L'intervista è stata registrata venerdì 3 giugno 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Ambiente, Discariche, Dp, Enichem, Governo, Inquinamento, Mare, Parlamento, Rifiuti, Verdi.
8:31 - SENATO
8:30 - Parlamento
9:50 - Camera dei Deputati
13:00 - Senato della Repubblica
13:00 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
13:30 - Camera dei Deputati
14:00 - Senato della Repubblica
16:30 - Roma
DP
LV
Giovedì due giugno mille novecentottantotto è una data che potrà essere ricordata come la prima bocciatura da parte dell'assemblea di Montecitorio della Camera dei deputati del governo De Mita delle segretarie della democrazia cristiana infatti ieri l'Assemblea dei deputati ha bocciato il cosiddetto decreto Enichem per quanto riguarda la costi della i presupposti di costituzionalità e urgenza il decreto Enichem che veniva da parte della maggioranza a sanare le violazioni della appunto Enichem di Manfredonia e altre questioni
Circa l'inquinamento che sta provocando nel Mare Adriatico e la moria dei del Fini
La il decreto e tra l'altro interferiva anche con un giudizio in corso da parte della magistratura del pretore di Taranto Ennio c'lo e rispetto a questo evento politico di importanza sensibile dal punto di vista ambientale raccogliamo un primo apparire quello di Edo Ronchi di democrazia proletaria come giudichi questa boccia dura da parte dell'assemblea di Montecitorio della proposta da parte del governo del decreto è indubbiamente fatto rilevante teniamo presente che l'
Decreto era già stato approvato e a mio parere peggiorato il Senato quindi era addirittura in seconda lettura per due ragioni una è di merito chi sono questi scarichi a mare che sono contrari alle convenzioni internazionali quando è possibile trovare soluzioni alternative alta lo scarico di rifiuti amare sempre retata scaricare amare soluzioni alternative in questo caso ve ne sono inoltre citata di rifiuti industriali che data la provenienza cioè il tipo di processo produttivo possono comportare la presente di rifiuti tossici e nocivi e per quanto riguarda le perizie predisposte dal pretore di queste perizie individuavano la presenza per esempio di fenoli e di altre sostanze tossiche e nocive in quantità pericolosa quindi che si sia per Catto un'ulteriore proroga attese degli scarichi a mare i anche se era solo fino al trenta di giugno però poi delle proroghe non si sa quando cominciano non si sa mai quando effettivamente finiscono
è un punto importante
Così come è forse più importante il diciamo l'intervento nel rapporto fra autorità amministrativa e ma potere della magistratura in riferimento a materia ambientale adesso si è fatto un gran parlare di autonomia della magistratura di espulso a vita del giudice solo di fronte alla legge ecco che quella volta che un magistrato un pretore Interview bene dopo una moria di pesci moria che evidentemente non si può ricondurre meccanicamente all'incirca richiamai nel senso che è sempre di chi il provare un rapporto diretto però diciamo c'è un rapporto probabile visto che la moria avviene nella zona dove gli scarichi avvenivano e in alcuni delfini vengono trovati i fenoli e
Le cause della morte per pesci sono per intossicazione e poi anche c'è una contemporaneità dei fatti quando l'Enichem è stata bloccata quando gli scarica i mari sei stati bloccati la moria e cessata e diciamo che è un'impresa quando invece sono riprese espelle un pretore
Per questo ma anche perché dalle dichiarazioni dell'azienda dell'Enichem Nord risulta il Complesso della composizione degli scarichi così come prescrive la legge sospende
Ciclo scarico a mare a questo punto interviene il ministro dell'ambiente che prova da un precedente una precedente proroga del ministro De Lorenzo e dice autorizzato Hillel proseguo dello scarico a mare fino all'altare il trenta giugno dell'ottantotto il pretore lui sospende in maniera cautelativo allo scarico anche in per tanti alle perizie che lui aveva aveva fatto svolgere questa autorizzazione risultava non corrispondente alla legge la pretesa del governo era quella di che esaurire la legalità della dello scarico nell'autorizzazione amministrativa e quindi di togliere alla magistratura in questo caso il pretore la possibilità di controllare l'autorizzazione stessa quindi si sarebbe stato evito un principio pericolosissimo e quindi quando uno scarico o un'emissione viene autorizzata la magistratura non può più intervenire perché non mi importa se quell'autorizzazione è conforme alla legge e alle norme in mansionari anche in questo caso ma l'importante è che se autorizzata è automaticamente legale e questo principio sarebbe stato lo ripeto pericolose esce
E così il valori punitivo di cui è stato
Bocciatura da parte della somma di Montecitorio decreto Enichem sta anche in una larghissima maggioranza che ha negato i presupposti di costituzionalità al provvedimento la votazione ha visto una larghissima maggioranza dei trecentoquattordici deputati presenti contrari al decreto ciò significa anche molti parlamentari del pentapartito hanno votato contro un nel segno di una rinnovata o una ultima ennesima in ordine di tempo sensibilità ecologista del Parlamento o un fatto casuale vacui era un po'passare
Limite della legalità e anche della decenza e quindi mi sembra presto per trarre conclusioni di ordine generale dalla bocciatura di un provvedimento così indecente come questo certamente l'attenzione del Parlamento sulle questioni ambientali cresciuta però certamente qui l'avevamo fatta proprio grossa insomma pretendere di in procede mento in corso un procedimento penale in corso di annullare il procedimento penale spesso passando legali usando cioè dando valore di legge a un'autorizzazione amministrativa e e svuotando una legge ad hoc per intervenire su un procedimento specifico insomma veramente una cosa assurda enorme sia sul piano giuridico che sul piano sostanziale certamente si è mossa anche parte della maggioranza si tenga presente che una stessa mattinata di ieri la commissione giustizia aveva espresso sia pure a maggioranza sia pure per le assenze della maggioranza parere contrario alla questo decreto
Io infatti della bocciatura del diritto dovranno essere l'immediata sospensione degli scarichi e mai da parte dell'Enichem dovrebbe essere il mantenimento della sospensione cautelativa quindi il mantenimento del provvedimento di sospensione che che in in vigore quindi il non proseguimento la non ripreso dagli scarichi a mare ma cosa Pimp tant'è che prosegue il nome annullamento del procedimento nei confronti dell'Enichem se è vero come è vero che anche in presenza di autorizzazione però Leni cremasca
Cattura rifiuti tossici e nocivi a mare dovrà risponderne sede penale l'Enichem in questi giorni in queste settimane si sta facendo grande pubblicità con lo slogan l'Enichem la chimica italiana guarda avanti ma più che altro bisognerebbe aggiungere che l'Enichem non si volta indietro
Scarica e poi appunto non si volta a guardare quello che i suoi scarichi provocano
Immediatamente
Lo ora questo tipo di industria cambi effettivamente mentalità non si può più pensare a riconsiderare il mare l'ambiente una pattumiera dove si può buttare tutto costi a costo zero per riccamente bisogna cominciare a pensare seriamente non più al primato della produzione ma il primato dell'ambiente della vita dalla salute della sicurezza dei cittadini anche delle altre specie
E questo era Edolo occhi di Democrazia proletaria proseguiamo ancora con il giro di pareri fra deputati dell'aria ambientalista con su questa notizia sulla bocciatura da parte di Montecitorio del decreto ENI che M del decreto cioè che permetteva che permette a questa azienda l'Enichem di Manfredonia di riprendere gli scarichi Hamm dei risultati della lavorazione del capo la targa che inquinano fortemente il mare Adriatico e provare Morieri delfini un altro interlocutore che siamo riusciti a Taveri al telefono e Sergio andrei se un parlamentare del gruppo Verde nel gruppo Verde in particolare ha curato un dossier su tutta la vicenda
E e la domanda che poniamo a Sergio Ondrej se e questa ecco il Governo è stato battuto proprio su un argomento di carattere ambientale è un dato politico nuovo questo per il Parlamento c'è la costituzione era sorta di maggioranza ecologista ambientalista il governo è stato battuto proprio su queste tematiche un segno dei tempi sì senz'altro io credo che ci sia
Dal punto di vista politico questo messaggio più in particolare per quanto riguarda i nostri rapporti come Gruppo Verde col ministro dell'ambiente il il significato del voto è che allo stesso modo in cui il gruppo verte aveva facilitato l'approvazione del bilancio del ministero dell'ambiente a gennaio permettendo che unico tra le tabelle del bilancio venisse approvato senza nessun voto contrario in questa situazione con la nostra opposizione
Devo dire degli ultimi mesi per questo il culmine di un lavoro di qua cinque mesi Ruffolo come si dice si è rotto le corna insistendo con un decreto clientelare e di un ministro socialista ad un ente di Stato socialista un decreto che addirittura la la Camera a a acceca accogliendo la nostra eccezioni di incostituzionalità di creato pruderie incostituzionale io credo che sia pubblica creatore parlamentare sicuramente questa legislatura il primo caso ma ci diceva dei funzionari anche uno dei pochissimi casi in cui il decreto viene bocciato in questa fase preliminare Ruopolo si è intestardito ha voluto andare avanti come dire non gli abbiamo fatto la guerra ieri mattina anche con la manifestazione al ministero l'altra in Commissione ambiente dopo che era diventato chiaro che il
Governo ne faccio una questione di principio aveva obbligato i capigruppo a mettere all'ordine del giorno il decreto e e e scheda tecnica in questo modo ecco dunque una bella vittoria una vittoria ecologista questa del voto di ieri alla Cam
E dei deputati a una vittoria anche appunto del gruppo parlamentare verde insieme a quello federalista europeo e devo proletaria che sta tra tutti hanno condotto la battaglia contro l'Enichem ma al di là
Del dato ambientale anche un valore politico nei confronti di un segnale della maggior del del Parlamento dei deputati la maggioranza nei confronti del governo e direi di sì nel senso che
E come dire la maggioranza c'è condizionata però certe premesse io voglio ricordare che il comitato direttivo dell'associazione magistrati aveva speso ora limitata un ordine del giorno durissimo dichiarando
Incostituzionale e gli anti istituzionale questo decreto chiedendo esplicitamente che il Parlamento lo blocca arte quindi come dire certo la maggioranza c'è ma insomma non a tutti i costi per cui anche la maggioranza e il governo deve fare i conti con il con questo tipo di premesse
Hai già notizia se l'Enichem ha provveduto a bloccare gli scarichi dei reflui no non non ho notizie questa mattina ho notizie l'altro tipo che fino a ieri si sono
Verificate morie quindi io spero che la dieta io ho sentito stamattina il responsabile dei Rapporti col Parlamento dell'ENI il quale ha già preannunciato la richiesta di un incontro per vedere insieme come andare avanti mi sembra che abbiano smesso di sperare di poter contare su decreti di questo tipo la dieta però ha già preannunciato che ci saranno conseguenze sull'occupazione quindi governo dovrà farsi carico TTT una situazione che il dottor Castiglia ha detto sarà esplosiva è quindi la vicenda Enichem continuerà perché se l'azienda adesso ritira fuori il ricatto occupazionale questo conflitto tra ambiente e occupazione verrà di nuovo fuori e a questo punto sarà interessante vedere il sindacato come reagirà dopo che la sua stessa linea perché è uno dei maggiori oppositori che abbiamo incontrato
In questa vicenda e proprio quella delle organizzazioni sindacali vediamo adesso il sindacato con reti da dopo questa presa di posizione del parlamento ecco ritieni anche tu come già Sempione espresso al microfono di Radio Radicale Edo Ronchi che le conseguenze immediate da bocciatura credo sia la cessazione immediata altrettanto delle degli scarichi a mare assolutamente assolutamente perché l'autorizzazione che era stato un colpo di mano governativo si basava sulle su questo decreto ora che il decreto decaduto aspettare anche l'autorità che
Non è e lo chiederemo che la magistratura e la pretura di Otranto sequestri immediatamente la tale che trasporta allargo tra virgolette per e poi fai questi le morie non si giustificano se loro scaricato davvero vedo dovrebbero scaricare qui di sospetti che realtà scarichino anche appena appena lasciata la costa solo più che fondati direi le chiederemo che la magistratura sequestro immediatamente e l'isola celeste c'è la nave che porta
In mare direi lui ecco per quanto riguarda l'aspetto tecnico della questione cioè ecco questi residui industriali non
Non hanno non non si era trovato ancora un'altra soluzione è possibile un'altra soluzione che quella di scaricare a mare ma certo e cioè che quindi saldi anche la produzione industriale l'umana certo ma astutamente tant'è che noi abbiamo insistito e ci siamo intestati e che
Anche noi dopo che l'azienda Leni che del ministero fino interdetti a sostenere che bisognava scaricare mare ora io voglio dire molto chiaramente che c'è la legislazione che prevede eccezioni alato e ad autorizzazioni in linea di principio vietate di scarico a mare i rifiuti tossico-nocivi prevede comunque che le cedimento all'eccezione siano condizionate al fatto che non esistono possibilità di stoccaggio a terra allora l'azienda ha toccato a terra a Brindisi vicino a Brindisi dal momento del sequestro dell'isola celeste nel giugno scorso fino al marzo di quest'anno che noi sappiamo fonti interne alleni che M in Puglia e abbiamo identificato e proposto al governo prima che e emanarsi questo decreto no che si continuasse terre scriva vero che l'autorizzazione dovesse valere fino al trenta giugno perché la nostra ipotesi è CEI il ministro Ruvolo era così sicuro che si trattasse di rifiuti in no qui non si capisce perché avrebbe dato l'autorizzazione sulla fino al trenta giugno quindi nostro sospetto era in realtà che luppolo al trenta giugno avrebbe prorogato e si fosse ripetuta una situazione come quella dei gesti di Marghera degli scarichi di Porto Marghera nell'Alto Adriatico quindi le alternative gli stivaloni e li abbiamo anche a te presenti e cioè ci sono dei silos tuttora disponibili per lo stoccaggio a terra a Brindisi qui l'alternativa cioè non si capisce perché l'Enichem ma ormai fai la coda esplosa tra mente che è diventato un caso una così ogni principio cioè era inaccettabile per l'azienda e per il governo che che i verbi potessero bloccare Hull è la più grossa azienda pubblica italiana nel settore della chimica ma le alternative e visto lo e solo lo stoccaggio e il trattamento a terra come Lini che affatto ripeto dal giugno dell'anno scorso al marzo di quest'anno quindi è un un come dire uno scontro politico sul caso di principio appunto
Ecco lo stoccaggio a terra che cosa prevede semplicemente la conservazione in dei silos che tra l'altro sarebbe mi sembri capire sarebbero aerei non interrati che e poi un successivo trattamento l'esame in ogni dal Fini quale fine così può spiegare questo aspetto tecnico della questione alto rimando
N con voi come gruppo vedrete già condotto una serie di iniziative in questo senso dei preparato un dossier sul caso Enichem che avete presentato anche io tempo fa in una conferenza stampa radio radicale eseguì l'avvenimento è un harakiri nostro ascoltatore se vogliamo ricordare questi aspetti tecnici che la questione infatti
Le le lo stoccaggio per così per lo stoccaggio e nel nell'istigazione dei residui per poi riutilizzarli in altri settori quindi come dire a ciclo senza dovere inquinare il mare voglio però dire che esiste anche un problema di qualità del reclute quindi di revisione della produzione perché si tratta di produzioni capro Latham che una sostanza che usata per quella produzione del nylon quindi una cosa non particolarmente ecologista e verde cliniche ma sempre opposto in questa situazione la necessità o il risk di perdere la quota di mercato però noi diciamo siccome anche questa vicenda dell'Enichem rientra nella campagna nazionale che abbiamo lanciato più generale dopo il referendum Fargo Plante della compatibilità ambientale dell'industria chimica
Tutto in un momento voglio ricordarlo in cui illecita varando il cosiddetto polo chimico nazionale cioè la fusione Montedison per il settore privato ENI che per il settore pubblico con centinaia di miliardi di denaro pubblico che permetterebbero
Un po'l'unico della chimica italiana per ci si dice essere più competitivi a livello a livello internazionale quindi si tratta anche di ripensa della produzione la qualità della produzione passando dalla chimica sintetica alla chimica naturale quindi lo scontro è grosso questo dell'Enichem una una punta dell'iceberg per nuovi nodi tutta anche questa operazione del polo chimico che dovrà venire affrontata nei prossimi mesi quindi dal punto di vista tecnico dell'immediato c'è una soluzione che fra che dicevo prima che però poi un problema di merito cioè di P. passaggio in una chimica sintetizza la chimica sintetica la chimica naturale e questo e questo ovviamente incontra delle resistenze del settore perché e loro sostengono degli ambientalisti non possono imporre modelli produttivi e produzioni che non siano decise dal almeno incidente mentre noi sosteniamo che è ora di smetterla nella quinta potenza industriale del mondo
Averi impianti che penalizzano la salute e l'ambiente ecco quindi questo sarebbe così come spesso usato le argomentazioni dibattiti esempi di stampo ambientalista il coniugare e lo sviluppo industriale con l'ambiente è questo un modo per dare una risposta a questo questo assioma valide logico che comunque giustissimo appunto ecco questo modo per affrontarlo io vorrei chiederti a questo proposito allora inserendo anche un'altra vicenda che che stiamo vivendo in questi giorni la nave Zanotti alla vicenda della rete no abbia ecco c'è questo sistema industriale che produce scorie e questo sistema industriale al pari dell'Enichem che si reclamizza colon con lo slogan nella chimica Italia ma guarda avanti questo sistema industriale cammina diciamo un po'a testa alta col naso all'insù per non sentire la puzza che viene dei suoi rifiuti e soprattutto senza voltarsi indietro osservare gli affetti dello scarico di queste scorie
Ecco un uno scheletro nell'armadio questo del sistema il nostro sistema industriale il problema delle scorie al pari di quello del del problematica delle energia nucleare la Puglia per cui appunto si è detto come i problemi principali dell'energia nucleare era costituito dalle scorie radioattive che non si sapeva che farne non si sa tutto la cosa farne dove metterle come Stoccarda e così via dicendo e anche il sistema industriale in particolare quello chimico mostra alla lunga i suoi i limiti suoi grandi le sue grandi contraddizioni e e oggi un po'alle con orbene se ecco quindi invertire una politica cambiare politica l'Italia anche in questo modo un segnale positivo dal Parlamento ecco secondo te è un fatto
Ho casuale episodico o che continuerà a ripetersi no io non credo che sia casuale tutt'altro che certo naturale
Ieri voglio ricordarlo per inciso oltre alla alla alla alla caduta del sulla sull'Enichem c'è stato anche il blocco il Giro d'Italia sull'h una un'altra vicenda che insieme a quella te la fanno franca e tutt'altro che chiusa l'altra vicenda sui rapporti ambiente occupazione Salute e anche questa la Thanou piana indica voglio dire credo che non c'è bisogno di essere dei grandi politologi per vedere che i numeri gli incidenti le le le notizie che riguardo hanno riferimento alla la crisi corretto chiamarli scheletri nell'armadio del nostro sistema industriale si moltiplicano non è assolutamente casuale un segno dei tempi io direi
E ne vedremo ne vedremo altri in questi casi è perché a Genova sono state raccolte le firme per fare un referendum per chiuderla Stoppani scarichi a mare di nuovo no all'interno di quella campagna elettorale a Falconara la raffineria Api a Priolo il polo chimico no in Sicilia quindi siamo pieni di queste di queste bombe ecologiche che non è difficile prevedere scopriranno una una solo bombe innescate
Orologi e via quindi credo ripeto sia un una un segno dei tempi un situazione strutturale non non casuale e quindi ci auguriamo allora che questa maggioranza ambientalista creatasi in Parlamento con il voto sul decreto Enichem rimanga
Sì a saldarsi la più saldo di tutte quelle finora vissuto in Italia e io con questo saluto ti ringrazio ringrazio Sergio andrà in Senato parlamentare del gruppo dei perché abbiamo intervistato sulla questione della bocciatura da parte del Parlamento del decreto del governo sulla azienda chimica Enichem di Manfredonia grazie ancora Cao
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