Mario Pannunzio. Da Longanesi al "Mondo" - Presentazione del libro curato da Pier Franco Quaglieni (Editore Rubbettino)

Chi buona sera
Buonasera a tutti vi chiedo solo un attimo di attenzione per avvisare che ci sono a disposizione fuori da questa sala
Degli schermi per poter seguire la conferenza anche per chi non ha più trovato posto in insalate quindi chi non ama non ha posto a sedere può seguire la conferenza dagli schermi che sono stati predisposti all'esterno
Io quindi inizio signore e signori vi do buona Lido nostro buonasera e benvenuti
A questa serata promossa dal Centro Pannunzio e a delle associazioni il mondo delle idee e Federazione italiana donne arti professioni affari sezione di Torino est
Questa serata chiuderà le manifestazioni per il centenario della nascita di Mario Pannunzio manifestazioni che si sono aperte
Sotto l'alto patronato mi sentite sì sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica il nove marzo a Torino e che poi si sono svolti in decine di città italiane
Questa sera viene presentato il libro Mario Pannunzio da Longanesi al mondo curato da Pier Franco quali vieni per i tipi dell'editore Rubbettino
Questo è un libro che sarebbe piaciuto Mario Pannunzio questa frase la scritta Igor Man che vide questo libro in dattiloscritto poco tempo prima della sua scomparsa e che fu anche addolorato di non poter di collaborare
Un libro uscito in occasione del centenario della nascita di Mario Pannunzio ma che va oltre il centenario perché non è una banali biografia ma raccoglie una serie di testimonianze scritte da studiosi molto autorevoli
In questa occasione vorremmo anche ricordare che questo libro ha avuto circa sessanta recensioni su quotidiani e riviste
L'ultima delle quali nel mese di dicembre quella del maggiore storico italiano vivente uno studioso di fama internazionale Raimondo Luraghi
Che ha scritto sulla rivista di Storia contemporanea riflessioni sul libro veramente meritevoli di essere lette
Ricordo anche che il libro in vendita per chi lo volesse acquistare al tavolo che avete visto all'uscita diciamo all'ingresso anzi di questa all'esterno di questa sala
Io prima di dare inizio alla presentazione vera e propria del libro
Vorremmo ringraziare Gianni Romeo che è qui con noi in sala presidente del circolo della Stampa
E Alberto Sinigaglia che anche qui con noi il Presidente dell'ordine dei giornalisti del Piemonte che sono copromotore di questa iniziativa
Ringraziamo anche la contesta Franca Maria colonna preti di Val Secca che in questa sede rappresento ufficialmente la famiglia di Mario Pannunzio
E che ha seguito con particolare vicinanza alle manifestazioni del centenario intervenendo anche su varie giorno giornali con lettere e articoli
Sono arrivati molti messaggi di sono arrivati così tanti messaggi che il tempo proprio non ci consente di
Di leggerli tutti come invece avremmo voluto fare
Però ricordiamo in particolare un affettuoso messaggio del Sindaco della Città di Torino Sergio Chiamparino uno su tutti uno su tanti di questi messaggi che abbiamo ricevuto
Io
Presento io presento brevemente adesso poi dirò qualcosa in più dopo i relatori presenti a questo tavolo cominciando
Dal fondo chi Camorone presidente dell'associazione il mondo delle idee a seguire villi back
La professoressa Carla su Dini il professor cui alieni io sono adeguati a Minoprio il compito di coordinare questa questa serata
La con nel programma dell'invito avete visto che era prevista la presenza di da Curti che ha però ci ha mandato un messaggio non può essere presente per
Motivi di salute
Apriamo questo nostro incontro con una lettura eseguita dall'attrice Ornella pozzi di cinque brevi testimonianze su Mario Pannunzio
Sono testimonianze di Arrigo Benedetti che fu l'amico più fidato di Pannunzio fin dall'infanzia Lucca di Alberto Ronca nei il giornalista che forse più di ogni altro
Ha ripreso e fatto sua la lezione mi di Pannunzio di Indro Montanelli che fu amico di Pannunzio fin dagli esordi nel giornalismo e che venne a Torino a ricordare l'amico alla presenza della vedova di Pannunzio nel ventennale della morte nel mille novecentottantotto
E di Marco Pannella che questa sera ha voluto essere qui con noi che ringraziamo per la sua presenza e che fa
Infine poi più grato e sta questa questi brevi
Queste brevi testimonianze saranno chiuse da un racconto di Mario Tobino che evoca in modo suggestivo è fortemente poetico Mario Pannunzio
Ricordando non solo le sue origini ma anche le sue costanti frequentazioni Lucchesi io passo il microfono a Ornella Polizzi si sente sì
Arrigo Benedetti
Mario Pannunzio è stato un laico direttore di coscienze
Con la virtù di valersi della categoria estetica per giungere anche a una valutazione etica e infine
A un pacato giudizio storico
Un animatore gli uomini pur se il suo riserbo sconcertato ai nuovi conoscenti collaboratori e scolari
Forte nel fisico come nell'animo
Aperto alle semplici gioie della vita
Disposto ad esprimere tali gioia e con gli amici fidati
Felice con la moglie meriti
Fedele una presenza fervida
Stendhal Tocqueville Flaubert Proust Croce e Salvemini gli dettero felicità
Manzoni per lui laico storici sta di educazione
Illuminista di temperamento agnostico
Fu qualcosa di più
Se ha voluto fra le mani nella bara i Promessi Sposi
Lui precedeva tutti noi in un territorio illuminato solo dalla coscienza individuale
Andava avanti in apparenza cauto
In verità intrepido
Una presenza fare dei danni capaci di determinare atteggiamenti altrui
Come lo dimostrano
I diciotto andati del mondo nelle quali un giorno si cercherà il meglio dello spirito italiano in un tempo difficile
Suscitava energie vitali in coloro che li avvicinava no
Accettava i loro problemi
Il riconosceva quand'erano autentici
Li dissipata
Quand'erano futili
Alberto Ronchey
Non ci sarà più un Mario Pannunzio
Capace di percepire ogni minimo fermento intellettuale del nostro Paese informato sulle idee dei più esiguo gruppo politico eppure sulla nuova storiografia
Sulla letteratura e l'economia
Sui filosofi egli e tecnologici
La singolarità di quest'uomo è che non aveva mai voluto essere una figura politica
Pure avendo costituito due movimenti
Il liberale e il radicale
Non aveva mai accettato nulla da nessuno pure essendo un impareggiabile organizzatori di cultura
Non dirigeva nemmeno più un giornale
Ma era importantissimo
Il suo nome non essendo famoso per le moltitudini è difficile spiegare in che cosa si stesse la qualità della sua importanza
Noi veramente non abbiamo conosciuto in intelletto più serio di Mario Pannunzio
Egli è stato nel senso indicato da Croce riguardo al dovere di attendere con l'opera dell'indagine della critica
A innalzare parimenti tutti gli uomini e tutti i partiti a più alta sfera spirituale
Indro Montanelli
Molti hanno accusato Mario Pannunzio di una certa freddezza perché quando si trovava in contrasto con loro
Sapeva separarsi anche dagli amici più cari e andarsene per la sua strada senza voltarsi indietro
Ma io sono sicuro che questi scissi mi indico stava non terribile sforzo
Se appariva distaccato è perché si imponeva di esserlo per conservare l'esatta misura di tutto e tenere sotto controllo critico anche i propri sentimenti
Era uno di quegli uomini che danno del lei anche a se stessi
E non faceva concessioni a nessuno questo è vero
Sapeva essere duro e qualche volta e lo è stato anche con me
Ma è proprio questo che ora mi manca
La sua esistenza mi rassicurata
Sapevo che nel caso di una difficile scelta
Avrei potuto rivolgermi a lui come tante volte ho fatto
Perché Pannunzio
Era qualcosa di più che un amico
Era la mia coscienza
Anzi
Credo che lo sia stato di tutta la nostra generazione
Marco Pannella
Pannunzio è stato grande
Perché ha saputo trovare le forme giuste e nuove
Per difendere le speranze classiche degli uomini e delle donne di questi tempi
Molti di coloro che hanno scritto al momento in cui è morto Pannunzio
E la sua grandezza
Erano coloro che si erano preoccupati che questa grandezza
Non fosse conosciuta dal Paese
Che non fosse riconosciuta da coloro in nome dei quali anche Pannunzio parlata
Mario Tobino
Fervore USA mentre si confidavano agli amici
Io ho ascoltato
Ma la mia anima e racconta in entrata nella selva che avevo davanti
Nessun movente
Nel Molino del madrigali
Le acque che si frange in meno per i sassi del canalone
Avevo notato che a mezza costa della Silvana
C'era come un sentiero
Dalla loggia dove ero
Lo vedevo delineato da un margine superiore argentato
E da uno inferiore di un colore più crudo
Fu in questa strada che mi apparve Pannunzio
Il Direttore del mondo
Mario Pannunzio
Che col suo settimanali per circa vent'anni
Spero no agli italiani a essere meno Vigni
Mi si alza pallido
Vestito di bianco
Ritorno in questi posti dove sono nato
La vita sento ne fui a Roma galeotto di quella città
Proprio la sua voce
Non dissi niente ai miei amici di quella visione di quel che vedevo e sentivo
Sapevo bene che non era niente vero
Continuai a guardare nel verde lassù in alto nel sentiero disegnato da due venerdì di diseguale intensità
Gli risposi
Scendi
Vieni con noi
Ci siamo sempre parlati poco noi due
E mi stringeva una commozione
Pannunzio mi sorrise
Con l'agghiacciante agli in fonia di chi non può
è impossibilitato
E lentamente
Facendomi così quella Biancamano
Si dilegua
Gli amici ancora più si erano accalorati nella discussione
Continuai a fissare dentro l'assiduità
Adesso abbiamo allora legali
Il centro era ancora vivido di luce
Ce ne andammo che il viola invadeva la sella
E la stessa altana dove noi eravamo
Mentre si partita
Furtivamente
Riguardano nessuno
Verso chi è nullo
Grazie a Ornella pozzi per la lettura di queste cinque testimonianza che sicuramente lasceranno un ricordo di Pannunzio una sorta di
Di di viatico laico per per gli anni avvenire anche oltre questo anche dopo questo centenario dire delle parole bellissime io adesso vorrei chiedere ad Alberto Sinigaglia di raggiungerci qui al
Al microfono per un Perón breve saluto Alberto Sinigaglia è Presidente dell'ordine dei giornalisti del Piemonte docente di giornalismo alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino
Da oltre quarant'anni alla stampa già responsabile della terza pagina nella stessa testata
è stato accanto ad Arrigo levi all'indimenticabile Carlo Casalegno come fondatore del settimanale tutto libri che ha festeggiato proprio nel due mila e dieci i trenta cinque anni di di vita e ha collaborato al mondo con Arrigo Benedetti che ne ereditò la testata da Mario Pannunzio nel mille novecentosessantanove
La parola ad Alberto Sinigaglia speso una parola che prendo brevemente mi fa piacere di dovervi
Il benvenuto nella casa
Per il giornalista di
Del Piemonte
Mi fa piacere che sia arte anzi devo dire che mi commuove addirittura nel vedervi così attenti così compatti così numerosi a sentir parlare di un giornalista come Mario Pannunzio ha sentito parlare
Delle sue idee le idee ed un giornalista
Io però visto che diversi parlerà illustri colleghi e amici nel parleranno vorrei parlarvi di giorno del
Sottolineo il Jibril Pannunzio giornalista la sua capacità tecnica la sua capacità strategica di fare informazione era un'informazione
Nella quale trova però solida
Fermamente solita
Arrigo Benedetti non a caso quest'anno
Un po'maluccio
è un po'troppo poco si è celebrato anche il centenario di Arrigo Benedetti due Lucchesi due grandi giornalisti
Grandi nel senso della correttezza dell'informazione
Della qualità dell'informazione nell'assoluto rispetto dei fatti
Nella del sostegno nell'analisi delle cose sostenuta
Da un
Grande cultura di Cuggiono di Osimo a quel tempo non si vergognavano anzi cercava di dotarsi da una grande capacità tecnica da una grande capacità
Di il straniere
Ai più giovani colleghi l'arte
Del giornalismo il vero mestiere le sue regole e la sua schiena dritta
Tutte quelle cose ce
Condivideva firmo mentre Carlo Casalegno io saluto la signora tradito Sapegno qui con noi
Vi assicuro sì potete del Porcia possiamo salutava con un applauso
Alla memoria di un maestro di fatalismo qual è stato Carlo Casalegno più vi raccomando una cosa signori non parliamo di
Pannunzio
Ed io dico Benedetti come di giornalisti del passato un passato del quale
Purtroppo ci si dimentica sovente un passato che nelle dotazioni attuali dei giornali si dimentica volentieri un passato che si ritiene obsoleto
Da dimenticare una cosa qualche volta ho sentito parlare di vecchi tromboni bande
Ricordiamo questi maestri
Per il nuovo giornalismo che dovrà trovare la loro qualità il loro rispetto difatti la loro misure la loro lucidità la loro capacità di in forma per far ragionare il profitto di per informarli
Farvi ragionare le fasi del ciclo dei fondi scegliere
Ricordiamo Avoli quali
Maestri del giornalismo che verrà che dovrà osservare del loro le regole se vorrà ritrovare dignità presenza scenica nel Paese nella nostra democrazia
Sono regole che valgono anche per gli altri nel mondo grazie a tutti i buoni non troppo bene
Grazie mille grazie volte ad Alberto Sinigaglia io a questo punto passo la parola villi pecca per
Il primo intervento sulla di presentazione
Del libro che si tiene questa sera
Avete
Qualora non funziona
Bisogna schiacciare
Vi dico solo due parole di presentazione degli pecche docente pubblicista autore di saggi fa parte del Comitato scientifico del Centro Pannunzio e collabora con parecchi parecchie testate giornalieri viste
Sì va beh buona sera
Intanto sono omaggio lietissimo di essere stato richiesto da un certo gruzzolo di intervenire a questa
Presentazione del libro e mi sono mi è stato fatto una raccomandazione
Che è quella di tenermi nei dieci minuti adesso sono le diciassette e cinquanta
Io naturalmente alle diciotto autorizzo chiunque chiunque in questa sala a farmi cenno diciamo così via
O farmi cenno stacca il microfono solo pubblico del tempo
Ching segue un possa in parola
Chiedo mi sono stati dati dieci minuti cercherò in dieci minuti di dire ne ho già perso uno ma era necessario per dire che se sarò sintetico sarò sintetico per necessità non già perché non ci siano molte cose da dire
In merito al libro e alle celebrazioni del centenario Pannunzio
Seconda cosa il centenario dedicato a Mario Pannunzio è stato celebrato da un'istituzione come quella del Centro Pannunzio che credo rivendichi legittimamente la sua continuità nella trasmissione della memoria di Pannunzio
Perché questo è un punto sul quale molto quest'anno naturalmente nell'ambito di che si è occupato del centenario pronunziano si è discusso si può discutere come sapete quella ditta non c'è un'eredità contesa è un'eredità alla quale molti ASPI io no no molti titolari aspirano io credo che indipendentemente dalle polemiche dalle appropriazioni il Centro Pannunzio di Torino abbia l'assoluta dei Gitti imitabili sentirsi erede della lezione di Pannunzio per tutto quello che il Centro Pannunzio ha fatto dal mille novecentosessantotto ad oggi
E diciamo
Anche in una città la quale Mario Soldati che fu presidente del Pannuto definì la città più cupa annunziando a di tali
Terzo elemento il centenario è stato celebrato anche dal Centro Pannunzio attraverso alcune azioni azioni fatte in positivo cose proposte cose realizzate
Tuttavia
C'è stato anche una singolare un singolare modo di celebrare questo centenario attraverso qualcosa che non si è fatto mi sembra che sia non sufficientemente messo in risalto il fatto che il Centro Pannunzio ha fatto una scelta una scelta che credo che sia esemplare che vadano in qualche modo ulteriormente ricordata in questa sede
Ricordo in particolare che venne scritta e venne pubblicata sul giornale una lettera al Ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi nella quale il Centro Pannunzio per nome per bocca di Pier fra ecco qua vieni chiedeva la revoca dell'istanza al Ministero e la rinuncia ai fondi eventualmente stanziati per le celebrazioni a causa del difficile momento attraversato dal Paese
Siccome
Si era ipotizzato una cifra una cifra anche abbastanza significativa di duecentoventi mila euro
Mi sembra che sia lodevole e il minimo che posso dire ma insomma va ricordata iniziativa che è stata compiuta da Pierfranco qua viene il momento in cui ha chiesto che quei soldi invece di essere dedicati
A realizzare in convegni o altre iniziative venisse girata se così posso dire piuttosto al restauro di un monumento dell'Abruzzo terremotato
Prendendo spunto dall'Abruzzo che è stato terremotato di recente ma anche dal fatto che la famiglia di
Di Pannunzio era originaria dell'Abruzzo steso tra l'altro
Questa iniziativa ha ricevuto risposte di grande plauso non soltanto dal ministro competente interessato
Ma tra coloro che hanno gradito e hanno apprezzato iniziativa ricordo proprio Marco Pannella che si è fatto proprio interprete di un apprezzamento che che do abbia anche fatto scattare una serie di chi meccanismi per i quali ricorderete c'è stato anche un omaggio a Marco Pannella diciannove ottobre da parte del centro Panucci
Quarta cosa
Non cito tutte le iniziative sono state fatte dal Pannunzio quest'anno ne cito una proprio soltanto quella degli Annali nei quali tra l'altro sono già contenuti molti testi interessantissimi che analizzano la figura di Pannunzio e l'esperienza del mondo ma cito
Dini un'altra cosa non fatta manufatto nel senso che andrebbe fatta non è stata fatta e con dire spero che il fatto che passi il centenario non faccia andare nel dimenticatoio un'iniziativa che mi sembra quantomeno opportuna
è rimasto cioè incompiuto il lavoro proposto dal Centro Pannunzio di digitalizzare i giornali o
Lo spiego causa la giornata è stato finito il lavoro
Non ho letto che la per fare cosa
Allora dici poi tu ecco allora io credo che sia assolutamente necessaria questa cosa perché
Perché basta consultare qualcuna delle copie cartacee di questa rivista per rendersi conto che le condizioni ovunque esse siano conservate sono condizioni che richiedono un intervento che le preservi per il futuro
Infine mi sembra che la cosa più importante sia parlare del libro quindi non farò brevemente in pochissimi cenni
Dicendo subito che cosa il libro contiene poi naturalmente altri potranno intervenire anche più nel merito intanto mi sembra che siano due
I luoghi di interesse i centri di interesse del libro il primo sono
I tanti dell'identità culturale di Pannunzio che vengono diciamo identificati soprattutto in tre testi di questo libero
Il primo è quello Di Battista di Pierluigi Battista
Che insiste soprattutto sul suo anticonformismo sulla aspetto assolutamente inconsueto dell'essere nel mondo di Pannunzio come giornalista come maestro laico di coscienza e come è stato detto
In questo senso credo che l'aspetto davvero più interessante della personalità di Pannunzio dal punto di vista ideale
E l'aspetto più centrale del suo liberalismo sia la sua posizione antitotalitaria un antitotalitarismo che si esercita in questo senso in tutte le direi Toni lui che per la famiglia ebbe un padre che subito persecuzioni diciamo così da destra e da sinistra padre comunista che venne naturalmente trattato come tale
In ambito fascista e un padre che venne trattato corrispondentemente in ambito posto quindi
La posizione in particolare antitotalitaria di Pannunzio credo che sia
L'aspetto che più caratterizza il suo essere laico e liberale nel mondo che ha attraversato nel mondo il cui e vissuto
In questo senso mi sembra che siano interessanti nel testo almeno due articoli due passaggi uno è quello di Roma Cotroneo
Dedicato alle passioni di Tocqueville in buona sostanza di Pannunzio ci resta uno solo saggio integro totale nel quale tra l'altro Pannunzio riversa un po'tutto se stesso
In qualche modo sembra rivede il Reina tocca villa se esteso le sue stesse posizioni
Immagino soprattutto e ricordo in particolare la lettura di certe pagine di quel saldo nel quale e proprio l'identità di un democratico che si confronta con i problemi della democrazia
Di uno che crede fermamente nel sistema democratico ma del sistema democratico intravede anche alcuni potenziali possibili rischi
Se e terribile la dittatura delle minoranze
Come dire la dittatura delle maggioranze potrebbe essere nella visione già di Tocqueville ed è l'elemento che forse Pannunzio sentiva come forse più solo può esserci anche un rischio della dittatura di una maggioranza che possa esprimersi anche all'interno di un sistema democratico infine
Per questa parte ricordo
Allora il contributo di Guglielmo Gallino su Croce e Pannunzio
Argomento sul quale il Centro Pannunzio intervenuto più volte nel corso del tempo e che Guglielmo calino ha trattato anche nell'ambito degli Annali resta un po'fuori da questo
Libriccino ma non dalle iniziative del Centro Pannunzio il rapporto con Cavour
Ricordo che Pannunzio teneva la foto di Cavour amava tenere la foto di Cavour al
Vicino alla propria scrivania ci sono
Di foto importanti documenti importanti di questa passione diciamo così per Cavour di Pannunzio ecco ma a questo argomento sono dedicati altri scritti proposti dal pallone
Seconda e ultima diciamo secondo e ultimo aspetto di questo libro che volevo mettere in evidenza e proprio quello relativo al Pannuti giornalista alla sua attività giornalistica a quel suo modo di essere giornalista che credo legittimamente Alberto Sinigaglia abbia
Voluto sottolineare che non appartiene comunque non deve appartenere semplicemente ad un luminoso passato
è qui gli interventi sono diversi e sono anche molto interessanti
Uno molto ricco e quello di Marcello stargli dietro
Il quale individua naturalmente uno dei temi fondamentali della ricostruzione dell'attività giornalistica di Pannunzio
Il rapporto con Leo Longanesi che è stato davvero una figura di riferimento per il giornalismo e non soltanto tra le due guerre ma poi anche successivo alla seconda guerra mondiale
E mi sembra molto interessante del testo di Marcello scarichino
Questi idea insomma che il confronto di Pannunzio cui manca con Longanesi
Che portò nell'immediato secondo dopoguerra ad una rottura che venne sanata proprio o gestirebbe incorrere negli ultimi tempi no della vite in extremis in zona Cesarini insomma pochissimo tempo dopo voi Longanesi
Come dire ci fu la possibilità di ricucire questo rapporto
Mi sembra interessante questo a questo giudizio dista che non per voi
Il confronto di Pannunzio con Longanesi e il confronto con una parte stessa della propria formazione giornalistica
Della propria formazione culturale del proprio passato
Un passato che non sempre naturalmente e gradevole da ripercorre ma naturalmente questo mi sembra una delle linee di lettura più interessanti di questo libro
Il confronto con Arrigo Benedetti viene trattato da Carla su Dini non so se parlava di questo nell'ambito del suo intervento ma lo anticipo io eventualmente
Ricordo è già stato citato prima Arrigo Benedetti a partire dal diario di campagna pubblicato il diciannove febbraio del mille novecentosessantotto
E poi naturalmente lungo tutta la attività dei due ricordo il lavoro però oggi nel mille novecentotrentatré il lavoro suo omnibus
La seconda tornata di oggi dal mille novecentoquaranta e poi la comune militanza nella Sinistra liberale all'euro e io poi anche la divisione dei percorsi percorsi un'OPA verso la stampa come inviato naturalmente l'altra
Verso il mondo pur mantenendo naturalmente questo rapporto molto intenso fino all'esperienza dell'Espresso di Benedetti che dirige fino al mille novecento sessantatré
Mirella Serri rievoca perché si parla sempre del mondo ma c'è anche da ricordare l'esperienza del Risorgimento liberale
E Mirella Serri dedica il suo pezzo a questo infine i brani di Pier Franco Quaglini rivolto al giornalismo di Pannunzio
Di Angiolo Bandinelli che porta la testimonianza di un diretto collaboratore dell'esperienza del Pannunzio del del Mondo di Pannunzio e infine e su questo concludo il mio amico diciotto e zero due
Il mio amico Mario che in buona sostanza la riproposizione di un discorso tenuto da Mario Soldati nel mille novecentottantotto in memoria di Pannunzio grazie
Mi sento un po'colpevole perché ero io che avevo d'altri tempi quindici risente un po'colpevole per questa corsa che abbiamo fatto fare
A abili becca che ringraziamo per il suo intervento adesso dobbiamo passare la parola io non so se fosse anche fisicamente il microfono
A lei vuole il gelato allora strada adesso recuperiamo al gelato mentre io mentre io mica regola
Adesso del microfono gelato intanto io la presento se qualcuno viene a a prendere il gelato e passarlo a
A chi Camorone chi chiamava presidente dell'associazione il mondo delle idee è giornalista e scrittrice
Io
A che meraviglia
Collabora con il Giornale dell'Arte e con l'inserto culturale del Sole ventiquattro Ore ma è anche autrice di romanzi raccolte poetiche
E nel due mila o nove a ha composto il libretto di una di un'opera lirica
è Presidente e fondatrice scusate mi anche dell'associazione non delle idee per cui realizza e cura mostre d'arte pubblicazioni concerti rappresentazioni teatrali
E Presidente del premio letterario Rodolfo Valentino soglia sogni ad occhi aperti e del vicepresidente del premio per aforisma Torino in sintesi
La parola chicca al microfono gelata cerchiamo orrore grazie a Marco Pannella per gelato
Dunque pare che la mille migliore difetto virtù più spiccato sia il senso dell'umorismo
Difetto perché in certi casi una battutaccia mi aiuterebbe le evitare una battutaccia mi eviterebbe molti problemi interpersonali virtù perché unito a un certo senso di critica di autocritica mi evita che io parli di quello di non cui non conosco abbastanza approfonditamente e soprattutto di fronte a chi ha quarant'anni di esperienza di ricerca nella su Suppa Annunzio
Eviterò quindi di addentrarmi nelle ragioni politiche culturali che hanno connotato il personaggio di tale spessore e darò il mio contributo parlando della scrittura di Mario Pannunzio
Il professor Quaglia ENI non si preoccupi perché a me il restante otto minuti e trentatré secondi citerò delle testimonianze attenendomi strettamente a quello che è scritto nel volume per interpretare il gesto grafico di questo gigante
Sono patriottica ma non abbastanza me le tolga quadri grazie
Attenendomi strettamente a quanta no no no
Ha detto il di cui abbiamo festeggiato il il centenario della nascita nella marzo di quest'anno
Premetto che la scrittura per quanto una persona che anche conosce la grafologia possa cercherà possa cercare di
Alterare per non far riconoscere i quelle proprie caratteristiche non poi così gratificanti la scrittura non mente
è il prodotto più genuino che noi abbiamo
De perché perché ci consegna il nostro incontro perché è strettamente legato
Al nostro sistema neurovegetativo
Ciò che mi ha più colpito della scrittura di Mario Pannunzio l'estrema legatura tra una lettera e l'altra
Il bisogno cioè di portare a termine ogni progetto iniziato e la determinazione nel non lasciare mai in sospeso nessun tipo di lavoro intrapreso
Eppure leggo della laurea in giurisprudenza
Il l'abbandono della carriera forense l'interesse per la cinematografia per la critica letteraria la fondazione del PLI la fondazione del Partito Radicale le uscite dai partiti
E dov'è questa sua determinazione nel portare a termine i progetti
Ma Mario progetta Mario Pannunzio ha un progetto fondamentale
L'espressione completa della sua della propria identità attraverso un credo ben definito che dovrebbe essere il credito di noi tutti
Cioè la libertà individuale il suo perseguirla condividendola con gli altri e mediando senza genus letter sì con i condizionamenti che obbligatoriamente ognuno di noi e costretto a
A subire
Come riesce
Lasciando un buon margine a sinistra dal nella sinistra della parte del foglio cioè riconoscendo l'autorità costituita
Purché questa si possa dimostrare tale vedi rapporto con Benedetto Croce per un certo
Periodo colloqui inganni sì permettendo però all'interlocutore di avvicinarsi senza preconcetti le lettere sono molto vicine una all'altra
Ma con una conseguente visione panoramica della situazione tra una parola e l'altra c'è molto spazio elaborata attraverso l'approfondimento dei particolari
Il bisogna di esprimere la sua libertà preme talvolta sugli spazi altrui il margine destro e spesso inesistente e interferisce nelle dinamiche interpersonali per certi versi è tollerante
Ed è dotato di quel senso di accoglienza nei confronti delle idee altrui le linee verticali sono curve cosa che ha permesso il pluralismo delle voci in un giornale nato in un periodo
Nel periodo del primo dopoguerra
Quando
Comunisti e anticomunisti fascisti e antifascisti cercavano di riappropriarsi della propria identità diciamo centratura ecco
La centratura forse la caratteristica della scrittura di Pannunzio
Non è cocente ecco non pervaso da i costi ISMEA anche se qualche nuvola di permaloso ditta lo sfiora
Ma profondamente radicato ha nella sua interiorità tanto da permettersi di osservare permettetemi il gioco di parole il mondo da dentro e da fuori
Possiamo quindi osservare come il giudizio di Mario Soldati intransigente orgoglioso pagina centotrentanove
Possa essere considerato sotto un'altra ottica determinato e ipersensibile le linee che vanno dall'alto verso il basso dal basso verso l'alto
Caratteristiche che unite a una notevoli io la mia e al senso pratico gli allunghi inferiori sono piuttosto di bontà libro mi hanno fatto di Pannunzio un personaggio unico scomodo e del tutto aliena dall'in truppa mento
Ecco Mario Pannunzio infatti non apparteneva altri che a se stesso
Leggo a pagina novantacinque del volume con curato dal professor Quaglini il giudizio di Arrigo Benedetti che è già stato letto un laico direttore di conoscenze di coscienza e con la virtù di valersi della categoria estetica
Per giungere anche una valutazione etica e infine anche a un pacato giudizio storico
In effetti la sua scrittura è molto elegante priva di quegli rigidi menti
Che i vari Torquemada più o meno nascosti denunciano attraverso
La pressione della penna sul foglio i tagli ti molto alti e premuto il rovesciamento dell'inclinazione verso sinistra
Ma non c'è solo l'eleganza c'è l'indipendenza segnalata dalla dalla Pini che inizia la verticalizzazione dalle zone intellettuale
La difesa cioè la difesa a oltranza dei valori della libertà contro tutti i pericoli e le distorsioni al di là delle matrici ideologiche cioè nessun sistema gerarchico e previsto per le attività umani ma soprattutto politica e religione
Non sono subordinate
C'è l'anticonformismo della Z con l'asola nessuna idea i documenti che a mente indiscussa e indiscutibile nessun valore assoluto
C'è il calibro della scrittura e delle lettere non sempre mono torna mente uguale tipico di chi percependo con una percezione di sé non sempre uguale sa mettersi in discussione ma soprattutto c'è la firma
Non sottolineata o abbellita da segni particolari
Stilata con le stesse lettere del testo
Tranne che per un particolare dichiarando la sua perfetta identificazione con se stesso nel testo lo scrivente poiché impiccarsi con quello su che scrive
Mentre quando firma ogni persona o chiunque si identifica con se stesso
Mario Pannunzio descrive il suo bisogno di autonomia e di affermazione personale con la lettera m
In cui inizia con un gesto che va dal basso verso l'alto e amplifica la prima gamba diminuisce il calibro del nome come indicare le importanza della figura della madre ma il suo progressivo distacco
Sul cognome il legame col padre abbiamo la vera sorpresa tranne la tutte le altre lettere sono incomprensibili come se Mario fosse la sua vera essenza e non appartenesse a quella famiglia ma una famiglia ben più grande
Il mondo
La scrittura di Mario Pannunzio e personalizzata da piccoli segni nonostante le lettere sembrino conforme al modello
Come se il messaggio inconscio venato di malinconia i tagli ti sono declinante i sono un uomo o e comunico in modo comprensibile
Ma io ho una comunicazione molto più profonda perché so di esistere che con il mio linguaggio fuori moda significa con la mia umanità ho sempre tenuto inibiva la fiamma della mia anima
Nei restanti trenta secondi posso ringraziare il professor Quaglia ENI per avermi dato la possibilità di partecipare a questa manifestazione e ringraziare il pubblico per avermi se ascoltata senza lanciare pomodori grazie
No n ringraziamo lei per l'originalità di questa di questa di questa sua relazione è sicuramente un modo diverso per per conoscere Mario Pannunzio
Restituiamo il gelato che fa avanti mi ha detto quindi grazie a chi Camorone
I adesso il momento della professoressa Carla stradini
Carla statini è arrivata fin qui da Firenze dove insegna e docente all'Università degli Studi di Firenze
Ed è una storica cresciuta alla scuola di
E di Giorgio Spini autrice di saggi di particolare importanza scientifica riguardanti la storia moderna militare e contemporanea e collaboratrice del quotidiano il Tirreno e di altre testate
Lucchese di nascita da sempre un autorevole studiosa di Mario Pannunzio della cultura Lucchese e dei suoi protagonisti come Arrigo Benedetti Mario Tobino e altri su cui ha scritto un libro che sarà
Pubblicato che è un libro di prossima pubblicazione
Tra le autrici del del libro che presentiamo questa sera e nel centenario panno anziano è stata promotrice di importanti iniziative culturali a Lucca che come abbiamo già detto e la città natale di pari o pane Nunzio
E quindi a lei con diciamo spetta il compito di di di chiudere la manifestazione manifestazioni per il centenario della nascita di Mario Pannunzio
Con un intervento che ha per tema Pier Franco quali vieni quarant'anni di studi panno anziani
La professoressa Carla sto Dini
Grazie Lauzi
Chiaramente
Non è molto semplice concentrare una lunga storia quarant'anni di attività
In un
Tempo così prevede quindi ho chiesto Pierfranco quegli anni di aiutarmi in questo compito e lui ha accettato
E quindi sarà un po'un dialogo
Anziché una relazione molto formale alle ore
Quarant'anni orsono mille novecentosettantuno mille novecentosettantuno è stato indicato infatti come data di un inizio ma
Forse anche un po'impropriamente perché Pierfranco quelli vieni dal mille novecentosessantotto
Era stato di scelto come direttore generale del Centro Pannunzio
Mille novecentosettantuno quindi si riferisce
Al suo primo saggio senno ascoltami al suo primo saggio Mario Pannunzio nel mondo pubblicato a Torino a cura del Centro Pannunzio presso la casa editrice Wenner
Mille novecentosettantuno se non mi sbaglio e anche l'hanno un po'qui ebbero inizio le pubblicazioni degli annali del Centro Pannunzio ecco questo io credo che sia un elemento
Estremamente importante e significativo nella ricerca di un linea conduttrice di questo percorso
Da un lato camper Franco quelli anni inizia i suoi studi personali su Mario Pannunzio ma nello stesso tempo il centro inizio obiettività importantissima
Che sottolinea subito fino dall'inizio come centro ottenendo come un punto di riferimento
Culturali scientifico
La figura di Mario Pannunzio ha comunque intenzioni e lo farà e resterà fedele a questo dettato
Di occuparsi di tante altre tematiche relativa alla storia cultura della cultura del Novecento al pensiero laico
E alla storia anche di carattere internazionale
Se si sfogliano adesso negli annali del Centro Pannunzio
Io mi permetto di insistere su questo tema e veramente impressionante vedere quante persone vi hanno scritto e la qualità dei loro interventi
è un
Grande mondo fare questo sinceramente
Che deve essere riscoperto perché veramente questa è la testimonianza il lascito più importante di quarant'anni di studio e di lavoro anche di un centro nato tra l'altro
Non son soltanto soltanto
Come un momento così di
Accorpamento di un piccolo gruppo di intellettuali ma subito aperti Tossi grazie anche alla voltati
Arrigo Benedetti armato soldati figuravano come i primi promotori
Scusa Arrigo vi invito detto Benedetti scusa sai la mia
La mia deformazione Lucchese Gianni tanta il sopravvento e nella mia cultura
Allora riprendo il filo del discorso va bene allora Arrigo Olivetti Emma risultati che il forno i primi promotori per cento però subito aperto anche
A tante altre persone interessate e soprattutto anche I Ciofani bene
Allora dopo questo primo lavoro
Del mille novecentosettantuno
Ci sono altre due opere estremamente importanti scritte da Pierfranco quali viene
Il nostro debito con un mondo di Pannunzio apparso sulla Nuova antologia mail numero otto per il dicembre del mille novecentosettantotto
E nell'anno successivo
Un altro studio importante punti fermi di Mario Pannunzio pubblicati a Napoli per l'edizione sì
Ecco io sfonderemo dentiere anche cinquanta minuti per parlare del primo di questi due saggi il nostro debito col mondo di Mario Pannunzio
Perché è ancora oggi uno dei testi di riferimento più importanti se si vuole veramente capire bene e senza pregiudizi insisto senza pregiudizi
Il vero un mondo di Mario Pannunzio che è sempre stato un mondo di condivisione
Culturale e intellettuale cioè intorno al mondo e non est devo essere certo io a segnarla voi gravitava tutta una ricchezza di culture di uomini
Di giornalisti di un giornalismo spese Manente attivo battagliero
Ma che era anche un giornalismo di confronto quello che dovrebbe appunto essere il feroce nazionalismo eterno sempre su quale di giornalismo sia quella di Pannunzio che quella di Benedetti
Perché ambedue cercavano di aiutare i propri colleghi più giovani a capire anche a comprendere come si scrive un articolo di giornale
Ecco tutto questo
è un punto importante nello studiare anche di Pier Franco quali tieni
Il quale comprende subito che questa
Grande figura di un uomo è grande anche perché la si intende inserire e integrare in un contesto culturale molto più ampio
Questo
Inizio questo esordio comunque
è molto e molto lontano nel tempo ma vicino per i contenuti ancora oggi estremamente importante perché si avvicina
A questi a questa figura e anche alla storia del giornalismo
A italiano del Novecento pena queste opere Pierfranco Quagliana sempre
Agisce in atto anche altre impresa e altre iniziative culturali
Che a me sembrano estremamente importanti ovvero la pubblicazione di testi ritornare al testo ti tornare alle origini tornare alla fonte si direbbe credo commenti più antichi ma interviene
Che va bene anche per quelli attuali
E quindi ecco io penso che fra le iniziative più interessanti anche questa
Est ormai è un po'lontana nel tempo ma comunque fondamentale ci sia stata
La pubblicazione Siena nel mille novecentonovantotto del carteggio Croce Pannunzio per gli anni mille novecentoquarantacinque mille novecentocinquantadue anni cruciali fra l'altro per la storia italiana
Anni estremamente importanti
Ecco è un carteggio lo sostiene lo stesso quali tiene nell'introduzione
Che ha fatto capire come Pannunzio fosse soprattutto un liberale autentico poi chiederò questo che Franco
E ad un tempo anticomuniste antifascista nulla che vedere con un certa azionismo come invece sostengono altri
Oltre
A allo studio attento di Croce considerato perché per Franco quelli ENI un punto di riferimento importante un maestro nella sua stessa formazione
E altrettanta significativa l'amicizia fra quelli amianto conosce
Che fra l'altro è stata allora altre l'altro non è capito tentar nessuno al da Croce
Credo che dal mille novecentonovantasette stranieri comunque ascoltare tutte le parole sbagliate senza i contenuti per cortesia da
Affollare suolo
Bravo bravo
Caldaras novelle queste cose che alleggeriscano Fowler va beh tanto il titolo non lo prendo non lo penso tutto qui alle opere che è stata dal mille novecentonovantasette Presidente effettiva del Centro Pannunzio e che lo stesso quel tieni
Ah definita una delle persone che più hanno influito sulla mia formazione intellettuale e civile
Una sorta di stella polare che ci ha insegnato con l'esempio a guardare ai valori e non agli interessi
Aggiungeva sempre quali ieri nel due mila otto nella prefazione all'edizione del saggio di Benedetto Croce perché non possiamo non sentirci cristiani
Nel mille e novecentottantanove il Centro Pannunzio seguendo appunto questa linea anche di tipo Hulk azioni di testi estremamente importanti ma talvolta non troppo conosciuti
Ha pubblicato una nuova edizione del saggio di Mario Pannunzio le passioni di Tocqueville a cui ha fatto riferimento anche il collega canto
Che era stato pubblicato per la prima volta nel mille novecentoquarantatré su trentesimo secco no
Si è trattato di un'iniziativa importantissima anche perché
Sì riproponeva un pubblico anche più giovane un Pannunzio meno meno conosciuto nel ruolo disse cista e proprio nell'introduzione a questa opera
E quelli a ne ricordava come Mario Pannunzio corazzato di una cultura che credevo incrocino Modeo sui maestri
Avesse riflettuto su otto aprile nei momenti più tragici della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale
Quando la piazza vociante rumorosa inneggiava con cura alla follia della guerra sembrano molto belle
Palma quaglie adesso sottolineava quindi
Come questo giornalista avesse proprio maturato in quegli anni di stessi anni dico signor cimento liberale un'idea di liberalismo puro sorretto dalla passione per la libertà
Del resto pochi mesi prima Benedetto Croce nelle sue postille sottosviluppo appare esse sulla critica
Che sicuramente Pannunzio aveva letto giunto alla conclusione che la democrazia avesse della libertà un concetto astratto
Naturalistico intellettuali visti con il liberismo un concetto storico in concreto Lunati arrivavate al pensiero del secolo T-shirt buttavo
L'altro da quello del pensiero del decimo nono
E lo più occasioni e quali geni anche ricordato che poi non si otteneva dietro la scrivania un ritratto di Carrefour
Fine luglio e lo statista piemontese scrive non Brenner prendi articolo degli annali del centro due mila nove duemiladieci c'era una vicinanza ideale profonda
E dalle Garlati ci fu un particolare comune interesse per Tom film
Nemico del giacobinismo attento scopritore della democrazia americana vigile profeta dei pericoli liberali di una democrazia incapace di mitigare le spinte egualitario e con la passione per la libertà
E come il rispetto dei diritti delle minoranze non è quindi casuale assolutamente no che quel vieni abbia dedicato assieme a Girolamo Cotroneo l'ultima sua fatica proprio a Cavour e alla sua eredità
Nell'anno anche del bicentenario della sua nascita
Poi viene comunque si è occupato anche in passato di Risorgimento eviti personaggi sorsi risorgimentali
Si ricordano a questo proposito di studi su Cavour e l'Europa Cavour Giolitti Romeo storico di Cavour Omodeo e il Risorgimento
Il titolo
Del libro su Cavour
Revoco anche un'altra operati quelli pieni liberali duri e puri Pannunzio e la sua eredità
Eredità quindi intesa come quel complesso di valori e sentimenti che costituiscono il lascito spirituale più di una grande personalità della storia e della cultura
Dedicata ad Aldo Garosci maestra amico questo libro rappresenta una sintesi ampia degli studi condotti da quanti anni su Pannunzio
La prima parte dedicata al giornalista suo mondo al rapporto al carteggio con Benedetto Croce e accanto a lui compaiono anche le biografie dei suoi amici e maggiori collaboratori del mondo
A sottolineare le ampiezze l'importanza di questo settimanale e la pluralità delle voci che vi intervennero
Nomi di grande spessore culturale alcuni Bellotti
Altri appunto come Aldo Garosci un po'ingiustamente dimenticati
Quelli n ripropone quindi in questa sintesi un grande quadro della cultura del Novecento tradotto in un linguaggio chiaro profondo comprensibile anche a quanti non hanno una stretta
Dimestichezza con questi temi così con plessi e questa capacità di trasmettere come immediatezza
Valori e pensieri che fanno parte del grande patrimonio della nostra storia
Costituisce una delle grandi caratteristiche forse la più importante essenziale della personalità dei questo studioso che si riscontra anche nel suo ultimo impegno cioè
Nel saggio intitolato il mondo titolo piccolino pubblicato dei libro Mario Pannunzio da Longanesi al mondo edito in occasione delle celebrazioni e quindi presentato circa
Saggio che fra l'altro si chiude con un'ampia biografia dove sono citati senza nessuna prevenzione
Tutti i livelli articoli dedicati all'argomento
Gestione una lista
Studioso docente quelli a neanche un grande organizzatore è un forte promotore culturale
Si ricordano a questo proposito alle tante mostre da lui dirette quella del mille novecentonovantadue intitolata Pannunzio al Centro Pannunzio
E l'altra per ad Enrico Bartoli e le sue vignette edite sul settimanale di Pannunzio
A queste si aggiungono poi l'esposizione tutto loro del mondo presentata nel febbraio-marzo del mille novecentonovantanove
Per ricordare il primo numero del settimanale uscito appunto nel febbraio del quarantanove l'altro per i suoi trentacinque anni
Dal Risorgimento liberale al Centro Pannunzio
Che abbia come anche il merito di riproporre all'attenzione degli studiosi
L'importanza di questo quotidiano uscito prima clandestinamente poi nelle edicole dal mille novecentoquarantaquattro al mille novecentoquarantotto ed è oggetto di più recenti studi da parte di Mirella Serri
E accanto alle attività rivolto un pubblico ampio qualificare nel Centro Pannunzio hanno promosso pubblicazioni di studi e saggi di attori particolarmente importante
Per Franco ha sempre attenta stai buona al mondo giovanile è sempre stato pronto ad adottare con la sua esperienza quanti richiedono consigli e suggerimenti soprattutto la sottoscritta
Sicuramente ora lo sentiremo farà qualcun vizi onere se mi permetterò di ricordare che forse questa sua disponibilità ad ascoltare
A condividere le sue tante esperienze rappresenta il tratto del suo carattere più vicino a quello di Pannunzio
Ed ora a Pier Franco ringraziandolo per quel tanto che ci ha dato in questi ultimi anni vorrei rivolgere due domande la prima domanda è molto semplice a me la sono posta mentre
Facevo questo compitino piccolo piccolo
Perché come Luigi entrato
Se
Se così Inter cominciata interessare
E poi
Ha così approfondito il tema di Pannunzio distrutti panno anziani
E tutto quello che riguarda la storia culto del Novecento quando è cominciata questa sua attenzione nei confronti di questi termini
L'altra domanda che appunto
Mi è venuta Paolo spontanea leggendo leggendo le cose che lui aveva scritto
è questa ci sono due appunto mondi paralleli di lui quello della del
Il giorno delle dello scrittore quello del giornalista purtroppo io non ho avuto tempo perché sarebbe stato estremamente difficile
Ripercorrere anche letta temi nella sua attività etici nominalismo e quindi annui volevo chiedere quando è cominciata e come sia andata evolvendo nel tempo perché sarebbe molto bello fare Ancona
Rimettere tutte insieme gli articoli di quegli cliniche scritta fino adesso
La terza
è questa ed in questo
Mondonico naviglio assumi perché mai trattenerli comprendente le ricordo io
Quello stime molte semplice molto anche
Quella del bene dei promotori costeranno alle tendenze uscite attore anche di dibattiti utile anche è un pavone
Un'attività estremamente difficile soprattutto quando viene condotta impatto così decise di disinteressato
Come ha sempre fatto professor negli anni quindi il nostro mondo quello di studiosi di ricercatori di gli autori di piccoli e grandi sia nel listino fatto
Di graticola lesioni di grande disavventure ecco appeal franco volevo chiederti nella celebrare anche Christie quarant'anni e come è stato pronto il momento più belle più alto e più intensa della sua carriera grazie
Eventualmente al fondo appartiene
Poi lei mi
Indicherà gli altri aspetti
Da un lato mi lusinga molto a questo richiamo Pannunzio come suscita attore di dibattiti di incontri di idee io speravo sinceramente che mi paragona sorella Socrate
Escludendo la cicuta ovviamente
Ma lei è buona per cui ha evitato di paragonarmi a so Catania solo paragonato a Pannunzio anche se non mi ha Tucci assuma molto perché Pannuto è morto giovanissimo a cinquanta anni nove anni
Per cui questo
Appaiano ENPAM non sto è poi così venga molto
Ma io non sono non sono appaia abbina Pannunzio perché almeno sono riuscito a sopravvivere o di qualche anno non so quanti comunque sono riuscito a suonare un'intesa di pessimo gusto
Stefano indicizzati pessimo gusto
Io ho detto mentre scrivevo questa cosa sono sicura
Che Pierfranco di dire non farei mica un coccodrillo ecco che senz'altro non mi hai lasciato risponda alla domanda ecco quale è stata la cosa più bella
Lambito dal Centro Pannunzio e via discorrendo
Io non molto tempo di pensarsi perché noi siamo rimasti d'accordo tra persone con cui si è stabilita un'amicizia con cui si è una stima reciproca che lei non mi avrebbe detto assolutamente
Quello che avrebbe
Espresso oggi
Io buttato Unipol l'occhio sui fogli ho visto che non ha seguito comunque quei fogli
Perché forse ha cambiato idea in itinere
Per cui i fogli erano molto più lusinghieri di quello che lei ha detto ma si è vergognata e quindi si autocensura comunque entrando in una cosa seria ecco devo dire si è il Centro Pannunzio Parma è stato molto importante io vedo qua
Decine e decine di amici che vorrei salutare tutti con grande affetto e con grande amicizia perché se non ci fossero gli amici non ci sarebbe stato mai il Centro Pannunzio
E se il Centro Pannunzio riuscirà a sopravvivere ai momenti difficili che viviamo questi momenti difficili li supereremo perché gli amici che sono qua questa sera e anche quelli
Che sono stati colpiti dalla influenza
Diplomatica o effettiva che sia
Rappresentano qualcosa di importante detto
Però
Entrando nello specifico
Io ritengo l'esperienza del Centro Pannunzio per me molto importante molto lusinghiera molto formativa l'incontro con l'Arrigo uliveti per me è stato molto importante aver conosciuto tutta una serie di per sono
Averle frequentate io avevo poco più che che vent'anni ho potuto far questo perché perché già allora vi mostravo dieci anni di più come lì vi mostro oggi e quindi questo ha consentito magari di andare a casa di Nicolò Carandini e di non essere confuso con il ragazzino che passava per strada ma in effetti io ero più il ragazzino che passava per strada che non l'interlocutore
Ma credo che la cosa per me è più importante sia stata l'amicizia
Con Mario soltanto permane Mario Soldati è stato un maestro di vita mia
Intanto occasione io mi commuovo pensando a Mario perché Mario davvero i tanti anni di frequentazione di amicizia ci siamo dati del tu diciamo negli ultimi dieci anni prima ci davamo del lei come voleva incerto buon gusto come voleva una certa etica borghese che sia Mario ossia io sentivamo
Come un qualcosa di importante anche negli anni successivi al sessantotto e alla baraonda sessantottina
Ecco Mario Soldati per me hanno approntato moltissimo non posso annoiarvi qua perché qua si parla di Mario Pannunzio ma se si dovesse parlare di Mario Soldati
Potrà io raccontarvi tanti episodi
Che hanno segnato profondamente la mia vita
Però mi impone di dire chiederà
A risposta scritta né da un anno
Indicata di niente che avevo chiesta innanzitutto
Le origini inabili origini di questo tuo interesse su Annunziata
Undici ecco le rispondo subito perché poi i limiti mezzi cortile origine sono queste esso io sono stato allievo di un liceo
Religioso che sulla lunga distanza io ho stimato
Certo ero molto irrequieto quando frequentavo quelle aule quelle aule mi sembravano un gusto e sotto il profilo per il modo di pensare del modo di vedere le cose non la sentivo come
In armonia con i miei sentimenti con la mia visione induce della vita
I la lettura precoce del Mondo di Pannunzio mia aperto della strada e mi ha aperto dei varchi importanti
I poi diciamo il mondo e quasi subito ha cessato le pubblicazioni
E io sono riandato nella nelle biblioteche a cercare le annate non ancora ingiallite dal Mondo di Pannunzio e su quell'annate
Ho passato pomeriggi interi
Quando avevo diciotto diciannove vent'anni e sicuramente quella
Lettura
Che non era solo una lettura ma era un prendono appunti di un riflettere
Mi fece capire tra tantissimo se negli anni
Delle fughe ideologiche sessantottina io non mi sono schierato dalla parte né di mal custoditi né di Maurizio alcuno dalla parte del liberale borghese Mario Pannunzio lo debbo appunto a quelle letture che ho accumulato
Negli anni precedenti Pannuto per me è stato un antidoto al dogmatismo alla violenza alla ideologia Giampiero Leo che ha militato
Su tutt'altri versanti ha sofferto come me una università
Violenza arrogante e prepotente in cui non c'era una libera circolazione di idee ma c'era una cultura unica cui uniformarsi
Ecco poi Nunzio mi ha insegnato a vedere anche un'altra cultura
Seconda domanda
Non sapeva mi pare che manca la seconda domanda
La ricetta
Chiari Italia direi
Rimane secondaria
Le gattare il tema delle agli amici analista per quali testate quando ha cominciato a scrivere viste consegnate che siamo anche diciamo nella casa del giornalismo torinesi nazionale
Iscritto nel settembre mille novecentosessantotto all'albo appena compiuto ventuno anni quell'epoca
Ci si potrebbe scrivere ovviamente alla maggiore età
Dei venti
Tu Nanni avevo già scriba chiamato sui giornali di vario tipo negli anni del persino del ginnasio soprattutto del liceo
E quindi avevo accumulato un certo numero di articoli poi primissima anni dell'università o lo scritto polio collaborato alla Gazzetta del Popolo che per me è stato un grande giornale
Torinese che va ricordato come grande fatto di cultura e di civiltà e poi son passato alla stampa per un certo periodo alcuni signori poi mi hanno
Fatto accomodare fuori dall'ambito
Pervenute alla stampa e non ci sono mai più
Rientrato cioè non comune letterine o cose di questo genere
In compenso ogni tanto scrivono su altri
Deciso giornali
Ma certo negli anni dieci anni in cui io ho scritto Enzo dire sulla stampa cose del genere sottrarmi e sono stati gli anni migliori
Perché la stampa Gradisca ad occhio nasca alla stampa di di altri maestro di giornalismo hanno fatto sì che i miei articoli non venissero mai toccati mai toccati
I mai prosciugati mai corretti ma insieme su ratti e
Questo in sintesi il discorso
Bene grazie
Cara Franca
A titolo personale
Operare avere risposta anche a qualche domanda che insomma aleggiava anche tra il pubblico secondo me ne sono andato questa è la stessa degna dato voce e lei ha visto poi stanziare nell'ambito del sud intorno alle ore zero poi vari Paesi cerchiamo volentieri le si ad esse ora c'è un piccolissimo fuori programma io invito Anna Ricotti direttore aggiunta del centro Pannunzio a raggiungerci qua perché c'è un piccolissimo fuori programma
E quel processo al quale lei non era informato ma
Penso è perché stava
Sarà contenta volesse perché
Conveniente
Allora noi a nome e degli amici più stretti del Direttivo vogliano accogliere questa occasione
Compleanno si quarant'anni sto di panno anziani per dare più di quarant'anni purtroppo visto debbano anziani pere dare questo omaggio alla professor Giovannini allora innanzitutto per esprimerà profonda stima per questi quaranta anni di studi neanche come riconoscenza
Per aggredire con costante impegno tenuto alto il nome del centro di Pannunzio e il Centro Pannunzio grazie ancora
Dunque sei vi chiederete perché è un cavallo ecco loro in cavallino perché presa qualche ENI ama i cavalli e perché due mila e dieci ha saltato tanti ostacoli
Io prima di cedere la parola per l'intervento conclusivo al professor Quaglini volevo chiedere a Marco Pannella che ci ha fatto l'onore di voler essere qui oggi e se vuole portare un saluto
Passi abbiano se abbiamo vari microfoni a disposizione ci deve dire quale preferisce
E
Ponendo al generale
Però largamente almeno
Però
Grazie ma
Stando qui
Devo dire
è accaduto che in questa ora e mezza
La ri conoscenza è un'attività
La riconoscenza nei confronti di Mario Pannunzio
Ha continuato ad accrescersi ad approfondire
E
Direi che sicuramente il significato
Di questo dono che
Per Franco ci fa e quello che ha ricevuto
In questo momento appunto dimostra che la durata
Essendo come è noto non solo per bere sono la forma delle cose
No la durata testimonia in realtà anche del durezza della Resistenza appunto di
Quel che
L'opera di dell'uno dell'altro di noi quindi questi quaranta anni
Di per Franco quelli del Centro Pannunzio in effetti credo si possa si debba dire
In modo umile
Che e
Davvero qualcosa che consente ancora
Non mi ricordi
Ma la memoria la intelligenza il ri conoscere ancora continuamente come vivo
Mario Pannunzio è cosa sicuramente dobbiamo riconoscere essere opera importante con tante la diventa oggi devo dire oltre che l'opera
Dieter Franco quelli di questo quindi la mia riconoscenza grande vorrei però approfittare
Per dire una cosetta sul libero intanto
Grazie per
Quel forever
E
Due brevi accenni
Battista
E Battista certo punto dice
Perché Mario Pannunzio frutto depauperato
Da
Proprio alcune cose e vero ma vorrei subito dire non fu depauperato perché non era possibile nessuno in fondo poteva fare un tentativo inutile e superfluo
Del suo anticomunismo del suo antifascismo no e del suo anticonformismo ma forse Adolfo Battaglia potrebbe essere chiamato
Perché un po'mettere tutto di dissentire Pannunzio proprio in quel periodo spesso quando lui stilava
I taccuini che erano i taccuini ai quali importava enormemente era l'intervento costante settimanale in politica e nella contingenza da parte di Mario Pannunzio
E allora in quel periodo
Nel quale
Avevamo Spadolini già a Milano insomma avevamo una situazione compostezza poi i nostri rapporti con Ugo La Malfa Agliate eccetera ma c'era sicuramente ci doveva essere per esempio in Adolfo Battaglia
Un po'di tempo
Difficoltà
Perché la polemica
Che lo riteneva necessaria perché altri non la facevano
Ma esplicita dura
Non era
Quella settimanale
Quell'anticomunista figurarsi non ce n'era bisogno
Credo che su questo non era quella antifascista anche quella non era ma quella ampi moderata
Anticoli vede la sera
E creava dei problemi quindi con Spadolini ma anche con Giovannino Russo con altri creava dei problemi che c'era ma in uno in questo sentirà che era necessario esprimerla
E questo evento a cui si è depauperato
Sicuramente rischia di essere depauperata completamente Pannunzio cioè di che cosa
Del suo essere radicale di partito radicale e questo ci è stato tolto e continua a essere tolto
Quindi stiamo attenti allora
è vero una cosa l'ultima volta che ho visto Mario perché oppure di
In quel momento
Ramo due tossicodipendenti da tabacco e
La domenica pomeriggio qualche volta non si trovava il tabaccaio giusto
E allora c'era quello della stazione Termini
E e andare è un certo punto venti dopo credo un anno che non lo vedevo vedi Mario Pannunzio che stava avvicinandosi
Al tabaccaio che sembrava chiuso
Chiede anche lui stava lì e io bisogna verifica e allora
L'ho visto adesso no guarda che mi pare guardi guardi che si sta Celli quello sta aprendo
E e quindi abbiamo trovato il Segretario scambiato cinque minuti perché si era così
Credo ci fosse un transito da una parte credo e però venne fuori non è cosa siccome guardi lunedì sera su questa cosa del divorzio
I comunisti finiranno per usare tutto questo
Diciamo no come molta preoccupazione come critica come come come
E io gli risposi questo è un ente
Ho l'impressione però
Che il piccino la pensa nello stesso modo
Per l'odio la rabbia dall'università adesso a questa campagna con la quale si sentono che non solo Umberto Terracini Fausto
Concetto Marchesi erano con noi ma che anche il popolo
Era assolutamente d'accordo su quella battaglia come battaglia popolare
Semplicemente di responsabilità insomma
Oggi abbiamo un milione settecento mila famiglie grazie al divorzio cioè ha potenziato la famiglia che invece ci stava distruggendo per l'assenza della civiltà dell'amore come fondamento della famiglia
Quindi c'è questo ma allora
E così li vogliamo i conti con
Ci sono degli storici che parlano sempre di Pannunzio mi pare credo che presentano almeno una venticinque enne di volte
Alla Camera in tutta Italia ogni loro
Libero ogni libro venticinque volte presentato con grande di quella eccetera e
Io su questo posso semplicemente presiedere guardate
C'è una verità che credo
Alla quale credo e che credo che forse
In tre minuti
Sommariamente lasciando l'Accademia
Mi pare necessarie cogliere quest'occasione per integrare in qualche misura
Tutto quello che ci viene
Di intelligenza questi
Questa storia di questo centro
In questi decente
Guardate quello quindi quello che Pannunzio mi dice questo divento eticamente ultimo incontro ci rivedremo l'altra volta solamente
Cosa c'era
Anticomunismo
Cioè
Per me no non può e non lottare
Non c'era il fatto
Questi le avevo trovato e mi aveva portato fra un momento quasi di rottura
Con Capitini
Questo senso che
Per andare avanti magari iniziative per circa percepiste
Colpirci guai farsi indietro
Perché c'era da avere paura di costoro
Mentre lui era nel
Capitini nella Consulta della Pace
Letteralmente
Quindi se non andare oltre perché questi temi fanno fuori
Far parlare chi non c'è
è grave però questo l'ho detto lo raccontato quando allora era ancora in vita
Quindi utile
Ma allora cosa c'è
Guardate e la tristezza
Il dolore il sentimento che per l'essenziale e si è perso apparteneva e dice
A tutti gli azionisti di valore
Profonde una
La rottura della continuità
No e la banalità del male
Che veniva
Vestito dei panni antifascisti a dare soprattutto continuità all'altra storia
Quella
Che conosciamo e
L'ho sentita prima Riccardo Lombardi l'ho detto di recente all'inizio degli anni Sessanta parlo con lui
Interessato di quello che stiamo facendo come radicali come giovani radicali
A Parigi ad Angeli
Mi chiedo e poi dopo che gliel'ho spiegato
Lui mi dice all'improvviso seguaci devo dire una cosa
Io se continua a restare alla Camera e per la maturare la pensione
Figurati pensate lunghe sempre dico perché mi sta dicendo 'sta roba
Era per dirmi non tifare illusione
Abbiamo perso
E lo dico a te
Che invece pensi di no allora questo io posso dire
A Mario Pannunzio
Quel giorno
Quel pomeriggio di quella domenica
Quando gli ho detto
No sono loro che hanno paura
Di noi su questa cosa
Le posso dire oggi
Che
I fatti e non solo per Berlino eccetera ma anche qui la cultura egemone
Malgrado
La cultura di Stato il regime
No quello che impera
L'Akros ma idealità
Con le quali dobbiamo fare i conti no la cultura la politica anzi gli ideali politici le idee politiche di Mario Pannunzio e nostre sono oggi il loro allora egemone tant'è vero che devono essere soffocate impedite non conosciute noi siamo per dare non solo l'Italia
Dinanzi alla democrazia reale
Che stai connotando come un tempo il socialismo il socialismo reale un po'ovunque questo momento della nostra storia per dare le armi per conoscere difendersi non solo in Italia
Da questo
Degrado gravissimo quindi vi dico semplicemente
Ho l'impressione
Che Mario Pannunzio
Non avesse sufficiente coscienza
Della sua propria forza
Per la sua storia del suo essere speranze lui che non ne aveva più
Ma alla speranza e spero che noi siamo insieme siamo speranza
Nel momento in cui troppi dei presenti credono di una parte della loro esistenza e quella politica sia fallita no no no no no
Grazie prima lineare Marco Cannella
La cui partecipazione io ho saputo soltanto all'improvviso perché per altri versi io non l'avevo invitato perché non volevo
Diciamo mettono della situazione magari di sentirsi obbligati invece lui diciamo è venuto perché desiderava partecipare di questo
Lo ringraziamo tutti io Ovo tirato fuori da un mio cassetto
Una cravatta col berretto Friso
Fatta dal Centro Pannunzio e nessun altro più di Marco può portare questa cravatta più ormai quasi un antico
Gli attori
Perché di parecchi anni fa
Ma credo che
Lungo possa portarla come nella vita che gli è propria
Vi ringrazio
Non solo psicologico dico questo
Quanto io sono il responsabile
Di avere ritenuto ritenuto che anche certo punto
Dato giacobino con quale eravamo nati dovesse essere superato
E
Fu per mia iniziativa
In quel momento a metà degli anni Sessanta
Che appunto muta Mimmo ma perché per una coscienza liberale una volontà liberale di vivere la sostanza del giacobinismo napoletano acqua recepiti avevamo con quella
Simbolo quindi grazie davvero lo terrò caro e lo metterò anche in chi nei quadri per dire vedete
Ciò anche ciò anche qualche
Titolo giacobino qui e non è male ricordarlo visto che sono molto libertà recuperare
Bene io
Se fossero a questo punto passa la parola all'Appia Franco quelli ENI che curatore del volume presentato questa sera e presidente del comitato spontaneo per il centenario della nascita primario fanno notizia
Cari amici
Non lo sono scusarmi per dire sollevato dal non piazzola Marco Pannella tornare all'aeroporto
Grazie
Io la ringrazio
Significa
Alda
E Carla permettetemi di usare
Il nome
A testimonianza di un affetto profondo e sincero
Perché
Abbiamo realizzato credo questa sera un appuntamento importante che resterà negli annali della cultura non soltanto
Piemontese
Chiudiamo questa sera
Le manifestazioni per il centenario
Di Mario Pannunzio
Di un centenario
Che è stato connotato da polemiche anche aspre
Ma che ha anche consentito
Di riportare alla ribalta un protagonista della nostra storia
Culturale e giornalistica andando oltre la geografia
Andando oltre
Un cliché Estero ti patto negli anni
Era avviare sostanzialmente un discorso finalmente torto cioè col distacco proprio dalla storia
Quella storia mi piace ricordarlo perché nel due mila dieci abbiamo
L'ha ricordato Federico Chabod io qui vedo le due nipoti che saluto con particolare
Che emozione ma anche particolare affetto ebbene Federico Chabod ci ha insegnato cosa possa la storia
E la storia era soprattutto distacco
Non posso qui soffermarmi ma certo era capacità di andare oltre i sentimenti oltre le ideologie oltre alle simpatie oltre le inimicizie
Ma consentitemi
Prima di entrare sia pure sinteticamente nello spirito
Del centenario
Vi è ricordare un personaggio acché non so a quanti amici almeno quelli di Radio radicale che si sentono perché siamo collegati con Radio radicale
Ma
Certamente gli amici i molti amici che sono acqua si ricorderanno di Edoardo Pallone
Mancato pochissimo pochi giorni fa ebbene io voglio ricordare con affetto Edoardo il grande Edo del giornalismo subalpino uomo
Che seppe davvero testimoniare attraverso il suo giornalismo i valori della libertà fuori da ogni pregiudizio
Ma
Non posso no ricordare
Non solo perché se non vedo l'acqua ma perché Carlo Casalegno e nel DNA del Centro Pannunzio
Io giovanissimo al dato a trovare Carlo Casalegno in quell'ufficio di vicedirettore dalla stampa
Quando Carlo Casalegno rappresentano davvero
Un giornalismo di cultura che era e a Venere di quello di Mario Pannunzio
Ma Carlo Casalegno è stato qualcosa di più lo dico io che appartengo al Centro Pannunzio qualcosa di più di Mario Pannunzio
Perché ha pagato con gradita
I valori in cui lui sapeva credere e per cui sapeva combattere quindi un omaggio a Carlo Casalegno nel centenario di Pannunzio
Perché Carlo Casalegno è stato almeno per noi giovani di allora un maestro severo come dicevo prima che la lettura dal mondo
Mi ha consentito Dini prevenire
Le ubriacature sbornia sociologiche ideologiche
Che cosa caratterizzarono il sessantotto e gli anni successivi Carlo Casalegno ci ha insegnato il senso dello Stato
Che non è lo Stato autoritario fascista come dicevano i contestatori mai lo Stato democratico lo Stato nato dalla Resistenza lo Stato che trova nella sua Costituzione repubblicana
Le garanzie fondamentali
Alle quali noi dobbiamo rimanere ancorati perché la Costituzione repubblicana
Ci ha garantito più vistosa aiutarli di libertà e di democrazia quindi la Costituzione repubblicana è un punto di non ritorno si possono essere sbagliate
Cercando ritoccate e
Aerati affronta cercando rivolte armate ma nella sua struttura fondamentale quella Costituzione che è nata dall'accordo dei padri costituenti da uomini come
Il loro un Dossetti
Un Calamandrei
Ebbene quella Costituzione è un testo
Al quale noi dobbiamo costantemente ispirarci e che dobbiamo difendere perché e la difesa della nostra democrazia difendere la nostra Costituzione
Dicevo
Il centenario di Pannunzio
Ha avuto
Per i momenti anche particolare
Strano
Quando io ho letto
Che
Il Secolo d'Italia
Rivendicava assente la figura di Pannunzio pubblicando la fotografia di Arrigo Benedetti invece di quell'epoca un gioco ho capito come questo Pannunzio medesimo d'accatto non avesse nessun valore e nessun significato
Quando io ho notato che il Presidente della Camera dei deputati malgrado una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno da me è inoltrata al Presidente della Camera
Ed è il Presidente della Camera ai violato la presenza del Centro Pannunzio ha fatto una commemorazione dei Pannunzio quantomeno bislacca
Perché come si poteva ignorare il Centro Pannunzio che era quarant'anni ha rappresentato a Pannunzio solo Gianfranco Fini poteva commettere una cosa di questo tipo sono una persona incauta come Gianfranco Fini ma sono uno che ha un'inaudita altra attività
Oltre Calderisi ha fallito all'università è una cosa Pannunzio è un'altra domanda per capirlo
Il Presidente della carta e lo
Ignorare la presenza del Centro Pannunzio a tal punto che neppure abbiamo ricevuto un invito come spettatori
è una vergogna questa
Scusate se mi sono attardato ma io
Evitando che soffrono
Queste forme di discriminazione volgare nei nostri confronti
Noi volevamo
Nei nostri programmi
Approfondire una riflessione storico critica sulla figura di Pannunzio
Volevamo rinverdire il discorso di fondo Nunzio
Che ormai
Che era diventato marginale non per i poteri che ha detto il mio amico Marco Pannella
Ma per tutt'altri motivi
Nel senso che
Nella storia della letteratura e persino in alcune sì proprio dire il nome di Pannunzio era stato cancellato quindi non le si stabilì per dirle la presenza
E poi soprattutto amico in rete mandare
In internet Risorgimento liberale
Il mondo
Almeno
Della metodologia
Di quello che Palmi già fatto per consentire a tutti la possibilità di leggere i due giornali
A casa senza recarsi
Il vecchio teca magari con la difficoltà di trovare
Questi giornali
Una certa mitologie attorno al nove di quando inizio si è creata anche perché
Il relatore non poteva accedere al giornale e quindi
Chiunque poteva improvvisarsi
Come diceva Pannella astorico di Pannunzio a biografo di fondo stesso persino gli architetti potevano improvvisarsi storici di Panucci
Ma perché è mancata la possibilità di un riscontro ma anche alla possibilità di un riscontro
Perché ad esempio con tutta la Sicilia meno scrivevamo più studiosi
Non esiste in una sola biblioteca pubblica una collezione completa dal mondo di Patrizio
Poi ovviamente
Avevamo pensato e l'abbiamo anche fatto
Tutta una serie di eventi
Destinati principalmente ai giovani
Volti a far conoscere aspetti fondamentali del pensiero liberale di Pannunzio nel solco tracciato da Mirella Serri con suo libero fondamentale
Profeti disarmati che noi presentammo alcuni anni fa
Al Centro Pannunzio
Ma questi eventi dovevano essere
Responsabilmente contenuti
Perché si trattava di eventi effimeri
E a volte anche dispendiosi
Noi volevamo come Centro Pannunzio eccome
Nascente al Comitato nazionale
Porzioni un grande obiettivo quello di digerita alzare i giornali di Pannunzio e mandarli inerente questo nostro obiettiva
Di fronte alla crisi economica come già ricordato l'amico Di Liberti
Abbiamo responsabilmente ha deciso
Di ritirare le nostre istanze
E di sollecitare
Il ministro per i beni culturali
Affinché destinasse
Questi fondi oltre duecento mila euro
Duecentoventi mila euro se non vado errato
Ho duecentotrenta mila adesso non ricordo
Per il restauro di un monumento nell'Abruzzo colpito dal terremoto
La decisione venne subito apprezzata da tantissimi
Poi non immaginate quante persone hanno scritto
Delle meglio e anche qualcuno purtroppo pochissimi
Hanno persino mandato dei soldi al Centro Pannunzio
Per
Testimoniare in modo tangibile una condivisione di idee in questo senso
Ma io vorrei anche a distanza di qualche mese
Il Comitato essi è saltato
Su la base della nostra istanza voltargli girare
Vorrei riflettere un attimo su di voi su un aspetto
Che
Inizialmente mi ha fatto anche molto piacere
Perché chi può
Parlo iniziano a come sono io non posso non provare piacere nel fatto che
La Consulta istituita presso il Ministero
Istituita dal ministro precedente all'attuale
Avesse stabilito
Che interno e il Comitato nazionale Pannunzio
Ci fosse un contributo di poco inferiore di dieci venti mila trenta mila euro non di più rispetto
Al Comitato nazionale per Cavour
è un fatto incomprensibile se voi ci pensate
Perché io mi domando il logo mando alla Consulta dei beni culturali
Che ha deciso che aveva deciso un'operazione di questo genere perché equiparare quasi Pannunzio con Cavour che senso aveva
Io quando iniziano
Ma anche studioso di Cavour ritengo che il no adesso sesso
Perché il Conte di Cavour ha realizzato l'Italia
Mario Pannunzio otteneva dietro la sua scrivania il ritratto del Conte di Cavour quindi non poteva essere equiparato
Chi sedeva a una scrivania in cui dietro c'era nel rettangolo Conte di Cavour continui pure il vero tetti cioè
Della
Dello Stato unitario nato dal Risorgimento
Io voglio pensare che si fosse
Una particolare attenzione e benevolenza nei confronti di Pannunzio io non voglio avere cattivi pensieri ma certo ma certo sarei curioso
Di sapere
Ufficialmente le motivazioni in base alle quali quella Consulta presieduta da un ex rettore dell'Università di Firenze aveva deciso in questi
Interni
D'accordo con il direttore generale del ministero
Dopo
Il ritiro dal Comitato Pannunzio
E
La sospensione determinata dal Ministro attuale
Noi costituiremo
In silenzio un comitato spontaneo per il centenario e questo Comitato per il centenario ascolto tutta una serie di iniziative il libretto
Che
Presentiamo questa sera e una delle varie
Degli anni delle delle varie iniziative ma non è solo quella
Non è solo quella perché perché ad esempio ci sarebbe da ricordare e questo lo voglio ricordare
In modo ben chiaro
Che l'Istituto superiore di Trapani diretto da Erasmo Miceli
A dichiarato la sua disponibilità alla scannerizzazione dei giornali Pannunzio e il progetto è pronto
Per decollare con la regia tecnico informatica di Dante Giotto a livello
Che e uno dei nostri collaboratori
Più validi nella attività del Centro poi
Non solo ma
Ad esempio la lapide
Per Pannunzio nella casa natale è stata inaugurata al Luca dal Sindaco da e di quella città
Quella romana invece ha avuto una storia strana
Quella romana forse lo ricorderete doveva essere dopo l'approvazione ottenuta dalla Soprintendenza messa sul palazzo di via Campo Marzio dove ebbe la prima sede
Il settimanale il Mondo ebbene lì non ci fu la possibilità
Di metterla
E io andai addirittura Striscia la notizia a protestare
Ma in effetti non ho la certezza sia ben chiaro ma ho il forte sospetto
Che non possa tanto il Pio istituto dei PIF Cenni a non volere la targa
Ma ci fossero altri a cui poter lo sporco che incentiva Pannunzio di Torino inaugura assai una rapida e a Roma in onore di Mario Pannunzio perché loro non ci avevo pensato prima perché allora non sapevano eppure che in via Campo Marte nel mondo e alla S.D.A.S. infondato non sapeva nulla lor signori egli stava scomodo
Che la lapide di Pannunzio fosse inaugurata e volontà iscritta persino dal Centro Pannunzio di Torino
Chi stava scomodo questa
Comunque
Questi
Parlo iniziali di complemento come li ha definiti Piero Ostellino quando ricevette il premio Pannunzio
Questi annunziando il complemento
Sono stati battuti
Perché la lapide
è stata approvata
Dal sovrintendente di Roma
Il professor Umberto
Però coliche io ringrazio
Quindi ufficialmente
Perché
La rapida e sarà apposta
Davanti a Montecitorio
Nel palazzo
Dovrebbe la seconda assente il settimanale il mondo
Ed è il testo
Stabilito
Dal centro Palmizio e approvato
Dalla sovrintendere
Proprio
E poi abbiamo fatto tanti incontri Marcorè lo spirito del Centro Pannunzio
E che ciascuno di noi quando è andato in Sicilia o ad Ancona o a Roma o o a Pordenone
Ho un sano
Si è andato a sue spese
Non aveva
Un rimborso spese di viaggio di soggiorno
Magari
Con qualche dolce ancella da portarsi insieme per alleggerire la fatica del viaggio no
Assolutamente no noi abbiamo fatto questi incontri a costo zero
Perché abbiamo in tutta Italia creato una rete di amici che hanno consentito di fare questi conta
E chi chiedo a voi è andato a parlare in queste circostanze sia andato perché si credeva profondamente
E non l'ha chiesto una euro di rimborso spese a nessuno
Carla sottilmente qua a sue spese
Marco Pannella e venuto qua come ex parlamentare non ha più diritto alta armamenti
Sugli eppure è venuto qua a sue spese
Questo è lo spirito del centro e poi
Adesso
Questi parlo anziani
Il complemento per dirla con
Un maestro
Del giornalismo
E del liberalismo come Piero Ostellino
L'uomo davvero
Né troppo in sé
Davvero
Distilla sul
Sul corriere Della Sera nella sua rubrica into più basterebbe il titolo in dubbio e il dubbio è proprio dei laici esattezza inossidabile sono proprie di altri
Per dirla con Piero Ostellino
Qui sta facendo senior debbo chiudere
Questi signori vorrebbero ottenere un riconoscimento pateticamente con un anno di ritardo
Va bene comitato nazionale senza fondi statali
Ma io ho letto una dichiarazione
Senza fondi statali con l'intenzione dichiarata di ottenerne da enti privati
Quasi se mi permettete di euro
Si dovesse solo essendo imporre
Pretendere
Della risorse dagli altri
Questo non è ammissibile
Il centro con
Che vive un momento difficile
Perché la Regione Piemonte ha tagliato totalmente i fondi della legge quarantanove ottantaquattro che l'Assessore Zampieri volevo l'assessore Gianni Oliva i suoi predecessori
Di Giampiero hanno mantenuto nel corso degli anni dal sud l'assessorato alla cultura Regione Piemonte azzerato questa sordità
Ma pure in questo contesto finito l'organico solennemente chiaramente li vergognare di un centro con l'uso che è diversa la spesa della Regione Piemonte
Mi vergognerei di un centro buongiorno che vivesse spengo del pubblico contribuenti
Perché è vero
Che l'articolo della Costituzione stabilisce che la Repubblica promuove la cultura ma è altrettanto vero
Vedo qui Bruno Segre un maestro di libertà e di laicità
Costante Badianni dell'antifascismo in poi
Io assumo settimanali sua mensile l'incontro non vive di sovvenzione pubblica
Vive perché essi sollevatori e laddove i Rettori non si arriva a Roma credo che sia il portafoglio di Bruno Segre a provvedere ecco questa è la e la cultura quando iscriviamo
Non è la cultura assistita perché la cultura assistita cari signori nonché all'insegna della libertà e una cultura subordinata e una cultura che tende al conformismo che tende a uniformarsi
E la cultura detto diversamente posta a quella
A cui si è ispirata Mario Pannunzio
Scusate
Cafonaggine inclini ai meccanismi azioni svolte Christiès annoiando perché li ha prudente per chiudere
E io chiudo scemando ma vorrei dire qualcosa perché altrimenti
Anche se l'arrivo non volentieri perché l'affettuosa sensibilità del mio amico
De scusate dove sta il mio ricordo ne informa in fondo e mi sono sbagliato saluto l'amico Zorzoli
L'uomo di libertà luogo
Fuori dagli schermi che è stato vicino a noi sembra
Pur nella differenza assoluta magari di opinioni fusi di contrapposizioni ma io volevo
Rinverdire Enzo Cardi assorbire Carla sul villino
Non è un mio amico la mia amica Calasso di perché
Perché la mia amica Carlo Silveri ha parlato talmente bene di me
Che io
Mi trovo in difficoltà parlare
Positivamente direi come dovrà infatti
Ma
Voglio dire
Non voglio dire valida forse si sente
Ma voglio aggiungere che era vero attonita
La vera cosa importante
Terminal centenario di Pannunzio no nome il Centro Pannunzio
Non è neppure l'attività che abbiamo fatto
E sentirli se mi permettete forse non è neanche il libro che abbiamo presentato questa sera
Ma che cosa e in Libano che ha scritto Cocarla soddisfi
Su Pannunzio Lucca su Pannunzio sotto Pino Benedetti
Radianti e altri amici Lucchesi
Io ho avuto il privilegio di leggere in anteprima il libero che Carla scritto facendo un lavoro di archivio molto serio e molto severo
Come può fare una lieve o di Giorgio Spini
Ebbene lì viene fuori che cosa che Pannunzio non è solo quello che sia dato Scalfari
Nel suo libro che abbiamo visto proiettato qui dietro
La sera andavamo in via Veneto
Pannunzio andava anche a Lucca andava nelle vie di Luca nei caffè di Lucca nei ristoranti di Lucca
E manteneva forte il rapporto con la sua città che aveva dovuto lasciare a dodici anni a causa delle violenze fasciste nei confronti della sua famiglia
Gli amici Lucchesi sono stati determinanti in modo particolare Arrigo Benedetti per cui che cosa c'è in sostanza di nuovo di originale nel bicentenario
Non c'è più un'interpretazione romanocentrica ma c'è una interpretazione che passa anche attraverso la città di di Lucca
Passa attraverso ad esempio alla collaborazione collaborazione che
Annunzio tese al settimanale che Arrigo Benedetti aveva
Fondato cioè quello europeo che ingiustamente
Non ho avuto ancora
Il suo storico
Il mondo l'ha avuto non proprio il suo storico migliore ma qualcuno che si è cimentato attorno al mondo c'è stato l'Europeo di Arrigo Benedetti non ha avuto ancora il suo storico
Maccarrone soldini con questo libro che uscirà prossimamente secondo me davanti un tributo grandissimo agli studi agli studi
In materia
Non dico di più
Perché
Lei ha parlato troppo benevolmente tiene
Quando
Nel secondo centenario della nascita di Pannunzio parlerà in modo un po'più critico di me io parlerò in modo più generoso nei suoi confronti
Ma
Credo che questo centenario forse non sarà possibile né a lei né a me dice da parlo
Nei fatti di sangue la
Come abbiamo fatto
Disastrose centenario nazista
Vorrei
Ma non posso darvi appuntamento al secondo centenario della nascita
Di Mario Pannunzio
Ma credo che sia un po'troppo presuntuoso
Vi do appuntamento
Il prossimo anno quando spero spero
Che riusciremo a festeggiare i quarantacinque anni del Centro Pannunzio però ora però
Dato che la mia amica che incanala portato via fatto portare via i tricolori ma i tricolori li avevo messi
Perché
Io mi sento patriota io mi sento di amare l'Italia ma che il testo
Profondamente
I valori patriottismo innegabili quindi rimettiamo mettetevi da fare bene io vi invito
Invito tutti debiti
A chiudere
Queste cose
Centenaro io di Mario Pannunzio
Di nuovo chiamò il Risorgimento chiamò il Conte di Cavour
Ascoltando
Fratelli d'Italia
Perché Fratelli d'Italia si fa entrare
Nel clima dei centocinquant'anni dell'unità nazionale
Teste Zavoli questo centocinquant'anni sentiamo si orgogliosi come ci ha insegnato il Presidente Ciampi dell'Unità d'Italia spiega il fatto che come diceva Zaia il pittore
Un popolo
Diverrà antine gli africani
è stato trasformato dal Risorgimento in un popolo degno di entrare in Europa io capisco di errori e i diritti
De nostro Risorgimento
Non tutto quello che luccica non si può
Fare della retorica attorno al Risorgimento
Ma certo sui valori essenziali
Noi siamo dalla parte dell'Italia dalla parte del Risorgimento io non so se funzioni la
Parecchio sentiamo l'inno nazionale perché nell'inno nazionale dobbiamo ritrovare tutti italiani viva l'Italia
La