"L'io, il potere, le opere" presentazione del libro di don Luigi Giussani (Ed. Marietti), organizzato dalla Compagnia delle Opere (sede della Camera di Commercio, piazza Bovio)

Soltanto un po'di attenzione per gli associati alla Compagnia delle opere
Perché dobbiamo assolvere alcune formalità statutarie per l'Assemblea che oggi è stata convocata quindi cortesemente gli associati si possono avvicinarsi
Alle sede
Va bene
Noi siamo stati oggi convocati in questa sede
Preliminarmente
Per svolge le attività relative riservate all'assemblea di tutti i soci della Compagnia delle opere della Regione Campania
Per
Chiudere l'esercizio sono sociale al trentuno dicembre novantanove e quindi per approvare il bilancio chiuso
In questo periodo
Bilancio che è stato presentato che resta depositato presso la sede dell'associazione ed è stato per le mine a mente approvato dal il Consiglio direttivo della Compagnia delle Opere
Io do la parola al direttore che può indicare le voci di del bilancio che sarà sottoposto alla vostra approvazione in sede di consuntivo
Sì buona sera o dal punto di vista delle entrate leggerò i titoli dei capitoli per i sommi capi
Le quote associative del novantanove corrispondono a lire centottantasei milioni e ottocento mila ovviamente si trattano si tratta di quote di soci ordinari
Mentre annoveriamo tra entrate diverse
Circa dieci milioni precisamente dieci milioni centosessantuno mila seicentotrentacinque lire per un totale delle entrate complessivo di centonovantasei milioni novecentosessantuno mila seicentotrentacinque lire
Sul versante delle uscite
Il primo capitolo e dedicato alle spese di funzionamento degli uffici
Per quaranta milioni e ottocentocinquantatré mila cinquecentotredici lire
Una voce sì tra le più Usini figli attive delle uscite e quella per i collaboratori
Sui quali in questo anno passato abbiamo investito in maniera particolare
E i costi
Di questo capitolo sono di centocinque milioni trecentotrentaquattro mila trecentocinquanta lire
Mentre
Per pubbliche manifestazioni abbiamo spesso intorno ai cinque milioni
Spese generali e varie sono state trentanove milioni
Tra i quali ci sono le competenze per Milano altre quote associative corsi di formazione spese bancarie consulenze finca fiscali e di amministrazione
Quindi
Il totale delle uscite e di centottantasei milioni zero ottanta mila
Per un avanzo di gestione al trentuno dodici novantanove di dieci milioni e ottocentottantuno mila quindi questa e la situazione del bilancio chiuso al trentuno dodici novantanove
Per il quale chiediamo l'approvazione ai soci
Bene allora per
Allora per i soci in questo momento possiamo portare all'approvazione chiedendo di esprimere il la loro approvazione anche per alzata di mano
Quindi perché dunque per le i soci presenti chiaramente rivolto l'invito
Per chi
Chi intende dichiara l'approvazione del bilancio alza la mano
Se ci sono contrari
Bene allora sì resta approvato il bilancio consuntivo chiuso al trentuno dicembre novantanove della Compagnia delle opere
Grazie tra poco arriveranno i relatori per entrare nel vivo della questione cioè la presentazione ufficiale alla città di Napoli alla provincia di Napoli alla Regione Campania
Del libero di don Giussani io il potere le opere per quanto riguarda la relazione allegata al Bilancio quindi il trend di crescita della Compagnia delle opere la suddivisione per classi fatturato tra i soci l'utilizzo dei servizi di consulenza da parte dei soci altre informazioni
Che riguardano l'andamento della associazione potete consultare il materiale informativo vessatori posso sulla poltrona grazie grazie
Sì possiamo
Allora
Possiamo
Dare inizio
Alla a questa manifestazione
Io saluto cordialmente tutte le persone che sono intervenute ringrazio
I relatori che hanno a cui abbiamo chiesto questa fatica
E soprattutto ringrazio Monsignore Attilio Nicora
Ringrazio il professor Pisani Massa morbide ringrazio Giorgio Vittadini
Il
Presidente del senato Mancino ci ha telefonato
Al non più tardi di due ore fa
Poiché impegni improrogabili chi istituzionali lo trattenevano a Roma ci saluta però
Ed era contento di divenire di presentare insieme con gli altri relatori libero ma ci sono stati problemi di impegni istituzionali a cui non non non ha potuto rinunciare
Io comincio questa manifestazione
Ascoltando due canti facce che facciamo
Uno è un canto irlandese è un altro è un canto napoletano
Che dicono della della del bisogno del libertario che c'è in ogni uomo
E del
E di qui e del fatto che questo bisogno
Deve cercare una risposta una risposta certa
Dentro la vita ascoltiamoli e poi iniziamo
Come stessi sporco
Manuela unisex niente splende un durante io madrine di
Il
Nel fare gli uffici ai genitori
Essendo assai
Sibilline ellissi si
Anzi agli Andreina Ricci in prime time al invece
Andrea destano
Serve a
Libri
Sì agli ordini
Steinitz divenne il di Pistilli triste
Solitudine intanto debito libertà esperimenti che
Insieme
Idonea
Lucarelli sui agli ordini
Non
Sai
Di di di di errato ventuno definito stili sì il monito dico
Un sollievo furono
Senta davano dovevano io pure però a Brugherio Renzo
Di
Va be'lo della Turchia abbiamo io
Quando l'uomo ICE un diminuisce ma allora stili erano Dolores fuori luogo varie all'opposto
Mascalzone hanno ricevuto l'abbiamo
Qualcuno di
Può essere una unendolo passiamo dobbiamo
Nella nostra stile però nucleici look rischio
Da da stringendo volevo preferisce
Regia c'è da da un uomo lasci
Questa
Aveva Brera eravamo diviene dobbiamo un
Migliori scendono riciclati nazisti Silvano Dolores fuori luogo l'otto Asama al Governo l'obbligo di
Monaci una danno siamo
Sono se lo
Lotta o
Il canto è sempre stato nella nella nostra storia
A accompagnato ha sempre accompagnato
Il nostro il tenta di nostri tentativi il tentativo di nelle nostre di esprimerci perché è un modo attraverso il quale le persone
Come dire vengono fuori hanno tirano dalla dal loro quello che hanno dentro e questi canti esprimono quest'anzi della della libertà della persona che non può essere soppressa da nessuna cosa io prima di dare la parola ai relatori che presenteranno relazioneranno sull'libero di don Giussani vorrei in qualche modo dire alcune parole di introduzione che sono anche
L'esito di un anno di lavoro che sono anche l'esito di una di un cammino che quest'anno abbiamo fatti insieme insieme contanti devo dire e che oggi trova anche un momento di di verifica
Che cosa che cosa abbiamo voluto fare con lanci di o che cosa vogliamo fare con la CTO
Lo abbiamo lo abbiamo scritto la Compagnia delle opere non è altro che il tentativo di alcune persone di mettersi insieme in nome di un ideale che abbia che abbiamo incontrato
E che non può essere l'ideale soltanto per i giorni di festa né può essere l'ideale per alcuni momenti della vita ma è qualche cosa che che ci prende come siamo
Che ci prende nel momento in cui ci alziamo la mattina
Fino a che ci andiamo a coricare la sera che c'entra qualche cosa col modo attraverso il quale facciamo mettiamo lavoriamo mettiamo su famiglia
Partecipiamo
Alla storia del popolo in cui siamo immersi per cui questa questo tentativo che tanti anni fa
Io ricordo con Giorgio molti di noi cominciarono a fare in università che era il tentativo dei cattolici popolari sia quello di dire ma prima che lei rispondono alle istituzioni prima che CD come dire sollecitiamo altri a fare facciamo noi facciamo quel che possiamo costruiamo quello di cui siamo capaci a partire da ciò che abbiamo incontrato
In questo anno
Voglio dire quello che abbiamo vissuto è stato certamente molto di più di quello che ci aspettavamo è stato molto di più nel rapporto che abbiamo avuto contanti soci con tante persone con tanti imprenditori
Che
In in un dialogo stretto a partire dai loro bisogni a partire dalle cose che che ognuno voleva metter su che ognuno voleva fare è diventato anche un dialogo umano un dialogo fra persone un dialogo fra persone che volevano comunicarsi una stessa ansia di vita una stessa
Volontà di costruzione per sistemi e per gli altri
Ecco diciamo sempre fra di noi e Giorgio Vittadini ce lo ricorda sempre che il
L'inizio è stato che qualcuno ci ha detto fate che tutto esista per tutto quello che c'è esiste noi abbiamo
Proprio tenta di con un tentativo povero se vogliamo ma abbiamo incominciato a farlo e di questo siamo contenti di questo siamo ringraziamo il Signore che ce lo ha fatto fare quest'anno
E anche quello che voi avete visto dai dati c'è anche una riva c'è anche un uno un risultato di questo
Cioè che
Una capacità di incontrare le persone com'eri come dicevo nei bisogni nelle cose che loro vogliono fra
Ora
L'incontro di stasera importante perché
Ci mette davanti
Una un libro bellissimo che
Don Giussani ha voluto
Come quasi regalarci che un una una sintesi di una serie di interventi che lui ha fatto in diverse occasioni sia pubbliche che di incontri interviste
Sul tema che più ci sta a cuore su quello che più ci sta a cuore cioè su come oggi la dottrina del sociale della Chiesa può essere calata dentro la realtà nostro di tutti i giorni
Quali sono le indicazioni che possiamo trarre da questo libro
è per questo che abbiamo voluto che l'Assemblea regionale della Compagnia delle opere che ogni anno noi facciamo fosse su su questo testo perché sarà il testo sul quale noi ci misureremo anche nel futuro
Sarà il testo sul quale
Chiameremo i nostri soci i nostri amici quelle persone che condividono con noi il lavoro che aveva che facciamo tutti i giorni a misurarsi
Perché sappiamo che solo a partire da questo c'è una possibilità vera di costruzione
Per questo abbiamo anche chiamato illustri relatori ad aiutarci a comprendere di più questo testo e ha come dire
Pensare che questo è un punto di partenza per il prossimo anno è un punto di partenza perché da questo momento in poi vogliamo che il così come anche a livello nazionale Vittadini professore di Teoria
Chiesto sia anche un modo attraverso il quale in tutto il prossimo anno non ci misuriamo su queste cose nei dialoghiamo discutiamo
Misuriamo i servizi le opportunità che per che che verranno fuori rispetto alle cose che ci vengono dette
Ora
Il
Il cammino di quest'anno è stato importante perché come dire in in tutte le parti e la campagna chiunque ci sono state persone che ci hanno chiesto di continuare ci hanno chiesto di mettersi insieme di essere aiutate a mettersi insieme
Questo è il compito del prossimo anno quello di sviluppare quello che in questo anno è cresciuto questo quello che in questo anno abbiamo iniziato a mettere su
Do subito la parola ai relatori incominciando con con monsignor Nicora che ringrazio vivamente di essere venuto mozioni Cora
Il delegato della Conferenza Episcopale Italiana per i problemi giuridici ed è una persona che
Conosce approfondito ha studiato la dottrina sociale della Chiesa e per cui ci può essere utile come molto utile nelle in per le indicazioni che che ci potrà dare e parto da una da una una provocazione
Dice don Giussani nel testo ad un certo punto che il cristianesimo non è sorto come una religione
Ma è scaturito come un potente amore all'umano nella concretezza della persona nella precisione dell'individuo che Dash da una donna
Ecco questa questo ha questa passione alla al destino di ogni uomo di tutti gli uomini a qualsiasi latitudine longitudine vivano qualsiasi cosa facciano a qualsiasi razza appartengono e ciò che come dire in qualche modo e dentro la nostra il nostro carisma per cui do la parola monsignor giudica monsignor Nicora
Che saluto in sala
Le personalità alcune delle personalità che sono intervenute salute innanzitutto monsignor Giovanni Rinaldi vescovo di Acerra che è venuto a a scassare ascoltarci saluto
Il dottor De Luca il sindaco di Salerno
Saluto
Il dottore moscerino sindaco di Somma Vesuviana e l'assessore regionale assessore provinciale Geremia Gaudino nostro amico di di tanti anni la parola monsignor Nicora
Presentare un testo è sempre un affare un poco disagevole perché farne il riassunto significa premiare la pigrizia dei potenziali elettori
Farne la critica è scortese
Parlarne troppo bene piaggeria
E allora non si sa cosa dire
Io ho pensato che essendo stato invitato nella mia qualità inevitabilmente che mi porto addosso di vescovo
Potesse essere interessante
Rilevare come alcune delle tesi fondamentali che sono svolte con forza da don Giussani in questo testo si collegano con l'antica tradizione della fede cristiana e con l'antica esperienza anche della fede cristiana
è sempre importante cercare di ritrovare le radici perché nuovi sono gli scenari e spesso i problemi antica però è la fonte da cui proviene la luce che illumina il nostro sguardo rivolto alle cose
E che dà forza al nostro impegno
Siccome poi don Giussani è un prete ambrosiano
Lo sono anch'io
Allora ho pensato di interrogare il Sant'Ambrogio su questa questione
Santambrogio era uno che si intendeva di potere e di politica perché fu chiamato per acclamazione popolare a diventare vescovo di Milano
Dopo Kendal trecento settanta dopo Cristo esercitava a Milano che allora era la che era la capitale dell'Impero
La funzione di consularis cioè di governatore
Della Liguria e dell'Emilia in pratica dell'Italia
Nord-occidentale e non esisteva ancora la Lombardia perché non erano ancora decisi Longobardi
E però l'area della sua giurisdizione
Prendeva praticamente l'attuale nord-ovest dell'ALDE l'Italia settentrionale
Grande giurista
L'uomo preparato anche all'esercizio delle cariche pubbliche dalla sua stesse esperienze provenienza familiare
Quando viene eletto vescovo non può non mettere a frutto anche questo patrimonio di esperienza ebbene
Nel suo commento al Vangelo secondo Lucca
A un certo punto Santambrogio si imbatte nella scena delle tentazioni di Gesù nel deserto
E come ricorderete la terza tentazione che l'evangelista presenta è quella attraverso la quale Satana
Con il Duce Gesù su un molte su un monte molto alto gli mostra in un baleno tutti i regni della terra e gli dice
Tutto questo appartiene a me
Sarà tuo sei tu Prost parando ti mia Dore Rai
Allora il vescovo Ambrogio si interroga
Ma come mai qui il diavolo concede il potere quando si legge al torrone che non c'è potere se non da Dio cita la lettera ai Romani
Forse che si può servire a due padroni o ricevere il potere da due diverse persone
C'è una contraddizione
Niente affatto risponde
Piuttosto ricorda che tutto viene da Dio perché il mondo non ci sarebbe il senza Dio e il mondo fu fatto per mezzo di errori
Ma sebbene sia stato fatto da Dio le opere del mondo sono malvagie perché esso si trova nel maligno
L'ordinamento del mondo viene da Dio
Ma le opere del mondo provengono dal maligno
Similmente
L'ordinamento del potere proviene da Dio
Ma dal maligno proviene l'ambizione del potere
Il potere non è dunque riprovevole
Ma solo l'ambizione anzi il potere è stato ordinato da Dio a tal punto che chi se ne serve bene e addirittura un ministro di Dio cita di nuovo alla lettera i romani
L'autorità è un ministro di Dio per te in vista del bene
Non c'è dunque colpa nell'esercizio delle cariche
Ma piuttosto può esserci in chi le detiene e non può essere sgradito l'ordinamento di Dio bensì soltanto la condotta di chi lo amministra e per passare dal cielo alla terra nella nostra esemplificazione
Prova a pensare l'imperatore concede una carica e fa bene
Ma se qualcuno la esercita malamente la colpa non è dell'imperatore ma di quel funzionario
Nelle colpe di cui ciascuno si rende colpevole è implicata non l'autorità bensì la malizia dei singoli
Dunque c'è questa prima affermazione molto importante che appartiene come vedete alla prima riflessione cristiana i cristiani
Ormai vi vivono in regime di libertà religiosa da poco o meno di cinquant'anni quando Ambrogio scrive
Si sono trovati dopo tre secoli a doversi confrontare colleghi servizi inizio diretto delle cariche pubbliche dalle quali erano stati tenuti lontano per tre secoli e cominciano a nascere in primi interrogativi anche perché all'esperienza non è così facile e semplice come a tutta prima potrebbe sembrare
L'essere e il dichiararsi cristiani non è una garanzia aprire ori di infallibilità
Men che mai nel campo politico
Allora la l'affermazione che Ambrogio tiene a sottolineare questa
Non si può demonizzare il potere
L'esercizio del potere politico è in secco osa buona perché ha il potere politico appartiene all'ordine creaturale voluto dal dio provvidenze che ha pensato il mondo come un mondo ordinato in vista diremmo noi del bene comune
Dove puoi insegna insinuarsi nel male del nel modo con cui la persona esercita il potere
E che cosa può indurre la malizia nell'esercizio del potere
Ambrogio andando avanti identifica nell'ambizione l'insidia più pericolosa
L'ambizione
La tentazione più pericolosa
E qui a parole pesanti perché SI come i un insinuante Ruffia nella di posti onorifici
E spesso l'ambizione ma chi ha di colpire in Funny gente che non trova gusto alcuno nel vizio o che la lussuria non poté mai smuovere nell'avarizia travolgere
Essa infatti l'ambizione procura Successo in pubblico ma complicità in privato
E prima si fa schiava per poter poi dominare sugli altri
Sì curva nell'encomio servile per farsi dare onori
E per volersi arrampicare in alto si sprofonda in umido il cerimoniere perché nell'esercizio dell'autorità ciò che eccelle non conta
Perciò impedirà con le leggi mai schiava di se stessa
è una brano abbastanza micidiale questo di Sant'Ambrogio
Per alcuni aspetti mutuato da fonti ci siero Janne
è tradizionale per certi versi nella critica a al munus pubbliche come già nella cultura romana più avveduta ma qui è fatta con la chiarezza e la il coraggio proprio di un pastore
Dunque a fronte del dato oggettivo il potere in sé è buono perché creatura di Dio
Sta il rischio soggettivo perché Liolà la persona colui che esercita il potere è sottoposto alla tentazione dell'ambizione la quale
Induce a stravolgere il senso del potere l'ultima espressione che ho letto nella traduzione italiana
In per con le leggi mai schiava di se stessa in latino molto bella leggi Busseni Min impera
Sibi Serri dove qui servire essere schiavi
All'apparenza il potere USA della forza della legge per comandare ad altri
Ma si è mosso dall'ambizione non è nient'altro che un concede sì alla schiavitù è un'abdicazione alla propria libertà più vera
Che significa
Stravolgimento anche della funzione oggettiva del potere che a quel punto non è più mirato al servizio del bene di tutti
Ma viene messo al servizio dell'ambizione
E quindi dell'interesse della ricerca dell'onore
Del per Rivi do del potere disporre del destino degli altri
Che è ciò che rende il peccato dell'uomo che usa malamente il potere politico particolarmente simile al peccato originale al peccato dei genitori
Di fatti e chiudo con questa ultima citazione
Aggiunge in più oltre Sant'Ambrogio non una mela aveva piegato Eva
Nella verrà fatta cadere la trasgressione del comando divino ma ciò che la illuse fu le ingannevole ambizione dell'onore promesso sarete come dèi
Se avesse voluto adorare il solo il Signore
Non avrebbe cercato ciò che non le spettava
E non avrebbe stravolto la propria libertà
Mettendola al servizio di issata
Perciò ci vien dato il rimedio per spuntare lo Strale dell'ambizione
Servire soltanto al Signore
Care e Nyman visione religiosa devo zio
Non può essere preda dell'ambizione
Il sacro Timor di Dio
La religiosa devozione il se devolvere in video
Nel essi Ennio della religiosità
Cioè del riconoscimento Torre empito Amoroso e obbediente
Della sua volontà buona ed è la legge oggettiva che la sua volontà buone provvide ente ha iscritto nell'ordine della creazione
Rispettare i Dio rispettando la politica
è l'unico modo per resistere all'ambizione
E per poter esercitare il potere nella linea del servizio alla ricerca del bene di tutti
Care temi Iman vizi ione religiosa devo ceo
Questo se devolvere devo
Che apparentemente significa la scelta di dipendere da Lori
E quindi secondo una certa cultura corrente potrebbe apparire un'abdicazione alla proprio la libertà
è in realtà la condizione della libertà vera
Ed è la condizione per poter usare di ogni realtà umana
Con quel profondo distacco interiore che fa riconoscere la legge intrinseca di ogni dimensione realmente umana e permette di disporsi a fruirne
Per seguendone le mete oggettive
Viene in mente la l'altra celebre espressione della lettera dell'apostolo Pietro
Comportatevi da un uomo in in Liberia
Non però servendo vide la libertà come di un velo per coprire la malizia
Ma da autentici servitori di Dio la congiunzione tra servizio di Dio
E garanzia della libertà e l'esercizio di una piena libertà umana
è caratteristica della concezione cristiana della vita
Ed è contestazione della mentalità mondana
Ecco a me pare che il testo che abbiamo tramano
Essi mostra particolarmente
Vivaci e per inciso sanamente anche aggressivo nel riproporre con forza questa ottica cristiana in relazione al potere in piena continuità con la grande tradizione della fede
L'insegnamento di Ambrogio che del quarto secolo dopo Cristo e destinato a rimanere permanente nell'insegnamento educativo della chiesa
Ed è molto prezioso che riecheggia ancora oggi attraverso la parola di un testimone qualificato come don Giussani perché può diventare davvero un elemento di forte stimolo sia per sostenere il confronto culturale con visioni diverse
Sia soprattutto per radicare le nostre convinzioni e permettere un esercizio del potere politico inteso in senso ampio nelle sue varie articolazioni
Davvero secondo l'autentico disegno di Dio
Ringrazio monsignor Nicora per l'esposizione fatta
Do la parola al professore Andrea Pisani Massa Moro mille che docente di diritto commerciale alla secondo Università di Napoli
Nel libro di don Giussani ci sono vari spunti che riguardano soprattutto due questioni
La prima il problema della della libertà e della
Del valore dei corpi intermedi
Cioè del del principio di sussidiarietà che nella dottrina sociale della Chiesa
è un principio fondamentale
Appunto chi chi studia l'impresa la la la libertà di impresa il mercato
Fu naturalmente
Come dire avere risvolti può indicare risvolti di questo dentro una anche una legislazione dentro una pratica quotidiana e secondo
Il suo
Come dire la sua puntuale riaffermazione del diritto di associazione
Come uno dei diritti fondamentali della persona come il fatto che una persona proprio perché fa parte della della sua libertà quello di poter liberamente associarsi per perseguire uno scopo culturale sociale politico religioso
La parola al professore Pisani ma a salvarmi
Grazie presidente io innanzitutto ringrazio dell'invito
Ed è un ringraziamento non rituale
E formale come pure si usa fare
Perché i militari
L'occasione è il piacere di stare con voi direi soprattutto di ascoltare dopo la lezione di chi mi ha preceduto
E perché mi dà anche un'occasione di riflettere
Su argomenti che fanno parte di sicuro della mia vita come forse della vita di tutti
E che però
Un po'per la frenesia della nostra vita un po'per mi disinteresse che un altro esercizio professionale porta si è colpevolmente portati a non coltivare quotidianamente
Tutto questo naturalmente incide sull'approccio mio
Al all'occasione di incontro e al libro che presentiamo un approccio che inevitabilmente un po'timido un po'timoroso per varie considerazioni
Perché sono un esterno anche se ammiratore del movimento che ci ospita
Perché sono un laico anche se credente mi sforzo di essere un credente silenzioso ma convinto e perché davvero non ho nessun titolo per presentare questo libero e tanto meno per interloquire sugli argomenti che con tanta forza tanta passione vi sono trattati
Ciò non toglie che desidero svolgere riflessioni ad alta voce con voi convinte interessate
Anche se forse voi mi perdonerete che sono temi umanamente miei intellettualmente forse no ma ciò non toglie che bisogna sottoporsi al giudizio di tutti
Lì io il potere e Leo ovviamente per l'autorità morale di chi mi ha preceduto
Che il mio campo si limita alle opere
Le opere come sono dette nel libero attraverso la mia lettura o se preferite il modo in cui io concepisco le opere dopo aver letto questo libero
Credo di individuare alla radice del pensiero di don Giussani sul per quanto riguarda il discorso delle opere due concetti molto forti detti con passione con entusiasmo trascinante con enfasi ripetuta
Due concetti che ricavo da due frasi
Il primo non c'è nulla di più concreto dell'amore
Si supera mi sembra con piglio stentoreo
Con un notevole modernità anche una concezione contemplativa dell'amore che per carità molto importante ma su altri terreni sotto altre ottiche
Per giungere ad una concezione dell'amore che per la verità è molto vicino al mio personale sentire
Il sentire di un amore come forza trascinante determinante anche se a volte inconsapevole di tutto l'universo
Beh se è così il passo successivo
Intuitivo
Facile in teoria per quanto è veramente difficile in pratica
Nessuno può dimenticare l'insegnamento del Vangelo ama il prossimo tuo come te stesso
Se allora l'amore e concretezza
Se la concretezza e nell'operare chiaro è il senso finale lo scopo intimo di tutto ciò
Amare e Opel
Secondo concetto che traggo da un'altra frase
Il preghi il lavoro e preghiera reale
Io allora ero portato ad aggiungere all'aggettivazione reale e preghiera quotidiana silenziosa si incerta spontanea
Ma siccome non amo gli aggettivi penso di poter dire tout court il lavoro e preghiera
Perché davvero non riesco a immaginare una preghiera che non sia reale silenziosa sincera quotidiana e spontanea
Il lavoro e preghiera nel pensiero di don Giussani questo mi sembra deriva da due ordini di considerazioni
Perché il lavoro aiuta a comprendere se stessi per dove siamo per quello che facciamo
E da cui scaturisce un grido lancinante dell'autore che oggi presentiamo il grido ricorrente per il giovane disoccupato
Attenzione non per la paura che non guadagni Non di solo pane vive l'uomo ma per la paura che per da se stesso nella disoccupazione
Secondo motivo perché il lavoro normalmente nasce dal bisogno e va incontro al bisogno come fenomeno umano imprescindibile e ciò nonostante ricco e da qui nasce l'invito invece di don Giussani divieto per chi lo fa e per chi l'ascolta
Utilizzate tutte le vostre capacità perché le utilizzate per gli altri
Se questi sono i due concetti di fondo che credo di aver individuato
Alcune riflessioni mi permetto sottovoce di svolgerà innanzitutto è molto chiaro che nel pensiero di don Giussani questi considerazioni sono fortemente radicate in Cristo nel messaggio di Cristo
Perché il bisogno
è il luogo dove è la sede può agire con maggiore generosità e concretezza perché il luogo di elezione della carità
Perché Dio viene pensato come padre lavoratore
E allora lavorare significa in qualche misura nei limiti delle nostre forze collaborare col padre
Perché se l'uomo e sformato con questo incredibile duo dono ad immagine e somiglianza di Dio
Lavorare significa ricercare l'uomo ed amare Dio in questo modo
In un modo silenziosamente ma fortemente religioso
Eppure se nel pensiero di don Giussani
Questo insegnamento si radica nel più grande messaggio che la storia della spiritualità registra
Questo messaggio i suoi capro saldi reggono anche inseriti nella nostra società a prescindere se mai fosse possibile da quel messaggio
E questo va ascritto a merito del libero
Perché è una riprova per una via inconsueta e quindi coraggiosa della grande validità e dell'infallibilità di quel messaggio
Una seconda riflessione
Emerge una speciale considerazione della libertà dell'uomo
è stata già affrontata con altra
Validità dal relatore che mi ha preceduto io vorrei dire è una libertà che definirei dinamica nessuno può concepire la vita come uno stare con le mani in mano viene detto neppure la fede Lupo concepire l'uomo con un apparente gioco di parole e creato per creare
Per dare un'incessante collaborazione agli altri uomini ecco allora il nucleo fondamentale dell'importanza dell'operare della necessità dell'operare
E ci vengono subito distrutte provvidenzialmente lessi menti che tutti noi siamo portati a svolgere a proporre a noi stessi non bisogna essere un santo
Per operare in questo senso e non bisogna pensare di ricoprire chissà a quale posto di lavoro qualunque posto va bene in questo senso
Devo essere devo utilizzare lì dove sono
Una terza riflessione emerge molto evidentemente come diceva il presidente una particolare considerazione dell'associazione come strumento per ampliare lei e possibilità e l'utilità dell'opera si realizza più chiaramente nell'associazione con altri quella libertà finalizzata dinamica dell'uomo
Quel fare insieme con altri e per altri ed anche qui il pensiero di don Giussani trova conferme molto evidenti in dati tratti da osservazioni storiche giuridiche istituzionali
Perché da sempre ce si è consentito verificare dalla realtà dell'accaduto che insieme ad altri anche nel conflitto costruttivo con altri si realizza di più che individualmente la storia delle società per azioni che naturalmente non posso svolgere oggi insegna proprio questo anche alle potenze statali
Credo allora per avviarmi ad una rapida conclusione che si può scorgere un filo conduttore del discorso di don Giussani sulle opere
Un filo conduttore che nasce dal bisogno umano
Che corre incontro all'uomo con lavoro generosamente concretamente prestato
Che si rafforza spontaneamente però si arricchisce anche spiritualmente con l'associarsi
Che poi si realizza pienamente
Che poi realizza pienamente la vera libertà dell'uomo e attenzione di chi da come di chi riceve in quest'ottica e che approda poi alla fine faticosamente maggio Iossa mente al destino
Una religiosità allora
Che parte dall'inevitabile quotidiano tanto più vera vorrei dire tanto più divina perché vissuta prima ancora di essere predicata
Ci dice infine questo libero
Salvo alcune applicazioni pratiche che magari mi riservo di fare in un secondo momento ci dice infine questo libero amare e lavorare per gli altri e con gli altri
Così io rispettando il lavoro dell'uomo e così io ricercando quotidianamente Dio
Ancora molte grazie al professore ma siamo nel mille che ha saputo cogliere alcuni aspetti del libro che
Sinceramente sono anche molto come dire con cui ci sentiamo molto in simpatia
E importante che una persona anche estenda come lui si definisce abbia colto questo questi questi spunti che ci fanno capire come quello che noi viviamo quello che noi siamo quello che vogliamo costruire non è una è una una cosa inventata da noi e di cui noi siamo costruttori e nello stesso tempo magari schiavi ma è qualche cosa che in qualche modo in qualche segno appartiene a tutti a tutti gli uomini
A Giorgio Vittadini professore dell'Università di Milano e presidente nazionale della Compagnia delle opere vogliamo chiedere
Come la Compagnia delle opere
In qualche modo risponde a queste sollecitazioni che
In in vari modi in vari tempi don Giussani ha fatto anche in incontri pubblici che assemblee pubbliche della Compagnia delle opere
Perché anche per noi che ci apprestiamo a come dire a cominciare un altro anno di cammino sia anche più chiaro il modo attraverso il quale il primo passo che facciamo
E allora do la parola Vittadini
Io veramente vorrei riprendere il tema posto monsignor Nicora cercando di dimostrare come secondo me in che modo
Don Giussani risponde alla questione da lui posta
Della
Di un rapporto col potere
Diciamo come servizio della lotta l'ambizione
Lo voglio ne voglio parlare
Partendo da un episodio che secondo me è il centro del libro che è riportato l'intervento che don Giussani fece nel mille novecentottantasette alla DC lombarda
Invitato o dal segretario della DC lombarda Tabacci alla presenza dell'allora segretario onorevole De Mita
A parlare la DC nel massimo fulgore del suo splendore
Generale delle correnti di tutto
E mi fece un discorso poco politico che mi sembra essere avere dentro il cuore di quello che la lotta all'ambizione
Il rapporto con un potere che vede il potere come buono lo viva come servizio
Non Giussani lì introduce questo tema che forse altrove può essere strano ma secondo me a Napoli non può essere estraneo
è strano il tema del desiderio
Il tema del fatto che il fatto che il il Baluardo
Che l'uomo ha contro il potere come violenza come ambizione
Possesso o dominio dell'uomo sull'uomo e questo re natura profondo dell'uomo
Questo matura ultima che sembra così impalpabile che sembra un sogno della giovinezza
Ma che invece è ciò che prima di tutto abbiamo come possibilità di scoperta di Dio e come possibilità di vivere una fede che sia veramente umana diceva Giussani
Il desiderio infatti è l'emblema della libertà perché apre l'orizzonte della Cattolica categoria della possibilità il desiderio è la scintilla con cui si accende il motore tutte le mosse umana e nascono da questo fenomeno da questo dinamismo costitutivo dell'uomo
Il desiderio accende il motore dell'uomo e allora si mette a cercare il pane e l'acqua si mette a cercare lavoro a cercare la donna si mette a cercare una poltrona più comodo un alloggio più decenti si interessa come mai taluni hanno e altri non hanno
Ci interessa ha come mai certi sono trattati in un modo lui no proprio in forza dell'ingrandirsi del dilatarsi del maturarsi di quegli stimoli che ha dentro e che la Bibbia chiama globalmente cuore
E che io chiamo anche ragioni e non c'è ragione che in quel senza in qualche modo onde stato affetto
E proprio sotto l'influsso di questo desiderio dell'impeto di queste esigenze che io colgo con gli occhi con le mani con le mie cellule cerebrali e con la forza del mio cuore il momento per tradurre in qualche modo il bisogno che sento dentro
Esiste solo la possibilità di costruire sul desiderio presente il quale soltanto mi rende capace di stare attentissimi
Un padre o una madre che era un bambino malato sull'attenti a prestargli tutte le cure di cui ha bisogno fin nel più piccolo particolare il desiderio e anche mariti Cornel guardarsi intorno non gli scappa un cappello come energia ricostruzioni non si stanca mai
E caratteristica dell'utopia costruire sul domani attraverso un'analisi è un'impostazione che se non segue il desiderio naturale segue il preconcetto proposto dall'ideologia al potere e va avanti
In moltissime parti del libro parte parla di questo desiderio
E voi potete capirlo perché la canzone napoletana e Lino questo desiderio tutta la canzone napoletana e come l'importazione della vita partendo da questa cosa che di solito nella vita sociale economica politica
Lasciata ai tuoi
Lasciata agli uomini che guardano la luna
Fuori dalla vita normale mentre per Giussani questa è la natura stessa dell'agire dell'uomo ovunque
Perché non è un sentimento vago non è un pensiero che nasce appunto
Un fumo ad un po'astratto dalla vita per don Giussani
Che pesca nella tradizione antropologica cristiana questo desiderio l'espressione della natura profondo dell'uomo
Infatti come ho già citato
Questo desiderio si connette alla parola cuore la parola che dice dell'uomo della Bibbia quelle esigenze originali dice a pagina duecentosettantuno in base alle quali l'impatto con la realtà viene criticamente app
Curato l'accuso distribuzione giustificherebbe la verità della proposto e in altre parti punti lui lo collega a quello che un leit motiv del tutto il suo insegnamento il senso religioso
Quell'esigenza di verità con l'esigenza evidenza di verità di giustizia di bellezza di bontà
Con la con le lettere maiuscolo che la natura dell'uomo lui dice che all'uomo è esigenza di verità che vuole la verità e non è qualcosa di vago di relativista vuole la giustizia uguale la bontà vuole la bellezza che l'uomo non conosce ma cerca queste natura che il cuore stesso dall'uomo è questa struttura di rapporto con l'infinito e quelli esigenza di rapporto con l'infinito
Fidatevi dice di questa esigenza che avete nel cuore affidatemi di questa domanda vivente di questa domanda riflette tutta la vita sociale economica o politica la famiglia la scuola il lavoro l'economia partendo da Puerto perché Dio ha messo dentro questa struttura ultima nell'uomo
Non è qualcosa di vago non è qualcosa di relativo e qualcosa di strutturato dell'uomo
L'uomo deve partire da questo desiderio
Infatti per ultimamente questo desidero per lui è l'apertura come veniva detto alla categoria della possibilità
Cioè l'esigenza che
Questo avvio che viene intuito da queste esigenze perché se abbiamo queste vigente non possiamo non pensare che la realtà sia razionale querelle persi a segno che la realtà sia domanda di un significato quindi in realtà sia al luogo dove il mistero
Si manifesta questo desiderio sia esigenza che questo mistero si faccia carico
La categoria più grande di questo desiderio è la categoria della possibilità la possibilità che il dio intuito Amato sperato come mistero come profondità della realtà
Si manifesti
Diventi un uomo diventi incontrati
Questo desiderio cerco ultimamente querceto nel desiderio che sia rotta sul più se stesso di cui sentiamo tante volte parlare magari in qualche canzonetta
è preciso cerca innanzitutto un significato religioso trovavano significato religioso nella realtà
E si aspetta che questa realtà manifesti qualcosa di più profondo di più grande
Perché tutta la realtà da sola tutta la realtà naturale non risponde pienamente da sola a queste esigenze
Ma la potenza continuamente
Ed è per questo che il Luigi la testimonianza cristiana la scoperta del cristianesimo
E molto connessa a questo desiderio lui parla nel libro anche se un libro che parla di questioni sociali e politiche
Dei Cristo come colui che risponde a questo desiderio dice a pagina sessantotto Cristo compone il desiderio che domina la vita quello della felicità
Lo compone in modo tale da farlo diventare vero
Con una constatazione che il nostro desiderio di felicità diventa desiderio che tutti gli uomini raggiungono la felicità
Lui parla di Cristo come quell'avvenimento quella persona eccezionale che risponde a questa esigenza
Che incontrando la quale gli apostoli prima e tutti noi nella vita della Chiesa abbiamo sentito un sussulto
Abbiamo detto è possibile abbiamo detto questo desidera una risposta e parla dell'avventura della chiesa come il luogo dove questo desiderio ha risposto in una passione all'uomo totale integrale dove l'uomo qualunque uomo non è ridotto
Qualunque uomo e rispettato
Proprio perché solo condotto mano mano da questo compagnia con Cristo
A scoprire la possibilità che ogni uomo ogni pezzo della realtà
Può trovare una risposta nella sua esigenza di mestiere
Parla del rapporto con la parla della vita della Chiesa parla del cristianesimo parla di Cristo come la risposta questo decidere luogo dove si compie questo desiderio
Bisognerebbe leggere anche tutti gli altri libri di Giussani per capire come questo è vero ma questo è il punto conduttore anche di questo libro
Infatti lui parla della chiesa dei movimenti della chiesa del suo movimento Comedy
Il luogo dove si può sperimentare sentire concepire l'appartenenza a Cristo e l'appartenenza Cristo la difesa dell'uomo anch'dell'umano
Della natura vera dell'umano l'unico modo con cui io difendo latte l'esigenza di verità di giustizia di bellezza dove quando un uomo dice queste vero gli dico hai ragione
Quando un uomo DC in qualche modo qua fa qualcosa di giusto
Io lo abbraccia quando qualche uomo
Vede il bello come profondo della realtà e anche un insegnamento del nostro cardinale nell'ultimo anno nell'ultima lettera pastorale che ha messo proprio la bellezza come come
La categoria che salverà il mondo citando Dostoevskij quando qualcuno parla di questa bellezza
Proprio chi vive Cristo lo smog fa lo abbraccia
Questo il tema ma cosa c'entra col potere
C'entra perché dice don Giussani la natura radicale del potere profonda non è quella del dittatore solo quello che ti opprime dal di fuori
La natura del potere e quello di sopprimere questo desiderio di ridurre questo desiderio il potere moderno è e qui infatti in certi punti lui cita Pasolini che fu un quello che trent'anni fa parlava dal punto di vista laico dello stesso tema
Il potere distrugge il desiderio dell'uomo lo riduce ti fa pensare che è un'illusione ti fa pensare che questa partenza grande questo desiderio di di non essere mai contenti mai soddisfatti della verità che raggiungi della giustizia che raggiungi della felicità che raggiungi
Questo è falso questo è un'utopia perché le leggi della vita sono leggi economiche leggi di sfruttamento leggi di violenza degli di potere
Il potere cerca di convincerci che bisogna ridurre che non che questo è troppo
Il potere ti fa pensare che dice Giussani alla tentazione di realizzare un governo capillare delle reazioni dell'uomo
E quanto più si svolgono i scaltrezza gli strumenti rapporto collettivo tanto più questa possibilità diventa grande infatti lui parla del potere parlando dell'il potere e chi c'è dentro di noi insieme degli Errico
Del potere che nasce dal peccato originale quel potere che ci fa ridurre il desiderio infatti lui parla della del potere dell'uomo sulla donna della donna sull'uomo dei genitori sui figli degli amici su gli amici dell'uomo sull'uomo estraneo
Quel potere che in noi che ci fa rendere l'altro
Come uno strumento di voi stessi che ce lo fa possedere nella famiglia coi figli
Nel rapporto con la con lavoro il primo potere dentro di noi e noi accettiamo la riduzione chi ci va al potere quello dei politici quello della televisione quello del consumo perché noi qualcosa tende a ridurre questi don Giussani in altri momenti molte volte cita un pezzo del Libro della Sapienza
Che l'uomo è fatto per la vita ma cerca la morte questa morte è il potere che noi e quindi che quando qualcuno rende struttura della società rende televisione consumismo rende riduzione dell'uomo ha qualcosa di meno rende
Struttura sociale lotta di una razza sull'altra razza di una classe sull'altra classe noi lo riconosciamo perché ci accontentiamo perché è più comodo
Vivere questo rapporto col potere che continuare in un desiderio che non si acquieta mai
E che anche se si è cristiani non sia qui Tamai perché
Sì sì e cristiani questo deciderà diventa sempre più infinito non ci accontentiamo mai di nulla non ci candidiamo di una giustizia dell'uomo non c'è contestiamo di una felicità che è basata sull'avere delle cose
Ad imitazione in di Cristo ci battiamo per l'ultimo il più povero il più umile
Questo il tema dominante mi sembra del libro questa lotta tra il desiderio e il potere che si svolge in noi e quindi svolgendo sì noi si svolge nella società e quindi si sbaglia nel potere che la struttura di del potere politico
La seconda parte
Di cui non voglio parlare adesso lo svolgimento positivo di come questa lotta per il desiderio contro il potere si svolge ruoli Gene
Dei luoghi dove questo avvenga il lavoro le opere una concezione dello Stato sussidiaria di questo parleremo dopo
Allora per stare nel nell'ora e mezza nell'uretere quartine lavorati come come tempo io farei un secondo giro di tavolo più più stretto più sintetico
Chiedere ai relatori quello che nel primo giro è stato da loro magari detto in maniera più veloce
Ma soprattutto nel nel chiedere quale prospettiva o nel futuro questa questo libro quale strada apre per nuovi per la nostra vicenda
Brevemente monsignor Nicora e poi gli altri
Ma io vorrei riprendere due profili
Il primo ritorna ancora al tema che io accennato all'inizio abbiamo visto che
Il limite alla allo stava potere o alla re potenza è individuato da don Giussani nell'io cristianamente inteso cioè come apertura al mistero
E Libera Scelta di una dipendenza che non è mortificazione
Delle proprie potenzialità ma è garanzia della capacità di amare la realtà assiro Vendola nel suo significato
Si potrebbe però parlare anche di un e questo potremmo chiamarlo il limite soggettivo a al Perret potere
Si potrebbe parlare però anche di una specie di limite oggettivo al potere politico che va recuperato nella consapevolezza comune
In effetti negli anni scorsi la società italiana ha vissuto un po'inconsapevolmente la tentazione di pensare
Che tutto fosse da attribuire in qualche modo alla politica
All'esercizio del potere
Oggi siamo forse un poco più Scaltritti le crisi che abbiamo vissuto ci hanno aiutato a comprendere meglio che esiste un limite oggettivo alle possibilità della politica
E anche il farsi sempre più complesso della nostra società
E dall'altro lato forse anche il fatto che questa società più complessa in qualche modo ha raggiunto alcune mette
Le più immediate le più generali le più direttamente rispondenti a certi bisogni elementari fanno avvertire più qua acutamente la fatica che la politica fa ad andare oltre
Allora in questo ulteriore appare il valore di una soggettività comunitaria associativa
Come una delle possibilità di arricchire il dono che può essere fatto a agli uomini che convivono senza domandare il sempre e soltanto alla politica a tutto questo
Se permettete vorrei citare ma solo pronti un'espressione un'altra un contemporaneo di Sant'Ambrogio San Zeno di Verona
Io ora la sua omelia fa un elenco il poi lo commenta delle virtù del cristiano e a un certo punto usa questa espressione
Io Stiz sia distribuiti
P Etas ministra
Nell'elenco delle virtù attribuisce a ogni virtù il suo compito e annota che la giustizia distribuisce a ciascuno il suo
Ma soltanto la pietà
Si china con amore sollecito sul volto sofferente dell'altro amministrati in senso latino
Mi pare un'espressione anche questa molto profonda
Tutte e due le dimensioni sono importanti perché dare a ciascuno il suo è già riconoscere l'altro come altro portatore di una sua dignità inattaccabile
Guai se la politica Budin casse alla ricerca della giustizia
Però la giustizia non basta
Il mondo si fa più veramente umano solo se la pietà
Interviene e intrecciandosi con la giustizia ma andando oltre la giustizia
Chiama per nome
Quelle persone che la giustizia troppe volte chiama soggetti di diritto
In chiave tendenzialmente anonima
In questa prospettiva credo che si può ritrovare il senso delle opere
Come descritto nel volume
Anche se rimane una tensione dolorosa e difficile da da sciogliere
In realtà anch'che lo Stato anche la politica
Sono chiamati in qualche modo ad andare oltre la giustizia la nostra Costituzione Repubblicana parla di dove ieri inderogabili di solidarietà
Tema della solidarietà potrebbe essere una sorta di traduzioni civile del tema del cristiano della pietà
Anche se la Costituzione rimani in termini minimali i doveri inderogabili di solidarietà essa chiede a tutti i cittadini
E allora esiste come una specie di tensione tra l'impegno che deve essere di tutti e anche del cristiano che lavora nelle istituzioni per aprire l'ordinamento sempre di più a questa coniugazione tra giustizia e solidarietà
E dall'altra parte la creatività più libera più spontanea
Di chi condividendo una più precisa visione dell'uomo genera interventi nella linea di una gli di una Pietà scure ministra
L'altra sottolineatura che vorrei fare di nuovo sulle opere
Io credo molto importante quello che nel testo e detto anche il tema della sotto il della sussidiarietà così ampiamente richiamato direi anche in anni non sospetti
Tuttavia anche qui mi pare che per completezza dovremmo avere ha chiara la coscienza di una tensione non facile da comporre
Sì è vero che i cristiani sono chiamati a realizzare nelle opere caratterizzate da un'identica ispirazioni di fede in un certo senso il meglio il più creativo di ciò che essi hanno è anche vero però che c'è un compito dei cristiani di animare dal di dentro
Le opere che sono per tutti e che sono il fondamento della convivenza civile
Le opere dello Stato
Far funzionare un grande ospedale metropolitano
Non è meno importante che fare una casa di accoglienza per gli handicappati
Coniugare la tutela dell'ordine pubblico corre ispettor della dignità dell'uomo carcerato in un momento drammatico come questo
Vivendo la professione di agente della polizia penitenziaria
Non è meno importante che fare
Lei dunque l'attore dei ragazzi
Per vivere le le competenze professionali che sono chieste a una pubblica amministrazione che voglia essere pari a uno stato che serve una società davvero dinamica moderna aperta ormai alle dimensioni mondiali
Non è meno importante che generare alcune iniziative puntuali sul territorio nella dimensione più familiare e più anche psicologicamente avvertita del dono di sé ecco allora credo che se da una parte è giusto e inevitabile che il libro privilegi il tema delle opere da un punto di vista per dir così
Ispira attivo carismatico caratteristico del movimento che le genera a me pare importante che come cristiani non dimentichiamo anche perché apparecchi di Roy credo che avviene poi di operare di lavorare dentro alle strutture comuni della società
Che la responsabilità che portiamo e di tipo generale
E la capacità di rinnovamento ispiratore della fede che professiamo
E destinata ad esprimersi in tutti gli ambiti e a servizio di una autentica generalità di cittadini
Ringrazio monsignor Nicora prima di dare la parola al professore Pisani Massa fornite volevo ancora salutare
L'assessore Losa sessione al lavoro del Comune di Napoli che era presente in sala
Il Consigliere regionale professore Calabrò che si è dovuto voi adesso allontanare per precedenti per impegni saluto anche in in sala il dottor Mengele ti che è il capo area del Monte dei Paschi di Siena di Napoli
E mi dà l'occasione di sottolineare anche il lavoro anche proficuo che noi siamo svolgendo con alcuni direttori delle di filiali delle banche con cui abbiamo lavorato perché e dentro anche proprio un rapporto di costi che si costruiscono anche delle delle cose anche interessanti per gli imprenditori che sottopongono a noi i quesiti e alle banche anche il la possibilità di essere in qualche modo aiutati nel nell'opera quotidiana
Do la parola al professore Massa Mormina
Non vorrei che di prendere la parola fosse manifestazione di quell'ambizione che è stata condannata in apertura di seduta
Anche perché questo secondo giro di opinioni vuole da parte mia essere svolto solo sulla scorta di quello che ho sentito è un po'più pericoloso
Forse un po'più ambizioso ma tenta di dare un contributo in verità ho detto che avrei voluto svolgere dei concetti più applicativi sulla scorta del di quello che ho detto
E applicazioni è bene fare in con riferimento alla professione che uno fa
Mi verrebbe la voglia di prendere spunto da una frase di don Giussani la giurisprudenza
Deve badare ai diritti dei singoli una sorta di richiamo a luglio osso naturale
Per parlare allora delle esperienze della professione forense
Non lo faro
Ma vedete io credo che se in qualche misura è mancato oggi il discorso sul potere
La professione forense però
Attraverso i suoi difetti e di inconvenienti
è da sempre lo scudo
Contro il potere
è la mediazione fra il cittadino il potere Hoyt certamente gli avvocati i giudici sono responsabili i tanti inconvenienti tante cose che non vanno
Però se la professione forense è costantemente da sempre al centro delle polemiche più viva e più acute e perché rinunziabile
E perché era rinunziabile per garantire il cittadino nei confronti del potere
E perché consentitemi di dirlo visto che la faccio con passione Center per tratta bene nessuna professione e consente di scandagliare gli abissi di esplorare gli orizzonti dell'animo umano come la professione forense e quindi Center per tratta bene di rispettare a fondo l'uomo
Ma non parlerò oltre della professione forense perché temo di farmi trascinare dalla passione e dalla vis polemica
Il mio territorio di elezione e l'università lo studio la ricerca e tante cose ho sentito il principio di sussidiarietà
Meno Stato più società lo Stato deve intervenire solo quando la società non riesce beh in qualche misura la legislazione degli ultimi vent'anni capovolgendo il trend precedente va in questa direzione
Io ho iniziato a studiare non proprio ai tempi della Breccia di Porta Pia
Quando si diceva che il pubblico era la salvezza di tutto le ferrovie le deve gestire lo Stato perché altrimenti non si farebbe la tratta nella zona dove non si guadagna lire Ri
Le partecipazioni statali ho iniziato a studiare quando l'ENEL doveva essere pubblicizzata
E adesso mi trovo ad insegnare quando tutto è privato
Stamattina leggiamo sui giornali che finalmente consentitemi di calcare sul finalmente lire si ritirava va in liquidazione e tutti conosciamo il trend alle privatizzazioni lo Stato si ritira si ritira
Così fortemente con il primo governo di sinistra
Bene questo allora è nella legislazione un rispettare il principio di sussidiarietà ma poi cosa fa il privato
E lì che allora tutti dobbiamo essere attenti a controllare ciascuno per il ruolo che svolge uno degli insegnamenti del libero ciascuno con l'umiltà del proprio lavoro
Perché mi va anche bene che è un grande ospedale sia gestito privatamente
Che miri al profitto ma non mi va bene che il malato sia considerato una merce
Da questo libero leggendo e rileggendo con attenzione si può evitare allora che il principio di sussidiarietà si traduca subdolamente in una lotta del fratello contro il fratello
Solidarietà
Beh
L'associazionismo nella nostra Costituzione repubblicana
è espressione dell'articolo due della costituzione del principio di solidarietà l'associarsi è un diritto fondamentale della persona
Ed in questo senso io dicevo don Giussani trova conferma in un in un discorso spirituale nella orientamento della nostra legislazione
Noi vediamo l'associarsi non come solo come un fatto economico ma come un garantire lo sviluppo della persona
E quello che è da segnalare e torno a dirlo
E che più poi si coltiva un diritto che non è fondamentale che è una scelta di una Costituzione il diritto di libera iniziativa economica del privato
Più contrariamente a quello che di prima impressione si potrebbe credere sì disciplina
Una forma associativa
Le ASP le società
Si disciplinano così attenta mente oggi
Perché sono un sistema noi parliamo in una camera di una borsa per garantire la circolazione della ricchezza a benessere di tutti
Ecco che
Come la
Forza la spinta verso il bisogno si
Trova nel si arricchisce sotto l'aspetto associativo un diritto del singolo quello di avere un'attività inizia imprenditoriale propria si traduce e quindi è una conferma anche questa nella necessità sempre più fare di disciplinare non l'impresa individuale ma l'organizzazione della contitolarità
L'università e la ricerca
Questi aspetti ho appena accennato ciascuno di questi potrebbe consentire lunghi discorsi ma l'università e anche didattica
Educare
E qui ritornano alla mente prepotentemente delle altre espressioni di don Giussani
Che parla prima con pudore poi con grande decisione della necessità di educare
Educare alla alla libertà
Chi si trova all'università si trova a dover istruire sì ma anche a tener presente la formazione culturale personale complessiva del discente
E si trova ad interloquire con quella fascia di età in cui si passa lentamente inconsapevolmente dalla gioventù all'età adulta educare nel pensiero di don Giussani
Spiegato come l'aiutare nell'animo umano ad entrare nella totalità della realtà
E difficile da Fraser richiede di fermarsi più di una volta a riflettere
Ma poi si comprende anche da altre espressioni questa totalità della realtà educare allora alla libertà
Educare ad uno sguardo sempre più penetrante
Della realtà insomma si è liberi sessi educati a guardare in profondità è il ricchezza la realtà
E allora una grande responsabilità di chi insegna
è lasciare libertà di capacità critica ai giovani
Vedete chi insegna il diritto commerciale potrebbe proporre dei testi autorevoli dove si dice che il diritto commerciale e solo uno su un insieme di regole dettate dal grande capitale
Per sottoporre per sfruttare il lavoratore
O potrebbe invece sottoporre agli studenti altre tesi altrettanto autorevoli in cui si dice che il diritto commerciale
E quasi un insieme di regole Sante studiate sì per far circolare la ricchezza ma col fine ultimo del benessere di tutti ivi compresi i lavoratori
Nessuna delle due cose bisogna imporre agli studenti nessuna delle due cose bisogna avere il coraggio di educare ciascuno a trovare lo scopo da sé
Io mi permetto di dire come credente che se si aiuta qualcuno ad avere libertà di convincimento quel qualcuno ha dei vidas spontaneamente
Rapidamente a quel grande messaggio di cui tutti infine oggi stiamo parlando
Ma come laico voglio dire
Che
Imporre sfruttando la propria posizione e le proprie idee quali che essi siano mentre il successo di una civiltà si misura anche dalla capacità in cui sa affidarsi e affidarsi alla libertà dei giovani si potrebbe si dovrebbe riassumere ma io non so farlo non voglio farlo non mi spetta a farlo si dice in questo libero ciascuno deve testimoniare cogliere inizi della propria professione ciascuno di noi deve testimoniare
E allora da questa conversazione forse uno spunto conclusivo per me
Umilmente per me vorrei provare a trarre
Che sia possibile offrire agli altri e ricevere dagli altri meno parole nel fiume di parole che ogni giorno CID va bene
Più opere più concretezza più e senti che sia possibile per questa via
Lovigi svelare comprendere il nostro intimo convincimento intimo e però esplosivo grazie
Saluto ancora in sala il dotto sta Strazzera che è il responsabile della Comit e il dottor Riva che responsabile del nell'aria sud del San Paolo IMI e do la parola al presidente Vittadini ma il primo punto dominante come possibilità di esperienza per Giussani è proprio il
Moro lavoro di chiunque nell'operetta fatti sociali e nello Stato e Louis fa un esempio che mi sembra sintetico lo prende dal libro dilaga il FIS che non era neanche credere in cui e Barabba in gol parla dello schiavo fregio che era prigioniero al fondo della miniera insieme a Barabba e Barabba si sorprende perché questo schiavo come Luís al fondo della miniera di sale era felice era dietro e gli chiede perché nello gli fa vedere è il segno
L'immagine simbolo di Cristo perché diceva perché io sono padrone del significato di quello che faccio la prima questione proprio la possibilità di
Vivere il significato di quello che si fa che per l'uomo naturale questo desiderio di infinito questo voglia di di esprimersi nel
Realtà per l'uomo cristiano la memoria di Cristo l'offerta di quello che si fa per la salvezza dell'
Mondo questo rende ogni lavoro le
Tale verso il padrone che sia
Non per niente il il lavoro manuale diventato dignitoso dopo il cristianesimo la prima è l'unico lavoro dignitoso era lavoro intellettuale da Gesù carpentiere in poi il lavoro manuale il lavoro di tutti il lavoro dell'umile lavoro dello schiavo diventato utile super
Andò già dall'inizio bisogna ricordarlo quella riduzione che l'idea dell'alienazione non perché non ci sia lo sfruttamento del padrone sull'operaio ma perché l'uomo che vive il significato è più grande del suo padrone non è espropriato del suo significato
L'ora per questo l'uomo cristiano l'uomo religioso l'uomo cristiano serve lealmente chiunque fa perché questo come veniva detto la monsignor Nicora e leale fedele nell'ospedale pubblico il Polo privati come un uomo che lavora nella sicurezza come costruttore di opere sociali perché capisce che il valore dicono che fa è più grande del salario che gli viene dato dello sfruttamento che può dare il suo padrone
Perché serve idealmente il padrone del mondo in quello che fa e quindi è serio preciso verso il particolare questo a un certo punto dice don Giussani ognuno di noi che
Lavori e che cristiano sociale che rende contò qualcuno del fatto che sia serio verso quel particolare è sempre rende conto anche a un uomo perché la mancanza di serietà sul lavoro pubblico o privato che sia e in qualche modo una mancanza di carità verso qualcuno che non fu fruisce o direttamente te o indirettamente come frutto del prodotto di quello che fa e perché resto che questo lavoro qua quotidiano genera opere perché a un certo punto il lavoro l'uomo che così il Reale verso la vita verso la realtà
No costruisce forme di vita nuova come ci disse il Papa quando venne da noi a Rimini nell'ottantadue e la storia d'Italia è questa costruzione di opere dall'Alto Medioevo è
Voglio ospedali
Le opere di assistenza le università le scuole l'implacabile corre media imprenditoria che fa l'Italia addirittura le certo sistema bancario nato così è nato non alto medio
Osservi perpetuato all'inizio di questo secolo come il movimento cattolico come movimento operaio anche da una tradizione comunista che nascesse dal popolo come voi movimento laico di imprenditoria la nostra Italia è questo mondo di welfare society cioè di un benessere
Portato dalle opere fatte dal popolo come tradizione cristiana come per migliorare la vita ma anche come tradizione in qualche modo di un valore aperto l'uomo di senso religioso la nostra Italia non è una welfare State innanzitutto Managua il falso Saiti più una costruzione dal basso di un benessere per tutti per questo spirito religioso e cristiani tanto queste parole questa dottrina sociale della Chiesa non è è un'utopia ma un'esperienza e chi e chi riduca tutto il problema del benessere a una presenza uno dello Stato chi lo riduca in termini scandinavi allo Stade atto che pensa tutto dalla culla alla tomba chi lo riduca secondo l'interpretazione di Mansuè perché non è
Una attenta alla realtà ha un problema di protesti protesti in protestanti Zazie ore della della società da un lo allontanamento dal mondo cattolico come fattore di benessere non
Legge la realtà
Questo è il secondo punto di come possibilità di esperienza perché l'opera l'opera sociale labbra economica il luogo dove un desiderio può essere tenuto vivo e dopo una risposta ai bisogni dell'uomo può essere costruita ma terzo passaggio questo
Non è contro lo Stato Giussani parlava tra le righe più di un sistema misto pubblico-privato che della prima Ytzhak Simone non è l'idea della privatizzazione selvaggia era l'idea del capitalismo che prende i beni pubblici a poco prezzo e Magalli vivente ad alto prezzo perché la storia delle privatizzazioni in Italia e questo non c'entra niente con queste
Piuttosto è l'idea di di un sistema ministro dovevo comunque nel pubblico nel privato si costruisca qualcosa di bene di un positivo dove non esiste l'inefficienza o lo sfruttamento dove e vista la DB differenza tra Nord e Sud perché tali certo mondo statale non è la difesa del povero contro ricco alla difesa dei privilegi del Nord contro il Sud pensiamo tutto l'intervento dalla Cassa per il Mezzogiorno che in molti casi è andato imprese del Nord non c'entra in ente con la difesa della solidarietà la difesa dello statalismo parliamo di un certo tipo di Stato di uno Stato che nasce come veniva detto prima dalla sussidiarietà da una democrazia che non ne sia solo un voto fatto da gente si è da sempre meno gente bassi anche nasca da espressioni di identità di costruzione di opere di associazioni da un pluralismo che sia un tentativo di riportare la propria posizione ideale in modi di rispondere al bisogno da una realtà colori da una Koba Leno di realtà che è la nostra tradizione ma anche nello stesso tempo di uno Stato moderno da un certo punto di vista nelle nel libro di Luciani si vede l'immaginazione di un dello Stato liberaldemocratico veramente laico
Pensate che in Italia in questa Italia che a questa tradizione l'idea di un non profit come il mo'come c'è nei paesi anglosassoni anche in America cioè di realtà che hanno lo scopo sociale compatroni eredito non esiste perché il volontariato è senz'un patrimonio e senza reddito oppure non può esistere pensate come siamo lontani non solo da una tradizione ma anche da uno Stato veramente moderno Giussani parla di questo Stato uno stato che sia forte perché e tanto forte che permette la crescita e venti dati permette un sistema scolastico misto un sistema ospedaliero misto dove il misto non è innanzitutto il privato che versa la gente ma un sistema non lo dice nel libro ma possiamo dirlo di queste realtà non proprio di realtà sociali perché questo deve essere appannaggio dei Paesi non cattolici e in un Paese che ha una tradizione cattolica ci si debba dividere mentre si permette la privatizzazione dei beni di
Statali come l'elettricità come i trasporti come
Le aziende municipalizzate non si parla di questa possibilità di sistema pluraliste misto in cui lo Stato viva il principio decidere da anche o con mezzi moderni copula appunto la promozione non profitto come la libertà di scelta dei cittadini tra realtà pubbliche e private queste il tipo di stato di cui parla Giussani ed è per questo che questo libro non è la difesa della Società contro la politica Giussani più volte parla della politica come la questione più di c'è più difficoltosa ma di un certo tipo di politica che è più difficile perché è più difficile dire dirigere un'orchestra che fare il solista in cui si decide tutto è più difficile valorizzare una pluralità di forme controllare e ordina mare piuttosto che questo questo è il politico moderno
E per concludere è un'idea di politica che gli è stato forte chi capisce di non essere il centro della società perché capisce che è il la valorizzazione di opere pubbliche e private non il controllo
E della difesa anche di opere che capiscono di non essere il centro perché anche per le opere il problema non è di le opere non solo scopo
Torno all'inizio di quello che ho detto all'inizio le opere sono solamente il luogo dove un desiderio si esprima lo capiamo benissimo perché anche una scuola cattolica può essere un posto dove uno impara il cristianesimo si questa prova proposta non è viva anche un ospedale cattolico può essere un luogo dove uno non impara il cristianesimo se la vita non è umano
In tutte queste cose anche nelle opere c'è qualcosa di imponderabile di imprevedibile l'avvenimento di una persona umana
Se vogliamo il libro di giusto cui cristiana il libro di Giussani capovolge l'ordine dei fattori noi siamo abituati a pensare che il il desiderio serva a far le opere le opere servono la politica i partiti si sposta sempre all'ultimo livello chi gli operatori sociali tendono a diventare deputati qui invece è come se
E il politico debba servire le opere e le opere devono servire qualcosa che non è prevedibile neanche di uno che lo fa l'avvenimento unico gratuito imprevedibile di una proposizione umani e di un contro cristiano che nasca da una vita
Prima di con cui
Avviso
Nel senso che è il nostro incontro il nostro stare insieme continua
E l'appuntamento per tutti al meeting di IMI il meeting quest'anno e dal venti al ventisei di agosto
Il titolo è due mila anni un ideale senza fine anche quest'anno la Compagnia delle opere a una serie di incontri di giornate in cui si approfondiranno alcuni temi importanti
Voi abbiamo provato a lanciare una un'offerta per tutti vogliamo insieme a tutti i soci fare insieme tre giorni al meeting gli ultimi tre nella cartellina troverete condizioni prezzi eccetera
Prenotatevi perché
Un modo attraverso il quale anche questa amicizie che è nata può continuare in un momento anche di svago di di vacanze come il mese di agosto partendo dal significato che ci che ci costituisce grazie buonasera a tutti