"Radio Carcere" rubrica di informazione sulla realtà carceraria e sui diritti della persona detenuta

Alla popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Dichiara Italia l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile mille novecento
Buonasera e ben trovati l'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena notizie dal carcere
Carcere di Frosinone violenza sessuale nel corridoio del carcere il ventisei luglio una persona detenuta nel carcere di Frosinone avrebbe subito violenza sessuale ad opera di un agente penitenziario
Sottoposto ad indagini ora sono la gente accusato della presunta violenza sessuale e il sovrintendente che avrebbe secondo il denunciante impedito alla vittima della violenza di presentare regolare denuncia
L'uomo secondo quanto è riferito nella denuncia sarebbe stato invitato in una zona isolata del carcere di Frosinone da un brigadiere della polizia penitenziaria che poi avrebbe lì abusato di Luís
La violenza sarebbe stata consumata stando alla querela nel cosiddetto corridoio di passeggio che porta dalla palestra i locali della scuola
Il giovane
Che si è dichiarato omosessuale approvato a suo dire inutilmente a riferire della violenza
Ma nessuno nessuno l'avrebbe preso in considerazione dal canto suo la gente accusato della violenza sessuale avrebbe ribadito che la ricostruzione fatta dal detenuto era impossibile
Dato che allora della violenza il luogo indicato dalla vittima avrebbe dovuto essere affollato di guardie e detenuti
Al termine delle indagini il pubblico ministero dottor Monti ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati
E adesso a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio sarà il giudice dell'udienza preliminare
Carcere di Trieste Paolo Palma
Trent'anni persona detenuta nel carcere di Trieste la mattina del quattordici giugno sviene e muore nel bagno della sua cella
Per il momento sono sconosciute le cause della morte
Claudio Ernesto
Giornalista de il Piccolo di Trieste è stato il primo a rendere pubblica la morte di Paolo Palma e noi di radio carcere lo abbiamo contattato per sapere di più
Sull'ennesima morte misteriosa di una persona detenuta in un carcere da Repubblica italiana
Ai microfoni di Radio radicale di Radio Carcere c'è Claudio per né che giornalista del piccolo di Trieste ciao Claudio Claudio tu l'altro giorno ai diffuso la notizia della morte di una persona detenuta
Nel carcere di Trieste si tratta di Paolo Palma che così si è accasciato nel bagno dalla sua cella ed è morto in condizioni misteriose cosa sappiamo di questa morte di questa persona di più nel carcere Trieste
Allora e sappiamo sette giorni di distanza quasi nulla
è stata fatta l'autopsia
E l'autopsia non ha dato nessun tipo di risultato evidente e quindi sono in atto e prove tossicologiche altre prove di laboratorio che entro sessanta giorni come ha predisposto quindi del sostituto procuratore Maurizio De Marco che segue il caso per la Procura della Repubblica di Trieste dovranno essere consegnati per riuscire a capire cosa effettivamente successo questo giovane che aveva trent'anni che doveva scontare una condanna abbastanza breve per fatti vecchi di una decina di ieri
Di anni adora farsi quattro cinque mesi di carcere ha spiegato oggi suo avvocato Lucio Caligari
L'avvocato che ha presenziato che ad autopsia i atte a sette giorni come ho detto prima questa morte di questo trentenne
Resta un mistero quindi Paolo Paolo Palma trent'anni si accascia nel bagno della società calci Trieste muore non sappiamo perché al momento non lo sappiamo perché lui non era solo nella cella c'erano altri
Amici con cui aveva accennato al ruolo scattate guardato la televisione si assenta per un attimo in un posto dove di solito si anche in carattere penso si vada da soli cercasse altro cent
Lo trova lì cercano di rianimarlo arriva il sì sì gli agenti della polizia arrivano i centodiciotto medici
Tentano di rianimarlo respirazione bocca a bocca fatta dagli stessi compagni di cella però nulla
Ecco questo questo che un mistero criticità dovrebbe essere chiarito posso dire che come ho scritto sul nostro quotidiano di Trieste il piccolo il per estrema estrema prudenza o estremo tentativo di il medico del centodiciotto iridato due fiale di Narcan perché lui in passato aveva avuto a che fare con un
Conosce la droga e l'uso di sostanze stupefacenti stava scontando proprio una condanna lui era seguito dal sei
Era qualcuno con un programma a scalare di metadone e poi è arrivata la condanna io non so se in carcere questo programma fosse stato continuato però due giorni prima era stato visto da Sud difensore
Posso dire che io ne ho parlato anche con il direttore del carcere
Briglia che è anche assessore comunale lui sapevamo nominato da una giunta di Rio scritto ad AN anche lui mi dice che non non non risulta nulla non trovato nulla in cella
Che a terra feci un un anello ok Paolo Palma aveva perso questo nello stato restituito
Per anni dei compagni ecco Claudio né tutto contestualizziamo questo dramma della morte di Paolo panorama il il campo fino a Trieste in che situazione si trova allora il carcere di Trieste si trova la situazione come tutte le carceri italiane
Di sovraffollamento sono centocinquanta posti dove per ammissione delle stesse
Ed è la stessa direzione vivono duecentocinquanta persone alcuni io che sono cronista di giudiziaria e passo le mattine tribunale
Oltre anche avvocati mi raccontano che in talune eccelle per quattro sono ammucchiate otto persone
Se uno deve farsi ne ha visti caro io dico stare in piedi qualcuno delle strade
Questo questa questa è la città emergenza casinisti io questo tipo che i Climamio parlato proprio oggi con altri avvocati mi dicono che e pesante
Questa morte è stata sentita in modo molto molto molto pesante le persone c'è una corsa sofferente
Ecco questo sì
Questo questo me lo sento di dire
Lui il carcere di Trieste è una struttura particolare è uno dei pochi carceri collegate direttamente al palazzo di giustizia c'è un camminamento
Ci sono un buon numero di detenuti extracomunitari con me sì di e c'è almeno credo il quaranta per cento delle vere persone ho avuto a che fare con con l'altro questo credo sia una fotografia sovrapponibile a quella degli altri cantieri italiani
Ecco Claudio un'ultima domanda che poi tra l'altro è un tema di cui abbiamo già discusso dunque non mi hai telefonato più a Radio Radicale detto ma qua insomma la le notizie sull'agenzia in un passo molto noti coloni io io devo dire che sono rimasto meravigliato che la morte di un
Detenuto in carcere in questo momento non sia stata ripresa dall'agenzia Ansa che quella che diciamo così costituisce l'ossatura del per informazioni su cui lavorano i quotidiani di provincia che non hanno grossi inviati ma che i grossi quotidiani poi c'è sempre uno spunto questa morte passata totalmente sotto Sire
Questo te lo questo lo devo perché il signor qui ogni giorno dopo lo dico assolutamente questa notizia non era non ha ripreso a nessuno
Questo questo credo che se si riesce a diventare così sensibili anche di fronte a una morte per quanto misteriosa di un ragazzo che trent'anni con un figlio di otto e una moglie o una mamma viva credo che il compito dei giornalisti sia perlomeno un po'diverso nova nova sopraggiunta io io penso la pesca stiamo
Bene grazie Claudio ogni ringrazia di radio carcere che entri siamo atto di disposizione fino vi ringrazio molto io volevo farlo sapere perché non trovo giusto che le persone potrà essere privato della libertà c'è un private anche diritto della salute le avete
Grazie grazie accoglierne giornalista del Piccolo di Trieste grazie e ringrazio
Carcere di Alghero gli agenti della polizia penitenziaria danno l'allarme due tentativi di suicidio tra i detenuti in pochi giorni
è ancora allarme nel carceri Sammichele di Alighiero
A denunciarlo questa volta sono gli stessi agenti della polizia penitenziaria che da mesi lamenta no una situazione di grave disagio un disagio che in pochi giorni ha causato già due tentativi di suicidio tra le persone detenute
L'ultimo tentativo di suicidio risale a venerdì scorso quando una persona detenuta con problemi di tossicodipendenza ha cercato di impiccarsi nella sua cella
Fortunatamente alcuni compagni di sezione si sono resi conto della situazione hanno chiamato aiuto gli agenti hanno fatto in tempo a portarlo Infermeria dove gli sono state prestate le cure necessarie
Quindici giorni prima un analogo episodio questa volta voleva farla finita
Un ex poliziotto della dia finito in isolamento quarantacinque giorni in perfetta solitudine conclusi con un epilogo tragico l'uomo allegato la federa del cuscino alle sbarre della finestra
E con il cappio ha cercato la morte le guardie avvertite dalle grida di un compagno della Shell accanto sono riuscite attenere il corposo speso per le braccia evitando che l'altra azione sul collo lo uccidesse
Due eventi drammatici quindi nel giro di poche settimane ma il personale della polizia penitenziaria del carcere di Alghero avverte sono solo gli ultimi di una lunga lista un chiaro segnale che qualcosa non va all'interno dalla casa circondariale di Alghero
L'Autore Doni ISMU e tentativi di suicidio tra i detenuti in un carcere la presentano quasi l'ordinaria amministrazione ma il timore degli agenti e che a causa della carenza di organico primo poi ci scappi il morto
Per capire la gravità basta pensare che il carcere di Alghero ha riaperto i battenti nel mille novecentonovantotto con circa cento detenuti e cento agenti
Negli anni però il personale della polizia penitenziaria si è ridotto di numero
Mentre il popolo delle persone detenute è raddoppiato
Attualmente il carceriere Piero ospita duecento persone detenute la maggior parte definitivi di cui il cinquanta per cento sono persone
Extra comunitarie occorre forse aspettare il prossimo detenuto morto per fare qualcosa nel carcere di Alghero
Cara radio carcere mi chiamo Essex o trent'anni e sono detenuto nel carcere di Ancona da qualche tempo qua in carcere hanno scoperto che sono affetto da sclerosi laterale amiotrofica
All'inizio mi facevano male le mani sono andato dal medico il quale mi ha detto che si trattava di una tendinite
Dopo qualche settimana non muovevo più le braccia
Mi portarono in ospedale e capirono soltanto all'ora che ero malato di una malattia inguaribile che si chiama sclerosi laterale Amiotrofica
Cara radio carcere sono F quel detenuto malato di sclerosi laterale amiotrofica
Che ho scritto dal carcere di Ancona oggi mi hanno trasferito dal carcere di Ancona al carcere di Parma perché dicono che qui c'è il centro clinico
Ma ho parlato con il medico del carcere di Parma il quale mi ha detto che Elia Parma per la mia malattia la sclerosi laterale amiotrofica non possono fare nulla
Sono forse condannato a morire in carcere
Sono queste due delle lettere che una persona detenuta nelle carceri italiane che si chiama F. trent'anni malato di sclerosi laterale amiotrofica ha scritto a noi di Radio Carcere
In questi mesi così con una lettera abbiamo scoperto che in un carcere italiano c'è una persona detenuta di trent'anni che affetto da una malattia gravissima che neanche fuori dal carcere trova una cura
Tante persone che hanno ascoltato radio carcere ci hanno scritto per sapere di più sulla storia di F che adesso si trova nel carcere di Parma quella che sentirete adesso e la voce della signora Tommasina che è la mamma
DS
Sentirete la voce di una donna semplice una donna disperata una donna senza soldi senza mezzi per rimediare a un'ingiustizia che vediamo tutti
La vediamo tutti sì tranne chi potrebbe fare qualcosa è un'ingiustizia che ha un nome S un'età trent'anni una condizione persona detenuta e una malattia la sclerosi laterale a me trofica
Ai microfoni di Radio Carcere di radio radicale ce la signora Tommasina
Che la mamma di una persona detenuta che si chiama f e che gli ascoltatori di radio carcere conoscono persona detenuta malata di sclerosi laterale Amiotrofica
F. ha scoperto questa sua malattia quando era nel carcere di Ancona poi è stato trasferito nel carcere di Parma ecco signora Tommasina lei oggi qualche minuto fa ha sentito per telefono suo figlio
Come sta innanzitutto attendendo
No no va bene mia figlia
Armani
E io e Nanni che non è cognato
E quindi mi subisce anche ad andare al TAR della cacca dei cani ignari
E lui veniva sibillina
No non me lo permettono
E lei chiese ed ottenne ed economiche
Di andare di andare fino a parlare parlare non può perché poi tra l'altro a e gravemente malata quindi non può tra l'altro andare a trovare suo figlio a Parma e coma suo figlio che noi chiamiamo FI per ragioni di privacy
Lei lo ha sentito dal telefono oggi
Alla sclerosi laterale amiotrofica viene curato in carcere
Quindi va bene dice Luigino
Che lui dice non iniziano Caliendo né niente che attacca la struttura che noi
In più peloritana perché stabilimento proprio che non avendo nessuno vicino
Noi nelle accanto certo la mamma perché aperto sei anni fa quindi diretta dal tasso Meles fratello grande
Non so perché e anonimo mirata cosicché nere avvocati diciamo di e grafica con quelli dell'asfalto
Avvocati gli uffici ora secco ecco signora perché tra l'altro il problema che ha suo figlio con problema serissimo è questa malattia la sclerosi laterale amiotrofica che purtroppo oggi come oggi la malattia senza cura anche ora
Infine neanche come posso dire nei
E
No va bene Katharina comune che
Quanti anni ha suo figlio signora
Teatro comunale che dieci galline
Oppure come noi
Il senatore Sanna nove
Ecco quando S. ha scoperto di avere la sclerosi laterale amiotrofica la la chiamata la bigiata e tra l'analisi e colloqui Ancona
Quando era detenuto da ancorché Ancona
Gli disse che
Fa male perché Paesi evocato è una prova Caprara collimano spingendo Nievo il minatore coerenza di ricerche della verità proveniente come nell'anime
Qualcosa dovranno lo spinge quindi essere adesso come sintomi non riesce a stringere le cose in mano punta
E quindi l'inno Nicandro Oliva
Crolla lui cammina incandescenti niente uscite
E nonostante tutto questo mi sta in carcere comunque
E perché anche da ora una velina
E ma lavorava e io non avevo che perché ad avvistare infine là dentro trasferendolo epica note Ferrantelli cerca un po'più tranquilla
Ora manata io sono glielo ha detto commetta un po'quindi devo anche prevedere almeno avvenimento
Prima le faceva riferimento al fatto che il suo figlio appunto malato di sclerosi laterale amiotrofica a volte al decidi menti fisici non riesce a tenere le cose in mano
Ecco ma adesso l'ha sentito per telefono pochi minuti fa le ha raccontato la sua vita in cella con in queste condizioni
No non è dice perché fa paura siccome li registrano tutto
Cannavaro annegato in America
Capito ho capito neanche inquinanti accreditando perché non vorrei che lo capissero
Mi chiamo sott'occhio al capitano
Perché so che direttori italiani perché il nostro arricchito
Va be'in questo caso abbiamo a che fare con la circostanza del tutto particolare con una malattia così grave insomma non
E quindi andiamo un po'paura Accarino ballerini e pesce
Non ho essendo voi non è che io sono signora questi elementari non è che c'erano
Istituzione una cosa che mi dà fastidio tagliare unico Hierro cardine con record altro che capelluto Licata lungo i Navigli è stato il tutto così all'improvviso
Michelangelo ad emettere dodici luglio a perché c'è un'udienza per la per una detenzione ospedaliera per le quindici sono dei DS che quindi lavello io a luglio
Non so spiegare declinando nei referti
Porterà in HP
Che andranno agli radiotelefoni dispiegare i ricorsi come vorrei
Miliardi ci sì ho capito
Negando allora infamia effetto
La ringrazio grazie a lei signora grazie a lei
Legge Bossi Fini sull'espulsione dei delle persone extra comunitarie senza permesso di soggiorno
Un caso emblematico è quello di Jihad Issa palestinese Iliade è stato arrestato in Italia nell'ottobre del mille novecentottantaquattro quando aveva ventun anni
Jihad ha scontato ventun anni di pena undici all'interno del carcere Bibi e i successivi misura alternativa
In carcere Jihad dopo un lungo periodo di isolamento ha imparato la lingua italiana e ha frequentato per cinque anni una scuola superiore che è stata creata grazie anche al suo aiuto all'interno di Rebibbia
Jihad si è diplomato come perito informatico e da semilibero ha intrapreso un percorso di lavoro che è iniziato con l'assistenza a ragazzi portatori di handicap
In una casa famiglia ed è proseguito come programmatore insegnante di informatica presso la cooperativa a Bacco
In considerazione da sulla buona condotta Jihad essendo un è stata riconosciuta la non pericolosità sociale nel due mila e quattro ha ottenuto l'affidamento sociale
Il quindici giugno presso la questura di San Lorenzo dove Jihad era stato convocato telefonicamente per la notifica del fine pena
Jihad è stato formalmente dichiarato libero dal carcere ma in quanto immigrato clandestino trasferito al centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria
Quello di Jihad è un caso limite uno dei tanti non presi in considerazione dalla legge Bossi-Fini
Jihad è un uomo che da diversi anni ha una casa degli amici una compagna con cui convive è iscritto all'università Jihad paga le tasse e ha un lavoro stabile
Ha ottimi rapporti con i suoi datori di lavoro e con gli studenti dei suoi corsi Jihad in carcere è stato un detenuto modello poi improvvisamente per le storture di una legge irrazionale quella Bossi Fini iarde viene minacciato di espulsione ma dove jihad essendo palestinese potrebbe essere espulso in Israele
Jihad Elisa ha trascorso una difficile infanzia è una durissima adolescenza nel cuore dei territori occupati a dura presso Hebron lì quindi la sua vita sarebbe a rischio e rischierebbe anche di scontare nuovamente la pena che ha già scontato in Italia
Per il reato per cui è stato detenuto per ventuno anni in un carcere
Italiano
Jihad in Italia ormai è una persona da oltre un decennio pienamente integrata anche dal punto di vista lavorativo
Per questa ragione
Antigone ed altre associazioni hanno iniziato una sottoscrizione
Per far sì che il jihad non venga espulso dall'Italia e che casi analoghi a quello di Jihad trovino un rimedio perché si tratta di vere e proprie ingiustizie ingiustizie che la legge Bossi Fini non sa risolvere per cercare di porre rimedio all'espulsione di Jihad è stata iniziata intrapreso la raccolta firme ad opera dell'associazione Antigone
I primi firmatari Stefano Anastasia presidente nazionale dalla Conferenza nazionale volontariato giustizia don Luigi Ciotti
Dell'associazione Libera Patrizio Gonnella presidente nazionale dell'associazione Antigone
Il professor Luigi ferraioli il regista Valerio Ialongo Luigi Manconi garante dei detenuti del Comune di Roma
Luigi Nieri assessore regionale al Bilancio Mauro Palma rappresentante italiano presso il Comitato europeo per la prevenzione la tortura e anche la piccola voce
Di radio carcere ha sottoscritto la raccolta firme perché Jihad non venga espulso dall'Italia
C'è da chiedersi quante persone extracomunitarie che hanno vissuto il carcere che hanno dimostrato di reinserirsi come Jihad
Meriterebbero dopo tanti anni invece di essere espulsi meriterebbero un serio reinserimento nella società italiana questo è il caso di Jihad
Uno dei tanti
La Regione Puglia prevede di istituire la figura del garante dei diritti del detenuto lo ha annunciato il presidente della giunta pugliese Nichi Vendola
La decisione è contenuta nelle dichiarazioni programmatiche che Vendola sta leggendo al Consiglio regionale
E che ha voluto intitolare una Puglia migliore nelle carceri Pugliese c'è ha detto Vendola un dolore supplementare
Quello di un fuori indifferente che si cumula a quello dentro che è fatto di degrado e spesso la burocrazia pendenze aria divora dite che diventano solo pratiche o cartelle penali
Per questo ha aggiunto Nichi Vendola
Noi dobbiamo riorganizzare i punti di comunicazione tra il dentro e il fuori
Attraverso l'organizzazione del lavoro e della formazione attraverso la rottura del muro culturale e informativo cominciando con il prevedere l'istituzione
Di una figura di garante dei diritti del detenuto della regione pugliese
Questo il comunicato oggi del Presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola nove di radio carcere per far capire qual è l'atmosfera che si respira in un carcere pugliese abbiamo avuto la fortuna di raccoglie la testimonianza di una persona detenuta che da pochissimi giorni è uscito forse da una delle strutture più moderne
Delle carceri pugliesi ovvero il carcere di Lecce
Questa è la testimonianza di Marco che appunto da pochissimi giorni è uscito dal carcere di Lecce
Un carcere nuovo un carcere che sulla carta dovrebbe funzionare e invece invece accade quello che ci racconta Marco
Allora ai microfoni di Radio radicale di radio carcere c'è Marco che da pochi giorni è uscito dal carcere di Lecce Sammarco ciò Riccardo ciò tutti i radioascoltatori
Ecco Marco ci puoi offrire una fotografia della cella in cui sta se è stato rinchiuso con altri con altre persone detenute del carcere di Lecce qual è la vostra situazione lì
Allora secondo me credo che tutto era molto bassa lampi specialmente Monk queste ne descrive i in quanto il caldo è insopportabile essendo strutturalmente fatta in prefabbricato
E e con ordinò al comandante che non si può mettere un telo di fronte
A alla finestra
Perché dice che non c'è motivo di questo strumento giuridico che è un'altra più perché dalle due del pomeriggio fino alle otto di sera ottocento in cella che più scaltro ascellari ventun forno l'acqua viene a mancare
La luna come fece più alle quattro quattro e mezza sepolto marchi quindi lasciate agli altri il potere immaginare come come nell'intervento con la cella piccolissima chiamiamolo gruppo un piccolo penso che è stato costruito per una persona sola perché credimi io penso che non io facevo cinque passi
Dal dal cielo aperto facevo cinque passi però divertente la prodotti con la piccola piccola piccola
Tanto è vero che quando al mattino dovevamo scendere perfetto però ci riconduce ad una volta ecco quanti eravate in questa piccola Chanel calci Lecce persone tre persone in un cubicolo dunque un piccolo piccolo
Il guaio e quindi un angolo capi nel frattempo ventilatore penso niente
O giusto giusto il big del partito davanti ai Roma
Proprio come posso dire
Molto molto avvicinati
Quante ore stavate chiusi in questa piccola c'era il Caf Cisl e Cile allora il carcere ci si sta chiusi si comincia a uscire dalle otto e quarantotto quarantacinque si scende a passeggio etica alle undici del mattino
Poi si si sceglie un popolo alle tredici e scegliendo le quindici
Quindi venti venti ore necessità chiuderà c'è il
Così a non fare nulla
Mentre niente perché il lavoro come del resto le altre carceri a rotazione
E diciamo che un'attenzione dovrebbe di regola come è stato costruito un istituto ospitare venticinque detenuti ne ospita il triplo settantacinque quindi diciamo che uno come me personalmente irrisorio tradotto da da un altro istituto al Lecce
In giugno del due mila quattro e ho lavorato e ha cominciato a lavorare ad aprile del due mila cinque ovvero gli ultimi due metri che mi stavano di di pensione
Ecco Marco un altro aspetto del tuo racconto che mi già pre fatto prima riguarda la magistratura di sorveglianza
Tu hai dura mi ha raccontato che ti hanno fissato l'udienza quando ormai il tuo fine pena era arrivato vero tesi parti sembra sembravano posso dire io una presa in giro
Però io sono stato convocato in udienza
Gli ultimi dieci giorni
Prima della fine pena prima per Galli del sociale dall'educatore
Poi la maggiore realtà in quanto meno detto non si preoccupi perché il due agosto c'è c'è questo Consiglio volto a ottenere una misura alternativa come descritta quelle che permettono alle cinque figli e lei però
Io ero più forte nemmeno riuscivano chi lo vedete che io il diciotto giugno e scoprì nell'ex e quindi io vedevo morire mi credi Riccardo sì sì ti credo perché vedevo prima una presa in giro giocano così lunga almeno chiamato ma nessuno
A fine benemeriti terremo chiuso l'osservazione non ti preoccupare che presto andrà in comunità e quante odio corto c'è il consiglio penso che se tu lo accetto
Rispondono quando uscivi a giugno quando invece sono uscito pattuglione qualcosa attenere fine pena
E redime io sono un po'emozionato però eppure dura
Ecco Marco di persone detenute che hanno vissuto l'esperienza anche della magistratura di sorveglianza come te nel carcere ceceni sono altre sì quasi sempre finito
Ecco due trascorso questa esperienza detenzione nel carcere di Lecce l'abbiamo visto anche con la problematica della Magiste di sorveglianza e coma a te cosa insegnato questa detenzione nel carcere di Lecce
Quarta e personalmente mi ha segnalato niente niente io non voglio insultare pretendere di fare diciamo certi pensieri che magari potrebbero essere comunisti Romitelli solo sofferenza perché io discoteca vola e dal caldo soffrivo specialmente come ho detto prima dormiva al terzo piano proprio a venti centimetri dal soffitto
Tant'è vero che convalidi Celletti si coricava apparteneva e dormendo al piano basso erano tra suo per terra il cemento Tosca conto
E nessun tipo di attività ricreativa poco poco il parcheggio
Qualche partito biliardino Airbus è bastato un utente in più bene in più che quanto alle mantenne io tutto ci sono quattro giorni di stop libertà dopo tre anni di carcere mi sento nell'ambito delle firme reti minori molte parlando con treni faccio avanti e indietro dalla mia stanza Fellini
Ma spero che presto mi par quel costantemente questo questo dolore perché so avanti indietro così come facili in cella come facevano lacerati perché non sono trattate Della Valle tornano indietro sempre quando scendevano i miei compagni home per i miei compagni andavano in doccia e c'era la possibilità di cammina
Perché avevamo tutto il premio l'accendo perché non si poteva fare
Perché viene come ho detto prima piccolissima
Però poco
Guarda io spero che presto Chirivì chi di dovere
Si metta una mano la coscienza e capisco che veramente nelle carceri italiane pista ma c'è molto da fare
Pure non dico tutto insieme tutta una cosa però piano piano spero che veramente perché se non gli atti
Gli atti estremi Carlo Fabergé specialmente le scarpe
Qua perché vuole dire sulla prima quota Riccardo sì
Il torneo rispettoso amori figura molto vicino anche la mia
Ricca che chi possiede premesso commuovendo però credo che nel calcio invece si sta veramente ma ma i diritti vengono calpestati
Io permettono di fare un saluto a tutti i ragazzi placata circondati da Borgo San Nicola invece e tutti i compagni detenuti
L'arte Riccardo peraltro è ancora autoproduzione grazie grazie Marco buone cose grazie ciò in quanto
Lettere dal carcere ovvero quello spazio di Radio Carcere che dividiamo alle lettere che le persone detenute nelle carceri tutta Italia scrivono a noi di Radio Carcere
è un modo per capire come nelle carceri italiane si manifesti di celle in cella di carcere in carcere l'illegalità il non rispetto della legge iniziamo questo Giro
Nelle carceri italiane da un carcere che fino a un po'di tempo fa era ritenuto uno dei migliori in Italia tanto che lo stesso ministro Castelli
Lo portava ad esempio è il carcere di Bollate ci scrive Giuseppe e un gruppo di persone detenute appunto nel carcere di Bollate
Ci scrivono per darci una brutta notizia
Carissimo Riccardo ti scrivo per segnalarci un altro caso di suicidio in carcere
Proprio ieri un ragazzo diciannove anni diciannove anni ha scelto di togliersi la vita all'interno di alla sua cella usando le lenzuola per impiccarsi
Quel ragazzo si chiamava Andrea e doveva scontare una pena di dieci mesi per essere stato trovato in possesso di quaranta grammi di hashish
Anche questo come altri casi analoghi è un gesto spinto dalla disperazione
Noi ci chiediamo ma perché i nostri politici non fanno nulla per evitare che accadano queste cose ma si rendono conto che c'è qualcosa che non va nelle carceri italiane
Un ragazzino diciannove anni va in carcere per pochi grammi di erba e lì e lì si impicca e dall'altra parte fanno uscire invece dal carcere gente come Angelo Izzo
Tutto questo è assurdo
Caro Riccardo ti mandiamo i nostri più sinceri saluti con stima Giuseppe e i detenuti del carcere di Bollate
Grazie a voi per questa lettera e teneteci informatici
Poi ci scrive Fiore dal carcere bibbia di Roma cara radio carcere caro Riccardo non ci ho mai scritto in precedenza anche se ascolto sempre la tua voce ti scrivo per un motivo che può sembrare banale ma che per chi è in carcere banale non è
Qualche tempo fa infatti a Rebibbia hanno organizzato uno spettacolo a cui hanno partecipato diversi gruppi musicali tra questi c'erano i presi per caso
Dopo lo spettacolo io è un altro mio compagno di detenzione abbiamo aiutato smontare il palco e alla fine il mio compagno ha ricevuto in regalo un cd dei presi per caso
Io c'ero rimasto un po'male e un componente dei presi per caso a nuoto il mio nome promettendomi che mi avrebbe mandato per regalo un cd
Dopo qualche tempo ho ricevuto una busta dei radicali italiani dentro c'era il cd
Dei presi per caso per me è stata una grande gioia nel vedere che ci sono persone che non si dimenticano di chi sta in carcere
Quella persona che mi ha mandato il cd quella persona che suona con i presi per caso eh Salvatore Ferraro e io
Tramite radio carcere lo voglio ringraziare personalmente bene Fiore sono convinto che a Salvatore farà piacere questo tuo messaggio tra l'altro lo ricordiamo Salvatore Ferraro
A subito
Due anni di misura cautelare in carcere proprio ieri Bibbia e Salvatore Ferraro ne è certo il tipo che si dimentica di di come ci si sente quando si è persone detenute
Poi si stima una persona detenuta nel carcere di Brescia
Carcere che io ho avuto l'occasione di visitare cara radio carcere qui nel carcere di Brescia la situazione al limite della sopportazione
Viviamo ammucchiati in sei o sette detenuti in piccole celle che potrebbero ospitare massimo due persone
E le condizioni igieniche sono disumane tanto che siamo invasi da scarafaggi enormi
Il carcere di Brescia infatti potrebbe ospitare duecento cinque detenuti e noi oggi siamo quasi più di cinquecento
Per la disperazione che c'è tra le persone detenute nel carcere di Brescia qui questo carcere lo chiamano Sulmona due infatti nell'arco di un mese sono morti già due detenuti
Anche le nostre famiglie pagano l'inciviltà di questo carcere
Nelle sale colloqui qui c'è ancora il muro divisorio che specifichiamo è vietato dalla legge da quattro anni
E i nostri parenti sono costretti ad aspettare interminabili ore tutti ammassati in una saletta sporca e che nessuno nessuno si degna di pulire
Qui nel carcere di Brescia non c'è nessuna attività sportiva un rieducativa per noi detenuti nessun lavoro e nessuna cura medica
Noi detenuti qui nel carcere di Brescia siamo ignorati da tutto e da tutti firmato una persona detenuta nel carcere di Brescia
Poi ci scrive un gruppo di persone detenute nella sezione di alta sorveglianza del carceri Larino la sezione di alta sorveglianza dei calci Larino
Scrivono è composta da venticinque celle tutte uguali e che misurano otto metri quadri c'è anche un bagnetto di un metro quadro
In queste celle ci viviamo in tre persone detenute
Tra la cella il bagno non c'è una porta e quindi quando uno di noi va in bagno a fare i bisogni si diffonde nell'ascella la puzza delle feci
Per non parlare delle docce che sono poche e sistemate fuori dalle celle
Nel due mila è stato approvato il nuovo regolamento penitenziario che ha stabilito che entro il due mila e quattro le celle delle carceri italiane dovevano essere ristrutturate e adeguate a Rispetto della persona detenuta
Ma così scrivono queste persone detenute in carcere a Rino così non è stato e chissà quando chissà quando lo faranno
Per non parlare del vitto che ci passa il carcere di Larino è il mangiare adatto per i porci pasta scotta e mal condita e una volta al mese verdura dove ci trovi dentro sempre qualche verme
Per il resto qui nel carcere Larino non c'è nulla neanche un medico che posso risolvere un'urgenza di notte qui se un detenuto si sente mali notte si deve aspettare che arriva un'ambulanza da fuori e i tempi sono lunghissimi
è questa una detenzione fatta secondo la legge
Firmata questa lettera da un gruppo di persone detenute della sezione di alta sorveglianza e calci Larino
Poi ci scrive Mario e il suo compagno di detenzione del carcere Poggioreale di Napoli caro avvocato Renna le raccontiamo come la nostra giornata a Poggioreale
Ore otto del mattino l'appuntato di turno grida a squarciagola la solita cantilena conta
E tu a quel punto ti di far trovare in piedi ore nove si va all'ora d'aria
Che se la vuoi fare devi alzarti molto ma molto prima perché in cella siamo in otto detenuti con un solo bagno e quindi per fare i bisogni dobbiamo fare una lunga fila dopo aver compiuto questa impresa si va al passeggio cinquanta minuti la mattina e cinquanta il pomeriggio
Per il resto siamo chiusi in cella per tutto il giorno e già ci immaginiamo già CIM Jimi amo questa estate che con il caldo e la mancanza di acqua per noi detenuti nel carcere Poggioreale sarà terribile
Infine un consiglio
In carcere occorre entrarci in buona salute perché qui se stai male non ti fanno nulla e non hanno neanche una pasticca per il mal di testa
La lettera è firmata da Mario e dal suo compagno di detenzione
Nel carcere Poggio Reale di Napoli o poi abbiamo ricevuto due lettere una ci arriva dal carcere di Benevento e l'altra ci arriva dal carcere di Teramo si tratta di due lettere che sono pressappoco identiche e e che invitano la la politica italiana a
Così iniziare una discussione politica seria in tema di amnistia e di indulto la cosa interessante la cosa importante e che potrebbe anche segnare un inizio di
Lotta non violenta negarci italiane e che queste due lettere pure essendo identiche nel contenuto sono firmate da tantissime persone detenute
Pensate che la lettera che ci arriva dal carcere Benevento e firmata da ottantasette persone detenute
Mentre la stessa lettera che invita la politica ad approvare una missione di e un indulto che ci arriva dal carcere di Teramo è firmata dal novantatré persone detenute
Quindi si due lettere uguali ma due lettere che sono un appello alla politica italiana una firmata da ottantasette persone
E l'altra firmata dal novantatré persone detenute
Leggiamo un un brano fondamentale di queste di questa lettera che ci arriva abbiamo detto uno da calci Benevento uno a calci Teramo
Si tratta tra l'altro di una di lettere indirizzate alle più alte cariche
Dello Stato appunto per chiedere un atto di clemenza nella lettera è scritto Giovanni Paolo secondo che intervenne in Parlamento per sollecitare un atto di clemenza verso noi detenuti aveva ben compreso il problema del penoso sovraffollamento delle carceri
Sovraffollamento che è un attentato alla democrazia in quanto in tali condizioni vengono meno i diritti costituzionali
La situazione nelle carceri è gravissima per lo stato di abbandono e di miti e di indifferenza in cui versano i detenuti italiani e la polizia penitenziaria
Un atto di clemenza servirebbe oggi per rimediare a queste ingiustizie e dar modo al Governo di rimettere ordine sia all'interno del carcere che all'interno delle Aule di tribunale
Lo ripeto questo e il testo fondamentale che c'è arrivato in due lettere distinte una firmata da ottantasette persone nel carcere di Benevento e l'altra firmata da novantatré persone nel carcere
Nel carcere di Teramo siamo lieti che questo testo si è iniziato a girare per recarci italiane anche perché noti radio carcere ovviamente lo condividiamo anche nella forma insomma
Poi estive Patrizio dal calci sul Mona caro Riccardo la maggior parte dei detenuti vive in modo passivo la sua disperazione e contano i minuti che non passano mai mangiano dormono e muoiono attimo per attimo
Se tra loro qualcuno perde il filo della speranza muore diversamente in modo assai più evidente
Qual è il futuro di per queste persone qual è la lezione insegnata dallo Stato che ci vorrebbe rieducativo
Quando si esce dalla galera e come aver battuto la testa contro un muro si rimane scioccati e lesionati per tutta la vita la mente del detenuto non sarà mai come prima
Usciti dal carcere la notte a incubi e pensi risvegliarti ancora chiuso in quell'inferno un inferno dove la giustizia crede di aver sanato un ammalato quando invece così non è
Cosa possiamo pensare di ricevere da uno stato così crudele
E da una magistratura così indifferente firmato Patrizio dal carcere di Sulmona e be insomma questa di Fabrizio dal carcere Sulmona è una lettera che contiene tanto pessimismo però anche tante verità
Poi ci scrive Mauro dal carcere di Lecce Caro Riccardo ho avuto immenso piacere nel vedere pubblicata una mia lettera sulla pagina di radio carcere
De del foglio che è stata pubblicata appunto sabato ventotto maggio e colgo l'occasione l'occasione per ringraziare The il direttore Giuliano Ferrara per questo nuovo importante spazio di Radio Carcere
Inoltre volevo sotto porti un tema che tu conosci RAI essendo avvocato
è il diritto alla difesa tuo amico Riccardo sai quanta delinquenza scende l'operato dei tuoi si fa per dire colleghi sai quanti detenuti poveri mal difesi sono finiti ingiustamente in carcere
Sì Riccardo tu lo sai molto bene e sarebbe opportuno porre questo tema all'attenzione della intera Società firmato Mauro dal carcere Lecce Mauro la buona o cattiva condotta diciamo dei miei colleghi avvocati
La conosco molto bene conosco anche molto bene la responsabilità enorme a volte immeritata che un avvocato a nell'ambito dello svolgimento del processo penale per questa ragione non solo a Radio Carcere su radio radicale ma anche
A Radio Carcere su il Foglio ci siamo occupati proprio degli avvocati in Italia e l'abbiamo fatto proprio nel numero che è uscito sul Foglio il ventotto maggio
Con gli interventi importanti dell'avvocato Corso Bovio e del Consigliere Francesco Iacoviello lì proprio se Tundo leggi noterà hai una critica abbastanza dura nei confronti degli avvocati italiani una critica
Che di solito non si trova sui giornali e dovremmo chiederci perché insomma si parla tanto ma dei magistrati ma gli avvocati guai a toccarli
Poi ci scrive Salvatore dal calcistico inviano carissimo Riccardo già già scritto altre volte ma nel carcere di Secondigliano le lettere indirizzata radio carcere non le fanno partire bene son contento che mi scrivi sta cosa bravi a Secondigliano
Scrive ancora Salvatore volevo raccontarti quello che è successo il ventisette aprile nel carcere Secondigliano e di cui nessuno nessuno ha parlato
Il ventisette aprile ero detenuto nella cella numero ventisette del calcistico invidiano insieme a un'altra persona che si chiamava Ciro quarant'anni
La mattina del giorno dopo Ciro si è sentito male e ha iniziato a vomitare io ho pensato che fosse un semplice mal di stomaco ma così non era
Ciro infatti ha iniziato a diventare cianotico io a quel punto ho capito la gravità della situazione e ho chiamato subito la gente di turno
Erano le sei di mattina e nessuno mi rispondeva
Dopo circa tredici minuti è arrivato un agente che viste le condizioni di Ciro ha chiamato l'infermiere l'infermiere anche lui è arrivato dopo dieci minuti
O forse più e a chi e ha chiesto a quel punto l'intervento di un medico nel frattempo nel frattempo io ero lì che tenevo Ciro tra le braccia
Ho iniziato a piangere perché non sapevo cosa fare e Ciro intanto non rispondeva più
Dopo poco ho visto il suo ultimo respiro che non potrò mai dimenticare
Quando si sono resi conto che Ciro era morto hanno aperto la cella e mi hanno fatto uscire
Poi così come mi trovavo in pigiama in pantofole mi hanno messo in un'altra cella dove sono rimasto per più di venti giorni
Non avevo nulla come e perché i miei vestiti erano rimasti nella cella dove era morto Sciro e solo grazie alla solidarietà degli altri compagni ho potuto avere un cambio di biancheria e dei pantaloni
Questa è la storia che ci ha raccontato Salvatore dal carcere Secondigliano la storia agghiacciante che in qualche maniera se ne contiamo i minuti di attesa
Che ha dovuto aspettare Shiro prima di morire insomma viene il sospetto che forse questa morte come tante altre in carcere poteva essere evitata
Marco Dal carcere augusta carissimo Ricato di Schio per mandare un messaggio ai detenuti italiani a quelli di etnia diversa
Da troppi anni siamo trattati come animali da troppi anni ci vengono negati i nostri diritti quante sofferenze quanti suicidi quante offese alla nostra dignità siete ancora disposti a sopportare
Parlatene tra di voi rifletterci sopra e siate coerenti occorre reagire pacificamente a queste situazioni di illegalità
Persone degne come Pannella c'hanno dato un grande esempio e noi cosa abbiamo fatto uno show Perino della fame fatto così tanto per farci notare
Cerchiamo tra di noi quell'unione utile per reagire all'indifferenza che ci circonda io dico prosegue Marco dal carcere di augusta che lo sciopero della fame
Lo si deve fare seriamente e lo si fa buttando fuori i piatti forchette e fornelli dalle nostre celle
Lo sciopero e la fame lo si fa e lo si porta avanti fino a quando risolveranno questo grave problema
Perché il sovraffollamento
Riprendiamoci la dignità firmato Marco ai calci di Augusta
Poi ci scrive Maria da Napoli che è la moglie di una persona detenuta nelle carceri Teramo
Caro Riccardo mio marito è detenuto nel carcere di Teramo ha sessantadue anni ed è gravemente malato
Prima era detenuto nel carcere Campobasso dove non l'hanno mai curato e poi l'hanno trasferito nel carcere di Teramo dicendogli che lì lo avrebbero curato non era vero nulla
Arrivato a Teramo gli stessi medici gli hanno detto che li per la sua malattia non potevano fare nulla
Io non so come fare e sono preoccupate per mio marito e ogni momento penso che egli possa capitare qualcosa temo che quando uscirà dal carcere sarà più un malato di ora o morto per un tumore
Grazie per quello che fate perché di gente come mio marito in carcere ce n'è tanta firmato Maria che la moglie di una persona detenuto nel carcere di Teramo poi salutiamo l'abbia il tempo di leggere
E Gianluca che ci scriveva il cast dal carcere di Alessandria ma che tra poco
Antonella li cacci Secondigliano il miglior calcio avrà di Milano Salvatore i suoi compagni della cella numero sette
Del carcere di Marsala
Quanti pedal carceri Caltanissetta Calogero dal supercarcere di Voghera Carmelo dalla sezione di alta sorveglianza del carcere di Sulmona Carmelo che vorrebbe essere trasferito nel carcere di Parma dove c'è suo padre detenuto e costretto sulla sedia a rotelle
Luca dal carcere Montorio di Verona che ha il problema che non riesce a ricevere la visita di sua figlia ecco farmi magari Luca chiamare dei tuoi familiari
Le lettere di radio carcere finiscono qui vi ricordiamo che sabato prossimo sabato venticinque giugno sul quotidiano il foglio uscirà l'inserto
Bisettimanale
Di radio carcere questa settimana ci occuperemo del carcere Montorio dire Rona un carcere che in piena emergenza a causa del sovraffollamento e poi per quanto riguarda il processo penale invece ci occuperemo
Della testimonianza nel processo penale come diceva Carnelutti
La testimonianza fa più vittime del vaiolo ecco lo diceva Carnelutti e forse e forse è una provocazione ancora oggi
Di grande
Attualità e tratteranno appunto il tema della testimonianza del processo penale sabato prossimo sul foglio con l'inserto radio carcere due giuristi importanti si tratta del professor Delfino Siracusano
E del Consigliere Vincenzo Geraci sempre nell'inserto radio carcere uscirà sabato sul foglio ci sarà anche uno spazio come sempre
E dedicato alle lettere che le persone detenute ci scrivono dalle carceri tutta Italia bene questa puntata di radio carcere finisce qui vi ricordiamo i nostri recapiti
Il telefono innanzitutto dove il potere contattare radio radicale chiede di medi Riccardo Arena il numero zero sei quattro otto otto sette otto uno poi l'indirizzo di posta elettronica
Che radio carcere chiocciola radio radicale punto it e poi l'Indirizzo dove soprattutto e ci rivolgiamo le persone detenute potete mandare le vostre lettere dal carcere
Questo è l'indirizzo radio radicale
Rubrica radio carcere via principe Amedeo V due zero zero uno otto cinque Roma
Grazie a Lorenzo Bruschi per l'assistenza in regia
Grazie alle persone libere che hanno avuto il senso di responsabilità di ascoltare Radio Radicale radio carcere grazie di cuore a tutte le persone detenute rinchiuse nelle degradate celle delle carceri italiane che anche questa sera
Hanno acceso la radio per ascoltare una voce la loro voce la voce di Radio Carcere a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Dalla popolo italiano il tribunale
Trentacinque del codice di procedura penale
Italia l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile mille novecento