Festa Democratica 2010 Genova - Israele e Palestina: la pace difficile

Io direi di
Iniziare
Subito il nostro il nostro incontro che cercherà in qualche modo di guardare oltre
Il
Stasera i confini di casa nostra fa anche bene ogni tanto io credo che sia un po'un'ecologia della mente perché fuori dal nostro Paese magari le cose sarò anche tragiche ma sono sicuramente molto molto più serie e e quindi insomma non stiamo parlando di un'area nevralgica lo abbiamo detto
Tante volte dove gli avvenimenti gli eventi si alternano sempre speso senza soluzione di continuità tra momenti drammatici momenti di speranza sia Roberta che Piero
Esso hanno ha avuto modo per il loro lavoro di dirigenti politici e di parlamentari di vedere sul sul campo e spesso in campo di battaglia
Che cosa è il Medio Oriente e io direi in Medioriente allargato soltanto per rimanere a accolga questo errore a questi a questi giorni
E vi sono due due eventi due vicende estremamente importanti l'una è la fine almeno diciamo così per come l'abbiamo conosciuta
Della guerra in Iraq
Proprio mondo dopodomani Barack Obama terrà un importante discorso alla nazione per spiegare il senso di quella fine
Per annunciare invece ciò che avverrà il giorno dopo sempre negli Stati Uniti
Il nuovo inizio i colloqui dei negoziati dire israelo palestinesi che ricominciano dopo diciannove anni ecco allora io partirei da Roberta compresa questa domanda insomma
Spesso si è abusato nel parlare degli avvenimenti in Medio Oriente sia in termini negativi che in termini positivi del
Del concetto di avvenimento storico
Ma
Il rapporto a ciò che state di cui stavamo parlando e cioè lattine di come della guerra in Iraq almeno come l'avevamo conosciuta e alla ripresa dei negoziati direttiva competenti inglesi vista allo con Barack Obama come mediatore ma anche come parte in causa possiamo parlare se non di vicende storiche quanto meno come un possibile svolta in quell'area
Sicuramente si sente
Sicuramente possiamo parlare
Di una politica estera che si vede si capisce
Perché si intende meglio così
Il
Voi ricordate il momento delle della campagna elettorale delle elezioni di Obama era nato un momento di grandissima speranza e di grandissima appesa
Oggi Obama e il Presidente degli Stati Uniti
Ha promesso dei cambiamenti e sta gestendo delle riforme anche difficili all'interno del proprio Paese la riforma sanitaria quella finanziaria
E ha deciso vietare una svolta alla politica estera decidendo dando delle linee chi non vuole dire
Trasformare con in un grande Paese soprattutto negli Stati Uniti ma insomma dovrebbe valere per tutti i grandi Paesi il fatto che la politica estera abbia una continuità è un elemento importante ma continuità non vuol dire né tutto uguale nei vuol dire non non agire politicamente perché comunque le azioni abbiano un senso allora Barack Obama
Ha scelto alcune linee di politica estera
Se posso permettermi molto vicine anche nel
Diciamo nella dimensione diventa però molto vicine a quelle che avevamo scelto noi quando siamo stati al Governo
Perché se vi ricordate noi avevamo
Riconsegnato la Regione che c'era stata consegnata in Iraq ma c'era a avevamo lasciato la guerra in Iraq perché avevamo ritenuto sbagliata quella guerra Obama aveva dato un giudizio analogo
E
A di conseguenza diciamo accelerato quello che è una
Un'uscita dallo scenario iracheno nello stesso tempo però aveva detto
In Afghanistan non possiamo lasciare le cose come sono dobbiamo dare una svolta con la svolta anche politiche diplomatiche non possiamo immaginare che la soluzione militare sia una soluzione che Bach per cui dobbiamo anche dare una scadenza perché non può essere limitato ma rispetto a quello è una situazione che non possiamo lasciare in questo modo e su questo anche in una
Come avete potuto leggere dai giornali anche con un rapporto abbastanza dialettica a volte con i capi delle forze armate dove in qualche modo Obama date le scadenze che sono più dirette sul fatto di dire noi dobbiamo chiudere comunque cominciare nel due mila undici a immaginare che le Forze armate era che le Forze armate afgane e le forze di polizia locale sia in grado di prendere una parte del loro territorio nello stesso tempo però con un investimento anche in termini di uomini anche in termini di investimenti per la ricostruzione e molto più forte e poi
E prende coraggiosamente
Perché lo sappiamo noi tante volte anche alle nostre feste abbiamo parlato sempre della questione madre della situazione mediorientale quindi la questione israelo palestinese dove tutte le volte
Speriamo che possa esserci una soluzione
Si aprono dei negoziati poi succede qualche cosa le cose si chiudono quindi da questo punto di vista in un momento
Dove c'erano state ci sono state situazioni di forte di azioni Obama prendere coraggio e dice no io convoca le parti il due settembre e ricominciamo io penso che sia con la in tale guardate che non era scontato non era scontato perché la situazione difficile non era scontato perché molti
Anche analisti cominciavano a dire ma forse la soluzione dei due popoli due Stati comincia a diventare vecchia
Io penso quindi che Obama badi abbia dimostrato anche in questo un grande coraggio il coraggio di leader
E vorrei mi piacerebbe di più e come nel momento delle lezioni molti faceva colpivo perché le cose andassero bene anche adesso mi piacerebbe come dire sentire
In qualche modo non non molti cubare ecco mi piacerebbe che in qualche modo ci fosse un apporto su questo adesso chiudo perché strappato troppo lunga
è chiaro che il ruolo dell'Europa Huez con un ruolo molto importante a dare una mano al fatto che Obama
Non non scivoli su una buccia di banana ma possa effettivamente imprimere una svolta
Ora
Piero Fassino esperto e deve diciamo uno dei dirigenti della
Progressi nella sinistra c'è più solo credo abbia vissuto anche personalmente diciamo residenti la storia travagliata di quella qualcun altro lo dico perché
Ne abbiamo parlato tante volte in interviste ma anche in viaggi che abbiamo avuto in quella
Terrasanta e terra insanguinata e
Sia dal punto di vista dei leader politico ma anche per incarichi di governo
Trovai Piero ai avuto modo di avvicinare di entrare in relazione
Personaggi che hanno fatto la storia
Almeno nella storia degli ultimi e decenni di quell'area penso avvisava a Nizza crampi intenso a Shimon Peres così come penso dall'altra parte Yasser Arafat allora la domanda che ti voglio pure molto seccamente
Per a dare adesso in questa prima parte nostra discussione su questi negoziati questo spiraglio che si riapre la domanda è questa
Ma
Lì dove non sono riusciti grandi personalità come erano curabili com'era Arafat
Ma possono riuscire leader
Chiamiamoli da un lato dimezzati come Abu Mazen nel campo palestinese e dall'altra
Un un Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e comunque manda una coalizione dove la presenza dei falchi degli oltranzisti e come ad esempio il ministro il per gli anni duri permane molto forte ecco perché dovrebbero riuscire quanti oggetti queste personalità laddove non sono usciti invece grandi personalità come quelli che poi è conosciuto
Entrato desidero ringraziare angeliche qui con noi Roberto e prima di dare una risposta a questa
Questa domanda permettetemi di rivolgere un ringraziamento al Partito Democratico disonorevole per avere
Accertato di evitare l'azionista
Del pallone una graticola all'Europa questa è la prima edizione di una festa nazionale tematica del Partito Democratico dedicata all'Europa
E nell'arco di questi quelle ciclabili festa noi avremmo qualche ha prontamente questa sera per esempio vertono qui
Avremo un appuntamento certamente di grande interesse con Mario Monti che uno delle personalità più significative del dell'europeismo
Italiano e non soltanto italiano
Avremo domani sera quegli ospiti francesi spagnole insieme a Dario Franceschini da discutere di come il progressivo si affrontano i problemi dell'Europa
Avremo tra qualche giorno discuteremo di Turchia come ospiti autorevoli del di quel Paese verrai diceva Bersani il Presidente del Partito Socialista Europeo discutere
Ricordo i progressi spesi misurano le sfide nuove
Tutto questo credo tal senso di un partito che è molto impegnato nella definizione della sua strategia politica della sua prospettiva non soltanto
A
Alla dimensione nazionale ma noi collochiamo sempre di più la politica del nostro partito è collochiamo l'Italia il suo futuro l'orizzonte che è più grande di questo ricordo più grande si chiama euro
L'Europa il luogo lo spazio la dimensione della nostra vita
Sempre di più noi non siamo solo italiani tedeschi francesi spagnole ma siamo cittadini di uno spazio più grande che si chiama Europa abbiamo tutto impastava spesa Bonetta circola diamo tutto in un unico grande spazio in cui non ci sono più frontiere
Le nostre imprese agiscono in un mercato unico che è un mercato europeo
Non c'è il tema di un qualche rilievo dal lavoro all'immigrazione dal fisco alla criminalità
Dalle dal dalle politiche di sviluppo all'ambiente all'energia che non richieda anche una dimensione europea per dare risposte adeguate il problema
E quindi l'Europa come la dimensione sempre più essenziale e necessaria per una politica che sia capace di governare i processi fenomeni di dare delle risposte ai problemi d'altra parte
Vediamo però
Da una crisi economica e finanziaria di queste gli ultimi due anni che ci ha fatto vedere che se l'Europa non avesse cercato di rispondere con una voce sola la crisi dei Paesi europei sarebbe stata molto più grave la vicenda della Grecia ce lo ha detto
La Grecia che è un Paese che è arrivato sull'orlo del collasso ha potuto essere salvato dal collasso perché l'Europa ha avuto la capacità
Magari anche con Travaglio anche magari arrivando c'è un po'più evitando di quello che doveva però avuto la capacità di mettere in campo una e l'intervento che ha consentito di arginare quella crisi è evitare e alle risposte un'altra parte viviamo in un modo
E sempre più grande sempre più ricco e sempre più interdipendente no
Dobbiamo fare i conti ogni giorno con la Cina un miliardo trecento milioni di persone dobbiamo fare i conti con l'India un miliardo di persone dobbiamo fare i conti col Brasile con l'Indonesia col Messico con tanti Paesi emergenti
Quando bisogna fare i conti con un voto che è cambiato in questo modo beh non c'è nessun Paese europeo da solo neanche la potente Germania che da solo se la fa
Chi deve fare i conti con una pagina di un miliardo trecento milioni di persone ce la fa solo un'Europa di quattrocentocinquanta milioni di cittadini
Che mette insieme le sue tecnologie le sue risorse le sue ricchezze il suo sapere il suo lavoro le sua impresa e ci misura alla nuova sfida
Della globalizzazione con le dimensioni giuste per questo l'Europa così importante e per questo il Partito Democratico
Fa della diciamo collocazione dell'Italia nello spazio europeo nella dimensione europea una scelta strategica fondamentale e per questo che ha voluto dedicare una testa del nostro partito a questo tema e io appunto ringrazio
I dirigenti e gli amici i compagni del Partito Democratico di Genova che hanno accolto questa proposta e stanno gestendo questa bella festa di ringrazio davvero per dire poi
In particolare ringraziamento che credo tutte rivolgiamo è ai tanti militanti che non sono seduti su queste serie perché sono nelle cucine sono negli estende stanno elaborando caro latte il carbone
Il miglior successo
Un tema strategico che noi abbiamo voluto discutere
è
Come l'Europa contribuisce a portare la pace in quella parte del mondo che viva i conflitti più acuti il Medioriente giustamente come ha detto
I giovani Angeletti giornalista esperto di questi temi che segue gli stipendi da tanti anni quando si parla di grandi Medioriente sempre di più bisogna parlare di quella grande area elevata
Da ciclo del Mediterraneo fino all'Afghanistan
Per il grande Medio Oriente che
Se abbiamo presente a quest'area racchiude gran parte dei conflitti che stanno sconvolgendo viene
Che portare pace in quell'area significa non soltanto dare sicurezza stabilità ai popoli che vivono ma significa anche dare stabilità e sicurezza al mondo l'incidenza che hanno quei conflitti sulla rivale
E infatti avremmo dovuto discutere il programma lo prevedeva con due autorevolissimi esponenti
Nardis anche uno dei più analisi importanti dirigenti palestinesi e corretta vitale che da sempre uno degli esponenti autorevoli del Partito laburista israeliano
Non solo qui perché tutti e due sono in partenza per Washington perché quando abbiamo programmato l'incontro
Non si sapeva preciso poco dopo che Obama il due a convocato israeliani e palestinesi e le delegazioni sono in partenza di queste ore ed i nostri ospiti si sono scusati con noi
Perché stanno andando a questo appuntamento così importante così impegnativo e tuttavia non abbiamo voluto mantenere il dibattito perché questo è un tema rilevante il fatto stesso che Obama
Lo abbiamo messo nelle priorità della sua agenda politica dice quanto questa questione sia dirimente è importante nel mondo di oggi
Allora di Giovanardi ha fatto una domanda dice ma
Dopo tanti anni questo compito si protrae da sessant'anni è cominciato nel quarantotto
Ed a quei tanti tentativi alcuni che sono arrivati vicino alla pace altre che non ci sono arrivati comunque dopo tante il round negoziale i colloqui
In cui ogni volta abbiamo sperato e che però poi non sono arrivate all'appuntamento
E ce la faremo questa volta e che cosa ci fa sperare che ce la possono fare oggi Abu Mazen e Netanyahu quando non ce l'hanno fatta rapina Arafat Peres in su in contesti che potevano sembrare più favorevole
Beh io dico che
Quello per cui dobbiamo dire sperare è esattamente
Diciamo la forza della disperazione si si vuole dire o meglio
Dobbiamo sperare che questa volta ce la si faccia perché
Tutti avvertiamo che è impossibile
Procrastinare oltre ogni ulteriore limite la soluzione ad una soluzione al conflitto in Medio Oriente perché questi sessant'anni ci hanno dimostrato una cosa
Che
Il tempo non lavora per la pace
E il protrarsi del tempo senza che la pace si arriva la lontananza che avvicinarla perché il decorrere del tempo evocando una pace che tutti vogliono ma che non arriva mai frustra le speranze e la possibilità di avere
E io credo che tutti siamo consapevoli di questo loro parla per primo Obama ha fatto una scommessa molto alta volto
Ha messo nel tra le priorità della sua agenda questo
La soluzione di questo conflitto mettendoci la faccia spendendo si e già questo è un elemento
Se il Presidente degli Stati Uniti decide di giocare in prima persona se spesso la sua parte scommettere sulla possibilità di fare la pace da questo non è una leva di poco conto
Dai dati diciamola così a interesse ovviamente anche
Israeliani e palestinesi a parte la facciamo perché ci ha messo del suo si è giocato sia messo la faccia si è speso in prima persona per riportarli a un tavolo negoziale farà di tutto perché questo tavolo negoziale produca un risulta prego
Secondo è vero che Netanyahu e Abu Omar bene sono certamente oggi dei leader
Che vanno a questo negoziato avendo volte elementi di debolezza di contraddizione
Nel campo palestinese Abu Mazen è il presidente di un'autorità nazionale palestinese che governa la Cisgiordania paragonare ad Hamas
In qualche modo la sua rappresentatività una rappresentatività diversità
Netanyahu
Ma a questo appuntamento avendo nella propria coalizione di Governo alcuni partiti dal partito di Lieberman nei partiti religiosi
Che contestano l'idea stessa che si debba negoziare quindici va diciamo avendo del piombo nelle ali
E tuttavia
Proprio perché
Ci sono stati fatti molti tentativi
E tutti sono anche consapevoli che
A questo punto o la pace si fa o il rischio e che si entri in una fase di conflittualità permanente infinita e nessuno ha interesse ad avere una base di conflittualità permanente infinita un conflitto che non si chiude ma
Ora
Ci sono i motivi per guardare con fiducia e ci sono motivi per essere preoccupati quali sono i poteri
Con cui guardare per cui avere fiducia in questo negoziato che sia non l'ho già detto il fatto che vada si spende in prima persona ma non è solo questo
C'è anche un elemento di sostanza che bisogna credo a tenere conto delle eventuali sostanze che
I tanti negoziante che abbiamo alle spalle
E che si sono svolte in varie purché
Non sono stati danni nel senso che le parti in realtà arrivano a questo appuntamento
Avendo ciascuno ben chiaro qual è il punto di vista non solo proprio ma anche dell'alto e
Sui punti di sostanza le opposizioni non sono poi così inconciliabili come potrebbe apparire i pontili sostanza sono quattro
Per una soluzione due popoli due Stati si lavora per questa soluzione come è noto
I confini dovere dello Stato palestinese
Ma nel corso del tempo si è arrivati ad una Ford condivisa da entrambi che il problema non risolve abbastanza
Perché dice la formula che è entrato ormai nel lessico dal da un po'di tempo è i cui le frontiere del mille novecentosessantasette integrate da eventuali scambio di territorio
Questo vuol dire che le frontiere del sessantasette sono i confini dello Stato palestinese ma l'eventuale scambio di terre consente di dare soluzione a un secondo problema che è il problema delle colonie israeliane
Se non ci fosse uno scambio di perdere dovrebbe smantellare tutte le colonie che sono oggi nei territori palestinesi le colonie oggi vivono nelle colonie palestinesi oltre mezzo milione di coloro
Smantellare il mezzo milione di colonie un'impresa molto complicata
Mettere in campo uno scambio di terre limitato naturalmente ma tenendo conto che gran parte di queste cose sono sul gol linea del confine e quindi
Modificare la linea di confine con dello scambio riterrei consentire di fare in modo che gran parte delle colonie possano stare nello Stato di Israele quelle che non ci sono siano smantellate ma sono un numero più contenuto e che sostanzialmente ha dato i confini siano quelle sessantasette
Quindi su due punti dirimenti le frontiere le colonie in realtà c'è una formula flessibile
Pronti ad esalta sempre con lo scambio di terra che consente di arrivare a un punto di compromesso ragionevole e accettabile da due
Su un terzo punto che Gerusalemme capitale di due Stati in realtà
Domando le proposte sul terreno per dare una soluzione concreta c'è una prova ce ne sono molte
Ma c'è una proposta in particolare avanzata dall'iniziativa di Ginevra all'iniziativa rigenerano iniziativa di pace e messa in campo da alcuni dirigenti palestinesi alcuni dirigenti israeliani
E che
Una proposta molto dettagliata disegna come dire una possibile spartizione del territorio di Gerusalemme che in gran parte
Ieri ha riconosciuto nella sovranità di Israele riconoscendo quindi il valore storico che Gerusalemme ha per l'ebraismo e al tempo stesso consente di assegnare alcuni quartieri
Nella zona est di Gerusalemme quelli verso Ramallah all'Autorità palestinese e
Diciamo dare una possibile e arrivare a un punto di possibile compromessi
E il quarto punto è quello del diritto al ritorno voi sapete che
I palestinesi invocano il diritto a ricordarlo nelle i villaggi dove
Erano nati e vissuti dei palestinesi che nel mille quale novecentoquarantotto se ne andarono ora a parte il fatto che gran parte di quelli che sono sono andate le quarantotto ore
Siamo o non ci sarà più o ci sono strutturalmente diciamo stabilite altrove reazione
C'è
Se si va
Non ho detto questo sto dicendo un'altra cosa
Sì se anziché sette che urlare provate ad ascoltare
Forse è utile forse è utile forse è utile c'è una proposta c'è una proposta che
Sto parlando chiaro sto parlando chiaro chiarissimo battuti intendono l'italiano se vuole che per ascoltare cioè non era per ascoltare posso parlare qualsiasi adeguare usi capirci
C'è una proposta che è stata discussa c'è una proposta che è stata discussa basta a Epifani
Proviamo a ragionare
C'è una c'è una proposta che è stata discussa molte volte i colloqui il round negoziale di colloqui precedenti
Che assegna sostanzialmente ad una compensazione monetaria
Il riconoscimento del diritto al ritorno cioè i palestinesi chiedono e per coloro che hanno diritto al ritorno il diritto al ritorno venga risarcito con una con degli indennizzi sostanzialmente come si è fatto alla fine la seconda guerra mondiale
In tanti territori europei laddove ci sono stati raccogliere
E rifugiati
Nessuno di questi quattro punti è facile ma io ho ricordato quali sono i punti diciamo di possibile compromesso per dire che il punto di sostanza non solo dei punti di sostanza sull'accordo
Che impediscano la pace allora quali sono le ragioni
Per favore
Sì marsupio parliamo più confuso Salus
Quali sono le ragioni per cui al di là della fiducia nel suo essere preoccupati io vedo tre ragioni
La prima ragione
è che intende due campi ci sono delle forze che la pace non lavori
ANAS non vuole fare l'accordo contesta l'autorità di armata non lo riconosce non accetta il negoziato
Egli è tornato non c'è solo a marzo è un pezzo fondamentale dell'integralismo islamico da dama dimezzato alla José parlare in Libano
Fratelli musulmani in Egitto un peso dalla dirigenza siriana e via di questo passo
E come sappiamo nel campo israeliano ci sono forze da una parte gran parte dei coloni i partiti religiosi che non vogliono la pace
Quindi il primo grande rischio e questo
Il primo grande rischio e questo
Semmai
All'Avana fermo fermo fermo fermo
Tutto
Va bene Beethoven fatto questo sfogo siamo qui a discutere come fare la pace a riconoscere il diritto dei palestinesi e non siamo qui per discutere un'altra cosa no
Allora allora
Il primo ostacolo minore del Paese il primo ostacolo vedo nel rischio che le forze integraliste
Nell'un campo dell'altro abbiano una capacità di interdizione abbiano la capacità di condizionamento di pressione tale che
Nell'uno né l'altro ne Abu Omar Netanyahu in realtà siano in grado di accettare dei compromessi ragionevoli e siano prigionieri di una condizione di non negoziabilità entro il primo ostacolo minore
Il secondo ostacolo
E che la situazione sul terreno mentre si negozia la situazione sul terreno sia una situazione che
Rende più difficile negoziato in questo senso cioè un aspetto io credo vada visto con grande preoccupazione ed è il fatto che
In questi anni il Governo israeliano ha continuato ad autorizzare insediamenti di coloni
Adesso c'è un provvedimento parziale di congelamento che però è temporaneo solo di dieci mesi non riguardano ogni caso il territorio di Gerusalemme
è evidente che è molto difficile negoziare trovare dei punti di compromesso se contemporaneamente un processo di insediamento di Colonia va avanti quindi
è chiaro che una delle questioni che può diventare no un ostacolo porta al processo di pace
è che sul campo avvengano fatti compiuti e atti concreti che rendono più difficile a negoziare e determinano
L'impasse negoziale e quindi da questo punto di vista la pressione forte che Obama e l'Europa
Hanno già fatto devono fare perché il Governo italiano nel momento in cui si apre negoziato congeli ogni possibile ulteriore insediamento perché se no questo rende più difficile negoziato è una questione fondamentale e dirimente
E il terzo ostacolo che io vedo e quello poi più delicate e più difficile da superare
Ed anche il fatto che questo conflitto si protragga da sessant'anni
Che la pace sia stata più volte vicina ma poi non la si sia raggiunta e che ogni volta che nulla si è raggiunta la situazione abbia conosciuto uno in culo ma una recrudescenza
Ha determinato una grande sfiducia reciproca nelle parti che devono negoziare
E guardate
Le parti si fanno
E se c'è un minimo di fiducia tra quelli che negozi
Soprattutto se si devono fare dei compromessi soprattutto se dovendo fare dei compromessi ciascuno deve fare anche delle rinunce
Queste operazioni si fanno se c'è un'affidabilità e una fiducia reciproca se non c'è è molto più difficile farlo
E i sessant'anni di conflitti e tanti tentativi falliti hanno approfondito la sfiducia reciproca
E quindi il rischio che ciascuno dei due vada al tavolo negoziale con una riserva mentale
No vada perché Obama li ha chiamati perché non si può dire di nuova norma però poi alla fine
Non essendo finalmente
Compiutamente convinti che si possa fare la pace che si possa alcuni che si debba quindi anche
Fare quelle che le scelte anche difficili anche imparare impopolari ciascuno nel proprio campo che sono necessari quindi questi sono gli ostacoli che io vedo concludo
Se ci sono ragioni per pensare che si possa arrivare alla pace sono l'impegno di Obama e il fatto che sul punto di sostanza curve di compromesso non sono impossibili
Ma al tempo stesso ci sono ostacoli che possono pesare al punto tale da non rendere possibile questo che cosa dobbiamo fare noi poi alla fine questa la questione ora
La pace e naturalmente la possono fare solo le parti in causa nulla del polipo nessuno
Però così come gli Stati Uniti con impegno debba l'Unione europea loro nel grande i grandi Paesi del mondo a partire da da protagonista della scena internazionale perso un Paese come la Russia
Possono giocare un ruolo attivo fondamentale ci sei
Accompagnano le parti di questo negoziato le assistono creano le condizioni perché
Il negoziato possa procedere
Diciamo creano un clima
Che consenta di ricostruire una fiducia nel negoziato che oggi appare troppo fragile per troppo tempo insomma
Dove lasciare le parti sole questo a me sembra il nostro dovere è nostro compito e quindi quello che l'Unione europea ha il dovere di fare di non e di avere un impegno non minore di quello che hanno gli Stati Uniti in questo momento l'impronta quel conflitto
E di mettere in campo tutto ciò che è necessario perché
Si crei un contesto una situazione uno scenario un clima
Che col senza
Alla alla
Al processo di pace di effettivamente arrivare a delle soluzioni faccio un esempio concreto e poi chiudo
Uno dei temi più delicati e la sicurezza come sappiamo in quell'area
Se l'Unione europea
Desse la disponibilità
Come credo io debba fare
A dire una volta che ci sia la pace
Noi siamo pronti ad inviare in
Quella terra dove le parti si riconosce una presenza
Come l'abbiamo fatto in Libano come l'abbiamo fatto nei Balcani militare non per fare la guerra qualcuno va per garantire che la guerra non si sia per garantire che gli accordi vengano rispettati per garantire che ci sia sicurezza per tutti
Questo è un modo concreto per aiutare il processo di pace
No diffondevano l'abbiamo fatto nei Balcani noi quando si è fatta la pace o guerra nel novantacinque con l'abbiamo fatto abbiamo mandato
E ce n'è una parte ancora lì allora sessanta mila uomini poi mano mano che il sito è la situazione è diventata più tranquilla quel numero si è ridotto abbia mandato migliaia di uomini
A in quella terra per impedire che la guerra ricomincia sia per stabilizzare la situazione garantire che gli accordi di pace che erano stati sottoscritti fossero rispettati da tutti
E quello che abbiamo fatto nel due mila sei in Libano quando è scoppiata la guerra tra Israele e Libano abbiamo mandato e ci sono ancora dei soldati non per fare la guerra nessuno ma per dividere le parti e per impedire che eri cominciassero a spararsi
Nel momento in cui uno dei temi in Medioriente principali il tema della sicurezza di fronte ad un accordo di pace firmato che l'Europa dica io mi faccio garante di questo accordo
E mi faccio così garante che regoli a garantirlo d'intesa con israeliani e palestinesi per tutelare che una volta che quella parte si è fatta voi regga che ciascuno possa vivere sicuro ecco
Questo è solo un esempio se ne potrebbero fare altri no fare in modo che
Si crede nelle condizioni per cui le parti sono spinte sollecitate a vincere le loro diffidenza vincere le loro paure a vincere i loro pregiudizi
E arrivare alla pace è l'unica in grado di dare stabilità private non c'è un'altra parte
Non c'è una sola parte quella che dà diritti e i due popoli
E vedete finisce con questa considerazione perché quella parte difficile così difficile a bordo di più di altre quasi
Perché quando c'è un conflitto
Noi ci chiediamo certo perché ha ragione no
Per avere un'idea
E quasi sempre si riesce a capire chi ha prevalentemente Torchia prevalentemente ragione faccio un esempio se un Paese ne occupa un altro chi lo occupato morto è già occupato a prevalentemente a raso norvegese
C'è un Paese neanche lei dice un altro l'aggredito da vittima in aggressore alto
Perché il Medioriente il conflitto di edifici a comporre perché Medioriente il conflitto non è pronto do ragione ma tra due ragioni
Perché il direttore aspirazioni del popolo palestinese ad avere una parte è una ragione
Ma il diritto di Israele a vivere senza paura del proprio futuro dei propri vicini anche quella è una ragione
E mettere insieme due ragioni e più difficile che trovare soluzione a a un conflitto tra un torto una ragione per queste così difficili e per questo però la Comunità internazionale al dovere di agire e al dovere di mettere in campo tutto ciò
Tutto ciò che è necessario per farlo grazie
Dopo adesso continuiamo a loro
Vai vai allora io
Allora io direi sì naturalmente io non l'organizzazione
Beh io porgo l'organizzazione di questo dibattito prevederei alcune domande che io rivolgo sia Piero
Poi
Domande naturalmente alla
Allora al pubblico io ci lavorano intesi organizzando la organizzandola organizzandola co in questo modo i
E mi rendo conto che non c'è argomenta ho guardato i ormai c'è un'esperienza
Di diciannove anni diciannove anni e vi posso assicurare che ho fatto tanti tanti dibattiti anche qui oggi è una rappresentazione ad esempio di alcune numeri della rivista di geopolitica Limes c'è si è occupato di palese non c'è nessun argomento che turca e e coinvolga come questo non ce ne nessuno
Un altro perché non vi è inutile dirlo non ci toccano corde che non sono solo politiche ma sono anche culturali che sono anche religiose cioè fanno parte anche dalla nostra memoria allora quello che vi voglio dire è questo
A me è capitato
Qualche giorno dopo
Qualche giorno dopo l'assalto
Alla nati Murgia
Nove morti al lago di Garda di rientrare nella Striscia di Gaza
Io ci sono stato diverse volte in questi ambiti di cui mi occupo di questo conflitto
E posso dire con tutta sincerità che le metafore che sono state utilizzate per raccontare Gaza sono comunque tutte al di sotto della realtà
Si è parlato di una prigione a cielo aperto Gazzè molto peggio si è parlato di una gabbia Garda è molto peggio perché ragazza non puoi scappare neanche se c'è un conflitto perché i confini sono blindati
Di un milione quattrocentocinquanta mila persone l'altra grande la cinquantotto per cento dei quali al di sotto di diciotto anni vivere in quelle condizioni e qualcosa che io non lavorerei neanche al mio peggiore nemico
Lo voglio dire ma non per le altre perché perché in questo anche le più grandi ragioni di sicurezza non giustificano quello che persone che io non capivo intervistato e non credo possano essere considerate fino a marzo preso ad esempio all'ex Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter o al Premio Nobel per la pace designa un tutto hanno raccontato come una situazione che va oltre la disperazione e allora io voglio entrare proprio nel mezzo è inutile girarci intorno
E allora come si può essere credibili come Paese come l'Italia ma anche come forza di progresso di fronte a una situazione come in una situazione come questa
Voglio dirlo in modo molto chiaro
E la domanda a Roberto e queste poi anche Piero se vuole
Come si debba essere amici del popolo palestinese io credo che sia chiaro
Nel battersi deve rivendicare il diritto non ad un vanto stanca Muffato come è stato ma uno Stato indipendente dentro i confini del mille novecentosettantasette
Piero con quello che ha detto ma quello che voglio dire o verteva domanda davvero difficile e anche una risposta
è difficile
Ma comunque guardando anche alla disperazione di chi viene
Nei campi profughi
E qui non può che nasce nel colloquio con la disperazione la frustrazione ecco di fronte a questa realtà come si può essere davvero amici di Israele il Presidente del Consiglio italiano lo ha fatto lo dice perché il ventisei di e quando va a parlare alla Knesset dice che bisogna addirittura detto che il muro non esiste mio l'avviso
Salvo poi andare a braccetto con Gheddafi di quest'ne parleremo dopo ma lui realmente come possiamo essere amici di quel popolo dicendo che tutto quello che stava sempre bene
No
No no non dicendo che tutto quello che fa parte in prebende non dovrebbe mai essere così diciamo con gli amici
E
Mettendo però insieme la ragione
E il cuore
Io riprendo quello che ha raccontato Piero Fassino radio sono stata recentemente in Israele rottamarla fondere occupata quindi ho visto ho visto anch'io le code accesi al checkpoint le persone non potevano bastare i diritti negati ho visto tutto
Quello solo quando sono stato a Gerusalemme nell'ufficio del vice Sindaco la prima cosa che mi ha detto ecco alcuni giorni fa è passato l'onorevole Fassino è venuto qua per il Consiglio d'Europa credo che fosse andato
Questo lo racconto per dire la descrizione che ha fatto Piero Fassino di quelli che sono i passaggi possibili non sono non tener conto della drammaticità delle situazioni sono un immaginare
Nella situazione data quali possono essere dei passaggi e esigono da questa drammaticità perché altrimenti farci prendere soltanto
Dalla pancia della tragedia e cene
E cene
Però se tu vuoi uscire dalla situazione degli anche immaginare che dei passivi fai io
Quando ero stato a Ramallah rovinata veramente molto colpita
Io ricordo che di quel cavo parlato bon ton Benettollo
A Genova
Molti lo conosceva lo diciamo noi era una persona eccezionale purtroppo porta molto presto ne abbiamo parlato perché sapevo che come ARCI faccia uno dei progetti volevo capire dato che impressione andando in quei posti e che la scia di odio fosse tale e diventava impossibile in qualche modo uscirne
Io io avevo chiesto ma secondo te cosa possiamo fare concretamente perché in qualche modo ci possa essere un passaggio di speranza
E mi diceva guarda intanto ti racconto che cosa stiamo facendo noi come ANCI degli io
Immagino che chi ha avuto il diciamo il ragazzo che andava a scuola mamma israeliana che è saltato sull'autobus perché difficile che possa ma è che avuto i figli trucidati nei campi profughi no gli elementi dell'olio sono elementi che dice sugli adulti è complicato perché in tutti questi anni
Cioè le tragedie si sono talmente sono talmente aumentate che ciascuna dei motivi di dolore personale così forte che diventa difficile capire dice noi dobbiamo lavorare sui bambini
Sulle nuove generazioni allora noi stiamo investendo vi sto parlando di anni fa col proprio come morto
Già da molti da un po'di anni IgMetall invertendo i progetti in cui mettiamo insieme i bambini palestinesi bambini israeliani e Malavolti però alcuni facciamo fare dei film aperta
Vic progetti vari ma in sostanza l'idea di farmi fare delle ipotesi perché effetti
Decidono si vedono perché vedono
Possono se possono in questo modo cresce vedere l'umanità l'uno dell'altro questo comunque un un museo il maltempo permettere di uscire da questa situazione
Ora quando
Una notizia c'è un'uscita diciamo
Ad agosto insieme a questa di Obama che decide di riprendere di negoziali e mi permetto di dire anche il gol love story l'amicizia che c'è fra gli Stati Uniti e Israele comunque nel momento in cui vicepresidente degli Stati Uniti va in Israele
Commenta duramente il patto che si decida di costruire altri mila seicento appartamenti in Gerusalemme dice no se senza quei la vostra situazione dato che crea ulteriore conflitto allora cioè non andiamo avanti rispetta i colloqui che dobbiamo avere quindi da questo punto di vista
I segnali di un Paese che è storicamente amico però sono stati segnali
Nell'amicizia di di fermare quelle potevano essere degli elementi che crea un ulteriore conflitto
Io
I lettini ad agosto traffico una notizia in cui
Non diciamo eclatante però secondo me significa dico in questo filone ci si è deciso Israele ha deciso che l'anno diventa la seconda lì di lingua obbligatoria
Ora è chiaro che questo non cambia tutto ma è un segnale che c'è dentro diciamo nello Stato ebraico
Nell'ottanta io non credo che per lei continua ripetiamo la votazione ha capito non credo che se lei continua a fare ricordiamo la situazione
Allora da questo punto di vista che sono circa un milione di palestinesi che vivono diciamo inglese probabilmente vorranno a continuare a vivere lì allora l'idea comunque di mettere in moto tutto quello che è possibile per avvicinare le distanze è un'idea
Un'altra cosa io ho visto quando sono andato a Gerusalemme molto importante per un lavoro che facevano dei ragazzi palestinesi di una non è ONG
Che lavoravano su che cosa su un problema concreto che dista Gerusalemme cioè Gerusalemme per il problema non è soltanto delle costruzioni che potrebbero essere di nuovi brani mantenendolo anche demolite molte carte diaria per questi ragazzi avendolo studiato da un punto di vista urbanistico come poter intervenire in edifici abusivi che dovevano essere rivisti per evitare
La demolizione prediligeva nel momento in cui con la famiglia per il vedi demolisci la casa queste calmarti chiamare ma qui ma in via di rifiuto diciamo delle cose
Allora perché io ho portato questi o ho raccontato questi esempi che potrebbero sembrare piccoli però di fronte ad una situazione che va al quarantotto che non si risolve io penso che si tratti comunque di immaginare qualsiasi passo può essere fatto
Io sono d'accordo con Piero Fassino quando dice io credo oggi non ci sono leader più significativi
Come come chiedevi tu
C'è anche una situazione più complicata per esempio la Palestina dello Stato fortemente laico oggi invece stile le donne sono con per attirare vera perché da questo punto di vista fondamentalismo musulmano appreso caro gobba con lo Stato che invece era laico nello stesso tempo
In Israele anche gli ortodossi diciamo la parte più fondamentalista sta diventando più forte anche politicamente quindi da un certo punto di vista anche la situazione di dei popoli una situazione che potrebbe
Par andare verso il pessimismo e non
Io penso
E
Di fatto
Pezzimenti un impegno come quelle Presidente di Casini di fatto che i tempi
Cioè davvero oggi siamo al momento in cui se non si risolve non si risolve e su questo
L'altezza domande che comporta Tom Benetollo l'opposta alea Rabin
Che avete incontrato le Anagnina diciassette anni è andata a costruire un kibbutz
Edili ancora in questo utilizzo
Dove e lei aveva fatto cioè con
Allora non c'era niente ricordava come ad esempio non c'erano problemi allora il nonostante costa al confine collimano con i libanesi quindi che negli anni purtroppo nelle situazioni si sono sono diventati difficili anche a lei avevamo posto la stessa domanda ma lei che ha visto tutto che ha visto anche un fratello ucciso pensa che ci sia una possibilità per uscire fuori da questa situazione e lei dice guardate che nonostante diciamo quello che appare
Il venti sotterraneamente del dialogo continua e tutto quello che diceva Piero Fassino quando raccontava sulle soluzioni che sono
Il problema di Gerusalemme il problema degli insediamenti in Cisgiordania cioè da questo punto di vista ci sono delle situazioni e nel tempo comunque stanno trovando dei possibili aggiustamenti allora
E chiudo sulla domanda che mi hai fatto
Cerco di fronte a queste tragedie accappona la pelle cento che di fronte al fatto che
Si vedono donnacce poiché sono incinta non possono bastare rischiano di morire loro il bambino diventa una cosa è una cosa
E che fa capo al così come è ameba accapponare la pelle quando è stata fermata la mattina di una mamma israeliana perché era una una dei coloni fondamentali che vi sono stati uccisi quattro bambini macchina raccordo sovrapporre terrificante e non c'è dubbio che da questo punto di vista
I palestinesi hanno pagato in termini diciamo di
Danni in modo drammatico però oggi
Del di dietro a queste cose chi ha voglia dimetterci nel di fare un passo in avanti non dobbiamo soltanto guardare a quelle che sono gli elementi dolore e che vuole dare una mano e di essere amico
Anche chi ha sofferto anche perciò traguardando del secondo non può che dare una fare un passo in avanti altrimenti non se ne esce e diciamo i soldi dell'odio diventeranno sempre più profondi noi dobbiamo lavorare perché i soldi del nord invece si chiudano
Io penso anch'io penso che in piazza
Garda e un conto di grande è uno dei forse dei punti più delicati di tutta questa vicenda
Ed è evidente
Che noi dobbiamo batterci perché legata non sia una Peugeot
E quindi che l'accesso al Garda sia per
Ci accessoriato vuol dire la possibilità che
Agata si possa andare da casa si possa uscire che le merci possano per la
E tutti i beni che sono necessarie alla vita della popolazione Garda possa
Possano entrare e via di questo naturalmente sapendo
Cioè garantire l'accesso a casa e la libera circolazione insomma fare in modo che calda sia un territorio dove
Assediato e richiede che si mettano in essere le come dire tutte le misure di sicurezza necessarie
Ecco io prima ho fatto una un esempio
E ho detto
Un modo cui l'Unione europea può aiutare la pace è quello degli
Dichiarare la disponibilità a essere garante della sicurezza del
Del futuro Stato palestinese a fianco dello Stato israeliano per esempio anche con una presenza militare in loco
Un altro un altro esempio è questo io penso che l'Unione europea dovrebbe
Dire in modo chiaro chiedere al Governo israeliano l'apertura i tutti della legislazione rendere liberi gli accessi a casa
E
Dare la la come dire assumersi l'impegno Codella una propria presenza sui vari chili e ingresso sia marittimi e terrestri
Del controllo della sicurezza di Karzai è del rapporto tra Gaza e il territorio di Israele
Perché il problema qual è israeliani non vogliono aprire Agata perché ricordo se apriamo l'accesso a Gaggiano ragazzo vengono introdotte armi armi che poi vengono usate per avanzare grazie sui villaggi israeliani tutto diverso
Allora l'Europa si faccia garante del controllo degli accessi
Nel senso che gli accessi a cambiarsi vengono aperti e quindi carta non è più una situazione assediata
L'Unione europea mettere come si mettono in tutti i posti di frontiera del pattuglia di sicurezza di controllo di controllo tutto ciò che è accaduto ciò che è senatore tale che si possa rendere libero l'accesso agli atti al tempo stesso garantire la sicurezza Israele
No io penso che
Cioè noi dobbiamo metterci nella condizione di chiedere che cosa possiamo fare per aiutare la parte vede io capisco il suo stato d'animo e poi dopo prenderà la parola
Ma non è come le invettive come gli organi che si fa la pace in Medioriente glielo dico con molta tranquillità o benissimo
Quello che dobbiamo cercare di fare e di immaginare come si può arrivare ad una pace che sia una parte per due che sia una pace che tutti e due popoli che riserve soddisfano le esigenze dei diritti di tutti e due i popoli
E la nostra responsabilità e mettere in campo tutte le azioni politiche che possono al aiutare ad arrivare a quell'obiettivo è quello che dobbiamo fare
Il nostro compito glielo dico brutalmente non è quello di essere tifosi
Proprio politico né di tifare per l'uno per l'altro di creare le condizioni perché l'uno ascolti l'altro e insieme trovino i punti di compromesso ragionevole che siano soddisfacenti inferiore negli anni
L'abbiamo pare
Poi
Io so bene che la pace non la facciamo più la pace non devono firmare gli israeliani e palestinesi
E nessuno li può sostituire possiamo aiutare possiamo favorire possiamo sostenere possiamo creare le condizioni perché ciascuno abbia più fiducia nell'altro possiamo mettere in campo delle soluzioni degli aiuti per esempio
L'Autorità nazionale palestinese come vissuta in questi anni
Otto reca nazionale palestinese vissuta con i fondi dalla comunità internazionale anzi prima di tutto e l'Unione europea l'Unione europea è il primo donatore
Di Forlì e di risorse all'autorità nazionale palestinese ed è tra l'altro contemporaneamente il primo partner economico e commerciale dello Stato di Israele
Quindi l'Europa nella condizione di avere una voce una forza no perché finanziatore dell'Autorità palestinese ed è
Ne parleremo l'obbligo di Israele importante allora usiamo questa leva da queste leve per sostenere il processo di pace aiutarlo favorire il negoziato cioè quello che dobbiamo fare ecco occorre una soluzione che ci consenta di fare uscire anche perché va data
Ha detto la Pinotti ha usato la piena per prime aprendo il corso ribatte un'espressione giusta
Quel conflitto è la madre in Medioriente e di tutti i conflitti perché e la parte di tutti i conflitti perché in realtà
Che cosa c'è che il problema
Tale
Va bene
Allora
Perché la madre di tutti i conflitti questo conflitto del Medioriente perché in realtà
Il gran parte della diciamo del fondamentalismo islamico
Quello più integralista quello più radicale quello che non mesi come dire che
Ha una posizione dura
Come dire cavalcano il problema palestinese cavalca questo conflitto ne fa una bandiera
E se non si risolve il conflitto è chiaro che la non risoluzione del conflitto consenta a tutte le posizioni radicali di avere una bandiera da utilizzabili
E quindi e questo lo dovrebbe è per questo ne abbia bisogno di dare una soluzione a quel processo di pace e non a caso Obama guardate Obama
Fin dall'inizio del suo mandato presidenziale ha fatto una scelta molto coraggiosa
Aprire una fase nuova altra con il mondo musulmano
Rompere il muro di sfiducia di pregiudizio no nei confronti
Scelse la pianta non li meglio
Allora no rompere il muro di Dick diventa il pregiudizio che si era creato
Tra Occidente e Islam è che c'è e che la guerra in Iraq prima e anche le vicende in Afghanistan vogliamo approfondire in modo
E mondo arabo c'è un sentimento fortemente antioccidentale come sappiamo
Obama ha fatto una scelta cercare di superare il muro dell'incomunicabilità voi vi ricorderete che uno dei primi atti che ha fatto subito dopo la sua elezione è stato andare al Cairo
Nel giugno dello scorso
Andò e di far mancare un discorso molto importante il discorso così netto della mano tesa a poco
Di una di un Presidente americano che va al Cairo cioè la città applicata alla capitale più importante del mondo arabo e dice bene apriamo una fase nuova di rapporti non più fondata sulla guerra sul pregiudizio sullo sconto sulla diffidenza
Proviamo a parlarsi a capirsi e a costruire insieme delle soluzioni
Ha fatto un atto coraggioso che si è tradotto nella decisione di mettere fine alla guerra in Iraq ci si è tradotto nel fatto che
Nonostante che la terra non ci siano finora risposte positive
Obama sta cercando con gli iraniani una soluzione politica al problema del nucleare
Ciò che
Ancora sta in questa questa chiave appunto la la decisione di
Dare di cercare di portare al tavolo negoziale Zagari palestinesi che ricordava ha fatto una scelta molto impegnativa
Quella di mettere in campo una strategia americana e quindi dell'Occidente per quello che l'America accolta nel mondo occidentale
Nuova nei confronti del modo arabo e voto musulmani
E ha fatto un obiettivo molto preciso cioè con l'idea e se si apre una fase di compiti cooperazione etica di conflitto di fiducia anziché di diffidenza B questo ridurrà
Lo spazio per le posizioni estremiste delle posizioni radicali per le posizioni integraliste per le condizioni che teorizzano lo scontro di civiltà no la guerra di civiltà
E questo è così importante dare una soluzione al conflitto mediorientale perché dare una soluzione del conflitto mediorientale
Va esattamente nella direzione di aprire una fase del tutto diversa nel rapporto tra Stati Uniti e Islam ma in realtà tra Occidente e Islam e quindi anche tra loro realizza
E quindi io penso che noi abbiamo il dovere
Di sostenere in ogni modo questo questo sforzo questo processo l'Unione europea non ha meno responsabilità di quella che hanno gli americani
Nel costruire le condizioni perché effettivamente questo processo riesca atto diciamo da Veronesi
Persino ha parlato di assunzione di responsabilità però io perché se non li abbiamo sempre il popolo di Tafazzi che se la prende sempre no con se stesso e non riguarda invece chiede poi l'avversario vero ora
Lasciatemi fare una battuta davanti poi parlerà stiamo anche polemizzando ma viva Dio qui stiamo riunendo cinquecento persone appassionati dibattono in queste stesse ore a Roma è arrivato mangiato da tutti i potenti un signore che si chiama che David riunito all'Accademia libica cinquecento hostess perché lui doveva spiegare in qualche modo come Bellocchio Islam e come vanno bene anche essere pagato cento euro per presenziare cioè voglio dire vivaddio dibattiti come questi chiudo la parentesi perché effettivamente non
Prego
Che guardano almeno una dignità ce l'abbiamo e nessuno di voi è stato preso da un'agenzia del Grande Fratello pervenire a discutere questa deve oggi proprio per parlare di credibilità e l'assunzione di responsabilità e di questo Paese che sta sempre più diventando appunto un circo allora io chiedo caro Bellamio perché è giusto anche comunicare dare notizie dunque è stata in Commissione Difesa
No
In questo in questo Parlamento e Piero se ne occupa anche da questo versante allora io mi chiedo e vorrei che tutti e grazie a tutti i luoghi ma come può essere credibile in quell'area del mondo e non solo un paese che
Rispetto alle missioni di pace
Ad esempio quelle il Libano ha deciso perché contabile di di ridurre la presenza dei nostri soldati unitile a sud del Libano perché costavano troppo che ha parlato di tombe eletto
Tu hai parlato
Nominato ma
Hai parlato
Hai parlato di Tom Benetollo
Hai parlato con Clinton Benettollo
E quindi ha fatto riferimento anche alla cooperazione
Ecco come può essere credibile un Paese che ha assassinato non parole mie ma di tutte le nuove leggi anzi destinato la cooperazione perché non ci sono più soldi qualche tempo fa è venuto in Italia
Il direttore generale dell'UPA dell'Agenzia
Che dentro
Di Varese c'è un italiano ed è la persona è più alto in grado che abbiamo in nell'operazione non intangibile e quindi non è un uomo di sinistra perché è stato ecco e addirittura così in tre dire ma come possiamo essere credibile rispetto a quella popolazione che addirittura ci hanno tagliato ulteriori fondi ecco allora io credo rispetto a questo questo Paese è un Paese crediti e
Io ero partito ricordava prima nel ruolo positive che potrebbe avere l'Europa diceva chi mi sta bene per la possibilità che il Garda DGSIA la libertà di movimento
Agata è fondamentale che comunque gli israeliani si sentono sicuri perché se il pensiero che possono passare le armi dei cunicoli da quel punto di vista
Questa cosa non la concederanno evinceva potrebbe esserci un ruolo nostro dell'Europa e anche del nostro Paese peraltro
Prima diciamo dell'operazione piombo fuso
Quando c'erano ancora
C'era l'valico di Rafah perduto era tra l'altro comandante che era stato proprio dei Carabinieri della Liguria History il generale Pistolese che aveva gestito per un periodo importante proprio quello
Quella situazione io gli avevo parlato perché volevo era una piccola era un piccolo la
Un piccolo tramite mi ha raccontato tutte le difficoltà ma per dire abbiamo del nostro piccolo da alcuni aspetti daccapo l'esperienza e dato un nostro contributo
Parto da qui per dire che però bisogna averla un'idea di politica estera
Perché anche lo sforzo militare che poi mettere in campo possa portare dei frutti
Guardate l'operazione del Libano quando è stata decisa cooperazione delibato se vi ricordate era agosto il dodici mi pare voi lasciare vuol dove lo dico adesso non ricordo io ero Presidente della Commissione Difesa della Camera abbiamo convocato alla la Commissione difesa esteri alla Camera insieme Sena
E diciamo convocando tutti perché giustamente l'iniziativa del nostro Governo allora Ministro degli esteri D'Alema ed era ministro della difesa Parisi con un'iniziativa molto forte rispetto a quella
Situazione di guerra pervenire tutti stavano guardando diciamo dai telegiornali mentre erano in ferie no con il
Persone che volevano in Libano iniziativa del nostro Paese
Che prima e ci fosse sarebbe stato bello possa anche in cui l'Europa muoversi partivano dall'uscita muoversi per prima però l'iniziativa dell'Italia ma poi messo in moto la Francia e poi si era creata la coalizione Ettore per siano fermate delle moto
Ha fatto bene Umberto a ricordare che nell'ultima
Disillusione che abbiamo fatto sulla rinnovo delle missioni mentre proprio mentre ci sono già
Tanto uno scontro finora
I soldati libanesi israeliani con dei morti proprio in quei giorni se n'è discusso e io decido diciamo certo una parte la limitazione dovuta al fatto che non è il comando ma non è questo è complessivamente la sottovalutazione di una missione
Un po'perché l'avevamo vicino a noi è un qua perché è una missione che andava permane una situazione di conflitto non utilizzando avendo quindi un contingente ha affermato una guerra io in una in una zona particolarmente calda anche per quella per la situazione ovviamente di cui stiamo parlando oggi cioè sulla situazione mediorientale ma in cui
Il Governo e a vedere
Non fa politica e quindi i nostri soldati sono lì sì
Si stabilizzano il territorio ma non c'è una porta di un Governo che in questo senso diciamo utilità positivamente perché quella presenza militare sia comunque uno strumento per risolvere complessivamente la situazione
Allora è vero quel budget il disegno facevi tu rispetto a questo Governo e l'altro elemento veramente drammatico è quello dei tagli alla cooperazione
Ma drammatico perché nel momento in cui si fa anche parlando dell'Afghanistan Ripa competente a Kabul in quei Paesi e dicono
Qua bisogna avere un cambio di passo e bisogna immaginare che oltre alla parte militare che sia un innesto fortissimo in quella che invece la parte di ricostruzione di sviluppo di questo Paese
La parte invece cooperazione
Nulla Caliandro tagliamo in modo significativo allora quello che vedo io
C'è
Ma come dicevo prima un paese
Si spera che possa avere delle linee che in qualche modo vanno avanti come politica netta quindi attualmente del
Continuano anche delle missioni che abbiamo cominciato noi come quella del Libano
Ma vedo a parte appunto gli aspetti
Poi lo ridici diciamo del del del raccordo con Gheddafi o altri vedo una totale attenta della politica di questo Governo perché
Quella che è l'azione anche di sacrificio dei nostri militari pane impianti anche difficili porti effettivamente un frutto imprime un'accelerazione per cambiare situazioni di territori che da troppo tempo sono in stato di di guerra morte fragili
Fuori
Volete vuole parlare questa cosa e poi arriviamo alla conclusione
E l'onere
Si sa
Venga acquisita che vengono svolte micro
Sì veramente
Rileva che non sono così
Allora secondo me dei politici occidentale di tutti ingredienti occidentali ci hanno due pesi e due misure riguardato neve riguarda i palestinesi
Soprattutto
Quando ce la fa da molti ha detto il
Parlato anni che lungo il dittatore del dottore ma dell'altro e Paesi arabi che sono degli USA Damuggia in Arabia Saudita Giordania Egitto perché con amici dell'Occidente non avendo mai pronunciato la parola ha parlato di scendere della bomba atomica delle avanti
Bisogna evitare la bomba atomica dal mille novecentosettantaquattro non averlo mai pronunciato una parola
Lei li chiama mafie non vuole la pace non è vero io ci credo politici c'è una mancata pronuncia la buona volontà che non vuole la pace Amato vuole la pace dall'albo aggravata conteggiando aerea
Quando c'eravate all'ambiente
Abbiamo volevano dare la pagella vada valutato
Leggerlo tutto condono il condono del parere
Latiano sottopongono L.R. d'acqua vergini un'acqua del cielo Valentini ad un voto chiaro ad aprire un vuoto dell'acqua devono avere dal metodo sono emerse volerla Rocco Berardo entro con Israele
Quali pagine
Lei non ha pronunciato una valore arabo rubarono approvazione Buongiardino ad oriente e l'occupazione dentro An avere
Occupazione archetipico
Dogliani quanti anche in atto deliberati ancora attuale con le abbia chiamate voi attuale partigiane oppure
I
Rinvio è perché purtroppo no adesso stiamo diciamo davvero oscura alla alla chiusura perché no perché siamo veramente c'è un
E l'unica e no ragioniamo detto sottaciuta ecco
L'ultima e poi diamo una mano alla legge nelle conclusioni allora cinque minuti però per il pieno mi presento sono Presidente di urgenza sanitaria casa l'anno scorso sono stato in qualità di infermiere inglese a Sabaudia
Intervenendo in un ospedale palestinese sono stato nel due mila sei in Libano nei campi profughi provviste compattamente al confine
Del sud del Libano e a Beirut lavorato sei mesi in Afghanistan con Emergency ecco la domanda questa vedendo le condizioni di Gaza che tutti conoscono
Brevemente i dati sono mille quattrocento morti al novantanove per cento civili quattrocento bambini morti e di cui molte avrà visto le immagini su internet ad Asola Laddomada blocco dell'onorevole
Che praticamente durante i bombardamenti a casa da gennaio io ricordo molto bene nelle nei bombardamenti che erano bene segnalati raccontati da Vittorio Arrigoni sul manifesto quindi non erano non si conoscevano molto bene le condizioni di civili sotto le bombe
Un dell'utilizzo di sul fondo di armamenti di distruzione di massa
E io mi ricordo bene dall'onorevole Fassino che sussurra il dover sulla una radio dalla RAI in un'intervista praticamente appoggiava il bombardamento Sacconi dicendo che praticamente voi Israele addirittura la differenza testualmente questa norma del quale do l'onorevole Fassino
Vorrei chiaramente chiarimenti permane per i suoi elettori grazie
Io direi che dobbiamo chiudere Piero
Queste
Ed è un errore elettorale
Da abbiamo cercato
Allargare che il piano
C'è un organo
No all'erario devono vivere questo il dibattito ha dimostrato che ovviamente come diceva teso a dare delle by riservate
Basta
Va bene come ha detto che Giovannangelo prema questo è un tema che suscitano passione
Proprio perché società passione però io penso abbisogna pare essere seri
Per esempio io non ho mai dichiarato quello che mi è stato adesso attribuito ma non ho mai dichiarato che
Andavano bene i bombardamenti su Gaza che ammazzavano incivile ho detto un'altra coperta è un'altra cosa il TAR ha fatto una domanda mi farà la risposta è no
Io l'ho sentito l'ho ascoltata
Io ho detto un'altra cosa
Ho detto che di fronte al fatto che sono stati
Lanciati
Sul piano il sui villaggi del sud e Israele
Negli ultimi sei anni oltre venticinque mila rate ordini quella situazione apre obiettivamente
Il tema di un diritto alla difesa perché oltre che vedere i bombardamenti Licata che io ho condannato io vedo anche però adesso mi fa parlare
Io vedo anche i bombardamenti riparare ascolta perché non è chiusa con l'ascoltarsi ascoltato lei lei ascolta bene va bene
Io che ho condannato i bombardamenti a casa condanno anche comandamenti sui villaggi israeliani perché ingorghi sono svolti tutti e due hanno gli stessi diritti gli uni agli altri
Va bene
Io voglio una parte io voglio una base per voi non voglio la pace per uno questa è la differenza tra me è una parte di militanti ride e voglio la pace perché io so che lei la può
Di facciata
Faccia parlare ci sono
Se va bene va bene io io io riconosco che lei ha la per porre riparo a parlare
Abbiamo Isernia ragazze allora io riconosco benissimo che lei ha un militante pacifista perché è andato in Libano dato quindi avrà e ha preso corpo il suo sforzo il suo lavoro però mi consenta di dire che la base si costruisce
Tenendo conto delle ragioni dei kit delle parti che sono in conflitto
E noi non abbiamo bisogno di visioni manichei cui si spieghi che la ragione tutta da una parte con gli altri sono soltanto degli assassini degli aggressori perché sarà
Perché se la mette così se la mette così lei dove lavoro per la pace
Avvocato Enzo D'Alò Abu Omar bene
Mi spiace qualche mia svolti arrogante Abu Omar venga e consapevolezza delle sofferenze del suo popolo Abu Mazen è consapevole dei mortificata è consapevole di tutto questo avvocato Enzo martedì mercoledì qua dentro ventidue settembre Pavone cinto
E va a negoziare con Netanyahu non si rifiuta di negata avevo ne parliamo perché sa che la base si fa con il nemico
E noi dobbiamo lavorare perché il conflitto ci si risolva perché reti e si risolve soltanto se le due parti si riconoscono negoziato e fanno un accordo il nostro compito è questo qui non è quello di
Come dire essere giudizi di una situazione è quella di e creare le condizioni perché le parti si capiscano ragionino discuti no ciascuno accetti l'altro
Lei non fa
Perché io quando lei è andato a Carla apprestare aiuti umanitari o quando è andato in Afghanistan è andato a compiere Emergency ha fatto ha dato un contributo concreto
Ma dato contenuto concreto a costruire le condizioni della pace il contributo concreto lo sintassi e noi siamo in grado di fare in modo e le parti che sono in conflitto superino le diffidenze subito i pregiudizi superino conflittualità e neanche una responsabilità nostra noi non facciamo queste cose editing diciamo che la situazione bianco e nero
E non vediamo invece tutti gli elementi di contraddizione ma io vi faccio solo un esempio
Io sono consapevole tutte le sofferenze del popolo palestinese a Gaza sono stato insultato avviso manager in tanti posti ho visitato i campi di proporvi so che cosa significa quello che lei dice e pensa
Di chiedo questo i sei in Italia in Italia in una città come Genova
Oggi
Varese esplodesse un autobus
E mi riservo di quell'autogol due tre quattro cinque persone quattro cinque bambini che cosa sarebbe successo in Italia sarebbe successo l'ira di Dio bene in Israele sono trent'anni
Che esplodono autobus per le strade di Gerusalemme fate le kamikaze in polmoni della gente innocente ante quali sono morte che noi dobbiamo tutelare difenderò
Ma si perde la seconda intifada io le parlo di tutti quelli che sono morti oltre che andare a capo dei profughi allora gli ottanta l'esperienza che ho fatto io sono andato a realizzare è un campo profughi palestinese
Poi sono andato vicino a Gerusalemme procedure né per la verità a visitare l'ospedale dove vengono curati quelli che vittime innocenti persone che non c'entrano niente persone del popolo
Che sono saltati sugli autobus sei sono senza una gamba e che sono senza una mano e che sono senza un occhio vada a vedere anche con l'ospedale e capirà che le sofferenze solo dell'uno e dall'altro ed è per questo abbiamo bisogno
Mi sono dalla parte
Il diciamo Perna per la partecipazione anche perché poi Fassino dovrà essere anche presente al prossimo dibattito e quindi chiedo che ci possiamo salutare saltare qui grazie grazie a tutti