Scegliere il futuro

Buongiorno e benvenuti alla rubrica scegliere il futuro peggiore discorsi l'Istituto nazionale di statistica all'Istat ha pubblicato dei dati interessanti che riguardano la condizione delle famiglie e quella delle imprese
Nel due mila diciassette il reddito disponibile delle famiglie cioè il reddito
Che resta alle famiglie per consumi e risparmi una volta pagate le imposte è aumentato dello zero virgola sei per cento in termini reali
Cioè una dinamica inferiore alla metà dell'aumento del prodotto interno lordo aumentato nel due mila diciassette dell'uno virgola cinque per cento
Questa distanza tra andamento del reddito della ricchezza prodotta complessivamente nell'anno e ciò che va alle famiglie
Spiega perché come si diceva prima delle elezioni tante persone non si ritrovavano nella narrazione che alcune forze politiche facevano della ripresa economica in corso infatti un aumento dello zero virgola sei per cento hanno e in media vuol dire che alcuni hanno guadagnato rispetto al due mila sedici decisamente di più e altri di meno
E una cifra estremamente ridotta
E soprattutto una cifra che non viene colta dalle persone come una netta inversione di tendenza rispetto alla crisi degli anni precedenti
D'altra parte nel corso del due mila diciassette diminuita la propensione a risparmio anche se e questo è un dato molto interessante nel corso degli ultimi tre trimestri si vede chiaramente che le imprese famiglie stanno tentando di risparmiare di più
Forse preoccupate del futuro incerto dell'economia forse orientate a ricostituire quel risparmio falcidiato dalla crisi degli anni precedenti
Questo dato in è importante perché se esprime un desiderio di maggiore risparmio da parte delle famiglie
Vorrà dire che i consumi nel corso del due mila diciotto non cresceranno molto proprio perché le famiglie preferiscono di fronte a l'incertezza del futuro risparmiare dal lato delle imprese si nota una riduzione nel corso del due mila diciassette della quota di profitto e un forte aumento invece della quota degli investimenti sul valore aggiunto
Questo è un dato positivo vuol dire che le imprese stanno veramente investendo magari utilizzando anche gli incentivi
Che il governo precedente Governo in carica
Hanno fissato in termini di bonus fiscali per gli investimenti per i supera mortalmente e così via per il progetto industria quattro punto zero c'è una forte ondata di innovazione
Nelle imprese soprattutto manifatturiere e speriamo che questo colto questa tendenza all'aumento della quota di investimento prosegua perché certamente il nostro sistema produttivo ha bisogno di una fortissima innovazione un altro dato interessante e la riduzione della pressione fiscale
Di quasi un punto percentuale tra il due mila sedici del due mila diciassette che porta comunque la pressione fiscale a un livello inferiore alla non precedente ma resta ancora tra i livelli più elevati all'interno dell'unione europea
Insomma un quadro che ci fa capire i comportamenti dell'impresa e delle famiglie e anche della pubblica amministrazione un po'sporcato da un punto di vista politico dalla revisione
Che eurostat ha imposto all'Istat rispetto alla dato del deficit e del debito pubblico a seguito degli interventi di salvataggio delle banche
In ogni caso
Il deficit
In riduzione rispetto all'anno precedente intorno al due virgola tre per cento e il debito
Il rapporto tra il debito che il prodotto interno lordo si è sostanzialmente stabilizzato come il Governo aveva inizialmente immaginato
Cosa ci dicono questi dati sul futuro come dicevo prima ci danno designare di tendenza ma è evidente che ci sarà una forte influenza sulle decisioni sia delle famiglie che delle imprese su come la crisi politica verrà risolta
Sull'eventuale reazione dei mercati finanziari
Di fronte a scelte non ritenute soddisfacenti da questi ultimi in dunque il quadro congiunturale resta positivo ma incerto
Un ultimo dato vorrei segnalare l'andamento dell'occupazione nel mese di febbraio con ferma la sostanziale stabilizzazione dell'occupazione
Perché al di là delle oscillazioni mensili è rimasta sui livelli dell'estate scorsa vuol dire che tra luglio a febbraio fondamentalmente il numero di occupati è rimasto costante il tasso disoccupazione e confermato in discesa mentre l'andamento degli inattivi conferma la ampia fascia di persone che scoraggiate dal trovare lavoro
Ancora rinunciano a cercarlo attivamente e quindi non sono contati tra disoccupati ma tra gli inattivi
Questo dato sulla stabilità dell'occupazione un dato che può iniziare preoccupare laddove di fronte a venti di crisi o instabilità come quelle a cui accennavo
Le imprese potrebbero decidere di liberarsi rapidamente di una occupazione magari
Temporanea perché sappiamo che gran parte dell'occupazione è stata realizzata attraverso contratti temporanei
Insomma un futuro ancora incerto anche se i segnali positivi non mancano grazie e buona giornata a tutti