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Palermo, 19 luglio 2002 - Nel decimo anniversario della strage di Via d'Amelio, in cui persero la vita, ad opera di un attentato mafioso, il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, ecco il documento audiovideo della commemorazione avvenuta al 'Centro Borsellino' di Palermo diretto da padre Bucaro.Sono state lette le lettere inviate dal Presidente del Senato Marcello Pera, dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dal governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio.Sono intervenuti il procuratore di Palermo Pietro Grasso, il presidente della Commissione Antimafia … sen.
Roberto Centaro, il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.41bis, modalità definitiva di espiazione della penaIl vice presidente del consiglio ha ritenuto di dover manifestare, in questa sede, la posizione del governo in merito alla lotta alla mafia.
Lì dove si prevede oltre alla prevenzione, anche la repressione.«Chi ha commesso delitti gravissimi» - ha detto Fini - «chi manifesta ancora forte pericolosità, mantiene contatti con l'organizzazione di appartenenza o addirittura invia ordini dal carcere deve essere sottoposto alla limitazione dei benefici penitenziari, cioè al regime del 41 bis».«Il governo» - ha continuato ancora il presidente di Alleanza Nazionale - «nel pieno rispetto della Costituzione intende eliminare la provvisorietà di questo regime duro ed evitare le continue proroghe.
Il governo raccoglie l'esortazione unanime della commissione anti-mafia, e come ha ricordato qualche giorno fa il presidente del consiglio stesso» - ha concluso - «il 41bis deve diventare una modalità definitiva di espiazione della pena per i condannati di mafia più pericolosi».
Roberto Centaro, il vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini.41bis, modalità definitiva di espiazione della penaIl vice presidente del consiglio ha ritenuto di dover manifestare, in questa sede, la posizione del governo in merito alla lotta alla mafia.
Lì dove si prevede oltre alla prevenzione, anche la repressione.«Chi ha commesso delitti gravissimi» - ha detto Fini - «chi manifesta ancora forte pericolosità, mantiene contatti con l'organizzazione di appartenenza o addirittura invia ordini dal carcere deve essere sottoposto alla limitazione dei benefici penitenziari, cioè al regime del 41 bis».«Il governo» - ha continuato ancora il presidente di Alleanza Nazionale - «nel pieno rispetto della Costituzione intende eliminare la provvisorietà di questo regime duro ed evitare le continue proroghe.
Il governo raccoglie l'esortazione unanime della commissione anti-mafia, e come ha ricordato qualche giorno fa il presidente del consiglio stesso» - ha concluso - «il 41bis deve diventare una modalità definitiva di espiazione della pena per i condannati di mafia più pericolosi».
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