"Risorsa cultura? L'impegno nel parlamento per la scuola pubblica"

Tra la scuola privata concorre a questi compiti mi pare che lo stesso dibattito sulla questione della parità
Vada mettendo in evidenza che la parità innanzitutto una questione giuridica
Di obblighi da imporre alla scuola privata
Prima ancora che è un problema di parità di trattamento economico
Che mi sembra assolutamente arbitrali astratto rispetto al momento
Che vive il nostro paese e il nostro bilancio
Credo che si tratti piuttosto di riflettere lo faceva Miglio in un recente articolo sul fatto che la stessa scuola pubblica
Non obbligatoria è prevista non gratuita dagli articoli trentatré e trentaquattro della Costituzione
Gli articoli prevedono che sia gratuito alla scuola dell'obbligo
Non prevedono che sia gratuita la scuola non dell'obbligo
Questo non significa che bisogna tornare indietro ma significa che ci sono gli spazi terra attivare nell'ambito dello schema descritto da Marguerite
Lo schema dell'autonomia e della programmazione per attivare un circolo virtuoso che renda la scuola pubblica competitiva
Dopo averla Ribera da dalla oppressione della falange ministeriale
Un ministero che programmi che coordini Candy Rizzi che controlli
è un ministero di gran lunga più leggero è profondamente diverso
Da quello
Che occupa viale Trastevere le immediate adiacenze
Un sistema stradale articolato in unità autonome
Che sappiano anche stare sul mercato che sappiano cioè diventare competitive sul mercato
è un sistema in grado di superare la logica di un servizio pubblico finalizzato soltanto all'assistenza
Con la riserva dell'eccellenza al privato
Un sistema articolato in ampie autonomie
Del tipo che ha descritto
Ma ieri è prefigurato in una proposta
Che il sottoscritto ha presentato l'undici febbraio
E che porta il numero due mila trecento trentadue
Collegando ad un nuovo sistema di valutazione
Che elimini il valore legale della sufficienza
E che introduca un sistema doppie chiavi i voti in decimali è il giudizio che favorisca anche la programmazione dell'accesso alla università Snell endo le procedure già angora farraginose dello stesso esame distante
Collegando queste due proposte la due mila trecentotrentadue la due mila trecentotrentatré
C'è la possibilità
Per ogni istituto di assolvere contemporaneamente
Alletto agli obblighi che derivano dagli indirizzi della scuola pubblica di Stato e contemporaneamente dicevo di competere sul mercato e di ricavare dal mercato dei corsi di recupero dai corsi fatti in con collaborazione con le regioni con gli enti locali e con l'utenza
Comune ero il possibile ricavare fondi aggiuntivi per una incentivazione
Dell'impegno docente il quale credo abbia la possibilità di entrare in quel circolo virtuoso per cui pur lavorando nella struttura statale
Sì ci si senta in impegnati
Come ci si sente impegnate
Per migliorare le stesse prestazioni lo stesso proprio reddito nella struttura privato in questo senso è il sistema che può diventare un'impresa e che può valere la flessibilità necessarie al reggere l'innovazione
Che ci viene richiesta dalla società cioè da un mercato che è qualcosa di molto più complesso di molto più ricco di molto più articolato quando lo consideriamo
Una società
In divenire e in evoluzione queste proposta
Io credo troveranno presto darebbe la possibilità di un confronto io credo che questo convegno questa iniziativa posso anche offrirà l'occasione per riflettere sulla opportunità di spingere perché la sessione relativa ai problemi della scuola venga fissata per imporre al governo spesso l'obbligo di rispettare
Le priorità programmatiche sulle quali il governo ha ottenuto la fiducia io credo insomma anche sia altamente positiva l'opportunità di questa riflessione di questa assemblea plenaria della vostra consulta io mi auguro che di qui venga una spinta pressante al Parlamento perché ponga finalmente all'ordine del giorno in un'apposita esaustiva sessione una tematica che non può più ulteriormente essere elusa pena
Sembra ed è probabilmente una battuta abusata penna la dequalificazione
Completa della scuola statale grazie e buon lavoro
Il clima siamo il compagno
Saliva
Il quale ha portato un contributo
Di riflessione
Con quel punto c missina e ci ci misureremo anche nelle nel corso dei nostri lavori e anche una positiva oltre che di confronto anche di e il lavoro di battaglia d'iniziativa unitaria perché appunto questa è un momento di riflessione
Anche di posizioni distinte abbiamo anche nel dibattito sulle questioni sui problemi da ma su un punto che ci accomuna e su cui occorre lanciare una grande battaglia politica e culturale unitaria
Per il la difesa rinnovamento della scuola pubblica ha chiesto di parlare della la ringraziamo la professoressa tensione da Rallo responsabile dell'ufficio scuola nazionale del partito repubblicano
Vi ringrazio per avermi invitato voglio dire subito che c'è un punto importante fondamentale contenuto nella relazione di McCarey
Che mi trova perfettamente d'accordo importante perché è il punto fondamentale e cioè il ruolo
Io mi sostituì Billé del scuola dello Stato nello sviluppo del Paese preferisco la dizione scuola dello Stato
Alla dizione che può essere ambigua di scuola pubblica sappiamo che secondo alcuni è pubblico tutto ciò che ha aperto alle libere iscrizioni anche i pubblici esercizi sono pubblici Bari e i caffè
Allora preferisco la dizione scuola dello Stato la scuola dello Stato nella Costituzione repubblicana
Alla quale io credo dobbiamo continuare a sentirci tutti legati nel lago quale dobbiamo continuare a sentirci identificati nella Costituzione repubblicana la scuola dello Stato
A un ruolo insostituibile non nei definita solo dall'articolo trentatré o dal trentaquattro al ma da tutte le norme egli principi
Nel momento in cui si dice
Che la Repubblica rimuove gli ostacoli che impediscono ai cittadini la partecipazione alla vita del Paese sta parlando chiaramente di scuola
E sta parlando chiaramente di una scuola di qui l'intera collettività si fa responsabilmente carico attraverso i suoi strumenti istituzionali in questo senso la scuola e una istituzione del Paese non è un servizio Pubblico di pubblica utilità non è una espressione dello stato sociale e una istituzione dello stato perché connessa allo Stato persegue i suoi Fini fondamentali in questo senso noi siamo molto vicini a quanto è stato detto dal Partito comunista e mi fa molto piacere perché in questi tempi in cui più o meno
Tutti o molti non tutti molti prendono le distanze dalla Costituzione io credo che un forte richiamo alla costituzione ai valori che l'hanno resa possibile
E alle e i difficili equilibri che la Costituzione è riuscita a stabilire in un Paese che usciva lacerato da una guerra civile io richiamo va fatto noi non siamo ancora a mio giudizio in condizioni di superare quelli equilibri
In questo senso quindi forte convergenza impegno comune impegno comune a riqualificare la scuola dello Stato perché su questo punto indubbiamente c'è molto da fare nel senso che l'atteggiamento critico il disincanto
Direi la sfiducia nella scuola dello stato hanno delle giustificazioni giustificazioni che risalgono tutte alla mancata attuazione della Costituzione nel senso che la Costituzione dice chiaramente
Che lo Stato deve emanare gli ordinamenti generali gli ordinamenti generali che regolano la scuola italiana oggi risalgono quasi tutti salvo l'ordinamento della scuola media
A periodi antecedenti la Costituzione stessa
Rimandano al regime fascista alla dittatura e quindi tutti gli ordinamenti sono da il re dei re
Come impostazioni culturali
Con me contenuti
Inadeguati allo sviluppo della società attuale la Costituzione non Amery spettata per quanto riguarda la istituzione delle scuole di ogni ordine e grado sul territorio nazionale
E questo anche e un tipo di giustizia di mancato di mancata corrispondenza agli obiettivi della Costituzione
Ordinamenti di scuole che la cultura contemporanea impone e che non sono neppure contemplati
Penso ai licei linguistici per esempio o a scuole a indirizzo linguistico che hanno lasciato quel famoso ampissimo spazio ai privati di cui oggi tanto
Si parla con inaccettabili
Inaccettabili ipotesi di finanziamento del scuola non statale inaccettabili perché e parlo da insegnante
è in atto anche una cattiva educazione linguistica di questo Paese senza non vuol dire con e proprio una cosa estremamente diverse quindi inaccettabili
Finanziamenti quale che sia la strada che si inventa e tutti gli éscamotage di più dimostrano che chi fa queste proposte sa benissimo che c'è un vincolo costituzionale e si vanno a cercare le strade dal buono scuola alla retribuzione dei docenti ai progetti finanziati
La
Collettività è impegnata non prioritariamente impegnata esclusivamente sulla sulla scuola anche se noi avessimo molti più quattrini da spendere ne abbiamo pochi
Se anche avessimo molti più quattrini da spendere non ci sarebbe comunque lo spazio per l'intervento di sostegno alla scuola non statale c'è invece l'impegno dello Stato a promuovere la propria scuola
Non voglio farla troppo lunga dirò quale il punto che invece io vedo sempre meno sviluppato di quanto vorrei nelle proposte del Partito comunista
La scuola
Italiana a indubbiamente risentito in modo assai grave di una cattiva di un cattivo governo
Di una cattiva amministrazione burocratica centralistica
E inutilmente attenta agli aspetti cartacei e formalistici vogliamo uscire da questa logica
Ma l'uscita da questa logica non può avvenire al di fuori di un sistema di controlli che la seriamente attirato cioè la degradazione della scuola
Deriva sicuramente da mali politici da mali culturali da degenerazioni sociali però deriva molto anche dal fatto che la scuola italiana nonne controllata non è controllata per il sistema burocratico si occupa di aspetti formali ma nella sostanza della cultura non è controllata e di ciò pagano essenzialmente le conseguenze
I ceti più deboli del Paese chi ha alle spalle una famiglia in grado di compensare i limiti della scuola
Ne subisce assai meno le conseguiti quindi io direi di confrontarci e di lavorare tutti soprattutto su questo fronte il fronte dei controlli
E e delle dolorose forse e le conseguenze che si devono trarre dai controlli la scuola deve essere sostenuta gli insegnanti devono essere aggiornati ma bisogna anche con coraggio
Verificare laddove vi sono situazioni di Chiara insufficienza e bisogna stare attenti che il sistema delle Autonomie
Rischia di sottrarre la scuola qualunque controllo
Di consegnarla a forme di autocontrollo
Che non hanno la dimensione respiro sufficiente per garantire la qualità culturale quindi sia l'autonomia purché parta
Un sistema di supporto esterno perché non ci si può controllare da soli in questo senso ci vogliono sistemi di controllo culturale qualitativo esterno che consentano veramente a chi si iscrive alla scuola di Stato di avere la garanzia di una formazione adeguata
Ringraziamo anche non cordialmente la professoressa Serravalle
Quella conferire una di una accordo di un possibilità di battaglia unitaria
Che e emersa dal suo intervento come anche dell'intervento presidente del compagni Savino per la difesa della scuola pubblica per la realizzazione di un patrimonio
Che ha un patrimonio dello stato dello stato ordinamento costituzionale disegnato la Costituzione che è quello che alla base della battaglia dell'impegno diretto d'iniziativa dei Comunisti italiani
Il e una uno stato che richiede anche una un sistema di accertamento in verifica che è prevista anche dalla nostra la nostra proposta e di riforma di ristrutturazione dell'intero settore nazionale della propria la parola alla compagna senatrice ad Avigliana Alberici responsabile del gruppo
Quel cognome commissione Pubblica istruzione col gruppo comunista la Commissione istruzione del Senato
Sì via si e successivamente a che serve professor Umberto Cerroni
A qui
E lo spazio nel dibattito io insisto è lo spazio aereo da quelli finora io ho detto
In più va fatto io l'ordine dei lavori che vada da da allora fino alle diciassette e trenta diciassette tre quarti diciotto quindi contro l'interruzione dalle ha detto tredici e trenta fino alle ore quindici tutto il tempo per il dibattito degli interventi quindi
Bisogna queste dibattiti un accidentale che siamo entrati nel merito
Il si è segnata parlare sei al
Sesto posto in questo cioè coloro che hanno chiesto no no no no no siccome io avevo fatto l'ordine lavori il dibattito è aperto e questa è una sede di confronto
Per individuare le forme di un'iniziativa di una battaglia ma appunto un confronto supposizioni quindi è un dibattito non non ci sono
La gamma fino abbiamo seguito il dibattito che mi pare si sia aperto e subito è anche in modo interessante con i temi che Andrea Mari che ieri ci ha posto nella sua relazione io però volevo fare una prima nella riflessione sulle ragioni di questo incontro di oggi e sulla consulta perché io credo che sia estremamente importante
Avere deciso non burocraticamente perlomeno io lo penso in questo modo perché in questa fase non è tempo di burocrazie di ridare vita ad una momento di incontro e di battaglia comune di forze diverse per la scuola l'altro giorno in un'intervista radiofonica mi chiedevano che cosa pensi possa essere posta a fare la Consulta del PC
Beh io ho risposto in un modo molto semplice non l'ha voluta chiamare l'organismo che ho detto a me pare che questa debba essere la sede per una nuovo momento di iniziativa militante delle forze che hanno a cuore gli interessi della scuola nel nostro Paese e che oggi hanno assolutamente tante cose da fare e che non possono assolutamente più stare a guardare o dividersi
A volte anche soltanto per l'uso di
O per l'uso di espressioni o di valutazioni dei fatti che non sempre possono essere concordanti al cento per cento ma che possono trovare delle ragioni invece profonde di unità
E non credo che questa osservazione si conservazione formale lo dico perché dopo la relazione di Marguerite ci sono stati qui due interventi che io considero molto importante non perché sono interventi di diciamo compagni e amici che da anni voglio dire lavorano con noi sul terreno della scuola ma perché a mio avviso sono un segnale significativo di alcune cose che stanno cambiando in questi ultimi mesi in questi ultimi tempi
Leggendo pochi giorni fa i resoconti del dibattito parlamentare alla Camera per la conversione del decreto che avrebbe dovuto consentire il pagamento del contratto agli insegnanti
E lo voglio dire qui perché questo è un fatto leggendo il resoconto io mi sono trovata di fronte a a una serie di posizioni molto critiche che erano espresse dai deputati del Partito Comunista
Ma mi sono trovata di fronte a più riprese mi ha fatto piacere ritrovarlo qui questa mattina
Alle posizioni dell'onorevole salino compagno socialista il quale esprimeva se mi consente di dirlo io così ho capito dalla lettura una posizione sostanzialmente critica nei confronti di quel provvedimento
E ha tentato in molti modi fino all'ultimo di migliorarlo
Preso in una logica e vittima però di una logica per cui quel provvedimento era quello e non si poteva toccare
Nel senso cioè che in quella occasione e voglio dire una cosa molto chiare molto precisa per anche rispetta le cose che diceva Marguerite qual è la maggioranza della scuola in quell'occasione purtroppo
Una scelta molto vincolata del Governo prendeva sul terreno della scuola estremamente difficile costruire una maggioranza sui contenuti eppure vedevano parlamentari
Di partiti e di forze politiche diverse sostanzialmente concordi allora a me ha fatto piacere vedere qui
Questa mattina il compagno socialista mi ha fatto piacere sentire le parole che ha detto e anche le cose che ha detto Ethel Serravalle perché io penso che l'obiettivo fondamentale che abbiamo noi in questo momento è proprio quello sui temi della scuola
Di cercare di costruire una piattaforma comune
Che vada al di là delle logiche degli schieramenti individui degli obiettivi centrali e ci consenta di fare battaglia politica per dare voce alla voce della scuola
Al di fuori della logica dei partiti che in questo momento anche in questi giorni
E io devo dirlo dei partiti a maggioranza hanno fatto quadrato di fronte alla necessità invece di fare operazioni di qualità proprio quell'operazione di qualità che diceva Ethel Serravalle sono indispensabili per la scuola
E voi fa riferimento ad una cosa precisa perché credo che noi che siamo qui oggi ci troveremo d'accordo
La cosa è questa all'indomani del contratto
Bernardelli dice una cosa giusta diceva gli insegnanti sono la forza prima su cui dobbiamo lavorare insieme agli studenti se malefatte autonomistica insieme al
Organizzazioni democratica insieme agli organi collegiali riformati naturalmente perché è quello che oggi era una sottostima nata qui non si può neanche più fare riferimento senza avere dei problemi grassa di credibilità
Ebbene gli insegnanti il contratto della scuola
Si è detto all'indomani della fine di quel travagli attivissimo difficile periodo della vita e della scuola sia eletto molti hanno detto da più parti e lo dico anche in modo vergognoso penso certe posizioni della Confindustria ma non solo dalla Confindustria
Che quel contratto costava troppo
E noi abbiamo detto e le voglio ricordare qui perché bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità
Che si davano soldi gesuiti agli insegnanti che si davano soldi che cominciavano a fare un'operazione di perequazione retributiva
Che certamente c'era stato un salto ma abbiamo anche detto che quel contratto dava soldi in cambio di zero
Perché il Governo in quell'occasione avevo fatto un'operazione che era quella di dare dei soldi agli insegnanti di fronte però ad una totale latitanza sul terreno delle proposte riformatrici
E avevamo detto quei soldi
Non saranno spesi bene fino in fondo se insieme alla rivalutazione economica giusta del lavoro degli insegnanti
La valorizzazione della loro professionalità non sarà garantita dalla politica riformatrice ebbene io devo denunciare qui e qui credo che ci troveremo tutti d'accordo proprio per le cose che dicevano prima il colleghi parlamentari ai compagni
Beh che non si può pensare a dire nei mesi dalla fine di quel contratto di pagare gli insegnanti argomentando che per trovare i soldi bisogna risparmiare cosa su cui siamo del tutto
Cosa di quelli siamo del tutto d'accordo se si tratta di fare risparmi che abbiano un senso
Ma contemporaneamente mettere in atto dei provvedimenti
Che fare al sito e quei soldi si accompagneranno ad una dequalificazione ulteriore a condizioni di lavoro disagiate alla qualità del lavoro scolastico ulteriormente negativo per gli insegnanti e per gli studenti
Questo è un fatto di responsabilità politica per cui benissimo quali il discorso che riguarda la difesa e della tutela del ruolo della funzione della scuola pubblica nel nostro Paese
Ma questo bisogna che si legge ad una politica di riforme perché diversamente diventa soltanto una
Difesa di quello che diceva Marguerite una casamatta una trincea che non abbiamo più
Allora io credo che proprio su alcuni obiettivi che sono quelli della qualificazione del sistema formativo che sono quelli del dare autonomia alle istituzioni scolastiche perché io ci credo
Alla battaglia autonomistica e ci credo naturalmente ad una battaglia autonomistica che sia fondata sul tre diciamo parole d'ordine che diceva prima Marguerite che sono l'autonomia possono
Programmazione e proprio dentro la programmazione devono stare tutte quelle garanzie che fanno sì che la scuola italiana non diventi una diaspora di tante unità abbandonate al mercato sul territorio
E insieme al terzo punto che per me è fondamentale democrazia
Che è legata alla valorizzazione del Sud getti che dentro la scuola lavorano
Ebbene io credo che ci siano oggi le condizioni per cominciare a ricostruire dal fronte della scuola che metta dentro tutte le forze che su questo terreno si riconoscono e abbiamo avuto dei segnali che sono positivi sia sul versante della difesa del rurale della funzione che lo Stato repubblicano nei confronti della scuola
Su questo terreno credo che è stato veramente scandaloso
Io proprio probabilmente proprio perché fino all'una di notte
Avevano fatto una battaglia in Senato perché naturalmente il decreto scadeva dopo due ore e quindi è prendere o lasciare perché se i comunisti votavano contro avrebbero votato contro gli stipendi degli insegnanti invece abbiamo votato contro
Perché ci sembrava giusto non perché non volevamo dare gli stipendi agli insegnanti ma perché non volevamo che gli insegnanti venissero mentalisti danno e sterminio lo stipendio penalizzate dequalificato ulteriormente
Però proprio perché abbiamo fatto questa battaglia fino a mezzanotte la mattina dopo riprendere in mano
Le le pagine dei giornali e invece di vedere dove soltanto giusto di ciò che succede perché questa è una cosa importante che gli insegnanti che i cittadini italiani devono sapere
Neanche una parola sulla vicenda del contratto e del decreto neanche una battaglia parola sulle battaglie parlamentari e sulle diverse posizioni perché abbiamo approvato l'ordine del giorno con i partiti della maggioranza insieme a noi
Mentre la Democrazia Cristiana per esempio rimasta isolata dal punto di vista della sua posizione
C'era però è un'intervista grande così
Nell'intervista ma c'erano notizie su tutti i giornali in cui si diceva che il ministro della Pubblica istruzione di quel governo che ci chiedeva perché chiedeva la scuola
Di fare sacrifici perché non aveva risorse sufficienti e che quindi chiuderà la squadra nelle isole e che quindi eliminare il numero degli elettori che quindi unificava la scuola materna con la scuola elementare quindi faceva delle scuole medie superiori che con un numero di classe di quel genere
Non avranno una distribuzione territoriale tale da garantire il diritto allo studio
Diceva bisogna dare i soldi alle scuole private
Beh io credo che proprio da questo punto di vista la possibilità di aver immediatamente solo fronte su cui costruire io dico l'alleanza riformatrice della scuola
Che mette insieme tutte le forze democratiche abbiamo gli stucchi e comincia a delinearsi abbiamo visto le posizioni interessanti del Partito socialista che sono state portate anche qui e io devo dire io sono contenta
Mi fa piacere di sentire queste posizioni perché purtroppo è su questo terreno abbiamo in questi anni ha registrato una divisione io sono molto franca all'interno della sinistra
Con proposte come quelle che aveva fatto Martelli per esempio sul buono scuola o sul sistema misto
Che c'erano molto indebolito in questa battaglia e io sono ben contento di avere segnali nuovi ai quali io credo il nostro lavoro potrà dare anche linfa e potrà dare forza per portare complessivamente poi ad una posizione che ci consenta di respingere la proposta Calderoli chiamiamola così perché pare non sia passata dal Consiglio dei ministri e ci dia la possibilità di lavorare seriamente il secondo ultimissimo punto lo dico brevemente però mi pare che sia un altro terreno su cui è possibile costruire un momento di qualificazioni nuova
Della iniziativa delle forze democratiche per la qualificazione per il rinnovamento della scuola
Ed è il fatto che non si può accettare il risultato della sentenza del consiglio di stato sull'applicazione del Concordato
Molti di voi che sono qui e ne conoscono i Sex hanno per cosa li ho sempre detto e sostenuto sulle questioni del concordato sulle questioni del Concordato ci siamo anche divisi nel modo di interpretare di valutare che cosa devono essere però io credo che sia estremamente importante sottolineare oggi un fatto quella sentenza è una sentenza che stravolgere radicalmente un punto quel punto su cui noi non cito le parole
Diciamo al di poco peso ma su cui nel dibattito parlamentare
Il nostro come opporsi alla Camera che al Senato l'anno passato aveva esplicitamente detto essersi qualificato lo stesso il voto del partito comunista cioè la facoltatività
Siccome quella sentenza nega il principio di facoltatività
Sostiene che l'articolo nove vuol dire un'altra cosa io credo che dobbiamo lavorare per impedire che lo Stato repubblicano però sa ballare quel tipo di interpretazioni e qui c'era la responsabilità di tutte le forze politiche perché il Parlamento della Repubblica italiana la può diritto e cosa
Però nella Repubblica italiana il concordato con la Chiesa cattolica
Però se questo non è
Se le forze politiche a questo punto dico dalla maggioranza perché questa sarà una battaglia che non in Parlamento faremo e continueremo a fare se questo non è io dico che diventa veramente una situazione estremamente delicata e drammatica perché allora si radicalizza daranno le posizioni e si porterà invece che al confronto quello che doveva essere il concordato allo scontro fra la cultura laica e le culture integra per la cultura integralista cattolica e sicuramente sarebbe un passo indietro molto gravi per la vita del nostro Paese
Io credo che sarebbe molto sbagliato per esempio che su questa linea qualcuno ne faccio veramente un appello a quei partiti a quelle forze culturali e con le forze politiche che possono aiutare anche un partito di opposizione in questa battaglia sarebbe veramente grave se il governo si volesse
Avventurare sulla strada delle materie alternative
Questo punto delle materie alternative sarebbe veramente la rinuncia ad ogni autonomia della Repubblica italiana sul terreno della prestazione del concordato la facoltatività non è opzionalità le materie alternative se ci fosse una maggioranza nella nostra nel nostro Parlamento che giunge a quel risultato vorrebbero dire dal punto di vista culturale innescare una sfida perché a quel punto sarebbe inevitabile che la cultura laica
E dovrebbe prendere le armi difendere le proprie ragioni fare una battaglia culturale di egemonia per sottrarre gli spazi con quello strumento
La cultura integralista si uguale appropriare credo che questo sarebbe un danno enorme quindi io mi auguro che non avvenga io penso che con anche con la costruzione di un fronte ampio come quello che oggi tentiamo
Di mettere in piedi perché possa andare avanti su questi fronti possiamo effettivamente cercare di ottenere dei risultati che ci facciano fare un passo avanti
La compagna al benissimo aveva professore Umberto Cerroni lui dell'Università di Roma
Ritengo essenziale l'invito di Margheriti a riprendere
Una riflessione un dibattito culturale sul ruolo e la collocazione della scuola nella società di massa evoluta
I grandi movimenti di studenti e docenti che da anni scuotono in maniera ricorrente la scuola italiana
Non sono soltanto un segnale di disagio degli uni e degli altri
E un indice di sofferenza dell'istituzione scuola
Alla quale le forze politiche sociali italiani hanno dato cattiva scarsa saltuari insufficiente attenzione
Quei movimenti
Registrano aldilà della coscienza che ne hanno i protagonisti fenomeni profondi ditta azione della società di massa
Di cui la scuola diventa un sensibilissimo sismografo stante la quantità di addetti
La presenza della giovane generazione la specifica collocazione tra eredità culturale e nuova domanda emergente dal tessuto sociale
Non a caso è proprio per la disattenzione incredibile delle forze politiche sociali la scuola è potuta divenire in un momento di crisi acuta della nostra società
Un centro di ricezione e addirittura di produzione del terrorismo
In assenza di provvedimenti organici tempestivi intelligenti la scuola continuerà ad essere un comparto in cui le frustrazioni intellettuali e psicologiche tenderanno continuamente a convertirsi intenzioni gravi
Ma è prevedibile la società italiana continuerà a svilupparsi a ritmi tecnologici rapidi e alle Intimissimi ritmi di rinnovamento politico e culturale
Ciò che soprattutto occorre
Pare una comprensione delle tendenze della società di massa riassumibili in tre punti
Rimodellazione dei rapporti di lavoro sulla base di un crescente tasso tecnico di automazione informatizzazione telematizzazione
Diminuzione quantitativa emarginazione del lavoro manuale
Con aumento del delle polizze azione del lavoro e infine aumento della domanda di lavoro intellettualmente elaborato e dotato di elasticità Q tale e di mobilità professionale
Se queste tendenze si svilupperanno come tutto lascia prevedere la scuola continuerà a registrare rebus sic stantibus la carenza di un'impostazione moderna e per di più il peso di una vecchia impostazione del rapporto fra le sue tre componenti culturali fondamentali didattica professionalità
Richie
La prevalenza tradizionale della didattica era nella vecchia società proprio industriale la caratteristica di una Paideia retorica disinnescata da finalità di inserimento storico sociale
Ma la stessa prevalenza del criterio professionale che caratterizza la società industriale innova assai poco in quella tradizione
Ancorando l'educazione a finalità di breve respiro dominata dal mercato e priva di grandi orizzonti
E di fascino
All'astrattezza dalla Paideia tradizionalista subentra soltanto un professionali Isma'pragmatico destinato ad essere travolto per di più dai grandi continui processi di trasformazione che contrassegnano la società industriale evoluta e postindustriale
La domanda fondamentale che la società di massa pone alla scuola e di costruire una nuova Paideia in cui la ricerca scientifica strutturi non solo la didattica ma la stessa formazione professionale
Divenendo essa l'asse portante di un processo culturale dinamico impiantato sulla creatività intellettuale
Soltanto così la scuola può produrre ideali moderni e affascinante
E quindi anche individui aperti alla modernità cioè adattabili rapidamente alle rapide mutazioni professionali
E alle intense mutazioni sociali e culturali che si manifesta non è vero che questo ancoraggio alla scienza contrasti professionali
Al contrario
E se il solo strumento di adeguamento ad un rapido e inedito mutamento decimali professionali e alla nascita di nuovi campi di studio e di lavoro
E neppure è vero che questo primato della ricerca sia destinato a tradursi in un pragmatico scentismo fisica lista al contrario
Proprio la vecchia cultura Riserva solo alle scienze fisiche naturali il modulo della ricerca scientifica assegnando invece alle discipline alle professioni sociali
La
Pura dell'immaginario e dello speculativo
Ist
Frentzen dal vecchio mondo Riale ottocentesco
Il primato
Allora deve appunto significa
Cari umanistica e quindi la sua rigorosa Fondazione su
E su una ricca consapevolezza analitica
Si chiede oggi alla scuota tanto una maggiore apertura alle scienze fisiche naturali quanto soprattutto una capacità di integrare questo essenziale patrimonio
Con un'analisi complessa per la nuova società questo il deficit
Nella quale si producono le nuove scoperte i nuovi ruoli professionali e le nuove istituzioni politico giuridico
Annulla o a poco servirà per esempio aumentarle l'informazione nel delle scienze fisiche naturali
Se l'informazione sulla nostra società resterà confinata nelle scuole medie alle stanche lezioncine di educazione civica
E se nelle università crescerà la divaricazione anziché l'integrazione fra economia diritto politica Antropologia Sociologia
Proprio perché le nuove conoscenze professionali mutano e si specializzano occorre una forte cultura storico sociale
Che richiede chi le regolarità del mutamento sociale ricostruisca il rapporto specializzazione unità del sapere stimoli la crescita di un soggetto intellettualmente capace di orientarsi e di scegliere
Anche sulle vie della vita privata e pubblica
La stessa conoscenza storico sociale insomma diventa oggi una componente della Compaq della conoscenza scientifica propriamente detta e quindi anche una forza immediatamente produttiva perciò la cultura nel senso alto e unitario della parola diventa tanto la ricostruzione teorico generale degli orizzonti della vita individuale
Quanto uno specifico bagaglio professionale nella rimodellazione continua delle specializzazioni e dei raccordi che esse hanno con i significati generali del mondo
Come non mai insomma
E in un senso o niente affatto metaforico investire in cultura quindi nella scuola e nella ricerca costituisce un investimento economicamente produttivo e invece indispensabile
Due obiezioni vengono poste ma assai deboli
La prima è che la cultura è un investimento di lungo termine e che si dice nel lungo termine saremo tutti morti
è vero non moriranno però i nostri problemi che del resto sono già oggi i problemi dalle nuove generazioni
La seconda obiezione è che la disoccupazione intellettuale smentirebbe e ottimismo
La verità è che che come annotato holding top seller
La parte più cospicua della disoccupazione intellettuale
Nell'età della rivoluzione tecnico scientifica è prodotta dalla cattiva politica
In assenza di previsioni scientificamente fondate delle tendenze di sviluppo
è dovuta a quella politica cioè che non ha tempestivamente riformato per esempio la scuola e non ha investito nella cultura
Perché mai mi domando in Italia non abbiamo niente di simile agli allarmanti mappe mettici rapporti sulla scuola e la pubblica istruzione
Come sono il rapporto morti in o il rapporto Gardener americani poi rapporto Liga Cioffi sulla scuola sovietica
Ho finito è appena il caso di aggiungere che questa cattiva politica è questa senza di previsione delle tendenze costituiscono anche un inatteso apporto a chi anche persino nella società Tecno scientifica inclinare revocare in dubbio la fiducia nella scienza
La spinatura costruttiva della sua laicità
La sua contrarietà organica strutturale vocazionale al nichilismo e alla signoria dell'occulto in ciò la scienza diviene un alleato elettivo della democrazia nella stimolazione dell'autocoscienza moderna
Ringraziamo al professor Umberto Cerroni per il contributo ricco alla nostra discussione la abbiamo dottor Gianpiccoli moderatore della Camera
Valdese che ringraziamo
Cordialmente
Credo che ci siano delle battaglie
Ideali che sono irrinunciabili
E una di queste la battaglia per la laicità
Dello stato
Gli ultimi quattro anni dopo la revisione del Concordato
Ci hanno mostrato e soprattutto questi ultimi tempi
Ci hanno mostrato lo spettacolo non certo edificante
Di forze politiche che invece sulla laicità dello Stato magari definendo si laiche
Seguono
Molto troppo facilmente sulla base di calcoli politici per non
Mandare a dire le cose ma chiamarle col loro nome e cognome alludo
Al partito socialista e al voltafaccia
Per ciò che riguarda la facoltatività dell'insegnamento delle Pirelli della religione che il partito socialista ha compiuto nell'arco
Direi di quest'ultimo anno ricordo
Per citare l'ultima affermazione degna anche è stata fatta ricordo
La dichiarazione del comitato centrale del Partito socialista dell'agosto scorso che poneva tra appunto i punti irrinunciabili la rigorosa facoltatività
Dell'insegnamento della religione commenta elemento caratterizzante del concordato salvo poi applaudire alla sentenza di Stato che ha stravolto questa parte del del concordato o comunque ne ha dato un'interpretazione diametralmente opposta
Proprio su questo sfondò io
Personalmente ho molto apprezzato
L'impennata del Partito Comunista a questo proposito dopo la sentenza
Sostanzialmente dicono se le cose stanno così se il Parlamento accetta un'interpretazione di questo genere del concordato allora l'assenso che a suo tempo fu dato al concordato oggi ha detto Maria si frantuma
Io mi rallegro per questo perché vedo in questo
Non dico proprio ho parlato di un'impennata non dico proprio una una svolta ma spero che sia un riprendere maggiormente conoscenza
Dell'importanza della battaglia per la laicità della scuola che forse è stata nel passato recente un poco sottovalutata a mio giudizio dal partito comunista
Mentre nelle battaglie referendarie spettante dell'inizio dell'anni ottanta c'è stato uno slancio su battaglie ideali di questo tipo a mio giudizio nell'ottantaquattro non voglio dire che non mi sento di dire che il Partito comunista abbia fatto dei calcoli politici o altro ma forse ha dedicato troppa poca attenzione nel momento del del rinnovo del della del del rinnovo del del Concordato dando forse troppo presto un assenso a quel partiva quella particolare revisione del Concordato
Che presenta in luce te presenta qua premesse di quello che noi oggi stiamo vivendo ricordo di aver partecipato a più di un dibattito nell'inverno ottantacinque ottantasei in cui la con l'intesa Falcucci tetti c'è stato un sollevamento
Nelle scuole eccetera e di aver riscontrato in esponente del partito comunista una certa qual
Ignoranza o non aver studiato a fondo la questione quando per esempio diceva ma non è vero che il Concordato asset inserisce l'insegnamento della religione nella scuola materna segno che ci sono persone che hanno letto il concordato ma non hanno letto molto il protocollo aggiuntivo
E così via potrei citare molti altri fatti di questo tipo di disattenzione ricordo un articolo di Cardia
Subito dopo l'intesa Falcucci Poletti che era un po'troppo inneggiante a questa intesa o comunque al fatto che i comunisti avevano contribuito a salvare le cose perché era stato tenuto che la dichiarare sì o no all'insegnamento ragione fosse fatto tutti gli anni e non una volta e poi per tutto il ciclo automaticamente ecco c'è altro dell'intesa Falcucci Polesi come abbiamo visto dopo che non solo quello ma certo con il senno di poi si possono valutare molte molte cose secondo me c'è stata una non sufficiente attenzione sulle implicazioni che la revisione del Concordato dava per ciò che riguarda la battaglia per la laicità della scuola
E
La la posizione molto più decisa che il Partito Comunista ha assunto in questa occasione a commento della sentenza del Consiglio di Stato fa ben sperare e secondo me un
Passo avanti di notevolissima importanza
Come questo
Si attuerà questa posizione si tradurrà nella pratica sul piano parlamentare
Io non me ne intendo sufficientemente
Di questioni parlamentare di procedure parlamentari però ho l'impressione che sarebbe insufficiente se si traducesse questa posizione soltanto sulla pura
Pregevolissimo appoggio che il Partito comunista dato a quel diesel quel progetto di legge sulla facoltatività dell'insegnamento della religione
Io ritengo che per evitare che di questo si discuterà in modo settoriale
Io ritengo che molto spicca delle sarebbe un dibattito parlamentare su questa questione
Le chiese evangeliche che fanno capo a una commissione che le riunisce che rappresenta alcune centinaia di migliaia di persone a
Da poco tempo ha stilato un una dichiarazione in cui che è stata mandata a tutti i gruppi politici eccetera in cui ha richiesto un dibattito parlamentare su questo argomento se al termine di questa di questo dibattito vi fosse una mozione parlamentare
Che ponesse chiaramente al Parlamento a tutte le forze politiche ciascuna con la sua responsabilità di prendere posizione su questo non magari tanto
Sulla collocazione dell'insegnamento di religioni che allora possono esserci pareri diversi ma sulla questione di principio
Se il concordato era stato votato sulla base della facoltatività o più oppure della obbligatorietà ecco io credo che quello sarebbe un momento determinante di chiarezza
Fosse approvata una mozione di questo genere e le conseguenze sarebbero enormi oppure fosse respinta con la chiara responsabilità delle forze che di fronte a questo dovrebbero prendere posizione
Un'ultima cosa vorrei dire cioè che
Le battaglie ideali hanno loro costo un loro pezzo da pagare
Forse nel nostro Paese necessario che questo prezzo sia pagato da un più largo numero di persone che ci sia una più ampia cerchia di persone disposte a pagare questo prezzo
Intendo parlare del prezzo di rischiare la discriminazione nel campo della scuola rifiutando l'insegnamento religioso ed essendo una piccolissima miniera minoranza di questo noi evangelici siamo Esperti perché dai sessantasei anni siamo in questa in questa posizione un po'troppo solo lì
In un paese in cui teoricamente tanti sono contrari a una Confessio analizza azione dello stato e io credo che non sarebbe male disse
Non so dal Partito comunista da questa consulta venisse un appello io direi ai democratici perché qui non si tratta né di essere laici o credenti Ina
Ai democratici perché ci sono dei democratici anche nell'ambito cattolico
E ci sono dei democratici anche tra chi favorevole a un concordato ma un appello a chi è democratico e i tiene alla costituzione della nostra Repubblica perché si prenda posizione una posizione politica nel senso più alto e nobile della parola e non religioso confessionale prendendo posizione e rifiutando
L'insegnamento della religione cattolica per il quadro in cui questo insegnamento è stato inserito un quadro di prevaricazione e di discriminazione
E questo avrebbe una grossa rilevanza perché purtroppo in questo Paese in cui c'è il novanta e passa così dicono le statistiche
Spenti che hanno scelto loro le loro famiglie l'insegnamento di della religione cattolica i numeri contano un po'troppo e abbiamo sentito così spesso valutare i diritti di libertà a chilo appeso sulla base mai se c'è il novanta novantadue per cento che
Altare non si vota sui diritti di libertà non vanno a maggioranze e minoranze
Ma pure di fronte a questa così forte prevaricazione dei numeri sarebbe necessario
Che non una piccolissima percentuale non più vasto schieramento di persone rifiutasse questa impostazione dimostrando nei fatti
Come questa organizzazione questa struttura questo schema che è stato ideato non ha neppure la possibilità di essere tradotto in pratica laddove non ci siano dei singoli
Che in una scuola o in una classe sia valido ma dove ci sia una un più largo rifiuto di questo di questa strutture perciò io qui mi rivolgo un appello che in questa battaglia che continua che prevedibilmente non sarà molto Rosea
Vi sia un appello rivolto alle forze democratiche perché siano disposte a pagare anche nelle persone nelle famiglie il rischio della discriminazione per sostenere in modo concreto ciascuno con il suo apporto la lotta per la laicità
Dello stato
Siamo il dottor Gian piccole per il contributo
Per il riscontro di puntiglio e per per le stesse sollecitazioni critiche son venute e riscontro con una comune battaglia
Di democrazia di libertà e di rispetto dei diritti individuali vistisi diritti civili io ed ora la parola al senatore onorato della sinistra indipendente
Che ringraziamo
Grazie a voi io
Anche se non sono uno parlamentare che segue specificamente i problemi della scuola
Voglio qui portare un saluto che non vuole essere soltanto rituale al nome del direttivo della Sinistra indipendente del Senato
E spero che non lo sia nella misura in cui anche da non professionista della materia possono entrare dentro alcuni nodi Cucciari
Dei temi che già maglieria trattato e che occupano questa Assemblea e inizierò
Proprio da quello
Relativo alla
Finanziamento della scuola privata
Un tema che è sempre ricorrente in modo carsico
Nelle effervescenza e politica del mondo cattolico
Adesso addirittura per la prima volta
La rivendicazione a voce attraverso uno dei tanti dei ministri democristiani
E io voglio non limitarmi a dire che e risibile la interpretazione di galloni per cui la Costituzione vieterebbe l'istituzione
A spese dello Stato le scuole cattoliche Poli private ma nove Tone
Che è veramente
Grazie armi
Ma voglio vedere i voglio in qualche misura a difendere no la costituzionalità
Di un a politica che non
Comporti aggravi finanziari per le scuole privati aggravi finanziari statali per le scuole private
Ma il senso culturale di questo
Perché io credo che il pluralismo
Nella scuola sia culturalmente molto diverso soprattutto oggi dal pluralismo della scuola che sia attuata attraverso un finanziamento pubblico
Uno stato che finanzia
Il Polo riferita il Polo ricchi il proliferare di scuole private oggi
Mi chiedo non rischia di finanziare
Una concezione del pluralismo come scontro ideologico invece che come d'
Dialogo ideologico questo un punto vorrei richiamare alla vostra riflessione alla riflessione di tutti
Perché il pluralismo nella scuola di Stato e un pluralismo si articola come dialogo come tollera
Frontone fra diverse impostazioni culturali proprio perché c'è una convivenza che costringe Arcuri
Ma noi storicamente mia linea molte cose oggi il Floris cosa potrebbe essere il proliferare di scuole private
Connotate in modo ideologicamente forte ricordiamoci che queste richieste vengono dal settore integralisti era della del mondo cattolico
Noi non rischieremmo qui veramente di finanziarie lo scontro ideologico integralista
Questo è un dato culturale nel proporre un profilo un'implicazione culturale che io vorrei sottolineare non si tratta di richiamare soltanto formalisticamente la Costituzione
Si tratta di valutare qual è l'impatto culturale
Di un cedimento che lambisce anche il Partito socialista nella persona di Martelli a questa rivendicazione cattolica del finanziamento alle scuole confessionale alle scuole ideologiche fra virgolette
Secondo punto
Noi voi lo lo sapete meglio di me rischiamo di finanziare
Quella che è la fuga
Dalla scuola pubblica la scuola privata
è una fuga che c'ha si realizza
Non potremmo accettare che fosse incentivata dal bilancio pubblico
Si realizza proprio perché c'è una dequalificazione crescente della scuola di Stato
è
Una concorrenza sempre più forte
Di una scuola pubblica che in una scuola privata confessionali ideologica che città riesce a tirare anche
I figli
Del del mondo laico
Torno mondo laico ricco quanta gente Monti manda i propri figli alla scuola privata
Non dico in Svizzera ma anche in Italia proprio perché c'è una squalifica azione della scuola dista
Bene io qui mi pare
Che la riqualificazione professionale culturale ed economica della scuola è un punto centrale della relazione di mare che ma io credo che lì e anche importante richiamare almeno due termini di quel trinomio programmazione autonomia
Perché è la riqualificazione della scuola pubblica passa anche Attraverso al riconoscimento
Di una imprescindibile flessibilità o elasticità didattica voglio dire
Come si fa non in una società statica e agricola ma una società postindustriale connotata da rapide trasformazioni materiali economiche culturali e tecnologiche
A
Conservare una scuola di Stato didatticamente centralizzata
Rigida incapace di adeguarsi alle domande di formazione e informazione e cultura che i rapidi trasformando le grate di mutamenti della società impongo come si fa
Questo è un punto chiave ecco perché anche la scuola privata fa aggiorno sulla scuola pubblica perché anche a una capacità di autoaccusato amento che l'organizzazione centralizzata della scuola pubblica a mio avviso norma e allora ecco che cosa significa a mio avviso autonomia ecco cosa doveva significare anche gestione sociale della scuola decreti da settantaquattro ecco cosa si dovrebbe significare sperimentazione didattica
Cioè
Itinerari un po'troppo minimi un po'troppo falliti un po'troppo
Cauti i prudenti di questa per a raggiungere questa esigenza della auto ad Hattabi vita della scuola pubblica certo
Questa a hutu adattabilità questa autonomia didattica culturale organizzativa non può essere l'Anarchia e quindi richiede una programmazione statale un controllo istituzionale se non altro perché ci deve essere come dire una al controllo istituzionale statale sul validità del titolo di studio rilasciato
Ebbene
Io credo che qui sono importanti alle cose che diceva poco fa Umberto Cerroni
Cioè a dire la programmazione che noi chiediamo è una programmazione che in qualche modo indirizza verso che cosa verso non più una Paideia retorica non più un'istruzione professionale miope ma appunto una formazione critico scientifica della società
Cioè a dire una formazione che sia capace di interpretare la società nella sua struttura nelle sue dinamiche di movimento e sia quindi anche capace di auto ad attardarsi
Io non perché faccio il magistrato facevo il magistrato ma credo di segnalare uno dei deficit più importanti della scuola superiore i italiana oggi che per esempio non si insegna
Materie giuridiche salvo negli istituti tecnici
E l'educazione civica trascurata anche forse per questi cioè a dire non si insegnano strumenti come il diritto e l'economia o la educazione civica che sono capace di essere assunte come categorie interpretative del reale e del movimento del reale e questo è un deficit e questo rientra appunto in quello che secondo noi secondo voi mi par di capire deve essere la programmazione e il controllo statale
Molti un altri due punti pur e chiudo
Ho sentito l'appello accorato di mare Vieri all'unità del sindacato quando rievocava
Gli avvenimenti relativi all'ultimo contratto della scuola e al divaricazione fra Cobas Gilda se CGIL e gli altri sindacati confederali
Io qui
Mi chiedo e voglio chiedervi
Perché questo unità e difficile
Perché mi par di ridi di verificare di registrare che ormai sempre più difficile
L'unità sindacale non soltanto nella scuola e nel pubblico impiego ma soprattutto in questi settori
E sempre più quindi è in crisi anche il sindacato confederale davanti al proliferare dei Cobas
Mi chiedo e vi chiedo
E lo faccio non come una domanda retorica ma proprio come un momento di riflessione
Connesso questo è una trasformazione del ruolo del sindacato cioè a dire impossibile per il sindacato aspirare all'unità
Nella misura in cui ha abbandonato il ruolo di rivendicazione il ruolo di organo di rivendicazione e di autotutela del livelli economici e professionali della categoria
Cioè nel momento in cui ha abbandonato il ruolo di parte per assumere il ruolo di organo della totalità sociale politico
Nella misura in cui è diventato soggetto politico si fa carico delle compatibilità e delle idee e delle e delle strategie di trasformazione io non so se questo passaggio era inevitabile dal ruolo parziale di autotutela categoriale al ruolo del sindacato tutto come soggetto che si fa carico diciamo così del sistema e quindi degli interessi politici generali
Ma nel momento in cui questo passaggio avviene ci dobbiamo rende inevitabilmente conto che impossibile io dico impossibile non difficile l'unità sindacale
Perché l'unità sindacale è possibile soltanto nell'ambito di un ruolo parziale di autotutela professionale o categoriale
Ma non può più essere possibile nell'ambito di un ruolo totale di soggetto politico allora entrano in gioco le differenze politiche
Io mi chiedo se
Sia più opportuno ritornare a ruolo del synth tradizionale del sindacato
Concependo auto comprendendo il sindacato come momento parziale dialetticamente appena rotto a quello politico generale alla dinamica per la trasformazione politica
Io una cosa che patiscono è che molto spesso
Nel pubblico impiego nella scuola
Sì attentati a dare alla sede della contrattazione collettiva
Il segno l'importanza la valenza della riforma della scuola della pubblica amministrazione
Credo che sia in questo modo oltre tutto deresponsabilizzante al governo
Cioè a dire liberandola dalle sue incapacità trasformazioni
Perché si carica il momento del contrattazione triennale di tutte le domande di trasformazione del settore credo che quella sede sia impropria per le domande di trasformazione noi dobbiamo rivendicare la sede politica per le trasformazioni
E quindi capire la contrattazione collettiva rivendicazione sindacale come un momento parziale dialetticamente connesso a quello politico della trasformazione credo che questo sia un modo riporta per riportare non solo a correttezza la dinamica istituzionale ma anche di fuoriuscire dalla crisi del sindacato e anche del rapporto fra sindacato è partito
Che spesso prese e anche istituzioni parlamentari tra sindacato partiti istituzioni parlamentari questo secondo me è una domanda centrale per la sinistra
Che bisogna diciamo così mettere nell'agenda delle nostre discussioni
è l'ultimo punto finisco
E quello della religione a scuola
Noi abbiamo visto e lo ricordava
Aureliana Alberici a proposito del discussione dell'ultimo decreto legge sul contratto degli insegnanti
Che in fondo cioè la lesina la politica della lesina verso la scuola anche quando il gli insegnanti riescono a Stra a strappare un contratto economicamente forte ecco la politica della lesina si rifà attraverso altri tagli sulla scuola
Ma l'unico momento in cui la lesina
E abbandonata e si converte nel suo contrario e quello quando si introduce la religione l'insegnamento la religione cattolica la scuola italiana perché l'impatto finanziario e organizzativo di questo insegnamento così come è stato interpretato a mio avviso è un in è un impatto molto negative
In termini di costi finanziarie costi organizzativi
Ora su questo punto io ero ero uno di quelli che eran convinti che pur nell'ambiguità dell'articolo nove e della del Concordato del protocollo aggiuntivo
Si poteva fondatamente sostenere che l'insegnamento la religione cattolica era un segno amento facoltativo cioè extra curricola perché quando il protocollo aggiuntivo diceva che materia dell'intesa era anche la collocazione dell'INPS della dell'insegnamento la religione nell'orario delle lezioni concerto
Non voleva dire nell'orario delle lezioni curricolari obbligatori perché anche una materia facoltativa fa parte di un orario non c'è dubbio
Però tante questa interpretazione giuridica è stata sconfitta
Il Consiglio di Stato ha dato un'interpretazione del tutto differente sono state è stata anche ricordata dagli ampi io mi chiedo a questo punto posto che le strade per vincere sul piano dall'interpretazione giuridica sono ormai quasi del tutto chiuse
Quali altre state ci rimangono quali sono le vie i percorsi politici percorribili
Per recuperare quel concetto della facoltatività
Reale che accomunava sia chi ha votato contro il concordato sia alcuni come il PC che hanno votato a favore del concordato però pensando a una reale facoltatività dell'insegnamento della religione cattolica
Come si fa a cioè a poter sostenere Coe per quali vie che una cosa è la facoltatività
Una cosa è l'opzionalità fra materie alternative che poi sono eterogenee perché da una parte c'è l'educazione morale dall'altra c'è la Regione che sono del tutto diverse
Come si fa a sostenere come si fa a far capire alla gente ai nostri governanti alla controparte dalla Santa Sede che questo a mio avviso è un sistema peggiore di quello di sistema obbligatorio con l'esonero perché quando il Consiglio di Stato ci viene a dire
Che c'è l'opzionalità con occhi cioè fra religione cattolica e altri insegnamenti cosiddetti alternativi con l'obbligo di rimanere a scuola
In ogni caso questo è un sistema peggiore di quello del sistema obbligatorio con esonero dovrà esonerato se ne andava via
E perché non si vuole questo perché si teme in realtà che si possa aprire la fa la possibilità di scelte autentica reali scelte reali non condizionate da interessi più o meno materiale psicologico della religione o no o non dalla religione di avvalersi o no
Bene come si fa beh io credo che qui ci sono
Sì cioè quello dell'INPS del del dibattito parlamentare dalla procura della mozione in cui accennava Gianpiccoli però questo
Questo può impegnare il Governo non riesce a impegnare la controparte la Santa Sede o o la CEI questa
E io credo che noi dobbiamo anzitutto convincere la parte italiana ma poi aprire perché non c'è altra via possibili istituzionale
Aprire anche la controparte a una revisione costituire del concordato almeno sul punto dell'articolo nove dell'articolo cinque del protocollo aggiunti
Questo voglio dire per dire che la battaglia non è una battaglia semplici è una battaglia culturalmente difficile ancora non sufficientemente diffusa nel Paese è una battaglia parlamentare mente anche essa difficile e poi difficile sul piano dei rapporti internazionali corpi laterali con la Santa Sede
Però e questo è l'ultima e quindici diciamo in senso vero provocazione che voglio lanciare per favorire un esito positivo a una battaglia così difficile io credo che dobbiamo pensare dico dobbiamo pensare a sinistra la sinistra laica democratica al tema del insegnamento statale
Della religione sotto il profilo dell'antropologia culturale della Storia delle religioni della teologia e così perché in una società secolarizzata quale noi siamo e quale deve essere quella che è servita da una scuola pluralistica nel senso che dicevo prima autenticamente democratica in questa società secolarizzata non è che la religione non ci sia la religione non ha più il carattere sacrale di un tempo
Ma è un fatto culturale che merita
L'insegnamento da parte dello Stato sotto il profilo appunto della storia dell'antropologia della teologia che non è una teologia confessionale
Proprio per evitare che poi in questa società secolarizzata che ha dissacratore i valori ci siano revival di tipo integra distico di tipo fondamentalisti Ico di tipo arrabbiato che noi vediamo di giorno sempre da noti c'è un valore culturale enorme in questo cioè a dire un approccio critico quindi razionale e disincantato per credenti e non credenti anche a questa tematica della dimensione religiosa che è presente e dovrebbe essere presente in modo equilibrato e non distorte in una società secolarizzata
E questo serve perché amici e compagni perché secondo me se non si riuscisse
Certo in tempi lunghi in prospettive a esiti di questo genere che significa anche riforma delle facoltà
In Italia Tolui Gia troppo ligi attore delle regioni eccetera io credo che allora la battaglia per la facoltatività della religione sarà una battaglia culturalmente e politicamente più fa
Perché si potrà accettare meglio
Addirittura non solo la facoltatività reale dell'insegnamento confessionale che dovrà essere confessionale perché adesso l'ambiguo anche questo non mi voglio trattenere
Ma addirittura si potrà a quel punto dire
Che l'insegnamento confessionale anzi la trasmissione di fede confessionale di qualsiasi fede a quel punto sarà matura perché il non avvenga nella scuola di Stato ma avvenga nel nelle nelle singole chiese questo volevo dire grazie
Ringraziamo il senatore onorato per il contributo forte che ha dato alla nostra discussione compagno Gianfranco Benzi segretario della CGIL scuola
Credo che
Stiamo cercando di sfruttare appieno l'occasione
Che ci ha offerto oggi di confronto di dibattito quanto mai opportuna
Perché questo credo che sia il contributo centrale della relazione di Marguerite
Mi pare che noi dobbiamo se ho capito bene
Invertire
Una cultura un po'marginale
Della scuola di chi nella scuola opera di chi della scuola si occupa rispetto ai processi economici sociali e politici
E cercare di affrontare in termini propositivi perché mi pare che questo sia lo sforzo che c'era dentro la relazione
Un processo di mutamento questo mi sembra il primo punto centrale un processo di mutamento che già nella realtà
Mi pare che questo sia l'elemento centrale della relazione lo lo colgo io come elemento centrale non sottovaluta elementi di poi di analisi specifica dei proposta voglio dire poi mentre per alcuni di noi più noti per altri meno noti e quindi essenziale riproporli però c'è questo elemento che mi sembra sia un po'la novità dello scenario che ne abbiamo davanti
Noi non siamo più in una situazione di stagnazione
Rispetto ai problemi di mutamento della scuola
Credo che questa consapevolezza il primo è il punto di partenza della nostra discussione la nostra riflessione politica
Io ho trovato singolare
Non singolare ma e significativo scusate nell'aggettivo improprio il fatto che dopo un grande movimento straordinario nella sua portata alle sue dimensioni di rivolta nei confronti della scuola apparentemente concluso
Apparentemente concluso con uno scambio politico tra conservazione dell'esistente
E remunerazione valorizzazione del lavoro
Beh io credo che noi ci accorgiamo che proprio alla conclusione di quella vicenda la questione scuola nei suoi termini politici rimasti estranei a quella vicenda
Riprende con grande rigore ai sarà al centro dell'attenzione politica e sociale il punto e questo di svolta
C'è la vicenda a scuola ha comunque aperto degli ultimi due anni un processo necessario di intervento di mutamento del profilo scolastico
Un processo connesso al movimento dell'insegnante io dico che data ancora da prima questo processo è un processo che di fatto sta avanzando e tutta una serie di realtà scolastiche
L'autonomia che ne discutiamo se la discutiamo ancora un po'a lungo ce la ritroviamo in larga parte delle scuole secondarie superiori di alcune realtà
I processi di mutamento di fatto dell'organizzazione scolastica della realtà scolastica procedono
E credo che noi siamo chiamati in questa discussione se ho capito bene la sollecitazione che veniva di Margherita capire qual è il nucleo programmatico
Il nucleo programmati con l'approccio che noi diamo dello schieramento che mettiamo in campo io e questo che credo di avere capito
Ma allora proprio sul nucleo programmatico pongo una prima un primo problema possibile riprendere un'iniziativa politica sulla scuola
Senza innanzitutto a riaprire una grande discussione culturale Cerroni ci richiamava con forza in questa direzione
Senza riaprire una discussione culturale che attiene le finalità della scuola i mutamenti delle soggettività sociale
I valori che noi in con cui noi assumiamo questa battaglia culturale politica perché badate io ho avuto questa netta sensazione
Che dentro anche la vicenda dagli insegnanti che quello che ho vissuto più direttamente il dato politico drammatico
E ora la molteplicità di culture della scuola e la la differenza di senso di significato che ciascuno attribuiva nell'aria di sinistra nelle forze comuniste nelle forze socialiste cioè ognuno si è ricostruito un'identità e un profilo è un'idea di scuola sul sulla misura questo ha impedito che noi utilizzassimo e questo è innanzitutto un problema nostro ma certamente un movimento che nasceva da una crisi dal sindacato
Difficilmente riusciva a dialogare col sindacato come prime istanze come primo momento ma lei non siamo riusciti a fare precipitare anche quell'iniziativa quell'agitazione attorno ad alcuni elementi di identificazione progressiva del movimento
Che producesse anche rotture che scompone is alleanze improprie che poi alla fine hanno dominato sui risultati della vicenda
E allora a me pare che questo problema di riflessione culturale e politica e la cosa essenziale io non sono convinto che basta riprendere un armamentario
Che abbiamo di idee sulla scuola coltivate sedimentate in quindici anni di riproposizioni e sulla base di un armamentario che lo riproponiamo a sinistra
Li convinciamo sociale della leda la portata sociale dei valori sociali che noi attribuiamo dentro nostra alla nostra iniziativa io credo che questo sia un automatismo
Che è altrettanto significativa quanto una mera logica di modernizzazione di mutamento e di assecondamento perché questo è il mutamento che è già in corso dentro la scuola pubblica italiana assecondamento
E attenzione a sottovalutare l'uscita di Galloni a dare per scontate di schieramenti perché sono assaggi che vengano Conte fatti sulla realtà sociale sulla realtà politica gli assaggi proseguiranno
Fino a determinare la mente di scomposizione o di composizione di schieramenti più forte attorno a quello si attesterà la praticità dell'iniziativa politica
Credo che da questo punto di vista dobbiamo allora ragionare diceva innanzitutto un terreno di riflessione culturale forte perché l'identità di un movimento progressivo oggi Siri disloca attorno ad alcune scelte di valorizzare interpretare da rivisitare
Allora va bene la battaglia sulla religione per capirci va bene dobbiamo condurla fino in fondo sapendo qual è l'entità di valori non dobbiamo ad Alina e chiavi di chiusura nei chiavi di arroccamento di una forza che si difende dalla realtà
E da un'offensiva ma dobbiamo riprodurre rilanciarla torna ad alcune connotati generali vedete io sono convinto che quella battaglia è stata isolata isolata nel tipo di cultura dominante
Di battaglia di capacità l'altro offensiva sul piano dei contenuti della qualità e dell'organizzazione della scuola sui bisogni dell'utenza SB diritti di cittadinanza interpretati dentro i processi formativi e culturali è rimasta isolata
Un importante testa ma un importante test che se rimane da solo
E se non si dispiega detto un'iniziativa più generale attorno alle questioni oggi di rivisitazione di senso di siti e di finalità della scuola io credo che noi siamo a stiamo frenando ma di fatto subiamo
Il processo possibile il processo possibile delle il rapporto tra una sollecitazione una domanda un interesse un'Offerta credo che questo sia il dato politico
E culturale su cui ripeto perché io chiedo al pc
Innanzitutto la capacità e mi pare che questo sia il senso dell'operazione che anche si faceva oggi con l'intervento di Cerroni io credo che ci si sia servito ma abbiamo bisogno di tanti Cerroni in tante realtà
Non abbiamo bisogno di blandire l'insegnante presso gli intellettuali sugli organi di stampa questo non serve
Agli insegnanti serve una capacità nuova di rivisitazione di paradigmi culturali di proposte di valori di iniziativa
Da parte dell'università da parte di chi in essa opera e in questo senso riaprire un rapporto nuovo tra scuola e gli altri luoghi di produzione dalla cultura e del sapere questo il punto che ci serve e allora serve
Che noi costruiamo a partire da oggi credo un livello di riflessione su diversi versanti sui molteplici versanti l'iniziativa club innanzitutto un grande spessore culturale
Perché la dispersione di valori che noi viviamo oggi dentro la scuola dispersione di valori difficoltà della scuola ad essere veicolo
E soggetto portatrice di valori l'elemento ovvero dalla debolezza della nostra battaglia badate debolezza della nostra battaglia non basta dire scuola pubblica scuola privata per vincere ma se non ci riproponiamo in questa antinomia io credo che noi perdiamo perdiamo perché oggi l'incapacità e il bisogno di trasformazione del pubblico non accetta e non tollera più gli inviti perché l'incapacità della scuola pubblica di misurarsi sul terreno dei grandi scelte di valori l'equazione del razzismo come si riproducono gli atteggiamenti giovanili in questa direzione
Sono tutti indicatori ed indicativi di una sconfitta dalla Bartali originale se noi non la riprendiamo in mano che noi abbiamo dato sul piano dalla scuola pubblica non basta una parola d'ordine
Ma credo che in questo senso ci serva una ripresa proprio di iniziativa culturale può e quindi una grande capacità di di misurarci in questa direzione badate il movimento dell'insegnante nel suo tumulto
Ed è la conclusione di questo contratto moderata di questo contratto ha lasciato aperto tutta la questione dell'insegnante io ripeto la questione aperta ed è aperta rispetto a quel disagio e quel malessere degli insegnanti che senso e significato del loro lavoro che da questa vicenda con tutti contrattuale non ha avuto risposta
E così come essa si andava
Realizzando non poteva avere risposte avuto una parziale risposta in una certa direzione ma non certamente sul terreno del senso del significato che dalla crisi di quegli strati che per quindici anni nella scuola avevano dato tutto
E che erano stanche di un'attesa di un'attesa lasciata lasciata morire a me pare che questo sia il primo terreno dell'iniziativa politica e quindi serve
Io credo che dalla discussione del partito comunista e dalle occasioni che ci offre il partito comunista di discussione di confronto come quella di oggi attorno a queste grandi questioni riprendiamo l'iniziativa politica
Mi pare che in questo senso c'è bisogno anche di rivisitare
Perché io trovo sempre al dibattito sull'autonomia non nella relazione trovò una dibattito che scartato da quello che a me pare scusate se lo ricorda
Compagno comunista a me pare la ricchezza anche della riflessione nuova che stiamo facendo sul rapporto tra Stato e cittadini dentro l'avvio del dibattito congressuale del PC
Beh io trovo che abbiamo una una cultura dello Stato molto spesso quando ragioniamo e queste lettere difensiva difensiva
Che non tiene conto dei problemi dei processi di maturazione
E di domande di protagonismo di potere della società civile nei confronti di una forma stato astratta e lontana
E che noi dobbiamo usare come la leva della trasformazione del mutamento ecco perché io sono convinto che non riusciamo a riproporre in questo senso in chiave di autogoverno con tutti i soggetti poi discuteremo dei soggetti Margherita una proposta che a me pare convincente ma dobbiamo ragionarci e capire ancora meglio i soggetti un'idea nuova di autogoverno della scuola
Che certamente fatta di livelli di verifica esterna ma anche interna
E badate connesso alla verifica esterna ed interna e soprattutto a quelle in tema c'è un'idea dell'alveo e della professionalità che noi non possiamo saltare questo contratto costituisce nelle sue presupposti un elemento di arretramento culturale della professionalità degli insegnanti
Questo è il dramma quindici anni di dibattito sul significato della collegialità della finalizzazione del lavoro della progettazione educativa collettiva spazzati via da una riproposizione dell'identità professionale degli insegnanti
Come meraviglie identità individuale di rapporto individuale tra docenti e discenti
Bene io credo che questo terreno anche di un'idea nuova della professionalità dell'insegnante un altro elemento su cui la battaglia culturale deve misurarsi dico che da questo punto di vista noi dobbiamo riequilibrare errori teorici che anche a sinistra abbiamo compiute
E che hanno consentito la cultura dalla Gilda di essere dominante
Un'idea del lavoro che non valorizzava la responsabilità soggettiva degli insegnanti in quanto lavoratori intellettuali
Che molto spesso pensava di ricondurre il lavoro e di garantire gli esiti del lavoro dentro la pura irrigidimento di modo che sta il mio lavoro
E non coglieva invece l'apporto soggettivo individuale dentro questo lavoro ma anche a recuperare la dimensione collettiva di progettazione educativa
Che ha la dimensione proprio di questi lavoratori intellettuali questa al messaggio di specificità ma badate per rispondere anche addolorati io non sono convinto che esista un mestiere onore un mestiere del sindacato proprio in questo settore credo che l'idea di mestiere non regge
Perché se la crisi dell'insegnanti quanto crisi di uno strato di intellettuali di massa e oggi anche crisi di finalità del proprio lavoro di senso di significato di ruolo sociale
Questo può essere garantito solo dalla riconnessione delle strategia sul lavoro e sul lavoro dipendente dell'insegnanti con grandi questioni grandi scelte di valore
Non si parla d'intellettuali se non si riesce a di comunicare in questa direzione
E quello che è avvenuto nella scuola i termini anche duro omologazione conservativa dentro la scuola che si è realizzato in questa vicenda e anche dovuta alla nostro silenzio per troppi anni di un'offensiva culturale in questa direzione sultano del ruolo che la professionalità degli insegnanti
Credo che in questa direzione e qui vado concludendo debba essere letta anche la necessità di un'iniziativa nuova che noi dobbiamo realizzare
Io sono fortemente convinto che bisogna riaggregare innanzitutto lo stiramento sociale sulla scuola ho apprezzato le pronunciamento del PRC eccetera ma credo che il rapporto nuovo
Che nasce proprio dalla consapevolezza che Onorato poneva in campo che non è separabile momento contrattuale lezione di quindici anni della nostra vicenda momento legislativo e non possono vivere due momenti autonomamente
Bene ma questo circolo con l'apporto tra istituzioni e società civile tra istituzioni e soggetti sociali su questo terreno
Ma allora se c'è bisogno di un rapporto nuovo tra soggetti sociali
Su questo terreno e Parlamento Co.Re.Co. movimento sociale sia in campo a me pare che la parola sfida di quest'anno sia proprio di rompere l'isolamento ai sussulti con cui ogni singola categoria ha vissuto l'apporto sua con la crisi dalla scuola
Sia di rivedere attraverso alcune campagne esemplari che da subito devono partire dentro la scuola e io indicherò i due terreni che la CGIL scuola lancerà in questi giorni due a campagna esemplare riaggregare un fronte più composito
Riaggregare un fronte più sociale articolato perché prima si sono mossi di studenti quali insegnanti da soli e ciascuno nella propria separatezza dalla propria non comunicazione
Un movimento progressivo non può lavorare con soggetti separati e distinti e non comunicanti abbiamo bisogno di aprire delle campagne io le indico due di che noi di cui noi saremo protagonisti in questo anno e vogliamo essere protagonisti primo è il treno della selezione
Badate che su questo terreno si giocano interessi idea del lavoro ideale del rapporto tra scuola e utenza di grande spessore
E noi abbiamo una responsabilità per gli esiti che la scuola da oggi di non essere non aver aggredito questo terreno che temi di organizzazione scolastica di calendario scolastico
E poi abbiamo bisogno dalla Guardia di Finanza per riaprire il dibattito sui corsi di recupero sul vi è il problema del recupero scolastico su una dimensione di recupero non aggiuntiva ma dentro un curricolo scolastico allora il tiro dalla selezione del meccanico
Ne apriremo con la proposta che lanceremo su cui chiederemo le firme una nuova modello di organizzazione del lavoro scolastico e del calendario scolastico soprattutto la seconda la coesione e la formazione
Perché è un grande terreno io credo di iniziativa culturale e politica su cui andare anche a verificare la disponibilità di alcuni strati intellettuali nell'università a riaprire non demagogicamente come qualcuno ci riproponeva rapporto tra scuole ed università
Maria aprire il terreno di un rapporto di
Perché non basta l'attesa miracolistica di un dibattito parlamentare sulla scuola anche se c'è una scadenza importante perché attenzione io non sono d'accordo con alcuni accenti è consentito qua oggi
E cioè che basta contrapporci all'azione di ammodernamento dalla scuola
Non basta contrapporsi l'ammodernamento ormai si è attivato la vicenda del decreto dice come ormai giace una certa macchina noi abbiamo o non abbiamo un'idea nostra di efficienza di qualità di questo servizio
Noi dobbiamo dire che così come dobbiamo difenderlo io credo che non possiamo non è mai stato nella nostra cultura la difesa dall'esistenza garanzia della qualità del lavoro perché questo esistente non garantisce appunto la qualità produce malessere dentro l'insegnante
Ma allora anche la Conferenza sulla scuola e ho finito
La Conferenza sulla scuola dobbiamo pretendere la dobbiamo pretendere un punto di vista le veniva ricordato rapporto Carmen C. De la Calle ci fu invece un chiamato Carter
Gardner a novembre dalla cava ci fu invece lo altri rapporti di altri paesi dobbiamo pretendere un luogo in cui la questione scuola viene assunto in tutta la sua dimensione cultura politica e anche grande questione sociale mi pare che questo e concludo
Questo sia coerente voglio dire alla ricerca nella vicenda scuola di quegli elementi specifici già specificità anche comunisti propongono all'avvio del dibattito congressuale un rapporto nuovo dello Stato tra Stato e cittadini
Una forma nuova dell'organizzazione sociale il problema dei diritti di cittadinanza
E questo è un problema di contenuti e di qualità della scuola di obiettivi ma rapporto anche tra cittadino al potere della società civile rispetto al modo con cui la scuola
Funziona mi pare che ci siano elementi di verifica e di sperimentazione anche di una progettazione politica su cui ci siamo cimentati
Sì alla compagnia bensì avviso Chiaromonte della segreteria nazionale del CDU Centro iniziativa democratica degli insegnanti
Poiché il dibattito della mattinata si conclude con l'intervento di Fabio Mussi dalla segreteria nazionale del Partito Comunista io
Per l'ordine dei lavori avevo suggerito una proposta è stata approvata dalle quindici e trenta alle quindici di sospensione
Eventualmente nel caso ecco a metà è chiaro che corrono arriverà puntuale io sì di riprendere puntuali si alle quindici esatte Radice
Compagni né io esco dal nostro coordinamento nazionale il coordinamento nazionale del CD che si è tenuto sabato e domenica scorsa
Nel corso del quale c'è stato un dibattito molto intenso
La testimonianza di una grande attenzione per le caratteristiche con cui si apre quest'anno scolastico non mi riferisco in questo momento ci sarebbe altro da dire
Per le vicende sulle vicende legate al contratto ma rispetta un'azione complessiva sottolineo la parola complessiva di attacco alla scuola di Stato
Cioè di fronte di tensione di fronte a quei segnali che sono venuti e qui rimando all'analisi fatta da Marguerite
Nella sua relazione introduttiva ecco è emersa però in questo dibattito molto teso la necessità di non limitarsi ad affermazioni di principio e sono contenta che questa cosa riemerga anche qui con forza
Ma di affrontare i perché le vogliamo una scuola di Stato certo la scuola di Stato diversa da quella attuale con proposte credibili di cambiamento
E non per una scelta astrattamente statalisti Ca'
Anche se c'è l'aspetto generale di cui anche ideologico direi diciamo quanto meno di difesa dello spirito della lettera della Costituzione e anche qui rimando all'intervento
Diede il Siena Nale peraltro vicepresidente del CTS Nick
Impone
Ecco però io vorrei sottolineare stiamo attenti anche alle parole più sia siamo attenti quando diciamo pubblico al posto di statale
Certo che ci sono le due interpretazioni di pubblico ma l'accezione più comune quella che ha più forza anche di governo per affermarsi non è la nostra e giocare sulle parole
Spesso parole astratte rispetto alla realtà concreta della scuola non è favorevole al movimento laico e riformatore e la vicenda dell'articolo nove del concordato
Nell'ambiguità di certe formule breve appunto far riflettere ma allora perché vogliamo una scuola di Stato
Ci preparato in relazione alla situazione italiana come diceva Marguerite
Ma non c'è solo l'aspetto di come funziona la scuola privata per esempio in Inghilterra cioè che in quei Paesi la scuola ex diciamo si è costruita intorno alla scuola privata e all'improvviso in un Paese come l'Italia
Significherebbe lo spaccio
Per non dire delle risorse oggi disuguaglianze di cui già si è parlato della differenziazione su base ideologica anch'essa contro lo spirito della Costituzione
Dell'apertura al mercato di scuole confessionali e anche non confessionali quelle le cui réclame vediamo per esempio negli autobus no il corso di repliche istituto tal dei tali per il recupero eccetera al mercato peraltro Dini prese protette dal pubblico danaro con scarse
Garanzia di funzionamento migliore ma non c'è solo l'attacco diretto dato dalle uscite smentite continue di questo ministro
E che però uscite voto smentite sulla privati sulle a sul sovvenzionamento delle scuole finanziamento delle scuole private ma anche lo stesso uscire e smentire fa parte di un attacco giudice Luciana Vecchione come la calunnia di isole quello come la calunnia di sonda Silvio si crea un venticello che crea opinione la gente si abitua all'idea anche nello schieramento Laura laico
E questo anche perché nel frattempo c'è l'altro attacco l'altra forma di attacco la privatizzazione della scuola statale che è già in atto
E il mantenimento e l'accentuazione delle sue contraddizioni
Viene all'attacco da una certa concezione dell'autonomia delle unità scolastiche ma anche qui stiamo attenti ad usare gli stessi termini magari con significati diversi
Ed evitiamo formule che nella realtà della scuola rischiano di restare erano più in uno stato di astrattezza
A volte pericoloso
Una cena Concezione dell'autonomia quella che presente nel Progetto di legge del ministro cannoni che non va certo nella direzione di tutto ciò che permette alla scuola di meglio funzionare come scuola
Rispetto cioè gli obiettivi propri della scuola che non sono di promette utilità immediata peraltro difficilissima da valutare per esempio
Venti è una forma di autonomia sarebbe la gestione diretta dei fondi per l'aggiornamento forse alcuni penseranno che è cosa da poco però sta di fatto che nel frattempo c'è il taglio dei fondi dell'aggiornamento diciamo dei provveditorati dei provveditorati che però significa l'aggiornamento iniziativa dei collegi dei docenti
Ha una concezione dell'autonomia in cui un forte rapporto con l'impresa che non danno niente per niente e altro che autonomia
C'è il rischio di porte in quel progetto di forte di logica di forte rigidità la chiamata dei docenti omogeneità ideologica ma anche di endemismo più di ora rispetta tutta una serie di attività la coltivazione dei fiori eccetera eccetera che per esempio nella scuola dell'obbligo già è molto presente
Ma l'autonomia didattica
Su cui anche qua le parole significano cose diverse che una cosa è la possibilità anzi la l'affidare all'iniziativa dei singoli docenti e del collegio e della scuola di trovare le api e le strategie per raggiungere i fini e gli obiettivi generali altra è che ogni scuola si dà il suo piano di studi ma allora che cosa che perché è conseguenza Cia questo sul valore del titolo di studio per esempio e come nella scuola di base si possono garantire standard omogenei in un momento in cui per la Stasi parlamentare gli obiettivi certi per tutti per lo meno quelli minimi non sono indicati
Perché la scuola non è un'impresa non è capace per quello che è e deve essere a nostro modo di vedere di auto controllarsi e in ciò anche in quello che già esiste ci sono esempi numerico
Ma l'attacco alla scuola di Stato viene da altri iniziative di questo ministro la nuova proposta di legge per la scuola elementare per esempio molto più arretrata di quella della loro dell'allora ministro Falcucci
Basta pensare all'abolizione del tempo pieno magari così bambini vanno dalle monache
Comunque nell'elementare già attualmente la non certezza di obiettivi finalità
Virgolette regole ha già provocato una reazione negativa in chi dirige una scuola elementare in chi la fa insegnanti nella stessa utenza che fortemente preoccupato
C'è l'uscita del ministro sulla dispersione scolastica
Ha scoperto la selezione di classe della sua conferenza stampa c'era questa forte scoperta che la dispersione non dipende solamente dalla scuola ma anche della situazione società del sociale in cui vive il fanciullo
Ma poi le risponde le risposte le proposte per rispondere a questa sono non solo nostro modo di vedere assunte ma molto privatisti
C'è la proposta per gli esami di maturità
Da parte di un ministro che nello stesso momento dà una versione al Consiglio nazionale della pubblica istruzione e nella conferenza stampa dice cose diverse una prima versione in cui c'erano le commissioni di esame tutte interne in una scuola non precisata se statale uno statale
Dica uno
E poi invece una seconda versione con un presidente e due perché i vicepresidenti esterni che però non sono non so fino a che punto sono garanzia specialmente in una scuola privata di di non far pesare poi le scelte interne alla scuola c'è la proposta per il biennio della superiore della Democrazia Cristiana
Che contiene il poi la possibilità di spendere l'obbligo anche nella formazione professionale in sostituzione cioè della scuola o addirittura nei contratti di formazione lavoro
Cioè si tratta di una serie di azioni non di una sola che gradualmente possono portare ad accettare la scuola privata pazienza confessionale o no
Ecco di fronte a questo non so come l'ordinamento è emerso con forza che è necessaria una grande campagna e non si fermi ad affermazioni di principio
E che perciò coinvolga la gente non solamente cartelli diciamo di firme anche ma la gente tutta la gente che deve essere resa consapevoli dei poi Coli per lei che c'è oltre che per la collettiva razionale
Che non sia quindi un fatto di minoranze
Perché non è minoritaria pesce pensando alla dialettica che c'è nel mondo cattolico nelle sue varie articolazioni lancia Lucia non solo la stessa cosa di CL anche che specialmente rispetto a questo tema
Cioè una battaglia è un'azione che non sia lasciata ai tecnici che rintuzza in attacco con argomenti forti e queste in questo certo c'è un impegno per tutti noi
Di qualificazione della scuola statale del senso anche che diceva bensì mi permetto di dire che sono quasi vent'anni che come CIDI questo cerchiamo di fare ma soprattutto eccetto io penso per e non parlo per me va ben oltre il quattro per sette ripetere
Sì sì infatti ebbe l'onore Antalbo prima ancora partito comunista prima ancora al partito con propri test per proprio fin dalla fanciullezza diciamo ecco dicevo quindi una campagna che renda consapevole la gente sottolineo che tutto questo special mentre nella stasi parlamentare di cui e certamente responsabile in primo luogo il governo storna l'attenzione dei problemi reali della scuola
Che sono i problemi legati alle riforme ai processi di riforma e che non sono sostituibili concerto fai da te ambiguo
E alla lunga ne siamo convinti
Cliché
Grazie a mio avviso Chiaromonte
Per il contributo le sollecitazioni del contributo i divertimenti che ha ha prodotto e l'impegno di iniziativa della CDL portato qua e abbiamo la parola al compagno Fabio Mussi della segreteria nazionale del Partito comunista
Sì grafici
Questa riunione riguarda la Margherita letta
Serve anche e soprattutto effettivamente per lanciare un grido d'allarme
E per riottenere prima di tutto come sua conclusione
Ciò che auspicava l'amico Chan piccoli
C'è un appello ai democratici ma un appello forte
Rinnovato e forte sulle questioni della scuola
Panorama non è
Non è dei più rosei altro che riforme e riformismo governo modernità novantadue euro pari tutto l'armamentario pubblicitario
Di questo pessimo Governo e della pessima alleanza che lo sostiene
Ci troviamo in questo Paese di questi lumi di luna a questo livello le cose che diceva Cerroni bisogna coglierle meditarlo a questo livello dello sviluppo della società della scienza della tecnologia di una nuova complessità come si dice
Economica istituzionale e sociale
Ci troviamo a questo punto a dover difendere i fondamenti di una scuola pubblica
E di uno Stato laico
Se continua così lo dico con amarissimo paradosso mi scuserete ma un concordato alla fine ci vorrà perché nato con questa piccolissima alterazione genetica come pensa il Consiglio di Stato
Che lo distaccate suoi simili connaturale mente religiosi
O semplicemente un laico cioè testualmente non Chierico
Ora bisogna muoversi bisogna fare le battaglie irrinunciabili che qui alcuni amici e compagni Shannon sollecitato
Vedo per esempio che su un importante giornale nazionale
C'è un dolorosissimo tormentatissima profondissimo sofferto dibattito
Sulla cultura laica sulla non mia della cultura laica in cerca disperata di valori come Diogene l'uomo con la lanterna
è inutile andarle a cercare lontani ecco qui un banco di prova in cui una cultura autenticamente laica
Misura la sua fedeltà o alla sua capacità di rinnovarsi rinnovare combattendo
I valori di riferimento
Come è noto e di questo essenzialmente volevo più brevemente possibile parlare i punti di crisi
Ma che investono principi fondamenti sono due
Quelli ricordati da tutti gli intervenuti e L'ora di religione la questione del finanziamento alla scuola privata
C'è da fare io ho l'impressione anche un'opera di igiene mentale linguistica
Di fronte al dilagare di quello che vecchio acuto Orwell avrebbe chiamato il bis pensiero perché ormai si è confuso tutto
Facoltativo vuol dire obbligatorio
Opzionale vuol dire alternativo senza oneri vuol dire a carico di
Se c'è stato un totale rovesciamento di significati e la catena dei ragionamenti che rovescia le significati è legalmente
Formalmente in apparenza corretta
Si tratta invece di un cammino verso una nuova situazione di intolleranza
Che lastricato anche di queste capziosità giuridiche di queste falsi spazi tali ipocrisie linguistiche
Io e il papà a Strasburgo ha fatto un discorso forte e bello
Conto all'integralismo religioso
E ribadendo la distinzione tra ciò chi è discesa Ricciotti e di Dio
Ora lo spieghiamo comportamenti coerenti della Chiesa in Italia
Speriamo che questo discorso venga ascoltato da
Molti vescovi
Dal ministro Galloni no come liberazione non ci spero con questo netto nell'elenco dal ministro Galloni
Che fu una volta secondo la frase fortunata di qualche poeta la testa più lucida della sinistra democristiana e sta rivelandosi
Come una delle più opache del centro democristiano
Soprattutto che lo ascoltino i socialisti
Che si stanno comportando male su queste cose
I quali
Voglio dire in tema di consociazione si comportano un po'come sulla questione delle giunte quell'anomala di consociazione è solo quella che non fanno loro
Nonostante tuttavia che quando con la fanno loro e portò pervenute in diversi casi che non voglio tutti elencare per amor di patria negli ultimi mesi
In genere in perdita secca per la sinistra e per l'universo democratico e laico più avanzate
Parrà aspra la polemica mai bene guardarci in faccia se vogliamo tirar fuori qualche ragno dal buco
Naturalmente e e le questioni che dobbiamo affrontare
Non sono semplici sono spinose
Qualche misura spinose anche per noi bisogna anche come giustamente chiedeva onorato oltre che denunciare fare la battaglia di principi trovare i percorsi politici
Che ci consentano di ottenere risultati perché anche le battaglie di testimonianza vanno date perché niente va perduto
Però se oltre che la testimonianza riuscissimo anche a portare a casa qualche risultato non sarebbe
Male
Ora sulla questione delle religioni concordato molte cose sono legittime
è legittimo con una piccola parte delle forze costi
Costituenti ritennero all'ora ritenere pensare sbagliato l'articolo sette
Ho sbagliato a con l'accoglimento del concordato vento la Costituzione o antistorico Turku il regime concordatario
Opinioni legittime che possono anche rientri essere nuovamente messo in campo per quanto
La storia non è acqua le ragioni della scelta di quell'articolo della Costituzione sono note
Eravamo di fronte ad una questione vaticana lo dico perché su questo per un minuto voglio fare una piccolissima riflessione questione vaticana il problema di una costituzionalizzazione di masse ingenti persino sovversive in particolare
Nella loro o
Parte sanfedista
Il nuovo Concordato contiene Principi nuovi quelli generalissimi purtroppo sovente astratti
Ma significativi e importanti che la religione cattolica non sia più religione di Stato non è poco Coppa oca cosa bisogna naturalmente impedire che nella prassi
Si ripristini concretamente realmente ciò che nel principio è stato tolto perché sarebbe veramente questo
Paradossale c'è anche io voglio accogliere una critica fatta da Gian piccoli qualche distrazione
Quel ogni ordine e grado
è una distrazione
Io almeno i bambini diceva Marguerite teniamoli fuori
Sarebbe saggio anche da parte delle forze di governo sulla scuola dell'infanzia non forzare nonostante questa distrazione
Certo eccome che l'interpretazione del Consiglio di Stato
Chi è partito tragicomica perché le due cose si tengono diciamo chi è partito dall'idea
Seguenti chi prima nel Concordato del ventinove c'era un'inammissibile discriminazione contro i cattolici
E con il nuovo invece finalmente cattolici entrano a con pari dignità e a pieno titolo nella vita dello Stato
Si può discutere il testo del concordato
Certo che tutti gli atti successivi sono una sorta di rullo di tamburo che segna il tempo di una marcia speriamo non trionfale
Verso una nuova clericali trazione
Noi comunisti sosteniamo che una questione vaticana non esiste più
Nel senso che non esiste più nessuna minaccia alla libertà di fede
Nessuno minaccia più le prerogative della Chiesa nel suo ordine
Nessuno nella democrazia italiana pensa che le divisioni ideologiche religiose eccetera debbano produrre dei fatti istituzionali di separazione contrapposizione
In questo senso una questione vaticana per noi effettivamente non esiste più è stata superata
Dalla storia dalle vicende politiche e dall'evoluzione ideale persino dai compromessi dagli atti concordatari eccetera però
Però
Se la cattedra di atti che sono stati compiuti
Il protocollo aggiuntivo
E l'intesa
E questa sentenza del Consiglio di Stato che un manifesto dei Farisei
Perché quando mi si dice che per evitare discriminazioni verso chi perderebbe uno ora bisogna costringerlo a scuola sulla base di questo ragionamento io domenica mattina devo andare a messa
Perché altrimenti sono un cittadino discriminato rispetto a un altro che gode di questo servizio
Se questa catena di atti continua in questa direzione non c'è un Rizzardi mento
Si rischia vogliamo dirlo a quei laici che pensano poi di contare i vantaggi in termini di voti e di preferenze
E anche credo dobbiamo dirlo ai cattolici alla Chiesa
Si rischia di ricreare artificialmente una questione vaticana
Ex novo
Di questo passo sono gli oltranzisti del confessionali ISMU che rimettono in discussione ma in questo o quell'atto interpretativo
Ma rimettere in discussione il patto
Il concordato
Allora è bene nelle forze che sono preoccupate di questo
Che si cominci a fare la marcia inversa a quella della sequenza di atti che hanno con l'interpretazione pesantemente aggravato in una direzione che noi non potremmo mai considerare accettabile
Lei prima che immediate esecuzioni diciamo del testo concordatario
Si dovessi parlare come privato cittadino per esempio oltre che
Come politico vorrei dire al ministro che io farò di tutto da qui a qualche settimana per portarlo di fronte al magistrato
Perché io ho due figlie
Le quale non hanno scelto di avvalersi
Il Consiglio di Stato con quell'aberrante sentenza le obbliga a seguire un'altra lezione
E loro invece passano dall'aula dell'ora di religione
Al peregrinare per i corridoi e per la biblioteca questo in aperta violazione di un attimo amministrativo che ai testi di legge come la sentenza del Consiglio di Stato
Se il ministro che ha voluto così perché il ricorso al TAR contro il TAR è suo
Una volta ottenuta la sentenza che voleva pensa che si possa diventare cattolici per ragioni di forza maggiore
Si sbaglia
Credo che dovremmo compiere anche privatamente una serie di atti perché il ministro almeno a quel testo libertà rispetta
Perché non può proprio fare l'en plein
E ottenere tutto sulla base dei principi e nella prassi aggravare ulteriormente una soluzione ad un problema che aveva una soluzione semplice e lineare e rispettosa dei diritti fondamentali dei cittadini
Chi era quell'appunto che non abbiamo messo nella nostra proposta di legge del rispetto della facoltatività facoltativo vuol dire facoltativo vuol dire facoltativo vuol dire facoltativo
E non è possibile
Che linguisticamente sì rovesci una solenne pattuizione fra lo stato e la Chiesa
Sulle scuole private
E finisco cos'è privato in Italia da in Italia
L'Italia l'abbiamo un mecenatismo della borghesia industriale non c'è il nella carne ci foundation neve le università di Rockfeller ai livelli che come dire che è un buon contribuente fiscale ma non il primo
Secondo
Agnelli non ha mai investito soldi per l'università non non è non è la la grande industria a me non è forte non è Rockefeller non è niente
Lasciate lasciamo stare perché ciò Chiello spiega anche in quel libro il nostro giornalista dell'Economist recentemente libro precedentemente pubblicato sulla famiglia no la scuola privata in Italia e
Con la piccola polpette porzione di un privato di mercato professionalizzante
Le scuole
Educazione linguistica una piccola porzione poi il privato in Italia è quasi identico al dire confessionale e cattolico
Quello che ha lanciato Galloni è una specie di ballo il ballon d'essai prima ha fatto uscire un documento che non è vero che non c'era non c'era un testo di legge ma c'era
Prodotto da riunioni commissioni eccetera che di sua iniziativa il ministro ha messo in piedi per studiare le cose fuori di ogni sede istituzionale e parlamentare
Non se ne parla nemmeno
Non mancavano i soldi per il contratto degli insegnanti Benzi fino a qualche mese fa il dramma che portava la paralisi la scuola
Era che mancavano i soldi per il contratto degli insegnanti e mancano i soldi per fare tante di quelle cosine che sono mature marce da venticinque anni
Sul biennio sull'OPA eccetera mancano i soldi
E non si capisce come si possano trovare così miracolosamente per altre destinazioni
Ci sono Dellai sci nel governo libri le cose che ha detto qui l'amica Ethel Serravalle sono fare importanti condivisibili che si sono dissociati
Si è persino dissociato il partito socialista
Al quale però bisogna dire che quando le cose hanno una una loro coerenza diciamo quando il fifty-fifty del buono scuola
E poi Rimini
Quando si costringe tutti nel governo a inseguire a lepre di CL
E si fa i primi cani della multa
Allora può capitare che Galloni per non farsi battere dalla concorrenza sia obbligato a fare più uno come nelle partite a poker e a rischiare perché Galloni sa per esempio che nella Democrazia cristiana
C'è molta prudenza su cose di questa natura c'è molta prudenza
E noi credo che dobbiamo combattere ecco intorno a queste cose
Dobbiamo ripristinare anche culturalmente ispirazioni principi irrinunciabili
Pluralismo nella scuola non della scuola
Libertà di insegnamento principi tra l'altro che secondo la Costituzione lo Stato dovrebbe garantire non solo nella scuola che gestisce direttamente l'urina
Ma anche in quella privata riconosciuta o parificata
Noi
Non pensiamo ad uno Stato come avete visto è anche un grande tema del nostro congresso ad uno Stato che gestisce che governa tutto
Beh certo ci sono settori
Che riguardano principi fondamentali e quello alla formazione alla cultura all'informazione è un principio fondamentale dell'essere cittadini oggi
Che lo sta su cui lo Stato non può allentare le briglie deve governare direttamente direttamente e dettando regole naturalmente anche laddove non governa direttamente
Ed è verissimo che in Italia scuola pubblica vuol dire per gran grande per molti versi per la la maggior parte dei casi vuol dire scuola bisce
Non dista tu
C'è un'espressione
E mi fa sempre venire qualche brivido quando la sento anche quando è innocente ma dello Stato scuola pubblica in quanto soprattutto dello Stato
Uno Stato naturalmente che avendo un sistema misto come c'è perché la Costituzione garantisce il diritto di fare scuole private uno Stato che deve potere anche essere autorevole
E dettare regole principi anche fuori dei confini che direttamente gestisce ma lì tanto più
Allora nell'ora di muoversi
C'è stata troppa passività in momenti che ci hanno fatto correre all'indietro un cammino che pensavamo invece più spedito in avanti e allora di muoversi in difesa
In difesa e anche e in attacco e Marguerite
Anche così con un certo se lo sforzo della della fantasia politica che serve sempre parlava di un terzo fronte cioè
Prospettava l'idea di una mobilitazione culturale e politica di un movimento di un sistema di alleanze Cossa che oggi è tutto urgentissimo anche quel tanto che è possibile ma
Guai Annwn provarci perché soprattutto credo che rinunceremmo di non non faremo fronte ad un dovere
Verso quella grande parte d'Italia che si riconosce nei partiti di sinistra laici si riconosce nelle forze cattoliche non oltranziste non confessionali liste non clericali eccetera
Dobbiamo fare uno sforzo se si pensa che effettivamente
Come diceva Cerroni
Bene meglio di come si possa dire in poche parole se effettivamente
Una scuola libera e di libertà
Democratica laica pluralista qualificata moderna organizzata bene amministrata faccia parte integrante dei diritti di nuova e vecchia cittadinanza
Calcagna allora compagni
Un impegno a che dobbiamo mantenere tutti a cominciare da chi vi parla cioè di essere qui puntualissimi alle ore quindici e che devono e intervenire aiutata hanno chiesto di intervenire
Compagno sociale
Che è responsabile del gruppo parlamentare alla Camera dei deputati
E che poi sarà chiamata anche andare a votare e quindi e il compagno Milano
Pro soluto esatto
L'assessore ai problemi sociali Madonna Sandra Forghieri
Marcello Vigli per il comitato scuole e Costituzione
Il compagno a Federico Ottolenghi per la Lega Nazionale gli studenti cioè dalla FIGC compagno Mario Alighiero Manacorda c'abbiamo già una prima bloccato interventi e poi ci saranno altri compagni
Che hanno chiesto di intervenire e quindi dobbiamo lavorare intensamente intero pomeriggio quindi ritirare l'anziano e quindici che ai compagno Bruno Toscani no Alistair richiama
Grazie policentrica con loro gioventù
Nella nel
E mi chiedo anzi alle quindici dalle quindici alle quindici e un quarto di il chiedere tutti gli interventi c'è un iscrivere a parlare in modo che possiamo poiché organizzare bene i nostri lavori fino alla tardo pomeriggio cioè fino alle diciassette e trenta diciotto
Compagno soave per favore
Condotti tutto giustificare che per arrivare agli atti
Invito
Formula
Sì
Non non siamo ancora nel tempo in cui possiamo però non recuperare dopo dobbiamo recuperare
Essendo imprevisto che si cominci puntuale
Sul fronte del del
Volevo vedere se per caso vive in questi minuti se non c'è il compagno nella
Compagno soave
E arrivato
Dalle
Compagni Milano
Se funziona sì
Sì mi è consentita una piccola sicuri polemica
Quando quando quei compagni del Friuli-Venezia Giulia
Che io qui in qualche modo rappresenta si discuteva
Sulla sulla su chi poteva venire appunto a questa riunione
Quale compagni mi ha detto matrice forse non nell'occasione
Quella giusta per discutere visto che appunto così
Si presenta con una spada come apparentemente almeno dei nomi eccetera come una come dire comunque una passaggio e dei tanti compagni ovviamente che hanno ruoli importanti nel partito e nel sindacato
Io credo che noi i ed è per questo che il primato di sono intervenuto
Perché da quando cominciava il dibattito ecco perché credo che noi abbiamo bisogno di discutere invece
E discutono l'avete vuol dire che che tutti dobbiamo ascoltarci
Qualunque sia il nostro ruolo qualunque sia la nostra importanza a livelli ai diversi livelli
Perché io credo che poi anche farò qualche polemica propri dirette ecco rispetto ad alcuni interventi stamattina
Io credo che nella Capitale discutere perché penso che la vicende appunto che le ho vissuto tutti della fase conclusiva dell'anno scolastico diciamo che era una così
Abbia visto come già ricevono anche Margheriti anche pensi ed altri sono stamattina
Che molte volte tra di noi non è che siamo sempre molto d'accordo insomma
E che le posizioni che ne prendiamo ecco rispetto ai problemi e alle scelte da fare ecco non sono sempre identiche
Io vado a partire proprio da cui mettendo in evidenza ecco mi pare che la conclusione di quelle di quel movimento che si era creato appunto in particolare tra gli insegnanti
A me pare che abbia come dire segnato indubbiamente una sconfitta
E ha messo in evidenza due cose tra di loro interagenti
Da una parte la presenza sul treno della scuola
Di una maggioranza conservatrice
Alla quale oggi io credo in questi ultimi mesi riflette Galloni fa riferimento nel portare avanti le cose che
Ha proposto io non credo cioè che sia comprensibile che sia
Quindi è disgiunto ecco dalla conclusione di quella movimento le cose che poi Gallone ha deciso di fare di portare avanti
Dall'altra io credo che sia stato evidenziato anche
L'inconsistenza di una forza antagonista
Alle politiche e poi oggi così vengono evidenziati in modo particolare da Galloni ma che sono state presenti ricollego nei diversi governi già in passato
E perché anche i nuovi il nostro partito voglio dire il Partito Comunista Italiano
E non sia stato molto presente rito in quegli ultimi le ultime vicende insomma oltre ad essere molto disorientato al suo al suo interno
Abbiamo visto la Conferenza nazionale insegnanti ma chi di noi ha vissuto direttamente le cose stanno in una casa sua
Ha visto appunto come le opinioni erano abbastanza abbastanza diverse
Dico questo perché credo che la l'ipotesi ecco di tradurre nel nostro campo specifico la proposta politica che viene fatta dal nome ultimo questo centrale ecco di coagulo di creare costituire vive una un'alleanza delle forze di progresso per cambiare la società mi pare che pongano ricopre una specifico che riguarda appunto da una parte una io ritengo
Maggioranza appunto non sensibile ai problemi di cambiamento e dall'altra però anche una lastra al presenza mi pare
Così insufficiente
E poi i problemi del rapporti con la sinistra per lo meno a sinistra come dire
Schema male italico e tra i dizionari presto lista in particolare
Io penso allora che noi dobbiamo dire mettere un po'come dire appunto alcune questioni di carattere
Dirò due due cose diciamo così una Licata generale una due di carattere invece più specifico
A mio avviso è più credo che noi dobbiamo rilancia rilanciare comunità Margherita fatto stamattina in in verità
Il problema della scuola come terreno di uguaglianza e di solidarietà
La quella ricerca e credo che molti di voi abbiano letto se non altro magari attraverso la cessione dei giornali
Dell'Istituto Cattaneo riguardante un vita sociale in Italia
Mi pare metta in evidenza qualcosa che magari molti di noi avevano anche come dire così intravisto colto
Ma che qui viene suffragate da un'indagine di dati di conoscenza mi pare anche così fatta con notevole serietà in cui si dice vi leggo scusate imitato tre righe che titolo di studio
Una delle conclusioni insomma hanno costituito costituiscono un autonomo canale di movimento ascendente e discendente dalle posizioni che compongono la struttura sociale
Io credo allora che se è così e a mio avviso lo è
Il problema appunto degni dell'uguaglianza ovviamente non dei risultati delle dei traguardi ma dell'opportunità di diciamo diventano un problema molto importante questa però secondo me significa che noi dobbiamo rimettere al centro nostra battaglia politica
La scuola dell'obbligo
A me pare che l'attenzione e la scuola materna mette o dall'infanzia come che abbiamo più correttamente noi ma in ritardo
Non è un termine molto diffuso ecco al di là di pochinino insomma
Perché credo ecco che
Noi appunto
Invece negli ultimi tempi per lo meno mi pare che abbiamo più attenzione anche giustamente voglio dire però ecco Leo al problema della superiore non so dove sita ecco però mi pare che abbiamo perso di vista il problema da scuola dell'obbligo
Interno però obbligo ripeto anche la scuola dell'infanzia anche se non è oggi obbligatorio
Il problema infatti a mio avviso proprio riferimento appunto a quella quella ricerca ricco che citavo mi pare che sia che
Le disuguaglianze oggi si formano e si costruiscono molto prima che un ragazzo arrivi in una scuola superiore molti non ci arrivano anche se in effetti oggi la frequenza o molto mentalità e molti comunque non arrivano nei scrive seriosità e poi quelle che si scrivono neanche la laurea cose ovvie che noi sappiamo tutti ma che forse molte volte noi non riusciamo così a sintetizzare a mio avviso per cercare di capire ecco quel cose che noi dobbiamo dobbiamo fare
Da questo punto di vista io dividerei tre elementi che mi paiono fondamentali tra di loro interagenti
L'autonomia del tutti scolastici
La flessibilità e il tempo scuola e di lavoro dei docenti
A me pare così tre elementi dovrebbero appunto essere centrale nostra politica
Perché la scuola di oggi è una scuola visita non in grado di dare risposte e problemi di cui i ragazzi sono i ragazzi gli studenti sono portatori
I bisogni cioè formativi oggi non trovano risposta e i problemi degli studenti
In particolare in una scuola dell'obbligo non trovano risposta la nostra scuola io direi soprattutto per la rigidità della creazione del lavoro e anche per il tempo del del di e per il tempo scuola stesso
Vorrei ordinare soltanto ma così proprio accennato
Il problema presento del passaggio dalla scuola elementare alla scuola media Ciano un salto notevole da molti punti di vista
Che mi pare che dovete non cercare invece di ricondurre a un minimo di maggiore organicità e di passaggio dico senza che ci sia appunto questo salto che significa per molti non riuscire ad effettuarlo insomma
Non uscire cioè ad far fronte a questo salto se non ti e qui riesce appunto ad far fronte con risorse che non sono certamente quelle così diciamo diffuse all'interno appunto delle famiglie età di studenti tra gli studenti stessi
Ecco io credo che questo sia il problema che noi dobbiamo dobbiamo porre insieme a questa come diamo i tre elementi che ho citato certamente c'è quella del dell'insegnanti sul quale sono completamente d'accordo perché è vero
Che la disuguaglianza oggi
Passa anche attraverso appunto la minore o maggiore personalità Davis dei docenti oggi esistente
Per cui come molti di noi sanno io
La scuola eccetera insomma oppure ricorre ad altre risorse insomma
Ecco io credo che questo sia il problema però riesce neanche non possono diventare e rimanere come sono sono a questo mi pare che anche sia un polo era credo che opporsi
Qui e per esempio ecco da voi ricordate tutto il dibattito la tutti sono a chi c'era e con la Conferenza salari insegnanti
Ricordo una frase di Occhetto allora Pietro compagno che troverà segretario ma la sua posizione stiamo nel movimento
Piuma ha detto anche altre cose però uno a uno le frasi che ha molto colpito era questa insomma senza mi pare coliche vedere che il movimento già allora si potrà vedere chiaramente la qualcosa di molto eterogeneo e di molto contraddittorio
Quindi io penso che noi dobbiamo porre questi problemi per uscire così ad come dire ad affrontare i problemi però qui vorrei fare ecco una considerazione lo diciamo
Che vorrei porre in termini più politici al nostro partito somma
Chi di noi responsabile di di commissioni regionale scuola voglio dire no provinciale eccetera vede arrivare spesso e questo è un un come dire un e anche un fatto positivo dico da considerare positivamente informazioni su iniziative su manifesti da diffondere che riguardano la scuola
Questi manifesti che recavano avevate segretari di federazione regionali eccetera vengono poi smistati alle commissioni scuole come pare che il problema che noi abbiamo sia quello di vedere
Se veramente come stamattina Mussi ci ha detto
Il partito vuole impegnarsi tre va a scuola io credo che questa che che ci sia bisogno di qualcosa di più
Ci sia bisogno cioè di convocare questa non può non so se la più come dire nel il il ruolo di poter fare proposte di questo genere però io credo che severamente suturata è questione si vuole nove si politicamente necessario che i segretari regionali e di federazione eccetera vengono chiamati a Roma
Per dire la loro su quale questo che si vuole muovere sono altrimenti
Io credo che difficoltà che noi abbiamo anche elettorale del partito saranno maggiori non credo che la mia proposta possa risolvere i problemi ma certamente può essere qualcosa che spinge in quella direzione
Bene due ultime cose molto rapide sulla questione che poi sono state al centro del dibattito stamattina religione scuola privata
Io credo che sulla questione della regione ci sia una nostra una coalizione che anche nostra
Che non è soltanto come dire
Degli altri e conoscevo molto faccio bene dico a criticare le posizioni degli altri partiti ma dobbiamo anche tener conto che anche noi perché voltarsi valiamo stamattina sto ricordato appunto che siamo stati disattenti Mussi ha fatto un gesto per dire è oppio disattenti però non ha avuto il coraggio di dirlo a parole ha fatto un gesto ma anche gesti sono linguaggi come molti di noi sanno ebbene c'è un problema che la star Monte secondo me che in effetti ci crea pure da contraddizioni sul piano anche culturale
Il fatto cioè che se la scuola come diciamo appunto stube venti stamattina ci richiamava le finalità eccetera deve essere laica critica e quindi portatrice cioè il basata su diverse visioni del mondo a me pare che sia completamente in contraddizione il fatto che lo Stato pur su domanda Urso domanda appunto
Offra uno e si lamenta di carattere confessionale
Pagato dallo Stato
Questa è una tradizione secondo me fondamentale insomma che poi ha delle conseguenze ulteriori per esempio ha come dire che crea problemi
Come dire condizionamenti non facili da risolvere per via posta per la proposta di legge che anche noi abbiamo
Abbiamo firmato riguardante la le la fa la fa con la piena facoltatività insomma
Stamattina il moderatore mi pare che venisse chiamato io sono dell'alta la Tavola Valdese ci faceva delle proposte che io condivido
Quella mozione eccetera che mi pare che andrebbe che andrebbe portata portata avanti a questo a questo proposito però io voglio studiare anche un'altra cosa che mi pare importante
Questa questione dalla religione è molto importante vi nettamente però io parlando con gli studenti va be può darsi che la mia realtà siano realtà come dire diverso dalle altre insomma le superiori voglio dire
E parlando e verificando ciò che accade nella mia scuola la scuola media del inferiore ho notato che quando si ci si porta avanti questi problemi c'è non c'è notevole indifferenza
Da parte appunto degli altri gli studenti in gran parte insomma non è che colgano almeno questo l'esperienza che mi hanno riferito i i studenti con cui ho discusso insomma non riferisco avete avete opinioni mie perché non insieme superiori
Non hanno ecco secondo me una attenzione per questo problema che dite che è certamente di grande democrazia divisione dello Stato eccetera ma che in realtà non riesce ad essere percepito come tale
Viene visto come un problema nostro con problema di quello studente siamo con problema di quell'insegnante ma non con un problema di democrazia divisione dello Stato io credo che questo sia una fu ostacolo che ne abbiamo evase calcio pare cioè su per cioè quindi portare il nostro dibattito a un livello più alto di quello che siamo stati in grado di fare fino ad oggi e finiscono molto rapidamente versione scuole private
Non ho avuto un'esperienza in Regione è molto come dire significativa
Che abbiamo di cui abbiamo informato anche il partito non che riguarda appunto il fatto della che mo'poco prima delle elezioni
C'è stata una proposta di legge appunto varata dalla maggioranza maggioranza incrocia il Partito Socialista Partito Repubblicano Democrazia Cristiana essa democratici
I liberali prima del bevuto elezioni regionali questo in questa primavera quindi poco prima di queste elezioni che appunto finanzia proprio le scuole private mano offrì non finanzia nel senso che dà contributi non so
Per ai agli studenti delle scuole private cosa che già accadeva prima ma paga le scuole la gestione e quindi demente anche i costi degli insegnanti eccetera
Questa legge regionale
E passata sull'onda di un movimento
Forte
Di di una certa parte del mondo cattolico nella nostra la nostra regione
E ha visto però il voto favorevole socialisti
L'astensione dei repubblicani fra l'altro che pupilla stesso l'assessore all'istruzione alla cultura era un repubblicano l'assessore si è astenuto
E ovviamente le falene favorevole DCE delle altre forze se democratici eccetera
Allora io dico
Sinceramente stamattina non mi è sembrato di cogliere nelle parole di dell'onorevole Salvino Savino boh
Non mi è dato di cogliere le cose che ha detto l'Alberico cinque sabato glabri si abbia commesso una forzatura piuttosto esagerata ecco delle cose credo Savino
A me pare che abbia ribadito invece posizioni molto pericolose
Come dire confermate poi da ciò che avete socialisti alla mia regione insomma
C'è l'accordo sul tappeto nelle scuole private badate contrasta liste democristiani non passa s'secondo me soltanto da un fatto per motivi tattici ma c'è proprio la convergenza
Culturale e politica più generale insomma di denigrazione o di critica alla scuola pubblica divisione della scuola con il mercato tutte le cose che diceva appunto a Malgrate che sarebbero un pericolo bene da voi stalinisti dicano che questo non è un pericolo questo è la strada giusta
Allora voglio dire siamo anche qui il problema per noi il rapporto statisti diventava più complesso se le cose stanno così e sinceramente stando a tappeto Savino stamattina
A me pare che il pericolo si sia anche a livello nazionale quindi non è soltanto Martelli l'incontro con CL eccetera eccetera
Finisco
Con questa con questa questione insomma
A me pare che certamente vale tanto ha ricordato che a chi denigra la scuola appunto dello Stato pubblica bisognerebbe anche ricordare con più forza ripari quello che facciamo
Che finora chi l'ha governata e chi Lai che ha deciso se è stata quelle quelle maggioranze che proprio oggi di quelle parti forse politiche che oggi proprio dicono che non funziona
Allora possiamo sarà quale anche noi che non funziona
O che non funziona come dovrebbe però certi venga detto da chi ha gestito la politica scolastica da perda l'inizio della nostra Repubblica ad oggi mi pare che lo dovevo mettere in evidenza insomma
Cioè o qualche volta ecco un po'di polemica come dire sarebbe anche opportuno insomma a mio avviso anche come dire che Harar Letta insomma se le cose vanno dette in modo in modo netto e in modo e in modo chiaro l'altra cosa
E che indubbiamente ne ha bisogno della scuola migliore così come non è difendibile eccetera eccetera e su questo penso che siamo tutti siamo tutti d'accordo
Il problema è ripeto e torno aveva alla mia valutazione iniziale e su quali questioni non riteniamo centrali per muoverci
E come pare che su questo versante cioè come difendiamo
Come facciamo a far sì che la scuola non solo venga difesa ma venga valorizzata abbia la sua finalità Kiara
E quindi i contenuti che deve avere la possibilità e dolce tutto questo dico mi pare che ancora noi non siamo riusciti a mettono a fuoco in modo direi abbastanza abbastanza preciso
Io credo che ne aveva bisogno di fare questo questo sforzo questa può essere la sede in cui il dibattito può essere così avviato ma certamente ecco mi pare che potremmo dovremmo fare fosse no io interiore per potere precisare meglio queste cose
Compagni riparò in compagnia sua velocità ancora arrivato allora proporre la compagnia Sandra Forchielli assessore pubbliche ciuccio del Comune di Modena
Sandra lascia il cappotto che tra tutti i cascami in tribunale
Sono tempi duri e intervenire così quel pomeriggio quando siete appena tornati tutti
Come si può aderire sonnolenza insisti no tu non sei mai sussidi cerco di stare devi stare sveglio senza essere io l'intervento lo volevo fare
Su alcuni dei punti che che stamattina Meridies riaccertati che
Che io condivido io credo che fosse davvero ora per uno di fare un'iniziativa di questo genere
Che fa il secondo livello di partecipazione poteva riuscire meglio può darsi no
La che speriamo abbia una risonanza reale sulla stampa nostre prima di tutto che così poco
Così poco intelligente nei confronti della scuola penso si possa dire
Pronto se lo sentiva il bisogno di Orvieto almeno di fare un'iniziativa su questo problema della scuola pubblica ed un attacco fortissimo alla scuola pubblica e io devo dire che sono in attesa di una cosa di questo genere ancora da quando Martelli
Andato appunto a a trovare
Limoni suoi annunci di CL
Disse che si augurava che i laici non si attestassero su dell'Eba di battaglie ottocentesche come quelle della difesa della scuola pubblica
Io credo che qui dentro di ottocentesco in questo discorso che abbiamo fatto oggi per la difesa della scuola pubblica non ci sia proprio niente
Io credo che noi dobbiamo smettere di mitizzare questo concetto di modernità distinguendo all'interno di un discorso di modernità tutte le cose negative che ci sono state messe dentro appunto per esempio dei compagni socialisti
Credo anch'io che l'intervento stamattina del compagno socialista che era presente
Non fosse
Non avesse la temperie per essere giudicato con tutto l'ottimismo con il quale l'ha giudicato la vogliamo e credo che aver però in politica vada fatto così noi abbiam bisogno di alleanze i socialisti ci sono necessari questo lo chiamiamo l'ottimismo della volontà
Perché pessimismo della ragione credo che vada senza sforzarsi tanto di spingerci dietro no
Ma io devo dire che mi è sembrato particolarmente interessante il discorso fatto da Martini quando Marchini diceva che la scuola è proprio una specie di luogo esemplare no
Di un attacco che c'è in questo momento contro il concetto di Stato il concetto di pubblico complessivamente in crisi ora io devo premettere perché non gli altri comunisti adesso un periodo che premettiamo sempre abbiam paura di tutto
E e ci e abbiamo pure di essere considerati sempre lì a difesa del vecchio forte
Devo premettere che anche io non credo che vada difeso lo Stato in modo ideologico e che non sia ideologico il tipo di ragionamento che dobbiamo fare
Per affermarmi invece l'irrinunciabilità l'essenzialità però dobbiamo fare questo ragionamento di difesa del pubblico e anche dello Stato non mi fermo lui non avrei remore a pronunciare queste parole perché
Secondo me l'attacco che si fa alla scuola del vero può essere considerato come
Ha dentro tutto quando diceva Mussi se vogliamo cominciare a dimostrare che siamo laici invece di fare tante discussioni lettere ai giornali cominciano per esempio da questo la difesa
Di un diritto fondamentale sancito dalla costituzione di uno di quei diritti di cittadinanza il cui come partito stiamo parlando che è lo Stato
Ecco io credo davvero che questo attacco fortissimo allo Stato che viene da tutte le parti in questo momento che viene attuata attraverso la finanziaria per esempio
Nei confronti dello Stato decentramento che è diventato un luogo comune che molte volte prende anche noi perché per esempio io concordo
Con tutto l'intervento di pentiti stamattina tranne che col giudizio così così duro così ingeneroso così totalizzante
E integralista nei confronti dello sfascio dalla scuola pubblica che certo è in condizioni di difficoltà ma lo sfascio non è chi accetta questo discorso dello spazio tra scuola pubblica mi sembra molto simile a colui che accetta il discorso della in produttività della spesa pubblica tout-court
Come se fosse una specie di una specie di di di di verità irrinunciabile no che ormai è sotto gli occhi di tutti
Esiste spesa pubblica produttiva improduttiva
Esisteva una scuola con delle fortissime difficoltà ma esiste una scuola pubblica che intanto è ancora da dimostrare che sia molto peggiore per quello che riguarda i contenuti Monti eccetera
Della scuola privata ma che comunque anche all'interno dei forti elementi di potenzialità di cambiamento ci sono stati anche molti elementi positivi di cambiamento
All'interno della scuola
Noi non siamo stati abbastanza e non siamo abbastanza solleciti nel difendere questo discorso dello stato sociale nel distinguerò deputata da dallo Stato assistenziale io credo che per esempio però conosci cinta comici
Mettiamo a scrivere a discutere a ragionare con la gente su questo discorso Stato assistenziale quello che vogliono costruire democristiani
Stato assistenziale quello che tutto sommato benché dicano sempre il contrario e si nascondono dietro questo dito ridicolo della modernità vogliono fare i socialisti perché se passa questo discorso che lega fortemente un integralismo cattolico di ritorno pesantissimo
Dove formula uscisse il maestro per l'ideologia e magari anche per il colore degli occhi e dei capelli e dove la famiglia viene riportata avanti ma l'alone
Con con quel significato moderno nuovo cambiato di famiglia che noi abbiamo visto davvero realizzarsi in tutti questi anni dietro le lotte del movimento delle donne del movimento operaio
Con l'istituzione dei servizi con le cose che sono state fatte per la famiglia ritorno un discorso di famiglia privatistica totalizzante ritorna un discorso di pluralismo
Non nelle istituzioni ma delle istituzioni di un pluralismo quindi sacrificato l'asfittico
E questo unito al discorso della logica di mercato dei socialisti questo sì che ci farà tornare a un discorso di Stato assistenziale dove chi ha fiato tira dove si riproduce con forza un discorso di forte differenziazione di classe
Dove se uno ha i soldi si va a comprare anche l'istruzione
E dove invece per il pubblico viene riservato soltanto un livello miserevole
Insufficiente a cantare a a davvero di assistenza questo vale per la scuola però vale per la sanità però vale per tutto il discorso complessivo che si fa per gli enti locali ma diceva oggi Marguerite
Io sono contenta che Marguerite metta fra i tre elementi che devono costituire l'autonomia e che costituiscono quindi il mio voto il nuovo torna la forzano di questa nuova linfa che bisogna dare alla scuola che una scuola rinnovata diversa
Perché noi vogliamo difendere la scuola pubblica metta anche il ruolo irrinunciabile degli enti locali anche perché io essendo molto concrete forse essendo anche da troppi anni un amministratore per riuscire del tutto mai a dimenticarmi di questo lavoro che faccio
Ecco credo che quando uno dice noi non difendiamo il pubblico così come noi difendiamo un pubblico che abbia delle caratteristiche di forte rinnovamento di razionalizzazione di limpidezza di trasparenza
Un pubblico che prima di tutto non sia centrato non sia burocratico io credo che per esempio gli enti locali siano il un lo strumento la realizzazione concreta
Di questo pubblico di questo tipo di pubblico sta di fatto con Tanini che noi siamo
Ci siamo lasciati secondo me trascinare da dall'essere e abbiamo dimenticato il dover essere e e quell'utopia che fa ancora così tanto parte integrante della politica io l'altro giorno in partito proprio qui a Roma discutevo con dei compagni
Solo
Sua mio concetto di pubblico e di privato e di rapporto tra pubblico e privato no si discuteva per esempio del fatto
Di chi dovesse nei confronti della ve lo faccio un esempio per farmi capire perché mi sembra anche un discorso interessante credo credo tutto sommato di tutto rispetto di tutto diritto a stare in un'assemblea di questo genere che una consulta della scuola perché parliamo quindi certo di valori culturali ideali profondi che noi vogliamo riaffermare con forza ma parliamo anche di strumenti per poterle realizzare si parlava per esempio di problema di razionalizzazione delle sedi scolastiche
E si diceva
Ecco per esempio l'organizzazione della scuola sul territorio che sia razionale che sia capace di utilizzare al meglio Pubblico e privato tutto l'esistente che sia capace di adoperare l'occasione del calo demografico come grossa occasione di qualificazione della scuola
E noi come ipotesi cervellotiche rimandare l'insegnante la marina mercantile ecco chi è che vede organizzare sul territorio questa programmazione e io dicevo e il pubblico e lo dice uno che pubblico il Comune
Il comune senza il Provveditorato il comune insieme al Provveditorato
Cioè la la scuola poi naturalmente si presume noi presumiamo sempre no a una riforma del ministero dal pubblico di tutto che provi tratto comunque anche adesso anche con le leggi che ci sono si può lavorare insieme Comune Provveditorato per questa programmazione
Beh e la reazione che io avevo da parte dei compagni l'Alitalia centrali in giù
E ora la poverina so la poverina febbricitante tipo no nel senso che sembrava quasi impossibile che questo tipo di raccordo potesse esserci perché in realtà i Comuni non funzionano non lavorano insieme e provveditorati
E allora è come se noi dicessimo no che perché è una cosa non va la dobbiamo buttar via io credo che ci sia nella nostra costituzione che ci sia già nelle leggi
Uno spazio molto grande per fare funzionare gli enti locali per farli lavorare in un certo modo ci sono leggi che stabiliscono questa collaborazione
Noi ci siamo dimenticati di utilizzare al meglio gli enti locali a questo scopo e quando non hanno funzionato in questo modo abbiamo piano piano ho lasciato perdere e diceva ecco come se come se si mettesse in discussione nomine la la la
La cattiva resa di una realtà di due realtà di cento realtà ma del fatto di quello che costituisce lo Stato decentramento di quello che costituisce l'ente locale come tali io credo che questo sia una forma tremenda di di di di di alto castrazione abbiamo uno strumento che potrebbe essere molto valido lombardo proviamo e lo diamo noi stessi per penso e caro Marguerite diceva Marguerite
I Comuni bisogna che riprenda lo conforta la loro attività a livello del ruolo che l'ente locale deve svolgere nei confronti della scuola perché hanno mollato è sette che che cavolo
Hanno mollato anche perché nel partito non se ne parla più queste lotte non si fanno più sta venendo fuori da finanziarie spaventosa che parla di copertura dei servizi a domanda individuale del sessanta per cento e nessuno dice ancora niente
Voglio dire c'è un clima generale per cui chi parla con le parlo io qui stasera e non è neanche un caso
Mi piacerebbe fare vedere quanti amministratori ci sono qui oggi o oltre me
Mi piacerebbe vedere quanti amministratori ancora tengono duro con le unghie e con i denti per difendere i servizi perché sono convinti che anche questo non solo questo sia quel pubblico decentrato corretto e e e e e che coglie il cambiamento e che si lega col privato che è quello strada che noi vogliamo trovare quanti non non c'è stato più dal sono ambiti che non c'è all'interno del partito una la presa di posizione abbastanza chiare nei confronti di questo discorso
Ecco io stessa dicevo che riparla o delle volte l'impressione quando faccio questi discorsi che pure sono suffragati da una realtà concreta che c'è
In Emilia Romagna in parte no che c'è anche in altre parti che ci potrebbe essere anche altrove
Bene sembra che si Palin tipo il virus apre la resistenza no non è così compagni non è così perché andiamo a cercare a vedere
Certamente non sarà l'unico ma quando parliamo di uno stato rinnovato decentrato non burocratico controllato e che controlla che può legarsi col privato e costituire un controllo del privato senza il quale controllo
Il privato non ha diritto di essere in qualche modo inserito in un sistema e non ha certamente il diritto di essere finanziato bene io credo che l'ente locale sia uno di questi strumenti
Perché vedete come diceva stamattina io credo che noi anche sull'altra cosa dobbiamo insistere molto nel contratto di pubblico e di Stato
Ci sono dentro quegli elementi di pluralismo di democrazia che non possono altrimenti essere realizzati anche sul concetto di uguaglianza e ci siamo esercitati pochetto in questi ultimi tempi con panna Occhetto
Giulio uguaglianza reale di uguaglianza di esiti perché sarà anche bello partecipare ma non vincere ma qualche volta perbacco vincessimo anche non sarebbe male
E vincessero le classi più disagiate e avessero garantiti i propri diritti e non ce li hanno
E non ce li hanno
E allora ecco io credo che per esempio su un discorso di questo genere ci dovremmo al momento a tornare oggi perché le minacce che mi accennava accennare a questo problema diceva
Ci sono delle cose all'interno dell'istruzione pubblica ci sono dei punti ci sono dei problemi e delle caratteristiche che il mercato
E tutti integralismo privato non possono coprire io faccio solo un esempio che può sembrare banale anche se non è se non lo è a mio avviso per esempio l'integrazione di un handicappato
All'interno di una scuola pubblica il mercato non se ne assume questo onere non se le assumerà mai se le assumerà per lady Cappato che può pagare forse
è
è un discorso anche questo qua è un discorso che solo il pubblico può realizzare può controllare può portare avanti
Ecco io credo anche che
Il discorso del pluralismo culturale noi dobbiamo riprendere lo conforta stamattina su questo tema sono state dette moltissime cose che io condivido in gran parte non mi voglio soffermare più ecco ma veramente noi abbiamo sempre detto che una delle caratteristiche fu delle delle degli elementi più positivi della scuola pubblica statale
Era quello che si incontrarono all'interno di questa scuola
Dei ragazzi portatori delle più diverse esperienze di carattere culturale ideale che venivano da famiglie che la pensavano diversamente che trovavano in questo in questo contesto un elemento di forte confronto di di di integrazione e di elevazione complessiva ecco io credo che ancora su questi temi ci sia davvero molto da parlare ecco allora perché anche a me non convince il discorso che è venuto a fare qui stamattina e compagno socialista anche se in realtà io sono convinta che non tutti i socialisti siano Coco siano così appiattiti no su queste tesi di carattere neoliberista ci sono anche altre voci
Ecco io son convinta per esempio che il compagno Visalberghi per per citarne uno non la pensi così ce ne sono tante delle possibilità di alleanze che noi dobbiamo stringere anche con loro che noi dobbiamo stringere anche con loro la proposta di Galloni è oltraggiosa
Per diversi ordini di ragioni per tutte quelle che ho detto adesso ma anche perché è veramente in un momento nel quale
Si sta facendo la festa alla scuola pubblica come dei modi molto sotterranei questo discorso per esempio dalla vicenda del contratto gli diamo i soldi
Ma poi questi soldi sono tanti che non diamo niente degli investimenti sulla scuola quindi come sempre tutta la spesa per la scuola rimane legata agli stipendi degli insegnanti
E si ingenera un processo estremamente negativo perché la gente li trova troppi troppo pagati e mal preparati e molte volte lo solo mal preparati non per colpa loro no
E la la la la l'idea della gente sulla scuola pubblica diventa sempre più negativa la possibilità di spesa di investimento per il cambiamento nella scuola pubblica
Viene completamente assorbita da questi aumenti perché non si mette altro non si mette nella ricerca non si mette nella programmazione non si fanno neanche quelle riforme diceva giustamente Margherita lattina che non costano
Voglio dire ma è possibile che il calo demografico non possa diventare davvero l'occasione una buona volta per fare la riforma della scuola elementare
Che richiedeva
Un certo tipo di modello nel primo ciclo nel secondo ciclo che richiedeva un impiego maggiore di insegnanti che richiedeva e potrei andare avanti un mese lo sapete tutti invece no
Diventa il discorso
Del non sappiamo dove metterli purtroppo non andrà a finire che li metteremo via perché un pochino di sano clientelari Isma'la DC naturalmente sono deve conservare forse non solo lei
Però rimarranno lì rimarranno utilizzati malamente la scuola non verrà riformata e invece lo dobbiamo davvero pretendere prima le riforme e poi eventualmente quest'opera di razionalizzazione o anche contestualmente o anche contestualmente
Perché sarebbe questo il modo di agire ecco io
Fondamentalmente volevo dire questo e volevo dire che se che se non davvero non riusciamo a mettere insieme io davo io facevo una proposta al partito alla Consulta
Facciamo qualche cosa di specifico che Lei chi la commissione Scuola la commissione enti locali
Che coinvolga moltissimo
Questo che questo problema della della scuola in relazione a quella politica
Non parlo solo della politica gestionale
Certo poi ci sono tutti i problemi legati al fatto che ci stiamo uniti che da qualche parte gestiamo scuole dell'infanzia ma questo questo problema del sistema misto di scuola pubblica per le scuole dell'infanzia non è il problema specifico che mi interessa
Mi interessa sapere se mi interessa sapere vedere insomma che se il partito ritiene davvero che l'ente locale sia uno di quegli esempio lo posso comunque diventare
Di stato decentramento diverso nuovo che cambia corretto
Che coglie la novità che tiene fede però a questo discorso di democrazia di problemi di pluralismo e di azione sul pubblico
Bene e e a questo ruolo anche nei confronti dell'istruzione nei confronti delle della costituzione del sistema formativo integrato non sto a dire di più ecco mi interessa sapere interessa che nel partito venga un segno molto forte in questo senso
Perché altrimenti i comuni e non solo mollano ma sono veramente presi a scartate da tutte le parti mi diceva adesso notti che non vedo più quello appena visto
Che tornare in Senato a parlare sul della legge sull'edilizia scolastica ci fregano un'altra volta cioè non solo non l'hanno mai più rifinanziata c'hanno dati quattro mila miliardi da Falcucci che erano aggiuntivi
Chi erano sostitutive non aggiuntivi li hanno spesi tutti nel Sud son tornati come residui passivi non li finanziano più adesso sembra che ce ne stiano facendo qualche altra
Obbligando ci magari da una parte fare delle mega cose e dall'altra non dandoci come sempre neanche una lira per farle che si chiama precettazione a casa mia
Senza ecco che ci sia del Paese una battaglia forte contro queste cose che sarebbero che sarebbero se andassero diversamente delle preziose dei preziosi punti d'appoggio per una politica differente
Per la scuola nel nostro Paese
Grazie secondo lei la parola al compagno soave Silvio Pellico Baglio Luzzatto
Allora ho visto che c'è la comunità si segnala
Io sono d'accordo con la relazione del compagno Margherita mattina ecco
La finalità di questa iniziativa una finalità che come dire ci chiedete di serrare le file è una battaglia nuova anzi una battaglia antica che si presenta con forme nuove che molti di noi pensavano di non dover più combattere ma che la battaglia per la difesa della scuola democratica come giustamente è stato detto stamattina per la difesa del pluralismo che viene fortemente insidiato
Seduta cordoglio per i mitra soltanto in questa questo intervento a fornire dei chiarimenti per i compagni su quanto sta accadendo oggi in Parlamento ora in Parlamento dal momento che il titolo di questo convegno è l'impegno nel Parlamento e nella società
Questo andare e venire che vuole forse avete anche visto e notato per il fatto che si va e si viene a questa Presidenza e che i compagni parlamentari si si fanno vedere un attimo e poi vanno è determinato dal fatto che tutte le commissioni sono oggi e in particolare la nostro sono oggi convocate
Senza soluzione di continuità cioè senza la soluzione meno del pranzo per valutare vagliare la finanziaria che ci è stata consegnata in questi giorni
Che dire di questa Finanziaria
Alla prima lettura che abbiamo fatto mi veniva in mente una domanda perché fece un giovane un ragazzo uno studente ad un convegno di Firenze
Quattro cinque mesi fa
Sì si era allora verso la fine dell'anno scolastico precedente
Si era nel mezzo di questa battaglia contrattuale degli insegnanti
Si parlava di quelli che sarebbe di quelli che Galloni annunciava continuamente come progetti di un forte rinnovamento della scuola autonomia
Esame di maturità eccetera eccetera
E alla fine di una discussione molto animata in quella mattina c'erano tra l'altro anche la Serravalle
Che era questa mattina ha convocato io ed altri parlamentari
Un ragazzo fatta una domanda semplice che la domanda fondamentale
E diceva bene ma adesso ammesso che dicono questi soldi come abbiamo visto l'hanno dati
Ammesso che si facciano queste riforme come abbiamo visto non le hanno fatte
La scuola per noi migliora o peggiora che cosa cambia per noi cioè abbiamo qualche cosa di più o soprattutto parole che ci girano sulla testa e che ci cadano sulla testa ma che non meritano la nostra condizione quotidiana notano cioè la condizione
Che dovrebbe essere alla base delle finalità della scuola quella di un apprendimento migliore quello di una socializzazione migliore degli studenti e via di questo passo
Ecco mi è venuto in mente questo perché gli effetti la battuta che potrebbe condensare in questo momento
Parlamentare
Sulla scuola e questo si sono fatti i contratti sono dati i soldi agli insegnanti ma tutto è finito lì
La finanziaria di quest'anno si riassume in cinque mila miliardi in più
Messi sotto la voce spesi per il contratto degli insegnanti
E non ci sono sostanzialmente voci aggiuntive a quelle della spesa corrente
Non c'è nulla per l'aggiornamento non c'è nulla per leggi che ci sono nel programma di governo e che sono a un buon punto di elaborazione parlamentare una già passata al Senato e quella della istituzione del nuovo ministero per l'università e la ricerca e per l'autonomia dell'università l'altra è quella che sta passando la camera che gli ordinamenti universitari l'altra è quella degli ordinamenti delle scuole elementari
Non c'è nulla per il biennio che è un punto qualificante del programma di governo ma non c'è neanche moriva per l'aggiornamento non c'è nulla per l'edilizia scolastica e potremmo potrei fare di tutta una serie di elenchi di voci mancate nelle due tabelle fondamentali che indicano la volontà del governo di investire nella scuola che non sia l'investimento negli stipendi tabelle dieci che non ci sono voci mancati
Ora l'altra hanno quando queste voci c'erano ed erano molto striminzite erano sostanzialmente simboliche attaccando molto il ministro Galloni dicendogli che era una mancanza grave per uno che andava su tutte le piazze d'Italia piazze su tutti in tutti i convegni in Italia a dire a dire che la scuola la posta al centro che è la risorsa fondamentale del Paese voi ci vedevamo una fine una finanziaria che non aveva che non dava nessuna indicazione concreta perché poi con questo si gioca la politica veramente di quella volontà
Però lo si è visto che era un anno di transizione
Che intanto preparava le riforme che sarebbero state finanziate quella finanziaria di adesso la finanziaria adesso probabilmente è un'altra finanziaria di transizione se si aggiunge che sostanzialmente tutte le leggi di riforma
Sono non dico ferme
Ma procedono con un passo molto rallentato
E con un passo molto rallentato non mi dal fatto che le nostre legittime critiche a quelle leggi e a quelle proposte provocano degli rallentamenti
Perché noi abbiamo subito chiarito fin dall'inizio la legislatura
Che qualsiasi opinione contraria all'alle alle leggi che avessimo avuto si sarebbe manifestata nel voto in modo in pratiche più o meno velati di ostruzionismo ma sono ferme
Per le la paralisi reciproca e per la non volontà reciproca dei partiti della maggioranza
La legge sugli ordinamenti della scuola elementare il segno più chiaro che queste è una legge che aveva già avuto addirittura un testo definitivo che non era stato provato per lo scioglimento della legislatura
Si è ripreso questo testo
Si è introdotto da parte nostra delle innovazioni che rispondevano alla nostra visione da scuole mentale in particolare la questione de l'abolizione dei cicli in particolare labbra questione del tempo pieno e via di questo passo dopo un primo momento in cui sembrava che si fossero accolte queste nostre richieste adesso c'è di nuovo
Lampard sessista fermi si gira uno dà la colpa all'altro è anche quella che sembrava la riforma più vicina a tagliare il nastro
Dell'arrivo è una riforma che vaga fra le reciproche recriminazioni dei partiti della maggioranza e qui e certo noi possiamo applaudire di volta in volta a repubblicano che ci viene a dire che la scuola è laica e va benissimo su questo punto sappiamo che la battaglia ferma
Possiamo applaudire al socialista di turno che viene a dirci che si sente compagno dall'altra battaglia anche se sarebbe un errore
Sia trascurare l'apporto che può dare per doccia vista sì a credere che il partito socialista sia interpretato esattamente dalle parole di chi ha parlato questa mattina
Tante volte si lasci accorre qualche voce isolata per far credere qualcosa che nome e in particolare il ruolo del compagno che ha parlato questa mattina nella Commissione è un ruolo del tutto isolato
Quando è ora di serrare le fila e lo è stato per l'ora di religione e lo è stato per esempio per la questione
Della scuole elementare sono arrivati gli ordini dall'alto e tutti hanno proceduto allineati e coperti semmai con il gioco delle parti che un al singolo è permesso fare qualche emendamento che salvi la coscienza o che salvi la possibilità di propaganda presso quella residuare a laica che siringhe si ritrova nelle vecchie battaglie del Partito socialista la realtà è un'altra la realtà è che
Che la compattezza che non si trova per le riforme si trova però sempre per farle arenare per farle procedere con lentezza o addirittura per rafforzarle quando sembra che si sia ormai arrivati in dirittura d'arrivo
Ecco perché noi io credo dovremmo denunciare fortemente è giusta questa iniziativa alzare il tiro della nostra battaglia perché siamo a un punto a un punto molto delicato si tratta intanto ridare secondo me continuazione
A quella linea che abbiamo ottenuto sui contratti in maniera non così forte non così robusta non così invisibile dall'esterno come doveva essere
Che è quella di sostenere fortemente che questi contratti a numerosi colmato una lacuna che era una lacuna relativa Allo stato
Diciamo di salute di stipendio degli insegnanti ma che non si risolveranno in alcun modo in un vantaggio per la scuola se non verranno accompagnati
Da forti elementi di innovazione e di riforma perché altrimenti altrimenti si concludono addirittura immersi nel nelle effetto opposto cioè in sostanza in una come dire una una cifra data
Agli insegnanti i quali avranno meno elementi di di di di recriminazione nei confronti del governo e tutto sommato continueranno un tran-tran della scuola che non porta lei ha ragione la compagnia che mi ha preceduto la scuola
All'uscita acido non dobbiamo dare delle valutazione più capiti che ama la porta ad una come soluzione graduale che permette poi l'inserimento e anche la benevolenza di una certa pubblica opinione che si può fare è che si può che può diventare più vasta nei confronti di certe ipotesi sostegno la scuola privata e via e di questo passo
E sarà del resto questo il tema della della innovazione forte del sistema della scuola di Stato quello sulla quale noi dovremo combattere
Nel prossimo decennio
Perché il punto più delicato a parer mio sarà quella del progetto dell'autonomia dell'unità scolastiche perché qui ecco qui ci saranno probabilmente più ancora che sulla questione scuola pubblica e scuola privata i tentativi di snaturamento di questo sistema
E di una una una come dire
Di una messa in discussione al radicale della questione del pluralismo all'interno delle istituzioni così come sia andato delineando toh nei corner quarantenne di scuola repubblicana per quanto riguarda invece vado rapidamente la chiusura i temi di difesa delle libertà civili difese della laicità della scuola di difesa della scuola democratica che sono stati al anche essi l'altro polo della discussione di questa mattina
Io credo che le indicazioni che venivano suggerite in qualche misura dal moderatore della Tavola valdese siano indicazioni che noi possiamo accogliere anzi per la verità alcuni li abbiamo anticipati
Abbiamo in chi ci Pato la formazione formulazione di questa proposta di legge sulle materie facoltative e abbiamo oggi scritto in questi giorni è scritto
Ai presidenti delle Camere e del Senato una lettera firmata da deputati e senatori
Perché questa proposta di legge venga messa all'ordine del giorno e non si perda nelle more di calendari che non trovano mai
Possibilità o il tempo di discutere delle grandi e delle questioni e non troverebbero certamente senza sollecitazione la possibilità o l'eventualità discutere una materia delicata come questa
La proposta che lui fa poi di PRI una sorta di mozione vi interpretazione autentica dell'arco della dell'articolo nove del concordato è una una proposta che potrà essere studiata nelle modalità ma è una proposta sulla quale non c'è alcun problema acconsentire perché di questo si tratta a seguito della scandalosa
Dello scandaloso sentenza della corte
Su Juan per quanto riguarda la scuola privata
E scuola pubblica va bene non sto qui a insistere morto per la verità io quando viene reiteratamente posto questo problema nella forma in cui è stato posto in questi tempi oltre all'indignazione ci metto anche un po'di incredulità perché non riesco sinceramente capire va bene che hanno stravolto tutto ma non riesco sinceramente capire come con la Costituzione che c'è nel suo complesso come diceva giustamente qualcuno questa mattina il primo che è intervenuto questa mattina mai in particolare negli articoli trentatré e trentaquattro si possa anche solo pensare a dei finanziamenti diretti o indiretti alla scuola privata
Sono curioso di conoscere quali marchingegni tireranno ti daranno fuori mi pare invece più insidiose alla proposta sulla quale del resto noi abbiamo subito
Immediatamente percepito la per la pericolosità
Della a che potrebbe passare attraverso il disegno dell'autonomia dell'unità scolastiche
Disegno
Nel quale l'insidia
Di una così di un di del del di consegnare al mercato
Le unità scolastiche ad una concorrenza tra di loro e quindi di legare la concorrenza ad un finanziamento oppure alla possibilità di scelta degli insegnanti
E una insidia molto forte rispetto all'acqua dovremo mettere tutte le barriere pur consentendo con il fatto che l'autonomia dell'unità scolastiche può essere per la scuola italiana
Un valore e infine e concludo veramente
Io credo che
Noi abbiamo una i ventuno a grande siamo di fronte ad una scadenza molto impegnativa oggi e nei prossimi anni
Paradossalmente l'arroganza degli integralismi di vario genere e anche l'arroganza così non lo saprei chiamare in modo diverso e con eufemismi
Se non tradendo il carattere l'arroganza mi pare
Del Vaticano tramite il suo braccio secolare nei in Parlamento i suoi bracci secolari e perché sono aumentati nel trattare la questione dell'ora di religione della scuola privata hanno probabilmente costituito un momento perché da parte nostra
Si riprende la discussione sulla nostra identità e sulle nostre battaglie sì qui prima compagni un accordo che parlerà dopo
Lui ha fatto un ottimo articolo su L'Unità nel quale affrontava il problema della nostra identità
In senso generale
Credo che ci sia bisogno a partire da quel senso generale di ricostituire
Una nostra forte identità operativa caratterizzata da alcuni punti fermi molto saldi che dovranno essere sottoposti è un grande dibattito di massa se ce la faremo anche i temi della scuola
La scuola è e a parer mio da oggi è offre a parer mio a chi sappia parlarle parlarle con chiarezza di intenti un potenziale enorme e c'è qualche segno
Da questo punto si possa per noi
Ripartire per rinverdire vecchie battaglie
Che ha caratterizzato la nostra azione in altri tempi della nostra storia
Del compagno Luzzatto si prepari un amico figli il Comitato scuole costituzione
Tubo figli annuncio
Ma io vorrei partire da una considerazione sul titolo di questo questa manifestazione di questo tipo di riunione cioè a me sembra che il titolo sia molto centrato anche perché non so se chi l'ha inventato lo aveva colto ma se forse non aveva colto ancora meglio perché vuol dire che è nelle cose quando si parla di difesa vuol dire che c'è qualcuno che offende quando si parla di rinnovamento vuol dire che c'è qualcuno invece che continua a volere restare nel nel vecchio nella quando si parla di riqualificazione vuol dire che qua c'è qualcheduno che dequalificata dico quindi mi sembra che ognuna di quelle parole va vista non soltanto in positivo ma va vista anche come punto di partenza per un'analisi politica del fatto che dobbiamo portare avanti queste tesi
Perché c'è chi porta avanti le tesi contrarie e perché quindi diciamo
Si deve dare una valutazione essenzialmente di scontro su questo tipo di questioni cioè non è un fatto semplicemente culturale è un fatto sostanzialmente politico
E se poi ci sono appunto quelli che offendono quelli che voglio del vecchio quelli che De qualificano si tratta anche di vedere se supposto che come pensiamo tutti queste siano delle azioni negative
Si tratta anche di vedere per dire i termini giudiziari se sono reati colposi o se sono reati dolosi e anche quindi sembra che allora possiamo centrare il discorso sul fatto che c'è chiaramente non una inefficienza non è che diciamo il fatto che nella spesa pubblica per l'istruzione ancora una volta lo diceva solare adesso
Già la prima analisi e la finanziaria dimostra che dopo aver detto per anni che il guaio è che le spese
Sono aumentate solo le spese correnti che la percentuale di spese di investimento proprio le spese per l'innovazione del Bilancio è andata diminuendo nel corso nel corso degli anni ebbene proprio ribaltando
Quello che è stato enunciato in tutti i programmi e quando Amato ha fatto alcune considerazioni che e tra l'altro sono state riprese anche con interesse
Dalla sinistra per dire che diciamo bisogna che lo Stato rispetto alla eccesso distesa
Assistenziale nel senso appunto peggiore del termine si dia una regolata e poi che cosa sono il tipo di indicazioni che sono stati dati ai vari ministeri per come impostare il bilancio dello Stato
Inevitabilmente sono indicazioni per bloccare soltanto quella parte del bilancio dello Stato che correggibile
I in un mese beh cioè la parte che non è legata a spese fisse e obbligatorie e che quindi quella su cui si può manovrare risultato la finanziaria e più che mai una solo di una situazione in cui si guarda solo la spesa corrente e in particolare alla spesa del personale ora non è che da questo punto di vista non ci siano probabilmente anche delle responsabilità per il passato complessivamente della sinistra ma credo che oggi con oggi e soprattutto ormai da anni la sinistra sta valutando sempre di più la necessità di puntare non genericamente a un'espansione della spesa pubblica ma invece alla qualificazione di essa a indirizzarlo nella direzione giusta e direi che la vicenda dell'ultimo contratto degli insegnanti e da questo punto di vista certamente si è concluso male però dobbiamo anche dire che
Forse con incertezze forse con errori tattici
Io non riesco bene a capire come si fa diciamo a restare a un tavolo di trattativa fino alla fine poi dire che non si firma
Poi firmare e poi dire ovunque che contratte orribile dico ecco cioè certamente diciamo ci sono delle difficoltà anche delle contraddizioni forti in parte inevitabili però certamente il segnale che ha dato proprio la sinistra in questa fase è stato quello di dire non vogliamo solo più soldi per gli insegnanti
Vogliamo che questa spesa se anche riqualificata e che viceversa si vada in una direzione di don espansione fuori di fuori del buonsenso degli stessi organi cioè è chiaro che noi a Brema questo problema della della sopra un progetto organico soprannumerario ci sono già stati dei riferimenti in alcuni interventi precedenti è un problema compagni molto preoccupante per il prossimo futuro perché da un lato vediamo che alcune rigidità che certamente sono tollerate dal sistema e che poi diciamo attraverso questo mettono anche in difficoltà molto spesso le stesse organizzazioni sindacali fanno sì che abbiamo l'assurdo che nello stesso tempo abbiamo i soprannumerario abbiamo anche i precari cioè siamo in una situazione in cui si continua da un lato a creare illusioni di nuova e espansione e poi è ovvio che quando ci sono i Procacci i precari c'è anche poi il problema di dare un qualche sbocco alle loro posizioni quindi abbiamo che l'effetto complessivo
Di questa non programmazione e anche quello che diciamo la spesa
Continua a diminuire per quanto riguarda la produttività della della spesa storica non è che possiamo ignorare il fatto che se ci confrontiamo con tutti i Paesi del mondo l'Italia è notoriamente
E il Paese in cui io numero di studenti per insegnante e minimo di gran lunga il minimo al diciotto di una qualunque media di un qualunque Paese questo vuol dire evidentemente che la produttività dell'organizzazione
Estremamente basso questo non vuol dire l'orario degli insegnanti è ragionevolmente comparabile a quello di altri Paesi però queste
Sia
Abbiamo le classi con trentacinque adesso non più ma fino a pochissimo tempo fa a fino a trentacinque alieni ma abbiamo anche quelle con sei e non è che si può indifferentemente difendere tutto cioè una necessità di razionalizzazione anche la sinistra se la deve fare ecco detto tutto questo per dire che certamente il non c'è lo spazio culturale della scuola su questo credo che facciamo bene a opporci a chi vuole denigrare
I valori culturali della scuola pubblica ma certamente ce lo sfascio organizzativo e dicevo all'inizio lo sfascio organizzativo
Non è per colpa mai te al bollo in quanto chiaramente diciamo si vede da come viene usato questo argomento che questo argomento serve a chi vuole sviluppare un altro tipo di scuola e qui allora volevo mettere già diciamo un punto cioè secondo me il discorso degli insegnanti soprannome rari può anche essere una strada attraverso cui sì può riproporre in un domani il problema del finanziamento della scuola privata aleggiano già ipotesi di dire che settantotto insegnanti ci sono in più nell'organico allora possono andare insegnare nelle scuole private queste davvero senza oneri per lo Stato perché tanto quelli sono già pagati dallo Stato sono soprannumerario questa è una è una è una ipotesi che ha cominciato a circolare in qualche ambiente
Non era contenuto in questi termini la cosiddetta proposta Galloni però è evidente che si va in quella direzione perché nel momento in cui si dice che lo Stato paga gli insegnanti delle scuole private è inevitabile che a un certo punto giudica B
Se tardi più gli insegnanti ci sono già dico la soluzione la soluzione già trovata dico questo mi sembra molto importante mettono in evidenza perché credo che la battaglia che noi dobbiamo fare per la scuola pubblica non è soltanto sul fatto che pure è un aggancio chiaramente fondamentale
Ed è della norma costituzionale del senza oneri per lo Stato mai come giustamente è stato rilevato già qui da qualcuno stamattina e il complesso dei valori costituzionali che dice che la formazione dei cittadini è un dovere fondamentale del della collettività che non può essere Libano Ytzhak o attraverso le singole i singoli gruppi i singoli gruppi e le singole correnti di pensiero ideologiche partitiche religiose quello che si voglia insomma credo che quindi il vero problema non è soltanto quello di dimostrare che ci sono oneri ma anche quello di dire che comunque sia è la scuola pubblica quella per cui diciamo istituzione non solo servizio non direi
Non servizio non solo servizio perché e il discorso servizio va pure fatto se si vuole tener conto che un altro punto in cui mi sembra si è verificata questa azione di voluta non valorizzazione della scuola pubblica è stato per esempio quella sul tipo di attività interessanti per l'utenza che la scuola pubblica può offrire ma quanti diciamo così ed è tra le persone che conosciamo e che hanno scelto la scuola privata
Lo hanno fatto perché richiamo ci sono problemi di vantaggi di orari e nello stesso tempo si vuol dire che non si fa più gol il tempo pieno nella scuola Nella scuola elementare pubblica i viene presentato questo come dire per carità non sottraiamo i bambini alle famiglie e poi viceversa questo si verifica diciamo per favorire le scuole che invece offrono un servizio a tempo molto più lungo
Che non la scuola che non la scuola poi l'apertura della scuola
Ma ci ricordiamo per quanti anni ragazzi poi giustamente ci sono anche stufati Ico per quanti anni ragazzi chiedevano di potere per esempio fare i gruppi di studio
Nel pomeriggio e viceversa i propri portoni delle scuole sono chiusi nel pomeriggio perché non si è riusciti a organizzare i turni dei bidelli in modo che ci fosse uno che aprisse che aprisse la porta dico ecco credo che qui veramente allora
Il discorso servizio può diventare da questo punto di vista una delle recenti linee
Del sindacato CGIL mi sembra che sia interessante
A livello proprio di confederazione cioè di cominciare a portare dentro nel discorso sulla contrattazione in qualche modo l'utenza
E allora credo che veramente se e abbiamo già le associazioni genitori democraticità se riuscissimo a far sì che l'organizzazione del servizio scolastico
La contrattazione decentrata tutto quello che riguardino le grandi scelte a livello nazionale ma il modo in cui poi il servizio in questo senso uso la parola servizio anche se mi va benissimo dire che prima ancora che un servizio è una istituzione perché il servizio tenga conto delle esigenze concrete dell'utenza credo che questo sia anche un modo per ricreare un corrente uno una corrente di mobilitazione e intorno alla scuola perché questa è l'ultima parte dell'intervento che volevo fare credo che il problema che abbiamo davanti oggi se penso che su cose come abbiamo sentito qui oggi
Di cui no poi Atalmi al mio volta dette qualcuno adesso se su questo penso che abbiamo tra quelli che siamo qui
Evidentemente un largo un largo consenso si tratta di vedere adesso che tipo di di iniziativa si riesce a prendere per nel Paese perché su questo riprenda un movimento molto molto più vasta eco credo che da questo punto di vista una problema che abbiamo davanti e quello certamente di superare a tutti i livelli e in tutte le sedi qualunque e gelosia qualunque tendenza non dico egemonie ma soltanto diciamo a a voleva mettere Prot troppo in evidenza etichette di partito di movimento di sindacato di associazione
Credo che almeno diciamo o constatato anche recentemente forse anche qualche battuta addirittura di dibattiti di stamattina su chi era arrivato un po'prima dico ecco credo che dobbiamo renderci conto che se ognuno vuole tenere
Molto diciamo così la propria etichetta il proprio cappello su questo tipo di movimento il movimento non si creerà mai e peserà invece il fatto che per riuscire a a organizzare un convegno ci vogliono sei mesi
Perché diciamo bisogna dosare le presenze dell'uno dell'altro i comitati leggo e credo che dobbiamo renderci conto che richiamo a forza oggi del peggiore
Non voglio entrare nel dibattito diciamo se il partito socialista c'è tutto uguale oppure no cosa eccetera eccetera certamente Martelli è il peggiore allora e e quello che ha fatto Martelli a a Rimini avuto il carattere non soltanto così una cosa che condanniamo per quello che ha fatto mai significativa per il carattere di bellezza che ha avuto cioè a un certo momento ci sono alcune forze che sono capaci in quattro giorni
A ribaltare una posizione che anni addietro grossomodo diciamo nel novantadue sarà anche il centenario tra le tante cose che sono nel novantadue e anche il centenario del Partito Socialista ecco c'è tutta una tradizione che si può di colpo
Buttare buttare all'aria perché diciamo c'è una capacità di iniziativa volta in una certa direzione ecco io sono convinto che se si vuole svolge un'azione di massa e non un'azione di Brienza è anche fisiologico che ci voglia una raccolta di consenso e quindi tempi più lunghi ma credo che anche che non si pone in netto deve neanche pensare che questi tempi possono essere eterni perché se no diciamo ci sono le vecchie le vecchie battute su Sagunto
Quindi credo che veramente si tratta oggi di creare superando tutte le le colleghe le vecchie polemiche e le vecchie posizioni una un punto di coagulo di quelli che ritengono che oggi la battaglia per la scuola pubblica direi che in questo contesto non non credo che possa nascere l'equivoco su che cosa intendiamo per pubblico insomma
Diciamo pure alla scuola dello Stato intendendo lo stato certo anche come lo Stato decentrato è chiaro come l'insieme di quello che però certamente non può essere una confusione con il sociale inteso come confusione
Perché su questo probabilmente anche la sinistra ha avuto dei torti ricordo alcune ambiguità all'epoca dei decreti delegati per esempio
In cui certamente non si metteva abbastanza in rilievo che cos'è la sostanza dell'intervento pubblico e si mescolava un pochino caoticamente tutto ecco io credo che allora trovare un punto di di raccordo una iniziativa con questo concludo che mi sembra potrebbe essere potrebbe essere significativa e trovare ad esempio uno strumento no nuovo l'utilizzazione di uno di questi ultimi quelli vecchi queste da vedere di diffusione dell'informazione
Ecco credo che noi abbiamo che da parte di sindacati associazioni chi sono
Tante rivisti in e tanti giornali imita tante cose ecco per ognuna di queste a inevitabilmente un'ottica un'ottica particolare un punto di vista un punto di vista specifico
Credo che noi dovremmo pensare a qualche sede che può essere l'utilizzazione di pagine
Di strumenti esistenti magari in modo coordinato o qualche cosa di nuovo per cui tutte le cose che ci siamo detti qui oggi le altre che si possono dire la documentazione su queste cose le iniziative politiche io la funzione essenzialmente politica che io credo che prego ci sono le associazioni professionali che fanno il loro mestiere cioè il sindacato che fa il suo mestiere credo che quello che occorre in questo momento è uno strumento che certamente usi
E la valorizzazione della professionalità che certamente si raccordi con le associazioni dei genitori ma che abbia essenzialmente come funzione quello di essere uno strumento di raccordo tra tutte le forze politiche e sociali alla base soprattutto perché diciamo sono sicuro che diciamo nelle nel di quadri anche delle associazioni nelle stesse basi di alcuni partiti i cui vertici poi fanno certe cose la possibilità di fare ancora un discorso cioè là dove si trova oggi un punto di riferimento per questa base ecco credo che uno dei compiti che dovremmo tutti a vere e di cercare di creare questo tipo di strumenti
Compagno allora facciamo la la valutazione conclusiva dei nostri lavori sono quanto iscritto a parlare credo che non possiamo andare oltre
Che bisogna alle cinquantacinque venti dare assolutamente la parola al compagno Chiarante per finire nei limiti di tempo che ci eravamo dati parleranno il compagno meglio del Comitato scuole costituzione compagni Ottolenghi allegati studenti comunisti
Compagno Mario Alighiero Manacorda il compagno Sbardella di Terni questioni quattro interventi
No no no
Quanto gli altri non c'è un'ora di tempo sono quattro gol
Tra dieci minuti un quarto d'ora come tutti i compagni hanno parlato
No ecco non hanno tagliamo i tempi in fondo era magra Grazia otto
Abbiamo imparato le regole della democrazia allora
La parola compagni a nome del Comitato i devo ringraziare di questo invito che abbiamo accettate perché ci sentiamo parte
Integranti di questo movimento che intende muoversi a difesa rinnovamento e riqualificazione
Della scuola pubblica anche se ovviamente come ciascun organismo abbiamo una nostra specificità
Che crediamo di poter sintetizzare nel sottolineare come nel nostro Tito ritenere costituzione è un punto di riferimento molto significativi
La Costituzione significa per noi un rapporto fra scuola e quello che dovrebbero esser la scuola dello Stato per non lasciarci inchiodare nella difesa di questa scuola di Stato
E al tempo stesso non lasciarci ingabbiare in tutti quei discorsi abbiamo sentito stamattina gli artifici con cui vengono mistificare certe questioni di fondo quando si confonde pubblico statale o si mescola il discorso del senso ove lo si fa diventare col nome dello stato diciamo ecco il punto di riferimento per poter fare tutti i discorsi proiettati verso il futuro senza però perdere
Un orientamento ben preciso e la Costituzione e per questo l'abbiamo posto nel nostro titolo quindi Scuola e Costituzione non vuole essere semplicemente un punto di riferimento marginale ma un elemento caratterizzante
E su questo e si sono ritrovate
Tutta una serie di forze sentivo adesso Lucio Luzzatto che invitava a trovarsi un punto di riferimento non sentiamo centralmente la pretesa rilascerà però per un anno e più anzi dall'ottantasei al luglio ottantasei abbiamo costituito una sei di concreta che nei fatti ha permesso alle associazioni degli insegnanti dal CDA la Fismic alle mie ceneri al comitato genitori democratici alla CGIL scuola la UIL scuola
A tante associazioni di base impegnate in una recita alle forze religiose
La Federazione Chiese evangeliche un Comitato ebraico per i diritti civili e comunità di base
Sono tutti presenti in questo Comitato ovviamente senza per questo sentirsi totalmente rappresentati dal Comitato che avendo il compito di prendere delle iniziative concrete ovviamente non può aveva una rappresentanza complice uno di questi realtà appai tutto lo suo
Ovvio spazio di iniziativa anche perché il comitato stesso
A un ambito molto preciso i quali si muove e da quel
Bene la
Lotta contro chi tenta di realizzare una egemonia non solamente sulla scuola ma sull'intero processo educativo
è un'egemonia
La cui aspirazione è molto lontana
E che in questi ultimi tempi si è rivelate si è precisata nel tentativo di realizzare la confessionali trazione la scuola pubblica e uso uno femminismo il tentativo perché il processo è piuttosto avanzato
Nel finanziamento alle scuole private
Non li consideriamo come due ganasce di un'unica Tenaglia che da tempo cerca di stringere torno a ripetere non sulla scuola ma all'intera
Azione educativa che la solita intende svolgeva il suo nuove generazioni per piegarla ad un certo discorso egemone
Ebbene questo fronte
Nel quale noi abbiamo intenso collocarci in questi ultimi tempi e l'abbiamo sentito dire stamattina in vario modo è stato rimesso in movimento
Da due iniziative il clamoroso la sentenza del Consiglio di Stato
Questi discorsi che si vanno facendo anche senza nuovi sono in molti a pensare che questi discorsi siano da prendere con una certa attenzione perché possono nascondere manovre concrete reali molto più pericolose non è un caso è stato detto stamattina che il discorso dica Loris sul finanziamento
Agli stipendi
Dei professori delle scuole parificate sia venuto proprio lo stesso giorno in cui i giornali avrebbero voluto parlare di quell'altro decreto che invece realmente era stata approvata comunque il dato di fatto è chiaro cioè un discorso sul finanziamento alla scuola privata perché poi di fatto abbiamo sentito di figure Venezia Giulia e già concreto questo finanziamento in molti comuni
Anche spesso amministrati dalle forze democratiche i finanziamenti alle scuole private sono notevoli
Quindi
Non è tanto il problema del concreto
Anche perché è stato detto dice molto prudente nel deviare risorse alle scuole di Statale scuole privarlo tanto nel concreto nella realtà quanto nella immagini quel discorso che si va facendo con questi finanziamenti si intende legittimare la scuola privata
E portarla allo stesso livello la scuola pubblica cioè andando a colpire nel cuore quello che abbiamo sentito poco fa dire
Discorso fondamenta la scuola lo Stato non esso un servizio sociale per una istituzione lo Stato che non può essere mai in nessun modo alla pari con gli altri
Anche se altri potranno avere dallo Stato la concessione di lasciare degli stessi titoli che lo Stato rilasciate verso le scuole questo non significa che ci sia questa parità
Perché lo Stato non può abdicare alla sua funzione preminente di garantire alla società la formazione e nuove generazioni su questo dicevo noi siamo
Profondamente uniti anche se poi sul modo di realizzare questa battaglie ci sono Silenzi orientamenti ma per esempio a proposito di quello che sta succedendo adesso e in particolare su queste conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato siamo fondamentalmente un mitico ma adesso cercherò di dire presentando le risposte che noi cerchiamo di dare e che cerchiamo di sollecitare a queste iniziative
In primo luogo
Essendo molto attenti a questi dinamiche non siamo rimasti sorpresi da quello che il Consiglio di Stato ha detto tant'è vero che da tempo lo andammo pensando che ci dovesse essere una iniziativa legislativa
Per definire l'area delle attività facoltative all'interno delle quali poter collocare
Non si limiterà i giorni
Questo il nostro auspicio è stato interpretato è stato in qualche modo chiaramente soddisfatto da un'iniziativa autonoma delle dei gruppi parlamentari di diversi orientamenti che hanno come avete sentito anche dire poco fa da voleva usare
Promosso e presentato un disegno di legge più o meno
Con identici elementi al Senato e alla Camera tendente a definire
L'orario scolastico e il posto che in esso devono aprire le materie obbligatorie per tutti le materie facoltative le attività facoltative
I momenti elettivo attraverso questo strumento noi pensiamo ci riconosciamo in pieno in questa iniziativa parlamentare pensiamo che oltre a portare in Parlamento il discorso si possa riportare il discorso anche nell'opinione pubblica la base e per questo abbiamo in animo ecco una delle prime iniziative del quale intende appunto presentarvi il quadro
La raccolta di firme su questa legge
Certo ci rendiamo conto da difficoltà di riportare il discorso alla base chiunque di noi nella scuola sa quanto gravi frustrazione c'è tra gli operatori scolastici in questo momento
A carico riesce da una battaglia duratura
Che non ha vinto perché ha avuto i soldi
Che sente di aver perso perché nessuna forse riuscita a Davigo lo sbocco che molti auspicavano vale a dire la poltiglia di incidere sulla riforma l'organizzazione del lavoro
E quindi è molto difficile
Riportare alla base questo discorso anche i genitori degli studenti ce lo diranno poi i compagni collega studenti non sono così fortemente motivati anche perché gli sta passando
E loro subiscono in prima persona
Sta passando un'opera
Massiccia
Di
Illegalità di prevaricazione
Di discriminazione sono di questi giorni i fatti più
Inquietanti
Il bambino di Pescara costretta a scrivere perché attivo
O la maestra la provincia di Como che ci scrive di essere stata obbligata nonostante ci fosse dichiarata non disponibile
All'insediamento della regione ad accompagnare i suoi scolari dalla scuola fino almeno alla porta della chiesa dove si sarebbe celebrata la messa che per consuetudine si celebra in orario scolastico
Sono semplicemente due
Segni di quello che sta succedendo il terribile nelle scuole
Eppure nonostante tutto questo
Noi pensiamo che sia possibile questo rilancio perché c'è gente che continua a resistere
Provincia di Caserta un direttore didattico che si oppone alla pretesa del vescovo di fare in orario di lezioni corsi obbligatori per i maestri da luglio minati per l'inserimento nel giorno di ruolo che lui ha destinato e ritenuti idonei
E se non saranno presenti il prossimo anno avranno l'incarico e questo direttore si è opposto così come trenta studenti di Trieste
Si stanno preparando all'obiezione sia l'insegnamento grazie regioni sia le scelte o per la materia alternativo Prosperi individuale pronti a sfidare ogni possibile momento repressivo ce ne parlava ieri proprio rappresentante del Comitato locali Trieste ci diceva non lasciateci soli a difendere e a sostenere che ecco io rimbalza in questa sede questo appello
Noi siamo pronti a non lasciarli soli
Vorremmo però non esser soli a sostenere queste iniziative ed è stato fatto la Pastore Gianpiccoli stamattina un pressante appello perché il discorso del Nord diventi un discorso generalizzato ecco noi siamo convinti
Che non sia questo il momento di mollare questo fronte e ne siamo pronti a non farlo
Stiamo mettendo in moto
Un meccanismo più diretto per tenere i contatti con i comitati
Scuole costituzioni locali recentemente abbiamo tenuto la seconda assemblea di questi comitati
E presto speravo più fosse pronto per oggi ci sarà un bollettino interno di comunicazione al Comitato nazionale comitati locali i quali si danno notizia di tutte quelle iniziative che si svolgono
Premiamo sulle forze politiche perché considerino quella facoltativa veramente la linea del Piave dalla quale non si può tornare indietro
Ci mettiamo a disposizione di tutte quelle iniziative locali a difesa di situazioni appunto di illegalità
E cerchiamo soprattutto di mettere in moto
Forse perché si eviti la regolamentazione per legge l'attività alternativa ed è stato detto stamattina
Noi pensiamo a tirarti operativa è un necessario tappabuchi perché nasco elementari e le scuole medie specialmente è difficile tenere duro sul no quando poi significa vagare per i corridori
Oppure essere confinati in qualche bugigattolo
Però questo non può significare
L'accettazione di questa opzionalità e quindi nessuna regolamentazione anche sotto come ieri la proponeva su Repubblica
Presso il Visalberghi dopo l'analisi molto lucida delle
Discriminazione delle prevaricazioni che ci sono in atto alla fine consiglia che forse si può trovare il modo di dare una regolamentazione nazionale a queste attività argomenti interessanti ma che non colgono il rischio che questa regolamentazione a cioè di
Consolidare questa situazione che noi riteniamo assolutamente inaccettabile
Questo fronte noi continuiamo a tenerlo però e in questi ultimi tempi abbiamo cominciato anche a vedere in che modo nostro comitato può diventare anche una serie di iniziative tendenti a portare avanti il discorso contro i tentativi di
Finanziamento lo squalo
Privata nel senso che dicevo
E l'abbiamo messo in moto un meccanismo per il quale sollecitando anche molto le associazioni si è avviato un processo di riflessione sul tema della laicità non perché siano mancati finora contributo in questa direzione ma perché noi pensiamo necessario finalizzare questi studi e queste riflessioni
Ad uno scopo molto preciso
Sconfiggere sul campo questo processo questa tentativo molto forte di delegittimare lo Stato
Ma la funzione di assolvere al compito di controllare gestire e promuovere la formazione nuove generazioni questo Prot qui il compito di via delegittimare lo Stato da tempo c'è la cultura cattolica recentemente abbiamo visto che anche in campo
Bella pietà sinistra
Sono emerse voci in questa direzione noi pensiamo che sia svolge un'opera di approfondimento culturale per rilanciare invece intorno al tema da recita proprio in quella ricerca che consenta a quelle forze a cui faceva riferimento prima il professor Luzzatto di trovarsi in qualche modo concordi su una piattaforma che può essere il pensiamo che senz'altro
Il termine i termini usati siano molto efficaci possa ritrovarsi in questo discorso della difesa rinnovamento e riqualificazione la scuola lo Stato
Allora la parola Federico Ottolenghi della lega degli studenti comunisti così dovrai compagno Manacorda buon compagno Spar del dei terzi
Concludiamo non si lavori con dando la parola chiaramente interno
Rispetto rigoroso
Nei venticinque studenti per classe
Nessun doppio e triplo turno in più sull'anno precedente riforma degli organi collegiali autonomia scolastica decentramento l'apparato amministrativo elevamento dell'obbligo e infine la riforma dei programmi e struttura unitaria dalla secondaria superiore
Questo non è compagne e compagni il programma della lega degli studenti medi ma le dichiarazioni di intenti lasciata un anno fa dal ministro Galloni in una lunga intervista che probabilmente molti di voi si ricordano fa tutto scuola
Oggi a un anno di distanza di tutto questo rimane solo una sperimentazione in due scuole di Cagliari quadro pulitura mi dalle otto alle ventidue a liti all'ITC Baccari da e a Leonardo
Non uno prescindiamo per un momento dal merito ma letteralmente non uno degli impegni assunti allora dal ministro è stato non dico conseguito ma avviato per lo meno a compimento
A tre anni dall'esplosione del movimento studentesco dell'ottantacinque siamo ancora fermi a quei problemi di edilizia scolastica denunciati allora e che ci venne detto costituiva una piattaforma limitata limitante
Si è fortemente acuito il divario tra Nord e Sud tre mila Aule mancanti a Napoli non sono poca cosa
è per te perciò tanto più grave che recentemente Gallone abbia avviato una vera e propria campagna per il finanziamento statale per la scuola privata che non si arresta neppure di fronte allo stravolgimento di quella Costituzione che in quanto un ministro della Repubblica Galloni dovrebbe difendere
Noi crediamo che questo misto misto di inadempienza cialtrone Isca costellata di interviste
E di protervia privatizzando e siano più che sufficienti per chiedere le dimissioni di un ministro che ormai rappresenta un pericolo costante per la pubblica istruzione e devo dire che dagli interventi di oggi mi viene una conferma
Della necessità di questa richiesta guardate non si tratta di una cosa di poco conto io credo che la scuola si definisca pubblica non solo in base al fatto che lo Stato a pagare gli insegnanti
Condizione necessaria ma non sufficiente evidentemente come dimostra la proposta che non si è capito se di galloni e di chi altri di pagare gli stipendi agli insegnanti delle private
Io credo che la scuola si definisca pubblica relazione al suo ruolo nella società ai suoi Fini e alle sue caratteristiche
Due sono allora i punti i punti essenziali a mio avviso una scuola che individuerà realizzi standard formativi omogenei e crescenti su tutto il territorio nazionale
Operando interventi differenziati e più incisivi laddove più arretrate sono per ragioni geografiche e sociali di classe o culturali le condizioni di partenza
E in secondo luogo la scuola che sviluppi la capacità critica
E consentendo promuovendo libero sviluppo dalla personalità e delle opinioni attraverso l'autonomia individuale il pluralismo e la ricerca il confronto collettivi questi sono io credo gli elementi che danno ragione della necessità di una scuola pubblica
E bisogna pur dirlo dell'impossibilità della scuola privata di competere con essa su questo terreno perché lì nella scuola privata come notava recentemente Luca Canali la formazione non è il fine ma un me un mezzo
Mezzo per il profitto o per l'indottrinamento o per entrambi questi
Fini
Ma proprio per questo è grave la sentenza del Consiglio di Stato anche al di là dell'ora specifica
Della questione specifica dell'ora di religione consentitemi una breve parentesi sulla questione delle religione io credo che lo scontro non sia fra cattolici e non cattolici o tanto meno fra credenti e non credenti ma tra chi credente o no ha una concezione laica della vita pubblica dello Stato della scuola e chi credente o no ammette la pubblicazione di una parte non importa quanto grande su un'altra
E qui allora c'è l'altro punto che si tratta di affermare come giustamente diceva questa mattina Gianpiccoli che non è questione di maggioranze e minoranze perché i diritti per definizione sono vincolo e non oggetto alla decisione di maggioranza
E dunque se è vero che il novanta per cento sceglie l'insegnamento della religione cattolica
Bisogna dire senz'altro per amore di verità che questo avviene anche perché chi non si avvale sottoposta discriminati a discriminazioni e anche perché l'ora di religione a scuola in realtà quasi sempre un'ora di sfogo e di discussione
Ma al di là di questo dobbiamo affermare che forse che fosse anche uno solo in tutta Italia a non scegliere la religione non per questo sarebbe in alcun modo lecito farne oggetto di discriminazione
Ma dicevo la sentenza del Consiglio di Stato è grave al di là della questione di L'ora di religione
Perché afferma affermando che l'insegnamento della religione rientra nelle finalità della scuola e disegnando così una scuola confessionale vuole far cadere uno dei due pilastri che dicevo prima che reggono e danno identità alla scuola pubblica
Proprio mentre l'altro l'eguaglianza degli esiti formativi eh inattuato a tutt'oggi ed è evidente che far venir meno le ragioni costitutivo della scuola pubblica portare in Da Rin operante una distinzione qualitativa e funzionale fra scuola pubblica e privata e quindi a far cadere le ragioni contrarie
Al finanziamento di quest'ultima ecco perché noi diciamo che Gallo che se ne deve andare ed ecco la ragione per cui come diceva Marguerite non dobbiamo parlare di difesa perché ben poco c'è da difendere densi di rilancio e di riqualificazione della scuola pubblica
E qui è il grande tema dell'autonomia io tralascio le considerazioni generali perché concordo con Marguerite soprattutto quando ricco quando ricorda la nostra opposizione al progetto Galloni non è contro ma in nome dell'autonomia
Cioè per il fatto che lì in quel progetto di legge vi è un divieto di autonomia e anzi un intreccio di tre elementi dipendenza da leggi Fini e soggetti esterni a quelli propri della formazione Alto elitarismo dei presìdi rapporto concorrenziale invece che complementare fra gli istituti vi sono però due questioni su cui mi voglio che voglio sollevare
La prima io credo che lo dobbiamo tenere insieme con più coraggio e maggiore determinazione la richiesta di autonomia con una proposta definita anche se magari parziale sul terreno dei contenuti
Per l'avvento dell'obbligo a sedici anni proprio perché convivono in questo Paese un'evasione dell'obbligo del dieci per cento è una prosecuzione degli studi dopo l'obbligo che supera l'ottanta per cento è insieme un'urgenza e una frontiera di civiltà e di libertà
Elevare l'obbligo ancora vuole dire a far scoppiare clamorosamente ancor più che nell'ottantacinque la questione edilizia elevare l'obbligo deve poter dire anche unificare il biennio permettetemi allora di dire
Che l'ultima proposta proveniente in modo informale discussa comunque in sé dell'apposita commissione in merito ai programmi di storia Storia contemporanea perché si ferma nel biennio perché si ferma storia antica per chi prosegue
Sarebbe degna di stare in un'antologia dell'umorismo mondiale piuttosto che nell'asta che nelle austere Aule del dibattito sui programmi la nuova secondaria
Ma perché allora non lanciamo noi una proposta provocatoria di rottura
Ma applicabile compra concreta capace di parlare anche agli studenti che agli insegnanti
Perché non chiediamo che subito magari attraverso un dibattito parlamentare si decida che la storia nel biennio già in questo biennio frammentato e stantio è storia moderna e contemporanea
Diamo un segnale forte mettiamo in moto un meccanismo di trasformazione anche non organico ma che per lo meno inneschi dei mutamenti nella direzione che vogliamo la seconda questione che volevo sollevare
Riguarda l'età dei sedici anni credo che la questione dei sedici anni debba rivedere una nuova frontiera per riconsiderare il ruolo e i diritti dei cosiddetti minori e mi pare che una recente sentenza della corte costituzionale ci conforti in questo e allora però si pone un problema
La nostra idea di autonomia è o non è un'idea di autogoverno rispondo oppure no all'orientamento per una società fortemente auto governata in cui il baricentro dell'organizzazione della decisione tende a spostarsi verso il basso
E allora che autonomia è mai possibile finché uno dei due soggetti che stanno nella scuole che fanno la scuola non dico che non veda riconosciuto il suo ruolo i suoi diritti la sua autonomia ma addirittura non è neppure riconosciuto come soggetto ma può questa è solo la battaglia soltanto della lega degli studenti medi o non deve essere assunta direttamente come finora non è avvenuto dal partito comunista
In altri termini
Il riconoscimento che esistono soggetto studentesco cui va accordata fiducia che deve essere individuato come interlocutore indispensabile per la trasformazione della scuola al quale infine devono essere riconosciuti i diritti e poteri cioè cittadinanza è questione aggiuntiva nel momento in cui si parla di autonomia e di riforme qua è una questione dirimente in base alla quale cioè si giudica positivo o negativo un Progetto e allora per esempio sono d'accordo sulla proposta che avanzava Marguerite e che poi Mussi rilanciava questa mattina a proposito del terzo Fronte ma perché non ci siamo accorti del terzo Fronte che già era già in questi anni nelle scuole e che veniva proprio dal mondo studentesco io credo che qui ci sia un ritardo di cui bisogna assolutamente recuperare e che credo sia stata un'occasione sprecata
Non sono compagne e compagni queste questioni marginali e neppure io credo astratte o lontane molto concretamente vuole dire sostenere una proposta di legge stralcio per il riconoscimento dei comitati studenteschi
Molto concretamente vuole dire per la lega costruire come sta avvenendo in questi giorni
Quel sindacato studentesco quell'unione degli studenti di cui abbiamo più volte parlato e che oggi finalmente sta diventando realtà in alcune città italiane in questa stessa città e devo dire per gli insegnanti comunisti come finora non è avvenuto ovvero la sponda un confronto opporsi come interlocutori di questi studenti
Molto concretamente ancora vuole dire che in questi giorni si sta consumando l'ennesimo attacco senza clamore senza interviste questa volta ma con i piccoli silenziosi e vischiosi ostacoli della burocrazia
A quella parvenza di democrazia che esiste nella scuola
A fine mese si deve votare per il rinnovo degli studenti nei consigli d'istituto
Sono decine le scuole di cui finora abbiamo avuto notizia che non hanno convocato le elezioni o che hanno comunicato solo due giorni prima della scadenza ieri per domani i termini per la presentazione delle liste
Questo fatto gravissimo tanto più perché colpisce chi per la prima volta si affaccia un'esperienza di democrazia è resa possibile dalla disattenzione dal silenzio che regna un attorno agli studenti che ai loro diritti
Io voglio qui denunciare la responsabilità del ministero e chiedere al partito un impegno in Parlamento e nelle scuole perché sia ristabilita la legalità calpestata
Credo infine che sia opportuno chiudere questo intervento con una richiesta molti compagni e amici che in questi mesi e anni sono rimasti in ombra
Mi riferisco a tanti personaggi del mondo della cultura che non la parte significativa per quantità e qualità hanno aderito all'iniziativa di oggi
Sulla scuola e sulla formazione si gioca la partita che riguarda il futuro di una generazione è una parte rilevante degli assetti della società di domani nell'azione libertà civiltà eguaglianza
Soprattutto non pensiamo
Che la scuola sia immobile essa è già cambiata mi sta già cambiando perché è cambiato il ruolo che occupano l'abito di uno studente in relazione ad altre agenzie formative che a culture linguaggi e conoscenze assolutamente esterni alla scuola propri patrimonio proprio di tanti
Studenti
Perché in decine e decine di scuole sono in atto interventi fortemente condizionanti di impresa e industrie dettati e ispirati a tutt'altri fini che quelli alla formazione pubblica
E infine perché un centinaio di scuole sono in atto forme varie di sperimentazione e di diverso
E di diverso segno
Credo dunque che si debba avere consapevolezza che vi è una questione di grande rilievo di grande urgenza una questione che richiede e che vale sapendo che siamo già in ritardo il massimo impegno di tutte le risorse ed energie intellettuali non solo attraverso la sottoscrizione degli appelli e le prese di posizione
C'è bisogno molto di più tanto di una funzione di elaborazione di proposta di singoli singoli personaggi esponenti del mondo la cultura della ricerca della scuola dell'università
Tanto di una funzione di lavorazione di proposta quanto della funzione di sostegno e di solidarietà all'impegno la volontà di tanti studenti di cambiare questa scuola credo che questa attesa non possa e non debba più andare delusa
La parola al compagno Manacorda
In quelle come sempre tra i dieci e il quarto d'ora se uno PayPal sedici e sette notti interrompere
C'è una seria gioia nel partecipare a una riunione in cui c'è tanta ricchezza di intelligenza di impegno morale spero anche sempre più di concreto impegno politico
Ma questa gioia non mi fa passare
La voglia
Di portare un contributo polemico
Perché debbo dire
Che non sono ancora soddisfatto
Di certe espressioni che rivelano una timidezza di fondo nella nostra posizione
Compagno Mussi alcun intervento mi sento molto vicino
Ha parlato della legittimità di ogni posizione prima di Noemi riguardi del concordata
Bene io comincerò dal contestare anche una delle sue affermazioni
Quella che forse sembrava la più polemica
Cioè la richiesta che cominci una marcia inversa sulle prime
Applicazioni del concordato
Non mi può bastare
Non mi può bastare anche caro ma ieri
Sentirsi dire che l'interpretazione data
Dal Consiglio di Stato in quella sua infame sentenza
Non è l'interpretazione corretta dell'articolo nove del concordato
E richiamando il siccome tu hai fatto al valore storico e ideale del patto che fu allora stipulato per questo ho detto che avevi difeso il concordato più del necessario
Non le applicazioni del concordato
Ma il concordato e in particolare il suo articolo nove
Sono una palese grave profonda violazione della Costituzione
Moderno
Sì gli o di Stato
Sull'ora di religione l'ora alternativa ma c'è una sequela di sentenze
Non so se die più sciocche o più in malafede
Che volete scali in tribunale per poterle dire lì
Da parte dello stesso Consiglio di Stato
E anche della corte costituzionale più ragionevole ma non tale da soddisfare la coscienza di un cittadino che volesse cittadino di uno Stato democratico
Mi richiamo alla paradossale sentenza
Del Consiglio di Stato sul crocifisso da mantenere nelle Aule re che il Concordato nuovo cancellerebbe il Concordato vecchio ma non ti decreti fascisti che lo precedevano
E in nome dei quali del crocifisso è stata appeso nelle aule delle nostre scuole in quanto simbolo della religione di Stato del nuovo Concordato cancella c'è la sentenza paradossale quasi divertente io spero che il professor Conso l'abbia scritta ridendo
Sulla bestemmia
La quale venuta meno
La religione di Stato
Si dovrebbe pensare che non esistesse più come reato
In quanto è legata all'articolo settantaquattro del Codice Penale fascista considerato reato perché le doveva la divinità i simboli e le persone della religione di Stato che non c'è più deduzione della corte costituzionale
Per l'uguaglianza delle religioni questa volta la motivazione almeno democratica
La bestemmia si estende a tutti i culti ammessi e io mi domando se quello di Zoroastro o di UI sull'opportunità sono culti ammessi e se io possono liberamente bestemmiare
C'è poi
La sentenza della Corte costituzionale
Sulla legittimità costituzionale del concordato fatta immesso un ricorso che non era certo il migliore possibile che lamentava la disuguaglianza fatta dal Concordato prova a proposito dell'epoca dei regione alternativa agli studenti
Risposta sir concordato che aveva delle situazioni
Di diversità però la colpa non è del concordato e della successiva legislazione che è venuta a mancare e così si assolve il vero colpevole una sequela ignobili sentenzia convenisse tribunale
Di nobili sentenze si può dire per questa tribù
In cui quella del Consiglio di Stato sull'allora alternativo all'ora di religione supera veramente ogni limite
Perché sembra che sia fatta per tre quarti
Per difendere la parità di diritti di quelli che perdono L'ora di religione giustamente diceva Fabio Mussi stamattina sarebbe come allora per compensare quello che prendiamo non tanto ammesso obbligarci andare lo stesso in chiesa
Ma poi alla fine rivela la sua vera natura quando dice che in realtà se non si creassero un'alternativa se cioè si lasciassero liberi gli studenti
Neve debba essere discriminata L'ora di religione cattolica perché tutti preferire messi di fronte all'alternativa ora di religione o libertà preferirebbero la libertà
Dunque il la preoccupazione del consiglio di stato dopo cinquanta pagine di ignobili difese
Della parità dei diritti altrui realtà vuole difendere la prerogativa della religione cattolica che badate bene
Non è che la storia si è maestra di vita ma la vita mia maestra di storia
Se andate a rileggere la storia dei nostri dibattiti su questa faccenda nell'Ottocento
Settantaquattro ottantotto mille novecentoquattro mille novecentoventinove eccetera
Troverete gli stessi argomenti di stesse ricorsi agli stessi entità amministrative col giurisdizionali dello Stato
Come oggi mattinata è qualche cosa di singolare che per esempio
Sotto il fascismo la chiede anche prima quando ha potuto la chiesa rivendicava L'ora di religione e la rivendicava all'inizio delle lezioni
Perché essendo di fatto obbligatoria salvo esonero
All'inizio delle lezioni assumeva un valore di principio e infatti si accompagnava alle prediche ai canti sacri
Adesso che non è più obbligatorio lavori in mezzo
E posta argomenti del tutto diversi opposti a quelli che usava allora la disinvoltura di questa gente non affine
Ma veniamo al concordato dal pecche io sono costretto a insistere
Non è vero
Checché ne dica la Corte costituzionale che il Concordato e costituzionalmente legittima
Quell'articolo nove
Sia stato applicato male non era questa l'applicazione corretta
Anzi una parentesi
è anche vero purtroppo che con le prime applicazioni come diceva Mussi noi siamo arrivati al tragico punto che perfino questo concordato può essere una difesa
Conto Falcucci Poletti Galloni e tutti gli altri ma questo capitava anche col concordato fascista io ho passato la mia vita grazie al partito dalle associazioni laiche di difesa
E di sviluppo della Scuola nazionale trovandomi sempre totalmente d'accordo non solo col mio partito ma anche con gli altri
Proprio su principi costituzionali comuni e spesso ci siamo dovuti accorgere che il Concordato fascista e alla difesa
Possibile di fronte ai passi avanti che faceva in senso confessionale Gonella gli altri ministri democristiani o socialdemocratici o altro
Bene anche questo concordato è diventato una possibile difesa ma questo non vuol dire che siano che il male sia nelle prime applicazioni c'è nella Costituzione
Un principio fondamentale di cultura tutti lo sappiamo a memoria ma vorrei che non fosse dimenticato e che se ne vedesse il senso
E nella prima affermazione del primo comma dell'articolo trentatré
L'arte e la scienza sono libere e libero nell'insegnamento
Oggi Cerroni ci richiamava a principi culturali bene il primo e più grande principio culturale è proprio questo
è un principio come chiamarlo diventerò laicismo sì di vecchio ed eterno laicismo è una grande conquista storica
Che ha dietro di sé nel nostro Stato poco più di un secolo di vita Mario civiltà moderna è qualche cosa di più
Se non dimenticassimo questa storia che alle nostre spalle e avessimo paura del vecchio laicismo rischieremmo di dimenticare il significato profondo di laicità e di cultura insita in questa affermazioni di principio
Noi crediamo in una laicità che è superiore
A ogni particolare religione al perché anche ogni spirito religioso può farla propria
Che a dispetto della libertà delle coscienza di ciascuno il rispetto della libertà della scienza e del suo insegnamento questo principio abbastanza nuovo del nostro Stato
Ora tutti i discorsi che si fanno oggi
Che ci portano a a discutere
Della dell'ora di religione l'ora alternativa e degli oneri per lo Stato che sono l'aspetto diciamo spirituale e materiale nella stessa battaglia
Non ci possono far dimenticare questo principio di libertà e che quando la costituzione nel terzo comma dello stesso articolo trentatré parla di parità
Dice per prima cosa la legge
Nello stabilire i diritti e gli obblighi obblighi delle scuole che chiedono la parità deve assicurare parità eccetera eccetera trattamento equipollente eccetera
Nello stabilire i diritti e gli obblighi bene ha detto oggi Mussi e mi è spiaciuto molto sentirlo dire anche per lui
Che quel principio fondamentale di libertà che il primo principio possibile di cultura che ispira la nostra scuola che la nostra scienza
Non può essere cosa esclusiva della scuola di Stato ma deve valere anche per la scuola privata che chieda la parità non è pensabile
Che vi è stato un riconosce a compiere conosca come il principio della propria scuola fondamentale
Il principio della libertà di insegnamento e poi li conosca pari alla propria scuole che si fondano sull'insegnamento dogmatico e che negano questo principio di libertà
Eppure quell'articolo nove bisogna rilegge il solo io non ne so comma è una menzogna è una violazione della Costituzione comincia con l'affermare
Che esiste un principio nono costituzionale di libertà della scuola dell'insegnamento quando la storia
Maestra di vita quando abbiamo una vita che ci faccia maestri per capire la storia ci dovrebbe aver insegnato
Che per tutto un secolo della nostro Stato liberale
La libertà di insegnamento
Principio laico testati in contrasto con la libertà della scuola oggi Mussi diceva pluralismo nella scuola e non pluralismo delle scuole la stessa formula ottocentesca
Clou libertà di insegnamento cosa contraria religione fatta per invertire le conoscenze diceva leone decimo terzo
Era il vessillo della laicità libertà della scuola cioè libertà dei privati istituire scuole in gare a un quelle dello Stato era e la rivendicazione cattolica
Nel secondo comma si parla della religione cattolica come patrimonio storico del popolo italiano e dove mettiamo il nostro grande patrimonio di laicità è inutile che io te lo ricordi perché lo conoscete tutti dei nostri grandi autori nelle nostre battaglie nelle sofferenze nelle vittorie e nelle sconfitte della nostra storia
E poi che poi parlare successivamente
Di fare devi fare dell'insegnamento cattolico la finalità della scuola non è la prima volta che compare la parola finalità compariva già nella riforma della scuola media ce l'avevo inserita e poi l'hanno ripresa e valorizzata che cosa voleva dire voleva dire quel quell'inciso nel quadro delle finalità della scuola
Che la religione cattolica la finalità della scuola laica dello Stato fondata sulla libertà di insegnamento
O che essa deve piegarsi come io intendo alle finalità laiche della nostra scuola è un imbroglio e comunque da quell'imbroglio non poteva in nessun modo derivare Azzi
Che siccome c'è un patrimonio storico e siccome si parlava da mente ambiguamente
Di finalità
Da questo diverse dovesse derivare con un salto logico una vera acrobazia il fatto che nella scuola di Stato a fondata sulla libertà fosse obbligatoriamente inserito anche se facoltativa per i singoli un insegnamento non libero ma dogmatico
Quell'articolo nove euro la serie di intollerabili contraddizioni di intollerabili violazioni
Della costituzione ed è la mia pazienza perciò finito grazie
In palio il Marsella
Per l'ultimo intervento poi concludiamo i lavori di questa consunte
Ma compagni rapidamente anche perché l'insieme degli interventi io credo abbiano sicuramente perfezionato quel grado di consapevolezza che su tutta una serie di questioni che hanno cominciato a caratterizzare il nostro dibattito politico nell'ultimo anno
A partire dalla campagna per l'elezione degli organi collegiali io credo che abbiamo raggiunto un buon grado su quelle cose di di di sintesi di consapevolezza di e anche di elementi per andare avanti
Aggiungo qualche elemento anche qualche testimonianza voglio dire io nelle ultime quarantotto ore sono stati in qualche modo testimone diretto e coinvolto
Del poi la gravità nella cale nella quale alcune questioni di cui oggi si è discusso
Sono prestiti la gravità che presenta all'interno della scuola
Il Consiglio di circolo
Nel quale sono presente
Come genitore
Nella riunione di ieri ha visto e ha dovuto prendere atto di come il direttore didattico
Ha scelto come un sull'obiettivo quello di sabotare le delibere del consiglio di circolo
Nella scuola un liceo sperimentale dove c'è un altro e mia figlia
Il vice preside della invitato a entrare nell'aula
Dove si svolgeva l'ora di religione
Dicendogli che non vi era proposto per coloro che hanno scelto e non avevano scelto la regione dove poter restare e quindi non le rimaneva chi assistere magari da
Quando si le orecchie proprio in questi termini con un invito abbastanza paternalistico da parte di un altro insegnante
L'in sé il professore di Filosofia che gli diceva bevendo almeno confrontati con la religione cattolica invece di non voler venti di non volerci entrare a contatto risultato che mia figlia è stata e in bagno per un'ora
E che naturalmente poi l'indomani sono andato io dal preside esporrò le mie proteste
Ieri pomeriggio infine si è riunito il collegio dei docenti della scuola dove io insegno
E il preside un istituto tecnico industriale con duecentocinquanta insegnanti e riuscire a tenere impegnato in una discussione che è anche coinvolto una serie di insegnanti promotore e trenta
Sud dove come quando e per quanto tempo gli studenti dovessero essere impegnati a bere la Coca Cola
Acquistata dalla mensa
E io ieri sono scappato via dal collegio docenti perché facendo delle considerazione estremamente preoccupato
Di fronte allo stato di degrado in cui versano gli organi collegiali
E facendo delle considerazioni tra il livello degli analisti della consapevolezza che ci anima delle proposte
Che tra l'altro hanno aveva cominciato anche a guidare la campagna elettorale su gli organi collegiali anche i buoni risultati che abbiamo conseguito
E invece poi
Questo tipo di realtà nel quale parole come gestione sociale
Possibilità di fare delle relazioni sociali un elemento di governo della scuola vengono poi
Anche scientificamente vanificate o addirittura sabotatore
Nella quasi indifferenza della società circostante
Mentre invece ancora in qualche misura continua ad essere queste seri sedi di conflitto
Negli organi collegiali che sono i in un certo qual modo l'espressione in qualche modo
Dei arretramenti
E anche il risultato di sconfitte precedenti dobbiamo comunque registrare
Ancora elementi di conflitto seri di conflitto che ancora oggi non risultano adeguatamente valorizzato e potenziato dalla nostra stessa iniziativa comunque dall'iniziativa di tutte le forze
Tra l'altro che in questa sede come anche la conferenza si sono espresse che comunque sono attende e pressione
Quindi occorre sicuramente
Che la questione degli organi collegiali della loro riforma sia i diventi un pezzo importante
Dell'iniziativa nostra affinché anche la stessa battaglia per l'autonomia riesca coinvolge in modo organizzato nelle sedi appropriate valorizzando poi il ruolo anche delle figure che dobbiamo coinvolgervi
Affinché questa battaglia forse avere un respiro e affinché in qualche modo riusciamo a concretizzare quello che questa mattina dice il compagno Mark Vieri e cioè sarebbe un grave errore
Se i nostri avversari
A partire dalle forze di governo e e da chi Point all'interno di queste forze di governo si caratterizza di un maggior protagonismo a comincia Partito dei socialisti accettassimo il terreno in cui noi
In qualche modo appariamo semplicemente
Come difensori
Della scuola pubblica per quello che
La realtà ci dice a un tempo che questa scuola pubblica
Va cambiata e che la possibilità di salvaguardare quei valori quelli legalità quel pezzo di Stato e di democrazia che la scuola rappresenta sta nella possibilità di creare un fronte una sponda in cui non ci sia la scuola pubblica così come ma un progetto di scuola moderna rinnovata e democratica
Certamente si tratta di organizzare allora nel modo migliore quel fronte quelle alleanze
Che per
Che sono necessarie a questo scopo
Le forze sociale i genitori il cittadino e bisogna che venga coinvolto sulla base di un programma che veda la possibilità il dare una sponda una realizzazione alla sua funzione all'interno della scuola non possono essere questo gli attuali organi collegiali ma tutti sappiamo che non possiamo perdere la battaglia di organi di gestione sociale della scuola
Se perdessimo la battaglia sul rinnovo degli organi collegiali perderemmo un pezzo di alleanze sociali su questa questione
Perché non esiste un altro ambito oggi un'altra finestra
Un'altra porta d'ingresso attraverso il quale il cittadino riesce a cogliere il perché
All'interno della scuola può svolgere un ruolo di potere sociale di potere democratico e nel quale in qualche modo il conflitto con il burocratismo centralistico in qualche modo può avere un risultato positivo
Non esiste un altro anzi semmai sotto questo punto di vista potrebbe apparire più semplice una sponda in cui il conflitto si risolva
Attorno ad una scrivania in cui dall'altra parte ci sia il direttore di una scuola privata
Insegnanti
Anche gli insegnanti io credo
Che vadano certamente vanno visti come un pezzo forte di questa alleanza che sulla questione della scuola debbono
Deve poter trovare modo di combattere la sua battaglia ma è certamente vero che agli insegnanti vanno trovati anche le sedi
E i luoghi in cui l'insegnante possa vedersi possa riconoscersi in quelle che sono le sue come dire esigenze positive
Io sono d'accordo sotto questo punto di vista con quello che questa mattina diceva Benzi corre immediatamente e
Io naturalmente attendo con ansia il concretizzarsi di questa battaglia
Un'iniziativa che tende in qualche modo abbiamo rizzare attraverso l'orario l'aumento l'orario di lavoro quegli aspetti che da sempre costituiscono per noi le condizioni
Affinché la professionalità dell'insegnante la sua potenzialità operativa intellettuale trovi un riscontro all'interno della scuola e la prima cosa è naturalmente la ricostituzione di un binomio tra orario e salario e la ricostituzione di uno spazio orario dove l'insegnante possa come dire riconoscersi come soggetto collettivo di un progetto
Soggetto collegiali un progetto collettivo di un progetto che in cui diciamo la didattica il progetto di dati educativo diventi un percorso un processo piuttosto che una ripetitività
E però per fare questo occorre crearlo questo spazio e sotto questo punto di vista dobbiamo registrare che l'ultimo contratto purtroppo si è concluso
In un vecchio modo
Il disagio
Che si riscontra questa volta su questo contratto sta proprio in questo che alle novità enormi in termini sociali in termini di mobilitazione e interni anche di difficoltà se volete ha corrisposto invece un tradizionale modo di concludersi di un contratto che alla fine ha riservato anche l'ultima sorpresa
Anche sul piano salariale e oggi non è emerso questo e lo dico per questo motivo
E non è vero che tutto è andato rose e fiori non tanto per la quantità ma perché sul piano salariale e abbiamo registrato la vittoria di una tendenza che non volevamo che si ripresentasse
La vittoria cioè della della anzianità
Che in modo perverso ingiuste assolutamente iniquo è andato a determinare anche una profonda differenziazione su un elemento assolutamente perversione obolo all'interno della categoria
Quindi sì naturalmente il tempo è tiranno e vado alle contee vado alle conclusioni
Indubbiamente
Occorre e il partito non solo il sindacato
Individui forme inedite l'iniziativa parlamentare di mobilitazione di intreccio
Nella reciproca e nelle rispettive autonomie di tutte le forze che sulle questioni della scuola si impegnano
Affinché siano
Non dico adeguati i risultati di una battaglia politica queste non sono mai dati prima Massimo adeguato in qualche modo le sponde i terreni sul quale i soggetti sociali che chiamiamo come dire arrischiare
Perché una battaglia politica in cui si rischia e in qualche modo però il terreno sia il più adeguato
Il più riconoscibile in e sia anche il più trasparente altrimenti io credo che o la paura
Che in qualche modo noi ci vediamo ogni delle lucertole numero di mesi con la sinistra sensazione
Oltre
Di una sconfitta subita che in qualche modo sia stata inadeguato
La maniera col quale abbiamo affrontato quella battaglia pochi addirittura non l'abbiamo condotta
Allora dove sul concludiamo i lavori hanno parlato diciotto tra amici compagni organizzazione noi ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti tutti i compagni che hanno partecipato diamo la parola al compagno Chiarante per le conclusioni
Sì libretti lo sta dando il suo sempre della
Io non voglio
Io non voglio
Quindi venisse
Se io non voglio certamente
Annoiare le compagne e compagni che sono rimasti fino a questo momento per tutta la giornata
Ripetendo
Temi che già sono stati trattati
In modo approfondito prima di tutto nella relazione di Andrea Marguerite
Relazione con la quale io concordo pienamente perché esprime un parere comune della
Della nostra Commissione della nostro tutti i compagni che sono impegnati nel nostro campo è e più largamente un parere comune come avete potuto sentire anche dalla messaggio che ci ha inviato al compagno Occhetto
Della direzione della segreteria del partito
Sugli obiettivi che oggi dobbiamo porci
Nella nostra azione
Nella scuola e in particolare nella battaglia per la difesa
Il rinnovamento
La qualificazione della scuola pubblica
E
Non voglio insistere dunque su questi temi anche perché mi pare che il dibattito che si è svolto è stato dato molti contributi ulteriori arricchito molto
L'analisi e le proposte
E mi sembra abbia colto bene anche il significato della nostra iniziativa
L'iniziativa non aveva lo scopo di
Affrontare un'analisi sul complesso delle questioni che sono aperte nel mondo della scuola o di fare il punto sui diversi temi che affrontiamo
Nell'ambito parlamentare euro sul complesso delle iniziative
Che veniamo sviluppando
Ma vedo un obiettivo molto preciso l'obiettivo di
Lanciare un grido d'allarme
Di promuovere una mobilitazione
Di rivolgersi sia al complesso delle forze politiche certamente ma non solo politica forze politiche sindacali associazioni organizzazioni diversi orientamenti culturali democratici presenti nel nostro Paese
Perché avvertiamo e lo riassume va bene all'inizio del suo intervento il compagno Luzzatto
Che oggi c'è la necessità
Rilanciare con forza il tema della difesa del rinnovamento della qualificazione della scuola pubblica in Italia perché c'è chi sta lavorando in una direzione che mette
In pericolo anzi compromette sempre più seriamente
Queste condizioni
Che consideriamo essenziali
Per valorizzare la risorsa cultura come si dice
Nella prima parola d'ordine
Del nostro convegno più in generale per
Dare al nostro Paese uno sviluppo
Che corrisponda pienamente a quell'esigenza di
Assicurare una piena valorizzazione delle capacità intellettuale di cui il Paese dispone
Dare pienamente
A tutti i cittadini quei livelli di formazione quella capacità critica quella capacità di fruire del patrimonio culturale
Che è la condizione prima per per una vita democratica
C'è c'è tuttavia una considerazione di carattere storico che a me sembra opportuno riprendere perché penso che come è capitato per me
Anche per gli altri amici e compagni qui presenti che appartengono a una generazione più anziana
Non è stato possibile non ricordare nel seguire il dibattito di oggi le battaglie condotte tanti anni fa
Ci si riferiva ESP specificamente Mario Alighiero Manacorda nel
Nel suo intervento di pochi minuti fa
Le battaglie condotte negli anni Cinquanta quando per la difesa lo sviluppo della scuola pubblica
Fu necessaria una larga mobilitazione di forze democratiche di forze laiche tra esse anche forze c'è autore di orientamento cattolico che però condivideva una coscienza laica e democratica
Dello stato e del ruolo della scuola in uno Stato democratico
Quelle forze che si raccolsero attorno a un'associazione che derivava la sua sigla proprio da quelle parole d'ordine vada ISPI l'associazione per la difesa e lo sviluppo della scuola pubblica in Italia
E ha fatto bene Manacorda sottolineare che quella non era come qualche volta
Qualcuno dei nostri avversari va dicendo una battaglia ottocentesca una battaglia la hit cista nel senso più restrittivo tanto meno o anticlericale
Nera
Una battaglia che muoveva da un'ispirazione largamente democratica
Che era rivolta ad affermare
Un'effettiva
Libertà
Dell'arte della scienza come si dice la nostra costituzione dell'insegnamento
Come i principi costituzionali affermano una reale parità di diritti tra i diversi orientamenti ideali e culturali
Nella costruzione di una scuola che fosse in grado di dare finalmente Alitalia livelli di formazione
Degni di un Paese moderno
Ricordando quegli anni ricordiamo almeno noi che siamo più anziani ma credo
Tutti lo sapete che fu una battaglia non facile
Si svolse in anni oscuri quali per molti aspetti furono gli anni Cinquanta e particolarmente l'inizio degli anni cinquanta degli anni delle maggioranze assolute democristiani
E tuttavia è bene ricordarlo fu anche una battaglia vittoriosa
Perché quella lotta si sviluppò e proseguì direi senza soluzione di continuità in modo naturale nella grande mobilitazione per l'attuazione della scuola
Obbligatorio sino ai quattordici anni e in quella lotta fu sconfitta l'ipotesi
Che era sostenuta dalle correnti più conservatrici del mondo cattolico di una scuola
Dagli undici ai quattordici anni diversificata la la scuola post elementare la scuola d'avviamento la scuola media
E quell'ipotesi fu sconfitta anche col contributo di correnti cattoliche democratiche
Che furono conquistate
All'idea di una scuola è unitaria
E l'impegno per la costruzione della nuova scuola media
Apparve allora fine anni Cinquanta inizi anni sessanta
Sotto ogni punto di vista sotto il punto di vista finanziario politico culturale come l'impegno decisamente prevalente
Così da far passare
Nettamente in seconda linea tra tra le discussioni che apparivano di retroguardia
Il dibattito sulla scelta
Tra pubblico e privato nella scuola
E per lungo tempo nei due decenni successivi
Questo tema rimase in seconda linea in terza linea possiamo dire
Tanto è vero che credo sia esperienza comune un po'
Non solo di coloro che appartengono alla mia generazione ma anche di coloro che sono giunti dopo la lotta politica all'impegno
Nella scuola
Che ancora dieci anni fa a dieci quindici anni fa la grande maggioranza Dinoi era convinta che il problema della scuola privata appartenesse ormai al
Al passato della storia culturale e politica del Paese
Come ha detto anche Sergio Soave nel suo intervento non ci saremmo mai aspettati
Di vederlo riproposto con quella virulenza con cui è stato riproposto
In questi ultimi anni
E perché è questo perché avevamo questa convinzione
E questa demenziale pareva avvalorata dal fatto che già richiamavo che
Non solo appunto
Nell'arco molto largo delle forze laiche di diverso orientamento
Pareva che anche
Tra i cattolici una larga in una larga parte dell'area cattolica fosse passata
L'altra scelta cioè quella di puntare prioritariamente sulla presenza e sull'impegno nella scuola pubblica
Certo in questo c'era anche un elemento di ambiguità e lo sappiamo bene cioè c'era
C'era quella tendenza che è comune al sistema di potere democristiano è stata comune al sistema di potere democristiano nei diversi campi
Ad occupare gli apparati dello Stato
E sappiamo bene come per tanti anni il Ministero di viale Trastevere sia stato uno dei centri di potere sempre e per molti aspetti rimanga ancora uno dei centri di potere prediletti
Della democrazia cristiana
E sappiamo come la scuola sia stata dominata per lungo tempo in qualche misura ancora oggi particolarmente ad alcuni livelli Scuola Materna Scuola elementare particolarmente in alcuni indirizzi istituto magistrale non soltanto dalla
Dal peso della burocrazia ministeriale ma
Dal potente condizionamento esercitato esercitato all'interno da soci dalle associazioni dai sindacati di ispirazione cattolica
E che svolgevano hanno continuato a svolgere gli hai più di altri si altre formazione di questo tipo anche
Un ruolo di fiancheggiamento della Democrazia Cristiana
E tuttavia sarebbe senza dubbio sbagliato dire in sede di bilancio storico per quei decenni che da parte cattolica e democristiana ci fosse
Allora un mito uno
Un minore impegno di quanto poi è tornato ad esserci
Per rivendicare condizioni di favore per la scuola privata confessionale
Soltanto perché si puntava piuttosto
Su questa occupazione della scuola pubblica
E vero invece che c'erano come dicevo anche importanti settori dell'area cattolica e della stessa democrazia cristiana
Nei quali era invece prevalsa tra gli anni sessanta e settanta all'idea di una impegno democratico per la costruzione di una scuola che forse la scuola di tutti i cittadini italiani
E proprio da parte cattolica nel dibattito di quegli anni si sottolineo molto allora il termine pluralistico parlando dei caratteri della scuola pubblica al pluralismo come suo connotato la presenza di diverse
Le diverse correnti culturali e ideali
E l'impegno in questo campo venne indicato anche da parte di questi settori cattolico cattolici democratici come uno degli impegni
Fondamentali che da parte loro si intendeva portare avanti che cosa dunque è accaduto da allora
Che invece ha Ricci ha riportato in qualche modo indietro riportati indietro
Ha riportato all'ordine del giorno il tema del rapporto tra pubblico e privato sino all'offensiva per un finanziamento della scuola privata nei termini in cui la formulata Galloni
Come qui è stato detto certo con un'azione di sondaggio che tende anche a vedere dove si può arrivare va però un'azione di sondaggio che viene compiuta su obiettivi
Proponendo obiettivi
Estremamente ambiziosi
Quali
Difficilmente venivano
Era possibile pensare ancora poco tempo fa
A me sembra che abbiano pesato soprattutto tre fattori e su questi credo che noi dobbiamo riflettere perché
Su tutti questi campi deve svilupparsi
Una nostra battaglia ideale culturale oltre che politica
Per contrastare le tendenze che hanno determinato
Questo processo pericoloso
C'è stato prima di tutto un mutamento di indirizzi interno all'area cattolica
Che si colloca e non l'ambito di un processo
Che va oltre il caso della scuole anche come dirò alcuni significati polivalenti cioè la tendenza a spostare l'accento verso la presenza nella società
Attorno ad obiettivi di riconquista ideale della società
Una linea che ha fatto risorgere in nome dell'autonomia del sociale
Una diffidenza un mai sopita verso lo verso le uniche verso lo Stato
Un sospetto antico verso lo Stato
Certo non è questo il momento non è l'ora per approfondire
L'analisi di che cosa significano questi orientamenti di come aveva pensato l'indirizzo dell'attuale pontificato nel
Favorire certe posizioni
Ed è pure qui posso
Esaminare più analiticamente anche quella polivalenza cui mi riferivo cioè la polivalenza che si manifesta in questa accresciuta attenzione per i problemi della società raga per esempio non possiamo certo dimenticare
Non so ad esempio un documento come quello non di non molti anni fa
Dell'episcopato italiano che aveva un titolo significativo ripartire dagli ultimi dove si poneva l'accento sull'emergere mi Società che si presentano come società vecchio opulente
Di nuove povertà di nuove discriminazioni di nuovi bisogni
Che segnano differenziazioni disuguaglianze profonde all'interno del corpo sociale
Anche questo documento nasce da questa rinnovata attenzione per i problemi della dimensione sociale ma in questo caso direi
Esprime esprimeva la valenza più positiva di questa attenzione per la dimensione sociale
Ma è sempre nell'ambito di questo processo nel quadro di questa tendenza
A una riconquista ideale della società è sotto la spinta di una
Sì della di quella linea più o meno propriamente definita fondamentalista di affermazione di una sorta di autosufficienza culturale ideale rispetto al dialogo al confronto con altre posizioni di pensiero con altre
Con altri orientamenti Yang di carattere teorico come di carattere etico sociale presenti nella società in nel quadro di questa di questa tendenza che sono cresciute invece sono invece cresciuti orientamenti d'altro tipo con gli orientamenti a una sorta di mio confessioni confessionali Isma'di neo integri Simo
La ricerca del della costruzione di proprie nicchie di propria sfera sfere di influenza di carattere mollo ideologico
La ricerca volta ad operare in sostanza secondo
Una logica spartitoria portate in questo caso a livello dell'ideologiche
Costruire ciascuna una propria area di influenza e proprie istituzioni nella società secondo una propria ideologia quella logica che alla quale giustamente si riferiva a Marghera e all'introduzione quando parlava di un processo che
Naturalmente in
Nell'ambito di condizioni storico politico culturali enormemente diverso è nata un processo che può essere definito di di Panizza azione
Di di Panizza azione della
Delle strutture educative delle istituzioni educative
Nell'ambito della società italiana
E Rutelli per ricordare il peso e in questa direzione esercitato un movimento come Comunione e Liberazione
E il suo apparato politico cioè il Movimento Popolare eccetera
Ma io e quello che non può non preoccupare al di là appunto di Comunione e Liberazione queste che di queste belle cose
E il fatto che appunto di dove si sia giunti cioè di come questo processo abbia inciso
All'interno del partito democristiano di come un uomo come Galloni
Che ha sempre amato richiamarsi alle tradizioni del cattolicesimo democratico
Che ha sempre ricordato di aver avuto un maestro come Giuseppe Dossetti
Abbia assunto una linea che fa proprio le posizioni più estreme la proposta di finanziamento pieno attraverso il finanziamento degli insegnanti
Della scuola obbligatoria la la proposta di un finanziamento direi indiscriminato discrezionale della scuola secondaria in rapporto ai
Allo sviluppo di capacità di sperimentazione ed innovazione culturale e didattica nell'ambito di questa scuola e non voi sapete che io non ho fatto a caso il nome di Dossetti ricordando
Punto parlando del Ri del richiamarsi da parte di Calloni alle tradizioni cattolico democratica
Perché nelle polemiche di questi giorni sulla proposta Galloni
è stato ricordato giustamente quello che appunto un cattolico di di indubbiamente di grande pulizia intellettuale oltre che di alto impegno morale quale era Giuseppe Dossetti
Ebbe a dichiarare nel corso dei lavori della Costituente a proposito della norma costituzionale contenuta nell'articolo trentatré
E cioè se non erro il ciò che si vede
E la frase contenuta pubblicata sugli atti della costituente l'avranno il discorso di Dossetti dove si dice che l'espressione equipollenza del trattamento scolastico garantito alla scuola
Alla scuola non statale
Era espressione che anche a giudizio del suo gruppo
Intende riferirsi e qui sono le parole dire
E se
Virgolettate Tito sette intende riferirsi specificamente all'equivalenza a tutti gli effetti giuridici
Della carriera e dei titoli scolastici degli al degli alunni delle scuole statali e di quelle non statali senza che nella frase originaria che era invece parità di trattamento né Cuesta cioè equipollenza
Implicasse nel nostro intendimento comunque implichi ha necessità di un onere finanziario a carico dello Stato
E dunque una frase estremamente esplicita la quale non si può non che non si può non ricordare al ministro Galloni nel corso di questa Poli di queste della polemica sulla sua proposta
Perché di fronte a questa chiarezza di posizioni appare vergognoso e scandaloso che si voglia far ricorso
Agli argomenti davvero
Gioco delle tre carte sulla distinzione tra tra tra istituzione funzionamento della scuola che si voglia prendere in giro qualcuno dicendo che il precetto costituzionale
Aprirebbe la strada
A un finanziamento della scuola privata nelle forme proposta da Carlo quello che deve essere chiaro che se si e che si deve avere per lo meno il pudore
E poi sul merito allora sì si andrà a confrontarsi
E anche più chiaramente vedremo quale sarà il comportamento delle altre forze di orientamento laico e democratico si deve avere almeno il pudore
Da parte di un ministro della Repubblica di riconoscere che se si propone questo si propone una modifica della Costituzione
E ciò non può non avvenire che nelle forme della
E la modifica costituzionale
E ci sembra anche di dover dire
Agli ambienti più qualificati della Chiesa italiana
C'è una cosa che può essere ben compresa e l'attenzione che viene dedicata da parte loro ai problemi della formazione dell'educazione
Altra cosa è Abba e assai diverse trarre da questa affermazione circa il valore fondamentale dei processi formativi ed educativi conseguenze pratiche
Che riaprono un fossato profondo tra gli italiani come quando si afferma la naturale superiorità
Della scuola cattolica rispetto a qualsiasi altro tipo di scuola e che sembrano i lettori laici dei testi conciliari in contraddizione con quelle affermazioni fatte
Dallo stesso Concilio
Per il superamento di ogni
Gli ogni visione diciamo così di TTT
Pregiudiziale affermazione di una superiorità
Rispetto al confronto con altre posizioni di fede o da altre posizioni di pensiero ci sembra una posizione che proprio mette in discussione anche
Tutto
Per questo credo dobbiamo rivolgerci
Su temi come questi anche a forze che sono presenti e lo abbiamo visto anche in questa battaglia come a proposito di quella della battaglia sull'insegnamento della Regione che ha ricca anche a forze che sono presenti nell'area cattolica e che avvertono quanto sia pericolosa non solo politicamente un'involuzione di questo tipo come porti a compromettere aperture possibilità di innovazione sviluppi positivi che nello stesso pensiero cattolico nell'esperienza cattolica si erano compiuti attraverso
Il movimento di rinnovamento conciliare
Porte come vengano messi in discussione le basi le condizioni di un dialogo di un confronto positivo
Tra i diversi orientamenti
Culturali e ideali oltre che politici
Che sono presenti nel nostro Paese e dopo ventuno credo per questo non è inutile richiamare questa storia perché credo che su questa storia che occorre confrontarsi
Con le forze cattolico democratiche
E sapere che c'è una battaglia da condurre col contributo appunto anche di
Sette
Fuori del mondo cattolico nella stessa area cattolica per riaffermare la la validità di una diversa linea che sia una linea di
Effettiva apertura al confronto di
Effettiva sollecitazione del
Di quella capacità di reciproca di confrontarsi a riconoscersi di confrontare riconoscere
Il meglio delle diverse posizioni che proprio nella scuola pubblica possibile proprio per le garanzie che da una scuola pubblica democratica e che non è mai possibile
All'interno di una scuola che si muova entro un orizzonte di prevalenza di affermazione di una soliti euro circa
Quanta per spesso amici e mi sembra evidente che quando ho riflettiamo su questo e ci domandiamo come mai anche personalità che si chiarì chiamavano tradizione del cattolicesimo democratico settori della Chiesa italiana che per altri versi si collocano supposizione molto diverse da da da da Comunione e Liberazione su siano però giunti in campo scolastico a formulare rivendicazioni che sono in sostanza analoghe a quelle di Comunione e Liberazione ci domandiamo a questo non possiamo non sottolineare anche altri motivi
Come dicevo altri due motivi parlavo di tre motivazioni fondamentali di questo processo involutivo che è avvenuto è che dobbiamo comparti
Altri due motivi ai quali accenno molto rapidamente perché sono presenti alla direi a tutti voi e già sono stati richiamati nel corso di questo dibattito
Da un lato c'è il peso dell'offensiva ideologie Canio privatistica che si è sviluppata nel corso di questo decennio in tutti i Paesi dell'Occidente
E che è stata rivolta colpire nomi il burocratismo il centralismo di uno stato gestito come realtà separata dal controllo sociale come realtà separata da una piena partecipazione democratica
Ma è stato rivolto a colpire in sostanza la stesso
Visione delli di un impegno pubblico che garantisca a tutti i cittadini
Quella parità dei diritti che è essenziale affermare innanzitutto in un campo come quello della formazione e dell'istruzione
Che sappiamo bene e lo dimostra l'esperienza di altri Paesi sappiamo bene che laddove non c'è un sistema pubblico o forte e capace di garantire qualità reali al processo formativo sono i diritti di base
Allora sviluppo dei della personalità di ogni cittadino che vengono ad essere compromessi e credo che dobbiamo anche da nuovi riportare l'attenzione su come questo processo involutivo giapponesi concretamente nella realtà del nostro Paese già appesi nel fatto che
Sappiamo bene quanta
L'estensione che conservano le aree di esclusione di discriminazione sappiamo bene qual è il rilievo di processi di analfabetismo di alfabetismo di ritorno
Il mancato raggiungimento di condizioni essenziali per una per una formazione culturale sappiamo che anche ai livelli della scuola obbligatoria un cammino in avanti che per un certo periodo era stato percorso si è arrestato
E vediamo che se non come in una discussione che
E della massima importanza la quale dobbiamo attribuire la massima importanza qual è quella in corso sulla scuola elementare lo sono ci si proponga di conseguire quegli obiettivi più avanzati che ogni in una certa fase sembravano largamente condivisi dalle forze democratiche
Ma si tenda compromettere esperienze di sviluppo dei del Piero tempo in questa scuola o esperienze anche comunque di tempo più prolungato sita in baite intenda compromettere quella stessa possibilità d'introduzione piena dei nuovi ordinamenti didattici di nuovi programmi di nuove possibilità educative
Che pure si aprono per la scuola e giustamente Marguerite sottolineava che di fronte a questa realtà non si può non porre il problema della esigenza di estendere la visione delle funzioni e dei compiti della scuola
Per combattere appunto tutte queste
Aree queste sacche di discriminazione di esclusione che permangono per estendere una capacità formativa complessiva
E per guardare oltre per guardare oltre l'orizzonte tradizionale della scuola e guardare sempre di più al problema enorme che è presente deve dei compiti della scuola verso gli adulti verso
Tutti gli obiettivi d'educazione ricorrente di formazione continua che si presentano in società come quelli in cui operiamo Cossu
C'è l'esigenza di rilanciare con forza questi temi proprio per riproporre nei suoi fondamenti l'esigenza della
Difesa e della qualificazione del sistema di istruzione pubblica
Contro quella
Quell'ideologia neo privatistica che tende ad esportare in modo generico una visione mercatisti che ha all'interno dei problemi dell'istruzione
E a non con a non comprende l'ASP CPC dati questi problemi tende soprattutto a confrontare la necessaria lotta al burocratismo al ministeriali esiguo la necessaria affermazione della capacità di iniziativa
Che deve essere propria della scuola di coloro che nella scuola operano la necessaria quindi anche possibilità di in ovazione culturali e didattiche innanzitutto tende a confondere questo con una generica critica
Allora stata lirismo e quindi una generica affermazione di soluzioni di carattere privatistico questo diciamo secondo terreno di battaglia quindi è
Quello su che ci chiama confrontarci su questi problemi con la capacità anche qui di rinnovare di andare avanti come del resto abbiamo indicato
Mi sa per vedere i limiti
Di un certo tipo di esperienza statalisti Ca'ma senza compromettere nulla del valore fondamentale dell'impegno pubblico in campi
Che rispondono alle esigenze di base dei cittadini è prima di tutto in un campo come quello dell'istruzione e della formazione
E la terza motivazione sta nelle debolezze che si sono manifestate nel quadro di questa
E sotto la spinta di questo offensiva ideologica privatistica nell'arco delle stesse forze RAI
Qui dobbiamo dirlo con franchezza l'abbiamo detto mi pare anche agli amici che sono intervenuti non abbiamo apprezzato le le le prese di posizione che vengono da parte di esponenti di alcuni partiti
Mi pare che qua il partito che ha assunto la posizione più netta di fronte alla proposta Galloni stato senza dubbio il Partito repubblicano
Va dobbiamo anche dire che altri partiti non hanno avuto la stessa chiarezza e anzi dobbiamo dire una cosa ben diversa che proprio la rottura che avvenuta nel fronte laico la tendenza le strizzate d'occhio alle promesse alle compiacenze
Che si sono state
E di soprattutto da parte del Partito socialista hanno aperto il varco per lo sviluppo di questa offensiva perché è chiaro quando si va a Rimini si propone un po'
Il fifty-fifty il patto paritario la possibilità di una equiparazione dell'impegno pubblico e di quello privato
Non si vede poi come qui è stato ricordato perché il Ministro della democrazia cristiana certa venendo meno alle per espressa alle sue stelle se premesse di cattolico democratico in fondo arretrando supposizioni che finiscono con l'essere pericolose
Per la tradizione del cattolicesimo democratico non schiavi non si capisce perché non gli sorga la non li dovrebbe sorgere la tentazione del giocare al più uno del farsi vedere in tal caso come più zelanti tre di altre forze nel garantire nel tutelare
Danny intesi o malintesi interessi della Chiesa nell'ambito dell'educazione
E dunque chiaro da tutto questo che non siamo soltanto di fronte alla discussione su un testo legislativo come lo siamo solo di fronte a una discussione legislativa per quel che riguarda l'altro tema che è stato al centro di questo dibattito
Cioè il tema dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola ma siamo
E soprattutto di fronte a una battaglia
Che può essere impostata in termini che non siano difensivi a condizione che si dia ad essa quel respiro di battaglie ideale culturale su questioni di fondo per lo sviluppo del Paese che effettivamente ha
Come ho cercato di sottolineare richiamando un po'la storia richiamando la storia di questi trecento
E dunque una battaglia che abbia questo alimento ideale culturale è una battaglia che non può non riguardare le questioni della finalità della scuola della sua identità dei suoi obiettivi
Il valore della risorsa culturale
Non può non comportare quella
Ricerca di una
Delle strade che ci garantiscono un colloquio più ampio con la società
E con esse tori della Società più direttamente interessati alla scuola credo vada raccolto qui l'appello che veniva dal compagno Federico Ottolenghi
A proposito del ruolo dagli studenti non non può lasciare indifferenti il fatto che
Condizioni minime di legalità democratica siano state colpite
Ad esempio per quel che riguarda la presenza studentesca
Come non può lasciare indifferenti tutt'altro ciò che accade a proposito della pratica concreta del dell'insegnamento della religione cattolica le
Scuole dove stanno avvenendo direi quest'anno cose ancora peggiori di quanto avvenuto lo scorso anno abbiamo letto tutti su
Su quello che che accaduto e accade episodi di intolleranza invito a motivare la propria scelta a spiegare perché è un bambino di tredici anni mi pare fosse venuta a Pescara si dichiara riteneva di dichiararsi Atteo
Non scegliendo l'educazione religiosa vedi credo una battaglia mobilitazione di mobilitazione ideale e culturale per dare sostegno alle scelte di tutti coloro che fanno valere la propria indi per in sé libertà di coscienza e per portare in Parlamento anzi tutto questo tema il tema delle dei diritti dei cittadini il tema dei diritti costituzionali che vengono violati
E ed che vengono violati e colpiti attraverso questa pratica e a partire da qui
Far derivare anche la battaglia legislativa e anche la ripresa della discussione intorno alla soluzione concordatario credo che noi possiamo anche avviarci a superare un certo tipo di discussione che c'è stato in questi anni tra di noi dove forse in molti abbiamo sbagliato dov'è giusto che si assuma le proprie parte di responsabilità e certo però o è stato detto con chiarezza è stato con chiarezza da compaio come compagno Bufalini che è stato impegnato in prima persona su questi temi che quando si giunge a certe situazioni si rompe
Si rompe un patto impatto su cui un patto che era alla base di una certa intesa e allora sia un patto si rompe è chiaro che
è un processo è una battaglia ideale culturale e politica che si riapre nel suo insieme e che va riaperta nel suo insieme per questo mi pare giusto raccogliere la sollecitazione che venne va anche dal moderatore della Tavola valdese dal professor Gian piccoli di insistere decisamente da un lato sulla proposta di legge che abbiamo presentato per la facoltatività
Sulle sulle discipline facoltative in modo da creare le condizioni giuridiche per le una reale facoltatività
Dell'insegnamento della religione cattolica ma al tempo stesso di riproporre con forza attraverso strumenti come quelle di una mozione la questione del moto
La questione più complessiva dell'applicazione del Concordato della del tipo di interpretazione che ne è stata data dei problemi che sorgono e delle esigenze di revisione che alla luce di questi problemi si presentano
Proprio per combattere quei processi di discriminazione che
In modo sempre più vergognoso sono venuti avanti non aggiungo altro a proposito delle sentenze del Consiglio di Stato
Perché condivido pienamente su questo quello che hanno detto tanti compagni
Da ultimo quello che ha detto il compie il compagno Mario Alighiero Manacorda sul piano concreto sono emerse qui alcune indicazioni di lavoro io vorrei insistere su questo perché è un handicap una riunione come quella di oggi aveva questo valore
Io una riunione per mettersi al lavoro su questi temi
Ho già detto a proposito dell'insegnamento religioso del concordato questi impegni della nostre iniziative in Parlamento e fuori dal Parlamento
E deve sottolineare come da quelle dall'impostazione che abbiamo dato a questa riunione derivino alcune conseguenze anche per i temi di riforma che debbono vederci maggiormente impegnati
Io credo
Il dibattito che ha aperto sulla scuola elementare dove dobbiamo riproporre con molta forza il valore che ha avuto tutta la battaglia che abbiamo condotto nei decenni passati insieme a tante altre forze della scuola italiana
Per il pieno tempo per una diversa contro i Programmi Ermini per una riforma profonda di questa scuola
Per un diverso ordinamento didattico
E credo dobbiamo dare a quei quindi alla battaglia parlamentare quel vigore quel respiro che corrisponda a questa esigenza e dall'altro i temi del prolungamento dell'obbligo del biennio
I temi sui quali abbiamo annunciato il convegno che terremo avrà entro la fine del mese a Cesena ma non si tratta solo di fare un convegno sia da sviluppare iniziativa parlamentare non parlamentare per una fila effettiva centralità di queste questioni nell'impostazione del nostro lavoro
Ma in particolare per quel che riguarda il tema complessivo di questo convegno io credo che dobbiamo impegnarci
E questo era il senso dell'assemblea di oggi per lavorare a costruire sul piano nazionale
Non da soli non abbiamo nessuna pretesa di monopolizzare un tema di questo genere al contrario
Noi insieme a tante altre forze
Tante altre forze democratiche sul piano nazionale ma nelle varie città
Un'ampia mobilitazione un ampio schieramento di lotta io non a caso ha voluto fare richiamo inizialmente alla Despina un prete care io pensi che sia la stessa formulazione dello stesso schieramento le stesse parole dov'Ordine che possano da trent'anni fa essere portate alla situazione italiana di oggi
Ma perché credo che veramente c'è bisogno di un tipo di iniziativa che vada al di là di un solo partito di un sindacato di un'associazione che abbia un carattere di mobilitazione civile
Oltre che di impegno ideale culturale politico e che quindi si
Porti a questa capacità di presenza nei
Nel complesso della realtà del Paese e che sappia raccogliere il più ampio arco di forze impegnate su questi temi di forze che sono sensibili come STET
è detto nella parola d'ordine del nostro convegno ad alle esigenze di difesa rinnovamento qualificazione della scuola pubblica in
Carlo ecco pensando a questo io credo che possiamo essere soddisfatti di questa giornata di lavoro perché abbiamo visto partecipa
Are a questi nostri lavori rappresentanti di tante altre forze politiche
E non soltanto politiche
Abbiamo avvertito che c'è una sensibilità forte intorno a questa tematica
E c'è un compito quindi che ci spetta come dicevo non di essere da soli non di pensare di strumentalizzare un tema di questa portata ma al contrario come abbiamo saputo fare anche in altre occasioni
Essere però una forza di punta una forza capace di costruire
Capace di costruire nel dialogo con le altre forze quella mobilitazione di massa quella quell'impegno ideale culturale quello schieramento sociale e politico che sono indispensabili per riaffermare con forza
Il ruolo della scuola pubblica nel nostro Paese le sue esigenze di rinnovamento
E combattere la minaccia che oggi alla scuola pubblica viene portato