Inventare gli spazi pubblici - Festival dell'Economia di Trento

Bene allora buonasera benvenuti
Benvenuti questo teatro
Questo bellissimo teatro con due grandi maestri anzi un Maestro emerito e un allievo che è diventato maestro e la cosa abbastanza belle anche originale e che si ritrovano
Proprio perché Mario Botta e Vittorio Gregotti sono stati davvero
Un maestro è una lieve lui era docente all'Università di Venezia e lui era allievo alla Facoltà di architettura e questa sera
Dialogano su un tema su un tema che che tocca la vita che tocca la nostra storia che in tutto casualità dell'abitare tocca soprattutto l'economia della città ma tocca anche proprio scenari che si allargano e che diventano
Scenari molto importanti legati anche a questa parola che in questi giorni sentirete spesso pronunciare che la crescita
Parleremo di una città parleremo di città parleremo di luoghi dove si sviluppa un'economia che è un'economia di saperi c'è un'economia di creatività
Fatta anche di paure fatta di decidi facili felicità
E fatta di metamorfosi di grandi cambiamenti di cambiamenti che a volte possono essere positivi ed i cambiamenti che invece qualche volta in qualche caso possono non non funzionare
Ed è
Sicuramente interessante discutere con chi le città LEA ascoltate o forse bisognerebbe dire auscultato
Perché per certi versi
L'architetto è un po'come un medico condotto qualcuno che cura e che ha il compito di curare le ferite delle città
Qualche volta guarire alle
Altre volte dargli una forma particolare
Intervenire in maniera chirurgica oppure intervenire invece in maniera molto più soft e forse con dei rammenti con la cura diciamo così del dermatologo urbano
E la domanda la domanda che si fa una domanda ricorrente esse anche loro
Proprio gli architetti sono gli artefici di un futuro delle città oppure se il futuro delle città dipende quasi esclusivamente dalla politica oppure dipende dai cittadini diciamo che forse sono tutte le cose messe insieme che determinano un po'anche questi cambiamenti io partirei da Vittorio Gregotti dalla
Sua
Ma Titta che ha disegnato e che ha pensato per tanti anni
E ha progettato quartieri ha progettato città e a ideato anche luoghi ha dato forma a questi luoghi cercando di trasformarli in
Luoghi
Che diventavano anche antidoti a quelle che sono poi le difficoltà e le famiglie di chi vive dentro nelle città e soprattutto ha cercato di rendere fruibili alcuni spazi pubblici
Io in questo momento non farei delle domande direttamente ma lascerei proprio all'Hui alcuni appunti per il futuro dare forse una prima lettura su quello che può essere il discorso
Dei luoghi del futuro legati proprio anche all'architettura comincerei proprio con un suo intervento un suo punto che forse toccherà alcuni argomenti che ci sembreranno molto vicini
A lei la parola architetto Gregotti grazie dunque
Ovviamente io credo che
Rigetto redditi questo convegno abbiamo pensato di coinvolgere me l'architetto Botta naturalmente nel dibattito con un titolo interessate che ruoti nella crescita
Proponente ci così di dire qualche cosa su quali sono i luoghi della crescita dal punto di vista dell'architettura
E del suo stato oggi e quindi anche i luoghi delle antropologo Rafik importanti per l'evoluzione positiva per la sua disciplina
Devo subito dire che la mia breve così esposizione iniziale sarà certamente meno positiva di quella nota che mi ha fatto recapitare il mio amico Tito Boeri
E che ho letto che anche con grande interesse
L'opinione non solo mia
Ma anche di grandi architetti come Alvaro si sono storici come pena Trento un come territori perché e che progressivamente non solo la
Metropoli ma la cosmopoliti siccome si
A maggio terminarla oggi nel mondo globale
Dei nostri anni sembra non esservi più alcuna luogo di crescita per l'architettura se è considerata come una pratica artistica
Sì a questo anche questo è quanto perché non esclude certo la ricerca di luoghi più adatti per lo sviluppo della costruzione del mercato edilizio
Tutti i suoi altri elementi connessi che sono morti perché se nuovo è crescita culturale sembrò oggi invece molto separati
E proprio perché esiste una flessione eccessiva
Gli altri si ferma cricche crescita quantitativa
Come un valore
Che finisce per dividerli
E questo mette in secondo piano anche l'idea di un possibile sviluppo positivo l'alternativa dell'architettura anche solo
Un qualche nuovo
Ho dimenticato del pianeta che è un soggetto sempre più interessato dalla cultura globale
Anche Recoba ritmo finanziario neo coloniale e della sua capacità di informazione diffusa permetto gli strumenti di comunicazione in materiale anche come strumenti di convinzione
Peraltro sono ormai immerse
Quindi
Questo problema in questo problema tutte le arti e non solamente quella di architettura
Persino quella di una protesta farà protesta senza proposta che sempre più lontana da ogni altro elemento
E che invece dovrebbe essere fondata sulla presa di coscienza delle contraddizioni del presente che l'architettura con la sua
Suo fondazione sulla relazione importante Colleferro nomina quale un materiale del progetto ed un suo futuro possibile e necessario
Questo non toglie non sarebbe che vi sia un'occasione improprio
Proprio che proprio la relazione tra le diverse culture antro Poggio graffiti e dei territori e degli insediamenti urbani
Che al di là di essere difesi in quanto testimonianze storiche rappresentino culture che si offrono come condizioni dialettiche di modificazioni positive necessarie nella nostra pratica artistica
In questo mondo
Con cui dialetticamente confrontarsi
Tutto questo anche se sappiamo bene globali sono gli altri anni non è quello della ricerca delle Regioni delle diverse culture come materiale prezioso
Per il progetto con cui confrontarsi ma piuttosto quella per la sua unificazione mercantile competitiva e conveniente i tutti i desideri proprio nella loro provvisorietà capacità innovare continuamente la richiesta mercantile
Ma vi è un aspetto più specifico per il mio lavoro che riguarda l'architettura come pratica artistica
Come opere come progetto di cui credo convenga parlare subito dalla trasformazione in corso dei suoi processi di costituzione di intenzionalità fondati di responsabilità del nostro mestiere
è necessario ritardare che dopo la tradizionale rapporto diretto tra il cliente pubblico o privato vera architetto e l'esecutore tra questi tre elementi
Oggi o sempre più raro e dopo i tentativi che negli anni Cinquanta
Sono stati fatti per organizzare in modo globale dico in modo unitario importante in tutti i suoi aspetti dello studio professionale dell'architetto compreso quello della sorveglianza delle opere la situazione soprattutto la i casi importanti si sta radicalmente rovesciando
E per gli archistar cioè gli architetti che aspireremmo al successo televisivo è diventato l'unico compito dell'autore accreditato proporre solo l'immagine sorprendente dunque
Questo perché tale immagine sia adottata difforme purché a questa immagine si erano state riforme che tentano di essere provvisoriamente formalisticamente diverso
Te le visuali colossali anche senza alcun fondamento nella nostra disciplina ed il cui unico contenuto non sia
Una Rodi all'attuale stato dei poteri politici economici e nascosti
Così i futuri luoghi della crescita per l'architettura sembra essere diventati al di là di rare eccezioni solo questi cioè i luoghi della sospensione dell'architettura appunto come pratica artistica
Come ho cercato di spiegare in un capitolo del mio ultimo libro possibile necessario
A partire dalla fine degli anni in cui
Ogni produzione sembrava voler essere connesse stabilmente un luogo
Gli enti e delle neo tecnologie i media intersoggettiva e di massa e il localismo finanziario dilatato e posto in primo piano il tema della mobilità globale delle produzioni
Invisibili in modo da esibire prodotti
Sempre nuovi e sempre come incessante novità
Con molta difficoltà di un controllo politico il loro interesse per il bene collettivo ma ben al di là del prodotto delle reti industriale
La quantità della produzione in quanto un mito nella cultura del moderno di una società libera e giusta sia trasformata in altri anni nel mito della disuguaglianza tra ricchi e poveri
E insieme di uniformità di valori ed i desideri
Ciò
Che oggi cambiato nella relazione tra architettura
Il mondo tra quanti estremamente di massa della produzione edilizia
Pur tecnicamente avanzata e come primo accennato al proprio ruolo all'architetto in cui l'attività è stata definita anche dalle istituzioni europee come attività di servizio
E questo è profondamente diverso da quello che avveniva nel passato è anzitutto una relazione diretta fra i clienti l'architetto ed esecutore che
Mutata in una assai più complessa in cui la relazione tra il progettista e l'utilizzazione dei solventi addirittura sconosciuto
In quanto ha trovato sempre più numerosi intermediari come gli uomini del martedì con il controllore i burocrati tecnologici o ridere male e così via
Tutti elementi caratteristici della produzione di Rizzo e del progetto di oggi specie nelle grandi reale estese dove il ruolo dell'architetto come ho già accennato prima è divenuto sempre più accessorio
Tanto da essere considerato quasi esclusivamente come illustratore cioè il decoratore di progetti quanto prodotti già definiti da altri con tutto il peso che ovviamente l'immagine a del mercato
E con il compito di rendere massima la possibilità di cambiamento di funzione del prodotto edilizio senza alcun interesse per il suo ruolo contestuali nel disegno urbano e nel disegno internet territoriale
Noi sappiamo molto bene che dopo il tramonto della rivoluzione industriale la presa di potere del capitalismo finanziario neo coloniale che globale è diventata sempre più assoluta
Ad essa collaborano molti elementi dal Ministro delle tengono scienza e non come mezzi ma come contenuto di ogni futuro
Fino alle straordinarie possibilità delle comunicazioni materiali che si trasformano facilmente in credenze alla visibilità mercantile provvisoria mescolate fra loro come l'unico valore di decidere
Tutto questo con la liquefazione delle idee di classe sociale sia pugliese che opera sostituita dalla voragine sempre più alzerà
Fra di pochissimi richiede moltissimi poveri dall'idea di caos come l'illusione di libertà successi a Giorgetti IVA assoluto
Che risposte dal culturale Arte sono qui vivente divenute oggi quasi sempre sono rispecchiamento dello stato delle cose rappresentante
Dall'ideologia del porto delle mie voi in un primo tempo come nostra dietetica degli storici dei listini storici è un quadro
Con un'assunzione formalistica anche dei linguaggi delle avanguardie primo trentennio del trentesimo secolo private però che i loro ideali strutturalmente rivoluzionari
Infine da un'accorta H D emerge accade malissimo
Dell'originalità temporanee
Che è in realtà una visione dell'architettura l'idea di della visibilità mercantile come prima ho cercato di spiegare come unico valore da perseguire
Tutto questo e mi rendo conto un giudizio molto sommario che non esclude la presenza anche oggi di grandi talenti delle diverse generazioni di architetti
Come sbotta qui fra Presidente
Ok oggi agiscono anche fondati sulla ricerca del senso del proprio agire politico e disciplinare
Ma contro tutto questo si aggiunge la mia impressione è che l'architettura in quanto pratica artistica e specialmente
Discussioni sui suoi fondamenti non interessino più quasi a nessuno ed in particolare non interessi non è anche agli architetti come categoria né al loro dove nei confronti della società
Né della politica
Lo si vede il fatto dello stato disastroso delle nostre città e del suo territorio del loro territorio e certo non solo di quelle europee che di quelle
Delle loro periferie periferiche sono un'ideologia da demolire e farne una una
Autentica parte vera città piuttosto che da riparare
E più in generale dall'incapacità di dare risposte
Alle straripante post metropoli urbane nei paesi i figli in via di sviluppo venti milioni trenta milioni cinquanta milioni di abitanti soprattutto a causa dell'esplosione delle informazioni materiale globale
Senza scelte critiche fondate
Si tratta forse io mi chiedo della fine architetture quanto pratica artistica
Certo l'architettura interessa in quanto l'industria della costruzione
Della speculazione edilizia e nonostante il precipitoso calo d'iniziativa dei nostri anni non solo in Italia ma è tutta l'Europa interessa anche come il simbolo di un'economia sviluppo interessi inoltre una grande quantità di diverse
E sempre più numerose categorie vi termici in quanto occasione di lavoro e che ed agli architetti soprattutto in qualche occasione di aspirazione a successi mediatici personali
è un interesse che rappresenta oggi
Forse la ragione strutturale dello stato di crisi profonda nella nostra disciplina e di impossibilità di uno sguardo critico sulla realtà e sulle sue contraddizioni che invece nelle arti il fondamento di ogni autentico nuovo
Parlare o scrivere ghetti decorre dal punto di vista del suo fare dei suoi fondamenti come capacità rimessi in discussione delle contraddizioni e presidente di modificazione positiva dello stato delle cose
Sembra interessare ancor meno anche inviargli insieme insegnati universitari nelle nostre facoltà di architettura a partire dalla progressiva messa all'atto dell'insediamento artigianale
Per esempio del disegno del mestiere concreto che
Che sia
Pentiti diventa privo di ogni senso poetico nel dettaglio che così importante e che si propone con un diverso approccio alla forma che persino la storia della nostra disciplina
Esclusi evidentemente del carcere ma esistenti eccezioni
Il luogo dell'architettura e quindi oggi quello di una disciplina frantumata e sciolta della nuvola minaccioso ed esclusiva della calligrafia della comunicazione
Della lode dello stato delle cose di cui è diventato un positivo rispecchiamento come una sorta di stare Lovison Mondeo stalinista dei poteri pur con altri strumenti
Chi come me ha passato
Più di settant'anni di vita fare progetti detti natura un po'tutto il mondo
Per ANCI dal Nordafrica oltre che in tutta Europa e in America pensandolo come un nobile come nobile pratica artistica o illudendosi che questa fosse una nobile pratica artistica fatica però rinunciare alla sua possibilità
Di produrre ancora per il suo maestro qualche frammento politico di una verità profonda
Ciò che crede ancora che il bello sia alla luce del vero come scrivevo Plotino molti secoli or sono perché anche noi consideriamo il frammento di vero anche se storico e non metafisico il seggio centrale
Del progetto di architettura come pratica artisti
Non vorrei con questo pessimismo intorno le possibilità del caos di oggi anziché delle eccezioni migliorate ed il rigore dell'ordine come fondamento impossibilitati in ordine altro prevedere la fine della mia pratica artistica
Quindi
Mi sembra
Che si debba riaprire una ricerca sui nuovi luoghi della crescita
Che però credo sia fondata oltre che sulle preziose differenze
Delle diverse culture e sulla necessità di una riflessione critica intorno alle condizioni dell'arte della realtà di oggi che ha le sue contraddizioni come fondamento per la ricerca di un frammento di verità del presente capace però
Di produrre uno punti riflessione dialettica intorno ai modi di essere io ogni poetica nel fare in futuro ed io nonostante la mia pro lunga profonda età io cerco di crederci un po'grazie
Grazie grazie
Grazie Vittorio Gregotti
Tirato fuori ha tirato fuori la sciabola e anche e anche la doppietta
E debbo dire che molti di questi rilievi sono rilievi sui quali bisogna riflettere ragionare per esempio quando parlava di questa prevalenza
Della legge del profitto probabilmente su questo tema su questo tema vale la pena vero architetto Botta vale la pena
Interrogarsi e soprattutto vale la pena interrogarsi su come rendere recita fruibili a tutti se ricca o la legge purtroppo è questa
E quanto la committenza lascia la libertà all'architetto di scegliere o di creare un progetto che è poi un progetto che annulla le differenze mentre invece se la scelta del pubblico
Determinata unicamente dalla valore
Del committente probabilmente anche qui c'è una rinuncia a quelle che sono alcune delle idealità che ha teste annunciato il professor Gregotti ecco come si fa a cercare di trovare di trovare una via d'uscita e a ridare proprio quel ruolo di servizio
Applicabile
Bene innanzitutto grazie per per l'invito
E devo dire che sono un po'imbarazzato parlare dopo Vittorio Gregotti perché
La sua radicalità
Queste riflessioni
è in grado di annientare qualunque velleitari chi tetto dei carrelli firma cosa appaia
Però insomma io mi trovo nel bel mezzo del fare
E quindi
Trovo anche devo devo dire
Magari con poco consapevolezza critica ma trovo anche delle risorse solo nel fare
Cioè questa globalizzazione che ha
Come dire a ha coinvolto tutti gli aspetti della vita del
Del del del piacere del delle relazioni umane dei
E e cosa cosa cosa resta a al povero uomo resta al suo mestiere
Io ritengo
All'interno del quale è possibile è possibile trovare ancora delle risorse
Walter Benjamin diceva che il valore politico di un'opera letteraria sta nel suo valore letterario
E io credo che anche il valore politico valore sociale valore ittico
Della di non importa quale attività stia all'interno delle attività stesse
Allora va bene la consapevolezza critica filosofica la lucidità che Gregotti dopo settantacinque anni
Di lavoro può fare ma io credo che di fronte a questa
A
A questo suo atteggiamento
Poco ho preferito come dire fare alcune
Osservazione quasi a autobiografiche per questo che
Ho voluto anche portarle scritte per
Perché magari poi mi sarei confuso e poi parlerò nella seconda parte con dell'immagine
Nel tentativo di vedere come dei temi di architettura una casa o una biblioteca un museo
Abbia saputo cogliere dalla dalla città le risorse per testimoniare in termini positivi del nostro
Allora sui luoghi della crescita
Cercherò di leggervi nel
Come
Come riuscirò come sono capace alcune osservazioni più Brady di quelle
Di Di Vittorio Gregotti
Sui luoghi della crescita mi
Vorrei parlarvi del del
Cosa sono i luoghi della crescita per l'architetto sono gli spazi della crescita
E allora comincerei con un'osservazione
Di fondo che continua a a ritornare nella nella mia mente
Prendere possesso dello spazio
è il primo gesto dei viventi
Degli uomini degli animali delle piante
Delle nuvole
Manifestazione fondamentale di equilibrio per necessità di sicurezza
E di durata
Prendere possesso dello spazio e acquisizione di tranquillità
Di esistenza
Essere
Essere è occupare lo spazio
Il fiore la pianta l'albero la montagna che ci stanno davanti diventi non ambienti
Eh sì sono esistono
Nel seno di questo spazio loc compagno provocano delle risonanze
Queste parole
Così efficaci nell'Interreg nell'interrogarci sulla natura vivente del mondo fisico non vengono da un biologo o da un altro po'logo
Queste parole solo dei le Corbusier
Così formulato il pensiero del famoso architetto modernista potrebbe sembrare a scienziati filosofi una invasione di campo
Ma va ricordato che sulla carta di identità di raccordo ISEE lo cornice non si definiva architetto pensi onde elettro
Quindi
Una
Professionista del pensiero Hondt lei
Uomo di lettere insomma un letterato un pensatore
Nel mio tentativo di argomentare da architetto il valore collettivo dello spazio voglio farmi forza di queste affermazioni e di raccordo ISEE il loro tono antropologico
Sottolinea innanzi tutto l'uomo
Prendendo possesso che
Che come l'uomo prendendo possesso dello spazio ogni modifica le condizioni
La geografia dei luoghi la morfologia del contesto
In tal senso ci viene ricordato che nell'opera dell'architetto si perpetua uno delle attività primordiali dell'uomo
Quella di trasformare una condizione di natura in una condizione di cultura
Se vogliamo capire più a fondo lo Stato
Di crisi che citava Gregotti nel quale
Ci troviamo
Che
Talvolta un po'sbrigativamente chiamiamo spazio pubblico com'era ripartire da questa dimensione antropologica
Da essa deriva che lo spazio e sempre e necessariamente il pubblico
Poiché Luo loro luogo in cui si Riscica la dimensione culturale e sociale dell'umanità
Ovviamente esistono diversi usi che articolo lo spaccio di specifiche funzioni
E i sistemi di proprietà ma ciò non ne contraddice in alcun modo il valore pubblico perché ogni parcella di territorio ogni costruzione spaziale
Al di là del sistema proprietario di lì di lottizzazione funzionale partecipano formulata è la dimensione collettiva dell'ambiente antropizzato
Che il valore pubblico così inteso sia elemento fondante di ogni gesto progettuali e di trasformazione dello spazio lo si coglie soprattutto quando parliamo della città
La città in particolare quella europea o della cultura occidentale essenza ombra di dubbio il modello di organizzazione dello spazio
Di vita sociale più avanzato più flessibile più accogliente
Più performante che il progresso di antropizzazione dello spazio a abbia saputo inventare
A partire dal neolitico lungo i vari millenni la città si è progressivamente imposta come luogo per eccellenza del vivere collettivo
Non conosco altre forme di associazione che abbiano superato in bellezza in qualità di vita di e intelligenza la struttura della città
Lo spazio urbano e una condizione di vita necessaria per l'uomo che ci permette di fruire del vivere quotidiano ma anche delle testimonianze dei popoli estinti
E quindi di riconoscerci nella nostra stessa identità al quando andiamo nelle città non siamo mai soli
è un po'paradossale perché viviamo la città dei morti ma ci sentiamo a nostro agio perché quella città dei morti e parte della nostra stessa identità
La città sancisce dunque la matrice profondamente collettiva che presiede l'attività di presa di possesso dello spazio
E a sottolinearlo solo soprattutto le nostre tradizioni europee e mediterranee occidentali
Che diversamente da in modelli prevalenti in America o in Asia si esprimono al meglio
Esprimono al meglio il loro carattere collettivo che ne ha guidato i disegni per i secondi
Naturalmente non dobbiamo assumere le categorie spaziale urbane come entità fisse
Anche se sono soggette alla perenne metterlo metamorfosi storica pensiamo ad esempio come cambiato il nostro modo di pensare e vedere la città dopo il secondo dopoguerra
In un primo momento il modello di riferimento per la ricostruzione sia ispirato una dimensione ancora romantica riprendendo talvolta anche con ottimismo esiti tracciati e morfologiche esistenti
Poi travolti dai nuovi processi di Monnet modernizzazione e più tardi ma non tanto più tardi di globalizzazione
Ci siamo abituati a spazi sempre più vasti nella maggior parte dei casi
Che abbiamo chiamato omologati come direbbe Pasolini alle forme banalmente speculative impoverite appiattite e senza una propria identità
Che secondo la forte formula della l'antropologo Marco c'è oggi chiamiamo non luoghi
Ogni momento storico obbligato rendere conto
Le i suoi specifici modelli
Questo tocca anche la nostra generazione
E la città in quanto costruzione collettiva si configura sempre come espressione formale della storia
La città e la costruzione che dà forma alla storia
Più che i singoli monumenti più che è un'idea di bellezza
La città
E il disegno della storia non è possibile disegnare una città la città e disegnata dalla sto
E allora in quanto costruzione col collettiva si configura sempre come
Un
Un bene che noi condividiamo con altri
Con altre generazioni con altri speranze con altri progetti per i nostri figli e per il le generazioni future
Da alcuni anni la popolazione insediata nei nostri contesti urbani
Ha superato il cinquanta per cento questi sono dati della popolazione mondiale
E se pensiamo al continuo aumento demografico cogliamo la gravità del problema
Che oggi si pongono gli attori chiamati a progettare lo spazio collettivo nelle sue diverse declinazioni ferma i fenomeni di globalizzazione economica produttive come e commerciale
Le recenti impressionanti
Bibliche immigrati migrazioni
E l'urbanizzazione spesso forzosa la rivoluzione elettronica la facilità crescente nei sistemi di trasporto tracciato il drammatico scenario su cui oggi noi ci muoviamo
La cultura del progetto insieme al pensiero urbanistico e geografico nelle sue diverse
Combinazioni disciplinare si deve misurare con queste nuove difficilissime condizioni
Che presiedono la costruzione dello spazio di vita dell'uomo oggi alle prese anche con gli inquietanti affetti delle crisi ecologiche delle crisi energetica
I cambiamenti climatici che oramai si intravvedono con chiarezza
In prospettiva rischiano di imporci a brevissimo tempo un ambiente al limite delle possibilità vitali
Le cui ricadute né per nefaste sulla nostra esistenza stanno già facendo impallidire gli esiti pur negativi che abbiamo ereditato dalle precedenti fasi della modernizzazione
Se non si prendono drastiche misure
C'è chi inventiva perfino lo spettro di un suicidio collettivo
Pensiero architettonico neppure quello più ambizioso e non rinuncia quindi a interrogarsi sulla dimensione ittica della vita collettiva non ha ovviamente in suo potere la facoltà di risolvere
La crisi coloni economica o quella è ecologica o quella dell'ambiente o quella che abbiamo
Descritta quei cambiamenti climatici
E ciò nondimeno all'interno di tali drammatici fenomeni alla cultura architettonica ciò
Alla alla disciplina che organizza gli spazi di vita dell'uomo che modifica
Che prende la responsabilità di della configurazione formale
Te lo spazio collettivo
Alla cultura che detto all'inizio sì si deve chiedere li allacciandosi le migliori intenzioni
Del movimento moderno di affrontare la dimensione civile del Progetto concependo manufatti e spazi capaci di definire
Contesti sociali autenticamente civili ossia luoghi qualificati per la vita collettivi
La negatività la grossolanità e persino la violenza sociale
Che sembra spesso ispirare i modelli insediativi extra-europei a ben vedere sta infatti
Proprio nel non interrogarsi sulla relazione tra architetture spazio pubblico
Un tale intreccio e viceversa ciò che ha fatto grandi le tradizioni e architettoniche e urbane occidentali
Le stesse che si sono depositati come memoria delle tradizioni civile sulle pietre sul selciato i sugli intonaci sui muri sulle piazze delle strade degli edifici delle nostre città
Volendo sviluppare ulteriormente questo paragone tra Europa e altri continenti si potrebbe anche dire che i modelli
Americani e soprattutto asiatici sono da condannare in quanto
Letteralmente atto Piccin ossia produttori di spazi e non di luoghi
Laddove al contrario la storia snodata anzi attorno
Al Mediterraneo ci lascia in eredità e ci mostra a ogni passo nelle nostre regioni
Una fortissima costruzione dei nuovi contraddistinti da una forte identità
Collettiva politica estetica luoghi in grado di dialogare straordinariamente con le condizioni orografiche
Più differenti
In quanto l'architetto ho bisogno di tradurre la dimensione sociale della ditta
In una dimensione spaziale
Questo è il nostro compito questa forse anche la nostra degenerazione
Mentale
Leggiamo la vita collettiva attraversano OSP altri lo spazio e quindi abbiamo bisogno
Di poter leggere questo spazio per capire anche
Le le tensioni le contraddizioni del vivere di Dio
Allora in questo caso il mio lavoro è un modo per
Concorrere io credo
Al tentativo almeno di
Tracciare un una migliore vita sociale
In questo senso mi piace leggere riflessioni e testi urbani approfondire io Ultori come sì specchio d'acqua fra un cammeo
Dove i suoi racconti sulle riflessioni della vita quotidiana
Trattano dicono molto di più delle dei trattati accademici la città moderna l'avvento della metropoli novecentesca i primi germi della sua crisi emergono dalle pagine di Krakauer
Più come con il pulsare ed delle corti delle case popolari la chiami fantasma codici delle merci nelle strade sono racconti che era che in dicono al di là dello spazio la vita
E pullula all'interno di questi spazi
Come spesso
Mi capita di sottolineare questi testi letterale interpretano in ma maniera
Forte una vita che noi riconosciamo forse
Più intensa di quella che normalmente riescono a fare gli atti
Non riescono a descrivere gli atti
Abbiamo molto da imparare nel vedere come
Si traducono investito sociale i manufatti architettonici e gli spazi urbani
La plurale la pluralità delle mozioni che questi autori penso a
Strati di Berlino colleghi ieri poi racconti sull'a Parigi di cacao e
Restituiscono la capacità che loro hanno di restituire nei con i loro testi il territorio della memoria
E io credo oggi costituisce
Il
L'elemento principale sul quale lavora oggi gli artisti
Noi di fatto ci vengono dati temi che viene dato un
Un
Cont testo un territorio geografico ma dietro questo territorio geografico viene un territorio di cultura vi è una storia antica una memoria
Oggi il territorio della memoria e e il territorio sul quale l'architetto e chiamato
A interpretare a dare delle soluzioni
Allora in questa ottica
Io ho ancora
Caro prego atti dei maestri di riferimento
Il passato come un amico
Del grande lui tali
Un richiamo alla nostra generazione
A carri vedere la le grandi trasformazioni del moderno le grandi trasformazioni della globalizzazione attraverso il filtro della della memoria
Non a caso
La merita ha totalmente dimenticato
La
Anni intatto
Ah l'ha fatto passare sotto silenzio preferendo al postmoderno
Come forma ironica e di riferimento al passato
Ora io mi sento tranquillamente di di affermare che attraverso l'opera d'architettura il suo
Contesto
Si è ancora possibile una lezione piuttosto chiara in merito al tessuto della memoria
Le nostre città possono essere visti a tutti gli effetti come luoghi di una presenza attiva del passato
In essi antichi tracciati morfologia del contesto e tipologie costruttive sopravvivono infatti quali forme di permanenza
Il processo iniziazione vi hanno via via si sedimentato
Quando accenno al territorio della memoria e a questo passato che invito a guardare
Un passato in cui la città e civiltà sono cresciute insieme un passato in cui le tensioni nelle lotte del vivere hanno preso possesso degli spazio urbano
Urbani trasformando gli equilibri preesistenti
Consegnare all'anno gli equilibri e tante veniale
E difatti stavo proprio dicendo gli equilibri preesistenti nuovi equilibri speriamo che non siano quelli dati dal cielo dove i le pietre riescono ancora a parlare
Di una memoria indispensabile che per l'uomo equivale a una speranza progettuale
Grazie
Ha difeso
Ci sta dicendo
Pare di capire che
Le città hanno hanno un carattere
Per sono un qualcosa comunque che vi dico che si muove
E quindi toccano interpretato cavo interpretarli ma di detto Gregotti ma sono state interpretate male negli ultimi anni le città proprio per arrivare alle considerazioni che che faceva sono state interpretate male
Nelle periferie
Alcune periferie sono decisamente squallide
Quelle periferie sono semplicemente dei dormitorio comunque sono dei luoghi che non non hanno le funzioni
Che ha un centro storico alcune periferia sono proprio Ai margini di quella vivibilità auspicabile
Ecco quindi anche anche gli architetti forse hanno delle autocritiche o
Comunque hanno delle responsabilità in questo lasciare andare diciamo così
Le cose in un certo modo negli anni Settanta ci fu
Un momento in cui per esempio per tornare alla memoria
Le pietre delle città vennero coperte dall'intonaco ci fu un momento in cui tutti i luoghi dove c'erano delle cave di pietra venivano intonacata adesso si va a ricercare ancora la pietra no forse proprio perché cioè
Il senso del gusto delle io vedo che
Le trasformazioni come diceva Gregotti sono ben più
Profondi perché magari fosse solo
Perché il neurone deve ritorna paga la pietra vince col tempo come l'asfalto ritorno ancora ma non il problema non è quello e soprattutto dobbiamo fare attenzione a non dare un'interpretazione nostalgica
Territorio della memoria è un qualcosa che ci appartiene come
Condizioni di vita come il rinite prestazione dei bisogni di oggi
Non può essere
Un sei visto in maniera
Nostalgica è una roba tremenda è un e e la fine Lella c'era
Nostro maestro comunque credo anche
Di Di Vittorio Carlo Scarpa che a noi giovani diceva ma guardate che l'unico modo per rispettare il passato
E quello di essere autenticamente moderni
Se noi tradiamo la cultura la sensibilità
L'arte la quello che noi siamo frutti del nostro tempo noi siamo frutto io sono frutto bello Bauhaus dei lei guardi avanguardie artistiche
Che che hanno lavorato nella nella prima metà del ventesimo secolo eccelse inno non posso pensare senza Picasso non posso pensare senza attuali
Nel mio modo di e la mia sensibilità la nostra
E lettura che diamo anche dei grandi conflitti anche degli elementi negativi passa attraverso
Una consapevolezza
Collettiva che è cresciuta con noi quindi da questo punto di vista dobbiamo fare attenzione a non confondere
Il territorio della memoria come un passato nostalgico
E lei i suoi maestri a scuola sua che cosa LEA lasciato
Perché oggi forse si fatica a trovare ma dunque
Come avete visto intanto qui i due attori hanno fatto ognuno la propria parte io del pessimista eludere ottimista
Ma questo era un po'
Tesa anche un'altra cosa diceva a casa non intesa palese fanno diceva Montanelli cioè
Ha una certa età si può essere pessimisti lasciatemi essere pessimista però altri hanno il dovere di cercare di essere ottimista
Ecco io seguito del mio pessimismo cioè credo di poter interpretare alcune anche delle
Condizioni che sono assolutamente necessarie ma
Ci sono diventati limitative per tre ragioni che non
Competono noi solamente
Completano il come categoria perché poi la categoria degli architetti al categoria molto strane molte Saronno con gente completamente diverso che lavora in modi assolutamente contrastanti l'una all'altra qui stiamo parlando come nel caso per esempio
Ieri di botta di una persona che si è sempre impegnata in questo rapporto Corno alcuni maestri del movimento moderno che ha considerato anche la stessa memoria
Come memoria del movimento moderno
Qui c'è un piccolo vantaggio è che io facendo un po'più vecchio anzi parecchio più vecchio
Ho il vantaggio di avere anche conosciuto personalmente tutta questa categoria quando lei parla di forbice o parla di clan o parla di troppi esso parla di tutta questa generazione sono stati
Dei conoscenti che dei anni primi anni Cinquanta ho potuto frequentare direttamente in modo
Non gerarchico assolutamente non gerarchico e quindi anche come dire giudicare molto sovente delle certezze ieri soprattutto di alcuni profili che riguardavano il futuro ancor più pessimisti di quelli che io ho descritto prima
Ancor più pessimisti cercando per esempio dal negli anni Cimnago cinquantuno qual è il fatto che col Congresso dicevo chiedo adesso cercando di porsi il problema del rapporto con la storia
La memoria in questo senso nell'accesso molto più vasto anche loro
Come loro hanno posto il problema
Le periferie cosa volevano dire le periferie per il movimento moderno volevo dire che periferie
Che si erano costruite nell'Ottocento a cui dal mille ottocentocinquanta in avanti si era andasse riflettendo su come agire su queste periferie di carattere
Che riguardavano il problema o evidentemente dello sviluppo industriale
Con risposte che sono state risposte parziali ma
Molto preoccupate perché proprio i CIE amo nei loro
Anni più importanti diciamo a partire dagli anni Venti fino a quando non si sono spenti
E poi riaccesi dopo la guerra hanno fatto del problema delle periferie un tema fondamentale
Oggi non possiamo dire che il tema delle periferie così come la linea la loro l'hanno interpretato che ero un modo di accertare l'esistenza della periferia
Cioè accettare l'esistenza della necessità nel dare una alloggio con delle caratteristiche possono diventare azionisti che
Come dire umanamente
Abitabili con dei servizi minimi ma possibili
E con alle una sega regolazione però insieme di una categoria di persone che erano assolutamente
O unitaria dal punto di vista sociale ieri questo per noi in questo momento stiamo un concorso avendo le conseguenze per noi e periferiche sono sempre qualche cosa che sta al di fuori che non ha a che vedere con la città
Mentre infatti anche recentemente quando si è cominciato a ragionare anche in Italia sul tema delle periferie si è parlato di aggiustamenti di sistemazione delle periferie hanno bisogna parlare della negazione dell'idea di periferie
Bisogna fare in modo che quelle a parti di città diventano parti di città
E quindi ci siano una moltiplicazione dei rapporti funzionali che ci sia alcuna possibilità di lavoro sul porto che ci siano degli elementi eccezionali
Anche per tutta la città collocati in quelle posizioni che ci sia una
Molti Società che abita quel porto portano sia abituato da un solo livello sociale
Naturalmente la crisi in questo momento noi stiamo affrontando e che anche questo problema dei livelli sociali è diventato un tema assolutamente inestricabile
La appartenga noi usiamo continuamente queste definizioni dei ritiri i poveri i propri diritti e di molti poveri ma in realtà io è enorme estensione della classe media che sta in per più stava fondando evidentemente ma che però esiste
Ecco questo iella occorre fuoco alcune per legge pelle
Come dire degli elementi critici Chievo avevo cercato di porre sul tappeto
Che in qualche modo volevano spiegare anche
Oltre significare se volete
Le molte mancanze
Che la nostra generazione di architetti la mia ma anche quel successivo è mia
Hanno avuto nei confronti dei problemi della politica che si sono allontanati radicalmente da questi problemi sono tornati diciamo a una a un tipo di di
Servizio illustrativo degli aspetti positivi dei
Dei considerati aspetti positivi di una condizione sociale come la nostra
E con questa Lippi mio pessimismo nasce da da anche dal fatto
Che molto forte l'autoaccusa che io faccia la categoria degli architetti perché oggi gli architetti più i noti i più importanti i Ministeri che ci siamo
Come vede che effetti della televisione insomma
Sono
Sono perché i preti che hanno come dire agito secondo quella forma che rinuncia al Progetto e chiesi esimente sullo illustrazione la visibilità pubblica la visibilità mercantile solamente questo
Naturalmente io invece sono nato in un periodo in cui il rapporto con la
Con la col movimento moderno
Era anche per me
Molto diretto
Che esiste il problema dell'inserzione del tema della storia ed era sua possibilità di essere coerente rispetto alle metodologie proposte al movimento moderno è stato uno dei grandi temi che ha attraversato tutta la mia attività
Questo tipo di contraddizione andava in qualche modo superata ma era presente in modo molto realistico e per questo è diventato uno degli elementi fondamentali
La perlomeno della mia generazione con diversi tipi di risposte risposte che andavano
Dalla
Come dire dalle mitizzazione già negli anni Sessanta
Settanta aveva mercificazione del della provvede progresso scientifico del progresso tecnico come contenuto mi chiedo come mezzo per quanto riguarda voi
Infatti i testi come strumento che andavano verso diciamo limitazione del
Del del mondo il punto di partenza di questa suddivisione a partire
Dalla dal rapporto col
Con l'Illuminismo l'Illuminismo e ha messo in crisi gli elementi di differenza metafisica ha costruito qualcun altro che era quello del progresso senza quando nominare questo progresso
Attraverso gli strumenti che questo progresso permetteva di Djordjevic scelto inutilizzato
Tutti questi sono gli elementi che io cerco attraverso i quali riflettendo che cerco scuse ai miei errori personale non solo i miei ma gli errori della mia generazione
Nonostante questo io volevo
Credo che il TAR negare io pessimismo dovuto alla finalmente finalizzate
Cassa giovinezza volevo
Lei serve una
Una serie di
Dunque consigli se io ho dato gli studenti molti anni fa quarant'anni fa
Che poi come dire ho riletto proprio in questi giorni per capire se avevano qualche tipo di funzionalità che erano segnati anche dal vedere dei lineamenti dire chieste
Ecco se ne avete pazienza io vorrei rileggere veri queste regole perché sono regole con le quali
I nomi comprometto definitivamente naturalmente
E sono dieci buoni consigli primo
E dicevo agli studenti cercate di non essere originali né tanto meno degli artisti per volontà a priori
Poiché il nostro obiettivo e la lunga e di lunga durata delle opere la lunga durata delle opere dobbiamo fare cose che appaiono sempre come se fossero sempre stati lì
Secondo bisogna star lontani da ogni preoccupazione a priori di linguaggio poetico espressivo riconoscibile esso verrà Topo e sarà ciò che noi siamo stati lungo
Al lavoro
Durante tutta la progettazione in modo che Stintino come come dico io periodo Carotti voi l'incerto
Che diventi troppo divergenze per sperare non risultano risultato autenticamente concorde nelle interpretazioni delle intenzionale di Progetto e dell'opera
Poi
Una un altro elemento era ogni Kakà terzo ogni caso offre una
Verità specifica da ricercare
Un ricomincia amento ma anche una fondazione precise pratiche e teoriche e sono ancor più di un tempo due facce del Progetto reciprocamente indispensabili
Quattro l'antro col geografia del sito come modo di essere fisico della sua storia e ciò che ponendo limiti permette di agire utilizzare
Questo significa mettere insieme la collezione di reperti come un parco limitato di materiali privilegiati per il progetto specifico scelti in modo in cui il nuovo necessaria sia dialettico rispetto ad esse
Cinque sono faccio un po'di confusione sì
Quindi progettare significa modificare le regole della nostra appartenenza riconoscendone
Solo lo scontro con il nuovo il Co è una critica le contraddizioni del presente da una concretezza al progetto la qualità architettonica e la qualità
Della non coincidenza con lo stato dei valori gli importi dai poteri del presente
Questo anche già quarant'anni fa
Non vi sono del sesto non vi sono dettagli nella costruzione non crediate di poter impunemente lasciare ad altri decidere aspetti apparentemente secondarie del progetto
La nostra società
è
è superfluo
è andato a fine anno
Numero
Boh
Il
Signor
è una società eh
Con con il connesse un elemento TIA il continuo rinnovamento mare tecnica sono mezzi e non finì nei contenuti
Esso fanno parte del complesso delle condizioni è chiaro nome che devono essere organizzate dall'autonomia dell'architetto
Questo rapporto tra i prodromi etero non mia ed ero dell'autonomia è uno degli elementi importanti di queste regole
Le regole sono importanti bisogna sempre cercare di costruire un linguaggio specifico del progetto un modo di trasmettere la disciplina comprensibile ed insieme le nuove regole possibili proposte
Proprio delle eccezioni necessari al progetto stesso stiamo lavora su cui stiamo lavorando
Il mio consiglio più importante e quanto
Fatte architettura fatte in meno rumore possibile
Ciò si ottiene con l'astensione la pazienza senza dimenticare mai che l'architettura è un lavoro
Regola principale perché si mette a processare fare silenzio attorno per essere più attenti e capaci di vedere piccolo tra le cose
E scoprire così frammenti di verità storica del presente come fondamento di ciò che è possibile è necessario dire con l'architettura
Ecco
Ancora
Alquanto sono ancora le regole perché sono regole a cui credo ancora adesso verifichiamo comunque ferita devo dire che non vi è una rispettata e se arriveremo dopo un decalogo di questo tipo
Come si fa a parlare di ancora di pessimismo prendo il GAI I elencato un cosa che per
Qualche secolo ancora permetteranno nostra categoria D. servire l'uomo e la collettività volante
Ha un po'io credo
Credo anche che
Difficile interpretarla in mano no no ma per farlo sono tutte condivisibili ma tutto quello che ha detto Gregotti
Lire non al novantanove per cento al cento per cento i ragionamenti che fa sono perfetti
Resta un problema che
Per chi fa questo lavoro
E come me è arrivato anche a settant'anni facendo questo e difficile esso cambiali capisce non so fare altro per cui
Sia siamo in un certo senso condannati a cercare di farlo di farlo al meglio questo lavoro
Però anche
Anche con con una condizione che oggettiva e cioè che
L'architettura serve a dare una casa all'uomo
Fintanto che esiste un uomo
La casa la dobbiamo dare eh sì magari deve scusa se ti interrompo del mese le mie il mio pessimismo volto soprattutto il futuro
Cioè quando io parlo delle condizioni di cambiamento delle condizioni del progetto
Nei confronti delle grandi estesi spero esempio equilibri interposizione degli elementi rispetto
Che affannosi che proviene diventa un illustratore progettisti questo è un elemento che non è che sia ancora pienamente verifichiamo
Però è chiaro che esiste quando si parla del problema della città e delle sue difficoltà e che alla stessa comunità urbana interruzioni
Cioè la stessa identità urbana certo che era una inseriti i meno inserito in Europa e meno ancora nei piccoli centri dell'Europa
Ma insomma sic tu conosci il modo come lo conosco io poi ci sono stati un po'dappertutto e sappiamo molto bene che l'identità urbana
Come il senso della comunitarie al tramonto le persone si spostano con una facilità
Partirà dal modello statunitense insomma alla ricerca del lavoro di una migliore situazione di una
Basta leggere i romanzi americani per capire che la mobilità esiste in America e molto al di là di quello che l'intera Europa
Anche se le le giustificazioni sono assolutamente possibili al MOSE possono emettere come dire chiare
Però pur tuttavia questo impedisce alle comunità di costruire cioè lecita di costruirci come comunità
E quindi questa difficoltà si attua questa difficoltà aggiunge il fatto che le città sono diventate venti milioni di abitanti trenta milioni di abitanti diventiamo praticamente impossibile come come trovare la maniera di fare il bidello guardi la città di trenta mila
Gli abitanti ma questo non è stato un errore anche nella programmazione generale no no no anche perché adesso non portano il patto io non ho colpe a nessuno ma c'era una condizione c'è c'è adesso in atto un
Un un meccanismo più diffuso cioè i giovani per esempio vanno anche via dalle città cioè si muovono tornano un po'fuori c'è un posto a un altro fatta una giuste
Credo però che vivi trovare nella
Nel dare vita contadina un rifugio è un rifiuto per le condizioni che bisogna affrontare e non bisogna sfuggire queste condizioni
Il trucco è quello quindi quindi applicare applicare quello che dice poi Italo Calvino nelle città invisibili cioè bisogna contrastare l'inferno è seria un inferno questi io credo che c'è un un atteggiamento di fondo comune
Nel senso che vogliamo lasciare
I o dare in pasto ai tecnocrati
Questa condizione di un controllo dello spazio e quindi del della condizione del vivere
è vero che succedono tutti questi ma
Si devono trovare all'interno delle
Piccole fessure fare questo emendamento che fanno gli scienziati tre trovare queste fessure e dentro
Questo spazio trovare
Non rassegnarsi a dare in mano
Hai già nei grandi general contractor rovo o ai tecnocrati la soluzione dei problemi roba da chi ci dà chieda una risposta
Si dà una risposta ce la danno i giovani che vanno a vivere in alcuni di questi luoghi bisogna crearli bisogna farli vivere in modo da avere un'anima no no l'impossibilità è validità riprova
E non vedere non guardare al problema anche il senso dello spazio
Tutto il mondo della dei rapporti diciamo interpersonali ormai
Transitabili attraverso strumenti
è stato reso completamente diverso e diventerà ancora più diverso
Sono io che sono le difficoltà che io guardo dal punto di vista
Di un architetto cioè guardo dal punto di vista della possibilità di fare ancora l'architetto in queste condizioni che noi non l'ho creato io propone di condizionare cioè la Società sta affrontando e che stanno andando tutte nella stessa direzione per ora
Però esiste un mio perché mi ero cercherò è meglio che tu faccia vedere quello che vorrete inclusione locatari dipenda più ottime io credo molto al tuo decalogo invece e quindi i loro
Credo cerca cercherò di applicarlo no sulle
Sulle proiezioni da
Da mostrare
Vediamo se parlano no io buon molto brevemente vorrei
Far scorrere dei dei tentativi
D'interpretazione attraverso un progetto i problemi della città questo è negli anni Ottanta ho dovuto costruire questo angolo urbano
Che è un un pezzetto di di terreno molto anonimo ognuno un angolo di un isolato
Va beh sta angolo di isolato è stato interpretato
Come appunto uno una condizione non di un di un edificio ma di un angolo e per cui
Lei è stato come dire scavato come come immagine per poterne sottolineare questa condizione
Di un lotto urbano invece che di un
Di un quadrato e ai vini svizzera a Lugano Kuhkan
Sono tutti i modi diciamo per tentare di trasmettere all'interno
Della dell'architettura del fatto chiede tonico una parte della città oppure questo ancora allungano laddove esistevano quattro ville
Novecentesca è
Il tema era un concorso di costruire un grande edificio amministrativi una banca la Banca del Gottardo
Invece di dare un
Un edificio unico che avrebbe dato un fuori scala abbiamo tentato di fare un edificio articolato in modo tale che ci fossero quattro prestate quattro
Volti quattro immagini quattro cinge i a richiamare questo rapporto di pieno di vuoto
Ed evitare il fuori scala di un edificio unico in vetro o di un bene di un edificio che avrebbe necessariamente creato uno uno squilibrio strano rispetto alla struttura la morfologia della città
Quindi sono tentativi diciamo e di interpretare la città a all'interno del
Della della condizione architettonica data
Oppure e in questo caso un altro a a Tokyo Giappone lungo una strada tagliata negli anni Sessanta per andare ai Giochi olimpici vedete il tessuto
Connettivo ancora di di di una struttura di baracche medievali
Tagliato da questa strada in questo piccolo
Terreno triangolare dovuto costruire un nuovo uno un edificio privato ma di interesse pubblico una galleria d'arte e allora
Far vivere nella nuova da un tavolo in una
Con in questo linguaggio internazionale un elemento invece di grande identità
Locale un
Un angolo dove e la condizione particolare di questa punta diventasse come una bandiera e quindi riproporre l'edificio non più come
Un appoggio della pubblicità come sta come stanno accanto ma
Ridare alla
Alla alla presenza urbana una suo gerarchia un suo volto una sua immagine una sua riconoscibilità
Dentro
ANDI Warhol e età oppure ancora un museo recentemente il ferito da un ampliamento
Che è stato inaugurato quindici giorni fa alla era museo di San Francisco e ancora museo di San Francisco dove dentro la da un Taormina
Mi è sembrato giusto per la volontà di allora del bordi allora di dare un'immagine
La
Un museo non è solo la somma di spazi espositivi
è un'altra è un'entità nella quale
Il cittadino bisogno di identificarsi ha bisogno di riconoscersi
E allora laddove ci sono questi edifici belli o brutti non interessano ma sono edifici Mutti non parla numero indentro questi edifici del Courten volt dell'International stai non sappiamo se sono uffici
Se sono o alberghi se sono residenze la città ha perso questa capacità in conica di descrivere
Come è sempre stato nella città e allora un tentativo di far sì che almeno il museo ritorni ad essere un'immagine
Ritorni ad ed al vero una sua
Tra capacità i conica
A diventi un elemento in grado di portare una luce all'interno anche quando si è all'esterno quindi
Sentire la alla l'alto l'altezza in cui ci si trova rispetto il piano di camminamento oggi
Si entra né in questi edifici che sono dei labirinti abbiamo perso la capacità
Di orientarsi all'interno di uno spazio
Il se perdiamo la capacità di orientarsi all'interno di uno spazio abbiamo perso la capacità di abitare
Abitare vuol dire riaprire questa capacità e quindi
L'ASS lo stesso ragionamento vale per la città
Anche nella città di ieri la necessità di avveri dei punti di riconoscimento
Come
Io ho fatto questo Musio quasi pensando le vecchie chiesette romaniche dove nelle periferie ritrovati e tu un'immagine che ti dava il punto di riferimento all'interno delle città
Ecco io vuota mi fermo qui perché non era questo il senso
Di di di un'esposizione ma era per mostrare
Come dire i tentativi e gli strumenti che l'architetto e che la nostra disciplina possiedono ancora non dobbiamo
Nella delle tirare nella città ci sono tanti buchi neri comunque ci sono aree dismesse
Ci sono adesso tante caserme inutilizzate e ecco il
Trovare il motivo ridare ha è quello il luogo e l'urbanistica del futuro io credo che
La città debba
Innanzitutto consolidarsi
E consolidarsi al suo interno le aree obsolete le aree dismesse
Sono anche per ragioni economiche delle aree disponibili ci sono già
I i i tram che passa o non ce le fognature e ci sono le risorse l'alimentazione energetica la città dovrà continuare a cari
Siete su se stessa combustibile come ha fatto per secoli d'altra parte quindi l'urbanistica del futuro sarà questo urbanistica da un lato
Della demolizione per correggere le le degenerazioni che abbiamo fatto nel
Dall'altro la speranza che mi sono
Sono ottimista come lo è Gregotti di trasformare la periferia in una parte di città a proposito di periferia volevo chiedere prima di tutto io bisogna
Direi che il insetto e promosso aperta
A quanti anni quanti anni fa eravate penali
Penso molti non lo diciamo provinciale
Questo non non toglie il problema per
A cui io facevo cenno diciamo del mio Gruppo Futuro perché era il mio pessimismo rivolto al futuro il agli atti che che compie
Botta sono gli anticorpi fa loro scesi dal che compie altri architetti e che ci sono al mondo Tadao Ando entro certi limiti ma anche lui cioè c'è questo tentativo zia resistere diciamo
Ma il problema è che bensì grattacielo è una corsa ad attuare un grande attenzione da SOSE sta facendo uno le solite alibi per i curatori scoprire come dire
Zone arabe alto ottocentosessantacinque metri se non sono cose che hanno sono prive di qualsiasi senso dal punto di vista anche economico io credo anche dell'edilizia però è una dimostrazione diciamo della
Di mettere sul tappeto la proprie potenzialità ecco questa qui diciamo espressione delle potenzialità o non dimentichiamo che anche San Pietro era così
Anche Michelangelo ha fatto questa operazione
O meglio ma fatta
Ma voglio dire proviamo anche luglio promuoviamo ottenute ecco ma voglio dire che ci sono
A come anche nell'antichità ci sono
Moltissime storie di
Immobiliaristi nei fanghi nella città di Roma che hanno vissuto detti avere delle parti il Mib impressionati che poi ci sono demoliscono volontà bollette
Ci sono conto
Clienti difficilissimi del mondo storico
Ma gliele e per questo che la via
La mia
Il mio pessimismo
Ricerche diedi evitare nel modo più assoluto diciamo un richiamo diretto al mondo storico importante ritmo per me anche questo anche questo difetto tremendo per fortuna l'euro POR operazione finita
Che in questo momento è stata superata ma superata d'accordo superata invece dal grattacielo detto centosessantacinque metri cioè dall'idea
Chi di dovere dimostrazione della potenza
Finanziaria che qualche così diverso dal dimostrazione della potenza industriale diciamo dell'ottocento e anche del Novecento di capire che non gli piacciono neanche tanto i grattacieli di Milano
Beh no veramente assolutamente no
No dipende perdere se c'è l'una parola un po'come
Cieco perché sta spostando le poi proprio in metri in altezza ieri i due delle Sezioni di Milano per statuto probabilmente lei fa riferimento sono la Torre Velasca la
Forse il grattacielo Pirelli dallo fratelli vanno bene fatto dal nervi B fanno bene
Fino a quando ero due cessioni misurate con una certa rapporto anch'essi nei confronti della storia e con una questione diciamo da porre sul tappeto
Specialmente quello di nervi per esempio anche il primo che ha fatto anche ponti ma sono chiamati sostanzialmente inermi sono sono sono due e due questioni interessanti
E non parliamo di attore della spiega fondata proprio sul problema degli però troverà schermi dodici e cinquanta
E gli altri grattacieli quelli che vengono adesso che ce n'è uno un po'la ordini accadono solo perché far nascere agenzie con l'Europa
Ciminiera globale piazzoletta
All'articolo
Veloci volevo chiedere però una cosa che riguarda le periferie il perché ha lavorato sulle periferie ha lavorato sulle periferie a Palermo alla l'ATO sulle periferie a Milano sì e adesso rivedendo l'istanza di tempo un po'questo lavoro sulle periferie
Uno credo che l'abbia dato grandi soddisfazioni che quello di Milano che ha accorciato proprio una distanza perché qualche anno fa a Milano per esempio affidatari sono a Bicocca era considerata lontano da è stata integrata quasi
Nella città
Perché perché era già la risposta avuto questo grande vantaggio di essere costruita venticinque anni teniamo e non ancora finito col tutto
Ma attraverso questa fissazione di costruire un pezzo di città
Avendo l'occasione di avere in questa posizione intanto dei anche degli elementi eccezionale come una nuovo università di ATTAC trenta che ormai sono trentacinque mila persone ci vanno
Che avere diciamo un nuovo teatro di avere dei nuove strutture che erano anche interessanti per l'intera città di Milano
E che quindi in qualche modo obbligavano un tipo di rapporto e che costruivano un'azione cita perché
La debolezza di quella alla Bicocca è stato ottenuto da parte non ancora completata che dovrebbe essere ancora più più abitazioni che il numero delle abitazioni però quindici mila abitanti è troppo basso corre
Ma però anche il numero degli altri elementi sono interessanti perché non
Sono
Diventati elementi dentro le quali il rapporto con lavoro per esempio è assolutamente presente
Non è un lavoro un lavoro secondario chissà dove ci sono dei ci sono otto il plenum diciamo il commercio si è sviluppato cioè è un pezzo di città questo elenco riportato
E quindi
La chiave può essere quella delle funzioni
Cioè portare elementi culturali in questo caso per esempio c'è anche un teatro eccetera simbolo della cultura i giovani l'università
Luogo di lavoro e comunque connessioni collegamenti ecco questo è un po'la chiave ma siccome si parlava anche di crescita e di strumenti per la crescita forse anche un altro elemento
è una grande manutenzione forse che abbisognano un po'le nostre città o no
Ma incerto che le città devono devono poter vivere e poter migliorare gli in continuazione la manutenzione dei manufatti e una parte
Che che nella storia sempre ha sempre fatto da traino
Come attrattore di
Di questo un mix di funzioni che ha bisogno che ha bisogno la città quello che dice Gregotti che questo suo sperimentazione
Sul suo esperimento verso il
La Bicocca a
E ha una sua forza perché la Bicocca è stata appresa stata accettata come una parte della città
E quindi non è
Non è una periferia non è un'isola non ne un ghetto
Per i ricchi o per i poveri è una
E una crescita della città attraverso queste funzioni ma tre adesso anche un'organizzazione e urbana uno perché ci sono dei tracciati quindi
Il modello della città
Io ripeto
Non è morto non non è ancora stato superato ma è che
In Cina o in Asia si trovano degli altri modelli di aggregazione son tutte delle cattive idee cattivissime coppie dell'area
Dell'idea della città che dal neolitico fino a oggi ha connotato il vivere collettivo la città
Ancora oggi resta un miracolo di dell'aria della
Possibilità di vivere collettivo un miracolo fisico
Che si regge su due
Tre diciamo così elementi uno
La città è una costante che noi riconosciamo in nelle forme più diverse nera nera nella forma DD orografica e geografica
Ritroviamo le forme le più disparate
La pax che che alla parte dei dei i ricchi giù in basso e l'altra che invece alla parte dei può fare lei di in altre già ci sono forme contraddittorie della
Della occupazione dello spazio ma che hanno questo un mix de del della ditta e due
Due costanti che sono di una semplicità disarmante la città a un centro
E la città ha un limite
Oggi le città sono in crisi perché non hanno più un centro
Hanno più centri
Ma soprattutto perché non hanno più un limite se noi
Lasciamo cadere questa idea di
Della civitas del della della polis all'interno dove
Il cittadino viva dei diritti rispetto al barbaro che era un fuori ruolo o o all'altra Renault agricolo che non ne aveva
E li cominciamo ad avere qualche difetto e oggi il grave il cancro della della dell'urbanizzazione e che questa condizione che è una condizione arcaica storica che
Che contraddistingue l'idea della città diventato un amalgama e parlo della città continua cos'è la città continentali veri pareri a continuare la città è finita la città diffusa ma
Per arrivare a un che una conclusione
Voi prima io vi ho sentito non ci arriviamo alla conclusione
Però
SEA se se andiamo se andiamo fuori voi prima avete fatto una bellissima chiacchierata parlando di Cina
E parlando delle vostre esperienze in Cina mali come si progetta e come si guarda al futuro e alla crescita
Ma tu io sto lavorando molto in Cina ancora adesso una dozzina di progetti in città diverse conforme molto aneddotiche da da dal dal museo a alla alla biblioteca
Però in in realtà la Cina la vivo come
Come un estraneo nel senso che impossibile entrare nella logica di questo sviluppo così si fra in atto
Loro vengono dal Medioevo loro cioè nel giro di una generazione sono passati da una condizioni di vita di
Di grande povertà materiale
A alla alla al poster SIAR io quindi edifici e dare dei giudizi
Sul fatto che loro vogliono invece degli interventi
Di architetti occidentali
Io credo che che sia una una scelta intelligente la loro
Ama impressionato d'esempio le prime equo le prime linee sui contratti di lavoro
Sto facendo una
Campus universitario per un'Accademia d'arte una dei primi paragrafi diceva questo nuovo campus
Deve durare cinquant'anni
Punto
Cioè loro mettono quello che per noi era la durata eterna della
Della dell'edificazione come la condizione di uno sviluppo temporaneo della collettività della società
E quindi cambiano tutti i parametri quando uno ti dice ma fa in questo
Trecentosessanta mila metri quadrati di di di solaio
Case musei
O laboratori aule
E ti dicono ma noi sappiamo che dura cinquant'anni è un modo totalmente diverso da dalla dalla nostra città europea dalla città occidentale
Per cui tutti i parametri vari varia però loro ri riconoscono e questo secondo me
E e il il feeling che c'è riconoscono tacitamente come un primato rispetto alla città europea rispetto agli architetti che hanno un'esperienza di questo tipo perché ne hanno
Se accorgo che ne hanno bisogno non possono fare latta la tabula rasa che ad esempio altre società più ricche fanno
La differenza tra il costruire in euro per costruire in America
Io mi son confrontato con tutti e due a è molto semplice in America per costruire
Spazzano tutto da zero azzerano l'isolato dove io ho fatto il museo di San Francisco a lasciarlo otto il museo better lo azera no e dice qui c'è da fare il nuovo museo
A al Allam in Europa impossibile
Anche alla
A a Berlino dove dove c'è questa c'era questa possibilità col collo al crollo del muro di una
Edificazione insieme ex novo
Non c'è perché ci sono delle tracce perché ci sono delle urne ci sono dei catastali che quindi la città europea
A viene da da dalla sua storia dalla sua morfologia la si può trasformare ma non la puoi azzerare e fare ex novo e molto diverse e l'America invece lo fa tranquillamente
No io della Cina onori
Ho un'esperienza molto diverso
Ho
Lavorato una decina d'anni prima dell'ultima vicenda è prima di tutto
Prima di tutto io mi sono scontrato con una civiltà che comincia a ventitré mila avanti Cristo
E che ha avuto un percorso sviluppo assolutamente straordinario come civiltà
Che con mezzi strutture completamente diverso
Con un'autonomia
Anche come dire nel modo di ragionare non molto lontana dal logo spreco a un altro tipo di rapporto la loro città
Cinese in più con una storia che ha avuto periodi
Molto diversificati fra di loro Sartorio molto lunga
Con la divisione in
In in vari settori si sviluppò altri invece come settori che colgo come dire politici concentrati l'impero
Lascia abbastanza tardiva sia secondo terzo secondo circolo dopo Cristo
E con un insieme di di concessioni molto lontano dall'idea di nazione la loro è un'idea di civiltà non di nazione
Hanno quando hanno sviluppato intorno alla fine seicento o una grande
Flotta navale che è arrivata fino al Mar Rosso che ha girato tutto il mondo che hanno deciso
Che invece la loro civiltà doveva restare all'interno di un certo periodo
E molto
Strano questo tipo di profondo storie
Ciò che è avvenuto con la rivoluzione evidentemente poco una rivoluzione che ha un carattere molto diverso da quella
Sovietica perché è una rivoluzione di campagna che odi alla città all'inizio
E quindi con un salto colossale dal punto di vista e civile
Con una differenza diciamo rispetto all'evoluzione sovietica assoluta
Questa avuto a sua volta ormai
Da quasi un secolo insomma una serie di modificazioni Terme molto rapide che sono dovute per oltre al confronto globale al al diciamo al fenomeno della globalizzazione
Quando invece
A fino a seicento fino a settecento
Esistevo tipo Dini dici invitati e aveva un'autonomia assoluta
Se lei pensa che la parola religione che è stata tradotta clienti incidenze sofferenze del mille ottocentoquaranta
Dopo la guerra dello in quell'occasione era quella dell'oppio c'è una guerra portanza trovino
Siamo venuti a Forlì dove ho fornito proprio non ce l'aveva
Pensa diciamo adorato ad alcuni fondamenti della loro vita completamente radicalmente
La stessa normativa della città che a un primo trattato intorno al mille trecentouno poi ripreso da questo
Alla fine del mille seicento che un periodo molto importante per il loro sviluppo anche il gruppo tecnico perché ha uno hanno avuto in questo periodo un gruppo tecnico molto superiore a quello europeo su alcune questioni insomma
Ecco a anche questo è un elemento che naturalmente viene spazzato via venivano il come dire ovviamente della rivoluzione ha come compito quello di polpi mettersi in su da un altro punto di vista
Questa rivoluzione poi subito una serie di trasformazione trasformate in una grande potenza diciamo
Sul metodo economica diciamo finanziarie che in questo momento
Non ha più a che vedere Greco la propria storia anche se ogni tanto cerca in questo periodo per esempio dei ricomporre un rapporto
Soprattutto non ho a che vedere con
Alcun corpo UPEA assolutamente nulla questi Ministero lo pessimista su questo non sono pessimista al contrario riconosco che esiste questa condizione
E che questa condizione per un certo verso va difesa
Cioè va difesa e la differenza
è molto importante difenderne differenze quando queste differenze non sono delle severo sono in grado di parlare perché poi voglio dire il mondo anche il mondo arabo di cui oggi in questo momento siamo
Seppelliti dal terrore accetterebbe è un mondo che ha avuto in un periodo certo per il loro rapporto con l'Europa assolutamente
Come dire tre grandi potenze ed era molto comprensivo al proprio interno
Gli ebrei insieme a voi europei cattolici riportava assolutamente niente c'erano delle regole generali
Che questo poi si sia trasformato in modo diverso questo è un problema che
Perché come dire che dipende avere condizioni sono radicalmente diverso ma non mi faccia fare lo storico che io facevo ora però assolutamente
Assolutamente del favore a aveva proposta
Adesso conclusione conclusione della serata in cui ringraziamo architetto Gregotti e l'architetto Botta è quella di prendere le sue dieci regole mandarle in giro per il mondo ditte e mandarli a tutti gli architetti ma mandarle anche politici a cercare diciamo così di arginare un po'
Questa degenerazione in corso
E avviare avviare un percorso di ricostruzione come auspicato che la ricostruzione del senso civico la ricostruzione più senso identitario di un'appartenenza
La ricostruzione anche attraverso qualche cosa di bello e di esteticamente valido che possa favorire questo che poi lo slogan il titolo di questa rassegna
La crescita e anche una rinascita per un paese che ha bisogno di ottimismo anche se ha bisogno dalla severità vedevi chiami perché il richiamo all'etica e richiamo all'onestà sono quelli comunque coi quali dobbiamo sempre fare i conti li chiamo la verità cose più importanti
Benissimo
Grazie