"Politica e cultura" argomento: proposta di riforma della scuola

Buona sera gli ascoltatori di radio radicale consueta trasmissione del lunedì dedicata politica e cultura
Questa sera ci occupiamo di scuola è stato l'argomento degli ultimi giorni diverse le iniziative si è tornato a parlare
Di buono scuola o di detrazione fiscale non ci occupiamo di una proposta di riforma della scuola presentata dalla Forum delle associazioni familiari ci occupiamo attraverso una tavola rotonda che si è svolta a Roma è la ventinove novembre scorso presso il Residence di Ripetta
Ad aprire i lavori è stato Luigi Bobba presidente delle ACLI ha poi preso la parola Luisa Santolini presidente della Forum associazioni familiari
Diversi e i partecipanti interventi tutti di rilievo ma cominciamo a sentire proprio Luisa Santolini oggi è un giorno importante tenuta per l'avvocato il forum piace sottolinearlo
Spero senza eccessiva enfasi però è un giorno importante
Perché ancora una volta affrontiamo il tema della scuola
Ed è un tema cruciale per il nostro Paese ma poi soprattutto perché con questa iniziativa militare non ci siamo limitati ad aggiungere un tassello alle tante cose che sono state dette in questi anni non ci siamo limitati a in sede il CD così un po'infilando ci dalle riflessioni e dalle molte discussioni che su questo versante ci sono state in questi anni storico nel documento che oggi presentiamo al forze politiche alle forze sociali che presentiamo al mondo della scuola nel suo complesso alla società civile alle istituzioni e ringrazio perché qui sono effettivamente presenti tutti questi soggetti noi vogliamo dare un contributo innovativo alla informa della scuola
Però è anche doveroso ricordare mi sembra giusto che questa tavola rotonda il punto di approdo il punto di partenza anche di un lungo cammino che il Forum ha percorso da quando nel novantacinque abbiamo avviato la petizione poi dieci punti c'era proprio un discorso specifico sulla libertà di scelta educativa delle famiglie nel novantasette ricordo per così dovere di cronaca che noi siamo andati in piazza e abbiamo sfilato in quindici mila famiglie siamo stati Piazza Grande dove si associazioni si sono espresse chiedendo alcuni punti che sono ancora validi
La famiglia primo non può essere emarginata dalla scuola scuole sussidiaria a ruolo educativo quella famiglia i genitori sono i depositari naturali il diritto dovere costituzionale di educare i propri figli
Il diritto all'educazione è un diritto fondamentale per lo sviluppo della persona e della società la riforma del sistema scolastico rientra nel progetto di riforma dello stato sociale nelle associazioni familiari loro coordinamenti devono essere con sul tapis dalle istituzioni vale espressione organizzata della cittadinanza sociale delle famiglie questi erano i capi sa tutti quello che abbiamo detto a Bologna credo che siano ancora validi in una scuola che prevede l'autonomia
Che ha previsto una sorta di parità che A prevede la riforma degli organi collegiali
Che ha imballo e in atto delle riforme molto importanti per cui la scuola non sarà più certamente quella che noi abbiamo conosciuto fino ad oggi l'anno successivo noi abbiamo preparato un manifesto
Sulla scuola abbiamo pubblicato ed è stato firmato da centinaio di accademici ed esperti ed esponenti del mondo della cultura in cui noi abbiamo presentato anche lì una serie di necessità e di urgenza
E siamo arrivati all'oggi cioè questo nostro l'incontro ha radici lontane
Ha radici profonde e tiene conto ideale continuità in tutto quello che noi siamo andati cento abbiamo elaborato sì
Mi piace ricordare lo sottolineo come diceva Gigi Bobba questo sforzo che tutte le associazioni hanno fatto e qui pubblicamente giusto e doveroso dare atto tutte le associazioni non viene esclusa tutti comitati regionali del Forum escluso nell'impegno che hanno profuso per elaborare questo documento una fatica non piccola un impegno collettivo e collegiale improntato alla reciproca lealtà e alla volontà di andare avanti e di superare possibili differenze pensioni magari non sempre coincidenti
Una la volontà di ottenere un qualcosa di positivo e di significativo nel panorama sociale italiano che dico è stata prevalente e questo è un passo importante io dico sempre che nel momento in cui i cattolici sono tanto così inviti e molto spesso e sono comunque presenti in tutto nell'arco dei partiti che oggi sono sulla scena politica sono spesso ripeto divisi e separati le associazioni vanno esattamente cammino contrario però vanno sul i valori trovarlo su questioni fondanti significative abilità la scuola il discorso della famiglie il generale trovano una concorso ad un'idea di proposte che fa onore alle associazioni familiari libica una strada che deve essere percorsa
Allora in questo contesto temporum come diceva Gigi Bobba ha deciso di intervenire
Mettendosi dalla parte delle famiglie giochi in questi anni hanno parlato di scuola mettendosi dalla parte per le famiglie viale lavorato questa piattaforma che parte da una lettura di ampio respiro della Costituzione italiana
E dalla convinzione che se la scuola italiana in oggettiva difficoltà occorre affrontare i nodi con coraggio con lungimiranza e non permettendo che le famiglie siano spettatrici indifferenti passive
Essi hanno il diritto dovere di essere presente sulla scena della politica scolastica e sono pronti ad assumersi le responsabilità che completano coalizioni cardine della nostra proposta
Primo ovviamente ma non è così scontato per tutti la tutela della libertà di scelta educativa delle famiglie come obiettivo fondamentale di uno Stato democratico spetta alle scelte non potrà mai essere garantita da ovvero se comporta penalizzazioni economiche per le famiglie secondo il passaggio necessaria e urgente dalla scuola prevalentemente statale centralista aveva Squaw la della società civile che riconosca e valorizzi secondo il principio di sussidiarietà l'apporto di tutti i soggetti e delle istituzioni impegnate nella formazione delle nuove generazioni
Le ragioni di questa scelta unanime insisto sulla l'unanimità questa nostra proposta diede ragione sono le seguenti
Primo inaccettabile che le famiglie che desiderano per i loro figli alla scuola pubblica non statale debbano affrontare enormi sacrifici per soddisfare questo loro diritto
L'attuale sistema di finanziamento della scuola si è rivelato il dispendioso poco funzionale fonte di sprechi difficoltà nel promuovere l'innovazione oltreché discriminatoria nei confronti delle scuole non statali
Non è necessario che i finanziamenti per l'istruzione siano pensati per garantire equità qualità al miglior minor costo possibile
Queste sono i presupposti
E allora no otto punti rapidissimi che in sintesi vogliono se il proprio i punti chiave da questo nostro documento che comunque è in possesso di tutti da domani speriamo chiudo puntando alta questa tavola data un po'per le strade del nostro Paese
Primo noi prevediamo che lo Stato assicura la formazione l'istruzione di ogni persona senza discriminazione alcuna garantendo il libero accesso agli istituti prescelti purché accreditati e dunque garantita la libertà di scelta educativa degli studenti e dei genitori in quanto lo Stato assicura la copertura finanziaria fissando le regole generali questo l'abbiamo messo ovviamente al primo punto come punto chiave perché ci sembra la chiave di volta proprio di tutta il problema
Lo Stato assicura il diritto all'istruzione attraverso un sistema pubblico integrato e dell'istruzione costituito da scuole statali e non statali che li pone dei requisiti qualitativi e quantitativi fissati dallo Stato e anche qui ci sembra importante due la parola statali e non statali non domani dovrebbe inferiori poi accomunate in un problema di parlare di scuole si parla di scuole in un sistema scolastico integrato e basta
La gestione dell'istruzione affidate istituti formativi pubblici statali e non statali riconoscendo il diritto di tutti i cittadini no per i servizi e a rendere la massima pluralità di opzioni il pluralismo è un valore che credo ci accomuna tutti
Compiti dello Stato sono quelli di indicare aree di programmi e obiettivi essenziali comuni secondo la Costituzione italiana l'anno di inizio della scolarità la durata di ogni ciclo dell'obbligo gli indirizzi fondamentali criteri per i tre adulti Formentini che devono essere riconosciuti i ragazzi
Compiti delle Regioni insisto che è una sintesi perché poi il documento più articolato evidentemente compiti delle regioni e lo Stato sono quelli che assicurare il diritto alla formazione nelle varie fasi della vita secondo i bisogni diverso e distruzione professioni all'infezione
Il compito degli istituti sono quelli di definire il piano di studio il modello organizzativo e didattico definire percorsi curricolari ed extra curricolari creare tra tutto il disco
Viene previsto un sistema nazionale di valutazione che verifica al possesso dei requisiti richiesti e controlla il livello dell'offerta formativa degli istituti un istituto un sistema nazionale di valutazione diverso da quello attuale e adesso viene affiancata una commissione composta dai rappresentanti dei soggetti della scuola con il compito di proporre cui siti per appartenere al sistema pubblico integrato per verificare la concreta realizzazione del piano dell'offerta formativa
Non scatta
Garantisce a ogni studente di questo Paese una dote che gli viene attribuita assecondando il ciclo di studi assegna ad ogni regione i fondi corrispondente in base al numero degli alunni residenti e il territorio quello a cui accennava prima il nostro moderatore è proprio l'idea che ogni bambino che nasce in questo Paese a un patrimonio che lo stato gli riconosce in quanto cittadino di questo Paese
Questo ragazzo a garantito il percorso formativo perché lo Stato si occupa dei nuovi senza nessuna differenza e allora la Regione finanzia le tende letters Zone e può aumentare la platea previste in base ai maggiori costi dovuti a particolari situazioni di Pisa tale finanziamento ufficialmente utilizzato solo per la frequenza in un istituto pubblico accreditato viene progressivamente abolito nella nostra proposta il valore legale del titolo di studio a partire dai titoli scolastici accademici non abilitanti a professioni regolate dalla legge
E infine le scuole possono scegliere liberamente i propri insegnanti tra coloro che sono in possesso dei requisiti fissati centralmente dallo Stato
Concludo noi non ci nascondiamo le difficoltà di una riforma del genere non siamo consapevoli che un progetto di così vasta portata dovrà prevedere un periodo di transizione la gradualità di applicazione
Il problema del personale docente l'avvio di un sistema nazionale di valutazione diverso da quello attuale l'indicazione degli standard di qualità sono questioni che non si risolvano rapidamente e con leggerezza e superficialità
Tuttavia il processo di riforma in atto indietro non si torna occorre un modello di scuola che si reca dalla parte delle famiglie verbali famiglie protagoniste dal momento che vengono riconosciuti i loro diritti
Poi vengono coinvolte per assolvere anche attraverso la scuola i loro compiti educativi
Al momento attuale segnato da una profonda crisi che investe ogni articolazione della società e delle istituzioni a scuola e famiglia non sfuggiranno a questo destino se continueranno a presentarsi come entità non sono distinte ma separati
La scuola che sembra adottare un orfano la famiglia che velleità occhi insistente emarginata dalla scuola
è urgente un patto educativo di alto livello tra scuola e famiglia in cui si arrivi all'esercizio delle distinte ma convergenti e responsabilità occorre un servizio educativo altamente qualificato con una scuola che non veda la famiglia in modo lo strumentale e confuso privo di contenuti e significati e con la famiglia che non si aspetti solo una semplice erogazione disc Simoni ma forte della sua identità chieda di essere presente per sostenere ed elaborare il progetto scolastico educativo
Ma le responsabilità delle famiglie devono essere degli attacchi e bisogna prevedere nuove modalità di partecipazione di rapporti
Ebbene tutto questo lo Stato ha un compito cruciale nel facilitare il processo di formazione degli alunni nel trasformare il rapporto scuola famiglia nell'incidere sul contesto sociale che continua a erodere il potenziale promozione umana delle due istituzioni e per questo motivo noi chiediamo allo Stato di eliminare ogni discriminazione nei confronti delle famiglie e di avviare con coraggio una riforma che vada alle radici
Garantendo per il bene di tutta la scuola statale e non statale un'autentica libertà di scelta educativa così com'e avviene non solo in tutta l'Europa no anche in paesi che da pochi anni si stanno affacciando sulla scena mondiale
Ci auguriamo che la nostra proposta abbia la fortuna che merita da oggi la porteremo la presenteremo in tutte le sedi e in tutte le piazze di tali la anche attraverso i nostri comitati regionali nella speranza che essa contribuisca alla costruzione di una scuola di alto livello qualitativo
Che affianchi le famiglie loro difficile spesso solitario compito di crescere può toccare i figli ecco questo
Una straordinaria nostra proposta
Fin qui Luisa Santolini presidente della Forum delle associazioni familiari stiamo ascoltando una tavola rotonda che si è svolta nella ventinove novembre scorso a Roma presso il residenza di Ripetta
A questo punto prende la parola Giancarlo Lombardi deputato dei Popolari
E quindi Claudio Gentili responsabile scuola di Confindustria ed è proprio questo l'intervento che ascoltiamo tutto con con attenzione questo documento
Ritengo che il punto più rivoluzionario sia il punto numero tredici e penso che attorno al punto numero tredici può cambiare la scuola italiana
Io non non penso che ci sia un problema di mercato
Di lucro all'orizzonte della scuola in questo momento quello che penso è che ci sia un gravissimo problema di spreco
E che la causa principale di questo spreco siano sarà lo statalismo lo statalismo e la malattia della scuola italiana
Dello statalismo si supera se la scuola da scuola dello Stato diventa scuola della Repubblica
Una scuola del mercato
Dentro questo garantita
Da regole che solo lo Stato può barare esprime attraverso la più viva partecipazione delle famiglie e dei cittadini questo è l'esperienza di più grandi
Paesi democratici in Europa il io penso che sia fuorviante il dibattito ci teniamo lo statalismo udiamo nascono al mercato il problema ci sono con lo statalismo dobbiamo la scuola la società civile dentro questo documento c'è un aspetto fondamentale
Che è politico
Io penso che i partiti politici
Questo documento non potranno apprezzarlo molto facilmente perché un documento non demagogico e quindi non si vende sul mercato dalla politica soprattutto in campagna elettorale tanto per essere chiari io penso che l'Italia debba fare una volta per tutte una scelta
Una scelta a che serve la scuola
C'è un grande compito che nascono in Italia assolto quello di essere una grande
Ospedale ellenica una grande piaga una grande ferita di questo Paese la disoccupazione intellettuale
Nella scuola attraverso diciannove leggine approvate dal mille novecentoquarantanove al mille novecento novantanove ammesse in cattedra una valanga di insegnanti di cui magari la grande maggioranza erano bravissimi ma tutti messi in cattedra un invito in virtù di una selezione ma in virtù del fatto avevano fatto un certo numero di supplenza
Neve questo problema un problema grosso perché son convinto che se ci fosse in questa sala un supplente presenterebbe offeso e io non voglio offendere nessuno ma se ci poniamo dal punto di vista del cittadino e delle famiglie e ricorderò sempre cosa mi è successo cinque anni fa quando mio figlio
Si è iscritto al primo anno di un liceo statale
Io sono andato a trovare il preside e gli ho detto Moreschi e mi fece la sua scuola mi dà un consiglio secondo lei quale sezione potrebbe essere più adatta Micheli ha queste caratteristiche una risposta sicuramente la sezione B però quest'anno è andato in pensione la più brava insegnante che c'era l'insegnante di greco e io non so chi mi arriverà ora nessun gruppo nessun organizzazioni non dico nessuna azienda vuol dire non so chi mi arriverà io cerco il meglio
Finché è la regola della scuola e non so chi mi arriverà e che in quell'obiettivo della scuole lenire la disoccupazione intellettuale lasciamo perdere ogni discorso specie politicamente questo è l'obiettivo dell'aura chiesto in modo assolutamente folle cento mila assunzioni nel tesoro dopo una resistenza Denver abbastanza banale scarpiera garantite quaranta mila questa è una iattura
è una iattura che queste quaranta mila assunzioni peseranno sui giovani talenti del futuro del nostro Paese
Abbiamo fatto uno studio molto accurato sulla spesa pubblica e l'istruzione inviterò gli onorevoli qui presente con seminario che lo presenterà da questo storico il voglio soltanto esprimere le gli aspetti salienti
Si scopre che dal mille novecentottanta al due mila
Una politica della spesa pubblica per l'istruzione è stata dall'ottanta al novantatré semplicemente folle comunico folle dico due milioni di ragazzi meno e lo stesso numero di insegnanti
Qualcuno è aumentato balcone calata e non voglio essere troppo cattivo due milioni di ragazzi Mino con lo stesso nome disegnato è una follia in un Paese civile in un Paese che pensa al futuro in un'azienda italiana una famiglia italiana pensa
A rapporto costi-benefici
Dal novantaquattro al novantasette c'è stata una decisa inversione di tendenza Maastricht l'Europa
La politica di risanamento questa decisa inversione si è già per dal novantasette al due mila ci sono state tre leggi finanziarie che hanno previsto una riduzione del personale del meno quattro per cento da un banale meno quattro per cento meno uno all'anno per tre anni in un per cento l'ultimo anno questo meno quattro non sia realizzato e non per colpa dei che e ieri funzionari o dirigente del ministero ma perché lo stesso Parlamento che aveva approvato una legge di contenimento del personale ma per risponde ad un'esigenza reale ne approva
Un'altra in cui ha fatto crescere in modo esponenziale docente di sostegno allora questo Paese lo ripeto deve fare una scelta di fondo se la scelta di fondo è che la scuola serva all'inglese consente l'attuale che sia al Polo che sia l'Ulivo tutti fanno quella politica perché sarà inevitabile
Seconda riflessione nessuna politica di qualità si può fare nella scuola finto Dolcetta quando dico pittorico che bastano trecento persone in questo Paese che hanno diritto ad un lavoro per fare un certo cancan
Né si potrà fare nessuna voglia di qualità se non si ridurrà la pressione fisica di ottocento mila Persio persone su un unico centro decisionale ecco perché l'articolo tredici è importante
Perché se le scuole assumono i docenti finisce questa ma sai norme che pesa come un macigno perché ottocento mila insegnanti hanno ottocento mila mariti un milione seicento mila figli e tre milioni e seicento mila parenti eccetera allora bisogna capire se la scuola lo ripeto e degli insegnanti ma la poster dei postini come banche del bancario sarà scuole delle famiglie sarà poi ad ogni elezione ci sono una fibra fondamentale in questo bar ed essenziale la loro qualità è una dire quesiti senza i cui ali non è possibile crescere civilmente la loro professione va salvaguardata è una e non e una persona che viene assunta in larga misura è pagata poco alla fine diventa una professione dequalificata
Quindi una delle cose importanti dell'articolo tredici de questo benedetto documento questo apprezzabile documento è che sia Bush sia finalmente una politiche si indirizza non più all'offerta ma la domanda e la domanda la fanno le famiglie trattano i giovani ripeto per me è ideologico parlare di mercato non mercato per le indagini più serie di marca anglosassone quando parlano di queste cosa ci vanno con le pinze parla non è nei nei casi più diciamo così accentuati di quasi market per dire quasi mercato perché non ci non non trattiamo bulloni sono persone cioè dalle ma io non voglio entrare in questo diatriba mi basta dire che con l'autonomia scolastica è legge dello Stato l'idea di fondo per la scuola e la scuola della Repubblica ovviamente questa idea di fondo è stata realizzata a metà
L'autonomia non sarà piena fino a quando le scuole autonome che siano statali o che si erano statali le scuole della Repubblica potranno direttamente o sono dolorose
Tre battute poi faccio
Vedo l'eco di Sturzo in questo documento vedo l'eco del pensiero di don Sturzo ed è la sua idea di libertà
Che a dire il vero non sempre è stata coraggiosamente perseguita da chi a questo pensiero pure si ispira e io penso che la scuola non statale
Dentro la quale c'è il buono e c'è il menu vuol perché io conosco molte scuole che so che ci sono scuole nostro dall'Eccellenza non statali che sono dei diplomi di dove ci sono scuole statali eccellenti perché magari vengono tappate in questa loro eccellente quasi un un un limite poter essere scuole d'eccellenza e scuole statali assolutamente da chiude a questo punto il problema fondamentale di questo Paese secondo il mio punto di vista
Puntare con forza alla qualità dell'istruzione tenendo conto che nessuna politica di gruppo della qualità non può tener conto della dimensione perequativa
E anche se lo rappresento la Confindustria anche per alcune mie origini che Bob ben conosce perché per dieci anni mi sono occupato di Acri come lui e questo pedigree non lo verso anche lavorando in Confindustria dico che l'articolo nove da questo punto di vista fondamentale quando si dice che lo Stato costituisce un fondo perequativo per assicurare che anche le zone ad alto rischio quelle con maggiore difficoltà possono essere sostenute si dimostra come il principio di sussidiarietà che il principio che ispira questo documento me lo chiedo perché dimensione avviciniamo e più che possibile al fruitore finale il servizio e non ci dimentichiamo delle esigenze di solidarietà di chi corre di meno sono i due dimensioni senza le quali quel documento non si regge una mutazione en passant mi sembra molto interessante la il punto dieci
Per un avverbio e nel punto dieci si direttrice quello sull'abolizione del valore legale del titolo di studio si dice progressivamente e si fa una serie di distinzioni moto tra le righe e dico di un modello che ha avuto un certo successo nel Belgio e ritengo che sia una proposta non ideologica ma molto saggia perché salvaguarda
Le capacità e le caratteristiche che il valore legale aveva cioè rendere trasparente
Il valore concreto di un titolo eliminando tutto quello che doveva legare copre quel pezzo di carta senza sapere qual è la certificazione delle competenze e un'ultima battuta la farei sul punto otto
Beh perché sul punto otto io penso che ci sia una questione essenziale punto e quello in cui si parla della vexata questo definanziamento e si dice in modo molto chiaro che la lo Stato fissa la spesa annuale e la distribuzione delle scuole non la Confindustria che pure cattiva eccetera ma la commissione tecnica sulla spesa pubblica e ministro del Tesoro fatto recentemente uno studio da cui si evince che in Italia
Vedendo il costo medio per alunno il costo varia dai cinque milioni e due annui delle c'è un classico di un ragazzo dell'isola se costano poco da trama laboratori ai sedici milioni annui di un bambino che frequenta la scuola elementare non è contro Confindustria conti commissione tecnico spesa pubblica però penso che in questo Paese forse una pure era la qualità che al tempo stesso di opere di contenimento degli sprechi e di investimento non in stipendi ma in qualità dell'istruzione penso che sia una scelta saggia una scelta netta delle famiglie vi ringrazio
Fin qui Claudio Gentile in rappresentanza di Confindustria la tavola rotonda dalla titolo
Proposta di riforma della scuola questa proposta è stata formulata dalla foro ma delle associazioni familiari incontro si è svolto a Roma presso la Residenza di Ripetta il ventinove novembre scorso
Diversi altri via relatori che hanno partecipato alla tavola rotonda tra questi don Pierino De Giorgi rappresentanza nelle scuole dei salesiani poi Giovanni Manzini sottosegretario alla Pubblica istruzione e quindi il senatore Enrico la Loggia di Forza Italia
A proposito di Forza Italia in conclusione vi segnalo un libro l'autrice Valentina Aprea deputata
Dalla novantaquattro del responsabile della dipartimento per le politiche scolastiche di Forza Italia gli ha titolo del libro è la scuola che non c'è testimonianze di un'occasione perduta libera alla liberi è l'editore
Il libro contiene tutte le proposte di legge di Forza Italia fare una raccolta degli interventi in aula di Valentina Aprea e di una serie di articoli attesti da lei redatti e tutto per politica e cultura di questa sera al prossimo l'uso di un saluto e un buon ascolto da Cinzia Caporale