IX convegno Nazionale di studi sulla politica e l'opera di Moro

Mi
Avvenne nel perenne pretese
E alle detenuto a nome degli organizzatori questo Nono Convegno dedicato alla figura e all'opera di Aldo Moro organizzatori sono come sapete la sezione DC dissi io e la rivista Città e dintorni
Il programma dei lavori del seguente questo pomeriggio con la tavola rotonda sulla politica economica nel pensiero e nell'azione di Aldo Moro il relatore il senatore professor Nino Andreatta
Porteranno poi testimonianze senatore Napoleone Colajanni che arriverà tra qualche istante senatore Luigi cui e come ogni anno il convegno presieduto dal senatore Franco salti
Domattina alle nove e trenta
Un dibattito sul tema Stato e mercato l'equilibrio possibile nell'Italia che entra in Europa
Con l'onorevole Mino Martinazzoli ministro per le riforme istituzionali l'onorevole Alfredo Reichlin ministro ombra del Partito d'mo'Crati con la sinistra per l'economia e il dottor Luigi Abete vicepresidente della Confindustria moderatore anche questo come ogni anno una presenza consueta Nuccio Fava direttore delle tribune politiche della RAI TV io passo la parola al sindaco di Iseo Sanzio passeri non dopo aver ringraziato per le molte adesioni telegrammi ricevuti dagli organizzatori da parte di alte personalità della politica e dell'economia italiana dicevo la parola sindaco di Iseo Santi apparsa eccessivamente il direttore della rivista Città e dintorni Tino Bino introdurrà i lavori
Grazie
Signor presidente autorità signore signor
Giuridiche con un po'proprio apprensione ma anche un pizzico di orgoglio
Che poi vuol il benvenuto mio dell'amministrazione
A tutti voi
Apprensione perché di questi tempi parlare della politica
Dei partiti
Non ci ottengono degli alti indici di di tradimenti
E quindi questo
Una scommessa
Ma credo che non si ottengono e altri altri limiti per perché non ha torto sono ormai troppe le parole
Troppi divertirsi
Troppe le trasmissioni di di di dalla politica per lo spettacolo qualcuno dice di avanspettacolo
Sono pochi e quindi i fatti mentre invece sono molte delle emergenze
Ma credo che anche ho detto con un poco di orgoglio perché Iseo non può dimenticare
Vuol dimenticare Aldo Moro
E profonda sua visita di sia come presidente del gioco del consiglio
Non dimentica
Zaccagnini che è stato pure ospite molto gradito di Iseo a questo convegno le le la la testimonianze che si dà da dieci anni a questa parte Franco Salvi ma Martinazzoli che nel segno di Aldo Moro continua a fare politica
Ecco perché da dieci anni si si siamo qua per ricordare
Non non dimenticare per riflettere se ancora possibile
Per riflettere per per ascoltare
Contro quella voglia emergente di dissacrare
Che impiega ormai da un po'di tempo
Con un danno le istituzioni e anche alla faccia della politica
Oggi il tema è quello delle delle delle dell'economia feci coinvolge tutti ma io direi che
Coinvolge anche gli amministratori il sindaci
Sindaci e amministratori che ogni giorno sono alle prese con i problemi della gente
Che tutti i giorni devo andare le risposte alla gente
E sono sempre più nella difficoltà di darle queste risposte
Sindaci e amministratori che si chiedono il perché
Ogni volta che si deve fare un taglio sul bilancio dello dello Stato
Sul versante delle uscite sì Italia sempre la Cassa depositi e prestiti senza la quale non si riescono a fare gli investimenti da parte del Comune
Sì grazie a amministratori che sono sempre in attesa di quell'autonomia impositiva
Che per l'ho scritta su su tutti i programmi dei governi dei partiti
Rimane sempre sulla carta
E quella volta che esce da Laterza
Cioè si trasforma in quel mostro che si chiama e dice
Per la quale adesso tutti noi ci siamo sancita ti davanti al Gip tribunali come
Gente che ha fatto perché non non poteva farlo
Ci auguriamo che la riforma nasca con altre idee
Sì auguriamo anche che questa avvenga fatta insieme questo è tutto altrimenti questa carta degli amministratori sarà ancora una volta il libro dei sogni e delle delle promesse che non si vicinissima intendo
Va quindi anche se il quadro che io ho detto è un po'come il tempo di oggi piuttosto nero
Io credo che gli amministratori nasceva prenderanno questo
Forse perché siamo a contatto con la gente noi continuiamo a credere
Non siamo così ingenui
Da chiedere che ci si liberi dalla politica
Abbiamo una speranza
Per quella di liberarci di qualche politico
Dobbiamo credo reagire
Per dare un po'di fiducia alla gente
Per difendere il primato dell'istituzione
Per chiedere di fare eleggere i sindaci dalla gente non dalle segreterie dei partiti
Perché infine dobbiamo che sperare
Come come ha detto Moro
Che la politica conscia del suo limite
Sia pronta a piegarsi alle nuove realtà
Che le toglie il rigidezza della ragion di Stato
Per darle quel respiro dalla Regione per l'uomo
Senatore Salvi cari amici
Mai forse come nella confusione nella scomposta barocca argine di questi giorni sono apparsi distanti i giorni di Moro le stagioni di quella drammatica tensione civile mai forse come quest'anno
L'anniversario dall'assassinio di Moro è passato come un labile segno di calendario quasi un fastidioso dove era del rito
Ed anche a noi per questo ormai tradizionale incontro qualcuno con l'ironia del cinismo chiede il perché di questa ostinazione di questa fedeltà perché appunto
Per non perdere la memoria per non arrendersi alla forza citati Rizzante dall'oblio per non espellere dalla vita collettiva i tremendi perché di quella tragedia
Per impedire che la società dalle immagini così sollecita nell'annullare la distanza critica favorisca la scomparsa dalla coscienza storica l'abitudine all'indifferenza
Cancellando ogni altro tempo che non sia il tempo presente per il dovere di una testimonianza per chi c'era e già fa finta di non sapere per tutti coloro fra le nuove generazioni che non sanno è che debbono sapere dovranno sapere
Affinché i giorni di Moro siano riproposti come il paradigma della precaria condizione della pacifica convivenza
E quella sua indimenticabile immagine dal carcere delle Brigate Rosse venga assunta paradigma della coscienza del bene e del male che attraversa la storia secondo linee di febbre sfruttabile disegno
Fissata solo per un ricatto per la cronaca tragica dall'attualità quell'immagine e oggi un documento straordinario
Definitivamente catalogato alle pareti dalla storia come un ritratto di Cranach così preciso nel disegnare i tratti di un viso così abile
Nel lasciarvi trasparire tutti i sedimenti e i sedimenti dei sentimenti che lo hanno forgiato uomo dalla natura mite appare la ricordate tutti con la fotografia credo
Come sempre con la inalterata serenità del disincanto e proprio per questo non può che assumere perse il volto dello sconfitto
Quel volto che guarda nel vuoto per non fissare un presente troppo penoso
E perché non ha bisogno di guardare per sapere e che come testimonia il mistero irrisolto delle lettere dal carcere
Viene chiaramente tutto il male che può derivare anche da una decisione giusta ed a questo mare non sa rassegnarsi così è passato attraverso la tempesta senza schivare i colpi
Ma questa ostinazione ha a che fare anche con noi con il nostro oggi per ritrovare il senso le parole per ragioni dalla politica e per questo siamo grati alle sollecitazioni agli stimoli di Franco Salvi
Costone così composto di un'amicizia dalle ferite ancora aperte e di uno stile Moro Teo così severo e misurato dello stare in politica come testimonia anche la preziosa intervista confessione Daloui rilasciata oggi al Giornale di Brescia
Serve questo ostinazione per continuare a credere che il paragone della democrazia si misura con le grandi questioni della gestione sociale
Per rimanere convinti che non esiste politica senza la passione civile delle idee e che dunque la domanda così diffusa NASA ha ricordato il sindaco disegno e ostile intorno al degrado dell'agire quotidiano può legittimamente essere chi si libererà da questi politici ma non deve mai divenire come si va sempre più diffusamente formulando chi ci libererà dalla politica lo spettacolo certo a cui assistiamo e per lo più quello di un agire quattro astratto insensato quasi maniacale cui si dedicano individui dalla totalizzante dedizione individui speciali ridotti a pubblici ingombranti spettri di un gioco d'ombre la politica politicante appunto che appare sovente l'allegoria dello sfacelo
Per questo la politica gode di così pessima fama ma la politica non è categoria esclusiva dei politici
Esattamente questa l'equazione di incontri come il nostro che occorre spezzare che occorra diversamente coniugare togliere ai politici il monopolio della politica ridurre la politica dentro le specifiche funzioni che ad essa appartengono la politica non è un valore in sé il valore dentro il significato le valenze delle grandi questioni collettive che essa impone riconoscere affinché la coscienza di ciascuno divenga fonte di passione di pressione civile responsabilità condivisa così forte da accettare vincoli di lunga durata d'orientare le scelte per il governo delle questioni affrontate e che la questione economica del nostro Paese sia ormai divenuta la questione della democrazia pochi ne dubitano
Non solo con riferimento alle ragioni storiche
Non solo per il fallimento dei sistemi economici alternativi al capitalismo e che di questo hanno mostrato la superiorità ma anche tutti gli irrisolti i limiti non solo per la situazione internazionale così esplosiva
Di guerre combattute minacciata riscontri per eserciti nella ricerca del nuovo equilibrio che opporrà il sud al nord del pianeta
Non solo per le complicazioni sempre più marcate delle vicende internazionali e della mondializzazione del mercato ma in virtù di una specificità che ci appartiene che è nostra
Peculiare della condizione locale nazionale della quale pleonastico quasi petulante e pur doveroso all'inizio di questo incontro ricordare i termini essenziali
Il debito pubblico è raddoppiato in dieci anni senza paragone con altre società industriali un milione trecentoquattordici mila miliardi di lire una cifra difficile da pronunciare quasi impossibile da scrivere
Inefficienza dei grandi servizi pubblici vale stringendo in maniera inesorabile al Nord gli spazi di quella confusa magmatica ma vivace società che ha grandemente avanzata quasi ignorando la società politica
Al sud il sistema assistenziale non ha risolto la cronica debolezza produttiva dal Mezzogiorno maga malgrado quaranta anni di investimenti pubblici in alcuna di quelle regioni è cronaca di ogni giorno la pressione della criminalità si è sostituita i poteri dello Stato
Lo Stato incapace di gestire le funzioni che adesso competono sia di fatto privatizzato
Estendendo oltre ogni misura un'attività economica che ha reso ipertrofico il progetto settore pubblico e così il capitalismo italiano si è sviluppato secondo traiettorie che si sono troppe volte incrociate con l'anomalia dell'intero sistema
Il capitalismo nostrano ha scritto Romano Prodi pochi giorni fa è malato le imprese sono assediate dai partiti cui sollecitano assistenza mentre la nomenclatura partitocratica si estende dalle ULSS alle fabbrica di panettoni dagli ordini professionali servizi turistici
I vivai delle piccole e medie imprese che nell'ultimo decennio vale il nostro modello il modello Brescia hanno garantito la speciale al sistema l'accelerazione dei consumi a diffusione del benessere individuale dell'egoismo diffuso non è in grado di gestire una strategia internazionale
E domande complicate che qui formuliamo i nostri interlocutori sono dunque
Ce la faremo correre in Europa ci sarà un posto per noi da dove cominciare a mettere ordine dalle partecipazioni statali dall'industria pubblica
Dalla privatizzazione su grande scala del capitalismo di Stato dalla riduzione dell'assistenza al mercato delle protezioni delle clientele
E poiché la democrazia sgangherata a volte corrotta altre inefficiente
E pur tuttavia l'unica cosa vera che ci rimane la grande domanda che riassume contiene quel quesiti e questa è possibile come porre mano alla ricostruzione dallo Stato che significa anche come recuperare un primato alla politica così intrecciata con gli affari
Ben distanti fra loro aspetta un intellettuale francese citato in un libro di questi giorni da Alberto Ronchey il senso degli affari e senso dello Stato sono ugualmente apprezzabili ma frammisti generano una repubblica variata
Allora serve intorno a questi quesiti evocare la lezione di Moro
Quel suo sottile pensiero indagatore a quella sua paziente trama di analisi e quella sua concezione politica così complessa e così peculiarmente legata agli aspetti etici istituzionali della politica più coi suoi corollari amministrativi
E dà un senso richiamare il suo pensiero per questioni che si presentano così differenti dalla sua stagione che ha avuto al centro dell'agenda prima la prepotente esplosione di tutte le energie sociali compresse poi le emergenze tragica dalla lotta armata
E che forse non lasciava presagire il dominio assoluto dall'economico così come si oggi manifestato nella cultura collettiva e che ha prodotto un impasto così frammentato quasi da ricotta sociale dell'interesse individuale
è un eccesso così greve del capitalismo di Stato
Moro teneva alto il primato della politica perché aveva alto il senso dello Stato della regola imparziale della norma ordinatrice
Erano dichiarati nel rispetto dell'autonomia dei centri decisione imprenditoriale la convinzione dal ruolo benefico dalle partecipazioni statali in un progetto di programmazione a cui affidava
Forse capacità eccessiva di combinare a fini comuni i risultati dell'impresa pubblica di quella privata
E la costante lui la preoccupazione di non accedere nello spostamento come dirà della frontiera fra il settore pubblico a quello privato
Lo dirà a Milano il tradito dal sessantanove in un lungo intervento dedicato alla politica di sviluppo i rischi dell'espansione i compiti dal sindacato ai doveri della pubblica amministrazione agli aspetti del sistema gli obiettivi delle grande impresa moderna
Alla valorizzazione del fattore umano a tutti i livelli come condizione fondamentale nella misura dalla FIT senza dello sviluppo
è una riflessione che riletta oggi contiene echi e rimandi così anticipatori della recentissima Centesimus annus di Giovanni Paolo secondo
Allora ci pare resta attuale non eludibile comunque quella sua precisa tante volte dichiarare volontà di coniugare pacificamente le due anime conflittuali della moderna libertà il bisogno di giustizia le esigenze del progresso
Moro era certo che alcune cose di questo sistema non dovevano essere cambiate il sistema democratico parlamentare ad esempio ma era profondamente conscio che la gestione politica dell'economia e della società dovesse essere capace di autentica flessibilità di disponibilità ad accogliere il nuovo anche in economia nessuna scelta è praticabile se non nasce dalla cultura della società dei suoi valori dei suoi comportamenti
E per questo ci pare così difficile ridisegnare il necessario confine
Ristabilire il corretto equilibrio fra i doveri dello Stato la responsabilità del governo alla regola del mercato
è una responsabilità che non può essere addebitata in esclusiva solo ad una parte del sistema
Le riforme sono il dovere clamorosamente l'uso della politica che fra l'altro non vi si potrà porre mano senza iscrivere fra i capitoli di primo intervento la riforma della finanza pubblica
Senza ricostruire un rapporto diretto fra imposizione fiscale responsabilità della spesa
Una riforma che di autonomia impositiva alle Regioni e dei Comuni recupera per gli enti locali una responsabilità smarrite rappresenta una risposta necessaria doverosa leghismo dentro cui si annida oggi il rischio altissimo di una rottura della democrazia costituzionale
Ma la riforma sono facilmente attuabili laddove esse siano le apprensioni comportamenti collettivi di norme autoregolazione ci della società e della stessa concorrenzialità del mercato
Ciò che costringe alla resa a questi due poli lo Stato il mercato pronti l'uno e l'altro a dominare soffocare l'individuo e infatti la presenza di un consapevole tessuto intermedio capace di denunciare dello stato del mercato i vizi e di valorizzare la virtù
La vicenda così mediocre del non governo bresciano della città di Brescia
Che in queste ore in Loggia in città consuma l'ultimo capitolo la caduta così verticale dell'immagine pubblica della nostra città sono l'esempio di una dissipazione che nessuno pare capace di impedire nulla è ragionevolmente opponibile alla diffusa invettiva contro l'irresponsabile conduzione della politica
Alle legittime proteste che avanza l'imprenditoria locale alle troppo neutrali cronache che descrivono la distanza dagli esiti pericolosi fa il palazzo la città ma ciò avviene anche perché è un forte tessuto intermedio bresciano
A cominciare da quello che una volta si definiva il mondo cattolico
Si è frammentato deresponsabilizzato
Come non avvertire che intera corporazioni della realtà economica bresciana hanno con la politica ormai solo un rapporto di clientele ed altre ne ricercano solo intese sotto banco
Come non denunciare che la lottizzazione delle professioni ultima ma solo in ordine di tempo resta esemplare la nomina dei revisori dei conti negli enti locali avviene anche a Brescia per la condiscendenza degli stessi professionisti come non segnalare che l'imprenditoria essa stessa indisponibile Pera altre alte sintesi capace di mettere in discussione gli equilibri consolidati come non segnalare ancora è un tessuto economico così ricco come quello bresciano pare del tutto disinteressato
A sconfiggere l'isolamento della cultura a cominciare da quella dalla propria università
Come non essere coscienti che integrato dalla Patti partitocrazia
Fa da spia ad una società civile che con la politica preferisce da tempo giocare al ribasso
Accettando baratti e rinunciando ai giudizi e che perciò non riconosce quasi teme l'autorevolezza la imparzialità delle leadership che pure ci sono e non sa o non vuole più distinguere in politica chi resiste
Chi si oppone chi non accetta la resa chi non sta al gioco chi non si omologa la condizione di un potere inossidabile di una delega in bianco pagata con uno scambio ha ubriacato la politica bresciana chi non si riscatterà tuttavia senza la ripresa di responsabilità individuale di guanti
Nella società bresciana hanno cittadinanza politica
Non era Nostalgia della partecipazione istituzionalizzata l'ansia di una società di attivisti e di permanente dibattito politico
Al contrario la ricerca la vicina di una società di cittadini liberi gli attenti pronti a difendere le istituzioni dalla propria libertà alloggia compresa in asse trovando identità cittadinanza sensibili perciò l'abitazione i loro principi
Certo è un problema di strumenti ancora una volta di riforme ma è anche insieme un problema di comportamenti di cultura collettiva fa diretto riferimento a quella vicenda così acuta nel pensiero di Moro della responsabilità individuale a quell'attenzione così costante alla società civile scriveva Moro
Se il potere politico chiamato a fare passi decisivi verso la società civile rinunciando ad ormai inammissibili esclusivi sul e lasciando ad essa un più grande spazio di meditazione di iniziative di richiesta è pur vero che governare sarebbe impossibile si la società non si disponesse nella sua autonomia alla sintesi politica che è inevitabile
è importante certo che vi siano domande stimolanti prese di posizione significative ma occorre pure che la società concorra non solo a porre una esigenza ma anche a preparare una soluzione adeguata
Si tratta giungeva Moro di passare da una critica doverosa al vuoto politico che qualcuno chissà chi dovrebbe o potrebbe fatalmente riempire
In quel caso il rischio e che i problemi della coesistenza della convergenza dei poteri della dialettica società stato non siano più risolvibili in termini di libertà
Aldo Moro pronunciava queste parole il ventisei settembre mille novecentosettantuno
La verità dall'avvertimento mi pare può essere sottoscritta e integralmente pronunciata per il nostro presente
Questi sono i temi il quesiti le sollecitazioni che affidiamo alla vostra e nostra riflessione
Grati a quanti hanno accettato il nostro invito a cominciare da di un turiboli interlocutori di questo pomeriggio che gli verranno presentati dal senatore Franco Salvi che assume la presidenza del convegno grazie
Già l'ha detto
Tino Bino
Qualcuno potrà chiedersi perché ormai da nove anni nel veniamo via disse un convegno sul mondo
Non lo facciamo penna nera consecutive ma perché attraverso una rilettura di Moro pensiamo di trovare stimolo per riflettere sul nostro tempo TC problemi che travalicano la nostra società
Usciamo da un anno in cui si è cercato di sminuire la figura di Moro sia per il ritrovamento delle sue lettere e del suo memoriale nell'appartamento a Milano in via Monte nevoso
Sia per gli omissis che egli mise su alcuni dei documenti che sono ancora all'esame della magistratura e della commissione parlamentare in relazione all'operazione Gladio
Ma per noi nulla è mutato nella stima e nell'affetto nei confronti in modo sia perché nessuno può giudicare le lettere e il memoriale senza pensare alle condizioni particolari nelle quali egli si trovava e nessuno ai facendo sì agli omissis può pensare che essi volessero nascondere un disegno di destra
Se pensiamo a quanto può fece durante il governo Tambroni
Per essere un filo che coinvolgesse i partiti sinceramente democratici
E superasse gli dissi sul disegno di destra e già prima durante il Governo Segni quello che fece per segnare netti di conflitti nei confronti del movimento sociale
E poi tutta l'azione
Che svolse prima per portare il partito socialista sul terreno democratico
Abilitandolo a funzioni di governo
E poi agli sforzi per realizzare un confronto col Partito comunista che lo ponesse non tanto al governo ma pur nella distinzione della natura e per le finalità di esso con la Democrazia cristiana servisse a cercare quelle convergenze che potessero affrontare l'emergenza del terrorismo della crisi economica dell'ordine pubblico
Non era facile nemmeno ai tempi di Moro la vita politica italiana
Vi era già allora uno scollamento fra la società e le forze politiche vi era già un degrado nella vita dei partiti
E se pure neanche Moro riuscire a risolverli sta di fatto che seppe rappresentare per parecchi anni un altro punto di riferimento morale e politico sia per le forze politiche che per la società contribuendo a superare i momenti più difficili di quella stagione politica
Diceva Moro alla Fiera del Levante il dodici settembre mille novecentosettantacinque
Sono innanzi ai nostri occhi il disordine nel quale talvolta si dissolve la vita vitalità della nazione la degradazione economica assurdi episodi di violenza l'abbassamento della moralità pubblica la disorganizzazione dello stato la confusione dei poteri grandi segni di insensibilità sociale il minore soltanto di lavoro ed impegno civile la perdita di prestigio di fronte all'estero
Oggi sono cadute lei teologie e se questo fatto ha reso più libera la vita politica
Ha nel contempo fatto perdere qui punti di riferimento che erano rappresentati dai valori che distinguevano alle varie forze politiche fra loro
C'è il rischio del prevalere del pragmatismo dell'accettazione di una vita senza più valori
Della ricerca pura e semplice della soddisfazione dei propri interessi
Che molte volte diventano l'interesse dei più forti costringendo i più deboli ad essere sacrificati tiene legati ai margini della società
Per Moro caratterizzante della Democrazia Cristiana erano assidue ispirazione cristiana
Diceva nel congresso di Napoli del mille novecentosessantadue
Anche per non impegnare in una vicenda estremamente difficile rischiosa l'autorità spirituale della Chiesa se l'autonomia dei cattolici impegnati nella vita pubblica
L'autonomia e la nostra assunzione di responsabilità
E il nostro correre da soli il nostro rischio e nostro modo personale di rendere un servizio editare se è possibile una testimonianza di valori cristiani nella vita sociale
Nello stesso congresso giungeva più specificatamente i valori morali e religiosi ai quali la Democrazia cristiana si ispira
E che vuole tradurre in atto il più possibile nella realtà sociale e politica
Sono destinati ad affermarsi nella vita democratica del Paese nella quale la Democrazia Cristiana e inserita e nella quale essa riporta in questo spirito e con la stessa tensione noi oggi guardiamo alla nuova enciclica sociale di Giovanni Paolo secondo
Essa non vuole indicare la terza figlia fra capitalismo liberista e comunismo marxista
Messa ci indica alcuni principi fondamentali che devono sostenere la nostra azione
In un'altra occasione Moro diceva quel che in gioco ancora una volta e la la natura popolare del partito
Queste cose te per essere ripresa in esame in questo momento con l'Inter prerogativa opposto alla nostra coscienza
Non possiamo sperare di recuperare la nostra iniziativa come pure richiesto se non sia assicurata la nostra adesione all'anima popolare del Paese
La materia sociale alla quale sin dall'inizio ci siamo applicati non medici i privilegiati ma di masse popolari non è che poteri antichi ma di poteri emergenti e destinati a fare nuova storia
Guai a noi se si spegnesse o anche solo si attenua asse il carattere evolutivo della nostra esperienza sociale
I cioè quel progressivo allargarsi dell'aria del potere
Quelle espandersi senza esclusioni dell'area del benessere dell'attività dell'iniziativa fino a coincidere con l'intera realtà sociale
E questo motto di eguaglianza e giustizia che contraddistingue è una società in progresso
E per quanto riguarda la sua guida il partito di programma e quindi veramente popolare di fronte ad un partito conservatore e quindi parziale
Ma per garantire questo progresso evolutivo nello stesso consiglio nazionale del novembre mille centosettantacinque Moro chiedeva la collaborazione di tutti
Il nostro arrivo appello al Paese perché prenda coscienza della gravità della situazione in ogni settore e secondi per quanto è possibile no stazione non tende a corrompere né a compromettere chicchessia
A tutti i partiti a viso aperto si chiede non già che rinuncino alle loro idee funzioni
Ma solo che esprimono le une ed esercitano le altre nella consapevolezza della fragilità più che del governo del Paese aperto a qualsiasi temibile prospettiva e sindacati si domanda non già di rinunziare alloro impeto a difesa di giusti interessi ma di non chiudersi mai le roccaforti corporative e di avere consapevolezza degli interessi generali
Dei quali soltanto quelli particolari si possono inquadrare
Ai cittadini si chiede di tenere conto dello stato in cui si compie una sintesi di interessi e valori
Nella quale in democrazia tutti possono riconoscersi
La scelta del tema dell'economia mancava in questa rivisitazione del pensiero e delle azioni di Aldo Moro
Sappiamo bene che lì non era un economista e che certamente l'economia non è stata la parte più caratterizzante di Moro
Ma nelle responsabilità del segretario del partito il Presidente del Consiglio dei ministri ha dovuto trattare anche quella assumersi responsabilità in prima persona
Nelle scelte di politica economica soprattutto nella fase di preparazione del centro sinistra e poi nel succedersi dei vari governi di centro sinistra
Senatore Andreatta e poi l'onorevole di cui senatore Colajanni ci pare l'anno del posto che lo economia ebbe in modo a me preme sottolineare come per Moro la politica economica avesse una grande rilevanza per la funzione giustizia di perequazione e chiede l'azione delle classi meno dotati
L'allargamento dell'area democratica inserimento delle masse nella vita dello Stato
Potevano avvenire solo se nel contempo si allargava l'aria del venisse nel Paese e si superavano le contraddizioni più forti esistenti fra le varie categorie e le varie zone di dell'Italia
Sono particolarmente significativi di discorsi che ha tenuto a Bari alla Fiera del levante come Presidente del Consiglio dei ministri
Perché in essi vi sono particolarmente le sue idee sullo sviluppo economico del Paese il modo preminente lo sforzo per la ripresa economica del Mezzogiorno
Uno dei fini principali del centro sinistra fu quello di affrontare la situazione economica attraverso un programma quinquennale
The rilevate della cute e le distorsioni del nostro sistema economico proiettasse il nostro Paese verso una società più giusta e più umana
Può essere stato un libro dei sogni come è stato detto
Ma certo è stato uno sforzo per fissare obiettivi di progresso Cipani tutti cittadini i partiti i sindacati associazioni economiche si sentissero impegnati
Ciò non è avvenuto e noi abbiamo avuto una crescita disordinata che ci ripresenta una realtà economica piene di squilibri ed ingiustizie
Nessuno parla più di programmazione
Ma io credo che anche le difficoltà di questa fase della nostra vita democratica in vista dei nuovi processi di unificazione dell'Europa
Non ristretta ai dodici che fanno parte oggi della comunità ma allargata ai Paesi dell'Europa dell'Est potranno essere superate solo di uno sforzo solidale del nostro popolo e di quello degli altri Paesi professione coordinata e quindi programmata
In questa situazione così difficile e confusa
Sentiamo particolarmente la mancanza di un uomo che come Moro sapeva leggere nei movimenti della società e sapeva proporre soluzioni e segnalassero in positivo un'evoluzione della comunità nazionale
Ma non possiamo dimenticare il suo richiamo a nuovo senso del dovere che doveva animare la società e prima di tutto il richiamo al suo partito perché fosse adeguato alle difficoltà del momento
Il suo richiamo alla moralità li doveva caratterizzare tutta la vita politica me in modo particolare il partito che si ispira ai valori cristiani
Il suo richiamo alle necessità di restare collegati con la gente senza rinchiudersi nella corsa alle tessere e alla ricerca del potere per il potere
Moro non ebbe mai grandi posizioni di potere nella Democrazia cristiana
E anche quando assunse la sua autonomia rispetto agli altri gruppi del partito raccolse sempre una piccola fetta i tesserati
Ma per la sua dirittura morale la sua disponibilità la sua ricchezza culturale e politica riusciva a scorgere un rilevante ruolo nella vita politica italiana
Ecco noi ci auguriamo io perderemo in questo senso perché l'amico Martinazzoli Zaccagnini diceva il democristiano più simile a Moro
Posso assumere quelle responsabilità che permettano un vero rinnovamento nella Democrazia cristiana e nella politica italiana
Ringrazio ora l'amico Nino Andreatta senatore presidente dalla commissione Bilancio del Senato
Già ministro del tesoro ma soprattutto qui invitato come Consigliere economico dell'onorevole Moro così ringrazio senatore Colajanni
Il comunista marxista
Il quale ha vissuto da vicino le fasi del centro sinistra questa azione di Moro e l'onorevole cui che fu uno dei collaboratori più vicini all'anno onorevole Moro durante la sua Presidenza del Consiglio presidente degli Interni presidente sì ministro degli interni ministro o della difesa ministro della pubblica istruzione portò allora appunto una contributo particolare Collinelli ringraziamo e ci affidiamo adesso il loro parole
La parola l'amico senatore Nino Andreatta
Ha già detto Franco Salvi che non è un caso che in questi appuntamenti annuali
Zero
Soltanto hanno nomadi
Dizione
Si parli
I rapporti tra Moro e la politica
Eppure si trova a vivere due delle
Difficili crisi della nostra economia
Pure
Bisogno quindi comprendere ma complessi nella società italiana
Che in quegli anni
Passava attraverso
Trasformazione che non ha precedenti nella lunga storia del nostro Paese
Non poteva non attira la sua
E cercherei di collocare il Moro nella storia
Per le prese di posizione
Al di là di tecnici c'è il Moro visione della
E vorrei cercare di capire come questa visione si differenziarsi dalle altre visioni che si sono stratificate nella storia del nostro
Il liberismo
Pier Luigi Sturzo
Polemico
Thurow talvolta ci
Il liberismo
Nel discorso del mille novecentoventuno sul partito
Presentazione del programma di
In cui egli afferma che bisogna fare giustizia
Tutto l'insieme
Degli enti ed istituti che l'economia di guerra arriva fa
Formato che tendevano a sopra il liberismo come chiave di interpretazione dei mali del Mezzogiorno
E poi il liberismo degli anni Cinquanta
Così difficile per noi da comprende
Nel quale viveva la preoccupazione che le istituzioni economiche pubbliche non fossero occasione
Perdita di identità della Società italiana e di corruzione della polis
Sono frasi pesanti Sturzo a questo proposito simile si vogliono parla di noi democristiani essi vogliono portare Cristo nella vita sociale
Ma non potrebbero
Dall'altra parte
Il filone lo speck
Quindi non è
Assorbe
Le critiche
E con un via libera
Che si erano accumulate dall'ampia e università che
Girone
Con all'incirca una sistemazione complessiva da sport
Economico
Distinguendo la
Naturalismo dall'
Le varie forme
Statalismo il volontarismo
Fino smilzo volumetto più ne ho volontarismo
Comunque
Successive agli anni
Organizzati a
Ossessiona
Da qui nasce una mentalità regolamento attrice una fantasia pensiamo l'apertura di superamento del
Dei magazzini alle famiglie per contrastare pressioni inflazionistiche grissino pressioni inflazionistiche cinquantatré
Di qui nasce in qualche misura un rapporto
Stretto tra l'azione dello Stato
L'economia
Una integrazione che porta
Una necessità dell'azione dello Stato in ogni aspetto dell'economia una sfiducia degli equilibri naturali del sistema economica
Dall'altro Roberto l'esperienza degli il e della sindacalismo ammiccano che ci giunge attraverso la digitalizzazione di Mario Romani
Il rapporto sono cosciente è uscito in volume racconta
Pensiero espresso nei suoi colloqui sindacalisti
In cui il riformismo a un rispetto verso il funzionamento della ricco
Che a lei le prime generazioni delle accise
Quelle generazioni che porteranno nelle partecipazioni statali passando basta dove dalla funzione sindacalista alla funzione dirigenti del personale l'esperienza tecniche più avanzate le relazioni
La stessa CGIL sarà costretta
Nel convegno del cinquantasette
A scendere su questo
E a misurarsi con i problemi
Della contrattazione dei rapporti tra sindacati e impresa nel quadro della esperienza pensiero anglosassone stava dove
In modo produttivo cumulando non c'è
Ma più vicina Moro e un'altra esperire
E esperienza che in quel gruppo il studiosi che
Scopre nell'attività mondana nell'attività
Quotidiana della economia non un'attività che deve in qualche modo essere riportata attraverso un'operazione di forzatura a valori spirituali
La fucina i laureati cattolici negli anni Trenta si sviluppa
Concezione dei doveri professionali della laicità questi doveri professionali sulla base belle insegnamenti di in televisione la distretti annuncia della scuola dominicana francese
In cui in qualche misura si dà una di terza fondazione diversa da quella Max Weber
Alla attività riconoscere
L'idea cioè che lascia il segno del cristiano laico si afferma nel condurre va sua attività quotidiana professionista di lavoratori imprenditore attraverso un
Io tu tutti
Prego così come la regola del convegno la stessa intensità con la stessa applicazione con la stessa razionalità e la stessa apertura la Provvidenza degli ordini monastici così si afferma la funzione della quotidianità i valori della professione fuori di ogni casistica fuori gli olivi di ogni ricordo della scolastica fuori delle antiche concezioni gesuiti che i rapporti tra professioni ed e è un evidente e fare il proprio lavoro perché il proprio lavoro e la propria missione
Questa è l'atmosfera in cui si forma baronetto l'atmosfera in cui in qualche misura chiede l'ambito Pasquale Saraceno
E che riporta costituire lei fondazioni etiche di una accettazione della realtà dell'economia moderna non attraverso fughe medievaleggianti come era un poco la tradizione della scuola cristiano sociale ma attraverso un'accettazione niente attraverso un atteggiamento che forse ricorda quello del Menaggio piuttosto che quei
Monsignori che nella provincia scrivono per l'industria lirismo e del mercato e non hanno mai visto un'altra che lavorano in qualche misura concettuali usando la una realtà essi non conosco questa vincente che attraverso la partecipazione alla gestione delle grandi impresa il Pubblico che la crisi degli anni Trenta scaricato sullo stato a cura esperienza Interna della realtà dicono
E quindi sa quali sono
Le frivolezze e i pericoli di voler impostare regolamentazioni interventi dall'estero
Questo gruppo si trova ad affrontare attraverso le esperienze del Piano Marshall che impone all'Italia di prime esperienze di programmazione in primis schermi ma contabilità pubblica di contabilità del paese per giustificare il flusso venti alle undici si trova a fare accanto all'esperienza aziendale l'esperienza di gestione comunque collettiva detta ecco da ultimo che la esperienza
Portata all'estremo per la regolamentazione pensiamo al discorso che ai lavori cattolici ai giuristi cattolici esperienza dello Stato forte per difendere gli interessi veicoli di Giuseppe Dossetti un'esperienza che
Dal terreno dell'economia mette le sue radici nella polemica
Sulla linea appella nella polemica
In parte suggerita dagli stessi malcontenti dell'amministrazione del Piano Marshall ma americana in Italia su una politica troppo attenta troppo procura vantaggi equilibri
L'inflazione istrici che va in altri sviluppo Nembrini anni cinquant'questa lingua
Moro non partecipa direttamente a nessuna di queste occasioni Scelta Fiumicino
Ma io Venere stessa scelta poi degli uomini che collaboreranno con lui in cui un politico manifesta la le sue preferenze
In un certo senso mi pare sì manifesti vicino
Per consuetudini ma anche per affinità pensiero alla linea che ho indicato al penultimo posto quella che ha il pieno riconoscimento della realtà della diconomia e che cerca inserire un'azione pubblica che interviene non come regolamentazione minuta della economia ma come pressione per raggiungere qualche oggettivo ulteriore
In fondo è la filosofia che ispira Saraceno i padroni nell'anziano nel mille novecento cinquantaquattro
Un piano che a meno abituato a una cultura della Cattolica appariva in qualche misura
Incomprensibili
Un piano fatto di una storia del futuro scarsamente strumentata con interni di
Mezzi
Di politica economica un piano che indica degli obiettivi un piano che fornisce dei traguardi che lascia come estremo intervento quello dell'azione pubblica nella ipotesi che per qualche ragione l'economia si dovesse affloscia questo mi sembra sia il terreno
D'altra parte
I suoi stessi studi la sua stessa preparazione filosofica lo portò no a considerare nella circolarità delle diverse espressioni dello spirito il rapporto tra quel momento etico-politico in cui egli si muoveva in cui la sua cultura giovanile lo portava a trovarsi nel suo proprio e gli aspetti bella economia l'entrata di masse così importanti dello Stato con i loro problemi quotidiani lo portava a vedere questa rapporto circolare fra il momento critico politico e il momento economico ma c'era anche un senso meridionale prudenza un senso che attinge alla cultura cattolico-liberale di tipo manzoniano che segna una posizione estremamente rispettabile nella storia dei cattolici italiani
Come sapete Manzoni aveva una biblioteca in cui classici dell'economia erano largamente presenti circola nel suo romanzo questo senso che nella inutilità degli sforzi controllo della realtà economica del ridicolo benissimo questi tentativi di dare un ordine precostituito ed esterno alla realtà del Melacca
Moro aveva una esperienza
è arrivata dalla sue diverse esperienze di governo della burocrazia sentiva i limiti della politica
Sentiva quanto lo strumento burocratico mal si adattasse a entrare nelle complicazioni nelle vendette del mercato
Era quindi attenuto a non strafare
A identificare i clienti essenziali cercare con la sua vita concilianti
Far convergere le forze del Paese su quei punti essenziale ma c'era in luglio mi sembra una fondamentale scetticismo di fronte alla arroganza della politico nei confronti di una così complessa realtà
D'altra parte
Il paese aveva avuto negli anni cinquanta
Uno sviluppo
Che per la prima volta
Aveva aperto la prospettiva di fondare in Italia una grande democrazia industriale
L'unica catena di montaggio aperta prima della guerra mille novecentotrentasette quasi trent'anni dopo le prime catene di montaggio di petrolio all'inizio degli anni Cinquanta siano diffuse nell'industria di produzione di massa
Si era creata una situazione per cui dal cinquantasei voi centinaia di migliaia di persone arrivano fatto la scelta di diventare imprenditori indipendente
Moro differenza della cultura di sinistra deriva gli aspetti positivi questa realtà degli anni Cinquanta
E del riformismo che in quegli anni si era consolidato attorno agli strumenti del intervento regionale dell'intervento nel Mezzogiorno
Incontro che ci sarebbe prodotto per sua iniziativa o anche soprattutto per sua iniziativa con i socialisti era un incontro che non poteva non essere un incontro pieno di incomprensioni ricco della cultura di questo gruppo di persone la funzione dell'intervento pubblico è di tipo promozionale e di sostegno allo Smith nella visione socialdemocratica intervento pubblico ha soprattutto una funzione nella redistribuzione del reddito
Delle tre disuguaglianze di cui parla la nota preliminare di la Malfa del marzo mille novecentosessantadue disuguaglianza e tra settori disuguaglianze tra prigioni diseguaglianze nella distribuzione del reddito
Nella pubblicistica nei discorsi di Moro praticamente si parla soltanto della disuguaglianza nel mercato nazionale della disuguaglianza fra le regioni del Sud e le regioni del Nord
La preoccupazione sua e la preoccupazione di saraceno che lo seguì in questi primi passi è che non sia messo in discussione la capacità di accumulazione di capitale del Paese un discorso che della cultura socialdemocratica keynesiana del periodo in qualche modo è completamente estraneo
Il nostro riformismo confrontato con quello laburista o svedese e un riformismo
Lascia in qualche modo alle forze di ridere dell'economia organizzate delle associazioni sindacali e professionali il problema dell'avvistamento istituzione berretti
I sicura di mantenere in quanto al massimo possibile la capacità di crescita e di accumulazione
è evidente che su questo in qualche modo più vicina alle preoccupazioni che si esprimevano del partito comunista che nei partiti riformisti socialdemocratici non potesse non nasce una serie punti difficoltà di incomprensioni quando democrazia Cristiana di Partito Socialista
Ci fecero i primi passi nella politica di Centrosinistra
Incomprensioni
Ebbero anche una ulteriore spinta dalla azione
Degli intellettuali ex socialisti
In particolare della sinistra socialista allora come oggi
Per la sinistra socialista che alimentava una momento di pensiero
Negli anni successivi diciamo
Perché sarebbe difficile trovare questo ruolo nel partito socialista
Per i quali il centrosinistra dar luogo a riforme che reagiscano
Sul sistema il nuovo parco modificarlo il nuovo tale indebolirlo nel suo presente equilibrio le cosiddette riforme incompatibili in maniera spostare ma strutture dei gruppi sociali che appartengono assiste perché hanno trovato
In maniera diversa soddisfazione dei loro obiettivi durante gli anni cinquanta
Il problema della nazionalizzazione degli dell'elettricità e il problema della
Proposta di riforma del regime dei suoi che caratterizza il primi due del centrosinistra e pensato come un'azione conto che gruppi della proprietà immobiliari la proprietà immobiliare del paese
Non solo riforme che in qualche misura sono legate al processo di sviluppo sono riforme che cerca l'occhio pedestre intuire il potere tra diversi gruppi sociali
Per quanto la la proprietà degli elettrici costituiva in quel momento il la proprietà più solida quella
Che veniva trasmessa di generazione in generazione in cui veniva investita la Corte dei figli soprattutto delle figlie
E la proprietario dei suoli era largamente diffusa
Ecco
Questi problemi creano
Lei reazioni
Nella blocco politico sociale che aveva sostenuto la vicenda centrista che si e mio che emergeranno nella
Crisi del primo governo Moro nella giugno il ventisei giugno del mille novecento sessantaquattro
Nessuna di queste riforme così come era presentata costituita un passaggio utile o necessario al Paese Moro del discorso del di Napoli per il al congresso
Della sessantadue esaminare la vicenda della nazionalizzazione dell'energia elettrica con un atteggiamento di grande apertura
Non solleva obiezioni di principio
Lo valuta in relazione a i parametri economici per la industria elettrica
Si domanda se
L'industria elettrica per effetto di un regime di
Aziende che le rivali parti del Paese gestiscono non in modo unitario il settore
Abbia prodotto una carenza di investimenti e di capacità produttive
Ovvero se esista una
Sfruttamento monopolistico attraverso il modo con cui si formano Letta resta
Ovvero se ci siano inefficienze dovute alla mancanza di un sistema unitario di trasmissione e di distribuzione dell'originale
Si libera dei primi due problemi dichiara che c'è abbondante fornitura di energia elettrica che attraverso l'intervento di controllo dello Stato le tariffe non danno luogo
Sfruttamenti monopolistici
Si sofferma sul terzo punto riconoscendo che in certe situazioni
Il pieno sfruttamento delle economie di scala potrebbe essere reso più difficile dalla esistenza una pluralità di soggetti e la trasmissione non c'era ancora la reti nazionali di trasmissioni per la subito dopo
Esamina soluzioni diverse soluzioni di assunzione da parte dell'IRI della organizzazione della Grande Rete di distribuzione la possibilità attraverso la grande rete di distribuzione di fornire un mercato per impresa che raggiungano le economica e fiscale
è un metodo razionale di affrontare un problema che posto sulla strada del centrosinistra come pietra di rinuncia
Si dovrà sacrificare alla soluzione voluttà per limitare nazionalizzazioni laburista
La
Continuazione chiudiamo tecnico sulla problema per il settore
La conseguenza sarà che per vent'anni la Borsa italiana non costituiranno più un canaletti trasferimento nelle imprese industriali
Di capitale sì richiederà l'azione di sostituzione dello Stato attraverso i fondi di dotazione attraverso
Leggi di incentivazione di abbattimento dei tassi di interesse
Perché in qualche misura il processo e normati accumulazione è stato leso da un elemento instabilità politica che intervenuti
I tecnici il mondo di via filodrammatici
Per la commerciali italiane completa il quadro negativo perché
E si suggeriscono che la nazionalizzazione non dia luogo come era accaduto Inghilterra a un pagamento che rimetta in gioco il mercato cioè pagare i singoli portatori dei titoli delle aziende nazionalizzate ma invece gli ha luogo apra un indennizzo pagato ai proprietari alle società proprietarie degli impianti con la conseguenza che degli azionisti si vedono cambiare l'oggetto sociale senza possibilità di recesso e vengono affidati due mila miliardi due mila miliardi di lire nel tempo a personaggi abituati a fare la politica delle pubbliche utilità non a vivere nella stimolante e rischioso lavoro della industria mani
Qualche cosa di analogo accade per l'altro problema
Certo Italia aveva bisogno di intervenire a fare ordine al processo di riorganizzazione della urbanistica la cultura italiana per il tempo consolidata nelle pietre vecchie hanno abortito le nostre città hanno creato quartieri scarsamente visibili
Ma idea astratte
Tunnel carissimi amici collegi universitari hanno prodotto quella legge la legge sullo idea astratta di voler abolire insieme rendita assoluta e rendita nella di voler pagare apprezzi figurativi interpreti immaginando di
Di indennizzare i proprietari nei centri storici con una cifra che poteva essere cinque o sette volte il prezzo dei valori agricoli significava non capire che esiste un condizionamento economico dell'attività era
Accondiscendere al idea che può allineare nella mente di un urbanista sentirsi il l'urbanista del principe chi costruisce abili dal d'esterno delle città e non è condizionato tale mille scelte che in qualche modo si consolidano né il valore dei terreni
E tutto questo rimasto la legge sui petto
Con la possibilità di esproprio prezzi agricoli dei terreni per l'edilizia economico-popolare
E che una sentenza quindici anni dopo che la Corte Costituzionale dichiarerà incostituzionale
Ed è chiaro che
Pur non
Essendo
Coin pura assumendo Moro un atteggiamento possibilista ma non poteva non percepire la
Assoluta il praticità giuridica et economica di quel tipo di radicalismo che emergeva da quella legge
C'erano mille altri modi di affrontare il problema ma la volontà della sinistra socialista era quella di porre delle zeppe era quella di usare il centro sinistra per spostare
Decisamente sulla sinistra la società italiana
Indebolendo alcuni delle delle caratteristiche della organizzazione del risparmio e della proprietà del nostro Paese
Ecco questo mi sembra illa quattro dell'inizio
Potrei citare
Ma vedo che il tempo corre e le citazioni sono sempre una momenti perdita dell'attenzione
Il discorso di Napoli per quanto riguarda questa ispirazione riconoscimento che lo sviluppo è stato positivo che ma economia la iniziativa a carattere positivo e che occorre che ci sia una forte azione pubblica per raggiungere alcuni grandi obiettivi nazionali
E questi obiettivi nazionali sono quelli dell'allargamento più rapido del mercato nazionale quello della possibilità di coinvolgere anche le regioni del
Centro e del sud nel processo di industrializzazione che avveniva nella nord del
E qui comincia l'altra importante fase della esperienza
Il Moro a di fronte alla politica economica
Sia la multa una fase molto rapida di crescita negli anni precedenti al suo governo
Dal cinquantanove al sessantadue l'economia italiana si sviluppava un tasso del sette per cento
Così come verrà poi in Spagna alla fine degli anni sessanta sono qui miracoli in cui una struttura pre-industriale ma pronta a partire riesce a organizzare la sua prima fase di sviluppo
Era naturale che una fase di questo genere creasse
Possibilità di inciampo tensioni di disarmonie
Per di più era naturale che il sindacato volesse monetizzare la lo spostamento a sinistra dell'asse del Governo
Era accaduto
Nel trentasei in Francia quando il governo del Fronte popolare era stato accompagnato da uno a me da un aumento in un anno del quaranta per cento dei salari che aveva
Determinato una seria crisi finanziaria che porto a una rapida uscita di scena di Léon Blum
In Italia questa
Monetizzazione
In un momento peraltro in cui il mercato del lavoro
Il Viminale imbarazzi e tra i diversi mestieri in cui i meccanici cominciano a fare concorrenza sul lavoro sugli lavoratori uomini dell'industria tessile quindi esiste una situazione obiettiva su cui il sindacato gioca
In un tra il sessantadue e il sessantaquattro abbiamo un incremento del cinquanta per cento dei salari monetari accompagnato da un incremento del trenta trentadue per cento dei salari reale
E questo
A come perfetto un rapido aumento dei consumi difficoltà la bilancia dei pagamenti che per la prima volta nel dopoguerra presenta un dei cittadini cinquecento miliardi di
Prima che Moro prendesse il governo quella questa situazione viene rapidamente corretta dalla Banca d'Italia
Il trenta il trentuno luglio bella mille novecentosessantatré comincia una stretta del credito rapida decise che
Agisce rapidamente sul andamento dei prezzi che poi si trasferisce ai salari che determina per qualche tempo una fase di blocco della crescita l'economia italiana praticamente per un anno
Ristagna per poi ripartire a livello intatti annuali presenta sia nel sessantaquattro sia nel sessantacinque tasso di crescita del due per cento rispetto alla situazione precise
L'operazione
è tempistica
L'operazione permette di assorbire questa
Cossa spostamento nella distribuzione del reddito e quindi nella distribuzione tra consumi e Investimenti
Senza che ne derivino
Tensioni eccessive difficoltà la bilancia dei pagamenti difficoltà sul campo
Rimane in qualche modo un classico di politica di stabilizzazione
Ma per motivi in parte politici
Il problema si trascina nella nei mesi e attorno al maggio del mille novecento sessantaquattro
Qui forse che si sentono sacrificate per centro sinistra
Lo stesso ministro per il Tesoro farli emergere il problema della stabilizzazione che di fatto era già nelle cose chiedendo un sopra più di manovra prescritti
In parte giustificato dall'andamento del bilancio pubblico che nel sessantaquattro presenta per la prima volta una lieve risparmio negativo cioè le spese correnti sono superiori alle totale delle entrante
Ed è l'innesco di quella crisi politica di cui ancora ci mancano tutti i documenti per poter dare una giudizio compiuto in cui Moro eserciterà
La sua pazienza la sua intelligenza la sua capacità di assorbire spinte radicali
La lunga e dall'altra parte
Il disprezzo di Moro verso la polemica sugli omissis
Non cuochi
Rapportarsi alla intensità con cui il Moro cerca di risolvere la crisi del e sta del sessantaquattro
Eliminando se mai ci fossero state
Tutti i pericoli alla stabilità del suo disegno alla stabilità del disegno di allargamento della democrazia italiana di superamento nella fase centrista e allora in qualche misura le provocazioni dei giornalisti tre anni dopo per ricostruire questa scena appaiono Morocco e la
Una vendetta postuma contro i suoi avversari di quella giornata
Giornate difficili giornate in cui arrivavano sulla legge urbanistica pesanti giudizi dal Quirinale in cui si minacciava il messaggio dove soltanto il messaggio alle Canarie
Sul nell'ipotesi che quella legge pur nella sua versione ormai edulcorata dovuta al ministro dei lavori pubblici Piraccini avesse dovuto passare e come sembra che se c'è una giustificazione del disprezzo verso il mio amico un genio Scarpari di Moro tre anni dopo derivi dal fatto che e aveva difeso con la sua intelligenza e con la sua capacità politica di equilibrio
Perché democratico del Paese contro preoccupazioni che erano giustificate
Date le intemperanze della sinistra socialista è la posizione eccessiva anche la sinistra socialista per la sua intelligenza per la sua cultura esercitava nell'equilibrio interno del Partito Socialista
Ma era una battaglia vinta una battaglia in cui si trattava soltanto di eliminare qualche straccio e riprendersi appunto una vendetta postuma
E poi c'era il senso dello Stato Moro quel senso dello Stato che di fronte ai giochi Gambero negli anni settanta di far capire se ci sono i servizi che si debbono essere segreti non ci servirà entro se non funziona seccare
Nasce in quegli immensi
Il riformismo economico primo
Ed è un punto che in qualche misura ancora oggi una sua validità anche se è un riformismo sconfitto
Moro di fronte all'esperienza della stabilizzazione dovuta ahimè fatta nei modi tradizionali come si fanno le stabilizzazioni di fronte ai pericoli di infrazioni di difficoltà ma di lancio dei pagamenti lancia con una perseveranza che caratterizzava tutti i suoi interventi da allora fino al mille novecentosettantasei lancia ma proposta di una politica dei redditi
Cerca di convincere il sindacato nel suo primo discorso in cui compiutamente propone un accordo per trovare ex ante in anticipo un equilibrio perché l'equilibrio non si faccia attraverso pretese eccessive del sindacato e una politica monetaria che impedisce di finanziare il circuito economico a quel livello dei prezzi che sarebbe compatibile con i salari e da questa incompatibilità nascono massicce dosi di disoccupazione
Per difendere una politica della piena occupazione come discepoli di Keynes già nel mille novecentoquarantaquattro avevano scritto l'unica possibilità è una politica dei registi
Quindi chiede al sindacato
Se sia interesse del sindacato avere motivi momenti di accelerazione
Della dinamiche salariali per essere costretto poi come verrà nel sessantacinque Santo sessantasette a dover subire stanca che la vendetta del sistema provoca nella possibilità per il sindacato chiedere delle degli ulteriori aumenti salariali
C'è
Una continua modifica Bettoni degli argomenti attorno a questo tema di morte
C'è la preoccupazione preoccupazione che peraltro e la stessa che troviamo in tutti i governi europei del
Di togliersi la possibilità di intervenire con la scure né sul sistema economico
E questa
Tentativo di concertare
Prima che le cose accadano una politica che non sia inflazionistica che non crei Problemi per una spinta improvvisa i consumi anche equilibri della bilancia dei pagamenti ricordati di chi allora a differenza di oggi il Paese aveva le spalle al muro
Non c'era un mercato internazionale che finanziava qualunque indebitamento esterno del Paese
In quell'epoca era si doveva andare dalle autorità monetarie internazionali per aprire il credito e le autorità notavano a condizioni ben precise con prestiti che erano appunto chiamati condizione
E direi che
Questa
Esperienza
Di fronte a
Lo scetticismo e la avversione dei socialisti all'interno della maggioranza
Di fronte a un atteggiamento della sinistra che aspetterà il settantotto per porsi il problema della compatibilità ex ante della andamento dei salari con l'andamento della crescita del Paese questo è al mio apparire l'aspetto in cui il Moro si manifesta questa e allarga della crescita come crescita che insieme economica e crescita sociale questa sua funzione questa funzione della politica di cercare di conciliare le cose
Ecco questa idea che al Paese e necessaria questa crescita e h occorre tutto sacrificare acché questo avvenne
Sono capo in uno degli ultimi discorsi Moro quando
E numerate le difficoltà in cui l'Italia si trova negli anni settanta quanto sente scricchiolare i valori che tengono insieme la società italiana e
Dice che
E crisi di sviluppo e Cristina crescita
Di fronte agli guasti che la crescita economica produce
Aggiungerà la frase icastica ma anti sviluppo si può anche morire discorso presentazione del governo nel mille novecento settantaquattro il due dicembre del mille novecentosettantaquattro
E diventano sempre più pressanti in quell'anno terribile in quell'anno in cui Moro rimane sconfitto dalla politica economica dalla
Improvvisa
Valutazione della lira che avviene nella gennaio del mille novecento settantasei
E si chiuderà una esperienza si chiuderanno esperienza del centrosinistra
La lettera
Del segretario del Partito socialista scritta alla fine
Di quell'anno è l'elemento di inquietudine che determina nelle prime tre settimane di gennaio un forte drenaggio sulle nostre Riserve fino al momento in cui si presenterà
A palazzo Chigi il governatore della Banca d'Italia dirà al Presidente del Consiglio che ha appena vi serve per un giorno di interventi trecento milioni di risse c'erano stati errori tecnici
Nell'agosto
La pressione dalla Confindustria
E
Lo stesso lavoro del vicepresidente Ugo la Malfa
Avevano individuato di fronte alla a una recessione che era più dura di quello previsto Moro Sacchi ed economica abbiano nel settantacinque sarà un'economia senza crescita
E non si preoccupa nell'archivio del settantaquattro di inserire elementi di spinta nel sistema anziché affermerà
Una posizione che vi sarà continuamente ricordata politicamente per i socialisti percorso per l'intero corso dell'anno che è necessaria una politica dei due tempi proseguire nella stabilizzazione e poi ripartire
Moro si trova dunque a vita nell'agosto
Con la pressione di tutto il paese comprese le forze industriali compresi il mondo finanziario che premono per
Dare un spinta propulsiva al sistema e questo spinta su circa di concentrarla nei settori di esportazione si fa un errore soltanto
Sì occorre agli esportatori credito a condizioni tanto facili che gli esportatori hanno interesse a chiudere le posizioni in valuta
Per rimborsare la valuta e si consegnano lire la Banca d'Italia che qui fornisce
Di dollari o di marchi il gli esportatori quali usano dollari e marchi per chiudere le posizioni sull'estro in questo modo la Banca perde due miliardi e mezzo di dollari e si trova al momento all'appuntamento
Del gennaio senza riserva
Ci sono stati Rory che non credo fossero errori in qualche modo premeditati che hanno reso precario quel momento di passaggio
Ed allora per la prima volta i toni della persuasione lasciano uno spazio alla idea di meccanismi di intervento sulla formazione dei redditi monetari che siano autoritativo
Allora in quella crisi sì propone che venga posto un blocco per decretazione d'urgenza alla dinamica dei salari e degli stipendi più alti
Allora si propone che le impresa e che presentino aumenti del fatturato superiori alla norma siano colpite con un incremento delle imposte indirette
E Visentini gara quattro interviste in un solo giorno per sorridere sul tentativo di usare come allora era normale in America in Inghilterra la politica fiscale come politica di stabilizzazione
Ecco credo che questo affannarsi per dare un ordine razionale
A ciò si
E il gioco delle forze di mercato sotto il presidio di una politica monetaria stretta
Fosse giustificato con la preoccupazione mantenere il più alto possibile i livelli di piena occupazione
Negli anni Sessanta questo era stato possibile per gli anni settanta in Italia come all'estero i salari non rispondono più a nessuna
Inciso nessuna variabile dicono
Le variabili della persuasione crollano i sindacati nel corso degli anni del settantacinque introducono meccanismi di ulteriori indicizzazione che provocheranno poi la
Vicenda inflazionistica degli ultimi anni settari
Questo mi pare eh ciò che
Mi sembra l'insegnamento in Moro che si scrive in questa grande vicenda venne politiche di controllo troppo ambizioso della congiuntura
In questa grande vicenda in cui si ritiene di poter utilizzare la politica di bilancio la politica dei redditi per poter assicurare alla economia uno sviluppo
Ordinato
Politiche in qualche modo che nascono dalla preoccupazione degli uomini in quel tempo che non si debba ripetere l'esperienza degli anni Trenta c'è la ossessione in c'era in tutti noi l'ossessione
Che anche la più piccola accaduta passo nella crescita economica potesse riaprire la vicenda della stagnazione degli anni Trenta
E qui sta la moralità attorno a questo riformismo economico che ci sembra oggi troppo ambizioso troppo esigente sappiamo un poco di più della economia sappiamo che non si lavora di Tacconi lui punta per cercare di guidare
E però
Rimane a noi oggi il senso di una carenza di una incapacità di dare una direzione alle cose per l'economia in relazione alle vicende della politica
Ci sembra che le ricette economiche siano in qualche modo casuale prodotte dalla
Occasione deformarsi di consensi attorno a questo a quella misura
E in qualche maniera la polemica degli anni ottanta che ha bloccato ogni iniziativa quella sull'equità delle misure di
Al risanamento finanziario del Paese ci sembra abbia una sua anima di verità non ci siamo messi d'accordo su quali valori vogliamo rispettare chi qual è il nostro concetto di e quinta
Che cosa dobbiamo conservare e che cosa non dobbiamo conservare delle politiche sociali che si sono un poco disordinatamente cumulate sulla nel nostro Paese in questi anni
E allora c'è questa tendenza lavorare di scalpello
O di furberia presentando piccole misure enti
Che ritardano o anticipano il pagamento di un'imposta o di una speso o si scaricano sui nostri sindaci mentre magari il generale dall'Anas prevedono decine di migliaia di miliardi di nuovi Investimenti
C'è insomma una mancanza non violi programmazione ma di ordine politico morale nelle nostre scelte
E questa mancanza mina il consenso ed ha luogo questa fila di Penelope che si fa esibito fa e non per niente quella concentrazione magari nevrotica di volontà di ordine nel nostro Bilancio espressione della incapacità di una classe politica di governare deficiente per il Paese
Perché in qualche modo non s'non abbiamo affrontato il problema
Noi sappiamo tutti che ci vogliono due milioni per ogni famiglia per poter risanare il bilancio dello Stato e quindi e una dimensione estremamente pesante
Ma cerchiamo furbescamente i non inserire in modo razionale
In una visione di ciò che è giusto e di ciò che non è giusto cerchiamo invece di dire che ciò che è politicamente fattibile nell'orizzonte di pochi mezzi come conseguenza
La disaffezione verso la politica a una sua ragione di essere
Diceva Dostoevskij che non si può perdonare a chi fa vergognare un uomo del proprio Paese
La stampa internazionale guarda al nostro Paese come lo strano Paese paese delle contraddizioni il paese della non politica
Ecco a me sembra che in queste nostre dicendo
In cui siamo rimasti l'unico paese tra i Paesi industriali a conservare di questo grande ciclo inflazionistico degli anni settanta quasi integri tutti i problemi e tutte le difficoltà
Ci sia questa radice della carenza di una politica con un orizzonte
Siamo sincopati sul ritmo dei nostri governi sul rischio sul ritmo delle nostre
E non c'è nessuno che se che ci aiuti almeno magari su un piano puramente retorico puramente il discorso politico a stabilire un rapporto tra gli interessi e i valori tra i costi e i benefici
Nino Andreatta per queste
Illustrazione e adesso do la parola al senatore Colajanni della prima testimonianza
Allora con molto
Io
Io mi ero preparato questo incontro facendo una scelta molto precisa rinunciando in partenza ad esprimere un'opinione sistematica un un un giudizio complessivo sopra il il pensiero economico il pensiero e l'azione di Aldo Moro in relazione all'economia per concentrarmi sub due osservazioni particolarmente
Una di carattere generale quello che riguarda il modo come a me sembra Moro abbia visto il rapporto con l'economia e secondo di verificare questo modo di procedere in relazione ad un fatto molto preciso
Che è quello di cui anche Andreatta ampiamente parlato
Emblematico ma non sono emblematico
Un nodo autentico dalla storia del nostro Paese che la crisi del sessantaquattro
Ho fatto bene a operare una scelta perché non avrei mai potuto fare la connotazione del pensiero di Moro meglio di come l'ha fatto tratta quindi Dio credo che in quel famoso fortunato ad operare questa scelta
E quindi
Andò in questa direzione
E quando cerco di riflettere sul modo come Moro concepiva il rapporto con la politica mi viene un paragone molto semplice e immediato
Togliatti
Togliatti al punto otto sul Polito in corso
Anche noi avvertiva nel si avvertiva nei confronto dell'economia
Una specie di di rapporto come dire discorde
C'erano molte cose che stride emana delle Annales di Togliatti del riguardano l'economia perché era convinto che l'essere il tutto politico
E dominante nella situazione nel momento in cui ci si trovava in cui svolgeva la sua azione la sua azione politica
L'osservazione che io faccio e in questo senso la faccio all'ONU
E all'altro
E che
Il primato della politica inteso in questo modo
Deve essere verificato nel concreto delle situazioni
Non è un assoluto a cui Sempre Gigi Ponti
E c'è un altro singolare punto di collegamento ha fatto ricatti e Moro
Ed è non solo la concezione della mediazione
Ma oserei dire persino qualche cosa di più
Il gusto per la media siamo la geniali la e
Con cui il processo di mediazione nelle mani nell'una bella né dall'altro procedeva
Intini questo io credo che dobbiamo cogliere elementi
Quale fu il limite della mediazione di Togliatti
Togliatti si trova a mediare fra due cose completamente inconciliabile in un certo senso cioè alla sua conoscenza la sua va
Poteva non tener conto
Ma non solo il legame di ferro
Ma anche il condizionamento che deriva dagli umori dei sentimenti dalla formazione politica culturale delle masse dei lavoratori italiani che irrompe in mano nella scena politica del Paese come protagoniste per la prima volta nella storia d'Italia
è un orientamento estremista
Badate quanti operai volevano fare come in Russia in quel momento lasciarono in testa Corriere
Togliatti doveva mediare fra tutte queste cose
Era possibile certo era possibile lo fece dette alla porta questa democrazia però si fa complessa
Però ci pagò un prezzo lo pago al movimento operaio in una certa misura lo pago anche la storia del nostro Paese s'
Moro aveva il senso
Che l'Atenas formazione democratica del Paese
Non potesse andare avanti
Se no non attraversa un bene top graduale continuo soprattutto gestito processo di trasformazione
In cui era essenziale in questo disegno tenerne in mano tutti i fili non lasciarsi scappare nulla per potere
Lanciare in ogni momento la fase degli opposti estremismi
Non è una frase volgare
A pensar bene
Concetti alla mediazione
La mediazione decide per forza espungere gli opposti estremismi per costruire una linea in cui
Andare avanti
Non è una frase
Ma ancora una volta il punto è
Questo processo di mediazione
Va verificato nei contenuti e per questo allora
Occorre come dire io non saprei bene come definire occorre un armamentario politico culturale una storia la formazione occorre
Un intellettuale collettivo che sia capace di Paola cogliere tutti gli aspetti della cosa in gioco
Perché non c'era in possesso e che nessuno che sfugge e che nel momento in cui la mediazione dovesse diventare
Tota politica
No allora a questo punto mostra la corda e cioè alle contraddizioni successive che si pagano non successivamente
Che si pagheranno si fa
Ecco qual è il punto su cui io credo dobbiamo riflettere perché anche in questo
Che cosa è accaduto a me pare che nella storia del nostro Paese se mi consentite il Cicip ritornano alla fine
Che questo concetto di per sé
Elevatissimo della mediazione caratteristico per la personalità politiche più forte che la seconda metà del secolo abbia avuto nel nostro Paese delle due per più forti personalità politiche
Che la l'Italia abbia avuto nella seconda metà del secolo ventesimo
In tutti e due
Questa eredità
è andato in un certo senso scadendo
L'idea di mediazione
La forza del reale funzione dalla politica la mediazione
Che cosa è andata diventa
Quando dobbiamo constatare ovviamente di azione di oggi
E della natura dalla forza che dovrebbero essere mediante oggi c'era forse quindi qualche cosa all'interno e questo concetto spesso su cui noi dobbiamo riflette perché il concetto di nel mucchio ripeto nobilissimo politicamente decisivo senza dubbio
Accantonato dopo una cosa
Accantona troppo la necessità del fatto che in determinati momenti
Di Crodo Six alta non c'è niente da fare
In determinati momenti le decisioni bisogna saperne prendere e ci sono pure momenti in cui la mediazione non sono possibili
Questa questo la riflessione che vorrei fare sopra l'Esper
Naturalmente una cosa è
Quando sono in gioco questione
Di vita o di morte
E la mediazione non sono più possibili quando è in gioco il destino la democrazia
Se vogliamo
Evitare di arrivare a questi momenti
Si tratta di sapere che ci sono poche ore dei momenti preliminari in cui le scelte bisogna pur farlo
E no no pagando queste scelte
Non si fa altro che avvicinare ancora quella in cui la posta in gioco di metodo
Ecco la mia domanda è la domanda che io pongo vero ma pone a se stesso marcatori capozona avvocato meridionale come ma Kafka perché lo pongo un po'perché perché tutti ci possiamo perduti tutti ci possiamo riflettere non dobbiamo avere fosse tutto il più coraggio nel Permiano eternamente in determinate occasioni
Sapete che la mediazione per importante per rilevante che sia
Deve in certi momenti comportare l'assunzione di responsabilità
E che non è vero che le rotture sono sempre catastrofi
Come importante nella direzione sono importanti anche per tutto importante che ci sia la cosa decisiva più decisiva ancora l'importante è che ci si è quella capacità di ragionare che permette di tenere in mano il fico tali sporco sissignore il filo della storia e non semplicemente foto aveva questa situazione sapeva di tessere il filo dalla storia come lo sapeva Togliatti
Ora non pensava certo a fare la mediazione cose cartoni Burt
Morleo pensava che in questo che è la cosa che era in gioco era all'entrata dalla classe operaia nella nella nel governo dallo Stato la piena assunzione di responsabilità democratica responsabile Benevento da questo punto di vista la sua uno dei uno del del del suo testamento una parte del suo testamento politico tipico da questo punto di vista facendo in Iraq sapeva di tessere il filo della storia come sapeva che fa lo togliamo
Ci sono dei momenti in cui il primo dalla storia si teste non esclusivamente
E questo se mi permettete
Vorrei cercare di vedeva qui ahimè subentra la mia natura piuttosto
Come dire tendenzialmente soporifera noiosa per quanto riguarda la mania dell'eccitazione
Ha citato ai spunto le citazioni
Io se esistono io difficilmente resisto alla tentazione di gettare i numeri
Forte mi hanno detto ma tu sempre numeri dieci
E si io dico in nome
Perché fai sir parlare
Infatti poi sono quelle che è infatti si vestono di numeri se si parla di economia
Va bene a fare altre cose
Ma se parliamo al collega non possiamo farne a meno
Di parlare di Pardi di riferirci alle nove io voglio farlo riferendomi alla cosa ripeto di cui anche Andreatta ampiamente parlato
Che l'episodio sessantaquattro che non è un episodio
Il sessantaquattro è una svolta decisiva nella vita del Paese
Lo è decisiva per tutti perché il sessantaquattro è una cosa molto semplicemente
E
Il risultato
Conseguito dalle forze conservatrici
Di fare in modo che il centro sinistra fosse una cosa diversa
Ma quello che alcuni diadema Marconi volevano altri sparavano e forse cioè che forse l'inizio di un processo di riforme di trasformazione dal paese
Sessantaquattro se no la fine di tutto questo quindi e la cosa non ebbe avevano avuto conseguenze nella storia del Paese
Ha portato per esempio il fatto che il Partito socialista abbia subito allora questo processo
Ha portato in definitiva un indebolimento fa parte del partito del partito socialista
Perché non è stato possibile fare a Craxi e quello che ha fatto Mitterrand cioè per tempo l'assorbimento in un partito socialista forte di un partito comunista
Che pure aveva radici profonde un albero che in Francia Partito Comunista d'essere vicina lo profondo e quello francese ma perché non è stato possibile
Perché da sessantaquattro in poi il Partito Socialista è stato meno credibile per poter fare questo per
E si è fatto né si viene a dire questa fu la responsabilità dei comunisti quale
Dovevano dovevano che cosa
Dovevano farsi assorbire dai socialisti e perché mai
Nessuno ha contestato né alla Democrazia cristiana ad altri partiti di cercare di portare avanti se stesse le posizione del proprio partito credo che questo può insomma la buona fede se riconosce a tutto si può anche riconoscere ha tutto il diritto di difendere se stessi
Che dovevano fare i comunisti
Io qui ho una una citazione precisa per esempio quello dall'accordo fra i partiti per la formazione del governo Moro
In cui si dice che tra delimitazione della maggioranza è una condizione imprescindibile per raggiungere
Per raggiungere il
Sottolineano in modo essenziale è particolare la S anziché sostenere in modo particolare la essenziale significativa dei costi delimitazione della maggioranza di governo
Il che vuol dire che i volti dei comunisti sulla misura giusta
Facevano schifo
Questo coltello questa frase che dovevano fare poveretto scusatemi che dovevamo fare
E quindi non si può pretendere ci potrà prendere questo
Entrambi insieme però a che cosa serviva ecco qua concetto della mediazione
A che cosa serviva a questo tipo di delimitazione serviva a rendere accettabile alle forze più conservatrici la collaborazione con i socialisti
Per questo si appaga con prezzo
Per questo si è pagato intreccia un prezzo elevato ed è si è visto anche in quell'epoca direttamente nel mille novecentosessantaquattro Serviço per sia visto che all'epoca
Qui c'è un problema che anche qua si pone merita qualche elemento di riflessione forse potrebbe
In questa idea della mediazione
E anche in questo come dire in questa freddezza nei confronti della dell'economia non arriva appunto dire sopravvalutazione dell'elemento politico c'è una tradizione culturale italiana
Perché la tradizione dalla classe politica italiana
Ed è una tradizione che umanistico giuridica non è di informazione e formazione diciamo scientifica di economica scusate ma la parolaccia concertistica
No questa
è molto raro nella storia del nostro Paese che ci siano personalità che abbiano un uomini o delle cose dell'economia e contemporaneamente lucidità e capacità di penetrazione politica
Io la conosco solo due
Ezio Vanoni
Di cui permettetemi di dire mi pare che la Democrazia Cristiana
Farebbe bene a ricordarsi di più a me pare che così perché badate Vanoni Andreatta lo ha collocato in un certo modo ma non era qualcosa di più ampia di quella cosa sapeva una Vanoni aveva capito per esempio che la continuazione di quello che io ho chiamato il riformismo democristiano comportava anche una necessità di cambiamento politico e non la vedeva in una concezione di strumentale di assorbimento dei socialisti nel governo ma lo vedevo come un rapporto
A trecentosessanta gradi su un arco più ampio con tutte le forze
E l'altro Ugo la Malfa
Io vorrei aggiungere per qualche termine aggiungerei a queste Giorgio Amendola ma non mi sento di farlo fino in fondo perché su momenti decisivi Giorgio Amendola superamenti
Ritornava
Ad appoggiare la concezione poi
Ma pigliate per esempio alla concezione di Ugo la Malfa
Io qui io qualche dubbio su una cosa che ha detto Andrea
Che cioè la concezione della programmazione allora
Forse è stata vista prevalentemente come dire
Sul terreno della ripartizione
Il pensiero di Ugo la Malfa no a questo proposito è molto chiara
La condizione per potere mantenere un elevato il ritmo e il tasso di sviluppo e che si rilanci un processo di accumulazione questo siamo tutti e questa è la
E la mamma fatti finalizzato alla programmazione alla ripresa del processo di accumulazione collocava il mezzogiorno
Non come
Richiesta di perequazione di giustizia o di aiuto di Patti sottosviluppate del Paese ma lo collocava come momento come leva per così dire maggiore il processo il rilancio dall'accumulazione
Quindi è
La programmazione veniva concepita però fino in fondo dava un'altra ecco qual è il punto perché Ponte poiché
Dalla mamma non da tutti non da tutta la sinistra non da tutto il governo
Non da tutto il governo chiosa fosse stato un Vanoni fosse il rapporto avrebbe potuto chi lo sapete effigie di qui siamo sul ma c'è troppa equilibrio parla ma
E le il
E questo c'era il dubbio perché era indubbiamente
C'era indubbiamente l'attacco completamente diversa amo alla realtà dei fatti
Del sessantaquattro e quando andarono come dice esattamente come dice esattamente come ha detto Andrea però io credo che qualche brevissima considerazione qualche pesantissimo numero credo che dobbiamo credo che dobbiamo aggiunge beh nella lettera di Colombo io debbo dire ho ceduto alla tentazione sono state ero felicissimo di perché avevo letto nell'invito che qui gli altri due testimoni oltre a me sarebbero stati epilogo Longo e Antonio
Voi capite vedere assieme la vittima all'esecutore materiale sarebbe stato bellezza sarebbe stato bellissimo guarda
E poi siccome non si può fare non si possono avere una cosa può costare adatta alla in absentia dell'uno da qua dello dalla
La lettera bomboniera molte cose all'italiana BCE il primo dice alla prima indiscrezione sulla lettera di Colombo messaggero del ventisette maggio
La previsione più realistica continuando così la cosa è di un conguaglio breve scadenza naturalmente a questo punto comincia in USA obsoleta cosa all'italiana l'ho detto non ho detto mi smentisca Robin smentisco esso sequestrato
Per la libertà e l'aveva lasciato fare questo breve lasciato trapelare questi lasciamo perdere che son malignità che io non sapevo allora salumi quindi quindi come Cobas
Come collasso
Se confrontiamo l'andamento dell'economia italiana e non sopporta dunque queste cose se confrontiamo l'andamento dell'economia italiana con l'andamento degli altri paesi degli altri paesi europei in questo momento
Fin sessantaquattro economia italiana ci trova veramente al di sopra di tutta l'opposizione tutti gli altri Paesi europei
Atto secondo Asquini
La bilancia dei pagamenti certamente va be'mance dei pagamenti era un problema
Però tutto va inquadrato il portato dentro le necessità dell'economia reale
Dentro la necessità che l'economia reale
La via per affrontare il problema poteva essere una sola
Quella di intervenire sull'economia reale per contenere la domanda entro un certo entro certi limiti ma facendo in modo proprio per realizzare le cose di cui ha parlato ombra che non venisse messo in discussione il tasso di accumulazione
Proprio e tutto questo potesse avvenire dal lato dei consumi non da un lato degli investimenti perché tutti dicevano in quel momento essenziale l'inflazione nasce perché c'è una discrepanza fra domanda anche Moro diceva fra domanda e offerta
Ma si può accettare benissimo una politica di congiuntura
Che consenta i due tempi sono fanno parte della normalità dell'azione politica Andreatta sa bene che non sono certo io mettere da parte la costruzione dei due tende a condizione che i tempi siano veramente due non seducono solo però
Proceduto con uno solo ambedue tende vanno benissimo purché siano davvero due
E quindi che vengano avviate certe cose al contempo
Beh io qui in avanti quasi tutti i documenti dell'epoca dai discorsi di Colombo dico discorso dei compensi tutti dicono dobbiamo fare in modo
Che sia editi un aumento della disoccupazione
Fra il mille novecentosessantatré del mille novecentosessantacinque
L'occupazione in Italia diminuisce di novecento mila unità
E bisogna arrivare al mille novecentosettanta nove
Settant'nove perché l'occupazione in Italia ritorni va bene del mille novecentosessantaquattro
Quindi questo stato
Perché si è fatto l'intervento ci ha fatto tutto parlato degli investimenti
Questo perché questa è la verità e costante le conseguenze poi
Guardate che cosa succede mettendo a confronto
Due periodi il periodo dal miracolo vero e proprio
Quello degli anni cinquantotto sessantotto ed il periodo successivo sessantaquattro settantuno settantuno è un buon periodo perché la serratura poi cambia tutto
Guardate come cambiano percorso
Variazioni percentuali medie annue dei due periodi il reddito nazionale lordo
Nel primo periodo serie cinquantotto all'anno per la media cinque venticinque fai sessantaquattro settantuno non è niente male
E un tasso di crescita molto elevato Borbone
Con la condizione con la condizione che Maturana si vanno delineando
Produzione industriale già la cosa cambiano
Perché proprio in quel periodo
Un'altra le conseguenze del tipo di scelta fa
Che l'espansione del reddito comincia ad essere premiata non dall'industria come era prima
Ma comincia ad essere trainata dall'occupazione nei servizi e dalla pubblica amministrazione potremmo lamentarci se potete al momento comincia l'indebitamento dello Stato eh no sono cose che non sono accompagnate con questi
Produzione industriale quindi non è tredici nel primo periodo sei a quarantadue nel secondo
Quindi
Produttività dell'industria rimane più o meno lo stesso
Certo rimane più o meno la stessa l'aumento non rimane più o meno lo stesso sei e undici e cinque novantuno
L'incremento dell'industria diminuisce perché diminuisce l'incremento dell'occupazione che infatti era del due virgola zero tre per cento l'anno nel mille novecento nel primo periodo e dello zero virgola trentacinque per cento ma secondo me e
Quindi la produttività continua a rimanere all'amata e questo spiega
Il mistero di quell'epoca perché mai
Perché mai
Il periodo dopo sessantaquattro contrassegnato dalla maggiore spazio espansione della competitività economia italiana che esporta una grande quantità
Dei prodotti che riescono a compensare le importazioni italiane
Le importazioni italiane
è successo a compensare anche l'esportazione del capitale che avevano l'aspetto a livello estremamente materiale per l'esportazione di banconote
Che venivano portate svedesi hanno battuto ricorderà in quel periodo basco dall'incontro alla banca di tale quelle borse all'abbandono al piano terra
Quei
Già perché i salari erano aumentati
Già perché mangiano più carne questo metteva in discussione la bilancia dei pagamenti Anna Colombo gli avrei ricordato una trasmissione televisiva in cui comparve per spiegare
Che prete di patate avevano le stesse quante tale capolinea di un etto di carta
Ecco
Ma cala non so il ricordo la patata acuti patate parla e me ne guardo e me lo ricordo una tempesta ma se io la targa la mangio una volta alla settimana pure quella me con la lava
Qui non è che
Malgrado questo aumento di salari la produttività continuava ad aumentare in modo tale per cui i prodotti dal continuavano a rimanere competitivi
La riprova in quanto l'argomento dell'aumento dei salari fosse irrilevante
O meglio fosse rilevante entro determinati limiti dato dalla continuità dalla competitività
Che continua ad arte per quel e nemmeno ci fu un processo di nemmeno quello che un'epoca in cui la linea svalutata fallita in quell'epoca abbastanza a livello costa
E con la conseguenza di quella scelta che fu fatta per ragioni politiche
Perché bisogna cambiare il centrosinistra c'erano altri mezzi per poterlo fare
Ci sono altri mezzi e banalmente
Qui non è vero che nessuno se ne accorse voglio citare un giudizio di Raffaele Mattioli
Su quella congiuntura
Solo marginalmente
Il problema nasce dalla cosiddetta congiuntura
Solo in casi ben determinate la congiuntura Potì sua vera da nuovi investimenti produttivi
Questi sono dettati da un'esigenza di sviluppo che si fa luce acqua attraverso alti e bassi del ciclo economico
Non bisogna confondere come si fa troppo spesso le difficoltà che nascono da un'oscillazione della temperie economica con quelle dovute invece ha necessità profonde di crescita ed è stata la bellezza
Poco
Non confondere queste due cose
Questa insana confusione non può condurre che a una letale rassegnazione o un'eco il comico assalto ai mulini a vento
Eccoli i due opposti estremismi
In materia di politica economica in quel momento
Nel decennio che estate richiudersi sia svolto in Italia un processo di trasformazione economica molto più profonda e più basso di quanto ne abbiamo contezza il paese si avvia ad essere un Paese industriale in senso moderno
E poi dice
Ovvio questo miracolo quando il miracolo apportata da alcune sue logiche conseguenze in primis
Avvicinamento al pieno impiego i suoi effetti tra cui revisioni Salaria rafforzamento dei sindacati azione incalzante dei partiti di massa fermenti di nuovi rapporti di potere
E continuata ostinazione a non voler capire o a mostrare di non capire sì addossato tutto alla politica il ceppo diabolico che chiglia distrugge il miracolo tutto è diventato congiuntura
E gli osservatori l'opinione pubblica gli economisti di professione
I politici in vena di diagnosi scientifica sono rimasti privatizzati stregati inorriditi dalla Medusa della congiuntura
Questo è quello che accade
Ma io credo no a questo punto
Bisognava assumersi la responsabilità manate l'episodio dalla congiuntura non è isolato casuale
La cosa agitata
Da
Da Andreatta riguardo la nazionalizzazione dell'energia elettrica
Del tutto esatta
Si tratta di stabilire per l'accordo sul canale
Per questo cui racconta
Via filodrammatici e così via
Portarono verso la soluzione che fu che copre le conseguenze della propria conseguenze sulle conseguenze del cui di cui ha parlato a Brea
L'esecutore materiale fu l'allora governatore dalla Banca d'Italia
Perché era stato raggiunto colloca l'inverno e aveva e ci sono il il governo Fanfani
Aveva già optato per la soluzione
Del rimborso delle idee sionisti attraverso titoli ed è stato che non avrebbe potuto sconquassato i mercati finanziari in quel momento anzitutto ha più libertà dal gruppo qualche lievito con l'intervento del governatore dalla Banca d'Italia
Esposto nell'altra direzione e anche a questo ma in una certa direzione
Anche questo fa parte anche questo fa parte
Del ragionamento che voglio concludo perché ho già preso
Concludo perché ho già preso troppo tempo troppo tempo per per questi
Ma la merla
L'insegnamento da trarne io credo l'insediamento da teme io credo che debba essere proprio quello che avevo detto proprio quello che avevo detto all'inizio
Nei momenti di svolta
Quando si avverte che ci sono momenti di svolta bisogna sapere
Assumerà la responsabilità
Ebbene centrosinistra era uno di quei momenti di svolta che non so se quello che viviamo attualmente
Può essere definito come uno di questo momento
Penso che i segni e ci spingono usare
Che ci inducono a pensare che sia in gioco qualcosa di profondo nella vita del nostro Paese aumento
Che i sintomi di questo penso che vadano penso che vadano aumentando tutti sentiamo
Il logorio delle istituzioni e tutto sentiamo anche il logorio degli uomini
Sì anche ben chiaro abbiamo parlato di Togliatti e di Moro
Ma
Speriamo di tutti di ritrovarci qui tutti pone decina d'anni tutti quelle che che siamo qui vediamo che cosa potremmo dire degli uomini che ci stanno oggi sulla scena
Tutti ovvero avvertiamo quindi che c'è qualche cosa di di di
Dica che deve che deve fare che deve fare faccio
E abbiamo bisogno invece anche delle assunzioni dell'assunzione di questa di questa responsabile di questa responsabilità
E abbiamo bisogno qui io sia permettimi Andrea Ca'
Io qui avverto un bisogno quando dico dice questa mancanza questo piatto fra la cultura economica la cultura politica dalla classe di
Io penso che tutti quelli che sono in grado di fare qualcosa dovrebbero
In questo momento
In questo momento
Anche tutto quanto è in loro potere cose piccolissime insignificante che posso fare può fare uno come me del tutto
Irrilevanti ma le cose molto più serie che possono fare uomini come Andrea
Per andare in questa direzione perché non è vero quello che diceva che insieme a lungo periodo siamo tutti
Non è vedere
Sopravvivono a quelle che apparivano erano in un certo senso lo fanno cambiare quindi bisogna guardare verso l'avvenire
Non è vero questo
E poi nel breve periodo siamo tutti vicini
è stanco abbiamo tutto il breve periodo di calma dobbiamo appiccicare un governo che debbo mettere al ministero dalla posta per pagare a un altro decreto debbo fare una cosa di questo tipo così non si governa non si guarda nemmeno va bene
Questa
Lei perché io siamo tutti c'è e possiamo camminare soltanto disastri
Se lo sforzo in questa direzione non si fa
Ecco l'insegnamento che io che avere
Dall'esperienza della vita dell'intervento timore perché va beh se non aveva
Lo dobbiamo prendere come punto di partenza per arricchirlo sulla base dell'esperienza per vedere che cosa fa sulla così che stanno davanti
Io però permettetemi di dire che vorrei
Se ringraziare nel ringraziare voi ringraziare voi per avermi dato questa occasione
Questa sera abbiamo fatto tanti discorsi sul primato della politica
Io ho sempre nel mio piccolo precarietà consistono nel derby col quasi irrilevante primato dalla politica ci ho creduto appunto
Di essersi impegnato con quello che a quei tempi per carità si chiamava affari rivoluzionario di professione
E avete fatto quindi figuratevi se io non ci credo al primato dalla politica
Poi questo primato l'abbiamo visto
Cambiare cambiare natura arricchirsi decadere
Decadere
E be finché a un certo punto
Come la politica espunto cosa posso fare sua politica mi ha espunto sede decano nero fatto per questo pazienza
Debbo dire che però mi mancava un po'di più
Mi manca la possibilità perché vedete scrivere già una cosa diversa
Le manca la possibilità di vedere tanti volti attenti qui davanti che pensano che ragione sentire e cercare di capire il filo del ragionamento scusatemi se parlo così che passano alla vostra testa sentirlo avvertirlo
Non c'è bisogno che pensiate tutte nello stesso modo pensate come me tutt'altro quello che conta più come la politica democrazie
Questo è stanze beh questo mi manca
Ne mancano debbo dire la verità
Io credo segnalate
Perché io mi sentirò molto meglio andando andando via da un incontro con Walter
No credo che tutti possiamo essere d'accordo con di cose che c'ha detto Colajanni ma certamente tutti siamo d'accordo con la tensione con la quale Colajanni appare lento e con l'invito Pirelli ci ha fatto ad operare ciascuno di noi in piccola responsabilità piena perché appunto abbia a riprendersi appunto perché la politica abbia a riacquistare quel valore che salvaguardia ad espungere nessuno ma anzi abbia impegnare tutti e pungenti esclusive si senta talvolta impegnato l'amico cui adesso questi Magna
Io desidero scusarmi anzitutto la mia testimonianza sarà molto Preve anche parte improvvisata amico Salvini ha avuto la gentilezza e lo ringrazio di invitarmi a partecipare a questo convegno mi sento molto onorato si inserisce in una serie ormai prestigiosa Vieri evocazioni della figura e dell'opera di Aldo Moro ma io non potrò incerto vedere le cose sale dal medesimo punto di vista compiutamente professionalmente economico come lo hanno hanno viste
Gli amici Andreatta Colajanni
Do ad ogni modo parlare di Morro significa sempre salire ai vertici della storia non solo della democrazia cristiana
Ma della vita democratica nazionale
Per rianimare la speranza
Che pur nelle mutate circostanze il presidente posso non essere troppo indegno dell'ispirazione ideale nei comportamenti pratici e gli esempi di grande al e alto respiro che egli ci ha lasciato ha detto giustamente Colajanni moroso sapeva tenere in mano il figlio della storia io non posso contribuire però a documentare l'opera di Moro segretario della DC uomo governo nel campo della politica economica
In modo diretto ma solo in via indiretta
Confermando peraltro in linea di massima quanto sentita già così egregiamente esporrebbe all'amico Andrea tra
Io potrò forse accentuare altri elementi aspetti della sua attività dall'essere stato per esempio per cinque anni ministro della pubblica istruzione con Moro presidente del consiglio
Posso confermare addurre confermare
L'attestazione di retta io c'ho un merito di ordine generale in questo campo
E cioè nella sua ragionata consapevolezza per l'esigenza di una attenta
Misura di irresponsabilità nella gestione della finanza pubblica nel senso illustrato da Andreatta anche per il Complesso delle divertisse esperienze
Cristian sociali cristiano ma devo anche attestare il suo illuminato pressanti orientamento di fondo ad assecondare promuovere con questa politica economica un sempre più largo un adeguato sviluppo sociale del Paese prevede infatti che a me compete a ricordare indici specie che in quei cinque anni dal sessantatré al sessantotto con l'applicazione del piano triennale di sviluppo della scuola
Che era della fine del sessantadue e il Governo Fanfani fu applicato poi e con la presentazione e approvazione dell'analogo analogo piano quinquennale e delle leggi per l'edilizia scolastica universitaria è dell'assistenza semidistrutto eccetera il Bilancio del ministero della pubblica istruzione divenne il primo Bilancio dispensa dello Stato italiano
Veniva così soddisfatta insieme stimolata quell'impetuoso la domanda di espansione dell'istruzione di tutti i livelli
Che caratterizzò quel periodo dalla nostra vita nazionale bene questo si tratta
Credo di un evento storico
Dei governi preceduti dall'onorevole Morri ed è il suo indirizzo nella gestione della spesa pubblica secondo un orientamento di solidarietà sociale
Che il peraltro aveva già coltivato con il ministro della pubblica istruzione negli anni precedenti
Sempre nel quadro della visione che è stata qui illustrata dall'amico Andrea
E aggiungerei non a caso qui forse ora vorrei qualche
Così prospettiva
Qualche punto di vista un po'diverso nel vedere lo svolgimento degli avvenimenti da quello che è stato illustrato da Andreatta e anche da Colajanni
Il caso aggiungerei
La presidenza Moro in quella legislatura
Su cui dure sono le crisi di governo
Ma entrambe in materia di scuola
I abbiamo sentito accennare questi aspetti finanziari eccetera
Forse nella ricostruzione bisogna tener presente anche questi altri aspetti dirò una parola merito tutti sappiamo quanto gli argomenti escluderà la scuola
Ad essa connessi siano delicati che ormai direi in maniera anche arcaica
In Italia visto che le altre nazioni d'Europa le hanno ormai risolti da tempo
Nei rapporti tra le forze politiche anche di maggioranza
E allora lo erano ancora di più per la centralità cui era assunto il tema della scuola
Dai governi Moro
Voglio anzi proprio ricordare l'occasione per cui a Natale la crisi del sessantaquattro qui ho sentito ricordare la crisi del sessantaquattro io non contesto minimamente che ci fosse tutto questo sottofondo di natura economico-finanziaria
Ma la crisi è settantaquattro sessantaquattro come quella del sessantasei sono nate entrambi in materia scolastica
E non ricordo
Volevo anche approfittare c'era Giolitti per rendere omaggio alla sua saggezza lei era ministro del Bilancio
Comunque lo ricorda ci trovavamo nel periodo della prima applicazione della legge per la scuola media obbligatoria che era nel sessantadue cui grande significato sociale non ho bisogno di illustrare ci parve allora opportuno rispondere all'esigenza di favorire le condizioni di soddisfazione a rapida dell'obbligo anche incrementando
Di qualche milione cento milioni
Il capitolo già esistente da gran tempo nel bilancio Pubblica istruzione
Che era segnava una quarantina di milioni
All'asta alle scuole medie non statale
A questa domanda bisognava cercare di rispondere
E fu raccogliamo raccordo Mauro fu d'accordo anche Giolitti di questo ministro socialista di questo io volevo dare a fumo d'accordo e me ne compiaccio poi alla Camera invece
Quel capitolo fu preso a pretesto
Nel giugno del sessantaquattro della crisi anche per un voto contrario del Partito socialista che era nel governo e i governi locali
Io
Non sottovaluto minimamente i sottofondi economico finanziari che sono stati qui ricorda
Ma probabilmente fu anche per una parte un pretesto
Però non dimentichiamo che c'erano anche queste motivazioni di ordine più esplicitamente politico mi sembra nonché estraneo al tema del convegno
Citare anche un altro particolare
Come contributo al riconoscimento della sensibilità sociale di Aldo Moro anche nel campo dell'economia
Sotto la sua presidenza sui infatti elaborato
Come è stato ricordato o forse come avrei desidererei che fosse stato ricordato di più
Una provvedimento di natura economica finanziaria canora ebbe grandissimo rilievo non ne ho sentito qui parlare almeno abbastanza il piano di sviluppo economico nazionale
Quello che passò come il piano Pieraccini
Papà proposto con particolare calore più una formulazione che per la verità ne che non ero competenti mi sembrava troppo rigida
Calma componente socialista della maggioranza
L'approvazione parlamentare questo testo voluminoso
Che si vuole approvato riga per riga
Se trascurato tuttavia un si trascinò tuttavia molto a lungo per la campagna
I sottoscritti intanto scalpita o no
Avendo presentato alla medesima ancora agli inizi del sessantacinque il disegno di legge di riforma dell'università
La famosa o secondo altri famigerata ventitré quattordici
Oggi per la verità largamente impianta e a brandelli sparsi poi evitata
E s'era ormai pronta per l'aula la fine del sessantasei ma non si riusciva mai iniziare la discussione
Perché l'ordine del giorno era appunto Puppato dall'interminabile cammino del piano economico ricordo che a metà del sessantasette mi recai da Moro
Per protestare contro questo ritardo
Temevo infatti come poi fu che apre Sandoz la fine della legislatura non ci fosse poi più tempo per la ventitré quattordici Moro cito l'esempio l'episodio per documentare pure la sua imparzialità nella gestione dei rapporti di governo derivati
Con la sua abituale cortesia ma fermamente
Anche se io ho avuto l'impressione con un certo disagio
Per le eccessive complicazioni del piano osservando
Che era sul suo il compito di regolare l'ordine di assolvimento degli impegni di governo
E nel caso in questione
L'obbligo di soddisfare anche a questa parte del programma
Di cui non so forse gli amici potranno dire meglio
Non ebbe l'impressione che fosse completamente convinto
Potrei addurre altre mie testimonianze sull'esperienza sempre positiva e ricavai dalla collaborazione con lui Presidente del Consiglio o segretario della Democrazia Cristiana anche da altri posti di responsabilità ma non intendo di varia mi sia soltanto consentito un cenno a quanto in genere potremmo ricavare oggi dall'accostarsi al suo insegnamento complessivo in riferimento alla situazione drammatica in cui si trova il presente la vita politica del nostro Paese
Moro non coltivo accerto mai
Grandi figli grande fiducia di palingenesi
Nelle riforme istituzionali anche se non lo escludeva in via di principio
Ogni cambiamento in materia
La sua insistenza
Andavi invece sempre soprattutto al campo morale
Dava e nella capacità di persuasione da richiamare a questo senso di responsabilità
Coscienza morale di cui davanti tutto l'esempio con il suo comportamento sempre corretto
Mai avventuroso disinteressato e generoso
Allora si trattava alla base di conquistare ad un'adesione convinta la democrazia tutte le forze popolari o perlomeno la parte più larga di essere
Obiettivo che coltivò senza posa
E per il quale ha pure pagato con la sua vita
Oggi certo sotto parecchi aspetti dopo il crollo dell'ideologia comunista questa netta è molto più vicino ma è la coscienza visiva della solidarietà fattiva verso il bene comune senza atteggiamenti protagonisti
Che
In acuta crisi
Nella fase attuale di evoluzione della nostra società
Non ho bisogno certo di soffermarmi su questo
Ma mi ha fatto piacere sentire un accenno all'inizio degli amici che hanno introdotto questa riunione
Vi assicuro amici
Di Brescia
Che sul noi
Esercitano una funzione deprimente impressione deprimente non solo
Il della grave dilagare delle rivendicazioni egoistiche
Del leghismo dissi Greganti nella vostra provincia
Ma pure lo spettacolo-concerto nomi edificante
Che io un ambiente da una di una tradizione sociale e politica cristiana così elevata convinto costoro
La democrazia cristiana sia lo spettacolo che età per quanto riguarda la scelta nella gestione del Comune capoluogo
Penso perciò ed arriviamo ad Aldo Moro possiamo ricavare sì il consenso per misurati e non sconvolgente i miglioramenti all'ordinamento istituzionale pubblico
Specialmente in materia elettorale
Ma anche l'incitamento a non lasciarsi illudere da prospettive miracolistiche
E ad acconcio concentrarci piuttosto ciascuno per sé e collegialmente io ho una ricerca fattiva dell'unità
Io una responsabilizzazione solidale operante per superare i problemi gravi che citerà hawaiano anche in campo finanziario
Ma non meno quelli che sorgeranno dall'unificazione positiva certa una molto impegnativa per l'Italia
Dell'Europa c'è e dei nuovi assetti di quella orientale
Moro fu senza dubbio maestro anche di priorità se volete
Ma soprattutto di moralità pratica civica e politica
Ricordare lui rievocare la sua eredità Voltaire ciò dire anzitutto porre l'attenzione su questo indispensabile fondamento etico del dovere
Stavate della nostra convivenza
Altrimenti la stagione di un progresso ordinato il libero
Non potrà durare per l'Italia come ieri appassionatamente non si stancava di ripetere
Sempre più e con crescente insistenza
Specialmente negli ultimi tempi della sua presenza fisica strano
Grazie anche i cui sia per il fatto che accettato all'ultimo momento di venire qui mi entità per la senza appunto del ministero Colombo ma grazie appunto per le cose che cedette per i richiami che ci ha fatto a Moro punto e al statura morale che Moro avuto infine rappresentato nella nostra vita politica prima di chiudere darei la parola ancora momento attraverso senatore Nino Andreatta era una aprire precisazione confronti dall'amico Colajanni
No rifare delitto vorrei spettano
Vorrei fare due osservazioni una su quanto detto cui l'altro suo collega
è vero che le crisi sono stati in materia scolastica
Ma l'una nell'altra Krizia sono tesi parte dalla disaffezione della Democrazia Cristiana nei confronti del Governo Moro sia in quella del mille novecentosessantasei sia quella del mille novecentosessantaquattro
Io ho colto nel inizio della sessantaquattro un senso disappunto Moro conosceva Troccoli regole della democrazia cristiana ma un senso disappunto quando gli è stato chiesto di lasciare la segreteria del partito
A me pare che
Questo uso caratteristico delle democrazie europee che il leader del partito di maggioranza quando ha al governo e anche rimane il leader del partito e assicura la lealtà del partito al governo
Sua disapplicazione nella vicenda di quegli anni è stata importante per molte delle conseguenze
Certamente la crisi più importante che quella del sessantaquattro avrebbe potuto probabilmente essere evitata lo stato io accentuato gli elementi che portavano naturalmente a Bach
La scuola era l'argomento meno conflittuale fra socialisti democristiani perché era opinione che sulla scuola ciascuno avesse le proprie convinzioni
E quindi una crisi scolastica non rimetteva in discussione la collaborazione una crisi sulla politica economica avrebbe messo più Marduk approva la coalizione tempi diciamo quel giugno era stato terribile e il l'incidente tecnico del voto nel pomeriggio del ventisei giugno sulla sul capitolo della di lancio della pubbliche mozione il fatto è stato usato come un pretesto perché era abbastanza comprensibile che ci fossero differenze di opinione quello che mi pare
E che pone un problema di là se volete delle delle riforme istituzionali perché se non si formano i partiti in particolare il partito che ha tu
Forse conserveranno una un ruolo importante
Allora molti degli inconvenienti che noi consideriamo gita
Attribuire aiutarlo rapporti tra esecutivo e legislativo
Nella Costituzione in realtà sono il problema dei rapporti interni di partito e del fatto che spesso le istituzioni sono usate come strumento di compensazione delle tensioni interne
Ecco
Io credo di avere condiviso un punto con Colajanni sulla crisi assunta come sapete c'è scritto una quantità di libri ciascuno di noi è stato in parte attori di quelle la vicenda e quindi è un argomento che forse i più giovani può apparire del tutto
Il volo ma per chi ha vissuto perché ha partecipato a un certo tipo dibattito e invece estremamente attraente impossibile
Non esterne assorbito
Ecco punto mi pare sia questo la crisi era risolta quando il Governo Moro nella la crisi era risolta alla fine del sessantatré possiamo dire che allora le statistiche avevamo notato
E che quindi per alcuni mesi del sessantaquattro siamo vissuti con la necessità di risolvere una crisi che di fatto era già stata messa e probabilmente abbiamo fatto anche degli errori di politica economica abbiamo caricato per esempio il bilancio del sessantacinque
Moltiplicando per quattro il deficit ben sessantacinque con manovre in un senso o nell'altro ma che hanno fatto aumentare la spesa corrente del quindici o venti per cento in quella
Qualcuno può anche pensare che ci sia stato malizia
E cioè che le forze io ricordo un episodio alla alla Hawkins Polonia si discuteva della politica economica nell'aprile maggio del sessantaquattro
Di fronte a un industriale Bologna il cui nome merceologico è su un oggetto di consumo molto noto che chiedeva se il centrosinistra dopo avere messo a repentaglio il patrimonio dei industriali italiani avrebbe anche messo a repentaglio la libertà degli industriali italiani e io gli risposi che certamente avrebbe messo a repentaglio la libertà dell'industria che facevano esportazione clandestina e di affittarlo non pagavano le imposte
Conseguenza di questo il giorno dopo la vivi la casa editrice la rivista il Mulino
Fu interrotto il finanziamento della società industriali per dire cose che ci sono oggi sarebbero oggi incomprensibili ma in quel clima di tensione per dire la tensione con che c'era allora nel Paese ecco voglio dire abbiamo discusso per sei mesi abbiamo fatto il fatto la crisi della sessantaquattro su un problema che era fondamentalmente sotto Colajanni giudice è stato risolto per il peggio
Io gli rispondo potevamo avere una gestione verso la gestione che il Governo inglese chiede a vicende analoghe nel mille novecentosessantasei
La l'esito che avemmo dopo un altro aumento all'incirca del cinquanta per cento un po'meno dei salari tra nel dopo l'autunno caldo
Oppure quello che avemmo nella settantasei dopo un'altra tornata salariale e cioè quello di una svalutazione
Al perché si riteneva le cose Tuck contemporaneo non da chi le vede guardando le serie storiche
La spalla dati un aumento del cinquanta per cento in in pochi mesi in tre anni ma qui si concentra di fatto in pochi mesi avrei dovuto al nuovo una svalutazione sarebbe stata la fine dell'esperienza di sì del centro sinistra
La la misura più diciamo reazionari hanno più conclusiva di quell'esperienza sarebbe stato mettere italiani che avevano ma in quel momento Investimenti in obbligazioni della borsa era stata scompaginate eccetera davanti agli effetti di una svalutazione
Questo non fu fatto
Naturalmente l'assortimento di una crescita del trenta per cento del monte salari
Non poteva non dar luogo a quell'accelerazione o quel mantenimento di un'alta produttività
Quel tentativo di sostituire macchine a manodopera quella riduzione degli investimenti che caratterizzò a quell'epoca cento se avessimo cancellato gli effetti di quella spallata o aprivamo con cinque anni di anticipo il circolo del le svalutazioni e della inflazione oppure se sindacati l'avessero accettata perché intimoriti dai primi effetti della recessione avremmo potuto cancellato l'effetto di quella questo non fu fatto ma non fu fatto anche perché ritengo fondo Carpinelli
Alla fine arrivò a quello perfetto per la delle spallate salariale in quel periodo settanta settantatré prima della vicenda petrolifera quando il ricovero era molto debole ecco credo che in qualche misura è stato la l'assorbimento di questa improvvisa
Non consueto aumento dei salari che ha avuto quegli affetti l'alternativa la medicina avrebbe avuto politicamente in un Paese come il nostro
In un momento in cui pochi erano state di svalutazione lo potrei fare né gol perché prese il potere dopo la Quarta Repubblica ma i governi laburisti che fece una svalutazione furono sostituiti da governi conservatori ecco la mia impressione
Dopo che su questo argomento ciascuno di noi ha preso posizione io direi che nella all'epoca sa
è stato più favorevole alle posizioni attuali come gli hangar Bicocca compattezza ci scrivere scrissi per Moro dei discorsi che erano in netta polemica con Colombo i rilievi all'ultimo minuto perché non li potesse vedere prima e la polemica vero attraverso il Presidente del Consiglio una con una grande realtà questo un ghost writer dovrebbe essere così sleale quindi sono perfettamente convinto che questo è è un nuovo ma la mia impressione con il vantaggio del degli anni con la lontananza da queste dice e che l'unica alternativa possibile sarebbe stata politicamente assai devastante avrebbe significato la chiusura dell'esperienza
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