"La democrazia nei partiti: regolamentazione giuridica ed autoriforma"

Chi è che sa manovrare qui i microfoni per favore
Volete accomodarvi
Ma cominciamo col ma molto ritardo come vedete
Forse c'è stato molto ottimismo sulla parte ci a questa tavola rotonda io comunque per guadagnare tempo e consentitemi anche per
Per mettere un po'di dibattito e di interventi da parte della platea cosa che io auspico sempre non mi piace che siano soltanto quelli del tavolo a parlare rinuncio appare qualsiasi
Premessa e do subito la parola al senatore professore Elia per la introduzione si entrerà quindi immediatamente nel merito dei problemi si tratta di una questione fondamentale importante che riguarda la vita dei partiti e credo che e sulle scelte opportune che la democrazia cristiana para in questo campo
La cosiddetta democrazia dei partiti e il rinnovamento dei partiti può essere avviato naturalmente uno dei problemi di fondo che noi abbiamo e quello di far sì che le regole una volta fissate a livello anche giusto pubblicisti o come si dice quali vengono rispettate perché attualmente anche quelle che abbiamo come il noto non sono rispettati
La parola all'onorevole professore via
Come
Cari amici ringrazio l'amico Bianco presidente del gruppo parlamentare della Camera per aver stimolato questa questa discussione su un tema di grande rilievo che Giata Assago nel convegno che si è attenuto prima delle elezioni
E ha dato luogo anche sulla stampa a molti commenti anche se da allora le elezioni sopravvenute vicende politiche molto impegnative hanno o no fatto un po'hanno messo un pochino in ombra questo tema che invece merita di essere ripreso di essere rivalutato
Ecco
Si inquadra questo problema di una regolazione
Legislativa
Di alcuni aspetti fondamentali della vita dei partiti
Ho al loro interno in senso stretto o nel rapporto con alcune fondamentali attività dello Stato democratico si inquadra nel Complesso delle riforme
Che formalmente
E tiene fuori questa attuazione dell'articolo quarantanove dalle competenze della commissione bicamerale perché come sapete
Ed è questo articolo quarantanove è incluso non a caso nella Costituzione tra i diritti politici dei cittadini siccome le competenze della Commissione bicamerale riguardano la parte ordinamentale della Costituzione di per sé la commissione non deve occuparsi di questo di questo tema ma sostanzialmente il tema è connesso come dimostra l'esperienza sempre di più
A tutto il motto riformistico perché l'ordinamento della Repubblica nella sua dimensione parlamentare e governativa non può essere scisso dalla attività dei partiti tant'è vero che viene sempre più in rilievo questo parallelismo tra riforma istituzionale e e riforma
Dei partiti per esempio per quello che riguarda la DC questo al di fuori della legge ecco voi sapete che e di fronte alla nostra proposta che è stata definita un po'per il cancellierato in realtà è per una nuova forma di governo sottospecie di governo parlamentare in cui il Presidente del Consiglio abbia una autorità adeguata e Sartori ha detto ma il cancelliere della DC sarà sempre un cancelliere all'acqua di rose perché la DC non riesce a trovare un leader che come Colle in Germania sia contemporaneamente il leader del partito e il vertice del potere e governativo
Quindi come vedete c'è una stretta connessione tra i problemi della riforma del partito e i problemi della riforma delle istituzioni quando si parta dalla concezione che noi non miriamo come si dice pure intorno a un puro ritocco a una pura razionalizzazione della forma di governo ma invece miriamo a un mutamento molto più approfondito sartoria appunto non a caso parla di passaggio dalla forma di parlamentarismo assoluto alla forma
Di semi parlamentarismo o di neo parlamentarismo che e significa un diverso equilibrio di poteri non tanto tra Parlamento e Governo quanto tra governo il Parlamento da una parte i partiti dall'altra in modo che i partiti contribuiscano
Alla determinazione della politica nazionale come vuole la Costituzione ma lo facciano ecco lasciando a questi altri organi quel quella quello spazio di autonomia che è necessario perché svolgano adeguatamente le loro funzioni costituzionali
Ecco per altri aspetti poi
è collegato il discorso dei partiti al discorso della riforma istituzionale cioè sul tema del cosiddetto privilegio dei partiti voi sapete che i partiti hanno una posizione in qualche misura preferenziale
Nella lotta
Elettorale per esempio in Germania addirittura i partiti hanno il vero e proprio monopolio delle candidature nella elezione per il Bund per il l'Assemblea federale per
Il parlamento tedesco e per i parlamenti dei dei lender
In Italia dove questo non c'è però ci sono degli diciamo degli residui di questa posizione preferenziale per esempio nell'onere che hanno delle delle unioni elettorali che devono presentare le candidature con un certo numero di firme nei confronti invece dei partiti che non hanno bisogno dei partiti già insediati
In parlamento o in taluni assemblee che non hanno bisogno di questa
Di questo onere minimo ma questo evidentemente per ora è l'aspetto meno rilevante l'aspetto più rilevante è dato dal fatto che molte delle
Situazioni parlamentari particolari
Dalle immunità alla verifica dei Poteri che in altri Paesi sono passati ad altri organi costituzionali finiscono per costituire un mezzo
A disposizione più che del Parlamento in fondo degli esponenti di partito dato che la classe
Politica e profondamente parlamentari zampata e allora anche da questo punto di vista
è necessario un comune un riesame di questa situazione che è stata chiamata appunto in Germania non a caso l'espressione viene dalla Germania
Privilegio di partito part-time privilegi e anche da noi bisognerà esaminare questo ma volevo ho detto diciamo mi sono fermato su questa definizione tedesche perché il problema
Di fondo che si connette anche alla nostra storia istituzionale alla Costituente è dato dal fatto e che e a questi
Diritti dei partiti siano essi privilegi in senso proprio oppure in senso puramente figurato
Ai privilegi dei partiti dovrebbero corrispondere dei doveri
Il GRA una degli a uno degli aspetti gravi diciamo sì simbolici anche della situazione anomala tipica in cui diciamo versano i partiti italiani
è dato da questo squilibrio che essi non appaiono sotto la legge
Non appaiono sotto l'ordinamento ma appaiono quasi al di fuori in una sorta di di Libera Terra di nessuno invece accanto ai diritti ai Poteri anche di fatto che si sono venuti stabilendo si devono anche
Accompagnare dei doveri questo e poi il significato più profondo della legge
Del della discussione della legge sui partiti
E contare all'elettore al cittadino non sto la semplice sensazione ma la prova che questi partiti non si arroccano soltanto qualche volta anche al di là della lettera della Costituzione
Delle posizioni di vantaggio ma sono anche se assoggettati a una disciplina che non è quella civilistica
Troppo delle delle associazioni evidentemente troppo scarna troppo
Troppo inadeguata ma è una disciplina funzionale al fatto che queste particolari associazioni che sono i partiti sono in grado di essere non un diaframma tra i cittadini e le istituzioni ma un tramite
Tra i cittadini e le istituzioni per usare la formula di Bobbio che dice che la decadenza dei partiti consiste proprio in questa degenerazione da tramite a diaframma
Ora ecco
Dare e il dire che i partiti devono essere sotto la legge che devono essere titolari e di diritti ma anche di doveri e che questi doveri diciamo
Non si confà hanno a una alla pura disciplina del codice civile o di altre leggi sulle associazioni non perché noi vogliamo cambiare la natura giuridica di queste associazioni ma perché sentiamo
Trasformandole in istituzioni dello Stato non vogliamo l'istituzionalizzazione ma non vogliamo nemmeno la fuga dal diritto
Noi riteniamo che queste associazioni abbiano bisogno di una disciplina particolare in relazione alle funzioni che la Costituzione di riconosce cioè
Di essere il mezzo con cui i cittadini possono contribuire a determinare la politica nazionale e allora
Io penso che nel quadro delle riforme istituzionali noi dobbiamo adeguare un po'la situazione italiana a quella dei Paesi che sono più vicini alla nostra spinta riformatrici in fondo i Paesi che ci hanno preceduto
Nella forma di governo più rafforzata che noi vogliamo raggiungere per dare più capacità deliberativa al Parlamento e al Governo sono la Germania e la Spagna
E non a caso la Germania una legge sui partiti fin dal mille novecentosessantasette mentre la Spagna a una legge sui partiti dal mille novecentosettantotto
Ora l'Italia che si è messa su questa strada di una riforma della di un rinnovamento della propria forma di governo non si vede perché non dovrebbe quanto meno esaminare approfonditamente queste due leggi di questi due Paesi
Che appunto per un complesso di circostanze
Finiscono per essere nella prospettiva della riforma i paesi più vicini più omogenei alla nostra evoluzione e allora ecco sei dobbiamo rifuggire sia dalla fuga dal diritto dei partiti sia dalla istituzionalizzazione che era una visione dottrinaria tedesca condivisa per un certo periodo anche dal tribunale costituzionale tedesco che vedeva addirittura questi partiti come un'articolazione di un organo dello Stato per il corpo elettorale
Mentre noi tendiamo a valorizzare il pluralismo delle forze politiche l'asciuttezza dei loro rapporti tuttavia questa scioltezza specialmente per quello che riguarda la disciplina interna non deve essere la diciamo non deve essere la libertà della giungla la la libertà illimitata la falsa libertà della giungla tant'è vero che alla corte alla all'Assemblea Costituente
Ecco noi avemmo non non a caso ecco un emendamento che poi fu ritirato un emendamento del dell'onorevole Mortati autorevolissimo membro della Costituente che diceva
Che il metodo democratico si doveva riferire della formula dell'articolo quarantanove si doveva riferire proprio all'organizzazione interna
Dei partiti oltre che all'azione diretta per la determinazione della politica nazionale e questo emendamento di Mortati ebbe il pieno appoggio di Aldo Moro alla Costituente proprio perché e sia Mortati che Moro ritenevano che questi partiti non potessero essere la base di un'organizzazione democratica non potevano essere tramiti
Di questa spinta dal basso se non erano essi stessi organizzati democraticamente e con una vita democratica ora
Questi due è questa
Questo emendamento Mortati fu abbandonato perché fu abbandonato perché lo stato dei rapporti tra i partiti all'inizio della nostra vita costituzionale era di tale tensione che Togliatti
Espresse chiaramente il timore e questo riferimento all'organizzazione interna potesse dar luogo a delle ingerenze a nella vita dei partiti a dei controlli ostili
Alla vita interna del partito comunista che del resto era basata come sapete sul famoso centralismo democratico e quindi poteva non armonizzarsi con alcune delle prescrizioni della possibile eventuale legge sui patti
Ma oramai questo ciclo chiuso questo ciclo della contrapposizione e della diffidenza assoluta tra comunismo anticomunismo
è un ciclo terminato e allora perché non dovrebbe ritornare di attualità questa posizione dei nostri costituenti per cui dei nostri costituenti migliori per cui ci deve essere una logica tra la situazione interna dei partiti e la vitalità della vita democratica all'estero il contenuto di questa legge
Oscilla tra un massimo di precisazioni della legge tedesca
Che vuole non solo opporsi a quello che M diciamo è il minimo della vita democratica di un partito e che e
Siccome si concreta nella opposizione
A una struttura monocratico oligarchica del partito uno dei commentatori della nostra Costituzione più illustri Esposito commentando l'articolo quarantanove
Diceva che con questo articolo si vuole dunque riconoscere
L'illegalità dei partiti retti autocratica mente dai cattivo
Dai Ducci dalle élite o dalla burocrazia dei partiti anche se in assemblea costituente si rigettò la proposta di farne esplicita dichiarazione e invece un contenuto
Che invece Mikkel mirare a un massimo di partecipazione mira piuttosto ad opporsi a queste degenerazioni monocratico oligarchica questa è la legge spagnola che di contenuto più scarno
E che e merita a mio avviso consenso perché tende a imitare che poi troppe controversie possano essere portate dalla vita di partito nelle Aule
Giurisdizionali dando luogo ad un contenzioso indubbiamente difficile che metterebbe in difficoltà agli stessi giudici che dovrebbero giudicare ecco anche poi deve essere lasciato un congruo spazio agli statuti dei partiti
Non si può
Espropriare i partiti di una libertà statutaria che si riconosce a enti pubblici come i Comuni
Come
Le province le regioni e così via evidentemente ci deve essere un equilibrio tra questa disciplina e questa disciplina legislativa e quella statutaria per cui per esempio nella composizione
Degli organi direttivi dei partiti a mio avviso proprio in questa fase di trasformazione dei partiti bisogna lasciare un margine di veramente un margine ampio di Scelta ai partiti
Per valutare quale quota debba essere attribuita agli eletti quale quota debba essere attribuita ai rappresentanti degli iscritti alle forze esterne e così via
Ecco io credo che in questa direzione si possa aprire un dibattito che trova il favore
Di autorevoli esponenti per esempio anche nel mondo cattolico ricordo la presa di posizione di padre Sorge
Recentemente anche in questa sede
Ricordo dei disegni di legge già presentati anche il disegno di legge Spini che contiene oltre a norme sul finanziamento dei partiti contiene anche norme sulla vita interna dei partiti perché l'aspetto delicato
E dato anche non solo dalla vita in Terna dei partiti ma degli a spetti in cui la vita interna tocca quella dei poi della struttura democratica degli organi costituzionali e allora abbiamo due punti di in cui si tocca la vita interna del partito con quella degli organi costituzionali nel momento elettorale e quello decisivo non a caso nella legge tedesca per le designazioni e si ricorre a una valutazione da parte degli scritti che tende ad assomigliare
Se non proprio alle primarie americane perlomeno ha una partecipazione che escluda una scelta oligarchica delle candidature
Ma recentemente abbiamo avuto delle proposte che presentano un certo interesse
Il Flores d'Arcais sostiene che sarebbe possibile invece che è scegliere per il sistema elettorale i due turni
Ove si scelga il collegio uninominale naturalmente
Non i due turni ma un primo al posto del primo turno un'adozione del sistema delle primarie
In modo primarie più o meno aperte più o meno chiuse dai cittadini evidentemente potrebbero partecipare a una sola primaria altrimenti
Altererebbero diciamo la vita dei partiti stessi
Ecco al posto del primo turno una primaria per scegliere i candidati dei vari partiti
Mentre quello che potrebbe apparire il secondo turno sarebbe in realtà diciamo la vera competizione tra partiti tra candidati di partiti in cui i partiti hanno già preso posizione anche sulle alleanze che devono coppie questo è un aspetto molto delicato
Data alla opinabilità circa i risultati anche delle primarie
Di talune primarie americane aperte o chiuse ma io credo che il tema questo tema
Che tocca un aspetto fondamentale della vita democratica come come sono le elezioni meriti attenta considerazione infine e concludo c'è il problema del finanziamento dei partiti sì
I partiti sono hanno un finanziamento pubblico evidentemente c'è una forte spinta a dare una disciplina almeno minimale alla loro vita Interna
Indubbiamente si tratta di un tema talmente delicato che qualche giurista ha proposto una forma opzionale che che può lasciare molti dubbi ma che deve essere menzionata in questa sede
Cioè si è detto ma noi potremmo anche stabilire come condizione del finanziamento pubblico
L'accettazione da parte dei partiti di alcune regole più o meno vincolanti più o meno stringenti per la vita interna dei partiti
Lascio lascio diciamo senza risposta a questa domanda proponendo la alla vostra discussione quello che mi preme di dire concludendo veramente è che questo problema del finanziamento rischia di essere nei prossimi mesi un tema non solo di grande attualità ma direi posto in termini cogenti dalla richiesta di referendum abrogativa simile a quella che venne presentata
Nel mille novecentosettantasette e che dette luogo al referendum dell'undici giugno mille novecentosettantotto voi ricorderete che in quella circostanza
Più di tredici milioni di elettori si dichiararono favorevoli all'abrogazione anche se il cinquantasette per cento degli elettori respinse quella proposta di abrogazione
Tuttavia in questi
Quattordici anni le condizioni sono cambiate purtroppo taluni abusi partitocratiche ci si sono accresciuti e è è cresciuta la reazione
Del Paese e dell'opinione pubblica contro i partiti confondendo più volte e quello che dei partiti essenziale con le escrescenze le degenerazioni partitocratiche e allora ecco che noi dobbiamo essere molto attenti a una modifica della legge sul finanziamento pubblico dei partiti ma quale
Quale dobbiamo porci il problema quale modifica è sufficiente ad evitare che si arrivi egualmente al referendum nel senso che la Corte Costituzionale ritenga che una modifica che mantenga il finanziamento pubblico dei partiti
Ecco sia l'oggetto vero della richiesta referendaria per cui un una modifica semplicemente dei controlli o una modifica dei soggetti ma più apparente che reale dare il finanziamento alle fondazioni dei partiti che i partiti istituissero anziché ai partiti ai gruppi parlamentari ai partiti come tali
Ecco non sia sufficiente a a mutare sostanzialmente l'assetto legislativo attuale è un tema di grande portata
Perché e il i contributi volontari che alcuni vorrebbero sostituire al finanziamento pubblico dei partiti stavolta
Si tratta della legge sul finanziamento
Slegata dalle spese elettorali e il referendum abrogativo su una legge che comporta
Dagli otto circa ottantacinque miliardi l'anno di finanziamento ai partiti non è quella sulle spese elettorali che comporta un altro centinaio di miliardi
E ma che e a parte qui si tratta di quella su un finanziamento permanente dei partiti e dei gruppi
Bene
è molto difficile a mio avviso accettare una soluzione
Che colleghi alla dichiarazione dei redditi è un po'come per l'otto per mille un contributo ai partiti da parte del cittadino elettore contribuente
Perché questo inizi innescherebbe un processo di destabilizzazione perché ogni anno ci sarebbe un plebiscito
Circa l'adesione ai partiti diciamo da parte dell'elettore contribuente mi pare che questo questa proposta
Ecco presenti delle difficoltà al di là del problema che rimane in piedi della detassazione
Dei contributi ai partiti politici si tratta di organizzare eventualmente questo tipo di contributi in un modo che non riesca ad aree ulteriori elementi di incertezza una vita politica che già dal succedersi di elezioni nazionali di elezioni regionali di elezioni comunali
E provinciali a insetti troppi elementi gelati instabilità e di incertezza
Comunque come vedete la panoramica è estremamente ampia e meritevole di una considerazione
Che per quello che riguarda il finanziamento dei partiti e anche urgentissime ai fini della richiesta referendaria io penso
Che la discussione che viene all'inizio di questa undicesima legislatura
In questa tavola rotonda possa dare
Una ripresa di iniziativa all'interno della Democrazia cristiana perché le sollecitazioni di Assago
Non rimangano lettera morta non rimangano un documento consegnato su questo punto agli archivi del partito grazie
Ringrazio leopoldo Elia per questa sua limpida e sobria introduzione come vedete apposto molti importanti problemi
Io ho posso solo aggiungere questo che e la discussione che questa mattina si sviluppa non sarà una delle tante discussioni
Accademiche come si dice cioè senza conseguenze concrete pratiche
Perché e alcuni dei problemi che sono stati qui sollevati saranno immediatamente portati all'attenzione del Parlamento io per esempio comunico che già nella giornata di dopodomani il gruppo parlamentare alla Camera affronterà la questione del finanziamento pubblico dei partiti e delle scelte conseguenti che dovranno essere fatte accanto a questo d'accordo con i colleghi del Senato prenderemo in esame la proposta di legge che già la Democrazia Cristiana ha presentato certo c'è un rammarico
Che viene in mente ogni volta che si parla di riforme costituzionali
In realtà c'è tutta una parte della Costituzione che pure aveva segnato un cammino che potrà essere positivo che non è stato attuato e non averlo attuato ha portato alcuni danni tra cui anche il fenomeno
Che oggi ci troviamo a fronteggiare che richiede soluzioni non solo politiche interne ma anche soluzioni di carattere legislativo come quella che riguarda la vita interna dei partiti affidata soltanto ai gruppi interni di potere alle organizzazioni alle correnti ha portato sostanzialmente alla paralisi
E a determinare quel fenomeno che con bella formula
Elia ripeteva
Traendo l'appunto da
Una terminologia di Bobbio se non vado errato il partito come diaframma invece che il partito come tramite cinghia di trasmissione
Esso continuiamo con gli interventi che sono previsti ecco volevo solo dire aderire una cosa questo proprio per animare poi il dibattito personalmente io credo che nell'esame che dobbiamo fare della legge del finanziamento pubblico dei partiti
Non possiamo escludere perché non la vedrei come un fatto positivo l'han fatto negativo quello de la contribuzione volontario dalla iscrizione come avviene oggi per altre sottoscrizioni di un tanto per mille perché è vero quello che dice la destabilizzazione però diventa anche una sorta di regolatore del rapporto fra il partito all'opinione pubblica
è vero che può dar luogo a forme di come dire e populismo di tendenze a soddisfare le esigenze però è anche vero che in questo momento la come dire fiducia della gente noi ce la conquistiamo su altri fattori cioè sulla serietà della politica sulla correzione delle tendenze eccetera e io credo che da questo punto di vista dobbiamo stare attenti perché la idea di il finanziare i partiti con una sorta di semplice erogazione che viene fatta dallo Stato senza il filtro dalla volontà popolare beh io insomma ecco dico è un punto interrogativo che porrei problema dalla destabilizzazione delle continue lezioni questo va risolto in altra sede attraverso il raggruppamento definitivo delle lezioni che non possono essere fatti ogni anno perché indubbiamente creano poi una serie di problemi ma questo solo a modi interrogativo
La parola adesso a Giampaolo D'Andrea che io voglio qui salutare questa mattina copre neo deputato come sapete Giampaolo D'Andrea
Che adesso o lui che ha organizzato la assemblea di Assago
Adesso è ancora più impegnato in Parlamento a realizzarla in concreto
Da Andrea come sapete succede ai Emilio Colombo il quale ha ha scelto la strada
Del sacrificio di il sue anche come dire grandi amori qual è quello del Parlamento perché ha ritenuto di dover servire lo stato di doversi sorbire il Paese anche ad Emilio Colombo un cordiale saluto cordiale
Io ringrazio
Il presidente Bianco per questo saluto
Particolarmente significativo visto che viene dal presidente del gruppo parlamentare
Della democrazia cristiana saluto che gli ricambio insieme alle attestazioni visti ma di considerazione
Che ho per lui da lunghissima data in una consuetudine
Di collaborazione che in vari in varie responsabilità di partito è stato possibile collaudare negli anni passati
Beh io credo che Elia
Ha detto tutto quello che si doveva dire
Sul fronte dei rapporti tra riforma dei partiti e riforma istituzionale
Avevamo affidato a luglio a Milano
Diciamo una comunicazione speciale sul tema
Della regolamentazione giuridica dei partiti
Considerandolo centrale nella nostra strategia di riforma della politica
Abbiamo immaginato che non era possibile affrontare la questione dell'Authority forma della Democrazia Cristiana
Senza muoverci contemporaneamente anche su altri due piani sul piano delle riforme istituzionali
Portando avanti
La tesi nota e definita della DC e sul piano delle della riforma dei partiti
Vista come un capitolo delle riforme istituzionali può avere scarsa importanza che poi di questo tema specifico si occuperà si occupi o meno la commissione bicamerale vero che tutti siamo convinti che insieme con le riforme istituzionali bisogna porre mano è seriamente alla riforma dei Parti
Io mi limiterò ad aggiungere alcune osservazioni
Per sottolineare meglio dal mio punto di vista cioè dal punto di vista del rapporto tra l'autoriforma della DC la riforma dei partiti
Il senso della operazione nella quale siamo impegnati
Non dimenticando di dire che di fronte alla nostra proposta di una regolamentazione giuridica degli aspetti costituzionalmente rilevanti della vita dei partiti
Che nell'assemblea di Milano fu spiegata ed illustrata dettagliatamente da lega nella sua relazione e da Elia nella sua comunicazione
Beh noi ricevemmo lo dico a Francesco D'Onofrio che un po'della partita accademica
Tutto sommato il consenso degli ambienti accademici salvo la riserva di qualcuno che riaprì il vecchio dibattito che ci fu anche alla Costituente circa la in opportunità di una regolamentazione
Giuridica dei partiti
Che poteva nascondere questo dicevano alcuni oppositori il rischio di un controllo della magistratura sulla vita politica e quindi sulla vita dei partiti e la riduzione di autonomia di espressione degli stessi
Salvo queste riserve
Beh avemmo una considerazione di riguardo dal mondo accademico forse anche per l'autorevolezza delle persone che avevano illustrato la posizione della DC
Incontrammo invece è bene sottolinearlo la freddezza degli altri partiti
Alcuni le guidarono la proposta in un dibattito televisivo stesso nei giorni della conferenza nazionale
Dicendo che i partiti avevano bisogno solo di un'autoriforma e che non aveva senso parlare di una riforma istituzionale dei partiti
Altri invece negarono anche la possibilità che i partiti avessero bisogno di un'autoriforma perché i partiti andavano bene così com'era l'importante era riformare le istituzioni e poi i partiti si sarebbero adeguati noi abbiamo insistito invece nella nostra tesi e come ricordava bianco
La riflessione di questa mattina non è meramente accademica o culturale
Ma fa parte della elaborazione che abbiamo messo in moto per arrivare a delle decisioni precise nelle prossime settimane su questi temi
D'altra parte Forlani stesse intervenendo alla Camera in occasione del dibattito
Sul messaggio di Cossiga preciso che a suo giudizio non si poteva varare nessun tipo di riforma istituzionale se non si poneva mano contemporaneamente
Alla riforma dei partiti anche per riportare i partiti nell'ambito della previsione costituzionale quella che lo stesso Elia questa mattina
Citava come compito di di raccolta devo dire delle idee e delle proposte per la formazione delle decisioni e non di diaframma tra le istituzioni e la società
Noi ci muoviamo lungo questa direzione
E purtroppo c'è stata una qualche manomissione voglio dire del dibattito su queste cose
Nel momento in cui la riflessione sulla riforma dei partiti e sulla riforma del finanziamento pubblico dei partiti più che essere legata a una logica istituzionale finisce con l'essere legata al dibattito o alla polemica sulla questione morale
Che certo centra sia con la questione istituzionale sia con la questione del finanziamento pubblico dei partiti
Ma onestamente c'entra poco
C'entra poco perché se noi dovessimo adottare decisioni di riforma dei partiti
O decisioni sul finanziamento pubblico dei partiti soltanto sulla scorta della valutazione relativa agli affetti dell'esplosione della questione morale
Finiremmo con l'adottare una decisione eccezionale in una situazione eccezionale
Ma non con il dare una risposta di tipo organico a quello che diventa invece uno dei quesiti fondamentali dell'articolazione della democrazia
Se ciò è la democrazia debba articolarsi attraverso i partiti e quali limiti
E quali doveri diceva coerentemente Elia devono avere i partiti per poter essere soggetto di riferimento nella vita democratica
Allora è una raccomandazione farei soprattutto a Bianco che poiché in Parlamento porterà la battuta per conto della Democrazia Cristiana di evitare di consigliare di evitare anche ai nostri colleghi qualsiasi interconnessione tra il dibattito sulla questione morale e il dibattito sulla riforma del finanziamento pubblico e sulla riforma dei partiti altrimenti corriamo il rischio di andare un tantino fuori strada
Per esaltare invece un di un aspetto particolare della riforma dei partiti e della riforma del finanziamento pubblico che è quella del collegamento con le riforme istituzionale
Alcuni tentativi di autoriforma della bici portati avanti in passato
Non hanno prodotto effetti concreti diciamo la verità perché erano troppo interni cioè non avevano una proiezione esterna me
Riguardo agli altri soggetti concorrenti i partiti nel riguardo all'assetto delle istituzioni
E allora ordine del giorno Mortati alle posizioni di Sturzo che all'epoca della costituente subito dopo da parte democratica o cristiana insistevano per una regolamentazione giuridica
Dei partiti perché se ne potesse garantire la democrazia interna
Mentre all'epoca della Costituente noi ricevemmo l'opposizione netta dei partiti della sinistra comunisti e socialisti perché non avevano interesse a una disciplina che affondasse diversamente il loro ordinamento di partito
Beh questa opposizione non ci può essere più in una fase come questa se ci fosse sarebbe una vera anomalia di carattere istituzionale che noi continueremmo a mantenere nel nostro ordinamento pur dopo tante dichiarazione
Di omologazione ai valori e agli e direi alle regole dell'Occidente liberaldemocratico da questo punto di vista allora io credo che noi dobbiamo evitare anche un circolo vizioso che ogni tanto anima i nostri dibattiti qualcuno ha detto non si può fare la riforma dei partiti se non si fa la riforma delle istituzioni
Per converso qualche altro dice non si può fare
La riforma delle istituzioni se non si fa la riforma dei partiti a me vi dico la verità questo tipo di discorso pare come quello se è nato prima l'uovo o la gallina de un circolo che noi dobbiamo mettere
In moto e chiaro che questi piani si condizioneranno a vicenda siamo su piani paralleli per dirla con Moro e convergenti nel senso che gli avanzamenti della riflessione delle decisioni
Sul piano dell'autoriforma su quello della riforma dei partiti e su quello delle riforme istituzionali devono essere coordinati ma non c'è dubbio che bisogna agire con decisione coerenza su tutti e tre i piani e contemporaneamente
Per avere credibilità in una proposta della DC
Ha ricordato Elia che noi pensiamo di regolamentare le funzioni costituzionalmente rilevanti della vita dei partiti
Non di fare il riconoscimento giuridico dei partiti cioè di entrare nella vexata quaestio se si debba o non si debba riconoscere se figura giuridica di diritto pubblico o di diritto privato ai partiti ma anche quello di regolamentare le funzioni che già oggi i partiti esercitano come soggetti pubblici cioè come soggetti a pieno diritto e a pieno titolo
Della vita pubblica del nostro paese e se noi abbiamo interesse ad autori format la DC non possiamo non avere interesse acché certe regole
Vengano rispettati anche dagli altri partiti l'iscritto alla DC l'elettore a interessa che tutto il sistema funzioni in maniera più democratica e trasparente così evidentemente e per gli altri cioè la materia della trasparenza e della democrazia interna e un interesse di tutti a prescindere dal partito nel quale si merita
Ed è una cosa da garantire per sé e per gli altri perché solo così si manterrà un disegno lucido è coerente
Certo allora noi ci dobbiamo muovere lungo questa strada io mi avvio alla conclusione che è quella di guardare al nuovo contesto normativo proprio in coerenza con tutta questa riflessione e questa elaborazione che siamo andati
Auto portando avanti
Cominciando anche noi come abbiamo cominciato a fare con la incompatibilità fare intanto come misure della Democrazia Cristiana
Per renderle credibili delle cose che riteniamo si debbano fare attraverso le leggi come misura istituzionale complessiva allora io non voglio fare una sfida ma proprio per sviluppare concludere su questo il tema dell'autorizzatorio se noi riteniamo di dover inserire nella riforma dei partiti
Il principio della pubblicità e della trasparenza delle adesioni beh se vogliamo fare queste ci crediamo davvero
Nulla vieta camici onestamente che cominciamo intanto noi arrendere pubbliche e trasparenti le adesioni e per questo verso affrontiamo
In maniera devo dire propria la questione del tesseramento e la questione della partecipazione alla vita interna del partito
Se noi vogliamo inserire nella riforma dei partiti la questione delle primarie o comunque un diverso metodo di selezione per le candidature come diceva Elia
Nulla vieta che tanto per cominciare lo facciamo noi come Democrazia Cristiana perché nessuno ce lo impedisce
Così come se vogliamo
Introdurre Pannella lo vuole fare per legge ho visto il limite ai mandati elettivi
Nulla vieta che cominciamo noi a disciplinare questa materia come abbiamo tentato di fare e devo dire come non siamo riusciti a fare nella vicenda elettorale testé concluso
Così se vogliamo modificare per via legislativa il rapporto tra partiti e istituzioni
Nulla vieta che cominciamo da noi a ritirarci dalle istituzioni
E a fare in modo che il livello istituzionale abbia un'autonomia e una responsabilità rispetto alla quale il potere di controllo e di indirizzo del partito venga rafforzata e infine nulla vieta se noi riteniamo che i partiti abbiano bisogno di un'Authority esterna di garanzia che possa in qualche modo garantire i cittadini sull'osservanza della legge che noi proponiamo
Che anche noi per ora non mettendo in qualche modo in discussione la nostra capacità di garantire la democrazia interna perché è una delle cose che più viene discussa nelle nostre assemblee
Non ci serviamo di un'Authority nominata da noi stessi per garantire di fronte all'interesse terzo che è quello dei cittadini che la DC e pubblica è trasparente e non ha niente da nascondere
Grazie
All'amico D'Andrea
Spero che questo suo auspicio comincia a realizzarsi già dal prossimo Consiglio nazionale per esempio ad eleggere i membri della direzione con lo scrutinio segreto invece che per cooptazione attraverso le correnti già sarebbe un primo passo
Do la parola Francesco D'Onofrio
Cercherò anch'io di essere come fattore l'amico D'Andrea essenziale anche perché questa è un'occasione che considero importante
Per sottoporre all'attenzione degli amici presenti e in particolare lo dico per ragione di rispetto istituzionale non for
Sia divenuta in questo momento una necessità politica non soltanto una necessità per così dire storica e lo dico con immagino immediatezza di adesione alla congiuntura politica che viviamo all'indomani dell'importante discorso dell'onorevole Martelli a Genova
E delle reazioni che questo discorso a suscitando nel mondo politico perché dal discorso di Martelli e da come è stato accolto sembra che si possa definire il fronte del progresso è il fronte della conservazione
Fronte del progresso quello al quale fa appello Martelli diciamo da la Malfa a Garavini e fronte della conservazione sarebbe quello imperniato sulla democrazia cristiana e per noi il discrimine tra conservazione e progresso avuto era una sola componente di fondo
Sono progressisti della nostra cultura cattolico democratica tutti coloro i quali vogliono espandere la democrazia nel Paese
Sono conservatori tutti quelli che vogliono ridurre la democrazia nel Paese
E allora noi dobbiamo accogliere questa sfida importante che Martelli lancia proponendosi come progressisti come ritengo che siamo stati e siamo per guardare in avanti traendo alimento dalle nostre grandi esperienze del passato non fermandoci all'esperienza del passato ma guardando in avanti e quindi proponendo come democrazia cristiana come questione centrale oggi quella del rinsecchiti mento della democrazia italiana
E quindi la democratizzazione dei partiti come nuova frontiera di progresso in Italia e se non ci poniamo alla testa di una proposta di democratizzazione dei partiti
Intendiamo affermare che noi vogliamo che il popolo Conte di più nel governo del paese nel governo locale regionale nazionale
E vogliamo che questo Contardi più avvenga attraverso i partiti e non senza o contro i partiti ed è per questo che noi vogliamo che il popolo con tiri più nei partiti
Ecco il senso per così dire di una immediatezza che non nasce dal nulla
Elia prima bianco prima D'Andria Priamar hanno indicato anche per la riflessione molto recente che come detto cristiana abbiamo fatto
Pur del re a questa riflessione recente una proposta concreta concrete intervenuti intendo dire in termini di possibile disegno di legge
E presidente Bianco ha detto che di questo si può anche ovviamente discutere già martedì ma siccome la questione attiene all'iniziativa legislativa mattina la natura funzionamento del partito ecco perché dicevo prima i due amici vicesegretari sono i destinatari di queste prime riflessioni
La proposta sostanzialmente quindi parte dalla constatazione che viviamo in una fase nella quale occorre democratizzare i partiti
Dopo che i partiti hanno costituito un grande fatto di avanzamento democratico nel Paese degli anni cinquanta e sessanta
Ma che poi progressivamente questa spinta dal basso verso la selezione della classe dirigente si è andata attenuando e nel corso degli ultimi anni per quanto riguarda noi ma anche per quanto riguarda gli altri partiti
Siamo venuti sostituendo al principio democratico che la base selezione il vertice il principio autocratico oligarchico che il vertice che seleziona la base questo è il dato di fatto
Anche casa democristiana danni né svolgiamo regolarmente congressi nazionali
E anche frequentemente congressi provinciali
Ma non riusciamo più a svolgere costantemente regolarmente i congressi sezionali
Quelli che alimentando la selezione dal basso concorrono poi a rinnovare la stessa classe dirigente dall'alto questo è il punto di crisi che si è venuta a creare questo è vero diaframma
Che divide oggi la Società dei partiti e occorre spezzare questo diaframma rompere questo velo e fare irrompere di nuovo
Il popolo nella vita dei partiti perché facendo irrompere il popolo nella vita dei partiti come cattolici democratici non ci sentiamo dal lato delle cose giuste non dal lato delle cose
Sbagliate e anche il dibattito sul tesseramento del nostro partito
Sull'azzeramento del tesseramento credo che finisca col diventare ozioso quasi che quelli che vogliono azzerarlo per qualche aspetto non vogliono più il popolo del partito e quelli che vogliono mantenerlo per qualche aspetto ritengono che il popolo ci sia nel partito
Non è vera la prima non è vera la seconda di queste affermazioni per superare l'attuale congiuntura negativa di come l'organizzazione interna funziona io credo che dobbiamo comunque ribadire tutti che vogliamo una democrazia cristiana ancora allarga base associativa
Pone vogliamo cioè che la democrazia cristiana rimanga un grande fatto di popolo organizzato mediante l'adesione al partito e che questa adesione al partito deve essere radicalmente rivista ma non deve venir meno
E allora i contenuti di questa iniziativa legislativa le idee di fondo le traducono avidamente anche da alcune per così dire espressioni comprensibili
Io ritengo che l'adesione al partito quindi quella che è l'iscrizione quello che noi chiamiamo con un termine sgradevole tesseramento debba avere le caratteristiche dell'adesione pubblica gratuita e garantita e spiego cosa significa pubblica cosa significa gratuita e intuitivo cosa significa garantita
Io non credo che noi possiamo più essere contenti di guardare alla pubblicità delle iscrizione come il fatto mediante il quale il socio fa materialmente nella sede di partito e va a versare il contributo questo tipo di pubblicità che lo si faccia davanti al notaio cosa le faccia davanti alla Procura della Repubblica dunque lo si faccia non è questo il problema
Il problema della pubblicità a mio giudizio deve portare l'adesione al partito dalla sfera dell'indistinto privato alla sera
Della diritto pubblico in senso stretto quindi nella proposta di disciplina nazionale
Alla quale potrebbero sottostare i partiti che vogliono ecco perché una disciplina non cogente se non per i partiti che vogliono dimostrare di voler gradire il popolo al proprio interno
L'adesione al partito verrebbe regolamentate in base al fatto che ogni anno entro gennaio chi vuole iscriversi o confermare l'iscrizione al partito lo fa davanti all'autorità comunale all'ufficio anagrafe l'iscrizione al partito diventa un atto pubblico di adesione così come per il cambiamento di residenza così come avviene la registrazione del neonato nello stato di famiglia
E così viene sottratta qualunque tipo di controllo di filtro ed altro e diventa un modo con il quale la gente che desidera partecipare alla vita ripartito lo possa fare immediatamente con la pubblicità che impegna con la pubblicità che impedisce di iscriversi a più partiti
Ne sappiamo che nella compravendita dei pacchetti di tessere c'è anche lo scambio di tesserati che vengono dati da un partito all'altro la pubblicità non comporta se non la possibilità di iscriversi dove si risiede
In un solo partito perché ovviamente il computer del Comune non registrerebbe l'iscrizione multiple
è ovvio che con la iscrizione pubbliche al Comune deve essere consentito all'organo di partito locale che nell'autonomia ogni partito definisce la possibilità di respingere la domanda
Perché ci vorrebbe vuole riscrivere chi lo fa per motivi di alterazione radicale delle spire fino in fondo ma respingere la domanda diventa chiesto un atto pubblico
Con il quale il partito che lo respinge si espone la motivazione della reazione e quindi da questo punto di vista si passerebbe dall'attuale fase di primato dei detentori del potere reale nelle sezioni molte volte usato soltanto per conservazione del potere di Kerouac che non per l'apertura alla pubblicità del rapporto adesione pubblica è gratuita
Così come quando io cambio residenza non devo pagare niente a nessuno l'atto di adesione al partito deve essere gratuito
Libero ogni partito di stabilire che i soci se vogliono possono dar contributi ma l'adesione gratuita partito
Liberalizzato lei potenzialità che io ritengo nel mondo cattolico italiano nel mondo del lavoro associato sulla base dell'ispirazione cristiana sono ancora enorme intorno alla democrazia cristiana liberalizza queste energie se vi sono per poter rientrare nel partito se non vi erano per entrare se fino ad ora non è stato consentito
Questa è per quanto riguarda la DC una piccola rivoluzione democratica ma anche per gli altri partiti i quali hanno la loro base associativa e loro ceti sociale di riferimento una possibilità di liberalizzazione Pubblico l'atto di adesione pubblica la risposta se negativa gratuita l'iscrizione diventa garantite l'iscrizione in due momenti fondamentali
Ogni partito sarà libero di organizzarsi come meglio crede dista abbellire ogni quanto tempo fallì il rinnovo dei direttivi degli organi di base nazionali due anni tre anni quattro ne fa parte della libertà di organizzazione
Ma ogni volta che scatta nello stato di un partito il rinnovo degli organi data la pubblicità della lista degli iscritti al partito la convocazione degli scritti la fa il Comune
Non la deve fare più l'organo di partito la garanzia del rinnovo periodico degli organi passa dalle mani del del dei detentori del potere attuale
Nella istituzione ufficiale così come quando mi sono le elezioni comunali
Provinciali e regionali
Non occorre fare niente per andare a votare se riceve il certificato elettorale non occorrerebbe far nulla per andare a rinnovare gli organi di partito perché l'attore adesione diventato pubblico diventerebbe garantita
La vita interna di partito voi capite che rivoluziona verrebbe al nostro interno
Nel momento in cui anche all'interno degli altri partiti coloro i quali hanno aderito era un partito sarebbero regolarmente chiamati e non dovrebbero più lottare selvaggiamente per ottenere che si faccia qui io li questo quel congresso io ritengo che sarebbe il rovesciamento dall'attuale situazione sostanzialmente di vertice che sceglie la base in una situazione nella quale se la band la base sceglierebbe
Il vertice questa garanzia
Che diventa il completamento del diritto di iscriversi aperti dei che la Costituzione prevede non viola in alcun modo l'autonomia organizzativa ripartire perché ogni partito può dire che rinnova gli organi ogni vent'anni ogni dieci anni e la legge nazionale non deve stabilire ogni quanti anni lo fa ne stabilì successe al direttivo è fatto di cinque dei dieci o di quindici persone
Perché principe associativo è che l'associazione definisce la propria organizzazione interna
Quando andiamo alla definizione delle candidature per uffici pubblici consiglieri comunali provinciali e regionali parlamentare nazionale ed europea scatterebbe in questo contesto di garanzia pubblica dell'iscrizione il principio delle primarie
E allora in tal caso quando la DC deve designare la lista dei candidati al consiglio comunale se rimarrà l'istituto della lista concorrente una quota che ogni partito stabilirà come vuole verrebbe designato attraverso le primarie
Questo farebbe saltare non poco l'idea della lista e garantire a favore degli uscenti è considererebbe simpatizzanti di poter concorrerà a designare candidature
Sulle quali evidentemente dopo potrebbe far funzionare farà attivare il meccanismo di selezione con il voto di preferenza se rimane o con i voti diversi secoli preferenza per in qualche modo disciplinato
Le primarie in questo caso voi capite devono essere aperte
Vanno a votare per concorrere a selezionare i candidati gli scritti i quali manterrebbero essi soltanto il potere di diventare esponenti di partito eletti negli organi di partito manchino riscritti anche in questo caso si potrebbe per le primarie votare solo per un partito uno non potrebbe azionare il proprio voto per più partiti concorrendo a selezionare parte delle candidature
Questo pacchetto che io considero nel suo insieme
Di trasformazione radicale in senso di democrazia su base popolare del nostro mondo dei partiti con correrebbe se viene Italia una disponibilità tuttora forte ad una democrazia fondata su partiti democratici
E non ad una democrazia soffocata da partiti progressivamente rivenuti SS meno democratici quella rivoluzione quella riapertura del circuito di fiducia tra la gente i partiti senza la quale non vi è riforma istituzionale che posso produrre risultati adeguati perché la riforma istituzionale da sola
Rimane ancorata all'interno della oligarchia se questa e nei partiti mentre la riapertura dei partiti trasforma anche il senso della riforma istituzionale
E riattiva quel circuito che degli
E nel cinquanta sessanta ha fatto dalla nostra esperienza democratica una grande esperienza democratica nazionale
Che negli anni settanta si è venuta progressivamente chiudendo e che negli ultimi dieci anni si è sostanzialmente chiusa ed è la chiusura di questo circuito democratico tra la gente partiti la vera causa della crisi morale la vera causa della crisi di legalità
Se noi accettiamo di muoverci non dico che queste devono essere accettate
Ma se accettiamo che la sfida di fronte alla quale oggi siamo è di essere messi sul banco degli imputati come causa del corrompe mentre istituzionale come polo conservatore
Noi dobbiamo cogliere la sfida dimostrare non soltanto negando che stiamo polo conservatore ma mettendosi alla testa di una nuova fase di avanzamento democratico nel Paese
Che se altri sono senza base popolare con un consenso elitario prevalentemente fatto nei circoli e nei e nei salotti bene delle varie città ebbene noi siamo ancora una volta perché il popolo conti e non perché il popolo venga dove governato da chi non ha il consenso popolare
Grazie a Francesco D'Onofrio come vedete le proposte e la inventiva democristiana e forte
Dato un importante contributo sono punti sui quali si rifletterà nelle prossime settimane la parola a Giovanni Moro che voglio qui ringraziare per la sua presenza e per le battaglie che fa per i diritti
Diciamo civili e per anche alcune e questioni che ha sollevato nel dibattito politico Aliano con grande impegno e con grande dignità
Sentiamo adesso il suo intervento poiché e la duramente sulla base del tempo abbiamo a disposizione darò la parola alla platea per rapide e domande e non per altri interventi sentiremo ancora che cosa vorrà replicare il professore Elia e la conclusione assi Biondi grazie
Prego
Grazie Presidente ringrazio di questo invito io come credo molti sappiano non sono un esperto di problemi di parti tutta la mia vita politica e spesa per cercare di capire come non si fa un partito sono un senza partito dirigo un movimento che si chiama Movimento federativo democratico che è un libero movimento di cittadini
Senza tessere senza principi di appartenenza che ha scelto
Come dire strategicamente di
Costruire una dimensione della democrazia che si svolga fuori
Del sistema politico e istituzionale del nostro Paese non come una alternativa a questo sistema ma come una indispensabile integrazione delle funzioni e dei poteri necessari che all'interno del sistema politico istituzionale si svolgono quindi fatale che la mia le mie riflessioni saranno un po'Esterne a i temi della discussione come si sono svolti fino a questo momento proprio per la mancanza di competenza
Che io in materia permettetemi innanzitutto di dire qualcosa sulle origini di questa crisi del rapporto tra partiti e cittadini sarebbe un errore penso
Affermare o pensare che questa crisi è dovuta a deviazioni nel modo di essere dei partiti io credo che vada detto con molta serenità appunto credo di poterlo dire per la mia fortunata posizione
Esterna al mondo dei partiti che questa crisi è dovuta in modo solo apparentemente paradossale al successo
Che i partiti hanno avuto nella storia della democrazia
Italiana nel produrre nel promuovere nell'essere protagonisti di quel grande processo di liberazione da condizioni di marginalità
Di disagio di da quegli squilibri che ha che caratterizzavano la vita del nostro Paese e che investivano la grande maggioranza della popolazione nel nostro Paese
La diffusione di una inimmaginabile quantità di beni di opportunità di informazioni
Per la maggioranza delle persone nel nostro Paese in un arco di tempo relativamente Breve
è sicuramente un successo dei partiti avvenuto grazie ai partiti e non malgrado ai i partiti
Ma proprio grazie a questo grande processo di liberazione o a questa rivoluzione democratica
Emerso nel nostro Paese è un modo di essere dei cittadini
Che è entrato in qualche modo in contraddizione con il modo di essere dei partiti abbiamo infatti in questo Paese per merito dei partiti e non malgrado i partiti un tipo di cittadino infinitamente
Più ricco più libero più informato più autonomo che nel passato più autonomo dalle centrali ufficiali da ogni centrale ufficiale da quelle istituzionali da quelle partiti che da quelle accademiche da quelle stesse dell'informazione checché se ne dica questo tipo di cittadino non è più un cittadino che debba essere liberato dallo Stato ho educato da uno stato animato dai partiti o educato dai partiti è un tipo di cittadino che ha imparato
Nel bene e nel male a produrre da sé il proprio mondo di valori e il proprio mondo materiale
Che questo sia avvenuto grazie ai partiti e non loro malgrado non è solo un titolo di merito per i partiti ma è anche l'indice del loro problema è come se
Il principio però la filosofia di base sulla quale si sono fondati partiti fino a questo momento
L'idea della elezione l'idea della associazione l'idea che viene dalla rivoluzione francese
Del club in questo consenso non c'è nessuna differenza che che si facciano polemiche su questi temi dei club
Eccetera è una filosofia che è entrata in contraddizione con un tipo di cittadino che tende sempre di più
Ad avere un'identità legata al fatto di esistere in un determinato territorio in una certa condizione e non in base a un sistema di coordinate di tipo ideale o di tipo ideologico
Di qui una crisi di consenso profonda radicale forse più forte di quanto non si percepisca leggendo i giornali o a stando dentro il dibattito politico che è legata alla difficoltà o alla mancata volontà da parte dei partiti di prendere sul serio questa novità e di riconoscere finalmente al cittadino in quanto tale non in quanto tesserato non in quanto legato per la vita a un particolare visione del mondo la dignità lo Statuto di padrone di casa della Repubblica con tutti i diritti doveri e le responsabilità che questo Statuto comporta
Credo che molto più che nei fenomeni di corruzione e di concussione che io metterei volentieri sotto il titolo della questione penale c'è una questione morale
Che riguarda questo misconoscimento della effettiva concreta e quotidiana sovranità del cittadino nel nostro Paese da parte dei partiti quando si parla del clientelismo della pervasività del clientelismo si dovrebbe badare al presupposto su cui il clientelismo si fonda cioè l'idea che il cittadino sia un minorenne
Un suddito
Un ospite di partiti di istituzioni di amministrazioni di categorie professionali
E io devo dire sotto questo aspetto di essere abbastanza preoccupato per i segnali che ancora oggi malgrado i tanti avvertimenti che questo Paese ha mandato negli ultimi dieci quindici o venti anni in merito ci sia una difficoltà a superare questo questa chiusura nei confronti di un nuovo modo di essere dei cittadini che non crea minori problemi ne crea maggiori per il governo del Paese ma non si può cambiare penso per esempio al contenuto di certe misure fiscali che sono state prese dal governo al modo
In cui sono state attuate al contenuto palesemente iniquo di certe misure e al modo
Chiaramente punitivo nei confronti dei cittadini con cui sono state attuate penso a la filosofia e alle modalità di attuazione della legge delega in materia di stato sociale in cui si riforma profondamente l'assetto dello Stato sociale ricordiamoci che in Italia lo Stato sociale un pezzo della storia della democrazia non è un accessorio e non si riconosce ai cittadini la facoltà di dire qualche cosa sul funzionamento della pubblica amministrazione e del sistema dei servizi pubblici e sociali solo nella parte sulla sanità io credo anche per merito di una esperienza
Come quella del Tribunale per i diritti del malato che ne abbiamo promosso negli ultimi anni si stabilisce che i cittadini hanno la facoltà di giudicare di valutare di controllare l'efficienza dei servizi la professionalità degli operatori che operano in quei servizi ma per il resto si prevede di stabilire nuove tasse che poi le mettano i comuni o le metta lo Stato non fa una grande differenza
Ma non si dice in che modo potranno essere controllati il modo in cui questi soldi vengono vengono utilizzati così come mi preoccupa quella frase che è molto di moda negli ultime settimane di cui io forse capisco il senso quello più genuino
E cioè che non bisogna parlare male dei partiti perché fuori dei partiti c'è la barbarie
E cioè cioè corporativismo localismo poteri occulti poteri forti leghismo etc
E non ci si accorge della ironia che c'è in questa frase come sei fuori dei partiti non ci fossero prima di tutto innanzitutto i cittadini che non sono più e non saranno mai più una un tutto unico con i partiti una unità organica con i partiti
Io credo che in merito alle leggi di alle proposte di legge o le idee sulla riforma dei partiti del loro finanziamento della loro organizzazione ci sia una certa ambiguità in questo momento nel dibattito politico in Italia mi sembra che non si sia stabilito una non si sia presa una decisione su una questione di fondo e cioè se i partiti debbano essere considerati delle libere associazioni organizzazioni di cittadini che operano nella società e hanno possono avere una funzione temporanea nel istituzioni statuali oppure se siano pezzi dello Stato
Questa mi pare un nodo che deve essere sciolto che anche negli interventi che ho ascoltato questa mattina non veniva sciolto pure veniva sciolto in modi differenti credo che i partiti abbiano l'onere di prendere questa decisione fondamentale circa la propria identità se se la vogliono cavare
Comunque sapendo che non si può più a vere contemporaneamente la libertà l'autonomia di una organizzazione privata
E nello stesso tempo pretendere l'ha mai vista di una istituzione dello Stato questo non è più possibile
Spero che
Voi ne siate consapevoli perché credo che molto dipenda anche dalle determinazioni del vostro partito prenderà ho sentito molto parlare questa mattina di elezioni primarie altre forme di coinvolgimento dei cittadini
Nella vita dei partiti
Io vorrei solo citare visto che questo tema è stato sollevato la esperienza che il Movimento federativo democratico di recente sta conducendo sta conducendo in queste settimane
Che è frutto di una decisione presa tre anni fa di formare i propri organi dirigenti di livello regionale e nazionale attraverso appunto un sistema di elezioni primarie che siano aperte non ai tesserati che il nostro movimento nona e non vuole avere
Ma che siano aperti a tutti i cittadini residenti nel territorio italiano che siano che abbiano sedici anni italiani o stranieri che siano e che siano interessati a sostenere una politica di tutela dei diritti dei cittadini nei confronti di tutti i poteri costituiti a tutti i cittadini che condividono questa strategia
Riconosciuto il diritto di eleggere i propri rappresentanti nel territorio o di candidarsi a rappresentare i cittadini di un territorio nei congressi regionali permanenti
Del movimento questo ha portato alla costituzione di circa trecentocinquanta distretti alla raccolta che è in corso di circa noi stimiamo quattro mila candidati alla elezione di qualcosa come due mila cinquecento persone nel in questi congressi regionali permanenti del movimento posso dire soltanto per quanto riguarda ciò che è stato già fatto che queste elezioni primarie si sono tenute per ora in Abruzzo e in Molise sono in corso le operazioni in tutte le altre regioni inabili in Molise per eleggere
Per scegliere tra settantacinque candidati trentacinque mi pare
Rappresentanti i membri del Congresso regionale permanente di quella regione sono andati a votare quattro mila seicento circa cittadini cioè l'uno virgola quattro per cento della popolazione residente in quella regione
E in Abruzzo per eleggere un congresso di cento quindici mi pare rappresentanti su centosettanta candidati sono andate a votare circa ventiquattro mila cinquecento cittadini cioè circa l'uno virgola nove per cento della intera popolazione residente io credo che questa sia insieme una buona notizia
E anche una cattiva notizia per voi una buona notizia nel senso che un meccanismo come questo di cui tutti parlano da anni si può fare non è che ci vuole molto che assicura non ci voglio nemmeno ingenti somme di denaro una cattiva notizia perché certamente la gente che si è candidata ok a votato ok o che voterà per questi rappresentanti dei cittadini
Che creeranno questa autorità civica nella dimensione regionale Esterna al sistema politico istituzionale che fungerà da interlocutore permanente dei poteri costituiti in ordine alla tutela dei diritti dei cittadini
è gente che in gran parte è scappata
Dalla politica dei partiti o che partecipa a questo tipo
Di
Espressione della vita democratica con l'idea di sostenere una politica fatta di concretezza
Di senso della realtà di capacità di trovare le soluzioni possibili ai problemi che il cittadino comune vive nel nostro Paese
E a una politica fatta di un effettivo riconoscimento al cittadino in quanto tale al di là di tutte le sue particolari condizioni del della responsabilità e dei poteri di contribuire alla tutela dei propri diritti da questo punto di vista credo che si possa dire che questi primi risultati di queste elezioni primarie sono una dimostrazione che non è in crisi la politica
Non c'è una diffusa affezione dei cittadini per la politica ma c'è una terribile crisi di questo genere di politica che i partiti hanno incarnato fino a questo momento
Che dire per finire per concludere io non credo che il problema siano i partiti o la riforma dei partiti io credo che il problema siano i cittadini in questo Paese
E cioè il problema sia di sciogliere il nodo
Se i cittadini al di là di quando eleggono i propri parlamentari o i propri consiglieri comunali o regionali
Abbiano anche nella vita quotidiana della democrazia una effettiva sovranità che si Possa distinguere
E misurare in fatti concreti visibili che incidono sul modo di essere concreto e quotidiano della democrazia questo è il punto mi sembra che i partiti devono chiarirsi
E per chiarirlo io credo devono riuscire a superare quell'atteggiamento di chiusura o quella sistema di funzionamento tutto autoreferenziale o ancora quella idea di a vere
Ancora nonostante tutto un monopolio sulla dimensione della politica
Ed devono farlo credo essendo consapevole che sono di fronte a un bivio
Il video non è tra ritornare alle condizioni favorevoli del passato oppure avere dei problemi
Il bivio è tra riconoscere in modo operativo la fine di questo monopolio dei partiti sulla politica oppure subire quel processo che è in corso e che si concluderà tra poco se non succede niente
Che mai chiamammo qualche tempo fa un ottantanove occidentale contro il sistema dei partiti cioè un processo di rapida e definitiva delegittimazione
Delle classi dirigenti di questo politica di questo Paese tutte quante nessuna nessuna esclusa non c'è quindi possibilità di un ritorno al passato
E non c'è possibilità per definizione di risolvere questo genere di problemi con una procedura da autoriforma perché per definizione se il problema è non l'affetto dei partiti
Ma lo statuto costituzionale del cittadino in questa Repubblica questo problema non può essere risolto per definizione
Solo con un processo di autoriforma e vorrei chiudere con due proposte che sono credo alla portata di tutti non di riforma dei partiti che non mi compete a due proposte di superamento di questa condizione di autoreferenzialità che sono possibili non sono grandi rivoluzioni
La prima riguarda l'elezione diretta del sindaco
Non in modo generico ma con la possibilità che è contenuta ad esempio nella legge regionale approvata in Sicilia che il sindaco sia non solo votato dai cittadini assieme a una lista ma sì anche scelto con il concorso attivo dei cittadini non soltanto con il loro voto ma anche con il loro concorso
Credo che il sistema elettorale di cui pure si discute per la elezione dei consigli comunali sia molto meno importante di questo punto creare la possibilità almeno la possibilità non la necessità che il Sindaco sia un punto di riferimento che non è selezionato scelto sempre e comunque soltanto dai partiti ma che può essere in certe condizioni scelto sostenuto portato avanti anche da cittadini che non concorrano alla elezione dei consigli comunali un sindaco che avrebbe quindi come punto di riferimento non solo i partiti e il consiglio comunale ma avrebbe come una altro punto di riferimento non alternativo si intende
Il mondo della cittadinanza e permettetemi di dire
Sottolineando che la discussione che c'è in questo momento in Parlamento su questo tema rischia di portare a un errore per ragioni comprensibili per timore per Paure
Per voglia di Geometria ma sta portando a un errore che si pagherà fatemi dire che l'unico modo in questa situazione
Per coinvolgere quel mondo della cittadinanza attiva che sia cattolico non cattolico socialista laico ex comunista oppure libero come come siamo noi l'unico modo per coinvolgere questo mondo nella vita dei partiti e delle amministrazioni Air riconoscere la possibilità che organizzazioni dei cittadini e non solo partiti senza dover per forza a presentare una lista per il consiglio comunale quindi senza togliere il mestiere ai partiti possano concorrere alla selezione alla scelta e al sostegno di un candidato sindaco
Il secondo punto io credo che una riforma che si potrebbe fare
Anche senza chiamarla riforma costituzionale o senza cambiare la Costituzione sarebbe quella di riconoscere ai cittadini e alle organizzazioni dei cittadini il ruolo di arbitri
Attivi nella organizzazione e negli schermi nel funzionamento del lavoro e degli scambi professionali nella pubblica amministrazione e nel sistema dei servizi pubblici e sociali non è più possibile che nella pubblica amministrazione si lavori senza qualcuno che giudichi dall'esterno
Chi lavora bene e chi lavora male non è più possibile che il sistema dei servizi pubblici e sociali sia organizzato in un modo che produce sprechi
Sprechi di risorse finanziarie umane tecniche senza che sia riconosciuto operativamente ai cittadini il diritto la facoltà e il potere e la responsabilità di fare un controllo costante quotidiano una verifica sulla qualità di questi servizi ad indicare le modalità che devono presiedere al loro funzionamento questa è una cosa che si può fare e sarebbe importantissima per assicurare alla democrazia italiana quel consenso attivo dei cittadini che è necessario se vogliamo governare questo Paese non è una cosa facoltativa come qualcuno sembra pensare perché senza il consenso attivo dei cittadini non si mettono le discariche non si chiudono gli ospedali non si pagano le tasse e non si fanno un sacco di altre cose che sono importanti se vogliamo che questo Paese stia in piedi
Io mi auguro che anche da questa manifestazione possano venire elementi in questa direzione
Vi ringrazio per l'attenzione
Grazie a Giovanni Moro il suo intervento ha rappresentato una sorta di termine di paragone
Proprio perché fatto in qualche maniera dall'esterno per dei partiti è per il nostro partito
Devo dire che che non so se noi riusciremo a imboccare la strada che lui auspica per l'elezione diretta del sindaco
La priorità che come partito stiamo dando e naturalmente la elezione diretta del sindaco ma le difficoltà sono notevoli in Parlamento per gli accordi che devono intervenire fra i vari gruppi a determinare quel famoso doppio voto su quale pure una gran parte della democrazia cristiana si era pronunciato
Però le indicazioni che sono venute da Giovanni Moro sono molto interessanti importanti vorrei ricordare che c'è già una opportunità come la legge sulla trasparenza amministrativa duecentoquarantadue che potrebbe consentire importanti passi in avanti sul problema della appunto controllo e della possibilità di rendere la nostra amministrazione più efficiente adesso anche in virtù del fatto che ci sono
Tavole multe su questo
Voglio dire sedie vuote su questo tavolo perché alcuni non sono venuti vorrei chiedere ecco darei una ventina di minuti a disposizione dell'Assemblea ecco anche trenta per interventi che dovrebbero però essere rapidissimi c'è qualcuno che vuol prendere la parola
Porre delle domande dei quesiti chiedere chiarimenti
Prego
Ecco gli assegnerà i tre o quattro minuti ciascuno dado dovrebbe venire qui per cortesia perché altrimenti non la sentiamo
Ecco ora ecco no no guardi ecco c'è la gentile signorina che porta il microfono sì grazie mi sento risentano sì sì io vorrei fare semplicemente qualche domanda relativa
Ove
E cioè agire delle della sindaci autorizzare Autonomie locali
Non è non non siamo in argomento comunque la faccia
Ecco siccome dottor Moreau ha sollevato alcune questioni relative al controllo delle appunto delle pubbliche amministrazioni
I cittadini in una vera democrazia dovrebbero essere un pochino gli arbitri del bene dello meno bene quella appunto sapere se nella cento quarantadue ci sono delle disposizioni perché i sindaci si era responsabile delle opere che fanno anche quando non le fanno del tutto regolari questo mi capita d'avere esperienze in questo senso ecco allora faccio questa domanda
Va bene
La centoquarantadue prevede anche questa questa salvaguarda da parte dei cittadini
Perché l'amministrazione funzioni bene grazie grazie
E io vorrei pregare però di attenerci all'argomento la questione della centoquarantadue credo che sia stata già discussa io ho fatto riferimento ad un'altra legge che adducendo quarantadue
Che è legata alla cosiddetta trasparenza amministrativa comunque indubbiamente
E su questo tema c'è un controllo di carattere amministrativo un controllo di ordine politico il controllo anche piuttosto puntuale in questo momento e speriamo che rimanga tale
Della magistratura quindi non è che manchino deforme
E poi è stato e poi Satta ecco la cosa che giustamente rileva lega e che nella legge è prevista anche la possibilità e alcune regioni hanno fatto ma dovrebbe essere con lamentati in maniera diverso dobbiamo credo riprendono anche in Parlamento
Questo discorso il difensore civico che una delle forme più avanzate e moderne
Anche se devo dire gli affetti
Non sono stati granché esaltanti laddove è stato istituito in alcune regioni il difensore civico ma credo che dovremo tornare perché è un tipo di chiamiamolo magistrato civico che in altri Paesi
D'Europa avuto grande successo e che il sistema amministrativo italiano alle riforme
Alle quali noi siamo legate di un certo tipo di organizzazione giuridica non acconsentì di successo ma dovremmo ritornare su questo argomento comunque io vorrei pregare coloro che intendono intervenire di attenersi al tema della tavola rotonda che come è noto è legata al problema dalla formulazione giuridica da dare ecco in applicazione dell'articolo quarantanove della Costituzione prego
Per quanto riguarda il difensore civico avvicina per cortesia per quanto riguarda il difensore civico potrebbe essere letto
Primo punto credo che il suo diciamo avvicinerebbe alla proposta di Moro volevo domandare al senatore D'Onofrio
Va bene che si possono dare l'adesione al partito attraverso l'anagrafe va bene anche che sia il Comune che indica le lezioni per per rinnovare i dirigenti interni della sezione o per leggere i delegati al congresso ma chi vota poi si fa come sempre che si fa un'assemblea per discutere e dopo sette giorni si vota
E quindi tutti vanno a votare quindi ritorna il partito delle tessere ci pure gratuite oppure votano i NAS quelle che sono presenti in Assemblea
E che esprimono le loro idee e sui quali si può dare un giudizio
Bene grazie no momento no no alla annotate poi darò la parola per qualche minuto anche a a coloro che sono stati interpellati c'è altre in prego signora link ecco
Grazie mi riferivo sempre due alzatori D'Onofrio effettivamente l'applicazione pratica
Credo alcune difficoltà cioè d'accordo iscrizione gratuita e garantita e pubblica
Nelle all'insegna del della trasparenza la soluzione ottimale però l'attuazione pratica a parte chi mi ha preceduto che era già in mente come domanda l'avevo già in mente
Ne vedo alcune difficoltà secondo c'è un momento di transizione difficile quindi i tempi stringono bisogna operare subito in questo momento di transizione come come operare perché da domani sicuramente questo questo bel Progetto questa bella proposta che è stata avanzata qua non la vedo realizzata ci vogliono tempi forse un po'troppo lunghi quindi in questa settimana si è parlato tanto
Di cambiamento di azzeramento delle tessere si è parlato tanto
Di cambiare di dare un segnale per il cambiamento
Come come operare in questa fase di transizione
Che la fondamentale perché la fase in cui bisogna esentare dei segnali precisi alla gente dei segnali che si va nella via del del rinnovamento
Che si va nell'aria della del cambiamento e che si dobbiamo dare assolutamente ridare fiducia fiducia alla gente nella nelle istituzioni e nei partiti questo mi sembra che sia fondamentale
Grazie signora
Per cui prego
Errani esperienza dentro la Democrazia cristiana vicina vicino al microfono davanti che è un problema di azzeramento di Tesser ne ordini riforme diciamo come di cambiamento è un problema a mi avvisava
Di formazione e disse finito il servizio di rendersi conto che quando assieme alla Democrazia cristiana e Fidene sono ed esclusivamente soprattutto a servire ad altri enti i nostri fratelli perché se noi siamo democratici cristiani noi siamo a perché sì speriamo con le partite ai principi segnati dalla chimica e quindi siamo cristiani
Ed abbiamo operare in questa senza il fatto che poi si sia la teste rasate sperabile Hackett alle teste né quelle pagate negli altri tutta questa è un discorso che si può superare e poi perché togliere la estera ai democratici Christian cioè la teste resti può fare rinnovare si può fare pare tesseramento ha però può anche non essere una condizione sine qua non ne terre
Che è questa tesseramento sia i siamo protagonista nella formazione della direzione del partito dal a tutti i livelli cioè io tesserata e sono attese anche perché ci creda perché sono al servizio di questi vera però naturalmente non è necessario che questo significa che io possa avere a trecento attese né che farne eleggere segretario di sezione
Ed è è una questione di formazione e direi quasi cinica
La ringrazio
Indietro signora sì c'è prima
Quel signore con quella bella cravatta bianca con lo stemma sopra della DC premi questo è un orgoglio che dobbiamo cioè non ti ringrazio il
E l'ha dipinta a mio figlio nel senso che c'è il filone buoni grazie per l'apprezzamento poi bello anche il bianco guarda sì ha già attualmente Cicero pro domo sua
Dunque siamo perfettamente d'accordo siamo perfettamente d'accordo che bisogna metterci nelle condizioni di portare ai massimi livelli del potere politico le persone più adatte anche come capacità oltre che Rubens
Quindi ci si impegna scegliamo un candidato lo coltiviamo noi tiro mai abbiamo i capelli bianchi lo coltiviamo lo portiamo su riusciamo di un porlo diventa talmente bravo che il partito lo promuove
E lo so al ministro
A quel punto cosa succede che scatta l'incompatibilità
E se i governi cadono in Italia ne sono caduti parecchio noi che ci siamo impegnati rimaniamo senza ministero e il senso del candidato della circoscrizione e del tutto giusto questo non è una violenza anche fatta contro di noi contro molti sforzi
è vero che chi propone non dovrebbe disporre sia che c'è un'incompatibilità di fondo ma qualcosa bisogna pure
Bisogna pur realizzare una sospensione un reintegro ciò che creerebbe un caos ma mi sembra un'accusa ingiusta grazie
Grazie
Prego
Da tempo ma detto sulla condizione di status Spitz di diritto privato dei partiti
Nella storia d'Italia ma abbiamo precedentemente Mark l'esperienza di partito pubblico del Partito nazionale fascista erano altri tempi di altre condizioni però vorrei esprime reputo quante su questo
Secondo quali esperienze in Europa dato che ormai ci dobbiamo considerare europei ci sono negli altri Paesi i partiti a regime pubblico o privato per in questo in questo sono ignorante grazie
Grazie
La io credo che in tutta la tavola rotonda e non alle quali ho partecipato da spettatore e non solo in questa nella quale proprio l'argomento e specifico
Si sia parlato di questo problema però credo che si sia fatto proprio in maniera all'interno di uno schema esclusivamente giuridico cioè scendendo i due piani da un lato c'è
Un processo politico dall'altro cioè questo gli hanno giuridico
Credo che perlomeno questa è stata la mia sensazione la mia opinione cioè noi facciamo politica continuiamo a fare politica e poi ci sono coloro i quali stanno studiando questi problemi questi argomenti e quindi poi renderanno pubblici Dior renderanno noti credo che ci sia questo rischio di
Di questi compartimenti stagno quindi
Un po'che la gente poi non riesca a capire non riesca a comprendere o perlomeno sia tagliata fuori da questo processo e poi volevo dire
Il se non ho capito male Sturzo comprendeva diceva che il Partito popolare lo vedevo un po'come partito un po'come movimento
Allora la democrazia cristiana se riuscisse a ritornare alle origini cioè se facesse il percorso inverso che ha fatto il PDS cioè loro hanno rinnegato la loro origine noi invece dovremmo ritornare un po'alle origini e allora la domanda
Non credete voi che non è soltanto un problema esclusivamente giuridico
Ma è un problema ti comportamenti un problema assolutamente politico nel quale tutti tutti siamo coinvolti e tutti dobbiamo determinare poi evidentemente bisogna discutere bisogna dettare delle soluzioni concrete ma se si questo sì riduce apre un discorso e di una stanza dove c'è scritto Sala per le riunioni e giuridiche
Staccato Repetto dai comportamenti e dalle gioie dalle emozioni dalle sensazione sono proprio quella del popolo quel politica e credo che poi alla fine non si firmi colleghi più a quelle che sono a quelli che sono i processi vivi i processi e quotidiani di ogni giorno grazie
Io la ringrazio perché lei ha posto un problema
Serio direi centrale
Vorrei dire però ecco che e e le questioni almeno nella meditazione che stiamo facendo all'interno del partito non solo assolutamente scollegati io non so se lei ieri ha partecipato alla tavola rotonda che peraltro vede alcuni qui presenti ma che hanno partecipato anche alla precedente dove proprio il tema che lei ha posto è stato affrontato c'è la questione politica
Della partito dei partiti e del partito la Democrazia Cristiana
Dove emerso proprio questo aspetto che una Rifondazione osiamo rinnovamento o un cambiamento
La terminologia la possiamo utilizzare secondo che gradita ecco del partito e dei partiti e della democrazia cristiana passa per una riconsiderazione culturale
Che tenga conto in modo profondo di che cosa è il partito nella società dei grandi mutamenti in della non fissazione in classi in gruppi della grande mobilità sociale della frammentazione della comunicazione abbiamo esaminato questi aspetti e e direi abbiamo per dir così cominciato ad avviare le premesse per se giochiamo a queste conclusioni della necessità ormai di dare un assetto giuridico ai partiti e perché
Peraltro giungiamo a questo come Bellotto dopo circa cinquant'anni perché ci si è resi conto che non può essere soltanto affidato alle prassi
Non può essere soltanto affidato ai comportamenti ma è necessario anche creare una sorta di vincolatività di norme
Che ecco perché ogni tanto fatto delle battute che esistano ma che nei comportamenti di fatto del partito non sono più praticamente applicate
Perché noi ci troviamo a oggi di fronte ad un blocco che è determinato dai poteri che si sono costituiti all'interno dei partiti che sono i poteri delle correnti che si contro bilanciano e sostituiscono alle regole dei partiti
Le loro contrattazioni bloccando la vita ai partiti e determinando per processi di sclerosi che oggi dobbiamo affrontare
Portare sul piano giuridico dalla regolamentazione dei partiti
Di tutti i partiti anche del nostro significa costringere in certo senso i partiti anche a rimettere in movimento quella fluidità che è venuta meno io faccio un esempio
Quanti congressi della democrazia cristiana sono stati fatti negli ultimi quindici anni con il tesseramento in corso come dovrebbe essere
Di solito si cerca una data
è ridicolo e assurdo precedenti di treni quattro anni tre anni due anni
Perché questo è il punto di equilibrio che le correnti fra di loro riescono a raggiungere praticamente sovvertendo quella che dovrebbe essere una regola
Legata al dinamismo dei partiti quindi ecco il perché si è posto questo problema e siccome nel nostro partito malgrado queste fissità questi blocchi abbiamo ancora una forza ideale
è una direi una carica che si manifesta
Ecco Lori questo problema lo abbiamo sentito affrontato e direi anche malgrado la fissità anche ma diciamo malgrado queste realtà bloccanti abbiamo
Come partito messo in movimento
Dei ragionamenti e delle riflessioni che ci stanno portando a queste conclusioni è il problema che ha trattato e che poi concluderà appunto collega che ha trattato nella parte iniziale
L'amico leopoldo Elia è frutto di una lunga maturazione che è stato avviato almeno da alcuni anni all'interno del partito che ha avuto un suo punto di riflessione nella Conferenza di Assago ma anche in Consiglio nazionale adesso vorremmo anche col vostro
Contributo arrivare alla conclusione ma direi che la parte giuridica è strettamente collegata con la riflessione culturale politica perché indubbiamente un partito e tutto e anche esistenzialista ecco lo dico una parola
Prego
è evidente adesso però ecco io devo cominciare Pierre quello che ho detto e tutto il mio intervento quindi non intervengo più adesso però devo cominciare a stringere perché poi devono intervenire prego signori vorrei fare due domande al professore Elia
Volevo chiedere innanzitutto ha parlato prima di equilibri attrae l'intervento e legislativa e l'autonomia statutaria dei partiti
Voleva sapere dove collocherebbe il limite dell'intervento regista attiva o quantomeno vista la difficoltà anche di di sterminare tra i due ambiti
Che cosa non si sottrarrebbe mai l'autonomia statutaria e che cosa invece eviterebbe essenziale disciplinare per legge anti
Va inoltre chiede di un aggiornamento una precisazione
La legge tedesca del mille novecentosessantasette perlomeno nella sua prima formulazione per quanto mi risulti non disciplinava il tema della presentazione delle candidature alle pubbliche lezioni o meglio rinviava la legge elettorale del cinquantasei che aveva già previsto il voto segreto lo scrutinio segreto quindi si limitava riprenderà legge elettorale
Volevo sapere se c'era stato un aggiornamento in questo senso quindi sei successive revisioni della legge erano state previste normative diverse per disciplinare questo particolare aspetto che sembra essere peraltro uno dei più controversi grazie
Grazie anche perché la domanda è particolarmente pertinente
Prego
E poi dopo lei poi
Io vorrei porre la domanda al a Giovanni Moro ed eventualmente anche al senatore Elia
Io sono un iscritto al partito francamente vedo con fatica azzeramento delle tessere
Sono convinto che
Bisognerà modificare qualcosa ma forse più negli uomini che non nello statuto della DC
Per quello che riguarda la domanda da porre al dottor Moreau volevo dire questo
Ha parlato il dottor Moreau nella parte finale del suo intervento della possibilità che cittadini al di fuori dei partiti possono proporre delle candidature per la elezione del sindaco della Giunta
Io ecco mi riesce difficile forse non ho capito vedere come sia possibile coagulare fra i cittadini in quanto tali così ha detto il dottor Moro quest'interesse verso la gestione della cosa pubblica
Prescindendo totalmente dei partiti
Considerando anche che in qualche maniera poiché i partiti
Messi fuori dalla porta ritornino dalla finestra perché sarà difficile che in questi gruppi di cittadini in quanto tali non figurano interessi politici dei vari partiti
Ecco vorrei sapere quindi la domanda precisa è questa come pensa l'onorevole Moro ed eventualmente la risposta potrebbe anche darsi alla il senatore Elia dalla
La competenza specifica come arrivare a questa coagulazione di interesse verso perché per noi cittadini
Iscritti o non al partito è importante poter dire la nostra senza essere condizionati da quelli che in qualche maniera escono fuori o vivono nei partiti grazie grazie
Prego
Io vorrei chiedere al dottor Moro in quale modo mette il microfono così ecco il quale no no no in posizione e e in quale modo lui con il suo movimento intende
Tutelare i diritti del cittadino cioè vorrei dire questo se più facile preoccuparsi di creare un altro movimento che poiché chiamiamolo come gli pare ma sempre un movimento tipo le varie leghe la Rete eccetera
Perché ci ha citato dei numeri quindi ci aveva fatto capire che c'è quel fervore di andare alla ricerca di proseliti eccetera quindi vorrei sapere se è più facile tutelare il diritto del cittadino militando in un partito però tipo il nostro per esempio di origine d'estrazione cattolica cristiana quindi umanitaria
Facendo delle proposte valide tipo quelle che fece a suo tempo Gerardo Bianco sul sull'assegno per le mogli che stanno a casa quindi per tutelare i valori della famiglia eccetera
O andare alla ricerca di proseliti fuori no per creare un altro movimento e in questo modo ci deve spiegare in quale con quali mezzi vuole tutelare
Il diritto del cittadino grazie
Grazie
Diciamo che ci sono sempre molti modi proprio il pluralismo delle posizioni che aiuta vorrei però pregare non tanto di chiedere chiarimenti su con quanto di tenersi un po'l'argomento che ho detto e la regolamentazione giuridica
Della vita dei partiti prego
Innanzitutto grazie all'onorevole Bianco che ha dato un ampio dibattito all'Assemblea poi subito la domanda per lei
Non c'è il pericolo che la democrazia possa diventare il Polo conservatore di fronte a cosiddetti poli che si dicono progressisti
Una domanda all'onorevole D'Onofrio
Ritiene lei che con la sua proposta si possa superare l'oligarchia delle correnti
è una domanda Moro
Ritiene che i partiti siano finiti giacché ha detto che ci può essere una ottantanove della partitocrazia
E che quindi quello che stiamo discutendo sull'autoriforma diciamo è un po'il de profundis dei partiti e che quindi bisogna attrezzarci proprio per un modo nuovo proprio per di sostanza e non per un'autoriforma grazie
Grazie anche per la modalità di intervento ecco io chiuderei con l'ultimo intervento non l'ho visto altre mani poi passo va be'allora ancora un altro altri due cioè stop basta grazie pre in estrema sintesi io ho personalmente delle perplessità in ordine ai progetti di intervento legislativo
In ordine ai partiti notato perché io ritenga che questo possa condurre a forme di controllo da parte dello Stato nei confronti di libere associazioni quanto invece perché temo che questo possa diventare il modo con il quale le forze politiche ricostruiscono una propria legittimazione perché voglio dire l'intervento legislativo poi può servire
Ad attribuire funzioni a rafforzare posizioni che oggi vediamo messe in difficoltà
O qualcosa di simile a quello che si è fatto in tempi recenti con i sindacati quando sia attribuito a certi sindacati talune funzioni e poi l'esperienza ci ha dimostrato che questo
Non è bastato a restituire un'anima o garantire un'anima a chi l'anima non c'era
Allora il quello che potrebbe forse essere questo l'oggetto della di atomi letteraria trovate del mio intervento
Lo scopo principale di un intervento di tipo legislativo potrebbe essere un obiettivo di garanzia cioè quello di consentire al socio del partito
La possibilità di vere di vedere garantite rispettate le norme che disciplinano la nostra vita interno però a me pare che su questo ci sia un gravissimo equivoco
Perché non è vero come forse lasciava intendere prima l'onorevole Bianco che le norme che attualmente disciplinano la vita della democrazia cristiana così come quelle che disciplinano la vita di tutti i partiti
Siano prassi o non abbiano la possibilità di essere portate di fronte ad un giudice voglio dire esiste
Il doveroso rispetto anche per le norme dello statuto allora io dico
Prima di immaginare un intervento legislativo sapendo perché questa è l'esperienza che tutti abbiamo che è così difficile per il socio avere giustizia dentro la Democrazia cristiana perché non si rimuovono con interventi semplici
Gli ostacoli che oggi esistono alla possibilità di ottenere
Giustizia mi riferisco alle clausole arbitrali che sono contenute negli istituti che di fatto impediscono oggi a chi chiede giustizia di avere giustizia e che si può fare due volte
Ripeto abrogando queste norme quindi consentendo al cittadino il socio che vede non tutelata la sua posizione di ricorrere immediatamente di fronte ad un magistrato oppure modificando la composizione dei collegi arbitrali
Credo che tutti voi abbiate esperienza anch'io ne ho avuta i collegi arbitrali sono uno dei fatti più scandalosi e vergognosi della democrazia cristiana questo problema semplice di giustizia che credo che possiate risolvere in tempi brevi
Grazie lei ha riproposto il quesito iniziale che poi ha portato al non regolare perché giuridicamente dunque scusi signora c'era un intervento sulla destra chi è Chiara alzato la mano a Lobo poi lei
Prego prego
Rapida la la ringrazio onorevole Bianco c'erano dei alzare in piedi grazie
Io credo che
Vi sia
Una correlazione profonda
Tra la necessità delle riforme istituzionali
E anche la visita di una riforma del partito
Quindi io escludo che i partiti possano o debbano essere abrogate non non è stata ancora intentata democrazia una formula diversa
Credo tuttavia che debbano essere riformati perché rispetto ad un partito
Congelato sulle posizioni di degradato cui arrivato e quando parlo del partito parlo un po'di tutti i partiti
Della democrazia cristiana in primo luogo che il partito che ha avuto nel Paese nel la maggiore fetta di responsabilità negli ultimi cinquant'anni
Parlo ovviamente della necessità di questa profonda riforma del partito quindi di cambiare il meccanismo del tesseramento per evitare che la democrazia il la vita del partito si appiattisca sulle istituzioni per evitare che le decisioni a tutti i livelli a cominciare dai livelli comunali provinciali regionali parlamentari
Sì riducano al alla decisione di poche persone in poche persone così diciamolo con franchezza e così come avvenuto con lei onorevole Bianco
Lei ministro della pubblica istruzione per un mese onorevole Bianco era stato salutato col massimo del compiacimento da parte del mondo della scuola dopo un mese abbiamo dovuto assistere alla cocente delusione vive per la defenestrato senza motivazioni
Queste cose io lo di vedico comprando e franchezza perché sono abituato nel mio partito onorevole Bianchi ogni tappa non tanto a farle una spioni naturopata essere obiettivo grazie sono abituato nel mio partito a farmi autocritica ho fatto diverse centinaia di chilometri per arrivare sin qui senza avere prebende particolare ma con il sacrificio personale dei miei amici quindi qualche parola ci consentono gli amici la dobbiamo dire perché il sindaco lo nel modo in cui si fa oggi non è più possibile io oltre vissuto questa esperienza di Sindaco lei lo sa
Per due anni e mezzo dopodiché sono andato via
Non è possibile fare il sindaco in questo modo con dentro regole che ci sono oggi secondo me è qui anche una proposta
Il sindaco dovrebbe essere eletto direttamente dal popolo compie nipote ieri per tre anni
Il Consiglio comunale deve avere deve conservare solamente un ruolo di programmazione e di controllo dopo i tre anni se il sindaco sbaglia
Il sindaco con la sua Giunta che si sarà scelta anche all'esterno del Consiglio Mou comunale
Sarà responsabile di fronte a tutti di fronte al partito di fronte al Paese bene questa è la proposta di gravame per quanto poi riguarda il partito di forse molto più lungo ma vedo che tutto questo tempo non ce l'ho proprio oppositori molti scontrarsi e circostanze a grazie allora l'ultima intervento li signora sulla sinistra
Quel signore lì
Ecco e abbiamo chiuso poi la parola
Adoro
Un paio venire ce una non le onde in un intervento ma vorrei fu solo fare una domanda in base ora tutte quelle cose creando sono stato esposto sia da Giampaolo D'Andrea che dall'amico D'Onofrio per quanto riguarda certamente il rinnovamento partito coautori fuori dal partito coloro a domande a cui sta Como attuava il Consiglio nazionale dalla Democrazia cristiana che è basato maggiormente la sua spartizione della corrente si stende nel nostro partito
Queste le vostre idee che avete esposto qui stamattina
C'è qua sicurezza dico quasi con sicurezza che in questo tipo di consiglio nazionale può possa possono passare questa proposta
Altre emerge dopo un sinceramente pervio
Perché esse con questo Consiglio nazionale
Queste nuove idee che sono venuto situata ad Andrea che ha dato uno
Non c'è una possibilità che passano auto all'ora ci sono da prendere altre iniziative all'interno di assemblee io sezionale provinciale o regionale
Dove nel quale potranno scegliere direttamente i i democristiani che da sembra hanno votato Democrazia Cristiana grazie grazie
Qui pare che un bagno popolare farebbe bene allora io ringrazio
Tutti coloro che sono intervenuti adesso darò la parola per quattro minuti perché sicuramente uno solo prenderà ero in più ora all'amico Francesco D'Onofrio
Certo le domande le domande sono cinque quindi venuti credo che possono essere cinque senza scandalo
Ma vorrei dire del ne parlavamo un attimo fa con D'Andrea lì l'idea di una disciplina legislativa che garantisca le cose che abbiamo detto stamattina
Io la collocherei sul piano delle ipotetiche grandi riforme di democratizzazione della nostra vita così come nel corso del ventesimo secolo siamo passati
Dal diritto di voto attribuito soltanto a pochi il diritto di voto Boy allargato poi diventato suffragio universale e questo ha modificato radicalmente la vita democratica del nostro Stato e anche da altri Stati
L'idea che la attraverso i partiti si concorre a governare le istituzioni la dobbiamo rendere la più diffusa possibile potevano farlo possono farle partiti da soli non c'è dubbio
La legge potevano esserci e non c'è dubbio il fatto che alla legge ci si possa orientare
Serve per le ragioni che ha detto prima Gerardo Bianco nel momento in cui la garanzia dei diritti cessa di essere rimessa all'associazione privata
E diventa almeno per la garanzia dei diritti e non per l'organizzazione interna diritto di tutti il salto di qualità è enorme
Noi arriviamo quaranta quarantacinque anni dopo l'esperienza democratica di questo secolo dopoguerra arriviamo sotto l'incalzare di una diffusa consapevolezza dei democratici cristiani ma ritengo anche di altri partiti che il modo con il quale oggi la vita e le partite organizzate vissuta
Concorre arrendere debole la prospettiva democratica del nostro Paese e quindi noi partiamo dal tre al dalla costellazione di come le cose sono oggi
Sapendo però che questa prospettiva oggi appare debole dopo che per i primi vent'anni del secondo dopoguerra c'è stata quella che Ingrao avrebbe definito l'evoluzione delle masse nella democrazia
Che i partiti popolare e la DC in primo luogo hanno concorso a realizzare chi vota come vota succede diciamo questo dipenderà dai singoli partiti io non penso mica una legge nazionale che dica come si votano i congressi se si vota male come alle elezioni politiche amministrative si può dar male e questo non è la legge che lo deve stabilire noi lo stiamo dividendo chi fa politica da chi fa diritto per la politica tutti quelli che sono intorno a questo tavolo con l'eccezione dell'amico Giovanni Moro che lo fa in altro modo
Siamo tutti impegnati contemporaneamente dell'agire politico nel riflettere quindi non non abbiamo diviso il modo in due
L'oligarchia delle correnti loro chi e come tale al di là delle correnti e certamente questo è una delle regole quale biancorossi possa concorrere a creare basi democratiche più larghe quindi a fare in modo che le correnti
Anziché essere tenuti insieme da vincoli prevalentemente legate alla con queste la gestione del potere vengano tenuti insieme da ideali comuni e che come tali io vorrei che rimangano io non sono per un partito senza correnti
Sono rammaricato se le correnti non sono luoghi di confronto e di dibattito politico programmatico non sono altro questo è
Mi sembra importante la domanda cosa si fa nel frattempo perché è ovvio che questa legge può venire mai se Parlamento non trovammo la maggioranza può darsi questa legge non sia
Accettata dalla DC in quanto tale e quindi mi rendo conto che c'è una questione della fase intermedia quindi non è una proposta per rinviare per dilazionare
Ma io credo che non al congresso nazionale prossimo dovremo andare
E ovviamente quando che sia che il Consiglio nazionale ne fisserà andante organizzazione svolgimento sarà un fatto utile opportuno dovremo andare contro questo
Messaggio di fondo
Non andiamo solo a rinnovare la classe dirigente di vertice del partito non andiamo solo a ridefinire gli ambiti di potere della ristretta quantità di politici che il governo del partito
Mi metto il numeretto tra questi perché come deputato non posso lamentare il fatto di essere tra i duecentosei deputati nazionale della DC
Ma noi dobbiamo andare a congresso con la consapevolezza che legge o non legge nazionale dobbiamo ripercorrere la democrazia dalla base del partito quello porre un congresso che aggiunga all'elezione dei delegati nazionali dopo aver concorso a rinnovare complessivamente la dirigenza locale del partito perché la mancata mancato rinnovamento locale una delle cause
Di fondo
Altre domande mi sembra che riguardavano questioni poste a Morobianco allega se non sbaglio si può rispondere diversamente io mi auguro che se questo dibattito serve a farci
Ed allora con un ultimo punto ASP
No no non sa non sono colpevole evidentemente è stato l'intelligente operatore
Stato l'intelligente opera questa non è l'operatore che ha retto molto levi misticamente rossa è venuto in mente lo già il venti per cento oltre il limite consentito
Io io ritengo che noi democristiani e non dobbiamo essere angosciati dalla questione progressisti al conservatori noi dobbiamo soltanto dimostrare nei fatti che il progresso anche in futuro molto difficilmente potrà camminare sulle gambe
Di chi per cinquant'anni ha invocato il progresso dell'Unione Sovietica e poi si è pentito
Per cinquant'anni ha invocato il progresso come nel Partito Socialista di chi avendo meno voti di noi vuole governare più di noi
Come chi i partiti laici essenziale per l'alleanza in luogo del progresso senza avere consenso popolare largo il progresso non può stare dalla parte di chi ha sbagliato nella storia il progresso deve rimanere dalla parte di chi ha avuto ragione in questa storia
Fare una perfetta conclusioni la parola
A Giovanni Moro
Naturalmente anche lui
Senza delimitare i minuti ma
Sì mi sono state poste mi sembra tre domande principali la prima sulla elezione dei sindaci come fanno i cittadini a eleggere sindaci al di là dei partiti qui mi pare che c'è una questione di principio è una questione di fatto anzi due questioni di fatto la prima questione di fatto che c'è una legge che è stata approvata in Sicilia che lo prevede quindi staremo a vedere se la cosa funziona o meno
Per il resto mi pare che ci sia una questione di principio che consiste in questo che si deve creare la possibilità di una apertura del sistema politico per quanto riguarda il concorso diretto dei cittadini e non sempre soltanto e comunque attraverso i partiti alla determinazione a di alcuni poli della vita istituzionale
Prendere possibile che un sindaco possa essere candidato non solo da chi obbligatoriamente deve presentare una lista per il consiglio comunale o comunque legarsi a una lista per il consiglio comunale ma a rendere possibile il fatto che le due cose siano distinte almeno in via di possibilità crea è una delle aperture
Che io penso che siano necessarie
Se poi i cittadini ci siano non ci siano questo lo staremo a vedere in linea di massima
Si raccoglie quello che si semina se si crede se si dà fiducia ai cittadini per quello che sono cioè soggetti adulti immaturi responsabili
Credo che potrebbero venire fuori delle cose di notevole importanza e comunque si creerebbe questa apertura che è indispensabile perché non potete non voi dico voi sistema dei partiti non potete continuare a dire che i partiti occupano lo Stato hanno troppo potere devono ridimensionare la loro presenza nelle istituzioni e nelle società e poi
Fare una riforma sulla elezione del sindaco per la quale poi il candidato Sindaco alla fine se lo scelgono i partiti se uno vuole sostenere un sindaco deve per forza sostenere anche una lista lo dico anche per ragioni di fatto appunto voi parlate tanto di organizzazioni di cittadini legate al mondo cattolico che dovrebbero contribuire di più alla vita politica ora io non mi intendo molto di organizzazioni del mondo cattolico dirigo movimento però che fatto dei cittadini di tutti i generi
E che ha scelto di non presentare liste di non andare nelle assemblee elettive di non prendere posizione di schieramento
Una organizzazione come la nostra e ce ne sono moltissime in questo Paese molte più di quanto non si immagini non potrebbe mai e non sosterrà mai un candidato sindaco che si è allegato a una lista se invece si grasse la possibilità perché queste organizzazioni concorressero non in alternativa ai partiti perché io penso che i sindaci vadano definiti come dire con un impatto attraverso un patto ma intesa tra cittadini e partiti che non impiegati assolutamente che non ci debba essere un legame tra un sindaco e una maggioranza se i partiti che concorrono a nelle elezioni amministrative hanno filo da tessere
Ma che si posa in questo modo sbloccare un meccanismo che in questo momento è bloccato pensare che organizzazioni dei cittadini nel vostro caso organizzazioni del mondo cattolico partecipino alle elezioni amministrative
Nel modo che viene immaginato con l'idea di legare l'elezione del sindaco direttamente alla elezione dei di una maggioranza va al voto per una lista credo che sia una illusione
Come tutelare i diritti dei cittadini domanda un po'laterale a questo dibattito io dico soltanto per la parte che può interessare questo
Questo dibattito che in questo Paese si pensa si litiga molto su chi deve decidere e qui il problema invece chi deve attuare le decisioni l'Italia è piena di ottime leggi nelle quali sono stabiliti i principi modalità operative eccetera che però poi si scopre nessuno attua anche le leggi citate dall'onorevole Bianco la legge duecentoquarantuno la legge la stessa legge delle Autonomie locali presupponevano una serie di prevedeva una serie di istituti di partecipazione popolare di tutela dei diritti oppure sanciva no un sistema di diritti tali che
Sa se funzionassero avremmo una grande arricchimento e la vita democratica il problema
E che se nel momento in cui devono essere attuate queste norme
Manca un soggetto dei soggetti che si assumano la responsabilità che è una responsabilità politica di attuare queste norme queste norme restano lettera morta
Voi potete fare mille leggi per dire che i dipendenti pubblici devono portare un cartellino di riconoscimento ma se non convincente i dipendenti pubblici che portare il cartellino di riconoscimento è un segno di più alta professionalità
E non una vergogna un pericolo o una cosa inutile non se li metterà nessuno e chi è allora che può convincere dipendenti pubblici faccio l'esempio più banale apportare i cartellini di riconoscimento
Potranno essere i partiti o amministrazioni che fanno un decreto che dica che dice si facciano e poi nessuno controlla che questo si faccia per questo dico che
Va riconosciuto ai cittadini in quanto tale come soggetti esterni al sistema è fuori anche degli enti degli interessi che possono essere in gioco nel sistema politico istituzionale o nella pubblica amministrazione il ruolo di monitori sulla qualità dei servizi e sulla tutela dei diritti dei cittadini questo è il lavoro che noi facciamo danni lo facciamo con un certi risultati direi comunque positivi ed è un lavoro che non possono fare i partiti secondo me non c'è non si scappa questo lavoro che spetta la responsabilità dei cittadini
Ultimo punto i partiti sono finiti cioè mi è stato chiesto la vostra discussione la nostra discussione qua è una discussione inutile io non ho detto che i partiti sono finiti io ho detto che i partiti sono a un bivio per come io la vedo
Da una parte c'è il rischio che arrivi e si compia questo ottantanove occidentale cioè questo processo di rapida e definitiva
Delegittimazione delle classi dirigenti del nostro Paese e dall'altro lato che ci sia una strada per rompere questa condizione di chiusura e di autoreferenzialità del sistema dei partiti e per riconoscere finalmente al cittadino comune frutto del meglio della vita democratica di questi quarant'anni lo statuto di padrone di casa della Repubblica nella vita quotidiana della democrazia non una volta ogni cinque anni
E allora su questa strada c'è la possibilità di ritrovare un ruolo dei partiti o ruolo di minore potere rispetto al passato su questo nessuno deve farsi illusioni ma un ruolo io credo di maggiore responsabilità l'alternativa ripeto
Non è che tutto torni come prima ma che veramente i partiti finiscano però non si dia poi la colpa a qualcun altro
Grazie
A Giovanni Moro la parola al senatore via
Brevissimamente prima di rispondere alle domande specifiche volevo dire che la democraticità interna e vista dalla legge tedesca
In primo luogo come mobilità cioè che i dirigenti siano sottoposti periodicamente quindi si fissano dei periodi per la presidenza ogni due anni
Per altri organismi quelli di giustizia interna quattro anni in modo che sia garantita la possibilità di questo ricambio in cui consiste soprattutto la possibilità di di una vita non oligarchica del partito per quello che riguarda le domande
Ecco debbo dire che indubbiamente mentre alcuni i termini massimi come questo credo che debbano essere fissati dalla legge come massimi lasciando poi agli statuti la possibilità di stabilire termini minori invece lascerei più spazio per rispondere alla domanda che mi è stata posta da una gentile interpellante lascerei più spazio
Alla composizione al modo della Compaq agli statuti per la composizione degli organi dirigenti per cui in Germania ci sono delle prescrizioni rigide non più di un quinto per esempio per i membri di diritto
Che potrebbe essere un ostacolo per quella composizione variegata a favore di una quota più elevata per gli eletti di cui si è discusso anche ad Assago
Non mi risulta che il rinvio
Della legge elettorale della legge tedesca sui partiti per le designazioni delle candidature
Che l'articolo dieci a sette così formulato molto importante la presentazione di candidati alle elezioni di corpi rappresentativi del popolo
Deve essere effettuata sulla base di votazioni a scrutinio segreto
Tale presentazione disciplinata dalla legge elettorale e dagli statuti di partito non mi risulta che la legge eletto due modifiche della legge elettorale è anche importante
Anche dopo l'unificazione abbiano toccato questo punto delle primarie hanno toccato piuttosto a favore del dei partiti minori in pratica del Partito liberale
Il metodo D'Hondt invece che dividere per uno per due per tre
Le cifre riportate dai vari
Dalle varie liste si è diviso con un metodo cosiddetto metodo are Niemeyer più vicino agli interessi dei partiti minori perché invece che per uno per due si divide per uno virgola ecco una una cifra intermedia più simile alle distinzioni alle prescrizioni della legge svedese che è la legge archetti Pati queste questione certo lo spazio che si può lasciare agli statuti ecco relativo e e alla al funzionamento della giustizia partitica bisogna questi questo problema dei collegi arbitrali dei collegi interni ai partiti si faccia una riflessione molto più approfondita
Talune motivazioni di provvedimenti anche di espulsione
Nell'ultimo periodo ecco danno luogo a notevoli dubbi e perplessità per cui è diciamo lo spazio da lasciare alla legge e quindi agli interventi della magistratura
Che sono anche temibili in taluni casi di eccessiva ingerenza nella vita dei partiti
Ma a un certo momento possono diventare l'estrema ratio se la giustizia interna di partito non funziona o funziona il modo arbitrario non ha non sufficientemente motivato in alcuni casi sembra quasi che taluni provvedimenti siano stati presi non per delle attività illecite compiute ma piuttosto per aver Leicester certe esternazioni o per certe dichiarazioni ai giornali che hanno un valore malgrado tutto infinitamente inferiore alla consistenza
Degli atti che sono stati confessati di fronte al giudice e anche al di fuori del giudice
Ecco e qui concludo tocco
Il problema che da Andrea ha chiamato in campo della questione morale certo noi dobbiamo questione morale che per certi aspetti è questione penale certo noi dobbiamo legiferare non avendo avendo di mira delle soluzioni che vadano al di là ecco anche di questo periodo così difficile così grave
Però ecco bisogna anche riconoscere che come l'urgenza referendaria spinge a una nuova legge sulla finanziamento pubblico dei partiti così anche quello che è accaduto è non è estraneo alla necessità di una riforma purtroppo purtroppo è è mancata diciamo
In una prassi diffusa che riconosceva
La non esclusività del finanziamento pubblico ma nemmeno la la la esclusi diciamo la sufficienza dei contributi privati
Dati secondo la legge al di fuori di ogni collegamento con operazioni con lavori pubblici con interventi di forniture di tipo particolare ecco è mancata
Nella opinione degli operatori e per lungo tempo nella stessa aria attività dei giudici è mancata la coscienza precisa
Di quello che deve essere il trasparente finanziamento
Pubblicò e il finanziamento attraverso contributi privati sganciati torno a ripetere da ogni inquinante connessione con operazioni gli enti pubblici di autorità pubbliche
Questo è necessario che dalla nuova legge risulti immobili particolarmente evidenti
Che il regime della trasparenza che abbiamo voluto affermare con la duecentoquarantuno ancora riguardi riguardi questa questa questo modo di contribuire ai partiti altrimenti altrimenti noi non daremo una risposta soddisfacente a quello che l'opinione pubblica ci chiede l'opinione pubblica ci chiede in questo momento soprattutto di realizzare un regime di pubblicità come regime di trasparenza se faremo questo
Forse riusciremo a migliorare la situazione nostra in questo periodo grazie
Io ringrazio Elia per queste puntualizzazioni ho promesso
Di non fare nessun intervento e la concussione affidata alla Miccoli che il quale però mi darà un minuto per precisare soltanto o un punto
è chiaro che una riforma dei partiti passa per una nuova consapevolezza di quello che il ruolo dei partiti nelle società contemporanee
Credo che e il primo sentimento del ruolo dei partiti e quello di prendere consapevolezza del suo stesso termine lo ha detto bene Giovanni Moro i partiti non possono fare tutto non possono coprire tutto lo spazio del sociale
La pretesa del passato
Di riassorbire all'interno della logica politiche partitiche il tutto
O attraverso le ideologia o anche attraverso le modalità di azione dei partiti cosiddetti partito pigliatutto hanno portato a conseguenze che sono state negative
Il partito la Democrazia Cristiana deve saper ricollocare il suo ruolo secondo la sua tradizione la sua ispirazione con la consapevolezza di un limite e se mi consentite anche con la consapevolezza della ripresa del massimo della virtù
Che e i politici devono avvenire e che è stata indicata da tutta la nostra filosofia da quella tomistica a quella potremmo dire più moderna liberaldemocratica la politica è una arte o una scienza chiamata la come volete che viene esercitata con Prudence questo è uno dei punti di raccordo e naturalmente questo collega la politica anche al ruolo delle classi dirigenti alla funzione delle classi dirigenti
Non aggiungo altro
Ma siccome dobbiamo passare anche dalle parole come si dice ai fatti io all'undici o che nella prossima settimana il gruppo parlamentare metterà
Come ho detto all'inizio appunto la questione che riguarda la legge il finanziamento pubblico dei partiti e anche la ripresa della legge sul governo sulla regolamentazione giuridica e concludo con delle parole che per caso io qui ho ho visto è stato regalato a professore Elia non a me perché evidentemente professore lì è professore lo essendo politici siamo degli analfabeti un bellissimo discorso
Sulla dignità dell'uomo di Giovanni Pico dalla Mirandola le parole finali di questo bellissimo discorso credo che possono essere utile a tutti noi sono quattro lire le leggo e perché è ormai necessario poi ci aggiungo padre veneranda di beh ce la prendiamo
Che si passi dalle parole ai fatti e che ciò che viene sentito lo mostrano infatti perché il mio discorso non trattenga più a lungo il vostro desiderio eccellentissimo i dottori
Che vedo non senza grande piacere tutti agguerriti e inattesa della pugna con buon augurio quindi quasi al suolo di Uruk tromba scendiamo ormai in campo è arrivato il momento
Per la democrazia cristiana di riscendere di nuovo in campo la parola alla Miccoli
Ma io intanto concludendo questo incontro e ringraziando tutti i partecipanti vorrei esprimere una riflessione che questa tra l'altro è emersa anche dal dibattito questa tavola rotonda non è a sé stante conclude uno il ciclo di riflessioni che noi abbiamo fatto sulla forma partito sulla loro funzione sulla visita di trasformare la vita politica italiana anche attraverso il contributo determinante di partiti
Quindi molte delle domande che sono state fatte che riguardavano la necessità di estendere il ragionamento non solo alla regolamentazione giuridica della vita intesa interno dei partiti mi trovano evidentemente non solo me ma tutti quelli che hanno partecipato a questi lunghi incontri consenzienti
è indiscutibile su questo si sprecano le analisi che noi siamo passati ad una fase di verza del ruolo dei partiti qualcuno la chiamerebbe la quarta fase e le analisi sulle fasi precedenti direi che si spreca no non è che dobbiamo ancora insistere su quello che i partiti hanno rappresentato anche la no-stop e del nostro Paese sulle caratteristiche che hanno avuto sia in termini di espressione dell'ampliamento dalla base democratica sia in termini di partecipazione attiva la battaglia politica con una funzione di indirizzo anche della società italiana e dei cittadini mi pare che anche le riflessioni di Giovanni Moro hanno dato questo spazio a ruolo che i partiti hanno avuto nell'estensione della base democratica è della consapevolezza del ruolo anche personale che i cittadini hanno all'interno del nostro sistema democratico
Sta però di fatto che noi oggi siamo di fronte ad una base sociale è completamente cambiata
Che chiede ai partiti una risposta comprensibile e più chiare che chiede soprattutto ai partiti questo è stato poco sottolineato lo voglio sottolineare una capacità di governo dei fenomeni che noi spesso io
Nostro Paese esige oggi una capacità di sintesi sulle problematiche emergenti e quindi una capacità di guida dei percorsi decisionali molto più forte di quanto noi stessi immaginiamo
La stessa sollecitazione referendaria che viene è intesa per parola degli stessi interlocutori l'abbiamo sentito l'altro giorno da saldi non tanto come una fase decisionale sulle singole materie o sui singoli quesiti posti
Quanto come sollecitazione alle forze politiche di un percorso decisionale più rapido ed incisivo capace di dare una risposta nelle istituzioni a quelle che sono le esigenze generalizzate della società civile
E allora il problema che noi abbiamo posto e che oggi trova la sua conclusione con gli autorevoli interventi che avete ascoltato in termini giuridici è un problema che a questa caratura e questo indirizzo politico e qui abbiamo sentito due due tesi estremamente importanti quella
Di Giovanni Moro è quella un pochettino e di tutti gli altri non si tratta semplicisticamente di una difesa
Anacronistica del ruolo dei partiti o di una condanna del loro ruolo no si tratta di una riflessione molto più attenta sui fenomeni di una società che indubbiamente si è individualizzata
Che ha personalizzato la battaglie la partecipazione politica dei cittadini siamo passati vorrei dire dalla fase in cui i partiti rappresentavano nella stessa concezione Sturzo Diana un momento di aggregazione
Di realtà sociali preesistenti al fenomeno politico più in termini di aggregazione sociale che non in termini di politica alla fase in cui i cittadini personalmente domandano di partecipare alla attività politica
Beh io però una riflessione a questo punto la voglio fare della sola che faccio in termini generici
Attenzione a non confondere questo con la inesistenza di nuove forme di aggregazione di Indirizzo dell'opinione pubblica dei cittadini che si sono intanto realizzate nel nostro Paese
Pensare ad un valore di individualità assoluta con una scelta assolutamente libera dei singoli individui mi pare oggettivamente un'astrazione non vorrei citare molti riferimenti che hanno analizzato questo
Fenomeno ma indubbiamente quando noi parliamo della necessità per esempio di regolamentare la presenza delle lobbies in Parlamento e quando ciascuno di noi nella vita parlamentare sa
Che appena entra in una Commissione parlamentare che ha un qualche interesse specifico
Viene tirato per la giacca da migliaia di persone che parcheggiano nel Transatlantico senza un titolo specifico molte volte solo con un cartellino da giornalista
E poi individuati e tra questi una sequela infinita di interessi e di lobbies
Che hanno un accesso diretto alla vita politica e spesso hanno capacità di pressione molto più forte di quella del sistema dei partiti quindi dire che noi regolamentiamo solo i partiti ignorando che esistono nella società
Altre forme
Di incidenza sul sistema politico molto più forte mi pare oggettivamente in questa fase storica del nostro Paese una astrazione alla quale la quale noi non dobbiamo cadere perché altrimenti il rischio è che prevalgano
Delle individuazioni molto forti
La seconda è quella che riguarda il finanziamento delle forme
Di aggregazione del consenso beh
E curioso che noi parliamo per esempio sempre del finanziamento ai partiti e dimentichiamo
Che il finanziamento alla stampa in Italia e due volte il valore che noi diamo ai partiti come contributo straordinario questo non si regolamenta anzi queste lasciato libero
Alla così alla eccezionalità del momento ad una serie di cose ma non è in qualche modo io io non voglio negare per l'amor di Dio la libertà della stampa e la libertà di espressione dell'opinione voglio solo dire
Che quando in centriamo la nostra analisi sulla regolazione sul modo con cui si aggrega il consenso solo sulla perlomeno logica dei partiti
Commettiamo oggettivamente un qualche errore nella individuazione delle forze che sono in campo nell'aggregazione del consenso e quindi noi dobbiamo avere ben preciso questo discorso
Ho in prospettiva il nostro sistema politico si orienta verso forme di aggregazione del consenso che non regolamentate
Capaci di esprimersi con delle capacità di finanziamento tutte strane
Al sistema di un ordine popolare delle cose e dell'aggregazione del consenso stesso
O noi ridiamo ai partiti quella dignità di decidere sulle cose che veramente interessano alla gente ed avere la capacità di organizzare queste decisioni in termini di maturazione interna di un consenso democratico
Questa è una linea di discrimine di non parti di non poca importanza nella storia del nostro Paese perché non dimentichiamoci che la realtà popolare la base anche associativa dell'esperienza della presenza dei cattolici nella storia democratica del nostro Paese nasce con questa complessità di analisi non si incentra solo sul sistema istituzionale di governo dalla Società Sturzo accetta la concezione dello Stato liberale
Ma ne determina la trasformazione attraverso l'ingresso della valenza della società civile all'interno di esso
Così come gran sì su altri fronti aveva immaginato una trasformazione delle strutture istituzionali con una forte rappresentanza di natura sociale
E dei ingresso della società civile all'interno dalla vita politica del Paese guai a disperdere questa ricchezza e questo fenomeno è immaginare che oggi l'appiattimento dei partiti sulle istituzioni in sei l'ultima fase di rappresentanza sociale dei partiti e quindi la sulla loro incapacità a rappresentare realmente una base associativa più vasta allora
Tutte le riflessioni che sono state qui autorevolissima mentre fatte sono dentro a questo filone di pensiero la nostra volontà non è né quella di avere una regolamentazione sui partiti per salvare il salvabile la dico così in termini in termini banali per rilevare siamo aggrediti da tutte le parti vediamo un po'attraverso una regolamentazione di ritagliarsi uno spazio istituzionale per poter in qualche modo sopravvivere
Tanto per capirci è la tesi che qualcuno delle organizzazioni sociali porta avanti quando gli amici lo dico perché sono amici somme Codella confine della Conf Confcommercio vengono e ti dicono ma noi stiamo perdendo iscrizioni bisognerebbe che voi in qualche modo faceste una legge in cui ciascuno quando va a iscriversi alla Camera di Commercio per esercitare la sua attività paga anche l'iscrizione alla Confcommercio
Beh mi pare proprio che richiami le origini di questa struttura quindi non vorrei che noi che ad essi ma in questa trappola così come alle volte ce lo chiedono varie altri tipi di organizzazione ecco noi non vogliamo fare queste sia ben chiaro
Anzi tutte le filosofie che hanno in qualche modo ispirato le nostre proposte di riforma sono invece quelle della valorizzazione della base associativa
Del nostro partito e quindi della interpretazione di una realtà popolare più vasta
E diversificata in questo senso si muovono la si muove la nostra proposta di legge sul finanziamento pubblico dei partiti in questo senso si muovono nei limiti in cui ha descritto con molte con molta capacità il professore riga si muovono anche le leggi di regolamentazione
Della vita dei partiti con grande rispetto però della loro capacità non solo di organizzazione ma anche dalla loro capacità di rappresentare degli interessi e delle idealità all'interno della società civile quindi noi abbiamo dirà io oggi iniziato questo percorso non abbiamo ancora fatto e definito una proposta di legge organica sulla regolamentazione dei pareri politici mentre l'abbiamo già più in dettaglio mi pare definita sulla legge di finanziamento
Forse sarà necessario in questi giorni lo dico ad alta voce come riflessione ad alta voce riflettere se non sia utile mettere insieme le due cose ecco se non sia utile a evitare che la nostra proposta di legge sulla riforma del finanziamento dei partiti sia solo o una risposta al referendum o una risposta alla questione morale ma invece una risposta più complessiva
Alla necessità di ridare uno spazio anche giuridico all'organizzazione dei partiti all'interno della nostra società
Perché molte delle osservazioni che faceva D'Onofrio che io condivido sono in questo senso ma è chiaro che quando uno dice io voglio la pubblicità
Voglio la gratuita e voglio Lata la la trasparenza della della partecipazione
Ai partiti probabilmente introduce anche la necessità di agganciare a questi concetti qualche elemento di finanziamento della struttura partito che deve essere trasparente ma deve essere collegata a questa base sociale
Quindi i due fenomeni possono in qualche modo intersecarsi e penso che dopo la debbano trovare sistemazione in una eguale quadro normativo magari lo possiamo fare in due tempi ma bisogna che sia organico e che abbia una sua capacità univoca di espressione
E in questo senso quindi lo dico ad alta voce ma forse prima di arrivare come diceva bianco prima questa presentazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti
Che tanto per capire si toglie il finanziamento pubblico ai partiti e lo sposta invece ad una possibilità di avere delle agevolazioni fiscali sul livello di finanziamento privato questo anche per togliere al discorso di corruzione parliamoci chiaro io dico sempre cose in modo così molto ben quanta gente oggi c'è che va in giro a dire e siccome non si possono finanziare i partiti in modo trasparente dai qualcosa me che può io do qualcosa al partito per lo vediamo in tutti i modi io poi ne sono stato anche grazie a qualche amico coinvolto personalmente quel discorso qui dice qualcuno che va gioca nel manico
Che approfitta di questa situazione che non avendo la possibilità di avere una trasparenza di Jama io c'ero quella Micoli poi magari quando non gli tornano i conti deve aggiungere qualche altra amico perché altrimenti non gli non gli arrivano a dimostrare tutti i pasticci che ha fatto o tutti i treni Cappato allora noi su questo piano dobbiamo avere grande capacità di trasparenza dire che chi vuole contribuire alla vita dei partiti lo può fare e lo può fare con una capacità di rapporto diretto univoco fuori da quei sistemi come richiamava Elia di una di una possibilità
Di non dico di corruzione ma di connessione tra il sistema con cui lo Stato eroga determinate
Determinati contributo Erme apre o devo o da determinati lavori ma fuori da questo sistema c'è una difesa di Are di interessi per i quali si può anche finanziare il sistema democratico non vi sto a tediare su questo perché poi i teorici che questo non si può fare sono magari gli stessi teorici che poi alle società sportive che vendono i giocatori sottobanco a centinaia di miliardi danno delle possibilità infinite di frodare il fisco dicendo che quelle imprese va bene perché è una buona condizione che non riguarda il sistema politico mi pare che le cose che i partiti hanno difeso sono molto più importanti e molto più significative
Di quelle che hanno fatto pure nel loro nel loro assoluto interesse anche le società sportive nel nostro paese e quindi una riflessione su queste connessioni MIP
Pare che la dobbiamo fare per dare concretamente non dico che noi siamo i soli delle trombe come richiamava Pico della Mirandola ma siamo ad un momento in cui sicuramente per ripristinare la credibilità del sistema politico occorrono fatti gesti che non sono solo gesti emblematici di immagine ma sono gesti di concreta operatività perché ve lo dice uno che è stato
Tra quelli che quando non sapeva più cosa fare durante i momenti della contestazione del sessantanove dicevamo e facciamo un'Assemblea perché sembrava che allora l'allargamento della base democratica può erano allargamento fittizio perché le aure universitari erano abbastanza stretto erano le vedove dice ma sembrava essere la risposta a tutti i problemi no e infatti eravamo dei tuttologi in quel momento di perché con quel sistema Armando Campana Mastro Campana quindi professore via era
In quei momenti difficili anche un protagonista della vita della vita civile politica torinese ma in quei momenti
Noi davamo quelle risposte quindi o titola dire che oggi sei tutto nella sensazione della gente che la gente è stufa che noi continuiamo a proporgli metodi nuovi di scelte democratiche la gente sa che con le elezioni e col grado di libertà che Arad giunto in questo Paese ha fatto delle scelte democratiche le ha fatte con i partiti le ha fatte nella scelta degli uomini vuole oggi che queste scelte democratiche abbiano conseguenze nella operatività di queste persone
E stupa di sentire i politici che dicono noi abbiamo fatto il possibile adesso facciamo referendum perché dovete scegliere voi ma la gente si chiede spesso che cosa dobbiamo scegliere se non combattere le attività della forza politica
Che sono fondamentali rispetto a questo discorso allora e concludo perché vedo un Gerardo Bianco molto aggressivo nei miei confronti e concludo per dire che mi pare no scherzo che ha dal dire che e mi pare che la riflessione che in questi
Giorni di festa dell'amicizia lo dirà penso oggi Forlani nel suo discorso conclusivo sia una riflessione profonda e interessante sul tema soprattutto delle riforme istituzionali e della riforma del sistema dei partiti l'abbiamo detto l'altro giorno con il professore Elia con Donofrio con D'Andrea con chi c'era in quel momento
Che abbiamo notato che le altre forze politiche per esempio sulla riforma dell'elezione diretta dei sindaci stanno avvicinandosi ad una prospettiva di soluzione non è una difesa del sistema dei partiti
è una consapevolezza forte che se noi non cambiamo le regole rischia di essere messa in gioco veramente la struttura democratica questo bel non per usare paroloni grossi ma per chiamare le cose col loro nome non ce a in assenza dei partiti una assenza di organizzazione del consenso ci sono a Drogheda del consenso bisogna solo dirle chiamarle coloro nome vedere dove sono ed essere convinti che queste siano migliore di quelle che hanno rappresentato la sto i partiti in questo Paese quindi noi abbiamo un grande compito che è quello di ridare dignità al sistema politico di farlo arretrare da dove deve arretrare ma anche di aver la consapevolezza che deve essere più presente laddove forse non è stato presente nelle grandi decisi le politiche di questo nostro Paese e di fare tutto questo anche con un contributo giuridico che è quello della regolamentazione dei partiti politici che non sia un elemento vincolare tutte di libertà e di espressione della base sociale di questo nostro Paese ma che sia uno strumento nuovo che prende conto che rende che prende da da per scontato un cambiamento della struttura sociale del nostro Paese e che la indirizza verso forme e nuove di organizzazione io spero mi auguro veramente io da questa festa dell'amicizia nasca non solo per la Democrazia Cristiana ma anche per le altre forze politiche Lecco la consapevolezza forte che questo momento è decisivo per indicare le nuove l'idea di organizzazione democratica del nostro Paese se da qui attraverso anche un confronto con tutte le altre opinioni noi saremo riusciti ad ottenere questori
Fruttato penso che oggi Forlani possa dire che questa festa dell'amicizia ha portato ancora una volta un grande contributo della democrazia cristiana al dibattito politico in corso in questo Paese
Grazie allega buona per cui
Quindi l'opinione