Sono stati discussi i seguenti argomenti: Esteri, Gheddafi, Guerra, Ingerenza Umanitaria, Libia, Obama, Onu, Rassegna Stampa, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Buongiorno esportatori di Radio Radicale martedì ventidue marzo questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura di David Carretta il
Tema di cui ci occuperemo quest'oggi la
Libia all'intervento iniziato sabato scorso
Con una coalizione di volenterosi chiara lanciato un attacco dal cielo contro il regime di Muammar Gheddafi attacco che ha portato a qualche successo la distruzione
Di buona parte delle
Difese aeree del colonnello e le forze di terra leali al regime che
Hanno interrotto la loro avanzata verso
Bengasi ma la comunità internazionale comincia in qualche modo già a dividersi di fronte
A questo attacco vedremo l'editoriale da Di Biasio
Quotidiano progressista francese che
Continuo a sostenere la campagna internazionale in particolare
Di Nicola SAR così altri sono molto più dubitativi
Il Washington post glieli pubblicava un'analisi sugli interrogativi a proposito del coinvolgimento e degli obiettivi degli Stati Uniti vedremo un pezzo su questo anche dal new York Times chi ha le idee molto chiare invece Sarkozy leggeremo le analisi da le Monde dietro alla protezione dei civili l'obiettivo inconfessato è di un cambiamento di regime il Jim c'è in giro con le monde faremo il punto anche della
Della resto delle relazioni diplomatiche i Paesi africani sono divisi sull'operazione militare mentre la lega araba ha cominciato a prendere
Le distanze a proposito della lega araba leggere in un editoriale dal Financial Times di ieri
Chi chiede un fronte unito contro Gheddafi chiuderemo con un editoriale dal Wall sui giornali di un rotto che critica ancora una volta al Presidente Obama per le sue esitazioni
Il titolo significativo la guerra del Comitato globale
Troppi comandanti in capo possono salvare Gheddafi e minare gli interessi americani cominciamo però
Da Libération quotidiano progressista francese che continua a sostenere la Campania internazionale nonostante questa campagna contro Gheddafi sia una vera e propria guerra sotto pressione il titolo dell'editoriale di ieri scrive Libetta
Tre giorni dopo un nostro ricco voto del consiglio di sicurezza per impedire Gheddafi di schiacciare nel sangue l'insurrezione del popolo libico
Alcune voci per ora minoritarie si levano per denunciare il rischio di una guerra
Improvvisa errori fatali dei bombardamenti provocazioni assassine di Gheddafi o ancora implosione tribale della Libia tutti questi sono i pericoli Brandi ti per chiedere
Di mantenere basso livello della forza se non per chiedere l'inazione gli uni evocano la Somalia agli altri l'Iraq per predire il peggio la coalizione tutti affermano non senza ragione
Che l'esito di una guerra e per natura incerto e che non la si fa con dei buoni sentimenti ma per Di Biasio
La nebbia della guerra non non deve far perdere di vista qualche verità
Che va ricordata gli addetti della delle posizioni di principio questa operazione non avrebbe mai visto la luce senza gli appelli reiterati degli insorti libici e poi della lega araba
Lasciare Gheddafi assassinare il suo popolo sarebbe stato un messaggio sinistro diretto i dittatori della Regione
La loro impunità assicurata nel momento stesso in cui
I popoli arabi in uno slancio storico si battono per la loro libertà all'opposto secondo Libération questa operazione militare
Mettevi Gimi autoritari sotto pressione e mi spinge ad accelerare le riforme come ha fatto il re del Marocco Mohammed sesto
Infine il rischio di un'implosione tribale
Esistere per natura in questo Paese artificiale che la Libia e questo anche se i libici si fossero liberati da soli
Grazie all'intervento invece decideranno da soli se il loro destino comune quale sarà il loro destino comune
Domenica sera Bengasi il suo milione di abitanti hanno evitato in extremis un bagno di sangue
Una realtà insperata solo qualche giorno fa così
Di Biasio difende l'attacco contro Gheddafi
E questo è uno dei paradossi in qualche mondo di questo
Avvio di conflitto un quotidiano che
Aveva duramente criticato la Campagna di Bush e Blair in Iraq ora difende la campagna potremmo dire di
SAR così
In
In Libia utilizzando la fine gli stessi argomenti che erano stati usati nel nel due mila e tre l'altro paradosso che interrogarsi sono
I giornali americani oltre che l'Amministrazione americana Presidente Barack Obama il Washington post ieri
In prima pagina pubblicava un'analisi interrogativi sul conto sul coinvolgimento e gli obiettivi degli Stati Uniti
Spiega il quotidiano nella capitale il ruolo di primo piano giocato dagli Stati Uniti nel condurre e come andare gli attacchi iniziali della coalizione
In Libia sembrano essere molto di più di quanto descritto da Obama
Cioè una piccola missione in cui le forze americane dovevano giocare solo un ruolo di sostegno alcuni funzionari americani domenica hanno continuato a descrivere il coinvolgimento degli Stati Uniti come
Limitato in termini di dimensioni e durata hanno enfatizzato i piani per cedere il comando delle responsabilità ai partner della coalizione entro pochi giorni
Hanno ripetuto la promessa di Obama che non verranno inviate truppe di terra
Ma aumentano interrogativi in particolare al congresso sui parametri della partecipazione americana e sugli obiettivi dell'operazione in particolare se leader libico Muhammar Gheddafi non dovesse capitolare così tra l'altro
Il Washington post contestualizza la posizione americana che commenteremo tra poco con il Wall Street Journal Grock c'è da dire che ieri
Sia
Obama sia
Il suo Segretario alla difesa robe Ghezzi hanno detto che
Di Stati Uniti vogliono attenersi alla risoluzione
Mille novecentosettantatré e del Consiglio di sicurezza dell'ONU che si l'obiettivo ultimo la caduta di Gheddafi ma che non con non si farà con
La forza che essa ha aggiunto che
Agli Stati Uniti vogliono cedere il comando militare I agli europei
Per io al Times però gli obiettivi militari
Sì sono chiari l'intento politico no leggiamo un'altra analisi pubblicata sempre ieri
Tutte le deliberazioni relative all'azione militare contro il colonnello Gheddafi non sono riuscita a rispondere alla domanda più importante
E cioè se questa sia un'azione che serve unicamente a proteggere la popolazione libica oppure l'intento è realizzare l'obiettivo dichiarato due settimane fa Gheddafi deve andarsene
Non stiamo dando la caccia Gheddafi ha detto un alto esponente del Pentagono dopo la notizia di un'esplosione domenica alla quartier generale del con colonnello a Tripoli ma ci sono chiari segnali del fatto che l'attacco di Regno Unito Francia e Stati Uniti
Potrebbe minacciare lo stesso Governo il rischio per il New York Times che non si riesca a sloggiare Gheddafi solo con la forza aerea
E questo apre un'altra questione se gli Stati Uniti e loro alleati siano impegnando sufficienti risorse per vincere la battaglia
Il rinvio dell'inizio delle operazioni ha complicato il percorso verso la fine ci sono voluti ventidue giorni da quando la forza del colonnello hanno aperto il fuoco sui manifestanti Libia
Affinché iniziasse l'attacco sostenuto dall'ONU nel frattempo le strutture i mercenari del colonnello hanno respinto i ribelli libici a Bengasi tanto da essere sul punto
Di riprendere la roccaforte dell'insurrezione spero non sia troppo tardi è stato il commento del senatore John McCain domenica
Ora una no fly zone non basterà ci vorranno altri mezzi gli e Sperti e perfino alcuni funzionari dell'amministrazione ammettono che ottenere
La partenza di Gheddafi sarebbe stato più facile se l'attacco internazionale fosse cominciato quando i ribelli sembrano aver sembravano avere l'iniziativa anziché ora che la ribellione
Antiche da FIAT compressa a Bengasi dintorni per Obama che ha esplicitamente detto che Gheddafi ha perso qualsiasi diritto di governare
Il problema è che il mandato dell'ONU non autorizzata la sua rimozione così ore costretto dire che l'obiettivo limitato cioè usare la forza per proteggere il popolo libico e permettere l'arrivo di aiuti umanitari così
Il New York Times se chi ha le idee molto più chiare invece eh Nicola SAR così almeno a leggere un'analisi
Dire mondo di oggi
Dietro alla protezione dei civili l'obiettivo di confessato di un cambiamento di regime
Quali sono gli obiettivi che ci sono andati i Paesi impegnati nell'intervento armato in Libia la risoluzione mille novecentosettantatré che serve da base giuridica per queste operazioni
Stipula che si tratta di proteggere le popolazioni le zone civili minacciate da attacchi
Il testo non parla di rovesciare il regime libico la domanda è se la protezione dei civili
è possibile senza provocare la fine del potere di Muammar Gheddafi e senza rimodellare la scena interna libica questa questione maggiore divide i Paesi implicati nelle operazioni le monde
Spiega alle esitazioni americane alla domanda se i bombardamenti
Prendono di mira la guida libica domenica Segretario americano alla Difesa Robert Getz ha risposto in modo negativo è importante agire nel quadro del mandato della risoluzione ONU
Se cominciamo ad aggiungere obiettivi ci saranno problemi ha detto che i costruttori creando che la coalizione era molto
Diverso sei che allargare gli obiettivi potrebbe rendere più fragile la sua coesione
Di fronte Paesi arabi di Stati Uniti evitano di appoggiare apertamente un cambio di regime con la forza l'episodio dalla guerra in Iraq spinge alla prudenza
In Francia invece linguaggio più letto non si tratta solo di impedire al colonnello Gheddafi di nuocere ma di farlo cadere
Questo obiettivo non è scritto nella risoluzione mille novecentosettantatré
Ha detto sempre domenica il Ministro degli esteri francese Alain Juppé ma non raccontiamoci balle è evidente che il fine di tutto questo di permettere al popolo libico di scegliere il suo regime e non ho la sensazione che la scelta sarebbe Gheddafi
Le operazioni militari in Libia prosegue nel mondo sono le prime essere condotte in nome della responsabilità di proteggere principio convalidato dall'ONU nel due mila cinque che fonda le sue radici nell'ingerenza umanitaria insomma
è una guerra il nome della difesa di valori ma sul futuro politico della Libia la risoluzione mille novecentosettantatré resta vaga
Chiede una soluzione alla crisi che soddisfi le rivendicazioni legittime del popolo nota che l'Unione africana vuole facilitare il dialogo
Dialogo che porti a riforme politiche necessaria una soluzione pacifica e durevole ma per evitare un veto russo cinese Lomu evitato di rispondere alla domanda se il regime Gheddafi possa essere
Emendato oppure se la sua condanna a morte sia stata firmata e anche se i dirigenti occidentali hanno già detto che il colonnello deve partire
Il comunicato del vertice di Parigi di sabato all'Eliseo non si pronuncia sulla questione
La speranza di un esito sfavorevole a regime si fonda su due fattori ipotetici spiega le monde un rapporto di forza sul terreno che permetta
Un progresso degli insorti e una serie di defezioni interni al regime
La caduta di Slobodan Milosevic nel novantanove non era un obiettivo della guerra
Obiettivo dichiarato ma si è prodotta qualche tempo dopo grazie un sollevamento di piazza è una rivoluzione di Palazzo contro un dittatore sconfitto militarmente ecco
Gli occidentali o meglio i francesi sembrano sperare uno scenario analogo in Libia ma velocità molto accelerata altrimenti dovranno chiarire i loro obiettivi così
Le monde le monde che poi in un lungo dossier dedicato la Libia fa un po'il punto delle divergenze nella comunità internazionale con un primo articolo di Natalino gara ed su una quali questione di Paesi
Volontari dai contorni ancora molto poco definiti
Per esempio Parigi si oppone a Londra Washington sul ruolo della NATO vuole conservare autonomia nelle sue operazioni militari
Mentre il contributo arabo è molto limitato lo vedremo tra poco con un altro articolo nel mondo da conto anche dei Paesi africani che sono divisi sull'operazione militare
L'Unione africana ha chiesto la cessazione immediata di ogni ostilità e poi ce per l'appunto un pezzo sulla lega araba che comincia a prendere le distanze
Solo gli Emirati Arabi Uniti del Qatar hanno annunciato la loro partecipazione allo sforzo di guerra mentre
A Mara mossa leader della lega araba a criticato i bombardamenti
Di del fine settimana a proposito della lega araba il Financial Times vi dedicava un editoriale ieri un fronte unito contro Gheddafi leader arabi devono tenere la linea sull'azione militare scrive
Il quotidiano della City l'attacco aereo alleato contro le forze di Gheddafi arrivato con una velocità sorprendente dopo che il Consiglio di Sicurezza autorizzato l'azione
Solo la scorsa settimana gli attacchi sono giustificati rispondono in modo istantaneo alla risoluzione ONU il regime libico annunciato un cessate il fuoco e ha detto che avrebbe rispettato le richieste del Consiglio di sicurezza
Ma non aveva alcuna intenzione di farlo ed è andato avanti con i suoi attacchi contro le zone controllate dai ribelli la coalizione internazionale ha fatto ricorso alla alla forza e ha fatto bene secondo il tranchant Times
Per trasformare questa operazione insuccesso ci saranno molte difficoltà si può sperare in una rapida caduta di Gheddafi ma potrebbe andare diversamente il colonnello promesso una lunga guerra primo momento gli attacchi alleati hanno fermato
L'assalto a Bengasi ma leader libico non dà segnali di voler fermare la sua guerra contro
Altre città nelle mani dell'opposizione e difficile dire quale sia il sostegno rendi reale di cui gode nel Paese insomma gli alleati devono prepararsi per un per uno sforzo prolungato
Gli alleati devono però anche restare uniti sottolinea Fraktion Times sì che rende preoccupante le spaccature dentro la coalizione internazionale
Già comparse domenica Ambra Moussa capo della lega araba detto giornalistiche bombardamenti sono andati oltre a ciò che la lega è pronta a sostenere idea R.D. proteggere i civili con una no fly zone ha spiegato mossa e la forza utilizzata è stata eccessiva
Per i fan Sultan spero mossa sbagliata e i suoi commenti sono irresponsabili la risoluzione ONU autorizzato tutte le misure necessarie a proteggere i civili
Con la consapevolezza che una no-fly Zonda sola non basterà teneva terre caccia libici non protegge i civili dall'artiglieria e dei carri armati di Gheddafi Francia Regno Unito e Stati Uniti hanno fatto molto per assicurarsi sostegno del mondo arabo
Il sostegno della lega araba è stato decisivo per il coinvolgimento americano l'intervento legittimo a prescindere dall'appoggio arabo ma le critiche arabe a poche ore dall'inizio alla campagna sono dannose
Proteggere i civili libici da un leader assassino
è una causa che ha unito il mondo inviterà arabi devono dare il loro pieno sostegno all'azione occidentale sostegno morale e
Materiale conclude il Financial Times
Scopo arriviamo al commento di del Wall Street Journal Europe sulla
Sulle indecisioni
Di Obama e la ruolo marginale che si sono andati
Gli Stati Uniti la guerra del Comitato globale il titolo dell'editoriale troppi comandante in capo possono salvare Gheddafi minare gli interessi americani scrive il quotidiano economico americano nella sua edizione europea
I padri fondatori l'America dietro i poteri di comandante in capo
Al Presidente perché sapevano che la guerra
Deve essere condotta con determinazione disciplina e con in mente l'interesse nazionale l'uso della forza contro la Libia sembra la prima guerra condotta da un Comitato globale con tutti i limiti rischi maggiori che questo significa
Sosteniamo l'azione militare scrive Wall Street anche se è il ritardo la buona notizia che le prime salve alleate sembrano aver ottenuto un successo iniziale hanno messo fuori uso la forza aerea di Gheddafi hanno fermato le sue truppe di terra
Che avanzavano verso Bengasi
Di aerei alleati hanno anche colpito alcune colonne dando i mercenari qualche ragione per chiedersi se il loro stipendio valga rischio ma le prime fasi di questa guerra sollevano anche
Interrogativi sulla sua leadership sui mezzi di imitati e sugli obiettivi strategici
Su nessuna di queste questioni membri della coalizione sono stati chiari o in uniti
A cominciare dal Presidente Obama non è nemmeno chiaro chi abbia il comando delle operazioni effettivamente questo lo aggiungiamo noi siamo al paradosso per cui le operazioni in corso sono tre e contro i nomi diversi
L'ammiraglio Mike Muller nel non ha saputo dare risposte chiare Obama ha detto sabato che gli Stati Uniti contribuiranno alla missione ma aggiunto che la no-fly zone sarà guidata dei partner internazionali
Non si sa se saranno i francesi
Non è chiaro se il comando sarà dato alla NATO anche se l'alleanza militare equipaggiato proprio per questo il pericolo e che se nessuno è in carica allora nessuno è responsabile per un successo un fallimento non è nemmeno chiaro
Quali siano i veri obiettivi militari strategici dell'operazione
Hillary Clinton ha detto che l'obiettivo è primo fermare la violenza secondo che il risultato finale di qualsiasi negoziato debba essere la decisione di Gheddafi di lasciare ma il Presidente Obama
Ha detto che l'uso della forza non andrà oltre un obiettivo ben definito limitato nello specifico la protezione dei civili in Libia Obama perfino suggerito che se Gheddafi rispetterà le richieste homo processata il fuoco allora gli alleati fermeranno
L'attacco prima di cacciarlo da Tripoli
In conclusione Gheddafi debole e la Libia un esercito fragile perfino un uso limitato della forza porterebbe la sua cacciata
Forse i funzionari attorno a lui decideranno di disertare ma il pericolo per la Regione per gli interessi americani che Gheddafi usi le divisioni interne alle comitato di guerra globale
E realizzi uno stallo militare a quel punto potrebbe continuare a controllare una parte importante della Libia e creare il caos
Così vuol sui giornali euro che non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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