Il mondo come prigione? Carcere, diritti, giustizia"

Tutte
Allora
Solo un brevissimo saluto forse anche per spiegare
Con poche parole
Perché non consideriamo una stranezza o un'eccentricità
Ritenere qui al maxi uno nel convegno nazionale
Sul tema del carcere sul tema
Della detenzione
Un un nuovo come il maxi che è un luogo destinato
A all'espressione alla creatività museo offerto una piattaforma di futuro come tante volte
Lo definiamo
Non è una non è una stranezza non è un confronto fuori contesto ma è un'iniziativa che abbiamo fortemente voluto immaginate costruito insieme a
A molti altri soggetti istituzioni associazioni comodi
Fino a tardo pomeriggio avremo una carrellata di voci di esperti di personalità e non è fuori contesto per due motivi brevissimi e con i quali voglio saluta innanzitutto perché
Per noi
Fin da sempre per ogni nostra iniziativa per ogni nostra mossa per ogni nostra attività espositiva per ogni nostra produzione artistica
Cerchiamo di costruire attorno
Momenti di approfondimento e grazie alla
Indirizzò del direttore Underwood nella
Margherita Guccione Di Bartolomeo che tre marchi
Questa attenzione alla
Alla dimensione sociale questa attenzione alle battaglie civili è un filo rosso che collega tante nostre iniziativa
E poi perché appunto nel due mila diciassette abbiamo presentato questa mostra che forse
La più politica tra virgolette tra mille virgolette delle mostre tenute sinora al maxi il cui titolo si ispira
A un'opera
De de la Fontaine e e il cui titolo ispira la discussione di oggi PLIS gamba
Il mondo come prigione io chiederò a tempi utili raccontarci
Brevemente il senso di questa mostra
è una mossa Keci ci interrogarci pone degli interrogativi interrogativi complicati
Più di un interrogativo sulla sul sistema conosciuto oggi di amministrazione della giustizia e di erogazione della pena innanzitutto di questo parleremo
Ma anche sul controllo neppure tanto latente ma pervasivo che il mondo
Della comunicazione globale sta esercitando su ciascuno di noi siamo andati adesso rimostranze voglio ringraziare anche lui già allora belliche che la curatrice della mostra e mentre nel ramo su
Affacciandoci dalla finestra del della galleria cinque
Abbiamo guardato il cielo e ha detto questo cielo ci sta guardando questo è un cielo che in questo momento in virtù della presenza dei satelliti e di dispositivi via
Raccolta dati oggi non c'è lo che che ci controlla quindici anche questo tema il tema della
Del mondo come prigione non solo la prigione come metafora
Della del mondo che CIA insomma questa doppia prigionia sulla quale vogliamo riflettere sulla detenzione vera e propria
Nel luogo fisico del carcere quindi la dimensione architettonica allegata a questa a questo aspetto
E e alla funzione della pena
Da parte di chi ha rotto il vincolo della convivenza civile e anche quella coercizione che
Che spesso non
Non salva non
Non recupera ma al contrario sta diventando in tante in tante tante circostanze luogo di
Radicalizzazione e di reiterazione della pena
E quindi su questo anche vogliamo vogliamo ragionare poi vogliamo ragionare
Sulla coercizione che accompagna il nostro accesso illuso del mondo digitale su questa mondo
Del controllo
La sorveglianza usando un termine focus stiano globale che cosa significa questo oggi per noi che cosa significa in una dimensione in cui questo controllo e questa questa sorveglianza produce
Opinioni opinioni pubbliche produce anche una dimensione di
Utilizzo di questi dati per costruire definire
Le le opinioni pubbliche nel mondo quindi insomma prigione fisica ma anche prigione è virtuale e controllo globale io vorrei ringraziare tutti i nostri interlocutori innanzitutto
Ringrazio moltissimo anche non Sodaro pervenuto apportare saluti sottosegretario al Ministero dei beni le attività culturali che è venuto a portare i saluti
Del Governo è una intenso pomeriggio voglio ringraziare anche Luca Zeni e tutti i relatori che oggi
Con cui ci confronteremo confronteremo oggi quindi
Grazie intanto chiamo qui il Sottosegretario per un saluto poi andrò che ci dice qualcosa con la mostra e partiamo con la tavola rotonda
Grazie
Compito istituzionale quello di portare i saluti del Governo come si suole dire ma
Vedendo la mostra seguendo un po'il percorso
Artistico a immaginando anche detto sviluppo della discussione di quest'oggi
Non mi limiterò se mi è consentito in pochi minuti apportare i saluti di rito ma cercherò di spendere anche qualche considerazione come nota a margine introduttiva dei lavori della giornata
è molto bello il
Tema che è stato scelto il mondo come prigione
Ed è anche
Una riflessione sul sistema carcerario così svilupperà
Lungo dei direttivi carcere diritto e giustizia
E può sembrare strano che un tema come questo sia affrontato all'interno di uno spazio museale in realtà non lo trovo strano anzi credo
Che la missione del museo sia quello di aiutarci a riflettere su tanti temi di stringente attualità e non solo
Perché non dobbiamo in questi spazi solo dei dire delle cose ma fermarci a riflettere avere occasioni di scambio di opinioni
E ed è una visione evolutiva di un museo a cui dobbiamo sempre più spesso abituarci
Sono ventisei artisti e cinquanta opere in esposizione
E il tema uno dei temi e quello della connessione totale la pervasività della tecnologia
In questo mondo in cui
Siamo a volte inconsapevolmente
Immersi un mondo della massima interconnettività ma contemporaneamente anche della massima solitudine di a volte uso una metafora conosco
Tante persone che hanno
Decine e decine centinaia migliaia di follow up sui sociali poi lasci alla sera Cirano drammaticamente da soli
E questa è una ci dà il senso di come si sia smarrito
Il vero rapporto umano che quello che ci consente di
Confrontarci
Con l'altro diverso da noi eventualmente dialogare apprendere
Questo mondo di questa tecnologia globale rimanda alla figura mitologica di Prometeo
E questo innamoramento dell'immagine nella quale ci rispettiamo diventa quasi patologica ci rimanda invece la figura di Narciso
E siano però costretti continuamente nella nell'arco della nostra giornata cambiare continuamente atteggiamento forma mentis postura e siamo quindi
Tanti proprio Narciso promettere proprio sono tre metafora interpretative della nostra contemporaneità
E
è stata usata una metafora generale
Come chiave interpretativa della nostra contemporaneità che quella del carcere un carcere che non è solo il luogo fisico
Che pure è stato rappresentato all'inizio del percorso ma è anche
A quella
Dimensione in cui ci troviamo a volte inconsapevolmente precipitati in fondo e cos'è il carcere
E la privazione della libertà e un uso non libero del tempo
Ora se ciascuno di noi si ferma a riflettere con se stesso su quanto è veramente libero di fare le cose che più gli aggradano di seguire le proprie passioni
Ho
Quanto dell'agenda che abbiamo delle cose da fare in agenda sia rimessa alla nostra volontà ci rendiamo conto che forse siamo tutti quanti prigionieri di
Un contesto dal quale non riusciamo
Ad emanciparci
E le metafore che le cinquanta opere ci raccontano rimandano
A come è stato detto alle letture di Foucault
Di Orwell
Di Bentham con il panottico siamo tutti osservati io osserviamo in questo voyeurismo collettivo che però ci
Impedisce talvolta di vedere
Di vedere nel senso più profondo del termine
C'è
Una bellissima lettura
Che mi è capitata tra le mani nei mesi scorsi che è una visione fantascientifica è uscita dalla penna di Alberto Giorgio volesse
In terra DCT monocolore
Che ci racconta con linguaggio metaforico e antesignano del tempo in cui l'opera fu scritta
Di quella che può essere il mondo di quello che
E poi è diventato il mondo contemporaneo un mondo in cui tutto apparentemente alla portata della nostra osservazione ma tutto contemporaneamente sfugge ad ogni capacità interpretativa dell'evento
E chi si ferma per un attimo a riflettere come noi stasera
Facciamo in un luogo simbolo della del tempo che ci dedichiamo
E che dedichiamo alla riflessione in cui siamo veramente ci riconosciamo veramente umani allora seppure ci riserviamo momento della nostra giornata o della nostra settimana momenti come questi possiamo anche dove dire con Albert Giorgio quel se che
Interrati CTP monocolore perlomeno ci prendiamo questa piccola soddisfazione
E certo per
Il ruolo che rivesto all'interno della compagine di Governo
Devo ricordare
Cercando anche di dare spunti di riflessione alla discussione che seguirà
Che molti tentativi anche da parte del Ministero dei Beni e le attività culturali del turismo sono stati fatti di interazione con il strutture carcerarie nella
Visione più dinamica aperta ed evolutiva dell'articolo ventisette della nostra Costituzione
Molti protocolli d'intesa vedono il nostro Ministero protagonista di accordi della valorizzazione della componente umana della dimensione carceraria
Vengo dalla campagna come forse il mio accento
Far riconoscere
E lì per esempio i detenuti del carcere di Carinola un esempio tra i tanti che magari saranno ricordati nel proseguo dei lavori ci danno una mano in una logica che mi piace anche ricordare come forma
Evoluta di sussidiarietà orizzontale a manutenere
Il nostro patrimonio storico-artistico
Mi viene in mente il verde della Reggia di Caserta
Oppure il l'anfiteatro il teatro ditte hanno sedici comma dove lo Stato non arriva ad avere manodopera in grado di salvaguardare degli spazi e ci siamo affidati alla buona volontà e anche alla gratuità
Perché questo la legge impone
Di alcuni detenuti che ci danno una mano
E credo che questa sia un'esperienza importante che deve essere promossa sostenuta valorizzata incoraggiata dal nostro Ministero perché rispecchia in maniera più profonda ritengo
L'articolo ventisette della Costituzione a cui prima facevo riferimento un'ultima considerazione
è sul recupero di tanti spazi carcerari
Che devono essere ripensati in una
Missione particolarmente innovativa
Mi viene in mente perché l'ho visitato di recente non sotterra murata profilando complesso bellissimo
Che è stato abbandonato perché non più corrispondente alla qualità della vita che deve essere assicurata
Ai detenuti
E che però aspetta che il
Come dire si elabori un progetto condiviso fra Comune demanio è stato perché certamente un Comune da solo non può affrontare
Una onere così importante come il recupero di spazi
Di così complessa enorme portata oppure mi viene in mente il complesso di San Domenico a San Giminiano che pure ho visitato di recente
E mi diceva il Sindaco è uno spazio a ridosso del centro storico un centro storico che ha bisogno di nuovi percorsi di visita
Che può e deve essere recuperato in una chiave turistica di fruizione di valorizzazione del territorio
Queste sono sfide importanti che attendono nostro Governo gli enti locali in una rapporto sinergico e sono quelle sfide che ci consentano di ripensare quegli spazi
Un tempo nuovi di dolore sede secondo una terminologia ormai superata di espiazione
E che divengono invece dei luoghi di straordinaria bellezza di quella bellezza diffusa di patrimonio storico artistico architettonico di cui il nostro Paese custode
I anche deve essere continuamente
Degno erede promotore
Questo ci consentirà di mettere assieme la grande bellezza
E un'enorme capitale umano che seppure ha commesso degli errori non deve essere considerato disperso ma sempre recuperabile una funzione di reinserimento sociale
Perché molto spesso proprio perché non seduti da giovane della grande bellezza si sono poi commessi degli errori
Mi viene in mente in conclusione
Una partita di calcio
Per cui ho avuto modo di assistere gli alcuni scugnizzi napoletani che poi sono diventati mi fan gli amici
Davanti il portale di San Lorenzo Maggiore nella piazza di San Domenico a Napoli
Io uscivo come dotto professore dalla
Biblioteca di San Lorenzo Maggiore avevo consultato dei testi del francescani sono medievale e questi ragazzi con un super Santorso di poche di pochi euro giocavano a calcio su questa splendida piazza usando come porta
Il portale medievale della Chiesa
E io mi permisi di rimproverare quei ragazzi dicendo ma insomma
Potreste anche pensare di giocare altrove è un bambino nella sua innocenza mi disse
Professore ma abbiamo pure noi diritto di giocare
Da quella risposta nacque
Un collaborazione con i frati minori conventuali la realizzazione di due campetti alle spalle del complesso monumentale
E dei giovani che ora frequentano quegli spazi orgogliosi della loro appartenenza e gelosi del loro patrimonio culturale
Tante esperienze come queste si possono raccontare immaginate la giornata di oggi ci serva anche per fare il punto di tante buone pratiche diffusa in tutto il nostro Paese e mi fa piacere ringrazio
Nostro
Direttore ho Presidente mela Presidente Melandri per avermi dato questa occasione di confronto e per aver ospitato non solo la mostra ma anche questo corredo di riflessione che non è certamente un'appendice ma è un momento significativo
Che
Completa il percorso espositivo grazie
Allora continuando a tutti so dal tre parole per
Adesso la mostra questa mostra è infatti
è strutturata
La
Tre parti per fatti
Pietro di muri otto nei Lori è fuori molte volte i muri organiche muori e significa infatti quel sette azione di
Privazione della libertà a
O in
Cui nel possesso molto complessa che
Anche in
Una maniera descrive
La storia
Testolina e del
Dà vita a un Vanna la politica è la cultura and sette quindi
Specialmente in del tempo di della modernità con me attivammo
Abbiamo pensato che il
Quella società sul controllo per tutte le
Privazione possibile anche
Apriamo che ha
Che
Che ha
Che atto d'onda come ne conta dizione che questo ed invita della modernità
Infatti questa mostra consista se parte sulla prigione anche la città come finzione e in monto dici ero con Crisone attraverso dei diverse
Fin qua Cini diverse periodo il PD tecnologia
La mora stare la frutta dei refezione dedita tre anni come hanno
Quando sono arrivato cui seguì tre anni fa
O intere prima cose a testa perché abbiamo pensato con Nicola Tolin serve
Enti
E pensare con me
Un bus serio
Qualcun Tinti continue alle fondazioni navale con dentro con
Invenzione sociale
C'è
Commento
Indusse o può essere
Quando
Con
Luogo di incontro dei diversi ITEA anche onde con
Dopo del protezione dei
Delle
Investe
Possibilità di
Antalya fuori
La limitazione tempus serio
Significa che questo
E museo può essere
Un
Piattaforma e attività
Te la vita reale non è sordo come un profondo risolve e occhietti perde
Non noi Sondel tombe non gode estetica
In senso
In senso separata dette la realtà
Ma
Con me attraverso diritti PATI sud questa attenzione nella
Del museo come quello l'ho colto indipendente da dirvi vita reale e nella vita reale
Come possiamo pensare qui pensare la definizione e per il della
Creatività contemporanea
Questo è
Finalmente e
La
Vera motivazione perché e questo progetto colpe
Un
Tappa
Però il Longo il possesso di
Aprire il museo tengo conto
Grazie
Buonasera a tutti
Questo convegno costituisce un importante momento di riflessione sulle diverse direzioni stile e di sviluppo che la nostra società può conoscere
Qualora il delicatissimo tema della devianza venga affrontato secondo un'attitudine giustizialista o all'opposto con un forte impegno a favore della riabilitazione e del reinserimento sociale
Il coinvolgimento diretto del Ministero della cultura a fianco di quello che la giustizia da un lato
E la promozione dell'iniziativa da parte di un centro propulsore delle arti contemporanee quale il maxi dall'alto
Esprimo un eloquente mente come i luoghi della detenzione possano davvero essere considerati una cartina di tornasole del livello di civiltà raggiunto dalla società a cui appartengo
D'altronde TC campagne il mondo come prigione
La mostra d'arte contemporanea volute curata da Kuhkan menù e Lucia Leo Nardelli proprio qui al maxi che abbiamo appena visitato
Denuncia chiaramente come l'universo detentivo lungi dall'essere una sfera separata sia una sorta di paradigma del mondo in cui viviamo
Cinquant'anni fa il nostro Paese si trovava all'avanguardia nel campo dell'architettura carceraria
Non è difficile immaginare in quali condizioni pensassimo ivi inclusi nella Spagna franchista
Ebbene
La prima missione
Dei di studio del tavolo numero uno degli stati generali dell'esecuzione penale di cui fanno parte vari oratori di questa tavola rotonda
Dedicato per l'appunto agli spazi della pena architettura e carcere ha avuto come meta proprio la Spagna
Che a partire dalla fine della dittatura avviato una politica di riforma del sistema penitenziario di grande efficacia
E si tratta soltanto di uno dei Paesi di cui farà il cui farà riferimento fra poco male la Santangelo nella sua relazione
E non
Come spesso ci capita abbiamo dissipato un importante patrimonio di ricerche di interventi esemplari sull'altare di una risposta al terrorismo che ha ridotto di spazi della pena
Ha problemi squisitamente di edilizia e non più di architettura quasi che gli istituti nome della solita emergenza
Dovessimo che crea dire da luoghi direi riabilitazione a gabbie delinquenti in coda
Come si sicurezza e qualità spaziale non potessero essere coniugate
Come se la progettazione architettonica non avesse mai dovuto fare i conti con questioni di vigilanza come se privazione della libertà e nel rispetto dei diritti fondamentali fossimo necessariamente in conflitto
Il risultato di questo drammatico fraintendimento è sotto gli occhi di tutti
Nella maggior parte degli istituti realizzati a partire dagli anni ottanta
E purtroppo sono tanti al carattere falsamente neutrale cioè puramente securitaria della progettazione fa riscontro un inefficace impressionante delle strutture
Che ha contribuito all'impennarsi della percentuale di recidiva dei nostri detenuti nientemeno che al settanta per cento
D'altro canto questo percorso ha condotto nel due mila tredici alla condanna del nostro Paese da parte la Corte europea dei diritti umani proprio a causa delle condizioni in cui versano le nostre carceri
Una condanna che ha indotto il Governo attualmente in carica a una sterzata verso la riduzione del sovraffollamento soprattutto mediante un ricorso assai più ampio alle misure alternative alla detenzione
Ce ne pagherà tra poco Lucia Castellano
Destinando a queste ultime un numero di casi ormai quasi equivalente a quelli di coloro che sono affidati alla reclusione
Dunque carcere come extrema ratio che secondo i criteri definiti al tavolo uno degli stati generali dell'esecuzione penale dovrà perché le connotazioni proprietà alla tradizionale istituzione totale
Per divenire una si può
Una simulazione quanto più letterale della vita normale alla quale si auspica di ricondurre nei tempi più brevi possibili il detenuto in corso di riabilitazione
In questa direzione il tavolo uno degli Stati Generali ha tentato di elaborare una tipologia di istituto di nuova generazione mirato a superare tutto ciò che ha caratterizzato il carcere i la sua iconografia nel corso dei secoli
L'isolamento dal contesto urbano
Anzitutto e poi i muri di recinzione i luoghi di lavoro coatto le celle i corridoi le sezioni i bracci raggi coltivi di passeggio
Non più dispositivi infantili Zampini per dirla con l'amico Mauro Palma che ascolterete più tardi nella seconda sessione
Che prende il comportamento passivo ma un organismo che sponsor guizzante che promuove la socializzazione attraverso
Attività di lavoro
Istruzione creatività sporte e svago possibilmente auto gestite dai detenuti stessi a partire dalla manutenzione degli ambienti di vita e di produzione
E dove si possono incontrare i propri congiunti spazi aperti capaci di offrire al tempo stesso un po'di intimità
Le famose aree incontro
E dove
Il gruppo familiare si può ricomporre pur in un arco di tempo limitato in mini alloggi destinati all'affettività e alla sessualità
Non più modernità di resistenza speciali ma gruppi appartamento di capienza limitata sei otto detenuti nei quali apprendere e sviluppare una capacità di convivenza del tipo di quella che ci si troverà a praticare una volta tornati in libertà
Il tavolo uno ha cercato di mettere a punto una grammatica e una sintassi degli spazi della riabilitazione il luogo di quelli della finzione
Che con gli schemi che avete appena visto ho cercato di visualizzare successivamente alla conclusione dei lavori del tavolo una grammatica una sintassi da applicare tanto nella ristrutturazione degli istituti esistenti
Quanto nella realizzazione di quelli nuovi
Naturalmente si spera che la necessità di questi ultimi venga resa sempre più rara da una progressiva riduzione della popolazione carceraria
Che però purtroppo sta registrando negli ultimi atti degli ultimi anni un incremento preoccupante di nuove
In caso di necessità di nuove strutture il tavolo un ospitava comunque il superamento delle carceri di grandi dimensioni isolate nella campagna per nascondere la devianza
A favore di piccoli centri di rieducazione in tuffo lati nei tessuti urbani nel controllo del funzionamento e dei quali la cittadinanza possa essere coinvolta in prima persona
Non più luoghi di esclusione alla viste a contatto ma isolati urbani
Lungo il margine del quale dei quali trovino posto a modi cioè il niente fra il mondo di vento e quello di fuori le aree colloqui al chiuso alla petto elimini alloggi per l'affettività e alla sessualità che abbiamo visto poc'anzi
All'indomani della conclusione degli stati generali gli architetti del dato con la mia consulenza hanno cercato di applicare i criteri progettuali elaborati al tavolo uno prioritariamente sugli istituti esistenti di varie epoche e tecnico e tipologie
Quelli realizzati subito dopo l'Unità d'Italia
Come San Vittore a Milano
Quelli del decennio Donato a cavallo fra anni Sessanta e anni settanta a cui ho alluso prima
Come Sollicciano
Nel quale sia
Tentato di sviluppare una
Relazione tese alla trasformazione secondo questi criteri
Oppure
L'istituto Gozzini detto anche sull'ICI Annino che deve conoscere una trasformazione in istituto femminile tema estremamente importante
E molto discusso
Sul quale
Sarà importante applicare un'attenzione particolare per evitare che un calcio femminile sia semplicemente un carcere maschile occupato da
Da utenti donne
Quelli che l'emergenza i
I gli istituti che l'emergenza terrorismo affatto proliferare a partire dagli anni ottanta fino al padiglione per duecento detenuti del piano carceri che anche qui abbiamo cercato di
Trasformare in
Gruppi appartamento utilizzando le stesse tecnologie
Padiglione sempre uguale a se stesso a qualunque latitudine in qualsivoglia contezza
Abbiamo affrontato anche il tema delle colonie penali
Tipologia molto interessante di coniugazione fra lavoro e detenzione
Con l'ipotesi di trasformare né alcune
Tuttavia
Maggiore potenzialità turistica in aziende agrituristiche il cui personale sia costituito prevalentemente
Da detenuti nella colonia stessa che però in questo modo deve però essere riattivati inattività che hanno che sono anche quelle a cavallo fra mondo esterno mondi
Gli stessi architetti del dato sempre con la mia consulenza hanno ripensato radicalmente i progetti per la trasformazione dell'ex carcere minorile di Brescia Verziano
In un istituto per
Quattrocento adulti anche qui trasformando profondamente un progetto preesistente da piano carceri in un progetto che cerca di interpretare
I criteri introdotti dal tavolo
E per una struttura per il mille duecento detenuti hanno la che il Governo in carica dopo averne eliminati variante ha ritenuto di dover confermare in considerazione di un'emergenza
Posti penitenziari che obiettivamente in quella zona in Campania in particolare nella zona del napoletano OSCE
Quest'ultimo istituto di Nola previsto in una zona esterna al centro urbano prossima al comma al centro commerciale il Vulcano Buono progettato da Renzo Piano
Evidentemente quanto di più un lontana dai criteri espressi dal tavolo uno degli stati generali dell'esecuzione penale e come tale ha suscitato comprensibili proteste da parte del mondo più impegnato nella ricerca di un carcere dal volto umano
Da parte mia si vi fosse una possibilità di sostituire la struttura prevista Nola con dieci più piccole meglio inserite e i vari conti contesti ove nei vari tessuti urbani dell'aria non avrei dubbi nel sostenere questa soluzione alternativa
Nel momento in cui però la scelta di un medico istituto espansi reversibile
Ho deciso di impegnarmi decisione del tutto discutibile rientra
Ho deciso di impegnarmi affondo nel tentativo di limitare
Danno
Ovvero di migliorare per quanto possibile le condizioni di vita che avrebbero detto caratterizzato quell'istituto approfittando dell'ampia disponibilità manifestata dal Ministero della giustizia
A procedere a una rielaborazione integrale dell'ipotesi progettuale precedente
Da piano carceri anche quella con lo scopo di incorporare quanto più possibile di quelle che ho poc'anzi chiamato grammatica e sintassi degli spazi della riabilitazione
Anche qui grazie
All'impegno dei tecnici del dato e Ettore Barletta che parlerà fra poco è uno di loro
Ha così preso forma una nuova ipotesi progettuale che prevede la la scomparsa della città dei reprobi occultata dal muro di cinta
Al suo posto un maxi isolato urbano
A bis mente sotto molo durato in una serie di isolato e urbani dimensioni più umane con un livello terreno interamente destinato ad attività collettive
Produttive formative creative ricreative con spazi generosi per colloqui
Per colloqui affettività sessualità con tipologia residenziale impegnata sui gruppi appartamento che abbiamo visto prima
Il futuro dirà se questo sforzo di limitare il danno è stato efficace oppure velleitario
Un altro tema su cui
Scusate
Un altro
Bene
Ora che io concluda per dare la parola e prestigiosi oratori di questa
Prima sessione del convegno
Come avete capito gli stati generali
Dell'esecuzione penale hanno riportato alla luce i caratteri cruciale fino agli spazi della pena all'interno di una strategia di tipo riabilitativo come dimostra lo splendido
Giardino degli incontri del calcio di suo Lipsia libici hanno a Firenze disegnato da Giovanni Michelucci
Quindi con la sola in meno ex detenuto ha trovato un nuovo senso alla propria vita che ha poi destinato alla solidarietà nei confronti
Di coloro che ancora in cancello dove hanno trovato
Nicola ci ha lasciati poche ore fa e a causa di questo lutto Giancarlo Pava che avrebbe dovuto aprire Presidente la Fondazione Michelucci gli avrebbe dovuto
Aprire interventi non sarà con noi oggi e mi ha chiesto di ricordare Nicola con tutti voi
Dunque bisogna contrastare le tendenze a fare dell'esperienza degli stati generali una aveva parentesi all'indomani della quale introdurre silenziosamente i vecchi equilibri e purtroppo sono tendenze che non mancano
Al contrario è fondamentale alimentare un confronto quanto più ampio possibile fra gli architetti sugli spazi della pena
Nella consapevolezza che non esiste mai una risposta oggettiva a un tema progettuale ma sempre una pluralità di interpretazioni più o meno appropriato
E come ricorderanno nella tavola rotonda Ornella Fava del Biljana Viviana Ballini e decisiva dare voce alla popolazione del carcere non solo i detenuti ma anche gli agenti della Polizia penitenziaria e agli operatori delle varie discipline
Nella convinzione che neppure in questo settore possa darsi architettura di qualità senza un coinvolgimento attivo dei suoi fruitori grazie
D'ora la parola a Mariella Sant'Angelo dell'Università di Napoli
Che ci illustrerà un quadro degli istituti europei e della ricerca progettuale che li caratterizza
Grazie Luca grazie a tutti
Vorrei dire solo due parole perché l'assenza di Giancarlo Pava parte sono ci rispose che non sia qui
Però leva una parte importante diciamo a questa nostra incontro di oggi e cioè che in qualche modo Luca Giarratana già sintetizzato però questo
Nel tema della relazione con la città che un tema importante perché anche un tema che caratterizza molto
La ricerca invece europea degli ultimi anni da consistere architettura e io ora vi farò vedere una carrellata di
Di
Progetti quasi tutti realizzato in via di realizzazione elaborati in Europa
Abbiamo scelto l'Europa perché durante i lavori Stati Generali appunto abbiamo fatto un approfondimento naturalmente tenete conto che cosa si parla di esperienze di altri Paesi bisogna sapere in conto le normative
Che nelle nostre né i nostri appunto Biagi che abbiamo potuto fare pochi Mazzola molto interessanti in questo tempo della dei Stati Generali se noto anche la misura della
Di come voi cioè ci sono delle concezioni profondamente diverse della detenzione e quindi non solo le norme ma anche voi l'interpretazione di queste e quindi poi anche l'esito dal punto di vista dell'architettura
Quindi il del del progetto del carcere
Come diceva Luca la storia dell'Italia erano sarà partenti infausta da questo punto di vista e quello che certe che però quando si siamo si va ragionare
Ovviamente a partire dall'architettura su questi temi poi le questioni del Progetto sono quelle e quindi in questa mia esperienza che ormai siamo abbastanza lunga di lavoro su questi su queste questioni su questi temi alla fine anche lo studio l'approfondimento di di questi casi
Europei
Ho deciso qualche modi tematizzare secondo quelle che se non vi sono le questioni del progetto o per qualche qualche oggetto ecco detti architettura quindi come dire le questioni a prescindere o insieme alla funzione
Determinante o comunque predominante sono su sempre le stesse e quindi diciamo siamo partiti da un'analisi forse va un po'veloce questo
Questo perché non avevano un po'Peduzzi però cosa colpa mia quindi da un lato siamo partiti proprio dalla dalla dal cercare di capire questo tema dello spazio interno tenete conto sembrava una cosa banale ma
Il lo spazio interno per chi
è privato e la libertà personale finisce per assumere una serie di valenze perché lo spazio interno interno ma è anche spazio interno
E anche spazio esterno scusate è uno spazio che in qualche modo deve assolvere età deve assolvere tanto le questioni più intime dell'uomo quanto quelle pubbliche e tutto avviene sempre
All'interno diciamo di di lunghi molto precisamente definiti in alcuni casi per poche ore della giornata all'esterno nel senso senza un tetto ma sempre in spazi delimitati da muri perimetrali
Quindi tutte le relazioni tra gli elementi ma anche tra le persone assumono ovviamente delle dei significati del tutto peculiari e quindi anche diciamo le relazioni tra le parti e compongono di gli istituti sono particolari così come la relazione appunto tra l'istituto e anzi e la città al all'esterno
Vi leggo un
Una brevissima citazione di un libro che io
Ho saccheggiato lo confesso che è un libro scritto a un architetto
Alberto Magnaghi che è stato in carcere per circa quattro anni all'epoca del del terrorismo è stato voi completamente assolto ma insomma è stato arrestato negli anni della deve
E
Esattamente
è devo dire che è scritto se dico che si chiama un'idea di libertà molti di voi conosceranno che però per per un architetto che si mette a studiare queste cose è particolarmente facciamo stimolante
Perché li racconta esattamente quello che in qualche modo raccontano tutti i distretti però ovviamente avendo delle delle dei riferimenti ben diverso e quindi per noi
Attivamente stimolanti
Lo spazio il paesaggio l'ambiente sono interamente identificati ricostruite partire dei movimenti le espressioni e le posizioni dei corpi e dei punti allora sono propri Corte a Rita essere il disegno dell'ambiente dell'architettura del paesaggio
I loro disporsi al passeggio il loro situarsi nelle celle nei corridoi i loro raggruppati secondo codici di comportamento i loro comunicare segnali simboli colori tatuaggi emozioni
E questo sono abbastanza
Chiaro nel senso che alla fine lo spazio nel carcere
Lo spazio questo spazio che io non riesco neanche per definire interno lo questo spazio di vita
Ha come fondamentale diciamo elemento il corpo e i suoi movimenti perché le unità di misura cambiano cambia la percezione delle della luce cambia percezione dei colori eccetera
Tutto questo perché cioè ho voluto i introdurre così questi queste questa nostra esperienza di di casi europei perché appunto sempre di architettura stiamo parlando e quindi poi alla fine le questioni dell'architettura sono le questioni determinanti e quello che
Abbiamo in qualche modo e quello che è emerso con chiarezza e che quando in questi paesi dove come vedete vedere dalle immagini sono architetti
Sono stati incaricati siamo di fare questi progetti la ricerca architettonica in re alla alla fine quindi la ricerca attraverso il progetto è andata avanti proprio a partire da da approcci
Che che morivano proprio da una nuova idea del di questo spazio racchiuso e di come l'uomo ristretto possa come dire vivere in questo sforzo naturalmente questo mio ragionamento non vuol dire che non sia poi fondamentale come diceva prima Luca
Che cosa poi accade nelle ore della giornata che si trascorrono ristretti e quindi poi gli spazi come vedremo fatti del lavoro eccetera però è importante cominciare proprio da questa a a ragionare in questi termini
Quindi
Quindi
Diciamo le questioni rispetto alle quali ne abbiamo lavorato su questi casi europei
Sono da un lato appunto le condizioni generali e i principi
In relazione anche al tipo di detenuti perché voi tutti sapete che non esiste un unico tipo di istituto esistono molti tipi di istituti spesso in Italia
Siamo nulla questa differenza ci sarebbe ma non è poi del tutto diciamo rispettata ma insomma in qualche modo ci sono diverse forme di detenzione e quindi diciamo queste diverse forme tensione dovrebbero anche
Informare diversi tipi di edifici così come a diversi tipi di spazi all'interno degli istituti
L'altro tema gradi il grande tema è quello appunto dell'impianto come si può vedere nei progetti
Che europea e i molti casi i nuovi istituti in particolare tratte come vedete ora è quello laddove ne siamo stati di Alberni Norvegia infatti queste sono le nostre foto l'esempio della Spagna è importante perché in questi luoghi arciere che vedrete più avanti di terra buona che io trovo siamo abbastanza emblematico di questa ricerca e di questa capacità con di riprendersi che c'è stata
Anche sul tema delle carceri in questo Paese riguarda proprio l'impianto con cui è stato costruito l'istituto con cui è stato progettato e qua costruito relazioni
Il l'istituto che è fatto appunto di relazioni tra le parti interne in fondo poi alla fine non ritroviamo uno schema molto urbano
In questi istituti di nuova generazione uno schema urbano in cui c'è evidentemente un sistema di percorsi che mette interrelazione i vari edifici
Nei quali si si svolgono diverse le diverse azioni della giornata quello che è però importante che questo che cosa ci dice si dice
Che l'idea che il detenuto si muove all'interno dell'istituto
E questo anche se in una cosa di una banalità estrema ma non lo è perché oggi
Perlomeno in Italia ma non solo in Italia questo è molto molto relativo talvolta stesse salgono da un piano all'altro e molto quindi come dire e è un una condizione non data
è evidente che questi nuovi si tutti di nuova generazione
Partono molto da questo principio all'idea del del dell'impianto complessivo
Questa cosa naturalmente questi relazione anche all'intorno ritorniamo diciamo alla alla alla apporto mancante di di di Giancarlo Pava c'è la relazione con l'intorno che può essere tanto un intorno urbano quanto un intorno diciamo periferico
E questo diciamo è una cosa che ha caratterizzato le scelte in Italia con tutti i grandi istituti degli anni settanta e ottanta anni trovata in queste nelle nostre sterminate periferie malamente non solo in Italia
Oppure rurale laddove questo per esempio un caso che vedete in Inghilterra laddove questa scelta di realizzare nuovi istituti in zone rurali ha messo in qualche modo iterazione però anche
Non solo la forma e le scelte architettoniche ma anche le
Le possibili azioni lavorative e di vita delle persone ristrette con cui sintomo vi sono casi in cui sono state realizzate fattoria sono state
Sì all'erano gli animali eccetera però a quel punto in cui è anche campagna quindici approvò una relazione
Diretta tre dentro e fuori e questo è molto molto importante perché non lo possiamo immaginare sempre come dire di avere dei luoghi in cui andare a mettere delle cose sperare di riuscire poi ad adeguare chiaro nel progetto
Ex novo è è molto importante che tutto questo venga
Venga considerato alcune nello stesso tempo è chiaro che ovviamente l'architettura voi diventa anche come dire l'anno la possibilità di sperimentare no di sperimentare una serie di ipotesi per cui
Ci si ragiona da un lato su tutte le attività e quindi sulle necessità del detenuto però allo stesso tempo
Attraverso l'architettura presso il Progetto di architettura queste cose si vanno poi sperimentando
Come vedete molte delle immagini a per esempio un tema fondamentale è lo dicevo prima questa della percezione e il tema della percezione proprio dei sensi nella nella nel carcere è un tema molto delicato perché alla fine i detenuti che sono per molti anni de a rinchiusi non vedono più bene non sentono più bene e questo è tutto legato alle condizioni
In cui vivono
E quindi ovviamente il grande tema quello della luce degli eliminazione naturale e artificiale inutile dire che anche su di laminazione artificiale si può lavorare anche molto
Però in questi esempi che vedete per lo più evidente una volontà chiara questo è carceri per edita Ragona di cui vi dicevo prima che è stato inaugurato meno di un anno fa
E il tema dell'illuminazione quindi della relazione e di dentro fuori ha perso la luce le vetrate è molto importante
Per cui come dire anche la tessitura di prospetti finisce per assumere diciamo in molti dei casi che abbiamo sia in quelli abbiamo visitato in quelli che abbiamo
Solo studiato un un peso molto significativo Luca prima
Parlava di quelli che sono state le nostre considerazioni finali al tavolo uno degli Stati Generali e vi parava appunto dei pesi
Degli edifici rispetto alla agli impianti generali dei carceri
Quello che è un altro tema che abbiamo riscontato ma l'estrema diciamo chiarezza è proprio questo cioè gli spazi collettivi
Per con e e con questa dicitura né intendiamo dire gli spazi del lavoro gli spazi del culto dello sport pur tipo i luoghi in cui elezione di stretta e stanno insieme svolgono delle attività assumono come dire a il peso maggiore nel nuovo nei nuovi progetti
Lo spazio privato è ridotto al minimo il tentativo come dire di avere peraltro delle stanze quest'anno smottamento singole o al massimo per due
Persone e quindi questi spazi del privato diventano sempre
Diciamo dei luoghi dovrà trascorrere molto poco tempo nella giornata e questo è importante perché voi l'architettura ancora una volta si si ci dice che il luogo aiuta anche il senso di comunità perché come dire sopravvivere ha un'esperienza come quella della creazione di della libertà personale è va condivisa e non solo per obbligo nero ci dimentichiamo che
Non te lo può scegliere il compagno di cella non è che poi io voglio quell'unica sempre di quell'altro Copai nella però trovi tutti trovi a vivere in riva al livello di intimità spavento uso con dei perfetti sconosciuti
Quindi come dire specialmente nelle celle dove si si si è in molti
Allora dove si può lavorare si può lavorare e si può fare attraverso lo spazio proprio sul senso di comunità cioè creare e in questa immagine vediamo molte sono anche quelli che noi
Abbiamo auspicato verdi di cui
Luca aveva parlato questi luoghi in cui stare
Anche dei luoghi immediatamente a ridosso delle stanze di pernottamento quindi dove trascorre nelle ultime ore prima di delle vi del sogno fare colazione la mattina ma questo è molto importante molto importante perché questo che ti fa sentire comunque parte
Di una comunità e per quanto diciamo le persone che ovviamente sono sono in carcere sono lì perché hanno commesso degli errori quindi devono scontare una pena in qualche modo però questo si dice che
Che è molto importante
E che che tutto questo avvenga e che vi si metta in condizioni di creare come dire di dare anche un senso a questa parte la loro vita oggettivamente l'architettura non so adesso molto architetto sono però
è l'architettura un ruolo assolutamente fondamentale e determinante tutto questo
Lo spazio è
è centrale in tutti i suoi i suoi aspetti un'altra cosa importante e quella che riguarda poi i materiali nel senso che l'architettura
Le il disegno di questi luoghi in molti casi
A un un particolare
Significato perché si si ricollega e questi ancora una volta il collegamento con la realtà o se non faccio un'enorme edificio anche inizi medi edifici nel nulla e che nulla a che vedere con l'intorno mai collegarsi anche I materiali
Delle dei luoghi dove vengono costruiti gli edifici
Quindi ha una tradizione costruttiva
Una tradizione costruttiva che ti riporta una tradizione un'immagine familiare un immaginare che in qualche modo tipo ti aiuta Titti i a sentire come dire acuisce un senso di identità di un uomo anche in una condizione che ovviamente è una condizione
Diciamo
Ovviamente una condizione penalizzante non una una posizione diciamo negatività rispetto diciamo alla alla nostra esperienza anche di alle opportunità che abbiamo avuto di visitare alcuni di questi luoghi
Luca punto prima che ha citato la Spagna poi un'altra realtà che però molti di voi conoscono perché è stata e anche molto nutra le più
Note e quella appunto della Norvegia in particolare con il carcere di Alden di cui si è detto moltissimo che avete visto in quest'immagine è stato che ha detto
Fui chiamato lo la prigionia Cinquestelle del ma d'Europa ci ha detto questa cosa altamente a comportato critiche fatte speciale a verità e che il carcere di Aldeno che ne abbiamo visitato è un carcere che risponde perfettamente a quella che è l'idea proprio il sistema penale norvegese cioè il carcere è un uomo che ti deve
Allenare motivare queste sono le testuali parole che ci dissero diciamo quando entravamo ad Oslo
Allenare motivare a capire perché sella e quindi poi a creare i cioè a trasformati a poter uscire con tutta una serie di di
Di ragionamenti fatti inutile dire che lo Stato norvegese
Certamente lo sapete meglio di me ma lo Stato nel vedere che non sono da un che che che con un grande o è il perché si fa queste la vediamo in appunto e qui per esempio vedete anche
Nelle scelte dei materiali dei prospetti nelle scelte rapporto tra i primi EVT cioè evidentemente una volontà chiara di richiamare una tradizione costruttiva però vedete anche in carcere e nulla più assoluto
Cioè è Bosco norvegese non ci siamo stati queste sono alcune immagini non nostre ma qua siamo stati noi non c'era la lite ma per me alcuni mesi d'inverno questo proprio un nulla più assoluto
Mi voglio dire certamente dal punto di vista la qualità dello spazio ha degli spazi di grandissima qualità però questi ragionamenti hanno sempre di sì un po'diciamo nel loro complesso non è semplicemente
Il fatto che loro abbiano la cucina in Comune a dire che proprio diciamo tutto perfetto ma insomma
Comunque quello che va bene che va detto che la Norvegia comunque un Paese che assicura a coloro che sono ristretti una all'ENEL motiva e quando loro escono dal carcere di faccio un esempio diciamo abbastanza saranno i tutti ciabattato Asfor molto
Quando si esce dal carcere loro non tutti fanno uscire se non sono Simpson certi rito abbia una casa
Che tu abbia l'assicurazione sanitaria c'è come dire c'è una
Ma una modalità
Rispetto a questo che e fa intendere una maniera diversa che io non voglio giudicare perché in certi momenti ma rimaniamo con la bocca aperta sembrano tutta una cosa sulla quale Armando piano piano a ragionare tra di noi a riflettere se vogliamo che poi tutto sommato non era così perfetta
E questo diciamo è un po'quello che che è successo sia quando ha visto la la il carcere di alterne il carcere di Oslo che invece è il vecchio carcere
Ecco l'ho qua che al centro della città di Oslo che è stato molte ristrutturato ed ampliato facendo un'operazione tipica cioè è stato ampliato trasformando alcuni edifici limitrofi che vedrete
Nelle prossime immagini che era una birreria
Quindi ecco quindi il primo corpo quello diciamo Stella è quello originario poi tutto il resto è questa birreria che è stata trasformata in carcere quindi naturalmente lì abbiamo visto come poi sempre questo tipo di operazioni
Crea delle delle
Come diede delle difficoltà insomma trasformare una birreria in carcere è evidente che insomma siamo non erano quelli non era quella la vocazione degli spazi e dei luoghi
Quello che è stato fatto ed è molto interessante è stato fatto anche con molta cura invece è il restauro della parte antica creando riuscendo a creare degli spazi che un po'quella poi vi racconteranno
Gli altri relatori ma insomma in alcune poi in alcuni casi abbiamo già potrà farlo anche in Italia c'è trasformando degli spazi
Che oramai hanno delle dimensioni completamente diverse da quelle che sono diciamo le necessità delle dimensioni oggi
E quindi la possibilità di trasformare ad esempio degli spazi di con del connettivo in luoghi invece della collettività dove stare eccetera e queste per esempio sono
Come dire delle delle del delle riflessioni sull'altra se non c'è anche perché diciamo la verità arrivare siamo trovati e Luca in particolare in questo modo periodo di fronte a questo a questo tema del carcere di Nola ma la verità che ne speriamo che non si debbano fare altre carceri
Fa noi comunque speriamo vi do al di poter affinare una metodologia di intervento sul patrimonio esistente che è una cosa che dobbiamo
E a questo punto è anche interessante fare perché
Possiamo lavorare appunto sulla sulla
Sulla possibilità di
Di trasformare lo spazio di trasformare quello che abbiamo a molti livelli però insomma diciamo dell'obiettivo quello di ridurre il carcere al aderenti al minimo indispensabile di questo si parlerà al Musio
Fra poco
Ancora un
Voglio dirvi volevo sono
Ricordare ancora diciamo pochi pochi poche questioni che però mi sembra importante anche perché sempre
Fanno parte di questa nostra esperienza
Molto interessante degli stati generali che poi tra l'altro qualche modo è ricominciata perché ora
è stato è stata fatta una in parte uno è stata fatta una una convenzione quadro tra il Ministero della giustizia era colui che sarebbe un fra inserite le diversità italiane
Sono stati istituiti otto tavoli di lavoro tematici molto precisi
Su alcune questioni stimolato specifiche per le quali il Ministero ha chiesto all'università italiane non supporto e io dunque siamo di nuovo a lavorare nel tavolo destinato appunto alla agli spazi
Agli spazi del del del carcere questo però vuol dire che si è ancora una volta dopo tanti anni tanti anni di silenzio in Italia si continua a ragionare su queste cose vuol dire che evidentemente forse qualcosa se non altro diciamo abbiamo cominciavo
A a smuovere la farla attraverso quesiti gli stati generali pedofili quando devo
Farò
Pochissimo volevo soltanto fare un'altra notazione su invece sull'esperienza danese
Voi sapete che la Danimarca è sempre stata all'avanguardia su tutta una serie di cose tant'è vero che fino agli anni Settanta in Danimarca non c'erano neanche differenza tra Regione femminile e la prigione maschile
Praticamente un certo punto l'hanno fatta anche loro e annunciamo chiuso questa esperienza perché succedevano cose
Varie e però abbiamo potuto visitare questa di quest'anno ci sono immagini perché non ce ne hanno fatto fare non se ne trovano quasi
Questa questo carcere bellissimo sull'isola di filoni a
In cui c'è questa particolarità e cioè
Vale bisogna premettere che il in Danimarca e si sono carceri chiusi e carceri aperti che detto così per me potrebbe ma una cosa cioè esistono dei carcere in cui c'è realmente il re non c'è il muro di cinta e c'è un regime di apertura quotidiano ovviamente
La possibilità di andare nell'uno nell'altro dipende dal tipo di
Di reato commesso però questa cosa ovviamente come dire crea una forte diversità fra il carcere a parte il carcere chiuso perché il carcere avverte un carcere dove i detenuti tendono ad uscire tutti i giorni andare a lavorare fuori eccetera
Quello che invece e però per noi più insomma che che che ci ha lasciato più incuriositi e invece come loro poiché interpretare il carcere chiuso ovviamente perché a quel punto che cosa è carceri chiuso e non è
Diciamo il questo questo questa questa cosa spaventosa bensì è un carcere dove
Naturalmente questi Paesi sono Paesi con quantitativi
Sono molto ristretti rispetta i nostri però a a tutti voi ci sta sia di metri quadri che di persone che necessitano diciamo di detenzione però
Va detto che sacrosanto delle sperimentazioni in questa nazione benissimo
Che però appunto su quest'isola però non lontano dal centro
In cui ci sono contemporaneamente nello stesso luogo anche se separati i minori gli adulti uomini è le donne
E questo però consente
Appunto nell'idea di comunità
Anche di avere dei momenti in cui fare azioni insieme questo è un altro punto molto importante perché
Perché effettivamente diciamo c'è questa questa porta come dire separazione non aiuta perché perché in qualche modo
Come De Seta no se parla sempre di più separare dite separa gli sguardi separare in the poiché ogni volta che tu vedi l'altro no è invece questa è questo tipo di sette difficili e avente loro sperimentano con numeri
Per non irrisoria norma medico perché insomma sette otto diciamo quindi sono cose però sono inconcepibili però
Effettivamente consentono di fare delle sperimentazioni nelle sperimentazioni importanti io mi fermo qua perché potrei continuare parlare tutto affidato
Andrea
Grazie Mariella
Io chiederei ai componenti della tavola rotonda di accomodarsi qua
Del che
Lucia Castellano è in arrivo e quindi parlerà un po'alla conclusione con un intervento molto importante perché proprio sulle misure
Alternative alla detenzione
Di questo intervento
Che ha fatto Marella che a cui non ho opposto freno temporale perché siamo un po'in anticipo perché è mancato un intervento
Ecco vorrei sottolineare come sia evidente che nei Paesi civili
Gli spazi della pena sono considerati degli spazi la pena di qualità che sono consegnati un diritto
E quindi l'architettura è un diritto anche delle persone che hanno sviluppate comportamenti devianti allora a questo il fatto di essere qui al maxi significa anche dire che razza di
Privazione di diritti e questo paradigma accettato peraltro da tutti a destra e sinistra che si è imposto nel corso degli ultimi anni in nome del quale
Come dire l'architettura è un puro fatto di sicurezza quindi bastava che un ufficio tecnico se ne occupasse poi come veniva veniva ecco io mi auguro che il coinvolgimento e beni culturali
Sarà anche diciamo un motivo per dare un forte impulso
All'architettura
Alla chi vettura anche in ambiente penitenziario ai concorsi di architettura la possibilità per gli architetti italiani
Di occuparsi di progettare e degli istituti di pena come è successo
Negli anni in cui
Siamo stati all'avanguardia e come speriamo che torni presto ad esse lascio la parola Margherita Guccione che coordina questa tavola rotonda
Allora buonasera a tutti apriamo questa tavola rotonda che costituisce un approfondimento
Di quello che Luca Zevi ci ha raccontato nella sua introduzione e su come grazie anche al lavoro di coordinamento e di approfondimento condotto
Con negli stati generali e in particolare nel tavolo uno che si è occupato proprio dello spazio fisico dell'ex carcere siamo ragionando intorno
A un nuovo modello di architettura carceraria che rispecchi la nuova consapevolezza i nuovi concetti che ruotano intorno al mondo del carcere non solo appunto a partire da dai dalla tema del
Della diversa considerazione del detenuto ma anche più in generale di tutti i soggetti che lavorano nel carcere
Sì parlato di custodia attenuata
E quindi si è intervenuto si è intervenuti su molti aspetti rilevanti per il progetto del carcere
A partire della della dimensione della della del numero nodi unità contenuta nel carcere del rapporto tra carcere e città
Inc e più in generale di un Motta modello di vita
Detentiva che in qualche modo simboli o guardi allo svolgimento della vita quotidiana in funzione di una riprogettazione dell'esistenza
Del dei detenuti in vista di una loro reinserimento nella la vita lavorativa
Abbiamo qui tre i punti di vista differenti che fanno tesoro delle esperienze dei nostri relatori abbiamo Ornella Favaro che la direttrice idee
La rivista orizzonti ristretti orizzonti una rivista che quotidiana che è un osservatorio
Lavoro straordinario sul mondo del carcere
Che prodotta all'interno del carcere di Padova
E che e quindi è un uno straordinario strumento di conoscenza di quello
Che
Ruota intorno a questi temi
Abbiamo Biljana Bellini che invece si occupa da anni di mediazione culturale e di inclusione socio-lavorativa
Avuto delle esperienze
Legate appunto alla progettazione del né del carcere di
Sollicciano delle esperienze di progettazione partecipata la partecipativa progettazione partecipata è un modello innovativo un approccio innovativo o no per la progettazione perché cerca di tener conto della di chi poi serrati il fruitore Nobel
E Progetto e quindi di mettere insieme quelle che del delle esigenze diverso a volte anche contrastanti
E infine con noi Ettore Barletta che il Direttore del Servizio Tecnico dell'edilizia penitenziaria non so se ho detto bene
E che a una lunghissima esperienza proprio di edilizia carceraria
E che ha tra l'altro curato una mostra
Nell'ex carcere minorile appunto del San Michele con una serie di proposte di nuovi modelli di
Carcere
Una mostra del due mila e cinque e mi piacerebbe poi sapere da lui che cosa
Com'è andata avanti il pensiero architettonico solo questo tema
Allora inizierei con Viviana bambini denuncia e do la parola non so se ha delle
Delle slide
Grazie dell'invito che
Sì
Il secondo costare forse quel microfono
Grazie anche della visita questa
Altro una
Presidente
Funziona
Sia
No dicevo grazie anche della visita questa mostra
Ne ha fatto pensare anche un altro tipo di prigione alla prigione mentale alle prigioni mentali che
Spesso civile civile non ci permettono di
Di lavorare visto che noi lavoriamo nelle prigioni e non ci permettono di lavorare al meglio di fare qualcosa che potrebbe essere anche molto semplice a volte fare
E siamo vittime spesso di queste prigioni mentali
Questa è una cosa c'è una questione per me molto importante
Perché occupandomi di partecipazione quindi di incontri tra le persone di opinioni diverse situazione condizioni diverse è chiaro che
La mente delle persone diventa la l'oggetto quasi come dire
Che fa la differenza in
In tante situazioni
Lo scopo del mio intervento qui quello di mostrare semplicemente le esperienze che abbiamo fatto dal due mila e quindici ad oggi e che sono ancora in corso
Dove si è tentato di intervenire come hanno già detto prima siamo qua per Marella su spazi delle carceri già esistenti
Per migliorarle ma con lo scopo non semplicemente di appunto migliorare gli spazi per per far stare meglio le persone per farle insomma
Diciamo in maniera funzionale ma proprio per una questione di cambiamento della qualità degli spazi di di vita dei detenuti e non solo dei diritti dei detenuti
Cioè abbiamo cercato di collegare il tema dello spazio a una visione del carcere di cui abbiamo parlato per far Nesi prima degli Stati Generali dopo
Come proprio spazio vivibile orientato al processo di umanizzazione della pena
Cito anche le parole del del ministro Orlando che ha detto proprio il tema dello spazio vivibile viene così a declinarsi secondo un valore qualitativo funzionale al processo di risocializzazione
Le linee d'azione dovranno pertanto essere orientati ad incrementare non solo le dimensioni ma la qualità degli spazi destinati al movimento
Alle iniziative culturali e trattamentali e alla socialità
Quest'ultima intesa anche come integrazione con la comunità esterna
Allora abbiamo cercato di ripensare di spazi in funzione non solo dei detenuti ma anche di chi abita il carcere perché ci lavora in carcere perché fa il volontario
Perché fa l'operatore perché comunque è dentro questo questo luogo
E quindi abbiamo ragionato
Pensando non di affidare semplicemente un incarico di qui revisione degli spazi a degli sperperi professionista degli architetti ma di coinvolgere
Tutti coloro che dovranno vivono e lavorano dentro il carcere e da qui diciamo l'idea di utilizzare il metodo della progettazione partecipata
Questa questione della progettazione partecipata sembra abbastanza ovvia se uno ci pensa bene
Ovvero io ho fatto un faccio un esempio se dobbiamo riqualificare un non so un cortile di una scuola
Non ci viene in mente di prendere semplicemente un geometra e fagli disegnare un cortile ma
è molto forse innovativo diciamo così pro innovativa a me sembra una cosa abbastanza ovvia
Che si debbano coinvolgere i bambini della scuola i genitori gli insegnanti i bidelli tutti quelli che sono come dire cittadini della
E coloro che dovranno utilizzare e stare in questo spazio
Tra l'altro le esperienze più interessanti di progettazione partecipata cui onco collaborato sono avvenute proprio in contesti urbani
Anche al Comune di Roma dove proprio all'interno dei Piani di riqualificazione
Era prevista una quota anche di risorse economiche destinate a facilitare i processi partecipati cioè cittadini che vedono e che vivono alcuni spazi sono coloro che ne sanno anche di più
Che affiancando magari gli architetti geometri gli ingegneri devono prendere parte ad un percorso e ad una all'ASI nella loro che probabilmente anche a fare direttamente alcune
Attività all'interno del progetto
Quindi questa è l'idea e nel due mila quindici abbiamo iniziato
Con un'esperienza Sollicciano di cui aveva accennato prima anche Luca un'esperienza
Un'esperienza
Purtroppo realizzata in parte realizzata a metà perché abbiamo potuto in questa occasione sviluppare abbastanza bene la fase di ascolto la fase di
Diciamo così di
Di raccolta delle esigenze di alcune settori del carcere di Sollicciano sia maschile che femminile
E abbiamo qui ci sono delle immagini che fanno vedere anche i metodi che abbiamo utilizzato per
Per consultare sia detenuti sia il la Polizia penitenziaria e sia agli educatori
Abbiamo incontrato più volte anche le detenute donne e gli uomini e anche tutti insieme
E
Abbiamo rielaborato insomma pur con una certa cura nelle considerazioni degli stimoli che venivano e abbiamo anche preso in considerazione
Dei progetti da loro stessi messi su carta in questo modo molto semplice descritto disegnato in qualche maniera ma abbiamo voluto cercare di capire come si potevano coniugare
Lei
Come si potevano coniugare attribuito le varie
I vari interessi è chiaro che molto difficile cioè nella partecipazione una progettazione partecipata non è semplicemente prendere delle persone
Diverse mettere intorno a un tavolo e decidere in maniera automatica
è un po'è un vero e proprio processo per questo insistiamo nel dire io almeno perché c'ho questo pallino
Che è necessario pianificare un percorso partecipato è necessario darsi delle regole darsi dei criteri perché esistono è proprio una metodologia di lavoro
è necessario avere delle risorse avere dei tempi quindi è un percorso che accompagna tutta l'iniziativa
Qui abbiamo realizzato grazie allora Luca sono stati da Dante ticket sono stati realizzati delle ipotesi di soluzione in particolare per l'aria femminile
E
Ha in questo caso a causa poi di cambiamenti della direzione del carcere eccetera ci siamo fermati a questo livello
E qui metto subito una pongo subito un'attenzione su un aspetto un percorso partecipato non andrebbe iniziato se non siamo sicuri di poterlo portare avanti
Questo lo dico proprio dopo averlo sperimentato direttamente perché
Il partecipare ha dei grandissimi vantaggi per le persone che ci sono dentro perché le coinvolge le emotiva le rende attive le rende
Appunto dei soggetti e non degli oggetti
Ah ai quali poi si come dire Consegna una ipotesi di lavoro ma sono loro i protagonisti siamo noi tutti i protagonisti di questa
Di questa situazione per cui l'arrivare a un punto e poi doversi fermare perché le condizioni lepre poi le tre condizioni non erano magari troppo chiare non erano sicure non erano verificate
è una frustrazione ancora maggiore di quella di non fare nulla
Reading di non essere coinvolti
E quindi su questo aspetto faccio proprio autocritica ma lo segnalo come
Questione da porre all'attenzione perché proprio perché quando si decide di fare un lavoro sia di riqualificazione sia di realizzazione di nuovi spazi va considerato che questo processo è un processo quindi va preso in considerazione dall'inizio alla fine con degli accordi iniziali molto
Chiari con la direzione con le istituzioni eccetera
Brevemente faccio vedere anche ovviamente gli altri casi Poggioreale
Marella e
Gruppo di persone che tra l'altro sono anche qui presenti
Una bella esperienza che hanno fatto in una sezione del carcere di Poggioreale laddove ci sono qui tratto con gli studenti della Università di di architettura
Della Federico II di Napoli
Dove si è lavorato sulla
Sull'utilizzo di spazi enormi che ci sono a Poggioreale che sono i corridoi e quindi sono spazi inutilizzati che invece
Con molta freschezza Fantasia
Competenza e professionalità si era Agazzi che i tuttora hanno immaginato di potere di restituire ha degli spazi di vita collettivi quindi qui vedete delle immagini
Delle ipotesi di utilizzo di questi spazi
E il progetto ha in corso e sono stati realizzati dei prototipi e quindi vedremo come va
Bene
Ecco qui vedete anche purtroppo il mio racconto forse non rende quello che
Il vero cuore della partecipazione cioè le relazioni anche la parte emotiva alla parte emozionale che si genera
In uno stare insieme cominciare a confrontare le idee soprattutto io dico non so chi di voi è entrato in un carcere ma dei ragazzi sui di vent'anni ventidue anni diciotto anni che entrano in carcere si mettono
A fianco a fianco con detenuti a lavorare
Effettivamente hanno un'esperienza di unica hanno l'esperienza che probabilmente
Ecco rompe quelle che dicevo prima la prigione mentale no delle barriere che magari uno ha dei preconcetti
Altra esperienza Torino
Casa circondariale cosiddetta le Vallette di Torino questo lavoro nasce da la tesi di di dottorato di una di un architetto
Valeria che decide di andare oltre lo studio teorico della utilizzazione degli spazi e dei materiali nel carcere
è coinvolge dei giovani degli amici architetti e quindi
D'accordo che a mente con la casa circondariale col direttore
Riqualificano manualmente mettendo insieme le loro competenze teoriche e la loro sperimentazione lividi loro imparare a fare
Con le capacità dei detenuti perché noi
Cioè detenuti hanno delle sanno fare delle cose così come il cittadino è competente il cittadino detenuto è competente può e sa fare delle cose
Certo cioè che c'è stato anche la grande contributo della moto importante perché lavorare con
Anche con questo supporto e è stato molto stato fondamentale
Qui vediamo in due e tre immagini come erano questi spazi sono due spazi esterni apparentemente come dire
Niente di che però guardate come sono stati trasformati in un lavoro
Praticamente a risorse quasi zero e soprattutto con recupero di materiali che si trovano nelle carceri pare che le carceri siano piene di materiali riutilizzabili
Molto interessanti con cui si possono creare
Varie varie varie soluzioni varie cose questo è uno spazio di relax questa uno spazio per
Appunto voi colloqui con con i familiari
E quindi
Come potete vedere con un Budget di diciotto mila euro
Che praticamente è servito acqua da poco comprare cemento tutto quello che poteva servire questi ragazzi hanno realizzato con i detenuti con la Polizia penitenziaria e con dei volontari questi questa realtà
Ecco questi sono il gruppo di ragazzi a infine arriviamo e così poi passo la parola a
Ornella altre oggetto e ci ha visti coinvolti un po'tutte tutte queste persone tutte queste professionalità tutti questi volontari che si sono incontrati dagli stati generali in poi
Il progetto alla carcere di appunto di Padova dove la questione eh
Più complessa ancora più ricca e abbiamo sperimentato secondo me in maniera molto più
Capillare anche il discorso dalla progettazione partecipata perché intanto c'è una storia in questo carcere
C'è la redazione di rispetto dei bisonti c'è la cooperativa sociale che dove lavorano persone ciccia un'azienda privata che sta ingrandendo i propri spazi e proprio da qui nasce l'esigenza di ampliare trasformare gli spazi
Quindi c'è un mix tra privato istituzioni volontari cooperativa sociale
E quindi tante cose che negli anni hanno creato una
Un sistema che va verso è questo l'auspicio che va verso ciò di cui si è parlato poco agli stati generali cioè ripetere
La vita complessiva del detenuto lo scopo di questo lavoro non è solo allargare uno spazio per lavorare meglio per lavorare di più
Poi per essere ma lo scopo è quello di creare degli spazi dove la vita culturale questa la grande biblioteca che che c'è una parte insomma della biblioteca
La vita culturale in momenti di relax i momenti di lavoro i momenti
Di vita quotidiana possano intrecciarsi possano avere una sinergia tirare una sinergia
Dove le persone vivono come facciamo noi si muovono escono dalle dalle dai luoghi
Dei capi di pernottamento scendono lavorano si riposano studiano Panin biblioteca
Allungando per esempio l'orario in cui sono disponibili questi spazi attualmente solo poche ore possono scendere per esempio per andare in biblioteca non si capisce perché uno la sera dopo cena non posso scendere a leggere su un libro
Ecco cosa di questo tipo interessante qui che abbiamo messo insieme anche la presenza ancora grazie alle università di Torino e di Napoli
Un gruppo di giovani
Studenti che abbiamo portato questo progetto anche all'interno della Biennale di architettura di Venezia
Quindi abbiamo tenuto un workshop alla Biennale di architettura abbiamo poi lavorato all'interno del carcere come vedete gruppi di lavoro tra detenuti e ragazzi
E con la nostra partecipazione i ragazzi hanno qui non ci sono i disegni ma hanno immaginato veramente delle soluzioni molto interessante molto belle per
Appunto allargare gli spazi modificarli creare sinergie e fare anche lavorare meglio diciamo far star meglio anche nel come postazioni di lavoro Illy detenuti
Questo ho voluto mettere questa immagine che rappresenta l'impegno di questi ragazzi che a Venezia la sera dopo cena non lavorato quasi tutta la notte per terminare questi questi disegni che poi
Sarebbero questi progetti insomma che sarebbero poi servizi
Ecco
Insomma non so se ho potuto rendere l'idea dell'intensità diciamo anche del
Del nostro del nostro impegno di quello del
Dei ragazzi di tutti quelli che hanno voluto partecipare
Quindi in definitiva noi stiamo andando avanti grazie alla buona volontà
Grazie alla al fatto che ci crediamo e che pensiamo che il carcere debba essere
Sempre meno carcere se si potessero delle carceri io sarei decisamente
Favorevole ma almeno che si possono aprire gli spazi che si possa rendere una vita diciamo così normale come dovrebbero essere più vicina alla tra l'altro come ci dicono i sacri testi una vita quotidiana da cittadino
Che è privato della libertà ma non è privato di tutto il resto non è privato e non è per forza come dire penalizzato da tante piccole cose che invece lo penalizzano quotidianamente e fanno soffrire fanno star male
E che motivano alla vita
Devo dire che partecipare a questo tipo di progetti di percorsi motiva montoni cioè tre anche molta voglia di
Di
I come dire di alzarsi la mattina
E chiudo così passo la parola proprio alla alla bella con questo con questa procrastinabile stretti che è del due mila e quattro dove già all'epoca Ornella denunciava come dire questa inutile
Come dire afflizione proprio della della persona detenuta che non ha neanche diritto a una sedia e che ancora oggi io credo perché quando ma
Entra nelle carceri non ci sono le sedi ma ci sono gli sgabelli
Potete immaginare cosa significa fare sull'onda bello per
Tante ore della giornata della filiera e della notte
Vi ringrazio
Riprendo appunto alcuni spunti sulla considerazione della del detenuto come soggetto attivo appunto per dare la parola ad Ornella fa però che tra l'altro anche oneri
Grandissima esperienza di volontariato e quindi conosce molto bene
La realtà appunto carceraria a lei la parola
A un paura poi no
Sì il
Riprendo da questa
Foto immagine della copertina dei distretti del due mila quattro con scritto dategli almeno una sedia
E perché la
Triste realtà è che questa sedia ancora non è stata data alle persone detenute eppure non ci vorrebbe molto perché quegli sgabelli
Quella specie di tortura di sgabelli che che e sono Aran disegnati in quella copertina sono ancora gli sgabelli prodotti dall'Amministrazione
E ancora la decisione di dargli una sedia invece con uno sgabello un è stata appresa quindi
E questo secondo me fotografa un po'in quanti anni sono passati quella del due mila quattro saldo mila diciassette
E fotografa un po'secondo me la la situazione delle carceri italiane anche se
Alcune cose sono cambiate però io credo con una lentezza e soprattutto non credo che sia soltanto la lentezza il
Il problema vero che
Il cambiamento nelle carceri avviene come dire in modo casuale
Con uno stesso ordinamento e questo credo che siano dei problemi più grandi con lo stesso ordinamento penitenziario si può gestire un carcere come Bollate o un carcere come non voglio neanche dire quali
In cui non si non c'è nulla c'è il deserto ce ne sono tanti purtroppo
Quindi cioè qualcosa già di malato in queste quando io sento dire per esempio di un direttore che gestisce il carcere in modo
Aperto è diverso che è un direttore illuminato io dico no non è un direttore illuminato è un direttore che rispetta la Costituzione l'altro direttore quello che chiude
Non crea spazi apertura una vita diversa è un direttore che non la rispetta ma questo nel nostro Paese non è molto
E considerato comunque
Vorrei oggi si parla molto spesso di ho sentito anch'essa a Terni di benessere della persona detenuta no di benessere
Si dice che la vita del detentiva deve assomigliare il più possibile alla vita libera io ho fatto parte del tavolo numero due che era un po'strettamente collegato al numero uno perché parlava della della qualità della vita detentiva proprio no
Che è strettamente legata agli spazi e ai tempi della
Ecco in questa in questo tavolo Sidis si discuteva di questo della qualità della vita detentiva
A parte il fatto che
Io credo sia molto illusorio dire che la vita detentiva deve assomigliare più possibile alla vita libera non
C'è nessuna somiglianza neanche lontana diciamo che deve
Come dire e si può puntare a ridurre i danni della vita detentiva hanno una
Pensare che possa somiglia alla vita libera
E ecco in questa operazione di
Ricca ridurre i danni della vita libera e ci sta proprio anche un discorso degli spazi
Ma questi spazi spesso orribili hanno dietro una concezione ben precisa nella nostra società la bellezza non può essere riservata alle persone che hanno sbagliato alle persone detenute
Quello che tutto quello che ha a che fare con la vita detentiva deve essere brutto e questa è la prima caratteristica la bruttezza
E dalla bruttezza derivano però dei danni e dei problemi secondo me enormi
Quali sono i danni
Prodotti anche dalla bruttezza dell'ambiente i danni sono uno che
Ricordo recentemente una bellissima relazione di Francesco Cascini somma distratto che è stato
Per anni in prima date poi a capo della Dipartimento di
Giustizia minorile di comunità e ora finito il suo mandato
Che diceva io mi occupo spesso di formazione della Polizia penitenziaria del personale e mi rendo conto che uno dei più grossi problemi delle carceri è che il conflitto è ancora al centro della vita detentiva
Esattamente questo il conflitto è al centro e e il lavoro che noi stiamo facendo credo che sia come dire
Di portare invece un po'di pacificazione in questa cosa perché io non credo che si possa uscire dall'acqua dalla pessima qualità della vita detentiva se non si lavora a questo
A togliere questa centralità del conflitto che caratterizza oggi la vita la vita detentiva
E puntare come dire a ha una a un ambiente anche a un ambiente che era non che sia bello ripeto non è possibile il calcio non sarà mai bene che rassereni anche le immagini di carceri molto migliori dei nostri
Erano tristi squallidi non c'era un manca l'umanità spesso no però un ambiente che era sereni
Almeno un po'che rompa questa logica del conflitto
E credo che
Se questo sia ecco lavorare sugli spazi e sui tempi in fondo è lavorare anche a questo lavorare a una pena non abbiamo dato due definizioni della pena no
Una pena rabbiosa è una pena riflessiva la pena rabbiosa e la pena in cui tutti trovi appunto
Del arrivi dalla strada dalla
Dal problema del fuori da conflitti fuori ti trovi in un luogo di conflitti rabbiosi in cui le condizioni in cui vivi accrescono la tua rabbia no
Tanto è vero che io ho molte persone detenute soprattutto ragazzi giovani che stando in carcere hanno accumulato anni di carcere di pena
Per reati come lesioni oltraggio a pubblico ufficiale chat si sono rovinate una vita già rovinata stando in carcere perché quando la pena è scontata così la pena rabbiosa
Ti fa perdere la liberazione anticipata delle denunce e condanne eccetera vite ulteriormente rovinate
La
La pena riflessiva è quell'appena che ti permette creando ti degli spazi e dei tempi dignitosi dignitosi
Di riflettere sulla tua responsabilità di assumerti anche le tue responsabilità di ripetere il tuo passato di fare una riflessione seria
Sul tuo passato perché non è che in carcere ci si finisce così Sifi ci si finisce anche per scelte sbagliate chiaramente per reati a volte gravissimi
Però il carcere così come oggi quando tu entri in carcere
La prima
Situazione che si crea che tu diventi una vittima ti senti una vittima un carcere che fa sentire vittime anche gli autori di reato che l'anno fatto per anche come una scelta
è un carcere che ha già fallito il solo Spiller
La sua finalità l'acqua ha già completamente fallito quindi un carcere decente e dignitoso è invece un carcere come
Un un mio detenuto in un confronto con gli studenti a un certo punto ha detto una frase che il primo momento mi ha lasciato così
Grazie di avermi fatto sentire colpevole
Cioè sembra quasi una cosa provoca Parma una cosa molto profonda vuol dire se voi mi trattate con umanità se mi fate sentire un essere umano
Io
Mi rendo conto del male che ho fatto ma se mi fate sentire una bestia semi trattate da bestie in un ambiente bestiale
Io non mi posso non mi sento colpevole cioè io non io mi sento una vostra vittima quindi
è avere degli ambienti di decenti dignitosi è un grande passo avanti
Nella
Per la consapevolezza delle persone detenute per la responsabilità per scelte più responsabili
Quindi tutti quelli e questo lo dico da giornalista tutti quelli che dicono no che stiano a marcire in galera fino all'ultimo giorno eccetera dicono una cosa che crea insicurezza nella società e
E non sicurezza perché la pena rabbiosa
In cui tu sei trattato non da essere umano
è una pena che
Reperire per cui la persona quando esce esce incattivita e ANSA il livello dello scontro se vogliamo questo se vogliamo spacciare questo per sicurezza voglio dire
Cerchiamo di
Ragionarci un attimo
Ecco su questa
Le su questa questione
Ho citato un attimo il gli studenti che entrano in carcere no
Quando si parla di
Progettazione partecipata o di cose così io credo che
L'elemento fondamentale nella vita del delle persone detenute sia
La possibilità del confronto dell'apertura quindi il carcere deve essere strutturato per aprirsi alla società non per chiudersi
Perché c'è già una cosa una contraddizione enorme cioè la società dice tu non hai saputo vivere all'interno della società io adesso ti escludo
E TEN segno stando dentro il carcere a vivere nella società e poi ti faccio tornare dentro cioè già questa è una
Grandissima contraddizione se poi il carcere anche un luogo totalmente chiuso
è
La contraddizione diventa assolutamente enorme cioè la persona non uscirà mai
In grado di reinserirsi nella società quindi credo che
Anche questo sia
Ora una
Un elemento centrale una
Un carcere
A che sia il più possibile aperto alla Società nella nostra progettazione di quell'area con del carcere
Così e ci sono gli spazi perché gli studenti incontrino le persone detenute
Ci sono gli spazi per
Queste attività in cui la società entra dentro entra dentro e attenzione entra dentro non da
Come dire da ospite più o meno gradita io non mi sento un ospite della direzione che mi concede gentilmente no la dell'ordinamento penitenziario che è stato pensato in alcune parti almeno in modo molto avanzato non in tutte ma in alcune parti senz'altro sì
Dice che l'articolo diciassette con cui io entra in carcere come volontaria dice che la società deve entrare in carcere devi e
Quindi non mi fanno un piacere a farmi entrare questo vorrei
Io mi sono responsabile di tutto il volontariato
Una cosa che per me è fondamentale capire questo non siamo ospiti più o meno graditi
è
Questa cosa del del carcere aperto alla società è stata prevista dalla nostra
Dalla Costituzione perché non esiste rieducazione se non c'è confronto e dall'ordinamento penitenziario
Una uno due brevi considerazioni finali e poi
Gli affetti ecco c'è una parte
Di questo
Degli spazi particolarmente orrenda nel carcere
Che è quella dedicata agli affetti
Ricordo anche un'altra cosa che mi spaventa rispetto non so su cosa riuscirà io a vedere di cambiamento del carcere perché Gualtiero pienamente il Regolamento penitenziario
Del due mila
Diceva che andavano abbattuti i banconi e i vetri delle sale colloqui ora mi pare che ci sia un voluti quindici o sedici anni forse adesso sono tutti
Forse ma in questi ultimi due anni e
Ci sono carceri in cui
I banconi sono stati il vetro i banconi sono stati abbattuti un paio di anni fa
Un paio di anni fa ricordo anche
Il direttore l'allora direttore di qualche anno fa di Secondigliano mi
Mi raccontò che quando era è venuta fuori questa legge e il Regolamento penitenziario lui li ha fatti subito abbattere
Poi c'è stata una riunione di tutti i direttori della Campania che l'ha messo in forte difficoltà perché
Lui aveva agito troppo presto in troppo in modo troppo efficiente ma in questo la dice lunga su una
Un vizio un po'italiano di fare le leggi poi realizzarle forse vent'anni dopo
Ma
Gli spazi degli affetti oggi sono
Forse leggermente migliorati Siebel sono migliorati perché ci sono i tavolini eccetera ma sono tempi
Est tempi e spazi miserabili
E il sei ore al mese fate un calcolo rapido equivalgono a tre giorni all'anno in cui si dovrebbero salvare gli affetti delle persone detenute
Sei giorni tre giorni all'anno questi colloqui avvengono in sale colloqui si oggi senza i vetri
E i banconi ma
Con dei tavolini in otto dieci famiglie dove la parola intimità
Una delle parole che purtroppo è bandita la vita carceraria e invece c'è bisogno di
Di intimità una famiglia ha bisogno di intimità intimità è impossibile
In questa nostro Paese no con questo mito delle famiglie eccetera quando noi sono anni che ci battiamo
Il volontariato cerca di fare qualcosa rispetto all'ente
Agli spazi e ai tempi dei colloqui quando abbiamo osato presentare una legge
Che permetteva appunto i colloqui intimi cosa che avvenne in tutti i Paesi della rabbia della l'Albania la Russia la Spagna lì alla Svizzera eccetera
Gli articoli che sono usciti sono lo ripeto prime questo ma le cose più
Deprimenti adesso vogliono anche le celle questo poco tempo fare le celle a luci rosse cioè la di affetti la vita intima e sarà il nostro Paese sono
La le celle a luci rosse la prostituzione la pornografia c'è questo questo ecco il livello allora quanto ci sono tante cose da fare rispetto e un'ultima questione che riguarda gli affetti
E riguarda un tema di cui
Si parla forse troppo poco perché chi mette la mano su quel tema
Rovinato eh le condizioni dei colloqui nei regimi nel regime del quarantuno bis cioè io ho sentito recentemente una figlia
Di un di un detenuto che
Dopo dieci anni dunque aveva incontrato il padre al quarantuno bis un'ora al mese un'ora
Dietro un vetro e diceva che le raccontava raccontava di come lei non era più nemmeno capace di toccare questo padre no della la sua la sofferenza di questa di questa ragazza tra l'altro io credo che dovremmo ha proposto di
Di
Progettazione partecipata ascoltare di più le persone detenute ma anche i loro familiari perché i loro familiari
Non hanno colpe e vivono in spazi tempi condizioni veramente orribili ecco quella
Quei colloqui al quarantuno bis sono veramente in spazi
Indecenti e tempi indecenti uno ora al mese un'ora al mese
E ditemi qual è la motivazione io lo dico brutalmente la motivazione è la pigrizia
La pigrizia perché controllare per due ore o tre ore non cambia niente ma si dà a quell'ora perché non c'è voglia di rompere questo tabù
E di a vere verso questi figli non dico i detenuti verso i figli un atteggiamento diverso un atteggiamento diverso termino con un'ultima cosa
Parlando di partecipazione la partecipazione deve essere delle persone detenute deve essere vera e non sa saltuaria cala e casuale quindi
Di bisogna trovare degli strumenti nuovi nove stiamo sperimentando a Padova una cosa che non abbiamo inventato noi che abbiamo copiato da Bollate ma bisogna saper copiare dei migliori
E
E senza nessun problema abbiamo sperimentiamo alla nei prossimi giorni la rappresentanza delle persone detenute cioè le persone detenute
Voteranno con elezioni democratiche non con il sorteggio delle Commissioni esistenti oggi voteranno
I loro rappresentanti che inizieranno a lavorare a confrontarsi con l'Amministrazione a portare le loro esigenze a dialogare con l'Amministrazione
Io credo che se vogliamo che le persone escano in qualche modo più responsabili dobbiamo
Creare degli strumenti che diano davvero responsabilità alle persone detenute votare per i propri rappresentanti
Penso sia una di queste grazie
Grazie ad Ornella Favero per questo intervento così Benso denso anche gli spunti che hanno una ricaduta sullo spazio fisico e quindi
Con molto piacere passo la parola ad Ettore Barletta che appunto è direttore dell'ufficio tecnico del dipartimento dell'amministrazione carceraria
Che credo abbia chiara la situazione poi Delli dei carceri italiani che si confrontano col tema sicuramente delle recupero del recupero del
Patrimonio storico ma anche del patrimonio più recente quello legato al
Boom credo dell'edilizia carceraria negli anni del
Terrorismo ecco non so se nel suo intervento prevede anche di aggiornarci no su questo tema che è un tema che come museo seguiamo con particolare attenzione essendoci occupati nelle nostre ricerche molto utili
Riciclo no poiché il De Lisi dell'edilizia esistente anche con
Funzione diciamo di qualità architettonica di stimolo della creatività
Intanto le passo la parola grazio tutti risoluto
Io ricomincio da Quiriconi cioè qui per vari motivi perché questa del San Michele a Roma io sono nato a Trastevere proprio battezzata San Francesco a Ripa
Ed è sono entrato nell'ottanta ai beni culturali ho partecipato alla progettazione del recupero al San Michele come già del Ministro dei beni culturali
Tra l'altro ciò lavorato anche per parecchi anni fino al novantasei all'ufficio vincoli della riservatezza
Vinco io ben più tonici avuto modo di studiarla anche l'università perché l'ho studiato con Mario Manieri Elia ente ci ha fatto studiare
Con Giovanna Curcio all'epoca
Come esempio di appunto di edificio di complesso del welfare
Dello Stato pontificio
Ed è tra l'altro c'è la casa di correzione del Fontana attenzione non di un cachet la casa di correzione del Fontana che l'edificio capo scolare architettura penitenziario di avvoca moderna
Ma c'era anche noto all'ospizio dei vecchi le zitelle i ragazzi cioè c'era c'era quindi un complesso di trecento metri cresciuto nel tempo
E che ospitava le categorie disagiate ma non l'ospitata in forma passiva ospitava dando loro lavoro e dignità è anche cultura
E credo sia adonta ad oggi ancora oggi moderno dal punto di vista gestionale nel senso che i padri dell'epoca
Volevano che i migliori artisti milioni artigiani della capitale andassero ad insegnare ai ragazzi Gatti e tra l'altro di c'era anche in tutto il discorso del
Delle merci che arrivavano al Porto di Ripa della tessitura defilato i ragazzi fidavano della colore via addirittura arrivando a prestazione anche molto pregiato dal punto di vista l'esempio del sicura la riparazione degli arazzi
E se tutte cose che sono riportati a storicamente e poi nel merito istituzione che fino agli anni Sessanta è stata destinata appunto ad ospitare
Carcere minorile esce le donne
Anche questi ospizi e che poi è stata recuperata
Monte questa dismessa ammenda al demanio Aran per quanto riguarda il Ministero di giustizia è stata recuperata Spadolini la vuole come sede sostanzialmente
Ebbene culturali
Riparte da qui perché quello secondo me e il modello che ancora oggi
Dal punto di vista del
Credo del reinserimento perché era proprio voluto in quel modo non per niente lì a caso di correzione non cachet a caccia al carcere femminile qua del PUC
Questo il nodo questo è un carcere borbonico pieno centro della città ha tuttora attivo la parte diciamo è quel rettangolo lì
Lei ha definito
Modello cellulare perché erano quattrocento cervo dall'avrà una specie di alveare potevano seguito interni esterni è un cachet pensare addirittura a proprio quelle sono le le finestre delle
Del legame dei pernottamenti abbiamo istruttore mi appartamenti che tranquillamente accettato sta sulla piazza una delle piazze di nodo la piazza del crocefisso a trecento metri dalla cattedrale
Tra un cachet tranquillamente accettato cioè non rispondenza da chi è dura tra Corte questa è la corte interna
E che poi tra l'altro è stata una delle aziende produttive un appunto al settore per esempio degli arredamenti
Perché noi dal San Michele abbiamo creato una serie di
Lavorazioni che si sono diciamo effettuate dal punto di vista dello lavorazioni anziano crocevia declini non soltanto quello per le
Istanze di pernottamento i detenuti
Piazza c'è una gelosia perché quelle purtroppo dal mondo esterno profondi c'è ancora questo tipo di sistema non è stato recuperato
Però in carcere perfettamente inserito al Centro di nodo a trecento nella cattedrale attivo
è un carcere appunto a sempre lavorato molto Moscardi reclusione questo invece Favignana è un altro istituto che era composta da tre pezzi qui il carcere renderlo vedete è questo
Grande liste che il muro che Dalla Chiesa fece
In serie negli anni Settanta perché puntare selezionando in Israele viene destinato e super terroristi
E abbiamo sposato voi abbiamo recuperato le lavorazioni che era questo questo non ex colonia che invece era stata messa all'Istituto per le lavorazioni quindi
I detenuti e gli internati tramite anche casa il lavoro e andavano a lavorare in questo complesso che poi
Ecco questa la versione originaria
Per come era
Nel quale poi abbiamo però ritrasferito
Tra un intervento di detti lettura di ristrutturazione urbana abbiamo tolto i detenuti chiaramente affidata in una fossa del castello abbiamo insomma cercato di fare un po'di architettura anche contemporanee abbiamo messo d'accordo tutti Soprintendenza
Lavori può piacere c'era abbiamo ristrutturato questo reparto in questo modo cercando di fare anche un po'di architettura
Questo Napoli cambiamo proprio sul Governo nemico e stare fuga nell'albergo dei poveri e Napoli
Come dire c'è anche il tema della Corte in una delle parti conteremo
Non è che questa è
Una dei temi e modi di aprire alla all'esterno cioè io quando è possibile facciamo collaborazione università facciamo terzo e quarto regolatore anche dei ragazzi facendo ricerca storica
E quindi nessuna tutta una serie l'evoluzione moderni
Dove si vede già che in qualche caso c'è una tendenza ad andare
Verso forme urbane presente
Nella seconda fila vedete Cosenza Nuoro i ridotti effettivamente chiedo scusa Co.Re.Com verso certe banche grandi film si sono occupate diciamo
Nell'architettura
Sotto c'è Sollicciano che però presenta qualche problema tanto appunto essa funzionale ci sono le opere di Lenci ben ci ha lavorato all'amministrazione penitenziaria
Grazie alla professione
Negli anni Cinquanta
E questa ricerca sarei abbiamo fatto ma amministrazioni anziani italiana in realtà
Sempre stata all'avanguardia
Soprattutto certe cose non risultano magari non si sono sapute ma
Rappresentare per esempio all'alta o degli Stati Generali
Abbiamo detto presente già negli anni trenta c'era Ispettore generale della lavorazione proprio ieri ho trovato a Caltagirone un qualche reperto la carta che lascerà in Italia prima dal dottor
Niente Carlo Vittorio diritti
L'altro persino anzi attaccante la Juventus Campli varie mille novecentocinque sicuramente particolare
Per cui servizi igienici stiamo parlando degli anni trenta erano già in ambiente separato edifici degli anni trenta
Mentre la norma va rivolta al settantacinque dell'ordinamento penitenziario
In qualche modo forse da coprogettazione Bibiana lanci lo fece nel Camerota o ma nella camera singola invece ritorna indietro e si sono allarmante situazione del vaso della babbo a vista
Napoli Poggioreale
Napoli Secondigliano questi erano i punti di riferimento e potevano eventualmente servire per il terzo istituto dell'area napoletana che un'area particolarmente critica perché
Facendo un'analisi nel nel due mila dodici con i dati allora disponibili quando avevamo sessantaquattro mila detenuti dei nostri istituti
L'area di Napoli e Caserta
Diciamo era caratterizzata da una provenienza territoriale di quasi dodici mila detenuti in qualche altro
L'area veramente critica d'Italia da questo punto di vista
Io non credo che alla bontà di un istituto derivi dalla dimensione io credo che derivi otto affermando gestionale e credo che Milano Bollate che andavo io portati a visitare alla Commissione Rosania si occupava della
Diciamo della revisione delle desiderio di Tiziana penitenziaria lo confermi potranno anche di necessità virtù turistico utilissimo uguale seconda
Certo anche ieri in qualche modo svolgeva Vezzoli
Dottor aperti nel quale a questo punto si sono inventati un modello gestionale perché non c'era tutto il personale poter gestire credono movimentazione dei detenuti a quel punto si è detto nel responsabilizzare i detenuti e si è fatto in modo che si potessero Mauro autonomamente secondo probabilmente
Percorsi preordinati zona
Diciamo però Milano Bollate quanti detenuti duecentoventi mila trecento su
Però voglio dire è stato sempre indicato come l'Istituto modello d'Italia allora non è la dimensione che in qualche modo negli anni Settanta era stata diciamo
Delineata sotto certi punti di vista probabilmente don dal punto di vista e l'ottimizzazione di investimenti queste cose le conosco perché mio padre era un capotecnico avvieremo la nella raccontava insomma alla materia che conosco da quando ero azioni forti
E negli anni Settanta quando si mise mano a una politica diciamo di sostituzione al vecchio patrimonio penitenziario spesso ospitato in castelli in fortezze piuttosto in carcere si decise di fare una serie di istituti nei vari capoluoghi di provincia o di circondario di duecento detenuti certamente tant'è che molto spesso i troviamo
Di questa dimensione anche quando magari in quel circondare ne servivano cinquanta
Quindi una soglia di ottimizzazioni economia dal punto di vista non tanto della l'adeguamento alle realtà territoriali che ci sono Province che non
Non producevano però poi magari con qualche distorsione in via del bene nemmeno alle Hawaii troviamo istituti e forse in quel posto non serviamo magari sarebbero servite in altra un'altra situazione ed editoriale però
La situazione queste su quella del dobbiamo comunque agire perché le risorse ma economia sono abbastanza contrario
Ecco qui Nola allora quando abbiamo discusso discorso di Nola quando gli ho dovuto riprendere in mano Progetto del Piano carceri Piano Carcere questa marea di diciotto ettari
Sostanzialmente l'intramoenia chiamiamola così da il quaranta per cento di questi diciotto Earth volgiamo parcheggi altre cose mettono noi dobbiamo cercare di fare qualcosa allora a questo punto se dobbiamo fare lo sforzo di differente
Soprattutto quello che è stato sempre
Diciamo un mio convincimento è che noi avevamo
Comunque avvicinare la vita del detenuto alla una qualità metropolitana ma questo anche perché io ho visto episodi che mi hanno segnato quando io nel novantasei sono passa dall'amministrazione finanziaria
E mi sono trovato
Occuparmi soprattutto di ristrutturazione io non potrà mai scordare io diventato padre veramente da da poco la scena di una bambina che piangeva strillando nel momento in cui logorata decolla contenitore
Cioè per me quello è stato una ferita che non Gasperini fare immaginare mai e poi mai e che rivive oggi molte vedo
Le persone emana collaudo perché in carcere
Entrano anche persone non hanno nessuna colpa ho ricordi bambini carcerati a Ragusa
Cioè bambini che fino a tre anni sa un in carcere con le mamme e che non potevano andare fuori perché magari il Comune non è gli immensi per potergli garantire l'asilo cioè situazioni veramente assurde allora ho detto dobbiamo assolutamente cercare di migliorare la qualità della vita
In queste strutture vi dico pure che quando ho fatto il concorso per entrare nell'amministrazione finanziaria Udo una forma di rigetto perché hanno detto a un certo punto io sto andando a progettare per includere persone insomma
Polo sopra dicendo beh magari proviamo a cambiare le cose perché ho detto
Ha fatto lei accennava tra l'altro ma ha fatto conoscere insomma
Se c'è lavoratori Dolfi ci hanno lavorato Michelucci vuol dire che era allora possiamo cercare di fare qualcosa e allora l'idea qual è stata anche con un disavanzo
Non è niente di rivoluzionario nel senso che l'abbiamo già fatto presente in altre situazioni
Invece di adottare il solito discorso del muro che continua di vedere anche nel merito ed eccellenza dico Aldama eccetera eccetera non facciamo qualcosa che sono gli spazi di relazione con l'estero
C'è una membrana osmotica nella quale si possa avere la relazione lavoro i colloqui i rapporti affettivi la caserma chiamiamola così insomma i servizi al personale la direzione eccetera eccetera
E poi accento un isolato che richiami le forme urbane
Contra l'altro dei luoghi di relazione anche in termini quindi
A San Polino avente la cappella che è una tradizione anche italiana voglio dire io per esempio il lancio di Rovato ma anche in altre ideatore un'area attrazione DDA di Roma il teatro sotto
Ritardo sotto e la Chiesa sopra in opere d'arte dei molte parrocchie costruita negli anni
Settanta nella nella capitale
Qui non abbiamo fatto niente abbiamo fatto altro però l'aggregazione fra diciamo ad esempio
Cappello con con logo di cultore senza lavorio all'Ente cinema teatro è una cosa abbastanza attese
Così come quelli che abbiamo fatto un una serie di campi sportivi regolamentare per potere attiva di divo
Regolamentare dal punto di vista lo sport e l'abbiamo fatta anche una piscina semi olimpionica per potere sostenere eventualmente anche competizioni non ha detto che il detenuto
Debba essere escluso anche da questo tipo di partecipazione altro canto vengono già abbastanza ad esempio a questo punto di vista Boccaccio tardi eccetera eccetera
E quindi questo è stato
L'altro sforzo abbiamo fatto l'altro sforzo ancora e di provare realizzare un modello detentivo
Differente dalla classica Sezione niente di nuovo neanche in quel caso perché data non abbiamo fatto altro che prendere dalle colonie gli esempi per esempio degli appartamenti cosiddetti dell'UNESCO non segnali sono detenuti particolarmente affidabili
Che vivono praticamente in casette e per cui in alloggi magari poco distante da anche l'alloggio deve dei custodi per cui una vita praticamente normale allora abbiamo deciso di fare dei rileggo per appartamento così abbiamo
Colloca zeri
In cui ci sono queste gamme dove c'è la privacy ma c'è anche il soggiorno comune la cucina
Questo perché
Ci siamo confrontati anche coi vigili del fuoco su determinate cose non è che siano molto contenti condizione bombolette
Certo ci hanno detto allora abbiamo fatto una cucina comune come già in altri Paesi per cui posso tranquillamente andarsi a cucinare le cose in linea abbiamo fatto il tavolo soggiorno anche interazione poter andare a fumare perché un altro dei temi
è però una residenza emergono anche un luogo di lavoro abbia avuto anche legato da parte di qualche agente tenne qualche operatore avuto problemi re ne dobbiamo garantire anche l'assoluta sicurezza anno di lavoro
A parte l'architettura
La situazione del diciamo nel dell'istituto penitenziario è una situazione diritti molto compresi in cui dobbiamo comunque coordinare tutta una serie di di problemi tanto la sicurezza la prevenzione incendi
Determinate dimensioni anche dei blocchi sono determinati euro dal patto io
Avere comunque delle possibilità
Di di fuoriuscita n caso di di problema anche se da noi il rischio incendi Abbas molto ridotto per via proprio tipologie edilizie cerca ma comunque rassicurare anche in caso di calamità la possibilità di reflusso urgente ecco perché abbiamo scelto anche dell'ente
Delle dimensioni ampie di questi corti qualcuno le chiama riporti
Ora
Lasciando avrebbe qualche apprezzamento di di natura individuale chiamare
Cortile una corte di sessanta metri lato insomma
Mi sembra positiva tra l'altro c'è la piazza centrale addirittura in grado di ospitare un campo di calcio così vediamo come
Questi sono alcuni studi abbiamo fatto deve cercare veramente di realizzare un immagino urbana da questo punto di vista con delle doti che si alzano e che danno lo spazio verso l'orizzonte non la visuale verso l'orizzonte
Ecco questo qualcuno li ha
Vi dico qualcuno ha avuto il coraggio chiamando un crimine architettonico non so queste trasparenze sono trasparenza effettive nel senso che ho cercato di uscire dalla RAI dimensione architettonica del muro con lasciarla con le sbarre
Io sto cercando di andare oltre e io sto cercando di andare verso le vetrate fare entrare la luce
Farli diventare degli spazi diciamo veramente di di edilizia civile
Di tutti i divi scuola refettorio lavorazione cioè c'era proprio di portarlo ad una
Là ma siamo sibila possibile
Magari cambiando anche il tipo tradizionale di sbarre quindi non
Facendo i classici quadrotti
Sedici perse Gimac dando delle cose immonde frangisole che abbiamo già sperimentato sempre ristrutturazione di famiglia
L'attenzione anche appunto a chi entra e quindi cercare una qualità insomma anche del verde è una cosa che tra l'altro i nostri detenuti nascono fa neanche molto bene nel momento in cui noi volgiamo
E questa è la piazza di Nola che vi dicevo
è stato il riferimento che casualmente proprio ha confermato il punto siamo
Sulla strada giusta conobbe fanno troppo stretta quando a sessanta meritato perché fare queste offerto non dietro
Soltanto allora io credo che il discorso sia la qualità
Che poi verrà messa in questo
In questo Progetto nella realizzazione non una progettazione anche io seguiremo
Da questo punto di vista proprio contrappeso contatti o lavori pubblici vogliamo seguirla veramente
Passo passo e seguiremo anche nella realizzazione dopodiché la progettazione partecipata per me è un fatto diciamo acquisita nel senso io quando faccio progetti per la prima cosa che faccio mi rapporto
Soprattutto con una la committenza dell'utenza nel senso che
Che mi ha rappresentato io ancora oggi imparo molto dal personale nostri istituti non però la gestione ho imparato cose anche che diciamo mi hanno aiutato anche nel momento in cui ha dovuto individuare delle scelte
Vi dico tranquillamente che annoto non ho cambiato le inferriate le entrate sono di ferro dolce
Ma non entrano perché spendere questi soldi tra l'altro le preventive a sapere perché perché credo che siamo accompagnati effettivi ma guardi qui mica scappano dalle dalle finanze per l'Alzano da pubblica via
Quelli se ne vanno quando rientri vanno in permesso magari non rientra
Allora ho lasciato perdere l'infuriare per come sta
Era inutile cambiare le vecchie inferiate dall'altro sottoposto a tutela permettere una una mega sicurezza
Diciamo che ancora siamo legati purtroppo ha una cultura che sia sviluppa negli anni settanta io c'ero perché quelle cose le ho viste io ci sottoporrà allo stesso posto il capufficio mio padre
Cioè dalle Brigate Rosse
Sono stati anche anni terribili
Non siamo usciti da determinate cose però vi posso assicurare che già negli anni Settanta e Ottanta all'amministrazione finanziaria davanti i rapporti affettivi ne abbiamo io ho esibito dei dopo enti gli stati generali in realtà il mini alloggi per i rapporti affettivi facevano già parte di una ricerca degli anni Ottanta di tipologie Giampiero previste
Quando fu prova si prova introdotta la norma nell'ordinamento non
Nel Regolamento di Terra d'Otranto data due mila disse notiamo troppa avanti non si può fare venne cassare perché vi assicuro che era già partito una progettazione sperimentato a Pisa da parte del nostro servizio tecnico proprio realizzati dal patto effettive nelle more dell'approvazione del
Diciamo della bozza di Regolamento che non fu approvato for Prato invece il discorso delle Dolcenera cervelli per fortuna si è rivelato insomma non nei panni dei bandi e gare pernottamento chiedo scusa sopralluoghi Rizzato il vecchio termine ancora
Perché ancora c'è qualche requisito e per cui quello passò ebbene non si è rivelato comunque una cosa buona devo dire che insomma
Su questo lato l'apertura c'è deve essere totale
Tra l'altro io ho detto proprio Luca Zaia
Io credo l'esperienza di stati generali debba continuare io provengo dall'Amministrazione in cui ci sono dei comitati Settore Beni culturali eravamo in capo all'Ufficio vincoli in cui le questioni principali diversi metodologia non affrontate da
Voi dei comitati che non erano
Soltanto all'interno d'amministrazione ma no perché la necessità alla società civile eccetera quindi bisogna avere secondo me anche questa modalità di controllo della della qualità delle nostre prestazioni
Di suggerimento di miglioramento perché sicuramente il dibattito aiutano il tetto
Che ho detto da da questo punto di vista allunga forse sarebbe bene che anche l'università si attivassero magari organizzassero bene
Dei corsi di composizione di progettazione sul tema cresce il concorso che venne indetto da Ragusa perché l'ho alle generale ad Agota sostanzialmente da un concorso di livello europeo
Per la progettazione di sito prototipale da duecento posti ma ne ebbe un grande sito datano stanti ma vi posso ricchi perché anche abbastanza consistenti arrivano venti progetti
Di cui qualcuno
Gli abbiamo tra l'altro esposti tutti abbiamo esposti proprio al San Michele perché insomma allora Rolli tanto campo fermo
Chiese appunto alla possibilità tra l'altro era stata anche Casa dell'Architettura per qualche periodo quella diciamo l'edificio che Fontana le spoglie ma proprio lì perché quello veramente un significato simbolico
E lì esporremo tra l'altro gli album della Direzione generale delle carceri perché questo è un corpo tecnico che già esisteva negli anni Ottanta voluto dal direttore generale del premio Scalia allora la direzione generale ed anche al di là del Ministro degli Interni
Con cinque ingegneri molto bravi abbiamo pubblicato gli album perché appena disegnato tutto
Dalla maniglia nella nella sede ad una scala uno a uno fino addirittura al vasellame tutto prodotto molto spesso in amministrazione fino al carro addirittura avere lavora cioè negativo le traduzioni detenuti
E i disegnatori contabili erano detenuti
Questo vuol dire che nel momento in cui noi riconosciamo che ci sono delle professionalità e ci sono
Dobbiamo utilizzabile con l'abbiamo dimezzate come tradizione perché Regina Coeli è stata costruita con manodopera detenuti esclusa la parte sul lungotevere perché poi ci fu una protesta delle imprese
Al Prefetto Regina Coeli è stato costruito manodopera detenuti sotto la direzione del Genio civile allora
Questa è capacità che nel tempo comunque si è mantenuta e devo dire che abbiamo retto in molti istituti grazie alle mostre
Per cui dobbiamo anche ringraziare il personale polizia penitenziaria che rivestito anche ruoli che andavano al di là della diciamo per loro ruolo istituzionale perché si sono prestati oltre che a coordinare a fare anche materialmente le cosa fa Mario detenuti a sostituire i capi tecnici nelle lavorazioni abbiamo più perché abbiamo un'emorragia nel modo debba i falegnami derivabili ottimi calzolai purtroppo una specie in via di estinzione sotto certi punti di vista
Però io ho visto fare cose nostre falegnamerie veramente eccellenti non soltanto in armadietti che sono tre mila e il capitolo credo risalga agli anni cinquanta e per cambiare quel capitolato va assicurata
Mi ricordo una volta abbiamo chiesto un cambiamento di colore dal colore quello
Quella specie di aragosta che c'era un verdino chiaro
Ma detto martire ma sicuro quella guardi in cui c'è c'è un problema non non ce la sentiamo and ancora sancendo la disposizione del ministero già perché pur poi certo regolare andare in quel modo ora per poter non stiamo cercando anche di uscire da quel discorso stiamo anche cercando di progettare le serre in realtà ci abbiamo provato
Abbiamo messo a disposizione qualcuno abbiamo fatto anche tendente a Dini dobbiamo dire purtroppo che ha che avrà un periodo di contrazione delle risorse soprattutto appunto il se l'edilizia però insomma questo non ci deve far demorde dal punto di vista della speranza
E sarebbe meglio
Credo sarebbe opportuno che comunque questo discorso del diciamo dell'espiazione pena ma con rievocazione
è ormai diventato un discorso secondo me tocca tutti mentre negli anni Sessanta forza ancora non abituate alla vecchia ma la quindi era un discorso di mila lire sono cresciuto quei ragazzi del solo la Magliana di Casalotti ACEA ce l'ho visto qualcuno nei miei amici finire anche male io dico che ormai
è un problema che tocca dovuti e quindi dobbiamo essere consapevoli che il carcere non è voi ve ne io quello che dico e che forse dovremmo cambiare un po'secondo me anche addirittura denominazione
Io dico in nella casa di reclusione andremmo chiamarla più terreno giorno dovremmo chiamarle istituto riabilitazione sociale
Perché quello dà il senso effettivo della nostra missione perché fino a che la chiamiamo Casa di reclusione cioè un recinto
Dove rinchiudere qualcuno noi diciamo soltanto il venti per cento che è quella sicurezza che assicuriamo per tenere qualcuna dentro no la nostra missione secondo me invece restituire alla società
Qualcuno che possa essere utile e magari dico una frase che ha colpito l'esempio recentemente il collega Antonio Gerardi restaurato nell'animo
Il Castello di Favignana io quando abbiamo poi trasferite vendevano struttura ha avanzato la proposta tra l'altro nella Capo Dipartimento
Ma perché non facciamo un Progetto impieghiamo detenuti formando dietro l'altro appunto essere stato dell'edilizia con i cantieri scuola la regione Sicilia per restaurare il castello e comincerà a demolire il muro Dalla Chiesa
Che in quegli anni c'è stata perché è stato fatto serviva e che adesso non serve più e restituiamo un bene alla alla comunità un bene monumentale tutto dei beni culturali quello lavorato per tanti anni
Ha però già preso dei contatti con l'architetto bionda la Soprintendenza di sono regionali
Ecco era pure d'accordo a quel punto diamo anche una missione veramente anche gli stessi detenuti agli stessi internati e e gli diamo veramente il senso di da di fare qualcosa di positivo per la Società lì per esempio loro già fanno lavori di pulizia delle spiagge potrebbero fare ad esempio la manutenzione della tonnara Florio che
Compresso gigantesco anche lì forse non hanno soldi per
Non c'è quindi sicuramente un'istituzione che si deve aprire sia vive sempre di più e fatto io faccio molte parti venerare al senso Nuzzo anche simboli da questo punto di vista
E per cui dentiera anche in qualche modo trasparente e deve diventare un luogo certo indire un carcere belle difficile probabilmente non ci si riesce ma sicuramente migliorare la qualità della vita per tutti
Perché dobbiamo tener conto che anche il nostro personale a situazioni di stress veramente dipende dal caso abbiamo anche noi molti soci di nel corpo la Polizia penitenziaria effettivamente un lavoro molto pressante certi
Quindi la qualità architettonica e la qualità ambientale deve essere una un fatto un obiettivo e noi dobbiamo continuare a inseguire anche inserendo energie giovani
E io dando a questo punto di vista sì mi hanno beni concorsi di idee mi va bene che ci sia anche di progettazione però io posso dire una cosa io nella mia esperienza che ho io dico che alcune strutture soprattutto i servizi strategici dello Stato
Dovrebbero forse ritornare
Alla
Ad avere dei corpi professionalizzati specifici io ho vissuto purtroppo
Diciamo il decadere di alcune strutture di eccellenza emendiamo le Ferrovie dello Stato alle Poste l'ENEL
E ho visto la differenza ecco io dico che forse se noi cominciassimo immettere nuove energie nella pubblica amministrazione
Probabilmente sarebbe intanto un'occasione di lavoro anche per per giovani ragazzi del genere professionisti
E credo che poi tutto sommato la specializzazione determinate determinate
Settori serva magari voi può succedere come è successo proprio pochi giorni fa che alcuni dei nostri vengono selezionati al commissariato e ricostruzione
Cioè su mille domande otto dei nostri tecnici su cento sosta di selezioni per andare al commissario ricostruzione evidentemente si è ricostruito un qualcosa che non è una certa qualità ne ho fatto anche
Interventi di vario tipo anche nel settore energia
Quindi io credo che questo possa essere un fatto positivo e speriamo che di poter andare in ogni caso in questa direzione grazie molte
Grazie
Grazie a molti argomenti che meriterebbero un confronto a partire da questo dei concorsi di progettazione nel salvo necessarie cautele legati alla sicurezza e hanno audio e l'amministrazione carceraria comunque potrebbero essere un altro momento di apertura
Del carcere nascita con il coinvolgimento delle
Energie architettoniche della società su un tema così anche interessante dal punto di vista della sperimentazione degli Stati e dei rifiuti delle tipologie
Ne parleremo sicuramente magari in un altro momento adesso voglio dare la parola Habeshia Castellano che ci parlerà sicuramente di questa
Esperienza modello queste esperienze esemplare di Bollate
Sì grazie mila intanto mi scuso moltissimo con voi tutti però c'è stata la concomitanza di due in
Impegni istituzionale altrettanto importanti uno con la magistratura di sorveglianza a piazzale Clodio del Consap alle due e mezza
E pomposo limitate e quindi sono arrivata tardi ero prevista in un altro momento di questo o di questo incontro
Ho ascoltato con molto interesse le relazioni che mi hanno preceduto e sono qui
Per
Ragionare sostanze sostanzialmente su due fronti uno quello che rappresenta un po'il primo tempo della mia vita professionale e cioè
Quello interno al carcere che sono stata per vent'anni secchi dal novantuno al due mila undici dirigente
Penitenziario e poi con un breve intervallo politico adesso sto di cinque anni adesso sono invece
Sull'esecuzione penale esterna c'è coordino
A livello nazionale le e gli uffici del di esecuzione penale esterna e vorrei partire nel ragionare prima dentro e poi fuori dalla da un
Sentenza della Corte costituzionale che
Ne cito un pezzettino che dice quel residuo di libertà per resta all'interno delle mura deve essere esaltato nella sua massima potenzialità
E questo ribalta completamente il concetto della cultura della esecuzione penale intramoenia cioè invece di
Sentita sentire la mano pubblica l'afflittività la costrizione e togliere tempo togliere spazio togliere affetti e detenuti la Corte costituzionale si dice di fare esattamente il contrario cioè di esaltare quel pezzetto
Libertà che arresta e quindi considerare
La pena come come abbiamo sempre pensato e detto come il muro di cinta ma all'interno del quale c'è un la massima esaltazione di tutti i diritti possibile perché dice questo perché solo con la massima esaltazione dipinti può i diritti possibili intramoenia tu sei in grado di valutare se quella persona
Banalmente riesce ad affrontare una convivenza civile fuori perché se lo tratti come
Un un pupazzo un'autonoma un burattino eterodiretto oltre a farlo sentire vittima come molto giustamente diceva Ornella Favero non sei proprio in grado di valutare la sua capacità di muoversi civilmente in mezzo
Al mondo diciamo libero e allora le operazioni che oggi ho visto fare ma che ecco con molti di voi ho già sperimentato in tanti istituti penitenziari e ho visto realizzare Bollate e Opera a
A Poggioreale hanno proprio il sapore di questo
Cioè riprendiamoci lo spazio e riprendiamo se lo in maniera attiva responsabile da persone limitate nella libertà Mannoni dal dovuto pinzate perdonatemi la
La la brutalità dalla dall'istituzione
E sono state esperienze che mi hanno
Vista insomma molto interessata perché abbiamo finalmente
Fatto due operazioni prima di tutto abbiamo chiesto
A persone che fanno questo di lavoro e che ha e che hanno un pensiero politico e come dire
Estetico di qualità perché il loro lavoro di aiutarci quindi c'è stata una contaminazione con le università commi con gli studenti e con i professori che è stata assolutamente per noi importante feconda perché noi
Architetto Barletta da soli ce la possiamo fare fino a un certo punto però questa autoreferenzialità Barrotta e poi abbiamo affidato ai nostri ospiti
Questa credo ricreazione dello Stato della del proprio spazio e queste contratto è stato molto interessante per me vedere per esempio la differenza tra quello che è stato fatto
A Bollate tra il tipo di impostazione che danno i detenuti di studenti atto in un carcere come in un carcere milanese in un carcere napoletano
Con Etra altrettanto entusiasmo con l'altrettanta creatività però emerge anche
L'estrema differenza tra
La Lord vivere a Milano pur non essendo quasi nessun gol milanese
E il vivere in un carcere di di Napoli quindi tutto questo dovrebbe essere
Dovrebbe essere mutuato al nostro patrimonio
Culturale del nostro Ministero dovremmo intanto ringraziare tutti voi che dall'esterno vi occupate di questo ma anche
Imparare
Perché il nostro nostro
Dipartimento non ha c'è per sua cultura secondo me
Non ha dato una visione proprio perché forse c'era una visione per un po'troppo omologata
Non non abbiamo poi saputo capire chi andava dove
Prova ne che il carcere di Bollate capire e identico al carcere di Secondigliano e che il carcere di le carceri che sono sono rimaste tali pilota delle rotonde
Ottocentesca sono rimaste tali Poggio Reale uguaglianza ambito Rimini non c'è un pensiero sul chi va dunque
E non c'è un pensiero su come
Chi va dove fibra andate
Non c'è ancora in noi oggi comincia a esserci
Grazie a questa compiuti decontaminazione e Nola ne è un esempio è un esempio tangibile e e questo è secondo me una
Come dire umbra simbolo forte oggi culturale di un carcere costituzionalmente orientato in un carcere che che fa quello che dice la Corte costituzionale cioè lasciate
Tutta la massima libertà anche di pensiero queste oltre che di azione e naturalmente la libertà di ogni di un uomo si gioca su tre elementi il tempo lo spazio e gli affetti quindi il giorno
Costruire spazi nuovi
Una Prodi è un progetto meravigliose costituzionalmente orientato e questa era la prima riflessione che volevo fare
Insieme a voi la seconda invece riguarda il fuori
Allora oggi noi siamo in un momento di svolta perché il legislatore
Ci consente di alzare il piede dall'acceleratore della carcerazione a tutti i costi e di bloccare i flussi in entrata e di aumentare quelli in uscita
Perché la politica attraverso gli stati generali si dice
Mette tutte le intelligenze del Paese a confronto e ci dice che lastra da per la sicurezza sociale passa dal fuori non più dal dentro e quindi noi siamo in particolare oggi con questa nuova
Questo nuovo dipartimento della giustizia minorile e di comunità noi siamo chiamati a operare questo cambio di rotta
Quindi ribaltare i numeri oggi i numeri sono ancora ahimè lo dico a tutto detrimento della Valle della valutazione delle stesse a come dirigente dell'esecuzione penale per me i numeri sono ancora molto bassi ce lo siamo appena detti nel convegno precedente perché abbiamo trentatré mila e cinquecento persone misura alternativa versus i cinquantacinque mila cinquantasei mila detenuti quindi ancora non l'abbiamo fatto questo cambio di rotta
E come possiamo farlo questo cambio di rotta e che e come possiamo farlo anche in termini spaziali oltre che in termini appunto di proponibili fuoriuscita materiale in carcere ecco ben più complicato
Fare uscire le persone fuori e costruire delle sanzioni che siano sanzioni e qui non siano scambiate per depenalizzazione non siano scambiate per un nulla di fatto
Che spaventa Napoli la l'opinione pubblica anche a giusta ragione e spaventa anche la magistratura di sorveglianza
Possiamo intanto la l'abbiamo un po'fatto perché c'è il Dipartimento di Giustizia minorile comunità vuole dire proprio che
La l'amministrazione penitenziaria mutua
Dal minorile il ribaltamento di prospettiva in carcere i minori sono quattrocento verso ventimila ragazzi in esecuzione penale esterna noi essendoci spostato dal Dipartimento all'altro vogliamo fare lo stesso
E vogliamo farlo con gli strumenti e con le risorse e con il modus operandi
Della
Del minorile
E perché questo perché giù il rapporto tra i giudici minorili e l'Amministrazione euro porto non cartaceo ma reale ma di studio di realizzazioni di organizzazioni e di programmi per i singoli utenti
Perché nel minorile su ci sono tante strutture sul territorio
Cioè il minorile a differenza della struttura delle strutture per gli adulti crea
Lavora con il territorio Icrea strutture territoriali fisica proprio posti istituita e che non voglio chiamare istituti perché chiaramente non sono istituti ma centri
Di urne polifunzionali dove i minori in esecuzione penale esterna e i minori a rischio possono studiare lavorare giocare a calcio vedere firma
Fare qualunque cosa che fanno i ragazzi insieme
E allora non ci vogliamo agganciare a questo e vogliamo pensare per esempio tanti centri polifunzionali che possano essere che centri dove possono andare anche gli adulti in esecuzione penale esterna
Anche le famiglie
Multi problematiche che possono essere perseguite dagli operatori per i minori e dagli operatori per adulti
Allora senza voler istituzionalizzare il territorio Dio me ne guardi
Però cercare di creare dei punti di raccordo e lo dico sempre che la crisi aguzza l'ingegno per cui ci sono tanti posti
Abbandonati quesito ce n'è uno che sta sorgendo che
è sorto a Santa Maria Capua Vetere che è un posto
Di eccezionale rilevanza dal punto di vista il sociale perché imposti come Santa Maria Capua Vetere in altri tanti altri posti del sud un minore intercettato dalla giustizia
è un minore fortunato
Perché
è in qualche modo la giustizia lo intercetta il nuovo
Indirizza verso programmi altri per cui se ci può essere una commistione tra ragazzi a rischio ragazzi l'esecuzione penale esterna e i loro genitori novanta su cento sono
In diciamo a rischio anche loro sono famiglie comunque molti problematiche allora si può pensare ad una riorganizzazione degli spazi
Insieme al loro e questa è per esempio è una dei punti importanti di una direttiva che il nostro capo ex Capo di Dipartimento Francesco Cascini
Ha diramato a tutte le articolazioni territoriali peraltro
Determinati lavori allora
Questo significa non voglio R a ripetere ripeto andata arrivare con una mano occulti Anna subisce sui vari territori a cercare di ma significa creare delle strutture dove ci ci si possa acconto mine contaminare tra strutture tra servizi del territorio
Assistenza ai minori a rischio assistenza agli acuti artistico
E per fare questo vedete a noi serve ancora di più il vostro aiuto
Ancora di più
Che nel carcere perché tutto frammentato
Perché noi chiamiamo
Alla responsabilità i nostri utenti non siamo ancora purtroppo come esecuzione penale esterna in una logica adempitiva cioè faccio uscire il detenuto io seguo fino alla libertà
Faccio oppure dalla libertà fa
Ma dopo
La misura alternativa magistrato dà la misura alternativa e io lo devo seguire se a tutto questo invece si sostituisse un lavoro su un macroproblemi un lavoro per aree omogenee per cui non so
Faccio dei gruppi settimanale con settimanali con le persone che hanno il medesimo problema esso Mezzetti in in misura alternativa con
I gli autori di reati sessuali con i rapinatori con
Le persone che hanno un problema con l'alcol o con la droga io assistente sociale singola in un momento in un pomeriggio nelle prime dieci nel vedere i quindici e
E potrei avere un tipo di il vedrei forse con l'assistente sociale del territorio rivedrei con l'assistente sociale che segue i minori e potremmo davvero lavorare
Sulle sulle macro
Aree perché non siamo pochissimi non certo non ci sono neanche mille assistenti sociali in tutta Italia quindi come Lorin come li ribaltiamo questi numeri in maniera credibile soltanto aprendo
I nostri
Uffici e andando sul territorio un'altra cosa importante che si potrebbe fare sono di Spina gli sportelli di ascolto all'interno degli uffici di esecuzione penale esterna
E allora accanto diciamo a questo riprendersi gli spazi dentro e quindi lavorare come state già lavorando in questa direzione
C'è anche un riprendersi i territori fuori un imparare che siamo passati da una esecuzione diciamo dal settore della giustizia al settore del Gwen far dell'attenzione ai percorsi
E quindi non possiamo non farlo
Insieme agli altri non possiamo farlo chiusi nei nostri uffici appare fascicoletti appare prestampati
Di programmi trattamentali scusatemi non dovrei dirlo proprio io davvero lasciano il tempo che trovano quindi vorrei auspicherei che questa
Virtuosa collaborazione con con le università nella creazione di spazi
Allargasse la propria prospettiva anche a
Spazi e tempi e modalità territoriali tutte da inventare insieme grazie
Grazie molto mi sembra che questo suo intervento anche se non previsto in questa collocazione si è stata una perfetta conclusione di questa tavola rotonda che voleva guardare a una idea di spazio architettonico aperto alla a società e quindi questo mi sembra dalla conclusione più giusta grazie e quindi passiamo al prossimo tavolo
Il
Nella
Ma
Come da programma il convegno riprenderà esattamente alle ore diciotto
Quindi ora c'è veramente un mini Brecker se volete c'è un
Po'sia il Brennero
Caffè nel nostro
La nostra piazza
Numero
Bene allora ecco ci alla
Ultima tavola rotonda di questa
Densa di questo denso pomeriggio io
Brevissimamente vorrei così di ridare l'avvio a questa
A questa conversazione innanzitutto
Innanzitutto ancora una volta l'ho già detto
All'inizio del pomeriggio lo lo ripeto
Per
Per dire che
Non
Non è un ampio non è stata una scelta stanno eccentrica per per un museo che vuole
Caratterizzarsi come una piattaforma di riflessione sui grandi temi del futuro
Ospitare questa questo confronto quindi mensa l'ho detto l'ho detto alle carenze farebbe piacere e mi fa piacere ridirlo adesso anche davanti a lei
Non
Non non è un'attività fuori Conte Pomoni quasi tutte le grandi mostre e i grandi progetti anche espositivi che stiamo
Su cui stiamo lavorando su cui abbiamo lavorato
Sono sono sempre accompagnati da dei momenti di
Riflessione più più profonda sui grandi temi del nostro tempo
Il lo spunto anzi direi che il motivo della giornata di oggi nasce
Dalla a dalla mostra
PRIN Scambra per dal sottotitolo eloquente in un mondo come prigione che è un'opera di un artista in mostra
E
è una mostra interrogativo infatti la mostra intitolata la mostra si conclude con un punto interrogativo un punto è un punto di domanda
C'è una diciamo un'altra
Un punto di partenza della mostra che è questa grande questione della libertà della libertà e dei confini della libertà
Dei confini della reclusione oggi ne abbiamo sentito parlare nella tavola rotonda pocanzi quando
è stato ricordato molto giustamente da Lucia Castellano che la Corte costituzionale niente che quello
Poco uso proprio le sue parole di libertà
Che si sperimenta nella detenzione sia però esplosa sia
Sia portata al suo massimo potenziale ecco nella mostra noi ci interroghiamo diciamo che è una duplice riflessione cioè così come c'è una duplice prigionia
La riflessione sul sistema conosciuto di amministrazione della giustizia di erogazione della pena
Di cui abbiamo sentito parlare tanto in questa pomeriggio voglio solo provare a tirare qualche filo perché
Ho trovato molto interessante alcune cose dette in particolare
Sulla foss'anche perfino partendo dal tema della
Denominazione del carcere e
Le parole parlare
Sfidano sfidano una comunità
Già come diceva del dottor Barletta provare a chiamarle
Istituti reti di reinserimento sociale e non più
In case di reclusione potrebbe già cambiare tantissimo nella percezione che noi oggi abbiamo del carcere
La detenzione vera e propria nel luogo fisico del carcere
è è un tema delicatissimo
Che cos'è la prigione fisica se non un luogo dove un processo di liberazione di responsabilità consapevole della persona deve avvenire
E sappiamo bene che oggi nel nostro Paese non è facile parlare in questi termini non abbiamo molto apprezzato il ministro Orlando che
Si scusa per non essere qui con noi oggi mai venuto all'inaugurazione di questa mostra è usato parole molto molto convincenti e molto forti sul fatto che
La funzione rieducativa dire inserimento della pena deve essere la stella polare e anzi ricordo che in quell'occasione
Il ministro ha detto come
Sì è importante tante delle esperienze che sono state raccontate qui questo pomeriggio l'hanno dimostrato sia importante come dire il
L'intervento individualizzato sulla persona
Sulla prendersi in carico sul prendersi cura
Dei detenuti dei costretti e questo oggi che sappiamo bene
Viviamo in un fase storica così carica di tensione in cui i rischi
Di insomma di populisti uscire anche di
Una fa di facili equazioni
Tra delinquenza immigrazione con i tassi di recidiva che abbiamo sentito essere oggi ancora un un pilastro del nostro
Il sistema
Detentivo Luca Zevi che anche voglio ringraziare per il lavoro fatto e per
L'aver per la restituzione diciamo così che avete
Ci avete offerto oggi del lavoro
Sulla funzione strategica degli spazi della pianificazione degli spazi e dell'architettura in una idea di
Di pena e di e di intervento diverso
Però ecco Luca ricordava il settanta per cento di recidiva ancora nei nostri i nostri istituti di pena questa giustizia non è una giustizia riparativa
E quindi io insomma vorrei dire questo se questa mostra sta aiutandoci a ragionare attorno a questo
Se questa mostra sta aiutandoci a riflettere su come costruire veramente
Una un percorso di di cura e di riparazione dire impedire inserimento e dire integrazione e pensiamo che come istituzione culturale abbiamo fatto piccolo
Un piccolo passo nella direzione giusta in realtà la mostra non sarà il tema della
Conversazione di questo pomeriggio però vorrei dirlo la mostra si occupa anche
Di un'altra di un'altra privazione della libertà e come dire adesso del e la la sfida della
Del grande controllo globale
Della della riduzione della libertà nell'era della comunicazione globale la sfida della democrazia così come l'abbiamo conosciuto e praticata per secoli
Abbiamo ospitato qualche giorno fa qui ma bellissimo confronto tra
Il professor Cassese Palmieri prove discutere di questo
Di quanto sono condizionati orientati oggi i pensieri e soprattutto alla formazione dell'opinione pubblica nella
Nell'ENEL nel mondo degli data diciamo così
In grande sintesi
Scusa per questa ma
Insomma questo voyeurismo collettivo che ci impedisce di di ascoltarci e di vederci questa è un'altra prigionia è un'altra o è un'altra
Privazione di libertà è quello che
Fuoco devo dire in un'epoca in cui non c'è ancora internet non c'era ancora
Facebook ci ha introdotto con grandi testi e
E e non nascondiamo naturalmente che fuoco e anche nell'ispirazione di Andruzzi una delle
Dei punti di riferimento per
Insomma i grandi i grandi temi della sorveglianza della punizione del controllo che fanno parte di questo progetto curato reale
Basta non non mi dilungo oltre io sono veramente molto lieta di avere qui con noi oggi
Tutti voi nella o che è un'occasione per ascoltare monsignor Ravasi che peraltro con il consigliere Gentili troppo poco
Poche settimane fa o forse un mese e mezzo fa a promosso un confronto con il Ministro della Giustizia su su questi temi
Con il Garante nazionale il dottor Mauro Palma con
Il dottore Anastasia che operato voglio rende di merito pubblicamente a un po'pensato insieme a noi questa questa giornata con Tiziana Coccoluto vice capo di gabinetto del Ministero dei beni culturali anche lei
Es ci ha spinto e ci ha incoraggiato a far sì che questo museo si aprisse a queste tematiche
Quindi
Detto questo siamo ancora in attesa di Luigi Manconi credo che a questo punto chiedo appeal Porsche ora di coordinare questa tavola rotonda
Ringrazio Giovanna ringrazio tutti io sono un architetto
Diciamo
Questa è una tipica tavola rotonda in cui lo posso mettere il piede in fallo una cinquantina di volte sia perché architetto che sapete bene che gli architetti
Sono esseri mediamente umani perché adesso nonostante gli esempi virtuosi di di Luca Zaia privi
Dei bar letta di Marella Sant'Angelo di oggi gli architetti sono ossessionati del da se stessi e dalla propria creatività quindi sono sono umani ma fino a un certo punto
Sia perché appunto trattiamo un argomento invece anche oggi ci ha fatto sentire come bisogna mischiare scienza sensibilità senza e umanità
E quindi per quindi diciamo preme parliamo ne parliamo dico solo come funzionerà adesso avremo due interventi di Stato alla Scozia come Giorgio La ma
Corresponsabilità diciamo all'organizzazione
Di questa giornata che è il garante potrà un sacco di altre cose aveva un docente universitario del garante dei diritti
Dei detenuti della Regione Lazio e poi dopo di lui Mauro Palma che il Garante Consiglio Giovanna nazionale
Dei diritti delle persone detenute private della libertà personale poi la loro il loro intervento influiranno diciamo
Semplicemente in una tavola rotonda il cui interverranno appunto del cardinal Ravasi Tiziana Coccoluto Luigi Manconi quando ci raggiungerà prego
Grazie a tutti
Bene
Io sono praticamente mezzo cioè diciamo stavo anticipando la partecipazione del mio amico Manconi a questo
A questo dibattito è che come possono diciamo esibire facilmente il mio occhiali disse comuni sono questi si sono spezzati
Nella prima parte convegno qui e ora un su questi
Concorso pubblico con piscina allora ciononostante il CIPE ci Vacca vedremo allora
E vi ringrazio delle il maxi dal Presidente me dando il tipo ciò vorrà per questa entro sì ho né e per avere un punto realizzare quest'incontro io diciamo o spinte sollecitato perché mi sembrava e mi sembra tuttora che
Questa mostra sia una grande occasione per riflettere sulla privazione della libertà
Con Mauro Palma Cina Cucciago nella nostra esperienza sulla sua ovviamente più importanti autorevole della mia
è del fatto che siamo chiamati appunto a svolge una funzione pubblica
A tutela delle persone private della libertà e diciamo in
Questa funzione e cioè una dimensione che in qualche modo
E del carcere ma non nessuno del carcere è da che fare con le mille implicazioni che questa locuzione privazione di libertà porta con sé
E sia all'interno delle istituzioni detentive perché l'applicazione di Bertan non è come la privazione di con me un oggetto un bene di consumo ma è l'attivazione di una facoltà o forse possiamo dire di una caratteristica delle
Dell'essere umano fondamentale no connaturata all'essere umano e quindi diciamo inevitabilmente trascina con sé delle implicazioni molto rilevanti quanto alla al rispetto della della dignità umana
Ma poi sappiamo e questa mostra ci aiuta molto a comprendere questa dimensione che la privazione della libertà annualmente
Solo ed esclusivamente nel confinamento delle ed i muri delle prigioni ecco a proposito di a proposito di parole no ecco il carcere
Viene dal latino carcere che significa letteralmente un recinto vedere appunto il recinto in cui erano rinchiuse le persone che attendevano di essere
E giudicate nel nella romantica ecco e oggi sappiamo che la privazione della libertà ed diciamo
L'effetto di mille condizionamenti tanto più dentro una dimensione
Della sorveglianza e del controllo del controllo globale da questo punto di vista la mostra che ci dà l'occasione di essere di essere qui oggi è una mostra credo molto
Molto interessante molto stimolante perché ci apre una prospettiva radicalmente nuova
Quella appunto dell'era della sorveglianza e delle forme della privazione di libertà
E non sono in forma
Con motivazione
Lei quattrino autoritaria ma anche
E come effetto di
Opzione libere operazioni di partecipazione alla alla vita connessa e quindi diciamo così
Di condizionamento che ciascuno di noi ha nella vita nella vita connessa credo che questa sia una prospettiva molto importante da tenere in mente quando appunto si parla
Di privazione di privazione della libertà eppure e qui è la ragione diciamo così di questo dal momento di approfondimento di questo specifico ma più in generale di questo
Di questo pomeriggio eppure nonostante questa ampliamento della
Delle dinamiche del del controllo del condizionamento della liberazione della limitazione della libertà che sono propri della
Dell'era della sorveglianza e il carcere sopravvivere e come dire
Se mi passate l'espressione
E gode di ottima salute
Gode di ottima salute
Cioè un centro internazionale
Situato a Londra che fa un censimento mondiale delle persone private della libertà per motivi di giustizia e quindi all'interno di istituzioni che noi chiamiamo penitenziaria
E ed è un centro mondiale che ci dice che più di dieci milioni di persone nel mondo
Sono contemporaneamente private diciamo così del
Della libertà all'interno di istituzioni penitenziarie
Un nostro vecchio amico un un grande studioso di queste cose Massimo Pagliarini che è scomparso recentemente diceva che se
Questo dieci milioni di persone si prendessero ciascuno
Si dessero la mano avrebbero modo di coprire l'equatore forse più di una volta no
E allora
Questa sopravvivenza del del carcere
Su questa sul prezzo del carcere invece ossario riflettere le importante diciamo così ragionarci sapendo anche peraltro questo credo che non vada dimenticato in modo particolare del nostro contesto
E nell'esperienza e ne vediamo che la privazione di libertà in forma coattiva all'interno di
Istituzioni o ambienti o ambienti chiusi e va molto oltre diciamo la dimensione specifica delle delle ragioni di giustizia e non dobbiamo dimenticare
Quanti e quali sono le forme di privazione della libertà che toccano migranti e profughi che attraversa hanno il nostro nostro mondo e che quindi diciamo
Vivono esattamente quella
In qualche modo quella vecchia esperienza di coazione per di più dentro strutture
Precaria provvisoria e che non hanno quella
Quella storia diciamo
E anche quella elaborazione di cui abbiamo sentito
O nella prima parte di questa giornata e quanto diciamo a organizzazione degli spazi
Degli spazi di vita di soggiorno eccetera eccetera circa mi riferisco ovviamente come tutti potete immaginare centri
Di detenzione per stranieri e alla loro caratteristiche poi anche di precarietà diciamo così non precarietà normativa che si accompagna una precarietà esistenziale
Vederlo
E allora dobbiamo sempre ricordarci pur nell'era della sorveglianza che pure esiste questo nucleo duro di privazione della libertà e allora la nostra discussione specificamente vorrei
Introdurla sul tema che
Prima cose secondo me devono tendere alla rieducazione del condannato
Che significa che le pene non sono di per sé
Rieducativo le pene sono una intuizione di sofferenza e ciò nonostante ciononostante
La Costituzione ci dice dobbiamo cercare di far sì che siano un'occasione un'opportunità una restituzione definita ma è importante tenere a mente tutte e due queste cose
Che con la pena non si fa del bene
E che ciononostante si può diciamo così limitare limitare il male ecco perché questo perché in fondo
E lo stesso diritto penale che
Non si giustifica per nel bene e che fa ma per il male che ditta
Tra gli altri tra gli altri
Ai danni dei condannati che altrimenti sarebbero esposti alla violenza vendicativa di una comunità
Offesa dal vento no legittimamente offese dal diritto perché dobbiamo riconoscere anche la legittimità diciamo ostile del sentimento di offesa
Il diritto in sé non produce il bene
Viceversa il diritto si limita regolare da convivenza evitando se ci riesce quando ci riesce
Vi alimentari pene sofferenze nella vita delle persone e qualora di qua credo che si possa partire una discussione sul
Sulla legittimità e i limiti della pena detentiva e di qua allora diciamo quella espressione MO a cui pure prima si è fatto riferimento e che io
Ricordo perfettamente nelle parole nell'impegno del cardinal Martini il carcere come estrema ratio si giustifica esattamente a partire da questo
Da questa consapevolezza di ciò che il carcere e
Che significa anche se il carcere l'extrema ratio significa anche che non è fermo e immutabile
E un'istituzione sociale è un'istituzione sociale che esso eliminata storicamente dentro un contesto
E che non deve essere diciamo così considerata come una specie di espressione della natura che non potrà mai cambiare o che chissà un giorno non potrà essere non potrà essere superata ma allora diciamo se un'istituzione sociale è un'istituzione sociale di cui giorno per giorno momento momenti per momento bisogna valutare l'utilità e la necessità
E sarà utile necessaria fino a quando altre forme meno violente e invasive della libertà della persona della dignità della persona
Non saranno sufficienti a conciliare comporre quelle dispute che sorgono Prato
Tra le le persone e nel e nella società
E allora questa è la legittimazione che ne possiamo riconoscere
A appunto una soluzione detentive da questa legittimazione veline ovviamente il discorso su
I limiti di questa dell'uso del ricorso queste istituzione
E e allora diciamo qui torna la citazione
Fatta da Lucia Castellano prima nella citazione di questa sentenza della Corte costituzionale molto importante no la citazione questa sentenza la Corte costituzionale in cui la Corte costituzionale dice appunto che
La persona che in stato di detenzione pur privato della maggior parte della sua libertà così dice testualmente la Corte ne conserva sempre un residuo
Che e tanto più prezioso in quanto costituisce l'ultimo ambito nel quale può espandersi la sua personalità individuale
Ecco in questa affermazione della Corte costituzionale che aperto una giurisprudenza negli ultimi vent'anni di riconoscimento dei diritti delle persone private della libertà
In questa in questa sentenze la Corte Costituzionale e c'è una trasposizione in linguaggio moderno giuridico eccetera
Di quelli che sono i fondamenti della dell'etica kantiana dell'eclettica secondo cui
La persona umana non può mai essere usata esclusivamente per fini non suoi
Quindi non può mai essere usata per mostrare la penna
Al popolo diciamo no ma deve sempre diciamo essere il centro dell'azione che gli si rivolge e allora se è il centro dell'azione che non si rivolge la sua personalità non può diciamo essere soffocata
Perché se viene soffocata quella persona avrebbe detto Cantet viene ridotta cosa ridotta cosa noni più fra nove anni
E allora questo è diciamo per questo è ciò che fonda i limiti della privazione della libertà appunto come si dice escludere tutte quelle privazioni che non sono necessarie alla funzione dell'estrema ratio
E in questo modo diciamo così
Consentire anche laddove sia necessaria una privazione della libertà consentire
Il
La piena autonomia individuale e la responsabilità della persona umana grazie già
Grazie grazie infinite volevo nel ringraziare e nel passare la parola Mauro Palma volevo indulgere in un tipico vizio degli accademici che è quello di chiosare ma per dire solo tre piccolissime cose su cui vi chiedo poi il direttore
La prima è la sorveglianza perché le che su cui perché Anastasia stentato a collocare come in un panottico al centro della discussione
La la prima è la sorveglianza che è il luogo dove si incontrano i i detenuti e i non detenuti nella nella concezione fu Cortiana a cui alludeva Giovanna
E la e il secondo è il motivo per cui siamo qui perché nelle cose che avete detto tutti gli oggetti addetto Anastasi adesso
L'architettura l'arte e l'architettura in particolare diventa lo strumento che serve a trovare il punto dove oltre il quale la pena
è ingiusta o che può mettere la pena in relazione col mondo quindi mi sembra che vi temi che riguardino museo come il nostro se ne siano tanti le chiedo quindi Vinterberg lordo anche che il
Quando parlo degli anni Sessanta inizio interfaccia nella prima diapositiva ci sono sempre i Beatles e l'ultima impiccagione pubblica che ci fu in Inghilterra perché il primo disco dei Beatles
E l'ultima impiccagione pubblica Inghilterra nel sessantadue sessantatré sono dello stesso anno quindi
I secoli si intrecciano in maniera complicata Mauro Palma a facoltà di parlare
Bene il
Ricercare a Dini
Come dire di
Sfidare maggiormente
Il tema da cui parte la mostra
Anche perché diciamo coi concordando anche
Come dire per molte o
Molti decenni di formazione comune con le professioni da trattato Ruccia Stefano Anastasia per per alcuni versi di ripetere
E invece parto dalla dalla mia attuale esperienza
Che è quella di tutti
Di garante dei diritti delle persone private della libertà tralascio persone detenute o private della libertà chitarra difficoltà
Di
Definite la privazione della libertà
Di definire quel confine terra restrizione della libertà ai privazione della libertà
Guardate che è un confine molto compresso Peppe per molti anni io
Per il seduto un organismo a Strasburgo che per molti anni le autorità francesi hanno sostenuto
Che la detenzione dei centri per i migranti non era una privazione della libertà
E quindi non eravamo autorizzati entrare qui perché sostenevano che la persona e la libera di andarsene al suo Paese
E quindi anche se era trattenuta al di non era privata ma era semplicemente ristretta noi questa cosa qui superata da una sentenza della Corte di Strasburgo che oggi quei centri sono accessibili
Però non è sempre
E semplice definire cosa intendiamo per privazione della libertà cito due esempi con cui ci misuriamo
Il primo è quello dei cosiddetti otto esposto che sono dei punti diciamo di fatto di trattenimento per prendere che le per il fotosegnalamento
E
Però in realtà le persone non sono coperte da un ordine di privazione della libertà ricorribile e quindi non ha alcuna tutela giurisdizionale sono dei dei luoghi e delle funzioni
Ma posso anche citare per esempio il fatto di molte situazioni di case per disabili
Dove le persone rientra atea più volontariamente nel senso anche della volontarietà di un tutore di un parente
Molto spesso poi si ritrovano ad aprire come unico privati della capacità legale come unico tutore il direttore dalla struttura
Non è una privazione della libertà a me è una
Restrizione al punto tale da diventare per dire privativa
Ho anche la questione di Ventimiglia io ho una personale
Come dire personale come istituzione polemica con il Sindaco di Ventimiglia dove le persone detenute nel nel campo della Croce Rossa che devono rientrare a sera sennò sono
Come dire deferite all'autorità giudiziaria e non hanno
E è stata loro chiusa per esempio l'erogazione dell'acqua nella stazione
Perché era il più semplice in moto per avere accesso all'acqua durante e privazione mi si dice non è privazione per restrizione ma a volte la privazione
Diventa
E tale da e
Da da diciamo la restrizione diventa tale da configurarsi come privazione allora ecco che quella metafora
Delle carceri e diffuso mi comincia a diventare un compitino concreta la metafora che dietro che dietro la mostra vedete il ci sono due immagini che si confrontano un poco diciamo in maniera quasi o positive
La prima è quella del fratello di Jeremy Bentham ma che disse che costruisce progetta diciamo la casa del sorvegliante
E quindi progetta un movimento che è totalmente visibile all'esterno e completamente in visibile all'interno scusate e completamente invisibile all'esterno
Tutto viene visto da chi è dentro nulla
Si vede si può perdere non siamo tanto distanti dispiace dirlo ma vecchie venute in mente quando Cristo una diapositiva mezzora fa qui quando Cristo il carcere di noto che ancora
Contrariamente a ogni regola europea
Dall'immagine conti visto
A le
Gelosie alle finestre e quindi totalmente invisibile no all'esterno e visibile all'interno
Questa è un'immagine è un'immagine venne e Loconte architettura potremmo dire come la cassa palla diletto un no in qualche modo un mondo in sé
Piemonte in sé attenzione determina anche
Identità deboli riconoscimenti deboli al proprio interno in tema attuale per esempio
Di e questioni che relative alle rischi di radicalizzazione le identità deboli hanno consono un campanello d'allarme
è il mondo in fondo di una banlieue che è separata dal dal centro urbano e che è tutta auto definita ceppaie però all'altra anche l'altra immagine
Che e che è l'immagine del controllo generalizzato veniva citato ancora all'inizio
Veniva citata la sono la Società diciamo del sorvegliare e punire p.l.
La regola disciplinare che il regolare la vita dei soggetti
In qualche modo se quella è la casa palla questa altre di una sorta di fra tale
Che per replica una sorta di circonferenza chi in cui ogni punto si replica la circonferenza un'auto somiglianza di Pulsano
Re poca localmente ciò che a livello generale e anche questa
La ritroviamo
E la ritroviamo diciamo Linda in molte situazioni di controllo diffuso perché queste è l'unica cosa su cui non sono d'accordo con Stefano i numeri della tipizzazione
Per esempio in Europa diminuiscono attualmente ma aumentano i numeri del controllo diffuso
Qui le quando io
Ho comprò diciamo
Le cominciata a presiedere il Comitato europeo a Strasburgo quindi praticamente dieci anni fa
Undici anni fa avevamo un milione ottocentocinquanta mila detenuti oggi sono un milione cinquecento sessanta mila quindi c'è stata una riduzione poi
Non è come sapete bene non è
Quale diffusa tra tutti i Paesi molto ha contribuito la diminuzione dei detenuti della Federazione Russa che partiva da numeri altissimi e quindi diciamo
Però diciamo quello che è aumentato
è il controllo diffuso in nessun Paese io ho visto che l'aumento del controllo esterno al carcere ha significato una riduzione all'interno del carcere altri sono confluiti
Due e contenitori in qualche modo parallelo la cassa palla insieme al fra tale
In un certo senso entrambi e esistono entrambi sono dei
De scrittori della situazione attuale
Il
Questo ci porta allora secondo me a ripartire da alcune cose e
Forse di bassi
Che forse possono sembrare anche
Semplicistiche diciamo il primo punto eh quella
In regola che che è alla base delle regole penitenziarie europee
Che si traduce nel fatto che che
Si va in carcere perché si è convinti
E non si va in carcere per essere punito
La privazione della libertà che la sofferenza si diceva poc'anzi in sé che viene
In qualche modo inflitte mentre invece negli istituti di detenzione
Sì europee anche italiani anche al di là della volontà di infliggere sofferenza
Si va in carcere per essere coerenti perché c'è sempre qualcosa di aggiuntivo dico di più
Qualcuno parlava prima di colloqui che i mi sentivo oggi pomeriggio dei colloqui in situazioni di massima sicurezza però che quando una norma mi dice
Che per esempio il minore può vede il genitore che può
Toccare il genitore
Per un sesto del tempo complessivo previsto per il colloquio non mi dice che è dieci minuti al mese no
Perché il tempo complessivo un'ora al mese quelli sono parliamo di situazioni di grande
E architettonicamente poi questo passaggio l'ho visto anche fare dalla finestra in alcuni istituti c'era una finestra in cui il minore anche di dieci anni viene sollevato che
Fatto passare de dall'altra parte
In
In sostanza
Diciamo il primo punto è che
La privazione della libertà e tutte le necessarie perché
Non dimentichiamo le necessarie la necessità di sicurezza rispetto alla criminalità organizzata rispetto
Al passaggio di informazioni eccetera tutte le necessarie misure
Devono essere tali danno un aggiungere il di più
Rispetto alla sofferenza intrinseca che data dalla privazione della libertà
Chi ha il compito come il nostro è quello di per esempio riportare anche via la sicurezza altissima a quel dettato costituzionale la cui finalità è quella non di infliggere maggiore sofferenza ma di non permettere la trasmissione di comunicazioni e quindi di ordine il secondo principio
Un po'abbastanza semplice diciamo da da condividere è quello che la vita interna deve essere il più possibile dice la regola penitenziaria europea
Il più possibile simile agli aspetti positivi della vita esterna
E
Quindi una normalità terra l'interno ed esterno questa normalità tra l'interno ed esterno
E anche funzionale al ritorno all'esterno perché penso che qui siamo tutti d'accordo quando
Parliamo
Anche con dei termini che io dico sempre sono invecchiati male no al termine di educazione un termine che invecchiato male è partito con me se come dire come
Finalità tendenziale in senso positivo molto spesso
Si piega già il termine trattamento molto più brutto
Determine di educazione anche vedere con un elemento manipolativo dei delle persone e in qualche modo è andato definendosi come una sorta di come dire di individuo che deve essere trasformato di trasformazione del soggetto ecco quando noi parliamo però di di questi elementi diciamo di tipo educativo non possiamo perdere di vista
Che l'elemento che maggiormente assicura l'ordinato
Ricca ritorno alla società è il fatto che l'hanno che l'ambiente in cui tu sei distrutto non rappresenta la separatezza assoluta rispetto a quella società
Che che rappresenta la similarità degli aspetti positivi prima sentivo parlare per l'intimità
L'affettività termini che caratterizzano il soggetto diciamo al all'e sterno e che devono essere i termini con cui si declina anche la vita all'interno
C'è però
Questo discorso è però un discorso
Che già parte
Dal carcere dall'istituzione detentiva da come farlo adesso
C'è però secondo me un discorso a monte che è quello che poi Stefàno vere adombrava nel suo di intervento noi abbiamo fatto ha una certa età decenni e decenni
Di convegni in cui abbiamo detto misura devasta presso estrema ratio eccetera eccetera ed è invece la misura
Che viene più immediatamente e direttamente presa in considerazione
Io ricordo a tutti cosa che sappiamo e ci ripetiamo però che la Costituzione parla dei le pene declinandolo al plurale e non parla della pena
E quindi la Costituzione già di per sé non prevede soltanto carcere come unica appena rispetto alla quale poi andare a modulare le misure alternative ma prevede che ci sia una varietà
Delle possibilità
E accanto a questo devo dire che che
Non dobbiamo mai dimenticare che l'asse della sanzione che può
Che perché che viene determinata in seguito ad una commissione del reato
Sicché si deve declinare secondo tre aspetti da tenere presente primo
Deve essere realmente ingrato
Di ricostruire quella nasce reazione risanare la lacerazione che la Commissione tour reato può aver determinato non è una qualcosa
Di che riguarda soltanto l'autore del reato e la vittima è un'acqua qualcosa che riguarda la collettività è una lacerazione
Che deve che deve essere sanata questo è il primo punto il secondo punto è che mille
Ogni sanzione della pieni una funzione non di semplice prevenzione
Ma deve avere una funzione di doppia prevenzione lo adombrava già Stefano deve prevenire rispetto alla Commissione di nuove reati ma deve prevenire anche rispetto a è alle ipotesi di sanzione che ingiusta sanzione assunta semplicemente sulla spinta dell'emotività e sulla spinta anche del desiderio di di falsa o vendetta
Che magari la vittima può venire quindi
Diciamo la prevenzione è sempre una prevenzione Turchia e la terza questione e che la sanzione
Non può aviere
La fisionomia
Della
Sofferenza inflittagli risposta di una sofferenza prodotta perché altrimenti rischia di tornare alla retribuzione
Deve trovare una sua forma di utilità deve trovare una sua forma di volgere in positivo ciò che è stato declinati indicativo
Ecco in questo senso allora c'è da interrogarsi
Se il carcere
è quella delle sanzioni che più mi risponda a queste caratteristiche o non sia quella invece che più debba essere
Oggi diciamo alla luce di anche di una varietà quindi della tipologia di reato di una varietà di comportamenti e di una varietà di risposte possibili nel contesto sociale quella che dovrebbe essere declinata progressivamente abbandonando
Grazie io continuerei immediatamente con la con la tavola rotonda volevo cominciare con Tiziana Coccoluto che vice capo di gabinetto
Vice capo gabinetto vicario il MIBAC ma è anche un giudice che aveva un giurista quindi immagino che gli stiano ribolle andò argomenti da tutto il pomeriggio e quindi
Le do volentieri la parola
Sì
Sentite sì
No no adesso sorride consentite
Grazie si sente meglio
No i piedi va beh a papà parla
No come diceva Piero veramente tanti sono gli argomenti che
Arrivare ove la testa nel cuore per vent'anni di giurisdizione
Svolte per questo momento particolare al ministero dei beni culturali con il Ministro Franceschini e quindi veramente credo questa mostra
Per me è stato un un'esperienza meravigliosa e ringrazio veramente presidente per averla pensata per farle ci creduto per aver
Portato avanti un un insieme a tutti gli altri portata avanti un'idea
Che è davvero in questo momento fondamentale per
Dando risalto con gli stati generali dell'esecuzione penale
A cui poi la stampa poco risalto al dato per la prima volta soffre fatti dopo anni per la prima volta si è potuto parlare di carcere per la prima volta si è potuto parlare di quarantuno bis per la prima volta si è potuto parlare
Di
Della necessità di abolire un fine pena mai
Cosa che in questo Stato non è mai stato potuto fare in questi ultimi anni dopo dalle Brigate Rosse la mafia è quello che abbiamo visto
La possibilità di fare questa riflessione secondo me un momento davvero storico debba ringraziare veramente ministro Orlando per aver visto così lontano
E così vicino
A molti sono gli spunti di riflessione la prima cosa motivi di giustizia motivi di sicurezza è proprio vero il carcere non risponde alcun motivo di giustizia risponde esclusivamente un motivo di sicurezza
La giustizia non contiene in sé il concetto dell'espiazione o dell'intuizione della pena
La giustizia contiene in sé il concetto della riparazione della ricomposizione di un conflitto della ricomposizione di un'armonia che si è rotta questo in tutti i miti greci tutto quello che c'è stato tramandato nel tempo
La spada serve esclusivamente a poter bloccare frenare e poi ricomporre
Il processo penale al momento della ricomposizione di un conflitto in cui la vittima è l'imputato sono presenti
E il momento della dell'accertamento e dell'emissione di una condanna è un momento in cui si dovrebbe riparare in quella societario civile dovrebbe potersi riconoscere reciprocamente
E la pena altro non è che una convenzione sociale
è una convenzione sociale che trova di volta in volta Nelson ciascun momento storico
Un mondo una giustificazione diversa è una forma diversa
Lascio da parte quello che è stato del Medioevo su quello che è stato finora con la pena di morte fino a qualche tempo fa anche l'Italia è ancora oggi in molti Paesi tra virgolette civilizzati
Ma è una convenzione sociale e il carcere è ancora oggi è una convenzione sociale
E l'unica che ancora sa che siamo riusciti a trovare dell'unica che ancora riusciamo a utilizzare come possibilità non di giustizia Manti
Diciamo sicurezza sociale
L'intervento di oggi di questa mostre di libri e dell'architettura edilizia non non non dell'edilizia penitenziaria vi piace più parlare di architettura dell'edilizia
E proprio l'idea di riportare il concetto di giustizia un po'nel carcere
Cioè di riportare un concetto di riparazione e di risoluzione di quel conflitto di cui prima parlavamo
Adesso non ricordo il nome da giornalista prima come che è il vero problema al conflitto ma il conflitto fra chi
Il conflitto fra
Il reo e la vittima e la vittima non sono la vittima soggettiva ma e la società intera che si sente vittima di questo conflitto ampliato spesso da
Un una miopia politica che delle volte porta ad ampliare i conflitti piuttosto che a stupire
A
Riportare
è quel soggetto assente probabilmente in questo
Convegno anche ma no ma in tutti i convegni di questo momento è la vittima del reato
Sono pochissimi in momenti politici di giustizia di dico di convegnistica in cui si fa una bella riflessione sulla vittima
Di quello che succede alla vittima del reato di quello di cui al di qual è la giustizia che la vittima del reato si aspetta se aspetta davvero un fine pena mai
Si aspetta davvero un carcere dell'imputato ossia spetta semplicemente una possibilità
Per la vittima di ritornare alla vita di essere aiutata a uscire per la cultura di quel patto sociale che si è che è avvenuto qualcosa l'abbiamo visto fare tre vedere per i reati diciamo
Il costume cosiddetto stalking per i reati sessuali per i reati contro la famiglia
Chessa c'è stato un interquartili intervento che ha portato qualche frutto con tutte le difficoltà
Che abbiamo con l'assistenza sociale perché ricordiamoci che le vittime di reati di maltrattamenti in famiglia rimangono senza sussidio senza sessanta famiglie dare e quindi il problema della giustizia non ammettere in carcere lo storiche era o il maltrattate il problema ma è aiutare la famiglia o al maltrattato
O la vittima di di questo
Il momento
E
Allora forse il carcere come estrema ratio
Passare da un'altra riflessione politica da un'altra riflessione giuridica la vittima come primo momento di valutazione dell'ingiustizia
La vittima che ha perso il soggetto ha perso completamente spazio anche nei nel processo anche nella costituzione di parte civile anche in tutti i momenti
Della vita giuridica la vittima ha perso spazio al potere e visibilità
La maggior parte della visibilità c'è la R
E questo è il vero alla vera rottura ed secondo me del conflitto che il vero conflitto che si è creato in questo momento
E allora
Il carcere come extrema ratio con una volta
Il carcere come estrema ratio forse dobbiamo cominciare a distinguere l'estrema è un discorso una cosa la carcerazione preventiva no è una cosa la pena definitiva
E allora la carcerazione preventiva lì e pura
Sicurezza sociale nella carcerazione preventiva abbiamo
A molte molte leggi
C'è molta legislazione sul punto c'è molta intervento che
Induce a educare noi
Magistrati prima di tutto a lavorare in quest'ottica ma a lavorare anche sulla possibilità di un'alternativa sempre sulla vittima perché la protezione della vittima che rimane un attimo un po'in disparte
A
Il carcere
Come
Pena necessaria
Come espiazione della pena necessaria ma non come
Come necessaria in questo momento ma non non come un
Ultima ratio ma come luogo tu di possibile miglioramento
Su questo
Una riflessione va fatta soprattutto sul carcere di massima sicurezza porto ho visto detto agli organizzatori
Di poter rivedere tutti insieme questo Nessuno tocchi località da Nessuno tocchi Caino Spes contra spenda che è un bellissimo documentario realizzato nel carcere di Opera carcere di Opera che un carcere di massima sicurezza in cui sono i detenuti che non hanno più speranza a essere diventati speranza per se stessi perché hanno trovato dentro di sé un percorso una luce quindi sono insistesse speranza contro quella speranza che
In questo momento noi abbiamo negato o perché c'è scritto fine pena mai
Deciderli significa non dire alga solo sì o del gas sono significa dire il caso come così come abbiamo detto carcere come significa dire il gas solo come
Momento maturo per fare queste riflessioni
Ed è
Maturò se ex questa riflessione viene fatta anche al prima di fare una riflessione su come costruire il carcere
Prima lo dobbiamo diminuire al carcere e poi dobbiamo pensare a costruire un carcere che in qualche modo Lozio carcere ma che sia un posto di rieducazione
A in questo senso credo che soltanto se nessuno toccherà Caino forse anche nessuno toccherà bene
Se proviamo a salvare direi forse salviamo anche le vittime allora questo è una riflessione
Che lascio
A tutti noi perché ben per a una riflessione che mi piacerebbe
Forse a un livello anche più elevato non è stato bello per me in questi giorni il Parlamento sentire non dico da chi che è necessario la riflessione è stata quella di aumentare tutte le pene per evitare che i giudici diano che né troppo basse
Questa riflessione è veramente lontana mille miglia da quello che ci diciamo qui oggi
Però è quello che succede oggi in Parlamento e allora forse importante come dire separare
E il diritto penale è una cosa del processo penale un'altra il il reato e la l'offensività della pena è una cosa la prescrizione la possibilità di fare indagini le intercettazioni sono un'altra
Il diritto è un'arma che abbiamo in mano col diritto sì tutti siamo un po'come Dio noi creiamo diritto con una norma semplice scriviamo e decidiamo diritti un istituto di un ente di un uomo della vita della morte
Allora i giuristi credo che abbiano una responsabilità morali ed etica
Prima
Di ogni altra cosa per me è un un umore questo momento avere poter ascoltare il cardinal Ravasi che già in un altro momento in un convegno ogni con il dottor Pignatone ricorda
Contavamo il discorso del pedone che Dio e del perdono degli uomini e il Procuratore di Roma disse disse con grande unità di Sarezzo veniamo nel fango dello Stato
Il nostro Trentino stile pentiti sono collaboratori di giustizia lo Stato si è inginocchiato ha fatto un patto ma di pentimento non c'è nulla insomma
Di questo Graziella Di lascio alla vostra riflessione
Ringrazio chiara Coccoluto abbiamo ancora una buona mezz'ora prima del museo civile espella perché mi sembra che possiamo volentieri dare al cardinal Ravasi a Luigi Manconi
Monsignor Ravasi è forse più di tutti noi esperto dei due campi che stiamo navigando oggi la bellezza e la pena quindi Halloween affido questo materiale delicato molto volentieri
Ma io in realtà devo confessare che
Dopo aver ascoltato questi tre interventi mi trovo nella sua stessa posizione di apertura quando lei
Ha fermato di essere sostanzialmente sulla soglia di lasciare spazio
Agli altri perché tutto quanto è stato detto credo sia quasi la completezza del discorso
Ogni altro aggiunta risponderebbe quasi per certi aspetti superficiale o
C'è un proverbio arabo che dice giustamente in questo senso che
Quando uno parla per ultimo nel consesso dei sapienti che conoscono veramente e meglio che Thatcher si alza ed esca PET-TAC queste la tentazione che
Col
Perché avrei detto giustificata della sua operative
Con un'altra considerazione dall'altro colore ma vorrei che
Invece costretto appunto ad ora alzarmi uscire ma anche sollecitato dalla dottoressa Coccoluto
Vorrei allora cercare
Di fare qualche considerazione ma
Ancora fermo molto misera molto modesta
Prenderò soltanto delle parole che sono state considerate come significative ma prima di dire queste parole vorrei ricordare con esperienza che cito sempre quando sono coinvolto in questi
Contesti
Con magari con persone che sono più al mio livello e non a livello delle competenze abbiamo ascoltato questa sera
Ed è un aspetto autobiografico che legato al fatto perché io per diciotto anni sono stato direttore prefetto si diceva della Biblioteca Ambrosiana di Milano
Io ho vissuto ogni giorno in pratica quando mi sedevo alla mia scrivania avendo alle spalle avevo alle spalle la biblioteca personale di Beccaria
Che l'aveva lasciata in meno gli eredi l'avevano lasciata questa istituzione e avevo proprio sopra il mio capo l'autografo dei delitti e delle pene
Che mostravano del solito tutti i visitatori di rilievo compreso per esempio il Presidente della Repubblica due Presidente per cui sono venuti Ministro degli Interni allora era Napolitano
Che era venuto le ho mostrato a mare ha dato poi una nota su un aspetto particolare di questo
Dell'influsso di questo testo ebbene guardate la aprendolo
Io avevo tutti gli altri manoscritti Tibet carina tutti gli altri manoscritti perché via Beccaria scriveva in una maniera veramente illuministica precisa puntuale erano le sue lezioni
Vera persino direi non usciva oltre i margini non rompeva le righe il libro dei delitti e delle pene
è un libro tormentati
Ma chi atto persi
Continuamente corretta
Il che vuol dire che nasceva da un groviglio di problemi di questioni che lui stesso cercava di dipanare ma non riusciva
Ecco per questo io credo
Che questa testimonianza un autobiografiche la fine abbia anche un significato l'impotenza comunque che sia sempre giudici tre dove anche studiosi
Di fronte dove che viviamo tutto sommato questa esperienza sempre in maniera
Soggettiva esterna non soggetti IVA interna
Quindi per questo rimane sempre se si vuole anche l'altro l'altra dimensione autobiografica credo possa essere condivisa da molti è quella che quand'ero ragazzo
Io sono nato in un paese piccolo della Brianza
Confinante nella provincia almeno con la Svizzera
Ebbene ricordo sempre in mente quando vennero i carabinieri un pomeriggio un tardo pomeriggio ad arrestare un contrabbandiere
Che era una prassi abbastanza diffuse contrabbandiere di sigarette
Ecco in quel momento tra l'altro questa persona si chiama rapida come
Paradossale Candido Peppe niente io ne ho l'impressione che ha fatto su di me
Vedere questo rituale anche che rituale dell'arresto di questa persona che noi consideravamo una parte normale da ragazzo del della vita quotidiana ecco per questo dico che è sempre
Noi ne parliamo con una
Con la stessa dimensione se si vuole Beccarini aggrovigliano dolci nonostante però la capacità di coloro che convivono tante volte anche se non in maniera dirette lo penso magistrati penso nella dottor Palma penso anche
A a tutti coloro al professor Anastasia che studiava estreme che ormai entrano in lunghezza d'onda con questo orizzonte
Dicevo solo alcune parole che lei in come non mi aggiungo molto di più ha prima parola è la parola giustizia e qui naturalmente che è stata soprattutto sottolineata dalla Coccoluto dato dottoressa Coccoluto con la quale
Tra l'altro adesso continuerò un po'il filo vede è vero pensiamo che per esempio nell'interno
Della linguistica sei mitica che è uno degli Spritz Pompilio praticato di più nella mia vita trascorsa passata
La né pratico per esempio e quindi nella Bibbia che è il grande Codice pur sempre la nostra cultura la parola se da casa giustizia vuol dire contemporaneamente anche salvezza
Questa è paradossale cioè la si aveva la consapevolezza giacché alla giustizia non doveva essere fine a se stessa se è vero che significa anche salvezza
Una seconda parola che vorrei introdurre perché questa invece
Sempre occorrendo dalla dottoressa Coccoluto ed era ed è quella
La parola vittima la vittima né ha spostato l'accento giustamente io credo
Io lo dico spesso anche quando in conto di quelli Nessuno tocchi Caino
Tra l'altro ecco e qui poi mi rifarò anche al
All'onorevole Manconi
Io ricordo sempre il grande mito
Che noi usiamo che ha usato anche da loro per poterla questa associazione meritoria penale il grande mito è il capitolo quarto della genesi con questi due grandi personaggi che sono Abele e carino
Ora
Teniamo conto che le due domande o le due frasi fondamentali sono primo e si dimentica che io ricordo allora
Dove tuo fratello Abele
Cioè alla persona i tempi
Che ha commesso il delitto devi far ricordare l'esistenza della vittima poi vediamo che cosa come egli vorrà rapportarsi e succede tante volte questo rapporto è un rapporto sorprendente però dobbiamo
Artigliare quasi la sua anima è bellissima a parole italiana la parola il morso perché vuol dire molte
Ecco questo credo che sia una componente da ricordare e non necessariamente in maniera
Direi masochisti cassa apicale i confronti
E che no proprio perché può creare alcune volte un diverso rapporto ma deve ricordare che esiste che la vittima anche anch'essa le sue ragioni la sua attività
E dall'altra parte e qui ecco laddove senatore Manconi sarà contento perché lui sa bene questa è una questione di esegesi che ha spesso evocato che ha notato e mi è piaciuto dall'Aula
Non è Nessuno tocchi Caino
Rettore ma nessuno colpisca
Caino
Cioè Dio ferma la sua giurisdizione suprema è usavo verba Brai Cocche il verbo della distruzione quasi dalla persona
Se si vuole
è il verbo caratteristico di quel personaggio capitale
Per la vendetta
Per la cecità assoluta che tante volte nel populismo sentiamo affiorare o in queste contesti un po'oscuri così io che che che nascono così dice dei di pancia realtà alcuno neppure dai piedi insomma
Ecco che è quello di lame che sembra il capitolo quarto dell'Agenzia
Esame e quel personaggio che dice alle sue due mogli
Ad Arezzo il ascoltate
Caino è stato vendicato sette volte allarme sarà vendicato settanta volte sette
E
Dall'altra parte
Dice se è uno mi fa un livido
Io lo ammazzo
Se mi fa una bruci bruciatura gli ammazzo il figlio
Se vedete se la moltiplicazione la moltiplicazione
Dalla
Che robe qualsiasi connotazione quel studiasse proporzionalità esatto ed ecco allora che è questo che non si tende
Applica questa era la seconda parola vittima perché poi
Tempo l'abbiamo limitato e terza parola nella parola che ha
Ho citato che poi è stata ripresa sia dal grossolana stasera sia poi dal dottor Palma la parola sofferenza alla fine vero la
Detenzione la privazione della libera sofferenza e questo è vero è un dato oggettivo ma io penso che ogni tipologia che si dovesse creare
Al di fuori del carcere comprende sempre necessariamente sofferenza
è un dato questo oggettivo
Perché tende in qualche modo interferire sulla persona
Per far le
Comprendere quale
La sua colpa e in questo caso certamente in qualche modo la sofferenza
Tra
Non con la privazione della libertà ma in altri modi ebbene ecco la sofferenza
è da un lato certamente
Una crudeltà
E in questo caso bisogna indubbiamente cercare in qualche modo di l'Emilia Romagna
Utili orientare oddio fare in modo che abbia delle caratteristiche che non siano così punitive però dall'altra parte non dimentichiamo che la sofferenza per tutti noi
è una catarsi
Ha una funzione c'è quella frase sol Bellow che diceva la sofferenza il compito sofferenza fisica non intendeva ha il compito di svegliarci dal sonno della ragione
Cioè uno Scotti mento ci sono delle persone che veramente sono superficiali e banali attraversa appieno la sofferenza
Vengono quasi purificata appena la funzione di catarsi e io penso proprio a questo proposito
Che sarebbe interessante riuscire a vedere nell'interno del carcere
Come questa sofferenza possa diventare invece creativa e prendo un esempio questo esempio da storie diverse
Lo sto agli arti e sapete che poi tra l'altro è stato sottoposto
Da quello Zara quella prova veramente infame imparare portarti fino all'esecuzione capitale bloccati da poi
Ma poi è stato in carcere a lungo adesso uscito proprio una romanzo saggio di un autore dedicato proprio al periodo dalla sua carcerazione prima e poi dalla
Domicilio coatto in Siberia ebbene
E lui nell'interno di questa situazione di sofferenza
Ah purificato lo dice lui stesso a purificato talmente se stesso il suo pensiero che ha cominciato a escogitare
Le grandi trame dei suoi capolavori lui dice che ha cominciato a generare
Tutto ciò tant'è vero che poi sarà sempre ruoterà sempre attorno a questo problema problema del delitto e castigo come a questi problemi proprio lì il che vuol dire e lo si vede certe volte incerti
Incerte prigioni iniziate carceri dove c'è veramente questa capacità di far sì che la sofferenza reale
Diventi però creativa pensiamo al teatro
Pensiamo queste forze cioè questo bisognerebbe essere studiato di più l'accesso sofferenza non cessa
Ma è
Una sofferenza la quale diventa quasi comune fluorescenza riesce a creare qualcosa di diverso io sono stato per il cortile Gentili e le uniche esperienze da o ascoltando i veri sapienti
Su queste cose al cortese e gentile a Regina Coeli c'era anche il ministro Orlando c'era il dottore ammettere anche lei
No
A quella data la camerale e lui stata interessante che a un certo momento si ripresenta
A trasmettere i carcerati una un personaggio una figura
Noi
Proprio io parlo da esterno l'aveva con una si dice faccia particolare perché proprio impressionato la parola la configurazione del senza da
Colpa
Senza evocare lo con bronzo
Rilevare fisso il quale però avanza a
Verso Orlando
Con Emerson me perché doveva darmi un'altra cosa con un
Un oggetto
Era un quattro interni
A
Essi avanzato e lui in quel momento con qualche difficoltà però complessa terreni Emma semplicità
Ha presentato dice il suo capolavoro che era questo quadro un paesaggio
Dipinto in carcere
E diceva questo l'ho preparato per il ministro per lei ho fatto solo un disegno perché fare i salti faccio più fatica
E allora va
Presentato soltanto una specie di Bozzetto così la
Ecco e in questo caso si vedeva come la sofferenza reale concludo con la parola invece libertà
E qui invece vado a questa mostrino guarderò domani questo testo questo catalogo al tema della libertà
Ed è il limite voi capite che avevano i temi capitali nell'interno della filosofia e della teologia della morale non per nulla sempre quel grande codici nella Bibbia come comincia capitolo secondo c'è Adamo solitario sotto l'albero della conoscenza del bene del male
Poste andare la mano e decidere più ciò che è bene ciò che è male o può riceverlo da una concezione quella classica oggettiva del bene e del mare
E lui fa la sua scelta libera solitaria quindi tutte le in modo diverso però tutte le culture hanno la consapevolezza EP proprio parto dall'inizio ancora comma non solo
Data alle considerazioni della Presidente Melandri che tutta la libertà tale e sempre in qualsiasi maniera imprigionata ha sempre dei limiti
Anche coloro che affermano la libertà assoluta i libertini ISMU persino in realtà hanno sempre dei vincoli
E qui devo dire che
Strutturale è una delle componenti strutturali dell'antropologia non solo dalla società contemporanea
Ma dall'antropologia stessa pratone elevate la linea greca diceva che era il corpo la posizione dell'anima somma Semmah somma prigione tomba nell'anima e la prigione che ci portiamo
Bella per me è invece quella e finisco veramente bella per me è quella di nella premessa nella prefazione al Trattato svolgevo filosofico Zvi Wittgenstein
Un libro
Che da cui si esce stremati alla rete curare questi effetti però
Per capirlo serve la prefazione con perché sempre gli autori scriva una prefazione alla fine dopo che hanno comportano e lui dice quello che io volevo identificare determinare definire con quest'opera
Erano i contorni di un'isola
Persona umana contorni di un'isola noi siamo limita
Questo è stato fondato
Il re dette tutte le filosofi in maniera diversa volontà volente conta voluttà ben diverso tentano tutti dimostrare come siamo imprigionati c'è questo limite
Con la Società ce la moltiplica eccetera questo limite per trovare un posto culturale e però giurisdizione ciò che ho scoperto alla fine
Se provate a pensare cosa c'è
Ciò che ho scoperto alla fine erano le frontiere almeno cerchiamo
Se io cammino sul litorale guardo solo di qua vederli credo l'impotenza e qui ritorniamo un po'alla potenzialità
Però io se guardo anche dall'altra parte
Vedo
Che battono le onde dell'oceano sulla mia pelle
Limitate cioè che c'è un trascendente
Uno tendente sempre di andare oltre e questo è quello che
Dovremmo educare creare May ragazzi dei giovani nell'educazione della scuola Chessa tendere verso qualcosa che oltre a altro e questa è la grande libertà si vuole però al tempo stesso essere consapevoli che noi saremo sempre quel piedi pertanto
Grazie
Ringraziare monsignor Ravasi ricordare che Ballard
Identificare la prigione perfetta in Manhattan me ma non è un caso passo la parola al senatore Manconi crea anche il Presidente della Commissione dei diritti umani del Senato aveva un lungo curriculum su questo nostro l'argomento di oggi
Grazie
Innanzitutto una piccolissima chiosa
I due ultimi interventi quelli della dottoressa Coccoluto del cardinale Ravasi
Per ricordare
Che
Dire così tuttavia una riflessione sulla vittima
E sulla relazione autore di reato vittima persino nel nostro arretra partissimo e miserevole Paese
Comincia a manifestarsi sono tracce attenzione sono tracce ma e
Compito
Soprattutto degli intellettuali e qui siamo tutti
Dentro questo mestiere saperlo valorizzare io dico ad esempio
Che
Il libro civile religioso a mio avviso più importante degli ultimi vent'anni è
Il libro dell'incontro pubblicato nel due mila e quindici dal Saggiatore dove
Sì trae un resoconto dettagliato e faticoso e doloroso ai quanto doloroso
Degli
Incontri appunto da qui il titolo tra
Vittime del terrorismo di destra di sinistra e Ultori
Il reato cioè
Militanti del terrorismo di destra e dissi una lettura effettivamente formativa come poche altre soprattutto insisto perché
Ne conosco i limiti
La traccia per un approfondimento e una pratica
Di quella che viene chiamata giustizia riparativa e che io
Nel riprovazione generale chiamo giustizia ristorata vince perché do a quello ristorare un significato particolarmente intenso
Detto questo
Dal momento che sono un sociologo e coautore
Distefano Nastasia e anche Di Mauro Palma da credo venticinque anni se non trenta siamo dei veterani mi rifaccio totalmente acciocché
Hanno detto prima di cui condivido esattamente tutto e avendo preso seriamente non il titolo ma
L'argomento di questo convegno
Tratterò fino a quando non verrò se necessario brutalmente interrotto
Di una aspetto particolare show è
Di una
La chiamerei così peculiarità
Architettonica e ingegneristica del sistema del controllo e del carcere diffuso
Questa peculiarità procede per associazioni mentali e parte da un episodio di cronaca
Che è mia particolarmente colpito e che ho voluto approfondire sotto il profilo di quella che la mia competenza quella ovvero del sociologo
Il ventitré febbraio del due mila e diciassette accade a Follonica che tre
Dipendenti di un supermercato rinchiude ma all'interno di una gabbia due donne
Diretta in via Roma sorprese a
Termine che ormai diventato dissenso voi e di uso ricorrente rovistare all'interno di cassonetti di un accumulo accumulo di cartoni
Queste
Due donne vengono rinchiuse in una vera e propria gabbiani
Subito due notazioni
Qualcuno si scandalizza ma
In apparenza
Diciamo così quasi nessuna sembra scandalizzarsi in quel di Follonica
O almeno nessuno di coloro che prendono la parola
Avendo appunto indagato con una certa
Approfondimento sulle reazioni dell'opinione pubblica si nota ad esempio due elementi di linguaggio strepitosa mente significativi l'episodio viene
Definito generalmente una bullonata parola che fino allora ignorava materie dialetto toscano significa appunto Tiromancino fatto da persone burlone
E
Gli autori sono sempre pensato solo ed esclusivamente definiti come ragazzi
Da qui dunque un giudizio implicito di irresponsabilità divino
Ecco proprio o no prego e lo sarebbe denigratorio allora è
Chiesto mi
Bene perché questo fatto venisse come dire Cusi acquisito nel senso comune senza particolare
Conflitti parliamo ovviamente dell'apparenza delle manifestazioni pubbliche di ciò che è opinione che
Si rende esteriore apporti
All'interno della cittadinanza
Potrebbero esserci conflitti morali anche molto approfonditi lo dico con serietà
Mi sono dato una spiegazione
Il rom la Rome richiamano due categorie
La prima quella di seri imita
La seconda quella della indisciplina sociale
Entrambi i termini pensate Lazzeri imita e l'indisciplina sociale
Come miglior potrebbero essere soggette a un ordine se non attraverso il ricorso a una
Ingabbiato che è propria
Di
Un essere che un animale
Procedo per associazioni mentali dicevo
Allora
Nell'Italia contemporanea
L'immagine e la struttura della gabbia e
Solo rarissimamente presente
Forse nessuno hanno fatto che la gabbia di piccole dimensioni
Che nell'Italia degli anni trenta quaranta cinquanta e finse Sanna sa costituiva
Un elemento frequente dell'arredamento interno ovvero la gabbietta continente Camerino o pappagallo
O trasporto
è
Progressivamente scomparsa
Non esiste più e venne ferito credo positivo di una coscienza animalista che ritiene che il link avviamento del volatile sia un fatto diciamo che non esprime una concezione
Come finire reca aperta dell'idea che abbiamo della vitalità di un animale
E allora dove sopravvive la gabbia beh
Sopravvive sostanzialmente nella maniera più diffusa medio pari cioè negli zoo
Ma un'osservazione delle gabbie degli zoo e ha portato a una conclusione
Le gabbie degli zone sono connotate da una loro misura
Dava loro proporzionalità per questo prima mi son permesso di interrompere cambiare Ravasi utilizzando questo termine che nel diritto ha cittadinanza amplissima il ricorso estremamente diffuso
E le gabbie
Che rinchiude uno gli animali negli zoo sono gabbie proporzionale dispetto diciamo così alla stazza dell'animale contenuto cioè sono
Limitate alla necessità di impedire lo scavalcamento da parte di quello che adesso animale e dunque di proteggere l'incolumità delle persone esterne di impedirle la fuga
Poi
Esistono altre gabbie
Intanto
Come residuo di un'epoca ormai trascorso esistono le gabbie delle aule bunker
Dove vengono rinchiusi
I detenuti sottoposti a processo e quindi
Già
All'ESA delegabili più AUREA bunker si nota che quella misura proporzionata non c'è più
Le sbarre di quelle gabbie sono proiettate verso il futuro
Siccome si tratta di aule bunker i soffitti sono altissimi
E
La lunghe l'altezza delle sbarre e doppia talvolta tripla degli uomini che vi sono e delle donne che vi sono contenuti un'immagine
Molto simili IVA la si trova
Nel film di Marco Bellocchio il diavolo in corpo dove appunto alcune scene particolarmente
Come
Pubblicato
Ecco
è così grazie
Alcune scene particolarmente aspre e allo stesso tempo vi tantissime si svolgono dentro quella alle bunker dalle altissime spazi o voi
Poi c'è un'altra gabbiani
L'esistenza di quest'altra gabbia la sua struttura il suo uso e tendenzialmente la sua diffusione
Mi ha indotto a pensare che oggi
Si va affermando il sistema del controllo e del carcere diffuso una categoria chiamerò gabbietta
A
Diciassette chilometri dal posto dove siamo
Cioè il Centro di identificazione di espulsione di Ponte Galeria
Il Centro di identificazione e di espulsione di Ponte Galeria e comune grande dato al cui interno c'è una gabbia limiti proporzione
All'interno della gabbia di medie proporzioni c'è un sistema di altre battaglie
Tale e la struttura
Che
Elena Stancanelli
Che mi ha accompagnato in una delle mie visite ha parlato ma per una matrioska della sofferenza
E
Qui aprire una brevissima parentesi e Alessandro Bergonzoni che ha visitato con me alcuni di questi cinghie
Ha parlato di
Un
Codice a sbarre
Attenzione non è un gioco di parole anche perché se voi usasse la formula gioco di parole
Attribuendo loro lavoro Alessandro Bergonzoni fareste perlomeno denunciati ma
E semmai
Un caso in cui le parole giocano la realtà la giocano la sberleffo fanno
E diceva provoca una piccolissima parentesi
Perché forse non è abbastanza noto e me ne rammarico male saluto Bergonzoni e autori di alcune installazioni artistiche
Dove il tema della privazione della libertà viene
A mio avviso che non sono un critico artisti dell'arte
Perché non sono un esperto alla materia magnificamente rappresentata
Tra queste
Un importantissima a mio avviso ancora una volta
Proiezione dell'immagine di alcune vittime Stefano Cucchi e non solo dentro una rappresentazione pittorica classica
E persona Bergonzoni mi piace citarlo proprio in questa sede proprio dentro questo convegno ha detto questa riflessione su arte privazione della libertà perché a mio avviso è uno che pensa molto
A partire dalla sua esperienza legata agli Stati di coma fino a questo recente ma ormai di dieci anni lavoro sulla privazione della libertà
Che ho avuto condivide il piacere e l'onore di accompagnare ma dicevo questo dicevo questo perché davvero
è la gabbietta
Ebbene
La successione delle sbarre
Guardate sei il carcere a uno suo particolare odore
Il CIE di Ponte Galeria ma non solo quelli di Brindisi per esempio ha un particolare sta a cuore un sapore Ferrigno
E come se il ferro di quello sbarre
Contaminarsi e disse tutti i sapori così come tutti gli odori così come tutti contatti
Che
Si vivono dentro quella struttura di sbarre concentra ricche allora
Tutti noi abbiamo
Letto forse citato io più del necessario sicuramente perché la formula mi aveva affascinato venticinque anni fa
Quelli
Non luogo rimarco sì però
Dopo venticinque anni io dico
Che
In uno qua il vero non l'uomo è esattamente il Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria
Quello di Bari quello di Brindisi e poi dirò una piccola considerazione politica se mi concederà il tempo ma in conclusione
E perché e più di altri perché qui siamo in un non luogo precipitato rovinosamente nel non
Perché il CE più di un carcere più di qualunque altro
Istituto del carcere diffuso più di qualunque altro
Organizzazione del controllo e della repressione non prevede la scansione del tempo se non sul ritmo Babies ogni primari
Cioè delle necessità fisiologiche elementare cioè
Pauline are defecare mangiare e dormire
A riempire l'immenso spazio vuoto di quel tempo e
L'assenza il vuoto
Ed è questo che rende quel non l'uomo qualcosa di particolarmente come dire patogeno
Perché
Precipita nel minor tempo nell'assenza mi qualunque possibilità a partire dal fatto che non si sa ingente perché ci si trovi lì che non si sa quanto tempo
Si rimarrà lì che non si sa quale sarà il destino successivo alla permanenza Albini
Questo impedisce
Qualunque Progetto di vita ma qui per progetto di vita non si pente non si intende certa o
Come dire il disegno di un futuro
Ma si intende più miserabili in mente l'idea di un domani della prossima settimana del prossimo mese questa percezione del in poche come sapete e decisiva per definire l'Antropologia e l'identità della persona qui è annullata
E qui
Tornano tornano
Oltre utilissime
Alcune categorie
Io
Sono stato marxista per non più di otto mesi però
Benedico quegli otto mesi perché alcune categorie le ritrovo qui
Alienazione scissione realistica Simione alienazione scissione reificazione tre categorie fondamentali dell'analisi Marassi Diana
Che noi possiamo trovare
Terribilmente realizzate lì perché e cultura un po'ecco il punto faranno il cardinale Ravasi parlava prima del conflitto tra carcere corpo
Del conflitto tra
Corpo e libertà lì
La scissione esattamente questa esiste solo l'accumulo oppormi
La fisicità di quei trattenuti questo il termine giuridico trattenuti
Costituisce il loro limite
Nulla esiste oltre quella curva pure importante nulla esiste oltre quell'organismo che ha fame
La fame e viene soddisfatta che ha sonno può dormire
Che origina ed effettuare null'altro esiste in nessuna possibilità di relazione nessuna capacità di dare il senso a quel tempo lì trascorso
E da qui
Che nasce
Inevitabilmente un processo di
Chiamiamolo così con utilizzazione quella reificazione che preferisco tradurre con riduzione accusa perché e confusa tutto ciò
Compreso
Quella magnifica
Realtà che il corpo umano
Se quella magnifica realtà che ha il corpo umano non ha possibilità di esperienza dissenso di vitalità di comunicazione i Energia e dunque di progettazione
Ecco questo e per me
Ciò che costituisce
Le senza drammatica della gabbietta ora
E finisco
Nel
Duemila e sedici
Davvero
Lo dico perché
è collegato abbia discorso sano mi imbarazza eredi buttarla in politica
Cosa che faccio quasi mai del due mila e sedici riuscimmo a ridurre del due mila e quindi ci riuscimmo a ridurre il tempo di permanenza in quei non luoghi dai diciotto mesi a tre mesi
E
Parallelamente assistevamo con malcelata soddisfazione alla riduzione del numero dei sceglie da ventidue circa quattro
Questo ha funzionato in qualche modo come li invento fino alla fine del due mila sedici o il due mila diciassette la situazione che drasticamente cambiata si parla di istituire
Diciotto cinghie
Di cui si sa solo cambieranno il nome non più centri di identificazione di espulsione ma centri di permanenza per il rimpatrio
Dovranno essere venti quante sono le Regioni con l'eccezione chissà perché della Valle d'Aosta e del Molise quindi da venti trascende a diciotto
E però
Oltre all'affermazione promessa di una persona che rispetti nel dissenso come il ministro
Dell'interno che ha garantito
Si tratterà
Di
Virgolette perché è una citazione testuale
Tutt'altra cosa rispetto e civile oltre questa affermazione promessa nulla
Nella legge
Che l'istituisce sembra garantite che davvero saranno tutt'altra cosa e dunque
Io temo che quella categoria quella peculiarità architettonica ingegneristica
Costituita dalla gabbietta possa diffondersi
E
Suoi effetti li ritengo nocivi per noi tutti non solo per quegli infelici che vi saranno trattenuti
Se il senatore Martino ancora soffoca voi le mie e le vostre domande
Ringrazio tutti moltissimo è stata diciamo un
Conversazione sicuramente alla quale sicuramente numero adeguato
Per cui vi ringrazio moltissimo moltissimo grazie