Intervista a Marina Sereni sulla riforma della giustizia e sui referendum radicali per la "giustizia giusta"

Con Marina Sereni vicepresidente della Camera del Partito Democratico del discorso di ieri del Presidente Berlusconi
In relazione
Ovviamente parlando da Radio radicale alla questione della riforma della giustizia
Ma per noi la riforma della giustizia si spara quando si farà per guardare alla destino di tutti i cittadini non può esistere una riforma della giustizia che si occupi di una persona sola
è questo però inquadrato in un ragionamento adesso presente state votando del decreto cosiddetto svuota carceri
Lei crede che ad esempio il pacchetto referendario che i radicali hanno presentato
Possa essere riconducibile soltanto a Silvio Berlusconi
Ma non vedo all'orizzonte già all'effettuazione del referendum l'iniziativa dei radicali
Come si sa e e sostenuta dal PDL non dal PD
Noi lavoreremo con i nostri principi con le nostre proposte come abbiamo sempre fatto ci vogliono riforme della giustizia assi sono l'emergenza del Paese forse no in questo momento l'emergenza del Paese il lavoro e la crescita economica
Tutte le riforme sono importanti ma quando arriveremo se arriveremo in questa legislatura discutere di riforma della giustizia certamente per il PD non sarà al centro il destino soltanto di una persona chiunque egli sia
E richiamo del capo dello Stato
Il richiamo del capo dello Stato e come sempre saggio ci vuole
Misura ci vuole coesione ci vuole di anteporre gli interessi generali del Paese si da destra o da sinistra qualcuno pensi che Berlusconi è ancora il cuore dei problemi dell'Italia per me è sbagliato perché i problemi dell'Italia non ho altri forse dobbiamo andare davvero oltre la stagione di Berlusconi il fatto che ieri Berlusconi però abbia detto Governo termine rimane assolutamente una priorità come ha detto il presidente letta bisognerà Judith
Aveva infatti per quanto ci riguarda per il PD
Il Governo non è in discussione stiamo facendo così importanti dobbiamo tenere ancora dei risultati soprattutto sul terreno economico
E sociale faremmo un
Danno al Paese se dovessimo condizionare il futuro del Governo alle vicende giudiziarie di Berlusconi