Le iniziative dell'Osservatorio laico sul Giubileo argomento: il convegno sul tema "Libero Stato e libere Chiese in in Europa e in Italia", organizzato da Società laica e plurale e svoltosi a Roma (2-3 giugno)

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale come di consueto il sabato cultura lo spazio dell'Osservatorio laico ci occupiamo quest'oggi
Di un convegno dobbiamo già mandato in onda una parte lunedì scorso un convegno organizzato da Società laica e plurale si è svolto a Roma nei due tre giugno nella sala della protomoteca in Campidoglio il titolo è stato libero Stato
E libere Chiese in Europa e in Italia abbiamo ascoltato lunedì scorso l'intervento di Italo Mereu sull'intolleranza e la libertà religiose in Europa faceva parte delle relazioni della prima sessione
Dedicata a storie tipologia dei rapporti fra Stato e Chiesa in Europa questo oggi ci occupiamo della seconda sessione il regime concordatario in Italia
E partiamo dalla comunicazione della professore Giacomo Marramao dal titolo
Comunisti e cattolici di fronte alla questione della laicità
Intanto sono molto contento
Di essere qui anche come direttore della Fondazione Basso e quindi
Di aderire a questa iniziativa mi pare assolutamente salutare corso
E io son convinto che sia necessario perché noi purtroppo non siamo la patria di Machiavelli ma
Siamo la patria di Guicciardini con qualche folata Saponaro Liliana di tanto in tanto
Che poi per un rientra influisce molto rapidamente e quindi siamo la patria della della logica del compromesso e della logica del particulare
Io come come testo diciamo dei punti di convergenza tra una certa cultura cattolica una certa cultura comunista sono andato a scovare nella mia biblioteca
Un libro
Molto nobile di Franco Rodano sulla politica dei comunisti
Del mille novecentosettantacinque un libro quindi di una fase una fase cruciale ascendente
Della politica comunista è fatta da un autore sicuramente di alto profilo culturale oltre che morale
Cerco di individuare nelle tesi di questo libro i vantaggi insieme i limiti del punto di convergenza che si è venuto realizzando tra una certa cultura cattolica una certa cultura punto comunista
Nel corso della vita repubblicana orbene
Il problema della laicità si poneva per Rodano
Nei termini di una etica pubblica centrata sulla funzione disservizio dello Stato questo mi pare un dato molto importante
E naturalmente questo si incrociava molto bene con una idea di un processo democratico che era maturata nell'ambito della cultura comunista che era l'idea
Di un processo di progressiva realizzazione della carta costituzionale
Questo il punto fondamentale ora Rota hanno riteneva che il punto diciamo di svolta fosse rappresentato naturalmente da Togliatti e dalla svolta di Salerno anche se soltanto o Berlinguer la politica dei comunisti
Raggiunta individuare irreale terreno democratico
In che cosa consisteva la come dire la rottura la svolta determinata Togliatti che poi era la svolta di Salerno
Secondo e qui un punto molto importante secondo Rodano la svolta di Salerno era una un vero momento innovativo
Nell'ambito della tradizione dei partiti che si rifacevano al marxismo in quanto operava una netta dissociazione cioè riassumo molto rapidamente le tesi di Rodano senso andare a città
Tra la democrazia e la borghesia cioè democrazie borghesia non erano più in una relazione biunivoca
La democrazia diventava il terreno di elezione
Del della classe operaia cioè la classe operaia realizzava a se stessa i propri interessi anche la propria funzione generale quanto più si impegnava per l'espansione democratica
Questo è un punto molto molto importante perché su questo punto mi pare che Rodano opponesse un problema molto serio di doppia demarcazione della della politica appunto comunista da una quella che lo chiamava la destra del movimento operaio
Che era poi legata a un nome che Luigi citava con rispetto quello di Pietro Nenni
E per l'altro verso la sinistra del movimento operaio che lui teneva legata più un più o meno in sintonia con Verdi col Berlinguer di quegli anni ha una visione astratta e fondamentalmente minoritaria dei processi storici
La destra
Per organo aveva il merito di avere individuato nella democrazia il terreno il terreno ovvero della strategia della politica dei comunisti però con il limite di vedere
La traduzione operativa di questa strategia
In una logica dei sacrifici cioè in una sorta di ce lo avvolgono di scambio di scambio diciamo politico fra
Sacrifici
E come ho undici della classe operaia
Per potere fronteggiare i momenti di crisi del capitalismo no in cambio di maggiore potere politico
E naturalmente questa strategia di scambio tra sacrifici economici maggiore potere politico era mediato da una particolare maturazione del sindacato in questo evocano vede sicuramente un fatto molto avanzato ma anche un limite anche un limite della strategia della destra
Che non vede al di là che non vede al di là di una politica di questo genere mentre il problema fondamentale della politica comunista doveva essere recuperare in seguito il terreno democratico ma recuperavo nei termini di una
Ridefinizione del bene comune
Qui il punto fondamentale una ridefinizione laica del bene comune lui diceva in un passaggio del libro quasi ironicamente un'espressione medievale che mi sentirei però di riprendere
Nel contesto della democrazia contemporanea
Ora qual era il nodo centrale della strategia di riforma
E qui il punto di convergenza tra una certa cultura cattolica una certa cultura comunista evidente il punto di convergenza era andato dalla riforma qui il punto fondamentale della sfera del consumo
Per l'organo diventava centrale la battaglia contro la le tendenze individualistiche e consumistiche che caratterizzava in maniera crescente la società contemporanea mi limito
A leggere
Punto Rodano scrive che
Noi abbiamo va infine ricordato che questa profonda trasformazione di tutta l'economia avviene in modo graduale processuale precisamente avviene ma per mano che procede la politica
Delle riforme del modo di consumare di cui essa e il puntuale portato
Ciò significa che un concreto inizio di questa politica
A subito l'effetto di liberare risorse
E che queste mediante la programmazione possono venire utilizzate per mettere in cantiere successive riforme appunto
E specialmente in questo senso abbiamo sopra affermato che la politica delle riforme una volta avviata e capace di autofinanziarsi dunque la riforma fondamentale per Rodano e qui anche per Berlinguer ti penti
è una riforma che deve incidere sui consumi
Una riforma che in qualche modo deve rompere con le tendenze consumistiche e individualistiche della società contemporanea
Vi è un altro aspetto della riforma di questo di questo bene comune che Rodano pone quindi
Ed è l'aspetto della scuola
La scuola non vi cito perché le frasi sarebbero troppo lunghi da citare la riforma della scuola viene vista come la chiave di volta
Dell'intera politica della laicità
Dei comuni
Senza la riforma della scuola cioè senza la traduzione della scuola
In
Cambierà di compensazione in qualche modo delle diseguaglianze sociali
E anche il volano dello sviluppo perché la scuola significa
Nuova formazione professionale significa crescita dell'intelletto generale significa al tempo stesso
Sviluppo di una serie di fusioni economico produttive
Perché la scuola significa incrementare diceva appunto Rodano soprattutto il Mezzogiorno
Dove
Lo sviluppo demografico vede per esempio nel Mezzogiorno la popolazione giovane molto più ampia che non hanno no
E significa anche sviluppare tutta quanta una serie di attività qui l'idea che la scuola come terreno di quello che si chiamerebbero oggi i Public Goods cioè un luogo in cui si producono beni pubblici
Come una sfera da attenere letteralmente separata dall'ambito del mercato
Ora che cosa è diciamo qual era qual è oggi aspetti
Limitati a mio avviso di questa pur nobile diciamo dichiarazione come dire programmatica
Intorno alla politica dei comunisti di Rodano del settantacinque
I limiti erano fondamentalmente due anni e mezzo
Una logica fondamentalmente interna
Al cento politico all'idea della politica istituzionalmente intesa una mancata visualizzazione dei soggetti sociali c'è Obama parla unicamente
Dei leader dei leader dei grandi leader che operano le riforme di Togliatti e di Berlinguer cioè
Non visualizza i soggetti sociali
E in secondo luogo una mancata analisi
Delle trasformazioni del capitalismo di come il capitalismo si è venuto trasformando
Quindi se volessimo individuare in sintesi il limite di questa enunciazione
Però un limite policistico lo stesso limite politici di spicco che poi era alla base della strategia del compromesso storico
Oggi a distanza di un quarto di secolo ma leggere il libro sembra un libro di oltre un secolo nel senso che il linguaggio è veramente un linguaggio lontanissimo da quello che oggi lo adoperiamo
Oggi vediamo che questi due nodi sono emersi come lo vice entrato da un lato la
Una vita dei soggetti sociali
E l'estensione dei diritti che si è venuta a determinare all'interno di una logica di trasformazione del capitalismo prodotta dai vari sistemi di Welfare
E in secondo luogo la centralità crescente centralità che viene assumendo il tema della cittadinanza
Ora questa cittadinanza e qui vengo proprio rapidissimamente ai temi che abbiamo
Abbia al di discusso oggi pomeriggio
Oggi si parla di cittadinanza multiculturale
Questa cittadinanza multiculturale
è un fatto sicuramente importante
Fa emergere il tema dei conflitti identitari
Tema che non è assolutamente in contrasto con i conflitti di interesse ma vuol dire unicamente che oggi i conflitti di interesse crescono incapsulato dentro i conflitti identitari non è che non ci siano più i conflitti interni
Ma vengono identificati all'interno di una logica simbolica di auto identificazione
Ma l'aspetto negativo del tema del multiculturalismo di punto quello che è stata chiamata prima retorica
Della multiculturalità
E il rischio
Di dar luogo a una logica di detti contigui
Cioè a una serie di differenze che si organizzano ognuna nel suo ambito di autonomia come auto consistenza insulare
Con un rischio che tutt'altro che remoto c'è il rischio di una frammentazione del diritto
Ed è la fine della certezza del diritto che era legata e dispositivi del diritto il quale
Una una giurista americana di Prince e torna che ha molto lavorato su questi temi è che il punto la EMI datti mamma ha detto che uno dei rischi della punti con pluralismo consiste in una tacciato a patto di non ingerenza tra i diversi gruppi
Per cui nessun gruppo entra nel merito del modo in cui sono selezionati ceti dirigenti dentro ciascun gruppo o o del modo in cui vengono rispettate le regole all'interno di un gruppo di ciascun gruppo Hossein vengano rispettati i dissensi all'interno di ciascun gruppo Metropole un punto molto importante
Cioè si riproduce all'interno dei gruppi del multiculturalismo quel pacco di non ingerenza che era invalso nel sistema di relazioni internazionali fondato sugli Stati insomma appunto solo sovrani territorialmente più ora io credo che tutte le ipotesi di riforma in senso privatistico
E mercatista dico
Dell'istituzione scolastica
Minacce di no per l'appunto di dar luogo o a un a un'egemonia
Di tipo confessionale appunto cattolico come è stato detto o ipotesi che a me pare non meno grave e pericolosa di questa ha un sistema di Vietti contigui anche nell'ambito scolastico cioè ogni gruppo si fa alla sua scuola
Reclama il finanziamento statale della medesima
Io credo che venga meno qui non soltanto uno strumento vero qui non è soltanto una questione di uno strumento
E
Come dire
Di creazione
Dello spazio pubblico e della formazione pubblica
Quindi viene viene non soltanto o meno una istituzione che oggi non è soltanto limitata nel tempo ma dovrebbe essere pensata scuola università come una istituzione educativo formativa
Che non ha limiti di età che in qualche modo e permanente e affronta al suo interno anche il problema della dell'aggiornamento professionale
Ma non solo viene meno questo strumento prezioso
Viene meno quindi questo diciamo servizio pubblico prezioso
Viene meno anche ciò che la scuola rappresenta cioè la condizione
Di una religione civile della democrazia e senza una religione civile per la democrazia no
Non è possibile nemmeno ipotizzare un'accoglienza delle differenze
Noi intanto siamo in grado di accogliere le differenze di riconoscerne in quanto abbiamo una rete una religione civile saldamente appunto caratterizzata io credo che
Per realizzare una tale religione civile io credo che occorra ridefinire il tema della laicità
Come una sfera pubblica democratica collocata al di là sta quel mercato e in grado di produrre quella che potremmo chiamare
Con un ossimoro una politica universalista delle differenze
Contro la politica universalista dell'identità che quella nobilissima di pasticcio illuministiche Katia
E contro le politiche anti Universalis tenta delle differenze che sono quelle che le tante nuove destre che ci assediano
E appunto i cui slogan sembrano essere diventati ormai di senso comune grazie
Fin qui il professor Giacomo Marramao il titolo della sua comunicazione era comunisti e cattolici di fronte alla questione della laicità sempre dall'asse con da sessione della al convegno libero Stato libere Chiese in Europa in Italia ascoltiamo un'altra comunicazione del professor Luciano Zanotti il titolo è le intese come concordati minori
Sì allora per essere
Allora riflessione su ciò che è stato detto finora su quello che si dirà io posso solo cercare a grandi linee di proporvi dei grandi problemi i problemi tra l'altro sui quali ha già accennato Nicola Colaianni confermando che c'è una sensibilità comune
E che a ben guardare non sono problema intanto di intese né di concordati quanto di politica ecclesiastica e più in generale di politica legislativa verso la nuova realtà sociale
La prima osservazione le osservazioni la prima già prima che gli accordi con lo Stato delle confessioni diverse dalla cattolica
Assumono un rilievo costituzionale unicamente nel nostro Paese questo secondo me è un fatto significativo
Se non sbaglio non c'è un fenomeno simile negli altri ordinamenti anche la Spagna che proprio di recente ha intrapreso una esperienza del genere disciplina questi accordi attraverso una legge che è formalmente ordinarie
Mi pare di per sé questo un fatto significativo dicevo
Che il diritto ecclesiastico europeo il diritto ecclesiastico costituzionale europeo conosca soltanto i concordati
Non credo che sia errato affermare che la portata dell'articolo otto risultasse poco chiara ai nostri costituenti preoccupate di apportare un correttivo
Al richiamo dei Patti lateranensi operato ha confessato all'articolo sette
Impegnati a fornire uno strumento giuridico analogo ai gruppi religiosi di minoranza
Che a immaginare dove quello strumento ci avrebbe potuto condurre
Non furono le confessioni acattoliche a chiedere le intese
Inizialmente indifferenti se non ostili verso questo strumento verso il modello negoziato dei rapporti con lo Stato soltanto verso la metà degli anni Settanta
Con l'avvento del principio conflitti con la caduta la crisi del principio confessioni vista l'affermarsi di quello pluralista l'atteggiamento di diffidenza comincio ad essere via via abbandonato oggi il diritto ecclesiastico si configura come un sistema articolato su tre livelli
Al vertice stanno i rapporti fra Stato e Chiesa cattolica
La quale in ragione del suo peso storico e sociale
Gode di una posizione giuridica indubbiamente ancora preferenziale
Assicurando agli accordi dell'ottantacinque anche con la revisione del Concordato ma anche da tante norme ordinarie anche da tante norme amministrative
In una posizione intermedia si collocano le confessioni che hanno stipulato un'intesa per tanti versi simile a concordato diceva anche Colajanni prima spendibile oltretutto anche come immagine
Abbiamo stipulato un'intesa con lo Stato
Mentre al livello più basso stanno tutti gli altri gruppi religiosi anche gruppi religiosi di una certa rilevanza come i musulmani che continuano a essere disciplinati dalla legge del ventinove sui culti ammessi
Le intese approvate con legge o sottoscritte sono ormai otto lo ricordo le ultime quelle con i testimoni di Geova e con i Battisti e mi pare di poter dire che uno dei lingotti vi determinando
Forse quello decisivo
Che spinge le confessioni verso la relazione con lo Stato
E verso l'intesa sia quella di partecipare al sistema di finanziamento pubblico se si guarda l'ultimo bilancio dello Stato se si guarda l'ultimo bilancio dello Stato è interessante notare come oltre mille cinquecentocinquanta miliardi assegnati dalla Chiesa cattolica vengano attribuiti venti miliardi alla comunità religiosa ebraica
Sei miliardi ai valdesi cinque agli avventisti cinque luterani due pentecostale cifre
Tutt'altro irrilevanti tutt'altro che poco significative tutt'altro che insignificante un sistema mai messa in discussione mentre invece quello sul finanziamento dei partiti e continuamente al sul taccuino dei delle riflessioni generale
Che è tra l'altro sistema assai meno oneroso per lo Stato
Nata come strumento per attuare in concreto
Particolari esigenze della libertà religiosa come qualsiasi altra legge speciale per le diverse dimensioni di ogni libertà l'intesa è diventata la carta d'accesso ad un canale di finanziamento pubblico privilegiato
Da questo punto di vista mi sembra significativo
Rilevare che i testimoni di Geova abbiano rinunciato in questa nell'ultima intesa in questa intesa
Proprio ad una delle loro prerogative più tipiche
Come quella dell'obiezione di coscienza trattamenti sanitari
In cambio della partecipazione alla spartizione dell'otto per mille
Si potrebbe dire che l'etica dell'identità talvolta è sostituita da quella della convenienza
Seconda osservazione
Di questo mio inventario dei problemi e concerne anche questo lo accennava prima Colajanni l'estensione di questo fenomeno della negoziazione
Come è noto la riforma del Concordato assegnato l'istituzionalizzazione di questo principio di collaborazione fra Stato e chiese affrescate confessione di maggioranza collaborazione permanente non
è sancito al all'inizio in chiusura del dell'accordo con la realizzazione delle intese questo principio di bilateralità è divenuto il cardine di questa costruzione teorica
E politica della nuova normativa che sovrintende i rapporti fra Stato e del gruppi religiosi estendendosi anche a materie che forse avrebbero potuto essere anche
Disciplinate con risultati soddisfacenti in modo unilaterale questo dilatarsi delle fonti di natura bilaterale non riguarda però soltanto il diritto ecclesiastico
è un fenomeno più generale che caratterizza lo Stato moderno i suoi rapporti con gli organismi sociali
Sarebbe un errore secondo me prendere in considerazione gli attuali modalità di produzione delle norme che regolano i gruppi religiosi senza uno sguardo d'insieme voglio dire
Che sarebbe contraddittorio affermare che il negoziato non è buono quando si fa con la Chiesa
Cattoliche diventa buono quando si fa con i gruppi religiosi di minoranza oppure che non è buono quando si fa con la confessione con le confessioni ed è buono invece quando si fa con i sindacati
Alla base di questo processo
Ma il problema secondo me della governabilità delle democrazie complesse nelle quali all'enorme ampliamento dei compiti dello Stato corrisponde notevole incremento della domanda
Proveniente da una società sempre più articolata ed esigente
Sta il problema della rappresentanza e della selezione degli interessi sociali che non riescono tutti ad essere canalizzati nel circuito istituzionali
Si tratta di quell'ANCI accentuazione della tendenza al declino della politica come in forma riassuntiva di una pluralità di interessi di cui parla come al solito lucidamente Pietro Barcellona nel suo ultimo libro
La portata della crisi della democrazia Creek molto delle democrazie moderne e in fondo la crisi di rappresentatività degli apparati e la
Crisi della forma della legge che ha preso il carattere di espressione istituzionale che ha perso il carattere di espressione istituzionale autonoma
Per trovare soddisfazione gli interessi sociali non percorrono più la strada della mediazione politica
Prevale il principio del patteggiamento contrattuale
In cui i termini dello scambio risultano imposti al sistema istituzionale perché questo si limiti ratificati il metodo della concertazione
Non appare tuttavia sufficiente
Secondo me a risolvere il problema della trasformazione della società lo stato sociale lo strumento convenzionale contiene invero aspetti positivi non c'è dubbio
Come la creazione di un consenso viceversa difficilmente realizzabile anche a rispetto alle condizioni che le istituzioni nello strumento costi convenzionale intendono introdurre
Intendono porre contribuisce al superamento della tradizionale concezione che vedeva nel principio di autonomia il sinonimo di separatezza
Rappresenta la colazione forse più efficace della trasparenza perché rende esplicito e formale l'incontro fra volontà pubblica che volontà privata
Esistono però secondo me obiezioni insuperabili
La più rilevante forse l'abbiamo già vista riguarda la delegittimazione degli apparati democratici
Ma c'è dell'altro a ben vedere infatti la concertazione non recupera la società ma le sue forze più organizzate
Agevola i gruppi forti che possono avvalersi proprio della debolezza delle istituzioni per costruttori costruirsi una nicchia privilegiata
Mette in difficoltà quelle deboli gruppi deboli incapace di valorizzare di far valorizzare le loro esigenze si pensi al diritto ecclesiastico per l'appunto alle confessioni senza senza intese
Le varie forme di negoziazione legislativa tendono insomma canalizzare sempre più secondo attaccano rizzare sempre di più interessi sempre meno generali mentre la dialettica sociale viene strutturando sì sempre più secondo le regole del mercato si frantuma così la mediazione politica e l'ordinamento giuridico
E il diritto ecclesiastico si colloca in questo processo va visto in questo processo
E non mancano esempi significativi basti pensare una diversa regolamentazione del riposo festivo così come emerge nelle varie intese al diritto di sepoltura perpetua separate ha riconosciuto alla comunità ebraica alla disuguale disciplina riguardante l'utilizzazione dei finanziamenti pubblici la visuale disciplina riguardante l'insegnamento della religione
Il diritto ecclesiastico si colloca in un processo di trasformazione dell'ordinamento ma non si può affermare nemmeno che rappresenti l'estensione di una patologia
Si deve semmai dire che il diritto ecclesiastico ha fatto da battistrada a questo processo
Rispetto al fenomeno di un la negoziazione da terreno di sperimentazione la contrattazione diseducativa che negli ultimi decenni sia molto diffusa
Nel diritto ecclesiastico tutto ciò viene aggravato dalla rigidità è così al punto dalla rigidità e dalla istituzionalizzazione del negoziante
Il diritto ecclesiastico contribuisce non poco all'inflazione delle cosiddette leggi rinforzi rinforzate che hanno una particolare valenza nella gerarchia delle fonti perché non possano essere messa in discussione se non con l'accordo delle parti
Forse sarebbe il caso di cominciare a ripensarci
Anche nella prospettiva della realizzazione prima o poi dell'ipotesi federalista e della ulteriore prevedibile moltiplicazione dei negozianti a livello locale
D'altronde nel senso di precisare i contorni di questo fenomeno della negoziazione mi pare si muova anche il recente riassetto dei poteri locali la realizzazione dei nuovi istituti di Riparbella Pati l'azione democratica la programmazione negoziata la programmazione negoziata viene proposta sempre più spesso tanto dalla vita di la legislazione nazionale quanto da quella della disciplina degli enti locali
Casca in una delle delle opere più significative del Castello ricorderete descrive la consueta atmosfera surreale funzionari amministrativi prepotenti
Impegnati a difendere interessi invisibili e lontani
L'arroccamento del potere
Di uno Stato ormai superato oggi i profili il provvedimento amministrativo secondo la sua rilevanza è spesso frutto di una codeterminazione ma la scelta finale rimane libera è così al punto rientra nella responsabilità politica degli organismi della pubblica amministrazione se c'è un adeguamento ai contenuti della concertazione questa è conseguenza
Di autolimitazione dei poteri
Un'ultima considerazione
E sul significato di laicità su questo necessario l'apporto di tra pluralismo e integrazione sociale
Sacconi da commentando verso l'inizio degli anni settanta la proposta di revisione costituzionale dell'onorevole basso osservava come il sistema delle intese non rappresentasse una vera alternativa il principio ma solo l'attenuazione di una logica ancora sostanzialmente confessioni sta e quel convegno mi ricordo c'era anche barile consentitemi questo ricordo del professor Barile
Che per tanti fiorentini e non soltanto per tanti fiorentini cui eravamo tanto tanto legati perché per noi rappresentava un punto di riferimento rappresentato un punto di riferimento per cui era tanto caro al tema come della laicità e della libertà religiosa
In effetti le intese hanno ricalcato il concordato senza un disegno complessivo
Senza un disegno complessivo
Del resto la nostra nel nostro Paese la politica ecclesiastica è sempre mancata affermava ieri in modo da tanto tempo addietro non abbiamo mai avuto una politica tesa auspica richiamo a un tempo in cui il pluralismo che incarna la concezione la condizione dinamica della democrazia investe tutti i rapporti sociali e la vita di ciascuno di noi il rischio Scannella contiguità CRA pluralismo e particolarismo il pericolo nella degenerazione del primo né il secondo perché particolarismo rappresenta alla fine il morbo corruttore di ogni organismo collettivo
Però vorrei che ormai abbiamo tutti di fronte e quello di un furto di una di se lavora di disgregazione sociale come se fosse un una consegue il Sen evitabile che si volge come fosse una conseguenza inevitabile assistiamo quasi impotenti al diffondersi di antagonismi
A ripiegare della società sulle appartenenze sulle identità senza dell'azione tra gli effetti dello stato del benessere sul comportamento delle persone c'è anche
La propria azione individualistica dice Violante in quell'altro bel libro uscito di recente la propensione individualistica l'identità che è un'arma a doppio taglio
Rassicurava conduce anche facilmente a chiusure la tragedia di Narciso no che si getta nello stagno per abbracciare la propria immagine che annega
E proprio è dietro l'angolo il pluralismo che come ogni cosa è un fenomeno bifronte non è sempre buona
Il probabilismo deve svolgersi come forma di una dinamica sociale in evoluzione esso dovrà configurarsi anche come mezzo verso quell'unità nella diversità che costituisce il fine essenziale dell'intero processo democratico
A proposito della moschea di Roma Balducci osservava qualche tempo fa come la sua costruzione rappresentasse insieme la conquista di uno spazio di libertà e la prova di un processo avanzante di separazione
Io penso che l'ordinamento civile non possa compromettere il potere sovrano di determinare i contenuti del principio di laicità rimettendo lì al pluralismo religioso riducendoli in modo quasi residuale
Oggi è diffusa una versione minimalista della laicità una certa retorica anche del multiculturalismo nel senso di accettare senza entrare nel merito perché nella sfera del saldo ebbene non interferire
Ma se la riflessione culturale possa fare a meno dell'ambito religioso e il confronto proprio su questi temi non risulti determinante per lo sviluppo del mobile la democrazia
Si estende nella nostra società il fenomeno individualista della religione fai da te attestato da numerose indagini statistiche ormai mancano i luoghi della riflessione collettiva sull'esperienza religiosa
Non si può neanche pensare che da differenze culturali si esaurisca ad un benevolo scambio di idee
Bisogna cercare di fare di più bisogna cambiare cambiare in fretta costruire rapporti tra le religioni tali da evitare conflitti favorendo il confronto e in prospettiva
Nuove sintesi culturali il punto non consiste nel divenire le democrazie pluralisti che quanto nel divenire per Locrati quel pluralismo
Dentro il cuore di un processo in cui tutto si declina ormai al plurale riappare insomma il bisogno di regole condivise ed i momenti di unificazione
Serve dunque secondo me è una politica del riconoscimento delle identità ma soprattutto l'impegno delle istituzioni preventiva Edward la soglia minima dei riferimenti comuni per stabilire delle priorità
Un impegno per fissare gli strumenti concreti del confronto e agevolare l'integrazione anche in materia religiosa realizzando eventualmente ultimo tema che sottopongo alla vostra riflessione quell'ingerenza democratica
Giurisdizione di Lisbona che avrebbero nei Paesi nordici qui che peraltro è un fenomeno che mi pare si vada diffondendo nel diritto internazionale
Grazie della vostra pazienza
Fin qui il professor Luciano vanno chi dalla seconda sessione della convegno Libero Stato e libere Chiese in Europa in Italia che si è svolto il due e tre giugno
Scorsi a Roma presso la sala della Protomoteca in Campidoglio il convegno è stato organizzato da società laica e plurale che vede alla presidenza Alessandro Galante Garrone Vito Laterza Enzo marzo Indro Montanelli vi do anche un numero di telefono che lo zero sei sei otto sei sette nove otto uno e tutto per questo spazio dell'Osservatorio laico di questo sabato pone ascolto e un saluto da Cinzia Caporale