"Lavoro, diritti, sviluppo" Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del Pdci org. dal Pdci presso Palazzo Marini, via del Pozzetto - piazza S. Silvestro

Ecco comparire io credo che possiamo cominciare
Cari compagni
Diamo inizio alla nostra Assemblea nazionale
Che considero un onore un privilegio presi
La nostra Assemblea viene si tiene
Mentre forti nubi si addensano
Nel cielo del nostro paese d'Europa
Stiamo approntare un anno nel quale
Vogliamo alzare per favore perché devo parlare con quel signore che esso
Ci apprestiamo ad affrontare un anno nel quale verranno al pettine molti nobili della politica italiana e dell'economia italiana
Fra due mesi avremo importantissime elezioni regionali
In prospettiva
Elezioni politiche generali
Questi appuntamenti che avranno un'importanza fondamentale per il futuro del Paese
Avverranno mentre seri problemi si presentano per i lavoratori italiani
La stessa concezione del lavoro è in discussione
Quella concezione che alla base dell'esistenza stessa dei partiti di sinistra
Si va evolvendo ideologicamente
Nel senso che si va sostituendo il concetto costituzionale di lavoratore ricordate l'articolo trentotto della Costituzione con quello di cittadini
Sulla discussione lo Stato sociale la previdenza
L'occupazione
Si discute perfino se abbia senso la distinzione fra sinistra ed estro
Poi dobbiamo riaffermare alcuni concetti di base
La destra
Neoliberista esprime una versione radicale per ogni intervento dello Stato
E propugna il primato totale del mercato
Primato che sul terreno delle politiche sociali si traduce in un prestazioni pubbliche residue Ali per i poveri
Meccanismi assicurativi privatistici per i benestanti
Deducibilità fiscale massiccia
Della specie sociali a beneficio dei più ricchi
Dobbiamo dire con chiarezza che noi non abbiamo nulla comune con questa concezione
Anche se è stata ora sfiorato taluni nostri alleati
E l'abbiamo dimostrato nel dibattito sulle liquidazioni sul TFR
Nel quale abbiamo sostenuto alcuni principi fondamentali
Il TFR e probità del lavoratore solo il lavoratore può disporne
Conseguentemente la decisione sul destino del proprio TFR di esclusiva spettanza del lavoratore
I lavoratori ha il diritto di essere sicuro che il suo Tfr non può in alcun modo
Essere diminuito nel tempo per ragioni di mercato
Esso deve essere garantito come lo è tuttora
Il lavoratore che decide di non contribuire le sue Tfr ad un fondo chiuso coperto comunque privato
Può decidere di attribuirlo ad un organismo pubblico ho controllato dallo Stato
Debbo dire che su questi punti abbiamo ottenuto già qualche successo ne sono lieto di dare atto
Al ministro del lavoro qui presente Salvi che sia stato con noi in questa in questa battaglia avuto ripeto
Già qualche successo ma vigileremo affinché questi successi abbiamo anche una consacrazione legislativo
Ma noi dobbiamo anche riaffermare che respingiamo il concetto di uno stato sociale residuale cioè solo per i più poveri
E questo non solo per ragioni di equità ma anche per ragioni di efficienza
Noi riteniamo infatti che nelle aree strategiche dello stato sociale
E del vivere civile come la scuola la previdenza alla sanità
La riflessione teorica in evidenza empirica indicono dimostrano che i mercati hanno elevati gradi di incompletezza se non addirittura di controindicazione anche dal punto di vista ed inefficienze
In Europa
Incombono sul con i paesi delle livide minacce
Di un nuovo fascismo se non addirittura il nuovo nazismo
Ma ed è questo l'elemento di ottimismo che non vogliamo nascondere
A queste minacce la comunità europea ha risposto in modo unitario e duro
E dobbiamo dare atto alla Francia
Di aver dato per prima gli esempi
Ma il problema cruciale sul piano economico e politico di tutti i Paesi della comunità e il senso
Di una sempre più forte incertezza sul futuro
E il senso di una accresciuta precarietà
Del presente
Noi esprimiamo una notevole preoccupazione per il modo nel quale vive l'unione monetaria europea
Dominata da una visione strette da un gusto e dei suoi complici e dei suoi obiettivi
La moneta unica non può essere un obiettivo fondamentale se non è strumento per le prospettive di benessere e di sicurezza
Abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere che il problema fondamentale del continente
E quello di disporre di utilizzare in senso espansivo gli strumenti della politica monetaria e fiscale
Ed assicurarsi che tali stimoli abbia luogo contemporaneamente di maniera coordinate in tutti i Paesi della moneta unica appartengano essi al Nord o al sud dell'euro
Al contrario
Gli accordi attuali sulla moneta unica hanno l'effetto di togliere i singoli stati gli strumenti che avevano per controllare la domanda aggregata
Il cosiddetto patto di stabilità impedisce una qualsiasi politica in questo senso
Noi riteniamo necessaria una svolta notevole dell'impostazione di politica economica
Dell'unione monetaria europea
Noi chiediamo che venga stipulato a livello europeo un patto per fissare un traguardo di riduzione della disoccupazione
Da perseguire in un ring arco limitato e preciso di tempo attraverso una massiccia espansione degli investimenti pubblici e privati
Noi chiediamo che il governo italiano proponga la comunità
Di realizzare questo piano ridefinendo i contenuti del Patto di stabilità
E riaffermando cioè l'obiettivo del pareggio del bilancio per la parte corrente ma consentendo un indebitamento pubblico a fronte di spesi per investimenti pareggio di bilancio per la parte corrente ma investimenti Investimenti Investimenti soltanto in questo modo noi daremo le giovani generazioni la sensazione che il loro avvenire non sarà peggiore
Di quello dei loro padri
Ho voluto dire che queste poche cose aprendo questa nostra Assemblea perché ritengo che i grandi problemi della politica economica sociale
Non debbano essere patrimonio di pochi
Ma devono essere discussi tra quella che Antonio Gramsci definiva la classe generale
Quella classe cioè che oltre a salvaguardare i propri interessi a cuore anche gli interessi generali del Paese considerandoli insensibile ai pochi
Dai propri cari compagni
La nostra Assemblea ci svolgerà in questo mondo prenderà ora la parola per la relazione introduttiva irresponsabili provento lavoro il compagno Leonardo Caponi
Avremo poi una serie di interventi dirigenti sindacali ripartito dirigente eleganti di Fabbri
Ho il piacere di informare che parevano fra gli altri compagni o strambi e membro della Commissione lavoro della Camera deputati il compagno fatta
Membro della segreteria generale della CGIL il compagno Caronno sottosegretario allora
Sono presenti al dibattito il segretario generale della della CGIL che arriverà fra poco Sergio Cofferati
Sono presenti già i ministri che la giustizia compagni Oliviero Diliberto e ministro del lavoro
Compagno senatore Cesare Salvi abbiamo il piacere di dire che come e con noi anche la compagnia Gloria Buffo
Membro della segreteria nazionale dei Democratici di sinistra ed esponente della sinistra di quel proiettile
Il nostro presidente compagno Armando Cossutta concluderà i lavori questa sera intorno alle diciassette e trenta
Do ore quindi subito la parola al compagno capponi per la sua relazione introduttiva
Compagni compagni e amici signori invitati
L'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori è innanzitutto il segno di un impegno essa testimonia l'interesse e l'importanza che i comunisti italiani attribuiscono ai problemi del lavoro e del mondo del lavoro
Del resto la rappresentanza degli interessi della classe operaia e dei lavoratori elemento fondante anche se non esclusivo del nostro modo di essere comunisti
Questa rappresentanza non intendiamo delegarla nessuno come o a cadere
Nemmeno oppure un livello a puro livello di immagine
Così è per le aree del disagio sociale delle quali non ci sfugge nel nostro Paese la vastità la diffusione e la profondità intendo parlare dei disoccupati
Degli occupati senza diritti dei licenziati dei precari dei tanti uomini donne e delle loro famiglie prive di un futuro incerto e sicuro
A differenza delle forze del massimalismo opportunista e dell'estremismo parolaio
Noi non ci accontentiamo della denuncia e della protesta ma siamo impegnati a costruire uno sbocco è una risposta politica
La denuncia in base ad un'astratta Apologia di valori etici di matrice al fondo idealista declamando i quali ci si può illudere dunque All-Pro di rovesciare il mondo in realtà non cambia le cose
Il mondo si può cambiare con la politica
E la politica è fatta di rapporti di forza di obiettivi ambiziosi ma realistici di alleanze sociali e politiche
A ben vedere credo che la nostra scelta del Governo è tutta qui
Il movimento operaio e le lotte del movimento operaio sono in crescita anni
Pensare di agire come ci dice solo sul sociale per rovesciare i rapporti di forza politici sempre stata una sciocchezza e lo è tanto più oggi
Sociale e politico staranno tra loro in un rapporto dialettico anzi io credo oggi se c'è una priorità da dare e se riferita alla sfera dei rapporti istituzionali e politici
Che possono e debbono essere usati per resistere innanzitutto e poi per aiutare la ripresa dei movimenti sociali
Nel corso della recente grande manifestazione del partito alla Fiera di Roma il compagno Oliviero Diliberto ha affermato che per noi comunisti il governo non è un fine
è semplicemente un mezzo per tutelare in primo luogo la condizione dei lavoratori
Vero
La nostra partecipazione al governo ha impedito che la destra assumesse la direzione del Paese
Ha scongiurato una drammatica e forse irrimediabile lacerazioni a sinistra e nel mondo del lavoro ha mantenuto le conquiste dei lavoratori sul terreno oggi realisticamente più avanzato possibile
Ha lasciato aperta la possibilità di una ripresa di un avanzamento
Noi Comunisti italiani combattiamo le idee liberiste
Intendiamo contrastare sebbene in un rapporto unitario e partecipando alla stessa alleanza
I cedimenti di tanta parte della sinistra italiana
Cerchiamo di farlo sul piano teorico e su quello politico
La radicale ingiustizia che governa il mondo di oggi pochi ricchi e tanti poveri
Ma anche le disuguaglianze all'interno dei Paesi sviluppati non sono il frutto della cattiveria umana ma chiamano in causa ancora
Anche se in condizioni duo nuove ed in parte cambiate la fondamentale come contraddizione capitale e lavoro
Questa contraddizione vive nella pratica nella struttura di un mercato che ha presentato continuamente come grande globalizzato ma che in realtà è avaro è asfittico
Perché il nome del profitto delle grandi imprese
Esclude da sé tanta parte della popolazione del mondo anche nei Paesi più ricchi
Il mondo del lavoro è molto cambiato ma non annullato dalla innovazione tecnologica e dalla rivoluzione telematica la fine del lavoro non è alle porte né di quello industriale tanto meno di quello generalmente subordinato
è cresciuto il numero dell'impresa
Si sviluppa nei cosiddetti lavori atipici o parasubordinati ma il lavoro dipendente classico rimane di gran lunga l'attività più praticata
E pur con profonde differenziazioni segmentazioni al suo interno delle quali occorre tenere conto continua numericamente a svilupparsi e ad assorbire più dei tre quarti della popolazione attiva nell'ambito del proletariato industriale a fronte di una forte riduzione di quello concentrato nella grande impresa c'è una forte dispersione sul territorio in un grande numero di piccole e piccolissime impresa
Occorre avere compagni e compagne una visione realistica e veritiera della composizione del mondo del lavoro
Una visione che da un lato resista i falsi miti che di volta in volta vengono agitati dalla cultura del liberismo dominante ricordate la società postindustriale fine della classe operaia dei lavoratori e del conflitto di classe e così via
Ma che sappia anche sfuggire a visioni operai insiste
E a modelli oggi non più attuali
La sintesi tra attrarre sul piano politico e che oggi meno che nel passato è pensabile possibile costruire movimento di soli operaio di soli lavoratori dipendenti
Ma vi è la necessità di costruire un rapporto di comprensione di alleanza con tanta parte del lavoro autonomo e delle piccole imprese
Dei nuovi lavori ed anche particolarmente nel Mezzogiorno con i disoccupati e i giovani senza lavoro
La flessibilità in Italia con le ricette condizione per la creazione di nuovi posti di lavoro ha fatto fallimento
Il Mezzogiorno d'Italia registra condizioni di flessibilità e precarietà del lavoro che hanno poco da invidiare a quelle di un Paese in via di sviluppo
E gode contemporaneamente di un sistema di incentivazione all'impresa e che sopravanza sicuramente il Galles
E l'Irlanda
Eppure nel Mezzogiorno ecco centrata la quasi totalità della disoccupazione italiana
Il lavoro si crea dunque non con la flessibilità ma con lo sviluppo
E uno sviluppo forte e stabile
è stato proprio quello che è mancato in questi ultimi anni in Italia ma anche un in Europa a causa fondamentalmente della politica rigorista il monetarista imposta dal Trattato di Maastricht
Per la verità in Italia anche in anni nei quali per effetto della svalutazione competitiva ci sono avuto i alti tassi di sviluppo non si è registrato alcun significativo aumento dell'occupazione
Ciò
è un'ulteriore testimonianza del fatto che l'aumento dei profitti di impresa che è stato altissimo in tutti questi anni novanta
Di per sé in presenza di bassi salari bassi consumi interni non è sufficiente ad agire significata significativamente sull'aumento della domanda di lavoro
Per affrontare dunque compiutamente il problema occorre sostenere i consumi interni aumentare salari e stipendi pensioni redditi in generale delle famiglie
Riprendere gli investimenti pubblici dai quali in Italia dipendono in misura determinante le variazioni percentuali del prodotto interno lordo
Cioè in sostanza ha bisogno di una linea che particolarmente sulla spesa dello Stato sia l'esatto opposto di quello della destra ma anche per la verità di qualche neofita del liberismo che milita nelle file della sinistra
E credo che lo stesso governo la linea della crescita e dello sviluppo è quella che ha cercato di darsi il governo D'Alema con l'ultima legge finanziaria
Si può obiettare noi l'abbiamo fatto che questa strada sia stata imboccata ancora
Con un'eccessiva timidezza ma non c'è dubbio sul fatto che questa legge finanziaria ha segnato una svolta rispetto a quelle precedenti
Per la prima volta i lavoratori non sono stati chiamati a pagare ma hanno visto qualcosa tornare indietro come si possa definire liberista questa legge servo dei padroni governo che l'ha prodotta è un mistero che si può ricercare soltanto in una mente animata da un pregiudizio politico noi comunisti siamo fieri per il contributo che la nostra presenza al governo può avere dato a questo mutamento di indirizzo che a nostro giudizio anche soprattutto in vista delle elezioni del due mila e uno
Va ulteriormente consolidato il potenziale tra i motivi di merito che attribuiamo al governo vi è quello del segnale di un nuovo impegno
Sui temi della sicurezza sul lavoro
Questo impegno si è concretizzato con il recente convegno organizzato dal ministero del lavoro alla cui realizzazione straordinaria è riuscita dato credo che sia giusto darne atto un contributo determinante il nostro compagno
Claudio Caron
Vengo da una regione dell'Umbria che per quanto piccola ha il triste primato del numero degli incidenti sul lavoro in rapporto alla popolazioni edilizia in agricoltura ed è sede di un'impresa
Per dirne una diciamo lastre ed ex Acciaierie di Terni dove anni dove ogni anno muoiono mediamente una decina di lavoratori quasi tutti di ditte appaltatrici
E si verificano un numero imprecisato di altri incidenti
Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro ha una presenza trascurabile quasi nulla sui media
Vogliamo invece come Comunisti Italiani contribuire com'è giusto a fare di questo tema una grande questione nazionale
Dove misurare la civiltà e il valore di una società e naturalmente la qualità dell'azione di governo
Noi Comunisti italiani esprimiamo una prezzi amento positivo all'azione del governo anche per quanto è stato fatto per la creazione di nuovi posti di lavoro
Le cifre fornite dal presidente del Consiglio sono reali e importanti seicento mila nuovi posti
Anche l'obiettivo di realizzare complessivamente al termine della legislatura un milioni di nuovi posti sembra attendibile ed è indicativo di una inversione di tendenza
Questo nostro apprezzamento non è privo di una riflessione critica che sintetizziamo in due punti primo
Forse per un eccessivo indulgere di tutti governo e parti sociali tendo dire sindacati
Sulla flessibilità una parte consistente dei nuovi posti a carattere non stabile ma occasionale precario
E questo non è in grado di soddisfare quella richiesta di certezza sul proprio futuro che viene particolarmente dalle giovani generazioni
Inoltre quanto si realizza sia realizzato ci sembra ancora poco
Non in rapporto a quello che si è fatto ma il re all'azione a quello che c'è da fare
Incidere in maniera sostanziale sul fenomeno della disoccupazione particolarmente su quella giovanile meridionale può essere un risultato determinante per il governo e la maggioranza
Per questo chiediamo che il governo faccia di più
Il nostro presidente Armando Cossutta concludeva la già citata manifestazione di Roma quindici giorni fa usando l'espressione di una sterzata sulle politiche per il lavoro che noi chiediamo al governo sul sui temi del sostegno ai redditi ai consumi abbiamo già detto
Consideriamo inoltre che sulla base delle previsioni di bilancio dell'ultima legge finanziaria lo Stato italiano si propone di impegnare nei prossimi anni una mole consistente di Investimenti superiore se non sbaglio a settanta mila miliardi
In merito si pongono a nostro avviso due esigenze
La prima inerente lo sveltimento delle procedure il drastico snellimento dei tempi di impiego
La seconda riguardante un possibile migliore raccordo di questi investimenti tra loro è una loro più appropriata finalizzazione a programmi di sviluppo dell'occupazione in modo particolare dell'occupazione giovanile
Lo stato inoltre spende per gli ammortizzatori sociali e le politiche di inserimento al lavoro come vedremo successivamente una somma non trascurabile
Non è ancora sufficiente e soprattutto spende male
In maniera frammentata tali da richiedere come peraltro si sta facendo una riaggregazione riforma dei canali di utilizzazione delle risorse
Ecco perché innanzitutto come strumento per far fronte alle menzionate esigenze
Di coordinamento dei vari interventi ed anche per verificarne l'INPS l'incidenza pratica
Noi Comunisti italiani intendiamo riproporre l'idea di un piano straordinario per il lavoro e l'occupazione in modo particolare ripeto per l'occupazione giovanile
Anche l'Italia come è noto ha inviato nei mesi scorsi a Brussel come tutti i Paesi dell'Unione europea
Il suo piano nazionale di lotta alla disoccupazione
Ma si tratta di un documento burocratico
Di una semplice trascrizione degli impegni del patto sociale di una raccolta di programmi ed azioni specifiche molti dei quali credo da anni
Giacenti nei cassetti del ministero che scarsa incidenza reale hanno sulla situazione concreta
Consigliamo il ministro Salvi di farselo rispedire da Brussel e di tornare a porvi mano per aggiornarlo in modo davvero efficaci
C'è una grande partita aperta nel dibattito politico che riguarda la politica l'intervento sociale dello Stato
T f riforma delle pensioni ammortizzatori sociali ne costituiscono i titoli impegnativi Espinosa
Noi Comunisti italiani dico questo come osservazione preliminare generale contestiamo e rifiutiamo
E lo facciamo da anni compagni lo sanno l'assioma dal quale ha tratto origine si è sviluppato questo dibattito e per la verità non solo il dibattito ma come tutti sanno anche le scelte Prati
E cioè contestiamo la necessità di tagliare la spesa sociale dello Stato
Abbiamo recentemente tenuto riuscito convegno Napoli per ribadire con energia il nostro punto di vista noi sullo stato sociale siamo per cambiare
Non per tagliare ci opponiamo a ulteriori ritocchi Grandi ma anche piccoli alla spesa pubblica in questo campo non soltanto per ragioni di giustizia e coesione sociale che pure sarebbero più che sufficienti
Ma anche in nome delle ragioni dell'economia
Dello sviluppo dell'economia
Sì signori
Sono la miopi e l'arroganza di Confindustria possono continuare a non vedere o a far finta di non vedere che in un Paese come l'Italia con una struttura industriale sostanzialmente debole nei confronti naturalmente dei paesi adesso assimilabili ed un mercato finanziario ristretto la spesa pubblica è ancora un elemento fondamentale di tenuta di sviluppo dell'economia
Del resto è noto che l'Italia è il Paese europeo
Tra quelli adesso assimilabili che meno spende per lo stato sociale ventiquattro virgola otto per cento del PIL contro il ventotto virgola cinque per cento della media dei Paesi europei
Questa differenza nostro giudizio va colmata
E questo impegno è per quanto ci riguarda e lo affermiamo nel modo più solenne
La precondizione per affrontare qualsiasi discussione circa la riforma dello Stato sociale
è certamente vero che lo stato sociale e i suoi interventi sono costruiti sul modello dell'Italia industriale degli anni settanta
E larga parte non esiste più
Ma la logica con la quale muoversi ci pare non possa essere quella di togliere ai cosiddetti garantiti
Per dare agli esclusi
Quanto piuttosto di mantenere le garanzie perché dice la poi in realtà ce n'ha assalito come si può constatare ed estenderle alle figure sociali che attualmente ne risultano prive del resto anche le disparità di trattamento e di prestazione all'interno dello stato sociale sono per lo più determinate dalla diversa forza contrattuale di categorie gruppi di lavoratori penso che una corretta logica politica in modo particolare per uno schieramento di centro sinistra in presenza di disparità di condizioni tra i lavoratori degli deve proporsi di migliorare il trattamento dei lavoratori che stanno peggio
E non invece del contrario
Il governo ha recentemente approvato il disegno di legge delega per la riforma del TFR
Esso recepisce e ne siamo soddisfatti alcune delle osservazioni fondamentali che anche noi comunisti avevamo avanzato da ultimo in un recente seminario del nostro comitato scientifico nazionale
Nel decreto si stabilisce che sia di natura pubblica il fondo al quale farà affluire versamenti dei lavoratori che non accettino di indirizzare il loro TFR nei fondi pensione
E soprattutto viene riaffermato il concetto che il lavoratore è un diritto di opzione preventivo
è il lavoratore che sceglie se aderire o no al Fondo pensioni escludendo quindi ogni procedura di silenzio assenso
Queste assai importante perché sancisce un diritto e offre la possibilità di poter continuare io avevo ad utilizzare questa parte del salario per fronteggiare esigenze di vita diverse da quelle della pensione
Nel corso del dibattito parlamentare insisteremo inoltre sulla questione della sicurezza cioè delle misure da adottare affinché vi sia l'assoluta garanzia che anche a fronte di crisi finanziarie
La somma costitutiva il TFR versata in fondi pensioni aperte o chiuse che siano venga comunque l'esercito risarcita lavoratori
Vi è infine l'altra nostra preoccupazione
Sulla quale abbiamo insistito insisteremo con il massimo di determinazione
L'uso del TFR a fini previdenziali deve considerarsi integrativo e non sostitutivo della pensione pubblica
Contestiamo e combattiamo l'idea invece con lucida determinazione sostenuta da Confindustria ma non sono che lo smobilizzo del TFR sia finalizzato a compensare un ulteriore colpo alla previdenza pubblica
Sulle pensioni la nostra posizione è notissima a nostro avviso si deve rispettare aspettare la scadenza della verifica del due mila e uno
Mi pare che ormai la vicinanza dei tempi
Ed altre condizioni politiche generali consiglino tutti anche i più fanatici sostenitori di non di un nuovo intervento ad ogni costo ad attendere i tempi prefissati dall'accordo governo sindacati del mille novecentonovantacinque se così non fosse ribadiamo la nostra fu ferma opposizione a nuovi interventi sul sistema pensionistico senza una verifica rigorosa e attendibile
Il ministro Sant'Elia su questo tema in questi mesi rilasciato dichiarazioni giustamente sdrammatizza antichi abbiamo molto apprezzato per memoria comunque vorrei ricordare che con successive riforme che altri Paesi europei come ad esempio la Germania
Si appresta non solo ora ad impostare a partire dal mille novecentonovantadue le prestazioni e conseguentemente la spesa della previdenza pubblica ha subito drastici ridimensionamenti
L'assegno pensionistico che nel novantadue copriva circa l'ottanta per cento dell'ultimo stipendio oggi arriva a poco più del cinquanta per cento
Il rendimento è stata abbassata al due per cento
Sono stati ritardati gli accessi alle pensioni di in di anzianità con la nota combinazioni tra anni lavorativi ed età anagrafica con la prospettiva della scomparsa definitiva in una data non lontana di questo istituto si è stabilito l'elevamento dell'età per la pensione di vecchiaia e previsto per una parte dei lavoratori attuali e per le generazioni del futuro il calcolo col metodo contributivo
La nostra previdenza subito in definitiva una cura da elefante
Tant'è che tutti gli specialisti gli economisti più obiettive riconosco né asseriscono che la famosa gobba che dovrebbe partire dal due mila e cinque
E attribuibile non già ai costi di un sistema previdenziale fuori controllo
Ma ai bassi indici di sviluppo e ai bassi tassi di occupazione che sono previsti negli scenari per il periodo di preso Inessa
In ogni caso noi Comunisti italiani intendiamo attenerci agli esiti della verifica del prossimo anno
Con l'intesa naturalmente che essa sia condotta con metodi rigorosi imparziali veritieri
Ma è sulla questione della riforma degli ammortizzatori sociali e di una nuova politica di intervento nel mercato del lavoro
Che a nostro avviso si gioca una partita importante di credibilità e di impegno riformatore di questo governo e più in generale di modernizzazione in senso progressista del Paese
Nel corso di queste ultime settimane abbiamo apprezzato una serie di provvedimenti assunti dal governo a partire da quelle in materia di lavori socialmente utili
Con il quale si tiene fede alla parola data di risolvere il problema senza lasciare come si dice a piedi nessuno dei centoventiquattro mila
Attuali lavoratori socialmente utili e prospettando un pacchetto articolato di soluzioni e affidando un ruolo di protagonisti attivi agli enti locali
Abbiamo altresì apprezzato la decisione inserita nel decreto legge del quattro febbraio scorso
Di prevedere l'aumento dell'indennità di disoccupazione dall'attuale trenta al quaranta per cento dell'ultimo salario percepito
La misura non è elevata ma si tratta di un segnale importante
Che ci avvicina livelli dei Paesi europei più avanzati nei quali la misura del sussidio di disoccupazione oscilla tra il sessanta e l'ottanta per cento per raggiungere addirittura il novanta per cento
Nei Paesi scandinavi
Allo stesso modo esprimiamo il nostro accordo e la nostra soddisfazione per la decisione con la quale il governo in considerazione del miglioramento dei conti pubblici
Ha rimosso la morsa la norma inserita lo scorso anno dal Parlamento che imponeva di attuare la riforma degli ammortizzatori sociali senza aumento di spesa a carico dello Stato mentre voglio dirlo con altrettanta chiarezza alcune perplessità permangono
Sulle proposte avanzate in maniera in in materia di regolamentazione del part-time inseriti in un recente schema di decreto che dovrà ora essere esaminato dalle commissioni dalle Commissioni parlamentari
In quella sede Tor contiamo di trovare un punto d'intesa
Noi e non da oggi
Condividiamo e sosteniamo l'idea che in materia di ammortizzatori sociali e politiche del lavoro si debba passare da una impostazione di tipo passivo ad una di tipo nuovo attivo promozionale
Capace cioè di combinare il sostegno al reddito di chi ha perso un posto di lavoro un lavoro non lo ha mai avuto con la creazione di nuove opportunità di inserimento nello stesso mondo del lavoro
Lo Stato e più in generale il soggetto pubblico spende
Per le politiche del lavoro l'ultimo dato disponibile del novantasette circa trenta mila miliardi l'anno ministro Salvi poi mi correggerà se sbaglio
Una cifra lo sottolineavo prima non alta soprattutto se confrontata con quella di altri Paesi europei
Siamo infatti ad una spesa che non arriva al due per cento del prodotto interno lordo controllo oltre tre virgola cinque per cento della Germania il tre virgola due per della Francia il cinque dell'Olanda e così via
Ma al di là del dato quantitativo l'elemento di maggiore differenziazione è dato dal fatto che nel caso italiano
Oltre l'ottanta per cento delle risorse impiegato per interventi di natura passiva e non attiva
Ne deriva quindi la necessità di un intervento di revisione riorientamento della spesa i cui livelli vanno noi riteniamo comunque aumentati
In questo senso conveniamo ci pare importante con la decisione assunta del dal Governo di rinviare al marzo del due mila uno se non ho capito bene
Se non ho capito male la riforma del sistema degli ammortizzatori sociali al fine di reperire con la prossima legge finanziaria le risorse necessarie a sostenere questo intervento
Nell'ambito di questa riforma come Comunisti Italiani riteniamo innanzitutto prioritario
Un intervento di razionalizzazione dei diversi strumenti attualmente in essere
A sostegno del reddito di e chi ha perso un lavoro al fine di pervenire attraverso la revisione dell'attuale indennità di disoccupazione assegno di mobilità cassa integrazione
Alla definizione di un unico strumento come in tutti gli altri Paesi europei di assicurazione contro la disoccupazione con una copertura pari almeno al settanta per cento
Dell'ultimo salario percepito e con Anna e con una durata da un minimo di quattro mesi ad un massimo di sessanta mesi come attualmente in Francia prevedendone un articolazione nel tempo
E nel grado di copertura in funzione dell'età anagrafica e dell'anzianità lavorativa
A questo strumento di natura assicurativa è finanziato attraverso la contribuzione va affiancato anche questo sul modello in uso in altri Paesi europei
Un intervento di solidarietà carico della fiscalità generale a favore di coloro che terminato il Periodo di fruizione dell'indennità di disoccupazione si trovassero ancora senza lavoro e senza reddito
Si tratta in altre parole di riprendere con le opportune modificazioni la sperimentazione avviata col decreto della ministra Livia Turco se non sbaglio del mille novecentonovantasette che istituiva a titolo sperimentale
Il cosiddetto reddito minimo di inserimento
Tutto ciò è necessario ma non sufficiente
Vi è la necessità di individuare a nostro giudizio strumenti promozionali di sostegno rivolti a coloro che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro
Che sono alla ricerca di una prima occupazione ai giovani
In proposito avanziamo la proposta formale che venga introdotta la specifica misura di un salario di inserimenti
Dalla durata limitata nel tempo che accompagni sostenga i giovani nella loro ricerca di un posto di lavoro
Una sorte di dote che i giovani possono spendere all'interno di un processo di ricerca e costruzione di un proprio progetto lavorativo
L'erogazione di questo salario d'inserimento potrà essere condizionata alla partecipazione ad attività di orientamento e formazione da realizzare con il supporto dei servizi territoriali per l'impiego o di altri soggetti pubblici alla partecipazione di steli jet o altre forme di tirocinio lavorativo
E verrà sospeso in caso di rifiuto
Dell'Offerta di un'occasione di lavoro è inoltre ipotizzabile un avvio graduale di questa misura
Che all'inizio potrebbe interessare solo le fasce più deboli dell'offerta di lavoro giovanile quelle maggiormente bisognose di sostegno e di supporto nel tempo in altre parole con questa norma si intende sostenere supportare finanziariamente i progetti di inserimento lavorativo dei giovani aiutandoli a costruirle metterli in pratica dando loro come si dice una sponda seppure minima di sicurezza
Come si vede non si tratta di un intervento di carattere assistenziale
E nemmeno di un'impraticabile demagogico salario minimo generalizzato di massa ma il contrario ci Simone ci si muove in un'ottica di politica attiva
Ma questa proposta scusate se insisto ha un'altra caratteristica quella di spostare l'attenzione dalla domanda all'offre è a tutti noto come in particolare in questi ultimi anni sono stati attivati tutta una serie di interventi volti a facilitare e rendere vantaggioso in termini di costi l'assunzione di giovani da parte dell'impresa
Si pensi ad esempio agli interventi di sconto capitario previsti dalle leggi finanziarie in modo particolare per le imprese che operano
Al al sud
Che si affiancano ai già noti strumenti dei contratti di formazione lavoro di apprendistato tutti questi interventi hanno come interlocutore le impresse la domanda di lavoro prescindendo dall'offre dai bisogni e dalle aspettative dei giovani con questa misura intendiamo dare un invece un sostegno all'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro immettendo
E scommettendo sulle loro capacità investendo appunto e sostenendo
Lo fare
Ovviamente misure di questo tipo necessitano di un ruolo pubblico forte di governo del mercato del lavoro
Di politiche vere del lavoro di un sistema di servizi all'impiego degno di questo nome di una formazione al servizio professionale al servizio dell'utenza e non di un affare privato gestito da poche note consorterie
Purtroppo su questo terreno nonostante il trasferimento del di funzioni e competenze alle Regioni siamo ancora molto in ritardo
La vecchia e obsoleta struttura del collocamento è andata in soffitta ma il nuovo stenta ancora due anni di distanza dalla riforma venire avanti la formazione professionale continua a perseguire prevalentemente interessi privati e non invece logica appunto di formazione dei giovani
Sono queste le politiche attive che immaginiamo e sosteniamo non certe le frecce non certo le frettolose pericolose scorciatoie di patti per il lavoro come quello recentemente siglato
Al Comune di Milano
è in atto compagne e compagni della Società dei luoghi di lavoro un pesantissimo attacco ai diritti dei lavoratori
Si afferma che tutte le garanzie sono l'impaccio un impedimento alla modernità
Si tratta di una tesi palesemente falsa
Essa è tra l'altro smentita dalla storia da tutta la storia recente dell'Italia nella quale all'avanzamento dei diritti democratici dei lavoratori ha sempre corrisposto lo sviluppo economico e civile generale del Paese
Questo sarà vero anche per il futuro è soltanto mentitore interessati possono affermare che umiliando la civiltà del lavoro si possono ottenere una maggiore diffusione del benessere
Capofila per così dire del oggi dell'attacco ai diritti e referendum radicale sulla libertà di licenziamento
Com'è noto il referendum si propone di abolire l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
Quello che consente al singolo lavoratore che ritenga di essere stato ingiustamente licenziato di ricorrere al giudice ottenerne se gli viene data ragione
Il reintegro nell'azienda correlativo risarcimento per il periodo di sospensione o un congruo indennizzo
La norma si applica contrariamente credo a quello che ritiene la maggioranza delle persone per le imprese al di sopra dei quindici dipendenti
Ogni anno in Italia si contano circa sei mila reintegri ordinati dal giudice
L'effetto pratico della vittoria del sì al referendum sarebbe dunque innanzitutto quello di provocare almeno dieci mila nuovi licenziamenti
Cifra
Calcolabile come effetto diretto della maggiore propensione a licenziare indotta dalla cancellazione dell'articolo diciotto
Questa norma bene insistere su questo punto non impedisce in realtà la possibilità di licenziare cosa che anche in forma individuale è come tutti sanno largamente praticata
Essa si propone solamente di impedire che il licenziamento possa avvenire senza fondato motivo
Se questa tutela cardine significa dare al padrone un potere ancora più incontrastato di quanto ne abbia attualmente ritornare altro che modernità gli anni cinquanta alla possibilità di allontanare a suo piacimento i dipendenti più sindacalizzati o quelli politicamente più scomodi
E del resto questa aggiunta di strapotere padronale non avrebbe alcuna ricaduta positiva sull'efficienza produttiva dell'azienda
E tanto meno sull'aumento dei posti di lavoro
Sostenere che i problemi dell'impresa e dei bassi livelli di occupazione risiedono nell'impossibilità di licenziare è pura demagogia
E anche chi anche in buona fede lo sostiene non ha la più pallida idea dei problemi veri dell'impresa
Il nostro partito è pienamente impegnato nel Comitato nazionale del no
Vogliamo collaborare alla costituzione di comitati del no a livello locale diffusi su tutto il territorio nazionale e comprendenti lo schieramento più ampio di forze politiche e sociali
E di personalità indipendenti e democratiche
Noi comunisti tra
Tanto da crisi finanziarie e di mercato che possono attanagliare le singole imprese
Ma ancora di più
Dalle logiche del mercato globale
Le vicende clamorose della Goodyear
Oggi della Philips qualche mese fa
Ma anche di altre imprese meno note ci dicono come fabbriche che pure come si dice vanno bene in base a semplici calcoli di convenienza del gruppo che le detiene possono improvvisamente essere chiuse e trasferite altrove
I governi democratici debbono attrezzarsi per far fronte a questa eventualità
A eventuali da scusa a te come queste che nel mercato globale saranno sempre più frequenti come farlo non certo come dice Bertinotti lo Stato compri la vuol dire
L'idea che lo Stato possa acquistare o requisire
Tutte le fabbriche in crisi è palesemente infondata e semplicemente demagogica
Realisticamente si può e si deve procedere alla individuazione all'adozione
Concertata tra gli Stati di norme che stabiliscano regole di comportamento e obblighi per la presenza nel territorio delle imprese multinazionali queste norme possono e debbono riguardare l'obbligo del mantenimento in loco dei marchi
L'obbligo di risarcimento degli incentivi riscossi in casi di abbandonare il territorio la sottoscrizione di codici di comportamento sulla contrattazione sindacale e il rispetto dei diritti eccetto noi riteniamo su questi temi urgente e improrogabile un impegno del nostro governo nelle diverse sedi internazionali
Chiediamo inoltre adesso di esercitare vincendo qualsiasi timidezza tutto il peso politico che è in grado di produrre nelle vertenze in corso
Compagne e compagni abbiamo lavorato in questi mesi alla redazione di una carta dei diritti dei lavoratori
Che intendiamo ufficialmente presentare almeno in un suo primo testo in questa sede il mondo del lavoro ed anche il mercato del lavoro hanno subito in questi anni modificazioni profonde
Sono scomparse vecchie professioni ce ne sono affacciate di nuove si sono affermate nuove tipologie di lavoro subordinato parasubordinato atipiche
Una difesa in toto del sistema di diritti e garanzie fino ad oggi esistente sarebbe non soltanto impossibile ma non giusto
Noi come abbiamo fino alla noia ripetuto rifiutiamo l'idea della destra ma anche di certa sinistra di cancellare i diritti e manomettere lo stesso Statuto dei lavoratori
Per questo abbiamo concepito la Carta dei diritti che pensiamo come un processo di integrazione allo stesso Statuto dei lavoratori che partendo dalla difesa delle tutele fondamentali per così dire tradizionali individui un nuovo nucleo di garanzie direi
I compagni e le compagne troveranno nella cartellina copia della nostra proposta di carta dei diritti sulla quale chiediamo anche naturalmente opinioni proposte arricchimenti sul capitolo dei diritti annoveriamo la questione purtroppo ancora aperta della legge sulle rappresentanze sindacali unitarie questa vicenda io credo con Fanny ha offerto l'esempio massimo del senso di responsabilità politica dei Comunisti italiani
Per favorire le ragioni della tenuta della maggioranza in una fase politica difficile abbiamo in questi mesi ha accettato la violazione del principio basilare di ogni alleanza il rispetto degli accordi presi
Chiediamo pertanto a questo punto a tutta la maggioranza e al governo che il testo di legge giunto peraltro sul filo di lana come si dice alla Camera sia approvato senza ulteriori indurci
La CGIL l'organizzazione si tratti sindacale alla quale i comunisti italiani fanno riferimento a favore di questa scelta militano non soltanto ragioni storiche o per così dire di naturale collocazione politica
Abbiamo consapevolezza che la CGIL e lo voglio dire senza mezzi termini
Il suo segretario generale che in questo momento ci ha raggiunto rappers rappresentano un punto di riferimento di sinistra nel dibattito interno ai DS e al centrosinistra
Essi rappresentano ci sembra sul piano dei contenuti programmatici ma anche di talune importante scelte strategiche posizioni più vicine al nostro modo di essere e di intendere
La nostra presenza nella CGIL naturalmente una presenza critica essa riguarda questa critica le questioni della democrazia interna del peso dei lavoratori ma anche le scelte programmatiche politiche strategiche di questo sindacato per questo vogliamo avere all'interno del sindacato una interlocuzione privilegiata con l'aria di alternativa
Interlocuzione determinata prima ancora che dall'appartenenza quest'aria della grande maggioranza dei nostri compagni anche da una condivisione molto ampio ed estesa di programmi linee politiche
Detto questo vorrei essere chiaro su un punto
I comunisti italiani non stabiliscono per i propri quadri e militanti nessun'obbligo di militanza sindacale
E sei libera
E può muoversi mi vien fatto di dire paradossalmente anche al di là della stessa CGIL
In un rapporto che lega il partito delle sedi di partito come luogo nel quale esercitare la sintesi politica delle diverse collocazioni
Il punto sul quale mi avvio alla conclusione compagne e compagni dovremmo esercitare la nostra discussione appassionata
E di una conseguente iniziativa non è la disputa sulla collocazione sindacale
Ma sulla costruzione organizzazione nel pub del partito nei luoghi di lavoro
Abbiamo convocato questa Assemblea anche con l'intendimento di dare uno stimolo in questa direzione
Il punto sul quale e un partito comunista
Non può non avere al suo interno il punto di vista molto forte dei lavoratori
E il peso che questo punto di vista può esercitare nella struttura del partito dipende anche e soprattutto dalla presenza numerica e dalla forza organizzativa con la quale questa presenza numerica si esprime voglio dire che avere molte Cellole o sezioni nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro
Vuol dire non soltanto mantenere un canale di presenza in un punto importante della società ma vere anche la garanzia che la politica del partito terrà conto dei problemi delle fabbriche dei luoghi di lavoro
In questo campo il Numtel inutile illudersi compagne e compagni per noi
E ancora quasi tutto da fare
Andiamo per di più controcorrente
Nella società dell'immagine della crisi dei partiti della teorizzazione del partito del leader del partito leggero
Proporsi di ricostruire l'organizzazione capillare ramificata di un partito di massa può apparire come il tentativo di muovere una montagna col Martinetto di un'automobile
Ma ci proveremo lo stesso consapevoli che la nostra politica è la nostra ragione d'essere trovano il loro fondamento non in una moda del momento ma in una idea che ha alle spalle un grande passato e avrà un grande futuro compagne e compagni lavoreranno
Siamo campagna Capponi intanto
è arrivato compagna Cofferati segretario generale della CGIL che salutiamo affettuosamente
E presente fra di noi il compagno Garavini presidente dell'associazione assegni
Presenti i compagni Marino presidente della nostro gruppo al Senato che si è messo come al solito negli ultimi posti no e la compagna Maura
Responsabile del settore sicurezza sociale del nostro partito cari compagni presente tra di noi una delegazione di lavoratori della Cuddy in cui ha già parlato
Tare il pensiero dei presenti invitando uno dei lavoratori che è venuto in delegazioni il compagno terrazzino gelato terrazzino a portare il suo saluto presente
Buongiorno a tutti ringrazio a nome dei lavoratori WTA il Partito dei comunisti italiani per la l'opportunità che ci ha dato di dare una testimonianza diretta della vertenza della difficile vertenza del caso WTA
La Goodyear italiana esista Cisterna di latina dal mille novecentosessantaquattro e nei suoi trentacinque anni di vita i lavoratori hanno vissuto tutte le trasformazioni che
Nel mondo del lavoro e nella società hanno portato a vivere oggi nell'era della globalizzazione
Di questo termine così opulento in apparenza oggi capisco il vero significato
Oggi che la globalizzazione colpisce duramente me
Tanti colleghi di lavoro la mia e le loro famiglie
Oggi chi detiene il potere economico e quindi tanti soldi è in grado di decidere dove andare a produrre per guadagnarne ancora di più
Sfruttando i deboli affamando chi credeva con tanti sacrifici e tante battaglie di avere raggiunto un'adeguata e dignitosa sicurezza sociale
Questo mi sembra la logica della globalizzazione del libero mercato senza regole
La nostra vicenda non colpisce solo i lavoratori il loro reddito e quindi le loro famiglie ma mette in crisi un intero sistema economico costruito sull'apporto essenziale che esiste tra produzione e consumi
E mette in crisi il rapporto tra generazioni in quanto i padri si mettono in concorrenza nella ricerca di un nuovo posto di lavoro con i propri figli
Che magari già da tempo ne sono alla disperata ricerca
E ci Serna di Latina
Eccolo paese nella pianura pontina diventa l'emblema di un Paese l'Italia terra di conquista delle multinazionali quando c'era da arraffare agevolazioni e sgravi e Paesi inaffidabile esso accentato
Nel momento in cui dare a fare non c'è più nulla
Non a caso questa vertenza a investito tutta la provincia di latina nei suoi organismi istituzionali politici ed economici fino ad arrivare agli oneri della cronaca nazionale con la trasmissione di Michele Santoro circus anche qui pongo a voi
La stessa domanda che la trasmissione apposta a tutti gli italiani
Possono le multinazionali
Fare tutto ciò che vogliono
Una domanda cui mi rendo conto è difficile rispondere anche se non si è come me alla vigilia di un licenziamento che farà di me un probabili disoccupato a vita
L'azienda sostiene che la decisione di chiudere è frutto di una regola economica ineluttabile
In un mercato che produce in diversi siti europei più della domanda si cancella il sito con corsi di trasformazioni più elevati
Io ritengo che questa affermazione si ritorce con la Goodyear e ribalta le responsabilità su di essa per le scelte che questo gruppo dirigente affatto in Europa
La sovrapproduzione l'hanno creata nel momento in cui hanno aperto stabilimenti in Polonia in Slovenia
Pensando di fare produrre questi Paesi per l'Oriente in un momento in cui in Oriente a partire dalla Russia
Si viveva una crisi economica monetaria di portata mondiale
Quando se ne sono accorti hanno riversato sul mercato europeo i prodotti polacchi e sloveni
A Cisterna di latina essa dalla Goodyear a fare lievitare i costi di trasformazione sin dal momento in cui si è deciso di non fare più investimenti tecnologici e di ridurre i volumi produttivi produttivi utilizzando gli impianti non più su sette giorni ma sul cinque
Nonostante tutte le disponibilità che su questo terreno il sindacato aveva dato da tempo
Giunga a concludere quindi che la decisione della chiusura dello stabilimento di Cisterna di latina è politica
Perché hanno pensato all'Italia come un Paese debole dove è facile mollare senza colpe ferire mille famiglie
E se la decisione politica la risposta deve essere politica anche per impedire che altri e il tessuto industriale italiano è fatto di tante multinazionali facciano la stessa cosa avviando una spirale mortale per lo sviluppo e la permanenza in Europa del nostro Paese
Ringrazio quindi il governo
Per gli affidamenti che ha dato per ricercare a tutti i golosi una soluzione possibile
Che salvi il sito lo mantenga produttivo colpisca l'intento della Goodyear di produrre altrove e continuare a
Mantenere la fetta di mercato italiano
E a voi
Comunisti italiani
Che nella maggioranza di governo
Siete la forza più vicino ai lavoratori
Chiedo a nome di tutti i lavoratori Goodyear un impegno per sollecitare una giusta soluzione
Di questa vertenza nell'interesse dei lavoratori del Paese ma anche dello stesso governo
Che da ciò trarrebbe sicuramente un beneficio visse i tanti detrattori che in questo pro che proprio su questa vicenda tanto veleno hanno gettato sul governo
Grazie
Casco ascoltando il compagno terrazzino ci rendiamo conto ci sono esperienze che contro un di più
Delle tante migliaia di libri che abbiamo letto e questa è un'esperienza di questo gente ci spiega che cos'è il capitalismo cosa sono le Società molti
Proseguiamo nel nostro dibattito e diamo la parola la compagna Barbara Tibaldi responsabile del dipartimento lavoro della federazione di Torino e c'era compagno di Barbara
Per dire compagni che l'intervento del lavoratore della QT era e do per i compagni e la delegazione di Torino sia stato doloroso perché un film già visto
Che noi vediamo da anni
E che soprattutto negli ultimi mesi viviamo con grande paura
Grande terrore
La situazione del torinese
E caratterizzata ormai da molti molti anni da fortissimi processi di deindustrializzazione che riguardano non soltanto piccole imperiese ma anche medie e grandi imprese i diversi comparti produttivi questi processi hanno negli ultimi anni portato al progressivo smantellamento di interi settori che storicamente hanno rappresentato il tessuto connettivo del nostro territorio il nord-ovest
Nella grande industria
Il teste idee l'informatica il comparto siderurgico ad esempio hanno prodotto migliaia di esuberi
Che in assenza di una riconversione industriale in questi anni hanno contribuito fortemente alla creazione dell'attuale disoccupazione strutturale strutturale perché riguarda lavoratori in età avanzata
Con specializzazioni che non interessano
Più della metà di loro sono donne ultraquarantenni abbassa scolarità
Parliamo della più della metà di uno scandaloso drammatico dodici per cento che ancora la percentuale disoccupazione nella provincia di Torino
Altrettanto preoccupante però crediamo debba essere considerato il processo che anche questo ormai in corso in modo strisciante ma danni di riorganizzazione produttiva del comparto auto
Questo per tre ragioni principali la prima l'assenza a questo punto speriamo o la non ufficializzazione sospettiamo fortemente di una strategia industriale di FIAT
A fronte di un continuo ridimensionamento spesse volte forte parliamo di centinaia di esuberi per ogni stabilimento coinvolto della produzione dell'auto in Piemonte
Ad oggi in Piemonte non si produce quasi più nulla delle autovetture FIAT l'intero indotto le carrozzerie sono state cedute ad aziende Esterne
Sono spesso queste aziende aziende multinazionali veniva sottolineato anche nella relazione occorre che il governo italiano cominci a ragionare su provvedimenti che salvaguardino
Il nostro livello di conoscenza progettuale tecnologiche in settori strategici da questo continuo scippo di multinazionali spesso ma non sempre americane che vengono si appropriano delle nostre conoscenze tecnologiche smantella no e vanno a produrre altrove non necessariamente in Thailandia spesso anche nel loro Paese d'origine
Questo potrebbe essere un rischio che corre la FIAT auto su questo è stato forte l'impegno dei Comunisti italiani in questi ultimi anni ma in particolare negli è scorso settimane abbiamo denunciato tutti i livelli a tutti i livelli la situazione ormai divenute inaccettabile
Girano voci in qualunque ambiente non solo quello dei lavoratori in ambienti anche imprenditoriali che FIAT stia concordando la cessione la vendita
Girano voci sui nomi dei possibili acquirenti tutte le istituzioni locali del Piemonte meno la regione si sono mobilitate per chiedere un tavolo che non facciamo altro che chiarezza
Chiediamo oggi a fronte di una risposta dell'amministratore delegato Paolo Cantarella
Data sindaco dalla città di Torino alla presidente la Provincia che testualmente recitava
No ritorniamo opportuno ha partecipato partecipare ad un incontro su cui non abbiamo nun che ci chiede spiegazioni su argomenti su cui non abbiamo nulla detti dire
Chiediamo che sia il governo
Che convoca nella sua autorevolezza espletando un suo preciso dovere il gruppo FIAT
L'amministratore delegato Paolo Cantarella ad un tavolo da tenersi sul nostro territorio che faccia chiarezza e dia finalmente ai cittadini le risposte che aspettano sul futuro dell'auto in Piemonte
Ancora un comparto oggi che coinvolge più di duecento mila famiglie sul nostro territorio
Oltre a questo i processi continui ne parlerà dopo di me il compagno della FIAT Rivalta di esternalizzazione di interi processi produttivi
Precarizzazione i rapporti di lavoro da presenza nella stessa linea di produzione di un lavoratore con un certo tipo di stipendio e di un dipendente di una cooperativa con altro tipo di tutele altro tipo di strutture di di stipendio
Occorrerà denunciare la situazione di altissima precarizzazione del lavoro all'interno delle aziende derivante
Dalla esterni Rizza azioni in favore di cooperative che spesso introducono centinaia di lavoratori
Senza tutele in condizioni di lavoro precarissime su questo sarà necessario aprire una fase di denuncia porte che coinvolga che coinvolga anche le forze sociali e sindacato
Terza considerazione d'ultima sempre di più le aziende non solo del comparto auto
Assumono esclusivamente attraverso l'utilizzo dei cosiddetti contratti anomali dall'apprendistato all'interinale ai tempi determinati
A questo per in proposito devo dire con grande forza che esprimiamo un giudizio nettamente negativo suo recente provvedimento del governo che stende l'utilizzo del lavoro interinale anche alle basse qualifiche
Questo sul nostro territorio ha significato negli ultimi mesi esclusive assunzioni attraverso contratti di tipo interinale
è un processo avviato immediatamente raccolto immediatamente sul nostro territorio che rischia di trasformare in pochi anni
La stragrande maggioranza dei rapporti di lavoro da stabili a precari quando va bene definiti nel tempo certamente con meno garanzie di tipo contrattuale
Fin dalla sua costituzione nostro partito posto con forza la questione del future delle condizioni di lavoro delle masse lavoratrici
Ma crediamo che le attuali politiche occupazionali e di sviluppo appena l'avvio non diano però ancora risposte sufficienti
Non crediamo sia sufficiente non possono bastare forti politiche di formazione riqualificazione della manodopera estremamente necessarie ma non sufficienti
C'è bisogno di nuove politiche forti politiche industriali del governo del paese che siano in grado di ricostruire un'ipotesi di sviluppo economica ed occupazionale
In grado di garantire quelle Rin conversioni quegli interventi che mancando in questi anni hanno determinato questi fortissimi esuberi questa grandissima fascia di disoccupazione accanto a questo registriamo una riduzione progressiva strisciante ma molto forte del potere contrattuale delle Rsu
In una fase peraltro che percepiamo di forte determinato tentativo di indebolimento del contratto nazionale di lavoro
Credo che questo percorso vada bloccato lo chiediamo con un segnale è semplice e netto l'approvazione in Parlamento della legge sulle rappresentanze sindacali
Il nostro
Il nostro partito in questi mese di ha espresso proposte proposte chiare proposte nette spesso di altro profilo dalla riduzione l'orario ma sul lavoro minimo garantito il nostro lavoro sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ma ancora poco diffusa all'interno del nostro partito
E la possibilità di condivisione e rielaborazione a livello territoriale delle nostre politiche e del nostro progetto
Si tratta di ricostruire la capacità di trasformare quelle politiche quelle infettive in iniziativa dentro e fuori i luoghi di lavoro il numero degli iscritti nelle fabbriche nei luoghi di lavoro del nostro partito e decisamente ad oggi inadeguato al nostro progetto
Credo corra sottolineare con forza questo aspetto in questa nostra giornata di lavoro ribadendo la priorità assoluta lo si diceva in conclusione nella relazione alla costruzione di sezioni dei luoghi di lavoro
Ma dopo prudente bisogna ma tenersi strettamente il mio io conclude
Alla costruzione nei luoghi di lavoro allo stesso tempo rilancio delle commissioni tematiche anche dei luoghi di elaborazione nazionale non come luoghi staccate autonomi
Non in un'ottica verticale ma come buoni trasversali capaci immediatamente di essere da volano realizzativo strumento nelle mani del corpo militante del partito sul territorio per attivare iniziative politiche che ci riportino
Non dentro perché non siamo in grado di farlo ma davanti a quei cancelli
Ricostruire quindi è e ricostruire e rafforzare la dove c'è il nostro Riccardo argillosi attenersi strettamente sul nostro Riccardo radicamento partendo da lì
Dando un segnale forte che fu la causa la nostra
Nascita
Basta slogan riportiamo davanti a quei cancelli piccoli segnali di conquiste concrete davanti a lavoratori che sono stufi
Di ritrovarsi grandi oratori darà anche quei cancelli che dalle grandi enunciazioni dopo averle fatte non tornano mai a rendere conto sui risultati ottenuti
Anche i vasi adesso
La parola al compagno Tommaso Kyoto segretario della Camera del lavoro di Catanzaro dopo il convoglio chiodo prenderà la parola il ministro
Del lavoro
Mi raccomando coperchio
Ma credo che il compagno Capponi
Nella sua relazione diceva che questa Assemblea segna innanzitutto un momento di sintesi nell'impegno che noi come partito
Vogliamo sottolineare
Sul terreno del lavoro
In questo caso
Tento di fare una riflessione a voce alta fra compagni di partito e nonno
Ma partendo dal punto di vista dell'impegno che mi occupa quotidianamente l'impegno della direzione di una Camera del lavoro confederale provinciale del sud
La riflessione di questo genere
Lavoro e disoccupazione
Probabilmente sono due aspetti che vanno affrontati
Non tanto con l'angoscia
Ma con la lucidità che intorno a questi due aspetti probabilmente c'è da sviluppare un ragionamento strategico
La disoccupazione che allo avanza al sud
Un lavoro che apparentemente consolidato al nord ma intorno al quale si giocano strategie di deregolamentazione dello stesso mercato
Nelle aree forti dove lavoro ce si gioca a pare perdere potere contrattuale e a riscrivere le regole del gioco dello stesso mercato del lavoro
Nel Sud attraverso la disoccupazione galoppante si cerca di instaurare un modello improprio un modello improvvisato che sarebbe rischioso perseguire
In questo contesto certamente
E qui qualcuno li mia già preceduto non facilita il nostro compito sia sindacale che politico il fatto che vi è un'assenza totale di politica industriale quanto meno espressa
Noi abbiamo bisogno di non ricorrere più a politiche tampone
Ci rendiamo conto che c'è una emergenziali ITA
Ma è un'emergenza Rita che ci costringe a fare i conti però in prospettiva sapendo anche quali sono i nostri interlocutori a livello nazionale
Beh credo che dobbiamo ricorrere subito a capire che politiche noi attuiamo come
Centrosinistra come forze che ci rifacciamo a un governo oggi in carica rispetto alle politiche degli assetti proprietari dell'industria
Non possiamo diventare insensibili rispetto
Alle scalate agli assalti selvaggi nei mutamenti repentini degli assetti proprietari dell'industria
Perché guardate o noi stabiliamo anche qui dei criteri anche l'interlocuzione prioritaria con la controparte oppure non capiremo che cosa significa quando
Dopo meno di trenta sei ore delle conclusioni della prima conferenza sull'occupazione nella regione Calabria voluta perseguita e tenacemente anche vissuta dalla nostro assessore che ha avuto anche le conclusioni del ministro Salvi subiamo l'offensiva del gruppo intesa
Dopo trentasei ore che il ministro Salvi con le sue conclusioni dava anche un'ipotesi di lavoro in avanti il gruppo intensa ci dichiarava
Nel Sud in Calabria quattrocentocinquanta esuberi nella riscossione su settecento ottanta a detti
E uno dei modi con i quali questi gruppi non intendono discutere non intendono confrontarsi e rispetto ai quali credo il governo tutto
Deve incominciare a capire quali strumenti attuare nel linguaggio che mette in campo
Ma nello stesso tempo noi abbiamo un altro grosso problema
L'abbiamo un problema che forse nel sud ci aiuta
Ad anticipare il termine la discussione più generale
Nel dopoguerra la scrittura di un patto sociale al retto comunque anche nelle forti diversità e negli scontri aspri che ci sono stati fra le parti ha retto un tessuto democratico e ha indicato anche una prospettiva noi dobbiamo impegnarci credevo e credo che deve essere messo all'ordine del giorno
Una un grosso confronto su quali basi noi riscriviamo
I termini di un nuovo patto sociale di un nuovo blocco sociale quali sono i soggetti che noi tiriamo dentro come interlocutori diversi
Nelle loro intuizioni ma anche nelle loro prospettive
Nella loro differenza anche del ruolo all'interno dell'economia ma bisogna farlo l'indeterminatezza l'attardarci ancora definire un profilo di nuovo patto sociale ci porta a rincorrere la provvisorietà all'interno del Mezzogiorno in particolar modo noi lì
Dobbiamo puntare proprio nel Mezzogiorno proprio per alcune situazioni date a ricostruire e a riproporre le tematiche oggi di una così lettura riattualizzazione degli stessi temi drammi sociali
Come Camera del lavoro giù al Sud abbiamo certamente problemi immediati
Cito le l s Ulla le più ma che debbono essere terreni su intorno ai quali incominciare a discutere non tanto per la risposta al momento temporanee vissute in un arco definito ma dobbiamo capire se intorno alle aree meridionali ci attardiamo ancora discutere di vocazione si vocazione no
Anziché di vocazione dovremmo incominciare a discutere i quali sono le risorse presenti altro che vocazioni perché su questo terreno delle vocazioni la strada ci porta lontano
Non soltanto ci porta lontano ma non ci aiuta neanche a dare risposte
Anche qui noi abbiamo il decentramento giusto di politica di settoriale politiche regionali
Ma c'è bisogno di un governo che via anche le linee guida rispetto alle politiche decentrate di settore a livello regionale se noi veniamo meno a questo obbligo a questo compito credo che anche qui non riusciamo a fare molta strada
E guardate i patti territoriali nel Sud sono stati vissuti come elemento positivo che rompeva una situazione di stagnazione
Alcune cose le voglio dire
Guardate
I patti sono stati sottoscritti come sindacato credo che ci siamo assunti compiti onerosi anche anche spesso e volentieri pagando dei prezzi interni rispetto ad alcune impostazioni
Ma la ricaduta qual è stata oggi io vorrei capire specialmente nella nostra area la ricaduta vera dei patti territoriali che alle imprese hanno restituito non soltanto deregolamentazione sul terreno dalla norma ma anche ma anche facili profitti specialmente nella fase di avvio e qual è stata la risposta
La risposta è stata l'ulteriore assalto Gioia Tauro dove egregiamente il nostro segretario generale ha detto no affermato un ulteriore sfondamento a quello che era già stata una grossa concessione ma su quella storia di Gioia Tauro compare
Siamo tutti sicuri che abbiamo fatto tutti la nostra parte
Siamo tutti sicuri che intorno a quella giusta battaglia portata avanti dal compagno Cofferati dalla CGIL tutti quanti abbiamo fatto la nostra parte
Io credo che questa è una interrogazione tipo che pongo che pongo perché guardate dopo quel fatto dopo per la resistenza
Tanti e tali sono stati momenti anche di divisione all'interno dello stesso movimento sindacale calabrese e anche qui serve o non serve ancora perseguire i contratti di emersione nella nostra Area nel mio territorio affronta dei contratti di emersione non c'è un'azienda che sia una che sia andata a sottoscriverlo un patto l'emersione quand'anche per molti di noi avversato e non condiviso ma del quale ci siamo fatti una ragione perché le regole dalla maggioranza fanno poi rispettato
Bene
Questi diventano ancora strumenti che andiamo a perseguire o no
Credo che l'abbiamo un compito
Nel sotto ormai viene riproposto con forza un modello di vita indeterminato
Pervaso certamente da un futuro incerto che guarda caso accomuna in una
Come dire in una sfiducia complessiva vecchie e nuove generazioni padri e figli in questo rompe un patto fra me e mio padre
Io avevo alle spalle una generazione di un vecchio comunista che mi indicava che comunque c'era la strada dalla battaglia la democrazia della lotta che comunque avrebbe fatto avanzare di un passo speranze progetti
Oggi i padri e figli sono accomunati nel Sud in un modello di vita non soltanto indeterminato ma di paura e di assenza di riferimenti
E ha di fronte a questo possiamo si intervenire rispetto alla drammaticità quotidiana che ha bisogno di risposte immediate noi dobbiamo dare perché la quotidianità
Vissuta con violenza silenziosa da uomini e donne deve ricevere una risposta ma stiamoci attenti a dare risposta sempre momentanei
Ci sono forse sul nostro territorio pronta ad offrire certezza
Certezza d'organizzazione continuità nell'impiego assegnato ed virgolettate tutto ciò che vi sto dicendo reddito di solidarietà a fronte di situazioni di crisi questo virgolettato
Condito il tutto come un limone antistatalista che avanza è che fa reclute e rispetto al quale noi dobbiamo porci come garanti di un tessuto democratico
Se questa miscela la mettete poi insieme ai venti razzisti antidemocratici che alimentano anche l'aria del prove le aree e alcune aree delle della del nostro nello Stato capite bene che la drammaticità del lavoro al Sud si può coniugare
Con eventi anche di grande di grande pericolosità anche del tessuto democratico
Allora
Credo che su questo
Ognuno all'interno dei propri ruoli
Dobbiamo provarci
Dobbiamo provarci incominciare a dire le politiche che industriale le politiche di indirizzo dal Governo diventano soltanto Indirizzo generico o Polito trasformiamo in atti concreti quando li rapportiamo
Nei colloqui e nei confronti tonno la grande industria e con i settori che debbano andare ad investire nelle aree meridionali
Possiamo mettere in in Corea sono molto contento che nella relazione il compagno pone già mette questi vincoli
Credo Ars delle garanzie sugli assetti proletarie sulle ricadute anche a fronte di cambi di assetti proprietari queste cose le possiamo ancora ulteriormente rafforzare sapendo che da questo punto di vista
L'arrivo del federalismo fiscale
L'arrivo delle maggiori autonomie regionali ci impongono
Nello stesso tempo un ragionamento anche qui forte su come il lavoro si coniuga con la legalità e come le speranze di lavoro devono essere anche speranze di coloro i quali ci stanno una domanda mi sorge spontanea
Noi lì come dire ridiscutiamo il lavoro che deve essere portato giù
Ma con quel poco di tessuto che c'è quell'impianto produttivo brutto
Specie a Roma che comunque c'è e lì che comunque ha fornito per migliaia ancora di famiglia un posto di lavoro questo diventa per noi un'interlocuzione no
Questa sento che c'è piccolo non sufficiente diventa cioè la ricostruzione di quel blocco sociale di quel patto sociale un po'ma prima interlocuzione o mi leggo sempre ogni ogni volta inventare tutto da zero senza riferimenti
Questo è e il tipo di riflessione che dobbiamo rassegnarci
Sapendo che su questo terreno forze come organizzazioni sindacali abbiamo dei ritardi abbiamo dei ritardi per esempio su quella che è tutta la legge sulla sicurezza al sud
Abbiamo dei ritardi sulle capacità di verificare lo stato del lavoro nelle piccole imprese che ancora ci stanno disseminate ma che ci stanno forse abbiamo bisogno anche di capire come diamo sicurezza a quei lavoratori che lavorano
A quei pochi che lavorano che forse vale la pena ancora una volta stringersi intorno al proprio lavoro e la il proprio organizzazioni per stabilire strategie che non solo di accomodamento ma sono strategie mettere in piedi un progetto
Che abbia al centro la soluzione del problema della disoccupazione non più come assistenzialismo ma come protagonisti di un cambiamento
Agli Doro la parola con molto piacere al ministro del lavoro compagno Cesare Salvi
Prima privati abissali io per pregherei tutti ecco di tanto prendere posto son molti posti
Oggi noto che ci sono nella sala dei gruppetti di persone che hanno finora parlottato fra di loro probabilmente non ascoltando neanche una parola di quello che è stato detto mi chiedo però si è venuti a fare
A parlottare
Care compagne e compagni
La relazione di capponi primi interventi
Hanno affrontato nella sua complessità
Problema delle politiche del lavoro e delle politiche sociali in Italia della nostra in questa fase
Io vorrei Aline però preliminarmente richiamare l'attenzione su un fatto istituzionale di grande portata che si è verificato nei giorni scorsi
E del quale credo non si sia portò a tutto il significato istituzionale mi riferisco al alla decisione della Corte costituzionale normale processi
Alla decisione della Corte costituzionale sui referendum
Che è molto importante non soltanto per la notizia
Che a tutti è stata
Resa nota della drastica riduzione
Del numero dei referendum che sono stati ammessi ma è molto importante per le motivazioni cioè per le ragioni con le quali sono stati esclusi gran parte dei referendum gli erano stati indetti in materia sociale in materia di politica del lavoro
Io credo invece che queste motivazioni vanno
Assunte
Non come materia di giurista da giuristi
Ma come indicazioni di fondo
Che servono per l'oggi e per il domani
La Corte costituzionale ha detto in primo luogo che la nostra Costituzione
Bene
Chiedo scusa ma sono un po'stanco non riesco a
Chiedo scusa alla grazie grazie d'ufficio
Ha detto in primo luogo che la nostra Costituzione impone limiti molto precisi
Alla possibilità in materia di stato sociale di trasferire sul mercato come da più parti si chiede la tutela di fondamentali diritti sociali
Le sentenza
Sull'INAIL e la sentenza sui patronati indicano con chiarezza questo primo dato
La Corte costituzionale ha ricordato che il diritto al lavoro e alla qualità del lavoro ed è un secondo dato a precise garanzie costituzionali
Oltre le quali non si può andare
Nella sentenza sul lavoro a domicilio ha richiamato il principio per il quale non si può arretrare in garanzia attuative dei principi costituzionali in materia di diritto del lavoro
E la Corte costituzionale in terzo luogo ha cassato i referendum sui contratti di lavoro per contrasto con le direttive europee
Sfatando un altra leggenda che si vuole cercare di imporre in Italia secondo la quale l'Europa chiederebbe
Deregolazione flessibilità intesa come precarizzazione
E ci sarebbe chi invece resiste in nome di vecchie e antiche ideologie il referendum sul part-time il referendum sul tempo determinato non sono stati ammessi perché contrastano con le direttive europee che chiedono che questi contratti siano regolati tenendo conto delle esigenze delle garanzie e dei diritti dei lavoratori
Io credo che questo sia molto importante perché ci dà un quadro di riferimento
Di un lavoro e di un impegno nel quale noi abbiamo un problema di tenuta anche culturale
Noi subiamo ancora in questa fase anche la sinistra in parte il peso di una ideologia
Nata
Alla fine degli anni Settanta negli anni ottanta all'insegna dell'offensiva neo conservatrice
Del pensiero neoliberista
Che poi si è tradotta nel pensiero unico economico fortemente radicato in organismi economici anche internazionali
Una vera e propria ideologia che vede nello stato sociale un freno allo sviluppo
Che che vede nei diritti nelle garanzie degli ostacoli al libero svolgimento delle forze produttive e allo stesso affermarsi di un possibilità di incremento occupazionale
Rispetto a questa impostazione noi dobbiamo dare risposte diverse
E questo è il senso credo il segno
Dell'azione di governo
Che si è prodotto in questi anni che si sa producendo che dovrà prodursi anche nella fase finale di una legislatura noi avremo ancora non molti mesi per l'azione di questo governo di questo Parlamento di questa maggioranza
Ebbene chi siano che sia un anno
Affrontato avendo ben chiaro che si tratta di compiere poche scelte chiare e di motivarle anche con coraggio
Problema dell'occupazione oggi è un problema italiano ma anche europeo
Anzi soprattutto europeo tornano fra un momento su su questo punto
Come si affronta il problema della occupazione
In un modo moderno
Occorre certamente stimolare la ripresa
E la quale peraltro
Occorre anche sapere che questo tipo di ripresa questo tipo di sviluppo degli inizi del nuovo millennio a. in sei grandi potenzialità
Innovazione la nuova economia da nuove tecnologie ma anche grandi rischi
Di disparità
Che il vecchio modello di sviluppo quello che è stato il modello di sviluppo trainante negli anni Sessanta non portava con sé
Che era un modello di sviluppo basato sostanzialmente sulla figura della grande impresa
Su una figura quindi di uniformità portava con sé l'unificazione del mondo del lavoro delle figure contrattuali delle battaglie sociali oggi il cambiamento porta con sé la diversificazione
Quella di chi diversificazione porta rischi seri di esclusione di aggravamento delle diseguaglianze di precarizzazione
Quindi occorre che le politiche di governo si facciano carico non solo
Dello sviluppo e della ripresa non solo di indirizzare lo sviluppo e la ripresa la produzione di posti di lavoro là dove servono ma anche di contrastare questi fenomeni questi rischi di esclusione di precarizzazione
E questa è la di Yalta la flessibilità se vogliamo usare questa espressione
Una strada cioè chi rifiuti l'idea che si tratti di assecondare questi processi di precarizzazione di di regolazione e che si ponga invece sul terreno di una sfida difficile
Ma che a sinistra deve affrontare che quello di come riunificare il mondo del lavoro gli interessi i punti di vista le garanzie rispetto a questa a questa situazione
Una riunificazione che non può avvenire riproponendo vecchi modelli e vecchi schemi perché una via perdente ma che deve riuscire a trovare i punti comuni
In termini di diritti in termini di garanzie sociali in termini di rapporti con il sindacato in termini di rapporti con le forze politiche
Ci sono grandi temi su cui esso da affrontare io adesso
Non voglio soffermarmi molto e indicò uno
La sicurezza nei luoghi di lavoro
Noi siamo impegnati come Governo si sarà credo colto molto su questo tema circuiti Claudio Caron è che un protagonista di questa battaglia
La conferenza di Genova
Carta due mila ma questa deve riuscire a diventare qualcosa di più
Più un problema
Del ministero del lavoro dei suoi ispettori deve riuscire a diventare un grande fatto sociale nazionali occorre che le forze politiche occorre che lo stesso sindacato si occupino di più di questa questione perché intorno alla sicurezza non c'è solo il problema
Fondamentale della tutela e la salute della vita stessa del lavoratore ma c'è un problema di diritti c'è un problema di legalità c'è un problema di riunificazione possibile del mondo del lavoro c'è prova del contrasto
Contro i fenomeni del nero della illegalità
Quindi credo che questo sia un grande tema sul quale possiamo e dobbiamo fare di più lo indicò come possibile esempio di un campo impegno nel quale effettivamente può realizzarsi di fronte ha un problema comune è un'esigenza comune un elemento importante di questa riunificazione sul terreno del mondo del lavoro
Alla questione dell'occupazione oggi moltissimo una questione dell'Europa
Lo diceva
Messi introducendo i vostri i vostri lavori
L'Europa adesso è un bilico
Quando vediamo Fenoglio inquietanti come quello di Iaia dell'Austria del nazional populismo
Dobbiamo vedere l'elemento di rischio di modernità che c'è in questi fenomeni
La reazione che si può determinare nei confronti di un'Europa che appaia soltanto l'Europa della stabilità
Della moneta della Banca delle burocrazie di Brussel delle decisioni imposte dall'alto e non riesca a essere un'Europa con un'anima democratica sociale che affronti in prima persona
I grandi i grandi temi
Che oggi i popoli d'Europa avvertono che sono innanzitutto
Le questioni più avvertite
Il lavoro l'occupazione il futuro delle protezioni sociali un'Europa che su quelle l'Europa ha fatto benissimo a rispondere in quel modo grande scelta di civiltà e dalla speranza di un'Europa fondata su valori ma bisogna andare oltre bisogna andare oltre e far vedere che l'Europa a delle sue politiche del lavoro dell'occupazione delle protezioni sociali che abbiano lo stesso peso la stessa rilevanza la stessa soggettività democratica e istituzionale che hanno le politiche la moneta della banca
Quindi altrimenti noi rischiamo di
Rischiamo di avere un riflusso in questo caso
Quando una questione come quella del Mezzogiorno d'Italia
Non viene assunta a livello europeo come grande questione europea
Quando noi in Italia siamo impossibilitati a fare politiche differenziate per il Mezzogiorno
Perché ci sono le regole europee che ce lo vietano come non vedere qui un segno di un ostacolo di tipo burocratico di vecchie concezioni un'incapacità di capire il mondo Keegan
Perché mezzo laica la la questione del Mezzogiorno si può affrontare per due linee fondamentali la prima è quella di scontare la differenza e la dualità
E l'aria di chi invoca le flessibilità ribasso
Di chi invoca regimi differenziati di garanzie di tutela al nord e al sud
Di chi pensa un Mezzogiorno d'Italia che debba competere con l'Albania o con la Slovenia o con la Romania
E questa è una strada perché va respinta con determinazione
L'obiettivo è un altro bieticola quello di portare il Mezzogiorno a essere e tutta l'Italia essere competitiva con l'Europa perché questo è avvenuto
E il nostro destino un'altra strada oltre a essere sbagliata quand'anche la si può seguire si volesse seguire sarebbe illusoria perché una competitività sul costo del lavoro e sulle garanzie con quei Paesi non ci sarà mai per fortuna dico aggiungo
Ma allora dobbiamo avere la possibilità di avere politiche specifiche per il Mezzogiorno che abbiano questo obiettivo non di accettare la differenziazione peggio ma di mettere quel surplus di interventi che consente quando abbiamo fatto
Facciamo ogni volta che facciamo le leggi di incentivazione l'ultima è stata sul part-time
Cioè come dire uno scrupolo di coscienza
Nel mettere incentivi generalizzati sapendo che ci sono parti d'Italia dove siamo come il Nord Est dove siamo già vicini
A situazioni di piena occupazione e quell'incentivi servirebbero invece in modo fondamentale se fossero concentrati su una parte del territorio nazionale
Questa del mezzogiorno e dell'Europa è una questione fondamentale che dovremo affrontare tutti il governo lo sta facendo con determinazione e le stesse forze sindacali credo che debbano porsi il problema di una presenza di tipo europeo che c'è
Con un'organizzazione sindacale europea per porre Cuesta che in una ovviamente delle questioni degli aspetti della questione politica fondamentale l'Europa sociale l'Europa del lavoro l'Europa democratica le premesse ci sono
Perché come ricordavo
Quelle sentenze della Corte costituzionale ci rimandano l'immagine di un'Europa socialmente avanzata diversa da come la si vuole presentare perché nei suoi trattati istitutivi c'è il richiamo ai valori della coesione sociale perché la Carta sociale europea
Prevede garanzia avanzate in termini di diritto del lavoro perché le direttive che si fanno sono direttive che recano il segno del modello europeo del modello di coesione sociale europee
Ma occorre che questo divenga politiche che questi valori europei diventano politiche
Qui e c'è un decimo limite forte nell'Europa Capone richiamava giustamente questi piani nazionali per l'occupazione
Che sono degli esercizi burocratici troppo spesso
Perché rispondono a modelli indicazioni quello che viene chiamato il processo di Lussemburgo e quest'anno stiamo lavorando a un tentativo di un piano nazionale per l'occupazione di tipo nuovo
Il il Paolo leone un nuovo gruppo di lavoro sta elaborando per il Duemila l'ipotesi di dare all'Italia un piano nazionale per l'occupazione
Che vada oltre le richieste europee
Però finché resteranno nel livello di quello che ci si diede delle pagelle che si danno c'è solo un pezzo un peso rilevante del voto che riguarda le politiche attive del lavoro ma certamente limitato il riduttivo rispetto a quello che oggi si
Così come considerazioni analoghe ma faccio rapidamente valgono per la questione dello Stato sociale
Anche qui
Beh noi avvertiamo
Questa questa vicenda della della riforma del TFR della previdenza complementare
E anche espressiva
Beh un po'anche un banco di prova delle volontà modernizza epici riformatrici in questo questo Paese
Disegno di legge del governo che si basa sul principio dell'assoluta libertà di scelta del lavoratore fra il mantenimento dell'attuale trattamento di fine rapporto in tutti i suoi aspetti e la scelta di indirizzare invece quel risparmio che il suo essendo salario differito verso il fondo previdenziale una libertà che oggi il lavoratore non ha perché non può farlo per tutto può farlo solo dove c'è il contratto collettivo e non ce l'hanno soprattutto i lavoratori più deboli che più ne avrebbero bisogno
Quelli che non sono sindacalizzati dove non si applica il contratto collettivo i più giovani quelli che iniziò nell'horror questa questa libertà oggi non ce l'ha
Bene questo provvedimento che va certamente nella direzione di una modernizzazione del sistema
Perché collegato al provvedimento fiscale vuole incentivare la previdenza complementare non come alternativa ma come secondo pilastro
Del nuovo sistema previdenziale e quindi da questo punto di vista consente anche rispetto a un mercato finanziario asfittico come quello italiano di inserire risorse nuove viene contrastato
Da quegli stessi ambienti industriali che dici chiedono in continuazione modernizzazione riforme e innovazione
Sì ho ho letto anche che essendo il Tfr nato dal consenso non può essere modificato
Ma lo sanno questi signori quando è nato il TFR che è stato uno strumento importante di tutela di garanzia diciamo altro che concertazione consenso è una legge degli anni Trenta
In un periodo una legge dello Stato sulla quale si in un periodo in cui non credo si facesse molta concertazione molto consenso sociale
E soltanto un'altra legge dello Stato democratica può modificare allora questi grandi innovatori
Quando però hanno l'impressione che ci possa essere qualcosa di tasca loro dicono non toccate nulla lasciare le cose come stanno la modernizzazione l'innovazione ma a spesse degli altri questo non va bene
Non perché lo Stato sociale debba come ci si dice
Ci si imputa debba essere conservato così come
Sarebbe un errore
Del resto la sconfitta delle sinistre europee negli anni Ottanta quelle che hanno dato spazio all'offensive
Neo conservatrici al pensiero liberista al senso comune anche di quel tipo e derivata anche da buona misura dalla vere non avere visto l'esigenza di rinnovare ma va innovato per migliorare le prestazioni per
Garantire in forme nuove quei diritti sociali che
Appunto come la Corte Costituzionale cioè ricordato sono scritti nella nostra Carta fondamentale non dobbiamo cambiare i cui diritti
Lo dobbiamo trovare gli strumenti per far sì che in questa società in questo mondo che cambia quei diritti possano essere effettivi
E altrimenti rischiano di essere perché altrimenti rischierebbero di non esserlo più va in questa direzione va anche là decisione presa sulla riforma degli ammortizzatori sociali
Anche questa credo non ancora colta fino in fondo e la sua rilevanza perché mentre noi da una parte abbiamo deciso di aumentare subito l'indennità di disoccupazione già con il disegno di legge
Cercando di avvicinarla livelli europea ancora non ci siamo un passo avanti significativo perché passiamo dal trenta al quaranta per cento e aumentiamo a nove mesi per gli over cinquanta al tempo stesso c'è l'impegno del governo a finalmente di stanziare una cifra rilevante
Cinque mila cinquecento miliardi in tre anni
Che sarà disponibile con la legge finanziaria per la riforma degli ammortizzatori ed è quella ha sede il luogo nel quale cominciando evidentemente a lavorare fin da adesso per preparare i decreti delegati sarà possibile costruire un più moderno sostegno quella rete di protezione nei confronti della disoccupazione che sappiano uscire
Da una logica di assistenzialismo e porsi nel campo invece le politiche attive del lavoro quindi collegarsi ai temi ti Caponi richiamava nella sua
L'azione nuovo nella sua relazione il nuovo collocamento la riforma dello stesso status di disoccupato
Oggi al Collocamento ci si va ci si scrive e basta perché può servire il certificato per fare i concorsi collocamento il vecchio collocamento non serve a collocare serve ad altri finì come sappiamo
Noi stiamo lavorando perché ci sia il nuovo collocamento
Il trasferimento delle competenze alle Regioni cessato
Alle Province spetterà la gestione di nuovi servizi all'impiego stiamo per
Proporre
Nei prossimi giorni al Consiglio dei ministri la riforma dello status di disoccupato
Nel senso cioè che
E diciamo lo status di disoccupato sia finalizzato a un'effettiva ricerca di lavoro poi la parte più difficile bisogna far funzionare tutto questo sul territorio
Impresa difficile presa che non fa guadagnare le prime pagine dei giornali ma forse l'impresa più importante alla quale si possano dedicare ministro del lavoro perché si tratta di recuperare anni anni di emarginazione burocratica amministrativa e politica dalle politiche del lavoro e delle politiche previdenziali
E qualora su questo modo di affrontare le questioni del lavoro e dello stato sociale che si misura che ha la vera sostanza a mio avviso di un moderno bipolarismo
Si parla molto di bipolarismo giusto riforme elettorali legge elettorali alternative scelgono i cittadini ma se non c'è un'anima in questo bipolarismo tutto questo rischia di apparire operazione il ceto politico
Che pensano a collocarsi in forma info in in vista di future scadenze di futuri passaggi
L'anima del bipolarismo oggi in Italia e l'Europa tra destra e sinistra
Tra progressisti e conservatori si misura su questi temi
Su come si affrontano le politiche del lavoro se si scegli o no l'obiettivo della società di pieno impiego se si vede o no nel contrasto alla precarizzazione nell'esigenza di garantire o no diritti ai lavoratori
Cioè l'occupazione sì ma un'occupazione vera con lavori veri e non soltanto in termini di precarizzazione se si affronta il problema dello stato sociale per smantellare lo oppure per riformarlo
In modo che le prestazioni diritti possano essere garantiti anche in futuro questo è il senso fondamentale delle scelte questa è la ragione per la quale
Una coalizione come la nostra un'alleanza come la nostra col e una forza politica che concorre in modo incisivo costruttivo a questa alleanza non possono avere dubbi di collocazione e di scelte io credo pertanto che anche in questo campo sulle politiche del lavoro sulle politiche dello Stato sociale un processo riformatore che abbia ben chiaro il suo segno sociale ideale
Possa e debba essere accelerato in questa fase finale in modi di di legislatura in modo che sia chiaro
Quando l'alleanza tordi centrosinistra tornerà a ripresentarsi davanti agli elettori il Bilancio del lavoro svolto
Ma anche la diversità di prospettive di fondo
Chi si aprono al paese sul problema della tutela del lavoro dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e dell'Avvenire dello stato sociale nella scelta fra sinistra fra centrosinistra e le forze della destra grazie
Ministro del lavoro titoli nazionali per il suo importante intervento
Adesso a parole compaiono Maurizio Scarpa del dipartimento organizzazione della CGIL dopo di lui parlerà il compagno Cofferati
Ma io credo che la bella e ampia relazione di Leonardo Caponi aiuti interventi a focalizzare solo alcuni dei problemi che lui ha toccato e magari a svilupparle
Un attimino io credo lui citava lo riprendeva adesso anche il ministro salvi la questione dei referendum io credo non sia sfuggito a nessuno come i referendum non avevo una chiave di lettura singola una c'è in cui si leggeva un referendum Malavolta tecnicamente
Ma essi avevano una chiave di lettura complessiva io direi che si presentavano di fatto come un programma di governo alternativo a un programma sociale ed economico istituzionale alternativo a quello esistente addirittura se ci ragionate bene
Andavano anche nel senso di cambiare la stessa logica su cui è stata costituita e costruita la costituzione nel nostro Paese
Voi pensate ai referendum sulla sanità referendum sul licenziamento il erano referendum che vanno a scardinare il diritto cittadini di cittadinanza
Della parte più debole del nostro Paese cosa voglio dire voglio dire che quando la sanità se la tris la si trasformi immerge vuol dire che la Sea
Può avere solo quando si ha un reddito di un certo tipo quando si attacca al diritto avere una tutela sindacale rispetto ai licenziamenti vuol dire che si nega il principio stesso della costituzione per cui dal cioè quando ci sono situazioni di diseguaglianza lo Stato interviene per rendere uguale ciò che uguale non è cioè il lavoratore da solo contro l'impresa non si può tutelare solo una dimensione collettiva può tutelare il lavoratore davanti all'impresa
Negare questo principio e negare uno dei valori fondanti della nostra Costituzione dello del patto sociale che ha tenuto coeso questo Paese negli ultimi trenta quarant'anni così come la sanità che dicevo prima così come anche la storia più banale guardate quella del patronato che sembrerebbe un attacco al al sindacato perché viene detto si finanzia sindacato attraverso i patronati ma diceva giustamente Cofferati nel nostro l'ultimo direttivo della CGIL ma guardate che il bisogno di risolvere alcuni problemi la gente ce l'avrà ugualmente
La differenza sta che mentre prima era gratuito la risposta a quel bisogno domani lo dovrà pagare perché non essendoci più il finanziamento dello Stato lo dovrà pagare il cittadino e quindi ancora una volta di fronte allo Stato il cittadino si troverà più debole
Quindi vada che
Metterli in fila uno dopo l'altro avevano un segno ben chiaro perché dico questo perché io credo che sia passato un po'troppo la guardia dopo che la Corte costituzionale anche anche a tra dandoci ragione su questa chiave di lettura ne ha cancellati respinti quattordici sembra che molti compagni molte nel dibattito politico va bene
L'attacco è passato risorge ancora qualcosa no
Perché quel progetto ancora forte e ancora presente in maniera forte nella nostra società quindi noi dobbiamo continuare questo scontro questa battaglia la dobbiamo cercare di essere ancora in prima fila nel cercare di invertire i rapporti di forza dentro la società a nostro favore su questi su questi contenuti questi su questi problemi e quindi guardate che il problema del partito del sindacato diventa fondamentale
Perché proprio attraverso una battaglia congiunta politica e sociale che non riusciamo a rimettere in pista un progetto alternativo a quello che invece era proposto all'interno della dei referendum
Diceva anche nella relazione questa cosa che bisogna riaprire una dialettica tra politica e sociale nel nostro Paese che si è attenuata negli ultimi nel negli ultimi anni evocate che un il crollo dei partiti di massa che c'è stato nel nostro Paese anche determinato la scomparsa di un dibattito politico dentro i luoghi di lavoro dentro le fabbriche
E questo è un problema che grave io sono molto d'accordo quando si ripropone di ritornare a una presenza anche del nostro partito dentro le fabbriche certo
Il caso della Sammontana dove abbiamo centosette iscritti non è ripetibile in giro per l'Italia però io credo che sia possibile i piccoli nuclei
Anche
Collegando situazioni diverse ma che si cori comincia a riportare dentro le fabbriche un dibattito politico che non sia solo quello sindacale che è importante ma che anche investa tutte le tematiche che il lavoratore cha non solo dentro la fabbrica ma anche che escono dalla esulano dal dalle semplice tematiche contrattuali o o del mondo del mondo del lavoro
Diciamo però che anche il sindacato in questo un ruolo fondamentale
Come i comunisti italiani già da loro congresso ma anche ribadito oggi da capo ne hanno fatto una scelta di campo importante secondo me molto significativa
Di stare nel sindacato confederale e soprattutto di stare nella CGIL
Che in questo questo elemento diventano per noi un punto di riferimento forte non una scelta tattica si diceva in relazione ma una scelta che deriva da un'analisi l'analisi che dice che queste la più grande organizzazione di massa che c'è nel nostro Paese
E guarda caso è un'organizzazione di massa fortemente radicata nei luoghi di lavoro da Trento a Palermo in tutt'Italia la CGIL presente forte radicate rappresentativo
Per questa ragione noi siamo lì e vogliamo essere lì e vogliamo contare Illy perché nessun cambiamento di questo Paese passa senza il contributo decisivo del movimento sindacale
Però proprio per questa ragione io credo che dentro questo sindacato ne dobbiamo avere un ruolo propositivo
Lei ci stiamo con lealtà e con spirito unitario l'abbiamo sempre dimostrato in questo anno e mezzo della nostra vita ma molti di noi anche prima
Devo dire che è partito da cui molti di noi provengono non tutti hanno avuto questo spirito e questa realtà rispetto rispetto alla CGIL ma noi l'abbiamo sempre dimostrato soprattutto ultimamente
Io credo però che appunto questa lealtà questo spirito unitario non ci deve però non far dire che esistono elementi ancora di perplessità nella strategia della CGIL che la CGIL deve avere un ruolo più propositivo ci sono elementi che nella strategia della CGIL probabilmente devono vedere una revisione
Io ne cito due
Che io ritengo su cui Dante Prato il prossimo congresso della CGIL dovrebbe mettere there sicuramente l'accento il problema salariale il problema del mercato del lavoro ovviamente non c'è il tempo per svilupparli
Ma io penso che riproporre tout-court una logica di moderazione salariale nel nostro Paese e continuare ad accettare così come sta
Nell'ultimi anni esso è stato opposto subito la destrutturazione del mercato del lavoro sia per il sindacato
Molto molto pericoloso e che mina alla radice la sua stessa rappresentanza sociale di questo Paese
Guardate che se si continua a fare contratti nazionali di lavoro
Che tengono conto solo delle aree della situazione programmata e non della redistribuzione della ricchezza di questo Paese rischiamo che salta anche il contratto nazionale di lavoro
E difficile di fronte l'attacco della Confindustria che anch'che ha già detto con la scelta dei Campo de'referendum da che parte sta difendere un contratto di chiedere ai lavoratori una mobilitazione una lotta dura di fronte all'attacco confindustriale con quantità sale reale che spesso non riescono neanche a garantire il recupero dell'inflazione reale nel nostro Paese
E dall'altro io dico che se andiamo costantemente a un allargamento senza tutele e senza diritti di queste forme di precariato che va dall'interinale al tempo lavoro temporaneo ai collaboratori coordinati continuativi
Difficilmente in questi settori il sindacato riuscirà a essere il soggetto di reale rappresentanza di larghe fette del mondo del lavoro io sto seguendo per la CGIL in questi giorni la questione del dei collaboratori coordinati continuativi abbiamo fatto un'analisi e vengono fuori delle cose sconcertante sapete che la più grande azienda di collaboratrice se considerassimo lavoratori a tutti gli effetti con i collaboratori coordinati continuativi che sono quelli del dieci per cento per intenderci
Sapete che non è la FIAT non è il Comune di Milano non è il Comune di Roma il più grande azienda ma è lavoro la buona o ottanta mila collaboratori
Un esercito c'è un affabile c'è una ditta sconosciuta Dibitonto che ne ha ventidue mila
C'è allora come entra in questo mondo il sindacato se non gli ridiamo una dimensione collettiva questo mondo del lavoro cioè rischiamo di essere noi a essere da non riuscire più a intercettare rappresentare questa cosa
E chiudo su su questa cosa secondo me proprio con questa analisi con questo spirito noi dobbiamo cercare di stimolare ancora di più il radicamento della CGIL del sindacato confederale di stringere ancora di più la nostra
Presenza dentro questo senza però smettere di portare il nostro la nostra chiave di lettura senza però smettere di essere elementi di stimolo per il cambiamento a CGIL e in questo senso però anche la maggioranza anche Sergio Cofferati anche i compagni dei DS ci devono dare una mano
La CGIL non può essere non deve essere solo una strumento voglio dire
Collaterale alla dialettica interna
Dei Partito dei Democratici di sinistra è ovvio con questi compagni hanno una forte rappresentanza dentro questa organizzazione
Ma devono essere loro che governano per la stragrande maggioranza questa organizzazione essere capaci di lasciare spazio anche a una più ampia dialettica dentro questa organizzazione nel netta anche perché la CGIL può essere un grande momento di unità della sinistra
Quindi credo che questo sia un compito che nei prossimi mesi noi ma non solo noi ci attende
Chiudo su ricordando come il nostro compagno Diliberto l'ultimo comitato
Centrale diceva che la contraddizione principale per il nostro per il nostro partito rimane ed è ancora la contraddizione capitale e lavoro guardate questa è un'affermazione importante non va non è uno slogan è una centralità che però deve diventare pratica
Quindi per cambiare questo mondo bisogna iniziare a ripartire da un intervento forte dal mondo del lavoro nelle sua complessità nella sua molteplicità
E credo che per noi che a cambiare questa società ci chiede ci crediamo ancora questo sia un imperativo per i prossimi mesi per il nostro lavoro
No allora Scarpa ora la parola al compagno Sergio Cofferati segretario generale della CGIL
Credo debba essere considerato naturale che una forza di sinistra si interroghi con tanta attenzione sui temi del lavoro
Vorrei dirvi che in ogni caso è confortante
Ed è importante che le riflessioni vengono condotti con lo spirito che
Almeno per la parte di discussione che ho potuto sentire questa mattina è stato utilizzato dal da tutti coloro che sono intervenuti
Ho apprezzato questo spirito io credo che i problemi del lavoro e del dello sviluppo siano in fondo i problemi principali per la sinistra
Che sta al Governo per la sinistra laddove non è al governo e ovviamente per l'erogazione di rappresentanza sociale a partire da quelle sindacali
Abbiamo la condizione da gestire insieme con funzioni e compiti distinti
Che ha qualche elemento di novità rispetto al passato e anche delle scadenze impegnative che voi avete indicato e che non bisogna in alcun modo sottovalutati
Il nostro è un Paese che dopo una lunga fase di risanamento a oggi disponibile condizioni per la crescita e lo sviluppo come non ha mai avuto nei tempi più recenti
Si sono modificati positivamente alcuni dei fondamentali dell'economia italiana
è lecito prevedere nel corso di quest'anno una crescita anche più consistente di quella che è stata presa a riferimento nella stessa legge finanziaria approvata dal lamenti
Bisogna cercare di mettere a profitto di utilizzare al meglio queste condizioni nuove
Affrontando però credo ognuno per la sua parte
Temi non risolti
Grandi questioni
Che possono se non avviate nella direzione giusta creare difficoltà
Impedire che le condizioni nuove producono i vantaggi potenzialmente disponibili
Ce n'è una che riguarda principalmente la sfera della politica la indico soltanto nono titolo nel ragione per aggiungere considerazioni alla al tema io sono convinto che se questo Paese non siederà un assetto istituzionale stabile
Inevitabilmente finirà col perdere una parte delle occasioni che la stessa economia può mettere a disposizione
Il paradosso di un'economia che può crescere e di vantaggi non gestiti correttamente perché la politica non si è ancora stabilizzata è un paradosso che sta davanti agli occhi di tutti preoccupa
Preoccupa anche chi fa il mio mestiere
Insieme abbiamo invece il compito e la possibilità di affrontare perché
I risvolti sono senza dubbio
Relativi alle forme e le modalità con le quali si rappresenta
Un'istanza sociale ma anche a quelle con la quale si era presenta un'istanza politica la globalizzazione da un lato e il profilo dell'Europa che si vuole costruire dall'altro
Globalizzazione perché
Perché la globalizzazione in atto genere Effetti una parte di questi effetti penalizzano come abbiamo sentito qui questa mattina nel racconto delle condizioni che si sono create per i lavoratori della via genera effetti negativi per molte persone
Io credo che continua a credere che la globalizzazione possa essere invece un'occasione importante
Per milioni di persone deboli che possa garantire una soluzione dignitosa dei problemi antichi soprattutto nei paesi in via di sviluppo
Perché ciò accada però bisogna che la globalizzazione abbia regole condivise al suo interno
Non ho mai pensato che il mercato possa da solo autoregolarsi
Credo l'iniziativa dei governi delle forze politiche della sinistra per dare alla globalizzazione uno schema di riferimento fatto di regole di vincoli che possono aiutare
La crescita che possano favorire l'esplicitazione dei vantaggi che da quel processo possono venire
Diversamente prenderà corpo l'idea che la competizione si può fare anzi si deve fare
Trascurando aspetti per noi decisivi vorrei dire di tali
Quelli del rapporto tra la crescita e l'ambiente da un lato è quello del rapporto tra la crescita i diritti delle persone dall'altro il modello di competizione che può nascere in una globalizzazione senza regole è un modello che mette tutto in discussione
Usa strumentalmente la distruzione dell'ambiente per crescere competere
E USA dall'altra parte la negazione di diritti fondamentali delle persone per avere lo stesso risultato per l'economia nazionale per quelle sovrannazionale
E poi auspicabile e necessario che dentro questo processo
E nella discussione che deve riprendere
Dopo Seattle l'Europa si presenti con un suo orientamento preciso l'Europa oggi governate in larga parte da governi progressisti da governi nei quali le sinistre hanno un peso è una funzione visibile
E ora che dopo il passaggio necessario attraverso la porta della moneta i governi europei siano rapidamente un obiettivo
Di crescita di sviluppo che abbia come fondamento alla creazione di nuove occasioni di lavoro il tema del lavoro e l'occupazione è un po'scomparso nel dibattito europeo
Confesso di non essere pessimista penso che il semestre dell'unione
Gestito
Dal Portogallo e quello successivo che sarà gestito dalla Francia possono essere
Occasioni importanti
Per la sensibilità di quei governi per l'autorevolezza delle persone che possono e nel caso di Antonio Guterres o sono già state indicate
A gestire prima in prima istanza
Il semestre di competenza dei loro paesi
Bisogna ripartire da lì perché anche la crescita della nostra economia i vantaggi per noi come dall'altra parte la definizione delle regole dei ruoli nella globalizzazione
Non sono scindibile ne possono essere
Accompagnati da una distrazione in Europa che diventerebbe colpevole produrrebbe ricadute non positive
Ancor di più oggi che come dicevo prima in Europa le sinistre al governo hanno un peso rilevante
Dopo la moneta dunque lo sviluppo un'idea di modello di competizione che sia rispettoso dei diritti delle persone
Come fondamento per la creazione di occasioni di lavoro in Europa è come fondamento per la definizione di regole nel mercato globale
La crescita del nostro Mezzogiorno la priorità assoluta dei nostri interventi sarà garantita soltanto se l'Italia potrà trarre vantaggi non solo dalle condizioni risanamento che ci son determinate ma anche dall'impulso ulteriore che politiche espansive europee potrebbero dare ad un'economia come la nostra
C'è per questo
Secondo me un punto di partenza
Necessaria
L'applicazione corretta integrale
Con
Le successive implementazione che le condizioni date possono suggerire del patto che è stato firmato nel mese di febbraio dell'anno scorso
Un patto fatto di politiche di medio periodo
E di interventi di breve
Gli interventi di breve sono in via di esaurimento ed era giusto che così forse mi pare che si possa tranquillamente dire che il Governo ha corrisposto agli impegni e l'aspettativa
Le politiche di medio periodo sono assai più impegnative
E ancora non trovano tutti convinti sul loro integrale e soprattutto leale utilizzo sento riemergere qua e là
Non l'esigenza condivisibile di arricchire implementare quel patto
Ma qualche volta anche dentro la stessa maggioranza una sorta di atteggiamento di sufficienza verso il bar non mi convince l'idea di ricominciare
Una discussione per l'individuazione di politiche che invece abbiamo già individuate devono essere attuate
E soprattutto temo come pericolosa deriva l'ipotesi che nel Mezzogiorno
Dietro tante affermazioni di principio sui bisogni e sulle esigenze del tutto condivisibili riprenda corpo
Un'ipotesi di intervento generalizzato indistinto che era la base della politica straordinarie per il Mezzogiorno
Il grande elemento di novità di medio periodo che sta in quel patto
Qualunque possa essere poi l'efficacia dei singoli strumenti proprio questo
Passare da una distribuzione indistinta di risorse che ha portato alle condizioni terribili nelle quale Mezzogiorno vive a forme di selezione
Che costruiscono classe dirigente perché chiedono assunzione di responsabilità che creano condizioni distinte in aree che senza dubbio hanno bisogni enormi ma non hanno per fortuna qualche volta le stesse condizioni oggettive di base
E distinguere anche nell'ambito dei bisogni è importante credo sia importante per delle forze di sinistra assolutamente per quanto riguarda un sindacato e insistere molto insieme sulla creazione di nuove occasioni di lavoro di destinazione prioritaria nelle aree più deboli attraverso gli strumenti selettivi che sono contenuti in quel patto
Perché il nuovo lavoro che nasce sia un lavoro che ha sempre qualità e diritti riconosciuti
Mi è capitato più volte di dire in questi ultimi mesi
Della mia preoccupazione
Relativa ad un'ipotesi che incontrate nel dibattito tutti i giorni
L'ipotesi di chi prospetta
Offerte di lavoro purché siano
Dell'idea che prioritario risolutivo avere comunque un impiego
Figuratevi sia un sindacalista non sa quanto sia importante per una persona per il suo nucleo familiare la certezza che viene da un impiego ma si accompagna questa esigenza dal
Ipotesi per nulla condivisibile che poi il merito le caratteristiche dell'impiego siano sostanzialmente marginale
Io non mi vorrei mai trovare condannato ad una deriva di questa natura credo che la qualità di che si offre la presenza di diritti in quel che si offre da parte di un governo sia importante dica tantissime cose insieme anche sul piano simbolico della propria collocazione ideale e politica
Della Porta idea di crescita di sviluppo della propria idea di valorizzazione della creatività dell'intelligenza e del contributo individuale che può venire dalle donne e dagli uomini che si vogliono coinvolgere in questi processi di costruzione di lavoro
Dica anche di un'idea di flessibilità
Alla quale ideologicamente il sindacato non è mai stato contrariamente a Mila la CGIL avendo sempre preteso però che questa abbia due corrispettivi chiare
Che rispetto di regole contrattuali dei diritti e dall'altra parte la creazione di quel livello di consapevolezza
Di forza soggettiva che passa dalla scuola e dalla formazione che mette una persona in condizioni di poter scegliere e non di essere travolta da un'offerta qualsiasi
Ora per questa ragione abbiamo detto di no
Ad un'ipotesi
Che ha definito ieri orrenda come quella del Patto di Milano
Non perché a Milano non esistano problemi anche delicati relativi al disagio di alcune fasce giovanili
Di alcune fasce marginali non soltanto di immigrati
Quel problema c'è e va affrontato e va risolto ma è auspicabile che venga risolto discutendo del futuro dell'assetto di quella città con un profilo alto nel quale i temi del mercato del lavoro sono una componente non sono l'unica componente e quella componente si affronta avendo chiaro quali sono le soglie di diritti invalicabili la qualità del lavoro che si offre e anche il criterio di unificazione del mercato del lavoro non di separazione considerando gli immigrati con la cosa a sé stante alla quale destinare pochissime risorse ed una sorta di svalutazione disvalori trazione fin dall'inizio della loro possibilità di impiego
Io credo che questo sia un discrimine
Credo che l'organizzazione sindacale questo limite non lo debba mai supera ha sorpreso molti che la CGIL non abbia firmato un accordo non partendo da una valutazione sugli interessi materiale quantitativi delle persone coinvolte ma da una cosa in materiale ma decisiva come sono i diritti di queste persone
E mi preoccupa l'idea che ogni tanto viene prospettata e camuffata di grande modernità che vede nella gestione dei processi di riorganizzazione così come nella definizione delle regole nuove
La riproposizione sistematica di quello che si può tranquillamente chiamare un'ipotesi di doppio mercato del lavoro
Vale nelle attività così come vale addirittura in una certa idea di stato sociale che ogni tanto ritorna
è semplice quell'ipotesi ed è altrettanto facile essere degli innovatori quando a Kiev oggi a un impiego ha una certezza gli si dice nulla diverrà toccato e si scarica sulle generazioni future tutto il costo delle diseconomie preesistenti anche di quello che hanno origine in alcuni patti corporativi che sono stati realizzati a volte anche con il contributo di sedimenti degli stessi sindacati confederali
è un'idea che non va in alcun modo alimentata anzi va combattuta esplicitamente se esiste un problema si redistribuisce il costo di quel problema tra tutti troppo facile dire pagherà chi verrà dopo motivandone diritti motivandone condizioni è una tendenza che ha in sé un elemento corporativo del tutto evidente che viene proposta e qualche volta anche pratica
è una tendenza che ha trovato una qualche riorganizzazione addirittura ideologica nella somma dei referendum che radicali avevano messo in campo
Non c'era solo un'idea di liberismo estremo
Ma un attacco visibile alle condizioni dei più deboli
Con la creazione di spartiacque che avrebbero caricato costi sociali enormi sulle generazioni future
Io credo sia stato giusto dire fin dall'inizio anche quando non sapevamo cosa avrebbe deciso la Corte costituzionale qual era la nostra opinione sull'insieme di quel pacchetto di referendum sui loro contenuti specifici oggi si può prendere atto con soddisfazione non della decisione soltanto della corte
Ma soprattutto degli argomenti che sono stati adottati che riconoscono nella Costituzione materiale di questo Paese il valore per il sistema dei diritti e della loro gestione anche da parte delle ordinazioni rappresentanza collettiva con i riferimenti espliciti ai vincoli alle normative europee che sono contenuti per alcuni di quei referendum a partire dal part-time per arrivare a quello del tempo determinato così come appare oggi operazione politica visibile e del tutto negativa quella fatta da Confindustria con i suoi pronunciamenti
Pronunciamenti che hanno messo in discussione non il sistema concertativo come si tende a dire no una cosa ancora più importante e delicata ma i rapporti contrattuali perché le direttive dell'Unione in materia di part-time di tempo determinato nascono a valle di accordi tra le associazioni imprenditoriali europee e lo reazioni sindacali europee
C'era in quella volontà esplicitata da parte di Confindustria la negazione
Del patto sottoscritto un atto di violazione della lealtà che deve esistere nei rapporti tra le parti quando si addiviene liberamente ad un'intesa
Resta in campo un referendum
Dal carattere sociale
Insopportabile è quello relativo all'articolo diciotto io non ho nulla da aggiungere alle considerazioni che ho sentito fare
Credo che sia da respingere esattamente con la stessa logica e con gli stessi argomenti che avevamo utilizzato per descrivere gli altri
è un attacco le persone deboli
Non è un attacco le organizzazioni
è un attacco le persone deboli a quelli che non sono in grado di difendersi perché sono collocate in attività marginali che non hanno nemmeno rapporto di forza
Poi quando i radicali decidono di muoversi attaccando le associazioni a volte fanno qualche confusione sono interessato sinceramente interessato è curioso di vedere che cosa capiterà per quanto concerne il referendum sulle deleghe io penso non avendo nessuna intenzione volontà
Negativo nei confronti
Dei miei interlocutori
Materia sa
Quello è un referendum che riguarda l'associazione imprenditoriale non riguarda i lavoratori se non marginalmente per la parte relativa ai lavoratori io credo che sarebbe bastato
Approvare la legge sulla rappresentanza nei tempi possibili per aver risolto per noi e anche per loro il problema sono curioso di vedere come si comporteranno quelli che hanno svolto un'esplicitazione di lobby contro la legge sulla rappresentanza adesso che hanno in campo un problema che li riguarda direttamente
E che potrebbe essere risolto guarda un po'attraverso una rapida approvazione di quella legge
Qualche volta
Il tempo è galantuomo anche in ambiti più ristretti di quelli che normalmente le cose impiegano per volgere verso verso orizzonti positivi vedrebbe commenteremo assieme ognuno per la sua parte io resto dell'opinione che ho sempre avuto
Un tratto della democrazia sostanziale di questo Paese non può passare soltanto dalla definizione di assetti istituzionali nei quali le funzioni dell'istituzione quelle delle forze politiche son definite nel mentre le forze sociali non hanno strumentazione
Per vedere riconosciuta la propria funzione
Per vedere conosciuto se stessi
In mancanza di regole anche vincolanti ed operative ci si può trovare nella condizione un po'curiosa che abbiamo di fronte per quanto riguarda i lavoratori pubblici
Dopo che hanno votato ad oltre un anno e che la loro rappresentatività quella delle loro organizzazioni si misura per la somma congiunta di voti e di deleghe certificate abbia saputo con dodici mesi di ritardo come erano andate le cose
Dal punto di vista dei risultati elettorali la ragione facile intende
Nella gestione i risultati vantaggiosi per alcune organizzazioni sono considerate un un impedimento al procedere normale non ancora sappiamo che cos'è capitato invece per quanto concerne la certificazione delle deleghe questo alimenta il sospetto che la dilatazione temporale sia in qualche modo determinata esattamente dalle stesse condizioni che avevano portato
Attenere occultati i risultati elettorali detta fuor di metafora quando le cose vanno bene per la CGIL meglio tenerle nel cassetto
Volevo dire un'ultima cosa proposito della CGIL
Considero importante le ho apprezzate le cose che sono state dette
Dalle nato il capo della sua relazione
Che una forza politica come la vostra consideri
Come riferimento
L'importante è utile la CGIL anzi come ambito
Se la propria rappresentanza sociale
Cosa impegnativa e che ovviamente segretario dalla CGIL non poche apprezza
Credo che sia importante per tutti
Lavorare perché nella discussione che la CGIL avrà a partire dal prossimo congresso oramai
Alle porte
Sì rafforzi un'idea al di là della nostra soggettiva appartenenza politica
L'idea più importante e secondo me se posso usare un termine estetico più bella della storia la CGIL
Che quella di avere dentro l'organizzazione
Come la Confederazione generale italiana del lavoro
Una pluralità
Di idee di opinioni
Rappresentate
Sulla base
Di un vincolo comune che quello della gestione e dell'esercizio autonomo
Io ho sempre pensato che l'autonomia sia un valore irrinunciabile per la CGIL
Cerco per quel che mi riguarda per i compiti ai quali devo assolvere di esserne in qualche misura garante
Credo che l'autonomia non sia solo un valore ma sia anche un esercizio impegnativo
E vorrei poter contribuire insieme a tanti a cominciare da voi all'affermarsi dell'idea che l'autonomia vive in un'organizzazione quando si esplicita nella forma della contrarietà
Legata al merito alle scelte anche delle forze politiche di appartenenza soggettiva ma vive anche quando sia d'accordo
Perché c'è una discussione curiosa in molti dei nostri interlocutori critici apprezzano la nostra autonomia soltanto quando e contro gli stessi soggetti le stesse scelte politiche che da loro vengono praticate l'ultimo caso di queste ore avendo espresso noi un'opinione convinta sull'utilità dell'intervento relativo al trattamento di fine rapporto
Ci siamo trovati per l'ennesima volta accusati di essere
Subalterni all'orientamento del governo è vero che si muove con una facilità impressionante
Però
Chi vuole esercitare correttamente la sua funzione con l'onestà intellettuale che serve non fa fatica a scoprire che un'ipotesi di impiego del trattamento di fine rapporto diversa da quella tradizionale nelle richieste avanzate dal sindacato unitariamente e dalla CGIL in particolare è vecchia di qualche decennio
Perché avremmo dovuto cambiare opinione rispetto a quello che abbiamo sostenuto tanto tempo fa non possiamo che essere d'accordo e soprattutto soddisfatti del fatto che finalmente dopo tanto tempo si arriva a immaginare un utilizzo di una quota di salario differito dei lavoratori per finalità obiettivi diversi da quelli che sono stati fin qui discrezionalmente utilizzati dalle imprese
Ecco è un esempio con il quale si può rendere esplicita la nostra idea di autonomia
Nessun capitati tanti di fatti che si possono riportare allo stesso schema interpretativo l'autonomia e il pluralismo per la CGIL sono una condizione vitale abbiamo molte cose da fare abbiamo davanti appuntamenti impegnativi sono stati ricordati qui
Nella discussione precedente se autonomia e pluralismo resteranno dei valori e quale la CGIL non rinuncia io sono convinto lo dico tranquillamente serenamente che nessuno delle sfide che abbiamo davanti di per sé tale da metterci preoccupazioni o angoscia insormontabili ci sarà pure una qualche ragione
Se procedendo così e cercando di difendere questi valori nell'arco degli ultimi anni si sono succeduti accadimenti positivi
La CGIL un'organizzazione che aumenta i suoi scritti e che l'anno scorso la sarà così anche quest'anno le dimensioni e le valuteremo tra qualche giorno
è ritornato dopo vent'anni a crescere anche tra i lavoratori attivi avendo capacità di attrarre soprattutto quote di nuovo lavoro tutt'altro che disprezzabile sono il primo a sapere che abbiamo ancora molto da fare
E però se i segnali che vengono nel rapporto con il mondo del lavoro sono di questa natura credo che si possa trarre tutti insieme qualche elemento di conforto anche in una fase pur difficile e pur complessa come quella che stiamo gestendo assieme
CGIL ha un futuro io credo che questo futuro debba essere
Visto letto con con con intenzione positiva da parte di tutti quello che mi permetto di chiedere a voi esattamente come voi avete fatto qualche richiesta alla CGIL
E alla mia persona relativa alle regole del funzionamento interno dell'organizzazione
Considero la democrazia interno
Ugualmente importante come lo è la democrazia nel rapporto con le lavoratrici e lavoratori che vogliamo rappresentare e che sono destinatari della nostra attività negoziale
Penso che questa democrazia sarà oggettivamente molto più forte più solida se insieme al pluralismo tutti insieme sapremo difendere l'autonomia
Anzi al compagno cooperanti adesso la parola al compagno Giuseppe Torretta
Se il compagno Giuseppe torrette responsabile perché l'elezione della Camera del lavoro di Milano
Ecco dopo il compagno
Torretta chiederà agli interventi della mattinata il compagno Claudio Gallo
Per favore
Un attimo
Sì col vediamo vediamo solo il tipo
Per favore
Combine facciamo in modo che non succeda sempre normalmente come surrettizia
Compagno trentasei pronto io cioè ma si è sempre difficile parlare dopo quelle ecco e cercavo di evitarlo se non si presta molta attenzione però scarso successo
Per favore non facciamo crocchi in fondo quelli che non vogliono ascoltare domani potrete fanno male non sposato escano prego prego Beethoven aureo approda esageriamo
Non è marginale vorrei affrontare una una a vorrei affrontare una questione che in parte ha ripreso Conte dove il compagno Cofferati nel suo intervento che la questione del Patto di Milano che ieri ha visto che la grande manifestazione svolta
Organizzata dalla CGIL alla quale si è voluto dare una dimensione non meramente locale ma una dimensione nazionale per la natura e i contenuti che quell'accordo reali non sa e si pone come obiettivo politico nella sua realizzazione se ci sono gli atti del giusto credo che sia importante assumere la consapevolezza che quello che è successo a Milano in questi messi non si tratta di un fatto di Milano e dei milanesi
Ma di un fatto di portata nazionale che deve vedere il nostro partito prestare maggiore attenzione
Perché vedo disattenzione su questi temi
Perché i temi affrontati e portati a conclusione con quell'accordo separato condomino sono le cose che in parte qui sono state denunciate la frammentazione la precarizzazione e tutte le cose che andiamo ripetendo
Lì si è realizzato un progetto politico che nasce sull'obiettivo della rottura e l'abbattimento dei diritti e della solidarietà
Non a caso comincia la costruzione di quell'accordo dopo la manifestazione del tredici di febbraio dell'anno scorso
Organizzata unitariamente da CGIL CISL UIL in risposta alla compagna alla campagna
Montata dalle destre sui temi della sicurezza contro gli immigrati
In quell'occasione unitariamente respingendo i patti territoriali
E tentiamo di costruire un percorso unitario con CISL e UIL
Ci si è risposto con la proposta denominata patto di Milano
Una proposta che vede l'iconico gare un asse politico
Tra il Polo la Confindustria e la CISL e di Antony
Che ha come obiettivo l'affrontare i problemi del lavoro
In modo discriminatorio indebolendo le garanzie
Il Patto di Milano non dà nessuna risposta gli immigrati
Lo si vuol presentare come una risposta un'occasione per regolarizzare ci spiegavano i giuristi che hanno non ci sta dentro casomai se assumere si può si può assumere qualche miglia arato di vecchia data
Già in possesso di regolari permessi o i nuovi arrivati che arrivano provvisti di permesso di sta in mezzo non hanno nessuna risposta o meglio alla risposta politica della Giunta di Milano che via Corelli
Per voi c'è quel tipo di risposta non c'è la possibilità di regolarizzarmi
Allora credo che sia importante per noi costruire un'iniziativa politica che metta al centro quei temi per rapide rilevanza che hanno nella sua dimensione nazionale
Come c'
L'ha spiegato Assolombarda al tavolo di trattativa
Di fronte alle proposte della CGIL sempre respinte
In prima fila da CISL e UIL che li accusavano di fumosità
L'Assolombarda rispondeva dicendo no non è Mosa la proposta e la CGIL ma è una proposta che si colloca dentro i contratti è una proposta in modo tradizionale
Che da dentro i contratti e dentro la contrattazione lo spazio per allargare noi invece con quest'accordo realizziamo la liberalizzazione soggettiva dei contratti a premio
Ma scusa perché ecco ai cose più importanti di Campo dei ecco scusa
Quindi la liberalizzazione soggettiva dei contratti a termine
Che vuol dire all'introduzione indiscriminata dei contratti a termine e non solo per chi cerca posto di lavoro ma per chi ha già un posto di lavoro a tempo indeterminato
Ed un espropriare togliere alle organizzazioni sindacali di categoria al solo nel suo ruolo di Agenda contrattuale
Questa è la portata dell'accordo
E credo quindi che sia necessario se questa è la dimensione la gravità di quello che è avvenuto di una piena consapevolezza che si tratta di un progetto politico
Che viene realizzato e non a caso a quell'accordo aderisce immediatamente
La Giunta regionale che non ha nessun nessun obbligo di farlo perché non produce niente se non il segnale politico
E non a caso hanno subito risposto in modo tempestivo i radicali cinque minuti dopo la sigla di quell'accordo dicendo bene quella è la strada giusta per il referendum
Che noi indichiamo con il referendum è D'Antoni che ci spiegava quest'accordo e la strada per
Togliere i referendum di mezzo
E se questa e la strategia di D'Antoni cioè fare
Per accordo tutto quello che gli altri ti chiedono
Ma se il merito rimane quello che gli altri ti chiedono un problema si impone di merito di quale strategia e oggi mi pare che la strategia della CISL e sia anche molto chiara oggi la CO due alla sua manifestazione le famose cento piazze
Con quell'impianto che vuole dire la il primato dell'organizzazione che può essere anche legittimo
Ma che non è fondato sulla rappresentanza dei lavoratori ma su una represse presenta Anza evanescente fumosa
Che volo solo a riempire di aria fritta
Ah che vuole da un segnale che però contratto io punto e basta voi non preoccupatevi altro che Rsu
Non sono utili ad un progetto così
Se questi sono gli elementi oggi che abbiamo da affrontare
Bisogna che questo partito il nostro partito sia in prima fila ad elaborare una strategia sul lavoro
Sempre modo rispettoso nel nel pieno apprezzamento alla relazione forse l'assenza di un punto
Coloro
Che facesse riferimento al significato di quello che ha rappresentato l'accordo siglato a Milano era necessario per dare la dimensione della natura dello scontro
Che non è un fatto secondario un fatto locale ritento
Ma è un punto di avvio che mette lì e mette in crisi i rapporti unitari che lasciano il segno
Guardate qui concludo perché non voglio farla lunga
Lunedì a Milano convocato davanti in serata ci sarà la manifestazione in occasione dell'ennesima
La riapertura del processo su Piazza Fontana a quella manifestazione non ci sarà lo striscione unitario di CGIL CISL UIL si può anche tirare un sospiro di sollievo
Ma siamo comunisti e da comunisti sappiamo che questo non aiuta e non è utile ai lavoratori a quelli che noi vogliamo rappresentare
Nel tempo questo se invierà le difficoltà e quelle difficoltà non saranno solo le difficoltà di una porta unitario tra CGIL CISL UIL
Ma saranno le difficoltà dell'iniziativa sul piano politico
L'attacco delle destre si rende visibile
E accordi di questo tipo rendono lì visibili chiari precisi confini entro cui si muove la strategia sul lavoro della destra
Sono l'abbattimento dei diritti la negazione di ogni progetto di solidarietà tra gli strati deboli gli strati e gli stati di tutta la società
La negazione
Non ti preoccupare ci penso io per tempo
Un'altra parte da quanto tempo
Il padronato continua a ricordare che questo oramai è un paese civile dove si può fare almeno nella rappresentanza collettiva e dei sindacati lavoratore maturo per ragionare per discutere a uno ad uno il suo rapporto di lavoro e quell'accordo voler realizzare questo
La fine dei contratti collettivi nazionali di lavoro
La fine dalla contrattazione decentrata i due livelli quelli che ci ostiniamo a difendere che non sono un problema di potere che qualcuno vuole difendere di di di di di potere di natura sindacale no sono la rappresentanza dei diritti dei lavoratori che si realizzano nello strumento che lo strumento primario della Savoy della solidarietà il contratto collettivo
E la contrattazione territoriale che in grado di affrontare i temi specifici di quel territorio
Questo si vuole abbattere
E abbattendo questo viene meno la democrazia in questo Paese attaccare il sindacato non è e di e tentare di isolare la CGIL perché mai in tutta questa vicenda dalla preintesa di luglio che non abbiamo firmato
Ed è stata data un minimo di possibilità di sedersi al tavolo di trattativa affrontando le questioni di merito ma la posizione della controparte della Giunta di Milano dell'Assolombarda e di CISL e UIL è stato si discute solo di quello che abbiamo presentato non c'è altro si è voluto e si è voluto costringere la CGIL a non fermare questo era l'obiettivo politico non far firmare la CGIL creare le condizioni perché non si firmasse
Credo allora ripeto che abbiamo bisogno che da questo punto di vista ci sia una maggiore attenzione del nostro partito
Per le ragioni che dicevo prima la chiudo qui un partito comunista deve avere a cuore gli interessi dei lavoratori e la difesa
Degli interessi che vogliamo rappresentare tenendo ferma la bandiera dell'unità del movimento sindacale che non è la somma delle sigle sindacali ma un percorso che Sparta e dagli interessi reali e concreti del mondo del lavoro
Anche l'intervento io probabilmente uno di chiusura della mattinata il compagno Claudio Caron sottosegretario al ministero
Credo che i passaggi di questo mese siano stati assolutamente indicativi
La grande manifestazione tenuta a Roma un buon livello di proposta
Sul sull'utilizzo e sulla qualità
Per l'utilizzo del TFR
L'iniziativa di oggi che come ben capite
Credo si possa dire ampiamente riuscita
Segnalo questi passaggi la possibilità di avere un partito di Progetto di proposta
E un partito che si radica bene
In particolare nei luoghi di lavoro ma si radica bene nei luoghi di lavoro nei territori
Io credo che sia fondamentale sottolineare che dopo un'assemblea come questa deve prendere vigore una pratica di radicamento più forte più mirata più motivata
Deve essere chiaro ed esplicito che il Partito Comunista il partito dei Comunisti italiani
Il partito dei lavoratori perché a una proposta politica per capace di radicali la in particolare nei luoghi di lavoro
Vedete non sono affermazioni
Si consolida un dato che è presente nei passaggi di assemblee che abbiamo fatto sui temi del lavoro
Si consolida un passaggio che è stato presente anche nei passaggi elettorali si consolida una risposta politica
Che anche frasi importanti come quelle che sono state dette dal compagno Cofferati e questo microfono hanno bisogno di una risposta concreta
Il passaggio conclusivo di Cofferati sulla democrazia è esplicito noi contiamo nella misura in cui sappiamo conta
Sappiamo radicata sappiamo rappresentare i lavoratori
Sappiamo essere protagonisti di battaglia sappiamo opporre alla CDL
Non soltanto il problema della presenza del nostro partito ma della presenza dei comunisti perché capaci di fare battaglia politica anche dentro la CGIL
E per quello che a me sembra del tutto naturale
Nel momento in cui si ragiona sulle opzioni su cui si prepara e si può disporre
Il Congresso dalla CGIL sostenere che noi dobbiamo avere una posizione di sostegno alle tesi di sinistra alle tesi alternative
Dobbiamo essere capaci di sostanziare anche nel dibattito in CGIL una proposta politica più forte diverso più chiara
Più di sinistra come si usa dire ma di sinistra sui contenuti sono avvenuti di classe o delle classi chiaro
Per questo mi appassiona molto poco continuare una discussione su come
Si sta in CGIL permettiamo ci può stare in un modo solo sostenendo le proposte politiche che come dire
Sostengono una capacità progettuale alternativa e diversa quella che oggi viene proposta complessivamente dal movimento sindacale molte volte anche dalla stessa CGIL pur riconoscendo
Con grande slancio che nella CGIL vi sono stati i passaggi come quest'ultimo Milano e diritti di grande importanza di grande rilevanza e proprio questi passaggi possono consentire alla stessa CGIL
Di ripensare il modo con cui si costruiscono le tesi dal prossimo congresso di ripensare il modo con cui si può ricostruire un'idea di democrazia e di partecipazione dentro l'organizzazione
Il più grande a cui odio che facciamo
Che facciamo riferimento
Dico queste cose senza particolare
Spirito di polemica ma per chiarezza
Perché vi sono ancora troppe cose e troppi contenuti di grande importanza
E che segnano il destino e la vita delle persone in questo Paese che devono essere sostanziate in modo chiaro dalla stessa organizzazione sindacale a cui noi facciamo riferimento e che devono essere il Progetto di prospettiva
Io posso dire in questa sede che continua a vedere
Dopo la discussione sul Tfr un grande problema sul quale occorre una maggiore chiarezza è una maggiore definizione posso dire che l'aver detto
Non si discute di riforma previdenziale fino al due mila uno è stato un passaggio politico giusto da parte nostra e ha ottenuto e un un risultato sicuramente è chiaro ma posso dire
Che continua a non essere d'accordo sul fatto che mentre si definisce l'uso del Tfr un nuovo pilastro si possa anche relativamente pensare che il pilastro della previdenza pubblica può non togliere le incongruenze non togliere i privilegi non abbassare i livelli dalle corporazioni che hanno costruito una previdenza troppo forte per se stessa
Ma abbassare il livello generale dalla previdenza pubblica in questo Paese per me questo è un grande rischio che va sconfitto e va sconfitto dicendo le cose chiare
Così come vedo così come vedo su tutta un'altra serie di questioni
Si usano parole in libertà qualche volta non la parte di chi era mi ha preceduto è chiaro qui sono state credo spiegate motivate bene ma nel dibattito politico generale
Flessibilità
Part-time
Tempo determinato
Contratti di riallineamento
Tutta questa gamma
De possibili modi di interpretare l'erogazione dal lavoro
Io credo sia giusto non ha vere con questi problemi una può un approccio dogmatico e credo che anche l'esperienza dello slogan sulla riduzione d'orario ci abbia insegnato
Che i fatti hanno la testa molto più dura dallo slogan
Quando dico questo non dico che io non lo so ho cambiato idea sulla riduzione dell'orario la riduzione del lavoro ma proprio praticata
Riduzione dell'orario di lavoro deve essere materia contrattuale la riduzione dell'orario di lavoro nell'esperienza francese va mutuata detto questo
Non con lo slogan ma con una pratica sindacale e politica corretta e anche da questo punto di vista
Posso rilevare una incongruenza di fondo nelle politiche contrattuali che il sindacato nel quale noi ci riconosciamo oggi riesce ad esprimere
Posso dire che è concretamente possibile porre all'ordine del giorno dei prossimi passaggi contrattuali un passaggio forte su questi temi e considerare Cuesta la carta che permette in tutta una serie di grandi processi di riorganizzazione di giocare una partita sulla distribuzione dal lavoro in modo diverso da da quella che si è utilizzata fino ad oggi io credo di sì
Credo che siamo nel giusto nel sostenere queste condizioni e credo che sia questo un altro grande tema sul quale occorre aggiungere riflessione aggiungere approfondimento e aggiungere pratica politica così come sono convinto
Che le grandi trasformazioni grandi processi stiano scaricando nuovamente sullo stato su tutti quindi sul su in particolare su chi paga le tasse ma su tutti
Grandi problemi di sette di popolazione lavorativa che viene di nuovo messa in condizione di essere nel buco dalla cassa integrazione a zero ore con un'unica prospettiva disoccupazione sono grandi masse di persone forse sarà che il mio punto di vista il mio quinti mio proprio punto fisico di vista mi consente
Di avere meglio di altri la possibilità di percepire questo fenomeno nelle dimensioni io credo che siamo davanti ad un nuovo periodo di processi di ristrutturazione pesanti che infilano nel buco dalla cassa integrazione
E di ammortizzatori sorso Cialis tanti molte decine di migliaia di altri lavoratori
Come dire
Quindi discutere di come avviene il lavoro oggi significa che quei fare scelte abbastanza chiare abbastanza precise io non so se oggi abbiamo tutti la stessa opinione
Sul considerare il lavoro atipico in un modo o in un altro io personalmente credo che non occorra fare grandi dibattiti ideologici sul lavoro atipico ma bisogna cominciare a regolari
La politica contrattuale dei lavoratori atipici deve essere uno degli elementi di confronto
E poi la politica contributiva dei lavoratori atipici
Chi dà lavoro in questo modo deve pagare i contributi all'INPS deve pagare i contributi Alina deve fare normalmente
Quello che si fa per altri lavori e forse riusciremo a realizzare davvero quell'idea di ricorso al lavoro atipico soltanto per particolare particolari e pregiate prestazioni mentre invece come tutti sapete
Sta diventando il lavoro atipico il lavoro interinale un fatto di massa che mette insieme l'amministratore delegato degli immobili che hanno sede in America Latina con il vecchio che è andato in pensione
E che in qualche modo deve continuare a percepire qualche reddito e va a fare la manutenzione della fabbrichetta di trenta persone da cui è stato da cui è stato pensionato che non mi pare
Un gran ricordo logico per definire le prospettive di un nuovo mondo del lavoro
Quindi in qualche modo credo che si siano temi sui quali
Essere radicali significa andare al cuore delle questioni che contraddistinguono
Le condizioni di vita e di lavoro dalla gente e non non bisogna avere timidezze e nel farlo perché credo che questo consenta a tutto il nostro sindacato e consenta alle organizzazioni sindacali
Di non permette al più come dire che fatti come quello di Milano
Provino una dimensione nazionale su cui costruire nuove divisioni dal mercato del lavoro non soltanto nuove divisioni nelle politiche contrattuali nuove divisioni nella concezione del lavoro in questo Paese già se ne a ciò a sufficienza un ultimo passaggio rapido su un'altra delle questioni che sono state toccate questa mattina l'interpretazione data sulla neve
Motivazioni dalla sentenza della Corte in merito ai referendum proposti
Radicali dalle destre mi sembra chiara
Vorrei Sarchiapone o su un'altra partita questa serve alle forze di governo e serve anche qui alle organizzazioni sindacali
Io spero che tutto quel morbo morale circa la possibilità di preparazione di una legge che consenta di evitare il referendum sull'articolo diciotto sia una cosa che sta solo nella testa di qualcuno che elucubrazioni queste questioni
In ogni caso in ogni caso penso che il monito che deve venire da un'Assemblea
Dei lavoratori dal Partito dei Comunisti Italiani debba essere chiaro il partito dei Comunisti italiani non è disponibile a discutere su una legge che modifichi l'articolo diciotto dello Statuto dei diritti dei lavoratori
E quindi che introduca limitazioni di qualsiasi natura al ad un diritto che sostanzialmente pensiamo sia ben codificato dalla legge trecento che già è un diritto difficilmente esigibile
E non occorre di altri ulteriori slittamenti o mutazioni in particolare laddove si decide
Che è un diritto che consente molto semplicemente la reintegra
Di un lavoratore che è stato licenziato e che viene riconosciuto invece non colpevole delle questioni che gli sono state attribuite mi pare
Che seria
Un'argomentazione sufficiente
Quindi credo che gli apporti dati da molti interventi siano stati assolutamente utili io ne aggiungo un altro e finisco mi pare
E anche qui sempre utilizzando le parole per larga accezione
Mi pare che sui temi che riguardano le condizioni del lavoro vi siano ampi settori in cui bisogna ricostruire una possibilità di risposta a problemi
Seri che ci sono nel nostro Paese in particolare quando si discute
Di leggi che sono rimaste inevase per molti anni
O di leggi che vengono applicati con particolare difficoltà mi riferisco alla legge sui lavori equivalenti alla legge sui lavori usuranti alla legislazione sull'amianto alle leggi di varia tutela
Esiste da questo punto di vista una necessità politica forte
Cioè che venga
Preteso dal partito e preteso in tutti i territori
Che la gestione di questa legge sia
Liberata ipoteche di queste leggi sia libera da strane ipoteche da condizionamenti di ogni forma
Ma che questa impostazione di difesa per le persone che hanno come dire vissuto una condizione di disagio particolare
Ho essendo presto in età lavorativa inseriti in età lavorativa
O per determinate condizioni che hanno leso le proprie capacità di essere integri OPA determinate condizioni che ledono la possibilità di pensare di avere un iter lavorativo tranquillo perché incombono pericoli di malattie eccetera subisca un'ulteriore scossone
Se devo dirla con lo slogan così come mi picco di aver inventato lo slogan contro il lavoro mezzo in nero per passare ad un lavoro vero sui lavori usuranti
Sui lavori scusa lavori socialmente utili dei piccoli inventarne un altro su queste vicende che riguardano come dire la salute e la condizione dal lavoro
A quelli che sanno il problema dalla gobba nel due mila quattro due mila cinque bisogna proprio dargli alla la gobba nel due mila quattro nel due mila e cinque e che imparino e che imparino che un modo per fare la gobba nel due mila e quattro due mila cinque significa semplicemente semplicemente garantire che la legislazione che hanno prodotto elettoralistica mente e non utilizzata e lasciata morire anche gente molto vicino a noi
Deve essere applicata deve essere attuata
La legislazione sui lavori equivalenti è pronta si può portare in Parlamento il lavoro è stato fatto ed è categoria sono individuate la legge sui lavori usuranti a in queste settimane il periodo di apertura della contrattazione formale
E vedete se non si presenta all'Unione industriali lo capisco
Ma che non ci sia stato in sei mesi
Una proposta di un sindacato qualunque che dica come gestire questa legislazione è una cosa che mi preoccupa perché invece gli elementi tecnici per gestire la legislazione ci sono e ci sono tutti
E terzo sull'amianto non servano le pressioni e le letterine
Serve andare incontro ad una gestione di questo problema che faccia giustizia dei questioni che sono lì da lunghissimo tempo
E se ad esempio nella siderurgia
Si arriva a scrivere per la prima volta da quando c'è la legge sull'amianto
E viene riconosciuto ai con l'attori continui il diritto di essere considerate persona rischio io lo ritengo un errore fatto nei dieci anni e passa di gestione precedente
E credo che sia una condizione che può parlare a tutto il mondo del lavoro veramente esposto ma su queste materie va riscritta una condizione complessiva
Deve essere chiaro un meccanismo di tutela perché ha un lavoro fortemente disagiate disagiato davvero in tutto il mondo del lavoro soprattutto quando ormai le condizioni sono che si va a lavorare fino a quarant'anni così come sapete tutti la legge la legge prevede quindi quelle fasce vanno tutelate ancora di più e da questo punto di vista credo che sia qui un livello di impegno forte che il nostro partito
Deve rappresentare e una delle condizioni per cui il nostro partito può radicarsi caratterizzandosi su questioni concrete nei luoghi di lavoro in particolare i più difficili e i più e i più a rischio
Chiudo qui credo che aver dette queste cose significhi per parte mia un grande livello di fiducia io ho visto crescere queste iniziative da prime riunioni con un buon gruppo di sindacalisti a riunioni quel partito comincia ad essere presenti in tutte le realtà di lavoro importanti del Paese comincia ad avere delle espressioni più o meno organizzate più o meno grandi che toccano dalle piccole attività
Alle grandi attività
E questo per me è motivo di grande sollecitazione perché non era ha detto
E invece io credo ci stiamo riuscendo
Pagni
Colpa irrigazione compagno caro allora i lavori si interrompono adesso e si prendono fra tre quarti d'ora
Non si potrà andare in ristoranti da mangiare dei panini
No
Punto in fondo
Per restituire come alla Camera istituto del richiamo all'ordine
Richiamo all'ordine per la prima volta una seconda volta espulso dalla
Ovvero i caratteri
A Violante di piastre all'estero unificato
Avvia ora
Vado a questa parte sono ricordo disciplinati striminzite sono qui voi disciplinati
Allora
Ricominciamo la
Presidente ci ha pregato di cominciare non si raggiungerà fra qualche minuto
Vogliamo sederci per favore
Ecco bravo
Prendiamo l'esempio autorevole esempio
Compagno Davide Meloni è presente
Parlo dei meloni di Cagliari no
Non c'è benissimo
Compagno Rossano Rossi di Somma di Empoli cent'
Proprio
Ma detto
Allora
Compagno Rossano Rossi di Empoli non c'è
No beh io lirico alle siano decaduti
Allora
Il compagno Renato dalla Siae responsabilità Commissione lavoro del Veneto cent'
Ma
No
Il compagno Gaudenzio Falaschi delegato della Fincantieri
Cent'allora Falaschi coraggio
Pagano Falaschi e
Delicato della Fincantieri della
Famoso Cantiere del Muggiano dove si fanno le navi da guerra prego sì va be'intanto
Colgo l'occasione per ringraziare il partito per avermi dato questa opportunità
Di portare questo piccolo intervento
Ora prima di fare alcune considerazioni specifiche rispetto appunto al lo spaccato del mondo del lavoro che meglio conosco e che mi sforzo in qualche maniera di rappresentare che è quello appunto del settore Armiero e della difesa alla Spezia ma non solo la Spezia indi in Liguria più complessivamente vorrei dire però prima appunto di addentrarmi dentro a questi problemi di carattere più territoriale
Vorrei fare alcune considerazioni di carattere generale che sento di dover fare
In un'occasione così importante come questa
Intanto mi pongo una domanda
E cioè che il significato possiamo dare oggi
A differenza del passato quando probabilmente era più facile
E qui dicevo che significato possiamo dare oggi ad una conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori come questa
In un mondo contemporaneo
Dominato dalla frenesia delle Borse dall'inizio del facile guadagno dalla globalizzazione selvaggia dei mercati dal primato della finanza anche sulla stessa politica
Una politica spesso comprimaria
Incapace di contrapporsi a questa spirale in taluni casi addirittura a rimorchio delle esigenze del grande capitale nazionale multinazionali io credo che la questo punto di vista basta fare un riferimento a quello che è stato il Trattato di Maastricht
Ed è la cartina is ritorno al suo decreto migliore da questo punto di vista
E quindi ecco una classe politica che anche all'interno di una certa sinistra
Pare abbia in qualche misura ha perso la bussola
Che non sa più indicare strategie politiche finalizzata alla Grecia e con un attimo c'è una regola generale che non si volta mai le spalle alla Presidenza Ray
Dicevo una classe politica che anche all'interno di una certa sinistra appare abbia perso la bussola in qualche misura che non sa più indicare strategie politiche finalizzata la crescita lo sviluppo collettivo
Ma soprattutto io credo che non è in grado di arginare e di dare risposte ad una condizione di disagio sempre più diffuso dei ceti dei ceti più deboli i ceti meno abbienti
Che sono poi quelli più esposti non solo in Italia ma in Europa e nel mondo
Un disagio non solo sociale io credo ma anche intellettuali
Nel senso che sono venuti a mancare mancano proprio i punti di rifiuti i punti di riferimento
Una sinistra per chiudere questo capitolo sicuramente orfana
Dei miti e delle certezze del passato ma che stenta troppo a ritrovare se stessi ai quindi a ritrovare in qualche misura il bando dalla matassa
E che da troppo tempo io credo naviga naviga a vista in quel mare che ha poi il mare della cultura neoliberista oggi imperante
In Italia in Europa e nel mondo
Ora per battere questa cultura
Io credo ci voglia una grande determinazione politica nel volere ritrovare se stessi i propri valori le proprie radici popolari
Questa conferenza a quindi soprattutto oggi agli albori del Duemila
Un intenso significato per un partito comunista
Che non dimentica la sua storia le sue tradizioni le sue lotte
A difesa del valore e della dignità del lavoro sia esso operaio e impiegatizio
E che vuole ripartire da qui ma non per riproporre se stesso
Ma appunto per confrontarsi
Ora e nel prossimo futuro con i nuovi bisogni le nuove necessità ed articolazioni che esistono oggi nella società contemporanea
Questo confronto va fatta in modo aperto moderno ma dall'Osservatorio che stia rigorosamente a sinistra
Una cosa ad esempio che credo non possono più attendere apro una parentesi e che questo governo deve definire varare
E la legge sulla rappresentanza sindacale una materia che deve essere definita senza ulteriori ulteriori tentennamenti io credo che qui
Appunto di Bartoli stamattina questa questione va accolta l'ho sentita appunto in tanti interventi io credo che proprio questa questione sia ora di definirla e di portarla a casa una volta per tutte
Come un'altra priorità assoluta e la questione della lotta all'infortunistica micro o macro che sia
Un milione di infortuni sui posti di lavoro l'anno più tutta la micro infortunistica che non viene in nessun modo denunciata
Io vengo da una logorante da una località a la Spezia dove proprio ieri mentre eravamo in viaggio c'è arrivata la notizia di un ulteriore morte bianca sul lavoro nel cantiere nel dire Asperti quindi questa è un'altra tematica un'altra problematica su cui un partito come il partito dei Comunisti italiani
Io credo che da questo punto di vista caro abbiamo fatto
Che stia facendo compagna Carole la sua parte
Il ferimento accanto a due mila a cui si è fatto appunto ci hanno anche anche questa mattina però è una grande questione di civiltà che dobbiamo assolutamente concorrere a risolvere in qualche misura
Ora per quanto concerne invece
Lo specifico del panorama del mio territorio di appartenenza qui la Spezia provincia ma poi più in generale per quanto riguarda le questioni della Rimini ero
Anche tutta la Liguria perché a parte il nucleo del cantiere navale di Riva Trigoso
Tutta l'industria militare e quindi poi tutto l'indotto che ci gira intorno e praticamente concentrato a la Spezia alle Province
Ora la Spezia una città che nasce nel mille ottocentosessanta come entità industriali naturalmente che nasce nel mille ottocentosessanta intorno alla realizzazione dell'arsenale militare
Una città che è nata e che si è via via sviluppata attorno ad una marcata presenza dalla Marina militare italiano
Non solo all'interno dell'Arsenale ma anche lungo gran parte del litorale del corpo attraverso gli insediamenti di carattere logistico e di difesa di vario tipo
Una città ed una provincia che nel tempo hanno consolidato questa presenza con sinergie di insediamenti industriali di indotto sempre più consistenti nel settore difesa
Tant'è che oggi abbiamo un tessuto industriale talmente radicato che non può prescindere dalla
Da un settore appunto come quello militare dalla difesa
Settore che ha subito le grandi contrazioni le grandi ristrutturazioni degli anni novanta
In materia di produzione
Per l'industria appunto dalla difesa
Ora cosa abbiamo noi
In Liguria quindi no fattispecie a la Spezia e province abbiamo un arsenale militare e quindi in riferimento a questo le basi logistiche e di e di progettazione abbiamo l'Oto Melara che è una fabbrica che produce sistemi d'arma navali e terrestri nonché mezzi anfibi da e da sbarco
Abbiamo Alenia Marconi Systems
Che si occupa di progettazione e realizzazione di missili navali e terrestri
E poi abbiamo Fincantieri il cantiere là dove io provengo e nel quale operato per tanti anni adesso ho un distacco sindacale tutt'al più a un provinciale Gasperis
Qui Fincantieri divisioni militare stabilimento di Muggiano che a ciclo integrato con quello di Riva Trigoso
è un cantiere adibito a costruzione di pattugliatori fregati e corrette tra la marina militare in sinergia con l'Oto Melara per quanto concerne i sistemi d'arma dotta
Oltre appunto alla costruzione di sommergibili U-Boot di nuova generazione con la corona con la collaborazione di partner europei nella fattispecie tedeschi
Abbiamo Inter marine che è un cantiere navale specializzato nella progettazione e realizzazione di naviglio in vetroresina da piccolo cabotaggio tipo cacciamine
Abbiamo anche per la verità
Anche altri segmenti industriali nel senso che c'è tutta la cantieristica civile minore
C'è il porto
C'è qualche insediamento industriale Mario manufatturiero ma roba di poco conto
Tuttavia il perno su cui si snoda
Il tessuto produttivo di questa città di questa provincia ma comunque anche della Regione complessivamente
Il numero degli addetti diretti ma anche dell'indotto consistente che gravita intorno a questo tipo di produzione che ha per noi fondamentale
La grave crisi di commesse degli anni novanta in tutto il settore
Ha creato conseguenze drammatiche dal punto di vista occupazionale su tutta la provincia
Ma la Regione
Con ripercussioni particolarmente devastanti sui lavoratori dell'indotto che sono poi
I meno protetti il diciamo quelli palesemente meno porte
Pirati indurci a chiedere
Recentemente di poter far parte degli aiuti comunitari previsti dall'Obiettivo due riservati alle aree di crisi appunto alleare in qualche misura disastrate dal punto di vista economico produttivo
Ed è questa una partita ancora aperta
In un primo momento c'erano stati riconosciuti questi aiuti comunitari
C'è stato poi un ripensamento improvviso oggi pare che il ministro del Tesoro si stia
Al ministero del Tesoro scusate si stia lavorando ad una revisione della mappatura
Quindi che possa in qualche misura consentire alla Liguria complessivamente direi operare meno in parte le risorse tagliate in precedenza so che compaiono nel sì da questo punto di vista abbastanza ottimista speriamo il potere raccogliere qualche risultato
Ora per chiudere
Cosa proponiamo in sostanza per il per il nostro territorio
Proponiamo politiche serie per il settore difesa perché come dicevo prima senza ripetermi è per noi il settore strategico fondamentale
Politiche serie precettore che tengano conto ai vari livelli del specificità e peculiarità del nostro tessuto produttivo
Un tessuto produttivo
In alcune sue espressioni importanti come Oto Melara poco flessibile
Dal punto di vista produttivo ma ma soprattutto dal punto di vista impiantistico
Per una sua riconversione anche parziale ai sistemi civili a differenza ad esempio di Fincantieri
Che è in grado invece
Di differenziare il prodotto anche sul civile in modo agevole perché è chiaro da questo punto di vista un cantiere navale si presta di per sé ad essere più flessibile o ancora attua un sistema rigido riproduzione animatori ho finito grazie
C'è qui con noi compagno Sergio Garavini quale o volentieri la parola per un
Vi devo dire che mozione che state svolgendo fare
Metti grandissima
L'importanza di grandissimo
Perché affronta prendendo lo spunto da una visione classe da una visione del lavoro
Un problema che a me sembra duplice
Da un lato una sfida una sfida ideologica e politica
Nel quale siamo impegnati
Un confronto fra la socialità
Liberismo
La società la socialità il liberalismo
Nel quale
Una sinistra degna di questo nome
Bisogna che trovi il modo di esprimersi di farsi valere
Non sto a ripetere le cose che diceva nella prima parte del suo intervento il compagno G mi ha preceduto
Ma nello stesso tempo
Entro in relazione a questo confronto ideologico e politico
Vi è un altro dato su cui vorrei richiamare
Con forza se mia possibile la vostra attenzione
Ed è la difficoltà
Che noi abbiamo
Nel condurre la nostra iniziativa sul piano ideologico e politico ma anche nell'iniziativa del movimento sindacale
A trovare una relazione adeguata
Con le nuove profondamente cambiate condizione del lavoro
Io sento in questo senso francamente
Un ritardo
E anche una debolezza grave che deve essere affrontata
Naturalmente qui non si tratta di stare dentro i cambiamenti accettando le tesi liberali e liberiste facendo semplicemente dei passi indietro
Ma bisogna anche cercare di evitare
Di difendersi da questi cambiamenti e delle loro conseguenze semplicemente sul piano difensivo
Facendo valere sul piano difensivo le conquiste
E abbiamo ottenuto nel passato a cominciare dalla conquista storica decisiva vale a dire la Costituzione della Repubblica
Certo che dobbiamo fare valere queste conquiste i diritti che abbiamo conquistato
E il modo d'esprimersi della Corte Costituzionale per
Respingere una parte dei referendum presentati dai radicali
Dal
Legga
Sono come ha detto giustamente il ministro del lavoro una spiegazione del valore di questi di principio di questi diritti fissati a cominciare dalla costituzione poi nella legislazione poi nell'asset lo stesso della contrattazione della sanità della previdenza
Ma perché dico che non basta difendersi come bisogna sulla base di questi principi perché
I cambiamenti che sono in corso prima di tutto i cambiamenti nella condizione dell'occupazione del lavoro
Rischiano di rendere questa linea di difesa
A un certo punto
Troppo limitata al limite inefficaci
Vero non dobbiamo votare nel referendum sulla sanità
Sull'INAIL sui contratti a termine e via dicendo ma questi problemi
Che non saranno risolti negativamente con l'accetta del referendum però care compagne e cari compagni lo sapete tutti quanto me
Che sono ugualmente sul tappeto
E che non ci basta su questo i punti semplicemente affermare che non vogliamo cambiare le condizioni che abbiamo conquistato nel passato che ci vuole una capacità di analisi e di proposta che incida nel senso di avere una prospettiva di riforma non di cancellazione ma di riforma di avanzamento di questi dati che sono costitutivi dei nostri diritti e delle nostre esigenza
Abbiamo bisogno da questo punto di vista di qualche cosa che c'è già stato nella storia
In particolare del movimento sindacale della CGIL
Il discorso di Di Vittorio nel mille novecentocinquantacinque
Quando perdemmo la maggioranza in tutte le grandi fabbriche del Nord
E la forza della CGIL fu quella di capire che questa sconfitta era il risultato di un distacco di una insufficienza di un ritardo di capacità di comprendere le nuove condizioni
Nelle quali doveva svilupparsi l'iniziativa sindacale l'iniziativa politica
Ma oggi care compagne e cari compagni siamo
Dentro un cambiamento altrettanto profondo di quello che era avvenuto nel boom post-bellico
Avete sentito questa mattina dei numeri su cui dovete riflettere
I cui i gli eletti le collaborazioni come forma di lavoro
Che non presume nessun elemento contrattuale sono
Se i dati sono reali e non abbiamo niente nessuna ragione di novità nel sono addirittura più di un milione
Milioni e mezzo
Sommate a queste collaborazione dei contratti a termine i contratti atipici lavoro lavoro interinale e avete davanti il quadro di una condizione di lavoro che larghissimamente occupata
Da
Situazioni occupazionali da condizioni di lavoro che non trovano più una efficace
Tutela un efficace salvaguardia nella iniziativa contrattuale
E anche nella legislazione la salvaguardiamo nella misura del possibile utilizzando le con questo è il passato ma queste non sono da questo punto di vista assolutamente sufficiente
E qual è la soluzione
Assoluzione allora non solo ripeto nell'evocare i diritti che abbiamo conquistato nel passato ma la soluzione è quella di riuscire a trovare un rapporto con questi lavoratori
Riuscire a stabilire una relazione di classe
Che unisca l'insieme di questi lavoratori ma quando a metà degli anni Cinquanta abbiamo perso la maggioranza
Fra gli operai comuni delle grandi fabbriche siamo rimasti fortissimi fra gli operai specializzati nelle piccole aziende noi agli operai specializzati e quegli operai delle piccole aziende non abbiamo detto adesso difendiamo ci dove siamo più forti abbiamo detto attenti dobbiamo trovare un collegamento con quella parte di lavoratori che ci ha abbandonato analizzare con loro la loro condizione di lavoro su questa base costruire le la una nuova piattaforma che desse forza al movimento di classe
Così si è fatto su questa strada sono state costruite le condizioni delle grandi lotte delizia degli anni sessanta e poi del sessantotto e delle conquiste successive oggi siamo di fronte a problemi che di nuovo si presentano in questi termini
E la capacità che deve esserci del movimento sindacale ma anche delle forze politiche della classe operaia
Che hanno un'idealità sociale non liberale
Che hanno idealità di classe che pensano al lavoro come riferimento fondamentale del loro impegno
La forza nostra di riuscire in questa impresa a riprendere il rapporto con l'insieme dei lavoratori
Particolarmente con la parte più indifesa fare con loro un discorso un ragionamento sulle loro nuove condizioni di sfruttamento come unirsi reagire per stabilire un nuovo quadro contrattuale
Di legislazione sociale di sanità di previdenza in cui si ritrovi unità di classe e alla base si costruisca
Un nuovo onte di diritti e di conquiste e di conquiste sociali
Naturalmente questo non significa non dare le battaglie che ci sono anzi
Partire proprio da queste battaglie ma il no che dobbiamo sostenere al referendum contro i licenziamenti e lo dobbiamo sostenere come diceva caro
Vi devo dire che sono coordinatore del comitato per il no
Al referendum contro i licenziamenti e il comitato intera mente in tutto lo schieramento politico che realizza dal centrosinistra Rifondazione è contro modifiche dell'articolo diciotto che finiscano
Col dare ragione ai referendari per difendere l'articolo diciotto dello Statuto così com'è
Bisogna darla questa battaglia e darla fino in fondo e dava anche sul piano della cultura di un'ampia consultazione democratica faremo presto una grande riunione di giuristi e poi una grande riunione di economisti per fornirci le armi
Di dare a questa battaglia per il no
Il carattere meno difensivo che sia possibile per otto cogliere l'occasione per aprire un discorso una consultazione sulle nuove condizioni
Del lavoro alle quali bisogna reagire con una iniziativa forte aggressiva
In cui sia capace di esprimersi una sinistra che capace di criticare di proporre e di lottare
E mi scuso anche se l'ho ricordato
Adesso la prole il compagno Rossano Rossi della Sammontana se il compagno prossimi
No
Cioè sì
Ricordo che la Sammontana noi abbiamo il numero di iscritti relativamente più alto che in qualsiasi altra
Nando Rossi non più Donovan sarò brevissimo brevissimo perché più che un intervento un saluto
Io volevo ribadire appunto l'importanza dell'assemblea di oggi
Perché si parla di un tema che penso sia fondamentale un partito comunista squadre il lavoro
E più che altro penso anche in un partito comunista sia importantissimo
E sia
E verrà debba essere debbano essere l'asse portante i lavoratori
Io penso ancora e più in particolare se potevo dire tutta penso alla classe operaia debba costituire questo ruolo perché penso non sia una retorica questo penso ancora oggi il mondo il lavoro
E gli operai in particolare possono dire la sua e l'odio perché fu quattro realtà che a questo punto di vista scudi più fortunata perché penso che ancora oggi possono seguire appunto l'avanguardia perché penso che se quella fatti con materiali non ci son messi perché son Bellini perché è un simbolo che si ricordava qualche cosa qualcosa vorrà Dino dall'altra e un quarto i lavoratori
E se questo è poi stamani mi ha fatto piacere sia nella relazione
Introduttivo ai lavori ma anche
Proseguire per gli interventi
Questa scelta che io ritengo giusta della CGIL come punto di riferimento io ritengo un passaggio importante sarà perché io vengo da una zona sciita ma anche dalle foto sommato che c'ha una tradizione una cultura centrale osteopatia normale io penso quando io penso che se una comunista io non sono come ci sono di famiglia tradizionale era era sì
A Empoli Partito Comunista sempre governato Aso normale era altrettanto normale il primo giorno esentava lavorare in fabbrica pigliare desse alla CGIL è una cosa normale sembrava era la vita così è così ed no io ho fatto il codice scusa io quando lì dove sono io se poi anche a Pisa mi fa piacere
Da io sto semplicemente dicendo che mi sembra la scelta giusta e che questo rapporto mi fa a ritrovare delle
Delle certezze che devo dire ultimamente specie nel partito in cui ero prima aveva un po'smarrito perché troppe volte troppe volte
Si era arrivati a una critica feroce quasi rancorosa che può alla fine sa sperava compagni io mi son trovato in un compagno insieme a me anche la mia fabbrica ero iscritta per particolari che a un certo punto lasciavano adesso il sindacato che si poté Sastre posizioni qualcuno se attraeva queste piste dello zio decisioni e con queste decisioni sanava finire sì avvantaggiava la controparte
Per cui oggi ritrovare risentire ribadire questo rapporto per me
Diciamo una certezza ritrovata con tutte le differenze perché ripeto pur essendo la CGIL io
Sulla CGIL tante cose da dire ce lo ma un conto è avere una posizione critica a volte anche divergente io stesso Fo parte come quasi tutti lavoratori sono iscritto un italiani l'alternativa sindacale però mai ho messo in discussione
La pazienza la CGIL mai ho messo in discussione pare col sindacato mente ultimamente ripeto in altre prede da altre parti questo è successo tristemente
E e questo è il primo punto che mi premeva sottolineare secondo punto velocemente anche perché tanti o sono state dette è che la o se vuole dire stretta tutte che io son d'accordo che bisogna ritrovare ridare la centralità il lavoro perché troppe volte se parlato di ripresa economica legata mercato impresa anche stamane globalizzazione tutto sebbene tutte fattori che io non voglio dire sono insignificante anche se non portanti ma un conto se si parte dal lavoro
Che il soggetto un conto se diventa un qualche cosa diventa un lavoro me saprete anche stamane mi fa piacere a se alla CGIL un lavoro purché sia lavoro però da questo punto di vista se se quando di sviluppo c'è scritto nel titolo si va al rito di sviluppo io mi mi chiedo in una società basata sul mercato basata sulla concorrenza basata sull'impresa quale sviluppo e quali diritti per lavoratori per tutti i cittadini c'è chi ha di più se garantisce di più e all'arriviamo centralità il lavoro
E smettiamola anche un questa flessibile si Brisa esasperando in questo proviamo in ospedale è stato detto tutto io penso difficili ma che cosa di più teoria soltanto una in particolare due due uno Pro ci sono e l'aspetto umano che poi si nasconde dietro alla flessibilità che c'è i lavoratori ricattati
Uomini campane di famiglia che sono inno condizione di dover dire sempre di sì perché se no non vengono ripresi da riconfermati contrade decente questo l'aspetto mette in un'economia ma che è tristissimo che tu vedi proprio persone ridotte servilismo l'altro aspetto è proprio la flessibilità nella flessibilità perché le leggi già assunto di Hulu se la flessibilità già di per sé deregolamentata al massimo ma poi Casile caso si sta vivendo nove nostra azienda in questi giorni Senofonte contratti a termine
Che già di per sé un si spiega per cui lavorano resta un undici mesi e dieci giorni in un'azienda successo dannosi
Dopo che rimandava a casa venti giorni può viene ripreso la l'anno dopo undici mesi dieci giorni e Poland dopo ancora
Formalmente l'azienda adempia dei passaggi burocratici per cui si mette tranquilla fa venire lavoratori ditte esterne dentro golose esternalizza più in teoria se esternalizza dentro perché euro ci obbligano quando queste mosse che sono formalmente quasi corrette però se si va a guarda bene perché se si crea una marea di deregolamentazione di leggi e leggine poi ci dà ci vediamo se questa storia vi quando queste cose qualche lavoratori come successo Rosa Fabia trova il coraggio di mettere in discussione perché la bisogna andar guardare con le sono motivazioni per cui lavoratore a termine è stato ripreso perché dovrebbero essere sempre diverse no perché se no si crea un precedente
Quando come dannose prova di coraggio riscrivere di fare del denuncia rispettato il lavoro Turati anche queste cose perché è la verità sorriso ampio volume dissi
Prima prima di mandare lettere sembrava scassi mondo siamo siamo stati saturi da tutti
Dio tutti un bel menu storditi tutti quando Paulson mandati comunque
Sono amico promessi dopo ruote bene ispettori lavoro annosissima si son visti a passeggio il padrone dell'azienda e spera che sostituisce
Coprono diceva da passa la lotta con così folti dopo perché è questo che succede per cui c'è anche una flessibilità tremenda dentro la flessibilità cede leggi già son cementi suo e poi non gli basta sede vicino a nome di qua questa è la verità
Io non la fol lunga e appunto concludo concludo con l'ultimo considerazione
è una richiesta tra virgolette no situazione finale sulla concertazione di ore so voglio dire basta perché all'Acquario accettazione mi sembra vero di sì o no se improponibile siamo arrivati con questo aggettivo questo con questa teoria io penso dicevano erano strumento da capisse questo lo strumento io ho sempre pensato che si aprono a Filosofia negativamente Polito lavoratori massima uno strumento perché strumento la penso una medicina da compagno malato terminale all'agonia perché se non smette Servidati o per quale attimo
Si fa campagna vorremmo che erogano African tutti tant'è vero che alla fine tant'è vero che alla fine i padroni hanno buttato giù la maschera una poggiare freno della reale piglio col non se ne vuole proprio più la richiesta veloce e ho finito non gli è stata virgolette ce ne sarebbe data sono state dette tutto molto bene tecniche
Penso alla legge sulla rappresentanza sindacale che insomma noi siamo in prima linea ora sfuma voglio dire ci sarebbe proprio bisogno ma questa è poi una richiesta diversa è la foto qui
Ripeto davanti a un partito comunista un partito lavoratori
A Fo
Lavora e fa anche alla CGIL ha un sindaco i lavoratori
A ministri questo governo governo io anche posato obbligato la può anche davanti all'operaia mi fa abbia che stamattina alle sue istituì note sul fiume qui con il pool ma e son qui e davanti Burgio e non più purtroppo non lo posso fare davanti agli altri operai della Breda di Pistoia doveva venire con noi oggi qui e che purtroppo ci sono un andare al funerale dello quali lavoro morto bruciato vivo alla vera di Pistoia oppone riesca
è un è
Vernon è una richiesta verrà Iorio ridiamo forza e dignità lavoratori perché c'era bisogno grazie
Il compagno Rosso il loro la parola compagni Alfredo Strambi membro della Commissione lavoro della Camera dei deputati
Nerio quando sono nove minuti mi avvertì
Ma
Prima di fornire doverose sintetiche informazioni
Questo mi è stato commissionato
Su i principali provvedimenti sui nodi politici che il Parlamento sta affrontando sui temi
Cioè il lavoro
Io una breve considerazione generale vorrei vorrei farlo cominciando nonché per piaggeria ospiti un fervore Dino cioè d'occasione
Lui capiva niente anzi con intendimenti se non critici certo preoccupati
Su l'importanza di un'iniziativa cioè come questa in cui si tende di raccordare mettere insieme generalizzare esperienze che nascono
Dal mondo del lavoro dico questo e arrivo al punto
Perché mi sembra autocriticamente lo dico anche
Che si tratta di cogliere tutte le occasioni per tentare di superare
Lo scarto
Spero provvisoria un qualche qualche modo obbligato tra affermazioni c'è di principio
La centralità del lavoro o come diceva
Nesi elemento fondante dell'impiego dell'IMI dell'identità politica che il nostro
Partito e il ruolo e il peso
Che le tematiche che lavoro hanno all'interno de l'economia e dell'attività del nostro partito ancora
Insufficienti
Senza voler muovere appunti critici perché poi non potrebbero che altro che essere che autocritici appunti critici di politicismo
Ride e
Rilevo che questa centralità affermata oggi ne abbia avuto c'è ad esempio la relazione
Del compagno Capponi a questo punto di vista è stata estremamente chiara ma il riscontro mi sembra che trovi un riscontro insufficiente nella gerarchia e nella priorità
Politica
Chiede problemi ecco occasioni come queste ma soprattutto i suoi esiti ed i suoi sviluppi sono fondamentale appare mio per riportare il baricentro dell'interesse che la pratica cioè del partito sui temi c'è del lavoro
Detto questo la parte che mi è stata affida
Le leggi i principali studi cui il parlamento ci sta affrontando che concernono e riguardano i temi di di cui stiamo parlando oggi uno la legge su la rappresentanza
Parla uno che in altri tempi era iper pessimista
Lo dico esplicitamente mi sembrava impantanata
Praticamente morta
Debbo dire
E non è un rigurgito di ottimismo c'è il mio è basato su dati cioè di fatto si stanno creando soluzioni per una rimessa
All'ordine del giorno cioè della stessa ricordo solo perché se lo fosse scordato che di questa legge sono stati approvato nove che dodici articoli di cui cioè la legge
è composta
Anche per merito nostro non solo permise la nostra personalmente sono stato come dire
C'è l'innesco
O in una question-time opposto a D'Alema la questione sugli esiti e sui destini a Regina rappresentanza la risposta è stata ci comporta
Confortante interno dice formali in quanto il compagno c'è D'Alema ha detto che nella gerarchia e né l'ordine delle questioni che il Parlamento deve il affrontare ha ribadito la centralità la priorità e quant'altro questo a innescato
A catena come quasi sempre forse
Assurdamente un meccanismo che ha riportato
La discussione in termini di praticabilità certe c'è la stessa non esistono a questo punto problemi cioè di maggioranza
Lo dico esplicitamente largamente dipende anche da noi
Perché
Io ribadisco qui una cosa che in tutte le sedi ripeto serve per noi questa è una legge che qualifica e giustifica la nostra presenza nella maggioranza e nel governo
Più chiaro di così non riesco a.s.
La riforma degli Amor ammortizzatori qui molto è stato detto
Ricordo c'è solo che i gruppi il Governo ha fatto una scelta guardate importante
Perché nella finanziaria c'era la delega si ma a costo zero
Questa impostazione che avrebbe reso impraticabile legge stessa è stato cioè cambiata decreto il disegno legge che presenterà prevede due mila miliardi per i due mila e uno cinque mila che nel triennio come ci non sono troppi non sono tanti anzi
Ma neppure nulla
Questo però ha comportato lo slittamento di un anno perché si parte dal marzo due mila e uno
Quindi bisogna tutta questa partita si giocherà né
La finanziaria ricordo anche che due elementi sono stati anticipati subito uno vi è già stato detto che
L'innalzamento dal trenta quaranta per cento di unità di disoccupazione elevamento da sei a nove mesi per gli ultrà cinquantenni niente più e niente meno di quello che è già stato
Concordato anzi è arrivato circo ritardo la seconda l'eliminazione del divieto di di cumulo tra rendita INAIL e pensioni per i superstiti una vergogna
Le implicazioni possono essere interessanti sul TFR
Salto ricordo che ci sono due punti fermi che non sono però così chiari come mi sembra di aver colto né nelle parole dei compagni vale a dire la volontarietà accetti lo stesso io ho letto la
La bozza di
Decreto legislativo non è così chiaro
Se poi i in corso d'opera è stato cioè modificato mi fa piacere ma le e c'è un'ambiguità cioè di fondo che ci impegna a modificarlo la seconda è quella della garanzia le garanzie la sicurezza per i i soldi di lavoratori banalizzo ma ci si intende
C'è un c'è un aspetto stia invece che io vorrei tentare sinteticamente di sottovalutare ed è un aspetto che attiene a ruolo dei fondi
Io non so se si è colto completamente vorrei che ebbero con una non so se l'ho già qualcuno magia si settima ma già sentito sapete abitacoli voi ha presente cosa statico è successo a la Galileo
Di Firenze
Un'azienda inattivo
Licenziamenti indipendentemente dal la capacità cioè produttiva dalle condizioni cioè di mercato
è stata acquisita dalla Siemens sapete chi è il proprietario della Siemens Fondi pensioni americani
Ergo i pensionati americani sono corresponsabili dei licenziamenti che avvengono in Italia fra qualche anno con il volano che i fondi il vorace finanziario che i fondi pensioni
Determineranno risulteranno ed è i pensionati italiani saranno probabilmente inseriti in contesti scelte produttive economico cioè finanziarie
Le cui implicazioni non so se sono chiare
A tutti attenzione previsti giochiamo una partita dagli esiti dalle implicazioni dalle conseguenze cioè non facilissime sono conseguenze di ordine teorico strategico e quant'altro
Su un punto intervengo può su questa parte che finisco immagino di nove più tempo esatto però questa voglio dirlo non sono d'accordo con il con pance Capone su di un punto
Quanto negli ammortizzatori c'è sociali a inserito come aspetto se positivo di cui colgo
Il senso il cosiddetto salario minimo di inserimento salario minimo cioè garantito lo sul MiG alla francese
è e qui intendiamoci un conto è parlare di reddito minimo
Si gira intorno al problema ma di questo che si tratta e non società accordo quarti lo lo dico quasi con una battuta ma dovremmo cioè riflette proprio perché io d'accordo cioè con Nesi
Sono assolutamente cioè contrario
A derive c'è culturali che vedo la sostituzione della categoria scelte lavoratore con la categoria del cittadino e corto circuito tutte le
Argomentazioni a me questa faccenda del reddito salario chiamiamolo come ci pare ch'è garantito che prescinde da un rapporto c'è di lavoro perché si di questo perché si tratta mi suscita eufemismo per non dire c'è di peggio grossissime difficoltà di questo vorrei parlare
Perché nelle sedi è una posizione c'è personale cioè di capponi non so so che la CGIL a una posizione che non condivido
Su questo però siccome si gioca una partita difficile
Ma dall'implicazioni cioè grosse vorrei che ne parlasse non ho più tempo vero
Onorevole Nesi
L'onorevole Nesi ho finito
Dello vi risparmio considerazione citato
Grazie compagno strambi e adesso mi rompe una parola promosso da CGIL accompagna Giampaolo Pansa membro della segreteria nazionale
Ritengo molto importante il contributo che il Pdci attraverso
Questa significativa Assemblea dal dibattito sul mondo del lavoro le questioni sociali
E politiche
Noi come sapete siamo impegnati nella CGIL a creare le condizioni per una svolta in quest'organizzazione
Di cui abbiamo già gettato qualche seme con la costituzione di Are programmatiche alternative alla linea di Sergio Cofferati
E che pensiamo possano sviluppare ulteriormente una battaglia significativa nella CGIL con no Hun Sen
Noi diamo presente
E temevamo abbiamo presente quanto sta avvenendo
C'è un attacco pesante della Confindustria
E c'è una situazione difficile nel mondo delle organizzazioni sindacali
Probabilmente la più difficile degli ultimi trent'anni
Siamo in presenza di una rottura di rapporto ormai evidente soprattutto con la CISL di tanto
Con progetti di varietà
Pertanto terremo conto di questo quadro che certamente non mancherà il nostro contributo unitario all'organizzazione nel respingere l'attacco della Confindustria e nel cercare di impedire l'isolamento che si vuole creare intorno alla CGIL soprattutto sul terreno dei diritti e dei potere di contrattazione
Detto questo noi riteniamo insieme a noi cominciano a rendersene conto settori significativi dell'organizzazione
Che sia necessaria una svolta nella CGIL perché molto di quello che succede oggi è figlio secondo noi gli errori e un'impostazione sbagliata del passato
Pertanto unità e cambiamento questa è la proposta che facciamo alla CGIL ovviamente pronti qualora il consenso al congresso
Fosse sufficientemente alto e consistente da parte dei lavoratori a spostare l'asse della organizzazione
A realizzare le mediazioni necessarie possibili a quel punto però dentro un cambiamento di linea
Perché dico questo
Perché io ritengo e mentre giustamente siamo state stati nella difesa dei diritti essenziali come quello di Cinzia menti e come quello dei diritti degli emarginati sulle grandi questioni di Scelta di politica economica e industriale sociale abbiamo fatto degli errori consistenti
Abbiamo opinioni differenti sulla globalizzazione avete sentito stamattina Sergio la globalizzazione come opportunità noi non siamo arrivati a queste conclusioni
A nostro giudizio sono aumentate le differenze nel mondo a vantaggio dei più forti
Sì a vantaggio dei Paesi più forti sia dentro i paesi più forti a vantaggio dei più ricchi
Persino Giorgio Bocca non li convegno di alternativa hanno riconosciuto l'altro giorno ha riconosciuto l'altro giorno che i redditi in America sono aumentati
Per i dirigenti quaranta volte rispetto a quelli aumentati per i lavoratori i quali hanno redditi bloccati a trent'anni fa
Questa è la situazione anche nella cittadella diciamo centrale della globalizzazione
Non abbiamo questo giudizio noi riteniamo che vadano rivisti trattati e vada bloccata l'estensione della liberalizzazione come già se attorno si è dimostrato possibile praticabile con l'intervento anche delle popolazioni
Riteniamo che vada accelerata la costruzione di un'Europa sociale che la scadenza di quest'anno siano importanti e bisogna organizzare proteste analoghe a quelle realizzate a Seattle per chiedere ai partiti e ai governi di centro sinistra di sinistra europea di esprimere un Progetto di Europa
Che non sia la continuazione di quello lasciato dai conservatori né col Trattato di Maastricht devono dire qual è l'Europa sociale dei cittadini e del lavoro verso la quale siamo orientati non basta più
La moneta unica è peraltro rischia di fare dei passi indietro cura sapendo che tra due anni sarà in circolazione qualora non verranno concertate una serie di misure che non possono che essere concertate a livello europeo alle politiche industriali economiche fiscali e quant'altro superando veti
Di questo o quel Paese che ha interesse a non far procedere questa costruzione in Italia abbiamo già ribadito più volte noi non diamo un giudizio politico positivo della concertazione
Anzi apro una parentesi chiederei a Sergio Cofferati di prendere atto che la concertazione è finita
Da tempo non riusciamo più avere una posizione unitaria come organizzazioni sindacali e la Confindustria attacca ha sferrato un attacco a tutte le leggi ha tutti i diritti contrattuali sanciti fino a oggi dalle lotte dei lavoratori
Chiediamo di prendere atto che risultati in termini di politica dei redditi di occupazione di stato sociale non sono stati quelli attesi dalla politica di concertazione
Pochi dati compagni irretiti dal novantadue a oggi hanno della fine la scala mobile vedo che lavoratori dipendenti aver perso cinque punti sul prodotto interno lordo la cifra enorme
Mentre io gli altri redditi sono aumentati rispetto alla situazione che avevano nel novantadue
Che le tasse il Fisco sono state ingiuste che l'unico reddito passate in maniera proporzionale quello da lavoro e tutte le rendite da capitale o rendite varie sono tassate in maniera molto più bassa che ce la tassazione ingiusta
E che quindi il contributo a risanamento dello Stato non è stato ecco
C'è chi si è arricchito ex c'è chi si è impoverito né creati a dare un contributo a Risanamento
Sul piano dell'occupazione occorre ricordare che abbiamo perso a novantadue oggi circa ottocento mila lavoratori irregolari che si sono trasformati in lavoratori irregolari o parasubordinati questi due dati cari compagni riduzione così massiccia del lavoro regolare che ha uno dei tassi più bassi del mondo industrializzato vede in Italia è il calo dei redditi sono secondo noi alla base della crisi dello Stato sociale italiana
Non è la crisi demografica quella che oggi mette in discussione lo stato sociale
Paté di due ponti
Cosa significa in termini di mancati introiti la riduzione delle attribuzioni circa centotrenta mila miliardi di calo vuol dire quei cinque punti
Cosa vogliono dire ottocento mila lavoratori che non versano più una lira perché sono scomparsi nel nero rispetto ai conti previdenziali dell'INPS di cui ricordo Paci anche al convegno di Napoli sosteneva avere un deficit di soli dieci mila miliardi tra contributi uscite
In questo momento
Non siamo neanche raccordo alle palpitazioni della Global due mila cinque quando sappiamo che abbia avuto la depressione nelle retribuzioni dicevo di oltre il cinque per cento nei soli anni che citavo se guardiamo più indietro siamo tornati ai livelli degli anni sessanta
In termini di peso nelle retribuzioni
E pertanto noi chiediamo da questo punto di vista una assoluta inversi dura un'assoluta inversione di tendenza rispetto al dibattito non accettando la discussione sulla gobba dell'uno e mezzo ma aprendo una discussione complessa
Su come si risolve la questione appunto lo stato sociale
Italiano questi sono punti fondamentali di linea
Che devono essere io ritengo al centro anche la discussione politica più generale di questo Paese sapendo la difficoltà che la sinistra che fa riferimento ai lavoratori anche all'interno del Governo per imporre questi punti di vista che sono tra di noi largamente condivisi
Allora io penso che nell'unità della CGIL un ampio schieramento cosiddetti viene chiamato secondo me impropriamente sinistra sindacale sia un fatto positivo
Fatto positivo per tutti che deve procedere deve diventare forte al punto di modificare la linea contrattuale gli equilibri interni alla più grande confederazione sindacale di questo Paese certamente noi abbiamo degli altri impegni
Noi non siamo una minoranza di opposizione la CGIL ne vogliamo trasformarci in questo pertanto di volta in volta sappiamo capire quali sono gli avversari più importanti e in questo momento noi siamo per l'unità forte l'organizzazione non per i visti
La campagna contro le freno sui licenziamenti per noi è fondamentale
Voi sapete tutti perché pulite al mondo del lavoro e diritto questo diritto è un diritto fondante di cento altri diritti di tutti gli altri diritti
Ci ricordano i più anziani quando lo si poteva portare neanche il giornale di sinistra all'interno dei luoghi di lavoro quando la difficile scioperare aderito la CGIL aderirà al sindacato
Quindi Barney spettare il contratto di lavoro farsi dare le paghe previsto dal contratto nazionale di lavoro voi sapete che attraverso questo referendum giustamente Confindustria dice è comunque passato quello più importante seguiranno tutte le altre libertà
Di fronte a questo noi non possiamo chiamare tutti ovviamente alla lotta raccolta in questo grande in questo grande scoop nello stesso tempo la CISL sta minando in questo momento l'unità sindacale attraverso un progetto politico e sociale
La CIR riscopre la propria origine la propria identità dall'azionariato alla contrattazione integrativa quasi alternativa a quella nazionale a quella dei diritti generali
E quindi lo scontro di spessore non è uno scontro contingente lo scontro strategico
Noi dobbiamo rispondere io penso con L'Unità hanno con l'arroccamento alla CISL
Prospettando un quadro di contrattazione unità badate bene non so se ce la faremo perché la CISL era intenzionata ed è intenzionata a presentare piattaforme territoriali e quando si presentano piattaforme territoriali voi sapete
Che la situazione è veramente brutta probabilmente arriveremo anche a rotture contrattuali in questa categoria o in questa grande azienda all'interno del del del Paese se la CISL vuole procedere sul suo modello la situazione sarà grande
Vogliamo rispondere con L'Unità non lasciando alla CISL la gestione della difesa della previdenza come ha fatto Sergio Cofferati non dando un contributo positivo invece a limitare lo spazio d'azione
Di Sergio D'Antoni e dobbiamo rispondere con la democrazia e per questo io mi associo
A tutti quei compagni che hanno chiesto una legge sulla rappresentanza che in questo momento per noi decisiva ha un rilievo politico straordinario nella vita politica di questo Paese proprio perché il quadro che abbiamo di fronte questo non sarà risolutiva ma importantissima che passa per questo io e concludo ringrazio i compagni del Pdci che so molto impegnati
In questa battaglia e compagna strambi che han dimostrato nonostante
Tutto che ha fatto anche le mediazioni positive pur di raggiungere un risultato importantissimo per noi e chiedo di continuare questa battaglia che è per noi fondamentale grazie
Cambiamento del ferro molto piacere do la parola al compagno Oliviero Diliberto ministro della giustizia
Vi confesso che alle compagnie cari compagni che sono stato incerto
Sull'altare aglio e sulla natura di questo mio intervento
Questo importante appuntamento che stiamo premendo
Incerto cioè se limitarmi ad una sorta di saluto più o meno garbato
Da parte della delegazione comunista al governo che io rappresento al
Lavoratori comunisti o se viceversa scelta che poi ho fatto
Cimentarmi nel tentativo di dare un contributo
Alla discussione in corso
E di darlo come si suol dire con molta schiettezza
Provando cioè
Ad aprile ha dei problemi a suscitare qualche interrogativo né i compagni affinché la nostra discussione sia una discussione vera
Superando quello che avevamo un po'nel passato noi che proveniamo da dal partito della Rifondazione
Là dove c'era
Sempre un retropensiero ogni volta che si faceva una discussione vera appunto
Allora io voglio subito porre un interrogativo al quale naturalmente cercherò di dare una risposta la mia risposta quindi parziale per definizione
Ma un interrogativo che credo di fondo nella fase che stiamo vivendo perché credo giusto porre come ho fatto al comitato centrale del nostro partito porre qui alla Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori
Ed è un interrogativo che nasce dal rapporto tra questo partito e in particolare la componente fondamentale cioè quella dei lavoratori e il governo del Paese
L'interrogativo è il seguente
Questo governo del quale noi facciamo parte
E un governo amico uso vecchie espressioni con le quali ci comprendiamo tutti
è un governo amico
O è il nostro governo
Badate che non è un interrogativo da poco
E cioè noi ci sentiamo pienamente parte di questo progetto con le differenze come ovvio di cui parlerò dopo o
In qualche modo noi
Partecipiamo obtorto collo a questa avventura di governo
Perché vedete
Noi abbiamo giustamente nel ottobre del novantotto
Con una lacerazione profonda
Abbiamo deciso di sostenere il tentativo
Dell'onorevole Prodi
Cioè di votare a favore del Governo per evitare la sua caduta
E abbiamo fatto bene perché in quel caso
C'era un pericolo reale anzi una certezza che era quella che la caduta del governo Prodi alla rottura del centrosinistra avrebbe portato alla vittoria della destra
Lo scenario è uno scenario non fantascientifico è lo scenario che era già previsto e cioè Fini Presidente del Consiglio Berlusconi presidente La Repubblica per la ben nota in responsabilità penale del Presidente dalla Repubblica e quindi avrebbe per sette anni risolto alcuni dei problemi ben noti
Ora
Non era
E la realtà purtroppo proprio
Noi abbiamo fatto quella scelta
E abbiamo fatto quella scelta con grande coerenza
Dopodiché il tentativo di Prodi
è fallito per un voto in Parlamento ma è fallito
E il Presidente della Repubblica come ultimo tentativo per scongiurare le elezioni che avrebbero dato quell'esito che ho detto prima ha dato l'incarico a Massimo D'Alema di formare il governo
Noi in quel momento avevamo due strade davanti i compagni
Non una
Nell'ambito di una scelta strategica che è quella di sostenere l'unità delle forze democratiche contro le destre
Avevamo due strade
Noi potevamo scegliere di proseguire l'appoggio esterno al governo che avrebbe comunque dato i voti per far nascere il governo e impedito la strada le destre
O viceversa come abbiamo fatto entrare dentro al governo
Badate che il punto è rilevante
Perché se noi impostiamo i nostri ragionamenti politici soltanto sulla base del dire noi siamo quel centrosinistra per sconfiggere le destre
Questo non porta automaticamente dentro al governo
Questo porta semplicemente al fatto di appoggiare un governo di centrosinistra
Contro le destre medesime ma non dentro al governo
E allora a distanza di un anno e mezzo con una crisi in mezzo crisi di dicembre del primo Governo D'Alema adesso siamo al secondo governo D'Alema a distanza di un anno e mezzo quasi da quell'ottobre del novantotto io credo che noi dobbiamo dare un giudizio
Su quello che abbiamo fatto
Sul lavoro dei due governi D'Alema
E alla luce di questo giudizio
Dobbiamo poi trarre delle conseguenze politiche
Badate ripeto è un punto chiave di tutta la riflessione
Io ho detto il compagno Caponi lo ha ripreso nella relazione introduttiva che condivido
Ha ripreso una una cosa che ho detto alla manifestazione nazionale e cioè che il governo per un partito comunista
Non può essere l'obiettivo
Noi non siamo nati per andare al Governo
La rottura del PC
Nata con l'obiettivo di una parte di andare al governo con il governo come obiettivo fini a se stesso
Noi riteniamo viceversa che il governo sia uno strumento e cioè sia una premessa per una politica e dunque abbiamo scelto di entrare dentro al governo per consentirci di avere come Partito Comunista una leva potente nelle condizioni di forza rapporti di forza dati ma una leva potente per cambiare le cose in questo Paese
Allora io credo che il giudizio che emerso
Dalla nostra ultima riunione importante riunione del comitato centrale sia un giudizio equilibrato
Perché un giudizio che vede rispetto alla crisi perché l'attività di governo luci ed ombre
Grandi ritardi molte cose da fare
Ma anche la valorizzazione di quello che il Governo anche grazie alla nostra azione ha ottenuto o ha evitato
Tutto quello che anche recentemente ministro compagno saldi
Sta facendo e che noi non
Non riteniamo in toto completamente sia da condividere ma che rappresenta
Un un cambiamento un passaggio
Impositivo delle politiche del lavoro della previdenza per quanto riguarda l'INAIL le i mille ispettori e quant'altro
Anche grazie alla presenza nel ministero del lavoro di un autorevole nostro sottosegretario al compagno Carollo
Ancora la scuola
Noi ci dimentichiamo spesso
Che l'accordo
Sulla scuola sul rapporti tra scuola pubblica e scuola privata che è passato al Senato che è arrivato alla Camera
Ha evitato proprio alla parità scolastica come veniva richiesta e un buon accordo equilibrato di compromesso come ovvio anche grazie alla nostra presenza
E il lavoro svolto dalla compagna Katia Bellillo ministro degli Affari regionali a impedito
Che venissero approvate dal governo le leggi regionali di Lombardia Emilia e Friuli Venezia Giulia che andavano esattamente verso la direzione di un aggiramento surrettizio del divieto costituzionale di finanziamento alle scuole private
Con leggi regionali
Quelle leggi regionali abbiamo rispedite alle tre regioni
Perché contenevano norme incostituzionali ma se non ci fosse stata la compagna Bellillo agli affari regionali consentitemelo col cavolo che sarebbero state rispedite perché evidentemente sarebbero diventate leggi vigenti
Questo governo
E inoltre un governo che sta svolgendo in questo caso non è certamente un ministro comunista
Una politica estera
Di grande apertura
Se è possibile e uno dei settori
Da valorizzare maggiormente
Siamo
L'unico paese dalla NATO
Che ha aperto alla Libia
Ristabilendo per l'attività diplomatica di questo governo le relazioni diplomatiche con la Libia con l'Iraq con l'Iran
E siamo l'unico Paese occidentale che un mese fa abbia riconosciuto ufficialmente il Governo della Corea del Nord
E lo stesso Ministero degli Esteri e quello che ha proposto l'azzeramento del credito verso i Paesi in via di sviluppo
E unilateralmente l'Italia ha proceduto verso l'azzeramento del debito dei Paesi del Terzo Mondo
E per quanto riguarda
In questo caso pochissime come ovvio considerazioni autobiografiche in questo caso per quanto riguarda il tema della giustizia
In un anno abbiamo messo in campo un impianto riformatore che non si vedeva da decenni
La riforma del giudice unico la depenalizzazione la competenza penale del giudice di pace i tribunali metropolitani la riforma del rito di fronte di fronte al giudice penale
Non che la riforma
Della costituzione su cui voglio dire due parole
Che prevede il cosiddetto giusto processo
Giusto processo che
è una conquista di civiltà cari compagni
Anche se da parte di alcuni viene visto come un'autodifesa
Alcuni imputati eccellenti
Noi non possiamo limitarci a vedere i temi della giustizia esclusivamente perché sui giornali finiscono alcuni processi
Perché il male della giustizia italiana e ce ne sono tanti ma il male più grande
E proprio la circostanza che vengono calpestati i diritti
Dei più deboli
Non degli imputati eccellenti
Gli imputati eccellenti paradossalmente hanno meno bisogno del giusto processo perché comunque avrebbero i migliori avvocati
I soldi per pagarsi per dilazionare le cause per cercare di arrivare ad una soluzione
Di giusto processo e di diritti
Io credo che la sinistra debba riprendere a parlare senza
Senza reticenze
Se è possibile una delle degli errori più tragici degli ultimi anni da parte della sinistra
è stato quello di abbandonare il tema dei diritti e delle garanzie alla destra
Quando questo è un tema nostro e un tema della sinistra e io sono andato la prima volta che ci fa un ministro della Repubblica un ministro dalla giustizia
Sono andato nella primavera scorsa a parlare di questi temi
I temi dei diritti e dei processi del modo con cui si svolgono i processi delle lentezze dei ritardi ad una grande assemblea dei delegati FIOM a Brescia sostenendo una cosa ardita
Dal punto di vista di un ministro della Giustizia
E cioè sostenendo pubblicamente
E poi la stampa come dire a poco ripreso questa cosa proprio perché si riprendono solo le cose che fa comodo
Sostenendo che noi viviamo in un Paese nel quale il tema dei diritti vale per tutti ma si arresta all'ingresso dei cancelli delle fabbriche perché il processo del lavoro il processo per gli infortuni sul lavoro sono temi di cui nessuno parla
E quindi l'idea che noi da un lato facciamo riforme strutturali e cerchiamo di velocizzare la visura del possibile
Ma al contempo che riprendiamo a parlare di diritti e lo facciamo a testa alta perché sono temi nostri non della destra secondo me è imprescindibile
Vedete anche ieri
In un momento in cui
Come avrete visto sui giornali c'è stata qualche discussione rispetto a come affrontare il problema della sicurezza e della giustizia
Io o semplicemente detto una cosa che credo di buon senso e cioè
Che noi non possiamo avere un atteggiamento schizofrenico
Ho interessato
Per cui da una parte approviamo la revisione dell'articolo centoundici della Costituzione cioè il giusto processo
E dall'altra ci dimentichiamo che nella Costituzione c'è un altro articolo più importante che è l'architrave della Costituzione repubblicana cioè l'articolo tre che prevede l'eguaglianza di tutti di fronte alla legge
E hanno
Più bisogno ripeto di giusto processo le classi subalterne di tutti gli altri
In questo senso
Stiamo per procedere all'assunzione di quattrocento nuovi magistrati che andranno tutti al processo del lavoro magistrati del lavoro
E stiamo per varare in questo caso
Insieme all'avvocatura la parte migliore dall'avvocatura stiamo per varare un progetto per la difesa dei non abbienti per la difesa d'ufficio per il patrocinio gratuito che risolverà uno dei problemi più gravi
Dell'Italia che appunto non è quello di tre quattro processi grossi ma è quello dei poveri disgraziati che finiscono in galera perché non hanno diritto alla difesa
Perché su cinquantadue mila detenuti cinquantadue mila detenuti noi abbiamo
Il cinquanta per cento che ormai fatto da extra comunitari
Il resto è fatto da tossicodipendenti e da poveri disgraziati
Perché gli altri patteggiano prima di andare in galera
E quindi il vero problema e quello certo di garantire la sicurezza cercheremo di farlo lunedì prossimo
Proprio con una riunione di maggioranza per mettere a punto un me meglio precisare il cosiddetto pacchetto sicurezza
Ma attenti se sarà la sinistra ad iniziare a mettere in discussione i diritti e le garanzie cosa succederà quando eventualmente sarà la destra a governare
Sarà sarà
Un rischio gravissimo proprio sul versante dei diritti
Allora noi dobbiamo fare ancora moltissime cose questo governo certo
Ci soddisfa poco per molti versanti
Ma nell'attuale condizione politica negli attuali rapporti di forza
Questo governo a mio modo di vedere
Il più avanzato possibile non è il più avanzato in astratto
Questo governo di centrosinistra e un governo con i moderati sto finendo neri con i moderati
E di un governo con i moderati perché non possiamo farne a meno dei moderati
Perché anche nel settantasei quando il PC ha raggiunto il trentaquattro per cento dei voti la sinistra da sola non poteva governare perché non aveva la maggioranza
E noi dobbiamo essere grati
A quel pezzo di di schieramento moderato che sceglie di allearsi con la sinistra pagando dei prezzi per allearsi con la sinistra il Partito popolare ha subito subito quattro scissioni nel giro degli ultimi dieci anni
Per tenere dritta la barra verso questa alleanza di centro sinistra e allora
Noi dobbiamo intenderci e questa è l'ultima cosa che dico poi concludo perché giustamente Nerio richiama tutti noi
Sulla base del principio d'eguaglianza ai tempi
Noi siamo dentro il centrosinistra quasi tutti quasi siamo nel centro sinistra
Per una scelta strategica
Però c'è un punto che ci rende irriducibilmente diversi dalle altre forze del centrosinistra
Che il fatto che rispetto a tutte le altre forze di centro sinistra
Noi continuiamo a pensare che la contraddizione di fondo della società
A maggior ragione nell'epoca della mondializzazione
E la contraddizione tra capitale e lavoro
Cioè una differenza
Che non può essere
Concertata
Una differenza che non si può risolvere perché la differenza di fondo per il per la quale noi ci chiamiamo comunisti ed altri no
è una differenza irriducibile ad unità
Per cui la specificità del nostro ruolo che siamo dentro al centrosinistra le ali spesso più di altri al centrosinistra e purtuttavia comunisti
Ci offre l'opportunità di essere cerniera tra il centro sinistra
E altre forze che stanno alla sinistra del centrosinistra fuori dei denti con Rifondazione
è un tema delicato su cui abbiamo lungamente discusso ma io sono convinto di questa linea
Perché se non faremo noi da perno in un'alleanza che che si farà elettorale tra il centrosinistra e Rifondazione chi lo farà
Noi abbiamo un ruolo che ci permette di poter dialogare con il centrosinistra con Rifondazione
Noi dobbiamo smetterla di considerare che il più vicino a noi è il nemico più acerrimo
Anche quando sul piano personale si viene insultati dalla mattina alla sera pazienza la politica non si fa con come dico gli umori si fa con la testa
Questa è la nostra chiave di lettura odierna
Dentro al centrosinistra ma in una posizione dinamica
Cioè che ci consenta di esseri parte integrante di questo governo dissentire nostro questo governo ma contemporaneamente di avere una politica a tutto campo che impedisca di essere noi schiacciati da quello che un domani potreste dall'alleanza tra Rifondazione e il centrosinistra
In questo senso io credo
Che noi potremmo essere
Quel partito di cui tutti parlate e ho sentito diligentemente gli interventi dai per iniziare dalla relazione
E condivido
Noi siamo gli ultimi che proprio per questa e Curia Issime la condizione
Di essere una forza responsabile alleata delle forze democratiche
Ma insieme comunista
Può essere per davvero il partito dei lavoratori
Il partito cioè che a al centro della propria riflessione strategica il tema del lavoro salariato nelle forme nuove come ovvio
Diceva Garavini molto bene
La capacità di reinventarsi che hanno avuto le sinistre i sindacati anche nei momenti di sconfitta ma essere noi il partito del lavoro varate la grande opportunità ma secondo me è anche
L'unica via possibile per ritagliare uno spazio per conquistare uno spazio politico e porta un poter dare nel due mila
Dignità orgoglio proprio a quel simbolo che il compagno Rossi diceva e il simbolo
Del lavoro e dei lavoratori la falce e il martello ringrazio
Ecco
Adesso poiché il presidente del partito deve prendere la parola le cinque e mezza io niente Eros strettissima mentre il Simenon allora la adesso la parola al compagno Piero leone esito membro della segreteria nazionale dei lavoratori delle telecomunicazioni della CGIL
Dieci minuti esatti
Ma anch'io considerano quest'occasione bagni per favore
Diamo dimostrazione di civiltà nell'ascolto
Belluno fare quando termina il ministro di Grazia e Giustizia che sia un momento di relax
Anch'io consiglio questa occasione dicevo una un momento importante per uno motivo per un motivo di cui abbiamo bisogno quello di visualizzare il nostro punto di vista però dal Partito dei comunisti
E il nostro ruolo nell'interno del governo in un momento difficile oltretutto dalla vita di questo Paese vigevanese all'inizio ma lo condivido questo è un anno molto difficile
E riprendo da dove ha finito
Il ministro Diliberto perché lo considero il punto centrale della nostra discussione
Un partito dei comunisti è geneticamente il partito dal lavoro si rimarca questa concessione
Se dimentica che il punto centrale nostro dal nostro partito dal nostro essere comunisti del lavoro è un partito che vive una difficoltà estrema
Certo
Lo deve fare un esito tutti politico tengo conto del mio
Grazie dettagli i compagni che non vogliono ascoltare il compagno di amnesia vadano fuori e fanno malissimo però non disturbino chiaro prego
Dicevo che il lavoro per noi il punto centrale però resto avremmo bisogno di riflettere con più attenzione perché lavora è cambiato
Fa parte anche della discussione che è stata sviluppata questa mattina oggi ci sono più lavori
E l'analisi che abbiamo sul lavoro è un'analisi non ancora tenta a cogliere la differenza molto spesso la differenza alternativa tra lavoro e lavoro
è vero che oggi siamo e io sono convinto di queste cose in un lavoro sempre meno garantito
Sempre meno tutelato
L'attacco finale quello della chiusura del lavoro e l'attacco finale quello di impedire attraverso il referendum sui licenziamenti la possibilità di Rea soluzione il punto finale perché il punto iniziale quello di come si entra nel lavoro ed è stato vinto
Ma siamo il Paese che ha la più grande flessibilità assunzionale si entra in questo mondo del lavoro in una condizione stranissima senza garanzie di continuità di lavoro molto spesso senza le garanzie che il vecchio sistema del lavoro ti dava c'è un mare che si chiama lavoro atipico in cui noi non riusciamo a inserirci neanche la CGIL ci ha provato ha fatto anche una scelta di costruire un sindacato per tutelare questo lavoro non c'è mica riuscita
Abbiamo cinque mila iscritti per favore attua un milione rozzo i lavori atipici
Eppure il lavoro tipico non è uguale
Guarda che c'è lavoro tipo che chi lo sceglie c'è lavoro tipico di chi si trova nella condizione di una vera alternativa e c'è questa strana cosa
Su cui il nostro partito dovrebbe riflettere intervenire il lavoro tipiche di chi smette di lavorare magari con l'ausilio di ammortizzatori sociali e poi viene riassunto con rapporti di collaborazione nella stessa azienda da cui è uscito
E non è che viene coperto con il posto di lavoro
E sono in un settore dove questo sta avvenendo nei quotidiani sta avvenendo e quotidiane si perde occupazione a tutti quelli che hanno cucito professionalità ritorno lavorare sotto forme di collaborazione
C'è una Maria che si sta aprendo rispetto questo
Allora facciamo bene scegliere noi la strada ad allargare i diritti di stare attenti ai diritti
La carta dei diritti va bene ma va bene sia il senso in rafforzare lo Statuto dei lavoratori se non diventa per qualcheduno non per noi evidentemente il grimaldello per rompere
Quello che è stata la difesa vera e lo statuto i diritti dei lavoratori io dico stiamoci molto attenti nuove voci con grande utile una scelta giusta Musio in quel senso i lavori della centralità di un governo di centro sinistra e non ho dubbio ma questo non è ancora il governo che ha fatto questa scelta
Non è ancora il governo
Che è capace di costruire un piano sullo sviluppo manca ancora questo governo e lì noi dobbiamo sviluppare la nostra capacità di rappresentare il perché abbiamo scelto pagando dei prezzi pesantissimi di aiutare questo governo belli serve
Una politica del lavoro non del lavoro assistito guardate ma dal lavoro che collega sviluppo con la garanzia occupazionale non c'è occupazione senza sviluppo non c'è occupazione sull'affrontiamo il nodo che in questo Paese c'era lo sviluppo in qualche parte geografica del Paese e non c'è sviluppo in un'altra parte del paese
Il nodo nord e sud è un nodo drammatico
è un nodo che incide su tutto riporta delle scelte difficilissime
Allora io credo che sia necessario un grande piano dello sviluppo Investimenti e un ruolo dello Stato
E su questo io credo che
Dieci minuti sono solamente bruciati quindi schematizzazione alcuni ragionamenti che richiederebbero analisi più attente le scelte strategiche di questi anni sull'assunzione del mercato globale come valore
In cui ti sei trovato molto spesso in nero il tuo valore evidentemente ma con con il mercato globale dovuto fare i conti è stato molto spesso per una scelta del governo ha creato nuovi scenari allora tra questi nuovi scenari una delle cose che mi sembrava non affrontassimo con la necessaria puntualità la questione delle grandi privatizzazioni
Guardate noi siamo uno di quei Paesi stranissimi che hanno fatto la scelta più radicale dalla privatizzazione avendo chiaro un concerto che io non condivido ma però è chiaro lo collo con prendo non lo condivido ma lo comprendo altrimenti non so come
Intervenire su questo punto lo Stato ha scelto di non a vere più un ruolo nella gestione delle grandi società di servizi e nelle grandi in prese di questo paese accento
Abbassate rivelò internet fino al punto quasi di fare delle cose antistoriche
O può Telecom è un segnale del ruolo dalla mancanza del ruolo dello Stato ma il punto finale però di un processo noi siamo oggi di fronte a un processo di privatizzazione che va avanti
Che aveva una motivazione vera il processo di liberalizzazione europea
Ma che spinto a questo eccesso rischia di mettere in crisi tutte al grande settore industriale di questo Paese e grande settore dei servizi telefono è stato questo esempio oggi a Telecom
Che mi mi sembra l'esempio classico di strategia liberista è un'azienda che stavo in un mercato che avevo futuro
Un'azienda che era tecnologicamente le condizioni per competere in questo mercato un'azienda che una certa episodi riorganizzazioni figuriamoci tutte le aziende no però poteva stare che sul mercato internazionale
Beh in questa azienda e così è avvenuto è venuta una processo di privatizzazione molto violento che ha dimostrato che l'unico obiettivo di alcune scelte da privatizzazione far cassa cioè portare soldi per risanare il debito pubblico e nobilissima
Ma che se viene esasperato in questo punto distrugge poi il concetto dell'economia e non c'è stato lo sviluppo oggi il risultato è un'estasi di una grandissima azienda nazionale
Stasi sono tre anni questa gente ferma in questi anni sono solo cambiati i gruppi dirigenti da coloni da beh non mi viene il terzo
Rossignolo Verna pensiamo con il tre guardate
Non si sono fatti tre piene di interessante per i tre gruppi dirigenti
C'è un piano di impresa che è pesantissimo e che prevede dai tredici mila ai venti mila esuberi in un'azienda che sta nel mercato vanno aziende che è in crisi
Azienda che ha potenzialità di mercato e di sviluppo siamo di fronte cioè a un processo esempio
Pericolosissimo
La Telecom non fa più Investimenti osso
L'infrastrutturazione del Meridione per un'azienda di servizio fattori fondamentale lo capisce chiunque che se una le infrastrutture al Sud non fare industria o fai sviluppo non fare occupazione non investe più certo la scelta strategica che ha fatto il gruppo dirigente e l'OPA che la nuova proprietà è una scelta che porta a far profitto a fare soldi in fretta ora si fanno altre scelte
Si scelse la politica di dismissioni colate che sono state vendute aziende che avevano professionalità di livello internazionale altissimo facendo una scelta diversa di un'esternalizzazione violenta
Di un problema che si si è ridotto anche secondo me per la mancanza da scelte dello Stato
Una delle motivazioni privatizzazione facciamo una grande liberalizzazione una grande privatizzazione si abbassano a tali faccia concorrenza
Lunedì utenti ci guadagnano è vero il contrario
è avvenuto esattamente il contrario
Le tariffe non solo non si sono abbassate
La qualità dei servizi non è migliorata lo sanno tutti c'è un problema di esempio di professionalità riguardo la manutenzione che è un punto che non interessa la Tepco interessa a terra che interessa in modo più violento le ferrovie
Questione manutenzione ferrovie quella che comporta poi i processi anche lì di rischio per la gente che va e sui treni
Cioè ci son dalle scelte rispetto queste che io non le condivido su cui dovremo riflettere su cui dovremmo invertire il trenta di questa strategia liberista in cui i comunisti dovrebbero dire il loro punto di vista per dirlo
Io credo che noi faremo bene a fare un'iniziativa come abbiamo fatto in alcuni settori produttivi del dal mondo del lavoro ricordo lender ricordo trasporti sul settore delle telecomunicazioni serve in questo Paese una linea serve capire cosa vogliamo fare di questo settore serve capire cosa vuole investire lo Stato rispetto all'ammodernamento all'infrastrutturazioni ai grandi temi sociali alla tenuta del servizio universale
Al valore del servizio universale rispetto altre scelte di profitto che molto spesso sono tra di loro alternative non sono mediabili
Quando si scia dei fa servizi appresti sociali si sceglie non di fare profitto si fanno altre scelte si investe esperto questo né sembra questa la strada
Anche per il Partito dei comunisti se se non proprio la fine
Guardate e io ho la fortuna di essere in un sindacato che ha tutte le contraddizioni
Perché noi abbiamo un sindacato che a alla grande ristrutturazione della Telecom il processo di ristrutturazione delle Poste e sono un pezzo di Stato sociale che sta sparendo
In posa stava nel più grande processo in ristrutturazione dopo l'appello in un'azienda di centotrentacinque mila dipendenti con un processo di societarizzazione vado proprio velocemente sarebbe bene che anche su queste cose
Non lo riesco fare nei tempi non avessimo una attenzione particolare avessimo un nostro punto di vista così è terra meno come io sono d'accordo lo presto a prestito di strambi caccia davanti
Urge che riprendiamo la discussione sulla legge sarà presentata serve al mondo del lavoro quater racconta la dizione sono estreme così come serre
E non va sottovalutato lo dico per primo il mio sindacato e lo dico per primo la CGIL
Non è caduto lo sconto sui referendum perché ce ne sono di meno è diventato ancora più difficile
Oggi va alzato il livello dell'intervento del sindacato per sconfiggere questa certa vanno riprese dibattito con i lavoratori non si fanno assemblee su questo ce ne fanno troppo poche
Deve partire una grande campagna di sensibilizzazione
Taglio un esito e voglio assicurarlo dovendone
Invece voglio assicurarvi che stiamo preparando convegni specifici su queste per la che come in
Sicura la parola al compagno Franco Calisto di responsabile del dipartimento lavoro dell'Umbria
Mi raccomando che l'istituto
Anche se compagni dell'Umbria non me ne vorranno non parlerò dell'Umbria
Ma mi atterrò come dire scrupolosamente alla compito che mi è stato affidato di entrare
Nel merito di cercare di esplicitare da un lato le ragioni di fondo dall'altro
Le caratteristiche di questo che ci hanno portato ad elaborare questa proposta
Di una carta dei diritti del lavoro proposta che tra l'altro dal punto vista proprio anche di una al di una stesura in termini di articolato di proposta di legge avete trovato in cartella devo dire in questo solo fa molto facilitato dal dibattito che c'è stato oggi dagli interventi che mi hanno preso che mi hanno preceduto compreso anche l'intervento dello stesso
Ministro del lavoro Salvi che tutti uno quasi tutti hanno come dire sono stati concordi nella nell'affermare
La necessità di trovare pur sempre con una serie appunto di garanzie e di e di distinguo di individuare nuovi nuovi s'strumenti o comunque una nuova strumentazione per allargare questo il sistema di diritti e le garanzie delle tutele che sono fu al centro dello Statuto dei lavoratori anche a tutto questo altro mondo del lavoro questo mondo fatto di
Forme diverse e e qui vorrei ripartire proprio da una considerazione che faceva Garavini quando ricordava come dopo la sconfitta della CGIL degli anni cinquanta il grande merito di di quell'organizzazione fu quello di rimboccarsi le maniche
E fortemente maggioritaria di lavorare nel senso che in molti casi cambiano le modalità
Ma non la sostanza sicuramente il lavoro classico inteso come l'abbiamo inteso fino a oggi prestazione stabile e continuativo in un luogo fisso
è fortemente messa in discussione dai processi di ristrutturazione e di destrutturazione sistemi produttivi conseguentemente queste evidentemente anche il contratto
A tempo indeterminato non rappresenta più lo vediamo tutti della nella realtà dei fatti il modello unico e prevalente di riferimento siamo infatti in presenza di un insieme sempre più articolato di modalità costitutive di rapporti di lavoro e qui sono state ampiamente citate nel corso del dibattito dai contratti di collaborazione coordinata e coordinata e continuativa non ci sono dove nei quali non c'è nel vincolo retributivo da rispettare né tanto meno contributi previdenziali da versare ai vari contratti di lavoro
Precario a tempo determinato la cui ammissibilità non è più come in passato strettamente legata a specifiche circostanze
Volute dal legislatore ma via via sia andata a allargando i referendum radicali né nel ne chiedevano una totale liberalizzazione
Per arrivare ai vari contratti cosiddetti a causa mista apprendistato contratti di formazione lavoro
Io Cheney borse di studio e così via tutt'di modalità per le quali è previsto un salario inferiore a quello corrispondente la doglie è previsto un salario alcuni casi non c'è
Nemmeno un salario ma sempre ma un semplice rimborso per giungere infine ai contratti
Ai contratti ad interim di affitto di manodopera il cui elemento caratterizzante e per certi versi aberrante è dato dalla dissociazione tra il soggetto giuridico che assume e quello che effettivamente utilizzare prestazione del lavoratore
Una caratteristica tra l'altro che le modalità di assunzione previste dalla legge dalle legislatore italiano contribuiscono ad esasperare ulteriormente
Al tempo stesso mentre avviene questo fenomeno di frantumazione del mondo del lavoro anche nel mondo del lavoro del del mondo del lavoro dipendente anche nel mondo del lavoro autonomo abbiamo tutta una serie di modi azioni scompaiono attività
Fino a ieri tipicamente autonome o che potevano essere esercitate in autonomia e quindi esempi potrebbero essere Diversi ne cito solo uno così che
Volevo
Che è quello del che di quello che avviene nel mondo del commercio con il franchising dove voi avete buona figura di lavoratore autonomo di imprenditore che così autonomo che non è in grado neanche di fissare il prezzo della merce che vende quindi che razza oppure quello che succede anche del mondo della piccola impresa prendi e prendiamo i ai casi del di chi lavora in subfornitura dove di fatto sia se essa sia alla subfornitura nel settore tessile o settore meccanico si trova in un mondo dove tutto il sistema
Dei prezzi delle materie prime delle Conselice dov'è determinato è determinato da ore
Quindi tra l'altro l'altro elemento da tener presente che lo svilupparsi di queste nuove modalità di prestare lavoro
Si combinano al tempo stesso con una complessivo peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro di quello che ho ancora resta del lavoro subordinato di tipo classico
Quindi dicevo si è in presenza di una frantumazione del mondo del lavoro
Che altra importante conseguenza e credo il dibattito che c'è stato anche prima ne ha sotto ha sottolineato questo elemento
Ne impedisce la sua espressione come soggetto sociale e quindi incide pesantemente sulla sua capacità di costruzione di un progetto politico di cambiamento e ovviamente in questo contesto il sindacato è al centro di una singolare contraddizione
Tra un crescente riconoscimento del suo ruolo
Come portatore di interessi collettivi generali e questo è il fondamento in fondo di tutta la partita della concertazione nel cui merito non entro
E dall'altro orlata da una crisi di rappresentanza e quindi di legittimità
Dell'universo della fabbrica Ford fordista che era un luogo come dire di spontanee solidarietà
Comunque di presenza concentrata la ricerca della rappresentanza
Era un fatto quasi istintivo naturale
Ora abbiamo detto questo mondo concentrazionario e fortemente ridotto
Frammentato e per quanto riguarda l'il resto del mondo del lavoro appunto quella quel magma di PdL del quale parlavo anche prima esso si trova combattuto da un lato tra fra desiderio di autonomia
E dall'altro da una voglia di rappresentanza di trovare un sistema di rappresentanza non fosse altro che per riequilibrare i rapporti di forza
Si vede sì e cito anche che è un caso emblematico la pratica e la situazione di una categoria di lavoratori qual è quella per esempio degli agenti di assicurazione
Che sono appunto
O a tutto campo e rivendicano il loro essere imprenditori il loro essere imprenditori autonomi ma dall'altro proprio per rivendicare questo questa autonomia nei confronti delle grandi compagnie sono organizzati a Cesare una categoria di lavoratori e lavorano tra le più organizzate in sindacato che Chiello sana che fa i contratti con la con con l'ANIA che la Confindustria
Allora dal dalla a a fronte di questa situazione e vengo velocemente alle alle questioni della carne con i diritti mi raccomando vista Visentin fuori
L'idea di o realizzarono la Carta dei diritti si articola punto su due piani
Da un lato estensione di tutte le garanzie alle nuove forme non coperte dall'altro laddove necessario anche un aggiornamento di quelle di quelle che sono
Le garanzie già previsti dallo Statuto dei lavoratori la proposta che come dicevo prima si trova la ritrovate anche in
Una prima bozza in cartella
Intende da un lato quindi individuare un nucleo forte di diritti universali validi per tutti coloro che prestano attività in qualche modo alle alle dipendenze di altri dall'altro però al tempo stesso cercare di riconoscere all'interno di un quadro sempre di un quadro unitario le differenze che attualmente caratterizzano il mondo del
Lavoro chiudo velocemente no in chiusura e si chiudo chiudo allora chiudo perché no no no va bene chiudo così
Chiedo scusa a tutti i compagni ma poiché sappiamo che i tempi sono strettissimi enormi bisogna che diamo la parola al presidente del partito non più tardi delle cinque e mezza anche per ragioni di spostamento dei vari bagni allora mi affido la corte Cirilli compagni che adesso riducano ancora i tempi allora adesso la parola al compagno Donato Stefanelli c'è
Grafia di Bari Puglia
Ai sette minuti
Compagni e compagne
Stiamo provando in questa Assemblea
A riannodare il filo spezzato di un possibile ragione ragionamento sul come il lavoro i suoi soggetti
Possono ridefinire la sinistra e dimessa una forza comunista chiudiamo e lo facciamo dal momento in cui siamo in presenza di una massiccia frantumazione del lavoro
Che ne impedisce l'espressione come soggetto sociale e contemporaneamente impedisce anche la costruzione di un progetto politico di cambiamento
Si espande l'economia ma si è concluso il ciclo che con essa vedeva crescere il lavoro e l'occupazione
Le innovazioni tecnologiche all'elettronica all'elevato la produttività ad indici che non ha precedenti riducono il lavoro che c'è mentre le nuove occasioni di lavoro hanno tutto il comune denominatore della precarietà soprattutto nel Mezzogiorno
Il contesto è ormai quello di una domanda di lavoro manovrato su scala mondiale dal sistema delle imprese mentre i nostri eserciti sono asserragliati in ambiti nazionali e regionali colpiti dal loro ridimensionamento
E la storia dell'industria italiana che si chiami fiato Olivetti ne abbiamo conferma quotidiano nelle lotte degli operai della Belleli dell'Ilva di Taranto di quelli dell'area industriale di Bari o di Manfredonia combined troviamo traccia
Anche nella condizione degli operai bambini anzi i nervi
Che ogni giorno in condizioni di sfruttamento ed esasperato
Vivono la sfida di chi deve rinnovare ricostruire una cultura del lavoro nella fabbrica integrata e flessibile quotidianamente messa in discussione dall'insidia tecnologica del di spoglia del tuo sapere per trasferirlo alle macchine
Il Mezzogiorno profondamente segnato da questi processi non è comunque soltanto arretratezza in esso convivono possibilità di crescita in grandi difficoltà
Si delinea almeno in Puglia in particolare in provincia di Bari
Una tendenza che vede alle imprese proiettate verso nuovi mercati un incremento del fatturato esportato una ripresa nel settore dell'abbigliamento una te non mento nella nella crisi del calzaturiero
Nuove iniziative imprenditoriali nel metta nel metalmeccanico componentistica
Un sistema quindi in profonda trasformazione ma che crea poco lavoro
L'altra faccia dalla medaglia è infatti quella di duecentosettantatré mila disoccupati soltanto in provincia di Bari
Con le mille difficoltà rivenienti dalla privatizzazione delle partecipazioni statali delle ferrovie e dalla ristrutturazione in atto in Telecom
Oggi il mercato del lavoro si presenta con i seguenti caratteri ridimensionamento drastico Edolo occupazione strutturate stabile
Il lavoro precario a termine che si espande a macchia d'olio in tutti i comparti si affaccia il lavoro interinale soprattutto nel manifatturiero
Ma la vera piaga del mercato del lavoro nel Mezzogiorno si chiama lavoro nero e sommerso alimentato dagli strumenti e truffaldini della flessibilità
Nero e sommerso significa non soltanto evasione contributiva e fiscale ma negazione di diritti per chi vi ha detto
Lavoro nero in agricoltura significa caporalato che non è più procacciare mano dopo sottocosto come nelle piazze del dopoguerra il fenomeno anch'esso il volto della modernità
E riguarda l'utilizzo di lavoratrici ed immigrati improvvisi in produzioni ad alto valore aggiunto esportato in tutto il mondo
Una recente indagine dalla Fly ci consegna una mappa in cui fra Puglia Lucania Calabria mille caporali con pullman superveloci e cellulari
Controllano venti mila lavoratrici talmente flessibili e pagati ha sottoposto da essere trasportate da una regione all'altra ogni giorno in un'agricoltura niente affatto arretrata
Una realtà di cui la sinistra non si occupa da tempo lasciando alla destra il tempo di radicarsi
Abbiamo voluto nella legge finanziaria mille nuovi ispettori INPS è stato una nostra rivendicazione conquista ora dobbiamo pretendere una svolta nelle attività ispettive nella lotta all'evasione
Lavoro sommerso nel tessile abbigliamento con orari e salari sottratti alla contrattazione che si presentano con il volto del lavoro minorile
Flessibilità selvaggia nella grande distribuzione nella rete della ristorazione consumo con una diffusa entrata ed uscita dal mercato del lavoro
L'azione del sindacato al Sud e quella di chi ha subito la destrutturata la destrutturazione del mercato del lavoro tenta ora di arginarla ma non riesce ad andare oltre
Patti territoriali contratti d'area
Dura gradualità Rie riallineamento nella contrattazione locale per fare emergere il lavoro nero non sono considerati strumenti eccezionali bensì l'ordine avrebbe distratto amministrazione dei gruppi dirigenti sindacali meridionali con alcune eccezioni
Costituiscono nell'insieme una strumentazione che non può surrogare l'assenza di politiche economiche per lo sviluppo perché sono appunto strumenti e mezzi che non possono dare risposta alla domanda di lavoro che il Sud reclama
Discutiamo nel mondo automaticamente ma senza demonizzazione in esaltazioni ma diciamo che tutti gli strumenti attivati la politica degli incentivi fiscale degli sgravi stabilite dalla concertazione hanno prodotto scarsissima ricaduto qua occupazionale
Occorre altro occorre un'iniziativa verticale territoriale nei luoghi di lavoro che assuma riferimento non l'impresa ma la condizione di chi lavora
Occorrono politiche economiche industriali che non siano la mira canalizzazione di ingenti risorse finanziarie come i flussi dell'Unione Europea
Il Mezzogiorno che ha pagato già i guasti dell'intervento straordinario e il banco di prova della sul quale i piani delineare l'idea di uno sviluppo integrato fa industria agricoltura territorio turismo
Chiediamo cioè al Governo di centrosinistra di danze politiche riformatrici forti al di fuori dalle quali non c'è risposta all'esercito dei disoccupati ai precari
Ad alto tasso di scolarità spedisco l'abitazione o ai lavoratori riveniente dagli LSU o ai le più politiche riformatrici che parlino al sistema dell'impresa al no profit alla cooperazione alla pubblica amministrazione consapevole che ora dobbiamo agire su due livelli di governo in un confronto con quello nazionale ad uno scontro con quello regionale in Puglia governata dalla destra
E proprio per questo il nostro partito avrebbe mentre più attenzione in questo impegno
In una fase di decentramento di poteri e delle funzioni
Al di fuori di questo orizzonte sarà sempre più difficile difendere le condizione degli occupati garantiti mentre chi il lavoro non ce la sarà condannato nonostante di Promo la laurea a rincorrere lavori senza qualità senza diritti senza certezze contrattuali e sicurezza sociale
Noi siamo oggi ad un trapasso epocale
Migliaia e migliaia di operai lavoratrici immigrati diplomati e laureati senza lavoro o precari nel Mezzogiorno ma non sono nel Mezzogiorno sono privi di rappresentanza non conoscono il sindacato e i bambini tornano a lavorare anziché a studiare
E da qui che dobbiamo ripartire per costruire un processo umorismo formativo di nuovo di una nuova cultura del lavoro se di questo si tratta
Ad un anno dalla fondazione del nostro partito dobbiamo auto assegnarci un compito arduo è ambizioso come Conti con quali forme ricostruire la rappresentanza politica del mondo del lavoro
Certo partiamo dalle corse possibile il partito nei luoghi di lavoro
E chiudo sull'articolo diciotto il referendum
Se passasse saremo tutti quanti più precari
Lì c'è un principio un diritto indisponibile
Che non va tolta che c'era se mai dovremo pensare a come spendiamo a chi non ce la ai lavoratori delle aziende sotto i quindici dipendenti dovremo abilmente pensare ad una legge di iniziativa popolare bisogna fare il referendum vincerlo sul campo ma dobbiamo saper parlare perché è una prova ardua dura agli occupati ai precari e adesso Pati la legge sulla rappresentanza non deve mollare su tre punti fondamentali
La rappresentanza nelle aziende sotto i quindici dipendenti le resse uguali unici titolari della contrattazione nei luoghi di lavoro erga omnes
Sul TFR va bene quello che abbiamo fatto i lavoratori e titolare della sua dinanzi de de la sua destinazione partire quindi dalle cose possibili con maggiore fiducia in noi stessi e nelle cose che possiamo e sappiamo fare
Fu molto
Compagni
Un gruppo di compagni della Friuli e della Venezia Giulia mi prega e lo faccio con un grandissimo piacere di rivolge un appello a tutto il partito finché si crei un movimento nazionale contro l'arrivo del nazista ed era a Trieste
Creammo in contatto con questi compagni affinché quella iniziativa abbia un particolare successo e andremo personalmente Trieste quel giorno
Adesso la parola compagna Maura Cossutta e responsabile del settore sicurezza sociale
Una brevissima mi raccomando ma sì in quei minuti semina
Ti ringrazio perché voleva utilizzare questa occasione la Conferenza dei lavoratori di lavoratrici per porre un problema
è stato affrontato l'abbiamo discusso molto anche oggi dal carissimo strambi su cui però credo che sia doveroso da parte del nostro partito della sinistra ulteriormente riflettere mi riferisco al nesso tra politiche attive del lavoro e tutti gli strumenti di aiuto al reddito reddito minimo di inserimento dicevo che se ne è discusso molto
Ma penso che su queste questioni ancora
Probabilmente c'è una mancanza di informazione di approfondimento ritengo comunque che ci sia confusione anche nell'approccio
Culturale io ritengo personalmente di dover confrontarmi rispetto a questo approccio culturale con tantissimi compagne e compagni del mio partito
E a sinistra perché non sono d'accordo sulle cose che diceva strambi dopodiché ne parleremo ne discuteremo io ritengo che il sistema di cittadinanza il sistema dei diritti
Mette al centro la persona il nostro sistema di sicurezza sociale è stato costruito a partire dalle lotte dalle conquiste del mondo del lavoro dal conflitto storico oggettivo
Con capitale e lavoro ma appunto il sistema di cittadinanza è stato tale sia garantito erga omnes a tutti i cittadini oggi qual è il punto
Che il mondo del lavoro e cambiato che gli esclusi i non garantiti e non possono neppure partecipare a quel sistema di cittadinanza
Perché non sono dentro al sistema
Di tipo contributivo tutte le le tutele perché vengono dal mondo del lavoro sono legate a un sistema di finanziamento del sistema di sicurezze sociali che parte dal sistema contributivo di tipo contributivo
Il nostro sistema di sicurezze sociali però non è solo contributivo c'è anche la fiscalità generale e questo ha garantito l'allargamento della cittadinanza ora il problema è come utilizzare che cos'è il reddito minimo da che cosa farlo finanziare personalmente
Io ho preparato un intervento se non ci riesco poi lo sblocco Bleeker o sul notiziario su Rinascita dobbiamo che anche il nostro giornale diventi motivo di confronto su queste questioni
La questione di capire che cosa è stato in quei Paesi che l'hanno utilizzato il reddito minimo quali problemi aperto e che cosa decidiamo di fare noi
Allora qui c'è confusione la Commissione europea ha analizzato ha fatto un rapporto in attuazione di una direttiva del novantadue pochi mesi fa
Analizzato quello che è successo in tredici Paesi membri in tutti i tredici Paesi membri sono utilizzati gli stessi per criteri comuni del sistema delle prestazioni dei servizi e nel regime di sicurezza sociali c'è in tutti questi tredici paesi membri lei all'istituto dell'aiuto al reddito lo chiamano reddito minimo reddito vitale in tono in tanti tante situazioni in tanti modi l'Italia e la Grecia soltanto non sono dentro a questo sistema
A questi nuovi strumenti è qui bisogna intendersi
Noi abbiamo una legge una legge di sperimentazione la due-tre sette del novantotto fino alla Genna da dicembre
è dell'anno prossimo ci sono già i dati gli o compagni mi ero preparata ma rimando a l'approfondimento a questo articolo che farò sul notiziario
è quindi sogna riflettere c'è da una parte una legge c'è in ballo una legge quadro della riforma dell'assistenza che dice
Che nei livelli essenziali delle prestazioni eh l'aiuto al reddito io personalmente sono raccordo ma non sono garantite le risorse non è programmaticamente certa la risolve le risorse ma soprattutto non sono neanche quantificate oggi c'era il centro Europa ricerche ha pubblicato gennaio due mila dei dati sul sì sulle stime dei redistributive del sistema
Di reddito minimo e li fa delle ipotesi tre ipotesi tre ipotesi che addirittura zero e lo sostituiscono altri istituti come per esempio le pensioni di invalidità per coprire il discorso del reddito minimo
E la quantità delle risorse vaga dacci Lina fino a sedici mila
Avrà qual è la posizione del governo qual è la posizione ufficiale del Ministero della degli affari sociali ma io dico qual è la posizione della sinistra e del nostro partito che cosa deve diventare il reddito minimo
Il reddito Mino eh dentro a un sistema di sicurezza insieme ad altre prestazioni e servizi una un'ultima soglia dell'aiuto come dice la parola Reddito alle persone alle famiglie povere ma siccome la prima causa di povertà resta la disoccupazione nel novantasette il paté di questa Commissione
E lo voglio leggere insomma in Francia
Il reddito minimo era dato in totale di quelli che usufruivano dei beneficiari
Del reddito minimo erano appunto gli disoccupati il novanta per cento dei beneficiari del reddito minimo in Irlanda erano i disoccupati tra qui non è un problema che il reddito minimo
Copre solo dei bisogni assistenziali
Di sogni di coperti dalla fiscalità generale qui si apre una voragine che la cultura anche lasciatemelo dire del movimento però non aveva mai affrontato
C'è un'area che non è né previdenza né assistenza e che io chiamerei modernamente area della sicurezza sociale
Che copre i diritti di cittadinanza
Delle donne che non vi non c'è solo la vita di produzioni ma di riproduzione e si diventa poveri anche per il numero dei figli perché ci sono i disabili la cura dei disabili Ettore eccetera eccetera vita riproduttiva di sogni per carità concreta
E si diventa pori perché sia in cerca di occupazione quelli che non possono neanche in altro che Tfr non non avranno neanche l'integrazione al minimo le donne sanno che cosa significa l'integrazione al minimo perché non hanno le la pensione di anzianità non se non arrivano i trentacinque anni di lavoro allora questo mondo del lavoro
Ed è la ditta e del disagio sociale che intreccia la povertà come lo garantiamo compagni il reddito minimo eh uno strumento insieme alla riforma degli ammortizzatori sociali io ho sentito il ministro Salvi
Sono d'accordo grande coraggio che si sia detto non a costo zero
Ma lì poteva essere un'occasione dopo i mesi gli anni dell'indennità di disoccupazione della cassa integrazione che cosa succede
Cioè che cosa succede ho finito avrà questi sono temi rimando così dice di sollecito l'attenzione è un articolo che farò sul notiziario ma credo che sia indispensabile per il nostro governo decidere ma per il nostro partito discutere
La sua favola
Al compagno Domenico Pascarella segretario la Camera lo di Caserta
Ma io non credo che avrò molto tempo per tutte le questioni che possono porsi per la Campania però sicuramente alcune preoccupazioni e perplessità dove come dire sternale qui io parto dall'azione di Caponi che è stata ampia da un punto
Per poter cercare come dire di porre un impianto come dire di alcune preoccupazioni politiche abbiamo nel sud partendo a referendum anti sociali io non credo lo dico francamente che l'annacquamento che è un fatto alcuni partiti anche nella sinistra
Ed altri mi limito ad altri singoli interventi su questa vicenda quasi definirla una vittoria quella nella Consulta
Non credo che sia tale perché basta quel referendum sui licenziamenti secondo me per aprire due varchi pericolosissimi nel Sud uno sul lavoro nero e l'altro sulla sicurezza rischieremmo io seduto molta tensione strambi altre compagne
Guardate pensateci bene di vanificare Buback probabilmente anche gli sforzi sulla legge sulla la presenza sulle pensioni
E quegli sforzi a partire con la concretizzarsi ricatto due mila se questo referendum potrebbe risultare come dire vince
Perché non c'è niente da fare nel sud il problema centrale è quello di aveva un minimo di garanzie minime per arrivare a un lavoro poi vedremo a quale lavoro
Perché anche questo è un problema che mi ha preoccupato come come come fase discussione anche o ottimistica evacuazione in altri interventi
Io due spuntini preoccupazioni do solo come a Flash condividevano strambi gli altri ci sarà tempo per discuterne uno non essendo valore più la riduzione dell'orario di lavoro
Sono molto preoccupato non ho sentito un intervento che ne facciamo era il nostro cavallo
Di battaglia non si può parlare di lavoro
Non parlando di riduzione mi fermo qui sulla questione delle della vicenda come dire
Su cui la compagnia anche Mosca Cossutta su compagno strambi sono intervenuti
Una volta si chiamava salario minimo
Poi la storia di meno all'infinito oggi sento parlare di cose strane io ritengo quasi ai limiti della sussidiarietà
Non è molto non è molto preoccupante e più del preoccupante se un su questo ci dovremmo dividere io credo che tra compagni comunisti non si può parlare di sussidiarietà è vietato quasi
Questo è il dato ha quindi poi ne discuteremo
Io mi voglio non sono d'accordo con quello detto Cofferati come compaiono CGIL
Su un altro argomento compagni su qui dando che anche qui il partito faccio riflessione seria
Ma c'è motivo per cui parlare di flessibilità si può parlare di flessibilità buona o cattiva Dio non non sono d'accordo ora i presenti nel sud uscita di ottimali sull'occupazione ve li faccio in quindici secondi il primo in molte mense
Nelle fabbriche
Né i ministeri della Difesa e l'altro ci sono lavoratori perché sono andato io a vederlo in carne ed ossa che lavorano due ore al giorno otto mila per due sedici mila
Spendono dodici mila cinquecento lire per andare lavora alla domanda perché ci vai perché non ce la faccio più a stare senza far niente
Meglio questo che altro
Sono centinaia questi lavoratori se volete i dati beh rimando al partito il secondo esempio compagni
Le più potenti società delle telecomunicazioni sanno assumendo a contratti e termina due mesi poi altri due mesi poi chi sa che lavoro questi dati vanno nell'occupazione non è finita qui
Non è finita qui fanno quattro turni per comparare e per chiudere una fascia oraria che va dalle sette di mattina alle ventitré lo sapete come in un mese devono lui riciclarsi girare su quattro turni
Che in una settimana devono fare tre volte fanno i pendolari perché il settanta per cento degli odori che lavoro nella un libro
A Napoli nei call center vengono dalla Campania da Salerno da Caserta dato metteteci in viaggio totale ottocentosettanta mila lire lorde di salario
Mettiamoli nei dati degli occupati questi lavoratori quando escono da questi processi improvvisamente la maggioranza di questi e persa non sa più chi è perché da questi pochi soldi improvvisamente non so come strumento e ne lavoratori
Allora se il compagno Sergio Cofferati bulimia Prodi queste cose nel Sud via Caserta e in Campania ci venga e mi spieghi che cos'è la flessibilità quella buona
In Campania e al sud c'è questo flessibili però c'è stata svuotata lo dico l'ultimo leggevamo bello ha colpito per usciranno quattrocento lavoratori
Per cui le tombe del quarantotto cinquantatré anni entreranno centocinquantacinque rotuleo Santa Maria va bene a tempo determinato l'operazione e piove
Mai più lavoro a tempo indeterminato io credo io credo che questo partito su queste vicende a partire già dalle prossime elezioni non può più fare sconti
Bisogna parlarne chiaramente non me ne frega Rachel Donadio muove seicentotrentasette mila sul Giulio un Broglio delle tre carte un sunto lo vogliamo dire olio al governo amico collo sul governo qua ballo sulla questione concreto lo ha vinto degli uomini
Di questa uscita
Io convogli
Mi scuso pezzetto Cerbino ambito prendo con un ultimo appello
Con chiarezza
è vergognoso
Indicibile grave gravissimo con le ha fatto il ministro bianco lo l'uomo del Sud propongo sul lo sa bene ha governato a Catania la città del catetere o disoccupazione della criminalità
Lui non può farlo questo
Non so se non glielo possiamo vietare forse no
Ma noi non possiamo vietare né i comunisti nessun questo di dire con forza che nel Sutto la lotta per la sicurezza e la sicurezza per la democrazia per il lavoro e per i diritti grazie
Grazie molto il compagno Pascarella
E la parola al compagno Renato tarsie sei adesso il compagno arrivato dal sì
Prego responsabile della commissione lavoro del Veneto
Cinque minuti
Grazie compagno Nesi per avermi dato la parola
Allora compagni io volevo dire non molte cose e mi auguro di stare anche molto velocemente e vediamo se ci riesco
Perché in preparazione di questa
Assemblea abbiamo fatto una serie di incontri di cui anche i compagni negli ha partecipato un paio di incontri
Uno sulla privatizzazione dell'ENEL un altro sulle riorganizzazioni della se non si a me il una serie di iniziative che ha partecipato Caron per quanto riguarda le pensioni bla bla bla bla bla bla
E poi anche una iniziativa regionale dove abbiamo tentato di recuperare
Il senso di questo tipo di lavoro perché voglio introdurre questo elemento perché oggi non ho sentito quasi da nessuno o se come e in che modo risponde la classe operaia i lavoratori alle nostre proposte
Allora e andare a fare una verifica e indispensabile perché noi ci siamo accorti di tre cose la prima
Queste iniziative sono state molto partecipate perché esiste un buco della sinistra
Proprio i la la sinistra non operano un paio iniziative non cerca di favorire un dibattito politico nel mondo lavora su alcune questioni
Il secondo aspetto che ci siamo accorti
E che
La classe operaia almeno i lavoratori danno molta importanza alla nostra iniziativa e si aspetto uno molto di più di quello che noi possiamo dare
Ossia quando facciamo queste iniziative si aspettano più alla conclusione della iniziativa più o meno grande che sia
E il Partito dei comunisti italiani possa risolvere quei problemi che ha sollevato abbia se è così parliamo della privatizzazione dell'ENEL presenti apice Nesi che lui può confermare quanto sto dicendo
L'altro aspetto che ne è venuto fuori
E che
Questi lavoratori per il fatto che non la sinistra non riesce a dare risposta a questi problemi la loro le loro organizzazioni di fabbrica
Non sono in grado di assumere responsabilità iniziative di lotta in modo autonomo si trovano impotenti
Ossia perciò c'è da un lato questa incapacità della sinistra di esteri riferimento e dare indicazioni precise però soluzioni prove ma dall'altro lato c'è anche la classe operaia che non è la classe operaia di venticinque trenta anni fa che è in grado di assumere ruolo sviluppare iniziativa e imporrebbe i cambiamenti
Per cui purtroppo siamo in una situazione estremamente pericolosa nel senso che c'è una volontari se riconosce la necessità di svolge il ruolo ma non si è capace di svolgere questo tipo di ruolo
Ecco che importante introdurre l'elemento che abbiamo introdotto oggi ossia quello che dobbiamo opporsi realisticamente come in che modo ricostruire forme di organizzazione politica
Dentro le dentro i luoghi di lavoro questo credo è l'elemento centrale che abbiamo di fronte
Allora non dobbiamo fare solo ragionamenti generali sul come ricostruire forme di organizzazione politica dobbiamo anche stabilire quali sono i tempi ossia che cosa facciamo oggi e che cosa facciamo domani perché interrogati i compagni di lavoro o chi ha partecipato a queste iniziative
Rispondono in modo estremamente sparso ossia da un lato ci sono coloro che dicono occorre rintrodurre
Proletari di tutto il mondo unitevi ossia una cultura che è in grado di affrontare i processi politici generali e questo è vero qualcuno oggi diceva che è necessario avere un sindacato europeo primo che è necessario rincominciare a Fo avere forme di solidarietà politica internazionale
Perché la delocalizzazione o il decentramento produttivo o i processi di globalizzazione non si combattono compagni se noi partiamo
Dagli nostro piccolo mondo dobbiamo come l'imperialismo in grado di affrontare a livello mondiale il suo percorso noi dobbiamo essere in grado di ricostruire forme di organizzazione politica
Che partono dalla fabbrica ma che rincorrere che sono in grado di dare risposta dove il capitalismo produce o l'imperialismo produce le sue forme di di di di produzione allora io concludo questa prima parte e vado
Tutta non ha finito per il primo concludo questa prima parte per dire che è mi auguro che i compagni presenti
Sano una serie di beni chicche su questi elementi perché ci permettono poi di tarare meglio le nostre proposte e le nostre indicazioni allora compagni
Che cosa fare oggi non domani
Allora la prima cosa i compagni mi hanno detto di dire chiaro e tondo che noi sicuramente vogliamo stare nella CGIL
Ma come stare nella CGIL noi vogliamo stare nella CGIL in modo autonomo nel senso che vogliamo dividere le responsabilità il partito dalle responsabilità del il sindacato in in ogni caso
E nello stesso tempo essere i dirigenti di Alternativa sindacale o se assumersi responsabilità dirette a diventare capo operaio diventare il riferimento con lui che l'elemento di orientamento politico nel luogo di lavoro per cui questa è la prima cosa vogliamo stare nella CGIL in questo modo non in un altro modo
Il secondo aspetto ma qui Diliberto che mi ha preceduto è stato maestro
Come e in che modo il secondo elemento è stare dentro governo allora
E io qui non faccio l'elenco chiedo scusa ai compagni presenti ma stare nel governo significa fare fare quelle distinzioni governa e questo è importante
Ma credo che noi dobbiamo rilanciare ossia ridare il senso del fatto che noi stando nel governo siamo in grado di risolvere alcune delle problematiche che i compagni ed esposto qui oggi sul piano sociale dell'occupazione
è sul piano generale de de i diritti perché allora o abbiamo questa capacità di stare al Governo in questo modo oppure il prime enti non superiamo quell'elemento che dicevo all'inizio
Che era quello della impotenza
L'ultimo elemento che mi hanno detto di dire a questa Assemblea
Era quello
Lei come stare nel governo
Sopra nella foto per assi
Ecco l'ultima cosa era come in che modo e concludo rilanciare la nostra proposta poi dica ossia i temi che noi abbiamo esposto qui oggi e ne porto uno soltanto ad esempio e poi concludo
Be'qualcuno diceva giustamente che occorre fare un ragionamento sulla
Ridefinizione di diritti sociali
Ma giustamente qualche altro diceva guardate che questi diritti vanno in funzione ai bisogni
Ho un compagno ha fatto un semplice ragionamento ha detto sono stati introdotti gli elementi di deve ossificazione nelle assunzioni dove c'è una concorrenza su sfrenata all'interno del posto di lavoro
Ebbene mentre un giovane che a diciotto vent'anni a forza in grado magari di cambiare di o o o un compagno o un lavoratore che ha cinquant'anni che viene sbattuto fuori dal porto del lavoro non ha più la capacità di riprendere una iniziativa pari essere introdotto all'interno del processo produttivo mentre la legge oggi ci impone uscire sessanta sessantacinque anni da qui posso solo questo esempio fare è un'iniziativa attorno a questo problema vuol dire entrare in rapporto ai bisogni che sono cambiati
Accompagni io mi auguro che questa iniziativa importante ma che ci sia un cosiddetto decentramento delle capacità iniziativa de il partito per poi ridefinire una proposta politica generale
Multe
Che il compagno Davide Meloni della Camera del lavoro di Cagliari
Senta
Ecco ai cinque minuti esatti
Ma compagni compagne
Accade spesso e quando si affrontano tematiche sul lavoro
Lo sviluppo se pensi ad horas tra cittadini ed istituzione pubblica
Una condizione Herrera
Ma che densa di difficoltà in termini di rapporti di partecipazione alle scelte di trasparenza e di informazione
Manca cioè quella parte indispensabile in una società democratica che determina
Il coinvolgimento dei cittadini sulla scelte politiche ovvero sul ruolo dei partiti e delle organizzazioni di massa
Scusate
La disaffezione dei cittadini alla politica non va imputata disinteresse o semplice menefreghismo
Ma piuttosto io ritengo a ciò che era la caratteristica basilare dei partiti di massa delle organizzazioni sindacali
E che oggi manca
Dal rapporto diretto con i cittadini e i lavoratori la capacità di convogliare gli interessi e i bisogni in una necessità del recupero è una necessità da recuperare con gli stessi
Diventa urgente e prioritario ridisegnare condizione organizzativa e capillari del rapporto diretto con la gente superare questa cultura per cui i progetti i programmi le rivendicazioni
Possono essere costruiti nella stanza chiusa sempre più lontane dalle necessità reali dei cittadini e dei lavoratori
Il dramma della disoccupazione in Sardegna è pari all'immobilismo all'incapacità di promuovere iniziative di massa
Infatti sembra di assistere ad uno sciogliete le file che dura ormai da anni
Forse le manifestazioni pubbliche sindacali e politica sono ormai passate alla storia
Io comunque le ricordo come uno degli strumenti indispensabili per il raggiungimento di quegli obiettivi che non sono diverse da quelle di oggi lavoro sviluppo stato sociale previdenza sanità diritti accetta
Il decentramento delle responsabilità le amministrazioni locali su problematiche riguardanti il lavoro e lo sviluppo non ha coinciso propriamente con la capacità organizzativa di carattere sindacale
Così come peraltro si rileva livello più specificatamente della politica
Stenta a radicarsi una presa di coscienza dell'importanza che queste innovazioni producono possibilità concrete di gestire processi di sviluppo non più su criteri generalizzate
Ma considerando necessità stabilendo priorità compatibilità nelle varie realtà l'occhiali
Da qui parte la grande sfida per combattere la disoccupazione per la garanzia di uno sviluppo equo che annulli le diseguaglianze il recupero del rapporto tra politica il cittadino non può essere attuato scusate può essere attuata non solo rappresentano i problemi ma riuscendo a coinvolgerlo direttamente per risolverlo
Dal punto di vista sindacale
La grande difficoltà
Le grandi difficoltà si possono individuare rispetto alla gestione dei processi innovativi innanzitutto sulla condizione del confronto che avviene in prevalenza ad oggi in ambito dirigenziale negli altri livelli
Ma praticamente inesistente inesistente a livello dei quadri intermedi
Ciò ha generato la confusione dei ruoli tra le strutture di categoria strutture confederali sia di fatto consolidato un'organizzazione politica che si allontana sempre più dal rapporto diretto con i lavoratori alla base nell'esempio stamattina di quei lavoratori che hanno passato quella volatore delle Poste che hanno passato quel manifestino io ho letto oltre al testo letto anche i firmatari ed è anche quello un comitato di base io credo che all'interno dell'organizzazione sindacale forse ma anche un momento di riflessione sul perché nascono continuamente
Soprattutto nella pubblica amministrazione dove ci sono i lavoratori pubblici nascano queste comitati di base
Era e di via via discorrendo credo che sia un problema su cui riflettere in termini di organizzazione sindacale non di snobbare lo perché io non credo che questi lavoratori abbiano abbiano come dire a problemi solo dal punto di vista come dire politico del rapporto con la con le confederazioni sindacali
Credo che i problemi siano altri che è quello della vera rappresentatività è quello di contare all'interno per l'organizzazione sindacali
Scelte come la concertazione sono concepite come condizione inevitabile a non ragionate
La conflittualità si sta arrivando oggi a capire effettivamente che le cose che cosa effettivamente la concertazione dopo le dichiarazioni della confini dalla Confindustria
La conflittualità intermedi contrattazione appare limitata la stesse Rsu fortemente voluta anche nel pubblico impiego ad oggi sono prive degli strumenti più indispensabile per svolgere il loro ruolo
Formazione informazione punti di riferimento certi che non siano di controllo o in sostituzione del loro ruolo ma di supporto per la loro crescita
Il rilancio della tutela individuale con investimenti concreti di risorse politiche ed economiche in relazione alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori
Proponendo servizio efficiente ed efficace professionalmente capaci rispetta le innovazioni in campo legislativo e contrattuale è condizione indispensabile per il recupero del consenso per la credibilità del ruolo del sindacato
La riforma previdenziale ci ha visti impegnati per diversi anni a trovare condizioni di omogeneità sui trattamenti pensionistici riguardanti i lavoratori pubblici e privati
Ad un impegno di responsabilità per il pericolo del crollo economico del sistema previdenziale pubblico
Si è passati da un sistema pensionistico retributiva do sistema pensionistico contributivo ad oggi anche nel pubblico impiego la pensione di anzianità si consegue testi è maturato trentacinque anni di contribuzione minima
La discussione in atto seppure con l'indicazione dei periodi diversi sarebbe quella del passaggio nel due mila e uno tutti al sistema contributivo in previsione dell'ormai famosa gobba
Be'
Io
Anch'io
Credo che ci saranno altri momenti per valutare queste questioni ma e sarebbe opportuno che rispetto alle questioni di carattere generale così come vengono trattate spesso e volentieri ci si soffermi a verificare all'interno le questioni soprattutto in campo che riforma previdenziale
Perché sono in questa maniera se riesce a capire da che parte stare quali sono effettivamente i presupposti di difesa anche in questo campo è e quindi di ciò che vorremmo rappresentare per i lavoratori stessi grazie
Ora la parola compagna maggiolino lombardo della Fia Rivalta Chance
Cinque minuti per favore siamo in uno dei templi certo
Io volevo fare un un discorso molto articolato su diversi argomenti
Ma il tempo tiranno per cui accenno solo alcuni argomenti per poi concentrarmi sul problema finora
Sulle pensioni stringendo il concetto
Voglio dire che secondo me è da valutare la questione che noi abbiamo ottenuto la verifica nel due mila uno e non era scontato questo voglio ribadire una questione che per me fondamentale che è la centralità delle pensioni comunque deve essere imperniata sul pubblico sulla questione pubblico
Mi sembra che il bilancio delle imprese in questo periodo è stato positivo quindi da da valorizzare questo fatto
C'è ancora un pezzo e di togliere alcuni privilegi e che ancora esistono per raggiungere la vera parità sia dal punto contributivo che è quello del ricambio
Solti è per sì allo spostamento dei fondi pensione complementari chiusi cioè regolati per contratti collettivi rimango molto perplesso sulla scelta invece di dirottare denaro nei fondi aperti perché non sapremo chi li controlla quali garanzie ci sarò ci saranno quali pericoli di speculazioni
In fin dei conti non sapremo i nostri soldi che fine farà
C'è in questo questo argomento c'è la questione dei moderati dentro il governo che già si senta numeriche nei giornali e non è ancora risolta essendo questa materia
Materia di discussione in Parlamento c'è il pericolo che i moderati anche l'hanno già detto nei giornali e lo faranno probabilmente nel Parlamento
Di fare quadrato è di andare nell'altro verso che io ho detto quindi c'è un pericolo molto molto
C'è la questione del fondo di garanzia dello zero due percento mi pare cioè mi brucia molto perché quello era un fondo di garanzia del dei del mio malloppo dei miei soldi dei dei soldi me che l'ho messa da parte quale garanzia o che i fondi integrativi mi saranno restituiti
Alla fine del mio periodo lavorativo
A questo dobbiamo comunque dare delle risposte
Adesso lascio tutti gli altri problemi che aveva affrontato e mi sintetizzo sui problemi dell'Africa
C'è un processo oggi si dice la FIAT doveva chi la comprerà
Ma si salta un il primo processo il problema che dieci mila persone già lavoratori sono già passati ad altre questa azienda già terzi addizionato dieci mila posti di lavoro
L'ha dato ad aziende controllate da se stesso con Mao nel mare ti Marelli ma soprattutto ad aziende non controllati da lei
Ha frantumato il processo produttivo
A Torino soprattutto questo processo non è finito sta andando avanti e mentre nei progetti della FIAT cioè comunque che questo processo la della terziarizzazione cioè della vendita di pezze di stabilimento verranno dati verranno né compresa la fine della della della questione
Tutti questi ci saranno almeno diciotto venti aziende dentro uno stesso stabilimento
E saranno aziende non controllate dalla FIAT che dovranno produrre tutto il processo produttivo
Ma poi alla fine al massimo l'azienda lei assembla questi pezzi e poi vende il processo e cioè il prodotto finale al massimo lo come Cialis a questo è il processo per cioè la vendita vera della Fia
Dopo che ha fatto questo processo si profila la vendita totale del marchio oppure oppure altre cose cioè il consorzio con altre Mark questo oggi c'è dentro la Fia
Noi comunque e in questo processo
Ci sono poi i ricatti
Perché questo è il processo di terziarizzazione
Poi c'è quello che succede proprio fisicamente all'operaio FIAT lo vediamo per esempio nelle meccaniche di Mirafiori
Nelle meccaniche di Mirafiori ci chiedono di fare l'accordo di Melfi cioè lavorare su tre turni dal lunedì al sabato capite cosa vuol dire per un operaio dopo che ha cinquanta cinquantadue cinquantatré cinquantacinque anni cambiare la propria vita e adeguarsi a queste vittime di vita
Questa è la questione sapendo che alle meccaniche di Mirafiori ci sono mille persone che hanno superato i cinquant'anni
Guarda caso quasi le cifre combaciano perché oggi l'azienda dice ho accettato e quel processo
Cioè quel tipo di lavorare tipo Melfi tipo
Dalla mattina ventiquattro ore su ventiquattro dal lunedì al sabato oppure ci sono settecento esuberi
Ma non finisce il processo lì perché centosettanta sono già state dichiarati esuberi alla Gesco che è l'azienda che fa i conteggi
Ma non finisce lì il Piemonte non ha solo il PRA e la questione della Fia
Ma c'è la questione della bella voi quattrocentotrentacinque Henry
Che rischiano il posto di lavoro c'era la questione della GE effetti in totale sono due mila posti di lavoro a rischio combine ma sapete cosa vuol dire
Due mila posti di lavoro a rischio questi sono i dati imminenti si profilano poi non ancora esplicitati però le cose le sappiamo perché le tocchiamo con mano gli altri circa due mila posti di lavoro sono in preparazione a rischio oltre a questi due mila cioè in Piemonte ci sono quattro mila posti di lavoro stia
Non possiamo farcela senza coinvolgere non solo il partito
Abbiamo coinvolto la provincia di Torino il Comune di Torino
La Regione purtroppo non è in mano nostra e non gliene frega niente di queste cose per cui non riusciamo a coinvolgerla
Siamo obbligati a coinvolgere il il governo D'Alema nella sua massima autorità
Siamo gruppo obbligati a coinvolgere quindi chiediamo al governo D'Alema
Di convocare le parti in questo caso l'Aprilia ma poi bisogna preparare sul territorio su tutte le altre fabbriche quale sarà la prospettiva di queste aziende perché noi non possiamo accettare che dove c'è l'industria ci viene cancellata od alla terziarizzazione o dalla globalizzazione o comunque dalla competizione
Non possiamo accettare questa che noi dobbiamo usare la globalizzazione per fare ve fare dei passi avanti al movimento operaio non per far chiudere le fabbriche dove ci sono e dove storicamente si sono assestati io chiudo sapendo che se noi noi siamo capaci a coinvolgere l'insieme del governo D'Alema su queste tematiche noi non a Torino e nel Piemonte non ce la faremo
Fai l'ultimo iscritto a parlare e il compagno Fabio De Mattia responsabile del dipartimento lavoro del Lazio Cheney
Di Roma
Cinque minuti
Sì allora compagna chiaramente Andropov sfotte su quello che doveva essere l'intervento
Mi sembra che questa Assemblea dimostra che dentro il partito c'è bisogno di ragionare di iniziativa sul mondo del lavoro
Quindi non non può essere un un episodio ma va avanti intensificato
A Roma abbiamo fatto diverse iniziative dall'Atac alla ma
Diverse riunioni anche partirà fra compagni e sembra che il comune denominatore quello che uscito qui dentro quello del della precarizzazione del lavoro e dell'espulsione dei lavoratori più anziani del ciclo produttivo
A un fenomeno e a Roma lo vediamo bene attraversa trasversalmente sia al settore privato che quello pubblico
Abbiamo i prepensionamenti al Poligrafico
Allarga che con la sostituzione voglia provare io dissi con lavoratori interinali
Abbiamo espulsioni brutali mobilità nel settore privato nel settore impiantistica telefonica o accompagnamenti all'uscita in settori in mente all'espansione come l'informatica l'informatica a quarantacinque anni se vecchio ti danno un po'di soldi mandati a casa mai coi lavori come consulente
Militari sul lavoro nel mercato romano e del Lazio confermano quello che dicevano tutti compagni cioè una trasformazione del lavoro da tempo indeterminato ha determinato chiaramente un un cento centoventi mila lavoratori parasubordinati soltanto nel Lazio quindi abbiamo una frammentazione di classe che presta il fianco agli attacchi dalla destra che gioca fra divisione fra lavoratori garantiti e non garantiti anziani giovani
Il referendum antisociali radicali niente sono chiaramente l'avanguardia di questo di questo attacco preparando il suo licenziamento ci chiama
Al contrario di quello che pensa qualcuno con la sentenza di Consulta maggiore impegno
Per evitare che qualcuno si faccia sedurre dalle sirene della soluzione legislativa Ada referendum già in parlamento che sembra che giacciono tre proposte di legge per aggirare le prendo Mona da Alleanza Nazionale ma anche quelle vitreo e di Benedetti mi sembra non non è che sia un tanto migliori quindi è bene che il partito vigilia faccia campagna per il no per per vincerlo questo referendum
La precarietà la mobilità anche questa è una notte quelle chimere che ormai la la sconfitta culturale degli anni ottanta ha fatto ha fatto entrata salienti molti molti lavoratori realtà la precarietà del lavoro il lavoro a tempo non determinato
è un è un esigenza per alcune aziende quindi dobbiamo vedere che tipo di sviluppo vogliamo un'azienda che investe in me produzione alto contenuto non è che si può permettere di formare dei lavoratori per poi vederli casomai all'azienda concorrente chiaro che la mobilità va bene dei lavori più poveri quindi si poi sul concetto di sviluppo si gioca anche il concerto di precarietà del del lavoro quindi la battaglia dei diritti ci deve vedere che ci vede in prima fila nei posti di lavoro
In tutte le situazioni a rischio non solo occupazionali ma anche quelle fisica qui abbiamo il sottosegretario Carone sa benissimo quello che succede a livello di sicurezza fisica dei tre posti di lavoro va in caso probabilmente che la nostra militanza vede la maggior parte dei quadri attivi a Roma nel Lazio dentro la CGIL ma dentro Alternativa sindacale perché vivendo nei posti di lavoro e vivendo le varie contraddizioni molti compagni non si riconoscono in questa di edilizia c'era la consapevolezza la necessità storica culturale sarà una grande organizzazione di massa anzi forse l'unica organizzazione evasa che ormai a questo Paese che la CGIL agile anche il senso critico di sono scelte che sono state fondamentalmente sbagliare derivato da voi compagno patto insomma
La macchina era la flessibilità dicevo si si combatte sono diversi piani una quella della difesa dei diritti
Un'altra è quella dello sviluppo appunto lo sviluppo che non può essere soltanto quantitativo
Dev'essere non solo legata a vincoli ambientali ma anche quelli della civiltà del rispetto dell'uomo qui non sviluppano una sola ecosostenibile ma anche umano sostenibile
Abbastanza ridicolo molti compagni vanno a far la spesa ecosostenibile prodotti ecosostenibile va globale bollino sociale perché viene però
Otto in maniera garantirà anche nei Paesi del Terzo Mondo poi messe che stanno Roshan o dei dei centri commerciali presenti nel territorio hanno dei trattamenti di lavoro simile appunto a quelli del Terzo Mondo torni dei lavori infiniti e così via
Alla questo Semele questo tipo di sviluppo tocca sgombrare come ci ha detto qualcuno ogni tipo di tipo di prospettiva di concorrenza con i resti del suo terzo asiatico e dobbiamo
Lo zio scusa adesso tentando di dagli all'intervento dobbiamo un attimo spingere per una politica economica che porti appunto lo sviluppo alto contenuto la vicenda dell'ago di aree Panza sarà importante l'intervento del compagno e piantare un caso simbolico si manifesta di tutta l'arroganza di padrone dei padroni ma anche significativa perché in parte sta dimostrando come può essere possibile contrastare queste logiche
Alla lotta dei lavoratori e del sindacato per la difesa dei posti di lavoro e di un sito produttivo decisivo per la vita dell'intera regione
Ha corrisposto anche l'iniziativa istituzionale le nostri compagni parte l'intervento la Regione da subito del nostro capogruppo alla Regione Alessio D'Amato in seguito l'intervento del governo
Ha per ora bloccare i finanziamenti per vederci una trattativa in corso nel negli Stati Uniti chiaro che non è una battaglia vinta pensavo che a una battaglia e dobbiamo vincere per forza però sulla fino a oggi la rinuncia a praticare una politica industriale
E la privatizzazione ha portato gli sconquassi profondi anche nel nel caso di prodotti della della della nostra città finisco brevemente solo con una cosa non le faccio l'elenco anche delle disgrazie che colpiscono la città di Roma però una cosa importante ricordava anche Veronesi oggi parlavo dei compagni che erano qui presenti un'altra fabbrica lite alleati delle Comunicazioni ieri stavano al ministero del lavoro dove sono stati licenziati o vogliono essere chiazza di altri trecento lavoratori
In Sirti apre alle saranno altri seicento la Sirti chiari è stata scorporata dalla tele gomme e saranno altri seicento ottocento non si sa e mirata e l'abbiamo già avuto trecento licenziamenti è chiaro che c'è un problema grosso sul settore delle telecomunicazioni Adele informare io penso che indispensabile un'iniziativa e mediare nostro partito anche perché tutto questo risale alla alla grande privatizzazione della pelle
Finisco dicendo che l'altro partito per rendere efficace la sua politica ha bisogno di radicarsi nei posti di lavoro però anche i lavoratori hanno sempre più bisogno di fare un partito che sia il loro e che li rappresento
Voglio informarvi che aderito in questi giorni al nostro partito il compagno Renzo Rosso il compagno dentro sulle qui fra di noi è stato una alto dirigente della CGIL vi è stato il principale collaboratore di Agostino Novella gli rivolgo un saluto affettuoso
Partito dedicherà l'opera che così non lo vendono un particolare convenga voglio anche salutare la compagnia palo cani e rotti della CGIL di Catania e che mi scuso di non poter invitare a parlare per i l'ora è tale la parola adesso il presidente del partito campagna così
Mi pare care compagne e cari compagni che questa nostra iniziativa
Sia riuscita bene le è stato detto da diversi compagni lo abbiamo visto tutti
Ed è anche questa un ulteriore segno dello sviluppo della nostra presenza del nostro insediamento per la nostra capacità di azione politica
E in effetti lo ricordava il compagno Carone io sono d'accordo con questa sua valutazione positiva
In pochi mesi in questi ultimi tre mesi il nostro partito che come sappiamo
E tutt'altro di scarsi mezzi ed ancora una inadeguata la presenza
Organizzativa e anche politica in pochi mesi è riuscito a mettere a fuoco
Problemi importanti temi importanti
Siamo qua abbiamo cominciato con i problemi della sicurezza a Torino un grande convegno e poi una bella Assemblea Napoli
Sui problemi del dello stato sociale e poi un'altra a Bari
Sulle questioni del mezzogiorno e poi
Questa che abbiamo ottenuto a Roma una conferenza stampa molto significativa sul trattamento di fine pensione una sui trasporti per non citarne altre
Altrettanto importanti la manifestazione di un paio di settimane fa
Nel Crimi Tissi mo'teatro della della Fiera di Roma oggi questi da fra pochi giorni
Quella su un tema scottante il tema della scuola che si terrà a Milano un partito ripeto che riesce a mettere a fuoco ad affrontare
Ad affrontare con capacità per lo meno con una notevole capacità anche se sono ben presenti i nostri limiti le nostre inadeguatezze i problemi fondamentali del Paese
In questa nostra Assemblea ben riuscita
Mi pare che due possiamo trarre una conclusione e su questo io lavorerò brevemente scagionerò brevemente
In questo mio intervento finale
Che intendiamo sulle questioni sociali alzare il tiro
Intendiamo alzare il tiro su tutte le questioni che riguardano i problemi del lavoro
E la questione sociale
Che noi Comunisti italiani siamo contro la destra è cosa ormai credo nota a tutti
Ed è certamente punto fondamentale della nostra presenza e della nostra azione
Siamo contro la destra perché la destra il pericolo incombente grave che occorre fronteggiare e ma e non è la nostra propaganda
Non è una valutazione strumentale
Non è retorico
La destra di Berlusconi oggi è la destra più pericolosa la vera destra
L'alleanza che Berlusconi ha determinato con Bossi aggrava questo carattere reazionario del blocco del blocco di destra il collegamento comunque i riferimenti che questa destra o parte di essa con Haider con il profilarsi
Serio serio preoccupante
Di qualche cosa di profondamente diverso qualitativamente diverso rispetto ad altri
Motivi di offensiva della destra e cioè
Una forma di neo nazismo
Razzismo esasperato in Austria
Confermo ulteriormente questa nostra valutazione
Il pericolo è un pericolo reale che trova le sue espressioni anche nei referendum promotori dei referendum sociali
Sui temi sociali promossi dai radicali la corte eliminati quasi tutti
Il fatto però che si siano presentati che già di per sé è segno di una di una situazione preoccupante
è rimasto questo sui licenziamenti
Gravissimo
Esso stesso è la conferma di questa offensiva che da destra si sta rinvigorito
Una destra pericolosa reale contro la quale occorre combattere strenuamente
Il nostro no al referendum sui licenziamenti e ovviamente
Netto preciso
Riprendo quanto ha detto nella sua ampia è bella e buona relazione il compagno Capponi bisogna estendere in tutto il Paese contribuire ad estendere in tutto il Paese i comitati per il no
I comitati
Entro i quali occorre sapere raccogliere dall'azienda al Comune alla Provincia alla Regione dappertutto
Forze diverse tutte le forze disponibili forze democratiche
E naturalmente noi dobbiamo essere parte attiva mi auguro anche parte dirigente di questo di questo movimento io stesso ho proposto io sostengo la tesi avanzata dal ministro dell'Interno l'ipotesi
Di organizzare contemporaneamente alle elezioni regionali con il referendum proprio perché a parte la questione di evitare le specie troppe lezioni una vicino all'altra sono argomenti che non sono quelli che a noi toccano particolarmente proprio perché abbinare il referendum sui licenziamenti
Alle elezioni regionali vuol dire dare alla stessa battaglia
Per le regioni un contenuto sociale più forte
Che chiede caratterizzare che può caratterizzare la nostra iniziativa e mettere e mette in seria difficoltà lo schieramento avversario in modo particolare quello che si
Riconduce al Polo di Berlusconi Bossi e di Fini
Che noi siamo contro le destre lo sanno tutti o credo lo sappia la grande maggioranza degli italiani
Ma ecco il tema
Per essere vincenti contro le destre per battere le destre non occorre soltanto creare l'argine contro la destra primo poi questo argine potrebbe sgretolarsi
Non voglio pensare a peggio
Occorre agire in modo di battere le destre conquistando
I lavoratori
L'opinione pubblica
Cittadini dunque a delle posizioni che in positivo facciano comprendere la superiorità la validità della politica che noi conduciamo che conducono le forze
Della sinistra delle forze democratiche che conduce il governo
Occorre riuscire cioè a portare avanti una politica un'azione politica che riescano i suoi contenuti avvincere debellare completamente il pericolo della testa
Questo vuol dire avere appunto una posizione precisa sui grandi temi sui quali ci siamo cimentati
Abbiamo ancora qualche difficoltà di elaborazione e quindi di iniziativa su una questione che pure di grandissima danza
Che ci ha visto ancora non adeguatamente presenti mi riferisco al grande tema ambientale
Che tema
Vitale della società contemporanea
Su cui dovremmo avere anche capacità di elaborazione di iniziativa ma sul temi appunto della sicurezza
Sui temi della scuola sui temi della sanità sui temi che riguardano tutta la vita sociale in modo particolare
E vengo al dunque sui temi del lavoro
Sulle questioni che riguardano il lavoro
Noi abbiamo ben presenti risultato di che in qualche modo sono stati ottenuti anche dalla politica del governo
Non non sono tra quelli che tra coloro che intendono vedere soltanto nera la situazione non cogliere quello che invece vi è di positivo anzi credo che dovremmo di più
Sapere chiarire a noi stessi e chiarire chiarire agli italiani
I termini positivi i risultati anche positivi che si ottengono con l'azione con l'azione del governo
Ma non c'è dubbio
Che le questioni
Continuano ad essere drammatiche che la situazione è effettivamente drammatica l'abbiamo sentito quelle da questa tribuna
Attraverso l'esposizione di compagni che vivono direttamente
Che vivono crudelmente drammaticamente
La
La situazione dal nord al sud del Paese modo particolare
Nell'Italia meridionale e tutto questo richiede quella che io ho definito il continuo di finire una vera e propria sterzata una sterzata da parte delle forze progressisti dalle forze avanzate alle forze della sinistra
Primo luogo il nostro partito e una sterzata da parte te la politica del governo
Una sterzata rispetto alla politica che viene condotta in Europa
Non è più possibile o comunque diventa sempre il meno possibile risolvere o pensare di risolvere i nostri problemi in modo distinto disgiunto dalla complessità della situazione internazionale
In modo particolare di quella di quella europea tra di noi e tutto questo è chiaro ma come riusciamo a dare
Concretamente la attuazione a questa esigenza di non considerare appunto l'Europa come soltanto l'Europa della finanza alla moneta unica
Europa dell'euro ma l'Europa Europa sociale un Europa che riesca a fare delle questioni sociali la sua caratteristica fondamentale in questa fase della nostra storia
In Europa la gran parte dei paesi e la comunità sono pari Paesi ad governati da governi di centrosinistra la governi democratici
Governi progressisti
Questo è vero nei principali Paesi dell'Europa e quindi anche in Italia come sappiamo ebbene questi questi governi questi
Questi stati come riescono ad esprimere sul piano sociale una politica che sia una politica non soltanto di accodamento agli affetti della globalizzazione
L'utile che ce la pigliamo con la globalizzazione cento è un dato di fatto il dato della realtà contemporanea ma come si fronteggia
Come si fronteggia una realtà che dominata dal grande capitale dai grandi complessi internazionali
Ai grandi complessi che sono poi quelli dominati fondamentalmente dai gruppi capitalistici dei più grandi paesi del mondo e una politica e necessarie non c'è non si intravede
Non si intravede perlomeno in modo adeguato per l'Europa non è adeguata quella che c'è oggi nel nostro Paese una sterzata dunque
Alziamo il tiro questo il senso
Che noi abbiamo voluto dare che stiamo dando a questa nostra Assemblea e al lavoro che da questa Assemblea uscirà con l'impegno di tutte le nostre organizzazioni cosa vuol dire
Concretamente vuol dire che noi dobbiamo fare della battaglia per l'occupazione e la battaglia principale
La battaglia per l'occupazione richiede ovviamente Investimenti
Più investimenti
Ma voglio anche dire
Che esistono sono disponibili grandi risorse
Che non sono utilizzate penso al Mezzogiorno
Dove ritardi burocratici contrasti i vertici rendono impossibile o rendono difficile
Quello che dovrebbe essere viceversa possibile già attuato una utilizzazione ampia delle grandi risorse che sono oggi a disposizione risorse stanziate nei bilanci dello Stato e che sono disposizioni attraverso i finanziamenti nella Comunità europea
Battaglia per l'occupazione vuol dire avere più Investimenti vuol dire avere una capacità di utilizzazione degli investimenti in rapida ed efficace e non è cosa certo di poco conto mare cosa importantissimo
Battaglia per l'occupazione vuol dire anche battaglia per una diversa organizzazione del lavoro
E quindi per l'orario di lavoro che continua la riduzione dell'orario di lavoro deve essere uno dei nostri obiettivi della gli obiettivi della nostra azione in questo in questo campo
Può dire anche una capacità di agire e di agire e di agire con con intelligenza ecco un combattività nello stesso tempo rispetto ai processi continui di ristrutturazione ma non ci ha messo in evidenza come
Siano in atto e si profilano editi da quell'osservatorio può vedere meglio di altri come stanno le cose come sottosegretario
Al ministero del lavoro processi di ristrutturazione che comporteranno richieste di licenziamenti o di cassa integrazione
Cosiddetti esuberi perché poi queste la conclusione ogni volta che si parla di ristrutturazione e che richiedono dunque
Non soltanto una battaglia sacrosanta
Contro la singola situazione
Contro la concreta situazione che si determina abbiamo sentito il messaggio
Accorato e appassionato e drammatico dei compagni della Goodyear
Abbiamo sentito però la situazione della FIAT e Rivalta abbiamo sentito la situazione del compagno di Caserta cito alcuni degli interventi
Ma di tutti compagni che ci hanno parlato delle situazioni che concretamente emergono nelle diverse regioni nelle diverse province quindi una battaglia che deve essere una battaglia che caso per caso sappia resistere sappia condurre alla Resistenza coinvolgendo forze anche diverse da quelle strettamente legate alla condizione operaia e quindi e quindi organizzazioni comunali Enti locali forze culturali una battaglia
Che tradizionalmente abbiamo saputo fare nel passato e che oggi non facciamo adeguatamente che le stesse organizzazioni sindacali non conducono adeguatamente
Matteo occorre occorre una capacità insieme e quindi la necessità di quello che dovrebbe essere un un Piano del lavoro
Un progetto
Non ce l'abbiamo noi ancora noi portiamo delle esigenze
Ed è merito nostro che nessun altro fa il fatto che noi portiamo alla luce e all'attenzione questa esigenza queste esigenze ma queste non dobbiamo poter saper corrispondere loro tutti insieme si tutti insieme
Tutti insieme vuol dire le forze progressiste le organizzazioni sindacali le forze culturali
Un piano per il lavoro
è un piano per il lavoro che sia il piano per il lavoro dell'epoca attuale
Che non può avere certo le caratteristiche del vecchio antico e glorioso piano del lavoro
Chi di Vittorione e delle organizzazioni della sinistra e sindacali degli anni Cinquanta ma che deve avere oggi questa sua fisionomia data dalle caratteristiche nelle quali ci troviamo anche con un rapporto internazionale
Io non ho molta fiducia ma
Tutto quello che può essere fatto a questo riguardo va incoraggiato avremo fra pochi giorni ci sarà a Lisbona
Una un'iniziativa promossa dal gruppo parlamentare della sinistra unita quello dei comunisti
E delle forze legate ai comunisti del Parlamento europeo a Lisbona perché come avete sentito come sapete è il Portogallo che gestisce il semestre
Nella Comunità europea e a questo parteciperemo parteciperemo con i compagni con il compagno Capponi con il compagno Caronte con con i compagni del gruppo parlamentare
Per dare tutto il nostro contributo e per ricevere il diavolo il contributo da parte di altri occorre un disegno occorre un progetto occorre un piano che deve essere nostro e che deve essere anche a livello internazionale
E questo e l'unico modo concreto secondo me
Per uscire permettetemi per uscire da una sorta di ideologismo che ancora pervade le discussioni nella sinistra tra le forze avanzate consapevoli e combattive certamente tutto in buona fede
Un certo ideologismo per cui tutta la la Bat la discussione viene fatta sulle questioni che io dovrei considerare voglio considerare come addirittura una premessa una pregiudiziale che ci delle tutti trovare d'accordo cioè come si combatte o come si denunzia la enormità la gravità del liberismo sfrenato che domina
Le coscienze che domina gli atti delle forze che nei vari Paesi sono alla testa della della vita politica certo che occorre una battaglia politica una battaglia culturale se vogliamo una battaglia anche ideologica
Ma la nostra capacità è forti di questa convinzione che tra di noi non ha bisogno di ulteriori suggestioni forte di questa convinzione avere la capacità di portare avanti un progetto un programma come ho detto
Questo vuol dire per il lavoro questo vuol dire per per l'occupazione e questo vuol dire per lo Stato per lo stato sociale è aperto il dibattito l'avete sentito anche
Non è da oggi soltanto in questa occasione che si manifesta un dibattito alto civilissimo è molto importante su come anche affrontare questioni che investono l'insieme
Insieme del della condizione sociale del nostro popolo
E matura una riflessione ormai è anche una determinazione e tempo di giungere a delle determinazioni anche a questo riguardo e credo che noi dobbiamo avere ben presente che c'è la necessità assoluta di garantire per i lavoratori dipendenti e per quanti
Devono essere avviati alle attività produttive la Garanzia la tutela dei loro diritti ma bisogna che noi cominciamo a guardare in modo realistico realistico compagni se non vogliamo che masse ingenti di giovani vadano a destra
Dobbiamo anche preoccuparci soprattutto per certe zone del Paese che cosa si fa
Per quelli che il lavoro non lo trovano e non ce l'hanno e non l'hanno mai avuto
E sono basse ingenti
Nei confronti dei quali la società la società in quanto tale a dei doveri dei doveri assolutamente Priori e sono tutte questioni che richiedono ovviamente risorse e che richiedono la necessità di considerare la spesa per lo Stato sociale
Non da tagliare ma ad ampliare e a migliorare
E da diversificare e anche qui allora nascono ma sono questioni sulle quali tra di noi mi pare d'accordo ovvio
Che è quello di garantire comunque che rimanga intatto il nostro diritto per il sistema previdenziale
Alcuni ministri anche il capo del governo hanno fatto
Nei mesi passati
Cose gravi
Con queste dichiarazioni continue sulla necessità di rimettere in discussione gli accordi di anticipare la verifica dello Stato presidenziale fissato nel due mila e uno
E non prima del due mila e uno
Ora
Forse hanno capito la lezione
Sono molto più prudenti ed è bene che sia così ma certo che noi dobbiamo avere su questo
Non occorre dirlo una fermezza assoluto così come mi pare debba essere esplicita la nostra posizione sulla utilizzazione del TFR il trattamento di fine rapporto
Capisco lepre per citare preoccupazioni non condivido le sparate demagogiche che proprio oggi D'Antoni ha fatto contro la ipotesi una possibilità di una diversa utilizzazione del TFR oggi il trattamento delle liquidazioni parliamo in termini più esplicitamente sapete meglio di me come stanno le cose
Questi soldi sono ingenti
Finora sono maturate centinaia di migliaia di miliardi centinaia di migliaia in mischia sono a disposizione degli imprenditori
Non perché sia rimettano in tasca
Salvo qualche caso ma perché è utilizzino per le attività ovviamente mi auguro che sono le attività del finanziamento delle loro attività imprenditoriali
Perché sono a disposizione sono lì a disposizione vero che sono e appartengono i lavoratori
Allora se noi riusciamo a guardare questa questione che io considero come una questione positiva con delle garanzie totali prima di tutto che il padrone di questi danari è il lavoratore
E deve decidere lui cosa intende fare
Nel modo più totale garanzia
Circa la decisione che spetta al singolo lavoratore e secondo la sicurezza che finito il suo rapporto di lavoro quei soldi non gliele ha mangiati nessuno perché deve essere lo Stato
Che garantisce che comunque come oggi quelle sono somme intangibili che nessuno può toglierli nel frattempo
Come si possono utilizzare queste risorse
In un modo che sia più utile più utile alla battaglia generale per la difesa per le garanzie indifesa dei lavoratori e di quello che sarà nei prossimi anni compagni carissimo
Nei prossimi anni anche il trattamento previdenziale
Che già con la riforma una controriforma in atto modifica profondamente la realtà attuale e che richiede quindi interventi per tutelare garantire la condizione dei lavoratori e della loro futura pensione
Così
Quando dico dobbiamo alzare il tiro e alzarlo con con forza
Con determinazione con una vera e propria sterzata sulle altre questioni sulle quali non mi dilungo avete sentito
Da da Capponi prima e poi da strambi e poi dagli altri compagni come si pone la questione della legge sulla rappresentanza
Sulle RSU
Noi siamo stati pazienti
Molto paziente
Troppo facile
Non possiamo esserlo più
Dobbiamo esigere che i patti siano rispettate
Chopin Liszt
Che quello che conta poi avere i voti perché se in Parlamento
Parlamento questa è la legge dei numeri e quindi anche del rapporto democratico
Se poi dopo non abbiamo la maggioranza
Abbiamo fatto una bella battaglia
E siamo stati sconfitti so ma c'è un impegno dalla maggioranza
E questo impegno deve essere portato a compimento così come noi a volte con grande difficoltà abbiamo dimostrato di essere disposti a portare a compimento altri impegni che non ci trovavano
Per furto d'accordo o per niente d'accordo
Ma che erano parte del programma comune delle forze che fanno parte del governo
Tutto questo richiede dicevo una vera e propria sterzata ed è guardando a queste questioni concrete quelle che avete posto qui quelle che stiamo dibattendo che appaiono lontane lontane agli interessi del Paese
Fontane alla vostra la nostra coscienza le pieghe infinite sulle Typ nelle dispute sulle candidature
Sui posti
Non abbiamo chiesto niente ed in questa campagna elettorale per le regionali
E tutti che si danno da fare abbiamo chiesto semplicemente di potere contribuire con determinazione con pari dignità ovviamente
A vincere a vincere la battaglia per le regionali
E il cui esito sarà fondamentale per lo sviluppo
Della nostra presenza e della nostra azione
E la nostra presenza
Perché la possibilità poi di svolgere un lavoro importante non basta che che diciamo delle cose giuste
Non basterà aprire stagione
Quello che conta è avere poi una capacità di Presa e quindi una capacità dei rapporti di forza tale da imporre la superiori tavola validità
Delle nostre delle nostre regioni non abbiamo chiesto né posti di Presidente né altro
Abbiamo semplicemente posto la questione
Di contribuire a questa battaglia per questo che ci sorprende con amarezza lo dico con preoccupazione la vicenda
E mi auguro possa essere positivamente risolta
Che si sta manifestando nella più grande regione del Paese la Lombardia
Noi rispettiamo molto la candidatura di Martinazzoli
Anzi sono stato io stesso
Per primo
Nostro partito per primo a proporre quella candidatura Java
All'autunno scorso come presidente della
Candidato presidente della Regione Lombardia alla sua richiesta di fare una lista unica in tutte le province della Lombardia è una proposta che non ci trova d'accordo la consideriamo la considera una forzatura
Ma non intendo polemizzare ha diritto di pensarla in modo diverso da come la pensiamo noi credo che sia una visione
Molto una fuga in avanti rispetto alla realtà
L'esperienza poi ci dice che quando si cerca di fare
In modo che non è la la conclusione di un grande movimento una lista unitaria un conto è se c'è un grande movimento in atto sulle questioni civili sulle questioni ciò fa sociali ma così quasi a freddo i risultati non sono positivi sono d'accordo con Cacciari viceversa una visione anche lui molto molto innovativa ma che nella sua regione ha dichiarato come
Avrete letto anche voi che poi visto che ci sono apparentate ovviamente più voti si prendono bisogna prendere voti
Per battere la destra che in Lombardia e potente
E la quale si presenta alla destra in Lombardia con otto nove forse dieci liste
Perché non non hanno esitazione a organizzare anche la presenza di liste che magari non hanno una loro collocazione nazionale mano loro comunque presenza nella realtà dalla realtà locale
Cioè la nostra richiesta di dire noi vogliamo partite azzurre ma vogliamo essere presenti con le nostre liste questa è una legge proporzionale
Non è una legge maggioritaria per l'ottanta per cento del proporzionale noi chiediamo di poter esercitare il nostro diritto il nostro dovere e quindi delle liste
Crescevano in ogni provincia le liste dei comunisti dei Comunisti Italiani apparentate col presidente Martinazzoli e dico con animo di grande amicizia che di grande stimo Martinazzoli
Non credo possibile che tu possa rifiutare questa nostra proposta Pity the boy puntare sulla tua ipotesi che di tutto rispetto ma che non è la nostra e che tu alla fine finisca per accettare
Di fare l'apparentamento perché di questo si tratta per esempio con la lista di Bertinotti di Rifondazione e tu non debba accettare di fare l'apparentamento
Ora che è ormai all'ordine del giorno
I rapporti del centrosinistra con Rifondazione Comunista per battere le destre c'è bisogno di tutti vengano se vogliono a dare il loro contributo a questa battaglia già con le loro posizioni ma la smettano di fare tanta ipocrisia dicano non mi interessa che dicono che hanno sbagliato lo sapete Bertinotti tu conoscete a molti di voi avete conosciuto prima di me non tira ma ma io ho sbagliato non lo dirà mai ma comunque
Che anche se non lo
E l'hanno mai che concreta
E
Capiscano che debbono uscire
Da letta la tragedia di quell'errore spogli che è stato compiuto nell'ottobre nel novantotto
Allora Bandoli ipocrisie
Che tutte queste Horie noi parteciperemo a queste liste a questa azione unitaria
Contro le destre nelle varie regioni perché siamo riusciti a imporre cambiamenti di programma matto perché siamo riusciti a determinare
La mente accettano vorrei vedere accettano in Piemonte avevano detto di no accetta la fanno bene ad accettare l'amore di dio la candidata Livia Turco che fa parte di questo governo che loro attacchi ministro del governo che loro Tacconi ogni giorno con i giudizi più incredibili più assurdi più parossistici e allora o in Liguria proprio in questi giorni fino a una settimana fa aveva un Michael il presidente uscente che è personaggio
Due gli aggettivi e adesso hanno fatto la corte quindi Bandoli ipocrisie
Hanno le porte sono aperte assumano le loro responsabilità
Attaglia allora sì che può essere proficua perché se si ritiene che bisogna nell'ambito di questa avanza ognuno con la propria autonomia certo ma allora si può davvero pensare che da sinistra e a sinistra si possa dare un apporto maggiore la definizione dei programmi
Mi alla definizione degli impegni all'attuazione dei medesimi tutto questo richiederà da parte nostra sui temi che abbiamo trattato in questa nostra Assemblea un impegno grande
L'impegno sarà preciso non ho bisogno che io dica il presidente di questo nostro partito ribadisca quello che per voi è tutto chiaro che per noi prima di tutto questo è il nostro impegno impegno della
Oro per il lavoro perché siamo prima di tutto vogliamo essere cerchiamo di essere il partito dei lavoratori il partito dei Comunisti Italia
Ho detto qui dai compagni
Dal compagno Cofferati dal compagno Patta dal compagno ministro saldi vi sono come avete sentito possibilità di una di un'azione molto avanzata molto positiva
I comunisti noi poniamo mo'dei dei vincoli è stato detto di collocazione sindacale chiediamo al tutti i nostri militanti di esseri militare ti sindacali
Non c'è l'obbligo di essere nell'una o nell'altra organizzazione ma è chiaro che per noi la Confederazione della oro la CGIL e il punto di riferimento fondamentale e ad essa guardiamo come alla grande organizzazione sindacale dei lavoratori entro la quale è possibile sviluppare autonomamente con la nostra capacità nella nostra iniziativa la difesa concreta e i diritti degli interessi dei lavoratori per uno gruppo
Sociale economico politico del nostro Paese con un metodo democratico l'abbiamo sentito sono parole che abbiamo apprezzato nell'intervento di Cofferati
Sì e cioè
Con pieno spirito democratico e spirito democratico vuol dire che ognuno dei le potere contare per quello che per quello che sa per quello che fa e quindi non ci debbono essere preclusioni non ci devono essere etichettature pregiudiziali che noi possiamo essere
Una forza importa
In The dentro la CGIL dentro Alternativa sindacale può anche non in alternativa sindacale ma dobbiamo essere nella CGIL
Una forza tra Ina
Malgrado i limiti della nostra della nostra presenza infine è stato detto in talmente la necessità di avere un nostra una nostra struttura di partito e quello che ha sempre caratterizzato
La natura
Di un partito comunista
E noi che vogliamo cercare di essere Inter prezzi interpreti della tradizione migliore del movimento comunista a questo ci riferiamo e cioè l'organizzazione
Il partito nei luoghi di lavoro ci sono state dispute infinite
Nel passato oggi nove più senso ma oggi più che mai e necessario che questo venga fatto e cioè
Organizzare il nostro partito nei luoghi di lavoro prima di tutto nelle fabbriche ma in tutte le aziende di ogni tipo tra gli operai e tra gli impiegati tra i tecnici e nella scuola tra gli insegnati e dappertutto un'organizzazione comunista anche M.
Minima anche piccola una piccola cellula che dobbiamo avere in ogni luogo di lavoro e poi collegarsi dura con l'altra su base territoriale
Su quasi cittadine è un compito arduo ma a questo noi dobbiamo sapere corrispondere se vogliamo poi a essere quello per cui siamo nati
Questa forza che vuole essere un partito che Salo
Pare
Che sa unire e che sa governare un partito che vuole essere che la sinistra nel centro sinistra non vi sono alternative in questa fase della nostra storia all'al e Ansa di centrosinistra ma dentro questa alleanza occorre che la sinistra si faccia sentire e si faccia valere vogliamo cerchiamo di essere ci impegniamo ad essere la sinistra del centrosinistra questa sinistra che saluto tale che sa unire e che sa governare dovremo dedicare per questo tutte le nostre energie anche
Non solo organizzative anche intellettuali compagni che si occupano di questo non
Oro hanno proposto alla presidenza del partito lo discuteremo nei prossimi giorni la possibilità di
Un inserto mensile di rinascita inserto corposo tutto dedicato alle questioni che riguardano il lavoro le questioni della
L'elaborazione che poiché la condizione la premessa
Ed è anche capace una grande capacità anche organizzativa e di mobilitazione mi pare che abbiamo lavorato molto che abbiamo lavorato anche non ma
Che siamo sulla buona strada