Il rapporto di Amnesty International sulle violazioni dei diritti umani in Bosnia-Erzegovina

Eh sì International ha reso pubblico oggi un rapporto sulle conclusioni della propria missione di ricerca sulle violazioni dei diritti umani nella Bosnia
E Zé Godina abbiamo in collegamento telefonico Riccardo Noury addetto stampa della sezione italiana di Amnesty International
Dunque questa la vostra missione che risultati ha avuto
Ma guarda siamo partiti dal presupposto che bisogna andare un po'al di là delle immagini scioccante orribili dei campi di detenzione in Bosnia è andato a parlare con in quei campi Certaldo con chi è fuggito dai villaggi con chi ha passato magari settimane o mesi chiuso in una cantina con un campo di calcio e le conclusioni che abbiamo raccolto in questi Menichini diminuzione in Bosnia e in altre donate dai degli usuali ha dato che è assolutamente impossibile avere un quadro esauriente di quanto è successo quanto sta ancora accadendo i dati parziali che riusciva a raccogliere Amnesty International nel corso dello strumento parlano di un numero minimo di undici mila detenuti civili non combattenti in particolare ricorda di aver tardiva interventi
E portati in luoghi detenzione assolutamente informali quali appunto cantine stazioni ferroviarie campi di calcio fabbriche che altro trattati in condizioni disumane con alimentazione Scarpa costantemente sottoposti a Berkoff ventitré in più abbiamo preso atto che ci sono stati una serie di massacri veri e propri in particolare nella zona di Mostar dove le forze serbe hanno compiuto una
Vera e propria carneficina direi nota ritrovati centocinquanta corpi in una in una fossa comune no però massacro di cui ammette ottenuto conferma definitiva quello che è accaduto altre Propata dove ottantatré uomini donne e anche bambini purtroppo sono stati massacrati dalle forze serbe
Nella metà alla metà di maggio questo rapporto di quarantasette pagine oltre a citare una infinità di racconti personali di di gente che ha voluto in molti casi mantenere l'anonimato giustamente descrive anche una realtà certamente inferiore da un punto di vista qua ripeto alla quanto è accaduto in ai musulmani bosniaci però altrettanto significative cioè le violazioni compiute dai dormirci questa volta nei confronti dinanzi all'interno che vi sono vuoti in particolare oggi c'è grande amica
Ad esempio
Siamo riusciti ad avere conferma di quanto già in parte denunciato dalla Croce Rossa internazionale sull'arresto e la detenzione di soldati e civili serbi nella zona di Covacich abbia centotrentatré i prigionieri
Detenuti in maniera arbitraria intorno alla terza settimana di agosto quindi esattamente due due mesi fa
Centonovantanove Ferdi arrestati e non al villaggio nella zona di Inter dipinti io spero che la pronuncia di Pechino mediante getta ammette ha continuato a ricevere altre informazioni
Riguardanti altre
Della Corte territoriali di difesa Bosnia impieghi ed altre porte conosciute con gli acronimi H cuoche H quello
Ecco in questo rapporto viene preso da pure sotto osservazione la situazione della regione del Kosovo
Ci puoi parlare di questa situazione e i larghe attrazione che abbiamo noi abbiamo di prima mano lasciando per di più
E che mentre l'attenzione giustamente all'attenzione dell'opinione pubblica della comunità internazionale si concentra su quanto accade ai musulmani bosniaci
C'è una crisi dei diritti umani che sta scoppiando in un'altra zona calda della ex Jugoslavia punto il il Kosovo Regione popolata d'da una maggioranza di origine albanese in cui ormai quotidianamente vengono compiuti arresti arbitrari maltrattamenti e torture ad opera delle forze di sicurezza dei
Veri gli albanesi del Kosovo rifiutano l'autorità della Serbia sulla regione norme hanno proclamato l'indipendenza e abbiamo la la forte paura gratuite da Procter di albanesi porta a dare vita ai venti catastrofica riscontri telefonici del genere che purtroppo abbiamo visto e che continuiamo a vedere in Bosnia
La situazione rimane dal punto di vista di Amnesty molto preoccupante avete fatto qualche passo presso il vari governi coinvolti nella crisi
Ma noi abbiamo cercato di fare qualcosa anche fuori dalla Jugoslavia ad esempio abbiamo ma credo gioca popolo basata importate a Ginevra durante la gestione straordinario per la Convenzione ONU sui diritti umani
E una serie di richieste che ha fatto a me risolta raccolte quali per esempio quella di nominare un relatore speciale sulla Jugoslavia
Che nella fattispecie leghista leader polacco ma sovietiche il quale è andato giù in subordine avrà fatto una missione più o meno simile però abbiamo fatto noi è tornato e ha denunciato di aver dopo di fatto violazioni dei diritti umani compiute da tutte le parti in conflitto l'idea che noi a cui noi teniamo a che ci sia una monitoraggio permanente relatore della comunità internazionale sulla situazione dei diritti umani in in tutto il consumavo perché i fronti caldi sono parecchi perché decisioni improvvisate da un lato e prive della necessaria validazione dall'altro possono unicamente Cagliari popolare detrazioni che sono già in corso quindi qui da parte nostra a un controllo permanente attraverso missioni di organismi internazionali dibattito all'interno dello Slavia stia alla istituzione di una figura quale il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla Jugoslavia soprattutto all'allargamento della consapevolezza che quanto accade Jugoslavia riguarda necessariamente tutti noi da vicino
Bene ringraziamo Riccardo Noury addetto stampa della sezione italiana di Amnesty International con lui abbiamo parlato della recente missione di Amnesty i i la Bosnia Erzegovina e anche della delle violazioni dei diritti umani in tutto il territorio dell'ex-Jugoslavia grazie a risentirci grazie