Visti da Sud: un'agenda del lavoro per l'Italia

Bene vi prego di accomodarne possiamo iniziare i lavori
Di questo nostro incontro
Invito anche quanti sono in prossimità delle porte di fare entrare i nostri amici
La mia tale che si possa iniziare con qualche ritardo ma insomma i trasporti
Non sono sempre semplice in questa città anche se è stata una città come abbiamo potuto sperimentare in questi giorni estremamente accogliente oltre che oggi anche bellissima con il sole il mare
Bene
Vista da sud un'agenda del lavoro per l'Italia e questo il titolo che abbiamo dato all'incontro odierno
Che a come obiettivo quello di insieme come ACLI
Con interlocutori autorevoli che vedete già qui accanto a me ed altre che si aggiungeranno nel corso della giornata
Tornare a pensare
Riprendere a a ragionare insieme sul nostro Sud ma non soltanto sul sud
Noi come abbiamo fatto quest'anno a a fine di aprile in concomitanza della festa dei lavoratori della festa per i sessanta anni delle ACLI
Ragioniamo su un'agenda del lavoro per l'Italia
L'Italia non può essere spezzettata
L'Italia tutta deve avere una crescita armonica deve sentirsi un unico paese ma abbiamo creduto importante ragionare oggi sul come da sud si vede a questa Italia e come da sud si possano affrontare i problemi
Quali prospettive abbiamo di fronte
Quali possibilità quali speranze possono nasceva
L'incontro odierno come avete certamente potuto vedere dal programma
Prevede interventi di persone che da angolature diverse
Con esperienza alle spalle differenti ma ugualmente importanti
Possono aiutarci da un lato ad analizzare i problemi ma ed è questo soprattutto l'obiettivo dalla giornata di oggi anche darci un aiuto per vedere le prospettive per guardare al futuro con speranza
E assumendoci ciascuno
Per il ruolo che il dato di svolgeva
Il proprio compito per far crescere il Sud e per far crescere l'Italia
Do quindi subito la parola al padrone di casa a Carmelo Moscato della dichiarazione nazionale delle ACLI
L'uomo che ringrazio particolarmente per aver tenuto desto in questi anni nelle ACLI il pensiero del sud
Non soltanto l'attenzione ai problemi
Ma anche la prospettiva positiva del nostro Sud le iniziative gli stimoli i momenti belli che anche questi ci sono stati dandogli la parola appunto lo ringrazio e lo invito a continuare questo compito preziosissimo per le nostre attività tutte
Grazie
L'inflazione Andrea il mio il mio compito è quello di portare il saluto delle api del mezzogiorno
Delle api della Calabria
E dire grazie
Agli artisti proveniente da ogni parte del Paese per questa convinta partecipazione alle giornate di Reggio Calabria
Un grazie Gigi Bobba che ha fortemente voluto
Questa iniziativa
Un grazie agli illustri relatori
Un grazie a tutti calabrese presente in sala
Un grazie ancora non è arrivata da Graziano è ormai in arrivo che malgrado gli impegni
Fuori Calabria ha voluto essere presente fra se mi è consentito anche un grazie al professore Guana proprietario di questo locale
Per ammesso a disposizione delle ACLI
Questo teatro
E allora l'agenda del lavoro vista dal Sud
Significa per le ACLI del Mezzogiorno riaffermare le nuove frontiere della sua da mettere in campo state una strategia mirata per il lavoro e l'occupazione ridurre le diseguaglianze sociale The Ventola
E allora partire da questa consapevolezza in questo convegno di Reggio Calabria
Non è una contraddizione
Perché proprio nella fase storica in cui il Sud sembra abbandonato al suo destino dalle scelte politiche economiche nazionale dall'ondata leghista
Occorre alzare la bandiera della coesione e dell'Unità Natsolok chalet del Paese
Il caso Calabria nel contesto del mezzogiorno a una dimensione drammatica
Di cui probabilmente l'opinione pubblica nazionale non ha piena consapevolezza
E oggi a Pau e possibile affermare
Che esiste un Sud nel Mezzogiorno
Dove lavoro la povertà Viscardi diventare miseria dove la giustizia negata
Dove vivi i diritti sono quotidianamente soffocati
Dove ma anche il lavoro e quel poco che c'è
E spesso precario o sommerso
Dove sono inesistenti servizi sociali o comunque insufficienti
Dove lo Stato a volte è assente
Questo Sud si chiama Calabria
E per certi versi anche terra di nessuno dove imperversa la criminalità criminalità organizzata e dove alla larghissima parte sana della popolazione non è consentito ribellarsi
Eppure qui nel Sud ieri in Calabria esiste un popolo che ha diritto e tanta voglia di vivere
Un popolo che ha la forza ed il coraggio di riscattarsi
Ed i ragazzi di Locri sono un'arte testimonianza attiva
Da sostenere per una radicale possibile inversione di tendenza
Nel convincimento comunque
Che tale cambiamento
Non può farlo da solo
Non c'è sviluppo e crescita socioeconomica se mancano le industrie
Se non si incentiva il turismo e l'agricoltura
Se non si organizzano i servizi se non si potenziano i trasporti
In una parola se non si investe con continuità sulla scuola sulla cultura sulla ricerca
E invece è proprio questa provocazione che le anche intendono perseguire fedele al ruolo di profezie di lento nella storia che essi hanno sempre voluto svolgere partire dagli ultimi dai più dimenticati per sviluppare le sfide della giustizia e della solidarietà
E allora caro Gigi e davvero possibile ripartire dalla realtà sociale più degradata come quella meridionale per rilanciare una proposta di rinnovamento della società
Questa consapevolezza e per noi è una sfida ce lo diceva anche ieri sera padre Giancarlo a Locri
Una sfida che occorra portare avanti sapendo che in questo impegno
Si decidono i destini stesse della democrazia nelle regione del Sud
E questa riflessione parte proprio dalla Calabria dall'ultima regione d'Europa che presenta il dato record dei disoccupati
Ed un prodotto lordo pro capite che è un quinto di quello nelle aree forte nel Paese
Dalla Regione che vede ogni giorno avanzato il controllo della criminalità organizzata sull'economia sulla politica e sulla stessa sono società civile
Nel Mezzogiorno sono maturati i tempi per una vera e propria rivolta morale
è forte la domanda di partecipazione la gente crede vuole diventare protagonista del proprio futuro
E allora Gigi ripartire da sud e anche per le ACLI
Ma ripartire con una iniezione di fiducia ed un messaggio di speranza per tutta la popolazione meridionale
E allora ecco questi tetti e concludo
Che ha significato e valore la sfida che le anche i nazionale pongono oggi qui a Reggio Calabria
Nella consapevolezza che è ancora possibile condividere le cose e che sono ancora concepibile le ragioni di una nuova speranza e civile grazie
Ringraziamo Carmelo per questo questo saluto
Per quanto ci ha detto
Dicevo quest'oggi noi ci ritroviamo certamente per discutere insieme ma partendo da una proposta da un'agenda
Una sembra che e in qualche misura un completamente un approfondimento dell'agenda del lavoro che abbiamo presentato il trenta di aprile
E questa agenda che credo molti di voi abbiamo già potuto vedere leggere
Viene qui presentata e illustrata ai nostri interlocutori per poi insieme valutarne le prospettive non è un'agenda come abbiamo già detto anche per la gente del lavoro per l'Italia che voglia affrontare tutti gli argomenti ma che un guida per approcciarsi ai temi che abbiamo di fronte ed è soprattutto elencazione delle priorità sulle quali non gli attivisti
Intendiamo lavorare spenderci nel prossimo futuro
Che tre quindi subito al nostro presidente Gigi Bobba di illustrare di introdurci
Al tema dell'agenda vista da sud un'agenda del lavoro per l'Italia
Carissimi tutti
Cari amici che avete accettato questo invito
A confrontarci con noi in questa occasione
Che non è nata l'altro giorno
Devo confessare che cedendo alle affettuose
Ma tenaci insistenze affettuose tenace un po'mi sembra il carattere anche dei calabresi di Carmelo non l'altro giorno ma sei mesi fa
Avevamo deciso appunto di tenere qui l'annuale Assemblea dei nostri quadri delle imprese sociali e di servizio
E di
Concludere questa Assemblea con un momento pubblico che rimettesse un po'diciamo a fuoco alcune scelte alcune priorità
Che avevamo già individuato nell'agenda del lavoro per l'Italia presentata il trenta aprile scorso
Ci ha fatto da guida vorrei dire così anche un po'da illuminazione
Come è stata una serata di luce di illuminazione quella di ieri sera a Locri insieme con il vescovo monsignor padre Giancarlo Bregantini
E con tutti voi soprattutto con la comunità di Locri con i giovani di Locri con le persone che hanno lanciato un segnale che anche le ACLI vogliono raccogliere non un segnale emotivo ma qualcosa che possa durare
Ebbene l'illuminazione con quella con la quale abbiamo cercato di rileggere e in parte anche di riscrivere
Questa agenda del lavoro l'abbiamo preso in una nota affermazione dei nostri vescovi era l'anno mille ottocento mille novecentottantanove la Chiesa italiana il mezzogiorno e la illuminazione era in quella frase semplicissima ma che ancora oggi ci ha fatto da guida il nostro Paese non crescerà se non insieme
E credo da qui che occorra e che abbiamo provato a ripartire
Per ridire qualche parola di un'agenda del lavoro
Per l'Italia vista da sud vista qui da questa città da questo stretto e guardata come una prospettiva globale per tutto il Paese
Quando si parla di suddetti dissi C cinque si incontrano subito alcuni rischi
Il rischio è di scontrarsi con delle rappresentazioni un po'datate quasi delle etichette del Mezzogiorno
Un Mezzogiorno fatto solo di emergenze
E se inseguiamo questa deriva rischiamo alla fine di non capire la complessità e ciò che già avvenuto
In questo mezzogiorno meglio nel secondo rischio in questi mezzo giorni
Visto che ormai c'è la consapevolezza che non esiste un unico sud mai Cisco no tanti Sud e occorre cominciare a capire immaginare politiche iniziative che siano a misura di questa diversità dei territori
Il terzo rischio e forse più scivoloso più inafferrabile ma altrettanto reale
E cioè quello di ragionare in termini di identità meridionale
O per affermare una presunta distanza del Sud dalla modernità
Vista dai più come fondamentale causa di arretratezza culturale e di vincolo allo sviluppo e da qualcuno all'opposto invece come rende rivendicazione di una diversità culturale
Ed antropologica apportatrice di capacità di riscatto
Questo tema è particolarmente scivoloso
Perché viene declinato da un punto di vista ideologico e riproposto fin dalle origini del dibattito sulla questione meridionale
Senza volere in alcun modo negare l'importanza dello spessore culturale presenti in questo dibattito
E senza voler archiviare sbrigativamente temi che sono ancora in gran parte aperti abbiamo richiamato questi rischi
Per uscire anche ad una certa stanchezza e ritualità del dibattito e tentare è questa l'operazione un rovesciamento dell'immaginario collettivo
La prospettiva è questa
è una prospettiva che forse suscita poco emozione
Che cerca di uscire dalla retorica
E invece prova a costruire percorsi ed opportunità di sviluppo
A partire da quello che concretamente praticabile perché è già esperienza quotidiana di molte realtà sociali collettive e individuali dei cittadini meridionali
Con lo stesso portato di incertezze e difficoltà e contraddizioni che hanno altre aree del Paese e forse con la consapevolezza che qui esistono maggiori ostacoli maggiori ostacoli da superare
Perché allora questa riflessione sul Sud
Perché siamo convinti che occorra insieme agire sia sulle menti strutturali sia su un recupero di fattori d'identità culturale
Ricomponendo e mettendo in relazione valori saperi e tradizioni forse oggi troppo disperse frammentati nelle realtà locali
Per fare emergere un capitale sociale in grado di confrontarsi perché così è
Con la competizione globale
Restituirci una rappresentazione del Mezzogiorno meno schiacciata sul capitale sociale negativo sull'illegalità su una qualche attesa miracolistica o assistenzialistica
Ecco allora che la prospettiva entro cui vogliamo collocarci è quello di un Sud possibile
Perché cerchiamo di evitare una duplice deriva odi incagliarsi
Che la nostra riflessione si incagli in antichi stereotipi che sempre accompagnano la questione meridionale odi disperdersi in qualche colpo dalla così idealizzato
Che finisce per somigliare solo al canto delle sirene
Vogliamo sottrarci a queste derive per inoltrarci sulle strade di un Sud possibile
E non inseguire improbabili idee di un suo che non c'è e che non ci sarà
Cominciamo da alcuni dati semplicissimi
La Svimez e ci mette sotto gli occhi il primo dopo sette anni in cui la crescita del Mezzogiorno era superiore alla crescita media del Paese l'anno scorso questo dato si è cambiato si è invertito la cresta del Mezzogiorno sia in qualche modo arrestato
La secondo dato e che il prodotto interno lordo dal mille novecentottanta venticinque anni fa e più o meno sempre lo stesso il rapporto fra protetto interno lordo del centro nord e del sud con una distanza più che significativa due terzi
Contro
E il cento per cento facendo cento il prodotto del centro nord
Terzo è evidente che non basta solo citare questi dati come dire strutturali economici il prodotto interno lordo ma leggere il Mezzogiorno anche con altre categorie come quelle dell'occupazione o quelle delle dinamiche demografiche
E per esempio interessante notare che la crescita della popolazione nel Sud è in questi ultimi anni minore rispetto al Centro Nord
In forza di due dati l'uno perché è ripartita l'emigrazione e quindi le forze più giovani una media città meridionali si trasferisce ogni anno verso il centro nord o verso altri Paesi
E in secondo luogo perché nel Mezzogiorno c'è una componente di immigrati in meno quantitativamente meno rilevante rispetto al Nord
Il secondo dato e che
C'è stata insieme paradossalmente una riduzione del numero degli occupati ma anche una riduzione del numero delle persone che cercano un'occupazione
Un segnalatore un indicatore preoccupante quasi inquietante
Significa che cresce lo scoraggiamento a presentarsi sul mercato del lavoro su quello regolare
E che si vanno a ingrossare Ando le fila del lavoro sommerso o il totale scoraggiamento proprio di poter anche cercare un lavoro
Dunque
Credo che prendere coscienza di questi dati ci dice che i processi di cambiamento nel Mezzogiorno sono in un certo senso incompiuti e controversi
Però però c'è dentro molte realtà del Mezzogiorno non più diciamo comprende non si possono più comprendere con le vecchie categorie
Di un grande meridionalista come Manlio Rossi Doria della polpa e dell'osso dove la polpa erano le are costiere l'osso le aree interne ma invece ci sono molte realtà anche interne del sud
Che presentano vere e proprie densità di sviluppo
Forse nel nostro immaginario è semplice capire questo cambiamento pensando a due espressioni che hanno segnato un po'la stagione fino all'inizio degli anni ottanta e poi la stagione successiva
L'in prima immagine quella delle cattedrali nel deserto un qualche sviluppo che pioveva dall'esterno e che faceva diciamo così
Crescere un territorio in un'area ben identificata ma lasciava tutto uguale all'intorno oppure invece l'altra immagine metafora utilizzata per la prima volta da De Rita del Censis del mazzo mezzogiorno a macchia di leopardo cioè di una diversificazione dei processi di sviluppo nelle realtà del Sud
Restano aperte tre questioni la prima è una formazione di una classe dirigente a livello locale qualcosa significativamente cambiato anche in forza dei nuovo sistema elettorale la lezione diretta dei sindaci
E anche in forte dei nuovi poteri
E competenze che sono stati attribuiti ai Comuni
E alle regioni c'è stata dunque parzialmente una modernizzazione dell'amministrazione locale
Il secondo dato interessante è che c'è stato una stagione particolarmente creativa qui c'è Carlo Borgomeo che ne è un testimone vivente
Di sviluppo locale di sviluppo territoriale basato su quella programmazione negoziata che ha avuto un termine diventato perfino mitico dei patti territoriali
Che per la prima volta hanno messo in gioco risorse culture
Talenti che erano state in margine dei processi di sviluppo processi di sviluppo più esogeni più dall'esterno che non con la capacità di far leva sulle risorse locali
E la terza
E che in molti realtà di questo nostro Mezzogiorno sono nati dei veri e propri distretti distretti industriali come ce ne sono stati in molte parti d'Italia che sono il stato il caso di successo di crescita e di sviluppo del Paese
Con dei sistemi produttivi locali che hanno diciamo qualificato e originato economie e capacità di creare lavoro sviluppo competenze
Che erano in qualche modo sconosciuto sconosciute alla fase della della sviluppo diciamo indotto e sostenuto dalla processi originati dalla Cassa del Mezzogiorno
Insomma dentro questi sistemi territoriali ci sono potenzialità di sviluppo che potrebbero riservare sorprese importanti anche per gli anni a venire
Che cosa manca
Ma anche in qualche modo una vera e propria regia un disegno una politica e in questi anni questa carenza è diventata forse l'elemento più evidente non solo non si è raggiunto l'obiettivo programmato di spesa pubblica per investimenti indicato nel quarantacinque per cento ci si è fermati al trentasette per cento
Ma anche la spesa complessiva della pubblica amministrazione e ancora squilibrata nei confronti della nonostante quello che la pubblicistica corrente magari dice
Nei confronti delle aree del Centro-Nord il centro nord ha il sessantacinque per cento della popolazione e impegna il settantadue per cento della spesa totale della pubblica amministrazione
Dunque occorre in qualche modo prendere atto di questa constatare questa mancanza di un disegno
Mancanza di un disegno che ha riportato in qualche modo indietro anche il dibattito contrapponendo investimenti sulle infrastrutture con quelle sull'impresa di sviluppo endogeno e attrazione di investimenti
Capacità di accelerare la spesa è di fare politiche selettive responsabilizzazione del credito e della finanza e sostegno e sviluppo alle politiche locali
Sono apparsi in qualche modo riapparse soluzioni quasi miracolistiche come il ponte di Messina o la Banca del Sud quasi che non si comprendesse che le strade per una rinascita devono seguire altre direzioni
Ci sono però anche dei segnali positivi
Un primo segnale è venuto dalle parti sociali che hanno elaborato una proposta di fatto per il Sud tra impresa e sindacati centrato su una fiscalità di vantaggio per le impresa
è stato riaperto il tema è la questione di una capacità di attrazione degli investimenti dall'estero del Mezzogiorno sia Choir dando esempi come quelli sono stati in Europa con una situazione particolare come quella dell'Irlanda che in cui essendo stato per non più di un decennio paese senza tassazione degli Investimenti ha conosciuto una crescita particolarmente rigogliosa
Oppure come si va dicendo soprattutto in questi ultimi mesi nelle potenzialità che il mezzogiorno a di diventare in qualche modo un bacino importante di traffici e di comunicazioni anche nei confronti dei nuovi grandi paesi asiatici
Terzo ci sono una sottolineature significative rispetto alle nuove ai nuovi settori da privilegiare non solo un poco nel ritornello beni culturali e turismo ma per esempio ne abbiamo anche discusso nel nell'Assemblea di Acri terra la ieri che dell'agricoltura del Mezzogiorno che si è modernizzata in questi anni e che può essere una leva importante di crescita di cambiamento di generazione di ricchezza negli anni a venire
Ciò che era in qualche modo considerato marginale può diventare invece risorsa per lo sviluppo
Insomma insieme ai segnali negativi ci sono alcuni indicatori positivi che ci dicono
Che lo scenario entro cui collocare le proposte sulla quale adesso vado arrivo devono essere quello di un Sud non isolato ma agganciato pienamente alla dimensione europea
E pienamente inserito nel bacino del Mediterraneo una prospettiva che devo uscire dalle semplici suggestioni di tipo culturale sulle vocatio le vocazioni che fanno del Sud l'interlocutore privilegiato con le aree di nuovo sviluppo del Mediterraneo e perfino del continente asiatico
Per essere invece declinato nella concretezza degli investimenti sul capitale umano sulle infrastrutture sulle impresa
Forse e vengo alla seconda parte il futuro del Mezzogiorno non sta né nell'abolire la questione meridionale come ha proposto qualcuno
Né nel semplicemente configurare il Sud come il Mediterraneo del Nord
Ma più realisticamente nel tratteggiare una politica dei talenti
Che anche il Sud sia in grado di far valere come potenziale del proprio sviluppo sia come risorse naturali ambientali che come risorse umane insomma quel ripartire di cui ha parlato Carmelo è un ripartire dalle comunità dai luoghi dove le persone vivono e questa la principale la via maestra che vogliamo indicare per lo sviluppo del Sud con due aggiunte
Una relativa alle infrastrutture alle reti sociali e l'altra relativa alla presenza dello Stato nel Sud ossia alla legalità diffusa e ordinaria
La prima riga proposta riguarda il capitale umano anche il Sud del moderno suo de in serra ITO pienamente in quella che chiamiamo società o economia della conoscenza anche per il Sud vale l'obiettivo di giungere al settanta per cento dell'occupazione
Anche per il Sud dalla investimento in capitale umano in rissa in risorse formative in ricerca deve essere come per tutto il Paese la leva strategica degli anni a venire
Ecco perché anziché fare forse grida un po'manzoniane su un soldo analfabeta
O su allarmi di una destrutturazione del sistema scolastico occorrerebbero scelte concrete semplici circoscritte
Ne vogliamo indicare due che riguardano proprio la realtà del Sud
La prima a che fare con la qualità dell'istruzione con particolare riferimento ai deficit riscontrati nel Mezzogiorno in tema di istruzione tecnico scientifica e di alfabetizzazione linguistiche ed informatica
Questioni che sono state sollevate con molta enfasi e poi senza alcunché
Seguito pratico si potrebbe facciamo questo esempio questa proposta mettere in atto un piano definito nel tempo e finalizzato in modo preciso ad un obiettivo preciso
Migliorare le competenze matematiche degli studenti quindicenni delle regioni del sud in particolare quelle della istituti di formazione professionale degli istituti tecnici in modo da far sì che la percentuale di questi ragazzi che non raggiunge le competenze minime definite dagli standard internazionali
Passi dall'attuale venti per cento alla media dei Paesi dell'OCSE che l'otto per cento
La seconda proposta riguarda
Il tema della fuga delle risorse intellettuali delle risorse e delle capacità dei giovani soprattutto di questo mezzogiorno non si tratta solo di trattenere
Dei talenti dei cervelli ma di attrarre dei talenti e dei cervelli
Ebbene la seconda proposta è così configurata
Abbiamo ripreso una Societ suggestione da professor Gallino che ha evidenziato come per allevare educare formare un ragazzo fino a diciott'anni ci servono circa cento mila euro
Di questi cento mila euro circa settantacinque per cento sono l'investimento privato delle famiglie l'alto sono le contribuzioni che a diverso titolo mettono le istituzioni ebbene se un numero crescente di giovani sessanta settanta mila ogni anno parte verso il centro nord e come se le famiglie del Mezzogiorno facessero un investimento di cui poi non gode non godono i frutti
E come se qualcuno facessi sacrifici per far crescere nuovi talenti e altre realtà del Paese o altre realtà
Di altre nazioni in qualche modo godesse ero poi di questo investimento faticosamente realizzato nella crescita di questi ragazzi
Non vogliamo con questo rinchiudere i giovani del Mezzogiorno nel recinto del Mezzogiorno vogliamo però segnalare una incongruenza grave
Un'incongruenza grave che porta a a come dire impoverire le realtà del Mezzogiorno proprio del loro talento più importante
Ecco perché chiediamo la creazione di un fondo di investimenti legati proprio al sistema formativo proprio a quei Garcés o prima indicato che in qualche modo compenso in questa mancato utilizzazione dei del valore aggiunto che l'investimento che le tante famiglie del Mezzogiorno fanno sui loro figli come risorsa per il futuro anche delle loro comunità
Tutto questo si potrebbe fare con dei veri e propri crediti per la formazione fiscalizza Ando i costi intrapresi per percorsi formativi
Con dei prestiti d'onore esperienza realizzata anche dal nostro amico Carlo Borgomeo per progetti individuali di formazione con la possibilità di stage con vincolo di ritorno per fare per avere risorse più qualificate nei processi di sviluppo locale del mezzogiorno insomma queste due proposte poi ce ne sono altre ma sono contenute nell'agenda ma mi fermerei su queste due per dire due cose precise e concrete che in qualche modo siano un segnale
Per questi giovani per poter dire io resto
Resto in questa terra resta in questa comunità resto in questo Paese resto perché ho la possibilità di trovare uno sviluppo ai miei talenti di creare un'impresa di mettere a frutto ciò che ho imparato insomma arresto nel nel luogo dove posso
Far vivere e far crescere la famiglia i figli e dove posso in qualche modo generare qualche cosa di positivo e di utile per me e anche per la comunità in cui sono inserito
La seconda linea proprio di proposta riguarda il tema del lavoro e della precarietà
E noto a tutti che nel Mezzogiorno abbiamo due indicatori di differenziale di maggiori ostacoli primo ce l'ha detto la nostra ricerca dire perché tra i lavoratori intermittenti flessibile atipici ci sono due categorie quelli che scelgono la flessibilità e quelli che la subiscono
Nel Mezzogiorno prevalgono in modo ancora più marcato coloro che la subiscono che quali che la scelgono la seconda questione che nel Mezzogiorno la percentuale
Di lavoro sommerso e di circa uno su quattro
Dunque noi abbiamo che precarietà e lavoro sommerso cioè due elementi che impediscono non solo tutele dei diritti ma anche uno sviluppo che sia ordinario e regolare
Rischiano di essere una palla al piede nella possibilità di un'economia che sia alla luce del sole nella possibilità che la tutela dei diritti delle persone sia normalità
Nella possibilità che ciò che in qualche modo viene dalle tutele che i movimenti dei lavoratori hanno tenuto per i lavoratori in generale trovi una situazione in qualche modo di divario
Non
Accettabile proprio in queste regioni
Ecco perché diciamo che una politica nazionale
Attorno agli ammortizzatori sociali attorno al contrasto del lavoro nero attorno alla lotta all'esclusione alla povertà è essa stessa politica meridionalista
E proprio l'assenza di queste politiche di contrasto alla povertà di contrasto al lavoro nero di una riforma degli ammortizzatori sociali che abbia al centro queste figure di lavoratori
Atipici deboli intermittenti che aumenta e certifica il divario
Quindi le scelte politiche nazionali non sono indifferenti in qualche modo sono esse stesse che allargano il divario che lo certificano che lo in qualche modo consolidano
Ecco perché diciamo che è un grande Paese civile come l'Italia non può non avere uno strumento di contrasto universalistico alla povertà
Non bastano le regioni
Sono interventi che alla fine rischiano di non affrontare radicalmente il problema è un tema nazionale è una questione nazionale ed è anche un sistema di redistribuzione
Di risorse verso il Mezzogiorno ecco perché diciamo che occorre una revisione dei degli ammortizzatori sociali dei sistemi previdenziali che abbia al centro i lavoratori più deboli
Se non si fa questo anche questo è un modo di penalizzare di in qualche modo mantenere un divario nel Mezzogiorno
In terzo luogo diciamo ci vuole una politica per la famiglia e anche questa è una politica di redistribuzione
Verso il Sud considerando il diverso la diversa composizione tra le classi generazionali del Mezzogiorno l'assenza di queste politiche è il modo non detto di fa di non fare una politica per il Mezzogiorno
In questo senso anche la ricerca che ci ha consegnato i rapper sui welfare locale ci dice un dato che ci deve preoccupare e cioè che proprio laddove i bisogni proprio in questa regione cioè in qualche modo un primato negativo laddove i bisogni di sostegno di assistenza alle persone sono più alti minore
E l'ha speso nell'offerta di servizi di welfare
Ecco perché insieme al lavoro la rete dei servizi è fondamentale perché ci sia un contrasto quotidiano e una crescita nella un contrasto quotidiano nella esclusione sociale
Il terzo punto riguarda la creazione di lavoro evidente che quel divario che vede in un differenziale nel tasso di occupazione tra il nord e il sud deve essere al centro della nostra prospettiva ebbene però qui occorre dire anche un dato in positivo
Non è vero che nel sud c'è più so c'è unicamente come è stato per lungo tempo il miraggio del posto fisso del posto fisso
Giorgio
Salutiamo al presidente della Regione Agazio Loiero che sia raggiunti
C'è un cambio di mentalità che sta avvenendo
La data ma è l'atteggiamento dei giovani è diventato più attivo e più adattivo
è questo un elemento interessante una leva per fare rinascere per far ripartire lo sviluppo direi che una leva strategica
E se
Si fa leva su questo bisogna accompagnare questo cambio di mentalità con delle azioni mirate di contrasto al lavoro nero
L'Unioncamere ci ha detto che di tutto questo gran parlare di contrasto al lavoro nero alla fine si sono tenuti poco più di venticinque mila lavoratori regolarizzati
Praticamente quasi nulla un vero e proprio insuccesso
Ecco perché è un programma di contrasto di lotta al lavoro sommerso eh esso stesso una politica che ha a che fare con uno dei nodi chiave
Dir della possibile creazione o d'emersione di lavoro
Così come occorrerebbe una razionalizzazione delle leggi delle politiche ci sono cinquantuno legge di incentivi nazionali e quattordici regionali
Alla fine chi deve cominciare a fare qualche cosa rischia prima di perdersi prima di riuscire a capire come trovare di un sostegno e una possibilità di far nascere qualche no di permettere le gambe a qualche nuova idea e in terzo luogo ci sono le banche
Che sono un imputato principale di questo mancato o difficile sviluppo
Perché lucrano molto
E fanno poco
Perché nel Mezzogiorno i tassi di credito devono essere nettamente superiore quale che avvengono in altre aree del Paese perché non ci sono dalle banche che scommettono su questi talenti dei giovani meridionali perché ricordo che ora questo era uno dei chiodi fissi di Carlo Borgomeo quando anche
Dava
I prestiti d'onore capo alla fine si trovava a dover col dover diciamo misurarsi quell'altra parte che doveva essere dato dalle banche era un'impresa titanica far muovere queste banche
Il quarto punto a che fare con una questione che anche qui non è solo legata al Mezzogiorno ma a tutto il Paese
Il Sud è stato a lungo e più di altre parti del Paese un territorio di emigrazione un popolo di migranti
Oggi i processi di migrazione non sono scomparsi ma abbiamo anche nel Mezzogiorno
Un numero crescente di cittadini immigrati
Non solo il Sud porta d'ingresso e lo sappiamo bene cova anche le vicende
Tristi dolorose e tragiche che molto spesso raggiungono
Le nostre case
Ma abbiamo una presenza ormai consolidata tra il Sud e le isole di quasi quattrocento mila cittadini immigrati
è evidente che in un territorio dove
Maggiore sono gli indici di povertà
Maggiore è il tasso di disoccupazione questo potrebbe rappresentare un problema in più un'aggiunta
Eppure è singolare che in non poche regioni non poche comunità del Mezzogiorno
Ci siano stati anche in assenza dei servizi pubblici delle esperienze di accoglienza e di impegno per l'integrazione che hanno coinvolto lemmi le amministrazioni locali e molti soggetti del mondo del non profit creando delle situazioni particolarmente favole favorevoli all'accoglienza e l'integrazione
Sarà perché il Mezzogiorno nella sua storia
è una terra di meticci amento
Dove culture popoli tradizioni realtà diverso si sono sempre incontrate e scontrate
Sarà per questo che forse proprio in questa realtà proprio il suo potrebbe diventare un laboratorio privilegiato
Per mettere a punto percorsi e proposte per concretizzare fare acquisire nel senso comune l'idea di immigrazione come risorsa per lo sviluppo
E poi c'è tutto il vasto mondo dell'associazionismo del volontariato di cui noi siamo pienamente parte c'è stato in questi anni è l'ottavo rapporto dell'IReF lo attenti testimoniato una crescita di disponibilità di impegno di dedicazione e anche di reti organizzative che ma umano hanno preso un consolidamento seppur di poco differenziato rispetto a parte altre parti del Paese
Ma che comunque gli indica una tendenza
Sulla quale
è possibile fare leva e di investire
Ed è per questo che abbiamo voluto qui con noi
Edoardo Patriarca
Che il portavoce del Forum del terzo settore perché recentemente
C'è stato firmato un accordo tra la crisi le fondazioni bancarie il Forum del terzo settore intitolato piano di infrastrutture sociali del sud
è un recupero importante di risorse in qualche modo congelate per un conflitto di tipo giuridico
Che potrebbero diventare un volano decisivo
Per la crescita del mondo associativo e del volontariato
Sia in termini di formazione e qualificazione degli operatori volontari
Sia di sviluppo di impresa sociale sia di generazione di progetti che in qualche modo cambino in un territorio in in un luogo in un ambiente di fronte a un problema le questioni che abbiamo di fronte
Infine ancora su questo campo è importante sottolineare quella risorsa nuova che si chiama servizio civile volontario e che ha visto una numero crescente di adesioni di ragazzi in primo luogo che dimostra che questo canale può essere un'esperienza importante nella vita delle persone sia come attività volontaria sia come prima sperimentazione in qualche modo porta d'ingresso o comunque situazione di percorso verso un'esperienza lavorativa
Chiudo con un ultimo punto
A che fare con la legalità
Bisogna che siamo grati ai giovani di Locri come a quelli di tante altre parti del Mezzogiorno che hanno reso visibile
L'ampiezza dello spessore di un movimento culturale
Che si va formando contro la criminalità organizzata
Questa emersione è avvenuta purtroppo
In una delle
Periodiche finestre mediatiche che si aprono sulla Calabria sul Napoli o sulla Sicilia
Ma noi sappiamo che senza una crescita dall'interno del Sud o di un nuovo senso comune della legalità
Anche molti degli interventi assolutamente necessari per dare sicurezza e per contrastare i poteri malavitosi rischiano di essere depotenziati in partenza
Fin quando prevarrà nell'opinione pubblica anche meridionale che l'idea che omertà
Inquinamento dalla politica sfiducia nelle istituzioni mancanza di senso civico sono elementi costitutivi e ineliminabili della cultura meridionale la battaglia sarà persa
I fenomeni esistono e non bisogna smettere di metterli in luce denunciarli con forza
Non si tratta di negare la realtà ma di riportarla ad un dimensione reale c'è una piccola minoranza che tiene in ostaggio intere regioni
Bisogna allora anche fare uno sforzo per raccontare un Sud diverso
Accendere i riflettori su questo su diverso
Magari sacrificando qualche fiction che alla fine ci riporta al solito immaginario del Mezzogiorno
Fare un racconto di un suo diverso perché ci sono tante comunità locali del Sud operose moderne che stanno cominciando a generare percorsi di per di crescita con dignità e rigore
Bisogna avere anche Rispetto
Delle diverse velocità
E non confondere la lentezza quando mantiene la direzione della crescita con il tornare indietro
Dunque mettere insieme gli interventi per la sicurezza con la tutela e l'affermazione dei diritti
Mettere insieme tutto questo anche con l'accoglienza e la solidarietà
Dispiace che l'emergenza porti a sottovalutare o a ripensare alcune strade intraprese ma poco sostenute con risorse finanziarie strutture organizzative adeguate
Quali il rito il riutilizzo affini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata la lotta all'usura le misure antiracket
In nome di in non meglio precisati piani straordinari di intervento
Ecco perché abbiamo voluto qui con noi don Luigi Ciotti perché condividiamo e sosteniamo con forza l'appello di libera di cui facciamo parte per salvare la legge sui beni confiscati alla mafia
Se infatti venisse approvato è un disegno di legge che è in discussione alla Camera e che si ripropone di riformare la legge in vigore verrebbero vanificati gli sforzi
Che sono stati fatti inoltre i vent'anni dalla approvazione all'entrata in vigore della legge Rognoni-La Torre
Per sottrarre alle organizzazioni mafiose le ricchezze che hanno accumulato illegalmente
Ma verrebbe altresì gravemente compromessa la possibilità di un effettivo riutilizzo sociale di questi beni
Previsto dalla legge centonove approvata nel novantasei sulla spinta di un milione di firme raccolte proprio da libera
Ecco perché condividiamo le proposte formulate da libera perché consentono di mantenere anzi di allargare questa strada come modalità per restituire alle comunità alla possibilità di sviluppo e di futuro dei beni che sono nati in forza di azioni criminali e delle Ghali
Insomma una legalità ordinaria e diffusa ha bisogno di quotidianità ha bisogno di piccoli gesti ha bisogno di un grande impegno educativo
Se c'è un messaggio conclusivo di questa nostra agenda e che occorre innanzitutto un investimento sulla fiducia
è questo che il Sud chiede e merita prima dei soldi e delle promesse
E allora con questo confronto con questa agenda vogliamo dire semplicemente senza allarmi essenza promesse retoriche
Che solo dal suo dopo germogliare lo sviluppo di un nuovo sud
Noi presentiamo qui questa agenda no ma non come qualcosa dall'esterno o dall'alto
Queste riflessioni e queste proposte nascono dal nostro esserci nel Sud
Promuovendo ogni giorno socialità azione volontaria a tutela servizi cittadinanza
I semi di speranza non portano frutto se non c'è un terreno buono abbiamo ascoltato ieri sera nella pagina di Vangelo letta nella veglia un terreno buono che lei sappia cogliere fecondare
Le cose nuove si annunciano prima di tutto nella coscienza delle persone
Senza una nuova coscienza non si potrà sperare in nessuna rinascita
La voglia di futuro e di legalità che è stata espressa dai giovani di Locri è forse il segno più promettente di un Sud che sta resistendo
E progettando insieme il suo riscatto non è certo con la rassegnazione né con l'attesa che si potrà generare nuovo sviluppo
Al sud non può non mancherà il coraggio di aprire valorizzare lo scrigno dei propri talenti sia quelli delle persone come quelli dei luoghi e delle comunità
La via maestra e siamo chiamati a percorrere è semplice e chiara
Solo quando l'Italia a tutto il Paese avrà assunto come prioritario lo sviluppo del Sud potremmo dire che il Mezzogiorno sarà diventato una risorsa e non più un problema e vogliamo ripetere a chiusura di questa riflessione lo slogan che ci ha proposto ieri sera monsignor Bregantini era uno degli slogan scritti sugli striscioni dei giovani di Locri
Ci siamo ma non ci stiamo
Le attrici sono
Ma non ci stanno ad essere correva e ad un clima che non consente attraverso la rassegnazione la tesa di generare un riscatto
Ci siamo ci siamo qui nel Mezzogiorno ci siamo nel Paese perché il Mezzogiorno diventi veramente una risorsa per tutta l'Italia
Ringraziamo il il presidente Bobba per questa chiarissima esposizione della nostra agenda vista da sud
E iniziamo subito a interloquire su i contenuti di questa Zenda
Partendo come affatto Gigi da una riflessione che insieme positiva ma al tempo stesso anche ricca di di inquietudine di preoccupazioni
Il la quella riforma quel al rinnovamento della politica
Che certamente un segno importante delle riforme anche che sono state fatte negli anni passati
E che al Sud e testimoniata da nuovi amministratori che con coraggio con determinazione
Portano avanti oggi un progetto politico a favore delle popolazioni che rappresentano e chiediamo quindi subito al presidente della regione Calabria che ringrazio di cuore presso d'aver voluto essere qui con noi questa mattina Agazio Loiero di intervenire
Ma ringraziandolo voglio anche ancora dire come abbiamo fatto
Ieri a Locri la vicinanza delle ACLI tutte in questo momento in queste settimane così difficili ma anche contanti segnale di speranza che abbiamo vissuto e che avete vissuto voi qui
In questa splendida regione
No io ringrazio Archinto invitando questa possibilità di porgere un saluto
A nome dei calabresi e questo importante convegno
Ringrazio tutto il parterre da don Luigi Ciotti
Che fa una grandissima battaglia specialmente al Sud
A tutti Carmelo
A Carlo Borgomeo
A Edo Patriarca tutti e poi alla fine a Luigi Bobbio del quale ho sentito una parte della relazione
Ebbene io vi ringrazio tutti perché è il fatto che il Sud torni nell'agenda è un fatto di grande significato politico a noi non possiamo negare che negli ultimi dieci anni
Il tema del sud è stato completamente cancellato
Se n'è parlato per far diventare le antiche risolta questione meridionale pre trasformarla da architetto in questione criminale
Ora e noi non neghiamo che ci sia una questione un'imponente questione criminale nel sud e nella Calabria in particolare
Però ridurre tutto questione criminale questo ad educazione ad unum che fatta dei media ma è fatta anche da forze politiche interessate a frenare
E reprimere lo sviluppo del Sud
Guardate io lo voglio dire lo colto e ne sono estremamente convinto e passata negli ultimi dieci anni nel Paese è passata nelle vene del Paese l'idea non solo che il Sud fosse un ingombro
E non una risorsa come ha detto Bobba ma che fosse qualcosa per cui liberarsi quant'è questo il passato non solo perché la lega tambureggiante o su questo tema questo dato è passato anche in circoli di sinistra e al bisogno di le con franchezza queste cose certo il sudicia ha messo di suo talvolta facendo scelte di tipo spesse sul versante del lavoro di tipo talvolta parassitario
Tornati al mente parassitaria
E quindi tutte queste cose sono avvenute però questo territorio
Che la semplificazione sempre crudele dei media finisce per darle una
Una connotazione quasi esclusivamente criminale
è una cosa che non sta in piedi perché nel Sud assieme alla criminalità che c'è come dimostra l'evento tragico di Locri la morte del povero
Franco Fortugno che nel Sud convive una questione criminale possente in Calabria fortissima che nessuno intende negare convive con mondi che fanno una fatica del diavolo a sopravvivere
Ed è indecente che spesso il Paese
Passi nell'indifferenza tutte queste cose cioè le collega con un dato indifferenza per esempio pensate per un attimo la sicurezza che cosa ha rappresentato il tema della sicurezza nel due mila e uno quando il centrodestra ha vinto la sua scommessa elettorale
Cioè il Kitāb la sicurezza era diciamo inneggiato a Como un dato su cui bisognava fare subito piazza pulita magari con lo sceriffo col poliziotto di quartiere perché era indecente che la vecchietta di
E visto che andava a ritirare la pensione venisse affidato dall'immigrato criminale perché questa si fa questo tipo di sicurezza un paese civile non poteva garantirlo
Venne
Io grande ho grande rispetto per quella vecchietta perché io mi sento in uno spirito in un sentimento totalmente unitaria in questo Paese
Però vedete quante morti e quanti omicidi omicidi non aggressioni sommamente
Sono avvenute nel Sud il proprio negli stessi anni nell'indifferenza generale del Paese
Che vi ha guardato i questi fatti come qualcosa che appartenga come fatti che appartengono al territorio dove c'è qualcosa di geneticamente diverso
Ecco il problema che questo omicidio efferato ha fatto venir fuori ha fatto emergere con forza e se questa regione deve starci in un ordinamento unitario o no
Questo è il problema che abbiamo davanti
Perché mai per un fatto semplicissimo
Vedete se voi guardate in tutti i temi che riguardano la vita associata di questo territorio
Cominciando dal tema che è al centro del confronto odierno quello del lavoro che accorgete che noi siamo un altro territorio
Un territorio dove i diritti fondamentali intendo quei diritti contenuti nella prima parte della Costituzione
Quei diritti richiamati il diritto il principio tanto per cominciare il principio di libertà di uguaglianza di uguaglianza quello che è contenuto nell'articolo tre della Costituzione che viene sempre in maniera frequentissima richiamata da tutte le sentenza dalla Consulta
Sei in questo territorio ha rispettato se quel diritto alla solidarietà contenuta nell'articolo due se rispettato perché io non credo che sia rispettato in un territorio dove il lavoro e in grandissima parte precario
Dove abbiamo undici mila forestali che vivono una condizione
Difficile dove c'è un esercito infinito di precari otto mila e cinquecento nove mila precari di LSU l più dove l'idea del sommerso cammina quasi dappertutto
Per cui vedete non sono cose che sono indifferenti allo sviluppo di un territorio perché il precariato scoraggia le nascite matrimoni mentre la criminalità scoraggiano impresse
è in questo contesto come fa un territorio accrescere ad avere lavoro produttivo se proprio la sicurezza quelle che viene richiesta così frequentemente dalle imprese che vorrebbero investire in un territorio che anche i vantaggi
DS i vantaggi e gli svantaggi insieme di essere
Obiettivo uno ancora
Allora tutti questi problemi non ce ne vogliamo chiedere e lo vogliamo chiedere al Paese io dico che questo sacrificio immane dell'amico Fortugno ha svelato
Un mondo di cui nessuno sospettava l'esistenza
Un mondo totalmente diverso in un mondo che vuole partecipare che vuole esserci che vorrebbe restare in un ordinamento elitario non ne vogliamo immaginare che qui è arrivato qui a Mormanno ci sia un limes quello che i pezzi romani definivano il il confine quel confine oltre cui non c'era solo un territorio geograficamente stabilito ma anche un territorio culturalmente stabilito di diversità di barbarie no
Allora noi vogliamo questo mondo farlo venire alla luce rappresentarla al meglio e io davvero ringrazio tutti quelli a cominciare da con ciò che lo voglio dire qui davanti a tutti per il lavoro che fa per fare venire fuori
Un mondo di trasparenza
Che spesso viene mortificato dalla semplificazione mediatica io ripeto un ritornello da anni pensate a quella Calabria onesta che la stragrande maggioranza dei calabresi
Che paga un doppio prezzo alla criminalità quello di vivere accanto alla criminalità il la qual cosa comporta il pagamento di un prezzo materiale e psicologico
E poi ne paga un secondo presso quello di essere assimilato nella semplificazione mediatica nei titoli di prima pagina né le notizie del telegiornale a quella Calabria che delinque
Ma i giusto questo tutto questo allora richiediamo
Po'di attenzione poi non vogliamo le antiche questo e non ci interessano quelle cose qui c'è un mondo il mondo intorno all'impresa sociale
Che qui è rappresentato ampiamente che sta crescendo in Calabria ci sono cooperative di giovani
Che danno uno sforzo e un impulso straordinario alla crescita e allo sviluppo del territorio quello che non ci possiamo permettere più e di avere un un lavoro che si un lavoro assistito noi vogliamo avere un lavoro produttivo per questi ci siamo inventato a questo intreccio
Questo rapporto di alleanza tra forza imprenditoriale forze sociali e forze sindacali perché se non abbiamo un lavoro produttivo
Noi il lavoro che non è produttivo lavoro assistito che abbiamo conosciuto in questa mi ancora oggi conosciamo è un lavoro che non porta da nessuna parte non solo ma deturpa in maniera selvaggia anche l'immagine di questo territorio
E non dà forza a quella a quei giovani che vogliono crescere
E accanto a questo ci deve essere più forte il lavoro dell'innovazione
Quello che noi abbiamo tre università
Che in questo territorio hanno cominciato a gettare dal qualche decennio
Voi sapete tutti voi sapete che cosa ha comportato in termini di prezzi di pezzi psicologici e non avere avuto per tanti secoli un'università
E capitato che molti calabresi sono partiti sono andati via hanno studiato fuori e poi alla fine lei eccellenza individuali quelle che volevano crescere che avevano bisogno dell'università per ricrescere hanno finito per servire un territorio di adozioni arricchendolo ed impoverendo quel territorio che si lasciavano alle spalle
Tutta queste norme diaspora che ancora si vede dovunque si vada bene ci si accorge che ha impoverito in maniera terribile questo territorio oggi ci sono tre università
Importanti in Calabria io sono convinto che il livello di benessere sociale di un territorio guardate con gli occhi della fantasia tutti i paesi dove dove l'innovazione la ricerca le università progrediscono e guardate il livello di benessere sociale che quelli territoriali no
E allora bisogna puntare su dati completamente nuovo diciamo la verità in passato abbiamo fatto grandi allora anche la classe dirigente
Di questo territorio ha fatto errori macroscopici dobbiamo cambiare non è facile cambiare lo quello vedete abbiamo innovato abbiamo voluto manager che fossi totalmente in discontinuità
Con il passato non solo come appartenenza all'altra coalizione ma anche come i curricula abbiamo scelto curricolo e di qualità per servire una sanità che e difficile difendere così come ebbene ci sono state maree di critiche certa ci sono stati grandi incoraggiamento e noi tesa Orizia mo'quegli incoraggiamenti che ci sono stati però i vecchi partiti i partiti hanno reagito in maniera spropositata perché perché tutto quello che va in direzione del cambiamento ricordate volo non è mai indolore
E allora però questo sforzo bisogna farlo e stare attenti rilettura non la voglio fare lunga
Qui c'è una criminalità organizzata
Che e diventata completamente pervasiva in certi territori non è dappertutto così ma molto pervasiva nel territorio
Questa criminalità non vuole che si tocchino Ulla nulla bisogna toccare neanche i revisori dei conti
Bisogna carestie tutto il territorio incrostato corsi come è stato in congruamente modellato
Spesso per certi poteri criminali
Noi dobbiamo avere il coraggio di poterle cambiare e cambiare significa anche noi significhi anche noi dobbiamo cambiare alcune abitudini se vogliamo che i nostri figli e le nuove generazione abbiano un futuro diverso metà
Credo che questo questo applauso
Dica più di tante parole come queste le nostre antiche apprezzano il lavoro che viene svolto e logicamente apprezzano queste queste parole questa volontà di impegno che parte da noi questo cambiarsi per cambiare come ci ha detto ora Agazio Loiero
Bene un esercito infinito di precari diceva il presidente
Un sommerso che in qualche misura ci sommerge
Una stragrande maggioranza di onesti
Che viene umiliata da una minoranza disonesta
E poi la volontà di innovazione di scommettere
Chiediamo ora di interloquire con la nostra agenda e su questi temi in particolare a una persona che in questi anni ha scommesso sull'innovazione
Che affatto concretamente quella politica dei talenti di cui parlava Gigi Bobba
Nella presentazione
Carlo Borgomeo attualmente amministratore delegato di Bagnoli Futura è per tanto tempo anche in altri ruoli sostenitore convinto di uno sviluppo al Sud grazie
Grazie a voi
Come molti di voi usando mi occupo da molto tempo di questione del Mezzogiorno e confesso che non è stata Letta avanzi questo resta il tema sul quale mi si scatena sembra diciamo la passione civile queste la liberazione dei meridionali dello sviluppo del Mezzogiorno
Da tutti e due i punti di vista io voglio esprimere un'adesione diciamo pienissima puntuale alla relazione di Bobba
E tenterò di dimostrare in qualche minuto che non è un'adesione rituale cioè che non c'è un'adesione nel rituale né ideale né di massima ma diciamo un'adesione politica e mi permetterei di dire anche l'adesione delle proposte operative che la relazione di di Bobba fa le due scelte che mi sembrano emergere con chiarezza che lui ha ripreso con efficacia anche alla fine abbraccio
E che questa proposta delle ACLI sul Sud
è una proposta che è fatta dal sud cioè da chi sta dentro non è una questione una proposta un po'illuministica del tipo che cosa sarebbe utile fare per quel territorio
Ma che cosa in qualche modo si chiede dal territorio
La seconda che ancora più radicale e quella che si sposta l'asse del ragionamento su quello che c'è e non su quello che manca
Ora io vorrei una volta per tutto diciamo schierarmi tra quelli che non sono scemi come tutti noi cioè è chiaro che lo sappiamo quello che rimane
Sappiamo tutto quindi quando l'accesso la giovane ed evitiamo che si alza uno
C'è un professore d'università importati che diceva aspettai che ti spiego come il Sud lo sappiamo ci manca un sacco di cose però qua c'è una scelta politica si incomincia da quello che c'è
Gigi parla di rovesciamento dell'immagine
Io penso che dobbiamo aggiungere sono molto felice se ha se il presidente della Regione fra qualche minuto per ascoltare secondo me dobbiamo rivendicare una esplicita discontinuità nelle politiche per il sotto no cambiare un po'discontinuità in politica disco di vita si dica qualcosa si cambia
Perché secondo me gestendo una discontinuità quelli che sono interessati al Mezzogiorno e ne hanno responsabilità
Contribuiscono seriamente a rovesciare l'immaginario sono il socio
Dopo dentro di fare qualche esempio velocissimo
Io intanto vorrei proporre a Gigi e non è una battuta demandare il documento delle ACLI che ripeto non è un documento diciamo solo sul sociale un documento con delle indicazioni e così ora ecco
E su qualche indicazione si sgola volare ancora addirittura arrivando a dettagli tecnici di proposte
Di mandarlo a quelli che stanno scrivendo i programmi per i prossimi governi
Ora vi assicuro che non cioè non è questa la sede per fare però il Governo che esce diciamo se gli manda questo documento esordisce sul Mezzogiorno se si mette a leggere questo documento esordiscono perché al di là delle battute
Il Governo che sta concludendo
Se dico uscente esprimo l'auspicio insomma quindi governo uscente sul Mezzogiorno a proclamato una cosa cioè l'unico operazione politica forte che ha fatto e come programma è stata la lotta al sommerso
Non c'è stato l'iniziativa dopo il ponte sullo stretto l'altro figure cioè la proposta di uno che dice al Sud che cosa posso fare per cambiare stato come sappiamo ispirata alla Confindustria una cosa mica banale
Però qual è stata la commutazione il risultato non è una battuta
Sommerso aumentato
Per il combinato disposto di un clima economico ma anche culturale ricorderete alcune battute del presidente del Consiglio sull'arrangiati deve dire dove verrà
Uno della Brianza che sembra arrangiare vi fa qualche cosa napoletano robot deve capì che cosa si immagina se gli si dice a Radio
Il clima culturale favorevole ma attenzione strumenti tecnici quelli quei fatti dal ministero del Tesoro esplicitamente ancorché involontariamente lo so involontariamente rivolte ad aumentare il sommerso
Perché il gioco delle minacce e delle proroghe delle sanatorie fomentare sommerso critico il sistema queste il Bilancio del centrodestra
Dico a Gigi rimandarlo al centrosinistra il bel documento perché vedo
Che rischiamo tutti insieme
Di stare nella logica del pendolo maledetta logica del pendolo
Hanno governato alcuni e quelli che stava all'opposizione dicevano più leggi e più soldi
Poi fanno gli altri e quelli che vanno all'opposizione ritirarlo più leggi e più solide per favore facciamo discontinuità
Il Sud non ha bisogno né di più leggi certamente noto e forse ha bisogno diciamo di soldi diverso
Questa importante ci vuole discontinuità
Perché perché c'è un tentativo di terribile
Una tentazione loro tentativo scusate terribile di semplificazione
Che è stato dichiarato benissimo da Gigi ma che anche la semplificazione a cui faceva riferimento Loiero c'è quel problema c'è una cosa lontana che esamino freddamente con i soli di dati importantissimi
Ma sui quale viva Dio dove c'è una da ad accentuare una certa capacità critica io voglio sapere chi mi spiega perché io che mi occupo eredi mezzogiorno devo avere come riferimento il divario con Milano perché
Perché non è scritto che è un calabrese due mila e sei deve avere il livello di ridere milanese
L'isola che vuoi che sia se un razzista perché calabrese lo sta peggio però voglio capire se queste è possibile
Perché se non è possibile Cirò rinato
Perché alla semplificazione sul livello dirette assicurò che cosa produce
Che ci vuole la spallata ci vuole il grande intervento ci vuole migliaia di miliardi Daria in maniera indistinta che tutto diverso da quello che serve
Non è più questi il clima intanto c'è un dato oggettivo perché con Milano il logo Bruxelles insensati in Europa
Cioè è cambiato lo scenario
E siccome Gigi ha citato il documento dei vescovi ha sancito un sacco di cose che in un ambiente come questo cioè ce lo possiamo dire
C'è una differenza tra sviluppo e crescita
Ma con le cose che viviamo con le cose che ha detto Loiero un attimo fa con quello che abbiamo visto ieri sera con quello che ha visto ieri passando a Gioiosa jonica e al gruppo di Policoro eccetera ma qui è questione di crescita economica la principale lo sviluppo che ci interessa qui è quello che si misura con i soldi siamo sicuri
Ovviamente non vedevo spiega che ci vogliono i soldi ma suo tentando di dire un'altra cosa che lo sviluppo che ci interessa e quello della liberazione della gente
E quelli un processo di popolo di di persone che decide
Ora questa cosa a cui evidentemente applauso viene bene l'applauso però poi bisogna fare le scelte è possibile fare scelte conseguenti io dico di sì questo è il tema è possibile che ci sia una politica altra rispetto a quella che conosciamo
In cui come è stato detto molto bene lo facevo finta le infrastrutture incentivi piccola-grande non è questo il tema il tema e vedere se si trovano delle politiche non una politica astratta delle cose da fare che siano coerenti con questa impostazione
Quando si parla di Sud oggi politica
Ci sono due dati che vengono fuori nei giornali eccetera eccetera l'attrazione di investimenti dall'esterno
E
La necessità di dare i soldi in maniera acritica di questo secolo
Basta con tutte 'ste cose complicate i progetti di valutazione eccetera eccetera
Ma lo sulla prima questione
Io lo dico con dolore perché a un certo punto io amministrato una società che c'aveva questo come prima missione io non ci credevo cioè per attrazione di investimenti non perché non sia importante
Ma perché eccome se uno ce l'avesse un'azienda che c'ha un prodotto che fa schifo
E continua a investire sull'ufficio marketing il promozione ma che per un uomo
Ma scusate ma avo scusate la velocità quindi rischia di essere banale vi chiedo davvero scusa ma voi conoscete un imprenditore al mondo che non viene in Calabria piccolo imprenditore
Piccolo medica domenica la breve che gli incentivi sono bassi lo conoscete io credo che non esista
Quanto vi dobbiamo dare per fargli superare la paura delle cose che ingiustamente Luciano avanti agli occhi quando dobbiamo
E quando gli dobbiamo dare in un'altra area sud anche più tranquillo per metterli in concorrenza con la Romania
Mica su Chiatti non ci vengono e ne stiamo ancora quell'attrazione di investimenti Ostia ma come è scritto esplicitamente che dovrebbe attrarre i botti i cervelli
O come dico io dobbiamo trattenere purché sia i giovani qui
E sicuramente qualcuno si metterà a ridere
Però quel qualcuno prima di ridere di questa proposta che fate esattamente come ha scritto Gigi microcredito sostegno ai progetti di ricerca
Pagare tutti quelli che hanno fatto la richiesta di fare il servizio civile invece pare che non ci sono i soldi
Perché se cinque mila calabresi restare in Calabria a fare il servizio civile è meglio che se ne vanno ed è meglio che fanno i forestali perché io mi aspetto lo aspetta mi aspetto di sentire quello che critica queste proposte fare un bell'attacca gli LSU
Fare un bell'attacca l'assistenzialismo fare un bell'attacco a tutti quegli ammortizzatori che in qualche caso erano seri ma in molti casi erano un corto circuito assistenzialistico perché quello va bene e questo che muovono
Questo che presume in ogni caso il mettersi in gioco dei soggetta anche minuti che è la vera chiave dello sviluppo
Quindi su questa cosa qui ci sono politiche si possono fare
E sull'automatico faccio solo una battuta perché io ho fatto un fioretto su questo ogni volta che parli in pubblico debba dicendo
Contravvengono Fiore
Perché automatico
Perché
Meglio per la Calabria e per il Sud che ci siano otto otto mila milioni di vecchie lire o di euro di quattro otto otto
Ho in piccole operazioni di microcredito
A io c'ho un parere se devo parlare
Dice il credito di imposta fatto fare aveva Texa la S dico così caldi Pistorio avessimo a Catania
Serto attenzione ha fatto quello perché c'ha avuto i soldi ma perché ci agli ingegneri a proposito vestita
Ma se lo Stato decide che deve avere i soldi del credito di imposta per fare quello io sono favorevole
Io contesto che lo Stato per dare i soldi a Pistorio dia i soldi ha un sacco di calabresi napoletani e pugliesi lucani abruzzesi e siciliani così nessuno sospetti che si sono fatti lei Venus è con il credito d'imposta
Qualcuno di voi pensa che scherzo c'è qualcuno che vuole denunciare pronto si sono fatti le ville con il credito
Al Sud al nord ci sono Corrado soli fuoristrada perché che scrive si sono comprati fuoristrada nordico iter imposto che Tremonti ha dato difeso
Bisogna dirle queste cose
Perché perché io credo che la vera scommessa sul ragione di Bobba che io condivido del tutto eccoli di andare avanti con delle proposte tecniche e poi confrontarsi evitando alla semplificazione il Sud non si merita
Quella semplificazione
è una forma di di fare politica perfino offensiva
Che corrisponde a quello che diceva Loiero per l'altro verso Lecce non sapete che dare i soldi a tutti ma attività e non lo voglio sapere
Non sono in grado di selezionare non mi interessa selezione ma questo è uno scandalo non va bene latina dalla politica tra l'altro
E quando io vedo che su questi temi di politica economica diciamo la sinistra in cui vince
Avere queste crisi mi preoccupa molto perché la selezione la scelta l'orientamento ma
Il decidere a chi ovviamente c'ha dei rischi benissimo
Ma uno non scherziamo sappiamo benissimo che i rischi sono altrettanto forti
E poi da un punto di vista tecnico questo mi preme dirlo si può essere attuatori la politica automatica ma avendo fatto delle scelte io posso dire che do i soldi solamente a quelli che fanno la i tempi
A tutti quelli che fa bene
Ma questo fatto di misurare questa maxi intese
La forza di un intervento politico in quantità di interventi automatici per sostenere le imprese sbagliato
Senta dell'impresa ultimo esempio per finisco dicendo un'altra cosa soltanto se ci sono ci sono imprenditori qui so ripeto che sociali ma anche altre immagini secondo me alla Calabria serve più che essi vengono finanziato cinquantaquattro otto otto livelli aziende
Oppure che si fanno di fondo di garanzie che funzionano
Per tutti
Lo vidi che ci stanno di fronte le garanzie perché lo so
Ho solo studiato in Campania e in gamba Risolo centosessantadue fondi di garanzia
Piccolo dettaglio non funzionerà perché ognuno si guardi fatti suoi sui fondi grazie di solito di cortile pace qualche cortile allargato ma
Il piccolo imprenditore che va
Non ce l'ha
Forse servirebbe di più Hondo
E via discorrendo e questo faccio degli spot per dire che su questa linea non è che ci stanno quelli bravi che ci hanno poi gli strumenti da proporre gli scemi che a farmi Pomicino sopra e pure noi possiamo fare delle proposte tecnicamente valide per realizzare questi obiettivi
Concludo dicendo
Che questa
Che questa quindi diciamo la sintesi non è che ci vogliono meno risorse perché lo viandanti Padellaro le risorse finanziarie ma diverso modo di allocare le risorse proprio diverso e io penso che bene gestirà la discontinuità
E vorrei anche precisare che non penso che quando quando dico uno agli ad ad attrarre investitori esterni non penso all'autarchia al contrario penso che però si fa il partenariato sì si propone scambio e tra l'altro anche dal punto di vista tecnico qui gli imprenditori vengono queste si vede
Mi capita anche professionalmente di farlo
Se c'è qualcuno locale che ci metta la faccia hanno bisogno del partenariato locale per farlo altrimenti o sono le enormi imprese grandi questi problemi ma chiunque ha un minimo di relazione col territorio vuole che ci siano delle forze qui altro che aspettare
Quello che arriva e tutto questo
Diciamo che ripeto questore signor contributo politicamente e tecnicamente possibile gestire una discontinuità c'è anche un grande diciamo senso dal punto di vista strettamente sociale e politico
Perché vedete nel nel semplifico ovviamente ma nello schema
Diciamo che ha mi ha allevato dal punto di vista dell'intervento straordinario il soggetto locale destinatario
E chi comanda è quello che dal territorio contratta con il centro
Quello contro e solo lui
E quindi questi due modelli sono in sei due modelli DiVersi
E il secondo non può che interessarci di più perché quello che serve
La somma di tanti soggetti che c'hanno la testa un po'più alta
Questo lo so può sembrare un comizio ma è così ora lo vediamo lo sappiamo allora nel momento in cui si stabiliscono delle politiche bisogna diciamo premiare le risorse locali con lavoro faticosissimo e abbiamo inventato tutti noi questa parola accompagnamento avaro comanderà inferiore
Però ebbe quando è arrivata a dama dopo l'operazione di accompagnamento il risultato è che c'è un soggetto forte Autorobot che si mette in rete con gli altri
Che diciamo a più chance di essere protagonista
Del proprio futuro e io anche in termini proprio strettamente politici penso che in questa stagione il Mezzogiorno salverebbe concerto entusiasmo qualcuno che gestisce propone e forse in qualche caso urla l'esigenza di discontinuità c'era pure un po'scocciato immagini di sentirci raccontare un sacco di balle sui soldi che arriveranno su quel bar basta
Siamo la parte più debole con grandi problemi della settima potenza industriale del mondo
Non siamo il Sudan con tutto il rispetto per il Sud
Dobbiamo essere trattati e dobbiamo noi stessi trattarci come soggetti che sono in un percorso difficile ma possibile di crescita autonoma ed adulta
Grazie credo che davvero sia importante poi particolare questo aspetto
Abbiamo Presidente
Questo aspetto nel trattenere i giovani qui e anche le forme che ci ha proposto Calamo commesso credo che siano interessanti perché sono anche quelle formule che in qualche misura noi attivisti e più in generale il terzo settore portano avanti alcune da tempo micro credito la l'accompagnamento faticosissimo ma per la la le piccole impresa Piccone
Imprese sociali cooperative somma e tutto il discorso del servizio civile su quale voi lo sapete bene reati
Da molto tempo si battono con convinzione proprio in quella la prospettiva di farle diventare uno straordinario strumento di crescita per avere più cittadini con la testa alta da un lato e cittadini anche attrezzati per entrare in modo legale all'interno del mondo del lavoro
A Edoardo Edo Patriarca che portavoce del fondo al terzo settore
Che in questi anni
Tanto a lavorato su questi su questi campi nel accompagnare appunto la crescita di una società civile che queste settimane abbiamo visto abbiamo visto con un entusiasmo rinnovato con una forza con che nessuno neanche sospettava avesse l'abbiamo visto ieri sera lo che l'abbiamo ascoltato nel nei volti nelle gli slogan dei giovani in queste settimane bene questo Forum il forum e tutta la società civile
Sono riusciti anche in questi ultimi tempi a fare dei passi importanti per ottenere risorse risorse che nel prossimo futuro saranno allocate al sud allocate noi lo crediamo in maniera discontinua
Con quell'attenzione nuova a un'amministrazione diversa una proposta che non vada a mettere al centro lo sviluppo
Dei soldi ma uno sviluppo autenticamente per ogni persone per ogni comunità
Attendo
Io sto qui mi trovo un po'meglio per ringrazio per per l'invito che mi ha fatto Gigi deve essere oggi qui con voi
Non sono
Non sono nato nel Sud quindi non oso parlare
Come ha fatto Carlo in maniera anche appassionata
A nome del Sud però posso portare di alcune questioni
Alcune priorità
Che sono nazionali ma che
Trovano forse nel Sud
Un punto di sintesi di rilancio possibile
Un luogo di speranza forse da sud si può ripartire ripensare l'intero Paese
Per ora sono tre le questioni che vorrei proporvi come site
Perché mi pare appunto nel Sud assumono un tratto particolare di grande significato
Proprio come diceva Andrea girovagando per il Sud avendo molti amici nel Sud
Incontrandoli scoprendo come alcune cose che cadono nel Sud mai potrebbero accadere nella mia città mai potrebbero accadere nella mia Emilia ricca e benestante
L'incontro la settimana scorsa con i ragazzi di Mesagne sulla legalità
Con
Caselli con Dall'Oglio è stato un incontro forse
Inimmaginabile in altri luoghi dentro una scuola superiore
Per dire che
Nel Sud c'è davvero come ricordava Loiero
Tantissima bella e brava gente
Forse più di quanto ce ne sia al Nord
è l'ora le questioni che vorrei proporle sono tre e la prima che in fondo rientra in questa questo impegno che abbiamo cercato insieme di condividere in questi anni che per quanto mi riguarda si stanno concludendo
Nel abbia sempre detto di infrastrutturare la società civile
Cioè di accettare questa sfida secondo la quale lo sviluppo economico
è possibile solo e solamente se esiste una buona società civile
è questione di sviluppo economico e questioni di democrazia
è questione di partecipazione
Ormai
Pollice Zamagni ma tanti altri premi Nobel dell'economia
Ormai l'abbinamento buona amministrazione
Società Civile formazioni sociali con lo sviluppo economico un nesso ormai indistinto
Evidente nessuno più lo contesta
Per dire che c'è sviluppo economico duraturo e sostenibile
Laddove c'è anche tutto il resto
Allora questo compito che ci siamo al dati in fondo di costruire reti faticosissimo incompetenti macinare difficili
Anche noi dal voto non siamo capaci di farlo
A che l'altra volta abbiamo la tentazione di andare un po'per conto proprio è stato l'impegno che abbiamo in qualche modo dedica su quelli ha dedicato molti dei nostri del nostro tempo dei nostri anni mi pare che questa questione nel Sud assuma una questi come dire in una rilevanza strategica
Se non si fa questo lo ricordava Carlo per altri versi se non si investe nel capitale sociale
Nello stare insieme
Nel condividere un destino condiviso
Nell'avere un minimo di strategia dello stare fianco a fianco come ricordo Baumann spesso nei suoi scritti è inutile parlare di sviluppo mi pare che questo nel Sud possa avvenire
E ci siano le condizioni perché possano finire da subito
Quei ragazzi di Locri aspettano adesso una risposta
Io li ho seguiti ero a Cosenza in quei giorni ma il cruccio che avevo come adulto come educatore di dire ma questi ragazzi adesso bisogna stargli vicino mica
Mica soltanto adesso a loro va data una risposta non possiamo mica tradirli per l'ennesima volta
Dicendo è stato ci siamo mobilitati per un'emergenza e adesso si torna la vita quotidiana allora questo l'obiettivo mio parere che rientra pienamente nella strategia nazionale ma credo ancor di più a livello nel sud a voi
Affinché il Sud diventa un'esperienza feconda
Di rinascita anche di una consapevolezza di democrazia di partecipazione di reti di comunità
Guardate che nel Nord molti distretti industriali non sono un economista non voglio essere batte papà Carlo
Ma molti distretti industriali compreso il mio dalla mia città di Carpi è in crisi non tanto per la concorrenza soltanto dei cinesi come dicono i miei amici imprenditori Carpigiani ma perché ho quel territorio non si riconosce più
Non riesce più a definire un minimo di strategia non riesce a darci un luogo
Per rinvestire e rischiare insieme e allora il tessile abbigliamento Carpi Giano lentamente
Sparisce
E questo è il primo punto che mi pare spetti molto noi
Ha ragione il presidente Loiero se non c'è questo sostegno
Di questi era di queste reti che faticosamente abbiamo costruito in questi anni minacciate
Anche dalla dalla politica di questo tempo stavo per dire l'attuale maggioranza che talvolta preferito giocarsela dividendo le reti piuttosto che unirle è la stagione che abbiamo davanti
Io chiedo agli amici del Sud di viverla fino in fondo a testimonianza
E come impegno per tutta per tutto il territorio nazionale
Il secondo
Punto mi pare importante non voglio rubare il mestiere allora don Luigi
E la questione della legalità
Che non è solo una questione io dico sempre
Sapete
Di una bella dichiarazione formale e retorica
E di riscoprire come cercavo di dire ragazzi di Mesagne che la legalità
è una questione non solo di virtù anche quello soprattutto quello virtù anche personali e civili ma la questione che riguarda appunto lo sviluppo di quel territorio
Se non c'è legalità se non ci sono regole condivise e rispettate non si sviluppa neanche il mercato il cosiddetto mitico mercato
Non funziona neanche gli imprenditore non ce la fa
Allora dire questo oggi legalità vuol dire ancora di più che valore virtù personale talvolta con un porto anche eroica perché oggi in termini personali TG chi vive la legalità pagare pesantemente perché magari non ce la raccomandazione per del concorso
Ma dire anche che senza un tessuto civile di rispetto di regole condivise ahimè non c'è neanche sviluppo territoriale non c'è sviluppo locale
E su questo c'è a cercare alleanze con anche gli altri le altre cosiddette parti sociali sarei stato interessante che oggi fosse qui per fosse stato presente che Confindustria presentare legalità non riguarda solo noi il mondo del non profit il mondo del sociale
I cristiani che in questi anni sono impegnati su questa frontiera hanno questo ente deve riguardare tutti
Anche gli imprenditori
Anche le rappresentanze imprenditoriali sembra che questo tema sia in qualche modo irrilevante
E noi ci spetta questa battaglia culturale nel nord e nel Sud per dire sì e qui su questo si gioca lo sviluppo
E terza questione che mi pare importante su questo mi permetto di perdere soltanto in qualche minuto in più
Lo ricordava Gigi ma anche Carlo in questo Paese si parla spesso di innovazione di sperimentazione
Di formazione e di ricerca le tre I mitiche del Presidente del Consiglio
Forse ci voleva la quarta anche del buon italiano insomma quello cortese gentile
Questo tema guardate per noi
è una questione anche di futuro riguardo le reti del non profit se non si sta sull'innovazione sulla sperimentazione sul coraggio di rischiare ahimè rischiamo di diventare un soggetto pesante
Quasi conservatore
Incapace di cogliere i nuovi bisogni le nuove anche quindi di inventare nuove risposte ho avuto la sensazione in questi anni
Che disse di nuovo forse ne abbiamo prodotto poco
Abbiamo acquisito una stagione di grandissima sperimentazione fosse gli anni Novanta gli anni nuovi del terzo millennio come si dice oggi forse sono anni in cui in fondo in fondo abbiamo Tim vissuto di rendita rischiando di appunto di essere perciò di essere Us soggetti
Più
Preoccupati di difendere i propri spazi conquistati che invece il coraggio di guardare avanti
E allora provo individuare alcuni elementi che a mio parere trovano nel Sud un punto di forza
Lo credo veramente
Dava il la società del nord è una città stanca io la vivo così
Presa dai problemi e delle proprie questioni di bilancio talvolta familiare e poco attenta invece le prospettive poco appassionata
Allora la prima questione appunto riguarda il locale lo ricordava Carlo Borgomeo mi domando se noi non si possa e non si debba essere capaci impegnati a ridisegnare le politiche locali
In una prospettiva più inclusiva più globale
Se non sia questo il centro il focus su cui ci giochiamo la nostra partita futura
Anche culturalmente anche se volete come strumenti teorici nuovi noi forse oggi possiamo essere capaci lo dobbiamo essere
Costruttore di novità di distretto
I distretti del Nord distretti fosse del Sud anche forse sono oggi
Affaticati
Forse questo non profit che attento che sta sulla strada visto si può affidare il compito proprio culturale di ridisegnare il territorio percependo li forma unitaria capitale sociale si diceva gli imprenditori
Le comunità le associazioni il volontariato
Questo sistema che viene percepito informo unitari che diventa la molla il veicolo appunto di innovazione di sperimentazione
Mi pare che oggi molta ancora della dottrina economica si attardi su paradigmi vecchi antiquati
Un bravo docente di cui non ricordo ma non ricordo il nome della Sapienza in un dibattito sullo di alcuni mesi fa medici di ci disse un po'mi disse provocatoriamente
A voi spetta il compito di riscrivere l'economia i trattati economici perché l'imprenditore del profit hanno dato hanno fatto il loro tempo
Cioè se vogliamo prima nuova stagione anche di sviluppo e di riflessione economica siete voi i soggetti che possono in qualche modo trainato da mi subito in poi per i neri ma ho detto la ringrazio per il complimento poi pensata noi alle fatiche neanche talvolta le nostre debolezze
Il secondo punto di questa strategia di innovazione di sperimentazione a me pare
Questa questione del Sud come
Come dire di la piattaforma
Rispetto la piattaforma tecnologica culturale comunitaria rispetto al popoli del Sud dall'altra parte del Mediterraneo
Io credo che il Sud si debba riconquistare questa questo protagonismo
Non solo in termini infrastrutturali
La porta d'ingresso per l'Europa ma la la piattaforma il luogo in cui
Sì riapre il confronto un dialogo sociale e culturale con le con le sponde del del dell'altra parte del Mediterraneo a Cosenza solo alcuni mesi fa
A Cosenza non a Milano
Anche questo un segno importante ci sono ritrovate tutte le ONG in del sud della della della sponda sud del Mediterraneo
Una grande esperienza
Io ho partecipato e ho visto la capacità anche nostra di costruire reti sociali anche aperte a sud del Mediterraneo mi pare che il Sud debba coltivare questa vocazione europea e internazionale
Con orgoglio perché può farlo perché ha tutte le capacità perché questo possa avvenire a nome di tutti nero mani dei milanesi e anche degli amici di Brussel
Terzo al terzo punto esso è stato accennato riguarda appunto il servizio civile voi sapete che nella Finanziaria il servizio civile è stato tagliato
Pesantemente non parliamo della Finanziaria ma tra le tante cose brutte che fa questa finanziaria c'è anche un taglio sul servizio civile
Ha ragione Carlo quando diceva facciamo in modo che questo servizio civile nel Sud
Talvolta indicato come assistenzialistico
Usato dai Comuni per consenso elettorale
Usato per sostituire gli LSU
Diventi una porta d'ingresso vera e concreta per i giovani che vogliono rimanere sunto
Incontrando le nostre realtà
Gente che sa parlare che conosce il territorio innamorata di quel territorio egli fa riconquistare il gusto di stare in Calabria in Sicilia o in Basilicata o in Puglia perché nessuno più racconta queste giovani
Di questo Paese allora esse difficile diventi il luogo in cui
Si fa esperienza si fa formazione si impara magari anche un po'di mestiere perché magari Sisti lavori una cooperativa sociale
Si mette a sistema anche le conoscenze teoriche ma soprattutto dei venti luoghi in cui i giovani si Ri appassionano al loro territorio
Cercando di starci e non viene e non di emigrare
E infine
Il Progetto Sud
Guardate è stato un lavoro faticoso devo dirvi durato otto mesi di tribolazione
Fatto a nome di tutti quanti
Non l'ho fatto per quanto mi riguarda non l'ho fatto pensando anch'né alla mia associazione ne ad alcuno in particolare
Sia per te questa prospettiva di incontro con Guzzetti in particolare con le fondazioni
Dopo la vicenda faticosa e complicata col mondo del volontariato
E si è costruito un patto di grandissimo rilievo
Il volontariato ha rinunciato alle quote quindi non ricorda non ricorrendo praticamente al Consiglio di Stato
Una quota una quota ragguardevole parliamo di duecento milioni di euro trecento milioni di euro
E dall'altra le fondazioni hanno rinunciato a incassare
Queste questi accantonamenti e investirli nel Sud
Una prelazione devoti di complicata sia da parte nostra perché talvolta su questo piuttosto che guardare gli orizzonti e dire
C'è una grande strategia che va sostenuta ci perdiamo e le piccine aria
E talvolta anche nelle fondazioni perché il lavoro di Guzzetti è stato faticoso non tutte acconsentirono e finalmente siamo arrivati a stipulare questo patto
Per il sunto
Vi dico soltanto i pensieri che abbiamo che in qualche modo si stanno elaborando
Con Rivera il tempo anche per la condivisione a metà gennaio ci sarà un seminario che faremo qui a Napoli no qui a Napoli
Aperto poi tutti spero che davvero sia un convegno Sergio frequentato dai da voi dal Sud da coloro che sono nel Sud per ragionare in di cosa dovrà essere questo progetto
Tenete conto che il progetto non c'è
Se ci fossero qui dei giornalisti mi farei un po'del male ma non c'è
C'è solo un accordo un patto
Ma il Progetto Sud deve essere tutto costruito e guardate che non deve essere costruito a Roma per niente
Ho subito detto non se ne parla neanche questa mitica cabina di regia semplice tu luogo di coordinamento
Soprattutto per tutelare i nostri interessi
Ma il Progetto Sud Forum terzo settore altri si dovrà costruire sui territori
è l'ora capito come per noi diventerà strategico nei prossimi anni altere nei territori presenze qualificate le vostre presenze
Quindi non abbiamo ancora davanti a noi alcune ipotesi di lavoro
Quindi il cammino è un cammino tutto da costruire
Forse vedremo qualcosa
Fra sette otto mesi forse fra un anno
Perché appunto il tempo necessario
E giusto
Ci vuole
Le fondazioni Carlo le conosce meglio di me tenderebbero immediatamente a derogare
Ci hanno detto ma insomma no facciamo un bando pubblico nazionale e andiamo l'erogazione
Io mi son permesso di dire abbiate pazienza
Se questo davvero un Progetto di infrastrutturazione sociale
Dobbiamo parlare e rendere protagonista il Sud non da Roma
Che decidono maniere luministica cosa deve essere assunto
Ma la questione che abbiamo posto politica che questo progetto si fa al sud
E quali sono le questioni che abbiamo davanti agli occhi a me per lo meno abbiamo individuato soltanto abbozzato anzitutto avete conto le risorse non sono quelle scritte nei giornali
Non sono così tante
Alcuni amministrano Loiero ma alcuni regionali presidenti regionali in qualche conferenza pubblica ha detto adesso arriveranno milioni vagonate di euro
Pronti a usarli non è proprio così anzi ci siamo intimoriti di fronte a qualche dichiarazione imprudente
Tenete conto ci tengo tiri questi particolare così che M quest'anno a quella è una platea qualificata permettete se perdo solo un minuto in più
Questo fonte queste questo capitale duecento milioni e più
Non sarà speso
In tre anni per chissà quali Progetto verrà messo a frutto verrà costituita un fondo una fondazione non sappiamo che in qualche mare maniera avrà il compito di mantenere intatto il capitale e con le risorse con reddito che produrrà questo capitale appunto investire nel Sud
Calcolavamo
Carlo io non sono bravo finanziere
Si calcolavano quattro milioni di euro se andrà bene per regione mediamente annuali
Quindi non sono una cifra così immenso
Abbiamo detto e su questo siamo d'accordo con le fondazioni non andiamo finanziari opere
Lo facciano altri
Scuole
Ponti
Piccoli grandi che siano
Non facciamo questo mestiere
Non andiamo a finanziare piccoli progetti non andiamo finanziare noi stessi ci siamo detti andiamo infrastrutturare le nostre associazioni
Non penso che la cecità ebbe problema da produrre nei prossimi anni venti mila gruppi scout insomma no
Non gli sta non credo proprio nel sito né utile né importante
Andiamo a infrastrutturali sociale tutte quelle quei progetti che in qualche maniera tentano di costui sul territorio percorsi lunghi di solidarietà
Cooperative sociali imprese sociale le nostre associazioni appunto sulla scorta di fare innovazione e sperimentazione sapendo che in questo modo noi con voi gli amici del sud potranno contribuire a modo loro a questo sviluppo di cui si parla tanto
Questo il progetto il Progetto questo è quello che io spero mi auguro non sono più a seguirlo
Le scadenze del Forum delle prossima stagione sicut era nel due mila e sei
E la struttura che vogliamo in qualche modo tale e concludo con un'ultima strumento
Dibattito interno al Foro abbastanza di pace devo dire un po'tribolato
La legge sull'impresa sociale
è stata approvata
è in corso presso il ministero un tormentone
Porto sto problematico sui decreti attuativi
Tenete conto che questo grandissimo strumento
Io sono convinto che le imprese sotto le nostre imprese sociali le vostre preso Charlie possono essere un grandissimo soggetto di sviluppo sociale anche economico
Non vi è uno strumento da esso che c'è l'abbiamo voluto cercato per tanti anni c'è questo strumento ex sulla nostra capacità di fare gli imprenditori si del sociale si giocherà il futuro anche nostro anche la possibilità nel sud di costruire la nuova economia io vi pregherei di prenderla con grande
Forza imprenditori che sono sempre tra coloro che dice no faccia troppa confusione
è bene che ciascuno faccia il suo mestiere ed è bene che in questo nel suo De nascono una nuova generazione di prendere sociale
Poi qualcuno dice soltanto sul sociale
Soltanto su Guelfa
Io mi son permesso di dire anche da alcuni amici del sindacato non soltanto su questo abbiate pazienza
Si fa impresa sociale su tutto quel quello che riguardano i beni pubblici quindi la tutela dell'ambiente la formazione permanente
Il patrimonio architettonico culturale la formazione permanente il Welfare ci mancherebbe altro
Tutto quello che attiene ai beni pubblici che io almeno chiamo beni pubblici non privati privatistici sono soggetto em e aree di intervento per le imprese sociali
Credo che questa cosa questa questo i decreti anche che per il governo
Io speravo che lo facessimo il futuro governo ma ma insomma
La senatrice Sestini ci tiene chiudere la vicenda col primo decreto e va bene vedremo cosa sarà è stato approvato in Consiglio dei ministri ieri vediamo di capire che roba è
E questa è la stagione che abbiamo davanti
Senza timore
E senza tradire le agli altri soggetti del terzo settore il volontariato è bene che faccia involontaria nato e ci mancherebbe altro che venga giocato in contrapposizione con coloro che fanno gli imprenditori andando a graduare
Quanto sono più o meno seri e più o meno solidali i valori sono i medesimi
Importante è che ciascuno gioca la sua partita improntato bene che facciano su la sua partita l'associazionismo altrettanto e gli imprenditori questa stagione di prendere sociali faccio davvero il terzo settore più europeo e quello che manca il nostro Paese soprattutto nel Sud credo che questa sia uno dei più grandi veicoli di sviluppo
Per il futuro del nostro Paese e vi ringrazio
Grazie dove io credo che punto questi nuovi imprenditori sociali queste le persone che si impegnano nel terzo settore debbano cresce devono essere tante per far sì che non sia più quello che tu dicevi all'inizio cioè che vi sia necessità di una virtù anche eroica per spendersi in determinati territori ieri sera opera nostra veglia allocchi abbiamo sentito le testimonianze di molti di questi eroi di persone che però
Ce lo hanno anche ricordato dei testimoni non volevano essere Karol volevano essere cittadini onesti ma che appunto hanno pagato e hanno pagato troppo caro
Questo questa normalità che hanno ricercato credo che da questo punto di vista la società civile nel suo complesso posso svolgere questo compito per allargare il numero di persone
Oneste e perbene che sia rischiano anche in questi in questi settori
Prima di dare la parola a don Luigi Ciotti per l'ultimo intervento volevo intanto salutare e ringraziare la dottoressa a delle Maio che e vice prefetto di Reggio Calabria che qui
Ringrazia ovvero in rappresentanza del prefetto dottor Luigi De Sena
E volevo anche con i cavi appunto che come avete visto non è potuto essere con noi e tre articoli vicepresidente di Confindustria e purtroppo neanche Pier Paolo Baretta che pur essendo partito questa mattina per giungere qui da noi avuto un piccolo per fortuna incidente
Stradale mentre si recava in avevo porta e quindi non è riuscito a a prendere l'aereo era aggiungerci
Certamente la riflessione di questi due interlocutori quindi del Confindustria da un lato del sindacato in particolare la città l'alto sarebbe stato per noi estremamente arricchente anche alla luce del documento protagonisti dell'economia per lo sviluppo del Mezzogiorno che sindacati e Confindustria avevano approvato pressappoco un anno fa nel due nel novembre del del due mila del due mila quattro
Ma credo che ci saranno altre occasioni
Anzi può essere da un auspicio che in realtà territoriale dei nostri regionale del Sud potranno organizzare per Farrar
Riflettere questi interlocutori in particolare sulla loro proposte sulla nostra proposta vederne i punti di contatto e naturalmente anche le differenze che nascono dal diversi punti di vista da qua e lei dai quali si parte
Se vorrà
Una ultima riflessione con don Luigi
Partendo da una cosa che sentiamo fortemente nostra nella quale possiamo lo sappiamo bene impegnarci
Ancora di più è ancora più con slancio cioè libera
Libera che e una realtà una rete straordinaria di tante piccole iniziative tanti piccoli gruppi di una società civile che ha scoperto che insieme e possibile raggiungere traguardi che da soli sembrano sembrano follia
Credo che in particolare la legge sull'uso sociale dei beni
Legge che come ha detto Bobba deve essere oggi difeso strenuamente ha dato dimostrazione e poi il come la sia applicata il come libera avuto il coraggio in molte realtà di applicarla di farla applicare
Ha dato dimostrazione a tante nostre comunità del sud in particolare
Del fatto che insieme e possibile del fatto che il cambiamento de alla portata di tutti
Non richiede soltanto appunto quelle virtù eroiche che come sappiamo sono così difficili da far crescere anche in ciascuno di noi
Chiediamo quindi avendo tutti quanti negli orecchi negli occhi l'impressione di ieri sera di questa degli
Di di preghiera a Locri
Ad un Luigi di darci questo questo spaccato di un Sud che la legalità non soltanto la ricerca astrattamente non soltanto la vuole vivere
Nelle singole persone privatamente ma che vuol farla diventare uno stile comune diritta dell'organizzazione delle persone della politica
Grazie
Bene grazie a voi quindici giorni fa
Noi eravamo in Calabria con la carovana internazionale
Di lotta
Ma non solo contro ma soprattutto per costruire percorsi di positività
Al contrasto alla criminalità le mafie ma soprattutto per coinvolgere coinvolgerci di più
E nelle tappe che abbiamo vissuto
Ora la carovana sta per arrivare in Sicilia Nova in Francia stavano in Francia
Perché l'e mafie
Sono livello internazionale
Molti magistrati associazioni di Paesi stranieri ci hanno chiesto di non lasciarli soldi
Anche perché se voi andate a Marsiglia o accanto Rovatti delle ottime pasticceria che sono aperte da Cosa Nostra
Cosa Nostra investe denaro all'estero d'altra parte ma non solo Cosa Nostra alla 'ndrangheta
La più stretta quella capacità strategica
Oggi si compra con cinquanta euro un ettaro di terreno Romania
Nei territori di guerra voi trovate la presenza delle nostre mafie alla grande che hanno investito
Quindi questo vuol dire che la confisca dei beni alle mafie sarà sempre di più internazionale e deve essere sempre di più europea perché negli ultimi anni grazie anche alla legge che oggi qualcuno vuole mettere in discussione ho certamente a rendere il precariato della confisca
E quindi creare questa instabilità no però le mafie hanno una grande capacità strategica e hanno investito nei territori di guerra comprando in contanti ma anche nei territori più poveri
E quindi c'è un problema oggi di restituire di confiscare di dare alla gente di quei territori tutto questo potere questa ricchezza e questi patrimoni
Ma volevo dire questo che
A Villa San Giovanni quindici giorni fa con la tappa della carovana interazione antimafia sulla piazza a cui i ragazzi delle scuole una scuola aveva scritto un enorme cartello
Un enorme cartello fatto dei ragazzi fatto bene
Tutta la piazza si è riempita di dei lavori delle scuole
Nuovo lavorati loro riflessioni loro disegni i bambini più piccoli quei nelle scuole superiori a voi c'era questo enorme cartello con scritto sopra la Calabria dei valori
E sotto onestà solidarietà legalità e libertà
è il frutto di ragazzi che hanno riflettuto e che ci consegnano la Calabria dei valori
La carovana è giunta guarda caso in piazza Valsesia
Perché nel mille novecentootto con il terremoto dalla Valsesia da nord sono partite immaginate nel mille novecentootto in quali condizioni
Tante tante persone per portare un contributo per mettersi in gioco nel soccorso ma anche nella ricostruzione
E villa San Giovanni ci a piazza Valsesia
è importante ricordarlo oggi quando c'è il tentativo di spezzettare l'Italia in tanti pezzi
Fu una cultura una modalità lasciatemelo dire è una vergogna quello che è successo con quella benedetta legge
Ma noi faremo referendum raccomando firma firmiamo perché non è non è non è assolutamente possibile non è assolutamente possibile e non avrebbe nessun senso di essere venuti qui no podio rispetto a quell'andamento a quelle semplificazioni accetta
E quando eravamo lì con l'arrivo della carovana
Ho sentito dire da i ragazzi
Salutiamo patriarca che ci lascia
Da no no io ho sempre un grande senso di rispetto per te perché patria h cioè
Dei ragazzi che hanno detto Capello
Sì amici Cabello
Perché tutti noi siamo testimoni che questa è una regione stupendi
E che questa è una regione di gente stupenda
Di gente stupenda
E io quando incontro in giro per il mondo e tanta gente di Calabria con i tagli alle mani
Sono partiti per andare a lavorare in giro per il mondo per cercare una dignità per dare un futuro e loro famiglie
Hanno fatto magari ricche sicure altre città purtroppo impoverendo la loro terra perché costretti da tutto questo
E quando si doti delle ragazzine da piazza Valsesia che bello trovarsi tutti insieme a riflettere sui valori della Calabria
Io prendendo la parola ho detto loro che bello tradotto dal greco in latino con le poche cose che sono quindi non preoccupati
Tradotto dal greco al latino bello vuol dire onesto
Questa terra bella e soprattutto una terra onesta
Questo vorrei gridarlo con forza con forza perché estetica la bellezza il valore di una terra
E l'etica si incontrano e in questa terra l'estetica e l'etica si incontrano certo ci sono anche le presenze criminali mafiosi ma soprattutto è una terra di grande valore e di grande persone dicendo questo e facendo emergere il positivo di una terra chi noi come libera frequentiamo danni tatto ma anche prima di libera per Progetti cammini fatti insieme a tante realtà
Due realtà del positivo voglio ricordare subito tanti e tanti amministratori
Super minacciati subito negli ultimi tempi perché vogliono affermare con coraggio i percorsi della legalità che respingono quelle connessioni quelle alleanze quella mafiosità
Non posso non dimenticare questi amministratori continuamente minacciati con grande difficoltà così fazioni familiari di ansia e di fatica di paura
Ne abbiamo incontrati tanti negli ultimi tempi
Sono un segno di una forza di un contrasto capite perché allora la reazione viene fatta perché lì non si aprono le porte a creare quelle
Lui sottobanco quell'alleanze
E l'aumento degli attentati ad amministratori che accomuni è un segno di tutto questo ed un aspetto di positività che deve essere fortemente sottolineato
La morta che Francesco Fortugno apre in questa direzione e in questo senso
L'altro giorno incontrato il sindaco di Sinopoli che ha dovuto lasciare perché la sua Giunta lo ha abbandonato fatti paura giochi io non lo so solo di un uomo onesto che si era messo in gioco per la sua città
Ma in quella città ci sono una enorme famiglia già il varo no delle rare quaranta sono in galera trecento sono l'incerto alcuni sono persone oneste persone bravissime
Ma si sente si tocca nell'aria la forza di una presenza che penetra e che cerca di distruggere tutto di distruggere quei percorsi di legalità
E allora il primo pensiero per me va agli amministratori
Vacchi fallita la politica a chi veramente porta avanti lignee di trasparenza e di onestà in questo senso e secondo ma certamente i giovani ma qui mi arrabbio
è un brutto segnale scopre i giovani oggi
Perché ci sono sempre stati i giovani ma ci sono proprio sempre stati sempre stati i giovani e voi lo sapete e voi ne siete i primi testimoni
Dove hanno trovato una scuola attivo in un certo modo dove l'ha trovato delle presenze di adulti coerenti e credibili
Dove hanno trovato dei punti di riferimento anche nella Chiesa no che ha saputo accogliere accompagnarli con l'avete visto anche ieri sera ci sono
E chi di noi girare la scuola d'anni ed è lesto a scuola che incontra gruppi associazioni siamo i primi testimoni dei giovani ci sono ci sono sempre stati i giovani IMEI mediano scoperti adesso la scoperta che qualche adulto denso il mondo dei giovani ma ci sono sempre stati
E quando io ho sentito dire con enfasi da più parte
Voi siete il nostro futuro Bay ora dopo il funerale di Fortugno mi sono permesso
Mi hanno messo da parte un angolino perché un giorno di dolore e di preghiera intermedi Silenzio come ha scoperto uno dietro un pilastro mi è piombato con l'ambito blocco microfono io mi sono avviate per scusi eh
I giovani sono il nostro presente
Ma un futuro
Questo slogan che sento da anni
è la Società devi organizzarsi non a partire dei giovani ma dagli adulti perché a fare la politica ad amministrare nel mondo della scuola nella chiesa nelle istituzioni è un mondo di adulti è un mondo di adulti che agisce che deve creare le condizioni perché si possa costruire veramente non solo a parole un sano protagonismo è una sala partecipazione di giovani
Allora in questo senso c'erano sono sempre stati hanno bisogno adulti veri sono il nostro presente doveva avere fiducia in loro e aiutarli a crescere sono cittadini in grado di produrre bene pubblico i giovani
Siamo essere sempre più coscienti e responsabili
Non pensarli come persone da tutelare ma da rendere veramente protagonisti
Allora in questo senso questo grande valore
E voi mi insegnate che i diritti si svuotano se non vengono offerti gli strumenti
E il diritto alla parola e vanno se non si dà ai giovani qualcosa da esprimere
Se non si promuove la conoscenza la voglia di sapere lo della scuola ma anche tutto quello che deve essere messo in gioco il ruolo dell'informazione
Ma la domanda che io mi pongo ma lo pongo me guardate la pongo la mia coscienza
Gli abbiamo scelti egli continuiamo scegliere ogni giorno i giovani
Ma di fatti nelle politiche e nella realtà
C'è proprio voglia di volerci stare insieme ai giovani
Perché i ragazzi non c'è altro no adulti perfetti
Voi lo sapete bene
Ma persone che sappiano di verità e di passione
Allora io sento questa responsabilità la voglio condividere con voi i ragazzi cercano persone che sappiano che respiri no di passione di verità
Adulti che non dicono solo di fare le cose ma che le fanno insieme hanno bisogno di fare delle cose insieme con la partecipazione il protagonismo io ho molto apprezzato io condivido la relazione
La condivido molto me la sono letta questa notte
La ricordano a lungo
Proprio nel senso della profondità per la ricchezza
E sono d'accordo con Borgomeo bisogna farla vedere
A chi stila un programma perché se ne tenga conto se ne tenga conto veramente da veramente forse anche aggiungendo altri contributi cammin facendo che sono emersi in queste giornate che emergeranno in altre giornate
Ed è una cosa che io apprezzo molto
E mi ha fatto piacere di sentirla di redatte questa mattina
Anche se di corsa perché le sintesi sono necessarie
Ma che vale per tutte le nostre associazioni e riconoscere i limiti
In quello che abbiamo fatto magari rispetto al Sud rispetto a certi contesti
E quel grido di dire bisogna fare insieme di più perché riconoscere il limite vuol dire ritrovare la propria libertà un'associazione e libera quando è capace di riconoscere i propri limiti
Riconoscere pregi e i limiti e anche fare esperienza di verità e di autenticità
Perché nessuno di noi le ricette in tasca
Essere insieme per poter riflettere
Chiederci
Chiederci che cosa fare di più mi sembra importante
E a questo punto entro nel tema che voi mi avete prefisso
Con questa premessa che per me è importante
La lotta alla criminalità e condizione per lo sviluppo
La domanda che mi faccio e quale sviluppo quale progresso perché permesso lo sviluppo e fare il ponte sullo stretto di Messina quando mi sembra che altre priorità devono essere messi in gioco come priorità nel Paese
Non accetto quello sviluppo ci sono altre priorità sono davanti agli occhi di tutti e che voi avete sottolineato bene con forza
Allora lotta alla criminalità e condizione per lo sviluppo
E le politiche per lo sviluppo non possono non tener conto delle dinamiche criminali perché ci sono suo davanti agli occhi di tutti
E qui sono ce lo ricordava Loiero molto pervasive
è una situazione certamente che è cresciuta che non è facile
Non ci sono esclusive nel contrasto alle mafie
Le mafie sono un fenomeno criminale compresso che esige elaborazione impegno da tutta la società da tutte le parti della società
Ed è molto bello che questo appuntamento vede tutte le realtà delle ACLI presenti tutte non ci fu alcun tutte
Perché veramente Giaveno se associazioni tutte si sono mettere in gioco al loro interno con quella coscienza del limite però che è una risorsa e una ricchezza è un segno di libertà di autenticità
Ma è tutto un Paese che deve sentire
Che questi fenomeni gli appartengono
Io sono anche convinto
Che le mafie non moriranno mai se non cambia la politica
Un certo modo di fare politica
Io ne sono convinto che non moriranno mai le mafie
No
Ma anche se non cambiamo noi perché c'è anche lo vogliamo fare la nostra parte e tirare fuori di più le nostre unghie
Ecco e quindi
Il sogno è una normalità dell'Antimafia diciamola così
Intesa come dovere permanente un dovere di attenzione di impegno civile culturale politico c'è bisogno di più di una politica di partecipazione civile e tutti lo dicono
E lo ha sentito gridare in questi giorni dopo la morte di Francesco la società civile e i giovani e poi quando Rita Borsellino coraggiosamente se messa in gioco in Sicilia a mettere i subito bastoni fra le ruote giochetti ripartiti
A subito i giochetti del perché Quirra
è un'espressione da sola civile lei non non erano i suoi programmi fare quaestor gli è stato chiesto
Chiesto da tanta gente
Se la persona non hanno esperienza di un certo tipo creiamo le condizioni perché la posso avere lei come altri non si può usare a parole la società civile i giovani le associazioni cioè quando è ora
Con rispetto per chi fa delle scelte
Allora nascondono esseri meccanismi di problemi allora qui allora la e sono sempre gli stessi che si ripresenta Ono e allora se non cambia la politica un certo modo di fare politica non ci sarà cambiamento
E di questo ne sono profondamente convinto sapete
Perché non ho qui e non è questa la sede ma ho fatto uno studio su tutte le dichiarazioni dei politici italiani e non voglio mai generalizzare mai dimenticare il positivo credo che sia necessario sempre distingue per non confondere MOT preso negli ultimi trent'anni le dichiarazioni dopo le morti di personaggi famosi
Ucciso dalla mafia l'Italia per l'Italia
Vi prego ricostruite le faccio vedere se mi fa piacere
Tutti parlano ora cambia la situazione vincerà la democrazia ci sarà un grande investimento al Sud nella memoria di dalla Chiesa noi provvederemo a fare c'è un elenco interminabile dichiarazioni alcune molto sincera
Io so che sono sincera alcune
Ma poi siamo qui ancora una volta a gridare con forza tutto questo
Allora ce lo dobbiamo porre prevede la coerenza della credibilità e della continuità no evidentemente
Allora voi capite e voi me lo insegnate che i fenomeni sociali devono essere governati e non esorcizzato i collegi manifesto no che sentiamo ogni tanto e con rimozioni
C'è necessità di interventi articolati pratici concreti
Basta con quella parola che ho sentito dire anche qui non qui
Ma in questi giorni emergenza Calabria è già ma quattro mesi fa c'era l'emergenza Campania Napoli è prima c'era l'emergenza rigenera
Non possiamo andare avanti con le emergenze non fa onore atti coraggiosamente impegnato nelle Istituzioni ce la mette tutta si inventa di tutto
Il grande lavoro nella continuità che molti portano avanti dove ci sono alcune parole sospette
Alcuni facili slogan che si ripetono
C'è anche l'inganno a volte delle parole no perché tutti parlo di legalità in questo Paese poi c'è qualcuno che la calpesta tutti i giorni però sia propone in un certo modo ecco allora io credo
Che sia importante noi non possiamo parlare genericamente di politica bensì al plurale di politiche chiediamo delle politiche alla politica
E allora in questo senso io credo ma proprio ci credo
Che dobbiamo creare una vicinanza tra il senso del vivere è una politica che dà senso alla vita
Perché se no
Se si passa agli ecco perché è importante il contributo che qui è emerso gli altri contributi il patrimonio che arriva dalla realtà dalla storia delle persone
Una politica che non sa trasformare non costruisce speranza lei ha bisogno di speranza in questo momento ma pratica concreta nella continuità
E allora sì
La legalità e la precondizione perché la partecipazione e la democrazia si possono concretamente realizzare
La legalità è creare condizioni di vera cittadinanza
E la regalità bisogno di solidarietà
Devo dire di più ma son cose che voi masticato e tutti i giorni vivete
Legalità e solidarietà
Sono le due facce di una stessa medaglia che si chiama giustizia
Nostro obiettivo non è la legalità
Ma il nostro obiettivo
E lassù giustizia
La legalità la solarità sono gli strumenti per costruire la giustizia per carità e solidarietà non si possono distinguere perché entrambi sono le due facce di una stessa medaglia sono due strumenti due modalità con ruoli distinti ma complementari
E allora siamo qui nel nome della giustizia no
Cogliamo un bisogno di una giusti sociale della sicurezza sociale
La legalità e la solidarietà che sono importanti no si salgono insieme ma quella medaglia che ha due facce e la giustizia
E credo anche che dobbiamo andare oltre la legalità non basta da solo legalità
Ma certamente senza legalità non c'è sviluppo
Quello che ho chiamato economia mercato impresa
Ma sviluppo non è solo l'occupazione voi lo sapete
Anche l'informazione la cultura alla prevenzione ed educazione
Legalità e dare dignità futuro identità alle persone
E dare vita a senso e significato
Non so se si è stato a Tricase provincia di Lecce
C'è questa chiesa adesso mi ricordo nella chiesa dove c'è
Una lapide una dedicata
Dedicata
Sul giro
Quel grande
Sacerdote
Friulano
Era mi viene in mente
Poi c'è attaccata alla Chiesa
C'è una rapida primo maggio ottantadue con scritto sopra
Il lavoro vince tutte le cose anche la morte
Caduti sul lavoro
Per noi vivono ancora per il primo maggio hanno dedicato chiude sul lavoro questa lapide attaccata alla Chiesa
L'altra e Turoldo padre Turoldo c'è una stupenda preghiera che ricorda la visita l'amicizia il legame con quella terra ti dava il Toronto
Mi ha colpito questa rapide il lavoro vince tutte le cose anche la morte
Perché legalità vuol dire certamente affermazioni delle leggi
Ma anche garanzia di diritti sociali
Vuol dire certamente qui per noi mai come in questo momento lotta alla criminalità politica economica mafiosa ma anche risposte concrete al dramma della disoccupazione
Allora è chiaro
Che per tutti noi
C'è un'attenzione che va in quella direzione reati
Non può essere diversamente la sua storia le sue radici
Ma c'è anche quella grande capacità di saltare tutto questo una dimensione più ampia
Perché c'è la consapevolezza qui ribadita crescono visione non è solo la povertà economica la mancanza di lavoro certo
E anche quella mancanza di relazioni di reti sociali di strumenti culturali di abilità sociali di informazioni di tutela dell'ambiente
Ma il vero nodo al di là dei contesti specifici
E l'illegalità diffusa nel nostro Paese
Questo mi mette in difficoltà
Perché c'è questo fattore che mette a rischio la giustizia e la pace nel nostro Paese
La caduta del senso della moralità e della legalità nelle coscienze dei comportamenti di molti italiani
E tutto questo inquina profondamente il nostro tessuto sociale
è vero che c'è un problema qui
Però io guardo un quadro più complessivo
Dove c'è una caduto nel senso della moralità nella coscienza di tanti cittadini
Dove vedi che di rissa la legalità
In tanti in tanti contesti
E quindi c'è questa crisi più generale della legalità che fra corrente cinque età e personalmente mi inquieta ancora di più dal punto di vista dei percorsi educativi con i ragazzi
Perché noi chiediamo loro di rispettare le regole cominciando dalle azioni più piccole delle azioni minori e poi tutto viene cancellato volte con provvedimenti no
A tutela del beneficio di singole persone che vada sterilizzare il quadro complessivo ma non entro in merito a questo
Dico solo
In dieci anni abbiamo tu due mila cinquecento morti di mafia
Centocinquantacinque vittime innocenti l'ultimo Francesco Fortugno in Italia
Lo dico con sofferenza e con grande fatica
Perché l'illegalità
Nelle sue varie espressioni quelle più generali e quelle più vicino a certi contesti
La violenza in tutte le sue espressioni
Ci doveva imporre un'attenzione nella continuità nell'arco di questi anni
è stato il fuori le emergenze si accende i riflettori poi si spengono malati avuto oltre due mila cinquecento morti
Qualcuno dice ma si ammazzano tra di loro
Io mi permetto di dire
E qui so che questa coscienza è molto profonda che la morte di ogni persona
Ci impoverisce tutti
E ci sgomenta assente
Perché la vita di ciascuno a valori in sé e non può essere sacrificata all'odio al fanatismo alle logiche di Potenza agli egoismi economici alle mafie
E quando dico ai quesiti economici penso e morti sul lavoro meno legalità vuol dire meno sicurezza
E quindi di fronte a tutte le morti che noi ci fermiamo
Cioè a volte il rischio che ci si abitui un po'non ci sia più l'orrore rispetto a tante vicende che ci certo circondano
E non posso dimenticare i morti vivi
Io ne ho conosciuti tanti ma le conoscete anche voi
Tanti morti di
Persone che vivono Jan sia di paura e disorientamento i ricatti non sono liberi
Perché vittime dell'usura
Quindi bersagliati
Per il pizzo le estorsioni
Ho incontrato come voi
A tanta gente disperata in questo senso ma tanta gente disperata
Imprenditori che non sono più messo in grado di potere lavorare perché non ho accettato delle condizioni quindi
Costretti a fare altro i morti vivi
Ecco allora che non posso dimenticare qui Paolo Borsellino
Quando quattro giorni prima di essere ucciso una giovane giornalista che si è avvicinato e retro dottore lei ha paura
Borsellino trasparente dice sì ho paura
L'importante avere tutti più coraggio
Lo so che è facile dirlo per me da qui
Lo so che faceva per me da qui
Che ho questo privilegio ma so anche che per due volte hanno messo il tritolo per farmi fuori e oggi ho la gioia di essere qui
E penso ad altri che hanno rischiato che stanno rischiando che rischieranno
Il nostro sogno di tirare fuori più le unghie tutti insieme perché non si debbano ripetere certi tipi di situazioni
Ma soprattutto c'è bisogno che tutti
Dobbiamo tirare fuori più coraggio
Allora c'è una parola che ha attraversato la relazione che hai fatto una parola
E che vuole essere anche il filo rosso che attraversa la mia riflessione in amicizia
E tu mi hai chiesto sulla legalità lo sviluppo
La lotta alla criminalità anche qui segni di speranza la parola grande che ha attraversato questi tre giorni la tua relazione
E la libertà
E la libertà
Perché noi dobbiamo sostenere l'altro a partire dalla sua libertà non dalle sua povertà dalle dipendenze
Dalla schiavitù dall'essere ostaggio
Dobbiamo creare le condizioni perché le persone siano libere e ne conosciamo tanta gente che non è libera perché soffocata da un certo tipo di situazioni abbiamo tanti morti vivi in questo senso
Ho visto un padre con cinque figli disperato arrivato a Torino che è scappato dal suo Paese perché super minacciato
Ha preso la sua di cui l'iniziativa di Ciro tutelarli può andarmi bene andare male che cosa faccio produce anche poi raccogliere accompagnarlo con Testori voi conoscete non abbiamo conosciuto
Dobbiamo creare le condizioni perché tutti siano libere allora
Qui grande grido insieme ai reati di oggi che mi sento di fare
Dobbiamo liberare la libertà
Dobbiamo liberare la libertà perché molti non sono liberi sono ostaggi la libertà va liberata
E allora
La libertà si gioca sul terreno dei diritti della legalità
Ma prima dei diritti ci sta la dignità urbana si gioca sul terreno di creare quelle condizioni di dignità umana per le persone
La libertaria liberazione incominciare dalle piccole grandi cose
E grazie che ha ricordato la confisca dei beni
Come ione di firme che insieme abbiamo raccolto un milione di firme era un segno un segno di cittadini che han detto ci deve confiscare questo potere
Perché i criminali mafiosi
Accettano alla fin fine anche il carcere ma non che si tocchi loro portafoglio
E noi dobbiamo portagli via tutto per restituire
Alla collettività
Quando dico queste cose sia ben chiaro io sto pensando alle famiglie
Di chi nel circuito mafioso penso ai fini della mafia quei bambini quelle famiglie
Penso che dobbiamo anche investire la nostra testa per dare una mano a rompere qui cerchi di violenza e di morte di sopruso son bambini
Vorrei proprio
Nel rispetto della legge e della legalità di percorsi di giustizia porti una riflessione i quali spazi porto unità ne possiamo anche offrire a chi vuole rompere qui certi
E vi devo dire che è libera in grande silenzio in grande stile
Perché questo non si può fare con rumore col chiasso ecco mass-media
In questi anni ha lavorato per inserire non essendo possibile secondo noi per la pressione del territorio salvo eccezioni evidentemente che sempre ci sono
Ma offrì l'opportunità dei ragazzi delle ragazze di quegli stessi contesti duri difficili pesanti ma io credo che il suo già un centinaio che ci siamo fatti a carico di silenzi
E un po'in anche verrà chiederà qualcuno questo un Progetto no che meriterebbe fuori dal loro contesto perché è difficile stare dove c'è un certo tipo di pressione in molti tipi di situazione e li devo dire con molta sincerità e molto le sta che ho visto risorgere delle persone
Otto cuccato con mano contro tanti teorici che dicevano ma non è possibile ma proprio il clan familiare eccetera certo non è stato facile con tutti ma nella stragrande maggioranza ho visto di esplodere dentro
I ragazzi un voglio dì
Di guardare avanti
Si prendono coscienti bisogna spezzare certi preti situazione ecco la libertà la liberazione non è semplice non è facile alcuni esempi però dimostrano che anche dalle piccole grandi cose si può cominciare
E la confisca e una di queste è un segno concreto di liberazione di voglia di futuro di speranza
Stupendo alla Valle del Marro sulla piana di Gioia Tauro bene confiscato loro non sono contenti
E poi la diocesi
Di Oppido
Il grande palazzo confiscato ai boss della 'ndrangheta il comune dice no io non lo prendo
Non lo prendono Trento posso anche capire perché non è tutto semplice
Ed esco dice mai avrei bisogno per l'opera diocesane io ricordo quando anni fa sono andato con la Guardia di Finanza prima volta vedere quel bene no prevedere utili tale possibilità di spazi
Tutto vuoto l'ho chiamato il capitano rigo scusami tutto vuoto qui ce ne sono tutor denunce girava quanto alla luce il palazzo vuoto girava toh guarda che risotto ci sei qualche cosetta e ecco ma per dire ed esco ha detto bene
Io ho bisogno per la mia diocesi di un palazzo per fare il servizio alla gente
E questo è bello bello del coraggio di questo vescovo eccetera
Quella prima cooperativa nella valle del Malabar Marla diamo chiamata
E il vicario generale della diocesi è responsabile di libera in quel territorio
Il grande lavoro che la Prefettura più ha fatto in questi anni
Perché solo se uniamo le forze amministrazioni
Istituzioni
Il ruolo importante fondamentale dei prefetti ha giocato questa grande partita
Ma ci vuole coraggio da parte di tutti
E ci vuole anche le creare le condizioni per dare un sostegno per la cooperativa prima che potrà avere qualche cosa per vivere gli avesse sostenuto
Perché non ha l'accesso perché non essendo completa sua perché viene data ai Comuni quei territori che poi a loro volta queste vano vivere
Hanno messo in gioco la loro vita perché non è facile ogni giorno succede un segnale però bisogna riuscire a passare quelli sono beni confiscati
E alla mafia tocca di tutto ma non porta li vedi bene e invece non li portiamo via i beni dobbiamo restituirli alla gente
Al sud al nord Italia perché a Cesana dove verranno distribuito il più grande numero di medaglie d'oro alle Olimpiadi
Cosa Nostra cosa ha fatto da grande stratega
Ha investito denaro comprato terreni
E quindi nel pensiero che poi prima dopo potremo costruire palazzi ville villette
E anche lì si è lavorato e anche di in un altro genere
Nasce una cooperativa di lavoro di giovani in Piemonte
Dobbiamo confiscare i tutto è un segno ecco di quel fare di qui veramente c'è tanto bisogno
Luigi mi permetto alle ACLI
Con l'affetto grande
Di dire anche che tutto questo a una dimensione etica
E a un movimento cattolico di lavoratori no
Mi sembra importante sottolineare il valore etico
Del nostro essere qui di queste giornate
Perché l'etica e la ricerca della autenticamente umano
E non c'è autenticamente umano senza la corresponsabilità degli uni per gli altri
Prendersi cura è per eccellenza il senso dell'etica
E quindi io apprezzo perché quel documento allo spessore per me anche e
Perché viaggia nella direzione di cercare delle piste concrete
Che per me hanno un valore etico un grande valore etico
E quando qualcuno mi dice ma lei don Ciotti perché si occupa di queste cose eccetera io lo faccio con un servizio
Che mi è stato chiesto e lo faccio volentieri con estrema fatica
Io però rispondo sempre
Beh per mesto amministrazione dotare al primo posto evidentemente
Fondamentale
E dopodiché domani sono guarda caso con Brigantini siamo insieme a Belluno per il sinodo della diocesi
Col vescovo di Belluno domani siamo insieme noi trentino io Veneto nella diocesi della mia origine nessun atto Pieve di Cadore a riflettere speranza con la gente di impegno
E parleremo di questo momento certamente noi anch'io per perché per Valsesia famoso mille novecentootto
Ebbene e quando qualcuno dice ma voi
Dovreste impegnarvi come no no no no no infrangendo che parla
Quando l'Evangelo trovate scritto cercate prima Regno di Dio
Colpo di scena
La sua giustizia
Nome della giustizia e questo saldare la terra con il cielo che ci deve vedere veramente impegnati tutti e allora mi sembra importante potere gridare qui che il bene vince il male
Siamo chiamati a costruire pratiche di relazioni capaci di eliminare la radice il mare l'ingiustizia con il bene della giustizia
E un giovane magistrato ucciso da Cosa Nostra
Vicino Agrigento il giudice Livatino
Poi dopo morto hanno trovato i cinque del re di appunto
Un suo diario
Nel suo diario c'era scritto queste parole che mi sono nottate
E che mi fanno riflettere molto
Senta
Quando voi scrive nel diario non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma credibili
Ma torta
E Tonino Bello il Grande Torino bello
Arrivo quasi una bestemmia
Quasi una bestemmia quando disse
Da grande provocatore e da grande polmone Digilio
Non mi interessa sapere chi sia Dio
Mi basta sapere da che parte stare
E Dio sta certamente voi lo sapete
Con la fatica le speranze di questa gente di questa terra di questa Calabria oggi dio e qui
Io questo lo sento profondamente dentro
Come sento profondamente dentro come importante lavorare sulle
La vocale
Che io ricordo sempre un lavoro dobbiamo ritrovare la libertà delle che ci educano a fare insieme a cercare ciò che unisce e non solo ciò che di vite
E termino
Con due donne
Una è Rita Atria
Appartenente a una famiglia mafiosa che ci sono il padre e il fratello
Lei divenne una coraggiosa da ragazzina testimone di giustizia testimone di giustizia
Ha messo in gioco la sua vita su cognata prima Piera Aiello e poi lei
E quando muore parlo Borsellino che per lei era diventato il suo secondo papà
Che la raggiungeva sempre dove lei viveva nascosta perché protetta rinnegata dalla famiglia rinnegata dalla madre per il suo coraggio lei testimone da non confondersi con collaboratori testimone
A quell'età lì così giovane
Quando perdi poi quel legame quegli affetti da tratterrà immaginate che tumulto dentro il questa ragazzi
E a prendere attivo della morte di Paolo Borsellino
E lei reagisce e scrive l'ultima pagina del suo diario che io conservo
E l'ho messo nel Vangelo
Il Padreterno e contento
L'ultima pagina di allori scrive poi purtroppo nella fragilità nello smarrimento si suicida
E tuttora
In Italia c'è una tomba in Sicilia
Dove è sepolto la ragazza enuncia il nome sull'ala
Capite
Lei scrive
Proprio dopo la morte di Paolo prima di ammazzarsi
Prima di combattere la mafia devi farti un autoesame di coscienza
E poi dopo aver sconfitto la mafia dentro dite
Poi combatte la macchia che c'è nel giro dei tuoi amici
La macchina siamo noi e del nostro modo sbagliato di comportarsi
Molto provocatorio Marina dalla ragazza coraggiosa
Da una siciliana ribelle come qualcuno ha detto che ha rotto gli schemi che ha avuto la forza di rompere qui cerchi di violenza e di morte e di mafia
E allora io guardo la macchia che c'è dentro di me che a volte può essere un po'di superficialità di delega d'indifferenza
O anche di rassegnazione che molte volte può prendere la storia di tante persone
Lei tra
La morte di Falcone e Borsellino dall'esame di maturità
Era da poco morto Falcone e la scuola italiana tra i temi adatto un tema sulla legalità scoperto no ogni tanto
Lei scriverà un tema
Viene accompagnata da polizia e carabinieri a dare questo esame Valderice
I professori non capiscono tutto con la polizia carabinieri denuncia spiega perché qualcuno avrà pensato sarà una detenuta sarà lei fa un tema sceglie quello su Falcone appena ucciso da poco
E scrive queste parole in questo tema che riconsegna
E le consegno soprattutto i ragazzi che sono nel circuito della mafia
Che sono schiacciati lì dentro
Bisogna rendere scrive coscienti i ragazzi nessuna ragazza che vivono nella mafia che al di fuori c'è un altro mondo fatto di cose semplici ma belle
Di purezza un mondo dove sei trattato per ciò che sei non perché se il figlio di quella persona o perché ai pagato per farti fare quel favore
Forse un mondo onesto non ci sarà mai ma se ognuno di noi prova a cambiare ce la faremo grazie
Grazie grazie davvero don Luigi per aversi messo di fronte ai tanti problemi e tanti volti
Di questo sud anche che soffre ma soprattutto per sì comunque dato questi segni di speranza questa possibilità di risorgere
Fa averci fatto compreso comprenderà che la liberazione è possibile
Ed è bello che concludere appunto con con queste parole
Ora prima di di lasciarci quest'oggi mi corre l'obbligo intanto di fare alcuni ringraziamenti
Ringraziare le ACLI di Reggio Calabria le atti di tutta la Calabria
In particolare Carmelo presidente tutti i dirigenti che si sono impegnati che ci hanno accolti con generosità con con un cuore che abbiamo sentito davvero e visto voglio ringraziare poi tutti gli operatori delle ACLI che e dei servizi alleati che anche in questa occasione hanno fatto splendidamente il loro il loro lavoro pur tra le tante Nicola tale logistiche che i numeri grandi anche dei pazzi Panti hanno certamente creato qualche brevissima considerazione
Questo incontro trae la sua origine dal fatto che le ACLI sono fortemente radicate nelle regioni meridionali dove sono presenti da Lampedusa a Matera da Crotone a Salerno
E dove agiscono ogni giorno ascoltando i propri associati la gente agli sportelli dei propri servizi non è un caso che in questa sala ci siano molti dirigenti ai nostri servizi e imprese sociali
I giovani nei propri centri di formazione
Chi fa impresa nel mondo cooperativo
Da queste realtà ci giunge forte un grido di allarme per una situazione esplosiva
Che rischia tuttavia di essere percepite invece quasi come una nota di colore al pari della pizza e del mandolino
Caratterizzante in qualche misura il Mezzogiorno d'Italia e non come una vera e propria emergenza nazionale ma non un'emergenza costante ha ragione don Luigi a richiamarci non ci muoviamo per l'emergenza ma non possiamo non sentire sulla nostra pelle questo è il bisogni di queste persone perché noi ci siamo anche a Scampia come a Villabate a Secondigliano e Angela
Luoghi che sono lì a ricordarci che esiste una questione sociale enorme che non nasce certo dal nulla e che continua a restare irrisolto ma non usciamo da questa giornata solo con questo ma con la domanda che cosa noi possiamo fare che cosa le ACLI possono fare
Tanti sono gli spunti che sono giunti provo soltanto a lanciare qualche messaggio intanto fare acquisire sempre di più al nostro Sud la consapevolezza risposta rispetto ai propri mezzi
La possibilità di crescere e di far crescere una fiducia in un cambiamento che è possibile
Spendersi e guardate il nostro compito tradizionale delle ACLI spendersi in un grande impegno educativo
Con i nostri giovani ma non solo con i nostri giovani in tutti i nostri circoli in tutte le nostre sedi disservizi e di impegno sociale
E poi promuovere anche all'esterno al di fuori del Sud è una nuova immagine del sud
In Italia e del mondo
Far sì che davvero questi luoghi siano ricordati come ponte ma non quel ponte che tutti sapete ma il ponte come si dicevano oggi i nostri amici il ponte nel Mediterraneo
Il ponte tra culture
Un ponte appunto esso stesso fatto di volti di relazioni di intelligenze di competenze
Che qui esistono e che qui dovranno sempre più esserci
E ancora fare insieme una forte scommessa sulla progettazione sociale a partire dai territori
Rendendo protagoniste non soltanto le istituzioni abbiamo apprezzato fatto bene dovizia di Colazzo questi sforzi degli amministratori questo coraggio crescente che si avverte nostra terre
Ma non possono essere sole amministrazioni Olin prese
Ad essere protagonisti ma tutta la società civile che può e deve crescere
Uscendo dalla mentalità dell'emergenza ma appunto entrando in quella della progettazione che sa anche attendere sa anche aspettare il tempo della crescita culturale il tempo necessario perché l'educazione
Appunto faccia il suo corso ma avendo una direzione chiara
Ed è anche per questo perché scommettiamo su questo modello di coesione sociale che lo ha già detto il presidente Bobba in altri incontri e altri momenti di queste giornate appoggiamo e appoggeremo il nei prossimi mesi la raccolta delle firme
Per il referendum
Ancora sostenere in ogni modo di in ogni luogo chi assume il rischio della legalità
Quello che non deve più essere un rischio ma deve esser la normalità
In tanti ambiti anche e soprattutto lo dico a a voi operatori dirigenti dei servizi nei campi che sono i più propri la sicurezza negli ambienti di lavoro la tutela del lavoro straniero immigrato contro l'usura contro racket
Ebbene essere a fianco a coloro che pongono l'onestà alla base delle proprie iniziative
Creando reti dando voce
A chi si mette insieme con questo progetto
Avevo prima di incominciare questo incontro pensato anch'io di concludere come ha fatto a Zizzi
Con l'espressione che monsignor Bregantini Enza ricordato ieri sera dei ragazzi di Locri non credo sia un caso che la ripeto anch'io
Perché e quel ci siamo ma non ci stiamo che può caratterizzare davvero l'impegno delle Acri nel nostro Sud
Ci siamo
Ci siamo perché appunto come dicevo siamo nei luoghi siamo nelle esperienze siamo le dinamiche dei problemi del Sud
Con impegno socialità testimonianza
Ci siamo oggi non nel futuro oggi è giusto
Ma non ci stiamo
Perché
Vogliamo cambiarsi per cambiare come ci diceva il Presidente Loiero quest'oggi
Perché vogliamo tutti ricordate ieri sera monsignor Bregantini tutti quel tutti che sempre i ragazzi ci hanno sottolineato tutti essere liberi credo che questa sia la più bella lezione che queste giornate
Ci hanno dato e che e credo che questo slogan ci siamo ma non ci stiamo
Possa debba diventare un pezzo della nostra identità del nostro impegno nel sud ma non solo nel Sud vista da sud dicevamo ma per tutta l'Italia e questa Genta
Allo stesso modo quest'impegno che prendiamo qui in questi luoghi partendo da questi problemi
Però è un impegno che dobbiamo far nostro in tutti i luoghi dove siamo in tutti i luoghi dove con difficoltà ma anche con entusiasmo
Vogliamo esprime la nostra testimonianza di cristiani cristiani appassionati per l'uomo grazie davvero
Invito gli amici di atti terra fermarsi ancora un momento pare ci sarà in questo momento la conclusione formale del congresso con la proclamazione degli eletti invito il Presidente e il Congresso a salire a dare queste indicazioni maniera tale da poter concludere anche questo importante nostro evento che
Abbiamo collocato in questa occasione