Presentazione del documento conclusivo dell'Indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie in Italia

Buongiorno a tutti
Grazie
Accorato aveva già detto invito vi partecipa
Accosta
Iniziativa di presentazione degli atti dell'indagine conoscitiva della Commissione affari sociali sulle condizioni sociali della famiglia delle famiglie
E iniziamo nonostante che appunto
Autorizzati per la verità Presidente impegnato il Presidente Bertinotti
Alla Conferenza dei capigruppo che è in corso e che probabilmente andrà ancora avanti
Per qualche tempo e ci raggiungerà non appena
Possibile
La relazione agli atti tra l'altro credo sia stata anche distribuita ed un testo
Che io ho proposto
Alla Commissione il quattro di
Aprile
Del che è stato votato
A maggioranza dai componenti della Commissione il ventiquattro
Di aprile
Io segnalo cui naturalmente il mio compito oggi non è tanto di fare una relazione diciamo
Che manifesta i manifesti il punto di vista
Del parlamentare insomma io o il compito di
Illustrare un documento che dal momento in cui è stato votato è dalla Commissione e il documento della
Commissione ma lasciatemi esprimere qui anche
Un qualche rammarico
Per aver mancato l'obiettivo di una più ampia condivisione di quel testo per il quale
Ho lavorato ma bisogna anche come
Per altri argomenti prendere atto che ci sono differenti
Valutazione ci sono opinioni punti di vista anche significativamente diversi tra i gruppi entra gli schieramenti e naturalmente non bisogna
Drammatizzare io ringrazio ovviamente i colleghi i parlamentari della maggioranza che hanno
Sostenuto quel testo ringrazio anche i colleghi
Della opposizione e tutti per il contributo importante e significativo
Di proposte di di di di interventi e di analisi di partecipazione che hanno dato a tutti naturalmente va dato atto di un lavoro molto serio
Che abbiamo condotto di un dibattito impegnativo
Che è durato per oltre venti sedute oltre naturalmente tenendo conto ovviamente delle sedute
Dedicate alle audizioni ma anche di quelle dedicati all'approfondimento del confronto al dibattito tra i componenti della Commissione stessa e naturalmente un ringraziamento va anche i soggetti che hanno partecipato
Molto seriamente alle audizioni molti dei quali
Sono qui li ringrazio naturalmente anche
Per questo per il contributo prezioso che hanno dato
Mi scuso naturalmente se non siamo magari riusciti
Con
Il documento conclusivo a tenere conto proprio di tutte le proposte le segnalazioni le le le
Le istanze che sono state rappresentate all'attenzione della Commissione abbiamo fatto del nostro meglio ma tutti i contributi sono stati stampati sono stati riprodotti e quindi sono a questo punto
Disponibili sono all'attenzione del parlamento
Quindi l'attenzione anche pubblica
Contributo prezioso per fornire segnalare tutti quegli elementi di informazione dati i rapporti di ricerca relazioni proposte utili per una nuova e più efficace iniziativa del Parlamento sulle politiche familiari
Per alimentare un vero e proprio cambio di passo in questa legislatura ed anche più in là
Il tema è importante e delicato tra l'altro di straordinaria attualità
Attende di essere svolto probabilmente da molti anni da troppi anni con responsabilità e concretezza anche dal punto di vista legislativo un tema che è al centro dell'attenzione
Dell'intero Paese che ha caratterizzato e che caratterizza un dibattito forte
Anche aspro e non solo nelle sedi o tra i protagonisti della politica
Un tema che ha prodotto e produce talvolta divisioni e lacerazioni profonde polemiche ideologiche senza limiti molto
Dannose io credo sicuramente non utili ai fini di una politica che voglio davvero realizzare le condizioni di una novità
Di una novità vera e concreta in tema di politiche per la famiglia
Noi oggi presentiamo gli atti dunque di un lavoro serio un lavoro di ricerca di ascolto di confronto durato molti mesi voglio sottolineare la dimensione dell'ascolto
Documento nasce da un impegno dei deputati della Commissione largamente condiviso
Al di là dell'esito della votazione finale non stiamo improvvisando una qualche assunzione di responsabilità del Parlamento in vista di eventi politici o mediatici importanti
Destinati a svolgersi nelle prossime settima family day convegno dell'Ulivo sulla famiglia ed altri convegni di altri raggruppamenti di altre formazioni schieramento politico
Ai quali e venti è giusto guardare con tutto il rispetto e l'attenzione necessarie
Quando la società nelle sue diverse articolazioni politiche culturali ed anche religiose si esprime occorre sempre disporsi all'ascolto e al dialogo senza malizia
E soprattutto senza strumentalizzazione
Io ho proposto l'indagine alla Commissione nel giugno dello scorso Anna non ci possono essere sospetti da questo punto di vista la Commissione l'ha deliberata all'unanimità il primo di agosto
Abbiamo cominciato a lavorare a settembre in un periodo non sospetto quando ancora questo dibattito sui temi della famiglia non era neppure prevedibile
Nessuno allora poteva prevedere una così forte accelerazione il dibattito pubblico ma certo ma molti di fronte a quella che si riteneva e si ritiene una vera e propria emergenza sociale avvertivano l'esigenza di una legislatura di svolta
Capace finalmente di porre al centro dell'attività legislativa i problemi le difficoltà delle famiglie a partire da quelle con figli da quelle che vogliono avere
E di corrispondere in modo serio e coerente alle tante aspettative accumulate
Nel corso di tanti anni di appuntamenti mancati e di promesse non mantenute a quell'epoca peraltro noi avevamo già ascoltato in Commissione il documento la relazione programmatica del
Ministro Rosi Bindi che dava primi segnali importanti
Di questa
Diciamo di questo
Investimento anche da parte del Governo almeno per quanto riguarda il programma
Il testo della relazione e stampato io cui presenterò naturalmente ma estrema sintesi
Il testo è suddiviso in tre parti c'è una prima parte di compendio di tipo normativo la seconda che riguarda le trasformazione delle dinamiche familiari e poi i possibili interne
L'avete dalla famiglia in Italia nelle sue diverse articolazioni sociali
Questo il punto diciamo maschi sintesi è investita ormai da molti anni da enormi difficoltà ed è costretto ad affrontare problemi molto seri
Accentuati dal peso di funzione di protezione sociale di cura dei propri componenti senza il sufficiente sostegno lì interventi e di politiche pubbliche adeguate
L'indagine segnala diverse corpose criticità
Che sono state analizzate nei diversi capitoli della relazione e che sono ampiamente riscontrate nei materiali consegnati alla Commissione nel corso delle audizioni
Criticità che voglio riassumere
Sinteticamente
Le problematiche relative al reddito della famiglia e al costo dei figli i limiti di un sistema fiscale non adeguatamente commisurato i problemi delle famiglie con figli di quelle monoreddito dei contribuenti cosiddetti incapienti
Le carenze e le difficoltà di fruizione della rete dei servizi
Le difficoltà nelle relazioni intrafamiliari
Con particolare riferimento i problemi di carattere relazionale ed anche educativo che non abbiamo approfondito perché naturalmente non è non era e non è
Il tema tra le competenze della Commissione affari sociale
Questo il filtro se volete anche un po'il limite della
Della indagine naturalmente noi parliamo di
Condizioni sociale
Della famiglia la complessa conciliazione tra vita lavorativa e vita affettiva e familiare e le difficoltà delle donne di accedere al mercato del lavoro
I problemi connessi con il costo e la reperibilità delle abitazioni
La non autosufficienza
E i carichi della responsabilità di cura sui componenti della famiglia in particolare sulla donna la povertà disagio economico che colpisce in particolare le famiglie con figli senza o con un solo reddito residente prevalentemente nel sud
E dunque le trasformazioni l'Istat ci parla di una riduzione della dimensione media delle famiglie alla quale
Si accompagna un aumento della percentuale di persone nelle fasce di età più avanzate
Si riduce il peso delle famiglie con cinque componenti e più e delle coppie con figli mentre aumentano le persone sole e le coppie senza figlio
In soli quindici anni dal novantotto al due mila e tre in Italia le coppie con figli sono diminuite di un milione
Da dieci virgola cinque e nove virgola sei mentre le coppie senza figli sono aumentate della stessa quantità da tre virgola nove a quattro virgola nove milioni
Pur essendo ancora proponente il modello tradizionale di coppia coniugata con figli
Accanto adesso sono in continua crescita altri modelli familiari formati da persone sole o da coppie senza figli
Peraltro l'aumento dell'instabilità coniugale a da un lato incrementato il numero delle famiglie con un solo genitore dall'altro favorito le famiglie cosiddette ricostruite nelle quali uno o entrambi i partner provengono da un matrimonio precedente
Le nuove forme familiari comprendendo i singoli non vedo di le coppie non coniugate o ricostruite e i genitori soli ammontano a circa cinque milioni e duecento mila nel due mila e cinque ventitré per cento
Rispetto ai tre milioni e cinquecento mila nel mille novecentonovantacinque il sedici virgola otto per cento
Si registra una tendenza alla crescita dei single delle coppie senza figli che si accompagna alla diminuzione delle coppie con figli e delle famiglie estese e multipli
La famiglia italiana è pertanto soggetta a fenomeni di contrazione di invecchiamento che provocano anche squilibri seri tra le generazioni
Anche se in Italia negli ultimi tre anni la natalità leggermente aumentata da uno virgola ventidue a uno virgola trentuno figli per donna
Questo aumento dovuto essenzialmente al fatto che il tasso di fecondità delle donne immigrate in media due virgola sei
è molto più elevato quindi di quello delle donne italiane
Più in generale le nascite dei genitori da genitori stranieri sono aumentate dal sei per cento del novantacinque a quasi il dieci nel due mila e cinque
Sarà dunque più frequente per i giovani italiani per le giovani generazioni avere intorno nonni e bisnonni piuttosto che fratelli sorelle e cugina
Tutto quanto detto finora è avvalorato dal fatto che le coppie italiane hanno un figlio in meno di quello che desiderano
Per un complesso di fattori tra i quali gioca un ruolo decisivo l'insufficienza dei sostegni sia dal punto di vista dei costi che era quello della conciliazione tra lavoro e famiglia sia infine per i limiti di un sistema fiscale sfavorevole per le famiglie con figli
Il basso indice di natalità che emerge dopo un trentennio di contrazione del numero delle nascite è un indicatore cioè delle difficoltà di fare famiglia come direbbe professor Donati
Ossia delle famiglie italiane di auto rigenerarsi
E questo superamento un problema locale per le generazioni più giovani perché vorrebbero avere più figli di quanti ne realtà non è abbiano
Per il sistema pubblico per effetto degli squilibri che si determinano i rapporti tra le generazioni anche per quanto riguarda i carichi di cura sul sistema di welfare
Rigore per le stesse prospettive dello sviluppo che ha un vitale bisogno delle generazioni più giovani
In Italia in generale si è determinato un clima sociale e culturale sfavorevole alla maternità e Anna paternità
Il fattore economico è certo determinante ma non è legato solo i costi diretti del figlio cioè a quanto si deve spendere per sostenerlo nella sua crescita
Le famiglie e le donne ragiono no anche sui costi indiretti economici e di perdita di opportunità cioè sulle conseguenze dell'eventuale perdita del posto di lavoro o anche solo sulla riduzione dell'orario
Sulle prospettive di carriera che si riducono o si accantona o no sulla rinuncia nella vita privata dell'azione o di autonomia se magari dovesse arrivare anche il secondo figlio
Il problema dei costi resta tuttavia un fattore molto importante visto che il cinquanta per cento delle famiglie vive con entrate che non superano mille ottocento euro al mese
E la fotografia del reddito e delle condizioni di vita degli italiani che ha scattato l'Istat sulla base dei dati relativi del due mila quattro
Alla fine del due mila e cinque il quattordici virgola sette per cento delle famiglie italiane ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese e il ventotto virgola nove di non essere in grado di far fronte ad una spesa di seicento euro se non prevista
In linea generale i dati segnalati dall'Istat e da un recente seminario del CNEL confermano che il numero dei figli ha un impatto determinante sulla condizione economica delle famiglie
Basti pensare che il mantenimento di un figlio con meno di sei anni accresce i costi della coppia senza figli del diciannove virgola quattro per cento
Considerando una spesa media mensile delle coppie senza figli per beni necessari pari a circa mille trecento euro il costo di mantenimento di un figlio per le classi di età di Zaia cinque anni
Sei quattordici anni quindici diciotto anni corrisponde rispettivamente a duecentocinquanta euro duecento dodici euro duecentotrentatré euro al mese
Spesso le difficoltà economiche generano situazioni sovra indebitamento delle famiglie a causa delle quali esse vivono in una situazione di difficoltà non temporanea ad adempiere regolarmente le proprie obbligazioni mediante i propri meriti
I costi per queste famiglie spesso aumentano se si considera che frequentemente uno dei familiari costretto a rinunciare al reddito alla carriera al lavoro a tempo pieno per lo svolgimento appunto delle funzioni di assistenza nell'ambito familiare
Il sistema fiscale italiano d'altra parte non appare come abbiamo detto sufficientemente orientato a tener conto del carico familiare
Gli squilibri del sistema fiscale risultano particolarmente evidenti con riferimento all'imposta sul reddito delle persone fisiche
All'imposta comunale sugli immobili alla tassa sullo smaltimento dei rifiuti che non prevedono adeguate agevolazioni in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare
Considerazioni analoghe possono essere svolte in ordine alle modalità di computo
Delle tariffe per i consumi di acqua energia elettrica e gas in quanto non sufficientemente rapportate alle peculiari esigenze delle famiglie numerose come c'è stato
Segnalato con grande efficacia
Nel corso delle audizioni
Le politiche fiscali lasciano inoltre aperta la questione della cosiddetta fascia di incapienza cioè dei contribuenti più poveri ossia di quei soggetti a più basso reddito in condizione di maggior bisogno
Che potrebbero restare esclusi dai benefici di natura redistributiva introdotti con la leva fiscale
Si segnala infine l'esigenza manifestata da diverse istanze rappresentative del mondo produttivo dell'associazionismo familiare
Di rivestire il sistema delle deduzioni delle detrazioni e degli assegni per il nucleo familiare questi ultimi di estendere
Secondo il principio universalistico anche alle categorie che oggi ne sono escluse in ragione del carico familiare
Nell'ambito delle attività quotidiane la famiglia il rapporto con il lavoro assunto una posizione di primo piano a cui si riconnettono importanti criticità
In linea generale si assista a due fenomeni antitetici da un lato sono divenuti sempre più pressanti teli della disoccupazione e della precarietà del lavoro soprattutto per le generazioni più giovani
Dall'altro si evidenzia una eccessiva centralità del lavoro stesso rispetto ad altri aspetti della vita familiare con complesse indicazioni concernenti la rigidità degli orari
L'eccessiva mobilità territoriale il forte investimento nella progressione professionale ed economica a discapito del tempo libero e delle relazioni assetti
La maggiore presenza della donna italiana nel mondo del lavoro benché attenzione
Il tasso di occupazione femminile circa quarantacinque virgola due per cento in Italia resti di gran lunga inferiore uno dei più bassi d'Europa alla media europea che è di circa sessanta per cento
Pone con ancora maggiore urgenza la questione concernente appunto la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro il potenziamento della rete dei servizi e delle prestazioni sociali ed è necessario adeguamento delle risorse ad essa destinata
Il lavoro femminile d'altra parte come dimostrano le altre esperienze europee è un potente fattore di crescita della natalità
Poiché garantisce condizione di maggiore sicurezza economica al nucleo familiare
Le donne francesi ad esempio che hanno incrementato in misura
Più considerevole le nascite
Sono le donne siamo circa due figli per donna
Sono le donne con il più alto tasso di attività lavorativa in Europa
Oggi l'ottantuno per cento delle donne francesi tra i venticinque quarantanove anni hanno un'occupazione contro il sessanta per cento di trenta anni fa
La contraddizione tra loro e figli dicono gli studiosi è stata in qualche modo ribaltata e proprio perché lavoro no che le donne hanno una situazione più favorevole per avere sedici
Ma perché la donna continua ad esercitare una intensa attività di assistenza agli anziani I figli minori e disabili
Altro che svolge il lavoro domestico risulta sempre più difficoltoso il contemperamento degli impegni lavorativi e domestici con i compiti di cura
In proposito va ricordato che il settantasette per cento del tempo complessivamente dedicato al lavoro familiare e ancora a carico della donna
Con il conseguente persistere di una significativa disuguaglianza di genere in questo ambito la divisione dei ruoli infatti risulta ancora rigidità poiché pur essendo oggi padri
Più collaborativi rispetto al passato i cambiamenti sono piuttosto lenti
Dai dati Istat si rileva infatti che il tempo dedicato dei padri al lavoro familiare nel corso de la giornata è cresciuto di sedici minuti in quattordici anticipo davvero un po'poco
Peraltro anche l'istituto del concetto
Parentale astrattamente fruibile da entrambi i genitori risulta OP Rizzato soprattutto dalle donne
Inoltre l'esigenza di una maggiore attenzione per la conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro si scontra con lo sufficiente sviluppo nel Paese di idonei servizi per l'infanzia prima fra tutte la rete degli asili nido che si presenta particolarmente carente nel Mezzogiorno
Le rilevazioni dimostrano che una riferimento al tema degli asili nido e dei servizi per l'infanzia l'Italia e ancora lontana dal raggiungimento dell'obiettivo del trentatré per cento della copertura territoriale entro il due mila dieci
Fissato dal Consiglio europeo di Lisbona del due mila nonostante gli specifici ancorché insufficienti stanziamenti contenuti nella legge finanziaria per il due mila e sette
Più specificamente dalle rilevazioni Istat emerge che i bambini di età compresa tra uno
E due anni con madre che lavora vengono affidati nell'ordine I nonni
Cinquantadue virgola tre per cento al nido privato quattordici virgola tre al nido pubblico tredici virgola cinque alla baby sitter nove virgola due
Peraltro il ventotto virgola tre per cento delle madri che non si avvalgono di un Nido avrebbero realtà voluto usufruirne ma non lo hanno fatto per l'assenza o la lontananza delle strutture
Ventidue per cento per la carenza di posti disponibili diciannove per cento per i costi elevati ventotto virgola cinque per la rigidità dell'offerta
Va inoltre rilevato che solo il trenta per cento dei Comuni ci sono asili nido nonostante siano passati dal novantotto al due mila e cinque da cent'
Dal
Ottantotto chiedo scusa l'ottantotto
Al due mila cinque da centoquaranta mila a duecento ventuno mila
D'altro canto la quota parte di spesa sociale destinata all'infanzia in Italia si caratterizza per essere una delle più basse a livello europea
La questione della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli destinati all'assistenza richiamo oltre al tema della cura dei minori anche quello degli interventi in favore degli anziani delle persone non autosufficienti
Specialmente se si considera che all'invecchiamento progressivo del tessuto sociale non è corrisposto un aumento delle strutture degli investimenti delle politiche pubbliche
In materia almeno un punto di vista sulla sufficienza che spesso si limitano garantire prestazioni connesse le funzioni vitali e al mantenimento di una vita autonoma senza affrontare le complesse ulteriori implicazione
Resta il fatto che molte donne in Italia alla nascita del primo figlio sono costretto a lasciare il lavoro o a passare ad un'attività meno redditizia
La legge finanziaria da questo punto di vista avviato
Una prima parziale inversione di tendenza con la costituzione di una serie di fondi per il sostegno della famiglia
Dell'infanzia delle politiche per la non autosufficienza
Ma è del tutto evidente che essa non ha ancora affrontato con la necessaria determinazione e con una visione di insieme i problemi più emergente che assillano alla vita delle famiglie
Né dal punto di vista delle politiche più adeguate né da quello delle risorse finanziarie necessaria ma su questo tornerò nella parte finale
La famiglia in Italia dunque consolida la sua tradizionale funzione di protezione sociale
Fornendo sostegno e solidarietà ai suoi componenti più deboli
Nelle situazioni di difficoltà dando assistenza agli anziani e i bambini fornendo un alloggio garantendo sostegno economico aiutando i giorni della prosecuzione di studi assicurando le varie forme di aiuto domestico
Tale funzione in larga misura originato dalle lacune del sistema dei servizi alla persona ed alla inadeguatezza delle politiche sociali delle politiche pubbliche per la famiglia
Che costringono lo stesso nucleo familiare ad esercitare una funzione spesso surrogatoria dell'intervento pubblico nella erogazione delle cure
Dell'assistenza della tutela economica i componenti in situazione svantaggiata sia una situazione di normalità
Vedi la cura dei nipoti da parte dei nonni che di emergenza malattia la disoccupazione funzionando come una sorta di camera di compensazione
Occorre segnalare in questo quadro che in Italia da molti anni in forte crescita la percentuale di giovani adulti tra i venticinque e trentaquattro anni che continuano a vivere all'interno del nucleo familiare di provenienza fenomeno tutto italiano da questo punto di vista
Infatti i giovani celibi e nubili compresi in questa fascia di età che vivono ancora nella famiglia di origine passano dal trentacinque
Virgola cinque al quarantatré virgola tre per cento in dieci anni dal novantacinque al due mila e cinque
Superando ormai la quota dei loro coetanei che vivono in coppia confini che diminuiscono dal quaranta al ventinove virgola quattro per cento
Questo fenomeno tuttavia può essere parzialmente spiegato anche in forza dalla sempre maggiore difficoltà di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro
Della sua più diffusa precarietà con la conseguente dilatazione dei tempi necessari al conseguimento di una posizione lavorativa stabile soprattutto al sud
E con i problemi legati alla disponibilità di un'abitazione autonoma
Legati alla rigidità l'offerta abitativa la scarsità la costosità degli alloggi all'assenza di programmi di edilizia convenzionata e sovvenzionata
I giovani italiani ci arrivano a differenza dei loro coetanei europei una vera e propria sindrome del rinvio come viene definita dagli studiosi
Rinviamo al termine la propria formazione l'ingresso nel lavoro l'uscita dalla famiglia di origine la formazione di una nuova famiglia tante volte questi rinvii si traducono nella rinuncia ad avere i figli
Che si desiderano o a posticiparne la nascita
Sempre secondo l'Istat nel due mila e quattro le età media delle madri residenti in Italia la nascita dei figli del primo figlio è stata di trenta virgola otto anni un anno in più delle madri del novantacinque
In Europa il primo figlio nasce mediamente tra i venti sei anni e mezzo e i trent'anni e quasi sempre in percentuali superiori al cinquanta per cento nell'ambito di connivenze diverse dal matrimonio
In Italia questa percentuale è aumentato del settanta per cento nel periodo novantacinque due mila quattro
Dall'otto virgola uno al tredici virgola sette e tuttavia
Come si vede la maggior parte delle nascite avviene ancora all'interno di coppie sposati
E da questo quadro che emerge l'importanza di un forte investimento sull'autonomia dei giovani
Sull'accelerazione della transizione all'età adulta che potrebbe avere effetti importanti sulle decisioni procreativo
Se l'autonomia economico professionale oltre che abitativa viene raggiunta prima infatti
Anche le decisioni che riproduttive oggi spesso spostate oltre trent'anni possono avvenire prima
In questo senso la questione giovanile e diventata in Italia una priorità assoluta
Li di baci segnala da questo punto di vista molto tempo che è una politica sociale orientata ad accelerare e sostenere la transizione dei giovani all'autonomia sarebbe un energico investimento per il Paese
Sono nati i limiti delle politiche sociali in Italia con riferimento alla famiglia anche perché colloca nel nostro Paese in una posizione molto arretrata rispetto ad altri Stati europei come la Francia la Germania la Svezia la Danimarca
L'Italia ha destinato alla spesa sociale nel due mila e sei il ventisei virgola quattro per cento del PIL
Contro il trentuno per cento di Francia e Germania e il trentuno virgola cinque per cento della media dei Paesi dell'Unione a quindici sono dati Eurispes
Ma l'Italia dedica
Alla famiglia il quattro virgola quattro per cento della spesa sociale a fronte dell'otto virgola cinque cioè la metà
Per la media europea questo e il divario da colmare sia in termini di erogazione monetaria che di promozione di Servizi ed interventi di sostegno
Vi sono poi i problemi derivanti dalle disparità territoriali
Sia in termini dimensione della spesa che di organizzazione della rete dei servizi con una forte penalizzazione delle regioni del sud che dispongono e non solo che dispongono di minore risorse finanziarie ed organizzative
La questione della disomogeneità territoriale vie più aggravata dalla mancata definizione dei livelli essenziali delle prestazioni nei servire settore socio-assistenziale
Che ha determinato e determina un conseguente ritardo nell'individuazione nel finanziamento dei cosiddetti diritti esigibili
Per quanto concerne il settore della previdenza l'Italia rispetto ad altri Paesi europei risulta complessivamente ridotta la parte destinata alla componente giovanile della popolazione
Il sistema contributivo penalizza infatti quelle fasce di giovani che hanno un percorso lavorativo precario ed intermittente irregolare
Sono le donne di nuovo a subirne maggiormente le conseguenze negative perché l'altra precariato sono spesso costrette a lasciare il lavoro per maternità o attività di assistenza sommando così ulteriori periodi di vuoto contributivo
Col Presidente
No
Un rilevante profilo di crescita di criticità ma vado al termine
Attiene infine all'importo delle pensioni più basse
Che soprattutto per gli anziani soli finiscono per costituire una causa di esclusione sociale Edipo aperta
La famiglia come abbiamo visto costituisce ancora oggi la principale risorsa a disposizione delle persone disabili e anziane per fronteggiare la non autosufficienza e i costi della cura sono sostenuti principalmente dalle famiglie stesse
Attraverso il ricorso alla rete parentale oppure al lavoro privato di cura non sempre registrato regolarmente
Come sappiamo
Secondo i dati dell'Istat il fenomeno alla non autosufficienza come noto coinvolge in Italia circa due milioni ottocento mila persone
Pari al cinque virgola due per cento della popolazione da sei anni in su
La distribuzione dell'età mostra come la non autosufficienza interesse soprattutto anche se non esclusivamente gli anziani
Gli ultrasessantacinquenni infatti costituiscono oltre il settanta per cento dei disabili con una concentrazione relativa sulle forme più gravi
Particolarmente delicato è proprio il tema degli interventi a favore della disabilità se si considera che le persone con handicap non anziane secondo i dati forniti dall'Istat sono un milione seicento quarantuno mila
E che quasi la metà aiutate capitale categoria dichiara risorse scarse o insufficiente
Le famiglie convenne disabili chiedono che la collettività riconoscono solo al valore etico e morale della funzione di assistenza svolta
Sono
Che ne deriva
Costituiscono ulteriori aspetti critici del sistema nazionale di assistenza la macchinosità delle procedure di accertamento dell'handicap lo spero
Data diffusione territoriale dei servizi
Con particolare riferimento ai centri di soggiorno all'assistenza domiciliare specialistica la persistenza di rilevanti barriere architettoniche di ostacoli alla comunicazione le difficoltà l'inserimento lavorativo dei disabili
Io ridotto riconoscimento del volontariato intra familiare
Per quanto concerne il settore della sanità diverso nel punto di crescita di criticità messi in luce dalle famiglie italiane
Il primo accanto alle note censure in ordine all'eccessivo aggravio di oneri per le famiglie per quanto riguarda le forme di compartecipazione alla spesa sanitaria sono state sottolineate le difficoltà concernenti l'accesso alle prestazioni
Inoltre è stata ribadita l'urgenza di pervenire ad una rivisitazione organica dei percorsi assistenziali
Ed è l'intero comparto dell'assistenza sanitaria con particolare riferimento alla condizione dei malati affetti da malattie inguaribili non incurabili inguaribili
Alla situazione dei malati terminali
Alla tutela della salute mentale che continua spesso a gravare in modo consistente sulle famiglie con minori oneri economici e psicologici
Nella relazione finale si affrontano inoltre molti altri capitoli
Che per l'esigenza di brevità non ho la possibilità di svolgere in questa introduzione I quale rimando
Si tratta delle problematiche relative alle dinamiche familiari alle difficoltà nelle relazioni intra familiari che riguardano in particolare il rapporto tra genitori e figli le difficoltà della comunicazione tra generazioni
La crescita del fenomeno della instabilità coniugale le criticità della condizione dei minori in situazioni familiari difficili la conflittualità all'interno della coppia che alimenta in molti casi
I casi appunto di violenza contro la donna di abuso e maltrattamento dei minori
Vi è poi il fenomeno della povertà che interessa principalmente le famiglie numerose
I disoccupati con figli a carico le coppie giovani con lavori precari i lavoratori con un basso livello di istruzione di qualificazione professionale gli anziani le donne sole le famiglie residenti nel Mezzogiorno
Secondo i dati resi noti dall'Istat circa seicentocinquanta mila famiglie italiane sono costituite da persone che non hanno un'occupazione
Due terzi delle quali si concentrano nel Mezzogiorno
Complessivamente nel due mila quattro sono relativamente povere due virgola sei milioni di famiglie italiana
Il rischio povertà è superiore alla media nazionale relativamente alle famiglie con figli
La condizione più grave riguarda le copie conto
O più figli le coppie con membri aggregati e i nuclei monogenitoriali che risiedono asciutto
Il disagio economico diventa poi ancora più consistente con riferimento alle famiglie con figli minori Comandini piccole
Non spetta l'amante nell'ambito della delicata questione del benessere economico della famiglia la povertà appunto dei minori
In quanto negli ultimi trent'anni la quota di minori in condizione di povertà relativa passata dal ventitré per cento degli anni Settanta al trentadue per cento del due mila e quattro cioè uno su tre
Gravissima da questo punto di vista la situazione del Mezzogiorno ove risultano in condizione di povertà il quaranta per cento delle famiglie con tre
O più figli minori
E quasi un terzo dei nuclei con un solo genitore e delle coppie con due figli minori prestanome diciamo così un riferimento di priorità
Naturalmente con
Per quanto riguarda le politiche più nel dettaglio oltre il settanta per cento delle famiglie povere con figli risiede nel sud del Paese
Infine le difficoltà delle famiglie immigrate che talvolta coincidono
Con quelle che interessano le famiglie italiane talvolta presentano tratti a peculiari legata alla condizione appunto dello straniero
Per come i profili in questione sono particolarmente delicati in quanto investono i diritti fondamentali della persona quale il diritto all'unità familiare mediante ricongiungimento dei membri residenti ancora dei Paesi di origine
Riferito ad un alloggio dignitoso il diritto all'inserimento nel mondo nel lavoro nel rispetto delle garanzie delle tutele previste dalla legislazione il diritto all'istruzione quell'all'integrazione sociale e culturale alla cittadinanza
Il quadro delle nuove esigenze posso la popolazione immigrata riguarda anche il superamento dell'analfabetismo soprattutto femminile del degrado la povertà della discriminazione religiosa etnica culturale di genere
Inoltre mentre si assiste qui c'è un dato importante ad una diminuzione del ricorso all'aborto
Tra le donne italiane appare sempre più consistente invece la percentuale del ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza da parte delle cittadine straniere che vivono in Italia
E veniamo infine i possibili interventi
Alle proposte naturalmente la Commissione non aveva il compito di entrare nel dettaglio nella elaborazione delle misure di provvedimenti naturalmente ciò alcune indicazioni
Carattere generale
Il lavoro svolto Commissione emerge una forte sollecitazione affinché la famiglia
E i diritti delle persone che ne fanno parte vengano messi al centro di politiche legislative più adeguate
Evitando interventi spot interventi sporadici e misure marcatamente assistenziali
Per favorire invece politiche integrate e coordinato
Una politica per la famiglia non è settoriale ma è data dalla convergenza della politica fiscale del lavoro dell'istruzione della salute della casa dei servizi sociali delle Pari opportunità
Solo un mix di strumenti in fatto
Fatto di servizi alla persona interventi agevolazioni fiscali trasferimenti monetari insieme alla buona occupazione in particolare femminile
E alla conciliazione tra vita lavorativa e vita personale e familiare può garantire un reale sostegno alle responsabilità familiari
Si tratta di investire anche su un percorso di sviluppo di potenziamento di un sistema di welfare che non sembra impedisca di far ricadere esclusivamente sulle famiglie sulle donne il peso della risposta i problemi alle criticità
Evidenziate ma che sappia garantire diritti e sollecitare responsabilità
In una logica di promozione autentica della persona ed ai contesti sociali e familiari in cui la persona e collocata
Con riferimento alla questione del raccordo delle politiche pubbliche specificatamente di quelle per la famiglia l'indagine conoscitiva messo in luce l'esigenza di superare una certa fa mentali dieta
Degli interventi nel settore socio-assistenziale e di evitare la parcellizzazione delle competenze tra i diversi attori istituzionali
I ministri competenti rispetto alle politiche richiamate con riferimento alle problematiche sociali devono operare sono chiamati ad operare come si sa con maggiore sinergia
Anche attraverso gli strumenti di concertazione che l'accordo tra i diversi livelli di governo
Ma al fine di garantire una maggiore efficacia reticolato di programmi di interventi nel settore socio-assistenziale appare evidente l'esigenza di assicurare una compiuta attuazione della legislazione vigente
A parte a partire dalla citata legge trecentoventotto del due mila che con l'articolo diciotto prevede in particolare il piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali
Che va raccordato con altri interventi legislativi in materia per evitare antinomie
E sovrapposizioni
Dalle criticità che sono state evidenziate deriva un'agenda concreta di politiche di misure legislative sulla quale impegnare il Parlamento in questa
E nelle prossime legislature
Da sostenersi con un graduale ma consistente incremento di risorse finanziarie pubbliche la sollecitazione di quelle private la valorizzazione di quelle del privato sociale a partire da quello che le fondazioni bancario
In tal senso
Occorre attribuire maggiori risorse
A tutti i canali di finanziamento esistenti sulla base della vigente legislazione
Tra i quali si ricordano il fondo per le politiche sociali il fondo per le politiche della famiglia al fondo per la non autosufficienza del Fondo per l'infanzia l'adolescenza istituito dalla legge due otto cinque del novantasette i finanziamenti per il Piano di sviluppo
Dei servizi socio educativi il fondo per la lotta alla droga e così via
L'obiettivo è quello di incrementare ma anche di orientare meglio la spesa
Rivedendo neanche la sua composizione per sostenere politiche più adeguate per portare gradualmente il livello delle risorse disponibili in Italia il più vicino possibile alla dimensione dei parametri europei
è evidente da questo punto di vista che nei prossimi anni bisogna muoversi con molto più coraggio compiendo una scelta di dare la priorità a favore del famiglie
A partire dalla possibilità di utilizzare una parte significativa delle maggiori entrate fiscali registrato nel due mila sei
E in questi primi mesi del due mila sette come peraltro promesso dallo stesso Presidente del Consiglio romano poco
Ecco ciò che ad avviso della Commissione si deve fare
Sostenere il desiderio di maternità e di paternità con la rimozione degli ostacoli materiali e culturali che si frappongono alla libera scelta di avere sì
E la estensione perciò le donne che ancora non ne hanno diritto dei vari istituti riguardanti la tutela della maternità in particolare per la lavoratrici con contratti atipici sconti iniqua del comparto del lavoro domestico e familiare
Agevolare ed estendere le forme di conciliazione tra vita lavorativa vita personale e familiare
Anche per evitare che una parte consistente di donne abbandoni il lavoro dopo la nascita di un figlio Gica venti per cento
E per incentivare gli uomini che risultano ancora scarsamente coinvolti nello ricorso alle varie opportunità prevista dalla legislazione per la cura dei figli piccoli ed è un familiare disabili o non autosufficienti
Sostenere il genitore nella crescita nella cura dei figli in particolare sul piano dei costi
Economici intervenendo con strumenti agevolazioni fiscali più rapportate alla numerosità della famiglia con erogazioni monetarie adeguate per i figli e continuative
Con l'attivazione del potenziamento della rete dei servizi con particolare riferimento ai minori da zero a sei anni
Assicurare il necessario sostegno ai genitori nell'assolvimento delle funzioni educative promovendo una più stretta collaborazione tra la famiglia il sistema scolastico gli altri soggetti deputati alle attività di istruzione e formazione
Favorire l'autonomia dei giovani nel costruire il proprio percorsi di vita e la formazione di nuove famiglie attraverso l'incremento dell'occupazione stabile
Dei giovani delle donne le agevolazioni per l'acquisto della prima casa o per il reperimento di abitazioni in affitto ovvero l'attivazione di programmi di edilizia pubblica agevolata e sovvenzionata
Assistere le famiglie che vivono conflitti e difficoltà proprio l'autonomia delle persone disabili
O non autosufficienti e sostenere le famiglie con problemi connessi alla presa in carico di tale persone anche attraverso un consistente potenziamento finanziario del Fondo per la non autosufficienza
Per garantire i livelli essenziali dei servizi e le prestazioni di intervenire a sostegno delle spese di cura delle famiglie
Dei servizi domiciliari di territorio dei servizi residenziali sanitari ed assistenziali per favorire anche attraverso opportuni sgravi fiscali l'assunzione regolare del assistenti familiari
Sostenere l'integrazione delle cittadine dei cittadini e delle famiglie di immigrati
Regolare
è necessario inoltre tenuto conto degli esiti della verifica della sperimentazione del reddito minimo di inserimento ipotizzare la stabilizzazione futura della misura quale sostegno permanente alle famiglie in situazione di difficoltà economica
Sul versante previdenziale un'attenzione particolare va riservata al tema delle pensioni di importo più basso al fine di assicurare che gli importi delle stesse siano maggiormente aderenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali delle persone
Nell'ambito di un'azione generale che la potenziamento dei servizi sociali poi una specifica attenzione va dedicata al rafforzamento dei consultori del segretariato sociale ed all'istituto della mediazione familiare
Anche quali possibili strumenti per la prevenzione la comprensione il superamento di conflitti o tensioni all'interno del contesto familiare
Inoltre
Al fine più specifico di incentivare la formazione di nuove famiglie vanno adottate misure per ridurre in modo consistente la precarietà di rapporti di lavoro
Diffusa soprattutto tra i giovani nelle aree del Mezzogiorno nonché per risolvere il disagio abitativo soprattutto per le giovani copia
Abbiamo visto infine i dati in costante crescita sulla povertà minorile
In Italia per contrastare questo fenomeno occorrono forti investimenti nella cura dei bambini
Nel sostegno delle loro capacità cognitive nelle prime fasi della vita nel sistema scolastico e formativo nel sostegno al lavoro delle madri nei servizi socio educativi per i bambini da zero sei anni di età
Nella funzione educativa dei genitori nella conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita
La promozione dei diritti dell'infanzia dell'adolescenza costituisce cioè un punto importante per gli indirizzi di una nuova
Politica della famiglia che non dimentica che anzi promuove i diritti e le opportunità delle persone a partire da quelle più debole
Per concludere
Se si ritiene fondamentale il ruolo della famiglia per la formazione il benessere delle persone la coesione sociale la solidarietà tra le generazioni
Bisogna realizzare politiche e di interventi che non discrimini no né le persone né i nuclei familiari
Riconoscere sul piano culturale su quello della legislazione ruolo sociale della famiglia
I diritti e le differenze di cui è portatore ciascun suo componente
Favorire la cooperazione il mutuo aiuto l'associarsi delle famiglie da realizzare obiettivi comuni e naturalmente metterci tutte le risorse finanziarie e l'impegno che per questo sono necessari
Io consentitemelo almeno
Come mai fatta
Personale conclusiva voglio esprimere in questa sede che insieme
Istituzionali e politica la speranza che questo Parlamento voglia davvero mettersi il più rapidamente possibile nella condizione di promuovere conferenza questo impegno è questa responsabilità grazie
Grazie al Presidente di esserci violazione trattiamo in tanti modi lo svolgimento di questo nostro lavoro perverso a lui la parola
Grazie
Saluto e ringrazio il presidente della Commissione
Affari sociali
Mimmo Lucà per avermi invitato a prendere perse
A questa occasione di riflessione e di approfondimento
Il protrarsi della riunione dei Presidenti dei Gruppi parlamentari mi ha impedito di essere presente
Come ha mai voluto alla sua presentazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie italiane ne chiedo scusa
Saluto con il Presidente era Presidente della Commissione per alimentare l'infanzia Anna Serafini e il ministro per la famiglia Rosi Bindi
Le autorità presenti e tutte le intervenute e gli intervenuti
Le società del nostro tempo era attraversata
Da un insieme di fenomeni nuovi che disegnano un quadro complesso
Denso di elementi controversi e di consistenti criticità
In questa situazione
Gli strumenti di conoscenza e i tradizionali schemi di interpretazione della realtà
E delle dinamiche sociali si dimostrano sempre più spesso inadeguati accogli ha delle implicazioni profonde e la direzione verso cui esse stesse muovono
è una condizione che accomuna ancora negli ambiti propri dell'economia e delle relazioni sociali
Che incide oggettivamente anche sul piano della loro regolamentazione in termini giuridici e istituzionali
E che il chiede oggi lo sforzo peculiare in termini di comprensione di analisi dei processi e di proposta
Il Parlamento rappresenta il luogo istituzionale privilegiato in cui a realizzare questo impegno e questo sforzo
Lo è per la sua vocazione intrinseca come istanza cioè in cui si esprimono direttamente le sensibilità storie culture politiche del Paese
Ma lo è anche
Per la sua è grandi potenzialità di confronto e di apertura rispetto all'esperienza di una città civile
Attraverso l'impegno che mette a costantemente in gioco l'istanza della partecipazione
Tanto più intensamente avvertite quando ci si confronta con i grandi temi che segno della quotidianità della vita di tutti i cittadini e le prospettive future della convivenza civile del Paese
Uno di questi temi è senza dubbio rappresentato dalla condizione sociale della famiglia in Italia
Registro dunque perciò con soddisfazione l'impegno profuso in questo senso dalla Commissione affari sociali
Dall'indagine conoscitiva che viene oggi presentate
Emerge un quadro in cui
All'analisi dei modi dei mutamenti dei modelli sociali si unisce la rilevazione di nuovi squilibri sociali
Di un preoccupante aumento delle fasce di povertà
Di un fenomeno di violenza nei riguardi delle donne dei minori
Ma anche
Del ruolo determinante svolto dalla famiglia sul piano del welfare soprattutto nei riguardi dell'istanza degli anziani ed i soggetti non autosufficienti
Un quadro se articolato dunque
Per la cui definizione voglio ringraziare il presidente Lucà e tutte le colleghe e i colleghi deputati della Commissione affari sociali sono certo il dibatto odierno saprà arricchire di nuovi argomenti e di nuove indicazioni buon lavoro
Grazie Presidente Bertinotti e adesso diamo seguito ai lavori bella mattinata con la comunicazione del professor Paolo Donati
Direttore scientifico dall'Osservatorio Nazionale sulla famiglia che ringraziamo per aver accettato questo invito al professor Donati ha già dato un contributo che risulta scritto agli atti della Commissione quindi
Grazie Presidente deve per altri impieghi abbandonare i nostri lavori grazie ancora e lo salutiamo
Dicevo
Ringrazio la Commissione affari sociali sul Presidente per questo invito naturalmente io interpreto il mio ruolo
Come un ruolo tecnico che deve fare considerazioni generali aggiuntive sulla condizione familiare in Italia rispetto alla ricca ricchissima relazione del Presidente Luca che ha disegnato
Una fotografia molto accurata un quadro molto organico della situazione quindi
Io interpreto il mio ruolo nel senso di mettere in luce
Con un bassorilievo diciamo un po'forse
Un po'eccessivo ma
Spero non troppo le luci e le ombre
Che caratterizzano la situazione delle famiglie in Italia al primo punto secondo le cause e terzi rimedi
Dunque vorrei in qualche modo anche per la mia mentalità di sociologo mettere in rilievo i meccanismi fondamentali che stanno dietro a quella situazione che il presidente Lucà così ben disegnato
Per quanto riguarda la situazione io credo che bisogna prendere atto che esse complessivamente molto preoccupante
Non lo dico io lo dicono i demografi a livello internazionale parlino di sui cd o demografico dell'Italia a qualcuno forse questa espressione può sembrare eccessiva ma
è stato evidente dai dati che la stessa Presidente Luca ci ha riferito che l'Italia si trova in una situazione
Tale da saltare delle generazioni in altri termini per il fatto della
Diciamo della ritardo nella formazione della famiglia nell'avere figli
L'Italia da tempo ormai salta intere generazioni e questo comporta una tendenza a lungo termine che i demografi chiamano suicidio demografico mi sembra un'espressione molto forte ma da riportare
E allora la mia osservazione è certamente dietro questo fenomeno di grande impoverimento per così dire della famiglia italiana ecco
Cosa ci sta certamente ci sono tanti motivi il documento conclusivo è molto accurato nell'individuare
Una pluralità
Molto ampia di fattori ma io vorrei mettere l'accento come dire sulle meccanismo fondamentale che sta dietro questo processo
Preoccupante e verso il quale sta andando la famiglia italiana ed è in sostanza è un
Un po'quello che chiamerei un circolo vizioso strutturale del sistema Italia
Questo circolo vizioso è un circolo tale per cui
Ha meno risorse date alle famiglie corrispondono meno capacità delle famiglie di svolgere le loro funzioni sociali
Soprattutto quindi meno figli e meno figli significa meno sviluppo meno coesione sociale
Più iniquità fra le generazioni drammatici problemi per le famiglie anziane che come sappiamo stanno aumentando perciò percentualmente perché all'Italia
E il Paese europeo a più rapide forte invecchiamento
Diciamo che la la Società italiana non non da poco ma da vari decenni ormai penalizza la famiglia nel senso che
La famiglia paga di più di chi non fa famiglia
Dico paga nel senso di spesi non solo economiche ma in generale di tempo di impegno di sforzi e così via quindi
Qual è il meccanismo fondamentale che non funziona in questo sistema Italia
è la sussidiarietà tra la famiglia e lo Stato
In altri termini la sussidiarietà a mio modo di vedere che si è instaurata in Italia è una sussidiarietà che funziona alla rovescia
è la famiglia che sussidi allo Stato in altri termini la famiglia che sopperisce a quelle che sono le carenze dello Stato in termini di investimenti in termini di impegni non solo di spesa
E e la famiglia che sussidi allo Stato anziché essere il contrario anziché avere uno Stato che sussidi alla famiglia questo dunque io credo sia il meccanismo centrale che va modificato
Questo è il punto notate se noi non modifichiamo questo circolo vizioso
Tutti gli interventi che vengono fatti possono ricordi lentamente avere una qualche il utilità ma non vanno a modificare quello che è il nodo centrale il meccanismo strutturale
Che rende così difficile fare famiglie a riprodurre le famiglie in Italia
Ciò su cui vorrei mettere l'accento è il fatto che giustamente occorre incrementare la spesa
E modificare la composizione della specie della spesa sociale per le famiglie tenute conto dei parametri europei
Ma è anche la logica con cui
Va incrementato la spesa e ricomposta questa spesa nel senso che non si tratta di premiare le famiglie non è un premio
Che si dà alla famiglia rispetto per così dire ad altre situazioni
Non si tratta di dare dei premi o degli incentivi ma si tratta di equità sociale
Non si tratta di premiare la famiglia mette di instaurare dei criteri di equità e qui vengo al secondo punto cioè alle cause
Che a mio modo di vedere hanno determinato questo risultato che ripeto deriva da vari decenni
Di politiche sociali di situazione
Io credo che i
Le cause siano da ricondurre a tre fattori anche qui naturalmente
Faccio
Sulla sorte insomma di
Luci e ombre accentuate per capirsi innanzitutto un malinteso principio di sussidiarietà
Mi permetterei di parlare di una interpretazione molto riduttiva del principio della sussidiarietà anche da parte della Corte costituzionale che come il rapporto il documento conclusivo mostra a
Fatto in un certo senso molta politica familiare con tutte con tutte le sue sentenze cercavo di spiegare perché è un secondo
Una seconda causa eh a mio modo di vedere la prevalenza della redistribuzione verticale sulla redistribuzione orizzontale per quanto riguarda l'intervento in una famiglia
è un tema terza causa e il fatto come dire di sovrapporre di avere spesso sovrapposto le
Politiche contro la povertà con le politiche familiari
Ed è ragione per cui bisogna evitare di usare la famiglia come un uno strumento per combattere la povertà
Cerco di spiegarmi brevemente su questi
Aspetti innanzitutto come dire i fattori i fattori causali del circolo vizioso di cui ho parlato inizialmente
A mio modo di vedere
Il del sistema politico deve interrogarsi sul perché
Tante leggi buone leggi ad esempio la la stessa tre due otto richiamato spesso nel documento conclusivo
Non hanno trovato un'adeguata applicazione
è evidente che tra l'alle
Situazione e nazionale e le Regioni ma soprattutto tra il sistema politico e
Il sistema amministrativo la pubblica amministrazione in particolare ci sono dei divari delle discrepanze che fanno sì che tanta parte della legislazione per quanto buone in linea di principio non venga applicata
Parte anche di questa legislazione è stata dichiarata incostituzionale ma su questo non entro dunque c'è un problema di diciamo così ieri sinergia
Tra
La pubblica amministrazione e la legislazione che in tema di famiglia io vedo essere un problema centrale
In secondo luogo il mercato di attore di mercato non vedono ancora la famiglia associazioni categorie imprenditori
E in parte anche i sindacati non hanno dato un'attenzione alla alla famiglia c'è un'assenza dell'Italia su questi aspetti rispetto arresto al resto dell'Europa
Il privato sociale il terzo settore fa fatica a focalizzare la famiglia
Che è oggetto di assistenza più che il soggetto attivo anche se le associazioni familiari si sono mobilitate si stanno
Mobilitando ma mancano anche qui degli strumenti operativi necessari io mi permetto di accennare solo all'Istituto del distacco associativo che potrebbe per i responsabili delle associazioni che svolgono servizi alle famiglie avere un certo effetto
In sostanza il documento
Conclusivo indica che questi fattori hanno fatto sì che la politica familiare in Italia
Sia stata in qualche modo interpretato arco diciamo meglio realizzata al di là delle leggi in maniera molto riduttiva quando ho detto
Una interpretazione riduttiva del principio di sussidiarietà intendevo intendo il fatto
Che il principio di sussidiarietà inteso in maniera puramente difensiva nei rapporti tra le comunità superiori diciamo alle comunità inferiori cioè fra lo Stato le Regioni
E gli enti locali anziché in maniera promozionale e attiva ante
E io credo che il principio di sussidiarietà vada inteso nel senso che lo Stato ha pur sempre il compito
Il compito di creare le condizioni per cui le Regioni Comuni e le stesse famiglie possono realizzare ciò che loro devono fare
Quindi se lo Stato dà qualche cosa o alle comunità inferiori per creare le condizioni migliori non si vede perché questo contrasti con il principio di sussidiarietà
Il riferimento va ad esempio i fondi nazionali sugli asili nido e chiaro che qui c'è un problema di a mio modo di vedere interpretazione del principio di sussidiarietà che non va confuso con quello di devoluzione e di privatizzazione
Un altro fattore come ho accennato che in qualche modo provoca le asimmetrie per quanto riguarda
La politica familiare in Italia e la scarsa redistribuzione orizzontale rispetto a quella verticale
Molto semplicemente diciamo che la redistribuzione avviene per fasce di reddito quindi secondo la stratificazione dei redditi ma pochissimo per quanto riguarda le condizioni familiare all'interno degli stessi strati
Insomma in breve non sappiamo una famiglia ad esempio sotto i venti mila euro
Di reddito molto differente se non ha figli siamo figli o se ha più figli se anziani a carico e così via
Ed è questo il nostro sistema non tiene abbastanza conto e vero ad esempio che nell'ultima finanziaria come documento conclusivo ricorda sono state introdotte morte iniziative molte
Diciamo sgravi di vario genere anche in senso orizzontale però io ritengo che
La redistribuzione di tipo orizzontale non sia ancora sufficiente
Se pensiamo alle famiglie incapienti che ad esempio della redistribuzione verticale non risentono e se pensiamo all'ISEE che come ormai è chiaro penalizza le famiglie
Monoreddito le famiglie molto numerose e così via proprio perché non tiene conto dei meccanismi di redistribuzione orizzontale anziché verticale
In sostanza ne vengo all'ultima considerazione sulle cause
Ecco bisogna constatare che la famiglia e ancora oggetto in buona misura di politiche contro la povertà quindi viene trattata come condizione povera
E marginale anziché come una risorsa da valorizzare
E qui non posso non citare il fatto che gli assegni familiari ad esempio in Italia siano fortemente selettivi quando invece sono nella gran parte dei Paesi europei universalistici
Naturalmente tutti sappiamo che questo è dovuto alle risorse eccetera eccetera ma
Si tratta comunque di comprendere che l'assegno familiare non è una strumento il periodo combattere la povertà bensì
Per valorizzare la famiglia
Vengo all'ora brevemente alla terza parte cioè cosa e chi suggerisce il documento conclusivo
Io credo innanzitutto una nota metodologica cioè a dire
Nelle varie scorrendo le varie pagine si comprende che abbiamo bisogno di più datti
Statistici e di ricerche empiriche a c'è una certa carenza di dati che devono essere raccolti e elaborati nella prospettiva dell'intervento sociale
Ad esempio nella prospettiva dell'impatto familiare noi non abbiamo dati sull'impatto familiare di certe misure dalla tassazione alle tariffe e così via
Quindi al di là del fatto che noi possediamo una mole
Ingente di dati di carattere socio demografico c'è una carenza di dati sul rapporto famiglia servizi e sul rapporto tra famiglie e sistema di Welfare
Da questo punto di vista bisogna chiedere se le Province
Non possono migliorare diciamo di loro le loro performances in base alle nuove competenze tra riforma costituzionale del Titolo quinto
Occorre sempre in questo capitolo dei dati migliorare il monitoraggio delle leggi dal punto di vista delle applicazioni
Come Osservatorio Nazionale sulla famiglia ad esempio abbiamo avuto difficoltà a fare il monitoraggio della legge cinquantatré sui congedi parentali
Per riuscire a ottenere i dati nella pubblica amministrazione nelle imprese di mercato e nel terzo settore
Ma questo monitoraggio è assolutamente indispensabile e voglio solo citare su questo punto
Un fatto ad esempio che lascia molto pensare i congedi parentali per gli uomini sono molto più diffusi al sud sita nel meridione d'Italia che nel nord e c'è da chiedersi perché
Si siano più padri che prendono i congedi genitoriali al sud dove noto che
Le casalinghe le donne che curano la famiglia su una percentuale maggiore perché la partecipazione femminile al mercato del lavoro e inferiore
E c'è quindi da chiedersi come mai e noi abbiamo invece bisogno di raccogliere questi dati e di capire come vengono utilizzati i congedi e parentali in diversi contesti in diverse situazioni
Mi permetto anche di dire che per quanto riguarda le spese sui vari fondi nazionali per non
La non autosufficienza alle politiche giovanili alle politiche sociali e politiche familiari
Sarebbe opportuno che le amministrazioni si orientasse euro a redigere dei Bilanci sociali e non soltanto dei bilanci contabili
Al di là di questo vorrei mettere come dire un spendere una parola sul problema delle priorità
Il rapporto illustrato il presidente Lucà indica una serie importantissima di obiettivi
Ma io credo che data la carenza delle risorse e soprattutto l'esigenza di incidere sui fattori causali primari
Per favorire il ruolo fisiologico della famiglia come mediatore di solidarietà e di equità fra le generazioni occorra stabilire delle priorità
E le priorità che io personalmente vedo questa è la mia opinione sono quattro
Dettate come dire dalla criterio di rendere la famiglia effettivamente fisiologicamente funzionante diciamo così per il contesto per il tessuto e la coesione sociale la prima delle priorità a me sembra quella delle giovani coppie
Lo è in tutti i sensi perché se non a aiutiamo i giovani formare prima la famiglia uscire dalla famiglia di origine a venire figli prima e così via
Noi non ristabiliamo la fisiologia fra le generazioni
Prendiamo
Per così dire molto più precari frammentate le nelle relazioni intergenerazionali e questo non farà che accelerare tutti i problemi da lei degli anziani delle famiglie anziani e così via e la stessa crisi del welfare
Noi non non ci rendiamo spesso conto di come la quel fare stette si è in crisi perché va in crisi la base demografica del del Welfare State
Quindi i giovani coppie significa una varietà di sostegni
Da da quelli che riguardano la natalità all'educazione alla maternità congedi permessi nidi vouchers
Agevolazioni per la casa e così via io era e che ritengo che un programma specifico poliennali sulle giovani coppie come ad esempio hanno fatto altri Paesi la Francia e altri Paesi sarebbe necessario proprio per dare un segnale
E che il Paese diciamo è favorevole crea un clima favorevole alla formazione della famiglia e questo anche in termini statistici io credo il problema del giovane Coppi sia quello
Priorità immediatamente dopo io vedo quello degli anziani soli
Gli anziani soli stanno crescendo enormemente in vari parte di Taddei costituiscono alla seconda condizione bisognoso di una grande intervento
La terza priorità l'ha detto nelle famiglie monoreddito sia per quanto riguarda le misure fiscali sia per quanto riguarda la revisione dell'ISEE e per quanto riguarda il trattamento delle famiglie incapienti
La quarta grande priorità che sta emergendo è quella della tutela del coniuge debole dei figli nelle rotture familiari
Ormai diciamo dei dati statistici sulle separazioni divorzi indicano
Che questo sta diventando un problema cruciale non se ne parla molto ma è la situazione del coniuge debole eh
E dei figli in caso di lettura familiare come tutti sappiamo è una ragione di impoverimento per la donna per la coppia madre e figlio cioè le cosiddette famiglie monogenitoriali
è un problema all'ordine del giorno in vari Paesi europei non non mi trattengo troppo ma penso che occorra
Dato il quadro di tutti questi interventi stabilire delle priorità
Ripeto per una ragione che le risorse son poche seconde perché bisogna affrontare quei punti che rendano
Possono rendere fisiologica diciamo quella
Riproduzione della famiglia in qualche modo la fisiologia dei rapporti fra le generazioni
Un terzo aspetto che mi sembra emerga dal documento conclusivo e la necessità di interrogarsi sul modello di welfare da perseguire
In altri termini ci si deve chiedere se e le problematiche evidenziate non indichino la necessità di procedere ad esso anche un
Come dire è una riforma del welfare che vada al di là del modello post bellico di Welfare State che come sappiamo in crisi in tutta Europa
Sta entrando in crisi anche il modello del mix pubblico-privato
Si vede il caso del Regno Unito ma di tanti altri Paesi
Cosa significa questo significa che
Occorre probabilmente pensare alle politiche sociali come più distinte dalle politiche pubbliche
Le politiche pubbliche sono quelle che passa una attraverso il sistema politico amministrativo la pubblica amministrazione le politiche sociali devono essere più ampie cioè devono coinvolgere le imprese tutti gli attori del mercato gli attori del terzo settore
Del privato sociale le stesse famiglie come utente come consumatori
Diciamo che queste politiche sociali così intese che prevedano una pluralità di attori e anche di nuovi attori nelle negli interventi per la famiglia e nuove reti
Implicano un modello che io chiamerei di Welfare societario cioè di un welfare che
Come dire non è solo espressione della spesa pubblica delle istituzioni
Del sistema politico amministrativo ma coinvolge
Una
Pluralità di soggette di attori quindi il problema di una grave il NARS societaria delle politiche familiari
Perché sommate spiegare molto brevemente questore diciamo che le politiche pubbliche sono politiche rigato in mente cioè agiscono su comando si fa la legge si chiede che venga eseguita
Un discorso di Gaber NAS societarie implica invece delle iniziative in forma di coordinamento di coordinamento aperto di accordi locali di accordi fra di attori scoppia in che ho appena e non enumerato
Ecco si apre allora anche il capitolo degli strumenti la necessità di avere nuovi strumenti
Per per le politiche familiari come Osservatorio nazionale sulla famiglia abbiamo aperto un capitolo mi pare importante che il Polo delle buone pratiche
Io con una battuta spesso dico bisogna per prima a fare le buone pratiche poi le leggi anziché viceversa spesso si fa la legge
Che poi non viene applicato e scarsamente applicata mentre invece bisogna imparare molto dalle buone pratiche
Credo che in questa
Diciamo questa linea di e maggiore attenzione alle buone pratiche si importante soprattutto
Nel rapporto famiglie impresa diciamo tempi di famiglia tempi di lavoro
Non abbiamo ad esempio messo in rilievo come nel centro Europa si stia diffondendo quello che è chiamato l'audit famiglia impresa cioè dei programmi di conciliazione
Tra famiglie impresa che utilizzano
Tutta una serie di interventi dalla flessibilità
Negli orari nei tempi a schemi di part-time a servizi di ogni genere per la per le famiglie che vengono attuati dalle imprese attraverso le imprese
Ecco questa stessa avvertenza credo valga per la sperimentazione del reddito minimo di inserimento
Che evidentemente diciamo non
A potuto dare ancora dei buoni esiti come sperimentazione proprio perché non è stato studiato è applicato come buona pratica
Io ringrazio dell'attenzione
Grazie professor Donati adesso la parola alla professoressa Chiara Saraceno docente di sociologia della famiglia procedono cioè il Torino ringraziamo che lei ha dato un importante contributo
Che è stato riprodotto nel nel volume alla lavoro per la nostra tendaggi
Grazie alla Commissione
E signori le signore
Ma sono già state dette molte cose quindi si rischia di ripetersi anche perché il rapporto della Commissione est come ho detto anche il mio collega Donati ed una grandissima ricchezza e precisione posso anche dire da studioso al mio allora il mio apprezzamento Ennio rallegra mento per il fatto seguire anche il presidente dell'Istat Biggeri il fatto che finalmente la nuova o le non ancora sufficiente ma di dati che oramai in Italia esiste su questo fenomeno e quelli di noi che lavorano sul campo sanno quanto sia recente questa ricchezza di dati un tempo di famiglia si parlava e sulla famiglia si legifera
Senza sapere nulla che la Commissione ne abbia preso atto ne abbia fatto tesoro mi sembra una cosa molto importante perché sì comincia a costruire su basi empiriche un pochino più soldi solide
Allora quello che mi il compito che mi sono data e di fare
Qualche sottolineatura quindi non di dire collochi su cui sono d'accordo in disaccordo ma di alcune sottolineature in questa mole quindi dal dire mia chiave di lettura
Delle trasformazioni della famiglia innanzitutto
E poi anche delle linee delle direzioni che si potrebbero prendere allora il primo dato da cui partire è che le trasformazioni che stiamo vedendo della famiglia in Italia che sono
Molto meno radicali di quelle
Che sono già avvenute o stanno avvenendo in altri Paesi europei ma che hanno una loro forte consistenza
Toccando
Tutte e due gli assi su cui si organizza la famiglia e poi anche una terza dimensione quali sono questi gli assi quando faccio lezione miei studenti sui due assi dell'alleanza orizzontale di coppia
E della solidarietà e della continuità tra le generazioni e queste due cose non vanno nella stessa direzione
Toccano anche le trasformazioni una terza dimensione su cui si riflette in meno
Che è quello
Della punteggiatura mi verrebbe da dire della vicenda familiare della storia delle famiglie non della storia dal punto di vista storico ma della vicenda delle singole
Famiglie della punteggiatura e anche delle sequenze ciò che viene prima e ciò che viene dopo quindi alcune sequenze sono cambiate alcune fasi durano di più
Altre altri invece sono nuove
Qui sta vita coniugale la ricostituzione creano nuove fasi ecco a me sembra
è che nel dibattito soprattutto politico ma anche mediatico si guardi molto al primo fenomeno Chai ma ai mutamenti nell'alleanza orizzontale di coppia e neanche in modo molto completo
C'è tutta l'attenzione sembra focalizzata sull'accoppiata sulla sua forma istituzionale sulla sua composizione sessuale
è mentre non si guardano anche altri importanti trasformazioni che sono avvenute nell'alleanza di copie che sono ricordate anche nel rapporto della Commissione
E anche nelle famiglie virgolette chiuse le virgolette più normali più intatte eccetera grande modifica e quella che è avvenuta nel comportamento delle donne per stare
Nel rapporti di alleanza di coppia cioè i quel mutamento che riguarda la divisione del lavoro tra uomini e donne anche un pochino la divisione del potere
Ma
Che
In quanto chiacchiera prodotto dei servizi sommovimenti
Cui non cui la cultura non è soprattutto maschile non è del tutto attrezzata mentre sentivo il Presidente prima posso permettermi una battuta cattivella virus da dire chi sono i nemici della famiglia in Italia la politica i maschi
Ma chiusa la mia parente dica trivelle cornice ed altri
Fatta
Allarme questo lei ha detto tu ministra godimento
Io non mi spingeva nella mia cattiveria firmate sul proprio
Venir fuori e vedremo vedremo che operiamo cedere ma tutti gli altri che la Commissione cioè che la controllano non si sa
Va bene no perché detto dal al di là della battuta perché appunto certe modifiche che sono avvenute nell'alleanza di copiano toccato molto più le donne che non gli uomini i dati che venivano ricordati prima
No e quindi la non modifica non solo della cultura maschile dentro la coppia ma di quella cultura
Basata su un'idea di divisione del lavoro tra uomini e donne che in forma anche l'organizzazione del lavoro che organizzare chi informa l'organizzazione delle città e così via
Non ha ancora assimilato
Questa profonda modificazione che ci sta sotto gli occhi perché è vero che in Italia abbiamo
Il più basso tasso di uno dei più bassi tassi di occupazione femminile e l'obiettivo di Lisbona non lo raggiungeremo prima non l'avremmo neanche potuto raggiungere perché
Milton distanti mi chiedi ministri cosa stanno qua non perché avevamo uno stock di donne che anziani o comunque mature che mai avrebbero potuto in questi anni entrare ma se noi guardiamo invece le più giovani lo che tipo soprattutto nel Centro-Nord
L'obiettivo di Lisbona
è stato raggiunto il problema è che poi non rimangono tutte lì
Perché appunto con i figli ma
Cioè vi rendete conto che tra le donne più giovani
è il motivo dello di normalità tratti con non quello ancora riconosciuto a livello sociale è quello di essere occupate anche quando si hanno più di piccoli la maggioranza delle mamme di figli netta
Non dico solo prescolare in età pre-scuola materna
è occupata nel centro nord arriviamo al settanta per cento se e in certe zone anche di più
Nel Mezzogiorno no ma non perché questo modello non si è condiviso
Perché lo si veda dei tassi sulla disoccupazione perché le ragazze si presentano sulle giovani donne si presentano sul mercato del lavoro solo che appaiono come disoccupate perché il lavoro non c'è ma anche loro avrebbero questo modello di comportamento
Perché sono più istruite per tanti motivi quindi dicevo queste eccessiva attenzione del dibattito sulla forma della coppia
Oltre a trascurare quegli altri due grandi mutamenti anche noi
Non elabora e non considera sufficientemente queste altre trasformazioni nei rapporti di coppia che pure
Fanno parte della normalità
Ma per cui mi verrebbe da dire che gran parte delle del deficit di politiche che c'è nel nostro Paese deriva proprio da questo
Squilibrio nell'attenzione cioè una grande attenzione
Ha ragione condivido molto di quello che ha detto il mio collega Donati però credo che a monte ancora ci sia questa
Grande attenzione molto ideologica sulla famiglia molto sul discorsi che si stanno sulla famiglia
E invece una scarsa attenzione per i comportamenti concreti più in modi in cui le famiglie si organizzano concretamente
E quindi come dire le politiche non guardano quello che i bisogni che emergono da queste dare da da da questi modi di essere di fare Massi
Ma tutto il il dibattito e l'attenzione sembra fermarsi alla definizione
Della famiglia
Sulla sulla il secondo dei grandi mutamenti quello del della solidarietà e continuità tra le generazioni mi permetto un
Tutti un piccola piccola dissonanza rispetto a quello che ho sentito qui
Non c'è dubbio
Che la forte riduzione della fecondità altri caratterizzato il nostro Paese
Possa apparire problematiche anche se anche tra i demografi c'è
Una grande controversie se sia giusto parlare di suicidio demografico il Paese in cui vivo
Recentemente in questi mesi che la Germania che ha problemi analoghi al nostro a un grossissimo dibattito sul fatto se davvero si possa parlare di così cioè
Non stiamo scomparendo ci stiamo dimagrendo perché non stiamo scomparendo
Però al di là del fatto se sia opportuno dal punto di vista demografico aviere o no una fecondità più alta dal punto di vista
Dei cittadini e della libertà individuali e il problema mi sembra quello
Se è vero che le condizioni sociali e materiali sono tali da costringere così fortemente la libertà di avere un figlio se uno lo vuole cioè così come non dovrebbe essere o pubbliche altrove imposto nessuno di avere un figlio che non vuole
è non dovremmo essere nelle condizioni in una società avanzata
Per cui sia così difficile avere un figlio un figlio in più se lo si vuole ed a questo punto di vista che mi pongo piuttosto che quello della
Popolazione
Anche se molto si potrebbe discutere su questo scarto tra desiderio e realtà perché sono cose difficili da studiare quanto sia vero che uno davvero Volver vuole avere più figli di quanti anni
Di quanti non ne fai in partenza perché evidentemente ci sono anche delle
Delle
Degli obiettivi in competizioni compito della politica sarebbe quello di allargare i gradi di libertà senza essere sicuro
Se sicuri che poi questo allargamento produce l'effetto voluto ma compito della politica è di allargare i gradi di libertà togliere un po'di costrizioni togliere un po'di punizioni ecco
Allora queste effettivamente come viene ricordato
Nella rapporto ci sono le costrizioni qui noi non sappiamo se sia per questo che le persone non fanno quei figli in più che idee movimenti politici vorrebbero
Però sappiamo che le costrizioni ci sono
E che sono pesanti soprattutto per le donne ma non solo per le donne anche per i bambini e anche per gli uomini
Ma tornando un attimo al sulla questione dell'invecchiamento della popolazione
Un piccolo vi pregherei di non considerarlo esclusivamente in termini Nigretti si dice
L'invecchiamento dalla popolazione visto dal punto di vista non non della diminuzione delle nascite ma dal dal
Dell'allungamento della vita che è l'altra causa dell'invecchiamento della popolazione
è
Una occasione storicamente nuova
Che non si era mai dato e prima cioè il fatto che più generazioni possono vivere assieme non sotto lo stesso tetto ma nello stesso spazio sociale relazionale affettivo
I miei amici demografi mi ricordano sempre che all'inizio del Novecento in Italia era
Probabile che una donna morisse senza aver visto nascere il suo ultimo nipote e che un uomo morisse senza aver visto nascere il suo primo nipote
Oggi invece non solo lì si vede in assieme ma e probabile vedervi nasce anche qualche bisnipote soprattutto per le donne e se ciò non succede
è perché in Italia ma non solo da oggi anche nelle generazioni passate
Gli uomini e le donne hanno fatto figli più tardi dei loro analoghi europei
Quindi
Nonostante noi abbiamo un'immagine della Società giustamente della Società italiana come vecchia
Voglio segnalarvi che l'Italia è tra i Paesi europei uno dei pezzi
In cui ci sono meno nonni
In cui ci sarà maggiore perché sedimentate anziana si arriva la possibilità di perché si hanno fornito i figli più tardi
E pochi figli fanno i figli più tardi sì li ha siano meno nonni
E per un tempo meno lungo se noi guardiamo alla scontiamo Paesi europei idee vediamo le persone di venti trent'anni o le persone di quaranta cinquant'anni e vedere se hanno ancora
Nonno un genitore vivente vediamo che le proporzioni in Italia sono più basse che in altri Paesi questo vuole anche dire che quelle non Nelli
Che per il cinquanta per cento si occupano dei nipotini sono nomi anziani
Cioè più anziane
è sono più anziani stanno meglio sono già al mese
Però se no non è più anziane ma anche delle loro analoghe svedesi per dire dai giornali svedese quindi
Il la domanda
Questo da un lato faciliterà che sono più facilmente non solo appartenenti accorti di età in cui le donne sono uscito non sono mai entrate nel mercato del lavoro una vita adulta ma comunque hanno raggiunto l'età della pensione
Ma se noi vogliamo che le persone facciano figli un po'prima questo potrebbe invece non funzionare più comunque volevo dire l'invecchiamento la popolazione porta anche Dei venisse fittizi
Non porta dal punto di vista della compresenza tra le generazioni non solo ma le generazioni più vecchie in generale in tutta Europa ma in tutto il mondo sviluppato distribuiscono moltissimo
Verso il basso
In Italia non distribuiscono di più che altrove ma distribuiscono in modo più necessitato cioè la redistribuzione verticale tra le generazioni
Dal bar dall'alto in basso finanziaria e dalle generazioni di mezzo in su e in giù interni in pittura
è
Non è maggiore in Italia e più intensiva più necessitata perché ci sono meno risorse ricordava prima anche Donati
Che non è mica vero che un welfare generoso Ucci della solidarietà anzi tutte le ricerche come imperative mostrano che nei Paesi a un welfare più generoso la solidarietà agire intergenerazionale in meno necessitata
Ma più presente più diffusa quindi non c'è affatto un meccanismo di vasi comunicanti per cui o si sta qui o si sta lì però volevo sottolineare la è un bene
Questa occasione storica della compresenza di più generazioni va valorizzata e considerata positivamente senza ignorare il fatto che
Soprattutto in assenza di politiche
Che sostengono l'assunzione di responsabilità ma che sostengano anche l'autonomia personale
Perché non tutti gli anziani sono contenti di dover essere dipendenti dalla cura dei propri familiari quando sono non ho avuto sufficienti per esempio potrebbero sentirsi umiliati o
Uso anche scombinare atti per questo
Rovesciamento dei ruoli generazionali e quindi politiche che sono in assenza di queste politiche questa solidarietà diventa necessitata ma forse anche prima un pochino di libertà entrambe entrambi i soggetti
Coinvolti
In questo
Un'altra sottolineatura che volevo fare
Riguarda la punteggiatura e le sequenze
Se voi dato che non abbiamo parlato
è stato ricordato ma non in termini di sequenze che oggi i sta un po'aumentano le coppie
Che vanno a vivere assieme senza essere prima di sposarsi così detti giusto dirla così prima di sposarsi e anche che hanno un figlio è una su quattro tra le ultime tre coppie più giovani normali
E aumenta però invio l'le le coppie
Io me interno è stato detto i figli che nascono fuori dal matrimonio vorrei ricordare che i figli che nascono fuori dal matrimonio nascono in coppie per lo più
Nonna nascono da una mamma nubile ma questa mamma nobile accoppiata
Tant'è vero che la maggiore nella maggioranza dei Paesi europei i primi figli nascono così e non sono considerati particolarmente sventurati cioè e semplicemente cambiato una sequenza
Come diceva un vecchio sociologo svedese negli anni Settanta il matrimonio del rito di
Di iniziazione è diventato un rito di imprese grande un rito di conferma
Quasi tutti poi alla fine si sposano di conferma da rito di passaggio rito di conferma
No quindi è cambiata la punteggiatura ma allora forse va anche cambiato il nostro pensiero
Nei Paesi in cui le donne sono più compattezza ivi convivenze giovanili sono maggiori non so perché innesto statisticamente significativo non sospetti da dove venga la significatività concettuale sono anche i paesi più
Fecondi se questo è il nostro scopo
Non sto dicendo allora obblighiamo lì tutti a compimento diverse difficoltà anziché
E a fare un figlio prima di sposarsi sosto dicendo che questo mutuo non fermento di sequenze
Non necessariamente implica una minor voglia di famiglia
Implica semplicemente un diverso calendario nel farla
Una diversa organizzazione temporale nel farla prima di spaventarsi guardiamo e soprattutto non produciamo delle politiche che magari uccidano sul nascere
Forma invece produttive positive di di assunzione di responsabilità duratura verso le generazioni più giovani
Terzo sottolineature poi passo subito velocemente alle mie priorità se potesse mi date il permesso di esprimerle terza sottolineatura
è il paradosso italiano che non è solo il paradosso come dice il mio amico nella Zuanna della famiglia forte che non riesce a riprodursi
Abbiamo così tanta famiglia che funziona così tanto che così solidale
Che farne un'altra che riprodursi e molto difficile e quasi come se i più giovani venissero spaventati da questo eccesso di
Investimento o semplicemente non hanno le risorse per
Farina ma accanto questo paradosso
Ce n'è un'altra
Prima Donati
Diceva che uno dei guai onde indica i limiti del politiche della famiglia in Italia e che sono stati più vertere distributive verticali che non orizzontali e che c'è stata un'ora
Mescolamento di politiche di sostegno alla famiglia con politiche di contrasto alla povertà
Può anche essere vero però vi segnalo che l'Italia è uno dei pochi Paesi europei che non è una vera politica contro la povertà
E le cui politiche di trasferimenti fissare che sono legate spesso è un teste i mezzi sono più inefficaci
Nel proteggere dalla povertà se noi guardiamo l'impatto redistributivo certo chi è povero prima e dopo i trasferimenti se si tolgono le pensioni
L'Italia è tra i Paesi in cui
I trasferimenti incidono per un blitz
Cioè tolgono pochissimo qualcosa come intorno all'uno per cento la povertà quindi
Sarà vero che noi abbiamo
Più politiche della salute abbiamo pochi politica famiglie quelle poche falliti alla famiglia sono legate al test dei mezzi
Quindi diciamo solo polizia povertà ma non sono efficaci politiche contro la povertà questo vorrei ricordarli
Una recente
Non credo di essere in contraddizione con quello è una sottolineatura rispetto non volevo che usciste da qui con l'idea che avevamo troppe politiche contro la povertà non ne abbiamo affatto di politiche contro la povertà
Ecco non ne abbiamo attivato e quelle poche politiche che
Ogni tanto si fanno pensando alle famiglie più povere sono per niente efficaci
Anche perché poi avrà degli effetti scoraggiamento perché Esiodo gli assegni al nucleo familiare basati sul reddito familiare allora scoraggia il lavoro delle donne e le madri che invece la cosa più protettiva nei confronti della
Della morte cioè la povertà
Per avvalorare questa mia affermazione che non nasce dal nulla l'ultimo rapporto dell'UNICEF su la povertà dei bambini e nel mondo ricco
Colloca l'Italia insieme agli Stati Uniti e al Messico
Sì e più e e prima dell'Inghilterra tra i Paesi a più alto tasso di povertà minorile
Siamo un Paese che in cui i bambini sono un pezzo e corre però i bambini
Sono più poveri che altro ci sono più bambini poveri che altrove e aggiungo perché questo non è scritto nel rapporto UNICEF ma viene fuori dalle indagini europee
Anche in cui i bambini poveri corrono un rischio più elevato di rimanere poveri allungo quindi la TAV la povertà in Italia soprattutto per i minori a caratteri di
Continuità e stabilità con gli effetti che voi potete tre pensare
Immaginare sul futuro di questi bambini
Con ciò arrivo alle mie priorità
Le ho perse ancora fare
Sostegno l'autonomia dei giovani sono assolutamente d'accordo con il rapporto della Commissione e sottolineo l'autonomia dei giorni prima ancora che delle coppie
Perché noi dobbiamo fare favorire il fatto che i giovani escano e pensino eventualmente di fare una copia ma in tali no uscire di casa possano permettersi di uscire
Di casa e sono stati ricordati
E i dati su sui precariato io non so se questo voglia dire
Aumentare il lavoro stabile e certo non non c'è mai abbastanza ma certamente vuol dire degli ammortizzatori sociali diversi da quelli che noi abbiamo cioè che siano più
In sintonia
Con rapporti di lavoro disco Intini e precari a fronte di una necessità di un reddito più continuativo negli altri Paesi
Non è che i giovani abbiano lavori più stabili che in Italia ma semplicemente hanno sistemi di protezioni non esclusivamente famigliari più individuali più universalistiche che
Che gli consentano maggiore autonomia
La la insomma il sostegno mi è piaciuto leggere della del rapporto della Commissione per una volta che il sostegno all'autonomia individuale di sostegno alle responsabilità familiari non sono in contraddizione
E vorrei sottolinearlo soltanto se gli aut degli individui sono autonomi possono anche assumersi delle responsabilità verso altri possono correre questo rischio di assumere responsabilità verso altri
Politiche di conciliazione la mia seconda priorità ma con una sottolineatura
è di solito le politiche dell'arco di conciliazione anche nel linguaggio europeo si riferiscono solo alle famiglie tanto solo alle donne perché sono loro gli uomini non hanno mai un problema di conciliazione perché le donne sono la grande politica di conciliazione per i ponti ma al di là di questo
Sembra che led le famiglie e gli individui corresponsabilità familiari abbiano problemi di conciliazione solo quando hanno un bambino piccolo
Ma a parte il fatto che i bambini tendono a rimanere per un certo tempo e non essere autonomi fino a una certa età e non solo fino ai tre anni
Ma in realtà come è stato ricordato in misura crescente oggi una quota dei lavoratori a invece problemi di conciliazione mi viene da dire in alto
Cioè in quanto a problemi di cura verso più anziani o comunque persone non autosufficienti un'indagine europea ha mostrato che queste è una quota di lavoratori crescenti
Rispetto al quali non ci sono quasi politiche non c'è quasi pensiero c'è tutto un pensiero
In parte perché nasce da preoccupazioni demografiche e di fecondità riguarda coloro che hanno dei bambini piccoli ma in realtà
Il problema crescente riguarda chi ha nella rete familiare e sono lavoratori maturity diciamo così in età matura
E qui vedete che la forma della scoppia non c'entra proprio nulla cioè chiunque di noi aveva il potere può avere a prescindere le sue scelte di vita questo tipo di
Problemi nell'arco della propria
Quindi sottolineo politiche di conciliazione che devono essere pensati in un modo completo cioè che nel corso della vita più di una volta e per motivi diversi possono emerge
Investimento nei più piccoli
Va bene l'autonomia dei giovani ma investimento nei più piccoli
Cioè
Una uno
Questo eccessivo mi permetto di dire a un giudizio di valore mi rendo conto
Che chi sono uscita un pochino dalla mia ruolo di studioso ma queste eccessivo in aspettative nei confronti redistributive della famiglia e nelle responsabilità della famiglia nei confronti dei più giovani fa sì che si producano delle diseguaglianze sociali molto forti perché Ida Bini hanno accesso le risorse quasi soltanto attraverso i loro genitori
E quindi il destino sociale di disuguaglianza si forma nel momento in cui nascono
I dati sulla povertà che vi ho ricordato prima investire sui bambini non vuol dire solo come dice esprime annessi investire nel capitale umano e del futuro ma vuol dire investire in equità incrementali
Risorse un po'più uguali anche ai più piccoli ci sono anche i cittadini anche loro e anche questo facilita poi si fa una famiglia
Perché è inutile che ci chiediamo perché le persone non desiderano un bambino non non fanno il figlio in più se la società nel suo complesso valorizza così riconosce così poco il valore dei suoi bambini
Infine e questo è un po'più marginale però forse vale la pena di ricordarlo rispetto i tre punti precedenti
La regolazione di quel pezzo di un welfare anarchico
Lei che l'Italia sta nella sua grande inventiva come altri Paesi mediterranei ha inventato in assenza di politiche che il mercato della cura privato cioè delle badanti per usare un'espressione che non mi piazza
Cioè
In altri Paesi ANFAA disservizi nel nostro Paese gli anziani fragili per IMI in Italia non ci sono
L'Italia come la Spagna il Portogallo si è fatta la sua riforma utilizzando l'immigrazione utilizzando anche la clandestinità spesso dell'immigrazione
Utilizzando la fame di lavoro ma il risultato è che oggi
Il lavoro di cura
Non prestato dai familiari e il larga misura presa d'atto da lavoro
Femminile migrante spesso per spesso in condizioni
Di illegalità dei rapporti di lavoro e quindi di rischio di
Mutuo sfruttamento perché strumenti antichi codici cioè
Si può sfruttare entrambe le parti
Questo è un modello che ormai alle famiglie preferiscono perché tutto sommato corrisponde all'idea che l'anziano fragile debba stare a casa sua no
Però allora andare con l'atto la regola do in termini di diritti in termini di qualifiche in termini di competenze in termini di reciproche garanzie e così via
E soprattutto non va essere affidato ancora una volta esclusivamente alle risorse familiari per cui chi è più ricco può farlo le più povero no
E chi è più povero sfrutta chi è più povero ancora di più e questo non credo che sia di nuovo una questione di equità
Grazie
Grazie alla professoressa Chiara Saraceno bene cominciamo la serie degli interventi dei colleghi deputato cominciamo dall'onorevole Carolina Lussana
Grazie un saluto a tutti i presenti
è chiaro che prima di iniziare ogni altra argomentazione trovo doveroso esprimere anch'io
Il mio ringraziamento personale anche a nome della lega Nord al Presidente Luca per avere condiviso indispensabilità di svolgere un'indagine sulla condizione della famiglia del nostro Paese
Un'indagine le cui finalità come Stato ricordato quando si è partiti erano quelle sostanzialmente di esprimere una valutazione sulle legislative iniziative legislative che sono state adottate
Sull'esigenza di monitorare gli interventi sul piano socio-assistenziale effettuati in modo particolare a livello locale regionale in virtù anche
Del novellato disposto costituzionale dell'articolo centodiciassette anche nel corso appunto gli interventi precedenti emerso come ancora forse oggi ci sia un'impostazione statalista centralista
Che nonna valorizza pienamente appunto la famiglia sotto il profilo delle aiuti dell'assistenza invece su un piano
A livello appunto locale a livello regionale
Siamo partiti anche con l'intenzione di dotarci di elementi propedeutici per riflettere poi sugli strumenti da adottare per politiche integrate a favore della famiglia e per riflettere questo nodo centrale è stato toccato
E in tutti gli interventi su quelli che sono poi gli aspetti risvolti economici finanziari e quindi in modo particolare anche sull'esigenza di riflettere sulle risorse finanziarie che sino ad ora sono state destinate alla famiglia
Quindi sicuramente riteniamo ti il lavoro svolto sia sotto il profilo della compilazione la raccolta dati
Il grande lavoro statistico che è stato fatto sia sicuramente
Egregio non possiamo non esprimere comunque un mio giudizio di maggiore criticità
Per quanto riguarda invece la parte del documento finale
Relativa alle linee di indirizzo che dovrebbero appunto ispirare la programmazione dei nostri interventi nel futuro ecco qui Presidente è vero che forse si trattava di un'indagine iniziale però avremmo potuto
Poi potuto essere sicuramente meno superficiali più puntuali nella definizione
Degli obiettivi e anche nell'individuazione delle risorse finanziarie per raggiungerli
Un'altra sottolineatura poi questa polemica mi nasce dal fatto che comunque l'ufficio
Di presidenza di questa Commissione ha deciso di accelerare i lavori per presentare oggi tre maggio questa indagine conoscitiva
Lei ha sottolineato AGREA egregiamente abilmente il fatto che questa accelerazione
Non è stata effettuata per
Diciamo così in un qualche modo contrastare e ad altre iniziative per quanto riguarda il sostegno il richiamo all'attenzione
Delle istituzioni nei confronti della famiglia ha citato
Il famiglia idee dice nessuna coincidenza beh insomma a noi è venuto invece è un po'il legittimo sospetto che ci sia stato il rischio di strumentalizzare anche un'iniziativa importante come questa
Che deve appunto da essere lo stimolo delle estere il punto di partenza per orientare
Le politiche INEA materia di famiglia con noi è sembrato invece un po'un tentativo di strumentalizzare la ed anche un tentativo di costituire una debole risposta al famiglie idee del dodici maggio quando appunto centinaia di cittadini di famiglie italiane con figli
Scenderanno in piazza per richiedere al Governo una doverosa attenzione attenzione
Che finora
Non c'è stata e quindi abbiamo colto anche un po'una sorta magari di imbarazzo da parte di qualcuno di questa maggioranza per cercare di portare avanti una strenua difesa della famiglia quella famiglia che oggi dobbiamo avere il coraggio di dirlo
è ideologicamente e culturalmente attaccata abbiamo visto anche purtroppo proprio in avvicinarsi della data del dodici maggio
I vergognosi inaccettabili attacchi alla Chiesa delle figure del Papa di monsignore Bagnasco e allora
Abbia abbiamo letto un po'magari siamo stati eccessivamente maliziosi appunto
Un tentativo di dire no noi siamo dalla parte della famiglia
E soprattutto per dare una risposta invece anche a chi nei confronti e che c'è nella dal Valdera di gomma qualcuno è la vostra maggioranza invece sta tentando di portare avanti un attacco come dicevo prima ideologico alla famiglia che si concreta come
Nell'ostinazione di voler attaccare l'istituzione familiare nel suo fondamento e cioè nel matrimonio ecco nella nostra indagine conoscitiva
Si parla di famiglia non si parla mai di matrimonio sia e parla di altre forme di famiglia
Questo quindi si ricollega anche alla presentazione e lo dico Ministro Bindi al disegno di legge del Governo per quanto riguarda i Dico
E quindi al riconoscimento giuridico delle unioni civili anche dello stesso sesso un disegno di legge pasticciato non so
Sì
Arriveremo mai ha una sua approvazione non credo che però è il tentativo di scardinare la famiglia appunto nella centralità della sua istituzione cioè nel matrimonio
E anche con questo documento quindi nonostante il tentativo che secondo me c'è di difesa
Non siete riusciti a prendere completamente le distanze dall'atteggiamento culturale e ne ho logico che minaccia la famiglia italiana
E perché dico questo perché quando si parla di definizione della famiglia e c'è una definizione anche in questo documento
Ecco qui vediamo che diciamo si tratta di una definizione molto confusa confusionaria e allora vorrei ricordare che sia l'articolo sedici a Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo definisce la famiglia nucleo fondamentale della società dello Stato e come tale deve essere riconosciuta e protetta la nostra Costituzione
Riconosce la famiglia come soggetto sociale tutto questo manca
Nella indagine nel documento finale
Luogo di gara di generazione dei fidi come garanzia per l'esistenza stessa della società
Pilastro su su e giù su cui si fondano le comunità locali il sistema educativo non si può pensare che la famiglia sia qualcosa di assestando che non c'entri con
Il sistema educativo la famiglia come strutture produzione di reddito la famiglia come forma di contenimento del disagio sociale
E abbiamo chiesto espressamente che nel documento finale ci fosse il richiamo agli articoli trenta trentuno della nostra Costituzione ma soprattutto all'articolo ventinove torno a dirlo perché questo è importante da ribadire
Che fa espresso richiamo alla famiglia fondata sul matrimonio quella Cenerentola che si tende oggi purtroppo a dimenticare a voler sminuire che invece è il pilastro della cellula fondamentale
Della nostra società e il costituente ci aveva già pensato perché giustamente aveva dato una tutela rafforzata una tutela giuridica forzata quella famiglia
Chi ha in sé il carattere della responsabilità è giusto parlare di responsabili di solidarietà ma dobbiamo anche tener presente il concetto
Di solidarietà
E allora nella definizione confusionaria che dicevo che c'è nel documento di famiglia si parla di diritti della famiglia e diritti delle persone stiamo attenti
Perché sono d'accordo che occorre di nuove discriminazioni c'è un accenno anche a questo
Nella definizione nel documento però quando si parla di di rimozione discriminazioni pensiamo appunto ai problemi di conciliazione fra lavoro e i tempi della famiglia quindi alle donne ma quando parliamo di diritti delle persone quindi sicuramente diritti agli anziani ma stiamo attenti
A far riconoscere o a considerare magari di far discendere dei diritti individuali
In senso assoluto ecco io vorrei ricordare che i diritti individuali che nascono
Nell'ambito familiare non sono diritti individuali assoluti ma trovano proprio un fondamento
Nella istituzione familiare e quindi questo ebbene che venga ricordato anche dove nel vostro documento parlate di valorizzare
Le i legami familiari liberamente scelti noi possiamo essere d'accordo ma già alto sito l'ente all'articolo due della nostra Costituzione ci aveva pensato però ricordiamoci che non possiamo accettare questo lo dico
Di mettere sullo stesso piano
Che la famiglia fondata su uno svincolo formale e chi è invece sceglie una forma di versa e basata su una forma del libero amore di una convivenza basata sul sentimento di affetto e di amore la libertà
Ma sicuramente di fare una scelta va salvaguardata ma importante ribadire il concetto di responsabilità che si lega alla famiglia fondata sul matrimonio che deve avere un'attenzione prioritaria dico questo perché altrimenti si fanno tante belle parole
Si fanno tante dichiarazioni d'intento però è mancato quel coraggio che diceva lei Presidente cioè di chiarire che cosa noi dobbiamo intendere per famiglia è sopra a tutto dare delle indicazioni di priorità su quella che è la famiglia che noi riconosciamo come cellula della nostra società la famiglia che vogliamo sostenere
Io ho trovato ad esempio non so come dire inaccettabile nel fatto che nelle nuove forme di famiglia nel documento finale si parli addirittura dei single
Allora io Massimo sono singola non voglio assolutamente discriminare i single ma che i single siano messi nelle forme di famiglia beh questo lo trovo veramente
Un concetto inconciliabile definiamo in questo modo e mi sembra veramente assurdo che in questo documento sia voi sia voluti arrivare a questa a a questa definizione dico assurdo per non definirlo un affronto
Ma veniamo comunque all'altri aspetti che ci sono
In questa indagine è chiaro che emerge come il dato più allarmante più preoccupante
Sì a quello della piaga della denatalità che affligge il nostro Paese un'Italia come è stato ricordato sempre più vecchia
è che diciamo così questo denota purtroppo la difficoltà del fare famiglia
Quello che è drammatico e proprio io leggevo appunto in questa indagine mi ha colpito tantissimo il fatto che il oltre il sessantuno per cento
Delle coppie italiane hanno normalmente un figlio in meno di quello che desidererebbero per un complesso di fattori
Fra i quali gioca un ruolo purtroppo primario l'insufficienza dei sostegni dal punto di vista dei costi
La conciliazione del lavoro fra famiglia e la fra i tempi della famiglia i tempi del lavoro ecco questo lo dico da donna oggi c'è un altro convegno a cui per zeppe partecipa il Presidente della Repubblica Napolitano
In occasione dell'anno europeo delle pari opportunità eppure purtroppo oggi noi non difendiamo la libera scelta delle donne di fare famiglia di avere dei figli perché siamo ancora indietro molto indietro rispetto agli altri Paesi europei per quanto riguarda
Appunto le politiche della conciliazione il dato che è stato riferito prima che in fondo in Francia le donne sono quelle col ma a maggior tasso di occupazione in Europa ma quelle anche con il maggior numero di figli per donna un dato che ci deve far riflettere questa è la sfida che noi dobbiamo vincere dobbiamo implementare l'occupazione Semira mano a scapito di quel ruolo fondamentale che la donna
Deve poter a avvede poter avere alla libertà di scelta di affermarsi nel lavoro di non vivere discriminazioni salariali o di garanzia e di tutele
Rispetto agli uomini ma anche quello di poter essere
Madre e quindi è chiaro che il problema purtroppo
Della valutazione degli aiuti delitto le difficoltà economiche che ci sono un tema sul quale dobbiamo assolutamente riflettere quindi dobbiamo garantire la libertà dei giovani di fare famiglia di voler contribuire al bene comune in piena autonomia e indipendenza spostandosi mettendo al mondo dei figli però purtroppo tante volte perché non ci si sposa perché non si fa famiglia perché questo desidero si infrange
Di fronte a problematiche di difficile soluzioni
Vi avvio alla conclusione e allora se vogliamo fare questo cambio di passo ci vuole coraggio occorre veramente considerare la famiglia come input parte integrante dello Stato
E cioè entrarci appunto magari come portare avanti quello che è l'esempio di una
Torno a dirlo della Francia
Gli si dice è stato una equa redistribuzione sia orizzontale che verticale del reddito per compensare i costi dovuti alla nascita dei figli ci sono i contributi per i libri di testo i testi scolastici addirittura per le vacanze per l'alloggio
C'è il
Quello che è un po'assimilabile al nostro bonus bebè scopo scomparso dall'agenda politica di questo Governo quindi un sostegno
Un contributo dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del terzo anno di età per i bambini occorre parlare con coraggio di famiglia di quoziente fu miliare quindi improntare e la la nostra IRPEF il nostro modello sulla famiglia e non sull'individuo
Un'attenzione particolare qui concludo dell'lanciando appunto quello che vuole vorrei essere il nostro atteggiamento che volesse un atteggiamento di collaborazione io penso che se si abbandona la scelta di attaccare ideologicamente la famiglia
Gli interessi gli egoismi tante volte della coppia con un atteggiamento che
Diciamo porta a degli eccessi il concetto della libertà e non invece al concetto della responsabilità potremmo condividere un percorso
Comune che aiuti la famiglia sotto il profilo economico con i fatti e non con le parole perché ho sentito prima la legge finanziaria ricordi diamoci quello che è successo sul fondo della disabilità prima fortemente ridimensionato poi c'è stato un intervento però ancora
Ed è la scarsa attenzione ai soggetti deboli all'interno della famiglia agli anni disabili appunto e allora dobbiamo veramente porre in essere tutta una serie di iniziative che
Comportino anche il riconoscimento della famiglia come trapasso come trasmissione di valori fra generazioni in questo è un concetto che niente Amiat colpito molto
E quindi la famiglia anche dove luogo ci sia sia un luogo di trasmissione di valori
Dove ancora ci si possa a essere la distinzione fra il giusto l'ingiusto perché quando si parla di difficoltà dell'infanzia gli si colta dei nostri giornali del disagio giovanile anche in virtù di quel relativismo culturale che la famiglia italiana è ancora oggi
In grado di contrastare
Quindi se
Andremo in questa direzione penso che ci potrà essere da parte nostra una collaborazione per realizzare pienamente quel principio di sussidiarietà che oggi purtroppo ancora oggi è interpretato male
Grazie onorevole Lussana verso l'onorevole Cancrini
Io chiedo scusa ai colleghi ma
Richiamo le mesi già abbiamo purtroppo cominciato più tardi abbiamo perso un primo quaranta minuti ma insomma
Bisogna tenersi dentro gli otto massimo nove minuti grazie onorevole Cancrini
Cercherò di essere davvero brevissimo
Dico soltanto che
Concordo con una relazione bella sono contento di aver partecipato a questa indagine conoscitiva
Io lavoro come terapeuta con le famiglie ormai da più di vent'
Trent'anni sono delle
Un interesse fondamentale per me vorrei segnalare un po'tre punti essenzialmente
Uno è questo mi pare che nell'indagine ben sottolineata una contraddizione un paradosso in qualche modo
Del ruolo della famiglia della nostra società
Da una parte la famiglia viene descritta come continuamente in crisi e certo di crisi familiare sentiamo parlare quasi ogni giorno
Dall'altra la famiglia è però una risorsa fondamentale per la persona in difficoltà cioè la famiglia mantiene una affidabilità dal punto di vista dell'immagine sociale e anche della pratica di lavoro
Insegniamo quando si lavora quei bambini o quei tossicodipendenti I nostri allievi di terapia familiare
Che parlando con i genitori e comunque con i familiari bisogna partire dal dire se non ci aiutate voi non possiamo fare niente i protagonisti da terapie siete voi né possiamo darvi un aiuto ma sostanzialmente
Ebbene il destino di un bambino eventualmente maltrattato abusato dipende dal fatto che abbia una famiglia
Più che dal terapeuta terapeuta volte sostiene la famiglia nel suo sforzo
Ma veramente questi sono i legami su cui si fonda la possibilità che la persona cresce
Tuttavia c'è un però e mi pare che l'intervento precedente lo ha messo in evidenza con molta chiarezza
Noi ci troviamo di fronte a una famiglia che è in trasformazione Contino
Le trasformazioni ci sono
Il dato per cui oggi e nel due mila e cinque le coppie di fatto sono cinquecento mila e che sono più del doppio di quelle che c'erano nel novantacinque è un dato
è chiaro che ne possiamo
Temere e io questo lo capisco che parlando né troppo dando a questo troppi importanza in qualche modo fomenta siamo
Capisco che questa sia la preoccupazione della Chiesa cattolica per esempio e di molti che credono che il matrimonio sia
Il fondamento necessario diciamo
E lo capisco mi chiedo tuttavia se il non parlarne utile capisco la prudenza ma anche
Ritengo che sia importante la chiarezza delle situazioni
Allora se cinquecento mila coppie di fatto c'erano nel due mila cinque forse di queste coppie di fatto vicino occuparsi
Occuparsi come ragionando quella che io non ho soluzioni né voglio dire che una legge sia meglio ad un'altra penso che questo è un tema di cui bisogna occuparsi
Io mi auguro che essi che siamo tutti capaci siamo tutti adulti di discutere serenamente di un problema che c'è
Ecco io credo che questo sia un punto
Ci sono tante questioni che riguardano il continuo cambiare del costume e su cui
La sessualità precoce degli adolescenti e degli adolescenti son tante questioni su cui le famiglie sono sprovveduti in difficoltà non parlare non è il modo migliore ma comunque mi fermo su questo punto da remota modo tante volte di parlare
La seconda questione che volevo proporre è quella che è la professoressa Saraceno a sottolineato con chiarezza lei ha detto una cosa
Nei confronti delle famiglie veramente povere della povertà assoluta non ci sono politiche è vero
Quante sono secondo le stime che noi
Abbiamo diciamo che c'è un milione di famiglie quindi circa tre milioni di persone che vivono in condizioni di povertà quasi assoluta quindi non è la povertà Istat che comunque già è un grande problema
Queste famiglie sono caratterizzate da alcuni aspetti uno di questi aspetti è spesso quella che
Tecnicamente si chiama la multi problematicità
Ci sono i bambini che hanno problemi per esempio l'inserimento scolari o di maltrattamenti subiti
C'è il Papa che alcolista o tossicodipendente c'è la mamma che nubile sola in altre situazioni voglio dire la multi problematicità farsi
Che il semplice intervento che noi concepiamo per altre famiglie che per altre famiglie utile spesso non lo è in queste situazioni
Queste famiglie hanno bisogno di servizi
Cosa ben diversa dal sussidio dall'aiuto economico
Allora quindi dobbiamo riflettere molto bene noi viviamo in uno Stato in cui
Esistere una
Una copertura strutturale della sanità nessuna fiscalità specifica che sostiene la sanità
Esiste una copertura strutturale per i problemi del lavoro e dei pensionamenti esistere limits adesso non faccio un discorso a parte queste sono coperture strutturali
Il sociale non l'ha una copertura strutturale
Ogni anno in finanziaria il Parlamento decide su quanto si potrà contare sono sempre cifre molto basse più bassi o meno basse assecondare l'evidentemente dei Governi ma non è questo il punto sono cifre incerte
Non c'è una
Capacità di intervenire strutturalmente su un settore che resta debole
Allora questo settore è debole ed è quello che dovrebbe occuparsi dei più deboli
Allora io credo che questo è un punto che va sottolineato le dobbiamo tenerne conto perché da questo milione di famiglie in condizione di assoluta povertà
Vengono poi i grandi disagi sia sul piano della salute mentale e fisica sia su quello della delinquenza
Badate bene noi abbiamo
La piccola delinquenza cosiddetta abbiamo la capacità di reclutamento di persone deboli in situazioni delinquenziali abbiamo famiglie che sono delinquenziali per tradizione ma sono queste
E sono questi su cui io in qualche modo che il principio strutturalmente non ci mettiamo in grado di intervenire
Anche qui avremo modo credo di parlarne molte altre volte
Il terzo punto ed è l'ultimo e concludo e quello che riguarda il problema dei non autosufficienti e dei disabili
Io vi propongo un dato che che mi colpisce molto
Esistono censiti in Italia più o meno nell'adesso non so bene se due o tre anni fa due milioni e seicento quindici mila disabili
Che vivono in famiglia ce ne sono centosessantacinque mila e cinquecentotrentotto che vivono invece fuori famiglia
è una proporzione di dati che fa impressione
Giustamente la gran parte delle famiglie italiane per le ragioni che sono stati eletti che sono note a tutti noi perché da famiglie italiane veniamo la tendenza ad avere il disabile con noi è importante
Però
Badate bene
Il problema è che diciamo la comunità nazionale attraverso le sue varie articolazioni spende per il disabile che sta in
In una residenza spesso
Siamo drammaticamente il collega Caruso ha proposto i dati di un'inchiesta da lui stesso fatte in alcune residenze recentemente e poco leggere i giornali sono piene di queste cose ma si spende una quantità di denaro straordinarie
Mentre la famiglia con la persona non autosufficiente non viene sostenuta direttamente
Io credo che questo sia come dire un
Un grido di allarme che viene da tanti esponenti del privato sociale don Vinicio Albanesi in particolare di Capodarco in questi anni lo ha fatto con molta insistenza in varie situazioni io credo che questo è un punto su cui dobbiamo riflettere
Io credo che la legge per i non autosufficienti sia una priorità assoluta già indicata fra le priorità nella relazione amene sottolineo qui come dire lavori mettere al primo posto e ben sottolineata evidenziate
E poi vorrei dire che nell'ambito di questa legge noi dobbiamo pensare che forse c'è la possibilità di fare veramente un rapporto diretto con le famiglie che hanno con loro la persona non autosufficiente cercando di aiutarle direttamente
Questo non è in contraddizione con l'idea che non si devono dare i sussidi ai più poveri sono due cose diverse ci sono famiglie affidabili in grado di utilizzare loro
Qualche cosa che aiuta a loro e che permette loro di non far ospedalizzati da persona
Caricandosi di compiti l'idea delle badanti l'idea di cui il ministro Rosy Bindi ha parlato più volte dei corsi per badanti e così via
Ecco io credo che lei abbiamo una grande occasione in questa legislatura per rendere reale il diritto
Esigibile reale il diritto dei non autosufficienti utilizzando in particolare la forza delle famiglie che li mantengono con loro
E sono
Parliamo di un numero molto molto grande ripeto questa cifra di due milioni seicentoquindici mila che fa abbastanza impressione in credito e sulla quale dobbiamo lavorare molto seriamente tutti grazie
Grazie onorevole Cancrini adesso l'onorevole Luisa Capitanio Santolini
Vicepresidente della Commissione
Grazie chiedo anch'io al Presidente che ringrazio di darmi segnale di stop
Comunque cerco di sintetizzare
Quello che era che il mio intervento io sono convinta che la presentazione di questa indagine conoscitiva oggi che è stata avviata e portata a termine dalla Commissione di cui
Faccio parte
Sono convinta che rappresenta un contributo decisivo e positivo a chiunque vorrà cimentarsi in futuro a realizzare delle politiche familiari degne di questo nome
E quindi non possiamo che essere soddisfatti credo del volume che a disposizione del materiale raccolto delle decine e decine di sedute e di ore che abbiamo passato dedicate a questo tema della autorevolezza dei nostri interlocutori e delle sottolineature prospettate
Credo che sia la prima volta che accade in modo sistematico qui alla Camera dei deputati in un luogo istituzionale
Elia avere acceso i riflettori sulla famiglia nelle aule parlamentari
E in tutta la sua complessità in tutta la sua ricchezza credo che rappresenti un merito per tutti noi che l'abbiamo fortemente voluto e condiviso questa iniziativa
Tuttavia e non posso non sottolineare in questa sede che rimane il profondo rammarico
Malgrado le buoni intenzioni iniziali di tutti noi rimane il rammarico che non siamo riusciti a sottoscrivere un documento condiviso da tutti i membri della Commissione
Il lavoro svolto in questi mesi è stato seguito con attenzione con me molta partecipazione da parte di molti di noi
Ma le diversità erano evidenti da subito e credo che gli interventi precedenti dell'amica risale dell'onorevole collega Cancrini abbiano messi in evidenza
Le diversità erano
Da subito chiare
E questa diversa impostazione divisioni della famiglia sono state un ostacolo insormontabile ad una approvazione unanime del documento
Devo dare atto al Presidente della Commissione che comunque ringrazio per il suo lavoro e per l'uso lo sforzo
Di avere redatto un primo testo che era condivisibile malgrado alcune correzioni purtroppo la famiglia nonostante le difficoltà in cui si barche nel dibattito d'Italia e ancora oggetto di un forte aspro scontro ideologico
E i suoi numerosi problemi di cui certo non è responsabile vengono affrontati dal punto di vista opposti che danno origine anche a soluzioni a risposte profondamente diverse delle quali
Alcune delle quali non possiamo condividere
Si potrebbe obiettare immagino che qualcuno di voi lo potrebbe fare di dire di lasciar parlare i documenti raccolti di astenersi da interpretazioni di pari e tipo
Ma non è così perché
Le analisi sono oggettive ma le conclusioni e le proposte possono dissentire risentono di una mentalità
Che in tutta onestà non ci sentiamo di condividere non per partito preso ma perché tradiremmo i principi basilari della nostra azione della nostra politica di tradiremmo credo anche le famiglie in Italia
Che si aspettano da noi decisioni ben diverse coraggiose irrispettosi e della realtà
In particolare è una questione di fondo ed è già stato sottolineato non possiamo accettare che si parli contemporaneamente dei diritti delle persone e dei diritti delle famiglie
Perché questo modo di ragionare e una delle ragioni fondamentali del fallimento delle politiche familiari e negli ultimi trent'anni e penso non ci sono libri che dicono queste cose
E non possiamo accettare che si possa pensare di promuovere e tutelare la famiglia considerandola come luogo di violenza di disagio di malessere esistenziale
Sottolineare le sue difficoltà le sue incapacità e assolutamente doveroso ed è stato fatto ma questo non giustifica una lettura che la ridimensiona rispetto alla sua valenza positive al suo ruolo essenziale nella società
Non si può parlare del suo ruolo se non di un ruolo decisivo insostituibile di preminente interesse sociale così come non si può sorvolare sulla definizione di famiglia sancito dall'articolo ventinove della Costituzione
O sul favor famiglie che attraversa tutta la nostra Carta fondamentale
Per questo il nostro dissenso nei confronti del documento conclusivo rimaneggiato per accontentare l'anima più libertarie ideologica della coalizione è profondo così com'è profondo il nostro rammarico per questa mancata occasione
Detto questo vado velocemente ad alcune sottolineature emerse durante le audizioni che forse possono aiutare il legislatore il Governo nell'indirizzare
Credo intelligenze e risorse energie verso politiche familiari vere
In questi mesi è stato detto è emerso con chiarezza che la situazione della famiglia in Italia non è difficile ma è insostenibile
Tuttavia manca a mio avviso in modo diffuso ma anche è stato scritto nei documenti la consapevolezza di questa drammaticità
Da qui misure non strutturali non decisive no risolutive una visione parziale della famiglia con inutili interventi a pioggia
Provvedimenti sporadici dettati dall'emergenza e da un atteggiamento riparatore di fronte alle urgenze
La famiglia in Italia si sostengono ed è stato detto solo in quanto poveri bisognose e non in quanto famiglie e dunque le politiche sono a basate sull'assistenza piuttosto che sulla sussidiarietà
Il grido di allarme che sale dalle pagine dei documenti raccolti dai resoconti stenografici
Difficilmente sarà ascoltato se non si cambierà il modo di o logico di leggere la realtà della famiglia e se non verrà riconosciuto in tutte le sedi possibili che la famiglia fondata sul matrimonio è una necessità perché non ci sono semplicemente alternative
I dati Istat pubblicati pochi giorni fa sono la conferma diretta di questa emergenza famiglia
E a mio avviso e a nostro avviso e dai responsabili non individuare la famiglia come la principale destinataria delle risorse nazionali e locali
Questo significa investire la famiglia non solo con i servizi
Spesso insufficienti inadeguati perché pensati non a misura di famiglia calati dall'alto con le ispezioni Enza tener conto del principio di sussidiarietà come è stato citato
Ma con politiche di conciliazione del lavoro e su questo siamo tutti d'accordo con politiche fiscali che non penalizzino lì chi ha figli con politiche scolastiche che restituiscono le famiglie suo ruolo di prima responsabile dell'educazione dei figli
Con politiche che coinvolgano le associazioni familiari e questo è stato detto troppo poco che alle famiglie danno voce e ne interpretano esigenze capacità
Componenti che che riconoscono il valore sociale delle famiglie l'enorme lavoro di cura che svolgono
Con politiche locali che attraverso la riforma delle tariffe riconoscano che chi ha figli non deve essere punito per il solo fatto di aprirsi ammessi al mondo
E con politiche che accompagnino la vita il dinamismo della famiglia dalla nascita al tramonto
Insomma
Famiglie in Italia hanno meno figli di quanti ne vorrebbero siamo l'ultimo Paese al mondo il fatto di natalità siamo sotto al ricambio generazionale
Fra qualche anno e non è stenta detto abbastanza avremmo enormi problemi previdenziali sanitari lavorativi con dei giovani privi di Futuro e con un numero insostenibile di anziani a carico
E non è pensabile che gli immigrati con tutto quello che comporta questo delicatissimo problema siano la risposta all'inverno demografico dell'Europa
Tutto questo non sembra preoccupare le forze sociali e qui chiamo in causa sindacati e Confindustria
E il responsabile della cosa pubblica se è vero come è vero che è stato detto anche dal Presidente l'Italia investe della famiglia meno dell'uno per cento del PIL meno della metà dell'Europa
Contro il sessantanove virgola nove per cento della spesa sociale che va alle pensioni uno scarto che non esiste nessun Paese come ebbe a dire anni fa il ministro Livia Turco
Da allora le cose non sono cambiate e la situazione delle famiglie continua a peggiorare soprattutto se si considerano quelle numerose quelle che vivono situazioni di disabilità
Quelle che devono provvedere a persone non autosufficienti quelle che hanno bambini piccoli
è tollerabile che la povertà sia correlata al numero dei figli soprattutto al sud
Ed è amaro constatare come nostri interlocutori l'hanno già detto
Che le leggi per alcuni aspetti problematici soprattutto ci sono e sono all'avanguardia in Europa ma sono disattese non applicate e soprattutto non finanziate
Il problema di fondo e che le politiche familiari sono ancora troppo spesso confuse con le politiche sociali pertanto sono viste come politiche assistenziali come strumento di ridistribuzione del reddito
La famiglia non è ancora un soggetto sociali e siamo lontanissimi dal definire politiche per la famiglia che siano promozionali e distintive come da sempre il professor Donati ci insegna
La nascita del Ministero per le politiche familiari avvenuto in questa legislatura e stata positivamente anche dall'opposizione vista
Anche se il ministro è senza portafoglio anche se il ministero è nato dalla scissione del Ministero del lavoro del welfare in quattro ministeri
Con le conseguenti difficoltà di interventi tra deleghe e competenze diverse ma per molti aspetti sovrapposte
Ebbene
Questo Ministero fino ad ora
Non è riuscito a nostro avviso ovviamente ad affrontare come meriterebbero i problemi delle famiglie a cominciare dalla leva fiscale
Come si rileva dall'attuale finanziaria che utilizza quali strumenti di intervento gli assegni familiari
Che è una misura non universale che ignora l'articolo cinquantatré della Costituzione come al solito con tetti di reddito
Cosa che non accade con gli incentivi per le rottamazione dei frigoriferi le ristrutturazioni edilizie o l'abolizione dei ticket sanitari del due mila uno
Oppure misure come poteste detrazioni per i carichi familiari in molti casi annullate o superate a dalle addizionali ripper fedele e dalle altre tasse a livello locale
La somma prevista per i non autosufficienti e solo simbolica così come quella per gli asili nido e anche i fondi stanziati per permettere al Ministero di operare e attuare le deleghe sono del tutto insufficienti
A tutto questo si aggiunga l'ultima beffa che non posso non ricordare in questa sede
Il Governo o maldestra decisione sempre a nostro avviso ovviamente nel decreto legge per ripianare i disavanzi sanitari di alcune regioni
A inserito una riduzione dei ticket sanitari
Reperendo i fondi necessari dal fondo stanziato per i non autosufficienti
Dal fondo per la famiglia dal fondo per la cooperazione internazionale
Dal Fondo per le politiche giovanili oltre che dal Fondo per la ricerca nel settore della salute
E dal Fondo unico per lo spettacolo mentre siamo in attesa di capire come verrà usato il famoso tesoretto che potrebbe garantire queste coperture
è vero che adesso alla Camera si sta cercando di porre rimedio a questo scivolone e quindi siamo convocati tutti per cercare di trovare una via di uscita a questa provvedimento che riteniamo vergognoso è inaccettabile
E anche se si rimedierà ed è possibile che rimediare perché ci stiamo lavorando
Questo la dice lunga sulla abissale differenza che esiste tra le promesse fatte e la prova dei fatti che ancora una volta pongono le famiglie come fanalino di coda nelle priorità di intervento
Allora la giornata di oggi può segnare una svolta mi auguro che davvero siano molti quelli che leggeranno i nostri volumi rimane la certezza che questa maggioranza e troppo divisa ieri
Fa troppe contraddizioni e troppi dissensi altro pentito interno per poter fare delle politiche serie per la famiglia
Ma i documenti sono a disposizione di tutti e parlano chiaro a noi la responsabilità di una proposta e di un impegno degni della posta in gioco visto che il futuro dei nostri figli si gioca su questi argomenti grazie
Grazie onorevole Santolini onorevole Daniela Dioguardi
Allora anche io ringrazio
Il Presidente per il tentativo che abbiamo fatto come Commissione di uscire fuori dalla gabbia dell'ideologia
Perché se restiamo chiusi all'interno delle gabbie ideologiche io credo che davvero sarà difficile trovare politiche efficaci
Rispetto a tutti i problemi che sono venuti fuori con grande chiarezza con grande forza
Questa mattina
Si tratta di stare alla realtà
Di osservarla di ascoltare lo diceva il Presidente è una buona politica nasce dalla capacità di ascolto di mettersi in relazione con i cittadini e le cittadine
Soprattutto su questioni così delicate occorrono politiche adeguate
Che
Diano a tutti la possibilità di realizzarsi al di là delle convinzioni religiosi e morali questo credo che dobbiamo fare come rappresentanti del popolo in uno Stato laico e pluralista
Soprattutto quando si tratta di diritti delle minoranze e in questo consiste proprio la specificità e la porta della democrazia garantire lei minoranza
Quindi non si tratta di fare valere un'ideologia dobbiamo veramente a sgombrare il campo da pretese di verità
E e dovremmo sapere leggere le trasformazioni che sono avvenute Cassano grandi trasformazioni come qua ci ricordava anche la professoressa Saraceno trasformazioni dovute soprattutto sono perfettamente d'accordo con lei con noi il ruolo diciamo con i cambiamenti
Della dell'identità e del ruolo della donna
Cambiamenti di cui che poco sottolineiamo devo dire che il discorso familistico era e questo è il pericolo il rischio che accende l'ideologia rischia di occultare
Il dato fondamentale che è che la donna il centro il perno è stata e continua ad esserlo sia pure in modo diverso rispetto al passato della famiglia ne parliamo di famiglia ma non ci rendiamo conto che dietro la famiglia ci sta la donna
Il femminismo degli anni Settanta ha mosso una critica radicale alla famiglia in quanto luogo privilegiato dell'oppressione dello sfruttamento femminile
Il processo di emancipazione lo dicevamo l'al di là di Berta femminile hanno prodotto notevoli cambiamenti la famiglia quindi si è trasformata
Non è più un Illy istituzione della normatività ma è diventato un luogo di relazioni costruire una famiglia per le donne non è più un destino non è l'unica possibilità di essere esistere ma è una scelta così come la maternità
Pur nella persistenza tradizionali del ruoli di cui ci diceva stamattina il presidente leggendo i dati no per cui abbiamo visto che in quattordici anni gli uomini a nome intanto di tredici minuti al giorno il tempo dedicato alle attività di famiglia pur nella persistenza
La donna è cambiata non è diciamo più
E non non accetta più un ruolo di soggezione il diritto alla felicità leda la la possibilità di organizzarsi nel privato e nel
E nel pubblico la famiglia quindi non è più in molti casi un'entità gerarchico verticistica ma un possibile luogo di affettività quindi noi riconosciamo la famiglia è un possibile nomi in moltissimi casi
Di affettività di solidarietà
Ma è anche queste donne non ci impedisce di guardare tutta la realtà quindi non è il problema che si voglia sottolineare la violenza purtroppo come ci dice la cronaca
Sempre più spesso la famiglia diventa anche diventato il luogo in cui si addensano alienazioni frustrazioni
E è come ci dicono tutti i dati e purtroppo anche anche
Il luogo diciamo in cui si consuma prevalentemente alla violenza nei confronti delle donne ed egli e dei bambini ci sono su questa dati molto interessanti la relazione
Nel con dell'associazione le onde centro antiviolenza di Palermo che ci dice commetto un tolta ancora oggi
Le istituzioni anche quelle preposta dei servizi alla tutela alla sicurezza attendono
A e sminuire il problema della violenza a pensare che la donna che deve farsi carico a tutti i costi
Della dell'unità familiare quindi stiamo anche molto attenti
A istituzioni come la mediazione familiare su cui io credo che occorra riflessione in molti casi succede che pur o di tenere unita la famiglia cioè sì poi si immette si antepone gli interessa e dell'unità della ricomposizione familiare
Alla dignità e all'integrità fisica e psichica
Della donna e questo è estremamente grave dire che inaccettabile
Il tentativo di astrarre la famiglia dei soggetti che la compongono di farne una scelta morale prescrittiva imponendo un modello unico
E questo diciamo il problema problema non è qua che è contro o chi a favore il problema è se vogliamo un modello unico assoluto
Ho se vogliamo garantire la vera possibilità di scelta che vanno in direzione chiaramente dall'affettività
E della e della sua vitalità si vuole anzi Bonino si vuole riportare indietro la storia e mal si coniuga voglio dirlo qui con chiarezza conto scelte che hanno a che fare con i sentimenti e con l'amore
L'amore quello vero si nutre soltanto di libertà e di relazione e non ha nulla a che fare con anatemi scomuniche impedimenti e gabbie e chi le vuole entrare né possiamo aggiungere altre
Le audizioni hanno evidenziato molte criticità il Presidente lei io ne voglio qui soltanto indicare alcune
Intanto il fatto che accanto alla famiglia tradizionale che detto lo ripeto esistono oggi molte forme di sono ancora una minoranza ma esistono
E dicevo prima la democrazia
Proprio la la grandezza non la specificità consiste nel tutelare le minoranze esistano relazioni affettive forme di convivenza anche tra omosessuale abbiamo audito l'Associazione famiglie di fatto è venuto fuori un bisogno forte di diritti
Di e garanzia e per queste copie che vengono emarginate discriminate si tratta di sofferenza di sofferenza umana beta a cui una buona politica non può non dare
Risposta
Ancora il divario tra affermazione di principio a quanta retorica in Italia sulla famiglia eccessiva veniva fuori da tutto quello che si è detto stamattina
Tutta giocata questa retorica sul piano ideologico l'importanza della famiglia non ha poi di fatto impedito di scaricare su di essa ruoli e vuoti e carenze dello stato sociale
Attribuendole di nei fatti un pesante al ruolo di supplenza
La famiglia quindi di fatto fino legge questo si è detto voglio ripeterlo qui sul lavoro gratuito non riconosciuto non contabilizzato nel Pinna nonostante il suo norme valore della donna
Che si fa carico della vita quotidiana dall'attività di allevamento crescita dei bambini assistenza anziani e disabili all'attenzione e cura delle relazioni
Nonostante questa grande opera di civiltà così viene definita da una parte del femminismo
Le donne soprattutto anziane qua non si è detto ma sono i soggetti più a rischio povertà nonostante questa mole questa ma immensa di lavoro questo farsi carico
Non solo ma come si diceva
Anche quello ripeto
Tutte le politiche che qui abbiamo le politiche e di tutela della maternità di conciliazione fra vite lavoro si dimostrano del tutto insufficienti a superare impedimenti e contingente economiche sociali
Che limitano la libertà delle donne rispetta i propri progetti e desideri di avere o meno dei figli
Che a questo si aggiunge si aggiunge il nuovo il lavoro il lavoro precario che rende ancora più difficile nonostante queste difficoltà certo non è che è e lo diceva anche la professoressa Saraceno sono d'accordo si dovrebbe molto oggi dovremmo molto interrogare sul desiderio di maternità e paternità è una cosa molto
Complicata però in Italia mancano le condizione perché la donna sia messa davvero nella possibilità di una
Di una libera di una libera scelta
Altra cosa che vorrei segnalare la disomogeneità territoriale crea ulteriori discriminazioni ulteriore ingiustizia a diamo un non sud dove dove lo dicevamo la povertà e molto più forte e non c'è assolutamente manca
La rete in tutta Italia abbiamo visto che manca una rete di servizi adeguata ma nel meridione e quasi inesistente quindi laddove ci sarebbe più necessaria
Non
Non è diciamo non manca nella maniera più assoluta
Ultima cosa che ho terminato
Molto spesso anche devo dire questo nella relazione noi e facciamo avvolta esita all'errore di occultare no la donna cioè si quando per esempio si parla nel paragrafo del ruolo di protezione sociale della famiglia in realtà si dovrebbe dire che questo ruolo di protezione sociale e svolto diciamo centralmente soprattutto
Soprattutto dalla donna
Per punti per si parla appunto di una funzione di supplenza della famiglia di questa fu una funzione surrogatoria
E per fare sì per superare questo accordo una spesa sociale all'altezza delle difficoltà all'altezza diciamo delle contraddizioni io credo che e su questo si debba lavorare e noi gli in Italia consideriamo ancora la spesa sociale uno spreco la spesa sociale non è uno spreco non è uno spreco e un volano di sviluppo ma io direi che oggi è di più
Io direi che è una buona
E buone politiche sociali buone politiche pubbliche
Oggi sono antidoto possono essere antidoto all'imbarbarimento purtroppo dei costumi e delle relazioni
Sociali a cui spesso assistiamo
E e sono diciamo una possibilità di ricostruzione di legami sociali di cui la nostra società oggi ha molto bisogno
Il compito e difficile perché sappiamo che appunto la spesa sociale in Italia è stata sempre il fanalino di coda
Abbiamo visto come e al di sotto della media europea e allora proprio perché sappiamo che il compito che ci aspetta è difficile secondo me in questo momento non servono scusate ve lo dico con molta franchezza
Giornate celebrative fanno idee che rischiano di chiuderci
Ancora di più in gabbie ideologiche io credo che occorre il lavoro di serio una capacità di ascolto tra di noi una volontà vera di andare ha buone al più presto politiche sociale per venire incontro alle esigenze dei cittadini e delle cittadine italiane
Grazie onorevole Daniela Dioguardi avevo sonore uno Riccardo Pedrizzi
Presidente la ringrazio io non faccio parte della sua Commissione ma
Devo farle i complimenti non solo per
Aver avviato questa indagine conoscitiva
Ma anche per essere stato molto bravo battendo cd sul tempo mi riferisco alla Commissione finanze alla quale ho fatto una proposta di indagine conoscitiva sul trattamento economico e fiscale della famiglia le ci ha battuto sul tempo per cui è stato bravo anche in questo complimenti per
Il lavoro che lei e i commissari
Hanno svolto in un
Lunghe audizioni è un lavoro però che non
Si è concluso come sarebbe stato auspicabile
Nella via irrilevante ininfluente esperienza di quattro legislature non avevo mai costa dato verificato che in un'indagine conoscitiva di questo tipo
Venisse votata solamente dalla maggioranza
Indagine pure queste ma anche indagini molto più complesse come quelle sul federalismo fiscale ricordo
Presieduta da Gavino Angius bicamerale fu conclusa con noi all'opposizione come all'opposizione all'unanimità l'indagine sul risparmio controversa dibattuta
Che era riportata da tutta la stampa fu votata pressoché all'unanimità allora delle due l'una o avete
Voluto dimostrare come maggioranza di avere una politica della famiglia che non avete
O avete voluto accelerare i tempi in vista del Family Dei del dodici giugno per
Dimostrare all'opinione pubblica che anche voi fate qualche cosa per
La famiglia
Ma il sospetto viene anche
Che avete voluto precedere l'iniziativa e quindi
è una competizione all'interno della maggioranza l'iniziativa del
Ministro dell'amica Ministro Bindi son con la
La Conferenza sulla famiglia per cui
Avete siete stati prima sulla notizia avete bruciato la Conferenza per la famiglia con questa
Presentazione del
Del del documento lo ha detto lei stesso non non lo avete fatto per né per l'uno né per l'altro ma e Cossu Lazio non petita accusarsi o manifesta
Sulle questioni che investono la famiglia occorrono evidentemente delle scelte chiare la prego signor Presidente di avvertirmi un minuto prima e la scadenza del mio termine anche sì non condividendo l'impostazione
Del documento completo conclusiva avremmo avuto bisogno di qualche minuto in più
Per elaborare un contro documento che in ogni caso gli dal Capogruppo della sua Commissione il Capogruppo di Alleanza Nazionale le consegnerà perché questo contro documento conclusivo noi abbiamo
Abbiamo presentato
Dicevo sulle questioni che investono la famiglia occorrono scelte molto chiare e lungimiranti
E queste scelte riguardano principalmente i figli senza la famiglia essenze i figli non c'è futuro e capacità di rigenerare la stessa società
La denatalità che caratterizza il nostro Paese l'invecchiamento della popolazione i problemi legati alla precarietà del lavoro con i quali i giovani si trovano a dover fare i conti sono tutte trasformazioni
Che ci fanno capire come la famiglia sia centrale per dare all'Italia in futuro degno di questo nome
A questi mutamenti sociali si aggiunge la presenza del nostro Paese di nuclei familiari solitamente di età meno avanzati e più numerosi rispetto a quelli italiani provenienti da altri Paesi specie specie di religione Islanda
Per tali motivi il sistema Italia nel suo complesso necessità di una vera autentica politica per la famiglia
Che si lascia alle spalle una volta per tutte sia le logiche improntate al mero assistenzialismo e statalismo sia il preconcetto secondo cui la famiglia è un problema solo dei cattolici
Un preconcetto foriere di madornali e deleteri e Rory prospettici
Laddove la famiglia fallisce e l'intera società ad andare in crisi ecco perché siamo convinti che solamente l'affermazione
Di una piena soggettività sociale giuridica economiche fiscale della famiglia possa mettere il nostro Paese nelle condizioni di raccogliere le sfide del presente e del futuro
Ecco perché siamo persuasi che la vertenza famiglia venga al primo posto dell'agenda politica legislativa italiana
Questa impostazione questa consapevolezza questa emergenza non ci sembrano emergere nel documento conclusivo
Una politica che voglia essere al servizio della famiglia deve essere per forza di cose sistemica globale complessiva organiche articolato
Per questo Alleanza Nazionale individua alcune priorità politiche programmatiche tra loro strettamente legate
Tutela della vita umana soggettività sociale della famiglia famiglie scuola famiglia e lavoro famiglia il fisco famiglia e welfare naturalmente citerò solamente per titoli di capitoli poi le lascerò il documento
Tutela della vita in umana questo capitolo riteniamo che sia stato del tutto messo nel documento conclusivo che siamo presentando
Il professor Donati ha parlato di suicidio demografico dell'Italia non c'è
Un accenno a questa emergenza
Noi vogliamo tutelare la vita umana dal concepimento alla morte naturale si tratta in a in altre parole di difendere un valore la vita che eminentemente laico e assolutamente universale
La tutela della Vito umana deve essere quindi lo scopo ultimo di ogni Stato e specialmente degli stati moderni
La difesa della vita umana rappresenta per noi la più urgente questione sociale del nostro tempo
Invece in questo documento non una parola si è inteso spendere circa una reale protezione sociale della maternità
Coerentemente volta a promuovere il rispetto della vite umane facendo in modo ad esempio che la legge centonovantaquattro sì applicato integralmente quindi anche nella prima parte dall'articolo uno all'articolo cinque
Soggettività sociale della famiglia la nostra Costituzione all'articolo ventinove prende atto che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio
Cioè un soggetto sociale anteriori al sistema statuale e fondante della convivenza civile
La famiglia è la cellula primigenia della Società per cui lo Stato
Riconosce alla famiglia un valore pubblico e non privatistico
Una cultura individualistica vorrebbe ridurre la famiglia ad una semplice questione privata affettiva sentimentale come ci hanno detto anche
Poco fa
Negando le quindi la specificità riconosciuta dalla nostra Costituzione è fondamentale
Ecco perché non è possibile a rendere insignificante l'istituto del matrimonio
E qui Verrando lo assimilandolo a relazioni di coppia di natura privata oltretutto non dimostrabili caratterizzati proprio dalla libera scelta di non volersi assumere
Responsabilità
Per tutti questi motivi ci impegneremo Ai fini del riconoscimento della valorizzazione della soggettività della famiglia famiglia e scuola bisogna ridare ai genitori un ruolo centrale
Riconoscendo ad essi il diritto dovere
Del libertà di scelte per i propri figli per cui accanto all'autonomia scolastica e necessario che non si tenga più
Conto dei soldi e Dorra edito della famiglia per poter consentire questa scelta quindi accanto al riconoscimento della parità giuridica
Bisogna anche arrivare a alla parità economica tra scuola privata e scuola e scuola statale ancora molte famiglie vengono discriminate in base al conto in banca
Famiglia e lavoro trasformazioni culturali e cambiamenti strutturali hanno creato una sorta di conflittualità tra il lavoro e la famiglia facendo prevalere una visione orientata soltanto al profitto
Ma il rapporto famiglia lavoro va colto nella sua essenza più profonda se da una parte l'attività lavorativa rende possibile la formazione della comunità familiare dall'altra la famiglia e la primaria scuola di lavoro per ogni persona
Se da un lato il lavoro svolto fuori casa e un valore per la famiglia
Che la famiglia realizza nel vivo del tessuto sociale dall'altro la vita stessa del nucleo familiare si costruisce grazie al lavoro che i suoi membri svolgono quotidianamente
è tempo perciò di riconoscere in maniera adeguata il contributo che il lavoro familiare garantisce alla microeconomia della famiglia e alla macro economia della società famiglie fisco
Qui è è stato già accennato da altri colleghi
Avremmo preferito
Che almeno un accenno al quoziente familiare o al minimo indispensabile vitali vale a dire che il cosiddetto bis venisse inserito
Nel documento conclusi conclusivo almeno un accenno almeno il tentativo di fare intravedere in lontananza il raggiungimento di questo obiettivo come aveva fatto il Governo dell'con il Governo di centrodestra nel momento in cui aveva introdotto le deduzioni e naturalmente con quelle ristrettezze economiche non potemmo fare altro ma l'obiettivo finale era
Realizzare quell'equità orizzontale che ancora oggi la famiglia vede completamente disattese e poi c'è il problema dell'incapiente a cui lei stesso affatto ha fatto riferimento
Di tutto questo nel documento
Non ce assolutamente niente famiglia e welfare
Un nucleo familiare aperto alla società è uno straordinario fattori
Il vincolo di solidarietà non solo verso i propri membri ma anche nei confronti delle altre famiglie occorre dunque passare da una statalismo centralista ad un sistema nel quale i corpi intermedi della società siano attori protagonisti
Il professor Donati ancora una volta rilevato che la famiglia
Viene considerato come
Un tesoretto adesso è di moda perché un un fondo dal cui attrarre risorse
Che poi vengono dati allo Stato lo Stato a sua volta le distribuisce agli enti locali noi abbia un'impostazione completamente diversa le risorse devono rimanere nella famiglia che li utilizza come meglio più gli aggrada e come ritiene
Necessario per le proprie esigenze mi avvio alla conclusione presidente la ringrazio per
Il tempo che mi hanno
Concesso qui non si tratta ormai
Più di erogare delle prestazioni
La famiglia italiana richiede sostegni
Richiede aiuti ma si tratta di intervenire a trecentosessanta gradi ad esempio non è più possibile che novanta metri di cubi di acqua consumati da sei persone Consei contatori diversi
Costino un quarto di quanto costi la stessa quantità di acqua consumata da sei persone di una stessa famiglia
è tempo che per quanto riguarda le tariffe dei servizi dall'acqua alla luce il gas l'immondizia il telefono fine trasporti scolastici il Governo e il Parlamento
Per ciò che è di loro competenza Marino norme in grado di porre fine alla pari a Nizza Tione e alla discriminazione del nucleo familiare
Tenendo conto del numero dei suoi componenti
Inoltre occorre assicurare più fondi a sostegno del costo sopportato dalle famiglie per gli affitti soprattutto con riferimento ai costi dell'abitazione per le famiglie più povere tra le quali è molto elevate l'incidente di quelle numerose
In definitiva serve la consapevolezza che la famiglia in quanto tale possa e debba contare
Ed debba essere ufficialmente rappresentata a livello politico e istituzionale e consultata per i provvedimenti legislativi e le riforme che la riguardano
Perché le istituzioni ed in particolare lo Stato non devono intervenire sulla famiglia con progetti e provvedimenti di tipo ideologico e velleità realmente taumaturgiche
Ma lavorare con essa garantendo l'una rappresentanza adeguata in tutte le sedi competenti
Si tratta in poche parole
Di dar luogo ad una collaborazione tra Stato e famiglia nell'ambito della qualità primo in base al principio di sussidiarietà offra sostegni coordini susciti e stimoli le iniziative che nascono dal basso
E la seconda la famiglia
Consapevole di essere titolare di una soggettività sociale economiche tributaria
Metta in moto tutte quelle energie quelle capacità di iniziative che sa esprimere chi vive e condivide gli stessi problemi problemi e in uno spirito di solidarietà intende risolve
Purtroppo questa signor Presidente è stato un'occasione mancata
Speriamo però che la Conferenza nazionale sulla famiglia promossa dal ministro Bindi possa riprendere un cammino condiviso è un cammino che possa veder coinvolta anche l'opposizione grazie
Onorevole Dorina Bianchi
Vice Presidente della Commissione
Ma io voglio
Primo luogo ringraziare
Il presidente Luca per la sensibilità che ha dimostrato dando priorità
Alla famiglia che anche per i tempi che ha dedicato a questo argomento io voglio ricordare che noi abbiamo
Finito le audizioni con
L'audizione del ministro Bindi il venti marzo
E che abbiamo avuto un tempo considerevole per discutere e capire
Tutti gli aspetti dell'indagine conoscitiva e voglio anche ringraziare tutti coloro che sono intervenuti
E ci hanno aiutato ad avere un quadro obiettivo sulla famiglia italiana dall'Istat al Censis la riorganizzazione delle famiglie alle associazioni associazioni vista benissimo il terzo settore della secessione imprenditoriali
Alle associazioni sindacali le organizzazioni sindacali all'ANCI I docenti universitari che sono intervenuto su questa materia agli organi giurisdizionali che sono intervenuti in Commissione affari sociali
L'indagine conoscitiva della Commissione affari sociali sulla famiglia rappresenta una iniziativa importante sia nella
Sostanza che nel metodo
Nel metodo l'istituzione di un apposito ministero per le politiche della famiglia a già assegnato una svolta importante di questo Governo
L'idea poi
Di uno strumento di analisi approfondimento delle dinamiche che investono le famiglie quali l'indagine conoscitiva
Costituisce il naturale supporto a beneficio sia del dibattito parlamentari su provvedimenti che interessano la famiglia sia dell'azione del Governo che ha posto la questione sociali e familiari al centro dell'agenda politica
Nella sostanza prendendo spunto dalle molteplici criticità che investono l'universo famiglia in Italia
L'indagine ha individuato le linee di intervento per promuovere in una logica di programmazione le misure più adeguate alla crescita della famiglia
Trovo che i lavori della Commissione abbiano prodotto un risultato molto importante cioè l'esigenza di superare le criticità emerse in una visione prospettica
Quali appunto il rafforzamento dei presidi in fuori e della famiglia lungi da logiche di emergenza
E io vorrei individuare dei punti parlare di tutto sarebbe abbiamo troppo poco tempo e vorrei individuare indicare delle priorità e in questo voglio rifarmi all'articolo trentuno della nostra Costituzione
Che stabilisce che la Repubblica agevola con misure economiche altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi con particolare riguardo alle famiglie numerose
Protegge la maternità l'infanzia e la gioventù favorendo gli istituti necessario a tale scopo
è i risultati dell'indagine conoscitiva che oggi presentiamo mettono in risalto un primo punto importante dal quale partire le famiglie cosiddette numerose giustamente citate dall'altro nostra Costituzione
Che però oggi purtroppo sono una ristretta minoranza
Da questo dato sarebbe opportuno muovere per affrontare con realismo le criticità delle condizioni sociali delle famiglie in Italia e i modi per superare le stesse
La maggior parte dei risultati di questa indagine conoscitiva ci mettono di fronte ad un aspetto di cui non si può presenta cui non si può prescindere
L'avanzato processo di trasformazione delle famiglie i nuovi bisogni i nuovi problemi e perché no le diverse potete inserita che hanno le famiglie italiane
I dati confermano una riduzione della dimensione media della famiglia che infatti si contrae diventa letteralmente più lunga e più stretta e quindi più magra
Non sono chiaramente eccezioni estetiche ma di contenuto continua a diminuire la famiglie con figli mentre omento considerevolmente le persone sole e le coppie senza figli
Secondo l'Istat il ventisei punto otto per cento delle famiglie costituito da due elementi il ventuno punto otto da tre il diciannove da quattro e soltanto il cinque punto due da cinque
In pratica questo significa che a grandi linee le famiglie numerose cui la nostra Costituzione fa riferimento
Sono solo il cinque punto due per cento o addirittura l'uno punto tre per cento se consideriamo le famiglie composte da sei persone
Di conseguenza il tasso di invecchiamento del nostro Paese e il più rapido d'Europa e del mondo
Chiaramente l'invecchiamento complessivo della popolazione se da un lato dimostra il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dall'altro ha un significato piuttosto preoccupante la difficoltà di molte coppie di diventare famiglia
Cioè di avere figli
Pensiamo alla precarietà del lavoro alla difficoltà di gestire il tempo all'allungamento del periodo di permanenza all'interno della famiglia di origine
Negli ultimi tre anni la natalità e leggermente aumentata certo ma di poco nascono sempre a me non bambini si è passato da uno punto ventidue a uno punto trentuno
Trentuno figli per donna una media che ci colloca
Ci colloca agli ultimi paesi agli ultimi posti tre paesi industrializzati
è un altro aspetto importante che l'aumento delle nascite si verifica soprattutto perché sono le famiglie di immigrati ad avere più figli due punto sei figli per ciascuno il doppio di quelle italiane
E in Europa legalmente le donne diventa uno madri tra i ventisei trent'anni mentre donne italiane diventano Madia trentun anni
Nel nostro Paese naturalmente la famiglia la spesa per la famiglia e tra le più basse d'Europa passiamo
Noi abbiamo una percentuale del quattro per cento rispetto a una media europea dell'otto e quasi metà delle famiglie italiane è costretta a indicarsi per arrivare a fine mese
Se è vero che è un adeguato l'impianto di welfare della famiglia richiede maggiori risorse
Che solo la crescita economica può offrire è altrettanto vero che la crescita economica è indissolubilmente legata alla presenza di un articolato sistema di welfare stabile che sia punto di riferimento per tutti e dia serenità
Alle donne alle mamme ai giovani agli anziani e alla famiglia
La serenità non è fine a se stessa anzi e alla base
E la base affinché ognuno possa liberare e attivare le proprie energie consumare investire
La famiglia deve considerarsi cellula di crescita economica e di coesione sociale ma ha bisogno di certezze la decisione di mettere su famiglia di avere un figlio e condizionata oggi da aspetti economici
Bene quindi alle misure concrete adottate
Per esempio cioè sono state invece delle contro delle misure concrete adottate in questa finanziaria che danno la via da un programma di investimenti strategici per un sistema di welfare familiare e generazionali incentivi all'occupazione stabile per intensi per le donne nel Mezzogiorno sono stati introdotti in questa finanziaria la tutela della maternità per le avevo elettrici atipica e sono state introdotte in questa finanziaria
Il potenziamento degli strumenti di conciliazione dei tempi di vita la creazione del fondo per la non autosufficienze
La proposta in corso di ridurre l'ICI sulla prima casa
Da una recente indagine risulta che il quarantuno per cento delle donne non vuole avere figli perché non ha un lavoro stabile
Ma anche quando ce l'hanno un lavoro stabile le donne a volte sono costrette a le dimissione in casa di gravidanza o si dimettono perché non riescono a conciliare i tempi della vita e del lavoro
Dai dati Istat risulta che dopo il primo figlio una donna su cinque lascia il lavoro
Vorrei che nelle prossime indagini conoscitive questo dato questi dati fossero smentiti vorrei e lo dico da madre di un bambino di cinque anni e lavoratrice
Che ogni donna si sentisse libero di avere un figlio senza timore di perdere il lavoro o di non riuscire più a concilia dati conciliare carriera e famiglia
E visto che oggi
E che quest'anno nell'anno dedicato alle pari opportunità sarebbe bello anche poter parlare nell'ambito delle famiglie di diritti e pari opportunità per i genitori
è per questo credo che ci sia anche
La necessità
Di immaginare
In sede legislativa delle leggi che possono in qualche modo mettere al centro della genitorialità anche i padri
Sappiamo
Tutti che esiste per esempio il congedo parentale per entrambi i genitori ma nessuno ha mai pensato di istituzionalizza
Nella stanza del lavoro da parte del padre quando nasce un figlio
Quasi che fosse la nascita del figlio fosse per il padre un'attività extra
è importante questo nel cambiamento anche nella mentalità
Ed è importante anche che i datori di lavoro siano messi nelle condizioni di trattare uomini e donne in maniera paritaria quindi di considerarli entrambi e non solo della donna dei potenziali genitori
Questi sono segnali indubbiamente per iniziare applicare le pari opportunità e per vivere la famiglia in modo paritario
E servono più incisive politiche giovanili mirate all'educazione dei giovani alle pari opportunità come avviene per esempio in Spagna
Dove fin dalle scuole primarie siedo con i bambini alla pari dignità di genere alla collaborazione in casa e alle competenze condivisa
Concludendo vorrei ancora una volta sottolineare che la relazione conclusiva della Commissione
La presente un documento importante da cui partire per porre al mare interventi a sostegno delle famiglie in una visione integrata delle politiche sociali economiche sanitarie ed educative
Grazie onorevole Bianchi adesso l'onorevole Elisabetta Gardini
L'Ufficio di Presidenza della Commissione
Sì grazie al saluto a tutti allora caro Presidente anch'io mi unisco al coro dei colleghi lo faccio con convinzione perché
Abbiamo Totti accolto con grande
Veramente favore dell'inizio dei lavori di questa
Di questa indagine conoscitiva credo sia stato siano stati i mesi di lavoro proficue arricchente per tutti
E
Anch'io però sono dispiaciuta perché
Non non non non abbiamo non siamo stati messi in grado di
Valutare
Non il percorso che ovviamente abbiamo avuto modo di fare insieme
Nei tempi necessari ma proprio all'ultimo momento c'è stata questa accelerazione che non ci ha permesso di valutare il documento conclusivo quello definitivo
Quello che era uscito anche dall'accoglimento dei vari emendamenti presentati dei vari gruppi ci siamo trovati nel giro di un paio d'ore a dovere pre prendere il testo e votarlo per cui
Noi siamo usciti come Gruppo di Forza Italia dall'aula non abbiamo partecipato alle votazioni
Questo però devo dire non ci impedisce di riconoscere qui in questo momento quanto est c'è di positivo e quindi quello che condividiamo del di questo documento conclusivo
Ma nello stesso tempo anche di sottolineare quello che secondo noi manca e avremmo invece voluto vedere inserito
Ecco io
Volevo cominciare
Con una citazione che
Perché è vero che il
La famiglia se ne parla da sempre se ne parla tanto
è sempre stato un terreno di conflitto e lo sta diventando ancora di più di scontro ideologico di divisioni incolmabili di baratri che sembrano aprirsi
Ampliarsi invece che chiudersi
E allora avevo riportato la frase del Presidente Giorgio Napolitano che aveva detto proprio nel mio Veneto durante la visita che aveva fatto alla fine del mese
E aveva detto la famiglia unita
E spesso anche un motore di crescita per lo sviluppo
Ecco io credo che questa sia
Qualche cosa che ci può unire tutti
Devo dire che il Presidente aveva anche aggiunto dopo altre cose molto interessanti che aveva detto un'amara riflessione so che possono apparire messaggi nella bottiglia senza certezza di essere raccolti ma è mio dovere lanciarli
Ecco in questo momento quello che è un po'come questa messaggio nella bottiglia resta ancora un po'in alto mare ma speriamo di acchiapparlo prima o poi e di poterlo condividere vede
Per noi è doloroso dover sottolineare quello che già hanno sottolineato i colleghi dell'opposizione cioè che in tutte queste pagine di documento non si è voluto proprio
Fare cenno alla definizione del concetto di famiglia
Manca qualsiasi riferimento alla Carta costituzionale che poi cosa la Carta costituzionale la Carta fondamentale che indica legislatore ordinario quali siano i valori fondanti del nostro ordinamento quindi io penso che sia tutti noi pensiamo che sia un'assenza pesante
La Costituzione non solo riconosce come è stato già ricordato la famiglia come una società naturale fondata sul matrimonio la riconosce come soggetto sociale autonomo
Per cui da qui dovrebbe derivare dovrebbero derivare norme di favore che hanno per destinataria la famiglia in quanto tale e non i singoli membri del nucleo familiare e io credo che il problema sia proprio qui
Difatti mi sono appuntata velocemente mentre ascoltavo le colleghe
Che cosa è stato aggiunto nel momento in cui si si rifiutava di mettere una definizione di famiglia o di fare riferimento alla Costituzione
Si è andato proprio lì a sottolineare invece che c'è una parte di questa maggioranza
Che non ha difficoltà a guardare alla famiglia come nucleo in quanto tale ma preferisce guardare e sottolineare i singoli membri del nucleo familiare di fatti dove si parlava dei diritti della famiglia si è aggiunto diritti della famiglia e delle persone
Legami familiari liberamente scelti è già stato detto
A un certo punto era tra lavoro e famiglia è diventato tra vita lavorativa e vita personale e familiare
Dove si parlava del carico di responsabilità di cura che gravano sulla famiglia sono diventato sui componenti della famiglia quindi io credo che il nodo alla fine
Sia questo e non è di poca importanza perché
Io credo che vada sempre ricordato e sottolineato come la famiglia è un bene per tutta la comunità perché accoglie i figli li educa alla solidarietà anche alla solidarietà intergenerazionale all'attenzione verso i più deboli
E vediamo che questo
è vissuta sentito delle nuove generazioni guardate che tutte le indagini anche le più recenti ci dicono che le giovani generazioni mettono nella scala dei valori la famiglia al primo posto
Possiamo anche come dicono alcuni interpretarlo come nostalgica di famiglia però è un dato costante è sempre presente
Allora
Diciamo che proprio per questo ruolo insostituibile che la nostra Costituzione riconosce il favor famiglie che oggi e stante o è tanto discusso ma è per questa premessa che
Non è
Non è un discorso parlavo con
La mia vicinanza di mi state confrontando su
Cose più teoretiche più cose video logiche no politiche ISIN vece che su
Provvedimenti concreti ma perché da qui deriva l'impostazione poi concreta di quello che noi andiamo a fare
Perché
Se noi
Abbiamo questa visione della famiglia allora
Avremmo una politica familiare che viene collocata nell'ambito della promozione e non nell'ambito della dell'assistenzialismo e dello statalismo
Vediamo invece poi ulteriormente che si stanno affermando politiche che sono astrattamente egualitaria e che hanno finito per favorire la famiglia
Cerco di andare veloce sento che
Allora nel documento conclusivo
Non c'è traccia di questo e si finisce per avere un'impostazione che essenzialmente soggiorno sociologica statistica
E così vengono messi in evidenza la forte denatalità l'invecchiamento progressivo della popolazione tutta una serie di dati che sono assolutamente significativi e importanti
Ma secondo noi non esaustivi se si vogliono dare risposte anche culturali a quella che la crisi della famiglia e quindi della società
Ricordiamo che
Sono problemi quelli soprattutto della denatalità dell'invecchiamento che riguardano tutta l'Europa tant'è che non sono i singoli farei paesi in Europa ma anche le tre presidenze quella tedesca portoghese e slovena
Hanno messo tra le priorità politiche la famiglia e si sono impegnate perché la politica filo familiare di venti una caratteristica dell'Unione europea però è vero che noi su questo abbiamo dei
Criticità
Più pesanti allora quando Hilla professor Donati parla di suicidio demografico per l'Italia ricordo anche quanto ha detto Benedetto sedicesimo parlando di un'Europa che rischia il congedo dalla storia
Sì tornano a sentire
Allarmi che
Alcuni demografi lanciano con forza ma che può in qualche modo si stenta erano in tutta questa montagna di dati di analisi che sembrano un posto a morire certe tendenze certe linee che si accentuano
E invece siamo veramente in un momento critico rischiamo il suicidio demografico
Vi do solo un dato
Mancano per essere in media con l'Europa dei quindici all'Italia un milione e mezzo di bambini da zero a quattordici anni e secondo sempre i dati Istat nel due mila venticinque
La fascia di età tra i venti e trentanove anni
Cioè cosa diciamo venti trentanove anni la fascia d'età più quella più creativa quella più dinamica
Subirà un calo drastico dagli attuali diciassette a poco più di dodici milioni di persone
Poi sana sorvolo su quello che è già stato ricordato ecco mi sembra importante però
Non sono facciamo meno figli di tutti gli facciamo più tardi ecco questo è già stato ricordato è complessivamente rientra non del ritardo
Che i nostri giovani riportano un po'su tutti i vari campi perché vediamo che la formazione la finiscano tra i trenta e trentaquattro anni
Ingresso nel mondo del lavoro con i fra i trenta trentaquattro anni fanno i figli tre trenta e trentaquattro anni lasciamo la famiglia forse mettiamolo fra i trenta e trentaquattro anni
Ecco niente
Questo è un ritardo dovuto anche al fatto che i nostri giovani finiscono proprio il percorso formativo e quindi entrano al mondo del lavoro in ritardo allora
Io credo che dobbiamo riconoscere
Che il Governo Berlusconi aveva messo in campo delle riforme strutturali per dare risposta a questa anomalia tutta italiana ricordo la riforma Moratti e la legge Biagi che si integra con in modo organico e si era cominciato anche a vedere i primi risultati
Delle donne non dico
Siamo sappiamo la difficoltà di conciliare lavoro famiglia però
Mi piace sottolineare
Quella quello che aveva detto il professor Donati su questa sussidiarietà in qualche modo forse non interpretata correttamente perché abbiamo visto come
Per la riforma del Titolo quinto la Corte costituzionale non ha bloccato i fondi per gli asili nido
Vediamo in questi giorni che continuiamo a confrontarci con la difficoltà del Titolo quinto
In vari ambiti e quindi
Credo che zoom su questo una riflessione vada fatta perché se è giusto trasferire i poteri alla periferia come ne siamo convinti e altrettanto indispensabile tener conto delle esigenze dell'intera popolazione italiana e non voglio polemizzare sul referendum che è stato bocciato
Allora
Ancora due capitoli che cerco di fare brevemente esce anche dalla
Dalla relazione che uno dei
Sì faccio veloce che uno dei cadde delle colonne portanti della per la tutela la promozione della famiglia e ripeto deve essere promozione
Nonna assistenzialismo per cui io capisco bene che cosa dice il professor Donati quando dice che la famiglia spesso la
Pensiamo
Come non politica di promozione ma come politica per la povertà
è vero che noi abbiamo tutte le criticità di cui hanno parlato i colleghi precedentemente
Tra ricordiamo anche che la rimanere a lungo nella povertà in Italia deriva dal fatto che noi abbiamo una mobilità sociale veramente ridotta al minimo siamo ancora schiacciati al sei per cento per cui quando si è poveri in Italia si rischia di prestare poveri proprio perché c'è questa cultura assistenziale proprio perché c'è questa cultura che va soltanto
Con risorse sempre anche non sufficienti a fare dell'assistenza centralista e statale
Per cui nonna ripeto non diremo mai male abbastanza della sostituzione del sistema delle deduzioni con le detrazioni con questo momento delle tasse che tutti hanno ora ma riconosciuto
Qualche proposta noi pensiamo noi siamo assolutamente d'accordo all'introduzione del quoziente familiare siamo d'accordo a maggiori detrazioni per le famiglie in modo crescente rispetto al numero dei figli e in presenza di figli disabile con l'abolizione dell'ICI sulla prima casa
Proponiamo anche la sperimentazione di un ante sarà familiare
Che renda più accessibili con l'aumentare dei figli servizi sia socio sociali e culturali sia dando accesso delle detrazioni fiscali a questo proposito
Siccome abbiamo parlato molto di famiglie numerose voglio ricordare che il primo febbraio abbiamo presentato la proposta di legge pro famiglia numerose Palmieri Bondi Vito sottoscritta da centotrentotto deputati di Forza Italia e della CDL
Che intende dare un primo concreto segno di sostegno alle famiglie italiane cominciando da quelle con tre o più figli naturali adottati o in affido
Per le quali sono proposte una serie di misure fiscali che puntano alla creazione di una politica fiscale favorevole alle famiglie che le incoraggi nella quotidiana funzione che esse svolgono al servizio della società
Mi preme di sottolineare il tema della non autosufficienza
Questo esiguo fondo di cento milioni di Euro anch'io nella relazione come
L'onorevole Santolini racconto questa incongruenza per cui da un lato l'ossi
Metterli come un fiore all'occhiello per quanto nominale e dall'altro che in questi giorni e ci troviamo a dover lavorare al Parlamento per mettere una toppa a questo
A questa questo rosicchia mento del fondo stesso come di tutti gli altri fondi per il sociale
Sostegno maternità paternità disagio abitativo
Dico soltanto i capitoli poi presenterò la relazione le liste d'attesa un'assistenza domiciliare globale
Pensiamo soprattutto per quelle famiglie che hanno al carico del crescente numero dei pazienti con malattie croniche degenerative una plastica in fase avanzata con l'estensione delle RSA degli hospice
Sappiamo le difficoltà delle famiglie con soggetti affetti da poter patologie mentali sapete che noi vorremmo rivedere la legge centottanta
Sì
Con questo con questo veramente chiudo io penso che in un documento conclusivo che riguardano indagine dico che così grande importanza sia insufficiente il capitolo riguardante i rapporti tra famiglia e scuola
Anche alla luce degli avvenimenti verificatisi di recente che ci parlano del disagio giovanile ed è la fragilità di tanti dei nostri ragazzi
Ecco i provvedimenti di questi ultimi mesi hanno segnato a nostro avviso un arretramento nel rapporto genitori scuola mentre invece la famiglia deve essere aiutata riappropriarsi del suo ruolo nell'educazione istruzione e accompagnamento dei figli
Ecco mi ha stupito sentire che questo sarà un capitolo che non ci riguarda personalmente perché
Il rapporto due mila sei per esempio della Fondazione per la sussidiarietà che esplorato le percezioni delle famiglie in campo educativo ha evidenziato come le famiglie chiedano più istruzione di qualità
Più libertà e una maggiore preparazione degli insegnanti cose che le associazioni familiari che abbiamo ascoltato hanno sottolineato
Bisogna anche sottolineare che la preoccupazione educativa della famiglia oggi non si limita non si ferma al mondo della scuola perché c'è tutto un sistema della comunicazione dell'informazione
Che oggi rappresenta un capitolo importante dell'educazione dei giovani per cui la famiglia chiede regole sicure rispetto dei minori dei valori della tradizione della cultura italiana e a questo proposito lasciatemelo aggiungere
Noi crediamo che sia fortemente diseducativa per i giovani anche la nuova politica che il ministro Ferrero intende promuovere rispetto alle sostanze stupefacenti oltre che un motivo di preoccupazione in più per la famiglia italiana
Invece riteniamo fuori tema e quindi l'opportuna per inserito nel documento riferimenti all'accanimento terapeutico e il testamento di vita c'è
Nulla peculiarità positiva che dobbiamo a pagina centoventi in Italia si assiste ad un'essenziale solidità del nucleo familiare
A pagina centoventiquattro l'instabilità coniugale in Italia è molto più ridotta a meno di un quarto rispetto all'Europa che arriva al quaranta cinquanta per cento e i figli continuano a nascere com'è stato ricordato all'interno del matrimonio perché
Si registra tra le coppie sposate la maggiore propensione a fare figli perché evidentemente i figli si preferisce farlo in condizione di maggiore stabilità di coppia e di migliori prospettive per il futuro al matrimonio e ancora considerato il luogo migliore anche se
Relativamente
Ecco ho finito devo dire che per trovare la definizione di famiglia
Dobbiamo andare curiosamente non la troviamo nell'indagine conoscitiva sulla famiglia ma la troviamo al punto sedici della Carta dei valori approntato dal Ministero dell'interno Giuliano Amato quindi
Anche questa mi sembra un'incongruenza vale
L'onorevole
Onorevole Katia Zanotti
Abbiamo concluso il ciclo degli colleghi della Commissione
Penso
Per ultima in questa sequenza di componenti la Commissione ma mi impegno ad essere
La più rapida possibile per questo leggo così non mi perdo
Io a nome dell'Ulivo penso che si sia sprecata un'occasione nelle relazioni politica fra maggioranza e opposizione esattamente per le ragioni opposte a quelle indicate dai
Dalle onorevoli e dai parlamentari intervenuti dell'opposizione giustamente lo abbiamo condiviso nel profilo da dare all'indagine il presidente ha invitato il Presidente di tutti Lucca evitato
Di portare la Commissione a discutere preliminarmente sulla definizione di famiglia giustamente perché le politiche sociali secondo noi
Devono intervenire là dove si esprimono i valori dell'assunzione di responsabilità la responsabilità della cura della reciprocità laddove ci sono finiti
Qui le politiche sociali intervengono indipendentemente dalla catalogazione definizione del luogo in cui si costruiscono queste relazioni
Se questo fosse condiviso
Ma
Penso che è proprio questo evidentemente che non è condiviso
Ovviamente non sarebbe dirimente la questione della definizione di famiglia una famiglia siccome in questo e questo non essere condiviso io penso che si sia persa un'occasione un'occasione
Anche di confronto culturale
Nonostante il lavoro molto serio e rigoroso e di cui avete visto anche nella discussione di stamattina gli esiti degli affetti anche una discussione di tipo culturale fra diverse concezioni
Superando in questo modo davvero una lettura pregiudiziale tutta di tipo ideologico come ho sentito anche stamattina in alcuni interventi
Spiace a me spiace molto questo perché in realtà poi succede che in politiche concrete anche molto importanti
E faccio riferimento ai componenti della Commissione affari sociali abbiamo lavorato con molta sintonia ad esempio su tutto il tema degli anziani delle non autosufficienze
Si è più volte detto
In questi mesi di audizioni che al centro c'era il tema dei diritti delle famiglie
La nostra idea di politiche a sostegno delle famiglie non si può limitare a riconoscere in modo informi formale un diritto
Delle famiglie delle persone singole che le compongono ma si deve preoccupare di come renderlo praticabile questo determina
Il cambio di passo il vero e forte e determinato cambio di passo questo è dirimente per determinare il profilo di un sistema di protezione sociale che finalmente e ska da un impianto riparatoria ed assistenzialistico
Per costruire un sistema che accresca al contrario la dotazione di mezzi di risorse e di opportunità per le famiglie per i singoli componenti questo io credo che determini e imponga un vero cambio di cultura politica
La dimensione del quotidiano si è detto nelle nostre audizioni abbiamo ascoltato molto in tal senso non la dimensione della patologia
Familiare
Diventa quindi la dimensione in cui bisogni disagi inadeguatezze tensioni che attraversano la famiglia diventa la dimensione che richiede risposte urgenti perché lì dentro
Che si giocano la gestione di strategie dei tempi delle relazione dei patti di solidarietà e in quella specie di piccolo welfare quotidiano
Tutto domestico che si inventano le soluzioni e sono le donne le cosiddette acrobate
Definite appunto giustamente le Krogh parte che sono quelle che
Si inventano le soluzioni
Ed è proprio in questa dimensione del piccolo welfare quotidiano che io avverto è una mia opinione avverto che si possano lentamente inesorabilmente se non si dà una risposta netta affievolire i diritti dei singoli e soprattutto io sottolineo
I diritti delle donne la relazione del Presidente
Secondo me è stata molto equilibrate io la condivido quindi non condivido per nulla alcuni passaggi negli interventi dell'opposizione molto equilibrata sul tema diritti delle famiglie dei riti dei singoli
Siccome la condivido ciò mi consente di trarre dalla indagine da quella relazione qualche rapida considerazione in riferimento appunto alla praticabilità dei diritti dentro un'attività complessa molto complessa di conciliazione
Che riguarda come sempre in una sessione una situazione purtroppo poco mutata dal punto di vista dei sostegni sociali che riguarda come sempre le donne
Come diceva giustamente che alla stessa ora cenno perché sono le donne che hanno modificato i loro comportamenti
Ed è proprio pensando a quante sono le donne che continua non è la fatica della doppia presenza continuano perché hanno saputo dare valore e significato molte azioni e molti gesti che svolgono nella vita quotidiana operando spesso
Una resistenza silenziose sofferta ad una maternità non valorizzate non sostenuta proprio pensando a loro ritengo che vada rafforzata una riflessione sul modo concreto
In cui le donne possono esercitare e godere dei diritti dentro la famiglia
Diminuendo unico errato della loro dipendenza dei vincoli di reciprocità
Che inevitabilmente e giustamente si instaurano al loro interno ma che non possono essere degli ostacoli e diventare degli ostacoli
Io che vedete io penso proprio che una politica sociale che presenti aspetti di innovazione a sostegno delle famiglie abbia come nocciolo duro da sbrogliare
Alcuni problemi che sono centrali quando si parla di fatiche del quotidiano e sono problemi che hanno a che fare con la soggettività degli individui che compongono le famiglie
Volenti o nolenti c'è poco da fare a mio parere
Con questo ci si deve misurare ci si deve misurare esattamente con le identità una identità femminile ancorata ancora e soprattutto su un'autonomia che è incardinata sul lavoro extra familiare
E su una forte etica della responsabilità
Una identità maschile invece che evidenzia ancora
Una tutt'altro che ho qualità chi ha responsabilità degli impegni di cura la presenza di una forte cultura della solidarietà fra generazioni che tende a mantenere a casa le persone
Non altro non autosufficienti e con un altro investimento indi in domiciliarità ma soprattutto e dell'ultimo qualcosa che voglio dire una rigidissima connotazione al femminile si è già detto anche stamattina
Stamattina di un mercato del lavoro di cura
In particolare quello domiciliare a tempo pieno a forte rischio di segregazione invisibile
Sia per quanto riguarda le lavoratrici nesso impegnate sia per quanto riguarda l'attività di supporto e accompagnamento assicurato loro da altre donne che sono di fatto le loro datrice di lavoro
In una dimensione relazionale che è una grande catena di cura femminile che contemporaneamente le ha comune le divide sulle responsabilità e i doveri comunque
è una catena in capo insisto
Completamente al genere femminile
Potenziamento di mezzi e risorse opportunità quindi se questa lettura dei pesi della quotidianità e condivisa così solo così si rende concreta la possibilità di un welfare
Che sostenga libertà sostanziali
Come dice Chiara sarà ce ne condivido perché è compito della politica e di aumentare i gradi delle libertà individuali togliendo le costellazioni costrizioni pesanti soprattutto per quanto riguarda le donne
Si rischia la esclusione altra sociale altrimenti se si fanno solo politiche degli assegni delle di genitorialità e dei bonus voglio ricordare che negli anni del centrodestra le poche politiche fatte sulla famiglia e le poche risorse messe a disposizione hanno riguardato assegni economici il bonus l'abbandono sulla rete dei servizi è stato totale
Come insegna al welfare nel nord europeo e sto concludendo
Non regge più la separazione nel vino abbiamo lavoro famiglie perseverare nell'errore di tenerli separati per tutti i conti
Stringe a perseguire ASS perseverare nesso Street nesso spingere le donne verso i lavori precari o quando proprio non ce la fanno a tenere attenersi insieme a tenere insieme compatibilità non
Risolvibili a Colle costringe appunto dentro le mura domestiche i dati che dava al Presidente i dati Istat sulle donne che si licenziano al primo figlio dovrebbero appunto costringerci con un gioco urgenza riflettere
Un grande investimento sull'offerta di servizi deve essere quindi espressione di una cultura politica
Che considera questo investimento e come condizione per il riconoscimento di ridi ritiri Berta sostanziali per tutti e per le donne innanzitutto
A questo riguardo faccio una considerazione conclusiva sui servizi che ringrazio che riguarda la grande questione non ancora adeguatamente affrontata nel nostro Paese della non autosufficienza la faccio esattamente sulla non autosufficienza perse essere
Lineare con un ragionamento che fa riferimento ai compiti di cura in
In gestione di questa catena femminile
Proprio disposta questo tema per le famiglie italiane si conferma la crucialità e la strategicità dell'autoaiuto e delle reti informali
Da quella familiare a quella parentale che affiancano ma soprattutto suppliscono al sistema pubblico di offerta
Senza la che tra le due al tre realtà immessi realizzano integrazioni non dico forti
Ma almeno un po'più adeguate ne ha già parlato il presidente mi limito a dire che proporre un formidabile intervento a sostegno delle persone non autosufficienti è questo infatti che serve un formidabile intervento
Sia in termini di consolidamento di politiche che in termini anche di sostegni monetari alle famiglie
E parlare di formidabile intervento per me vuol dire parlare di istituzione del fondo a sostegno delle persone non autosufficienti produrre queste politiche vuol dire chiamare in causa culture e sensibilità saperi diritti aggiornamenti negli interventi nella cornice rinnovata di un welfare
Basato sulla
Risposta personalizzata ai bisogni
Nel
Degli uomini e delle donne nelle loro diverse fasi di vita un segnale in questa direzione al Governo lo ha dato non c'è dubbio nella finanziaria due mila sette
è chiaro però che adesso uno cioè procedere nell'incremento delle risorse per il potenziamento innanzitutto della rete dei servizi
Dico e concludo se non si dà una risposta molto forte e determinata in questa direzione per gli atti che sono preoccupata
Della delusione di quei tanti e di quelle tante che nei confronti di una politica che rimane priva di futuro se non si mette in grado di occuparsi del quotidiano
Nei confronti di questa politica esprimono delle aspettative molto forti una politica che voglio ad avere un futuro forte secondo me bisogna che si occupi della quotidianità di queste persone grazie
Caraffe onorevole Zanotti e adesso
L'intervento del Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia senatrice hanno Serafini
Ringrazio il presidente Luca la Commissione averci dato
Non opportunità notevole di conoscenza
Di ciò che la famiglia e oggi ciò che famiglie sono oggi
è importante per noi come Commissione bicamerale dell'infanzia per il nostro lavoro è Salemme importante penso per lo stesso Ministro Bindi che con il Governo a
Organizzato la prima conferenza sulla famiglia da molto tempo a questa parte
Sarà un appuntamento importantissimo perché in quella sede non solo il mondo politico verrà chiamato a delineare le politiche per la famiglia
E quindi questo appuntamento di oggi l'appuntamento rilevante importante che
Sia le forze di maggioranza che di opposizione abbiano potuto esprimere i loro convincimenti
Del resto diciamo il fatto che si sia costituito Ministero per la famiglia
Denota un attenzione particolare a questo tema e quindi un allarme sui sulle sulle questioni che attengono alla vita delle famiglie
La stessa Finanziaria che sappiamo essere stata pesantissima affatto lo spostamento di risorse notevolissimo in questa direzione in proporzione ovviamente
Alla difficoltà economica così come ha preannunciato diversi provvedimenti legislativi ha istituito molti fondi ho ripristinato molti fondi cito solo quello per l'infanzia adolescenza lucchettato sufficienza e per i nidi eccetera
Ma l'indagine di Mimmo che punto è utile anche per questo perché tutta la prima parte se andiamo a vedere CD riassume in un modo molto
Concreto anzi quasi
Dettagliate scrupoloso ciò che anche
Ed il Governo sta facendo per le politiche per la famiglia partire dal ministro Bindi
Ecco
Io
Poi dirò quali sono i punti sui tre punti che ritengo importanti di questa indagine della
Lo diceva lo dice lo sia Donaggio insieme professor Donati che professoressa
Saraceno noi partiamo da un paradosso che quello italiano
Che
Discende dal fatto
Che nell'anno in cui il tradizionale welfare Mediterraneo che si caratterizza per lo spostamento minore di risorse di spettri agli altri Paesi e per servizi disseminati pochi servizi
Accornero servizi rispetta l'Ispra gli spostamenti finanziarie disseminati in modo diseguale nel piano del Paese diciamo
Se era insufficiente nel passato producendo anche delle dell'una debolezza
Poi del welfare italiano
E quindi di sostegno concreto non soltanto alle famiglie ma il Paese oggi risulta essere assolutamente improponibile proprio perché i cambiamenti delle famiglie in tutti i settori cito quello che molti hanno rilevato che il più grande
Che diciamo
Del venir meno del fulcro dell'erogazione della cura che sono le donne perché con il superamento delle divise di ruoli e di missione do nel mercato del lavoro e questo che modifica per intero la famiglia già questo ci deve far capire come quel tipo di concezione sia ormai un tipo di concezione
Assolutamente non soltanto
Insufficiente ma gravemente pericolosa per la stessa vita delle famiglie
Ecco
Quindi dopo a partire da questo asse di di di riferimento io credo che i tre punti che il presidente Lucà a messo nel nella nella nella relazione e anche nel nel documento conclusivo siano significativi di questi cambiamenti primo
Non abbiamo quindi studi questo Uefa Mediterraneo mai cambiato a fondo sentisse non in alcune fasi cercata di cambiare ma per modificare questo questa ci vanno decenni quindi su iniziativa anche con i Governi di centrosinistra
Ma diciamogli andare che è ora ci sarà l'opportunità di andare a un cambiamento radicale perché ci sono decenni di impostazione
Quindi punti sono incertezza economica
Con le povertà degli stessi citi medio spedita povertà minorile
La fragilità sociale che l'incertezza culturale e politica del contesto quindi venir meno delle energie positive nel fare famiglia
Quindi è un quadro che io condivido perché tutte le indagini qui ci sono atti professori indico nelle spese che punto italiano una
Cioè il paradosso che tiene insieme tutte le cose negative dal tasso l'occupazione femminile pur demografico il tasso di istruzione tasso di povertà minorile è il fatto
Che
Vengono meno le energie positive e in maniera una di queste energie positive dobbiamo chiederci come mai avviene con queste primo punto
Quindi una fragilità oltre che economica anche sociale l'altro punto di riferimento ormai
Ecco del rapporto tra famiglie famiglie e cioè la tesi che l'articolazione sempre più ampia del tipologie familiari è uno di fattori di forza della famiglia e può essere anzi il modo in cui la famiglia si rafforza papà attraverso la modificazione
E il terzo punto che per me potete capire estremamente significativo ma dirò non è per me come Presidente della bicamerale dell'infanzia presenta
Significativo ma come dicevamo se Donati che la
Saraceno l'attenzione a bambini è una delle chiavi di volta addirittura la più significativa
In conseguenza delle missioni non è nel mercato del lavoro
Che
Diciamo così modifica guerra o modificarlo
E lo modifica sia dal punto di vista né
Dell'economia della conoscenza sul tema dello sviluppo siano modificando il ruolo e nella riformulazione del tipologie delle famiglie e del ruolo della famiglia medesimo
Quindi
Ma adesso dei minori adolescenti la povertà dei minori più alta
Che altrove perché vorrei dire B
Amiche alle colleghe anche del del centrodestra che la povertà minorile rapporto dell'UNICEF diciamo così segnalò con gli Stati Uniti e Inghilterra Italia e Messico come Paesi a maggiore
Rilievo di povertà minorile solo che durante due al centrodestra
Mentre le politiche clintoniani è e di Blair hanno diminuito queste documento unisce la povertà minorile le cinquine quinquennio prendevano cento testa quella povertà è stata aumentata in Italia quindi diciamo
Dobbiamo sapere che ci vorranno molto ci vorrà molto lavoro perché questa che lo possiamo modificare
E quindi è comune non essere minore adolescenti sia
Nel rapporto con la propria vita provvede entità sia come diseguaglianza immobilità sociale quindi
Diciamo che
Se questo ha un senso è evidente che noi
Quando parliamo
Di famiglia dobbiamo sapere che nessun campo come questo ci siamo ci sono registrate le modificazioni più grandi
Perché è un tema enorme l'ambito e quella antropologico tanto per capirci non c'è nessuna sottovalutazione contenuta nella relazione dell'ambito e in ambito antropologico perché vuoti paradigmi fondamentali per l'umanità
è un tema che è una storia
Visto familiare ha una storia e quindi è storicamente e socialmente condizionato sia nel rapporto con lo Stato
Se noi nella propria struttura e funzioni
Nel rapporto tra genere generazioni eh riproduzione della specie non solo quindi il tema enorme
Ora si è discusso moltissimo sugli interventi sui Singers sui diritti soggettivi o sulla famiglia
Io credo che questo
Diciamo avanti sul diritto se guardiamo la storia del diritto c'è chi ha ritenuto per lungo tempo che l'intervento poteva essere solo
Circoscritto
Assolutamente circoscritto
Cioè l'appunto si diceva non c'è modo di sostituirsi a un padre una madre
Che non sa per educare che abbiano colpevoli condiscendenza è questa la parte dalla verità enorme ma
Poi manca l'altra come si è sostiene alle famiglie ad esercitare questo ruolo in un mondo molto cambiato molto complesso anche educativo
Oppure con la famiglia un aggregato che esiste opera non tanto in funzione di interesse dei suoi membri o piuttosto in funzione interesse collettivo e dello Stato a nuovi stop
Storie terribili a questo punto di vista oppure lo Stato interviene
Con la consapevolezza che le regole sono dirette all'organismo che affida le proprie dinamica di Bros sviluppo del rapporto e dei diritti tra i suoi membri senza moderni prescrittivi questo è
Diciamo una
E da questo punto di vista è evidente che all'ora
La famiglia può essere un un
Non a caso c'è da Giddens a volte D'Agostino c'è un concetto di famiglia
Che viene diciamo così
Mantenuto dentro il cambiamento D'Agostino prendo quella è una personalità ovviamente anche più D'Agostino dice
Cioè quello di fretta e su come principio famiglia resti principio riducibile
Ad ogni suo Epifania culturale chi ed anzi a tutte le culture di essere difeso e promosso non attraverso un conservatorismo c'è quel ottuso di forme chiuse ma attraverso continue sempre nuovi sforzi di attualizzazione storica
Questo D'Agostino Etna
è un po'è un molto condivisibile questo asse e di riferimento
Del resto in alcuni testi sono solo chiesti Magli maggiori sociologi RFI filosofi dalla famiglia tra il nostro Paese a livello mondiale la stessa Saraceno
In un colloquio con i ragazzi appunto dice cosa rimanda la famiglia perché si possa
Parlare di famiglia anche pur in presenza di famiglie lo stesso Volpi che ha scritto un libro
Dati interessanti positive le quali è punto di riferimento che fa sì che si parli di famiglie non di un'altra cosa
E effettivamente se guardiamo dico sono andato io le famiglie sono ma in tante da sedici milioni il settantuno a ventuno virgola tre milioni e l'ultimo censimento
E la popolazione che è passata a cinquanta patta cinquantasette che le famiglie cresco addirittura non lo cita superiore di circa sette volte rispetta la popolazione la vedere che tipo di famiglia e sole quindi il concetto che di un famiglia abbia
Ecco allora
Per esempio gli a me interessa sottolineare con l'aspetto di come cambia l'approccio all'infanzia il concetto di famiglia ma
Evidente che su con famiglie unipersonali coppie senza figli di famiglie con un solo genitore più figli a famiglie ricostituite le famiglie appaiono oggi più fragili
Appaiono più fragili contemporanea andamento ruoli più complessa
Più con molto più complessa perché non ce la riproduzione del
Dalla professione pensiamo la famiglia contadina non c'è di mobilità non c'è errori e di decenza educative sono molto più complicate quindi ciò una famiglia che è più debole corrono più complesso
Nel senso che debole che non riesce oggi a proteggere e ammortizzare tutte le dinamiche le tensioni che avvengono all'interno propri membri
Pensiamo solo presente giovani noi abbiamo sì una protezione dei giovani e UDC elementi centrali sotto le Regioni sono d'accordissimo sia sulla relazione se tutto quello che è stato sottolineato del dibattito
Ma ad esempio c'abbiamo la crisi delle Facoltà scientifiche in Italia e abbiamo i nostri ragazzi che sono agli ultimi posti a livello internazionale quando si tratta per esempio di capire il mondo risolvere problemi questo è un punto
Diciamo molto grande perché questa paura questa incertezza queste stabilita che pensa che la famiglia sia riparo e ponga figlia riparo della famiglia il concetto di protezione che fallimento
Fallimento e quindi
Diciamo c'è quasi una una una un parassitismo reciproco
Tra
Gli adulti che i ragazzi i ragazzi che resto nel famiglia i genitori che
Diventano genitori così a lungo in prima indico una responsabilità diretta sulla vita di fidi è una sorta di parassitismo in cui si cambiano le carte in tavole del rapporto tra generazioni molto patentini e e e succede anche un secondo punto che è importante la meritocrazia
Perché
Diciamo così anche fatto né per gli ordini così bloccati di mobilità sociale che così bloccata discende dal fatto che l'investimento su di sé non è un investimento quindi figli fragili
E verde figli fragili pochi filiere cessare l'eccessivo investimento sui fini scoraggi ad avere figli porre
Quindi è un circuito è un circuito molto molto complessa e si va poi a ritenere il filone importante e sette non ha valore Della di produzione del della produzione della specie e quindi
L'individuo rimane PEP Dapporto quarta generazione
Più si è dato che passa che nel passato con minore responsabilità quindi ecco diciamo che
Se questa un senso
Se questa nel senso allora noi dobbiamo capire quali possono essere i mutamenti che non riteniamo decisivi venute mutamenti decisivi che io vedo diciamo così
Era
La rivedo apparti la nostra Costituzione costituzionale posto la persona al centro
Da famiglia sotto tutela a tutela della famiglia da individuo che hanno rilievo c'è da individui che hanno rilievo giuridico solo in relazione alla famiglia comunità a tutela persone prima
Prima e persone inserite interna alla famiglia questo è uno degli assi di riferimento ad una la famiglia essi la conformazione sociale quel singolo svolge la sua personalità
Ma appunto in cui poi ogni politica deve essere indi indirizzata ma per far a questo concetto questa è una cosa però decisiva perché e tanto più decisiva oggi rispetto al passato proprio perché dinamiche
Ve lo farò in un modo molto breve breve
Le dinamiche son queste allora
Qual è il punto per esempio se guardiamo
Dal da dalla Costituzione al diritto di famiglia a oggi quali sono i punti di ricche che
La Costituzione ci facciano naturale l'eguaglianza tra conduce particolari tutela e bambini e e alle donne settantacinque donna diventa coniuge sono coniugi quindi il rapporto diciamo così tra il rapporto tra i orizzontale tra i coniugi quello verticale con i figli diciamo così cambia radicalmente perché sulle quali i coniugi finisce la gerarchia patriarcale e diventa al più quantifichi figli rispetto i genitori tanto che sin quindi inserisce concetto di inclinazione quindi l'inclinazione significa nel rapporto genitori figli non c'è l'obbedienza ma il dirigere Tore deve tener presente l'educazione dell'inclinazione
Oggi per essere brevissimo che molti POIN hanno riflettuto su quale punto di riferimento anche sulla famiglia di oggi che non andiamo
In un processo in cui l'autonomia dei coniugi
Ed è partners nelle loro relazioni personali è aumentata
Ma questo questo non fa venir meno invece in una loro parte di di di rapporto che quello genitoriale
Questo è ben punto tre è un punto se serissimo perché
Diciamo la tutela dei figli prima era esclusivamente tutta era privata dei dei genitori oggi diciamo così c'è una necessità dell'intervento pubblico allora
Nove Toto nati alto in molti della parte abbiamo la pubblicizzazione della famiglia
E dall'altro la privatizzazione dico dei comportamenti i familiari da una parte abbiamo Urban fare dall'altra parte abbiamo sentimenti aspettative individuali e soggettivi e abbiamo i bambini che diventano sport attori diritti soggettivi
E quindi se
Diciamo così i bambini diventa lotti portatore di diritti soggettivi l'educazione doni a non è più una strada privata neppure squisitamente nella sfera privata allora
Diciamo il diritto di famiglia viene segnato sempre di più da diritti dei bambini e una articolazione tra doveri coniugali subordinati e doveri
Su su bordate doveri che genitoriali e anzi
La teorici dei primi non sono non significa che l'eventuale secondi ma si manchi la forza
E quindi da partners sta genitori però
Perché nasce nell'ottantanove la Carta dei diritti dei bambini e non prima e perché la carta diciamo così più ratificata nel mondo nasce dall'ottantanove nella Carta dei diritti dei bambini perché figlia dei diritti delle donne
Questo
E quindi di lì la modifica profonda della concezione della famiglia
Nasce primo nasce dopo mandino siccome darla non è la concezione di infanzia è una ha una storia così come quella famiglia
I bambini sono sconsiderati persone e soggetti di diritto e quindi come diceva Carl approdo Moro non già soltanto figli ma anche cittadini
Perché
Cala fondo morte
Sulla personalità diciamo così straordinaria non hanno la Fondazione diritto minorile e lo fonda partire dal fatto che i bambini sono diritti allo dei diritti soggettivi nel momento stesso in cui
Il baricentro della famiglia non è più in grado di sostenere di curare i bambini da solo
E quindi l'intervento pubblico è l'intervento diciamo così maggiormente compresso
E quindi diciamo che mi
Quindi diciamo la centralità dei diritti dei bambini cambiano cambia molto che cambia molto la la fra io non voglio prendere più tempo perché lo non non non non non
è tardi e voglio dare la vogliono dare la possibilità al ministro di concludere ho preso solo questo asse di riferimento avevo preparato una cosa tutte sfruttato anche su altri aspetti per capire che
Noi oggi diciamo le politiche per la famiglia le politiche di Uefa
Le venderemo potenti forti segue farlo lo concepì Remo come come una quota come un potentissimo fattore produttivo
Per un verso
E in una i nell'economia della conoscenza investimento su bambini è assolutamente un investimento della comunità
Perché tasso d'istruzione di formazione nella competizione interna ciascuno dei civili e quindi l'istruzione la formazione dei bambini procura non può essere solo dalla data la famiglia e l'altro se la famiglia e così cambiata come
Che
Com'è che noi siamo in grado
Di investire sull'infanzia adolescenza disegni la diseguaglianza le politiche per le diseguaglianze per esempio condotte fino ad oggi anche dal mondo del lavoro non posso essere concepite solo quel politiche diseguaglianza di
Che vengono ridotte diseguaglianze tramite il reddito questa una parte lo dobbiamo ridistribuire chance e le politiche punto Andersen
Le politiche più efficaci son quelle che si si muovano a incidere la diseguaglianza quella che si radica per prima e cadrà incidenze con lunghe allora l'investimento sui bambini a partire dai nidi
Diventa un elemento decisivo e quindi il nido a differenza del passato a viene a ricoprire altre fornendo fisco con questo
Voi sapete non so quindi voglio sapranno
Si è fatto un grande lavoro sono sono prima firmataria anch'io di una legge di iniziativa popolare sui nidi ha raccolto duecento mila firme son d'accordo è stato sufficiente su mille altre cose qual è l'annullando innovazione su questo dei nidi
In Id
Quando sono sorti negli anni settanta tra l'Alto Adige unitaria di condono una convergenza è stata una convergenza come del sul diritto di famiglia di tutte le componenti
Dell'ANAS società italiana nascono perché diciamo
Per sostenere la donna lavoratrice
Poi ieri era un servizio sociale a domanda individuale la rilevanza sociale stava nel fatto
Che speranza sostegno Aran la donna lavoratrice la funzione materna della lavoratrice
Ma queste punto io riprendo ancora qualcuna considerazione dell'introduzione
E i no Nando Pata qui interventi anche la Saraceno
Un nido non potrà mai essere espansivo unitaria se non diventa un diritto soggettivi del bambino educazione istruzione
Perché un del tutto e solo così cessa di essere servizi a domanda individuale la Corte costituzionale ha bocciato Iridini che aziendali non più come modalità
Diciamo così la tipologia del nido la bocciati perché non erano diritti dei bambini educazione istruzione
Si attardava avanza arretrando su un concetto vecchio di
Di custodia e di sostegno quindi il nido oggi
Se lo vogliamo fare la battaglia e sarà e son da cui sono molto contenta che il Governo lo abbia da da da Ministro Bindi che Vendola meno molto sono molto battuti per il fondo di oggi però mentale questo fondo ma dobbiamo anche approvato una legge perché questa è un'innovazione grande
Perché evidente se quello che ho detto finora ha un senso
Il Nilo deve essere in primo luogo diritto dei bambini al educazione istruzione per rompere di mobilità sociale e consentire
Allo una una redistribuzione delle scienze di vite che è un fattore potente di sviluppo perché sappiamo che l'istruzione nella società della conoscenza e decisivo secondo luogo è un mito
Che consente a bambini che sono circondati da nonni deve il delitto a stare con gli altri bambini quindi diritto alla socializzazione
Per rompere la solitudine dei bambini che fa di vivere
E la loro infanzia autorità terzo funzione di conciliazione ma non solo nel vecchio modo che occorre che mentre la donna lavora uno lavora occorre
Che i bambini abbiano una struttura è diversa e sostenga la funzione genitoriale debbano avere dei genitori
Che molto più complessa di più il nido deve essere anche una casa dei genitori in cui il genitore donna o uomo patron madre abbia la possibilità di
Quindi questo diciamo
Un punto interno di questo dei nidi è una cosa molto rilevante ed è rilevante
Diciamo perché ci consente di porci anche in sintonia con tutto ciò che dell'OPA sta facendo d'Europa si sta muovendo e non a caso non abbiamo pochi nidi perché ancora ci attardiamo sulla concezione diciamo così
Sarà mostruoso per diciamo così noi si possa noi quando lei parlava ci siamo attenuti molto nel nel giudizio insomma
Guardi voglio dire sui sui nidi sa che sui nidi presente a questa accettate ruolo parcelle urbano c'è anche una una direttiva europea ci dicono di fare no no no per dirle perché può darsi che lei possa anche ignorare ma così quindi ecco diciamo
Ma l'Europa non ignora insomma ci spinge anzi si sollecita nella quantità e ne concetto del debitore bambina educazione l'istruzione
Questa e
Guardi guardi le posso dire
Conto le politiche di diseguaglianza perché non è giusto che un bambino sia talento e se nasce una famiglia non forte economicamente culturalmente abbia la possibilità se questo talento ce l'ha questa è la meritocrazia di poterlo affermare
Questo è quindi la comunità deve poter investire sui nidi anche per rompere diseguaglianze
E ci sono tra bambini e consentire nella rottura dell'eguaglianza di innalzamento dell'istruzione perché tutte le indagini dicono che i bambini che frequentano il nido no
Il successore dalle successive l'istruzione ed abbiamo un problema serio nel tasso di istruzione nelle rispetto agli altri Paesi europei quindi il nido
Il centrodestra non ha potuto conseguire perché era una visione molto arretrata avanti gli anni Settanta lecito andrà avanti dunque la concezione moderna del Lido che sostenga il e i genitori e soprattutto di ANAS Sanza bambini
E ma adesso do la parola alla Ministro delle politiche per la famiglia onorevole Rosy Bindi
Non credo che abbia bisogno degenti di essere DS nel sia dettata faccio di mestiere il Presidente della Commissione quindi non devo
E segnalare i meriti di questo o di quello io voglio soltanto segnalare ai fini dei nostri lavori
Che il ministro ha presentato una sua relazione non una relazione a titolo individuale ovviamente
A luglio se non ricordo male in
Commissione una relazione di legislatura sulle prospettive sui programmi sugli obiettivi con riferimento alla novità che che ha rappresentato la restituzione del ministero
Per le politiche la famiglia e gran parte delle cose che erano scritte
In quella relazione che io ricordo è stata molto apprezzata dalla Commissione non soltanto dai banchi della maggioranza suo tempo credo anticipassero in buona misura alcune delle altre suggestioni
Che noi oggi abbiamo riscontrato ma anche perché le suggestioni che noi abbiamo segnalato e le le indicazioni gli indirizzi gli orientamenti anche
Le considerazione che noi abbiamo inserito nella relazione che abbiamo presentato questa mattina sostanzialmente sono hanno hanno
Origine traggono origine da un lavoro di ascolto da un lavoro di di di
E di confronto
Che è stato realizzato nel corso di questi mesi non sono il frutto di una immaginazione
Di una elaborazione di alcuni di noi ma appunto
Hanno un fondamento ed un riscontro nella vita reale reale nelle condizioni reali
Del famiglie italiana di questo voglio dare atto voglio dare atto anche al ministro il fatto che ho seguito con grande attenzione
I lavori della nostra indagine a seguito nel senso che ha anche chiesto tutte le volte di
Abele con la tempestività la possibilità di leggere
La documentazione di prendere anche di tenere conto del
Nel considerazione dei materiali che venivano consegnate l'attenzione alla Commissione anche per naturalmente fare il suo mestiere di ministro
E quindi do la parola ringraziandolo ancora per la sua attenzione per la sua presenza qui oggi
Grazie Presidente sono io che ringrazio davvero lei e tutta la Commissione per il prezioso lavoro che è stato svolto per questo preziosissimo materiale che
è a disposizione di tutti noi prima di tutto del Governo io lo considero davvero
Contributo fondamentale
Per la Conferenza nazionale come prima veniva ricordato che
Avrà come slogan cresce la famiglia cresce l'Italia e che si terrà a Firenze ventiquattro venticinque ventisei di maggio
E al quale naturalmente questa Commissione ma anche quanti hanno lavorato a questa indagine conoscitiva sono invitati a continuare a dare il loro contributo
Anch'io
Ho notato non per civetteria ma
Una profonda
Assonanza e consonanza con
L'audizione dei
Chicchirichì ebbi la possibilità di fare all'inizio della legislatura
E credo che anche questo sia un segnale positivo che ci consentirà di di lavorare in futuro con sempre maggiore coesione tra Rimini
Io non ho molto da aggiungere anche perché devo dire che condivido
Le conclusioni che molto bene questa mattina il Presidente ha illustrato e anche le richieste di impegno a al Parlamento e al Governo
E
Vorrei solo fare alcune sottolineature perché anch'io mi rammarico lo dico con non perché questo toglie
Preziosità questo lavoro ma mi rammarico un po'del fatto che
Questa questo lavoro così importante al quale tutti hanno dato il proprio contributo non abbia potuto
In
In qualche modo ottenere il voto di tutta di tutta la Commissione
E dico questo non
Ripeto
Lavoro e qua è a disposizione di tutti e non credo che
Siano le modalità di votazione che possono togliere valore
Però
Io voglio sottolineare proprio per il lavoro futuro che ci aspetta
L'importanza di di fare di tutto da una parte e dall'altra
Qui in Parlamento ma soprattutto nel Paese di superare
Due atteggiamenti che io considero
Ancora ancorché residuali ma ancora presenti da una parte una certa tentazioni
Ideologica e dall'altra una certa tentazione di propaganda da una parte e dall'altra che determina sto facendo a questo punto l'
Non non non voglio tirare da una parte e dall'altra un lavoro che io considero davvero di tutti a prescindere dal punto
Io considero ancora residuo di una sorta di
Zitti il vizio ideologico contrapporre i diritti della persona i diritti della famiglia
Perché la nostra Carta costituzionale
Che resta come tutti abbiamo detto il nostro punto di riferimento
Che non ha solo portato l'Italia fin qua che il popolo italiano ci ha detto un anno fa che la deve portare ancora più lontana
Non ha mai voluto
E non intende mettere in contrapposizione diritti della persona i diritti della famiglia perché la centralità la inviolabilità dei diritti della persona della sua dignità
Perché la Repubblica riconosce come diceva prima di tutto l'articolo due come singolo e dentro le formazioni sociali
Individua nella famiglia la prima è fondamentale comunità attraverso la quale i diritti delle persone possano realizzarsi ma al tempo stesso concepisce la famiglia in funzione della stessa persona
Perché la centralità resta la persona
Allora
è davvero davvero pericoloso tentare di contrapporre questi due elementi sia se posso dirlo
Quando si volessero oscurare i diritti della persona sia quando si volessero oscurare i diritti della famiglia
Sia quando si volesse in qualche modo cercare di
Affermare entrambi
Rifugiandosi nelle definizioni e ignorando la realtà
Ho
Rimanendo prigionieri di alla realtà al di là dell'universo dei valori che la nostra Carta costituzionale ci disegna e al quale non ci dobbiamo attenere
è ideologico negare che oggi sono in atto delle trasformazioni profonde nella vita della nostra società
Non volerle vedere considerarle un attentato a che cosa
Si può pensare di fare politica a prescindere dal lui contesto reali nel quale le persone vivono o fare delle scelte che possano in qualche modo discriminare in base all'evoluzione al cambiamento storico che è in atto
Io credo che non ce lo possiamo permettere
Così come credo che d'altra parte non ci possiamo permettere nel momento in cui si valutano le profonde trasformazioni che sono in atto
E si afferma
Autentici democratici che la qualità di una democrazia si misura sul riconoscimento dei diritti delle minoranze
Io di questo sono profondamente convinta
Le democrazie si misurano rispetto agli altri vicini in base alla capacità di tutelare i diritti delle minoranze
Al tempo stesso diventerebbe ideologico un atteggiamento che affermando i diritti delle minoranze ignorasse la situazione della stragrande maggioranza delle persone
Allora
E io io credo che questo sforzo lo si debba fare e a me è sembrato che la relazione del Presidente questa mattina questo sforzo l'ha fatto ma soprattutto mi interessa per lavoro che ci attende per le politiche che insieme dobbiamo cercare di via Nizza
Cito un altro aspetto che credo sia
Non non ci debba sfuggire anche per il prezioso contributo che è stato dato questa mattina anche dai due studiosi che abbiamo ascoltato
Che solo un atteggiamento ideologico che potrebbe mettere in contrapposizione perché io accolgo il grido
Del professor Donati e lo prendo sul serio quando ci dice attenti ad una sorte di estinzione demografica
Non solo dell'Italia ma di una parte consistente dell'Europa
Non fosse altro che
Esplicito nella mia delega si fa esplicito riferimento alle politiche demografiche
Sono stata una settimana in Giappone
Non mi sono consolata
Però ho imparato tante cose
E io prendo quel grido sul serio ma se si pensasse di fare politiche per la natalità ignorando
Il valore e l'opportunità di una società che alla struttura della nostra società oggi alla quale la professoressa Saraceno faceva prima riferimento
Che non è soltanto una necessità farsi carico dei vecchi ma è una grande opportunità storica lo scambio tra le generazioni
Si pensasse di contrapporre queste cose noi metteremo in atto delle politiche che non rispondono alla situazione reale del nostro Paese
Così come lasciatemelo dire la propaganda lasciamola fuori
Lasciamola fuori la propaganda
Perché se vogliamo divertirci sulle date
Questo
Lavoro
Lo avete iniziato ad agosto
La Conferenza nazionale
è stata prevista dalla Finanziaria
Le date sono state comunicate
I primi di gennaio
Se c'è una data emergenziale non è né quella di oggi
Ne è quella del la Conferenza nazionale
Ma è quella di un'altra appuntamento
Legittimo
Per io arrivo a dire persino opportuno si avrà una certa impostazione
Ma che certamente non era stato programmato nei tempi nei quali sono state programmate questa indagine conoscitiva e la Conferenza nazionale sulla famiglia perché non a caso sono nate come reazione
Ad una scelta che ha compiuto il Governo
No la facciamo propaganda
Non la facciamo propaganda perché se
Se si deve fare un dibattito tra le date
è legittimo riconoscere che
L'associazionismo cattolico italiano scende legittimamente in piazzale di azione di una cosa che è stata fatta
Ma non aveva programmato certamente famiglie Dei né quando il presidente Lucà ha proposto un'indagine conoscitiva sulla famiglia né quando il Governo ha indetto una conferenza nazionale sulla famiglia
Dopodiché io credo che la Conferenza nazionale sulla famiglia non potrà che avvalersi del prezioso contributo alle famiglie ed è
E anzi
Io sono molto contenta ritrovarmi a fare il Ministro delle politiche per la famiglia
Nel semestre italiano nel quale gli storici ci diranno che è stata usata la parola famiglia in maniera più intensa di quanto non sia mai stata usata nei cinquant'anni precedenti
E questo per una serie di di coincidenza di cui bisogna trarre vantaggio perché un lavoro così anche questo non era mai stato fatto
Però non facciamo propaganda
Perché non serve a nessuno così come
Lasciatemelo dire
Non facciamo propaganda su un altro aspetto io l'ho detto più volte lo continua a ripetere sulle politiche per la famiglia con tutto quello che significano che abbiamo sentito questa mattina Italia indietro
è indietro la responsabilità è lontana nel tempo è una responsabilità bipartisan
Sarebbe propaganda sostenere il contrario
Come sarebbe propaganda sostenere che con la Finanziaria del due mila sette
Se ha dato una risposta a tutti gli interrogativi che ecco oggi qui abbiamo ascoltato però lasciatemi dire che sarebbe anche propaganda
Non accorgersi che una linea
Di inversione di tendenza insufficiente incompleta inadeguata da rafforzare da completare da c'è
C'è
E vanno e va nel senso delle cose che questa mattina sono state dette certe ho detto è una scelta politica precisa
Dentro una scelta politica precisa che uno può condividere un altro non può condividere
Ma è un po'difficile negare
Che c'è un tentativo di ridistribuzione
A favore dei giovani
Cito le politiche sul lavoro e cd con l'implicito gli interventi sulle liberalizzazioni
Che politiche per i giovani non si fanno soltanto se si fa se si mettono delle risorse pubbliche si danno anche se si danno regole diverse ad una società
Non ci vogliono soldi per liberalizzare le professioni ci vuole il coraggio di fare una riforma
Che si sa bene va a toccare interessi consolidati
Ma i nostri giovani avranno futuro se potranno riavere una società a più alta mobilità di quella che li ha portati in questi ultimi vent'anni
Ad assistere a un mondo nel quale il figlio del farmacista lo fa solo il farmacista lo fa suo del figlio del farmacista
è il magistrato lo stesso è l'imprenditore lo stesso il politico lo stesso diciamolo
Qui non ci vogliono soldi
Ci vogliono regole diverso nella nostra società
Io penso che non si possa
Che non si possa ignorare che in questa finanziaria c'è stata una scelta precisa di spostamento di risorse sono cinque miliardi complessivamente
Tredici assegni familiari e detrazioni fiscali e due di rimodulazione delle aliquote IRPEF a favore dei redditi medio bassi e a favore di famiglie con figli sufficiente no
Tant'è vero che io sono tra coloro che rivendica che una parte della strage e Tito debba andare a completare questa riforma in particolare quella degli assegni familiari per gli incapienti
E per le auto degli degli autonomi perché se non sono figli di un dio minore in un Paese in cui si vuole fare la lotta all'evasione ed elusione fiscale
Ma che questo ci sia in questa finanziaria è innegabile
Ed è l'ora anche di farla finita di non considerare che le deduzioni sono state sostituite non solo dalle detrazioni ma anche dagli assegni familiari
E che l'incidenza del calcolo delle al momento delle aliquote
Il IRPEF e locali va fatto sulla completa manovra e non soltanto sulla trasformazione della del deduzione della D tre deduzioni in detrazioni
Perché anche questa è ignorare per forza un dato matematico certo aritmetico misurabile
Così come l'ideologia sul quoziente familiare allora di lasciare la casa
Perché uno può essere a favore o a sfavore ma bisogna fare i conti
Ed una riforma che costa quindici miliardi e che va a favore delle famiglie monoreddito con reddito alto e che scoraggia il lavoro femminile
E cosa non tiene conto dei del dei redditi medio bassi e nelle famiglie dei figli con redditi medio-bassi non è una questione di volerlo di non volerlo si fanno i conti
E si vedono gli effetti che possono venire da questo tipo di scelta
Perché su queste cose non si gioca sopra la pelle delle persone
Il quoziente familiare mi fa piacere lo ha detto il Presidente del Consiglio in
Quasi in contemporanea questo convegno intervenendo al convegno sulle pari opportunità è una scelta che che che Paese poteva fare ma tanti anni fa
Forse oggi no perché per la struttura economico sociale delle famiglie italiane avrebbe un effetto devastante
Compreso il fatto di lavoro femminile perché anche su questo non c'è ideologia
Ci sono i dati le donne che fanno Fini sono le donne che lavorano non sono le donne che non lavora
Dopodiché c'è da porsi il problema di come queste donne che lavorano riescono altrettanto bene a fare le male
E come si fa a tenere insieme unita la famiglia
Ma questo è un altro problema
Le politiche di conciliazione sono politiche che si può anche negare ma in questa Finanziaria hanno visto il raddoppiamento delle risorse e hanno visto la possibilità di allargarlo affidi fino a quindici anni e anche per l'assistenza ai non autosufficienti
Le famiglie numerose hanno avuto una risposta adeguata no però per la prima volta sono aumentate
Ed è in atto una sperimentazione sulle tariffe
Se quella sperimentazione va in porto io sono per applicarla tutte le tariffe
Ma avevo anche di più se per trecentocinquanta mila famiglie share dal prevederei un sistema fiscale ad hoc
Io sono per valutarlo
La stessa cosa vale per per interi per i servizi per i consultori per gli asili nido son divido perfettamente quello che ci ha appena detto Anna Serafini chi Bibi asili che sono servizi per i bambini
Io considero che siano anche servizi per la famiglia almeno non
E credo che che giustamente debbano essere considerati come tali
Ma
Solo un servizio che va prima di tutto a rispondere alla povertà la discriminazione dei bambini oggi in Italia al loro bisogno educativo e che però rappresentano anche una grande politica di conciliazione
Ma in questa finanziaria siamo soddisfatti pienamente no però c'è un segnale preciso da questo punto di vista
Come c'è un segnale preciso per gli anziani non autosufficienti sono la prima io a dire i nomi smentisco rispetta legislatura precedente che cento milioni non basta
E se a me mi chiedete una priorità non rientra direttamente nella prima mia fondamentale competenza massimi chiedete oggi una priorità insieme ad assegni familiari e agli asili-nido io vi dico gli anziani non autosufficienti
Sì no no Islam Commissione Bilancio ce l'ha restituito i soldi che erano stati tolti e e così come chiaramente un'emergenza povertà un'emergenza a sud di un'emergenza anziani non si può negare che non vi sia
Dopo c'è da camminare e c'è da fare molte altre cose
E non basteranno neanche le risorse eventualmente l'extragettito e io credo che la prossima finanziaria debba da questo punto di vista fare delle scelte precise
Perché non si può tornare più indietro su queste politiche qua nel nostro Paese ma su questo e io credo cioè bici vuole l'impegno davvero di tutto il Parlamento
Io accolgo anche un'altra richiesta esplicita presente nella relazione del Presidente e in questa nel lavoro di una della della Commissione dell'indagine conoscitiva che un coordinamento maggiore
Certo perché
Insomma
Non si veda scusate l'istituzione di un Ministro delle politiche per la famiglia con uno spezzettamento delle responsabilità delle politiche sociali
Perché non è questo il senso
Non è questo è vero ci sono delle competenze come quelle degli asili nido come quelli della conciliazione come quelle delle politiche demografiche come quello del sostegno alla genitorialità
Come quello degli assegni familiari che sono rientrati come politiche esplicite dentro questa responsabilità
L'importanza
è quella di una funzione di coordinamento
Perché le politiche per la famiglia è vero che non sono politiche per la povertà e io condivido che in Italia non si sono mai fatte
E che vanno fatte anche qui
Ma non sono neanche solo politiche sociali
E la vostra relazione la relazione della Commissione ero dimostra chiaramente perché perché occorre fisco perché occorre scuola perché occorre sanità perché occorre pensioni perché occorre lavoro
Perché occorre ambiente trasporti
Abitazioni la politica per la famiglia è questo il piano per la famiglia prevista dalla Finanziaria e che del quale discuteremo nei suoi elementi fondamentali alla Conferenza nazionale dovrà avere questa funzione
Guai se questo fosse sono di competenza di un ministero senza forti portafoglio
La forza deve essere quella di un piano di azione del Governo del Governo per la famiglia che investì tutto tutte le amministrazioni molto di più a a Firenze ci saranno le regioni gli enti locali
Io condivido molto quello che ha detto la Santolini
Sì i sindacati e le categorie produttive che non che non cogliamo esse stesse abbastanza amiche e preoccupate del futuro della famiglia italiana
Un'impresa che oggi non fa politiche di conciliazione è un'impresa che non ha capito come deve crescere questo Paese e i sindacati che non chiedono queste
All'asse ai tavoli dei contratti secondo me sono arretrati rispetto a quello che oggi è la sfida del Paese
Un piano d'azione per la famiglia è questo ed è lì che si realizza il coordinamento lo propone un ministro come insieme al Ministro Ferrero proporremo il piano di azione per le politiche dell'infanzia ma l'impegno e di tutto il Governo ed è di tutta la società
Allora io credo che siamo arrivati ad un punto importante
Che forse è
Davvero nuovo nel percorso dalla vita del nostro Paese
Vorrei che davvero e in questo vorrà voglio appoggiare fino in fondo quanto detto più volte dal Presidente della Commissione
La la necessità di un accordo di tutte le forze politiche e quindi del superamento di qualunque tentazione ideologica e di proporre
Grazie ministro io non debbo svolgere delle vere e proprie conclusioni
Mi consentirete però di fare qualche piccolissima considerazione
E lo voglio fare perché sono state segnalate ma non nel merito delle questioni insomma è chiaro che il dibattito continuerà e credo che abbiamo segnalato una forte assunzione di responsabilità sul piano parlamentare il Governo
Ha detto le cose importanti che ha detto insomma all'opposizione la maggioranza si è aperta una seri rilanciata anche una discussione però
Io non voglio fare no non voglio fare polemica
Neanche questa volta ne ha pur essendo stato tirato più volte per la giacchetta intendo fare polemica non lo voglio fare
Però
Almeno l'idea diciamo così mi lascerete almeno
Come dire dire dunque fare due battute su questa ipotesi del sospetto che si è diffusa attorno all'ipotesi la data del tre di maggio insomma
Dio segnalo non solo quello che ho già detto nella relazione abbiamo deciso a questa questa indagine l'abbiamo decisa a luglio e poi l'abbiamo deliberata dopo l'autorizzazione del Presidente al primo di agosto abbiamo cominciato a lavorare a settembre abbiamo conclusa Manzo facciamo l'iniziativa le altre cose sono state già dette
Io sono stato dal Presidente della Camera a chiedere la disponibilità di una data per fare questa iniziativa il tre di marzo alle ore dodici
è tutto registrato nell'agenda degli appuntamenti del Presidente il tre di marzo
E il tre di marzo il Presidente ha guardato l'azienda mi ha detto guarda facciamolo il tre di maggio o questa data cosa ne dici e io ho un po'o ufficializzato questa disponibilità nell'Ufficio di Presidenza
Della Commissione e abbiamo deciso insieme perché si è trattato di una decisione comune oggi alcuni colleghi lo dimenticano in maniera un po'disinvolta
Ed io lo vorrei segnalare
Noi abbiamo deciso insieme
Perché non è stata un'imposizione del Presidente della Commissione di decidere la data del trading ma c'era poi è legittimo
Che qualcuno possa cambiare idea nel frattempo quello che non è legittimo e pensare che il Presidente abbia in qualche modo
Svolto la sua funzione o indicato un obiettivo per una malizia opera un intento di strumentalizzazione voglio dire anche perché sono qui presenti
Esponenti di organizzazioni che hanno
Diciamo così partecipato alla
Decisione e sono tra i protagonisti della iniziativa prevista il family day per il dodici di maggio e vorrei che queste che non ci fosse alcuna ombra attorno a questa questione se non avessimo fatto magari nulla
Qualcuno avrebbe potuto dire è ma insomma avete fatto tutta questa enormità di lavoro possibile che voi non abbiate avuto la sensibilità dimette reati posizione questo volume di lavoro di dati di indicazione di orientamento in vista della manifestazione che si sarebbe tenuta al dodici
Ci saremmo in qualche modo sottratti ad un dovere di responsabilità io questo voglio sottolineare
Perché il Parlamento non è che siccome c'è una manifestazione naturalmente si nasconde quello che ha da dire
è doveroso che lo dica ed è responsabile che lo dica nel modo anche giusto soprattutto dopo aver ascoltato le ragioni di molti di coloro appunto in ragione delle cose che sono state dette appunto hanno partecipato a quella decisione e quindi voglio dire noi dobbiamo anche essere orgogliosi maggioranza è opposizione in questo io penso di aver svolto
Sono il modo possibile la funzione anche di presidente la Commissione dobbiamo essere insieme orgogliosi sia chi
E penso che le cose si è più intensa all'opposto somma di quelle cose del fatto che nel suo insieme
La Commissione si sia messa nelle condizioni di segnalare un punto di vista di segnalare un lavoro un'elaborazione e anche di impegnare certo non è un documento di programmazione economico-finanziaria
Non è così vincolante dal punto di vista istituzionale tuttavia è un documento finale del Parlamento è un documento finale della Camera de deputati che non impegna soltanto la Commissione
Impegna naturalmente lavoro parlamentare da delle indicazioni fornisce un punto di riferimento
Anche per quanto riguarda il Governo io naturalmente sono molto contento che
Il ministro abbia sottolineato a questa diciamo così questa questa questa
Unità anche di intenti questa questa
Questo cammino in qualche misura coincidente ma insomma è evidente che si tratta di una assunzione di responsabilità
E spiace
Diciamo così anche che
Trovato sgradevole guardate mantengo sempre questa cresta questa intenzione di non fare polemica tuttavia ho trovato sgradito
Che proprio da colleghi che non hanno partecipato neanche ad una sola riunione
Neanche ad una sola audizione
Di questo ciclo
E stamattina siano venute diciamo così queste critiche così forti
All'idea del sospetto della cosa probabilmente anche la mancanza di informazione su come si sono svolti effettivamente le cose ha creato questo grande e qui poco
Ed anche e concludo questa questa questa questa parte poi vado rapidamente naturalmente a chiudere il mio intervento
Anche questa idea che non abbiamo avuto il tempo anche qui e io somma perché io
Il rammarico il rammarico personale come Presidente della Commissione ma anche in qualche modo lasciatemelo dire per tutta l'esperienza e per la sensibilità insomma nonché di cui sono anche portatore dal punto vista culturale
Io sono il primo ad essere rammaricato del fatto che non abbiamo potuto concludere unitariamente
Perché non abbiamo potuto approvare unitariamente questo testo perché era nelle mie intenzioni e tutto il lavoro voi vedete anche l'equilibrio con cui abbiamo tentato di tenere insieme le diverse sensibilità
E che corrisponde a questa esigenza questo obiettivo che io avevo e che del quale
O informato il membri dei componenti alla Commissione i colleghi anche il i colleghi dell'Ufficio di Presidenza quindi capigruppo dalla maggioranza all'opposizione ed io ho discusso
Con i capigruppo in particolare del testo della
Relazione che ho no del testo perché alcune cose vanno dette Preside
Ecco però vanno dette il testo della relazione che io ho consegnato il quattro di aprile
E che è agli atti perché ha registrato nel Bollettino delle Commissioni del quattro di aprile e ho chiesto ai Presidenti dei Gruppi di proporre per iscritto integrazioni proposte ed emendamenti
Ed io sono contento che almeno la vera indicato la data del tre abbia indotto alcuni colleghi finalmente a presentare dei testi scritti
Di cui ho preso molto positivamente atto nel corso del dibattito di questa mattina e che credo abbiano arricchito il nostro lavoro lo dico con molta onestà con molta sincerità
Ho discusso con molti capigruppo del testo da ho discusso fino alla mattina l'ultima mattina poi alla prevista la Commissione nel primo pomeriggio con alcuni capigruppo dell'opposizione in particolare con il mio vice Presidente onorevole
Capitanio Santolini di come si poteva raggiungere di come si potevano diciamo crea le condizioni per arrivare ad un testo
Diciamo così maggiormente condiviso e sta abbiamo lavorato per smussare per integrare per arrivare insomma ad un obiettivo non ho potuto farlo con altri colleghi dell'opposizione i quali quella mattina pur sollecitati
E pur avendo segnalato la propria disponibilità a venire
Per discutere con me del testo che avremmo votato nel pomeriggio porti invece ci sono sottratti a questa disponibilità nel corso della mattinata io questo lo devo dire anche per onestà e per chiarezza per il
Trasparenza nessuno
Pensava di poter arrivare all'approvazione documento così importante così significativo diciamo così utilizzandolo come una clava dalla dalla da utilizzare i banchi della Presidenza nei confronti di singoli esponenti di singoli
Componenti della maggioranza ovvero dell'opposizione quindi solo questo l'ultima
L'ultima considerazione anche qui
Sono state già dette molte cose anch'io voglio sottolineare perché è stato una delle obiezioni più significative che io rispetto naturalmente
Sono pienamente legittime sul testo della della della relazione ma perché mettere in contrapposizione
No perché si chiede sia chiesto al Presidente perché mettere in
Insieme diciamo così
Perché rendere compatibili i diritti delle persone dei diritti della famiglia
Io io rivolgo una domanda rovesciata il rovescio
Perché metterli in competizione
Perché a metterli in contraddizione e perché mai noi avremmo dovuto avere il compito come Commissione affari sociali di definire
Che cos'è famiglia
Le definire che cosa e famiglia e si è incaricata la nostra Costituzione
Ed io li sto
Ed io li sto le c'è scritto e non c'è nessun legislatore che possa mettersi a chiosare leader a dire cose più significative di quanto non siano scritte
Nella nostra Costituzione l'articolo ventinove articolo trentuno articolo trenta l'articolo due
Quindi Betetto assolutamente pleonastico ma naturalmente noi come Commissione siamo anche chiamati
A con considerare l'evoluzione delle famiglie le trasformazioni delle famiglie faccio un esempio
Faccio un esempio
Se io
Se noi facciamo una politica di
Promozione dell'autonomia
Delle persone non autosufficienti
Il fondo
I livelli essenziali dei servizi le erogazioni monetarie
Il diritto alle prestazioni socio assistenziale non meno che di quelle sanitarie insomma se io promuovo l'autonomia della persona non autosufficiente
Faccio una politica di sostegno alle responsabilità familiari o no
Faccio una politica per la famiglia o no ed è questo io devo dire francamente tutti sosteniamo l'idea che bisogna fare il fondo risorse consistenti
Per quanto riguarda
La non autosufficienza ma non è che noi dobbiamo mettere in contraddizione il diritto del non autosufficienti del non autosufficiente che sta e se quello è solo o
è un single ameno diritto che è un altro non autosufficiente che magari è collocato a carico dei suoi figli Mannino di una coppia
Certo quella famiglia che ha in carico l'assistenza di quel suo congiunto non autosuff deve essere a sua volta più sostenuta ma quella famiglia
Perché lì si devono dare gli strumenti perché si deve in qualche modo sostenere la il carico della cura si deve sostenere anche il carico economico costo si deve sostenere l'unità di quel nucleo familiare la sua stabilità si deve anche in qualche modo intervenire per per
Per abbassare la soglia della sofferenza
Quel nucleo familiare quella politica familiare ma non posso fare una politica per quella famiglia che prende in carico con il non autosufficiente
E nell'altro caso invece quello lo debbo penalizzare perché non sta dentro la famiglia ma perché le due cose debbano essere messe in contrapposizione non ci sta volessi
Quindi
Quindi
Insomma
Concludo ma potrei fare mille altri esempi penso all'altra cosa penso la pensione di reversibilità per il coniuge superstite
Per il coniuge superstite
Siccome non è solo e singola perché superflui e molto marito noi non prevediamo la pensione di reversibilità perché è un single
è politica familiare è quella di prevedere nel caso che il coniuge de ceda non ci sia più che ci sia la la la la la la pensione di reversibilità e che quindi ci sia un sostegno al reddito di quella persona che resta
E che ha una funzione precisa fa di essere un cittadino per il fatto di Expo
E certo che aveva una famiglia e non c'era più nel senso classico tradizionale e tuttavia ci sono le misure ci sono le prestazioni ci sono i diritti ci sono le garanzie ci sono c'è cioè c'è un
Quindi guardate bisogna essere molto secondo me
Chiudo già essere molto attenti su queste cose perché davvero c'è molta ideologia in queste considerazioni io penso che i
Le due cose non sono in contrapposizione tra loro le persone
Le famiglie dentro le quali queste persone vivono la loro vita la loro autonomia le loro chance la loro possibilità di crescita e di essere cittadini della medesima realtà
Grazie e arrivederci