Le BR uccidono il senatore DC Roberto Ruffilli

Dopo Lecce senatore di Democrazia proletaria qual era qual è l'obiettivo dei terroristi le vittime dei terroristi addetti terroristi almeno questa saltando nel loro dichiarazione il problema vero è che cosa ne penso io e che cosa ne pensa a Democrazia proletaria e su questa questione e devo dire che il fatto in serie molto inquietante perché pensavamo che una fase dalla nostra storia fosse finita invece è ritornata prepotentemente sulla scena politica e indubbiamente lascia desta molti interrogativi alla luce di questo crimine quale risolto assume il dibattito sul cosiddetto perdonismo
Beh certo questo subisce un colpo non indifferente e questo ci preoccupa perché il dibattito sul perdonismo non era fine a se stesso era a una riapertura di dialogo o di dibattito di discussione e soprattutto di comprensione di una fase politica questi colpi questa uccisione tragica della senatore Ruffilli ricacci indietro questo dibattito che era andato molto avanti e che che aveva coinvolto ampi settori della sinistra e non soltanto tra sinistra c'è una qualche continuità fra questo immediate rosse quelle di Curcio e Moretti bene credo che non ci sia nessuna continuità io penso come molti in queste o ore che questa attacchi delle Brigate rosse o di parte delle Brigate rosse o di schegge delle Brigate Rosse in realtà rientrano in una logica politica di eversione di lotta contro il potere costituito che sono emblematiche sono endemiche in una società come la nostra ecco io su questo stare molto attente agli esami sulla l'analisi affrettate sarei molto attenta se n'è molto attento alle discussioni di maniera che si stanno facendo in questi giorni invece sarei molto più preoccupato di verificare la possibilità di combatterle prima di tutto combatterle dal punto di vista dello Stato ma combatte l'anche politicamente il apprendo un serio dibattito del paese e asse aprendo una seria discussione fra le forze politiche
Perché
E qui Gianfranco Spadaccia radicale presidente del Gruppo Federalista Europeo ecologista perché Roberto Ruffilli
Ma io credo che innanzitutto perché crea un obiettivo solo inerme indifeso quindi un obiettivo facile
Col rischio su
Questo credo che sia il primo Rocco e naturalmente offriva anche vantaggio
Nel momento in cui
Autorevolmente al massimo livello di responsabilità radici
Cioè riprendeva Palazzo Chigi la Presidenza del Consiglio dei ministri hanno caricato
Questo uomo mite e discreto
Questo
Cattolico di idee di cultura e non di potere perché erano i meno del potere hanno caricato di significati simbolici
Mi hanno fatto un simbolo del potere democristiano non lo era
Ne hanno fatto un simbolo con la grottesca pretesa ma davvero grottesca di aver colpito il cuore dello Stato quindi non si deve cade nell'errore di caricare di significati politici troppo alti questo omicidio
No questo omicidio aveva un significato politico altissimo
è morto un uomo buono un uomo non di potere e quindi un fatto di enorme gravità
Non bisogna Corriere corre non bisogna commettere l'errore
Di caricarlo di significati simbolici che non ha
Che da parte del governo da parte Democrazia Cristiana da parte del significherebbe commettere una force natura ciò significherebbe dare a queste BR a questo gruppo terroristico un'importanza più grande di quello che era Nobili Carmine la capacità strategiche Nestlé efficace la stessa capacità efficacia operativa queste l'atto di alcuni vigliacchi che hanno ammazzato un uomo solo inerme indifeso
C'è chi dice che è stata abbassata la guardia nei confronti del terrorismo
Ma io credo che in un comodo io cioè la guardia del terrorismo e di tentare di Kamprad nere che cosa questa questo fenomeno attuale che abbiamo di fronte
Io voglio ricordare che nel settantasette cioè che queste che si è si deve ricorrere a a significati simbolici anche da parte dello Stato si corre il rischio di alzare dei grandi polveroni dietro i quali poi edifici di comprendere il fenomeno che si deve combattere che si deve prevenire che si replica io voglio ricordare che i grandi prove polveroni per un internazionale del fermezza all'emergenza delle leggi speciali hanno fatto ritardare i tre o quattro anni la comprensione del fenomeno terroristico la comprensione polo culturale
Di ciò che era il fenomeno terroristico di ciò che era la così detta lotta armata di che cosa erano le BR di quali erano i loro collegamenti
Perché perché la propaganda politica aveva creato delle situazioni deve dire de che erano detti istanti fuorvianti
Allora ripetere lo stesso errore significa allontanare la possibilità anziché avvicinarla di comprendere il fenomeno che abbiamo di fronte è un fatto residuale è un fatto più grande di quello che appare
Per esempio la risposta lampo l'assassinio di Ruffilli che tutti indicano come un attentato un attacco la democrazia cristiana che certamente lo è e alla democrazia italiana e certamente qualche misura lo è ci troviamo di fronte terroristico
Mi domando non è per caso invece innanzitutto una risposta i capi storici che dicono che che che la lotta armata è finita
Che sono state che le BR sono state sconfitte che bisogna porre la parola fine alla lotta armata non è il tentativo magari che alcuni isolati
Disperato ecco è un punto interrogativo non pretendo di dare una risposta ma credo che non siano in grado neppure di darli coloro che rischiano di enfatizzare caricando anche loro di significati simboli ci l'omicidio Ruffilli di enfatizzare un fenomeno che dobbiamo invece conoscere e possibilmente dobbiamo rendere inoffensivo
Marcelletti comunista membro della Commissione affari costituzionali conosceva anche intimamente Roberto sulle
è stato detto che è stata abbassata la guardia nei confronti del terrorismo lei cosa ne pensa
Ma io definizioni così sommari non è da retico che è stata una sottovalutazione in quest'ultimo periodo e si è abbandonata una tensione questo è vero credo che il problema del terrorismo non sia liquidato anche se è bastata una sconfitta politica comunque e triste parlarne io causa della morte di un l'avversario così idealmente corretto come Roberto Ruffilli che è stato come per tanti anni della mia Commissione e della commissione Bozzi dalla quale ha fatto parte
Debbo dire che quello che è stato scritto di lui è vero
Non sono le cose che si dicono quando muore qualcuno sono cose vere sulle sue qualità umane e sulla sua correttezza Intel quale senta dopo questo assassinio il dibattito sul cosiddetto per perdonismo quale Lucio assume
Io credo che questo drammatici riporti alla verità
Non credo che sia giusto parlare di perdonismo il perdono è un fatto individuale di coscienza allo stato non può perdonare secondo me può essere clemente ma dovesse inflessibile nell'applicare la legge e soprattutto la legge primaria che è quella di garantire la sicurezza la l'ordine civile e garantire la civiltà della nostra democrazia impatti doveva essere un dibattito ricondotto nei termini giusti non si tratta di mi di amnistiare né di cancellare Nitti perdonare in massa si tratta di superare gradatamente una licitazione d'emergenza man mano che il Paese riconquista condizioni di normalità
Ma
Fabio Fabbri presidente del gruppo socialista di palazzo Madama Paolo Mieli sulla Stampa dice che gli assassini saranno anche incoraggia degna dedicata al grande dibattito che si è aperto su questo che è imminente
Ma io in queste ore di cordoglio preferisco soprattutto andare con la memoria al senatore Ruffilli
E quando penso che si tende a generalizzare presentando tutta la classe politica come un insieme di
Tardi Giovannoni disonesti picciotti o uomini come Ruffilli riscatto monopolistica
Costringerà il contrario dell'arroganza politica credeva nella nobiltà della politica e la praticava per questo riesce ancora più difficile da capire perché lo abbiamo voluto sopprimere
E di fronte alla tragedia mi pare che il modo migliore sia quello di aspettare
Aspettare gli eventi capire
Perché è successo ma senza improvvisare spiegazioni gratuito comunque sempre molto opinabile
Che invece il nostro dovere sia di fare politica sia di fare politica per rinnovare va politica come lo voleva Ruffilli bar perché questo ci chiedono i cittadini questo ci chiede la gente
Stato Gianfranco Pasquino della Sinistra indipendente si può cogliere un nesso se c'è fra le varie azioni terroristiche in Italia fuori d'Italia di questi ultimi giorni
Ma io credo che adesso ci sia sia la collocazione internazionale dell'Italia cioè la sua collocazione in un in un mare che ormai devastato da guerre quale tensioni conflitti di vario tipo si sovrappongono si intersecano e producono inevitabilmente una spuma ci di spinte che sono di carattere terroristico cioè di scorciatoia soluzione che non possono essere soluzioni se non vengono negoziate se non vengono accettate da tutte le parti in campo purtroppo l'Italia è un terreno di combattimento oltre a essere un attore in proprio in una situazione
Il tallone estremamente complicata un magistrato su il Giornale di quest'oggi ha affermato che da molti anni non si hanno più notizie sulle Brigate rosse sul Partito comunista combattente come lo si vuol chiamare questo perché non ci sono dei nuovi pentiti alla questo cosa significa
I terroristi si possono combattere solo attraverso i venti ma io mi auguro che il magistrato che nella fattispecie dottor Armando Spataro che quindi alcuni meriti nella lotta al terrorismo si sbagli Pompilio meglio che Mentana a fin di bene cioè io mi auguro che invece si che abbiano notizie e mi pare che qualche notizia sia abbia sugli sui anche sui nuovi terroristi visto che alcuni nomi si conoscono e forse si potevano cercarli più più ravvicinata mente prima che non invece dopo Lucisano Santoro Fidel
Io credo che certamente i pentiti hanno famoso popolo nel consentire una certa come posso dire lotta al terrorismo ma credo anche che oggi gli apparati dovrebbero avere sufficienti informazioni per andare avanti senza bisogna aspettarsi novità Titti e nuove dissociati sei nove per i demo di sedersi sono benissimo ma credo però che gli apparati dovrà essere certamente molto meglio organizzati di quello che che sembra che siano insomma è stata abbassata la guardia d'onore con terrorismo ma credo che sia stata abbassata la guardia però bisogna spiegarsi che cosa significa bassa la gola la guardia credo cioè che i politici abbina realtà lasciato passare l'idea che in fondo le mie non l'emergenza la finita ma che il fenomeno era diventato sostanzialmente imprevedibile e che al l'ho detto questi politici gli apparati si siano sentiti legittimati loro a non presso per seguire o seguire accuratamente le indagini e tutto quello che dovevano fare anche in questi periodi di di di falsa tregua tutto sommato
Marco Boato se
Naturalmente del gruppo federalista europeo ecologista si può tracciare un parallelo fra il delitto Ruffilli del delitto Moro non parallelo più che altro si potrà essere sulle due figure filone dei cattolici che non dati sì di cui Mauro era uno dei principali o il principale protagonista questo filone sicuramente apparteneva anche Ruffilli parallelo si ferma qua secondo me tutto quello che è stato detto in questi giorni sul fatto che siamo tornati indietro di dieci anni
è frutto di un'emozione comprensibile della sconvolgimento che ha colpito tutti anche anche me per l'assassinio di Ruffilli Marinoni è frutto di un'analisi razionale già all'epoca del sequestro Moro immaginare che Moro fosse il cuore dello Stato nella logica le Brigate o se era assai discutibile ed era frutto di una semplificazione di un'analisi Rosato però non c'è dubbio che all'epoca del sequestro Moro le Brigate Rosse però colpito a livello più alto immaginabile sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista militare anche con atti e la gestione anche il sequestro era la conferma di questo oggi siamo di fronte al fatto che è stata colpita una figura diciamo culturalmente poli avente omogenea quella di Moro ma il contesto storico politico istituzionale anche sociale anche ideologico mi pare totalmente diverso
E qualunque opera se se nel nella mente malata stavo per dire ma nella mente comunque dei brigatisti qualche illusione io credo solo qualche illusione di poter ripristinare il clima è di dieci anni fa forse c'è ma secondo me non c'è neanche nella loro testa
Neanche la testa credo che sarebbe una cosa assolutamente sbagliata e mi auguro che non avvenga che questo che questo parallelo con dieci anni fa avvenga nella testa di Grameen politici o regionalista di mass media della gente a me pare che la gente per prima abbia capito che siamo in una situazione molto diversa questo non lo dire sottovalutare la gravità di questo omicidio ma collocarle in contesto che completamente diverso da allora ecco appunto in questo contesto è stato detto che questo omicidio ho messo un po'una pietra tombale su quello che viene un po'semplicisticamente definito dibattito sul pentitismo sul perdonismo in realtà questo aiuto nel seggio è un
Già il termine per la rimonta sbagliato che non significa nulla io molte volte non solo io ho detto e scritto che la questione del perdono non mi perdoni ma la questione che riguarda le vittime i familiari delle vittime la questione strettamente privata che riguarda la coscienza di queste persone quindici Piano il dibatto politico e sul piano del ruolo dello Stato che su un problema che non riguarda di Brema che riguarda la laicità dello Stato è quello una soluzione politica adeguata per stroncare definitivamente il fenomeno terroristico e per uscire fare uscire l'Italia definitivamente l'emergenza
Questa affermazione che che in realtà dall'emergenza ma si è usciti che questo omicidio dimostra che siamo ancora nel pieno degli anni di piombo purtroppo si è verificata ogni anno negli ultimi quattro anni quando ritualmente con atti
Anziché macabra liturgia una volta all'anno alle Brigate Rosse hanno ucciso hanno inciso nella ottantaquattro Diamante quando hanno ucciso nel ottantacinque tarantelle quando hanno ucciso nell'ottantasei Lando Conti quando Unione ecco Matisse comunisti combattenti ha ucciso nell'ottantasette Giorgieri e prima le Brigate Rosse frazione del partito comunista combattente che sa che ancora sopravvive hanno assassinato due poliziotti nella rapina di via Prati dei tappi in ciascuna di queste circostanze se noi andassimo a rileggere i giornali allora va a vedere le dichiarazioni televisive di allora ritroveremo le stesse identiche dichiarazioni che abbiamo sentito in questi giorni allora io dico che a mio parere bisogna come dire non certo non soffocare le emozioni nel cuore tutti siamo stati sconvolti da questo omicidio umanamente profondamente anch'io conosciuta molto bene Ruffini qui al Senato gli volevo bene era un uomo del dialogo e ha sentito con forza il dramma la tragedia del suo assassinio
Ma detto questo il cervello deve continuare a funzionare lucidamente razionalmente e direi freddamente quello che le Brigate Rosse volevano fare probabilmente assassinando Ruffilli da una parte colpire un un uomo facile da colpire che però alludesse se ai problemi dello Stato i problemi istituzionali alla figura del nuovo governo di De Mita però non hanno colpito ovviamente ne imitano colpito a una persona che vi basta solari campane la casa entrare e sparargli dall'altra parte a me pare altrettanto indubbio che con questo omicidio hanno voluto dare una risposta macabra tragica modo le uno proprio ai processi di dissociazione di superamento di dichiarazione comunque di fine della lotta armata che la strada non tutti ma la stragrande maggioranza dei detenuti politici per terrorismo che oggi sono in carcere registrano ormai da parecchio ma in particolare modo eclatante negli ultimi mesi assassinando Ruffilli durato non voluto dire ai agli ex terroristi in carcere no la lotta armata continua se dall'esterno le forze politiche reagiscano proprio nel modo in cui le Brigate Rosse e sì due vogliono che si reagisca mi pare che si passa faccia un pessimo servizio alla memoria di Ruffini che non amo appassionato ma lucido e intelligente
Ti saluto si faccia un pessimo servizio alla possibilità che il nostro Paese esca definitivamente dall'emergenza terroristica
Enrico fra il magistrato è è un ministro della Repubblica primo parlando informalmente mi stava dicendo si comincia male beh in effetti sono rimasto molto turbata da questo file attentato di un uomo che stava più unto studiando e si era impegnato sul terreno di una migliore reti finzione del rapporto tra cittadino e istituzioni
Mi è sembrato così drammaticamente di tornare indietro nel tempo quando facevo parte del Consiglio superiore della magistratura presieduto da Vittorio fasce lecco i giorni di angoscia di terrore di prostrazione quasi quel senso di impotenza di non riuscire all'interno dell'istituzione di trovare una via di uscita
Per la verità allora in quegli anni di piombo così terribili che nessuno di noi può dimenticare il consenso popolare e anche una certa forza istituzionale alla fine prevalse e avuto ragione della prepotenza irrazionale dell'eversione e del terrorismo
Credo che questo inizio così drammatico che ci sgomenta debba rappresentare un messaggio forte puntare tutto sul senso istituzionale puntare tutto sulla forza sana del paese
E cercare un punto immediatamente di contatto e di ricostruita fiducia ma il Paese ha abbassato la guardia come è stato detto nei confronti del terrorismo
Ma dagli anni di piombo in poi c'è stata polemica e anche ricerca esasperata di trovare una qualche soluzione
Abbiamo visto la legge sulla dissociazione si è discusso a lungo sul pentitismo probabilmente con molta confusione di idee anche il cittadino medio si è trovato sbattuto tra due emozioni fortissime cioè quella di un forte senso di vendetta è un forte senso dall'altra parte anche di Ricupero la democrazia ci pone di fronte a questi interrogativi drammatici certamente credo che le istituzioni debbano essere particolarmente vigili cioè l'esaltazione di dire il terrorismo è finita abbiamo visto che è stata una battuta
Diciamo purtroppo tragicamente non corrispondente alla realtà bisogna prendere atto di questa che io credo che bisogna effettivamente da oggi e da ieri immediatamente fare una cordata al di là delle divisioni partiti al di là delle barriere perché il momento mi sembra particolarmente delicato e difficile un giudice il dottor Spataro ha affermato che da qualche tempo non si hanno più notizie sulle Brigate rosse sull'organizzazione e sull'obiettività
Perché non ci sono più pentiti disposti a parlare questo cosa significa che il terrorismo si può combattere solo attraverso i pentiti ma io non credo penso che i pentiti abbiano rappresentato in quel momento
Storico in quelle particolari circostanze certamente una breccia sul fronte del terrorismo da non sottovalutare e infatti non è stata sottovalutata in particolare dalla magistratura italiana
Però credo che illudersi che il terrorismo si possa combattere solo con i pentiti significa fare un errore grave perché il terrorismo come in genere la versione si combatte siamo su diversi fronti la magistratura in particolare non può certamente da sola combattere il terrorismo come non può combattere la criminalità mafiosa la magistratura questo ha fatto sempre presente e vedo che occorra che scattino tutte le istituzioni e anche le forze sociali cioè io credo che in questo momento occorra soprattutto questa presa di coscienza che già c'è stata ripeto perché io ricordo quando fu ucciso Bacelle ci fu una teoria di gente che è n al Consiglio superiore sembrava senza fine era il popolo perché veniva a rendere omaggio al martire delle proprie libertà civili quindi io credo che oggi tra l'altro sono passati parecchi anni il clima è cambiato lo stesso silenzi io preoccupante no perché è un fenomeno non finisce mai così improvvisamente no e quindi è necessario analizzare adeguata mente tutte le strade possibili per poter arrivare a dare anche una sono una soluzione a determinati problemi
Senatore Giorgio Casoli socialista è stato anche presidente di Corte d'Assise d'appello a Milano in un periodo che
Andato dalla settantaquattro all'ottantuno e sia trovato alle prese con numerosi processi di terrorismo cioè una continuità fra i terroristi della nei tardi anni Settanta terroristiche ora hanno ucciso
Ma io credo che non è che ci sia un collegamento di persone
Però secondo me il terrorismo non è mai scomparso perché sull'uno uno esistono suo meglio non sono mai venuti meno i presupposti che giustificano e che spiegano il terrorismo naturalmente la matrice diversa però l'origine e soprattutto i manovratori credo che sono della stessa natura cioè noi di regola abbiamo individuato e gli operatori abbiamo individuato le colonne operative ma per quello che riguarda i vicini coloro che ispirano i movimenti terroristici io credo che siamo ancora in alto mare così come lo eravamo priva anche perché le matrici del terrorismo sono molto articolate e non sempre hanno dei punti di riferimento costante vi sono matrici nazionali
Ci sono matrici internazionali talvolta queste due matrici sì intersecano e non sempre le iniziative che vengono prese hanno dannosi dei messaggi ma solo dei messaggi intellegibili per pochi addetti ai lavori cioè per i destinatari effettivi gli altri rimangono per lo più sconcertati ma e uno sconcerto appunto che deriva non da mancanza di chiarezza da parte di chi opera e soprattutto mancanza di chiarezza da parte di coloro che hanno il compito di investigare ed è questa che negli ascensori terrorismo dentro al di fuori dei confini nazionali risponde o un unico disegno
Ma io direi di no i disegni il terrorismo secondo me ha una sua spiegazione di fondo che queste i conflitti oggi a a grande medio di Bello non si conducono più con le armi impugno sui campi di battaglia però questo non significa che si sia cessata l'opera di destabilizzazione
E di aggressione che viene appunto condotta con le armi del terrorismo che sono più subdole che appunto riescono sempre a nascondere almeno ufficialmente la responsabilità di chi questi figli nuove nuove ecco quindi che il terrorismo a come diceva la prima delle matrici molteplici che è difficile individuare ma che rispondono a dei disegni soprattutto o di politica interna o di politica internazionale che si sporgono come dicevamo prima all'uomo della strada non sfuggono a chi le Ilia riesce effettivamente attenere il delitto Ruffilli interrompere il dibattito sul perdonismo ma io penso che il dibattito sul terrorismo sul perdonismo in materia il terrorismo era stata una battuta più o meno demagogica di alcuni che volevano procurarsi della facile popolarità io io tra l'altro come molti altri che conoscevamo il fenomeno a fondo eravamo contrari questa contro un provvedimento generalizzato di clemenza questo non significa che non si potessero esaminare i singoli car sì perché indubbiamente gli periodi di emergenza si commettono degli errori o per difetto o per eccesso ma un conto rivedere situazioni singole un conto fare delle di scrive delle indiscriminate attività di perdono anch'perché io credo che la inspirazione che sta alla base del perdono non è che deve essere utilizzata per ottenere uno sconto di pena ma che evidentemente chi si è pentito veramente può anche accettare la ispirazione come ulteriore
Affinamento Della Pietra proprio anime della propria coscienza che ecco ci credo poco a coloro che si pentono della degli sconti di pena
Queste dunque le interviste realizzate a Palazzo Madama subito dopo la commemorazione di Roberto Ruffilli avete ascoltato il parere di Guido Pollice ogni democrazia proletaria Gianfranco Spadaccia del Gruppo Federalista Europeo ecologista
Ma più letti comunista di Fabbri presidente del gruppo socialista di Gianfranco Pasquino della Sinistra indipendente del verde Boato del ministro dei lavori pubblici il magistrato Enrico Fermi e di Giorgio Casoli senatore socialista