Rassegna stampa estera del 5 ottobre

Buongiorno e ascoltatori di radio radicale giovedì cinque ottobre questo l'appuntamento con la rassegna di quotidiani internazionali a cura di David Carretta in apertura questo oggi ci occuperemo
D Italia del caso Telecom perché il Financial Times ieri in intervistato Marco Tronchetti Provera che da la sua inversione dei famosi colloqui con Romano Prodi Prodi sapeva della possibile vendita di Tim Tronchetti sfide critici si mostra combattente il titolo dell'intervista del quotidiano della siti ci occuperemo diconomia per un altro aspetto la crisi di il boss il gigante della Renault nautica
Europea vi proporremo due editoriali Dalida cioè dal Times giornali di orientamento CRI politici opposti ma anche di cultura
Politica nazionale opposta che dicono la stessa cosa in sostanza bus deve diventare un po'più come Boeing
Ci vuole un po'di cow caso rimane d'attualità lo scontro tra Russia e Georgia riproporremo alcuni commenti l'editoriale di oggi di le Monde
Un editoriale ieri dire fidiamo e infine l'opinione del Financial Times che definisce la Russia non un bel vicino perché la sua prepotenza dimostra l'incapacità di accettare l'indipendenza della Georgia
E poi in chiusura ci occuperemo di elezioni elezioni in Brasile il momento della verità per Lula il titolo di un editoriale
Dell'International Herald Tribune
Il momento della verità anche per i socialisti francesi che devono scegliere il loro candidato per le presidenziali sono rimasti solo in tre e noi
Di proporremo un commento di liberazione ma cominciamo dal caso tele come dall'intervista del fare affronta in San Marco Tronchetti Provera che dà la sua versione dei famosi colloqui con Romano Prodi Prodi sapeva della possibile vendita di Tim
Scrive tra l'altro stile ex presidente di Telecom Italia contrattacca contraddicendo le dichiarazioni di Romano Prodi secondo cui non sapeva nulla dei piani di Telecom diventerà il suo operatore mobile
Prodi aveva detto di non essere stato informato della dimensione del piano di ristrutturazione di Telecom il ripetuto questa posizione in Parlamento la scorsa settimana
Per contro Tronchetti in questa intervista al Financial Times dice non c'è dubbio che Prodi fosse stato informato della possibile vendita di Telecom Italia mobile ho spiegato al Presidente del Consiglio dice Tronchetti al quotidiano della City che ci serviva flessibilità che c'era la possibilità di vendere parte della Rete del mobile parte di tutto ho detto al primo ministro che avevamo bisogno di essere liberi team è stata menzionata chiaramente
Tronchetti
Disse secondo il Financial Times che la flessibilità era necessaria per trarre vantaggio da tutte le opportunità offerte dai network di prossima generazione ma che non era stata ancora presa alcuna decisione definitiva per la vendita degli asset
Quanto al riassetto del gruppo telefonico l'ex presidente di Telecom dice che i contenuti media nelle telecomunicazioni sono una priorità la convergenza ancora una priorità ma necessario tenerne conto dei cambiamenti tecnologici
Un cambiamento di rotta prosegue in Francia al Times citando ancora Tronchetti
Che il presidente l'ex presidente di Telecom non ha potuto spiegare al mercato stavamo preparando un road show ma al giorno dopo c'è stata la reazione inaspettata del Governo ho provato a contattare la primo ministro per chiedergli cosa stava accadendo
E Tronchetti si dice stupito delle rivelazioni sui colloqui con Prodi fatte dal comunicato di Palazzo Chigi non ho mai visto niente del genere in vita mia
Non penso che una società come Telecom possa portare avanti il proprio business senza un atteggiamento almeno neutrale da parte del governo tronchetti prosegue poi fra Chantant spiega comunque di aver discusso con Prodi e non con il consiglio di amministrazione in merito alla possibilità di un accordo finanziario con Rupert Murdoch al di là di quello relativo ai contenuti
Ma aggiunge che con Murdoch non c'era accordo se non per l'appunto sui contenuti non c'era negoziato di Trezzo scambio di azioni insomma non c'era nulla di nascosto al mercato
Così tra l'altro Tronchetti Provera al Financial Times che in chiusura
Dice
Delle come verrà fuori più forte di prima vedremo
I giornali italiani non mancheranno di approfondire questa intervista lasciamo stampa regime direttore Massimo Bordin
Evidentemente il compito di riportarvi quanto dicono ma a proposito di economia vogliamo aprire una breve parentesi su un altro tema che ieri a attirato l'attenzione che la stampa internazionale in particolare quelle europea la crisi di a Erbusco il gigante dell'Arena antica che ha annunciato un piano di ristrutturazione un ulteriore rinvio tra l'altro delle consegne del suo aereo più importante la trecentottanta il duo questo parla Libération nel suo editoriale in cui definisce
A Erbusco me una fabbrica a gas volante perché impresa ai bus porta le stimmate della sua nascita i suoi brillanti successi hanno fatto dimenticare la complessità della sua struttura
Ai bus infatti l risultato del capitalismo privato a forte componente pubblica che ampiamente beneficiato delle riserve del volontarismo dell'azione della politica
Senza volontà politica
Pare un po'ai bus non sarebbe stata possibile ricorda Libération ma la Società presenta anche l'inconveniente di una gestione pesante in cui ciascun problema perfino quello di un bullone minaccia di diventare un affare di Stato insomma ai Busse cresciuta con azionisti Francia e Germania lo Stato francese e lo Stato tedesco troppo interventisti
In fondo ieri hanno doppi comandi non solo capitano Boeing ha saputo reinventarsi dopo la sua crisi ora tocca al suo concorrente europeo fare altrettanto sempre che ci riesca così
Libri lo stesso giudizio lo troviamo su un giornale di tutt'altro paese e paese che ha cultura completamente diverse tutt'altra tendenza politica cioè il Times quotidiano conservatore britannico in un editoriale di ieri dal titolo fallimento aereo
Pessime previsioni per il gruppo Riva nautico più grande del mondo in sostanza qui Quo chiudiamo anche questa pagina scrive il Times per competere con Boeing ai bus deve diventare più come Boeing spostiamo cinque Caucaso dove continuano
Di scontri tra Russia Georgia dopo l'arresto rilascio di quattro ufficiali russi accusati di spionaggio le dure parole dure azioni anche nella Presidente russo Vladimir Putin
Le mondo sintetizza la questione suo editoriale di oggi l'escalation in Georgia la tensione è ancora cresciuta tra Russia e Georgia la piccola repubblica del Caucaso cui Mosca sta imponendo un vero e proprio blocco economico sospensione dei collegamenti eri
Stradali ferroviari marittimi interruzione del traffico postale embargo sulle importazioni e la minaccia
Di impedire trasferimenti finanziari tra la diaspora e la Georgia trasferimenti che rappresentano circa il quindici per cento del PIL di questo Paese tutte queste misure di rappresaglia
Sono state decise dopo l'arresto da parte della polizia georgiana di quattro ufficiali russi accusati di spionaggio e poi rilasciati
Questo incidente e però solo un pretesto nella lunga lista di provocazioni che si sono moltiplicate da una parte e dall'altra tratti Tiblisi a Mosca
A partire dal mille novecentonovantuno anno dell'indipendenza della Georgia
L'origine degli scontri scrive le monde risiede nell'orientamento risolutamente pro occidentale di questo Paese da quando Mikhail Saakashvili arrivato al potere nel gennaio due mila e quattro
La settimana scorsa la già la Georgia ha fatto un passo in più verso la NATO ottenendo l'instaurazione di un dialogo rafforzato anticamera dell'integrazione all'Alleanza atlantica
Il cammino vede in questa decisione nuovo segno di ostilità da parte dei georgiani ed i loro mentori americani in quella che il Cremlino considera come la sua zona d'influenza oltre alle sanzioni economiche i russi dipingono dispongono di diversi mezzi di pressione sulla Georgia hanno ancora due basi militari nel territorio del Paese eredità dell'epoca sovietica sostengono le forze secessioniste delle regioni di Abkhazia e Ossezia del sud
La popolazione di origine georgiana è stata cacciata dalla case negli anni Novanta dopo violenti combattimenti l'Ossezia del sud diretta da una specie di signore della guerra vuole entrare nella Federazione russa
Le due regioni sopravvivono solo grazie ai sussidi della Russia che in qualsiasi momento
è in grado di smantellare la Georgia
Mosca non ho ancora fatto scrive le Monde perché teme gli effetti contagiosi nelle repubbliche caucasiche che appartengono alla Federazione russa
Ma in fondo è pronta a qualsiasi manovra per minare l'indipendenza georgiana che oramai veramente accertato l'egemonia russa è durata due secoli e mezzo il crollo dell'Unione Sovietica ha permesso di Giorgianni di riscoprire finalmente la loro indipendenza
Ed ora bisogna aiutarlo a preservarla così
Le monde nel suo editoriale di oggi stesso messaggio viene anche da un commento di rivive figlia con minacce russe sulla Georgia in sostanza il quotidiano conservatore francese dice che Tiblisi Mosca condividono la responsabilità di questa escalation preoccupante la Russia sospeso i legami con la Georgia malgrado la soluzione della crisi delle spie Mosca dice di non avere alcuna intenzione di levare il blocco economico Durante la crisi precedente all'inizio del due mila e sei la Russia aveva chiuso le sue frontiere al vino alle acque minerali georgiane con lo scontro era nato da un'esplosione
Di un gasdotto che alimenta la Georgia esplosione che Tiblisi aveva attribuito a un sabotaggio a un atto di sabotaggio concorso per due Paesi scrivere figlia o le che nel superano il caso di spionaggio di cui Tbilisi si è servita per attirare l'attenzione della comunità internazionale sul conflitto che la oppone a Mosca a proposito di Abkhazia e Ossezia del sud dove la Russia incoraggia apertamente separatismo
Per il Cremlino dove la riconquista del vicinato prossimo nella sua area d'influenza è diventato una priorità
La Giorgio diventato la bestia nera dopo la rivoluzione delle rose del due mila e tre l'arrivo il potere del presidente pro americano Mikhail Saakashvili
E la situazione non è migliorata quando il diciotto settembre scorso la NATO deciso di iniziare un dialogo intensificato con la Georgia penultima tappa prima dell'adesione all'Alleanza atlantica
Con l'avvicinarsi del vertice della NATO che si terrà a novembre
La tensione aumenta perché il Cremino non riesce a digerire il fatto che l'organizzazione militare occidentale possa riunirsi a Riga in Lettonia paese che ancora recentemente rientrava non solo nella sua orbita ma nella sua sovranità la Georgia si trova più che mai nel collimatore di Mosca dopo che l'Ucraina ha deciso di abbandonare le sue pretese di integrarsi alla NATO a causa delle querelle che oppongono il presidente pro occidentale Viktor Juščenko il suo primo ministro pro russo Viktor Yanukovich
Essendo riuscita a calmare provvisoriamente le abilità o ucraine ora Mosca non vuole lasciare la presa sulla Georgia paese la cui importanza strategica continua a crescere per i gasdotti gli oleodotti che permettono di portare gli idrocarburi del Caspio evitando bypassando la Russia e di rame
In questo contesto scrivere filioque qualsiasi ulteriore escalation potrebbe avere serie conseguenze sui conflitti congelati in Abkhazia e Ossezia del sud il presidente Saakashvili il cui potere sempre più contestato farebbe meglio evitare qualsiasi provocazioni inutile
Tocca però all'Occidente
Esigere dalla Russia che smetta di minacciare la Georgia
Così dunque le figlia o c'è chi invece pensa che quelle georgiani non siano solo provocazioni inutili o meglio non siano proprie provocazioni inutili per esempio sul wall street journal Europe mediche Cahill Anna
Che in sostanza scrive una cosa la Georgia ha preso un rischio calcolato e necessarie quindi fa bene a comportarsi così
Con la Russia per risolvere i conflitti in Abkhazia e Ossezia del sud ma non solo anche per affrancarsi d'definitivamente dal Grande Fratello russo
L'editoriale invece del Financial Times diciamo il più prudente rispetto alla Wall Street Journal Europe Pro la Russia non è un bel piccino questo il titolo perché la sua prepotenza dimostra l'incapacità ad accettare l'indipendenza della Georgia
La Russia scriverti uno dei molti Paesi che recentemente hanno accusato Israele di rappresaglia sproporzionata nei confronti del Libano
Ma Oscar ma Mosca a ora decisamente superato Gerusalemme anche dopo il rilascio dei quattro sulla tv si accusati di spionaggio la Russia imposto un blocco economico il paese vicino certo Mikhail Saakashvili non si lascia scappare
Opportunità per attaccare Mosca ma le stoccate del presidente georgiano sono poca cosa rispetto al pesante boicottaggio russo deciso all'inizio dell'anno e al blocco economico imposto dopo la crisi
Della scorsa settimana la Russia non ha mai perdonato la Georgia di aver lasciato la vecchia Unione Sovietica in realtà Mosca non ha mai permesso una vera indipendenza di Tiblisi luce continua a mantenere un paio di basi militari dentro la Georgia agisce come protettore delle due enclave separatiste di Abkhazia e Ossezia del sud
Con un atto provocatorio e cinico Mosca ha recentemente fornito la nazionalità russa e residenti di queste due regioni separatiste in modo da poter rivendicare la protezione dei cittadini russi in caso di guerra che cosa spinge Mosca giungere ulteriore tensione a quella che già c'è ai suoi confini meridionali nel Caucaso si chiederti
In parte la ragione va ricercata mi passi avanti della Georgia verso l'adesione alla NATO ma in realtà il dialogo intensificato ottenuto recentemente da TBC è solo un primo passo di un lungo percorso il vero problema sta nell'incapacità della Russia di accettare la realtà posso vi etica
Putin sembra essere determinato a non lasciarsi scappare altre parti dell'imperizia però sovietico dopo l'ingresso nell'orbita occidentale degli Stati baltici
E questo perché il presidente russo si è fermato alla mentalità della guerra fredda questa la constatazione
Del faro Sun-Times in un editoriale di ieri ci scusiamo in Brasile per parlare delle elezioni presidenziali il presidente Lula dovrà affrontare
Il secondo turno è una buona notizia secondo l'International Herald Tribune che ieri ha ripubblicato un editoriale della Boston Globe il momento della verità per Lula il titolo al presidente brasiliano non è riuscito a superare il cinquanta per cento dei voti
Nel primo turno delle elezioni di domenica
In termini elettorali questo significa che dovrà sopravviverà al secondo mandato al secondo turno contro Geraldo alchimie il governatore dello Stato di San Paolo che lo tallona meno di dieci punti a una piattaforma politica simile alla sua
Questa contesa elettorale però dimostra che la democrazia si è radicata in Brasile due decenni dopo la fine della dittatura militare gli scandali di corruzione
Culminati con la rivelazione uomini vicini a Lula hanno pagato settecentottantuno mila dollari per comprare un dossier che accusa i suoi rivali politici
Gli sono costati la ringrazio rielezione al primo turno questo il segno secondo l'Herald Tribune di una democrazia sana chi chiede responsabilità i governanti e in cui gli elettori hanno punito Lula per uno scandalo che trova obbligato licenziare responsabile della sua campagna elettorale
I brasiliani hanno buone ragioni per esitare prima di dare il loro voto a Lula anche se l'attuale presidente ha fatto un buon lavoro in difficili circostanze così
Tra l'altro l'International Herald Tribune e sembra proposito di elezioni un breve aggiornamento su quanto sta accadendo in Austria Domenica si è votato per le elezioni in politica hanno vinto i socialdemocratici
Che hanno sconfitto il cancelliere popolare Wolfang Schüssel
Irride abbiamo letto un editoriale del Francia al Times che dà per certo il ritorno alla grande coalizione tra socialdemocratici e popolari
Invece in un'analisi della Süddeutsche Zeitung si ipotizza uno scenario diverso il gioco di Schüssel nel titolo
Secondo il quotidiano tedesco il cancelliere conservatore Schüssel sconfitto domenica scorsa le politiche è un abile tattico
E potrebbe ricorrere al vecchio trucco di costringerla la destra ad accettare una coalizione di governo anti socialdemocratica così
Tra l'altro la Sueddeutsche Zeitung in ultimo vogliamo parlare di elezioni presidenziali francesi finalmente si sa si stanno i candidati alla candidatura socialista
Ieri Libération si è occupata con un lungo dossier dal titolo dal titolo la guerra delle tre rose ricordate un film con Michael Douglas la guerra dei Rosis
Poi l'editoriale sinistre al plurale perché leggiamo erano sette a concorrere per e sono solo tre a presentarsi chi era inquieto per la pletora di candidati può rassicurarsi certo c'è un candidato in più rispetto al mille novecentonovantacinque
Ma non è certo che il Partito socialista ci rimetta da questo momento di concorrenti alla candidatura perché i tre in lizza non si contendono un semplice concorso di bellezza loro dibattito delle prossime settimane di Gitti mo'le loro differenze sono reali e vanno al di là della sola concezione dell'azione politica
C'è innanzitutto Dominique Strauss-Kahn che è figlio di una politica sostegni Ana di un socialismo preoccupato innanzitutto della regolamentazione dell'economia
C'è poi l'uomo Fabius che si scrive nella tradizione Mitterrand indiana dell'unione della sinistra che vuole recuperare l'elettorato popolare come se elettorato popolare votasse ancora comunista
E poi c'è Ségolène Royale che invece attacca da destra
E attacca la destra perché l'elettorato popolare andato all'estrema destra al Fronte nazionale al punto di portare le penne al secondo turno nel due mila e due
E perché lo stesso elettorato ha paura di tutte le insicurezza e all'ora Ségolène Royal parla di sicurezza sociale di nazione per rassicurare
Prende alla destra i temi e a volte usa il suo vocabolario come Tony Blair aveva fatto nel mille novecentonovantasette per battere i conservatori britannici
Io rottura con i più anziani anche se rivendica la sua parte di Rita Ségolène Royal tenta di inventare una nuova sinistra mente Strauss-Kahn per può étoile quella di Jospin Fabius quella di Mitterrand
Ma il primo criterio di scelta degli scritti socialisti deve essere una sinistra che vinca contro SAR così vincerà chi sarà la migliore possibilità di vittoria per il due mila e sette così di Biassono e abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale