Conversazione con Giuseppe Parlato, curatore della raccolta: "Scritti giornalistici" di Renzo De Felice (Luni Editrice)

Radio Radicale un saluto da Giuseppe Di Leo Renzo definisce senz'altro uno dei più grandi storici italiani del Novecento fondamentale direi alcune sue opere
La storia degli ebrei in Italia per esempio o collare al monumentale storica del fascismo e l'intervista sul
Sul fascismo che veramente sono opere di rilievo mondiali un punto di riferimento ma a Renzo De Felice non solo ha svolto attività accademica si anche dedicato
A scritti giornalistici si è cimentato
Per molti anni
Nel nell'interviste in ricevere interviste conviene fare interviste e poi anche in articoli di analisi prevalentemente di storia di politica della cultura
E dei per questo che io colgo con molto favore l'iniziativa della lumi e di trigliceridi raccoglierei gli iscritti giornalistici in più volumi
Prevista sono previsti i vari volumi ma di questo pugni parleremo con l'ospite gradito ospite
Che accurato questa in questi primi due Toumi degli scritti giornalistici di Renzo con deficit precisamente professor Giuseppe Parlato
Benvenuto con esso grazie intanto la presento si presenti anzi al
Al pubblico di Radio Radicale lei è un
Docente di storia uno storico insegna dove
Io sono docente di Storia contemporanea in seno alla Università internazionale di Roma la ex San Pio quinto
Adesso un'intera
E sono rivoli De Felice
Mi occupo di appunto questioni relative al fascismo relative cominciato dal Risorgimento e adesso sto lavorando sul neofascismo chi è stato Renzo De Felice intanto in estrema sintesi ovviamente ma è stato
Un grande studioso di storia che ha saputo
Credo si possa dire ha saputo inserire il fascismo dalla storia d'Italia
Cosa banale oggi no certo piuttosto ovvia ma nel mille novecentosessanta e mille novecento settanta negli anni Settanta nei difficili e complesse nel settanta era tutt'altro che scontato
Il fascino veniva considerato come o una
Barzelletta una
Boh peretta venuta anche male
Quindi considerata cioè non considerata nella sua
Non li facevano considerato nella sua
Complessità oppure veniva demonizzato direttamente quindi le due posizioni e ed erano diciamo una prevalentemente di matrice comunista la demonizzazione
L'altra perché mi riconoscevano come poi preferisce mensilmente certe parentele anche da un punto di vista ideologico l'altra invece la parte liberale era la
Delegittimazione attraverso il sarcasmo attraverso la battuta attraverso
La non considerazione del fascismo come fenomeno italiano
Invece riuscirò a farlo perché è riuscito a
Utilizzare per la prima volta nella storia d'Italia le carte dell'Italia fascista per studiare il fascicolo
E questo è stato da un lato il motivo di scandalo dall'altro quello che ha permesso alle felice di riuscire a venirne a capo in qualche modo e
Riuscire a costruire un non tanto un'interpretazione del fascismo quanto raccontarne la storia che poi era il suo obiettivo principale
Cioè non fare una storia quindi di Orcia
Ideologica e neanche diciamo così
Di semplice storia politica delle idee ma una storia anche degli degli eventi gli avvenimenti ed è questo uno dei principali cinque di uno studio sulle fonti documentate
E professor Parlato questi scritti giornalistici primi due tomi
Raccolgono
Appunto gli scritti di definisce dal mille novecentosessanta al settantaquattro il primo volume dal settantaquattro al settantasette dagli ebrei a Mussolini perché questo titolo
Ma questo titolo abbiamo ovviamente fisso noi perché le felice non aveva aveva pensato non tanto di pubblicarle ma di raccoglierli
E di costruire una Lunardi Lunardi biografie poi è stato peraltro fatta dopo la sua morte il titolo i diciamo sono i due elementi forti che diciamo accompagnano questo percorso dal mille novecentosessanta settanta a settantasette
Gli ebrei perché le felice dopo gli studi che ha fatto su illuminati di barriera sulla
Sul giacobinismo sostanzialmente
Proprio che sono che colpiscono l'origine della la sua produzione scientifica passa come lei ricordava prima la storia degli ebrei sotto il fascismo
E l'interesse per gli ebrei dura molto e qui
Non c'è tanto la storia degli ebrei sotto il fascismo quanto CEE il problema degli prego strumentale ed infatti uno dei primi articoli e l'antisemitismo italiano ad oggi sembra
Sembra un articolo del novembre mille novecentosessantuno che esordisce così
Insiste ancora antisemitismo in Italia cioè chiunque ponga oggi questa domanda deve purtroppo rispondervi positivamente
Cioè ancora attuale cui si è ancora attuale ci sono molti passaggi che sono di di forte attualità
I De Felice ha lavorato fino agli anni e con il problema degli ebrei il problema dell'antisemitismo in particolare lo accompagna fino alla soglia degli anni Novanta
Perché e il suo è uno dei suoi problemi storiografiche ci
Per quale motivo gli ebrei vengono considerati il nemico assoluto da parte di chi dei fascisti sicuramente dei neofascisti qui se ne parla molto sicuramente
Ma anche della sinistra
E in un saggio in un poi se non ci fu il foulard la sua
Lectio magistralis all'inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza non ottantatré lui parla
Del passaggio dell'antisemitismo da bagaglio esclusivamente della destra a bagaglio prevalentemente dalla sinistra e anche questi sono anche queste sono osservazioni estremamente attuale
Lupoi analizza partendo da anche dei libri libri gli servono per fare dotte citazioni cioè
Ma gli servono per capire l'impostazione e della e capire da suscita
Italiana
Ma De Felice fa anche una critica
Ci volta sì alla sinistra ma non solo alla sinistra
Di per esempio di egemonizzare la cultura ma di non capirla perché fa analisi sociologici pezzo per esempio non capisce le origini del totalitarismo di Anna ardente
E nello stesso tempo accusa la cultura
Democratico liberali riavere sottovalutato quando meno quanto meno assecondato questa egemonia della cultura di di sinistra questo discorso molto interessante
Teniamo presente che nel felice viene da sinistra pensionato comunista è stato uno dei personaggi anche i più significativi della FIGC romana negli anni quarantanove cinquanta
E nel cinquantasei rompe compreso comunista con la nota purtroppo
Manifesto dei centouno di Giolitti e con non sono pochi gli storici che vengono da un'esperienza comunista quell'epoca c'è Luigi ad esempio città l'opera sul Sturzo di Gabriele De Rosa cioè un altro sei poi passa
Ventura fare lo storico del
Anzianissimo contemporanea del movimento cattolico diciamo che le rose da ha avuto una breve fase di passaggio non tanto nel Partito Comunista quanto dalla Sinistra cristiana che comunque diverso
Ma se il timone
Un
Marxista doppio cioè non è stato uno si stanno clamoroso
Pedrosa veniva anche da esperienze dei buffo piuttosto discusse e discutibili peraltro quindi nel personaggio era inquieto da questo punto di vista andava cercando
Probabilmente qualche che poi trovò con comma la cultura
E la storiografia catturati la storiografia di Gabriele Rosa ma adesso non ci soffermiamo sul vero sarà anzi offriva molto spunti sugli aspetti sushi
Tali non certo necessità sociali cento e la sensibilità della sua risposta vuole magia nel sud da questa sua opera siamo su un certo dalla pietà rendita
Riproduce la pietà
Che la sintesi del discorso solidaristico applicato all'elemento di spiritualità qui c'era l'influenza anche di don Giuseppe De Luca che
E che tra l'altro bevono Enzo De Felice dice essere l'ultimo unico e ultimo rappresentante
Intellettuale cattolico che ha cercato di costruire una cultura cattolica all'Italia certo
Il rapporto con De Luca un rapporto forte tra l'altro un rapporto anche personale prete che lo ha sposato pratiche
L'ho sposato ha fatto la comunione e cresima il giorno prima perché non aveva fatto nulla felice veniva da una famiglia laica
è un peraltro era stato comunista quindi non aveva nessun interesse a queste cose che il De Luca nel giro di due giorni fece una specie di abbonamento disse frammentare per cui gli si chiede diede il via
Il rapporto con deroga importante c'è ci sono personaggi che
Diciamo si collegano con De Luca e che sono al centro dell'interesse di De Felice parlo di Giuseppe Bottai parlo di Palmiro Togliatti cioè c'è una cultura
Fascista e comunista
Che si pone dei problemi sulla religione Bottai si avvicina De Luca nel momento in cui non crede più nell'assoluto fascista va alla ricerca di un altro assoluto
Togliatti per altri motivi matto gli atti per motivi politici per realizzare l'incontro tra cattolici e ora montani vaticanista storico della
Dell'unità Alceste Alceste Santini sul ruolo di mediazione di De Luca tramite il Pontificato
In modo particolare di
Giovanni ventitresimo quelle sponda comunista eccellenti
E professore questi riferimenti sono molto importanti riferimenti ho dovuto umori
A correnti discorso molto interessante quello che offre su una in un articolo del primo costo mio centosettantaquattro sul giornale
Chi gestisce attualmente il potere
Un
Un articolo in cui fra l'altro città
Non è un articolo sui voli Grasso e poi cita anche se abbiamo assuma ancor prima citato due autori
Che sono di una grande importanza Guglielmo Ferrero che viene conosciuto più in America che in Italia scoperto solo tardivamente
In Italia penso per esempio scorso come diciamo Pellicani
E poi Giuseppe mare minimi
Che nella storia del potere in Italia è la prima storia chiara di che offre una visione del
Potere richiami di scienza della politica e poi Giuseppe Galasso in questo potere istituzioni in Italia un libro uscito
Per la casa editrice Einaudi nel mille novecentosessantatré
Qual è il discorso sul potere di
Perché sono importanti questi convegni per questo allora De Felice quando esce dal Partito Comunista diciamo fa voto di castità ideologico politica nel senso che la sua storia non avrà più
Legami
Con elementi di carattere
Ideologico quindi è una storia libera no libera di poter dire delle cose
Anche complesse anche molto sgradevoli ci sono dei punti c'è un pezzo su Hitler perché terribile qua nel senso che no giudice bisogna riconosce la grandezza di tal nome grandezze enologica non possono farlo passare fermato in continuazione perché non ci serve per capire
Sul suo obiettivo è capire in questo caso il tema del potere diventa il problema della autorevolezza ed è la stabilità dello stato di diritto
Che per definisce diventa il problema a cominciare dal settantaquattro quando comincia a collaborare su un giornale
Ci sono dei pezzi che sono estremamente nel interessanti cioè noi ritiene che
Leggo ma posso posso legge un due righe
In un articolo del ventidue aprile settantasette i vertici dei nostri partiti oggi accentuando sempre più distacco tra Paese reale Paese legale non riflettono la base non riflettono l'elettorato di qui il rischio
Di un diffusissimo qualunquismo con totale discreto di partiti e il rischio anche se per adesso non se ne avete la possibilità
Di aggregazioni attorno a chissà che cosa con tutti i pericoli delle aggregazioni dettate da situazioni particolarmente drammatiche eroi voi tra l'altro venite anche alcuni articoli su
Uomo qualunque di Giannini quindi è sempre attento alla questione
A questa dimensione non ha professore lui è affronta
De Felice molto affascinato anche da alcune figure di intellettuali
Salvatore Illy che
E Arturo Carlo Jemolo perché
Per perché rappresentano nell'ambito della struttura liberale nella quale poi riferisce si riconosce dopo esperienza comunista
Rappresentano delle voci fuori dal coro
Rappresentano quelle che hanno in qualche modo appalesato fin dall'inizio il caso di Salvatore lì
Il legame tra fascismo e nazionalismo e un certo tipo di pericolo che ne vengo Salvatore lo scriveva nel mille novecentoventidue ventitré saggio sulla sono al fascismo chimici De Felice cita direttamente
E perché rappresenta in quel momento la visione più lucida da parte dello Stato liberale di un personaggio consapevole di cosa potrà accadere
Ovviamente questo passa nel totale silenzio e le strutture dello Stato liberale bensì guardano dal prendere spunto da questa analisi
Il discorso di è morto e ancora più complesso perché entra in un tema che su quale dei Fenici apparentemente piuttosto scettico e cioè il rapporto tra Stato e Chiesa
Io non lo diciamo a due versanti uno che diciamo il mea culpa che fa rispetto al volume su Crispi mi scrivo un volume su Crispi molto Crispino a questo punto di vista è una su sua una sua fascinazione
Negli anni del pacifismo dove
Insieme con altri non è solo l'UE a farlo c'è una visione di Crispi come finalmente l'uomo nuovo nella politica italiana
Passato il fascismo si rende conto che così non ENI e delle ricerche
Non è tanto presente a sottolineare il mea culpa
Perché in realtà non fa un mea culpa dice io la pensavo così adesso non la penso più così e trova questa possibilità di modificare il proprio pensiero ricordiamo che definisce ha sempre pensato che lo storico e perfettibile
E lo storico in qualche modo
E uno che modifica se stesso nella nell'analisi non è
Pregato l'ideologia e quindi può un certo punto
Modificare no e in questo è il suo carattere anche criticarle rispetto a una certa storiografia di quegli anni agevolmente soprattutto marxista soprattutto marxista
Ma anche liberare anche democristiana ci sono dei pezzi contro la democrazia cristiana Jenson piuttosto pesanti infatti neanche contro Pannella qua dentro c'è un non perseguiamo ricordarlo
Si era esatta all'orlo intravisto dei sombrero dimenticato ma mentre stavo
Quando si diceva del qualunquismo
Qui c'è un certo punto
Per dire per dirne una perché la fortuna di Marco Pannella e dei radicali probabilmente perché in fin dei conti il radicalismo si presente in gran parte come antipartito sembra di sentire discorsi di oggi
Non voglio assolutamente fare un parallelo che sarebbe assurdo ma non dimentichiamoci che anche il fascismo è cominciato come movimento e come antipartito mese
E ebbe inizio però era un punto che Marco Pannella contestava e nella lettura perché certo ma lo credo che il
Il per esempio
I la grande battaglia la cultura politica radicale nel rispetto dell'istituzione
Non penso rilievi sulle cacce in uno stato di diritto ma Pannella dicevo possono non essere d'accordo ma non è nella tagli e sono perché lo Stato rispetti
La legge che si è fatta le stesse ecco perché si differenza dai movimenti antipolitici aperto cioè il rispetto delle istituzioni in piena e totale
Però
De Felice su questo ora a mio avviso perfettamente d'accordo la difesa dello Stato di detto gruppo e poi sarà oggetto di benevolenza anche solo essere esatti così per cui l'abbiamo chiamato così proprio perché quello è il tema
Lo si vedeva in Pannella non ricordo chi se ne parlava
Il rischio di un libertini ISMU eccessivo di una
Stroncatura dei poteri tradizionali più che dei poteri delle del del del modo di pensare tradizionale che
Rappresentava
Poi elemento di rottura dottor Chieppa nella operava e per il quale poi attraverso quale a quale prezzo faccia passare
Però è strano perché lui amava i gli uomini di rottura e stimava persone passano anche qui non euro al o mente non ne parla male
Lui dice Sallemi lei mi dice che mi paiono può aggiustare il tiro chiariamoci questo allora curatore io almeno mi è sembrato che ne parlasse malissimo se no no non c'è una differenza di interpretazione sul ruolo dei dei radicali però esatto solo esatto solo questo però
Per esempio ahilui città Sergio Cotta è un mostro Del Noce come persone che vengono isolate Susana consolati in cui non c'è dubbio
Allora largo disaccordo e Marco Pannella e perché il radicalismo si presenta in gran parte con antipartito non voglio fare un parallelo ma anche il fascismo è cominciato un ammonimento Manti partito in questo senso dicevo nell'anima male nel senso che fatto questo parallelo un po'ardito tra fascismo e e il radicalismo pannelliano che obiettivamente
Marco parlava autorità Marco Pannella parlava riferendoci certe forme di egemonia di sinistra del facile saggi gli antifascisti
Certo ma il fascismo degli antifascismo andando al congresso missino godesse e al fascismo e fuori non è qua Almirante non capisco non vuole capire
E disse noi facemmo il quarto siamo noi ma lui lo vedeva in senso positivo di una certa qual è lo vedeva in senso totalmente negativo e a proposito di nascita de
Fascismo c'è anche un contributo su di appunto definisce dove Louis si cimenta su questo tema della nascita del fascismo
E dopo aver parlato anche del consenso del fascismo perché è una giudice Neumann non ce la prendiamo non ce l'assumiamo il consenso ci fu e ci fu
Molto forte
Ma fa uno ecco qui come era quella dittatura in un articolo sul giornale del tre gennaio mille novecentosettantacinque
E lui porta la nascita del consolidamento della dittatura in realtà molto dopo la marcia
Morta la marcia su Roma cioè volevo chiederle
Siccome
Ci sono due opere che in Italia insomma sono un punto di riferimento per il fascismo una questa legge felice l'altra
Di Roberto Vivarelli proprio sulla nascita del fascismo la lettura di blindare intanto schieriamo la posizione di Renzo De Felice e dal momento che questo nonché su nel parlare di
Attraverso i libri di cultura politica e storiografica in Italia rispetto a definisce la posizione di Roberto vivere
Allora
De Felice pensa che il fascino sia un fenomeno estremamente complesso
E non si possa ridurre alla semplice identificazione fascismo uguale totalitarismo anzi
Su questo De Felice a delle forti perplessità perché ritiene che
Il totalitarismo lasciamo stare Hannah Arendt
Sulla quale qui lui è viziato dal fatto che Hannah Arendt ha detto che si poteva perdonare Eichmann no perché un po'di questo c'è anche c'è anche sul giudizio sulla sull'ARPA
Ma il problema e che De Felice non considera il fascismo con un totalitarismo vero e proprio tanto per essere chiari nel dibattito che poi ci sarà
Tra Fisichella e Emilio Gentile tra l'altro devo dire felice
Lui dirà io torno a parte di Fisichella luce penso che il fascismo sia prevalentemente operai lecita un libro proprio di Fisichella le saremmo per mutui fisiche negli anni Sessanta sull'autoritarismo superiore
Il discorso di Varese ancora più complesso perché Vivarelli in realtà non è uno storico marxista le sappiamo la storia dei pareri che aveva partecipato la Repubblica sociale la lo ha comunicato a tutti quando andò in pensione dall'università
Viene formato su base Salvemini hanno sostanzialmente qui in una posizione radicale DC di sinistra democratica non certo marxista
Vivarelli non si pone il problema del totalitarismo dell'autoritarismo nei si pone il problema di quando nasce cioè se il fascismo intrinsecamente era dittatoriale
Veniva le rispondo subito che il problema della debolezza dello Stato liberale e in particolare delle deficienze del Partito Socialista in ordine all'arrivo del fascismo al potere
Perché diceva resi nell'ultimo volume che uscito qualche anno fa prima alcuni morisse e dice la colpa della violenza non ENI
Tanto del fascismo e
Il fascismo si sostituisce a uno Stato liberale che non esiste ma la violenza parte dal Partito socialista suscitando viabilità anche di una una forte polemica
Io non trovo grandi difetti due non sia non si amano e non si amavano perché erano molto diversi lavoravano su piani differenti
Pensi che ciò De Felice viene considerato uno storico quasi positivista perché
Tende alla ricostruzione più che alla generalizzazione sociologico politologico Vivarelli accusavate felice di essere tendente verso quello quindi Vivarelli era ancora più e vedono insieme se vogliamo di dire felice
In realtà poi verso la fine nel nell'ultimo volume Vivarelli arriva su posizioni molto simili a quelli di De Felice dove invece c'è la divaricazione mi sembrava quello Fossoli impegni l'origine della domanda
E sul problema del rapporto tra fascismo dittatura cioè definisce sostiene che in fasce che Mussolini quando va al potere non ha uno straccio di idea su cosa deve combinare
Ma essendo un forte pragmatico adesso esagero anche un attimo se non molto pragmatico aspetta di vedere una situazione per cui è disposto a fare un Governo di coalizione cosa che fa i primi
Due anni di di di governo di fare un Governo autoritario di fare quello che credo che gli capita di fare avendo le possibilità come dice De Felice uomo non nuovo di Stato ma un uomo politico molto molto avveduto è accorto
Quindi mentre invece adesso soprattutto nella storiografia di origine anglosassone
E in parte anche di cui parte di quella italiana si tende ad immaginare con un fascismo che sì non facevo un Mussolini che sin dalle origini
Socialiste e un antidemocratico e un antisemita e uno che ha in essere già in mente i parametri i parametri che poi verranno Mussolini e un uomo cioè se
Lo dico sempre mi studenti che mentre il nazismo aveva il Mein Kampf comunismo un capitale il fascismo mai libro sacro l'adozione del fascismo che esce poi nella all'inizio alla fine degli anni Venti inizia di trenta
Incomincia con una frase in uso in cui dice nulla dies sine linea cioè il fascismo e drammatico si adatta alla situazione su questa chiave di lettura
Sono concordi sono usciti due volumi ne cito due Suman molto particolare tra l'altro di due studiosi informazioni diverso uno storico e uno
Giurista e lo Stato fascista per le lettere SDI
Francesco Perfetti lo Stato fascista di Sabino Cassese per questi due libri confermano questa vettura è sostanzialmente dissi
Cassese
Cassese è stato uno dei primi tra l'altro a studiare il problema sociale del fascismo quindi il problema dei sindacati prima dello Stato del lavoro
Il corporativismo il rapporto tra corporativismo ideologia e dal dagli studi di Cassese anche quelli precedenti
Viene fuori un fascismo che cerca di stabilire un quid novi nella società italiana attraverso questa terza via non sempre ben definita
Ma certamente pronto a modificare sulla base della situazione che si viene a creare
D'altra parte il il fascismo
Crea delle strutture che poi
Per necessità o per ignavia restano nel secondo dopoguerra in una struttura politica completamente diversa mi riferisco alla riforma Gentile ha conservato cioè un impianto di Stato fascista lo troviamo uno Stato democratico
Cont degli opportuni accorgimenti sappiamo che i docenti di diritto corporativo cancellato con l'uso del lavoro ma sostanzialmente di bravo lo stesso
E lo stesso scusi può fare un per Francesco Perfetti il quale in questo libro raccoglie tutta una serie di elementi anche lui con una forte un forte interesse nei confronti del mondo del corporativismo parlo un gran parte Angelo rilievo di reti eccetera
Però anche lui su una posizione diversa da quella per esempio di Emilio Gentile e sulla diciamo inevitabilità in qualche modo del della dittatura rispetto ai presupposti di origine
Forse bisognerebbe de quando si Scalera su quelli che è stato quelli che sono stati per esempio il ruolo della Cassazione il ruolo delle sentenze di merito dei di grandi tribunali
Con un anche un'analisi sulla dottrina giuridica
Amministrativista forse la tutto il massimario giurisprudenziale e questo non è stato
Ma torto forse si riuscirà ad acclarare
O meglio questa anzi secondo me senza forse molto probabilmente si riesce a creare un po'meglio questa situazione corso che lei affronta che avrei presentare estremamente complesso ed è molto difficile da risolvere
Teniamo presente che la magistratura lo difficile perché chi vuole che si subappalti a non essere una nuova
Cercatori Guaraldi pagati
A prendersi i massimali di centinaia di migliaia di sentenze ma oggi non è soltanto questo il problema questo può essere già un problema ma non è solo questo
Il problema è che la magistratura e quella quella struttura che passa dal periodo pre fascista quello fascista senza modificarsi minimamente e da quello fascista quello postfascista senza modificarsi minimamente
Non c'è stata un'epurazione questura e e pura ma non si è mai attuato
E correre l'esito di questa cosa facciamo un esempio il diritto del lavoro che una se un settore che nasce assolutamente durante il fascismo con qualche piccola propaggini giolittiana poi il vero era rivista il diritto al lavoro di minoranza a votare
Ne oggi per esempio il tabù parlare di quello
E perché perché non si può ammettere che un giudice lavori ISMU democratico possa essere nato da quello da quello fascista così come se uno va a vedersi le origini della CGIL mi stiamo sempre in un ambito più o meno sindacale corporativo
Che sono quelle dei sindacati fascisti della ventennio
Di lì passa l'organizzazione struttura secondo me è un tabù che ha toccato in passato soprattutto ma ancora la figura di Bottai sul ruolo di Bottai nella modernizzazione della visione
La e per fortuna
Per fortuna di coloro i quali non vogliono affrontare il problema ha fatto delle cose pesanti in campo valoriale
No Marzana Assessora salva salvo una serissima Cesarone possa operare perché questo era anticipato la legge contro gli ebrei
Però ha perfettamente ragione discorso di votare un discorso anche qua ben culturale
è la politica dei beni culturali e nasce con la Regione sano ne sa qualcosa credo Giulio carne sapeva qualcosa credo Giulio Carlo Argan allorché il rating la sinistra ha influenzato anche politicamente collaborava primato a
Punto appunto è questo cioè noi abbiamo toccato l'ambito un tema che poi sarà oggetto perché quando uscirà questo terzo volume ma anche il no questa promessa è questo il primo volume con due tomi saldo uscirà
Il volume secondo bisogni duetto come inventore sui verso il dottor e poi disperso acqua quali sono i tempi per l'uscita
Allora noi abbiamo quasi tutto Latiano la redazione quasi tutto pronto io credo che entro l'anno solare esca secondo volume e nel
Giro di un anno solare due mila diciassette una rissa sia come qualità già sette si completano allora ci diamo sicuramente appuntamento per
Il nemici dello stato di diritto che raccoglie in due tomi contributi dal mille novecentosettantasette all'ottantasette ma intanto segnalo
Questi scritti giornalistici
Del Mirenda al mille novecentosessanta al mille novecentosettantasette raccolti in due tomi a cura
Del professor Giuseppe Parlato che ringrazio per aver accettato ringrazio voi San Vittore e mi fa molto piacere che si sia parlato di queste cose ovviamente
E io ringrazio Luciana per l'assistenza tecnica la dal vetro e naturalmente un ringraziamento un saluto da Giuseppe Di Leo agli ascoltatori di Radio Radicale