I cattolici democratici e il nuovo partito

Buongiorno automobilistica riprendiamo i lavori della
Nostro convegno cioè caricare in aula
A bene bravo disse ti prepari
No perché lo possiede bendato
No perché se rinunci
Rinunci
La denuncia la rinuncia
Iannuzzi
Dove non c'è Iannuzzi non c'è
Vi debbo dire che sono una arrivati decine di messaggi no se le coppie di suoi mezz'ora sono anche dei trattati vediamo per letti volete sentire i solo i firmatari i messaggi
Autorevoli messaggi diamo per letti bene così guardiamo un po'di tempo
Gli adulti c'è Renato Borghi non
Ragazzi qua puntualità non etica
Non ho capito
Piero Ambrosi
Grasso
Insomma non c'è nessuno
Mario Pepe c'è
Smettete lavori davanti a farlo riflessi
Certo che quando non c'è Castagnetti si precede medesima via in fretta
Ne ho già fatti otto ore abbiamo già fatto otto interventi
Giacomelli Jodice
Lo vedo
Stamattina su tutti ha detto
Girelli no cioè
Nessuno Girelli Cirelli Girelli
Abrasive girello Cirelli
Allora dobbiamo accogliere con applauso Girelli Cirielli coraggioso che inizia la giornata
Con spirito di servizio straordinario stamattina
Un vecchio democristiano
Abituata alla gestione dei congressi e dei convegni da parte delle volpi della dirigenza come
è giusto che a quest'ora qualcuno rompa il ghiaccio
Ora però mi devi diventa più semplice quello che devo dire allora io sono venuto qui dopo tanto tempo
Sarebbe bello conoscere le storie di chi viene qui
Perché forse si apprezza di più
Quello che uno dice
Comunque io ho preso questa momento di riflessione con un preambolo comune antipasto
Di un qualcosa di
Che in passato veniva fatto a Perugia affiancando Camaldoli
Perché se questa deve essere una giustificazione
Un pannolino per permettere al vertice di assumere decisioni
Per partecipare o meno
A un partito democratico o costruire un partito democratico appropria
Necessità allora non ci siamo più
Vede
Ci sono alcune affermazioni di fondo che per me nonostante il cambiamento dei tempi gli strumenti vinte nella globalizzazione
Caratteristiche la Rocca mette in evidenza caratteristica di quel nostro aggettivo di due tipi cattolici democratici
Diceva un non credente salta
L'inferno sono gli altri
Il credente io tra diceva i credenti tiri
I l'inferno siamo c'è poi qualcuno come noi invece si rifà a un discorso più seria magari prendendo dai Stella frase che la ragione senza fede
è troppa
La fede senza ragione eccetera
E corre a una politica che senza passione
Senza amore ma come semplice calcolo
Business to business
E la base della falsa democrazia Jeffrey cominciamo a dirla anche in termini
Paolo sesto poi ci richiamava dicendo signori o applicate questi principi dare senza ricevere il senso del servizio ricerca del bene comune che traducono in realtà storica la virtus tutte o locale della carità o siete fuori
Veniamo al tema di oggi noi abbiamo un ruolo e io ritengo che in questo quadro questi valori siano molto necessari non solo ma noi ma tutti al mondo del socialismo
Questi noi abbiamo l'onere storico di testimoniare questi valori perché la deriva venuta del passato che ha portato a Tangentopoli
Ha snaturato il concetto sia del cattolicesimo democratico sia della socialdemocrazia
Una piccola riflessione quali nude che i cattolici socialisti sono stati insieme
Due momenti importantissimi
Quando hanno fatti partigiana
Quando l'ho fatto
La battaglia contro il fascismo
E non sono stati i vertici a fare i partigiani son state le masse
Chi ha fatto la Costituzione
Le masse cattoliche la il cattolicesimo democratico nell'area socialista e sulla riva
Ad affermare dei principi io faccio l'avvocato quindi non ricordo nel solare l'articolo tre quarantanove ventinove riti ogni volta due ma sul problema della famiglia sul problema del rispetto dell'altro sul problema della concezione dell'economia sul ruolo dei partiti
Che sono stati patrimonio che insieme alle forze socialiste abbiamo messo in una Costituzione
Che se pensiamo un attimino
A quello che rappresentava il Governo precedente voi immaginate questi concetti in mano affini in mano a Berlusconi cioè io se leggo questi articoli che non vedo più un punto di riferimento per cui ci sono dei presupposti ma dei presupposti purché l'incontro sia fra le masse cattoliche e le masse sociali
Io sono convinto che se nella mia ancora
Un operaio del cantiere di solito nell'ambito della sinistra è un cattolico che va a messa vi pongo sullo stesso tavolo proprio dalla Bortot delle staminali del testamento
Del testamento biologico logico le risposte sono simili se poi vado a livello di vertice dove poi la risposta a una risposta BIMI fa entrare o meno nella massa cambi allora
Un una riflessione su questo sì al partitocratico per una necessità storica sul maggioritario sono un proporzionalista non vedo leopoldo Elia
E io solo per l'ipotesi sempre stato tedesca dello sbarramento
E del proporzionale ma al maggioritario lo di fatto per cose primo ho sentito qui dire attivo non arginiamo del partito democratico come una sommatoria parti esiste
Dev'essere qualcosa di nuovo e io ritengo che lo possa essere nella misura in cui noi portiamo il nostro contributo alla pare degli altri ma non come struttura non come numeri ma come valore
Fra qualche giorno si apre a Verona
Io ho sentito conoscendo cioè sapendo chi evocato da tanto tempo quando come fu fondato la base delle Marche e quindi non vedo De Mita ma De Mita Granelli Galloni Misasi e Marcora come punti di riferimento
E c'era un un un dibattito piuttosto forte
Ma ho visto una poca attenzione a quello che avviene nell'esegesi nel mondo cattolico nella teologia
Ma saper la rivoluzione della lettura della gallette spesso e con un ruolo del laico che attacca il la privativa del chierico sulla sulla lettura della Bibbia
Traducendo tante cose ma avente riflettuto sulla gabbia spesse che non esiste la parola laico ma esiste solo la parola fedele sì siamo pronti a cogliere queste novità in un mondo che si trasforma o facciamo veramente un discorso vetro
Ritrovano i valori ma in una realtà tutta diversa i valori quelli costituzionali quelli del cattolicesimo democratico credo che siano ancora va ora ho voluto rompere il ghiaccio
L'Assemblea mi permetti di tagliare tutto e arrivare a delle sintesi
E delle proposte
Condivido quello che è stato detto ieri da qualcuno
Primo passo prepariamoci a un partito democratico
Che come primo passo si trovi in un manifesto tipo quello di Martinazzoli sui popolari firmato da chi ci vuole stare
Però qui fatemi fare una lamentela di fondo domandiamo
Con un partito e qui io faccio accusa la classe dirigente molto preciso
Che accetta perché accetta una legge elettorale antidemocratica
Che non fa altro che incarnare il centralismo democratico di memoria passata dove la dirigenza legittima se stessa
Noi siamo stati spogliati tutti quanti di un minimo di intervento nella democrazia interne per la scelta della direzione della dirigenza politica
Noi ci lamentiamo sempre che nel mondo scientifico reato il brusio non si fa ricerca
Signori quando facciamo ricerca nella politica
Non c'è Scoppola volevo ricordare un velivolo suo dall'ottantacinque la nuova cristianità perduta dove fa un'anamnesi e da una terapia piuttosto chiaro
Ma qui di convegni alla Perugia sull'economia
Di Camaldoli non se ne parla più siamo qui oggi spero che sia l'inizio
Oltre il manifesto io direi
Di attivare due cose che sono state spente almeno dalle parti uno i circoli tematici io mi son trovato con dei giovani
Che mi han detto che quella è l'ipotesi che a loro interessa perché stiamoci attenti a chi è proprio il nudismo per rinnovi il suo non voglio fare o o salta tutto a parte il discorso che coinvolgeva persone che non ci sono più che hanno testimoniato dalla storia per questo Paese coloro sangue il la fede in questi quindi i principi dopo il già esiguo democratico
E sento dire ma tu sei vecchio ma guarda che c'è internet ma guarda che c'è la globalizzazione ma guarda che c'è la mediateca televisione parlate voi giovani sono stufi si servono di questi strumenti
Ma vogliono parlare di queste cose
E allora quei circoli che fine hanno fatto ma che ritorniamo alla vecchia DC con le tessere e ci contiamo al momento del congresso o facciamo i circoli internati ci pensi giovani mi hanno detto
Se vogliamo parlare parliamo di urbanistica poi ci sono iscritto no break coinvolgiamo questo è un ruolo vostro
Nella politica delle forze nuove
Il secondo problema che è vecchio
Una volta esistevano incompatibilità fra cariche di partito e carica istituzionale
E derivava da un principio profondo
Che se sei parlamentare non sei parlamentare di un partito politico sei un membro del Parlamento italiano
Se sei ministro vicepresidente del Consiglio o presidente del Consiglio non sei vice presidente del Consiglio a Margherita o presidente del consiglio dell'Ulivo sei Presidente del Consiglio dell'Italia
Se non vado errato fu Spadolini siccome repubblicani non erano tanti che interrotta interruppe dopo che regala se glielo aveva detto incarnato sommando le due cariche il fatto di essere segretario di partito un Presidente del Consiglio dei ministri riflettiamo
Perché quella che oggi è in vigore che bisogna fare il segretario regionale per fare il segretario regionale bisogna avere un incarico parlamentare per essere affrancato da e bisogna fare la politica portata una confusione di ruoli a una ricerca di conferma di se stessi che porta gli errori di cui dicevo prima
Io ho una fiducia in questi valori del partito e cattolicesimo democratico
E chi attento io nel mio mondo abbiamo fondato l'avete sentito parlare di Maritain che riprese dal settantacinque mi puoi fare un grosso convegno che facemmo può averne Maritan internazionali e così via
Ma per chi ha un po'di dimestichezza comuni Emma ritenne e quel filone culturale
Può capire che ancora sente la necessità di dare la propria testimonianza in questo mondo cambiato credo in questi valori e non ha paura del confronto
Il problema è che ha posto bordato ucciso vanno assolti vanno affrontati e risolto periti domani se non siamo abbiamo l'lasciato il no alla nostra matrice di cattolici democratici è il nostro non può essere che è nostro non possiamo non avere fiducia che i nostri valori siano al servizio di tutti e poi alla fine vince ci sono tante falsità
Io credo che molta della nostra dirigenza i nostri parlamentari spesso a livelli diversi siano distratti dalle leggi delle leggine da alcuni momenti Mannoni prendano più quella via di fondo che deriverà certi valori che non sono venti a me piacerebbe quindi chiudo che questo preambolo questo antipasto venga s'seguito da altri momenti
Di incontro e di approfondimento settoriale perché che fra il Partito Democratico non c'è l'ordine nessuno
Dobbiamo essere consapevoli che in politica non reversibile anzi questo ci rende più liberi nella scelta sì possiamo farlo fuori possiamo anche avere via
Però se la cosa la facciamo la dobbiamo fare seriamente non in fretta non con un'operazione di vertice ma coinvolgendo e verificando se le idee di uno come me che vuole l'incontro delle masse cattoliche socialiste con qualcun altro che invece non la vuole sì al maggioritario meno dentro la nostra realtà e nelle altre realtà che non ci sia una mediazione dei vertici che tradisce la volontà della base la resistenza non l'hanno fatta i vertici
L'hanno fatta la base la Costituente è espressione di una base socialista e cattolica
Ma se viene tradita la base in questo momento storico noi non sono incominciamo qualcosa ho sbagliato
Ma facciamo un danno forte alla nostra persone alla nostra presenza del mondo
Il politico italiano e portiamo un danno invece che un beneficio grazie
Grazie non solo per l'intervento ma anche perché hai rotto il ghiaccio della mattinata
Mario Pepe
Presidente amici convegnisti congressisti
Convocati saluto il presidente della Provincia di Genova Repetto onorevole del insomma
Non c'è il presidente Castagnetti non li ascolta ascolti e il presidente il professore scopo le io sarò brevissimo perché bisogna dare concretezza
E anche un incerto dinamismo se volete culturale anche al nostro dibattito
Ringrazio Castagnetti perché ci dà l'opportunità di discutere
Non sempre è possibile discutere nelle sedi nazionali del partito dove mi richiamo
E che noi vogliamo conservare
Perché un'esperienza diceva Giorgio Merlo nella prima parte la seconda parte non l'ho sentita bene
Valida perché un'esperienza plurale
Quindi di contaminazioni in contaminazione dovremmo affrettare i nostri passi
E assumere la sindrome di Anchise
Per cui il nostro peso
Deve essere portato dagli altri noi dobbiamo uscire da questa logica
Di essere inclini e corrivi
A modificare sostanzialmente all'essenzialità di una nostra cultura
Che non è una cultura retorica abborracciata approssimativa in pirica
Vorrei dire sistematica dottrinaria ma concrete efficace
Perché lo abbiamo verificato nel governo
Dei una democrazia difficile complessa come è stato detto anche dall'amico Castagnetti
Ma non dobbiamo su Parla avendo acquisito oggi la verità del metodo nichilista dovremmo Tamponi distruggere
Il cosiddetto cattolicesimo democratico una lupa locuzione molto complessa e molto discutibile sul piano della Teoria politica
Per abbracciare
Contaminazioni che risulterebbero frettolose
Diceva il direttore dei d Europa qualche giorno fa lo ha riportato il foglio di stamane
Beh che facciamo restiamo in mezzo al guado manteniamo rafforziamo rilanciamo quello che abbiamo costruito un partito del dieci per cento non è
L'Udeur erosioni verdi che con il tre virgola cinque per cento hanno preso due ministeri più di quando abbia potuto assumere una margherita norme laziale nel romana
Quindi io arrivò verrei questa sindrome di Anchise portiamo da noi il nostro peso e la nostra cultura se vogliamo dare un contributo ai problemi del Paese
Ho avvertito qui qualche tonalità psicologica
Cioè Nostalgia come sera nostalgica non fosse una dimensione emotiva del nostro appartenere a questa storia questa cultura
Ogni dimensione politica e culturale ha una valenza santifica
Perché il ritorno non è la pura e semplice regressi vita come diceva qualche giorno fa l'onorevole Morlacco su Europa pregressi vita significa nel senso etimologico ritornare rinnovati Suna setto valoriale politico che ha dimostrato tutta la sua modernità e la sua otto attualità
Vorrei fare una citazione gotta in un'Assemblea di combattenti più che reduci del popolarismo storico ma non retorico né vuoto
Uno studioso tedesco che voi conoscete bene Habermas
Ha riconosciuto che tramite sì più dottrinaria più significative
Della sistemazione politica da potere utilizzare anche oggi non è da escludere e da valorizzare l'esperienza della dottrina tomista non si scandalizzano
I correttori della modernità
Ma Habermas e che è un cultore della teoria della comunicazione
Riconosce il rivaluta un'esperienza che anche noi con il Concilio ecumenico secondo abbiamo improvvisamente superata
Io sono per un incontro ed un interramento culturale dialettico
Però non solo per una una dialettica hegeliana
Dobbiamo confrontarci ma non possiamo annullare per fare qualcosa di nuovo quello che ha caratterizzato la storia della nostra attività politica la storia del Paese la storia della democrazia
Se mi consentite guidati un minuto di ascolto io non cito autorevoli amici cito una trafiletto che presente in un libro meraviglioso
Che il professore Scoppola per pudore non ha citato
La proposta politica di De Gasperi sentiamo un po'che cosa dice sul cosiddetto cattolicesimo democratico Alcide De Gasperi
Una tradizione che ad ogni svolta della storia si rinnova e si aggiorna che tiene conto dell'esperienza sociale cammina con essa
Un'idea che si veste della realtà dinamica per dominare la un fermento Castagnetti che attingendo all'Upper imita delle sue fonti dà vita di nuove forme sociali diventai degli editor di una nuova economia
E Jermaine approfondito Rimoldi rivolgimenti politici ed il pensiero di De Gasperi ma vorrei dire e il pensiero perenne di una tradizione di democratici con una forti ispirazioni cristiani impegnata politiche politiche e non pensate che questa tradizione non pensate che questo depositò storico culturale e politico non possano che oggi essere reinvestito in un confronto equilibrato con le altre appartenenze politiche nella nostra società io ritengo di sì quindi le culture si possono ingenerare ma non si possono abbandonare perché vorrei dire a me stesso ci sono culture archetipe
Che non sono improvvisa porti improvvisamente portare nella società dobbiamo sapere confrontare con l'esperienza del nostro tempo noi nella Margherita e l'abbiamo fatto che dobbiamo fare
Rilanciare mantenere questa esperienza politica confrontarci in questa esperienza politica e andare avanti
Castagnetti lo ha detto nell'articolo di presentazione
Un ottimo articolo molto persuasivo
Ma soprattutto lo ha ribadito in un'articolata relazione politica da già segretario
Dei popolari però se mi consentite ho visto più un'inclinazione a fare il partito democratico in Castagnetti e molta perplessità
Del professore Scoppola
Non mi aspettavo un professore Scoppola lo aveva detto nel testo la democrazia dei cristiani però ho visto molta problematicità
Molta incertezza
Un rischio certamente un rischio qualche giorno fa dura aveva sostenuto non possiamo fare il partito democratico
Tentiamo di fare una federazione ma perché ci dobbiamo scandalizzare se le metodologie non devono essere improvvisamente conclusive invece che gradualismo Thicke
Quando sappiamo che la mediazione il gradualismo
Fa parte della cultura in sé della storia politica non dei cattolici della cultura istituzionale del nostro Paese
Quindi io accetto il percorso
Se legge quella relazione Orvieto molti zelanti e solenni anacoreti del partito democratico e resteranno scandalizzati io sono per quel percorso non vorrei escluderlo anche perché il professore Scoppola nel libro la democrazia dei cristiani dice
Vedete se vogliamo governare il nostro Paese
Dobbiamo stare al centro in senso con non come luogo spazia Rizzato ma come dimensione di governo dei problemi
Cioè voglio dire cioè in questo storico in questo autorevoli intellettuale che accompagna il partito dei cattolici democratici grande perplessità
Grande rischio è uno scetticismo se volete agostiniano allora seguiamo questo percorso non affrettiamo
Non ci mettiamo di corsa
Nel
Nel piano ci infila perché c'è pure la preoccupazione può opportunistica di essere presente all'appuntamento
è quando dice Fassino che ci dobbiamo riscrivere al Partito socialista europeo ben lo ha detto Castagnetti andiamo andiamo con tranquillità e chiudo
Sì professore Scoppola ci ha dato due temi fondamentali
Le questioni vere cari amici convegnisti o convocati
Non sono le questioni dialettica della metà storia
O le questioni costituzionale abbiamo tormentato molti in questi anni la Costituzione fermiamoci
Ci tenga lontano da essi don Peppino Dossetti nulla tormentiamo più la costituzione anche perché ancora inattuata almeno nella prima parte
E in parte nel Titolo quinto non affronta il tema del regionalismo e del sistema delle Autonomie
Ma il Professore scopone Castagnetti sono ha detto due problemi fondamentali
Cari amici il problema del risanamento del Paese
Giochiamo quando vogliamo con le finanziarie noi diamo dobbiamo dare un segnale forte al Paese che volesse aver risanato nella complessità dei suoi problemi
E l'altro tema lo ha detto il professore Scoppola qual è il modello di sviluppo avendo verificato
Nelle varie competizioni regionali a livello nazionale che non riusciamo a inventare un modello di sviluppo che crea speranze e certezze per i nostri giovani che non ci sono non si potranno essere in una dimensione politica
Fortemente emarginate
Questo interessa queste sono le questioni che interessa una nel Paese non con una finanziaria
Assediata dalle minacce
Di questi nuovi leader da una parte l'Udeur e dall'altro i verdi signori dove andiamo a parare con questi personaggi come vogliamo affrontare seriamente i problemi del Paese
Ma chiudiamo
Il professore Scoppola chiuso con un'immagine cinema cinetica
Che cosa il partito democratico lo dobbiamo dire ai nostri figli è un treno in Camillo
Io più che a Trenno preferirei tradotta non perché sono un rettore del passato
Perché nell'altra botta per arrivare dove dobbiamo arrivare direbbe Totò noi dobbiamo dialogare
Con abitare coesistere capirci mettere insieme le nostre culture relative serto ma che hanno una dimensione valoriale fortissima era tradotta e ci aiuti già è più utile di quanto possa essere un treno veloce
Io mi auguro che vada oltre Orvieto e assume una cadenza misurate a questo il passo dell'noi dobbiamo dare agli eventi politici
Vogliamo chiudere vi ricordate Moro lo dico ai parlamentari o che hanno qualche età più di me
Moro disse ci sono ho finito ci sono tempi nuovi vero bene dice Moro
Vogliamo saltare questo tempo e andiamo subito oltre non è possibile
Dobbiamo decidere oggi con grande responsabilità
E io ritengo che il responsabilmente nella Margherita
Noi dobbiamo rafforzare rilanciare la nostra grande esperienza di cattolicesimo democratico che può ancora evitare il Paese a uscire fuori dalle difficoltà grazie e chiede
Basta poi c'è una mozione sull'organizzazione dei lavori presentato da Petrovic
Si prepara Gianni Fontana
Io chiederei solo l'autodisciplina
Cioè gli interventi e sono importanti è importante sentire tutti ma c'è un ordine dei lavori chiederei di contenere in cinque minuti di interventi grazie
Gianni Fontana non c'è e non mi sembra però alla vittoria farà regole
No no centralista a regola no è arrivato Fontana
Dopo dopo cominciamo con all'ordine prevista la di di Andrea queste
Facciamo Fontanabuona prego l'iperbole inizia
Signor ministro
Cari amici
Provo viva emozione nel partecipare a questo incontro
Ad un convegno che allo scopo di rendere in maniera autentica
I contenuti del cattolicesimo democratico a fronte dei problemi posti
Dalla modernità che ha come impronta la globalizzazione la scienza e la tecnica
Cioè
In questo senso
Si giustifica pienamente il desiderio la volontà e l'impegno
Di partecipare alla costruzione del Partito Democratico
Non solo in termini di offerta
Ma con il diritto dovere di concorrere a definirne il profilo e a costituirne l'anima
Troviamo
Da parte mia esprimo quindi riconoscenza Pierluigi Castagnetti
E a tutti gli amici che con generosa intelligenza hanno fatto riemergere con questo convegno dal sottosuolo questo fiume carsico di cui molti si erano dimenticati
Altri soffrivano un po'di Nostalgia
Mentre gli storici continuavano il loro lavoro di archeologia
Anche a me pare sia diffuso un disorientamento ideale e di interpretazione della realtà
Dal punto di vista delle culture che io chiamo dello spirito religioni filosofie
Tra le quali occupa uno spazio del tutto particolare cattolicesimo democratico
Perché è uno spazio particolare
Perché non è un'ideologia e non è una pratica nel senso che non è un movimento pragmatico
è il continuo processo di alta mediazione trarne ispirazione cristiana nella forma concreta della pratica politica
E il farsi della storia
Per queste ragioni del cattolicesimo democratico non è mai stato e non potrà mai essere né integralista clericale né relativista anticlericale
La democrazia cristiana è stato un partito pluri culturale
E pruriti sociale
L'unità impossibile
Fu possibile nel grande contenitore dell'ispirazione cristiana
Un'unità che fu possibile utilizzando il dialogo come fondamento della mediazione tra diversi non tra opposti per realizzare la politica
Allo stesso modo penso il Partito Democratico libero dalle gabbie identitarie porti ideologiche
Con un pluralismo culturale magari religioso ed etnico
In cui si pratica il dialogo come fondamento della mediazione
Il punto di indagine che insieme dobbiamo affrontare consiste nel fatto che ci troviamo di fronte ad una rivoluzione permanente del mutamento
E proprio perché questo mutamento e continuo non è possibile operare sintesi a priori come allorquando la realtà veniva interpretata in funzione dell'ideologia
D'altra parte è compito della politica lo sappiamo
Esce ignare un percorso una strategia di Approdo alla realtà
Realtà che non si presta a una lettura facile e non perché sia inconoscibile
I fatti sono diffusamente comunicati e di facile accessibilità
La questione è che la scienza e la tecnica
Fanno sentire il domani più interessante di ieri cioè la scienza e la tecnica determinano il futuro mentre la politica parrebbe in difetto di futuro
E se la politica è in difetto di futuro non può fare il suo il messaggio della speranza umana
Nomi Saffo non mi soffermo anche chi mi ha preceduto ha giustamente sottolineato questi temi non mi voglio soffermare sulle statistiche dei giovani senza futuro
Delle difficoltà di molte famiglie di giungere alla fine del mese delle realtà del disagio che non possono accedere i beni collettivi e al diritto alla conoscenza
Per cui quelle persone fondamento del nostro sentire sono persone che patiscono la disuguaglianza della libertà e la disuguaglianza della giustizia
Il cattolicesimo democratico ha preso cari amici lo sappiamo ha ricordato ieri Pierluigi ha preso le grandi lezioni della dottrina della Chiesa che non è solo e soltanto il magistero della dottrina obbligate ma è la cultura che anticipa lo stesso magistero ricordo Rosmini
è la cultura che ha ingrossato le biblioteche degli uomini di pensiero e che ora probabilmente un po'in comunicata penso al fiume carsico
La cultura dei dibattiti nei movimenti della Fuci dei laureati cattolici dell'Azione cattolica la cultura sociale degli ordini religiosi
Se non abuso della vostra pazienza dando spazio alla memoria mi richiamo la cultura degasperiana quella dei professorini
A quella di Moro e ancora prima quella di Sturzo e tra questi padri la cultura di Maritain e di Mounier nella quale molti siamo cresciuti
Sollecitato da altri ricordi
Mi piace mettere in rilievo come in queste ultime settimane la stampa nazionale Corriere della Sera la Stampa di Torino abbiano pubblicato diversi articoli su Giuseppe Dossetti
Facendo giustizia rispetto ad una critica non solo laica ma anche Cattolica che l'ha considerato l'uovo comunismo
Tra questi una personalità di cultura come professor Cardini Luís
Ostile critico un uomo colto e di destra ha fatto pubblica ammenda affermando che Dossetti aveva ragione
Mi auguro
Che il fiume carsico sia accompagnato dal riconoscimento di personalità come La Pira e Dossetti
Sempre un po'sotto la lente sospettosa di non giuste frequentazioni culturali e biologiche
Siamo cresciuti con questa memoria
E tanto basta per dirci struzzi anni degasperiana dei dossettiani monoteismo ma riteniamo senza temere alcuna lente o alcun esame siamo vaccinati ed adulti sul piano della laicità cristiana
A questo punto la prova alla quale siamo chiamati è stato ricordato è la seguente ma è trasferibile nel tempo della globalizzazione
Dell'invasione delle nuove genti delle nuove culture e delle religioni del sistema di Monti della competitività assunta principio di realtà
è trasferibile in questo crocevia di grandi strade la summa dei valori storici rappresentata dal cattolicesimo democratico
I valori del personalismo comunitario della libertà della giustizia della solidarietà della famiglia del prossimo della pace abitano ancora
La politica la cultura la religione le religioni
La scienza e la tecnica che dominano il tempo e lo spazio impongono altri valori
Che soddisfano le esigenze non solo di consumi ma anche esigenze della persona vitali della persona e offrono loro i miracoli laici fanno sentire i sordi ridanno la vista ai ciechi
Non sono tuttavia in grado di fornire come ha ricordato bene anche Pierluigi senso alla nostra esistenza
Il partito nuovo non può nascere senza la presenza non di valori astratti propaganda atti e distribuiti nelle occasioni ma di valori come premessa voluta desiderata del progetto politico
La nostra storia raccontata si è consumata
Perché il tessuto sociale aveva cessato di alimentare il progetto politico
I valori no
Oggi non abbiamo di fronte il comunismo con cui competere di fronte a noi
Un capitalismo che minaccia di ridurre l'esperienza cristiana solo nel volontariato in cui ci si esercita come valore insostituibile la compassione o al più ad imboccare la strada di esercitare in gruppo in solitudine la coscienza critica verso Cesare la mia opinione è che il partito nuovo è il luogo dove tornare ad inverare i valori del cattolicesimo democratico
Dobbiamo uscire dall'interrogarci continuamente sul cantiere cosa sarà il cantiere di che colore vestirà le facciate se potrà avere motivazioni non puramente elettorali
Ma soprattutto non solo noi che a dire il vero di strada ne abbiamo percorsa tanta dobbiamo uscire dalla prigionia identitarie
Nella parabola non si può pensare il vino nuovo in otri vecchi
Nella suggestione di un continuo passaggio politico tra il Progetto umano il poterlo realizzare riprendiamo il cammino
Per rendere la politica capace di sciogliere i nodi che l'Europa prima e la globalizzazione impongono
Un nuovo riformismo che non sia aggettivato secondo le vecchie ideologie per un partito nuovo delle nuove classi dirigenti e non delle nomenklature consolidate
Un nuovo riformismo nella consapevolezza che favorire la libertà è acquisire la libertà promuovere la giustizia candidarsi al bene comune
E per quanto ci riguarda senza menar vanto
E promuovere ironia candidarsi al disegno di Dio
Grazie
Allora Vittorio farà veicoli poi dopo la relazione di Andreatta e Pistelli
Sono stati richiesti
Sono state richieste le copie delle relazioni dopo un solo scopo di Castagnetti sono a disposizione all'ingresso ne abbiamo stampate centotré mila copie
Sono l'ultimo perché vai vai
Dunque io non entrerò nel merito
Di che cosa fare da oggi in avanti
Sui contenuti che dovrà venire il partito democratico faccio solo alcune considerazioni tanto provengo dalla periferia no no responsabilità né di partito né di governo Enti locali
Li ho avuti fino al mille novecentonovanta poi sono stato un sentirsi iscritto
Della Democrazia cristiana fino al novantaquattro quando è stato la democrazia cristiana sia trasformata in Partito popolare sono stati iscritto al Partito Popolare
Ho aderito alla Margherita con qualche perplessità anche perché sono nutrivo già da allora il sospetto che poi presto sarebbe stata una fase di passaggio
Ecco io dico questo
Sarà estremamente difficile
Riuscire a conservare al partito democratico all'interno del partito democratico la tradizione di ispirazione cristiana popolare di cui ha parlato Castagnetti Nava sua relazione di ieri
Sarà difficile perché se la contrarietà la contrarietà il riconoscimento potrà anche aver luogo ma negli statuti nei manifesti programmatici si scrivono molte cose e poi arrivi la realtà in molti casi è diverso
è questa la prima preoccupazione la prima perplessità che io ho e che percepisco anche da amici miei che hanno militato nella Democrazia cristiana e del Partito popolare ed oggi si trovavano di fronte impreparati
A questa evoluzione
Questo è un po'un problema
E d'altra parte i sintomi si sono avuti anche in questi primi Nesi di vita
Del governo Prodi del gruppo parlamentare unico con iniziative ad appalti dei DS che hanno insospettito soprattutto sui problemi della bioetica
Allora la considerazione da fare anche questa il partito democratico lo si vuole per dare maggiore una base di stabilità di consolidamento all'esecutivo
Però ha bisogno di maggioranze adeguate perché non si governa se non sia il consenso se non ci sono i voti e noi dobbiamo stare attenti che Attraverso determinate prese di posizione
Finalizzate a conseguire questa semplificazione del quadro politico del quadro parlamentare si possano poi perdere del voti dei voti
Io sito per esempio anche sul versante
Dei DS
Delle dichiarazioni esplicite di dissenso verso la formazione del partito democratico
Non parlo solo del Correntone ma ricordo per esempio una intervista
Pubblicato sulla stampa dell'otto agosto scorso
Di Mercedes Bresso che alla presidente dalla Giunta regionale del Piemonte la quali dice esplicitamente che se non c'è l'approvato al Partito socialista europeo
Lei al partito democratico non aderisce non so a quale corrente dei DS appartiene la presso però sono anche situazioni che vanno tenute presenti
D'altra parte un partito democratico nell'arco di centro sinistra perché voglia garantire la stabilità all'esecutivo alla stabilità di governo
è un partito che bisogna che si avvicini conto meno al quaranta per cento nello stesso Veltroni dice chi se non raggiunge quella percentuale per lui non ha senso all'adesione al Partito Democratico
Ma faccio queste considerazioni per dire che il processo di avvicinamento al Partito Democratico dev'essere un processo meditato riflettuto dibattuto e realizzato attraverso il convincimento che deve essere diffusa fra tutti coloro che potenzialmente possono essere glielo gli elettori di questo partito Futuro per cui non mi piace non condivido alla fretta con la quale invece Sirico Xiu alla rivale a questo passaggio io
Ho letto giorni fa
La una interne in un'intervista un servizio su quella associazione di Milano di cui è animatore l'avvocato Gitti dove credo ci sia Gad Lerner
Michele Salvati ad altri che parlano addirittura di arrivare al Partito Democratico nel due mila sette secondo me sono tempi assolutamente stretti non realizzabili con adeguata ponderazione e quindi bisogna evitare che ci si attesta frettolosità concludo dicendo questo
Nelle relazioni di ieri del di Castagnetti anche del professor Scoppola sia parlato anche dalla formazione politica io credo che questa iniziativa dei Popolari avrebbe dovuto essere fatta prima cioè c'è questa carenza di informazione anche di preparazione dell'opinione pubblica a questo passaggio io sono il presidente di un'associazione a Cesena sono cesenate dalla provincia di Forlì dalla Romagna
Di una sensazione intitolate Benigno Zaccagnini che sia proposta proprio a questo scopo di conservare la tradizione dal cattolicesimo politico sociale e democratico
E credo che esistono in Italia altri circoli e altre associazioni che svolgono che si propongono testo obiettivo è questo fine di anemia vitalizzare le coordinarle non so se possano essere la sottrazione dei popolari che può fare questo
Perché se no se c'è fretta nell'arrivare alla proprio del partito democratico secondo me resta è una tradizione che scompare
E viene cancellata dalla mente o meglio non viene comunicata alla mente di coloro che appartengono alle nuove generazioni e che supera entreranno a noi dall'azione dalle attività politica futura Grassi grazie
Allora passiamo alle relazioni di Filippo Andreatta e Lapo Pistelli ieri il professor Scoppola ci ha presentato alcuni scenari nuovi coi quali il partito democratico dovrà misurarsi se vuole essere un partito moderno un partito contemporaneo un partito utile utile al Paese aver pare che il tema che è affidato ai nostri due amici la geopolitica in movimento nuovi scenari e nuove responsabilità per l'Italia e per l'Europa rappresenti esattamente uno dei temi che in un qualche modo il debbono influire sulla politica nel senso che la debbono indurre a pensare pensieri nuovi perché la realtà nuove esigono appunto che ci siano delle risposte nuove a me pare che stamattina quindi il lavoro che riusciremo a sviluppare su questo tema sia molto utile da portare all'interno lavoro che possiamo portare e all'interno del nostro partito della Margherita ma anche all'interno del dibattito costituente del Partito Democratico quindi io comincerei dando la parola a voi siete d'accordo Filippo Galli
Filippo Andreatta il quale
Credo che si avvarrà anche di di troppo di qualche supporto che rendere più spettacolare la relazione insomma va bene allora la parola Filippo Andreatta
Lui è guardate Filippo Andreatta è professore ordinario di queste cose voi Filippo quindi
A a te la parola
Dopo il pranzo quelli anche per riuscire a parlare in modo più denso di venuti perché in questo momento politico
Ho l'impressione che si parli troppo di assetti e troppo poco di contenuti e invece di contenuti che Marie empito il contenitore e quindi
Parlo di un tema molto importante che è quello per la politica internazionale differito sostanzialmente al tema della guerra della pace non teme importante per la politica e anche per la vita italiana
Dove credo di avere una facilitazione e il fatto che è già stata fatta molta strada sulla strada il Partito Democratico sul tema
Della politica internazionale su altri temi si è più indietro però ma lo stesso fatto il punto de la situazione allora sei dalla regia mi danno la prima slide
è evidente che nella politica estera come in tutte le questioni politiche reali le percezioni hanno un peso fondamentale a seconda di come si vede la realtà come si interpreta la realtà
Si possono prendere delle posizioni politiche diverse un esempio fondamentale è stato quello delle elezioni
Del due mila e quattro negli Stati Uniti dove il modo in cui veniva percepito il problema del terrorismo internazionale dell'Iraq ha fortissimamente influenzato il voto e ha portato sostanzialmente a riconferma inaspettata della presidenza Bush
Da questo punto di vista evidente che la nostra percezione selettiva
Noi guardiamo solo da alcuni degli eventi e per esempio come cercherò di argomentare l'undici settembre ha avuto un'importanza predominante nell'interpretazione la politica internazionale
Tralasciando altri evinti importanti che però sono stati passati in secondo piano gli esempi storici diciamo che vorrei sottolineare sono ad esempio la la le grandi epidemie che hanno seguito la primavera mondiale che hanno causato più morti che la prima gara mondiale ma sono state dimenticate e più recentemente le grandi guerre civili in centro Africa che hanno causato quattro milioni di morti anche se non hanno influito sulla percezione della politica estera
In ogni caso se andiamo alla slide successiva
La mia argomentazione di oggi ha a che vedere col fatto che si era costruito un certo consenso la politica estera prima dell'undici settembre ed era un consenso che ci stava bene
Che era in accordo con la nostra visione del mondo e anche con la visione del mondo dei nostri compagni di strada verso il partito democratico
In particolare vi era una visione basata sull'ottimismo e sull'idea che si potesse e si dovesse ridurre nel mondo l'incidenza di conflitto della guerra
E questa la basato su intuizioni kantiana è classicamente che hanno duecento anni che sono tre grandi pilastri di politica estera
La importanza della democrazia l'idea che bisogna superare la politica degli Stati andare dentro la democrazia dentro i regimi degli Stati con la l'idea di dare liberare la partecipazione questo contribuisce a un migliore mondo
L'idea del rafforzamento delle istituzioni internazionali un'idea classica per la nostra tradizione
E
Lo sviluppo della interdipendenza economica possibilmente in senso equilibrato guardiamo un secondo questi tre elementi
Uno per volta e poi entro più nel merito di cosa è successo recentemente se posso aver la prossima slide
Questo è una indicazione di quanto importante la democrazia per la politica estera un'indicazione del fatto che da quando c'è la democrazia da duecento anni a questa parte non c'è mai stata una guerra tra democrazie
Mentre tra coppie di altri tipi di Stati c'è una probabilità sensibile di guerra e anche altre forme di politica estera muscolare
Quella che
Durante la guerra fredda portava i colpi di Stato portava le infiltrazioni eccetera sono molto meno probabili tra democrazie piuttosto che tra dittature e questo è una indicazione reale non solo ideologica del fatto che la democrazia è effettivamente una strada per la pace
Da questo punto di vista quindi la grande intuizione che abbiamo avuto in Europa di legare le relazioni internazionali in Europa tramite la c'è a un processo di democratizzazione avuto successo
A questo punto però se posso aver la prossima slide
C'è un problema rispetto a questo
Posso della prossima
Non posso fare la prossima okay vediamo che il c'è stato negli ultimi trent'anni un grande progresso della democrazia nel mondo e le democrazie che trent'anni fa erano una minoranza sono diventato una maggioranza se vedete nell'istogramma in alto a destra
E permane purtroppo una grande zona dove la democrazia non attecchito che va è un arco che va dall'Asia orientale fino a all'Africa centrale passando per il Medio Oriente
E se immaginate i grandi conflitti degli ultimi anni vedete come sono tutti localizzati in quell'area dove la democrazia
Nona ancora attecchito e quindi quell'ottimismo basato sulla democrazia deve comunque però lasciare spazio al fatto che esistono e permangono dei problemi nel sistema internazionale
Nella prossima slide
Posa della prossima
Ecco la per
Vi è una indicazione del fatto che
La soluzione Breve la soluzione che hanno cercato di in imporre in qualche modo gli Stati Uniti sotto la guida neocon
Utilizzando questa intuizione della democrazia e della pace democratica cioè l'idea che si possa allora esportare la democrazia con la forza non è invece sostanziata dei fatti le democrazie non si combattono tra loro quando sono democrazie
Solide e stabili evidentemente se si potesse esportare democrazia avremmo risolto il problema
Le difficoltà storiche
Fanno sì che questo invece non posso avvenire facilmente su ventitré casi in cui nel ventesimo secolo si è cercato di imporre la democrazia con le armi quasi tutti sono falliti il settantotto per cento è fallito
E i pochi casi di successo che sono quelli dei Paesi dell'Asse quindi incluso il nostro Paese alla fine a seconda guerra mondiale e due casi negli anni ottanta
Sono tutti i casi in cui c'era già stata una democrazia una democratizzazione in anticipo e quindi qualche modo sia ripristinata la democrazia perché era stata abbattuta un'dittatura ma non è stata esportata con successo
Ed ha bisogno c'è bisogno quindi di altri strumenti nel frattempo mentre aspettiamo che ci sia una democratizzazione spontanea c'è bisogno di altri strumenti e sono gli altri due grossi elementi di quel triangolo kantiano di cui parlavo prima te posso vera prossima slide uno è il rafforzamento delle organizzazioni internazionali qui si vede l'aumento per esempio nel numero di caschi blu che c'è stato
Dalla inizio della organizzazione internazionale fino ad oggi un grande aumento delle attività dell'ONU vedete che quelli folto numero di missioni che stanno continuando a crescere è localizzato nello stesso arco di crisi che avevo disegni
Tu prima in viola mi sembra dalla Cina fino alla Africa centrale
E questo dimostra come appunto di fronte al permanere del conflitto con la le armi povere del negoziato del peacekeeping si debba cercare di limitare il più possibile le conseguenze di questo nell'ultima slide di questa parte c'è invece se posso nella prossima
Un'indicazione della ultimo aspetto là dove non si può esportare la democrazia si possono però esportare alcuni dei prerequisiti della democrazia e soprattutto il benessere economico c'è una forte correlazione
Tra pace e ricchezza le societari che non hanno voglia di combattere sono città più povere dove c'è più ingiustizia che hanno più violenza e più voglia di combattere
Nel grafico a sinistra c'è una correlazione tra il livello di ricchezza e la probabilità di guerra e vedete che molto alta quando il livello di ricchezza basso e si alza una mano
Ma mano che si alza il livello di ricchezza si abbassa la priorità di guerra le società ricche non combattono
E questo è una importante elemento ideologico se volete della politica estera il fatto che aiutare la cooperazione allo sviluppo il l'apertura dei mercati produce un interesse anche per noi non è solo al turismo ma è anche stabilizzazione e pertanto ci può dare un aiuto
Ovviamente questa grande aumento di ricchezza che c'è stato negli ultimi centocinquant'anni che non ha fatto assolutamente storico il fatto che la capacità di produrre sia cresciuta più velocemente da popolazione la prima volta nella storia che avviene non è distribuito equamente anche lì vediamo che nella fascia dall'Africa centrale la sua centrale c'è una maggiore difficoltà la crescita economica e questo comporta dei grossi problemi
Questo comunque era il quadro fino all'undici settembre era un quadro quindi di ottimismo in cui queste tre Grassi elementi la democratizzazione lari
Espansione dello sviluppo economico il rafforzamento da organizzazioni internazionali erano sostanzialmente condivise non solo nel centrosinistra ma anche con un gran parte del centrodestra
L'undici settembre invece ha separato le percezioni dalla politica estera creato due grandi campi se posso avere la prossima questo è il semplicemente ricordo abbiamo posto né all'indietro
Esatto
Sostanzialmente la paura il timore il terrore degli attacchi terroristici ha polarizzato le opinioni e le percezioni sulla politica estera e c'è un mondo visto in modo diverso esistono persone
Tante persone non sorse maestra e ritengo che siamo in guerra divide la critica modificata dallo stato di guerra esistono Stati d'eccezione esistono
Percezioni compresse terrori giustificazioni interventi da parte dei servizi segreti se siamo in guerra o meno
E questa guerra è una guerra strana perché non è fatta da due soggetti è fatta da due entità astratte il cosiddetto Occidente il così detto Islam
Esita
Terribilmente difficili concettualmente che possono dichiarare guerra chi è il leader dell'Occidente
Il papà George Bush Mick Jagger George Soros chi è che dichiara guerra per l'Occidente
In ogni caso questo è sicuramente un elemento ma è un elemento a mio avviso errato e ci sono dei dati che vi presento per cercare di capire come a mio avviso non ci troviamo in uno stato di guerra tra civiltà se posso avere la prossima slide
Questi l il la distribuzione geografica degli attacchi dell'organizzazione terroristica più seria più minacciosa cioè Al Qaeda e come vedete
Si tratta di attacchi che sono per la quasi totalità con la grossa eccezione evidentemente dell'undici settembre
Localizzati dentro Paesi islamici
Segnalo che su questa carta che è un o scaricato da internet ed è un po'vecchia ci sono ancora gli attentati di Madrid e di Londra che si è dimostrato nelle investigazioni successive non essere legati ad Al Qaeda in maniera diretta
Erano cellule locali che avevano dei collegamenti solo di tipo ideologico oscuro cistico ma non era al caldo in senso stretto
E pertanto vediamo come sicuramente sta venendo qualche cosa di violento e di magmatico all'interno del mondo islamico pro al mento una guerra civile all'interno del mondo islamico ma noi non siamo direttamente i bersagli se posso per la sua successiva lo vediamo anche in con altri dati che sono i dati gli attentati suicidi che sono verificati che sono la nuova arma di questa grande guerra che staremo vivendo
Questa è un'arma terribile ed è un'arma tra l'altro che ci spaventa particolarmente che va molto contro le nostre tradizione umanistica di difesa della vita
E se guardiamo guardiamo innanzitutto come il fenomeno è un fenomeno molto antico che ha avuto un'impennata
Dopo l'undici settembre a causa della guerra in Iraq ma è un fenomeno che è cominciato all'inizio degli anni ottanta e pertanto il mondo non è cominciato l'undici settembre qualche cosa evidentemente che com'è cominciato molto tempo prima
In secondo luogo si vede come gran parte di questi attentati non è fatta da organizzazioni tipo fondamentalista ma che hanno altre motivazioni o nazionaliste
Un marxista e leninista e come nel caso il PKK curdo che il Partito comunista curdo del PFLP
Palestinese quindi non c'è una dimensione di martirio ideologico esclusivamente è uno strumento che ha una grande efficacia psicologica militare quindi viene usato grandemente ma anche qui se guardiamo i numeri di questi incidenti vediamo che ci sono stati seicento più di seicento
Attacchi Suicidi da parte dei terroristi e la gara stragrande maggioranza anche essa rivolta non contro l'Occidente ma all'interno di quelle società
Perché quelle società vedete e se posso avere la prossima slide cerco di essere veloce
Stanno vivendo una trasformazione straordinaria una trasformazione che l'Europa ha già vissuto all'inizio del Novecento che è sostanzialmente il passaggio da società tradizionali a società moderne
E questo comporta una grande violenza l'Europa ha fatto due guerre mondiali il comunismo e fascismo in quello stesso periodo
Ed è il momento in cui una generazione viene sradicata dalla vita tradizionale viene in Urban atta dentro le città
E non trova sbocchi incita perché la modernità non è ancora capace di assorbirla pertanto è un enorme serbatoio di potenziale alienazione di potenziale estremismo di potenziale violenza
Se voi vedete il passaggio che c'è stato tra popolazione urbana e popolazione
Rurale
Nel mondo islamico che è il cose di sinistra si è triplicata
In venticinque anni la popolazione urbana delle città nel Medioriente
E se vedete la curva comparata con l'urbanizzazione in alto quella bluse guardate la cosa è di destra quella dell'Europa occidentale
E le altre due sono quelle della parte diciamo africana del mondo islamico e quella della Cina vedete che nonostante la Cina la crescita cinese eccetera la trasformazione sociale sia stata molto più accelerata da provocatore tensioni molto maggiori
Questo è qualche cosa che appunto abbiamo vissuto uno in Europa e che in questo momento sta almeno una grande vicina parte del mondo
Bene se posso avere la prossima slide poi non via
Non vi tormento più perché questo è il punto politico della vicenda
In qualche modo questo fatto importantissimo ma contingente come vediamo la sfida al terrorismo è una guerra tra civiltà o è invece un problema molto serio di natura socio economica di una parte del mondo che in trasformazione che noi di cui noi subiamo alcune conseguenze
Ma non è un problema militare non c'è una guerra in atto fa un problema di estrema complessità che va risolto con strumenti di natura sociale economica diplomatica questa divisione vedete in realtà è vecchia di duecento anni
A che vedere con la grande divisione politica che c'è stata la fine del Settecento che ha creato in qualche modo destra e sinistra
E si sposa benissimo alle definizioni classiche di destra e sinistra non definizioni novecenteschi che hanno influenzate da questioni contingenti anche se come la lotta di classe eccetera la grande divisione tra destra e sinistra a che vedere con la possibilità di superare due grandi problemi sociali la povertà e la guerra con strumenti terreni
Fino alla fine del Settecento la povertà la guerra erano vissute con rassegnazione
Cristiana laica
Erano vissuti come inondazioni qualche cosa che la Provvidenza ogni tanto ciclicamente mandava e non c'era nulla da fare per poterle limitare
L'incrocio che c'è stato tra un germe di ottimismo di progressismo che è sempre stato nell'umanesimo cristiano
Con invece la capacità di politicizzare questa cosa che ha avuto l'illuminismo universalista l'illuminismo laico la grande unione di questo ha fatto sì che la pace la povertà siano diventati poli politici da risolvere su questa terra non in un'altra terra
E questo è stato in qualche modo quello che ha cominciato a definire quello che voleva dire esser sinistra essere a centrosinistra essere riformista essere progressista
E a questo si contrappone invece una destra che è sempre stata identica da duecento anni su questo punto e cioè che esistono differenze
Insuperabile
Che esistono disuguaglianze superabili riti sono ricchi poche son poveri e non c'è niente da fare
Esistono i diversi ed esistono dal punto di vista dei temi che ci interessano dei conflitti irriducibili esistono dei conflitti ineluttabili inevitabili pertanto è inutile stare a fare diplomazia politica internazionale bisogna solo combatterli perché siamo in guerra
E questo si sposa bene con un cenno atteggiamento invece appunto da guerra di civiltà che sicuramente a una fondamento ideologico il centrodestra italiano oggi che appunto vecchio duecento anni
Ci siamo organizzati in qualche modo secondo le classiche divisioni tra destra e sinistra se volete quelle dell'Ottocento più che quelle del Novecento
E questo è importante perché senza rendercene conto
Tutte le anime
Su questo tema che è un tema rilevantissimo non è l'unico su altri temi invece non è successo ma su questo tema
Tutte le anime del centro sinistra hanno combattuto all'unisono sentano è anche dover discutere le varie posizioni da quando c'è stato l'undici settembre
Io osservo queste cose la poche parla fra un minuto le fatti e potrà testimoniare sul fatto che non c'è mai stato un problema ideologico sui temi di politica internazionale
E quelle invece è un tema dove c'è da e morte delle persone la differenza tra pace e guerra e uno dei grandi temi ideologici che dividono i partiti il fatto che almeno su questo abbiamo scusate almeno su questo abbiamo già trovato un pezzo di strada insieme spero che siano spiccio per trovarlo anche in altri settori grazie
Efficacissimo e bravissimo
Adanti lampo
Io cerco di captare la benevolenza della platea dicendo che non ho le slide ma sono molto contento di come dire di parlare davanti a amici che non vedo da molto tempo alcune da molto tempo
E mi collego come punto di partenza una delle considerazioni che Filippo ci ha lasciato nella slide finale che costituita secondo me il punto di riferimento del ragionamento che voglio fare sul ruolo nostro all'interno di questo processo che porta verso il partito democratico visto da un'esperienza europea
E lo e lo spartito sapendo questo è stato un ammonimento che Pierluigi Castagnetti mia lanciato varie volte diciamo nel corso delle ultime settimane che c'è un doppio rischio
Dentro questo tipo di discussione stamattina il rischio che qualche giornale ha anche infatti Zatta una platea di Amarcord in qualche modo che il suffisso ex è quello che prevale la Punto ci si riconosce ci si ritrova
Quindi il rischio che la polvere mettiamola così unito a che cosa rischio di svolge sull'Europa
Onda ragionamento convenzionale in fondo dentro le platee di questo segno fare permanente riferimento all'Europa come stella polare come bussola di riferimento
Può sembrare una litania un ritornello abbastanza scontato che noi ci decidiamo a Dosso molto spesso ma in modo sempre meno convinto
Allora il compito è quello di cercare io tentano di fare questo ne minuti assegnati
Di risponde che a un tema due temi anziché che Pierluigi Elia evocato dicendo non sono temi che non si possono risolvere in modo banale semplicistico cioè quale idea di Europa e attraverso quali contenitori politici per vedere se insieme alle cose che ha detto Filippo diamo come dire una briglia una discussione
Dice Padoa Schioppa in un suo recente libro ma sostenuta tesi di partenza molto molto belle molto vera
La crisi dell'Europa dipende più che almeno secondo lui dai fatti dà i numeri
Con i quali possiamo guardare alle esperienze europee e molte di queste slide ci davano conferma unità di successo dipende più dalla malinconia degli europei piuttosto che dalla efficacia dell'idea europea in sé
E Filippo nel raccontarci il disordine internazionale il secolo nato all'insegna della violenza ma che trova radici come dire antica questa violenza ben prima dell'undici settembre ha chiuso la sua laico e sulla sua ultima slide dicendo una cosa
Siccome è molto importante che la uno dei delle grandi fratture attraverso le quali passa diciamo il centro sinistra o la confluenza di culture antiche ma che si riconoscono in questo progetto del partito democratico e altre esperienze
è quella di vedere se gli eventi vanno soltanto assecondati in qualche modo vanno assecondati ma non sono modificabili
O se l'azione della politica delle istituzioni può invece cambiare il corso delle cose senza essere come dire senza affidare alla politica ciò che la politica non può essere ma se comunque ne possiamo modificare il corso degli eventi anche su domande ultime di senso come quella della vita della morte della pace e della guerra
Ieri Scoppola e anche per Luigi ci hanno detto io parto anche in questo caso da lì mi pare molto importante
Che l'idea dell'unità politica dell'Europa è una delle poche idee che hanno varcato non soltanto indenni ma hanno varcato mo'successe il traguardo del secolo non sono vedere che non sono identiche anzi e allora affronto il primo nodo dei due quale idea di Europa e poi dopo attraverso quali contenitori qualità ed Europa
Diciamo dove siamo arrivati lo dico io intere frasi senza slide mentre intere frasi
L'Europa dopo cinquant'anni dalla sua diciamo nascita formale
è un è un'idea di successo che è diventata da un obiettivo possibile qualcuno lo ha detto ieri l'avvocato di non intervento io condivido quel punto di partenza uno strumento per guardare a domani
Doveva risolvere tre grandi problemi il tema della vittoria diciamo così della pace sulla guerra
E noi oggi non soltanto siamo lieti di poterne vedere che c'è un colore verde dalle parti dell'Europa ma se vedessimo come dire come dall'alto come delle foto legate alla meteorologia la tendenza degli ultimi cinquant'anni vedremo che dall'Europa si allarga progressivamente un'area di pace l'Europa è un nucleo pacificato del mondo che allarga progressivamente intorno a sé questa capacità di convivere democraticamente senza farsi la guerra
Helmut Kohl che qui insomma si può essere citato senza particolari problemi La sette raccontata con una frase molto bella molto semplice dicendo mio padre si chiamava Walter e cade sui campi della prima guerra mondiale
Mio fratello che si chiamava Walter è caduto sui campi della seconda guerra mondiale ho chiamato mio figlio Walter e lui ha visto l'altro del muro di Berlino e l'avvento della moneta unica europea
Da qui in questo gioco delle generazioni il passaggio
L'applauso con l'ovviamente e il passaggio da una da un tempo nel quale la guerra condizione accettata
Ha un'idea nella quale questa generazione non immagina plausibile la guerra in Europa
E non è un passaggio da poco peso dato un aiuto per un miliardo di anni per trovare a questo tipo di condizione
La seconda la dei lavori detta Filippo la con le slide la vittoria della ricchezza sulla fame Della ricchezza sulla povertà insomma del mille novecentocinquanta il PIL europeo attualizzato ad oggi era la metà di quello americano
Oggi europeo nel suo complesso ha superato quello americano
Diciamo oscilla fra la parità e la leggera prevalenza e comunque sia sicuramente in Europa la distribuzione della ricchezza quindi la piramide che separa viste cime che sta in fondo ed è e la è la Tinamidae più piatta la meno iniqua di qualsiasi area del pianeta
E questa è una grande vittoria la fame condizione da cui si partiva completamente cinquant'anni fa è una condizione vinta anzi magari distruggiamo le eccedenze con la politica agricola
E l'ultima il tema della paura un tema che è emerso ancora una volta guardandolo allargando lo sguardo verso il mondo
è stato possibile per la generazione dei nostri nonni andare a sparare ad alta europei non conoscendo sì
Oggi il simbolo Fratus simbolo su cui dovremmo anche riflettere di più
Dell'Europa che vince la paura e la diffidenza affidandosi e scommettendo sul futuro comune e quella sintetizzato dall'Erasmus su un milione trecento mila studenti si muovono
In due mila centonovantanove diverse università in trentuno Paesi oggi a Barcellona o a Bari o a Berlino a Parigi con magari con un volo costo ci si va a visitare un museo a fidanzarsi o studiare non certo più a sparare
è il la vittoria anche in questo caso dell'idea di affidamento gli uni verso gli altri rispetto al senso della paura e della diffidenza
E questo però è ciò che abbiamo ieri alle spalle è il Bilancio che portiamo dentro questa discussione però la crisi europea c'è
E secondo me c'è perché oggi la fatica che facciamo una fatica enorme è quella di riconvertire
Il campo di gioco la partita
Abbiamo vinto la partita Europa sì Europa quello che oggi dobbiamo cercare di fare e cambia il campo di gioco Europa su un mondo cioè come l'Europa che abbiamo consolidato alle spalle si apre esce fuori da sé e affronta i temi che sono stati prima enucleati e che però ci investono
E noi lo dobbiamo fare con molta io lo voglio dire con molta schiettezza anche con qualche ruvidità
C'è una non so se ve lo ma si dice che se voi mettete una ranocchia dentro l'acqua fredda e poi fate bollire lentamente l'acqua erano chiamò e non se ne accorge modelle Sada sequestri Natuzzi Fila sulla Ranocchia
Dentro una pentola d'acqua bollente quella appena sette il calore Squeeze va via io non vorrei che lo facesse la fanciulla canone l'acqua fredda che sta lì si volle pian piano non si rende conto che si stalle Sando
E invece ci deve essere qualche schizzo di acqua bollente che ci fa capire con quale rapidità noi oggi dobbiamo cambiare l'agenda
La premessa è quella di ieri è uscita io la riprendo è un dialogo quello che si svolge tra ieri e oggi
L'Europa non è un punto del programma l'ho detto Scoppola io lo voglio sottolineare con tutti i colori possibile immaginabili
L'Europa è un modo di guardare al mondo e ormai il paio di occhiali che noi abbiamo permanentemente inforca che sul naso per guardare alle vicende che ci riguardano noi siamo quelli che per primi
Qualche decennio fa abbiamo capito che la sovranità nuova aveva una dimensione continentale penso che più che il tempo passa e più che questa percezione debba diventare percezione permanente c'è una bella frase
Con la quale ci offriva o del diciamo definiva la condizione di Robinson Crusoe nell'isola
Lo diceva Robinson Crusoe nell'isola era sovrano di tutto e padrone di niente
Ecco la sovranità nazionale oggi è questa roba qui e sognava di tutto ma non è padrone di niente se non viene coniugata destinata a un livello superiore e il nostro livello l'abbiamo già scelto è quello europeo
E allora magari questo fatemelo dire al partito che c'è oggi e al PAC dove c'è domani che ci sarà domani una delle modalità per coniugare anche questa idea di Europa come il paio di occhiali con cui guardare alla al mondo fatemelo dire anche Prodi guarda che alle istituzioni europee al Parlamento europeo il Parlamento europeo non è una Chianciano della politica un ameno luogo di villeggiatura
Per alcuni di noi
Fatemi dire che dovrebbe essere a pieno titolo considerata la terza camera di un sistema politico dopo Camera e Senato
E credo che sarebbe molto più come dire innovativo e moderno nonostante quello che si pensa immaginaria che la terza camera non è porta a porta appunto ma il Parlamento europeo da cui viene il settanta per cento dalla normativa primaria
E lev mio primo partito in quel modo perché fate rumore anche sa se questa idea non passa
Nel momento in cui sono passati dall'esperienza del Parlamento europeo il Capo dello Stato il presidente del Senato il presidente della Camera il primo ministro i due vice primi ministri il ministro degli interni il sottosegretario presenze così e vado avanti
O questa idea non passa o passa oggi
E la nostra opinione pubblica o non passa mai più mi pare del tutto evidente quindi va proprio invertito anche del messaggio con la opinione pubblica
Per dire per prendere due immagini purtroppo non proiettate di cosa è il rapporto dell'Europa oggi col mondo io voglio utilizzare due fotografie
La prima Gibilterra
Gibilterra è un braccio di mare molto piccolo che separa il punto più stretto che separa il confidente sud il confine sud del continente europeo con l'Africa
Dall'altra parte ci sono centosettanta milioni di africani della parte della sponda sud del Mediterraneo ce ne sono altri settecento milioni nella parte subsahariana
Nell'ultimo anno nell'ultimo anno tra il Canale di Sicilia
E il braccio di mare che separa la costo dell'Africa occidentale le Isole Canarie che tecnicamente vuol dire Europa sono stati pescati cioè sonori affiorati circa tre mila cadaveri tre mila tre mila cadaveri in un anno sono cinquecento vittime di più della somma delle vittime degli attentati dell'undici settembre inclusi quattro voli civili il Pentagono le torri gemelle
Cinquecento vittime in più ma in quella percezione non rientriamo apparentemente e sono tre mila in un anno
La seconda immagine anche anche lui ricorre ed è un'altra forma di confine dell'Europa e di sfidare l'Europa davanti mi viene da un altro posto Omar ska Bosnia settentrionale
è il luogo nel quale fra la primavera e l'agosto del novantadue un giornalista del Guardian trovo un campo di concentramento per musulmani bosniaci e croati
Dove si faceva pulizia etnica con la collaborazione delle autorità locali e tre mila furono i detenuti fatti scomparire in pochi mesi poi quelle foto scheletri viventi davanti a fili spinati una sorta di Olocausto a colori cinquanta anni dopo fecero chiudere il campo oggi la mental
Che il gigante indiano dell'acciaio quello che ha comprato Arché loro in Europa ha comprato la miniera di Omar esca e dieci anni dopo la dove c'era un campo di concentramento c'è una miniera pro posseduta dagli indiani
Nuova grande potenza emergente che produce acciaio in Europa perché anche se non siamo in una copia sana in Europa
Allora la domanda che non si fa eccome dobbiamo ride frenare l'agenda dell'Europa su quelle tre su quei tre sul su quei tre campi di sempre il rapporto con gli altri
Il tema della fame che oggi diventa del suo della collocazione e l'economia europea nell'economia mondiale ero della guerra
Della pace e della guerra
Io qui potrei dire molte cose ciò che non è il tempo sicché butoh veramente pochissime cose però voglio dirvi abbiamo fatto cinquanta anni fa
La Comunità del carbone e dell'acciaio dell'uso pacifico dell'energia nucleare non esiste che noi non ci poniamo con una grande urgenza il tema dell'Europa come soggetto unico sui mercati l'energia
Di idea della del petrolio a settantacinque dollari che faceva dire
Un paio di anni fa che Giulietto Chiesa in uno stato di visionario per la va scritto con qualche anno di anticipo oggi è il presente
Io dico che la tendenza ci potrà per due anni al petrolio a cento dollari non a settantacinque dollari e non esiste che ci siano venticinque Paesi che si presentano su il mercato dell'energia globale da soli non contano niente
Voglio prendere di petto il tema dell'immigrazione della questione razziale noi abbiamo da gestire in comune le frontiere esterne ma non possiamo immaginare che l'Europa resista
Come una fortezza all'assedio di questa pressione migratoria e io
O che prima ho evocato e che i numeri ci dicono l'Europa deve assolutamente lo voglio dire non è un tema da Rifondazione comunista deve aprirsi all'immigrazione la deve prendere di petto la questione razziale quarantacinque anni fa Rosa Parks si rifiutò di cedere il posto donna di colore in Arizona se non sbaglio da che zona su un autobus
Partirono i primi moti diciamo così anti segregazionista degli Stati Uniti quarantacinque anni dopo Condoleezza Rice dono di colore Segretario di Stato negli Stati Uniti e Condoleezza Rice e l'altro è anche la radice di una storpiatura di una radice di una radice migratoria perché Condoleezza come sapete la storpiatura di con dolcezza
Condoleezza Rice in quarantacinque anni da donna segregata su un autobus la chiazza nera diciamo così a avere titolarità come essere segretario di Stato l'ex ministro ed estero o meno mi dice diceva pochi giorni fa se voi non vi aprite rapidamente a vuoto che erano soltanto i contadini poveri espulsi
Dalle nostre società mentre ingegneri informatici architetto è venuto gli Stati Uniti
Allora l'Europa non può immaginare di fare la chiusura perché avere soltanto la parte diciamo così povera della migrazione deve fare della sua apertura una delle caratteristiche del futuro non vediamo come fortezza assediata
Lo deve fare sulla ricerca abbiamo l'uno nove per cento di di soldi spesi rispetto al tre e mezzo del Giappone al due sei
Degli Stati Uniti non reggiamo la competizione di Cina e India oggi più popolarmente richiamati impero di Cindia
Gli uni a fare la manifattura del mondo gli altri a fare la parte intelligente della progettualità del futuro se non investiamo su queste cose e potrei andare molto avanti ma mi fermo
Non lo facciano se non diamo nuove regole a questo vestito per cui il tema della costituzione di ciò che verrà non è un tema da specialisti di nicchia
Sono le regole di condominio con le quali il continente europeo deve lavorare
E o noi su questo so che il Governo è molto impegnato e facciamo bene a sostenere questo sforzo andiamo in quella direzione o altrimenti l'Europa delle nostre acquisizioni l'Europa consolidata è un'Europa che implode rispetto a ciò che il mondo chiede oggi all'Europa di essere tutto questo richiede fatemelo dire e passo la secondo nucleo tematico non politici europeisti richiede politici europei
Perché ne siamo sempre di più europeisti le nostre destinazioni di volontà ma molto poco per i nostri comportamenti e credo io spero perché ha ragione Filippo su questo ci sono tutte le condizioni di partenza perché a partire dai temi di merito il partito democratico possano o il nuovo partito Possa assumere su di sé questo carico
In fondo in Italia fino a qualche anno fa
Eravamo tutti europeisti o meno così sembrava e quello non era un elemento di frattura diciamo così per valutare anche dal punto di vista elettorale l'offerta politica
Oggi c'è un pezzo del campo politico che ha sposato levo tiepidezza l'euroscetticismo la rinazionalizzazione delle politiche ci deve essere un altro pezzo di offerta politica che sposa la parte opposta questa roba o la facciamo noi non ho capito chi la deve fare
Il secondo tema secondo tema tema del contenitore il con cosa facciamo con quali strumenti facciamo queste cose
Io credo lo voglio dire perché potrebbe anche essere quella una scelta potremmo pure decidere davvero di fare una moratoria cioè fino a che questo tema dei soggetti non non dei dei partiti politici europei non trova
Uno stato di avanzamento prima di andarsi a rimpallare ogni mattina sui giornali diritto uno vengo io magari fuori può essere più igienico addirittura mettere un po'di silenzio però io vorrei su questo dire delle cose molto secche molto nette
Noi siamo stati rimproverati di non avere onorato un patto nel due mila e quattro no ha fatto una lista unica unitaria
E non ci siamo seduti negli stessi banchi del Parlamento
Fatemi dire che almeno ci siamo almeno confrontati con le preferenze dentro liste
Diciamo contaminate non non ci sono state nomine mettiamo così già questa sotto un fuoco di trincea non banale per fare per scegliere come dire la rappresentanza
E io ho ascoltato le ultime settimane diverse volte la la la doppia tesi di Fassino
La prima che dice beh insomma il Partito socialista grande accogliente siamo lì perché non ci venite a visitare perché non non facciamo un'operazione di reciproca conoscenza di fidanzamento in prova
E la seconda battuta è non è colpa mia l'ha detto anche in un modo un po'ironico non è colpa mia se non c'è la Margherita in Svezia in Gran Bretagna cioè quando ci siamo in tutti i Paesi d'Europa e voi non ci siete
Ora io credo che il fatto vero che è uno è un'oggettiva difficoltà inutile che ci giriamo intorno
è che i DS italiani vivono in una filiera omogenea
Sono membri del gruppo socialista al Parlamento europeo sono membri del podio socialista europeo sono dunque membri dell'Internazionale socialista quindi hanno affiderà omogenea e noi no l'abbiamo fondato un partito nuovo e Piccolo il PdL
Siamo in alleanza dentro un partito e siamo dei al gruppo del gruppo parlamentare o dell'alta insieme ai liberaldemocratici e abbiamo una serie di frequentazioni a geometria variabile sulla scena diciamo e sta europea
Magari qualche partito democratico cristiano in Cile i miei ma Marika latina Inyo democrazia degli Stati Uniti qualche partito nel nell'Estremo Oriente non c'è una grande internazionale
è una grande differenza resta ed è una differenza che di approccio lo voglio dire non è polemica ma dato che il gruppo socialista al Parlamento europeo si appresta in nome del blasone
A dare il benvenuto anche a Gianni De Michelis e a Fabrizio patti l'occhio che sono socialisti del centrodestra si capisce che il blasone lì è il punto di riferimento comunque guardare alle famiglie politiche
Non la possiamo liquidare quel blasone perché un blasone importante io credo che sia sbagliato affrontare l'argomento fra di noi dicendo va be'tutto a Paul perché non è così ci sono anche delle esperienze importanti interessanti innovative è vero
Che se dovessimo costruire un polo europeo non potremmo prescindere
Dalla famiglia socialista europea però
E però se si va a vedere le cose ci siamo detti fino ad adesso sui temi più importanti costituzione europea
Rinazionalizzazione delle politiche
Guerra in Iraq questo blasone unito sotto i simboli del socialismo è tutt'altro che unito sulle politiche di merito
La famiglia socialista europea come quella popolare che qui è stata lasciata nel due mila e quattro e lasciata su un dissenso politico non potevano coesistere troppe linee diverse sotto uno stesso simbolo
Oggi è una condizione che rivive sotto il Partito socialista europeo che si è spaccato esattamente a metà sulla guerra in Iraq si è spaccata a metà sul sostegno la Costituzione europea vive fortissime tentazione al suo interno di rinazionalizzare le politiche e allora scegliamo un blasone
Ho possiamo condividere e discutere un'agenda comune in Europa insomma
Vale per forza siamo d'del costretti per forza ad adottare la tecnica paghi due compri tre
Vogliamo farlo persista dopo Fassino ci tocca prendere imbarcare anche venti partiti che non ci servono e con cui non condividiamo l'agenda io penso questo sia un errore e penso che sia giusto per noi ribadire
Che non siamo a cercare di farci certificare dall'Europa un'anomalia
Siamo a cercare di esportare in Europa una novità
è proprio un rovesciamento completo del punto di osservazione negli ultimi dieci anni il vero segno di provincialismo è stato questo qui
Forza Italia gli ha cercato una sua legittimazione riuscendoci Volpe su dei numeri dal novantaquattro al novantanove entriamo nel PPE
E anche il lungo cammino dei socialisti degli ex DC PDS eccetera che hanno trovato il loro lento cammino di transizione verso la segue le socialismo europeo io capisco che è dura tornare indietro da lì
E capisco le dobbiamo anche porgere l'argomento con qualche dolcezza anche noi e non in modo ruvido
Ma il vero problema è che non siamo come le aziende a farci certificata ISO quattordici mila quattordici mila uno per dire non siamo un'anomalia siamo un'altra roba avete politica e quindi non siamo convinti di dovere andare ripeto a cercare di farci accettare da qualcuno
Non è così non funziona così
Io credo e chiudo che in tutto questo sia molto importante
Fatemelo dire questa è la mia esperienza il ruolo che può giocare il primo ministro molto importante guardate in Europa la diplomazia la si fa tanti livelli la si può fare nei gruppi parlamentari
La si può fare facendo incrociare come dire ai il i responsabili esteri son tanti livelli possibili ma il primo ministro quando incontra e incontra i suoi colleghi
Può potrebbe io insisto da tempo su questo aggiungere un capitolo
Un capitolo che è quello del come cambiamo e contrito europei
E fate venire che se Alitalia si imputano tanti difetti una transizione infinita il fatto che siamo ancora ad annunciare a chiedere di valutare come novità un progetto bianco è un progetto non è ancora una realizzazione è vero che guidare il quarto Paese d'Europa in termini di menzione conta conta cioè se i nostri amici nostri dire che a tutti i livelli fanno un'azione di squadra congiunta etniche forza nove rompono e chiedono di andare oltre con i contenitori non dico che è facile
Ma se c'è convinzione si può fare
Non è vero che il copione è già stato scritto se non ci mettiamo questa generosità
è ovvio che ha ragione l'onorevole Schulze c'è un formulario basta che ci presentiamo a a sottoscrivono e forse ci pigliano ma questo vale a regole vigenti se ne vogliamo cambiare le regole vigenti dobbiamo crederci e qui fatemi fatemi chiudere
Non so se per il riciclo permette nel senso che fuori apparentemente dal tema
Dal tema assegnato ma se a me ha molto a che vedere con con con la condizione dobbiamo mettere dentro Blair a Manchester ha fatto un bellissimo intervento si legge dalla stampa chi ha potuto ascoltarlo
Ha trovato grandi doti di retorica politica come sempre la scuola anglosassone se ammettere e ha fatto un passaggio molto semplici ma che io condivido
Quando raccontando le sue origini diciamo così dice
Pensavo che la politica avesse molto a che fare con i discorsi le riunioni la politica innanzitutto ha molto a che fare con le persone
Con l'amicizia con la generosità con la condivisione cioè con questioni e doti quasi pre politiche allora io ho un impressione la voglio dire utilizzando questo
Questo podio una delle grandi difficoltà che secondo me è oggi il popolo diciamo così potenti del potenziale nuovo partito vede
Non è soltanto la oggettiva presenza di ostacoli i contenitori le agende le regole comuni
Io credo che tutti noi dovremmo dimostrare appartiene evidentemente da chi ci guida in cui i nostri partiti un dito dice deposita quando la gente non vede generosità vera in chi guida processi fa fatica a crederci a sua volta e io credo che in molti di noi vediamo che questo processo è fatto con una timidezza che rivela come dire una grande grande tatticismo una grande difficoltà come dire che dice a scommetterci davvero
Io credo che non andrebbero sottovalutati minimamente i temi che ieri sono usciti diverse volte il partito democratico può essere la enfatizzazione dei vizi dei nostri partiti
O può essere un fatto nuovo
è un fatto nuovo se le se la democrazia visto che come dire sarebbe un nome molto impegnativo quello che gli attribuiamo non è soltanto un cerimoniale formale ma ho fatto sostanziale
è un fatto sostanziale vuol dire che decide anzitutto noi che per fare un partito democratico bisogna adottare prassi democratiche discutere confrontarsi credete davvero che più intelligenze direbbero celati tu rispetto perché mi sbagli sul medio che guarda ecco essere in molti a pensare meglio essere un uomo solo al comando
Penso che questo sia molto importante perché c'è dentro uno stigma
Diciamo così del nuovo partito
E infine e infine nell'arco degli ultimi due anni
Io questa una cosa anche questo mi sento di dire
Sono esplose in sequenza molte bolle di malcostume
Pensate da Calciopoli alla RAI sono i furbetti del quartierino sono la famiglia reale sono tele comma
Cioè tutto ciò che sembrava negli ultimi anni vincente patinato che occupava manu militari palinsesti televisivi le cronache mondane si è tutto ricoperto in una sorta di mare di fango di mediocrità di successo facile di legge aggirate con furbizia
Io quando penso al Partito Democratico e penso anche al ruolo che noi possiamo metterci non il nostro zainetto di speranza sono ciò che non ci possiamo porta che dentro io ci vedo anche come molto urgente la ricostruzione di un'etica pubblica di una classe dirigente
Che sappia guidare e simboleggiare questo percorso senza scendere a questo demone moderno della vacuità
Della vanità del tutto transate de del tutto è negoziabile
Perché gran parte della crisi della politica ne sperimentiamo nasce esattamente da qui da questo deficit perché plasticamente delega presentato nel teatrino televisivo e quindi riprendere come dire con molto con molta forza una speranza chiudo con questa citazione ma con una volta riporta al tema degli immigrati una cosa che ho letto e che mi ha molto colpito
Su una rivista una rivista
Gli immigrati che sbarcano sulle nostre coste dall'Africa ovviamente storpio no anche loro la lingua come Condoleezza con dolcezza insomma la nostra Europa Europe diventa un più un più ruvido Europe otto che qualcuno dice assomiglia molto all'inglese gli oroscopi la tua speranza cioè l'Europa in qualche modo anche come speranza come parola che tradisce una grande aspettativa ed è una categoria che ne dovremo molto recuperare io ricordo che quando guidando la transizione dal primo Polaria la Margherita tante volte per lui dice che oggi ci ha convocato qui
Evocava la categoria della speranza come categoria non passiva come modo per buttarsi con l'anima dentro un percorso è che ho trovato una definizione molto bella della speranza
Che di consegno ringraziandovi della pazienza dell'ascolto che soleva Santagostino
E Sant'Agostino diceva questo la speranza due bellissimi figli lo sdegno e il coraggio lo sdegno per le cose che non vanno e il coraggio come condizione dell'anima per cambiarle mezzo cosa un po'il nostro destino
Beh in funzione la nuova generazione dei cattolici democratici
Allora partiamo con il primo intervento
Gilberto Bonalumi poi Paolo Barbieri voi Savino Pezzotta Liberto
Sono costretto a chiedere l'autodisciplina perché io sono incapace
Di interrompere quando si deve quindi chiedo per favore di aiutarmi
Siccome come ha detto l'amico Pier Luigi Filippo e Filippo per tutti noi
Ma si chiama anche Andreatta e noi sentiamo in questo dibattito quanto ci manca tanto Nino Andreatta
Sì ma anche a Nino Andreatta come ci mancano anche tanti Pereyra piccolo ora essi infatti io sono uno dei pochi che nel territorio ha fondato un circolo Nicola Pistelli che dura
Da trent'anni
Brevemente mi pare che dalle cose che abbiamo ascoltato si sia finalmente dimostrato come l'undici settembre il mondo non ha fatto un palco d'un balzo indietro
Ma come hanno detto e scritto in molti ma un drammatico balzi in avanti
La percezione di alcuni processi a livello mondiale Effetti e nel contempo cause della globalizzazione si acuito sull'onda di un'emozione fortissima
Dovuto anche all'orribile crudezza degli eventi vissuti praticamente indiretta da buona parte della popolazione mondiale
E sotto gli occhi di tutti la reazione nazionalista per la bandiera esibita dagli Stati Uniti feriti
Il rapporto fra le singole nazioni è cambiato e la reazione americana
Più di che dimostrare il grande patriottismo di quel cotti quel popolo come volti si sono affrettati a dire testimonia del rifiuto di riconoscere che oggi nel mondo globalizzato nessuno è intoccabile e ciò che viene chiamato sicurezza nazionale in pratica non esiste più
La valenza simbolica dell'attacco indubitabile si intendevano colpire gli Stati Uniti in giorni in quanto potenza economico militare
Ma come capofila dal processo di globalizzazione il nemico sempre più invisibile il prezzo da pagare insospettato la paura di nuovi attacchi grandi la guerra infatti non si combatte più su un territorio delimitato dall'estensione geografica dei belligeranti
Qual è d'altronde il territorio dei terroristi di New York o al limite del loro alleati il campo di battaglia della guerra del Duemila essendo dalle Sly che abbiamo visto da Filippo il mondo
Cari amici concludo su questa riflessione per venire poi alla collocazione del partito a livello internazionale
I ragazzi di Seattle e di Genova non si lascerebbero certo guidare da Bin Laden che per primo ha appena detto ha predetto il barile il prezzo del Balilla petrolio a cento dollari tuttavia se l'antagonismo di villa tema si confronta con il processo di globalizzazione
Non soltanto sul piano e sul versante religioso ma su quello valoriale allora la convergenza rischia di esserci su questo dovremmo riflettere
Sulla collocazione internazionale del Partito Democratico è bene prendere atto al momento insuperabile che è inutile continuare a perorare l'uscita dei DS dall'Internazionale socialista figuriamoci dal Partito socialista europeo
La ex partito comunista italiano ha scandito principalmente su questo riferimento la essere ciò che è oggi che gli ha permesso di superare meglio Dinoi la fasi di Mani pulite Dini sopire
Rilevanti danni dalla caduta del melo di Berlino
Ma chi c'era non ve lo ricordate l'ammonimento fatto lavoro nella grande cadde dal cardinal Casaroli quando ci ammoniva che i calcinacci del muro sarebbero caduto più sui vincitori che sui vinti
O quell'analisi stringente di Cacciari quando un convegno Dalle Acri
Che riporti correva il ricordo critico dall'atto folle delle TLC spiegava perché è andata più in crisi la Democrazia Cristiana che il PC sul piano delle identità e sul piano della tenuta elettorale
Queste fasi negli anni settanta hanno i giovani DC la chiamavamo ristrutturazione delle forze politiche quando l'attuale presidente della RAI Claudio Petruccioli voleva sciogliere la FIGC e noi
Giovani DC organizzavamo Cola finge se gioventù acquista dibattiti sulla crisi della politica e su come far nascere una nuova stagione della rappresentanza rispetto alla società
E in movimento ora noi siamo giustamente usciti dal Partito Popolare Europeo ma non è che abbiamo risolto problema perché siamo finiti dentro una componente che non mi pare il meglio della vita il meglio dalla politica perché anche lì convive un po'di tutto
Invece di insistere in una richiesta la quali di esse non aderiranno mai
Perché è cari amici quando qui viene ricordato che non abbiamo mantenuto l'impegno delle europee
Vuol dire che variamo vuol dire che intendiamo la politica come imbroglio non come verità dei fatti visto che le conosciamo nella realtà queste queste queste situazioni allora
Cosa voglio dire da questo punto di vista che noi come diceva la Polo possiamo confrontarsi sempre con una situazione impraticabile va bene confrontiamoci
Sul piano dei contenuti con contributi di di Clinton io stesso assistito recentemente a Washington alla conferenza dove essendo dieci metri di luglio ho sentito delle cose veramente formidabile interessati
Un po'più difficile prendere a riferimento il Partito Democratico
Americano ora su questo punto sono uscito sono sono aiutato dà un saggio che pubblicherò sul prossimo numero della rivista politiche internazionali e la rivista da lì palmo di cui sono direttore fatto da Ignazio Walker l'ultimo ministro degli esteri del Presidente del Cile
Del tre e del del Presidente del Cile lago socialista però l'umile tante democratico cristiano
Che analizza con grandezza competenze conoscenze le tre grosse esperienze del centrosinistra dove la tradizione democratico cristiano è presente
Quella del Cile dove vorrei ricordare che la DC è al ventidue per cento mentre il Partito socialista che esprime l'attuale presidente Bashir lei all'otto per cento e quando verrà in visita in Italia
La esperienza cilena rischia di essere di Dominique Zatta tutto dai DS mentre noi siamo la se portato di quella coalizione l'Italia quella che riapre e a Germania qui vanno insomma io spero che l'abbiamo paura
Di parlare della Merkel perché voglio dire voglio dire anche il centrosinistra che c'è in Germania dovrebbe suggerirci qualche cosa su questo tipo su questo tipo di i terreni
Fra un mese dal punto di vista dalla coalizione si aggiungerà il Messico e udite udite perfino indica Aragua che voterà il nove novembre si appresta a vincere il purificato sandinista Daniel Ortega con dentro la DC nella collezione l'elenco potrebbe continuare alle Filippine al Perù
Quindi sulla collocazione internazionale il dibattito aperto
Non perché non capisco perché lasciamo ai DS tanto spazio domani si vota in Brasile vincerà Lula
Nonostante che siano finiti sotto la lente di ingrandimento giudiziario tre segretari del del del del prete ma D'Alema ha già annunciato che il primo gennaio sarà l'insediamento
Di questo popolare importate presidente ma nel contempo nello Stato chiave non solo del Brasile ma di tutta l'America latina il mio amico Josè Serra vincere
La cooperazione dallo stato di dallo stato di San Paolo e tutti ricordiamo almeno i più anziani penso che non sia un po'una un un difetto essere anziani quando sentivamo i grandi discorso di questo grande democratico cristiano Franco Montoro alla cui scuola Josè Serra e e cari cito quinti abbiamo voglio dire dei riferimenti quindi possiamo rispondere
A Fassino si non me ne frega niente segni segni Svezia abbiamo non abbiamo però l'abbiamo la presenza quindi io vorrei
Vorrei conclude perché probabilmente una volta Rutelli ma l'aveva proposto quello che noi dovremmo organizzare per esempio un convegno sull'esperienza di questi centrosinistra significativi dove siamo presenti il Cile la Germania
E l'Italia e finisco con questa ultima ultima riflessione
In America latina si è aperto il dibattito sulle sinistre questo grosso intellettuale marxista Teodoro qualcosa ha fatto un libro che oggi fa per la maggiore che si chiama le due sinistre chiama sinistra viabile quella di Lula dalla mascella sinistra borbonica quella di Chavez in Venezuela
E come ora lessi in in Bolivia ma forse noi non abbiamo dentro anche noi in Europa questo tipo di di dibattito
Andiamo tenore questo tipo di dibattito quali fare l'errore francese nessun nemico a sinistra abbiamo un tredici per cento alla sinistra dei DS parti di questo tredici per cento si sta l'unificando e sta risolvendo la sua collocazione voglio dire all'interno dalla realtà
Della realtà della realtà oro per quindi anche questo dibattito delle due sinistre che oggi prende la realtà delle realtà di grandi parte significativa del mondo credo che sia estremamente importante significhi ha quindi io ritengo che su questo terreno su questo spazio ho portato degli esempi su cui invece di continuare a baloccarsi Succi nessuno dobbiamo lavorare perché abbiamo un grosso spazio per portare al confronto ai piccoli via se su questa problematica grazie grazie
Dunque mi dicono che c'è molta gente le fioriere Paolo Barbi c'è molta gente fuori io vorrei informare che attivato un collegamento video con il cinema che qua vicino
Poiché avevo previsto stamattina di non riuscire a contenere tutti dentro questa sala
Per questo annuncio gli iscritti a parlare qualcuno informi se non sono in sala d'dopo Paolo Barbi
Allora abbiamo detto Pezzotta poi Antonello Giacomelli quindici spero che qualcuno li informi se se non sono in questa sala prego vai riguarda il servizio ma assolutamente
Un rottame della Prima Repubblica
Che vi parla un rottame anche
Paolo Pardini come tutti sappiamo
è un
Adesso dopo l'intervento la precisazione di di Lapo
Lui è un europeista sicuramente un loro credo ma è un grande europeista un militante europeista è stato capogruppo nel Parlamento europeo non capo delegazione
A una storica assolutamente importante siamo contenti che intervenga in questo dibattito
Stamattina
Partito democratico
Io ne capisco l'esigenza
Lo sfascio dei partiti democratici da prima Repubblica
La frantumazione
Conseguenza non riparata e conseguenza anzi aggravata del bipolarismo artificiale che è stato imposto con
Il referendum
L'abolizione delle preferenze prima e poi con il introduzione
Elettorale
Che favorisce che impone artificialmente il bipolarismo
Poi conseguenza anche di altre faccende
Dal diffusione del politiche in televisione eccetera la personalizzazione della politica politico ormai si fa tra i due leader sei studenti delle due parti del bipolarismo
E quindi tutte queste cose hanno determinato l'esigenza di arrivare al Partito Democratico a questo punto cui siamo arrivati di maturazione e siamo arrivati con il concorso di tutti i dirigenti della Margherita
Mica solo del segretario vita solo ma della direzione
Tutti hanno deciso che si doveva andare al partito
Democratico e ormai viene considerato va detto Castagnetti mi pare ineluttabile
Ho letto non lo so
O non so di chi l'ha definito ineluttabile beh io
Non discuterò sulla opportunità di farlo
Cioè inutilizzabile sia ormai il fatto però io discuto sulla effettiva fattibilità e veramente fattibile
Oltre i motivi fortissimi detti ieri da Bodrato ed altri
Io faccio queste considerazioni io vedo le cose che si devono superare ho sintetizzare o amalgamare
Non vedo con che cosa si si faccia questo superamento questa sintesi
Non vedo il catalizzatore per la sintesi
Cioè capace di mettere insieme le tre culture che si dice che devono essere messe insieme
La cultura del soggetto del cristiano il cattolicesimo democratico del socialismo della socialdemocrazia del liberalismo della liberaldemocrazia non vedo il catalizzatore
Per la sintesi di queste tre culture
Non basta parlare di contaminazione tra l'altro questo è una parola che a me non piace mi sembra mi dà sempre la selezione delle infezione
Risibile cioè del TAR del dell'unione dei dei dei dei difetti come ha detto poco fa
Listelli più che delle qualità delle unioni dell'unificazione negativa l'influenza reciproca negativa la contaminazione
Non occorre una continuazione occorre una sintesi occorre una maglia ma positiva una sintesi di un'amalgama che produce un prodotto nuovo questa differenza per la contaminazione
La sintesi è
La l'operazione TIR deve porto portare a un prodotto nuovo
Perché sia veramente nuovo questo prodotto occorre che ci sia questa
Questa capacità di provocare la sintesi questa capaci questo conto contaminato
Questo allenatore non può essere soltanto la governabilità
Cioè il fatto che
Occorre che ci sia una forza politica forte il quaranta per cento sia esso si dice che perché possano rendere governabile del sistema del bipolarismo eccetera eccetera governabile il Paese
Se fosse solo questo si rimane a livello delle esigenze Christié s
Il la governabilità è una delle esigenze che spinge a questo
Ma questo non è un motivo di
Non non fornisce la il catalizzatore
E non è neanche un comune programma di governo non basta per fare il contributo a questo serve per fare appunto il programma del centrosinistra il programma del governo che stiamo occorre invece un progetto di società
Questo deve essere il controllo diretto occorre un progetto di società che raccolga quelle idee nuove che diceva ieri Scoppola
Che ha e non si atto patriarca e altri importanti interventi che sono stati fatti qua
Le idee nuove che esprimendo una cultura politica non parliamo di cultura e di genere cultura democristiana Cutolo socialiste ma una cultura politica cioè un calare di delle idee nella realtà politica una cultura politica nuova per fondare una nuova società un nuovo tipo di società e questa cultura politica questo concetto di nuova società deve essere elaborato e definito insieme
Ed è qui che io vedo le difficoltà
Certo il progetto catalizzatore non è emerso finora questo progetto di società non è emerso finora e a quanto pare non è neanche in elaborazione
Qui in molti interventi sono stati indicati alcuni elementi importanti per questo ma non abbiamo neanche no voi organizzato un progetto organico come feci Sturzo
Nel primo dopoguerra come fece De Gasperi vi ricordate le idee costruttive della Democrazia Cristiana
Nel secondo dopoguerra niente noi abbiamo un progetto organico e soprattutto questo progetto non viene elaborato in un crogiolo in cui le culture le tre culture da sintetizzare producano questa nuova
Un nuovo concetto del Polo e quindi questo nuovo possibilità di avere un partito nuovo
E quindi il del partito democratico o sarà questo partito nuovo oppure non sarà non sarà fatto
E qui viene
Mia considerazione sulle questioni europee e internazionali
Questa
Mancanza di un partito nuovo di una definizione nuova concezione della società
Fonde il partito nuovo determina quella teppistelli in quel bell'articolo che ho scritto l'altro giorno
Che ho letto io l'altro giorno su Europa chiama la fragilità del di del dialogare con i partiti europei di oggi e di domani la fragilità sta nel fatto che noi non abbiamo minori per tutto anche oggi nulla di consolidato se non l'intenzione di farlo
Un'intenzione che consideriamo ineluttabile si deve fare comunque ma non è ancora fatto e quindi noi non non sappiamo che cosa andare a proporre in sede europea e su che cosa richiamare l'attenzione degli altri partiti delle altre forze politiche europee
La difficoltà del dialogo in Europa poiché è aggravata
Dall'eterogeneità dei partiti europei
Qui è stato largamente sul prostituta Pistelli poco fa ricordato
Ok severo
Che il Partito Popolare
Europeo tesi l'arrivo alla fine subito
Che il Partito popolare europeo
Molto eterogeneo
Nonostante tutti gli sforzi che noi facemmo sono entrati prime i liberali i conservatori inglesi anti europei ma è eterogeneo badate su su sui problemi fondamentali per cui il Partito popolare esiste cioè la costruzione dell'Europa
Altrettanto si dica del del Partito Socialista altrettanto eterogeneo insomma
Non entrarono i perduti e lo sapete voi inutile che mi di lunghi su questo
Quindi
Questa difficoltà della eterogeneità fa sì che non si sa su che cosa costruire la nostra succoso affondare la nostra collocazione come si dice in Europa
Il partito democratico può
Costituire una attrazione è una fonte di costruzione di un partito europeo solo se propone alleanze o inserimenti organizzi non sulla base delle tradizioni democratico cristiano i partiti popolari così partire con l'europeo deve o socialisti e che ma sulla base di una definizione
Della politica europea sulla base della concezione della integrazione politica dell'Europa se ed è il suo ruolo nella politica internazionale
Anche qui oggi è stato molto bene detto da
Da Andreatta
E qui anche che sta la validità di quello che è stato fatto
Per
Contribuire a definire questa posizione in questi ultimi tempi da dal governo italiano riconosco un grandissimo merito di D'Alema come ministro degli esteri di Prodi come presidente del consiglio nella utilizzazione di quello che esiste nelle istituzioni europee per fare una politica estera comune
Effettivamente quindi su questa strada si può
Camminare
Cioè noi in Europa dobbiamo presentare il Partito Democratico italiano costruire come il costruttore dell'Europa
Come l'unica ma e questa è l'unica maniera per fare esplodere le contraddizioni interne del Partito socialista europeo e del Partito Popolare Europeo e li chiede si va a determinare la possibilità di coagulare sulle nostre posizioni anche in sede europea le forze che sono insoddisfatte delle posizioni del Partito Popolare Europeo e del Partito socialista europeo sulla in sulla linea europeista
E io credo che questo sia la strada fondamentale per poter riprendere la posso la posizione anche di guida della politica estera euro della politica europea anche da parte del nuovo partito europeo
Io credo che questa è la strada è stato giustamente ricordato e concludo da da Pistelli poco fa che qui molto può fare l'iniziativa del presidente
Del consiglio
Prodi
E io sono ha molto soddisfatto delle Primi passi che ha fatto per esempio andando immediatamente a prendere contatto con la Merck e lì che stare la possibilità della nuova costruzione dell'Europa e quindi del nuovo partito europeo
E con la e con la Merkel con le posizioni della Merkel con quelli che vogliono costruire l'Europa che si va a fare la possibilità a creare le possibilità di un partito democratico italiano che determini anche la politica europea grazie
Prendono ora la parola Savino Pezzotta poi di Giacomelli
Debbo fare delle precisazioni
Era noto che noi avremo stamattina sviluppato questa riflessione sulle politiche internazionali oggi pomeriggio sulle politiche economiche
Ma che il tema generale il tema del nostro convegno il rapporto fra i cattolici democratici e il Partito Democratico attraversa tutta la il nostro dibattito adesso ad esempio Savino Pezzotta Giacomelli anche altri che interverranno credo che credo che si soffermeranno soprattutto su questo aspetto in particolare l'intervento di di Savino Pezzotta
A noi interessa per per per quello che rappresenta la la sua persona la sua storia ma anche perché come è noto sarà uno dei relatori alla convegno della Chiesa italiana nell'il
Come cos'è il venti venti ottobre ecco dal diciassette al venti ottobre
A Verona
E ed e Valia portare le posizioni dei laici cristiani la parola di il Della indicato cristiano e quindi siamo interessati moltissimo sotto questo profilo perché ieri noi ci siamo soffermati soffermati su questa dimensione
Questo nostro convegno non ha nessuna pretesa non ha nessuna ambizione
Ma non c'è dubbio che essendo collocato prima dell'incontro della Chiesa italiana a Verona vuole anche vuole anche esprimere il pensiero la riflessione dei cattolici che sono impegnati in politica
Sui problemi del nostro Paese e sui problemi del rapporto anche con la nostra chiesa la parola quindi a Savino Pezzotta
Buongiorno e grazie presente politica sono un poco impegnata come si sa
Cioè faccio politica in modo diverso da quello che fate voi
Però un ragionamento restanti nell'interesse
Tentare di farlo
Da dove partono separato da quello che per me è un problema
Ma che fosse il problema della democrazia italiana
E il problema democrazia italiana in questa fase a mio parere
E come uscire da questo bipolarismo fibrillante
No non spaventate mi spiego meglio cioè non penso assolutamente un ritorno al proporzionale
Così almeno chiariamo le cose
Ma questo bipolarismo così come sta funzionando
Non consente ne è un'alternanza chi era
Ne è uno che governabilità sicura
Se il Consiglio dei ministri strani unito dieci ore
Non è che dovevano approfondire se non ci raccontiamo delle voci ha fatto dieci ore perché c'erano dei problemi e che è il segno che un modello di questo genere non può andare avanti a lungo senza creare tensioni fibrillazioni e lacerazioni
E non è un modello che garantisce la governabilità che è un problema che questo Paese proprio perché in me ed entro le cose che si dicevano prima i processi di cambiamento ha un estremo bisogno
E si sta governando a mio parere non tanto bene
Io non lo so con le manovre di questa Finanziaria quanti voti quanti voti si perderanno se si dovesse votare al nord
Non lo dico
Che almeno si sa prima no
Perché è inutile poi diverse la questione settentrionale certo che c'è la questione settentrionale sulla diventiamo se c'è una disattenzione ai processi che sono cambiate questo avviene e questa è la situazione nella quale noi oggi ci troviamo perché parto da qui
Perché io sono sempre convinto almeno per la storia la tradizione che nostra che il compito dei cattolici quando vanno in politica non sia solo quello di testimoniare il loro il loro esserlo
Ma sì anche quello di lavorare perché la democrazia funzioni
Perché la garanzia di esprimere ciò che tu sei sta nel modello democratico ma io vedo che ecco il nostro modello ha bisogno sicuramente
Di qualche revisione no io penso che ci sia la necessità
Di un consolidamento del sistema bipolare così almeno fu un'altra volta i dubbi
Che sia all'altezza dall'attuale situazione
E che pertanto sia utile e necessario
Andare a una semplificazione degli schieramenti
Perché se continua questo modello io faccio il mio per partitino dell'un per cento lo possono fare tutti in Italia
E poi a seconda delle convenienze e mi metto da una parte o dall'altra
Però così non è che si va molto lontano mai voi mi metto anche un po'di etichette un po'di croci addosso e la cosa funzionò bene
Perché abbiamo bisogno di averi in primo luogo un sistema bipolare che renda l'alternanza una cosa vera
Che renda l'alternanza una capacità e una possibilità di governare senza le defatiganti mediazioni compromessi andate avanti ritorni indietro a cui abbiamo assistito in questi ultimi quindici giorni
Per poi approdare a un qualcosa che valuteremo se è del tutto positivo io ho qualche dubbio
E lo dico qui sempre per mettere le mani avanti però necessità virtù si dice ora per fare questo
Io non credo
Che ci sia bisogno come ogni tanto rispunta fuori di fare delle grandi riforme istituzionali o cose di questa natura
Perché questa è una questione politica
E non si affronta attraverso le architetture istituzionali o solo attraverso il mutamento delle leggi elettorali
Perché prima del cambiamento delle strutture istituzionali e delle leggi elettorali c'è una questione politica che va risolta
L'aver scelto il bipolarismo impone che si chiarisce che questo elemento a meno che
Si pensi si continui a mantenere la nostalgica di un sistema proporzionale ma allora bisogna cambiare prospettiva bisogna cambiare ragionamenti complessi ragionamenti che stanno dentro questo convegno
Per fare questo
Bisogna veramente creare una condizione
E la condizione è quella di determinare la crescita o la nascita di un qualcosa di nuovo di un qualcosa che abbia un peso specifico e che fa e faccia da volano all'interno dei singoli schieramenti
Ma dico in questi termini la dico anche perché non serve solo al centrosinistra
Perché no io non sono disinteressato ciò che avviene nel centro destra
Proprio perché ho a cuore innanzitutto la democrazia di tutti
Per fare questo serve un partito nuovo
No non nuovo partito
Io ho l'impressione che stiamo marciando per fare compare un nuovo un nuovo partito
E se facciamo nuovo partito ci portiamo dietro i limiti e i difetti del tempo che è passato ora al il ragionamento deve proprio essere quello
Serve un partito nuovo
E credo che questo sia diciamo il tema su cui bisognerebbe ragionare no il partito che nasce perché sono state fatte le primarie che a me fa un po'sorridere
Non il partito perché c'è una spinta all'unità non è sempre detto che in politica mettere fare uno tiglio dia un risultato
In più e lo sappiamo per esperienza che tante volte L'Unità ha fatto regredire non avanzare
Allora il problema vero è ragionare su che cosa è il partito nuovo
Che non è questa cosa qui
Io credo allora che debba essere veramente una questione diversa
Da questo punto di vista il continuare a ragionare nella prospettiva del partito nuovo in termini di quali valori comuni
Quale cose condividiamo a me non convince molto
Perché mai come adesso
Il contenitore e
Contenuto
Io voglio sapere come è fatto come ci sto e a quali condizioni ci sto dentro perché senza di questo non mi interessa perché dite che siamo tutti solidali egualitaria che abbiamo tutti i valori di questo mondo siamo tutti bravi perché la retorica sindaca la retorica politica trionfante stava dicendo sindacale ma non sempre più o meno
Sì è abbastanza imparentati per usare la retorica per cui non è un problema solo dalla politica
Per cui dico a me interessa al vorrei un ragionamento sul partito nuovo su che cosa è come si struttura e come si organizza
Perché come diceva
Il contenitore oggi fa il contenuto
E se non è chiaro a questo ci imbrogliano
è come quando si fanno i programmi elettorali non si sa che tre quarti sono cose così forse un quarto si realizza ma va bene lo faccio si fa tutto il oggi diceva non discutere di come sarà della forma del modello e di come io ti devo stare e secondo me non volerlo fare
E allora io penso a un partito plurale
Badate che la differenza non è la divisione qui si sta facendo passare un'idea che a vere essere una differenza
è un modo per dividersi
Chi sta facendo passare l'idea che le correnti sarebbero una rottura ma quante mai si è visto un partito senza correnti o cose similari
Si sta facendo passare l'idea che bisogna essere tutti omogeneizzati beh io faccio fatica a farmi omogeneizzare perché ci vuole un bel recipiente per triturare
Da questo punto di vista intorno lì sempre a dire si discute di quale forma
E qui viene allora la questione
Dei cattolici e della politica
Io credo che noi siamo arrivati in un tempo in cui bisogna prendere atto che l'idea di una unità politica dei cattolici intesa in termini
Passati non è possibile
Ma neanche questo è scandaloso già Sturzo lo prevedeva
Se noi andiamo a rileggere il discorso di Caltagirone l'abbiamo fatto con con caste niente
è chiarissimo in Sturzo che i cattolici non staranno tutti dalla stessa parte
Se è così
Si pone una grande responsabilità
Per i cattolici che scelgono di stare innovare perché non sono più interna intuiva diciamo all'essere cattolico essere parte la necessità la storia li ha costretti ad essere una parte oggi devono decidere come stare nelle parti
Ma compete alla responsabilità dei cattolici o distinguo
Tra la mia adesione confessionale il mio stare nella chiesa che per me primario che stare da altre parti dal fatto che io mi impegno in politica è una distinzione netta
Perché
Le confuse e guardate che lo dico dicendo e chiedendo ai vescovi
No non di tacere ma di parlare
Perché io ho bisogno che i vescovi Parrino
Proprio perché sono cattolico perché vivo nella comunione cattolica che ho bisogno che i vescovi parlino su tutto non c'è un limite la loro parola tocca a me al mio discernimento alla mia capacità e alla mia laicità
Vedere come quello che è un insegnamento quello che è un indicazione quella che è un'osservazione la traduco nella prassi politica
E ogni tanto sento tanti laici cristiani che vorrebbero fare i vescovi no fate i laici per piacere i vescovi fanno gli bestiole ai laici fanno i laici se no facciamo una confusione che non serve né a noi né alla Chiesa
Però io credo che anche da questo punto di vista allora se consigliere
Bisogna decidere
Come stare
Dentro la politica
Allora stare dentro la politica significa non dimenticare neanche da dove si viene c'è in questo Paese nella storia di questo Paese c'è stata una cultura che io preferisco chiamare popolare per non usare il cattolico perché non mi piace dire cattolico democratico e che uso un'altra espressione che non è preferisco usare popolare perché è molto più laico
C'è una coltura che ha fatto la storia
Che ha aiutato questo Paese a crescere
Che sta dentro i tratti della della Costituzione non dimentichiamolo mai che io credo non debba morire tutto qui
Ora bisogna tocca pile come farla vivere possiamo dire che negli ultimi tempi questa cultura dal punto di vista propositivo dal punto di vista della sua azione è stata abbastanza sotterranea
Troppo sotterranea e che ha bisogno di riemergere di farsi vedere perché se questo non avviene per carità guardate non c'è un problema
Ogni cattolico sa che può andare a rendere testimonianza di della sua della sua fede o comunque non ci sono limiti
Come persona e come singolo
Il problema è se una cultura politica
Che deriva dall'ispirazione cristiana
Ma che non si appiattisce sopra deriva e che ha fatto già un processo di mediazione di l'interpretazione che sicuramente ha bisogno di Mutu modificarsi di cambiarsi di aggiornarsi anche rispetto ai cambiamenti che avvengono nella società italiana se questa cultura politica si rassegna a stare sotto una sposta o se invece vi acquisisce la sua dimensione di
Visibilità di proposta di iniziativa
Su questo io credo sia il tema che abbiamo di fronte che riguarda i cattolici che stanno nel centrosinistra
Riguarda noi
Ma riguarda anche i cattolici che stanno dall'altra parte
O c'è una visibilità
Oppure questa cultura rischia di morire cosa che potrebbe anche avvenire anche ma bisogna che non ci assumiamo la responsabilità di dire è finito una storia e finito una esperienza lasciamo andare ad esaurimento io ritengo sarebbe un errore
Ma sarebbe un errore complessivamente il partito nuovo
Ha bisogno che le culture storiche siano dentro
Programma proprio riuscita a pensare
Parlo dalla gente che io conosco meglio no quella dei salotti o quella lì qualche incontro sulle strade
Va dalle fabbriche e quella dei luoghi di lavoro ma il mio compagno agonista
Voi pensate che lo potete obbligare a non avere più dentro di sé ha un'idea di socialismo
No perché se pensiamo questo per carità diciamo che facciamo una bella e Little tra noi piccoli
E la notte
Ma se ne vogliamo costruire il partito nuovo le colture del cattolicesimo democratico le colture del socialismo chiamiamole così devono avere una loro capacità di stare insieme non di annullarsi e di negarsi perché il giorno in cui si annullano e si negano o una pretende di essere egemone e sull'altra è finita per tutti e due
Ma perché poi alla fine la gente ha bisogno di Gaia elementi coi identificarsi
Ecco perché io credo che che ci sia questo tipo di necessità
Lo dico anche ricordando un po'quello che sta avvenendo
E bisogna essere chiari se c'è una necessità
E tutti afferma la necessità di costruire il partito nuovo
Io vorrei sapere come si costruisce bisogna che sia chiaro come si sta dentro
E con quale cultura si sta dentro cioè quale ruolo quale funzione hanno i cattolici
O per lo meno io il popolarissimo sempre inteso come espressione vivo del cattolicesimo politica no stanno dentro questa questa dimensione questa e questa realtà
Perché se non è chiaro questo
Si può fare altro ma non credo lascerebbe vede mi si dice ma i giovani non appartengono a queste cultura a parte il fatto che è tutta una cosa da dimostrare
Ma quando io penso a un partito tutta una cosa a dimostrare
Vado io penso al partito nuovo penso che non solo ti deve essere presente la mia cultura
Io vorrei vedere visiva e propositiva e capace di Gerry di generare ma penso anche alle culture altre oltre quelle storiche anche quale nuova che nascono adesso da questo punto di vista l'idea di un partito plurale
Di un partito
La dico così che non rappresenta solo le culture ma rappresenta i territori pertanto un partito federalista con forti autonomie territoriali al proprio interno per rappresentare la diversità dentro un processo di unità
Un partito che si è in grado di essere la cornice per tutti ma dentro la quale la mia differenze valorizzata proprio perché è una differenza che arricchisce gli altri e arricchisce nell'incontro nel dialogo nel confronto
Io credo che queste era questione
Dico che allora e vado a chiudere velocemente
Io ho un turbamento siccome ce lo lo devo dire sono lo sto bene
Ma in questi giorni provate a pensare che cosa sta avvenendo nel centro sinistra dal punto di vista dei cattolici
Ieri c'erano i cristiani sociali ad Assisi
Oggi ci sono i popolari quindi fra tre giorni ci sarà un'altra iniziativa da un'altra parte
Ma voi pensate che è possibile avere una visibilità una capacità di incidenza se non si riesce a creare un minimo di raccordo all'interno dalla stessa area
A me sembra veramente una dispersione
Una grande riflessione
Allora bisogna inventare degli strumenti che consentano che consentano questa possibilità
Di una sinergia di uno stare insieme di una capacità propositiva di quest'area diciamo così cattolica tra virgolette che sta dentro il centro sinistra no per fare un partito e partito il partito nuovi da costruire
Ma per essere presenti l'idea di un movimento
Politico
Di cattolici che stanno nel centrosinistra
E chissà non senza partecipare né alle elezioni né farsi partito ma che produce idee produce classe dirigente partecipa al dibattito politico con le sue idee ed è aggregata una certa io penso potrebbe essere una questione sulla quale riflettere ma sulla quale decidere
Perché vedete la mia impressione posso anche sbagliarmi se questo non avviene
Alla fine possiamo dire che non vogliamo scomparire
Che vogliamo rivendicare la nostra autonomia di laici ma non sarà così
Perché la politica ha bisogno di strumenti
Di mezzi per creare per rigenerare se stessa
Se io ritengo che per il Parma nuovo partito per il partito nuovo che nascerà la presenza dei cattolici è importante credo che vi sia la stessa necessità dei cattolici di riorganizzarsi all'interno di un'area per poter partecipare a un processo che va avanti se no è un'altra cosa grazie
Allora
Grazie
Allora come avevamo annunciato adesso parlano Giacomelli dove Antonello non lo vedo cioè Antonello leopoldo Elia voi probabilmente siamo già arrivati al momento dell'intervista al presidente del Senato che salutiamo perché tornato a questa mattina
Covelli
Salutiamo anche il professor Vacca il presidente del Istituto Gramsci che ci onora della sua presenza
A conferma dell'interesse insomma di questa nostra riflessione maturato scusa
Ragazzi siamo molto di più rispetto al previsto abbiamo dei problemi di sicurezza
Le forze dell'ordine ci dicono che questa sala non può contenere tutte queste persone
Ci chiediamo scusa in particolare a quelli che sono in piedi
Ma dovete accomodarvi nel cinema Garden che qui di fronte che abbiamo fatto allestire con il collegamento diretto capisco ma è molto più comodo e molto più funzionale son delle delle poltrone ma
Le forze di sicurezza ci stanno dicendo
Che siamo un po'troppi più all'interno grazie
Questo è comunque un problema piacevole di cui occuparsi del fatto che si sia troppi
A voler
Flettere confrontarci insieme su
Questa questione
Io vedo due rischi
Nel nostro confronto nel dibattito che c'è
Vorrei
Perché Chianciano sollecita confronti chiari esplicite vorrei parlare che il linguaggio della chiarezza il primo rischio
è che
Ci sia
Come dire
Una gara a individuare in questo percorso nuovo affascinante impegnativo che abbiamo davanti
Individuare le questioni irrisolte i rischi i problemi le incongruenze
E che questo fare emergere quello che pure nel cuore e nella mente di molti di noi
Sia in realtà considerata una risposta
E non lo è le cose anche ieri abbiamo sentito eccetto che sono vere
Le difficoltà che abbiamo davanti punti ancora da affrontare le risposte da dare
Ma questa elencazione non può essere e non può esaurire la nostra riflessione il secondo rischio però di segno opposto è quello di considerare questa sfida che abbiamo davanti un percorso obbligato
Già decisa predefinito
Io credo che il confronto serva è questo appuntamento sia importante come altre occasioni si affronta esattamente la vicenda intermedia fra questi due rischi una riflessione vera
Vera e avverta sulla sfida che abbiamo davanti in definitiva una scelta sulla politica
E questa non tu non può che partire da una riflessione su noi stessi una riflessione
Sincera su quello che oggi cattolicesimo democratico o il popolarismo per non avere il rimprovero del presidente De Mita su cosa ha da dire
Alle donne e agli uomini di oggi sulla lettura detta di questo tempo la proposta che fa per il futuro queste la riflessione
Che poi dà la risposta
A come noi stiamo dentro questa sfida io credo non si possa
Rispondere a questo senza riaffermare con forza
Inizialmente per noi connaturato hanno gli stessi il senso della laicità laicità come laicità connaturata presupposto del nostro impegno
Non come lontananza come indifferenza come estraneità come avversione
Ma al contrario come consapevolezza che l'impegno il cattolico nel sociale
E la politica nella città dell'uomo è il rischio e responsabilità
Che non può esaurirsi nella puntuale lettura dei documenti dei vescovi ma che richiede a ciascuno l'uso del proprio intelletto della propria coscienza della propria capacità e sensibilità di cogliere i problemi di oggi e trovare la risposta una laicità dunque che noi non concediamo
Come un necessario biglietto per essere ammessi nella società civile ma che rivendichiamo orgogliosamente che non subiamo ma che sentiamo come nostra perché l'abbiamo sempre sentita così
Anche quando il movimento in questo Paese dei cattolici democratici dei cattolici in politica sia assunto il compito di chiamare in avanti e stimolare tante parti anche della Chiesa e del Paese
Avendo la capacità di interpretare il tempo progettare il futuro
Quindi noi non possiamo io credo ne essere ridotti dalla pubblicistica corrente al ruolo di amplificatore delle opinioni per quanto autorevoli dei vescovi
Ma ne possiamo autoridursi a una sorta di riserva indiana che risponda automaticamente solo quando si parla di alcuni temi o di alcuni argomenti
Una sorta di lobby dei buoni sentimenti
Che non ha alcunché da dire sui temi veri del Tempo di oggi ma chi è custode una sorta di partito dei Verdi dei valori e che stanno lì
Ciascuna delle ad avere un pezzetto perché questo aiuta e che non ha altro da dire se non ridursi a testimonianza io credo invece che noi escreto che ne siamo consapevoli
Che noi siamo dovremmo essere vogliamo essere capaci di rendere visibile un progetto complessivo di comunità civile
Ci siamo consapevoli di dover assumere per intero singolarmente ciascuno di noi ma insieme per la condivisione dell'impegno il rischio la responsabilità di essere protagonisti
Di un cambiamento progressivo della Città dell'uomo il nostro scopo non è e non può essere né quello di convertire né quello di imporre una visione salvifica per legge
Io credo che il nostro scopo in definitiva sia quello di costruire condizioni di sempre maggiore libertà per ciascun uomo
Perché così ci è stato insegnato che il nostro compito è costruire una città dell'uomo dove ciascuno sia padrone del proprio destino libero nelle proprie scelte capace artefice di scegliere per sé la via e la strada che li interessa condizioni quindi di giustizia di opportunità di uguaglianza di vivibilità di centralità della persona
Dunque la responsabilità di un progetto Grande che non si ferma ad alcuni temi alcuni valori ad alcune questioni che non ne sottovaluta l'importanza ma che all'ambizione
Di produrre un progetto di società capace di parlare a tutti cattolici o no capace di esser visto da tutti i cattolici o no come un progetto dove stanno le speranze gli interessi bisogni
Delle persone delle famiglie dei giovani
Di quanti vogliono quel modello di società non perché aderiscono adesione trascendente della vita ma perché in quel modello ritrova lo spazio di libertà per se stessi per quello in cui credono per la propria cultura
Questo dunque io credo il senso l'approccio della presenza nostra riflessione sul noi
Allora se è questo non esiste la tentazione di un reduce Isma'
Che porterebbe nuovamente a percorsi che ci fanno rischiare l'insignificanza non esiste la tentazione di definirci solo per identità quasi che il definire noi stessi
Solo in termini di valori e identità esaurisse quello che abbiamo da dire
Quello che abbiamo da dare quello che abbiamo da proporre
Quello che abbiamo da mettere in campo greco per confrontarsi con il tempo di oggi
Allora non c'è questo rischio e non c'è nemmeno il rischio della faciloneria
Mettiamoci insieme perché siamo quelli che tuteliamo il Paese esistere al contrario la necessità di costruire un progetto a rispondere non alle domande di ieri ma quelle di oggi
E che ruolo vogliamo giocare quello di sacerdoti e custodi dello status quo
Della realtà attuale quello di chi si accodati immagina che il percorso della storia sia ormai finito che siamo arrivati nel migliore dei mondi possibili e che il mercato a tutte le risposte che il consumismo
è la sede delle speranze dell'uomo e noi ci acconciato ad essere accettati dentro questo modello
Custodi che cercano di rosicchiare consensi a quanti appartengono a questa religione io credo che questa sarebbe la negazione stessa del nostro essere in politica sarebbe la negazione dei motivi che ci hanno spinto all'impegno
Allora credo al contrario dobbiamo confrontarci con i grandi temi Scoppola meglio più autorevolmente di media Altieri ne ha accennati alcuni e sono le questioni vere
Su cui dobbiamo misurarci ma è possibile che noi parliamo sulle grandi migrazioni che interessano il nostro tempo solo come problemi di ordine pubblico
Che noi non rivendichiamo il diritto di parlare del diritto di ogni uomo ad avere un'opportunità cadesse il padrone di costruire un destino per sé e per la propria famiglia
Che noi non parliamo del diritto dei popoli ad avere un mondo più giusto
Che noi in ordine non denunciamo lo scandalo di un mondo dove una minoranza Sempre più ristretta
Sta bene Sempre meglio con l'opportunità crescenti con un processo di progressiva esclusione degli altri questo è il senso io credo che la nostra proposta perché non confrontarsi con una società che sommerge di informazioni
Ma che restringe la proprietà delle conoscenze che non dà strumenti per leggere ma sommerge di cose da dire
Mai abbiamo avuto tante parole tanti strumenti per usarle e mai abbiamo dato ai nostri giovani tanti pochi strumenti per capire che cosa c'era da dire e cos'era importante ascoltare con questi temi dobbiamo confrontarci e con quello della centralità della politica e dei suoi strumenti non per un'affezione ai partiti operanti che nostalgiche ma per il convincimento che la politica in modo che gli uomini hanno per riequilibrare creare condizioni di giustizia all'interno della comunità per non cedere a poteri che non rispondono a nessuno l'abbiamo già visto nella storia di questo Paese
La centralità della politica che non va declinata
Ma va
Riafferma con nuovi studi casi mercenari grande era una query alterni io credo che dobbiamo confrontarci abbiamo qualcosa da dire
Abbiamo una capacità di misurarci con questi problemi o pensiamo che soldi soltanto trovando la definizione giusta della nostra appartenenza noi abbiamo esaurito il nostro compito ecco per questo io credo che dobbiamo guardare con fiducia al percorso che è davanti a noi sapendo che è una sfida che ci misura e sapendo che noi no imbocchiamo una strada che misurerà questa nostra capacità se il discorso fosse finisco dicendo l'unica cosa con cui so che sfidò l'impopolarità ma lo faccio per la chiarezza non sono d'accordo con Savino Pezzotta io non credo che dobbiamo domandare quale funzione hanno i cattolici non c'è una funzione per i cattolici io credo che la funzione nel Nuovo Progetto
Nella politica nella società italiana sarà quella che noi siamo capaci di a vere non perché cattolici ma Betti e mettiamo in campo un progetto che parla al cuore e alle speranze delle persone delle famiglie
Io non ho trovato una persona che ma domandato come cruciale per la sua vita a quale gruppo nel Parlamento europeo a parte Remo tra dieci anni
Ho trovato molte persone molte famiglie che vogliono sapere quale risposta diamo al futuro dei loro figli che vedono pieno di rischi di pericoli di incertezze
Allora io dico a Savino Pezzotta ma lo dico a tutti noi non facciamoci prendere da una sfiducia dalla paura la consapevolezza deve essere il motore
Di una fiducia in noi stessi per aprire una grande riflessione sui contenuti sui temi sul Progetto e noi andiamo all'incontro con altre culture non
Con una nostra idea minoritaria di noi stessi con la paura dei numeri chiedendo le quote certe temo organizzativa importante ma noi ci andiamo con l'ambizione la consapevolezza che portiamo un progetto che diventa maggioranza in quel partito maggioranza nel Paese perché intercetta intercetta il pensiero e i desideri del mondo di oggi
Se non abbiamo questa ambizione noi stessi siamo la generazione che porterà il popolarismo all'insignificanza
Allora
Leopoldo Elia poi l'intervista al presidente del Senato
Tutto
Questa mattina finiremo un po'più tardi perché concluderemo la mattinata con l'intervento del presidente Rutelli
Cari amici
Mi fa un certo Effetto dopo tanti anni di ritornare qui a Chianciano quando mi ricordo quand'eravamo convocati da Marcello Pagani che voglio offrire marcare
Il mio il mio breve intervento sarà ispirato a una formula di un articolo di Filippo Andreatta che mi è piaciuto molto sul Corriere
Contro il pensiero unico dobbiamo rifiutare in ogni esperienza politica che vogliamo intraprendere i tentativi di omogeneizzare i soci in una sorta di pensiero unico dobbiamo essere motivatamente noi stessi
E
E mesto diciamo dal luogo anche per quello che riguarda vale anche per il nostro costituzionalismo Nori
Abbiamo un costituzionalismo caratterizzato che è uscito vincitore dall'ultimo referendum un referendum di cui dobbiamo accogliere la peculiarità l'indirizzo politico di politica costituzionale che ne emerge quello che emerge è il rifiuto del sistema costituzionale delle regioni e dei grandi Comuni
Ricordate che il da Progetto governativo prima delle degli avvenimenti della sfiducia costruttiva in Terna della del progetto di riforma del centrodestra
Era puramente e semplicemente la trasposizione a livello nazionale
Del sistema regionale e del sistema dei grandi Comuni ora questo è stato respinto dal referendum
Il referendum
Il referendum ci richiama a un costituzionalismo equilibrato a un parlamentarismo che come dice Burris Ackermann
Non è un non è un qualcosa di arcaico e qualcosa di moderno se leggete questi autori americani
Contro a favore del parlamentarismo equilibrato ottemperato
Vincolato voi trovate che il nostro pensiero non è antiquato non è Vetero il fatto che sia contro il plebiscito arrivismo
è un per è una cosa moderna nuova non è antica
Per questo mi è dispiaciuto dopo il referendum
Che l'associazione per il Partito Democratico proprio ogni Lass chieda nelle elezioni col nome
Col nome del futuro presidente del Consiglio non deve essere così
Non deve essere così
Per che
Mantiene
A differenza come ha deciso la Corte costituzionale che ha distinto nettamente il sistema delle regioni e dei grandi Comuni
Dalla forma di governo parlamentare nella forma di governo parlamentare
Potenzialmente deve rimanere la possibilità di sostituire il Presidente del Consiglio di fatto il fatto noi di fatto è politicamente non lo sostituiremo cercheremo di farlo durare tutta la legislatura mai in un diritto in diritto questa possibilità nella forma di governo parlamentare
Ci deve essere e dobbiamo rivalutare il Parlamento dobbiamo rivalutare gli organi consiliari altrimenti decaduti
Resta questa forma di progressi dance sia Lizza azione della politica
Questa forma che mi pare abbia già attirato le preoccupazioni di ieri del senatore Castellani questa forma di accentuata personalizzazione
Della politica non è nella nostra tradizione
Ma non è nemmeno nel europei nella nel costituzionalismo europeo a cui dobbiamo attingere al costituzionalismo delle formule tedesche e spagnole
Che sono quelle veramente equilibrate potete scegliere io non sono contro il fatto che il Presidente del Consiglio abbia una sua proposizione
Di preminenza
Peculiare non è il primo tra i pareri possiamo decidere di è leggere di fare eleggere dal Parlamento il Presidente del Consiglio come in Germania
Possiamo come in Spagna far dare la fiducia al solo presidente del consiglio questo si può fare si può fare
Dare il potere di nomina e di revoca al Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio
Possiamo introdurre la sfiducia costruttiva che avrebbe salvato Prodi nel mille novecentonovantotto perché le opposti gli opposti estremismi non era né in grado di designare un nuovo presidente del Consiglio avrebbe salvato Prodi
Possiamo anche introdurre l'articolo sessantotto della Legge fondamentale tedesca che in caso di sfiducia dà la possibilità al Presidente del Consiglio al cancelliere in Germania
Di chiedere lo scioglimento al presterei camere al Presidente della Repubblica Macquarie esto è il parlamentarismo equilibrato che noi dobbiamo sostenere il partito qualsiasi partito non deve essere tutto personalizzato a favore di un uomo che passa deve essere qualcosa di più permanente di più stabile
Questo è il vero europeismo nella costituzionalismo a vere questa formula equilibrata che non che non eccede nella personalizzazione del potere questo deve essere uno dei tratti fondamentali
Della nostra poi impostazione politica
Perché altrimenti vedete serpeggiare queste tentazioni dei grandi sindaci o dei presidenti della Regione che hanno
Che hanno preso che hanno preso con loro go con la loro forma di governo peculiare
Hanno preso delle cattive abitudini a pensare assi a pensarsi onnipotenti quando invece
Bisognerà
Quando invece bisognerà far sperimentare
Anche in sede regionale se vogliamo mantenere
L'elezione diretta del presidente della Regione o del sindaco sperimentare allora la formula americana la formula della separazione dei poteri vera
Non a bere un uomo che è un piccolo Presidente degli Stati Uniti con in più i poteri di porre la questione di fiducia di sciogliere le Camere che sono dei presidenti del Consiglio europee che sono dei premier c'è uno per non si possono cumulare
Tutte e due le cose
Bisogna scegliere non il simul simul no simul simul a livello nazionale
Ma anche a livello regionale e di grandi comuni dobbiamo ripensare alcuni tratti di questa forma di governo che troppo
Frettolosamente abbiamo instaurato e allora e concludo ecco noi dobbiamo veramente in qualche misura dare un contributo originale e per questo dobbiamo formare almeno tre gruppi di studio o di lavoro nell'ambito dell'associazione degli ex popolari sulla legge elettorale il problema molto difficile ma che non possiamo eludere
Non possiamo eludere tornare a votare anche anche questo questo determina una alterazione profonda questa legge elettorale perché tornare a votare
Con queste leggi soprattutto tornare a votare con una con uno scioglimento anticipato è qualcosa di lesivo di per sé spesso per la nostra vita democratica non dobbiamo votare più con questa legge
E allora
E allora rifiutato rifiutato il plebiscitario Isma'serpeggiante ecco dobbiamo fare poi un altro
Gruppo per la riforma del titolo quinto e infine dobbiamo fu compiere uno sforzo per dare una disciplina ai partiti i tedeschi
I tempi i tedeschi non hanno raggiunto subito il loro obiettivo perché sono sorti come democrazia nel mille novecentoquarantanove
E solo nel mille novecento sessantasette sono riusciti a produrre la legge sui partiti ma l'hanno fatta alla fine
L'hanno fatta sia pure in un periodo di grande coalizione sono riusciti a concludere ora noi dobbiamo preparare le basi per questa democrazia interna
E nei partiti editare regolarità alle competizioni elettorali al di fuori di continui ricatti e contrattazioni quindi un compito immane ci attende dobbiamo in qualunque qualunque sia
L'esito dei
Degli degli sviluppi in corso dobbiamo comunque e dovunque e risolvere questi problemi se non li risolveremo ci troveremo di nuovo di fronte a una situazione in cui non sempre la risposta popolare del referendum ci potrà salvare grazie
Invito Franco Marini David Sassoli a salire adesso prepariamo il sette della intervista
Rapidamente
Uno due tre uno due tre
Devi
L'indomani indurrebbe ninnananna
Giannino
Ha bisogno di
Mai
Come spenta
Ma io tutti gli organizzatori in finale
Ieri sera
Vi consente aventi sede siccome abbiamo sentito il Resta il presidente Elia bene ci tenevo a ringraziarlo non solo per quello che ha detto ma anche per tutto il lavoro che ha fatto nel giugno scorso Tutino Giro Rawa a
Presidente stanotte c'è stato un grande lavoro hanno finito insomma immettere appunto questa legge finanziaria essa arriverà prima alla Camera poi arriverà Siena anche e lei sembra non è stato questo lavoro
Ma guardi il lavoro
Mi è sembrato un lavoro serio
I rapporti di contatti
Uno sforzo di equilibrio che non era certamente facile
Staranno ancora scrive a scriverla penso perché questi sono le abitudini e quindi prima di esprimere no io poi giudizi non esprimono ogni tanto me ne dimentico ma insomma
Cerco di non lettori
Verrà al Senato
Ebbe al Senato debbo dire che insomma ecco forse lo sbaglio nel dire che è la condizione di equilibrio più difficile dal dopoguerra ad oggi
Qualcuno dove al guidarlo però il Senato anche in questa condizione
Tocca a me debbo dire
Quello che dico spesso
Poi che dentro la finanziaria si giocano anche dei punti di interesse generale per il Paese
Beh io auspico che le forze politiche di maggioranza e di opposizione siano in grado di condividere qualche scelta quando si tratta del bene dei nostri giovani e del Paese questo lo dico spesso
Qualche risultato si vede
Perché c'è stato un dibattito difficile sulla sospensione dei decreti legislativi di Castelli e debbo dire che insomma l'iniziativa del ministro Mastella che ho apprezzato per cercare rispetta quello che un altro grande problema che riguarda l'interesse generale del Paese un dialogo
Si è avviato ed è arrivata qualche punto di approdo non faccio troppo l'ottimista perché poi torniamo in Aula
Martedì e mercoledì prossimo però debbo dire che ho visto con simpatia a questo punto se volete isolato assieme a quello poi non è proprio il solo perché ci sono la politica internazionale la missione del Libano io dinanzi al
Quando si tratta di cose assolutamente rilevanti per il Paese
Si trova un punto d'incontro sono soddisfatte quello che ha auspicato dall'inizio del mio mandato dentro la Finanziaria spia richiamo che ci sia qualche possibilità di questo genere diciamo che i suoi richiami a al dialogo
Ce ne sono stati diversi negli ultimi periodi hanno caratterizzato e stanno caratterizzando la sua presidenza del Senato è cos'è un primo esame un primo esame di questi mezzi
Noi tutti sappiamo lo sanno tutti coloro che sono qui che il il suo compito si svolge in una camera difficile
Con una maggioranza che appesa al voto
Al fido dove un voto due voti diciamo possono essere non un fatto aritmetico ma possono essere esserci per sottrazione in qualche misura
Ma guardi io poiché di questo parliamo si parla a volte con comprensione a volte qualcuno fa fatica a capirlo io vorrei dire ai tanti amici qui presenti che è anche il nervosismo dell'aula questo lo dice il presidente lo capisco il mio da solo il nervosismo non è legata ad essere buoni o cattivi il nervosismo oggi nell'Aula del Senato mi faccio solo un esempio sono molti parlamentari
Voi sapete noi parlamentare qui lo sanno bene forse pure troppo corsa e il pianista
Quindi ma lo sanno tutti ora quando in un'aula c'è una maggioranza forte definita beh quando si vede qualcuno sul sul dove si vota sui seggi che me usa le due mani quando c'è un ci dovrebbe essere una buchetta solo per votare e le usa tutte e due ci sono proteste sempre
Sacrosante perché questo è un modo che non dovrebbe essere praticato però quando una maggioranza ceri colosso è stabile si sa che i numeri ci sono si protesta ma insomma Monicelli poi passa subito ecco parlando seriamente quando in un'aula
Una parte dell'altra e anche chi presiede essa
Che un provvedimento anche fondamentale passa magari per un volto uno è capitato che il lo schieramento di centro sinistra abbia fatto passare qualche provvedimento fino ad ora importante in Senato
Centocinquantacinque accendo cinquantaquattro voti voi capite che il problema del pianista eventuale assume una dimensione del tutto diversa
E sarebbe sciocco secche preserale questo non lo sapesse vietando mi rivolge nervosi essi c'è nervosismo ma io c'è un modo solo che a parte che è un dovere dovere costituzionale
E insomma io ora dico adesso quando c'è una votazione importante al Senato
Tengo aperto la votazione anche cinque minuti se necessario
Usando i segretari verificando perché guai
Ottenere un risultato finora non è capitato o risultando dorati con la gente non è commenta uno schieramento USA che ha perso per un voto per due modi perché c'è stato uno due pianisti queste la condizione in cui sia per cui un presidente di quella a a una oggi
Che sia attento a queste cose beh rispetto alle grandi questioni
Fa il suo mestiere se cerca di dire ma qui c'è un interesse del Paese se si apre il dialogo per superare una difficoltà cosa che non può capitare sempre
A me piace la condizione del bipolarismo
Non può capitare però su qualche appunto questo riguarda sia la condizione del Senato ma riguarda la condizione del Paese il Paese deve evitare di non prendere al volo questi accenni di ripresa che nei nuovi in Europa ci sono
A seguito specialmente di una congiuntura buona dell'economia tedesca
E allora non c'è dubbio che dentro il dibattito la finanziaria
Che comincerà alla Camera poi verrà al Senato ci sono delle scelte
In cui io auspico che sia assolutamente
Prevalente le interessa del Paese in particolare dei nostri giovani questo questo naturalmente si misura anche il dibattito che ci sarà sulla Finanziaria visto che è una legge che riguarda il Paese i cittadini le famiglie
Però diciamo che quello sarà un dio dialogo un po'difficile perché naturalmente sulla Finanziaria si gioca la strategia l'amministrazione di un governo è anche il diciamo la capacità di essere opposizione
Quindi il terreno potrebbe essere un po'scivoloso ma è sempre scivoloso
Io insomma la polemica
è stata troppo forte in quella elettorale postelettorale riconoscimento non riconoscimenti qui c'è un'attenzione c'è stata forte però resta a questo punto corse la politica poi alla fine cosa dovrebbe essere il motore finale della scelta politica l'interesse dei cittadini
Non sempre così no sempre a norma la polemica serve il confronto anche aspro
E nelle cose però ecco io ma non solo io ma chi guarda la politica
Tutti quelli che la guardano anche con nello sfondo
Dei bisogni del Paese delle scelte proprio indispensabili indilazionabile
Secondo me sì hanno buonsenso auspicano uno due tre quattro cose
Cinque volte nel corso magari di un arco lungo in cui
Sì è capace per un attimo di superare il confronto allo scontro e la polemica che sono insite nel confronto politico e siete fermiamoci un momento qui c'è una scelta del Paese ora vediamo di risolvere questo problema
Queste l'autrice questa il lavoro io mi sforzo di fare Presidente sulla situazione diciamo
Delle camere
Del Senato in particolare
Insomma vi siamo allo specchio di una situazione politica generale
Non solo il Senato è spaccato in quel modo lei dice giustamente anche il Paese lo ha in qualche misura per cui su questa su questo si gioca sì noi abbiamo una fotografia in qualche modo realistica
è naturale che la qualità della proposta politica si giochi sul contenuto ma anche sulle regole
Diceva prima il professore Elia presidente Elia
Insomma la legge elettorale una questione nazionale
Anche per lei lo è
A
Io debbo dire
Solo l'idea
Che si possa tornare a votare
Magari in maniera anticipata
Con quella legge elettorale che uno dei suoi autori subito dopo le elezioni di Fini con una parola che si usa un po'firma insomma non bella sul piano una pur dell'appalto una porcata proprio mai avuto ragione come in quel modo Caldiero
In quel momento quell'amore
Questa legge
Ma e legge elettorali sono fondamentali però insomma sono sempre
Discutibili
Questa legge
Ha tagliato di netto
Il rapporto tra elettore ed eletto e il rappresentante delle camere
Che il Mattarellum
Che il Mattarellum aveva reso stringente forte
Con la istituzione dei colleghi si poteva migliorare in maniera autore magari ce lo migliorava lui che è un esperto ovvero di queste forze Senegal si poteva migliora ma la scelta fatta è stato una rottura del rapporto cittadino elettore ed eletto non c'è più questa cosa ecco Presidente però su questo le faccio una domanda un po'provocatoria ma il centrosinistra
La Margherita ma tutti i partiti del centrosinistra
Posso salutare io Rutelli presiederà Margareta ed è arrivato diamo il benvenuto a Francesco
Ecco ma su questo presidente il partito la Margherita ma anche tutti gli altri partiti del centrosinistra non poteva essere un po'più lungimiranti proprio nell'applicare la nuova legge che come lei dice a tutti gli embrioni per per portarci diciamo nuove oligarchie ecco poteva essere un po'più lungimirante pensare magari al rapporto proprio tra elettori e cittadini invece di catapultare la gente dalla Calabria al Piemonte e viceversa
Vede applaudono anche giustamente negli anni
Però debbono sapere loro io adesso solo di mezza Italia insomma ormai un po'di anni serio diciamo così
No se la legge è quella
Alla fine malgrado tutti gli impegni che si pigliano questua possibilità di portare da un punto all'altro ci sarà sempre il problema è cancellare la legge e semmai
Se io debbo fare
Anche un pizzico di autocritica perché non ero essere non ero non me ne ero andato all'estero in quel periodo stava ancora impegnato nel partito
Forse dovevamo fare un'opposizione più dura di quella che abbiamo fatto abbiamo rifiutato finora incorrere in fretta questa
Allora in effetti come dice lei questa è una legge che la potrei criticare esce sotto molti versanti il punto fondamentale resta quello lì che sia mai partiti hanno avuto tanto potere
Nel fare le liste
E nel potere immaginare chi venivano eletti o meno appena appena ma insomma si capiva mai hanno avuto questo potere come con questa legge io spero che il professor Sartori
Che ha passato quattro anni a sottolineare i limiti le critiche al Mattarellum
Capisca bene aiuti proprio anche il movimento di opinione culturale per cambiare questa legge io credo che noi del centrosinistra dobbiamo pare porci alla come un'assoluta priorità tra le cose da fare in questo inizio di legislatura presidente un'altra cosa da fare
Io come osservatore sono stato invitato a tante feste di partito in questo periodo
Ognuno discute
Cerca di dare il proprio contributo il tema è sempre quello il partito democratico
Ci saranno ci sarà come sarà
Che cosa sarà
E poi c'è una domandina che la gente magari un po'fuori dei partiti si fa vede
Be'
Ma sarà soltanto fatto tra di loro
Oppure sarà qualche cosa che riguarda anche l'opinione pubblica i cittadini le associazioni oppure sarà soltanto un'opera di ingegneria fra addetti ai lavori lei come la vede e lo sa perché le faccio questa domanda
Perché io prima ero seduto dove adesso l'onorevole Rutelli accanto al professor Vacca
Che è un po'diciamo viene da una storia diversa da quella probabilmente di molti di voi e diceva io sono voluto venire perché credo che qui si giochi un pezzetto del futuro di questo Paese
Ma io non ho mai dubitato della serietà e dell'intelligenza del professor vacanti
Non mi sorprende questo Judy
Chiamarli tra l'altro anche quello che scrive cioè non mi sorprende proprio sono ovviamente d'accordo voluto io debbo dire però veda questo problema eterno
Del rapporto tra strutture organizzate dalla politica e cittadino ed è serio e vero
A me basta soltanto
Che si accetti un dato
Che per quante difficoltà di diamo per quante ne abbiamo vissute eccetera le strutture della politica dei partiti italiani
Insomma non è vero che sono strutture ormai anchilosate
Basta guardare un incontro come questo organizzato dall'associazione dei popolari che militano e stanno bene dentro la Margherita per smentire
E qui non c'è un rappresentante
Cento c'è il problema del rapporto struttura e grande opinione pubblica cioè ora il partito democratico secondo me come tutti i movimenti se
è capace di mobilitare sentimenti e razionalità assieme
E spinta verso una novità di cui il Paese ha bisogno ebbene deve porsi il problema di far marciare assieme questi filoni
Aprirsi la struttura Patek e insomma poi da un perdente e i suoi insomma mi sembra che il ma non lo dico so troppo vecchio Molière giovani non li critico debbono camminare assieme le due cose ecco presidente
Proprio riguardo diciamo al dibattito attorno anche al desiderio perché in effetti poi il tema del partito democratico
Non è diciamo un'araba fenice Fenice insomma è il fatto che tutto sommato c'è un grande pezzo di elettorato ormai indistinto di centro sinistra
E magari i partiti non riescono diciamo in qualche modo a rappresentare che non sono non si sentono rappresentati da questo o da quello che si sentono rappresentati diciamo da un clima da un
Se da un
Che si sentono dentro una storia che ormai ha undici anni dodici anni quindici anni
Ma quando noi diciamo il contributo dei cattolici
Leggo lì Associazione nazionali popolari cattolici democratici
Ma lei sarà il contributo
Alla costruzione del Partito Democratico
Ma io questo è voglio rispondere prima alla prima parte della sua domanda
Undici anni
Di messaggi e io sono convinto che siamo arrivati al dunque
Nel rapporto con la grande opinione pubblica del Paese ma anche del rapporto dentro le nostre strutture di partito
Beh noi siamo di fronte a fatti significativi consumati nel senso di realizzati quindi nessun significato negativo e lo dice uno
Che insomma non può rivendicare il merito di essere stato un avanguardista di questa scelta no io questo non la volevo ve lo dico io Caio prima o poi l'avrebbe detto accademici poi gliel'avrei detto a novembre no debbo dire noi abbiamo fatto passi di questo genere
Liste assieme alle elezioni con lo stesso simbolo
Gruppi parlamentari oggi uniti
Decisioni dei nostri organi assunti quasi a un sempre unanimemente o giù di lì dove abbiamo detto questo è l'obiettivo
Secondo queste il primo dato abbiamo suscitato e verificato attese positive nell'opinione pubblica
Io che pure sto dentro mi occupavo dell'organizzazione dalla Margherita io rimasi sorpreso da quella cosa straordinaria di quattro milioni non non
Non amo farne un santino ma un fatto straordinario da me sorprese poiché qualcuno mi chiedeva a quando ma quando votano pensando di parlare con lui se ne intendeva un po'è una delle volte che proprio battuto il muso clamorosamente
Perché io a qualcuno dei nostri ci lavoravano ci lavoravano una sua scommessa era quanto ammontavano a un a un quarto di quello che può poi è stato beh è andata bene perché mai D'Alema disse ottocento mila Emma D'Alema si sbagliano due volte io sto presentava
Oltre
Però il problema
Importante queste due ragioni non è questo ancora
Ce ne sono altre non è né è è importantissima l'attesa suscitata nel Paese
Non si parla di una cosa per dieci anni o si blocca o si dice ormai l'ancoraggio l'abbiamo sciolto
Però il problema è un altro
Non sono questi problemi fonda
Dopo
Undici anni dodici anni di di di questa alleanza sempre più stretta
Io mi chiedo dinanzi perché questo è il punto che ieri con intelligenza che il tutti riconosciamo e a Scoppola ieri al professore e ha toccato sia pure brevemente io dovrei chiedere di approfondire di scrivere qualcosa
Oggi il nostro Paese
è a una svolta è fermo questo è un Paese astraggo dalle responsabilità guarda in questo momento non mi interessa vedere quello che è accaduto negli ultimi anni quello che è accaduto un po'prima
Ma insomma la situazione del nostro Paese all'interno di un cambiamento europeo e mondiale straordinario di cui parliamo tutti i giorni
è chiamato se non vuole subire una stasi del suo sviluppo è una sua capacità di incidenza a livello europeo è chiamata a fare sul piano delle sue strutture amministrative economiche
Politiche
Delle scelte ormai non più rinviabili ieri Scoppola ci ha parlato del Welfare
Mi si è crollato tutto un mondo di storie
Di rapporti di assistenza di legami di sostegno ai deboli di intreccio di solidarietà il Welfare to una risposta noi ci siamo arrivati dopo altri Paesi europei
Della seconda dopo la seconda guerra mondiale con una grande risultato dei governi a guida democristiana degli anni del dopoguerra e con gli altri partiti che hanno contribuito ecco prima questa Rete costruì e questo fece diventare il nostro Paese più moderno
Più giusto parola che non va mai cancellata perché in qualsiasi fase della storia questa esigenza di giustizia ci sarà sempre non può essere cancellata nell'al pensiero unico era liberismo affronta queste ondate della condizione dell'organizzazione degli uomini nella politica
E noi fatichiamo
A camminare Montezemolo io questa cosa non l'ho dimenticata nell'all'inizio dell'anno libri quando ha fatto la relazione ufficiale per la Confindustria meraviglio
Metà di quell'uditorio Home
Perché con molta insistenza in dettaglio dice voi ci dovete dare strutture pubbliche che non vengono cancellati
Che fissino le regole della libertà economica più efficienti di quelle che sono vuol dire toccare interessi rimettere in discussione in comodità
Tante cose chi le fa questo
Chi fa chi costruisce poi il Nobel per
Visto che la società italiane ancora cambiata e abbiamo rigidità chi fa delle scelte trarne il rapporto mercato e regole di governo nuove
Chi lo può fare questa società politica così frammentata
La ragione
Poi finale fondamentale per cui una forza politica chiamiamola come si deve chiamare riformista attento al rapporto libertà economica solidarietà o giunti in sia sociale
Più grande che riesca a coinvolgere di più il popolo italiano siete in grado di costruire la o meno
Questa è una necessità per camminare verso la modernizzazione fare quelle riforme che se non si sfiorano ma è difficile fare senza forze guida che non rinnegano la coalizione ma certo dirlo più spessore autorevolezza chi propone e tira il carro queste la ragione
Semmai la scommessa è uno io lo so
Che dobbiamo saranno i fatti a dimora ma una scelta per il partito democratico sarà capace
Di coinvolgere più largamente il popolo italiano di quando non lo coinvolge l'alleanza di tutti i nostri partiti io penso che probabilmente sì
E comunque è una strada dopo tutte le rassicurazioni le decisioni formali queste l'esigenza
No mi fermo perché se non puoi non lo sa che cosa pensavo Presidente che lei sta toccando naturalmente
Poi con grande passione è un tema centrale di tutti i Paesi europei
Per dirla con killer di Go potremmo sentiti sintetizzarla così cioè la necessità di un nuovo compromesso
Fra democrazia e capitalismo
Probabilmente la storia del welfare in questo Paese è stato quello gli undici anni che sono alle nostre spalle hanno probabilmente messo in crisi modelli ai quali ci eravamo abituati ma questo impone oggi nuove mediazioni nuovi compromessi nuove necessità
E allora però ce n'è forse un altro da approfondire proprio perché appunto qui parliamo di una storia molto particolare
Ed è la mediazione fra fede politica io ho sentito prima molti interventi che proprio si riferivano a questo e cioè le due necessità
Il rapporto fra la democrazia e il capitalismo il rapporto fra fede e politica
Che cosa vi caratterizzate di caratterizzerà dentro il Partito democratico
Ma io qui vorrei dire
Che noi sappiamo bene che siamo militanti di un partito
Quando
Ho sentito dire in maniera un po'incauta Brusca ha scritto dice ma l'associazione dei popolari che debbo dire è partita più tardi quando doveva partire con questo lavoro culturale
Grazie a Castagnetti che è stato il motore Luís coordinatore di questo amore partita ora bene forse ce n'era necessità
E c'è è un salto nel passato
L'uomo questo nostro incontro di oggi è un tentativo di salto verso il futuro
Razionalmente considerare
Perché noi abbiamo costruito partiti guidato da Rutelli
Che ne è il presidente noi lo abbiamo costruito alcuni anni fa è questo partito è stato capace noi siamo sempre insoddisfatti abbiamo pure ragione quando vediamo i nostri limiti interni ci guardiamo dentro
In genere e canta quando Twiggy ma sei proprio soddisfatto che la tua famiglia poiché dalla tua famiglia conosci veramente tutto il bene anche i limiti qualche volta e così capitano abbiamo fatto un partito nuovo
Senza la costruzione della Margherita non staremmo a parlare di fare il partito democratico queste culture di poterle mettere assieme
Perché la Margherita già è stato un tentativo abbastanza riuscito sul piano politico sicuramente riuscito anche sul piano culturale abbastanza riuscito della convivenza di famiglie politiche presenti in Italia
Da tempo diverse
Insomma c'è quando urgono le necessità del Paese come quelle che così velocemente ho ricordato e uno dei mali della nostra politica che limita la capacità di coinvolgimento del nostro popolo è questa frammentazione che è esplosa a partire dalla fine
Dall'inizio degli anni Novanta è ancora permane nel nostro Paese devi guardare alla ricostruzione di qualcosa
Io debbo dire professor Vacca sta qui lo voglio dire davanti all'UE perché lo poi più approfondito di me queste io credo che chiusa la storia
Del comunismo realizzato in Europa è chiusa non positivamente
E nella condizione dell'Italia dall'inizio degli anni novanta in poi no voi prima facemmo la scelta dell'alleanza di centrosinistra poi fummo tra gli attori dalla costruzione dalla Margherita
E c'è necessità proprio per le difficoltà che ha il nostro Paese non solo il nostro Paese come diceva Sassoli di vedere se si può offrire una capacità di organizzazione dalla politica più larga questo è possibile oggi si
Perché si è attenuato lo scontro politico del Novecento
E oggi le categorie sulle quali si organizza la risposta politica in Europa sono sostanzialmente due
Quella conservatrice comunque notazioni diverse temi fattezza
In maniera critica la forza del mercato e l'unicità di questa risposta e chi invece come noi noi in maniera straordinariamente decisa
Sa anche la politica
Se vuole rispondere alle esigenze di queste nostre soggetta deve mettere assieme il rispetto della libertà economica e hanno un principio di giustizia altrimenti gli squilibri sociali metterebbero in discussione tutto
Questo ormai è la convinzione di tutte le forze che sono
Dentro l'Ulivo oggi
E sottolineo l'Ulivo
Tra noi e i DS su questo piano c'è un intreccio di convinzioni ormai
Larghissimamente anche nella vita parlamentare quotidiana convergente dalla politica economica alla politica sociale alla politica e anche internazionale
Naturalmente non tutte le differenziazioni sono finite
Naturalmente a livello locale permangono difficoltà ma ormai rispetto alla priorità dei grandi interessi del Paese sono forze che possono fare uno sforzo successivo assieme
Noi vogliamo portare a quest'incontro la forza della Margherita
E l'esempio della Margherita e lei mi dice ma il pensiero
De questo filone culturale che nella Margherita si è messo assieme a quelli al filone liberale democratico e diciamo così ambientalista Genda gente che ha capito prima degli altri la necessità della difesa dell'ambiente
Quale ruolo può avere un la vostra storia
Ma noi non è che me lo chiedo io no no no no no no no e la stiamo noi l'abbiamo giocata in questi anni dentro la Margherita e dentro l'alleanza attraverso la nostra militanza dalla Margherita vogliamo fare ancora questo
Ma il ruolo di questa cultura cattolica democratica sarà fondamentale nell'alleanza ma chi può pensare in Italia
Di costruire il partito democratico con le connotazioni che io occorsi brevemente sottolineato e rendere marginale o pensare di fare a meno nella laicità dei cattolici italiani e il nostro in particolare
Quindi nell'assunzione piena delle nostre responsabilità e di rispetto
Per la Regione per la Chiesa nell'assunzione delle nostre responsabilità in un Paese come l'Italia questo filone di pensiero di ricchezza
Per le scelte sarà uno dei piloni fondamentali di questa costruzione che dobbiamo fare
Non è pensabile che sia una cosa diversa anche perché e qui si aprirebbe un discorso che qualche volta a picco a cui amici abbiamo fatto anche riunioni anche perché l'essenziale
Del pensiero non religioso
Ma sociale e in qualche modo politico sia pure indirettamente elaborato dal pensiero cattolico democratico a partire da decisioni prese dalla Chiesa alla fine dell'Ottocento fino ad oggi
Quel filone culturale per il governo delle nostre società e più privo di prima
è di tale forte riscoprire a una linea che insomma sì raccorda con gli altri
Però è lì noi stiamo parlando di qualcosa che nel corso degli anni si è consumato
Si sono consumate esperienze politiche
Se ne consumano tante anche all'interno dell'impegno politico dei cattolici pensi quando si esce ma cambiano le concerto cambia ma il pensiero al quale da ragazzi ci siamo ispirati a generazioni prima Dino quello è un pensiero che c'è
Nella ricchezza culturale e politica del nostro Paese
Noi con la Margherita ecco quello che rappresentiamo nella Margarethe vogliamo che questo sia riconosciuto nella nuova casa che stiamo per costruire
Presidente brevemente soltanto se le domande e poi
Salutiamo il pubblico brevemente basteranno a questi due congressi a fare quello Belleli
Auspica io diciamo così a che cosa serve oppure cosa bisogna mettere in scena io ci sono è un dibattito che deve andare avanti naturalmente già anche dalle mie parole si dà e che non tutto naturalmente risolto poi veniamo io credo che al punto in cui siamo
Dopo gli impegni dopo
I confronti dopo il rapporto con le forze della società e le discussioni e le decisioni dei nostri partiti
Dopo che
Nel periodo pre elettorale quando ci riunivamo
E quando si usciva ci siamo sentiti tante volte rimproverare
Che era la Margherita che frenava in questa storia del cerino che avrà Book bruciato parecchie vitali credo io io ricordo qualsiasi avverrà la marca e Rutelli e la Margherita questi proprio non vogliono camminare eccetera
Noi siamo arrivati a un punto per le ragioni dette ma innanzitutto per quella centrale il perché serve perché tutte le altre sono importantissime ma insomma
Allora noi io credo dobbiamo avere il diritto di pensare di celebrare l'anno prossimo il congresso della Margherita quanto meno negli stessi tempi con le avvento concordato di portare gli stessi problemi problemi di fondo
Quando Rommel il congresso dei DS che ci deve pure essere l'anno prossimo farà dare un segnale che cominciamo a passare da decisioni operative questo sarebbe un segnale forte
Per il nostro Paese ci metterebbe in condizione di poter cammina una battuta all'ultima sì lei ha parlato chiaramente di casa sua
Però nel centrodestra diciamo
Anche il centrodestra in movimento
Perché proprio perché siamo in un sistema politico che in questo momento sta riflettendo su se stessi
Molti dicono la ristrutturazione del centrodestra il dopo Berlusconi
Ecco lei da osservatore senza farsi diciamo gli affari degli altri
Che cosa vede che si muove il vaiolo
Voglio dire non entro nel merito perché sarebbe un po'le manette non glielo chiedo due battute e poi c'è l'altra poiché mi incuriosisce
Bisognerebbe approfondire io sono abbastanza convinto
Che se noi e riusciamo a costruire questa nuova forza politica che vede assieme ai riformisti rispetta i grandi paesi i problemi del nostro Paese questa indirettamente e non è detto che sia una cosa negativa questo sarà uno stimolo forse alle forze alle aree più avvertite
Dell'altro schieramento
Forse per fare qualche passo nella di incisione di una maggiore aggregazione più stretta aggregazione tra di loro e quindi un dibattito diciamo penso si cioè non poi non è che viviamo viviamo nello stesso paese gomito a gomito
Ci contiamo e il cibo chiama il becco e sento guardi io questa cosa noi abbiamo vinto le elezioni sia chiaro perché in un sistema bipolare un sistema democratico quante sono oltre venticinque trenta mila voti si evince hai un rinvio si vince però viviamo in un Paese che si è sostanzialmente diviso a metà
E quindi viviamo tutti i giorni mi pare difficile che insomma l'osservazione della realtà dell'evoluzione di mezzo paese
Non abbia indirettamente qualche riflesso anche nell'altro versante della realtà politica del nostro Paese e quindi in qualche modo le scelte di un campo hanno una qualche non determinano un qualche influenza nella
Presidente io la ringrazio
Io però su questo vorrei posso aggiungere una perché fa parte proprio di questo discorso dei rapporti
Io però
No io c'era l'ultima domanda che le volevo fare vediamo secoli alla ringraziavo se lei si è alto Adriatico sereno allevatore volare l'ultima domanda allora vediamo perché alla fine di questo percorso poi ci sono alcune diciamo maschere che si mettono che si tolgono
Ad esempio una delle questioni che non appassiona nessuno però appassiona molto il ceto politico
è che fine farete andrete né i socialisti europei o dei socialisti alettone monete non lo so dove andrete male ultimamente Cacciari che è uno del suo partito ha mi ha detto
Sinceramente la cosa non mi interessa a vadano dove vogliono basta che facciano questo Partito democratico lei la pensa come Cacciari
Io qualche volta la penso come Cacciari perché cacciare un intelligente un amico colui abbiamo fatto una battaglia Venezia straordinaria un uomo coraggioso come caccia ma su questo punto lo chiariamoci bene perché io poi sono dispiaciuto del fatto che si dice ma poi voi siete lì ma c'è un punto che vi divide
Ragioniamo
Ma come è pensabile
Che con questo lavoro che abbiamo di fronte coll'occhio al nostro Paese alla nostra storia
A quello che dobbiamo fare
Alle i identità vere
Alle culture nere che si intrecciano e che possono trovare un punto di sintesi comune nel dare risposta ai problemi del nostro Paese
In un paese dove si sono confrontate in questi decenni anche aspramente un paese dove per quanto autonomo fosse il Partito comunista italiano insomma c'è stato anche un confronto molto aspro
Si possa pensare non tanto di dire scegliamo questa perché come l'ha detto Cacciari sembra nulla
Ma rispetto
Guardi ai tanti cattolici che militano in politiche che sono affezionati alla loro alle loro radici alla propria cultura la propria provenienza e non sono oggi solo nel centrosinistra sono dovunque ma io parlo
Di quelli del centrosinistra
Come è possibile nel momento in cui costruiamo in Italia
Con quello che queste cose che ho detto rappresentare in Italia come è possibile pensare che noi che Rutelli che Franceschini entrambe adesso non mi metto a elencare se non su tanti amici da elencare
Tutti noi possiamo dire a quelli e ci sono nella Margherita quelli che si sono riuniti oggi è però più in generale al Paese
Alla sensibilità e alle culture del Paese con l'occhio anche ad allargare come ho detto alla nostra capacità di coinvolgimento che è una delle ragioni per cui pare il Partito Democratico Silvana dire
Che noi non soltanto dice andiamo in un'altra casa questo non sarebbe niente
Con tutto il rispetto per esempio con l'idea socialdemocratica del nord Europa quella a cui oggi si ispirano i dieci italiani
Come si può dire a questi che sono in politica perché si sono formati a quelle idee così forti ancora in Italia
Non più tutte raggruppate Tibaldi e i cattolici stanno dappertutto ma c'è questa militanza spinta dalla preparazione
Dal dalla frequentazione
Delle associazioni delle questi valori così radicati per una parte
Della nostra popolazione in tutti noi che siamo rimasti nel centrosinistra e nella Margherita sedici hanno ammesso chiudiamo questo filone culturale e andiamo né i socialisti nome ripeto già non esca io chi lo può pensare
C'entra l'authority
La FIAT
No
Novizie Lococciolo niente
Io onestamente
Siamo siamo in una dimensione diversa della scelta politica immediata operati è qualcosa di più grande io voglio militare del partito riformista reparti anche l'ozono faccia però ci voglia portare quello che rappresento Elio
Quello che siamo noi il giovane capiamo
Possiamo sorridere
Chi è fuori tra di noi la scelta politica ne facciamo assieme al socio in volo tutto si discute pure tra di voi lo stesso bar ma questo troviamo ma questo nuovo non possiamo dire ai nostri giovani vi abbiamo chiuso la storia questa grande storia del pensiero
La voglia di
Io voglio aprire allora lavoriamo stiamo nella stessa casa con gli altri ma lì rimaniamo con i nostri valori e la nostra cultura sappiamo che è difficile sindacale ma chi siamo
Cancellati no questo non ce lo può chiedere nessuno allora se siamo capaci facciamo il partito e continuiamo a discutere certo se c'è un partito nuovo bisognerà trovare anche una collocazione tenendo
Conto delle ragioni degli altri e una collocazione che vada bene per il partito democratico senza spiegarci su questo ma noi questa bandiera dentro il nuovo partito non la possiamo e non la vogliamo ammainare grazie decine
Non ha
Badanti
La
Chiedo scusa sono costretto ancora invitare vi per coloro che sono in piedi ad utilizzare le due strutture che abbiamo collegato con il nostro centro congressi con questa sala sia quelle esterne all'ingresso ma anche il cinema carne perché qua c'è un po'metri ma che ancora dei posti perché abbiamo dei problemi di sicurezza siamo molti di più rispetto a quanto previsto dobbiamo avere un po'di pazienza comprendo che è più piacevole stare in questa sala per il rapporto diretto con gli oratori va dobbiamo anche fare qualche sacrificio grazie allora
Cari amici vi chiedo un attimo di riprende alle vostre posizioni perché dobbiamo concludere i lavori della mattinata
Allora diamo la parola per un breve intervento all'ex segretario generale aggiunto della CISL Pierpaolo Baretta
E poi subito dopo ci sarà l'intervento conclusivo della i lavori della mattinata del nostro segrete del nostro presidente Francesco Rutelli prego Pierpaolo
Grazie
Grazie
In queste in queste ore in questi momenti siamo impregnati di finanziaria
I nostri i nostri abiti
Puzzano di numeri ma no non parlerò di coesistono attendiamo domani di leggere l'enciclopedia
Che ci verrà consegnata per dare un giudizio definitivo
Voglio fare però tre brevissime riflessioni che collegano l'esperienza faticosa ma interessante di queste settimane con l'oggetto della discussione di oggi qui e cioè la nuova politica e il nuovo partito la prima la tirannia dei numeri come l'ha definita il ministro dell'economia e certamente oggettiva ma come tutti sappiamo non è neutra
E allora è bene che riprenda con più forza pur nelle cui libero necessario una discussione più ampia sul modello sociale di riferimento e sul modello di società che vogliamo perseguire certo siamo sicuri di aver fatto tutto quello che potevamo in ordine ai valori che noi portiamo avanti quelli della famiglia a quelli dei giovani quel della solidarietà
Alcune cose si vedranno penso in questa finanziaria e non si tratta quindi dare un giudizio su quanto percorso sia fatto ma su quanto è necessario che questo dibattito venga implementato
Guardate come sapete noi sappiamo far di conto
Sappiamo fare mediazioni sappiamo anche fare sacrifici
Ma non dobbiamo mai lasciare che mentre facciamo i conti mentre facciamo mediazioni prenda corpo un approccio tecnocratico anche a sinistra che rischia di annacquare un'idea di modello sociale si può discutere dei numeri si possono fare si debbono fare mediazioni ma bisogna che un approccio tecnocratico venga non non prevalga su un'idea sociale e questo comporta due osservazioni anche di merito la prima tutti al governo tutte nelle istituzioni io credo che seria leggera su questo punto usa per per cortesia un po'di silenzio forse è stata una necessità forse è stato un bene per alcuni casi
Ma noi abbiamo bisogno di un partito e i partiti vivi capaci di interloquire anche con lo stesso Governo ridurre la politica esclusivamente all'esecutivo può diventare un limite questa è una prova tecnica di partito democratico interpretata in questo modo è allora importante averlo chiaro
La seconda con tutto rispetto rispetto vero sincero per l'autorevolezza e la competenza del ministro dell'economia guardate che il rapporto tra Ministero dell'economia delle finanze del tesoro e l'insieme dell'esecutivo è un rapporto squilibrato
E noi dobbiamo restituire alla politica complessiva una visione la seconda osservazione molto breve
Il dibattito che si è scatenato in questi giorni sui ceti medi fa molto riflettere ovviamente pone domande serie molti interrogativi
Ma quando il novanta e passa per cento dei cittadini italiani
Dichiara redditi che ci sono sotto i quaranta mila euro forse il dibattito è più sui ceti popolari che non sui sul sulla categoria tradizionale e metto i tradizionali ceti medi e paradossalmente all'interno talvolta gli stessi ceti popolari
è un approccio diverso culturalmente diverso e si sente il bisogno che ci sia qualcuno come noi che portiamo avanti questa riflessione la terza ed ultima considerazione per non togliere tempo in questo intervento di raccordo be'guardate che c'è bisogno che tutto questo venga detto costantemente ma venga detto anche con un forte collegamento tra coloro che ci credono
Noi dobbiamo far vivere una cultura e quindi dobbiamo tessere una Rete Franco lo diceva adesso anche nell'ipotesi del partito democratico bisogna andarci facendo vivere le nostre culture nostre esperienze
Allora non c'è un rischio di cinghie di trasmissione non c'è neanche un rischio di autonomia la mia organizzazione rivendica l'autonomia e non cederà di un grammo
Ma tra non avere cinghia di trasmissione ed essere autonomi e non avere una rete di collegamento che metta insieme tutti coloro che hanno una visione sociale ne passa io credo che la politica debba che riparta da questo tessuto sociale
è una garanzia per far sì che anche il partito democratico possano nascere come soggetto politico che la gente riconosca comunque ricorso nel quale affidare poi i propri destini futuri
Grazie a Barretta e adesso siamo all'intervento del nostro presidente di Francesco Rutelli che ringraziamo nuovamente
Per essere tra noi noi avremmo voluto che chiudesse i lavori domattina ma purtroppo la ragione per cui dovrà partire immediatamente dopo lo occupa anche domani deve andare a Pescara ad aprire a seguire la conferenza nazionale del turismo essendo lui il ministro al Turi anche insomma il turismo quindi non poteva fare diversamente
Sappiamo che gli è anche costata perché il Consiglio dei ministri di ieri stato utile ministri piuttosto impegnativo quindi siamo molto lieti che sia con noi adesso e che chiuda questa sessione dei nostri lavori quello che vogliamo dire
A Rutelli è questo qua si è trovato un pezzo del partito si è ritrovato si è incontrato un pezzo del partito
Militanti della Margherita che non hanno alcun dubbio alcuno annaspa Nostalgia di altre esperienze
Del passato che pure si onorano di di avere vissuto hanno portato dentro la Margherita
Questo pezzo del partito si è trovato qui a discutere di una scelta che è una scelta davvero importante qualche volta
Si ha l'impressione che la scelta del partito democratico si o una scelta come tante altre no è una scelta che segna la storia di questo Paese
A volte si ha l'impressione di una non adeguata consapevolezza da parte di tutti
Quanti intervengono nel dibattito in questa fase costituente del Partito democratico che la scelta abbia questa valenza storica
Una valenza davvero notevole
E per questo insomma c'è voglia di parlare c'è voglia di discuterla questa scelta noi non l'abbiamo messa in discussione né ieri pomeriggio ore oggi ma abbiamo voluto abbiamo voluto discutere delle modalità ma non solo delle modalità dei contenuti delle condizioni perché un partito nuovo
Come giustamente ieri ci ha ricordato Scoppola deve rispondere a una missione precisa come si dice oggi ha un obiettivo preciso
Si deve dire perché lo facciamo non perché è ineludibile ma perché vogliamo raggiungere degli obiettivi che esigono questa novità importante e dopo anche del come lo facciamo l'altro giorno con questo finisco sono andato a a parla del partito democratico a Varese stato invitato da da Adamoli un un professore un ulivista non appartiene a nessun partito se ho ben capito è una una rivista ante-litteram un un economista che ha fatto questo esempio perché bisogna anche discutere del percorso perché la gente sia convinta dice possiamo anche dalla come dire dall'economia dalle immagini dell'economia aziendale anche se fare un partito una cosa più complicata che fare una società assumere un qualche esempio e dice ovviamente non si tratta di creare una nuova società per incorporazione
Escludiamo questo
E quindi possiamo solo assumere semmai l'esperienza della formazione delle joint ventures
Nel Joint Venture nascono Primo quando si capisse che il mercato Kyi ed è un un prodotto che a non viene fornito
E quindi discutere di questa novità importante e poi si cercano per metterle assieme quelle società che configurano una loro reciproca complementarietà
E qui mi pare che l'esempio Canzi non c'è dubbio che i Democratici di sinistra e la Margherita democrazia e libertà somme partitiche possono realizzare una sinergica fruttuosa virtuosa ecco complementarietà è evidente che questo cammino deve avvenire in tempi rapidi ma senza bruciare le tappe
Nel senso che ci sarà una prima fase quando si mettono assieme due società in cui i voti si pesa hanno non non si contano altrimenti la nuova società si sfascia
E poi si selezionano i gruppi dirigenti evidentemente
Privilegiando quelli che sono davvero convinti della operazione
Ci vuole molta convinzione a guidare il nuovo marchio molta convinzione
Dice la crederci nel nuovo marchio perché se perché se si gestisce romantico
Avendo fede invece in altri marchi anche del proprio passato bisogna crederci
E poi si mette in comune la cassa cioè le risorse
In questo caso le risorse
I le sezioni
I data adesso la comunicazione
E quando si è realizzato quaestor ma solo quando si è realizzato questo si può procedere con una vera condizioni di democrazia interna i voti a quel punto si contano ma solo a quel punto allora io ho l'impressione che a Orvieto dichiarate che discutessimo anche del cammino perché alcune perplessità che sono emerse nel dibattito di questi giorni hanno a che fare sicuramente sulla incertezza dall'approdo Franco Marini si è soffermato e ieri è stato fatto ancora lungo da altri che sono intervenuti sull'approdo europeo che è un dato centrale
Ma bisogna anche dare delle rassicurazioni appunto su sulla durata del percorso e sulla qualità del percorso è evidente che come ha appena detto Franco Marini quello che noi chiediamo a te come presidente del nostro partito
Di farti carico di un'esigenza che per noi è una esigenza irrinunciabile
Quello che il nuovo partito Assumma
Come proprio riferimento culturale assieme alla cultura socialdemocratica quella liberaldemocratica quella cattolico democratico
Questa è la condizione che noi forniamo
C'è un oggetto nuovo necessariamente sarà pluralista dal punto di vista culturale nessuno deve chiedere ad altri di negare le proprie convinzioni come dire le proprie culture
Bisogna trovare il modo di renderle compatibili
Ma bisogna trovare il modo di riconoscerle ufficialmente reciprocamente tutti di accettarne di dire chiaramente chiaramente che la cultura quello che noi ti ti chiediamo di di di tutelare che la cultura cattolico democratico che un filone di pensiero che ha prodotto che ha prodotto risultati importanti dall'Assemblea costituente in poi nel nostro Paese ma anche sulla scena
Internazionale che questo filone culturale un filone che viene considerato un filone di riferimento a ovviamente assieme agli altri dal nuovo partito democratico grazie Francesco
Grazie grazie a voi tutti tratto
Molto volentieri di
Ma essere qui di partecipare pur Mella costrizione diciamo così di questo fine settimana
Tu dicevi poco fa
Nel quale anche a causa della dell'approvazione oggi finanzia grazie spostato la conferenza
Tradizionale conferenza tra il turismo alla quale devo partecipare sin dall'apertura abbiamo finito stanotte ancora stamattina stavamo riguardando un pochino alcuni dei testi di una legge finanziaria non parlerò di attualità politica vorrei stare dentro la le le molte sollecitazioni e suggestioni emersa in queste giornate tuttavia fatemi dire che si tratta
Nelle condizioni difficilissime date
E con una dimensione norme vorrei ricordare tradotta in lire in questa Finanziaria vale sessantacinque mila miliardi
Per
Ma precedenti salvo un'unica vicenda che tutti ricorderanno traumatica all'inizio degli anni novanta traumatica e tuttavia nonostante quella
Questo paragone che ho fatto per dare un ordine di grandezza
è una legge finanziaria buone e la legge finanziaria che possiamo portare con grande forza davanti ai nostri elettori davanti può poi troverò un equilibrio per questo
Certo ciclo cigolante vizio microfono
Forse abbiamo trovato è una Finanziaria buona che possiamo portare con grande con grande chiarezza e anche con una certa ricchezza di argomenti
Lo faremo naturalmente deve essere ancora firmata dal capo dello Stato deve essere ancora presentata formalmente al Parlamento
Ma vi posso dire che il lavoro enorme la fatica che è stata fatta ha dato dei frutti dei risultati complessivamente positivi solo per citare due grandi titoli voglio anche rivendicare che il principale
Meccanismo di sviluppo che è contenuto nella manovra economica cioè il taglio
Delle tasse sul lavoro nasce da una riflessione da una da elaborazione fatta nel nostro partito da alcuni anni a questa parte che ha trovato insomma il punto più avanzato di sintesi che fa incontrare mondo produttivo datori di lavoro i lavoratori avrebbero loro rappresentanze e che in questa legge finanziaria c'è per la prima volta dopo parecchi anni un accento molto forte sui temi Della famiglia delle nuove nascite c'è un intervento che vale mille quattrocento milioni di euro sugli assegni familiari
C'è un fondo per la famiglia e stanziamenti per gli asili nido e corrispondono all'altra grande profeta che debbo dire noi abbiamo posto ma Prodi ha portato con grande determinazione
Come i due messaggi chiave dalla campagna elettorale
Oltre a questo ci sono
Passaggi difficili
Ma anche molte buone notizie molte buone notizie in molti settori vitali della società e dell'economia
Italiane vedrete che sarà possibile farne lo strumento dicevo e giornalista entrando attraverso cui si esce dalla strettoia di questi anni si ritorna sulla strada aperta per lo sviluppo e per una maggiore equità sociale questo il segno di un governo di centrosinistra e io voglio ringraziare qui il Presidente del Consiglio Romano Prodi per averla condotta è pilotata
Sino all'approvazione ieri del consiglio temi
Ho accettato volentieri ricevevo per portare alcune riflessioni
Il vostro invito
Quando una decina di anni fa ricordo incontrai Gerardo Bianco
Franco Marini ero sindaco di Roma
Stavo cominciando a ragionare su
La politica
Anna è parlar loro di una strana ipotesi di alleanza di incontro tra la cultura cattolico democratica popolare
E altri filoni riformisti liberaldemocratici e ambientalisti della nostro campo
Del centrosinistra allora
In assestamento ancora
E mi era chiara allora
La stessa cosa che mi è stata chiara o almeno presente
Negli anni successivi
E vorrei dire ancor più che nel rapporto tra i soggetti politici e nei soggetti politici che venivano configurando sui rapporti tra di loro
Una storia culturale una storia democratica italiana che pur nel
Drastico rimescolamento
Post nel novantadue
Continua hanno un potere essere ignorata
Certamente come ha detto Castagnetti un modo di stare in politica
Che
Ha continuato ad attraversare dalla storia della Democrazia Cristiana al totale cambiamento novantadue novantatré in avanti
Continuato a rappresentare segni
Senti significativo vuol dire
Qualcosa che ha relazione con dei segni dei segni che ci sono che ci sono
Nella società che ci sono nelle culture popolari che ci sono nelle classi dirigenti che ci sono nel rapporto con la società che ci sono nella concretezza dell'amministrare del servire la comune danni rapportarsi alle responsabilità pubblica
Quindi una storia significativa nella democrazia italiana
E un contributo anche questo vorrei aggiungerlo
Una vocazione democratica che
Per me è stata chiara della sua linearità nonostante molti tormenti
E anche scontri
Al momento in cui è nato il bipolarismo italiano
Perché non c'è dubbio che coloro che stanno in questa sala
Sono coloro che quando è nato un bipolarismo che ha avuto sin dall'inizio e da certamente tuttora tratti contraddittori difficili
Complessi comunque
Non hanno mai avuto dubbio dei da quale parte stare dalla parte del centro sinistra dalla parte della ispirazione democratico riformista di cui nella sua storia nella sua attenzione
Da
Sturzo De Gasperi a la vicenda
Del dopoguerra complessa la vicenda della democrazia cristiana ma marcato le persone la grande parte le persone che sono in questa sede
Allo stesso tempo
Questo tipo di di Scelta questo tipo di di tratto noi fatto importante che vorrei fosse considerato attenta a mente anche nel corso degli interventi delle riflessioni che si fanno qui come si deve
E stato riversato in un'esperienza nuova democrazia e libertà
Partito che ha scelto come simbolo una margherita
E la scelta debbo dire è stata una scelta innanzitutto di un gruppo dirigente non lo faccio solo perché mio intervento segue quello di Franco Marini però voglio dirlo
Come un'attestazione
Schietta e sincera
Nessuno Dinoi vedo qui Dario penso a Paolo appaltante altri nostri amici comuni di una generazione anche diversa altri che non son qui altri che sono qui mi fermo recitazione
Perché sarei sconto Sco scortese scorbutico
Però voglio dire questo con Franco Marini ci possono essere state ci sono state anche dei momenti di differenza e delle accentuazioni
Nei vari passaggi politici che abbiamo avuto ma voglio dirlo noi non avremmo costruito la Margherita sì non ci fosse stata la sua determinazione e la sua profonda lealtà all'interno di questo processo
E perché lo dico
Perché
O le organizzazioni bisogna
Le organizzazione bisogna muoverle dentro un percorso politico si può non condividere un passaggio tattico magari ma si deve condividere una ispirazione di fondo è una destinazione strategica ecco io ricordo ritrovato ritrovo sottili trovare qui dentro
Una ispirazione largamente convergente in termini culturali
E una avvenuta circa la destinazione strategica largamente convergente questo il motivo per cui andiamo d'accordo in politica non è che sia la Cordova un patto di potere patti di potere durano una settimana un mese sei mesi un anno una legislatura
Ma una intesa strategica regge se si è d'accordo su ciò che si vuole fare su dove ci vuole andare noi siamo d'accordo fondamentalmente sulle motivazioni che ci hanno ispirati da storie diverse
E soprattutto sul dove vogliamo OPA che non si riconducono Picone nell'insieme al populismo anche soltanto democratica poco liberali
Cattolico sociali
Che si ritrovano in quest'altra neo
E so bene che
Ad esempio se fosse stato interpellato dagli amici su che che organizza un altro interessante convegno di metà ottobre a Roma li avrei sconsigliati dall'usare l'espressione Teo de perché no no no fare insomma non son venuti per far polemica tantomeno coloro coi figurare però perché secondo me quella quella quel suffisso meno lo usiamo e meglio è nel senso che
Fatemi fa zaffata di farò Parenzo fa leva parentesi personale che non ho fatto
Vedo tante persone con le quali ho partecipato a qualche centinaio di incontri di iniziative e di manifestazioni comuni
E in fondo io sono qua come presidente la Margherita non sono qua come virgolette cattolico democratico conosco la correttezza di questa definizione
Non ho mai socializzato se posso dire così nelle nostre riunioni interne
Un percorso personale che riguarda
Me stesso
Lo farò un giorno naturalmente ma oggi vorrei dirvi questo sapendo bene che essere cristiani non
è solo un fatto interiore
Ed è quindi scrutinata
Inevitabilmente
L'esistenza le convenzioni di una persona che nasce
Parlo del mio caso
Per trenta secondi dopo cinque anni
Che nasce Cristiano
Vive una forte
E attiva formazione cattolica
Che ragionevolmente all'origine
E di un modo di leggere
Il bene comune
E la responsabilità pubblica poi matura per varie ragioni
Una rottura radicale anche con la dimensione cristiana
Partecipa a esperienze politiche laiche ma anche laicista
Formative utile
In una dialettica propria della nostra società
Ritrova in un lungo percorso personale e familiare di almeno vent'anni
La forte
Motivazione
Cristian
Posso parlare qui in certo senso come tanti milioni di italiani che sono cattolici
E che sono democratici ma che non sono cattolici democratici
E vorrei
Dire a voi tutti
E a me stesso
Che non dobbiamo minimamente sottovalutare quello che abbiamo fatto con la Margherita
Minimamente
Perché la Margherita è stato un esperienza
Assolutamente
Ah tipica se vogliamo
Solita
Che ha rappresentato in questi anni
In questo quadro con il quale ci misuriamo
Un fattore dinamico politicamente forte
Robusto e come diceva poco fa Franco la condizione stessa perché si possa approdare
Al partito democratico proprio in virtù della sua capacità di far ritrovare dentro anche non cattolici
Non soltanto cattolici laici quali siamo credo tutti noi
Ma anche laici non cattolici e non credenti e vari filoni di ispirazione politico culturale
Che appartengono al grande mare del riformismo democratico progressista liberale italiano
Che vuole governare questo Paese ma soprattutto cambiare questo Paese
La Margherita è stato qualcosa di molto importante ed è qualcosa di molto importante io reputo che il noi più utile per entrare nel partito democratico non sia tanto
Come posso dire la compattezza dei cattolici democratici quanto la forza la Margherita
Proprio in quanto interprete rappresentante
Di un percorso che entra non solo a testa alte a pieno titolo nel partito democratico
Ma ne determinerà misura molto significativa gli svolgimenti e non la tutela di posizione politico-culturali tenta di contribuire ha un disegno politico a un progetto politico alla nascita di un partito politico e su questo verrò tra breve in conclusione quindi ecco attenzione a non sottovalutare
L'importanza assoluta della unità con cui questo partito nelle sue diversità nelle sue diverse articolazioni anche l'area che ha fatto riferimento
In un qualche modo all'esperienza di Romano Prodi la le altre componenti che sono arrivate da Rinnovamento italiano numericamente
Certamente meno forti di quella Paul popolare tradizionale la storia composita che veniva democratici i nuovi ingressi che abbiamo avuto noi siamo forse l'unico partito in Italia che ha visto crescere il pluralismo delle rappresentanze e non distinguersi e dividersi ti prego di non trascurare nella lettura storico-politica l'originalità
Dell'unico partito che è nato attraverso
L'aggregazione anziché la scissione e che continua a muoversi per aggregazioni possibili e punta a nuove aggregazioni con quale filosofia con quale ispirazione con quale destinazione con quale
Prospettiva
Ecco questo mi pare l'argomento che tanto più chi è esperto di politica sa nella fase difficile la quale si va verso un momento di aggregazione nuova e vanno definite molte cose di questa aggregazione
Questa unità che ci ha permesso di cogliere risultati considerevoli per molto inaspettati
Resta la condizione base
Associata alla qualità delle scelte perché se è soltanto un'unità non ci venne e io non ho mai apprezzato troppo gli slogan
Noi certo Sesa sempre avuto nelle piazze
Il risuonare o slogan unità unità evidente lo slogan unità unità era rivolta in chiave anti Berlusconi no perché la divisione della passata legislatura portato Berlusconi a vincere nel due mila e uno
E ha portato il governo h a cadere tre a succedersi l'un l'altro tra il novantasei e il due mila
E alla fine il richiamo all'unità e richiamo
In chiave tutto sommato anziché positiva identitaria un richiamo guai dividersi di fronte alla assoluta priorità della sconfitta della destra incarnata da Berlusconi questo
è il fondamentale ridiamo noi vogliamo interpretare abbiamo lavorato per anni per indicare una unità densa anche di qualità cioè densa i messaggi di contenuti di richiami che possano essere
Popolari
Legati cioè a messaggi
Obiettivi condivisibile anche da grandi masse della società italiana ci misuriamo con questo parliamo di milioni di voti di milioni di elettori non di piccole di piccoli numeri queste sono le realtà con cui ci misuriamo ci siamo misurati quindi un messaggio questo sì con la P minuscola ma anche maiuscola se volete popolare
Di un popolarismo che non guarda mai soltanto alle alchimie alla chimica dei gruppi dirigenti mal rapporto con il popolo ed in questo senso ci verrò tra un istante
Ritrova una relazione con quello che sta accadendo oggi nel mondo cattolico
Perché sbaglia profondamente se immaginasse chi legge la presenza cristiana nella società italiana come una presenza e Crazy Asti GA
E di ingerenza rispetto le decisioni pubbliche la cosa che è emersa straordinariamente che si manifesta per le vie più differenti in particolare
Durante i vent'anni di Giovanni Paolo secondo è un cattolicesimo
Di popolo
è un cattolicesimo che rappresenta un con fattore connettivo certo molto modificato rispetto agli anni Cinquanta agli anni Sessanta ancora agli anni Settanta
E ancor più naturalmente alla storia del ventesimo secolo più antiche rappresenta un fattore di popolo non capisce in profondità che cosa è avvenuto in alcuni passaggi della storia democratica e sociale italiana chi
Sfugga da questo elemento di rete di lettura è un obiettivo popolare e ci interessa non una alchimia che soltanto leggi le classi dirigenti e allora
L'unità della Margherita la capacità di accompagnare con questa fortissima realtà di classe dirigente che viene in misura nettamente lo sappiamo prevalente pur con tante articolazioni interno e dalla storia
Democratico cristiana e dalla storia del popolarismo oggi nel nostro partito è una storia che deve continuare che ci può portare in modo positivo vorrei dire vincente ma vincente
Nell'interesse di tutti all'approdo il Partito democratico in quanto preserva unità e qualità del Progetto allo stesso tempo vedete
Un altro aspetto che vorrei dentro questa riflessione che che riporto
Sottolineare
Ci sono molte critiche anche alcune critiche
Tra di voi
Giuste
Su una fragilità della Margherita come partito
Non c'è dubbio
Allo stesso tempo diciamo che questa riflessione cioè di guardare di cogliere
Una relativa maggiore leggerezza con i suoi pregi e anche naturalmente con non trascurabili elementi invece difficili critici della vicenda nostro partito di questi cinque anni
Credo però debba essere riportata non ad un parametro di lettura
Che in fondo assume pur senza mai davvero rivendicarlo il precedente della democrazia cristiana che tutto sommato salta sia la la democrazia istriana sia alla Margherita come come esperienza per richiamare un'identità
Che alla fine però non è partitica
Per sottile citare sottolineare l'esigenza di una cultura politica solida cioè di una cultura politica di partito e difficile fare questa riflessione senza guardare il panorama della politica democratica nel mondo in Europa
Quali sono i partiti politici che hanno oggi una struttura democratica e partecipata
Forse la Margherita da troppi iscritti come qualcuno ha detto oltre quattrocento mila
Quattrocentocinquanta mila però direi che sono iscritte corrispondano amministratore realtà un tessuto nel territorio ci sarà qualche situazione un po'anomala se vogliamo però la grande parte è una situazione corretta e reale ma sapete oggi in Francia si sta votando
Salutando i socialisti francesi sulla
Scelta per il presidente della Repubblica equamente diventerà chiosa no Presidente dopo Chirac per votano duecento mila iscritti quegli stessi duecento mila iscritti al partito socialista francese che hanno fatto cadere
Il la la Costituzione europea
A dimostrazione dell'importanza di partiti politici e dimostrazione di cambiamento e norme guardate come avviene nel Regno Unito guardate il mutamento strutturale con un'alleanza che non sarà di breve termine tra i democristiani tedeschi
E la socialdemocrazia tedesca alla luce della frammentazione lì la frammentazione del sistema
E provocata dall'esistenza di cinque partiti
In Italia noi abbiamo ventidue ventitré ventiquattro venticinque e formazione e attenzione anche un cambiamento di legge elettorale non senso come qualcuno vorrebbe io non la condivido quell'ipotesi la considero disattenta gli sviluppi reali perché da parliamo con tutti della dinamica di una proposta cioè di modifica legge elettorale Imola costringe il Paese ad avere due soli partiti non avverrà e a quel punto saremo costretti ad avere due sulle liste
E ciascuna di quella lista sarà ancor più condizionata dai cinquanta ai settanta mila voti di ciascuno dei piccoli partitini che porre graveranno per contribuire al cinquanta per cento più uno dei suffragi
Regaleranno i loro posti in Parlamento in misura nettamente superiore a quello trenta quaranta cinquanta mila voti c'è bisogno di partiti grande questa risposta del partito democratico
Cioè c'è bisogno di un catalizzatore democratico
Plurale
E qui vengo ai nodi politici in conclusione che abbia il carattere però di essere un partito e come tale faccia lo sforzo
Di rappresentare quello che è la società italiana perché come noi nelle nostre famiglie le nostre case discutendo con i nostri figli o nipoti o cercando di mettere in comune con loro gli argomenti dell'oggi
Mica parliamo delle cose di cui parliamo qui
Parliamo delle cose della società ma di che cosa ha detto il Papa ma questi islamici che cosa vogliono ma perché si è fatta
Questa scelta per quanto riguarda l'economia come deve funzionare la scuola e in questo la chiave di lettura è una chiave di lettura che accomuna il campo del centrosinistra
Oppure no io penso l'anima riformista del centrosinistra si
E allora vedete perché un anno e mezzo fa
Io mi sono preso la responsabilità
Di tirare un po'lo so non tutti erano convinti
Anche tra chi è qui
Il nostro partito a non dire di sì a quella che appariva essere una forzatura verso una convergenza immatura
Dentro un soggetto indistinto
E perché
Ci siamo presi insieme la responsabilità di indicare tre punti
Di paragone
Per misurare la maturazione di questo processo
Che sono più che mai valida primo
L'autonomia ho ascoltato adesso Baretta e so bene come i concetto di autonomia appartenga profondamente
Alleare
Cattolico sociali
Della politica italiana
E in fondo
è un concetto che anche nelle organizzazioni economiche e sociali
Ha fatto strada a partire da una posizione di estrema minoranza perché si misurava con le grandi organizzazioni cui disegno era concorrere
Lo dico anche a Vacca che qui concorrere a determinare un'egemonia nella società noi abbiamo la rappresentanza di una cultura che cultura dell'autonomia dei corpi intermedi della società italiana rispetto alla cultura all'egemonia
Oggi prevale nella società italiane anche nelle forze organizzate la cultura dell'egemonia o la cultura autonomia io penso stia prevalendo la cultura autonomia
E poi noi siamo vogliamo essere portatori nel partito democratico dell'affermazione non egemonica ma dialettica di questo processo
Ed è un tema ed è un tema serio secondo
Secondo l'adesione internazionale
Io disse noi dicemmo con grande chiarezza che così come siamo stati faticosamente faticosissima mente al lavoro per determinare nuovi passaggi passaggio proprio quasi vorrebbe dire letteralmente quasi passaggio mi fate fare altri paragoni non approdi ancora passaggi
Come è stato nasce il partito del PD
Con gli amici francesi dell'UDS che ha determinato dei cambiamenti si dirà piccoli sono solo trenta deputati al Parlamento europeo
Sono soltanto dieci formazioni in Europa
è un indizio molto significativo di quello che uscendo dal contesto europeo molto condizionato dalla calda contrapposizione storica tra conservatori e socialdemocratici la quale non è tuttavia oggi più riproducibile in quei termini perché i conservatori oggi sono una cosa ben diversa da quello che è stato il Partito Popolare Europeo e l'Internazionale democratico cristiana stanno diventando effettivamente pure anch'essi con contraddizioni e talune seconde una un aggregato conservatore dall'altra parte non si può immaginare di riprodurre che l'alleanza di centrosinistra che viviamo oggi in Italia la prospettiva del partito democratico si riconosca nella storia
Del Partito socialista europeo perché appena andando oltre questa dimensione uscendo dai confini di questa contrapposizione
Storico sociale culturale che ha determinato quei due grandi contenitori in Europa già non funziona più
E noi viviamo nel mondo non viviamo nel ventesimo secolo della contrapposizione tra socialdemocrazia classe operaia come era organizzata nel ventesimo secolo e altre tendenze moderate o riformiste quando andando oltre l'Europa noi abbiamo a che fare con i democratici americani
Che per essere molto chiari un'alleanza progressista riformista internazionale
Non ci sarà mai se non coni sono sono usano con il partito democratico americano che è il più antico partito
Democratico del del dell'Occidente e senza il più grande partito democratico del mondo che è il partito indiano del Congresso quello che originale esperienza
Di grandi e poi di nero e poi tutte le altre vicende
Ancora anche se contraddittoria ma che danno vita incredibilmente in un Paese di oltre un miliardo di persone a una democrazia in cui tutti votano in cui c'è un pluralismo i partiti una composizione straordinaria di interessi di tensioni di fedi religiose di conflittualità territoriali di caste
Quello è un grande partito mondiale guardiamo a questo è il ventunesimo secolo e quella in cui non ci misuriamo con la storia del Partito socialista europeo ma vogliamo allearci con i democratici americani con il partito del Congresso e con un pluralismo
Di forze democratiche che non si riduce assolutamente Alpi S e non ci dite che quella casa di approdo perché una casa che rispettiamo profondamente ma che è inadeguata al cammino che vogliamo intrattenne e intraprendere e portare a
Il terzo
Finisco no finiscono come vedete
Relegato a facendo un comizio Fox cercando di sviluppare un filo di discorso e nel non lo voglio protrarre
Più a lungo il terzo filone è chiaro quindi che il secondo il secondo il tema dell'autonomia il tema degli approdi con un'alleanza a con i socialisti direi fondamentalmente con i socialisti ma anche al fine dei socialisti comprendano l'importanza del pluralismo politico culturale e lo lavando chino dentro una strategia più ampia che una strategia di nazioni innanzitutto oggi molto più che di partiti e infante determinata molto di più dai governi
Che dall'azione delle internazionali oggi non sono più
Un fattore determinante vedete come è bastato poco come bastato cambiare governo in Italia perché cambino anche orizzonti significative la politica internazionale perché il nuovo governo italiano si schiera sull'Iraq
Sul Libano sull'Europa sul multilateralismo sulla politica verso il Mediterraneo sulla politica verso il Medio Oriente in modo coerente a cinquant'anni di storia democratica italiana e non con quello che ha fatto Rusconi negli ultimi cinque anni ed ecco che l'Italia può diventare il nostro governo e il nascente Partito democratico punto di riferimento
Di un nuovo orizzonte politico di un nuovo centrosinistra internazionale come sia borsone la seconda parte degli anni novanta con Clinton e con gli altri leader riformiste europee che si interruppe basta l'Italia per suscitare un cambiamento significativo e le alleanze politiche lo dobbiamo farla ragionare su un arco più vasto il terzo filone
Che ci spinse
Credo la grandissima parte dico che sono qui oggi un anno e mezzo fa dire non ci sono le condizioni oggi dello scioglimento dalla Margherita dentro un disegno
Che pure noi consideriamo parlammo lì in quella famosa assemblea federale in cui ci fu quella divisione anche drammatiche
Parlammo liti Partito Democratico per la prima volta forse in modo consapevole Noè al Partito Democratico che vogliamo arrivare non ad uno scioglimento in un contesto nel quale delle nostre ragioni possano essere
Metabolizzate senza essere capite
Possano essere assunte senza essere fattore di ricchezza di fertilizzazione duratura
Il terzo grande tema era quello il pluralismo R e resta quello del pluralismo culturale certo
Pluralismo culturale io so bene che passò poi i passaggi politici sono passaggi politici e sono e talvolta non combinano con le analisi so bene che se il referendum sulla fecondazione assistita con una parentesi fosse stato
Vinto dall'astensione
Con un quarantacinque per cento di votanti è insomma chi vi parla non avrebbe passato un buon quarto d'ora
E neanche un buon quarto di di più però però non spetta però
Quella scelta è stata una scelta di popolo
Molto più che una scelta determinata dallo stesso indirizzo che può aver dato con una dichiarazione personale in quel caso non come presidente la Margherita da Rutelli o da altri che pure
Se c'è un po'di rumore stato una scelta di popolo della saggezza di questo popolo che rifiutava di ricondurre temi di questa delicatezza di questa immensa complessità
Ad una conta politicista antica
E portava un'espressione di rispetto profondo quanto più l'assenza galoppa quanto più la tecnica galoppa quanto più l'innovazione porta delle trasformazioni tanto profonde che interpellano la persona umana tanto profondamente
C'è stata una risposta del settantacinque per cento degli italiani certo molti sono stati disinteressati non pochi alla fine si sono mai stato una risposta molto più consapevole che non una risposta
Inconsapevole come taluni hanno ancora si ostinano a pensare è stato scelto un rifiuto come il cavallo
Che in una competizione si ferma davanti ad un ostacolo che avverte insidioso è stato esattamente il rifiuto di saldare un ostacolo
Che dietro il quale non era ben chiaro che cosa ci fosse allora attenzione sensibilità consapevolezza
Che il pluralismo culturale e la pluralità degli indirizzi e delle espressioni e delle formazioni e anche delle convenzioni
Religiose nella società di oggi conta non facciamo solo dire per favore
Dalla Presidente Pera
Sala se non facciamocelo dire la predetta vera perché li possiamo solo perdere posizione e credibilità assumiamo noi grandi temi al tempo che riguardano la distanza tra laicità
Fondamento la nostra Repubblica
E l'espressione le convenzioni religioso
La distanza che c'è e che non c'è oggi nell'Islam il problema con l'Islam è questo
Non c'è nella socie nell'organizzazione della società musulmana salvo pezzi di essa bah distanza tra la responsabilità pubblica
E la convenzione
E la esperienza religiosa e se convivono e se coincidono e questo è il problema per noi il problema con cui ci misureremo dei decenni a venire perché ne vogliamo parlare alla società musulmana rispettosi
Della sua credenza
Profondamente rispettosi della sua convenzione e allo stesso tempo pretendiamo di parlare ad istituzioni laiche come laiche sono le nostre eccome riconoscimento che da un non democristiano quale sono io
In Italia ha insegnato agli italiani la storia della democrazia cristiana la distinzione tra laicità e in convenzione personale che collettiva
Christian allora questi tre punti hanno fatto questi tre para queste lo dico certo prendendo anch'io come Franco amico Vacca a a riferimento di di questo dialogo
Perché qui attento osservatore intelligente acuto osservatore
Questi tre elementi di di paragone
Autonomia un approdo internazionale che rispettoso delle storie ma il nuovo nella sua destinazione e un profondo rispetto del pluralismo
Proprio della società italiana e dunque la sua articolazione si ritrovano si ritroveranno del partito democratico ma soprattutto hanno fatto dei passi in avanti io sono convinto che anche attraverso momenti come questo
Utili utili di riff di riflessione ringrazio di elaborazione e di confronto tanto più in quanto tra guardano l'unità del nostro partito verso ciò che ci attende io penso che passi in avanti seri li abbiamo fatti
Cosa deve essere il partito democratico io ne parlerò in tutti noi e molti non ne parleranno ad Orvieto tra una settimana perché è un partito che dobbiamo fare questo il punto
La difficoltà in mensa tanto più viste le giuste critiche a ciò che la Margherita è stata ma anche non è stata sino in fondo cioè come un partito compiuto Margherita
Nasce come una forza che legge questo approdo ulteriore
Perché abbiamo scelto questo approdo determino
Abbiamo scelto perché pensiamo che siano mature le condizioni per cui le grandi culture del ventesimo secolo
Fattore di divisione profonda ed aspra
La cultura socialista dei diritti del lavoro la cultura liberale dei diritti economici e dei diritti di libertà la cultura cattolico popolare dei diritti della persona umana
Oggi nel nostro popolo
Si fondono
Fondamentalmente sono unite il nostro popolo fa suoi i valori della solidarietà sociale
I valori del rispetto della persona i valori della libertà dell'intrapresa della libertà economica questo nel nostro campo contro il populismo della destra contro il conservatorismo di un'altra destra
Contro la politica dettata dagli interessi che è stata il cemento fondamentale di questo centrodestra in questi undici anni noi rappresentiamo e vogliamo interpretare dentro questa rappresentanza
L'anima riformista innovatrice rivolta al futuro ci vogliamo portare dentro le culture che si riconoscono in questa sala
Per intero a tutto tondo come forza significativa non da sole naturalmente tanto più significativa in quanto hanno imparato a non stare da sole degli anni trascorsi le vogliamo portare in un approdo ulteriore che sia il grande cuore motore della capacità di riformare l'Italia questo al partito democratico ci sono secondo me le condizioni culturali le condizioni storiche e le condizioni nell'elettorato nel popolo che ci spingano a fare questo
Dobbiamo farlo per bene io penso che insieme lo sapremo fare
Forti dà testimonianza che ci viene
Dal passato forti dalla consapevolezza dell'oggi
Forti dell'Unità che ci ha permesso di essere attori protagonisti
Umili pazienti quotidianamente dediti al disegno più grande di servire i nostri concittadini
Perché questo è il compito della politica queste l'altezza dalla politica servire la nostra società per farlo c'è bisogno di strumenti adatti oggi non lo è più la polverizzazione dei partiti
Deve esserlo e può esserlo un partito nuovo in cui i nostri valori si ritrovino e siano non come disse una volta Pierluigi nel bagagliaio
Ma al volante vi ringrazio da
Siamo costretti siamo costretti a a riprendere nonostante abbiamo finito tardi alle tre precise chi è iscritto a parlare dovrebbe essere presente perché stamattina ne abbiamo dichiarati decaduti alcuni non erano presenti quindi cominciamo ancora con il dibattito e poi dopo un quarto d'ora venti minuti ci saranno le due relazioni che son già programmate del professor Sacco e di Rosi Bindi grazie alle tre precise
La presidenza abbiamo migliorato avete visto c'è anche Fulvia che la nostra consigliere comunale della Margherita di Chianciano
Lavoro era
Allora no sto cercando perché cerco di non fare la carogna chiamare quelli che non ci sono e quindi sto cercando di di di vedere un po'
Allora c'è un volontario diamo la parola subito e qua facciamo come i piazzisti
Allora se non c'è un volontario c'è
Chi è prego via
Allora no
No se non sono costati a chiamare appunto
Persone che si sono nascosti di una colonna perché non vogliono parlare ma sono presenti
Allora Gianfranco Colosimo che non conosco e quindi non è che faccia opposta chiamarlo Gianfranco Colosimo
è presente in sala
No
Federico Manzoni è presente in sala
Se non è presente si è nascosto perché era prima del
Nella nella nell'antica sì della old Federico Manzoni
Mi ostino a non volerlo dichiarare decaduto perché se interviene subito gli dò anziché cinque minuti dieci
Resta Federico Manzoni
Dai avanti su quella che arriva o
Federico Manzoni reso lo illustro è un nostro giovane consigliere comunale di Brescia
Popolare della prima ora cioè dalla prima ora utile sua
Utile sua per esserlo ostinato
Popolare molto diffidenti al superamento al momento il superamento del Partito popolare proprio perché credeva e crede fermamente in questi valori e quindi ha tutte le caratteristiche per aprire questo pomeriggio lunedì si laurea ripete il giovane avrà grande sesso
Vai Federico Grazzini o effetto ringrazio segreta Pierluigi Castagnetti per la parola
Tocca il compito in grado di aprire la sessione pomeridiana post Prandi Ale cercherò di farlo nella maniera migliore possibile devo anche dire che dopo gli interventi che ho sentito stamattina rispettivamente di Gilberto Bonalumi su la presenza ancora attuale quindi non soltanto una oggi nostalgie del passato del di un certo centro sinistra in Sud America e e delle questioni istituzionali trattate da leopoldo Elia mi sono sentito appagato per il se per quanto è emerso però vorrei visto che ne ho l'opportunità fare qualche riflessione in più
Chiedendo subito scusa se magari risulterò poco diplomatico per che vorrei esternare un certo sentimento di incertezza ecco incertezza politica
Lo dico perché ritengo che da troppo tempo siamo siamo chiamati a ratificare scelte spesso già prese ad assistere evoluzioni politiche talmente improvvisa radicali da da non risultare comprensibili ad avallare soluzioni spesso fintamente unitarie che in realtà c'erano divisioni alla base
Non solo politiche ma talvolta anche di natura personale
Non sono certo un fondo del metodo induttivo ma non posso non tralascia la nel testo personale esperienza politica che pur breve
Non ha mai però conosciuto l'opportunità di far fallire formalmente quelle quel confronto tra mozioni politiche candidature a diversi livelli giovanile e adulto locale nazionale
Penso che rispetto a questo dato di di deficit democratico sarebbe opportuno chiedersi se questo non è forse anche la causa di una certa mancanza di coraggio e di un certo tatticismo esasperato che abbiamo vissuto e che continuiamo spesso vive nella nostra realtà politica
Devo dire che partecipò con grande interesse a questo convegno e sono grato anche a a Castagnetti per per aver organizzato però ho un poco di rammarico invase percepiscono le nostre iniziative un sostanziale via libera al al Partito Democratico
Furto però non di un confronto serrato e senza probabilmente che vi sia stata un'interrogazione di fondo con maggiore attenzione forse minore ovvietà
Non posso condividere l'adesione al progetto di un nuovo partito così semplicemente sono ricordo che e sono rientrava nel nostro orizzonte politico quando si è deciso la sospensione dell'attività locale nazionale del dei popolari e nemmeno in quale dischi della Margherita dell'ultimo tesseramento utile su quale sarà impostata la prossima fase congressuale
E quando cui dunque si dice che non è più in discussione semmai come del partito democratico ritengo che si che si operi una forzatura politica tanto più perché la base su questo non è mai stata consultata in ordine alla prospettiva parti democratico
E ciò nonostante alle legittime critiche di alcuni si risponde dicendo che se non è più in discussione allora chiedo chi dorme e chiedo anche a voi quando il sei è stato posto in discussione a questo punto
E quindi vorrei dire questo il travaglio che citava prima Pierluigi Castagnetti lo viva in parte anche adesso sapendo bene che i presupposti politico culturali su cui è nata la Margherita
Sono tali certamente da rendere compatibile il passaggio al Partito Democratico e che semmai il passo intellettualmente i e politicamente più impegnativo lo citava l'han detto anche altre volte anche Merlo ieri sul Riformista la Bindi diverse occasioni i passi più impegnativo cioè il superamento all'esperienza del partito cristianamente ispirato l'abbiamo già fatto era stato fatto
Però vorrei dire che reputo che quello che quella della Margherita che dovesse un approdo definitivo quanto meno stabile non è non è stato più in poi inteso così io
O faccio riferimento anche alla mia esperienza bresciana ricordo che Enrico Letta venne a spronare c'è l'ultimo congresso provinciale del Partito Popolare di Brescia dicendo che la Margherita sarebbe stato il partito nel quale popolarismo si sarebbe espresso nel terzo millennio
E devo dire che mi sembrava che al di là dell'enfasi dell'iperbole di quell'affermazione fosse evidente la stabilità vide la prospettiva politica evocata
Richiamo la vostra tensione tutto ciò non per recriminare sul passato ma per mantenere lamentare un certo realismo a quanti oggi dall'interno e dall'esterno denunciano i limiti dell'esperienza politica della Margherita io voglio numerarle due sostanzialmente il suo presidenzialismo spinto e il mancato raggiungimento di un vero confronto pluri culturale
E quindi a chi denuncia i limiti e guarda con speranza la prospettiva di un nuovo partito Lino Duilio la ha definito il partito aperti nel suo recente saggio io rammento un un poco di realismo
E devo dire questo
Secondo me non vi è ragione per credere che il mutamento delle forme sigle loghi quotidiani sedi sia sufficiente a liberarci dalla zavorra che da troppo tempo condiziona il nostro cammino irto di tatticismi di non detti
Di contraddizioni di subordinazione alla linea politica momentaneamente in voga
Penso che si stia continuando nell'errore degli ultimi vent'anni una baia dal quale ancora nel novantanove ci metteva in guardia Luigi Granelli al congresso di Rimini
Ritenendo che la crisi morale la politica italiana fosse i sia superabile con un semplice mutamento di regole e formule
E questo discorso voglio dire vale tanto per le questioni di politica istituzionale quanto per la forma partito
E viceversa non si capisce altrimenti perché è un mutamento di sostanza lo si deve per forza nel rizzare cambiando partito rimettendo così in discussione una presenza che comunque con generosità e buona volontà se costruite in questi anni
E poi permettetemi di dirvelo io francamente faccio fatica atta a a giustificare una troppo evidente troppo frequente inversione a u verificatasi nell'ultimo periodo del re mi verrebbe da dire quasi più ardita di quell'operato da San Paolo sulla via di Damasco
Non posso non ricordare infatti che neanche un anno e mezzo fa in una famosa Mara mai quasi dimenticata per ragioni di comodità assemblea federale la Margherita si era votato a larghissima maggioranza un documento nel quale si affermava testualmente
Che fare più forte la federazione dell'Ulivo come asse politico riformista dell'Unione di centro sinistra non ha nulla da fast da spartire con la prospettiva dalla fusione in un partito unico
In futuro l'Ulivo potrà anche essere capace di andare oltre la federazione
Ma l'orizzonte del domani non va confuso con la prospettiva politica di questi anni anche perché di quel traguardo mancano ancora premesse fondamentali a cominciare come si è visto dopo le europee
Della disponibilità dei DS a partecipare ad un progetto europeo comune non riconducibile al PSI
Chiuse le virgolette
Quindi io devo dire che mi sento un poco disorientato dalla disinvoltura con cui per motivi spesso tattici abbiamo radicalmente mutato le le strategie politiche le strategie politiche nostro partito e neppure posso accettare a giustificazione di questo la lettura strumentale che si è data del risultato delle elezioni primarie come come via libera
Ragione
Ritengo infatti che la straordinarie positiva mobilitazione popolare del sedici ottobre scorso abbia dimostrato una forte richiesta di partecipazione che vada anche oltre i tradizionali per certi teste asfittici meccanismi di partito
Ma l'ora io mi chiedo scusate l'idea dei circoli della Margherita al posto le sezioni non doveva servire forse anche a questo e se sì perché non ha funzionato che se non ha funzionato di chi sono le responsabilità
Penso che queste potrebbero essere domande da porre nella stagione congressuale la margherite da non dimenticare
E aggiungo peraltro che gli elementi oggi addotti a favore del master Partito Democratico non mi paiono particolarmente innovativi rispetto a quelli addotti a suo tempo evocate sul tempo quando si trattò di porre le basi della Margherita
E dunque non mi paiono determinanti nell'ottica di un superamento dell'esperienza politica da Margherita stessa delle due l'una o la Margherita ha probabilmente fallito la sua missione e allora un piccolo esame di coscienza andrebbe fatto pure
Se questo non è avvenuto forse non vi è bisogno di pensare al nuovo partito costruito sulle medesime basi con le quali abbiamo costruito l'attuale e sempre sulle primarie vorrei dire che lo straordinario successo di Romano Prodi in dubbio va poi a mio giudizio letto come la scelta di un candidato premier ritenuto a ragione il migliore nell'assumere il ruolo di Premiership quindi come garanzia di buon governo dell'Italia ma io non riesco a leggere o come la giustificazione del superamento di DS Margherita e della nascita del partito unico la ritengo un'interpretazione forzata
E poiché è su questa interpretazione forzata si è basato il repentino cambio di direzione politica dalla Margherita
Vorrei dire vorrei cercare quanto mio di concorrere a confutare questa questa analisi e se anche così non fosse vorrei chiedere i molti uomini per tutte le stagioni che appartengono al nostro partito
Se non ritenga di operare una riflessione un poco autocritica troppo facile giustificare Partito Democratico sull'onda del successo elettorale delle primarie senza mettere allora che una certa tattica politica precedentemente intrapresa è stata sonoramente sconfitta popolo del centrosinistra
Delle due l'una o le primarie hanno parlato la direzione del partito democratico e allora chi soli pochi mesi prima aveva scommesso né contrario deve trarne le conseguenze politiche
O come io ritengo di successo le primarie non ha tracciato la direzione del nuovo partito e dunque non vi è ragione almeno sotto questo profilo per giustificare il superamento dell'attuale dicotomia di S. Margherita
Dico che dobbiamo essere equi nell'interpretazione del voto per evitare forzature non accettabili dei nostri avversari prima che termini stessi
E purtroppo non c'è più teli però mi verrebbe da dire dovremo anche stare attenti a nelle costruzioni storiche che si vanno ad operare perché ascoltando oggi interventi al presidente la Margherita scopro che l'esperienza del Patto per l'Italia di Martinazzoli Segni e novantaquattro non è mai esistita
Perché c'ha detto che da subito che ha fatto la scelta giusta chiaramente a ritmo ricoperta Horváth per le scapole un settore europei dice che la sommino alla Cina più europea da sempre in tutte le nazioni
Quindi ecco su su sud sul corruttele son d'accordo solo quando richiama il tema dell'unità per dire che l'unità non è da intendersi come una un la richiesta in partito unico ma piuttosto come la richiesta di una convergenza questa sì sui contenuti prima che dei contenitori
Vorrei dire che permettetemi un poco di sorridere di fronte alla querelle che si è aperta in ordine la collocazione internazionale ed europea del futuro Partito Democratico
Devo dire che essa non rende innanzitutto onore alla nostra storia e al ruolo che autorevoli esponenti alcuni anche qui presenti e penso tra gli altri ha già citato Paolo Barbi a Gilberto Bonalumi hanno svolto per decenni nel campo del popolarismo europeo e mondiale
E mi sembra da questo punto di vista che si dimostri una certa soggezione politico culturale da parte nostra
Perché non si capisce
Fatto per cui si denunci di non voler morire socialisti o socialdemocratici
Senza però affiancare a questa dichiarazione di intenti una affermazione più convinta della della nostra identità
Un quindi io ritengo da questo punto di vista che una riaffermazione della presenza organizzata non uti singuli non alla giacché l'ora francese dei popolari e su questo sono d'accordo con Sabino Pezzotta nel preferire questa espressione acqua di cattolici democratici la ritengo più laiche dunque tutto sommato forse di maggior attualità nel campo politico odierno
Saluto con fervore appunto questa riaffermazione di presenza che però non deve rimanere isolata
Dobbiamo infatti chi invece a questo punto come intenderemo muoverci da popolare nel cammino che ci aspetta mi sembra che l'interrogativo che ha posto ieri sulle colonne di Europa Battista Bonfanti
E che per la verità aree ha ripreso il ragionamento che lo stesso Lucio D'Ubaldo a città è stato citato ieri da Castagnetti e che Lucio D'Ubaldo spesso aveva fatto alle Colonne di Annette un po'di mesi fa avevano lanciato diversi mesi fa
Vale dire questo interrogativo non può essere sottaciuto quando si evoca la prospettiva di un nuovo partito è chiaro probabilmente il risorgere delle antiche solidarietà
Per questo la mia proposta operativa che Rivola Castagnetti e ai e ai presenti che stanno ascoltando in questo momento sarebbe quella innanzitutto di dare seguito a quanto affermato stamattina molto lucidamente da leopoldo Elia ovvero dell'opportunità di approfondire le questioni istituzionali secondo quei tre punti che sono stati evocati molto molto opportunamente
E quindi una un appuntamento di carattere programmatico alle quale completare l'analisi dei temi dell'agenda politica con le questioni che oggi che in queste regioni per motivi di tempo non abbiamo avuto modo di di di affrontare e poi un'altra forse di carattere più deliberativo che discuta e delibere in merito a quella che garofani definito la quarta fase dei cattolici democratici
Senta questa verifica cari amici non potremo continuare a fregiarsi con l'aggettivo appunto democratico
Io chiudo costume intervento molto brevemente dicendo che avrei dovuto dire tante altre cose ma un po'l'emozione un po'la sprovvista mi hanno mi ha lasciato così però dico che dovremo affermare in questa epoca
Dovremmo essere come dire primariamente testimoni di ciò che siamo e quindi dovremmo avere coraggio per citare Sturzo di essere anzitutto negli stessi
E cioè rigidi assertori di libertà vigili scorte di moralità pubblica ranghi disciplinati di uomini di carattere e di fede Grazia grazie
Allora la parola Enrico Farinone prego si prepari Paola Petrovic
Che non vedo in sala però
Ma io vorrei fare un brevissimo intervento stando alla regola di questa mattina dei dei cinque minuti perché so che sono molti persona che devono intervenire anche se
Tendenzialmente mi piacerebbe rispolvera già con poche cose che sentivo nell'intervento investendo
Ascoltato da tutti noi dalla giovane amico di Brescia ma non lo farò a me sembra importante usa meno del dibattito di questa mattina
Sottolineare alcuni aspetti in modo da altri da poi all'attenzione di tutti noi e quindi favorire poco stupore dibattito successivo
Innanzitutto e quindi per schemi perché cinque minuti si può andare solamente per
Ma innanzitutto credo che il nostro problema è stato posto correttamente correttamente da Castagnetti nell'introduzione di questi lavori e comunque e devo i penso il motivo per cui noi tutti siamo qui valorizzare una cultura politica era cultura politica cattolico democratica
Nel nuovo scenario politico che ci troviamo di fronte nel quale ci troviamo a dover recuperare perché non c'è dubbio
Che questa infinita transizione dalla Prima Repubblica attraverso questa cosiddetta Seconda Repubblica al futuro non è ancora concluso ma sta cominciando a fare intravedere
Qualche cosa di più definito nell'orizzonte e quindi non c'è dubbio secondo me che la storia di questi dieci dodici anni abbiamo alle nostre spalle
Ci ha confermato
Che immaginare semplicemente recinti identitari come una qualche misura è stato secondo me è il Partito Popolare
Non è sufficiente non è sufficiente per una tradizione così vivace come quella che noi riteniamo essere ancora oggi cattolicesimo democratico
Ma nemmeno la categoria della cosiddetta contaminazione che abbiamo cercato di introdurre nella Margherita mio avviso
Anche se questa mattina ho sentito parole diverse
Valuterà che da questo punto di vista
Mi non è stata a mio avviso vincente è stata giù declamata credo nella Margherita più evocata che sperimentata che sperimentata realmente quindi non credo che sia la soluzione che abbiamo di fronte
No credo che rispetto al problema che noi abbiamo di fronte riapre la porta del partito democratico
Sia corretta ma non per una sua malintesa indù ineluttabilità
Ho inevitabilità obbligatorietà come qua e là appare di ascoltare talvolta no lo credo in positivo che il Partito democratico possa essere utile utile per la democrazia italiana
E basterebbe far cenno va fatto stamattina Rutelli atleti a a ai alle dieci dodici quattordici ora non so quanto sono state del consiglio dei ministri di ieri per capire come una certa ricomposizione dei partiti nella democrazia italiana sia utile per il suo sviluppo positivo perché altrimenti è chiaro che converrà fare partitini dello zero virgola cinque per cento per ottenere sempre un qualche cosa di più dicendo come diceva Totò più ma utile anche per noi utile per noi e per la nostra dimensione cultuale per ripopolare per il proprio carisma vedete noi sappiamo che le attività come inevitabilmente quindi anche la politica procede sempre in avanti ci piaccia o no è così è così per la vita di ciascuno di noi
Allora noi dobbiamo essere consapevoli Rega reati da via nostro forte radicamento culturale consapevole di avere forti radici perché abbiamo una grande storia alle nostre spalle
Ma queste radici devono alimentare che attività devono alimentare nuovi rami ammonizioni che inevitabilmente devono germogliare solo così si costruisce il futuro e allora modico Polo perché intervengo dopo un giovane io sono solito dire che foss'anche solo
Per garantire un futuro politico al cattolicesimo democratico interpretato dai giovani e da chi oggi a vent'anni da chi oggi ha trent'anni noi che giovedì non siamo più abbiamo il dovere di accettare questa sfida la sfida del Partito Democratico con tutto il nostro bagaglio culturale con tutto il nostro bagaglio di esperienza politica con tutta la nostra capacità se avremo se dimostreremo di aver anche sul tema dei contenuti programmatici
Perché non c'è dubbio che il processo vada guidato e non fa subito
Solo così si dimostra di avere capacità di iniziativa politica altrimenti si va dove gli altri vogliono portati non dove decidi di andare tutti e quindi a una sfida non c'è dubbio
Ma la sfida di aprirci al futuro di cercare di guidare un processo di cambiamento e di non chiuderci il noi stessi che il pericolo che c'è sullo sfondo per tutti noi dobbiamo essere consapevoli proprio perché abbiamo questa grande tradizione alle nostre alle nostre spalle
Allora la sfida qualcuno di noi ha scritto sulle colonne di Europa più di una volta ho mai questi in questi mesi la sfida più che politica e organizzativa certe e anche politica ed organizzativa la sfida però è soprattutto di natura culturale
E non sto impegno la nostra fatica sarà quella di portare i contenuti del popolarismo dentro il partito democratico di non lasciarlo al nazismo
E qui si vedrà se come diceva Moro avremo filo da tessere avremo proposte e avremo capacità di raccordare la nostra cultura popolare alle esigenze della società del due mila e noi sappiamo cos'è il popolarismo
La dico molto velocemente perché non è caso dilungarsi ma sicuramente è da sottolineare in un passaggio come questi non sappiamo che popolarismo si fonda sul riconoscimento sulla priorità della persona umana
Sulla priorità delle comunità naturali Rispetto costato rispetto alle sue istituzioni e da qui ne deriva tutta una serie di conseguenze di scelte che si fanno
Non sappiamo ancora tempo poca ritmo si fonda su un metodo del dialogo e sulla categoria della mediazione ed a cui seguono tutta una serie di conseguenze anche nella difesa dei nostri valori c'è un stato un tempo proprio qui
Quanto a Chianciano quand'ero giovane io il cui se veniva qui quale Codato dopo devia e si pagava di cultura del confronto
Ebbene la categoria della mediazione una categoria positiva che fa rivalutata e che fa parte del nostro DNA è che noi dobbiamo portare saper portare dentro il partito nuovo partito nuovo quadretto Pezzotta
Io mi permetto di via che lo dicevamo anche i tempi della Margherita io credo che la Margherita sia stato per un verso un partito nuovo però non esente da tanti difetti che hanno i partiti il quindi in una certa misura è stata anche un nuovo partito anche la Margherita è bene
Proprio perché la sfida del partito democratico e più impegnativa ancora non c'è dubbio che come ci ha detto stamattina Pezzotta se questo partito non sarà davvero nuovo non potrà essere vincente ma io per aggiungere qualcosa che non è stato detto credo che debba essere il nuovo anche nelle modalità del far politica ad esempio con una minore personalizzazione individualistica e una maggior idea di squadra
Non è tutto non è nuovo novità queste semplicemente riportare novità una grande cultura antica quando si partiti si facevano insieme quando c'erano meno personalismi e più capacità di via di di di lavoro comune quando c'erano le tanto vituperate correnti che però sapevano al loro interno promuovere dibattiti e selezionare classe dirigente sulla base delle capacità quando la politica era quindi meno individualistica ci sono
Delle pagine belle scrive sue Nesta un po'di mesi fa da Castagnetti a questo proposto ebbene questa potrebbe essere una novità non facile nel clima di oggi ma una novità che potrebbero potrebbe caratterizzare il nuovo partito
Una politica che c'era poco spazio al gossip che oggi invece impegna anche dalle cronache politiche dei quotidiani perché la politica è una cosa seria è una cosa seria non è un continuo perenne potessero nel quale partecipano sempre i soliti noti la politica è una cosa seria che si vive giorno per giorno nelle comunità locali affrontando i problemi Degas gente comune affrontando quei problemi che ci ha ricordato nel suo bell'intervento Giacomelli
Poco fa ecco anche questa potrebbe essere una novità facili a dirsi mass terribilmente difficile a farsi nel clima di oggi
Vorrei un partito democratico che sappia ragionare anche su quei grandi Sciuscià sulle grandi tematiche i temi da affrontare l'umanità vedete una volta una volta una volta si era abituati a pagare delle cose locali delle cose del proprio comune ed è cosa da poco la nazione ma c'era anche una spinta ideale a pagare delle cose del mondo io credo che stamattina abbiamo avuto due ottimi interventi che ci hanno supportato i dentro quest'Aula il temi per internazionalizzazione dei temi del mondo e quindi temi anche che hanno a che fare con il mondo sempre più globalizzato nel quale inevitabilmente la politica anche italiana deve avere a che fare ma allora perché è un partito nuovo che nasce con questa ambizione non mettendo alle sue caratteristiche fondanti grandi battaglie ideali e concrete nella sua agenda e che possono dare entusiasmo
Voglia di impegnarsi ai giovani alle alle nuove generazioni come accadeva una volta perché è sbagliato magari affrontare i temi del mutamento climatico che dove tutti i delitti che hanno mai quotidianamente quasi anche qui in Italia
è sbagliato affrontare con forza il tema della lotta alla povertà nel mondo in Africa in modo particolare età ci quindi nuovamente una grande Obiettivo idealità cerca di completare con politiche attive in questo senso
è sbagliato fare una grande iniziativa una grande lotta internazionale per più istruzione istruzione più discussione che quello che serve che si apre aria giovanile generazioni negli altri porti niente non so e non solo nel nostro ebbene allora evidenziare anche su grandi temi
Bene
Queste possono essere alcune non certamente esaustive delle novità del partito nuovo io credo che così facendo potremmo generare quell'entusiasmo che serve a noi qui dentro ma che serve anche al Partito Democratico e che serve anche alla politica italiana con entusiasmo lasciatemelo dire che tanti anni fa aveva facile come dire
Può fare dal di dentro dal profondo sentendo interventi e lotte di tanti amici della Democrazia Cristiana per quanto mi riguarda in modo particolare della sinistra democratico cristiana quale alla quale appartenevano quell'entusiasmo che oggi si fa fatica a percepire e a vivere proprio perché si è troppo freddi troppo razionali a volte poco perché è come dicevo prima troppo spesso la politica ridotta di individuali vispo e basta
è ridotta al talk show e basta ebbene noi dobbiamo euro io penso che non abbiamo le caratteristiche e che possibilità interiori per poterlo fare ridare un'anima alla politica ridare quindi entusiasta una politica se ci pensate bene
E vado a chiudere
Stai noi quella tensione al golpe che ci richiamava costantemente muovono i suoi discorsi quando ci pagava del principio Dino appagamento che che non che è un principio tipico dei cristiani ed un principio che deve stare anche nell'azione politica nell'azione politica dei cristiani mi fermo qui
Non senza dire che abbiamo un ultimo pericolo col quale noi dobbiamo confrontarci con molta attenzione
Perché fosse questa mattina ho sentito citato poco Maglio lo voglio lo voglio ridurre non c'è solamente il pericolo del passatismo da reduci ISMU
Ma mi sembra che abbiamo la condizione giusta per evitarlo ma c'è anche il pericolo
Lasciatemelo dire al velocemente
E quindi un po'un po'a abbia sette perché non c'è il tesoriere devi proprio chiude detti elitarismo stiamo attenti
Noi per la nostra cultura storica per la nostra cultura non possiamo cadere nel fondamentalismo cattolico come suo uso politico della religione la sua confusione
Da lì a Reggio piacione confermato Mutu uccelli ma perché fa fondata l'acqua dopo ribadire questo nostra convinzione impegno di laicità dea vita politica Teresita dell'impegno politico del cristiano qui a Chianciano non posso chiudere il mio intervento ricordando Benigno Zaccagnini
Che fu a persona che ci portava qui insieme a Marcello Pagani a pagare a pagare di politica che per noi giovani di quella generazione è un'icona un'icona che ci ha fatto veramente avvicinare al politica pene su questo tema da Canini cieco dalla ci ammoniva che noi siamo in politica a causa della fede
Non in nome della fede ebbene noi questa fede che ci motiva alla politica ebbene questa fede che si motiva la politica è una fede che laicamente noi tradurremo in incrollabile fede in una politica per la persona umana
E io sono convinto che cercheremo faremo di tutto per portare a tempo nel nuovo partito nel partito democratico
Grazie
Per la terza e ultima volta chiedo sei in sala Paola Petrovic
A ecco
Poi si prepara Amedeo Piva
Silenzio
Sì dal suo Beckham
Ma io volevo mettere il sottolineare soprattutto un punto quando vengo a questi congressi
Convegno
Quando vengo a questi convegni si dice
E si va a casa sempre molto caricati
Si dicono delle cose bellissime
E vai a casa pensando di vivere una vita del partito è una vita politica che sia adeguata alle affermazioni di principio
Purtroppo io ho vissuto per dieci anni ormai credo la vita politica
L'ho vissuta all'interno del Partito Popolare con molta convinzione
Andando sui ponti a raccogliere le firme le iscrizioni
Le ovvio l'ho vissuta all'interno della Margherita
Credo nell'apertura e nell'aggregazione piuttosto che in questo continue fasi di disaggregazione che la nostra società sta vivendo e quindi credo che sia un nostro compito specifico per la nostra storia quello di cercare di aggregare i eppure all'interno della vita dei nostri partiti io non ritrovo la democrazia che andiamo proclamando sempre e comunque e dovunque
Questi tosse condotta e misero grosso punto che nessuno vuole mai toccare
Si dice e si fa quello che sostanzialmente si è fatto ultimamente quando si sono si diceva o si dice non abbiamo i posti per all'interno delle prigioni e quindi li mettiamo tutti fuori siccome i partiti non funzionano li chiudiamo e sostanzialmente noi stiamo vivendo questo grosso dramma
Lei dove la democrazia dovrebbe essere vissuta compiutamente dove ci dovremo preparare dovremmo preparare i giovani a una correttezza di rapporti a una solidarietà di ideali
Avvengono delle cose che scusate mi per me S degno completo
Succeda un orpello e cose che non sono accettabili da cattolici
Non dico cattolici picco persone
Perché sequestro spesso rapporto avvenisse nei posti di lavoro o in qualsiasi altro posto sarebbe a suicidio
Sicilia
Perché quando i rapporti umani sono costruiti all'interno di regole e queste regole ce le siamo dati Noemi
E non facciamo niente né a livello nazionale né a livello di base perché queste regole vengono rispettate io credo che veramente tutto quello che facciamo non ha senso
Mi pare io ero momento fuori e che leopoldo Elia oggi abbia tirato fuori questo tema
Mi hanno riportato perché sanno che è questo il tema su cui io continuo a battere continuerò a battere e fatto veramente un richiamo e un appello ai nostri diciamo leader nazionali
Perché si prenda in mano a questa partita e Lassini giochi nel dovuto modo
Perché si legga con i piedi per terra con i piedi per terra quello che sta avvenendo
L'abbiamo provato grande sdegno di fronte alla nuova legge elettorale
Ma io devo dire la sincera verità l'ho provata ancora di più per il modo con cui all'interno del nostro partito questo poi è stato vissuto ed è stato applicato
Il metodo per poterlo applicare poteva essere un metodo completamente diverso
Dico ancora un'altra cosa e poi me ne vado
Primari
Io ho visto una grande meraviglia fosse c'era anche la paura della verità che non andassero bene per cui sia è sempre abbassato il livello e dicendo non saranno tanti quelli che vengono a votare
Però sono anche convinta
Che effettivamente molti abbiano pensato che è finita nel momento della grande partecipazione che la gente non abbia più voglia di partecipare e che quindi non sarebbero state un grande fatto politico
La verità la verità è che la gente vuole partecipare
La gente vuole venire la gente vuole far parte della vita dei partiti
Ma lo hanno Company Magliana essere presi sul serio
Vogliono venire e poter raccontare con le primarie hanno avuto la sensazione di poter contare di poter dire qualcosa e quindi sono venuti perché le cose in ciò che erano cose grossissime
E quindi io attivavo faccio un appello i nostri partiti devono essere luoghi dove la gente conta dove si può dire qualcosa dove si può scegliere una classe politica perché tutta la non perché dobbiamo andare a rincorrerla nella classe nel nel civile dicendo solo nella società civile troviamo dei personaggi perché la vita all'interno dei nostri partiti diventata così povera che non sappiamo più dove andare a pescare
Noi ci troviamo di fronte un partito che chiamiamo Partito Democratico
Vogliamo far contare questa parola
Vogliamo che sia un partito democratico allora io faccio un appello a tutti noi
Io vi darò ordinamento
E vorrei che su questa cosa ci fosse un grosso impegno da parte di tutti e che cercassimo davvero quando le regole dei partiti che noi stessi ci diamo non vengono seguiti possiamo fare da grancassa
Cari amici vi chiedo un minuto di raccoglimento perché morto il militare ferito in Afghanistan Vincenzo Cardella
Ventiquattro anni era ricoverato a Roma al Celio era stato ferito nel attentato in cui ha perso la vita Giorgio lancia nella
Allora riprendiamo come avevamo annunciato con l'intervento di Amedeo Piva
Io dico
Vorrei che co-proprietario di questi momenti
Non tanto per presentare un ulteriore ragionamento
Sì
Oggi mi sembra ecco che ieri e oggi abbiamo abbiamo fatto delle riflessioni veramente profonde interessanti io volevo semplicemente limitarmi a una mia testimonianza do una mia breve testimonianza e io vengo dal mondo dell'associazionismo sono pur essendo ecco a questo incarico di governo della città
Con il Rutelli ho fatto due giunte con Rutelli
Però ecco soltanto che questi ultimi periodi ho cominciato a ragionare
Da una logica anche con una logica di partito
Vorrei dire che ho scoperta unico l'importanza dei partito quando quasi ho finito di fare l'assessore
Ho dedicato gli ultimi cinque anni alla al lavoro con i giovani per formarli proprio non soltanto l'impegno politico gente generico ma proprio all'entrare nella vita di partito
Sono adesso
Nel consiglio comunale di Roma che
Sono il coordinatore del gruppetto della Margherita del gruppo della Margherita però nel gruppo dell'Ulivo sono il vice capogruppo dell'Ulivo nel consiglio comunale di Roma
A me pare che noi stiamo lì sperimentando cosa significa già Partito Democratico
Siamo quindici sono siamo quindici che provengono dei DS otto della Margherita
Qual è la mia la mia testimonianza
è una testimonianza di grande preoccupazione
Sulla gestibilità sul vivere insieme per raggiungere dei risultati
Da un lato preoccupazione da un lato pieno convincimento sulla inevitabilità di andare verso il partito democratico
Nella forma non tanto perché lo vuole la classe dirigente
Perché il partito democratico è un'esigenza del nostro elettorato più ampio
Io ne sono convinto completamente convinto
Si tratta allora di vedere però come vogliamo questo Partito democratico
Una vera fusione o un'aggregazione un affiancamento
Una fusione però che deve essere vera a me spaventa dico quanto spaventa preoccupa un po'quanto ci diceva ieri Castagnetti dell'incontro fatto con Luca cristiano sociali che riceva ben tenuti
Nello stesso ambito dove siamo noi cosa significa benvenuti a evaporare dello stesso ambito dove siamo noi ecco questa è una preoccupazione una preoccupazione forte
Allora noi siamo non siamo insieme
Nel futuro noi nel gruppo dell'Ulivo alla al Comune di Roma non siamo insieme per radici comuni
Non siamo insieme neanche con un collante di una ideologia comune non siamo insieme specie oggi diciamo che siamo insieme perché siamo un gruppo plurale
Quaranta che è un po'poco dire la definizione di plurale così significa plurale significa essere diverso ognuno fa i fatti suoi
Allora io penso che invece noi dobbiamo convincerci che l'unica modalità adesso per stare insieme e quella di essere insieme intorno a un Progetto intorno a uno scopo e allora se si vuol stare i se il collante è il Progetto è lo scopo forse dobbiamo anche dire che non siamo pronti per una fusione perché guardate diffusione significa perché sia vera quando due metalli si mettono insieme
No restare incollati perché altrimenti uno pesa di più uno pesa di meno evince quello che pesa di più
Fusione significa quando due metalli si mettono insieme e per effetto del calore o di un catalizzatore si fondono creando un metallo diverso
Un nuovo partito allora effusione ma siamo pronti a questa fusione io non non ritengo ancora mi piace volevo approfondire quello che diceva oggi il nostro Castagnetti quando parlava di joint ventures
Io penso che forse se non sia questa la strategia di transito verso una fusione a me sembra che ne stiamo insieme dico più che per fusione poteva imparare dall'impresa lady parlava di George Benson io parlerei più comunemente di quello che facciamo anche tra associazioni quando dobbiamo raggiungere l'obiettivo magari i servizi sociali facciamo un attimo
Un'associazione temporanea di impresa o se volete qualche cosa di più che più dignitoso un'associazione temporanea di scopo perché lo scopo che ci unisce
Ecco questo era quanto io vi volevo dire dalla mia esperienza per concludere con una battuta se volete ieri Scoppola nella sua relazione che insieme a quella di Castagnetti poiché oggi anche l'Italia Savino Pezzotta ecco ci hanno dato a me hanno fatto vibrare di nuovo Scoppola terminava concludeva dicendo
Che nel partito democratico non dobbiamo metterci insieme come una corrente
Ma come un centro studi un gruppo di riflessione ecco io ho dei dubbi mi sembra frasi Lino partire così
Non lo so bene come però mi sembra fragile poi Castagnetti se non ho capito male ci diceva ieri che dobbiamo prepararci a un buon matrimonio
Io direi per il momento fermiamo c'è un PACS
Allora Arturo Bodini cento
Bodini eh eccolo
Poi cominciano con le due relazioni del professor sacco della professoressa Bindi
Avrei egiziani dedicano anche lei una docente universitaria suo passato
Mi cinque insomma
Vai vai Arturo perché vedranno i tre quadro anche abbastanza spero velocemente
Io credo che
In questo
Incontro di questi giorni siamo chiamati a discutere
Su un aspetto fondamentale il trovare le modalità di un incontro non provvisorio
Tra i due filoni che hanno costruito
La politica italiana del ventesimo secolo
Il filone Sturzio e hanno e il filone gramsciano
Si fa un po'fatica a usare i termini nella loro vera interessa
Perché
Questi due filoni hanno costruito la storia della nostra politica
Hanno combattuto insieme si sono trovati assieme nella Resistenza
Si sono trovati insieme nel costruire la legge fondamentale nell'ostello stato la Costituzione
Si sono trovati insieme nella prima fase del Governo della Repubblica
Una cosa che quasi nessuno ricorda mai l'accettazione del trattato di pace ossia la definitiva liquidazione del fascismo in tutte le sue implicazioni politiche
Dopodiché abbiamo avuto posizioni estremamente divergenti dal quarantotto in può abbiamo avuto il Governo Moro in cui ci si è ritrovati in una situazione di convergenza e di lavoro comune in un altro momento drammatico della Repubblica italiana
E poi con l'avvento di Berlusconi ci si è trovati in un organo in una alleanza organica
Oggi il problema è diverso oggi il problema è più difficile si chiede qualcosa di più di un'alleanza organica
Sì serie de di costruire un soggetto politico unitario perché le gravi difficoltà del Paese così lo chiedono
Io per questioni di principio sono nella sostanza pienamente d'accordo io però qui vorrei sottolineare due passaggi in solo due fondamentali che ritengo che vadano un momentino approfondito mi sembra qui che i nostri vertici stiano andando verso una composizione di due soggetti diversi
Senza troppo curarsi non tanto delle diversità che tanto sono presenti alle che all'interno del nostro partito
Ma quanto Geller problema è uno dei o delle prospettive unitaria che assieme dobbiamo datoriali in altri termini io credo che da qui alla costruzione del partito unitario dovremo ragionare su due questioni fondamentali
Che sono a mio parere pre requisiti per costruire un partito la prima questione e la questione cara Sturzo ma cara a tutti noi quella del progetto politico allora se noi non definiamo nelle linee generali quali sono gli obiettivi a cui questo Partito democratico deve tendere
Difficilmente faremo al bene del Paese El Pais il bene del governo che dovremo andare a sostenere e nel progetto politico ritengo che ci sia una prima questione fondamentale la detta molto bene Elia questa mattina e io non sto a ripeterla
Ossia avere il concetto di quale forma istituzionale dare al nostro Paese quale forma istituzionale nuova efficace e produttiva
Perché qui dentro ci sono tre problemi la legge elettorale che da cancellare
La questione dello costruzione dello stato delle Autonomie la riforma del titolo quinto la realizzazione piena dell'articolo cinque della Costituzione
E infine c'è un altro problema da questo punto di vista il problema della invasività della politica che è un problema che preoccupa tanto più a livello regionale a livello locale anche questo è già stato richiamato
E la seconda questione vado velocemente a concludere
Che assilla
Dei soggetti politici di lunga tradizione storica che vanno a trovarsi e quello di ragionare prima e non poi sulle modalità della democrazia interna del partito ossia sulle modalità di costruzione dalla parte della classe dirigente di questo partito
Io qui dico di no a un partito oligarchico mi sembra che in questo momento la Margherita somiglia abbastanza un partito oligarchico
E dico di no anche al centralismo democratico mi sembra che anche questo non sia uno strumento di democrazia o almeno uno strumento di democrazia così come noi l'abbiamo insegnata
Io credo come andranno i ce l'hanno insegnato io credo che sia fondamentale andare a costruire un partito in cui si cerchi pian piano di attuare una forma di democrazia che dal basso salga verso l'alto
Dalle Autonomie locali su su vino alle espressioni parlamentari all'espressione europee
Solo così forse noi riusciremo a fare
No non un partito nuovo ma un nuovo partito grazie Giovanni Bianchi
Qualcuno ha visto Ruggero Ruggeri
In genere visibile tavola
Dopo Mantova
Sono con te o perché è finito un letargo
C'è un passo della scrittura dove si dice io dormivo ma il mio cuore vegliava no non abbiamo vegliato terza ed è bene che ci siamo svegliati da questo punto di vista direi che anche la partecipazione
Che troviamo a cui
è indice di una attenzione
Verso il popolarismo che non è limitata alle generazioni dalla nostalgica
Notate bene pare molti dei giovani d'oggi De Gasperi Sturzo per solo sulla stessa lunghezza d'onda T clamore di Mazzini
E però
Se si è chiusa una fase del popolarismo
Come dire la tensione popolare è tuttora viva incontra da questo punto di vista e anche chi fosse convinto che popolarismo sia finito ha sempre la necessità mettendosi in politica di trovarsi una famiglia nel senso che mentre nella vita quotidiana solo i genitori ad aver scelto lui nella vita politica invece uno si deve trovare i suoi punti di riferimento ed io credo sia davvero difficile prescindere in questo caso da Moro da Sturzo da Dossetti e da De Gasperi
Con una cosa in più
Questo vuol dire la vitalità di una cultura che in qualche modo allude anche al partito perché io credo sia difficile quasi impossibile pensare e politica al di fuori di un partito
Pensarono ad un certo livello avere quella capacità quindi di idee che analizzano e intervengono sulla realtà ricordandoci
E la frase di Moro che non deve essere usato come il ketchup dei finti democristiani quando Moro ripeteva il pensare politiche già per il novanta per cento fare politica questo a dire che la prima cosa di cui il partito democratico ha bisogno di essere pensato non abbiamo tanto da importare in politica il difensivi Smoke è tipico della logica calcistica italiana
Non tanto da rivendicare quanto piuttosto metterti in capo a pensarlo questo partito popolare e del resto se c'è una caratteristica
Del popolarismo
è che è riuscito ad avere egemonica perché non usarla questa parola gramsciana anche quando era minoranza probabilmente dallo stesso partito popolare
Occhi o tra chi votava Partito popolare erano forse in maggioranza
Il clerico moderati o coloro che potevano stare dietro a martire Gavazzoli è però a Sturzo ha avuto la forza dia battere contro il fascismo da questo punto di vista probabilmente Paruzzi aveva dietro masse imponenti
Però se lo ricordiamo è perché a polemizzato con Romolo Murri quindi io a riprendere questa attitudine che è tipica del popolarismo detto questo
Dicevo fermerei
Semplicemente su due osservazioni
Due osservazioni riguardano da una parte quella che è stata evocata come sfida alla democrazia
è una sfida che abbiamo di fronte sulla legge elettorale sia detto in maniera molto letta in particolare da parte di Marini ha tagliato di netto il rapporto tra eletto ed elettori
Va quindi cambiata se non basta il Parlamento tutte le altre vie della democrazia debbono essere affrontate e comunque deve da est
L'altra cosa l'altra cosa che mi sembra estremamente importante è il problema della democrazia nel partito
E qui affronterei due discorsi
Il primo io sono sempre molto attento in molti casi d'accordo con Guido Bodrato per la finezza e anche qui talvolta la causa vincita
Delle delle sue osservazioni e delle sue critiche e però mi pongo un problema la deriva plebiscitaria il leaderismo onnivoro che ha contaminato anche noi e che ne consegue
Solo tanto frutto del sistema elettorale del sistema partitico o non piuttosto di un apparato mediatico che è riuscito poi a costringere in angolo anche il sistema partitico ebbene sei è vero questo io credo che il pensare un partito che per il suo peso
La sua dimensione all'interno della coalizione riesca a fare da contrappeso rispetto a questa deriva plebiscitaria si essenziale facciamo un caso che non è di scuola pensiamo la Gran Bretagna Tony Blair credo non esista personaggio più mediatico al mondo gli americani hanno detto di lui è il presidente che non possiamo votare addirittura proposto e realizzato la riforma dagli Ulema bar ma chi lo ha mandato a casa chi lo sta manda il partito perché è un partito che funziona & nome di una logica politica resiste
E batte in breccia la spinta mediatica è gli assegna come successore un personaggio non lo so Gordon Brown che al di là del suo essere più o meno tanto scozzese
è scozzese anche Tony Blair e pene è molto più grigio dal punto di vista dell'apporto mediatico cosa voglio dire
Voglio dire che se c'è un modo di reggere alla deriva plebiscitaria proprio la creazione di un partito che abbia queste caratteristiche gli abbia questo tipo di dimensioni
Ovviamente un partito che funzioni democraticamente
E qui noi siamo ad un punto di snodo a mio giudizio è vero la Margherita rappresentato
Il l'incontro la possibilità dell'incontro di culture plurali la verità vere che non siamo riusciti granché a dialogare
Al punto che il sistema delle quote delle rispettive rappresentazioni più o meno correntizia ha finito per impedire questo tipo di dibattito e se noi adesso tentiamo l'avventura del partito democratico esattamente per questo
Per ritrovare un luogo nel quale le culture Morsano insieme dialogare anche con la controversia
Anche confrontando sì in maniera molto dura e mi sembra questo uno degli elementi forti per andare proprio combattendo la deriva plebiscitaria
Verso il partito democratico purché purché democraticamente partecipato purché anche i congressi ritrovino la quotidianità del voto
Io credo che sia un elemento della quotidianità dei partiti altrimenti la sospensione della democrazia normale finisce per porci al di fuori della carta costituzionale
E ben venga il riferimento a Mortati che ha fatto Pier Luigi ma direi mi basterebbe questo tipo di quotidianità la seconda osservazione definito è quella che mi ha molto colpito e che è stata portata a mio giudizio con con vigore e lucidità ieri
Da da Paola Binetti
Ci ha detto Paola Paola Binetti che qui vorrei andare oltre le sigle chiudo
Teodem teocon eccetera dicendo che c'è bisogno di un dialogo sui contenuti non amo queste sigle questo lo dico perché all'inizio stanno questi Teo comma
I quali i quali e come dire vanno letti e non interpretati bastava le abbiamo deciso di non nominare il nome di dire va be'
Non solo ma per un'altra ragione
Ma per un'altra ragione direi una delle prime cose leggendo i testi dei teocon che mi sono posto e da lì il mio giudizio è stato scontato a costoro importa l'evangelizzazione o il potere domanda quasi retorica e quindi da credente ho smesso un'attenzione in questo senso ma il discorso che ha posto Paola Binetti e questo e poi messa
Mo'
Il paradosso cristiano che si vuole tra l'assale e fiaccola che non deve essere messa sotto il moggio a fronte di che cosa lei diceva
Soltanto a proposte ma provocazioni antropologici
Bene io credo che questo pongo due problemi un problema del rapporto e questo mi sembra più evidenti tra ittica e democrazia è ora è un problema del rapporto tra democrazia e verità
Va bene problema tra etica e democrazia a provocazione antropologica tale si risponde con provocazione antropologica è il terreno dei movimenti è il terreno della elaborazione
Diverso io penso sia il discorso nel momento di pensare il rapporto ed è il rapporto con tutta la cittadinanza in termini di legge
La democrazia e la legge il risultato di un iter democratico non stabilisce chi ha ragione spesso che io ho ragione ai minoranza stabilisce semplicemente dico quale e parte maggioritaria quindi minoritario del paese si trova intorno ad alcuni contenuti e ad alcuni valori Adele ha detto molto bene secondo me Savino Pezzotta stamattina i cattolici stanno in politica grossomodo lo più titolo testimoniare evangelica ammette l'ispirazione cristiana
E e questo è un portato della nostra modernità che ha attraversato a partire dai discorsi di Pio dodicesimo alla radio nel dopoguerra e a testimoniare che cosa il valore della democrazia una democrazia che funzioni ebbene se è vero questo io credo che la risposta debba essere data intermedi movimento di elaborazione che le leggi invece rappresenti dopo un rapporto tra quelli che sono i nostri valori
Ed è quella che in quel momento l'opinione dei cittadini che devono essere governati sapendo che al non spetta la democrazia
Stabilire quale sia la verità ma la democrazia deve limitarsi a riconoscere che in quel momento è maggioritaria mentre dietro una posizione indichi minori tanto soddisfare del tutto nostrano allora vice faccia il esiste che rispetto agli altri pur funzionando male funziona ancora meglio e non si ha trovato ancora motore che non abbia delle penalità ecco io credo siano elementi importanti del nostro dibattito o per capirci chiudo
Chiudo dicendo una cosa una cosa soltanto
Facciamo bene a fare tutte queste discussioni dobbiamo trovare una modalità per organizzarsi la cultura politica e tale deve essere la nostra esiste soltanto se organizzata
E poi avremo al momento della decisione
Io so benissimo che descrivere perfettamente del delle uova e forse grande sagacia culinaria poi quando bisogna fare la frittata le uova vanno spezzate
Il la riflessione e ci orienta alla decisione e poi le decisioni vogliono una responsabilità e anche la capacità io credo di una qualche generosità e di un qualche coraggio grazie grazie
Allora una informazione
Alla Chiesa qua vicino domattina c'è la messa utile per il nostro per i nostri lavori alle otto fra gli altri orari nove vi dico perché interferiscono con i nostri lavori quindi alle otto c'è proprio il tempo anche per il cappuccino dopo la mensa perché alle nove cominciamo puntualmente perché domattina abbiamo un io ho una serie di interventi di di richieste di parole di parola ancora molto lunga prevedo che domattina dalle nove e noi li ancora avremo degli interventi piuttosto importante sono tutti importanti sia chiaro insomma
Prima di arrivare alle dibattito finale quindi alle otto va benissimo così come cominciamo alle nove allora adesso siamo alla secondo de dibattito della giornata tematico
Mercato giustizia sociale una necessità dentro l'altra
Intervengono il professor Pier Luigi Sacco che ringraziava perché era qui anche da già da questa mattina come avete visto
Abbiamo messo in in circuito anche dei dei
Dei volti nuovi
è un uomo di grande valore uno con la vista di grande valore dell'università di Venezia e siamo contenti che abbia accettato il nostro invito a introdurre questo tema dopo di lui parlerà Rosi Bindi quindi cominciamo subito la parola lei professore
Grazie mille presidente
Io in questo mio intervento credo che farò un percorso abbastanza parallelo a quello fatto dall'amico e collega Filippo Andreatta questa mattina per la geopolitica
Così come per la geopolitica in realtà anche per il politica economica e quindi per le questioni del mercato e della giustizia sociale
Noi ci troviamo in questo momento a doverci liberare di una serie di gabbie mentali che in un certo senso non ci fanno veramente capire la realtà che stiamo vivendo in questi anni
E ci portano forse anche a porre l'accento sui problemi sbagliati
Parlare di mercato e giustizia sociale senza capire come il mondo ci sta cambiando sotto gli occhi da un punto di vista che spiegano subito rischia veramente di farci fare scelte che non ci aiutano a risolvere i problemi
Da dove partiamo partiamo mi dispiace che a differenza di Filippo io non ho delle slide ma in realtà vi devo semplicemente descrivere un grafico che non vi mostrerò ma che vi posso rapidamente spiegare in cosa consiste
Questo grafico misura un fenomeno che gli economisti stanno guardando con grande attenzione all'incirca da una ventina d'anni e mette in rapporto due variabili
Una che può sembrare difficilissima da misurare e la felicità delle persone
Ora vi spiegherò rapidissimamente come si misura l'altra e il reddito pro capite o delle nazioni dove queste persone vivono come faccio a misurare la felicità beh certo è una cosa difficile però per esempio posso fare ecco ed è quello che si fa delle domande molto semplici alle persone del tipo da zero a cinque
Quanto sei d'accordo con l'affermazione sono felice di vivere la vita che vivo
Capite è una domanda semplice chiunque la può capire si può formulare in qualunque lingua e cita quello che potremmo chiamare un semplicissimo indice di felicità
Bene questo grafico mostra quanto segue
Se noi prendiamo i Paesi che nel mondo hanno un reddito pro capite inferiore a circa dieci mila dollari l'anno quindi tutti i paesi in via di sviluppo e alcuni dei Paesi emergenti
La relazione tra reddito e felicità è fortissima basta aumentare il reddito pro-capite anche soltanto di venti trenta dollari l'anno e le persone sono notevolmente più felici
D'altra parte quando si supera questa fatidica soglia che sta da qualche parte tra dieci dodici mila dollari l'anno succede un fenomeno che ha dell'incredibile
Questa curva che s'cresce così rapidamente fino a quel momento praticamente si appiattisce
Cioè letteralmente non sale più e addirittura superando certi livelli tende leggermente a scendere
Che cosa significa questo non significa come uno potrebbe pensare a prima vista che quando si supera questa soglia alla gente non interessa più il denaro ci mancherebbe altro
Non significa neanche che i soldi non servono ci mancherebbe altro però significa un'altra cosa forse ancora più complessa significa che i soldi non spiegano più perché la gente si sente in condizioni di beni essere oppure no
In altre parole si sgancia il benessere dalla disponibilità monetaria delle persone
Come può accadere una cosa di questo genere ripeto è ormai un fatto incontrovertibile perché è stato misurato anno dopo anno ed è stabile
Essenzialmente dipende da due aspetti il primo aspetto e che noi giudichiamo felici non soltanto in base a quello che abbiamo noi ma anche a quello che vediamo a vera e gli altri che giudichiamo come dire comparabili hanno allora se il mio reddito in un anno aumenta di cento euro al mese ma quello del mio vicino aumenta di cinquecento io non mi sento più ricco ma mi sento più povero
Il secondo aspetto e che noi tendiamo molto rapidamente ad adattarci ai cambiamenti di circostanze mi spiego
Semi aumentano lo stipendio di cento euro al mese io all'inizio sono felicissimo per i primi mesi dico caspita posso permettermi delle cose che prima non mi potevo permettere il punto è che dopo all'incirca tre mesi mi sono abituato a questo aumento di reddito e non me ne accorgo più compro delle cose in più ma queste cose che compra in più rientrano in quello che io giudico ciò che normalmente posso permettermi e quindi letteralmente non me ne accorgo
Allora capite che se noi fondiamo la nostra idea di Welfare sull'idea poniamo di dare cinquanta euro in più al mese a una certa categoria di persone
Per i primi tre mesi gli facciamo un favore loro sono contenti ma dopo un po'questa cosa non ha letteralmente nessun peso e le persone non la riconoscono più come un vantaggio come un beneficio
Capite allora che la vera domanda da farsi è visto che il benessere non passa più da queste categorie
Da dove passa come facciamo a incidere concretamente su cosa rende le persone più felici e quindi come dire come costruiamo un quel far per una società nella quale la felicità
Il benessere passano la canali diversi da quelli del passato
Be la risposta in un certo senso e curiosa bizzarra richiederà un minimo di spiegazione
Oggi il benessere non passa più come abbiamo detto dal reddito
Ma passa essenzialmente da una parolina che sta diventando sempre più importante le nostre società e che identità il vero problema oggi e che per le persone non sono scarse le risorse nessuno di noi alzandosi la mattina si alza con il terrore di non sapere se riuscirà a mangiare durante la giornata
Eppure soltanto tre generazioni fa in alcuni posti magari due questa era la preoccupazione della maggior parte delle persone
Quindi anche quando noi oggi diciamo che non riusciamo ad arrivare a fine mese certo
Non ci riusciamo da certi punti di vista ma se guardiamo lo standard del nostro benessere da questo punto di vista anche solo due generazioni prima noi siamo in una ricchezza come dire
Straordinaria
Il vero problema è che quindi oggi noi questa questa preoccupazione nel senso in cui l'umanità l'avuta per tutta la sua storia non ce l'abbiamo
Ne abbiamo però un'altra chi siamo gli altri ci riconosceranno per quello che stiamo facendo c'è accetteranno per quello che stiamo facendo ed è questo che è difficile oggi c'è oggi le risorse sono molto meno scarse nel passato
Da un punto di vista economico quello che è diventato scarso il senso e se io penso per esempio a come avrebbe risposto mia nonna certe domande mia nonna mi avrebbe detto qualche anno fa che lei magari non sapeva
Cosa avrebbe mangiato S. avrebbe mangiato ma che senso aveva la sua vita lei lo sapeva
Ne era assolutamente convinta e lo traduceva in delle parole molto semplici assicurare un certo benessere ai suoi figli vivere una vita di un certo tipo
Oggi la cosa si è rovesciata noi siamo certissimi di quello che mangeremo se vorremo mangiare ma non sappiamo più rispondere a questa domanda qual è il senso della nostra vita
Bene il problema che oggi il benessere passa assolutamente da quello e allora cerchiamo di capire
Come si crea come si distrugge il benessere
In una società come quella in cui stiamo vivendo bene che in una società come la nostra è facilissimo aumentarle il PIL
Sfruttando quei meccanismi di cui parlavo prima la competizione invidia sociale l'angoscia delle persone per esempio
Basta che io rappresenti tutte le donne come madre filiformi obblighi la taglia quaranta come criterio di riferimento per l'identità e tutti si dovranno precipitare nei negozi che abbiano meno la taglia quaranta a maggior ragione se non ce l'hanno perché dovranno mettere in atto tutta una serie di consumi compensativi per spiegare a loro stessi che malgrado questo hanno un'identità stop creando Osto produrrò sto distruggendo benessere
Se io guardo le statistiche del piglio lo sto creando caspita anzi se penso alla gente che si ammala di anoressia e cose di questo genere alle pensate ai servizi medici gli alle medicine stock creando benessere
Ma se lo guardo da un punto di vista sostanziale io questo benessere lo sto distruggendo le persone sono sicuramente meno felici di prima
Le persone in alcuni casi saranno disperate guardate che ho parlato dell'anoressia
Noi pensiamo che l'anoressia sia solo un problema clinico noi un problema anche di Weah il far perché nel momento in cui ci sono persone giovani piene di energie e di speranze che in una società in cui vengono aggrediti in questa maniera dal punto di vista dell'identità sono costretti a mettere in atto questa assurda strategia per dimostrare a se stessi che esistono questo è un problema di benessere
Ed è un problema di benessere legato alla ricchezza perché l'anoressia nelle società in cui si muore di fame non c'è
Allora se dobbiamo ragionare in positivo dobbiamo dire che oggi il vero problema di welfare che non ci troviamo di fronte e aiutare le persone a costruirsi un'identità in cui stanno bene dentro
E guardate che questo è un problema enorme di faccia ancora una volta un esempio pratico se io aumento di qualche decina di euro la pensione delle persone anziane
E poi le metto per esempio all'interno di un pensionato di fronte alla televisione ad aspettare che muoia
Questo il benessere questo è welfare se guardassi accerti paralleli dovrei rispondere di sì caspita gli home intanto di trenta euro di cinquanta euro la pensione
Non sarebbe meglio utilizzare quelle risorse per mettere queste persone in condizioni di pensarsi come persone che anche avendo come dire poco futuro davanti a sé possono vivere questo tempo in modo significativo
Non posso fare in modo che queste persone si continuino a pensare come delle persone vive che possono fare delle esperienze
Faccio un altro esempio prendiamo delle giovani coppie con figli certo di devo aiutare economicamente ci mancherebbe altro ma il dramma delle giovani coppie con figli oggi e che si trovano delle persone che fino a pochi mesi prima
La sera potevano andare al cinema potevano coltivare delle relazioni sociali potevano costruirsi una vita nella quale si riconoscevano in un modo o nell'altro
E nel momento stesso in cui mettono al mondo dei figli per dieci quindici anni sono sequestrati
Nel senso buono ma sequestrati all'interno di una dinamica che gli abbrutisce alla fine della quale loro stessi non capiscono i loro figli pronoto neanche per stornati città in cui vivo allora prova di benessere e aumentare di un pochino il reddito di queste persone o metterli in condizione di avere degli spazi di esperienza nelle quali possono continuare a sentirsi vivi a costruire la loro identità
Capite allora come i problemi di benessere che stiamo affrontando oggi sono completamente nuovi
Uno però naturalmente potrebbe dirmi beh tutte queste cose sono bellissime ma ci vogliono risorse come facciamo noi a fare tutto questo ma in realtà i problemi di benessere i problemi di giustizia sociale
Oggi sonore problemi che presentano persino meno dilemmi rispetto al passato quando vengono visti dalla prospettiva giusta l'economista ci dice subito una cosa in realtà le risorse ci sono ammesso che la nostra economia sappia crescere
Noi come abbiamo visto la nostra economia in questi ultimi anni l'abbiamo fatta crescere pochissimo purtroppo come mai
Beh la risposta è molto semplice in realtà oggi le economie che crescono quando sono economie che hanno altri redditi come la nostra sono economie che crescono perché stanno innovando
Perché si sono spostate da produzioni nelle quali si compete sui costi con la Cina per esempio a produzioni nelle quali invece si compete soprattutto sulla qualità delle idee
Il problema è che purtroppo il nostro Paese ha smesso di pensare
Il nostro Paese non è più capace di essere innovativo se noi andiamo a vedere per esempio le statistiche sulla capacità di ragionamento logico matematico dei nostri ragazzi ci rendiamo conto del fatto che tra i Paesi OCSE siamo oggi tra gli ultimi
La stragrande maggioranza degli altri paesi hanno ragazzi che sanno ragionare meglio dei nostri improvvisamente gli italiani sono diventati tutti stupidi
Naturalmente no il problema è però che noi abbiamo cominciato a costruire una società che scoraggia le persone a investire su se stesse
Scoraggia le persone a costruire capacità che fanno venire fuori il meglio di sé perché perché ci siamo circondati da modelli che ci dicono che non è così che si costruisce l'identità ci dicono che l'identità si costruisce a prendendo le scorciatoie l'identità si costruisce vantandosi del fatto di non leggere mai un libro in un anno questo il punto
All'interno di questo tipo di contesto noi otteniamo purtroppo un doppio effetto non soltanto costruiamo dei modelli di entità negativi ma non siamo più competitivi non cresciamo più se noi da questo punto di vista ricomincia sì ma guardare al Welfare soprattutto come dare la alle persone la possibilità di investire su se stessi e crescere aumentare il proprio spazio mentale noi saremmo in grado di essere competitivi esattamente percorrendo la stessa strada
Che negli ultimi anni hanno percorso per esempio i Paesi nordeuropei
Da questo punto di vista c'è un esempio piuttosto interessante che faccio veramente in trenta secondi una regione dell'Inghilterra il Nord Est tradizionalmente la più povera da sempre
Ha deciso poco più di dieci anni fa di cominciare a fare un investimento fortissimo esattamente in questa direzione
Aumentare le capacità di esperienze lo spazio mentale delle persone fornendogli un ambiente sociale culturale vivo e stimolante con grandi investimenti culturali
Prima che questo processo cominciasse il modello dei ragazzi era quello di fare i calciatori
Dopo dieci anni di questo processo
Questa zona è una delle zone che cresce più rapidamente di tutta l'Inghilterra e piena di persone che fanno oggi professioni creative altamente remunerate che sono perfettamente in linea nell'economia della conoscenza e oggi il modello dei ragazzi è quello di fare professioni creative
E allora quando noi ci diciamo che in ultima analisi è un peccato che i nostri ragazzi vogliono fare i calciatori più le nostre ragazze vogliono fare le veline facciamoci un esame di coscienza
Quanto la nostra società mette queste persone oggettivamente in condizioni di capire che c'è un'alternativa
Allora capite che giustizia sociale da questo punto di vista significa soprattutto creare le condizioni per tutti i membri della nostra società di essere parte attiva di questo processo perché vedete quando oggi si dice noi dobbiamo innovare
E questo significa prendere dieci ingegneri chiuderli da qualche parte a pensare stiamo ripetendo l'errore che facemmo negli anni sessanta e settanta con le cattedrali nel deserto
Costruiamo un'industria la infiliamo nel mezzo del niente e pensiamo che questo debba creare un'economia
In una società dove dieci persone pensano e tutti gli altri guardano Maria De Filippi con tutto il rispetto non si può essere innovativi
Allora quali sono le strategie di giustizia sociale che ne possiamo perseguire oggi bè un esempio ce l'abbiamo da un Paese in via di sviluppo il Venezuela che da molti punti di vista non è certo un esempio encomiabile ma da uno sì
C'è un signore che si chiama Bree un che tra l'altro è venuto a presentare questa sua metodologia proprio qualche settimana fa a Roma che ha sviluppato un metodo formidabile per insegnare ai ragazzi compresi quelli delle bidonville e delle favelas a suonare uno strumento musicale
La maggior parte di questi ragazzi hanno imparato a suonare uno strumento qualcuno di loro è anche diventato musicista ma quello che veramente interessante che questi ragazzi una volta che hanno capito che imparare a suonare uno strumento musicale Sydney significava soprattutto che loro potevano fare delle cose di questo tipo non hanno fatto i musicisti ma sono diventati ingegneri sono diventati comunque delle persone che non sono tornati a farsi sparare nelle strade
Questo è fare giustizia sociale che cosa significa nel nostro paese nel nostro Paese significa non tanto creare delle opportunità monetarie per far sì red non ci dimentichiamo che dal punto di vista educativo il nostro un Paese nel quale certe differenze sociali purtroppo continuano a persistere e la nostra università apparentemente pluralista purtroppo fatto pochissimo
Per ridurre queste differenze sociali
Quindi all'interno della società come questa fare giustizia sociale non è dare incentivi monetari per creare piccole protezioni temporale né ai nostri giovani per toglierli di come dire dalle insidie del mercato e della concorrenza per poi far ritrovare senz'armi
Da fare giustizia sociale significa fare esattamente il contrario significa aiutarli a fare meglio quel famoso test Pisa di cui parlavamo prima
Queste giustizia sociale perché significa creare le condizioni per un benessere futuro in termini di capacità di autodeterminazione e in termini di crescita del nostro sistema Paese
Capite quindi
Che per quello che sto dicendo un tema che in Italia negli ultimi anni è stato purtroppo trascurato ho pensato in modo del tutto fuorviante il turismo culturale perché noi siamo pieni di monumenti cioè la cultura in realtà le politiche culturali sono uno degli elementi cardine del welfare del ventunesimo secolo
Una società che non usa le politiche culturali per aiutare tutti i suoi cittadini a fare l'esperienza del nuovo ad aprire la mente il nuovo e accrescere non è competitiva nel contesto che si sta costruendo
Creare benessere come abbiamo detto non passa più attraverso il reddito ma attraverso l'identità e la politica e la cultura e la capacità di rapportarsi a questo tipo di stimoli
Che aiuta le persone a crearsi i propri modelli denti Tari e non a dover comprare per forza quelli che gli vengono proposti spesso in modo malizioso interessato soltanto da chi li vuole vendere qualche perlina colorata
E quindi da questo punto di vista rifacendomi ancora una volta al l'intervento di Filippo di stamattina quando lui diceva in realtà la divisione destra sinistra tocca delle cose profonde bè in un certo senso dal punto di vista di quello che ho appena detto il pensiero ride estrae gli anni del governo Berlusconi ce l'hanno dimostrato chiaramente nel contesto che appena descritto si può tradurre sommariamente così
La gente fa un po'quello che gli pare vi chiede spazzatura dategli spazzatura saranno affari loro
Noi non possiamo accettare questo modo di pensare perché questo modo di pensare perversa mente distrugge benessere un pensiero veramente di centrosinistra a questo punto
Un vero pensiero di centrosinistra un pensiero che veramente rompa questi schemi triti e ritriti di opposizioni basate su categorie mentali che non ci appartengono più e quello di credere nello sviluppo umano
Di ricominciare a pensare che noi possiamo essere delle persone migliori che possiamo migliorare ogni giorno aumentando la qualità della nostra vita e quella degli altri invece di rispecchiarsi amaramente
In questa televisione brutta in questa società cinica in questa situazione che in ultima analisi lancia un solo messaggio
Il merito non conta le capacità non contano voi capite che questo non è soltanto profondamente diseconomico cioè ci impedisce di crescere ciò che in ultima analisi spiega il divario di performances tra il nostro il nostro Paese e gli altri
E non a caso se noi diamo a misurare proprio gli indicatori dell'economia immateriale da quando Berlusconi arriva al governo del due mila uno accade una specie di cataclisma noi stavamo recuperando costantemente su tutti questi indicatori
Praticamente io non so come abbia fatto così rapidamente così bene dal giorno dopo cominciano a scendere in picchiata
Cioè un segnale fortissimo che è stato lanciato la nostra società di quanto questi aspetti fossero poco importanti
Questi aspetti sono centrali se noi non siamo competitivi se noi non cresciamo come produttività se non facciamo veramente
L'opzione per l'economia della conoscenza non avremo neanche le risorse per costruire il nuovo tipo di Guelfa di cui ho provato a parlare ma c'è anche un altro aspetto dell'ultimo e poi concludo
Quello che ho appena detto e profondamente coerente con l'antropologia cristiana
L'antropologia cristiana questa idea dell'investire del credere su se stessi del migliorarsi e in ultima analisi si sta rivelando a distanza di due mila anni ancora una volta un pensiero profondissimo su quelle che sono le reali strade attraverso cui l'uomo può costruire il proprio benessere
E il fatto quindi di considerarci da questo punto di vista non in difesa ma veramente sulla come dire frontiera dirà l'esplorazione di questo nuovo tipo di mondo credo che sia una prospettiva veramente interessante
Grazie
Ringraziamo il professor Sacco perché ci ha dato chi ha presentato un approccio sicuramente originale
Interpretando quello che il senso anche della nostra riflessione di questi tre giorni insomma è riuscito a coniugare una scienza
Complessa come l'economia con appunto come ha detto alla fine con una visione antropologica uno e umanistica che ci intriga moltissimo e quindi lo ringraziamo perché ha col colto esattamente quello che noi chiazze andavamo dal
E adesso Rosi Bindi prego
è vero
Che il professor Sacco abbia interpretato un'esigenza antropologica non ci sono dubbi
Che ascoltandolo dopo le fatiche di questi giorni nel cercare di trovare un po'di soldi per le famiglie italiane mi abbia fatto venire un po'di depressione altrettanto che
Sentite conta imprese sperimentale
Se penso
Alla fatica che abbiamo fatto per
Per una finanziaria che desse un segnale
Che io continuo a considerare importante anche dopo la relazione del professor Sacco
Perché dalle mie parti hanno sempre detto che i soldi non fanno la felicità ma con il buonsenso popolare giungevamo figuriamoci la povertà
Allora
A me pare che nonostante questa
Questa doccia scozzese compresa l'anoressia dopo un periodo di dieta che non è una cosa da poco
Io mi chiede di potere crede di poter difendere
Ancora questo tentativo veramente lui parlare io
E e io mi vedevo scorrere davanti le le tabelle della ristrutturazione del secondo modulo fiscale di di Tremonti
Che abbiamo redistribuito
A favore
Decisamente delle famiglie
Con un reddito
Medio-basso con figli
Magari monoreddito
Non perché consideriamo ricchi quelli che guadagnano settanta mila euro
Ma che perché pensiamo che chi ne guadagna meno sta peggio
è
E se penso alla alla alla fatica con la quale abbiamo abbiamo costruito
Questa ridistribuzione tra che ha sostanzialmente trasformato le deduzioni di Tremonti
Il detrazioni fiscali per un miliardo e seicento milioni di euro e in assegni familiari
Per un miliardo e quattrocento milioni di Euro
Cercando soprattutto di correggere quella cosa micidiali che erano le trappole della povertà
Che sembrano tanti ma siccome sono ridistribuiti tra sostanzialmente il settanta per cento della popolazione italiana che guarda caso
Guadagna sotto i trenta mila euro al mese
è chiaro all'anno scusate
è chiaro che è chiaro che sentir dire che
A un certo punto quattrocento euro in più all'anno cinquecento euro in più all'anno uno si adatta
E senza arrivare al primo anno già è scontento
Penso ma
Però io credo che non volesse dire che non dovevamo fare questa cosa professoressa
Assolutamente no
E ed è stato un pretesto per dirlo
Però io credo che
Nonostante la fatica di lavorare soprattutto intorno a a quella che io ritengo comunque una misura assolutamente indispensabile
Non so se riusciremo mai a dare la felicità le famiglie italiane
Una cosa è certa che un piccolo presupposto per dagli questa felicità
Più soldi
Lavoro più sicuro
Rete di servizi che consentano la gioia e non l'abbrutimento di essere madri e di essere padri
Una scuola
Con un con una capacità di di dare i beni fondamentali
Ecco io credo che forse forse riusciamo anche a creare il presupposto per quella felicità che condivido anch'io consiste
Nell'avere un senso della vita nell'avere la possibilità di guardare al futuro
E infatti è vero l'infelicità io su questo sono assolutamente d'accordo con il professor Sacco l'infelicità di questo nostro tempo
Dipende dalla percezione netta che
Il futuro difficilmente sarà migliore del presente se non ci sarà un'inversione di tendenza molto forte
Non soltanto
Nella ridistribuzione del reddito ma soprattutto nella capacità di ritrovare il senso della nostra convivenza
Allora io diligentemente mi sono preparata un intervento scritto che poi consegna Castagnetti però mi consentirete di non leggerlo e di dirvi con il cuore alcune cose che penso pur non essendo non avendo potuto assistere direttamente al clima di questi giorni
Ma avendo essendo costata diligentemente reso contata
Di come le cose sono andate perché
Credo che sia che sia più utile questo non credo che mi sia stato affidato questo compito per parlare di quota sanitaria o di ridistribuzione del reddito alle famiglie
O men che meno per una appartenenza
Al mondo universitario ormai solo perché pago i contributi figurativi
Ma perché credo che insomma siamo qui perché condividiamo una passione politica che ci ha portato fin qui e che vogliamo che ci porti ancora molto lontani
E che soprattutto ha il nostro Paese a ritrovare la felicità
Guardate io
So che noi siamo teoricamente qui a riflettere sul come il Partito Democratico
E a interrogarci su che cosa
Può dare
La nostra cultura la nostra esperienza la nostra storia a questo come
Però io ho ancora il dubbio che
In troppi Dinoi si stia ancora riflettendo sul se
E che la domanda sul come è talmente radicale talmente stringente talmente profonda
E sembra porre alcuni interrogativi
Attualmente senza
Una risposta già data e anche difficile forse da costruire da intravedere
Che io vorrei ancora riflettere un attimo sul sì
Se mi è consentito
Non perché io abbia dei dubbi
E non perché io intenda minimamente
Chiamarmi fuori o pensare mai che possiamo chiamarci fuori da questo processo
Ma perché credo che anche le risposte alle domande dei siccome
Passino
A una
A una
Onesta rivisitazione del se
Non è siamo molto diversi da questo punto di vista al processo che ci ha portato verso la Margherita
Anche se devo dire la fase la prospettiva che abbiamo davanti a noi anche dopo l'esperienza che abbiamo vissuto è molto diverso
Allora guardate io mi muovo dal tema che mi è stato assegnato perché da questo punto di vista credo che sia assolutamente corretto
Lo stiamo riflettendo astrattamente su temi programmatici ma credo che ci stiamo riflettendo con la preoccupazione fortemente politica
A me pare che
Il futuro la felicità questa ricerca di felicità che
Mi fa piacere che torni nel linguaggio della politica ringrazio anche le ACLI che quest'anno hanno avuto il coraggio di di di darsi questo titolo a loro alloro alloro Assemblea annuale perché non credo che quando Dossetti si poneva il problema di come lo Stato doveva collaborare alla felicità dei cittadini facesse un'operazione statalista come qualcuno ha voluto dirlo addirittura Catto comunista
Secondo me si poneva una domanda seria che la politica non può non porsi
Forse la politica non deve pretendere di avere le risposte non può pretendere
Di di dare le risposta alla domanda di felicità dei cittadini
Soprattutto
In relazione alla
Qualità assolutamente personale intima di questa domanda
Ma certo può fare molto per creare i questi presupposti se
Partiamo appunto da quanto ci è stato detto
In fondo tra senso il futuro e dignità della persona sua integrità
Non c'è molta differenza è questo attiene alla responsabilità della politica
Ora mi pare che il tema della giustizia sociale oggi
Al di là del contenuto che vogliamo darli
è davvero il tema della politica
E se oggi noi ancora diciamolo
Non abbiamo la risposta mettiamo questo
Non abbiamo la la la nuova risposta
Che ci interpella in questo titolo di queste due esigenze in aperti sociali lunedì l'altra esigenza inumani non amo attori questo tempo
Certo è anche responsabilità nostra ma dobbiamo ammettere di non aprirla
E se non l'abbiamo è perché c'è una carenza della politica nel guidare i processi economici e sociali di questo nostro tetto
Allora la domanda di giustizia sociale al di là del contenuto che gli vogliamo dare una domanda di significato della politica e di autorevolezza e responsabilità della politica pur nella sua mitezza
Sta qui l'interrogativo
Di fondo di questo nostro tempo
Ed è questa la nostra mancanza in questo momento io l'ho ripetuto altre volte ma voglio ripeterlo anche qui
Perché
I nostri costituenti
Sono stati capaci di dare una risposta
Altomare alla domanda di senso della politica e di ricerca di equilibrio tra democrazia sostanziale democrazia formale tra mercato e giustizia sociale trarre da ricchezze la sua funzione sociale
Perché avevano un pensiero perché avevano una elaborazione culturale
Che noi dobbiamo ammettere oggi non possediamo in maniera adeguata e non siamo in grado di offrirla neanche alle responsabilità della politica in questo momento
La nostra ricerca sta qua
Non riguarda solo
Riguarda il problema della democrazia oggi che se non la vogliamo ridotta davvero ad un contratto individualistico nel quale ciascuno ricerca solo il proprio interesse
E da questo punto di vista l'Italia non ha bisogno di nuovi partiti l'interprete l'aveva già trovato dovremmo chiedere scusa per averlo mandato a casa
Perché chi meglio Kim meglio
Di chi ha teorizzato che si vota per il proprio interesse in grado di interpretare
Prima che questa politica questa società di oggi
Ma se noi siamo alla ricerca di un nuovo contratto sociale basato sulla responsabilità reciproca sulla mia libertà che incomincia dove comincia la tua
Su la messa in comune
Della nostro della nostra vita e della ricerca insieme dei beni comuni la risposta da dare quella della politica
Non è un'altra
Noi dobbiamo rivendicare l'importanza e la dignità della politica nel governare i processi economici e sociali di questo tempo nel porsi la domanda di felicità dei cittadini e nel trovare le risposte
Una politica niente non una politica invasiva ma una politica autorevole responsabile di tutto ciò
Se questa è la domanda
Io sono qui a chiedervi è sufficiente la scelta che abbiamo fatto nel novantacinque
Quando abbiamo compiuto per dirla con il linguaggio di chi interverrà questo pomeriggio dopo di noi
Abbiamo fatto una scelta di coalizione
Sulla quale credo nessuno di noi abbia di dubbio Abba delle riserve mentali
La scelta del centro sinistra
O dell'Ulivo chiamiamolo come vogliamo noi l'abbiamo compiuta nel novantacinque
Quando per l'esperto per governare questo Paese abbiamo scelto di allearci con la cultura che c'era stata storicamente antagonista nella vita democratica di questo Paese con la quale da ruoli diversi avevano costruito il prezzo
E questa storia va avanti da anni nel governo del paese
Nelle amministrazioni locali nelle regioni
Anche a livello internazionale perché no
è sufficiente questo
Siamo adeguati in una coalizione di governo a dare le risposte
Che oggi la situazione internazionale europea la situazione del nostro Paese pone alle nostre coscienze la domanda di felicità
Dove sta la debolezza dei nostri governi
Se non nella politica
Non sto mica rimproverando nessuno sto solo dicendo che la forza della nostra coalizione di Governo e della nostra azione di governo presenta comunque un punto di debolezza
Che a quella di un sostegno forte dell'azione politica e del radicamento politico nella vita della società di oggi nella sua Coccapani Città di interpretare la società di oggi
E perché accade questo
Perché non basta stare uniti in un governo che diventa e non può che essere comunque una camera di compensazione delle scelte politiche diverse
Se non c'è la forza di condividere insieme un progetto politico che elabora il programma che lo realizza
E che lo serve nel radicamento sociale
Questo è il punto
Il la necessità del Partito Democratico e qui allora noi veniamo da una cultura che è quella di De Gasperi possiamo trovare un maestro comune in queste varie storie cattolici democratici cattolici democratici cattolici popolari vogliamo trovare un maestro comune pronta a riconoscersi tutti
Io sono democristiano perché da dicci serve paesi io sono disponibile a fare il partito democratico se il Partito democratico serve all'Italia
Non c'è un'altra multa
Esiste una funzione storica siamo in grado di dare questa risposta io ritengo di sì
Perché so che la nostra azione di governo serve al Paese ma so che perché questa azione di governo sia forte
Ha bisogno di una politica che l'accompagni
Perché ha bisogno di quel progetto politico del quale lasciatemelo dire in questo momento
I nostri partiti la nostra coalizione è fortemente carente
Ed era questa carenza che è anche all'origine in quella insoddisfazione che ci attraversa nell'esperienza della Margherita
Ma perché siamo così pochi soddisfatti di un'esperienza
Nella quale facciamo fatica
A ritrovare le tracce della della iniziale scommessa un partito plurale
Perché non ci siamo riusciti nelle idee può darsi
Io penso che la scontentezza principale stia nel fatto che noi abbiamo l'impressione non di vivere un'esperienza politica di partito ma un'esperienza unica Chicca nella quale ciascuno fa delle cose
Ma nessuno lo ritrova quella passione dell'appartenenza ad un progetto
Allora se questo è il problema di oggi la risposta sta nella capacità dice o Carrassi a pieno titolo
Con la nostra cultura con la nostra storia con la nostra classe dirigente questo questa scommessa non prescindendo dal percorso della Margherita sia ben chiaro
Io non sono qui a dire che dobbiamo tornare indietro prima sono molto contenta di parlare dopo Francesco Rutelli che legittimamente come presidente del nostro partito si è candidato ad interpretare anche la nostra cultura dentro il partito democratico
Non ho dubbi da questo punto di vista che se noi pensassimo di saltare questa esperienza non andremo da nessuna parte
Dico però
Con grande convinzione
E con grande consapevolezza che se noi pensassimo che che queste esperienze compiuta e ci soddisfa appieno per il nuovo passo che dobbiamo compiere ci presenteremo al nuovo appuntamento più deboli di quello che siamo andati a testa
E questo non è concesso
Questo non ci è concesso ma non c'è concesso per un motivo molto semplice perché la risposta a quelle domande che il professore ci ha posto e che e che guidavano stazione politica non può prescindere dalla nostra cultura
Io rivendico a pieno titolo e con orgoglio il fatto che la nostra cultura Kea
La risposta alla domanda di politica e di una politica al servizio della giustizia sociale in questa Italia in questa Europa in questo mondo
Per due motivi molto semplici
Forse per uno solo
Ma che cerco di
Di riassumere
Deve assumere
Paradossalmente attraverso due esemplificazione
Io credo che la la qualità della nostra cultura del contributo della nostra cultura a questo processo politico che si è messo in atto e che non è reversibile
Se non vogliamo che sia reversibile al governo del paese
E che non sia reversibile la prospettiva di una risposta autenticamente democratica
Alla sfida di giustizia sociale di oggi testarne la dignità della persona umana che oggi è patrimonio comune
Vi è un credo che se dicessimo un liberale oggi è un socialista
Che ciò che ci distingue e che noi crediamo nella dignità della persona ci fa una risata in faccia
E ci dice che non abbiamo capito il loro percorso è vero
Saremmo ingiusti se non dicessimo che abbiamo condiviso con queste culture il fondamento personalistico delle nuove democrazie delle nuove costituzioni
Ma resta un elemento fondamentale che è quello della trascendenza della del fondamento trascendente della dignità della persona umana ed è il fondamento religioso e spirituale della convivenza civile
Che una categoria scusate mi una categoria della politica
Non è una categoria del tre politico a meno che non intendiamo liquidare Sturzo e De Gasperi insieme sono una categoria della politica
Attenti però i responsabili di questo di questa identità e di questa originalità siamo noi non gli anni
Non si può rimproverare dagli altri se noi abbiamo subito un affievolimento da questo punto di vista se persino noi ci siamo lasciati contaminare
Ed abbiamo preteso nel rivendicare la storia e l'identità e la differenza della nostra cultura
Questo dal punto di vista nominalistico spacciandolo magari per qualche quota in più o per qualche pezzo di potere in più
Non è questo
Ciò questa differenza che noi possiamo portare va coltivata
Ecco perché
Voglio dire con tanta
Io non ho dei dubbi sul fatto che Francesco Rutelli sia un cattolico sia un democratico
Come non ho nessun dubbio sul fatto che il termine popolare che vive ha rivendicato in questa sede Savino Pezzotta sia assolutamente legittimo
Noi rivendichiamo il cattolicesimo democratico
E sappiamo di essere in meno dei cattolici democratici di questo Paese e dei popolari di questo Paese non sappiamo perfettamente di essere una minoranza
Non sappiamo fatti Castagnetti mi sembra che abbia detto che in una prima fase i voti non si contano ma si pesano
Sì sì pensano si Pessano per la struttura è lo spessore delle storie io non dubito
Come non dubito
Della onesta di Paola Binetti del suo valore preziose per il nostro partito e per la politica di di in questo momento della vita del nostro Paese tutt'altro
Dico soltanto che io rivendico
Questa storia è questa cultura
Perché questa è stata capace di trasferire l'originalità dell'ispirazione religiosa e del fondamento trascendente della dignità della persona umana in categorie politiche che sono state al fondamento della vita democratica del
E la rivendica a pieno titolo
Anche con la sua opacità anche con la sua opacità lo so bene che chi in questo momento fa esperienze più dirette nella vita ecclesiale
Porta con sé una pesantezza decisamente una leggerezza che io non ho più che nessuno di noi ha più qua dentro
Perché siamo passati anche attraverso una storia che le sue Paci tali sue contraddizioni non ci sono dei dubbi
Però noi rivendichiamo questo
E su questo chiediamo di dover essere a pieno titolo al tavolo di questo nuovo processo
Perché mancherebbe
C'è già un'altra sintesi senza di noi la terza via dell'incrocio tra laburismo e liberismo esiste già in Europa
Ha governato né in Gran Bretagna per tutti questi anni
Ha sicuramente orientato il cosiddetto pensiero unico di questi ultimi tempi nell'approccio ai grandi temi della globalizzazione
è il modo distorto con il quale si è affrontato il tema della dell'immigrazione e del fondamentalismo religioso e del pluralismo religioso delle nostre società
C'è già tutto questo
A quella sintesi c'è una bella sintesi tra giustizia e mercato io non lo nego
Manca la nostra
Manca quella cultura che è dentro la Costituzione italiana
E se allora fatto da fondamentale democrazie che ci hanno portato fino adesso non capisco perché questa sua validità oggi con le categorie storiche non debba essere pienamente giocata in questo contesto ecco perché io
Faccio in qualche modo coincidere Inc come con il se
Perché se il come significa noi a pieno titolo dentro questa storia
Significa anche che il se non può non esserci perché vorrebbe dire toglierci dalla responsabilità che la storia ci dà oggi in questo momento
Quello di ridare dignità alla politica che sappia riporre la persona al centro dei processi economici dei processi sociali dei processi internazionali
Perché è esattamente questo
Dopodiché voi mi direte cori stesse modalità no
è qui il punto
Io so perfettamente che la pigrizia anche intellettuale con la quale abbiamo partecipato agli ultimi processi oggi ci fa trovare impreparati rispetto al come
Gli strumenti
E allora tagliamo vecchi
Ma mai si difenderà l'Uefa
Ma che senso ha interrogarci sia riformista o meno la legge Biagi
Guardate anch'io non lo so come se ne viene fuori
Ma mi mi dovete spiegare perché nella Carta costituzionale c'è scritto
Che il lavoratore ha diritto alle ferie e noi abbiamo fatto una legge nella quale il lavoratore non ha diritto neanche la maternità
Non c'era la risposta non c'è la non c'è non non ce l'abbiamo neanche dopo questa Finanziaria dopo abbiamo riconosciuto la maternità red aveva pratici per le carie e affrontato il tema degli ammortizzatori sociali e dei contributi per i lavoratori giovani precari
Ma non ce l'ha neanche adesso la risposta non c'era nessuno
Non c'era nessuno
Io so soltanto
Che considero doveroso da parte mia trovare risposta al fatto che il la competizione delle nostre economie d'Europa oggi è con un Paese
Nel quale il capitalismo sia incontrato in maniera magnifica con il comunismo
E la fatica che abbiamo fatto noi a fare accettare le regole della democrazia al capitalismo non hanno bisogno proprio di farla perché il capitalismo sta dentro una dittatura esattamente come la papera nello stagno noi possiamo
In qualche modo rassegnare a questo fatto
O non è questa la sfida culturale nostra o non è questo il Partito Democratico
O non è qui che dobbiamo giocare fino in fondo il nostro ruolo è il nostro compito
O non è qui che dobbiamo chiedere scusa per una delle gli strumenti adeguati e non l'abbiamo ancora trovati
Tutti elogi quelli che ci sono sì basta che non si dica che comunque le cose vanno bene così
Perché finiamo per liquidare in mancanza degli strumenti e dei mezzi i valori ai fini da raggiungere e questo non è degno della nostra storia della nostra cultura
Ecco perché io credo che ci sia bisogno di questo progetto politico dentro il quale lo dobbiamo stare a pieno titolo e c'è l'altro aspetto
Non ci sarà sistema di Welfare
Se non chiariremo alla luce di una sana laicità il rapporto tra diritti individuali diritti sociali tema che ritorna in tutta la sua prepotenza
Può sembrare paradossale
Ma la società e un ordinamento giuridico che dice di sì all'eutanasia
Alla libera scelta dell'individuo all'arbitrio dell'individuo è una società che in qualche modo ha deciso di macchiarsi di eutanasia sociale
Perché nel momento in cui tu stabilisci tu stabilisci il limite della vita e della morte
Come diritto individuale frutto del fatto che hai già rinunciato in qualche modo a dare una risposta sociale al tema dell'interrogativo profondo del senso della vita e della felicità
Io non credo che una sintesi Libè labile che c'è già nel mondo sia in grado di dare questa risposta
Perché nel momento in cui stabilisci questo tu sai anche che la tua afganizzazione sociale che la tua organizzazioni giustizia sociale che la tua organizzazioni di solidarietà finirà un giorno per misurare le risorse che ai con la dignità della vita che decide di tutelare o la dignità della vita che decide di non tutelare i più dove il confine
Può mancare il nostro contributo
A questo progetto che è già in corso e ci sarebbe questo progetto se non ci saremmo noi
Ecco il motivo per il quale lo dico con con tanta serenità
Lo dico anche alla componente più giovani di noi che ho visto è pronta ad entrare nell'avventura senza chiarire fino ai problemi lo dico con molta con tutto la stima l'affetto che ho verso
Non solo adesso una volta Hrant trentenni quarantenni cinquantenni insomma
Quelli che lo dico con molta serenità e con molta tranquillità
Io l'avventura del partito democratico senza la chiarezza sulla collocazione internazionale non sono ingrato
Non mi fido
Attenti
Per un motivo molto semplice
Il motivo il motivo è molto semplice non sarebbe quello che abbiamo appena detto
Sarebbe un'altra cosa
Sarebbe un'altra cosa
Dignità piena alla cultura socialdemocratica
Ma altrettanto riconoscimento da parte della socialdemocrazia
De il suo limite
Con con tutta la stima che ho nei confronti di Giorgio Tonini
Che almeno a questa grande capacità
Di riconoscere che
I DS non sono un partito plurale
Lui ha l'ambizione che lo diventino mi lasci dire caro Pancaro Giorgio che se non lo sono diventati fino adesso non lo diventeranno mai
Il motivo per il quale
è il motivo per il quale una come me che ho sempre detto non ho bisogno di essere di sinistra per avere queste idee che sono di sinistra
Non sono mai stata lambita minimamente dalla tentazione di entrare nei cristiano sociali che pure ha toccato autorevoli esponenti del nostro partito
No non mi sono mai sognata di farlo esattamente per questo motivo
Perché sarebbe stata un'operazione esattamente speculare a quella che hanno fatto alcuni cattoliche sono andati a fare gli ascari del centrodestra
Non è con con tutta la dignità non basta un'etichetta
Appiccicata dentro una storia che non è in grado di assumerne tutta la forza e tutta la pregnanza
Ed ecco perché
Ho sempre considerato il sindaco di Roma
Come il DS più illuminato ma da certi punti di vista e gli assi più pericoloso
Perché nessuno ha mai ha mai ignorato e dimenticato
I viaggi da segretario dei DS alle tombe di Dossetti
Non è pensabile che quella storia sia automaticamente inglobata nell'altra storia
E infatti mi piacciono
Molto di più i ragionamenti di quest'ultimo periodo perché va dato atto al sindaco di Roma che è l'unico che ha detto non si parli più della famiglia socialdemocratica e si faccia davvero una nuova famiglia in Europa e sul piano internazionale
C'è arrivati
E e salute e che il percorso sia stato il l'esigenza di percepire la pluralità
Allora non non siamo in negli stabili
In un'altra storia
Come ha detto bene Castagnetti ci si dà appuntamento e da un'altra parte e questa parte è tutta da costruire è tutta da costruire insieme ma per questo motivo perché non sarebbe il Progetto
Politico del quale oggi c'è bisogno per la sfida democratica per il governo del Paese per il governo del mondo al quale noi ci candidiamo
Con le nostre debolezze con i nostri limiti ma anche con la nostra forse e l'ultimissima cosa che dico
Accennavo al dal grande valore della laicità perché tutto questo avvenga soprattutto nel rapporto tra diritti individuali e diritti sociali
Perché io sono convinta che oggi questo torni ad essere il va uno dei valori fondamentali per il futuro democratico del nostro Paese del mondo
Se c'è in atto un conflitto tra le religioni
Ricordiamoci che il lungo cammino ha dovuto fare la democrazia occidentale nel nel per trovare il giusto rapporto con la religione cattolica
Ci vuole altrettanta pazienza per costruire questo
Ma paradossalmente nel momento in cui questa diventa la sfida più importante in Italia ritornano la tentazione della contrapposizione tra clericalismo e laicismo
Il partito democratico anche questa funzione
Anche questa funzione
Lo voglio dire agli amici DS
Non è avendo paura della competizione della Rosa nel pugno che si fa il partito democratico
Partito democratico si fa
Se si accetta insieme la fatica di ricostruire in questo nostro tempo il grande valore della laicità mettendoci insieme
Tendo ci insieme alla ricerca
Alla ricerca di quella verità che io credo sia come diceva Giovanni Bianchi davvero il fondamento della democrazia
E questo va fatto
Va fatto con con tutti io qui adesso voglio recuperare
Siccome prima ho cercato di recuperare la forza
Della nostra cultura della e della nostra identità di cattolici democratici io chi voglio anche dire che noi non pretendiamo di imprigionare questa categoria dentro quelli che sono qui in questa sala
Io qualche volta mi sento anche la traditrice di quella cultura non mi sento di interpretarla clienti
Io voglio davvero che ci sia un percorso da costruire insieme
A questo mondo cattolico fresco nuovo che si affaccia anche qui anche con delle tentazione di cedimenti che non mi piacciono che mi fanno ricordare il passato ma che io ritengo assolutamente fondamentali per questo
Io vorrei dire che noi dovremmo farci promotori di un appuntamento
Di un appuntamento col cocco con con l'espressione del mondo cattolico che oggi hanno bisogno di essere rimotivare chi al valore della democrazia e al valore della politica noi dovremo farci promotori di questo
E capire che cosa si va muovendo contare anche questo recinto partendo tuttavia dalla nostra vicina Rita proprio perché c'è in gioco questo grande valore della recita e se posso dirlo anche la necessità di un nuovo ritrovato spirito conciliare dentro la Chiesa italiana
Guai se mancasse la voce dei nostri pastori guai se manca la fatica della nostra mediazione
E sta tutto qui il problema di questo momento
Ma insieme riprendere un cammino e di tutte quelle che avevo preparato ed unica citazione che vi leggo
E lo voglio fare perché
Perché credo che sia importante per per il nostro lavoro futuro
Per spiegarci insieme che cos'è secondo me il metro della laicità
E il vescovo Pierre tradirli vescovo di Orano
Chi dice esiste solo un'umanità plurale quando pretendiamo di possedere la verità e di parlare in nome dell'italianità risulti l'esercito mi succede di uno non riesca sì certo interdittive mai esserci superano tutti e noi possiamo accedervi solo attraverso un lungo cammino ricomponendo a poco a poco quella verità
Spigola anche nelle altre culture negli altri tipi di umanità ciò che anche gli altri hanno compreso hanno cercato nel loro cammino verso la verità
Sono credente credo che c'è un dio ma non pretendo di possedere quel Dio
Nemmeno attraverso Gesù Cristo che me lo rivela né attraverso i dogmi della fede
Non si possiede Dio non si possiede la verità e io ho bisogno di cercare la verità insieme agli altri credo che questa sia la sfida della politica del futuro alla quale noi dobbiamo non far mancare il nostro contro
Va bene spesso basta perché altrimenti
Allora
Allora hanno vi leggo l'elenco di quelli che devono intervenire
Allora adesso vi leggo l'elenco dei prossimi cinque o sei interventi così ci organizziamo
Francesco Russo adesso voi Morgando poi Duilio poi De Mita poi botta e poi boh Bobba e poi Pasetto allora abbiamo già un bel panel di interventi per la prossima ora
Allora a parola Francesco Russo si prepari Morgando sia chiaro dico a quelli che intervengono adesso
Che non dovete prendere esempio dalla Bindi e dalla Bindi perché la Bindi ha utilizzato il tempo che le ha lasciato il professor Sacco
Complessivamente i due sono restati dentro l'ora che era stata programmata ma lei ha esondato come fa sempre come fa sempre quindi
Adesso torniamo a una regola democratica dei cinque dieci minuti al massimo via
Cari amici
E sicuramente più difficile a vi inviterei a fare un po'di silenzio perché altrimenti allunghiamo i tempi del dibattito e
L'intervento della Rosi rende più difficile riprendere il filo ma per tanti versi più facile provare
A rimanere in scia l'esigenza alta che in qualche maniera delineato nel suo intervento qualcuno commentava
Il partito democratico che ci sia delineato rischia di non farsi ma io credo invece che l'ambizione nostra sia proprio di di puntare così in alto come queste parole ce l'hanno in qualche maniera indicato come per rimanere in questa scia io credo amici che dica
Ma dobbiamo provare a porsi in questi tre giorni a uscire da questi nostri tre giorni con la risposta onesta e franca da cui non possiamo dobbiamo scappare perché è sicuramente bello trovarsi qui che nero per molti anche storicamente dice tanto
Ed è bello rende felici per richiamare e professor Sacco il fatto di trovarsi almeno il doppio di quanto noi ma vi invito a fare silenzio a a non girare per la sala perché già siamo abbastanza in tanti e quindi
Ma vorrei che ci chiedessimo ed è questa la domanda su cui soffermarci se noi siamo veramente in grado oggi di testimoniare a quanti fuori di qui guardano con vero interesse ce ne stiamo rendendo conto a questa nostra tre giorni che siamo veramente qui per una reale passione nei confronti del futuro non solo nostro ma del nostro Paese
Almeno quanto lo siamo in ragione della storia straordinaria che ci ha condotto qui
Dopo molti anni di comune impegno e passione lo dico in altra maniera
Ci ha spinto a venire a Chianciano ci avrebbe spinto a venire a Chianciano un'urgenza
Un entusiasmo
è un'attenzione per le gioie e dolori della del mondo contemporaneo
Pari a quello che anni fa decenni fa spinse
Alcuni capostipiti questa cosa storia trovarsi a Camaldoli in altri luoghi significativi
O in qualche maniera siamo debitori di quest'invito soltanto a a Pierluigi Castagnetti gli altri amici che
Il richiamo popolare
Ha fatto invitarci qui oggi
E quater lo dico perché quando iniziai a
Ad impegnarmi nell'istituto Maritain la prima cosa che mi dissero e coloro che avevano condiviso gli ultimi anni di vita con il grande filosofo francese a cui anche la storia delle nostre storie la nostra cultura tanto debbono la prima cosa che mi fu consegnata fu la preoccupazione di quel personaggio straordinario che non si perdesse tempo a fare l'esegesi sulla sua sul suo pensiero
La sua preoccupazione era quella che sul solco di quella tradizione sul solco di quel rigore di quel pensiero si affrontassero invece le sfide straordinaria della contemporaneità come Luís aveva fatto e come invitava coloro che venivano dopo di voi
Allora ecco io credo che affrontare le grandi sfide di questa nostra contemporaneità alle grandi sfide di questo tempo straordinario in cui siamo chiamati a vivere
E quanto ci viene richiesto e ed è la risposta ineludibile senza la quale uscire di qua potrebbe rischiare di farci sprecare un'occasione sicuramente bella per rivedersi ma non per Arrè iniziare un percorso importante
Se così non fosse credo che in qualche maniera dovremmo dar ragione a coloro che in questi giorni
Hanno paventato rischio teme facessimo un passo indietro faccio solo un piccolo inciso per per dire che per per quanto mi riguarda per bar come vivo io questa questo nostro ritrovarci a questi nostri amici possiamo dire però che mai questa tentazione l'abbiamo già vissuta quando abbiamo dato vita alla Margherita lo ricordava anche la Rosi
Perché è
Ci fu la consapevolezza in in quei giorni
La lezione di un cattolicesimo democratico arroccato sull'orgogliosa giustificato a difesa del suo passato non bastava non comunicava non arrivava più a anche a quel mondo cattolico che in forme diverse
E che oggi non siamo forse in grado di interpretare però
Dobbiamo qualcosa già allora avevo capito che i successi che anche la storia sta riconoscendo agli grande impegno secolare dei cattolici democratici nel corso del Novecento
Non bastava più ad attirare nuove passioni e nuove generosità guardate
Succedeva quando la nostra componente
Per favore silenzio silenzio disturbate chi parla e anche chi vuole ascoltare
Dicevo
L'esperienza del Partito popolare si stava spegnendo nonostante da quell'esperienza e il grate il coraggio dei dirigenti di quel partito
Ma quell'esperienza rende più straordinaria di innovazione politica nel centrosinistra che è stato L'Ulivo
All'interno del quale ancora oggi continuiamo ad operare lavorare
Allora
Perché siamo qui
Io credo che noi siamo qui perché crediamo veramente che l'arte
Politica sia l'arte del futuro l'abbiamo l'ispirazione sapienza politica
E la Rodi ce l'ha ricordato bene che possono dare risposta alla vita esso cita di tutto l'uomo e di tutti gli uomini
Noi crediamo di poter rappresentare una riserva etica di questo Paese io credo pare che ci sia grande mercato per una politica diversa per la politica
Che sappia porsi come servizio anche se tante volte abbiamo abusato di questo termine a patto di essere uomini integri e uomini coraggiosi a servizio di questo bene comune
Io però che non scappiamo
Dalla sfida di riproporsi con entusiasmo con credibilità nuova e diversa non soltanto in merito
E grazie alla nostra storia se non sapremo essere uomini per il nuovo secolo che vogliano vivere in sé e per sé
A servizio della propria comunità le tre virtù che più di cinquanta anni fa Romano Guardini riteneva indispensabili per una cultura del realmente al servizio della persona e le tre le tre virtù erano l'onestà intellettuale come metodo di vita di ricerca una libertà interiore da ogni sete di potere e un coraggio oltre il limite che in qualche maniera sapesse lese la ricchezza straordinaria dei tempi
Percorrevano
Diceva Alcide De Gasperi ci sono
Uomini di preda uomini di potere uomini di fede
Io vorrei essere ricordato fra questi ultimi ci diceva e sappiamo quanto la sua fede fosse una fede
Nella trascendenza buona fede politica una passione politica spesa fino in fondo allora
Lasciatemi dire però che
Questa ispirazione questa sapienza sono oggi
Dei talenti poco trafficati
Rischia di essere questa la nostra vera debolezza
Questa grande tradizione oggi un talento poco trafficato
Per paura o per le difficoltà che gli ultimi anni ci hanno consegnate forse abbiamo poco lavorato Boco fatto fruttare
Il talento straordinario di questa tradizione
Non possiamo nasconderci infatti che un forse un cattivo marketing ma sicuramente anche i nostri errori
Nascondano più che mettere come luce sul mozzo la ricchezza e la potenzialità riso che noi siamo e viso in cui noi crediamo la Margherita è stato ricordato in molti interventi che doveva essere un contenitore certamente plurale ma anche diciamolo onestamente la nostra scommessa era che fosse una vetrina una vetrina in cui insieme ad altre cose importanti ci stesse
Riverniciata messa in una posizione più visibile
E più accattivante la nostra la nostra tradizione ecco la marina sa Renato sicuramente qualche spazio di potere in più qualche seggio parlamentare ma non ci ha resi non ci ha resi più visibilmente più modernamente oggi cultura di riferimento nel centrosinistra
Ve lo dico con molta onestà ma credo lo condividiamo insieme
Essere oggi forse strumentalmente però annoverate dipinti di nuovo come i frenatori di un presunto rinnovamento del sistema politico del nostro Paese
I cattolici democratici a far pendant con la sinistra la sinistra di Mussi il Correntone che che frena e difende posizioni antiche ecco prende sarà una lettura ingenerosa nei nostri confronti sarà interessata da parte di alcuni dei nostri interlocutori ma ci pone una riflessione ineliminabile sulla nostra capacità di dire qualcosa di nuovo alla società italiana
Io però che per questo motivo la nostra sfida oggi si chiami la sfida del nuovo partito
Non lo so
Se questo partito sarà il partito democratico ma sicuramente
Credo che
Se non si farà questo Partito democratico come molti ci diciamo nei corridoi come molti dicono nei corridoi del nostro partito alleato
Frenando più che gettando nuove generosità e nuove passioni in questa in quest'avventura io credo e dico che dobbiamo chiederci di far sì che se qualcuno vorrà frenare questo questo percorso dovrà essere il fatto che altri non saranno al passo con il nostro essere davanti il nostro essere
Guida con idee proposte
Esigenti e capace di interpretare la vita come anche gli ultimi interventi ci hanno diciamo indicate perché
Dobbiamo non so dirlo ma provare a ad esercitarlo sei libero da nostalgie il nostro patrimonio ideale culturale più moderno di altri la lo dice la ricordato ma l'intervento di Pierluigi Castagnetti ieri
Insieme a quello di Scoppola ce l'aveva introdotto non ha nulla da rimproverarsi non ha ingombranti i conti con il passato
Vado verso la conclusione
I sogni dei cattolici democratici di sessanta anni fa a ogni generazione fa politica in senso alto se ha dei grandi sogni sogni
Dei nostri padri sessanta anni fa si chiamavano democrazia di stampo occidentale pace sviluppo economico sociale del nostro Paese Europa unita il loro merito è stato quello di far sì che non solo i sogni degli altri prendessero lo stesso nome dei loro sogni ma che anche le scelte concrete pensiamo all'Europa di venissero e venissero riconosciute magari dopo decenni come le migliori a me fa piacere vedere Presidente Napolitano a Budapest ma credo che sia un regalo grande di coloro che sessanta anni fa secolo sognare è un modello di sviluppo e un'Europa diversa
E questa è la nostra tradizione culturale all'Aja di io chiedo e ci chiedo non rinunciamo a sognare che tra vent'anni anche sulle questioni che ci dividono penso all'addio politica pensa la diversità di un'impostazione di lettura della persona che al trascendente dense
Non rinunciamo all'ambizione di portare il nostro popolo a condividere percorsi e valori che oggi sembrano dividerci
Io credo che anche noi dovremmo mettere in fila i nostri sogni e su questo provare in qualche maniera a radunare un popolo di centrosinistra magari scavalcando
Le gerarchie e le oligarchie di partito che fosse frenano più di quanto il il popolo centrosinistra vorrebbe io faccio politica e la mia generazione fa politica probabilmente perché tra le altre cose vorrebbe avere l'ambizione di essere quella che venga sradicata l'area dai dai sonar nel Rionero paese avendo Villanterio intatti già l'immobile a potrebbe essere protagonisti alla pari dei destini di questa realtà globale
Ma anche una scuola università che valorizzano e favoriscono il merito come si ricordava prima il professor Sacco evitando che i figli degli operai continuino a fare i figli di fare gli operai in questo Paese come fili avvocati fanno fanno gli avvocati
Non stanchiamo ci questo in questo sta la freschezza e l'originalità del nostro essere qui di ricordare di ricordarsi quanto sia bello un impegno che sappia dire anni sono che la politica la capacità di cambiare in meglio la vita delle persone
In quanto responsabilità che rischia di bloccarsi ma anche una sfida straordinaria capaci di chi oggi vede nella politica soltanto intrighi di palazzo invece aspetto alla politica alle che la lo sappia appassionare
Chiudo con un ultimissimo passaggio guardate
Guido Bodrato ieri si ricordava
E non si fa politica da soli
La storia dei cattolici in Europa ci insegna e i cattolici democratici quando hanno rinunciato
Per pigrizia forse ha una forma organizzata del proprio stare
Nell'agone della società
Sono diventati incapaci di
E lavorare di difendere le scelte e proposte politiche che valessero per l'intera società e si sono ridotti come abbiamo detto più di qualche volta in questi giorni ad essere ospiti di talk show per parlare dei problemi pur alti e necessari della biopolitica e della scuola cattolica
Allora siamo in tanti Pierluigi crea ti affidiamo il compito di andare avanti
E l'entusiasmo di queste
Più umili mille persone di questi giorni ci aiutino a proseguire un percorso che dia la luce a un centro storico mi ricordava Pietro Scoppola una fondazione ma anche in qualche maniera se sapremo nel nostro essere ho partito presenza di partito ogni giorno una presenza organizzata anche nelle realtà in nelle quali saremo chiamati ad operare pensando ad esempio ai temi della formazione restare insieme un valore che il nostro passato
Ci consegna come un grande valore il patrimonio credo l'invito di questi giorni e far sì che non disperdiamo grazie
Morgando
Certo assolutamente dove
Pierluigi inning invito ad essere breve io cercherò di
Seguire o
Limitandomi quindi da tre appunti lasciando anche un po'di approfondimento il primo è una constatazione
Ed è la constatazione del grande successo che ha avuto questo nostro incontro siamo in tanti davvero credo molto più di quello io non ho partecipato nulla da locazione ma credo molti di più di quelle che ci si aspettava e questo dimostra che c'è una domanda
C'è una domanda da parte di tanti amici che hanno avuto un ruolo importante nella testimonianza del nostro paese della vitalità di una cultura politica di ispirazione cristiana di ritorno di farla ritornare in qualche modo fuori
C'è una domanda a cui in questa occasione ha dato una prima risposta
Io mi rammarico un poco probabilmente qualche risposta potevamo già dalla prima ma comunque non mi interessano le Display quaestio mi interessa il fatto che oggi noi partiamo con un risultato molto importante di un'iniziativa che ci vede di nuovo insieme
Questa questo nostro incontro dice però non soltanto la soddisfazione di constatare che tante risorse tante energie non sono ancora andate perdute
Ma ci dice che anche che ci dice anche che c'è una convinzione diffusa
Che le identità possono ancora guardare al futuro
Questa è una questione di cui si discute molto l'altro giorno un nostro autorevole amico
Più parlando proprio di questo incontro chiama spirito tornano i riflessi identitari
Molti dicono questo ritornare a guardare le identità e qualcosa di superato che guarda al passato noi siamo qui a testimoniare invece che le identità
Sono una cosa di cui la politica italiana ancora bisogno
E che le risorse etiche sociali e culturali di cui in questo nostro Paese ha bisogno devono fare i conti con un pensiero forte
Non possono fare i conti soltanto con il pragmatismo e con le quotidiane la quotidianità
Ci dicono che le appartenenze sono la condizione per una buona progettualità non può non devono essere esclusi ve ma su devono essere pronte al dialogo devono essere disponibile a ragionare insieme con gli altri tutte cose che vi sono state dette io le condivido ma sono una condizione per costruire una buona progettualità allora ed è la conclusione del primo punto io credo che noi dobbiamo essere consapevoli che di qui dobbiamo partire
Che questo nostro incontro non deve essere un episodio perché se si riducesse ad essere un episodio sarebbe per tanti di noi l'ennesima delusione
Questo incontro deve essere un punto di fare un punto di partenza
Un punto di partenza per andare dove ed è la seconda brevissimo considerazione che voglio fare
Un punto di partenza io lo condivido per andare verso il futuro
Perché qui in tanti anche in questi giorni sui giornali ma in tanti anche qui ci hanno invitati a non guardare al passato a guardare avanti ad avere coraggio anche stamattina qualche intervento bene io credo che noi tutti qui abbiamo un grande coraggio
E abbiamo la grande volontà di guardare al futuro e che l'abbiamo anche dimostrato perché guardate questa disponibilità a guardare al futuro e a superare
In qualche misura le forme della politica che abbiamo conosciuto noi non è che la dobbiamo dimostrare oggi perché l'abbiamo dimostrata l'abbiamo dimostrata nel due mila e uno
Perché per tanti dei presenti e tanti si contanti ci conosciamo nel due mila e uno non è stato facile decidere di abbandonare il modo con cui la nostra esperienza politica si era sviluppata per la gran parte la propria per tutto un secolo per tutto il Novecento che era il modello del partito di ispirazione cristiana e decidere di andare verso una direzione nuova
Verso un partito di programma verso un partito in cui stavano insieme culture diverse cetacei bene questa scelta noi l'abbiamo fatta e questa scelta noi siamo pronti a farlo ancora adesso perché guardate
Dal punto di vista il salto culturale forse qualcuno dei piemontesi sicuramente non ha già sentito dire
Il salto culturale l'abbiamo fatto nel due mila uno non lo dobbiamo fare adesso perché dal punto di vista culturale margherite e Partito Democratico si equivalgono in termini di scelte
No
Ma dobbiamo certo chiederci e concludo questo secondo punto perché oggi siamo delusi per l'esperienza che abbiamo fatto perché a molti di noi sono delusi dall'esperienza che hanno fatto
E io credo che questa delusione sia da rintracciare
Nel fatto che nella Margherita il modello che abbiamo costruito il diciamo così non ha visto una presenza significativa forte di una elaborazione di un punto di riferimento
Che era quello della popolarismo della politica di ispirazione cristiana del cattolicesimo democratico sola so anch'io che ci sono delle differenze tra questi termini
Ma in questo momento credo che non siano differenze molto importanti allora noi abbiamo delle responsabilità
Nel fatto che non abbiamo ottenuto pienamente i risultati quando noi pensiamo alla Margherita pensavamo più o meno la stessa cosa che diciamo adesso col Partito democratico era in qualche misura un'anticipazione del partito democratico
Non siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci davamo anche perdere nostre anche per delle nostre responsabilità
è nostra responsabilità quali sono non quelle di non essere stati organizzati non quelli di non aver fatto valere il peso della nostra forza
Le nostre responsabilità sono state quelle di non avere lavorato a sufficienza un pensiero politico sulle questioni di fondo che fosse in grado di imporsi
E oggi il problema è lo stesso
Io guardate ciò che la questione della collocazione europea del Partito Socialista Democratico europee una questione molto importante ma io condivido le cose che qui sono state dette
Ma guardate che è altrettanto importante è che noi abbiamo la capacità di elaborare una posizione sui grandi nodi della politica e del futuro della società italiana
No e noi siamo se abbiamo la capacità di una posizione forte su questi nodi la possiamo anche andare con in a ragionare insieme con altri possiamo andare verso verso il partito democratico
Ma se invece noi non abbiamo questa capacità hanno inevitabilmente saremo travolti dalla logica dei numeri noi dobbiamo imporre il processo del partito democratico come un processo non basato sulla logica dei numeri perché se no noi ci saremo noi saremo travolti
E allora e concludo questo secondo punto e noi dobbiamo continuare a lavorare su questi temi ci vuole una nostra elaborazione io non li cito perché fare per molto tempo da Chianciano deve partire una iniziativa
Deve partire un'iniziativa di approfondimento di elaborazione di dibattito deve partire una iniziativa sul territorio
Perché soltanto se noi costruiremo una diciamo così una visibile capacità degli accattoni ci democratici di riprendere un'iniziativa politico culturale noi saremo in grado di affrontare le difficili scadenze del futuro
Terzo questione finisco rapidamente
Si è detto
Pesare i voti contarli eccetera certo c'è una prima fase in cui potersi per guardati un altro opinioni
Io l'opinione che se noi andiamo verso il Partito Democratico
Noi dobbiamo discutere in modo approfondito la questione della forma partito che e del modello organizzativo che rischia di essere l'elemento fondamentale e dirimente
Allora solidi era una cosa che diciamo così da tutti dicono adesso nessuno tiri fuori la storia della federazione no perché queste cose qui son cose ed è che noi dobbiamo fare un partito no
Ebbene io sono dell'opinione che il modello organizzativo del partito democratico dovrà essere un modello organizzativo di tipo federativo
E sono dell'opinione che il problema non è quello del del di costruire una federazione tra Democratici di sinistra e Margherita ma il problema è quello di fare in modo che diciamo così una forma federativa metta insieme
Delle risorse e delle energie movimenti politici culturali territoriali sociali che trovino dentro questo nuovo soggetto spazio per l'azione politica
Guardate che se vogliamo fare davvero il partito democratico ci vuole un processo di scomposizione un processo di ricomposizione perché se no inevitabilmente noi andremo confrontarci soltanto con la logica dei numeri un vuoto un vuoto un un voto a testa diceva potrà atto
E se è un voto a testa noi sappiamo benissimo come andiamo a finire
Tra l'altro questo roba qui non è che sia poi una cosa così compatta Pera leggo finito
Leggo sui giornali che ci sono molti esercizi un partito del Nord e cose di questo genere
C'è un'esigenza dei territori di diciamo così che sono alla ricerca di un modo diverso di far politica non possiamo dati lo strumento nazionale per fare questa per rinnovare questa azione politica naturalmente questo significa che in un modello di tipo federativo è possibile garantire i pesi delle idee e non soltanto registrare il confronto dei numeri io sono ho finito ho trovato molto suggestiva l'idea di Pezzotta di questa mattina la riflessione che io ho fatto sta un po'in questo schema e io mi auguro davvero che l'associazione dei popolari raccolga questa sfida
Grazie mille pompieri a vita
Perché ovviamente scortando gli interventi si sono succeduti
Nella mattinata
Perché ieri purtroppo solo arrivato tardi
Sono stato combattuto dalla tentazione di fare alcune riflessioni
Che come dire facciano tesoro di quello che è accaduto in questi due o tre anni se è vero come è vero che la storia che noi vogliamo costruire deve in qualche modo beneficiare dice di alcune scelte che abbiamo fatto magari assumendosi la responsabilità e rivisitando anche alcune operazioni dentro le quali avevamo collocato se ricordate bene molte delle questioni se non tutte le questioni che non è oggi agitiamo devo chiamo verso la costruzione del Partito Democratico
Ovvero come facciamo da molto tempo evadendo dalla questione
Di fare qualche volta almeno ogni tanto insomma un esame di coscienza e anche l'assunzione di una responsabilità rispetto alle cose che sono accadute e guardare al futuro
Siccome la nostra storia credo che siano stigma della nostra identità sia sempre caratterizzata diciamo così per valorizzare detta con Moro lo stare insieme anche se si sbaglia piuttosto che dividerci
Allora sia pure in pochissimo tempo
Vorrei dedicarmi alla prospettiva piuttosto che a ragionare su che cosa abbiamo fatto al congresso del Partito popolare
Su che cosa significava l'associazione dei popolari sul perché in questi anni non è esistita l'associazione dei popolari sul che cosa è diventata la Margherita e su che cosa poteva diventare la Margherita se fosse esistita sul serio l'associazione dei popolari perché io credo che qui non è il ricorso questo tema ma pure questa domanda bisognerebbe farsela in questo io do ragione a Rutelli e cioè io non credo che si debba sottovalutare non appaia paradossale
E lo dice uno come me che perché ricorda ha detto certe cose all'ultimo congresso dei Popolari laddove l'associazione dei popolari è stata un po'subita ed è stata accettata come una mediazione finale non è stata accettata con un grande entusiasmo non appaia paradossale se io dico che noi non possiamo eludere questa questione oggi e cioè come facciamo a conciliare
La rivitalizzazione del filone culturale popolare che rappresenta la nostra anima il sentimento che è più diffuso qui dentro e che cerca di avere una risposta rispetto alle domande che si agitano dentro la nostra mente
Con un'operazione politica che abbiamo fatto quella della Margherita
La quale in qualche modo deve essere anch'essa messa dentro il percorso come un cespite che contribuisca a far crescere il partito democratico di cui parliamo mi limito a dire su queste chiude passo secondo punto e che è una mia convinzione che se noi avessimo fatto diventare la Margherita
Ciò che poteva essere attraverso una rivitalizzazione dei filoni culturali che l'avevano fatta rana l'avevano fatta nascere altro che aver paura di far vivere l'associazione dei popolari oggi noi saremmo forse su un'autostrada verso il partito democratico perché la Margherita forse poteva diventare il prototipo emblematico anticipato di ciò che dovrebbe essere il partito
Democratico
Detto questo io credo che non si possa non tentare di rispondere alle domande che venivano poste un po'in tutti gli interventi che anch'io ho trovato ben formulate nella comunicazione che ha fatto Savino Pezzotta
E cioè noi vogliamo esistere come popolari dentro il partito democratico non vogliamo che la nostra storia
Venga archiviata che venga denegata
Ma questo che cosa vuol dire concretamente se è vero che in politica gli strumenti sono fondamentali per realizzare alcune cose
Altrimenti diventa retorica l'evocazione del cattolicesimo democratico e del valore della persona della libertà tutte cose che fanno parte del nostro patrimonio lo sappiamo e ci possiamo anche saltare nel ricordarcelo ogni volta che ci incontriamo ma il problema della politica
E come la Icam mentre noi decliniamo questi valori disponendo oggi di un armamentario precostituito da progetti da programmi con i quali noi uso la parola coltiviamo l'ambizione dentro il partito democratico ad essere noi
Quelli che magari condizionano l'operato di altri soggetti politici che storicamente diciamolo con un pizzico di orgoglio
Hanno perso perché il paradosso come abbiamo ricordato in altre occasioni e che noi culturalmente abbiamo vinto e politicamente rischiamo di scomparire mentre altri culturalmente hanno perso e politicamente rischiano di vincere dentro il nostro paese dentro il partito democratico
Questa io credo che sia la questione che deve essere affrontata non in nome di una supponenza Odino superbia che ci ricorda ogni tanto che noi appunto
Non abbiamo sbagliato ma in nome della individuazione di quelli che sono gli strumenti e le modalità con le quali noi vogliamo concorrere a far nascere
Questo partito democratico
E allora io dico al di là delle questioni la collocazione europea non europea io lo do per scontato cioè non esiste
Non esiste
Che se si vuole costruire qualcosa di nuovo ci si chieda di andare ad abitare in una casa che riguarda il Novecento lo dicono tutti oramai la possiamo anche liquidare per assodata questa questione ed è bene che ce lo si metta in testa da parte dei parte perché vogliono costruire
Il partito democratico
Ma io credo che noi dobbiamo anche riflettere sul fatto che la rivalutazione della nostra storia diventi una corrente del partito democratico
Perché se la nostra storia diventa una corrente secondo me e cioè una riserva indiana il nostro futuro sarà quello che è diventato una realtà il presente dei cristiano sociali
E cioè questa riserva indiana andrà progressivamente esaurendosi
Alla fine inevitabilmente si disperde là dentro quella che la fisiologia dei rapporti interni ad un partito che sono anche fatti di convenienze di potere di una serie di cose che inevitabilmente ci farebbero rischiare di sbarra dirci
E quindi io penso che bisogna rifletterci molto bene
Se ridurre quello che è la storia la cultura del popolarismo
A qualcosa che in qualche modo evoca poi la compattezza di una categoria e come se fossimo diventati i commercianti e gli artigiani o qualcosa del genere io come si fa a uscire da questa situazione se noi vogliamo che si concorra alla nascita di un partito nuovo come si è detto secondo me seria e seria l'ipotesi di dar vita a un movimento politico
Que viva fuori dal partito democratico dentro la società sul confine del partito democratico e che si incarichi di quello che faceva la migliore Democrazia Cristiana
Che evocava il discorso dei valori che parlava della famiglia ma che poi con Fanfani per citarne uno faceva il piano casa e costruiva un milione trecento mila alloggi o con Vanoni costruiva la riforma fiscale poi lavorava una serie di questioni con le quali noi ci presentiamo dentro la coalizione anche di governo dentro la quale oggi per parlare dell'oggi si parlava della finanziaria
Noi ci troviamo in difficoltà cari amici
Perché non esistono posizioni declinate in termini programmatici che rispetto a ciò che fanno i Visco e Bersani ed altri ci vedano in qualche modo concorrere
A elaborare quella che è una posizione che poi esce dentro lo strumento della finanziaria
O di altro allora noi abbiamo bisogno
Io rivitalizzare l'elaborazione progettuale e programmatica perché dentro il partito democratico
Se è vero che è un partito per noi è un partito di programma detto Sturzio la mente che è un programma come diceva lui non si inventa ma si vive allora noi dobbiamo trovare degli strumenti veri che si in qualche modo pongano l'obiettivo di costruire quell'armamentario per il moderno per la società moderna
Che permetta di offrire all'esterno quella che è la declinazione dei grandi valori in cui noi crediamo la libertà la persona e così via bene questo si potrà fare il secondo me se noi in qualche modo modifichiamo l'approccio il partito democratico io non so se come dice Morgando dovrà essere la federazione o almeno all'inizio dovrà essere una federazione certamente non può essere un partito così come lo abbiamo conosciuto in passato perché se in un partito stanno anime diverso i filoni culturali diversi
Se è vero come io penso che la categoria della contaminazione è una categoria che non può appartenere alle psico politico
Perché presuppone in qualche modo la omologazione la omologia e dunque il grigiore la medietà verso il basso questo presuppone la contaminazione
Senti vero tutto questo noi dobbiamo porci il problema di come possiamo noi crescere appunto nell'immaginario collettivo come si dice
Nella capacità di persuadere i cittadini che il popolarismo io amo la categoria del popolarismo perché secondo me più comprensiva di superiore alla categoria del cattolicesimo democratico e non è solamente una questione semantica né si può ridurre solamente ad un esame storico storico-politico come diceva Rossi prima se è vero tutto questo io credo che noi dobbiamo disporre di questi strumenti e poi giocarci la partita vera dentro il Partito democratico
Cioè di ambire di ambire in qualche modo a dare il tono a questo partito grazie alla capacità di elaborazione
Di cui parlavo e alla laicità della politica che lì dentro non deve portare l'evocazione dei grandi discorsi dei grandi valori ma appunto la determinazione di quei valori
E di quei discorsi
In questo senso io penso che la Margherita e vado a chiudere possa in qualche modo avere ancora una sua utilità ricollocando sia essa dentro il recinto del Partito Democratico non un partito nel partito ma un'area io credo che il Partito democratico debba essere un partito Area
Un'area che ha fatto un'esperienza che non si può archiviare o liquidare anche qui stamattina ho sentito parlare della Margherita
Con molti imperfetti Congo con verbi tutti all'imperfetto e mi ha colpito un po'questa spregiudicatezza di tutti quelli che conosco e che riconosco che pochissimo tempo fa erano i più entusiasti della Margherita che già usano l'imperfetto
Secondo me la Margherita può ancora svolgere almeno per un certo periodo di tempo una funzione significativa verso la costruzione del Partito Democratico nel momento in cui diventi un'area che il fine tra quella che è la nuova elaborazione contenutistica dei filoni culturali
Che si rivitalizzano per giocarsi dicevo la partita vera di un Partito Democratico che ambiscono ad esperire di cure i senior si voglia Parioli no perché i fari Dante aventi diverso ecco io credo che questo sforzo bisogna farlo in questo ci può essere un una grande prospettiva credo per il popolarismo a condizione che non ci dotiamo di una strumentazione l'associazione dei popolari può essere
Uno di questi strumenti possiamo anche pensare io lo suggerisco a Castagnetti a proporre una reductio ad unum della strumentazione anziché avere mille rivoli in questi anni in cui la associazione dei popolari era stata messa nel cassetto e chiusa a chiave
Io insieme a Gerardo Bianchi a Monti gone con moltissimi sforzi anche personali abbiamo cercato di accendere qualche lumino ma lo dico per dire no che io voglia restare affezionato nel mio piccolo a questa a questo tentativo
Promuoviamo una reductio ad unum quindi senza dividerci evidentemente perché hanno i ciò che interessa è il popolarismo non lo strumento un popolarismo per i vivai che sappia parlare soprattutto all'esterno dentro la società che è profondamente cambiata
Il presidente De Mita ci ha sempre ricordato che i partiti sono lo strumento che interpreta la Società che interpreta la realtà non sono qualcosa che presuppone la realtà cerca di interpretarla
Di filtrare una di parlare a questa società che è profondamente diverso e io credo che noi popolari
Per lo stigma che ci accompagna
Possiamo fare questa grande operazione due che ben venga questo tentativo collocandosi sulla frontiera del partito democratico ma dentro la società civile e affidando a ciascuno dentro il partito democratico il compito poi di costruire la proposta politica che deve diventare decisione da proporre
Alle istituzioni
Un po'di generosità però cari amici
Lo dico forse con un po'di rozzezza se crediamo nel popolarismo se crediamo in questa rivitalizzazione bene
Il compito di ieri elaborare delle proposte dei progetti che ci possono far diventare protagonisti dentro questo difficile percorso
Deve essere affidato a persone che vicino editi neocon anime con corpo
Non possiamo pensare di tenere tutto in mano un po'di ricambio consegniamo l'associazione o lo strumento che si vorrà a qualcuno che ci aiuti perché prima avevamo l'alimentazione del mondo cattolico forse oggi l'associazione dei popolari o la Fondazione
Può essere uno strumento più avanzato se non riusciamo a fare questo io credo che forse nel partito democratico ci potremo giocare dicevo prima la partita vera cioè costruire nel centrosinistra un soggetto politico plurale io lo chiamo partito area dentro il quale ci sia la piena riconoscibilità della nostra storia perché questa e la primaria condizione per poter far parte di questo processo e innovando le forme dell'agire politico
Quindi non pensando a strumenti tecnici come li abbiamo sempre conosciuti le tessere Irem quattrocentocinquanta mila ore cinquecento mila e un milione poi ci andiamo a fare un minimo disaggregazione finisco
Di questo dato probabilmente deve ne viene fuori una qualche conclusione che non è proprio esaltante che ci ricorda i tempi di quando Berta filava e sappiamo pure come è finita
Quella storia ma questo dipende probabilmente anche da un modo di intendere il partito che era quello che è quello di sempre
Io credo che il Partito Democratico si dovrà nascere dovrà nascere nuovo nelle forme oltre che nel contenuto che dovrà rappresentare che dovrà promuovere di volta in volta attraverso la sintesi di cui parla in questa innovazione delle forme dell'agire politico io vedo la possibilità di rilancio della nostra storia che abiti evidentemente dentro i nostri cuori dentro i nostri territori
E che riparta a partire dal basso facendo sì che anche il partito democratico priva di comunicarcelo nella sua nascita come è stato fatto con la Margherita dove siamo andati a spiegare ai popolari non se si doveva fare la Margherita
Ma perché si doveva fare per cui si trattava solo di ratificare una decisione che era già stata appresa
Questo per il Partito Democratico non ce lo possiamo permettere e quindi ripartendo da sotto con questa voglia di riemergere come una cultura che ha l'orgoglio del suo passato ma soprattutto del suo futuro
E con questa voglia di rinnovare la democrazia italiana
Verso una democrazia dell'alternanza che è qualcosa di più premio più comprensivo e complessivo del bipolarismo ma mi devo fermare non posso sviluppare io credo che se riusciremo a fare questo allora non c'era se non ci sarà bisogno di chiedere certificati o patenti ai dieci o ad altri
Ma la nostra forza deriverà dalla capacità di costruire qualcosa che ci verrà riconosciuto spontaneamente
Dalla società che ci darà fiducia a questa è la vera sfida i timori che abbiamo verso il partito democratico sono tutti relativi a ciò che sono i DS alla loro macchina organizzativa o altro io credo che risolveremo in relazione alla nostra capacità di essere ciò che possiamo essere ceri valutiamo sul serio la nostra storia grazie
Allora Ciriaco De Mita voi come ho detto Gigi Bobba Giorgio Pasetto Gabriele Frigato e Daniela Mazzucconi
E adesso i guai sono per me non so perché non so come si farà a contenere particolarmente
Cari amici
Ho letto
In questi giorni un saggio
Mutu
Voluminoso molto bello
Lo dico a la Binetti verso la quale io garante simpatia
Che spiega
Che il sentimento e parte della riflessione culturale
E io voglio dirvi
Per poi un interpretazione possibile delle cose che dirò
Due miei di sentimenti
Nell'introdurre questa riflessione la prima
Non è che me ne faccio un problema onestamente
Ma
Quando riscontro che di fronte a qualche argomentazione qualcuno mi ricorda l'età
è un po'mi colpisce
Un po'mi colpisce
Sentire l'intervento
Suggestivo della Bindi e l'ho ascoltata compiacente utile che ha fatto una che ha liquidato
La preoccupazione del giovanilismo
Mi ha richiamato
A la memoria e un po'mi ha comportato prima di salire su questo palco
L'insegnamento di Giobbe
Che spiega che con l'età
Si recupera la saggezza e sia fin l'intelligenza
No ma io sono ricorda perché sto arrivando quindi è scritto lo non dico che sia vero è scritto
La la seconda considerazione poi tenterò di essere relativamente breve
Ha già annunciato che voi siete liberi di decidere quando comincia a parlare ma quando finirò lo decido io vada le ha già avvertito con il bene
Io faccio una grande fatica quando partecipo ad una riflessione
Quindi quando ho sentito la Bindi che si era preparata
E per me la preparazione impossibile
Perché la preparazione che ognuno di noi fa insomma ci mancherebbe non è che sono arrivato qua per dire la prima cosa che mi passa per la testa
Però la preparazione scompare
Nell'attendere conto del livello della riflessione la riflessione condizione l'intervento diversamente insomma ognuno perderebbe d'azione
E io su questo se me lo consentite vorrei fare una riflessione pacata alcune cose
Le liquido
Indicando le soltanto su alcune altre che ritengo importanti e sono emersi nella discussione
Bello intervento di Pezzotta stamattina
Che nell'analisi è splendido
Per le conclusioni operativo un po'meno
Ma
E la proposta complessiva che stende Frigento
Per cui da una parte recuperiamo non una cultura nel ricordo Castagnetti ieri ha detto cose essenziali da questo punto di vista le culture che sopravvivono non sono le culture che si ricordano
Le culture che sopravvivono quelle che si misurano con gli eventi è tendano di dominante soprattutto sul piano politico il rapporto cioè intende motivazioni culturale e un processo reciproco
Non fa politica che pensa soltanto ma fa politica chi pensando agisce
E chi agisce recupera nella riflessione culturale
La ed i la la necessità di evitare l'astrattezza che normalmente il pensiero a nel momento in cui tenta di elaborazione quindi la cultura politica è una cosa molto pregnante molto viva molto nella realtà
Però non è pragmatismo un ospizio
Quando siamo il riferimento programmatico dobbiamo stare attenti
Perché nella storia inglese il riferimento al pragmatismo e impregnato di cultura storica diversa
Chi conosce l'ordinamento giuridico inglese sa quanta differenza c'è
Tra la posizione dell'ordinamento giuridico illuminista nostro su cui Binetti dobbiamo riflettere
Devo riflettere con molte perché ci tirerà fuori da alcune difficoltà e quali siano le altre posizioni
Voi e e io con voi non rifiuto di discutere sono d'accordo con loro la Bindi il come e il sei di questo disegno che è stata come dire suscitando tanto interesse nel dibattito politico del brand
Castagnetti
Io partirei molto brevemente
Da una considerazione diversa la cosa che non va oggi
Non è la struttura dei partiti
La cosa che non va e la natura del bipolarismo
Stiamo attenti
Se rimaniamo imprigionati dentro lo schema rigido della contrapposizione delle quantità
Oggi bipolarismo funziona sulla contrapposizione delle quantità dentro e difficile far nascere la politica come risposta ai problemi
E allora l'illusione che siccome il bipolarismo non fa quindi ne dovremmo riflettere
Qual è la ragione per cui il boss il bipolarismo non funziona era disposta a scene
Perché noi alla crisi abbiamo dato una lettura in termini di certa personalista e di legittimazione plebiscitaria Maccanico politico del nostro Paese gioca con questi due differenti un leader collidere le primarie e la legittimazione democratica del voto la quantità poi dentro questo si rimane imprigionati
Anche se diciamo che l'avvio di questa legislatura comincia assegnare delle rotture di questo schema
Stiamo constatando che se ci contrapponiamo non risolviamo
Se invece avanziamo una proposta possibile ne veniamo fuori e la proposta possibile attraversa di due schieramenti
No no per il trasversalismo ma perché rompe lo schematismo di potere personale che alimenta e legittima il bipolarismo
Se vogliamo Lieberman
Di questa difficoltà perché questa è la difficoltà ecco Pier Luigi se tu avessi detto a me fan la relazione sulla situazione poi io avrei fatto la proposta esattamente opposta a quella che e che è emersa che c'è
Però qualità
Come dire gioca
Perché per un certo verso io lo dico con molta serenità probabilmente le categorie di analisi sono dentro la cultura storica e per un certo verso dentro il tempo che fu
Perciò
La gusto di strappare il fuoco alle stelle non è dentro questa cultura che per un certo verso e più sicura
Più tranquilla più consolidata
Ma poi ha un fondamento culturale vero e la storia che si fa
Perché la storia che si fa è la memoria proiettata al futuro
Quella è processo storico nord la memoria come Nostalgia e neppure l'illusione del futuro Sensi il raccordo con la memoria
Faccio riferimento a Sant'Agostino tanto perché siamo tra cattolici e quindi un autore che può essere messo sul un mercato
Si è detto hanno
Siccome l'opinione prevalente
Non lo so quando Bondi questo lo dico con molta serenità
Non non è nata
Da una suggestione culturale
Questa idea nasce piuttosto da una necessità organizzative queste il rischio però il problema c'è io l'anno biglietto come dire
Su questo
Non siamo
Tanto distanti
Accettiamo la sfida
No la provocazione la sfida cioè il sistema politico non lo si ristruttura nel suo complesso
E lo dico ai giovani ricordate di che le politiche vincente non sono quelle valide per il partito o lo schieramento che le propone
Le culture vincenti le propone un partito uno schieramento ma le brutture vincenti sono quelle che rispondono ai problemi del Paese nella sua interezza da Gasperi londinese
Facendo l'Alleanza democratica
De Gasperi fece l'Alleanza democratica per rispondere ai problemi della democrazia nel Paese realizzò l'avvio del processo democratico nel Paese per quelli che vinsero e per quelli che ha perso
Che adesso oggi
Insomma la rilettura di quel perielio insomma potrebbe essere anche utilizzata positivamente vedi io come poi mi espongo dato nell'altra
Porto con quelli che persero nel costruire insieme un percorso per il futuro mappa atto ecco che la sfida parta da una grande suggestione
La novità non è quella che si imbocca
Ma è quella che si prefigura
E io dico con molta serenità
Che se io oggi
Io noto potessimo far riferimento ad un pensiero o ad un leader ricca interna se un pensiero le tariffe in corta anzi facciamo non ci sarebbe
In realtà l'orizzonte e buio
L'orizzonte buio e quindi il coraggio al limite poi coincidere con l'incoscienza è vero che nella giovinetta questa o un margine di espansione notevole è però no non mi pare che questo possa rassicurarci sul futuro
Castagnetti
Ma non solo Castagna
Cito
The perché mise di fronte Pierluigi ma stamattina è stata ripetuta da tutti
Direi che pochi
Interventi
Io mi fermo al pensiero collettivo
Perché poi io ritengo che la politiche pensiero collettivo
E difficile io non ho mai immaginato di far politica da solo
La politica si fa insieme quella e la politica
Quando qualcuno l'ha fatta solo la fa soltanto per sistemarsi ma quella non è la politica
Quell'appartiene all'occupazione di quelli no no la politica la politica
La questione su cui vi siete soffermati tutti che mi pare poi un'acquisizione diffusa
Degli ascoltatori e che noi rivendichiamo
Per il partito da costruire il riconoscimento e la conservazione dell'identità popolare
Su questo Pier Luigi però è un fatto storico filologo filosofico filologico non non non c'è grande differenza
La cultura è e e il popolarismo
Il cattolicesimo democratico e un'esperienza di libertà all'interno della comunità ecclesiale e prego a parte preparato i tempi per la elaborazione straordinaria della cultura popolare e la cultura popolare lo dico a chi è siciliano rappresenta una novità straordinaria
Dove il rapporto la quindi insomma ha fatto un discorso da questo punto di vista molto interessante molto il rapporto tra la libertà e la trascendenza
Diversamente alla persona umana viene considerato un fatto biologico
E io sono sorpreso
Che rispetto a queste questioni insomma lei discussioni che stanno avanzando dentro l'Unione io questo non lo dico perché dobbiamo rompere lo dico perché dobbiamo preoccuparci di vedere come affrontare queste questioni
Non solo lottando legati all'episodio
Sono legate alla idea della persona e della vita
Senza la dimensione trascendente della vita umana alla persona non esiste esisteva una quantità biologica
E sulla quantità biologica Pier Luigi
Senza un attimo adesso la preoccupazione è che
E al limite di una qualche spiegazione dalla possibilità della sopravvivenza e la buona morte crea una qualche confusione
Ma se dovesse prevalere un giudizio sulla persona come quantità biologica scopriremmo che l'inutilità della persona
E qua c'è un interesse personale con l'allungamento dell'età potrebbe portarci pure alla considerazione che il problema pensionistico potrebbe essere risolto in maniera diversa no no
Io forse
Uso il paradosso
Per e come dire nono
Non è che do questa lettura lo lo lo dico per recuperare
E allora per Luigi
Io credo che noi sbagliamo
Se immaginiamo
Che ci abituammo vendiamo ipossico dunque esamino dicendo insomma la l'anno ha valore
Dur
Anni sacro
Il film vede viste te li ricordi
Ce n'è uno molto bello
E quella del cavallo
Della vecchia
Charlotte
Deve prorogare il cavallo
Ma non egli dice divulgare il capanno e lui dice non so come si fa ce n'è semplice
Mette sa l'inglese nel piglio un tubo mettesse all'inglese nel dubbio soffia e purché il cavallo
Il cavallo aveva più finanziato di Charlotte
La frase
E allora io
Corno morta onestà intellettuale
Dico che questa ipotesi
Io non la escluderei ad una condizione
Senta
Dessimo vita ad un partito dell'unione
Perché le culture storiche sono il punto di partenza
E poi insieme si costruisce il futuro ma tutta l'unione cioè se dessimo vita ad una formazione politica proiezione del pollo
Polo nostro
Evidentemente non Polo Borre so convinto
Che la cosa che qua è stata detta che se noi a inviamo questo processo
Infatti i virtuosi hanno una suggestiva una suggestione
E a patto che abbiano valore solo che noi rischiamo di collocare questa suggestioni in un pezzetto dello schieramento dicendo a sinistra e dove secondo me
Stenta a venir fuori
E quando dite facciamo questo perché poi si riduce la frammentazione
Io non voglio essere profeta di malaugurio
Però mettete nella memoria
Qualche anno vivremo cioè voi certamente dico per me
Che se precipitiamo gli eventi
E di due partite ne facciamo un in fretta e ne facciamo un in fretta propose nel provando a cioè
Non è cosa e allora io
Sarei perplesso
Perché le opinioni
Sarei perplesso sull'idea
Che basta scrivere nella carta
Quelle motivazioni politiche vivono nella convinzione delle persone
Non se si scrivono sulla carta
Che senso ha però si possono pure scrivere come punto di partenza di una riflessione senno ogni diamo vita come credo dovremmo dar vita ad un processo
Che è il raccordo di gli ex comunisti
E gli altri
Perché insieme democristiani ci sono pure altri chiamiamoli così perché le storie passate sono queste
Quando diciamo mettiamo insieme i riformismi
Beh insomma il riformismo di tradizione socialista
Nella nello scontro vivo della lotta politica del Paese è stato minoritario è stato sconfitto
Oggi il Partito Comunista innova
Molto disinvoltamente sulla propria storia essi scrive alla tradizione del riformismo
Di quale quell'inglese
Quello francese
No è la storia di un grande partito popolare io sono molto più Sereno io non ho difficoltà
A fare i conti con la storia di un grande partito popolare
Come è stato un grande partito popolare il Partito comunista
Siamo stare le le le diverse motivazioni ideologiche ma nella storia politica del Paese questo movimento rappresentato ma un grande processo
Ha commosso dialetticamente nel processo di costruzione di avanzamento della democrazia Moro ci ha insegnato presso le parole precise non me le ricordo ma riuscì in segno
Gli abbiamo migliorati e siamo migliorati cioè abbiamo recuperato nel dialogo la consapevolezza dei tempi che cambiano allora
La mia opinione sarebbe
Altra e c'è però nei vostri interventi c'è non è completamente diverso de individuare
Alcune questioni oggi
Su le quali convenire
E io le indico in tre brevemente
Qua come dire il passaggio può essere più rapido perché sono state dette
La prima
La dimensione internazionale della politica
Ieri Castagnetti poi anche l'idea
Ha parlato di questa culture che sopravvive del passaggio del secolo
E ma io credo che
Legge le chiavi di lettura
Dello popolarismo sopravvivono tutte e tre
Per quale ragione
Perché non erano né motivazioni ideologiche nel calate in un dato storico erano un metodo e i metodi
Come quelli della ricerca scientifica si applicano alle realtà che cambiano il metodo non è vivendo uguale alla stessa logica e interagisce con la realtà che deve analizzare
Sturzo
Diciamo il popolarismo e culture il cattolicesimo democratiche una categoria un poco più indefinita innovando che fa
Il passaggio della Bindi era molto centrato su questo
Scardina il rapporto libertà processo economico
Che spiega il comportamento del sistema politico generale conservatori e progressisti
Do ipotizzano che la trasformazione avverrà avviene dentro la regolamentazione del processo produttivo a una dimensione economica lo ha mai destinatario eventualmente di una condizione di benessere ma non è destinatario di una posizione di libertà senza limiti
E quando Sturzo fare riferimento all'ispirazione religiosa
Oltre l'ascendente
Della libertà risolve culturalmente il problema del rapporto Ciavarro valori religiosi e politica non solo perché è in piedi ai cattolici di testimoniare nella lotta il loro riferimento ai valori della fede perché la libertà per tutti e spiegata così e oggi dopo il secolo Prete scopriamo che mentre le altre ragioni
Che erano tutti incardinate dentro la motivazione economica sono saltate questa rimane anzi direi che oggi questa divenne ancora più prepotente
Perché Rispetto
Alla crescita dei del diritto di cittadinanza
La Bindi ha usato un termine io ho capito e quindi sono d'accordo diritto soggettivo e diritto sociale no la grande novità dalla
Posizione civile soprattutto nel nostro Paese e l'arricchimento del diritto di cittadinanza delle persone
Io lo dico non non come merito della Democrazia Cristiana
Però certo la democrazia cristiana non è stata estranea noi era un secolo rispetto all'idea
Che immaginava i una trasformazione della realtà l'accrescimento della libertà delle persone
Abbiamo realizzato un percorso e ottenuto un risultato che le culture prevalenti non immaginavano
Abbiamo fatto la persona più libera
E libera perché l'abbiamo liberata dal bisogno
E libera perché la liberiamo dall'assistenza sanitaria
E libera perché la istruiamo e lì cioè oggi il problema politico vero su cui riflettere stamattina sono state dette
Mi pare da Franco Marini ha avuto un passaggio molto bello da questo punto di vista quando ha parlato della crisi del Welfare
Beh no dobbiamo stare attenti lo dico anche perché di questa questione
Insomma io e Castagnetti gli abbiamo riflettuto da qualche decennio il problema come l'accrescimento della libertà della persona abbia nelle istituzioni un punto di riferimento di garanzia
Diversamente il diritto alla salute il diritto allo studio con le finanziarie che si fanno io contesto alla finanziaria il criterio nonno la quantità di distribuzione vengono messi in discussione
Se cominciamo a dire che il ricco e curate il povero no io mi ribello perché il diritto alla salute è un diritto della persona poiché è più lecco paga più tasse è una cosa diversa
Quando per farmi capire utilizzo un termine che può sembrare provocatorio
E connesse dopo la Rivoluzione francese
Si fosse stabilito che all'anagrafe si scrivevano soltanto il Po i poveri perché i ricchi si facevano l'anagrafe no l'anagrafe fu il riferimento giuridico del riconoscimento dell'individuo liberato dalla massificazione precedente
E noi su queste questioni
Insomma non dobbiamo pretendere di imporre
Sarebbe stato ma su queste questioni non possiamo transigere
Queste sono indisponibili
Nonno come riserva sono indisponibili alla riflessione perché una forza moderna
Che voglia sistemare cioè ristrutturare il sistema politico che non parta dalla garanzia dall'affondamento nella libertà delle persone crea grandi problemi
E allora tutte le altre questioni per le quali
Insomma io l'avevo detto in un Consiglio nazionale provo l'occasione per come dire dire meglio
Perché poi sui giornali ho letto che t'avrei accusato di clericalismo no io avevo detto una cosa un po'diversa che ripeto se Noemi politicamente
Non ci facciamo carico di diventati riferimento culturale della tutela di questi valori se è una poi li difende da soli appare come la proiezione clericale e non come il diritto di libertà
Questa era e rimane la questione allora il recupero della laicità della politica non è il recupero dell'anticlericalismo
Il recupero della laicità della politica ci pone oggi nella necessità di affrontare una questione che nessuna cultura oggi spiega
La solitudine della persona di fronde agli eventi che una volta immaginavamo di poter controllare che oggi non controlliamo più su questo io l'ho detto
Già qualcuno l'ha ascoltato c'è dopo un saggio molto bello di Paolo pronti
Paolo Prodi e in quel libro no no
C'è anche un saggio bellissimo di don Italo Mancini
Che potrebbe aiutarci
Molto a riflettere culturalmente come queste questioni
Si pongano nonno come tutela dei valori religiosi ma come ancoraggio al diritto di libertà oggi della persona così esposto di fronte ai problemi della solitudine
Diversamente l'applauso lunghissimo che abbiamo fatto all'amico Scoppola non avrebbe significa che nessun presto
Pierluigi e dobbiamo porre le questioni mamma in una forma e dialogante
In una forma di ricerca
No di mediazione la mediazione il provvedimento io parlo dal punto di vista culturale dei spiegarci
E io da questo punto di vista mi sento di dire che è fuori di noi cioè fuori quelli di formazione cattolica
Non c'è sordità il paradosso che oggi la società si interroga
Sulle ragioni della vita sul destino della persona molto più di quando non avvenisse alcuni decenni fa c'è una sorta di parallelismo singolare
Tra le il le grandi conquiste scende finché e la preoccupazione della ragione della persona e della vita una grande forza popolare democratica
Che non maturi una convinzione che non faccia un'ipotesi su questo percorso non può anta lontani
Pensavo che sono soffre
No
Lascia stare il campanello la seconda
E qua insomma
Debbo dire che se votiamo
C'è l'unanimità
Ho visto o sentito
Ma gli applausi convinti del quanto la collocazione internazionale
Ma questa l'ha spiegata bene
Perché noi non voglia mandare
Nel di essere
No perché l'altra novità del popolarismo Luigi
Fu la scoperta della Kinder dimensioni internazionale della polizia
In alternativa all'internazionalismo di sinistra
Che erano legata a due motivazioni culturali non erano due forme organizzative l'internazionalismo di sinistra e nell'anticipo della rivoluzione nel mondo
E siccome si voleva far tutti la stessa cosa ognuno dove si trovava la faceva per conto proprio e così l'internazionalismo è stato questo
De Gasperi anzi Sturzo prima e De Gasperi dopo che riconoscono che la politica ha bisogno di una dimensione internazionale
Definiscono la politica estera la proiezione della politica interna
Cioè il principio di sussidiarietà che tu ieri ha evocato
Su cui io condivido non è solo un fatto tecnico giuridico
è un'analisi culturale della regola della convivenza che è organizzata così
Questo l'anticipo Soru lo lo faccio riferimento soltanto perché richiederebbe un lungo discorso sul modo di organizzare il partito
Se non partiamo dall'obiettivo che vogliamo raggiungere l'organizzazione del partito non è un fatto burocratico
Il partiti organizzato il rapporto ai bisogni che intercetti alle capacità di risposte che organizza e allora se noi diciamo che recuperiamo
Il principio di sussidiarietà in fondo il principio di sussidiarietà che
Parte dalla persona comunità
E in maniera che sia garantita però proietta le ragioni della propria tutela fuori della cinta municipale per le cose funzionali alla tutela della Persona Comunità la dimensione internazionale diventa importante e la storia
Della politica estera del nostro Paese che adesso dicono tutti la grande tradizione democratica della politica estera
Che era grande tradizione della politica estera della Democrazia Cristiana amici che ascoltate fatta da De Gasperi su quale non non può una trattativa diplomatica fu la realizzazione di un disegno
Uno il processo di integrazione europea
Allora qualità serve insomma io mi ricordo sembravano fantasia
Quei disegni e l'altra la solidarietà internazionale con i Paesi che garantivano l'equilibrio di libertà
Non a caso all'articolo due del Patto Atlantico De Gasperi fece includere che l'alleanza militare e poi prevedeva anche ragioni che sono state sviluppate
Sono state sviluppate nella la grande novità dal processo di integrazione europea e figlio di questa cultura
E poi
Mi pare che là qualcuno l'ha detto ieri stamattina ripetuto Rodin
In questo contesto dei rapporti politici internazionali non sono dati tra i partiti
Insomma io faccio una grande fatica a immaginare
Uno un momento di solidarietà tra la nostra storia e quella del Partito Democratico indiano
Il rapporti internazionali sono costruiti tra il dai governi
Quando si dice il Presidente del Consiglio svolge un grande ruolo non è perché del partito democratico svolge un grande ruolo perché il Presidente del Consiglio diciamocelo con molta brutalità se oggi stasera
Dovessimo scegliere sul piano del processo di integrazione europea l'alleanza con gli inglesi o o con la Merkel
Non credo che sceglieremo l'inglese sceglieremo l'altro per quale ragione no per una ragione ideologica
Ma perché sul piano del disegno politico dell'integrazione dell'Europa quello governo più affine al disegno e allora che senso ha
Stabilire che noi dobbiamo avere una proiezione internazionale
La dimensione internazionale della politica sta nel collegarci il collo le comunità statuali chiedendo con noi lo stesso interesse si mettono insieme per realizzare un comune obiettivo non c'è bisogno
Non a caso Pier Luigi De Gasperi che poi è stato l'inventore della politica estera italiana degli altri l'hanno gestita
Non ebbe mai la tentazione di fare l'Internazionale
L'Internazionale l'hanno fatti Dorotea e nel mille novecentosessantaquattro
E un giorno ce la dovremmo anche spiegare io ho partecipato alla costituzione di quel partite obiettare di
Senza ma poi prevalse che era una questione più pratica ma funzionò e debbo dire che almeno per me ha funzionato moltissimo perché ci consentiti avere rapporti
Con i democristiani del Sudamerica
Consentendo alla Democrazia Cristiana di leggere il fenomeno anche della teologia della liberazione non in termini di schieramento di equilibrio ma in termini di aiuto alla liberazione della persona umana
Mi pare che Bonalumi stamattina a ricordato la grande solidarietà e dire il grande ruolo che noi abbiamo avuto nella evoluzione della politica cilena nello scontro con la dittatura di Pirlo scema era sulla politica
Non era solo sulla comune appartenenza perciò quando dice a Monno non è che lo dobbiamo dire in maniera garbata
Va be'diciamo no perché è una cosa senza senso appartiene ad un'altra cultura a una diversa motivazione prefigura una diversa strategia
E lasciatemelo dire
Ma questo mi interessa poco
Perché io non sono abituato a vederne l'interlocutore anche i pensieri reconditi
Insomma andremo ad un processo in mi interessa con l'interlocutore stabilire un punto di analisi comune e di incontro però da come la spiegano
Si arriva alla conclusione che a loro danno la spiegazione di questo processo
Che è straordinario Pierluigi ma rischioso ma come tutte le cose straordinarie
E il rischio della vita
Ci insegnerebbe la Binetti no non c'era certezza quando al la situazione evolve come nell'adolescenza che il momento più significativo
Nella crescita della persona a patto che il rischio sia funzionale ad un risultato possibile non il rischio dell'avventura nella testa di questi signori
C'è una categoria di lettura della storia che è un po'la evoluzione loro
Insomma
Ho visto che è stato invocato parecchio Vacca stamattina ma quando Vacca scrivo un libro che il partito democratiche da Gramsci al Partito Democratico personale tutte le cose che diciamo noi
E al momento in cui
Non c'entra
Legge armonia come
Il pluralismo culturale l'egemonia
La Organizzazione libera e l'egemonia
No no non tornano
Noi dobbiamo come dire essere intransigenti sui principi perché poi i principi determinano le conseguenze guai ad illuderci di governare i processi non individuando la motivazione che li porterà avanti e quando leggo che D'Alema
Indubbiamente quello più duttile
Uso questo termine in positivo e non in negativo dentro questo schieramento l'abbiamo visto sul piano della politica internazionale dice che serve all'inverno fosse vivo
è aderirebbe io che Köbler l'inverno lo sciopero non perso ho impiegato una forma di dialogo profondo Berlinguer mi spiegava che lui voleva realizzare il comunismo senza gli aironi del complice
Questo era il rapporto con i cattolici era inclusione di questa prospettiva
Questo non è un limite
Beh però se immaginiamo
Che è il partito che nasce questo partito nuovo
Dentro questo oltre
Mi ricordo un ammonimento del cardinale mondine quando nella fase di alcuni gli altri
Non c'è non è un l'eutanasia per i partiti se no avremmo salvato la DC
Andammo dal cardinale
Martini Bindi Bardini
E la Martini va era Martino Martini hai detto Monti chiedo scusa nono Martini ci fece un discorso che può
E che il vino nuovo non si mette degli orti
Insomma
E noi non possiamo pensare questo non mi porta come dire a
Esprime un giudizio negativo sul compagno di strada
Singolare Binetti e lei non mi conosce
Meglio da quando ho cominciato a riflettere sulla politico riflettuto sui comunisti
Come fatto storia politica del Papa altro è riflettere beh altrove ignorare le ragioni della riflessioni quindi questa questione ma vedo
Tu sei stato cioè quelli
Sì Emiliano più sanguigno
Più più preciso
Meno Rutelli hanno
Nella spiegazione
Acqua e lo degli hanno prodiani una categoria comune ha già pure lui e Prodi Emiliano non no no sì no vediamo che succede no vediamo niente
No vediamo prima in maniera che sappiamo
No no
Impedite di concludere
L'ultima questione ma questa
Credo che sia più un fatto di approfondimento tecnico culturale che uno scontro ideologico
Il sistema democratico nel Paese
Su questo Castegnato è stato molto preciso di Ray insistente
Io un rullo l'ho ascoltata come la motivazione forte
Della riflessione un po'illuminava l'analisi su la crisi della democrazia rappresentativa ed è vero
Noi siamo in presenza di un sistema di crisi della democrazia rappresentative e anche da questo punto di vista
Le differenze culturali aiutano
Sedici hanno mettiamo insieme
E do per buono che la storia italiana sia storia del riformismo socialista
E la storia verso solidarismo cattolico
Non era una diversa parola era un diverso concetto
E quando oggi qualcuno dice
Mi auguro che che in la necessità di e di dispiegare in fretta le cose
Che è i riformismi nella storia italiana sono stati gli stimoli dobbiamo mettere insieme
Onestamente non lo capisco
Perché i riformismi sono nati su motivazioni diverse come risposta ai problemi che la comunità politica
Mentre il socialismo qua facciamo riferimento al socialismo quando nasce
Con Luca la garanzia della libertà e il processo riformista tutto dentro la modifica del processo produttivo
Lo dico a D'Antoni che ci ha passato una vita dentro questa lotta insomma come lotta strumentale per nuovi nonno o su sulla lotta per la distribuzione delle risorse che il processo produttivo crea
è una questione il informi il solidarismo Christian abbiamo un'altra ragione
Certo che faceva riferimento anche i processi produttivi
Per un qualche verso
Sarebbe interessante lo dico a voi ex sindacalisti insomma pure le vostre memorie anche vero
In alcune circostanze laicismo del
Sul piano dallo scontro degli interessi ha avuto posizioni più severe di quando non l'abbia avuta l'altra associazione rappresentativa degli interessi ma l'obiettivo era altro
è vero che nello stato di bisogno Hill a tutte il del bisogno della persona esige IVA del recupero delle risorse la conta ma il fine non era questo
Il fine del solidarismo di ispirazione cristiana
Dove l'ispirazione conta e si traduce impatto politico era creare la condizione di tutela dell'Harley chiedendo dello spazio di libertà della persona una sorta di processo parallelo
Di dare alla persona che cresce la libertà esistente senza arricchisce
La libertà che si ferma e la morte non la vita la vita ci pone sembra di fronte a nuove domande non a caso Castagnetti e più il chiuso con queste espressioni che condivido la politica e alimento di speranza
La speranza è la suggestione che muove le coscienze e attira l'attenzione e noi pensiamo di dar vita ad un processo nuovo dove la speranza e una parola nonno pronunziata dove la speranza non si incardina in un messaggio
Tutto quello che diciamo e la sistemazione della sopravvivenza e dentro la sopravvivenza stanno emergendo la cultura della morte
Perché la tutela dell'egoismo e l'hanno deciso della morte morale della persona anche ai fini del
Fisicamente Zhang Yimou
Attraversare una
Tutela il proprio egoismo approfondisce lo spazio della propria solitudine noi abbiamo bisogno dirne creare la condizione della solidarietà questo è il punto di partenza che è difficile non è una cosa semplice
Ma se ci misuriamo su questo per Luigi il come
Insomma a sciogliere anche il sei
Ma chiudendo non vorrei
Dargli una impressione sbagliata delle cose che ho detto
Nel tempo che gentilmente Castagnetti mi ha concesso
Anche perché c'è una regola tu fai parlare a tutti i dieci minuti
Ma siccome questi sono ragazzi
Parleranno chissà quanto e parlano più di me io debbo per una ragione di equità
Sama mettermi alla pari sta scherzando parlando un po'di più
Io chiudo con trasmettendo vi fu una grande angoscia
Però debbo dirvi la verità mentre a livello dell'intelligenza
Non vorrei sorprendere nessuno
Essendo un posso verbo di intelligenza non mi sottraggo mai di fronte alla sfida anche più impervia
E la cosa che mi angoscia che queste riflessioni le facciamo in solitudine
Se le riflessioni non diventa hanno le ragioni dell'agire politico
Non facciamo politica
Facciamo un'altra
Lo facciamo politico facciamo un'altra
Riflettendo proposte
Quella di stamattina
E e e quella di Scoppola
Scoppola mi ha molto impressionato
Nella riflessione di ieri
Perché era una riflessione molto preoccupante
E io perché mi conosce
Sono figlio della cultura popolare
Non è che gli ori
Il cattolicesimo di stampo francese
Ma è è una forma culturale che non mi ha sempre suggestione
Credo che adesso proprio nella mutare dei tempi noi abbiamo bisogno di far riferimento anche a quello cultura ieri la riflessione di Scoppola era molto su quella cultura ma con una preoccupazione
Se quella preoccupazione poi nonno individua forme concrete dell'agire politico e e testimonianze inutile la testimonianza del cristiano non è la politica
La testimonianza del cristiano e il presupposto della politica Sella testimonianza non diventa compone motivazione dell'impegno politico noi non recuperiamo le ragioni della democrazia e rischiamo di fare una testimoni anzitutto
Io non sono sono un presidente d'assemblea così non interrompo gli interventi non interrompo gli applausi lascia fa parte
Va bene grazie
Dobbiamo dobbiamo ricomporre un po'l'Assemblea perché adesso abbiamo altri interventi pure importanti alla parola adesso Gigi Bobba poi come ho detto
Giorgio Pasetto Gabriele Frigato Daniela Mazzucconi questa la sequenza dei prossimi quattro prego Gigi
Tale
Di chiederei di chiederei per rispetto a chi deve parlare chiedere ascolti vuole ascoltare
Ecco di ecco
Di essere un porto mirati e vi chiedo anche di rimanere in aula se consentite se no è finita la musica
Non posso certo invocare
Vai vai se non le tardi De Mita nella esplicazione dei del tempo del mio intervento
E peraltro non voglio neanche invocare il Libro di Giobbe ma lei vorrei invocare quello dell'Ecclesiaste nel senso che ero venuto qui
Innanzitutto per ascoltare
Più che per parlare
E solo il cortese affettuoso invito di Castagnetti mi ha convinto del contrario a prendere la parola seppur brevemente appunto avendo ancora essendo tra l'altro tra gli ultimi arrivati
All'esperienza politica della Margherita e ad un ruolo istituzionale
Il punto da cui vorrei muovere
Un anniversario l'altro giorno reati della CISNAL insieme col presidente Marini
Hanno ricordato i sessanta anni
Della morte di Achille Grandi
Achille Grandi grande sindacalista dell'inizio del secolo poi sottoscrittore del patto dell'unità sindacale fondatore delle ACLI e poi vicepresidente
Dell'Assemblea costituente ma io vi invito davvero a stare i silenzi abbiate pazienza non non capisco qual è l'interesse andare nella o il non ceda discuta scambiato delle delle delega congressuali insomma siamo qua per Santoro di qua per sentire per parlarci per dialogare per riflettere quindi questi pezzi da congresso
Ebbene quel sindacalista coraggioso all'inizio del secolo
Quand'era in voga il Patto Gentiloni
Proprio quando si celebravano quelle elezioni politiche
In barba agli orientamenti del suo vescovo locale
Porto i suoi molti dei suoi lavoratori concittadini ad una gita sul lago di Como
Eppure Foncam Attolico pienamente ortodosso
Ortodosso e autonomo insieme
Ecco vorrei partire da questo esempio per dire che forse oggi
Quella dinamica tra etica e democrazia tra valori e politica
Ha bisogno di essere riformulata
E questa riformulazione non può avvenire
Semplicemente
Ricordando o richiamando un passato ha bisogno anche di qualche
Passo verso il futuro
De Mita appena adesso ha appena detto che l'orizzonte buio e che forse il coraggio somiglia un poco alla Zardo
Ma forse siamo chiamati proprio a questo coraggio che assomiglia all'azzardo
E allora la prima questione che vorrei toccare che
Quella laicità che è stata richiamata fin dall'intervento di Castagnetti e passando per tutti gli altri fino a quello della Bindi
Si presenta oggi come un nuovo terreno di conflitto
Badate non la laicità come distinzione fra le responsabilità della Chiesa e quelle delle istituzioni questo è un tema in un certo senso potremmo dire risolto
è l'esperienza della nostra democrazia
Ma c'è invece una concezione della laicità come laicità di combattimento
Come in qualche modo la nuova forma di religione
Che diventa oggetto di natura del conflitto anche del conflitto politico
Credo che molti di voi come me per me era la prima campagna elettorale queste alle elezioni politiche
Di aver provato sul campo quanto
A vere nella nostra alleanza
Un soggetto come la Rosa nel Pugno
Abbia che ha fatto appunto della laicità di combattimento o della il cinismo se vorremo dire così l'unica bandiera elettorale dentro alla competizione elettorale
Quanto questo sia stato un elemento diciamo frenante per la nostra azione
E quanto forse abbiamo anche lasciato sul campo
In termini di consenso elettorale
Allora forse occorre questo tema rimetterlo al centro della nostra attenzione
Perché se non cogliamo come oggi
Questo modo di concepire una laicità di combattimento che tende a riproporre il pregiudizio illuministico per cui la dimensione religiosa la dimensione di fede da confinare da rinchiudere
Nella dimensione meramente privato del culto
E non invece ad essere sorgente com'è stata in tutta la storia del popolarismo del cattolicesimo democratico sorgente valoriale dell'azione politica di credenti laici che da quei valori e da quelli orientamenti traevano poi ispirazione per la loro azione concreta poi gestita con la ragione e con l'intelligenza di ciascuno
Credo che se non cogliamo la natura nuova di questa contraddizione
Insieme con l'altra contraddizione
Che siamo di fronte a un ritorno ambiguo della religione
Ma un ritorno trent'anni fa si dava la religione come per spacciata per morta
Oggi vediamo che anche grandi fenomeni sociali
Sono in qualche modo legati a fattori religiosi
Anche l'evento recente del discorso del Papa a Ratisbona né in qualche modo un indicatore
Dunque noi dobbiamo rimettere immaginare ripensare la laicità dentro questo contesto nuovo da un lato il ritorno di una laicità di combattimento che si fa perfino anticlericalismo
E dall'altro lato una ripresa un'insorgenza nuova della dimensione religiosa
Che presenta peraltro molte ambiguità fino a presentarsi come una vera e propria religione d'ordine
Come in qualche modo un sostituto di un collante sociale di una realtà di una società spaesati impaurita incerta disorientato
Ecco perché credo occorra rifare i conti con il rapporto valori e politica al nesso Etica e democrazia
E se non piace quella sigla quel marchio teodem
Non possiamo liberarci della questione semplicemente invocando il primo comandamento Non si può nominare il nome di Dio invano
Perché non è questo il tema
Il tema è invece quello di riprendere tra le mani questo nodo questo nesso fra valori e politica
Senza il quale assecondiamo una deriva già molto presente
Che sembra fare della destra l'unica interprete dei valori di quella domanda di quelle interrogazioni della società che ha detto prima De Mita che è più forte di qualche anno fa
Di quella interrogazione che non possiamo lasciare solo qualcun'altro altrimenti prevarranno le paura prevarrà semplicemente un disorientamento a cui si dà poi una pura e semplice risposta d'ordine
Ecco perché credo che bisogna riprendere tra le mani in questo valore questo nesso tra valori e politica
La seconda questione
Dico Rosi Bindi con qualcuno glielo dirà tanto la comunicazione in tempo reale
Che non si può fare qui un discorso in un italiano garbato e gentile
E sui giornali invece parlare un rude dialetto
Perché quando ci si scomunica a colpi di clericalismo ti dissi clericali di sinistra neo Gentiloni anni e via di questo passo armata Ruini
Non credo che si faccia nessun passo avanti
Né si può venire qui a invocare il dialogo a dire che le porte sono aperte
E poi sulla stampa e sui media invece si trancia no giudizi si
Si proclamano lezioni
Io ho delle elezioni ne ho anche un po'abbastanza
Credo che l'esperienza che ho maturato nell'esperienza sociale delle acque ricche e l'unica che ho fatto non ho fatto alcuna esperienza politica
Ne va abbia portato del mio Codice del mio DNA una sufficiente laicità
Un senso dell'autonomia
Una capacità di esprimere quei valori nel linguaggio della ragionevolezza civica potremmo dire con il linguaggio di Giovanni Paolo secondo
E dunque attardarsi su lezione di questo genere mi sembra sinceramente un tempo perduto
E anche un'occasione perduta
Mentre invece penso che attorno a quelle questioni oggi la possibilità che si ascoltino che si animi non luoghi modalità di incontro e di riflessione
Anche che vanno un po'oltre la storia dello stesso cattolicesimo democratico possa essere una ricchezza per la Margherita non c'è un limite non un confine
Ma piuttosto un'altra passa mento una possibilità un modo di ristabilire quel dialogo quel respirare con la società a cui si fa a cui faceva riferimento De Mita poco fa
Se non lo facciamo quella società quelle culture quelle domande quelle speranze quell'attese quelle Paure andranno da un'altra parte
E se c'è un dato anche politico delle ultime elezioni
E che con questa maggioranza risicata e anch'io come il presidente Marini le faccia esperienza quotidianamente al Senato
Con questa maggioranza perché frutto di una posizione la nostra diciamo area piccole pale dove certe abbia fatto il pieno a sinistra
Forse dall'altra parte non abbiamo sfondato
Io questa domanda la vorrei riporre
Credo che sia una domanda che debba interessare a tutti noi
E se la costruzione del Partito Democratico è in qualche modo un orizzonte che sia capace di interpretare quelle domande quelle paure
Quelle domande quelle porranno le possiamo esorcizzare con qualche lezione o con qualche anatema
Così come
Penso che occorra fare i conti fino in fondo anche con la vicenda la richiamata stamattina qui Rutelli
Dellera vicenda referendaria dello scorso anno
Il segretario dei DS Fassino due giorni prima della fine la campagna elettorale in un in un'intervista a Radio Radicale disse queste testuali parole
Se prendiamo meno del quaranta per cento vuol dire che non abbiamo capito nulla di questo Paese
Lascio a voi ogni convento però non ho ancora sentito
Da quell'area politica
Ma anche dentro la nostra stessa forza politica una qualche autocritica
Di quella storia di quella vicenda
Perché non si può non cogliere quello che è avvenuto
Espressivo forse di quelle incertezza di quelle domande di quel disorientamento
In quel senso di difficoltà di fronte a un nuovo che irrompe quanto la scienza e la tecnica non sono un nuovo che irrompe disorienta e provoca paura e incertezza
Che dobbiamo cogliere prendere tra le nostre ma
Così come il tema dell'autonomia dei corpi intermedi
E la forza di questa concezione che è tipica e direi un asse portante del popolarismo
E deve essere una elemento decisivo del nostro modo di intendere la politica nel rapporto fra politica e società
Però vorrei anche dire qua che mentre un leader sindacale coraggioso come Savino Pezzotta
Difendeva questa autonomia nelle piazze anche prendendosi qualche bullone
Qualcun altro inseguiva il bassi malissimo di Cofferati
E qualche parola di autocritica vorrei anche sentirla rispetto a questi temi perché altrimenti tutte le vacche sono vige la notte non si non si distingue più nulla
Così come oggi giustamente oggi qui Rosi Bindi e stamattina anche lo stesso Rutelli rivendicavano che nella Finanziaria ci sia finalmente una una dotazione di un qualche significato che dà il senso di un'inversione di tendenza rispetto alle politiche familiari
Ma anche qui
Noi vogliamo che questa è una problema radicalmente nuovo e cioè che noi abbiamo costruito una società dove la dislocazione delle risorse e sempre più a sfavore delle generazioni che saranno il nostro domani
Altro che costruire il futuro del Paese manco al presente
Se la povertà a un tasso doppio di coloro che hanno mi ha meno di diciotto anni rispetto alla media dalla popolazione
è una domanda radicale che si impone che in qualche modo chiede un segnale chiaro alla società
Un segnale così chiaro che appunto deve cominciare dalla stessa
Legge finanziaria che due ultimi brevissimi temi e chiudo
Ho sentito qui delle parole impegnative da parte della presidente del Senato Franco Marini circa la legge elettorale
Dicevo la prima competizione elettorale che ho vissuto devo dire che è stato difficile mantenere un rapporto vero con i propri elettori dentro la forma che questa legge elettorale dal rapporto coi cittadini
Ebbene vorrei dire al nostro partito alla al al costruendo Partito democratico alla coalizione in cui stiamo
Che se
Diciamo quelle parole impegnative che ha detto Marini allora dobbiamo fare subito una proposta che cambi con la legge elettorale
Il subito a una scadenza temporale siccome lo sapete si sta preparando una nuova avventura referendaria attorno a questo tema
Se la politica non vuole essere in qualche modo di nuovo sorpassata dalla dalla società deve dare una risposta intelligente prima che quello si mette in moto altrimenti sono belle chiacchiere sono auspici
Così come
Credo ed è l'ultima cosa che voglio dire
E che i temi che hanno a che fare con l'utilizzo della scienza e della tecnica potremmo dire il rapporto fra Beyoncé Police tra la vita e la politica
Stanno diventando temi maledettamente politici
Ma non tanto perché ci sia dietro in qualche modo una pura e semplice diciamo pressione confessionale
E perché si mettono in discussione degli archetipi della esistenza del nostro modo di vivere insieme
E credo che quando si tocca qualcosa di fondamentale di essenziale
Occorre che il modo di ragionare di
Di discutere tra di noi non possa essere soggetto una dinamica di puro scontro di pura mediatizzazione di questi temi
Io sono rimasto sorpreso
Della
Iniziativa che ha preso il Presidente della Repubblica
Perché se ci sono temi così complicati delicati
Questi certo mal sopportano punto uno oppure semplice mediatizzazione
Oh certo insieme a quelle difficoltà di persone affette da malattie molto gravi come quella nel caso in questione
Vorrei però mettere anche sull'altro piatto della bilancia
Quel milione di famiglie che hanno in famiglia un anziano con una patologia grave degenerativa
Forse anche quelli meriterebbero quel milione di famiglie un richiamo al Parlamento e intervenire
In modo più che appropriato istituendo un fondo per gli anziani non autosufficienti vera e nuova emergenza nuova questione che abbiamo negli anni a venire
Ma dico questo per dire che
Se su quei temi abbiamo l'intelligenza da un lato di non perdere
Quel senso profondo che viene da una concezione
Della libertà e della persona
Che dentro una prospettiva trascendente
E dall'altro se siamo capaci direi così Id argomentare attorno ai principi non negoziabili
I principi non negoziabili non sono principi non argomentabile
E io credo che il compito della politica sia quello di argomentarle
Argomentarle trovando delle soluzioni che siano incardinate su quei producibili ma siano fondate e possono essere spiegate con argomenti di sola ragione
Credo questo il compito anche di credenti che stanno nella politica avendo di fronte a noi e chiudo davvero
Un esempio che in qualche modo ha messo insieme tre cose che credo un politico una persona un cristiano che fa politica non dovrebbe mai dimenticare
Parlo di Alcide De Gasperi
Un uomo che ebbe una dirittura morale una coerenza di principi tanto che iniziata la sua causa di beatificazione
Un politico a tutto tondo cioè un nuovo competente
Ha ricordato De Mita la politica estera in qualche modo come il senso di un'idea di una missione del Paese
E infine anche un politico che sapeva portare i volti e cioè il consenso perché senza consenso non si può fare politica
Ecco penso che se queste nostre riflessioni sulla anche ispirazione di questo grande politico che nella nostra storia ma allo stesso tempo sapendo che per noi il compito forse difficile quel coraggio che assomiglia uno azzardo
E quello di oltrepassare la nostra storia per continuare a fare storia
Grazie
Non non non è compito Bío di commentare gli interventi non voglio commentare questo esprimere dei giudizi positivi sia chiaro vorrei si
Leggermente esprimere un'amarezza che secondo me si può risolvere non vedo perché con questo modo intatti intanto se consenti Gigi non è il caso di tipo diploma attizzare i rapporti perché mi pare che che che tu fai parte a pieno titolo e da sempre di questa di questa baracca perché sei sempre stato qua dentro
Anche
Gestibili l'autonomia di un'altra organizzazione ma non se non dimentico se non ricordo male se è stato anche consigliere comunale avevo Judi dei no quindi non diplomati siamo i rapporti veniamo tutti da da da dalla stessa storia
Ma soprattutto
Dovendo affrontare questa sfida del partito democratico consentiti né di esprimere un piccolo disagio perché all'interno della Margherita dobbiamo dire introdurre su questi temi e tra quelli che hanno questa stessa sensibilità ispirazione il noi il voi ragazzi non c'è ragione perché si faccia un voi e non voi
Noi voi tra cattolici che stanno della Margherita chiaro questa è la mia di Elisa non ci sono proprio le condizioni non ci sono le necessità storiche insomma mi sembra che
è una cosa che sarebbe incomprensibile per la nostra base ma per tutti insomma no
Bisogna che valutiamo questo dato il noi e il voi tra cattolici dalla Margherita non esiste questa è la mia opinione Giorgio
Io desidero innanzitutto fare una confessione
La confessione quando incontra i
Pierluigi perché a dire meglio che cosa fosse quest'incontro
Perché in qualche modo i bagliori
Che si avvertivano sulla stampa sembrava in qualche modo diciamo un inizio e una fine già preconfezionata
E Pierluigi m'ha detto no sarà un grande dibattito
E il dibattito maturerà poi i processi politici
Beh debbo dire a Pierluigi
La risposta tutto questa è stata la passione la partecipazione ma soprattutto direi la passione come se ci fosse un'attesa sedimentata
Nel tessuto
Dal nostro mondo one così ci capiamo meglio
è un'attesa che in qualche modo può essere parametrata come quella delle primarie cioè un bisogno di partecipazione di dire ci siamo anche noi vogliamo incidere anche noi
Mi pare che abbia trovato una prima risposta cioè l'avvio di una riflessione estremamente importante allora anch'io vorrei
Dire all'amica Binetti chiesti rivolgo Bobba
Di Degano
Non dico battaglie comuni attraversato reali di prima di Rory
Se dovessimo dar retta alla stampa las no no no poi erano un po'essere quello il di il discrimine
La verità è una che serve sia sale che la lampada
Serviamo tutti gli spetta un Progetto ad una passione soprattutto alla necessità di esserci in quanto cattolici democratici questo avevo già fatto questa appunto privato l'osservazione dell'osservazione della sottolineatura dell'amico Castagnetti
Per averli Luigi qui c'è una prima questione che si pone rispetto io non ho mai visto erano anni che non assisteva ad una partecipazione così appassionante
O di corridoio è stato più pure stanchezza
E allora qui si pone una prima questione una questione di responsabilità
Cioè come teniamo in piedi che risposta diamo
Ed è la questione che in qualche modo poneva Ciriaco De Mita il mio Roma avventura assolutamente
Su una riflessione che o le riflessioni che quindi o largamente condiviso non ultima quella di Ciriaco
E dell'agire politico perché io ricordo che c'era un mio amico d'un comune veniva Giovanni Galloni che certo sia sbagliato i suoi coi suoi discorsi con le sue analisi pago regia benissimo ma come traduciamo tutto questo nell'agire la politica li Giovanni Galloni
A quale io voglio bene non riusciva a saldare le due questioni ecco dobbiamo stare molto attenti
Dobbiamo stare molto attenti non è questo il momento però io credo che da questo momento il problema dell'agire politico ce lo dobbiamo ce lo dobbiamo porre
E ce lo dobbiamo porre
Partendo da una che ha introdotto De Mita
Che era però dentro anche il ragionamento che ha fatto Scoppola e Bodrato che hanno fatto tantissimi altri amici
E dalla questione del deficit di dibattito
Io sono più vicino diciamo alla generazione
Diciamo dei più di Davide c'è però mi interrogava con alcoli Coni alcuni amici con i giovani e l'altro dato caratterizzante di questo nostro incontro è stata la partecipazione di donne di giovani non me lo sarei aspettato altroché Nostalgia
Altro che un raduno nostalgico
E allora il punto è lo scarto che c'è tra una generazione
In grado di mettere in campo un'analisi politica che faccia richiamo avvalori affondamenti che ha vissuto soprattutto quella storia
E il resto
Cereo Acea c'è una zona buia sostanzialmente che riguarda soprattutto la risposta in termini di classe dirigente io credo che la classe dirigente non si possa costruire su Yell Effetto comunicativo c'è molto questo andare sull'effetto comunicativo
Io credo che la classe dirigente vada selezionata sulla base di processi politici e sulla capacità di farsi interessi dispetto alle domande che si pongono in questo in questo momento
Perché mi pare che questa sia la prima questione vado per punti questa sia la prima questione
Rispetto e in qualche modo non vorrei dire propedeutica e a valle del come e del se
E allora su questo io non aspetterei niente di più delle riflessioni che sono stati fatti in ordine alla nostra collocazione internazionale
Salvo constatare questo
Che chi è immaginavo immagina che il nostro no sia un no per dire no al processo dalla costruzione del partito democratico avrebbe dovuto assistere e abbiamo fatto benissimo a sviluppare insieme a quella ragione che ho ragione fondamentale perché il declinare di quella posizione significherebbe chiaramente l'essere un partito socialdemocratico in Italia perché questo avrebbe come conseguenza la collocazione a livello internazionale dell'utile sfuggire sarebbe scegliere una collocazione anche nazionale all'interno della socialdemocrazia
Per
Diciamo il collegamento forte c'è una fra l'azione di governo a livello europeo e tra le azioni di governo dello Stato e delle regioni che gli ho fatto neutro a una parte appartenenza di carattere culturale di carattere politico è una dimensione che si determina poi nei processi di azione di governo nei singoli Paesi nazionale
Ma su questo io credo che la discussione sul come ci porti non soltanto a fare nostre le ragioni che erano dentro la riflessione di Pierluigi e che molto bene in qualche modo ori dandole Mary mettendo in campo le ragioni non soltanto dalla speranza io avvertito nel ragionamento di Scoppola non soltanto una preoccupazione io credo che Scoppola di ieri
Guardi con preoccupazione proprio per il venir meno diciamo di una capacità nostra in questi anni di essere stati in campo con una motivazione che faccia perno sostanzialmente su un ancoraggio che l'ancoraggio della tradizione nostra democratica cristiane del cattolicesimo democratico questo Scoppola con ha detto ma era dentro quella riflessione e allora ragionare sul come
Significa ragionare anche sulla Margherita non possiamo lasciare una fase precongressuale perché ci siamo perché questa riflessione ci aiuta pure
Una sorta
Di situazione per cui parliamo del partito nuovo ma non parliamo in qualche modo non facciamo una riflessione intorno alla Margherita perché c'è un nesso
Forte tra quello che faremo nei prossimi mesi e il modo col quale ci approcciamo ad aprire una discussione sul partito nuovo sul Partito democratico
E non possiamo immaginare quel quel passaggio sia un passaggio che non incide sulle sto e qui ritorna l'interrogativo che è stato posto dell'agire politico di come stiamo insieme
Di come in qualche modo raccordiamo ci confrontiamo attraverso l'esperienza di sensibilità che ognuno si porta si porta dietro e io credo che questa sia la seconda questione e qual è il perno che a me è parso di cogliere in questa in queste due giornate di discussione
E la forte domanda non soltanto di partecipazione ma la grossa preoccupazione la forte preoccupazione rispetto alla fatto che la questione della democrazia dei processi democratici si accentra e da qui ne deriva
In qualche modo il rifiuto di una concezione egemonica che in qualche modo lo indica già Monica ma oligarchica attraversato anche la nostra esperienza volo dico anche per il positivo questo può aver prodotto ma c'è quella caduta alla quale ci richiamava De Mita quella caduta
Perché è una classe dirigente si arricchisce si confronta attraverso non soltanto l'elaborazione e la discussione ma attraverso quello che c'è stato detto del metodo perché l'arricchimento
è un arricchimento che avviene nelle sedi del confronto del confronto politico e allora su questo io credo che il valore del pluralismo il valore della libertà il valore dell'autonomia la concezione nostra che in qualche modo ha avuto una caduta al di là di quella che è stata la legge elettorale della forze della dimensione federale
Del partito della radicamento all'interno dei territori delle autonomie
Che è importato fondamentale della nostra della nostra visione della vita politica ecco io questa preoccupazione
Che è il come che ci distingue dal centralismo democratico dalle oligarchie che in qualche modo dobbiamo rimuovere in qualche misura anche dentro casa nostra
E avviandomi alla conclusione un partito che sia meno virtuale perché su quel terreno altri sono mille meno virtuali venderanno più tortellini alla festa dell'Unità per le feste dell'Unità ci sono la partecipazione in qualche modo all'interno di quello schieramento cioè proposte che partirà partano dai bisogni
Della società in qualche modo un partito in grado di raccordarsi con la società e certamente non è il numero delle d'essere forza ed esperienza degli stessi circoli godesse del dover essere un'esperienza di raccordo ora su tutto questo io credo che non oggi
Ma credo che debba essere e debba costituire un ulteriore elemento elemento di riflessione quindi ripartire da Chianciano
Depurati da diritti Siae
E in qualche modo arricchiti
Di spessore politica culturale sulla base sulla base del confronto che abbiamo avuto in queste due giornate quindi un buoni un inizio ma resta un lavora all'altezza delle domande e soprattutto dei bisogni che qui si sono espresse per il livello di partecipazione che animato questa nostra questa era questo nostro incontro calore augurabile
Ripeto che questo lavoro continuino continui non immaginando che possano vedere
E in qualche misura un apparato organizzativo immediato ma immaginando invece che via via si accresca di una capacità di stare insieme e di esprimere insieme una linea politica grazie
Grazie Frigato Mazzucconi hanno amore
Dove Gabriele
No dalla prima Gabriele Poli dopo la Mazzucconi
Aveva visto che correvate in due
Grazie anche se il tempo credo ci inducono a essere piuttosto bene penso no
Poi sempre lasciare agli atti
Essi si può essere ad Emerson posta in versione agli atti stavolta non si affaccia allora io voglio come dire sottolineare soltanto tre tre cose piuttosto brevi dopo esprimere qualche preoccupazione
La cosa che maggiormente ieri mia come dire affascinato è stato a la relazione introduttiva del grosso Scoppola soprattutto quando lui ci ha detto
Che a scanso di equivoci in secco lo scorso si chiude con molti problemi lascia aperte tante questioni e per farla velocemente insomma
Ci ha sollecitato a pensare riflettere che un partito una forza politica nuova nasce nella misura in cui ci sono come dire delle risposte nuove diceva lui ha delle domande nuove
Nel suo ragionamento c'era chiaramente l'idea che le domande nuove sono tutte lì ahimè mi verrebbe da dire proprio nuove non sono perché il tema della pace il rapporto nord-sud
Il tema della povertà le cosiddette pari opportunità insomma sono questioni che sono ancora aperti Tenco e in questo in questo senso sono nuove
Probabilmente la sua riflessione mi lo interrelata così non ci sono così chiare o non sono sul tappeto così chiare le risposte nuove e quasi a dire nella misura in cui questo nostro sforzo questa nostra tensione riuscirà ad esprimere almeno alcune risposte nuove probabilmente può nascere in questo senso può nascere il nuovo partito democratico allora qua si aprono due come dire elementi di
Riflessione di preoccupazione se vogliamo il primo
L'elaborazione culturale io chiedo scusa
Al presidente De Mita perché usano la parola cattolicesimo democratico magari senza la finezza che richiesta e senza la proprietà storica delle distinzioni però insomma io credo che in questi anni in questi ultimi anni il cattolicesimo democratico nel nostro Paese abbia un come dire insufficiente abbia espresso una insufficiente capacità di elaborazione culturale di elaborazione culturale e quindi di progetto politico
Questo come dire questa difficoltà e
Espressione di una carenza di una difficoltà che io riporto anche nella responsabilità più propriamente ecclesiale Dellai Catto impegnato
E sicuramente in parte porto anche nella responsabilità individuo nella responsabilità di chi impoveriti cacce come dire a causa di una ispirazione
Religiosa
Allora io credo che nella misura in cui noi vogliamo costruire queste nuove risposte a queste nuove domande
è inevitabile che si esprima una rinnovata capacità di elaborazione culturale e la proposta che non ricordo bene ma qui qualcuno ha fatto già questo pomeriggio negli interventi insomma
Di essere un po'anche espressione di sollecitazione nei confronti del laicato cattolico non per scaricare della responsabilità non per ritrovare chissà quali rapporti di collateralismo che sappiamo essere superati e legati l'altra storia ma per verificare quanto nel cosiddetta area cattolica
Italiana quanto nel cattolicesimo italiano ci sia ancora una capacità di espressione di elaborazione di proposta
Che deve andare sicuramente incontro alle espressioni legate al volontariato alle singole difficoltà i singoli problemi ma deve dal mio punto di vista recuperare una capacità di strategia una capacità di incisione sui problemi e sul futuro e qua dico quella che è una
Una cosa che vivo con qualche disagio
Perché in questi ultimi anni
Io credo di avere spesso e molte volte sentito legato il cosiddetto cattolicesimo democratico ai temi cosiddetti eticamente sensibili e basta
E magari attorno a questi temi c'erano quasi esclusivamente delle posizioni negative dei no
Espressi in maniera come dire più o meno ufficiale
Ecco io credo che
Sui temi esteri eticamente sensibili sicuramente la riflessione non si può fare in due minuti però recupero velocemente una
Sottolineatura che prima faceva giù Giovanni Bianchi quando diceva insomma che la democrazia e il luogo non nel quale si sottolineano Ossi propongono dei valori ma è il luogo nel quale insomma si verificano delle maggioranze attorno a degli orientamenti non so se ho capito bene
E io concordo con questo però resta un'altra parte del ragionamento ed è quello delle cosiddette minoranze perché nel ragionamento che viene proposto sicuramente come dire la democrazia verifica quali sono gli atteggiamenti maggioritari qual è la pluralità e una maggioranza di cittadini che si indirizzano in un modo ma la democrazia dal mio punto di vista soprattutto su alcuni temi alla necessità e io penso il dovere di tener conto anche di chi la pensa in maniera diversa non voglio addentrarmi
Nel tema
Dell'eutanasia e piuttosto che del dell'accanimento terapeutico piuttosto che devi coppie di fatto però io credo che insomma se gli insegnamenti che abbiamo ricevuto sono quelli che i valori vanno proposti e non vanno imposti sicuramente dobbiamo fare una riflessione in più anche a queste come dire domande che ci sono nella società italiane e non solo poi come dire confinarli a qualche piccola parte della società italiana ecco io non considero non ho letto con disagio
Le riflessioni l'ho la riflessione che ha fatto Napolitano in questi giorni in risposta a quella a Welby quella malato così grave che era sui giornali su tutti i giornali sui quotidiani per diversi giorni cioè io credo che insomma quando il presidente Repubblica chiede che il Parlamento diventi il luogo nel quale si discute non toglie nulla
Abbiamo tante volte chiesto la centralità del parlamento ecco certo che il tema è particolarmente delicato ma non possiamo nemmeno come cattolici dire che siccome alcuni temi sono propriamente delicati allora stanno fuori dal dibattito e dalla discussione
L'altro
L'altra riflessione che voglio fare più concreta se vogliamo recuperando solo una riflessione che faceva Rosi Bindi ma cercando di era l'unica cosa sulla quale io non mi sono Trova particolarmente sentito in sintonia quando si dice che il partito democratico
Deve nascere perché questo nostro Paese ha difficoltà a recepire a raccogliere a far propria l'azione del governo
Perché insomma c'è un governo ma poi non ci sentiamo parte non ci sentiamo dentro e quindi c'è una difficoltà di
Rapporto
Beh io credo che
Se fosse così
Dovremmo fare una riflessione che riguarda la capacità dei partiti in quanto tali
Ad essere elemento di rapporto verso l'alto cioè verso le istituzioni e anche di raccordo verso il basso tra istituzioni e Società e persone e interessi
E allora siccome
L'atteggiamento verso il partito democratico almeno da parte mia è un atteggiamento positivo io credo che qua dovremmo chiederci davvero e non è un gioco di parole
Che il e di e impegnarsi perché il partito democratico ossia democratico semplicemente democratico
Non voglio addentrarmi riflessione ne abbiamo parlato altre volte anche in gruppo la la crisi della democrazia nel nostro Paese ma non solo del nostro Paese
è uno degli elementi sui quali probabilmente il cattolicesimo democratico ha qualcosa da dire
E ha qualcosa da fare
E allora un dal mio punto di vista insomma un partito nuovo nasce nella misura in cui ci sono davvero quelle nuove risposte alle nuove domande
Ma c'è anche la capacità di mettere insieme delle forme nuove e diverse di partecipazione
Di apertura di coinvolgimento non può essere lo dico con serenità
Non può essere l'incontro più o meno come dire aperto di due partiti
Dei DS e della Margherita io credo che noi dovremmo davvero aprire una fase costituente
E avremmo tutto l'interesse lo dico anche come dire proprio
L'interesse a farlo perché io credo che nel mondo della partecipazione nel mondo del volontariato nel mondo della cooperazione sociale ci siano tante come dire sensibilità che trovano la loro radice nella cultura nel cattolicesimo democratico nei valori che noi tentiamo di tradurre e di portare in ambito ho dittico e allora un'apertura tutte queste realtà una fase costituente
Dei momenti Scolti sano organizzata da attrattori più come dire pure le borse in look probabilmente un qualcosa che può solo far bene ad una forza politica che vuole essere nuova nei contenuti
E anche nelle modalità
Chiudo per dire grazie a Pierluigi di questo incontro
Dico grazie finalmente nel senso che lo hanno già detto altri io mi auguro voglio sperare se c'è bisogno mi scrivo per dare il mio contributo nel senso di dire
La presenza di questi giorni la porzione di questi giorni ci dice probabilmente quanta è la domanda il desiderio la voglia di discutere di approfondire e probabilmente denunciante quant'è stato una qualche carenza
Che io posso pensare anche di giustificare perché probabilmente nel momento in cui si costruiva la Margherita
Dare come dire spazio fiato azione a questa situazione poteva significare qualche interpretazione non propriamente positivo
E ci siamo difesi nella organizzazione si si fosse Marini qua lo direbbe meglio sicuramente
Ma oggi se il Partito democratico lo facciamo io credo che lo facciamo sicuramente l'organizzazione ci serve poco visto il quadro visto i soggetti e allora non è con l'organizzazione che noi possiamo pensare di avere come dire un di più
è semplicemente dal mio punto di vista con una capacità di elaborazione di approfondimento di analisi allora io credo che proprio per quella storia che abbiamo alle spalle ma per quel futuro che vogliamo interpretare io penso che l'associazione dei popolari
Posso non solo ripetere questi incontri ma anche diffonderli creare una volontà creare un desidero raccogliere un desiderio e dare fiducia e dare in futuro e dare speranza come molti di noi
Negli interventi hanno chiesto grazie
Grazie
Daniela Mazzucconi e poi Antoniana Borrelli
Sì io vorrei fare solo alcune chiose perché molte cose sono già state dette
Intanto mi sembra che forse valga la pena
Ripuntualizzare c'è su una cosa perché è per parliamo oggi del partito democratico ne parliamo oggi perché ci sono alcune decisioni già prese
Allora io capisco che noi ci dibattiamo tra una tentazione che ci sottopongono i militanti quasi diritte frazione rispetto alla questione del partito democratico e nello stesso tempo sembriamo
Talvolta dei condannati quasi che questo fosse un percorso ineludibile
Allora per non parafrasando il titolo di un film degli anni settanta per non essere travolti da un insolito destino
Io credo che dobbiamo partire dalla constatazione che qui siamo norme pensiamo a prima non pensiamo a un'altra ipotesi diverso da questa pensiamo a questa però appunto per non essere travolti da un insolito destino
Forse sarebbe opportuno che noi cercassimo di avviare seriamente il processo costitutivo di questo partito democratico
Perché un partito a tavolino qualunque matrice culturale si ponga nello statuto fondativo qualunque partito fatto a tavolino assomiglierà di più a un accordo programmatico ma non ha un partito siccome se vogliamo essere onesti e vogliamo fare un partito mi pare che sia stato detto e votato dall'Assemblea federale
Allora bisognerebbe appunto cercare di capire come Battiato questo processo questo è un processo che politico si ma e anche un processo culturale e tutti i processi culturali sono lenti talvolta danno anche esiti eterogenei
Però non possono essere lasciati a se stessi giace il rischio di questa eterogenesi dei fini rispetto alla partenza immaginiamoci se noi lasciamo il processo culturale che deve portare al nuovo partito a se stesso ma qui secondo me si apre un problema
Che vale per i cattolici democratici ma non solo per i cattolici democratici oserei dire vale per i diessini vale per tutto una serie di altre forze politiche che oggi che oggi spesso si lasciano trascinare dei processi culturali prevalenti perché se un elemento va posto all'inizio di questa lunga marcia che io penso non sarà tanto Breve sarà proprio una lunga marcia
Se un elemento proposto e questo bisogna che le forze politiche
In gioco ma torno a ripetere non solo queste affrontino quella che io chiamo dal punto di vista culturale la questione dell'indistinzione
Lì distinzione culturale tocca non solo i nostri elettori ma anche ampie fasce della classe politica ad esempio gli amministratori
Se noi fossimo un po'meno mio P è un po'meno moralisti smetteremo di bollare tutti questi sindaci che passano indifferentemente da destra a sinistra
Come degli uomini solo assetati di potere
Perché c'è invece un problema Lennon riconoscibilità più a vari livelli di quello che le culture politiche dicono e della loro diversità quindi il tema è perché fare una sinistra una destra un centro sinistra un centrodestra se non c'è lo stigma della diversità
Allora molesto dello stigma della diversità ce lo siamo posti molto in questi due giorni rivendicando il percorso del cattolicesimo democratico ma se noi siamo onesti dobbiamo avere il coraggio di dire che non solo la maggior parte dell'elettorato ma anche la maggior parte della nuova classe politica del nuovo ceto politico
E più affascinato da questo percorso di indistinzione politica rispetto a un discorso di differenze programmatiche ideali morali eccetera
E su questo direi che basta vedere parliamo di pace
Allora va bene la pace qui è stata evocata più volte ma si diceva con quale politica estera
Quale modello per i governi locali tutti parlano delle autonomie locali i modelli sono assolutamente interscambiabili e non dicono assolutamente il riconoscimento delle autonomie locali
E ancora sull'Europa oppure la qualità della democrazia perché viene da lontano perché vedete
Dieci anni fa facevamo questo discorso soprattutto in ambito cattolico i valori la confusione sui valori la nonna
Come dire la non coincidenza
Delle definizioni che si davano dei valori e così via
E allora c'era la parcellizzazione dei valori e la frammentazione dei valori eccetera
Paradossalmente tutto questo è anche accaduto su alcuni degli contenuti fondamentali di un'azione politica che si voglia connotare a destra per la destra o a sinistra per la sinistra allora io vorrei che almeno nei dibattiti politici faccia facessi mo'chiarezza proprio su alcuni di questi temi così come un tempo si diceva facciamo chiarezza sui valori fare chiarezza sui valori è un po'più difficile
A fare chiarezza sui contenuti politici io spero che possa essere un pochino più facile però per queste o bisogna concretamente guardarsi in faccia e dirci che cosa pensiamo su questi temi e su una serie di altri temi
E poi avere il coraggio di dire che la nostra idea di democrazia e questa mai Cuesta che lo dica la Rosi Bindi lo dica Castagnetti lo dica De Mita e lo dica
L'ultimo sindaco non per mancargli di rispetto della Val Cavallina o della Val Trompia o della Valsassina perché altrimenti non come dire è è inutile e anche noi contribuiamo alla confusione delle lingue perché appunto se il movimento
Politico che si avvia deve essere Movimento Popolare deve anche far piazza pulita di una serie di confusioni o di arretramenti Rispetto all'approfondimento di ciò che è politica
Che si vede in giro poi a mio parere ci sono una serie di altre questioni che non riguardano tanto il rapporto all'interno della sinistra ma che riguardano lo scenario politico del Paese il rapporto con le altre forze politiche
Mi pare che sia il tempo di ricomporre quelli che io chiamerei alcuni minimi condivisibili anche con l'altra parte dello schieramento
Altrimenti il non ricomporre questi minimi condivisibili allontanerà sempre di più la gente dalla politica cosa che negli ultimi anni abbiamo visto io per esempio non sono convinta che la questione bioetica per esempio sia una questione appannaggio di una parte rispetto ad un'altra siccome le questioni bioetiche sono fondamentali nella civiltà che stiamo vivendo io credo che ci debbano essere alcuni elementi di consenso e di con minimo che attraversano tutto lo schieramento politico
La stessa cosa riguarda il senso delle istituzioni non è vero che ci fa comodo scontrarci con la destra dicendo che loro non hanno senso delle istituzioni
Quando è stata fatta la Costituzione tutti quelli che hanno fatto la Costituzione avevano il medesimo senso delle istituzioni allora io come persona come cattolicodemocratica impegnate in politica in questo momento
Ho l'impressione che vadano affrontate anche queste questioni con l'altra parte dello schieramento ancora il rispetto della democrazia la laicità dello Stato
E da ultimo ma non ultimo il rispetto delle gerarchie ecclesiastiche e l'autonomia della politica e delle sue scelte questo non è un problema solo dei cattolici democratici solo dei cattolici democratici che stanno sinistra
E via di questo passo questo problema che riguarda tutti gli schieramenti politici indistintamente perché la questione del mio Gentiloni Nismo rovina non solo il mondo ecclesiale ma rovina profondamente anche il mondo istituzionale e politico
Quindi su alcuni di questi temi io sono convinta che l'apporto nuovo del cattolicesimo democratico sia il tentativo di portare una trasversalità positiva perché si possa fare un bilancio serio sulle istituzioni sul senso della democrazia e sui rapporti con alcuni mondi non ultimo il mondo ecclesiale
Allora forse qualcosa da dire su questo l'abbiamo infine un'ultima questione che sembra appartenere più al mondo ecclesiale ma siccome Pierluigi sia nella lettera
Nel nel volantino di invito sia nell'intervento su questo c'era richiamato io vorrei porre un problema se parla spesso del tema della laicità dello Stato
Vi faccio una domanda voi ritenete che a questo tema si estranea la riflessione su quella grande questione che si chiama laicità cristiana cioè è noi che è stato detto veniamo da un per lo ha detto spopolano detto anche per Luigi
Nella sua relazione veniamo da un percorso dove un elemento di separazione di rottura è stato il concilio Vaticano secondo che ha avviato una nuova stagione
Allora tali come dire come se fosse pervenuta la percezione collettiva ecclesiale e politica il tema la questione del laico cristiano
Allora oggi io credo che questa questione
Cominci a stare un po'troppo sullo sfondo e perché c'è un ritorno all'indietro magari ci fosse un ritorno all'indietro si potrebbero ripetere le battaglie pre conciliari così non è
Il tema è invece quello di un percorso a mio parere molto tranquillizzante
Molto tranquillizzante che sta avvenendo dove c'è un arretramento su questa questione accettato anche dalla maggioranza della i Catto so che non si deve usare questa espressione ma è molto più icastica e forse ed evocativa di alcune cose
E di conseguenza presto taglia inesorabilmente la possibilità di un rapporto tra un mondo politico che si rifà ai principi del cattolicesimo democratico e chi ha bisogno di una dimensione forte di laicità cristiana
E lascia appunto questo mondo separato da un mondo ecclesiale che finisce inerente colpo spia della legge che è stato finito un po'merenda ogni anno di apro una parentesi questa tempo kata a Verona io ho dovuto dedicarmi alla testo del documento preparatorio per altri motivi
E mi è tornato fuori un mestiere che faceva una volta quando mi occupavo di Filologia nel documento preparatorio di Verona
Per gli ambiti di testimonianza che sono famiglia lavoro fragilità umana trasmissione culturale cittadinanza il termine politica è usato una sola volta come aggettivo nel binomio civiltà politica
Allora certo il collega di Verona si deve occupare di altre cose ma il rischio di una descrizione degli ambiti in quella maniera e quello di immaginare un ritorno a una comunità ecclesiale seppur Rizzante chiusa in se stessa che libera il cristiano dalla complessità della storia
Il cristiano badate bene non il cristiano The soggiogato dalla gerarchia ecclesiastica
Modello che noi avevamo visto al preconsiglio ma questo nuovo cristiano che arretra per timore della complessità
E pagina un percorso solo ecclesiale in quanto se pur Rizzante e probabilmente più difensivo rispetto a un cammino di fede questo non è disdicevole ma una classe politica deve leggerla questa cosa
Deve leggerla perché altrimenti altrimenti l'esperienza del cattolicesimo democratico muore inesorabilmente l'esperienza è stato risiedono democratico ha bisogno di un senso della laicità cristiana solito esigente ma aperto non di un senso invece chiuso richiuso in se stesso
Allora quello che io vorrei dire e che una nostra riflessione culturale che in parte sicuramente deve essere fatta con l'altro partner con i DS però una nostra riflessione culturale che ci porti a essere incisivi nel percorso di formazione del partito democratico
Curiosamente non può fare a meno di occuparsi di questa questione che non è una questione solo ecclesiale
Cioè chi è il laico cristiano
Chi è quel laico cristiano che dovrebbe occuparsi della politica che quel laico cristiano che dovrebbe tradurre quei valori che Bobba ci ricordava come non negoziabili storicamente perché altrimenti quel laico cristiano continuerà nel dibattito con chi appunto non è credente a dire su questi valori non cedo perché non sono negoziabili il problema invece l'inveramento storico e la condivisione storica di quei valori
E allora ecco perché noi non possiamo non riflettere anche su questo tema
E lo dico perché c'era la richiesta di questo contributo anche sulla dimensione ecclesiale non possiamo non riflettere su su come a poco a poco in questi anni è cambiata la fisionomia della ecco cristiano
Come in questo dibattito è diventato indifferente il qualcuno ha ha ricordato che curiosamente c'è massiccia un documento del Concilio dove si parla solo di Fedele
E lo ha ricordato con grande orgoglio io dico che qui siamo di fronte a un eterogenesi dei fini perché a furia di parlare solo di fedeli o solo di Christie fideles laici noi siamo finiti in una situazione dove l'idea prevalente è che una testimonianza cristiana
Si giochi solo anche su valori importanti in alcuni luoghi e non in altri
Allora siccome questa forse questo vigore al cattolicesimo democratico categoria ampia è già stato detto qualcuno deve pur darlo siccome io non voglio arrivare solo a una negoziazione di questioni tramonti che non hanno in comune linguaggio non hanno in comune nulla perché è una chiesa chiusa
Una comunità ecclesiale chiusa e una politica chiusa avranno ben poco in comune siccome io non credo che si debba solo fare una piccola e mediocre negoziazione per concessioni corporative
Ma siccome credo che tutti insieme in queste esperienze cattolicesimo democratico avevamo sognato una democrazia di pari perché questa democrazia turni ad essere e perché i cristiani non vengano ghettizzati
E non vengano costretti semplicemente a un mercanteggiamento su sedicenti valori o su sedicenti concessioni governative io credo che abbiamo bisogno di riprendere con vigore lo statuto della laicità cristiana
Per essere poi storicamente e politicamente capaci di tradurre quei valori e di tradurre quei principi che sono sì non negoziabili ma che dobbiamo condividere con gli altri
Non a partire dalla non negoziabilità ma a partire da un convincimento che a poco poco cambia la cultura politica e cambia la cultura del Paese grazie
Allora
Per finire come ieri sera alla stessa ora per consentire di d'andare nelle trattorie adesso parla Antonio Janna Morelli poi Giorgio Pagliari poi chiudiamo
Io
Mi sono stupito perché qualcuno si è stupito del fatto che noi facciamo questa iniziativa solo adesso
Mi sono stupito perché siamo tra persone adulte sappiamo quanto questa politica sia molto spesso la politica del sembrare più che la politica dell'essere allora capisco bene perché questa iniziativa di oggi
Si può fare solo adesso e si può fare così solo adesso
E dico che visto come riuscite come sta riuscendo io credo che abbiamo scelto il timing il momento adatto perché abbiamo vissuto un quinquennio in cui abbiamo fatto una scommessa oggi
Siamo qui a riflettere e a fare il punto su quella scommessa e probabilmente a metterne in campo un'altra con la certezza che
I nostri valori quello che noi pensiamo della società non si è disperso anzi si è rafforzato e chiedo che la presenza in questi giorni CdA a John e ci dia coraggio
Il tema è ambizioso
Quello di fare un passo in più
Quello di rispondere con
Una invenzione organizzativa ad una spinta politica
Che è venuta dal basso
Ma che è maturata nella classe dirigente con passaggi successivi
Ma io devo dire una cosa
Io credo che se non ci fosse stato il passaggio dell'Assemblea federale del venti maggio del due mila cinque
Io credo che oggi noi non saremmo qui a parlare di partito democratico
E lo voglio dire con chiarezza noi abbiamo vissuto un momento in cui la deriva del partito riformista a tutti i costi ci stava portando verso un territorio di nessuno coperto solo dal buio per la nostra tradizione
Abbiamo invece posto un giusto problema rimesso
Sul giusto tracciato la discussione e oggi possiamo dire sì alla sfida di costruire il partito democratico
Io dico però che dobbiamo scegliere
Il modello e l'interlocuzione giusta per dare vita questo nostro a questo nostro Progetto
E io dico che non possiamo non prendere in considerazione come primo punto
Il fatto che il contributo dei cattolici democratici alla nascita del Partito Democratico deve partire dal fatto che noi oggi siamo forza di governo e che i cattolici democratici dopo cinque anni di opposizione tornano a cimentarsi con la sfida del governo del paese
Iniziando a cantierare risposte nuove iniziando sviluppare un processo politico
Che va tesoro degli errori
Che abbiamo commesso quando siamo stati al governo nella prima fase del bipolarismo della cosiddetta Seconda Repubblica e che prova a non commetterli più rilanciando il senso della nostra sfida che cosa voglio dire
Che con il governo del Paese con la concretezza delle azioni che si fa quello che che ha detto oggi De Mita in un passaggio importante cioè indicare la prospettiva futura
Non limitarsi ad invocare la oggi abbiamo già la leva in mano e della leva del Governo
Allora il contributo dei cattolici democratici al governo
Nell'ottica della coalizione dell'Ulivo deve essere la spina dorsale del contributo che i cattolici democratici danno alla nascita del Partito Democratico guai se noi ci limitassimo a una pura elencazione di principi guai se noi ci limitassimo a pensare che dobbiamo esclusivamente fare un'operazione per cui ribadiamo la nostra egemonia culturale e non la traduciamo in atti concreti che si spendono ogni giorno a favore di dei nostri interlocutori dei nostri interlocutori Vendola Società di quelli che guardano con attenzione alla nostra presenza e alla nostra
E alla nostra proposta
Per esempio io voglio sottolineare un punto fondamentale che quello della politica internazionale
Io penso che la presenza dei cattolici democratici nel percorso
Del partito democratico debba essere fortemente incardinata su una grande vittoria dell'attuale governo
Cioè quella della Scelta della missione di pace in Libano la missione in Libano
è una scelta di politica internazionale che è fortemente radicata nella storia e nella tradizione della dell'essere cattolici democratici e non è
Un limitarsi
A ricordare i fasti del passato ma è un tentativo spontaneo e naturale di tradurre quello che noi pensiamo del quadrante del mondo in cui andremo a e stiamo organizzando un'azione di interposizione
Nel nell'ottica di quella che è stata la nostra storia e che però vogliamo declinare declinare al futuro
Il governo
Del Paese però ecco
Chiamato alla sfida delle sfide
Quella di cimentarsi con le insicurezze con le precarietà con
Questa
Situazione di difficoltà delle
Delle nuove generazioni e credo che anche qui noi dobbiamo dare un contributo deciso
è il senso della parola libertà il contributo che io credo noi dobbiamo dare alla nascita del Partito Democratico
Le nostre nuove generazioni potranno affermarsi
Nell'Italia e nell'Europa di questo scorcio di secolo se che stiamo vivendo se noi e il nostro Governo e il nostro partito fornisce loro quella parità e quella capacità di avere occasioni che ribalta il concetto generale della solidarietà
Noi dobbiamo spingere dal basso una nuova consapevolezza un nuovo protagonismo nel quadro economico del Paese per le nuove generazioni convincere
Le nuove generazioni che rischiare e investire su se stessi può essere una sfida possibile che non si va che non va a cozzare con i mostri con dei mostri sacri e con delle cittadelle arroccate ma che
Ha il sostegno convinto di un'azione politica di governo che pone dei paletti chiari
E che il lascia andare chi vuole andare che lascia fare chi vuole fare dandogli gli strumenti per e esercitare una libertà attiva Amartya Sen ha scritto qualche anno fa il concetto di che il concetto di libertà è cambiato
In India un cittadino
Si stiano che deve passare da una zona all'altra di della sua città e passa e e per cercarsi da mangiare per ce ne per cercare il cibo per la propria famiglia deve passare in un'altra in una zona a diversa con
Caratterizzazione etnico religiose magari per questo rischiare la vita si può essere può chiamarsi libero sotto il profilo formale ma non non è non è libero sotto il profilo sostanziale la sfida vera del cattolicesimo democratico che significa declinare e realizzare con i fatti concreti il principio di sussidiarietà
è rendere e fornire quella libertà sostanziale quella libertà reale alle nuove generazioni di essere protagoniste nella nello scacchiere economico che andiamo a costruire che vogliamo riconsegnare dopo il nostro spazio di governo al al Paese chiaramente tutto questo
Può avvenire se noi mettiamo in campo un'azione
Di non voglio fare le prediche sul rinnovamento ma di protagonismo nelle delle nuove generazioni nell'agone politico
Rispetto a quando le facevo da segretario generale nazionale dei giovani popolari o di devo dire che Pierluigi che molto è cambiato in meglio abbiamo delle occasioni positive io non posso per esempio non sottolineare il fatto che quest'anno l'Assemblea nazionale dell'Anci verrà aperta tra gli altri da un giovane
Amministratore un giovane amministratore della Margherita che Giacomo D'Arrigo
Ed è un segno
Un segno concreto perché nelle realtà delle dell'autonomia locale si riesce ad avere quello spazio che invece
Da altre parti da altre parti e negato
La Margherita è l'unico partito l'unico partito che non ha eletto un parlamentare sotto i trent'anni e questo non possiamo non sottolinearlo ma chiaramente il problema non è solo questo questo magari è un simbolo
Io vorrei
E vorrei proporvi
Che è
Siccome andiamo e apriamo oggi e apriamo
Nei prossimi giorni la fase congressuale della Margherita
Che senza regali o regalie perché non ne abbiamo bisogno perché ormai un po'siamo cresciuti
I popolari
Dentro questo percorso congressuale
Possano portare l'esigenza di un di un rinnovamento e di un protagonismo che venga aiutato
Perché no anche dall'alto ma che venga ispirato da la necessità di dare uno spazio una voce nuova alla nostra alla nostra componente perché se insomma il fatto che
Qui
Di giovani ce ne sono tanti sono quelli che sono cresciuti in questa fase quando oggi Marini dice abbia quei giovani a sul fatto a proposito del PSE a quei giovani
Due sta che li diciamo questa storia gliela chiudiamo perché per noi importante questa questa frase non tanto per per un un elemento di Nostalgia ma perché
A ai non giovani voglio dire e voglio ricordare pensate un attimo forse non fate caso un elemento qui avete ragazzi
Di venticinque trenta trentadue anni che hanno iniziato ad essere
Popolare adatti ad accettare la vostra sfida la sfida che ci avete lanciato nel momento più difficile nel momento in cui dirsi democratico cristiano popolari quello che era significava sentirsi dire fai un lato
E allora
Noi siamo convinti che quella storia non si chiude
E siamo convinti però che quella storia non si chiude esclusivamente con i fatti e non con le semplici dichiarazioni non con le semplici enunciazioni ecco perché vogliamo essere
Protagonisti perché in nome della nostra idea in nome della nostra cultura vogliamo fare nei confronti della nostra generazione quello che Antoine de Saint-Exupéry diceva
E dava come Consiglio
Quando diceva sta se vuoi costruire una nave grande forte non dare ai suoi operai i migliori i chiodi le le le le aste di legno più resistenti i Martelli piuma leggi voli
Prende libere umano condrociti sulla rive fagli sensali fai sentire loro il profumo del mare questo è quello che noi vogliamo fare
Con la nostra generazione far sentire loro la dimensione di una sfida di una nuova Italia e di una di una di una nuova Europa alcuni nel segno del po'
Volare Isma'all'interno del partito democratico e verso il futuro spero che voi con questa occasione che abbiamo per l'occasione del percorso congressuale della Margherita
Che sarà decisiva percome nascerà il partito democratico vogliate consentirci di dare questa questo segno a a questa stagione politica io credo che oggi con la nostra presenza abbiamo abbiamo dimostrato di potercela fare chiedo con la vostra attenzione che insieme ce la potremmo fare viaggio
Bravo allora chiudiamo al Colle il professor Pagliari
Buonasera io credo che
Una
Come dire un finale così
Non si poteva forse mettere insieme perché mentre parlava questo ma con un rally dicendo che lui è entrato in politica quando devi essere democristiani
Era esibirà del ladro mi è venuto in mente che io ma era segretario provinciale della Democrazia cristiana e del Partito popolare e avevo fuori
Il segretario nominato da Buttiglione che mi voleva prenda su la sede e avevo dovuto mettere da novantuno
Questo però scorso sta a indicare stanchi indicare che le poche cose che videro adesso sono certamente
Con considerazioni datate e considerazioni che vengono da una storia che può anche non essere una storia utile per capire fino in fondo il processo che sta venendo avanti
Quando perché chi viene da quel periodo ha difeso dei valori ha difeso una storia sapendo che insieme alle colpiti erano i meriti
E che esiste alla buttando via il bambino con l'acqua a sporca
Ora io di faccio alcune alcuni riflessi il primo messe non è credibile che si voglia costruire un partito nuovo che deve superare le
Contraddizioni le violente contrapposizioni del Novecento
Se Armando la questione sulla adesione al Partito socialista europeo questo sul piano della analisi politica di uno che vive la politica di base è una contraddizione evidente che nasconde un retropensiero
Non la costruzione di un partito nuovo ma la costruzione di un partito che deve andarsi a inserire in un filone di una tradizione portando chi viene da un'altra tradizione per questa strada non ci sono premesse secondo me serie non c'è la credibilità di un processo che deve portare alla fusione di diverse e identità non per confondere l'identità ma per costruire un progetto che faccia delle differenze delle peculiarità di queste culture una ricchezza perché la possibilità come è stato nella Costituzione italiana di sci diffondere queste culture per dare un progetto a questo Paese esistere ma questo deve avvenire in un processo che rispetta le istanze e le le i valori di entrambi i filoni e che cerca un processo che non deve penalizzare incorporare
E annullare nessuna di queste presenze e allora il partito democratico
Se ha un progetto se ha un futuro non celasse va nel PSE osserva nel PPE se la se sa dare prima di tutto un grande progetto al Paese all'Italia si sa davvero dimostrare che la fusione tra queste due
Grandi questi due grandi filoni culturali che sono stati fondamentali per costruire la Costituzione italiana e anche capace di dare quel progetto che oggi manca al Paese
E senza il quale non ci sarà nessuna fusione che porterà a un partito del quaranta per cento perché la società italiana oggi ha prima di tutto bisogno di un progetto
Organico che sappia davvero affrontare i nodi drammatici
Di una situazione sociale che va sempre più degradando ed è vero che la colpa viene da i cinque anni di Berlusconi ma non viene solo di lui
E rischiamo se non i avviamo un processo serio di forte riforma che queste responsabilità
Vengano anche sul governo di centrosinistra
E vorrei da questo punto di vista ricordare due cose una è vero dato già detto
Quando abbiamo fatto in periferia la campagna referendaria sulla contro la riforma costituzionale del centrodestra
Guardate che c'era un deserto dal punto di vista della presenza e soprattutto della presenza dei DS nel fare la campagna
Referendaria almeno questo è quello che io ho visto in Emilia Romagna nella parte o meglio a Parma e di RAI in zona e vie limitrofe la Provincia nel senso che quella campagna l'andavamo a fare noi
Vedevamo poco confronto poca attenzione su questo tema e poi l'abbiamo visto il giorno dopo nel momento in cui vinto un referendum al sessanta e quaranta per cento con un forte significato politico
Si dice apriamo perché in quella riforma cioè qualcosa di buono
Ma non confondiamo un meccanismo che può essere valido con una filosofia che assolutamente distorcente e che non possiamo accettare se crediamo nella democrazia rappresentativa in una democrazia che non passi a un presidenzialismo spinto come ha ricordato prima
Il professore Elia la seconda considerazione io credo che noi stiamo sbagliando molto e anche da questo punto di vista il governo Prodi sta sbagliando molto perché non mette al centro
Delle priorità una forte una decisa riforma del sistema giudiziario
Guardate che il tema non è di fare la campagna contro i giudici come ha fatto Berlusconi ma il tema è di rendersi conto che se è una giustizia civile
In un primo grado di giudizio ci mette dieci anni a dare la sentenza noi appaltiamo il regime della illegalità
Noi diamo spazio ai costumi delle più furbo
Come sto non potrà portarsi a costruire una seconda giù è una società più equa sotto questo profilo io davvero un riformismo nei confronti del magistrati
Il confronto lo apre davvero perché non si può pensare
Che la magistratura la si tuteli solo dicendo devono essere autonomi e indipendenti autonomi indipendenti nel giudicare ma le responsabilità sull'organizzazione e sul funzionamento della macchina giudiziaria
Ce l'hanno e ne devono rispondere
Perché esse la macchina giudiziaria non va a queste è una questione di natura civile terra quale risplendono anche i magistrati rispondono
Nei confronti dei cittadini ma sul piano dell'organizzazione del lavoro rispondono nei confronti dell'organizzazione
Voi vi rendete conto che su questo chiudo subito
Quale difficoltà a un cittadino nel momento in cui con
Con in ballo delle delle cifre che possono per lui voleva dire fallimento della sua attività si sente dire da da una Corte d'Appello del nord che sono quelle che funzionano meglio benissimo oggi ventitré e trenta settembre andiamo a sentenza la sentenza ci sarà il trenta settembre del due mila e dieci
Se voi pensate che questo meccanismo sia un meccanismo che dia senso e forza a una volontà di stare nella legalità
Voi vi rendete conto che credo che non abbiate la percezione che il problema non sono solo gli avvocati categoria cui io faccio parte
Ma il problema è molto più grave e molto più complesso e una vera volontà riformista deve dimostrare
Di capire che questo è un tema che ha una valenza uguale a quella della riforma della pubblica amministrazione anzi la più forte a quella della tutela e del rinnovamento del dello Stato sociale perché è un tema che in Cina e Sud in modo se volete meno evidente ma sui meccanismi della vita e della convivenza civile un'ultima considerazione e poi veramente chiudo io lo devo dire con
La franchezza che credo sia dovuta
In questi in queste occasioni e comunque per chi la militanza politica la fa secondo certi Secondo il valore che vengono da De Gasperi in avanti quali atti io credo che anche in questa sala oggi ci siano stati degli interventi che sono stati dal mio punto di vista molto preoccupanti nel senso che noi rischiamo sui temi cosiddetti
Di coscienza
Di non fa di fare di essere una retroguardia rischiamo di non essere cattolici democratici rischiamo di apparire appiattiti sui legittimi messaggi
Della gerarchia ecclesiastica noi se vogliamo porci il problema
Di come inserire nella nella dinamica sociale io recupero di una dimensione cristiana della società
Dobbiamo muoverci a mio modo di vedere in maniera diversa perché se non partiamo dalla visione legittima della Chiesa e non partiamo invece dalla visione
Realistica del politico che va che va anche nei bar che sente sente la gente per strada che vive i problemi della gente noi
Rimaniamo ancorati ha delle a delle enunciazioni con le quali non facciamo strada
Il tema delle unioni di fatto
è un tema sul quale è non si deve fare barriera
Perché fare barriera intanto dal punto di vista costituzionale non è esattamente ciò che la Costituzione dice perché la Costituzione dice la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio e quella rimane
Ma il tema della convivenza è il tema di una dinamica che si è svolta nella società chiassosa vede legami e proprio sugli attenti alle persone qua non dobbiamo avere delle nell'andare a un confronto perché come democratici come cattolici democratici abbiamo bisogno abbiamo il dovere di applicare e attuare la Costituzione
Italiana non abbandonando le nostre convinzioni ma non dimenticando che tra quella che è la responsabilità individuale la coscienza
E La sette d coerenza del cristiano è quella che la setta dico di politica del cristiano c'è quella differenza che si deve a riportare a quella frase di De Gasperi quando contro Pio dodicesimo nel cinquantatré disse come cattolico rispondo alla mia coscienza come statista rispondo al mia alla mia società grazie
Bene grazie allora abbiamo finito questa sera la sessione di oggi è stata molto densa molto ricca credo che anche domani finiremo in gloria
Domattina alle nove cominciamo
Buona sera