Cerimonia di consegna del "Premio Gino Giugni"

Prima dottore all'ex di leggere il messaggio pervenuto dal Capo dello Stato
Do lettura del messaggio del Presidente dalla Repubblica
La cerimonia di consegna del premio intitolato Gino Giugni costituisce una significativa occasione per ricordare l'opera di una personalità politica innanzitutto di uno studioso di altissimo livello
Riconosciuto ispiratore di una moderna a scuola di diritto del lavoro
La figura di Giugni ha rappresentato infatti un punto di riferimento fondamentale per la dottrina giuslavoristica del nostro Paese
Esemplare è stato inoltre l'impegno costantemente profuso
Nel tradurre i concetti del sapere giuridico nella concretezza di rapporti sociali e nel perseguimento di condizione di maggiore equilibrio di giustizia nel mondo del lavoro
Un impegno perseguito con tenacia e per il quale lui stesso ebbe a pagare in una stagione drammatica della nostra vita civile un elevato prezzo personale
Nell'esprimere il mio apprezzamento per l'iniziativa e per le più vive rilievi più che più vive congratulazioni al giovane laureato che riceverà l'ambito premio
Invio a lei al Presidente Fini al senatore Treu tutti i partecipanti il mio saluto più cordiale Giorgio Napolitano
Autorità colleghe e colleghi signore e signori la Camera è davvero lieta di ospitare questa mattina la cerimonia di assegnazione del premio Gino Giugni
Promossa dall'Autorità di garanzia per gli scioperi per premiare la miglior tesi di laurea discussa nell'anno accademico due mila undici due mila dodici in materia di relazioni industriali e conflitto collettivo
Il premio è stato conferito alla dottor Cangemi per la tesi discussa adesso l'Università di Bologna
Saluto il presidente avesse il Commissario dell'Autorità di garanzia per gli scioperi
I Ministri degli interni della
Lavoro e delle politiche sociali cancellieri e Fornero il giudice costituzionale Napolitano in rappresentanza della Suprema Corte tutte le personalità e gli ospiti che sono oggi qui convenuti
Un saluto particolarmente affettuoso alla signora Laura vedova del professor Fiore
Pone grattamento particolare al senatore Treu per aver aderito all'iniziativa in veste di relatore
Tracciare seppur brevemente il profilo di Gino Giugni
Scomparso nel due mila e nove significa per molti aspetti ripercorrere alcuni decenni cruciali della storia più recente del nostro Paese
Nato nel mille novecentoventisette si scrisse non ancora diciottenne al Partito Socialista Italiano e dopo la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Genova si trasferì negli Stati Uniti
Per studiare il modello sindacale di matrice anglosassone che operava in un contesto fortemente condizionato dalle politiche economiche di stampo keynesiano
Fu durante questo intenso periodo di studi come ha scritto Umberto Romagnoli che si forma la personalità non soltanto accademica di Gino Giugni quali policy maker
Cioè tutto dedito parole di Romagnoli ad virgolette inventare dei progetti di ricerca e naturalmente a vederli realizzare chiuse le virgolette
Per Giugni e nell'ambito del rapporto tra individui e società che deve svilupparsi la dialettica tra datore di lavoro e lavoratore
Una dialettica da mitigare diciamo così con strumenti di regolazione idonei a favorire la negoziazione e la risoluzione dei conflitti tra le parti sociali
Da questo punto di vista il caposaldo dell'insegnamento innovativo di Giugni che ne pervade tutta l'opera
E avrà un'influenza determinante nella stesura dello Statuto dei lavoratori del mille novecentosettanta
Risiede nella ferma convinzione già maturata alla fine degli anni Cinquanta che
Cito testualmente
Le sole sanzioni giuridiche dei diritti dei lavoratori perdono di effettività
Se non si rende possibile esercitare il mio in forme collettive all'interno delle aziende e se non si costituisce una reale democrazia fondata su un equilibrio di potere fra rappresentanze operaie e vertici dell'impresa
Chiuse le virgolette
Questo principio
Che ispirò tutta l'azione riformatrice di Giugni
Il cui primo merito è stato quello di non avere mai nascosto la sua vocazione al pluralismo giuridico quale scelta nei do logica capace di dar vita a riflessioni interdisciplinari lontane dalle rigide regole del diritto civile
La tesi della insufficienza del concerto statalista del diritto data l'esistenza di una pluralità di ordinamenti giuridici e in concreto di un un ordinamento intersindacale
Lo porto a sottolineare con particolare forza nell'ambito delle relazioni industriali la contrattazione e le reciproche concessioni
Quali processi dinamici che creano equilibri tra interessi poteri e senza i quali non si possono ottenere soluzioni favorevoli per ambo le parti
Da qui la fortissima convinzione che solo le buone relazioni industriali e il consolidamento del potere collettivo dei lavoratori possono sostituire un mezzo indispensabile per rafforzare la dignità e lo status del lavoratore
Ciò senza per questo negare il conflitto ma senza nemmeno cadere nel massimalismo tipico del sindacato di classe che vedeva nella conflittualità permanente il centro nevralgico delle relazioni industriali
La cultura della mediazione è dunque l'elemento cardine della sua teoria
Volta difendere strenuamente il dialogo sociale quale scelta eminentemente politica che riflette legittimo pluralismo di interessi
E che contribuisce in modo rilevante alla stabilità gli al progresso del sistema istituzionale nel suo complesso
Secondo Giugni nelle democrazie moderne e in una economia globalizzata
è imprescindibile il ricorso a forme di concertazione di mediazione che devono facilità che devono facilitare la governabilità attraverso l'individuazione di soluzioni concrete e soprattutto lungimiranti
Questa attitudine all'apertura spiega come giugno
Fosse anche un pioniere nel diritto comparato per lavoro
Dal momento che sosteneva con largo anticipo rispetto a tanti
La tesi secondo cui nessuno Stato è completamente autonomo e che è compito del giurista e quello di muoversi sempre di più in un contesto transnazionale per osservare le dinamiche riformatrici di altri Paesi
Fu così che in Italia all'inizio del agli inizi degli anni ottanta in un momento particolarmente delicato per il diritto del lavoro
Giugni si impegno in prima persona a favore di politiche di riforma in grado di raccogliere le sfide più ambiziosi e innovative
Del resto
Il rallentamento dei cicli di crescita dell'economia con la conseguente crisi di liquidità dello Stato anche a causa della diminuzione delle entrate fiscali
E il contemporaneo emergere di Paesi terzi che emergevano sia per ragioni demografiche che per ragioni economiche
Convinsero ancor più Giugni della necessità di avviare la stagione della regolamentazione del lavoro cosiddetto flessibile per mantenere competitivo il sistema produttivo con il coinvolgimento responsabile delle organizzazioni sindacali
Egli e questo fa certamente a suo onore pur dichiarando la propria difficoltà come giuslavorista e come uomo politico di sinistra
Difficoltà nel mettere in discussione alcuni punti fermi che riguardavano la tutela del mercato del lavoro propose in veste di presidente della commissione nominata all'epoca dal Ministro del lavoro
Un modello che fu definito appunto di garantismo flessibile che si concretizzò con la firma del cosiddetto protocollo Scotti del ventidue gennaio mille novecentottantatré
Era un patto tra governo sindacati imprenditori per contenere il costo del lavoro controllare l'inflazione e favorire l'occupazione
è innegabile che questi difficili e coraggiose scelte
Possono aver scatenato
La follia terrorista delle Brigate Rosse che come è noto a tentare una sua vita proprio nel mille novecentottantatré
Questa nuova fase di concertazione con le parti sociali vide Giunta prima protagonisti in Parlamento dove il Presidente della Commissione lavoro del Senato dal mille novecentottantatré al mille novecentonovantadue e poi al Governo
Dove in veste di ministro del lavoro favorì l'accordo del ventitré luglio mille novecentonovantatré definito dallo stesso giudice la Carta costituzionale delle relazioni industriali
Con cui si delinea un nuovo assetto della contrattazione collettiva nazionale aziendale furono introdotte rilevanti regole in materia di rappresentatività sindacale
Temi questi e concludo che saranno successivamente sviluppati seppur con declinazioni ed elaborazione differenti
Da altri brillanti giuristi del lavoro come Massimo D'Antona e Marco Biagi anche loro tecnici asserisse delle istituzioni che caddero vittime dell'assurdo dell'assurda furia omicida delle Brigate Rosse
In conclusione con la scomparsa di Gino Giugni
L'Italia appresso un grande uomo di scienza che si è impegnato nell'intero corso della sua vita per rafforzare il riformismo italiano senza demordere di fronte alle tante resistenze
Anzi continuando diffondere i suoi insegnamenti con coscienza e serietà
Per questi motivi ancora oggi di devono essere grati soprattutto i lavoratori italiani
In nome e per conto dei quali
Avanza proposte sempre ispirate al benessere collettivo e alla tutela della dignità della
Proposta destinate per questo a rimanere nonostante il passare degli anni nella storia del Paese grazie
Prendo la parola il dottor adesso
Signor Presidente della Camera deputati nel rivolgere un deferente saluto
A nome di tutta la Commissione di garanzia per l'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che ho l'onore di presiedere
Sento il dovere di ringraziarla sinceramente per averci ospitato in questo ramo del Parlamento e per aver pronunciato parole così significative il ricordo dalla figura di Gino Giugni
Rivolgo un particolare saluto la signora Laura Giugni che oggi qui presente
Alle autorità di governo agli onorevoli parlamentari al giudice dalla Corte costituzionale
Ai numerosi rappresentanti della comunità scientifica anche sono stati i colleghi ed allievi del professor Giovanni e a tutti i graditi ospiti qui convenuti
L'idea di dedicare un premio di laurea alla memoria di Gino Giugni è stata condivisa fin da subito dopo tutto all'Autorità di garanzia per il suo
E ciò non solo per rendere un doveroso omaggio alla figura di un grande giurista riformatore ma anche per invogliare i giovani allo studio dei fenomeni sindacale del conflitto collettiva
Come è noto Giugni dopo aver ricoperto i prestigiosi incarichi istituzionali di senatore deputato il Ministro della Repubblica richiesti anche la carica di Presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi
Esattamente dal luglio del mille novecentonovantasei al dicembre del due mila e due
Vale a dire in un periodo estremamente delicato per il consolidamento delle regole che disciplinano il conflitto collettivo nel settore dei servizi pubblici essenziali
Un sistema di regole alla cui definizione aveva contribuito in modo originale la prima Commissione di garanzia
Formata da autorevoli studiosi tra i quali il professor Tiziano Treu che ho visto un'ora della sua presenza
Quello della Commissione full ultimo incarico pubblico di giugno al quale egli rimase profondamente legato anche dopo la cessazione del mandato
Bisogna infatti considerava la Commissione di garanzia una delle sue creature istituzionale
Del resto la Commissione era nata anche grazie al suo lungimirante impegno parlamentare che lo vide tra i principali ispiratori della legge centoquarantasei del mille novecentonovanta
Indicata da lui stesso come uno degli esempi più fecondi di integrazione tra autonomia collettiva ed intervento legislativo
In effetti la legge centoquarantasei che rimane l'unica esperienza di regolamentazione legislativa dello sciopero in attuazione di quanto previsto dall'articolo quaranta della Costituzione
Riserva in prima battuta all'accordo tra le parti sociali il compito di individuare le regole necessaria contemperare l'esercizio del diritto di sciopero
Con gli interessi dei cittadini utenti a poteva usufruire dei servizi pubblici essenziali
Nel contempo
La legge affida all'Autorità di garanzia la responsabilità di intervenire in caso di mancato accordo e di sostituirsi all'inerzia delle parti
Stabilendo direttamente essa stessa le regole da far rispettare
Ogni qual volta si pongono in essere forme di astensione collettiva dalle prestazioni di lavoro
Questo delicato intreccio di regole autonome ed è e terrone ha certamente contribuito a civilizzare il conflitto nel settore dei servizi
A dimostrazione come riteneva lo stesso Giugni che l'efficacia delle regole sul lavoro è strettamente connessa con il tessuto sociale sottostante
Durante la sua Presidenza alla Commissione che venga rinnovata anche sotto il profilo organizzativo balzo maggiormente all'attenzione dei mezzi di comunicazione
Per aver fatto del dialogo sociale e delle anni di azioni del conflitto l'architrave portante della sua giurisprudenza
Nella ferma convinzione che la disciplina che regola le relazioni industriali deve necessariamente fondarsi sulla reciproca legittimazione fra tutti i soggetti che ne sono protagonisti
Del resto la legge centoquarantasei che fu concepita sulla spinta di un forte consenso tra le parti sociali si caratterizza a tutt'oggi per la ricchezza dei suoi contenuti
E per le possibilità che essa offre nelle ricercare le soluzioni dei conflitti collettivi attraverso la loro procedimentalizzazione
Giugni infatti capì bene che il ruolo della Commissione dove IVA svilupparsi soprattutto in termini
Di persuasiva autorevolezza
Anche se era ben consapevole
Che per garantire una maggiore tenuta dell'ordinamento intersindacale volendo utilizzare un modello di riferimento a lui caro
Sarebbe stato necessario avviare con urgenza una verifica anche ad opera del legislatore del criterio della rappresentatività sindacale
Esigenza questa che come presidente dell'Autorità avverto il condivido in pieno
Tutto ciò ovviamente nella consapevolezza da parte di Giugni che il concetto stesso di relazioni industriali è strettamente collegato al fenomeno del conflitto
Fino a costituirne un punto di riferimento irrinunciabile in quanto insito nella divergenza degli interessi rappresentati nell'organizzazione economica e nel mercato del lavoro
In questa prospettiva
Lo sciopero quale strumento di rivendicazioni democratica dei diritti dei lavoratori si pone per ragioni non come causa
Bensì come difetto del conflitto da prevenire in caso di valutazione negativa della Commissione di garanzia
Ossia quando le ragioni del conflitto spesso si traducono in un pregiudizio gravare ed è irreparabile ai diritti della persona costituzionalmente tutelati
E sempre nella logica di sviluppare un sistema di pesi e contrappesi nell'ambito delle dinamiche negoziali
Giugni si impegnino con successo per introdurre nella legge di riforma della centoquarantasei
Anche l'ipotesi di sanzionare i le amministrazioni delle impresa erogatrici di servizi pubblici essenziali
Quando queste pongono in essere comportamenti tali da determinare l'insorgenza un l'aggravamento di conflitti in corso
Quello di Giugni e quindi un lascito molto importante perché lì ci consegna un patrimonio di regole di tutti lì ed originali che hanno resistito all'usura dei tempi
Il riconoscimento del valore della funzione propria dell'autonomia collettiva all'interno del sistema costituzionale
Bensì è coniugato infatti con l'individuazione di strumenti pubblicistici di composizione delle controversie collettive di cui
Ora più che mai c'è estremo bisogno
In un momento particolarmente delicato per la nostra società rimane dunque l'insegnamento di chi come Giugni ha dedicato tutta la propria vita lo studio delle relazioni industriali
Con il preciso intento di contribuire ad un'evoluzione dell'ordinamento del lavoro
Che sia rispettosa delle oggettive esigenze della modernità e nel contempo come affermava un altro importante giuslavorista Massimo D'Antona
Vittima innocente del terrorismo che sia rispetto
Anche dei diritti fondamentali nel mercato del lavoro che devono riguardare il lavoro pur non in quanto parte di un qualsiasi tipo di rapporto contrattuale
Ma in quanto persona che sul lavoro come il programma di Giunta grazie
Grazie al dottor Roberto avesse prende ora la parola il senatore Tiziano Treu
Buongiorno
Ringrazio il presidente Fini la Commissione per
Averci dato questa occasione di stare insieme di ricordare Gino Giugni maestro amico anche di molti di noi
Per me personalmente
Grande onore
E
Il fatto che ci sia una
Presenza così qualificata e così numerosa e significativo
Di quanto
Gino Giugni al Diana seminato di come si è ricordato
Io aggiunto
Poco quello che è stato detto perché come si è potuto sentire
Le indicazioni che sono venute dal Presidente Sineri ridefinire le priorità le si sono
Molto convergenti su alcune
Indicazioni linee principi di fondo è che si conferma quanto le indicazioni insediamenti di Giugni siano diventati patrimonio comune
Ce n'è molto bisogna evitare
Giugno è stato un maestro
Di diritto del lavoro e un grande riformato le due cose per lui erano
Strettamente connesse a una combinazione virtuosa
Piuttosto rara
Nel caso
Con intensità con cui
Giugni ha combinato queste due impegni dirà è unica unica in tutti gli anni che noi proviamo del dopoguerra
Il suo contributo hanno influenzato in modo diretto come legislatore parlamentare o indiretto come giurista il maestro di tanti allievi tutte le aree del diritto del lavoro e delle relazioni industriali
Basta scorrere sugli iscritti negli atti parlamentari
è stato protagonista di tutte le principali riforme del dopoguerra
Alcune sono state ricordate dallo Statuto dei lavoratori
Alla
Prima regolazione della flessibilità all'inizio degli anni Ottanta trent'anni fa con un scritti assolutamente attuale ancora fa piacere che l'aver ricordato anche il Presidente Fitto
Fino all'anno normativa sugli scioperi e al grande impatto sociale del novantatré che
Giugni definisce un piccolo miracolo della concertazione che lui riteneva un metodo fondamentale
Governare con il consenso in meno democrazie con democrazie fragili in economia e turbolente
Giugni arricchito non solo il diritto italiano ma il come si è detto anche qui il
Diritto
Comparato lui era ormai riconosciuto come un'autorità anche lei in Europa Bierhoff fortemente europeo ma anche oltre Atlantico
Da cui poi si era
Bakhtiar dalle cui scuole si è respirato
Fin da giovane
Pur essendo il diritto del lavoro la materia è fortemente nazionale dico io ma anche troppo intende avesse nazionalista
Primo giudizio rilevava come questo giardino decenni fa e ora più che mai sia attraversato questo corpus nazionale da orizzonte globali
E quindi niente sarebbe più contrario allo spirito di Giugni lo dico oggi
Che chiudersi nei confini di singoli Stati mentre invece abbiamo bisogno di
Più Europa e più futura europea
Un tema centrale tra i tanti
Coltivato da giugno sia come giurista sia come
Riformatore ed è quasi il tema di elezione è proprio quello nel rapporto tra autonomia
Collettiva elegge questo non era solo un suo interesse scientifico scrisse un lavoro fondamentale Capone sessanta sull'autonomia collettiva sugli ordinamenti
In realtà era anche un
Fondamentale
E
Sua convinzione perché lui credeva nelle istituzioni e
Nelle regole ma credeva
Nello stesso tempo per regole e istituzioni dovesse appoggiare sul consenso non è così come dire scontato
Si riteneva che la legge si arricchisse della capacità creativa delle autonomie sociali di quegli enti intermedi in questo lui ha innestato
Una cultura istituzionale europea direi mitteleuropea più che altro cui lui era frequentatore
Innestato questo con le ispirazioni autonomistiche proprie all'origine più del
Sistema anglosassone e che in Italia avevano un valore particolare in un'Italia che è fortemente
Come dire ancora influenzata da coltura statalisti cartine spesso formalistica non solo ai giuristi anche dei politici
Il tema
Particolare della regolazione del conflitto oggi noi premiamo un giovane che scrive su una materia che giugno ho frequentato molto
Il tema della regolazione del conflitto un'applicazione di questa sua convinzione non delle più facile per il conflitto è una materia intrattabile
Praticamente in Italia dove i carichi di ideologia sono noti
Materia intrattabile dalla
Dalle regole consigliera e tanto più dalle regole
Chi legge
Quindi al di là e oltre il suo impegno qui avrei applicato questa idea al gruppo lo Statuto dei lavoratori e poi alla flessibilità applicarlo alla
Conflitto alla regolazione conflitto era un esercizio ancor più difficile infatti noi siamo vissuti per decenni in una situazione di anomia
Normativa non di regole
Interessante perché
Questo tagliare significativo per ragioni di questa idea doveva attraversare tutti
In pezzi dell'ordinamento
Alla contrattazione e i diritti nell'azienda che dovrà essere imparati sulla legge ma rafforzate dall'autonomia collettiva la flessibilità anche qui
Presidente Fini ha ricordato bene questo e anzi giugno e che era un riformatore socialista socialista last nel senso nobile del termine est teneva sottolineare anche negli ultimi suoi scritti
Che
Occuparsi di flessibilità non era un cedimento a ideologie deve regolative o peggio magari neoliberiste
Pervadono l'Europa pensi era un modo da riformista di affrontare realtà nuove in cui non si potevano applicare gli schemi rigidi di allora
Ma la flessibilità dovesse regolata sul punto specifico del conflitto minima è già stato detto
Anche prima della della istituzione della Commissione della legge sugli scioperi di quanto era anticipatore Gino
Lui era nell'ottantatré aveva già un presentato un disegno di legge
Assolutamente
Anticipatore poi
Che ha trovato parziale attuazione nella legge centoquarantasette novanta e poi Giugni aveva attenzione alle autonomia perché l'autoregolamentazione delle parti doveva essere priorità
Però soprattutto negli ultimi tempi devo dire era non dico dell'uso della sua fiducia
Ma insomma consapevole che la capacità autonomamente di autonomia e non menzione delle parti aveva dei limiti soprattutto sulle zone critiche e quindi
Ha insistito negli ultimi tempi sulla necessità di regole anche
Di autorità
Cioè di legge per
Sostenere integrare gli interventi
Del
Dell'autonomia e l'utente Eva in parallelo la regolazione del conflitto non nel settore privato lui ha scritto
Bene carestie ha dato indicazioni in materia di clausole di tregua sindacale che
Magari fornissero seguiti adesso
Ci sono europei perché noi siamo un'anomalia in questo
Che Daloui impattano uno non sunt servanda in materia sciopero in generale nel servizio anche quello lo sciopero normale non quello anomalo di cui si occupa il giovane premiato
Che non vedo ma insieme a qualche parte
Eccolo
In realtà nel caso dei servizi pubblici il l'esercizio era ancora più impegnativo perché
Occorreva combinare
I principi costituzionali perché le indicazioni della legge fatti Giugni diceva che questo era un esempio
Estremo quasi vuoto che virtuoso di
Regolazione pluralistica perché non è nella legge rovinata troppo compromessa
Che si precisi costituzionali che davano il quadro tutela dei diritti del cittadino utente eccetera fuori i materiali
Per la regolazione venivano forniti sono forniti tuttora ad allora dalle parti sociali dalla contrattazione collettiva talora efficace o tre volte meno
E la Commissione doveva avere avuto questo compito diciamo mediatori io e quasi giurisdizionale ecco
Fatti i cacciatori sono stato anch'io un po'di anni compito molto difficile impegnativo
Con l'autorità terza che doveva essere persuasiva e ha funzionato anche lì lo diceva ogni tanto sì certo
Di può essere migliorata l'istituzione
Non solo con le sanzioni che pure qualche volta
L'ostica serve oltre Maccora ma il fatto che l'istituzione diventasse si integrasse diventasse accettata da
Un contesto sociale responsabile cosa che in molti settori del dello sprint nei servizi essenziali avvenuta e guarda caso
Efficacia delle
Degli interventi e la Commissione è questo l'ho visto per esperienza ma mi pare che continua ancora e maggiore in certi settori
Ed è affaticata e di ridotta nei settori dove la frammentazione delle parti sociali la
Poca responsabilità impediscono alle regole soft della Commissione di funzionare
Finisco dicendo due cose a cui tengo particolarmente perché Giugni hanno prodotto studi magnifici
Anche leggerle adesso uno delle prove del
Maturità della grandezza di un giurista e di rileggere quello che scrive trent'anni dopo non credo che esistono molti
Ma è in realtà Giugni ha dato indicazioni in avanti che
Non sono state tutte
Seguite
E
Lui lo dice non sono state realizzate negozi anche pagare prevede erano imperfette ma per la debolezza del riformismo italiano
E anche sia del della politica
Sia del sindacato
E qui cito due o tre perché sono mi pare di grande attualità e noi non è che come Andrea Monti le ricordiamo Giugni solo per quello che ha fatto ma soprattutto per quello che ci
Spinge a fare
Una era proprio una serie di deroghe prese molto dei modelli anglosassoni che volevano rafforzare
E l'utilità dell'autonomia collettiva non sono nella formazione delle regole ma nella sua applicazione quindi l'idea che anche le controversie applicative dovessero essere affidate anzitutto alla capacità ricomposizione dalle parti con istituti di mediazione di conciliazione e di arbitrato
Che fossero in grado di
Garantire una
Giustizia
Collettiva anzi lui diceva che era parte il funzionamento di questi strumenti si se andava bene era parte della Industrial democrazie fin dal giorno croce
Partecipare nella formazione delle regole ma anche nella gestione e quindi lui proponeva proposto tante volte
Ho frustrato alla fine come l'occhio perché in questo
Cercavo di seguirlo Commissioni rafforzasse però che fosse autorevoli per sostenere mediazione arbitrato nella gestione dei contratti collettivi e in particolare nella
Gestione del conflitto anche da ultimo nella Commissione del novantotto mila novecentonovantotto più il Presidente che ha dato
Indicazioni fondamentali in parte non attuate sulla contrattazione collettiva sulla struttura contrattuale sulla rappresentatività sindacale che stiamo ancora aspettando
In quella Commissione di invitava appunto la necessità di costituire un'agenzia
Per la contrattazione collettiva e per la gestione dei rapporti con i denti esistenti molti Paesi
Tv prete avrebbe potuto rafforzare gli interventi anche in questo caso della Commissione dandogli non solo delle armi ma anche delle
Capacità conoscitive di intervento presso l'asilo
Così come finisco veramente ad idee che Luigi coltivava coltivato da sempre erano le idee sulla RAI Tre sulle delle regole sulla rappresentatività sindacale perché credeva all'unità sindacale
Ma diceva che a me andava regolata
Anche un po'come dire
L'autonomia corretta per non avere un'eccessiva frammentazione e le stiamo aspettando ancora
Ministro forme
Non muta a tema insomma da tutti noi e poi sulla partecipazione sulla partecipazione dei lavoratori dell'impresa
E noi ne abbiamo discusso per anni e alla fine abbiamo avuto una delega
Risiedo attiva nella
Riforma Fornero che non siamo riusciti TAR poi anche
Ad attuare con decreto legislativo anche se era quasi pronto per
I noti motivi
Speriamo che che raccoglie il testimone abbia presente questo tema
Che europeo per eccellenza
L'ultima cosa che voglio dire che
Ecco la debole capacità riformatrice del nostro sistema politico sindacale era un cruccio per il Sud
Ciò non impedirà di continuare a insistere aprire bisognerà paziente
Ho tenace
E fiduciosi
E questo ha impedito l'attuazione di molti progetti che invece noi speriamo che affidiamo tutti noi al prossimo futuro i suoi insegnamenti sono preziosi per questo
Per i politici oltre che per i giuristi giuristi che ha educato per decenni anche con
Presenze
Seminariali preziosissime
Nazionali e internazionali e poi insegnamenti per i giovani
Questa questa borsa un
Significativa anche in questo che
Giugni seguiva attentamente nelle sue attività di ricerca e di gratitudine e un po'impaziente soprattutto verso i colleghi
Ma adesso
I giovani aveva notevole attenzione e capacità perché aveva uno spirito giovane
Creativo curioso
Contrario gli stereotipi accademici enorme
E animato da una forte passione civile insieme a una futura forte cultura giuridica e politica questo un lascito
Importante per tutti noi per questo lo ringraziamo ancora
Grazie al
Senatore senatore Treu
Mi permetto di unirmi all'auspicio che il senatore ha fatto al TAR nel suo intervento circa l'impegno della futura legislatura del futuro Governo affinché
Venga portata a compimento con il decreto legislativo quella intuizione
Digiuni e ancor più antica per garantire forme di partecipazione del lavoratore
Una questione sorta nel ventesimo secolo almeno venissi del ventunesimo auspichiamo che trovi
Ospitalità nel nostro nella nostra legislazione a questo punto siamo giunti al termine quindi prego il la dottor Vincenzo Cangemi
Che ha vinto il premio Gino Giugni per la sua tesi
Discussa nell'anno passato presso l'Università di Bologna
Dal titolo conflitto collettivo scioperi attività sindacale nell'evoluzione del sistema di relazioni industriale itticoltura ed altri del titolo le forme anomale di sciopero
Non so se me ne vorrà ma
Dottor Cangemi vuol prendere la parola
Capita nella vita c'è sempre qualche sorpresa insomma no
Però il semplice fatto che non era concordato non si sottrae qui ma infatti
Io la ringrazio intanto le autorità presenti ringrazio a
Anche
Commissioni di garanzia per la possiamo nella legge sullo sciopero per avermi conferito a questo premio
è una mozione un po'particolare perché
Insomma intanto soprattutto
Avere sulle spalle
Non è così importante
Ricordare la memoria del professor Giugni
E poi anche un po'
Estere il rappresentante della
Della mia generazione
E
Sono particolarmente contento di aver di aver vinto perché penso che tutto tanti sacrifici e dopo tanti
Con tanto impegno alla fine poi le
I successi arrivano
Quindi non non bisogna mai scoraggiarsi
Sono poi emozionato
Scelto ho scelto questo tema perché
Appunto la conflittualità e sociale del conflitto collettivo ma cosa che mi appassiona molto sono molto appassionato anche insomma a quel periodo del lotte sindacali degli ultimi anni settanta è una cosa che mi ha sempre colpito
Ho scelto le forme non male di sciopero proprio perché è un po'una particolarità
Del conflitto politico che nasce dal basso quello che i lavoratori hanno inventato per
Esprimere le proprie le proprie istanze esprimere le proprie propria richiesta
Non mi resta altro da dire che
Spero appunto di lì a lavorare al meglio la memoria del professor Giugni c'è stato un grande dando studioso del diritto
Presidente ho pochi in un colpo alla confisca Toso confrontare anche se facendo una ricerca per la testa contro avendolo citato diversa col trenta diciamo almeno appurato
Va
Allora
Per rincuorare o il dottore avesse mi ha comunicato che le risparmio bacio accademico però le consegno al premio prego
Grazie a tutti