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Il CSM nelle agenzie di stampa COMPETITIVITA':PERA A CSM,NON SIETE INTERLOCUTORI PARLAMENTO PRESIDENTE SENATO SCRIVE A ROGNONI SU DOCUMENTO TOGATI SINISTRA (ANSA) - ROMA, 19 MAG - Il Csm non e' interlocutore del Parlamento; ne' puo' sindacare la scelta delle tecniche legislative.Sarebbe questo - secondo indiscrezioni circolate a Palazzo dei marescialli - il senso di una lettera che il presidente del Senato Marcello Pera ha inviato al Capo dello Stato e al vice presidente del Csm Virginio Rognoni.
La missiva si riferisce al contenuto di una proposta di risoluzione sulla legge sulla … competitivita' presentata dai togati delle correnti di sinistra e che oggi doveva essere discussa dal plenum.
Nel documento, oltre a denunciare le pesanti ricadute negative delle nuove norme sulla durata e efficacia dei processi, si criticava ''la tecnica del maxi-emendamento'' e si lamentava ''l'interruzione del dialogo istituzionale'', che ha impedito al Csm di ''portare all' elaborazione parlamentare il proprio contributo di conoscenza ed esperienza''.
La lettera di Pera e' giunta al Csm ieri pomeriggio ed e' di una pagina.
A quanto si e' appreso, il presidente del Senato esprime preoccupazione per l'iniziativa dei togati di sinistra, vi intravede un'interferenza nei poteri del Parlamento e sottolinea che non e' questa strada per una leale collaborazione tra istituzioni, ricordando al riguardo anche la recente decisione del Consiglio superiore di sollevare conflitto davanti alla Corte costituzionale con Governo e Camere per la cosiddetta ''Legge carnevale''.
COMPETITIVITA':LA PARTE DEL DOCUMENTO CSM CONTESTATA DA PERA (ANSA) - ROMA, 19 MAG - E' stato un passaggio di una quindicina di righe contenuto nella seconda pagina della proposta di risoluzione presentata dagli otto togati delle correnti di sinistra del Csm a provocare la reazione del presidente del Senato.
''Non e' questa la sede -scrivono i consiglieri parlando del legge sulla competitivita'- per affrontare alcuni profili problematici relativi all'eterogeneita' delle materie trattate, all'estremo tecnicismo e sistematicita' della disciplina e alla compatibilita' di tali caratteristiche con i tempi ristretti del procedimento legislativo di conversione in legge, alla specificita' dei principi dettati dal legislatore delegato, e alla tecnica del 'maxiemendamento'.
Aspetti problematici che -ricordano i togati di Magistratura democratica e del Movimento per la Giustizia- hanno formato oggetto in passato del messaggio presidenziale del 29 marzo 2002, formulato in sede di promulgazione della legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002,n.4, e, attualmente del parere del Comitato parlamentare per la legislazione in data maggio 2005 e di dibattito parlamentare''.
''Il Consiglio, tuttavia -prosegue il testo- non puo' trascurare di segnalare che l'interruzione del dialogo istituzionale, avviato con la richiesta di pareri ai sensi della legge 195 del 1958 (ndr la legge istitutiva del Csm) sia sulle misure urgenti che sul disegno di legge delega di riforma del processo civile, impedisce di portare all'elaborazione parlamentare il proprio contributo di conoscenza ed esperienza, in particolare sulle ricadute organizzative e ordinamentali delle modifiche normative introdotte che qui, molto sommariamente vengono indicate''.
La missiva si riferisce al contenuto di una proposta di risoluzione sulla legge sulla … competitivita' presentata dai togati delle correnti di sinistra e che oggi doveva essere discussa dal plenum.
Nel documento, oltre a denunciare le pesanti ricadute negative delle nuove norme sulla durata e efficacia dei processi, si criticava ''la tecnica del maxi-emendamento'' e si lamentava ''l'interruzione del dialogo istituzionale'', che ha impedito al Csm di ''portare all' elaborazione parlamentare il proprio contributo di conoscenza ed esperienza''.
La lettera di Pera e' giunta al Csm ieri pomeriggio ed e' di una pagina.
A quanto si e' appreso, il presidente del Senato esprime preoccupazione per l'iniziativa dei togati di sinistra, vi intravede un'interferenza nei poteri del Parlamento e sottolinea che non e' questa strada per una leale collaborazione tra istituzioni, ricordando al riguardo anche la recente decisione del Consiglio superiore di sollevare conflitto davanti alla Corte costituzionale con Governo e Camere per la cosiddetta ''Legge carnevale''.
COMPETITIVITA':LA PARTE DEL DOCUMENTO CSM CONTESTATA DA PERA (ANSA) - ROMA, 19 MAG - E' stato un passaggio di una quindicina di righe contenuto nella seconda pagina della proposta di risoluzione presentata dagli otto togati delle correnti di sinistra del Csm a provocare la reazione del presidente del Senato.
''Non e' questa la sede -scrivono i consiglieri parlando del legge sulla competitivita'- per affrontare alcuni profili problematici relativi all'eterogeneita' delle materie trattate, all'estremo tecnicismo e sistematicita' della disciplina e alla compatibilita' di tali caratteristiche con i tempi ristretti del procedimento legislativo di conversione in legge, alla specificita' dei principi dettati dal legislatore delegato, e alla tecnica del 'maxiemendamento'.
Aspetti problematici che -ricordano i togati di Magistratura democratica e del Movimento per la Giustizia- hanno formato oggetto in passato del messaggio presidenziale del 29 marzo 2002, formulato in sede di promulgazione della legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002,n.4, e, attualmente del parere del Comitato parlamentare per la legislazione in data maggio 2005 e di dibattito parlamentare''.
''Il Consiglio, tuttavia -prosegue il testo- non puo' trascurare di segnalare che l'interruzione del dialogo istituzionale, avviato con la richiesta di pareri ai sensi della legge 195 del 1958 (ndr la legge istitutiva del Csm) sia sulle misure urgenti che sul disegno di legge delega di riforma del processo civile, impedisce di portare all'elaborazione parlamentare il proprio contributo di conoscenza ed esperienza, in particolare sulle ricadute organizzative e ordinamentali delle modifiche normative introdotte che qui, molto sommariamente vengono indicate''.
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