Cerimonia per il 60° anniversario della Costituzione della Repubblica italiana

Con il Presidente della Camera dei deputati Fausto Bertinotti il Presidente del Senato della Repubblica Franco Marini
Fa ingresso in Aula il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
No
Dichiaro aperta
La cerimonia per il sessantesimo anniversario
Della Costituzione della Repubblica italiana
Rivolgo il mio vivo ringraziamento al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
Che ho nuova con la sua presenza la cerimonia odierna
E che indirizzerà questo consesso il discorso celebrativo
Saluto con lui presidenti emeriti della Repubblica Francesco Cossiga
Oscar Luigi Scalfaro componente dell'assemblea questo ente
E Carlo Azeglio Ciampi
Saluto il Presidente del Senato Franco Marini il Presidente
Il Presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi
Il Presidente
Il Presidente della Corte Costituzionale Franco Bile
Il mio saluto
Va ai senatori a vita Giulio Andreotti ed Emilio Colombo
Anche essi componenti dell'Assemblea costituente
Ai rappresentanti del Corpo diplomatico
Ai rappresentanti delle magistrature superiori
Delle altre istituzioni dello Stato
Delle istituzioni regionali e del territorio
Delle forze sociali ed economiche alle altre autorità presenti e a tutti gli intervenuti
La presenza in quest'Aula dei rappresentanti dell'istruzione della Repubblica
E delle forze sociali
Esprime la ricchezza delle culture politiche delle sensibilità e delle esperienze del Paese
Un patrimonio di risorse civili
Che nel ritrovarsi assieme in questa solenne circostanza
O fa il segno dell'unità possibile nella condivisione delle sorti della Repubblica
E delle capacità di riconoscersi
In un cammino comune pur nelle diversità di idee
E di opinioni
Un cammino che abbiamo imparato in questi sessant'anni
Essere impegnativo ed a duro
Quello di della realizzazione dei grandi obiettivi programmatici della nostra Costituzione
A questo scopo ancora oggi possono essere mobilitate le migliori energie del Paese
C'è una grande risorsa del Paese
Una risorsa ancora in larga misura non utilizzate
Ed è la ricchezza della sua società civile
Delle sue articolazioni
Dei suoi giacimenti di solidarietà e di partecipazione
Delle sue organizzazioni democratiche di base
Ma non si possono trascurare d'altra parte io rischi
Che si evidenziano delle diseguaglianze
Nelle manifestazioni di crisi della coesione sociale
Nelle manifestazioni di violenza che segnano drammaticamente l'altra faccia della modernizzazione in corso
Perciò bisogna tornare allo spirito della nostra Costituzione
Le basi dell'unità del Paese e della sua riforma sono custoditi infatti nella costruzione della Repubblica italiana
E nella testimonianza di civiltà che vi hanno impresso i costituenti costi consegnandola alla responsabilità nostra e delle generazioni che ci seguiranno
La cerimonia odierna rappresenta dunque un'occasione per rinnovare il sentimento di profonda riconoscenza
Per una edita tanto preziosa ed esigente
Rizzato nel passaggio più drammatico della storia del Paese
Attraverso il concorso delle forze politiche democratiche
Differenti nelle opzioni di fondo ma tutti accomunati nella medesima speranza
La costruzione di una nuova convivenza civile fondata sul lavoro e sorretta sul primato della democrazia la libertà e della giustizia
Maturato nell'antifascismo e nella lotta di liberazione e vissuta dal popolo italiano
Oggi
Viviamo un momento di acuta crisi della politica
Che ha determinato una preoccupante distanza che separa i cittadini dalla vita pubblica dalla politica e dalle istituzioni
Colmare questa distanza rappresenta il presupposto necessario per la risoluzione
Dei numerosi elementi di criticità con cui si confronta in questa fase la comunità nazionale nell'epoca di grandi cambiamenti densi di problemi molto ardui e anche assai dolosi
La costruzione non è solo la memoria
Non è solo la radice della nostra storia
Quando la tragedia investa la nostra stesso umanità
Con le terribili morte sul lavoro viene subito alla mente l'articolo uno della costruzione d'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Quando la precarietà corrode il futuro di un'intera generazione
Quella del nostro domani per cercare nella linea di uscita dobbiamo andare con lo straordinario articolo tre della Costituzione italiana che recita
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso di razza di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali
è compito della Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico sociale
Che limitando di fatto la libertà l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo dalla persona umana effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
E quando come nel nostro tempo il mondo diventa instabile alla violenza della guerra al terrorismo segnano ancora
La bussola della nostra costruzione della pace è una guida per una nuova navigazione in questo senso
Questa solenne riunione costruisce anche l'occasione per rinnovare l'impegno delle istituzioni democratiche adoperata svolgeva laicamente e pienamente l'ispirazione democratica che segna la nostra Carta costituzionale
Hai trovando al suo interno i dati di valori indispensabile per rispondere a domande pressanti poste dai mutamenti del tempo
E la forza per interpretarli nel segno del rispetta la dignità della persona umana del pieno riconoscimento dei diritti sociali ed è la lotta
Conto ogni tipo di esclusione
E in questo quadro
Che le parole del Presidente della Repubblica suscitano in tutti noi oggi un'attesa particolare grazie
Ha ora la parola
Il Presidente del Senato Franco Marini
Signor presidente
Della Repubblica autorità
Colleghi parlamentari
Ritengo questa nostra celebrazione uno dei momenti più alti
Per la nostra vita istituzionale
Nelle aule di questo palazzo il lavoro appassionato e lungimirante dei padri costituenti ha dato vita al testo della Costituzione che fu poi promulgata dal Capo dello Stato
Poi
Promulgata dal Capo dello Stato in Senato a Palazzo Giustiniani
La grave situazione sociale dell'Italia dopo la guerra e le differenze ideali tra le forze politiche
Non impedirono il coagularsi e l'affermarsi di quella cultura costituzionale maturata nel clima della Resistenza grazie alla quale prese corpo la Costituzione italiana come patrimonio di tutti
Frutto di quella che Moro definì una felice convergenza di posizioni
In questa Costituzione
C'è tutta la nostra storia tutto il nostro passato tutti i nostri dolori le nostre speranze le nostre Joy sono parole di Calamandrei
Ma anche il nostro futuro
In essa sono contenuti i principi e i valori che costituiscono
Le condizioni indispensabili di una Italia democratica moderna evoluta
La Costituzione infatti uno di quegli elementi propulsivi dello sviluppo democratico del nostro Paese che ha mantenuto attualità e capacità persuasiva
Attraverso i radicali cambiamenti negli ultimi decenni e nel confronto anche acceso tra le forze politiche sociali ed economiche
Da lungo tempo è aperto un dibattito riformatore
Come mi è capitato di sottolineare più volte ritengo che l'Italia necessiti di alcuni mirati adeguamenti istituzionali
Perché la nostra democrazia possa incidere più efficacemente
Di fronte
Ai tanti problemi che incalzano e questi cambiamenti a mio avviso sono urgenti
Il principio democratico e il cardine del nostro ordinamento costituzionale
Quando ci si interroga sul significato profondo di questo principio sono convinto che debba essere sottolineato il fondamento relazionale pragmatico
In virtù del quale le scelte le decisioni per la comunità
Vanno ricercate nel confronto costante all'interno di una robusta e anche a spray quando occorre competizione dialettica tra le diverse forze politiche senza imposizioni di verità ritenuta assolute
Attraverso un percorso continuo di crescita e con il contributo democratico di tutti ritengo sia possibile dare attuazione più forte ed incisiva molti dei potenziali contenuti
Dei principi costituzionali
Nel nostro Paese
Molti princìpi e valori costituzionali si sono senza dubbio radicati ed innervati nei comportamenti e nel comune sentire nella consapevolezza di vivere di vivere in un ordinamento pluralista e democratico
E con un vivo senso del rispetto dei diritti individuali e collettivi
Principi costituzionali che pongono sullo stesso piano i diritti politici e i diritti sociali
Per consentire ad ogni cittadino l'uguale partecipazione alla vita politica indipendentemente dalla propria condizione economica
Certamente molto va ancora fatto specie in relazione ad una più diffusa coscienza dell'equilibrio tra diritti e doveri di ogni cittadino
Avendo più chiare le sfide straordinarie che vive la società italiana verso l'integrazione europea e la globalizzazione
Tra i cambi di impegno costituzionale da sviluppare non posso non sottolineare quello del lavoro
Che è il fondamento della nostra Repubblica da intendersi come mezzo di libertà identità
Di crescita personale comunitaria di inclusione di coesione sociale di responsabilità individuale verso la società
Auguro
Che questa
Seduta solenne dell'anno di celebrazioni che si apre
Possano costituire un'altra stagione importante della nostra crescita civile e democratica per valorizzare ancora tutte le risorse e le capacità del nostro straordinario Paese
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano svolgevo il discorso celebrativo
Signori presidenti della Camera del Senato signor Presidente del Consiglio signor Presidente della Corte costituzionale
Signori presidenti emeriti della Repubblica onorevoli parlamentari autorità signore e signori
Lo svolgersi di questa cerimonia nonostante il momento di acuta crisi e incertezza politica
Che il Paese sta vivendo vale a sottolineare la distinzione e autonomia del tema costituzionale
Dalle alterne vicende dei partiti delle maggioranze e dei Governi
E mi si lasci aggiungere che
Conoscendo i motivi di inquietudine di sfiducia che serpeggiano tra i cittadini e confortante poter guardare tutt'ti senza spirito di parte ha un grande quadro di riferimento unitario come quello che l'Italia si diede con la Costituzione del mille novecentoquarantotto
Sulla
La ricorrenza
La ricorrenza dell'entrata in vigore di quella carta non è d'altronde è mai stata di decennio in decennio una mera occasione celebrativa
Ci sono date che rimangono consegnate alla storia del Paese scandendo né in modo significativo il divenire
E se vanno ricordate valorizzate al fine di coltivare tra gli italiani la coscienza del comune passato storico ma la data del primo gennaio mille novecentoquarantotto e altro
Perché ha segnato la nascita di qualcosa che ha continuato a vivere e vivo e a un futuro
Una tavola di principi e di valori di diritti e di doveri di regole e di equilibri che costituisce la base del no offro stare insieme animando una competizione democratica senza mettere a repentaglio il bene comunque
Il processo risorgimentale il Movimento per l'Unità d'Italia
Ebbene per compimento lo Stato nazionale
Che assunse i lineamenti di uno Stato liberale ma senza il presidio di una Costituzione votata dai rappresentanti del popolo che prendesse il posto dello Statuto Albertino concesso per volontà sovrana
Fu dopo la rottura autoritaria del ventennio fascista con il voto e con la scelta repubblicana del due giugno mille novecentoquarantasei che l'Italia unita aggiunse all'approdo del costituzionalismo
Da allora si può ben dire
Mi sia consentito di richiamare questa espressione del messaggio da me rivolto al Parlamento nel giorno del giuramento che l'Unità costituzionale si è fatta sostrato dell'unità nazionale
E tale convinzione che mi guida anche nel considerare il dibattito attuale sui temi istituzionali
Già a sessant'anni
Dal voto del due giugno mille novecentoquarantasei abbiamo avuto modo di dirlo care l'età della Costituente
E si snodo attraverso le tappe importanti della Consulta nazionale e dell'attività del Ministero della Costituente per sfociare nel gli intensi lavori dell'Assemblea costituente eletta il due giugno a suffragio per la prima volta universale
E infine il ventidue dicembre mille novecentoquarantasette nell'approvazione a larghissima maggiorate maggioranza della Costituzione
Fu quella una delle stagioni più altamente costruttive creative della nostra storia nazionale
Il risultato a cui si giunse fu possibile grazie a un confronto eccezionalmente ricco e approfondito e alla graduale confluenza al di là dei contrasti e dei momenti di divisione
Che certamente non mancarono tra le diverse correnti storico culturali e politiche rappresentate nell'Assemblea costituente
Appare ormai oziosa la disputa sul termine con cui definire quel risultato
Se lo si se lo si definisce compromesso con ciò intendendo l'accordarsi su ibrida composizione di o lentamente i divergenti e inconciliabili non si coglie quel tiene la Costituente vi fu di ascolto reciproco
Di scambio e di avvicinamento sul piano ideale di riconoscimento di istanze e sensibilità comuni
Quel che vi fu di paziente ricerca di punti di incontro e di soluzioni condivisibili di accettazione degli esiti altre termini della prova del voto su materie controverse e dunque di spirito di moderazione il dissenso della missione
Ed è perché così non a quella Costituzione che essa ha potuto presiedere nel corso dei decenni a quella complessiva grande trasformazione che ha fatto dell'Italia un Paese moderno e altamente sviluppato
Gli ha potuto reggere a tante tensioni politiche sociali a tante nuove sollecitazioni e domande
Sulle scelte che nel lungo periodo trascorso dall'entrata in vigore della Carta costituzionale hanno concretamente caratterizzato l'azione dello Stato e la crescita della società italiana
Si sono via via espressi giudizi critici anche radicale un mente critici restano accese le controversie su non poche valutazioni di merito e di insieme
Ma non assenso imputare alla Costituzione errori e distorsioni che hanno rappresentato il frutto di una complessa dialettica politica occorre fare bene attenzione a non confondere indizi costituzionali e scelte politiche responsabilità politiche
Da questa distinzione e da un'analisi obiettiva emerge la vitalità dimostrata in sessant'anni dalla Costituzione
Dà i suoi principi e indirizzi fondamentali anche dopo che lo scenario politico è radicalmente mutato
Nessuna delle forze politiche che parteciparono all'elaborazione della Carta costituzionale e che si contrappose euro aspramente all'indomani della sua entrata in vigore è rimasta in vita uguale a se stesso
Dalla crisi che ha investito tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta il sistema dei partiti
E dall'avvio di una democrazia dell'alternanza è scaturito un quadro di forze che in quanto competono per il governo del Paese si riconoscono naturalmente nella Costituzione
Questa rappresenta più che mai
Nella sua comprovata validità un patrimonio comune nessuna delle forze oggi in campo POR rivendicarne in esclusiva all'eredità nefaste né strumento nei confronti di altre
Possono solo tutte insieme richiamarsi a i valori e alle regole della Costituzione e insieme affrontare anche i problemi di ogni sua specifica possibile revisione
Al centro del dibattito nei primi decenni successivi all'entrata in vigore della Costituzione
Ci sono degli affetti posti i problemi della sua attuazione e molto si è detto sulla lentezza uno qui su taluni aspetti di tali attuazione non sempre apparsi come incerti
Poi la riflessione si è venuta spostando sull'evoluzione che ha conosciuto la nostra realtà costituzionale
Tale evoluzione si è compiuta innanzitutto grazie all'approvazione nel corso di lunghi anni da parte del Parlamento di leggi che hanno fatto vivere importanti principi sanciti in Costituzione
Come quelle a tutela della salute quale fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività o sullo Statuto dei diritti della
Oricchio o sul diritto di famiglia non meno forte è stato l'impulso venuto via via dalla giurisprudenza della Corte costituzionale
Che ha svolto una funzione insostituibile garantendo ossia il rigoroso rispetto del dettato della Costituzione sia la sua apertura a nuove realtà ed esigenze
Un'apertura consentita dalla Sapienza dei costituenti
Che come nei suoi commenti osservo il maggior studioso protagonista dell'Assemblea condussi a formulazioni che lasciassero APPA
Polac dito all'accoglimento di significati non previsti nel prevedibili al momento dell'emanazione della norma costituzionale
Il contributo evolutivo che è venuto in tal senso dalla Corte si è intrecciato con il fenomeno davvero determinante del processo di integrazione europea in cui vita via si è impegnata e riconosciuta sin dagli anni Cinquanta nel solco di un'ispirazione straordinariamente anticipatrice come quello dell'articolo undici della Costituzione
Al quale e di recente seguita con un nuovo articolo centodiciassette la piena assunzione dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali
I trattati europei le carte dei principi e dei valori della comunità e poi dell'Unione europea hanno costituito
Una fonte preziosa di confermo e di arricchimento degli indirizzi caratterizzanti la nostra Carta costituzionale
Il più profondo elemento di identificazione tra la nostra Carta e l'orientamento dei trattati europei può rintracciare assi nella concezione del primato della persona
Del suo svolgimento di sviluppo su basi di libertà e di eguaglianza della sua dignità come fondamento dei diritti dell'uomo e del cittadino
E se nella Costituzione e mirabilmente definito a partire dei principi fondamentali l'insieme dei diritti di libertà dei diritti civili e sociali da sei mare va salutato in piena coerenza con la visione dei nostri costituenti l'apporto delle carte internazionali dei diritti e specialmente di quelle europee
Anche il Parlamento italiano sarà tra breve chiamato a ratificare il trattato di recente sottoscritto a Lisbona che sancisce nello stesso tempo l'adesione dell'Unione alla convenzione euro appena dei diritti dell'uomo del mille novecentocinquanta già presidiata dalla Corte di Strasburgo e il valore giuridico della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione del dicembre due mila
Anche formulazioni della prima parte della Costituzione del quarantotto come quelle relative I rapporti economici
Che in tempi recenti sono state oggetto in modo particolare di valutazioni polemiche ricevano nuova luce dai trattati europei sottoscritti dall'Italia
Il principio della libertà dell'iniziativa economica privata che apre l'articolo quarantuno è stato non smentito ma arricchito dallo svolgimento che ha avuto Cola rush città della Comunità europea incentrata sulle quattro Libertà poste a base della costruzione del mercato comune e sulle regole sempre più stringenti di tutela della concorrenza
Si guardi egualmente all'affermazione nella Carta del quarantotto del principio di una comune responsabilità sociale e di un po'rispondente al ruolo dei pubblici poteri quel principio comune ad altre coeve costituzioni europee
Fu suggerito dall'evoluzione del pensiero economico e delle politiche pubbliche in Occidente a partire dagli anni Trenta del Novecento ed esso da ultimo si è rispecchiato nell'assunzione a me nel Trattato costituzionale e ora in quello di Lisbona della economia sociale di mercato come quadro di riferimento di una politica europea di sviluppo sostenibile
A suggello
Di questa vera e propria integrazione tra gli indirizzi della Costituzione repubblicana e quelli dei trattati europei è stata da lungo tempo posto all'affermazione da parte della Corte costituzionale dei la primazia del diritto comunitario nello stesso tempo la nostra Carta entrata a far parte del patrimonio costituzionale comune riconosciuto e valorizzato dalla Corte di giustizia europea
Non a caso dunque nemmeno
Negli ultimi decenni di intenso confronto sul tema delle riforme costituzionali
Non è stato portato avanti alcun progetto di revisione della prima parte della Costituzione repubblicana mette i suoi principi fondamentali
Il confronto sia concentrato sulla seconda parte della carta sull'ordinamento della Repubblica d'altronde la quarta dei quarantotto non è mai stata considerata un tutto intoccabile
Si dimentica talvolta che in questi sessant'anni
Tra il mille novecentosessantatré e il due mila cinque
Sono stati modificati sostituiti aggiunti trentotto articoli o commi della Costituzione nella prima parte l'articolo in cui è stato introdotto il diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e più di recente l'articolo del quale è stato inserito il comma sulle pari opportunità tra donne e uomini nella seconda parte della Costituzione l'intero Titolo quindi sto gli articoli di particolare significato del rilievo come quello che ha sancito nel mille novecentonovantanove i principi vale la pena di ricordarlo del giusto processo
Sull'ordinamento della Repubblica il Parlamento e dunque intervenuto attraverso apposite leggi costituzionali ripetutamente indeciso nature lontane e vicine ai nostri giorni
Ma ben al di là di fiction si è più volte ha aperto il confronto sulle visioni di assai più ampia portata tali da investire anche la forma di governo
Dissi disegnata nella costituzione del quarantotto
A questo proposito risulta ancora oggi indicativo il progetto presentato nel mille novecentonovantaquattro dalla Commissione bicamerale allora presieduta dallo regole Iotti indicativo nel senso che esso si riallaccio
A posizioni già emerse nel dibattito svoltosi in seno all'Assemblea Costituente
Non sfugge infatti in quel dibattito il rischio che l'ordinamento della Repubblica presentasse il punto debole di un'insufficiente garanzia della stabilità dell'azione di governo
Stabilità legata anche come l'esperienza politica e istituzionale dei decenni successivi avrebbe meglio chiarito al grado di efficacia dei processi decisionali
Si è richiamato e si richiama nelle discussioni su questi temi come particolarmente significativa l'approvazione largamente maggioritaria settembre mille novecentoquarantasei da parte dell'apposita sottocommissione dell'Assemblea costituente dell'ordine del giorno operarsi
Se ne ricordata la formulazione severamente ammoniti dice
Ci si pronunciò per l'adozione del sistema parlamentare da disciplinare si tuttavia
Con dispositivi con dispositivi costituzionali idonei a tutelare le esigenze di stabilità dell'azione di governo e ad evitare le degenerazioni del parlamentarismo
Ma quei dispositivi non vennero adottati dai costituenti per preoccupazioni e ragioni legate a quella fase politica che in sede di analisi storica si è cercato di ricostruire
Il filo di quell'approccio sarebbe stato ripreso solo molti decenni dopo con le proposte contenute come ho appena ricordato nel progetto di riforma del mi le novecentonovantaquattro il primo sottoposto al Parlamento dopo le ampie discussioni e conclusioni della precedente Commissione Bozzi
E tuttavia un dato di fatto che tale progetto per circostanze politico istituzionali ben note non potè essere discusso e votato nelle assemblee di Camera e Senato pur avendo ottenuto un ampio consenso in Commissione
Ed è un dato di fatto ancor più rilevante l'accantonamento che alcuni anni più tardi toccò in sorte all'altro più ambizioso pro getto di revisione della seconda parte della Costituzione elaborato nel mille novecentonovantasette dalla Commissione bicamerale presieduta dall'onorevole D'Alema
Esaminato in Assemblea dalla Camera dei deputati tra il gennaio e il maggio del mille novecento novantotto
Se si considera come al mancato coronamento di quello sforzo pur dispiegato con grande dispendio di energie ricchezza di contributi e in uno spirito dice questa è la più larga unità sia seguita la vicenda della legge di modifica della parte seconda della Costituzione approvata nel due mila cinque dal Parlamento a maggioranza
Ma respinta nel successivo referendum popolare confermativo e giocoforza trarne alcune conclusioni
Innanzitutto
Sono risultate non sufficientemente riconosciute le esigenze e non mature le condizioni di un'opera di complessiva riscrittura del testo costituzionale
Sull'ordinamento della Repubblica e questo la constatazione oggettiva che prescinde da ogni valutazione polemica sulle posizioni e sulle responsabilità dei diversi schieramenti politici
Nello stesso tempo ridotta perfettamente comprensibile perseguibile l'intento di procedere alla revisione di specifiche norme Costituzione ali che si giudichino non più rispondenti ad esigenze di corretta ed efficace articolazione dei poteri nel sistema delle istituzioni repubblicane
Tali esigenze non possono essere negate n minimizzata e è vero
Che a partire dall'inizio degli anni ottanta si adottarono modifiche nei regolamenti parlamentari mentre altre sono successivamente intervenute nella prassi
Che hanno accresciuto le garanzie per un più tempestivo e sicuro svolgimento dell'azione di governo
Per un più sostenibile equilibrio tra prerogative del Parlamento e diritto dovere di governare
Ma non c'è dubbio che restino e si manifestino squilibri e distorsioni fattori di confusione di tensione su diversi più anni nei rapporti tra legislativo ed esecutivo ed anche nei rapporti tra istituzioni centrali e istituzioni regionali e locali
Si è di queste ultime potenziata l'autonomia
Allargata l'aria di responsabilità e di decisione superando un vecchio modello di Stato accentrato ma senza ad trarne tutte le conseguenze ebbene innegabile che alle diverse persistenti contraddizioni e inadeguatezze
Dell'ordinamento della Repubblica si possa porre riparo intervenendo su alcune disposizioni della seconda parte della Costituzione
Ho perciò più volte auspicato in quella direzione delle forze politiche si impegnassero avviando un realistico confronto nella ricerca del necessario e possibile consenso su talune essenziali e ben delimitati proposte di riforma dell'ordinamento costituzionale
Proposte che abbiano un loro ragioni di più lungo periodo rispetto a un distinto e parallelo cammino che pure ho auspicato di riforma elettorale
Più in generale ogni discorso sulla Costituzione deve prescindere da calcoli contingenti caratterizzarsi per la sua autonomia e la sua ponderazione
Naturalmente qualsiasi posizione culturale o politica favorevole a più drastici mutamenti del modello di riferimento della seconda parte della Costituzione repubblicana può essere legittimamente sostenuta nel dibattito pubblico
A siffatti eventuali mutamenti dallo accolti e prospettati nella loro complessità le loro implicazioni e le loro impone niente non possono essere illuse e dei beni rifuggire nell'ipotizzare lì da semplificazioni e miracolistiche
Un problema di equilibri istituzionali si pone comunque in un sistema democratico
Nell'unico Paese europeo in qui sia stato introdotto il regime semipresidenziale con le elezioni di un capo dello Stato partecipe dell'esercizio di poteri di governo e oggi in corso un processo di riforma dettato anche dal riconoscimento di una carenza di contropoteri e dunque rivolto tra l'altro al riequilibrio delle istituzioni al rafforzamento del ruolo del Parlamento al riconoscimento del ruolo dello
E negli Stati Uniti nel sistema presidenziale per eccellenza opera un forte in Parlamento opera un insieme di controlli e bilanciamenti che ha fatto grande la democrazia americana
In realtà dovunque quale che sia il quadro istituzionale la speditezza del processo decisionale è chiamata a fare i conti con la realtà dei conflitti e dei rapporti di forza politici
Se per l'Italia la via concretamente perseguibile la più ponderata e saggia e secondo l'opinione di molti quella di un riequilibrio entro la forma di governo parlamentare
Si deve essere ben consapevoli del fatto che la stabilità dei Governi e la tempestività delle decisioni anche legislative resteranno sempre legate in modo lieve misura a livello di aggregazione e di coesione tra le forze politiche che si alternano alla guida del Paese al loro grado di rappresentatività alla loro autorevolezza
La ricorrenza del sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione ci sollecita ha un grande impegno comune
Per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali
Si è venuta rari candore consolidando l'adesione di grandi masse di Città Dini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica porti o culturale al patto fondativo della nostra vita democratica
Quei principi vanno quotidianamente di vissuti e concretamente via formati e ben più di quanto non accada oggi vanno coltivati i valori
Anche innanzitutto Monari che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti nella Costituzione nei doveri non meno
Che nei diritti
Doveri a cominciare da quelli inderogabili di solidarietà politica economica e sociale che devono essere sulle dati la legge da scelte di governo ma debbono ancor più tradursi in comportamenti individuali e collettivi
Non posso non rilevare con invece troppi siano oggi i casi di non osservanza delle leggi e delle regole di scarso rispetto delle istituzioni ma anche di scarso senso del limite nei rapporti tra le istituzioni
Di indebolimento dello spirito civico e in ciascuno del senso delle proprie responsabilità
Così come non posso non esprimere allarme per ogni smarrimenti toh di valori essenziali come quello della tolleranza e della libertà di confronto tra diverse posizioni di pensiero e ideali
Da tutto ciò traggo più che mai incitamento a un forte ancoraggio nei principi e lo spirito della Costituzione nata sessanta anni orsono
Signori presidenti onorevoli parlamentari signore e signori l'Italia vive insieme con l'Europa tutte le incognite le sfide le tensioni del mondo che ci circonda con le sue molteplici incalzanti trasformazioni
E mia convinzione da voi ne sono certo sostanzialmente condivisa che non manchino al nostro Paese e le forze per superare le prove di questa fase storica e di questo cruciale momento e però necessario porre maglie a quel rinnovamento della vita istituzionale politica e civile in assenza del quale la comunità nazionale in tutte le sue parti sarebbe esposta a crisi gravi
La condizione del successo
E in un concorso di volontà che non può non deve mancare
Un concorso di volontà più forte di tutte le ragioni di divisione pur dello svolgimento di una libera dialettica politica e sociale
Ci unisce cinque ora anche in questo sforzo la grande vitale risorsa della Costituzione repubblicana
Non c'è terreno comune migliore di quello di un autentico profondo operante patriottismo costituzionale è questa la nuova moderna forma di patriottismo nella quale far vivere il patto che ci lega il nostro patto di unità nazionale nella libertà e nella democrazia del
Dichiarano USA
La cerimonia per il sessantesimo anniversario della Costituzione della Repubblica italiana
Ah innovando a tutti i presenti il ringraziamento e il saluto grazie