Intervista a Cinzia Dato sulla proposta del Ministro Emma Bonino di equiparare l'età pensionabile di uomini e donne

Con Cinzia Dato del gruppo dell'Ulivo parliamo della lettera che il ministro Emma Bonino a scritto Repubblica ieri
In cui ritardi parlava di un tema che ministro aveva già sollevato in altre sedi e cioè a quello dell'equiparazione dell'età pensionabile sia per uomo IMI che per donna
Intanto volevamo chiederle che cosa ne pensava di questa proposta ricordando che appunto oggi le donne possono andare in pensione prima rispetto agli uomini
Non c'è dubbio che siamo in una situazione in cui e le donne assicurano il vero welfare del Paese e questo non lo possiamo dimenticare
Quindi sulle loro spalle ci sono le funzioni di cura dei dei dei bambini degli anziani c'è
E così evidentemente non si può continuare a scaricare il peso di un Welfare sulle spalle delle donne da parte di una società che poi si priva così facendo
Della
Risorsa umana che anche in termini di mercato del lavoro rappresentano le donne in Italia
Sul piano quindi
Io credo che quando ragioniamo di donne bisogna tener conto dei ruoli e delle funzioni che le donne svolgono se è una donna va in pensione prima non lo fa come un uomo per andare alla bocciofila per intenderci
Ma lo fa spesso consentendo ai propri figli di avere figli a loro volta per esempio no
Ora
Quello che io credo e che la donna abbia bisogno di una maggiore elasticità
Nei rapporti con il proprio lavoro e flessibilità ma nostre sibili tappeti interessi del datore di lavoro
è necessario inserire cosa che la legge Biagi non fa
Per esempio nel part-time femminile la legge Biagi ha sostanzialmente indebolito la donna nella scelta del part-time ha introdotto una flessibilità che soddisfa gli interessi del datore di lavoro e non della donna
Quindi
Dico queste cose per sottolineare quanto complessa sia la situazione della donna e quanto questa sia sostanzialmente differente da quella degli uomini
Perché tutti i carichi familiari si parla tanto di politiche per la famiglia io non capisco francamente queste i titoli ideologizzazione un po'romantica
Perché la definizione di famiglia odierna condivisa da tutti è che c'è famiglia laddove c'è assunzione di carico
Per terzi
E chi è che si assume questo carico è la donna allora qualunque politica a sostegno della famiglia seria passa per una politica sensibile alle esigenze della donna no questo
Ciò detto
E credo che per la donna sia molto importante poter riavere questo la possibilità di per esempio prendersi dei periodi di libertà e autonomia da dedicare alle cure familiari nei periodi della vita in cui la donna deve far questo
E che questo sia molto più importante che non la possibilità di una pensione anticipata
Ciò detto sul meccanismo pensionistico io credo che bisognerebbe
Ritornare un po'a quello che era lo spirito originario proposto dalla riforma Dini
E riproporre la una certa elasticità la volontarietà la possibilità di una scelta personale un sistema quanto più possibile elastico in cui ciascun tipo
Di persona in relazione agli impegni di vita alle condizioni specifiche
Al tipo di attività lavorativa svolta possa scegliere e di andare in pensione ha un'età o a un'altra
Naturalmente con attenzione per quelli che sono i lavori usuranti e la donna svolge moltissimi lavori usuranti voglio dire io ho visitato
Delle delle delle
Dei luoghi produttivi nell'ambito alimentare davvero mi sono chiesta pieni di donne
Mi sono chiesta come fa una persona per trent'anni e più a sopportare quel tipo di lavoro quel tipo di rumore quel tipo di Lucio quel tipo di odore quell'Inghilterra ad Al fine
Insomma pensiamo al lavoro delle donne per esempio nelle scuole negli istituti negli asili nido per le fasce più piccole non più giovani è un lavoro molto usurante quello
Allora bisogna prima di tutto riflettere con consapevolezza chiedendo alle categorie interessate e soprattutto alle donne rappresentanti femminili
Del mondo del lavoro
Quali sono davvero le condizioni di lavoro più difficili più durante eccetera e su questo fare un ragionamento che va fatto per donne e per omini
Poi consentire una maggiore elasticità a chi donna o un uomo ha bisogno di averla per far fronte ai carichi familiari
Terzo orrende re quanto più elastico sia possibile e su base volontaria l'accesso alla pensione
Io credo che quei sto rappresenti l'introduzione di questa concezione diciamo un po'più liberale no nell'accesso alla pensione sia la direzione più seria nella quale muoversi andando verso una riforma
Di per sé stesso capisco e condivido il discorso di Emma Bonino che oggi data anche la vita media delle donne più lunga di quella degli uomini forse non è immediatamente
Evidente il perché la donna
Peraltro cosa che non avviene in moltissimi Paesi d'Europa debba poter accedere è alla pensione
Prima degli uomini quindi voglio dire ragionerei volentieri sulla base della proposta di Emma Bonino o di un accesso
Alla stessa età in linea di massima con tutte le elasticità
Di un sistema che affida alla scelta personale lascia il la decisione della del pensionamento e con tutta la consapevolezza di un sistema sociale che
Si regge sulle spalle delle donne ecco di questo bisogna tener conto ma questo ripeto
Più che richiedere un pensionamento anticipato richiede sicuramente una possibilità di accesso a periodi di aspettativa in varie fasi della vita in cui la donna deve far fronte
A mille altre responsabilità