Percorsi di rientro dalla precarietà

Associazione tutto di essere intervenuti così numerosi come direttore la rivista giuridica
è mio compito introdurre questo dibattito ma anzitutto il compito e il dovere
Sento è quello di ricordarvi che con questi numeri vista pubblichiamo anche in maggio al nostro
Caro maestro
Giorgio Keith i lettori diversi anni in vista ma soprattutto per noi grande maestro di vita e anche di dottrina
Troverete in questo volumetto
Le espressioni
Del cordoglio dell'ammirazione dell'amicizia di molti
Illustri personaggi di amici che furono espresse in occasione un anno re non del primo anniversario della scomparsa di Giorgio ma insieme anche tre piccoli bellissimi saggi Di Giorgio
Temi
Sempre attuali
La trasformazione
Sul tema appunto
Di cui oggi parliamo
E dei
Delle possibilità
Il suo superamento sul tema sempre centrale che lui vedeva come tema centrale
Il suo che il diritto del lavoro diritto sindacale e probabilmente di tutta la nostro sistema democratico della rappresentanza e democrazia sindacale
E su altri temi
Che hanno caratterizzato diciamo il debito il lavoro negli ultimi vent'anni
è straordinario non lo devo dire io comando comprenderete leggendo l'attualità del pensiero di Giorgio molte cose sembrano scritte ieri
Allora io dico che noi suoi allievi
E noi tutti gli amici del lavoro siamo più che mai impegnati a continuare la sua ringrazio qui da signora Lula sui fili che sfrutta in con una volta venire
Iniziare ai nostri lavori
Dico questo ricordo purtroppo
Ho poco tempo ho avuto poco tempo tutte le cose ci sono da fare oggi ma credo che
Ecco il ricordo di Giorgio continua ad illuminarci vengo al tema
Importantissimo
Del mercato del lavoro del superamento della precarietà
Uno dei punti sui quali si è raggiunto in sede di stesura
Della programma l'Unione
Una unità di vedute con una certa facilità
Ora però si tratta di passare
Alle realizzazione infatti
E da quel punto di
Possono
Comincia alle discussioni perché lì possono essere diversità di vedute diversità di contenuti diversità di metalli
La rivista giuridica lavoro ha sempre voluto seguire un metodo il più possibile pluralista
Dare spazio tutte le voci e tutti i punti di vista e su questa tematica in particolare la cosa e quanto mai necessaria mia breve introduzione
Dico questo
Tutti
Nell'Unione
Sinistra e sindacato vogliono superare la precarietà ma che cosa significa esattamente quali sono gli istituti problemi che vengono all'ordine del giorno io proverò a enumerati rapidissimamente
I contratti a termine
Fu una legge quella addirittura precedente la legge trenta liquido tre sei otto del due mila e uno
Che è stato messo in mora la stessa corte di giustizia
Perché è un decreto che per consente la ripetizione all'infinito i contratti a termine cosa che invece il contrario
La direttiva europea
Poi vi è il problema delle collaborazioni coordinate e continuative
Un altro mezzo di precarietà
Sul quale la legge ben sette sei
Per il regime sette sei ha fatto una scelta ambigua da una parte ha proibito almeno nel settore privato le collaborazioni a tempo indeterminato dall'altra però
Ha configurato delle collaborazioni
A Progetto
Le quali si sono prestate alle solite diciamo risolti sistemi di aggiramento del frodatori
Vi sono però poi anche altre problematiche soprattutto le problematiche che vedono una divisione del lavoro dell'impresa gli appalti di mera mano d'opera i trasferimenti esternalizzazioni
I somministrazione a tempo indeterminato
E vecchi problemi
Quali il lavoro nei gruppi di impresa la scissione
Artificiosa dell'impresa in plico unità produttive a fini di evasione di legge o di contratto
Tutti questi temi fanno parte della problematica
Del
Rientro dalla precarietà
Vedo che su alcuni di questi su alcuni di questi obiettivi
Non dovrebbe essere difficile
Una convergenza tra le forze dell'Unione del centrosinistra
Anche se mi chiedo se non sia un sorgendo delle
Gli ostacoli imprevisti mi riferisco in particolare alla legge sul rapporto a termine che potrebbe essere la prima c'era un progetto che qui pubblichiamo che poteva giungere in conclusione
Su altre cose ci tornerò dopo aver dato la prova il ministro il discorso il problema forse e più aperto
Come superare le collaborazioni superarle andando un unico rapporto o lasciando distinto rapporto lo subordinate collaborazioni e aumentando tutele collaborazioni questo un aperto
Non voglio prendere e più spazio
Ce qui il ministro al cui chiedo cedo la parola con una richiesta
Con la richiesta con la preghiera
Di essere rassicurato
Riguardo al fatto che il Governo procederà effettivamente nel senso del superamento nella precarietà a cominciare da un nuova legislazione
Sui rapporti a termine spero mi rassicurò
Diamo subito la parola al al ministro perché che avrebbe voluto restare con noi prepara nel resto della discussione perché dopo che abbiamo fissato il convegno
è sopraggiunto un impegno parlamentare c'è un question-time ma in Parlamento il cui ministro deve andare inderogabilmente a rispondere per questo lo ringraziamo di essere
Lo stesso
Voluto venire di avere partecipato a questa nostra iniziativa ma siamo costretti a dargli immediatamente la parola per l'intervento
Vi ringrazio non è mia abitudine non partecipa il discussioni ma impegni istituzionali purtroppo in questo caso sono inderogabili questo è un tram sono le quindici e trenta quindi potete ben comprendere il mio disagio un tempo breve non consente di dire molto
E soprattutto di approfondire comunque cercherò in pochi minuti di rassicurare Nanni Alleva o di inquieta lo a seconda dei casi e in ogni caso di intervenire sui problemi intanto anch'io vorrei brevemente associarmi
Al ricordo di Giorgio Ghezzi come diceva Nanni mi pare un termine molto appropriato un un caro Maestro
Lo è stato anche per me che ho avuto la fortuna di conoscerlo e io non mi ricordo
Il tratto della coerenza e al tempo stesso anche della dolcezza della pacatezza mi ha sempre dato questa impressione oltre che politica culturale umana cose che conquistano le persone
Naturalmente Di Giorgio Ghezzi ricordiamo il fatto di aver fondato negli anni Sessanta la scuola Bonino bolognese di diritto del lavoro
Di essere stato vicepresidente la commissione lavoro della Camera quindi un uomo impegnato sempre a contatto con i problemi e con le ragioni della
Per quanto riguarda gli argomenti perché sono in discussione che avrei voluto trattare
Ovviamente con il tempo necessario e con la profondità necessaria allora io vorrei dire questo che
Intanto evidente che noi siamo tutti d'accordo
Sul fatto di mettere al centro dell'iniziativa politica del governo parlamentare
La lotta alla precarietà e giungono tra al lavoro nero che rappresenta diciamo una fattispecie sottospecie della precarietà forse l'aspetto ancora più rilevante ed un sicuro
E come mia abitudine io vorrei
Partite dagli atti concreti per poi anche accennare alle cose che abbiamo di fronte a noi io penso questo che naturalmente
Una finanziaria non città via la ditta non è l'inizio della fine di una politica abbiamo di fronte a noi
Un periodo di legislatura però i primi passi possono indicare diciamo così la rotta che un Governo intende intraprendere a mio avviso questi primi passi sono passi che poi voi giudicherete nella vostra valutazione autonoma
A mio avviso positivi in che senso positivi perché segnano un elemento di discontinuità e di concretezza al tempo stesso rispetto all'azione del passato Governo sui temi del lavoro perché dico
Discontinuità ma discontinuità
Perché indubbiamente le prime azione che noi abbiamo prodotto
Interrompono anche sotto il profilo culturale della filosofia dell'impostazione sulle scelte del governo precedente voglio come sempre fare degli esempi
Noi abbiamo scritto nel programma e io penso che queste tracce si ritrovino nell'azione della legge finanziaria un punto che per noi torna centrale
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato come forma normale di impiego bene io credo che la scelta di questo governo di collegare la rilevante dotazione di risorse cinque miliardi dal due mila otto a regime a vantaggio dell'impresa e per diminuire il costo del lavoro esclusivamente all'incentivazione alla stabilizzazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato rappresenta un segnale di discontinuità rispetto ad un governo quello precedente
Che aveva addirittura cancellato il credito d'imposta a vantaggio del lavoro stabile
Un secondo elemento di discontinuità e ad esempio per quello che mi riguarda
La vera inserito nelle normative che abbiamo scritto in finanziaria alla centralità della contrattazione come elemento chiave
Per non solo
L'emersione del lavoro nero ma anche per la stabilizzazione lavoro a me pare che riaffidare al ruolo delle parti sociali compito negoziale
I destini regge spetti normativi del rapporto di lavoro sia un elemento importante di forte discontinuità sul terreno concreto per io voglio ricordare questo
Che
Noi siamo partiti
Sul tema del lavoro nero
Per me questo è un punto assolutamente prioritario e dimostrato che le politiche del centrodestra hanno una forte contraddizione quando con la moltiplicazione delle forme di lavoro flessibili o precarie
Si è affermato che questo era l'antidoto al lavoro nero abbiamo constatato successivamente che c'è stata invece un'altra direzione di marcia una sommatoria
Fa questo che io ho chiamato il supermercato del lavoro e l'aumento al tempo stesso del lavoro nero che ha raggiunto livelli record il lavoro nero oggi in Italia conta statistiche alla mano circa tre milioni e mezzo di persone purtroppo coinvolte
Quindi non è vero
Che la moltiplicazione delle forme di lavoro flessibile che possono svolgere la precarietà e di per sé la risposta al contenimento del lavoro nero io penso invece che noi abbiamo bisogno di una razionalizzazione delle forme di flessibilità buona
E al tempo stesso delle azioni specifiche di contenimento del lavoro nero
Ma l'abbiamo deciso per far questo ricomincia ad alcuni settori chiave simbolici il primo e quello dell'edilizia voi sapete che fra le molte norme che non ho il tempo di elencare in particolare una mia molto Carra che è quella della sospensione dei cantieri nei quali si ravvisa la presenza di almeno il venti per cento dei lavoratori in nero
Domani forniremo i nuovi dati aggiornati ma essendo entrata questa norma nel pacchetto sicurezza
Nell'ambito del decreto Bersani operativa dal mese di settembre
Voglio dire che settembre ottobre novembre in tre mesi avverso speso più di quattrocento cantieri io dico purtroppo perché vuol dire che il tasso di attività intero è molto elevata
Aver riaperto il trentacinque per cento di questi cantieri aver contabilizzato da parte dell'IMI dell'INAIL e dell'INPS
Un'emersione concreta di trentasei mila persone e un incremento di gettito contributivo pensionistico pari al più quattro per cento
è un'inversione di tendenza
Trentasei mila tre milioni e mezzo e l'uno per cento ma questa è la strada che secondo me va assolutamente perseguita e i nuovi dati ci dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta il secolo terreno che abbiamo scelto stato quello dei call center
La circolare l'avviso comune la normativa nella finanziaria ci sono già prodotto i primi risultati ieri ho visitato il consente Ali Cos
Di Palermo del gruppo Atesia
Il fatto che attraverso gli accordi sindacali previsti si sia giunti ad una prima stabilizzazione di circa otto mila lavoratori a progetto non ben inquadrati
Trasformati in lavoratori subordinati a tempo indeterminato
E l'avvio di un processo che io mi auguro attraverso la contrattazione che porti alla stabilizzazione nel solo settore dei call center di decine di migliaia di lavoratori che altrimenti sarebbero rimasti
Nella condizione di lavoratore a progetto con minori diritti degli altri lavoratori ecco questi sono esempi concreti che si aggiungono al fatto che abbiamo deciso di aumentare i contributi previdenziale dal diciotto al ventitré per cento per il lavoro parasubordinato che abbiamo migliorato
Le normative per la malattia e per la maternità e questo è parte soltanto parte non ho tempo di quello che fin qui noi abbiamo voluto produrre naturalmente
Nuovi impegni
Abbiamo di fronte a noi ora il Governo ha già annunciato l'apertura di tre tavoli di concertazione uno dedicato il temi della competitività della produttività un altro ai tempi diciamo così dello stato sociale un terzo legato ai temi del pubblico impiego sul tavolo dello stato sociale io ho un obiettivo quello di partire da un elemento costruire una riforma degli ammortizzatori sociali capace di intervenire nella nuova situazione del mercato del lavoro della mutazione del modello organizzativo dell'impresa in sostanza intervenire ancora una volta soprattutto a vantaggio delle categorie più deboli nel mercato del lavoro che sono fondamentalmente tre
I nostri figli che entrano nel mercato del lavoro con forme flessibili che diventano precarie che intrappolano per lungo tempo dentro la precarietà questi nostri giovani
Non è raro trovare persone che ti dicono i due tre quattro cinque dieci anni donne di mezza età la seconda figura debole fra i trentacinque e i quarantacinque anni a lungo in permanenza
Nel lavoro discontinuo di cui rappresentano la parte prevalente che la terza figura
E quella dei lavoratori che dopo i cinquant'anni perdono il lavoro e non hanno alle volte il background culturale e professionale in grado di farli rientrare nel ciclo della produzione anche a seguito delle evoluzione dei cambiamenti dell'organizzazione del lavoro come intervenire
Con una revisione degli ammortizzatori sociali è un'opera ambiziosa rimasta fin qui incompiuta nessun governo ha portato a termine quest'opera nel modo adeguato
Per farlo
è necessario avere molte risorse
Questo bisogna dirlo un punto di partenza ineludibile aggiungo
Che per quanto riguarda la spesa destinata a quella che con brutto termine chiamiamo gli ammortizzatori sociali che dovremmo chiamare d'ora in poi i diritti di sicurezza sociale ma per capirci
E farci capire usiamo il vecchio termine
C'è bisogno di aumentare la dotazione di risorse allineando la situazione italiana a quella europea per andare in quale direzione certamente indennità di disoccupazione di livello europeo ma aggiungo contributi figurativi nei momenti di mancanza di lavoro che ricostruiscano
La posizione contributiva in termini continuativi per le persone che hanno la disavventura di perde il lavoro o di navigare nel lavoro discontinuo prevedere la totalizzazione dei contributi per versare in un unico recipiente l'insieme dei contributi diversificati a fondi diversificati che nel corso di una vita di lavori si possono incontrare
Rivedere le normative esistenti ma soprattutto stabilire che nei centri per l'impiego il luogo territoriale dell'incontro fra domanda e offerta di lavoro ci sia per così dire
Un punto di patto fra il lavoratore è il territorio in cui vive
Che la tutela sociale che deriva dei nuovi ammortizzatori ce a condizione che lavoratori accetti la formazione era in piedi altrimenti si esce dalla tutela sociale
Accanto a questo io ho concluso io credo che noi dovremmo ovviamente lavorare a questo tavolo per la revisione dei temi relativi al mercato del lavoro i temi sono
Molto semplici tra i contratti a termine al part-time alla cessione del ramo d'impresa alla revisione della legge trenta
Più ampiamente al tema che ho già detto degli ammortizzatori sociali
Questo e l'obiettivo sul quale noi stiamo lavorando e questo è l'obiettivo che noi vogliamo realizzare attraverso lo strumento fondamentale della concertazione così come finora abbiamo fatto con le parti sociali
Arrivando agli obiettivi e alle normative contenute nella legge finanziaria vi ringrazio
Ora la parola al segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani
Sì innanzitutto anch'io
Mi unisco ricordo al cordoglio per
Per la scomparsa di Ghezzi due anni fa esattamente
E vale per lui quello che vale per per i grandi maestri cioè il tempo che passa da forza da Lucia lavoro che hanno fatto
E così è
Poi riflettevo sul fatto che in realtà abbiamo maestri di diversa natura
Nel campo del diritto del lavoro abbiamo maestri che si sono dedicati alla ricerca universitaria lavoro
Accademico e hanno influenzato in ragione di questo scuole di pensiero e tante agli enti
E abbiamo figure maestre che hanno fatto queste insieme hanno unito un'attività un'attività pratica
Lo hanno fatto
Collaborando in diverse modo con le organizzazioni sindacali lo hanno fatto in incarichi di lavoro e di responsabilità parlamentare in altri ruoli istituzioni istituzioni pubbliche
E Ghezzi è stata questa particolare figura di maestro
Maestro universitarie maestro anche in ragione del contributo pratico che ha dato
Come ha fatto pensando un altro grande
Gli USA laborista Gino Giugni
Come
Come ha fatto che qui presente non voglio citare i presenti
E come ha fatto anche uno che in realtà era molto giovane come Massimo D'Antona
E questo dice anche che non sempre veri deve avere un'età per essere poi considerato un punto di riferimento un maestro
Voglio solo aggiungere che c'è una cosa molto bella che di questo insegnamento e di questo metodo
Di Giorgio Ghezzi noi teniamo molto a mente ed è esattamente l'ampiezza del suo pensiero
E il metodo con cui lui si è sempre confrontato con altri pensieri altre opinioni
E trovo davvero molto significativo anche molto incoraggiato la decisione
In anni alleva e degli altri
Curatori della rivista giuridica del lavoro anche pensando a questo
Di allargare i contributi e la platea del nostro comitato editoriale comitato scientifico
Un modo cioè davvero coerente con con quell'insegnamento di Ghezzi che proviamo a mettere in pratica
Allargando i contributi a diverse tendenze non chiudendoci ma aprendo siccome com'è sempre stata in fondo nella storia della rivista della consulta giuridica
Della morte
Voglio dire due cose però ho sentito il tema in discussione i problemi che abbiamo sentito il ministro il ministro del lavoro
Io credo
Lo abbiamo anche detto nel nostro direttivo che con la legge finanziaria il Governo ha fatto un passo in avanti più significativo di quello che normalmente anche noi non siamo portati a considerare
Quando tu non hai le cose
Le chiedi tutte quando poi ottieni qualcosa talvolta se diviso tra il fatto di aver ottenuto cosa che ti sembravano utili ma che non aveva avuto fino allora e quello che ti manca
Non è una cosa insignificante lo ricordava Luís avere innalzato i contributi cioè a vere in qualche modo ridotto
La dimensione dei costi tra un contratto a tempo indeterminato tradizionale queste forme di rapporto di lavoro perché anche su questo si è agito per rendere più conveniente le une a scapito dei diritti e della dignità di chi lavora
è importante avere ampliato in qualche modo aperto la strada di riconoscimento di diritti nei confronti di queste figure anche se qui abbiamo trovato ma non lo dico tanto al ministro del lavoro ma
Troppe difficoltà
Maternità malattia si doveva fare un po'meglio un po'di più senza anche a ragione dei costi che determinavano ha avuto difficoltà vi dico la verità
Ministro Losada vissute la vissute con nonna purtuttavia un primo passo importante significativo così come sulla piattaforma della lotta al sommerso che mi ha avuto tavoli aperture
Non è non è facilissimo trovare che il governo faccia proprio nella sostanza
La piattaforma di CGIL CISL UIL su questo tema anche questo è un passaggio importante
Così come io credo che sia importante il ragionamento che faceva il ministro sul primato della contrattazione che io devo dire
Più ci penso e più mi sembra anche a me è una è una strada maestra sulla quale dobbiamo incamminarci perché l'impianto legislativo andrà modificato va modificato e ripensato ma al cuore poi dei problemi sta nella capacità attraverso la contrattazione di imporre soluzione di conquistarle anche perché
Basta pensare soltanto che nell'epoca dell'alternanza non è che può il sindacato passare
Cinque anni a combattere le leggi inique che si fanno cinque anni a chiedere di cambiare quelle leggi e se cambia governo altri cinque anni e nel frattempo cosa facciamo
Aspettiamo combattiamo e aspettiamo cioè in qualche misura
Dobbiamo ampliare la parte la fascia attraverso cui la contrattazione io questo lo penso soprattutto sul rapporto di lavoro a tempo determinato sul contratto te però per far questo bisogna in ogni caso cambiare la legge che c'è
C'è anche questa dimensione di uno spazio negoziale di cui dobbiamo riappropriarci essi Confindustria non fosse mio per dovrebbe seguirci su questo ragionamento
Passa attraverso il cambiamento della legge del centrodestra io questo però al governo lo chiedo
Proprio nell'ottica di rafforzare la contrattazione questo passaggio Vaffa
Perché rimettere in mano alle parti questo tema secondo me rappresenta un investimento importante poi so anch'io che avremo settori in cui strappi Remo norme più avanzate in termini causale in termini percentuali e settori in cui saremmo un po'meno
Però preferisco questo a una rincorsa sulla legislazione che ci tiene imballati e soprattutto ci fa cadere nella trappola che è stato davvero per l'azione del governo di centrodestra
Attentare gli spazi il ruolo e la funzione della contrattazione collettiva per questo penso che il cambiamento su questo terreno un cambiamento di qualità
Perché dobbiamo ritornare a praticare quello che le politiche del centrodestra in realtà c'hanno ci hanno ridotto
E e questo credo che rappresenti per noi un un passaggio importante nel e i prossimi appuntamenti con il governo in sostanza vorrei meno ma quel meno
Lo vorrei e in secondo luogo e poi premio finisco
Dire al governo che la Finanziaria un punto di partenza il passaggio sul contratto a termine un altro punto di pasta di partenza se il governo dura la legislatura c'è bisogno di rimettere mano all'impianto come chiediamo non so quali problemi può aver la maggioranza anche su questo terreno visto che ogni giorno ce ne sempre di uno io uno nuovo
Però fatti questi passaggi a quel punto lasciare così la situazione non avrebbe proprio senso
E sapete perché perché c'è troppe robe che non vanno
Noi siamo abituati a vedere anche la nostra esperienza di lavoro tanti esempi a me ne è capitato uno che grida vendetta che prova descriverlo esattamente come mi è stato detto da ragazzo in questione
Grande azienda di telecomunicazione quindi l'azienda internazionale non Telecom piena di sotto
Bene funzione importantissime strategica affidata in che modo in co.co.pro.
Che ha un livello di retribuzione che al di sotto dell'area tassabile e che riesce ad arrivare a mille seicento euro netti al mese attraverso altre forme di incentivazioni non tassate
Questo è una schifezza
Questa è una cosa che non può essere tollerata si evadono contributi si evadono tasse e non c'è né un problema di costo né altro
Per questo dico son tutti i passaggi e al termine però dobbiamo riflettere su tutto
Non era di carità
Qui è davvero avere rispetto per le funzioni fondamentali gli obblighi che l'azienda deve avvenire verso l'interesse pubblico oltre che verso i diritti e la dignità di chi decide
Va bene
Quindi
A
Sentiamo magari un uno studioso
Perché questa è una presentazione della quale noi vogliamo mettere a confronto
Punto di vista degli studiosi con quello dei politici di coloro ai quali è affidata alla riforma
Poi nell'ordinamento adesso io quindi dare dei la parola
A dodici direttori della rivista giuridica del lavoro
Che il cui ha scritto proprio in questo numero dedicato ai percorsi di rientro del precarietà
Un bel saggio con il quale sono quasi d'accordo anche se non del tutto
Per
Che appunto ci sono delle posizioni
Che si confrontano forse non tanto me le motivazioni quanto poi nelle soluzioni
Allora dopo la parola per un intervento un primo intervento diciamo insieme di metodo e di merito ad Alberto Professore Adalberto Perulli
Grazie in anni
Anch'io vorrei iniziare con
Con un ricordo con un omaggio
Al maestro
A Giorgio Ghezzi
E vorrei ricordare che uno di questi saggi che abbiamo deciso di pubblicare nel supplemento alla rivista
L'introduzione a un
A un a un'opera collettiva un commentario al decreto legislativo duecentosettantasei
Che
Siamo riusciti Poiano
Io e anche gli allievi
Andrea alla sandali in particolare Federico Martello ogni Marina Gattoni Stefano Caliandro
Che siamo
Poi riusciti a
Ad approfondire lì a studiare
In cui Giorgio Ghezzi nel descrivere
In modo come sempre acuto
Quello che lui definiva un un amava definire un un Grand Tour Mandel diritto del lavoro
Di quella fase
Metteva in luce
Gli aspetti più
Più estremi del percorso di flessibilizzazione precarizzazione destrutturazione del mercato del lavoro
Con riferimento
Alle varie direttrici di attacco diciamo così che il decreto legge che la legge trenta e poi decreto legislativo avevano avevano posto in essere
Una destrutturazione del lavoro e delle sue forme
Che
E veniva sospinta egli scriveva in quell'introduzione fino ai limiti estremi della polverizzazione delle garanzie
Che una spinta
Alla precarizzazione del lavoro che scriveva Giorgio Ghezzi non nasceva
Non nasceva oggi non nasceva nel due mila tre ma conosceva sicuramente un salto di qualità
Consistente non solo per quanto concerne la moltiplicazione per molti versi incontrollata delle tipologie contrattuali
Delle fattispecie atipiche sia nell'area del lavoro subordinato sia nell'area della loro autonomia
Ma per tutta una serie di
Altre linee
Di discontinuità che riguardavano la tematica delle esternalizzazioni
Che riguardavano l'individualizzazione nella regolazione di certi rapporti
Flessibili che riguardava ancora la degradazione o lo svuotamento di contenuti
Della contrattazione collettiva e del suo ruolo adonta peraltro che l'abbondanza di rinvii che nel decreto legislativo
La contrattazione fatta oggetto
Ecco credo che
In quello scritto in che è uno degli ultimi scritti Di Giorgio Ghezzi
Emergesse come sempre una dimensione prospettica densa di suggerimenti per il decisore politico e questa dimensione prospettica assumeva l'urgenza che solo
Chi
E studioso politicamente impegnato come lui era poteva avvertire quest'urgenza di un progetto complessivo alternativo un progetto capace per usare le sue parole in un altro scritto di afferrare Proteo
Cioè di afferrare le forme multiformi appunto cangianti in cui il lavoro si era frammentato e disperso
Per ricondurlo in una prospettiva unitaria
La prospettiva del lavoro in generale
Per questo credo che se Giorgio Ghezzi fosse qui con noi credo apprezzerebbe
Lo sforzo compiuto dalla sua rivista per individuare le per riflettere su questi percorsi di rientro
Dalla precarietà che fanno appunto oggetto di alcuni degli iscritti contenuti nel fascicolo della rivista
E afferrare Proteo diceva Giorgio Ghezzi a partire dal cuore del diritto del lavoro cioè dalla notazione di subordinazione de su questo tema che vorrei
Brevemente soffermarmi sul tema della subordinazione delle sue dei suoi mutamenti
E anche sul versante speculare dell'autonomia per verificare
Se
Sia possibile immaginare un percorso unitario un percorso comune nella soluzione di questo ormai annoso problema che riguarda l'adeguatezza della nozione
Di lavoro subordinato rispetto ai cambiamenti nello scenario produttivo e organizzativo sociale
E la prospettiva rispetto alla quale collocare
Quelle forme di lavoro
Al tono MoMA dipendente dal punto di vista economico che noi qualifichiamo come rapporti di lavoro parasubordinato oggi nelle modalità anche a progetto
Ora
Su questo tema dicevo annoso perché
Circa undici anni fa presentammo a Venezia
Un libretto che curò Giorgio Ghezzi che riguardava appunto
Delle ipotesi di riforma
Del mercato del lavoro in cui erano contenute due ipotesi di
Riformulazione dell'articolo due mila novantaquattro del Codice civile una era stata redatta da Nanni Alleva e l'altra era stata redatta da Massimo D'Antona quindi un tema su un tema ormai ormai molto
Molto approfondito nel dibattito dottrinale nel dibattito politico-sindacale posto che
Nelle scorse legislature molti progetti disegni di legge sono stati
Immaginati e anche anche depositati su questo su questo argomento beh a me pare che
Lei ipertesi
Il più
Realistiche e più
Non fondate anche dal punto di vista teorico
Sono quelle che richiamava in estrema sintesi in anni alleva l'indizio
Una prima ipotesi
Consistente nell'immaginare un tipo generale di contratto
Quindi un contratto di lavoro potremmo dire per riprendere quel
Quella quella risalente proposta di Nanni che poi in qualche misura ha condizionato l'elaborazione dottrinale
E e politico-sindacale successiva un contratto di lavoro senza aggettivi contratto di lavoro per
Per
Per conto altrui caratterizzato non più
Dall'etero direzione della prestazione lavorativa quindi caratterizzato non più da modalità esecutive della prestazione ma dalla limita del piano organizzativo di impresa entro il quale la prestazione si colloca
Questo
Contratto unico
Consentirebbe poi di stipulare degli specifici patite erogatori
Tende tira sostituire letta vero direzione datoriale corna forme di
Autoregolazione delle modalità lavorative
Senza che ciò comporti questo è il succo della proposta senza che ciò comporti l'esclusione
Dei prestatori di lavoro dalla fruizione delle discipline di tutela prevista e per il
Lavoro
Soggetto a dettero direzione
Questa proposta e evidentemente degna
Do il massimo della massima considerazione
Vorrei ricordare che questo tema della dipendenza economica nella soluzione così prospettata cioè la costruzione di un contratto di lavoro è l'unico caratterizzato non dall'Epiro direzione ma dalla al Litta del piano organizzativo dell'impresa entro il quale si colloca la prestazione di lavoro
E
Presente
Ed operativo
In altri ordinamenti giuridici
Nel
Due mila sei lo scorso anno l'organizzazione internazionale del lavoro
A prodotto una raccomandazione in questa raccomandazione si invitano tutti i legislatori nazionali di ad apprestare delle norme chiare
E efficaci relativi agli all'identificazione dei rapporti di lavoro
E in quella raccomandazione l'oeil dice utilizzando o il criterio della subordinazione inteso come etero direzione oppure utilizzando il criterio della dipendenza quella dipendenza economica
Quindi
E chiaro che il tema della dipendenza economica come criterio alternativo
Rispetto a quello tradizionale della subordinazione intesa come etero direzione non è un tema non è un tema tipicamente legato al nostro mercato del lavoro è un tema che si si è posto
Nel diritto internazionale del lavoro e come dicevo è una soluzione che
E operativa in altri sistemi giuridici da alcuni sistemi giuridici del Sudamerica al Canada sino sino alla Francia
Che con una
Flessibilità particolare dovuta dal fatto che non esiste in quell'ordinamento una nozione legislativa di lavoro subordinato qua
Attraverso la giurisprudenza sostanzialmente ha allargato la nozione di subordinazione fino a ricomprendere di quasi tutte le forme di lavoro
Parasubordinato economicamente dipendente
E questa è una soluzione
L'altra soluzione
Ripeto tra quelle possibili che ritengo
Degna di di considerazione
E l'assoluzione dei della Carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che segue una diversa impostazione metodologica
Una diversa impostazione metodologica perché
Non viene nella prospettiva della carta
Unico contratto
Ma la subordinazione concepita come un continuum come una linea continua
In cui ci sono ferme diverso e di subordinazione
E queste forme diverse di subordinazione
Che conducono dalla subordinazione
Classica tradizionale insinua la sfera dell'autonomia vanno ricondotti ad un'unità
Ma un unico un'unità molteplice
Un'unità molteplice a partire da una serie di diritti fondamentali di base comuni a tutte le forme di lavoro anche alle forme di lavoro autonomo in senso in senso tecnico non cioè
A forme di lavoro parasubordinato ma autonomo in senso pieno
Per poi procedere gradualmente verso tutele ulteriori a me pare che entrambe queste proposte vadano nella direzione di osservare appunto Prometeo vanno nella direzione della ricomposizione dei lavori
E imprimono una diversa conformazione al mercato del lavoro nel suo complesso divergono Perrone nella visione di insieme di questa unità che la prima prospettiva e un'unità omologante nella seconda e una e una
è una direzione unitaria che tiene conto però dei diversi assetti di interessi che ancora caratterizzano le forme giuridiche in cui viene dedotta una prestazione di lavoro
Poi ci sono altre possibili strade altre possibili proposte che possono essere prese in considerazione vi sono ipotesi che vanno dalla predisposizione di presunzioni legali di subordinazione
A ipotesi praticate anche queste in altri ordinamenti giuridici che prevedono che siano le parti sociali in certi settori
Produttivi
Che sia cioè la contrattazione collettiva di individuare i requisiti oggettivi caratteristici della
Del rapporto di lavoro subordinato
Potremmo anche che immaginare una pura e semplice abrogazione della nozione di prestazione d'opera coordinata e continuativa
E difficile evidentemente dare una
Una parola conclusiva su questo argomento però vorrei rispondere a qualche osservazione
Che in anni alleva fa nella sua introduzione Nanni
Allora dice
La soluzione della carta
è una soluzione binaria
E soprattutto dice Nanni
La soluzione della carta è una soluzione recessiva rispetto all'attuale normativa
Introdotta con il decreto legislativo duecentosettantasei cioè recessiva rispetto
Al lavoro a progetto
Ecco io Nanni su questo non sono d'accordo con te cioè forse è vero che la prospettiva della carta è una prospettiva binari Janácek paragonata alla prospettiva omologante unificante del contratto unico
Però non è una prospettiva binaria nel senso di una prospettiva positiva dialettica
è una prospettiva che tiene conto di alcune differenze che esistono
Nell'ambito delle tipologie contrattuali ma che va in una direzione di ricomposizione come dicevo prima mantiene e vero un'articolazione per grandi aggregati
Ma nella prospettiva di concepire il lavoro come un istituto giuridico generale
Lo diceva Massimo D'Antona
E soprattutto Nanni non direi che la Carla prospettiva della carta e recessiva rispetto al decreto legislativo duecentosettantasei
Anzitutto perché questo giudizio presuppone logicamente che
La nostra diciamo la la disciplina del lavoro a progetto determini un avanzamento rispetto alle vecchie collaborazioni coordinate continuative io su questo ho molti dubbi
Anzi tenderei a dissentire dall'accreditare in funzioni garantiste al lavoro a progetto
E la l'esperienza dei call center ce lo dimostra
E noi siamo uno dei pochissimi Paesi in Europa che hanno qualificato i lavoratori dei call center come lavoratori autonomi a Progetto in nessun altro Paese non solo in Belgio i lavoratori dei call center sono non sono lavoratori subordinati è chiaro che i lavoratori dei call center sono lavoratori subordinati e non c'era bisogno
Di una circolare ministeriale
Per
Non fare scattare delle ispezioni
E per verificare che migliaia di cui lavoratori versano in condizioni di subordinazione giuridica chiarissima
Tenderei ad evitare di attribuire di accreditare funzioni garantiste al lavoro a progetto
Che nella mia personale visione sarebbe età abrogare
Scegliendo per l'appunto una delle due soluzioni che ho detto io non credo e qui concludo
Che il lavoro
A Progetto sia un avanzamento e quindi non credo che la carta la prospettiva della carta sia un regresso faccio due esempi in materia retributiva la carta la prospettiva della carta prevedeva quello che poi la Finanziaria adesso ha realizzato in materia retributiva cioè l'aggancio del del del principio di proporzionalità
Ai parametri della contrattazione collettiva realizzando una sorta di parità di trattamento con il lavoro subordinato
E poi il secondo esempio che dimostra che no che un recesso non viene ma vi è un evidente avanzamento
E la materia della materia del licenziamento del recesso
Che nel lavoro a progetto e sostanzialmente libero nella prospettiva della carta viene invece assoggettato ad un
Ad un onere di giustificazione giustificato motivo o giusta causa ripeto
è un tema su cui è difficile
Porre una parola conclusiva ma credo che con queste due soluzioni rispetto alla quali est e forse possibile anche trovare una prospettiva di sintesi unitaria abbiamo delineato quanto meno
La direzione di marcia grazie
Mille grazie Alberto continueremo forse in altra sede nostri piccolo piccolo la dialettica
Dico soltanto che prendevo atto del fatto che sul carta almeno le collaborazioni coordinate e continuative a tempo indeterminato
Nel settore privato non dovrebbero esserci più mentre nella Carte dei diritti sia pur munite di garanzia c'erano e quindi vogliamo vedere se ci saranno ancora questo era un po'la mia osservazione ora vorrei dare la parola al nostro nostro come dire non avversaria
Sì c'è una volta dirimpettaia
Cioè al responsabili dell'ufficio sul giuridici nella Confindustria professor Massimo Marchetti
Grazie per il professore ma non lo sono ringrazio per l'invito
Naturalmente
Mi associo al tributo professor Ghezzi si è inutile che vi dica che dal punto di vista dell'impostazione culturale
Ci marca diciamo così una certa notevole differenza ma questo non mi impedisce certamente ecco gli riconosce un tributo vero sincero diciamo alla grandezza degli del maestro quindi senz'altro e codici associamo nella nella riconoscimento ci consente di degli insegnamenti Della grandezza comunque degli insegnamenti sotto del tributo alla ecco capacità di elaborazione delle idee che sempre la cosa più complicata diciamo tante volte da da fare
Detto questo io mi trovo diciamo con una messe se mi consentite di riflessioni tale che è difficile
Da ordinare perché le cose che sono state anche solo a accennate sin qui sono molteplici io quindi vorrei limitare diciamo così veramente il mio intervento apporre battute su che cosa richiamando quello che sono le nostre posizione delle che anche recentemente il vicepresidente Bombassei ha ha ricordato nella recentissima intervista al Sole ventiquattro Ore
Sul fatto che Confindustria vorrebbe poteva aprire un tavolo di confronto ampio sulle questioni del lavoro
E non solo sulle pensioni e lavoro tout-court sulla questione della crescita della della produttività della competitività delle imprese che siamo assolutamente coscienti non dipende solo non dipende solo dal fattore lavoro ma di quest'oggi ci occupiamo e quindi su questo noi diamo diciamo così oggi il nostro la la nostra agenzia mondiale nostra riflessione
Allora se le cose stanno così se dal nostro punto di vista c'è bisogno di fare una riflessione ampia
Che non può riguardare ecco la riflessione sul singolo istituto punto ecco che non è ecco riteniamo sia errato metodologicamente
L'approccio di partire con la riflessione ad esempio appunto sul contratto a termine
Perché anche solo nel rapporto presentata CNEL sulla mercato del lavoro a luglio mi sembra lo scorso anno
Si diceva chiaramente che si l'incremento della diciamo del contratto a termine c'è stato
Ma che in definitiva lo stock complessivo dell'utilizzo dei delle varie forme di flessibilità non me più elevato che negli altri Paesi europei anzi siamo nettamente al di sotto
E che comunque anche questo incremento del contratto a termine non ha ancora prodotto
In effetti tale da destrutturare come spesso si dice il mercato del lavoro
E che comunque nel l'incremento del contratto a termine il problema di per sé semmai si porrà fra qualche tempo se per vedere se le transizioni
In qualche misura presso l'avverso il loro suono a tempo indeterminato verranno concretamente a essere fortemente ridotte perché è vero che c'è qualche segnale in questo termine ma come ci ricordava ieri il professor Dell'Aringa che è stato autore di questa di questo uno degli autori curatore di questa ricerca c'era presente collega Treves sarà sentito con sui vecchi ha detto questo fatto che anche le transizioni
Probabilmente stanno in parte gli elementi di mi arrendo dipende dal fatto che c'è stato ha ragione anche della ridottissima anzi cresce l'economia il due mila cinque un ricorso in questo istituto massiccia perché le imprese come dire hanno dovuto far fronte a un momento di difficoltà
E le cose che dico trovano io credo un qualche ecco va pagina
Sette due nove del della rivista di cui oggi quello sul cui numero oggi riflettiamo nel saggio il professor Menghini
Si dice quanto di questo alto numero dovuto le maggiori possibilità di assunzione a termine introdotte altre sei otto ovvero dovuto all'intera normativa del lavoro ovvero la situazione generale del Pan del Paese delle imprese
A mio parere le cause vanno suddivise tra tutti e tre questi fattori
Quindi che diverse la riforma contratto a termine abbia determinato su questi affetti così gravi tali da ecco per me è un dato da contestare
E poi
Non mi permetto sempre dire in termini di elaborazione delle idee
Che vorrei ricordare che quando partì la trattativa sul contratto a termine
La proposta del tavolo imprenditoriale
Fu la seguente gli assoluta integrità in linea con la direttiva Primo contratto a termine libero
Sui rinnovi
Sul ragioniamo nella logica ma fu solo abbozzate da questa questa proposta agivano nella logica dell'esistente
Questa proposta fu rifiuta
E se io leggo nel rapporto sempre del CNEL presentata che ne che uno degli elementi che probabilmente incentivato il ricorso del contratto a termine
E il fatto che alcune a parte questo intatte termini sono stati fatti quasi per come dire avere un periodo di prova più ampio
Rispetto all'esistente
Ecco che allora io dico che una riflessione a tutto campo
Servirebbe anche a riflettere se non è il caso di Rifle diciamo di allargare ecco il punto la riflessione su alcuni istituti esistenti
Perché ieri ne parlavamo al tavolo del Governo sulla sul libro verde della commissione va bene sul diritto del lavoro
Il discorso ecco sulla riflessione sulle politiche del lavoro non può essere ridotto a una sola cosa cioè vedere se può essere cambiato un qualche tipo istituto meno
Tutto il concetto della cosiddetta flexsecurity in Europa affonda almeno su servizi
Di per l'impiego
Formazione ammortizzatori
E quindi siamo estremamente favorevoli al fatto che parta un tavolo che prende in considerazione anche la riforma degli ammortizzatori nonché quarta cosa anche una riflessione
Sulla rimodulazione le sedute del lavoro standard che potrebbero avere determinato nell'irrigidimento sempre nel saggio il professor Menghini si dice che potrebbe essere una delega Auser corso a termine
Le utenti che invenzione dei giudici e dei tempi del processo che aumentano a dismisura l'ammontare risarcimento del danno in caso di licenziamento
Ecco che allora se questo è vero una riflessione a tutto campo si impone con la forza delle cose
Ecco perché non riteniamo di essere mio Pini
Quando facciamo questo ragionamento ma crediamo e viceversa di aprire una prospettiva di riflessione ampia a tutto campo
Che impone il discorso appunto di una complessiva rivisitazione delle delle discipline e chiudo sulla contrattazione
Io non sono affatto convinto delle riforme che si sono succedeva succedute fino adesso
Abbiano ridotto lo spazio per la contrattazione
Però mi piace ricordare che quando si ti chiama
La contrattazione dobbiamo anche dirci chiaramente siamo in una fase come dire dire di riflessione
Tecnica quindi credo di poter libri parlare abbastanza liberamente quindi mi perdonerete
Sì dico francamente alcune cose che la contrattazione
Quella esistente cioè quelle in atto non ha sfruttato gli spazzini
Che la legge lascia nella fascia e parlare sempre il problema degli orari
Su quel che è un altro tema che noi poniamo con forza sul tavolo e che rispetto al quale non si può dire no questa cosa rimanga fuori
Perché altrimenti incominciamo ecco con la limitare il campo allora se concertazione deve essere e noi siamo per la concertazione
Prego accettazione seriamente deve essere fatta su tutto quello che attiene al rapporto compresi gli orari perché la flessibilità sugli orari tutelata dalla legge tutelata dalla legge dalla legge europea
Può essere anche una risposta
Al contratto a termine
Al minore utilizzo del contratto a termine
E quindi ritornando alla alla sul suolo della contrattazione io vorrei dire questo se è vero che c'è voluto un accordo interconfederale nel mille centonovantotto per far partire il lavoro temporaneo Italia che altrimenti la contrattazione di categoria e non faceva partire nonostante la legge fatta dal centro sinistra
Qualche cosa questo significherà e allora ecco che quando noi diciamo nel nostro documento sui relazioni industriali che uno degli elementi che va ripensato neanche punto il ruolo che la contrattazione
E non vogliamo assolutamente spingere per una diminuzione che sul ruolo che la contrattazione al contrario
Ne abbiamo indicato la contrattazione come un elemento fondamentale per la crescita della competitività di questo Paese però non si può invocare la contrattazione soltanto diciamo perché crei spazi acquisitivi no
Perché per una parte senza che consenta di dare diciamo il giusto la giusta contropartita anche dalla parte dell'impresa perché altrimenti facciamo un gioco diciamo così con la la mano legata da dietro la schiena e quindi la concertazione pro la contrattazione sono un ruolo che le assaggia a tutto campo
Io ringrazio
Grazie ora la parola
Ah professor Massimo Roccella sì l'acqua il sentite probabilmente un'altra angolazione
Regione minuto
Dovrei dire anch'io qualche parola
In ricordo di Giorgio Ghezzi ma mi scuserete se in questa sede pubblica
Proprio non riesco perché
Poi temo che l'emozione mi impedirebbe di continuare ulteriormente
Ecco io penso che il modo migliore per quanto mi riguarda di ricordare
Giorgio Ghezzi per uno come me che ha avuto il privilegio di lavorare per parecchi anni al suo fianco
Sia quello di continuare a cercare ancora
Le strade migliori per difendere con le armi che abbiamo a disposizione noi giuristi del lavoro le armi della tecnica giuridica le ragioni del lavoro subordinato
E di farlo parlando in tutte le occasioni in cui ci è concesso con la massima chiarezza possibile
E quindi questo è quello che cercherò di fare anche oggi del resto penso che e l'invito che danni alleva mia rivolta a questa tavola rotonda dipenda anche da questo penso che Nanni sospetti che al contrario di quanto diceva prima ad Alberto Perulli le posizioni in campo sulle questioni che stiamo oggi discutendo non sono propriamente due ce n'è una terza ce n'è una terza
Che nei limite delle i miei forza e capacità cercherò
Di esprimerla ma d'altro canto non è molto difficile rendersene conto e basta dare un'occhiata ai tre progetti di legge che corredano il fascicolo della rivista giuridica del lavoro per rendersi conto che innanzitutto c'è una differenza sul piano del metodo
Ci sono due proposte che si presentano con un carattere come dire
Onnicomprensivo globalizzato ante in qualche modo Palin genetico e poi ce n'è una terza
Più modesta che affronta un problema specifico ecco questo è il mio modo quel voto che io prediligo di affrontare le questioni della riforma del mercato del lavoro e dei rapporti di lavoro
Devo dire che cessò ce ne sono stati già dei segni tangibili nella legge finanziaria appena approvata e vorrei ricordarne tre le novità che a me paiono più significative
E nell'ordine non necessariamente di importanza
Il riconoscimento del diritto all'indennità di malattia gli apprendisti sia sanato una vecchia e storiche ingiustizia
L'elevamento dell'età minima di accesso al lavoro a sedici anni in parallelo con di innalzamento della scuola dell'obbligo
E poi come dire last but not least la riforma degli appalti
La riforma degli appalti della quale devo dire che con molta che con mia non piccola sorpresa i giornali per parecchi giorni donando assolutamente parlato alla fine ho detto beh
Visto che ho in ancora una volta il privilegio di un giornale che ospita venire opinioni ne parlo io e dunque forse qualcuno di voi avrà letto il contenuto degli articoli novecento del del comma discussa Dale commi novecentodieci novecentoundici della legge mi sfugge il numero insomma dalla legge finanziaria della legge finanziaria due mila e sette
E ecco con queste norme si è cominciato a innovare diciamo così rispetto alla legge Biagi anzi per la verità si è andato anche oltre la legge Biagi
Perché neanche la vecchia legge del mille novecentosessanta prevedeva un principio di responsabilità solidale fra committente subappaltatori
Si fa l'avvocato e qui ce ne sono tanti sa benissimo che quando si andava davanti a un giudice per far valere la responsabilità solidale del committente rispetta i subappaltatori impliciti diceva purtroppo la legge non lo prevede
Ecco questo quindi è un principio profondamente riformatore possiamo dirlo senza che ci siano ambiguità sul significato della parola
Come pure l'estensione di questo principio la responsabilità solidale per il danno biologico differenziale anche questa è una cosa di grande importanza
Soprattutto in un Paese dove infortuni sul lavoro è infortuni mortali sul lavoro
Rappresentano un triste primato europeo non fossero mondiale va sicuramente europeo
Ecco queste l'approccio che io prediligo ma tuttavia non voglio sottrarmi alla alle questioni più generali
E dunque e qualche parola va spessa sua alcune tematiche di fondo toccate dai due Progetti onnicomprensivi la Carta dei diritti da una parte il progetto di legge presentato dalla Margherita e da una parte dei DS e ne l'altro progetto di legge che viene attribuito alla sinistra radicale diciamo nell'opinione
Nell'opinione comune
Che
Direi che qui la questione più significativa è quella che ha evocato Adalberto Perulli
Però bisogna subito aggiungere che qui non si tratta soltanto di due modi un po'DiVersi di affrontare la stessa questione si tratta di due universi concettuali
Radicalmente differenti di talché io la netta sensazione che questi due progetti di legge assolvano alla funzione di imbarcarsi l'uno con l'altro
In maniera da non ottenere nessuna innovazione normativa perché è evidente che il progetto di legge della sinistra radicale non diventerà mai norma di legge mancano i numeri
Ma mancano i numeri anche all'altro a meno che non ci sia un cambio di maggioranza che nessuno di noi ovviamente auspica e dunque se le cose stanno in questi termini la nostra discussione rischia di essere alquanto accademica
Ma prescindendo da questo aspetto di carattere numerico parlamentare devo dire che entrambi i progetti non sono convincenti sulla questione fondamentale
Sulla questione della distinzione fra autonomia e subordinazione
Per sul progetto della sinistra radicale
E ci sono dei miglioramenti rispetto alla alle formulazioni iniziali però io devo dire che la questione della unificazione di tutto il lavoro cosiddetto economicamente dipendente all'interno di un unico contenitore dove la differenza poi sarebbe data per vie interne
Da un patto in deroga che escluderebbe l'assoggettamento di una parte dei lavoratori al potere direttive disciplinare
Continua a sembrarmi un'astrazione intellettuali Istica io qui non ho il tempo per argomentare ulteriormente questa posizione d'altro canto l'ho fatto infinite volte penso che il mio punto di vista in proposito sia noto ma questo non basta perché potrebbe essere come dire
Una disquisizione puramente tecnica ma così non è così non è perché che il progetto di legge non a caso si occupa non del contratto di lavoro subordinato del contratto di lavoro dipendente ma del contratto di lavoro tout cour e qui le parole hanno un senso perché l'obiettivo della proposta
E quello di ricondurre tutte le attuali collaborazioni coordinate e continuative dentro la nuova fattispecie unificata
Bene io apprezzo lo spirito della proposta capisco che la proposta intende a rimediare a un clamoroso abuso al quale tutti abbiano assistiti in questi anni
Ma temo che pezzi per eccesso perché è vero che molte moltissime collaborazioni coordinate e continuative sono fraudolente truffaldine
Ma tuttavia non si può dire che non esista il lavoro autonomia in forma coordinata e continuativa
Ce ne ce n'è una parte potrei farvi degli esempi concreti ma insomma non è il caso per il momento mi basta Dimitar di come dire all'impostazione concettuale
Per questo aspetto il progetto è ridondante per eccesso e quindi dal mio punto di vista non condivisibile
Ma non è condivisibile neanche l'altro
Non è condivisibile ed è anche il progetto di carta dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori perché vedi Adalberto io ho ascoltato le tue parole ma devo dire che non si sono fatti passi avanti rispetto alla versione iniziale del due mila e due
E anzi forse si è fatto qualche passettino indietro
Credo che alleva non abbia tutti i torti a dire che dopo la novità normativa di cui pur dobbiamo prendere atto del lavoro Progetto
Purtroppo la Carta dei diritti rischia di essere arretrata anche rispetto alla legge Biagi e questa non è una bella cosa
Ma soprattutto adesso non c'è il tempo di un'analisi puntuale non c'è il tempo di analisi puntuale certo non si può dire che rispetta lavora progetta la Carta dei diritti tutele di i lavoratori coordinati e continuativi davano eccesso questo non si può dire perché non è vero che l'accesso a questa assolutamente libero se non c'è giustificato motivo ci saranno due soldini per il collaboratore coordinato e continuativo messo alla porta
Ma detto questo siamo sempre nel campo del recesso libera da Alberto tetto questo il punto è di fondo punte di fondo io ricordo un dibattito a Torino forse se c'è qui qualche torinese se lo ricorderà
Con l'allora responsabile lavoro dei DS attuale ministro del lavoro e conservatore il proprio Tiziano Treu sulla medesima questione la Carta dei diritti era stata appena licenziata nella sua prima versione in quell'occasione io dissi ai miei interlocutori
Io posso discutere di qualsiasi cosa però qualcuno mi deve dire esattamente di che cosa stiamo discutendo perché se dare non siamo capaci di disegnare una fattispecie in termini abbastanza precise direttivo Kabili
E impossibile discutere dell'equità degli effetti di quelli che noi giuristi chiamiamo infetti
E i sindacalisti più pragmaticamente chiamano tutele come faccio a dire se una certa tutele adeguate sufficiente se non so a chi la sto applicando
Ecco rispetto ad allora il progetto attuale non ha fatto passi avanti anzi da fatto qualcun indietro perché oggi ci si dice che gliela quelli che vengono chiamati lavoratori economicamente dipendenti è un'occasione spetta la definizione finalmente dice ci siamo arrivati no non è così
Perché i lavoratori economicamente dipendenti sono appunto i prestatori d'opera coordinata e continuativa con il che naturalmente Sirica di una tautologia con un peggioramento però rispetto alla versione due mila e due
Perché oggi si aggiunge senza vincolo di orario di lavoro ovvero sia si attribuisce
Valore qualificante ad un elemento che rileva soltanto sul piano della disciplina io non vorrei dire ma ho l'impressione che gli estensori della dell'ultima versione della Carta dei diritti
Abbiano dimenticato quello che dice la direttiva europea in materia di orario di lavoro e lo stesso decreto legislativo sessantasei del due mila e tre
Ovvero quell'articolo diciassette comma cinque del quale si dice che appunto la maggior parte delle disposizioni in materia di orario di lavoro
Non si applica ai lavoratori la cui durata dell'orario di lavoro a causa delle caratteristiche dell'attività esercitata non è misurato predeterminata o può essere determinata dai lavoratori stessi fervore Stato ovviamente che sono lavoratori subordinati
E dunque che cosa rappresenta questa piccola aggiuntiva rispetto alla versione del due mila e due se non un evidente salto all'indietro verso una versione anacronistica di subordinazione
Che va da sé assume come stella polare il lavoro dalla fabbrica fordista
Quindi dal mio punto di vista non va bene neanche questo progetto a questo punto qualcuno potrebbe dire beh insomma non ti va bene proprio niente beh no non è esattamente così
Perché anche su questo punto ci sarebbe ci sarebbe una terza posizione
Se si volesse affrontare la questione della distinzione fra autonomia e subordinazione in termini e giuridicamente convincenti e socialmente equilibrati basterebbe dare un'occhiata alla giurisprudenza dalla Corte costituzionale che casualmente nessuno cita a questo proposito nella proposta come dire riformista nella proposta antagonista e la Corte Costituzionale ce l'ha spiegato in termini molto chiari che cosa deve intendersi per subordinazione non de iure condendo quello che si deve intendersi per subordinazione alla luce dell'articolo due mila e novantaquattro del Codice civile
E sia subordinazione giuridica quando l'attività lavorativa vi era la maestra in un contesto di doppia dignità asinità dell'organizzazione produttiva è finita del risultato dell'attività lavorativa
Basterebbe fare una piccola dorme l'interpretazione autentica cancellando il riferimento incongruo Alletto ero direzione e chiarendo che per dipendenza la parola c'è già nell'articolo due mila davanti a quattro si intende esattamente quello che dice la corte costituzionale
Con un'operazione di questo tipo guardate nessuno potrebbe avere più dubbi che il lavoro nei call center a occhio in Bound o altro Baudo che sia e tutto lavoro subordinato
Ed è solo un esempio che poi guardate faccio questo esempio non per amor di polemica ma perché quella circolare del ministro del lavoro alla quale giustamente comprensibilmente il ministro è molto affezionato e che ad Alberto difendendo il suo saggio
A mio parere l'ho detto a suo tempo e continua a dirlo adesso era e resta sbagliata
Al di là della questione specifica dei call center perché incorpora criteri incongrui di distinzione fra autonomie subordinazione e dunque è suscettibile di prestarsi determinazioni in patria e dell'area della subordinazione
Non perché penso che su questa questione da questa legislatura possiamo aspettarci
Come dire esiti normativi quelli che ci si prospetta non sono convincenti
A a maggior ragione trovo che sia piuttosto difficile
Approdare ad un esito normativo contingente la maggioranza è quella che al Senato neppure cioè e quindi forse e me io mettere da parte questioni troppo complicate e concentrarci sui problemi che invece si possono affrontare
Anche perché il problema di cui stiamo parlando sino adesso se non ricordo male non fa parte del programma dell'Unione
Da questo punto di vista io sono perfettamente solidale col ministro del lavoro quando dice
Il programma dell'Unione e il mio Vangelo naturalmente nel senso laico del TAR
è un Cida operativa per circa un pigiama ecco diciamo che è un un punto di riferimento essenziale allora nel programma dell'Unione la prima questione affrontata è proprio quella dei contratti a termine
Per io ho ascoltato con attenzione e interesse le cose che ha detto il dottor Mazza dottor Marchetti ce ne sono alcune giuste
Ce ne sono alcune giuste perché è vero lo sappiamo tutti perfettamente che
Sui contratti a termine essere adoperati in congruamente
In funzione del patto di prova no in sosta in luogo del patto di prova e quindi nel contesto di una riforma che non si attenga come dire al particolare si potrebbe Barry visitare anche la disciplina del patto di prova
Però ecco come dire tutto si tiene
Tutto si tiene
Orma del processo del lavoro che ho ove fosse portato in porto ridurrebbe considerevolmente il costo
Beh ma non sia tanti
Per restare essi dopo però
Stare al tema dei contratti a termine e qui c'è la proposta presentata dal senatore Salvi se ne occupa anche il Progetto della sinistra radicale le due proposte sono abbastanza simili ma con quadri di
In ogni caso io vorrei porre
Lucia è un paio di problemi che secondo me sono presenti in entrambe le proposte sia pure in varia misura
Delle proposte
Assegnano uno spazio insufficiente alla contrattazione collettiva ho ascoltato le parole di Guglielmo Epifani devo dire che sono assolutamente d'accordo in materia di contratti a termine Bissoni ha tornare a dare uno spazio significativo alla contrattazione collettiva
E cosa che arresterebbe piuttosto problematica se si parte come entrambi Progetti partono
Dall'idea che che comunque la su bici la prima succede a tempo determinato si possa fare sulla base di una clausola generale badate bene che non è la stessa del decreto trecentosessantotto perché in entrambi i casi giustamente si sottolinea che deve trattarsi di esigenze di carattere temporaneo
E la cosa è molto importante perché già comincia a circolare giurisprudenza la quale ci dice che in forza del decreto trecentosessantotto non è necessario che l'esigenza a monte della Società termini sia di carattere temporaneo
Quindi questa è un'innovazione molto importante
Ma
Mentre poi il progetto di legge saldi
Affida la contrattazione collettiva la possibilità di individuare ulteriori ipotesi in maniera
E come dire determinata nell'altro progetto si dice che la contrattazione collettiva potrebbe individuare ulteriori ipotesi di carattere temporaneo e dal momento che c'è già la clausola tempo generale che dice che le esigenze devono essere temporanee qui si crea un corto circuito insomma
Una sorta di contraddizione che era verrebbe piuttosto essi
La ragione per la quale il conte i collettivi sono intervenuti così malamente
Non sta nel fatto che i negoziatori di parte sindacale si sono in provincia l'avvistamento e votati al carità del lavoro
Sta nel fatto che di fronte ad un contesto normativo così squilibrato era inevitabile che per poter negoziare un po'di causali bisogna assalto alzare i tetti percentuali che infatti risultano notevolmente talvolta raddoppiati rispetto a quelli che erano prima e dunque quando i tetti percentuali risultano raddoppiati evidente
Che la dinamica del lavoro precario tende a crescere il fatto che ancora non sia cresciuta
Sino a che punto si da che punto deve arrivare per potersi preoccupare del fenomeno e poi lei cita i dati le comparazioni europee ma negli altri Paesi non hanno i co.co.co.
Che pure dovremo mettere nel conto quando parliamo di lavoro precario tanto per fare incontri giusti
L'altro problema in materia di lavoro a termine e quella è quello delle assunzioni successive
Lei ricorda la posizione iniziale del fronte imprenditoriale sarà stata sicuramente quella ma certo io ricordo
Che dopo l'emanazione del decreto trecentosessantotto
Abbiamo potuto leggere il nuovo genere letterario una circolare interpretativa di Confindustria la quale ci diceva che a fronte
Del decreto trecentosessantotto ormai sarebbe stata ammissibile stipulare uno due dieci cento dieci mila contratti a termine successivi basta che fossero intervallati da dieci o venti giorni
E questo perché perché nel decreto trecentosessantotto è stata inserita una norma truffaldina
Quella che ci dice che ipotesi di frode assoluta scatta solo quando fra due contratti a termine non c'è nessuna soluzione di continuità
Anche sul piano etico una norma del genere non va bene
Sul piano etico non va bene ma poi è contraria al diritto comunitario
E quindi anche se non volessimo prima che ce lo dica la corte di giustizia sui contratti a termine in particolare sulla questione della reiterazione dobbiamo necessariamente intervenire
Mi avvio subito alla conclusione perché non voglio rubarvi altro tempo solo con un accenno
Ho trovato curioso che due Progetti pur così onnicomprensivi non dedichino una parola alle questioni dell'orario di lavoro ma siccome il rappresentante della Confindustria si è detto che sono così importanti io sono vietò di poter trovare un punto di convergenza trovo anch'io che siano così importanti anche se forse non non concordiamo poi sul senso da dare alla direzione di marcia per esempio io trovo che a interno
Di un programma riformista naturalmente di un riformismo che non sia e senza aggettivi è che non voglia proporsi un diritto del lavoro debole sarebbe utile
Ripristinare il limite di durata giornaliera dell'orario di lavoro che non esiste più nel nostro Paese da tre anni a questa parte continua a pensare che non mi sembra un grande esempio di modernità il fatto che oggi si possa lavorare
Tredici ore al giorno legittimamente
Per un totale complessivo di settantasette ore alla settimana non riesco proprio a vedere quale grande esempio di progressismo ci sia una disciplina dell'orario di lavoro di questo tipo
E aspetto che qualcuno me lo spieghi e continua a trovare curioso che si facciano tanti discorsi sulla conciliazione fra tempo di vita il tempo di lavoro
Per poi mettere in piedi la disciplina del part-time come quella del due mila e tre
Che però devo dire nel programma dell'Unione qualcuno si è dimenticato di menzionare fra le cosa qui dare una giusta attività forse questo dipende dal fatto che chi scrive i programmi chi scrive i progetti di legge di solito è di sesso maschile
Ma siccome noi ci auguriamo una legislatura lunga duratura magari nel corso del tempo ci sarà modo di pensare anche a queste cose
Do ora la parola all'onorevole Elena Cordoni che è la prima presentatrice del Progetto di legge sulla Carta dei diritti duraturi lo pubblici con una precisazione faccio subito
Noi abbiamo pubblicato qui l'atto parlamentare centoquattro a cui è stato presentato proprio quei mille sei
Ma questo atto è identico a quello del due mila e il due solo ripresentato ed è ancora in attesa di essere aggiornato tuttavia detto questo resta anche l'impostazione diciamo di dare tutele ai rapporti atipici
Piuttosto che unificazioni tipici e TBC un segno caratteristico ma DIGOS non è tutto qui problema cioè non vorrei che
Ha viste l'impressione che BreBeMi a dir la verità significa semplicemente lavoro parasubordinato e contratti a termine ci sono tanti altri problemi a cominciare dal lavoro nero
Al lavoro dei gruppi d'impresa e soprattutto a tutta la tematica
Di quella separazione tra lavoro impresa attraverso appalti esternalizzazioni trasferimenti eccetera
Che è diventata quanto mai acuta e che è importante per il mio perché attacca non sono le nuove generazioni ma attacca anche i lavoratori
Antichi duo standard di lavoro occupato
Prego la parola alla volevo ma anch'io mi unisco a ricordo Di Giorgio Ghezzi che ho conosciuto sia dal lavoro di partito che poi scusa delle
Se qualcuno deve uscire lo faccia però ascoltiamo ed è stato anche per me è un punto di riferimento molto importante
Sulla vicenda voglio fare un una battuta Roccella me lo permette ho appreso oggi che se ci fosse un cambio di maggioranza il centrodestra voterebbe la Carta dei diritti insieme alla Margherita è un pezzo dei DS non mi sembra il centrodestra ha fatto la legge trenta i provvedimenti di cui stiamo parlando
Quindi sarebbe come si dice lo dico nel senso per come si trattano poi queste cose insomma
Sarebbe come dire Stato auspicabile che fosse stata fatta la Carta dei diritti dal centrodestra in verità ci troviamo con una legislazione con cui tutti stiamo facendo i conti rispetto ai problemi che ci pone
Però rispetto alla discussione che qui si è sviluppata io voglio dire due cose io se vogliamo riuscire tutti insieme a fare un passo avanti su dei punti che ci sono comuni forse sarebbe come dire il caso che tutti compissimo questo tipo di comportamento
Perché altrimenti poi noi stessi saremo responsabili alla fine di un percorso di Governo di non aver prodotto o risultati
Positivi rispetto alle ai temi di cui stiamo parlando io devo dire che mi ritrovo qui una discussione
Analoga a quella di cinque anni sette anni fa sette anni fa che ci ha impedito nella
Tredicesima legislatura di produrre una legge sui lavori atipici che ci ha portato poi nel tempo diciamo anche a una specie di paralisi rispetto ad interventi di carattere legislativo
E credo che questo sia il segno però anche della difficoltà della riflessione della violazione del centro sinistra
Anche da un punto di vista giuridico Inter come qui anche la discussione si sviluppa mela discussione che ci sta poi dietro anche proposte di legge
La seconda questione che mi impone che mi voglio sottolineare non so se tranquillizzo magnifico il lavoro fatto ma quando mi si chiese questo testo io allora è più già diversi mesi e allora dissi guardate che questo è un testo pubblicare diciamo registrato dalla Camera ma non è il testo finale perché chiaramente è privo dei cambiamenti che s'che sono necessari a causa di ciò che è successo né durante il governo di centrodestra
E quindi io il testo preso da così come però c'era bisogno ancora di un lavori adesso stiamo ragionando e si è avventato arretrato no guardate se prendete il testo del due mila
A uno due
Voi scoprirete che analogo a questo presentato ma diciamo è una tecnica parlamentare anche rispetto alle questioni dei numeri della possibilità di avere all'ordine del giorno dico che se la si produce una discussione anche di scuola che non ha ragione questo proprio in questo testo
Necessariamente che questo
Ancora il credo che nel giro di qualche settimana saremo in grado di riconsegnare un testo definitivo e chiaramente faccia conto con le modifiche che sono
Avvenute le superi comunque le registri anche con me tecnica parlamentare tecnica legislativa perché non possiamo fare a meno
Di sapere quello che di come dire di riconoscere ciò che è successo
E comunque poi sottolineo che questi provvedimenti vanno letti insieme o un po'alla proposta generale che univa la riforma del processo del lavoro insieme la tutela della sicurezza sociale
Perché per esempio affrontava uno dei temi dell'apprendistato veniva risolto in altro modo da quel provvedimento ma detto questo per precisione del dibattito e per evitare che sto ci si infili una discussione come dire che non non porta da nessuna parte
Io un credo che ci sto è un punto come dire che è nel programma dell'Unione è unitario sta producendo de comporta degli atti
Io vorrei che si provasse a ragionare su questo al abbiamo tutti preso al centro del quale la stabilizzazione e la lotta al precariato
Contanti strumenti produca il risultato che vogliamo io l'ho io io leggere sul perché nella Finanziaria CEE anche altro da quello che qui è stato detto anche dal ministro da qualche intervento
Perché da un punto di vista del settore privato si è c'è la vicenda dei call center su cui non voglio tornare ma c'è anche la vicenda degli incentivi alla stabilizzazione del lavoro a tempo indeterminato però o non può essere questo un contributo alla riduzione anche dell'utilizzo del tempo determinato discussioni di cui stiamo facendo cioè l'incentivo può essere uno strumento che aiuta in quella direzione
Non per questo voglio evitare la discussione sul cambiamento
Della tre sei otto
Ma vado avanti perché poi c'è anche la questione come dire sul pubblico impiego e qui intorno non al tempo determinato ma vorrei ragionare sulla questione dei cosiddetti lavori atipici perché i lavori atipici ce li abbiamo nel settore privato terziario e Pacino troviamo molto nel settore pubblico come nel settore pubblico ce lo troviamo perché per dieci anni c'è stato il blocco delle assunzioni sia ai tempi di Bassanini sia ai tempi del governo di centrodestra
E nelle normative era espressamente scritto che nel pubblico impiego non si poteva assumere se no attraverso delle soluzioni contrattuali cosiddette atipiche
E questa ha prodotto uno dei delle degli elementi
Allora io dico
O le il fatto che nella finanziaria abbiamo introdotto un percorso di stabilizzazione nel pubblico impiego dentro le regole del concorso e della selezione che nel giro di qualche anno ci può portare abbia come dire ridurre
All'essenziale forse a riconoscere
Che in per qualche figura il contratto di collaborazione coordinata e continuativa assenso nella pubblica amministrazione proprio per come viene fatto e per la diciamo il tipo di prestazioni che viene richieste di progettualità che viene richiesta
Ma non c'è dubbio io spero proprio che gli strumenti che abbiamo messi in piedi vadano nella direzione di ridurre questa forma del precariato e di e di affrontare anche della da da altri versanti il problema di cui stiamo discutendo ma aggiungo siccome i processi che negli anni cioè che abbiamo avuto alle spalle sono stati diciamo motivati
Dal fatto della riduzione del costo del lavoro per cui la i co.co.co. come le prestazioni occasionali venivano utilizzate proprio per trovare un modo surrettizio per spendere meno sul piano del costo del lavoro
Il fatto che sia iniziata la scelta dell'aumento dei contributi che permette ad esempio deve continuare
Fino ad arrivare a un punto diciamo di eguaglianza col Polo collaboro dipendente in modo tale che si toglie uno degli elementi diciamo che produce quel comportamento distorto è o no un modo con cui noi possiamo come dire circoscrivere la precarietà sono diciamo strumenti che secondo se li per sé viviamo con colazioni legislative
Ma anche con azioni diciamo o di governo molto severe e molto precise e con le normative che sono stati messi nella finanziaria e che dobbiamo vedere cosa producono e quanto vengono rispettate perché per esempio nella pubblica amministrazione rispetta ecco coccolarsi BA una netta riduzione sia in termini di possibilità di spesa sia in termini di Paul percentuali di riduzione c'è questo tipo di indirizzo e di indicazione lo vogliamo utilizzare lo vogliano gestire vogliamo fare in modo che nella pubblica amministrazione si ritorni in quella direzione io faccio queste sottolineature per dire
Clima di per arrivare alla lotta alla precarietà che offre su molti campi perché qui sporgesse discusso di tante cose per cui e anche difficile perché dal tempo determinato
Ai lavori atipici dal lavoro nero Suma gli strumenti sicuramente non sono tutti gli stessi per affrontare questo problema
E dall'altra parte
Sono come dire elementi che possono andare nella direzione che comunque mi sembra un punto che unifica io dico anche il centro sinistra ed è diciamo terrena del programma dell'Unione
è questo io con questo penso anche che dobbiamo fare quello che il programma dell'Unione dice perché il programma dell'Unione
Dalle parole anche del ministro voglio dire ci sono delle forme di lavoro Verona Flaminio e non parla di cancellazione della legge trenta parla di superamento e che vuol dire intervenire su singole parti della legge trenta
Quando si parla di alcune
Anche se poi si dice che non sono stati molto applicati che se si fa un bilancio alcuni strumenti non sono stati utilizzati no però come dire secondo me anche toglierle dal piano legislativo aiuto da anche da un punto di vista di far comprendere la direzione di marcia dispetto a dare un valore al lavoro a tempo indeterminato e come film un come elemento centrale della scelta anche valoriale che si compie non soltanto diciamo o un passo valoriale allora
Io dico che abbiamo queste questioni che avete affrontato moltissimo del contratto a termine
C'è anche la questione del part-time negli occhi non lo sa io non so perché nel programma dell'Unione questo tema sono io penso che sia uno dei problemi insieme al contratto a tempo determinato perché affronta un problema il part-time così come è stato anche lì si riduce la contrattazione quindi un filo comune che attraversa i provvedimenti che abbiamo di cui stiamo parlando ma affronta un problema del part-time dal punto di vista esclusivo dell'impresa è e non viene affrontato da un punto di vista della conciliazione tra tempo di vita è tempo di lavoro
Allora le se si vuole discutere su come riformare lo o si mettono in campo tutte e due punti di vista o se no in questa fase ha vinto un punto di vista che è quello dell'impresa ma che di fatto non aiuta questi processi di conciliazione ma diventa un elemento anzi di rigidità ulteriore che non aiuta su questa tipo di strada
Io penso che questo è uno dei temi che noi dobbiamo mettere all'ordine del giorno stiamo lavorando a una proposta di legge che ci consenta di introdurre questi cambiamenti
E io spero poi dire che nelle prossime settimane siamo nelle condizioni di presentarne anche la parte diciamo il testo stiamo lavorando ci ma credo che questi diciamo
E questa discussione come dire è una discussione che sarebbe bene che appunto appartenesse un po'a tutti proprio perché quando poi si parla di conciliazione di vita e di lavoro cerchiamo di essere meno
Schizofrenici di quello che invece poi i comportamenti conseguenti
Allora io penso che sicuramente ci sono prossimi difficoltà sicuramente c'è una dialettica ritengo al centro sinistra però sennò i provassimo come dici a darci un quadro di riferimento perché si possono fare cose
Gradualmente nel giro di cinque anni il problema che noi abbiamo e di avere un filo conduttore Paesi può fare un passo per volta così come nella finanziaria si è cominciato a fare ed in altri provvedimenti
Ma dobbiamo un pochino io in questo senso è un pochino per tutti noi e per tutti voi che ci avete dato
Questa opportunità di discussione se noi non produciamo nella nostra riflessione del centro sinistra un passo avanti rispetto a una discussione
Per esempio del lavoro atipico che non si è inchiodata a dieci anni di discussione
Noi certo non daremo ciascuno di noi adesso qui ognuno svolge la sua parte come pose un contributo all'evoluzione di questa disciplina del diritto del lavoro rimarremo a seconda delle fasi a a normative che non ci aiutano certo noi abbiamo rappresentato allora e ribadiamo Ag il concetto della Carta dei diritti perché abbiamo pensato dopo ampia discussione che come dire dentro il collaborazione coordinata continuativa esiste una specificità di prestazione di lavoro
Che va come dire diversamente normata
Questo non ha niente a che fare con gli abusi non ha niente a che fare con la questione del lavoro mascherato subordinato
Di ispezioni come diceva qualcuno possono partire a prescindere dalle indicazioni
Anche io ripeto la faccio riferimento alla pubblica amministrazione
Anche lì possiamo vedere segretarie che fanno lo stesso lavoro un affianca l'altro e quindi se le ispezioni partissero sarebbe in grado di verificare che siamo di fronte a un tradizionali lavoro subordinato per molte di quelle posizioni
Allora non è che dobbiamo aspettare dovevo qualcun cioè questa circolare interpretativa
In da questo versante però poi esiste una tipologia
Che noi abbiamo pensato che avesse bisogno di una normativa ma abbiamo costruito una filosofia della Carta dei diritti
Che voleva come dire a cerchi concentrici riconoscere diritti
E inclusione sociale alle diverse tipologie del lavoro andiamo come voi sapete qui non se ne è parlato ma lo dico come riferimento finale da lavoro autonomo perché riteniamo che anche lavoratore autonomo deve essere destinatario di una serie di diritti
Al lavoratore collaboratore coda fino senza intaccare i diritti del lavoro
O dipendente quindi era un modo come dire per far fare a tutto il mondo del lavoro una ricomposizione è sul terreno dei diritti delle tutele e della loro prestazione
Questa era diciamo niente la filosofia io oggi un come dire
Costato che non solo su un piano come dire politico possono permanere delle diverse accezione ma anche da un punto di vista diciamo della dottrina giuridica ci ritroviamo a una discussione in cui ciascuno di noi negli anni coma indichiamo un pochino su queste questioni partecipiamo forse se troviamo anche noi a dare un contributo alla coalizione dell'Unione visto che abbiamo degli obiettivi di fondo comuni
E dobbiamo trovare gli strumenti che ci permettano di raggiungere quell'obiettivo nel modo diciamo più compiuto perché lo stiamo discutendo con una filosofia che non vuole mettere il lavoro come un elemento importanti dignitoso della ditta
E delle scelte di una forza di di coalizione
Come punto
Diciamo significativo rilevante il problema che anche nella discussione la produzione legislativa se noi riuscissimo tutti insieme a produrre dei passi in avanti anche rispetta la discussione forse daremmo un contributo come si dice anche alla fare in modo che lei divisioni dentro il centrosinistra si potessero diciamo o superare a a un livello più in quindi vi faccio un appello da questo versante alleva diamoci una mano reciprocamente perché altrimenti poi la coalizione diventa lo specchio delle divisioni e non è che ci fa fare quella mediazione quei passi in avanti che invece sarebbe necessario per diciamo comunque produrre degli spostamenti
Dei diritti e delle tutele dei lavoratori in avanti a cui come dire allo sparo spingiamo spingiamo tutti e quindi al di Laura adesso diciamo
Sì quindi io io questo è un pochino l'appello che mi sento di fare e rispetto al futuro testo di chiederò una una come dire un esame del futura testo quando il testo sarà definitivamente riconsegnato con le modifiche
Necessariamente da portare
Lietissimo dell'appello che ha già fatto Enna
E prontissimo per quello che mi riguarda
Suo compito di parlare anche numeri di tutti gli studiosi la rivista giuridica del lavoro
Per una collaborazione perché se è vero che ci sono inizialmente delle opinioni anche molto diverse
Per questo non significa affatto che bisogna restare sempre su posizioni distanti
Può anche essere che ci si chiude in un differenze qualitative
In sei momenti mediabili però è anche vero che poi vi possono essere dei tempi sfalsati nei quali tutti hanno ragione
Può essere che in un primo tempo devono essere ragione quelli che dicono che bisogna colmare le differenze di tutele tre tipi
Contrattuali è che questo è il passo per passare poi l'unificazione può essere che sia questo in ogni caso le cose stanno in questo modo
Io penso che quanto prima dobbiamo riprendere il discorso come un avanzamento c'è già conto i testi parlamentari preparati e brevi relativa possibilità del e questo l'aspetto diciamo positivo quando il testi
Saranno io mi auguro presto questi date una mano farei volentieri o non voler giocare tutte le parti della commedia
Sì saranno anche anche diciamo il testo del nuovo testo caratteristiche faremo senz'altro un seminario di confronto e adesso vuole dare la parola per l'ultimo intervento programmato da sola al segretario responsabile della CGIL di questa materia mercato quel lavoro cioè a futura memoria
Ma permettetemi
Di dire solo una cosa
Sud Giorgio Ghezzi perché
Fra le altre cose io sono bolognese
E quindi ho avuto o la fortuna di conoscere Giorgio non soltanto nell'esperienza nazionale
Ma di conoscerlo quando ero ancora giovane perfino io sono stato sono stato giovane addirittura i suoi primi ai suoi primi chiese interventi in consiglio comunale a Bologna
E voglio solo ricordare un'occasione
Per me è importante nel mio percorso di formazione sindacale
Quando ragionando sulla contrattualizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego pensate a quante andiamo indietro nel tempo
E occupandomi allora di queste di queste questioni aveva appena lasciato la responsabilità della categoria nella regione ci vorrà presentazione alla Libreria Feltrinelli di Bologna di un volume
Di cui due presentatori erano Giorgio Ghezzi Umberto Romagnoli
Stiamo parlando del novantadue mi pare
E l'onore che io ebbi in quella giornata di essere chiamato come uno dei di scarsa anta dei due professori a discutere di questa questione
L'onorevole che il piacere c'è qui Gianguido poi di finire a cena a casa di seguito Ballandi e quindi di concludere degnamente degnamente la serata insomma
Rispetto alla discussione che ho sentito che ho sentito oggi
A me pare in estrema sintesi che si possano dire così
Dalla discussione ma poi dalla situazione che noi abbiamo nel mondo del lavoro italiano
Mi pare che esci una comune esigenza
Che è quella della riscrittura delle regole del lavoro di una nuova legislazione del lavoro
Poi naturalmente ci sono una parte dove giusto dire tutte
Ci sono una parte delle ricette che sono diverse siccome si va a questa riscrittura ma se prendete semplicemente mettete in fila i punti del programma elettorale della coalizione che ha vinto le elezioni quei punti non rappresenta un una manutenzione dell'attuale legislazione
Sono talmente tanti che sono precisi che comportano una riscrittura delle regole del lavoro in questo Paese e questo mi pare che possa essere un primo tratto comune nella discussione nella discussione che ho sentito ci le ricette sono molte oggi si era discusso prevalentemente di due fatemi dire non altro che per il palazzo in cui ci troviamo che siccome alcuni parlamentari hanno avuto io li ringrazio la voglia di ripresentare le leggi di iniziativa popolare della CGIL anche in questa legislatura c'è anche questo testo
Che è a disposizione per la fase di riscrittura delle regole chi parla sulle quali il Parlamento c'è dediti italiano dovrà ci metta
E poi la riscrittura è un e necessaria
Perché la pervicace dell'intervento del centro destra sul lavoro
Non si misura solo sulla legge trenta sul suo decreto applicativo due sette sei sul primo accordo separato che ha portato al tre sei otto
Ma c'è stato una miriade di interventi peraltro in strumenti legislativi diversi l'uno dall'altro che ha creato da vivo una condizione per cui occorre riscrivere mettere orti
Alla situazione del mercato del lavoro italiana
Per fare questo noi abbiamo bisogno di lavorare nei tempi di una legislatura
E abbiamo bisogno di a vere un'ambizione di partenza
Perché le regole del lavoro in un paese non si possono riscrivere ogni cinque anni in questo è giusto e allora l'ambizione di questa fase e di riscrivere regole che possono durare nel tempo
Che possono succedere alle la prossima legislatura io mi auguro ad un governo che abbia queste stesse caratteristiche ma anche ma anche nel caso che ci sia condizioni politiche di carattere diverso
Tutto questo però non ci risolve il problema che la legislazione attuale continua a produrre effetti
E sugli effetti della legislazione attuale occorre intervenire quanto prima
Non possiamo la solamente a ragionare nei tempi lunghi della riscrittura di regole del lavoro
I dati solo significativi da questo punto di vista
Come tutti quelli che sono qui sanno nel due mila e sei per la prima volta nelle nuove assunzioni
Le forme di lavoro precario nelle loro diverse forme hanno superato le nuove assunzioni a tempo indeterminato e questo è un problema che deve essere ribalta che deve essere arresta
Naturalmente non è l'unico problema che abbia perché non abbiamo soltanto l'aumento del numero dell'occupazione precaria
Abbiamo l'aumento della durata del tempo in cui si rimane precario
Se nel primo ingresso in campi nella precarietà rimani precario più a lungo di alcuni anni fa questa teoria è la forma d'ingresso ma subito dopo tra si e di un lavoro stabile non è assolutamente vera i dati ce lo dimostrano e stanno continuando dimostra oppure su come naturalmente la precarietà si indirizza
Giovani
Donne sto seguendo con attenzione poi vedremo se si potrà dire qualcosa questo dibattito sul Sole ventiquattro Ore sulla questione sulla questione delle donne ma non c'è dubbio che questo oltre che un problema di diritti e se uno dei grandi problemi dello sviluppo futuro di questo di questo Paese
Giovani e donne che molto spesso sono la stessa cosa
Ultracinquantenni e il problema del Mezzogiorno che sta avendo un suo momento di
Problematicità che se si aggrava il sette
Questo è il fatto che l'Istat trimestre per trimestre continua a dirci e che definisce effetto scoraggiamento è un problema davvero grave su cui occorre occorre occorre riflettere perché di fronte a condizioni di possibile lavoro che hanno queste caratteristiche
La gente formalmente smette di cercare lavoro non si presenta più dove si dà lavoro poi siccome non è che non ha bisogno di lavorare come sapete bene rifluisce in altre forme che sono quelle che conosciamo
Si riesce a rendere appetibile il mondo del vero e del sommerso alle persone e questo è un problema di gravità amico se mi posso permettere straordinari
E tutto questo produce quei problemi di sicurezza
Di trasformazione della precarietà del lavoro in precarietà sociale ora questa discussione capita in un momento particolare
Dovremmo essere alla vigilia non mi avventuro in date
Dovremo essere alla vigilia dell'apertura di un tavolo presso il ministero del lavoro che discuterà congiuntamente di tre questioni ed è giusto che siano fra di loro lega pensioni ammortizzatori sociali e regole del lavoro è evidente che esistono fra questi tre fra questi tre argomenti dei punti di collegamento che assieme debbono essere devono essere affrontate e io spero di avere quanto prima la formalizzazione di questo Tafuri
Perché vedete l'informalità
è un meccanismo
Siccome poi nessuno tace che un meccanismo che brucia possibilità che brucia idee che brucia a possibilità di intervento quindi prima si inizia meglio è
E noi ci apprestiamo a questo tavolo di confronto questo non riguarda la CGIL naturalmente
Non solo con un indice delle materie da affrontare che sarà già di per sé
Decisivo
Tempo determinato
Contratti di collaborazione la collaborazione in senso più generale
Ma poi c'è il problema degli appalti
C'è il problema delle esternalizzazioni delle cessioni di ramo d'azienda
C'è il tema del part-time potrei proseguire con numerosi esempi c'è il problema che riguarda tutte le persone in condizione di svantaggio lavorativo fisico e psichico
Ci sono molte questioni che devono essere affrontate a quel tavolo a quel tavolo di discussione assieme agli ammortizzatori sociali
Dicevo noi ci apprestiamo a questa discussione con una filosofia che regge il merito delle nostre proposte io mi auguro delle Pro
Post unitari che saremo in grado di fare in quella situazione
E cioè
La nostra proposta è legata al ruolo della contrattazione
A dare il sostegno a ruolo della contrattazione
Non è forse questo una delle critiche che noi facemmo immediatamente alla legge trenta
Quando lavoro il governo Berlusconi
E cioè che rispetta d'una tradizione della legislazione italiana che era vere norme che fossero di supporto di sostegno al ruolo della contrattazione in quel caso si trovava un meccanismo compiuto in sé che poteva di per sé esautorare la contrattazione dal ruolo di specifico di intervento su queste questioni
So che il tema si presta a due obiezioni perché ormai siamo una specie di compagnia di giro e quindi si presta a due obiezioni fondanti questo ragionamento il primo si dice
Non sempre la contrattazione ha dato buona prova di sé
Non si può dare un giudizio o generosi vini generale da questo punto di vista e poi vorrei che non si darsi anche un giudizio ingeneroso
Perché io devo col col contestualmente chiedere se nel corso di questi cinque anni
Non ci fosse stata la contrattazione il ruolo che hanno provato i contratti di lavoro
Noi oggi potremmo così tentare di rimettere mano alla legislazione del governo di centro destra e ci sarebbe stata così nel programma
Dell'unione tutti questi punti specifici che bene o male la contrattazione in ogni contratto di lavoro ha sollevato
Ce n'è uno più di sostanza
E si dice naturalmente questo porta al concetto dei sindacati maggiormente rappresentativi comparativamente maggiormente rappresentativi e al tema della rappresentatività
Questo io non lo considero un problema
Mi auguro che sia uno dei mezzi con cui si arriva a fare questa discussione e si sblocca questo tipo di discussione che io considero urgente riaprire riaprire e portare che portare colpi
Naturalmente non partiamo da zero
Qui si è parlato molto della legge
Finanziaria e giustamente
Intanto per le norme che in legge finanziaria sono contenute sul lavoro nero e sul lavoro sommerso
Un po'per altre norme che sono spesso sottovalutate adesso per ultima
Elena Cordoni diceva vediamo questo meccanismo della defiscalizzazione legata al cuneo fiscale che effetto farà nelle nuove assunzioni sono curioso anch'io di vedere nel tempo che effetto farà questa cosa ma c'è una premessa
Quella norma
Riporta di fatto il lavoro a tempo indeterminato alla forma di lavoro tipiche
Che è una delle richieste fondamentali che noi facciamo per la futura legislazione il vice dobbiamo ancora
Così quel come questa norma su lei sedici anni per il lavoro minorile
Ricordo a tutti una richiesta di una campagna importante che facemmo negli anni negli anni scorsi negli anni passati una norma di civiltà
E contestuale innalzamento dell'obbligo scolastico a sedici anni mina alla radice uno
Per i provvedimenti che sono stati fatti con legge trenta questo meccanismo dell'apprendista cancella una delle tipologie che sono previste quella dell'apprendistato per il diritto-dovere e riapre una discussione su queste questioni
Oppure la questione degli appalti che citava Roccella di cui davvero non ha parlato nessuno ma io vorrei anche dire
Che assieme all'aumento dei contributi questa norma sui collaboratori che fa riferimento ai compensi dei contratti collettivi nazionali di lavoro è una norma importante
E la norma importante intanto per la giurisprudenza che si vorrà pronunciare nel prossimo periodo come elemento di riferimento ma è un indice secondo me è importante per il tipo di lavoro di carattere legislativo che noi dovremo dovremmo tentare di fare
Così come io non mi scordo i tre mesi stanno arrivando rapidamente a conclusione
Che ci sono linee guida del ministro sul tempo determinato uno dei punti come si dice in queste percentuali di aumento della precarietà più importanti che interviene su punti qualificanti della della questione
La ripetitività che qui ho sentito più volte più volte dire ma anche il meccanismo del ruolo della contrattazione identificando meccanismi di causali e percentuali che ritorna
Alle parti sociali e al ruolo
Se aspetti che finisco
Ci arriviamo perché l'ultimo in fondo peccato che il ministro quello non ha scritto e allora questo glielo dovremo aggiungere e aggiungere noi alla ragionamento perché forse è rimasto nella penna veramente noi l'avevamo proposto ma non è finito nelle linee guida
Che ci sono state avanza
Poi naturalmente come avete sentito oggi dall'intervento del ministro
Probabilmente si partirà in questo trittico di questioni che questo tavolo deve affrontare dagli ammortizzatori sociali
Anche qui
Naturalmente gli ammortizzatori sociali sono un punto importante sono un punto dirimente di questo tipo di ragionamento
Ma ci sono modi diversi in cui si può affrontare la discussione per quanto riguarda per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali
C'è una teoria che gira ed è una teoria che sostanzialmente dice
Che gli ammortizzatori sociali debbono avere un effetto risarcitorio
Perché ha perso lavoro
O per chi ha avuto un percorso di lavoro sfortunato nella vita i precari
Penso che non sia l'approccio giusto naturalmente occorre tutele per chi ha perso lavoro oppure chi ha avuto un percorso di lavoro sfortuna
Ma l'ambizione che noi dobbiamo avere da questo punto di vista e di avere un sistema di ammortizzatori sociali di carattere lavoristico che si ponga prima di tutto prima di tutto l'obiettivo di non perdere lavoro di cercare di non perdere il lavoro
Perché una volta perso lavoro le l'esperienza ci dimostra quali sono le questioni che abbiamo di fronte sono due impostazioni diverse anche in questo caso utili tutti e due
Io propendo nettamente per la seconda per motivi naturalmente di impostazione ma anche perché è stato detto e qui perché per fare una vera riforma degli ammortizzatori sociali servono risorse aggiuntive e giusto
Ed è giusto non lasciare il ministro solo in questa battaglia che sta conducendo all'interno della compagine di governo chiedendo che una quota parte di risorse sia spostata sugli ammortizzatori sugli ammortizzatori sociale
Però
Le cose si tengono e se non si interviene contestualmente su questo livello di precariato noi non avremmo mai qualunque dei due strumenti sia scelto risorse sufficienti
Per poter fare una vera riforma degli ammortizzatori sociali
Come vedete non si può sfogliare il carciofo
La discussione può partire da un punto ma deve
Passare per tutti i passaggi necessari fermo restando l'ho detto prima avremmo bisogno di tempi e avremo necessità di priorità perché intanto va bloccato il meccanismo per ante che continua a produrre precarie
Mi pare che la riunione di oggi sia stata molto utile i testi scritti sulla rivista sono sicuramente dei punti di riferimento della discussione di tutti di tutti noi
La discussione parlamentare secondo secondo me un punto importante essenziale prima si avvia meglio è cioè la differenza fra me e Nanni su questo lui confida molto nella discussione parlamentare io sono un po'più scettico in questa situazione sul ruolo che la discussione parlamentare può sapere e penso che anche in questo caso il ruolo delle parti sociali infelicità raccomandati le parti sociali penso che dovrà cercare di dare il suo il suo lavoro con una questione su questa finisco
Vedete
Vedete
Il ruolo del Parlamento ci sarà comunque
Perché a differenza di un recente passato non solo per i numeri parlamentari
Credo che sia finito l'epoca in cui gli accordi interconfederali come tali venivano presi e trasportati in legge dello Stato con questi numeri parlamentari ma non solo per questo probabilmente anche di fronte alla corda i confederali se mai si riusciranno a fare
Ci sarà un ruolo di intervento del Parlamento più attivo di quello che abbiamo conosciuti in un recente passato
Alcuni mi dicono migliorativo io permettetemi di dire qualche timore ce l'ho da questo punto da questo punto di vista
Ma in ogni caso noi abbiamo bisogno di andare avanti
Ho sentito dire in una delle tante riunioni che faccio si apre la discussione facciamola ma il governo nella situazione in cui è
Senza accordi non è in grado di andare avanti non è in grado di fare niente ed è assolutamente vera
è un punto di forza di questa discussione ma questo non risolve un problema a noi perché abbiamo un vi un problema anche noi
Perché noi abbiamo bisogno di risultati per la gente che rappresentiamo perché la gente che rappresentiamo non è contenta della situazione attuale e allora anche questo ci porta a dire che bisogna tentare una fase di trattativa vera su cui vedremo gli esiti nei prossimi mesi