Intervista a Pier Paolo Baretta sulla riforma del welfare in Gran Bretagna e sulla riforma fiscale proposta dal Governo Berlusconi

Con Pier Paolo Baretta Presidente del Gruppo PD in come se nel bilancio parliamo di quanto è avvenuto in Inghilterra
Giornali di oggi titolano
Lascia dei tagli sul welfare inglese insomma sembrerebbe
Veramente on una serie di provvedimenti terribili che ma a parte la sanità hanno visto veramente toccare misure restrittive un po'tutti gli ambiti del devo al fare inglese
Si possono fare delle analogia con il sistema italiano
Innanzi tutto conviene rilevare il fatto che sono un po'di mesi che l'attenzione dopo la vicenda greca l'attenzione dei mercati si sta spostando sui debiti degli Stati sovrani
Più che suo l'economia reale
Considerando il fatto che la pesantezza della situazione finanziaria degli Stati ha poi un'influenza sulle possibilità
Di decidere di governare credo che sia stato sottovalutato questo fatto cioè che si è pensato che con qualche provvedimento
Nei Paesi più in difficoltà identificando soprattutto i Paesi del sud Europa come i più esposti il problema poi fosse facilmente gestibile non è così come si vede
Perché soprattutto
La trattativa in atto a livello europeo che stabilisce le nuove regole la diciamo la nuova Maastricht dei conti pubblici con questo tagliola del sessanta per cento del debito
è un segnale di cambiamento notevole nell'approccio dei problemi
Allora aspettare che
Ci siano interventi drastici drammatici come questo
Fatto da da Cameron mi pare un errore cioè io credo che
Soprattutto
I riformisti e le forze diciamo che tengono all'equilibrio tra economia di mercato e
Dimensione sociale debbono opporsi a questo punto
Il problema strategico di che tipo di welfare vogliono difendere ma anche ricostruire
E credo che in questo senso l'analogia con l'Italia sia possibile nel senso che
Noi abbiamo anche noi un debito pubblico molto pesante anzi più pesante che non cala con una inefficace politica del Governo
E abbiamo quindi la necessità di no farci trovare di fronte a
Passa o non passa drammatici per quanto riguarda poi la la la le decisioni
In Inghilterra al momento mi sembrano soprattutto un annuncio bisognerà vedere poi come vengono
Realizzate perché
La componente
Culturale presente nel documento è è tale che tre prevede
Da tagli drastici senza nessuna ammortizzatore sociale allora ripeto voglio anche far presente che non siamo in Inghilterra nella stessa situazione quando c'era la Thatcher
Non ci sono privatizzazioni da fare come allora
Sempre era possibile
Anzi abbiamo visto che in Inghilterra dei Paesi che ha pagato di più dia di altri un processo di privatizzazione affatto
Affrettatamente quindi ho l'impressione che sia più l'apertura di una discussione in tal senso volutamente sciocca per mettere il tema all'ordine del giorno ma credo che poi si arriverà
Ad una confronto che mi auguro tratto non sia nemmeno soltanto inglese qui a questo punto c'è una dimensione europea perché in Francia sta succedendo quel che sta succedendo
In altri Paesi la Spagna c'è una situazione
Di difficoltà
Non non è possibile che noi abbiamo la Costituzione europea abbiamo un
La moneta unica abbiamo regole stringenti sulla competizione abbiamo nuove regole sul debito e non abbiamo nessuna regola o comune e condivisa sul welfare che sulle protezioni sociali quindi si apre questa discussione
Senta però il fatto di risanare con provvedimenti così d'urto di risanare le finanze pubbliche non rischia
Di contro di innescare invece un processo recessivo cioè alla fine voglio dire le persone presi spaventano
Per esattamente il punto di discussione che si è aperto
In Gran Bretagna nel senso che lo so l'obiezione che il nuovo leader dei laburisti ha immediatamente fatto dichiarando
Irresponsabile questi questi provvedimenti
Non è soltanto per gli effetti sociali ma proprio che effetti economici cioè
Non è garantito che un un salasso di questo tipo
Risalirà malattia potrebbe mettere in moto un circuito recessivo
E e questo è il nodo direi della politica economiche dalla politica finanziaria che abbiamo di fronte in questa situazione che
Ripeto cioè non dimentichiamo che siamo ancora dentro una crisi
Globale quindi il rischio che si è recessivo sì ma probabilmente lo è perché manca l'equilibrio perché
Che esso fu che forse siano necessari dei tagli in questo momento credo che vada preso come un problema serio
Però bisogna contemporaneamente costruire delle degli ammortizzatori dei ponti delle prospettive se c'è una sola gamba o si eccede
Nella conservazione o si eccede in Italia il rischio è fortemente l'eccessivo
Ecco
Parlando invece di noi c'è questa
Ipotesi di riforma fiscale adesso ancora a parte gli annunci sarà tutto dalla parte delle famiglie è che il Governo n attenzionato a fare l'incontro con le parti sociali
Ce n'è stato uno è stato rinviato e sono stati rinviati alla prossima settimana
Rimane però una domanda non si colpiscono le rendite e la lotta all'evasione fiscale insomma non ha dato parere risultati così eclatanti
Ma la linea adottata dal Governo una linea di di immobilismo di passività la preoccupazione principale di Tremonti
Per il debito pubblico si traduce in una sorta di proviamo a tenere la testa sotto la sabbia vediamo
Aspettiamo che passi il vento
E la verità è che quelli questo non funziona ed è dimostrato dalla Finanziaria
Cioè nel momento in cui
C'è questa discussione si apre la trattativa
Con le parti sociali sul fisco sia non c'era necessità di interventi fiscali si
Fa una legge di stabilità una legge finanziaria totalmente priva di interventi positivi ed interventi diciamo innovativi
Noi abbiamo un problema particolare perché abbiamo non soltanto un debito pubblico pesante ma un PIL che non cresce degli
Occhi diciamo che cresce meno rispetto agli altri Paesi europei
Probabilmente la scelta giusta dovrebbe essere quella di accelerare la crescita
Tutto il rigore ha portato al fatto che siamo al centodiciotto per cento del
Del debito sul PIL checché cresciuto pesantemente proprio nel periodo in cui c'era il rigore allora se per arrivare al centodiciotto per cento senza aver fatto interventi espansivi forse era meglio arrivarci con interventi che nel frattempo mettevano in moto l'economia e il PIL
Bisogna agire rapidamente e e non sono certamente i tempi di un negoziato
Sindacale che non è appena avviato ed è importante io mi auguro che arrivi a conclusioni la riforma fiscale deve essere ben coraggiosa al momento non vedo segnali e temo che
Il Governo abbia fatto la solita mossa cioè quella di dire a farò delle cose
L'incontro di ieri
è importante ma potrebbe servire solo a tener buono o no in un clima sociale che si sta esasperando e dopodiché non procedere c'è malumore anche ai Governi no gli altri ministri lamentano questa atteggiamento
Da chiusura no della borsa
Ora
Vuole fare una battuta sarebbe io non sono stupito ma ci mancherebbe altro che il Ministro del Tesoro fu sono spendaccione la verità è che ci assolute comanda
Che non è che c'è una dialettica tra un ministro del tesoro che giustamente tiene i cordoni della borsa più stretti possibili e uno è una collegialità di Governo che affronta anche le emergenze del Paese
Tutto è affidato ad un unico ministero in cui il Governo al commissariato