Intervista a Paolo Ferrero sulla crisi finanziaria internazionale e sul cosiddetto decreto "salva Geronzi"

Paolo Ferrero segretario di Rifondazione Comunista ascoltato quello che ha detto il ministro Tremonti questa mattina in Aula dopo che ieri il Consiglio dei Ministri ha varato le misure cosiddette anticrisi che giudizio nera
Ma si tratta di misure a difesa della casta dei banchieri delle banche che verranno fatte pagare dai cittadini comma le tasse perché lo Stato coprirà i buchi sulle banche
Quindi misura assolutamente non condivisibili e soprattutto misure totalmente inefficaci perché la vera crisi che sta cominciando ad esserci e quella delle famiglie che non arrivano alla fine del mese
Che
E che il fatto di non poter consumare
Deprime l'economia reale per cui l'unica e misure che andrebbero adottate oggi son quelle di ridurre i i tassi dei mutui sulla prima casa così come di ridurre le tasse sui lavoratori per i lavoratori pensionati
In modo da un mandare
L'ho il reddito disponibile per le famiglie ma di questo il Governo non ci pensa nemmeno a farlo
C'è anche un un giallo non possiamo dire un piccolo giallo perché non è piccolo che riguarda
La norma salva alla banca canottieri o comunque banchi Repubblica
La definisce
Salva Geronzi salva Cragnotti salva a Tanzi
E ci si chiede anche su come l'opposizione non possa essersi accorta di questo emendamento a Palazzo Madama che insomma leggendo le fortemente anche
A a chi non è propria Sperto si capisce che
Alla portata
Evidentemente c'è un'opposizione parlamentare che non fa bene il suo mestiere ma d'altronde
Ce ne siamo accorti in questi mesi
E io penso che
Questa norma su contro cui adesso Tremonti tuona in realtà dice della vera natura di questa maggioranza che appunto è una maggioranza che governa in nome della casta è a favore della casta
E lavora quotidianamente a difendere i privilegi degli strati più ricchi compresi quelli che fanno tanti guai come quelli che fan le bancarotte
Ma esattamente nella stessa logica delle proposte che
Che ha avanzato Tremonti e cioè usare la crisi per arricchire ulteriormente alcuni a scapito di altri cioè a scapito degli strati popolari