Assemblea generale di Federlmeccanica

Buon mezzogiorno a tutti noi normalmente da metalmeccanici siamo puntuali
I nostri ospiti stanno arrivando va visto anche che il primo cittadino di Milano già qui con noi lo ringraziamo anche per la puntualità vi do il benvenuto a tutti e aprirà è questa
Assemblea pubblica che vi informo che il ministro Maroni e il presidente Montezemolo sono stati sostituiti il ministro Maroni dall'onorevole Sacconi
E il presidente Montezemolo
Dal vicepresidente di Confindustria con delega alle relazioni industriali d'affari sociali nonché past president di Federmeccanica l'ingegner Alberto Bombassei
Gradirei se il sindaco di Milano past president di Federmeccanica ci dà il suo saluto grazie
Oggi mi sento a casa tra amici con le persone
Che hanno diviso con May speri Henze importanti come imprenditori come colleghi associati tuttora associati come lo sono io a Federmeccanica
E ringrazio il presidente Calearo e voi tutti di porto il mio saluto
Quello dell'amministrazione comunale della nostra città
Una città che continua a essere nel nostro Paese un centro vitale di efficienza e di organizzazione
Queste aree alta chi si riassume nella parola lavoro e che voi ben rappresentate era di Cattanei carattere dei milanesi
Non sempre però lo è stata nel carattere delle istituzioni
Quando siamo stati disegnati alla guida della città
Abbiamo cercato prima di tutto
Di riavvicinare la parte pubblica ai cittadini e all'impresa partendo proprio dall'impegno perché le istituzioni di guadagnarsi euro credito e fiducia
All'inizio della mia responsabilità in tutti questi anni quando ho cercato un modello di riferimento sono sempre approdato a quello originario
Uno stile imprenditoriale che potesse infondere all'amministrazione della nostra città ha caratteristiche di managerialità e di efficienza
Una condotta insolita per la politica italiana addirittura uno shock
E ancora oggi ogni qualvolta ci richiamiamo a un modello aziendale alla sobria efficienza delle forze produttive come esempio di gestioni virtuosa piovono le critiche e si grida allo scandalo
Ma da questa condotta cari amici
Sono venuti buoni risultati
Di oggi vorrei tentare insieme a voi una breve analisi dell'operato del Comune di Milano in particolare
Dei più recenti risultati proprio alla luce di quel principio di customer satisfaction
Che pone al centro non il potere noi gli interessi dei partiti ma il cittadino cliente di quella gigantesca impresa di servizi che un grande comune
Il sistema delle imprese la competitività nel nostro territorio
Abbiamo promosso quella partnership tra pubblico e privato che ha consentito al Comune di fare opere altrimenti irrealizzabili destinando le proprie risorse alle esigenze primarie dei cittadini
Abbiamo cablato la città e riqualificato otto milioni di metri quadrati di aree ex industriali attirando su Milano miliardi decine di miliardi di euro e di dollari di Investimenti
Abbiamo costruito i depuratori proprio una decina di giorni fa abbiamo inaugurato l'ultimo impianto la seconda linea del depuratore di Peschiera Borromeo
Il lieto fine di un'opera che per trent'anni è stata come un miraggio
Nessuno credeva che l'avremmo conclusa invece ce l'abbiamo fatta nei costi prestabiliti e AN in anticipo sui tempi contrattuali abbiamo ristrutturato il Teatro alla Scala e anche qui nessuno avrebbe scommesso la nostra riuscita inaugurato cinque stazioni di metropolitana otto di passante avviati i lavori per la linea quattro della linea cinque
Abbiamo costruito la nuova fiera di Rho-Pero sul polo urbano sorgeranno il Central Park i grattacieli degli architetti più importanti del mondo
E lo stesso prestigioso sviluppo l'avrà l'aria Garibaldi Repubblica
Da quanto tempo Milano non brillava per i suoi grandi progetti per la sua capacità di realizzarle
Sì siamo riusciti a fare tanto vuol dire che Milano è tornata a credere nella sua crescita
Vuol dire che si è creato un'alleanza forte tra le istituzioni e i cittadini le università le imprese le associazioni dobbiamo lottare per difendere questo modello per esportarlo in tutto il Paese e farne un marchio di successo che parli di noi all'estero della nostra capacità di fare della nostra creatività
Sappiamo che non mancano per le aziende i motivi di preoccupazione
E anche di rabbia nei confronti di una parti pubbliche che un imprenditore percepisce per forza come inerte lontana insensibile alle istanze che provengono dal mondo produttivo
Nelle assemblee i vostri rappresentanti lamentano i non cambiamenti che fanno male all'economia il muro di gomma costituito dalla burocrazia dalle inefficienze da una vera e propria mancanza di cultura industriale
Bene vi posso assicurare che anche un amministratore pubblico può scontrarsi contro questo stesso Moro
Anche noi abbiamo dovuto sconfiggere una burocrazia ostile che non consente il governo effettivo della cosa pubblica
Anche la pubblica amministrazione si vuole essere innovativa si vuole fare deve mettere in conto una buona dose di fatica
I depuratori sono stati un esempio concreto è lampante della nostra determinazione nel vincere questo malcostume
Conoscete quanti e quali resistenze a volte ideologiche pregiudiziali abbiamo incontrato nel privatizzare le aziende municipalizzate
Si tratta della paura dei partiti di perdere potere e poltrone nelle aziende pubbliche perché con le privatizzazioni nuovi protagonisti prendono posto sul mercato
Dunque privatizzare significa anche smantellare questo antico sistema di privilegi radicato nel nostro Paese che ostacola la competitività che impedisce di esprimere appieno la vostra capacità imprenditoriale
Restringiamo il campo o il caso della M abbiamo ceduto prima il quarantanove per cento del capitale poi un ulteriore diciassette sei scendendo sotto la soglia di maggioranza fino al trentatré e quattro per cento delle azioni
Siamo stati di parola
Abbiamo tenuto fede al programma elettorale e con i proventi della privatizzazione abbiamo realizzato e potremo ancora avviare opere pubbliche fondamentali per Milano
Ma c'è di più
La privatizzazione di AN ha contribuito al buon esito di un'operazione finanziaria e industriale importantissima per la nostra città e il nostro Paese l'alleanza con il colosso francese Edf
Per il controllo di un'altra storica azienda energetica milanese la Edison
Il mercato energetico italiano diviene più dinamico e competitivo e una maggiore concorrenza non può che portare a prezzi più bassi
Oggi siamo quelli che in Europa pagano i costi più elevati dell'Energia e ne siamo i maggiori importatori in prevalenza proprio dalla Francia
Una più ampia presenza di operatori sul nostro mercato porterà benefici significa benefici significativi all'impresa
Che tra loro e che tra i loro principali problemi hanno proprio quello dei costi energetici
è un tema che viene alla ribalta proprio in questi giorni in cui il caldo spinge i consumi fino a battere qualsiasi privato di domanda energetica
Ma anche privatizzata AN rimane la storica azienda dei milanesi
Però diviene più competitiva contribuendo ad accrescere il prestigio di Milano all'estero
Ecco la customer satisfaction servizi efficienti a costi concorrenziali per i cittadini e per l'impresa cresce l'appeal di Milano la nostra credibilità pensiamo al recente successo dell'emissione dei bond comunali la più importante emissione obbligazionaria effettuata da un ente pubblico locale sul mercato internazionale
La richiesta pari a quattro e sei miliardi di euro è stata tre volte superiore all'offerta sia in Italia che all'estero
Eppure di acquisire le obbligazioni gli investitori hanno accettato un rendimento pari alla metà del tetto massimo indicato dal consiglio comunale consentendoci un notevole risparmio sul costo dell'operazione
Grazie a questo prestito l'amministrazione potrà estinguere i mutui precedentemente assunti a tassi più onerosi di quelli attuali
E con le risorse liberate potrà incrementare i servizi ai cittadini già da quest'anno avremo centotré milioni di euro in più
Che saranno trenta nel due mila e sei e trentacinque nel due mila sette quando ormai due avremo terminato il nostro turno di responsabilità per un totale di centosessantotto milioni del triennio
Dunque abbiamo un'immagine solida rappresentiamo un esempio di affidabilità e questo grazie all'ottimo rating a una gestione oculata e limpida dei bilanci
A quell'immagine internazionale che voi con il vostro lavoro con le vostre iniziative rendete più brillante e autorevole
Bisogna continuare così
Bisogna lavorare insieme anche in futuro con responsabilità con ottimismo
Con la nostra virtù civile per far crescere ancora quello che in questi anni contanti impegno abbiamo costruito grazie e buon lavoro
Grazie al Sindaco di Milano
Adesso leggo la mia relazione non vi posso dire sarò breve cercarono di esserlo in ogni caso
Autorità signore e signori care colleghe e colleghi
Circa dodici mesi fa nel mio intervento a questa Assemblea in qualità di presidente neo eletto evidenziai alcuni timidi segnali di miglioramento dell'attività produttiva del nostro settore
Auspicato consolidamento di quei segnali che avrebbe messo fine alla lunga fase recessiva aperta si dalla primavera del due mila uno
Non si è euro purtroppo avverato e con la seconda parte del due mila quattro la produzione del settore tornata su un sentiero negativo del quale purtroppo non riusciamo a scorgere la fine
La nostra economia risulta attualmente caratterizzata da una fase recessiva che sta interessando in modo particolare i settori produttivi
Esposti alla concorrenza internazionale i quali quello metalmeccanico e certamente il più grande e significativo
Nel primo trimestre dell'anno in corso sulla base di dati definitivi pubblicati da luddisti tutto centrale di statistica
Il prodotto interno lordo ha registrato una caduta dello zero cinque per cento rispetto all'ultimo trimestre dell'anno precedente peraltro già contrassegnato dai risultati negativi
La crescita media per l'intero anno due mila cinque inizialmente prevista su livelli superiori ai due punti percentuali
è stata più volte corretta al ribasso e sulla base delle indicazioni più recenti essa viene attualmente collocata su valori prossimi allo zero o addirittura negativi
Eppure l'economia mondiale sebbene in rallentamento continua ad evidenziare significativi tassi di crescita
Tralasciando le performances dei paesi emergenti in particolare della Cina il cui tasso di sviluppo si è confermato su valori prossimi al dieci per cento
Nel primo trimestre dell'anno l'economia del Giappone è cresciuto dell'uno e tre per cento quella degli Stati Uniti dello zero nove per cento e quella media dei Paesi dell'Unione europea è stata pari allo zero cinque per cento
Mentre la Germania in precedenza interessata da una fase di stagnazione
Ha realizzato un incremento pari a un punto percentuale
La recessione e dunque un fatto che riguarda esclusivamente l'Italia e che al di là di fattori strettamente congiunturali
Quali l'elevato tasso di cambio euro-dollaro o livello di prezzi dei prodotti petroliferi
Affonda le sue radici né ritardi strutturali accumulati ormai da troppo tempo ed al nostro paese saluto l'onorevole Sacconi ben arrivato
Le questioni sono note e le abbiamo affrontate in molteplici occasioni
Dopo decenni di totale disattenzione oggi la stampa quotidiana è inondata da articoli e commenti sulla necessità di urgenza di intervenire con decisioni sui nodi strutturali che affliggono la nostra economia
La carenza di infrastrutture l'inefficienza e i costi della burocrazia
L'inadeguatezza della Lady B liberalizzazione dei mercati
Insufficienza di investimenti nella ricerca di base e nella formazione professionale l'elevato cuneo fiscale
Il gravame di oneri impropri nella struttura del costo del lavoro un sistema contrattuale non è rientrato alla crescita sono tutte questioni ormai uni anonimamente riconosciute come handicap formidabili per le nostre imprese
Soprattutto per quelle manifatturiere che tutti i giorni si devono confrontare sui mercati internazionali con le imprese di altri paesi di vecchie o di recente industrializzazione
Dove sicuramente si pone maggiore attenzione alle questioni attinenti la competitività
Non dobbiamo però nasconderci che accanto alle questioni ora elencate che abbiamo i Chicca e chiamano in causa responsabilità diffuse politiche sociali ce ne sono altre che chiama in causa noi imprenditori
Che per troppo tempo da un lato ci siamo lasciati cullare dalla retorica del piccolo è bello e dall'altro abbiamo fatto troppo affidamento nello strumento di cambio quale Presidio per la competitività delle nostre imprese
Tutto ciò agito negativamente rispetto all'impegno che sarebbe stato necessario rivolgere ai settori più innovativi è più elevata crescita del commercio mondiale
Oggi però
La globalizzazione dei mercati e l'appartenenza all'euro ci costringono a mettere in campo comportamenti nuovi e impegnativi se non vogliamo che prosegua in modo inarrestabile la nostra emarginazione dei mercati internazionali
Nel mille novecentonovantasei come ha segnalato il governatore della Banca d'Italia e le sue conclusioni alla recente assemblea di quell'istituto
L'Italia deteneva il quattro sei per cento della quota complessiva del commercio mondiale
Tale quota è scesa al tre cinque nel due mila e al due nove nel due mila quattro in otto anni abbiamo perso oltre un terzo delle nostre quote di mercato
Del primo quadrimestre di quest'anno la bilancia commerciale ha registrato il deficit più elevato degli ultimi quindici anni abbiamo un serio è un evidente problema di competitività puntualmente rilevato da tutte le classifiche internazionali che registrano il costante arretramento della posizione italiana
La competitività e dunque il nodo centrale che deve essere assolutamente affrontato e risolto se si vuole evitare che la nostra economia invochi davvero la strada del declino
Crescita lenta della domanda interna e perdita di quote di mercato determinano una caduta
Marcata dell'attività produttiva
Per quanto concerne il nostro settori settore metalmeccanico nel primo trimestre dell'anno la produzione regista Arturo una diminuzione congiunturale dell'un per cento che fa seguito alla variazione negativa del quarto trimestre del due mila quattro
E che a sua volta è stata pari all'uno e due per cento
La tendenza è ancora meglio visibile nella nella variazione rispetto al primo trimestre dell'anno precedente che registra un calo di produzione pari al tre quattro per centro
Peraltro il peggioramento osservato risultato diffuso a tutti i comparti metalmeccanici con la sola eccezione del comparto metallurgico
E sulla base di indicatori previsti ad oggi disponibili tra cui il portafoglio ordini non si intravedono nel breve periodo mutamenti significativi della congiuntura settoriale
Nonostante la parziale positività del dato di produzione industriale relativo al mese di aprile
Siamo dunque vivendo un periodo di crisi che che si manifesta come uno dei peggiori dal dopoguerra ad oggi
I livelli di produzione risultano inferiori di circa dieci punti percentuali rispetto al due mila
E i tassi di crescita delle esportazioni sono costantemente e significativamente inferiori alla crescita del commercio mondiale
Mentre Paesi a noi vicini come Germania e Francia riescono a conservare o ad accrescere le proprie quote di mercato
Inefficienza del sistema Paese e modello di specializzazione industriale costituiscono dunque le cause profonde delle difficoltà attuali
A questo si uniscono politiche e comportamenti correnti non all'altezza della gravità dei problemi le une e gli altri concorrono a determinare la caduta verticale della competitività del sistema Paese
Cosa fare
Di fronte a questioni di tale complessità e portata non esistono ricette facili ed indolori
Il tempo non gioca a nostro favore
Troppo tempo è stato perso prima che la consapevolezza delle nostre difficoltà divenisse patrimonio comune e troppe risorse delle poche disponibili sono state impiegate in direzioni sbagliate
Se come mai opinione pubblica
Comune le nostre difficoltà risiedono soprattutto inefficiente competitività delle nostre produzioni e solo in parte dalla dinamica della domanda interna possiamo ben dire come abbiamo detto per tempo
Che i miliardi di Euro impiegati nella riduzione dell'IRE affetto dell'IRPEF sarebbero stati meglio spesi per sostenere l'apparato produttivo nazionale e in particolare l'industria che ne costituisce la componente principale
Mi pare
Che di ciò anche il governo o almeno una parte di esso si stia rendendo conto e tuttavia non sia in grado di assumere comportamenti conseguenti
Recente vicenda dell'annuncio di una manovra sull'IRAP perfetti due mila cinque e nel giro di qualche ora il suo rinvio al due mila e sei costituisce la testimonianza più tangibile e attuale di questa realtà
è indubbiamente vero che lo stato dei nostri conti pubblici consente spazi di manovra molto ristretti e che l'avvio della procedura di infrazione alle regole contabili
Decisa a Bruxelles è un'ulteriore tegola caduta sulla nostra già precaria libertà di movimento nell'uso del Bilancio a fini di politica economica
Tuttavia queste oggettive difficoltà non possono giustificare l'assenza di un chiaro indirizzo delle scelte di politica economica e nell'uso delle poche risorse di cui disponiamo
Anzi è vero il contrario perché proprio in questa situazione
Dovrebbe consiglia questa situazione dovrebbe consigliare il governo a concentrare gli sforzi sull'obiettivo di recupero di capacità competitiva che è l'unica via per assicurare un futuro al Paese e ai nostri figli
Perché questo accada
Non basta l'iniziativa del governo né altresì necessario
Ritrovare lo spirito di concordia e di collaborazione che tutte le volte si era e centri che lontani periodi ha consentito al nostro Paese di uscire da situazioni difficili almeno quanto l'attuale spirito di concordia e collaborazione al quale il nostro Presidente Ciampi non si stanca di richiamare le forze politiche economiche e sociali
Certamente una ritrovata unità di intenti della quale aspettiamo manifestazioni concrete è condizione necessaria ma non sufficiente dalla ripresa del sentiero dello sviluppo
Occorre individuare e mettere in atto politiche comportamenti capaci di aggredire i fattori negativi e agevolare quelli positivi per il rilancio della competitività dell'economia
Senza lasciarsi distrarre da diversivi antistorici o autolesionistici quali l'adozione di politiche neo protezionistiche ritorno della lira come panacea dei nostri mali
Il che non significa ovviamente la rinuncia a combattere con ogni mezzo le forme di commercio illegale nel significa che la BCE non debba guardare con maggiore attenzione alle conseguenze della politica dei tassi e del cambio
Abbiamo soprattutto bisogno di un'azione costante e di medio lungo periodo che coinvolga il paese sull'obiettivo di risanamento e di riposizionamento competitivo della nostra economia
Che sappia tenere insieme sviluppo e coesione sociale
L'Europa ha un ruolo fondamentale da svolgere perché è la sola dimensione perché la sola dimensione nazionale non è più sufficiente per competere sul mercato globale
Le difficoltà che lungo percorso di costruzione dell'Europa sta attraversando in questi mesi devono essere superate con pazienza e buonsenso perché solo l'appartenenza uno economia europea forte unità può garantire il nostro futuro
Tuttavia e tutto è solo nostra come nazione la responsabilità di mettere in campo politiche comportamenti che creino i pregiudizi
I presupposti per poter partecipare in ruoli non subordinati a questo processo
Come ha recentemente affermato Tony Blair in occasione del suo insediamento alla presidenza semestrale dell'Unione Europea
I problemi dell'Europa non stanno nell'allargamento stanno nel fatto che l'anno modernizzazione delle nostre economie
Non è stata sufficientemente rapida
Tutti siamo chiamati a comportamenti responsabili nessuno può chiamarsi fuori
Ed anche dai a ad avere dei sacrifici
Per il cambiamento che si esige le piccole e medie imprese devono saper uscire
Sia quando le circostanze lo richiedono dalle logiche di quel capitalismo familiare
Che fino a ieri è stato un punto di forza ma che oggi si rivela non sempre ma in molti casi fattore di debolezza processi di crescita anche attraverso alleanze fusioni sono necessari ed occorre una politica che li sostenga gli incentivi
Non posso non rilevare come le misure contenute nel decreto della competitività siano segnali di buona volontà ma assolutamente insufficienti
Le medi in prese devono accentuare il loro sforzo di internazionalizzazione anche localizzando quote di produzione all'estero quando è necessario
Seguendo l'esempio di quelle tante nostre aziende definite multinazionali cast tascabili che hanno saputo costruirsi una posizione solida sul mercato mondiale
Non a discapito ma anzi aggiungendo valore e qualità alloro insediamento nazionale
Questo percorso può e deve essere accompagnato da iniziative quali quelle benemerite che sono state assunte con le recenti missioni in Cina e in India inalterati parti strategiche
Per il futuro del mondo accompagnati sia dal presidente Montezemolo che dal presidente Ciampi
Le grandi imprese quelle poche che abbiamo conservato devono concentrare le risorse sullo sviluppo industriale
Senza lasciarsi tentare dal mestiere da venti che si tratti di rendite finanziario di posizione anche qui la politica un ruolo da svolgere usando sia l'utero lo strumento fiscale ad esempio in maniera di tassazione delle rendite
Che quello regolatorio ad esempio con vigoroso processo di liberalizzazione questi a mio avviso sono impegni che riguardano noi imprenditori e che rappresenta lo la nostra responsabilità verso la nazione investire innovare e crescere
Anche ai sindacati dei lavoratori che fanno parte della classe dirigente del Paese per il ruolo di rappresentanza che assolvono e per l'importanza che le loro scelte hanno sugli equilibri economiche sociali hanno il loro carico di responsabilità
In tutta Europa le relazioni di lavoro sono sottoposte a stress
Non si tratta né di rivincite contro i lavoratori
Ne dà un portato del destino cinico e baro
Si tratta invece dell'evoluzione naturale della storia economica del mondo che rivoluziona con ciclicità vecchi equilibri propone nuovi protagonisti costringe a rivedere assetti consolidati
Per non andare troppo lontano basti pensare a cosa accade sui mercati mondiali a cavallo degli anni ottanta quando il Giappone irruppe con la propria potenza competitiva
Tutto il mondo le fu coinvolto ma gli Stati Uniti in particolare
Subirono uno shock tremendo
Così nei primi anni di quel decennio gli Stati Uniti furono costretti a una pesante riconversione produttiva che ridimensionò l'industria tradizionale della corte orientale
Ma consentì e favori lo sviluppo di nuove attività
Che a di partire dal distretto di Silicon Valley diedero vita al alle new economy
Per consentire che questa strategia cit questa strategia vincente di cambiamento potesse essere realizzata dovettero essere messi in discussione vecchie e consolidate certezze
Anche sul piano delle relazioni di lavoro
Fu in quegli anni
Che si coniò il termine concessione Baggiani il cui significato è chiaramente Espresso dalla definizione stessa
Contrattare concessioni e non acquisizioni a favore dei lavoratori come accade nei periodi di normalità economica
Ieri l'irruzione del Giappone colpì in modo particolare gli Stati Uniti oggi l'irruzione della Cina e degli altri Enio Carnera asiatici e dell'est Europa colpisce l'Occidente europeo e l'Italia in particolare
Anche noi europei abbiamo oggi bisogno di riposizionare la nostra industria sviluppando i settori più innovativi a maggior valore aggiunto
Questo è uno degli obiettivi della strategia di Lisbona e anche da noi questo sciocco e competitivo non può essere considerato senza conseguenze sul piano delle relazioni del lavoro
Non passa settimana che le cronache non ci informino di accordi in primarie aziende europee che a pieno titolo possono essere catalogati nella categoria dei concessi o Baggiani
Ma non si tratta solo di accordi aziendali ad esempio in Francia la legge sulle trentacinque ore è stata pesante mesto sa pesantemente messe in discussione e con una recente legge entrata in vigore lo scorso maggio
Solo lo scorso marzo sono state introdotte misure atte a praticare una maggiore flessibilità nella gestione dell'organizzazione del lavoro e degli impianti oltre che ad incrementare il numero delle ore destinate alla produzione
In Germania c'è una forte spinta di contenimento di costi Attraverso una rimodulazione del sistema del welfare ma anche attraverso una decisa politica di contenimento salariale
Lo stesso Governo federale ha rinnovato il contratto per i dipendenti pubblici senza incrementi retributivi strutturali ma Cuna sole regolazione di una cifra una tantum
Si tratta di comportamenti difensivi che evidentemente non pretendo dallo di risolvere il problema della competitività dei prodotti cinesi o dall'entrata dei territori dell'Est Europa
Sono però comportamenti necessari
Per accompagnare il cambiamento e consentire alle aziende e alle Nazioni di non essere travolte concedendo loro tempo di mettere in campo azioni e politiche di mordente iniziazione innalzamento strutturale e duraturo
Della capacità competitiva
Occorre dunque percorrere strade nuove
Da una situazione difficile come quella che abbiamo prima illustrato
Non si esce rimpallano ci colpe ed errori va facendosi carico ognuno per la parte che gli compete dei problemi che devono essere affrontati e risolti con spirito di concordia nazionale
Tuttavia devo con rammarico osservare che questa capacità di comprensione di problemi e di condivisione delle responsabilità in Italia tarda a manifestarsi pienamente
Non è questa la sede per entrare in merito del negoziato in atto per rinnovo del contratto collettivo di categoria
Ma non posso non rilevare che trovo incomprensibile in un contesto di crisi tanto acuta come l'attuale
Che i sindacati metalmeccanici abbiano prodotto una piattaforma rivendicativa fuori da ogni regola e da ogni riferimento economico come quella che ci troviamo a discutere in questi giorni
Al tavolo negoziale abbiamo fornito tutti gli elementi di valutazione e dichiarato la nostra intenzione di rinnovare il contratto agendo all'interno del perimetro delle regole date
Ricercando con determinazione ogni soluzione possibile per conciliare le esigenze salariali dei lavoratori con quelle produttive e di mercato delle aziende
Nessuno ci può accusare di non voler rinnovare il contratto noi abbiamo avanzato un'offerta economica formulata nel rigoroso rispetto dei criteri e dei parametri contrattuali del protocollo del ventitré luglio
Se la cifra da noi proposta risulta tanto distante dalla richiesta sindacale ciò è solo ed esclusivamente dovuto al fatto che quest'ultima ad essere fuori da una illogica e da ogni regola
Quanto da noi offerto considerato quanto già anticipato col precedente contratto è assolutamente in linea con le percentuali di incremento registrata negli accordi conclusi nell'ultimo anno dalle altre categorie industriali
Noi siamo consapevoli del fatto che il protocollo del mille novecentonovantatré ha bisogno di essere rivisitato e attualizzato alla luce delle nuove condizioni di contesto
Confindustria lo aveva detto per tempo e messo nero su bianco in un documento proposte i sindacati
Le venne risposto che non era tempo che e che per intanto i contratti dovevano essere rinnovati con le regole vigenti
E la piattaforma dei metalmeccanici non era ancora stata scritta
Oggi la piattaforma c'è ed è fuori dalle regole ma ci si continua a dire su una revisione del protocollo sarà possibile solo dopo la conclusione dei contratti aperti leggi metalmeccanici allora delle due l'una
O il vigente sistema delle relazioni disegnato dal protocollo del novantatré dal novantatré non viene più ritenuto in grado di regolare i rapporti contrattuali tra le parti
E quindi se ne prende coerentemente atto e consensualmente lo si cambia oppure i contratti non possono che essere rinnovati sul piano sul pieno rispetto degli impegni reciprocamente assunti
Tertium non datur per le nostre imprese non è più tempo di soluzioni solubile per debolezza o per amore di pace
La pressione competitiva è oggi troppo forte perché cedimenti possano essere tollerati e le aziende farebbero male a se stesse ai lavoratori al Paese se le tolleranze
Noi imprenditori abbiamo la responsabilità e il dovere di Thule di tutelare i legittimi interessi delle nostre aziende e con esse quelle di coloro che con loro all'interno operano e a quelli della nostra economia in Generali
Le nostre imprese sono infatti il nostri impegno e l'orgoglio ma sono anche un patrimonio per King's lavora e per l'intera società
Lo dobbiamo quindi fare a maggior ragione Rispetto richieste tanto fuori dalle regole quanto destabilizzanti
Lo dobbiamo fare perché il Paese possa guardare avanti con maggior fiducia e affrontare le nuove sfide che l'economia del mercato globale oggi ci pone senza cedere alla tentazione di chiuderci sulle stessi
Come se vivessi mio di una condizione di autosufficienza
Se la d'Italia è diventata una nazione evoluta industrialmente avanzata avendo saputo approfittare con l'impegno delle opportunità che il commercio mondiale ci ha dato
Il nostro sviluppo economico il nostro benessere gli abbiamo accusi tutti producendo e conquistando mercati affrontando e vincendo la concorrenza con il nostro lavoro con la nostra capacità con la nostra creatività
Questa è la nostra storia questa è la nostra missione vi ringrazio
Adesso vice direttore del Corriere della Sera
Grazie
Mi hanno invitato lievi incidenti Federmeccanica di Assolombarda
A dare di qualche
Informazione su quel che si dice di noi
All'estero ma ascoltata la relazione davvero
Franca del del vostro presidente Calearo direi si dice quello che sento ha detto
Non si dice granché di di diverso
Mi è venuto in mente quasi di cambiare le note di lavoro che volevo proporvi stamattina e di dire di dicono di no è quello che il presidente ha detto di noi
E sarebbe forse più interessante studiare come noi reagiamo a a quel che dicono di noi e perché forse in una qualche misura una certa misura reagiamo diversamente
Ha le stesse cose che il Presidente ha detto
Quando ci vengono dette da amici e colleghi stranieri quando sono arrivato negli Stati Uniti tanti anni fa
Per per studiare la Colombia diversi di mio vecchio professore fra il TC you di che sta insegnava comunicazioni internazionali mi disse a margine la lezione mi raccontò questa storia che circolava tra imprenditori americani se un cliente americano arriva in Europa perché vuole rifornì nel suo supermercato di formaggio rossa a pois
Va in Inghilterra inglesi dicono ci dispiace noi non produciamo il formaggio
Va a in Germania i dico non ci dispiace ma non è nel catalogo il formaggio rossa può allora va in Francia e francesi dicono formaggio rosa può Mosca non si è mai prodotto nella nostra tradizione poiché disperato arriva in Italia
Gli italiani dicono pois grandi o può a piccoli rosa shocking non rossa
Intenso
Mi ha sempre colpito come noi siamo passati da questa addirittura a livello così di storiella tradizione di
Flessibilità straordinaria di essere capaci di adattare un Paese privo e povero di risorse al mercato ha invece la reputazione che ci siamo fatti adesso di a
Rigidi di scarsamente flessibili e del resto la storia del nostro Paese che esce sconfitto dalla guerra dalla seconda guerra mondiale nel giro di due generazioni arriva al G otto quel che dicono il Dinoi lo sapete questo è l'Economist che dice l'Europa Del Rio si meno vicolo PIL vero malato
Devo Oropa
Le cose vanno malissimo vanno malissimo alla FIAT la Cirio alla Parmalat un sistema di Corporate Governance totalmente corrotto
Scar cattive nomi nuove nomine e nelle grandi aziende pubbliche
Il la cattiva performances dell'Italia non ha soltanto danneggiato il business ma adesso sta danneggiando anche gli standard di vita
D'Italia in cattivissime acque un Paese che ha bisogno di riparazioni
Quello che è forse il commentatore economico più autorevole che c'è al mondo Martin Wolf sul financial times spicce
I guai dell'Italia espongono le intera la vulnerabilità della zona delle euro
Può la zona dell'euro disintegrarsi questo la prima del no francese alla costituzione dice Martin Wolf sì
Dita la l'eurozona si può disintegrare soprattutto se quel Paese funambolo che è l'Italia che cammina su una corda
Inciampa se cadesse non è escluso che l'Italia a Possa a trascinare l'intera zona dell'euro nei guai qualcuno di voi
Era forse al
Seminario che il council Italia Stati Uniti organizzato a Venezia dove un osservatore americano ha parlato di rischio Argentina per l'Italia tra cinque
E dieci anni
Io ero accanto al mio amico Gianluigi Gabetti che collant ruolo che ha svolto nella FIAT per molti anni di industrie meccaniche e metalmeccaniche se ne intende
E m'ha detto quando l'ho sentito ho pensato che sciocchezza e poi dopo pensato mamma
Guardiamo un po'i dati e forse qualche elemento di preoccupazione c'è
è preoccupazioni analoghe a queste che vi ho portato sono state espresse da wall street journal dal New York Times e il Washington post sulle reti televisive
Ha senso che io vi dia l'intera rassegna stampa di quel che dicono di noi e le preoccupazioni che scrivono di noi
Potrei semplicemente tornare a pagina cinque della relazione che è stata breve Presidente non c'è ma il Presidente non ha mai sentito relazioni lunga al contrario di me si sono relazioni molto più lunghe
Nel novantasei l'Italia deteneva il quattro virgola sei per cento della quota complessiva del commercio mondiale
Tale quota è scesa al tre virgola cinque per cento nel due mila e al due virgola nove per cento nel due mila quattro in otto anni abbiamo perso oltre un terzo delle nostre quote di mercato
Nel primo quadrimestre di quest'anno la bilancia commerciale registrato il deficit più elevato degli ultimi quindici anni questo dicono di noi
Questo dicono di no
Mio figlio che italoamericano e studia a negli Stati Uniti quando prende cattivi voti dice sempre il professore mi ha capito male
Il professore che ha capito male ai ricoveri che si italiana non c'è del sangue italiano nelle tue nelle tue vene
Dicono di noi quello che noi diciamo di no
Allora proviamo a riflettere su perché noi reagiamo
Diversamente a queste a quel che dicono di noi molto brevemente
E vorrei che riflettessimo insieme su tre punti come reagiscono i politici
I politici reagiscono come io allenatori delle squadre di calcio
Nel campionato pre nel presidente io loggiato la concessione della sua relazione ma lei non c'è quindi quello che che l'ascolti no no no ma perché ho detto che lei non ha mai sentito relazioni veramente lunghe quando le capiterà che rivaluta era la sua
Ampi e se la prendono con l'arbitro
La mia squadra ha giocato molto bene ma l'arbitro ha fischiato male l'Economist
Dice il nostro primo ministro l'economista John comunista
Sacconi non sa che non è un giornale comunista Bill Emmott
Il direttore dell'Economist altro mio vecchio amico è un signore che ha votato la Thatcher contro i laburisti tutta la sua vita
è un signore che l'America votato Reagan contro i democratici tutta la sua vita ma non non illudiamoci non illudiamoci che questo non accettare le critiche del Dave de de dall'estero sia un tic
Dell'amministrazione di centrodestra del Presidente Berlusconi quando
S la Sinistra andasse al potere sarebbe altrettanto permaloso insofferente alle critiche dall'estro come è stata infatti quando era al governo e per esempio i giornali stranieri non sono stati più generosi di elogi con il presidente Prodi quand'era presidente la Commissione europea
Stiamo attenti a respingere queste queste critiche stiamo molto attenti perché contano pesantemente perché se voi siete un investitore a Singapore ha un conto in Svizzera nelle vie tecnologie
Su che cosa mi formate la decisione e dove dove investire si certo avete dei consulenti sì certo avete nella vostra azienda degli esperti che vi indicano dove dove investire ma quelle del real Sic mentre ovvio Europa che avete letto mentre aspettate e l'aereo in qualche saletta avvii di rimane in mente
Quella bocciatura dell'Economist il funambolo d'Italia che può cadere tracce di rimane in mente
C'è un'altra storia americana che è molto bella che risale prima della crisi del ventinove quando Joseph Kenner il padre della dinastia Kennedy grande investitore di borsa un amico prima del tre della crisi del ventinove gli chiede
Ho bisogno di soldi ho bisogno che mi dà una mano la mia azienda in crisi
Che ne di Pale lo abbraccia attraversano la Borsa di New York due o tre volte
L'amico gli espone le difficoltà della sua azienda chiede urgentemente questo fido bancario questo prestito alla fine dopo avere fatto queste vasche insieme che ne di padre dice mi dispiace non ti do una lira un dollaro anzi
Allora è l'amico dice ma come mi hai abbracciato mi hai portato mi fatto esporre tutto il mio problema adesso non mi dici che mi dà una lira
Che ne di padre risponde non capisci tutti c'hanno visto abbracciati tutti sanno che io sono l'uomo più liquido di Wall Street tutti capiscono che se io sono tuo amico e ti do fiducia adesso vai a chiedere un prestito a chiunque altro e lo avrai ecco questo ci manca
Ci manca la credibilità di jockey né di che ci che ci abbraccia e che ci copre con con con con il mondo perché perché le critiche dall'estero fanno male
Cari amici e care amiche perché sono vere
Perché sono veri perché sono le stesse che avete sentito fare al nostro al nostro al vostro presidente di conosco perché mi ha veramente ho apprezzato molto la sua la sua relazione perché per la prima volta è rarissimo in Italia per i politici la colpa è dei giornalisti
Per i giornalisti dei lettori per i lettori degli imprenditori per imprenditori e sindacati per i sindacati dei padroni nessuno che dice anche un pezzo di colpe di responsabilità
E mi è quello che Dom che io devo fare
Perché sono vere queste critiche perché noi siamo un Paese che non sa più innovare
Siamo un Paese che la Rinascimento ha sempre innovato sempre sempre quand'è arrivato sull'orlo del baratro è sempre stato capace di innovare non riusciamo più a innovare niente niente
Siamo un Paese di rigidità mentale terribile
E in cui il passato ormai è sempre privilegiato sul sul futuro lo status quo ci appare come il migliore dei mondi possibili c'abbiamo tutti una specie di
Grande Complesso commesse
La la vita che facciamo
Sia la migliore possibile non c'è più possibile
Nessun progresso abbiamo perduto la ricerca oggi il Corriere a Celine prima una storia io non so chi abbia ragione ma mi ha colpito subito che appena una ricercatrice italiana dice o forse una cura possibile per la x
Un altro ricercatore italiano dice bugiarda non hai fatto i controlli necessari
Non è che dice mettiamoci insieme sì forse di manco un pezzo ma questo pezzo te lo do io allora
Il ministro Moratti dice io metto dei milioni allora dei privati dicono bene noi mettiamo no andiamo subito a dire beh però forse di manca quel pezzetto lì ripeto io non so chi abbia ragione ma mi mi colpisce la la il meccanismo continuiamo a stare e a difendere il nostro intervento in settori arretrati in cui la crescita e lo sviluppo sono molto difficili e non voi hanno nessuno
è disposto intervenire nei settori che cresceranno è molto facile per i cinesi copiare le magliette più difficile per i cinesi copiare le valvole cardiache o le biotecnologie o l'alta o l'alta tecnologia
Abbiamo un debito pubblico che come il famoso gorilla da ottocento chili che sta seduto nel tinello e nessuno sa dirmi scusi lei che cosa fa nel nostro tinello
Io lo so che il problema delle pensioni forse prima o poi bisognerà affrontarlo e abbiamo un problema di calo delle natalità che adesso ho letto questo do risolto perché qualcuno fa più bambini vediamo poi quando sarà sarà risolto
Non mi piace lasciarvi perché non è nel mio carattere
E non mi piace lasciarmi con riflessioni malinconiche c'è una una caratteristica del vostro lavoro che
E preziosissima che è quella dicono gli americani fai Sfax c'è voi siete condotti dal vostro lavoro tutti i giorni a guardare in faccia i fatti non è un mestiere in cui è possibile
Il make-up la che la cosmetica producete vendette producete tenete in stock
Il altri producono più rapidamente di voi meno rapidamente di voi allora parliamoci molto molto serenamente e questo è un discorso come si dice onde record cioè lo potete eccitare pubblica pubblicamente
Voi siete l'unica soluzione che c'abbiamo davanti voi siete non Ica soluzione possibile che c'abbiamo là davanti
Avete tutte le scuse del mondo per non essere la soluzione potrei dire il governo Berlusconi ha promesso promesso promesso e non c'ha dato niente
La sinistra non si sa mettere bene insieme comunque ancora qual è il programma politico della sinistra non lo abbiamo capito i sindacati e sono un freno a mano tirato come andare avanti in macchina col freno a mano
Tirato i giornali sono sempre al servizio di chi di affittati in quel momento
Tutte le scorse ce li avete ma dovete decidere
Siamo in grado di andare avanti malgrado queste scorse oppure no non v'aspettate nulla
Da nessuno non non va aspettata Lula nessuno ma aspettate che questo governo il prossimo governo o anche se il centrodestra di vincesse le le elezioni che sia in grado di sostituire la vostra capacità di di di di innovazione non lo sarà
è molto difficile questa sfida e difficilissima
E difficili sia i nostri padri e nonni per i più giovani hanno preso un Paese distrutto distrutto dalla guerra
è in due generazioni m'hanno trasformato in uno degli otto Paesi più industrializzati al mondo e con una qualità della vita straordinaria
La sfida che tocca adesso alla nostra generazione difendere il benessere di del che abbiamo creato e che è stato creato in questo Paese nel mondo globale il mio amico Sartori mio grande maestro
Dice una sciocchezza quando dice che ci difendiamo Coni con i dazi e come il bambino lande S che tiene il buco nel nel nella dica e non è questo il problema non è qui ovviamente non è questo il problema coi e non è un problema ritornare all'alla lira sono il catenaccio perde sempre ormai davanti a chi gioca a chi gioca tra la sfida par cui noi saremo giudicati dei libri di storia come italiani nel futuro e se riusciremo a perpetuare il benessere e che i nostri padri ci hanno lasciato nel mondo nel mondo globale le ricette sono quelle che vi ha dato il presidente quindi io di invito a rileggere la sua breve la sua breve relazione
Se voi sarete capaci di avviare il il cambiamento altre forze sociali e culturali del Paese seguiranno e vi prometto che allora la stampa estera cambierà giudizio su di noi esse non lo cambierà glielo faremo cambiare nome grazie
Grazie dottore alta
La parola all'onorevole Sacconi
Ma io credo che opportunamente la relazione
Dell'amico Calearo abbia preso le mosse dalla racconta le condizioni di contesto per poi concluderei piuttosto su ciò che dipende anche dalla dagli imprenditori stessi soprattutto nell'ambito delle difficile relazioni industriali che stanno ridendo
E
Per quanto riguarda le condizioni di contesto io penso che sia necessaria verso la fine di questa legislatura e avendo di fronte a noi
O un arco temporale che non consente probabilmente riforme della di lungo respiro ma che tuttavia
Consente azioni di Breve Periodo ugualmente utili
Fare un minimo Bilancio che ci consenta di guardare cioè alla parte piena alla parte vuota tra breve la parte non riempita della bottiglia
Il governo è paradossalmente forse riuscito ad operare meglio nelle azioni di lungo periodo che non in quella di breve termine
Se noi guardiamo alle azioni che sono state rivolte allo sviluppo del capitale umano che tutti riteniamo fattore principe di competitività per il Paese
Ricordiamo come alcune riforme
Non indolori sono state quanto meno avviate e in parte anche significativamente implementate
E queste riforme sono state tutte riferite all'incremento della dotazione di capitale umano anche con alcuni indicatori che consentono di verificare come almeno la direzione di marcia sia quella giusta
Mi riferisco alla riforma del lavoro alla riforma della previdenza alla riforma della scuola
Anche la stessa riforma dell'immigrazione
E se hanno tutte in comune
Questo cui questo aspetto
Anche preoccupante della competitività del nostro Paese perché
Tutti gli indicatori relativi al capitale umano che poi ritroviamo in quella buon documento rimasto sulla carta
Detto del Processo di Lisbona i tassi di ma occupazione di scolarizzazione di apprendimento continuo e a monte di questi i tassi anche di natalità sono fortunati questi indicatori sproni Ca'mente
Particolarmente negativi nel nostro Paese si sono mossi nella direzione giusta
Sono mi rendo conto indicatori che non consentono nell'immediato di percepire un effetto di competitività direttamente utilizzabile per la competizione contingente ma come non guardare che nonostante tutto il tasso di natalità si sposta dall'uno e diciannove all'uno e trentatré non e se ne discute in questi giorni rilevando né tutta l'importanza significano dieci anni di differenza rispetto a quello paventato timore di dimezzamento dalla popolazione
Cioè viene posposto di dieci anni il il momento negativo in cui questo si determinerebbe il tasso di occupazione ha superato strutturalmente sembra in modo abbastanza reversibile cinquantasette per cento cinquantasette quattro nella media dell'anno scorso
E anche l'indicatore congiunturale del trimestre abbastanza significativo i tassi di scolarizzazione sono manifestamente in crescita il numero di laureati numero di bit diplomati per diverse classi di età i tassi di apprendimento continuo
Sono significativamente cresciuti anche perché la relativa spesa si è quasi triplicato dall'inizio di questo di questo decennio
Non ultimo il ruolo giocato anche dall'avvio per quanto timido e faticoso degli enti bilaterali per la la formazione continua che comunque mobilitano finalmente le risorse accantonate dello zero trenta per cento sul monte salari
Analogamente iscrivendo a parte piena dalla bottiglia le riforme per le infrastrutture cioè quella in intervento sull'assetto regolatorio che ha consentito di dare un impulso pur tra mille resistenza non ultima tra le quali quella che dipende da un potere indipendente cioè dalla magistratura
Che in ogni caso hanno mese hanno significativamente messo in movimento spesa infrastrutturale bloccata da oltre un decennio
Questa secchi se invece guardiamo la bottiglia ancora vuota denuncio io per primo i ritardi inerenti i processi di liberalizzazione a partire dalle public utilities locali ma considerando anche la vicenda dell'energia elettrica e del gas
Tra parentesi Problemi
Che evidenziano contraddizioni in seno anche a al vostro popolo perché da quando avete cambiato le regole della rappresentanza
Se non appena si discuta del gas
Il vostro stesso sistema che scatta difesa di una certa rendita monopolista
Data data la il peso di un significativo associato nella nel vostro sistema di nel vostro sistema di rappresentanza per la stessa energia elettrica potremmo fare qualche considerazione analoga sulle contraddizioni
Che in seno ai meccanismi di rappresentanza facilmente si determinano data l'incidenza di associati che potrebbero addirittura esprimere il presidente della dato il peso che sommati hanno questi settori della posta del sistema confindustriale
C'è un ritardo non c'è dubbio nei processi di libera dei processi di liberalizzazione come c'è stato ritardo anche nelle regole per competere in quelle riforme che non costano abbiamo fatto una riforma del diritto societario siamo maledettamente ritardo per quanto riguarda una riforma del diritto fallimentare
Che ne è il complemento e che è non meno necessaria di quello del diritto di quella del diritto societario siamo in ritardo per i testi unici ma che vi devo dire
Io ho fallito per quanto riguarda il testo unico sulla salute e la sicurezza del lavoro un testo condiviso da tutte le organizzazioni dei datori di lavoro dalle più piccole ma da Confindustria conforme
Cioè Confartigianato
Fanatica mente contestato dalla CGIL
Attenzione con un atteggiamento invece di di di disponibilità negoziale da parte di CISL e UIL le regioni hanno riprodotto preso tal quali le osservazioni dell'accende soprattutto regioni in un certo tipo della CGIL
Apriti cielo quello che si è determinato quanto meno per quanto riguarda i canali che usualmente si occupano della del problema dalla sicurezza sembrava che volessimo organizzare e le scientificamente
Le morti nel lavoro perché fortunatamente nonostante tutto sono mai a segno su un altro indicatore in diminuzione positivamente in diminuzione nel nostro Paese
Io ricordo queste questa resistenza soprattutto nella riforma
Delle delle
Nella riforma delle regole ecco perché così pure le voglio ricordare le resistenze che abbiamo incontrato per quanto riguarda le riforme strutturali senza dubbio strutturali rivolta al lungo periodo quelle riforme come ha detto proprio in questa sala recentemente Tremonti che nessun governo vorrebbe fare perché proprio perché la resa di queste riforme posposta alla quanto meno alle legislature successive a quella nella quale queste riforme vengono realizzate
Beh tutte queste resistenze ricordiamocelo è bene saperlo non è solo un artificio dialettico per rimuovere riportare ad altre la responsabilità hanno nelle dinamiche di questo nostro Paese una genesi molto precisa
Io questa ti ho fatto una trasmissione televisiva
Di buon mattino con tre buoni giornalisti che hanno ricordato questa genesi erano Oscar Giannino erano Magnaschi direttore dell'Ansa
E l'autore di un libro Roberto Napolitano di un recente libro fardelli d Italia
Che riportano tutto agli anni Settanta la maturazione di questi fenomeni specifici
Della che nel contesto di un'Europa complessivamente rigida complessivamente esche nell'ottica incapace di prendere la strada dell'economia dei servizi dell'economia della conoscenza di un'economia cioè per definizione
Fortemente dinamica di passare dalle società statiche delle garanzie le società mobili dell'opportunità in un'Europa che complessivamente ha caratteristiche di rigidità
Le nostre rigidità hanno una origine molto specifica sono gli anni settanta
Per un attimo mi rivolgo a quelli di voi che li possono ricordare
è
E si pensiamo a cosa sono stati il blocco per legge delle autostrade il blocco del nucleare il blocco la il salario variabile indipendente illa la scala mobile
La le regole pesanti nel loro insieme la la dinamica della spesa corrente per la quale ricordo innanzitutto la spesa pensionistica e assistenziale
La palla che si fa a valanga come dice un meraviglioso lo studio di di due ricercatori insospettabili dell'Università di Pavia
Di Gerelli Mariotti ci dice proprio tra il settantadue e settantaquattro dove l'esplosione della spesa corrente si combina addirittura che sfortunatamente con la caduta delle entrate indirette nel passaggio dall'ingiallita cioè un fatto accidentale non previsto non forse non prevedibile
La cattiva gestione della riforma tra il settantadue e settantaquattro fa si combina con l'esplosione delle entrate la palla si informa e diventa anche valanga per effetto del servizio del debito negli anni ad alta inflazione ma le origini il clima le rigidità tutto ciò che anche voi stessi affrontate oggi nella emblematica vicenda del contratto del contratto collettivo di lavoro a quell'origine il problema quindi non è una sorta di endemico male italiano o quanto meno lo è nella misura in cui una certa cultura politica si è tradotta ad sviluppato egemonia in quegli anni e ha determinato pesi oneri che nella dimensione dell'economia industriale nelle produzioni severi e seriali del mondo chiuso di allora nelle nelle nell'autosufficienza se vogliamo
Per cui il debito pubblico ossia a sua volta era un fatto posizione alimentava a suo modo la che a suo modo la crescita in un circuito in tutto interno
Perfino paradossalmente virtuoso le svalutazioni ricorrenti ecco in tutta quella dimensione quegli oneri erano in qualche modo assorbiti
Poi c'è la piccola impresa ci pensava ad evitare quegli oneri ponendosi letteralmente al di fuori del sistema regolatorio di quello delle relazioni industriali o di quello anche delle leggi e delle relative sanzioni
Per il resto voi vi arrangiavate con altri modi anche le relazioni industriali avevano erano causa e insieme soluzione anche del male
Molto spesso beh tutto questo nel momento in cui il sistema si apra entriamo nella nella di Meucci globale siamo in un unico contesto in un unico contesto globale e l'economia per definizione flessibile dinamica induce a induce esigenza straordinariamente riversa noi cioè non non c'è dubbio abbiamo piombi DiVersi
E come non vi io non posso o meno vi prego senza nessun intento polemico ma veramente per per per per condivisa riflessione non ricordare che un anno fa ancora un anno fa qui ma non solo qui cioè qui
Mio amico Calearo rifletteva un'impostazione complessiva del sistema confindustriale la parola d'ordine era fare squadra
La parola d'ordine cioè era quella di cerchiamo condor consenso condivisione stiamo insieme forze sociali
Superiamo il conflitto quasi come la vicenda L'articolo diciotto fosse una brutta pagina da rimuovere e certamente lo è stata per il tipo di contestazioni e anche di Trina nel quale mi sono madre maturata anche la morte
Il povero Marco come come ricordiamo
Ma oggi la domanda che voi esprimete che la relazione di Calearo in modo inequivoco esprime è leadership decisionale per il futuro
La domanda non è più fare squadra
La domanda è a che ora noi si faccia una manovra che sceglie
Perché voi sapete che se dovessimo fare squadra per quanto riguarda l'IRAP dovremmo chiedervi di chiudermi in una stanza con Confartigianato e Confcommercio e credo che non deve arresto non so se il fidarci al giudizio di Dio sulla su Chivu sarebbe la porta per chiedere l'apertura
Ma com'è noto
Non non non non non non troveremo la soluzione sedi chiudessimo in una stanza tantomeno se mi chiedesse se venisse porta se aprissimo la porta infilarsi muovendo anche CGIL CISL UIL
Non verrebbe fuori la soluzione
E perché in realtà ciò che serve al Paese in questo momento è la parte della giacca che ci deve essere tirata e che serve che gli imprenditori ci tirino
Ecco quella di decidere e di prenderci responsabilità anche a costo di conflitto
Perché non si cambia l'Italia degli anni settanta senza conflitto completo spero civile e democratico civile ecco mi mi auguro Saint Santos siamo pieni di scorte Hood la la Lone Rolo fronte de certo c'è il timore sembra anche di quella patologia sempre latente da trent'anni ma nessuno si illuda nessuno si illuda
Che non si possa cambiare
Si possa dare il giro a questo Paese io che sono orgogliosamente figlio di un'esperienza politica che è stata quella del quattordici febbraio mille novecentottantaquattro che ripeto sempre sono rinato alla politica mi vergogno di ciò che ho fatto prima di quella data
E sono orgogliosamente rinato con quell'esperienza politica cioè quando quando un leader
Decise
è spezzò qui il cd il circolo vizioso sul punto della scala mobile
Che preso in sei io ricordo le osservazioni critiche di la Malfa allora
Che era che diceva che sarei era poca cosa che non avrebbe generato grandi risultati in fa in realtà sottovalutò il significato emblematico anche della rottura del circolo vizioso determinato dalla vecchia scala mobile e ricordate come il Paese a catena reagì
Io rimango convinto che l'articolo diciotto aveva un significato analogo quando parliamo di produttività
E quando per vedete Angeletti usa un'espressione della di sì forse è già qui uso l'espressione che io ho sempre condiviso proposto l'articolo diciotto cambia i rapporti di forza
E perché ER dell'impresa una concezione non nonché non la fa identificare come il luogo del conflitto di classe ma come il luogo della collaborazione per la crescita dell'intera società
Lo spostamento dei rapporti di forza in favore dell'impresa cioè in favore di un valore condiviso come è l'impresa non è un fatto negativo
Se c'è un problema che Essa accesso e c'entra con la produttività questo sta anche questo aspetto
Questa storia è che la produttività risieda tutta nell'innovazione tecnologica
Che cioè si possano lavorare meno ore si possano si posti possa essere rigidità organizzativa che cioè ma l'importante è che si butti dentro tecnologia questa è una grande scusate
L'espressione la sera cambia
Perché veramente demente pensare che il che si possa che ci sia un imprenditore così stupido da innestare tecnologia in un contesto che non è attaccato a recepire quella tecnologia e immediatamente ad adattarsi ad essa
Sarebbe non solo un numero
Un investimento non tale da dare la resa tesa ma addirittura un investimento dannoso per quell'impresa
E allora la vicenda delle relazioni industriali in questo contesto è significativa
Anche questa in questa storia per cui io sento dire ma non è prioritario il tema del lavoro non è prioritario il tema del rinnovo del modello contrattuale Bini Smaghi l'altro giorno facendo una buona intervista
Su un solo sul sul Corriere Della Sera ci ha detto come Apple fondamentale gli ha detto fondamentale il rinnovo del modello contrattuale
Ce lo dice la il Fondo monetario nella suo nel nel suo periodica s'è spento su di noi ce lo dice la la Commissione europea ce l'ha detto ce l'ha detto in più occasioni
Noi siamo intrappolati da quel vecchio ma modello contrattuale da quel vecchio andava bene finché andava bene perché esso ha come presupposto inesorabile
La moderazione salariale come faccio un contratto nazionale invasivo pesante
Se non come rappresentanza tarando il punto d'intesa sul su quella parte del sistema che può pagare non posso certo pare un accordo sul terzo del sistema che può pagare
E gli altri due terzi s'arrangino lo devo fare il contratto nazionale è per definizione un contratto che presuppone la moderazione sarà una moderazione salariale
Se salta la moderazione salariale salta il contratto nazionale o quanto meno quella concezione invasiva del contratto nazionale che abbiamo fino ad ora ha sempre avuto la meravigliosa contraddizioni che non lo consente il contratto
Che nelle ultime parole di Calearo dice la dice tutta non posso che condividere la non perché non lo riconosca ragioni anche del sindacato
O richieste legittime che il sindacato pone per alcol per alcuni e per alcuni aspetti ma perché oggi è quella contraddizione oggettiva
Noi ne usciamo soltanto io credo sei modifichiamo il modello contrattuale ed è una cosa maledettamente urgente
Non per fare più contratti perché questa tesi vostra è sacrosanta ma per spostare il baricentro e aveva un contratto nazionale che corrisponde al salario minimo regolato per legge in altri Paesi che si assorbe nel vero conte del vero contratto che si realizza laddove si forma la ricchezza laddove si misura là dove si può negoziare e laddove si produce lo scambio virtuoso
Che scherzo Fadette che determina una diminuzione del costo del lavoro per unità di prodotto che è quello che a voi e a tutti noi interessa
Perché allora i salari possono crescere se la produttività cresce ancora di più è così scende il salario il costo del lavoro per unità di prodotto erede sacrosanto questo sì nel nel metodo lo scambio che voi ponete
Tra
Salario Hee flessibilità organizzativa io che vi faccio un esempio Dada riferito al mio territorio
Come non guardare con preoccupazione al futuro ai disegni di elettorale s'che per adesso ha chiuso lo stabilimento da nove ma che stanno riflettendo sulle sue chiuderlo chiudere Firenze e Milano
Beh però nelle stesse ore in cui il gruppo elettrone ragione del proprio futuro non si chiude un contratto integrativo
Che dovrebbe rendere più performante
Per quegli stabilimenti come Porcilia come Susegana che sono destituite da tempo tendenzialmente sono destinati ad attraccata avere mission mondo anzi a guadagnarci dalla ristrutturazione ma se essi profondamente si ristrutturano
Eppure
Essi Sensi sa bene come senza un accordo concreto lì
Il tradizionale contratto collettivo nazionale pur ammettendo alcune flessibilità poi non rendeva immediatamente esigibili come si dice in linguaggio in linguaggio negoziale per questo
Io penso che dovremmo aprire subito quel tavolo negoziale immediatamente dopo il congresso della CISL e cercare di accompagnare quindi anche ad uscire da questa trappola anche la vostra categoria che all'infelice ruolo di guida nella stagione contrattuale del setto del settore privato affinché cioè silicosi credo davvero quelle condizioni
Di rinnovata collaborazione
Perché noi dobbiamo superare il freno a mano tirato di un sistema di relazioni industriali ancora maledettamente ideologizzato e nel quale la moneta cattiva scaccia la moneta buona perché c'è la moneta buona
Ma inevitabilmente nel gioco competitivo viene scacciato da quella da quella che ha da quella che da quella che da quella cattiva
E
Tra l'altro
Fategli all'ultimissima battuta prelevato io mi ricordo quando avevate salutato con grande favore la piattaforma unitaria
Rivale sempre quella buona regola
Direbbe Catalano quel grande filosofo della notte che ci ha fatto conoscere Renzo Arbore è meglio avere un sindacato unito nella conservazione della modernità piuttosto che avere un sindacato unito nella conservazione
Ma è meglio avere anche un sindacato diviso di cui un pezzo accetti la modernità sconfiggendo quello votato alla conservazione
Le conclusioni
Regia Bombassei
Io faccio veramente una fatica immane
Nel a non rispondere a tutti gli stimoli che sono stati dati
Mi spiace che sia dato via Riotta perché uno tanti stimoli son venuti da lui tanti stimoli son venuti da Sacconi
Faccio due battute perché proprio non riesco a farne a meno perché credo però mi piacerebbe poter rispondere in maniera esauriente tutte le cose che sono state dette perché in parte credo che siano assolutamente condivisibili ma credo che in parte facciano parte un po'del gioco e dei ruoli che siamo primi noi a criticare o la prima cosa che viene in mente
E questo era un pensierino per gli ottanta a pensare veramente finché parlava continua prestato al formaggio giallo può
Immagino come quel signore italiano che avesse vinto una commessa di fornitura ha questo grande magazzino americano
Come avrebbero reagito i suoi competitori francesi tedeschi inglesi sicuramente avrebbero
Non detto che avrebbero perso una commessa che loro non avrebbero potuto prendere ma sicuramente parlando molto male del formaggio italiano del paese italiano
E soprattutto per l'ho fatto scrivere ai loro giornali perché questo fanno contrariamente a noi che riusciamo a scrivere male di noi stessi nel dire quanto male e quanto male siano le aziende in Italia e quindi le fabbriche di formaggio ma non solo
Sicuramente avrebbero trovato anche giornali italiani o competitori Italia perché poi
Chi non ha un compiti dunque un un competitore in Italia l'Italia il Paese dei competitor per eccellenza quindi sicuramente aveva trovato qualche giornale italiano e qualche prete un italiano che avrebbe parlato male del suo del suo collega ecco purtroppo questo nel nostro Paese allora
Veramente non stupiamoci più di quanto i giornali si presentano con le star che è vero che abbiamo un po'di di mali siamo pieni di acciacchi siamo in un
E l'Europa più che l'Italia che ammalata è chiaro che noi siamo la parte più debole di di un continente quindi faccia cisti facciamo un po'più male degli atti
Però ecco non votiamo ci sente collegio perché se no veramente l'unica cosa di vedere di far domanda e cambiare nazionalità questo credo che non sia dei nostri sentimenti
E l'altra cosa alla amico Sacconi è che
Non è vero contesto il fatto che abbiamo cambiato slogan della squadra come qualcuno ha detto qualche giorno fa si dice che per ballare il tango bisogna essere in due
Ecco l'ora dobbiamo immaginarci che questo tango lo dobbiamo all'io personalmente lo vuole ballare in quattro perché la coppia è fatta da tre in questo caso il sindacato e poi quando parliamo di squadra continuiamo a dimenticare che non è soltanto un rapporto fra Confindustria e sindacato che importantissimo ma la squadra c'è una terza parte che il Governo che devo dire che in questo caso in parecchie occasioni è mancato anche al governo
Poi non c'è stato forse in quest'ultimo anno un grande amore forse non è sbocciato anche per qualche incomprensione però soprattutto anche perdere grandi delusioni che abbiamo avuto spesso su promesse fatte e non mantenute e spesso su delle incomprensioni che non ho più di carattere politico che di carattere economico
Quindi continuiamo con grande tristezza ballare il tango da soli ma non certo perché per rimprovera per cattiva volontà da parte di Confindustria quindi noi vogliamo e continuiamo e credo che sia condivisibile lo slogan di Montezemolo che dice facciamo squadra
Perché se no facciamo quello ne esprime il ghiaccio tutte le fosse uscito avevo fatto la battuta sul formaggio però gliela racconto dopo
Se no facciamo la stessa cosa che diceva prima del ricercatore
è vero che
E e della reazione che facciamo tutti quando si parlava prima della riforma di alcune delle riforme che sulle riforme dire tutto suo fatte bene la riforma sul lavoro la riforma Moratti
Io credo che se qualcuno va a fondo di queste cose vere che ci sono quanto meno la volontà di migliorare un sistema
Che ormai non funziona
Però scatta immediatamente questa questa volontà Derrick della ricercatrice che il che citava prima subito nel dire
A una a una proposta di riforma ci sono altri dieci enti che criticano riforma non come migliorarla ma come demolirla e purtroppo è un paese fatto così allora dicevo prima per riprendere il concetto
Che a differenza dei nostri colleghi europei forse di altri paesi lei è un'esperienza più diretto anche negli Stati Uniti contrariamente a quei Paesi dove uno è orgoglioso del proprio Paese
Fa le cose fatte male ma le condivide dice che son cose fatte bene anche quando sono evidentemente cose fatte male noi anche se sono fatte bene diciamo che sono fatte male e ci piace ci piace dir male di noi stessi quindi è chiaro che una economia dico di competitività come quella europea ma troverà sempre qualche bravo giornalista o qualche suo collega immagini oggi se potessimo scrivere noi su su un giornale cinese cosa diremmo del peste e corna sicuramente
Qua queste son le cose che dobbiamo poi riuscire anche a a un pochettino a far decantare e leggerle nella maniera nella maniera corretta
Perché se fosse veramente così e purtroppo ha ragione invece quando si dicono i dati che citava lei i dati che ci dava Calearo io ho evitato di fare dei dati poi arrivo la relazione che forse un po'più lunga visto la mia deviazioni iniziale o ai ho eliminato tutti i dati
I dati sono inesorabilmente negativi tutti è come quando si va in ospedale a fare a fare un check-up tutto negativo
Però apparentemente la salute non è poi così cagionevole perché ci sono altre cose che potremmo invece evidenziare
Dove ci sono delle anche nelle aziende io mi limito a parlare di aziende che invece fortunatamente stanno anche andando bene si stanno imponendo sul mercato imprenditori seri che verso le proprie aziende
Quindi secondo me è un mercato che andrebbe visto un pochettino più in profondità
E tornando invece al discorso Cina adesso non so chi parlava dei dei dazi come una cosa disdicevole
Un Paese che sicuramente consideriamo democratico come gli Stati Uniti hanno più di cento famiglia di prodotti che sono soggetti ad accise sui importazione perché sono considerati non non corretti
Vi faccio l'ultimo esempio poi ritorno veramente la mia relazione allora
Uri noi abbiamo perso come azienda una parte del mercato americano su un settore e ovviamente abbiamo indagato su come su come si poteva reagire la prima cosa che dice la regola pagina uno e quello di conoscere la propria i propri competitor per siamo andati a visitare tutte queste aziende cinesi
Allora io son tornato stanotte dalla Polonia dove abbiamo finito uno stabilimento con un investimento notevole di una nuova fonderia che credo che sia tra le più moderne d'Europa
Ebbene il nostro concorrente cinese lavora con delle delle cose totalmente manuali su per chi ha una minimo di misure siamo fra metalmeccanici posso usare anche qualche dato tecnico
Il impianto delle sabbie viene fatto setacciato col badile a mano su una rete da materasso e sopra i materassini moderni forse non hanno più neanche la rete i trasporti vengono fatti con delle regolari carriole
Leo gli operai che lavorano lavoro senza nessuna esigenza di sicurezza di lettura pezzi rettificati senza le mascherine niente vita credo durata della vita media penso che non superano i tre anni
E poi gente che fa accompagna la formatura va annuale fatta proprio mano roba da tre quattrocento anni fa ebbene questo modello e quello che riesce
A competere sul mercato internazionale americano europeo ed è quello che riesce a scalzare una produzione nostra fatta
Nel migliore ma né con le tecnologie migliori del mondo
Allora non è questione né di giornali né di dire di da c'è qualcosa che non funziona io non so esattamente ma gli economisti i politici cioè sono due sistemi che non possono competere in questo modo
Evidentemente c'è qualcosa che non funziona perché se no veramente
Allora io la proposta è di dire che all'esercito italiano di dotiamo di clava perché tanto i carrarmati o qualsiasi altra cosa tecnologica non serve più vincono quali con la clava in questo caso arriva all'industria ma nessuno degli economisti
O dei politici e anche di qualche giornalista economico forse non va ma non non va a vedere bene in profondità queste cose e spiega la gente comune del perché le aziende si chiudono de perché abbiamo alla forse le vedrete che magari qualche momentaneo dazi o che non vuol dire coprirsi le le produzioni
Vuol dire che oggi usare delle le do una legislazione europea che esiste e se esiste è un qualcosa assolutamente di usabile là dove si possono fare oppure in cercare di obbligare questi Paesi o usare dei sistemi sociali che siano da Paese civile in onda veramente da da una specie di paesi di dei che che che hanno la gente in serbo schiavitù ecco queste sono le due cose che mi scappava da dire ne avrei molte alte massima poi butta via la mia relazione allora tornando invece ai temi di oggi che
Ovviamente non posso che condividere visto che un anno fa
Nel passaggio di consegne con l'amico che ha Massimo Calearo avevamo fatto una situazione tipo quella di oggi quindi sì eravamo lasciati un po'riflettendo quali erano
La situazione del mercato è passato un anno e credo che non solo siamo ancora pieni di incertezze o abbiamo delle certezze in senso negativo
E qui credo che ci troviamo amaramente davanti
A una situazione in cui dobbiamo constatare che nessuno sembra più in grado di decidere qualche cosa vuol con che è un una sorte di immobilismo vissuto come quasi una condanna inappellabile ecco io
Mi rifiuto di pensare che questa sia una situazione nostra io credo che questo immobilismo sembra quasi di che ci sia una una specie di resa nazionale ed enti ed internazionale in un mondo che invece completamente è mutato
Questo è chiaramente peggiorato di fronte alla entrata nel mercato di alcuni Paesi
Alcun qualcuno Lollo citato prima che sono Paesi molto più dinamici molto a volte anche spregiudicati per le ragioni che dicevo comunque che hanno una volontà di competere e che hanno veramente rivoluzionato tutti gli equilibri dell'economia mondiale
Ma anche la politica europea che finora rappresentato un po'una guida per tutti i Paesi dell'Unione ha subito credo un forte contraccolpo con i no della Costituzione le critiche
Alla unificazione monetaria la difficoltà anche delle approvazioni di un bilancio comune
è chiaro che in questo quadro che è molto complesso come dicevo prima l'Italia è certamente uno dei paesi che pur essendo industrializzati hanno soffrono di questa di questa maggiori difficoltà rispetto ad altri sull'accordo con Calearo quando afferma che viviamo in una crisi di di di competitività senza precedenti
Nella storia lo sviluppo industriale credo che mai come in questo momento abbiamo avuto queste difficoltà
L'andamento del del prodotto interno lordo credo che lo dimostri questo è uno dei dati evidenti il ristagno della produzione industriale altro dato che soprattutto nel settore dalla metalmeccanica Emerson è indenne i dati che trimestralmente vengono pubblicati
La forte riduzione nostre quote di mercato del commercio mondiale un altro dato
Estremamente che lo negativo che non è stato citato oggi quindi lo cito io se pensiamo che fatto cento il valore delle nostre esportazioni soltanto il dodici per cento imputabile a prodotti i cosiddetti high tech e quindi vuol dire
Che continuiamo a produrre dei prodotti che non solo di alta tecnologia
Quindi credo che lettino logiche e la la ricerca siano uno dei dei settori le chiavi vincenti vidi le chiavi di lettura
Siamo fortemente in deficit di competitività rispetto non parliamo più di Cina o di altri Paesi ma rispetto a competitori
Chiaramente più comparabili e più seri come gli Stati Uniti o Giappone ma siamo anche qui deficitari rispetto ad altri paesi anche dalla comunità europea che sono soprattutto i nuovi entrati nella nella comunità quindi Paesi dell'Est
Quindi nonostante questa situazione dobbiamo però come dicevo non migliorare alcuni pochi ma almeno quelli citiamoli se no veramente dati positivi
Le rilevazioni relative al primo trimestre del due mila e cinque ci dicono infatti che su pure in un quadro di appuntamento recessivo dell'economia in generale
La disoccupazione non scende questo dato credo che tutti abbiamo evidenziato e continua che documentare il tasso di occupazione va letto questo dato non va preso come tutti i dati come tutti i numeri vanno interpretati è chiaro che c'è un fenomeno di emersione di di di di di che che che contenute in questi numeri però comunque è un dato positivo in qualunque maniera lo si voglia interpretare quindi non si vuole assolutamente sottovalutare i problemi
Perché sappiamo che i livelli di occupazione in Italia restano purtroppo ancora bassi altro dato negativo abbiamo un tasso di occupazione in Italia sensibilmente più basso della della media europea
Però va riconosciuto e questo bisogna dare atto che molte delle novità che sono state introdotte in materia di lavoro prima degli anni novanta da quell'opera che appunto sia negli anni novanta crea quella più recente della legge Biagi che Sacconi citava prima hanno dato veramente un stanno funzionando e stanno dando dei risultati positivi
A livello di Confindustria stiamo lo stiamo monitorando perché per dare una un un valore a questo fenomeno che comunque già oggi possiamo dire positivo e che poi vedremo di quanto è positivo
Anche il sistema di sé di ridiciamo degli ammortizzatori sociali nel suo complesso possiamo dire che in questi anni ha funzionato eretto
Perché ha consentito di assorbire credo in modo adeguato non traumatico non drammatico alcuni Effeti che sono connessi alle tantissime ristrutturazioni e riconversioni produttive recitava qualcuno prima Sacconi
Cioè vuol dire che comunque il sistema in questo modo in questo caso ha retto
Questo chiaramente non può essere il nostro obiettivo è certo che è un livello minimale dobbiamo però quindi puntare a un incremento di occupazione che sia in grado appunto di realizzare più valore aggiunto
Adesso dobbiamo avere la capacità progettuale di realizzare dei nuovi interventi di politica attiva del lavoro
Che siano in grado di favorire un rapido accrescimento di altri posti di lavoro anche a seguito di adeguati processi di formazione specifica che stiamo cercando in tutti i sensi di di di formare
Io credo che in questi mesi per il ruolo che svolgo avuto la possibilità di incontrare molti dei colleghi imprenditori in parecchie Regioni parecchie province e quindi confrontabili che con loro sulle sfide di ogni giorno
Che sono molto diverse stranamente almeno per me è stata una novità ci sono delle realtà nel nostro Paese è molto diverso
E quindi tutti si trovano comunque i settori anche diverso io per esigenze diverse a fronteggiare un po'un'emergenza ma ascoltare le loro esigenze comunque è stato almeno per me estremamente positivo
E quindi quello che vi dico che ho visto anche nonostante tutte le cose negative che ci stiamo dicendo e queste grandi difficoltà e l'incertezza invece ci sono centinaia di imprese che continuano invece ad investire
Continuano a crescere spesso conquistare delle quote di mercato e delle posizioni a volte di leader a livello a livello mondiale sui mercati internazionali quindi creando del valore e producendo quindi lo sviluppo anche per il Paese
La situazione economica contingente che aggravata
Dagli storici ritardi del paese questo credo che qui non ce lo siamo detti dobbiamo ripetuti credo che non giovi ripetere quali sono
Mette però in difficoltà un'altra miriade centinaia o migliaia di altre aziende che invece faticano arrestare sul mercato
E scoraggia soprattutto chi vorrebbe dar vita a nuove impresa e nuove attività imprenditoriali
Io credo che soprattutto della piccola e della media impresa con le aziende di carattere familiare incentrate soprattutto sui distretti produttivi specifici delle nostre zone
Credo che su soprattutto quelle sono in evidente difficoltà di fronte a questi mercati globalizzati non riescono ad avere una dimensione sufficiente per coperti per poter competere
E spesso anche perché dei distretti le grandi aziende hanno delocalizzato
Non possiamo dimenticare che la manifattura rappresenta il venti per cento del valore aggiunto italiano totale
Quindi il manufatturiero credo ha contribuito finora in modo determinante a costituire la base industriale del Paese questo non ce lo dobbiamo dimenticare
E la fonte di ricchezza essenziale per finanziare i nostri acquisti sui mercati internazionali cominciando dall'energia ed alle materie prime
Sì la sua solidità dovesse venire a mancare credo che non potremo avere una crescita sostenibile dei redditi e dell'intera economia nazionale quindi credo che per affrontare in modo decisivo i problemi strutturali del Paese essenziale dotarci di una politica di sviluppo che punti innanzitutto sull'impresa
E questo devo dire all'amico Sacconi che sembra che si sia scoperto un po'in ritardo non lo dico lui personalmente che so che invece su queste cose ai estremamente sensibile ma purtroppo ecco il governo veramente forse nel nell'ultimissimo periodo ha ricominciato a parlare di impresa si parla di tutto ci sente parlar di tutto si parla troppo poco di impresa e quando si parla
Si parla un po'perché in questo caso lo dico per deluderla prima per illudeva e poi per deluderli
Una politica in grado di capire che il nostro Paese ha bisogno di ritrovare quella fiducia che ci diceva prima forse abbiamo perso
E quella rinnovata voglia di fare che è stata quella che si diceva prima ha portato il nostro Paese in due generazioni a diventare uno dei più grossi grandi paesi industriali quindi se vogliamo rilanciare il Paese dobbiamo creare le condizioni per liberare le risorse necessarie e per far sì che si investa di più e meglio innescando un nuovo ciclo positivo di sviluppo
Serve allora anche un'Europa forte non solo l'Italia un'Europa che richiami al rigore mette a disposizione dei guanti strumenti giuridici e finanziari per ammodernare i sistemi nazionali
Non un'unione burocratica e distante ma un'Europa che crei valore aggiunto e che sia in grado di sostenere gli stati membri nelle spire comuni cosa che non sta bene
In questo senso ritengo che il semestre britannico è stato già citato prima del Presidente
Ha di più un presidente sente così coloro che abbia trovato un avvio positivo i fatti
Molti dei punti del programma che è stato presentato da Tony Blair al Parlamento europeo sembra andare nella direzione la giusta direzione un precise orientamento verso quegli obiettivi di Lisbona
E cioè verso la crescita e l'occupazione son passati cinque anni quasi inutilmente perché non c'è stata crescita e non c'è stato occupazione anzi il contrario
L'Unione europea di oggi per essere credibile autorevole deve riflettere le reali esigenze dei Paesi che la compongono chiaro che quello che abbiamo visto in questo ultimo periodo è un un fallimento di questo di questo modo di comunicare che la gente non ha capito non i veri direttamente la politica non segue e non riesce a interpretare quali sono le le reali esigenze
Deve mirare ancora potenziare il mercato interno a creare maggiori infrastrutture a sviluppare un'attenta politica della concorrenza e a sostenere prima di tutto i settori che rappresentano il futuro dei nostri continenti come quella ricerca
è chiaro che ci piacerebbe esportare meno scarpe e più cuori artificiali però non riesco a immaginare una catena di montaggio con due mila persone che Montino cuori artificiali quindi dobbiamo convivere al ma almeno ancora per un po'il Po di anni
Con le spese cercando di stimolare a fare più cuori artificiali ma continuiamo a fare dico biciclette perché abbiamo perse tutte ma almeno le motociclette dove siamo leader a livello europeo e qualsiasi altra cosa che abbia a che fare con la meccanica
Quindi la politica sociale europea ha portato ad un eccesso di regolazione che spesso risulta più un ostacolo alla crescita e all'occupazione che allo sviluppo
Un altro dei limiti della della politica europea per il futuro allora più che una ormoni esazione forzata perseguita Traverso
Un intervento legislativo credo curerà favorire un approccio orientato a promuovere una convergenza graduale verso delle politiche nazionali più efficienti e più efficace
Il recupero di competitività dell'Italia richiede pertanto quelle politiche nazionali che siano realmente strutturali incisive sono cose che abbiamo credo detto abbiamo condiviso Confindustria ha più volte sottolineato la necessità di un impegno di tutti questo era il richiamo a fare squadre alla concertazione a tutti gli attori dello sviluppo industriale in un orizzonte di medio lungo perito
Di almeno cinque
Anni io ho più per potere fare investimenti in ricerca e innovazione le solite cose che ci siamo detti tantissime volte però almeno su cinque abbiamo focalizzato che era appunto la ricerca l'innovazione
La liberazione la concorrenza anche su questo è pur vero mi sono segnato prima
Che quando tocchiamo l'Energia
Dobbiamo chiarirci le cose io credo che veramente quando si parla di questo né non è mai scattato il sistema confindustriale può darsi che qualcuno abbia reagito a livello personale o aziendale ma questo direi che è lecito in democrazia ma credo che non abbia mai preso una posizione Confindustria a difesa
Di un di un di una libera e di azione credo che l'amico Montezemolo l'abbia l'ho ripetuto alla noia
Visto gli interventi che fa di una maggiore liberalizzazione quando si parla di rivelazione e di libera concorrenza chiaramente si parla soprattutto di energia di casa delle delle municipalizzate tutto quello che ne consegue
L'altra palla al piede che abbiamo è la semplificazione riduzione la burocrazia questa è un'altra delle cose che ci differenzia da qualsiasi altro Paese europeo non parliamo di tour di del del degli Stati Uniti le infrastrutture altra no
Il costo della logistica oggi in un mercato più ampio penalizza ancora di più i nostri prodotti e infine al Mezzogiorno
Che su quale credo che siamo tutti d'accordo
Quindi su alcuni di questi fronti sono stati fatti credo i primi passi con le misure che il governo ha varato le scorse settimane per il rilancio dello sviluppo
E però credo urgente adottare delle ulteriori misure molto più incisive con una strategia di breve termine centrata sui fattori che più penalizzato la competitività dell'impresa
Penso innanzitutto la dinamica dei costi unitari variabili che ci svantaggio rispetto all'Europa i dati ci dicono che in Italia la pressione fiscale e contributiva sulle imprese è una delle più elevate d'Europa
L'Italia è tra i Paesi in cui il cuneo tra retribuzione netta e costo del lavoro e molto più elevato
Se pensiamo fatto cento la retribuzione netta un'impresa italiana sostiene un costo di centottantacinque contro i centoquarantacinque del Regno Unito per arrivare ai centotrentatré dell'Irlanda
Il nostro cuneo fiscale per oltre due terzi dovuto l'elevato livello dei contributi sociali
Ma oltre a livello Giò con un ruolo perverso anche la composizione la struttura del cuneo fiscale e contributivo
Si fanno ricadere sui costi del lavoro degli oneri che sono chiamati impropriamente in troppi cioè impropri
Come gli assegni familiari o le prestazioni di maternità che dovrebbero invece essere poste a carico della fiscalità generale
Senza volere qui riaprire la polemica che c'è stata detto prima nel del mancato intervento del governo sull'IRAP non posso tuttavia tacere sul fatto che la liquidità dell'aliquota dell'Iraq rappresenta il quattro e venticinque per cento dell'intero costo del lavoro
Per cui devo continuare a sottolineare l'effetto disincentivante che determina sull'occupazione e lo sviluppo
L'esigenza di promuovere l'innalzamento del livello di occupazione del Paese la crescita di competitività del nostro sistema produttivo rendono ormai urgente l'avvio di interventi volti a realizzare la riduzione del cuneo contributivo sul costo del lavoro
Da subito sono possibili e necessari interventi sul costo del lavoro che eliminino le più gravi disfunzioni gli interventi necessari sono l'eliminazione dei residui oneri impropri spostando sulla fiscalità generale come ho detto prima
Un significativo Scala Dio contributivo
Degli oneri sociali sul salario variabile altra idea che abbiamo in passato discusso più volte
Eliminare l'ingiustificato contributo aggiuntivo che penalizza il ricorso al lavoro straordinario specie nelle imprese manifatturiere
Superare le distorsioni esistenti sulla gestione dei premi INAIL
Ad utilizzare quindi le risorse così recuperate per la riduzione delle tariffe o per investimenti finalizzati alla ricerca l'innovazione cosa che non avviene oggi
E altri ancora che potrebbero essere elencati ed esaminati
Che potrebbero uscire da un franco e sereno confronto che peraltro il tavolo al tavolo del ministero del lavoro
Che aperto direi meritoriamente all'inizio del mese di aprile e che mi auguro riesca finalmente a decollare per condurre deluso a delle soluzioni di immediata attuazione
è ovvio che l'effetto tempo non è mai una cosa indifferente un in questo caso direi che è veramente determinante
Quindi lo choc che tutti auspichiamo deve essere quindi dato quanto prima se vogliamo che abbia un qualche effetto
Mi preoccupa fortemente che già si pensi solo di interventi spostati o la fine dell'anno o peggio ancora nel due mila e sei
Penso che le ragioni e la politica così come quella dei sindacati sono tutte chiaramente meritevoli di grande rispetto e di grande attenzione peccato però che difficilmente sono compatibili e conciliabili con i tempi dell'economia
Alle questioni riduzione del costo del lavoro si affiancano tutti gli altri aspetti di relazioni industriali che riguardano i rapporti diretti fra noi e le segreterie sindacali
Presidente Calearo riferito di come la vertenza per il rinnovo del biennio economico del settore versi ormai in una situazione che i sindacati definiscono tecnicamente di blocco negoziale
A me francamente non dà nessuna particolare soddisfazione a fermare che l'avevamo detto
Ma proprie proprio così quando quasi un anno fa ormai a luglio il quattordici data un anno
Abbiamo proposto alle tre segreterie generali CGIL CISL e UIL di affrontare insieme delle questioni che interessano il fattore lavoro e fra queste anche i temi di contrattazione collettiva ci siamo sentiti rispondere prima la chiusura dei contratti e poi la revisione degli assetti della contrattazione una scelta quella operata dai sindacati che significa aveva deciso di rinunciare a svolgere quello che da sempre è il ruolo delle confederazioni
E cioè un ruolo di indirizzo e di orientamento dell'attività delle rispettive categorie anche attraverso la definizione di accordi generali
E ancor di più
In passato e dell'attuale fase storica e delle degli ed economica che le confederazioni devono svolgere questo ruolo in questo momento particolarmente difficile
Quindi era difficile transazioni in atto occorre infatti l'adozione di modelli economici e sociali che siano in linea con i grandi cambiamenti in atto io credo che ignorare questo è veramente una colpevole negligenza
Dobbiamo passare da un'economia caratterizzata da mercati stabili e di occupazione consolidata dure economia basata sull'innovazione sulla globalizzazione
Dove contano molto di più gli investimenti in ricerca e sviluppo e formazione
Dove la sfida dei nuovi entrati è continua e dove la mobilità occupazionale è cruciale
In questa difficile congiuntura economica le questioni salariali e quelle organizzative rappresentano
In tutto un da tutt'uno da affrontare con responsabile sollecitudine
Gli accordi che con sempre maggiore frequenza era anche questo è stato citato prima vengono raggiunti da importanti aziende francesi tedesche britanniche
Nessuno un concreto e positivo esempio che sembra essere però totalmente sconosciuto i nostri interlocutori sindacali
Come dice qualcuno si fa pensa si fa peccato solo pensato di nonna dirli da pur di fronte sindacale
L'Italia ha perso delle posizioni nella graduatoria internazionale della competitività per cui credo che per riattivare il circolo virtuoso che si crea fra maggiore produttività in maggiore crescita
Occorre concentrare tutti gli sforzi sull'aumento dell'efficienza dell'impresa e del sistema nel suo complesso
Allora si tratta di atto di adottare rapidamente anche nei nostri contratti di settore soluzioni di flessibilità degli orari
Che possono essere utilizzati da parte di tutte riprese senza ulteriori negoziazioni confronti scambi con tutto il carico di conflittualità che questi fatti comportano e che hanno sempre comporta
Se così non fosse allora veramente dovremmo seriamente interrogarci sul ruolo che vogliamo ancora attribuire alla contrattazione collettiva nazionale di settore
Se i sindacati hanno ragione a volere conservare la centralità del contratto nazionale a tutela dei diritti di tutti i lavoratori credo che analoga funzione dovrà essere per l'impresa di riconoscere dosi sufficienti di flessibilità organizzativa non necessariamente rinegoziabili
Sono questioni che da tempo formano oggetto di dibattito circa il futuro delle relazioni industriali
Ritengo sia arrivato il momento di prendere atto della necessità di definire questi aspetti
Così come diventa sempre più urgente e indispensabile rivedere la struttura delle retribuzioni per creare un collegamento più stretto fra quote di salario e di indicatori che tengono maggiormente conto
Del raggiungimento degli obiettivi concordati
Del riconoscimento del merito individuale del grado di coinvolgimento dei lavoratori del processo produttivo
Ma credo che anche nelle condizioni locali dell'economia e del mercato del lavoro sia a te un fattore altrettanto importanti
Come aveva anticipato Montezemolo credo all'assemblea di maggio stiamo lavorando per fornire il nostro contributo per definire delle nuove relazioni industriali
Dal confronto con i sindacati dovremmo essere in grado di individuare le soluzioni per garantire che i frutti di una stagione di relazioni industriali finalmente più collaborative vadano distribuiti fra impresa e lavoratori
Non intendiamo certo rivedere le regole per ridurre le tutele e le garanzie dei lavoratori non vogliamo certo pagare meno i nostri con latori ma sicuramente pagarli meglio
è evidente che si tratta di ragionamenti che non sono facili
Soprattutto per le tante implicazioni che comportano e che richiedono un mutamento della tradizionale cultura sindacale tanto da parte dei lavoratori ma anche da parte delle imprese
Sostenuti dalla autorevolezza di molti tra coloro che ci sono espressi su questi temi possiamo dire che l'Italia ha bisogno di un nuovo patto costituzionale
Patti costituzionale fra le parti sociali in grado di affrontare tutti gli aspetti essenziali delle regole di relazioni industriali che influiscono
Gli occhiali
Costano
Che influiscono sul normale svolgimento del rapporto in azienda
Desidero concludere citando un brano di un personaggio che tanto si è speso per migliorare le relazioni industriali specie nel settore metalmeccanico
Mi riferisco a Felice Mortillaro che mi fa piacere ricordare oggi questa serie A dieci anni dalla sua prematura scomparsa
All'avvio del negoziato che porterà poi al protocollo Scotti che nel mille novecentottantatré segna un'ulteriore tappa di un'altra storica vicenda negoziale quella dalla scala mobile Mortillaro scriveva
Ci attende un negoziato ANAS pro e nuovo ad un tempo aspro perché una volta tanto si dovrà fare a meno dell'ideologia per fare premio sull'asciutto linguaggio delle cifre
Nuovo perché i sindacati devono accettare una sfida che ha per posta la loro credibilità la loro capacità di influire sulle situazioni economiche per migliorarle a vantaggio dei lavoratori ma anche nell'interesse del Paese
Mi sembrò parole credo di straordinaria attualità anche oggi
Da parte nostra intendiamo impegnarci per definire un quadro completo e regolato di relazioni industriali che dia certezze i lavoratori e all'impresa
E favorisca una maggiore competitività del sistema produttivo e di conseguenza lo sviluppo dell'occupazione e la crescita del Paese
In sintesi credo che si tratti di definire delle regole sì innovative ma certamente condivise grazie all'attenzione
Grazie Alesi a Bombassei dichiaro l'Assemblea conclusero i grazie a tutti per la partecipazione