"Democrazia economica - Mercati aperti, etica della trasparenza, società della partecipazione" - organizzato dal Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori di Confindustria in collaborazione con il Comitato Interregionale dei Giovani Imprenditori, nell'ambito della 17^ edizione del Convegno di Capri (presso il Grand Hotel Quisisana, 4 e 5 ottobre 2002)

Oratorio di esperimenti come si produrranno Progetti prodotti brevetti technology
Quanto alla flessibilità del lavoro con il Patto per l'Italia
Sono stati fatti importanti passi avanti quelli che sono compatibili con lo stato attuale delle relazioni sociali
Presto la questione del sistema previdenziale di cui dal nostro presidente ha parlato
Io so che è una sorta di tabù
In Italia e altrove
Ma è pur sempre un problema anzi a mio avviso il problema che non si può ignorare che le parti devono affrontare
E se i governi nazionali non ne hanno la forza allora è la loro unione europea che dovrebbe mettere la propria agenda rispetto a un problema diffuso in altri Paesi dell'euro
A che cosa se Novak con la moneta unica
La unificazione dei mercati la Convenzione europea la Costituzione europea
Se poi non rende l'Europa competitiva rispetto all'America ai mercati mondiali
E a che cosa vale la sempre più insistita domanda di revisione dei patti se non a farne di a altri che creino più sviluppo
Io credo che soprattutto gli europeisti convinti e sono certo che qui siamo in tanti se non tutti dovrebbero in particolare porsi queste domande
E qui vengo all'ultima parte del mio intervento che giustifica
O dovrebbe meglio giustificare la lo lo sloveno il più stato e più
Mercato
Le riforme istituzionali
Le riforme istituzionale a mio avviso sono tanto importanti quanto le riforme economiche
Di più e se sono la condizione per le riforme economiche
Siamo ancora nella transizione incompiuta
Abbiamo un sistema che di fatto per vedere l'investitura diretta del premier
Ma di diritto non consenta tale premio e poteri sui ministri
Sull'agenda in Parlamento e sul Parlamento medesimo in caso in cui la sua maggioranza venga meno
Abbiamo introdotto la elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Non l'abbiamo ancora controbilanciati poteri tali presidenti con un premier esecutivo altrettanto forti
Siamo nella fase iniziale del federalismo è un'altra più incisiva se ne annuncia
Ma conserviamo il bicameralismo perfetto
Ed è ormai consolidato il bipolarismo politico
Mentre non ci sono strumenti regolamentari anzi ce ne sono di contrari
Per trasformare il bipolarismo politico in un bipolarismo parlamentare
Questa situazione crea malesseri istituzionale
A cui se ne aggiunge un altro politico
Il bipolarismo implica rischi per cori conosci mento e legittimazione degli schieramenti alternativi
E questo oggi è ancora insufficiente l'Italia
Allora i chiamo insistente alla mera forza dei numeri in Parlamento da parte della maggioranza
Si contrappone l'ostruzionismo crescente da parte dell'opposizione
In un circolo vizioso in cui un richiamo rafforza l'altro e tutte e due mettono in difficoltà le istituzioni
Anche se non sembra
Su questo vorrei richiamare la vostra attenzione anche se non sembra tutto ciò costa parecchio
Non solo politicamente ma anche economicamente costa catena
Le mancate riforme istituzionali creano la condizione della instabilità politica
La instabilità politica produce inefficienza delle decisioni che diventano lunghe incerte
La inefficienza delle decisioni costringe ad un rallentamento delle riforme strutturali
Le quali possono essere state ostacolate o bloccate anche da un piccolo gruppo
E il rallentamento delle decisioni che riguardano le riforme strutturali induce all'adozione di misure facili e di emergenza
Alla fine tutta la catena dei costi si scarica sul sistema produttivo e sui cittadini
Io lo studio del Fondo monetario internazionale nel febbraio dello scorso anno
Che dopo dedicato è molto importante e interessante alla correlazione fra sistemi politici e spesa pubblica
Sì scrive che nei Paesi con una più debole rappresentanza locale nelle sedi legislative
Il totale dei trasferimenti governativi tende ad essere più elevato
E in un'audizione presso la Commissione affari costituzionali del Senato il governatore Fazio ha detto che noi ci muoviamo in direzione di una maggiore autonomia degli enti territoriali come previsto dalla legge e come auspicabile senza conoscere i dati di bilancio di varie
Questo stato di cose ovviamente grave me ancora più grave che non esiste ancora una sede istituzionale in cui si discuta la compatibilità tra finanza locale bilancio nazionale e gli otto nel mille siano chiamati ad una comune comune assunzione di responsabilità
Che i presidenti delle Regioni singolarmente si facciano sindacalisti del proprio territorio
E tutti insieme sindacalisti del sistema delle Autonomie legittime e comprensibili
Ma non sembra produrre risultati virtù in termini appunto di compatibilità
Non sto dicendo che le Regioni sono egoiste
Richiamo invece la loro attenzione che sarebbe in primo luogo interesse loro oltre che di tutti i cittadini spingere per quelle riforme che le rendono più protagoniste
E che evitino di farci passare dal federalismo consociativo quale avevamo a quell'ora il socio quale rischiamo di avere anziché a quello operativo e San vitale che tutti vogliamo
Lo ricchi ripeto se richiamo
E insisto su questo punto delle riforme istituzionali non è soltanto per una via costituzionale o mania istituzionale la ragione principale riguarda i costi costi finanziari e la compatibilità
Ha detto di recente il commissario europeo Mario Monti
Che la decenza del dibattito politico e una infrastruttura
Io concordo pienamente con lui
Per parte mia aggiungo che anche il decoro istituzionale l'ordine delle istituzioni è una infrastruttura
Adesso dovrebbero di calci tutte le forze politiche in uno spirito di concordia
Costruttiva almeno rispetto all'obiettivo
E perciò rinnovo del mio richiamo soprattutto di vanti davanti ad una platea come questa che chiede riforme economiche strutturali
Si rifletta che le riforme strutturali le fanno le forze politiche dentro le istituzioni
E se le istituzioni non sono riformate
Le riforme strutturali diventano più difficile
Ecco perché ho chiesto più Stato e ovviamente il senso in cui l'ho detto e anche lo spirito per cui l'ho ripetuto io credo che dovrebbe essere chiare vi ringrazio dell'attenzione e
Chiedo scusa abbiamo la necessità di ottenere silenzio vi pregherei per i prossimi interventi un poco di più concentrazione grazie
Allora buon pomeriggio e la concentrazione non era per me ma per quale motivo l'anno richiede
C'è un piccolo campione alla
Questa scaletta dei lavori perché
Perché capita
Avanti devono essere a Roma per una cosa all'Auditorium col presidente Ciampi quindi adesso io faccio il possibile nei tempi previsti
Sono stato a giugno a Santa Margherita Ligure
E faceva caldo qua fa caldo
Suggerirei alla Presidente per rifarne un'altra a Courmayeur Federica una gomma no ma vediamo che succede farà varcando pure lì evidentemente che ci accompagna un caldo infernale ogni volta che va bene allora adesso con cerchiamo di guadagnare un po'di tempo queste dialogo conflitto uno scontro di valori io provo a fare qualche domanda a da Alberto Abruzzese che il premier ha facoltà di Scienze della comunicazione alla Sapienza di Roma
Sociologo Seriate anche un microfono
Sarà una un momento
Magico caldo e
Rotonda a giù anche Caldaro vetta del fondo aveva anche quarte
Dovremmo dare un tempo anche a queste cose così tutti quanti era anche più
Però fa
Allora prego
Perché era io allora
Salutiamo Alberto brutte de dialogo conflitto uno scontro di valori oralmente i valori del dialogo sono conosciuti
Forse per errori nella
Del conflitto un po'meno proviamo a guardare quei
Ma
Intanto la parola valore allora tremenda
Appesantisce ci si aiuta sempre che le persone del Technicolor non è vero ci deve essere un utile ad attentare al valore dei conflitti diverse non dice nulla oltre bisogna dire
Che i conflitti costituiscono dei problema problemi oggettivi e non bisogna sperare che questi problemi oggettivi producano immediatamente la possibilità di schierarsi e fare la guerra
Bisogna ritorni di sigillo che va be'risalito e bisogna avere figli dei contenuti per ragionarci sopra
Ecco che mi chiedevo
Mi chiedevo se anche il dialogo abbia dei valori ma anche dei disvalori per esempio vedere l'altra parte dal disvalore del
Caro Presidente
Le dicevo così e lo ripeto dell'azione assentito non si vuole fare veramente a Courmayeur con del ghiaccio con in un igloo possiamo da qualche parte
Santa Margherita timori quasi morire Algardi e invecchiato vent'anni allora rivediamo i valori allora i valori del dialogo ma ci sono anche dei valori del dialogo come dire non è che valori
No Gamberale venosi valore del dialogo secondo me soltanto quando il dialogo è una messa in scena
è fatto per dare una simulazione per una simulazione di apporre o anche di conflitto perché serve anche a quello bianco pervenire che non si può dialogare
Quando diciamo questa messa in scena non corrispondono effettivo lavoro allora lì siamo medico disvalore disvalore semplicemente come dire qualcosa che non funziona
Io credo che insomma io ho ascoltato molte molte delle cose che sono state dette
E mi ha colpito perché ormai ridotto sono tutti siamo poco soddisfatti di come vanno le cose abbiamo paura che il clima peso conflittuale che c'è non ci dà non ci dia la possibilità di risolvere alcuni problemi che sono problemi gravi che sono problemi anche per soggetti diversi
Tra loro inevitabilmente in conflitto perché non c'è niente da fare mi sta molto bene
Non può avere lo stesso punto di vista lo stesso sguardo mette di chi sta messo male chi adesso sta al caldo riproporre lo stesso sguardo richiesta al freddo quinta
Allora
E domandiamoci una cosa vera questo emergeva un popolo sia dal presidente vera sia dalla nota degli
Antoni
Ci sono stati in passato grandi disfunzioni nel nostro Paese
Di ogni tipo capito capitalismo difettoso un conflitto difettoso eccetera eccetera
Oggi abbiamo grandi problemi che sono stati elencati devo dire puntualmente e che abbiamo ascoltato bene queste colta dei soggetti in conflitto per prevalentemente sicuramente appeal duramente cioè ci sono degli schieramenti c'è una dialettica eccetera
Però oltre non è che mancano capacità
Cioè non c'è un lavoro quotidiano che rende secondo me nel nostro Paese al venti per cento di quello che potrebbe rendere in qualsiasi degli schieramenti in conflitto
Voi avete applaudito non so bene se era un disperato universitario
Gli applauditi attirato così alcuni altri quando Pina ha detto il presidente mi ha detto è capire bisogna notare chiede ho apprezzato quella Platini sere in via addirittura messo a urlare i nostri vicini Simo
Però mi domanderei innovando un po'sì quegli applausi erano di giovani imprenditori mi domando un poco il senso di quell'applauso no perché voi siete giovani imprenditori diventerete presto adulti ai media che tutti diventiamo tutti
Anche un po'anziani qualcuno di voi magari è già o diventerà grande imprenditore
Beh diciamolo sinceramente proprio per il discorso che è stato fatto su come dire un interesse generale nel nostro sistema in cui non possiamo mettere in conflitto no troppo indiani soggetti perché sono legati in un unico interezza bene ma l'impresa sta facendo quello che deve fare per quanto riguarda quindi l'intesa e dato che vuole risolvere il problema vuole vuole avere delle leggi bene allora faccia qualcosa per esempio per un sistema universitario di ricerca scientifica che non funziona
Guardate che non funziona per niente
E i vostri uffici come quelli delle istituzioni pubbliche quando non riescono a far di formule fanno male
Eh perché magari non c'è uno una persona che sappia scrivere una lettera io assistito a Grandin presi che bloccano per giorni qualcosa semplicemente perché non c'è qualcuno che è in grado di scrivere bene la lettera mi pare bene un documento dei vari in modo efficiente una telefonata
Di essere con quel minimo di etica del lavoro che appartiene a qualsiasi elemento no ci si trova e che io questo credo che sia in grande rendendo il nostro problema è e uno come me che ha attraversato la vestita da circa una trentina d'anni ha dovuto sempre riscontrare con le linee problema assente gravissimo all'interno dell'istituzione stessa perché residenti del borgo cella è denaro si deve dare a chi se lo merita diciamo e si Dacia grandissime punte però diciamo no
Serie di ministeri non abbiamo risolto niente e vedete bene che qui non c'entra un conflitto di tipo politico no è un conflitto proprio è una carenza di capacità
E l'impresa a me non sembra insisto che abbia intuito quale enorme investimento
E dovrebbe stare non potrete ettari ma dovrebbe Bari nel suo essenziali interesse sull'università
Sia essa pubblica sia essa privata l'importante è che si creino delle aree di ricerca di formazione che allo stato attuale sono molto scarse molto scarse e che rischiano di crollare
Con problemi seri problemi saranno preferì io
Ho frequentazione rockettaro quello è proprio quella di di Abbruzzese allora
Abbattete lanciato dei temi dei temi che forse qualcuno avrà voglia di riprendere dopo ma per avere un attimo di refrigerio e mi chiedevo anche il conflitto del dialogo appartengono costantemente alla nostra dichiara
Nel pubblico e nel privato cioè ci dibattiamo e ci muoviamo
In questi giorni io ambirei si avvererà presidente Artoni per esempio nella vita del più portata al dialogo al conflitto
E come sviluppare il dialogo conflitto
E lei come lo sviluppa più dialogo più con
Perché fargliele parlare è poi ecco perché lì è il punto li riusciamo a dare un valore io no al dialogo al conflitto
Promessa nego no va bene no non è è una norma no no volevo guarderà sempre Domenico in questi anni ci siamo fatti
Di un lo score di uno scontro tra culture politiche eccetera molto accesso molto spesso sbracato
Assai spesso volgare e direi per l'andamento delle cose non mi sembra molto produttivo ed ha un po'preso in esame l'accaduto in questi ultimi vent'venti anni stava cambiando tutto stava cambiando il mondo
Quando a un certo momento si stavano sfasciando i legami che avevano simulato il dialogo nella società italiana non le grandi culture egemoni italiani si stavano sfasciando
è cominciata una stagione del litigio televisivo tutti a storcere la bocca perché le persone
Erano e accise erano violente erano trasgressive
E naturalmente non si è riflettuto su una cosa su una questione che è evidente che il dibattito il dialogo diventa misterico osterie cessa di essere un dialogo se non si ha niente da dire quella riguarda per me è una fissazione e se non si hanno contenuti è difficile uscire dal clima in cui siamo
La parola conflitto una delle parole più serie tra l'altro la modernità se abbiamo cominciato la citazione di Cassino da Max eccetera la modernità si fonda da qualunque punto di vista sia stato ho osservato da quello del lavoro come da quello del capitale si fonda proprio sul conflitto quindi conflitto una parolaccia sembra da stiamo un poco mortificando mi sento allora io riprendo perfida dei minuti
Se Alberto perché vuole rimanere qua mentre per io purtroppo Adriana io l'italiano Alberto Abruzzese grazie ha detto
Primarie
L'ha detto lui che c'è un grado di inefficienza è infatti allora allora c'è l'Atlantico no no perché allora
Dopo Renato Brunetta che è un economista e conoscete io avrei dovuto guidare questa tavola rotonda dalla concertazione alla partecipazione verso il federalismo dei contratti
Ma credo che mi sostituirà Monica Setta che peraltro doveva pesare nelle interviste una tavola rotonda con la base con Antonio Bassolino con Francesco Bellotti Sergio D'Antoni e Alberto falchi
Peraltro mi pare che nessuno
Sì no ce n'è uno presidente forte gli altri erano prima qua allora io mi scuso ma
è andata così
è andata a non per il caldo ma insomma io devo essere a Roma per fare ad accogliere il presidente Ciampi all'Auditorium e quindi vado viene poi ai convegni c'è sempre
Quella mezz'ora di ritardo che tu Massa allora dovette io lascerei il
Bassolino è arrivata a nascere Monica Setta la vedo che è lì quindi andiamo avanti in questa in questa maniera crediamo a Courmayeur alla prossima occasione con lo slittino grazie
Peccato Maurizio Costanzo perché avrebbe sentito la parte mia migliore che non è quella che rappresento al Maurizio Costanzo Show
Grazie presidenti signore e signori il mio
Sono stato richiesto di fare il professore
E ben volentieri lo faccio
Anche perché la richiesta della vostra presidente ha riguardato un mio antico amore quello della partecipazione
E il mio mio Pepe e la ricerca che ho curato sul tema della partecipazione riguardano proprio questo articolo more
Di socialista di socialista liberale quali sono
Il Pepe Rei intitolato equità libertà efficienza dalla share economy allo shopping contrattuale
Parto da una bellissima
Citazione
Di Melville
Morbidi
Pensai che era il vecchio quacchero più bislacco che avessi mai visto
Specialmente dato che per legga il suo amico vecchia compagna sembrava così alle cronache io non dissi nulla ma mi guardai attorno attento allora Pellecchia aprì una cassa e traendone gli arnesi dell'ingaggio si mise davanti inchiostro e che in e sedette a un tavolino
Incominciai a pensare che era giunto il momento di stabilire come spesso a quali condizioni avrei accettato l'ingaggio per il viaggio
Mobili
Ero già al corrente del fatto che nella baleniera non pagano salario
Ma tutto il personale compreso il capitano e riceve alcune quote dei profitti chiamate pertinenza queste pertinenze sono proporzionate al grado di importanza dei rispettivi compiti
Sapevo anche che essendo Novellino della baleniera la mia pertinenza non sarebbe stata troppo grande ma dato che ero abituato al mare
Che potevo governare una nave in piombare una come né tutto il resto non avevo alcun dubbio che da tutto quello che avevo udito mi sarebbe stata offerta la duecento cinquantasettesima pertinenza e cioè la duecento cinquantasettesima parte dei proventi netti del viaggio a qualunque cifra potessero a voi ammontare
Sebbene la duecento cinquantasettesima pertinenza fosse ciò che si dice una pertinenza piuttosto lunga
Era sempre meglio di niente
E se avessimo fatto un viaggio Fortunato potevo quasi ripagarmi i vestiti che ci avrei consumato per non parlare del vitto e dell'alloggio che per tre anni tre anni
Avrei avuto gratis senza pagare un soldo
Va be Herman nervi
Con l'espressione partecipazione dei lavoratori all'impresa si intende sia il contagiri coinvolgimento nelle decisioni aziendali
Il cosiddetto power sharing sia il concorso agli utili
Proprio Schering la prima forma indica un modello partecipativo forte la seconda un modello debole
Almeno in apparenza perché poi le differenti modalità di applicazione determinano l'effettivo radicalismo dei modelli modelli che hanno trovato una riformulazione teorica importante negli anni ottanta con la pubblicazione di due libri fondamentali la share economy di Martin Weitzman e abbia tutto Pia di Jenkins mi
Quella che sono cose belle
Nonché la letteratura sulla partecipazione fosse cosa nuova anche perché applicazioni concrete non sono mancate basti pensare al movimento cooperativo o allarmi best Piemonte pesca
Tanto che anche nella letteratura non specialistica ci si può imbattere in riferimenti interessanti come quello di Merlino mobili
Il Pequod la baleniera comandata dal capitano Achab le quote erano detenute da una folla di azionisti
Vedo che bambini orfani affidati alla legge ognuno proprietario all'incirca del valore di una testa di trarre o di un piede di plancia o di un chiodo
Ho due della nave ai Ismaele
L'io narrante
Del romanzo viene data come abbiamo visto la duecento cinquantasettesima pertinenza il suo compagno ve lo ricordate quinquennio che dà prova di essere un bravo Ramponi R. centrando la perfezione una distante macchie di catrame viene ingaggiato invece con la novantesimo la pertinenza quindi a condizioni
Molto più vantaggioso tre volte pagato meglio
Un sistema che quindi non discrimina
Perché la Nimis da qui può viene assunto dei quaccheri per leghe del dato a condizioni migliori del cristiano Ismaele
Ciò che conta è il merito individuale perché ciascun lavoratore capitalista conviene che il capitale frutti il più possibile
Tuttavia specie sinistra il filone della partecipazione è stato a lungo spiazzato e contrastato dall'ascesa di quello marxista che vedeva un conflitto inconciliabile tra capitale e lavoro
Tramontato il modello fordista
Sul fronte della prassi industriale e il modello marxista sul fronte politico ed economico sul versante teorico lo schema partecipativo è tornato a ricoprire una nuova centralità
E parliamo di lavoro
Quello del lavoro come voi tutti sapete non è un mercato come tutti gli altri
è un mercato dove si scambia una merce del tutto particolare
Non è se che pensa che soffre che reagisce che non si può buttar via quando non è più produttiva
Attraverso il mercato del lavoro del welfare passa l'ottanta per cento del reddito che si produce si ridistribuisce in un paese per questa ragione le moderne società industrializzate ci sono fondate in questi ultimi due secoli non senza difficoltà su un mirabile insieme di parti sociale
Che sono stati capaci di garantire benessere stabilità e sicurezza
Ogni patto sociale interpolato a una sorta di equilibrio tra costi e benefici per andare a bere per ogni gruppo di contraenti
Nel patto salariale
Il lavoro viene scambiato in ragione di una remunerazione cerca in cambio della cessione da parte del lavoratore al capitalista del controllo sulla sua produttività
Salario in cambio di cessione del controllo della produttività nel Patto democratico ciascun cittadino cede allo Stato una parte della propria libertà in cambio di sicurezza consapevole
Nel patto sul welfare attraverso la solidarietà pubblica obbligatoria attrattivi e non attivi con costi distribuiti su capitale e lavoro si persegue equità e sicurezza tra le generazioni
Mentre nel patto regolativo che si basa sul mercato e sulla concorrenza si cerca di coniugare efficienza e compatibilità sociale
Nella storia tutto sommato recente del capitalismo industriale si è assistito dunque a una costante e lenta evoluzione di questi patti in ragione del mutare soprattutto delle tecnologie con rapporti costi-benefici inclusioni esclusioni in continuo cambiamento
Non abbiamo paura
Di includere non abbiamo paura di escludere perché queste sono le logiche dello scambio
Nell'ultimo ventennio però abbiamo dovuto sperimentare una sorta di rottura di questa dinamica di sincronia
Competizione globale mondializzazione nuove tecnologie hanno scardinato nel profondo i vecchi compromessi sociali ed economici
E non sono ancora riuscite a costruire regolatori nuovi ed efficiente
Così in questa situazione la ricchezza continua ad aumentare ma l'occupazione diminuisce o diventa di cattiva qualità crescono disoccupazione ed emarginazione così che quel per tempo e non ce la fa più perché calano le entrate e aumento non riuscì e non si sa più che pesci pigliare
La cassetta degli attrezzi come la chiamava Cancer del policy maker
Progettata per un mondo che non c'è più sembra del tutto inutilizzabile
Il liberismo spinto produce si occupazione ma di cattiva qualità e a bassa produttività mentre keynesismo in tutte le sue varie accezioni finisce inevitabilmente col produrre inflazione
L'utopia poiché abbiamo visto in Francia recentemente del lavorare meno lavorare tutti porta all'auto esclusione pauperista
Di qui l'impotenza dei governi singoli o associati di qui la paura per il cambiamento il conflitto
E le conseguenze involuzioni sociali ideologiche dai conservatorismi sociali ai fondamentalismi politici alle fughe in avanti di tipo religioso
Nel frattempo è questa la cosa più divertente
Le nuove tecnologie diventano sempre più pervasive cambiano le nostre fabbriche le nostre città i nostri bisogni la nostra vita
Ma i regolatori sociali al fondo sono sempre gli stessi quelli figli del fordismo del terrorismo della grande fabbrica della prevalenza del lavoro salariato dell'equilibrio conflittuale tra capitale e lavoro
Bel paradosso non c'è che dire mentre il nuovo paradigma tecnologico chiede ai lavoratori sempre più qualità intelligenza progettazione cuore a tace
Il vecchio ordine regolativo offre solo remunerazioni rigide orari rigidi organizzazione rigida del lavoro o precarietà
E naturalmente un welfare in crisi
Che fare
Le spie vive i ritocchi
Le diede colazioni parziali non bastano
Serve proprio una vera e propria rivoluzione culturale
Così da cambiare radicalmente le regole del gioco soprattutto in campo distributivo
Ed arrivare questo guardate il nocciolo di tutta la questione a separare progressivamente lo dico all'amico Bassolino compagna di tanti scontri ed analisi
Ed è arrivare senza rimpianti e separare progressivamente le due funzioni sino ad oggi attribuite al Salaria la funzione redistributiva che garantiva e garantisce il valore equità da quella allocativa che garantiva e garantisce il valore efficienza dentro il salario ci sono queste due funzioni una funzione di redistribuzione per l'equità una funzione allocativa per l'efficienza dentro salario ci sono tutte e due
In altri termini nel paranoico paradigma tecnologico tanto negli Stati Uniti quanto in Europa i salari o meglio la remunerazione del lavoro devono poter essere flessibili
E salire nei settori dove la domanda di lavoro
Cresce e scendere nei settori dove la domanda di lavoro Carla solo così le pressioni redistributive il valore eguaglianza possano diventare compatibili con il mercato il valore libertà di scelta e con l'allocazione ottimale delle risorse che ne può derivare il valore efficienza uguaglianza libertà di scelta efficiente
Ciò significa seguendo mi ha ascoltata lezione dal grande economista James nei che al momento della sua morte venne definito così
Troppo a sinistra per piacere alla destra
Troppo a destra per piacere all'assegno
Dicevo seguendo la grande lezione dell'economista Gems nelle nel suo adatto topica andatevelo a leggere
Significa persuadere la gente a concepire il salario non come strumento per ottenere una visite rapide distribuzione del reddito
A prescindere dai livelli occupazionali ma come mezzo per promuovere il pieno ed efficiente impiego del capitale umano la piena occupazione
Perché solo con il pieno impiego
Prevarrà finalmente l'inclusione sull'esclusione il lavoro sulla disoccupazione la sicurezza sulla precarietà e andranno finalmente naturalmente assoluzione gli squilibri del welfare state
Ma il salario meglio d'ora in poi la remunerazione del lavoro può essere pienamente flessibile solo se partecipa nel bene male alle performances di impresa se cioè nel nuovo assetto distributivo profitti e salari profitti remunerazione del lavoro sono legati da un patto di partnership e non di conflitto
Una quota della remunerazione essendo un po'più per per dunque di tipo partecipativo la share economy di cui parlava la vostra presidente con la parte restante ha natura ancora salariale legata alla produttività
Con contratti di lavoro quanto più possibile legati all'azienda al territorio al distretto alla tecnologia impiegata
Un solo livello di contrattazione
Collocato a scelta delle parti laddove si formano i guadagni di produttività
Con il contratto nazionale a svolgerle una funzione residuale di garanzia di ultima istanza per chi non fa altri tipi di contrattazione una non altre forme di remunerazione
Questa seconda parte lo definita shopping contrattuale libero reversibile efficiente attento ai cambiamenti tecnologici sociali finalizzato la migliore distribuzione dei guadagni di produttività
Partecipazione shopping contrattuale salari che crescono e che scendono in ragione della produttività
E federalismo contrattuale
Titolo quinto della Costituzione
Quindi non flessibilità passiva subita precari Rizzante
Ma flessibilità cattiva voluta qualificata dalla partecipazione sul capitale e sulla produttività la suddivisione del rischio si ma anche del potere non antagonistico nei luoghi di lavoro
Il tutto all'interno di una rete di protezione sociale di tipo attivo a capitalizzazione figlia del pieno impiego a recuperare settore per settore comunità per comunità
Ebbene questo potrebbe essere il modello vincente la tanto cercata sin qui mai trovata terza via
Ecco che in questo inizio secolo
Una bella sfida per le classi dirigenti e per la politica
Una bella sfida per il sindacato e non solo quello dei lavoratori ma anche per il sindacato dell'impresa
Per un sindacato che non voglia essere un puro e semplice fattore di conservazione egoistica e paurose di un mondo che non c'è più grazie
Allora buona sera
Io volevo pregare i ragazzi giovani imprenditori di tornare in sala perché adesso faremmo una cosa apre un salotto interattivo molto molto caldo
Quindi chiameremo a sorpresa tanti giovani sarebbe brutto che chiamassimo delle persone che non sono in sala quindi cercate di rientrare perché adesso parliamo di voi
E parliamo di la tavola rotonda e dalla concertazione alla partecipazione verso il federalismo dei contratti vorrei invitare Antonio Bassolino presidente la regione Campania
Alberto falcate presidente della falcata
Francesco Bellotti presidente della Piccola industria di Confindustria
E Sergio D'Antoni segretario della democrazia europea
Dove dobbiamo
Prego
Vedo che la nostra richiesta è caduta nel vuoto nessuno Rieti
Va bene adesso
Con calma
Allora dunque Anna Maria Artoni ha parlato di logica del confronto economia della partecipazione ci siamo no Sergio D'Antoni proprio
Da un po'parla no no no
Vediamo
No Luigi
Allora eccoci dicevo Anna Maria Artoni ha parlato di logica del confronto di economia della partecipazione di terza via insomma la parola chiave del dell'intervento del presidente dei giovani industriali è stata solo una dialogo
Dialogo e possibilità di collaborazione naturale questa è la cosa che mi ha colpito in particolare questo e su questo io poi vorrei sentire testimonianze giovani imprenditori se c'è la possibilità che nelle aziende il così detto padrone indipendente possano naturalmente collaborare io volevo subito subito e lanciare una provocazione a Francesco Bellotti presidente la piccola industria allora queste piccole e medie industrie sono pronte al profit sharing o al power sharing
Riflessione sulla introduzione che lei ha fatto di questa tavola rotonda si è parlato di dialogo io credo che la storia delle relazioni industriali dello sviluppo industriale di questo Paese abbia dimostrato
Che c'è
Dialogo c'è stato dialogo e ci sarà dialogo fra il mondo degli imprenditori
E il mondo delle proprie maestranze la ricchezza di questo Paese si è fatta su questo connubio sulla consapevolezza che entrambi
Appartenendo un mondo così diretto come quello che caratterizza il nostro Paese che quello delle piccole aziende
Vivevano quotidianamente i problemi di crescita dell'impresa
Con la consapevolezza di un mondo che cambia
E noi oggi abbiamo una sfida
è una sfida
Che deriva dalla capacità di saper interpretare non solo il bisogno forte delle imprese di
Essere competitive perché attraverso la competizione la vincita doveva sfida dei mercati garantire quella continuità di progresso che noi abbiamo dato
Ma si tratta anche di saper
Al riguardo
Le nostre organizzazioni d'impresa al cambiamento delle esigenze di vita professionale dei nostri collaboratori
è un processo che deve coinvolgere tutti
Deve coinvolgere la scuola deve con il volgere l'università deve coinvolgere il sindacato che deve capire per primo quali sono le esigenze di rappresentatività che si impongono per il futuro
E credo che ci sia anche una riflessione da fare
Su quello che sto abbiamo ascoltato oggi oggi abbiamo sentito le citazioni di illustri del passato come Marx
E credo che tutti debbano riflettere su come questo
Confronto ideologico abbia penalizzato molto una migliore qualità anche dei rapporti interpersonali
Abbiamo sentito citare le difficoltà di un comportamento etico
Negli Stati Uniti hanno denunciato la fragilità di un sistema credo che da Capri
Il mondo degli imprenditori il modo d'impeto di Confindustria debba lanciare una seria riflessione sul valore etico che il nostro modello imprenditoriale
Sul ruolo che le nostre famiglie sul ruolo che noi imprenditori abbiamo svolto per mantenere quella coesione sociale quella ricchezza che il mento primo per poter arrivare alla distribuzione
C'è un modello che ha evocato sempre la crescita attraverso
La public company
Io credo che noi oggi dobbiamo riflettere sulle straordinarie storie di imprese italiane che hanno saputo crescere mantenendo forte del proprio connotato familiare
Che hanno saputo crescere anche in assenza di un strumenti
Di accesso al capitale di rischio che hanno saputo crescere dialogando con le proprie maestranze e questo è un modello sul quale noi non abbiamo mai posto Vindice per la sua valorizzazione
E se mi consenta
Noi oggi parliamo di modelli e di partecipazione io credo che si debba rivalutare il ruolo fondamentale che deve riacquisire il risparmio del nostro Paese
La partecipazione all'impresa si può migliorare attraverso la canalizzazione del risparmio attraverso un ampliamento
Del mercato borsistico sottraendo la borsa a con l'aspetto speculativo che tanto illude ma tanto penalizza risparmiatore e riaprire una cultura che significhi la borsa come strumento insieme di raccolta del risparmio per la crescita dell'economia italiana
Volevo chiamare Davide caso presidente dei giovani della Sardegna la signorina Rosanna potrebbe portare il microfono Davide caso perché Davide a una domanda
Non so se l'esecuzione ma penso di no
Sentite
Funzione del sano
Ma da un dibattito come quello di questo pomeriggio nascono parecchio riflessione
E chiaramente
Fare una domanda se stessa secca un attimino
Più che difficile sarebbe limitare perché poi dal concetto di democrazia da quello che costa la parola democrazia si può fare un una riflessione un po'più generale
Soluto la piccola e media impresa il
Il titolare lui titolare di dico nell'impresa hanno un rapporto con i propri collaboratori diretto ci conosciamo ci confrontiamo non abbiamo nessun interlocutore che comunque ha un muro tra cioè non esiste un muro tra noi e loro
L'azienda in se stessa il lavoratore il titolare si lavora insieme
Il la suddivisione di una parte del profitto per legge
Cioè come se a un certo punto si ponesse un paletto nella nella discussione c'è perfetto partiamo dal fatto che tu fagli utili questi utili divideremo
E il prossimo anno come c'è un mio collega di durante la nostra riunione si riparta da quella padre per andare avanti non questo mi mi fa particolarmente
Paura credo che non sia democrazia non si è neanche economia
Va bene grazie Davide allora la domanda è per tutti ma cominciamo da Bellotti
Domani e qui sta cioè non c'è da noi una cultura d'impresa sulla ovviamente sul profit sharing è una questione di limiti culturali o di mancanza di regole vorrei una risposta sì Ca'
Io credo che le imprese debba crescere con poche essenziali regole che non limitino la
Voglia e la capacità interpretative in in editoriale che la ricchezza che noi abbiamo ha detto giustamente prima e l'eccesso di regole che toglie
Quel sogno di realizzare un progetto che la molla con la quale
Noi muoviamo per costruire le nostre impresa non c'è una preoccupazione di dividere con i nostri lavoratori il frutto del nostro risulta c'è la preoccupazione che è una distorsione ideologica di questo principio crei dei vincoli ferrei all'impresa limitandone la capacità di poter essere competitiva la storia recente ha dimostrato che spesso in questo Paese posizioni ideologiche hanno imposto delle logiche che nulla che avevano a che fare all'impresa con la realtà economica con cui non ci dobbiamo provare a competere
Allora passiamo un po'alle storie poi sono sempre le storie quelle che scaldano la
Come dire gli animi Alberto Pallicca
Voi alla metà degli anni novanta avete avuto una grave crisi del nostro gruppo industriale uno dei principali gruppi italiani dell'acciaio e avete gestito la crisi con i sindacati ci racconta un po'come è andata
Quindi
Sia
Credo che sia un argomento che può interessare
Il momento congiunturale molto negativo come questo perché forse qualcuno spero nessuno dalla sala potrà trovarsi in una situazione di possibili
Mesi o anni
Cos'è successo la crisi dell'acciaio è stato molto pesante edizione del novanta
E noi abbiamo un certo punto utilizzato un lo studio che aveva fatto la comunità europea
E allora ridurre la capolista più
Questo studio è stato poi tramutato in sede di aiuti da parte dello Stato alle chiusure
E io abbiamo dovuto affrontare un momento oltre estremamente difficile
Con la gli stakeholders diciamo di Sesto San Giovanni dove erano localizzate
Le nozze c'è
Verso gli anni novantadue novantaquattro erano stazione avanza difficile a Milano Tangentopoli il cambiamento diciamo di politica abbiamo passato dal novantaquattro novantadue novantasei
Sette ministri della dell'industria il quale non proprio un tavolo mai poi un decreto legge legge ma alla fine del novantaquattro guarda caso la cosa è successo e quindi aver potuto aprire un dialogo molto diciamo osserva profondo sindacato regionale ecco volevo sottolineare abbiamo aperto un dialogo molto serrato dice sua collaborativo col sindacato regionale
Devo dire che il capi in testa del sindacato in questo caso dalla FIOM
Che va preso leadership del del dialogo che era un dialogo negoziale ricordiamo sempre
Che non con la controparte diciamo sindacale sempre un dialogo negoziale come un dialogo diciamo particolarmente amichevole però in un dialogo serio
Il tavolo era un tavolo fatto dalla Regione offerto la Regione Lombardia
In questo caso il l'assessore all'attività pur e quindi un tal non del lavoro ma dell'attività produttiva e quindi molto interessante perché un tavolo in qualche modo più asettico rispetto all'assessorato quello
Ci furono moltissime riunioni anche dei contrasti molto forti a un certo punto
Ci fu poi una specie di avallo da parte del minibus sia a Roma in una fredda Sala che tutti conoscono più a quello che ha fatto
Del trattative sindacali
Molto ampia molto dispersiva con una anche delle dei momenti di di grandissima grandissima tensione
E alla fine trovammo un accordo
Chi va basato sostanzialmente sul fatto che il sindacato in qualche modo si faceva carico
Di partecipare un osservatorio per il ricollocamento di circa mille
Dipendenti in esuberanza inseguito gli smaltimenti
Abbiamo diciamo gestito successivamente questo famoso incontro del circa un anno e mezzo la ricollocamento i testi delle persone eventualmente una parte in cassa integrazione
In attesa di pensionamento da parte dell'immobilità
Una piccola parte di collocata presso noi stessi per l'altra attività
Ma il grosso è andato poi ricollocato grazie al l'attività nostra e del sindacato congiunto e l'orgoglio direi un'operazione brillante
Perché ha fatto un po'scuola cioè poi diciamo della regione Lombardia compatto più volte citato e la metodologia per poter gestire situazioni di crisi è stata adottata
Ecco io credo che il rapporto col sindacato quando è produttivo di questo tipo di soluzioni era molto molto importante ed è fondamentale e cioè non si può farne a meno ed è impossibile pensare di arrivare a una diciamo lo scontro selvaggio
Che avrebbe provocato dei dei situazioni insostenibili col blocchi delle ferrovie Bocchi delle autostrade
Abbiamo visto in altri casi anche gli è stato tentato due volte ma delle cose molto brevi molto piccole proprio perché esisteva questo dialogo continuo col sindacato per cui non c'era
Il motivo di spingere più di tanto la la pensione a livelli sostenibile che
In questo caso però nel caso di crisi il il dialogo negoziale ma la villa fondamentale non si può farne a meno dottor talché lei pensa che diciamo la gestione come dire comune col sindacato quindi una una gestione in morbida di questa vostra grave crisi poi chiamò il modello Pallicca no questa vostra
Come dire questo porno atto di contrattazione su questo ha inciso anche come dire un rapporto antico che esisteva all'interno dell'azienda c'è una fedeltà ai lavoratori al marchio alla grande azienda dei Falco cioè esistono anche questi componenti
Sì certamente ha influito molto perché chiaramente una parte diceva
Una certa così
Diffidenza nei confronti del dell'ex presidente
Dichiarava delle chiusure in vita sua non ha mai fatto in quella maniera e l'altra parte dall'altro c'era una certa fiducia nel senso di dire da un'azienda che non ci ha mai tradito in passato questa volta obiettiva
Bene questo per l'azione specialmente se fatta
Diciamo in maniera concertata
Ed è così è successo
Volevo chiedere Sergio D'Antoni qualcuno dice che la power sharing rischia di bloccare diciamo l'attività dell'impreviste lei è d'accordo
No
Ecco chi ha già risposto ai
No innanzitutto voglio ringraziare giovani imprenditori perché non solo viene vietato già questa è una cosa dal mio punto di vista importante quindi ringrazio ma soprattutto perché hanno scelto questo tema
Io penso che sia una scelta coraggiosa è un tema di quelle di quelli difficili non fanno notizia
Non attraggono
Liti furibonde con cosa terribile che si scambiano ad altri livelli attraggono molto di più questo essendo un problema serio non attrae
L'affetto alla notizia l'impegno e quindi crea come dire ci vuole coraggio io sono comunque un tenta dei giovani imprenditori l'abbiano scelto che l'abbiano posto diciamo urrà sapendo di andare incontro a una non richiamo eccessivo proprio perché il tema è di quelli complicati e difficili però indispensabile
Chiaramente io sono per la scelta più di fondo diciamo più estrema cioè quella della della partecipazione per il potere perché da lì può emersi nel come discendono anche il resto della partecipazione se non c'è quella difficilmente si costruisce il re
Non è una questione come dire di convinzione esclusiva ma una questione proprio di modelli noi dobbiamo costruire questo modello se le cose che ha detto qui lattoni che io non ripeto perché l'ha detto lei benissimo sono quelle se sono quelle fra l'analisi è quella se dobbiamo tendere ad includere non escludere se dobbiamo fare tutto quello che è stato descritto le risposte tradizionali non servano più l'affetto tradizionale da una parte il liberismo all'altra parte la socialdemocrazia non sono sufficienti
O ci inventiamo in questo caso non è inventarsi del tutto ma ci inventiamo modello effettivo
In cui partecipiamo i soggetti partecipano a tutti i livelli di potere e di affetto di redistribuzione oppure avremo sempre grandi problemi
O di una crescita profondamente disuguale o di una non crescita e quindi di una incapacità di vivere la perché quindi è siamo obbligati a mio giudizio a scegliere questo modello abbiamo tanti avversari voleva convincere tanti
Dura e non è non ad Appiano facile cioè di segnalare sul piano culturale politico sociale è una cosa formidabile oggi segue la parte propria parte una una come dire un'avventura lunga difficile perché noi abbiamo gli estremismi ed a battere da una parte o dall'altra
Se la vogliamo buttare in politica deve amabile la testa a te la vogliamo buttare in una in termini come dire di testa i massimalisti che abbiamo di qua e di là
E dobbiamo sconfiggere gli uni e gli altri se vogliamo che questo modello vada avanti ci sono ormai quelli nel conflitto a prescindere
Cioè non è un problema di merito poco Pavan prendevamo dall'alto dialogo al completo era ormai siamo come direbbe il pregiudizio quello cui stiamo assistendo è incredibile
Abbiamo uno sciopero generale il diciotto di ottobre proclamato in luglio a prescindere di quello che sarebbe avvenuto dopo tant'è vero che è avvenuto dopo un poco le cose strane
è finisce che alla luce di quello che è avvenuto a settembre quelli che protestano dei più sono i come industriale perché per voi il rischio è che la giovane Giotto sia di solidarietà la Confindustria perché a prescindere e quindi
Non è una questione ma la questione e vero come dire di di merito che cosa successa cosa è deciso no è una questione va fatto perché era fatta perché sei Kabila vedete cambio perché te tu
E poi fare tutti i ragionamenti che voi trentuno generi Prada novembre ore portare tutto questo al merito
Tutto questo ha la necessità perché esistono a quella parte ma esistono anche all'altra perché pulp che qui ha fatto una bella descrizione di un modello ma perché le cose andavano male
Ma quando vanno bene così
Cioè che coinvolgono i sindacati i lavoratori non credo allora il problema è parere è provare questo modello in italiano ha fatto qualche esperimento positivo Dalì possiamo partire
Lo possiamo partire da una concertazione che ha funzionato
In alcuni passaggi fondamentali e che oggi rischia abbiamo difenda con quel tavolo deve riprendersi subito perché la concertazione e il modello di riferimento una cultura di partecipazione
E poi possa produrre una cultura contrattuale corrispondente quindi c'è un problema immediato la narrazione devo riprendere isolare che non c'è star
Le vere perché non c'è stato e Dario di questa capacità perché quello evitare di nuovo di ritornare ai singoli solo un tavolo concertativo ci potrà consentire alla combinazione lati defila equilibrio che poi porta alle code giusta se no non c'è niente da fare
Su queste cose come dire bisogna appunto misurate perché poi gli ho parlato di estremismi quelli che come dire quelli con cui gli avversari quelli con cui discute in mezzo agli altri con quelle despoti
Con no non per fare qui retorica inutile ma su questa impostazione del modello sono morte due persone cioè tre anzi sicuramente solo su questo
Professore Tarantelli negli anni ottanta e i professori D'Antona e Biagi negli anni Corsi cioè Orami
Se questo è non su altro perché l'Ancona more sulla concertazione sul modello di concertazione
E viaggi more esattamente sulla spesso sul patto rivelato sulle cose che i comportano queste scelte di partecipazione quindi quindi noi abbiamo un terreno veramente Forte
Da esplorare da mettere in campo io sono posso citare anche esperienza diciamo ricerche capisco che per convincermi tutti impiegheremo otto tempo però c'è un bellissimo libro siccome come la l'attore ha chiuso il suo intervento dicendo progettiamo il futuro anziché subirlo tante bellissime probabilissima libero di uno studioso americano bustone che si chiama negoziamo il futuro in questo libro blues non era un collaboratore di laiche cioè il ministro del lavoro di Clinton il giunti in questo libro lo dimostrare dimostra che tutte le aziende che applicano la partecipazione al potere cioè alle scelte alle decisioni tutte quelle aziende vanno meglio in termini produttivi delle altre lo dimostra negli Stati Uniti
In Italia non c'è la stessa ricerca perché l'esperienza che abbiamo sono più
Come le minima
E quindi non c'è però io penso che come diversi potrebbe fare verificare se c'è o non c'è vediamo misuriamoci su questo e poi ho finito perché non voglio sul web inneschiamo la tesi che qui Brunetta esposto per innescare quel Pratesi volo modello contrattuale coerente ce n'è entrava perché per fare quello che ha detto lui
E ci vuole un modello contrattuale che come abbia quelle caratteristiche cioè gli altri andare o territoriale e quello nazionale sia la garanzia perché e allora questo è un problema anche vostro dovrebbe scegliere non potete continuare a conto probabilmente a dividerli che sta uno solo ma uno questo quello c'è un problema diverso sa deve prevalere questa linea il modello non può che essere ad andare o territoriale con quello nazionale che fa in sostanza come negli altri Paesi hanno un salario minimo per legge non l'avremmo per contratto perché io sono contrario come ha detto lui la legge non c'entra niente
Se posso dare un sostegno fiscale
Tutto il resto tra le parti e pedestre contrattuale
Anche il faraglione grato approvi presto le contrattuale perché quando c'era oltre questo quando non c'è
Va oltre quello centrale se la legge probabile staccata
Sostegno va sostegno alle spalle uno dei vizi italiani più terribili dobbiamo delle targhe le leggi continuano a rompere le scatole al rapporto fra le parti e per restare delle parti
Gatti offerto dagli anche pregati guarda veramente
Non c'erano io prima ho provato a dire entrate perché adesso parleremo di voi eccetera
Chi chi andava assoluti andava acqua eccetera appena hai parlato tu effettivamente completamente seduttivo idranti no pare parlare allora Alberto Palma che chi deve far mutare non perché campani parlava troppo vero no no non è per protesta nei confronti del protetta perché deve andare via grazie allora Antonio Bassolino mi pare che D'Antoni sì gli apportando finalmente nel cuore del problema allora un nuovo modello sulla base degli accordi del luglio novantatré ma l'applicazione di questo modello al sud
Cioè sul principio siamo tutti d'accordo ma nel Mezzogiorno quali sono
I vincoli di applicazione di persone
Sì ma l'accordo del novantatré
è stato ed è ancora a mio avviso di fondamentale importanza
Anzi
Io penso e spero il diavolo
Che noi malgrado tutto è anche malgrado divisioni e scontri degli ultimi tempi
Non riusciamo a mantenere quella scelta di politica dei redditi che è stata fondamentale per fare no
Che è un fatto enorme perché ha riguardato il Paese nel suo insieme non solo la vita
Delle singole
Penso che dobbiamo muoverci con saggezza
Verso la sperimentazione anche di forme più impegnativa di partecipazione
Io penso che l'attuale struttura contrattuale
Un livello nazionale e un livello aziendale oppure che territoriale nel caso delle piccolissime azienda sia un una struttura quindi il suo mantiene oggi la sua validità bisogna incominciare a marginale anche in futuro bisogna farlo
In modo unitario mi permetto di dire tutto ci mancherebbe questo orrendo se ha problemi molto seri che già abbiamo ci mettessimo ad aggiungere
Ulteriori divisioni anche sulla struttura dei contratti in un Paese come il nostro io ci vuole molta saggezza in questo momento
Ripristinare quanto più è possibile anche
L'apporto unitari
Un patto negativo
Sul quale io penso dobbiamo stare
Molto attenti è che come sanno bene molti degli interlocutori e protagonisti che stanno qui
L'accordo del novantatré era la politica dei redditi
E poi anche Miria un forte impegno per Mezzogiorno
Noi invece siamo a un punto
Un po'di preoccupazione forte figlio condivido molto quello che ha detto la la la dottoressa autore
Lo dicono in modo più pacato ma noi siamo un punto molto sei
Perfino a rischio per il Mezzogiorno d'Italia di tornare in qualche modo
Indietro rispetto al meccanismo incominciato esattamente il
Pubblico nel modo più vantato istituzionale ebbero oggetti
Ma noi
Anzi che fare passi in avanti rispetto agli altri
Al bianco perché io poi penso il centrosinistra e centrodestra dovrebbero cercare di confrontarsi sempre in positivo in una gara a chi fa meglio
Quindi personalmente a me nuovi passi in amante
Avrebbero fatto piacere soltanto mi sento parte del Governo
Se verso il Mezzogiorno vi sono patti negativi poi ballerò anch'io che il Governo qui questa è lottizzati
Ma il punto
E pomposa insomma
Stiamo facendo tutti
I conti in queste ore perché noi siamo ancora alla seconda bozza provvisoria della legge finanziaria e il testo davvero definitivo non è chiaro nessuno di noi che stiamo qui
Ma
La bella e cioè in finanziaria
Chi è stato in Parlamento è appaltato sindacati imprenditori se va bene di che si tratta lì dentro abbiamo tutte le risorse
Tabella F settore amare depresso finanziaria due mila e tre noi siamo a diciotto mila
Il cinquecento novantasette diciotto mila e cinquecento milioni di Euro
Due mila e tre rispetto ai venticinque mila e seicento milioni di euro del due mila e due
E rispetta i vinti nove mila e duecento milioni di euro del due mila e un
Il problema molte scene
Riguarda
Un crescere molto forte in tutti gli incentivi metodo
Il punto è delicato perché noi avevamo avuto invece per diversi anni
Dopo le difficoltà degli anni successivi alla fine dell'intervento straordinario quando abbiamo un po'nel Mezzogiorno tre-quattro anni di poppa
E di guai seri per le imprese per l'ecologia abbiamo poi invece ha avuto da metà degli anni novanta in poi grazie al contributo di tutte le forze sociali
Il passaggio dall'assegno negativa al segno positivo di tutti gli indicatori economici si cresceva di poco ma si faceva intontita
E dunque evidente che per noi il problema era ed era di accrescere ancor di più
Il segno positivo ma se noi andiamo ad una ad un tale decremento delle risorse finanziarie per il Mezzogiorno nel prossimo anno e negli anni successivi perché aggiungono poiché poi la programmazione
è triennale
Si immaginano risorse molto forti nel due mila e cinque ma tutto esposto sotto il Ciriello della crisi internazionale e delle difficoltà e quindi punto molto
Io penso e in modo giusto
Noi su un tema del Mezzogiorno e delle risorse per il Mezzogiorno d'Italia dobbiamo fare in modo che in Parlamento si modifichi in modo sostanziale la legge
Si moltiplica in diversi punti
Per quello che riguarda il Paese nel suo insieme ma si modifichi sostanzialmente perché io penso che su questo ci possa essere
Una condivisione Mottola di imprenditore di forze sindacali io aggiungo di istituzioni meridionali al di là
Degli schieramenti governo questo
Aperto mi sembra interesse di tutti quanti noi
Allora la cui ampliare il batterio siamo d'accordo su una Toni finanziaria mio padre ma le privatizzazioni locali che andavano nella nella strada del federalismo fiscale voi avete fatte le privatizzazioni locali
Beh guardi qui ci sono anche scelte nazionali da parte
E scelte
E
E scende
Che spingono ecco io qui mi permetto di fare una osservazione che politico istituzionale io il rilievo più porta che faccio alla finanziaria oltre il mezzogiorno un rilievo istituzionale che e questo la finanziaria è stata fatta e pensata con una logica a mio avviso che oggi non è sostenibile
Ed è la logica della noi e voi
Parlo nelle istituzioni non so per quello che riguarda il rapporto con le porte d'Oltralpe le cose come sono andati baciato
Io presidente di Regione commi tutti colleghi miei e così tutti i sindaci non hanno avuto un pezzo di carta
Fino a poche ore prima del Governo approvasse la legge diventerà parliamo di baby realismo io ormai incominciò di fronte a questo termine a innervosire
Perché in un Paese di forte tradizione autonomistica
Un rapporto con le porte del sociale e con le forze istituzionale in qualche modo per governi
Bar intimando loro
C'era sempre stato anche prima del federalismo e della riforma del titolo quinto della Costituzione quello che non si può fare è ragionare in termini di noi e voi noi decidiamo
E nessun voi Scarry Jacopo in qualche modo anziché dopo la riforma del titolo quinto chiamarci tutti attorno ad un tavolo pesa un attimo fa ma davvero e nella concretezza lire siamo nei guai
Perché undici settembre crisi internazionale poi si potrebbe aggiungere perché in Italia ci si è messo un po'di no ma lasciamo stare siamo nei guai dobbiamo pagare la finanziaria bisogna fare dei sacrifici
Se bisogna partire bisogna alzare il tema ed decidiamo assieme quali come dire ripartirà
Questo è il punto di principio non poi voi tocca noi noi
Così poi noi Regioni e comuni e porse sutura limpida
Privatizzazione dei servizi degli enti locali ma ci vogliono esce
Qualche esperienza sia patto regale scorse io da sindaco ha privatizzato l'aeroporto della città
Dando a privati non il cinquantuno per cento ma l'ottanta per cento
Perché secondo me è un comune
Ho una regione non possono fare un mestiere improprio non possono gestire
Un'attività imprenditoriale come deve essere una aeroporto perché ognuno deve saper cercare di parte il mestiere suo al meglio ma su questo anche
Occorre un confronto da una spinta e io penso per il Paese sono ottanta le forze Vodafone aperti all'innovazione che indispensabile fare quella che è veramente terroristica ma accaldato
Sergio
Dove io non rispondo lo studio contrari dove no io voglio soltanto dire una cosa perché questa cosa che che di situazione giustissima io sono dalla penuria la contraffazione dell'impegno il problema è che abbiamo creato un clima
E in cui questo è anni luce D'Antoni anni luce
Il quattordici settembre di questo hanno no quarant'anni fa
Tutta l'opposizione era in una piazza ed un signore da quel palco ha detto quasi tutta tour letta non c'eri
Fonte ignora da quel palco ha detto agli applausi dedotta la quotazione che chi chi governava estraneo alla democrazia
Ora è chiaro che è difficile fare un ragionamento di coinvolgimento quando siamo a questo livello del boro contro Moro quando conterrà il tuo avversario estraneo alla democrazia io penso che vergogna le atomiche Totti proprio per la coppia che vince Antonio che Totti Vacchiano un bel passo indietro e via no penso alla democrazia per fare un vero lavoro democratico nel rispetto delle funzioni perché se no
Una uno schiaffo tira l'altro e non ne usciamo più queste qua quello che sta avvenendo Graz allora io vorrei dare la parola Cristina Lucchesi perché devo mantenere un po'di di interattività
Con i giovani imprenditori e parlare un attimo così velocemente ci avviamo verso la fine lasciamo Passera tavolato da dopo di noi Cristina Lucchesi consiglio centrale parliamo del terzo livello di contrattazione
Sì
Prima parlavamo tanto anche Ponte accennata contratto Erika reale
I giovani imprenditori pensiamo di contratto territoriale non porti un beneficio perché chiaramente il territorio spesso è disomogeneo quindi a settori diversi e quindi non porcherie
Siamo messi d'accordo sul discorso di un contratto nazionale più snello più leggero che naturalmente contengono zoccolo duro di diritti e doveri dei lavoratori
Però che sia incentivata molto il contratto aziendale prima
Nostro presidente Anna Maria Artoni diceva che nel novantasei soltanto il quattro per cento delle aziende Tagliani
Ancora applicavano i troppi sharing in Italia
Adesso si vede come soltanto di queste aziende
Oltre alle grandi aziende parlando il piccole-medie aziende che sono l'ottanta per cento del tessuto nazionale economico italiano
Soltanto
La quasi totalità delle aziende con più di cinquanta dipendenti lo applicano il contratto
Aziendale ma nelle piccole intese magari c'è un rapporto diretto però non si applica effettivamente perché si ritiene allora cosa si potrebbe fare appunto per migliorare questo contratto naturalmente
Grazie
Risponde Francesco
Non per eludere la domanda ma per riprendere il ragionamento che abbiamo sentito fare prima qui dalla politica e chi viene una missione di fallimento
Questa democrazia non ha compiuto ancora quel percorso che permette la civiltà dell'opposizione di comprendere che il suo ruolo è quello di essere domani forza di governo ed imparare a comportarsi in una maniera tale da permettere in un equilibrio di ruolo quello che sarà il Joker Sivo passaggio
In questa assenza in questa assenza di maturazione io credo che Confindustria abbia dimostrato di essere il riferimento della volontà di costruire con azioni concrete lo sviluppo il futuro di questo Paese
Gli accordi del luglio del novantatré sono stati un passo fondamentale che ha garantito la stabilità la crescita e anche la possibilità di raggiungere con i sacrifici delle imprese e delle famiglie gli obiettivi dell'ingresso nella Comunità europea nella nella nella moneta unica
Quello che poi noi abbiamo fatto con tenacia contro l'ostilità e la prevenzione ideologica di Monti è stato quello di ieri offrire dopo una lunga assenza trentennale un progetto di sviluppo attraverso il patto di paglia che rilancia asse
Una dialettica di confronto che fosse quell'indirizzo di maturità che la politica ancora non ha dimostrato in questo Paese
E in quell'ambito in quell'ambito ci sono la D'Antoni tutti gli aspetti come poter ritrovare
L'innovazione del rapporto tra impresa e lavoratori in una sfida che ci deve vedere partecipi entrambi
Con l'auspicio
Che l'impresa che non mai si è sottratta al dialogo che mai escluso ma è sempre cercato di includere posso trovare su un terreno così articolato e complesso la condivisione della partecipazione di tutti i soggetti che sono fondamentali perché rare alcun cambiamento di Montello
Però però
Oggi io credo alla gli accordi del novantatré si siano gli elementi migliorativi
Che possono permettere una progressione senza lo stravolgimento delle regole attraverso il quale noi oggi governiamo noto mercato del lavoro
C'è Piero Montinari presidente degli industriali della Puglia per l'ultima domanda
Dov'è Piero
Ecco Piero l'ultima provocazione e poi facciamo un direttivo
è una piccola consigliere
Un momento che concluse avevamo dato per
Pronta
Un attimo di di confusione per è un momento di disagio portano dato per scontato
Noi leggiamo lì sul palco
L'etica della della trasparenza forse qualcuno dimentica l'etica della responsabilità di Weber ma anche già abbiamo affrontato in questa sala fuori tempo
Addietro e querele maestra responsabilità di governo ma anche di un di un opposizione
Perché io ho sentito critiche ma di propositivo di di alternativo non ho sentito niente
Io vorrei ritornare un attimo
E perché ne faccio parte a quelle che
Ha un aspetto della relazione c'è quello proprio del federalismo contrattuale come strumento per poter risolvere problema della crescita del Mezzogiorno
Si è parlato che questa può essere una una opportunità sappiamo che nel Mezzogiorno ci sono i due terzi dei disoccupati del paese che vogliamo magari da parte di disoccupazione strutturale forse percentualmente siamo siamo di più
Abbiamo disegnato questo oggi è un abbiamo provato immaginare un modello una via alternativa abbiamo disegnato un una cornice vorrei sapere nel quadro concretamente che cosa si può fare per dare risposta
A questo aspetto considerato anche quello che diceva un un saggio contadino alle mie parti
Che divennero procace non placa la fame
Va bene allora io direi in giro rapidissimo tutti a cominciare da Sergio D'Antoni e poi vediamo
Le domande diciamo
Poi sono abbastanza simili io penso che sia tabù un sistema contrattuale che abbiamo
Un contratto nazionale di norme di regole di garanzia e sul piano salariale fissi cosiddetti minimi cioè quello che in altri
Regime
In altri Stati più stato per letto e quindi siamo qui io preferisco nettamente un sistema cui sia la contrattazione sempre a fissare
Questo rapporto e poi a livello addio andare io insisto o no al non insieme aggiuntivo o o al più andare o territoriale
Perché proprio per arrivare a tutte le piccole media impresa e l'abbiamo un sistema contrattuale che prevede al territorio difficilmente vi arriveremo in quel caso quelle piccole imprese avranno solo il contratto nazionale questo io lo trovo non giusto
Tra l'altro abbiamo due esperienze due settori particolari se vogliamo l'agricoltura e l'edilizia che hanno danni
Una contrattazione territoriale e non hanno sconvolgimenti particolari anch'tutto sommato hanno un adeguamento abbastanza possibile quindi se si vuole ci si può lavorare per trovare delle soluzioni che a mio giudizio diano un impulso in questa direzione
E questo si collega morto con la questione Mezzogiorno perché perché io penso che sia giusto porrà la questione della flessibilità salariale attraverso un modello contrattuale che abbia questa caratteristica perché siccome qualunque ritorno a gabbia salariale rivolgervi può è un grande errore l'unico vero modo per fare flessibilità è un modello contrattuale che abbia è che Restrepo in scala prodotte metà dove viene prodotta cioè che quindi e dove le produzioni meno distribuisce nemmeno e dove produce né più distribuire di più e questo non faranno in gabbia né niente questo apparterrà esattamente a quel rapporto efficienza del territorio produttività Investimenti
Occupazione che l'unica garanzia per far un passo in avanti tutti quanti
Ci vuole tempo lavoro cornice e giustamente si c'era vuole tanto l'abbiamo detto prima
Ci vuole una cultura vera dalla partecipazione
E ci vuole a lavorare su un modello in cui le persone avvertite come siamo noi in questa sala o dovremmo esserlo si mettono a lavorare per convincere quelle non avvertite Gaston ahimè tante ma io sono convinto che sono tra quelli che essa è una cosa giusta prima o dopo entrare la teste dedotte cioè anche i sordi sentano e anche i ciechi verranno anche quelle che pensano che
Convincenti come
Come tanti ne vediamo in giro che ancora la guerra non sia per i prezzi sono ancora tanti i giapponesi
E continuano a farla però la guerra è finita è però poté convergeranno mettiamo tradotta però che sia lì questo possibile ritrovati Andrea Funari
Presidente dei giovani di Caserta ci sollecita una una domanda dove Andrea
E la domanda è per Antonio Bassolino militare
Senatore Raffaele perfetto il tortello
La domanda rivolta
Buonasera io ho ascoltato con interesse con gusto le e le tesi di Anna Maria Artoni i riferimenti al sud
Sono rimasto naturalmente affascinata come credo tutti gli imprenditori soprattutto i giovani imprenditori di questa sala le tesi del professore Brunetta
Quando
Hanno parlato ha parlato soprattutto del discorso lascerei come in particolare nel profit sharing
Restano me quindi l'entusiasmo per la condivisione naturalmente in linea di principio di una modello del genere restano le perplessità anche dell'applicabilità al Sud l'applicabilità al Mezzogiorno d'Italia di un modello del genere recenti esperienze
A livello di contrattazione
Attrattivi drammatico come ricordava prima D'Antoni ci hanno insegnato che modelli o proposte calate dall'alto non funzionano
E che quindi è necessario e opportuno come ricorda il presidente Bassolino certamente considerare una uno strumento del genere come un punto di arrivo ma avviare sicuramente un percorso di prudente sperimentazione che prevede appunto e consiglieri soprattutto dalla dal momento che nel sud si parla ancora purtroppo di una di gravi problemi del sommerso che al problema della disoccupazione al ventidue per cento ancora qualcosa in meno e quindi è opportuno che sì pensi a dei modelli appunto di contrattazione di tipo nazionale ebbe poi anche di tipo strettamente locale c'è il discorso dei distretti industriali che può funzionare bene
In questo senso quindi sicuramente da avviare un percorso culturale recuperare quel deficit qui faceva riferimento Marco Biagi quel deficit culturale che parte come diceva il presidente Bellotti da un discorso anche che faccia che coinvolga un po'tutte le parti sociali a partire alla formazione la scuola
E quant'altro quindi sicuramente diciamo non è una e non è pessimismo il mio ma è un invito alla prudenza chiaramente nel considerare il modello del profit sharing come altre similari come un punto di arrivo però di un percorso molto prudente di sperimentazione
Allora grazie Bellotti eticamente facciamo chiudere basta una brevissima replica Cantone quando dice giustamente c'è ancora chi è convinto che la guerra non è finita
Io vorrei ricordare ai giovani imprenditori che fatica abbiamo fatto noi ha cercato di far comprendere alcuni criteri del passato
Che il salario non è una variabile indipendente e quanto questo su questo noi abbiamo dovuto lottare partire soffrire e quanto la nostra economia avuto danno allora questa è una preoccupazione
Keci pone di fronte la necessità di in qualche modo far riflettere su come una crescita culturale si è necessaria anche nel sindacato per affrontare come dicevo prima una rappresentanza diversa vi interessa di lavoratori che hanno cambiato le loro aspettative di vita professionale come sia
Confindustria col Patto per l'Italia abbia messo già il fronte di un rinnovo completo di alcuni contratti sindacali nel Patto per l'Italia l'indicazione di risorse importanti
Confermate nella finanziaria per agevolare i passaggi che possano superate le pensioni creare quelle condizioni di dialogo sulle quali tutti bisogna costruire e infine bene fanno tutte ricordare il problema del Mezzogiorno che non è un problema locale ma è un problema nazionale
Abbiamo un cuore concesso inarrestabile di allargamento della Comunità europea
Noi non possiamo pensare di essere sconfitti dalle povertà altrui perché non siamo riusciti ad abbattere i divari che non abbiano alcun Paese e su questo non è una responsabilità di divisione del Paese ma necessita di accorciare queste differenze e anche qui torno a ripetere guardate lo sforzo il coraggio la determinazione con cui Confindustria per prima ha portato sul tema sociale dell'emersione il ruolo fondamentale per accorciare questa distanza quindi io non sono un incantatore di parole come
Sergio D'Antoni non è un incantatore un dominatore delle parole o dire che per Antonia detto scusate interrompa
è un tema appena
No è un tema difficile è un tema tecnico alla fama e piena quindi li abbiamo tutti stregati avverrà non ci siamo riusciti ad accrescere allagate Bassolino le ultime parole e poi lasciamo imposto
Chi viene dopo di noi
Sì
Ma
Io penso
Viva D'Antoni che aveva sollevato un problema che sì il conflitto
Come tutti noi sappiamo bene
Il sale il lievito della democrazia
E la piazza è una parte fondamentale dell'agire democratica
è stato utilizzate viene utilizzato un rapporto diverso
Che cosa è importante in un Paese come il nostro a mio avviso
Che il conflitto si svolga sempre incerto qua parlo del conflitto sociale e politico e democratica
Sempre in un un certo qua
E sia dunque sembra in grado di essere potenzialmente vene epico per il Paese
E il conflitto non sia dunque mai distruttivo in qualche
E la piazza in ogni caso che alla sua funzione il compito che ha la funzione di sua
Non possono poi mai sostituire
Il Parlamento le istituzioni e le sedi democratico ora io
Non solo non ho alcun dubbio per quello che mi riguarda che chi è stato eletto dai cittadini sia il diritto e aggiungo Heidi Ristori il dovere di governo
Tutti quelli che sono eletti dai cittadini e anzi lo dico sempre