"Perchè a pagare non siano i soliti noti: per una politica economica e finanziaria alternativa"

Chiediamo scusa per il ritardo con cui cominciamo questo incontro
Dovuto a cause di ritardi anche
Quindi diamo senza preamboli immediatamente la parola al compagno Crucianelli che farà una breve introduzione
Che aprirà i lavori di questa di questo nostro incontro
Io voglio scusarmi anche per alcune approssimazioni ma voi capite che siamo in un momento nel quale è molto difficile avere tempo che pure sarebbe necessario per approfondire per lavorare sulle questioni ne abbiamo in discussione
Quindi io mi limiterò a qualche considerazione poi su questo faremo una discussione avremmo potuto anche rinviare questo dibattito
Però ovvie diciamo un elemento che ci ha fatto decidere per mantenerlo fondamentale
Ed è che noi siamo al centro di una manovra economica da parte del governo
Che si concluderà molto probabilmente nella sostanza
Nei primi giorni non della prossima ma dell'altra settimana ancora perché noi avremmo lunedì secondo gli intendimenti del governo noi avremo in discussione già in Commissione Bilancio il decreto sui novantatré mila miliardi una volta risolto il decreto solamente a tre mila miliardi resta la finanziaria che alla fine diventa ben poca cosa perché sono circa tredici mila miliardi tali che vengono proposti
E allora una discussione in questo momento un confronto anche con voci con opinioni che non solo
Tanto quelle dei partito di Rifondazione per noi resta utile utile proprio perché si inserisce dentro una fase di discussione di confronto
E di lotta politica che siamo sparendo nel Parlamento e fuori dal Parlamento e ha le caratteristiche quindi di una iniziativa che si intreccia con una nostra iniziativa politica e istituzionale
E quindi era opportuno è un un altro parere fare questo questa riunione un conto ma io vorrei fare appunto delle brevi considerazioni
La prima delle quali della quale e che noi siamo dentro vero che concetto
Sufficientemente scontato è ovvio
Perché lo leggiamo ogni giorno nella cronaca dei giornali nella cronaca quotidiana
Ebbene riaffermarlo almeno come punto di vista siamo dentro una crisi reale
Una crisi che ha caratteristiche internazionali è una crisi che ha una dimensione nazionale se vogliamo ancora più a contare anzi sicuramente più
Una crisi internazionale sulla quale possiamo anche dilungarci ma che a mio parere fotografa va bene proprio su vizi sul numero ultimo di Rifondazione comuni di utili per azione
Quando diceva che si avvertono nell'aria quei prodromi che in qualche misura anticiparono la seconda a guerra mondiale
Non ci troviamo di fronte ad uno scontro ormai chiarissimo evidente fra le grandi potenze capitalistiche uno scontro che vede in campo i due giganti per eccellenza gli Stati Uniti d'America e la Germania
è uno scontro brutale che viene con l'utilizzo di tutti gli strumenti messi a disposizione e che pur tuttavia a mio parere questo a testimonianza di una profondità della crisi nella quale ci troviamo purtuttavia da degli scarsi risultati per lo meno negli intendimenti che si propone chi questo scontro porta avanti ne abbiamo questi alti tassi di sconto che vengono tenuti in Germania con l'obiettivo si dice di tenere bassa l'inflazione o di contrastare la spinta inflattiva le cose non vanno così anzi sul terreno dell'inflazione poi si inserisce anche una crisi economica è una crisi che inizia ad avere caratteristiche preoccupante anche dal punto di vista della recessione
E sulla versante degli Stati Uniti d'America
Il ritornello ed è anche ovvio che viene ripetuto e che questo tipo di iniziativa che ha i tassi di sconto molto bassi ha come obiettivo la ripresa ostentati voli ripresa di un ciclo economico di una nuova fase di espansione economica e in realtà non ci troviamo di fronte che anche negli stessi Stati Uniti d'America
Questo obiettivo è ben lungi dall'essere raggiunto e invece lo troviamo un apice economia che via via si aggrava e che via via manifesta aspetti altamente preoccupanti ci troviamo di fronte questa è la sensazione per lo meno ad una crisi che e la più accorta che va ben al di là di quella che abbiamo conosciuto nei primi anni Settanta
Quando che furono diciamo emblematicamente rappresentati dall'aumento dei prezzi del petrolio quella formula che si diceva allora stagflazione che era appunto questo misto di stagnazione
E inflazione
Una crisi che però almeno aveva diciamo dei fattori su cui intervenire ora molti di questi fattori sembrano essere fattori fuorigioco fuori campo allora sì lavoro e legalismo questo fu diciamo in primo luogo su quelli che erano i rapporti di scambio con i Paesi del sud del mondo
Sì lavoro nel Nord per operare i processi di ristrutturazione che come obiettivo centrale vero quello di sconfiggere di piegare la forza contrattuale dei lavoratori di contrattuale sia sul salario ma si è anche nel controllo sui processi di accumulazione
E quindi i fattori che oggi appaiono diciamo sufficientemente rimossi proprio da quello che è stato il Reagan Isma'questi anni dalla forza dalla brutalità con cui legalismo ha operato su questo atto e quindi un terreno sul quale oggi è impraticabile
Una nuova iniziativa ciò che però è vero e oggi anche questa è un elemento assolutamente diffuso è che proprio il legalismo c'è proprio la risposta che venne data sul terreno internazionale alla crisi dei primi anni settanta
Appare essere invece quel periodo nel quale sono incubate i tutti gli elementi di crisi che oggi non ci troviamo di fronte legalismo ha rappresentato quell'aggressione brutale che alla fine ha finito per di vita Lizzani anche tutti gli elementi di resistenza e di reazione diciamo del sistema economico capitalistico e quindi da questo punto di vista preparato una crisi che si manifesta come dicevo all'inizio
Come una delle crisi più acute come una delle crisi più gravi
Di questo dopoguerra
In questo contesto la situazione italiana diventa una situazione ancora atto alto più alta dose di rischio
Noi abbiamo avuto un Paese che durante gli anni ottanta avuto in termini di produttività
Una diciamo un livello che e secondo soltanto al Giappone
Abbiamo avuto un Paese che durante gli anni Ottanta diciamo ha rappresentato dal punto di vista perlomeno dei numeri apprezzato uno delle punte avanzate dell'espansione economica di quegli anni abbiamo però avuto un Paese che durante gli anni Ottanta nulla fatto per affrontare quelli che oggi sono gli anni Novanta
Nulla fatto sul terreno della innovazione tecnologica e tutti i processi di ristrutturazione che si sono realizzati
Durante gli anni ottanta sono appunto dei brutali molto spesso processi di ristrutturazione che agivano fondamentalmente sulla di argomentazione sulla funzione della forza lavoro ma non certo sul nell'ovazione tecnologica tale che potesse garantire un livello di competitività
In questa fase abbiamo avuto un sistema dal punto di vista fiscale che pur avendo raggiunto quei livelli che noi oggi sappiamo perché sono a livelli praticamente ormai nella media europea pur tuttavia non è riuscito a diciamo a a portare fuori il paese da quella che oggi appare essere una crisi finanziaria esplosiva
E questo è il primo aspetto cioè noi abbiamo di fronte una crisi del debito che ormai è una crisi assolutamente esplosiva due milioni tendenzialmente è il numero che abbiamo di fronte
Non a distanza lontana abbiamo di fronte ormai un debito che cresce sostanzialmente sul se spesso è un debito che e ormai agisce fuori perché se noi andiamo a vedere il debito primario lì siamo praticamente addirittura diciamo con un vantaggio con un più è un debito che cresce essenzialmente su quelli che sono gli interessi passivi un debito che appare completamente
Fuori controllo e lo strumento uno perlomeno degli strumenti
Fondamentali
Che si può utilizzare in questa fase secondo i canoni tradizionali quello del disco appare fortemente compromesso perché noi abbiamo delle rigidità che sono intervenuti su questo strumento che non entro di difficilissima praticabilità e il cui quel risvolti politici
Vediamo ogni giorno con gli appelli alla rivolta fiscale allo sciopero fiscale è una rigidità di tipo internazionale perché utilizzare la manovra fiscale in un mercato ormai completamente aperto diventa sempre più complesso è una rigidità legata proprio al fatto che siamo ormai a una pressione fiscale che nella media europea e quindi un'arma diciamo che tradizionalmente si potrà diversi può utilizzare come arma per contrastare questa crisi finanziaria è un'arma che appare in gran parte spuntata secondo la logica che oggi viene prospettata da chi governa questo Paese e in secondo luogo ha il versante anche della spessa
Che l'altro capitolo su cui si dovrebbe realizzare un intervento da parte dello Stato da parte di chi governa anche questo è un capitolo anch'esso fortemente compromesso perché la spesa come sappiamo è una spesa che sta al di sotto abbondantemente dei livelli europei
è una spesa sulla quale evidentemente si può intervenire sulle ruberie sugli sprechi e su tutti gli aspetti notti
Diciamo del clientelismo storico di questo Paese ma è una spesa che se la si vuole compromettere radicalmente bisogna tentare una manovra brutale come si sta tentando ma ancor più radicale
Rispetto a quella che viene proposto dal governo Amato è che smobilitare ed è completamente ciò che diciamo di questo Paese c'era ciò che in questo Paese c'era in quanto a Stato sociale cioè ci troviamo di fronte ad una situazione di crisi economico-finanziaria nei confronti della quale quella che è la ricetta che oggi viene proposta è una ricetta che appare in gran parte impotente
Per questo io credo si possa dire che la manovra
Di Amato quella che stiamo discutendo e la fiducia che oggi è in discussione
è una manovra che appare in parte o in gran parte inutile e cioè non riesce a rispondere alla drammaticità
Della situazione economica i processi di stagnazione di recessione che vengono avanti in modo impetuosi de de industrializzazione come si dice
è una manovra che non riesce a rispondere al problema enorme aperto dal buco dal dall'ipotetico crack finanziario di cui si parla insieme una manovra vessatorie unilaterale
Quelle che continua a intervenire su quell'area
Di lavoratori dipendenti e su quelle fonti di reddito che sono fondamentalmente le ponti da cui durante tutti questi anni si è tratto ci sono tratte le risorse per mantenere per tenere insieme questa baracca
è una manovra vessatoria perché c'è rotto non compromette alla radice nel senso che non cancella come si dice lo stato sociale ma mette in moto un meccanismo diverso
E cioè determina una residualità dello stato sociale in tutta la discussione che noi abbiamo avuto viene fuori con grande chiarezza come la prospettiva strategica
Nei confronti della quale si muove il governo e più in generale altre forze voglio dire la lega da questo punto di vista è estremamente chiara esemplare lucida quando offre questa prospettiva noi abbiamo le due velocità una velocità che tutto il settore diciamo del privato che entra
Dentro i servizi entro lo stato e contemporaneamente abbiamo una residualità una fascia diciamo dello Stato cruciale che viene abbandonato ai settori diciamo più poveri e settori
Deboli ai barboni tra virgolette quindi a una manovra vessata una manovra inutile vessatoria e lo diciamo anche una manovra extraparlamentare
C'è una manovra che in gran parte viene fatta e viene conclusa fuori da quelli che solo da quella che è la sede fondamentale cioè il parlamento
Si è discusso dei problemi della legge dei dei propri Dimida possibilità da parte di questo governo di utilizzare poteri straordinari per intervenire sulla crisi economica
Questione incostituzionale questione gravissima anche da un punto di vista politico perché si sta ragionando nodi una crisi economica che dovrebbe avvenire nel terzo millennio ma di una crisi economica che già in atto
Non mi soffermo su cui sono son tutti quanti lo tutti ricami impropri che sono stati fatti a proposito della Germania e così via ma anche se questi a diciamo poteri straordinari vengono tenuti fuori
Dalla possibilità oggi del governo Amato noi siamo però di fronte ad una pratica extra parlamentare di cui questa legge delega né assolutamente diciamo lo specchio riflesso ne siamo di fronte alla legge delega l'abbiamo contrastata brutalmente in modo molto netto
Perché è una legge e peraltro o debbo dire che a margine che siamo di fronte non solo a uno stravolgimento extraparlamentare che opera nel governo ma anche a uno stravolgimento dello stesso
Regolamento della Camera noi contestiamo che questa legge delega possa essere ai meccanicamente ricondotta all'insieme della manovra finanziaria e che quindi non si debba poi fare questa è stato oggetto di scontro che ovviamente ampiamente censurato
Da tutta la stampa degli emendamenti compensatori
Per varie ragioni non siamo di fronte ad una legge delega che da dentro di con una manovra finanziaria nel suo complesso e che quindi seguito da un parlare di compensazione dovremmo avere la possibilità di fare riferimento all'insieme della manovra finanziaria e non solo ai quattro capitoli
Della legge di delega
E contemporaneamente siamo di fronte ad una legge delega che non avendo ronde avendo preparato il Governo i provvedimenti delegati è una legge l'indirizzo su
Il governo tornerà a intervenire su cui governo tornerà a manipolare quindi da questo punto di vista la pretesa della presidenza della Camera di imporre emendamento i commentatori è stata una pretesa fuori a nostro parere
Da quello che il regolamento stesso
In sintesi siamo quindi di fronte a una manovra quel governo Amato Khaled le caratteristiche in gran parte inutile vessatoria extraparlamentare e possibile un'altra manovra è possibile un'altra iniziativa noi su questo che vorremmo
Ragionare con gli interlocutori con voi che lavorare in progress e non necessariamente arrivare a un punto definito perché il problema è problema complesso se lo si vuole affrontare appunto con la complessità anche delle dei presupposti ma lo diciamo che se si vuole mettere mano alla questione fondamentale che oggi ha di fronte a noi ed esplosive
Ed è la questione del debito in primo luogo dello Stato tutto ciò non può non farsi se non partendo da quella che è la vera variabile indipendente che si è costruita nel corso di questi ultimi quindici anni e cioè la rendita finanziaria o i patrimoni più in generale da questo punto di vista noi siamo di fronte lo voi lo sapete centottanta mila forse duecento mila miliardi identici te divieti spiega soltanto gli interessi passivi di quest'anno
Siamo di fronte ad altre cifre che hanno un'importanza badate che noi non vogliamo rimuovere perché quando la Banca d'Italia dice duecentocinquanta mila miliardi di evasione fiscale anche questa è una cifra da tenere in considerazione e ci rendiamo contro che un intervento sul fronte dell'evasione fiscale non è certo l'intervento che si possa fare dall'oggi al domani come anche un intervento sì novantacinque mila miliardi che son delle cifre enormi dell'agevolazioni fiscali che è rimasto lì appeso per aria quindi noi abbiamo facciamo tutto un grande capitolo nel quale si concentra grande parte della rendita finanziaria e patrimoniale sul quale noi riteniamo si debba mettere mano
E quindi voi da questo punto di vista facciamo un'ipotesi una proposta sul cogliamo discutere che quell'anche queste circola abbondantemente in ambienti di sinistra che è quella di una patrimoniale progressiva
Di una patrimoniale che ovviamente Rutelli
Per fare riferimento all'ultimo all'ultima legge delega la prima casa che tuteli il piccolo risparmio ma che poi intervenga in modo progressivo su tutto il resto
Un salario dei lavoratori che va tutelato un reddito sotto quel salario che deve essere portato a livello del saio dei lavoratori i meccanismi di indicizzazione che devono proteggere questa fascia di reddito e poi una patrimoniale che intervenga in modo progressivo sui patrimoni finanziari e no
Ora perché questo tipo di operazione si possa fare
Sono necessarie le richiamo almeno questa è la mia opinione il richiamo soltanto i titoli quattro condizioni
La prima condizione
E che nel momento in cui lo interveniamo sul patrimonio finanziario in primo luogo tutto ciò a una qualche credibilità e possibilità se contemporaneamente si interviene anche su altre due questioni molto brucianti e che ovviamente aprono problemi enormi
Di cui una meno che è il segreto bancario e l'altro il movimento dei capitali
Cioè è evidente che se noi vogliamo intervenire sulla rendita finanziaria e sul patrimonio finanziario non è possibile in questo contesto nel quale noi siamo noi ci troveremmo realmente di fronte a una crisi ha un collasso finanziario dello Stato se non ci fossero contemporaneamente delle misure coercitive
In questa direzione
In secondo luogo
è evidente che una manovra di questo tipo che una manovra Dutto deve avere un forte consenso da quella parte grande dei lavoratori che oggi sono in campo
Un protagonismo essenziale come diciamo supporto naturale di quello che sarebbe un vero e proprio scontro di classe perché è una manovra che aggredisca
Quel grumo finanziario insieme di interessi sociali che si è concentrato nel corso di questi quindici anni
Su queste migliaia di miliardi diventa un duro scontro di classe e un duro scontro sociale nel Paese che si posso sedere solo se si realizza anche una vasta mobilitazione un vasto consenso di massa
E quindi da questo punto di vista non è ininfluente per poter ragionare domani evidentemente non oggi sulla manovra di questo tipo anche il destino
Del movimento operaio della grande protesta di massa che durante queste settimane si sta organizzando
Io debbo dire che traggo conforto anche da un'Assemblea non per fare della cronaca privata gli abbiamo fatto ieri sera a Milano per un'assemblea organizzata dai lavori
Da lavoratori autorganizzati dell'altra ma con la presenza della FIOM di delegati c'è una grande assemblea dei lavoratori la grande assemblea di lavoratori che oggi dovrebbe trovare un riscontro nella mobilitazione che a Milano e Lombardia dovrebbe esserci spontanea
Contro le stesse indicazioni che vengono in alcune situazioni
Dal movimento sindacale in altre oggi esistita da settori del sindacato cioè si manifesta una vitalità in questo movimento questo momento del movimento operaio dei lavoratori
E una vitalità che è prodotto di iniziativa autonoma ed iniziativa anche propria di settori del sindacato che rappresenta un grande argine un grande presupposto anche politico
Senza di questo io credo che noi non potremmo parlare di alcuna manovra perché ci troveremo di fronte ad una situazione chiusa da un punto di vista politico e da un punto di vista ancor prima sociale
E quindi qui si apre un capitolo che non è oggetto sul quale si può fare una rapidissima battuta che non è oggetto di questa discussione ed è il destino del sindacato il ruolo e la funzione del sindacato in questa fase giustamente noi siamo di fronte ad una crisi gravissima dei partiti della loro legittimità a una necessità di rimettere in campo un'altra idea di organizzazione di partito a una rifondazione dei partiti
è evidente che tutto questo io credo in modo ancor più acuto e drammatico investa il movimento sindacale
E che quindi il problema non ci siamo posto questo problema e noi vogliamo dirlo anche questo per inciso qui è in discussione alla Camera una legge sulla rappresentanza
Di base noi su questa legge
Stiamo operando facciamo pressione voglio anche dire che noi siamo disponibili a in discussione la possibilità di un referendum sull'articolo diciannove o anche vedremo su che altro ma che il suo marito ponga al centro la questione di una ricostruzione democratica di una rifondazione democratica del sindacato
A partire dai posti di lavoro
Tutto ciò non è materia estranea le cose di cui stiamo discutendo perché il presupposto perché lui si possa domani in mare una lotta politica che è nota politica di classe in questo Paese sulla stessa manovra finanziaria che tutt'altro
Il fatto tecnico tutt'altro che patto asettiche tutt'altro e partita che si possa giocare
All'interno diciamo del Parlamento o all'interno del Palazzo
La terza questione e la terza condizione che io vedo per una manovra di quella natura è che congiunte congiuntamente parta una nuova politica del lavoro
Il che vuol dire una nuova politica del lavoro sul versante degli investimenti del settore produttivo
E vuol dire una nuova politica del lavoro sul versante di quello che noi chiamiamo un lavoro socialmente utile una spesa socialmente utile da questo punto di vista io francamente trovo faccio solo questa battuta su quello che dice Reichlin è che dice il PDS sul blocco della spesa la trovo una cosa veramente insensata
Insensata perché oggi il problema che noi abbiamo di fronte
Sul versante della spesa è quello se vogliamo realmente ridare una produttività un ruolo una funzionalità e anche rispondere ai bisogni sociali emergenti
A quelli che vengono chiamati i bisogni materiali
Beh oggi noi abbiamo su questo versante precisi ad investimenti e non di blocco della spesa se vi fosse ancora un blocco della spesa noi avremo un deterioramento ulteriore di questo settore un degrado che probabilmente diventerebbe irreversibile è irrecuperabile
Nel prossimo futuro e quindi da questo punto di vista la necessità di intervenire su questo ordine di problemi aperto dalla politica del lavoro sia sul versante degli investimenti produttivi sia sul versante socialmente utile e anche siamo rappresenta anche la contromanovra rispetta una crisi recessiva che altrimenti o una accelerazione i processi recessivi che altrimenti una manovra essenzialmente finanziaria potrebbe aprire potrebbe aprire nel Paese la ultima condizione evidentemente è ma questo era già intrinsecamente detto nelle cose che prima accennavo è una annullamento di questo trattato rimasti
è evidente che quando se non c'è un recupero da parte dello Stato di un governo su quelli che sono i processi economici processi finanziari nazionali non è possibile assolutamente questa però l'opinione mettere mano seriamente alla questione e alla drammatica che abbiamo di fronte dal punto di vista della crisi economico finanziaria
Lo stesso ministro del tesoro in modo io credo molto significativo americano diceva che viaggiano nel mercato internazionale mille miliardi di dollari e cioè due terzi del bilancio degli Stati Uniti d'America e quindi di fronte a questa situazione o c'è un recupero anche di controllo sui processi nazionali da parte degli stati nazionali e per quanto riguarda l'Italia o altrimenti noi verremo assolutamente d'essere impotenti
Rispetto alla possibilità di mettere mano alle questioni di ordine economico e finanziario che abbiamo di fronte e in secondo luogo perché ma assente
è diciamo un capestro rispetto alla economia e rispetta i diritti sociali e direttive inventari che noi rivendichiamo come questioni fondamentali
Badate neanche loro credono a Maastricht
Se voi andate a leggere le previsioni che il Governo fa beh noi siamo di fronte alla ad una i previsione nel mille novecentonovantacinque che del cento e che è un debito pari al centoquindici centosedici per cento quando voi sapete che dovremmo trovarci secondo i dettami di Masi età al sessanta per cento del prodotto interno lordo e cioè a cifre che sono lontanissime rispetto alle cifre che lo stesso governo prevede quindi da questo punto di vista noi siamo di fronte a una compromissione che già avvenuta di fatto non solo per il referendum
In Danimarca non solo per il risultato francese ma perché diventa del tutto impraticabile
Quel tipo di propositi che si pone quel trattato che sono propositi brutali dal punto di vista degli interessi elementari dei lavoratori europei e italiani in primo luogo ma che sono propositi si scontrano anche con le stesse con gli stessi numeri economici che vengono siamo proposti
Dei vari governi ecco queste sono le brevi considerazioni che volevo fare io mi fermerei qui
Mentre prima morbidamente il dibattito siccome sono previsti anche diversi interventi
Va bene allora magari possiamo incominciare a dare la parola a quegli interventi previsti diciamo l'invito
Vogliamo cominciare Franco
Franco Calamida
Quindi tu mi pare molto
L'importante
Che ci sia questa riflessione questa ricerca
Negli annali della situazione delle proposte che possono essere messe in campo
Da Rifondazione
Comunista e dalla sinistra nel suo complesso
E partirei rapidamente dall'esame
Ed è la valutazione sui soggetti in campo
C'è un forte movimento in queste settimane di lavoratori nelle piazze il cui sentimento comune
è così riassumibile
Gli operai
Ritenevano negli anni passati
Di essere tutelati per quanto riguarda il salario e la scala mobile per la prima volta nel dopoguerra non protegge più salario dall'inflazione e le previsioni sono di crescita dell'inflazione
Riteneva di lavorare e di aver diritto a una pensione e vede rimesse in discussione questo diritto alla salute alla sanità poco funzionante ma come diritto esistente che poteva essere conquistato a livelli più alti
Aveva la garanzia del posto di lavoro essendo stata disoccupazione fino agli anni Sessanta vero del tre quattro per cento a livello europeo e l'inflazione aveva gli stessi livelli
D'un tratto avviene con la manovra del governo Amato che
Porta sintesi scelte che i governi precedenti avevano fatto un generale crollo di sicurezza
Cioè nel movimento nei singoli lavoratori come sentimento collettivo il totale crollo di sicurezza
Una grande preoccupazione per un futuro che vede assolutamente incerto
è una crisi profonda della rappresentanza dei lavoratori non si sentano rappresentati
Dalle loro organizzazioni dei vertici delle confederazioni
Ritengono che l'accordo del tun tum luglio c'è stato una vera rottura una rottura di rapporto con il movimento spesso i lavoratori sono nati in piazza per contesta la manovra il governo e per contestare il sindacato solleciti i vertici sindacali non sapevano che stava accadendo questi
Nato dagli atti in campo il governo
Con la sua manovra
La cui sostanza è questo
Si va verso i due milioni di miliardi di deficit è un molti con milione settecento mila miliardi adesso poi c'è tutto il di debito e poi ceduto il debito implicito che le banche hanno no no il governo pur essendo molto feroci di cento mila miliardi
E antipopolare
Prevede
Che ci sono comunque duecento mila miliardi di interessi da pagare
Riducendo il deficit primario che l'equilibrio tra entrate e uscite
Che già era pari a zero lo scorso anno riducendo i cinquanta milioni cinquanta mila miliardi rimangono centocinquanta mila miliardi da pagare
E sono tutti per l'interesse cioè il debito aumenta il debito non si riduce affatto Guido Rossi osservava oggi che il quaranta per cento quasi la metà delle complessive entrate fiscali
Sono per il servizio sul debutto questa spirale non viene per nulla interrotto dalla manovra il governo anzi tende ad alimentare
Inoltre per i titoli di Stato
Che hanno coperto il debito pubblico c'è una profondissima crisi di fiducia degli investitori e dei risparmiatori questo è il quadro la situazione come veniva detto è effettivamente assolutamente grave seguirà aggiornare sulle cose da fare assolutamente importante decisivo
Lo stato sociale
Non viene
Completamente cancellato viene cancellato lo stato sociale universalistico
Nel senso di diritti
Che valgono per tutti l'ospedale vale dal lavoratore disoccupato ad Agnelli quando ne ha bisogno
Se vi è sostituito l'idea di uno stato sociale meritocratico con accesso per censo e badate bene è il circuito fiscale e del patto fondante del rapporto fiscale tra cittadino e Stato che viene modificato
Cittadino pensava che pagano le tasse dovute ai servizi oggi Amato dice voi pagate moltissime tasse lavoratori ma pretende molto meno servite anti alcuni servizi non li avrete per nucleo
Inoltre nel comporre un nuovo quel fare per una parte della società
Si stabilisce un circuito fiscale per cui chi potrà avrà una detrazione delle tasse per cui le sue tasse di fatto invece diversa dallo Stato le verserà alle assicurazioni private sia per la sanità che per le pensioni
E qui c'è un passaggio delicatissimo per il governo
Perché non ha di fronte un vero e proprio blocco sociale dominante come quello che costruì con le sue clientele la Democrazia Cristiana a un blocco di interessi Confindustria rendita e un'azione di governo e
Un insieme di interessi conflittuali tra di loro l'obiettivo credo
Anche il Governo intende perseguire è di avere almeno un consenso di maggioranza per quanto riguarda gli interessi di una parte della società e ne deriva per la sinistra il problema di come contrastare questo e di come portare proposte che compatti non negli interessi un blocco sociale alternativa queste la sfida è su questo confine pelo della maggioranza una specie di passaggio la società i due terzi
A una società di rapporto di interessi che ancora non è definito
Segnalo questo come punto di riflessione perché gli umori lavoratori che stanno già ragionando su come ricostruire le loro sicurezze anche individuali per il futuro
E si rivolgono i così evitabile chiedendo ma come si fa a farla sicura azione privata per le pensioni
O per la sanità è sufficientemente elevate questi possono stare dalla parte di sicurezze collettive ricostruite come Progetto come fiducia come possibilità collettiva che la proposta che avanza Rifondazione dovrebbe essere il perno della politica tutta la sinistra dall'altra
Un procede di quella disgregazione destrutturazione sociale
Perdita di identità collettiva che è la base vera sulla quale stanno crescendo
Le spinte e le politiche le forze conservatrici moderate reazionarie che il terreno vero sulla quale la lega sta operando costruendo i suoi consensi in questo periodo
Ora
Se questa è la dimensione dei problemi e le rotture profonde che sono state prodotte possiamo valutare che il movimento nelle sue lotte di queste settimane accolto la gravità della situazione
Si oppone con
Assoluta forza nel respingere la manovra di governo il problema
Come collegare gli obiettivi e i punti di difesa
A le ipotesi e le proposte di prospettiva cioè di non rimanere chiusi nell'emergenza il resto travolti da la rotta monetarie le questioni che sono porte sul tappeto in questo momento
Perché l'ho accertato che colto uno stretto legame che c'è tra la politica del governo e la sua manovra
Che come veniva ricordato da Famiano Crucianelli
Il processo di Unione monetaria europea il Trattato di Maastricht
Il governo fa le cose che fai in questi tempi in queste forme con l'argomento dobbiamo entrare nell'Europa
E le condizioni per entrare nell'Europa sono quelle dei sacrifici che vengano imposti
Va rilevato chiede un dato abbastanza interessante
Per valutare la schizofrenia di questo governo
Che uno dei vincoli imposti da Maastricht
è che il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo sia pari al sessanta per cento
Il Governo nella sua relazione programmatica
Non indica per nulla il raggiungimento di questo obiettivo dice che nel novantacinque esattamente quello dovrebbe avere avvio l'aridità assoluta dei cambi
Il rapporto tra debito pubblico tentando modo sarà pari al venti per al centoventi per cento ora di centodiciassette Prost prossima centoventi
Ora è vero che il trattato di Maastricht parla di flessibilità ma una flessibilità la tedesca sessanta uno sessantadue sessanta è maschio non settata del raddoppio c'è un governo che che nello stesso mese di ratificare Maastricht
E di approvare una cioè programmatica che dice che si andava al doppio di quello che dovrebbe essere il vincolo per potere entrare in Europa le condizioni che vengono dettate da Maastricht
Ed è anche interessante una contraddizione
Diciamo interno alla sinistra è proprio del PDS stiamo votato a favore della ratifica del Trattato di Maastricht con tutte le conseguenze che ha e però critico in parte critico sulla manovra Amato
E il voto a favore è stato dato oltre che dall'ICI del partito socialista al Partito repubblicano anche dalla lega e dal PDS come si possa aderire
Ratifica di un trattato di Maastricht
Staccandolo dalle conseguenze della manovra Amato e delle sue conseguenze sociali e come si possa su questo ristabilire un rapporto hanno di la rappresentanza
Di interessi di aspirazione di Atene col movimento credo che sia un no una grossa questione di contraddizione propria del PDS che dunque riguarda nelle prospettive di sbocco per il movimento spesso le ipotesi di governissimo e di gestione con forse più larghe della situazione grave di crisi
Alla quale ci troviamo di fronte
Ora se queste insomma sono
I problemi
E il senso più profondo di questa svolta che porta un vero e proprio cambiamento della società
Il Welfare meritocratico esistito ed è in crisi peraltro in altri Paesi negli Stati Uniti
In una certa misura in Gran Bretagna per cui pare che sotto l'aspetto stato sociale le scelte del governo avere un indirizzo
Tipo quello degli Stati Uniti dalla Gran Bretagna che il più devastante per i rapporti interni alla società stessa
Presentata io credo di sviluppare
Il ragionamento di Famiano col quale concordo
Di individuare le priorità
Sul quale è possibile dare risposta ripeto ai problemi della sicurezza che i lavoratori ricercano della loro rappresentanza e di un fronte sufficientemente credibile per Reggio delle proposte alternative
Ci sono i punti di resistenza che sono la scala mobile la difesa del salario
La difesa del pensione a sessanta anni dalla pensione pubblica della sanità pubblica il movimento chiede questo
C'è il problema per le forze politiche per Rifondazione di dire come tutto questo può essere reso compatibili una dimensione di scontro di classe con la situazione
Di crisi grave che analizziamo cioè in sostanza il come fare queste cose
Con quale proposte e con quali strumenti alcuni sono immediati altri son di prospettiva e che dobbiamo cercare un accordo
Tra
I primi e i secondi
Intanto partendo dal ragionamento su come è stato accumulato il debito
Quello che ha differenziato l'Italia
Da altri Paesi d'Europa negli anni ottanta è stata l'enorme evasione fiscale
Favorita
Dal governo è stata una scelta l'amministrazione finanziaria non ha funzionato perché doveva favorire l'evasione fiscale
La seconda è la quantità dei trasferimenti alle imprese
Che secondo la relazione della commissione c'è assolutamente ufficiale sono stati in Italia pari al doppio di Francia e Germania
Uguale la somma dei due
E non c'è stata e su questo punto tornerò brevemente alcuna politica industriale nel nostro Paese
Molti di questi trasferimenti son trasformati in botte e POIN accumulo di interessi
Se questo è stato
La ragione il debito accumulato credo che la proposta della patrimoniale sia una questione centrale
E che la proposta da patrimoniale
Vada strettamente collegata uno finalizzata direttamente l'abbattimento del debito e non ha dato che l'abbattimento del debito ovviamente del debito accumulato del servizio necessario sul finanziamento
Ma non è efficace se non c'è un riequilibrio delle entrate fiscali
Se non c'è una pubblica l'amministrazione finanziaria che funziona
Un catasto che funziona tutte cose che non possono esser fatte nell'immediato ma devono essere poste nell'immediato
Perché in caso contrario la stessa entrata derivanti dalle patrimoniale rientrerebbero nel ciclo perverso del pagamento del debito e ci ritroveremmo in pochissimo tempo esattamente nelle stesse condizioni
Durante la scorsa finanziaria il gruppo di Rifondazione Comunista
Presentò un'ipotesi di patrimoniale con una liquidazione alcun aliquota attorno al tre per cento
Che colpisce solo i due decimi superiori secondo le analisi della Banca d'Italia cioè le ricchezze elevate da un consistente entrata e tutelava
I patrimoni fino a circa trecentocinquanta milioni questa può essere una base di importazione o può essere rivista data la situazione attuale ragionammo allora sul filo di un discorso che facevo questo Graziani
Sulla un allungamento dei tempi di rimborso
Dei titoli su parziale
Congelamento del debito su un insieme di misure che avrebbe potuto portare la svalutazione ma in condizioni tali da ricostruire fiducia sviluppo produttivo
Insomma una rimessa in moto dell'economia che dunque tutelasse meglio d'interesse i lavoratori
Era già un'operazione delicata allora delicata allora
Lo scorso anno e non so se è facilmente raggiungibile c'è da ragionare se è possibile adesso
Però il problema si pone perché nessuno
Però posso parlare adesso del totale
Congelamento del debito
Ma se
Nei prossimi meglio in un periodo più lungo lo Stato non sarà più in grado di far fronte al debito qualcosa verrà imposto dalle cose
E verrebbe imposto in misura pesantissima per cui io credo sia conveniente ragionare sulle forme in cui può essere affrontato oggi
Con misure anche
Parziali e non così rigide perché in caso contrario credo che essa diverrebbe a questa situazione che i tempi non sono lunghi
Il Fondo monetario da due o tre anni dice che insostenibile correggere insostenibile interne proprio che insostenibile oggi ci dimostra che effettivamente insostenibile ovviamente sono collegati a queste il primo è il segreto bancario che ricordava giustamente sa come data per legge non c'è più soltanto che nessuno indaga di fatto su quelli che sono i patrimoni movimenti bancari
Su un periodo di controllo del movimento dei capitali senza vale sono impossibili queste misure son tutte cose assolutamente straordinarie ma la situazione alla quale siamo assolutamente straordinari
Quello che mi preme su questo concludo di non essere travolti dall'emergenza
Dall'emergenza monetarista parte della sinistra è a sua volta appiattite sulle concezioni monetarista c'è stata una grande fiducia nel libero mercato avveduto risolvere tutti i problemi e di indicare le ipotesi di prospettiva
Collegandole
A le proposte che si fanno nel presente riguardano come veniva ricordato le politiche del lavoro degli investimenti dell'orientamento della spesa della sua finalizzazione all'occupazione le questioni del modello di sviluppo
Le richiamo molto rapidamente però lo schema grosso modo è questo molto schematico
A livello europeo ci c'è un modello tedesco
Che vede uno solido legame
Tra la finanza e l'industria a una politica industriale
E a spazi per un sindacalismo che a un certo ruolo certamente più efficace di quello delle confederazioni del nostro Paese
C'è un modello francese che ha una solida amministrazione e a una politica industriale non molto diverso da quello tedesco
C'è un modello inglese che ha una forte finanza una forza finanziaria elevata la Borsa di Londra
E la politica industriale del governo consiste nel chiudere le industrie è una politica Deng utilizzazione cioè la la Gran Bretagna non a politiche industriali badate che la Gran Bretagna è tutto interno ai vincoli di Maastricht
Nel deficit nell'inflazione nel rapporto debito prodotto interno lordo è già a posto ciò nonostante la stellina rimasta fluttuante già sull'economia non va bene
E le sue condizioni sociali sunto alle peggiori d'Europa
Anche sotto questo aspetto le scelte del governo Amato tendono piuttosto verso il modello inglese
Perché la questione vera è che in Italia non c'è stato non c'è e nove imprevisto alcun tipo di politica industriale l'Italia non a modello
Non c'è un'opposizione che rompono subito industriale che contrappone a quale il Governo non c'è quella del governo
Da quel problema per la sinistra di dire le sue priorità preoccupazione lavoro priorità dei settori di investimento e che la politica industriale diventa terreno di scontro e ci sia una proposta della sinistra del movimento operai sindacale perché non c'è nessuna soluzione le questioni monetarie della finanza se c'è una deindustrializzazione come sta procedendo in questo momento nel nostro Paese
Governo
Piersilvio anziani
I lavoratori eccetera
è chiaro che in parecchi
Eccola
Brasile
Mi sentivo
Certo
C'è il sarà meglio i lavori anche perché abbiamo una serie di interventi previsti poi insomma magari faremo un attimo il punto b
Forse
No direi che è un po'alla la mia risposta in tutto il ragionamento fatto perché non si tratta soltanto di misure di finanza
Ed economiche ma che a partire da questo il governo Amato pone delle questioni di prospettiva sulla società che la Società della disoccupazione di massa della caduta di tutele di garanzie per i lavoratori per cui la cosa non è
Non è limitata a Quetta la nostra attenzione diciamo critica generale
Alla manovra
Del governo riguarda cose diverse che potrebbe essere fatte che indichiamo queste fatte fare oggi verso i lavoratori non ci pare assolutamente risolutive della situazione comunque poi altri oratori potranno di argomentare me pare che un po'le nostre argomentazioni stiano in questo
E concludo
Dunque rapidamente
In questo diciamo schema
Dei modelli che sono presenti vi sono due Paesi la Francia e la Germania che hanno una politica industriale
Il Trattato di Maastricht
E stato preceduto da un rapporto abbastanza importante che all'apporto Bundy e Manna
Della commissione che sciocco delle politiche industriali non viene proposto per l'Europa una vera e propria politica industriale ma viene proposto un coordinamento tra quelle esistenti
Nel nostro Paese non ce n'è alcuna e perciò apporto e ma vere
Nel processo di unificazione
Europea un enorme vantaggio per l'economia e già forti dei drammi di disastri terribili per l'economie deboli qual è la nostra anche questa è una delle questioni per cui il problema delle politiche industriali dell'intervento pubblico e di tutti i problemi del modello di sviluppo comprese le compatibilità ambientali come pensiamo il modo di produrre il modo desse dalla società
Su questo concludono sono questione che debbono e possono essere travolte
Dall'emergenza
Della crisi finanziaria dal problema della dimensione rilevantissima del debito
Dobbiamo essere in grado di collegare fortemente i temi su cui il movimento si muove le sue difese ma le forme concrete per restituire
Quei due questioni che ponevo all'inizio degli elementi di sicurezza di sicurezza collettiva per il futuro il presente e per il futuro tra i lavoratori e le loro rivendicazioni di queste settimane
E come rappresentanza un fronte sufficientemente ampio credibile che vada dalla sua dimensione sociale che sono le lotte in campo ad una sinistra
E a forte sindacali disponibili su un programma di politica economica alternativa a scendere in campo alle forze politiche su questi contenuti sono in grado come Rifondazione si propone DS sufficiente di fu riferimento
Per questo movimento
Che abbia una sua capacità di conquista e di difesa immediata ma che si indicano contemporaneamente
Le prospettive strettamente legate
Tra le questioni del lavoro del sesso del lavoro Società cioè dell'isolamento del protagonismo politico della classe operaia che sono le questioni di fondo è la ragion d'essere della sinistra
Da tutta l'analisi fatta da
Famiano da Rifondazione e da questa mia introduzione
La questione sulla quale ragionare mi pare questa su vengono strutturalmente chiusi gli spazi della sinistra oggettivamente strutturalmente chiusi
Per questo l'accordo del trentuno luglio non funzione su complesse non emendativo perfetto la manovra Amato va contrastata
C'è una questione ovviamente di scelte soggetta politica c'è una questione profonda e strutturale in particolare il nostro paese sulla ragion d'essere della sinistra che delle partite rischia giocando sia questa le questioni sulle quali stiamo ragionando sono queste
Ma io darei adesso la parola professor Graziani dopodiché diciamo credo sia utile organizzare un attimo i nostri lavori anche perché non possiamo concluderli molto tardi quindi la nostra idea è quella di far parlare i relatori previsti e poi evidentemente altri di verificare un attimo rispetto a disponibilità dei tempi e magari più su domande interrogativi che non su interventi fra Mosca
Veri e propri l'avrà preso grazie
Venti minuti
La manovra Amato e i dibattiti che ne sono susseguiti hanno prodotto l'effetto di concentrare l'attenzione sulla situazione Interna economica e politica del nostro Paese
Penso però che in questo momento forse anche più che in passato
E certamente nella prospettiva del prossimo futuro invece i vincoli esterni si facciano sentire sulla nostra economia in modo sempre più stringente
E forse non tanto per il Trattato di Maastricht che non so se esista ancora se sarà riveduto se sarà approvato se entrerà mai in vigore
Quanto per il fatto stesso obiettivo penso ineludibile di convivere in uno spazio economico europeo e mondiale
In cui si svolgono aspre lotte come abbiamo sentito giustamente richiamare da Crucianelli e in cui si stanno RAS consolidando alcuni orientamenti di politica economica e sociale che comunque hanno e avranno un peso sul nostro Paese
La Germania sta consolidando una sua grande Area C influenza economica
Che va dal Reno fino al Baltico fino all'Adriatico
Sotto il profilo della sfera di influenza sta ingoiando i Paesi baltici la Polonia la Cecoslovacchia la Croazia probabilmente se anche l'Italia rientri in questo pastore cosa che di cui ci accorgeremmo prima o poi e quindi la Germania a finito per cambiare il proprio atteggiamento rispetto all'unificazione monetaria europea mentre prima come ormai viene riconosciuto la Germania era il paese che cercava sempre di rinviare l'unificazione monetaria non si dimostrava entusiasta
Adesso ha sottoscritto il Trattato di Maastricht con cui si stabilisce che al mille novecentonovantanove l'unione monetaria entrerà comunque in vigore però con quei Paesi che saranno in regola
Con le condizioni previste e questo va benissimo alla Germania la quale formerà una grande area che si chiamerà forse europea ma sarà in sostanza un'area del marco che era poi l'obiettivo iniziale della Germania perseguito
Cautamente ma costantemente da moltissimi anni
Uno scontro o forse ancora non del tutto palese ma certamente più profondo si svolge fra Germania e Stati Uniti
Come conseguenza del crollo dell'Unione Sovietica si dà profilando un territorio dell'ex Unione Sovietica ormai spezzato in due
Da una parte c'è il piccolo moncone che andrà occidentale che andrà nella sfera di influenza della Germania
Cioè il cuore della Russia dell'Ucraina che resteranno certamente indipendenti ma poi c'è tutta la fascia meridionale dei Paesi musulmani che è una fascia tutt'altro che trascurabile
Sulla quale gli Stati Uniti hanno già messo una loro ipoteca
La presenza di un esercito statunitense in Medio Oriente i legami che attraverso la Turchia si stanno stabilendo con le repubbliche musulmane l'invasione dei consulenti occidentali
La progettazione di strade e ferrovie comunicazioni
Che collega nove le repubbliche musulmane ex sovietiche con il Mediterraneo non più con il Nord sono tutti segni evidenti che c'è un conflitto e c'è una aspirazione concreta di richiamare questi Paesi e inglobarla lì
In una sfera certamente occidentale che gli Stati Uniti si augurano sia più statunitense e meno germanica possibile
Il Giappone ha consolidato il suo potere nel Pacifico
E ormai
Una potenza
In grado di governare altre potenze i prossimi giganti industriali del Pacifico sono la Korea sono tra Iran
Il Giappone ormai ha una funzione di leadership e forse comincia già a incontrare le crisi della potenza matura l'Italia in tutto questo è un'economia debole perché come ricordava adesso Calamida
L'Italia non solo non ha una politica industriale ma non l'ha mai avuta una politica industriale che possa chiamarsi politica nel senso politico e nazionale della parola è evidente che ogni impresa ogni gruppo ha avuto la sua strategia
Ma la strategia individuale di un gruppo finanziario è diversa dalla politica industriale di un'entità nazionale
Una politica industriale l'ha avuta il Giappone e l'ha avuta la Korea non dove sembra strano quasi richiamare come esempio io non dico che questi siano stati i Paesi democratici perché non lo sono mai stati non dico che sono stati i Paesi che abbiano mostrato una sensibilità alla solidarietà sociale ai problemi dell'eguaglianza e della ridistribuzione perché non l'hanno mai avuta
Però devo dire che quando questi Paesi hanno deciso di giocare al gioco del mercato
Sul significato di questo gioco tornerò fra poco c'hanno giocato seriamente mentre l'Italia ha sempre preteso di giocare al gioco del mercato
Oggi l'Italia pretende con tono ancora più rinforzato di essere un'economia che vorrebbe John Sutter giocare al gioco nel mercato e in realtà fa un gioco da bambini
Giappone Corea ma anche la Francia per prendere un esempio più vicino a noi
Hanno svolto una politica industriale nel senso che avendo una misura dei propri limiti
Hanno selezionato alcuni settori produttivi quei settori che hanno sussidiati protetti ma non allo scopo di creare delle rendite allo Sco
Po'di dotarli di una tecnologia indipendente è autonoma e quindi renderli capaci di competere sul mercato mondiale
Al principe la competizione sarà stata sleale se vogliamo fare i moralisti grazie ai sussidi avranno venduto sottocosto avranno fatto una concorrenza sleale ai loro avversari una volta conquistato il mercato però si sono sviluppati
E si sono affermati come settori industriali
Capaci di una priorità tecnologica
E la cosa è stata fatta in maniera ragionate e coordinata la Francia ha deciso di sviluppare in parte il settore dell'energia atomica in parte il settore dell'elettronica quando ha deciso di dotarsi di un ferrovie ad alta velocità in anticipo rispetto agli altri Paesi va fatto non per il gusto di trasportare i propri viaggiatori a trecento chilometri all'ora
Ma perché quello era uno dei campi applicativi Elettronica e alta velocità si alimentavano la vicenda c'era una corrispondenza
Tecnologica quindi una politica industriale che avrà commesso i suoi errori non sono in grado di giudicarli però certamente avuto degli obiettivi
Sensati e secondo me in buona parte anche riusciti ho preso l'esempio della Francia perché il paese più vicino a noi se volessimo parlare del Giappone e la Corea di tra i tanti i sistemi sarebbero sempre gli stessi su scala evidentemente accelerata
L'Italia quindi dicevo in tutto questo è un'economia debole però dopo avere riconosciuto questo fatto
E qui forse vengono ne sono sicuro ma mi auguro di venire alla domanda che è stata sollevata poco fa
Io non penserei
E penso di doverlo sottolineare non penserei che la situazione dell'economia italiana sia catastrofica
Tanto meno penso che sia più catastrofica oggi di quello che non fosse sei mesi fa otto mesi fa quando i Governi ci assicuravano che l'economia era solida
Fino al quattro aprile di quest'anno
I governi ci hanno assicurato che l'economia italiana era tanto solida
Che quando gli speculatori capitalisti stranieri venivano a collocare in loro capitali finanziari in Italia questo è buon segno della fiducia che riponeva no nella solidità della nostra struttura produttiva e qualche voce isolata che diceva ma no quelli sono speculatori che sono attirati dai gli alti tassi di interesse per di più accoppiati al cambio europei stabilì quindi è gente che sa fare i suoi conti sulla carta e no ci diceva il governo
Questa è gente che investe nella nostra industria oggi siamo viceversa caduti nell'abisso io non credo
Nei che siamo nell'abisso né che l'economia italiana sia sull'orlo dell'abisso e penso che sia necessario farsi un'idea precisa su questo punto
Certamente la crisi finanziaria c'è stata
La crisi finanziaria è stata frutto di una politica monetaria valutaria folle che il Governo ha condotto
Forse volendo risalire fin da quando l'Italia è entrata nel Sistema monetario europeo mille nove marzo del mille novecentosettantanove
Fin da allora Alitalia optò per una politica di cambi sostanzialmente stabili quindi Rispetto nel Sistema monetario europeo
Al punto che quando era necessario svalutare la lira
Perché l'Italia aveva un'inflazione molto più alta degli altri paesi
Queste valutazioni
Che ovviamente non venivano mai chiamate svalutazioni venivano chiamate riallineamenti perché anche l'estetica vuole la sua parte
Questi i riallineamenti erano sempre inferiori a quello che l'inflazione relativa fra Italia ed Europa Italia e Germania avrebbe voluto per cui in realtà il Governo
Io non so mai se dire il Tesoro il governo alla Banca d'Italia perché ognuno addossare responsabilità all'altro soggetto diciamo le autorità governative nel loro complesso
Conduceva ad una politica di rivalutazione reale della lira
Questo era anche voluttà voluto la politica del cambio forte si diceva rappresenta uno stimolo per l'industria è vero che i nostri esportatori si troveranno in difficoltà nei mercati esteri
A causa di questa rivalutazione progressiva della lira
Ma questo è quello che noi vogliamo così saranno costretti a ristrutturarsi modernizzarsi e saranno finalmente in grado di diventare competitivi quindi politica del cambio forte che effettivamente è stata l'unica politica industriale che l'Italia abbia svolto per
Parecchi anni
Però il nostro governo
Non si è accorta di due cose
Che mentre questa politica del cambio forte certamente ha avuto qualche effetto nei primi anni del Sistema monetario europeo
O fra il settantanove l'ottanta e l'ottantacinque effettivamente l'industria italiana si è ristrutturata per il bene o per per il male che sia per il bene dei profitti certamente
Ha ridotto gli organici ha trasferito lavoratori dalla grande impresa al grande mondo degli indipendenti del piccolo opificio del precariato del lavoro a domicilio a meccanizzato modernizzato aumentato la produttività
Il governo non si è accorto che in tutto questo
è vero che c'era questa frusta per la ristrutturazione
Però c'era anche un grande vantaggio per gli altri Paesi europei perché mentre la lira si rivaluta va aritmeticamente per necessità
Le altre valute europee a cominciare dal marco si valutavano rispetto alla lira e quindi
Noi perdevamo competitività la Germania e gli altri Paesi europei trovavano nel nostro Paese comodi mercati ed è per questo che ci lasciavano svalutare anzi insistevano perché io il valutassimo sempre meno
Di quello che sarebbe stato necessario insistevano per aiutarci nei momenti di difficoltà finanziaria perché è sempre meglio aiutare un concorrente debole e lasciarlo debole piuttosto che aiutarlo a diventare forte visto che un concorrente
Quindi lei aprivamo i nostri mercati all'album Duster il re del resto dei Paesi europei
E quando nella seconda metà degli anni Ottanta è venuta meno quella spinta alla ristrutturazione è venuta meno qualunque giustificazione per questa politica del cambio forte
E il governo non si è accorta nemmeno di una seconda cosa che stava accadendo in maniera sempre più vistosa
Siccome la politica del cambio forte mettere in difficoltà le nostre esportazioni creava disavanzi nella Bur partite correnti
E quindi bisognava importare capitali e per importare capitali bisognava tenere questi tassi di interesse alle stelle mandando in rovina il debito pubblico
Quello che accadeva anche qui per una semplice ragione aritmetica era che il prezzo corrente dei beni capitali corsi delle azioni che sono la capitalizzazione di rendimenti futuri al tasso di interesse corrente
Andando a capitalizzare i rendimenti futuri
A tassi di interesse così elevati il valore presente crollava
E i capitalisti stranieri venivano in Italia e compravano a prezzi stracciati le nostre industrie e così è successo che la invece di darci una politica industriale abbiamo messo molti pezzi della nostra industria a prezzi di realizzo
Nelle mani di capitalisti stranieri quali compravano la nostra industria certamente non per la forzata dal punto di vista tecnologico ma per allontanare un potenziale concorrente per controllare il mercato per entrare ancora meglio
Nella rete di distribuzione italiana quindi fare a pezzi la nostra struttura industriale questo è stata la politica del cambio forte che forse poteva anche essere partita
Non dico con intenzioni buone ma certamente con intenzioni comprensibili e coerenti però è finita nel fango
Quando poi pochini ieri poche settimane orsono il tredici settembre il Governo si è deciso alla svalutazione
Anche qui ci sono colpe estremamente gravi sul piano tecnico
Come ho detto prima svalutazione il governo italiano ne aveva fatte tante le aveva fatte sempre in maniera più o meno tecnicamente corretta all'improvviso silenziosamente una svalutazione secca senza dare fiato alla speculazione
Questa volta noi ci troviamo dico ci troviamo perché la svalutazione non è ancora finita
Di fronte a una chiara e palese svalutazione speculativa
Il governo ha fatto una prima assoluta azione del sette per cento
Poi a
Dichiarato la lira fluttuante non ho capito bene se ne siamo usciti dal sistema monetario europeo quando dovremo rientrare dovremo chiedere il permesso agli altri o abbiamo soltanto sospeso le quotazioni ufficiali
Non sono informato ma il risultato è molto simile
Ora non c'è di peggio della svalutazione fluttuante della lira fluttuante della svalutazione progressiva perché questo crea
Non solo un aumento dei prezzi all'importazione come conseguenza della svalutazione già realizzata
Ma crea aspettative di ulteriore svalutazione quindi che è un aumento dei prezzi
Precauzionale perché tutti pensano che verrà un aumento dei prezzi con è meglio che io i miei prezzi comincerò mentali per primo perché chi aumento dei prezzi per primo sta sempre meglio di quello che gli aumentati per secondo
E poi è un aumento dei prezzi in certo senso coperto perché l'esportatore che aumentar oggi i prezzi
Confida in una ulteriore svalutazione della lira e quindi del fatto che la ulteriore svalutazione lo aiuterà a non perdere mercati esteri nonostante il suo aumento dei prezzi
Tutto questo
Il governo avrebbe dovuto saperlo
Perché queste cose si erano già verificate fra il settantatré e il settantanove quando per sei anni la lira fu una moneta fluttuante insieme alla sterlina insieme allora tutte le valute europee
Si erano verificate esattamente questi fenomeni di inflazione precauzionale l'inflazione
Fatta ad arte per provocare una successiva svalutazione della lira
E dico che il governo dovrebbe saperlo perché nella compagine dei ministri economici ci sono gli istinti economisti addirittura professori universitari di storia economica che queste cose se non altro per dovere professionale dovrebbero conoscerle
Ma io penso che tutto questo in parte si è voluto perché l'inflazione in certo senso è stata anche preparata
Con due provvedimenti davvero bandi teschi che sono stati la soppressione della scala mobile e la soppressione del rimborso del fiscal drag
Che consentono alla svalutazione a scusate consentono all'inflazione che verrà di svolgerà il suo corso danneggiando unicamente i lavoratori dipendenti
Forse gli indipendenti saranno meno danneggiati perché potranno un po'controllare i loro prezzi non lo so ma certamente danneggiando i lavoratori dipendenti
E non danneggiando i profitti dopodiché ci troveremo anche di fronte alla beffa
Che alla fine il governo potrà dire e sì è vero che c'è stata un'inflazione però sarebbe stata molto maggiore se avessimo avuto la scala mobile è vero
Forse con una scala mobile avremmo avuto un'inflazione maggiore ma avremmo tutelato i redditi da lavoro mentre noi abbiamo avuto un infra avremo alla fine forse un'inflazione un po'minore ma i redditi da lavoro saranno compressi molto di più
Tutta questa premessa critica io la faccio
Non per gusto di criticare ma perché io ritengo che mentre sia doveroso che la sinistra faccia le sue proposte e credo che questo sia lo scopo di questo incontro
Viceversa non ritengo che la sinistra sia sempre tenuto a incollare i cocci del provocati dall'azione del governo noi non siamo quelli che fanno le riparazioni dopo che gli altri hanno fatto i guasti
Quindi facciamo pure le nostre proposte
Però diciamo con chiarezza che noi non interveniamo in una situazione catastrofica dovuta a eventi mondiali esterni
Noi interveniamo su una situazione che è stata artatamente creata o per intenzione deliberata o per insipienza delle autorità economiche o per tutte e due
Seconda raccomandazione o premessa che io vorrei fare è che quando
Ci si prospetta l'economia nazionale come un'economia sull'orlo della catastrofe
Cosa che io penso che non sia perché tutto sommato io vedo che le nostre esportazioni sono stabili o sul sette per cento delle esportazioni mondiali non danno segni di catastrofe quindi la nostra è un'industria debole
Perché certo sono dieci anni che su questo sette per cento e non va avanti però però non è un'industria sull'orlo della catastrofe
Quando ci fanno ci poi impongono poi anche
Un altro ricatto
Noi siamo costretti a fare queste manovre incivili antipopolari anti operaie qui non ripeto tutto quello che è stato detto egregiamente prima di me
Perché siamo costretti a competere sui mercati mondiali
Questo è possibile
Però vediamo che generi di competizione noi abbiamo in mente
Non perché questo forse conduca grandi differenze ma perché dobbiamo avere certe idee chiare nella mente
è evidente che qui quando si parla di competitività senza aggettivi come se la competitività fosse una sola si parla della competitività dell'industria manifatturiera in un libero mercato mondiale
Allora è evidente che l'Italia è perdente l'Italia non ha una tecnologia Alitalia si afferma sui mercati mondiali soltanto se presente i propri prodotti a costi più bassi quindi con primi amori il costo del lavoro
Non dimentichiamo però anche se faccio una parentesi un tantino utopistica
Che se la parola competitività o anche la sostanza della competitività invece di essere applicata all'industria manifatturiera dei mercati mondiali
Venisse misurata con altri criteri la competitività nei servizi sociali la competitività della ridistribuzione del reddito e la competitità nell'eguaglianza
Allora noi invece di misurarci con Paesi come la Germania dovremmo magari misurarci che la Germania nel mille novecentonovanta dovremo misurarci con Paesi che ne so
Come la Danimarca del mille novecentosettanta e allora tutti i nostri criteri sarebbe da diversi purtroppo quando i nostri governanti dicono competitività intendo la loro competitività ma noi abbiamo un altro criterio di competitività
E il secondo ricatto e quello dell'emergenza anche questo io penso che la sinistra
Debba dichiarare di esserne esente se siamo in una situazione di emergenza questo non è colpa delle sinistre
E quindi non vedo perché noi dobbiamo ancora una volta a seguire il carro e direi visto noi proporremmo tante belle cose però siccome c'è l'emergenza riconosciamo che in fondo alla manovra Amato sia pure rettificata è necessaria
L'emergenza c'è ma non ne siamo noi i responsabili
Questo mi conduce
A dire che io vedrei una linea di intervento totalmente diversa
Le misure della manovra Amato ci verrò dopo sopra immediatamente dopo ma a mio avviso
Sarebbe necessario procedere in altro modo a mio avviso noi dovremmo chiedere
Una cessazione immediata di questi cambi fluttuanti che sono strettamente speculativi
Facciamo una buona valutazione una volta tanto non perché io appartenga al partito aveva svalutarsi ore ma perché la lire già svalutata da molti anni
Sarà certamente non del sette per cento la sala del dieci sarà del quindici facciamo l'anche del venti per cento non sarà una cosa scandalosa
Dopo una volta fatta una svalutazione così elevata agli speculatori sapranno che almeno per cinque ma forse anche per dieci anni la lira sarà una valuta solida che oscillerà nella banda alta della sua banda di oscillazione non nella banda bassa sempre con l'acqua alla gola
Questo significa che la speculazione contro la lira si arresta immediatamente gli signori speculatori andando a guadagnare i loro soldi verso altre valute
Al tempo stesso il governo problemi per fare una politica seria di controllo dell'inflazione
Perché allora una svaluta azione con controllo dell'inflazione significa davvero dare fiato alle nostre esportazioni significa raddrizzare la bilancia commerciale
Significa liberarci da questa necessità di importare capitali e significa allora poter finalmente ridurre seriamente i tassi di interesse a livello europeo io non dico che dobbiamo avere tassi di interesse
Particolarmente bassi basta allinearci al livello europeo con i quali era stabile la nostra i nostri Presti che avrebbero avrebbero gli stessi esiti sul mercato dei prestiti degli altri paesi
E allora una volta ridotti i tassi di interesse da sé
Il problema del debito pubblico si sgonfia perché oggi il disavanzo corrente alimentato soltanto negli interessi
E tutto quello che la manovra Amato guadagna del disavanzo di base Néstor cento denaro ai ai lavoratori dipendenti
Lo perde raddoppi moltiplicato per due o per tre come abbiamo letto sui giornali dei giorni scorsi sul terreno dei tassi d'interesse e quindi una manovra oltretutto impresentabile sul piano della decenza e della coerenza
Allora cominciamo invece a procurarci le premesse per ridurre i tassi d'interesse il problema del debito pubblico scompare da sé
Dopodiché potremo avviare con calma quelle misure strutturali che hanno e stanno a cuore la lotta all'evasione potremmo studiare un'imposta patrimoniale
Potremo cercare il modo di colpire i professionisti potremmo anche cercare il modo di colpire la speculazione perché questi signori Cipollari siamo sul mercato finanziario dei titoli dove certamente vi sono dei guadagni di capitale e così via
Ma non dimentichiamo i miliardi alle migliaia di miliardi che sono stati guadagnati in queste due settimane da tutti i cambiavalute a cominciare dalle grandi aziende di credito
Guardate lo scarto che si è determinato in queste due settimane tra prezzo all'acquisto e prezzo la vendita se io mi trovo un marco in tasca perché Toldo alla Germania dato avendolo Milano ottocentoquaranta lire ottocentocinquanta se il banchiere un amico
Ma se devo partire vado a comprare un marco e non lo so me ne chiedono le centocinquanta mille questo scarto che tradizionalmente era circa del due per cento e che ora pare stia ritornando verso il due per cento
Nelle prime due settimane di cambi fluttuanti è impazzito è passato al cinque per cento in media al sette sul franco francese per fino al dieci virgola non so che per cento
Tutti questi sono guadagni che i cambiavalute e le aziende di credito per prime si mettono in tasca non solo come guardai compenso della loro mediazione ma anche esenti da qualunque imposta ricco questo problema
Della colpire i guadagni dire intermediazione valutare è un problema che il nostro ministro delle finanze storicamente non ha mai affrontato perché le banche sono intoccabili allora poniamoci anche questo buon proposito
Di colpire non soltanto i guadagni di capitale sul mercato finanziario ma anche i profitti da intermediazione colpire voglio dire
Tassare con un tributo
Simile a quello degli altri redditi anche i proventi speculativi deriva da intermediazione sul mercato dei capitali
Dopo quello che ho detto su quello che io penserei si debba fare sulla svalutazione
Cambi stabili controllo l'inflazione riduzione dei tassi di interesse è evidente che io non sono particolarmente favorevole a uno consolidamento congelamento del debito pubblico
è evidente che quando parliamo di imposta patrimoniale una questione diversa molti paesi si sono dati o hanno un'imposta patrimoniale non vi è ragione
Perché anche l'Italia non debba purché ci siano delle garanzie di equità che non debba finire come l'imposta sui redditi anche l'imposta patrimoniale per colpire soltanto le prime case perché quando io avanzato queste riserve
Mi hanno detto ma se non si colpiscano le prime case non resta niente da tassare e va be allora se l'imposta patrimoniale deve colpire soltanto di prime case io mi riservo di pensarci ancora un pochino
Io penso con questo di a vere e più o meno esposto quello che voleva esporre chiedo scusa per avere parlato molto di più di quello che avrei dovuto e vi ringrazio
Pensiamo anche noi
Orson Sinibaldi
Mi rendo conto che le opinioni che esprimerò sono forse abbastanza disomogenee rispetto a quelle espresse finora ma dico questo può servire
Ad arricchire il dibattito
Ecco sono d'accordo compreso Graziani quando diceva che non sta ecco non condivido il catastrofismo che oggi circola in Italia sulla situazione economica anzi lo trovo estremamente sospetto Iver a chiedere che cosa c'è sotto
E le risposte possono essere tante non le dò qui perché
Voglio fare un intervento per
E sono cautamente ottimista diciamo relativamente allo svolgersi della seduzione
Perché sono ottimista perché il provvedimento più importante che si doveva prendere per mettere un po'a posto le cose è stato preso dal Governo
Controvoglia suo malgrado
Il provvedimento più importante era quello di
Sganciare la lira dal sistema dei cambi fissi ho fatto in modo equivoco lo dico da questo Graziani non si capisce bene che cosa abbiamo fatto ma di fatto abbiamo oggi un cambio fluttuante
E di valutare non lo non si parla più di valutazione siamo in un regime di cambi fissi di cambi flessibili e speriamo di rimanerci costellazioni o sono in totale dissenso su questo punto speriamo di rimanere in un regime di cambi flessibili perché è un regime di cambi flessibili è progressista un regime di cambi fissi è un diciamo un ritardo culturale ed è intrinsecamente reazione
Perché dico questo perché
Dico questo perché considero una discriminante diciamo progressista reazionario il livello dei tassi cioè ciò che fa che tiene i tassi
Bassi secondo me è progressista lo diceva già che nel sessanta anni fa no ciò che porta tende a portare i tassi a livelli più elevati è sostanzialmente reazionario cioè prema premia il creditore premia infranti e punisce il debitore il produttore
Quindi la misura fondamentale per mettere a posto le cose è stata Presa dal governo suo malgrado
La manovra economica che attualmente in corso va decisamente in secondo piano
Io ritengo personalmente ritengo anche che sia sovradimensionata questa manovra economica e che quindi corra il rischio di strozzare il paziente mentre è in difficoltà
Non mi dilungo su questo punto lo ci ritorno eventualmente se ci sono delle dei quesiti su questo punto delle
Ma credo che sia estremamente verosimile
Insomma detto in tre parole
La manovra è calcolata rispetto a una situazione tendenziale dei conti pubblici che vede tra le altre cose una spesa per interessi nel mille novecento presso il debito pubblico
Mille novecentonovantatré di duecento mila miliardi con un tasso medio presentato ieri altri interessi corrisponde a un tasso medio
Mi pare che sia del meno diciassette per cento soltanto di zero tre punti inferiore a un tasso
L'interesse pagato sul debito pubblico quest'anno nel novantadue
Credo invece che ci sono delle sostanziose ragioni per ritenere che l'anno prossimo se non rientriamo nello SME questo è un maglione discriminati diciamo fondamentale
Il calo dei tassi d'interesse possa essere modo buffo
Potrebbe essere anche la mente due V
Due punti in meno di transitare sul debito pubblico significa trenta mila miliardi in meno di spesa per interessi o diciamo che la scommessa si può giocare su questi due numeri
Senta se diciamo se la spesa per interessi all'ottimo tra duecento mila miliardi come dice il quale tendenziale governo rispetto al quale calcola la manovra ovvero sarà meno secondo me potrebbe essere centosettanta mila miliardi e che cambia parecchio diciamo anche i presupposti la manovra questo fatto che nessuno contesti in Italia la dimensione della manovra mi sembra diciamo veramente sospetto e anche culturalmente basso perché crediamo dico
Ci sono tanti economisti italiani nessuno
Si può essere o di interesse il fatto che ci sono dei dei conti da fare dei poteri da avanzare questo stessa considerazione vorrei fare poi momento più tardi
E diciamo che non libera affatto che negli ultimi anni non si è fatto nulla in materia di diciamo risanamento da finanza pubblica perché in cinque anni
In quattro anni sanciva né a partire dall'ottantotto al novantadue la pressione fiscale in Italia è passata a trentanove punti nata dalla recente attiva quarantaquattro
è un atto che Atta di loro dissi
Quindi è stato fatto
Qual è
Buon Dio ci sono state tante cose che hanno messo diciamo alla spesa pubblica in
Difficoltà certamente non so fare il stipendi ai dipendenti pubblici sono aumentati del cento per cento in termini correnti in cinque anni questo è una
è una cosa fuori misura ma la cosa che veramente
Ha messo fuori
Altre ballato i conti pubblici in questi ultimi tre quattr'anni sono salita finte
In quattro anni il debito pubblico in Italia è aumentato del cinquanta per cento gli interessi sul debito pubblico sono aumentati del cento per cento sono raddoppiati
Io mi sono divertito a fare un calcolo ecco che è un'esercitazione diciamo
Molto discutibile
Ma che ha una qualche significa significatività cioè ho fatto questo punto dico supponiamo che negli ultimi cinque anni dall'ottantasette a oggi
Si fossero pagati gli interessi sul debito pubblico di due punti percentuali inferiori a quelli che si sono effettivamente pagati
E vediamo che cosa succede ho trovato un risultato abbastanza sorprendente cioè già dal da quest'anno dal mille novecentonovantadue saremo andati Linda curva di rientro cioè il rapporto debito-PIL cominciava a cavare
Quindi questo per dire che ciò che ha fatto saltare i conti pubblici in Italia sono stati da sempre sesso la valutazione che la nostra permanenza nello SME in questi ultimi quattro anni
E ci sia costata due punti i tassi d'interesse in più è una valutazione a braccio che molti economisti fanno di cose effettivamente se fossimo sostanzialmente anche diciamo la Banca d'Italia sulle simulazioni con il famoso modellino di
Diceva una cosa del genere diceva se
Se non avessimo difeso diciamo il cambio forte
Forse andavamo
Con un paio di punti in meno sui tassi di interesse
Ecco io vorrei diffondermi poi concludo ma vuole riforme mi su un punto che ritengo di importanza fondamentale
Cioè
La questione cambi fissi cambi flessibili credo che la sinistra in Italia l'abbia capita molto poco nella sua portata e anche nel suo dolore politico perché ripeto è un è una discriminata progressismo e
Conservatori
I cambi fissi sono un retaggio del passato che ormai tutti i Paesi del mondo eccettuati i dodici Paesi d'Europa hanno messo nel cassetto per sempre
E hanno molto ben fatto ammetterlo nel cassetto
Perché i cambi flessibili portano strutture i cambi fissi scusate portano strutturalmente a un a tassi d'interesse maggiori
Ecco qua vorrei cercare di essere chiare anche esemplificativo
Noi abbiamo oggi un ampio mercato finanziario internazionale in cui ogni giorno passano di mano si diceva in questi giorni ottocento mille miliardi di dollari
Quindi cifre no
Questi speculatori
Come qualcuno li chiamo io richiamo operatori della finanza internazionale sono al diciamo alla ricerca di occasioni di profitto
Nelle transazioni tra valute transazioni internazionali
Mione bisogni un pochino d'acqua
Grazie nelle transazioni internazionali
Questi operatori
Hanno
Due occasioni di profitto
Allorché solo di fronte a un sistema di cambi flessibili perché quando siamo di fronte a un sistema di cambi flessibili guardano rispetta operazione che vanno a fare
Il delta la differenza i tassi d'interesse in più che possono Luca
Che è una delle due occasioni di profitto ma guardano anche al cambio
Cioè di oggi se compro
Titoli distacco americani
Si son giapponese che comportino di Stato americano posso dire i titoli di Stato negano di Milano del sei per cento contro i titoli italiani che dava il quindici o di titoli
O i titoli
Tedeschi che danno il
Nove dieci per cento
Allora
L'operatore facciamo l'esempio americano l'operatore giapponese che oggi compra un titolo di Stato americano e li stanno comprando a valanga
Decalogo fa dice ma io qua ciò il sei per cento contro l'undici per cento i tassi d'interesse quindi mi converrebbe prendere
Mi converrebbe prendere obbligazioni in marchi piuttosto che titoli altre dall'America però io conto sul fatto che oggi cambio del dollaro è particolarmente basso ormai non più tanto ma pensati che ha fatto questi conti a gennaio presente no
Conto sul fatto che il cambio dalla tardivamente basso e quindi quello che non guadagna sui tassi d'interesse lo guadagno in conto capitale cioè in conto cambio perché quando andrò a ricambiare diciamo questa attività mi troverò col mondo con un dollaro che vale di più
Attenzione che le due occasioni di profitto le due cose che possono generare il profitto dell'investitore internazionale sono intrinsecamente diverse negli ordini di grandezza
E questo ciò che rende
Diciamo la manovra sui tassi per difendere il cambio improponibile assurda e destinata a cadere perché perché tenere i tassi
Di qualche punto più in Sud diciamo di quelli che dovrebbero essere di quelli che fa la concorrenza internazionale è una fatica enorme estenuante e alla fine diciamo dopo poco tempo va al collasso non si riesce a tenere l'esperienza storica di questi vent'anni invece dimostra con chiarezza che si sono avute oscillazioni nei cambi confidiamo che le cento per cento che c'è stata nel dopo tra il settantanove ottantacinque ma anche riferendoci agli ultimi dodici ventiquattro mesi il dolore vado su e giù a detenuto di di quindici venti per cento oscillazione nord del dieci dodici per cento dei principali valute
In un anno l'esperienza storica di queste ultime tanti dimostra che sono largamente
Norma diciamo l'abbiamo avuta
Allora è chiaro che combattere con una cosa che può variare nel campo zero due tre e un'altra che può variare nel campo zero quindici venti è una lotta impari
Noi siamo stati disgraziatamente età insipienza perché orate che buon Dio c'è potrebbe anche esserci un disegno presso Grazia diceva che c'era bisogno di politica industriale
E lì bisogna essere estremamente dubitativi su questo dice diventata Primolo ai caldi cioè i cambi fissi hanno tenuto perché le come andava bene o l'economia andava bene se ristrutturata perché c'erano i cambi fissi in ambito io so piuttosto sul primo sul primo per la prima ipotesi che per la seconda tant'è vero che quando l'economia andava bene i cambi fischi cambi fissi sono crollate
Ecco diciamo questo tipo di di esemplificazione che ho tentato di fare non so se chiarisce perché i cambi fissi portano strutturalmente a tassi di interesse più elevati spero di sì faccio un ultimo dico
Tento l'ultima chiarimento esemplificazione perché ritengo che il punto sia di importanza fondamentale e la sinistra i dal non l'ha capito accadesse non l'ha capito
Molta parte dell'adesso di conservatori nuovi tant'è vero che i conservatori sono stati schierati compattamente sulla difesa della vita degli addetti alle cose del genere e i cambi fissi e mass sono stati diciamo come la Madonna di Fatima insomma
Ecco l'altro
Chiarimento che vorrei proporvi è questo
Il meccanismo dei cambi fissi agisce intrinsecamente in modo perverso in una situazione mediocre cattiva debole quando c'è una situazione e l'economia mediocre cattiva debole
Cioè le cose vanno un po'ma siamo in recessione
Con un grandissimo probabilità anzi quasi certamente ci sarà un problema di conti reti deficit nei conti sull'estro di darci commerciale no
E quindi impedisce che questo buco nei conti con l'estero sì richiudeva
E per tenere alto il cambio bisogna tenere alti tassi d'interesse alti tassi interessa diciamo strangola la macchina produttiva del Paese quindi agisce in modo perverso sulla situazione debole
Su entrambi questi fondamentali parametri il cambio flessibile invece
Consentendo la discesa in campo perché quando un il mercato internazionale vede che l'economia va Malino che cosa facciamo che un paese ha un deficit di bilancia come Charlie che fa incomincia a svalutare diciamo il si comincia a far cedere dica quindi siamo la svalutazione del cambio e stiamo attenzione questo è un punto fondamentale si hanno anche bassi tassi di interesse perché nel momento in cui il cambio comincia a scendere chiari arrivati a un certo punto
La speculazione trazione comincia a dire a speculazioni gli operatori preferito dire qua stiamo andando i nove Soutine via cioè stiamo andando collocando troppo basso rispetto a quello che dovrebbe essere diciamo giusto tra virgolette
E quindi io ho la possibili o diciamo operatore finanziario trazione o la possibilità di lucrare un guadagno in conto cambio se compro i titoli diciamo se compro attività finanziaria
Di questo
Ecco quindi per torna la situazione italiana e concludo
Eh ci sarebbero molto pericoloso dire male
Io ritengo che sia
Del tutto possibile che i tassi d'interesse se non rientriamo nello SME se lasciamo il cambio fluttuare dei tassi d'interesse rapidamente ma in di qui a Natale scendano in modo sostanziale
Gioisco e mi rallegro nel vedere il cambio del marco novecentocinquanta e anche a mille lire perché perché penso che mille lire sia un cambio non giusto delle per il bar
Oggi proprio dunque ampio giusto lo rimarco intorno alle otto e ottanta consumati
Ma certamente mille diretto però nel momento in cui vedo il cambio mille lire penso che ci saranno delle persone che fanno questi calcoli
Che dicono io comprò
Colmare chi lire a un cambio a mille lire con questi con queste lire compro titoli della della del debito pubblico è annegato mentre non ancora il sedici per cento
E faccio a breve termine un affare formidabile
Perché il lucro sul cambio e sui tassi
Cioè stiamo andando i nove Sutil su questa cosa e questo è sfavorevole perché in un poco tempo i mercati possono percepire questo e quindi scagliarsi diciamo venire a comprare questa roba da noi
E quindi con ciò indurre una riduzione dei
Stoppare dovevano scusate scusate devo diviso in due minuti se ancora due minuti
Ecco finisco con due più con due flash in tutti gli altri Paesi del mondo eccettuati i dodici Paesi della CEE
Ormai non c'è più la valutazione non esiste più la dotazione nel senso che tutta questa sceneggiata a cui abbiamo assistito negli ultimi tre mesi del governato da Banca Italia che lanciava ammoniti
Il Presidente del Consiglio che si è si attestava sul linea del Piave
La stampa nazionale che faceva discorsi che ha fatto
Negli altri Paesi del mondo non esiste più tutto questo perché non c'è più la svalutazione la dotazione col in un regime di cambi flessibili avviene ogni giorno tocchi una volta o la rivalutazione quindi non c'è più
Tutta questa grande commedia istituzionale che c'è stata in Italia negli ultimi per tre mesi io ritengo che cancellarlo per sempre questo teatro il che significa non rientrare nello SME e passare un regime di cambi flessibili sia un grande progresso
Ultima notazione inflazione certamente noi avremo l'inflazione in Italia nei prossimi del prossimo anno
E su questo non c'è da essere ipocriti bisogna dirlo è chiaro che l'avrei il problema è il quanto e anche qui ci vuole una come dire
Un richiamo alla responsabilità diciamo di chi ci ha detto certe cose di chi aveva il le leve del potere ma quei ricordate che due mesi fa si diceva certa ad uno ad uno studio da Bankitalia che è uscito fuori
Una simulazione con loro moderno in cui si tirava fuori questa verità si diceva che a un certo tasso di Smith di svalutazione X corrispondeva nell'arco dei successivi diciotto mezzi una aumento dell'inflazione dell'ordine Dix mezzi cioè se svalutavamo del venti come pare che stiamo facendo secondo il modello a banca italiana l'inflazione dovrebbe aumentare nei prossimi diciotto mesi di dieci punti cioè passare dall'attuale cinque al quindici questa è una no non hanno baggianata diciamo e lo vedremo nella nei fatti d'infrazione aumenterà letterari qualche punto com mente due al massimo tre punti l'anno prossimo
L'infrazione non va vista sempre come una brutta bestia trazione anche dei
Dei fatti positivi naturalmente di fronte omettere un meccanismo in cui inflazionistico che si mette in moto credo che sia del tutto ovvio che certe cose vanno ridiscusse come il meccanismo diciamo della annullamento la scala mobile bisogna tornare certamente a una difesa
I salari reali con meccanica
Maastricht è morto Maastricht è morto diciamo ormai è un fardello
Che tutti quanti diciamo in Europa in tutti dove va be'diciamo sulle spalle e del quale vogliono sbarazzarsi però non dico Maastricht è morto l'ipotesi di moneta unica che richiede necessariamente un periodo di cambi fissi questo è morto il resto
Può vivere benissimo
Dico ma questo fardello tutti guazzo tengo sulle spalle ma non vedono l'ora di liberarsene io mi auguro che il computer ripeto è una cosa che detto ma che ritengo essenziale
Mi mi auguro che l'Italia non torni mai a una politica di cambi fissi l'Europa si può fare in tante altre cose elabora le monete era più squalificata squallida che si possa fare abbiamo tanti altri modi per fare l'Europa che certamente un'idea una cosa bella e
Qui interessa stavolta fisco
Ringrazio
Il prossimo
Cercherò di se il più breve possibile senza ripete le le numerose cose che sono state dette su cui sono d'accordo per cui in particolare
Il discorso sull'oggi l'emergenza il contesto internazionale della crisi e quindi i presupposti che hanno poco condotto a questa situazione su questi punti cercherò di dire semplicemente
Senta fare delle osservazioni per completare un mio punto di vista non so neppure i conti che ha fatto Sinibaldi non non ne sono in grado di farne alcuni preferisco concentrarmi su un discorso prevalentemente qualitativo che riguardi appunto le conseguenze sociali dei questa situazione economica allora procedendo per punti innanzitutto mi sembra di dover condividere senz'altro
La tendenza che per fortuna sta
Avanzando di contrapporsi a questa logica dell'emergenza questa logica che vede nel panico improvviso un qualcosa appunto che c'è capitato ma in questi ultimi mesi ha diritto in queste ultime settimane
Purtroppo questa è un'abitudine inveterata anche della sinistra di cadere in queste trappole senza vedere che cosa c'è dietro
Come direbbe l'omino di Altan ci raccontiamo barzellette cominciando dalla fine con noi qui siamo in questa situazione perché questa barzelletta il l'imperialismo mondiale era sta raccontando a venticinque anni
Allora capire come siamo arrivati a questo punto credo che sia importante anche nella prospettiva di come ci possiamo muovere in questa situazione
E allora non dobbiamo credo assume degli eventi simbolo per quanto possono essere significativi nella nell'immaginario delle masse e nelle comunicazioni ideologica
Cioè il gli eventi l'anno scorso potevano essere l'Europa del novantadue o la guerra del Golfo poi si passa a Maastricht Maastricht si passa all'accordo del trentuno luglio si passava a novantatré mila miliardi cioè prende degli episodi che non sono altro che la conclusione di un processo molto lungo che credo debba essere invece indagato con molta più attenzione
E qui in questa stessa logica dell'emergenza non voglio adesso entrare in questa discussione che mi sembra meriti un'altra attenzione più approfondita rientra anche il capovolgimento spesso che avviene tra causa ed effetto
Molti di questi problemi sono semplicemente Effetti di cause molto più remote compreso il discorso cambi fissi cambi flessibili che non può essere preso come il meccanismo
Di un c'è un incubo un un un luogo dove intervenire per modificare certi
Certi eventi quanto piuttosto capirlo come effetto cioè nel senso che appunto in ogni situazione di crisi prolungata come questa attuale finché fintanto che non si ristabilisce la divisione internazionale del lavoro cioè un dominio imperialistico sulle zone del mondo
E si e ed è da vent'anni che lo scontento imperialistico davanti perché non si è ridefinire tra
La spartizione del mondo tra i tempi forti imperialismo e Stati Uniti
E il Giappone ed Europa guidata da Germania che ha portato in esso stesso allora al disfacimento della del almeno in delle zone dell'Est europeo ecco
Fintanto che non si stabilisce questo equilibrio reale questo questi rapporti di forza sul piano internazionale neppure le monete possono ritornare a recuperare un rapporto di forza stabile
E il chiaramente soltanto a una effettivo corrispondenza dei rapporti di forza tra i tra i grandi Olympe realistici potrà ristabilire un rapporto stabile anche tra le loro monete le e le monete che gravitano intorno a trovare quindi anche qui è un invito a vedere le cose a alla luce delle delle radici in cui affondano le cause di questi di questi fenomeni
Ecco in questo senso io credo che dobbiamo allora per richiamarsi anche le cose ha detto che se negli sulla crisi e sugli l'inizio della crisi dobbiamo capire anche come questa crisi sia una crisi che data dalla fine degli anni sessanta
La stessa crisi che oggi abbiamo sott'occhio a è quella stessa crisi che è nata negli anni settanta quello che abbiamo visto in questi decenni negli anni settanta e ne hanno tanto non sono altro che fa sì di questa lì che si prolungata
E quindi dobbiamo capire quali sono queste fasi
Allora in questo senso io credo che nella continuità e nel passaggio dell'avvicendamento di queste fasi possiamo capire perché siamo arrivati a questa situazione in quel da questo punto di vista la speculazione non può essere presa visti isolatamente
Come risultato della politica direi che hanno come un altro fenomeno
Dell'ultima ora o come una scelta opzionale dei capitalisti di questo o di quell'altro Paese bisogna vedere questo processo della speculazione come l'atto finale di un processo di crisi la speculazione eh
Necessaria allo sviluppo del capitalismo nella fase di crisi nella fase finale di crisi quando anche l'esportazione di capitale non funziona più allora il capitale si trasferisce all'interno del tubazione borsistica
E quindi questo porta album della speculazione monetaria
Se lo vediamo in quest'ottica la capiamo da dove viene allora possiamo capire se quando e come e con quali strumenti e con quali rapporti di forza possiamo intervenire e io su questo sono estremamente prudente e quanto mai direi pessimista dal punto di vista del dell'intelligenza che ci può portare a capire questo processo
Quindi
Senza approfondire adesso qui questa cosa ripeto vado per punti credo che soltanto ricostruendo le necessarie fasi con molto cinismo con molta capacità di vedere quali sono le oggettive
Tappe che il capitalismo a livello internazionale devi compie al di là della volontà dei singoli capitalisti
Allora in questo senso per esempio parlare ancora di entità nazionali rispetto a una dimensione del capitale che trans nazionale e che quindi diciamo va vista in quest'ottica non direi più quindi anche se sono d'accordo con l'analisi faceva Graziani sulla diciamo sulla situazione internazionale su come e l'Italia inserire questa senza internazionali richiamerei tanto vincoli esterni quanto un inserimento degli del capitale italiano non dell'Italia
All'interno delle contraddizioni intente realistiche del capitale transnazionale e da questo punto di vista non me la sentirei di dire che allora il capitali Galiano non ha una politica industriale il Capitalia italiano la grande borghesia
Multinazionale italiana alla politica industriale non in Italia magari ma all'estero
Di investimenti all'estero non sono soltanto gli speculatori se ne vengono Italia ma sono anche gli italiani che hanno una grossa capacità di interpretazione
Nel sistema internazionale con una divisione specifica del lavoro in cui una quota del capitale italiano
Che è forte a livello internazionale quindi l'imperialismo italiano ancora funziona non solo per l'esportazione di merci ma anche per la capacità di per di penetrazione investimenti all'estero
E che quindi va bene e sicuramente a giocare un ruolo grosso forte all'interno della della struttura multinazionale transnazionale dell'imperialismo oggi in una forma che sicuramente avvantaggia appunto le unità capitalistiche che operano sul mercato mondiale
A base italiana ai danni della nazione Italia che è soltanto appunto un un qualcosa di accessorio per quello che è il capitale che è l'interesse capitalistico
Quindi ancora ragionare in termini di azienda Italia B sì o di economia italiano di ciò che succede all'Italia
Credo che la sinistra deve fare un grosso sforzo per evitare in ogni caso di fare in fretta questa realtà
Ma capire in ognuno ogni volta che il problema di riferirsi alla al alla situazione transnazionale sembra chiaramente si accettano
I discorsi che si che si fanno all'interno di una situazione in cui si chiedono i sacrifici in cui si chiedono
I duri sforzi eccetera ma queste cose sono già viste perché voglio dire quei discorsi di Amato di di quest'anno sono pochi i discorsi di Einaudi nel quarantasei quando da governatore della banca d Italia fu promosso lo per meriti di guerra economica e lotta di classe A presidente pubblica
In dicendo che bisogna fare un duro sforzo per il Nobile le compito la nobile fatica fatica di costruzione dell'Europa
Ecco questo tipo di discorso chiaramente viene fatto ripetutamente sappiamo com'è andata avanti la storia Sandia sappiamo come si è sviluppato il cambio di smog Paliano sappiamo che non c'è sosta dalla catastrofe sappiamo chi l'ha pagata allora in questo senso credo che il discorso vada visto o alla luce di questa strategia imperialistica sul piano internazionale in quest'ottica si inserisce il discorso egemonico dell'imperialismo tedesco per quello che riguarda la collocazione specifica dell'Italia
E quindi rispetto anche a quelle eventi simbolo che dicevo come prima di cui uno uno dei più
Seguiti oggi e Maastricht beh io direi appunto
Maastricht sì o no non ha nessuna importanza se noi risaliamo al fatto che e il processo di integrazione imperialistica europea si avvia con cinque con la con l'atto di Roma del cinquantasei cotte prosegue con l'atto unico
Dell'ottantasei perché appunto è stato rinviato l'attuazione
Soltanto a causa delle della verificarsi della crisi internazionale perché le scadenze novantadue sarebbero dovute essere e adempiute nel settantadue ma la crisi internazionale che è cominciata negli Stati Uniti ha impedito questo
Completamento e l'imperialismo va avanti in questo modo anche processo monetario di integrazione come si è già se veniva osservato prima
è un processo che già vuota intorno a Marco ecco Master il tono a Maastricht
è un processo che chiamiamo che si potrà chiamare chiuso si potrà chiamare Marco o Marco europeo quello che si vuole il problema è quello è il modo in cui il capitalismo italiano si inserisce nel nel nella sfera egemonica del peso tedesco e da questo punto di vista la speculazione
Su del marco sulla lira sulle altre monete io non avevo messo il tanto come manifestazione di forze assoluta della Germania quanto come un possibile sintomo iniziale di una situazione di difficoltà dell'economia tedesca
Difficoltà dovuta al fatto che con l'annessione la Germania Est e con l'estensione eccessiva dei confini della sfera d'influenza tedesca i paesi della dell'Est europeo laddove ancora i capi il capitale
Privato non può andare con estrema profittabilità né quello che riescono e quello italiano e quello europeo se non per singoli episodi
E in sé non quindi per singoli
Occasioni di investimento bilaterale diciamo così a livello generale manca qualunque funzionamento infrastrutturale del mercato capitalistico in questi Paesi che richiede un grosso una grossa spesa
Da parte degli Stati non dei privati e gli stati appunto perché il Fondo monetario e le altre grida internazionali parlano di carenza di risparmio non perché non ci sia quantitativi di denaro liquido in giro anzi ce n'è troppa c'è una sovrapproduzione
Di capitale monetario perché quella che si versa nella speculazione ma perché appunto a altri canali altri indirizzi allora la Germania sta facendo ristorazione per racimolare per spremere al massimo anche i suoi alleati per poter trasferire questi questi investimenti pubblici all'estero se anche una stima del tutto generica approssimativa Masi che poi il significato che ha è che per ristrutturare l'economia del delle dei Länder orientali dalla Germania occorrono due milioni di miliardi
Ecco due miliardi significa racimolati nel mercato finanziario europeo se la Germania è costretto a strangolare i suoi alleati vuol dire che non si non sta in acque troppo tranquille quindi da questo punto di vista quanto meno occorrerebbe pensare al significato retrostante questo tipo di speculazione certamente l'economia più forte l'economia Genome egemone e liberismo guida dell'Europa però questi spicca questi segnali si si traducono in difficoltà che derivano dallo scontro a livello internazionale il capitale finanziario giapponese che controlla le prime dieci banche finanziaria due studi istituzioni finanziarie del mondo
Sta in grosse difficoltà anche esso non parliamo di quello americano perché lo sappiamo tutti quindi a questo punto significa che i livelli di scontro alti
A livello internazionale sono estremamente estremamente forte
Allora qui si inserisce il discorso del di come si colloca l'imperialismo italiano all'interno di quest'ultima innesca di questo quadro
E allora è chiaro che in questo caso si si dà luogo a una serie di scelte di fondo da parte del Credito Italiano che sono state fatte eseguire provvisoriamente Damato ma per semplicemente perché il il Vera tolto di mezzo dal capitalismo stesso quando adempiuto al suo compito quindi probabilmente a breve termine per questo sarebbe un buon motivo per cercare di accelerare
Dal punto di vista da posizioni classe la caduta del governo Amato se non altro come fatto significativo e simbolico non perché poi cambino le cose ma ma perché potrebbe
Dimostrare un'incidenza significativa sullo scontro di classe
Sono scelte l'impegno italiano conseguenti a questa collocazione a questa strategia transnazionale io no foto detto non faccio i conti perché secondo me di fronte alla situazione in cui abbiamo
Un dato di circa mezzo milione di miliardi intoccabili
Dichiarati intoccabilità già i già ricordati duecento mila miliardi degli interessi più i trecento mila miliardi di evasione due impresse su tre sappiamo non dichiarano reddito all'IRPEG
Quindi si dichiarano un reddito nullo o negativo all'IRPEF due imprese su Trenitalia
Allora a questo punto se questa è la cosa inutile che con i ci ha detto non andiamo a cercare di correggere una patrimoniale o come quella fatta d'acconto sulle imprese che che porta a cinque mila miliardi c'è una presa in giro
E uno o altri provvedimenti le salivo quando il Governo e il padronato davanti con la scure con la mazza di ferro chiaramente qui bisogna capire che la scelta del governo la scelta di Indirizzo politico di lungo periodo c'è stata fatta fare ad Amato questa al di là delle intenzioni stesse D'Amato una prospettiva come è già stato detto per le per la Società italiana degli anni futuri
Ed è questo il problema di fondo e che non c'entrano niente i sacrifici chiesti ai lavoratori appunto non non c'è qui non è questione che così si sana qualche cosa ma si prefigura un una struttura sociale
Che è quella che si vuole portare avanti i prossimi anni della struttura neo corporativa
Questo è il discorso di fondo un tentativo di coinvolgimento a livello generale di massa de i cosiddetti rappresentanti anche delle classi lavoratrici in all'interno sotto il distrattamente neo corporativa
E siccome come dicevo prima per Einaudi nel quarantasei facciamo un salto di altri venti anni indietro l'accordo di Palazzo Vidoni del mille novecentoventisei stabilire che le organizzazioni sindacali erano libere
Però le uniche che erano titolarità sottratta ai doveva individuare i relatori titolarità di per lo sciopero degli di di contrattazione titolarità appunto essere riconosciuti istituzionalmente è un ovviamente i sindacati riconosciuti dal governo fascista
E questi e il su questa base si anzi è giungeva a una contrattazione unica nazionale centralizzata che dare le coordinate del tutto sopprimendo qualunque forma di otto articolata e di conseguenza qualunque forma di contrattazione articolata che che differenza c'è da dire da quel modello al alla al processo che è cominciato con gli accordi del settantadue settantatré
Che già allora cominciano con la con la premessa del la della piattaforma politica degli accordi nazionali che evitavano qualunque inviavano i contratti evitavano qualunque
Possibilità di contrattazione articolata fino a giungere oggi appunto alla al riconoscimento la libera la libertà di organizzazione sindacale per chiunque che non hanno assolutamente voce in capitolo ecco allora su questo un'azione politica anche da parte delle forze di opposizione alle al Parlamento si parlava della riconoscimento di una nuova struttura di rappresentanze sindacali può essere utile se diventa il momento conclusivo di un processo che vede lo scontro di classe trasferirsi sul suo terreno proprio che è quello appunto della dello scontro di classe a livello sociale allora questo secondo il punto di fonto rendersi conto che il discorso è la la scelta del portata avanti dal governo Amato e ha avuto il vantaggio se non altro finalmente di mettere in chiaro e potenzialmente in chiaro di fronte agli occhi di tutti quanti
I cittadini e soprattutto il re dei lavoratori il fatto che si procede a uno scontro di classe senza più mezzi Terni cioè si è si è finalmente arrivati a una a una chiarificazione di tutti gli equivoci e di tutte le illusioni anche che lo Stato sociale negli anni passati
Ereditato dal passato ecco e e presuntivamente ha tenuto in vita semplicemente perché già c'era cioè per eredità per tradizione senza rendersi conto che quei contenuti dello stato sociale
Cosiddetto stato sociale hanno senso e hanno e a possibilità di sopravvivere soltanto se si riconquistano
Con un antagonismo sociale giorno per giorno perché ho appena si lascia la Presa
Quelli quei contenuti non la cornice dello stato sociale vengono sottratti e non è un caso che non è il trentuno luglio che abolisce la scala mobile che era già arrivata a quarantacinque per cento dall'ottanta per cento che era fatto con l'accordo neo corporativo voluto dalla CISL del punto unico apparentemente una vittoria sostanzialmente la premessa di una sconfitta
Allora in questo modo io credo che da parte delle forze di opposizione anche a livello parlamentare c'è un compito che non è quello di giocare di fioretto su una possibile alternativa sono perfettamente d'accordo sul fatto che non sa non dobbiamo noi vedere quali sono le compatibilità del sistema
Le compatibilità sono le loro noi abbiamo un apposito un a posizione che devo Tarantini il nostro punto di vista di classe antagonistico
E in tutte le manifestazioni tutte le forme possibili ma questo è possibile solo se c'è un realmente un movimento di classe che sostiene queste cose perché era alcune proposte che che sulla carta io posso condividere dalla patrimoniale altre iniziative di carattere
E specifico
Olli discorso sullo Stato che appunto dovrebbe poter fare ecco delle delle prende delle delle posizioni
Alternative rispetto alla competitività presentano diceva Graziani che di un tipo per i capitalisti potrebbe essere alto di polvere
Le forze sociali e per forza lavoro dei lavoratori e qui sono belle parole che però implicano per poter essere fetente attuate il riconoscimento che lo Stato nello Stato dei padroni e lo stato del grande capitale transnazionale
E non è lo Stato di tutto il popolo
Allora a questo punto lo stesso noi abbiamo di fronte una situazioni che non è né di abile
Con questo Stato
Perché chiede una patrimoniale un blocco delle esportazioni di capitali e l'attuazione pratica del controllo il segreto bancario non solo in Italia ma in tutta Europa compresa la Svizzera beh significa a questo punto che ha una situazione di rivoluzione sociale
Perché chiaramente non è praticabile con i dati con gli attuali rapporti di forza allora siccome abbiamo di fronte un movimento che deve avere deve vedere degli obiettivi praticabili
E non sono praticabili Obiettivi di Bray Periodo inutile fare ricette perché come si dice per per l'Osteria del futuro a questo punto dobbiamo sì semplicemente sto secondo me attrezzarci per poter andare
Prospettare una mantenimento della rete vitalità di questo movimento nel nelle sue forme più autonome di di organizzazione più autonoma comprese le forme di eventuale recupero di sicurezza nell'autonomia del movimento stesso
E quindi tenerlo in piedi con delle prospettive di medio lungo periodo
Cioè far sì che il movimento sia il reale supporto di tutto ciò che viene fatto agli altri livelli perché senza un movimento forte lo scontro di classe necessariamente e bisogna sufficiente cinismo di conoscerlo completamente gestito dalla dal dal padronato dei suoi governi allora in questo senso credo che dobbiamo
Fare appunto un grosso sforzo di collegamento tra i movimenti e la rappresentanza politica e da questo punto di vista il Parlamento deve recuperare anche a mio avviso il esso suo e soprattutto il ruolo che l'ENI in diceva di amplificazione del de de di tribù una di denuncia in connessione con i mezzi di comunicazione di massa che fanno di tutto per occultare queste cose come testimonia il gli episodi pure del due ottobre a Roma dove appunto e una manifestazione di massa viene tradotta
Come con l'accusa duecento autonomi che non c'entrano niente la situazione anche se c'è una parzialmente
E non è uno certamente i responsabili di una situazione che era ben altra e che manifestava un significato di massa e di opposizione di massa quello che sta avvenendo dietro quel bunker osceno di plexiglass di poliziotti in in tuta gialla ecco allora a questo punto io credo che dobbiamo fa presente questa situazione e allora per tenere in piedi un momento che sto dico io e concludo io credo che dopo che la la sinistra di classe deve avere la capacità di percepire questa volta non in ritardo sulla storia il salto epocale
Che stiamo vivendo a livello internazionale
E questo salto vocale significa capire in che modo si sta ristrutturando porci il sistema capitalistico a livello internazionale cosa che comporta la nuova DC internazionale la come cosa che comporta appunto tutte le ricadute monetarie e valutarie eccetera eccetera capirle come ricadute non come come cause e questo casato
Epocale significa una ristrutturazione produttiva un cambiamento della composizione di classe significa quindi capire come oggi si possa contare di nuovo perché secondo me non è mai venuta meno ma oggi soggettivamente si possa contare di nuovo sulla centralità del lavoro salariato
E questo è il punto fondamentale perché il capitale sta ristrutturando a in base alla nuova organizzazione lavoro fondi col in connessione con le nuove tecnologie sta ristrutturando completamente il suo comando comando sulla forza lavoro a livello internazionale
E semplicemente contrastando questo comando sulla forza la valle hanno internazionale non possiamo tenere in piedi in movimento su degli obiettivi precisi su delle forme di lotta precise a partire dei posti di lavoro perché il discorso fondamentale su cui punta il capitale la flessibilità che non è basata sulla produttività
Perché quando si va all'emotività acquisiti nel non non si parla propriamente per Tirana si parla di aumento degli dei dello sfruttamento ha perso l'aumento dell'intensità dei ritmi di lavoro ed è l'abolizione del dei tempi morti della disoccupazione e della irregolarità dell'occupazione
Invece possiamo capire come si vada a ristrutturare il processo produttivo con una metto la produttività basata su uno sviluppo della del delle conoscenze scientifiche e tecnologiche sono sviluppo quindi le forze produttive e su questa base costruire una opposizione contro la flessibilità dei pedoni e conto la la irregolarità del lavoro voluta dei pedoni per difendere la e per costruire una identità di lotta del del proletariato intorno al tema alle grandi tematiche della dell'uso della forza lavoro sul tempo e sul salario sulla forma del salario sociale non del salario individuale
Io credo che un compito grosso quindi sia questo anche la parte da sinistra sia quello di Ida voce a queste a queste analisi a queste realtà queste e condizioni di di lavoro e di vita
Attraverso tutti i canali possibili e quindi diciamo contrapporre anche la il monopolio del della dell'informazione che il sistema e non è un caso che il grande capitale si è attrezzato da anni per aree la stimano podio assoluto del controllo ideologico del dei mezzi di comunicazione e e dell'ideologia
Allora con tutti gli strumenti a partire dai dai dai seggi parlamentari fino appunto a una maggior azione sui mezzi di comunicazione di massa credo che questo problema questo processo di formazione di una coscienza sia il compito principale che oggi si pone intorno alle decisioni del governo
Prima di dare la parola Giancarlo Saccuman volevo avvisare
Compagni e amici sono venuti qui che per ragioni anche di organizzazione del lavoro parlamentare dopo questo intervento si sa comandare mo'la parola al compagno Magri
Invitando anche ringraziando già d'ora sin d'ora quelli che invece avrebbero avuto in tre intervenire dopo ma noi avremmo o di qui a breve anche un altro momento di approfondimento e di riflessione su questi su questi temi quindi diciamo diamo la parola adesso a Saccon per un breve intervento al Puy anch'a Magri
Sì
Condivido molto sia cioè Liliana il col fatto che è necessario comunque oggi avere un quadro internazionale per avere una capacità di comprensione della realtà però mi sembra che poi l'intervento di Graziani
Cioè lo Stato vede come collocato poi in fin dei conti la manovra italiano all'interno di questo contesto ma anche di pala rispetto all'accenno al fatto di come siamo inseriti in sostanza in un'onda lunga diciamo di di di declino diciamo produttivo di trasformazione nel modello produttivo e sociale che sono questi momenti connessi fra loro di flessibilizzazione del lavoro subordinazione eccetera
Questi eminentemente condivido quindi non non intervengo su questo
Cercano invece di interviene più su quelle che ho alcune proposte che uno Stato infatti gli anni alla cauzione appunto da Crucianelli rispetto ad alcuni rispose che le posso dare anche se poi questi dati a uno già comunque almeno tracciati hanno falsamente tracciata che gli interventi precedenti
Innanzitutto se ha detto non sai solo sul discorso ma siete eccetera
è vero che evidentemente cioè cosa interessa pastette finto è già fallito non esiste non esiste però punti fra fantasmi sono qualcosa che poi ci riguarda da vicino è vero che non è che poi abolendo lì
Poi non ci siano degli elementi stringenti alle ve lo dico con mia dedica ai sionisti un po'di forza di quello che è una guerra me e propria guerra giocata appunto attraverso velocemente le manovre economiche
E però appunto questo Anna a condiziona anche sia la lettura a livello sociale di questa realtà e quindi è in sé un elemento di vincolo ma anche poi anche un avvallo rispetto a turno siede di agevolazione diciamo di di quello che sono appunto le manovre che ci vengono attuate sono in corso attualmente nata appunto ricordiamo appunto ma siccome era stato costruito in un contesto in cui c'era una previsione del tutto illusorio
Che era quello già poco Cecchini eccetera che era di sviluppo il fatto che la liberalizzazione di per sé avrebbe comportato elementi norme di sviluppo di l'occupazione
Il progresso economico e via di seguito affidato unicamente a degli strumenti di mercato in quanto come sapete nettamente la parte tutto la costruzione europea è vede l'assenza di strumenti per la gestione in termini politici di politiche di bilancio e quindi di politiche attive fondata su una su senza mezzi politiche monetarie e queste avrebbero dovuto inseguono elemento di convergenza che invece si è rivelato oggi rispetto a quelle che sono le tendenze come credete mette del tutto
De tutto di vari canti anche nelle intenzioni non sono nei dati di fatto ma anche nelle intenzioni politiche le manovre economiche vengono ci perseguita il dato di fatto la divergenza fra quelle che sono l'azione diciamo comunque di rilassamento di rilancio possibile da parte degli Stati Uniti eccetera e come invece la Germania
Ritengo appunto di gestire attraverso la stretta economica il tassello agli alti tassi eccetera di tenga infide conti dico vincolare in fin dei conti ai suoi lentamente insieme poi delle politiche economiche a livello europeo e come se voi a questo un elemento anche suo di egemonia di tentativo di Gemonio alle loro Pejo e di conflitto rispetto a a alle alte
Due grandi poli diciamo economici mondiali
Quindi Maastricht appunto nato in questo modo
Oggi idea è diventato comunque l'alibi per una serie di vincoli economici resti come oggettivi che poi trasmettono delle politiche di più attive
In un contesto Boy appunto già di per sé di stagnazione o recessivo che non fanno che moltiplicare in termini esplosive credo che sono poi le conseguenze sociali appunto
Di tutto questo i tutti questi questione oltretutto appunto in un'assenza diede
Cioè il dato di fatto è quello della migrazione delle scelte da organismi politici come all'attività controlli parlamentare in istanze che poi sono in ultima analisi quelle delle delle banche centrali oltretutto svincolate da qualsiasi volontà appunto di io dico a di convergenza rispetto appunto ad una
Valutazione anche di politiche sociali saprò le polemiche fra la banca e la Bundesbank guidava la Banca di Francia l'ispettore a queste cose come per esempio appunto su questo in fin dei conti sia stato scelto il modello tedesco e come in fin dei conti proprio su questa stretta economica oggi si giochi un certo tipo di egemonia ed indirizza appunto da parte della Germania
Allora se questa appunto anche il fatto di far saltare ma si dichiara ai è saltato ma rispetto tutela si registrò i vincoli e condizionamenti che poi sono stati anche a recepiti anche dallo stesso momento sindacare
Ed è partito spetta molti partirò sia sofista pidiessino di seguito
Perché
Perché poi dei conti questo alimento anche lo strumento di un ricatto sociale in sostanza e questo è un dato di fatto centrale credo che un senso unico delle misure lo stato d'emergenza economica che poi viene invocato anche appunto all'interno del dibatto sindacale
E per cui alla fine si va a dei piccole correzioni però io senza la capacità di mettere in discussione complessivamente la manovra economica e quindi anche enucleando delle misure difensive cioè capace comunque di ricostruire un orizzonte un'autonomia di giudizio dei lavoratori e quindi di suggerire anche degli elementi di resistenza
Ecco questo è un elemento proprio di subalternità complessiva che poi svolta appunto alla compromissione corporativa che sarà anche tappa delle sindacato spesso la cinghia di trasmissione delle politiche governative
Al di là delle piccole correzioni che vengono tagliate
Allora su questo quindi il problema anche quello del soggetto
Oggi mi sembra centrale la ricostruzione di un soggetto che bene o male sfrutta deve utilizzare quello che è un elemento insistente cioè questo il fatto che si è messo in piedi un movimento di lotta rito di nota che pentimento va al di là anche delle dei desideri delle stesse rappresentanze perché evidentemente nel sindacato questo un elemento probabilmente per molti di disturbo peraltro è qualcosa che comunque non si sa appunto come governare
Il problema appunto che manca la rappresentanza manca il progetto ma ancora capacità proprio di autonomia di giudizio
Che evidentemente appunto altre non si Amato come questo movimento non chiede una rappresentano più che la rappresentanza politica chiede dei dati concreti di organizzazione di decisionalità di capacità di di efficacia anche cose che evidentemente ben difficile da poter offrire allora mi sembra proprio importante in questo quadro e lo diciamo a tracciare appunto a ricostruire un punto di vista una possibile autonomia di giudizio dei lavoratori
Come elemento assieme coniugato ad elementi di democrazia e qui appunto le proposte su alcuni strumenti di democrazia da avviare da da fare come l'elemento centrale questa battaglia
Sono la condizione anche per avviare quanto meno una politica difensiva se le ragioni sono quelle dell'avversario sono introitate come necessarie e inimitabili è chiaro che non è neanche possibile
Abbozzare qualsiasi cosa che si anche di tenuta da un movimento che inevitabilmente andrebbe poi a franare in modo Kerry ma in modo disastroso sapendo poi quali sono sono già state dette le conseguenze in termini sociale che ne deriverebbero cioè se anche questo movimento non riusciamo comunque a tenera violentarlo dagli uno su un minimo di autonomia di giudizio di tenuta
è chiaro che poi elementi in termini di devastazione sociale che si sommano a quelle che sappiamo dice ai temi politici sarebbero disastrose di qui l'importanza nove da parte nostra di offrire anche un quadro di proposte che sappiamo che sono difficili
Non sono facilmente praticabili ma sono appunto l'elemento essenziale anche per dare l'idea che non c'è solo un senso unico di crisi divergente Romeo ma c'è anche la possibilità comunque di avena Napoli ma strumenti di intervento a questo riguardo
Allora primo dicevo con lode della democrazia faceva particolarmente importante perché appunto si rompe è quello che è stato un monopolio diciamo
Una incapacità di espressione e quindi dieci smarrita cioè se c'è una necessità economica di emergenza Ceci maschi e se c'è questo è chiaro che le democrazie impossibile perché i dati delle risposte ai temi economici sarebbero evidentemente immodificabili e quindi a questo punto ne discende che dall'Abate la cinghia di trasmissione fra governo e sindacati
Oppure traditi la maga della sindacati data pagane deciderebbe anche il fatto che appunto sarebbe irrazionale impossibile assurdo
Scegliere altrimenti e quindi di menta corporativa anche la difesa dei lavoratori demenza corporativa perché ai contraddittoria con quelle che sono poi l'unica soluzione possibile albero d'emergenza economica ecco dobbiamo rompere questo rompere dal punto di vista espressivo e quindi di democrazia Napoli le stalle con i contenuti
Se volevi se stessimo cioè la proposta di legge su un estorsore rappresentanza mi sembra importantissimo cioè andare a definire come la battaglia politica
Il fatto che come si è stato nella Costituzione prima con i gli strumenti universale di rappresentanza mai realizzati
E poi come Stato a differenza di come è stato appunto invece nello Statuto dei lavoratori con vistoso del sindacato maggiormente rappresentativo sintonia una struttura che di per sei figli come diritti di legge Ambra capacità di tra rappresentare democraticamente
Appunto l'interesse lavoratore quindi su questo appunto avere la capacità di giudizio di autonomia anche rispetto alla presenza sindacale comunque di disumanità
Mi sembra che questo sia uno a presenziare e quindi anche in queste il fa saltare il discorso della maggiore rappresentatività
Come elemento essenziale dunque un patto corporativo sia pura perde sia pure tutto subalterno appunto diventa una leva essenziale per un recupero di autonomia anche del movimento e una capacità anche di tenuta quindi mi sembra uno degli elementi decisivi appunto per questa questione gli altri elementi brevemente
Qua uno degli elementi centrali discorso movimento di capitali che qua è stato toccato un pochettino però non indirettamente poi e Maastricht insomma quando si è messo in libertà
Perché poi si parla di speculatori e via di seguito allora se se bisogna rendersi conto che è vero che sono speculatori è altrettanto vero che oggi la legge lo consente
Cioè non c'è nessuna norma come prima che vieti questo tipo di cose quindi un vistoso di arbitraggi oggi del tutto vestire del tutto legittimi fa a cambi oppure fra regimi fiscali diversi che penalizza nati tutta favorisce le politiche più restrittive
Gli alti tassi per il segreto l'altro nell'altra parte favorisce comunque anche un problema di migrazione al di là della speculazione immediatamente c'è l'impegno di più lunghe verso le situazioni in cui appunto i trattamenti tenete duro capitale sono evidentemente più favoriti
Quindi en c'era proprio una concorrenza anche su queste situazioni come Aci Ancona Cosenza cauling sull'intero sistema sociale e ben anche l'elemento di autoritarismo nelle che l'azione sociale sindacale diventa un elemento di concorrenzialità di vantaggio appunto fra i vari Paesi
Ma allora su questo allora non è possibile intervenire mi sembra dividiamo decelerazioni sembra premessa per qualsiasi altra iniziativa perché altrimenti politiche fiscali diverse non se ne possono fare perché altrimenti i capitali se ne vanno la tavola patrimoniale però quando sono andati all'estero quali potevano ce ne parla e via di Segrate tassi anche qua i tassi siano discussioni prima ma se c'è una nel regime di illiberale circolazione di capitali di immediatamente di Quiliano e cioè
Fatica McQueen una estrema volatilità è chiaro che evidentemente la pressione sui cambi ma anche il discorso appunto di riduzione dei tassi diventa poi estremamente difficile da praticare cioè mi sembra che questo sia un nodo
Centrale da affrontare per tutti i discorsi successivi perché ne sarebbe invece un impedimento oggettivo
Allora in questo senso
Anzi già altri Paesi l'hanno fatto la Spagna l'Irlanda non sono neanche usciti dalla SME però sono ancora hanno fatto hanno rivela ripristinato delle misure di controllo amministrativo su i movimenti valutari
Cioè hanno ripristinato il patto che la speculazione speculazione non è una cosa legittima ma è qualcosa da controllare da valutare da da qua anche perché è incontrollabile insomma quando si parla di e quelle masse di di capitale di cui inserito prima
Quand'è la strumentazione possibile per evitare intanto che qualsiasi politica salti
Per recuperare una capacità di politica economica né minimamente o Tommaso qualche a qualche livello sapendo i fondi che rimangono i grandi condizionamenti è tornato ai vari che vengono cancellati ma questo diventa un elemento di estrema ingovernabilità della situazione
Allora la domanda è questa non vale la pena appunto di prevedere anche come hanno fatto gli altri Paesi
Particolarmente in questo momento
Però bisogna fare una riflessione anche più lungo periodo fosse
Il fatto che comunque che sia una selezione della libertà di movimento dei capitali rincorrere imporrebbero di investimento o da quelli a breve speculativi
E via di seguito in modo che ci sia una capacità appunto di controllo di questi fenomeni che altrimenti elidono qualsiasi possibilità di azione anche temi di politica economica evidentemente
E sono veramente potente di trasmissione
Delle politica deflattiva recessive perché sicuramente questi ad effetto non è l'effetto contrario sono la eliminazione di quasi politica di intervento attivo si appoggia dicevo già limitato strutturalmente però appunto che riesca a governare in qualche modo la situazione
Cioè ripristinare una cintura di sicurezza come premessa per il resto del discorso là dove sorge il debito
Allora anche qua distinguiamo perché c'è già e Vito eh no Cavasso e dove in ambito no
è chiaro che con questi tassi non è facile perché poi son quelli che mettono i responsabili qualsiasi manovra economica perché un ponte più e quindici mila miliardi e quindi evidentemente però sa che quando ci sono da fare in conto il debito sull'estero controcorrente uno anche per ragionare su discorso politica fiscale eccetera
Sull'estero e si parla mi sembra trecento mila miliardi probabilmente sarà già aumentato con questi ultimi dati mare di speculazioni valutarie eccetera no
Ed è questo è un dato rima appalti vada che spesso sono capitale estero vestiti del tutto legittimi oggi in questa situazione e per l'appunto anche quali Tone provarli prima di un controllo eccetera
E prove invece del debito interno
è un problema diciamo che in tema di consolidati non esisterebbe dei conti italiani complessivamente perché è una cosa regolarmente né quindi ha un debito corrisponde un credito anche all'interno ed è un problema su cui si è giocato nato il distributore di interessi di classe
Nel nostro Paese e quindi quello dato noto che come il consolidamento
Della ricchezza in tema di Ghedi patrimoni eccetera ci sia una stima gerarchizzazione in Italia proprio perché appunto il debito pubblico è stato un elemento di gestione appunto di alleanze sociale ma anche appunto di questo tipo di di questo tipo di distribuzione della ricchezza che ha favorito anche in questo senso anche una sua finanziarizzazione
E via di seguito allora su questi problema di incidere in termini di patrimoniali ma non solo perché patrimoniale sempre la cosa sta ordinare oppure parlano a ordinare straordinaria c'è un problema più complessivo
Di riportare al concetto anche costituzionale di unicità del soggetto contributivo i danni progressivi
Tutti deve assetti aspetti che oggi sono trattate diversamente a seconda che siano di origine finanziaria di origine da lavoro dipendente o da altre origini quindi questa ricomposizione come elemento essenziale di un'equità fiscale che anche la strumento di un riequilibrio anche poi di quello che è il discorso di del di interi di prospettiva al di là di misure congiunturali appunto di fra finanza e appunto entrate e via di seguito
Patrimoniale
Patrimoniale in questo senso questa anche la manovra che oggi riaggiustamento altamente alcune cose sapendo che sono molte le difficoltà da affrontare
Già citava prima Graziani il fatto che è difficile la propria individuale la progressività nella patrimoniale in quanto l'emendamento e siccome i patrimoni non solo quelli di terreni viene meritiamo fondiari ma anche quelli
Diciamo mobiliare eccetera sono in generale difficilmente inseguì Biri ed i componibili né la loro fisionomia perché c'è una suddivisione interni familiari
Alle ricchezze cioè di quelle che sono in grado appunto di disperdersi in sostanza e quindi alla fin fine poi sarebbe la cosa che in quanto non progressiva seppur costerebbe infatti i conti anche sul patrimonio anche i lavoratori eccetera il problema quindi è di individuare se riuscirà Mazzola determinare delle de una su una una iniziativa uno strumento che sabbia poi evitare questo problema oggi propriamente ma ancora esistente
E non di piccola consistenza per cui è difficile proprio di abituare
Questo tipo di questione
Il problema poi è comunque un'altra questione che mi sembra importante
Oggi tutto il meccanismo sia quello valutario ossia quello fiscale è stato improntate costruito in modo in modo Kay non ci sia più la possibilità nel breve periodo di fare scelte alternative cioè il primo disco sole contro l'amministrativo se in cambio chiediamo mai non c'è più per ricostruirlo ci vuole tempo giovano mesi e anni
Così sul Prisco c'è stato un'autostrada che è stata quella del reddito IRPEF sui lavoratori che è stata quella sempre perseguita
E ho finito che è stata sempre perseguita
Allora su questo
E stato le maniche arresto per cui qualsiasi altra iniziativa oggi implica una ricostruzione da una parte della percezione del rendite dalla ricchezza che oggi non c'è
E vale costruita che qua tempi quindi provenivano ove non brevissime e poi d'altra parte appunto cioè allora anche qua un discorso che era stato fatto
Sul sostituto d'imposta
A mio avviso è importante da recuperare perché è comunque evita che il fatto che la strada maestra se ancora è sempre quella della Pro dipendente ma mette sullo stesso piano
Implica uno sposo Angra patron Enzo Carli l'anziana per avere altri strumenti agibili e oggi non esistono appunto per una posizione che non sia solo sui soliti noti perseguito
L'ultima cosa che voglio dire poi
Se potevo dire solo una cosa per chiudere il ed è questa
Discorso politica lo stivale c'è stata diciamo non c'è mai stato implica lo stivale realtà alcuni su sul surrogati ci sono stati che dal da una politica dislocazioni
Competitive prima qua discorso recita del cambio e politica di trasferimenti a pioggia con la fine di qualsiasi strumento di finalizzato uno del credito in termini poligamo sia
Ma vi si oggi il problema di una riqualificazione anche della spesa indirizzata ha una capacità di intervento mirato
Ad equilibrio territoriale settoriale anche della matrice produttiva italiana e quindi alla sua riqualificazione essenziale oggi gli strumenti non esistono oltretutto quei pochi che c'erano che poteva essere utilizzato e non lo sono stati
Ma vengono poi demolite con le prime abitazioni
Perché oggi quando rigida le politiche
Monetari fiscale chiederà Europa eccetera oggi una politica invece mirata di investimenti eccetera sarebbe una cosa importantissima oggi gli strumenti non esistono quei pochi che ci sono Gianmario usati e comunque vengono demoliti privatizzati almeno quella la parte buona il resto poi però
Sbattuta via
Allora su questo anche il problema da parte nostra di intervento soddisfatto dei primi tre già azioni oppure della costruzione anche d'uno strumento che può essere un'agenzia di Investimenti
Alemanno come nativo con criteri non clientelare eccetera ma che sia mirata alla politica economica
Di molto molto precisa di intervento sui problemi settoriale territoriale occupazionali in tema di Progetto eccetera mi sembra un problema da richiedere come elemento di ricostruzione violentemente qualificazione la spesa pubblica che non può ignorare comunque problema
Anche degli investimenti come ha fatto negli ultimi anni perché è stato sacrificato soprattutto il problema investimenti ricerca e via di seguito
Proponente Giappone eccetera hanno delle dove mistero o cose come inviti che sono indirizzato unitamente a questo questo un passaggio alla vice essenziale per costruire una politica economica di periodo interni attive in termini di mirati appunto queste ho finito l'ultima cosa brevissima proprio un flash diceva Graziani il nostro concetto e il loro sul discorso de quello che è la competitività punibilità eccetera
Allora no nuovo sta in sta suggerendo un criterio diverso
Di contabilità che in parte risponde ad alcuni criteri cioè oggi la con praticamente il PIL è il il la strumento diciamo Sinai l'indicatore sintetico complessivo
Di quelle che sono la somma dei dei risultati del singolo impresa è sostanza in termini di profitto
In termini sociali somma delle cose che sono estranei eterogenee portoghese dei disastri sociali
E il paragone si trasse qualche un terremoto può essere un un investimento nome per il Pirelli al seguito come sappiamo il problema allora è dia via Fabbri affiorare
Non quello che passa nel mercato ma quello che anche in termini di vario ed uso o in termini concreti valori effettivi anche i temi patrimoniali di risorse naturali per il seguito quello che è la mappa reale della ricchezza perché eravamo i possiamo col contrapporre il loro modello di crescita al nostro questi tentativi sono già stati fatti in vari momenti che è stato il discorso del benessere economico netto che è stato negli anni Venti addirittura in Olanda la sinistra unica olandese che l'ha tentato di progettare un modello diverso che valuta se queste risorse
C'è non o che comunque cerca di introdurre per esempio il problema dei valori di lavoro femminile nella contabilità e via di seguito
Mi sembra che su questo anche come elemento di recupero di autonomia
Di giudizio delle dei di criteri di scala dei valori rispetto a loro i padroni e costruire un nostro polemizza questo mi sembra molto importante ed è un compito nostro una vita proprio riaprire il discorso su questa che non prova contabile la propria di gerarchia di valori e di valutazione dei risultati ed impiegati trenta del PIL
Che è una cosa gestibile in termini macroeconomici sintetici una valutazione invece più articolate la giurata che indica devono tacciono anche soggettive sociali collettive quindi un controllo sociale sui le scelte economiche perché non lì non è possibile un indicatore generale ma implica appunto dei passaggi di valutazione che son ben più articolati e quindi indica anche un modello sociale diverso dal riarticolazione dei poteri anche su questi terreni si è montato importante proprio oggi
E ne che la tendenza è quella di un aspro piazzole generalizzata concentrando in alto perché poi tutti gli strumenti dai sindacati a tutti gli elementi anche al Parlamento e più dei codici a questa espropriazione lei dello strumento anche ti ore copertura invertire diciamo questo titolo e redistribuire
Avere un modello di redistribuzione del potere del controllo e diede un giudizio sui fatti economici grazie
Diamo la parola al compagno magari per intervento conclusivo
Dei
No conclusivo di niente perché
Voglio solo dire la mia fare qualche riflessione per portare avanti un confronto che dovrebbe
Procedere avere anche forme o forse un po'più organizzate sistematiche
Ma non solo per ragioni di tempo a me pare inutile
Ripetere qui
Cose che
Come gruppo parlamentare come partito dalla rifondazione comunista abbiamo più volte detto in queste settimane stiamo dicendo inaugurare diremo nei prossimi giorni nel movimento
Sul carattere socialmente iniquo economicamente illusorio della manovra del governo
Non era questa del resto l'intenzione di questo incontro non è una sorta di indiretta conferenza stampa per illustrare la battaglia che noi abbiamo fatto faremo contro la legge finanziaria
A questo proposito dunque mi limito semplicemente a sottolineare con due parole
Un paio di annotazioni che del resto sono emerse anche nel corso di questo dibattito
Su delle cose importanti che sono rimaste forse in ombra nel dibattito e nella consapevolezza della gente
E cioè
Primo lo diceva anche lo ricordava Graziani ed altri il fatto che un aspetto meno evidente ma forse ancora più corposo della manovra di redistribuzione del reddito alla rovescia
Portata avanti dal Governo
E quello che si attiva non solo e non tanto dalle misure fiscali o dai tagli della spesa sociale
Ma che si attiva come meccanismo automatico
Collegato al fatto che da una parte attraverso la svalutazione si incentiva l'inflazione ma dall'altra parte preventivamente sono stati smantellati ulteriormente si stanno smantellando
Tutti i meccanismi che parzialmente tutelavano il potere d'acquisto del salario delle pensioni
Rispetto all'inflazione la seconda sottolineatura che vorrei può fare riguarda
Questo fatto e cioè che questa redistribuzione a rovescio del reddito
E proprio letteralmente alla rovescia perché se è vero che da una parte e in modo assolutamente massiccio
E se è centrata sul un taglio dei salari e delle pensioni e dello stato sociale
è altrettanto vero
E non meno significativo né prive di conseguenze in futuro il fatto
Che una parte molto minore certo di tagli sacrificio balzelli finisce per gravare sull'impresa delle attività produttive
E la sola parte a cui è del reddito nazionale a cui è sostanzialmente garantita nel una piena franchigia anzi una possibilità di speculare sulla crisi
Riguarda le varie forme di rendita finanziaria
La terza osservazione anche questa telegrafica
E che merita un un ulteriore sottolineatura però l'han detto altri
Calamida ad esempio è il fatto che cos'è per quanto riguarda lo stato sociale non ci troviamo solo di fronte a dei tagli o delle misure punitive
Immediate
Ma anche e soprattutto al primo passo in una prospettiva di smantellamento strutturale dello Stato sociale universalistico
La tendenza è a quella a un modello del resto già sperimentato negli Stati Uniti di stato sociale residuale che ovunque si è realizzato non solo ha determinato esplosivi fenomeni di emarginazione
Emerge in azione sociale distretti certi strati di popolazione o di impoverimento anche di certe fasce del medio ceto ma determinato anche complessivamente un costo superiore crescente nell'erogazione della spesa sanitaria e della spesa previdenziale
Ma ripeto detto questo proprio solo a titolo di memoria
L'obiettivo di questo incontro era di avviare sottolineo solo di avviare un tentativo
Ed è questo può in realtà che si è fatto mi pare con qualche utilità anche se ancora non con grandi risultati
Un tentativo di approfondimento dell'analisi
Della crisi che ci ci troviamo di fronte
Un minimo di previsione
E su questa base anche la definizione di una politica alternativa tornerò su questo punto
Che pur non accettando le compatibilità imposte
Dall'attuale equilibrio politico e dall'attuale equilibrio di classe
Abbia però una sua credibilità e una sua coerenza accetti cioè un altro tipo di come dia compatibilità quella della coerenza tra le cose tra le varie cose che si chiedano e anche un giudizio realistico sui rapporti di forza interni e internazionali è un giudizio realistico sullo stato delle risorse produttive e dei soggetti in campo questo era è diciamo così non tanto l'obiettivo di questo
Contro ma del lavoro che vorremmo
Avviare
Ora io non sono un economista e non pretendo certo di avere delle grandi cose da dire ma anche per il loro volere valore politico vorrei intervenire un momento
Come hanno fatto altri
Nel mettere a punto minimamente una scaletta almeno di ipotesi anzitutto su questa questione dell'analisi
Ora il punto che era centrale l'affermazione centrale dell'introduzione di Crucianelli
Su cui stiamo discutendo e Rifondazione
Che calamita riprendeva e che io voglio sottolineare eh che a nostro parere ci troviamo di fronte a una crisi vera strutturale
E di lungo periodo
E del resto basta vedere
L'andamento attuale
E prevedibile dei tassi di sviluppo
Il fatto che per la prima volta non so Graziani o altre mi correggono severo ma io non ricordo una sette azione economica nella quale il tasso di interesse reale al netto dell'inflazione
Arrivi si avvicini al dieci per cento
Ci troviamo di fronte a una crisi dei del non solo di Maastricht ma una crisi reale del processo di unificazione
Europea ci troviamo di fronte a una forte minaccia di ulteriore espansione della disoccupazione il quadro è quello di una crisi vera non solo finanziaria ma dell'economia reale
A fermarlo ecco il primo punto che volevo
Dire affermarlo a mio parere non è affatto banale è un elemento di lotta politica e culturale
Perché fino a pochissimo tempo fa
La maggioranza delle forze di governo della classe dirigente e anche una parte non piccola della sinistra negava questa tendenza a una crisi strutturale di lungo periodo la stessa operazione del dodici novembre di Occhetto aveva la sua base questa analisi
Il declino
Della politiche reaganiana né apriva la strada a una nuova fase di sviluppo di cooperazione internazionale e offriva ai margini di una politica riformatrice non molto conflittuale
Ma la cosa più importante
E che negli anni scorsi anche gran parte di coloro che indicavano il rischio di una crisi lo facevano in modo riduttivo
E che oggi è smentito dai fatti
Penso ai vari la Malfa
In certi momenti alla Banca d'Italia
Ma anche alla maggioranza prima del PC e poi del PDS
Che parlavano sì e continuano a parlare di crisi
Ma sostanzialmente in vedendo la crisi primo con una crisi italiana
Nel quadro di un'economia capitalistica occidentale sostanzialmente avviata a un trend di sviluppo
Secondo
Per quanto riguarda la crisi economica italiana
Si è sempre ridotta o addirittura
Identificata solo e semplicemente con la crisi finalmente la finanza pubblica
Terzo e conseguentemente questa crisi era vista e veste ancora vista principalmente come crisi del sistema politico
E non della struttura
Sociale ed economica perché proprio questa sarebbe proprio questo sistema politico incapace per il suo clientelismo e il suo spreco a contenere la spesa pubblica la ragione esclusive
Della crisi stesse e si tratterebbe di rimuovere con riforme istituzionali o che altro questo
Circuito vizioso
Bene
La nostra opinione
è che invece ci troviamo di fronte a una crisi più grave e più strutturale
Di quanto lo stesso avversario politico e sociale non vinca
E in questo trovo molto giuste stimolanti
Molti interventi di questo incontro
E il primo punto è cioè forse la vera novità degli ultimi sette otto mesi
E proprio l'emergere del carattere internazionale
Di queste
Crisi
Qui il discorso sarebbe lungo e dovremmo pensarlo
Ma in questo condivido alcune cose che diceva parla è è una crisi che non esplode adesso
Ha tutta una sua storia quando dico crisi non dico crollo catastrofe
Dico una delle grandi crisi che hanno segnato la storia del capitalismo e ne hanno cambiato la morfologia
Credo anch'io
Che al l'inizio di questa crisi risalga
Alla seconda metà degli anni sessanta quella che non non pendo parole a descriverla c'è una letteratura abbastanza interessante
Su quella crisi anche sulla periodizzazione delle risposte penso ai lavori di Alain di pienezza a questo proposito
Da questa letteratura emerge una riflessione interessante cioè abbiamo avuto una di fronte alla crisi di quello che è stato definito il modello fordista e taylorista
Abbiamo avuto una prima un primo tentativo di risposta
Contemporaneo alla presidenza Carter
Alle politiche di distensione economica con l'Unione Sovietica
Fondato sostanzialmente su un primo taglio al Salario e al reddito dei lavoratori ma compensato da politiche di denaro a basso costo di crediti a basso costo dato al Terzo Mondo ha dato all'Unione Sovietica
Sull'incentivazione dei processi di decentramento produttivo a livello interno e soprattutto a livello internazionale e così via alla fine degli anni Settanta
C'è stato una nuova esplosione di un fenomeno
Inflazionistico un nuova forte caduta del tasso di profitto e su questo è nata
La svolta reaganiana
Della quale però l'ha visto due momenti
Molto significativi
All'inizio la svolta reaganiana è stato una politica diciamo così di taglio secco
Restrizione brutale al credito al Terzo Mondo e anche l'Unione Sovietica
Detassazione
Tagli alla spesa di bilancio nell'ottantadue ottantatré questa questa questa manovra pro urtato a una delle più grandi
Depressioni congiunturali anzi era più grande del dopoguerra e da lì si è avviata quella ristrutturazione di con cui oggi facciamo i conti
Che è stata caratterizzata da che cosa da in realtà ed è un'invenzione
Di una nuova politica economica di un nuovo blocco sociale
Reagan ha fatto una ha inventato non sono un competente quindi vado un po'all'ingrosso ma quello che si potrebbe dire un
Una grande operazione di che i SISMI di keynesismo
A di stampo conservatore se non reazionario
Perché ha una politica di forte aumento del deficit del deficit pubblico e di indebitamento ma con una differenza rispetto alle politiche riformatrici degli anni Trenta la prima era il segno di classe di queste di questo deficit perché questo deficit poi in realtà dalla parte delle entrate avveniva con la detassazione dei redditi superiori e dalla parte della spesa veniva fondamentalmente nella direzione della spesa militare e si accompagnava riduzione dello Stato sociale a tagli del salario reale
Dal punto di vista dell'economica e soprattutto anziché essere finanziato da politiche del di deficit monetario era finanziato con l'indebitamento
Interno e internazionale diciamo la sottoscrizione del del dei titoli di debito pubblico indicizzati
Questa politica dal punto di vista della economia reale
Ha prodotto negli Stati Uniti adesso lo riconoscono tutti però solo a posteriori dopo aver vanta magnificata
Da un lato quello che si è chiamato il processo di deindustrializzazione
Dall'altro lato adesso lascio perdere le conseguenze sociali dall'altro lato ha avuto un una politica e ha avuto un effetto di espansione del consumo deficit della bilancia commerciale
E di espansione anche dell'occupazione delle attività produttive Manin settori terziari
Che a parole si dicevano essere il terziario superiore avanzato
Nella gran massa è stato di un terziario a bassa produttività
E per servizi alle persone alle famiglie quindi una decremento della produttività in poche parole gli Stati Uniti per quasi sette otto anni hanno avuto alti tassi di sviluppo del reddito ma come è stato detto da molti
Alti tassi di sviluppo in sostanza vivendo al di sopra degli dei propri mezzi e indebitandosi all'interno e all'esterno in modo gigantesco questa rispetto a questo tipo di ristrutturazione
Il cui poi se vogliamo sintetizzare io dico e lo dico perché ha riflessi sulla sulla crisi attuale sulla crisi italiano in particolare
Se vogliamo sintetizzarlo in un punto sostanziale è la sostituzione del blocco sociale e del compromesso operai capitale realizzato nella fase precedente con un nuovo blocco sociale fondato sostanzialmente sull'alleanza capitale
Rendita grande piccole
Ora questo tipo di no di mela di saturazione è un vero nuovo modello di sviluppo capitalistico che si è affermato negli anni ottanta
Contrari non americano
Ha offerto all'Europa e Ines Alitalia
Diciamo così lo spazio per una sua particolare forme di risposta alla crisi
Che corregga Nismo aveva anche alcuni punti in comune
Taglio del salario della spesa sociale
Ma che a differenza del reggae animismo
E sta e quella che si si è definita molti autore mi pare molto interessante hanno definito
In questo momento in Francia ormai Pozzi insiste particolarmente su questo concetto per la polizia per definire la politica attuale Governo
Su quella che potremmo perché è stata chiamata appunto l'austerità competitiva un
Taglio del salario
Aiuti alle imprese
Che diventavano poi e e largo deficit delle bilance commerciali questo è stato dalla Germania è stato il Giappone è stato in generale la comunità europea
Nel nel fatto che gli Stati Uniti diciamo tra virgolette vivevano sopra i loro mezzi si è sostanzialmente fondata una fase di sviluppo e di ristrutturazione di sviluppo industriale nei Paesi europei che trovava negli Stati Uniti poi il modo di realizzazione
Di questo
Di questo modello di sviluppo trainato dalle esportazioni manifatturiere
La grande ipotesi e il grande punto di crisi di tutto questo meccanismo il punto debole tra era
Che questo modello americano era destinato per la sua stessa natura
Parassitario speculativa
A un certo momento non reggere più
Dall'altro lato
L'ipotesi era quella di trovare una compensazione a questo in una ripresa produttiva ed espansiva degli altri settori del mondo la scommessa era in un nuovo allargamento
De
De in un nuovo coinvolgimento ovviare protagonisti settori mercati
Questo non è stato entrato radicalmente in crisi per la sfida per le le conseguenze economiche e non solo sociali delle politiche del azionisti che nel Terzo Mondo
Ma è entrato soprattutto in crisi
Per il venir meno di quella che era stata la grande ragionevole speranza
Di tutto questo processo e cioè che la crisi
Diciamo così che il che il Gorbaciov Isma'la crisi dell'Unione Sovietica aprisse le strade
A una
A una nuova espansione produttiva rivolta all'esterno
Per alcuni anni questa è stata
La grande speranza è la grande scommessa
Ma sia per il modo come è stata gestita politicamente devo comunica mente sia per le sue contraddizioni interne l'elemento esplosiva è che la la fine del del del sistema politico
Comunista all'Est anziché produrre una espansione rapita del sistema economico all'Est
E permettere un nuovo partner ha corrisposto a una disgregazione un crollo
Di quelle economie
E ora ci troviamo non solo in Italia questo è il punto che viene sempre messo in i i ai margini
Quello che in Italia è evidentemente a un livello enormemente più grave
E però un aspetto e per ciò stesso si aggrava
Di tendenze
Alla scarsità di risparmio
All'aumento dei tassi di interesse è una difficoltà di espansione dell'economia reale
Che attiene all'insieme o no delle economie occidentali e dell'economia mondiale
In genere
Adesso non ho il tempo l'ho fatto troppo lunga ma in questo quadro io credo che vanno lette le specificità poi del del modello italiano il quale diciamo così a unito insieme
Queste due forme di ristrutturazione perché dal punto di vista delle politiche industriali e produttive così come l'Europa appuntato fortemente sul modello esportativa o sull'aumento delle delle del della produttività
Ad annunciarlo occupazione
Sono un restringimento delle basi produttive
Interne
Però siccome in Italia i rapporti di forza sociali non erano quelli che so io dell'Inghilterra accompagnato a questo
Una volta una politica di rapidissima espansione della spesa pubblica alimentata dall'indebitamento
Sono due
I due versanti il cofinanziamento che come diceva calamità è stato altissimo dei processi di ristrutturazione delle imprese e dall'altro la spesa clientelare e assistenziale per
Per attutire i conflitti sociali in atto
E alla fine ci siamo trovati di fronte non in questo io dissento un po'da quello che ha detto Crucianelli anche in un primo momento da alcune cose di Graziani noi abbiamo avuto in Italia non un'industria
Sostanzialmente immobile dal punto di vista tecnologico e della produttività mediamente sono impressionanti di i i dati a pubblicati pochi giorni fa proprio dal Giappone sugli incrementi di produttività dell'industria manifatturiera in Italia in questo decennio sono impressionanti
Sono eguali il tasso medio a quello del Giappone sono superiori a quello di tutti gli altri paesi industriali solo che questo è avvenuto coro in settori non di punta quindi con un atto precarietà di prospettive ed è avvenuto in modo ristretto selettivo e lasciando a
E però deve quel problema gigantesco che la disgregazione e regresso dell'economia meridionale
Ecco
Questa è l'analisi che ogni
Ci porta a mio parere questa analisi ma mi pare di aver citato più dei dati che fatto dell'analisi ci porterà con a una conclusione
E che noi a di previsione
E la conclusione di previsione che noi ci troveremo di fronte nei prossimi anni per ragioni generali e non solo specifiche italiane per ragioni di economia reale e non solo per ragioni di debito pubblico
Di fronte a una aggravamento è una precipitazione
Di questa crisi
E allora il problema
E finisco e l'ultima parte solo di quello che volevo dire
è che facendo i conti con questa analisi realistica delle cose che contraddice tutta quella diciamo così tutta il modello interpretativo
Banca d'Italia
Che toglie dall'illusione di potersi riagganciare un'espansione o di risolvere tutto tagliando salario e è stato sociale
E che noi dobbiamo avviare una un dibattito vero sulla questione di un'alternativa da proporre
Ha un'opposizione e qui devo dire che invece con pala non sono assolutamente d'accordo
Perché di fronte a una crisi di queste dimensioni e a una società che sappiamo è diventata realmente complessa
Beh in un'opposizione radicale come io credo Cesario
Contro le politiche
Diciamo così antipopolari
Se non riesce ad esprimere e a rendere convincente una proposta alternativa
Beh nei prossimi anni anzi già ora e destinate ad avere dei movimenti che poi alla
Hanno carattere assolutorio nonché cementano alleanze sociali
E soprattutto a determinare quello che è il vero grande fatto di questa di questo momento non casuale
E cioè che la protesta sta prendendo la strada non della rivolta di classe sta prendendo la strada del populismo interclassista e la strada di una consistente ma
Opposizione di destra da questo punto di vista una lettura delle leghe semplicemente come fatto transitorio o superficiale
Non solo di protesta a mio parere profondamente sbagliata le leghe hanno un programma sciagurato illusorio ma un programma forte che è quello se facciamo da soli siamo come la Svizzera o la Baviera
E nella misura in cui le leghe diventeranno aumenteranno la loro pressione
E la crisi economica farà saltare il blocco assistenziale nel Mezzogiorno avremo come risposta prevedibile se se non c'è una risposta di sinistra avremo un'esplosione di ribellismo meridionale che pur riprenderà strada di Reggio Calabria
E da quel punto diventerà allora vincente una svolta autoritaria secca
Che non sarà probabilmente di retta dai vari Bossi ma di cui vari Bossi come è avvenuto nel passato saranno la premessa reale per questo io credo che la questione di dire
Che prospettiva sia pure fuori dalle attuali compatibilità o non praticabile a livello oggi di Governo ma che prospettiva diamo
A questo movimento e in generale a questo Paese
E allora io penso che abbiano un senso i tre temi su cui non posso dilungarmi ma che sono i tre temi proposti dall'inizio dalla relazione di Crucianelli poi da calamità da altri è che sono
Primo la questione di una intervento straordinario destinata rivolto a disinnescare la mina
Del debito pubblico e degli interessi passivi
Questo non è un problema degli altri
Perché dopo aver detto mi pare a iosa che non ci troviamo di fronte solo un problema di debito pubblico e va detto che però questo pure al debito pubblico oggi rischia di di far saltare tutti gli altri
E non ci e non credo che ci siano delle invenzioni un bensì un Cine tecniche
Per contenere questa mina
Beh la quantità già conta perché quando il debito pubblico subite vent'supera il reddito nazionale
E per l'effetto del mercato degli interessi internazionali l'interesse netto è pari a quattro volte l'aumento del reddito nazionale del periodo corrispondente
Questo ha effetti
Distruttivi sulla distribuzione del reddito perché vuol dire che duecento mila miliardi si trasferiscono da certe classi ad alte classi solo per un meccanismo Obiettivo
E da un effetto altrettanto distruttivo sul tema dell'occupazione dello sviluppo perché non sono possibili investimenti
Che rendano mediamente
Quattro volte tanto l'aumento del reddito nazionale
Ma questo
è del tutto evidente ma c'è di più
Oltre a questo fatto quantitativo c'è il fatto che da qui sette otto anni
In qua è passata qualitativamente la governabilità del reddito del debito pubblico spesso perché una cosa era avere un debito pubblico
Elevato
In un Paese però in cui la pressione fiscale media
Era del trenta due trentatré per cento è una cosa quando la pressione fiscale media
è ormai arrivata
Quasi non ancora a livelli
Media europea e ed è la grande risorsa quindi della maggiore imposizione fiscale
Si è in parte vanificata
Una cosa è avere un gran un alto debito pubblico come altre volte nella storia in una situazione di sostanziale
Staticità dei capitali è una cosa diversa dopo avere smantellato tutte le forme di controllo della circolazione di capitali perché appena tu ritocchi saranno
è una cosa parlare di
Recupero dell'evasione fiscale
In Paesi nei quali il lavoro autonomo rappresenta il sette otto per cento dell'impresa è una cosa diversa
Quando si è consolidato come essenza del modello italiano un re un un lavoro autonomo che si avvicina al trenta per cento di cui gran parte delle imprese stesse hanno fatto dell'evasione fiscale un elemento della loro
Della loro del loro equilibrio economico ecco perché ci troviamo di fronte a una situazione realmente drammatica da questo punto da questo punto di vista
E proprio perché drammatica io non credo che si può che ci siano in questo dissento
Da Graziani o da altri non credo che ci siano e tanto più darai trino o da Visco non credo che ci siano invenzioni
Per potere fare i conti con questo problema senza aprire dei problemi di scelte e anche dei problemi di scontro sociale di priorità
Beh il il fatto che Occhetto l'altro giorno
Dopo aver detto per settimane la patrimoniale rendita finanziaria eccetera abbia detto la televisione non si tocchi il risparmio
A mio parere è una botta di straordinaria demagogia che toglie ogni credibilità una seria politica alternativa
Perché la la frase non si tocca il risparmio molto
è classificabile con l'approssimazione la demagogia molto di più di quello che ci fu in passato ho rimproverato a volte a ragione a volto a torto
Cioè quando noi dicevamo o alcuni di noi dicevano meglio il salario una variabile dipendente oppure quando dicevamo la scala mobile non si tocca così come perché dire non si tocca e risparmio
Se si vuol dire che non fa che nessuno propone la confisca del risparmio
è una banalità non inutile manto nero ma qui non si il problema è un altro
Non
Confiscare o no il risparmio ma accettare o no il fatto che per rapporti di forza sociali internazionali sul risparmio monetario si pagano interessi del dieci per cento netto cioè che il risparmio possa speculare sulla crisi stesse al di là di ogni
Razionalità
Economiche di ogni convenienza allora discutiamo pure nel noi non abbiamo messo a poppa appunto anche perché non ne abbiamo le capacità tecniche
Delle proposte coerenti convincente dettagliate
Tralerin consolidamento consolidamento parziale quale forma di discutiamone però il punto politico eh che se si accetta il fatto che sui due mila milioni
Di debito pubblico e su cogli altre forme di capitale finanziario e sulle altre forme di ricchezza patrimoniale
Prendendo solo a scusa il fatto che molti ci hanno la prima casa o che ci son tanti pensionati con cinque milioni di botte
Sia rassegniamo al fatto che allora tutti quelli che invece hanno speculato che hanno consistente ricchezze di questo genere non vengono toccati allora diventa un uno uscita demagogica che rende assolutamente impossibile ogni politica
Di governo
Della crisi
E badate questo è una è una cosa che Costa e insomma è un problema che dobbiamo affrontare noi perché dire
Esenzioni del risparmio
Del dei lavoratori dire
Progressività e carattere tengo di ogni patrimoniale a mio parere sono punti essenziali
Ma non ci devono portare una demagogico porta e cioè per esempio che solo tassando di opere e i e i grandi capitali si affronta con e i grandi e i grandi patrimoni perché Mitterrand ha fatto un un l'imposizione sui grandi patrimoni GP ci ha tirato fuori quattrocento miliardi non è questa
La dimensione del problema
Il secondo punto però e qui un'altra distinzione a mio parere con la politica per la sinistra in questo momento
Qui c'era Livia accennato l'ha fatto calamita l'hanno fatto altri credo che ci dovremo impegnare molto di più ancora su questo problema è che in una fase di recessione internazionale abbastanza durature
Se si affronta il problema del cosiddetto risanamento finanziario che deve essere affrontato separandolo non solo logicamente ma temporalmente da una politica di rilancio
Degli investimenti e di allargamento della base produttiva ci sia vita in una spirale drammatica di recessione
E alla fine lo spreco debito pubblico finisce per essere ulteriormente aggravato e allora qui partendo da quel po'di analisi
Che possiamo fare sulla crisi io credo che dovremmo approfondire seriamente il discorso
Perché quando parliamo di politiche industriali ecco io non credo che si possa ridurre il problema anche se è importantissimo
A politiche di incentivo di razionalizzazione e di sostegno di alcune settori più avanzati o più promettenti
Oggi il problema
Cioè diciamo di tipo francese oggi il problema è molto più grosso quello che esplode particolarmente per la struttura decentrata della dell'industria italiana
è a il problema che il mercato è il modello esportativa o non riescono più a garantire un'espansione della stessa industria esistente ma ci sono problemi enormi
Che sono
Di intervento pubblico e di investimenti pubblici che stanno a ridosso a valle e a monte della struttura produttiva industriale come le questioni della ricerca scientifica
La questione della formazione professionale della scuola in generale la questione dell'efficienza e del costo per i trasporti
La questione della commercializzazione dei prodotti delle dei servizi integrati alle piccole imprese e via dicendo tutti settori che non a caso sono in via di smantellamento
Ma io credo che ci sia qualcosa di più che collega poi al discorso nostro più di prospettiva qual da qualcuno citato del modello di sviluppo
Noi dobbiamo dare per scontato che nei prossimi dieci o quindici anni non avremo uno sviluppo economico ma uno sviluppo economico anche industriale consistente trainato solo o prevalentemente dall'esportazione dell'industria manifatturiera il problema è quello di una espansione del mercato e della domanda
Che però non può essere come la classica fase che Inesi Anna sviluppo indifferenziato del reddito disponibile verrà domande individuali
Ma che deve essere a mio parere e qui c'è una grande risorsa anche economica nella novità del modello di sviluppo i grandi bisogni e consumi collettivi
Che l'attuale modello di sviluppo invece restringe lo penalizza i grandi temi come il risanamento urbano del Mezzogiorno il risanamento Iddio geologico il problema delle strutture sociali collettive
La trasformazione devi dei settori in decadenza dell'agricoltura
La il tema della casa questi che sono i temi diciamo classici dei nuovi movimenti sulla qualità della vita possono diventare il grande volano il grande obiettivo di una ripresa dello sviluppo
Produttivo
Ecco su questo io credo dobbiamo affinare l'analisi le proposte ma avendo soprattutto a mente di dire questo
Che se si separa nel tempo il risanamento finanziario da una nuova politica di sviluppo ci si avvita in una fase drammaticamente recessiva
E questo ci consente di fare di legare un discorso congiunturale un discorso di modello futuro è il terzo punto
Su questo varrebbe la pena di fare un un minimo di analisi me affermo solo una cosa è quello della integrazione europea
Su maestri che al di là di Maastricht
Perché io sono del d'accordo con tutti quelli che hanno detto c'è una crisi mastri che è morto ma badate non a caso né anche nei paesi come la Gran Bretagna dove il sessantotto per cento della gente contro Maastricht
Andranno a ratificare Maastricht è in Italia tutti dicono ormai compreso pezzi di Confindustria che mastri che è morto e contemporaneamente andremo con ottanta novanta per cento a votare la ratifica di Maastricht
Solo perché si ci troviamo di fronte a dei grandi gaglioffi no a mio parere non solo per questo ed è un punto da capire
è che contemporaneamente Maastricht entra in crisi ma ormai il grado di integrazione materiale dell'Italia degli altri paesi in Europa è tale per come una pura e semplice presa di distanza
Ho uscita dei Paesi più deboli da un'Europa ad alta velocità
è destinata sarebbe destinata a innestare un processo che nessuno può controllare
Simile a quello che già avviato all'Est
E allora il tema è non solo di constatare che Maastricht è morto ma di tirarne le conseguenze dicendo oltre che è morto va seppellito Eva contemporaneamente attivata a livello di Sinistra Europea
Una piattaforma è una battaglia per creare e vendere invece possibile una integrazione europea che non avvenga sotto il segno della finanza del capitale e dei poteri
E dei poteri
Extra democratici il grande tema cioè di come dopo il fallimento dell'Europa di Maastricht si costruisce una diversa politica
Di integrazione questi sono a mio parere non dico le risposte ma i punti qualificanti di una politica alternativa se questo è vero e ho veramente finito
Ne deriva una proposta
Hanno tratto ma a mio parere con una diversa motivazione è una diversa prospettiva diversa motivazione perché Graziani e dice una cosa che io condivido totalmente la sinistra non può oggi
Porsi un problema di governo
Ma la legava a una a un tipo di piattaforma potrei dire faccia la sua mutazione controlliamo e i prezzi e quindi abbassiamo gli interessa
Che a mio parere non regge a una a un'analisi mentre la sua analisi delle cose era abbastanza convincente a mio parere ecco
Se ci trovassimo a a distinguerci io non non me ne intendo e non voglio entrare nel merito ma se ci trovassimo di Spielberg Cucci tra quelli che odiano il cambio fisso e quelli che vogliono il il cambio fluttuante a mio parere saremmo al di qua
Del problema che noi stessi non sappiamo risolvere io credo che non si possa oggi avere una prospettiva di governo e tantomeno di governo di unità nazionale perché i caratteri della crisi
Sono tali per cui un'alternativa non è un alter non è un'alternativa
A basso costo e senza conflitto economico sociale e via dicendo e del resto badate
Io non credo insiste
Forse questo molti non condivideranno poco
Magari anche Rifondazione questa mia opinione ma io non credo in sé che una crisi grave dell'economia della società capitalistica ponga necessariamente di fronte al dilemma
O si va a destra o c'è la rivoluzione proletaria anzi credo che questa anche allora sia stata una una sciagurata una sciagurata opinione in grandi crisi economiche
Sono state sono possibili anche dei compromessi di classe
Delle politiche le forme attrici che hanno segnato la storia del mondo e hanno portato più avanti anche i rapporti di forze sociali e polizia classe operaia in Svezia in nel Nord Europa negli anni trenta o lo stesso New dirlo perché ha non sono stati
Delle risposte riformatrici nel fuoco di una grande crisi ma il problema è quello dei rapporti di forza allora quest'operazione il più possibile sull'onda di una grande spinta ideale e e sociale della sinistra sia pure di una sinistra non rivoluzionaria in quel momento o a maggioranza non rivoluzionaria in presenza di una grande forza antagonistica come allora l'Unione Sovietica e avendo a in che soggettivamente e oggettivamente come punto di riferimento
Una grande operazione di mutamento del sistema che furono proprio le politiche keynesiane lo stato sociale l'idea di andare al governo invece
Con questi rapporti di forza e avendo come idea sostanzialmente qualche variante della politica dalla Banca d'Italia
è una per un verso una velleità e per un altro verso sarebbe destinata a moltiplicare la spinta a destra come linea direttrice di egemonia sulla protesta sulla protesta della gente ecco perché credo che dobbiamo essere questo poiché a alla fine di questo discorso dobbiamo essere e e siamo radicalmente critici con tutte le forme e le varianti lo scrivevo stamattina su di un articolo in un articolo di risposta mica tutte le varianti delle varie forme di governi diversi di governi di emergenza di governo in un di unità nazionale in di fronte hanno quindi ma ecco perché anche credo contemporaneamente che l'opposizione per dare spazio e respiro e forza al movimento di ribellione delle mani sì debba vere un contenuto programmatico convincente e debba attraverso questo anche coinvolgere uno schieramento di forze variegato
Spostare protagonisti sociali spostare protagonisti politici deve in senso non propagandistico ma
Proprio essere un'opposizione per un'alternativa