Assemblea annuale di Confartigianato 2008

Signori e signori vi preghiamo di prendere posto l'Assemblea sta per iniziare
In
Ma
E
Signore e signori l'Assemblea sta per iniziare
Avevamo
No no no non la
Ogni giorno un milione cinquecento mila artigiani mettono in moto l'Italia
Svolgendo un ruolo essenziale per l'economia del nostro Paese
Contribuendo alla creazione di valore aggiunto
Perché del dodici per cento
E alle esportazioni
Per oltre il sedici per cento
Nelle imprese artigiane
Lavorano più di tre milioni e mezzo di persone
Creatività impegno capacità imprenditoriale sono le chiavi del successo degli artigiani italiani
Noi siamo orgogliosi di rappresentare
Autorità
Colleghi imprenditori
Signori e signore
Porgo a tutti voi il benvenuto a questa nostra Assemblea
Non possiamo però aprire i lavori di questa Assemblea
Senza rivolgere
Un
Doveroso
E commosso pensiero
Hai sei operai che sono scomparsi tragicamente ieri che a Mineo in Sicilia
Vorrei abbracciare
Insieme a tutti voi
E con lei Ministro Sacconi
Le loro famiglie
Siamo con tutti loro e siamo vicini a loro
Istituzioni
Imprenditori
Lavoratori
Tutti insieme
Per fare
Soprattutto per fare
Per fare tutto quello
Che è possibile e anche di più
Per far sì
Che queste tragedie
Non accadano più
Saluto
Il Presidente del Consiglio onorevole Silvio Berlusconi
E lo ringrazio
Per aver accettato di essere qui oggi con noi
In questa nostra Assemblea che coincide con
L'inizio degli atti del suo nuovo Governo
Presidente
Come si ricorderà
Ci siamo incontrati lo scorso ventisette marzo durante la campagna elettorale
In quella occasione lei ebbe modo di condividere
Le nostre proposte per valorizzare il ruolo delle micro e delle piccole imprese fino a venti addetti
A porle al centro degli interventi per rilanciare la competitività del Paese
Quelle micro e piccole imprese che noi abbiamo ribattezzato con l'acronimo N MP
Cioè micro e piccole imprese che rappresento non oltre il novantotto per cento del sistema imprenditoriale italiano
Avevamo auspicato che finalmente il Paese potesse beneficiare di una reale ed effettiva governabilità
Ebbene oggi
La chiarezza del risultato elettorale l'ampiezza del consenso di cui gode la maggioranza
E il dialogo con l'opposizione ci fanno ben sperare nell'avvio di una stagione molto feconda
Ricca delle azioni riformatrici che il Paese attende
Da molto forse da troppo tempo
E che potranno portare in Italia ben oltre
Alla media dei risultati raggiunti dagli altri Paesi dell'Unione europea
Oggi
Ci sono finalmente i presupposti per far tornare il Paese ad essere protagonista lo dico senza enfasi di un vero miracolo economico
Dobbiamo però gettare tutti insieme il cuore oltre l'ostacolo non possiamo accontentarci di raggiungere l'Europa dobbiamo superarla
Esistono le condizioni politiche di stabilità perché si apra una stagione di decisioni che non arretrano di fronte ai debiti e ai tabù
Noi
Inseguiamo gli altri poi non inseguiamo gli altri Paesi superiamo
E questo non è sperare troppo
Io lo sostengo perché credo fermamente che sia possibile
Basterebbe prendere l'esempio
Dalle molte piccole imprese che noi rappresentiamo e che dopo aver resistito alla tempesta della globalizzazione oggi sono più forti e più robuste
Come nel caso
Delle centosessanta mila aziende manifatturiere
Con meno di cinquanta dipendenti che tra il novantotto del due mila cinque anni di grandi turbolenze sui mercati internazionali si sono adattate
Ad un ambiente sempre più competitivo e sono riusciti addirittura
Ad aumentare l'occupazione di beni novantasei mila addetti compensando il calo di dipendenti nelle imprese più grandi
Oppure
Penso alle centoquarantacinque mila aziende con meno di venti dipendenti che investono di tasca propria
Ogni anno uno virgola otto miliardi di euro in processi di innovazione e di ricerca
Più coraggio e più orgoglio
Di questo il Paese ha bisogno per colmare il gap che ci separano dall'Europa
Coraggio ed orgoglio per toglierci di dosso le esitazioni che hanno frenato le grandi riforme in materia di liberalizzazioni
Di semplificazioni
Di welfare di mercato di lavoro di istruzione e formazione
Ricominciamo a premiare l'etica del lavoro e della cultura di impresa
Abbandonando una volta per tutte i pregiudizi nei confronti delle piccole imprese e le assurde discriminazioni tra lavoro dipendente e lavoro indipendente
Proviamo una volta tanto ad emulare la Francia
Che nel
Rapporto Attali raccomanda di agevolare proprio le piccole imprese
Con meno di venti dipendenti
Un'attenzione tanto più significativa se si considera che in Francia il peso delle imprese e degli occupati di questa tipologia è la metà rispetto a quello del nostro Paese
Lo sforzo di tutti deve essere rivolto a riconoscere e soprattutto a modificare proprio quelle distorsioni che ci confinano imposizioni poco invidiabili nelle classifiche internazionali
Confartigianato è sempre stata tra i primi a denunciare ciò che non va
Ma lo abbiamo fatto e continuano a farlo con lo spirito costruttivo di chi propone soluzioni di chi è profondamente partecipe delle sorti del Paese
Dei suoi successi delle sue difficoltà e delle sue opportunità di miglioramento che sono tante e sono connesse anche alla valorizzazione delle potenzialità delle nostre imprese
Lasciamoci per Sempre alle spalle l'ottusa cultura del sospetto e dell'adempimento nei confronti dell'impresa
Quella cultura che fa dell'Italia il primo produttore al mondo di DURC che è il documento unico di Rocca regolarità contributiva
Infatti lo scorso anno i nostri imprenditori sono costretti
Sono stati costretti a produrre
Più di tre milioni di DURC per certificare di essere in regola e di rispettare le leggi
è come
è connesso a ciascun cittadino ogni giorno prima di andare a lavoro dovesse compilare un documento compilare un certificato per dimostrare la propria onestà
Vi sembra normale tutto questo
E poi si parla di declino
Noi chiediamo soltanto di poter fare gli imprenditori
E non di passare il novanta giorni all'anno a sbrigare ha spesso
Inutili pratiche burocratiche
Noi chiediamo sanzioni e durezza
Perché si pone fuori della legalità
Per i furbi
Per chi non rispetta le regole
Ma pretendiamo tranquillità e semplicità di adempimenti perché i fra il proprio dovere
Non ci sottraiamo ad assunzioni di responsabilità in tutti gli ambienti nei quali la piccola impresa può e deve offrire un contributo di proposte
E di fattiva collaborazione per migliorare il Paese
A poco tre senso limitarsi a guardare e criticare credo infatti che lo sport nazionale più praticato e deleterio sia proprio quello di attribuire Sempre la responsabilità agli altri
In questo vedo anche un grande rischio
Che è quello di bloccarci tutti quasi di compiacerci della sindrome del declino e della
Inevitabile deriva
Noi
Lo dico forte
Non stiamo dalla parte della protesta fine a se stessa
I nostri imprenditori quando ogni mattina aprono le loro aziende hanno un obiettivo primario che è quello di riuscire a superare i propri concorrenti migliorando la qualità dei propri prodotti e dei propri servizi
Chi perde tempo a piangersi addosso e ad auto commise Ramzi per non essere all'altezza ha chiuso ormai da tempo
Il mercato infatti non ha spetta
Esige rapidità di scelte intelligenza voglia di farcela
Questa
è la legge non scritta della competizione economica dove vince sempre la qualità delle imprese e non la loro dimensione
Ovviamente
Non vogliamo dare lezioni a nessuno
Suggerisco soltanto di provare ad imitare i nostri tanti imprenditori
Che popolano in maniera così importante il nostro Paese
Noi
Confartigianato e le imprese che ne fanno parte ci mettiamo in discussione
Spesso senza timore ma poi decidiamo
Lo stesso atteggiamento ci attendiamo di vederlo in coloro
Che hanno responsabilità di governo
Nelle altre
Forze produttive e in tutti gli attori sociali
Le imprese ed il Paese
Hanno bisogno
Di segnali inequivocabili di scelte coraggiose e coerenti con l'obiettivo della crescita e che oggi
Sono finalmente possibili grazie alla solida maggioranza
Di cui il Governo dispone
In una chiara opzione per la crescita lo Stato deve innanzitutto creare l'ambiente adatto per consentire alle imprese di produrre
E di stare sui mercati
E così sarà nelle condizioni di ridistribuire la ricchezza prodotta
Abbiamo ben presenti
Le difficoltà della situazione congiunturale
Sia nazionale che internazionale basti dire
Che nell'ultimo anno
Il prezzo del petrolio aumentato del novantotto per cento
I prezzi delle materie prime sono cresciuti del cinquantasette la rivalutazione dell'euro ha superato il diciotto per cento
Così come ci sono purtroppo ben chiari
Dividiamo ogni giorno sulla nostra pelle i vincoli tutti italiani che frenano le nostre opportunità di sviluppo
La resistenza al cambiamento
La tenace conservazione di privilegi e di rendite di posizione hanno finora pervaso settori pubblici e settori privati
E sono la causa di quei cento divari da colmare che sono stati segnalati nel nostro
Tu e che oggi presentiamo a chi ha la responsabilità e l'opportunità di cambiare queste cose
Le prime scelte del Governo hanno offerto segnali molto positivi
Segnali positivi voglio dirlo prima di tutto perché dopo tanto tempo si torna
A vedere lo stato
Uno Stato autorevole
E che ha la forza di scegliere
E di attuare le sue scelte nell'interesse pubblico e rispettando i cittadini
Il caso del Piano rifugi rifiuti a Napoli in questo senso è emblematico
E in qualche modo esemplare di come grazie all'ampia maggioranza
E anche alla condivisione delle forze di opposizione si possono interrompere spirali dannose perverse che danneggiano le singole persone le imprese le comunità e la stessa nazione
Noi vorremmo che il Piano di sviluppo economico annunciato dall'Esecutivo si dispiega asse con analoga fermezza
Consentendo allo stesso tempo una forte ripresa di fiducia di cittadini ed imprese ed un nuovo balzo in avanti dell'economia italiana
In particolare
Riteniamo che l'attuale livello di spesa pubblica
Nazionale soprattutto
Ma anche regionale provinciale e infine comunale debba essere al centro dello sforzo di razionalizzazione di contenimento e di modernizzazione in senso più federalista
Alla vigilia della presentazione della prima parte della manovra triennale due mila nove due mila undici siamo carichi di aspettative
Legate soprattutto alla semplificazione di tutto ciò che finora è stato inutilmente complesso e costoso per cittadini ed imprese
Ad iniziare dalla pubblica amministrazione
Che come dicevo prima troppo spesso oggi è percepita dalle imprese italiane come un ostacolo purtroppo e come un inutile zavorra
Siamo nel Paese europeo a più alto tasso burocratico
Dover stabile una vera e propria diseconomia dell'adempimento
Spesso arretrata e distorsiva che alle microimprese costa undici virgola quattro miliardi di euro all'anno in oneri certificatori
Ritardi duplicazioni e soprattutto rinunce a far valere i propri diritti
Abbiamo molto apprezzato l'impegno del Ministro Renato Brunetta a modificare questa realtà
Anche attraverso il contributo fattivo offerto dalle parti sociali
Così come abbiamo apprezzato il segnale lanciato dal ministro del lavoro Maurizio Sacconi
Con l'eliminazione di gravosi adempimenti in materia di appalti che avrebbero costretto migliaia di imprese subappaltatrici a produrre milioni di inutili certificato
è stato questo un importante segnale di semplificazione
Ora la sfida consiste nel procedere sul fronte della deregolamentazione
Per eliminare il fardello di normative che in gesso hanno il mercato del lavoro ben al di là dei fondamentali obiettivi di tutela dei lavoratori
E senza sostanziali benefici né per loro né per le imprese
Sappiamo di avere nel Ministro Roberto Calderoli un sicuro alleato contro l'eccesso di norme che soffocano il Paese
E lo incidiamo a procedere senza indugi e a disboscamento quella vera e propria giungla delle leggi vigenti in Italia
Che sono quasi ventidue mila
Vale a dire più del doppio rispetto a quelle francesi e quasi cinque volte più numerose di quelle della Germania
Presidente Berlusconi
Andate avanti su questa strada semplificate questo fare
A questo proposito ai primi di luglio la Commissione europea presenterà il testo dello Small business act
Che in linea con la strategia di Lisbona all'obiettivo di stimolare il potenziale di crescita e di occupazione delle piccole imprese
E di ridurre gli adempimenti e di costi a carico degli imprenditori
Rappresenta una sorta di pietra miliare che può portare ad introdurre in tutti gli Stati dell'Unione europea il principio
Pensare piccolo innanzitutto
In modo che ogni nuova azione legislativa riguardante le imprese sia costruita a misura delle micro e piccole imprese
Presidente
Incoerenza con questo impegno europeo oggi sollecitiamo la creazione
Di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio con lo specifico compito di valutare l'impatto di ogni nuova normativa sulle micro e piccole imprese
E di redigere ogni anno un rapporto sullo Stato della micro e piccola impresa in Italia
A questo proposito sappiamo che presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri opera
L'osservatorio per le medie e piccole imprese
Con l'obiettivo di valorizzare il ruolo della media piccola e micro impresa
Da una comunicazione del Presidente del Consiglio Berlusconi mi viene confermata la determinazione a sviluppare le attività dell'Osservatorio
Dandolo dotandolo di adeguati strumenti operativi rafforzando altresì il dialogo con gli operatori
Al fine di cogliere gli elementi dinamici che caratterizzano il settore
Per definire strategie volte a consolidare la loro presenza sul territorio e l'importante ruolo nell'economia del Paese
Accogliamo questo impegno come un positivo segnale di attenzione
Alle nostre imprese alle loro aspettative di sviluppo e di semplificazione
Se si riuscisse ad eliminare tutto l'attuale carico di inutile burocrazia le micro e piccole imprese recupererebbero più del cinquanta per cento del gap di produttività
Che oggi scontano rispetto alla media di Francia Germania e anche Spagna
Ogni giorno in Italia nascono quasi mille duecento nuove imprese
Eliminare gli ostacoli alla creazione di impresa
Non è quindi un aspetto secondario noi crediamo che sia un aspetto fondamentale
A questo proposito proponiamo di privatizzare liberalizzare l'istruttoria amministrativa
Consentendo l'accesso delle imprese alla pubblica amministrazione attraversa Ro soggetti privati operanti sul mercati dei servizi
Noi proponiamo di eliminare i controlli ex ante a favore di rigorosi controlli ex post mirati appunto e più rigorosi
Semplicità questo è quanto sollecitano anche nei rapporti sollecitiamo anche nei rapporti tra le imprese e il fisco
I contribuenti devono poter rispettare norme chiare e precise ma soprattutto mai retroattive come purtroppo è avvenuto in questi ultimi anni
Infatti
Oltre che dall'enorme peso della pressione fiscale l'imprenditore è sopraffatto dalla complessità delle leggi e degli adempimenti da disposizioni spesso contraddittori
Il rapporto di fiducia dei contribuenti nei confronti dell'amministrazione finanziaria e più in generale dello Stato è basato sul reciproco rispetto
Deve scaturire dalla scrupolosa osservanza delle norme stabilite nello Statuto del contribuente
Cui peraltro dovrebbe essere attribuito noi crediamo un carattere ben più cogente magari elevando le al rango di disposizioni a carattere costituzionale
La pressione fiscale si è attestata
Con l'ultima legge finanziaria al quarantatré virgola tre per cento del prodotto interno lordo
Con un aumento del due virgola otto per cento dal due mila cinque al due mila sette
Questo
è un livello insostenibile
Verrà abbassato con coraggiose riduzioni
Specialmente a favore delle imprese più virtuose
Solo con una diminuzione delle aliquote nominali può esservi recupero di base imponibile che permetterebbe anche nel medio periodo anche appunto un recupero di gettito
La lotta all'evasione fiscale deve essere condotta a tutto campo senza pregiudizi evitando criminalizzazioni di intere categorie come purtroppo è avvenuto nel recente passato
Noi vogliamo uno Stato autorevole
Che sappia selezionare i contribuenti su cui incentrare la propria attività di controllo
Lei è un prese le imprese oneste devono sentirsi tranquilli
Mentre meno tranquilli devono sentirsi i soggetti oggi sconosciuti al fisco sui quali deve concentrarsi Trio Rita realmente
Un'efficiente azione pesco parli e per fargli pagare loro il dovuto
Riteniamo che la trasparenza nel rapporto tra fisco e contribuenti sarà senza dubbio aiutata dallo strumento degli studi di settore
Se recuperati al loro ruolo originario e per i quali andrà modificata la disposizione che ne prevede un utilizzo retroattivo
La lotta all'evasione fiscale e il recupero di gettito potranno essere efficacemente perseguiti anche sperimentando nuove forme di contrasto di interesse
Perché a questo proposito non replicare ed ampliare anche ad altri settori la positiva esperienza in materia di ristrutturazione edilizia
Va ripensata inoltre la tassazione delle piccole imprese
Avvicinando il momento del pagamento delle imposte all'effettiva disponibilità finanziaria
Perché allora non introdurre la tassazione per cassa in favore soprattutto delle imprese con volume d'affari ridotti che maggiormente risentono del peso del ricorso al credito e per il pagamento delle tasse
Sono questi pochi
Ma concreti esempi per dire che se il Governo saprà ricreare un clima di fiducia nelle istituzioni
Se saprà tagliare la spesa improduttiva se sarà rende se saprà rendere più efficiente la macchina pubblica allora si potrà recuperare quell'etica del prelievo su cui si fonda uno Stato moderno
Ogni cittadino
Come fu affermato da Ezio Vanoni molto tempo fa deve sentire legittima e moralmente doverosa la propria partecipazione all'adempimento tributario
In questo senso l'efficienza della spesa può essere migliorata collegandola al federalismo fiscale
Una scelta quella federalista da compiere con coraggio e con determinazione
Ben consapevoli sia degli alti costi finora sostenuti per il non federalismo
Sia del fatto che per innescare finalmente il processo di sviluppo endogeno di alcuni territori del Paese
è indispensabile avvicinare il luogo del prelievo a quello della spesa come condizione essenziale per rispondere all'azione degli amministratori locali
Siamo convinti
Che nessuno stia pensando di abbandonare al loro destino
Importanti aree del nostro Paese
Soprattutto nel Mezzogiorno
Che ha vissuto troppe stagioni di finto sviluppo
Con enorme spreco di risorse
è tempo però di valorizzare i risultati e le potenzialità delle piccole imprese
Delle regioni meridionali che tra il due mila tre e il due mila cinque hanno aumentato il valore aggiunto del ventitré virgola cinque per cento
Mentre nello stesso periodo le imprese più grandi hanno visto calare il valore aggiunto del tre virgola tre per cento
Il Mezzogiorno deve quindi saper ritrovare l'orgoglio di una sua rinascita non solo economica
Lo Stato deve riaffermare le condizioni di legalità e di sicurezza
Gli amministratori locali devono sapere ricostruire anche culturalmente la credibilità delle istituzioni
Nel sud
Le rappresentanze degli artigiani e della piccola impresa
Devono riaffermare di più e meglio il loro protagonismo nelle scelte degli interventi più efficaci per costruire uno sviluppo non effimero
Crescita e sviluppo sono strettamente collegati anche alla corretta gestione del fenomeno dell'emigrazione
Non dimentichiamo
Che gli immigrati trovano opportunità di inserimento economico e di inclusione sociale
Nel nostro Paese sia come titolari di impresa che come dipendenti proprio e soprattutto nelle nostre micro e piccole imprese
Ecco perché in questo ambito così delicato abbiamo la necessità di politiche integrate per consentire da un lato
La programmazione però di periodica degli ingressi
Improntata maggiore flessibilità ed aderenza alle reali necessità delle imprese e dall'altro
Per tutelare gli interessi più generali della società
Bisogna
Abbandonare la sensazione di una costante emergenza
Contrastare la crescita delle presenze irregolari
Evitare il ricorso a sanatorie o più semplicemente a regolarizzazioni a posteriori come accade ad ogni opera Tura del decreto flussi annuale
Ma crescita e sviluppo non possono esistere
Senza una piena valorizzazione dei rapporti di lavoro all'interno delle imprese soprattutto di quelle di piccole dimensioni
In tal senso noi crediamo ci sia bisogno di una
Nuova stagione di sano federalismo anche in maniera contrattuale
Il contratto a taglia unica non è più adatto per un Paese così diversificato e di fatto né freno allo sviluppo territoriale tanto al Nord quanto al sud
Confartigianato ha partecipa a
Anticipato i tempi per superare il dogma della centralità del contratto collettivo di lavoro nazionale
Con l'accordo in confederali interconfederale firmato nel due mila sei insieme con le altre confederazioni dell'artigianato e CGIL CISL e UIL
Abbiamo costruito una riforma che assegna al secondo livello contrattuale che nell'artigianato è proprio territoriale il compito di distribuire la produttività laddove si realizza
E di concorrere con il livello nazionale al recupero degli aumenti del costo della vita
La nostra scelta è stata dettata dalla convinzione che il decentramento contrattuale
Permette di migliorare sia il livello di competitività delle imprese sia le condizioni dei lavoratori e contribuisce a dare una risposta all'emergenza salari
Oggi
Sul fronte del decentramento della contrattazione auspicato anche nel Libro bianco di Marco Biagi resiste registriamo finalmente segnali positivi
Mi riferisco in maniera specifica al documento unitario inviato da CGIL CISL e UIL alle organizzazioni di rappresentanza dell'impresa sulla riforma del modello contrattuale
Dopo quindici anni di immobilismo che sono costati
Cari che sono costati tantissimo al nostro Paese qualcosa si sta finalmente muovendo
Abbiamo con i sindacati la verifica del sistema contrattuale
Consapevoli di avere però già percorso un bel pezzo di strada
Partendo dal nostro modello appunto dall'accordo firmato il quattordici febbraio del due mila sei e chiedendo in primo luogo
Il rispetto dell'autonomia del settore dell'artigianato
A questo proposito sempre il nome di questa semplificazione
Che ci sta così tanto a cuore nell'interesse delle imprese del nostro Paese avvieremo anche
Un'importante riflessione sull'opportunità di giungere ad un contratto unico per le diverse categorie e dell'artigianato
Noi crediamo che al centro del sistema di welfare
E delle relazioni sindacali vada posta la logica della partecipazione valorizzando la bilateralità
Anche in questo ambito l'artigianato è stato il primo settore oltre venti anni fa a promuovere lo strumento degli enti bilaterali
Un'esperienza fondata sulla mutualità e gestita direttamente dalle parti sociali che oggi può assumere una straordinaria modernità ed attualità
E ancora quando si parla di condizioni più giù migliorare la nostra capacità competitiva non possiamo non denunciare
La scarsa concorrenza in cui ancora operano settori fondamentali per l'attività delle imprese
Banche assicurazioni servizi pubblici energia Utilities professioni
Il percorso
Il percorso di apertura di questi mercati
Procede Pertini di approssimazioni
Procede per stop and go purtroppo più stop che go ma finora senza gli effetti sperati per le nostre imprese
Troppo poco si è fatto per abbassare gli oneri di tariffe di servizi essenziali e per liberare i cittadini imprenditori dai pesanti costi derivanti dai mercati protetti ed alle rendite di posizione
Per creare un contesto che possa attrarre anche
Investimenti stranieri
Basti dire che in Italia la spesa media annua di un conto corrente bancario è di cento trentatré euro più del doppio rispetto alla media dei Paesi europei
Tra il novantasei del due mila sette poi i premi assicurativi in Italia sono aumentati del cento venti per cento a fronte di un aumento medio del quarantuno per cento nel resto dell'Unione europea
E non va meglio per ciò che riguarda i trasporti alle infrastrutture tra il due mila tre il due mila sette Alitalia e Trenitalia hanno registrato perdite per oltre cinque virgola otto miliardi di euro
Bruciando insieme tre virgola due milioni di euro al giorno
Quanto all'ANAS soltanto nel due mila sei
Ha perso quattrocentonovantasei milioni di euro
Troppo spesso si è deciso di non decidere
Come nel caso della riforma dei servizi pubblici locali
Che invece deve tornare ad essere uno dei fronti principali di ammodernamento di questo Paese
Il problema a mio avviso non è soltanto legato ad una scelta tra pubblico e privato
Ci interessa piuttosto che venga realizzata una riforma in grado di aprire il mercato dei servizi pubblici locali alla vera concorrenza
Introducendo la regola generale dell'assegnazione dei servizi attraverso legare
Noi riteniamo che sia
Solo così possibile abbassare le tariffe per i consumatori
Qualificare innovare l'offerta offrire alle imprese una occasione di sviluppo
Le piccole imprese italiane sono poi penalizzate dai costi dell'energia
In particolare dal prezzo dell'elettricità che è superiore addirittura del trentotto per cento rispetto alla media europea
E dal due mila al due mila sette ha aumentato del quarantotto per cento a fronte di un contemporaneo aumento
In Europa del ventinove
A questo proposito il vero problema sta nel comprendere perché in Italia
L'Energia costi così cara
E se può essere vero che
Un'opzione a favore del nucleare può riportarci nel lungo periodo a livelli di costi europei
Non si deve dimenticare che i tempi di questa realizzazione non saranno purtroppo prende
Nel frattempo le imprese però continueranno a pagare bollette più alte e i consumi continueranno a dilatare
Quindi l'invito e a non perdere tempo e a modificare le condizioni all'origine degli alti costi energetici
Bisogna fare presto per completare la liberalizzazione dei mercati e per ridurre la pressione fiscale che grava sul prezzo dell'energia a carico soprattutto delle piccole imprese
Ma è
Altrettanto fondamentale ed urgente
Favorire l'utilizzo delle energie rinnovabili e promuovere l'efficienza energetica
Un altro tema noi crediamo fondamentale per la competitività e anche
Per l'attrattività del nostro Paese rispetto agli investimenti esteri riguarda l'efficienza della giustizia civile
Elemento strategico per la vite delle imprese
Affrontare e risolvere i problemi all'origine dei ritardi del nostro sistema giudiziario che impediscono agli imprenditori di esercitare i propri diritti
E sottraggono loro due virgola tre miliardi di euro l'anno è fondamentale anche per recuperare il terreno rispetto all'Europa
Le imprese chiedono soltanto certezze
E rapidità oggi invece i tempi della giustizia civile sono inaccettabili
Quasi cinque anni la durata media di un procedimento civile tra primo e secondo grado i tempi per chiudere un fallimento superano addirittura gli otto anni un processo di lavoro
Tra il primo è il secondo grado di appello dura in media oltre quattro anni così come quattro anni e la durata di una controversia in materia di fisco è impossibile andare avanti così
Ecco
Come vedete c'è molto da recuperare e noi crediamo che questo percorso non possa essere soltanto meccanicistico
Ma debba essere preceduto e accompagnato dà un senso civico che faccia leva sul coraggio appunto e sull'orgoglio
Quell'orgoglio che rivendico alle nostre imprese le quali nonostante i vincoli che ne frenano
Le mille difficoltà e in cui si dibattono animano la nostra economia e sono strumento di coesione e di inclusione sociale
O parlando
O parlando
Degli oltre quattro milioni
Di artigiani di micro e di piccola impresa e dei servizi del commercio vale a dire oltre il novantotto per cento della struttura imprenditoriale del Paese che danno lavoro al cinquantanove per cento degli addetti
Realizzano il quarantaquattro per cento del valore aggiunto e il trentanove per cento degli investimenti
Quelle imprese che hanno lottato con grande coraggio e oggi con orgoglio continuano a competere contribuendo allo sviluppo del nostro Paese e che paradossalmente
Lamentano grandi difficoltà a trovare lavoratori dipendenti
Come emerge da un nostro recente rapporto che denuncia all'emergenza mano d'opera nelle piccole imprese
Nel due mila sette i nostri imprenditori erano disposti ad assumere cento sessantadue mila persone ma oltre la metà di essi sono risultati introvabili
Un altro mito quindi da sfatare
Non è vero che la ricerca di buona occupazione incontra soltanto precariato
Nell'artigianato incontra lavoro stabile e duraturo e ben retribuito certo bisogna però
Certo bisogna però essere disposti
A fare il sacrificio di imparare un mestiere
A sporcarsi le mani
Con la prospettiva poi di valorizzare sul mercato del lavoro le competenze acquisite
E anche di mettere forse in prospettiva a frutto queste competenze apprendo un'impresa
Quello che è successo nei decenni passati in questo Paese
Per fare questo bisogna però che i giovani abbiano il coraggio e l'intelligenza di scommettere su se stessi sulle proprie capacità di iniziativa
Confartigianato non indica ascensore non c'è sociali ma una scala che va gradino per gradino un po'alla volta per costruire un'occupazione stabile e gratificante
Ed ecco allora un'altra delle riforme su cui metter mano per agganciare la ripresa costruire un sistema di formazione adeguato alle nuove sfide della competizione economica
In questo senso accogliamo e condividiamo quanto indicato dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi nella sua relazione
I protagonisti della ripresa devono essere coloro che hanno in mano il futuro
Quindi i giovani oggi anche mortificati da una istruzione inadeguata
Weston riteniamo significa avvicinare la scuola al mondo del lavoro colmare la distanza che oggi divide il saper dal saper fare la conoscenza teorica dalle competenze tecniche e pratiche
Per questo noi chiediamo di innalzare la qualità della formazione
E di prevedere efficienti forme di alternanza scuola lavoro potenziando un contratto di lavoro a polo peculiare contenuto formativo qual è l'apprendistato
Il futuro dei nostri giovani
Il futuro dei nostri figli il futuro dei nostri giovani
E la competitività del Paese sono strettamente connessi e a loro volta dipendono dalla capacità di stabilire un forte legame tra la scelta di politica economica e il nostro sistema formativo
La formazione iniziale
E quella continua l'istruzione tecnica superiore l'università la ricerca soprattutto quell'applicata anche in questo ambito
Le riforme vanno riprese da adeguate con grande determinazione per restituire fiducia ai tanti giovani che oggi guardano disorientati avvolto in certi verso il futuro
Semplicità
E il coraggio di cambiare
Questo è quanto ci aspettiamo anche in maniera in materia di concertazione
In tal senso abbiamo condiviso le prime considerazioni ed indicazioni espresse dai rappresentanti dell'esecutivo
Auspichiamo modalità di confronto migliori
Più efficace meno dispersive
Siamo convinti che la concertazione debba trovare un ambito più ristretto e rispondente alle esigenze di rappresentanza delle imprese
Ascoltare tutti certo ma evitando una liturgia della concertazione che sacrifica la qualità del risultato all'assemblearismo alla mediazione esasperata e ai diritti di veto
Stare
Soprattutto al merito dei problemi e quindi decidere
Questo vogliamo che accada al tavolo di Palazzo Chigi e in tutte le sedi di confronto istituzionale
Noi lo ribadisco con forza siamo per la semplificazione anzi siamo per la semplicità in tutti gli ambiti
Anche in quello delle modalità di rappresentanza degli interessi di impresa
Ne è la prova l'esperienza che da quasi due anni abbiamo promosso con un'altra importanti organizzazioni di rappresentanza di impresa
Insieme rappresentiamo oltre quattro milioni di micro piccole imprese del commercio dei servizi e dell'artigianato
Il nostro sforzo forza sforzo è rivolto a fare sintesi delle aspettative comuni dei nostri associati
E più in generale di chi oggi
Vuole fare impresa nel nostro Paese
E ciò perché condividiamo la responsabilità di offrire risposte nuove ed efficaci a questo novantotto per cento di sistema imprenditoriale
E l'interesse a dare voce all'impresa diffusa che spesso soffre di troppe sottovalutazioni
Questo per dire che tutti insieme ognuno per la propria parte di responsabilità
Dobbiamo recuperare
Più voglia di cambiare
Presidente Berlusconi
Noi siamo pronti a partecipare a un programma di riforme
Che è superata la fase elettorale
Appaiono sempre meno di destra o di sinistra
E sempre di più invece legate ad esigenze di modernizzazione e di miglioramento della qualità del lavoro e dell'impresa
Siamo pronti come lei sa a fare la nostra parte
Ben consapevoli ed orgoglioso ed orgogliosi del patrimonio economico e sociale rappresentato dai nostri imprenditori con le loro aziende e soprattutto con le loro famiglie
Da chi guida il Paese ci aspettiamo con fiducia il coraggio e l'orgoglio delle decisioni
L'emozione iniziale
Mia
Fatto dimenticare di segnalare a tutti voi la presenza del Presidente del Senato Schifani a fianco del Presidente
Che ci onora e ci gratifica grazie Presidente
Prima di dare la parola al Ministro Sacconi do lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica onorevole Giorgio Napolitano ha inviato alla nostra Assemblea
L'Assemblea annuale di Confartigianato rappresenta un'occasione importante di riflessione sulle tendenze sui problemi dell'economia italiana
Le imprese artigiane e più in generale tutto il mondo delle piccole e medie imprese costituiscono una risorsa essenziale del nostro sistema produttivo
La capacità di adattamento e di modernizzazione che caratterizza queste imprese le spinge a perseguire quella costante attività di miglioramento dei prodotti e dei processi produttivi che fattore indispensabile di competitività
L'attitudine a coniugare tradizione ed innovazione è un capitale strategico delle imprese artigiane
Per sfruttarla pienamente contribuendo così più decisamente alla loro crescita è necessario superare gli ostacoli connessi alla dimensione potenziando le relazioni consortili e cooperative
In questa ottica le organizzazioni imprenditoriali svolgono un ruolo essenziale per il rafforzamento delle relazioni tra imprese tra loro e con il sistema delle istituzioni
Ma è altresì indispensabile che l'azione dei pubblici poteri tenda a creare un ambiente favorevole in termini di formazione delle risorse umane e di certezza della legalità non meno che in termini di infrastrutture e di incentivi
Confartigianato rappresenta una parte significativa delle imprese italiane e Trai dall'esperienza associativa una concreta capacità di analisi delle tendenze dei problemi della realtà economica e sociale del nostro Paese
Sono quindi certo che dai vostri lavori ai quali auguro il migliore svolgimento potranno venire importanti contributi di approfondimento e proposta per lo sviluppo del settore
Do adesso la parola al ministro
Presidente Schifani Presidente Berlusconi
Presidente Guerrini colleghi di Governo colleghi parlamentari signori rappresentanti delle organizzazioni rappresentative del lavoro e dell'impresa signore e signori
Mi unisco anch'io al pensiero commosso che
Poco fa il Presidente Guerrini rivolgeva ai familiari e i collaboratori
Dei tanti caduti ieri nel lavoro
E credo che il modo giusto di
Reagire sia quello di essere certamente orientati
Dall'emozione che ci vuole impegnati e che non si ripetano con tanta intensità i caduti nel lavoro
Ma anche
Dalla ragione
Che deve consentirci di analizzare le cause di questi decessi
E di intervenire con azioni tali
Da consentirci di raggiungere effettivi risultati in termini di
Numero di persone
Che cadono nel lavoro che comunque ricevono danni per la loro salute
Noi dobbiamo essere cioè animati da una non approccio per obiettivi era un insediamento di Marco Biagi questo
Che contrapponeva in qualche modo ad un approccio esclusivamente per regole le regole servono
Le regole devono essere sostenute anche da sanzioni
Ma dobbiamo interrogarci se sia stato sufficiente un approccio prevalentemente per regole per sanzioni dobbiamo interrogarci cioè quale sia in modo particolare il punto critico oltre il quale
La definizione di ulteriori adempimenti e di ulteriori San
Giglioni non produca proprio l'effetto opposto di distogliere l'imprenditore gli stessi lavoratori dall'attenzione a tutto ciò che sostanzialistica mente fatti sicurezza nell'ambiente di lavoro rispetto
Rispetto a quelle
Inevitabile disorientamento che si produce nel momento in cui l'attenzione si rivolge soltanto ai profili di carattere formalistico
Proprio oggi alle quattro e mezza ci incontreremo
E ci incontreremo per costruire un piano straordinario condiviso tra Stato regioni che come noto portano larga parte della responsabilità a questo riguardo e organizzazioni degli imprenditori e lavoratori
Un piano rivolto in modo particolare a
Prevenire quella grande parte di infortuni che hanno un'origine comportamentale e che significa decidere insieme di investire in prevenzione formazione informazioni
Purtroppo noi viviamo una condizione di emergenza che insieme economica e sociale
Una condizione
Che purtroppo non appare congiunturale che quindi non
Sollecita risposte di breve periodo o di piccola portata
Noi siamo
Ci troviamo noi in modo particolare in una sorta di trappola che rende difficile la crescita il Ministro Tremonti ogni tanto scherza sul fatto che l'unica cosa che appare crescere in questo Paese
E il disavanzo pubblico
Mentre l'unica cosa che dobbiamo saper contenere per far crescere tutto ciò che rende la nostra una società attiva una società competitiva una società inclusiva anche perché noi vogliamo una società mobile
E allora
Noi abbiamo reagito immediatamente a questa emergenza con un primo pacchetto di provvedimenti ma soprattutto nei prossimi giorni vareremo
Una manovra
Di ampia portata rivolta al triennio una manovra che sì realizza in termini anticipati disonore rispetto all'usuale appuntamento di fine settembre con i documenti di bilancio proprio nella convinzione che occorra da subito
Promuovere una serie di iniziative rivolte insieme alla crescita alla stabilità finanziaria alla coesione sociale
E tra queste iniziative
Io voglio segnalarvi soprattutto quelle che hanno lo scopo di liberare l'impresa e di liberare il lavoro
In un Paese
In un Paese nel quale
Ai tanti atavici vincoli Guido Carli
Con il quale ho avuto la fortuna di collaborare mi diceva mi ricordava sempre il suo termine lacci e lacciuoli
Che
Sono stati via via accumulati nel nome di quella cultura del sospetto che lei Presidente Guerrini ha così opportunamente oggi richiamato noi tutti
E su questo pesante sedimento di vincoli all'impresa e lavoro nel corso del recente biennio molti vincoli ulteriori si sono aggiunti voi li avete citati alcuni
Io non posso non non ricordare in questa iper regolazione burocratica e fiscale che intensiva mentre è stata prodotta soltanto nell'arco di due anni
La generalizzazione del DURC che pure avevamo avviato soltanto nell'edilizia ove le parti avevano essa richiesto anche perché dotati di strumenti come le casse di lady facile erogazione
O come
La individuazione di incredibili indici di congruità una sorta di postmoderno imponibile di manodopera
Come se cioè lo Stato lo Stato
Debba definire quali sono le modalità organizzative con cui si producono beni o servizi
O le dimissioni volontarie per forma scritta su un modulo alfanumerico durata limitata del Ministero del lavoro
Come se queste fossero il modo giusto di reprimere una
Fortunatamente minoritaria patologia che con altri modi deve essere estirpata
Per non dire di tutto quello che avete richiamato prima con riferimento alla fiscalità in termini di impiego della retroattività occupata nella solo ricordare la famosa soglia antiriciclaggio dei cento euro che se non bloccata a regime ci porta
Ad una sorta di stato di polizia fiscale
Allora
Io vi segnalo cinque aree di intervento di deregolazione burocratica e fiscale riferita soprattutto al lavoro
La deregolazione sarà più ampia come ben vedrete ma per parte mia voglio limitarmi a quella che più mi compete
Cinque aree di deregolazione che non vuole
In alcun modo ridurre il livello delle tutele perché non ti non di questo discutiamo anzi anzi proprio per le considerazioni che prima facevo a proposito
Della
Del
Del carattere negativo che ad un certo punto possono assumere adempimenti e sanzioni la spesso la deroga l'azione è un modo con il quale
Si realizzano con maggiore efficacia sostanziale le tutele stesse
Ancora Marco Biagi fatemelo citare lo ricordavo l'altro giorno al convegno dei giovani di Confindustria era solito sempre dirci
Che nessun nessun incentivo finanziario può compensare un disincentivo normativo
Eppure
Tanto spesso
Ci si è illuso di produrre ciò quindi cinque aree di deregolazione la prima riguarda la gestione stessa del rapporto di lavoro affinché sia più agevole affinché siano tutti incoraggiati ad accendere rapporti di lavoro
E non invece disincentivati come oggi accade ho già detto poco fa dalla nostra e quindi conseguente volontà di abrogare la normativa sulle dimissioni volontarie
Abrogare sottolineo
Della nostra volontà di eliminare il libro matricola e il libro paga per sostituirli con un semplice libero presente
Perché non si possono sommare gli adempimenti nel momento in cui è stata introdotta la comunicazione on line dell'assunzione nel giorno che precede l'avvio dell'attività questi strumenti si sono rivelate obsoleti
L'abrogazione degli indici di congruità
Il superamento
Di quella disciplina di adempimenti esasperati relativi alla responsabilità solidale appaltante appaltatore che peraltro va ricondotta
Alla definizione della legge Biagi
E quelle quegli adempimenti che già appunto un decreto legge ha provveduto ad eliminare
O ancora
Il superamento del divieto di visite preassuntiva e proprio in riferimento anche al tema della sicurezza nel lavoro
Io stesso io sono stato un funzionario delle Nazioni Unite dell'Organizzazione internazionale del lavoro nella quale la visita avviene in termini prima su MTV
E quindi non si capisce la ragione ideologica che presiede ad un'opzione di questo tipo o ancora
Il cumulo lavoro pensioni
Affinché si liberi quanto più la possibilità di fare emergere lavoro e di regolarizzarla
O ancora la denuncia assicurativa di soci familiare coadiuvanti che deve essere drasticamente semplificata il registro orario per il lavoro mobile in autotrasporto la documentazione relativa al lavoro a domicilio
Per non dire
Di quella circolare INPS che abbiamo sollecitato
è fatto parare nei giorni scorsi quella secondo la quale sono state declassate tutte le violazioni
In materia di versamenti contributivi ogni qual volta ogni qual volta non c'è stato occultamento dal rapporto di lavoro
Ho citato
Solo alcuni degli interventi a ciò rivolti il secondo ambito
E quello di una più agevole regolarizzazione dei rapporti di lavoro
Per contrastare il sommerso indurre quanto più in forme semplici a regola d'regolarizzare quel grande Monte anche di spezzoni lavorativi che sono tipici dell'economia dei servizi e per questo
Noi stiamo pensando di ripristinare di tutta la disciplina della legge Biagi con riferimento al lavoro intermittente che tanto ha fatto emergere molti di questi spezzoni lavorativi
Vogliamo semplificare drasticamente la regolarizzazione attraverso buoni prepagati
Di collaborazioni di tipo accessorio o di
Tipo occasionale non solo da parte delle famiglie che sono certamente spesso utilizzatrici di queste forme di lavoro ma anche da parte delle imprese familiari
Vogliamo del regolare lo stesso contratto a termine nella sua recente disciplina rinviando accordi tra le parti di tipo aziendale o territoriale la possibilità
Di derogare alle rigidità che sono state introdotte
Vogliamo soprattutto mettere mano all'apprendistato
L'apprendistato
Deve essere ed è regolato tanto in funzione
Di quel recupero dei giovanissimi che escono precocemente dalla percorso educativo che non possono essere recuperati riprendendo lì per una rete sedendo li forzosamente su un banco di scuola
Mare conoscendo
Ma riconoscendo in primo luogo che il lavoro è parte del processo educativo
Che il lavoro si deve porre in alternanza con i percorsi educativi e che è importante che un giovane uscito precocemente come dicevo dalla percorso educativo possa rientrare in un percorso di apprendimento attraverso l'esperienza lavorativa
E soprattutto e necessario che nell'ambito del con della
Contratto di apprendistato si riconosca finalmente ed è questo il principio che vorremmo affermare che ci auguriamo le Regioni possano condividere che la Regione l'impresa l'impresa è il luogo tipico della formazione
La
L'AIMA effettività
Line effettività
Della
Contenuto formativo formale nell'ambito dei contratti di apprendistato si lega soprattutto a questo pregiudizio che non debba essere l'impresa il luogo naturale o tendenziale almeno della formazione ma che debba essere sempre un ambiente esterno
Mentre invece le attività esterne
Devono davvero essere non più quelle che regolano una formazione troppo tarata sui formatori ma devono essere quelle che semmai concorrono alla formazione che si spera già nel luogo proprio cioè l'impresa
Terza area
è il processo del lavoro
Il processo del lavoro a un rito in fondo semplificato
E quindi occorre intervenire da un lato sulle norme sostanziali e di ciò che stiamo facendo ma dall'altro riconoscendo riconoscendo soprattutto un confine di questo tipo
L'attività del magistrato si ferma sempre di fronte alla scelte autonome organizzative dall'imprenditore
L'attività del magistrato non può mai entrare nell'autonomia organizzativa voi capite cosa mi riferisco alla causale generale che non abbiamo introdotto per i contratti a termine
E per
I contratti e per il il cosiddetto lavoro interinale oggi somministrazione questa deve diventare la regola generale
Ma soprattutto noi vogliamo fino in fondo incentivare normativamente il ricorso all'arbitrato e alla conciliazione
Ad un arbitrato che deve avvenire per equità e non riproducendo il percorso per norme contratti che sarebbe poi la stessa cosa
E che soprattutto una volta che le parti concordano di rivolgersi all'arbitro non possono tornare indietro e dire siccome non mi è piaciuto l'arbitrato
Vado da un'altra parte
La quarta area
Riguarda la deregolazione delle relazioni industriali
Le nostre relazioni industriali sono troppo complesse
Financo esoteriche ma soprattutto il risultato di questa montagna è un topolino tanto per i lavoratori in carne ed ossa quanto per le imprese nella concretezza dei loro bilanci
Noi dobbiamo
Rendere le relazioni industriali funzionali tanto d'obiettivi di valorizzazione del capitale umano quanto di competitività dell'impresa
E quindi
Noi abbiamo compiuto una scelta a questo proposito non casuale non un atto congiunturale ma l'avvio di una sperimentazione che ha lo scopo poi di diventare al Regola fiscale dell'intero lavoro dipendente pubblico e privato
Quella
Di un fisco non stupidamente ottuso ma che sa distinguere entro le componenti della struttura della retribuzione
Quando il fisco incontra una parte quella parte della retribuzione che corrisponde ad uno specifico impegno del lavoratore
Che corrisponde ad un suo merito ad un suo impegno particolare come quello che si realizza rendendo soli disponibile alla flessibilità organizzativa con gli straordinari in quel caso il fisco smette la sua progressività si ferma ad una tassazione secca agevolata definitiva del dieci per cento
E trattiamo così le parti meritocratiche del salario con lo stesso amore con cui trattiamo i creditori del bilancio dello Stato i possessori di titoli di Stato o dei titoli azionari
Questo significa
Questo significa avvicinare la norma la realtà a quella realtà di semplice complicità tra imprenditore e lavoratore che voi realizzate ogni giorno nei vostri luoghi di lavoro
Questo significa
Stimolare anche nella piccola dimensione di impresa anche nella piccola dimensione di impresa la fidelizzazione del collaboratore
Trovare modi anche più intensi partecipativi di quel collaboratore che un domani potrebbe essere il successore nell'attività e non sempre si trasmette di padre in figlio
Di quel collaboratore che è bene che rimanga lì e che deve partecipare anche agli utili troviamo insieme immobili ripensando magari all'associazione in partecipazione per favorire
Questo tipo di intensa complicità tra le parti
In una più generale logica post-ideologica che vuole che le relazioni industriali rapporti sindacali passino dal conflitto alla collaborazione alla partecipazione
A questo proposito fatemi fare una battuta sulla concertazione di Palazzo Chigi voi avete tanta ragione nel chiedere
Una semplificazione di quel tavolo e quindi una selezione dei principali attori
A noi basta affermare con i fatti quello che abbiamo già compiuto per noi la concertazione non è solo CGIL CISL UIL Confindustria
Un'ultimissima
L'ultimissima considerazione
La quinta area e collaterale a quella che ho appena descritto ed è l'area della sussidiarietà verso la bilateralità e le associazioni di rappresentanza
Cioè noi dobbiamo favorire quanto più la vostra esperienza diffonderla quanto più entro il vostro sistema e al di fuori del vostro sistema
Noi dovremmo trovare un modo per dare efficace erga omnes alle decisioni contrattuali a questo riguardo
C'è un modo di stiamo pensando credo che un dialogo in sede tecnica sia già stato avviato
In modo che quindi
La
Si induca quanto più il sistema dell'impresa e le organizzazioni dei lavoratori a condividere la scelta dell'investimento nella bilateralità
La scelta poi fondamentale per sostenere la bilateralità deve essere questa è proprio a proposito del delicato tema della salute e sicurezza nel lavoro vi faccio riferimento
Ove c'è bilateralità c'è un corno di luce delle parti sociali c'è controllo sociale
Allora se c'è bilateralità possiamo pensare ad un passo indietro delle amministrazioni pubbliche in termini di adempimenti formali
Ed i relativi controlli proprio perché c'è qualcosa di più nondimeno in quel caso le parti quando si incontrano quando si collabora uno non lo fanno per adempimenti formali lo fanno per obiettivi sostanziali e quindi c'è
Più di una ragione per poter dire che la bilateralità deve essere incentivata nel senso di consentire che lì li soprattutto lì si riducano gli adempimenti relativi controlli
E ancora
Noi stiamo pensando a consentire alle parti sociali un canale alternativo per la gestione del contratto di apprendistato
Cioè pensando che ove le parti convergano e si dotino magari di uno strumento di bilateralità ma anche ove soltanto realizzino accordi contrattuali
Tutta la gestione della formazione aziendale del contratto di apprendistato per tutti i profili anche di carattere burocratico
Di carattere formale tutta venga rimessa venga estrapolata dalla regolazione pubblicistica e rimessa alla regolazione privatistica delle parti in sussidiarietà
E ancora
Voi sapete che il pensiamo
Di affrontare il tema del riproposti mento dei sussidi alla disoccupazione o alla sospensione nel rapporto di lavoro i cosiddetti ammortizzatori
In termini di impegno della bilateralità voi già avete esperienza in questo senso voi già avete usato anche l'indennità di disoccupazione a questo scopo aggiungendovi risorse vostre
Bene sulla base di quel principio di mutualità anche qui deve valere un principio di sussidiarietà pensiamo addirittura di delegare la gestione della cassa integrazione a enti bilaterali o di questi si costituiscano con questa finalità
E ancora
Penso
Alle esperienze mutualistiche in materia di sanità e di previdenza complementare
E ancora la stessa immigrazione nel caso della stessa immigrazione come non pensare di dare il valore
Alla garanzia offerta dall'associazione di categoria maggiormente rappresentativa
Nei confronti delle domande presentate da loro iscritti una garanzia che ci fa pensare che non siamo in presenza di una domanda fraudolenta
Io mi auguro
Che riusciremo insieme a costruire questo clima più favorevole al fare
Un contesto un ambiente come lei ha detto benissimo Presidente Guerrini più favorevole all'impresa e al lavoro
Lei ha citato una regola
Della
Dell'Unione europea invero
Più sulla carta che nei comportamenti dell'Unione stessa
Penso molto
Penso al piccolo innanzitutto
Tradotto in italiano questa deve portarci alla parafrasi di un vecchio detto dei tempi della Prima Repubblica esso diceva ciò che va bene alla FIAT va bene all'Italia tutta intera
Basta dire ciò che va bene la piccola impresa va bene all'Italia tutta intera
Vorrei
Vorrei chiedere al Presidente del Consiglio onorevole Berlusconi di portarci un saluto
Grazie signor Segretario grazie a tutti voi
Dall'accoglienza e davvero soltanto un saluto perché ciò che il Governo sta facendo
Venuto fuori chiaramente dalle parole
Di un nostro bravo Ministro che avete applaudito credo come mai sia successo in altri confronti tra Governo
E
La vostra
Confederazione
Quando io ebbi l'occasione di venirvi a parlare durante la campagna elettorale sottoscrissi completamente il programma che il Presidente Guerrini di sottopose
Siamo rimasti di quell'opinione e stiamo trasformando
Quelli intendimenti infatti concreti direi semplicemente questo
Anche la relazione di oggi del Presidente è in totale sintonia
Con ciò che pensa il Governo ciò che pensano i ministri del Governo
Tra l'altro lasciatemi dire che qui ci sono diversi ministri diversi sottosegretari come un segno palese di atti in Silone nei confronti degli artigiani a cui
Anch'io mi aggiungo ciò che ha reso Sacconi ciò che va bene alla piccola impresa
Deve andare bene va bene al Paese
Io
Sono ricordato spesso di ciò che è la vostra associazione
Ebbene a innalzare ha proprio molto ha proprio slogan e credo che
L'ideatore di questo slogan sia stato il Presidente Spallanzani era uno slogan semplicissimo
Che diceva lasciateci lavorare ecco io
Credo che questo possa essere lo slogan del nostro Governo
Un Governo infatti un governo del buonsenso un Governo artigiano che vuole lavorare per cambiare l'Italia auguri a tutti
Che i vostri progetti e i vostri disegni
Possano trasformarsi in realtà
Noi cercheremo di darvi il supporto migliore possibile auguri
Allora
La
La
Ogni giorno un milione e cinquecento mila artigiani mettono in moto l'Italia
Svolgendo un ruolo essenziale per l'economia del nostro Paese
Contribuendo alla creazione di valore aggiunto per più del dodici per cento e alle esportazioni per oltre il sedici per cento
Nelle imprese artigiane lavorano più di tre milioni e mezzo di persone
Creatività impegno capacità imprenditoriale sono le chiavi del successo degli artigiani italiani
Noi siamo orgogliosi di rappresentare
Flussi Floris Maggi
Siemens
Se
In
Se simili
O
In ogni sperequazione
Suicida
Si
Aggiunga
I cinesi
Rischia
Se
Se
Scegliessimo
Sarebbe
Ossia
Se
Asstra
Probabilmente
Sarà
Esso