Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2015

Un caloroso benvenuto cominciamo questa nostra presentazione
Dunque
Uno un preambolo condurremo quest'anno in due persone è un onore per me poter star qui a Franco affianco a Franco Pittaro da cui ho molto solo da imparare un applauso
Per non fare brutte figure o una strategia infallibile parlerò poco
Bene quest'anno siamo qui in due perché
Io sono calde Paramatti direttore
Della rivista confronti è il Progetto dossier statistico immigrazione
è stato realizzato con un partenariato tra i dossi e confronti e questo ci onora insomma preme l'emozione essere qui ed è stato fatto in collaborazione con l'una
Abbiamo pensato di fare un piccolo ricordo storico venticinque anni fa in via del rito Colette
In una piccola stanza trenta volte più piccola di questa
Venne presentato nel mille novecentonovantuno il dossier statistico immigrazione una mia idea con altri ammessi che monsignor Di Liegro fece sua
Il dossier se ingrandito
Diventato sono diventate necessarie altre aule si diffuse in tutta Italia però l'idea originaria è sempre quella
Far conoscere che rotte correttamente il fenomeno migratorio ed essere di servizio per l'inserimento dei nuovi venuti
Dunque passiamo a ringraziare chi è qui con noi i nostri relatori innanzitutto abbiamo Eugenio Bernardini moderatore della Tavola Valdese
Che ha creduto in questo progetto e ha sostenuto il progetto e la campagna di sensibilizzazione che avverrà in tutta Italia grazie ai contributi
Si sente bene oppure
Sì
Grazie contributi dell'otto per mille della chiesa valdese
Abbiamo un po'vecchio onda il presidente del Centro studi ricerche i dossi Rando debole sociologo albanese operatore sindacale impegnato a tutela dei lavoratori agricoli nella FAI CISL
Stefania con già dirigente presso la Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro che sostituisce l'onorevole Biondelli che dovrà essere qui ma non sta molto bene
E arriverà
Don Matteo Zuppi sì
Ancora a Roma per poco perché
Dico tutto perché diventino arcivescovo di Bologna dove porterà al suo calore il suo affetto che gli immigrati grazie
E attendiamo a minuti la presenza di parlo Gentiloni il Ministro degli affari esteri della cooperazione internazionale che ha veramente fatto di tutto per poter essere qui con noi oggi
E tra di voi sono seduti membri del Comitato scientifico so docente universitario operatori che si sono segnalati nel campo dell'immigrazione
E sono seduti anche i gli autori dei vari capitoli perché il dossier fatto i sessanta capitoli e quindi tra di voi avete questi protagonisti
Un ringraziamento va anche a chi che qui a rappresentare le strutture pubbliche la Presidenza del Consiglio dei Ministri tramite l'una
L'ufficio che da tre anni collabora per la realizzazione e la diffusione del dossier
I diversi ministeri in particolare
L'interno gli esteri lavoro l'istruzione giustizia che sono stato io sono stati tra l'altro fondamentali anche per la fornitura dei dati
E all'interno del Ministero dell'interno l'OSCAD la struttura che si occupa delle denunce per razzismo
E poi i rappresentanti degli istituti previdenziali l'INPS dell'INAIL parimenti importanti per la fornitura dei dati e poi tutti gli enti locali qui rappresentati
Avete capito noi vorremmo dare un ringraziamento a tutti lo vorremmo fare personalmente questo non è possibile per via del tempo anche alle persone non sono poche che sono venuti a titolo personale
Ci dispiace portare alla vostra attenzione una nota negativa
Per la prima volta alla presentazione del dossier mancano i rappresentanti ricevi azzurro che è un centro didattico interculturale dove vanno i figli degli italiani figli degli immigrati perché non è qui perché insieme ad altre strutture simili
Stanno facendo una manifestazione di protesta perché nella nostra città rischiano
Di non perdurare nel tempo queste strutture che pure sono essenziali per
Il futuro infondate allora vi invito a incoraggiarli da lontano
Della palazzina
Nazionale deve fare
Un ringraziamento anche le rappresentanze degli organizzazioni internazionali le autorità estere l'UNHCR l'OIM le ambasciate e i consolati di diversi Paesi
E poi altre strutture tra cui l'École francese o tutti quegli istituti dei Paesi esteri in Italia anch'io avevo dimenticato di dire qualcosa ci sono tra le varie associazioni benemerite nella nella lavoro che state gli emigrati
Delle organizzazioni professionali abbiamo all'organizzazione unitaria degli avvocati degli organizzazioni imprenditoriali
Delle organizzazioni sindacali a tutti va il nostro ringraziamento
Ringraziamo anche il mondo dell'informazione i colleghi dell'informazione che sono qui numerosi dateci una mano a a comunicare ciò che qui stiamo facendo e risultati del dossier
Per la riuscita di questo evento Rainews assicurato la sua collaborazione per il quindicesimo anno di seguito realizzando il video che verrà proiettato tra poco
E noi potevamo noi adulti potevamo lavorare da soli per affrontare questo che è un fenomeno del secolo il fenomeno migratorio
E allora abbiamo voluto con noi delle scuole non potevamo chiamarle tutte però c'è una qualificata rappresentanza
Il liceo classico Mamiani una trafila
è un forte
Il liceo classico Mamiani accompagnata dalla classe accompagnata dalla professoressa Ferretti l'Istituto superiore di un arduo da Vinci
Con la professoressa
La professoressa con Testini
L'Istituto superiore di servizi sociali Margherita di Savoia con la professoressa del fra
Il liceo scientifico io undicesima qual parametrare attaccati
Ed è il dossier è una ricerca
E quindi naturalmente ci ha collegato sempre di più con il mondo accademico
E quindi vogliamo ringraziare il master in Economia diritto intercultura delle migrazioni di Tor Vergata dipartimento ed economia diritto istituzioni in collaborazione con il centro ricerche economiche e giuridico al professor Rossi altri
E arrivato il ministro
Tra l'area
Un altro Presidente vada a cogliere il minimo
A
Benvenuto Ministro
E grazie
Allora continua sia abbiamo l'Osservatorio sul razzismo e le diversità Favara presso il Dipartimento di scienze dell'educazione dell'università degli studi Roma Tre coordinato dal professor Pompeo
Il corso di geografia umana di Sapienza Università di Roma professoressa Cristaldi
Il master immigrazione sviluppo della Sapienza Università di Roma del Professor Triulzi Dipartimento di Scienze della formazione Università degli studi Roma Tre professor Fiorucci Catarci e Santa alone
Studenti sia nel corso di pedagogia interculturale del Corso di laurea in scienze dell'educazione sia del Corso di laurea magistrale in scienze pedagogiche e gli studenti master di primo livello ineducazione interculturale
è il corso di politica internazionale delle migrazioni laurea magistrale di Roma tre professor Massimo di rally e infine l'Istituto di studi San Pio quinto un ringraziamento a tutti voi
E alla fine che abbiamo dimenticato hanno lo so immigrati e nelle ore associazioni che sono qui
Rappresentati in maniera volto a
Era una voce fuori campo che non abbiamo farebbero
Benvenuto da Matrix
Quindi godiamoci per poca ancora domattina che andrà a Bologna
E adesso che siamo al completo diamo inizio
Alla nostra presentazione se un piccolo cambiamento perché il ministro ha fatto veramente di tutto per essere con noi noi siamo veramente riconoscenti però una certa ora prima della chiusura
Lui dovrà andare per assolvere un altro impegno istituzionale
Allora abbiamo pensato che dopo che il ministro parla resta quello che si svolgeranno gli altri interventi e concluderà monsignor zuppi
Detto questo atte
Prima Presidente la prima presentazione ringraziando di nuovo do la parola il genio Bernardini il moderatore della TAV essi da programma è così
Moderazione della Tavola Valdese grazie per essere
No abbiamo prima centraline coincidano sì sì sì
Ovviamente grazie genitori
Grazie
Noi veniamo da un'estate bollente bollente non soltanto vediamo se si abbassano
Bollente non soltanto dal punto di vista meteorologico ma
Bollente per la realtà che ha inchiodato le nazioni europee davanti a un dramma
Veramente impensabile
Che ha costretto a prendere decisioni anche a cambiare
Modo di vedere questa
Tragedia che ha coinvolto migliaia e migliaia di persone che sono si sono messe in viaggio altre che sono inattesa
Una realtà che
Si è presentata dalla sua grande drammaticità purtroppo di fronte a un evento come questo
L'Europa si è mostrata impreparata divisa
Anche in Italia
Ci sono stati commenta ENI e reazioni
Che io personalmente ritengo
Non proporzionate alla drammaticità del fenomeno
Queste persone che si mettono in movimento
Sono prima di tutto delle persone non sono delle merci non sono delle cose
Sono
Delle persone che hanno preso delle decisioni sulla base di una situazione drammatica che stanno vivendo un fenomeno completamente diverso dalle migrazioni da una buona parte dell'emigrazione
Degli anni passati che il nostro Paese ha conosciuto l'emigrazione per motivi di lavoro che tendeva per cercare una prospettiva di vita anche nel nostro Paese o oltre che
In Europa
Ma noi
Siamo oggi di fronte
A una situazione vari
Una situazione in cui abbiamo
Le migrazioni per lavoro abbiamo coloro che cercano rifugio abbiamo i ricongiungimenti
Grandi cambiamenti nel Mediterraneo è
Una di queste zone
Di trasferimento insieme con
I Balcani
Di fronte a un fenomeno così importante
Che colpisce naturalmente il cuore la mente di tutti
E purtroppo anche la pancia
è molto importante
Mantenere diciamo una grande attenzione
Al cervello alla testa
Al ragionamento e quindi ha i numeri
Il
Dossier statistico che ha una ormai lunga storia alle spalle
Un elemento importante del ragionamento di che cosa stiamo parlando quali soluzioni dobbiamo cercare
Quali sono i problemi reale qual è l'apporto in positivo ma anche alle problematicità e anche le criticità
Di questo grande cambiamento epocale che ormai ha coinvolto tutti i Paesi d'Europa compresa l'Italia il dossier statistico con i suoi dati nudi
Con Rudi ci invita alla
Riflessione
E io ho considerato sempre questo appuntamento della presentazione annuale del dossier come un bagno di realtà in mezzo a tante
Ideologia
Comunicazioni provenienti dalla pancia dalla pancia dell'opinione pubblica dalla pancia
Ed esiste decisori politici un aiuto appunto a riflettere tenendo conto che abbiamo a che fare con delle persone umane e non
Con delle merci quindi quando
è stata richiesta l'attenzione
Della chiesa valdese per continuare a sostenere la redazione di questa ripeto importante
Ricerca noi abbiamo accolto
Molto volentieri stessi siamo felici somma di aver raccolto la possibilità di sostenere questa ricerca nonostante
Che sia molto impegnativa perché più approfondita più ovviamente richiede
Risorse proprio per contribuire anche noi a dare
Al nostro Paese una informazione indispensabile per affrontare a tutti i livelli un fenomeno che ormai fa parte della nostra realtà
Che avrà un domani diverso forse da quello che ci
Aspettiamo e che dobbiamo quindi in qualche modo
Governare una parola grossa ma comunque affrontare con
Molto più
Realismo perché ormai
Ne siamo nel nuovo
Nel nuovo dell'Italia dell'Europa nel nuovo del cambiamento
Dobbiamo concepire PC ormai secondo una visione plurale
Da tutti i punti di vista delle sensibilità delle culture delle lingue e delle religioni
E dato che io rappresento qui una entità
Religiosa cristiana le chiese metodista e valdese
Non posso fare a meno che dire una parola di soddisfazione perché quest'anno nel dossier abbiamo alcune pagine che illustrano
Dei dati che meritano la nostra attenzione sull'appartenenza religiosa degli immigrati
Questo guardate questo è un tema di grande rilevanza che viene spesso maneggiato malamente anche
Dai del soggetti della comunicazione dell'informazione
E dalle e della politica qui noi abbiamo in Italia un arrivo di immigrazione composta per la maggior parte da
Persone cristiane
Sia in senso assoluto sia come gruppo
Di maggioranza relativa poi naturalmente ci sono anche
Le altre
Realtà religiosa molto consistenti che hanno cambiato molto del nostro panorama ma già
Questa componente cristiana così importante nell'immigrazione
è una componente cristiana che viene da altri Paesi
E che quindi noi non possiamo concepire come già facilmente o perfettamente integrata nel nostro tessuto sociale
E per quanto riguarda i cristiani ecclesiastico
Io vi posso dire per esperienza diretta nelle nostre chiese che li ha all'arrivo
Di persone uomini e donne da chiese cristiane come le nostre proveniente dall'Africa dall'Asia e dall'America latina ha comportato e sta comportando
Una grande sfida perché loro arrivano qui con la loro cultura con la loro lingua con la loro sensibilità
Che non è esattamente alla nostra pur essendo insieme cristiani con lo stesso stampo
Credo che anche voi signora
Zuppi abbia
Un'esperienza di questo tipo per quanto riguarda
La comunità cattolica proveniente dall'immigrazione e che porta con sé
Sensibilità pratiche molto diverse è importante che in questo dossier statistico ci sia anche questo elemento perché io sono tanti anni che combatto contro una concezione
Disattenta la Sul dato religioso dell'immigrazione che secondo me se non viene compreso interpretato non arriva a comprendere
Il vissuto le problematiche di questa
Grande parte ormai delle persone che vivono accanto a noi l'otto per cento delle persone che vivono accanto a noi
La loro concezione della famiglia dei rapporti uomo-donna la loro relazione
Con la Regione con il divino con le problematiche ultime
Le problematiche quotidiane sono vissute diversamente a seconda della sensibilità religiosa non è possibile non tenere conto di questo dato
Anche dal punto di vista statistico
Io mi auguro perciò
Che su questo punto specifico ci possa essere anche da parte dei ricercatori dei sociologi una maggiore attenzione
Perché se noi vogliamo
Creare
Una cultura nuova un'accoglienza un'integrazione una comprensione reciproca non possiamo fare a meno di comprendere il dato religioso
Io capisco che la prima cosa che si fa è quella di imparare la lingua italiana
Ma bisognerebbe anche imparare un'altra lingua
Che la lingua della
Comunicazione religiosa che scende nel profondo di tutti noi a
Anche per le persone che
Si dichiarano non credenti soprattutto nel nostro Paese a dei richiami ha dei risvolti
Ebbene dunque che noi anche su questo punto e
Quest'anno il dossier statistico lo affronta con alcuni dati di grande interesse e direi anche rilevanti bisogna che su questo punto credo che noi
Dobbiamo andare avanti e non ci sarà comprensione di questa novità che non viviamo nel nostro Paese se non sapremo comprendere anche questo aspetto così importante
Per me dinamiche sociali e anche
Personale di queste persone grazie alla i nostri due centri di ricerca Centro studi di ricerche i due ospedali
Tanto tempo porta avanti questa importante ricerca grazie anche alla rete di confronti per questo strumento prezioso che spero venga valorizzato soprattutto da chi fa comunicazione prende decisioni e fa anche cura delle persone grazie
Dottor Benedini noi siamo innanzitutto riconoscenti dei che ci ha aiutato per il progetto quindi è questione riconoscimenti egoistico e speriamo che vada avanti però siamo riconoscenti anche perché
Il fatto di mostrare
Che una realtà cristiani
Che una realtà di riflessione intellettuale che aiuta la riflessione intellettuali
Istituiamo un impegno etiche sociali e molto importante e questo probabilmente porterà anche a riconsiderare in molti la dimensione religiosa che come giustamente ha detto e trascurati
Adesso noi prevediamo la proiezione del video
Invidio come vi è stato detto da più di dieci anni viene realizzato dai Rainews
Ci sono i redattori la relazione è composta da noi dignitose dal confronti che riassumano in poche frasi tutto il contenuto del dossier coi giornalisti con l'allora professionalità lo riempiono di immagine vediamo un po'
Credo ci troviamo
Ci sono problemi
Anch'io ero come Luca
All'epoca attivando non sapevo forti che cosa fosse la politica ognuno la cosa
Sapevo soltanto santi
Di avere fame che avevo bisogno
Di qualcosa mangiare
Piccole
Qua e ricordo quanta
Benissimo
Fine fatta da quello che il Papa e nonno molto bene faceva San Valentino disperatamente sono
Per andare a cercare qualcosa da mangiare per me esterne per i miei fratelli e sorelle
Poi
Secco forti
Ci fu la bandiera blu delle Nazioni Unite passarci coro che arrivo
Senza se questo pura c'è speranza ci salvo
Sto
ANCI
O altrimenti io sono sicuro che un giorno uno di questi profughi
Sentite dopo aver superato tutte queste difficoltà
Magari diventerà segretario generale dell'ONU
AAMS
Oppure
Vegetazioni Governo o un di un'amministrazione è
Fattaccio queste persone hanno un grande potenziale
Su
Questo potenziale dietro quindi essere sfruttato appieno se
Se verranno sostenuti potranno diventare persone di grande onore di grande talento
Dando un grande contributo alle vostre soggette a
L'Italia e l'Unione europea con centosettanta mila persone sbarcate nel due mila quattordici si ha una quota simile attesa fino al due mila quindici
Hanno conosciuto russi migratorie
Dalle dimensioni molto più ampia rispetto al passato
Le diffuse condizioni di stabilità nel Mediterraneo in Africa in Asia
Rappresentano il contributo più significativo all'aumento dei nuovi arrivi
Si tratta di flussi che comprendono sia migranti che chiedono asilo politico sia migranti cosiddetti economici le ragioni degli spostamenti di passa infatti sono legate tanto alle critiche situazioni politiche ambientali e sociali
Quanto a fenomeni demografici e di ricerca di lavoro
Per farsi un'idea di quale futuro ci attende basta pensare che l'Africa raddoppierà la sua popolazione entro il due mila cinquanta
Con due miliardi e mezzo di persone sarà circa cinque volte più popolosa dei ventotto Paesi dell'Unione Europea messi insieme
Sono note da tempo le condizioni di instabilità di molte aree dell'Africa subsahariana dal Sudan alla Somalia
Dall'Eritrea alla Nigeria mentre il Medioriente dall'Iraq alla Siria l'Afghanistan e segnato da situazioni drammatiche con milioni di persone in fuga da Guerra e terrorismo si tratti di famiglie adulti o minori non accompagnati tutti si muovono alla ricerca di sicurezza e protezione per un futuro migliore
L'Europa per diverse ragioni si è scoperta impreparato ad accogliere queste masse di migranti
Hanno influito una ripresa economica e occupazionale ancora debole
Il Regolamento di Dublino che ostacola una ditta audizione equilibrata dei rifugiati e la scarsa capacità di coordinamento europeo
Per la gestione dell'accoglienza
Gli Stati membri hanno difficoltà a sostenere da soli l'impatto dei nuovi arrivi in una parte dei cittadini e dei gruppi politici si sta facendo addirittura largo l'idea di risolvere la crisi umanitaria bloccando i migranti alle frontiere
Tanto che nel mondo sono stati costruiti o progettati a questo fine ben sessantacinque muri eppure
La Convenzione di Ginevra sancisce l'obbligo dell'accoglienza degli stranieri per motivi umanitari
Così come prevede anche l'articolo dieci della Costituzione italiana
L'obiettivo di aiutare i potenziali migranti nei loro Paesi d'origine non solo richiede che i Paesi più ricchi mettano a disposizione risorse consistenti
Ma impone anche di adoperarsi per la pacificazione deviare in conflitto e per l'accoglienza di chi fugge
Più di cinque milioni sono gli stranieri residenti in Italia la fine del due mila quattordici l'aumento è di circa novantadue mila unità rispetto all'anno precedente soprattutto per nuove nascite i ricongiungimenti familiari
Oltre la metà di questi immigrati sono europei
Tra loro i comunitaria montano a un milione e mezzo di persone seguono africani e asiatici
Mentre gli americani sono meno di un decimo tra i comunitari prevalgono di gran lunga i romeni oltre un milione mentre fra i non comunitari
I più numerosi sono marocchini albanesi e cinesi sono diversi gli elementi che favoriscono l'insediamento stabile degli immigrati nel nostro Paese
Tra essi spicca la prevalenza dei nuclei familiari rispetto alle presenze individuali
L'elevato numero di stranieri di seconda generazione uno ogni sette residenti ed i minori oltre un milione
E ancora
Da rilevante presenza di stranieri nelle scuole la notevole incidenza sugli occupati il cospicuo numero i matrimoni misti e le centotrenta mila nuove acquisizioni di cittadinanza italiana nel due mila quattordici per tutti costoro bisogna rendere concreta la prospettiva di un'integrazione basata sul principio delle le opportunità e sulla superamento delle discriminazioni nei diversi ambiti della vita sociale
Sia rispettandone la diversità culturale e religiosa sia valorizzandone le competenze professionali
I due milioni e trecento mila lavoratori immigrati inseriti come dipendenti nel mercato del lavoro assicurano un rilevante contributo economico alle casse dello Stato e anche notevoli vantaggi al sistema pensionistico
Visto che dei nove miliardi di euro da loro versati in contributi tre restano non goduti occorre investire di più e in maniera più strutturale in politiche di integrazione
Non solo per i benefici che l'immigrazione assicura al livello demografico e occupazionale
Ma anche per un dovere di solidarietà internazionale e di coerenza storica oggi
Sono più di quattro milioni e mezzo di italiani che a loro volta vivono all'estero
In un Paese come l'Italia che invecchia rapidamente e fatica a recuperare dinamismo
Il futuro non sarebbe pensabile senza gli immigrati per questo è indispensabile andare oltre i muri
E superare gli steccati di ogni tipo come si evince dal dossier statistico immigrazione due mila quindici
Un sussidio conoscitivo realizzato dal Centro studi e ricerche Idros
In partnership con la rivista confronti
Grazie al sostegno
Dei fondi otto per mille della chiesa valdese e con la collaborazione dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali
Bene approfondiamo dunque questo quadro ed è per me uno non è un piacere a dare la parola a Ugo Melchionna il Presidente del Cile studi
E ricerche indossa una persona di grandissima competenza e grande esperienza internazionale Ugo a te la parola grazie
Grazie grazie a Claudio grazie a voi tutti presenti grazie al ministro per aver accettato il nostro invito e ovviamente alle altre autorità religiosi
Io credo che questo video mostra un po'lo stato attuale
Adesso la schizofrenia
Tra le immagini e le parole le parole parlavano di un'integrazione positiva riuscita e le immaginiamo focalizzate su cui gli sbarchi i richiedenti asilo ma non è una
Schizofrenia della RAI
E la situazione reale
Cioè in questo momento abbiamo
Un dei flussi che sono i flussi misti in cui ha sempre più difficile separare
Distinguere lettere in qualche casella
I richiedenti asilo i profughi i rifugiati di ai migranti economici certo interi è facilissimo distinguerli è facilissimo dire
Chiunque venga in Italia o in Europa come richiede Siro
Ha diritto ad essere accorto chiunque voglia venire in Italia l'Europa in un momento in cui le politiche di immigrazione sono chiuse
Deve essere sentito però
Queste comiche
Il il buonsenso il senso comune
Ma alcune abbiamo di fronte
Un mese donne e bambini che hanno affrontato di azione di emergenza enorme che hanno
Fatto chilometri migliaia di chilometri nel deserto che hanno rischiato la vita
E chi che e capace di distinguere chi può dire Dusi esistono
Tutto qui vieni vivi perché se è un rifugiato uniche intensivo un profugo e tu invece ritorna nel più inferno perché appunto né diritto alla nostra protezione credo che sia questo un po'il
Tema attuale
Di questa condizione
Ed è secondo me
Importantissimo
Che qui abbiamo i due Ministeri che in qualche modo sono
Implicati inevitabilmente
Il Ministero del lavoro e quindi e sociali dell'integrazione
E Ministero degli esteri perché appunto
è un problema troppo vasto
Per
La solitaria troppo vasto verso l'Europa ed è un problema che probabilmente richiamo ad altri temi molto più profondi
Io ho preparato un un'analisi
Che partiva con un ampio citazione di Lawrence Ferlinghetti Lawrence Ferlinghetti è un poeta generazione di di origine italiana ai nonni credo che fosse italiani emigrati in America
Negli anni Sessanta che però diceva così
Il mondo è un bel posto dove nascere
Se non si preoccupi di timore tutto il tempo o forse solo soffre la fame
Parte del tempo
Il che non è poi tanto male se non toccate soffrirà la fame è un po'per farla nostra condizioni lo dobbiamo
Metterci in grado di identificarsi con chi soffrendo la fame e non soltanto la fame affronta questo viaggio
Invito alla RAI già sintetizzato molte delle cose
Importanti io cerco di dare una coloritura se volete alcuni dei sospetti
Nello scorso anno ne abbiamo visto o l'emigrazione economica per motivi economici fanno questa macro categoria crescere un po'
Si stima che rispetto alle e duecentotrentadue milioni di migranti economici di qualche anno fa
Dallo scorso quest'anno siamo a circa duecentoquaranta milioni
Ma il mondo ha visto crescere enormemente rifugiati vigente sia profonda pensate a cinquantadue milioni a sessanta milioni in un anno otto milioni di persone che hanno perso tutto
Che hanno
Chiesto in qualche modo
Assiro che hanno chiesto protezione
E che hanno chiesto hanno voi europei e noi italiani
In minima parte questo tipo di protezione molte volte non ho chiesto a Paesi vicini molte volte ho chiesto a Paesi più poveri molte volte ho chiesto a Paesi che hanno dato soltanto tende
Ma appunto milioni
Di posti viene tende presa dalla Turchia pensate al Pakistan pensate
A vari altri Paesi che oggi hanno accolto come
Negli anni passati ha raccolto mi sono molto maggiore rispetto all'Italia
E questo perché perché forse nessuno pensa che ne abbiamo due fattori enormi abbiamo
Trentatré guerre conflitti oggi esistenti nel mondo abbiamo undici missioni di pace
Le Nazioni Unite
Abbiamo provato a dare una risposta con
Sessantacinque muretti migranti
Credo che appunto siano sotto gli occhi di tutti Kimura intriganti non funzionano cioè rinviano aumento la sofferenza però appunto non abbiamo la possibilità di fermare
Questi i migranti questi rifugiati vigente sì o con i muri è un po'questa illusione degli ultimi anni
In Europa abbiamo avuto una crescita
Devicienti asino erano quattrocentotrentacinque mila l'anno scorso quest'anno sono già seicentotrenta mila
Una crescita che non corrisponde all'aumento delle che se uno che è presente in Italia perché perché ne in questi mesi abbiamo visto che
I migranti ho pagato un prezzo altissimo
Pensate tremila persone morte in tutto il due mila quattordici da tre sei mediterraneo tremila persone morti del due mila quindici e rimessi per prestare il Mediterraneo
E quindi è che
Sono cifre di una guerra se le cifre di un
Una vera e propria come dire campagna
Tanti umanitaria che nessuno fa
Perché nessuno anzi l'ha fatto moltissimo
Ce l'abbiamo premete salvato centosessanta mila persone l'anno scorso nessuno vuole consapevolmente consciamente provocare questi morti fra questa realtà
Teniamo orti in pochi mesi e qualcosa che inconcepibile trentini a morte sono donne e bambini uomini ragazzi
E quindi cosa è successo negli ultimi mesi abbiamo visto aprirsi questa
Strada
Verso la rotta balcanica la gente che attraversava ieri ho visto in televisione queste colonne umane che attraversano o beh vanno verso la Croazia da attraverso la Serbia
Comunque se vogliamo fare cioè questo è il problema vero cioè cosa riusciamo oggi a immaginare di poter fare
Abbiamo fondato sull'Europa abbiamo andato solitaria ma elitaria abbiamo soltanto probabilmente era la minima parte di questi fenomeni
Pensate al in termini generali in gli Stati che oggi in Europa offrono più rifugio più asilo
O non vedono l'Italia al primo posto in termini di numeri assoluti e la Germania e la Svezia
Ne siamo al terzo posto vent'anni di percentuale dopo colazione pensiamo allo zero due per cento di sa mentre la media europea zero tre mentre qui Paese zero sette
Ce ne siamo come dire
Quelli che meno
Sostanzialmente hanno avuto l'impatto perché i centosettanta mila sbarcati anno scorso come molti di voi sanno
Non si sono fermati in Italia ritarderà la prima sponda avevano relazioni sociali amici parenti e strutture che pagano aiutarle integrarsi in altri Paesi
E hanno scelto di andare via Alcione abbiamo fatto l'operazione
Di mediazione altissima io credo che l'Italia
Scegliendo di far partire quasi cento mila persone che erano sbarcate Italia e che legalmente obbliga ad identificare con tutti i mezzi ha fatto un'operazione di mediazione
Che veramente geniale perché credo che appunto dover salvato questa persona non potevamo in inchiodarlo lì incatenarmi in Italia e questa è una responsabilità che il Ministero
Del Governo del del Governo si è assunto
Consapevolmente
In qualche modo
Al meglio delle
Possibilità
Quindi abbiamo
Oggi
Di quei centosettanta mila persone sbarcate dei centoventi mila
Che sono sbarcati quest'anno circa ottanta mila persone che sono rimaste in Italia dalla mia personalità ovviamente abbiamo accolto nei centri di accoglienza nel sistema dello SPRAR non i centri di accoglienza
Provvisori temporanei
Perché il sistema più il sistema più strutturato il sistema per la protezione dei clienti asilo e rifugiati raccoglie soltanto il venticinque per cento di tutti quindi in questi profughi
Il che significa che ne abbiamo e questa è un'esigenza porre all'attenzione politica del
Del Ministero del lavoro e del Ministro degli esteri che avendo il settantacinque per cento dei rifugiati proprio i clienti asilo le strutture non
Come dire strutturate assisteva sta SPRAR
Abbiamo l'esigenza di monitorare dobbiamo in qualche modo trovare una forma alta costante
Indipendente di monitoraggio ecco è troppo importante a questo tema perché rinvia voi alle condizioni di accoglienza all'emergenza perché non si debba monitorare questi aspetti
Ma invece tornando alcuni dati che già il video mostrava
L'altro elemento forte della
Condizione in Italia dell'immigrazione in Italia e questo che gli italiani stanno tornando a lasciare l'Italia pensate che
Quarant'anni fa il settantacinque per la prima volta ne abbiamo avuto un Bilancio mi
Dorio positivo cioè fino a settantacinque erano più gli italiani che lasciano il paese per andare in Europa in Sudamerica mostrare al
Che gli immigrati che lei ha in Italia
Quella settantacinque quando i Paesi forti delle Unione Europea hanno chiuso le frontiere
Anche gli italiani hanno smesso in qualche modo di mirare sono usciti familiari i cluster Valtellina poteri oscuri sono diventati stabili ma hanno cominciato a entrare in Italia immigrati all'inizio perché sostanzialmente
è l'unica fonte aperta ma è un meccanismo che se di prodotto anche in Portogallo in Grecia in Spagna nei Paesi mediterranei in tutti questi Paesi a metà degli anni Sessanta comincia l'immigrazione e per quarant'anni siamo stati un Paese
Di immigrazione pensate al novantotto abbiamo a legge più o meno organica sull'immigrazione amo delle quote d'ingresso ignaro e facciamo una programmazione dei flussi
Beh da due mila otto noi abbiamo praticamente chiuso le frontiere per motivi di lavoro gli unici autorizzati a entrare in Italia ormai da
Quattro cinque sei anni sono soltanto gli stagionali
Noi alcuni pochi lavoratori autonomi alcuni pochi altamente qualificati alcune poche altre figure ma di fatto le frontiere quegli e per motivi di lavoro sono sostanzialmente richiuse
E invece abbiamo cinque milioni di persone due milioni e quattrocento mila lavoratori mezzo milione di
Imprenditori
Cosa che noi rischiamo nel rischiamo che se gli immigrati non vedo più unitaria con un Paese verso cui emigrare
è il segno che ne siamo declinati da Paese del
Che poteva competere con altri grandi paesi immigrazione
Siamo destinati alla periferia del mondo economico e siamo diventati un Paese in cui sostanzialmente nessuno due ha interesse
A cercare opportunità
è a parte qualcuno che può essere contento che finalmente smettiamo di avere come dire persone di altre razze e culture per le significherebbe
La fine di un modello di sviluppo pensate a quanto hanno dato gli immigrati e lo diceva anche il video RAI lotto per lotto negli otto per cento del PIL centotrentadue miliardi di euro
Centro i tre miliardi di euro sono prodotti agli immigrati sedici miliardi di entrate contro i tredici miliardi uscite
Qualche giorno fa Boeri presidente dell'INPS ha detto
Con
I soldi con i contributi pagati agli immigrati e non riscossi noi paghiamo
Seicentoventi mila pensioni a italiani questo è un po'la realtà della indicazioni in questo Paese
è se non ha al abbiamo tra l'altro ottocento mila persone che sono
Cittadini di origine straniera da ottocento mila ragazzi nati in Italia
Che potrebbero diventare italiani
Anche dal punto di vista demografico lo società non può vivere senza gli immigrati
Anche dal punto di vista ormai della cultura della scuola sono molte scuole che
Rischiavano di chiudere che sono state salvate grazie ragazzi immigrati e un po'come alcune filiere
Al pensate alla
Alla filiera zootecnica
Senza gli indiani non esiste non esiste il parmigiano reggiano senza
L'India e non esiste probabilmente gran parte della mozzarella di bufala e questo può la realtà dell'immigrazione nel nostro Paese
è terzo elemento ne abbiamo questo mezzo milione di imprenditori immigrati di cui centotrenta mila vengono da quattro Paesi del Mediterraneo
Sessanta mila dal Marocco trentamila l'Albania quindicimila Tunisia quindicimila dall'Egitto
Pensate che questi centotrenta mila grosso modo imprenditori immigrati molti sono lavorato lavoratori autonomi molti sono magari
Semplici partite IVA
Molti sono veri e propri imprenditori che fanno la spola tra evitare questi Paesi
Pensate che significherebbe per esempio avere
Centotrentamila
Agenti capaci di vendere il made in Italy nei Paesi del bacino mediterraneo
Recentemente il Ministero affatto a riforme la cooperazione in quell'atto anche maggiore importanza
A quello che una volta all'Istituto del commercio estero
Recentemente appunto cooperazione allo sviluppo commercio internazionalizzazione delle imprese italiane
Sarà sempre più spingendosi
Fortemente ma chi sono i possibili soggetti l'integrazione tra cooperazione internazionalizzazione sviluppo integrazione degli immigrati sono soggetti come questi
Come gli imprenditori immigrati con gli impegni che già fanno questo lavoro pensate che il Marocco esistono città
Note come la piccola Torino la piccola Milano in cui trovi non soltanto le persone immigrate verso l'Italia questo esercita
Ma trovi macchine automobili ma anche macchine
Per l'artigianato anche sostanzialmente macchinari
Di seconda mano magari venduti e rivenduti appresso a prezzo basso ora pensate cosa potrebbe significare un piano
Che noi definiamo con la metafora un Piano Marshall per il Mediterraneo che dicesse bene
Utilizziamo questi centotrenta mila imprenditori immigrati dei quattro Paesi del Mediterraneo
Come leso come agenti per sviluppare per vendere made in Italy in questi Paesi pensata l'effetto di sviluppo che potrebbe avere nel sui loro Paesi pensata l'effetto di integrazione che avrebbe delle per loro pensata l'effetto di internazionalizzazione
Che avrebbe per le imprese italiane
Ovviamente un progetto del genere
Dovrebbe tendere a
Integra e l'economia di questi Paesi a renderli interdipendenti con l'Europa ha sostanzialmente creare le condizioni
Perché questa condizione di conflitto di spezzettamento sia superato
Il le possibilità per le può esserci centotrenta mila imprenditori che di fatto agiscono che ogni volta che vanno nei loro Paesi portano non solo
Dimesse non solo ma anche
Prodotti italiani servizi italiani potrebbero essere integrati un Piano Marshall di questo tipo
Ed è un po'questa nostra speranza che appunto si passi da un approccio un po'che dice l'unico unica misura è
Alzare muri l'unica misura e bombardare i barconi
A un approccio che dica l'unica misura possibile
E
Ricominciare da dove abbiamo visto il fallimento il processo di Barcellona dalla possibilità di appunto stavolta avendo un quadro in qualche modo organico avendo i soggetti capaci di fare questi passaggi avendo un programma una visione
Si possa arrivare a dire
Bene nonna Mediterraneo spezzettato e in conflitti mar Mediterraneo in qualche modo integrato al Mediterraneo che può essere l'occasione
Perché di l'economia italiana ed europea possa
Compete a livello mondiale è un po'questo il senso del dossier cioè lavorare su queste linee direttrici su questa visione
Oggi nello stesso momento in cui ormai lo presentiamo qui
Lo si è presentato in venti città italiane i capoluoghi di regione le Province autonome credo che sia un po'una opera unica di diffusione a livello nazionale
E nei prossimi mesi grazie al contributo della chiesa valdese sarà
Presentato in tutta Italia l'anno scorso che ha fatto duecento presentazione quindi questa che possiamo farne trecento
E lo dice un po'questo il motivo per cui
Questa giornate per noi e non solo per noi sta diventando un appuntamento importante ricorrente di cui tener conto grazie però attenzione
Presente anche dall'intervento del ministro degli affari esteri onorevole Paolo Gentiloni
Voglio sottolineare i motivi che lo hanno portato uno e l'aspetto della cooperazione internazionale che ci è stata appena esposto e il Ministero Presidente anche e ministro anche nella cooperazione internazionale
E un altro è il fatto che mai come oggi
Le immigrazioni non sono solo un fenomeno nazionali ma riguardano l'Europa e riguardano ai Paesi di origine
è un'altra volta bene qua la presentazione del dossier un Ministro degli esteri si trattava proprio quando si discuteva del libero
Intende libro bianco sull'immigrazione perché anche allora di migrazione di Mila sentita come un problema europeo
Il terzo motivo è diciamo e più affettivo il ministro conosceva anche monsignor Di Liegro credo che la sua memoria l'abbia spinto a superare tutte le difficoltà che c'erano oggi per essere qui presente tra di noi grazie ministro
Ma grazie
Grazie anche
Anche per la presentazione ricordo ma
Il motivo innanzitutto della della mia presenza è quello di
Per l'appunto ringraziare ringraziare ridosso
Ringrazio nei confronti di ringraziare la chiesa valdese una
Veramente grazie perché quel volume
Credo che sia
Uno strumento oggi importantissimo
Per chi
Vuole
Gestire
Decidere
Affrontare la questione migrazione
La conoscenza come base per
Il giudizio
La conoscenza come antidoto al pregiudizio
La non conoscenza all'ignoranza come terreno di coltura
Degli spacciatori di odio
E di paura
Su cosa si basa
Il discorso di chi alimenta l'odio della paura sul tema dell'immigrazione
Si basa su alcune immagini sul fatto che queste immagini vengono presentate con un'invasione sulla non conoscenza della dimensione della qualità
Della realtà del fenomeno che stiamo affrontando conoscerlo è la base quindi sulla quale
Possiamo e dobbiamo costruire
E questo è il motivo per cui
Il mio primo messaggio davvero un grazie per questo lavoro
La
Il dossier ci dice tantissime cose certamente in pochi minuti non le possiamo sottolineare riprendere tutte
Mi limito a due o tre osservazioni e poi a qualche
Commento su quello che
Cerchiamo di fare come Ministero evidenza
Primo in questa
Questo fenomeno mondiale
Che non è tanto
Il fatto che ci sono grandi numeri di migrazioni che relativamente normale nell'era moderna
Ma in questa crescita molto rilevante invece dei numeri dei rifugiati
Nell'ultimo anno in modo particolare siamo arrivati con sessanta milioni di rifugiati alla cifra più alta
Dal dopoguerra
Da dopo la guerra
In questa cifra dei sessanta milioni i Paesi che sono innanzitutto interessati a questi flussi sono i Paesi del sud del mondo
Questa è la prima cosa che non dobbiamo dimenticare quando parliamo di questo fenomeno
Non è un problema europeo
è anche certamente un problema europeo e soprattutto un problema che sta mettendo
A dura prova le istituzioni europee
Ma quando parliamo dei sessanta milioni di rifugiati parliamo innanzitutto di
Un fenomeno che più mi preme e che mette in difficoltà e in crisi una serie di Paesi del sud del mondo
Io ho negli occhi i rifugiati dei campi in Giordania i rifugiati dei campi dei campi in Giordania fuggiti dalla Siria
I rifugiati dei campi del Kurdistan fuggiti da Mossul la città occupata da darci sono persone soprattutto bambini donne anziani
Che hanno negli occhi la paura
E forse la rassegnazione al fatto che non torneranno mai non sarà facile convincere
I cristiani
Della Piana di Ninive
A tornare nell'area di Mussi sulle a lasciare i campi in cui sono oggi confinati attorno e veri non sarà facile perché
Le loro case sono state occupate non sarà facile per le scene di violenza a cui hanno assistito non sarà facile perché i loro giovani loro uomini spesso li hanno abbandonati per cercare lavoro o per
Condividere una stagione di violenza
E di guerra
Quindi quando parliamo di questa
Fenomeno della dell'era moderna di questi sessanta milioni del due mila quattordici ricordiamoci sempre la pressione che c'è
Sul Paese come il Kenya sul Paese come il Libano come la Giordania che oggi sono messi veramente a dura prova dal fatto che
Un quarto un quinto della loro popolazione è costituito da rifugiati
La seconda considerazione che dobbiamo fare credo
Che qui dentro tutti conosciamo bene ma che non è affatto scontata nella
Opinione pubblica più in generale
E che siamo di fronte a un fenomeno di lunga durata
A un fenomeno che ci riguarderà per un'intera generazione almeno
Chi racconta storie sul fatto che esiste una formula un modo una ricetta per tra virgolette risolvere il problema dell'immigrazione
Semina illusioni
E chi semina illusioni
Conseguentemente poi contribuisce a seminare paure erotico noi dobbiamo sapere che siamo di fronte a un fenomeno di lunga durata per le tendenze demografiche innanzitutto che venivano ricordate
E siamo di fronte anche a un fenomeno
Che sarebbe
Assolutamente stupido cercare di bloccare di respingere anche perché è un fenomeno che si è gestito viene incontro a esigenze della nostra società della nostra economia
Del nostro vivere civile guardateli la tabella dei Paesi europei che hanno il grado maggiore di invecchiamento ed è un grado molto preoccupante di invecchiamento ci sono alcuni Paesi che avranno la loro popolazione diminuita del venti venticinque per cento nei prossimi
Dieci vent'anni
Sono l'Ungheria la cerchia la Slovacchia sono purtroppo Paesi che fanno parte dell'Unione europea che hanno un tassisti immigrazione bassissimi e che oggi
Immaginano di poter in qualche modo contrapporsi a queste dinamiche il che è un errore
è un errore grave ma non solo perché non si alza un muro di fronte a quella marea umana e tantomeno lo si alza su
Una la riva di un mare
Perché anche volendo non sarebbe possibile ma perché da questa da questo flusso se siamo in grado di
Gestirlo e di non trasformarlo in una crisi dell'Europa
Vengono dei fattori positivi sul piano economico culturale e della convivenza
Addirittura come veniva ricordato sul piano religioso quindi certamente ci saranno guerre che influiranno in un modo o nell'altro su questa dinamica
Ci saranno problemi legati alla disponibilità di acqua che influiranno in un modo o nell'altro
Ci si potrebbero essere se non interveniamo con la determinazione necessaria problemi climatici che influiranno in un modo o nell'altro in questi flussi ma questi flussi comunque
Sono una questione con la quale in ogni modo dovremo fare i conti nella prossima generazione o lo facciamo in modo serio
Da Paese civile da continente civile oppure
Rinunciamo alla nostra civiltà
E la terza e ultima
Osservazione
è che
Dobbiamo essere anche chiari
Su un punto e cioè che la distinzione tra
I migranti che hanno diritto all'asilo e i migranti cosiddetti economici è certamente una distinzione che ha un fondamento giuridico
La Convenzione di Ginevra le regole europee e mi guardo bene dall'ignorare questo fondamento giuridico ma questa distinzione giuridica
Non è un alibi per le nostre coscienze
Cioè non possiamo immaginare che in questa tendenza che sarà una tendenza costante per la prossima generazione
Noi ci preoccupiamo soltanto
Dei richiedenti asilo che hanno diritto all'asilo
E immaginiamo che l'altra parte di migranti immigranti economici non interpelli le nostre coscienze
Le nostre società le nostre decisioni perché sarebbe un'illusione
Che pagheremo cara
Perché le cose non stanno così perché l'incrocio tra questi fenomeni è molto difficile da discernere
E perché comunque ci dobbiamo fare carico
Mantenendo ovviamente
La distinzione che dà per default
Immediatamente un diritto a chi chiede asilo ma non immaginando che ci siano soluzioni facili per chi fugge
Dalla povertà dalla fame e perché ci sia un modo per risolvere questi problemi
Facile semplicemente richiamando una distinzione giuridiche
Che fare
Due o tre punti vorrei richiamare sulla sull'azione in cui alla quale
Siamo chiamati soprattutto come Ministero degli Esteri naturalmente avrei molte altre cose bisogna fare ma
Non ho il tempo e non è poi fino in fondo il mio il mio mestiere
Primo cercare di
Rimettere sotto controllo alcune delle crisi che sono all'origine di questo fenomeno
Certamente per quanto riguarda noi italiani
La crisi libica
Sappiamo benissimo che novanta per cento dei flussi migratori che sono arrivati nei
Verso la Sicilia l'anno scorso e che stanno arrivando quest'anno
Arrivano attraverso la Libia non c'è un solo ridicoli questi flussi migratori per essere chiari
Dall'idea
Una porta aperti a utilizzata
Da decine di migliaia
Di persone in condizione appunto di guerra di povertà di carestia
Ed è una porta aperta a decine e decine di organizzazioni criminali che utilizzano le persone umane per i loro traffici quindi la stabilizzazione della Libia che forse uno degli impegni
Maggiori che
L'Italia la sua politica estera assieme alle Nazioni unite ad altri Paesi sta portando avanti e che speriamo possa avere nelle prossime settimane qualche notizia incoraggiante e certamente in cima I nostri obietti
In secondo luogo cercare dei venir fuori dalla massacro Siria
Da cinque anni va avanti quella che è diventata la più grave tragedia umanitaria del nostro tempo
Duecentocinquanta mila morti dodici milioni tra
Rifugiati scollati all'interno della Siria stessi
Una situazione apparentemente senza soluzione
Ma che forse proprio in questi giorni comincia a intravvedere qualche possibile spiraglio di soluzione domani mattina come forse sapete cioè al PM un incontro
Tra
Principali paesi europea gli Stati Uniti la Russia
Paesi della regione
Partecipano anche seduti allo stesso tavolo l'Iran e l'Arabia Saudita che è un
è un fatto relativamente nuovo
Quale sarà il messaggio dell'Italia il messaggio dell'Italia domani mattina sarà il messaggio che stiamo dando su questa questione dando
E cioè che
La soluzione militare della crisi e della tragedia siriana è un'illusione
Che bisogna lavorare per una transizione per una soluzione politica e che quello che viene presentato come un rischio e che certamente può essere anche un rischio e cioè la presenza russa in quella
Contesto può essere anche tuttavia
Una parte della soluzione del problema non sto dicendo che siamo già questo
Ma visto che siamo attorno a un tavolo il messaggio deve essere che la Russia può aiutare ad avviare una transizione
Che porti a una soluzione di questo problema perché a un certo punto è chiaro che il dittatore Bashar al-Assad deve abbandonare ma non bisogna
Illudersi di farlo con mezzi militari che richiederebbero un vuoto riempito dal terrorismo riproponendo si esperienze che abbiamo visto
In altre regioni
E poi ci mettiamo anni per riparare i danni che abbiamo fatto ad esempio in Libia
Le crisi quindi e poi l'Africa per quanto riguarda soprattutto i flussi che vengono verso noi italiana la conferenza che ci sarà tra due settimane a Malta
E il cui oggetto fondamentale
L'Europa che mette sul tavolo
Due miliardi e speriamo anche di più per cooperazione con quei Paesi in cui
La situazione più difficile più drammatica
Anche qui senza seminare illusioni non è che la cooperazione e gli investimenti europee io sono fiero del fatto che questo governo nella legge di stabilità che si sta cominciando a esaminare al Senato per la prima volta da sette anni ha invertito la tendenza al calo delle risorse per la cooperazione
E la riporterà nei prossimi tre anni a un livello dignitoso non ha un livello particolarmente alto ma almeno a un livello dignitoso per un grande Paese come l'Italia
Quindi la
Operazione che si farà a Malta
Non per l'illusione Riva qualcuno ricordava no il fatto che nel mille novecentocinquanta
L'Europa era il doppio dell'Africa nel due mila cinquanta l'Africa sarà tre volte l'Europa in termini
Demografici quindi non è la cooperazione che arresterà questi flussi ma certamente la cooperazione ci può aiutare
Arrendere questi flussi più ordinati a sconfiggere i trafficanti a limitare l'emergenza della crisi
Quindi primo intervenire sulle guerre secondo moltiplicare gli sforzi di cooperazione terzo e ultimo cambiare le regole europee
è sotto gli occhi di tutti
E se ne comincia a parlare esplicitamente finalmente l'Italia devo dire lo fa da tempo anche l'euro il fatto che la regola europea che come sapete
Questo Regolamento di Dublino nato sostanzialmente sull'onda della
Crollo del muro di Berlino per risolvere un'altra vicenda di rifugiati leggermente diversa da quella attuale
E che prescrive il fatto che siano i Paesi di primo arrivo non solo a registrare ma ad accogliere salvo eccezioni i migranti
Non sta in piedi
è possibile immaginare che quest'anno il flusso di quattrocento mila migranti che arriva in Grecia
Possa essere
Gestito dalla Grecia io credo che nessuno in Europa pensa che questo sia possibile
Ma il punto è che per difendere delle regole che non sono più in grado di funzionare le regole di Dublino rischiamo di mettere in discussione altre regole
Che sono un fondamento dell'Unione europea
E cioè
Il Trattato di Schengen e il principio di libera circolazione delle persone
Non possiamo sacrificare Schengen
Per difendere Dublino non ha senso sarebbe un ritorno all'indietro di anni di decenni per la civiltà europea e quindi già lavorare insieme
Perché finalmente
Ognuno in Europa faccia la sua parte scaricare sul vicino alzando muri non porta da nessuna parte gestire insieme
L'accoglienza
Le regole per i richiedenti asilo che non possono essere diversi per ciascuno dei ventotto Paesi
Le politiche di ritorno in modo civile nei Paesi con i quali si sono accorti di ritorno gestire insieme questo insieme di cose
Ci può consentire
Di gestire il tema dell'immigrazione in un modo degno di un Paese e di un continente civile come l'euro grazie
Grazie signor ministro a tariffa dagli applausi che Nolte degli obiettivi che lei intende perseguire sonno condivisi dalla base
Adesso noi capiamo che altri impegni io la compagnia
Il mio collega Claudio che viene qua ecco mi è
Eccola qua
Continuerà con i lavori
Sì errando de volle grazie per essere con noi è un sociologo dell'immigrazione ha scritto numerosi i libri studiate studioso ma anche un uomo di impegno il suo impegno sindacale importante per la CISL per la tutela dei lavoratori agricoli a lei la parola il ringraziamento di nuovo
Allora innanzitutto grazie all'Idros per avermi invitato che continua questa bella tradizione richiamare anche un immigrato a dire la sua in questo evento importante
A chi studia descrive spiega racconta il fenomeno migratorio primo coi vi verrà in mente un personaggio della mitologia greca
Noto per la sua fatica disumana e per questo entrato nella storia e anche nella lingua secondo l'invito greco e Sisifo
Fu condannato dall'idea spingere un pesante macigno fino alla sommità di una cifra di una montagna però appena toccava questa Cima questo macigno rotolava giù verso navale
Costringendolo così a ricominciare daccapo
E tutto questo per l'eternità l'appunto l'imposizione di Sisifo come è noto diventerà nei secoli può e anche il simbolo di un lavoro
Inutile che si vanifica appena si compie ecco
Alcuni aspetti del discorso pubblico sull'immigrazione
Ci riportano a questa immagine del di Sisifo appena si pensa di aver raggiunto qualcosa nella spiegazione dell'immigrazione e delle sue dinamiche
Appena si crede di aver messo un punto fermo appena si crede che l'opinione pubblica e a un certo punto matura per fare un salto di qualità
Ecco che il discorso ritorna al punto di partenza
E
Come il macigno che ricade ai piedi della montagna
Senza scomodare la storia dell'umanità dell'Italia che è fatta sempre da movimenti di Popolizio non è però bisogna ricordare che il fenomeno migratorio quello di massa anche non è nuovo basta ricordare le navi
All'inizio degli anni Novanta le navi piene di albanesi
Miei connazionali che arrivarono in Italia e le coste pugliesi all'inizio degli anni Novanta
Ecco il cosiddetto e sotto da da un passato totalitario al parco con come era quello
Del dell'Albania l'Italia si si svegliò stupita e impreparata nello stesso tempo in quel momento
E
E forse non capì che insieme i migranti stava bussando a
Bussando un'altra epoca
E con gli studiosi gli opinionisti Baldissero all'epoca che e l'Italia si si era trasformata da un Paese di emigrazione in un Paese di
Immigrazione
Secondo me l'Italia nell'immaginario collettivo neanche si vedeva con un Paese da dove
Da dove a dove attraccano le navi si vedeva più con un Paese di emigrazione adesso però dopo venticinque anni le cose sono cambiate perché come sapete abbiamo visto dei numeri dall'Italia continuano ad emigrare persone
E con ogni anno ci ricordano che siamo di fronte l'ha detto anche il ministro poco fa di fronte ad un
Fenomeno epocale
Globale e così via quindi si tratta di un fenomeno di grandi dimensioni oppure c'è qualcuno che ce lo vuole rappresentare come un fenomeno come un evento straordinario e temporaneo associandolo poi ad una logica dell'emergenza
E questa logica emergenziale poiché ce ne della vista e non ci fa distinguere gli aspetti strutturali da quelli congiunturali bloccando così la progettazione la pianificazione e creando le condizioni per continua a polemiche come avete visto ovunque
Quindi
Noi veniamo da tempo avvisati su questo punto che si tratta di un
Grande fenomeno epocale però se globale non proprio lì a livello globale che dobbiamo vedere le soluzioni e quindi Mou rimuovendo le cause che
Che provocano la migrazione quindi conflitti guerre civili fame povertà terrorismo le varie cose di questi mesi si è parlato poco fa
E poi rilanciare una politica internazionale dobbiamo pensare che i flussi migratori potrebbero paragonarsi a i flussi d'acqua
Se non gestiti bene comportano varie problematiche ma sebbene incanalati costituiscono una grande risorsa portando prosperità Energia e nuova vita
Ecco con i numeri ci dicono spesso che
Si può spingere questo macigno del discorso pubblico su immigrazione per quanto riguarda la demografia i demografi ce lo spiego non o in tutti modi grafici tabelle e così via che
L'Italia l'Europa assista invecchiando e
Però e quindi una via d'uscita potrebbe essere di migrazione però ciononostante ancora sopravvive la sindrome dell'invasione sembra che gli immigrati siano tanti troppi più del dovuto e siamo al punto di partenza
Prima della crisi sembrava che ne dovesse un po'lasciare un po'da parte
Diciamo quell'approccio utilitarista e economicista
E che si era un po'radicato nel discorso pubblico e quindi si spiegava sempre immigrazione su sul l'apporto economico eccetera e così via e si citava spesso all'epoca
E la famosa frase di
Di di Max Fischer aspettavamo braccia sono arrivate persona
Ecco in quel momento si comunque si comincia un po'parlare delle rimesse sociali delle delle rimesse culturali e così via purtroppo la crisi ci ha riportato il punto di partenza siamo ancora costretti a parlare del PIL dell'emigrazione e così via
Va bene che importante va bene che giusto lo dobbiamo fare ogni giorno però ha senso continuare a fare di nuovo questa salita argomentativa sull'immigrazione
Ecco riprendere il concetto dell'immigrazione come specchio a questo punto diventa dovere devo doveroso perché
L'Italia come avete visto ha più o meno e una situazione simmetrica a immigrati emigrati più o meno la stessa cifra
E
Io vi devo confessare una cosa questa è una cosa che non ho consegnato nella nella cosa scritta agli amici del Lido sto
Io nel due mila sei dieci anni fa precisi fui invitato proprio si ritorna sempre al luogo del delitto e Croazia fu fuori invitato qui proprio su questo tavolo su questa platea
Per per la presentazione del dossier
All'epoca era presente il Presidente Prodi
E
Io mi sono andato a rileggere la mia relazione se non fosse stato per il rispetto che ho per questa platea aperte per tutti voi
A
Avrei fatto una una provocazione avrei preso quel discorso l'avrei riletto e poi alla fine di avere detto bene queste cose le ho detto dieci anni fa
Quindi ci sono molte cose su cambiate molte cose ma altra cosa sono rimaste ferme ma lo specchio quest'idea che ho portato quella volta adesso diventa più evidente perché anche dal punto di vista dei numeri
E
Infatti l'immigrazione è un è un integratore dei nostri problemi non la loro caso le migrazioni si raccontava ma anche raccontano
Narrano dei Paesi di provenienza ma anche
Narrando i Paesi di accoglienza e poi alla fine come dice Papa Francesco ci interpellano come individui e come collettività
E questo è un punto importante
Eppure immigrate sembra ancora come molto lontani come se non ci riguardassero gli sbarchi i loro problemi
E qui il macigno devo dire da trasportare diventa ancora più più pesante
Gli sbarchi provenienti dal Mediterraneo di cui ha parlato anche il ministro hanno messo sotto dura prova l'Italia tutta l'Europa e io me la immagino sempre come una specie di stress test no quello che ti fanno sotto sforzo
Però stavolta per l'impianto organizzativo è un po'anche per i nostri valori e onestà uno stress-test
L'Italia io devo dire che ha fatto molto con l'operazione Mare Nostrum dimostrando di essere un Paese solidale orgoglio cioè dicesse voglio generoso e accogliente attingendo alla luce alla sua storia è alle sue tradizioni
Ma il problema riguarda
Tutto il mondo e sviluppata l'Europa perché l'Europa dei muri non ha futuro perché i muri lo sapete chiudono sembra
Chiudono quelle che sono fuori alla ricerca di una vita migliore tra tensione chiudono si assente anche quelli che sono dentro nell'illusione di un benessere
E così eterno però comunque chiudo nei dividono
Purtroppo sono più i pericolosi muri invisibili fatte di tutti fare Renza pregiudizi egoismi piuttosto che quelli reali legislativi io ho o fisici che siano perché queste seconde di puoi anche abbattere però il primo ancora più difficile
E l'altra cosa noi dobbiamo pensare sempre alla solidarietà è una cosa importante trovi di consumo non è una cosa ancora più importante la solidarietà
Sì pratica ma anche si impara e si insegna
E il che vale anche per gli immigrati e lo ve lo dice uno che è un immigrato
Per tutte le generazioni perché gli immigrati non sono immuni dall'egoismo va bene e quando leggi e quindi bisogna tramandare no Pisa insegnarci da vicenza imparare a vicenza la solidarietà
E per quanto riguarda della cittadinanza sapete che è stata appena approvata alla Camera la la legge secondo me è stato un grande momento storico
E perché riconosce la dignità e e l'appartenenza a questa comunità tante persone e e minori secondo me bisogna andare avanti con coraggio su questa via
E con la la migrazione incarna perfettamente l'epoca postmoderna perché costituisce davvero un luogo dove si intreccia
E si faccia tutto limiti che gli immigrati gli emigranti italiani le rette umani Paesi tante cose si si fece l'azione di sviluppo
E persino azione Geo strategica avevo scritto un appunto qui però purtroppo il ministro degli sia andato via ma l'immigrazione attenzione scusa spero che qualcuno glielo dica ma già lo sa
E anche un fattore di politica estera non lo dobbiamo dimenticare
E qui però bisogna usarlo bene una grande potenziale in questo senso perché l'Italia permettetelo di dire io che la vedo un po'anche da fuori
è una grande piattaforma così che si estende sul Mediterraneo negli altri Paesi vedono l'Italia come un punto di riferimento e quindi lei deve ha un ruolo deve avere ha un ruolo importante
Quindi dicevo servono ponti e non Nouri
Non dimenticando un altro momento gli stessi immigrati
Sono costituiscono un ponte un ponte umano e all'inizio sembra invisibile e poi dopo uno se ci pensa bene lo vede
Ne nel due mila otto pubblica in Albania un libro scusate nell'autocitazione ogni tanto la vanità
E un libro che si intitola una dite
Nel due mila otto in albanese
Significa il ponte sul mare che parlava dell'immigrazione albanese in Italia
Ecco intitola il il ponte sul mare
E me ne un marginali perché stava in un aeroporto e stavo pensando tutta quella gente che fa andirivieni adesso perché all'inizio non lo fa ma poi tanto intorno ritornano e così via e immagina eccome
Ce l'avete presente come quelle foto il Cal cartoline di notte nonché c'è un tracciato di luce che rimane
Che si vede adesso non so in termine tecnico come si chiama però questa scia di luce che rimane pensavo che se l'uomo lasciasse una scia del genere sicuramente i Paesi sarebbero davvero legati da ponti
Ponti umani proprio l'immigrazione estesa e quindi intitolare così
Infine il lavoro
Infine il lavoro degli immigrati che è una grande risorsa per il Paese però purtroppo torniamo sempre al punto di partenza
Quelle che ci rubano il lavoro la disoccupazione e così via
Però siccome io lavoro nel ramo il sindacato quindi so bene che il lavoro importante
Così come importante alcuni fenomeni complessi come il caporalato e lo sfruttamento che una vecchia
Piaga di cui sono vita anche i lavoratori immigrati ma qui bisogna la essere decisi bisogna fare più ispezioni più controlli più vigilanza più responsabilità penali perché
Per chi sbaglia e
E devo dire che le cose positive sono state fatte tipo la rete del lavoro agricolo la cabina di regia presso l'INPS però serve un'alleanza se del presidio del territorio contro il caporalato serva un'alleanza tra istituzioni Governo e parti e parti sociali
Perché solo così si può fare un'impresa buona ma anche una qualità Bonati di di lavoro
Ecco
Per alzare il macigno del discorso immigrazione aiuta sempre il tessuto umano e cioè il
Il logo del lavoro il vicinato la la quotidianità il condominio
Perché in totale contrasto do da cosa viene rappresentato nei mass-media e nella politica
E
Ecco io dire proprio ripartire dal buonsenso dell'esperienza per bloccare populismi demagogiche e ideologia e guardare con
Attenzione ARPA non ai commenti sul sociale altre cose perché perché contatto umano il dialogo e molto importante
Ecco in questa fatica e concludo
E questa fatica
Continua costante e
Bisogna perché bisogna sempre ritornare spiegare anche l'abbiccì dell'immigrazione come lo sapete anche voi voi siete tutti interessati al tema siete divulgatori
E si ritorna sempre ecco questo strumento che abbiamo oggi tra le mani è indispensabile perché ci aiuta la conoscenza il dossier statistico immigrazione e anche ci aiuta
Di della divulgazione e è un antidoto ai pregiudizi e luoghi comuni e alle ignoranza e di di ogni genere e secondo me va riscoperto adesso dopo tanti anni anche un altro valore che a questo strumento il dossier
Perché adesso anche da quasi un
Cioè ha un valore storico cronologico se vogliamo vederci come eravamo ieri basta riprenderlo tra le mani e vedere come eravamo dieci vent'anni prima
E perché no anche qui dove andremo a parare perché i numeri ci aiutano anche vedere
Più più in là
Ecco riprendendo il mito menzionato all'inizio Sisifo io che insieme alla similitudine i nostri sforzi sulle migrazioni bisogna dire che lui Sisifo
E se se leggiamo Albert Camus
Non è per nulla disperato perché lui sembra lì che stanno disperato con questo macigno che ricade continuamente ma non è così
Riguarda cosa scrive Came in ciascun istante dici è dice e egli è superiore al proprio destino
E più forte del suo macigno
Anche la lotta verso la cima basta riempire il cuore di un uomo bisogna immaginare Sisifo felice afferma lo scrittore francese
Adesso però se è vero come dice camion che i miti sono fatti perché limiti l'immaginazione gli animi allora mi sia consentito immaginare il personaggio mitologico
In cima alla montagna che per un attimo per un istante
Per un momento per un soffio lui riesce a sollevare finalmente il macigno pesante
Però sinceramente non lo immagino da solo ma insieme ad altre persone di vario colore e di varia provenienza perché solo così possiamo affrontare levare avversità e costruire insieme un futuro migliore grazie
Perché il nostro impegno non sia inutile non sia frana si richiedono grandi orizzonti ma anche una grande concretezza mi fa piacere sottolineare terranno non solo a me studioso ma è uno che si sporca le mani per la tutela dei nostri immigrati
Che proprio questa considerazione ci aiuta a introdurre
L'ultima relazione prima delle conclusioni
Di la relazione sarà tenuta dalla dottoressa Stefania comincia che è dirigente presso la direzione generale dell'immigrazione delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro
Stefania mia dirigente per noi anche un'amica
Affatto come la nostra con le nostre strutture ma con tante altre dei progetti molto belli sporcando sia anch'essa le mani io adesso vogliamo sentire le proposte che ci fa per raggiungere questo grande obiettivo
Della dell'integrazione degli immigrati
Grazie buongiorno tutti
Innanzitutto
Io sono qui per sostituire
Nella Sottosegretario del Ministero del lavoro che per motivi di salute non può essere qui
E come diceva De Crescenzo sono un po'un Vice sostituto portiere perché sono anche senza direttore generale in questo momento quindi
Ecco sono un operaio detrarlo
Che appunto riveste quel ruolo di Rampl la stampa che in alcuni momenti bisogna fare quindi porto il saluto
E poi ringrazio molto gli amici che oggi mi hanno invitato
E Franco mi ha ricordato almeno due o tre volte che ho dieci minuti in dieci minuti è difficile
Sintetizzare per una platea come questa che unisce passione e competenza è storia in questi ambiti
Qualcosa che abbia un significato soprattutto quando si parla dopo autorevoli relatori e quindi
Alcuni dei punti che avevo pensato di condividere ovviamente sono stati già affrontati
In dieci minuti o messe insieme
Sede
Quindi ho due minuti per ogni idea che ho deciso di condividere con voi
La prima idea
Riguarda l'emozione perché perché oggi sono molto emozionata perché quando è iniziato a occuparmi di questi temi mi ricordi che ha ben degni qui in platea
Ed è la prima volta
Era la prima volta che veniva presentato che io ascoltavo la presentazione di questo rapporto ho imparato tantissimo e da quel momento come tanti altri colleghi degli altri Ministeri delle Regioni
Portiamo sempre con noi è quella rapporto
Perché quello che ci ha dato un comune sentire è un la possibilità di condividere una conoscenza fondata su dati oggettivi e non sono impressioni o su titoli dei giornali
Anche ieri mi ha molto impressionato Franco i miei collaboratori mi chiedevano di venire tutti ho dovuto dire non si può scusami era completamente d'ufficio qualcuno deve rimanere è stato quasi estratto a sorte per chi voleva venire
Ovviamente collaboratori che ringrazio perché quando si lavora bene insieme si può produrre qualcosa altrimenti è molto difficile
Queste mozione però ovviamente sì deve coniugare con il fatto che questo rapporto ha una storia una tradizione consolidata venticinque anni sono le nozze d'argento al matrimonio
Ed è un momento di Bilancio
Perché è importante questo dossier che ho letto in questi giorni in queste notti e direi perché c'è arrivato pochi giorni fa
Perché secondo norme coniuga ha una tradizione consolidata nel trasmettere far conoscere i dati e quindi influenzare un senso comune
è un il buonsenso che pervade le nostre comunità su questi temi Cologno Dante ha una capacità di rinnovamento cioè di seguire i tempi di cambiare aggiornarsi alla luce di quelle che sono
Le
Diciamo le novità più rilevanti su questi temi perché perché le migrazioni la stessa parola ce lo dice cambiano cambiano i mondi cambiano i Paesi cambiano le comunità e cambiano le persone
Però è da secoli che questo avviene ed è stato il motore
Del
Cambiamento e dell'innovazione nel corso della storia montano ridire dell'umanità intera
Perché le comunità chiuse non sono mai cresciuta non si sono evolute
Allora per questo oggi volevo appunto parlare di come la migrazione sta cambiando il senso della comunità di come ci si mette allo specchio ci ricordava
Il collega Rando debole
Mi come Circosta rinunce
A fare i conti con le stesse replica sabato anni fa mi disse no e siamo la cartina al tornasole di quello che voi siete
Non siamo le persone che hanno pregi e difetti ma vi costringiamo a ripensare ovvi e a riguardarsi
C'era una frase molto bella che sempre
Mi hanno detto un amico straniero dice
E difficile rimettersi in discussione per capire cosa saremo capaci di fare cosa saremo risposte diverse stare
Per capire se sapremo essere differenti per raccogliere gli altri ma questo è un discorso universale che riguarda
Non sono i nuovi cittadini ma riguarda
Tutte
Gli elementi di diversità che ci mettono paura
Dal vicino di casa al piano di sopra e a questo proposito volevo citare una
Telefonata che ho ricevuto qualche giorno fa che indicativa
Nel palazzo dove io abito c'è una signora che sta diventando anziana che ha delle difficoltà
è un pomeriggio una persona Rivellini ha detto bisogna chiamare i figli perché
Questa persona vaga ha qualche difficoltà bisogna o latte chiamino qualcuna tenerla oppure metterla in un istituto dopo pochi giorni ho ricevuto una telefonata mentre atterrava Cagliari venerdì per lavoro
Di un angelo custode Camp mi consente di lavorare che vive
Una signora filippina che mi ha detto Stefania possa andare dal medico penso di dover accompagnare la signora perché la vedo un po'instabile posso darle una mano di aiuto torno fra un paio d'ore
Allora questo senso di rispetto di comunità di accoglienza forse avremmo molto da imparare in questi anni rispetto appunto a delle cose essenziali che hanno a che fare con una
I bambini rispetto della vita dei tempi dei bimbi piuttosto che la cura degli anziani e la dedizione un'attenzione
Non è solo una sostituzione di un welfare nei servizi di cura alla persona e anche un'altra concezione un'altra modalità
Di concepire la relazione umane per cui forse dovremmo tre imparare una cosa
Secondo punto sarò più veloce perché non sono stata più lunga nel primo dei due minuti
Il livello sovranazionale per deformazione professionale sono abituato ovviamente a guardarmi intorno a capire cosa succede negli altri Paesi
Ho portato qui la sintesi dell'ultimo rapporto OCSE che si intitola
Questa crisi umanitarie differente rispetto al passato in questa report in modo molto sintetico ci viene a dire ci ci viene detto e qui
E importante per la prospettiva dalla quale parliamo i Paesi OCSE i Paesi più sviluppati
Ci viene detto che
La Turchia il Paese mossa affetti quindi
Che ha
Più rifugiato in questo momento e che è stato cogliendo uno virgola nove milioni di siriani
Inutile riprendere il discorso del Ministro degli esteri il quale ci ha spiegato che in Libano paese è piccolo ha molti più rifugiati di tutti noi messi insieme
E cosa come termina però l'organizzazione economica per lo sviluppo l'organizzazione internazionale allo sviluppo economico che dice che
Le esperienze passate delle crisi dei rifugiati e ci suggeriscono che immigranti possono diventare
Un
Contributori diciamo di valore
Nella crescita economica e sociale del benessere dei nostri Paesi e va bene accettiamo felici che nel due mila e quindici diciamo agli organismi internazionali
Riconoscano ma come dire qual è il contributo di un dato importantissimo che comunque esiste nei nostri Paesi e che a seconda della prospettiva appunto prende
Una sfaccettatura diversa
Il secondo è la Commissione europea a ventisette ottobre nel programma di lavoro per il prossimo anno
Ha affermato che affrontare la crisi dei rifugiati e la gestione della pressione migratoria alle frontiere esterne nella principale priorità che l'Unione si trova ad affrontare oggi
è chiaro anche che tutte le riunioni in questo momento a Bruxelles hanno all'ordine del giorno questo tema nel due mila e quindici però stiamo parlando alla fine del due mila e quindici
Io penso che alcuni insegnamenti invece alcuni organismi internazionali ce l'abbiano chiamati vi possiamo trarre dar loro penso per esempio all'organismo internazionale per le migrazioni
In cui appunto pochi giorni fa il il suo direttore in Italia ci ha detto che
I flussi migratori non sono altro che una diretta conseguenza di quella che comunemente si definisce un autonomia globale ovvero costruita sull'interdipendenza dei mercati mondiali sui vantaggi che ne derivano
Oltre ad essere il risultato di disparità sociali economica demografica
C'ha altresì detto che modificare modello di sviluppo del nostro Paese deve trae spunto dal valore che portano i migranti anche ai loro Paesi
Quindi ci sono tanti modi di affrontare e ovvio che le sensibilità internazionali ormai sono dentro sono coinvolte
E qui mi facevo prima una considerazione Aldo Matteo
I numeri sono importantissimi il beneficio Antille il contributo netto è tutto vero
Ma a prescindere da questo chiedo a tutti voi
E ho oltre questo comunque ci sono delle vite ci sono delle persone
E c'è la dignità di tutte queste persone da tenere in considerazione a prescindere
Dai numeri
La terza il terzo pensiero che volevo condividere
Era questo continuamente le migrazioni ci costringono a pensare dal macro al micro dal micro al macro diceva qualcuno cioè dei sistemi dei flussi d'acqua parole
Collettive a persone bisogni e ogni persona dei singoli bisogni specifici ogni
Bisogna
Come dire
Ha una sua rilevanza è una sua importanza
E a questi bisogni molto spesso le comunità danno delle risposte che prescindono
Da quello che è un dettato normativo che per carità ci vuole ci vuole il contesto ci vuole la rete ma poi ci sono anche
Delle cose che nascono cassando le scintille che nascono nei nostri territori che sono delle esperienze bellissime e meravigliose
E quindi come dire non dobbiamo in qualche modo mai dimenticare che bisogna sapersi spostare a seconda del livello da quello che il singolo individuo i suoi bisogni
Al
Discorso di sistema per dare delle risposte che siano appunto istituzionali e adatte ma senza dimenticare che dietro ci sono persone sempre e comunque
Poi c'è il quarto pensiero che avevo detto che è stato già ripetuto data tanti relatori prima di me conoscere per reagire a conoscere per progettare conoscere per fare delle politiche che abbiano un senso
Mio collega dice San Trebbia Empals seppur viene agire citando
Persone diciamo più importanti di noi quindi report in nome degli strumenti condivisi sono importanti quindici servono anche i numeri
E ci servono per poter capire come intervenire come fare per le politiche che abbiano un senso
La conoscenza di questi dati è alla base
Del lavoro che come amministrazioni pubbliche stiamo facendo provando a fare di programmazione integrata
Componendo un puzzle che è difficile complicato ammettendo le poche risorse europee che ci sono del fondo sociale del fondo asilo migrazione incrociando il POR regionali
Cercando di rispondere
Al di là quella che è di là ma tsunami al collega chiama la presa in carico della persona a seconda delle differente competenze quindi mettiamo insieme competenze e risorse
Su un ricostruendo quelli che sono i bisogni che ogni persona
A
Nella vita
Un altro pensiero che volevo condividere che è già stato appunto lo bene Espresso finora e quello di un passaggio culturale importante per il nostro Paese
Il passaggio che riguarda
Diciamo cosa succede il giorno dopo l'accoglienza
Se dall'accoglienza l'accompagnamento all'autonomia
E anche qui Ministro degli esteri ci ha parlato di una nuova legge alla di cooperazione allo sviluppo
In cui dobbiamo ricordarci che mai dobbiamo insegnare a pescare se vogliamo aiutare qualcuno e non regalare del pesce perché se non l'aiuto durerà il tempo di un giorno
E a questo proposito penso che ci sia appunto un una riflessione importantissima eccome accompagniamo all'integrazione
Come accompagna ma un'integrazione che è sicuramente un processo
L'Unione europea aveva detto nel due mila quattro biunivoca poi ha rettificato il trinomio poco
Perché l'integrazione riguarda immobili cittadini riguarda le comunità d'accoglienza riguarda i Paesi di origine
C'è un processo circolare che deve coinvolgere tutti
E da qui arrivo a un elemento
Un altro elemento fa
Mentale
è sempre stata al centro dei pensieri di dosso e di questo siamo grati
E il coinvolgimento diretto delle persone non c'è più bisogno di intermediazione non c'è più bisogno che qualcuno rappresenti le esigenze
Delle persone dove la rappresentanza ha funzionato dal basso faccio l'esempio dei sindacati nei sindacati sono nate classe dirigente dei nuovi cittadine perché non c'è bisogno di rappresentare
La presenza dei migranti nel nostro Paese affianco a quelli che hanno
Diretto a chiedere la protezione internazionali flussi non programmati
Stiamo parlando di centosettanta mila persone all'anno scorso ci sono poi migliaia di persone
Che sono qui che hanno vissuto al nostro Paese che sono radicati che hanno le loro storie e queste persone sono perfettamente in grado di rappresentare i loro interessi
E quindi è giusto che lo facciano in modo diretto e non
Per interposta persona e di questo
Di questa filosofia dobbiamo dare atto appunto Ritossa
Alle persone che hanno lavorato in questo gruppo che sono quelli che per primi hanno nel nostro Paese portata avanti questo
Questo tipo di politiche
Infine
E con questo chiudo come sempre no poiché consente tiene
Con l'emozione di dover fare l'intervento qui sono andata a riprendere un vecchio libro molto faticoso perché sono due commi pesanti
Che è un libro che si intitola migrazione
è un libro di Kagan Ski che ci parla di
Gatta dei mondi antichi di qualche secolo fa in Europa
In cui ho pensato di prendere una frase che mi aveva molto colpito anche perché poi io sono della stessa comunità di migranti di Franco fitta ovviamente ma anche noi siamo
In qualche modo abbiamo un'identità sarda
Però Franco l'altro giorno ci parlavamo e sapeva qual era il pane che a tavola mangiavano i miei nonni
Allora anche questo è il rispetto dell'identità culturale perché c'è un patrimonio comune di condivisione nel far parte di
Di un Paese di una storia di una identità
E allora vi dicevo volevo chiudere con questa frase che dice il senso di smarrimento essa radicamento che viene dalla nostra Girardi ogni patria perduta
E dal sogno di ogni terra promessa nonché dalla percezione di un fluire perenne cieca rabbioso di correnti sotterranee che bagnano le radici della storia
Allora proprio e bellissima all'immagine
Dei flussi d'acqua che sebbene incanalati l'acqua portabilità porta futuro
E quindi questa è la speranza avere un sogno che con quest'acqua possa accrescere molto meglio tutto il nostro Paese e tutti insieme noi possiamo lavorare
Questo grazie
Auguriamo alla dottoressa Stefania poi chiari poter realizzare nel suo impegno istituzionale queste bellissime cose che ha detto a livello affettivo umano a livello culturale a livello sociale
E adesso per presentare le conclusioni di sua eccellenza monsignor zuppi che per noi donne Atteo
Abbiamo pensato a tifare dei piccoli e riflessioni la mia è quella che ho detto a voce a domattina o qualche giorno fa che insegni a noi
Di saper coniugare con l'immigrazione quello spirito di semplicità
Di disponibilità e di servizio che lui ha avuto come sacerdote
Come membro della Comunità di Sant'Egidio e come vescovo e tu cosa chi dice la mia è semplicemente un ringraziamento perché la sensibilità di zuppi rimossi e
Zucchi per il dialogo interreligioso ecumenico il proverbiale quindi ci vediamo ancora rom è ancora a Bologna per presentare
Il dossier insieme
Prima ci debba andare per
Grazie
Io sarò davvero breve anche perché le conclusioni
Insomma
Purtroppo non vi non da qui non si vedono le facce e questa può essere anche però insomma paese anche un vantaggio perché certi versi però e credo che sia l'ora sia le tante cose
Io sono io che ringrazio Franco che ringrazio
Litro se tutti quanti coloro che hanno permesso anche quest'anno nel un uno strumento veramente importante
Non c'è dubbio
Importante perché cita i dati reali molti
Gli abbiamo ascoltato esercizi capisco i problemi
Ed è curioso come si fa a parlare dei problemi senza capirli ed è curioso ed è molto pericoloso e siccome effettivamente credo che
Questo dossier con citare delle la misura voi certo dopodiché bisogna scegliere che questo può e l'ultima cosa che volevo dire placida
Il la realtà e così la palla tenere alta senza conoscerla
I fatti quello che prevale pregiudizio il
Le semplificazioni e l'ignoranza
Che temibile io
Due voli l'ignoranza e veramente pericolosa io
Credo che quando noi sentiamo su questi temi delle
Castronerie del delle improbabili delle cose che uno dei beni da un punto che se ti vai a studiare abbi ghiotti rendiconto e dirlo con
La presunzione di aiuto di risolve i problemi
E pericolosissimo rimette tutto pensi risolve problemi senza conoscerli
Allora vuol dire che negli anni questo il nodo
Beh questo credo che la
Il lavoro fatto le le le i dati così chiari io son d'accordo che poi
Oltre il numero proprio alla fine precisazioni vada Francesco ci sono ovviamente le persone
La credo che la passione insomma di da cui Nascar tutto il lavoro fatto
Non non non rendendo non porta i numeri non non
Trucca i numeri a seconda della propria
Ma certamente ci aiuta anche a vederli con quella preoccupazione che veniva ricordata prima cioè che in realtà dietro ogni ogni numero ci sta una persona
La seconda vantaggio a mio parere del dossier
E che ci aiuta anche a trovare
Ad uscire dall'impossibilità cioè
Quando parliamo dell'immigrazione il al massimo cioè più delle volte ci si sente accontentiamoci di
Di dimettere pur di fare qualche cosa ma come un un
Una realtà così grande davanti ai quali non si può far niente
Ed è sbagliato perché appunto il vantaggio del di vedere i tratti reali ci aiuta anche a trovare delle soluzioni possibili d'un problema enorme
Storico si è detto continentale addirittura quindi e chiaro ma anche trovare dei delle risposte possibili
Questo fa uscire da una da una conseguenza dell'impossibilità cioè seguano che l'emergenza
La logica dell'emergenza logica pericolosissima
Perché poi c'è una vera e propria emergenza come in quella di cui abbiamo vissuto di che a volte
Sibilante siamo al sole la l'emergenza la guerra e si egli è chiaro che un'emergenza che in quel capitolo si migliaia di siriani è chiaro che un'emergenza di fronte al quale do ma se viviamo sempre l'emergenza al Comune di Roma lo sappiamo bene
Pica comune di Roma noi sappiamo benissimo come la logica l'emergenza era funzionale alla produzione
E la mancanza di
Scelte di politica nel senso stretto del termine di un sistema
Chiaro voi c'era favoriva la la
La la
Le il il quelli quel grigio dove appunto le al molto più facile il il profitto personale
Di demandare rubare per dare un parere in assoluto non è che ci sembra Madaro bassi poveri fa bene
Poca cosa che fa veramente
Ma per chi è possibile è possibile per questo perché siamo sempre a punte oggi l'emergenza e quindi da questa dobbiamo provare le dobbiamo uscirne mi sembra che qualche pista qualche indicazione anche pratica di per uscire mi sembra che ci sia
C'è anche faticosamente la mise mi sembra che anche
Come l'Italia ha gestito il in questi mesi segnale che dire insomma
è un po'
Anche un po'd'orgoglio insomma cioè
Noi dobbiamo rimandare abbiamo cercato di aiutare i bracci che scappavano
Quando praticamente il nord Europa diceva che era una specie di buonisti
Il fondo in fondo perdita scendere via presenza un po'cattolici pericolo poi senza in questa casa come edilizia quasi da quelli fanno il loro mestiere
Come dire eccetera quando in realtà penso che il problema vero dell'umanesimo cioè quello che dobbiamo dire che qualche volta stia assentire certi ragionamenti a vedere certe scelte dobbiamo dire che
Che se gli europei segretarie stranieri
Che serietà agli stranieri al vero umanesimo che l'altra la la la profonda eredità
Di cui io credo
Dobbiamo renderci conto
Dobbiamo di più renderci conto di questa responsabilità il cui penso anche dovremmo rendere conto perché tradire l'umanesimo europeo l'uso uso volutamente un termine molto molto generale
Davvero ci rende stranieri e io credo che Fappani ci fa perdere fa perdere
La la le le quanto il ruolo e dell'Europa
Il Milan questi così difficili cambiamenti
Base il il problema delle
Delle cifre di numeri le cosa soltanto di più ha giustamente ricordato il Libano e come si in Italia fosse Lentate venti milioni di persone
Il la proporzione tra la popolazione del Libano e i profughi che libero accogliendo non non ho mai sentito del Libano se certamente tutti i problemi legati a questo chiaramente ma insomma ecco
Prego il consigliere di leggere il testo della cose discorso sui musulmani perché tra i tanti fantasmi che vengono agitati c'è appunto praticamente che ormai l'Italia
Diventa una moschea ed molto importante i numeri le cose del genere il Consiglio di legge non lo zio e corre sui reati
E anche molto interessante a mio parere proprio perché riporta le cose al al
Allarme la proporzione no per cui effettuate viene viene fuori sostanzialmente che c'è una sorte di accanimento seria di piccoli
E sostanzialmente al contrario dove
C'è una percentuale
Più alta di di stranieri mentre i reati grandi riflesso quelli che ci devono davvero preoccupare la percentuale di stranieri addirittura in calo e minima idea addirittura in calo siccome appunto
Una delle
Come dire delle di fantasmi che vengono agitati esattamente quello che insomma dovrebbe dispiacere ma un tempo erano gli albanesi no arriva agli albanesi sicuro cessa qualche se c'era based ecco
Andiamo avanti con con con stereotipi e purtroppo sono poiché ovviamente molto pericolosi perché producono sempre un l'intolleranza sempre sempre fertile purtroppo la il pregiudizio eccedere sempre fare
Due-tre cose rapidissimamente cioè che cosa dobbiamo fare appunto quindi ecco che non è un'invasione cioè di che stiamo parlando ecco dunque che dobbiamo fare anzitutto poche dobbiamo fare in fretta cioè dobbiamo
Il quando delle così quando uno vuole poco bene c'è sempre tempo e quando uno si commuove poco c'è sempre tempo quando uno è roba sua occorre c'è poco da fare laddove dice questi
Prego tutti quelli che che che sono
Che su un di limiti gli immigrati è roba nostra
Non è roba di altri è roba nostra questo lo dico ovviamente secondo un precetto e chiaramente se i nostri fratelli più piccoli steso dico che se il progetto evangelico quindi ma anche l'idea dei fratelli Coen quelli più piccoli quindi quelli ricorda quando incontro i ragazzini
E delle crisi mi chiedo sempre se ci hanno fedeli piccolissima tutto per guardano nuovo tocca nessuno ecco la vedova lo stesso non a caso nel Vangelo è
Fratelli più piccoli di cui dobbiamo ed è ancora più responsabilità ma io penso che in quel discorso dell'umanesimo
Su cui
Tutti al di là della convinzione religiosa credo non non possiamo non trovarci allora quattro punti che cosa fare
Riconoscere subito la protezione temporanea europea ai siriani agli iracheni e agli eritrei
Organizzare un sistema di accoglienza più allargato più capillare e soprattutto leggero
Cioè per esempio ci sono molte iniziative perché poi ci sono molte iniziative che vengono dal basso
Cioè dai cittadini dalle organizzazioni sindaci ridicesse noi diamo dei meccanismi più facili
AIA aiutiamo una generosità la disponibilità che c'è al di là della paura c'è moltissimo e si è visto anche in questi mesi delle lezioni direi di di grande umanità
Tenta Enzo regionali guardare avanti
Poi allestire delle accoglienze sosta per coloro che entrati in Europa deboli Contursi e loro famiglie insomma
E il viaggio è un già vengono appunto da una
Lo possiamo
Dire può diventare anche in Europa un percorso a ostacoli o forse possiamo
Senza
Particolari
Complicazioni aiutare inni questa emergenza come si fa in situazioni di emergenza
Introdurre le sponsorizzazioni
Per singoli e famiglie questa è una prassi che non è stata utilizzata per tanti anni Paesi come il Canada
In Italia esisteva questa possibilità poi è stata eliminata il vantaggio di questa soluzione che percorsi di accoglienza iniziano i Paesi di transito di provenienza
Ed è il vero modo di tra per
Affrontare i trafficanti di uomini
Io faccio qui unisco anche un po'perché
Insomma la Comunità di Sant'Egidio la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia lavora valdese stanno avviando speriamo tra poco
Un progetto autofinanziato di sponsorizzazione
Che prevede appunto l'apertura di uffici in Marocco in Libano ed è una prima accoglienza fondamentale e che ovviamente vuol dire non
Sottrarre
Diciamo alla ai trafficanti di di di
Di migranti delle
Una una parte spediamo considerevole del della loro del loro interesse del loro mercato insomma
Questo voi sarebbe anche importante perché quanto la sponsorizzazione può fare un po'da aiutare anche il
Tanti che possono fare che vogliono fare appunto qualche cosa per
Per
Chi scappa dalla guerra per chi vive in condizioni di guerre c'era bisogna rivedere la Convenzione di Dublino l'abbiamo di tutti quanti e poi forse c'è un impegno un po'più serio che dobbiamo
Tutti verso i Paesi in guerra
E non c'è niente da fare insomma facciamo davvero troppo poco olio
Credo che
Abbiamo anche però una responsabilità di un maggiore interesse cioè
La tragedia di quei diritti e delle guerre ci trovammo onestamente dobbiamo dirlo insomma
Un po'più tutti Pomponio un po'più imbambolato io
Il
Quando ero piccolo Gheorgiu metà dell'adolescente ero convinto che si scendevo in piazza il mondo sarebbe cambiato la manifesta occupazione voi era sicuro che
So che che il Governo se ne fosse andato via e che avremmo vinto ma che cosa c'è c'è non è andata proprio così
Però forse qualche volta diciamo riprendere a tassare per strada aveva allargata attive ammali a fare pressioni vedi regolatoria forse abbiamo il debito rispetto a quello non c'è dubbio
Ecco città volevo finire apporta citando Papa Francesco perché
Perché dice delle cose sorprendenti o forse delle cose che
Come dire che dei cose ghetti Marino
Non lo dico soltanto gruppo reperire questo Codice ovviamente per me per farlo per motivi così edizioni di servizio quando non lo dico per motivi di servizio venete con prole secolo è semplice era proprio quello che volevo sentire
Era proprio queste quello che
E questo è quello che penso credo che almeno a me molte volte e che abitato forse a qualcuno no ma insomma ma molte volte mi capita lo sento da Francesca dico questo è quello che per quello che pensa
Le e sono due piccole citazioni una dalle evangelica utili dal laureatosi in quella sull'ambiente speriamo possa influire davvero adesso nel prossimo incontro di Parigi
Ed avete detto in molti qui
Cioè i migranti e ci aiutano essere noi stessi
Curioso uno pensa esattamente contrario emigranti oddio non sono più io son più messe ci aiutano invece essere agli stessi
Diceva per Francesco i migranti con lo stesso umanità prima ancora che con i loro valori culturali allargano il senso della fraternità umana
Cioè vicedirettrice ognuno essendo gli stessi e a non diventare una caricatura
Perché certi discorsi sono una caricatura di quello che
è la cultura italiana cioè una so veramente alieni più urgente di atti scorsi ciascuna tutti attenti e Paese secoli si è cresciuto ma
Tradisce i suoi genitori tredici
Nello stesso tempo la loro presenza è un richiamo alla necessità di sradicare viene uguaglianze le ingiustizie e sopraffazioni
Il meglio tanti possono diventare partner nella costruzione di un'identità più ricca per le comunità che li ospitano
Stimolando lo sviluppo di società inclusive creative rispettosi della dignità di tutti cioè cioè diverse noi stessi e anche a essere migliori altrimenti diventiamo appunto ne caricatura Edusei l'altra citazione
E che finisco davvero su questo e che lo dico all'ultimo perché
I dati soldati
Ma in tutte quante le letture le così come vengono posti eccetera sì e vide è evidente che non sono trattati come tali
Cioè chi ti Franco vita uno stante che insomma
Cioè tutti i numeri non mai smesso come dire di guardare in ogni numero un folto una persona anziché si capisce evidentemente ma fa benissimo il suo mestiere perché ci dà i numeri
E quindi ci dà i contorni tratti reale no
Per Francesco incontrato i Center fra quando andate in Bolivia
Ed era un incontro che aveva fatto precedenti qui in Italia
Dove giustamente credo l'unica delegazione italiana il centro sociale Leoncavallo che non so come si trovasse alla a proprio agio in altri casi ma credo che facesse benissimo agli uni agli altri Dario Fo ricevuto in Vaticano
E in
Ci sarebbe se incontro del viaggio che io abbia detto queste cose con cui appunto voglio concludere
Perché mi sembra che la filosofia del modo di guardare di darci i dati
E gli atti di dati i dati ma allo stesso tempo di aiutarci a guardarli
Dunque quando guardiamo il volto di quelli che sono
No no il volto il contadino minacciato dei lavoratori escluso dell'indigeno presto della famiglia senza casa di migrante perseguitato
E son perseguitati tanto dobbiamo dire soltanto perseguitati
Della madre che ha perso il figlio la sparatoria perché il quartiere è stato preso dal traffico della droga quando ricordiamo quei volti e nomi
Ci si stringono le viscere
Di fronte a tanto dolore
E ci muoviamo tutti ci muoviamo perché abbiamo visto e udito non la fredda statistica
Ma le ferite dell'umanità sofferente le nostre ferite la nostra carne
Questo è molto diverso da teorizzazione astratta dall'indignazione elegante che questo è una cosa e come quando parla dei cristiani di salotto diciamo
Eccetera poi alla fine siamo sempre a casa
I migranti ci aiutano a capire che
Bisogno uscite bisogna saper strada
Un poeta allievo che ricevo il giudizio universale non passa delle case
Una citazione
In campo un cantautore importante
Questo ci tocca ci commuove e cerchiamo l'altro per muoverci insieme queste mozioni fatta azione comunitaria non si comprende unicamente con la ragione a un di più
Di senso che sono la gente capisce e che da la propria particolari mistica a coloro che cercano un mondo migliore io l'ho trovata qui grazie
Caro don Matteo saremo tutti compatti per raggiungere questi obiettivi facendo meglio rispetto a quello che abbiamo fatto nel passato un sentito ringraziamento dai Beatles da confronti dall'una
Che adesso inizierà la campagna di sensibilizzazione
Sì avete delle proposte ci sono tutti i colleghi non siamo solo quelli sul parco ma tanti hanno lavorato
Fateci anche le proposte e poi c'è uno scoop domani
Il dossier verrà presentato al master su economia diritto intercultura delle migrazioni all'Università Tor Vergata
Io non ve lo dico per andare là perché ci sono venti persone devono stare queste che si stanno preparando
Ma tenete presente che nel futuro potete io approfittare o suggerire questa possibilità di approfondire la conoscenza dell'immigrazione e troverete questi depliant
All'anno venturo e intanto lavoriamo forte grazie
No