Incontro con Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose

Nuovo luogo
Cioè il tempio valdese
Ho accettato con gioia
Invito dell'associazione
Sapevo
Di trovarne di incontrare
Tanti amici
E questo per me
C'è sempre qualcosa che dà sapore
Alla mia vita e alla mia ricerca
E ringrazio anche il pastore
Per le parole con cui ha voluto presentare
Io vorrei prestasse era riflettere
Con voi
Sono due parole essenzialmente
Che credo siano essenziali
Per la nostra convivenza per la nostra umanizzazione
Soprattutto
In questo nostro tempo
Le parole
Sulle quali vorrei riflettere con voi
Mi sono dettate certamente
Dal tema dall'argomento che mi è stato richiesto
Sono le parole
Gli altri l'alterità
E la parola comuni tasse comunità
Chi conosce i miei scritti
Ho ascolta i miei gli interventi
Si accorge
Che la frequenza della parola
Gli altri
Altro alterità
E anche
Altrimenti
Sono parole queste che hanno una grande frequenza
Nella mia riflessione
Appaiono sovente
Gli altri
Il diverso
Il differente
Sia come persone di cui voglio attestare l'esistenza
Sia come aggettivi che mi consentono di fare emergere la ricchezza
La pluralità
Delle possibilità umane
Non a caso
Tra i titoli di aiuto dei libri ci sono questi espressioni altri elementi la vita altre menti una vita differente
E anche da forestiero
Erano straniero e mi avete ospitato
Sono sempre stato attratto
Molto più che incorri usi vitto
Dalla diversità
Dalla differenza
Quando l'alterità appare essa epifania della diversità
Che è così indissolubilmente legata
All'umanità sempre plurale
Al riguardo
L'episodio biblico della Torre di Babele
In cui si narra la dispersione dei popoli nella loro assunsi io né di lingue
E culture differenti
A me è sempre sembrato nonché Astico o una maledizione di di
Bensì una grande benedizioni
Che ha permesso all'umanità D.P.R. Torre vie diverse di umanizzazione
Babele è una chiamata al dialogo e al confronto in vista di un approfondimento secondo per ciascun soggetto
Viviamo oggi in un orizzonte molto un contraddittorio anzi spesso ci chiediamo
Se c'è ancora un orizzonte davanti a noi
Ogni giorno facciamo esperienza di una dominante
Omologazione dei limiti
A cui tendono
Tutte le società conformisti
E constatiamo in modo crescente il tentativo
Di togliere agli individui il loro tratto distretto
Singolare
Intimo
In questo modo è minacciata all'interno io ritta delle persone
Che fanno sempre più fatica ad assumere
La propria unicità
E irripetibilità
A porsi fuori dalla norma
A stare lontano dalla logica del branco
Così fan tutti si ripete per giustificare
La mancanza di spirito critico
Le basi io ne dà la propria responsabilità nel quotidiano di fronte alla barbarie che pare avanzare come il deserto
Sembra che ormai la stessa libertà sia ridotta
Ha una reazione alle proposte che vengono dall'esterno
Offerta del mercato
Prodotti delle bancarelle delle idee
Introdotto dei mass media
E non sia invece creazione di ieri
Iniziative personali
Progetto partorito pensando
E cercando con la propria testa
Se così fan tutti allora non si cerca di fare altrimenti anzi
Non si riesce neppure approvare interesse aperti
Fa altrimenti o dea
Tuttavia
E significativa la presenza di un anno sta al Gia dell'alterità
Che si manifesta in diversi incontri nostalgica forse solo epidermica
Eppure esistenti
Basterebbe pensare
A un boom editoriale di alcuni libri che raccontano solo
Una vita
Sia davvero attratti dai raccontare l'alterità
Raccontare agli altri raccontare la diverse
Credo però
Che questa istanza vada fatta emergere in tutta la sua profondità e verità
La presenza dell'altro degli altri dell'alterità è una questione
Di libertà
E di bonifica dei
Questo grande ebreo
Che ha riflettuto tutta la vita sull'alterità
Esprimendosi poi attraverso brevi pensieri
Aforismi peraltro tutti i suoi pochi iscritti sono pubblicati mi in italiano
Ha saputo declinare l'alterità come stranieri tale differenza
E ci ha lasciato aforismi infuocata
La singolarità
E sovversiva
Tu sei straniero
E io
Anch'io per testo dello straniero
E chiudo
La stella sempre sarà separata dalla stella
Questo solo li avvicina la volontà di brillare rimossi
Ecco a partire da queste considerazioni iniziali
Vorrei allora proporre
Il primo cambino
Sull'altro irritante
E poi l'altro sulla comunità
Pensare altrimenti
Qualche anno fa si è levata la voce molto significativa
Quella di uno dei padri della rivoluzione informatica in cui tutti siamo immersi degli Iblei il fondatore della micro so
Così ha scritto
Più di ogni altra cosa mi manca il tempo
Cerco di ovviare limitando al massimo la televisione
Le statistiche dicono
Che essi ciascun americano
Sta davanti al teleschermo più di quattro ore al giorno
Io non cerco di non superare le quattro ore alla settimana
Dedicando molto più tempo alla lettura
Come un minimo di due ore al giorno
Ecco
Se dovessi dare un consiglio ai giovani dirne il loro di passare molto tempo leggendo i
La lettura
Aiuta scopre per il mondo e a mettere a fuoco la propria vita
è molto importante trovare il tempo per pensare
Ecco credo che queste parole di Bigley
Presto maggiore
Dell'informatica
Ci dovrebbero
Dire qualcosa e porre alcune domande
è decisivo
Avverrebbe nel tempo per pensare
Pensare sul luogo su ciò che è umano
Su quei tratti essenziali condivisi da tutti gli esseri umani
Sui possibili le dinamiche aiutano l'uomo
Ad essere se stesso e ad essere liberi
Si tratta di intraprendere un cammino
Che può essere definito andare verso se stessi
D'altronde
Le parole del conosci te stesso
Schiarite sul frontone del tempio di Apollo Ardenzi
Le grandi parole della cultura greca
Ma le parole rivolte ad Abramo nella cultura ebraica letto lettura
Va verso per spesso
Le parole espresse soprattutto nel Medio Evo
Vorrei dire a tutto ritornare al cuore
Sono parole che non ci sono destra
Questo di fermarci di pensare di tornare a noi stessi
è un bisogno che esprimiamo quando diciamo banalmente ma devo fermarmi
Devo fare uno stacco
Ho bisogno di stare solo di pensare
In questi frangenti lasciamo affiorare un appello
Che viene dal nostro profondo ma poi di fatto non vi obbediamo
Noi siamo travolti dal non avere il tempo
Cadiamo preda della dissipazione dalla dispersione
Andiamo verso il disordine
E verso l'anno consapevolezza di ciò che viviamo e sia
Dunque
Corriamo verso il non senso
Mi diceva
Alcuni giorni in una conversazione Umberto Galimberti
Ma come si può
Cercare il senso
Pensare
Per ritrovare il senso della vita
Quando la vita oggi è così dissipa
Solo chi ha una vita interiore una vita pensata dite veramente
Altrimenti è di fatto si finisce per vivere
In uno Stato di permanente alienazione da se stesso
Ebbene
C'è qualcosa che è essenziale a un'autentica vita interiore
Credo che sia innanzitutto necessario farsi delle domande
Saper si interroga
Antichi testi guardate purtroppo con sospetto anche dalla tradizione cristiana
A causa della loro provenienza
Contengono le domande essenziali ed eterni
Che sia
Da dove veniamo
Dove andiamo
Cosa di venti anni
Da che cosa si hanno salvato
E Immanuel Kant apposto le tre famose domande
Che cosa posso sapere
Che cosa devo fare
Che cosa posso sperare
Sono domande che dovranno sempre di nuovo può essere opposte nelle diverrà assai stagioni della propria vita
Sapendo
Che non troveremo mai la risposta
Ma solo risposte parziali
E provvisorio
Che ognuno di noi
Dovrà generare con fatica ma con il frutto
Di una maggior umanizzazione disse
E degli altri
Le domande che ci poniamo infatti ci spingono ad andare a fondo
A conoscere di più noi stessi
Cosa veramente
Bruciato nel cuore del luogo
Ci spingono ad ascoltare gli altri
A confrontarci
E andiamo a votare con loro a non aver paura di chi è diverso è straniero ma saltarlo incontrare
Rainer Maria Rilke non a caso in una lettera a un giovane lo invitava
Ha davvero HR le domande per se stesse
Chi invece non si fa domande vive alla superficie di se stessi
Fatica
Emmott Sironi reazioni
Gioie sofferenze
Tutto succede tutto annega Livio profondo tutto appare con poco senso
Tutto sembra
Non abbia ripreso e che non debba essere neppure ricordato
E come potrebbe allora essere eventualmente trasmesso
Eppure
Grazie alle domande si intraprende
Il cammino fondamentale della conoscenza
Questa conoscenza non è mai piede
Ciascuno resta un mistero anche a se stesso
E a volte può apparire addirittura un enigma comma ombre
E lati oscuri
E tuttavia è assolutamente necessario
Sforzarsi di conoscere se stessi per sapere ciò di cui si è capaci
Quali sono i propri limiti e le proprie forze
Conoscere se stessi
Come processo di lettura psicologica disse
Conoscere se stessi nell'appartenenza a una porzione precisa di umanità
Conoscere se stessi
Per agire responsabilmente nella compagnia degli uomini
Avviene così la ricerca dissensi
Questo vero e proprio ottenendo della vita di ogni uomo
Ricerca dissenso e ricerca del bene della felicità
Che consiste certe o nella cura
E nella realizzazione disse
Ma che non può tuttavia realizzarsi senza agli altri senza il confronto il tentativo di Comunione e con gli altri
Mai senza l'altro
Non ci può essere vita altra senza questa vita interiore
Che porti a una soggettività
Ha una capacità di scelte
E assunzioni di compiti responsabilità nella storia e tra gli uomini
Solo chi si è esercitato a pensare
E a custodire una ricerca vita interiore
Può sfuggire alla massificazione alla cattura del consenso all'omologazione regnante
E di conseguenza può esser capace di generare
Pensieri che innocuo vanno diastasi nel tessuto della società
Diastasi che saranno sempre nello stesso tempo di contestazione del presente edificazione del futuro
Chi pensa
E dunque comprendere forse è il mondo altrimenti sarà capace anche dividere al chiarimento
In questo senso resta valida per tutti una legge
Deducibile dall'esperienza
Quando
Non si vive come si pensa
Si finisce per pensare commesse vinte
Non è un bisticcio di parole lo ripeto
Quando non si vive secondo un pensiero proprio io con una ricerca dissenso
Si finisce per pensare semplicemente come si
Ma da dove nasce una vita altra una vita alternativa
Io risponderei comporre dell'Uaar
Del fatto che la terra non basta
Proprio quando questa terra non basta
Quando soffriamo qui e ora in molti modi
Allora noi uomini sogniamo una terra
Un cenno al
E non a caso l'aggettivo altro si usa anche nel senso
Di nuovo di nei
Più in generale
Tanti sono i modi di vivere altri alimenti che sono apparsi appaiono nelle varie culture
Si tratta di tutto PD cioè l'indicazione di non luoghi
Secondo l'etimologia di questa parola
Uto opposto
Oppure DTT autoptiche pratiche
Nel senso che sono realizzazioni parziali e mai definitive
Ma tuttavia paraboliche eloquenti
Di un fine di uno scopo capace di rendere dinamica la vita personale e la vita della progresso
Si badi bene
Non vite errori che
Straordinarie
Ed eclatanti
Ma vite quotidiane
Che come i loro lavori umili
Possono tuttavia essere opera d'arte in quanto vite che richiedono molto amore
Lo scriveva poeticamente Paul Verlaine
L'avvio a un blocco tra voi mi direte Fassino pettine avrebbe sua
Chiunque Bucco da Moro
La vita un mille
Dai lavori noiosi e facili
è un'opera d'arte che richiede molto
Ecco allora emergere
Una possibilità di vita altra
Ditta che può essere praticata
Ma un'altra parola si compone con questa alterità ed è quella della stranieri tutta
Da sempre l'uomo ha vissuto un profondo legame
Con la porzione di terra
Sulla quale ALMO sulla quale è venuto al mondo in cui gli arbitrati
Significativamente
La definisce terra del padre terra eredità patria e perciò propri
Ma di fronte a questa pretesa c'è anche la possibilità
Di vivere da stranieri
Sino a far apparire una differenza rispetto agli altri
E purtroppo lo si è dimenticato ben presto
Ma i cristiani all'inizio della loro braccia vicenda si chiamavano quelli della vigilia secondo l'espressione di atti
Andavano diversi stranieri e pellegrini
Secondo l'espressione della prima pietra
Cioè quelli che abitano presso
Che costantemente montano e smontano la tenda
E come dimenticare ciò
Che quel testo indirizzato a oggi Addio Almiento
Un testo dell'inizio del secondo secolo dice a proposito dei cristiani
Abito hanno una loro pattuglia ma da stranieri ogni terra straniere pattuglia per loro io ogni patria terra straniera
Vivendo questa stranieri Itta ci si misura adeguatamente conviene riducibile dialettica tra appartenenze differenza
Solidarietà ai diversità convivenza civile e alterità
Se è vero che ognuno di noi
è straniero a se stesso secondo la felice espressione di Julia Chris debba
E come ci ricordano
Concordi
Le svariate voci della struttura del ventesimo secolo dalla psicanalisi alla filosofia
Dalla letteratura alla poesia
Allora la stranieri tale e una dimensione costitutiva del ruolo
Vivere da stranieri non equivale a evadere dalla storia neppure a mancare di assunzione di responsabilità verso gli altri
Ma significa un altro mondo di discernere il mondo
Significa non lasciare il posto a logiche nazionalistiche oggi
Bisognerebbe dire il localismo
Non lasciare che il legame con la terra produca logiche di rifiuto degli altri delle loro culture dalle loro offendi delle loro i ticket
Stranieri da
Significa rinuncia ad essere padrone di casa semplicemente questi
Rinuncia all'autosufficienza che generano esclusione dell'altro
E in positivo e solidarietà e soprattutto condivisione praticata da chi ha rinunciato a un possesso sono pranzo
Ma
Accanto alla parola alterità che abbiamo declinato
Credo sia urgente porre la parola comunità
Quando noi diciamo la parola comune
E il sostantivo comunità
Vogliamo affermare qualcosa una realtà che il contrario di proprio il contrario di proprietà
Ciò che comune non può essere provocatorio mio tuo perché appartiene a tutti
L'atto in ogni riga della cultura greca e poi del Nuovo Testamento
E questa realtà in cui tutto e messo in comune tutti partecipano una realtà che appunto è comune
E in cui ognuno
Ecco il nostro partecipe
Comunicante conviviale
Ma è anche vero che comunità comunità
O di arrivare ad acqua un mundus
Conoscete la derivazione dunque dall'attivo munus
Con il significato Di Donno comune e dovere
Responsabilità comune
La comunità Conde condivisione del documento
Condivisione della responsabilità
Si interroga il merito il filosofo Roberto Esposito
Qual è l'accusa che il membri
Della comunità sanno in comune
Hanno in comune un vulnus non una proprietà ma un dovere
Una responsabilità
Un dono da da
La comunità sviluppo e non fa accedere alla logica del propri
Ma anzi
Espropria i membri della comunità
Della loro proprietà più propria
Essi devono uscire bassa espressi
Devono sentirsi mancanti
E donna TIA
Aperti alla comunione
Nessun appropriazione
Perché è prendere parte entrare nella comunità sa significa condividere con gli altri esporsi all'altro
Movimento che immette in un circuito di gratuità in cui
Vi sono nove permangono virtù della dipendenza riconosciuta
E virtù di un agire verrà passionale e autori
Insomma la comunità e l'insieme di persone unite non tanto da ciò che possiedono
Ma da un di più
Non neanche andavano ed in più ma da un di meno da un debito
Che ciascuno vive verso gli altri
Questo debito che anche don
Non è un debito di qualcosa bensì un debito che comporta dare se stessi
E soprattutto direi
è un dare la propria presenza fino a dare la propria vita
Per entrare nella Comunità occorre sentire la propria vita la propria presenza tra gli altri come un debito è un dopo
Io sono nella comunità spero all'altro soprattutto la mia presenza l'essere qui concretamente e per l'altro per gli altri
La domanda che è posta come essenziale
Sull'architrave della porta della comunità è
Dov'è tuo fratello
Domanda
Nel libro della genesi dell'imprinting io dove tuo fratello
Il che significa
Tu sei custode dell'altro Nessa irresponsabile
E dovendo sapere dov'è l'altro devi dare all'altro il tuo volto la tua presenza
è così che può iniziare il riconoscimento della fraternità
L'altro
Che altro e deve rimanere tale
Va riconosciuto mettendomi accanto di fronte rendendomi presente a luglio accettando di incontrarlo
E di renderlo prossimo vicino
Il prossimo e colui che io decido di incontrare e più lo ha vicino più l'orrendo fratelli
In questo a dare la propria presenza stai dare ascolto alla
Dare ascolto e più pregnante del semplice ascoltare
E fare anche qui il giorno all'altro di una presenza ascoltare
Lascio che l'altro sia accanto a me
Lascio che lui lei mi parli
Attraverso tutta la sua persona
Lascio per il suo corpo il suo vestito
Il suo linguaggio
Il suo Profumo
Il suono della sua voce sia annotarmele eloquenza
Questo essere presente all'altro e sempre dono del tempo
Ciò significa
Appendere la
Significa sacrificare fare sacrificio del proprio tempo
E chi si sacrifica il proprio tempo fa sacrificio della propria vita
E perché è questa presenza questa responsabilità questa apertura all'altro che accende la fraternità perché
Semplicemente perché l'altro
Ci impone di avere cura di luglio in virtù della sua presenza del suo volto
Che è anche il nostro volto un volto Duomo un volto segnato dal male dalla morte dalla ricerca di felicità
La responsabilità ben
Per l'altro ci ha insegnato le dei NAS e la struttura essenziali primaria della soggettività
Io sono in quanto sono per gli altri
Ed essere
Ed essere per gli altri sono in pratica assegno
Mi ha molto stupito in questi giorni l'uscita di due libri
Uno è un libro Vizzini Mumbai ma va un po'
Credo che qualcuno di voi l'ha già visto l'arte della vittima
è un libro
Secondo me
Straordinario
Forse il più bello che Baumann ha scritto questo sociologo tedesco che interpreta davvero questo momento
In cui Bauman dice
Se c'è un'arte l'arte distare della vita un capolavoro
E proprio all'arte di dare la presenza agli altri di cercare un cammino di fraternità
Io non esisto senza un tubo o voi sono un volto e un nome sono ciò che è l'altro vede chi hanno
Ciò che è più un miglio
E detto dall'altro
Riconosciuto dall'altro
Non avete mai pensato il nostro nulli
E ciò che abbiamo più di nostro ognuno di noi
Ma il nostro non me lo dice la
Comitati chiamate voce
E l'altro che vi dice ciò che in più proprio io e questo è significativo
Ecco dove nasce la comunità
Io ho bisogno di te
E quando dico di non aver bisogno dell'altro Io uccido la comunità
Ma uccido la
Per questo Paolo
Nella prima lettera il Corinthians munisce
Che nessun membro
Di un corpo
Può dire di non aver bisogno di un altro membro
Ciò equivale
A sancire la propria non appartenenza al corpo anzi sarebbe la negazione del corpo vivo di ciò che si è
E per questo
Giovanni
Giunge a dichiarare
Che chi non ama il proprio fratello è semplicemente un omicida Locci
L'altro libero
è un libro vittoria che porta un titolo la morte del prossimo
Non ve lo consiglio di leggere
Perché
Secondo me Ciarla pagina straordinaria
Vale la pena leggere questa pagina per leggere tutto il libro ma poi tutto il libro è così difficile ed è così secondo me letterario che perde la grande pesi che dice ma che è straordinario
Toia
Docente universitario italiano in questo libro la morte del prossimo parte semplicemente da un'annotazione dice che dice
A l'inizio del secolo scorso disse di io è morto
E fu un profeta
Perché è poi di fatto venne l'ora della morte di Dio attraverso
La secolarizzazione la scomparsa di Dio dall'orizzonte
Toia con intelligenza dice
Ma in realtà adesso è morto il prossimo non solo di
Perché oggi noi non sappiamo più vivere la convivenza
Noi abbiamo reso
La prossimità impossibile tracciando addirittura la carretta tramite una serie di mediazioni
Pur di non aver vicino all'altro
Pensateci bene l'organizzazione della carità di più di tanto eventualmente noi ci troviamo nelle nostre chiese
O all'interno
Di tante situazioni in realtà ha ucciso il prossimo
Perché non renderlo vitale
Noi abbiamo sempre più un amore del prossimo prescritte amiamo chi è lontano non lo rendiamo vicino e non amiamo neanche vediamo quelli che ci sono vicini davvero
E allora Toia non è un credente un attimo dice ma sento mandamento di Dio e andrai signore diuturno
E dire il morto
è un altro comandamento Länder agli il prossimo come te stesso e il prossimo è morto dove ci sarà ancora spazio per adempiere il comandamento che ebrei e cristiani dicono essenziali
E ha ragione
Non ho tracciato nessun volto etilico della comunità
Ma ho voluto solo tracciare il movimento
Dalla presenza al giorno della vita attraverso la difficile arte del riconoscimento dell'altro
Dell'assunzione della responsabilità della
Dell'accendersi della fraternità e del viverla esercitando si e nell'amore
Ma è bene dire di iniziare a costo di scoraggiare
Chi tende a sognare la comunità sa il carro attrezzi
Che si diede
Pagare per entrare nella sua dinamica
Perché va detto subito
Che la comunità s'
La quale ha il potere di disporre l'uno accanto all'altro di porre l'uno di fronte all'altro e luogo di Epifani
E pizza Emilia
Della povertà della debolezza ma anche del male che abita a ciascuno
Paradossalmente proprio vivendo accanto all'altro e guardando l'altro e ascoltando l'altro
Io sono condotto a vedere
E quindi a riconoscere
Tutto ciò che c'è in me
Anche c'ero che contraddice la comunità sa ma che mia abilità e mi limito
Sì che è uno e nello spazio della
Immunità s'dell'immunità
Può pensare a se stesso senza contraddizioni
La comunità s'obbliga al confronto ad accogliere e dall'altro il rifiuto
Diciottenne contraddittorio alla comunicazione
All'incontro alla condivisione
Rivelazione faticosa e a volte pericolosissima
Che induce molti a tenermi lontano ogni ipotesi
Di una convergenza comunitaria nella vita di tutti i giorni e nella pulizia
Quante ombre quanti enigmi quante presenze inquietanti e tenebre mostruose emergono mediante la vita della comunità
Emerge la tentazione di rimuovere di non leggere di imputare agli altri delle cause delle nostre
Emergono i nostri limiti la constatazione che ciascuno di noi sa fare bene
Molto meno e cose di quanto pensare
E poi stare l'uno accanto all'altro
Fa scoprire la possibilità della concorrenza della competitività
Giudicare l'altro migliore
O peggiore
Comprendere che l'altro mi chiede di misurarmi
E di misurare i miei giorni i miei limiti e infine
Si manifesta nel richiamo Delli io individuale
Senza agli altri e più facilmente controlliamo
Un richiamo prepotenti oggi perché nella nostra società
Come morti hanno il coraggio di dire siamo malati ormai Diego latrina
Di una donazione di negli stessi di un narcisismo in cui
Conta soltanto il Carmine individuale che ciascuno vuol fare per la propria realizzazione
In realtà
Camminare insieme confrontarci aprire insieme il cammino
Insieme decidere tra diverse possibilità saper rinunciare al proprio punto di vista
E al proprio interesse
Per sottomettersi
All'utilità comune
Ecco la comunità
Essendo innanzitutto
Un io
No
Un e io gli altri
Non può mai essere la comunità si per me
Ma richiede
Un miglio per la comunità
Questo è il passaggio dall'egoismo alla fraternità alla solidarietà alla comunicazione
La comunità si
E il luogo della vera arsa mandi
In cui il sacrificio anche diventa necessario
No io non abbiamo trasmesso la parola sacrificio alle nuove generazioni e ne hanno un orrore terribili
Ma ci rendiamo conto che tutti i benefici di cui godiamo oggi sono stati pagati dal sacrificio fino alla vita degli altri
Vogliamo riconoscere che se crediamo nella libertà e perché altri hanno lottato controllati e famiglia sino a darla vinta neanche quello sappiamo più riconoscerne
Senza sacrificio cioè senza dedicare spender la propria vita faticosamente
E apprezzo della vita non c'è nessuna costruzione comune
Noi
Oggettive ci lamentiamo della miseria
Della politica e della cultura politica del nostro Paese
Ma come potrebbe essere diversamente quando non abbiamo nessuna capacità di convergenza
Di un orizzonte comune
Nessuna volontà
Di fare un cammino insieme
Certo
Comunità e anche il diritto di essere se stessi
Di essere accolti con le proprie debolezze egli lati oscuri quando non addirittura repellente
Ma comunitarie significa condivisione
Ma prima di condividere doni ed eventualmente cose si tratta di condividere
Le debolezze
Se c'era un luogo in cui si accende il fuoco della fraternità
E proprio dove si condividono le debolezze dove si prova a portare il presi gli uni degli altri dove
Si cerca di sostenere l'altro nella sua fragilità
A caro prezzo dunque ma solo all'ora vera comunitarie
Ha scritto addirittura in buonissime
Finché
Non ho sperimentato l'altro come un peso da apportare io non posso dire che sono suo fratello
Parole
Di questo grande teologo di questo grande profeta
Forse uno dei punti
Che ha una parola che può giungere fino a noi e passare ed essere trasmessi
Perché quando assumo l'altro nel suo limite posso anche sperimentarlo come dono e sentire il mio debito verso di lui
E concludo
Noi oggi sentiamo che la grande sfida
Cercare di imboccare
Con risolutezza avvia di umanizzazione mi
O altrimenti siamo costretti
A tornare indietro e ad essere preda della barbarie
Ovunque nella società nelle comunità cristiane nella chiesa
L'ora è certamente difficile Laurent richiede grande coraggio e grande saldezza e soprattutto
Una grande fede una grande speranza dell'umanità in ciò che noi sia
Gli altri non sono l'inferno come diceva Sartre
E la comunità non è un inferno come tante volte si chiede
Gli altri che la comunità sono la via di umanizzazione sono l'unica possibilità che noi abbiamo
Per salvare
Le nostre vite grazie
Allora io sfrutto
Molto brutalmente questa posizione privilegiata
Poiché questo terzo incontro e in qualche modo particolarmente concentrato sui cristiani
Sulla grande comunità as
Cristiana che riunisce poi tantissime comunità
A me la domanda verso la fine di questa Conferenza veniva proprio spontanea io come Cristiano noi come cristiani
E quale ruolo attivo possiamo assumere
In questa prospettiva che è stata tracciata
Sfogliando questo libro di Enzo Bianchi per un etico acconti fissa è una delle ultimissime produzioni proprio uscito nel marzo anzi in libreria aprile mi sembra di quest'anno
Ho trovato una frase che mi piacerebbe molto sentire commentata meditata l'allego
Che cosa
Compete e che cosa aspetta alla comunità cristiana nelle attuali contingenza
Ristretti sponde così Enzo Bianco
Quello che nelle attuali contingenza compete alla comunità cristiana nel suo ruolo profetico consistenti in un lavoro profondo e di lungo periodo getti le basi
Per una convivenza possibile
Praticabile
Che apra al futuro di assenso e suscitando attese progettualità renda visibile Locci
Credo che sono parole molto dense e proprio vorrei iniziare da queste parole il nostro incontro il nostro scambio di parole di opinioni di riflessioni prego questo microfono aperto
Sì prego vediamo se si sente sette Rossi tipo e avvicinare possa
Mi rendo conto che siamo veramente messi condizioni forse non molto comoda
Ma abbiate coraggio non ti preoccupare
Ascoltare regnanti
Attentamente sentivo nasce dei treni è una domanda fondamentale che ammontavano mi accompagna
Che mi accompagnava
Sente direi
In realtà tracciare
Aree ritratto di quella che
Dovrebbe essere la comunità est tutti quelli che dovrebbero essere i rapporti e relazioni virtuosi positivi tra gli esseri umani
è sempre edificante
E coinvolgente e tuttavia livello individua nell'esperienza di chiunque credo che ci sia stato un momento perlomeno c'è nella mia esperienza
Momento continuamente vissuto che quello
Che impone
Definiva
Della impossibile possibilità
Dell'incontro con la
Io ritengo che sia onestamente ognuno di noi facesse bilancia della propria vita dovrebbe ammettere che i momenti in cui è impossibile avere un rapporto con l'altro sono forse superiori
Rispetto a quelli in cui ci si riesce e anche questi momenti sono dinamici sono
Legati a
Spesso si viene il sospetto siano legati a delle contingenze a dei momenti particolari con la propria vita persino delle suggestioni a dei sentimenti
Siccome io sono convinta che
Un'azienda veramente vissuta sia esattamente il contrario di quello che possiamo definire sentimentalismo e anche
Il contrario del sentimento leggiamo
Concetto più
Nobile del sentimentalismo ma
Anche non è questi
Io mi son mi sono sempre che la stampa il mio tormento quali Signa finalmente la base
Fondamentale da cui garantire il pieno complimentarsi desse un incontro della
Tanto più
Domandando se lo dall'interno della ricerca di fede
Dico ricerca difendere
La dichiarazione a essere credenti
Sempre sottoposta
Delle verifiche
Smentiti inerzia appunto
Proprio perché
Io
Sono convinta anche
Nell'esperienza personale si possa dire che
Ecco proprio innesco dell'incontro con l'altro sta proprio nella distinzione laddove io
Sono
Tentata dal
Assimilare l'altro ammette l'incontro non c'è di sicuro cento eccetto che quando io sento che l'altro indistinto danni
Si innesca il mio possibile incontro con lui tuttavia questa è una contraddizione
Chiedevo mantenere salda la la distinzione a differenza ma anche muovermi verso ad altro e quindi rischiare di essere annullato
Dall'altro di annullarlo
Tutti hanno
Approfitto per richiedere alle in
Suggerire alcune possibili
Domande quanto meno uno deve farsi corrente domani per terra trovare delle
Possibili
Strada
Grazie
Prego
Sempre da questa parte del tavolo
Da quando io spesso personale frequento
Mi chiese comunità cristiana
Esperienza limitata
Devo dire che ho provato
La stessa stesso disagio
Che provo fuori nelle chiese
In questo
Complicarsi
La vita l'esistenza
Nella ricerca
Dell'incontro
Con l'altro
A meno male che stasera veramente non ho sentito parlare
Né di di ore di Christié
In termini
Personalizzati
E
Direi quasi
Ricostruiti l'immagine ma ho sentito parlare di
Fosse che hanno un carattere di immediatezza di esperienza accessibili
E quando
Noi
E sospendiamo lo
Come anche stasera è avvenuto
Questa
Difficoltà
Di incontrare l'altro
Acquisti quando noi rendiamo sempre più tragico anche
E problematico gli interventi
Questa possibilità di andare all'altro non è che noi forse
Cadiamo vittima
Delle trappole del terrorismo
Che ci siamo costruiti terrore degli altri
Prudenza evitare soprattutto ecco
La paura
Noi siamo gli effetti sottilmente circondati come nel Medioevo da molte paure forse di più
Solo che
Diversamente dal Medioevo
Abbiamo trovato venga tipi ci linguistici concettuali per cui
è
Spezzetta diamo sempre
Il rapporto con il mondo
E siamo dominati da
Oppure artificiali
Da terrorismi artificiali
E quindi più che concludo
Forse di percorrere i miti del rapporto
Dei magari usando anche un linguaggio più logico
Del rapporto con l'altro alla difficoltà una forza e la ricerca della via
Le cose di mezzo come ci diceva spiritualità per esempio riuniti inferiori Palmi perfettibili professare la spiritualità di tipo più orientaleggianti sia ma comunque il termine delle cose che stanno in mezzo Dio stesso che in fondo si pone anche la Libia come corvi che sta in mezzo che sta davanti chi sta in mezzo a noi quindi qualcosa di accessibile qualcosa di valicabile qualcosa di praticabile qualcosa di
Che si può toccare
Che si può godere che si può continuamente diciamo così ecco
Ed è quindi abbandonare diciamo ecco sono invitati in un linguaggio già proprio Adamo tradizione
Che è stato fatto tutto passato sulla separazione
L'avvio del mondo tra Cristo
Il
E e questo mondo proprio citazione difficile tra noi tristi ecco non c'è forse ecco proprio la sollecitazione per la nostra tradizione cristiana a praticare un linguaggio di più di tanto rapporto con le cose
E di abbandono delle parole secolare che ci ha
Lungamente diciamo un segnale
La predicazione
Bene grazie per questa bellissima domanda cioè un intervento e poi subito l'altro quindi si può preparare
Innanzitutto vi ringrazio
I fattori venire in mente
Nella sua riflessione
Una riflessione molto della ricorrente
Che credo civile attraverso
Va attuato professione a cambiare fortemente centralista
Non è forse
La domanda che noi
Ci siamo educati che abbiamo incontrato anche come uomini religiosi a quelle virtù dell'autonomia
E virtual attive
Che sono spesso consistite
Interne come iniziativa
Impegno
Per l'altro
E
Missioni
Che vedevano noi al centro dell'iniziativa
Del costruire la comunità del
Realizzare
Quel termine premendo di autorealizzazione
Che è stato molto spesso l'oggetto dei nostri osservazioni se non ci siamo
Educati al detenuto della
Passibile dicevo perché
Cioè l'ho detto che creano legami
E con l'accoglienza
Ecco l'attenzione
Con l'ascolto e con l'amicizia
Che sono molto concrete mentre spesso le abbiamo relegate
Nell'ambito delle virtù negative
Io mi ricordo un termine credo di Cicerone diceva un'amicizia una combinazione di beni
Ecco ma non solo
Io che ti comunico qualcosa è
Uno scambio di beni quindi
Io che sono anche capace di accogliere qualcosa da tutti ecco non c'è forse
Specialmente in Occidente per fare un grosso esame di coscienza
E di capire
Che sotto certi aspetti abbiamo sbagliato Fanton
Per non dire tu e che
Occorre recuperare una dimensione più capace di riscoprire ecco l'alterità con un appello una vocazione
Alla
Personale e alla comunità
Non è forse questa la provocazione proponendo il senso della parola
Ad accogliere oggi
Perché noi sappiamo rispondere
Alla chiamata anche
Del dio che sì rende aperto all'altra
Altrimenti
L'ammissione delle chiese dei popoli eletti dei di coloro che hanno
E si sentono incaricati di un
Impegno religioso nei confronti degli altri non è
Una visione di servizio ma diventa una missione di
Di assimilazione
Vi sia
Grazie ci sono adesso due persone ancora prenotato e un intervento ossi preparare anche l'altra persona
E direi che in questo momento possiamo dopo questi due interventi sospendiamo questo primo giro
Di interventi di domande
Ridiamo la parola al
Priore Bianchi e poi eventualmente ci sarà ancora tempo per
Un secondo giro più breve ovviamente prego non soltanto
Spedito
è consono al tema
E probabilmente è vero anche delle cose scontate
Però
Mi veniva da pensare
Come sollecitazione come risposta mettiamo come risposta alla sollecitazione i bianchi
Sul tema soprattutto per la comunità us e dell'altro nera pensare alla necessità anche
Del delle prospettive
Pratiche operative impegno
So che ripercorre
Nella storia recente
La storia recente può colpire anche la storia
Del ventesimo secolo insomma se ci sono stati
Dei momenti
Chiamiamoli momenti
Inizio momenti aurorale in cui
Il tentativo
Del dialogo del rapporto della collaborazione della costruzione
Dell'altro
Ed è il riconoscimento
Della costruzione scusate della comunità spende il riconoscimento dell'altro ci sono stati ecco io penso
Che questi momenti forse dita rimeditare
Ed accettare di operare
Per ritrovare armeni lo spirito e portarlo poi nella
Nella nella vita pratica personale sociale politica
Ci sono state
Ecco e penso soprattutto a livello umano a livello sociale politico penso alla Costituzione della Repubblica italiana
Perché come è nata
Audizione la Repubblica italiana
è nata da un dialogo e dà un riconoscimento reciproco tra altri è un atteggiamento
Forse età
Da ricercare anche
E
Addivenendo che stanno arrivando
Dedicandoci
Parlo dei cattolici che e penso naturalmente alla grande pagina
Che è stata
Delle grandi palestinese non le cascine
Del Concilio Vaticano II in cui la comunicazione
Si è costruita
Attorno
A un riconoscimento di posizioni persone
Atteggiamenti
Diversi
E di conseguenza anche un'attenzione
è un dialogo e una ricerca degli altri pensiamo per esempio a tutto il discorso ai crediti anche
Derivi sugli ecumenismo e
Dei rapporti con le altre
Di cui poi daremo evidenziamo nel che sta è un qualche cosa che insomma a anche una sua radice
Una una delle sue radici visite esercizio
Ecco io credo
Che sarebbe importante impegnarsi
Con coraggio
Cercando anche
Di rispondere
Quindi situazioni quelle tendenze a quegli atteggiamenti che cercano
Ecco direi
Dure
Ha una voce sola non riconoscere così che ad una pluralità e dare riconoscimento
Degli altri all'interno della comunità nasce
Effettivamente una freschezza è una è una ricchezza
Dunque
Io sono
Sono
Dico negli Stati Uniti da venti anni
E quando sono arrivato degli errori venivo da un Paese aperto tollerante paese che credevo aperti esorbitante del giustamente
E socialmente in cui saggia si facevano vent'anni fa questi discorsi
Gli abbiamo fatto insieme che qui a Firenze con tanti amici
E pensavo di dire tante cose da da
Da insegnare dalla nostra esperienza di tolleranza
Nei confronti degli altri
Mi sono ritrovato in questi ultimi anni Fernando
L'estate in Italia a trovare un Paese invece sempre più chiuso in se stesso sempre più intollerante
Sempre più arrabbiato sempre meno capace di comunicare
E che in i confronti in una società dove vivo quell'americana che oggi molto più aperta di quella italiana mi dispiace dirlo mai la verità
Perché è questa la verità in
Interni di multiculturalismo di molti o di apertura
Alle differenze
Mi domando
Come mai cioè mi domando come mai cosa abbiamo fallito
Mi domando come mai tutta l'esperienza che abbiamo accumulato per decenni già nel movimento ecumenico
Concilio Vaticano II sia crollata di fronte alla prova dei fatti che è stato la trasformazione dell'Italia in un Paese in un culturale multireligiosa prima ne parlavamo e basta poi quando si è trattato di metterla in pratica
Abbiamo fallito
Mi domando perché
E mi domando
Se non sia il caso di riprendere
Forse
Con forza un termini nuovi le
Le nostre questa prospettiva
Cioè come oggi si fosse riprende il discorso perché in fondo parlare del cioè
Parlare di una diversità dell'accoglienza dell'altro dare ascolto all'altro noi diamo una prova dei fatti proprio la
Da presenza dell'altro
Che prima per noi era una presenza a priori
Doverlo gli amici Angeli Cirielli eviterei di Firenze e che ora sono diventate migliaia di persone che tengono da altri Paesi che sono in mezzo a noi al quale non diamo ascolto o non siamo riusciti a dare ascolto se non in termini di in di intolleranza o di un'accettazione passiva che poi non non ha significato una reale addirittura
All'altro
Mi domando per esempio
Già giusto per dare un esempio riprendendo le parole
Dare ascolto all'altro accettare l'altro per quello che significa gettarlo anche la propria diversità
Noi stiamo facendo una politica
Sull'immigrazione con la politica tende soltanto non nuova al lavoro all'omologazione
Parla precedentemente detto accanto convegno IRI
Per esempio non riusciamo nemmeno a capire le ricchezze che abbiano in turno pensate per esempio che
Il nostro Paese oggi è benedetto dalla presenza
Di di lingue diverse
Che in un Paese un pochino più intelligente
Sarebbero preservate insegnate nelle scuole perché i figli dei migranti hanno tanti problemi ma non quello di imparare l'italiano
Il problema allora di preservare le vendite d'origine queste lingue sarebbero una ricchezza enorme per il nostro Paese anche in termini economici non riusciamo nemmeno
Ha preservato perché imprese decreto voglio fare un doposcuola di arabo
O di cinese
In
In in una scuola italiana rispetto scolastico italiano
Passa per essere un sub un sostenitore del terrorismo
Quando invece il la preservazione della diversità
E altrettanto importante
E ad un aspetto importantissimo del dell'integrazione
Ecco mi è piaciuto molto quell'accenno al all'atto all'episodio dottore va bene
Credo che forse potremmo riparlarne di partiti da lì perché lì il problema non è la differenza dell'in quelli che il problema è la mancanza di comunicazione
Cioè
Il problema di fondo che bisogna riprendere per esattamente come poter comunicare
Nelle nostre differenze culturale dei nostri Frinzi linguistiche nel nostro differenze religiose
Forse loro una ripresa di una discussione anche ideologica su questo aspetto potrebbe
E
Fare tanto del bene ma ripeto secondo me bisogna anche affrontare la realtà
Bisogna forse dare
Quelli prospettive concrete
Su cosa realmente significhi una società multiculturale e multireligiosa
Al di là di una barca
L'idea di centri di accoglienza di tutti senza poi discuterli faticosa questo sì
Come ho detto qui terminiamo
Questo giro di interventi
Prima di ridare la parola
A Enzo Bianchi vorrei sempre da questo libro per un etica condivisa citare molto velocemente un pensiero proprio dedicato al dialogo e io penso la nostra associazione dialoghi potrebbe inserire nello Statuto Enzo Bianchi parla della necessità di ascoltare e scrive così è necessario l'ascolto di ciò che l'altro dice
E di come si definisce
La volontà di capire in profondità anche al di là delle espressioni scusate e poi i conti o ancora lo sguardo capace di abbracciare ambiti periodi storici più ampi del contingente
E alla fine a una stazione che trovo geniale con me programma ma forse anche come valutazione di questa
Serata l'arte del dialogo era ben altra cosa della retorica raffinata
E dopo queste citazioni
Restituisco la parola Enzo Bianco
Il sette vostri interventi
Calcolando VII c'è anche quello del pastore
Hanno arricchito credo l'itinerario che vi ho proposto
Non sono state
Delle vere e proprie domande
Però
Mi stimolano
Proprio l'ascolto mi stimola
A dire ancora qualcosa
Vorrei partire
Dall'ultimo intervento
Perché
C'è stata questa regressivo né
In questi ultimi anni nel nostro Paese
Beh molto difficile dirlo le cause sono molte
Credo che possiamo però dire
Ciò che è avvenuto all'interno della comunità cristiana
La comunità cristiana vissuto il Concilio
Come un evento certamente di grande rinnovamento di grande entusiasmo
Cogni probabilità con un facile ottimismo
Pensando che una volta imboccata la strada
Le cose quasi automaticamente
Dovevano portare
A un esito positivo
Ha una
Per gli affermazione anzi di Reja acquisizione più avanzata delle posizioni del Consiglio invece voi sapete che così non è stato
Non è stato e forse ce ne accorgiamo adesso
Io credo
Di dover dire che ho mai sentito parlare del Concilio quanto gli ultimi sei mesi
è significativo negli ultimi anni non se ne parlava più
Tutt'al più si parlava per dire che ci andava un Concilio Vaticano terzo
Ma non certo per rifarci invece adesso con ogni probabilità una serie
Di tensioni che si sono verificate nella comunità cristiana
Fanno si che ritorniamo a quel momento
Però in questi anni
Le grandi parole del Concilio
Sono state dimenticate
Non sono state confermate
E hanno subito nella comunità cristiana un grande disprezzo senza che molti dicessero reagisse
Per gli diamo la parola chiave del Concilio la parola dialogo
Che il Consiglio ha declinato come dialogo tra comunità cristiane e dialogo con le religioni
Dialogo addirittura quei non credenti il dialogo con la modernità con una società di oggi
Ma di alloggio
Negli ultimi anni è una parola che sembra addirittura oscena
Incerte spazzi cristiani ecclesiali sia paura
Non si vuole più parlare di dialogo
E anzi
Le persone che sono dette capace di dialogo cioè per loro
O l'accusa di buonismo quando si è tener
O addirittura un certo disprezzo come se non capissero
In realtà in profondità le ragioni tristi anni
Queste del reale
E voi vedete che ammette che su questi fronti
L'ecumenismo si è bloccato
Non va avanti
Non va avanti
Che cosa va avanti
Mi permettete di esser molto duro e crudo
Va avanti la gentilezza
Ormai sono tutti gentili mentre una volta quando ci si incontrava accessi insultava
Adesso sia gentile
Ma basta che qualcuno dei componenti del dialogo
Sì eventualmente non contemporaneo questo non succede tra cattolici e protestanti perché la nostra Europa gentile contemporanea c'era ed è gentilissimo
Ma se eventualmente qualche Paese ortodosso
Chiesta ai bordi
Del grande impegno erano della Turco crack sia e non è molto gentile
Stante tranquilli che si accendono le offese i disprezzi gli insulti esattamente come trent'anni fa
Ma certo
Non va avanti
La nuova maniera che si è assunto tra tutte le chiese direi l'unità acidi
Quando Dio vorrà quando lo spirito la farà ricordate che quando si dice quando Dio vorrà lo spirito vorrà significa noi comunque per adesso non la vogliamo questa è la verità
Questa è la vera
E questo è reale lo vedete non si fanno passi
Ogni chiesa fa il suo cammino senza sentire gli altri
E senza tener conto degli anni
Però attenzione questo cammino è cominciato alla fine degli anni Settanta
Non è una novità noi siamo scivolati Pianimpianti
E ci siamo preoccupati dei frutti de questa distanza ma la distanza e nata alla fine degli anni Settanta
Quando era in atto il confessionali gli studi quando sono rimaste le identità religiose
è stato un fenomeno mondiale i fratelli musulmani con loro fondamentalismo insiti in India
Il confessionali ISMU cristiani
I fondamentalisti cristiani evangelica alle degli Stati Uniti
Sono iniziati allora c'è stato una crescita questo ha portato a delle derive di identità
Dobbiamo tornare alla nostra identità
Con il Consiglio si era detto prima sia cristiani e di conseguenza si appartiene a una chiesa
Adesso si è tornati a dire prima si appartiene alla confessione
E poi eventualmente si è cristiani
Ma questo ha significato
Una certa diffidenza nel dialogo con le religioni diciamolo pure
Le posizioni sono state tali di dire si può fare il dialogo con le altre religioni
Oggi guardate che non so mica tutti convinti all'interno anche del mondo cristiano
E poi
Col cadere delle ideologie
Non si è neanche più avuto Curran di fare un dialogo con i non credenti
Perché questi sono già stati condannati dalla storia delle loro ideologia
E allora non c'è che i cristiani debbono fare il dialogo tra i non credenti più nessuno ne parla
Allora vedete il problema è sempre questo quando noi cominciammo a chiudere un ascolto o ad essere diffidente questi Camilli si dilata
Questi Giannini ci portano sempre a una maggior distanza non è che noi possiamo fermare
Una diffidenza all'interno di una chiesa o di una comunità
Quanto alla diffidenza con gli altri e la diffidenza con gli altri porta la diffidenza al nostro interno
Perché a questi movimenti di diastasi di separazione e di opposizione
Di disgregazione contando in hanno avanzato sono effettivamente
Estremamente efficace
E allora noi ci troviamo davvero in questa difficoltà
Io la scelta delle parole mi permettete di dire di gli altri l'alterità e la comunità è una scelta che io ho fatto certo vedendo il vostro programma ma pensando alle due istanze più urgenti oggi
Perché se no il ricco non ricominciamo assolutamente a ripigliare queste due dimensioni davvero e la società liquida di barman nella società narcisistica di questo
Individualismo esasperato delle gru Latteria in cui ognuno pensa sei propri interessi e non ci si ferma più
La barbarie poi Cuesta sapete
Neanche vedete in questa crisi economica sembra che sappiamo tirare una lezione o farci dalle domande
Perché poi l'invito eventualmente no
Eventualmente in questa
Situazione di crisi meglio consumare aumentare i consumi
Far finta che nulla succede non porci le domande perché è successo
Questa è la verità e allora
L'orizzonte arrestasti lacci atto
Voi vedete anche il grande valore della politica
Quando qualcuno di voi ricordava c'è stato un momento di dialogo di convergenza ricordava certamente il momento della prostituzione
Ma sapete il pensiero che avevo io oggi venendo qui a Firenze in macchina
Dicevo e pensare che questa città
Quarant'anni fa
Era pensate sentita nel mondo come la città in suoi si sentivano i balli Horri della comunità sa della fraternità con gli altri col mondo
Non sta è qui adesso aveva un GR voi io fare una captatio benevolentiae
Ma quando io ero giovane universitario guardavamo Firenze io me ne vado a trovare
La Pira Sammarco che avverrà dialoghi sul con lui e c'erano tante altre voci che indicavano davvero questi valori
Velocità media allo sei adesso queste voci ci sono ancora
Però ci sono state non vi sono estranee
Sì di conseguenza io credo che bisogna sempre riflettere anche sui debiti che abbiamo
Verso quelli
Che hanno saputo fare dei cammini
E
E darci dei messaggi che ci hanno costruiti
Io penso anche alla mia fede cristiana sapete
Ragazzo
Mi hanno abbonato
A quindici anni sedici a testimonianze
Ma testimonianza della Fiorentina non era mica da un'altra parte e molti ecco avvenivano di quindi un incerto direi risveglio cattolico
E la Pira e della costa ci sono stati avete avuto dei grandi testimoni
Allora
Questi momenti sono possibili non sono retaggi del passato
Io credo che è molto importante e decisivo però
Occorre davvero
Siccome qualcuno diceva
Cominciare di nuovo a coltivare queste virtù passive come l'accoglienza l'ascolto la
La presenza
Io soprattutto stasera volte devo sottolineare perché poi dell'accoglienza e dell'ascolto
Alcuni dicono che sono la mia ossessione ma penso al tema della presenza perché la presenza poi in
Eh assolutamente necessaria per l'ascolto
E per
L'accoglienza almeno io oggi non siamo più capace ad esser presenti i genitori non son presenti della vita dei loro figli
Diciamo la verità
La scuola
Ci sono degli insegnanti che magari Sommer io scientificamente e tecnicamente ad un tempo ma non danno la presenza alle nuove generazioni e senza la presenza perché nessuno ha tempo
No
Non c'è trasmissione di valori non c'è trasmissione di messaggio
Io chiedo quelli della mia generazione se hanno imparato qualcosa per trasmissione diranno
Ho avuto queste persone presenti nella mia vita che mi hanno dedicato del tempo
E allora semplicemente ad ascoltarmi
Provate a vedere Giovanetti hanno adesso che li ascolta la pastorale
è talmente impegnate in altre cose non certo nello stare vicino ai giovani nell'ascoltare
La famiglia è sfilacciata gli spazi son quelli che sono
Manca la presenza
Ma io la prima maniera per dire a un altro che si vuole
Avverrà la responsabilità di luglio è semplicemente esserci semplicemente a stargli vicini
Ecco perché è importante secondo me anche questo campanello d'allarme che viene dal titolo del libro di toglie alla morte del prossimo perché noi oggi facciamo molto più bene e di un tempo
Io penso coscienza
Che cinquant'anni fa non si faceva la carità che si fa adesso della comunità cristiana
Ma la si fa tutta medializzata l'assenza tutta in una maniera
Che il prossimo non c'è più vicino non si scomoda non lo rendiamo prossimo
E allora che amore
Alla fin fine
Tutto questo farsi io credo
Che c'è un'astenia della comunità cristiana
Non ci ha forza non c'è la convinzione non ce la propulsione
Questo mi sembra che sia davvero da
Da mettere in evidenza
E Ponzo
Certamente in questi ultimi anni noi siamo stati presi dalla paura
La paura
E l'angoscia sono in grande sentimento che abitano tutti
Presto dobbiamo confessarlo e qualcuno diceva le paure del Medioevo ma forse l'uomo ha sempre paura certamente oggi noi abbiamo molte più paura e di un certo tempo
Tra cui la paura del diverso
Che sia straniero che sia differente c'è una reale paura all'interno della nostra società
E voi vedete che le vere battaglie che si fanno laddove noi ci dividiamo addirittura nella comunità cristiana diciamolo con realtà e di fronte a ipotesi differenti Magare diretti
Ormai credo quindici anni fa
Quando iniziamo recensire libri su tutto libri della stampa
Mi fu mandato a dare censire lo scontro di civiltà degli anni tutto
E io feci una recensione dicendo ma io non credo allo scontro di civiltà di questo libro anni dove sbaglia
Non ci sarà nessuno scontro tra cristianesimo islam lo ipotizzava questo soprattutto
Era
Quasi evidente
Che come il terrorismo il fondamentalismo islamico avremmo dovuto fare i conti
E io scrissi no non ci sarà nessuna possibilità
Quel che dobbiamo temere uno scontro nomi ai confini del mondo occidentale verso altri mondi ma nelle nostre società tra di noi e uno scontro sulla diversità di etiche
Il direttore della Stampa ve lo mando indietro Mitchell offrano dicendo Marcora Consigliere Bianchi che è un po'strano questo articolo glielo dobbiamo pubblicarono fate qualche volete LAN pubblicato lo stesso
Ma quindici anni è vero con l'Islam abbiamo avuto nessuno scontro Giovanni Paolo secondo prima
Andando
Direi
Con una parola forte per la guerra
In Iraq
Anni anche permesso che tutto l'Occidente fosse coinvolto nello scontro col mondo arabo
E i cristiani non sa dei non sono state per nulla coinvolti Benedetto sedicesimo ormai da nelle moschee regga non ci sarà scontro
Ma lo scontro attraenti che nella nostra società tra quelli che hanno diverse diretti che guardate in momenti di divisione della comunità cristiana avvengono su questo tema
Non si vuole ascoltare gli altri non si vuole andare
Verso un'etica condivisa per quanto è possibile lasciando poi sempre la possibilità hanno i cristiani siamo esperti di una cosa che abbiamo inventato noi
E l'abbiamo inventata noi secondo secco l'obiezione di coscienza
Se il proprio qualcosa non siamo in grado di sostenerlo perché è una legge di Dio non ce lo permette inventando l'obiezione di coscienza l'abbiamo inventata per non farla guerra
Ve lo ricordate bene che i cristiani si rifiutavano quello
Abbiamo sempre questa possibilità
Ma nel frattempo ascoltiamo
Ascoltiamo i non credenti ascoltiamo i laicisti ascolti
Hanno tutti cerchiamo di fare un cammino insieme
In cui possiamo tracciare una convivenza più umanizzata
Ma se siamo presi dalla paura e se il nostro orizzonte ormai gli ha paura di tutti
Ha paura degli stranieri apporrà diretti che diverse ha paura di ipotesi diverse
Noi
Creiamo una società asfittica in cui sarà difficile davvero
Fare un cammino di umanizzazione
E infine
C'era una domanda un po'più precisa di una signora
Molto profonda ma
è una domanda a cui mi è molto difficile rispondere
L'impossibile possibilità dell'incontro con l'anno
L'incontro con l'altro
Può anche essere letto
In questa maniera in maniera più drammatica
Ma io son convinto
Che l'incontro con l'altro richieda due esigenze
La prima
E la libertà dell'altro
La seconda e che la sua diversità la sua alterità sia assolutamente salvaguardato
Questo fa sì che l'incontro con l'altro se avviene nella libertà e nel rispetto dell'alterità
è un incontro che sta lontano dalla funzionalità o dall'accaparramento dell'altro
Il che significa che non sta neanche chiuso all'interno di una logica emotiva affettiva
Perché in quel caso l'incontro con l'altro nella mia vita quando si apre a un terzo a un terzo lo spazio
Ogni incontro che sia solo io tu tende alla funzionalità
Porta dentro di sé è una carica di nostalgie impossibile chiede
Un'unità
Chiede
Una
Una unanimità
Che non va chiesto
Noi gli abbiamo bisogno sempre che ci sia un terzo nel rapporto con l'altro
Poi questo terzo permettetemi di dire saranno gli altri
Sarà un altro
Anche all'interno del lavoro e di una coppia ci deve essere posto per il terzo
Che il figlio con una sua novità che arrivi
Sarà il posto per Dio per i credenti l'importante è che ci sia la garanzia di questo terzo il quale apre la maglia degli Yo tube
E mi porta
A vedere che c'è uno spazio su cui
Misuro l'amore
Io non saprò mai misurare l'amore con l'altro in un rapporto io tu
Lo misurano sulle cose che siamo capace di fare insieme sulla strada che percorriamo insieme sullo masterizzazione che
Insieme riusciamo a realizzare
Allora in questa visione secondo me non c'è da essere angosciate di fronte alla comunità sala fraternità o alla Murri
Dell'altro
Io non assimilo l'altro a me
Non pretendo assolutamente una fusione al Litta
Non misuro neanche la Borre in maniera duale io tu
Lo misuro sul cammino che facciamo insieme e su quell'umanizzazione che insieme siamo capaci di portare
Agli altri alla terra laddove non ci sia
Senza farci poi troppe domande
E credo che anche l'intervento del terzo se l'ho capito bene che diceva di non spaventarci troppo ci son delle ragioni anche nel suo intervento
Noi uomini
L'incontro lo facciamo ogni volta che siamo capaci
Di guardare l'altra in faccia e di condividere qualcuno
Pensate che
La cultura l'umanizzazione
è nata il giorno in cui
Degli uomini hanno deciso semplicemente di mangiare mettendo una pietra immetta facendo una tavola aspettando se in un altro
Finché ognuno pigliamo un pezzo della preda e se lo mangiava per suo conto non erano possibile nessuna comunità
Ma quel giorno che ha messo una pietra indetta o un cronico essi sono aspettati a mangiare
E ancora incerto diverse semplicemente e buono mangiare no oggi è cattivo questo mangiare e crudo ecco otto e buono è cattivo
Ma in atto il linguaggio con cui voi io definiamo oggi ciò che vuole ciò che male c'avete mai pensato
Guardate un bambino
Da che cosa impara a dire ciò che è buono e ciò che è cattivo
Dalle cose che a sua mamma li mette con cucchiaino sulle labbra
Borno buono cattivo cattivo anche il nostro capacità di giudizio morale nasce semplicemente da un incontro col cibo con gli altri non ci vuole molto
Negli uomini se sappiamo fare incontrare i corpi gli sguardi involtini
Quello dell'incontro che produce fraternità vi dico un'esperienza
Io so mai stato
In ospedale in tutta la mia vita prodotto andare quest'inverno per restare in quindici giorni nell'ospedale
Ma sapete è una cosa che mi ha impressionato di più
E che molti uomini e molte signore
Che conoscevo almeno due prima
E che li sentivo imprecare contro tutto ciò che era diverso a cominciare dagli stranieri
Una volta che si sono trovati uno straniero nel tono accanto
Hanno cominciato a fraterni Zarate
Nel dolore
Nella stanza dell'ospedale finirono poi per dire sorgono buoni è buono e il Burlo prima avrebbero solo semplicemente bestemmiato perché l'altra roba Rocchi
L'incontro non possiamo pretenderlo di farlo né con le parole né con i nostri assetti
Per questo dobbiamo rendere uno prossimo vicini
Quante volte era anche voi fate questa esperienza persone che dite
Che non volete avvicinare antipatiche che pensate cattive
Il giorno in cui voi le avvicinate non siete più in grado
Di vivere dei pregiudizi che aveva
L'incontro è molto più semplice e nella vita quotidiana è un incontro di corpi di sguardi di parole scambiate se c'è quello si fa a Carmine insieme se non c'è quello se viviamo in Cittadella vivremmo sempre più di parole che ci separano ci condannano che non di vita tratti
Infine qualcuno diceva non ho nominato molto
La fede la Bibbia ma
Il tema io credo che un tema di umanizzazione che riguarda tutti
Io penso che quando noi cristiani dobbiamo dire la sede dobbiamo dirla comparve sia e forza
Ma quando dobbiamo dire delle cose che sono umane che riguardano tutti dobbiamo avere molto pudore nel nominare Dio nell'invocare la Bibbia
Perché tutti insieme dobbiamo ascoltare e se le cose sono umane sono vere sono anche cristiane se non sono umane
Non sono neanche cristiane credette
Penso che possiamo terminare qui il nostro incontro io vorrei ricordare il prossimo martedì nove giugno
Alle ore trentuno
Istituto degli innocenti