflitto sempre o quasi sempre nei villaggi tra queste due figure quella che gestisce gli aiuti è però madre Teresa l'associazione Madre Teresa che in mano un potere enorme
Non si potrebbe fare altrimenti è un partner ufficialmente apolitico apartitico per cui lo spread fra altrimenti va immaginatevi la la la la la la gestione di degli alimenti delle stufe dei tetti delle finestre delle coperte tutto queste cose sono evening in Kosovo
A quanto possano pesare politicamente in un piccolo villaggio
Ebbene
Si scatena quindi la lotta tra le due entità politiche a chi si accaparra gli aiuti migliori ed eccola che comunque creiamo un ulteriore elemento di destabilizzazione
Dovrei guardarmi ci come dicevo prima la l'integrazione sui livelli Esterni e volevo solo aggiungere o piccola nota
Entrato ammazzato da poco il comandante Arkan io in origine pensavo che non fosse realmente stato ammazzato non si fosse organizzato un un finto omicidio per poter se fuggire tranquillo
Ma poi ho avuto tutta una serie di altre informazioni che ho capito una cosa importante l'importantissima per la famiglia di Balcani ho capito che lui è morto realmente e mi sono accorto che giungevano da parte dei militari quindi dalla parte legalitaria della Serbia
Tutta una serie di segnali e mi sono convinto che provi mente sia stato ucciso proprio da un commandos militare e naturalmente una una ipotesi non vuole sulle tessere una una verità
Assoluta e potrebbe essere quindi un segnale
Molto forte lanciato Milosevic e viene quindi privato del del suo esercito privato il suo capitano di ventura
Potrebbe essere un segnale che Milosevic comincia a a cadere ma che in che modo questo può incidere sul Kosovo questa interessante una dichiarazione di un politico kosovaro che ha voluto rimanere anonimo sentito alla radio
Che sosteneva
L'unica cosa che gli ha dispiaciuta morte di arcano e di non essere stato lui
Sì
Allora sono costretto ad andare andare rapidissimo
Tuttora quindi la probabilità della della ricostruzione la ricostruzione in Kosovo di fatto non è mai realmente partita siamo ancora nella fase di emergenza ma dall'anno prossimo anzi dalla dalla fine dell'inverno ci troveremo non di fronte alla ricostruzione come si parla continuamente quella costruzione ex novo si parla delle strutture
Fognarie che magari prima non c'erano quindi non non andremo mai incontro alla ricostruzione ma alla costruzione di un Paese
E il business naturalmente l'affare eh
è tutto in questa in questa in questa fase che sarà appunto la costruzione quello di o comunque tenute penso lati quando restringere mi perdo poi alla fine faremo una cosa all'una carta potete permettere potremmo identikit pur con la sua mente sottolineare maggiormente era appunto la difficoltà nella regionalizzazione del problema
Balcanico nel suo complesso perché non solo questa cura del Kosovo l'abbiamo visto anche con la guerra Serbia Croazia che ha visto alcuni paesi lo pay spingere per un'indipendenza forse eccessivamente prematura
Protagonisti di questa di questa
In questa guerra ed i problemi che ne sono derivati
Insomma anche se o forse non sono stato troppo chiaro il problema
Dei Balcani si può risolvere in parte con un intervento europeo
Ma soltanto evitando in modo in modo assoluto qualsiasi guerra che inevitabilmente porta una destabilizzazione con un effetto domino
Grazie questo intervento passerei la parola a Roberto Toscano
Sì grazie
Io credo che non ci può essere breve anche perché sono facilitato in questo compito dal fatto di non essere un esperto dell'aria di non occuparmi di Balcani specificamente e di non essere neanche mai stato nel fango dei Balcani allora chiedete voi e perché intelligente io sono incaricato del del Policy planning al ministero degli affari esteri e che noi chiamiamo unità di analisi e programmazione
E direi che sulla base di quello che è successo che quello che sta succedendo dei Balcani c'è molto da analizzare e molto da programmare
Molto da analizzare per quello che si riferisce alle tanto
Diciamo citate lezioni noi spesso leggiamo articoli sulle elezioni della Bosnia le elezioni
Dell'Albania in realtà la nostra capacità io parlo della capacità collettiva di tutti i governi di ricavarne effettivamente lezioni dall'esperienza minima
E quindi direi che noi siamo invece chiamati a riflettere un momento e soprattutto a sollevare a porci le domande giuste e a cercare di rispondere a queste domande quello che io vorrei proporre alcune
Il patto di stabilità si fonda su tre aspetti che sono esattamente coincidenti con i i tre cesti di Helsinki settantacinque ormai si tratta di un cannone nelle relazioni internazionali tre aspetti sono la sicurezza
La democratizzazione relitti umani e la la ricostruzione economica l'aspetto economico
O meno in questi tre aspetti sono hanno uguale dignità uguale peso ma io mi chiedo
E possibile affrontarli in modo simultaneo colossale invece inevitabile che tra di loro esistono assoluta di concatenazione sarò più preciso
Come si fa come si fa ad esempio a affrontare il discorso sulla democratizzazione se non c'è la sicurezza se le persone che vanno a votare sono fisicamente minacciate o quelle che partecipano alle istituzioni locali o quelle che devono comporre e questo pensando al Kosovo di oggi un corpo di polizia
Non mono etnico quindi la sicurezza è alla base
Tanto è vero che le i poveri soldati che stanno da quelle parti sono costretti a a fare
Convogli per accompagnare una vecchietta serba che va in chiesa ma questa questo è un blocco terribile che fin quando non sarà in qualche modo risolto impedisce di poi proseguire verso gli altri obiettivi
Ma continuo
Come si può pensare a uno sviluppo economico in assenza della legge cioè delle istituzioni dei tribunali degli organi locali quindi io ho detto invece che queste tre attraverso tre aspetti tutte e tre indispensabili hanno una concatenazione una sequenza che faremmo bene a a tener ben presente
A
Secondo aspetto parliamo dell'economia
Le domande sono tante
Arrivano gli aiuti qual è l'entità e quali sono i bisogni su questo abbiamo sentito che ci sarà una conferenza vanto che io ritengo sarà importantissima
Perché finalmente sarà indispensabile non solo quantificare come se gli ha fatto male vere quanto necessità e disponibilità riescono effettivamente la incontra
Ancora più importante
Arrivano gli investimenti privati se non arrivano perché il fattore rischio come si è detto
Vedete parlando di lezioni l'elezione della Bosnia non è molto promettente
Perché perché è un'economia che si basa ancora oggi su una miscela di aiuti ENI
E mezzi più o meno legali o di economia grigia se non nera
Questo non è che vogliamo questo certo vogliamo che la gente non si uccida e che sopravviva però dovremmo essere un po'più ambiziosa Mario
Terza domanda approccio regionale non c'è dubbio che sia l'approccio su cui si fonda la politica estera dell'Italia e la politica dell'Europa
Ma quali sono le difficoltà le difficoltà le difficoltà sono sono di natura politica
La difficoltà principale a mio avviso portata dal fatto che ognuno nell'aria cerca di salvarsi da solo non solo di salvarsi da solo ma di salvarsi contro il proprio vicino noi come europei non dovremmo mai
Minimamente accettare questa impostazione anzi
Dovremmo applicare un con una condizionalità brutale no nel senso che sia possibile o desiderabile
Imbarcati in blocco questi Paesi ognuno dovrà essere dove entrare in un processo di avvicinamento e in futuro anche di adesione sulla base delle proprie poteri inquisitori potete recita ma è un punto di vista politico io credo che uno dei criteri per giudicare in grado di preparazione di ciascun paese di ciascuno di questi Paesi a essere parte dell'Europa
Uno degli aspetti sarà un giudizio sul tipo di rapporti che questi singoli paesi hanno con i propri vicini sulla loro capacità di fare le cose insieme perché è inutile che da quella parte ci vengano
Degli appelli via a fare un altro Piano Marshall noi potremmo anche rispondere che il Piano Marshall era sì un passaggio di risorse ma era anche io direi quasi soprattutto un meccanismo che ha innescato una capacità di collaborazione ai Paesi beneficiari
E i progetti sono nati in modo regionale trasversale e diciamo non individua
Quindi la domanda
Ci sono molti a molti attori organizzazioni internazionali all'opera sul terreno
Ci si pone la domanda dei corsi
Ci si pone la domanda dell'efficienza ma c'è qualcosa di più
Fino a che punto i rispettivi mandati sono compatibili
Pochi giorni fa con qualcuno che sta qui del pubblico abbiamo parlato ad esempio della diversità del mandato droghe ventuno umanitarie rispetto a quelle che si occupa dei diritti umani
è una differenza sostanziale perché l'Umanitaria in condizionale
I diritti umani invece devono identificare la vittima e irresponsabile capite che sono due logiche che a volte novizi riesco mescola e nei Balcani molto spesso si sono trovati in contraddizione
Ma poi ci sono i mandati di peacekeeping ci sono i mandati delle organizzazioni di sviluppo e ci sono i mandati di chi deve costruire la democrazia fino a che punto questi mandati diversi che devono essere diversi riescono poi sul terreno novità
A
Un un ultimo punto e questo lo dico perché
Tremonti ha detto ma in che misura questo poi influisce sulla politica estera politica estera dell'Italia
Io credo moltissimo
Vedete
Nel dopoguerra
Se la Jugoslavia non fosse esistita avremmo dovuto inventare
Il fatto dell'Istituto Bruno Jugoslavia non allineata ha fatto sì che noi non fossimo paesi di frontiera
E da questo è dipeso molto se non tutto la nostra capacità di sviluppati in un certo modo di attenuare certe spaccature politiche che poi cedono eccetera eccetera eccetera
Improvvisamente ci siamo risvegliati in una zona che era totalmente pacifica per noi abbiamo scoperto che di lì potevano venire problemi Dinacci eccetera
Quindi abbiamo dovuto improvvisamente scoprire dove eravamo
E non è del tutto negativo anche se ci cortecce costato
Voglio dire questa questa introduzione di una dimensione geopolitica io non sono un dogmatico della geopolitica ma è bene sapere dove si è
Chi sono i propri vicini
E quali sono certe priorità che vengono dettate dai fatti e non dalle nostre preferenze ecco questo insegnamento credo che lo abbiamo recepito e ed è utile per dare alla nostra politica estera un reato di concretezza
Forte
Un'altra volle lezione che abbiamo imparato che stiamo mettendo in Prati
E che non si possono più societarie
La sicurezza con la diplomazia con l'economia e lo sviluppo i diritti umani che la politica estera o è integrata o non è niente la cerchiamo anche di riflettere questo in una nuova organizzazione del ministero degli esteri ma penso che questi fatti ci hanno dato una bella spinta per facce rendere conto della urgenza
I affrontare la politica il tremore più integrata
Ma c'è un'altra cosa l'aiuto la Jugoslavia e la crisi della Jugoslavia c'ha insegnato anche che
è fasullo totalmente separare interessi e valori
Quello che noi abbiamo fatto e facciamo in quell'area è
Sia perché sono in gioco certi quando vi in cui effettivamente crediamo e devo dire che la reazione degli italiani maggioritaria mentre di fronte a quello che è successo nel Kosovo
Lo dimostra
Ma nello stesso tempo è chiarissimo che stiamo difendendo i nostri interessi i testi di sicurezza inteso in questo senso ampio
I testi di stabilità e anche interessi economici quella la possibilità di avere un'aria in cui abbiamo qualcosa da dare e qualcuno o qualcosa da vice
Ultima considerazione
Attraverso questi tre niente abbiamo sottratto un'altra lezione che secondo me è di estrema importanza
è che non sia un peso internazionale se non si è disposti ad assumere i relativi ogni voglio dire che giustamente non lo chiamo per non essere esclusi dei principali ambiti internazionali ma bisogna esserci
Per fare e bisogna essere capaci di fare
Su questo però bisogna decidere un'opzione politica è un'opzione dell'opinione pubblica del Parlamento bisogna decidere quanto si vuole fare e quali mezzi dare a questa attività allo dello sviluppo ma parlo anche della presenza di nostri militari fuori
Tutta la politica estera comporta degli oneri ovviamente
Ecco su sulla base di tutte queste considerazioni credo che effettivamente
Ci sono delle lezioni di quello che è avvenuto nella ex Jugoslavia
Di quello che è venuto a Himmel non ha finito di Avvenire perché a mio avviso le guerre di successione jugoslava non sono finite purtroppo abbiamo sentito prima parlare di Montenegro e è una grande preoccupazione
Ma per tutto questo credo che stiamo effettivamente già imparando e credo ci stiamo anche apprezzando a dare risposte migliori
Ai problemi che ahimè potranno tredici
Grazie Roberto il tuo intervento credo che duro dei interrogativi che stanno emergendo da questo nostro dibattito sia superiore alla capacità oggi di dare delle risposte adeguate
Io rinuncio volentieri al mio intervento per chiedere a i presenti fare lentamente domanda approfittare di questa occasione per mandare agli esperti alle mie domande agli esperti quindi mi rivolgo in particolare a coloro che in qualche modo sono coinvolti da questi temi se hanno interesse voglia di fare qualche domanda su questi aspetti e poi magari possiamo dare anche le risposte più tardi
C'è qualcuno in presente
Responsabile la cooperazione forse potrebbe dirci una qualche cosa forse visto che è venuto gentilmente con lei ha partecipato a tanti ribatte il presidente Balsamo
Sono sicurissimo che la il prisma con il quale noi guardiamo ai Balcani sia
Sia quello che che chi ha organizzato questa riunione aveva in mente e tuttavia devo dirvi che il il dibattito che abbiam sentito
In realtà solleva
Una serie di quesiti nel caso del nostro amico giornalista costringerci solleva anche una serie di di problemi che confermano alcune scelte che abbiamo fatto
Io alcune alcune domande le ho solo domande però che non pongo tanto ai ai di scala senza quanto piuttosto
Sono domande che pongo alla comunità internazionale che sta operando nel parco
Perché l'impressione che chi si occupa di cooperazione allo sviluppo riceve dall'esperienza dei Balcani e lo dico un po'con gli occhi
Diciamo del del del del Piccolo Principe non si chiama così libero
Io non immaginavo neppure un anno e mezzo fa quando comincia a occuparmi di cooperazione alla direzione generale di dovermi occupare i Balcani perché l'unico spicchio di di di interesse per noie al Bari
E aveva aveva una valenza molto specifica molto molto chiaramente identificata che nulla aveva a che vedere qual dimensione geopolitica che poi invece sviluppata nel corso della primavera è stato di questa
Però lo scontro
Ora e la prima domanda che uno come ci sono anche i collaboratori che conoscono la Regione meglio di McQueen insana avevo aleggia farsi e se la comunità internazionale
Operando questa questa straordinaria iniziativa che il patto di stabilità quest'Aula task force alla Banca mondiale europee all'agenzia europea scorrendo
Sia in effetti no sia in effetti esagerando
Perché come credo di aver compreso dal proprio diceva Roberto toscano
Ma anche a quello che diceva Martha momento fa la sostanza del problema nei Balcani e essenzialmente politica
E ed è una sostanza di di valenza regionale ora io credo che non ci siano dei figli strutture internazionali oggi che siano in grado di operare su una logica che non sia una logica cantino ex l'esperienza di approccio regionale nella progettuali istigati Posca parla così dello sviluppo non ce l'ha la Banca mondiale non ce l'ha il Fondo monetario internazionale
Non ceda alle europee meno di tutti e lo sta dimostrando ha dovuto fare un'agenzia una struttura che ha quattordici mila dipendenti ha un bilancio di cooperazione allo sviluppo di decine di miliardi di lire
Per un una regione che come giustamente diceva dicevo Saccomanni non è una Regione e l'uno per cento del prodotto interno lordo dell'Unione Europea ora che l'Unione Europea notizie in grado di di disegnare un programma di integrazione con le annesse condizionalità
Un'aria così vicina così piccola
E in fondo anche così stremata togliamo l'andar per un attimo la Serbia effettivamente non dice bene non dice bene per gli investimenti e l'abbiamo fatto nella politica estera e di sviluppo di un orpello inutile
E questa non è non è tanto una domanda ma è un quesito che dobbiamo porci nel nel riflettere sul futuro dell'investimento che stiamo facendo per esempio nelle attività per le europee
Il secondo secondo quesito che io porrei
E ha a che vedere con una posso parlare francamente cranici tra studiosi e una certa ipocrisia nell'approccio che la comunità internazionale adottato sul problema degli aiuti
Su quello dello sviluppo sul problema delle esigenze umanitarie
Io ho partecipato ha una sola leggi comprese quella di luglio attrice e sono uscito scandalizzato l'ho sentito
Scandalizzato dagli interventi che ho ascoltato che sarebbero stati inaccettabili in uno qualunque Conf leggi compresi per esempio delle delle tanto vituperate innanzi lite in cui un collega di un importante Paese europeo seduto accanto a me
Nel fare un ministro per nel fare l'elenco dei propri impegni degli impegni finanziari del suo governo per il corso avevamo soltanto del costo contabilizzava i costi della presenza del contingente militare di quel Paese in corso
Dolenti non nei tornei ammissibile non è ipotizzabile
Secondo nessuno dei parametri di valutazione del dell'intervento umanitario ma anche umana nutrito anche di pura e semplice cooperazione allo sviluppo in nessun nessun contesto a cominciare dal TAC dello e per questo è accaduto ma quello che mi ha scandalizzato ancor di più e che quindi di questa legge in conferenza nel fare il PAC da presentare poi nel comunicato stampa
Gli organizzatori che badate bene stiamo parlando Unione Europea Banca mondiale
No sparato una cifra di un miliardo e duecento milioni di dollari come legge sfatti dalla comunità internazionale per il costo
Era talmente evidente era solare che l'obiettivo di quella leggi incomprensioni nel corso che la platea di quella legge della quella pregi in confessione dei kosovari erano i serbi
Ai quali la comunità internazionale voleva di se vi comportate bene equilibrate di Milosevic vedete quanti soldi possono arrivare insieme
Che è un discorso politicamente perfettamente legittimo che io personalmente condivido ma che non si potrà vestire la legge i compensi e non si può travestire da attività di sviluppo e men che mai da attività umanitaria come invece è stato fatto
Ora questa giorni fa eravamo a Pacciani fa prima di Natale però a Palazzo Chigi c'era anche Saccomanni mi pare di ricordare
E questo quello che ci ricordava anche Franco Bernabé con gli occhi del Piccolo Principe nel senso voglio che seriale che entra in questo mondo
Della il diplomazia di crisi con gli occhi liberi dagli dagli stereotipi e quali invece lui siamo purtroppo fin troppo abituati
Questo è il secondo il terzo quesito che dobbiamo porci prima o poi questa ipocrisia potrebbe scoppia ci ma perché o la nostra opinione pubblica si stancherà di ascoltarci
A promettere del tiranno dissi in interventi dei quali per esempio il costo non ha bisogno e qui devo dire cauto con specifici che noi prima di saltare nello stagno abbiamo odorato l'acqua ex salta
Noi Italia voglio dire
Non l'abbiamo fatto in Albania quando c'è stata l'emergenza ha riscosso
Non l'abbiamo fatta neanche in in Kosovo perché abbiamo ritenuto di non dover partecipare se non con dei contributi molto miranti molto specifici alla creazione dell'amministrazione civile lunghi
E con questo mi permetto di dirlo con l'assunzione sottoposto a tutta responsabilità quindi incontri in assoluta trasparenza di un ospedale nella regione di Pecci abbiamo deciso che quella le cose che valeva la pena fare l'abbiamo lasciata agli atti la propaganda
Sul sulle travi di legno vive nelle tende tutto qua anzi di containers che volevano instaurare illecita prefabbricate che mi fermo lì
Quindi voglio dire se lo stiamo attenti tutto questo ci salterà ci salterà Imago perché e troppo macroscopica la la la proliferazione delle iniziative
Il moltiplicarsi delle strutture e la quantità infinite di missioni che si sta verificando se voi andate a Pristina a Pristina troverete più automobili con le targhe con le targhe straniere e che che che che automobili kosovari
Insomma è una kosovare
No comunque no non è così non è così quindi questo è il terzo quesito l'ultimo quesito che che Roberto toscano mia anticipato nel porre io vorrei semplicemente
Puntualizzarlo dal dal nostro punto di vista che e quello del chiedersi quante risorse vogliamo in realtà investire nei Balcani la mia personale opinione che che il problema non è la quantità di risorse Robert per i Balcani tenendo conto che il resto del mondo continua il biondino perché non dobbiamo dimenticarci
è vero che c'abbiamo degli interessi geopolitici così vicino alla sicurezza come diciamo a è vero che ci siamo scoperti potenza regionale per benissimo che sia così
Però però
Prima di tutto il nostro ruolo di potenza regionale non è solo dei Balcani ma è anche il Nord Africa in secondo luogo c'è l'Africa che sta aspettando siamo lì tanta da parecchio e cercare di dare una risposta ma ci voglio risorsa
C'era America Latina dalla quale l'Italia è uno dei grandi Paesi
E non stiamo tenendo facendo onore ai nostri impegni conclusione c'è un limite a quello che noi come comunità di sviluppo sola posso chiamarla così livelli generalmente intesa il che include evidentemente il tavolo dalla ricostruzione
Il patto di stabilità possiamo chiacchierare
Per i Balcani io francamente ritengo che con i quattrocento miliardi della legge speciale più tutti gli investimenti che la cooperazione sta facendo che ha fatto tra Albania degli un dico neanche le cifre perché credo che che potrebbero fare impressione
Tra Albania e il resto dei Balcani io penso che come quantità di risorse siamo adesso si tratta di usarle bene
Grazie sì Petrone verrebbe intervento forse una breve replica da parte di inizia quando è scattato secondo state avanzate dal tavolo di discussione prima di lasciarci
Si potrà poi devo andar via e quindi
Ma volevo dire una una parola a rispetto a quello che aveva detto Marta Dassù che purtroppo è andata via ma siamo certamente io non è che voglio ribaltare l'approccio comunitario all'integrazione commerciale
Un confronto supposte europea
Prendo atto che evidentemente si procederà accorda gli strumenti e con le regole che che ci sono
La mia era solo uno un invito a non esagerare come dire nella nella frantumazione delle delle delle regole e delle procedure degli approcci
Io vedo che
Per esempio questo nuovo strumento che si chiama gli accordi di stabilizzazione e associazione che riguarda soltanto i Paesi che sono stati oggetto dei conflitti quindi non si parla né della Romania e della Bulgaria e c'è pure al quell'interno parlando con i funzionari della Comunità si ha l'impressione che non lunga voglio distinguere fra questi cinque Paesi fare cinque casi diverso cinque con cinque
Come dire percorsi di associazione molto molto diverse ecco questi Paesi al loro interno certamente la Croazia
è un paese che è stata più avanti dell'Albania ma si ritiene molto simile alla ma alla alla alla Slovenia e quindi un domani che superato l'impasse politico la comunità europea dovesse dire assilla Slovenia
Domani martedì per tre anni sicuramente avremo un problema di rapporti con la Croazia e quindi cerchiamo di evitare un una cosa di questo genere
Sulle altre sulle altre cose io sono d'accordo con quello che dice il ministro petrolio infatti io non ho nel mio intervento non ho citato cifre non ho detto
Che dovremmo fare degli impegni come il Patto di stabilità né come Italia quegli investimenti giganteschi io credo che come dire c'è un problema di chi comincia e è vero che il problema Luciano è un problema politico è un problema e sono il le riforme le strutture io credo che il gli aiuti come dire economici
Per i progetti e per le riforme strutturali le riforme come dire
Istituzionali possono essere lo strumento per iniettare diciamo un un un una linfa nuova il queste in queste strutture
Ripeto se vogliamo prendere la via del pessimismo di diremmo che non c'è niente da fare quindi diciamo quattrocento miliardi sono anche troppi perché diciamo se uno vuole fare vuole fare il il pessimista ecco io ricordo che quando abbiamo fatto il Piano Marshall insomma una delle prime cose che sono state fatte
In in Europa è stato quello di creare delle strutture di cooperazione tra Paesi che fino al giorno prima si erano scambiati ora questa cosa sarà probabilmente improponibile
Nel sud-est europeo e ce ne vogliamo tutti guardano quelle la cosa da fare cioè abbiamo creato una Rete di di di di di transazioni di dico di compensazione degli scambi commerciali abbiamo creato una struttura di pagamenti da cui poi è venuto fuori quello che è venuto fuori ora capo in Europa occidentale avremmo potuto dire no noi non vogliamo mai accettare la Francia nell'Unione europea perché la Francia ha fatto il tradimento
Durante la la prima guerra mondiale ecco questo è quello che sta succedendo nei Balcani noi in Europa continentale lo abbiamo fatto fino al quarantacinque dal quarantacinque in poi per un miracolo abbiamo smesso di farla abbiamo creato delle strutture
Ho va be'appunto dei valori dobbiamo acuto si tratta di fare di fare questo è questo il il il problema che che che il patto di stabilità si pone io sono d'accordissimo che diciamo c'è un un grosso elemento di ipocrisia e credo che egli in queste conferenze di di di donatori si contano pure AN il costo delle pallottole sparate per fare per per per come come aiuti umanitaria ma è anche vero che diciamo in alcuni di questi Paesi la situazione è estremamente estremamente ancora ancora grave perché purtroppo è questa è la diversità rispetto all'Europa del Piano Marshall mancano le strutture
Economiche per recepire questi aiuti per fare cioè di quelle l'Europa occidentale erano un un continente di paesi che avevamo un sistema economico-produttivo un sistema giuridico un sistema di di leggi per quanto potessero essere lei vede ecco qui invece questa è una non c'è allora si tratta di vedere come si fa a a a a fare purtroppo dobbiamo tenete presente che diciamo l'aiuto politico può forse impedire la conflagrazione di quei conflitti cui molti molti hanno fatto cenno anche nel ministro Tosca io stesso sono quando ho visitato questi Paesi ci si rende conto con plasticamente della precarietà di tutto di tutto se non ci sono sviluppi positivi in Serbia sicuramente il Montenegro vorrà la cessione la legge il le le le il Kosovo c'è c'è già molto vicino allora quindi si tratta naturalmente di agire contemporaneamente su su su molti su molti fronti questo è il però vedo anche che diciamo i Paesi sia pure all'atto pratico possono avere delle risultanze a cooperare tra di loro per esempio nelle così nei contributi che danno alla ai lavori del tavolo economico stanno accertando forse lo fanno anche loro ipocritamente siamo ipocriti inoltrato le prove che anche loro
Però oggi presentano delle proposte di progetti di carattere regionale che sprigionano vuol dire che devono coprire tutti i Paesi contemporaneamente
Ma che però riguardano più paesi
C'è un'iniziativa di facilitazione degli scambi commerciali di cui sta facendo sia stata facendo promotrice la Macedonia insieme con altri bei nomi io non è che si vede è proprio un tributo il Reno
Soltanto di DDT disastri di Coligny insistere su questa idea che bisogna appunto il fatto di esserci scannati fino a ieri non vuol dire che non possiamo lavorare insieme oggi secondo me è una cosa che va ripetuta fino alla nausea
Cancella stessa capacità contrattuale tutto qua ci sono no
Qualche anno
No
Le
Non ce ne sono non abbiamo rispettato il
Tiene a
Sì
Perdono
Al vorrei trovarvi
Volevo chiedere
Mollato un'alterazione sta
Ora con il Consiglio dotato di
Rendere
Veri particolare modo positiva
Dopo ora
Locali ma tanto via quello pitagorico vigente
Relatore offre
Ma soprattutto per la popolazione perché proprio
Alla popolazione
Guarda
Mi la da Unicredito almeno intervento selvatica tutte rotte quotidiana soprattutto ritroviamo
Signor ministro Festival già
Reperita diventa proprio
Pubblico entra conferito certe
Davvero io rispondo opinione qualcosa di miliardi
Di una vuoi
Tramite politici anche perché non fanno parte del
Quello che posso dire
Dell'assistenza alla popolazione
Do se mi permette un corale
Esatto
Toro forse neanche recepito dal non
Di
Le ai Balcani stavolta si chiama ai
L'assistenza economica
Ai Balcani debba essere coordinate
è un po'curioso
La Regione eccetera
E lui soltanto in quel contesto che i nostri amici Amérique ma la possibile
Ripeto
Ma dico
Al di là di questo
Di fronte all'IPA
Questo dopo il secondo che
Dell'aiuto umanitario
E di fronte all'assoluta chiuso
Con la passività purtroppo lo possiamo o non possiamo non riconoscere la passività di gran parte dei nostri cilentani per cui tutto quello che si poteva fare
Della ex jugoslavi
L'eccesso sia soltanto
Nei confronti a questo
Ci sono politica di cui l'abbiamo cominciato a fare Assistenza Humanitas
La linea politica è stata poi è stato confermato dal
Su il punto sull'
Decisioni poi successiva di
Come forse la più
Jole con cinque città serve dalle quali noi adesso stiamo facendo assistenza umanitaria ma è piuttosto importante
Questo non vuol
Dopo con la u
Io non conosco sulle sul comportamento no nel conflitto non lo so
Io in questo che
L'emergenza umanitaria
Modestissimo modo di vedere ci fa soltanto
Lento con il quale
Agli a conferma
Toh l'atteggiamento complessivo
Ecco
Ci sono tanto più per
Oggi
Direi che possiamo
Nati questi nostri lavori
Ma anche un resoconto di questa nostra io
Così interessante
Dunque
Costruito al posto a
Marrazza abbiamo
Ma in campionato grazie ma
Reato
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Sala
Preziosi veloci non era assolutamente no ma ma benissimo due volte a Juan colazioni famiglie che potrebbe favorire ovvero allora va
Bene
Allora non e l'altro
Arabo per
Otto