L'occupazione delle frequenze da parte di Radio Vaticana

Siamo
Presento il partecipanti alla conferenza stampa questa è una conferenza stampa organizzata dalle principali associazioni delle emittenti radiofoniche private
A partire da sinistra dalla mia sinistra Sergio Natucci segretario nazionale della a ore Associazione editori radiofonici
Il dottor Roberto Giovannini e vice presidente della F. ratifica Ferretti federazione radio televisioni alla mia destra Gigi Firenze frizione scusate
Del vicepresidente nazionale del corallo io sono Paolo vigevano l'editore della radio radicale
Abbiamo deciso di convocare per oggi questa conferenza stampa
Perché oggi il trenta giugno e da domani primo luglio
Entra formalmente in vigore il piano di Ginevra piano di Ginevra di cui si è parlato molto nella ottantaquattro quando fu
Superato questo documento in realtà si trattava di un documento ufficiale del ministero delle Poste tenuto un po'in un po'decisamente in
Clandestinità come documento questo era il piano di assegnazione di frequenze sul piano internazionale
Che però prevedeva una drastica riduzione del numero di frequenze a disposizione dell'emittenza privata italiana cioè si passava dalle cento e più emittenti operanti in nelle aree di San ciascuna delle aree di Milano e Roma per fare un esempio a una decina di emittenti in questi due luoghi
All'epoca svelato questo documento le associazioni organizzarono una iniziativa di pressione nei confronti del governo del ministero delle Poste che porto
A interventi parlamentari prese di posizione in Parlamento da parte del ministro Garavaglia che riporto in questo che riportiamo in questo o appunto cronologico che abbiamo distribuito all'inizio
All'epoca il ministro che aveva dichiarò in Parlamento di poter affermare che questo piano esisteva all'epoca per discutere a Ginevra non costituiva altro che una sorta di confine entro il quale dovrà poi operare un piano interno di assegnazione cioè l'assegnazione a ciascun emittente anche perché il problema che si poneva era proprio quello del dei numeri numeri che non quadravano assolutamente una legge che preveda si basasse su un piano di assegnazione internazionale avrebbe portato a una falcidia tre emittenti private
Cosa è accaduto negli anni successivi immediatamente dopo alla verso la fine dell'ottantaquattro ricorderete ci fu l'oscuramento delle emittenti televisive
Operato dei pretori di Roma Torino Milano nei confronti a Milano nomi sembrava in varie città d'Italia nei confronti delle reti di Canale cinque Italia uno e Retequattro che porto poi all'emanazione del cosiddetto decreto Berlusconi
Trasformato nell'ottantacinque in legge del Parlamento legge dieci dal dal Parlamento medesimo che sostanzialmente andava ad autorizzare in via transitoria all'esercizio delle emittenti private
Nel corso del
Ha impiego con gli impianti che erano in funzione alla a quella data si parla della data della fine per ottantaquattro
Questa norma che è tuttora in vigore prevedeva di essere una norma transitoria sino all'approvazione della legge generale sul sistema radiotelevisivo
Approvazione che sino ad oggi non c'è stata e pertanto in base alla giurisprudenza cioè ai giudizi che si tengono si son tenuti in varie sedi in tutti questi anni
è stata riconfermata la validità di questa norma per cui gli impianti
Delle emittenti private in funzione all'epoca sono stati Autorizzati è tuttora autorizzare
Contestualmente alla fine dell'ottantaquattro fu approvato
In sede internazionale a Ginevra questo piano che famigerato Piano che prevedeva se applicato letteralmente una falcidia di ogni tempo
Con a questo punto il Governo il Parlamento avrebbero dovuto a cercare attraverso un'attività tecnico legislativa di per realizzare quel piano di assegnazione all'interno che garantissero numero per la presenza e l'esistenza di un numero adeguato di emittenti che rispondesse alla reale consistenza del fenomeno dell'emittenza privata Rita
Cos'è accaduto che il ministro delle Poste istituito una commissione ministeriale delle quali siamo entrati a far parte
Come associazioni di emittenti private italiane
Che ha proprio lo scopo di fornire tutti gli elementi relativi all'emittenza privata tali da consentire di costituire un piano che forse non drasticamente riduttivo ma
Che
Rispettasse l'esistente
I privati le associazioni delle emittenti private hanno costituito non si sono limitati a partecipare a questa Commissione mano costituito anche un organismo privato di cui sono soci proprio i presidenti
Delle associazioni denominato tecniche per che ha proprio la funzione di costituirsi in supporto tecnico
Analogamente a quello che la RAI e per il ministero un supporto tecnico di parte privata nei confronti del ministero delle Poste dell'orari per avete ore come avviene in molti altri Paesi finiti in Inghilterra
Soprattutto avere una sede un organismo unico all'interno del quale tutti i problemi di pianificazione delle frequenze
Di i problemi tecnici venissero affrontati in sede collegiale da parte dell'emittenza privata dell'emittenza pubblica e dall'amministrazione dello Stato
Il lavoro svolto dei privati è stato un lavoro estremamente qualificato che ha consentito anche alla RAI di rivedere tutta una serie di vecchi criteri di pianificazione delle frequenze
E sul piano tecnico sta un fortissimo sforzo finanziario e di lavoro da parte dell'emittenza privata radiofonica che ricordiamoci è un sistema un settore estremamente
Frazionato e frantumato
Ma che ha avuto in questa occasione la possibilità di dare un quadro unitario e di presenza altamente qualificati
A questa presenza non è corrisposto dall'altra parte un analogo sviluppo sul piano delle iniziative da parte del governo del Parlamento sul piano legislativo che portassero alla regolamentazione di questo settore
In particolare ricordiamo che il Parlamento in sede da hula ha discusso solo nell'ottantacinque più volte
Esclusivamente i vari rinnovi del decreto Berlusconi da allora furono preannunciati più volte presentazione di disegni di legge del governo
Che non varcarono a volte nemmeno la soglia del consiglio dei ministri perché furono pronunciati dal ministro e non furono nemmeno discussi rincorse ai ministri
Soltanto nel corso dell'ottantasei arrivo finalmente un al disegno di legge
Dal Consiglio dei ministri al Parlamento esaminato in Commissione non superò le ferie estive perché con inizio di fasi di crisi il disegno di legge fu praticamente accantonato e subordinato ad altre esigenze
Problemi televisivi e di assetto come prima era stato subordinato ai problemi di assetto interno RAI subordinato successivamente all'assetto televisivo privato e quindi
Costi
Costituzione o meno di
Care ai due tre reti a Berlusconi la costituzione di quarte reti private e via dicendo
Risultato di questa situazione è una situazione di oggettivo rischio che esiste oggi in con l'entrata in vigore di questo piano e in quanto la situazione legislativa italiana estremamente confusa e contraddittorio ci troviamo in una situazione in cui da una parte l'emittenza privata in base alla legge dieci è autorizzata a trasmettere con le modalità che aveva e alla fine dello dall'inizio l'ottantacinque e non solo ma questa autorizzazione normalmente comporterebbe che il il ministero delle Poste
Proprio trasmettesse all'Unione internazionale delle telecomunicazioni queste frequenze questi impianti che sono stati autorizzati dal governo italiano e il Governo italiano in base a questa legge e regolamenti internazionali avendo autorizzato questi per dovrebbe anche tutelare dall'altra parte il ministero delle Poste il l'amministrazione italiana ha sottoscritto sul piano internazionale questo accordo accordo di Ginevra
Estremamente restrittivo per l'emittenza privata italiana con accordo che peraltro non è stato ratificato ad oggi dal Parlamento italiano
Casi
Emblematici di cui si sente parlare la questione a Roma della vertenza tra le emittenti romane la radio vaticana la altre situazioni che si son verificati ai confini in zone di confine
E non tanto di confine faccio il caso della Svizzera dove sono in atto undici provvedimenti di disattivazione minacce di disattivazione nei confronti di emittenti private della Lombardia e con altre quarantaquattro Paolo
Situazioni in nella sola Lombardia e il venti in Piemonte di problemi di confine tra Italia e Svizzera
Questo è il e quindi una situazione pericolo di pericolo per le emittenti
Soprattutto per rischi di abuso da parte dell'amministrazione di utilizzazione di questi accordi internazionali accordi internazionali che noi sosteniamo non sono applicabili e non devono essere applicati alle emittenti fino a che non si arrivi a una regolamentazione in Italia del settore quindi la definizione di un piano nazionale di assegnazione delle frequenze e quindi alla la possibilità di rendere compatibile con certezza di diritto nei confronti delle singole emittenti la situazione nazionale e la situazione internazionale
Il rischio è che in queste situazioni di incertezza legislativa si compiono degli atti abusivi nei confronti nei confronti dell'emittente
Come associazioni delle emittenti
Chiederemo chiediamo annunciamo in questa sede iniziative nei confronti del costituendo governo per che faccia carico in termini Brevi al Parlamento di questa problematica perché il Parlamento la posso affrontare e nel frattempo
Si devono realizzare iniziative sul piano internazionale e da parte del ministro degli Esteri
In carica e da parte dell'Amministrazione delle Poste perché si ovvi a queste situazioni di confine e a queste situazione si verifica anche all'interno dei confini come è il caso della Radio Vaticana
Dall'altra parte la cosa che chiediamo sono provvedimenti
Di tipo urgente anche in via transitoria per evitare iniziative appunto di tipo sostanzialmente abusivo nei confronti dell'emittente Italia
Il ministero delle Poste a un'unica strada da seguire per venire a capo di questa situazione della strada iniziata appunto quando come associazione emittenti private italiane ci organizzammo nell'ottantaquattro
Costituendo questa commissione dando il nostro apporto tecnico amministrazione posticcia
Come sempre come associazioni prova abbiamo svolto fino a oggi una forte iniziativa di sostegno al compito istituzionale del ministero delle Poste
Proprio cercando di ricondurla ministro delle Poste un iniziativa una
Capacità di intervento tecnico qualificate non
Quella
Capacità estremamente ridotta che era dovuta a un comportamento in vista delle Poste che sostanzialmente delegava tutto
Alla RAI la gestione tutto ed esclusivamente alla RAI la gestione del settore sul piano tecnico dell'assegnazione di frequenze e cosa che se dimostrate assolutamente impraticabile
E ma maggior ragione in questo momento di fronte a queste prospettive l'unica strada che il ministro il Governo che mise delle poste hanno ed avranno e quella di procedere sulla
Ma di con una volontà politica chiara di arrivare a un
L'obiettivo cioè la realizzazione di un piano nazionale di assegnazione delle frequenze su questo avvalendosi della collaborazione e degli strumenti che private non messo a disposizione fino ad oggi
Se non si seguirà questa strada i i rischi possono essere
Abbastanza elevati anzi decisamente elevati lo testimonia la vertenza in corso Roma tre emittenti private romane la il Vaticano che qua intervengo po'titolo personale
Come editori radio radicale su questo argomento dove per quanto concerne la vertenza con la Radio Vaticana c'è da stupirsi che un
Una vertenza di questo tipo venga affrontata attraverso sedi internazionali e non attraverso forme di coordinamento che necessariamente sono legate ai per situazioni tecniche proprio di un'emittente che deve operare sul territorio italiano e sulla città di Roma non vengono affrontate direttamente in sede
Italiana
E del ministero delle Poste attraverso forme di coordinamento dei propri problematiche del Vaticano e del delle altre emittenti italiane analogamente a quanto avviene per la RAI la RAI pur avendo assegnate frequenze
Da parte delle accordi internazionali sul territorio italiano non in base alla convenzione esistente dal ministero delle Poste e il e il scusate mi permise delle poste e la RAI stessa non può accendere mettere in esercizio nuovi impianti se questi nuovi impianti della RAI disturbano o danneggiano l'esercizio degli impianti dei privati censiti
Ancora dal vecchio censimento dell'emittenza privata che contro ottantatré
Un provvedimento analogo dovrebbe essere messo in atto anche nei confronti del
Rapporto tra amministrazioni le poste italiane e il Vaticano e non demandare ha una sede internazionale come quella di Ginevra che in realtà serve a regolamentare i rapporti tra Stati sorella lo scopo della convenzione di Ginevra la convenzione dell'Accordo di Ginevra dalla Conferenza di Ginevra
è quello di evitare che le emittenti italiane vadano ad interferire su territori esteri come quelli francesi svizzero e via dicendo
La problematica della città di Roma è completamente diversa perché si tratta di una situazione territorialmente inserita in un unico ambito e non è non sono problemi confrontabili sotto il profilo tecnico
Su questo piano sia quella si arrivi a una soluzione
Non
Una non autoritaria nei confronti di nessuno e e se c'è la volontà politica tecnicamente questo è senz'altro possibile
Io ho concluso questo intervento
Si era no io volevate integrare in qualche modo Sergio allora Sergio Natucci
Il segretario nazionale della Air
Sì non tanta integrazione
Cioè io vorrei sottolineare un aspetto che perlomeno per quanto riguarda le emittenti commerciali ci sta molto molto a cuore cioè noi crediamo che la giornata di domani segni l'inizio di un periodo indubbiamente preoccupante ma non è più preoccupante di quello che abbiamo attraversato in questi in questi tre anni da quando siamo venuti a conoscenza del piano di cinica vuole sottolineare come giustamente ha fatto che Paolo vigevano che la realtà è molto cambiata in questi tre anni la radiofonia oggi a associazione di categoria che sono forti e rappresentative
Si è data strumenti tali da essere paragonati a quelli della RAI in termini tecnici come validità tecnica e comunque una sede di confronto che la commissione paritetica non una commissione Istica istituzionalizzate c'è un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che sancisce questa Commissione e determina anche i compiti della Commissione cioè quello di discutere la di pianificazione interno
Se vuole starci e noi ci siamo dati dunque questi elementi siamo diventati controparte corretta e reale del ministero e di tutti i soggetti che stanno su questo tavolo
E quindi aspettiamo serenamente che dall'altra parte dalla controparte arrivino proposte altrettanto serio
Domani crediamo che il nostro lavoro sia uguale a quello di oggi cioè non vogliamo assolutamente
Né fare coloro che smorza no tutte le preoccupazioni né altrettanto vogliamo drammatizzare o terrorizzare c'è domani non è il giorno dell'ecatombe della radiofonia privata domani non non sarà l'Apocalisse perché sarebbe una visione distorta
Che non assolutamente non corrisponde a ciò che sta per succedere a quello che succederà
In sede di Commissione vogliamo come sottolineava vigevano che si era affrontati caso per caso tutti i problemi internazionali di interferenza internazionale come l'amministrazione postale ha recentemente affermato
Anche nel corso del convegno di tecniche di febbraio all'Hilton per bocca direttore generale servizi radio elettrici
Quindi non casualmente da un dal massimo responsabile dell'amministrazione postale da questo punto di vista e perché non perché vogliamo assumere questo tipo di atteggiamento se volete un po'tranquillizzante perché crediamo che la radiofonia in termini di impresa sia notevolmente
Cresciuta e cresciuto il fatturato sono cresciuti gli addetti in questo settore
Un settore che è in espansione anche se con grandi sforzi ma è un settore che attentato estetista tentava di darsi una fisionomia definitiva
Perché situazioni di terrorismo situazioni di di esasperazione non certamente non favoriscono gli interessi della radiofonia privata chi rimette in circolazione
Perlomeno questo è il mio parere non fa il non fa un servizio alla radiofonia privata
Perché abbiamo dei mercati abbiamo degli interessi abbiamo clienti pubblicitari che investano e negli ultimi due anni hanno investito molto di più i dati fonia proprio perché la radiofonia raggiunto dei livelli di credibilità di impresa e di audience e tali da
Diventare definitivamente un media su cui si investe
Pubblicitariamente quindi si può può avere un'affidabilità da questo punto di vista alzare polveroni
Crea semplicemente un danno a questo tipo di imprese che vive esclusivamente di pubblicità e non e non a altri proventi se non questi quindi non è noi parliamo a nome di una emittenza di natura commerciale quindi vive di pubblicità
Quindi creare situazioni polverone non corrisponde a rinforzare né l'uscita definitiva da dall'incertezza di questo settore né tanto meno a chiarire definitivamente ciocche potrà succedere
Perché gli strumenti ripeto che ci siamo dati sono tali secondo noi da trovare una forma di soluzione a tutti i problemi sempre che il ministero Foglia voglia dare dei se il ministero non libera risponderemo nel modo più opportuno ma perlomeno per quanto mi riguarda non credo che la strada sia una strada di confronto politico di confronto dialettico
No
Giudice
Gigi menzione Segre frizione scusa
Vicepresidente del corallo
Così dunque innanzitutto
Volevo dire che né è un caso che ci troviamo qui oggi con chi mi ha preceduto nell'intervenire a fare questo tipo di intervento e anche al oltre che a questa scadenza
Del piano di Ginevra anche all'inaugurazione del Parlamento italiano
Tra due giorni
Io ossa abbiamo steso come Corallo proprio poche righe per puntualizzare con precisione che poi ho anche a disposizione in aggiunta diciamo
In pieno accordo con quanto è stato finora ha detto
Come frutto del lavoro comune alcune alcuni temi che rapidamente di di di vi segnalo per troppi anni sessista in Italia nel settore radiotelevisivo a un curioso quanto preoccupante gioco dello scambio delle parti anziché affrontare i problemi e risolverli si preferisce addossare ad altre la responsabilità di mancati impegni
Così oggi può far comodo a qualcuno addossare la responsabilità dell'attuale contenzioso sulla sulle radiofrequenze agli Stati esteri tra cui lo Stato del Vaticano in realtà Radio Vaticana altro non fa per esempio che applicare e chiedere l'applicazione di quanto concordato in sede internazionale
Le responsabilità di le responsabilità di quanto sta succedendo ricadono piuttosto sullo Stato italiano che attraverso i suoi organismi politici
E amministrativi non ha saputo o voluto adeguatamente evitare
Ciò che da anni operatori editori d'associazione radiofoniche paventavano e che oggi si sta puntualmente avverando
Ha pertanto una responsabilità l'Amministrazione delle Poste dello stato
Italiano che nella definizione del piano di Ginevra
Ha inteso salvaguardare il servizio pubblico più che l'emittenza privata e che in questi anni non ha dato corso con la necessaria determinazione politica gli impegni presi in Parlamento dal ministro Gava
Di arrivare alla formulazione di un piano nazionale di assegnazione
Prima dell'entrata in vigore degli accordi internazionali di Ginevra ma se è un Piano nazionale riassegnazione frequenze non si è ancora giunti la responsabilità va ancor prima al Parlamento italiano dicevo all'inizio che torna a riunirsi e quindi ci auguriamo che posso penetrano altre al più presto questa materia
Che negli anni passati ha ha sempre fra lasciato il problema lo evidenzia la mancanza era la mancata ratifica del piano da parte del Parlamento e la nutrita serie di progetti di legge strumenti legislativi in materia
Puntualmente insabbiate da ben individuabili forza interessi politici ed economici che ad una regolamentazione del settore radiotelevisivo preferiscano
E impongono il mantenimento dello status quo selvaggio
Così nel gioco dello scambio delle parti partiti scaricare sparita sul Parlamento che a sua volta la dose al governo che a sua volta la rilancia all'amministrazione delle Poste
E che a sua volta è fatta bersaglio dall'amministrazione dalle amministrazioni e dagli Stati stranieri
Che si appellano agli accordi internazionale
Chi fa le spese di questo grottesco balletto di responsabilità all'emittenza privata italiana chiediamo quindi che il gioco finisca e si ritorni a dare nuove regole che spetta solo al Parlamento italiano dettare
Domande
Aspra scusami potrà nel microfono
Franco albanese del Messaggero scusami
Funziona restando per la registrazione non per anzi sì mi interessa sapere prima cosa tu hai detto non è stato ratificato comunque entra in vigore domani
Nonostante che non sia stato rettificato e poi non ricordo con precisione al censimento ottantatré quante erano le emittenti sì grazie
Cioè son due censimenti uno ottantatré dall'ottantacinque
Sono due censimenti uno effettuato dalla indetto dal ministro di Cesi nell'ottantadue se non mi sbaglio realizzato nell'ottantadue e un altro realizzato nel corso dell'ottantacinque a seguito della
La legge dieci del decreto Berlusconi nel della legge diede il decreto Berlusconi il decreto Berlusconi contestualmente ce la legge di attuazione del decreto Berlusconi lo chiamo decreto Berlusconi per semplicità
Mnemonica
Era
Oltre a autorizzare le emittenti ne faceva chiaramente un censimento
I dati al primo Censimento ebbe una pubblicità minima e i dati che ne se ne ricavarono furono di circa tre mila
Tre mila cinquecento impianti perché ci fu una confusione abbastanza notevole tra le stazioni radio gli impianti e le emittenti ciascun emittente può avere più ripetitori quindi diciamo il numero che viene fuori dal censimento di Gezi chiamiamolo il primo era sui tre mila cinquecento impianti
è più attendibile il quadro che risulta dalla legge dalla censimento più recente in quanto ebbe una notevole pubblicizzazione e diffusione quindi anche grazie alle associazioni ebbe una capillare
Distribuzione risultano circa un dato di quattro mila emittenti tre mila settecento emittenti e a cui corrispondono circa dieci mila impianti
Dieci undici mila impianti questo diamo delle cifre
Atto
Azione sono stati emittente mila settecento emittenti questa è la cifra
Corretto come da pare siano poche poche unità più di tre mila settecento comunque con tre mila settecento il dato è è corretta per approssimazione matematica una media diciamo di due due e mezzo due virgola cinque impianti per emittenti tra i due tre impianti per rimettere
Per quanto riguarda l'entrata in vigore di questo piano
E quindi la
Che senso ha la data di domani non c'è dubbio che l'amministrazione italiana a firmato questo accordo su questo non non ci sono dubbi anche se poi è restia anche ad esibirlo
Perché quando gli è stato richiesto formalmente
Per poterne essere a conoscenza della stesura finale di questo accordo
Sì la l'amministrazione delle Poste con un atteggiamento che è un po'tipico nell'amministrazione italiana in generale che anche documenti ufficiali sono un po'lo strumento di potere del burocrate e
E quindi non vengono fatte circolare proprio
Casi emblematici Stradella alcune leggi
Su questa materia sono di difficilissima reperibilità cioè non addirittura per poterne usufruire per poter trovare bisogna andare neanche alla Alzetta male
Tipografico dello Stato dove non è non si può avere ma soltanto o alla Camera dei deputati o alla Biblioteca Nazionale fa Champa Gandolfo cento lire a fotocopia per poter avere cioè e questo è molto importante anche per
L'attività diciamo informativa educativa che l'amministrazione dovrebbe avere nei confronti l'emittenza privata il tener nascoste determinate normative non è uno dei massimi esempi di
Possibilità di far crescere questo settore quindi dicevamo l'accordo entra in funzione
E l'amministrazione
Già lo sta cercando di farlo applicare
Perché i casi di cui facevo a cui facevo riferimento prima i casi della Svizzera i casi non ancora quello di Roma col Vaticano
Perché ancora non si è non non ci sono state proteste ufficiali del Vaticano rispetto a questa iniziativa però la notizia certa e che da domani il Vaticano accenderà
Gli impianti sulle frequenze previste dal piano di Ginevra e cercherà di ottenere d'amministrazione italiana la tutela di questi impianti
è stata ecco che cosa succederà se sovrapporre dando dei segnali sull'emittente già la situazione varia da Stato a Stato
D'amministrazione postale amministrazione postale
Nei confronti con il Vaticano so ci sono stati dei contatti
Tra l'amministrazione italiana è la missione vaticana però a livello di funzionari da parte del amministrazione italiana nell'Upper né il il ministero degli esteri non è intervenuto in questa vicenda se non come passacarte
Del due richieste dei funzionari dell'amministrazione italiana
Il ministero delle poste in quanto tale ha avuto se n'è occupato marginalmente di questa questione
Il proprio tecnicamente domani il Vaticano accenderà quattro impianti nuovi sulle frequenze
Assegnate quindi cosa succede che fisicamente si troveranno a funzionare su quella frequenze due impianti quello della Radio Vaticana è quello dell'emittente privata con il risultato che nessuno dei due sarà udibile se non so
No no no si si si sa esattamente o che va scontrarsi su Roma c'è Radio Onda Rossa rete
Su Roma sono Radio Onda Rossa Rete eccetera Rete centocinque
Radio radicale e la quarta allora Radio Roma che una delle più vecchie più antiche radio romana
C'è a parte Radio Onda Rossa le altre terra gli hanno un'altra frequenza su cui trasmette militare no o radio radicale anche altre frequenze le altre tre non hanno altre frequenza su cui trasmette quindi si dovrebbero cioè le completamente oscurate per radio radicale una delle frequenze principali perché è quella che serve su base regionale e il danno è comunque enorme perché sulla città di Roma
Cerne Lazio il sessanta e il settanta per cento della popolazione dell'azione stanno a Città di Roma quindi una volta oscurata Roma e chiudere il la frequenza di dati e legale su romanzi in sei sezioni
Il quindi diciamo
Trovato la maniera fa arrestati
Per quello che riguarda invece il le altre situazioni diciamo un'altra amministrazione cioè la vertenza con la Svizzera
E l'amministrazione italiana si è incontrata con la Svizzera la Svizzera ha fatto una pareva che si riuscisse arrivare a una
Accordo tecnico per trovate le soluzioni temporanee finito l'incontro la Svizzera ha denunciato l'amministrazione italiana all'Unione internazionale delle telecomunicazioni e per inadempienza degli accordi internazionali
La Svizzera aveva preannunciato l'accensione di impianti su queste frequenze
Poi il problema è come sono quali sono i rapporti con altre amministrazioni sono amministrazioni come nel primo così varia se
L'Albania
Con cui magari c'è meno rapporti quotidiani o l'amministrazione dell'Albania quella di accusare decidere una politica diversa per cui accendono gli loro impianti su determinate frequenze
E si creano situazioni interferenze con emittenti italiane e viceversa e senza un'attività di
Coordinamento preventivo quindi bisogna fare una selezione caso per caso senza cosa
Come aggirando le altre emittenti ecco cosa farà radio radicale spegnerà il suo segnale continuerà a trasmettere Ugolini degli altri emittenti fino ad oggi non vorremmo
Spento nessuna delle emittenti che mi risulti a interrotto le proprie trasmissioni e non credo che abbiano intenzione di interrompere si tratterà poi di affrontare
Sedi giù giudiziarie
Ove sono percorribili cosa che non è semplice non è facile per un'emittente privata italiana
Fare un'azione contro il Vaticano o contro la Jugoslavia o contro la Francia
La tutela dovrebbe essere e se effettuata sì siccome si tratta di emittenti autorizzate dallo Stato italiano lo Stato italiano è responsabile della tutela di queste vite
Fino a che non intervenga una legge diversa quindi le emittenti tendenzialmente restano in funzione
Avranno i propri segnali interferito arrecheranno interferenza sulle sui territori stranieri e quindi si crea scrive una situazione di conflitto che o c'è una volontà politica reale e investire su queste ricerca tecnica su questo problematica oppure non si arriva la soluzione
Se non situazioni penalizzanti opera con l'avevo ribadito fino ad oggi è questa questa conferenza stampa
L'emittenza privata non è più diciamo quella di quattro cinque anni fa da quattro cinque anni fa a oggi se il piano infine fu il piano delle frequenze fosse intervenute fosse stato applicato quattro anni fa
Allora non ci sarebbe stato dubbio alcuno le emittenti non erano autorizzate potevano essere cancellate decisamente dalle con l'intervento dell'amministrazione italiana intervenendo la legge dieci in realtà e questo possiamo veramente anche rivendicarlo come obiettivo come risultato conseguito dall'emittenza solito radiofonica privata italiana
All'Eliseo intervenuto il censimento e la sul e la contestuale autorizzazione a trasmettere
L'emittenza italiana oggi è molto più protetta che non quattro anni fa perché esiste questo regime autorizzatorio ancorché transitoria e quindi bisognava nettamente c'è Roberto giovanili vuole aggiungere qualcosa
No siccome mi sembra
Abbastanza sintomatico il fatto che la domanda Radio Vaticana la situazione a Roma
La situazione da abbastanza difficile però io vorrei riportare del discorso di carattere generale
Ci sono altri casi l'Albania nelle Puglie eccetera
Anche perché l'emittenza radiofonica da tre anni a questa parte ha fatto degli enormi progressi
Dovete sapere con chiarezza per la prima volta questa emittente che occupa all'incirca trenta mila giovani nel settore
Con un fatturato di miliardi
è nel suo complesso
Un'industria che va avanti in termini commerciali e di investimenti notevolissimo
Il problema è che se si va a riguardare soltanto questioni singole la Lombardia la Radio Vaticana l'Albania
Si distorce un po'quello che il il problema di fondo oggi
Avere fatto investimenti nel settore tecnologico oggi il nostro centro elettronico quasi livello dal punto di vista professionale come la RAI è un fatto storico
Nessun altro Paese europeo ha avuto questo tipo di fenomeno come c'è stato nella radiofonia in Italia sale fatti dei progressi incredibili non bisogna tornare indietro
Un'applicazione generalizzata
Senza la Standa la stanza di compensazione che la commissione in cui noi siamo veramente intorno cultori a parità di dignità con la l'emittenza pubblica la RAI
E nei confronti del ministero ente istituzionale tornare indietro da questo tipo di stanza di compensazione sarebbe gravissimo
In termini di sviluppo della radiofonia
In Italia
Questo è il punto fondamentale
Ginevra applicare Ginevra in termini generalizzati
Senza passare dalla stanza di compensazione
Che rappresentato dalla commissione significherebbe tornare indietro io ritengo che il ministero e il e il e per esso il ministro poste telecomunicazioni non sia su questa strada
Perché significa ripeto tornare indietro di moltissimi anni però il problema esiste
Perché se per esempio in Lombardia o in Puglia o a Roma si sposta e si assegna una frequenza rispetto a Ginevra significa un rimbalzo continuo su tutta l'emittenza non è pensabile
Modificare una frequenza o modificare un certo tipo di emittenza con lettrici sarebbe un rimbalzo conseguente nel caso specifico come caso specifiche il discorso di carattere generale noi siamo disponibili grava nostra disponibilità
La rinnoviamo la sua disponibilità per vedere di volta in volta di caso in caso quali sono i problemi difficili che sensato sorgeranno noi non riteniamo però che oggi siamo nella situazione di tre anni fa che immediatamente domani mattina si applicati al Ginevra chiudono le emittenti italiani anche perché come vi voi sapete in questi giorni ci sono manifestazioni di piazza eccetera
Riteniamo che per l'immagine complessiva delle mitezza radiofonica non sia questa la strada da seguire noi rinnoviamo la nostra disponibilità nei confronti del Parlamento dal ministero delle Poste del e delle l'amministrazione postale
Per un discorso che sia un discorso a tavolino
I problemi ci sono sono risolvibili e si deve continuare sulla strada del pianificazione dell'intero sistema considerando che la legge dieci all'ottantacinque salvaguarda l'esistente e rispetta quello è l'unico punto fermo
Non è pensabile che rispetto alla legge dieci si possa tornare indietro
Rinnoviamo in questa sede la necessità assoluta
Che oltre che dal punto di vista tecnico il potere politico faccia il suo mestiere
Occorre arrivare alla legge regolamentazione del sistema
Che non ci porti ogni volta fare conferenze stampa affare grida e urla perché questa ripeto ormai radio e televisione
è una delle più grandi industrie italiane non si può tornare indietro in termini né di libertà generale né in termini di occupazione dei termini investimento
Chiedo scusa mi sembra che attraverso la tecnica eravate stabilito quanti per quanti c'è spazio anche questo è un dato che non ricordo non c'è sarà il duplicare subito il problema quello di cercare di a fare entrare nelle logiche del pianificazione del sistemi di pianificazione che siano che partano da un'analisi e da una fotografia dell'esistente
Cioè il nostro obiettivo è la razionalizzazione del numero di fra di impianti nel numero di frequenze già in funzione oggi in Italia per garantire il massimo possibile di emittenti operanti in Italia questo significa istituire un lavoro di che funziona per successive appropriata sposi ma azione quindi vuol dire avere comunque un numero
Il piano di Ginevra prevede due mila duecento due mila trecento impianti ma distribuiti in maniera tale che non siano assoluti non sono assolutamente utilizzabili da parte l'impresa privata perché quando mettono quattro-cinque mittenti a Milano contro le cento esistenti
Mentre invece mi dicono immetteva quindici sedici all'Aquila citati L'Aquila
Lei era una sistema di pianificazione che non era assolutamente rispondente ad alcuna possibilità di esercizio economico dell'emittenza privati fonica privata e invece quindi lo falcidia allora
Il abbiamo impostato un lavoro che parte dal Censimento e dall'esame del suo insieme
Fino alza allora Illy pianificazione erano state effettuate so come logica totalmente diversa che era quella della logica della concessionaria della RAI che operando in condizioni di monopolio pianificava gli impianti come se dovesse esistere soltanto la la RAI e quindi l'emittenza privata a riempimento dei buchi lasciati vuoti dalla RAI
Mentre invece il problema è diverso riuscire a ottimizzare l'utilizzazione delle frequenze per far sì che il sistema pubblico il sistema privato
Facciamo parte di un unico sistema di radio diffusione e quindi massimizzare numero di impianti non è semplice definire il la cifra obiettivo finale sappiamo senz'altro che però è una cifra che sta in mezzo tra quella prevista da Ginevra esistente oggi non c'è dubbio che l'esistente di oggi deve razionalizzando si può scendere il numero di impianti ma questa diminuzione del numero di impianti deve essere fatta non attraverso interventi singoli come possono essere questi appunto che stanno per realizzare su Roma
Quelli che si possa realizzare in altre regioni d'Italia di confine ma attraverso una pianificazione cioè individuazione
Del numero di risorse di radio diffusione effettivamente tecnicamente disponibili
E i sistemi tecnici ci sono e vanno portati avanti di comune accordo tra privati RAI Amministrazione delle Poste perché venga fatta chiarezza su equivoci che poi portano a sul settore televisivo veramente faremo degli esempi
Quasi patetici quando si parla della quarta e della quinta rete quando poi si sa che tecnicamente queste non possono essere Rizzato
Il numero di frequenze è senz'altro molto più alto di quello che prevedeva all'inizio la Corte costituzionale quando
Diceva che quando tutelava il monopolio RAI
Non è illimitato come poi la scorta e costituzionale
Disse dove poco anni essere senz'altro un numero finito ma un numero finito che risponde a una serie di criteri di pianificazione le aree di servizio degli impianti
I bacini di utenza le tipologie degli impianti queste devono essere definite a partire del dall'esigenza di carattere internazionale si ma anche e soprattutto dalle fotografia della situazione esistente per quello è già una Spoon piano esistente quindi va razionalizzata non
Secondo apprezzo quando c'è scritto ventotto settembre ottantaquattro è molto significativa l'affermazione il ministro Gava
Che tra l'altro oggi ministro delle Poste anche se di un governo nelle condizioni di tutti noi sappiamo qual è comunque è tutt'oggi responsabile di quel dicastero Gava seri leggete se leggiamo insieme quello che ha detto in sostanza da una dischi di una definizione di cinema come elemento di confine esterno e dice che il piano interno sarà tutto da definire e solo questo conterrà gli elementi di discriminazione rispetto all'esistente le caratteristiche degli impianti e delle stazioni che dovranno operare nel nostro Paese ecco dall'ottantaquattro al ventisei dal ventotto settembre ottantaquattro ad oggi il ministero non è stato in grado di rispondere
A l'invito che il ministero ha fatto in Parlamento e la io lo sforzo dei privati tecniche ma non solo tecniche la presenza dell'azione delle associazioni
In particolare di essere t. D. R. di corallo
E di degli amici radio radicale eh operata per avere gli strumenti per eventualmente esprimere un giudizio sulla
Sull'ipotesi di pianificazione fatte dal ministro dal dal ministero delle Poste
E per misurarsi su questi ponti di provare che il ministero ad oggi non è che ha proposto poi e grandi grandi elementi Paolo vigevano e Roberto Giovannini sono tutte e due membri della commissione
Paritetica di cui si faceva riferimento per Corallo c'è Franco Mugabe per avere il nostro presidente tutti abbia hanno lavorato per per cercare di arrivare a questa ipotesi ma il ministero non ha fatto granché comunque da domani io credo alcuni elementi per sintesi se mi concedete prima di tutto questo piano decine però non è mai stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
E questo è un elemento molto importante perché per rispettarlo è necessario che i cui cittadini noti che gli operatori radiofonici che sono anche prima di essere operatori anche cittadini possano leggerlo da qualche parte
L'altro aspetto che domani non chiude nessuna radio eventualmente
Il il l'elemento grave che si aumenterà ancora di più la confusione Roma e emblematica di questa situazione forse anche per la volontà della controparte estera di forzare fino in fondo
Essendo la città all'interno della città i due i due contendenti
E comunque grave che l'amministrazione postale italiano abbia ancora mosso un dito da questo punto di vista in altre situazioni si rischia di aumentare l'elemento di confusione di abbassare o di ulteriormente l'udibili ITA
Ma ecco credo che do a domani da domani nessuno avrà
Il decreto di chiusura o per lo meno ad oggi nessuna delle nostre associate R. Ferretti Corallo radio radicale rappresentano sostanzialmente
La stragrande maggioranza delle emittenti di natura Corallo di natura culturale aggregativa
Cattolica correggimi se la definizione non è quella corretta è Ferretti è Ferretti e Ar rappresenta la stragrande maggioranza delle
Impresse commerciali cioè il per stazioni commerciali
Un ultimo elemento riguarda il comportamento della Svizzera fino ad oggi la Svizzera oltre al comportamento che sottolineava Paolo vigevano si è dimostrata anche disponibile soprattutto per le interferenze delle frequenze italiane nei confronti delle stazioni svizzere
A trovare elementi di accordo con i soggetti mutando allo le caratteristiche degli impianti la direzionalità delle antenne e così via c'è stata fino ad oggi ci sono casi soprattutto nella zona di Varese
Che dimostra la volontà anche dello stesso Circosta lombardo
Di trovare degli elementi di di soluzione vedremo se questo corrisponderà anche nei prossimi anche nei prossimi giorni
Roma comunque e questo ci tengo molto a sotterrare rappresenta proprio l'elemento la punta acuta di questa possibile situazione di crisi
Non rappresenta a tutt'oggi la situazione con la Francia con l'Austria con Ugo svaria con l'Albania e così via è una situazione sicuramente
Ah tipica anche per per le intravede del la Città del Vaticano
Se non ci sono altre domande
Possiamo considerare conclusa
Non so se tutti hanno preso questa breve cronologia che avevamo preparato
Comunque vi ringrazio della vostro intervento