Festa Democratica 2010 Genova - Dopo la crisi: l'Europa necessaria

Buonasera
Mi presento sono Andrea Bonanni sono un giornalista di Repubblica a Bruxelles
I signori che sono alla mia destra e alla mia sinistra non credo invece abbiano bisogno di presentazione
Forse quello che ha bisogno di presentazione titolo
Troppo vicino a così va bene sì
Dopo la crisi d'Europa necessaria io
Comincerei a nutrire qualche punto sull'avverbio il dopo cioè il dopo implica che la crisi sia passata
E io personalmente credo anche molti di voi che siete nel pubblico non ho questa sensazione ma qui ci sono due persone che sicuramente
Hanno i titoli di prepararci per dirci se la crisi è passata se passerà davvero
E poi parleremo del loro corpo e necessarie
Chiederei
Primo al professor Monti visto l'argomento cioè c'è veramente un superamento della crisi o no
La crisi la chiamiamo al singolare ma in realtà sono in realtà sono pre-crisi una dentro l'altra è scoppiata prima la crisi finanziaria
E rispetto a quella salvo colpi di coda sempre possibili possiamo oggi dire dopo la crisi finanziaria
Alla crisi finanziaria eseguita la crisi economica non ne siamo ancora fuori rispetto a quella non credo che possiamo dire dopo mai peggio della crisi economica in molti Paesi sembra passato
In Europa va particolarmente bene da questo punto di vista la Germania un po'meno l'Italia
E
Una crisi terzo stadio del missile all'in giù della crisi di cui
Poco si parla a livello internazionale mi sembra anche poco in Italia
è la crisi sociale rispetto a quella credo che siamo all'inizio e non dopo
Credo che persino sia direttamente interpellato va bene campani madre rispondere a questa questione vorrei ringraziare la tornata al professor Mario Monti aver accettato il nostro invito essere
Quei con voi questa sera la festa del Partito Democratico professor Mario Monti non è
Nuovo che diciamo avrà e siccome Rossi più di tanto dal punto di vista delle sue ha fede politica che naturalmente attiene in quanto al profilo di
Nessun esponente di degli autorevoli essa grande di grande rilievo sul fronte dell'europeismo e noi lo ringraziamo di aver accolto il nostro invito e io essere venuto alla festa del paese democratico lo abbiamo invitato proprio in virtù dello dell'autorevolezza
Che il professor Monti e gli viene unanimemente riconosciuta come sapete è stato Commissario europeo
Per molti anni nominato prima dai Governi di centrosinistra e poi confermato dai Governi di centrodestra ricoperto portafogli assolutamente decisivi e importanti
Della Commissione europea è una delle grandi
Autorità europee oggi sulla scena continua ad avere ruolo funzione una voce in capitolo particolarmente ascoltata e quindi credo che sia un'occasione molto importante quella che abbiamo questa sera
Il discutere di Europa
E di come dobbiamo pensare quell'Europa che sempre di più e lo spazio di nuovo la dimensione della nostra vita
Noi come sapete abbiamo voluto
Questa festa del Partito Democratico dedicata all'Europa quindici giorni discuteremo ogni sera ogni giorno dell'Europa sotto diverse angolazioni sotto diversi punti di vista
Perché l'Europa è sempre di più lo spazio della nostra vita prego oltre trecento milioni i cittadini europei hanno in tasca la stessa moneta
Viviamo in un'Europa che non ha più frontiere nella quale
Viaggiavo liberamente c'è un unico spazio di grande libera circolazione
Lo spazio di libera circolazione ci spinge sempre di più a costruire una cittadinanza europea
Lei prese operano in un mercato unico e agiscono in un grande spazio economico che non hanno poi non ha più dogane non ha più barriere una più utilizzati dolce tema rilevante dal lavorare all'immigrazione dalla
Dal dall'energia l'ambiente
Dalla lotta alla criminalità al fisco che possa essere adeguatamente affrontato sulla base solo di politiche nazionali ciascuno di questi interi revoca ogni giorno
Di più sempre la necessità di avere politica che abbia una dimensione euro ridotto europeo quindi l'Europa eh lo spazio nella nostra vita d'altra parte se pensiamo
Ai giovani ai nostri figli pensano all'Europa come la loro
Naturale il luogo del loro futuro molto di più di quanto non l'avessimo pensato noi con i nostri padri ed è naturale che sia così e quindi
Che cosa sarà l'Europa nei prossimi anni geopolitiche bisogna fare in Europa che cosa deve essere l'Europa nel mondo della globalizzazione ecco perché non sono interrogativi per addetti ai lavori
Questi sono gli interrogativi che riguardano il destino della nostra vita giacché si calcola adesso non so con vi potrà essere più preciso se questo dato che riferisco
è statisticamente fondato a Roma si dice che almeno un terzo delle decisioni che riguardano la nostra vita si prende più a Bruxelles è chiaro credere quintuplicate così pensate alla politica agricola
Si decide volto più o forse anche Novaro da Parigi a Berlino o ad Amsterdam e pensiamo di tante altre cose come
L'Europa diventa è sempre di più soggetto fondamentale che i
Il futuro dell'Europa e il nostro futuro il domani dell'Europa e il nostro domani anzi più che nel domani dobbiamo parlare dell'oggi perché l'Europa è già lo spazio la dimensione della nostra vita non è il titolo della
Del dibattito di questa sera dopo la crisi ma io sono d'accordo quanto diceva il professor volti
La crisi le la si può vedere sotto diverse angolazioni e io mi riconosco nella rappresentazione che ne ha fatto il professore
Sotto il piano finanziario probabilmente il peggio alle nostre spalle sotto il profilo economico ci sono luci ed ombre ma ci sono
Se neanche di ripresa importanti riguardano più altri Paesi che era un'Italia di questo discuteremo questa sera perché certamente un elemento di preoccupazione per noi
Quello che invece non appare superato la dimensione sociale
In tutti i Paesi europei compresi quelli che conoscono i segni di ripresa maggiore la disoccupazione in aumento
In tutti i Paesi europei in questi anni è cresciuta una precarizzazione delle condizioni di vita di una parte larga della Procura Lazio
Tutti i Paesi europei conoscono una crisi fiscale che si traduce in una crisi del welfare state dello stato sociale e delle politiche pubbliche a disposizione dei cittadini
La crisi e approfondendo questi visti questi aspetti li ha resi più acuti e sono poi la dimensione della crisi che morte sulla vita della gente sta sulla pelle della gente no e io credo che tutto questo noi dobbiamo vederlo dobbiamo affrontarlo
Che da questo punto di vista il contributo che ci può venire da molti è importante volte molte autore su incarico e l'Unione europea di un rapporto strategico decisivo che esattamente
Un rapporto dedicato alle politiche di sviluppo le politiche di crescita alle politiche sociali a come affrontare il tema dello sviluppo e della crescita nei prossimi anni come aggredire quelle che sono i fattori di minore competitività
Che l'Europa nei confronti del mondo perché poi il grande tema
Utilizzo
Che sta di fronte a noi è un po'questo vedete per cinquant'anni
Trattati di Roma del cinquantasette fino
All'allargamento fiero autonomia all'inizio del due mila all'Euro
Ma insomma il processo di integrazione europeo ha potuto costruirsi tutto sommato indipendentemente da quello che succedeva fuori dall'Europa la Cina non c'era il Brasile non c'era Liga non c'era o meglio c'erano ma non erano gli attori di oggi
Quindi
L'Europa era sovrana di
Per di costruire come ha costruito un percorso di integrazione
E tutto ciò che deciderà per la sua vita interna all'interno dei confini dell'Europa
Dipendeva dalle a quello che voleva fare insomma ciò che stava a cuore di noi ciò che succedeva nel mondo d'oggi disturbava i nuovi inciderà più di tanto nella nostra vita
Negli ultimi dieci anni
E questo che è cambiato
Negli ultimi dieci anni la Cina è entrata
Sulla scena mondiale Lidia entrata sulla scena mondiale il Brasile entrato sulla scena mondiale come produttore come esportatore come grande protagonista dell'economia
E il grande problema che si è posto che si pone esattamente questi
Quell'Europa che per cinquant'anni si era costruita tutto sommato io uso sull'espressione per capirci di una dimensione autosufficiente autarchica diciamo così no
Poteva decidere dice tutto quello che voleva perché tanto il mondo non incideva sulla sua vita oggi ogni decisione che prende la deve prendere per l'accordo che c'è invece un modo che interagisce sulla salute
Perché la Finanziaria ed è un Paese di un miliardo trecento milioni e cresce a un ritmo del dieci per cento allargo le indicazioni da un miliardo di persone e cresce a un ritmo del dieci per cento all'anno
E con i suoi prodotti le sue esportazioni la sua presenza economica che ha fatto sta diventando sempre più anche presenza politica pensiamo all'Africa e al ruolo che l'Asinara cambia gli equilibri mondiali e interagisce anche la nostra vita
E allora e diventato più complicato per questo alla costruzione dell'Unione europea perché non siamo più
Soltanto padroni di noi stessi siamo padroni di voi stessi dovendo fare i conti con tanta gente che sta intorno a noi le cui decisioni incidono sulla nostra vita
E il tema è la complessità
Il grande tema che di fronte all'Europa l'Europa come fa i conti con la globalizzazione
La risposta che noi diamo e finisco e che
Tutto questo chiede ancora di più Europa nondimeno
Però non siamo non è l'unica risposta che viene data no
In Italia non solo in Italia in Europa in questi anni è cresciuta anche una corrente populista e invece a ci è stato agli elettori di difendersi dall'Europa
Nel Parlamento europeo vieti l'ultimo eletto
Dice Sergio Cofferati che un parlamentare europeo di zero perché queste quote il timore di questo
Ci sono settecento parlamentari ce ne sono centotrenta quasi che sono stati eletti in liste anche europee euroscettica xenofobe
è un quinto del Parlamento da un sesto del Parlamento europeo prima non è mai stato così la dice lunga questo sul fatto che
In realtà il processo di integrazione europea
Deve fare i conti con spinte divario serio c'è anche una destra resta populista in Italia per esempio settori della lega settori del
Nel partito di Berlusconi che guardano all'Europa con diffidenza e ogni volta che vanno dall'Italia dell'Europa viene parlano più come un rischio più gol non danno più comuni insidia più comunque agricolo che come un'opportunità no
Noi pensiamo che invece sia sbagliato questo che l'Europa sia l'opportunità anche se mai la Cina l'India i devono spingere non a chiudersi
Ma mettere in campo ancora più Europa Occhiuto facendo un esempio concreto
Qualche anno fa di fronte al fatto che arrivavano in Italia le esportazioni dei prodotti cinesi e che mettevano a dura prova con la loro concorrenza i prodotti italiani la lega dice introduciamo inattiva
Facendo credere ai cittadini italiani alle imprese italiane che se si mette fondato cessi erigere un muro
Le imprese italiane i loro prodotti sarebbero stati più difesi peccato che
Noi esportiamo in Cina tre volte di più di quello che ci rese esportare in Italia
E che se noi mettiamo i dati una regola di reciprocità significare perché i cinesi che vendono sui nostri e alla fine ci rimettiamo di più di quanto
Ci proteggiamo evidente ecco ma ho fatto questo esempio vedete come le cose
Ci sono
E tutti si dicono per l'Europa oggi ma non è così vero essere per l'Europa significa scommettere sul fatto che davvero noi scommettiamo sull'Europa come la dimensione per uscire dalla crisi da quella crisi sociale di cui parlavamo
Non si esce se l'Europa si ci si riduce al processo di integrazione europeo ma se cresce
Io
Per esempio ho visto una gigantesca manifestazione della debolezza della sinistra e del movimento sindacale
In questi due anni di crisi
Non c'è stato una iniziativa sindacale europea contro la crisi
Abbiamo avuto migliaia di iniziative sindacali italiane francesi tedesche e spagnole è un limite gigantesco
Perché alla crisi o dare una risposta alla dimensione di scala giusta o non sanno fare
Allora il problema di costruire le condizioni perché l'Europa sia un attore che parla con una voce sola agisce con una sola mano in grado di avere delle politiche per affrontare i problemi e questa la risposta alla crisi che sta di fronte per questo il titolo era
Dopo la crisi si può discutere se sia giusto dopo la seconda parte del titolare l'Europa necessaria perché dalla crisi non si esce come l'Europa si esce solo compiuto
Io credo credo che
Quello che ha detto Fassino è anche quello che Montici
Ci abbia subito un problema ed è un problema cui tacciano faremo bene ad abituarci dove in poi quando si parla di Europa
Cioè la capacità io chiederò questa capacità per primi ai agli intervenuti di pensare in modo
Parallelo cioè
è vero c'è un problema come giustamente dicono loro adesso il professor Monti ci spiegherà cosa ne pensa c'è un problema di
Decidere una politica dell'Europa per affrontare la crisi che c'è e quello che verrà dopo e c'è in parallelo ed è inscindibile da quella
Un problema di capire cosa deve fare l'Italia perché
è vero che
Sempre più si decidono le cose a livello europeo la crisi con la creazione del Fondo di stabilizzazione con la
L'imposizione di
Un tipo di coordinamento dei bilanci prima ancora che sia la discussione paritari dei Parlamenti nazionali aumentato il suo peso nelle scelte politiche quotidiane ma è anche vero
C'è c'è un problema di paese e di come
Ogni Paese riesce a fare rappresentare i propri interessi e le proprie idee politiche a livello europeo e su questo io credo che l'Italia abbia
Negli ultimi anni progressivamente perso sempre più
Allora
Dopo la crisi d'Europa necessario potrebbe anche essere io credo il titolo del rapporto che il professor Monti ha presentato recentemente un rapporto che gli era stato chiesto dalla Commissione sul mercato unico
In cui lui dice sostanzialmente
Per uscire dalla crisi e qui vorrei capire
Visto che lui dà per scontato lo superamento la crisi finanziaria se anche per uscire dalla crisi sociale oltre che da quella economica c'è bisogno di più mercato nondimeno mercato ma di un mercato così diverso e qui io vorrei che lui ci spiegasse
Ma c'è anche un'altra cosa che il professor Monti ha detto precedentemente dei suoi editoriale sul Corriere ancora ieri nell'intervista sul sul Secolo
La necessità
Di pensare in tempi lunghi di pensare in tempi lunghi non solo a livello europeo ma anche a livello nazionale tutti tutti i Governi saranno lo ricordava il professore poco obbligate a presentare un piano decennale di riforme
E allora io vorrei chiedere da una parte al professor Monti
Come vede come come dovrebbe svilupparsi questo mercato per salvarsi dalla crisi che sembra una crisi del mercato quella chiesa che abbiamo vissuto e dall'altra parte come dovrebbe muoversi d'Italia
In questo programma di dieci anni
Per riuscire
A riprendere un po'del terreno che ha perduto
Domanda che poi vorrei girare anche a Piero Fassino perché
Come protagonista politica noi sappiamo che il centrodestra in questo momento non hanno espresso un programma di lungo periodo ma non abbiamo ancora visto quello del centrosinistra
Una parola anzitutto per dire che Piero Fassino ha perfettamente ragione non ho l'abitudine di frequentare le feste di partito ma molto volentieri ho accettato il suo invito
Perché si trattava di discutere di Europa perché si trattava di discutere con una persona
Nei confronti della quale o una stima intellettuale e umana e politica molto forte anche perché sul terreno europeo l'ho visto in azione già la metà degli anni Novanta
Quando Sottosegretario e successivamente Ministro non solo ha fatto parte di Governi che hanno avuto un ruolo essenziale
Con l'apporto anche dei sindacati e di tutte le parti sociali l'onorevole Cofferati lo ricordo bene per portare l'Italia nell'Euro
Ma è stato anche protagonista di una vicenda almeno nota al grande pubblico ma importantissima per lo status dell'Italia in Europa
Ha contribuito mentre prima nessuno realmente se ne occupava a convincere gli altri Paesi europei che anche l'Italia poteva essere affidabile dal punto di vista
Dei controlli alle frontiere di tutti quei requisiti che poi hanno in effetti il permesso all'Italia di far parte del sistema di Schengen perché se noi oggi ci sentiamo così europei è perché
Abbiamo la stessa moneta in tasca e anche perché possiamo liberamente circolare
Quella richiamo che ha fatto Piero Fassino alla globalizzazione lo legherei a questa Europa necessaria la crisi
E l'uscita dalla crisi rendono ancora più necessaria l'Europa ma anche la globalizzazione rende più necessario all'Europa e
Credo il più grosso problema di incomprensione sull'Europa in questo momento
è che molto difficile a noi cittadini comprendere era molto difficile per l'Europa spiegare ai cittadini che la globalizzazione esisterebbe comunque
E se i Paesi d'Europa non si unissero non seguiranno sempre di più la globalizzazione avrebbe più effetti devastanti
E darebbe meno possibilità hanno europee alle nostre impresa i nostri lavoratori di affermarsi e di poter continuare a vivere e accresce
Si è parlato di lungo periodo e l'onorevole Fassino a richiamato la presenza in Italia ma non solo in Italia di forze
Contrari all'integrazione ecco nel rapporto che avete gentilmente richiamato che io ho presentato tre mesi fa Presidente la Commissione europea Barroso
Ho cercato proprio di adottare questa prospettiva di lungo periodo perché l'Europa è partita come
Grande sforzo collettivo di integrazione sul mercato si chiamava mercato comune
Poiché
Il mercato è stato arricchito con tanti altri elementi ivi inclusi alcuni insufficienti di politiche sociali a livello europeo
Ma il mercato è un un asse portante è uno skilift dell'integrazione europea la cui comune sia abbastanza spezzata recentemente
Prima perché
Già prima della grande crisi molti Paesi hanno mostrato di averne abbastanza di integrazione ricorderete forse l'EPO levi che in Francia in occasione del referendum nel due mila cinque sull'idraulico polacco che sarebbe venuto a portare via il lavoro
Hai peraltro scarsamente esistenti e idraulici francesi o difficilmente reperibili al momento del bisogno
è così ma questo anche nel
è interessante la storia dell'idraulico vorrei spendere un minuto su questo perché è il segno di un'inquietudine per l'integrazione ad uno strato sociale piuttosto basso
In un Paese molto civile come la Francia in quegli stessi anni all'altro estremo della dello della compagine sociale nel nei grandi
Imprenditori e nei grandi manager del capitalismo europeo c'era un'altra sindrome da integrazione
Quando l'Europa ha cercato di creare un mercato unico per il controllo delle imprese
Per far sì che
Un'impresa potesse comprarne uno in un altro Paese senza incontrare ostacoli nazionalistici
Beh la sfera molto alta del sistema economico sociale cioè capi delle imprese
Hanno mobilitato le loro amicizie con i Governi questo è stato vero soprattutto in Germania in Francia quei due Paesi che erano stati i motori nell'integrazione europea in passato è stata
Partorito un topolino di legge sulle offerte pubbliche d'acquisto
A confronto del quale
L'analogo provvedimento che esisteva in Italia dentro la legge Draghi era
Molto più liberale mentre l'Italia di solito in queste materie è più
Chiusa protezionistica ecco quindi c'era una stanchezza per l'integrazione già prima della crisi arriva la crisi che
Ovviamente a scosso in ciascuno di noi anche in chi come il sottoscritto crede nel mercato sento se temperato da forti politiche pubbliche
Io ho avuto il mestiere per cinque anni mettere sotto controllo del più grande impresa del mondo
Non solo europee perché non sgarra se lo dalle leggi del mercato
Ebbene ma anche chi a una certa fede nel mercato di fronte a questa crisi non può non essersi interrogato ma dove ci porta al mercato
Allora guardiamo avanti guardiamo dieci vent'anni cosa succederà dell'integrazione europea riusciremmo a dare corpo ad una vera economia integrata capace di competere con la Cina con l'India quelli statistico Brasile
Se in quasi tutti i Paesi ormai
Si afferma non sempre di più
Piccoli inizialmente partiti di destra o di sinistra accomunati solo dall'avversione all'integrazione che sia l'integrazione globale di globalizzazione e sia l'integrazione europea allora la la mia risposta
Questo è un tema che ho discusso molto col nuovo Presidente dell'Europa il bel Galvano rompo voi
Che è stato nominato a seguito del Trattato di Lisbona quella cosa un po'strana su cui l'Europa ha lavorato per tanti anni lui è è un ex Primo Ministro belga
Quindi figuratevi fiamminghi e valloni eccetera una grande esperienza di queste cose anche lui dice ma in
Tutti i nostri paesi si affermano questi partiti
Che non solo si affermano e crescono condizionano sempre di più nella competizione elettorale
Piero Fassino ci dirà se è giusto no questa preoccupazione
L'atteggiamento sull'Europa dei grandi partiti di centro sinistra di centro destra tradizionalmente
Molti di loro in molti Paesi sui loro previsti che devono fare i conti con questi nuovi partiti contro l'integrazione allora
La mia risposta voi l'approfondiremo più nel concreto scusate per questa lungo intervento è che dobbiamo per continuare ad avere in Europa un'economia fondata sul mercato un mercato disciplinato dai pubblici poteri temperato da una politica sociale dobbiamo prima di tutto rendere il mercato
Più accettato
E soprattutto il mercato integrato più accettato questo richiede veramente una grossa svolta io spero di aver dato un piccolo contributo a mettere di fronte alle autorità europee la necessità di questa svolta
Naturalmente questo vale anche per i singoli Paesi e qui veniamo e chiudo al punto che da ultimo
Andrea Bonanni ha toccato il ruolo dell'Italia io spassionatamente direi
Siccome il passo più mio la parte maggiore il mio tempo a Bruxelles e altrove in Europa che in Italia direi che nel corso degli ultimi dieci quindici anni
L'Italia onestamente ha fatto passi avanti sotto Governi di colore contrapposti
Particolarmente cruciale nel momento del Governo Prodi per l'euro
Ma anche successivamente ad alti e bassi passi avanti nell'essere visto come un Paese che non è più il responsabile dal punto di vista della finanza pubblica
Del resto la Spagna l'Irlanda hanno avuto
Difficoltà di fronte alla crisi finanziaria con sorpresa di molti maggioritario difficoltà che ha avuto ritardi ma
Questo non significa che l'Italia ampia trovato la marcia giusta
Per pesare nel determinare il destino comune dell'Europa io quando sono a Bruxelles o a Berlino o all'ombra o a Parigi su qualsiasi tema economico politico dell'Europa del futuro sento parlare
Della posizione francese della posizione tedesca buona posizione inglesi
Qualche volta della posizione di altri due grandi Paesi la Spagna e la Polonia
Molto più raramente della posizione italiana questo mi dispiace non solo per
Sentimentalismo nazionale che pure è una cosa rispettabile ma perché credo che l'Italia e
Essendo il più debole tra i grandi Paesi d'Europa
Per carenze sue strutturali amministrative della classe imprenditoriale eccetera ha più bisogno degli altri
Di un'Europa forte autorevole e potrebbe dare un contributo maggiore essersi disciplinata in casa propria
No non aver fatto la fine della Grecia entra importantissimo ma speriamo che si usa fare per questo questo passo in più e prometto a Bonanni che recuperano il tempo né la risposta è successo a Roma
Fosso riprendere quello che dice Monti mondi diceva
Dobbiamo pensare almeno in termini di dieci anni è
Il nuovo Trattato ce lo impone bisognerà presentare un programma di dieci anni toccherà al Governo Berlusconi farlo però
Di
La domanda che vorrei rivolgere tesoreria Madaro stranieri già presentarlo antologia di questa somma va bene grazie da ma
Sette quello che manca almeno per chi vede segue la politica un po'un po'da fuori come come capita a me che vivono osserva eh capire se il Governo Berlusconi non ha finora ha dato una prospettiva politica di lungo periodo
Qual è la prospettiva che potrebbe dare il centrosinistra
Io penso intanto questo che
E non è un fatto retorico quello che adesso sto per dire
Se c'è una forza che
In Italia crede nell'Europa e ci crede concretamente poi assumendo l'Europa come un elemento fondamentale della sua politica della sua persino Dellas nostra identità dettaglio democratica
A partire da un elemento come dire
Culturale e storico politico importante le grandi culture europee viste del nostro Paese
S'si sono incarnati lei
Esponenti politici importanti della storia di questo Paese penso all'europeismo di De Gasperi piuttosto che all'europeismo di Spinelli o di Ugo la Malfa o di per adeguare Amendolara dopodiché Giolitti
Gli eredi politici di queste culture politiche si ritrovano tutte nel PD zone
Mettili si ritrovano oggi le grandi culture riformiste che nel corso di questo cinquantenne d'Italia hanno creduto nell'Europa e hanno fatto dell'Europa un elemento della loro identità
Quindi per noi l'Europa è un elemento non è solo necessaria perché la razionalità politica
Come abbiamo dimostrato fin qui Pizzetti che senza l'Europa ogni Paese europeo sarebbe più debole ma
Noi crediamo nell'Europa perché storicamente abbiamo pensato l'Italia in una dimensione europea non soltanto oggi anche nel passato
E quindi da questo punto di vista noi intanto partiamo da questo dato che il nome ritrovati nelle altre forze politiche perché nella lega
Del partito di Berlusconi esiti
Non so fino a quando lo si può chiamare così diciamo non sussiste gli ultimi sviluppi diciamo nel Popolo della Libertà e possono rivendicare lo stesso tipo di diciamo
Credibilità europea europeista che noi possiamo vantare perché noi siamo
Diciamo in qualche modo adesso passate queste pressioni i figli politici il Partito Democratico è le reti asilo politico delle migliori culture loro Paese di questo Paese premi
Secondo
Io credo che noi siamo la forza più coerentemente europeista perché lo abbiamo dimostrato
Ora il professor volte è stato buon testimone l'ho anche detto
I momenti nei quali l'Italia in Europa si è fatta sentire di più negli ultimi vent'anni
E ha giocato un ruolo maggiore sono stati gli anni dei quali l'Italia è stata guidata dal centrosinistra e non a caso perché il centrosinistra esprimeva una politica che si collocava dentro l'euro
La scelta dell'euro
La scelta vicende anche è stata richiamata
Ogni scelta di
Quando noi abbiamo governato per novantasei il due mila uno e tra il due mila sei del due mila otto noi abbiamo caratterizzato la politica nostra
Pensando alla e gestendola e facendola ricostruendo la in uno spazio a una dimensione europea io ricordo lo dico come testimonianza personale
Quando nel due mila sei siamo tornati al Governo
E gli elementi successive nelle settimane successive alle elezioni quando lavora per la parte del Governo io e Prodi
Abbiamo partecipato lui come primo ministro io come Segretario del principale partito della coalizione a una serie di di incontri europee dicono Primi Ministri di segretari di partiti eccetera
Ho dovunque arrivavamo il sentirla la prima ancora che ci si diceva era meno male che siete tornati
E il meno male che sarà donata era meno male che si è tornati perché con voi è tornato in Europa l'Italia perché prima l'Italia non la vedeva non pesano e anzi
Spesso è stato un freno
Io ho fatto anche il ministro di Giustizia
E dal Ministro della giustizia io ho matricola cosa di cui perché rivendico ho contribuito a
A una una nascente europea è importante che il mandato di cattura europea che supera
La necessità dell'estradizione tra i Paesi europei
Per tra stelle Ministro della Giustizia dei cinque anni in cui è stato al Governo ha cercato di bloccare in ogni modo l'adozione del mandato di cattura europeo è una differenza molto concreta però vi dico che lo fa
E ho visto che cosa vota e che lo blocca in Europa ce ne sono accordi era una differenza tanto per dirne uno
è si potrebbero fare tanti altri esempi intanto io rivendico il fatto che noi
Quando diciamo crediamo nell'Europa non è soltanto un'evocazione di quel che vorremmo fare tutte le volte che abbiamo avuto responsabilità
Di governo noi abbiamo dimostrato che nell'Europa crediamo e non solo abbiamo riportato l'abbiamo dimostrato talmente
Che
Siamo ricorsi a forse anche ritenuti in Europa una forza credibile
è un caso che Prodi è diventato Presidente alla Commissione europea vorrà pure dire qualcosa questo no
E ciò che
Contrariamente al passato l'Italia ha avuto con Monti
Portafogli fondamentali nella vita dell'Europa che precedentemente l'italiano questo punto di vista eh la dimostrazione che noi abbiamo già come dire dimostrato nell'Europa Serbia questo però non si vive di eredità e non si passa però ed è importante rivendicarlo diciamo
Ci conforta con chiarezza
Ora
Io parlavano detto prima nel nel rispondere brevemente alla domanda di badanti cioè
Io penso che noi abbiamo bisogno di molta più roba di quella che fin qui abbiamo costruito no perché quella che abbiamo costruito non sia stata utile anzi ma perché quella che abbiamo costruito
Per essere efficace ha bisogno di ulteriori passi di integrazione e quindi qual è l'idea che noi abbiamo l'euro è un'Europa che cresca molto di più
Nei
Diciamo con una politica europea nei miei viene diciamo nel pilastri fondamentali della vita del continente prima questione
Noi abbiamo una moneta unica
E abbiamo un mercato unico non abbiamo una politica economica europea
Io so che un obiettivo di lungo periodo però cominciare a costruire
Diciamo politiche europee in alcuni pilastri settori fondamentali dello sviluppo della crescita cose che sono opere contenute nello
Porto morti primi provvedimenti di armonizzazione fiscale i provvedimenti di
Liberalizzazione di armonizzazione dalla liberazione
E la liberalizzazione questi sono elementi fondamentali
Costruire una politica europea nel campo dell'energia l'Europa è dipendente dal punto di vista energetico lo sappiamo tutti e dipendente in primo luogo dalla Russia non solo dalla Russia allora se vogliamo
Ovviamente non si può risolverla ritenendo che il petrolio per adesso non l'abbiamo ancora trovato l'ho trovato qualcuno la Norvegia Z ma non sufficientemente ed essere autonomi tono allora se vogliamo costruire
Come dire una ditemi come avere un rapporto che non sia solo di dipendenza e rischioso abbisogna di una politica europea delle merci
Abbiamo bisogno di una politica europea dell'ambiente c'è poco da fare
Perché l'ambiente non conosce frontiere come è noto perché se scoppia salta la la la la la centrale di Chernobyl noi non facciamo risanata due giorni dopo erano mangiamo per molti mesi
Utile che ci facciamo tanti ragionamenti o sulla politica dell'ambiente o a un respiro europeo e si adotta
Sulla base degli impegni che sono stati adottati
Di qui prima due mila venti e poi la tappa del due mila cinquanta una politica coerente oppure
E l'Europa rischia di più penso al tema dell'immigrazione siamo l'unico grande spazio di libera circolazione ma è impensabile che la politica dell'emigrazione sia gestibile soltanto sulla base di politiche nazionali
è evidente che hanno
Per l'Italia ancora meno che anche da noi siamo frontiere esterne dell'Unione no
E frontiere l'Italia non sono solo frontiere interne all'Unione so però che all'esterno
Chiunque metta piede in Italia non solo metà del nostro Paese ma di qui parte avanti euro è un problema europeo gestire l'immigrazione sia quella legale sia quella clandestine contrastarla ecco una strategia europea
Quindi un'Europa pensiamo a tutte le politiche di infrastrutture le grandi reti
I porti
I grandi le grandi linee di collegamento in italiano da da anni stiamo discutendo
Tutta la vicenda corridoio numero cinque negli ultimi anni la TAV in Val di Susa che non è un pezzo di un arco di una ferrovia interno è un aspetto fondamentale più grande corridoio di mobilità che parte da lontano dalle dispone arriva fino a Mosca che passa per la Pianura Padana
Ebbene
Questi grandi investimenti infrastrutturali
Se li gestisce o di paese perse o costruiamo le condizioni per avere delle politiche delle regie europei
Il la nostra idea è questa che ventilate fondamentali dello sviluppo della crescita
Abbiamo bisogno di un passo in avanti poi naturalmente sappiamo benissimo che è complicato e difficile non si fa tutto in un minuto per esempio io parlo di armonizzazione fiscale che è cosa diversa ad avere una politica fiscale locale è un primo passo
No e molti ma in molti campi bisogna partire dall'armonizzazione delle regole poi arriveremo anche le politiche comuni però letto è diciamo il passo che dobbiamo fare
Quindi intanto
La partita sviluppo e crescita richiede un salto in avanti in termini di
Armonizzazioni coordinamento politica comune e questo richiamo grande tema io evoco perché molto interessante sapere il parere di morti su questo
Per fare politiche comuni però c'è un grande problema che il bilancio di questa Unione europea
Perché anche in Europa non si fanno le nozze coi fichi secchi
Con che soldi si fanno le politiche europee voi dovete sapere che il bilancio
L'Unione europea nel suo bilancio questo Bilancio è finanziato dagli Stati nazionali sulla base di una percentuale che è formalmente l'uno virgola ventiquattro per cento se non ricordo male
Del del
Del prodotto interno lordo di ciascun Paese
E questo dà una certa quantità di soldi che sono poi i soldi che l'Europa utilità per le sue politiche presenti i fondi strutturali così
Con quei soldi lì queste politiche che dovete provocando non ce la fai ce ne vogliono di più
Dei loro a suo tempo lanciato una una una grazie la proposta che è tornata nella crisi di attualità
E cioè che l'Europa possa emettere titoli proprio di no emettere bond europee gli eurobond
E quindi mettendo sul mercato titoli di Stato raccogliere su questi titoli pagando ovviamente l'interesse necessario chi sottoscrive risorse per finanziare le politiche europee da un grande tema
Che io credo noi dobbiamo porre con forza perché se vogliamo far fare un salto in avanti alle politiche di sviluppo di crescita in chiave europea dobbiamo avere le risorse necessarie
Esser
E poi
Anch'e va bene del territorio Sabbatelli riduciamo siamo
Va bene va bene
Per inciso il signora già disturbato il dibattito precedente siamo tranquilli va bene
Allora al e va be fa parte della festa avere uno previsto per i partiti tra cui allora no vede da questo voto
Poi c'è l'altro pilastro sino ad ora sono già stato lungo al Senato pilastro in realtà son più pilastri malato grande diciamo tema
Un'Europa che voglia essere un attore forte sopra e sotto il profilo economico e sociale
A ci metto nel conto economico e sociale tutto il tema mercato del lavoro
E stato sociale noi oggi abbiamo in ogni Paese un mercato del lavoro regolato da regole diverse
Abbiamo un sistemi previdenziali e pensionistici che in ogni Paese sono diversi
Anche queste diversità non reggono più o noi riusciamo a costruire anche sul piano sociale dei modelli che siano convergenti o non ce la faremo quindi
C'è un problema di salto di qualità in termini di politica europea e poi c'è l'altro grande tema
Si può ridurre cioè se vuoi fare questo non ce la fai se siccome ti solo sull'Europa che l'Europa dal punto di vista economico e sociale abbia bisogno di un'Europa molto più forte anche dal punto di vista politico da questo punto di vista
Il Trattato di Lisbona
Adottato recentemente come sapete
Offre delle opportunità non risolve il problema offre gli strumenti perché istituisce sostanzialmente una sorta di Ministro degli esteri europei per fare una politica estera di difesa comune
Istituisce il Presidente non più a rotazione ogni sei mesi ma permanente per dare una visibilità una soggettività all'Europa più forte
Dal Parlamento europeo molti più poteri di quelli che aveva prima
I codecisione nelle decisioni punto
Introduce qualche materia l'estensione del voto a maggioranza perché se devi decidere tutto all'unanimità il ventisette diventa complicato
C'è un'Europa politica più forte perché sia l'Europa non si dà anche una soggettività politica istituzionale ove non ce la fa e i treni
Io negli anni in cui era al Governo
Rettore tante cose di cui mi occupavo mi occupavo della crisi balcanica non era ai tempi della guerra nei Balcani eccetera
E ricordo quello che mi diceva la Albright
Viceversa il da farsi lo spieghi ai suoi colleghi io non ho tempo di telefonare a tutte le cancellerie
Noi vogliamo sapere cosa pensa l'Europa sui Balcani perché se ogni giorno devo pur sapere cosa pensa l'Italia la Germania la Francia e questo è quello anche le perde un sacco di tempo alla fine non ho capito cosa volete
Della ragione no
Cioè
Hai la necessità di avere un'Europa che parli con una voce sola agisca con una sola mano perché così efficace
E in questo però non è semplice perché
Gli Stati nazionali sono molto gelosi della loro sovranità
Va beh colpiva molto quando c'è stato per la fase dell'allargamento no
Che è avvenuto nel due mila e quattro tra il novantanove due mila quattro è stata la fase in cui in tutti i Paesi dell'est e poi si hanno raggiunto da suo regnava la Polonia l'Ungheria la Romania la Bulgaria e tutti questi altri si discuteva in quei Paesi
La loro ingresso non europea e il loro Parlamenti dovevano adeguare la legislazione loro ai parametri europei re armonizzare
No della norma nel nord europei dell'Europa in cui entrano bene
Dopo tre minuti che in quel Parlamento si discuteva una qualsiasi legge di convergenza si aprirà un dibattito sul fatto che quel Paese stava perdendo sovranità
No
Cioè
Ogni volta che tutti pone il problema di trasferire all'Europa
Più potere c'è subito qualcuno dice allora cambiamo qualcosa ama allora la nostra sovranità in discussione ah ma allora non siamo più padroni a casa nostra secche residenziale lo decidiamo noi
è uno schema falsi
Perché tu perdi qualcosa in termini di sua sovranità diciamo nazionale ma diventi azionista di una sovranità comune più grande
Quel che perde qualcosa trasferisci la tua sovranità però questo ragionamento non è così semplice e ogni qual volta l'Europa deve decidere qualche cosa il tema della sovranità nazionale riemerge ritornano
Io per
Guardare e
Il dibattito è troppo serio per farlo sapere in una polemica demagogica non lo voglio fare
Ma una delle responsabilità che secondo me lo dico seriamente minimo in modo demagogico
A Berlusconi la veste di tali esattamente questo tutte le volte che in questi anni Berlusconi hai parlato agli italiani nell'Europa che ha sempre parlato solo come rischio solo come insidia solo come pericoloso
So che come
Un fastidio perfino l'ultima manovrano è andato avanti settimane se Marghera manovre sia un problema ma ce lo impone l'Europa no
Quasi a dire se non ci fosse l'Europa
Noi potremmo anche non farlo non è vero no senza l'Europa non saremmo in una condizione molto peggiore della Grecia però quindi tanto per capirci ma
E allora questo è il punto cioè alla nostra visione questa qui e una visione diversa dalla destra italiana e non soltanto italiana
Noi pensiamo che ci vuole un salto in avanti e per fare un salto in avanti gli Stati nazionali devono essere capaci anche di trasferire una quota maggiore della loro sovranità su questo quella materia
Alla sovranità comune europea di cui siamo comunque cotitolare
Revoca la nostra idea proprio non semmai queste non c'è un'altra strada le altre strade sono delle illusioni
La lega spiega tutti i giorni che se ripeto all'ombra del mio campanile se mi chiudo nel mio giardino se mi faccio più piccolo mi difendo meglio
Nel mondo della globalizzazione se ti fai più piccolo si sono più piccolo non è vero che ti difendi le ti difendi peggio familiare propria
Però parlando di salto in avanti stiamo al problema che è emerso ma
Non in modo molto chiaro
Al fatto che in questa Europa che in qualche modo si riprende si può discutere come se lo fa in modo adeguato noi eccetera l'Italia sta facendo salti indietro insomma sono
Almeno due
Sette otto anni che l'Italia cresce a un ritmo molto inferiore
A quello degli altri Paesi la crisi ha peggiorato questa situazione perché oggi
Sopra di noi la Germania Grecia tre per cento sotto di noi la Polonia credo che superi il tre per cento come ritmi di crescita la Spagna una battuta d'arresto ma è cresciuta
Per quindici anni a ritmi molto superiore nostri la Francia che cresce ai ritmi superiore dei nostri
Alla fine noi registriamo rischiava di diventare più piccoli dei fatti al di là del fatto e come giustamente diceva il professor Monti
C'è una perdita della nostra capacità di rappresentarsi in Europa c'è una perdita del nostro peso oggettivo in Europa allora
Io vorrei tornare a quello perché il professor Monti diceva
L'Italia dovrà presentare e ripeto la domanda anche all'onorevole Fassino l'Italia dovrà presentare un programma di
Dieci anni e io spero che in questo programma uno dei punti chiave sarà la crescita la capacità di riprendere competitività in euro
Il professor Monti recentemente ha
Detto una bestemmia in quello che è il termine del dibattito politico italiano ha parlato di fiscalità cioè della necessità di usare lo strumento fiscale cioè le tasse
In un quadro in cui tutti dicono e promettono di abolire le tasse anche se poi non lo fanno per recuperare competitività nel Paese io vorrei che ci spiegasse questa sua idea e ci dicesse se secondo me se secondo lui
Questo meccanismo è un meccanismo adattabile Alitalia e vorrei
Sentire dall'onorevole Fassino se
Far cadere il tabù della del della diminuzione delle tasse che viene sempre sbandierata mai fatta poi da da non so quanti anni eh qualcosa su cui il
Partito Democratico è a quota Mazza
Io sono d'accordo con l'onorevole Fassino sul fatto che non bisogna guardare troppo al passato
Ma un po'sì e ho trovato molto utile che lui in qualche occasione l'abbia fatto allora vorrei dire due rapide cose sul passato una
Non è importante perché riguarda me una è più importante perché riguarda l'Italia ed Europa
Ventotto una piccola precisazione io sono stato nominato commissario europeo la prima volta nel mille novecentonovantaquattro dal primo Governo Berlusconi
E sono stato confermato nel mille novecentonovantanove dal governo D'Alema devo dire
Che
Sono stato molto fortunato perché nella prima occasione quando sono stante è stato nominato da Berlusconi questo è avvenuto con l'esplicito consenso della loro posizione
E quando D'Alema con Prodi perché a quel punto le regole erano cambiate ci voleva anche il consenso dalla Commissione che c'era in pista Emma Bonino valorosi stima commissaria
Che aveva prima
Sono eravamo Bonino io poi arrivando proteggere ovviamente un solo posto per un italiano dall'ENAC Prodi si sono messi d'accordo sul mio nome
E l'onorevole Berlusconi capo dello posizione ha dichiarato il suo favore quindi non posso lamentarmi su argomenti i rilevanti le grandi coalizioni sembrano funzionare in Italia ma più importante dal punto di vista della
Posizione della sinistra italiana rispetto all'Unione europea
Io vorrei mettere un po'in prospettiva quello che ha detto l'onorevole Fassino che
Che cioè che è vero
Ma
Non perché
La lega Forza Italia
Fossero esistiti nei decenni precedenti al novantaquattro e avessero preso posizioni loro ostili all'Europa mentre la sinistra favorevole semplicemente non esisteva
E a voler proprio guardare le cose col
Massimo spero di obiettività si può dire è verissimo che oggi il PD raccoglie quelle anime culturali
Che vanno dal ICI alla Democrazia Cristiana
Che ad un certo momento sono diventate filo europee
Questo effettivamente è stato vero fin dall'inizio per la DC per il PLI per il piede rei per quel
Poco che contassero no da vicino contava poco
E obiettività storica richiederebbe anche di dire che il PC inizialmente
Non era favorevole all'integrazione europea non ha votato a favore del Trattato di Maastricht
Questo per carità da ancora più valore al fatto che poi da molti molti anni
Il la sinistra e lo stesso PC con le sue incarnazione successive sono diventate pochissime forze a sostegno dell'euro dico questo perché io mi sono chiesto molte volte come mai
Nel mille novecentonovantaquattro quando c'è stato per la prima volta un Governo Berlusconi Governo di centrodestra
Forza Italia la lega sono state prese prese quasi da un istinto viscerale di euroscetticismo o di opposizione all'Europa secondo me questo è stato dovuto al fatto che essendo abbastanza carenti in fatto di cultura storica con le forze politiche pensavano che l'Europa fosse un prodotto delle sinistre perché quando loro sono arrivati al Governo si sono presentati dei primi Consigli dei Ministri
In Europa dodici tredici sui quindici Paesi erano governati dal centrosinistra per fortuna loro purtroppo per le sinistre la situazione è profondamente cambiata io mi ricordo che io
Dedicato qualcuna delle mie arare conversazioni con gli esponenti
Del Governo di allora per dire una cosa perché l'Europa non è figlia di nessuno è figlia di tutti i lungimiranti perché e figlia di anime del centrosinistra basta pensare alle personalità italiane che ha richiamato Fassino addolora ammetteva e assurdi
Ma è molto figli anche dei conservatori europei basta pensare agisca
Alla signora Thatcher che avuto infinite lacune europee ma ha dato una spinta fondamentale al mercato unico ai tempi di dolore e in primis ha il buco
E
Io vedo anche un'evoluzione
è verissimo che oggi
Buona parte del centrodestra ma non solo in Italia manifesta una certa in sofferenza per i vincoli europei la decisione europea però per esempio di nuovo cercando di essere obiettivi e freddi
Io noto un'evoluzione interessante del Ministro Tremonti da questo punto di vista che indubbiamente nei suoi primi anni
A additato agli europee l'Europa agli italiani l'Europa come fonte
Di difficoltà
E come entità da vedere criticamente adesso se avete notato da qualche anno e di magistrale abilità ma credo che questo sia anche nell'interesse dell'Italia non suo
Nel presentare sull'interno il vincolo esterno il patto di stabilità eccetera come una cosa che bisogna rispettare
Naturalmente questo rafforza moltissimo politicamente i Ministri dell'economia rispetto ai loro colleghi della della spesa voglio adesso dire una cosa su la crescita
Sulla crescita italiana
E la necessità di riferirsi al lungo periodo la en passant sono completamente d'accordo con l'onorevole Fassino quando pone il tema scomodo ma vitale
Delle risorse con cui l'Europa può fare le sue politiche perché è vero
Che ci sono anche politiche che costano poco e di solito sono le più importanti quelle sulle regole ed è vero che certe cose che l'Europa fa o anche
Devolverli né alle capitali nazionali se non addirittura le regioni che possono anche essere fatte meglio
Io devo dire nel campo di cui mi occupavo la concorrenza l'due mila quattro entrata in vigore una riforma che avevamo introdotto che valorizza moltissimo le autorità nazionali della concorrenza come l'Antitrust in Italia
Rispetto alla Commissione europea e un sistema a rete c'è certe cose si possono dare al piano nazionale anche per non dare l'impressione che Bruxelles sia
Onnivora onnipresente e troppo inclusiva però certe politiche costante quando c'è stata la crisi e sia vista la grande facilità con cui negli Stati Uniti e il Governo federale ha risposto alla crisi
Magari esagerando ma mettendo in campo grandi risorse pubbliche in Europa tutto quello che Barroso ha potuto fare
Con l'aiuto di Stato così che presiedeva allora il Consiglio ancora rotante è stato di invitare i Paesi a mettere in campo delle risorse ma certamente senza un disegno complessivo come sarebbe stato possibile avere con un forte
Bilancio comunitario insomma negli Stati Uniti il quaranta per cento del PIL
In mano a Washington anche per fare una politica di stabilizzazione contro la congiuntura avversa in Europa è stato detto ed è l'uno l'uno virgola due ultima cosa la crescita in Italia e qui io credo che anche qui cercando di essere obiettivi cosa che tutti cerchiamo di fare ma è molto difficile
Io vedo effettivamente un'Italia e
Ha fatto in questi ultimi anni una gestione prudente
Dal punto di vista delle grandezze finanziarie e a insomma
Stavo uscendo dalla crisi finanziaria me meglio di come molti mercati avrebbero scommesso e molti osservatori avrebbero scommesso ma questo non toglie che da quindici anni l'Italia cresce meno
Non diciamo del mondo questo è ovvio accresce almeno dell'Europa in particolare cresce meno dell'eurozona che questo hanno dopo anno ma questo
è un problema che ci trasciniamo e avere gestito abbastanza bene la crisi non significa nulla da questo punto di vista perché all'uscita dalla crisi riprendiamo su un sentiero di crescita che è più modesto di quello degli altri con problemi di disoccupazione Pontaccio
Che cosa occorre fare
Per me è veramente indispensabile a vere come Bruxelles col piano due mila venti ci chiede di fare sapete come si chiama il piano che il Governo italiano
Deve presentare entro fine anno National Reform Plan piano nazionale di riforme come per gli altri Paesi
Questa è un'occasione importantissima l'Italia ha fatto cose importanti diciamo la verità
Un po'come tanti altri Paesi ma soprattutto noi che siamo più bravi a gestire il quotidiano che a pensare a lungo termine
Quando abbiamo dei vincoli delle scadenze il famoso mitico programma novantadue del mercato unico l'ingresso l'ingresso nell'Euro
Non voglio essere cinico ma due mesi dopo l'ingresso nell'euro il vostro Governo si è sciolto per conseguito obiettivo e per ripresa di importanza delle liti interni rispetto alla missione storica con una scadenza
Ma meno male che ci siete riusciti a contarci a portarci nell'euro quindi aggrappiamoci in questo momento l'unica data che esiste nella vita italiana al di là degli
Incontri a all'ESA
Parlo con orgoglio di lesa perché mi trovavo
In vacanza in circolo un po'lontano dal luogo dove gli incontri si tenevano l'unica data che gli italiani hanno nel futuro almeno noi milanesi abbiamo il due mila quindici l'Expo
E già questo serve un pochino sia pure fra mille litigi per fare andare avanti delle cose ecco l'Europa adesso ci offre questa
Opportune ma chissà in Italia che c'è un due mila venti le le cose la cosa è nelle mani dell'ottimo Ministro Ronchi per le politiche comunitarie ma questa è una cosa che il Presidente del Consiglio dovrebbe a mio parere
Prendere in mano liberando le proprie mani da altre cose in questo momento apparentemente prioritarie e in questo quadro questa è la mia ultima battuta in questa lunga risposta la questione delle tasse
Non esagerare rei
Andrea nel dire le tasse come strumento per la competitività no
Ma non demonizzare di per sé il livello delle tasse
Come ostacolo insormontabile alla competitività in questo senso i Paesi nordici ci mostrano come la Danimarca la Finlandia la Svezia e altri
Ci mostrano e
Un livello anche elevato di tassazione non penalizza lo sviluppo la Finlandia il Paese in cima alle classifiche dalla competitività nel mondo se i soldi che lo Stato incassa sono usati
Per scuola università ricerca in modo efficiente sono usati per consentire la protezione sociale
Del lavoratore non del singolo posto di lavoro flexsecurity allora i chiedo io sostenitore di un mercato temperato dai pubblici poteri della socialità
è meglio soddisfare le istanze sociali le istanze di redistribuzione del reddito che la crisi sociale porterà a livello sempre più importante
Inciampando il funzionamento del mercato con vincoli Soru l'impiego dei lavoratori che vadano al di là di certi vincoli ovviamente elementari inderogabili
Per
E poter tenere le stavo le tasse basse o cercare di ridurle o invece scusatemi come ci insegnava Einaudi
Lasciare il mercato svolga la sua funzione di buona allocazione delle risorse
Cioè far funzionare bene all'economia un mercato disciplinato controllato dai pubblici poteri e non alzare gli occhi al cielo se il gioco del mercato determina una distribuzione del reddito socialmente inaccettabile ma renderlo accettabile di nuovo con l'uso del sistema fiscale questo vuol dire però che l'obiettivo primario della politica economica
Deve essere la massimizzazione della crescita della competitività dell'occupazione non la minimizzazione dell'aliquota imposta tra parentesi come ricordavo nell'intervista secolo di ieri
Quando ho avuto l'onore nel due mila quattro Di Venere richiesto dal
Presidente del Consiglio Berlusconi di succedere al dimissionario Ministro dell'Economia Tremonti è proprio su questo che abbiamo avuto una sostanziale
è interessante irrispettosa discussione
Registrando una una non convergenza per cui diciamo non
Non se ne è fatto niente ma questo è il modo in cui io
Pur dando importanza al tema delle tasse non lo vedrei come monomarca mono Magna talmente decisivo
Io
Questo
Io su questo penso io penso questo che il problema italiano è prima di tutto il problema della crescita
Perché come è stato ricordato da molti anni noi siamo il Paese che cresce meno in Europa
L'Europa ricevo gli Stati Uniti crescono meno dei Paesi asiatici in Europa che si è meno degli Stati Uniti e dei Paesi asiatici noi in Europa diciamo meno di tutti
In queste settimane tutti i giornali riferiscono di questa
Picco di crescita che sta conoscendo la Germania il tre per cento l'Italia delle stime di crescita dell'Unione
Parlo della Germania non solo perché il Paese più importante in Europa perché per l'Italia il principale competitore nostro contenitore nell'esportazione su quasi tutti i mercati
Noi esportiamo moltissimo nostro principale esportatore la Germania copia di coraggio per un Paese che cresce del tre per cento noi lunghi quest'oggi una vera il vantaggio competitivo dei tedeschi rispettano
Tanto per fare un esempio
Ora
Il problema dell'Italia è quello di alzare il livello della sua crescita tempo fa
Avevo letto appunto un'analisi econometrica dalla quale risultava questo dato
Che
Per finanziare l'Italia che c'è
Non per fare le riforme per tenere in piedi l'Italia che c'è
Bisogna che l'Italia cresca del due per cento all'anno il due per cento serve a finanziare l'Italia che c'è centralizzato il due per cento ti indebiti perché non accumuli sufficiente risorse per tenere quello che c'è
J gli ospedali le scuole e università e tutto l'Italia che ci
Noi siamo a metà ed adesso cioè quindi con l'uno per cento noi stiamo in una fase nella quale ogni giorno abbiamo i soldi cercare soldi attraverso emissioni di titoli dai cittadini per finanziare
Quello che c'è non per fare le riforme per le riforme ci vorrebbe altro quindi
Questo problema della crescita un problema
Sociale ecco anche perché poi quando un Paese non cresce non redistribuisce niente non redistribuisce nella loro onore di giudice reddito
Redistribuisce solo debito un Paese che non cresce quindi il tema della crescita e il tema che io credo noi dobbiamo mettere al centro e ai e al centro del rapporto
Che che Monti ha presentato e io penso che debba essere al centro della strategia di politica economica del PD che l'opposizione noi ci dobbiamo porre il problema di dare all'Italia offrire agli italiani un programma CBA
E sia abbia l'obiettivo di realizzare un tasso di crescita più alto di quello che abbiamo avuto fin qui
Perché se noi non difendiamo lavoro non difendiamo le imprese noi investiamo sulla riforme serie
Naturalmente per fare questa operazione servono tante cose servirebbe per esempio fare qualche liberalizzazione in questo Paese visto che l'UNIRE liberalizzazioni l'ha fatto il Governo di centrosinistra e la destra che
In linea ideologica è la foto in campo delle liberalizzazioni non è affatto neanche uno
A parte questo
Ci servono risorse ora io contrariamente a quello che è un po'
Il senso comune
Penso che questa storia della riduzione delle tasse ma come dire smontata razionalmente
Io non sono uno che vuol far pagare le tasse i cittadini a tutti i costi però voglio fare un ragionamento molto concreto e semplice
Allora noi diciamo che
Il nostro mercato del lavoro è più precario perché non è dotato di ammortizzatori sociali sufficienti no
E che ci vuole ora che forma degli ammortizzatori sociali brutta espressione che vuol dire la riforma della cassa integrazione indennità di mobilità
Gli strumenti che garantiscano il reddito dei lavoratori in un mercato del lavoro che essendo più flessibile li espone a maggiori rischi e quando sono esposti a rischi abbiano strumenti di tutela bene
Poi diciamo ed è vero che siamo il Paese che spende di meno di altri Paesi europei e comunque sotto la media di carta dall'Unione europea per la ricerca
Non sto e c'è un problema di spendere di più bene
Poiché siamo il Paese c'era sette bambini su cento che dispongono in un posto di un posto di un asilo nido quando quindi Svezia sono sessantaquattro in Germania sono quarantacinque i Franza sono trentaquattro
Bisognerebbe perché le disparità si tali cominciano fin dalla più tenera età e la formazione Comitato attiva più tenera età bisognerebbe avere finalmente un grande investimento ingenerare la formazione a partire dalla scuola dell'infanzia
Le statistiche ci dicono che abbiamo un numero di laureati
Cioè la metà di quella che hanno Francia più della meno della metà ma copia diciamo la metà
Di Francia Germania Inghilterra e Stati Uniti cioè dei quattro Paesi principale con cui noi competiamo diciamo in termini economici quindi bisognerebbe spendere di più parenti sull'investimento sulla scuola università
Poi diciamo che abbiamo una obsolescenza infrastrutturale che c'è un problema di modernizzazione delle infrastrutture ed è vero scusate ma tutta sta roba qui chi la paga
Se è vero che dobbiamo fare tre cose e io penso che è vero se non il tasso di crescita non si alza ma le risorse per fare questa cosa o regola sistema fiscale ad attivare
Questa idea che vedete Berlusconi in questo
A è un'altra grande responsabilità secondo me che ha
A dei sotto a come dire ha fatto un'operazione di delegittimazione nella testa della coscienza nella testa dei cittadini e il sistema fiscale completa siccome la destra Berlusconi particolare economo di pubblicità lo sa fare
La cosa che sa fare bene è come dire dei messaggi come dire comuni da delle comune viene Stasi evocativi pubblicitari efficaci sulle tasse a costruito messaggi efficace no
Lo Stato che mette le mani nelle tasche degli italiani
Ora è chiaro che se tu dice che il fisco è lo Stato che mette le mani nelle tasche degli italiani se uno ti mette le mani nelle tasche vuol dire che si sta rubando qualche cosa
Cioè i rappresentanti del fisco come il suolo
Come qualcosa di illegale come qualcosa di diritto
Dal che fra l'altro si desumerebbe che se fosse così non bisognerebbe ridurre le tasse bisognerebbe abolirle perché il furto se a voi se non è che lo si riduce giusto
Via Merulana no detenuto ma capisci mentre mentre delle mentre il fisco in qualsiasi comunità anche dove governa la destra e non solo dove governa si qualsiasi comunità di valle riguardo il disco cos'è è lo strumento con cui una comunità Cina già i suoi beni pubblici no
Con il contributo fiscale di ciascuno si costruiscono le strade si costruiscono le scuole si cospicuo onerosità si costruiscono le ospedale si pagano i carabinieri che devono governare la sicurezza
Illustra questi livelli non è il furto nelle tasche degli italiani è lo strumento cui una comunità finanziari sui beni comuni
Intanto io penso che noi dobbiamo qui fare una battaglia culturale mandate quelli inerenti il fisco è una rapina e quindi è meglio le tasse non pagarle perché è una rapina ingiusto e visto che la lo Stato non mi tutela pacata mi tutelo da me e di fatto giustizia da me e non parlo
Su questo noi dobbiamo fare una battaglia tutto hanno in questi anni abbiamo subito
Le tasse non sono una rapina sono lo strumento con cui una comunità finanza le sue politiche i suoi beni comuni di interesse collettivo
Poi naturalmente bisogna fare un ragionamento anche sul fatto che si devono spendere bene i soldi che si chiedono i cittadini
Ma credo non toglie il fatto che quei soldi servono a quello poi proprio perché richiede gitani che ha il dovere di spenderli bene e quindi ha il dovere di fare una battaglia contro tutte le forme di parassitismo di spreco evidente
E questo
E
Primo al secondo se è così se l'Italia tutti quelle arretratezza ad affrontare
Il mercato della voglia ammortizzatore le infrastrutture la ricerca la formazione è impossibile pensare che noi
Facciamo una generalizzata riduzione fiscale perché
Abbiamo già visto cosa ha fatto questo il primo provvedimento del Governo Berlusconi nel due mila otto ha preso è stato
L'abolizione totale dell'ICI cioè anche
Quella quota leggi che pagavano tutti coloro che avevano immobili superiore a un certo metro quadro
Cioè sostanzialmente lei c'era già stata abolita per gran parte delle famiglie italiane il reddito medio e passim
è stata abolita anche per quelle di reddito alto no il risultato che ci siamo bruciati perché diciamo la cifra ci siamo bruciati
Sei miliardi di Euro che vuol dire in lire dodici mila miliardi di vecchie lire
Dopodiché è chiaro che non ha i soldi per fare la riforma degli ammortizzatori sociali è chiaro che non ha i soldi per affrontare il problema delle pensioni minime Diego usati brutalmente così come i soldi non sono infiniti
Io sono
Ovviamente essendo come dicevo signore un parlamentare quindi uno che ha un reddito privilegiato
Mi sono comprato una casa pagavo leggi ma se io col mio reddito continuano a pagare l'ICI cosa cambiava nella mia vita niente lo potevo continuare a Cannes potevo tranquillamente continuare a pagarlo o no
E perché non avevo più pagare contribuivo avendo un reddito più alto tra i soliti a dare allo Stato risorse che servivano a tutti
Abbiamo fatto un'operazione assolutamente iniqua
Perché è una posizione generale non non discriminare reddito non visto in cui non distingue tra chi a carico alto basso e medio e alla fine premi quello che è più ricco rispetto a quello che è più povero abbiamo usato sei miliardi di euro ripeto sei miliardi di euro per far sì e
è chiaro che dopodiché altri soldi non è mai ordinari né di meno
E tanto è vero
E
Allora la promessa delle riduzioni fiscali è una come dire che è una che è un continuo coniglio tirato fuori dal cappello tanto è vero che vi faccio servizio in ambulatorio
Che dal novantaquattro che Berlusconi le prometto da novanta a quanto vedo che fa salvo questa legge l'IRAP quante volte ha detto agli imprenditori Berlusconi che lì era però un disastro che l'avrebbe tolta l'IRAP non è stata ancora toccata ma sapete perché perché i soldi dell'IRAP finanziano Sistema sanitario nazionale effettuabili così lira devi anche degli agli italiani che dal giorno dopo non c'è più il sistema sanitario nazionale
Chiaro allora io penso che noi dobbiamo liberarsi di un complesso di subalternità io non sono per aumentare le tasse per carità
Sono anche nella nostra proposta ci sono per fare
E che in questo corrisponde anche delle cose che sono scritte nel suo rapporto sono anche per fare delle riduzioni fiscali mirate e cioè non
E luogo le tasse a tutti indipendentemente da quello che fanno no
Proviamo a ridurre proviamo a ridurre le tasse proviamo a vedere se possiamo
Si è appunto quello che sto
Sine qua non le sto dicendo è quello che sto dicendo quello che si dice chiusi
E quello che sta dicendo solo farle pagare a chi non le pare una per esempio si può mi faccia tornare nostri va bene sto dicendo un'altra cosa si può per esempio Salerno fiscale come elemento di incentivo
Do riconoscimenti viaggi di alleggerimento fiscale che investe sulla risentirà alleggerisco il fisco a chi assume manodopera femminile la manodopera giovanile uso la leva fiscale perno credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno
Quando si ecocompatibile la normativa europea cioè
Sì impazzito facciamo cioè usiamo il fisco comunale Eva quindi io non dico che non siano possibili nelle nostre proposte ci sono anche riduzioni fiscali
Ma riduzioni fiscali mirate allora a usare la il fisco comunale era per incentivare altre misure di crescita che ti consentono l'altro beneficio no
Io posso anche decidere che un'impresa vi paga un premio di tasse ma se vi assumete la gente o attraverso fatto questa operazione ha avuto un altro beneficio in termini di occupazione Oppi fornita
Quindi
Io sono d'accordo con con con coinvolti cioè l'ENEL il filo
Montezemolo considero LEA posto anche un altro problema
Indirettamente ha ricordato il fatto che al momento della nascita dell'euro desistevano maggioritario devo cooperazione
Oggi sono largamente nell'operare c'è un grande cuore qual è il trenta settembre è stato perso che Genova va ripreso
Ma dovunque
Sì anch'io sto bene il dato è stato richiamato nel mille novecentonovantanove su tre quindici membri dell'Unione europea tredici Paese non governa Italia inclusa
Dal Governo di centrosinistra
Oggi su ventisette nazioni dell'Unione europea i Governi di centrosinistra sono sei
E questo dà il
Fotografa come si sono sono cambiati i rapporti di forza
Perché questo è avvenuto io penso che questo sia avvenuto non tanto per ragioni che attengono all'Europa
Quanto per ragioni che attengono a modificazioni strutturali che sono intervenuti in ogni società europea
Faccio degli esempi
La sinistra
Ha visto nel passaggio di secolo con la globalizzazione
Messi in crisi
Quelli che sono stati i pilastri fondamentali della sua identità culturale e politica anche della sua esperienza concreta sia sul piano politico che sindacale o di governo
Cosa vuol dire questo
Facciamo degli esempi
Noi siamo tutti cresciuti nello gran parte che sono che siamo qui in questa sala
In una società nella quale il lavoro era uguale a se stesso per tutta una vita dalla Società del lavoro stabile
Trovare un lavoro a diciotto diciannove vent'anni è quello era il tuo lavoro particolari
Se non desideri di cambiarlo con raramente lo cambiano
Poi era anche una fase
è stata una lunga fase di espansione economica in cui le aziende anche quando andavano in difficoltà non licenziare alla cassa integrazione c'era quindi sarà la
Eravamo dando una società nella quale il lavoro era una certezza ed era una sentenza per tutta la vita ed era uguale a se stesso per tutta la vita al punto che è uno
Trovavo lavoro si sposava cercava una casa da comperare la casa dove la comperava vicino dove lavorava nel presupposto che avrebbe lavoratori tutta la vita li avrebbe abitato tutta la
Era una società molto organizzata istante
Nel giro di qualche anno ne siamo passati a un mercato del lavoro che non è più questo e del mercato del lavoro dei lavori della flessibilità già oggi in Italia
Ma questo vale anche negli altri Paesi europei su cento persone che lavorano ce ne sono trentatré che hanno cambiato già un lavoro al ventiquattro che l'hanno cambiato almeno due
Questo ha voluto dire qualcosa
Una sinistra politica sindacale che è cresciuta sostanzialmente come la rappresentanza del lavoro stabile
Si è trovata spiazzata dal cambiamento di un lavoro che non era più stabile tu non è che adegui a giorni immediatamente la tua capacità rivendicativa di tutela vilipesi cinque minuti per i cambiamenti di spiazza
E ti mettono in difficoltà
Secondo esempi
Siamo cresciuti tutti per cinquant'anni dentro un'idea dello sviluppo lineare uno lì che cos'era la sviluppo era la crescita continua e costante della produzione di
Ditemi di merci di prodotti
E della società era Società del più
I rivestimenti più lavoro più lavoro io
Produzione più produzione più reddito più rendendo più consumo a lungo funziona
Viviamo oggi in una società nella quale lo sviluppo non è più caratterizzato da questa sequenza di più in particolare è entrato nel nostro lessico una parola la parola sostenibilità
Che pone il problema della qualità dello sviluppo dei suoi limiti dal fatto che non è vero che lo sviluppo e lineare incontrollato il tema ambientale si pone non risolve il problema della qualità dello sviluppo del rapporto di compatibilità no
E questo ha spiazzato a sinistra moltissimo vi racconto questo piccolo aneddoto
A metà degli anni Ottanta io vado a fare una grande manifestazione in Sicilia a Priolo
Il golfo di Siracusa dove ci sono tutte le industrie chimiche che hanno molte inquinato quel gol
Faccio una grande manifestazione contro l'inquinamento e per chiudere uno di questi stabilimenti chimici fissata per il venti trenta mila persone bisogna manifestazione
Mi riportano a Catania prenderlo era tornato a Roma il compagno che riportava il libico ma è una bella manifestazione lui dice sì cioè vent'anni fa ne abbiamo fatta una grande così come Amendola per aprirla quella fa
E badate erano giuste a tutte e due le manifestazioni perché vent'anni prima di problemi quindi disoccupazione nel Mezzogiorno tale che la priorità era lavoro anche a costo di pagare dei prezzi sul piano ambientale vent'anni dopo non era più così
Allora questo ha spiazzato l'idea dello sviluppo penso
Siamo cresciuti tutti dentro il modello dello stato sociale di cui abbiamo parlato questa sera qui lo stato sociale a gara è stato un grande strumento della redistribuzione no
La scuola per tutti la sanità per tutti i servizi pubblici che hanno cambiato la qualità della nostra vita è stato il grande strumento redistributivo come è stato alimentato alla politica redistributiva
Eccolo col fisco con la fiscalità oggi vediamo un tempo nel quale anche in virtù della Campania che la destra ha fatto c'è una parte di opinione pubblica che comincia a pensare
Cioè il fisco comunque troppo oneroso che parlo troppo rispetto a quello che ricevo e questa cricca questo dato si sta traducendo in una crisi fiscale
Che mette a repentaglio lo stato sociale
E anche questo ci mette in difficoltà ci spiazza
Altro esempio siamo cresciuti e nella dimensione dello Stato nazionale
Per circa cinque per un secolo e più come grande Paese industriale soprattutto nel dopoguerra la dimensione lo Stato nazionale ne abbiamo parlato tutta la sera questa sera oggi non è più sufficiente la dimensione la globalizzazione e l'integrazione ma quella dimensione che ti offre delle opportunità
Inoltre anche le grandi dei problemi pensate alle delocalizzazioni industriali
C'è l'operaio di quella fabbrica che delocalizzato è un bel raccontarvi tutte le cose se poi non gli organi delle risposte ti dirà non è avrai anche ragione su dove va il mondo ma io domani cosa mangiamo
Di questo ci ha spiazzato tutto il tema degli ammortizzatori sociali perché è diventato così appunto perché o abbiamo degli strumenti di tutela non sappiamo più come tutelare in un mondo più grande esposto questi problemi il tema no di lavoro ancora
Siamo cresciuti nella democrazia rappresentativa
Noi siamo tutta gente soprattutto la sinistra che abituata a pensare che la democrazia al suo
Istituzione più rappresentativa della democrazia che cos'è e il Parlamento perché il Parlamento rappresenta i cittadini no
Bene pensateci negli ultimi anni il Parlamento avvenuto perdendo sempre più potere ma non solo per meccanismi intrisi nella coscienza della gente perché viviamo in una società molto più rapida molto più veloce
La società del tempo reale e la gente vuole la decisione e il tempo della democrazia rappresentativa parlamentare più lento aveva tempo della società
E per questo certi messaggi decisionista fino a quando Berlusconi dice non mi fanno governare il Parlamento inutile da decidere in fretta
Usa espressioni demagogiche ma attenzione usa espressioni demagogiche che incrociano un problema vero la lentezza nel tempo con cui la politica decide rispetto alla velocità del tempo della società
Siccome intorno a questi temi il lavoro lo stato sociale la democrazia rappresentativa parlamentare quindi sono stati i grandi
Diciamo tratti su Gorizia definita la sinistra
Essendo tutti spiazzati è chiaro che noi abbiamo subito perché sono stati messi in crisi dai cambiamenti a dall'evoluzione del mondo
è Pellicani fondamento e la nostra identità e questo a ha leso la nostra credibilità agli occhi di un pezzo del nostro elettorato è un pezzo all'opinione pubblica non no
Non si è non ha più visto che noi quelli che erano in grado di governare una società che stava cambiando
E soprattutto quelli che si sono sentiti più scoperti meno tutelati meno difesi sono quelli perché sono svuotati di più dalla preso per parlare di un Paese europeo visto che parliamo Europa
Le tende
Destra francese
Quando ho avuto il il il boomerang orale dieci anni fa a chi ha preso i voti li ha presi dal Partito Comunista frazioni dove li ha presi li ha presi nelle periferie operaie
Perché in Francia in dieci anni fa sei conosciuto prima ancora che in Italia vivo questo fenomeno di smottamento sociale e una classe operaia che a lungo si era sentiva tutelate rappresentata dalla sinistra
Nello smarrimento arrivato uno che naturalmente gli ha fatto dei discorsi demagogici anche illusori perché le pene da quelli sedici occupata è colpa dell'euro
Non era lei a Roma
Ha cavalcato quel disagio cavalcato quella paura cavalcato l'inquietudine gli ha trasmesso dei messaggi dei messaggi come dire
Demagogicamente rassicuranti era conquistato anche il consenso
Quindi ha detto tutto questo allora siamo sconfitte non abbiamo niente più da dire no tutto questo si deve sollecitare ha una grande innovazione politica e culturale la sinistra se la può fare perché comunque il mondo ha bisogno di valori i nostri valori
In modo bisogno di essere un modo libero ha bisogno di un mondo in cui ci sia giustizia
C'è bisogno di una società che garantisca a tutti di avere le opportunità della loro vita c'è bisogno di un mondo nel quale le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini non è che la globalizzazione riduce il valore di queste esibì questi valori no l'esigenza di questi valori
Però abbiamo bisogno di mettere in cambio cambiamenti delle politiche perché noi abbiamo bisogno di
Tornare a essere credibili e sei credibili seduti morte di governare un fenomeno di faccio guardate
Un esempio molto concreto
Io mi sono occupato come sapere molti anni di operai FIAT industria in tutti i miei anni torinese
Nel mille novecentosettantatré le a FIAT produceva un milione settecento mila macchine
Aveva sui piazzali come magazzino come scordarsi era perfino allora un termine che esisteva polmone Arturo un polmone di riserve
Centoventi mila macchine
Il tema consentiva alla figlia
Dico programmare la sua produzione su base di un anno intero
Di
Contrattare con il sindacato all'inizio a novembre dell'anno precedente per l'anno successivo quando si sarebbero fatte le ferie le assunzioni turn-over
Perché qualsiasi oscillazioni del mercato un prodotto si vendeva dei nodi più c'erano centoventi mila magari a cui Appenzello erano tutte le altre variabili
Le poteva programmare no perché poi se c'erano delle come dire improvvisi cambiamenti avevo quella riservati
Oggi la FIAT produce un milione quattrocento mila vetture in Italia
Sul piazzale sapete quante ne ha
Né a sei mila
Sapete qual è la conseguenza di questo cambiamento per cui più nessuna impresa non solo io non non c'è più nessuno che lavorava Carlino cioè
Facendo produzione chiedetevi perché ha un costo fai la produzione che rendesse impresa diventa col mercato sapete qual è la conseguenza
Che non ha non sei più in grado di fare un una contrattazione sindacale a novembre per tutto l'anno successivo
Perché non hai più quei centoventi mila addetti fanno da ammortizzatore qualsiasi cosa succeda tant'è vero che oggi la FIAT si fa la contrattazione mensile
Ed è cosa cambia
Come cambia e questo ha cambiato il sistema delle relazioni industriali della relazione sindacale in grande naturalmente
Allora noi cosa dobbiamo rispondere a mandare anche Adriano e non se ne frega niente a che il mondo si è fatto l'unico vogliamo confrontare su base annua punto e finito avviati dice sì ma guardate che ci sono quelli del Giappone della Cina del Brasile dell'India non funziona così chiudiamo la tardiva
In sala ciò
Non puoi più produrrò modello sociale che e di contrattazione che era riferito a un altro tema abbiamo avvisato inventarsi un nuovo dove rinunziare a contrattare però sarebbe sbagliato
Ma di come dire ripensare a ricostruire una modalità contrattuale che stia dentro il questo tempo a questa società e sia in grado di tutelare i lavoratori e al tempo stesso di essere in sintonia con un modo di produrre di consumare che non è più quello del mille novecentosettantatré
Fernando nell'attesa che lo si può fare tante cose cioè la sinistra ce la può fare parte domani sera che ci sarà un dibattito interessante
Invito esserci ci sarà Franceschini ci sarà Mosconi si che è un esponente del Partito socialista francese
Vorrei che è stato io socialista spagnolo è stato il Presidente del Parlamento europeo stabilita dal Parlamento
E si discuterà di questo che io le sto abbordato in
Pochi minuti sarà il tema della serata la sfida progressiste i progressisti e l'Europa i problemi che abbiamo davanti
Ascoltare e prevede che i problemi cani francese gli spagnoli sono questi sono gli stessi un solo un'altra cosa
Perché anche lì hanno il problema del cambiamento della società
No e allora idraulico polacco muto allora
Il punto vero è che noi ce la facciamo uscire da una condizione usciamo dall'angolo
C'è la sinistra a la forza il coraggio dimezzare in campo un pensiero nuovo nonché rinunciare ai suoi valori e valori quali non cambiano
Ma di sapere che i valori poi si realizzano nella storia non sempre allo stesso modo ma in relazione all'evoluzione di una società ed uno deve essere sempre in presa diretta in sintonia con una società
E noi abbiamo bisogno di ricostruire una proposto Progetto che sia capace di
Affermare i nostri valori
Dare sicurezza ai cittadini che i cittadini vogliono ma nella società di oggi e questo impone anche un'elaborazione culturale politica nuova ed a questo punto di vista questo ragionamento non estraneo a quello che ha detto Monti
Quanto è già regolato una cosa di cui l'Italia non sta discutendo nessuno che c'è da essere preoccupati cioè entro il due mila dieci l'Italia come tutti gli altri ventisette Paesi dell'Unione ti sei Paesi dell'Unione deve presentare a Bruxelles un piano di riforme entro il due mila venti
Noi siamo in grado entro la fine due mila dieci di avanzare una proposta che sfida il Governo su questo
E quello che dobbiamo fare
E da quello che dobbiamo fare e dare così la dimostrazione che noi abbiamo un'idea di come si governa dei problemi e si danno delle risposte ai cittadini questa è una questione che
Io avverto e che avverto è tutta aperta di fronte a noi ma è
La sfida che dobbiamo con cui dobbiamo misurarci
Nel ringraziare tutti dalla pazienza volevo fare un'ultima domanda al professor Monti
Del decreto passiva ha fatto un quadro di grandi cambiamenti parliamo di crisi c'è rata sicuramente
Abbiamo visto una crisi dei mercati finanziari
Contro la quale l'Europa ha adottato una serie di misure erano io volevo fare due domande al professor Monti avrà competenza per rispondere uno se queste misure sono adeguate se quindi è vero che noi possiamo considerare
Con quello che è stato fatto in Europa chiusa la fase dei rischi per la stabilità finanziaria del sistema due visto che il professor Monti diverso paladino del principio del mercato chiedere se tra i grandi cambiamenti strutturali di cui ha parlato persino non ci sia anche
Un cambiamento che riguarda la credibilità del sistema finanziario come distributore regolatore della ricchezza e cioè questo possa essere considerato un problema risolto dalle misure adottate dagli europei o se ci sia ancora da fare
Sono incerto se rispondere a queste domande non perché non siano interessanti
Non perché sia tardi perché sono sicuro che aveste reste qui volentieri un altro paio d'ore
Ma perché mi dispiacerebbe che non restasse su questa platea
Interessata e vivace l'ultimo messaggio dell'onorevole Fassino su che cosa
Gli italiani in generale e lui dice la sinistra giustamente io direi gli italiani in generale
Devono cercare di fare ho trovato sinceramente di straordinario interesse e di grande semplicità tempo spesso questa distinzione tra permanenza dei valori
E necessità fondamentale di aggiornamento delle politiche mi fa molto piacere anche che questo richiamo che grazie Bonanni abbiamo dato a questa scadenza due mila dieci in vista del due mila venti
Venga visto dall'onorevole Fassino come anche un'occasione
Per il Partito Democratico per cimentarsi sarebbe di grandissimo interesse che nei prossimi mesi gli italiani che sono interessati al futuro del loro Paese e credo che ce ne siano
Nelle pagine già dei giornali trovassero dopo le
Prime quindici pagine dedicate alla quotidianità e gli scandali
Anche una pagina dedicata come le diverse parti politiche vedono questi fondamentali problemi
Una discussione sulle misure finanziarie è interessantissima ma credo che toglierebbe
Centralità conclusiva questo intervento di Fassino in tanti anni
Professionale più grandi sono gli interlocutori io è difficile
Voglia
Delle risposte adeguate comunque io vi ringrazio vi ringrazio tantissimo tutte e due avete avuto due grandi europei in due campi
Diverse e complementari più che hanno parlato io spero che sia stato interesse per tutti