"Questi nostri comuni"

Dunque
Il rompighiaccio
Di gatto delle nevi
Dove no io vorrei brevemente cercare di riprende i temi di ieri pomeriggio
Fare un tentativo di raccordo fra gli aspetti relativi ai poteri locali e competenze organismo deve di governi a sistema elettorale perché credo che le tre cose vadano viste insieme come già ieri pomeriggio emerso perché a secondo delle interventi per i modelli si giustificano si impongono anche determinati sistemi elettorali
Ci ha detto ieri da tutti che sarebbe sbagliato è sbagliato immaginare un modello uniforme per il governo dei comuni
Non solo per ragioni obiettive legate alla diversità di popolazione di assetto del territorio Cavaggioni geografiche socio economiche eccetera ma anche per consentire che in relazione a queste diverse situazioni obiettive essi abbiano degli strumenti di potere locale adeguati al governo della realtà e capaci di incidere concretamente sulla soluzione dei problemi
E il il tema della legge elettorale legato anche esso all'organizzazione del potere quindi deve secondo me essere visto in funzione dei modelli che si vanno ascetica
In effetti a difformità di opzioni sui modelli può o corrispondere anche una gamma di sistemi elettorali diverso
Partendo dei piccoli comuni
Distinguerei anche tendendo pratico comuni quelli fino a cinque mila abitanti quelli che oggi hanno il sistema elettorale maggioritario distinguerei
All'interno ancora la categoria dei Comuni che potremmo chiamare minimi cioè quelli fino a mille cinquecento abitanti
Per i quali mi sembra abbastanza logico ritenere che l'attuale modello con una tripartizione sindaco giunta comunale consiglio comunale appaia superata non solo perché la tripartizione poi in effetti non si realizza nella realtà concreta perché in pratica il consiglio comunale
Svolge pochissime funzione ma anche perché e obiettivamente difficile al questi Comuni soprattutto in realtà io penso a realtà che addirittura i duecento trecento persone
Arrampicati sulle montagne
Ce ne sono nella mia provincia percepisce in tutta Italia e di dirittura difficile trovare le persone disposte a svolgere queste funzioni e allora credo che così come si era ipotizzato già nella nel testo approvato dalla commissione Affari corsa del Senato nella scorsa legislatura a un modello con un Consiglio di pochi membri cinque o sei membri con la possibilità che il sindaco di anche deleghe specifiche consiglieri
Per riferimento determinati problema stanziamento ma dell'articolato su due organi sindaco il Consiglio
Nei comuni da mille cinquecento a cinque mila abitanti viceversa io credo che l'attuale modello quello con la tripartizione classica tradizionale possa funzionare salvo la possibilità di scegliere attraverso lo Statuto
Dell'ipotesi diverse che sono poi quelle delle quali adesso mi soffermerò per i comuni da i cinque mila ai venticinque trenta mila abitanti cioè che i comuni medie vengo a parlare di questi perché io
Penso che si possano ipotizzare per questi due tipi di di di modello di governo
Uno e il modello tradizionale sia pure modificato che è stato previsto nel testo approvato dal dal dalla commissione Affari corsa il Senato la passata legislatura cioè il modello che ci faceva ieri riferimento
Con competenze ribaltate fra il Concilio la Giunta quindi con competenze come come diceva Mancino riferite in modo specifico al Consiglio e tutto il resto alla Giunta
Con la possibilità di chiamare a far parte della giunta anche persone esterne al Consiglio
E e quindi con con per consentire che una serie di professionalità di di di di di persone interessanti possono essere utilizzate ancorché non passate attraverso il vaglio del consiglio comunale
E un modello e il modello tradizionale con qualche innovazione io propensa o anche un modello più innovativo
Che un modello che si potrebbe avvicinare al a quello che nel sistema parlamentare sistemi di governo e il sistema del cancellierato cioè pensavo un sindaco eletto dal Consiglio non eletto direttamente eletto dal consiglio in una votazione nella quale contestualmente si legge la sua giunta cioè con una vista allegata alla alla nomina del sindaco
Con una
Procedura di sfiducia costruttiva cioè che il sindaco possa essere rimosso e con lui tutta la Giunta ma con un unico voto si sostituisse al sindaco di Moshe il nuovo sindaco e la nuova giunta come la sottrazione al potere del sindaco di convocazione e di presidenza del consiglio comunale perché essendo questo un modello che accentua ed è la posizione di forza destino come capo dell'esecutivo
Richiede secondo me una organizzazione autonoma da parte del consiglio comunale dei suoi lavori e quindi una presidenza è un organo di consiglio comunale
E direi che la scelta fra i due modelli dovrebbe essere fatta attraverso lo Statuto ma
Nell'ipotesi che si voglio optare per il modello più innovativo cioè per il modello che dico tra virgolette cancelliere
Si coinvolga la popolazione attraverso l'utilizzo del referendum cioè con due ipotesi di restare una ipotesi nella quale la popolazione dopo che gli organi rappresentativi hanno optato di inserire nello statuto il modello più innovativo viene chiamata a a a esporta esprimersi sul sì o sul no
Oppure io direi meglio ancora un'ipotesi di referendum preventivo nel quale la popolazione viene coinvolta preventivamente a affermare se ritiene o no di andare a modello più innovativo in questo caso le pertanto mentono specie quali di referendum propositivo sia pure in maniera no troppi
Penso anche che trattandosi in questo caso in questi di di sperimentazioni di nuove che la scelta possa essere reversibile cioè che la quando per referendum si consacra o si propone questo modello più innovativo sia possibile con un un altro referendum Ostuni proposta dello stesso consiglio comunale o anche sua attivazione di una parte consistente del dell'elettorato
Ritornare indietro cioè ritornare al modello tradizionale
Per quanto riguarda il sistema elettorale collegato a questi tipi di modelli credo che sia a utile per questi Comuni maggioritario con la proporzionale per le minoranze
Ieri il senatore Pasquino si è detto contrario alla proporzionale per la minoranza nel nel caso di sistema maggioritario
E il suo ragionamento basato interamente sul tema della maggioranza che
Governa e dello e dell'opposizione che si prepara a diventare maggioranza c'è tutto all'interno di una logica dell'alternativa a una sorta di gestione però non possiamo dimenticare che c'è il problema di tenere in vita
Di dare spazio
A un pluralismo che ha radici storiche e culturali reali nel Paese che
E che può essere utilmente tenuto in considerazione attraverso la proporzionale delle minoranze che è già di per se stesso sufficiente vita quella frantumazione di cui si parlava ma che ha invece il vantaggio di mantenere il problema reale è quello che ha radici storiche culturali e politiche quindi secondo me la tesi di Pasquino di dare un a un'unica minoranza la la parte che minoranze spetta non mi convince ritengo che sia più giusto pensare un sistema maggioritario con la proporzionale per le minoranze
Per i Comuni medio-grandi che sono quelli che vanno a trenta mila più o meno venticinque trenta mila abitanti in su escluse le aree metropolitane per le quali dirò poi due cose
Per questi Comuni penso che siano validi anche anche per questi Comuni penso che possono essere utilizzati due modelli alternativi di cui ho parlato
Quello tradizionale con le innovazioni e quello che possiamo che ho chiamato le cancellierato
Per questi Comuni però più grandi mi domando se non sarebbe utile capovolgere il discorso del referendum c'è cioè non sia da prevedere come primario il modello nuovo e come ipotetico in alternativa al modello nuovo quello tradizionale
Cioè prevedere che qui il referendum venga usato quando non si vuole andare al modello innovativo perché per la realtà di perché i comuni che sono quelli medie grandi penso che il modello più innovativo cioè quello che ho chiamato fra virgolette le cancellierato sia più utile sia più
Utile perché da maggiore stabilità politica perché consente
Maggiore operatività gestionale e quindi credo di proporre lo stesso credo che si possa proporre lo stesso ragionamento fatto per gli altri comuni ma con questo capovolgimento e cioè che il referendum viene usato non per andare al nuovo ma semmai per rimanere al modello tradizionale
Per quanto riguarda il tema è tra i diversi Comuni io credo che il sistema giusto sia quello de la proporzionale con premio di maggioranza cioè che la coalizione che ottiene il cinquanta virgola uno per cento dei voti che ha indicato il sindaco e che e e che quindi si appresta a a gestire Possa a bere un premio di maggioranza che gli consenta di governare
Con stabilita la realtà comunale
Mi sembra quindi questo il sistema che meglio si attaglia l'esigenza di garantire stabilita di coinvolgere i cittadini come se ieri detto più volte nella scelta del proprio governo
E quindi ridare trasparenza e insieme reale partecipazione
Mi appresto a chiudere ricco faccio due osservazioni sulle aree metropolitane
Ma quasi finito
Sulle aree metropolitane
Il testo approvato dalla Commissione affari costituzionali del Senato
Ha indicato un modello che tendenzialmente si muove nella linea di quella che non si è chiamata anche se avrebbe dovuto chiamarsi la provincia metropolitana facendoci affluire le funzioni che spettano le Province assommando la quelle che spettano al Comune
Io credo che si può lavorare su questa linea sviluppando lo però in modo più approfondito
In modo da arrivare a un modello organizzativo che consenta un'autorità metropolitana piuttosto forte
E quindi in grado di governare effettivamente l'area
In alternativa ci possono essere due modelli uno più debole uno più forte
Il modello più debole praticamente è un modello che ricalca in qualche misura la linea del consorzio tra comuni o tra Comuni e Province
Che porterebbe soltanto l'esercizio di funzioni associate
Non credo che sarebbe una buona scelta neppure se adesso ci accompagnasse quel discorso che ieri faceva Angius
Per gli accordi a tre tra Comuni regioni e Stato sui programmi di governo e l'intervento del sulle aree metropolitane c'è il discorso delle convenzioni di programma
Credo invece che potrebbe essere interessante in alternativa un'ipotesi di modello più forte e più autorevole
Ieri Pasquino con una battuta ha detto che si poteva parlare di governatore cioè che lui ed anche io avevo parlato in in commissione Affari costruzione di questi ipotesi del governatore delle aree metropolitane ma lasciamo da parte la parola che non significa nulla
Al di là del nome si intendeva con questo un sistema reale di governo anche qui un governo di tipo cancelliera Ale
Con l'aggiunta di governo comune e con una larga assemblea rappresentativa nell'ambito di questo modello i comuni minori da un lato e le municipalità dall'altro che nascerebbero dal dividi visione del comune più grande
Dovrebbero avere non funzioni proprie ma soltanto funzioni delegate dalla Giunta metropolitana cioè per consentire veramente una gestione forte dell'area
E per quanto attiene al sistema elettorale di queste grandi aree io penso a un'ipotesi di elezioni uninominale
Ho detto solo che la stessi potestà rinviata anche da lettere
Un cocco collegi uninominali con la proporzionale come per il Senato perché collegi uninominali perché questo consentirebbe una migliore possibilità di raccordo fra elettori ed eletti
Servirebbe a ridurre il divario di cui sempre si parla fra rappresentanze e tra rappresentanti e e e cittadini e consentirebbe visto che parliamo di aree metropolitane che hanno una rappresentatività diverso anche di situazioni sociali economiche
Addirittura geofisica in molti casi pensiamo prendo alla conurbazione di Genova che
Già dal mare alla montagna allora una tipo di rappresentanti di questo genere consentirebbe la presenza nel consiglio metropolitano e quindi nella gestione dell'area metropolitana di tutte le le diversità non solo economiche sociali geografiche che sono presenti nell'area metropolitana stesse
Ritengo che la scelta fra i modelli sull'area metropolitana dovrebbe essere recepito ovviamente dello Statuto per il quale penso ad un'approvazione con legge regionale
E e credo che anche sulle aree metropolitane discorso non possa che essere di una scelta di modelli perché non c'è uniformità neanche fra reale metropolitani problemi di Genova non sono quelli di Napoli quelli di Palermo non sono quelli di Torino con i di Milano sono quelli di Roma cioè credo che l'uniformità non si addica neanche a queste realtà e che quindi il discorso è la non uniformità di mode debba essere fatto anche in relazione alle aree metropolitane io ho chiuso mi scuro se non sono stato molto organico ma credo che
Ai seminari si debba intervenire per cercare di portare un contributo e questo non so se sono riuscito a farlo o quanto meno per fare delle provocazioni e questo forse mi è riuscito di farlo un pochino di più grazie
Grazie al senatore non solo
Adesso diamo il via alla tavola rotonda che abbiamo intitolato cinque esperienze cioè cinque esperienze di sindaci anche se in questo momento manca ancora questo tavolo
Il ministro Tognoli che abbiamo invitato sul più che come ministro delle aree urbane soprattutto come ex sindaco di una città importantissima come Mila io a alla tavola rotonda premetto rapidissime considerazioni che riguardano
Aspettiamo che fotografi visto il loro lavoro in questa sala purtroppo non è che ci sia un golfo mistico adatto a impedire almeno che
Pronto si ci siamo
Grazie
Tanto avete avere agili proseguire non ce la squalifica
E allora dicevo che vorrei dare ai sindaci qui presenti alla tavola rotonda brevemente una linea di quello che è stato ieri il dibattito apertosi già con l'introduzione del senatore De Rosa è l'introduzione più organica al tema
Del presidente Mancini
Dunque c'è una domanda ecco questo è affiorato chiaramente ieri c'è una domanda di riforme che è ormai molto diffusa e direi indifferibile questa è la sensazione che abbiamo ricavato ascoltando tutti gli oratori della prima giornata
L'idea emersa è che questa riforma nonostante tutto ora come una sia l'unica riforma istituzionale abbordabile se non proprio possibile
O quasi possibili viene una notevole convergenza di forze politiche che vanno dalla Democrazia cristiana i partiti laici dal Partito comunista gli indipendenti di sinistra
Una convergenza su alcune linee e su alcuni punti che riguardano la figura del sindaco e soprattutto il rinnovamento degli ordinamenti e degli istituti
Di funzioni e di controllo
Ora noi
Guarderemo con questo dibattito che più che un dibattito è
Una presentazione di cinque esperienze significative nell'arco della vita amministrativa del nostro Paese guarderemo dall'interno i problemi direi dal fronte vero e proprio i problemi
Dicono tutti ed è un luogo comune forse che essere sindaco oggi eccome essere come accettare un ruolo eroico
Bertolt Brecht dice guai il felice quella nazione che ha bisogno di errori allora io direi che l'introduzione a questo discorso significa soltanto questo speriamo che si faccia una riforma per cui i sindaci siano meno errori e i comuni abbiano sempre meno bisogno di figure eroiche
è così al primo degli errori schierati cui in questa trincea vorrei dare la parola proprio all'onorevole senatore Triglia che è presidente dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia
Trilione
Sì per la metodologia io direi mappa abbiamo dieci minuti in maniera da poter fare almeno due round e ognuno posso anche rispondere all'altro e fare delle osservazioni sull'altro
Io parlo anche come sindaco di un piccolo comune quelli sotto i mille cinquecento abitanti cui accennava Mazzola
Le leggi che regolano oggi comune
Sono vecchie di più di un secolo del mille ottocentosessantacinque certa con aggiustamenti
Non è più la corona che emerge
Che nomina il sindaco
Ma la struttura rimasta sostanzialmente quella
Piemontese napoleonici
Il comune cambiate in questo scelgono profondamente la propria natura e la propria funzione
Da ente autore era fonte di atti autoritativi
Soprattutto come vi era in lunga mano dallo Stato centrale che non poteva ovviamente mandano i prefetti tutti gli agglomerati civile del regno ed emendato un grande organizzatore del proprio territorio formidabili cambiamenti di sociali economici che sono intervenuti l'un industrializzazione
Le trasmigrazione interno e così via secondo è diventato un grande fornitore di servizi cosa che sulla base della legge attuale quando queste vennero varate non era certamente previsto
Per la verità in Italia il Welfare State
L'Italia un Paese fortemente centralista una storia che questo è il Paese delle cento città delle autonomie in questo Paese centralismo
Purtroppo non abbiamo il livello di tradizione di preparazione dalla Francia dico il vero ma il centralismo restano spesso il grande motivi ispiratore non solo per ragioni storiche statuale ma anche per l'irrompere sulla scena politica
Come legittimazione dello stato dei grandi partiti di massa che sono un ulteriore fenomeno del centralismo
Ma di questo dirò più avanti
Ora
Di fronte a questo formidabile organizzazione cambiamenti legge sono rimaste uno stress il cambiamento più significativo per andare tempi Torraccia intervenuto negli anni settanta
Ci sono state grandi tensioni civili e culturali che in qualunque altro Paese dell'Occidente avrebbero portato via possibilmente a un cambiamento della del governo della coalizione di governo
Questo in Italia non è avvenuto
Il PC è rimasto all'opposizione la democrazia che quest'anno è rimasto al governo ma l'attenzione sia scaricati in termini di richieste di partecipazione sull'istituzione partono da Regione le comunità montane la legge sul decentramento all'interno del Comune
Ha travolto due DPR attuativi per trotto due
E naturalmente muto nel modo significativo le le questo una guida molto in modo significativo alla guida politica deve grande accettarsi e passa dalle tradizionale alleanza imperniata sulla Democrazia cristiana dal Meazza il semestre
Questo mutamento politico si accompagna a una richiesta di forte di accentramento di potere il tre otto due il passaggio più significativo per la verità col DPR seicentosedici vengono trasferite
Dal centro alla periferia non tanto potere quanto mi permetto di precisare funzione amministratrice amministrativo
Che sono state sono all'origine ad una formidabile burocratizzazione dei comuni ed è una classe politica letta all'interno del Comune delle province
Si aggrava accanto a questo carico di burocrazia il controllo della magistratura
Perché aumenta come dichiara la discrezionalità nell'uso delle funzioni amministrative e quindi nelle distorsioni oggi i Comuni sono stretti gli amministratori sono stretti in una morsa
A molto difficile
Io credo ci sia una sorta di legge di Gresham
La moneta cattiva scaccia la buona è difficile trovare piccolissimi comuni gente che ha voglia ancora sobbarcarsi l'onere di questa funzione pubblica di questa responsabilità pubblica
E mi pare che nelle medie e grandi città
Ci sia un forte distacco tra la classe politica che gestisce le amministrazioni comunali e il resto della vita civile
Inutile dire poi delle difficoltà di tipo finanziario non c'hanno cose notte perché perderei solo tende
Il quadro è diventato più complesso negli ultimissimi anni comunque le incertezze di del quadro politico
L'egemonia col centrali la centralità che aveva il partito di maggioranza relativa alla democrazia cristiana venuta meno si sono aperte forte conflittualità
E basta ed era usato il Partito Socialista Italiano ente locale ha fatto una indagine perché io non ho letto nel testo originario visto quanto ha riferito il giornale più della metà delle giunte dei capoluoghi di provincia imposizione di stallo di crisi
Fino a qualche mese fa cenno più esattamente fino a un mese e mezzo fa il cinquantun per cento delle aziende municipalizzate d'Italia a due anni e mezzo dalle elezioni non aveva ancora rinnovato
Le Commissione amministratrice quindi spesso continuano a funzionare commissioni nominate da giunte di colore diverso da quelle
Per quelle della Giunta i carri
Io credo che vado per estrema sintesi e mi scuso come dire
Di non poter spiegare rendere chiari tutti i passaggi ma voi mi perdonerete spera di essere capito
A questo punto credo che noi abbiamo un esigenza di fondo quella del superamento del centralismo intendendo per centralismo questa organizzazione statuale
Intendendo per centralismo anche un sistema politico ha riferito ai partiti
Cioè trenta di determinare dal centro fino alla periferia dal centro alla periferia
Un solo il sistema delle coalizioni ma anche come dire il premio o la sanzione rispetto al personale politico chiede che deve essere promosso deve essere mandato avanti oppure se deve essere
Certo l'associazione
Primo straordinari prende ma riprende il sindaco di Roma
Proseguiamo
Allora
Se nessun controllo però Del Piero firma quando si fanno in giunta nel grande città si aspetta che ci sia un input decisivo dalle segreterie dei partiti
Perché ci sia il giusto bilanciamento no no questo è centrale questo va be io ritengo che sia centralismo ritengo sia centrali ritengo anch'esse un centralismo a mio avviso deteriori
Io non posso immaginare che una Giunta non riesce a funzionare avreste imposizione di stallo finché non si trova un quadro di collocazione della classe politica nelle municipalizzate o nelle ultime questo è un centralismo determinato centralismo determinato dalle eccessive all'eccesso di occupazione dei partiti ma poi Ruffino sono uomo di partito Kerry sono preoccupato dalle distorsione che sistema introdotto che se che l'occupazione partiti della Società introdotto nel sistema temo che questo porti al logoramento
Della funzione dei partiti e quindi a un distacco maggiore tra partito e opinione pubblica
Allora la prima cosa è quello di rendere governabile il sistema e credo che questo sia un altra sia
Una proposta che la DC per prima a il nostro segretario politico ha sempre avanzato quello di arrendere di votare per il Governo non votare solo per il partito
Pensiamo arrivato in un sistema assurdo allucinante in cui chi conta di più il consigliere marginale che in grado di determinare la ma di di fare alla maggioranza
Io francamente devo dirvi che non entro non entro nel merito il sistema elettorale non sono molto favorevole all'elezione diretta del sindaco e per me è sufficiente che l'elettorato individui chi deve governare una coalizione che deve governare
Mentre sono abbastanza convinto che occorra rafforzare la responsabilità e il potere del vertice dell'Amministrazione comunale provinciale vale a dire il sindaco il precedente dell'amministrazione provinciale
Quindi immagino per esempio che la Giunta non dà bene sarà eletta dal consiglio comunale ma nominata dal sindaco e quindi possano essere revocati
Gli assessori e così via
Vedo che il Partito Comunista dopo tanti anni di contrapposizione che peraltro mantenuto fuori gioco perché entra in una come dire in un approccio diverso e credo che questo comporti una risposta di responsabilità di tipo propositivo senso quindi di confronto su questi temi delicati che vanno affrontate al più presto ne siamo due anni meno di due anni e mezzo dalle nuove lezione
Guai se noi dovessimo votare al grande turno elettorale del mille novecentonovanta con l'attuale regole del gioco questo vorrebbe dire sancire le la come dire la paralisi verrà la disfunzione dei dei comuni dell'amministrazione comunale
Ma questo non interessa solo la classe politica interessi cittadine per il motivo che ho detto a picco i Comuni oggi gestiscono servizi arrivava il secondo punto
Che non è venuto molto fuori in questi giorni in cui si è parlato con passione centrate con passione sul tema da una riforma per le regole del gioco una riforma istituzionale
L'assoluta esigenza
E qui lo dico per l'esperienza che ho viaggiando per tutta Italia tre amici ex colleghi Sindaci amministratore l'assoluta esigenza che nel nostro Paese si introduca una netta distinzione tra chi letto per governare a fare politica e chi gestisce fa amministrazioni questo è uno dei nodi della crisi del sistema attuale
E questo riguarda da vicino la vicenda che ruolo la responsabilità alla credibilità del sistema dei partiti netta
Il sistema ripeto attuale è un sistema disegnato in un periodo in cui non c'erano i partiti di massa
Se erano non c'era neppure ripartite nel senso moderno del Terna nel quale abbiamo conosciuti dall'epoca giolittiana in avanti
Ed è un sistema che va profondamente rivisto l'asciutto prefazione
Di chi è eletto anche nel più piccolo consiglio comunale viene chiamato a dare il proprio assenso proprio voto contrario a momenti gestionali tecnici minuti
Defatiganti su migliaia di delibera è certa
Assoluto la gente
Molta gente io sono convinta che molta gente tranne il consigliere comunale si mette nelle liste ma non sa cosa lo aspetta
Perché se lo sapesse veramente probabilmente anche per la verità il numero sempre ridotto quelle che entra nelle liste per entrare ha governato dalla propria comunità se ne ritrarrebbero probabilmente spaventato
Il problema è questo distruzione è fondamentale
E questo pone il problema anche del sistema delle leggi che regolano il pubblico impiego
Pubblico impiego
Ho letto con interesse gli articoli di Cazzola sulla questione morale Cazzola per esempio suggerisce norme denuncia questi trentatré mila miliardi che sarebbero stati occupati eccetera eccetera chiede norme nuove in materia di appalti
Io non sono tanto spavento è preoccupato che si faccia non norme nuove in materia di appalti
E devo dire che per una venticinquennale esperienze ed enti locali so che non c'è norma non c'è procedura che non sia Gerardina se c'è la volontà di azzerare
Quello che mi spaventa anche l'appalto venga gestito da chi è stato eletto che la l'opera non venga invece gestita appaltata trattata a trattativa privata cosa che non mi scandalizza affatto dall'ingegnere capo del Comune
Quello che è stupefacente che poco noto e che tutti questi sistemi di garanzie formali fanno sì che il mattone pubblico costi più del doppio del privato
Io non sono quindi tanto preoccupato delle procedura tutela
Una tutela secondo me è impossibile
Dell'onestà delle procedure dà risultati di una risultato trasparente quanto che queste queste gestioni tecniche siano affidate alla professionalità
Una dirigenza fuori dal pubblico impiego una dirigenza Pubblico impiego e fuori dal pubblico impiego tutti gli altri dipendenti ecco io avanzo delle proposto voi sapete che Giannini era per questa seconda soluzione però questo uno dei nodi fondamentale oggi occorre dirlo con grande schiettezza la gente si sente rispetto anche alla gestione comunali meno garantito di una volta nel senso che lo Stato lo Stato non era neutrale in senso assoluto ma certamente garantiva maggiore neutralità del quanto non lo garantisca una una nomenclatura politica già occupato
Gran parte dei comuni e che attratta agli atti di amministrative comprese quelle che non sono discrezionali con chi ne ha diritto al fine di aumentare il proprio consenso poi la carne è debole e non si cerca solo di avere consenso ma molte volte altre cose
Questo punto è un punto molto ritengo molto importante trovava proprio penso che questo sia particolarmente vero per l'istituto regionale non solo per il Comune
Regione sono scese sul campo dell'amministrazione attiva non son rimaste solo in quella della legislazione e programmazione e controllo come era previsto
Proprio perché la gestione amministrativa da formidabile potere per controllare che ama dare il consenso
Il Friuli Venezia Giulia a decentrare ha delegato alle Province il potere in materia urbanistica credo sia la Regione che l'ha fatto con più completezza
Ma è molto duro nel sistema politico attuale chiederà un assessore regionale
C'è al potere o di mettere il timbro sul piano irregolari torre di tutti i Comuni della propria regione
E quindi ha un potere di condizionamento molto forte chiedere di rinunciare a questo potere il potere per sua natura un po'centralistico tende sempre a salire verso l'alto mai a farsi a a farsi partecipazione perché questo crea problemi di controllo crea come dire passaggi di verifica che politici facilmente non accetto
Segnalo che in assenza di una modifica sulla legge del pubblico impiego secondo me è irrisolvibile il problema dei servizi pubblici gestiti dal Comune
Ho già detto che in Italia la tradizione che l'Uefa e gestito dallo Stato non è dappertutto così molte riorganizzazione territoriale fatte per esempio nel nord Europa
Sono state fatte proprio perché in comune e il gestore dell'Uefa e il Comune in Danimarca che assegna alle pensioni così come molti altri passaggi noi abbiamo una struttura centralistica del sistema di voler far e tuttavia i servizi che gestiscono i comuni sia quelli istituzionali sia quelli economici da vendita dell'acqua del gas e così via sia quelli sociali e la gestione degli asili nido ora in via eccezionale
Questi servizi sono gestiti in modo totalmente insoddisfacente però una volta tanto credo cento vada detto con schiettezza che non c'è solo la buona o cattiva volontà degli amministratori
Non c'è solo in ballo il permanere della stabilità delle giunte quanto invece occorre un un sistema gestionale che mutui dall'impresa per quello che mi interessano affatto
Le imprese in questi anni hanno avuto una formidabile a ristrutturazione il sistema pubblico già un sistema monopolistico sarà definizione non ha fatto al con sforzo di ristrutturazione parlo più questo non non mi esime dalla non ricordare che ci sono sindaci amministrazione che han fatto cose eccellente ma nella generalità dei casi è questo non è avvenuto segnalo che in un momento in cui l'economia tornata tornata a crescere e si sono rafforzati i gruppi forti all'interno del nostro Paese questi gruppi anche capito che il mercato Pubblico dei servizi pubblici è un grande business
E quindi sono scesi in campo non solo per gestire i servizi cosa che di per sé non mi scandalizza darebbe anzi credo sia un incentivo per comparare le gestioni private con quelle pubbliche ma tarla debolezza espresso la fatiscenza delle gestioni pubbliche sono diventate addirittura il controllore i progettisti del sistema dei servizi
Di fatto togliendo di mezzo ogni dignità ogni reale potere alla classe politica eletta
Io ho altre cose da dire ma forse negli occhi e nella
Bene grazie
Abbiamo in mezzo a noi un sindaco che alle quattro di stamattina è uscito dal consiglio comunale alle sette era Gianmario porto di Palermo Leoluca Orlando e e adesso è in mezzo a noi ma lo chiede della teoria
E ci si alzava prestissimo ma se ci si sveglia poi tardi poco importa
Sindaco dunque di una città diversa comunque per di più più motivi uno istituzionale certamente il sindaco della capitale di una regione a statuto speciale poi di una città che una città problema una città del Sud con tutti i problemi e i fenomeni anche di carattere sociale Caritas caratterizzano in modo a volte drammatico la sua esperienza e a lui dunque la parola
A fare alcune considerazioni di carattere generale sulla governo delle grandi città però vi prego di credere che dietro ogni affermazione ci sta la città di Palermo ci stava esperienza palermitano
Siccome sono convinto però che lo specifico della città di Palermo si intreccia con il generale delle altre grandi città del nostro Paese allora è chiaro che mi sarà consentito fare un discorso riferito alle grandi città ma in realtà dietro quella cioè certamente fortemente condizionante l'esperienza palermitana
Il primo la prima considerazione io credo che tutti noi cogliamo con grande chiarezza
Che oggi la sfida più alta la governabilità nel nostro Paese ma non soltanto nel nostro Paese direi
In buona parte del mondo viene dalle grandi città e nelle grandi città che si misura il tasso di governabilità di un sistema perché si è rotto il rapporto tradizionale tra centro e periferia
Perché le vecchie periferie un tempo sono diventati nuovi centri in questo raccolgo la correzione rispetto all'esaltazione del centralismo la realtà è che forse centralistiche arresto però alcuni modi di essere delle forse politiche delle forze sindacali ma non certamente l'ordinamento statuale
Che invece soffre la rottura del rapporto centro-periferia
E che oggi in buona sostanza
Trasforma in nuovi centri le periferie di un tempo per dirla con l'espressione forse rozza ma probabilmente efficace
La gente oggi in misura sempre più la qualità dalla politica e l'amministrazione con le facce dei sindaci sempre meno popolari ministri se mi sarà consentito usare questa espressione che dà il segno di questa rottura di questo rapporto tradizionale tra centro e periferia da insegnante della pesantezza del ruolo e l'amministrazione locale chiamata a dare risposte
Spesso in condizioni di strumenti in condizioni operativi inadeguati
Seconda seconda considerazione che mi pare opportuno che possa essere fatta accanto a questa sfida la governabilità che veniva grandi città è lì a ricordare come le grandi città sono il luogo
Le grandi città
Sono il luogo della incompletezza
Se vogliamo trovare un criterio di distinzione
Nel nostro ordinamento tra le grandi città
E le piccole città ci accorgiamo che il criterio di individuazione di una grande città aveva dato al numero degli abitanti
Ma può esser dato dal tasso di incompletezza che caratterizza le grandi città un'incompletezza fisico urbanistica nel settore servizi le grandi città sono per definizione le città più incomplete meno armonica caratterizzata cioè da questa caratteristica dell'incompetenza
Un terzo aspetto nel nostro paese viviamo una insufficiente cultura di governo nel settore l'autonomia locali
Convinti come siamo spesso che vi sia una sorta di collocazione gerarchica per cui il Comune sta sotto la Provincia e la Provincia otto la Regione e tutti e tre restano sotto il livello centrale di governo non è così
Perché la società seduta modificando e ha certamente ha rotto questa impostazione gerarchica dei livelli di governo un secondo aspetto noi viviamo nel nel settore delle Autonomie locali governo le grandi città un grande ritardo culturale
Perché applichiamo al governo delle Autonomie locali il criterio dell'appartenenza e non iscritte dalla coesistenza
Applichiamo cioè nella costruzione dei governi delle delle grandi città un criterio che è proprio la campagna dimenticando invece che si tratta del Governo alla città
L'appartenenza e chiedeva di legalità
Di una cultura di una politica dalla campagna la coesistenza epiteto di legalità una cultura politica la città governare le grandi città con la cultura di campagna certamente uno studente lo studente
Uno studente paradosso allora dicevo noi abbiamo una arcaicità del sistema normativo la perdita del sistema politico che viene certamente aggravate accompagnata da un sufficiente cultura di Governo con la misura gerarchi ai diversi livelli di governo e con grande ritardo culturale che esalta il momento e la partenza poi l'appartenenza può essere il clan la famiglia al partito
Che è inadeguato per il governo delle grandi città nelle grandi città non si può secondo il governo dell'appartenenza
Vivere nei condomini e negli spazi metropolitani sale continuiamo a ritenere che sia possibile
Divenne condomini negli spazi metropolitani secondo che dell'appartenenza noi secondo me andiamo in corto circuito mettiamo in crisi la stessa la stessa politico la gente percepisce questa complessità
La qualità della vita insofferenza nelle grandi città e nelle grandi città è in sofferenza ed è sottoposta forte sollecitazione la stessa qualità dalla politica se così non fosse avremo motivo di dubitare che siamo in un sistema democratico
Se è vero come è vero che le grandi città tutto insofferenza se è vero come è vero che il nostro collega il nostro amico ci dice che le grandi città si vive male
Sì il peggio di quanto non si dicono i piccoli centri sarebbe paradossale che tutto questo non avessero influenze sulla stessa qualità dalla politica significherebbe qualcosa non funziona nel sistema di trasmissione proprio la rappresentanza politica
Vengono insofferenza le procedure vengono insofferenza i metodi e le formule sì vengono insofferenza anche le formule come naturale nelle grandi città sarebbe singolare Primo Ministro insofferenza soltanto le formule nel governo le grandi città
Tutto ciò io chiedo che si coglie nella diffusa percezione che la gente ha dell'amministrazione dalla politica comunale
La gente percepisce sempre più frequentemente la politica comunale l'amministrazione comunale che si muove secondo la cultura dell'appartenenza come un ostacolo alla modernizzazione
Così spesso il Comune diventa efficiente il Comune diventa epicentro le grandi città quando esce dal palazzo
Quando svolge cioè un ruolo di sensibilizzazione o di protesta o quando va a concorre alla formazione società miste o di consorzi e i sindaci sono bravi normalmente quando diventa un ex Sindaci
Perché in effetti c'è una obiettiva insufficienza del Palazzo
Per come è costruito nella risposta ai bisogni e la gente con la conseguenza ripeto che il Palazzo che il Comune diventa efficiente quando esce fuori dal Palazzo e sindaci diventano bravi quando sono ex sindaci allora ancora nelle grandi città non vengono in discussione soltanto i temi della qualità della vita ma vengono anche discussione quella partecipazione se proviamo per un momento a pensare
Al significato che assume la realtà dei movimenti ci accorgiamo che i movimenti sono una realtà essenzialmente primariamente urbana che consensi prima del movimento sono il rifiuto all'appartenenza del bisogna la coesistenza
Che cosa esprime il movimento se non un bisogno fortemente urbano e i movimenti sono sicuramente propria grandi città e movimenti sono segno da sofferenza del sistema partitico di rappresentanza che si manifesta certamente più e soprattutto nelle grandi città e molto meno nei piccoli centri e la campagna se posso citare qualcuno esempi diverbi
Di movimenti verdi diventi sono movimento tipicamente urbano I love you di movimento dei Verdi non nasce in campagna l'agricoltore se possibile diventa verde per la bile perché non vedo rilascia la campagna ma non è certamente un verde si diventa si è perdi quando si ha ecco si vive la sofferenza dalla qualità della vita in una grande città
Alcuni movimenti di cattolici indipendenti sono propri delle grandi città sono proprie cioè di quei contesti sociali politici
Dove è possibile essere tutti dentro una dimensione di fede dei di Chiesa senza necessariamente per questo essere legati all'Occidente realistiche ci si arriva prima e le grandi città
A scoprire che si può esser tentò la chiesa fino in fondo facendo opzioni politiche differenziate senza per questo essere collocati all'ultimo posto durante le funzioni le funzioni religione
Magari lavora la strada può successivamente rozza se n'è accorto anche il Governo per i ministeri che sistema il problema del governo delle grandi aree urbane
Istituendo un apposito ministero normalmente il più impermeabile delle strutture costituito dal governo per ministeri quando il Governo per ministeri
Riesce a percepire che esiste un problema di governo nelle grandi aree urbane non cede quest'idea che il livello di sofferenza raggiunto una grado di di percezione diffusa assai grave
Siccome io son convinto che la politica non soffocare il nuovo e non soffocare l'uomo che che emerge nelle grandi città
E sono convinto che questa esigenza ancora più forte nelle grandi città dove contestualmente si vive lo stesso bisogno di rapporto immediato che è proprio la formula amministrazione comunale
Perché la gente percepisce quel bisognerà porta immediato con l'amministrazione comunale a quali che siano le dimensioni della città
Dell'ambito amministrato però certamente dovrà dimensioni possono allontanare il palazzo alla gente e la gente dal Palazzo io questo credo che tutto questo sia la premessa per richiamare il tema che antico attuale
Forse mai come attuale come in questi giorni in queste ore
Della riforma
Del autonomia io credo che sia una riforma che si impone specialmente a cominciare dal governo delle grandi città io non voglio creare una distinzione tra le grandi città e le piccole città ma se c'è oggi un'emergenza se c'è oggi un bisogno di riforma questo è prevalentemente nelle grandi città
So che questo significa affrontare il problema dalla parte più complicata perché è più facile riformare il sistema l'autonomia e per i comuni fino a cinque fino a dieci mila abitanti modificare i sistemi di rappresentanza politica stabile sensitiva debba essere tu direttamente non direttamente al corpo elettorale
Mettere in moto una serie meccanismi che non Inter un terra con il sistema dei partiti quale si è costruito nel nostro ordinamento costituzionale ma non c'è dubbio che è una scorciatoia acque perché non c'è dubbio che oggi il vero livello di sofferenza non è nei piccoli centri
Dove in effetti diciamolo francamente sia che ci sia il sistema maggioritario sia che ci si sta la proporzionale comunque il sindaco eletto direttamente dal corpo elettorale
Nei Comuni fino a dieci quindici mila abitanti venti mila abitanti anche se il sistema maggioritario la gente sa che andrà a fare il sindaco una volta una volta registrate risultato elettorale il Polo ma diventa un po'più complicato quando comincia a crescere la dimensione del dell'ente locale comincia a ad aumentare il peso e il ruolo la mediazione dei partiti politici con loro collocamento a livelli diversi di responsabilità sia esso provinciale sesso regionale sia esso sesso nazionale
Allora è chiaro che la riforma si impone comma g maggiore urgenza nel governo delle grandi città significativo voglio dire che per esigenza spesso venga avvertita più fortemente in realtà urbane qui ricordo Palermo fortemente esposte a precarietà
Palermo è certamente una grande città fortemente incompleta
Esposta precarietà e con un'amministrazione comunale arcaica come certamente almeno come quella di tutte le altre grandi città del nostro paese e allora concludendo questa prima parte di questo mio intervento io credo che non sfugga a nessuno la sofferenza che si vive nelle grandi aree urbane la sofferenza la vita civile alla vita politica della vita amministrativa la sofferenza e la politica il bisogno di governabilità che è particolarmente accentuato in una realtà fortemente incompleta et difetto a queste cose io credo che sono insufficienti sono incongrue le risposte date per formula ciclostile
Diventa veramente singolare
Prendere atto che esiste un problema di governo delle grandi città prendere atto che esiste un problema di vita nelle grandi città i qualità dalla vita grandi città può ritenere che sia possibile
Applicare un sistema di il Governo per formule a ciclostile non credo che sia questo l'eresia la gente queste cose raccoglie e non coglie in queste cose elementi dire sia possiamo anche stabilire per tacita intesa che non dobbiamo dirlo
E allora stabiliamo su siamo tutti d'accordo nel dire che non bisogna dire che sono superate governi performer ma la gente nei bar dice spesso che superato il governo
Per formula per dare risposte ai bisogni della gente
Diciamo non basta tacere su questo argomento per rimuovere quello che un nodo un nodo percepito dalla gente dal mio vicino di condominio
Dal portiere dello stabile dove abito io che dice a me del Governo per forme non interessa niente voglio capire a sé cosa e come data risposta ai bisogni dalla gente non trova rassicurante a differenza di quanto non avvenga invece per noi operatori politici
Chiediamo rassicurante metterci dentro la nicchia comoda ad una formula che applicabile in tutto il territorio nazionale per noi operatori politici è rassicurante a stare dentro la nicchia di questo di quella formula
Che trova riscontro in dieci cento mille o nel governo o nel governo centrale ma non lo è certamente significativo
Per la gente perché la gente ripeto in buona sostanza l'unica cosa che chiede e la risposta ai propri bisogni chiede una maturazione di cultura politica insufficiente
Chiede alla politica il superamento nel governo almeno le grandi città il superamento della logica dell'appartenenza
Cioè chiede che si governa le grandi città avendo come criterio della legalità la coesistenza la convivenza e non l'appartenenza
Io non lo so
Se chiede lo stesso anche con riferimento al governo centrale non lo so se chiede anche hostess con riferimento al governo regionale a quello che è certo e che lo chiede con riferimento al governo al Governo delle grandi città
Non si possono governare i condomini non si può vivere negli spazi metropolitani se sia si si porta con sé la logica per la cultura dell'appartenenza il rifiuto la logica la cultura l'appartenenza comporta
Direi quasi inevitabilmente il rifiuto delle formule delle formule di governo a ciclostile io avevo preparato un puntuale compitino di proposte con riferimento ai possibili temi di intervento sulla stabilità su questa statutaria sugli organi di governo sugli eletti la burocrazia sulla sul governi e i territori sull'autonomia impositiva sull'ente Regione sui standard di servizio sulla partecipazione ma siccome mi sarà consentito l'arresto di zanzare sì descrive la seconda rete questa parte grazie grazie
Grazie al sindaco Orlando ha parlato il sindaco di una città del Sud una città problema adesso la parola un cigno città de Nord meno problematica forse Bologna Renzo in beni città
Che non è un aprono una metropoli è una grande città ho avuto la fortuna di una continuità e di una gestione omogenea
Nel potere locale una città sempre indicata come un modello da chi l'ha gestita ma oggi anche in casa soverchi atta da problemi che oltrepassano spessore possibilità stesse di soluzione dentro i confini del sistema vigente
Ecco la parola Renzo invece
Sì ringrazio per l'invito che mi è stato rivolto a partecipare quest'incontro che per diverse ragioni assume un significato ed un rilievo che va
Al di là forse anche delle intenzioni originarie
Tutto relativo Caro senatore Giacovazzo dipende naturalmente da come vengono vissuti problemi nelle singole citasse valesse soltanto il metodo della comparazione potrei essere d'accordo
Conte anche nel quantificare i problemi ma poiché prevale il metodo di il del vissuto soggettivamente città per città anche Bologna come le altre città è una realtà nella quale da alcuni anni a questa parte la velocità con la quale crescono i problemi è minore della velocità con la quale sia in grado di affrontare e di risolvere questi problemi questo mi pare che sia assente eticamente detto il problema fondamentale del governo delle aree urbane
Io penso
Che insieme alle questioni che ho visto anche della dalla rassegna stampa hanno assunto nel dibattito di ieri ora maggiore evidenza cioè le questioni della stabilità della governabilità dell'efficienza da garantire attraverso
Anche un nuovo sistema elettorale per i comuni sia necessario tenere presente
Anche in funzione di equilibrio rispetto a queste indicazioni
Le necessità
Di riproporre in forme nuove sicuramente dal passato
Altre esigenze che riguardano il governo locale
Prima di tutto
La considerazione sull'autonomia sul sistema delle Autonomie sull'autonomia
Che io considero un valore in sé e per quanto riguarda un sistema democratico
Non ritengo che su questo punto negli ultimi dieci anni per datare non a caso si sia fatto qualche passo avanti ritengo che si sia andati indietro
Così come terribilmente indietro si è andati sul terreno della programmazione del metodo della programmazione
Così come per diverse ragioni oggi punto di riferimento per la partecipazione
Sono si sono indeboliti
Non concordo con chi dice che non c'è partecipazione eccetera minore partecipazione c'è una diversa partecipazione
Ma che meno motivata rispetto anche al esigenze di soluzione di problemi
Enormi a volte si dice di emergenza anche se tenendo conto dell'emergenza si combinano dei guai tremendi sia nel paese che nelle città
Il decentramento dal comune ai quartieri come quando capita come quando si passa dalla fase del volontariato la fase della istituzionalizzazione anche in questo caso
Ci si è trovati di fronte ad un periodo di crisi
E perciò la partecipazione ha avuto un riferimento in meno
Un punto di riferimento indebolito
Ecco io penso che non non ha molto senso parlare di governabilità ristabilita di efficienza se parallelamente o nello stesso tempo non si affrontano i problemi ripeto del ruolo delle Autonomie nel sistema democratico del sistema politico
E del metodo della programmazione e del decentramento della partecipazione
In altri termini io credo che sia giusto muoversi sulla base di due coordinate non soltanto di una garantire il Governo è sicuramente un'esigenza fondamentale con quello che ne segue in termini appunto di stabilità di efficienza eccetera ma garantire anche una certa qualità
Del governo non credo che sia un esigenza da mettere in secondo Piano
La mia opinione e che la logica centralistica
Naturalmente non non parlo della Costituzione
Non è nella Costituzione ma la logica centralistica ha fatto dei passi da gigante in questi
Ultimi due decenni in questo caso prendo come riferimento sia la riforma tributaria
Sia
Il mille novecentosettantasette
Attraverso il consolidamento dei debiti
I comuni hanno pagato un prezzo enorme
Poiché
Vi è stato uno spostamento reale
Dalla periferia al centro in termini di discrezionalità
Nelle decisioni
E oggi mancano le condizioni minime
Per rispondere ad un'esigenza che secondo me è quella fondamentale per mettere i cittadini di riconoscere e distinguere la qualità del governo locale
Come a parità di risorse o a disparità di risorse vengono usate queste risorse per rispondere alle necessità delle città e dei cittadini
Poiché
Non si può dire che i Comuni operò con certezza di poteri
Non si può dire che i Comuni operano con certezza di risorse
E neppure si può dire questo è noto a tutti che i comuni operano con certezza di tempi
Per quanto riguarda ad esempio le scadenze per l'approvazione dei bilanci i famosi
Tempi che non sono mai
Perentori sono sempre scadenze
Che possono essere tranquillamente proroga
Non c'è certezza dei tempi in cui vengono definite le risorse a disposizione dei Comuni
Non c'è certezza almeno per quanto riguarda i parametri se non ve le quantità assolute circa il trasferimento di risorse dallo Stato ai Comuni
E l'incertezza e la discrezionalità hanno un effetto solo l'ha detto deresponsabilizzazione e provocano la famosa notte nella quale tutte le vacche sono vincenti
Per cui Signorello si lamenta io mi lamento Orlando si lamenta ma
Eppure
Personalmente ritengo e penso anche Orlando Signorello che tra il modo di governare Roma Palermo e Bologna ieri oggi e probabilmente anche domani vi sono state e vi sono delle differenze
Notevoli
Priorità diverso metodi diversi
Però tutto questo scompare
Perché siamo tutti e tre costretti a dire
Di chi è la colpa la colpa sta da un'altra parte
Ecco l'esigenza vera principale dei comuni e potere mettere in condizione cittadini ed amministratori insieme tutti elettori
Di indicare il ruolo vero il punto della responsabilità delle scelte che sono state e vengono fatte
è stato detto da parte di Orlando della sensibilità nuova è vero che ha portato alla decisione recente di istituire anche un ministero per le aree urbane
è di per sé un fatto positivo ma a due facce e ampi
Perché
Se gestito in malo modo rischia di essere un altro passo contro le Autonomie
Vorrei fare due esempi a questo proposito
Se a Bologna o a Palermo si doveva decidere noi sera prioritario restaurare completamente o addirittura costruire uno stadio nuovo in vista del mille novecentonovanta
Probabilmente non l'avremmo fatto
Io mi sarei limitato le decisioni già prese dell'intervento attorno ai dieci miliardi senza pensare ad un intervento più corposo
Perché c'erano altre esigenze questa scadenza
Viene prima dopodiché voi sapete meglio di me che di fronte ad una possibilità definanziamento poi con una scadenza che ha l'immagine che ha in Italia nessuno si azzarda a ritrarsi
Secondo esempio
Eventuale finanziamento per la costruzione di qualche centinaia o forse migliaia di parcheggi nelle città
Chi può
Tra sì
Nell'insieme però c'è il rischio di fare una scelta
Sbagliata dal punto di vista della mobilità dal punto di vista
Della del sistema della mobilità mobilità urbana che uno dei grossi punti critici
Perché più parcheggi si costruiscono più vicino al centro
E più si allontana la soluzione dei problemi della mobilità c'è un'illusione
Ma tante è difficile riuscire a reggere di fronte ripeto ad una indicazione di questo tipo disponibilità finanziarie che possono essere usate dal potere pubblico o dall'intervento dei privati ecco qui all'ambiguità
Segnalazione del punto acuto di crisi in cui è giunto il governo delle grandi aree urbane ma nello stesso tempo
Possibilità di interventi che limitano ulteriormente la capacità e la possibilità di programmazione del governo di queste are da parte dei consigli comunali e delle giunte
Personalmente sono contro tutte le ipotesi che tendono a stralciare i cosiddetti punti caldi dalle questioni che possono venire dopo perché credo che lo stralcio si il metodo col quale si rinvia la soluzione
Del problema dell'autonomia
In merito al tema del governo delle aree urbane non sono d'accordo sull'ipotesi di dare vita a nuovi livelli istituzionali derivanti da elezione diretta dei cittadini
Secondo me il sistema è già sufficientemente complicato
Non ritengo che sia opportuno pensare che oltre al consiglio di quartiere comunale provinciale regionale
Parlamento si debba votare anche per una sorta di autorità metropolitana
Penso che il problema lo si debba affrontare
In altro modo o
Con la capacità di coordinamento con le forme di consorzio Rizzo azione difficili molte volte
Di difficile attuazione appunto oppure chiamando i cittadini ad esprimersi anche sulla eventuale diversa determinazione dei confini comunali naturalmente devono essere i cittadini a decidere con forme di referendum e non con decisioni di autorità
Anch'io mi tengo le esperienze
Alcune esperienze fatte a Bologna per un eventuale secondo intervento voglio segnalare comunque a a riprova anche di alcune considerazioni fatte che
La mortificazione
La mortificazione degli enti locali è stato un fatto reale devo fatto reale ripeto che non può emergere perché c'è una colpa è un merito che sono diffusi in modo confuso fra tutti
In ogni caso come amministrazioni comunali dove l'anno scorso abbiamo fatto un braccio di ferro di dieci mesi
Formalmente avendo trovato l'adesione di sostegno del segretario politico della DC del segretario politico del PC del facente funzione vice segretario del PSI quando presidente del Consiglio era ancora Craxi e del presidente
Del senato del presidente della Camera
Dei segretari delle organizzazioni sindacali eccetera
Dei molti Capigruppo dalla Camera del Senato formalmente avevamo l'adesione di tutti l'abbiamo impiegato dieci mesi per trovare un ministro in questo caso quello delle Finanze che ci dicesse sì ho trovato
Quegli ottocento mille miliardi che vi servono per pagare
Gli oneri aggiuntivi derivanti dal rinnovo del contratto
Di lavoro ecco ecco dove perché parlo di mortificazione
è la mortificazione del ruolo i Comuni o l'associazione come non posso diventata i sindacati Fini
Svolge un'attività Pannella sindacalisti carta rivendicativa contrattualistica
Occorre porre condizioni nuove nel rapporto tra i diversi livelli istituzionali che come dicevo Orlando non hanno un rapporto fra di loro determinato da gerarchica almeno così non dice la costituzione
Altro esempio i Comuni hanno o dovrebbero avere il dovere potere di programmare l'uso del territorio e come facciamo con l'attuale legge
Ora diciamo l'attuale confusione per quanto riguarda la legislazione dei suoli e le norme dell'esproprio punto di domanda
Dove sta questo che effettivamente uno dei poteri più significativi dell'autonomia locale
Ecco per concludere io penso che le città siano oggi diventate il luogo di concentrazione massima dei problemi
Della convivenza
Nazionale lì si esprimano
E vi sono dei fatti anche recenti che lo dimostrano
Il problema per
Governo maggioranza Parlamento è quello di garantire che nelle città
Si possano esprimere al meglio le risorse
Parlo di risorse finanziarie ti nuove leggi di risorse umane intellettuali per risolvere questi Problemi
Io sono d'accordo che il tempo è maturo per modifiche anche del sistema elettorale
Ma senza illusioni è senza forzature unilaterali con equilibrio
Ecco non vorrei che si diffondesse rapidamente l'illusione che basti una qualche modifica
Di questo tipo per far diventare recita nicchie da fredde o nemiche che sono diventate negli ultimi tempi
La crisi del sistema politico locale si chiama a mio avviso principalmente appunto assenza di programmazione inesistenza delle condizioni minime del decentramento e la programmazione e mortificazione della dell'autonomia
Come risorsa
Si è scelta la strada giusta di lottare contro ogni che l'inflazione stabilendo un rapporto di sfiducia e di diffidenza verso il sistema delle autonomia un sistema da mettere sotto controllo perché inaffidabile
La vera riforma e quella sulla base di certezze
Di passare da un sistema fondato sulla diffidenza e sulla sfiducia ad un sistema fondato sulla fiducia reciproca tra i diversi livelli istituzionali
Grazie
Grazie
Al sindaco in beni adesso abbiamo parlato di città problemi problema dei problemi Roma e quindi è la volta del sindaco di Roma
Sindaco di una città che ha secondo i punti di vista ora l'aggravante ora l'attenuante di essere capitale d'Italia e non solo d'Italia se la si considera anche come centro mondiale del cattolicesimo città che del sud centro epoca amata dal nord
La parola al sindaco signore
Io mi limiterò ad alcune considerazione
Spero rapidissime suo alcuni punti
Che il problema dei grandi centri sia un problema ormai di grande rilevanza e non più eludibile
è questione che per la verità studiosi delle questioni urbane degli sviluppi delle società avevano già individuato nell'ottocento e nei primi del Novecento cioè una letteratura talmente allarga
Che è inutile richiamarle riprenderla un pubblico così qualificato
E nelle città che si gioca il destino delle nazioni può essere una enfatizzazione può a vere presentare delle esagerazioni ma certo e che nelle città
Che il nodo centrale di alcune situazioni
Diciamo legata agli snodi fondamentali della vita di una comunità
Lo è in generale lo è in particolare per l'Italia per la sua tradizione e per la sua storia non mi soffermo quindi sul valore e sul significato
Della necessità della riforma delle Autonomie locali in relazione al fatto che soprattutto nei grandi centri ma anche nei piccoli centri
La vita delle comunità è talmente asfittica c'è una tale situazione per cui il tema vero e questo cosa fare
Perché le grandi comunità
Posso di in qualche misura risponderà alle esigenze pressanti e continue dei cittadini
Per questo io non mi muovo sul piano tentato anch'io ho fatto di mia puntini che lascerò il mio compitini ma in relazione al discorso così come si è venuto sviluppando qui ritengo più opportuno fare degli esempi e fare delle semplificazione
Comune di Roma
Beh come rispetto ai grandi problemi che abbiamo
Continue e costanti come si muove la macchina rappresentativa della città
Dall'agosto dell'ottantacinque ad oggi sono stati approvati con l'articolo centoquarantatré sono state assunte
Dalla Giunta dieci mila deliberazione
Dall'agosto dell'ottantacinque
Erano giacenti presso la segreteria del Consiglio della rettifica la relativa ratifica precedente legislatura circa diciotto mila deliberazione
Allo stato attuale sono giacenti presso la segreteria del Consiglio per la ratifica circa ventotto mila deliberazione
Dall'agosto ottantacinque al trenta luglio ottantasette sono stato sottoposto al consiglio comunale
Mille seicentonovantadue decisioni delle quali circa cinquecento debbono essere ancora adottato per cui allo stato attuale il consiglio comunale deve ratificare ventotto mila deliberazioni circa e adottarne circa cinquecento si dirà
Che questo può dipendere dal funzionamento della Giunta può dipendere al funzionamento delle maggioranze si dirà che può dipendere dal funzionamento o cattivo funzionamento del consiglio comunale la verità vera è che esiste
Nel momento in cui c'è un'esigenza di rapidità di intervento si interviene e questo meccanismo che porti rischiare di diventare perverso
Perché da una parte svaluta il svuota il ruolo dei consigli comunali non qualifica in termini di responsabilità la Giunta Municipale crea una situazione in fondo
Diciamo di le responsabilità che estremamente grave rispetto alla vita di una comunità se noi non mettiamo mano a una modifica del sistema dei rapporti giunta consiglio e delle capacità decisioni senza la giunta di Roma come l'aggiunta di Palermo di Bologna come la Giunta di qualunque comune d'Italia si sa che poi intervenire solo
Nei limiti
Dei quindici
Milioni come delibera
Di intervento diretto ora io una realtà così fatta di un sistema nate concepite una società agricola dell'Ottocento
Che noi continuiamo ad applicare ogni discorso diventava o noi mettiamo mano e subito alla riforma
Dei meccanismi istituzionali fondamentale delle Autonomie locali o noi ci troveremo gli uni ingarbuglia tale che non verrà pagato dai singola amministratori questi sponsor sembrava dollaro al loro destino perché tu dici può darsi che poi ci sia la conservazione degli ex ma a prescindere dagli ex perché puoi avere puoi anche non avere la consolazione di esserlo dato quando diventi ex il problema è un altro
Che i danni che si provocano solo danni di enorme portata sul piano delle istituzioni democratiche cioè nella vita del Paese
E allora questo diventa un problema centrale della nostra comunità che deve essere affrontato li faccio un altro piccolo normale sempre
Faceva e Casini beni del problema della politica del territorio
Non ripeto quello che è stato detto dirò che in virtù a Roma
Di un articolo ottantuno
Della legge urbanistica il governo può intervenire senza nessun consenso e al di là di ogni previsioni di piano regolatore
Così che Roma è stata realizzata per due terzi in termini di abusivismo nei fatti durante la storia dal dopoguerra ma dove e per quasi un terzo da interventi non controllati non programmati non comunicati da parte degli interventi dello Stato questo sono ditate rispetto a questa situazione si può continuare
Ad addossare una responsabilità un'amministrazione che diviene sempre di più un punto di riferimento della comunità cittadine perché cittadino guarda sempre di più anche per problemi che non sono di stretta attinenza comunali al Comune
All'amministrazione al sindaco di un comune
Un terzo esempio pratico che abbiamo tutti sotto la mano
E il problema della sanità
Io sono tra quelli che ritengono che i di servizio sanitario lo soppesa ha raggiunto livelli di gravità eccezionale che un problema da affrontare con molta serietà
E con molta decisione
I Comuni hanno delle responsabilità il sindaco e l'autorità sanitaria ad un comune un ospedale però viene fatto è collocato il nella città di Roma con decisione del Consiglio regionale le strutture funzionano e le scelte del tipo ospedaliero viene fatta dal consiglio regionale senza sentire il Comune di Roma
Questi sono i problemi
Vale a dire tua una responsabilità sanitaria e di una struttura sanitaria che viene concepita immaginato decisa in altre sedi che non hanno raccordi istituzionali
E non si pongono il problema della corte anche se noi facciamo la battaglia per questi raccordi e per questi collegamenti
Problema
Del decentramento e della partecipazione
Qui io vedo dei colleghi con i quali abbiamo fatto
Grandi battaglie su questo
Ma
Credo che le esperienze sulla partecipazione è stato una partecipe una esperienza negativa
Quella del decentramento attraverso i commi siti di circoscrizione
Non è stato così esaltante come si sperava ma anche perché non l'avevamo immaginato come un momento di passaggio per la riforma delle autonomie locali riforma che non venne fatta
Dicembre da dieci anni a questa parte si sono fatti passi indietro
Qui è un punto che dobbiamo chiarire
E vengo sul problema delle autonomie
Da profondi RAI io lo accendo semplicemente darsi da dieci anni a questa parte invece si sono realizzate nel nostro Paese alcuni dei fatti che formalmente sono tra i più incisive significativi della vita del decentramento nel nostro Paese
Perché abbiamo fatto il decentramento interno ai comuni il primo comunque abbiamo spezzato la spirale della concezione chiamiamo così unitaria
Molto rappresentativa della amministrazione locale consentendo delle rappresentanze locali al di là poi di quella che è stata l'esperienza dei comitati di circoscrizione
Ma in questi dieci anni
Abbiamo portato avanti quale che sia il giudizio la seicentosedici che pure ha significato un adempimento che era all'ordine costituzionale quello del trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni anzi
La seicentosedici ha portato a capo alle regioni in particolare a capo comuni una serie di competenze senza strumenti e senza mezzi finanziari che certamente hanno reso molto più difficile complessa
La vita delle amministrazioni locali ma sul terreno astratto non abbiamo certamente fatto dei reali capovolgimento
La verità vera è che su questo terreno
Cioè una confusione
Enorme
Ed è una scelta di fondo qui la validità delle riforme istituzionali e qui debbo essere d'accordo col mio capogruppo dico
Nostalgica
Con un mancino quando dice cominciamo dai Comuni
Perché è una leva per la riforma generale perché è un punto centrale di ripensamento perché dobbiamo dire Chambave insorge valenza qui c'è un problema che è di fondo l'articolo cinque della Costituzione parla chiaro
Nel nostro Paese le norme le leggi dovrebbero essere per così dire guidate animate dallo spirito del decentramento
E della partecipazione
Così non è nella realtà abbiamo fatto dei passi in avanti ma poi abbiamo fatto de Passy
Indietro abbiamo costituito dei ministeri per esempio quello dell'ambiente che assorbe gran parte delle competenze che specificatamente l'articolo centodiciotto il centodiciassette attribuiscono alle Regione
Abbiamo degli interventi quotidiani
Che sono singolari
Noi come amministrazione locali di recente
Qualche mese fa non dieci mesi fa rispetto alla
Finanziaria la finanza locale abbiamo dovuto reagire per quello che abbiamo potuto reggere naturalmente abbiamo avuto una proposta che aveva il suo valore politico ma su un piano concettuale è una cosa singolare Issing
Vale a dire l'attribuzione
Dei fondi dell'erario ai Comuni per tre mesi
E quindi l'AK cita dicevamo di prelievo dei comuni era non solo condizionata al trasferimento dei flussi finanziari dallo Stato
Ai Comuni ma era limitata nel tempo così che e i bilanci non si potevano fare ci dovrebbero rinviare così che la gran parte dei bilanci sono stati fatti
Ho all'inizio dell'Houghton o alla fine degli anni
Così vivono in comune
No no un comune tutti nei grandi comuni in generale così risulta dalle inchieste che lancia affatto a questo con riguardo
Ora quindi noi abbiamo una situazione che del tutto particolare
Da una parte abbiamo una tendenza al decentramento
Dall'altra parte abbiamo una tendenza al riaccentrare e per quale motivo ci sono state proposte dal governo che prevedono per alcuni grande agglomerato urbani anche la figura prevedevano in alcuni singolare disegni di legge d'una specie di commissario
E perché c'è questa tendenza perché da una parte
Si tende a sollecitare i Comuni che facciano presto e comuni non fanno presto e allora rispetto a questo ritardo lo Stato si pone il problema se il Comune non soluzione oggi il non funzionamento del comune non grava su settori particolari ma investe dicevo prima la vita della comunità nella sua interezza
Qualcuno pure si deve porre il problema rispetta questa disfunzione che cosa si deve fare e lo Stato ritiene
Che è il sistema migliore sia quello di riprendersi i poteri che aveva dato da una parte ai comuni o alle regioni di riprendersi e di gestirli direttamente come ha fatto prima che li ha gestiti male continua a gestirli malissimo
Allora il problema e di riproporre il problema nella sua interezza non c'è dubbio che rispetto allo sviluppo dello Stato industriale della società industriale opposto industriale i termini del rapporto dei centri di potere del nostro Paese non si possono collocare più come si potevano collocare una volta il problema della immediatezza della rapidità il problema di immaginare e mi ha fatto decine di sentire un
Certa considerazione un passante ha fatto in beni di considerare i comuni come contraltare allo stato quasi fossero un'altra cosa dei mezzi di contestazione Allo stato
Le regioni come strumento di contestazione allo Stato questa mentalità questa coltura va superando se in qualche misura ma non eliminato
Ma non c'è neanche l'altra cultura
Che vende considera il Comune la Regione la Provincia come facente parte dello Stato quindi corresponsabili di uno stesso destino e di uno stesso Obiettivo
Rispetto a questo il problema l'ora della ristrutturazione della riforma istituzionale diventa preminente
Perché non è che basti fare una piccola riforma comunale il problema del nostro sistema di quale deve essere la collocazione il ruolo dei centri
Diciamo di tipo locale come per esempio le grandi città rispetto al problema di carattere generale in Inghilterra il problema è stato affrontato ed è stato affrontato con semplificazione
Dicendo i Comuni sono o d'impiccio
E vediamo di Tondelli
Ho di ridurli o comunque di svuotarlo in altre realtà alcune esperienze di accentuata autonomia sono sto state riviste in alcun altro ancora sono state ripensate
Da noi questo problema si ripropone in tutta la sua interezza
E non lo possiamo immaginare che ci troviamo di fronte a un problema di fare una leggina per accontentare degli amministratori che si lamentano
Qui è un problema che riguarda le radici stesse della vita democratiche io sempre per scendere sul pratico
Ho fatto fare d'ufficio
Perché voi vi rendiate conto
Della situazione
Direi
Kafkiana in cui le amministrazioni locali si trovano non è un problema di errori è gente disparato s'che accetta questa funzione credo
Come ciascuno di noi per motivo di servizio ma in condizioni di di di difficoltà in mezzo
Io ho fatto fare
Punto per punto
L'iter indispensabili
Per i provvedimenti per appalti di realizzazione di opere pubbliche in base alle normative vige
Tutti i passaggi
Che noi subiamo
Da questo punto di vista e i passaggi che si debbono realizzare sono sessanta
Voi immaginate
Queste sono sessanta passaggi sono divisi in cinque fasi
Questo per dirvi quello che può avvenire
E quello che può significare un settore
Dico tutti reclamano trasparenza e chiarezza si può continuare in questo modo
Da qui l'esigenza di una novità io non so io oggetto se si può fare la riforma io sono anch'io per la riforma generale delle Autonomie locali
Ma i grandi centri beni hanno l'esigenza perché si gioca anche la vita della democrazia nel nostro Paese hanno delle esigenze che sono uguali per tutti ma dall'esigenza che sono particolari per il ruolo particolare che essi assolto e quindi se ci sta c'è un consenso delle forze politiche sulla riforma delle Autonomie locali in senso generale ben venga questo la mia esperienza
Mi porta ad a vere quale che incertezza su questo e non essere del tutto ottimista io ritengo invece perché delle norme almeno che riguardano le procedure che riguardano le responsabilità tutto questo si possa fare e anche rapidamente infine
Voglio fare un accenno tra gli altri
Al problema
A cui non sempre vedo che
Si pone la necessaria attenzione che quello dei controlli
Noi abbiamo un sistema dei controlli che nessuno si dispiaceva di di finire
Meglio che uso un eufemismo
Singolare esce
Noi abbiamo dei meccanismi che portano a un doppio controllo politico senza la chiarezza della responsabilità politica
Per cui dopo che uno va in in Giunta va in Consiglio comunale va al Coreco dove si ripete
Lo stesso sistema di liturgia
Con uno differenti ottiche dove non è che prevale il problema della ricerca della legittimità dell'atto
Ma dove il giudizio è dato su base politica al punto che studiosi che hanno fatto ricerche e che hanno voluto perdere un po'di tempo hanno constatato che degli organi di controllo
Rispetto a una stessa provincia per esempio comuni appartenente alla stessa Provincia
A un comune per un comune hanno dato l'ok di passaggio
L'altro comune per lo stesso problema il quale conoscendo la situazione politica
E quindi temendo di avere il proprio atto bocciato accoppiato l'atto approvato
Dargliela
Un organo di controllo in termini precedenti servisse il proprio atto a distanza di un mese bocciato
Questo per dirvi che non è immaginabile
Voi dite questo non è un sistema diffuso e il più diffuso di quello che si possa immaginare comunque c'è il dato di fatto assolutamente singolare
Che noi abbiamo organi di controllo che non esercitano la legittimità ma svolgono un'azione propriamente politico
L'amico di Siervo dice sempre noi dobbiamo trovare una forma di controllo che non sia esterna all'organizzazione ma che sia interno
Quale che sia il sistema ne possiamo discutere ne dobbiamo discutere questo dei controlli è molto più importante di quello che si può immaginare sotto tre profili
I tempi
La efficienza e debbo dire anche una brutta parola mi dispiace ma debbo dire la trasparenza perché sono momenti di arresto delle iniziative comunali che possono diventare pericoloso era quello che mi serviva per introdurre il discorso delle difficoltà in cui viviamo e delle esigenze che avvertiamo
Grazie a l'onorevole Signorello abbiamo atteso invano come vedete la presenza del ministro Tognoli che ci aveva assicurato ripetutamente attraverso i nostri controlli telefonici che sarebbe qui intervenuti non sappiamo spiegarci la sua assenza e comunque proseguiamo per un secondo può darsi anche questione di Ario porti gli aerei intanto proseguiamo con il secondo giro
Dobbiamo registrare dopo questa prima serie di interventi che queste esperienze le quattro che abbiamo ascoltato sono tutte quante delle esperienze diciamo così di tono critico critiche verso gli ordinamenti vigenti critiche verso le funzioni controlli rapporti istituzionali ma soprattutto critici sul piano sociale
Del rapporto tra governanti e governati nelle comunità locali
Ora in questo secondo giro di repliche più che repliche sarebbe opportuno anche procedere ad ascoltare qualcuna delle proposte più significative che da queste esperienze si possono ricavare e allora la parola all'onorevole Triglia
Canale dalle osservazioni che aveva fatto cioè
Quello di qualificare l'eletto come politico
E quindi è responsabile del Governo e non dall'amministrazione
Credo che il primo punto cioè quello di distinguere tra le competenze del consiglio e della giunta
Un consiglio io vi cito solo il caso di Amburgo la città di Amburgo gestisce uno dei porti più grandi del mondo
Il Consiglio di Amburgo secundis quattro volte all'anno
Ma non dovete credere che Amburgo non funzionerà più il porto non funzioni
Grazie purtroppo funzionano troppo rispetto ai nostri
Si scarica ad Amburgo se scarica Brema Rotterdam la verità è che i politici sono chiamate a una funzione politica una funzione quindi di disegnare il futuro
E di essere sempre e sempre più ricercato come protettore
Per da cittadini i quali reclamano semplicemente il loro buon diritto non reclamano atti discrezionali particolari
Secondo anche sulla giunta che io vorrei
Qualche problema ma non voglio esagerare qui si dice sempre che amiamo nelle giunte quelli che non sono stati eletti
Ma se è vero che noi diamo la gestione
Ad una burocrazia soprattutto a vertici burocratici di alta professionalità non vedo francamente perché dovremmo chiamare nelle giunte
Gente che non è stata eletta mescolando le due cose proprio forse si immagina di continuare nella gestione vera e propria
Quello che chiedo alla riduzione delle giunte
Ed è la riconduzione al sindaco del coordinamento dell'attività del Comune perché cari amici la Giunta è diventato un fatto stellare
Che per il fatto delle trattative tra i partiti tra poteri che si contrappongono ciascuno ha il suo ramo il sindaco non può intervenire nel settore urbanistico perché questo è affidato ai democristiani piuttosto che i socialisti
Manca quindi quell'unità di gestione che secondo me va ricondotto in un maggiore potere in una maggiore responsabilità del
Del centro
Mi permetto di dire anche che dopo l'introduzione delle Regioni Prost così se allargato il fronte dell'elezione di secondo grado per consorzi assemblee
Momenti elettivi secondo grado io sulla base dell'esperienza che ho fatto in Piemonte sono fieramente contrario a questo sistema che ha valorizzato le burocrazie già troppo larghe dei partiti e ha deresponsabilizzato gli eletti compresi è semplice
Io sono un piccolo comune sono il cinque consorzi obbligatori cinque consorzi obbligatori
Che gestiscono anche attività significative controllo dell'ambiente
Cultura biblioteca trasporti eccetera
Sulle su una di queste attività io riesco a dire una parole efficaci perché in realtà la mediazione avvenuta attraverso il sistema del partite
Attraverso un sistema in cui sono eletti in un'Assemblea votano tutti e non sono presenti i sindaci quindi non ha valorizzato il momento istituzionale
E quindi è un Fabbri fatto un fatto estraneo alla mia gestione ma i cittadini vengono da me non vanno dall'eletto di secondo grado
Io dico sempre scherzando che tutti si lamentano della sanità
Io credo non ci sia comune dove non si è apparso nella storia quarantennale di democrazia dico almeno uno anche a Moncenisio sono trentadue abitanti
Almeno un manifesto dell'opposizione dice naturalmente dice che bisogna cambiare questo sindaco questa amministrazione che governa male
Ma voi avete mai visto un manifesto di una minoranza contro l'uso perché governa
Perché insiste nel secondo divenne anche il sistema della come dire
Dell'accordo generale tra tutti i partiti e all'accordo dalla divisione del del del potere in cui quindi non funziona più il sistema democratico del controllo interno ma c'è la tendenza a non alla cooptazione ma c'è la tendenza al compromesso per la verità questo né storico né di grande livello inquisiti vedono cosa che non sono non attengono al valore ma piuttosto all'interesse
Quando dico ricondurre tutto alla agli eletti dico anche lo dico con grande franchezza ridurre il numero degli eletti
Abbiamo troppa già abbiamo centoquarantotto mila consigliere comunale
Pensate a tutti quelli eletti di secondo grado
Per esempio io mi chiedo vedo qui l'amico Santino e spero non me ne vorrà
Ma veramente abbiamo bisogno delle commissione amministratrice municipalizzate o il modello giolittiano di un direttore responsabili in prima persona ben pagato ma non inamovibile che gestisce un settore sotto la sotto il controllo del consiglio comunale o della giunta stabiliamo chiede non può essere un modello che può essere portato però ammodernarle e mutuare dall'impresa privata la gestione dei servizi oggi troppo troppo scadente
Senza tante mediazioni commissione amministratrice qui si pensa di aperture dare personalità giuridica alle municipalizzate ma cari amici se hanno personalità già se avranno personalità giuridica
Ci sarà meno controllo e meno tutela sulle municipalizzate di quanto già non ce ne sia per esempio da parte del governo sulla partecipazione statale cioè tende tendono a partire a a De ai il potere tenterà dividersi e per accontentare in un sistema politico come il nostro più parti
Più partiti ma tutti in modo distinto e tutti tendono a collocarsi in una posizione in cui sia sempre minore controllo e infine non c'è democrazia senza responsabilità in bene su questo è stato felice io non ripeto le cose che ha detto
Ma oggi noi non abbia cioè abbiamo tutte le responsabilità mi viene da sorridere che tra pochi mesi tra o meno di un mese entra in vigore il Testo unico sull'imposta
Per
Se penso a quello che dovrebbero fare gli amministratori locali anche quelli del comune mentre invece con trentadue abitanti sono certo che se per caso si muove un servizio ispettivo IVA ufficio distrettuale imposte saremo verosimilmente tutti condannati
Tra l'altro ricadiamo sotto una legge quella delle manette agli evasori gettarla mancante che ove si configura la mancanza del formale fa scattare immediatamente la sanzione penale
Ora le responsabilità sono molte ma la verità è che non c'è un metro di misura della responsabilità esprimo metro di misura verso l'elettore cane invece torniamo su una vecchia discussione è quello dell'autonomia impositiva
Ma qui voglio fare una con franchezza un'osservazione che probabilmente mi distaccata io sono convinto cioè perché venga misurata questa responsabilità perché questa abbia corpo l'autonomia impositiva del davvero un autentico spessore noi spendiamo trenta mila miliardi
Non venite a dirmi che se mi date un autonomia aggiuntiva di due o tre mila miliardi voi mi date libertà e autonomia
Ecco voi mi date un eterno tratto sedimento su cui disputare tra i partiti dentro le associazioni eccetera
Ma se non c'è un corpo che rappresenti almeno un terzo della spesa io credo che non ci sia non ci sia responsabilizzazione e non ci sia autonomia secondo punto non si possono gestire i servizi per la verità non sempre bene senza porre anche qui l'aspetto al tema della responsabilità qui nessuno risponde dei servizi mal gestite nessuno risponde
E devo dire che non c'è neppure la preoccupazione ne viene prevista dalla legge di un rapporto costi ricavi nella gestione di servizi ci sono comuni che sentano l'intera utenza dal pagamento dei dal sette al servizio prestato ci sono altre comune che sono fiscale all'eccesso io credo che questo sistema vada regolato
Infine c'era e Nietzsche
Il controllo
Io non entro qui sul tema quali controlli canta su su un punto però consentitemi non sempre può più essere d'accordo lo dico in maniera autocritica riapre tutte le volte che in Parlamento in aula rima queste misure anch'io mi aggrego al gregge lo dico con auto in modo molto critico che porta non c'è controllo se non c'è sanzione
Qui non c'è più sanzione per nessuno
Per nessuno o ci sono comportamenti assurdi spesso del controllo amministrativo talvolta anche di quello dalla magistratura ordinaria ma non ci sono sanzioni ci sono centinaia di Comuni che presentano il conto consuntivo falso
Abbiamo introdotto dei controlli mi rivolgo ancora Santi
A dei controlli scusa no no perché riguarda le municipalizzate no non è giusto ma non è non è responsabile Santelli e lo dico perché lui oggi a questa responsabilità sul sui bilanci delle municipalizzate un sistema dei come dire
Di revisori aggiuntivi a quelli tradizionali
E poi scopro che in realtà queste non controlla lo stato patrimoniale per cui alcune grande municipalizzate del Nord portate sempre ad esempio con migliaia di dipendenti hanno nello stato patrimoniale un TFR allocazione di bilancio che riguarda il trattamento di fine rapporto di un milione con sei mila dipendenti ma allora il bilancio pace
Ecco ma anche qui non solo non funziona il sistema dei controlli ma ancorché il controllo funzione non c'è non c'è sanzionate quattro
Infine due piccoli problemi molto
Due problemi ancora uno riguarda il sud l'altro i piccoli comuni
Le nostre legislazione ovviamente sono generale astratte si adattano tutto il territorio nazionale
Ma noi abbiamo fatto alcuni grandi cambiamenti che venivano non so se perché questi era meno non fatti da promotori che venivano da particolare are tra che hanno come dire una connotazione o meridionale o nordista
Per esempio la riforma sanitaria secondo me
Teneva conto soprattutto della struttura dell'organizzazione sanitaria del nord danno può darsi che mi sbagli se un giudizio i balli atto
Abbia non abbiate
Credo che anche in questo caso il noi dobbiamo riflettere sulla situazione delle aree meridionali
Nelle aree meridionali il il mondo politico ha più responsabilità perché attorno al potere politico si sviluppa quasi tutta la vita civile
In molte aree
Non è come a Torino tornino a essere consigliere comunale è una cosa risibile rispetto essere dirigente dalla Fia a Milano quello che conta è avere rapporti col mondo finanziario non essere in Giunta nel Comune di Milano
Ma credo che in molte aree meridionale il mondo politico abbia una responsabilità precipuo particolare di maggiore spessore perché a questo pubblico che si affida la speranza
Di un'evoluzione di un cambiamento di una modifica di una crescita anche dalla società civile
Ora la risposta che noi diamo sempre al Sud è una risposta di quantità
Cioè sedici occorrono misura per esempio perequative per finanziare cioè a me pare che nel caso per esempio dell'autonomia locale
Ci sia un problema di strumentazione che richiede delle delle proposte diversificate rispetto al TAR aree del paese io non sono tanto preoccupato che ci sia più denaro che affluisce in Calabria
Quello che mi preoccupa è che manca una struttura locale in grado di servire dis gestire il bilancio o l'ufficio tecnico questo toglie di fatto quelle potenziamo potenzialità operative che hanno altri Comuni maturare del Paese
I piccoli comuni i piccoli comuni se intendiamo per piccoli quelli sotto i cinque mila abitanti sono cinque mila novecento su otto mila
Giannini visto io sono credo come tutti un grande estimatore di Massimo Severo Giannini
Però devo dire che sono resto sempre sorpreso da un certo come dire illuminismo di Gianni Gianni ne dice a ho fatto la seicentosedici è fallita
Io che vengo dall'impresa mi chiedo sempre se il fallimento è colpa di altri o non è anche colpa di impostazioni che non tengono conto in modo adeguato dalla realtà era difficile che alla seicentosedici
Potesse non fallire tenuto conto della organizzazione strutturale territoriale i comuni italiani
Ma Giannini da questa risposta dice aboliamo sette mila comune andiamo mille Fumone
Invoca le esperienze straniere che sono per la verità è alcuni in questo senso
Ma vi ho già detto che dove sono stati drasticamente ridotti comune e perché le funzioni di Welfare State sono gestite dai comune cosa che non avviene in Italia in Italia i Comuni non danno le pensione non fanno tutta una serie di fu non svolgo una serie di funzioni che sono tipiche invece l'Uefa rechino altre attese soprattutto al Nord Europa esattamente dove si son verificate questa grande ristrutturazione
Vengono svolte dalle autorità municipale e tuttavia cari a Nietzsche questo problema ci Giannini pone è un problema serio
Non è possibile che il sindaco di Toniolo nella fattispecie il sottoscritto abbia una libertà assoluta
Di determinare l'organizzazione del territorio ai confini di una grande città consentendo ad esempio insediamenti industriali
Compromettendo il territorio in maniera tale che io di fatto nuova ciò a una comunità che infinitamente più vasta di quella del mio territorio
Qui non si chiede di sopprimere il municipio la possibilità di sposare di portare la fascia di tenere il gonfalone ma si chiede che venga rivista drasticamente
Le funzioni e i poteri dei comuni piccoli se queste dobbiamo mantenere mi pare che questo sia un problema che all'interno della DC non è mai stato posto se non con difficoltà siccome la classe più diffusa
Che noi abbiamo di recente proprio a è anche nei piccoli comuni c'è il timore di colpire come dire una una riserva
Potenziale politica di rappresentanza politica legata alla democrazia cristiana ma cari amici o noi come partito rispondiamo ai problemi reali o non illudiamoci di fare tutele che poi non funzionano cioè che attengono a funzioni che non riescono a essere esercitate perché avremmo contro di noi
Questa classe eletta nei piccoli comuni così come oggi già in parte abbiamo perché sproporzionato il peso delle funzioni rispetto alle possibilità che ci sono oppure avremo una ristrutturazione brutale del sistema perché non abbiamo saputo affrontarlo non dico in modo illuministico ma in modo realistica un ultimissimo appunto il più c'è il sistema dei partiti ci siamo noi c'è il potere Rezza il palazzo ci sono e munizioni amici ci sono anche i cittadini
In tutta questa discussione sulla riforma delle istituzioni certo il primo fondamentale punto è quello di consentire ai cittadini di Salieri il governo questo secondo me alla prima la prima condizione ma poter rispetto rispetto al potere pubblico locale noi dobbiamo cominciare a ragionare su alcuni poteri che il cittadino deve avere alcuni comuni hanno battuto strade nuove dico proprio la vita in bene a Bologna tenesse al consentito al cittadino di conoscere qual è la procedura degli atti amministrativi di avere trasparenza nel funzionamento dell'amministrazione di sapere dove si colloca la sua pratica qui non c'è bisogno di protettore c'è bisogno di idee di dare trasparenza un sistema che deve sarà neutrale
Ecco su questo punto forse si è discorso poco in queste tenta ma credo sia un punto importante che da Bari sarà pronta
La replica adesso
Al sindaco Orlando
Più che di replica nella prima parte ho cercato di sottolineare alcuni guasti o con le prospettive per la politica dalla cultura di governo nelle grandi aree urbane
Con quel riferimento
Alla
Grandi città come luogo dell'incompletezza con quel bisogno di superare la logica la campagna che costruisce la legalità sull'appartenenza per andare verso l'oggi la città ricostruisce invece la legalità sulla consistenza sul diavolo
Per fare invece qualche riflessione sul funzionamento dalla macchina amministrativa nello specifico su qualche proposta di riforma del sistema le autonomie locali in primo luogo io credo che stia appare a emergendo con sufficiente chiarezza per direi già apparso con sufficiente chiarezza appare ogni giorno con sufficiente chiarezza
La circostanza che le amministrazioni locali sembro sempre più fatte da stregoni e sempre meno da medici
Se mi consentite vorrei riprende la differenza che secondo me esiste tra un medico e lo stregone il medico è un soggetto che per curare una malattia a un armamentario scientifico e a qualche ritrovato chimico qualche medicina che consente di affrontare la malattia
Lo stregone invece non ha nessunissima terapia seria però deve dare risposta al bisogno del malato
Ecco se uno va da un medico persona professionalmente seria e chiede che si perché piova il medico risponde che lui non è in condizione di far piovere sollevato lo stregone lo stregone organizza la danza
Lusaka da da danza non dipende la pioggia ma come si fa a dire di no lui balla sperando che piova
Tanto chi gli chiede di danzare quanto Luís sanno perfettamente che se piove non dipende dal fatto che hanno danzato spesso dammi Sansoni comunali assume io la volta degli stregoni vengono otto posta cioè a delle richieste per la soluzione per la risposta
Alle quali non hanno gli strumenti gli strumenti adeguati
è chiaro che questo spiega perché tante volte nelle amministrazioni locali nascono i mostri o nascono
Nascono delle forme di amministrazione che possono apparire a anormali anomale perché in effetti si è sottoposti ad una mole di domande per la cui risposta non saranno sufficienti strumenti secondo aspetto per le grandi città
Io insisto su questo bisogno di recuperare una cultura urbana di governo che si aderente al modo di esseri atteggiarsi le grandi città
Dando risposte adeguate uscendo dalla logica l'appartenenza andando solo oggi dalla questi stanza che poi e Niente più niente meno che l'Inter classismo il dialogo la vocazione popolare che fa parte dalla tradizione storica di più del nostro partito al partito la Democrazia Cristiana
E insisto esigenza di dare risposte adeguate che siano adeguate condomini e se non vogliamo come sta accadendo per adesso ed è certamente una cosa assai pericolosa che nei condomini entrino soltanto ieri quelli della notte e oggi Celentano è fantastico
Dobbiamo riflettere su questo aspetto su questo bisogno della politica e l'amministrazione di entrare dentro i condomini e interni spazzini sparsi metropolitani
E allora rispetto a queste cose
Le proposte che si che s'avanzano sono numerose io non so quale debba avvenire prima quale debba venire dopo se se qualcuno obietterà che se non si cambia tutto inutile cominciare col cambiare qualche cosa
Io però allora fare una sorta di elencazione dei principali temi che sono all'ordine del giorno oggi con riferimento specialmente al governo delle grandi città in primo luogo c'è un'angoscia diffusa di chi dice bisogna garantire la serenità
La tranquillità bisogna garantire quella che si chiama la governabilità e allora qui o il commissario o elezione diretta del sindaco
Sono le due scorciatoie al quale si fa ricorso quando il livello della preoccupazione l'angoscia cresce cresce di molto sia un bisogno di serenità va be allora
Nominiamo un Commissario ovvero in eleggiamo direttamente il sindaco
Io però devo dire che in questa richiesta di stabilità
Che si collega la nomina dei commissari o alle ipotesi di nomina di commissari o che si collega all'elezione diretta del sindaco prende avvio da una consapevolezza di quanto sia degli adeguati gli attuali sistemi di selezione una politica nella politica
E non soltanto di quanto sia inadeguata e gli assetti organizzativi ce l'abbiamo tutti renderci conto che quando si dice occorrono i commissari
O quando si dice occorre elezione diretta del sindaco non sostanzialmente diciamo non che l'organizzazione le amministrazioni locali inadeguata ma diciamo la cosa che più profonda e forse anche più drammatica cioè denunciamo la capacità di selezione dei partiti politici
Questa è una riflessione sulla quale probabilmente dovremmo fermarci un po'più di quanto non si faccia comunemente allora è chiaro che la risposta a questa domanda di stabilità non può essere data by passando quella che è la situazione più ripartiti cadano su sistema la non possiamo chiedere
Che a partire dalla riforma del sistema elettorale nelle autonomie locali si riformi il sistema politico del nostro Paese
C'è
Noi non possiamo dimenticare che siamo in un sistema politico caratterizzato la presenza di più partiti
E che diventa pressoché impossibile impraticabili immaginare un'elezione diretta del sindaco di una grande città
Non passerà mai dell'attuale sistema polipeptidi correzione diretta al sindaco possiamo continuare a dire che bisogna eleggere direttamente fare legge direttamente al corpo elettorale il sindaco di Milano di Palermo di Napoli sapendo che noi presupponiamo come già risolti quei problemi che invece risolto in un sono cioè i problemi della mediazione tra le diverse forze politiche che lo consentiranno mai che si proceda all'elezione diretta del simbolo di Milano di Torino o di Palermo e allora se questo è vero
Non possiamo continuare a trattare i Comuni tutti alla stessa maniera bisogna evidentemente fare una distinzione è probabilmente probabilmente il maggioritario può anche essere esteso non soltanto ai Comuni al di sotto dei cinque mila abitanti ma può anche essere esteso ai Comuni medi
Arrivare sino ai Comuni medi
Mentre invece per quanto riguarda i grandi comuni le grandi città io insisto mi rendo conto che questo si presta al rischio e di critiche di una democrazia consociativa
Ma probabilmente il modello il modello preferibile e quel modello praticato in qualche periodo della vita del Portogallo che prevede lo stanziamento perché
Esprime il sindaco la lista che conserva il maggior numero di voti
Ed è sempre ed è il sindaco e il capolista dalla lista che conserva il maggior numero di voti potendo essere questa lista ora preda di un partito ora parla di riaccorpamento lentamente di partiti
Ciascuna lista esprime poi all'interno della della lista nell'ordine di vista un numero di assessori che è proporzionale questa volta ai consensi ricevuti
Finendo in questo modo con la vere il capolista sostanzialmente mi rendo conto che questa è la cosa che ma nelle grandi città finendo in buono stanza con l'avere
Il capolista
Prego
No finendo alla fine avrebbe finito col fare una cosa ancora più forse ancora più eversiva
C'è finendo col farà presentare col farà presentare come come assessore componente la Giunta il capolista della lista che ha ottenuto il miglior uomo rivolti in questo modo realizzando il massimo di coinvolgimento della governa la città cosa impedisce che la Giunta si proceda a maggioranza cosa impedisce che nelle giunte
Su cosa impedisce che me la Giunta si proceda alla maggioranza noi abbiamo una sorta di concezione per la quale e il Consiglio comunale e l'aria del dissenso e del confronto l'aggiunta delle procede all'unanimità dove sta scritto che non ci possa essere all'interno alla giunta una dialettica di maggioranza di minoranza
Secondo passaggio si riferisce alla potestà alla protesta sta
Ascoltiamo ascoltiamo chi sta per finire Leoluca Orlando mi rendo conto che non è pacifica questa posizione ma mi rendo anche conto che se non è in bancarotta sarei pronto a scommettere dieci scene che non arriveremo mai ad elezione diretta di un singolare grande città fintanto che non cambia l'attuale sistema costituzionale partite possiamo fare convegni su quest'argomento ma sappiamo che non ci arriveremo mai secondo passaggio che si riferisce alla potestà statutaria
La potestà statutaria non come bandiera ma credo che sia importante che delle grandi città specialmente sia data la possibilità di una certa articolazione di competenze tra Giunta consiglio sindaco
Il Consiglio comunale in questo modello dovrebbe essere un organo di indirizzo e di controllo di deliberazione paratia valenza poliennale per regolamenti bilanci e piani
La Giunta dovrebbe essere invece Volvo deliberativa competenza generale il sindaco l'organo esecutivo accentuando quelli che solo i poteri monocratici
Noi a Palermo per parlare di un'esperienza nel mese di novembre abbiamo già tenuto nel mese avrebbe venti sedute di consiglio comunale dico venti sedute di consiglio comunale nel mese di novembre convocando ottanta consiglieri comunali
Per poter evitare di avere quell'arresto di ventotto mila deliberati di gare di parlava prima il sindaco Signorello ora o non ci rendiamo conto che bisogna in qualche modo snellire l'ambito di ripartizione delle competenze tra Giunta consiglio sindaco diversamente
Probabilmente non coglieremo il centro del problema altro aspetto occorre procedere ad una netta distinzione dei ruoli tra gli eletti e la burocrazia per dirla con l'espressione sintetica
Sia ben chiaro a tutti che il politico da solo non può delinquere il burocrate da solo può delinquere
Voglio dire noi abbiamo un sistema di organizzazione delle responsabilità all'interno delle amministrazioni locali che presuppone che si proceda tutti assieme appassionatamente in maniera efficiente
Occorre fare una modifica molto semplice basterebbe applicare nel governo delle grandi città l'alta dirigenza
L'alta dirigenza statale con la responsabilizzazione dei vertici la burocrazia quanto alla rappresentanza esterna quanto alla scelta del contraente entro determinati valori basterebbe questa semplice introduzione
Per potere certamente snellire responsabilizzare
E la burocrazia è creare una
Distinzione tra
La burocrazia e la politica perché quando l'intreccio troppo minuto troppo quotidiano si creano rapporti che spesso albi alla volontà dei singoli sono rapporti perversi tra la burocrazia e la politica
E allora separare l'ambito di responsabilità può essere forse un modo per consentire quello che in beni diceva precedentemente la individuazione delle responsabilità
La responsabilizzazione non la si realizza arrivo subito alla conclusione la responsabilizzazione la si realizza non attraverso un sistema di sanzioni ma consentendo la individuazione del responsabile dell'atto o della scelta amministrativa
Sull'autonomia impositiva non devo aggiungere altro se non ricordare quanto sia grottesco la circostanza che nel mese di settembre ottobre o di novembre si facciano i bilanci preventivi qualunque azienda seria andrebbe evidentemente davanti al a portare i libri in tribunale chiedendo il il fallimento se dovesse fare un bilancio preventivo dell'anno in corso nel mese di settembre ottobre novembre o dicembre
Con riferimento alla regione devo cogliere questa questo limite
Di capacità di rappresentanza dell'ente regionale oggi che è diventato una sorta appare agli occhi della gente una sorta di ente di sottogoverno
Perché impelagato siccome si è l'ente Regione dentro i meccanismi dell'amministrazione
Non appare un punto di riferimento politico per la vita la gente dobbiamo prendere consapevolezza che si riforma il sistema autonomie locali anche riconducendo da regioni al loro livello di ente di legislazione di programmazione le regioni oggi sono di intatte la brutta copia delle amministrazioni comunali con la differenza che mentre esiste il senso della identità comunale non esiste il senso della identità regionale con la con la con ulteriore conseguenza che se voi provate a chiedere che differenza c'è tra Presidente Regione è un direttore dell'ufficio tecnico erariale che differenza c'è tra un presidente ragione è un presidente di una banca la gente risponde che non c'è nessuna differenza mentre percepisce la valenza politica dall'amministrazione comunale e ancora la valenza politica dell'amministrazione provinciale
Non voglio aggiungere altro se non quello di ricordare che se questi piccoli se queste piccole grandi modifiche
Siamo già quelle qua
Piccole grandi modifiche non vengono introdotte è chiaro che me lo rompiamo il rapporto consenso potere responsabilità consentiremo che la gente pensi che qualcuno ha molto consenso ha molta responsabilità ma il potere realtà c'era qualcun'altro
E quando noi rompiamo questo continuo di consenso di poter responsabilità
E lasciamo con la gente convincersi che qualcuno al consenso è anche la responsabilità ma il potere le scelte e le decisioni l'efficienza la modernizzazione avvengono altrove io credo che non abbiamo fatto un buon servizio al governo le grandi città ma al sistema democratico del nostro Paese grazie
Vedete che siamo già fuori tempo massimo secondo la scaletta nostra quindi io una breve replica da parte del sindaco in beni e poi signore
Professione
Una professione di fede innanzitutto se davvero c'è l'intenzione di partire utili ripartirà dai Comuni per affrontare il tema della riforma del sistema politico
Ho delle istituzioni
E del funzionamento nuovo
Della nostra democrazia
Io penso che chiunque faccia questa scelta troverà
Impegnati ad alleati gli amministratori locali almeno quelli che fanno di questa loro attività
Un impegno effettivo per cercare di dare una soluzione ai problemi delle città questo lo dico perché non vorrei che ecco fosse la moda del momento discutere a partire da questi nostri sembra quasi questi nostri poveri comuni
Discutere della riforma
Istituzionale mi pare che sia una scelta di grandissimo rilievo
Esperienze io parlo così tanto di Bologna a Bologna che non vedo la ragione per parlare di Bologna e in altre sedi poiché Signorello fatto qualche esempio io voglio dire quello che ha detto lui prima di me
Noi per fortuna nostra abbiamo zero delibere in una ratifica non ventotto Milano due Milano tre mila so purtroppo però che l'esempio di quasi tutte le città d'Italia più vicino
Al riferimento fatto da Signorello che non a quello fatto da me perciò non posso che essere preoccupato
Voglio dire a a Triglia che la vicina a Bologna l'opposizione anche nelle USL e perciò non è nelle USL può essere un'indicazione qua e anche Signorello che può essere data per evitare che non si facciano manifesti
Per chiedere le dimissioni di questo o di quello
Io insisto secondo me in questi dieci anni si stima dell'autonomia andato indietro è andato indietro
Di parecchio e bisogna ripartire di qui per ridare credibilità proprio alle istituzioni della partitura quelle locali
Per chiarire ad evitare incomprensioni io non sono perché non si affronti il problema del governo delle grandi aree urbane che ha una sua specificità Roma ha una sua specificità in assoluto
Ripeto non sono d'accordo poiché vi è anche tra le altre questa ipotesi questa proposta sul tappeto di indicare un nuovo livello elettivo nuovo livello istituzionale che deriva da elezione diretta dei cittadini ne abbiamo già troppi
Per quanto riguarda le proposte che poi sono accompagnati da qualche riferimento anche ad esperienze locali sulle questioni dell'ordinamento innanzitutto il sistema elettorale nuovo deve rispondere a due esigenze combattere la frammentazione
Perciò se può essere utile una forma di sbarramento ad evitare questo rischio
Che non è a salvaguardia della rappresentanza proporzionale ma rischia di essere proprio anche per la crisi del sistema delle Autonomie locali soltanto espressione di una disarticolazione complessiva del nostro sistema
Politico istituzionale se può servire qualche forma di sbarramento ma io ritengo che la modifica principe per i comuni e per il Parlamento la modifica principe e quella di abolire il sistema delle preferenze
E lì che nasce la degenerazione eliche cioè il germe della corruzione ciò che un tempo è stato pensato come salvaguardia dell'individuo nei confronti Della formazione politica oggi è l'origine vera della degenerazione del nostro sistema politico istituzionale perché i casi sono due
O qualcuno è ricco di sé e allora ritorniamo però a regime del censo tant'anni orsono oppure se uno non è ricco di sé fa i debiti e poi i debiti si pagano e qui nasce appunto la degenerazione
Sempre su questo piano credo che sia necessario indicare tempi certi
Per l'elezione del sindaco e della giunta una volta dichiarati i risultati ufficiali delle lezioni
E per l'approvazione dei bilanci e a proposito di sanzioni triglie in questo caso o si fa fronte a queste a questi tempi in questi tempi a queste incombenze o o cioè lo scioglimento del consiglio comunale
Infine devono essere affidati ai Comuni poteri statutari regolamentare più ampi di quante non vi siano di quanto non vi siano ora nel nuovo ordinamento nella nuova legge comunale e provinciale né avviso non deve essere
Contenuta l'indicazione parcellizzata delle funzioni del valere una clausola generale che sono attribuite ai Comuni tutte le funzioni che non sono espressamente vietate dalla legge per quanto riguarda le i regolamenti
Io voglio dire che mentre su alcune cose sono d'accordo di unirmi al coro al coro di critiche di protesta su altre no
Perché là dove i Comuni o i consigli si sono in fogna che c'è una responsabilità anche loro oltre che politica anche situazionale
Perché noi abbiamo ad esempio stabilito deciso noi non abbiamo chiesto che altri decidessero una e la riforma entrata in vigore da poco devo dire con la collaborazione efficace di quasi tutti i gruppi consiliari
Abbiamo modificato
Le deleghe dal Comune dal consiglio comunale alla Giunta
E oggi c'è un numero minore di delibere che va in Consiglio comunale il criterio non è più quello della cifra ma è quello delle delibere madri e delle delibere figlio una volta che si è preso una decisione importante in Consiglio non si capisce perché tutto debba tornare in Consiglio
Abbiamo deciso questo un anno e mezzo fa un decentramento ai quartieri nella gestione dei servizi ad hoc
Alla persona
Cioè il criterio è il consiglio comunale ha un potere di indirizzo e di controllo la Giunta e di quartieri hanno il compito di gestire decisione
Allora tutti i servizi alla persona che le scuole materne gli asili nido i servizi sportivi servizi culturali gli anziani le i centri sociali centri giovanili sono assegnati per la gestione
Ai quartieri qui però naturalmente ci sono delle modifiche di legge che potrebbero permetterci di andare avanti perché oggi a proposito di figure responsabili non possiamo dire al quartiere che questo è il tuo bilancio e tu sei responsabili questo bilancio perché la legge non ce lo permette
Per quanto riguarda le risorse e io quindi rivolgo in particolare al segretario politico della Democrazia Cristiana
Io ritengo che
Siano soprattutto i partiti devono riflettere su questo punto
Che succede se
I Comuni non sanno né quando né quanto hanno risorse a disposizione per fare i loro bilanci
E al di fuori del possibile
Decidere che ai comuni viene destinata dallo Stato una quota di risorse in proporzione al gettito tributario complessivo
In assoluto non siamo in grado di stabilirvi anno in anno quanto sarà ma è un dato di certezza per lo Stato e per i comuni quanto dell'IRPEF quanto dell'isola quanto dell'IRPEG non mi interessa si tratta di fare ovviamente una riferimento alla situazione attuale
Io però ritengo che questo sarebbe un dato di superamento della discrezionalità e una indicazione più certa delle funzioni che sono proprie punto dei poteri delle risorse dello Stato
E degli enti locali allora parlare di autonomia impositiva a questo proposito avrebbe un significato più pieno perché altrimenti credo che sia soltanto un parlare a vuoto
Ciao
Attenzione
Un minuto ai fotografi e poi ecco convegno deve continuare
No
Tensione per fortuna che siamo insieme in mezzo
Grazie
Prego il sindaco in bene di continuare il suo intervento anzi richiuderlo quanto prima se possibile altro parlare
Viabilità spero che l'onorevole De Mita abbia registrato questa proposta che ero avanza a proposito dell'autonomia finanziaria dei Comuni
Bene
L'intervento è conclusa grazie
Grazie
Sindaco Signorello
La replica
Per cortesia sgombriamo il golfo mistico
Rapidissima premessa io ritengo anche dallo scambio di opinioni che si è registrato qui tra noi
Che l'avvio della riforma delle autonomie locali
Aiuta ad affrontare il più complesso problema della riforma istituzionale nel nostro Paese riferisco con molta chiarezza
Delle esperienze registrate e fa
Per quale motivo da oltre dieci anni
Noi abbiamo combattuto la battaglia della riforma delle Autonomie anche di spirito unitario e non siamo riusciti ad andare oltre il problema è la norma del tutto provvisoria del decentramento dei comuni coi consigli circoscrizionali
La verità vera e che la riforma dell'autonomia comunale incidendo su centri di potere fondamentali per la vita del paese e quindi del sistema politico italiano e stata guardata sempre non in funzione della efficienza dei risultati ma in relazione qualche volta alla convenienza delle scelte politiche anche se assai legittime
In relazione al problema delle convenienze questo problema della riforma delle autonomie locali non assegnato mai un passo in avanti anzi abbiamo registrato dei passi indietro
Qual è lo sforzo da fare lo sforzo da fare perciò io io in qualche modo o propendo per degli stralci e di affrontare alcuni temi fondamentali nel sistema di governo delle grandi città su cui a prescindere dalla maturazione dei rapporti tra le forze politiche italiane
Tutte le forze politiche italiane possono avvenne la convenienza che alcuni meccanismi possano funzionare in modo adeguato
Da questo punto di vista e problema
Dello statuto il problema dei rapporti giunta consiglio Sindaco il problema della differenziazione di diversi modelli da introdurre nel nostro Paese
Mi sembra che sono tutti elementi nei quali ciascuno di noi
Conviene come mi pare che conveniamo su un problema di alcune significative riforme in materia di controllo per quanto riguarda il problema
Della autonomia finanziaria e quindi dell'autonomia impositiva da parte dei Comuni qui sono state dette cose certamente notevoli ma rientrano di un discorso fondamentale per le autonomie locali
E quindi secondo me avrà questo dell'autonomia
In positivo un tempo più lungo di quello della riforma di alcuni elementi istituzionali fondamentali per mettere in movimento in forma positiva il meccanismo delle Autonomie locali
Io per questo motivo ritengo che trovare il terreno comune tra le forze politiche perché alcune modifiche istituzionali per il miglior funzionamento
Delle istituzioni a livello locale si realizzi mi pare che questo sia un problema fondamentale ed essenziale
Grazie abbiamo solo il tempo di cambiare scena cui perché poi c'è subito la tavola rotonda dei partiti
Scene anche cartelli se la segreteria de ce ne dispone
Prego onorevole Scotti di avvicinarsi al tavolo onorevole Occhetto
Del Pennino
Col tempo tanto più che voi potete benissimo continuare a fotografare anche stando durante il dibattito non avete fretta di andare a mangiare va bene
Per cortesia fateci provincia
è questo il dibattito
Che fa un po'anche la sintesi di quello che è stato
Il lavoro di delle precedenti tavole rotonde e quando
Dopo aver parlato delle Autonomie adesso parliamo di più
Della riforma
Delle autonomie
E tenendo presente che uno dei momenti più comuni che sono
Affiorati nel dibattito riguarda proprio il riordino delle funzioni dell'autonomia locale la responsabilità politica di questo riordino o meglio di questo mancato riordino come è stato detto da alcune parti
La domanda di riforma è matura anzi decrepita il ritardo della risposta
è stato considerato come un autogol della classe politica cerchiamo di affrontare questo aspetto del problema cominciato da Del Pennino che cui rappresentanza del partito repubblicano alluda parole
Io ritengo che dopo anni che il problema è stato posto all'ordine del giorno del dibattito parlamentare
Va be'sono spazzate infruttuosamente tre legislature senza che si sia riuscito a portare a compimento la riforma dell'ordinamento delle autonomie locali
Occorra
Forse una riflessione su quelle che sono state le ragioni di questo
Ritardo di questo insuccesso al di là delle volontà da tutti conclamate
Di giungere a una definizione di un nuovo assetto del sistema autonomistico
E di carattere prioritario sia questa riforma sia a Tripoli
Ebbene se facciamo
Questa riflessione
Noi dobbiamo constatare che probabilmente hanno influito
Due fattori fra di loro opposti tra l'altro il fatto che noi abbiamo pensato dico tutti senza
Attribuire a questo o a quell'acqua
Abbiamo pensato alla riforma delle Autonomie
Così come se l'esperienza di regionale di questi anni non avesse dovuto consigliarci una riflessione diversa su il modulo di governo degli enti locali
Cioè probabilmente le cose che
Discutemmo vent'anni fa nella fase
Costitutiva delle regioni e che in quel momento avevano un'importanza è un significato
Rilevante a distanza di vent'anni vanno ripensate io penso a un tema che la mia parte politica pose in allora cioè quello dell'abolizione delle province
Eccome il non avere affrontato quel problema in quella o in altra forma allora abbia poi inciso su quella che è stata l'esperienza regionale
Cioè la vere creato una la realtà regionale di un organo che doveva essere l'organo di programmazione legislazione
Senza rivedere contemporaneamente quella che era l'assetto dei poteri locali subregionali è stato certamente uno dei fatti che ha concorso
A rafforzare la pendenza delle regioni a privilegiare il momento gestionale rispetto al momento della programmazione della legislazione che nel quadro costituzionale adesso sarebbe spettato
E quindi probabilmente è necessario oggi
Ripensare a quella che è l'organizzazione del sistema dei poteri locali insomma regionali
In modo diverso da quello che avremmo impostato se il discorso della riforma fosse stato contemporanea quella dell'istituzione delle Regioni
Perché proprio per potere incidere sulle regioni sulle su sulla stessa politica regionale occorre dare alle regioni degli interlocutori politici più forti
Occorre cioè un quadro istituzionale in cui
Il la funzione gestionale la possibilità di governo di grande aree territoriali
Sia spostata rispetto a livello regionale
Qualcosa
Che assomiglia a quella che il rapporto reddito di Falmouth in Inghilterra definiva le grandi in tutti i grandi organismi di governo urbano
Credo che questo punto non può non essere accompagnato
Colgo un accenno che ho sentito prima nella tavola rotonda e che mi sembra molto interessante
Anche a una rafforzamento delle competenze regionali per quanto riguarda la riorganizzazione ai dei livelli di governo territoriali al di fuori il disegno completo complessivo che viene tracciato dalla normativa nazionali
Perché non c'è dubbio che tutta la materia relativa l'accorpamento dei Comuni alle forme associative è materia che non può trovare una formula di governo una un modello istituzionale uniforme nella legislazione nazionale ma deve trovare nella legislazione regionale la possibilità di esprimersi
Al in quelle che sono le situazioni locali e le esperienze che devono divenire matura
Secondo punto che può apparire un po'contraddittorio col primo ma è secondo elemento di riflessione che io credo noi dobbiamo
Trarre dal
La constatazione del fallimento
In questi anni del tentativo di riforma
è che probabilmente
Diventa difficile destinato a ripetere gli insuccessi del passato
Un tentativo una impostazione del problema come riforma generale dell'ordinamento delle autonomie
Cioè il disegno di legge onnicomprensivo su cui abbiamo lavorato in tutti questi anni
Dalla ridefinizione dei poteri dei comuni alle delle Province
Dei ai dare materia dei controlli e delle responsabilità finisce probabilmente con il creare una situazione in cui i tempi parlamentari non permettono di portare importo quelle che sono le le possibilità di una riforma e allora credo che sia forse opportuno affrontare questo tema attraverso una serie di stralci
Rispetto al disegno generale di riforma
Che abbiano la possibilità di trovare nel Parma nel Parlamento una risposta in tempi più immediati di quanto non sia avvenuto con la riforma generale dell'ordinamento e potremmo allora
Forse fare uno sforzo di individuazione di quali sono questi
Pronti progetti di venerdì Diversi su cui lavorare
Non c'è dubbio che uno non può che essere la forma quello relativo alle forme di governo delle aree metropolitane
Altro quello relativo alla ridefinizione dei dei compiti dei comuni e alla devi e alla delega alle Regioni per la individuazione delle forme associative
Credo che questi due provvedimenti abbiano priorità rispetto allo stesso Disegno di ridefinizione della dei compiti e delle funzioni dell'ente intermedio
Proprio perché
Solo se noi definiamo questi due punti ne può per conseguenza derivare
Più facilmente un accordo sulle funzioni e sui compiti dell'ente intermedio che ha rappresentato un po'la materia che in tutti questi anni ha bloccato il processo di riforma
Ma è stata affrontata nel corso del vostro seminario un'altra materia su cui io credo
Non
Sarebbe
Giusto la parte mia sottrarmi a una risposta
Ed è stata quella relativa
Alla scelta
Del terreno delle autonomie come terreno di sperimentazione di riforme anche del sistema elettorale
E questo
Certamente
Un argomento
Che ha una valenza più più vasta di quanto non abbia
Il solo
Aspetto relativo alla funzione delle autonomie
Ed è un problema che forse presenta nel sistema dei poteri locali particolare valenza per le situazioni di instabilità di contraddizione di incertezza che in molte realtà locali noi abbiamo conosciuto in questi anni
Ebbene io
Non mitizzo Erei
La la rilevanza di questo aspetto ai fini di garantire una maggiore stabilità degli enti locali
Né credo sarebbe forse
Corretto pensare che attraverso la strada della riforma
Elettorale si possono risolvere tutte le contraddizioni le disfunzioni che le arretratezze che abbiamo verificato in questi anni nel nostro sistema autonomistico
Se però
Una ipotesi può essere verificata e può essere sperimentata questa
Non può a nostro avviso essere la vocazione della soglia dei comuni all'interno della quale
Sperimenta introdurre il sistema maggioritario
Il problema
E caso mai nel nostro ordinamento quello dell'accorpamento dei Comuni questo sì è un reale problema per il funzionamento del sistema autonomistico il problema
Di prelevare invece
La
Il numero degli atti dei comuni fino a venti mila abitanti ho sentito in cui si deve adottare il sistema elettorale maggioritario rispetto a quello proporzionale
Non mi sembra una formula che possa contribuire a rafforzare la stabilità in quei Comuni se se non in misura estremamente minore e avrebbe invece certamente dei riflessi politici di carattere di radicalizzazione dello stile della lotta politica che noi non possiamo non sottolineare qualunque tipo di
Riforma sperimentale bile negli enti locali non può che avvenire
In concomitanza con la sperimentazione di una formula istituzionale nuove ecco perché è anche una forza politica come la nostra che rispetto alle modifica elettorale notoriamente cauta
Ritiene che invece si potrebbe pensare alla sperimentazione di forme di elezione diretta con il sistema del doppio turno deflette il sindaco col sistema del doppio turno
In quelle che sono in quelle che potrebbero essere le realtà metropolitane che si dovrebbero costituire attraverso quella riforma
E qui si fonderebbe ha una logica
Non puramente di ingegneria costituzionale un sistema elettorale di questo genere
Perché in una realtà che fosse la somma di realtà storiche a un di autonomia storiche preesistenti il problema di un nella individuazione di una attraverso l'elezione diretta di un punto di riferimento forte nelle sedi dell'esecutivo potrebbe essere meglio in grado di resistere a quelle che sono le spinte e le contraddizioni che certamente esisterebbero con maggiore con maggiore incidenza in una si realtà che nascesse da realtà che prima erano comuni diversificati fra di loro
Ecco queste sono le considerazioni che brevemente in questo
Primo turno avendo avuto anche il compito di rompere il ghiaccio ritenevo di dovere sviluppare grazie onorevole Del Pennino la parola al presidente gruppo parlamentare socialista onorevole De Michelis
Ma io personalmente sono stato anche nel mio partito uno sempre meno entusiasti della tematica
Delle riforme istituzionali poste così le al vertice delle questioni che la classe politica dall'affrontare oggi
E non matura idea perché non capisca che viene esigenza anche di riforma
Del sistema istituzionale me perché ho paura e temo che per molti il porre o riproporre Ol porre in determinati momenti o contingenze della vita politica questo Paese questo tema sia più un alibi per sfuggire
Ad affrontare questioni più urgenti più reali più oggettive e non invece diciamo così una effettiva convinzione
Per quello debba essere davvero la priorità anche perché le riforme delle istituzioni come tutte le riforme di regole del gioco grosso
Frutto di processi storico politici non sono mai d'inizio dei medesimi credo che nessuno pensa davvero che la democrazia possono funzionare in modo tale che gli ottimati espresse dal sistema vigente si riuniscono penso all'architettura della Società ideale del futuro ne approvano regole da questo ne deriva automaticamente i miglioramenti che la gente si aspetta la storia ci ha insegnato che invece il processo sempre esattamente l'inverso
Forse le riforme deve quel gioco non arrivano alla fine del processo ma certo arrivano quando il processo andato abbastanza avanti dei fatti nei comportamenti nella coscienza della gente nel modo in cui questa coscienza della gente si trasferisce poi dalle forze politiche
Io voglio dire perché
Ritenendo peraltro verso quel filo che invece vi è urgente bisogno di riforme di sistemazioni anche di parti importanti del nostro
Per cui si può dire nel nostro sistema escludevano Starkey vetture dal così come oggi non succeda come è successo fino ad oggi che volendo appunto dare tutta questa valenza
Politica palingenetiche al tema riposizionare in realtà qui non si fanno come riducesse datata dieci anni a questa parte non si fanno nemmeno le riforme che sarebbe importante rete sarebbe parla di un altro argomento come sul Parlamento si parla di delle cose più generali non si fa la riforma del regolamento che è più semplice
Spetta a noi si potrà fare in un mese poi non si fa perché si attende riformare la legge elettorale l'abolizione del bicameralismo tanto per fare belle Belice non si fanno le cose ripeto urgenti necessari così ecco ho fatto da premessa anche per quello che riguarda il PRA delle del degli enti locali perché naturalmente constatazione ovvia che la riforma delle regole
Che presiedono al funzionamento del nostro sistema di Autonomie locali in cui tutti credo crediamo che riteniamo essere una peculiarità positiva della vicenda di cento anni di tali unitaria urge sono ad ordinare ho reso molto molto vecchi e quindi pare evidente col mondo che è cambiato che sta cambiando cambierà così velocemente che vanno aggiornate
Però appunto ho paura diceva Totò
Tre legislature che se ne parla gli ultimi progetti presentate da legislature fa l'ultima legislatura ancora questa iniziata in cui il governo a cui la fine abbiamo detto ci rivolgiamo perché via Hill a questo che non riesce a scaturire un'intesa un compromesso quindi a fornire un punto di riferimento il tempo passa inesorabilmente i problemi diventano sempre più gravi
Ripeto questo forse anche la conseguenza che il velo sorgere in anche in queste ultime settimane mi pare è presente almeno in parte l'impostazione questo seminario di affrontare le cose in modo tale che salvi padellata di nuoto cinque dodici anni e allora cerchiamo di vedere un attimo
Qui dentro più specificatamente non per fare le cose in modo graduali sta pragmatico oppure come se la riforma per stralci davanti per avere forse anche un inquadramento logico più preciso
Di come si articola il problema della riforma istituzionale del sistema attuale locale la prima fatta prima una grande distinzione
Perché c'è un problema di riforma delle regole del gioco siamo totalmente e c'è un problema di riforma delle funzioni sono cose diverse
Uno potrebbe ritenere che le regole del gioco vanno bene
E che però le funzioni sono mal disegnate mal definite e o o male strumentalmente oppure viceversa che le regole del gioco vanno malissimo e che le funzioni sono sono due aspetti diversi
E io personalmente ritengo che vi sia un'assoluta urgenza e priorità questa è anche un punto su cui nel nostro partito nel corso di questi anni ne ho spesso sottolineato alcune questioni fatto delle battaglie che supera l'abbiamo vinta che vi sia un'assoluta urgente necessità di definire prima e subito perché qui siamo in un ritardo che sta diventando veramente pericolosissime ormai non più solo colposo ma doloso il PRA delle riforme di quelli che io chiamo le funzioni dopo parlerò anche le regole del gioco qui veramente mentre invece lei mi par di capire anche dal tipo di Vieri di riflessi di stampa che ha avuto anche questo seminario che si tenne in rete di nuovo a fare come si può dire una sorta di capovolgimento della logica delle priorità delle necessità tutto finisce sulle regole del gioco quindi si rischia di fare il nuovo grande polverone
E azione del pontone veramente urgente a partire da e parlare anche del pennino prima dalla questione come si può dire dell'architettura del sistema in cui funzioniamo ancora dopo quindici anni di discussione per esempio sull'ente intermedio comprensorio si complesso della provincia di maggio sull'architettura che quella di cento anni fa
Fatto sostanzialmente al Comune così come ce l'ha consegnato il diciamola
Il Regno d'Italia di prima e la seconda guerra mondiale e la propria qui va veramente ridefinita questo l'abbiamo fatto inserzioni semi fallimentari penso i consigli di quartiere da un latte pensa appunto al fallimento di comprensorio dall'altro ci troviamo con i problemi del delle aree metropolitane insomma che sono talmente evidenti che non possono essere compiutamente gestito con l'attuale architettura diciamo così del sistema di autonomie locali dobbiamo rapidamente dare una risposta a questo probabilmente varrebbe la pena di fare un giudizio solo su questo
Ha ragione Del Pennino dovevamo farlo con le regioni peraltro non avevo fatto con le regioni ha contribuito non poco non dico al fallimento ma certo al alla all'ansimare forte che le Regioni hanno portato in in questi anni è tra l'altro
Le regioni col Lorenzi mare hanno ulteriormente creato problemi al funzionamento
Di quella che nonostante tutto resta il reticolo di base su cui continua la nostra vita organizzata che sono i comuni sono ancora la cosa migliore quella che spende di più quella ancora più efficiente nonostante tutto dell'intera sistema pubblico del del nostro paese e quindi questo è un primo punto qui
L'otto posizioni sono abbastanza chiare noi chiuderemo la vertenza provincia comprensori
Fare supera
Riprenda la strada un po'assurdo e puntando sulla provincia come ente intermedio definendola meglio i compiti
Meno compiti di programmazione più compiti di gestione se mai ritoccando i confini geografici probabilmente da questo punto di vista e un certo numero di province e poi pensiamo che vada data assoluta priorità a forme di governo metropolitano anche qui
Se non entro nei dettagli ma vuol dire cioè avere una forma di comune grosso di provincia metropolitana entro cui avere dei delle forme più per gestione dei servizi al cittadino non dei servizi di rete non eseguite in orari
Che possono essere o il Consiglio di Quartiere delle grandi città trasformati in municipalità dentro questa logica maggiore Evo quante che si possono vedere ma questo è secondo noi sono urgenti assolute non riusciremo a risolvere nessuno dei problemi vedo Carlo qui di fronte a me che che tutti siamo d'accordo all'affrontati d'infrastrutturazione delle nostre metropoli su cui noi diamo un deficit rispetto al resto d'Europa gravissimo sono facciamo questa scelta questa una priorità assoluta
E vi è una seconda questione gestione estremamente importante
Che è quello che vanno cambiate le norme in modo tale che le amministrazioni delle Autonomie locali possono avere un maggior contenuto imprenditoriale un minor contenuto burocratico
I Comuni le Province sono ancora amministrati sulla bara di manuali
Ricorda si nome questo molto grosso del Comunale di certe case editrici in genere toscane
Che mandò in giro dei manovali che infatti da cento anni voce bando per la lotta contro le mosche bando per lo so che va e i segretari comunali assessori da cento anni usano questa dura come si può dire
Questo tipo di gestione per visita di questo tipo di gestione per norme giuridiche o norme burocratiche per amministrare invece complessi che possono essere gestiti solo con una logica imprenditoriale questa è una cosa gravissima anche perché una delle nomine ultime ragioni dello scardinamento della statura autonomie locali che poi i comuni più o le realtà più in movimento hanno dovuta a girare le regole con creando uno strano misto
Che ha ammette accanto alle logiche burocratico amministrative le logiche imprenditoriali delle società miste altre cose pensate miracolo trovato armi in questo campo bisogna avere voglio dire con chiarezza che bisogna introdurre un po'di logica di mercato imprenditoriale in queste gestioni delle ammiratori cosa che comporta
Come segue un cambiamento di di norme di legge non difficili non difficile non difficili da da concepire
Voglio fare un esempio solo per tutti
Uno dei grandi fallimenti
Della logica che considero vecchia è stato il fallimento ma nel resto del territorio qui la sinistra è forte esistano fare una grande autocritica abbiamo propugnato leggi alla fine degli anni sessanta la finalità e negli anni settanta sono state diciamocelo francamente un disastro
Abbiamo dato vita alla legislazione urbanistica che avendo questa logica non gestionale non imprenditoriale
Ma di carattere al normativo atemporale una zonizzazione che doveva teoricamente durare per sempre o si affidava strumento di gestione impraticabili o di nuovo non non non legati a scadenze temporali certe
Ha dato luogo a quello che abbiamo visto cioè al fatto
E proprio negli anni in cui ha pensavamo di aver imbrigliato il territorio del numero massimo di piani regolatori
Sono state create tre costruite il numero massimo di case abusive è la storia di questo Paese ecco qui bisogna proprio cambiare la logica di non credo che ci sia un grave rischio diciamo così di distorsione di più di quello che è avvenuto più di quello che abbiamo visto in questa situazione
E come si passando dalla logica cos'è negativa vincolistica
Regolatoria astratta temporale a una logica di gestione imprenditoriali e mi pare estremamente urgente
Non vedo ragione al mondo che non si possa porre mano ripeto prima delle altre questioni cuperiano tra un attimo e ultima questione sempre in quella che parto prego io chiamo la parte di gestione la questione dell'autonomia impositiva
E già riconosce facemmo un errore facendo la riforma fiscale
Nella misura in cui appunto il Comune deve funzionare come Cuore di un sistema di impresa pubblica che fornisce eroga servizi che segue in modo vivo una società è un'economia che si trasforma continuamente
Sarebbe ci deve essere una qualche corrispondenza tra centro di spesa cento di entrata
Altrimenti si creano tutte le distorsioni questi anni c'è questa logica astratta fuori mercato illogica di uno situazione per cui da un lato Governo e Parlamento dall'altro l'associazione di comuni italiani la più potente lobby di questo Paese mercanteggiare per due mesi all'anno i miliardi e le centinaia di miliardi mila imitarli con distorsioni spaventose con ingiustizia spaventosa con logiche che dalla fine non soddisfa non soddisfano nessuno
Restituire una parziale evidentemente autonomia impositiva ai Comuni e prende l'intero sistema
Delle Autonomie locali è il modo per uscire da questa situazione
Che negli ultimi dieci anni è costata moltissimo ha reso pochissimo ha creato solo come si può dire malumori malumori e guasti e qui mi fermo qui ma comunque a mio parere queste questioni che io chiamo di riforme della gestione del modo di funzionare è sono assolutamente prioritari
E credo che se
Tutti noi che siamo tutte forze politiche convinta dell'importanza del funzionamento del sistema dell'autonomie locali per ristabilire un rapporto di fiducia con la gente se dessimo priorità queste su queste pensassimo una postilla di come l'Inter che a mio parere matura faremo una gran cosa
Questo non vuol dire che non ci sono problemi di riforme o di ridiscutere anche le regole del gioco anche qui però farei una distinzione
E distinguerei la questione delle regole del gioco perché mi paiono invece Cappioli più almeno l'attenzione dei mass media delle regole del gioco che riguardano quelle che si può chiamare il problema di come conciliare rappresentatività e stabilità e pure importante dei minori
E io aggiungere che ci sono anche le regole del gioco che riguarda la il la garanzia della trasparenza e della buona amministrazione di nuovo parlai prima di queste di quel secolo ora sulla trasparenza la buona amministrazione sono suoli con continuare a fare del dell'utile richiamo alla questione morale la necessità della moralità del mondo eccetera eccetera beh io credo che bisogna per forza avere il coraggio stando nella logica che dicevo prima di cambiare alcune norme
Che riguardano proprio le regole del gioco con cui gioca questo operatore ente locale
E l'unica soluzione che vedo io è quella di tirare più nettamente la linea tra i fatti gestionali e i fatti di decisione di programmazione politica tornino le decisioni gestionali ai funzionari io vorrei chiamarli mare anche nel futuro nell'ordine
Si crede cioè si vada in una direzione di managerialità del funzionario comunale provinciale e a loro vadano le precisa il grosso delle decisioni operative io passo dico proprio
Norme nello scandalo lo dico trova personale questa non esattamente ancora il punto di maturazione io parta ma a me l'idea
Che siano gli assessori edilizia privata a firmare le centinaia di migliaia o di milioni la somma da solo di licenze edilizie di è così mi pare veramente assurdo questi sono compiti di gestione
Il chi ha la responsabilità politica deve tracciare le linee determinare le logiche fissare le priorità eccetera eccetera poi sia noi come succede in ogni azienda bene ordinata
Siano coloro che hanno la responsabilità di gestione manageriale a prendersi la responsabilità di applicare tutto questo questa è l'unica vera perché poi
Parliamoci chiaro nelle ULSS come nei comuni finché noi pensiamo che vita spot che abbiamo trasformato assessori o membro di comitati di gestione in persone che gestiscono il servizio è inutile poi pensare che te la moralità dallo stadio
Nelle ULSS finché le ULSS di cui la gestione il compleanno la gamma dei Tucker eccetera il fatto che poi noi al posto di quelli meno qualificate abbiamo visto adesso metteremo quali qualificati le cose non migliorano peggioreranno
Perché saranno più capaci nel gestire il potere avranno una tentazione maggiore e una pressione vedono una spinta maggiore inutile illudersi da questo punto di vista il problema era potevamo mettere gente più capace nelle ULSS per fare bene la programmazione della tutela della salute della prevenzione della cura
E dobbiamo poi ridare lei punizioni amministrative a chi a chi le ha per definizione
Capisco cosa vuol dire tutto questo ma scrivere norme molto facile
E per quello che riguarda noi come Gruppo Socialista finita la Finanziaria gennaio un pacchettino di leggi le metteremo lì di fronte agli altri gruppi per commentare discutere questo ripeto non risolverà del tutto il fratello ma è stata la disonestà eccetera ma certo tirando questa linea le cose cambieranno di molto soprattutto cambierà il rapporto col cittadino
Che non è che evidentemente come si aggiudichi in modo diverso che avvenga un fatto illegittimo fatto dall'assessore dal funzionario a chi considera diverso il suo rapporto con l'assessore come funzionario
Dei consiglieri e diverso il tipo di rapporto di fiducia che ha con chi deve rappresentarlo con una persona che certo deve rispettare le leggi e mantenere come si può dire il l'impegno di di di lealtà che ha preso con l'amministrazione con la struttura in cui stampa che poi è un po'un fatto personale che che viene regolato in ogni società civile con le leggi civili collegi civili e penali ecco io credo che questo sia molto urgente anche questo credo possa venire
Considero onestamente non dico meno importante ma certo come si può dire logicamente successiva queste cose che ho detto le questioni più strettamente di stabilità e di rappresentatività
Certo siamo tutti d'accordo che occorre anche a livello delle economie locali stabilità e condizione per governare bene per gestire per affrontare fenomeni di grande cambiamento e quindi tutto ciò che aiuta la stabilità va bene naturalmente
Tutto ciò che aiuta la stabilità che non però penalizza soprattutto a livello di una carta molto vicino alla tenda dove l'ente locale la rappresentatività
Perché voglio dire agli amici della democrazia cristiana che adesso propugna no appunto mi par di capire
La maggioritaria fino a dieci mila venerdì nero sopra gli abitanti che loro proprio loro sanno che questo non è detto che la maggioranza assoluta cessino amministratività io vengo dalla regione il Veneto dove la DCA
Nella stragrande maggioranza dei comuni la maggioranza assoluta da quarant'anni
Moltissimi questi Comuni avuto crisi terribili perché pur avendo la DC la vetrata assoluta si spaccava in cui tra pettine giallo poi ci sono i problemi
E ci sono elenchi di decine e decine di casi del genere perché la maggioranza assoluta di per sé non è garanzia di di stabilità quindi questa mi pare una proposta una scorciatoia non non non utile
Non utile utile forse solo dal punto di vista di parte di dire certe un partito che ha la maggioranza relativa ne può avere un vantaggio di potere ma dorme non aiuta ai fini dell'Obiettivo brevi più grave quindi la scarpe lei
Ho qualche dubbio personalmente noi abbiamo avanzato ritirato ridiscusso la proposta di elezione diretta del sindaco un po'non abbia mai fatto un cardine del nostro diciamo disegno generale perché sempre abbastanza delicato
Qui dato ente possono esistere opinioni lo ritengono opportuno a livello massimo diceva Del Pennino prima oppure a livello piccolissimo CPC Pocescu ma neanche questa in qualche modo la la scorciatoia pare a noi da questo punto di vista che più che il problema ripeto della dell'elezione perché poi andrà a livello dei comuni di tutto anche molto difficile porre soglie troppo basse prego Comastri perché in una comunità locale a parti partiti tradizionali per l'esigenza
Di consentire l'espressione di una pluralismo e di una vivacità che spesso ha ragione anche locali che non può essere ammazzata che non può essere che non può essere cancellata
Se mai ecco da questo punto di vista mi pare più importante una proposta vantata anche da voi di dare più poteri alle giunte comunali rispetto e così questo sempre nella logica della gestione dell'intervento non e non da pecore mi fermo qui
Non dico nulla sulla questione politica che pure è stata sollevata Margilio non mi scandalizzo del fatto anzi credo che sia assolutamente logico che nella gestione di una realtà locale
Sia il più importante di tutti per le Corrado brodetto la questione chiamiamola tra virgolette programmatica cioè del modo di gestire e di corrispondere bisogni cittadini è meno importante la questione tra virgolette di quadro politico generale
Noi da tempo abbiamo abbandonato l'idea che il quadro politico deve calare dall'alto con un meccanico l'unico un problema che sta essere sicuri
Che la ragione che porta a situazioni che sono tra virgolette anomalo atipiche rispetto al PPI situazione generale siano davvero Corderie programmavano invece accordi di potere io non sono così sicuro lo dicono che il proprio tutte quante le accordi di CPC perché sono avvenuti avvengono perché c'era un problema di accordo di programma che quindi abusivo questo non fosse un'età accordi di potere come suppongo che mi abbia tutto il diritto di tenere che altre formule più tipi gettate possono avere lo stesso caratteristi ecco
Però questo secondo me alla fine non è così grave perché su la il controllo democratico della gente sul Comune ancora più forte che su tutti gli altri livelli istituzionali alla fine
Poi la gente sa giudicare col voto risolve risolve queste cose
Penso che invece se tentassero di mettere ordine nel dibattito porre queste priorità non dico quello che ho detto io ma anche altre da discutere e cominciassimo poiché per gradini a risolvere questa questione faremo solo capire se tentiamo ancora di porre tutto canta assieme in un calderone canale unico risultato
Che fare manco avremo ancora argomenti per molti molti altri convegni come questi non faremo direi il nostro dovere la gente ci capirà sempre meno
Il vicesegretario del Partito Comunista vicesegretari ancora per poco tempo visto che ormai questa sua parabola volge al tramonto
Frangiato d'amore
Gli onorevole Occhetto
Reduce anche da un comitato centrale che oltre ad essere una investitura per Luís coincide proprio con una nuova apertura del Partito comunista verso le riforme istituzionale allude a parole
Ma appunto io credevo che fosse mio dovere vedo che anche moderatore considera dal il fatto che dal momento che prendo la parola dopo un importante riunione del nostro comitato centrale che ha segnato un passaggio significativo
Di linea rendere conto del significato che questo nuove interesse per le riforme istituzionale dell'attenzione che nel corso stesso del Comitato Centrale abbiamo posto su tutta la questione diciamo così della riforma
Del sistema politico io la prendo un po'da un lato diverso da quelli de Michelis cioè più in generale ma per arrivare poi fondamentalmente alcune delle conclusioni a cui anche De Michelis è arrivato per ciò che riguarda la concretezza di alcune scende
Intanto io ritengo importante considerare il
Valore del punto di partenza del ragionamento che noi intendiamo fare e cioè il punto di partenza ne vedevo già un'eco adesso e questo mi fa piacere per il modo come è stato posto nello stesso intervento di De Michelis dell'esaurimento di tutta una lunga fase della politica italiana cioè quella legata alla preminenza delle formule cioè al prima al primato
Degli schieramenti e quindi credo che questo UFO possa finalmente fare comprendere che cosa intendiamo quando ci riferiamo alla necessità di passare a un primato dei programmi che molto spesso dai mass media è stato interpretato in modo un po'meschino se mi si permette di dire cioè la questione dell'equidistanza oppure se si è più vicini al partito socialista o alla Democrazia Cristiana invece questa è una riflessione che contiene già in sé l'idea che sia oggi il compito di tutte le forze politiche
Quello di passare
Da una fase in cui i per così dire si trattava di difendere di consolidare per far crescere salde le radici della democrazia italiana che ormai matura settato di passare a una fase nuova
Che esprime cioè una società che ormai troppo cresciuta ed è complessa
E richiede una direzione consapevole
E quindi richiede se vorrei dirlo posso dirlo con una formula un di più di capacità di governo dello sviluppo economico e sociale in questo senso la questione delle regole appunto non va vista a sé stante
E in questo senso per quello che ci riguarda
Riteniamo che sia giunto il momento di uscire da una posizione io l'ho detto apertamente nella introduzione del Comitato centrale che poteva apparire conservatrice per ciò che ci riguarda anche se ho aggiunto nobilmente conservatrice
Cioè nel senso di una posizione la quale riteneva che comunque
Bisognava salvaguardare e garantire
Il sistema democratico e che non metteva in evidenza come questo era in sofferenza e bisognava quindi passare risolutamente ha un suo rinnovamento proprio per poterlo difendere in modo più efficace
Ora proprio perché la democrazia è un valore un bene generale importante io credo che oggi per difenderla non ci si possa limitare a tutelare il già dato ma ci si debba disporre a innovare nello spirito dalla Costituzione tutto ciò che da innovare
Cioè a me sembra che sulle molte questione su cui occorre riflettere di intervenire una oggi assuma un particolare rilievo e significato poi mi spiegherò meglio nel corso dell'intervento e cioè la questione del governo e della sua stabilità
La questione del governo e della sua stabilità
Io credo che non sfugga a nessuno infatti che oggi l'affermarsi sempre di più di una politica che di fatto proprio perché siamo a cavallo tra vecchie regole nuove regole ancora non scritta è una politica corsara
Cioè conferisce ormai anche a ristretti gruppi anche la più piccola delle organizzazioni partitiche il potere della pressione delle interdizione rispetto al dovere della decisione
Sempre meno chiaro risulta la gente chi decide per che cosa si decide a questo è il problema che pone
Una crisi di fondo nella coscienza dei cittadini
Da tutto ciò non può procedere nessun vero cambiamento della vita politica cioè non si possono su questa base costruire solvibili autentici e duraturi equilibri politici nuovi perché se si procede in questo modo si destruttura
Ciò che effettivamente vecchio ma non si afferma nullo di nulla di positivamente nuovo ecco perché io ritengo che anche al fine di puntare come noi puntiamo a una politica di alternativa
Cioè cioè governi che muovono da programmi chiaramente riformatori bisogna prendere ed è compito dalla sinistra parlo e qui c'è un ritardo un mostro
Nostro per ciò che riguarda i comunisti italiani prendere decisamente nelle mani le bandiere della stabilità cioè della funzione di governo
Ora io sono convinto del resto
Che questa preoccupazione largamente condivisa e condivisibile
Sento che essa in sintonia anche con quanto ha detto nei giorni scorsi a Firenze il Presidente dalla Repubblica
Cioè io condivide in particolare la sua percezione del fatto che oggi il popolo di fronte al malessere delle istituzioni sente il bisogno di un esercizio della democrazia più maturo e consapevole
Così come condivido il suo richiamo al grande valore dell'esperienza delle autonomie locali
Che sono la prima cellula della nostra democrazia diciamo il primo e più diretto tramite tra il cittadino e le stesse istituzione autonomia locale che vanno dunque di sollevate anche attraverso un opera di riforma complessiva
Che vanno sollevate dallo stato di confusione e di impotenza di degrado in cui si trovano in cui sono per lo più in diversa misura scivolate negli ultimi anni
Dopo una lunga fase in cui avevano dobbiamo ricordarlo potentemente concorso ad attivare un rapporto intenso e partecipato fra cittadini e istituzione
Ora so che in questi giorni si è discusso qui della questione degli Enti locali e dei loro problemi cioè delle riforme che sono necessaria io non voglio addentrarmi
Nella discussione su quello che possa o debba essere il punto di partenza di una politica di riforme
In questo campo sono già state proposte qui ieri alcune questioni che noi riteniamo e che ritengo interessante dall'intervento di Angius il nostro responsabile
Degli enti locali vorrei piuttosto individuare alcuni nobili
Che andrebbero sciolti alcuni su cui occorre discutere e se possibile accordarsi in primo luogo io credo che occorre superare ogni richiamo ogni vincolo alla omogeneità tra governi locali e governo nazionale
Innanzitutto come chiaro perché si tratta di una tesi tutta dentro la vecchia logica delle formule se c'è una impostazione che dentro la logica delle forme l'omogeneità
Tra formula nazionale formula locale
E poi perché come l'esperienza di questi anni dimostra sin troppo chiaramente una tale omogeneità non induce un migliore governo serve
Diciamo così più logiche di potere che non mi reali interessi dei cittadini tanto più in quanto nel Comune più facilmente si può favorire una diretta partecipazione del cittadino dei circa la gestione del potere
Noi pensiamo che nella formazione del governo locale
Sì è innanzitutto la volontà dell'elettore locale che vada interpretata e rispettata perciò io penso anche che debbano essere messi in primo piano i programmi perché il rigoroso riferimento ai programmi
E alle forze disponibili ad attuarli deve divenire danno malìa finora sono state chiamate certe giunte giunte anomale
Invece deve divenire il vero e proprio dovere democratico verso le comunità locali purché beninteso e qui sono completamente d'accordo comma De Michelis anche se appunto lui stesso riconosceva vale la reciproca
Non si vogliono coprire con le giunte di programma Mary giochetti di potere
E d'altro canto appunto i cittadini deve devono essere in grado di vigilare là dove c'è una reale volontà programmatica o un puro gioco
Di potere quindi una disinvoltura nel nome delle giunte di programma nel cambiare
Trasformi Spica mentre le alleanze
Penso in secondo luogo che vadano esaltati carattere le funzioni amministrative delle giunte locali
C'è una responsabilità anche dalla sinistra né un ritardo in questo genere e che questo possa essere realizzato attraverso una maggiore stabilità delle giunte medesime
E cioè una più netta distinzione tra funzioni politiche competenze amministrative non voglio aggiungere altro perché a questo proposito sono d'accordo anche in modo appassionato con cui De Michelis apposto questa questione
E pensiamo che anche le riforme cui si deve porre mano debbano mirare a rendere più chiara questa distinzione
In terzo luogo proprio al fine di garantire la stabilità e di esaltare il carattere amministrativo della funzione di governo Luca locale si deve evitare una sorta come chiamarla di parlamentarizzazione di tutta la politica italiana e quindi anche dei consigli comunali è stato tutto parlamentari esatto in un in Italia siamo perciò disponibile a una riflessione sulle possibili revisioni delle leggi elettorali che del resto già oggi non sono identiche a quelle vigenti sul piano Lazio
Da ultimo vorrei richiamare l'attenzione sulla necessità di approfondire da ultimo di questa parte poi faccio ancora alcune considerazioni
Di approfondire i problemi delle aree metropolitane di cui ha parlato del pennino che richiedono un impegno politico istituzionale del tutto originale
E che richiedono anche di ridisegnare tutto il sistema regionale del decentramento in funzione di una reale politica di programmazione delle risorse
Tornando ora le questioni nazionali vorrei ulteriormente precisare qual è la nostra posizione e l'ispirazione diciamo così vitale posizione
Come chiaro noi pensiamo che tutto il campo delle istituzioni vada registrato e aggiorna io sono dell'idea che ne completamente dovremmo partire da una cosa vecchia non sono per far tutto in una volta sola
Però non sarei nemmeno per una politica del carciofo che non ci faccia pare un quadro generale non c'è da del segno dove stiamo andando ecco questo è il problema
Come ho sostenuto nella mia introduzione del Comitato centrale il centro di radicamento secondo me
Di quanto di disorganizzato di poco efficiente di poco trasparente ai cittadini colgono oggi nel funzionamento delle istituzioni direi che il centro di irradiamento di tutto ciò
E nel sistema politico
Ora occorre superare una sempre più paralizzante sovrapposizione tra esercizio del Governo e iniziativa dei partiti mi sembra questo e il problema centrale rendendo chiare trasparenti le responsabilità del prima e quello del secondo
Un in un quadro di cooperazione che discende dalla costituzione repubblicana che fondata
Sui partiti non condivido le posizioni che poi portando all'eccesso questa posizione dimenticano questo dato fondamentale e che costituisce un dato imprescindibile dalla nostra comune esperienza Democratic occorre quindi rilanciare una più libera funzione progettuale e programmatica dei partiti da un lato si deve favorire la loro trasformazione
E non come rischia di avvenire una degenerazione trasformarsi
Contemporaneamente occorre mettere al riparo la funzione del governare il dovere di dirigere di decidere in nome di tutta la società e quindi la modificazione
Deve essere chiara perché non c'è dubbio che la mediazione una virtù utile del tutto necessarie politica è stata svolta però in modo trasparente sui programmi e non inseguendo giochi di potere d'interdizione che appaiono sempre più soffocante
Ebbene allora io ritengo che un maggiore spazio per un effettivo esercizio di responsabilità di iniziativa
Potrebbe essere favorito è garantito sia ai partiti che al Governo dalla introduzione di un vincolo di esprimere fiducia programmatiche sfiducia costruttiva per cui quando partito anche più piccolo assume una posizione avvenuto anche recentemente critica è legittimo che la Suma però di per se stesso non crea un blocco
Che poiché diciamo è come se dall'alto del sistema politico si favorisse erano tutte le forme di corporativi trazione anche di introduzione di lotte anomale che poi vengono persino in campo sociale di questo tipo non si introduca un un blocco
Che ci sia quindi un modo di indicare a partire dai contenuti le prospettive di conto di governo che si intendono perseguire e che fintanto che non è si indicano l'attività di governo sia garantita messa al riparo esiste poi anche un problema che è stato da più parti sollevato
Circa una eccessiva frammentazione della Raf
Effettivamente ne abbiamo oggi un calcolo impressionante davanti e noi dobbiamo tenerne conto
L'ottanta per cento dell'elettorato esprime il suo favore per tre liste elettorali presente in Parlamento mentre il venti per cento dell'elettorato per altre otto ho nove liste elettorale
Che in quanto tale ora io credo che in tal modo si possono in studiare opportune correzioni un sistema proporzionale
Che però a nostro avviso non va rovesciato o stravolto
La stessa questione della frammentazione non può essere risolta
In un modo solo per questo io adesso non voglio esprimere una proposta può essere risolto attraverso una molteplicità di strumenti
Come ad esempio una ridefinizione dei collegi che senza colpire la funzione ideale e politica dei partiti interventi
Scoraggi però la polverizzazione nella del consenso
E questo perché deve essere a noi ben chiaro anche rispetto a un certo dibattito che in corso che sarebbe sbagliato confondere i problemi legati alle modalità di rappresentanza con quelli legati al momento della decisione derivando infatti a mio giudizio proprio da una confusione tra questi due momenti in molte delle attuali disfunzioni
Del nostro sistema politico naturalmente qui siamo nell'ambito delle ipotesi vorrei dirlo chiaramente
Un po'tutti noi parliamo credo con questo spirito
In cui però il fatto politico e di che dimostriamo una certa disponibilità
Ipotesi che vanno discusse con tutte le forze democratiche
Senza la pretesa di avere già in tasca poi la ricetta risolutiva
Per affrontare e risolvere le questioni per cui io ritengo che intanto sarebbe già importante
Vedere se focalizziamo la questione e poi vediamo quali sono gli strumenti diciamo più adatti perché io parto da una convinzione che lo strumento non deve essere quello per fregare lo dico con termine volgare
L'altro partito
Il problema vero di come risolvere il problema centrale del funzionamento
Del sistema politico
Più in generale quindi direi che l'insieme di questa impostazione volta modificare i meccanismi di funzionamento del sistema politico per rendere realizzabili le ragioni della trasformazione della funzione progettuale dei partiti e dei movimenti quindi che propone al Paese una propria visione della stabilità della possibilità di decidere e di governare partendo dalla convinzione che la nostra società che si è profondamente modificata richiede un diverso governo dello sviluppo e qui voglio dire
Che anch'io sono convinto che il problema centrale non è poi le regole in quanto tali non si tratta di affrontare la questione del sistema politico avendo però come obiettivo poi il sistema politico in se stesso no
La forza del sistema politico a voi è quello dei destini dei destinatari della politica e cioè al centro poi devono essere gli utenti generale che sono i cittadini e quindi diritti di cittadinanza i problemi connessi a una democrazia economica è un altro capitolo che andrebbe del tutto
Studiato e che probabilmente anzi sicuramente i costituenti non avevano con la materia nuove anche sovranazionali che si stanno esprimendo alloro disposizione
Quindi c'è quella formidabile concentrazione di poteri nazionali
E sovranazionale che offusca indebolisce la funzione degli Stati nazionali che deve essere anche presa in considerazione nel contesto della stessa articolazione democratica dello Stato ed è proprio in una situazione in cui l'impresa nazionale e sovranazionale tende a farsi Stato a surrogare e a trascendere le funzioni dello Stato nazionale che occorre ripensare tutti gli strumenti della democrazia
Ora da questo punto di vista per risponde alla domanda che mi è stata sollecitata io credo che effettivamente un fatto nuovo noi abbiamo voluto dire
E ce ne abbiamo voluto dire che siamo pronti a guardare avanti perché siamo più convinti di ieri
Che per salvare l'essenza della libertà e della democrazia non si può rimanere fermi nelle istituzioni ma occorre aprire una fase effettiva di movimento
Passiamo non le vuole Scotti vicesegretario dalla Democrazia cristiana
Credo che questo seminario voglio dirlo l'amico De Michelis non è rivolto di segnali scenari del futuro
Ma è rivolto a dare un contributo nel presente
A una possibilità di convergenza politica idonea a affrontare questioni di riordino istituzionale estremamente delicati e importanti quali quel che riguarda la vita
Degli enti locali abbiamo scritto dei nostri Comuni
Il dibattito sul Grande riforma istituzionale sulla piccola riforma sul rinnovamento delle istituzioni vive da tempo nel nostro Paese un po'come una nuvola alta
Che non trova
La possibilità di precipitare
Perché si è chiesto Del Pennino
Io credo bisogna
Cercare di cogliere
Se
Sono maturate
Le condizioni
Di una convergenza politica sufficiente
A
A rendere possibile una decisione del parlamento in queste questioni sia che si trovi la questione più piccola De Michelis sia che si trovi la questione e più grande
Senza una convergenza politica forte intorno a un'idea comune noi non riusciamo primo a sbloccare questa situazione che resterà
Al pallone
Qui è stato detto in fondo il tema e il Governo e la sua
Stabilità e il suo rapporto con la società
Ed è stato detto in fondo
C'è una condizione possibile
Il superamento riferendosi alle questioni che abbiamo di fronte degli enti locali
Di una concezione di parlamentarizzazione
Di idea di consociazione
Di grande confusione tra politica ed amministrazione che ha prevalso nel corso di questi
Allora qual è l'idea forte
Che può aiutare
Una convergenza
E quindi la possibilità
Di non mostrare
Una classe politica di fronte ai cittadini che vede consapevolmente l'insieme delle disfunzioni del sistema
Che riesce a disegnare
Dal punto di vista anche tecnico possibilità alternative diverse ma non riesce a farle precipitare indecisioni
Che rispondano al bisogno effettivo della gente io credo che l'idea forte e la il bisogno di riformare il sistema non
Terra
Guardando come finalità ai partiti e al sistema politico in quanto tale ma ponendo al centro della riforme del riordino il cittadino così come oggi è in questa società più avanzata e matura che abbiamo concorso ha costruito
Io non voglio precarie molto il così ma intorno a questa finalità della riforma e intorno al esigenza che
Riformare richieda una convergenza politica
Adeguante e che regole si cambiano governando essi con Berna cambiando le regole e quindi c'è un problema che attiene in primo luogo alla maggioranza
Di governo del paese alla sua responsabilità nel affrontare porre sul tappeto e saper coinvolgere poi
Tutti
In un disegno di riforma ma oggi un governo del paese nel presente che non si ponesse non si ponesse con forza ricorre grande capacità d'iniziativa questo tema non fosse in grado di aprire un rapporto nuovo
Con
L'opposizione credo
Che avrebbe un respiro come ha un respiro terribilmente corto con respiro legato alla continuità di una amministrazione ma non la dignità di un il Governo
Che premesso questo vengo al rapidamente a cinque questioni che sono legante ai problemi che abbiamo tra tanto coi la prima questione
è stata posta sul tappeto ed è il problema della redistribuzione delle competenze che significa una ridistribuzione delle responsabilità
Io credo che non prenderemo nessuna la più piccola decisione
Sul gli enti locali se non avremo un minimo di disegno di ricomposizione di competenza
Tra i diversi livelli del governo del nostro paese
E la stessa questione del governo del territorio se non vogliamo seguire l'indicazione che De Michelis indicava non un governo fondato su normative e vincoli Massu una capacità di guidare e di incidere sul mercato quindi sulle convenienze che si determinò perché in fondo anche questa è una questione di mercato e di convenienze e il potere locale non ha solo il compito di porre mano vincoli ma il compito di guidare il cambiamento la trasformazione e l'utilizzazione di questa grande risorsa decidendo e attuando determinati interessi è essenziale un problema di ricomposizione
Voi immaginate per dire la cosa più stupida in una grande città se affrontate il problema dell'organizzazione del traffico allo stato della frammentazione delle competenze oggi esistenti tra i livelli livelli diversi livelli di responsabilità la seconda questione che è apparsa anche qui prima io credo bisogna abbandonare l'idea nel nostro Paese di una legislazione generale uniforme
Tentando di tenere insieme dal più piccolo comune alla più grande area metropolitana
E immaginando di poter procedere
Senza
Scelte non dico parziali ma di sperimentazione noi dobbiamo abbandonare l'idea che riforme nascano compiute in sé senza passare attraverso farsi di concrete sperimentazioni nella realtà
Del nostro Paese o immaginare di poter disciplinare e chiudo cui una undici bilineare il funzionamento di aree metropolitane del nostro Paese
Che hanno
Storie realtà funzioni radicalmente diverso
Terza questione
La questione più delicata e più importante anche anche qui è una questione di redistribuzione di poteri ed è il problema dei rapporti tra sindaco
Giunta consiglio apparati amministrativi io non aggiungo niente alle cose che sono state dette ma questo un tema che tocca poi la riforma dei partiti alla riforma del sistema politico non è una questione tecnica
Funzionale soltanto ma che se affrontata a una tale carica dirompente così come è stata indicata da avere effetti poteva avere effetti benefici
Nella rinnovamento del
Sistema politico Italia
Io voglio dire una questione allargando un minuto il discorso più generale
Attenzione il problema degli apparati pubblici nel nostro Paese è diventato un problema politico di proporzioni rilevantissimo
Dove si somma una in in soli fazione del cittadino ad una insoddisfazione di coloro che sono
Responsabili all'interno degli apparati pubblici e si sommano insieme
Credo che nessun nessun impresa industria demodé gestirebbe come gestiscono oggi lo stato centrale e gli enti locali le agenzie diverse
Il persone organizzano
Le funzioni poco in questo morto
E si troverebbero di fronte a processi
Di disgregazione crescenti e ingovernabili quello che sta avvenendo in questi giorni se lo guardiamo aldilà
Delle motivazioni particolari dalla scuola ai trasporti eccetera dà anche il segnali
Del degradando
A cui siamo giunti ed è la necessità
Di affrontare questa questione quindi tornando dentro il problema degli enti locali è evidente De Michelis che questo
è un punto e cardine del ragionamento ed attiene alle funzioni e alle responsabilità del sindaco alle funzioni di indirizzo e di controllo del Consiglio
Alle responsabilità dalla Giunta mal potere
E alle funzioni della
Amministrazione e in questo contesto il tema più delicato e più forte diventa il problema della finanza cioè immaginiamo un sistema di ridistribuzione di poteri e di responsabilità
Il tema della finanza è il tema che è stato più sacrificato all'interno del nostro Paese ad una razionalità astratta
Di una soluzione che vedeva concentrare in una mano tutto il prelievo e una miriade di e centri di Spesal senza nessuna responsabilità e senza nessun controllo perché il problema dei controlli che è stato evocato anche questa mattina diventa un problema
Falso come lo è diventato in effetti perché il problema il punto centrale che viene meno il rapporto di fiducia tra la gente tra il cittadino e l'amministratore perché viene meno il rapporto della imposizione
Cioè non c'è potere che a cui non corrisponda una responsabilità di prelievo finanziario è questo
Che cardine della vita democratica moderno l'ultima questione ho finito che pone sul tema e il problema
Del sistema elettorale ma dentro questo disegno di redistribuzione di poteri e di responsabilità io credo che
Certamente se siamo d'accordo che il due questioni cardine sono quelle del superamento dalla frammentazione dell'aggregazione qui è stato detto ci sono molteplicità
Di forme perché questo possa essere percorso ma questo è il tema forte che davanti a noi e rispetto al quale noi dobbiamo dare una risposta e il secondo è quello della stabilità
La scelta del governo da parte del lettore cioè il problema del
Peso ed è la mediazione dei partiti questo un tema forse che a livello locale natura per essere affrontato cioè condannato
La democrazia dell'alternanza
Tipica dei sistemi industriali e dei Paesi democratici moderni
Per gli enti locali è già un dato di fatto che in questi dal settantacinque in poi è diventato un normalità quindi forse il terreno su cui tutte le forze democratiche
Possono porsi in modo nuovo e diverso e differente rispetto al tema naz a livello nazionale perché a livello nazionale il problema dell'alternanza in questo senso e ancora un problema che si comincia a porre politicamente dopo giugno dopo l'evoluzione di questi ultimi tempi ma non è un problema
Politico sul quale esiste una con consolidante posizione lei
Credo che si possa discutere a livello di riordino del sistema elettorale locale in modo diverso perché credo tutte le forze politiche sono in una condizione nuova che hanno già sperimentato e che possono sviluppare andando in avanti perché nasca quella democrazia dell'alternanza che consente nel
Governo delle democrazie industriali moderne un risultando che tutti noi apprezziamo è che a volte riteniamo necessario nella evoluzione democratica del nostro Paese
Bene
Io a questo punto sarei tentato di abbandonare alla discrezione di tutti i componenti di questa tavola rotonda la durata di una loro replica ma poiché dubito molto che questo criterio possa coincidere con la disponibilità dei presenti suggerisco
Di non superare i cinque minuti per ciascuno formulo anzi una proposta concreta di confine anche per rendere un servigio di chiarezza chiederei a ciascuno di loro cominciando dall'onorevole Del Pennino
Cosa trova di unificante tra le forze politiche di governo e di opposizione che si sono confrontati in questa proposta oggi
E cosa invece magari ritenga ciascuno di loro di divergente rispetto alla propria proposta Del Pennino
Ma io risponderò alla domanda nel nostro moderatore
Facendo riferimento proprio alle due ecco questioni che nei vari interventi sono state poste sul tappeto
Le due questioni che De Michelis ha chiamato dire definizione delle funzioni o di ridefinizione delle regole del gioco
Che rappresentano favore due momenti attraverso i quali si è sviluppato il confronto sia del vostro seminario sia di questa tavola rotonda e io devo subito dire
Che pur non ritenendo tabù
E non ritenendo inopportuna una riflessione sulle regole del gioco
Se la considerazione che mi sembra sia stata comune che l'esperienza di questi dieci anni
Non ha consentito di giungere alla riforma proprio perché si sono affrontati insieme tutti i problemi e quindi questo a finito col paralizzare il lavoro parlamentare se noi oggi pensassimo
Di caricare sul problema della riforma delle Autonomie
La sperimentazione della di nuove formule di nuove forme elettorale
E pensassimo di aggiungere a quelli che sono i capitoli già numerosi della testo della riforma anche uno relativo alle riforme elettorali probabilmente il risultato sarebbe che anziché fare un passo avanti
Prenderemmo ancora più difficile l'approvazione di una riforma delle Autonomie
Quindi credo i due terreni debbano essere divisi forse viene oggi
Una maturazione comune abbastanza vasta fra forze di maggioranza in forza di opposizione intorno al modulo su cui impostare la riforma del sistema autonomistico la ridefinizione delle funzioni il problema della grande organismo di governo che deve trovare evidentemente articolazioni diverse
Nelle aree metropolitane e in quelle che aree metropolitane non sono la ridefinizione delle funzioni delle Regioni in un quadro di nuovo ordinamento sub regionale che deve riportare le regioni alle loro funzioni a ai loro compiti tradizionali l'attribuzione alle Regioni di maggiori punti poteri per quanto riguarda la ridefinizione del Governo locale
E delle forme associative dei comuni
Probabilmente operando su queste attraverso una serie di provvedimenti legislativi anche differenziati noi riusciremmo a fare dei concreti passi avanti
Potremmo
Anche aggiungere un tema che mi sembra sia stato evidenziato sia da Scotti sia De Michelis cioè quello di una diversa organizzazione del personale di una diversa organizzazione del management è stato detto da Scotti ma in generale direi da una diversa configurazione di quello che il sistema delle responsabilità dei dipendenti nel sistema degli enti locali
Noi abbiamo forse raggiunto a livello dei contratti dei dei dipendenti degli enti locali locali il massimo grado di appiattimento fra la posizione di base la posizione apicale nella gerarchia ebbene questi sono temi su cui è possibile probabilmente anche ricchi col cogliendo l'occasione in quest'occasione per rivedere alcune norme della legge quadro sul pubblico impiego introdurre concreti tipi di modifica legislativa che rendano più funzionale l'attività delle amministrazioni locali
Ma
Se noi volessimo su questo innestare oggi un discorso di revisione elettorale più complessa
Probabilmente saremo destinati a fare passare ancora senza risultato numerosi anni prima di ottenere un passo significativo verso la riforma
Onorevole De Michelis cosa trova lady unificante nell'insieme queste proposte
Ebbe la risposta sembra la sorridente dibattito molto chiaro cioè serve una forte spinta unificante su quelli che io chiamo problemi di riforma degli aspetti di gestione spettro
Piccole che abbiamo detto un po'tutti anche sicuri quello come Scotti vere assunte alla fine dei primi tre punti dei suoi quattro cinque punti
Credo consentono di di di esplorare tentativo di posizioni convergenti o largamente convergenti
E questo credo che sia giusto e ovvio perché corrisponde un può se vogliamo essere onesti sinceri sia andare verso quella che Scotti ha chiamato la direzione di una riforma che ponga al centro il cittadino quindi ripensamento degli Enti locali perché servono meglio ai bisogni singoli o collettivi dei cittadini
Sia per andare tener conto di quella Occhetto chiamava l'esigenza di una dialettica politica che rendendo più chiaro il potere di decisione rispetto al potere interdizione distinguendo le funzioni di governo da quell'iniziativa dei partiti così acconsenta la convergenza sui programmi che poi vogliono dire i programmi ed è il modo di le i traguardi da porsi nel dare risposte queste di ogni cittadino questi sono i problemi urgenti e giustamente su questi c'è un livello anche mi pare di come centratura esploriamo tutta questa la prima conseguenza 'sto punto se non vogliamo essere giustamente continuamente accusati da chi ci ascolta di questa sorta di scissione tra parole e fatti beh si proceda su questo
Altrettanto onestamente mi pare invece che questo Cocco dibattito è questa discussione bocci la questione tra riforme elettorali
La boccia andare in maniera molto precisa che è un problema non mi pare non mi pare che siano emerse discussioni argomenti che inducono a pensare che si debba partire da questo punto di vista diversi allievo il dopo dalla questione delle Autonomie Locali modo particolare di con la stessa proposta concreta che ho sentito che parlava prima della elevare cioè il meccanismo maggioritario i venti mila abitanti è scarsamente ammesso che esista un problema di stabilità scarsamente risolutiva perché proprio i Comuni fino a venti mila abitanti sono quelle in cui esprimendo gli elettori venti o trenta consiglieri comunali c'è già la correzione alla proporzionale e non esiste praticamente ombra d'instabilità quindi non avevo nessuna funzione quindi mi pare scarsamente utile a quei fini a quel livello
Né mi pare che aiuterebbe molto invece la positiva di esprimere quella esigenza di riforma salito al cittadino l'abbiamo più spesso
La prima discussione molto più complicata per i grandi comuni attorno a meccanismi per esempio Occhetto diceva ridefinire i collegi e così via che come è noto propongono problemi pratici estremamente difficili o su questo credo che anche luce questa discussione la sommessa proposta avanzata dal nostro partito nei giorni scorsi di provare a sperimentare la questione delle modificazioni già detto oraria dalle truppe mi sembra totalmente confermato se ce l'aveva una volontà sincera di volere andare a fare delle verifiche di meccanismi che trovino la strada giusta per evitare quel rischio di frammentazione che Occhetto esprimeva ecco noi condividiamo non ci pare che siano i Comuni il terreno da cui risulti evidente questa sorta di esigenza
Quello che c'era da Scotti cioè con potrà evitare la distinzione di poteri sindaco esecutivo consiglio a miniere questa torre risolvere se se facessimo non risolverebbe ampiamente la questione
Quindi mi sembra da questo punto it l'avvocato questo me è un problema che viene messo quelli che stanno nelle biblioteche attenderanno il futuro mentre invece gli altri sorgenti partiamo venisse c'è la volontà io sono d'accordo con Scotti poi quando dice occorre perché non non l'ho presa con una topologia un'affermazione dell'ovvio occorre una convergenza politica forte sì traduciamo in concreto questa affermazione
Non è che riforme di questo tipo sono questioni che riguardano solo le maggioranze politico parlamentari
Ma riguarda in primis ma garante può dire parlamentari perché visto che per tre per due legislature abbiamo letto sia al governo com'è ovvio a muoversi per prima evidentemente la maggioranza politico parlamentare che ha il dovere di muovere il primo passo benissimo
Questo dibattito può essere un momento credo che il governo sia presente in fisico che spiega Scotti
Se ci siamo batta un colpo questo è il momento se ci si questo è il momento perché il Governo o fa il parlamento e quindi poi le forze politiche il punto di riferimento sui punti che dicevo prima
Sull'architettura del sistema come i locali sulla questione dell'autonomia impositiva sulle questioni di riparazioni competenze
Si possono predisporre rapidamente norme di legge che non sono fogli di un carciofo non chiaro ma sono punti d'un disegno di riforma preciso che richiederà prudente ancora viscosa naturalmente questo non vuol dire che rispetto a questioni di questo tipo l'iniziativa che ripeto chiedo al governo proprio perché non sembri un'iniziativa chiusa dal gommista politico non debba trovare opportunamente lo sforzo di convergenze le più ampie anche con forze che sono all'opposizione rispetto al governo e la maggioranza politico parlamentare ma che sono forze di governo e non da oggi ma solidamente affermate come tali in questo sistema di autonomia
A me pare tutto molto semplice se c'è buona fede se c'è volontà davvero
Di andare di andare né andare in questa direzione siccome novanta ancora sufficientemente lontano perché si possa fare qualcosa di utile non per i nostri figli ma ma per nuove misure altrimenti altrimenti appunto allora finisce che
Come si può dire tutti ragioniamo come Bertoldo
Accettiamo la pena o accettiamo il passaggio obbligato ma naturalmente poi finiamo per non scegliere la madre non volerci mai passare attraverso io
Penso che da questo punto di vista in questa discussione questo seminario posso dell'ente essere considerato un un contributo politico se abbiamo questa capacità di individuare ciò su cui ormai c'è maturazione di idee urgenza di intervenire e ciò che invece oggettivamente meno urgente o più divergente uno meno efficace che quindi può essere lasciato l'ulteriore riflessione
Grazie onorevole De Michelis su questa sua dichiarazione è ultima in realtà si sono innestati gran parte degli interventi a cominciare da ieri da quando è iniziato questo seminario cioè quasi tutti questi interventi dicevano in coro ma con poca speranza tutto dipende dalla volontà politica dei partiti ora è davvero maturato il tempo di battere il tempo notevole Occhetto
Tutto voglio dire che c'è un punto fondamentale su cui l'accordo è importante e cioè però bisogna vedere se ne siamo veramente convinti poi nel modo come lasciamo da parte schermaglie interne alla maggioranza e affrontiamo in ordine effettivamente le forme istituzionale cioè la finalità della riforma lo ha detto scoppia il cittadino la capacità di decidere a come punto di riferimento il cittadino questo è di per sé evidente si tratta di determinare un circuito Vito virtuoso tra decidere e controllare e partecipare
In questo senso si superano due ipotesi che sono quelle che tra il a cavallo degli anni sessanta e settanta se sono contrastate diciamo quella partecipazione mista che però lasciava aperte due sfere che non si incontravano quella della pura e semplice partecipazione
Un esempio tipico lo voglio fare soltanto così tutti capiscono immediatamente era quello degli organi collegiali avevamo il massimo di partecipazione nella scuola il massimo di centralizzazione del ministero e non c'era nessun incontro quindi è chiaro che la partecipazione deperisce POIN Anarchia il centralismo rimane
Del tutto intaccato rispetto a quel fallimento siamo passati a tendenza diciamo così di una riduzione regressiva dalla complessità al cui centro c'era il mito tecnocratico mi sembra che con parole diverse ciascuno sulla base della propria esperienza
Ci avviciniamo a qualche cosa che è vicino all'idea di una democrazia io non la chiamo dell'alternanza basta intenderci dell'alternativa programmatica cioè dove perché nell'alternanza vedo ancora la vecchia idea
Di un'alternanza tra schieramenti che sono già date di una invece democrazia de di una diciassette si formano sulla base dei programmi e questo diciamo è un dato abbastanza significativo ora se queste sono effettivamente le premesse anch'io dico come De Michelis andiamo a vedere non si tratta più di sbandierare l'esigenza di grandi riforme da parte di nessuno di noi si tratta di iniziare io sono d'accordo che si può distinguere tra il corpo complessivo delle riforme istituzionali che devono rispondere al cittadino l'efficienza alla capacità di decidere dalle leggi elettorale soprattutto per ciò che riguarda la riforma degli enti locali e Del Pennino diceva questa poneva questa questione sarebbe veramente grave se perché non ci mettiamo d'accordo
Sulla legge elettorale blocchiamo la necessaria riforma in questa direzione
Devo dire che incomincia assistere con una certa preoccupazione alla nuova discussione che si è aperta un po'tra i socialisti e democristiani se incominciare dalle amministrative o dalle europee
Perché anche qui vedo un rischio se no i diciamo
Ci colleghiamo soltanto questo termine di di schermaglie io direi di schermaglie direi che dobbiamo un po'cercare di vedere quali sono
I problemi di fondo individuare quali sono i punti che vogliamo aggredire principalmente e non bloccare tutto sulla base a partire dal questione delle riforme elettorale
L'ultima questione che voglio dire è questa che poi la risposta alla domanda che precisamente mi è stata fatta come si fa beh io dico a partire dal Governo De Michelis io ritengo che sia del tutto ovvio che il Governo può avere una a la possibilità di proposto a questo
Però voglio aggiungere lo dico in modo lapidario perché credo che si spiega di per sé non bloccarsi nel governo
Perché se ancora una volta la divisione interne
Al governo impediscono riforme di carattere istituzionale io vedo qui un limite profondo già della del della nostra democrazia cioè vuol dire che stiamo ha una costituzione ma che il richiamo alle anticostituzionale questo lo voglio dire con grande forza cioè non nego al governo il diritto dovere dalla proposta sulla quale poi possiamo discutere nego che un problema interno della maggioranza impedisca al Paese cioè l'insieme delle forze istituzionali di trovare su scala più ampia la possibilità di affrontare e risolvere queste questioni
Onorevole Scotti questa democrazia cristiana è il partito che attende sulla sponda del fiume il tempo della mediazione o del salvataggio in extremis o è il partito che vuole pilotare una proposta forte di riforme istituzionali
Ma dice il segretario oggi pomeriggio rispondere a lui io non voglio dire soltanto questo che c'è un dato di maturazione
A cui noi riteniamo come democrazia cristiana di aver concorso in questi anni
Sottolineando il significato e il valore che aveva per il governo del Paese porre ordine nelle istituzioni a rinnovare le istituzioni
Io credo che ci sia oggi una maturità
Qual è l'idea che in fondo può guidare la riforma degli enti locali e che potrò fare una convergenza tra forze di maggioranza di governo maggioranza parlamentare e l'opposizione comunista è quella che è stata detta l'idea di una democrazia dell'alternanza noi siamo di fronte ad una passaggio importante della vicenda del nostro paese
Che
Lascia alle spalle in fondo una democrazia consociativa
E nasce alle spalle il mito di una democrazia Diretta sessantottina in una certa misura è che vuole avviarsi sulla strada di una forte democrazia
Che
A nella stabilità
Politica e di governo un punto di forza ma che ha anche
Un a elemento
Quello della più Diretta incisiva responsabilità e partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche
Ora credo che noi siamo maturi su questo terreno e credo che il riordino degli enti locali può avvenire intorno a queste cose perché se siamo convinti di questo allora può cadere
Un modo di paralisi a volte negli enti locali di partecipazione di tutti di corresponsabilità di tutti di difficoltà a definire una responsabilità di
Governo del sindaco e della giunta ma di parlamentari Zare il tutto cioè può possiamo muoverci lungo una strada che può scoccare a quei risultati che avevamo indica però io voglio dire una cosa qui e Micheli si anch'io penso che le due strade quelle del riordino delle funzioni dell'organizzazione debbano camminare distintamente da quelle elettorali
Però voglio porre un interrogativo a De Michelis Michalis ha detto prima una cosa
Che poi è stata ripresa anche da ok
Se l'alternarsi di coalizioni nel governo degli enti locali non siano fatti trasformisti sì ma siano fatti politici cos'è che li può far diventare fatti politici
L'assunzione di responsabilità comune di fronte agli elettori cioè l'idea di stimolare delle delle scelte di coalizioni preventive
Pone il sistema politico al riparo da un dato cioè del suo trasformismo cioè quello di cercare le convenienze secondo le convenienze stabilire le alleanze e quindi passa dar vita anche a condizioni
Di trasformismo
Da una parte e dall'altra cioè di pure convenienze che sono tutte interne al sistema politico di cui la gente non capisce minimamente niente e che creano e accrescano la disaffezione
Io adesso pongo il problema sul tappeto Gian cioè non tanto in termini di meccanismi formali quando di scelte politiche
Se andiamo verso una democrazia della io l'ho chiamata dell'alternanza per distinguere alternative secche di sistema e in fondo l'evoluzione del sistema politico italiano cammina in questa direzione perché questo è il dato di grande novità di questi anni e accentuato dopo il quattordici giugno che il problema politico
Ormai e posto sul tappeto in questa direzione allora ci vogliono ci vogliono sono necessari
Raccordi tra la scelta del cittadino è il governo questi non possono essere lasciati alla pura ed esclusiva mediazione dei partiti dopo il volto bisogna trovare delle formule
Che sono prima di tutto politiche non sono a legislative sono prima di tutto politica di rendersi conto che se vogliamo camminare su questa strada allora rendere arbitro i cittadini di queste scelte diventa la necessità di morale politica
E quindi il ridare elevare il toro ecco questo è una riflessione finale che voglio porre se possiamo tener distinte le due questioni possiamo certamente dire perché in politica bisogna che le cose maturino
E noi dobbiamo lavorare a perché maturo ma il tema del supera mento del trasformeremo e del non caduta del trasformismo e di ritrovare alla merce delle vicende locali la situazione e delle posizioni marginali richiede che si affronti questo tema del raccordo tra la scelta degli elettori
E il Governo allora assenso lavorare positivamente lo pongo come un tema di prospettiva non come un tema di decisione
Di meccanismi elettorali ma come il tema politico della democrazia compiuta in questo momento nel nostro Paese signori se facciamo in modo che domani mattina nessuno possa dire che ci siamo persi quindi tutti alle quindici e trenta cui puntuali
Per cavare il succo di tutte queste giornate di lavoro
Lo sapesse stiamo in questo momento recuperando un intervento che il professor Balboni avrebbe dovuto tenere ieri pomeriggio
Però ieri pomeriggi fece tanto tardi e decidemmo insieme di Vicenzi arriva onesto pubblico che cerca pazientemente ascoltato fino a quel momento ma poi non è tanto l'impatto con il pubblico che pure è molto importante che serve per una comunicazione di carattere scientifico come questa del professor Balboni in fin dei conti ci serve soprattutto registrarla
Acquisirla agli atti del nostro seminari di studio la parola dei professori
Perché come sapete anche docente e docente all'Università Cattolica di Milano
Sono anzi riprende ripeterò per alcune parti una alcune idee orientamenti che lui ha sui quali lui stesso si è intrattenuto specialmente riguardo ai modelli di governo perché nel momento in cui ero stato invitato a riflettere su queste tematiche
Né mi era stato indicato un un titolo e un tema che era esattamente quello degli organi e dei modelli di governo chiedendomi anche avendo io fatto
Qualche studio di diritto comparato di portare delle esperienze delle proposte che ci vengono dagli ordinamenti stranieri che rispetto a questo argomento hanno attraversato in questi ultimi quindici vent'anni
Nei quali ci sono state molte delle riforme delle autonomie locali realizzati effettivamente realizzate anzi si dice che questa sia una delle cadute delle mancanze nell'ordinamento italiano
E quindi porse può tornare utile anche come ripresa di alcuni dei temi generali che specialmente nel pomeriggio di ieri erano stati toccati dei diversi interventi che si erano succeduti
L'esposto laziale come vuole il professore indipendentemente da come dica economo appunto era per dare il senso delle delle cose che dirò
Lo spirito dell'autogoverno e la capacità di auto amministrazione una società che amministra se stesse dando espressione realizzazione ai principi della libertà della responsabilità e della socialità
Sono gli elementi fondativi dell'autonomia territoriale del modo di essere del cittadino nella comunità locale e nella Repubblica bello poter pronunciare queste parole in una sede come questa dedicata a Luigi Sturzo
Contro le mie unghie gli appiattimenti tipici dello stato giuridico che furono propri di quella che sotto la guida di vittorie Manuele Orlando
Vuole essere chiamata la scuola del diritto pubblico italiano moderno riprende vigore invece il senso educativo democratico dell'ordinamento repubblicano che venne sostenuto da Mortati ed ai grandi costituenti cattolici
Scriveva Mortati usando espressioni il cui spirito è stato ripreso per intero
Dal presidente della Repubblica nell'appello lanciato a Firenze per la pazzi frazione dei cittadini alla gestione del potere e all'espansione delle possibilità di concorrere alle decisioni che riguardano la collettività scriveva dunque Mortati
Che i Comuni sono tra gli enti territoriali
Quelli che vantano ovviamente una più remota origine la maggior parte di loro preesisteva al sorgere dello Stato ed alcuni di essi hanno scritto pagine gloriose nella lotta sostenuta in passato
Per rivendicare la loro indipendenza di fronte al principe nonché nella predisposizione di saggi ordinamenti democratici
Le maggiori ristrettezze del loro ambito territoriale degli avvicina di più ai cittadini che sono perciò messi in grado di partecipare con maggiore immediatezza le sue funzioni e di meglio educare sia l'esercizio dei diritti e dei doveri tipo
Civici
Ed è significativo che questa ripresa del modello educativo democratico ritorni periodicamente dia sostegno agli a forza di legittimazione agli interventi che anche noi andiamo a pensare su questa materia tuttavia e qui cominciano già Cicci cominciamo allontanare dalla dimensione puramente teoretica la posizione di autonomia e accettata dall'ordinamento a patto che i Comuni siano regolati in modo uniforme da una legge della Repubblica
è evidente ha scritto di recente un pensatore acuto come Giorgio Berti
è evidente in tal modo la riduzione di capacità autonoma discendente dal fatto che tutti debbono rispondere ad un unico modello non possono perciò essere totalmente rappresentativi delle comunità locali se il modello è unico
Ciò fa degradare l'autonomia d'autonomia da politica autonomia amministrativa
La diversità che alla base dell'autonomia viene negata dall'uniformità data da una legge dello Stato
Di qui la grande importanza che io a segno ma non sono l'unico averlo fatto in questo seminario all'autonoma potestà statutaria o capacità di autorganizzazione dei governi locali
Chiarisco meglio del sistema dei governi locali perché non penso certamente a una potestà statutaria del singolo Comune
Per punti lei gli argomenti da toccare sarebbero i seguenti
Ciò dovrebbe consentire l'uscita da una situazione di appiattimento e di minorità
Al tempo spesso sinodali si deve rilevare la grande delicatezza della potestà statutaria perché si entra nel sistema delle fonti del diritto
Con una sorta di ampia delega al legislatore nazionale di apertura di fiducia alla capacità di auto amministrazione di autorganizzazione locale
Si vedono anche i suoi riflessi sul sistema dei partiti come articolati localmente e sulla possibile rivali rivitalizzazione dei gruppi sociali
Si nota anche la sua connessione con la quantità e la qualità delle funzioni pubbliche di amministrazione locale effettivamente affidate ai governi locali con i sistemi e i procedimenti elettorali che si intendono adottare
Con il sistema dei controlli regionali e statali amministrativi contabili e giurisdizionali
Con l'assetto e la funzione degli uffici della burocrazia locale con il sistema delle entrate tutta la problematica dell'autonomia e della responsabilità fiscale
Si nota infine si deve rilevare il suo collegamento immediato con un'idea di spinta all'innovazione alle riforme per il perseguimento di due obiettivi
L'efficienza ed efficacia dell'azione politico amministrativa locale e la democraticità dei processi di decisione questo per dire semplicemente che nel momento in cui si andasse a pensare una legge di principi come probabilmente che probabilmente la strada che dobbiamo battere se uno dei principi o alcuni dei principi toccheranno come immagino che dovrebbero toccare la potestà statutaria o di autorganizzazione del Comune si dovrebbe tener conto
Di tutto di di tutti i momenti di collegamento che questa potestà statutaria con quelli che ho appena indicato prima e allora entro un po'di più
Nel nel nel merito del delle proposte delle segnalazioni facendo alcune riflessioni sulle possibili declinazioni della potestà statutaria
è ovvio che il potere statutario ricomprenda ed esprima un potere di autorganizzazione che deve nascere e trovare forza nell'ambito locale di pertinenza
Non è dunque questa è uno dei punti che voglio sottolineare un potere occulto voyeur concesso dall'alto è il punto terminale e non iniziale di un processo di responsabilizzazione che parte dal basso
Le comunità locali e le forze sociali non esclusivamente partitiche
Che operano al loro interno all'interno delle comunità locali si fanno promotrici del passaggio dalla situazione odierna dei Comuni e delle Province in sostanza organismi autarchici territoriali
A quella di corpi autonomi dotati di pari dignità rispetto alla comunità statale
Sul piano pratico potrebbero essere predisposti dei modelli o schemi di Statuto opzionali
Tra i quali poter scegliere quello adatto ai diversi tipi di comunità locale coniugando in modi diversi spegnere di libertà e ambiti di responsabilità
Ciò potrebbe innescare in via generale un movimento di riflessioni e di idee di elevato tono riformatori
A somiglianza di quello che si ebbe all'inizio degli anni settanta all'epoca della formazione degli Statuti regionali senza farsi Asa abbagliare tuttavia da astrazione velleitarismi che in alcuni casi allora si verificarono
Il contenuto minimo dei tipi statutarie riguarderà le diverse forme di organizzazione interna ruolo funzioni rapporti reciproci tra organo deliberativo generale la sua articolazioni in comitati una eventuale commissione esecutiva e la presidenza
Be gli strumenti rinnovati di partecipazione di controllo democratico
Agli atti di particolare rilevanza di lanci piani Progetti regolamenti generali Attraverso l'iniziativa popolare la consultazione dell'elettorato da parte degli organi comunali e o delle minoranze
Il referendum deliberativo la revoca punto che per me essenziale del presidente del sindaco
O degli assessori se dovessero rimanere e anche del capo dei capi dei principali uffici burocratici se fossero poi scelti secondo regole nuove che dovremmo inventa e infine le regole e le procedure fondamentali per ricondurre efficienza ed efficacia sociale all'azione politica ed amministrativa locale
Per dare pienamente il senso dell'operazione che intende muoversi risolutamente sul piano dell'innovazione del chiarimento delle posizioni politiche fondamentali apparirebbe necessario almeno questa è l'opinione di chi vi parla
Questo è un altro dei punti che io ritengo essenziale appare fondamentale a mio avviso legare il processo di approvazione di uno Statuto ha una maggioranza politica che si formi rispetto adesso e questo è probabilmente uno dei passaggi che dovrebbe rendere meno difficile il creare poi delle maggioranze stabili almeno per un certo periodo di tempo
Cercando di immaginare le forme possibili di organizzazione interna del Comune sul piano politico amministrativo il catalogo delle esperienze straniere che si possono segnalare è ampio e diversificato una commissione di studio tuttavia potrebbe agevolmente presentare al legislatore
Che sempre a mio avviso dovrebbe agire con una avendo in mente una legge di principi una ricca serie di opzioni mettendo a frutto le innovazioni e le esperienze che sono venute alla ribalta in questi anni
Nel corso dei processi di riforma verificati sin Inghilterra Germania accidentale Francia Spagna Stati Uniti e Canada io vi risparmio
L'esemplificazione dettagliata di ognuna di loro anche se da tutte queste esperienze potrebbero nascere degli esempi molto utili per noi
Citando alla rinfusa e per singoli punti si possono in questo momento soltanto nominare
La soluzione o meglio le ragioni della non soluzione del problema delle aree metropolitane in Inghilterra
E per lo stesso paese positivamente invece il metodo di lavoro dei committenza nel governo delle città ai quali partecipa anche personale non elettivo in genere tecnici e professionisti fino a un terzo del totale
La posizione del siti Clark o dei o quella del CIPE Executive responsabile della gestione efficiente dei servizi
Nonché altro punto che ritengo fondamentale il sistema dei controlli sui bilanci severamente esaminati dai District auditor s'della recente proposta no della recente riforma francese si potrebbe prendere esempio per le camere regionali dei conti
Che non dovrebbero però essere semplicemente una far discendere la la corte dei conti in ambito regionale se non una corte dei conti completamente modificati e riqualificata rispetto a quella che abbiamo in questo momento un nuovo assetto della pianificazione incredibile che la Francia si è andata verso nuove modalità di pianificazione mentre noi che ci siamo riempiti la bocca di pianificazione vent'anni fa non ne parliamo più
Ivi ricompresi gli importanti contratti di piano che lo Stato può concludere con regioni comune imprese pubbliche o imprese private
Il l'apporto che possono dare i consigli economico sociali ad esempio quello della Corsica
Della Germania ricorderò almeno il coraggio e al tempo stesso la prudenza con i quali è stato effettuato un robusto riordino territoriale
Che ha consentito di passare da ventiquattro mila comuni
Agli attuali otto mila ricorderò poi la grande attenzione che è stata data alle forme associative tra enti locali che funzionano effettivamente ebbene si pensi a lungo Lancer Bands
Di Francoforte per la pianificazione territoriale dell'area metropolitana
Di Francoforte o all'Unione tariffaria di trasporto di Monaco se ha avuto anche infine il positivo sviluppo degli accordi di programma altra ipotesi che potremmo adeguatamente studiare di cui è traccia anche nella recente legge italiana sul Mezzogiorno e nel decreto legge su Roma Capitale
Tornando al tema principale di questo intervento si potranno citare prendendo esempio dagli Stati Uniti e dell'ultimo esempio straniero che faccio il quattro modelli con la vigente di organizzazione del Comune
Il primo è quello sketch e quello chiamato schema tradizionale consiglio sindaco debole che prevede tuttavia una larga serie di cariche amministrative elettive giudice tesoriere sovrintendente scolastico eccetera
Dando vita ad un sistema che complessivamente non reputo trasferibile da noi quanto meno nel breve periodo
C'è poi lo schema consiglio sindaco forte esso è ovviamente collegata un'elezione popolare di retta o indiretta tramite il più alto numero di preferenze
Ad una responsabilità diretta delle varie branche dell'amministrazione dei suoi capi verso il sindaco stesso
Gli aspetti positivi che presenta sono certamente l'incremento dell'efficienza e della visibilità e responsabilità dell'azione politica
Ma ci sono ed appaiono prevalenti gli aspetti negativi un nome solo il boss Isma'ecco che il sindaco dei libri
Di Chicago ne è un esempio ne è stato un esempio vivente e ciò darebbe nel introdotto nel nostro sistema un'ulteriore crea incremento del potere del più forte o del più ricco terza ipotesi alla quale guardo con con una maggiore attenzione positiva e lo schema commissione
Il potere di impulso direzione e controllo sono concentrati in una commissione ristretta cinque o sette persone che assomma in sé le funzioni delle per attive propria del nostro Consiglio a quelle esecutive proprio della Giunta
Il pregio è senza dubbio la semplicità e la chiarezza il difetto è quello della concentrazione di potere questo sistema mi appare tuttavia adatto per i comuni piccoli sino a cinque mila abitanti dove è possibile attuare forme di controllo
Democratico degli eletti quarto e ultima ipotesi americana
E quella dello schema consiglio forte city manager
Potrebbe essere adatto per i Comuni medi da cinque mila a cinquanta mila abitanti o da venti mila a cinquanta mila abitanti lo schema concettuale qui evidentemente quello dell'assimilazione del comune
A un'azienda privata erogati erogatrice di servizi cittadini di appaiono come azionisti utenti
E c'è un'idea di aziendalizzazione che è presente in parte anche nella proposta Mancino ecco quello del di vedere i cittadini come azionisti utenti di questo tipo di modello di città
Il site manager plan presenta buoni risultati in America ma da noi due punti di domanda e io ho scritto qui praticamente inutilizzabili attuali segretari comunali questa ipotesi non possiamo perseguire questa strada
Un'altra buone idee che si trova nell'articolato di legge quello l'ho già accennato dell'ingresso negli esecutivi comunali e si può aggiungere anche nelle Commissioni del consiglio forse queste anche meglio che degli esecutivi di Esterni
Sono poi da incrementare tutti i profili di trasparenza di pubblicità degli atti di accesso del pubblico o di gruppi di interesse collettivi all'informazione nonché dei consiglieri sugli atti di spesa del comune
Per questo la Democrazia Cristiana non dovrebbe fare un grande sforzo perché a suo tempo il senatore Andreatta mi fece vedere lo Statuto delle libertà dei bolognesi che avevano predisposto per Bologna e tuteli beni che sono lì contenute anche nell'articolazione che è stata proposta sarebbero totali e qualità ascrivibili come processo di trasparenza e di chiarezza e di regolarità dell'azione amministrativa
Termino con questa osservazione ecco più di ordine generale la città quando raggiunge lo stadio finale del suo sviluppo si trasforma in uno sforzo di immaginazione collettiva tesa a far funzionare un sistema che di per sé è irrazionale
E per dare a coloro che in realtà di dice un autore sono le sue vittime l'illusione del potere della ricchezza e della felicità e della sensazione di trovarci proprio sul pinnacolo delle conquiste umane
Al contrario nella realtà le vite di costoro sono costantemente in pericolo
La loro ricchezza e senza gusto ed effimera il loro svago e terribilmente monotono e la loro patetica felicità è attraversato da un flusso costante di ben giustificate previsioni di violenza
Gli abitanti della grande città scoprono di essere in modo sempre più intenso estranei ed impauriti abitatori di un mondo che essi non hanno costruito un mondo che si rivela sempre più vuoto di significato umano può darsi che a riflessioni di questo tipo che vennero svolte dagli Huis manforte a conclusione della sua opera fondamentale
Vestitini storica città nella storia possano essere catalogate da qualcuno come pateticamente umanitarie negli scopo
Sì ed eminentemente apocalittiche nelle previsioni e come tali declassate rimosse
Resta il fatto che desta notevole perplessità una civiltà metropolitana che sempre più si caratterizza come civiltà della carta della pubblicità e della moda del computer e della versione televisiva
Le risposte che la cultura è stata in grado di dare sinora sono troppo povere sul piano istituzionale su quello organizzativo
Appaiono anche troppo timide quasi impaurite di interrogare in modo diretto ed appropriato i problemi delle persone che vivono nelle grandi città
è stato detto da uno studioso che data l'influenza sempre più massiccia della prospettiva tecnologica diventa decisivo dare priorità al ruolo delle persone piuttosto che ai comandi autoritari
Dal momento che il futuro sarà plasmato non tanto da ciò che è vero sul piano oggettivo
Ma da ciò che la gente ritiene sia vero e da come i cittadini collegano la verità ai loro scoppi ed obiettivi
Nella caduta generale di consenso e di partecipazione che caratterizza i luoghi e i mezzi tradizionali del fare politica a cominciare dai partiti
Si aprono allora spazi per nuove forme associative per tipi nuovi più flessibili e più intimamente motivati di aggregazioni sociali propositive che a loro volta hanno bisogno di un nuovo quadro di riferimento per crescere
Per mettere a frutto forme più moderne e più impegnate di professionalità e per versare sì infine in istituzioni rinnovate
Grazie a lei professor Balboni
La parola al senatore Beniamino Andreatta
Di Luís devo dire qualche cosa perché era un solo il professore economista ma e considerato soprattutto un uomo di grande fantasia
Un uomo dalle idee geniali
Uno scacchista come suol dirsi beh per me che invece mi ascolti per senatore Andreatta per me che invece lo come presidente della commissione Bilancio al Senato altro che statista è un fondista un regolare East è un maratoneta che capace di seminare tutti quanti gli altri dietro di lui anche i più giorni della sua filosofia posso dire soltanto questo
Che non gli ha fatto nessuna impressione l'ultima citazione tigre filosofica del professor Balboni
Io mi scuso di affrontare un argomento che è stato oggetto di dibattito per un giorno e mezzo in una discussione cui non ho partecipato per impegni che avevo in una relazione alla discussione sul bilancio
Non credo di avere grande titolo per
Portare un contributo a questa discussione se non quello di essere consigliere di minoranza in una delle situazioni più acute di minoranza del nostro partito
è stato detto ieri se si dovesse cominciare il discorso sulla sulle riforme
Ai rami alti dai rami bassi io non credo che il problema della riforma dell'autonomia locale
Sia un pretesto per cominciare il discorso sulle riforme
Le nostre città non funzionano sopra tutto le grandi città
Manifestano la crisi del sistema politico e manifestano la crisi degli apparati burocratici
I ricatti
Dei partiti membri di una coalizione
L'uso della terminologia romana dei vertici e dei summit
Tra le segreterie dei partiti rendono sempre più lontana l'amministrazione della città dagli interessi dei cittadini in un campo in cui le attese per servizi elementari sono elevate
Ma c'è un collegamento tra il problema delle della riforma dell'autonomia il problema generale della capacità dei partiti di dare una risposta in termini di adeguamento delle istituzioni ed è che abbiamo una finestra di opportunità estremamente stretta nel tempo
Spettano i senatori dire nelle prossime otto dieci settimane
Operare qualche passo concreto
Sulla sistemazione del discorso delle Autonomie un'altra non ci sarà tempo un'altra anno saremo a ridosso delle nuove elezioni e cambiare le regole del gioco vicino alle elezioni sembra sleale
E se lì dove di fatto esiste una maggioranza
Come per la riforma delle Autonomie
La Repubblica italiana non sa dare una risposta
Allora l'opinione pubblica si orienteranno un per la riforma ma per la scelta dell'uomo forte
Quindi io considero questa delle riforme un banco di prova della riforma delle Autonomie locali un banco di prova per vedere se si questa questi partiti questa classe politica e capace di affrontare un tema che attraversando la perché parlare di istituzioni parlare di legge elettorale significa spostamenti degli interessi di ciascuno dei partecipanti al gioco
Sì mi sarà una capacità di aggregazione oppure si è necessario che in modo molto più traumatico il processo delle riforme prenda via diverse che ci superano e che ci lasciano indietro
Dicevo che e problema di organizzazione Polito e della classe politica e l'organizzazione degli apparati
Credo che anche per le autonomia soprattutto dai cinquanta mila abitanti in su si ponga il problema di dare ai cittadini la possibilità di scegliere il loro governo locale
Non è pensabile che noi diamo ai cittadini la possibilità di scegliere semplicemente intermediari i quali a loro volta sceglieranno in un gioco senza scrupoli quale sarà il governo della loro città è necessario che la scelta anzi Dan fin Alice nel paese delle meraviglie si domandava chi comanda in questo Paese e allora se la gente deve comandare se il popolo che comanda e necessario che in qualche misura la scelta del governo spetti agli elettori
Uno schema so che Mancino ha qualche problema di principio la scelta del sindaco ma uno schema che a me parrebbe interessante da consigliare
è quello di concilia di conciliare
Un'aggregazione di partiti più con la scelta diretta del sindaco cioè potremmo immaginare in un primo
Una prima votazione che con sistema proporzionale si leggesse l'ottanta per cento dei consiglieri
E ci fosse simultaneamente con altra schema la scelta personale sulla
Sul sindaco
Dopodiché dopo otto o quindici giorni
Sì
Fa il ballottaggio tra i due candidati sindaco che hanno avuto il maggior numero di voti i quali però non si presentano individualmente ma si presentano a capeggiare due liste contrapposte
Che concorrono alla attribuzione dei il venti per cento rimanente dei seggi
In questo modo si tolgono alcuni pericoli che nel processo di selezione del sindaco poteri di interdizione Poteri di minoranze attive spregiudicate possono contare troppo
Ma contemporaneamente si risolve il problema di tutti i governi personali quello del collegamento tra il magistrato e il consiglio
Naturalmente ci sono vie intermedie cioè quella di immaginare che si mantenga questo sistema di aggregazione della maggioranza e allora lasso minima soluzione a mio barriere accettabile
Sarebbe quella che il sindaco venisse letto come magistratura tempo non condizionata da ulteriori fiduciosi fiducie durante il periodo della consigliatura per i quattro anni della consigliatura ma io
Vi prego con attenzione tenendo conto delle caratteristiche personali se c'è da riscattare le abbiamo sentite discorsi e romantici del nostro amico prima se c'è da riscattare
Da creare anche sul piano dell'immaginario collettivo il rapporto tra la politica e l'anonimato della grande città estremamente importante
Questa figura di politico individualmente scelto a cui c'è l'affidamento personale c'è l'apertura di credito personale
Credo che
Ma credo siamo d'accordo tutti ci sia da creare un governo di maggioranza non un governo del Consiglio
Io mi sento compromesso quando debbo dire di no cento volte in una giornata alle numerose alle troppo numerose delibere
E siamo arrivati a Bologna ecco perché non sono d'accordo di immaginare una maggioranza per l'auto la espressione dello Statuto l'autoformazione della comune queste cose si possono fare utilizzando tutte le forze del gioco è stato detto che le regole sono le regole di tutti non sono le regole della maggioranza o della minoranza
Quindi non non mi pare ecco che sia necessaria una maggioranza costituente
Ecco credo che sia importante io personalmente ho ceduto con un'amplissima delle delega quale mai c'era stata nella mia città ampi più ampi poteri alla giunta io credo che Brent sia opportuno mantenere i poteri di controllo
L'indirizzo di approvazione dei regolamenti al consiglio comunale si debba reintrodurre come voleva la legge comunale e provinciale le sessioni non deve esserci un consiglio comunale che invade la le cronache della stampa locale per tre giorni alla settimana ma devono esserci delle sessioni
E debba distinguersi chiaramente il l'esecutivo dalla
Dall'organo consiliari
Credo anche importante
Che come elemento che mantenga la continuità del controllo tra l'una e l'altra sessione costruire così come abbiamo fatto negli statuti bolognesi la figura del capo della minoranza
Dotato di un ufficio dotato della possibilità di accesso alle informazioni con una propria spazi con la possibilità di interrogare i funzionari
Di intervenire nel scelta delle commissioni d'appalto
In maniera da aprire questa duplicità di figure il sindaco e il capo della minoranza
Per quanto riguarda gli apparati la figura del segretario comunale deve rimanere come il garante del legittimità degli atti
Per essere Louis che organizza gli appalti
Che predispone gli atti amministrativi
Ma per quanto riguarda l'organizzazione degli uffici la programmazione dell'attività a me pare che sia opportuno permettere la assunzione a tempo per l'intero vita di una giunta di personale Esterno con un tipo di preparazione non esclusivamente burocratica
O con una preparazione burocratica fatta in altri ambienti rispetto a quelli comunali la quantità di informazioni tecniche necessarie per la gestione di un grande comune
Incommensurabili mente superiore quelle della burocrazia statale
E quindi credo che l'acquisizione di personale con queste caratteristiche sia essenziale non nella veste di consulente ma nella veste inserita nella linea di comando amministrativa
Per
Le grandi concentrazioni nonostante i gli insuccessi credo che si debba insistere per far funzionare i quartieri le circoscrizioni ragione per cui a mio parere non hanno funzionato e che si è mantenuto una duplicità di se
L'assessorato e il quartiere per affrontare i problemi del servizio alle persone servizi alle persone deve essere nelle grandi concentrazione urbane materia esclusiva dei quartieri
Non è pensabile di a vere un assessorato alla assistenza e poi a venire una commissione per l'assistenza a livello di quartiere è necessario che si scelga qual è il livello appropriato di governo e a quello livello di governo venga affidato esclusivamente il servizio ora credo che per quanto concerne i servizi alle persone la dimensione dalle cinquanta alle duecento mila unità abitanti quella corrispondente diciamo a una uso sia la dimensione opportuna in cui effettuare la
Il decentramento ma questo decentramento deve essere completo non deve essere semplicemente una serie di atti delegati dal comune ma deve bisogna costruire il governo di quartiere come avente fin dall'inizio propri mezzi e materie esclusive su cui esercita la sua attività questo dei problemi della evitare la sovrapposizione e uno dei pochi uno degli aspetti più seri di tutta la nostra vita amministrativa locale
Ma ci uniamo quello che accade in materia di turismo in materia di promozione dove ciascuno dei tre livelli tradizionali di realtà di governo locale esercita le stesse identiche funzione creando sovrapposizioni Sperto
Aspetto decisivo e quello dell'autonomia finanziaria l'abbiamo detto sempre
Io credo che in una riordino delle finanze della Repubblica
Questo sia uno degli aspetti veramente importanti
La settanta ad oggi noi abbiamo anche qui doppiato le sedi di intervento
Abbiamo mantenuto i grandi piani nazionali per rispondere alle grandi categorie con cui la politica nazionale ha voluto conservare un rapporto al posto di far funzionare la finanza regionale con la finanza locale
Credo che uno degli elementi di Sperto su cui quando arriveremo al preparazione di regni prossimi due o tre anni dovremo sul piano delle istituzioni prima che delle quantità finanziarie venire a capo e quello di definire le sedi in cui certi interessi pubblici vengono perseguiti ed evitare appunto
Questa situazione che
Incompiuta realizzazione delle autonomie che ha rappresentato la conservazione per alcune decine di migliaia di miliardi di strumenti di intervento economico e sociale in materia di pertinenza delle regioni o dei governi locali
Nel bilancio nazionale ed è in relazione a questa
Applicazione fino in fondo anche sul piano finanziario dei principi autonomistici che il discorso
Sì si tratti di mantenere lo stesso livello di finanza uccidere una parte della finanza agli enti locali mi pare in qualche modo non abbia senso
Io ho letto le osservazioni De Mita circa la finanza locale
De Mita sì
Professore di diritto tributario
Ecco a me pare che
Nonostante le sue persuasi vivere osservazioni di tipo giuridico
Ci sia una vantaggio nel mantenere come elemento importante dell'autonomia impositiva la il riferimento al parametro della ricchezza immobiliare
Noi abbiamo bisogno di avere un sistema di trasferimenti che garantisca l'uguaglianza del cittadino sia che esso si trovi a Palermo o a Milano sia esso che si trovi in una grande o piccola città non possiamo immaginare riparametrizzare troppo
Alla dimensione del centro i trasferimenti che avvengono dal governo centrale
Sono flussi finanziari raccolti tra tutti i cittadini e non è pensabile che nella operazioni di trasferimento si determini un maggiore diritto di qualcuno ad ottenere un più ampio trasferimento dallo Stato
E quindi è necessario nei prossimi cinque o dieci anni arrivare a parametrare i trasferimenti dal bilancio dello Stato adatti elementari di numero degli abitanti di età degli abitanti di dimensione
Del comune per quanto riguarda reti viarie scelto
E allora e tanto più importanti a dire un parametro della finanza locale che sia collegato alla grado di bisogno del comune
I maggiori centri hanno bisogno di una maggiore sono beni più rari sono beni più costosi la mantella manutenzione di una grande città di un grande centro metropolitano costa di più
Che la manutenzione di un Comune di medio-piccola dimensione e allora il riferimento al patrimonio immobiliare che automaticamente si rivaluta
In a relazioni diretta al bisogno di servizi pubblici mi pare lo strumento più i do
Abbiamo in Italia un patrimonio immobiliare che valutato sulla milioni e mezzo di miliardi e quindi una percentuale dello zero cinque per cento del valore patrimoniale rappresenta in teoria al limite sette mila cinquecento miliardi che aggiunta
Alla imposizioni esistenti da circa il trentacinque quaranta per cento di quello che potrebbero essere le entrate comunali quindi avremo un sessanta per cento di entrate
Per trasferimenti centrali che debbono
Tendere ad essere il più possibile eguali in maniera che i cittadini non siano trattati in modo diverso a seconda della loro localizzazione e dall'altra parte una fonte di finanza locale che tende a dare i gettiti in qualche misura commisurati con i bisogni le la domanda dei processi di urbanizzazione che sono quelli che massimamente determinano le differenze nel costo dei governi locali a seconda delle dimensioni a seconda delle vocazioni
Economiche sociali di un grande cento
Anch'io e qui finisco credo che il momento
Della riforma deve essere una legge quadro una legge che regola soprattutto gli aspetti nella della formazione della maggioranza e della scelta dell'esecutivo
E che regola gli aspetti finanziari deve essere lasciato ampio spazio alla auto regolamentazione
Ma deve essere preteso che questa autorevole lamentazioni si faccia che per ciascun attività che mette in contatto il Comune con o la Provincia con i cittadini
Esistono regolamenti precisi che tipici signor gli atti e i tempi perché i tempi sono essenziali e la lentezza delle burocrazie locali e un hard una un elemento di discriminazione fra un cittadino e l'altro così come deve garantire la partecipazione al procedimento secondo i nostri migliori maestri della scuola giusto qui cistica voi legata e deve
Introdurre elementi di
Un atto di libertà di informazione di un Freedom Information è questa
Che permetta il sindacato più importante che il sindacato appunto che nasce dalla lotta politica quando il consiglio comunale non è chiamato a intervenire nel processo delle licenzio delle concessioni perché questo diventato di Giunta
Allora il gioco delle parti
Può tornare ad essere nella discordia concorde della democrazia l'elemento per moralizzare la vita politica ma questo richiede accesso alle informazioni cosa che nella realtà della nostra burocrazia in particolare della burocrazia locale e oggi estremamente arduo e difficile da ottenere
Devo avvertire relatore che bisogna contenere un po'che i tempi dei loro interventi adesso la parola è al professor Piero Alberto Capotosti che e docente di Diritto regionale alla seconda università
Di Roma si è parlato di regioni anche in questi giorni di convegno sulle Autonomie ma non sempre in termini positivi volevo soltanto accennare il Comune
E che viene fuori come immagine da questo dibattito è sicuramente un comune un po'schiacciato dall'istituto regionale
Ma forse è solo un'impressione ad ogni modo la sotto traccia che è stata assegnata indicativamente si intende al professor Capote Capotosti è quella del controllo sugli organi e sugli atti degli enti locali
Grazie Presidente io innanzitutto inizio con ringraziare dell'onore che mi è stato fatto richiamare a questo seminario di studio della Democrazia Cristiana
Al quale peraltro darò un contributo modesto non soltanto per la molestia di chi vi parla ma perché il tema del controllo sugli atti e sugli organi degli enti locali
è stato talmente trattato a tutti i livelli dai convegni ai alle riunioni alla dottrina che è difficile riuscire a dire qualcosa di veramente innovativo in questa materia
Comunque il dato di approccio al punto di partenza
A mio avviso deve essere costituito dal mutamento di ottica che con l'entrata in vigore della Costituzione si è realizzato
Terra un Morello autarchico
Ed è un modello autonomistico
Se questo è vero sì cioè la Costituzione del quarantotto ha mutato le prospettive
Davo Tarchi ad autonomia per quanto concerne gli enti locali ne derivano delle profonde conseguenze sulle regime dei controlli
Regime dei controlli che peraltro di per se stesso è neutrale e strumentale quindi dipende dalle finalità che si vuole
Preordinare ad un sistema dei controlli e quindi occorre identificare esattamente le finalità gli obiettivi cui un sistema di controllo deve essere preordinato
Se dunque queste finalità ed esigenze sono quelli propri di uno Stato delle Autonomie
è evidente che i controlli sugli enti locali debbono oggi essere immigrati al conseguimento di questo obiettivo
Occorre quindi procedere a un a ridisegnare per così dire il sistema dei controlli negli enti locali
Ne a questo Progetto di riscrittura può opporsi una lettura estremamente limitativa dell'articolo centotrenta della Costituzione
La dove prescrive la necessità di un controllo di legittimità sugli atti delle Province e dei Comuni
Forse sì esagerata la portata restrittiva di questa norma costituzionale
Perché in realtà questa norma della Costituzione non è una sorta di gabbia di ferro che impone sempre e comunque il controllo di legittimità
E in realtà e possibile ricavare da questa norma una l'attitudine notevole per quanto riguarda le modalità di esercizio del controllo
Oltre naturalmente alla possibilità di introdurre ulteriori tipi diversi dal controllo di legittimità sugli enti locali
In realtà il c'è l'articolo centotrenta si limita solo a stabilire che la costituzione dell'organo di controllo deve essere fatto con legge statale per tutto il resto c'è ampio spazio per una legislazione regionale
E cioè per quanto riguarda le forme del controllo le modalità di esercizio del controllo gli effetti del controllo
Fuoriescono dalla previsione normativa dell'articolo centotrenta della Costituzione quindi possono costituire oggetto di legislazione regionale su un punto
Ora non è che questo può sembrare troppo forte direi anche perché in realtà la Costituzione
Era stata interpretata dalla Corte costituzionale su questo punto in maniera molto restrittiva dando tutta la materia dei controlli sugli enti locali alla legge dello Stato
Peraltro però si riflette che se queste erano le posizioni iniziali della Corte costituzionale in una sentenza mi pare Nest del settantadue
Poi successivamente la corte ha evoluto la sua giurisprudenza ed è venuto a aprire maggiormente proprio tenendo conto delle significato più specifico di stato delle Autonomie quindi dando spazio notevole alla legislazione regionale nella organizzazione del sistema dei controlli
D'altronde
Occorre ancora ricordare un altro articolo della Costituzione l'articolo cinque della Costituzione è stato sempre interpretato come una sorta di norma di chiusura del sistema norma di chiusura
Che stabilisce un favore autonomistico e quindi è chiaro che anche nell'interpretazione della legislazione vigente la massima apertura possibile deve essere concessa a favore delle esigenze delle Autonomie
Oltretutto si tenga ancora presente per giustificare questa auspicabile in questo auspicabile intervento da legislazioni regionali in questo settore
Che nella Costituzione si parla soltanto di leggi generali di principio
E quindi questo esclude norme particolari di dettaglio che venne ricadono nella competenza normativa delle regioni
E quindi auspicabile che la legislazione regionale acquisisca una maggiore direi consapevolezza della propria potestà normativa in questa materia
E a questo fine deve adeguare si deve adeguare il complessivo sistema dei controlli alla precipua e fondamentale esigenza di un migliore Combi de di un migliore coordinamento tra il centro della periferia
Un coordinamento tra programmazioni e tra livelli di governo diverso cioè oggi l'ottica dalla quale noi ci dobbiamo muovere questa di una forma di Cooper azione tra centro e periferia sia a livello di governo sia a livello di programmazione in un quadro che tendenzialmente deve riferire
Lo Stato le esigenze dello Stato comunità rispetto alle esigenze dello Stato persone
Se questo dunque deve essere l'obiettivo di fondo di una nuova legge sulle autonomie appare evidente la necessità di ripensare
La stratificazione delle dei modelli di controlli che si sono via via succeduti nel tempo
Tanto più che partendo dalla legge numero sessantadue del cinquantatré
E c'è da subito da porsi il problema della compatibilità tra un organo di controllo con potere di annullamento e appunto queste prospettate finalità di coordinamento tra centro e periferia ecco c'è il primo problema se il potere di annullamento in quanto tale possa essere rispettoso di un quadro di un necessario quando di coordinamento tra centro e periferia
Comunque indubitabile che se l'autonomia significa come ora mai acquisito nella dottrina più accorta la capacità di darsi un proprio indirizzo politico il controllo deve sostanziarsi non tanto sulla vinificazione
Della regolarità formale dell'atto sottoposto a controllo quanto piuttosto devi fondarsi sulla valutazione della conformità ai principi di fondo dell'azione amministrativa dell'ente locale
Ed infatti questo passaggio che prima ho accennato dal Morello autarchico al modello autonomistico
Vuol dire un passaggio da quella concezione dell'autarchia secondo Santi romani di amministrazioni indiretta dello Stato
Di amministrazione che tiene luogo di quella statale ad una concezione della autonomia completamente diverso da
Per dirla
Con la definizione più recente interessante di Giorgio Roberti come attività amministrativa che si può edifica per un'intrinseca diversità rispetto a quella dello Stato quindi insistere distinte sere distinte ma coordinate e se così è appare tutta l'obsolescenza di modelli di controllo che come gli attuali si vengono abbassare sostanzialmente su forme di garanzia giurisdizionale o paragiurisdizionale
Se infatti pensiamo che
La necessità dell'estensione del controllo a tutti gli atti degli enti locali
La puntualità la specificità del controllo spesso
La motivazione che accompagna gli atti di controllo sono tutti elementi che inducono a ritenere che il controllo oggi come praticato
Tende a manifestarsi nelle forme di attività giurisdizionale o pare giurisdizionali che prioritariamente tutela non l'interesse pubblico ma tutela la situazione del privato
E quindi quello che viene in ombra e il profilo dell'interesse
Infatti
Che questa possa essere un'interpretazione condivisibile lo si ricava anche dal dalla proposta di attribuire al Governo un potere generalizzato di impugnativa sugli atti degli enti locali
Questa dovrebbe essere la finalità cioè il recupero della tutela degli interessi generali ma occorre francamente porsi il problema se questo potere di Inter di impugnativa da parte del governo come a tutti noto è stato
Importato dal sistema francesi quale peraltro però abolito tutti i controlli previsti
L'ingerenza prefettizia sull'amministrazione locale quindi è una lettura ambivalente quella che presente a questa proposta
In realtà
Per una migliore tutela degli interessi generali degli interessi delle collettività
I cui enti esponenziali sono comuni e province
Occorre superare il carattere meramente cartolare del controllo
Che focalizzandosi sulla tutela del privato viene a porre in ombra l'interesse l'interesse della collettività e soprattutto i profili inerenti all'azione amministrativa
Profili dell'azione amministrativa che vanno invece sempre di più seguita anche perché per il notevole incremento delle leggi provvedimento sempre più a livello di legislazione vengono indicanti Progetti e programmi i quali non sono compatibili con un controllo puntuale sugli atti
E si ritorna
Al problema
Dell'ambito del controllo di legittimità e del grosso problema del cosiddetto controllo di gestione
E innanzitutto a questo riguardo occorre subito pensare all'esigenza di eliminare come d'altra parte nella proposta
Nel nel disegno di legge sulle autonomie di limitare il controllo di legittimità soltanto determinati atti cioè a quegli atti che hanno un contenuto non suscettibile di ledere immediatamente
La situazione giuridica del privato e pertanto il controllo preventivo di legittimità André esteso a tutti quegli atti aventi natura regolamentare e carattere generale oltre che naturalmente ai bilanci
Poi andrà ripreso quel quell'indirizzo dottrinario che fa capo assedi studiosi e qui ricordo Varettoni atleti fra gli altri
Che propone ai fini delle modalità di esercizio del controllo una distinzione tratti di gestione atti di governo
E infatti gli atti di gestioni nei quali è prevalente
L'esame della correttezza formale dello svolgimento all'azione amministrativa
In quanto possono ledere le situazioni del singolo dovrebbero essere sottratti al controllo preventivo di legittimità ed affidati se del caso ad una tutela giurisdizionale vera e propria qual è quella degli organi di giustizia amministrativa
Viceversa io organi di governo a contenuto generale cioè bilance atti a contenuto generale di natura regolamentare
Andrebbero sottoposti a controllo ma secondo modalità diverse anche qui debbo introdurre ulteriori distinzioni nell'ambito degli atti di governo
Tra antiche incidono diciamo così
Sull'equilibrio economico-finanziario e atti di governo che non incidono sull'equilibrio economico-finanziario
I primi gli atti di governo che incidono sull'equilibrio economico finanziario
Andrebbero riservati al controllo di un organo tecnico e neutrale che non può che essere la Corte dei conti
Mentre il problema più grosso riguarda gli altri atti quelli di governo che non hanno contenuto
Incidente diciamo così sull'equilibrio economico sociale pur avendo una portata di carattere generale
Ecco si pensi ai piani regolatori tanto per fare un esempio e qui si dice che il controllo migliore dovrebbe essere quello riservato all'Area Interna proprio per il rispetto di quelle esigenze di autonomia alle quali aveva accennato
Ma qui si incentra il grosso problema della metodologia di questi controlli dell'aria in terra
Che si baserebbe Rosu tecniche diciamo così di tipo aziendalistico secondo moduli di verificazione
Che sarebbero secondo alcuni da recenti studi potrebbero essere di tre i livelli un primo riverifica azione contabile di conformità
Ai fini della rispondenza alle norme di bilancio e dei rendiconti
Che non potrebbe che spettare alla Corte dei Conti per le ragioni prima già detto
Un secondo livello di verificazione dell'efficienza e dell'economicità
Cioè anche questo sarebbe una sorta di controllo di legittimità perché andrebbe a a a valutare il profilo di conformità con le cosiddette regole della proficuità dell'ASPI che sono regole introdotti in legge
Infine il terzo livello cioè quello di verificazione dei programmi che viceversa comporterebbe un'analisi dell'azione amministrativa quindi sarebbe un controllo concomitante con l'azione amministrativa
E questo direi ultimo livello che punì grosso problema da un lato dei parametri e degli standard sa su cui effettuare questo controllo che pur nella loro difficili individuazione non possono che essere dei parametri di tipo funzionale adattando idee diversi modelli di governo locale
Ecco quindi sotto questo profilo la necessità di sto concludendo Presidente la necessità di introdurre non un regime unitario dei controlli ma un regime articolato dei controlli in relazione alle diversità dei modelli locali
D'altronde in una legge di principio sulle Autonomie qual è quella che occorre approvare non si deve scendere nel dettaglio appunto perché questo può essere lasciato legislazione regionale fissando soltanto alcuni principi di fondo
E questa flessibilità dei controlli
A mio modesto avviso rappresenta forse la conseguenza e l'adeguamento più effettivo al principio dell'autonomia sancito dalla Costituzione grazie
Avevamo previsto ma non ne era scritto in programma un intervento che non ci saranno più allarmate del dottor Martinengo che presidente dell'Unione nazionale delle comunità enti montani
E invece ci ha consegnato una memoria che naturalmente passeremo agli atti nel libro che pubblicheremo di questo seminario e adesso la parola
Al senatore Bonifacio venute glielo presenti vi ricordi di luglio in più altro sono da ex presidente dalla Corte costituzionale ma adesso lo posso anche rivelatore
Presumo virgola otto nove miliardi nonché pubblicista che periodicamente adesso ci delizia ogni tanto anche subito i maggiori giornali Baglioni proprio su due
Legato sulle sue riflessioni con le sue riflessioni sui problemi dello Stato delle istituzioni a lui la parola luci parla d'irresponsabilità e controllo degli enti locali che il tema sottotraccia assegnate quindi secondo questo tema
Io larga misura
Abbiamo ascoltare l'intervento di Capotosti sui controlli biondino dice che ognuno ripetendo proprio conto è giunto a conclusione di Marsiglia molto vicini vere alla divisione
Qui la distinzione tra autonomia autarchia ed era necessità di conformare incontrollata questa nuova funzione autonomistica andrò forse un poco più in là
Frattanto dobbiamo fare una constatazione prima di parlare di condoni di responsabilità vogliamo parlare delle cose che stanno prima del controllo e della responsabilità
Cioè nel porre questi interrogativi intendo riferirmi al diritto sostanziale
Sono dei ferri vecchi i controlli sono arcaici e per di più Carlo sull'esercizio di poteri Arcai talmente definiti dalla legislazione sostanziale queste la tragedia
Noi sappiamo benissimo pare amici che gli attuali amministratori quindi i Comuni vivo attraversa l'azione degli amministratori
Usò degli strumenti che risale al mille novecento avendo approva dirittura mille novecentoquindici
Da qui la urgenza di questa riforma che si inserisce in un quadro di riflessione istituzionali che forse non c'è materia più istituzionale di quella dei Comuni
Che sono il biglietto da visita della democrazia le basi della democrazia
E allora ritengo pena questa riflessione non si può parlare di controllo e di responsabile assenza anzi parlare
Delle regole sostanziale del diritto sostanziale noi dobbiamo ricavare la conclusione che quando mai urgente oramai questa riforma per la quale parliamo d'anni è vero Mancini della quale per anni abbiamo duramente già lavorato in Parlamento
C'è di più
E io constato
E che che l'ordinamento attuale ordinamento diverse confuso io vi dico con tutta sincerità
Che mi meraviglio che lei citava la ancora avanti e decisi ancora amministratori facciano INCE approvò foggiana recita con gli strumenti vecchi dei quali Visco
Perché c'è stato nel settantasette il grande decentramento che tutti conosciamo ma la carenza è stato non è stato accompagnato da una rinnovazione delle strutture di donne a far fronte al decentramento che pur veniva operato nel mille novecento
Settantasette
Direi la mia impressione riflettere su questa materia e che abbiamo una serie infinita di controlli che però non c'è la efficienza e con Bossi si dovrebbe essere finalizzata al governo dell'economia però è passato già dei confini che tradizionalmente le assegnamo allo stato personale per investire tutta la collettività nel suo nel suo pluralismo
è abbiamo il condono legatura amministrative si sia con i vari settori sto anche controlli pesanti abbiamo il controllo affidato alla Corte dei Conti
Controllo paragiurisdizionale e controllo giurisdizionale abbiamo il condono alle giurisdizionale affidata ad altri giudici fra i quali preminente oggi il giudice il giudice penale abbiamo veramente una selva di controlli che il complessivo
Insieme dico io parlo di insieme dicono non lo so neppure parlare di sistema ricondurre perché mi pare che non possa individua un sistema del controllo sugli enti locali
E la fa affastellarsi Because eterogenee e cose diverse
Un affastellamento che lascia fuori della porta quella che dovrebbe essere invece la funzione principale del controllo quella di assicurare di assicurare un controllo in un po'giù di un complessivo dicevo governo dell'economia in cui sono coinvolti gli enti locali lo sappiamo benissimo
è una tesi due di carattere assolutamente generale e dalla constatazione di questa crisi è che qua non c'è la parata che constatare come stanno le cose non c'è una sovrapposizione di una valutazione soggettiva noi constatiamo che nelle mani degli amministratori chi sono appena riletti
Constatiamo e questo può aver amministrato risponde a controllo assolta accanto questa è una constatazione obiettiva del mostro caotico ordinamento
Ma dobbiamo prendere a mosse proprio da queste constatazioni vogliamo risanare i complessi coordinamento delle autonomia
E loro esamineremo serve a convincere il resto non Céline seguiremo obiettivi di fantascienza istituzionale la più pericolosa quella quando scesi ma soltanto se cerchiamo di recuperare la logica di fondo sottostante alla vigente costituzione
E in questa direzione
Dobbiamo assumere
Come punto di riferimento qualificante il concetto di autonomia qua mi trovo d'accordo pienamente con Capotosti
Che qualifica tutto il tessuto delineato nella seconda parte il titolo quinto della nostra Costituzione e in particolare credo articolo centoventotto per quanto riguarda il Comune
Ma non basta dire questo ricerche meriti il vero significato di autonomia che cos'è questa autonomia
C'è pensava quali Thiago è una cosa diversa rispetto ad una mera somma di attività amministrative l'equivoco e quindi di vedere nell'autonomia sotto il sommarsi Dutoit serie di possibili attività amministrativa
Io non so per la verità
Sì la stessa Costituzione sia rimasta fedele a questa emergere concetto di autonomia non so ad esempio se il controllo prevista articolo centotrenta della Costituzione che formalmente concentrato ha formalmente quanto indaga sulla legittimità degli atti sia coerente con la fermata autonomia del Comune
Io non so per la verità sia un simbolico a qualche revisione costituzionale
O se sia sufficiente come di Palazzo stesse Capotosti una coraggiosa interpretazione adeguatrice del contenuto del centotré
Quella che certo e che le Regioni non hanno coperta affatto lo spazio che l'articolo centotrenta pur lasciava alle alle regioni
Non mi risulta che le Regioni abbia occupato abbia avuto voglia di occupare questo spazio per dettare con un modo di essere del controllo più confacente al sistema autonomistico generale
Quella che accettò
E che dobbiamo muoverci verso una struttura di questi il Coreco
Che a differenza del sistema oggi vigente assicuri in partenza l'imparzialità che deve essere connaturale alla funzione di controllo la funzione di condono non può essere mai
Una sopraffazione politica non può essere mai una cinghia di trasmissione interessi politici sembra Vizzavi verso gli enti
Verso gli enti locali e io perciò sono pienamente favorevole al tipo di soluzione faticosamente individuato nell'articolo settantuno del disegno di legge dell'amico
Mancini che non è vera mazzo abbiamo strenuamente difeso contro tentativi di un grosso gruppo politico
Dissi diviso attraversava introduzione dello strato oggettiva possibile scelta poi a ridere alternativa fra i soggetti pure individuato i a livello di legge insomma lo difendevano
Cioè non solo il disegno di legge consegnava assemblee dall'Assemblea rinviato in Commissione c'è anche il lavoro di un comitato ristretto ampiamente rappresentati di tutte le presenze politiche in Parlamento
Ora
Al di là di un controllo amministrativo esista anche altri tipi di controllo
E o anche riferiva controllo esercitato dalla Corte dei Conti io non lo contesto nel suo fondamento ma voglio solo dire che per i tale controllo
Per le sue modalità per il suo esercizio per assesta sua funzione noi non possiamo affidarci oramai solo all'evoluzione giurisprudenziale
Io so creato differenze è riuscita a conseguire quattro obiettiva di grande rilevanza
Per esempio il concetto della così detta responsabilità formale è stata superata la Corte dei conti ha avuto l'avallo questo superamento della Corte costituzionale passando al recente è una sentenza del mille novecento ottantatré
Però anche lei di interpretazione o fare il massimo sforzo ma nei limiti consentiti dalla legislazione non credo che potremo conseguire affidandosi completamente alla giurisprudenza evolutiva della stessa corte dei conti
Quindi non possiamo sperava di raggiungere obiettivi di risanamento vestivo degli controllo
Ancora
Io credo
Credo veramente qui distanti da cosa che il decentramento debba riguardare anche la corte dei ruoli per i il moto idea ce n'è un moto generale lo abbiamo fatto per la giustizia amministrativa ritrova una puntuale disposizione costituzionale terrà impone tra il decennale deve essere generale tutte le funzioni dello Stato avvicinare gli organi al cittadino
Esso stesso un rinnovarsi rivitalizzarsi della democrazia nel suo nel suo complesso
è un problema pesantissimo posto sul tappeto che dobbiamo risolvere
Dobbiamo ride dobbiamo risolvere
Ma a parte
Questa modifica come vogliamo dire strutturale la riforma deve trarre le dovute conseguenze a carattere giurisdizionale prove gli ha come funzione della corte dei conti
E su tale a me sembra necessario
Eliminare
Ogni automatismo di giudizio pericolosissimo
Bisogna rafforzare il proponimento dell'azione in relazione agli interessi in gioco mi riferisco all'azione degli stessi enti
Bisogna dare spazio a tutti i principi che governano la giurisdizione in primo luogo al diritto di difesa bisogna ricostruire in modo che esse del processo innanzi alla corte dei conti
Ma prima ancora di tutto questo
Dobbiamo prendere atto
Che recentissimamente alla Corte costituzionale fatto una grossa affermazione di critica al modo come oggi e in Buggio alla corte dei conti come un modo che viola il principio di indipendenza che deve essere caratteristiche di ogni giurisdizione
Demandando poi al legislatore di attuare
Attraverso una legge i ricchi vidi Venezia questo monito della Corte Costituzionale vogliamo raccogliere permissiva ed è il presupposto di ogni azione di rinnovamento del processo giurisdizionale innanzi alla Corte
Alla corte dei conti
E
Vorrei potere rapidamente
Concludere
Dicendo che i poveri ai quali ci occupiamo deve investire Sarain anche la responsabilità penale degli amministratori non ci dobbiamo preoccupare
Di lui si insieme di controlli di rischi a cui vanno incontro gli amministratori perché noi corriamo Sosa la nostra democrazia rincorre un gravissimo rischio per io non trovare gente capace e perbene che si offre di amministrare queste Indira fondamentale nel giorno in cui andava e si offrì trovare gente disponibile a mezza servizio di un comune e la democrazia sarebbe in gravissima involuzione
Io mi chiedo
Se l'autonomia e cosa diversa dalla discrezionalità amministrativa
Forse no dobbiamo costruire un sistema penale
E via riflesso a questa posizione propria degli enti privi degli amministratori
Così perché le attuali norme sono legata al concetto di discrezionalità amministrativa se il concetto a bassa quale dobbiamo partire a un concetto di autonomia ma dobbiamo forse costruire delle fattispecie proprio per colpire chi veramente merita di essere colpito io vorrei fare una considerazione finale caro Mancini
Legge libri Intimissimi abbiamo portato una legge di princìpi immettere di autonomia vanno a comitive di redivivi riempire poi questi principi
Perché qui posso solo chiedere serie preoccupazioni
Capisco che Capotosti pensi alla realtà regionale che riempì i principi di cose estremamente concreto
Ma se vogliamo fare una riforma la quale disciplini in modo di essere
Dei comuni parliamo qui solo solo dei Comuni
Non è meglio che il Parlamento interprete affidamento a una legge dello Stato e la disciplina e il comune senso adottare solo una legge di principi ma una legge che sia concretamente applicabili essa stesse immediatamente e allora
Concludo
Concludo con una ipotesi che può essere provocatoria
I Parlamenti avere in mente in grado di fare una legge concreta sulle automatica eroga o non è meglio utilizzare lo strumento della delega tanto più che oggi abbiamo inventato nella realtà della vita no a livello dottrinaria la possibilità per il Parlamento
Di non lasciare il governo libero
Nella traduzione dei principi e dei criteri direttivi aria ancora alla pari di Commissioni parlamentari ampiamente rappresentative non sarebbe preferibile che quei princìpi si ci si è mai già sia una legge di delegazione con un termine settembre quadreria cavata esercitata
Ecco questi derogando io concludo il mio integrazione
Adesso prende la parola il senatore Sandro Fontana che è docente di Storia moderna presso l'Università di Brescia ci trattiene su un questo tema diciotto tracce alla finanza locale che poi abbiamo anche approfondito in altri interventi e l'autonomia impositiva in particolare
Del comune
Io ho accettato volentieri questo compito
Dei riferirmi
Direi esclusivamente un tema concreto popolo dall'autonomia impositiva
Perché
Ritengo che le implicanze d'ordine politico generale anche sul sistema politico italiano sono più basse di quanto posso sembrare trattare su un tema molto tecnico e molto specifico
Tant'è che io ritengo che non posso assolutamente
Essere varata una nuova legge di riforma
Delle Autonomie locali senza risolvere contemporaneamente nella stessa legge anche il problema dell'autonomia impositiva
E questo per due ragioni molto elementare
Perché noi possiamo discutere a lungo sulle competenze sulle distinzioni sulla funzione degli organi masse non esistente la possibilità di gestione delle risorse di reperimento
E la responsabilità nelle scelte questa è come chiamo certi studiosi come la chiamava Max Weber una democrazia senza oggetto
Cioè non c'è l'oggetto della democrazia dell'autogoverno
Il secondo elemento è perché Attraverso i trasferimenti dallo Stato agli enti locali
Quindi attraverso la soluzione del problema della finanza locale nel possiamo avere un incentivo notevole alla semplificazione territoriale dei comuni italiani
Cioè senza violare la autonomia dei singoli Comuni noi attraverso forme di trasferimento che incentivano l'aggregazione noi possiamo difendendo sempre l'autonomia
Arrivare ad una ristrutturazione complessiva del sistema territoriale degli enti locali infatti competenza significa soprattutto competenza territoriale esistono problemi che solo a un certo livello possono essere adeguatamente risolti e i trasferimenti dello Stato possono incentivare un disincentivare direi forme di semplificazione territoriale senza violare direi le Autonomie locali perché sarebbero comunque sempre scelte quindi già da questo punto di vista vincere andiamo conto come il problema della finanza locale dall'autonomia impositiva
E di derivazione naturalmente statale sia molto molto importante più importante a mio avviso dalla stessa riforma complessiva del Dior il sistema elettorale tutto e tutto il resto infatti noi assistiamo nel nostro Paese ad una divaricazione sorprendente
Via via che in Italia aumentato se dilatata la base sociale del potere politico
Per cui non solo è stato l'atto il voto alle donne ma anche i diciottenni noi abbiamo visto restringersi
Le possibilità concrete cioè anche d'ordine finanziario della gestione dell'autogoverno stesso cioè è stato dato appunto
Abbiamo contribuito per certi aspetti a creare quella che ho definito uno democrazia senza oggetto
Ma io voglio toccare un altro aspetto molto importante per le implicanze di carattere politico generale
Secondo le stime di uno studioso come il Giarda
Noi abbiamo nei gli enti locali oggi in Italia comuni e province
Un trasferimento da parte dello stato che si aggira intorno a settanta C settantacinque per cento del bilancio dei comuni naturalmente con delle punte più basse più alte a secondo delle varie delle varie zone
Questo per la spesa corrente lo stesso modo può dirsi anche intorno al settanta per cento per la le spese investimento
Però vi sono tre punti che vanno sottolineati in ordine al criterio con cui vengono direi avvengono questi trasferimenti
E sulla base di questo anche le conseguenze che ne derivano il primo è il criterio dalla spesa storica criterio dalla spesa storica che è stato una necessità che tuttavia dura da poco oltre un decennio il che significa che tutti gli anni arrivano gli stessi soldi nelle stesse realtà più il tasso d'inflazione
Cioè da un lato abbiamo avuto una realtà sociale ed economica chi è profondamente cambiata dall'altro abbiamo una a trasferimento ripetitivo che ha finito scusate il termine per istituzionalizzare lo spreco
Perché abbiamo voi sorelle comuni che non sanno come spendere i soldi perché nel frattempo la realtà è cambiata e altri che non riescono a far fronte alle necessità più elementari
E siccome non si è mai visto un comune che restituisce allo Stato i soldi come non si è mai visto un comune che sta un ospedale che è stato chiuso laddove non ci sono questo rappresenta una spinta enorme alla dilatazione incontrollata della spesa della spesa pubblica
Cioè il rapporto classico tra fabbisogno della popolazione estesa purtroppo è stato infranto
Dal criterio della spesa storica non c'è più questo rapporto
Il secondo elemento che io voglio sottolineare riguarda proprio riferito soprattutto gli investimenti
Gli investimenti che vengono fatti attraverso lo Stato oppure attraverso le Regioni vengono fatti su domande che vengono fatte dai Comuni
Quali comuni fanno domande su tutte le leggi o regionali o nazionali affidano al parlamentare come si affida un messaggio ad una bottiglia
E poi
Arrivano
Questi o quei i contributi o Mutti cosa significa questo che chi ha santi protettori riesce ad aprire il contributo chi non li ha il contributo non ottiene ma capita di peggio che su dieci
Richieste ne viene assolta magari uno soltanto allora capite in molti Comuni che hanno enormi problemi di carattere idrico oppure igienico
Ottengono invece una stupenda
Faraonica Pescina moderna e siccome non si è mai visto un comune restituire i soldi noi abbiamo un distribuzione senza gerarchia senza priorità delle risorse dello Stato ma la cosa peggiore secondo me è l'incentivazione
Di carattere trasformi mistico che questo comporta perché se è vero che solo chi ha dei santi protettori riesce ad ottenere il contributo non c'è che cercare o adeguarsi vari santi protettori
Il professor De Rosa Russo introduzione ha citato alcune frasi di Sturzo all'inizio del secolo in proposito ma io le ho ritenute leggendo lettura estrema purtroppo attualità
Io sono stato assessore come quando ero presidente Guzzetti degli Enti locali mi sono divertito fare una statistica
Si erano comuni che avendo la sfortuna di essere amministrati dammi dista liste civiche quindi non avevano santi protettori
Nei pressi comunisti né presso i democristiani né presso gli altri che non ricevevano nessun contributo da parte di nessuna legge regionale che veniva che veniva questa è la poi naturalmente trasformisti che a mente penso si adeguavano équipe mettevo una casacca chi metteva l'altra per ottenere questo
Terzo elemento che mi sembra da rilevare dalla data la situazione nella quale
Noi ci troviamo qual è
Vedete con i meccanismi si legano tutti
Che questo fatto dei trasferimenti dalla spesa storica così come sono
Hanno accentuato l'accentramento statale
Enormemente
Cioè di fatto hanno paralizzato gli enti locali
Nelle possibilità di manovra e di scelta responsabile a livello locale basti pensare il blocco delle assunzioni che indiscriminato per cui a un certo momento chi ha bisogno viene viene bloccato anche
Se ci sono delle necessità mentre chi ha personale superiore direi quello viene viene lasciato come come
Basta citare il fatto che ad esempio una regione come la Regione Lombardia che ha
Dieci mila miliardi e non è poco dieci mila miliardi di Bilancio
Praticamente di questi dieci mila miliardi oltre nove mila sono vincolati
Sette mila per la sanità Neil per i trasporti per ladri poi c'è l'agricoltura per settore energetico
Cioè vincolati attraverso poi parametri a cascata che arrivano fino all'ultimo Hessel
Per quanto riguarda la sanità per cui di fatto esistono novecento miliardi
Di Bilancio effettivo dove un ente come la Regione Lombardia potrebbe esercitarsi dei quale trecento sono spese correnti
Di funzionamento
Duecento una marchingegno di restituzione di solito per essere date lo Stato e quindi quindi bloccati
Su novecento miliardi centocinquanta miliardi sono le annualità dei mutui che la Regione deve pagare tutti gli altri per cui esistono sì o no su dieci mila miliardi ecco la democrazia senza oggetto
Neanche duecento miliardi
Che sono affidati alla libera
Azione degli amministratori degli amministratori chiedo quale di questi duecento miliardi più di cento sono trascorsi detti trasferimenti che la Regione obbligata a fare nei confronti degli Enti locali e degli istituti professionali cioè sono stipendi
Noi abbiamo una Regione come Lombardi che dieci mila miliardi a pochi miliardi su cui io mi chiedo se valga la pena di avere un'istituzione come questa basterebbe forse mettere un ragioniere e risolvere ma a mio avviso la conseguenza più grave e mi avvio alla conclusione
è che questo sistema Dieter responsabilizzazione delle ministre attori locali si è ormai esteso a tutta la dimensione pubblica io sfido chiunque a trovare un ente che amplia in Italia un ente pubblico la responsabilità ancora del Bilancio
Cioè in sostanza noi abbiamo otto mini più di otto mila cinquecento enti tra Comuni Province enti previdenziale aziende di Stato
Che attraverso trasferimento lo Stato o fondi di rotazione o come capita con l'INPS attraverso leggi dello Stato
Hanno una funzione puramente transitiva
E non direi di auto decisione nella gestione del la spesa pubblica e del bilancio stesso questo ha comportato e comporta
L'impossibilità l'impossibilità al controllo della spesa
Perché controllare otto mila cinquecento enti che non hanno responsabilità neanche Bismark dico sempre ci riuscirebbe a compiere un'operazione di questa natura questo portato alla deriva dilatazione del debito pubblico
Questo porta l'aumento oppure l'ha tenuta a un certo livello dei tassi di interesse con tutte le conseguenze
Che riguardano l'economia nazionale quindi come si vede un problema che sembra circoscritto come quello dell'autonomia impositiva rappresenta ha delle conseguenze norme sullo sviluppo complessivo non solo dalla democrazia del nostro Paese ma anche della economia delle risorse che abbiamo a disposizione eppure io ritengo esisterebbe la popolazione
La la la la stella alla possibilità di trovare una soluzione
Questa possibilità
A mio avviso va ricercato in una riforma dalla legge fiscale di cui parla anche Mancino nella sua introduzione
Attraverso forme stringenti di collaborazione tra amministrazione dello Stato ed enti locali quei famosi consigli tributari che oggi sono solo sulla carta
Per cui non si dovrebbe nel ricadere ma la vecchia tassa di famiglia che sarebbe affidata al soggettivismo e anche alla discriminazione a livello locale nel a parametri oggettivi
Che rischierebbero di cadere su una realtà fortemente differenziata come la nostra ma vi sarebbe la possibilità attraverso forme di collaborazione ed anche di accertamento
In collaborazione tra Stato ed enti locali per riuscire non solo ad ottenere una minore evasione fiscale
Avremmo una
Un non aumento della pressione fiscale perché si tratterebbe sempre di imposte che già ci sono avremmo la responsabilità degli enti locali
Avremmo cioè contribuito a risolvere il problema generale e qui io debbo dire su un tema così importante se c'è un partito che deve essere attento è il mio partito la Democrazia Cristiana
Che un tempo era il partito delle autonomie locali
E che oggi ritengo su questi tema debba svegliarsi perché levargli il Didier
Che nascono da questo profondo disagio non colpiscono in genere agli altri partiti
Ma colpiscono soprattutto la Democrazia Cristiana ecco perché una latitanza ulteriore
Della democrazia cristiana su questo tema rischia di essere una latitanza colpevole grazie Campana
Senatore Buzzetti come sapete già preside il cauto il preside do ragione lombardo ci parla appunto della dell'Iran piazza ai limiti della delega Regione Comune
Parlare dal problema della delega vuol dire a parlare nel problema di maggiore il conflitto fra i nostri comuni e la regione perché credo che su questo tema alcuni accenni o interventi che si sono fatti nella giornata di ieri e poi quest'oggi ripropongono la questione se in questi anni le Regioni abbiano usato correttamente dalla norma costituzionale
Che dispone che le Regioni si avvalgono normalmente
Della delega di funzioni amministrative
Tramite Comuni Province e da altri enti locali o se viceversa con insistenza sempre
Più ricorrente ed ampia si sia realizzato a livello regionale il così detto neo centralismo regionale appunto
Intanto io credo che si debba dire che
Occorre avere chiaro il quadro nel quale hanno operato le regioni in questi anni e non dimenticare che il trasferimento organico
Appunto di funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni avviene solo nel mille novecentosettantasette
Sette anni dopo l'istituzione delle Regioni
In una condizione di grave disagio e di difficoltà delle regioni stesse impegnate a darsi esse stesse un minimo di struttura di organizzazione di sistemazione del personale e della propria organizzazione
E non bisogna neppure dimenticare che vi sono alcuni vi sono stati alcuni problemi oggettivi non attribuibili a cattiva volontà delle Regioni o degli amministratori regionali o dei politici regionali
Che hanno reso particolarmente complicato difficile l'avvio di questo processo di dire
Per non parlare d'altro basterebbe pensare al problema dei destinatari della mia noi abbiamo vissuto una stagione quella dei comprensori è stato ricordato questa mattina
Nella quale partiti non so del Partito repubblicano era per la soppressione delle Province ma partiti con presenze di governo a livello regionale significative
Erano per i comprensori la mia regione ha istituito i compressori nel mille novecento
E settantacinque per sopprimerli poi grosso modo verso la fine dalla seconda legislatura ma era impossibile pensare a di attuare il processo di delega
In quanto vi era totale incertezza sui soggetti destinatari della delega spesso
La frammentarietà e le difficoltà di rapporto fra le Regioni e lo Stato in ordine alle competenze regionali sono state un ulteriore elemento di difficoltà
Non si poteva delegare o pensare ad un disegno organico di delega nel momento in cui era del tutto aperto il discorso delle funzioni e delle competenze regionale
La capacità dei soggetti destinatari della delega ad esercitare le deleghe specie perché non accadesse quanto è accaduto con seicentosedici che noi abbiamo trasferito funzioni amministrative
Direi esemplare erano le funzioni amministrative in materia di prevenzione
Infortuni di controllo sugli ascensori però dire
Di un fatto clamoroso che oggi sono totalmente credo ancora privi o in grande difficoltà ad essere esercitati solo perché al trasferimento a soggetti inadeguati senza competenze o funzioni o personale non solo vanificavano esercizio la verità ma creava grossi problemi nei confronti dei soggetti dei cittadini
Che avevano diritto ad avere servizi e prestazioni previste da leggi nazionali
Viene accanto a questi elementi che ho detto oggettivi
Vi è peraltro non possiamo negarlo
Una sorta di a Cremona
A livello regionale
A dare compiutezza ad avviare questo processo di delega e vorrei dire subito a chi ha osservato
Che la ragione politica di questo fatto risiederebbe nella volontà dell'esecutivo degli assessori
Ad esercitare questo centralismo regionale che per l'esperienza la mia regione oggi questa volontà è molto più forte per ricaccia nel Consiglio regionale nei consigli regionali
Perché è un sistema
Legislativo
Che vede una forte partecipazione alla attività amministrativa corrente da parte del Consiglio regionale sotto forma delle intese dei sentiti della partecipazione delle Commissioni del consiglio regionale oggi vede le maggiori difficoltà
Ad attuare il processo di delega proprio nella nei consigliere regionale che non vogliono spogliarsi privarsi
Dell'esercizio di questa azione di queste funzioni amministrative che il credo sono il massimo Dell'Atti decelerazione di un modello di carattere istituzionale che come io credo correttamente affidava le Regioni funzioni di recitazione
Funzione propria del consiglio regionale funzione di programmazione di alta amministrazione non certamente funzione di amministrazione corrente come degenerativa mentre poi e accaduto soprattutto nel momento delle grandi intese ed è di governi di programma dove la oppositivo
Dove la partecipazione alla maggioranza di partiti che non erano parte dell'esecutivo
Hanno indotto ad introdurre una serie di norme che ponevano nel Consiglio nelle Commissioni il momento della partecipazione del Partito comunista per esser chiari
Alle funzioni di governo e hanno avviato questa forte degenerazione dei meccanismi di carattere istituzionale soprattutto delle competenze
Oggi io credo di potere affermare che la consapevolezza delle forze politiche regionali
Del fatto che questo processo di degenerazione
Sta portando rapidissimamente le regioni oltre che
Ad a vere grandi difficoltà nei confronti dello Stato centrale
La conflittualità legislativa alla difficoltà di un corretto rapporto fra gli esecutivi regionali e l'esecutivo nazionale il governo nazionale
L'ho detto altro lo dico qui io mi sono stupito che nessuno abbia osservato che l'istituzione del ministro per le aree metropolitane e poi per le Aree urbane a sostanzialmente inciso su competenze che sono tipicamente regionali introducendo un ulteriore elemento
Come dire di emarginazione delle Regioni proprio su quei temi di bastare a delle conurbazione urbane laddove ci dovrebbe esercitare nella misura più alta la funzione della Regione che è quella di fare dei grandi problemi di sviluppo di investimenti sulle grandi infrastrutture dei processi di sviluppo complessivo sul piano del territorio dell'economia sul piano sociale fare di questi problemi momento di sintesi
Per il rapporto con il potere centrale legislativo esecutivo oggi attraverso l'istituzione di questo ministero le osservazioni non hanno nulla a che vedere vedente medico titolare del ministero ma è una considerazione di carattere squisitamente
Istituzionale oggi è chiaro che il rischio sovente paventato di un rapporto diretto fra l'ente locale pure importante come il Comune di Milano
Do fuori sostanzialmente la Regione incidendo sulle funzioni di alta amministrazione che le Regioni hanno come ho detto prima le regioni con funzioni di sintesi dei problemi territoriali economici sociali per diventare l'interlocutore l'interlocutore nei confronti del potere centrale dicevo oggi
E arrivo vedo che già corazza sollecita i problemi sono complessi
Oggi viene questa consapevolezza
E porto qui l'esperienza proprio della Regione Lombardia
La Regione Lombardia attraverso un processo molto faticoso
Legato anche a realtà molto complesse
E alla vigilia della approvazione la Giunta lo ha già fatto
Nel mille novecento e ottantacinque di un provvedimento di delega a mio avviso molto interessante come modello di un attuazione corretta della delega
è un provvedimento che ha queste caratteristiche
Intanto un provvedimento legislativo come dire organico e complessivo non la delega per materie o la delega episodica e frammentaria
Per singoli provvedimenti di carattere legislativo una sorta di seicentosedici regionale che tenta organicamente attraverso due parti ben distinte della legge da un lato di definire tutte le funzioni amministrative che vengono trasferite identificando i soggetti comuni province
Dall'altro la definizione delle modalità di esercizio della delega da parte degli enti locali e soprattutto dei cosiddetti controlli da parte della Regione che ha un potere legato appunto alla delega nei confronti dei soggetti che esercitano la deve io credo che la parte più interessante di questo provvedimento legislativo è proprio questa parte di carattere generale
Per la prima volta sì
Evitano e non si prevedono controlli come dire penetranti della regione
Sull'attività sulle attività delegante ai Comuni alle Province alle Comunità montane
Ma si introduce attraverso dei parametri predefiniti il cosiddetto controllo di gestione sull'esercizio di queste funzioni sotto il profilo dell'efficienza e della efficacia dell'esercizio della rete
Quindi nessun controllo sull'attività compiuta dai comunicò sulla rendicontazione che pure viene presentato ma il controllo sulla efficacia e sulla efficienza dell'azione dell'ente locale delegato nelle materie di delega regionale
Secondo il fatto che rispetto ad una critica che sovente venute alle regioni
Di scaricare sugli enti locali perché pure è stato fatto deleterie che senza personale e con scarse risorse il provvedimento prevede attraverso due tabelle
La identificazione accanto alle funzioni di tutti i servizi agli uffici che vengono soppressi automaticamente con l'approvazione del provvedimento di delega e il trasferimento del personale ai soggetti
Destinatari dell'Ade
Con una qualche difficoltà in ordine al fatto che in sorgerà il problema della mobilità che se non volontariamente esercitata da parte dei dipendenti regionali calerà indubbiamente qualche problema questo non dipende la volontà della Regione
Il terzo ed ultimo aspetto a mio avviso di grande interesse è il fatto che viene previsto nella legge una tabella dei trasferimenti finanziari che non solo darà certezza
Al alle risorse destinate per l'esercizio della delega
Ma cosa a mio avviso molto importante avrà un Effetto di grande cambiamento novità sul bilancio regionale perché oggi che cosa accade nei bilanci regionali
Si approvano i bilanci preventivi devono seguire gli atti amministrativi anche per quelle parti di spese correnti o di trasferimenti già primo Andana che sono ripetitivi
Della regione nei confronti di enti locali
Con il processo all'idea nega tutto questo è un atto unico è automatico legato al bilancio preventivo tanto che il Bilancio diventa veramente a questo punto non il bilancio delle spese correnti o dei trasferimenti correnti
Parte il problema delle risorse che non ci sono sono scarse evidentemente ma parlo del modello che attraverso la delega si può realizzare
Anche in ordine alla gestione della finanza regionale gestione finanziaria il bilancio diventa veramente un atto qualificante liberato da tutta questa parte
Magari di forte rilevanza quantitativa di scarsa rilevanza qualitativa nel rapporto fra Regione enti locali infine il così detto contratto
Per quanto riguarda i Progetti speciali fra Regione enti locali
Si è abbandonata la programmazione per libri da consegnare alle biblioteche e siamo passati alla programmazione per Progetti
L'attuazione di questi grandi progetti speciali dalle infrastrutture di mobilità disinquinamento ad altre opere pubbliche fa insorgere come definire le diverse funzioni e competenze dei soggetti che sono interessati alla realizzazione di questi interventi la regione mantiene come sua competenza la funzione legislativa non potrebbe essere diversamente la funzione di programmazione alla sua scala ma con gli altri enti locali attraverso una stipula di contratti
Con i soggetti interessati quello che si è fatto in qualche modo col passante ferroviario Milano si definiscono le reciproche competenze
Di progettazione chi programma azione finanziaria di attuazione dell'intervento credo e concludo che
Quanto non solo in Lombardia ma anche nelle altre regioni
Si sta facendo in materia di delega
Dopo questi anni difficili di interventi frammentari sia la Presa di coscienza della consapevolezza della classe dirigente regionale di oggi la possibilità di una ripresa delle funzioni previste dalla Costituzione alla Regione passa attraverso il più rapido
La più rapida attuazione del processo di delega un'attuazione ampia e significativa nella misura in cui solo attraverso questo processo quelle funzioni proprie della Regione
Leggi programmazione d'alta amministrazione possano riprendere la loro dignità e riprendere il ruolo centrale che devono avere nell'azione regionale in questo senso io credo e rispetto a quanto oggi le regioni stanno facendo a mio avviso correttamente positivamente
Reputo non opportuno che la legge sul riordino delle autonomie locali
Preveda delle norme
Che in qualche modo ad attuazione del centodiciotto la Costituzione voglia disciplinare le modalità di attuazione delle deleghe da parte del qualcuno ha avanzato questa ipotesi reputo che sarebbe un'ulteriore intervento di interferenza nelle competenze regionali con una reazione a mio avviso che non merita di esser provocato e anche con il rischio di rendere molto rigido
La possibilità invece di dare un'attuazione al processo di delegati e va lasciato all'interno della legislazione regionale in modo articolato e adeguato
Alle specifiche esperienze alle specifiche realtà nelle quali le Regioni si trovano ad operare
Salvatore Valitutti
Ci tiene a ricordarci che anche professore di Driade lo Stato e quindi anche per questo che abbiamo affittato questo tema del raccordo tra le istituzioni a lui la parola
Io devo confessare di sentire un grave disagio perché l'alfabeto mi ha condannato ad essere l'ultimo dei lavoratori del pomeriggio
E di precedere quindi l'onorevole civile che limita che ma deve fare il suo discorso
Io non non amo
La popolarità male pure circola impopolarità e io stasera rischia di diventare impopolare cioè la mozione dice rischierei di diventare impopolare se non osserva assegni le leggi della ospitalità anche quelle non scritte quindi non perderebbe molto tempo
Io il discorso che dovevo fare
Che ho pensato lo scriverò e lo invierò come contributo ai lavori del convegno
Anche perché stimoli are la mia gratitudine perché io molto preciso sta frequentando ieri ed oggi questo vostro veramente fecondi Simone convegno però alcune cose le devo dire ma pochissime Brevi semplici e alla fine vi leggerò una pagine di don Sturzo che per me è stata sempre nella mia qualità di liberare provvidamente ispiratrici proprio su questo problema
Delle autonomie locali
Io ho sentito ieri la relazione preziosissima relazione del professor De Mita sulla finanza ricollocare io nel mio discorso l'avrei citata e avrà immotivato il mio pieno consenso
Bisogna attuare quei suggerimenti
Dati
Così intelligentemente responsabilmente dal professor De Mita o anche ascoltata la relazione
Sulla sulla legge elettorale io sono perfettamente d'accordo con il relatore ritengo che l'una e l'altra riforma non si debbono rinvia
Stamattina ho sentito qui alcuni che proponevano il virologo della legge elettorale
La riforma della legge elettorale per le elezioni dei consigli sia comunali che provinciali secondo me sarebbe un gravissimo errore perché se non muta il sistema elettorale con cui si eleggono i consigli comunali cambierà pochissimo anche con un'ottima legge
Quando vuoi aggiungere ma anche questa è una Giunta brevissimo
Che la legge secondo me presidente Mancino
Non può andare avanti così come è stata predisposta nella precedente legislatura è una legge che consta di vicende quindici articoli questo Parlamento specialmente non ha il fiato per approvare una legge come quella in breve tempo io credo io credo che si debba ricorrere ad uno stralcio per i i più i principi fondamentali e mite vorrei permettermi i suoceri vedi tradurre lo slancio perdono legge-delega
E possibile approvare ancora nel nostro Parlamento una legge delega io ho il ricordo del primo governo Cossiga ancora in quel ministro per la Pubblica Istruzione riuscì in sei mesi
A fare approvare la legge delega sul riordinamento della docenza universitaria e a e poi successore a renderla operativa in altri quattro mesi ma la stessa legge le larga conteneva una norma che si sarebbe dovuto dare attuazione nelle norme delegate a quella legge entro quattro mesi pena la decadenza della legge degli è in realtà il trecentottantadue fu approvato nel luglio emanato dal governo nel luglio rotonda entro i quattro mesi previsti quindi il mio suggerimento
è questo la seconda considerazione sulla legge io ritengo che la legge debba essere differenziata nei suoi contenuti
Abbiamo avuto una rivoluzione degli insediamenti umani sulla per Italia in quest'ultimo quarantennio
Sono nati le metropoli ci sono moltiplicate le medie e le piccole città e i piccoli comuni si sono polverizzati proprio da una dichiarazione rese note da me Angelillo ha preso che li abbiamo con il Comune di San Gemini Chiesa modi Moncenisio controllo due abitanti è illogico assurdo perché si legiferi avere sui consigli comunali per gli uni agli altri ebbi la legge deve avere contenuti differenziati
E a questo punto io vorrei far miglia uno suggerimento del senatore triglia di stamane
Secondo il quale bisogna pensare a strumenti
Specifici
Da istituire nei comuni del Mezzogiorno
Per i Comuni nel Mezzogiorno perché noi abbiamo due italie non sono come dicevo Fortunato
Disuguali economicamente e moralmente diverse ma li abbiamo diversi anche sotto il vigore e la consistenza delle istituzioni locali Italia nordica una parte dell'Italia c'è
Grave
Avuto secoli e di l'autonomia comunale
è stata l'Italia dei comuni elitaria del sud è stata l'Italia del torrente non dei comunque diciamo zone del conto anche nella strumentazione legislativa e adesso passo a leggervi questa pagina di don Sturzo
Io sono un lettore di don Sturzo l'ho sempre detto con le lenti di Piero Gobetti il quale lo definì come certamente alcuni di voi ricordarlo il Messia investire messianico del riformismo il riformismo il Riformista del Messia Nesi
Ed è servito bellissima definizione Gobetti voglio significare che don Sturzo l'Angiò il suo riformismo in un momento in cui trionfa un altro tipo di vandalismo
Riformismo che evocava al parassitismo e all'utilitarismo quando Gobetti dissimile sia dico riformismo voglio significare che riformismo di don Sturzo si proponeva fidi Moratti voleva far sgorgare sorgendo i nuovi di vita morale soprattutto attraverso le autonome e poi lo difende il Riformista del messianismo per significare che lui non rinunciava al messaggio cristiano
Non voleva che il messaggio cristiano un passo non parlasse attraverso le istituzioni a parlasse nella solitudine delle coscienze individuali
Io ho sempre letto riletto con queste lenti lo struzzo e do molto appreso da più voglio ricordare che i corretti concluso il suo scritto dicendo che Don Sturzo svegliando delle cosce suscitando degli impulsi autonomi operava di fatto come un liberale
Io condivido questa certezza dico perché allora passiamo alla lettura è una mezza pagina
Tolta dal discorso che gli pronunciò il quindici ottobre del mille novecentoventuno Venezia proprio sulla regione quindi sulle autonomia locale
Bisogna superare la tendenza di fare dello Stato un ente economico
Lo Stato deve rinunciare a fare il commerciante all'ingrosso viale l'agricoltore
E a imbracciare con l'intrusione burocratica la libera economica
Quando gli organi decentrati sono contenuti nei limiti di rappresentanza
Amministrativa degli interessi pubblici locali e i corpi tecnici ed economici mantengono una loro caratteristica di rappresentanza di ingressi che di classi coordinate in scia
Il decentramento amministrativo e l'autonomia locale
Causa e l'occasione dello sviluppo dell'ingegnere delle personalità delle energie libero pare quale oggi non si può vedere
Perché la vita è centralizzato
Burocratizzata
Meccanizzata noi siamo un popolo che ha avuto la sua caratteristica storica
Sempre identica nella quale hanno prima girato la personalità che la genialità i nostri Comuni erano Sparky
Le nostre coloro che sono in ogni angolo d'Italia nostre zolle hanno tutte una storia appare in grandezza con la storia dei grandi Stati e dei grandi imperi
Questo esercizio di virtù di attività di genio deve potere Foggia pare un italiano che vive una sua vita senza aspettare tutto dal Governo
Deve essere ridotto al vera funzione politica e legislativa
Quella del deputato non considerarlo accomuno agende di favori e devono piovere dal centro fino all'ultimo angolo della terra d'Italia
Attraverso le letterine che cominciano con il suo un loro dietro ovvero che sono dove questo mercimonio di favori questa speculazione parassitaria questo affarismo economico statale dovuto ad una forte centralizzazione
Do una infinità di interessi pubblici e privati e paralizza lo stesso stravolto deve pura vere un corpo reciso
In nome di quella libertà
Che è il motto del nostro partito voleva dire del vostro partito fa il motto tutti tutti i partiti capi pratici e quindi anche del mio piccolo porti ora l'Italia è tanto cambiata queste cose don Sturzo disse nel mille novecentoventuno quella facendone tanto cambiata
Tante cose nuove e diverse
Ma possiamo veramente di che cambiata quella sostanza dei rapporti tra cittadini e Stato che tanto preoccupava don Luigi Sturzo credo di no
Credo che c'è un nuovo centralismo dal quale ci dobbiamo difendere ho voluto leggere questo passo che andai a rileggere ieri sera a casa mia tornando di qui
E l'ho trovato molto li seguono qui c'è la visione di un autonomismo veramente come sorgente Elena
Della della libertà ma della libertà come vita creatrice
Ora quello voluto reggere per dire che quelle cose che qui si sono dette si devono fare subito e io spero molto nella la trita del senatore mangi ci devono fare subito però non ci illudiamo
Bisognerà riformare altre strutture
La mia conclusione è che questo autonomismo di don Sturzo sorgente in libertà come vita creativa può respirare
Ed operare sono nell'ambito d'una nuova struttura statale grazie
Grazie
Grazie senatore Valitutti
E adesso siamo alla conclusione
L'onorevole De Mita è pregato di venire qui
Perché come annunciato sia pure con Barreto ritardo non più di mezz'ora
De Mita ovvio conclude i lavori di questo seminario di studi che è stato voluto organizzato dal gruppo del senatore democrazia cristiana
Presieduto dall'onorevole Mancino De Mita seguito come sapete per due giorni
Questo seminario Angelino seduto accanto all'immancabile presidente Mancino che pregherei di prendere posto qui alla Presidenza come gli compete dopo due giorni di lavoro che lui gli ha organizzato insieme
Ebbene infine il la sua presenza alla presenza del segretario De Mita così assidua accanto hanno voi non solo è il segno dell'attualità di questa tematica ma più ancora eh che lunghi avverte questa come una occasione si potrebbe dire storica che si offre al Parlamento della Repubblica la classe politica di compere un passo concreto sulla via di una riforma che già sentita alla coscienza dei cittadini del Paese
A De Mita dunque il compito di fare la sintesi politica di questo seminario e a trarne una linea operativa
A lui la parola
Io chiedo scusa
Ai
Relatori che mi hanno preceduto se
Il un moderatore
Andato la sensazione di ridurre lo spazio degli interventi
Ma giustificazione del relatore
Voglio dire che nonostante
La serenità e la serietà della ricerca qua fatta
Non riusciamo sempre a sfuggire alle esigenze della pubblicità dell'immagine i tempi non sono fissati dall'approfondimento
Ma dai tempi della comunicazione i giornalisti han detto che dopo le cinque
Non sono in grado di scrivere
E io speravo tanto perché la discussione fosse andata avanti fino alle sette in maniera danno hanno consentito ai resoconti
Perché
Questo seminario
Questa riflessione che io ho seguito con molta attenzione tanto internet
L'inizio
Di un nuovo ragionamento legato ad una decisione del consiglio nazionale della democrazia cristiana quanto a settembre
Dopo una stagione ricca di polemiche sulle giunte anomale sulle giunte
Facemmo una riflessione
Come democratici cristiani
Sulla condizione dell'ente al
E sì immagino
Credo che sia sorta un po'di Lazio immagino
Di operare un approfondimento su questi argomenti che sono di grande interesse
Non condizionati dal gioco strumentale delle immagini ma con il tentativo di riflettere seriamente
Sulla crisi dell'ordinamento delle istituzioni del nostro Paese partendo dagli enti locali
Un po'per la circostanza che la discussione era sugli enti locali un po'perché io ritengo
Che probabilmente ci si offre
La opportunità di correggere un errore un errore enorme che abbiamo commesso all'inizio degli anni settanta
Quando nella elaborazione dell'ordinamento regionale
Che doveva essere una occasione di ridisegnare le strutture dello Stato
In realtà abbiamo lasciato cadere
Questo impegno e questa iniziativa
E credo che non a caso
In questo convegno si faccia acqua
Nell'Istituto Sturzo
E io al senatore De Rosa adesso intenzioni adesso senza scuse
Per la sua attività accademica rivolgo ancora all'invito di mettere a disposizione degli uomini politici degli uomini politici e della Democrazia Cristiana e mio nonno
Questa sede un'occasione per riflettere sulla condizione istituzionale e politica del nostro Paese
Io ho questa consapevolezza che probabilmente rifletteremo meglio
Se facciamo una riconsiderazione sul nostro passa
C'è un passaggio di Citati nell'ultimo saggio suo caso Alcan molto bello
Che mi ha molto colpito lui dice che il riordino della passato serve a farci capire il futuro
E invece dal dibattito politico l'analisi storica il il ragionamento è scomparso
E la discussione politiche funzionale sembra eh alla creazione di immagini cambiali che controlla illusione che l'immagine nuova crea spazio nuovo potere nuove
Io non ho
Da concludere
Perché concludendo con Rabin Randy
Lo sforzo che il seminario fa
Io sono qua per sottolineare
L'importanza di queste iniziative che io mi auguro sia la prima una delle prime che poi continui
Perché attraverso il ragionamento che è stato fatto
E la sola ragione di dissenso dall'amico Ruffilli che io perché ieri
Censura il ragionamento come
Elaborazione politica preferiva un po'più la decisione
Io invece ho la consapevolezza che se non passiamo prima attraverso un ragionamento molto franco
Prima all'interno nuovo Screti poi con gli altri un po'come è avvenuto tra ieri e oggi sarà molto difficile trovare punti di convergenza per dar vita ad un processo di riordino delle istituzioni
E io voglio fare tre considerazioni dopo il ringraziamento
Perché l'ente locale i giornali si sono sbizzarriti in questi giorni
A scoprire il perché questo seminario programmato due mesi fa quindi non in coincidenza col niente
Inattesa di un discorso del segretario del partito che annunci non so che perché io dovrò soltanto continuare un ragionamento
E con un tentativo che non aiuta né noi a riflettere nella pubblica opinione a capire
Perché anziché sforzarsi di riferire quale la riflessione
Il commento e sembra nessun'loro risultato prevedibile di un gioco che ormai non capisce più nessuno
La riflessione sugli enti locali
Parte da una preoccupazione che abbiamo avuto perché vorrei che non sfuggisse a nessuno
Che
Il gioco strumentale della politica sugli enti locali
Che
Nel passato per un perielio
Ha avuto anche la valenza politica
Qualche volta
Il disegno politico avuto possibilità di cominciare
A livello di gestione di enti locali
Però è la mia opinione
Ma è un'opinione con riferimento ad una realtà
Ormai la strumentalizzazione delle politiche locali fa riferimento ad un gioco che non comunica più niente alla pubblica opinione
Giunta e di programma
Giunte anomale
Giunta normale rispetto acché
Io dico
E Angius ieri ha detto no non giunte anomale
Perché Légion des anomale sarebbero la regola ma qual è la regola della politica
Nel gioco di rappresentanza degli interessi e di amministrazione dei bisogni dei cittadini nelle istituzioni della autonomia delle Autonomie ragionevole
Tutti i discorsi i nostri se non partono da questo dato e da questa riflessione
Rischiano di illudersi di disegnare nuovi strumenti perfetti
Per amministrare una realtà sempre più degradata e sempre più estranea agli interessi delle comunità io non vorrei apparire severo
Ma credo che difficile nonno convenire che ormai il gioco politico negli enti locali
E il gioco politico di tutti i partiti non non solo di questo o di quel partito
E un gioco funzionale esclusiva ammende alla conservazione del potere
Con una estraneità cresce tra l'attività amministrativa e gli interessi dei cittadini della comunità
E non vorrei scandalizzare nessuno
Se aggiungesse
Che in questo un puro gioco di sopravvivenza
C'è chi si alimenta di risorse per sopravvivere
E chi si alimenta di risorse per convenienza
E quando Discetti diamo
Sulla moralità
E invochiamo una diversa moralità nella politica immaginando che questa abbia lo spazio soltanto inno considerazioni esterni all'efficienza delle istituzioni
Ipotizzando comportamenti personali morali rispetto al gioco della politica in realtà non facciamo che introdurre ulteriori ragioni di inefficienza nell'assist
Io credo che ormai questa consapevolezza si è diffusa
Sì ormai tutti i partiti
Su queste questioni
Mi è parso di capire che i rappresentanti un po'di tutti i partiti venendo qua
Hanno convenuto che questo è un problema vero un problema acuto sul quale la riflessione va fatta in maniera spregiudicata e se
Come
Stamattina
Io colto
Faccio riferimento alle opinioni delle persone non credo di impegnarmi nessun partito per le opinioni espresse qua
De Michelis ha fatto una distinzione per un qualche verso molto interessante almeno dal punto di vista del metodo
L'appunto del vidi vista delle conclusioni probabilmente dovremmo approfondire di più la questione Bonifacio De Michele se stamattina ha operato una distinzione sulle questioni
In maniera analoga quello che hai fatto tu stasera con riferimento ai controlli
Quando ha convenuto che la prima cosa da riformare questo è vero la prima cosa da riformare sono le funzioni
Degli enti locali
Lui l'ha detto in contrapposizioni a chi ha immaginato o a chi Luís ha immaginato privilegio la riforma del sistema elettorale come via di uscita dalle difficoltà
Però che le due questioni esistano e che la prima questione da definire quella della funzione cioè quella del governo
Quindi quella della funzione degli enti locali credo che sia una questione di grande rilievo e che io considero positivo il fatto che i partiti o i rappresentanti dei partiti che hanno parlato qua stamattina c'era Del Pennino De Michelis
Occhetto contengono che questo è un punto di attacco della riflessione su questo mi pare che ci sia stata una qualche convergenza
Io voglio sottolineare l'affermazione di Occhetto sta mattina
Non lo so se ci fosse la stessa consapevolezza che io gli attribuisco però all'affermazione
Che bisogna caratterizzare in maniera precisa il carattere amministrativo degli enti locali e che questa riflessione
Venga dal rappresentante del partito comunista che ha utilizzato per un lunghissimo periodo
La politica negli enti locali come la via strumentale alla costruzione di qualcosa che non si capiva che fosse ma che comunque è una cosa diversa
Dall'amministrazione degli interessi della collettività credo che sia un'affermazione di grande rilievo io vorrei sottolinearla così
Come il recupero della consapevolezza ormai da parte di tutte le forze politiche
Che le istituzioni dell'autonomia sono le istituzioni del governo delle comunità
E che la loro definizione anche se prevede spazi propri di governo non sono in funzione nel di scardinamento dell'ordinamento generale
Come qualche volta
Anche noi cattolici
Abbiamo ipotizzato un percorso del genere o con Melli insieme di occasioni e per costruire condizioni di un ordinamento sociale politico diverso senza sapere poi realtà quale forse
Mi abbasso di capire
E questo io lo considerai di grande importanza che sta crescendo
Tra le forze politiche nella cultura politica la consapevolezza del ruolo proprio delle istituzioni
Come momento di garanzia dei diritti acquisiti e come la sede le istituzioni entro le quali le speranze dipendano dirvi
Questa è la concezione della democrazia come il processo
Questa è la concezione della democrazia che i cattolici popolari avevano elaborato e che noi come Democratici col Christie anni probabilmente da qualche tempo abbiamo io
Recuperando questa considerazione che allora una prima riflessione va fatta questo ci aiuterà
Anche poi ad articolare tutti gli strumenti dell'autogoverno
Perché se non partiamo di qua la discussione sui controlli la destra di la la discussione sulle deleghe mi saltando di un artificio inutile
Perché il problema del controllo che il problema probabilmente più sentito oggi nella gestione del potere negli enti locali
Troverebbe io dico troverebbe una prima risposta
Se la saldatura mostruosa professore Elia mi rivolgo a te come professore
Che nella storia delle istituzioni del nostro Paese avvenuto
Tra la vecchia concezione burocratica dell'ordinamento nostro la legge del mille ottocentosessantacinque
Che concepiva le attività pubbliche all'interno di una semplice gestione amministrativa valore era giusto
Perché l'attività dell'ordinamento era quello della certificazione la certificazione non poteva essere che legato a strutture pubbliche a procedure definito
Il disastro è avvenuto
Quando sotto una spinta diverso
Quella della protezione degli spazi di socialità crescenti che ci sono state all'interno della comunità
Facendo confusione tra tutela del bisogno ed organizzazione della porta prestazione
Abbiamo burocratizzato il servizio di fatto ignorando il bisogno ed inventando un un meccanismo elefantiaco che costa tanto e non risponde alla domanda dei bisogni della comunità
Entro questo sistema la gestione della politica non comunica più e io non lo so se per ragioni di saggezza od altro la stessa classe amministrativa posta in questo meccanismo infernale
Di grandi inefficienza non si sia adagiata a gestire il potere ricavandone le utilità possibile che non erano più
La soddisfazione dei bisogni della comunità ma quella della sopravvivenza all'interno del sistema di potere
Bisogna partire di qua
Ed è strano che questo ci venga rimproverato da rappresentanti dei partiti della sinistra io ero molto divertito in questi giorni a sentire queste critiche
O meglio queste riconsiderazione da parte di Angius ieri sera e di De Michelis stamattina quando qualche anno fa
Col difetto che ho ma è un difetto incorreggibile su queste difficoltà avevo introdotto una riflessione più che indicato una soluzione
Distinguendo tra tutela del bisogno ed organizzazione del servizio
Si aprì una polemica impropria
Distinguendo oltre a chi era di destra e chi era di sinistra in realtà io avevo avuto soltanto la preoccupazione di discutere su un fatto
Ora mi pare che la discussione su questo avvenga non dico in maniera agevole ma almeno senza scontri pregiudiziali
E allora dal punto di vista dell'ordinamento visto che per grazia di Dio la legge non è stata approvata e bisogna ripresentarla
La distinzione tra tutela del bisogno ed organizzazione del servizio secondo me introduce regole di possibilità del controllo che all'interno della burocratizzazione del servizio noi non avremmo no avuto nessuna possibilità di controllare
è inutile discutere se i controlli di legittimità andavano fatti prima o dopo quando l'attività degli enti locali
Si è caricata prevalentemente se non esclusivamente
Di prestazioni economiche comunque viene convinto durato glielo controllo di legittimità sugli atti è un atto irrilevante lo si faccia prima lo si faccia dopo
Lo si faccia durante la corrispondenza tra le opere organizzate o Messina
E il bisogno della gente che reclama il servizio non ha mai un punto di incontro o un punto sull'uguale la riflessione possa essere fatto ed il controllo esercita
Una seconda considerazione
Perché non riflette
Che anche noi quindi anche noi democratici cristiani
Ci lamentiamo di non riflettere ma secondo me la riflessione spesso all'interno nostro non parte dal punto giusto e che lo sviluppo delle istituzioni dopo il mille novecentosessantotto indico convenzionalmente questa data
Hanno fatto riferimento non più ad una concezione della società come un complesso di comunità distinte
E tra di loro ordinate secondo la concezione espulsi Anna per quel tanto o quel molto di solidarietà che consentiva ai membri delle singole comunità di progredire
Abbiamo avuto una concezione sull'autonomia come un'attività di puro decentramento
Inavvertitamente abbiamo sposato come democratici cristiani
L'illusione di tradizione marxista che le contraddizioni all'interno della comunità le difficoltà all'interno della comunità
Venivano superate ipotizzando un modello unificato della convivenza intorno ad un solo interesse ad un interesse ideologicamente interpretato quello del lavoratore dipendente
E quindi tutte le strutture dell'ordinamento sul piano
Dell'ordinamento del cosiddetto stato socio
Ma anche sul piano della gestione delle autonomia aveva inconsapevolmente questo disegno
E quindi ipotizzare di far vivere le Autonomie su una concezione del genere una contraddizione
Io non lo so se i guasti che abbiamo fatto anche dal punto di vista culturale professor De Rose
La pretesa di unificare il costume delle persone nonno sui valori che alimentano la ricchezza della vita umana ma sui consumi
Su un modello esterno di civiltà non solo un valore di civiltà sul quale le comunità crescono sul quale le comunità hanno la possibilità di costruire il proprio avvenire
Questo è un peccato grave per i democratici cristiani questo è il peccato grave che i democratici cristiani devono correggere prima per se stessi
E poi per la funzione politica che debbono svolgere all'interno del nostro Paese
E allora riconsiderare il soggetto dell'autonomia come
La culla della comunità ci lamentiamo che è saltato lo spazio della solidarietà
E non ci rendiamo conto che le solidarietà intorno ad un modello di interesse di classe ormai estraneo
Ai processi di trasformazione che sono intervenute all'interno della realtà del nostro Paese la revisione prima che essere una revisione culturale necessaria è un adeguamento di giudizio alla nuova realtà di fronte alla quale ci troviamo
Siamo il partito siamo il Paese che di fronte ad un fenomeno impressionante il fenomeno più impressionante che si sia verificato nell'ultimo decennio quello del volontariato
Altro che in mancanza di solidarietà che cos'è
Il volontariato se nonno il riferimento più intenso più vero perché è vissuto nel convincimento delle persone
E non trasferito inno comportamenti estranei alle convinzioni delle persone questo fenomeno indistinto e largo di solidarietà che cresciuto nel nostro Paese
Ma anche su questo
Anche su questo abbiamo tentato di modellare le istituzioni
Stamattina impegno avuto un lato su su ma non credo che fosse solo un lato su quando ha detto
Che poi sul fenomeno del volontariato quando interviene nella istituzione io stavo per giungere la marcia l'ammazza perché la istituzione e vera se contende alla volontaria nato di sopra
Di continuare ad autoalimentarsi non non per le risorse che la comunità agita la risorsa da al volontariato
Cioè l'ordinamento dal volontariato le risorse per gli strumenti l'ordinamento non porta dare Maya al volontariato
Il concetto di amore e di solidarietà che ho è un valore che la comunità vive o Ninja o non c'è nessuna norma che porta a sfiorire
Rapporto
E istituzioni dell'autonomia i servizi
Qualche tempo fa
Gabriele De Rosa lo sa io con grande pentimento ma con oggi sesso di recitarlo
Per la mia nonno completa comprensione del al pensiero di Sturzo quand'ero ragazzo
Io l'ho detto in qualche altra circostanza
Io avevo avuto nella mia esperienza giovanile due
Preoccupazioni che non avevo risotto quella sull'Inter classismo
Perché anch'io avevo digerito troppo rapidamente una concezione dell'Inter classismo come la predicazione sulla rassegnazione
Poi non solo la riflessione ma la storia ha dimostrato come questa
La formazione di una comunità e la seconda quella sul limite culturale dei cattolici fogli i referendum ultimi soprattutto in quelle sul nucleare
Mi ha convinto del contrario che le culture che presumevano di governare il progresso esaltando le ricerche scientifiche si spaventano della ricerca scientifica e non sono in condizione di governarle noi invece abbiamo fatto qualche passo in più sappiamo che le innovazioni comportano rischi ma l'uomo è dato non aver paura ma governarle diversamente non è il protagonista
Non guida con intelligenza i processi di trasformazione
Ma leggendo anch'io Valitutti una pagina di Sturzo la cosa che mi colpì e che con riferimento alle ai servizi in una comunità
Non ipotizzava nessun modello definito e a proposito della scuola diceva che la scuola va garantito con il concorso dell'ente locale col concorso dello Stato e con il concorso delle famiglie sembrava una confusione in realtà dice una cosa e
Giusta
Bisogna
Ipotizzare nelle istituzioni e quindi nella possibilità di amministrazione dei servizi diversamente noi non risanare Monari l'atto la finanza pubblica se non cambiamo i meccanismi di spesa se vanno avanti per conto proprio senza che nessuno governi le risorse Kea Connor riferimento a questa ti colazione di strumenti diversi
Consentendo all'amministratore della comunità
Di misurarsi con i bisogni delle persone con il concorso delle persone e corno la responsabilità della dell'amministratore
Nella gestione e nell'organizzazione dei servizi
Credo che una riflessione su questo questo spiega perché è molto importante la considerazione sul gli enti locali per noi Beha
Apre la strada ad una considerazione giusta sul risanamento della finanza pubblica sulla responsabilità degli amministratori e sulla tutela dei bisogni dei cittadini io credo che oggi noi a questa considera
Spedizione ci arriviamo più più agevolmente per un insieme di ragioni ma credo anche per questa che sto per dire perché e sparita dalla testa un po'di tutti un
Può anche dalla testa nostra l'illusione che la politica fosse non dando risolvere i pro
Lei mi della gente amministrare parlare di amministrazione sembrava una scelta la vergogna negli anni passati
Quando quello di trasferire nel futuro ed un in un modello astratto futuro la risoluzione di tutti i problemi con questo non voglio ridurre la politica Gretto pragmatismo con questo non in
Porro la lezione di Tocqueville che ho citato in Consiglio nazionale che spiegava come le grandi prospettive sia hanno anche sollecitato i vizi di di segni forti di rinnovamento
Però noi avevamo abbandonato completamente la consapevolezza che l'amministrazione e di gestione della presente ma che diventa gestione utile del presente quando è finalizzato ad un fine più alto che si vent'
Circa con
La consapevolezza il valore o il grado di libertà presente all'interno di una comunità
Quindi una riflessione su questi un ridisegno delle fusioni dell'ente locale articolare
Nato su queste esigenze sulla distinzione tra garanzia del diritto e organizzazione della prestazione
Secondo me può fa fare un passo avanti un passo notevole avanti
Alla riorganizzazione del governo delle autonomia locali con la consapevolezza perché non possiamo parlare di autonomia e poi ipotizzata e un modello organizzatori unificante per tutti i Comuni ci possono essere modi
Le Generali che può prevedere l'ordinamento generando è perché le distinzioni sono oggettive quello
Dei grandi Comuni si è parlato tanto di Area metro Ritanna non riesco a capire la preoccupazione di Guzzetti sulle competenze delle Regioni magari fosse vero che e e un problema di competenze
Io ricordo sempre questo che nella storia dell'agricoltura del Mezzogiorno quando sono cominciate le guerre per
La delimitazione del confine parallelamente c'era la decadenza dall'agricoltura quando l'agricoltore radical grandi caos per i confini non c'erano e si trovava sembra
Il punto giusto per distinguere la proprietà dell'uno e la proprietà dell'altro quindi questa guerra
Sulle competenze no non ho detto Hutter dico non è questo il problema il problema è che i
Il ruolo dei comuni metropolitani dove il dei sogni da soddisfare non sono solo quello dei residenti le grandi imprese rottura normalmente presente nelle Ande nelle grandi aree metropolitane sono funzionali allo sviluppo generale del Paese e quindi una riflessione come queste vadano risolte io pongo il problema Bud non risolte è un problema è inutile immaginare di caricare queste responsabilità sulle finanze proprio soltanto della grande città rispetto alla municipalità routinaria verso la quale c'è un modo
E l'organizzatore Rio generali ma rispetto ad un altro tipo di comunità è stato detto quelli del Mezzogiorno anche quelli del Mezzogiorno ma quelli dei Comuni montani è singolare che mentre la pre o
Operazione per la conservazione dell'ambiente diffusa
Beh noi può ignoriamo che se leggende vien giù dalle colline dalle montagne disastri sono inevitabili quindi trovo molto singolare la pretesa di ridurre i posti accorpando i comuni probabilmente ci sono Comuni dove l'accorpamento soprattutto se legata all'interesse delle popolazioni può esser fatto ma la conservazione dei piccoli Comuni soprattutto in colline in montagna è una necessità da salvaguardare are ci sarebbe bisogno di politiche che incentivano la sopravvivenza delle popolazioni Lino queste realtà diverse vende ogni discorso sulla conservazione dell'ambiente può essere utile per le pagliacciate che qualche volta vengono fatte
Non sono legati e ha politiche vere il che consentitemi solo incidentalmente ci porta ad una riflessione che negli anni passati chattando avvilito quando qualunque pro
Vedi mento a favore dei coltivatori diretti la cultura progressista moderna liquidava come politica assistenziali e invece scoprire
Hanno che è stata la carenza di queste politiche non non la pratica di queste politiche che ha generato nel nostro Paese qualche guasto che adesso costa parecchio
Chiudo in questa parte
Ma non per con la pretesa di risolvere solo di concorrere anche io alla riflessione che vorrei fare qualche riflessione sul sistema elettorale
Ho detto prime ripeto che se tra i partiti crescesse la disponibilità che ho trovato stamattina di affrontare con molta serietà una discussione su i riordino delle funzioni delle istituzioni e delle Autonomie io mi riterrei già pago sarei già contento o lo dico i democratici cristiani se e possibile far questo io credo che questo e già una cosa utile sorge però un problema e probabilmente il discorso di renderà più rilevante dopo
Chi rispetta d'una istituzione efficiente e legittimato a gestirla perché in democrazia è così Kia il titolo di investitura democratica a gestire una istituzione noi nel consiglio nazionale semplificando in queste due esigenze quella della legittimazione democratica degli amministratori e quella della responsabilità degli amministratori indicando due soluzioni quella dell'autonomia in positiva non c'è responsabilità dell'amministratore se non nel responsabile delle cose che fa rispetto ai cittadini ma c'era anche l'altro problema proprio per sapere chi è responsabile della legittimità di chi governa perché
Se la varietà dei responsabili e tali per cui non si sa mai chi è stato il sindaco dopo una gestione diventa anche difficile
Che il cittadino sia in condizione di esprimere un giudizio sui comportamenti delle amministrazioni ora su questo problema
Io credo che dobbiamo fare una riflessione molto sereni
In
C'è un problema di legittimazione democratica ma questo non è un fatto tecnico questo è un fatto politico lo so bene De Michele Serveto ma anche col maggioritario democristiani si spaccavano quest'
è vero ma si spaccavano quando il maggioritario non era più funzionale ad un disegno politico non ci dimentichiamo che le leggi elettorali hanno accompagnato la evoluti
Zone degli equilibri politici nel nostro Paese quando facemmo il centrosinistra passammo o col sistema proporzionale da dieci mila allora era previsto per i dieci mila abitanti a cinque mila
Perché rispetto al dato politico della distinzione tra comunisti e socialisti non si poteva immaginare di allearsi senza gli strumenti che conserva consentivano
Di salvaguardare l'identità
Io oppongo le questioni mi pare però che adesso parliamo tutti di alternativa
Non c'è un partito
Che propone solidarietà per le politiche il dato della crisi politica e del sistema politico e accompagnato da questa condizione di soli
Tutti né per tutti secondo me però la cosa certa e che manca nelle forze politiche un quadro comune di riferire
Mentre è il discorso di tutti i partiti credo anche del partito liberale Valitutti in qualche occasione
Ipotizza l'alternativa è come obiettivo della politica e allora le istituzioni dovrebbero essere funzionali ai disegni politici che ci sono
Io non sono dell'appare re che bisogna per forza concludere col sistema maggioritario la discussione sulla tecnica elettorale secondo me è impropria quello che dobbiamo o fare un discorso di funzioni ed un discorso politico correlato alle funzioni
Non mi convince però il discorso che normalmente sui giornali si legge che quest'do sistema elettorale consentendo posizioni di rendita partiti che coincidono con un disegno politico quindi io mica mica sotto mandato il disegno politico che cessò
Dico creare condizioni per alternative politiche nel paese beh
Pensano di nonno precostituire meccanismi di aggregazione privilegiano i sistemi dell'articolazione ricca
Però se il sistema elettorale funzionale soltanto ad una posizione di vantaggio per un partito e non di utilità per il sistema trovo singolare che gli altri partiti non possano rivendicare la stessa convenienza allora sei minori per dire le cose in maniera papale ritengono di a vere una quota di condizionamento in più nodi consenso in più con questo s'
Sistema elettorale io non mi scandalizzerei se i partiti maggiori si muovessero per conservare la posizione di forza che hanno sbaglierebbero gli uni agli altri
Perché le soluzioni non sono politiche sono in funzione della conservazione di qualcosa che non funziona ma questo lo dico solo per aprire il ragionamento alla riflessione concordare insieme la soluzione
è stato proposto dai socialisti con riferimento alla legge elettorale per le europee
Introduzione del quorum con la motivazione che questo dovrebbe essere funzionale alla riduzione della frammentazione
A differenza di
Qualche autorevole esponente della Democrazia cristiana ma è un'opinione che
Non è che può essere liquidata frettolosamente che si è detto non d'accordo con questo sistema io dico discutiamone io dico discutiamone perché dire sì o no poco secondo me ci fa ricadere involontariamente in un gioco di strumentalizzazioni senza fine
Ma svolgo questa considerazione che il quorum apparentemente riduce la frammentazione perché è vero collo quorum del cinque per cento dei piccoli partiti locali non sarebbero in condizione probabilmente via vere il quoziente
Però sarebbe un occultamento del difficoltà non un superamento della
E allora il discorso va fatto in maniera diversa
Se il quorum e funzionale
A far riferimento han risolvere il problema della stabilità di governo
Di allora il quorum collegato con questo obiettivo potrebbe aver riduce e all'obiezione che così le formazioni minori comunque sarebbero estromesse dal gioco politico non è rilevanza perché esse insieme a questa soluzione tecnica si prevede quella di organizzare
La maggioranza i movimenti che normalmente sono minoritari concorrono a formare le maggioranze ed ogni maggioranza
E interessata a trovare gli spazi di partecipazione anche per formazioni politiche minori
Ma la risposta vera la frammentazione non ne solo il quorum la risposta vera la frammentazione una di ordine generale la nostra illusione di aver unificato gli interessi del paese intorno ad un solo interesse
Forte senza nessuna tutela per i vecchi interessi la condizione del disoccupato diffuso che c'è oggi credo che una delle ragioni principali della crisi delle forme di rappresentanza nel mondo del lavoro e anche quasi
Tenda di commettere l'errore che io mi auguro non si compia di immaginare che proteggendo le organizzazioni sindacali forti si evita il pullulare delle ribellioni diffuse le ribellioni diffuse sono allegate
Ad una considerazione diversa aver avuto l'illusione di unificare la rappresentanza di interessi diversi su una sola posizione e quindi autorizzato ognuno a difendere il proprio interesse non aver
Allora inventato strutture dove l'articolazione degli interessi abbia possibilità di rappresentante di mediazione quindi i localismi Fontana che certo colpiscono di più la Democrazia Cristiana Serra questa idea in istigazione più diffusa contro gli interessi della comunità ci colpiscono mai immaginare che noi ricurve Cooper diamo questo distacco non attraverso la
Il considerazione politica degli interessi di tutti la
Articolazione di questi nella vita della delle comunità è la risposta ad ognuno di questi nell'articolazione delle istituzioni delle Autonomie è una risposta debole e una risposta nonno convincente quindi non sul piano elettorale poniamo solo un problema della legittimazione degli amministratori negli enti locali dell'investitura al rappresentante negli enti locali attraverso il voto sia detto che adesso l'
Deleghe più difficile
C'è quando la mediazione tra eletto ed elettore era il forte vincolo ideologico
Il resto contava poco oggi l'ideologia non è più la base della delle è diventato l'interesse e l'interesse se parcellizza
Atto quindi la delega diventa estremamente difficile sul piano generalizzato allora la delega è possibile sul piano dell'articolazione autonoma delle singole comunità delle popolazioni o delle singole comuni degli interessi su questo come democratici cristiani poniamo il problema riteniamo che sia un problema di rafforzamento delle istituzioni non abbiamo la pretesa di indicare una qualunque soluzione come
La soluzione unica per risolvere questi problemi non mi pare però che la elezione del retta del sindaco la risolve perché introduce del sistema un riferimento di centralizzazione apparentemente più forte che in realtà più Greco Orlando il sistema politico complessivo non sarei in
Pongo del parere di estendere il maggioritario
Perché volontariamente o no è uno strumento di sopraffazione senza i necessari processi che lo precedono
Dell'articolazione plurima politica sia pure in via di memoria storica del nostro Paese e allora mi parrebbe di capire che il ragionamento che da lei ma fa atto parlo del giovane D'Alema in un'intervista all'Unità io lo condivida per la semplice ragione che il ragionamento che io faccio all'interno della democrazia cristiana da alcuni anni
Però anche questo anche questo
Se noi lo sviluppiamo come un ragionamento come una
Alessi delle difficoltà probabilmente saremo in condizione di trovare un punto comune per superare
Quello che dobbiamo evitare è la strumentali inserzione sulle istituzioni da quelle che non funzionano a quelle che vorremmo realizzare
C'è bisogno che cresca all'Inter nono che cresca tra di noi e le altre forze politiche un forte e spregiudicato ragionamento sulle condizioni di trasformazione di sviluppo delle nostre comunità
Come
Secondo me
Ragionando Contu ma non nel senso che il ragionamento con tutti sia strumentale a disegni politici sulle tizi io vorrei ieri dire con grande chiarezza i rappresentanti di dei partiti cosiddetti minori repubblicano liberale socia al democratico che noi non produce
Terremo ma
Egli
Ad accorgimenti di ingegneria istituzionale o elettorali un funzione della tutela di questo o di quel partito
Non uno per il rispetto ai nostri alleati o per il senso di doveroso rispetto verso i nostri alleati
Ma perché riterremmo uno procedere del genere in contrasto
Con uno l'obiettivo che ci prefiggiamo che l'obiettivo di fare non istituzioni a tutela della posizione di un partito ma di fare istituzioni più forti che garantiscano le libertà sud e la esperienza democratica straordinaria di questo Paese
Volevo diviso saltare
Ovest approdare de