Camera: salta l'accordo per la riforma del Regolamento. Intervista ad Andrea Giorgis

Radio radicale siamo con il costituzionalista Andrea Giorgis deputato del Partito democratico per parlare del del mancato accordo per la riforma del regolamento della Camera dei deputati
Un tema che è stato molto dibattuto quindi Giunta del Regolamento ancor prima che già venisse approvata la la la riforma costituzionale modifica del regolamento che si poteva fare
Coco con qualsiasi riforma costituzionale che era che poteva essere approvata o meno infatti la partita è rimasta aperta fino alla fine della legislatura e sembrava fino a qualche giorno fa che anche al senato si potesse varare un nuovo Regolamento allora onorevole Giorgis e che cosa è successo né sappiamo che alla Camera rispetto al Senato ci sono delle regole più stringenti per quanto riguarda la riforma del Regolamento
Che si può fare però non si può fare se un gruppo parlamentare molto consistente si oppone in questo caso c'è stato uno stop da parte di alcuni grandi gruppi politici comandata
Messo spiace molto constatare che il Movimento cinque Stelle per esempio
Si è dichiarato nuovamente indisponibile a discutere qualsiasi ipotesi di riforma del Regolamento che non fosse
La
Diciamo semplice ed esclusiva modifica della disciplina dei gruppi peraltro secondo modalità che appaiono palesemente incostituzionali perché in sostanza gruppo dei Cinquestelle si è dichiarato disponibile soltanto a sostenere una modifica del Regolamento che impedisca ai parlamentari
Di esercitare quel principio costituzionale che va sotto il nome di libero mandato ovvero la possibilità però parlamentare se ritiene che non ci siano più le condizioni per appartenere a un gruppo politico di iscriversi a un altro gruppo l'ipotesi di Cinquestelle si spinge fino al punto di prevedere la decadenza insomma un'ipotesi del tutto in plausibile ma quello che più amareggia e appunto l'indisponibilità invece di vedere aspetti del Regolamento che sono stati considerati nel corso di questi anni
Praticamente da tutti i gruppi come necessitanti una una modifica vi sono delle regole che hanno perso ragion d'essere faccio qualche esempio
La previsione di uno stop dei lavori per ventiquattro ore
Qualora il governo ponga la questione di fiducia e da pressoché tutti i parlamentari considerata una una misura che ha perso la sua originaria ragion d'essere
Così come per quanto riguarda i tempi per gli interventi in dissenso sugli ordini del giorno insomma è un peccato che si sia in questi anni discusso in un in comitato ristretto che si siano definite delle convergenze cioè si siano mosse formulati delle ipotesi di riforma che in questo Comitato errando da tutti i gruppi condivise e che sostanzialmente prefiguravano una una riforma che consentisse alla Camera di meglio svolgere il proprio compito e soprattutto consentisse la camera di concentrare i propri lavori sulle questioni di merito più rilevanti per esempio a attribuendo maggiore peso al lavoro delle commissioni prevedendo che la sede deliberante potesse essere maggiormente utilizzata prevedendo che Laura fosse chiamata a discutere nel merito delle diverse proposte di legge più che il suo ordine del giorno o o su mozione ma purtroppo nonostante per quasi quattro anni si sia discusso ripeto si sia giunti a un testo ampiamente condiviso da da tutti i gruppi arrivati al al dunque è emersa l'indisponibilità questo come spiace molto anche perché il il fatto di essere alla fine della legislatura
Poteva essere come dire un momento favorevole proprio perché è difficile prevedere quale sarà il ruolo che ciascun gruppo farà nella prossima legislatura e quindi difficile prevedere per i gruppi di maggioranza se saranno ancora maggioranza e viceversa per i gruppi di opposizione se saranno ancora opposizione
Quindi essendoci quella che viene definita a condizione di velo di ignoranza in cui nessuno sa quale posizione assumerà in futuro ecco essendoci questa condizione forse si poteva addivenire a una definizione condivisa e ragionevole delle regole nell'interesse appunto del migliore funzionamento della della Camera dei deputati
Purtroppo ancora una volta alcuni gruppi parlamentari con Forza Italia affatto ha avuto qualcosa da ridire ma verso Forza Italia nell'incontro avuto ieri non ha potuto partecipare però
è stato riferito una come dire sostanziale indisponibilità aperti per ragioni di opportunità politica ecco
Ripeto purtroppo io credo che nella prossima giunta che io immagino verrà convocata per formalizzare quelli che sono stati gli esiti di questi incontri noi saremo costretti a prendere atto che non ci sono le condizioni per una amplissima maggioranza e quindi per una modifica del Regolamento approvata nelle ultime settimane della della legislatura ripeto è un peccato rimane agli atti un lavoro importante perché è stato depositato naturalmente il testo delle della proposta di di riforma del regolamento a me sembra un testo puntiamo prezioso che magari nella prossima legislatura potrà non era il miglior miglior fortuna
Qualcuna dotto motivi di restrizioni degli spazi di democrazia ricordiamo che la il regolamento prevedeva anche delle corsie preferenziali per i provvedimenti che l'opposizione voleva portare in aula se non sbaglio
Sì era una riforma che cercava di tenere insieme le esigenze della maggioranza e al tempo stesso le garanzie delle minoranze ma anche qui facciamo alcuni esempi nella versione che è stata
Siamo definita dal gruppo di lavoro si prevedeva ad esempio l'introduzione di un voto data certa per un numero naturalmente limitato di di provvedimenti e in questo modo si consentiva di utilizzare un una corsia che sì avrebbe ragionevolmente reso non più necessario il ricorso la questione di fiducia perché a quel punto essendoci tempi certi sulla approvazione che non voleva dir naturalmente sottrarre al Parlamento e alla Camera in particolare
La propria prerogative in termini di emendamenti o di riscrittura del testo si trattava solo di definire una tempistica
Accerta a fronte di questo istituto si prevedeva però anche in capo alle minoranze il diritto
Dieter iscritti nel calendario delle proposte di legge eh sì circoscriverla si si limitava il potere della maggioranza di governare il cosiddetto calendario dei lavori anche questo sulla base dell'idea di trasformare la sanzione le prerogative delle minoranze da meramente oppositiva ed meramente come dire ostruzionistiche interdittive in prerogative di carattere positivo insomma che consentissero alle minoranze di incalzare la maggioranza mettendolo in difficoltà
Di fronte a proposte di legge che magari la maggioranza preferiva non discutere quindi c'era una una una una filosofia improntata a a rendere il Parlamento maggiormente capace di di di di affrontare e di risolvere i nodi politici che che di ritorno e che al tempo stesso caratterizzano l'indirizzo politico di una tornata legislativa c'erano poi delle previsioni anche molto importante sullo statuto delle delle opposizioni prerogative per i singoli parlamentari insomma è vero che si
Riducevano alcuni alcuni tempi che oggi consentono a chi è contrario di prolungare i lavori ma
Io credo che l'esperienza in questi anni abbia dimostrato che questi istituti in realtà non incidono sul merito delle leggi che poi vengono approvate ma semplicemente allungano un po'la tempistica e quindi senza corrispondere a nessun interesse generale perché attualmente è un diritto delle minoranze opporsi e anche avere gli strumenti per indurre la maggioranza a un ripensamento una riconsiderazione un approfondimento ma quando questi gli strumenti non fanno altro che svuotare
Di di prestigio Laura allora bisogna ripensare mi indipendentemente da quella che è la posizione che ciascun gruppo occupa in una in una legislatura
L'ultima domanda che le volevo fare io ho avuto l'occasione di leggere qualche settimana fa la relazione che lei ha fatto come presidente del comitato per la legislazione mandato che ha concluso mi sembra luglio
Lei ha tenuto la questa presidenza del comitato per la legislazione nel periodo del referendum costituzionale
Ecco ritiene io leggendo le cifre che lei ha dato ritiene che sia stato un miracolo diciamo alla capacità di leggi di legiferare e di questo ramo del Parlamento rispetto alla crisi politica che abbiamo visto in questi mesi cioè saranno in pochi a riconoscerlo però questo Parlamento ha lavorato tanto si può dire
Sì si può dire questo Parlamento a a approvato molte molte leggi convertito molti decreti
è predisposto numerose delle che e ha espresso pareri molto importanti poi sugli schemi di decreti sono sono queste siamo misure che raramente hanno la ribalta mediatica ma che sono molto importanti perché consentono al Parlamento di governare fino in fondo insomma fino alla fine del procedimento di criteri principi direttivi che sono contenuti nelle leggi di delega e sono numerosi casi di pareri espressi dalle Commissioni parlamentari
Che hanno
Indicato al Governo la necessità di apportare modifiche e che il governo poi a seguito e quindi confermando la possibilità che il Parlamento anche quando approva delle belle che non si spogli del tutto
Delle proprie prerogative parlamentari anche se poi naturalmente comitato bisogna dirlo per per l'onestà intellettuale in questa legislatura anche siamo registrato delle che eccessivamente
Generiche cioè deleghe nelle quale i principi che tiri direttivi erano eccessivamente aperti e quindi
Di fatto consegnavano al potere al governo una discrezionalità eccessiva che poi si è cercato di rimediare attraverso i pareri sugli schemi di decreti
Però io però no però devo dire che l'esperienza del comitato per la legislazione
Anche confermato quanto sia prezioso
E quanto sarebbe opportuno una modifica del Regolamento
Volta quanto sia prezioso il comitato per la legislazione e quanto sia opportuno la modifica del Regolamento volta a rendere i i poteri del Comitato maggiormente incisivi perché il tema della qualità della legislazione e quindi della tecnica ed è il modo attraverso il quale il le le leggi sono scritte e sono coordinate le une con le altre è un tema importantissimo che se
Riuscissimo a come dire da prendere in considerazione come
Più attenzione
Nel deriverebbe un beneficio per l'intero Paese perché perché c'è bisogno di mettere il Parlamento della condizione di poter maggiormente
Correggere quelle che sono misure legislative che entrano in contraddizione o che sollevano delle difficoltà dal punto di vista dell'interpretazione dal contesto del coordinamento con le fonti subordinate
è un tema apparentemente molto molto tecnico in realtà che ha ripercussioni molto pratiche sulla vita dei cittadini perché cercare
Garantire il più possibile certezza del diritto e cercare di garantire il più possibile una legislazione semplice e comprensibile non è solo
Dovere di ogni legislatore ma è anche il modo migliore per corrispondere all'interesse generale
Io la ringrazio molto delle valutazioni che ha fatto a Radio Radicale ringrazio del professor Andrea Giorgis deputato del Partito democratico col quale abbiamo parlato delle e la mancato accordo per la riforma del Regolamento in Giunta del regolamento a Montecitorio grazie