22 APR 2002

TPI: Kosovo, la distruzione dell'identità giuridica degli albanesi

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 50 min

Questa registrazione non è ancora stata digitalizzata.
Per le risposte alle domande frequenti puoi leggere le FAQ.

L'Aja, 22 aprile 2002 La distruzione dell'identità giuridica, oltreché culturale e umana, come strumento di pulizia etnica.

Migliaia di documenti di identità di kosovari di etnia albanese distrutti dalle milizie serbe.

"Non vi serviranno più, ci hanno detto i militari serbi, qui non metterete mai più piede".

Questo uno dei passaggi della testimonianza di Ali Hoti.

La Corte presieduta dal giudice Richard May ha inoltre ammesso come valida la testimonianza scritta di Neil Wright, dell'UNHCR, senza il controinterrogatorio in aula.

La testimonianza è stata ammessa in quanto riguarda dati
statistici sul dispiegamento di forze in Kosovo e non sulle motivazioni di tale dispiegamento, questione che potrebbe invece essere contestata nel controinterrogatorio della difesa.

È proseguito il controinterrogatorio di Reshit Salih ed è stato controinterrogato il testimone Ali Hoti in base all'art.92bis.

"Nel mio villaggio le sue forze ci hanno fatto di tutto", ha affermato Sailh indicando l'imputato.Hoti, un dottore di Velika Krusa in Kosovo ha descritto l'attacco al suo villaggio nel 1999 e l'esodo dei profughi."Le milizie serbe ci hanno costretto a fuggire dalle nostre case, ci hanno confiscato i documenti e ci hanno detto: Questa è la Serbia, non avrete più bisogno dei documenti perché non tornerete mai più", ha raccontato HotiL'accusa ha poi presentato la testimonianza di Rahim Latifi, che ha parlato della distruzione di Pirana nella municipalità di Prizren, sempre nei giorni immediatamente successivi all'inizio dei bombardamenti NATO.

Latifi è stato costretto a lasciare la propria abitazione "per paura, perchè i serbi stavano bruciando le case e uccidendo moltissime persone, per salvare - ha spiegato il teste - la mia famiglia".

leggi tutto

riduci