Cinquantenario della Resistenza

No
Prende la parola il ministro della difesa
Signor Presidente della Repubblica
Cinquant'anni or sono questi luoghi di
P deroga estrema difesa di Roma da parte delle nostre forze armate
Nel tentativo di preservare la gittata all'occupazione tedesca
E di salvare l'onore e l'attività dell'Itavia in uno dei momenti più drammatici della sua storia
Non possiamo sottacere o mascherare la realtà di quei terribili giorni
L'otto settembre
Pesa ancora nella memoria collettiva
Non per le scelte compiute che apparivano necessitate e dunque gli inevitabili e anche doverose
Come ci ricorda un eminente storico Leo Valiani che fu anche coraggioso protagonista di quella stagione
Va ad Orio ebbe ragione di concludere quell'armistizio per portare l'Italia fuori dalla guerra ma ebbe il torto di non preparare l'esercito italiano alla resistenza contro l'aggressione nazista
L'otto settembre infatti pesa per la grave incapacità dimostrata dall'autorità politica allora al potere
Nel fronteggiare una fase difficilissima come era quella dell'annuncio dell'armistizio con gli alleati
Pesa per quella sorta di dissoluzione di ogni autorità e di comando militare
Che lasciò largamente il Paese in balìa degli eventi
Senna talmente esposto all'azione del nemico
L'Italia ha pagato un alto prezzo per gli errori commessi in quei giorni dalla monarchia e da un'intera classe dirigente
E tuttavia sarebbe ingiusto e soprattutto contrario alla realtà
Dimenticare che le forze armate
Pur in una situazione di confusione e di incertezza
Cento euro seppero subito dare qui a Roma una prima prova di coraggio e di volontà di riscatto nazionale
Per questo signor Presidente
Oggi ricordiamo compiva gratitudine gli uomini caduti in difesa della capitale
Gli ufficiali e i soldati valorosi che per quanto sorpresi dagli avvenimenti considerarono come è loro dovere compiere ogni sforzo per salvaguardare Roma dall'occupazione tedesca
E per difendere l'indipendenza della nazione
I combattimenti intorno ai capisaldi posti sulla via Ostiense hanno rappresentato il partitario Betty maggior rilievo della difesa di Roma
Ma anche altrove si verificarono episodi di grande valore
E a tal proposito desidero ricordarle uno che è forse il più significativo
Perché dimostra quanto fosse altro fra gli uomini delle forze armate costretti ad operare in un clima di generale disorientamento il senso del dovere e l'amore verso la patria
Mi riferisco al sacrificio del sottotenente del genio
Ettore Rosso immolato sia Monterosi insieme ad altri genieri per far brillare un carico dividere per fermare così una quel Rita molto colonna germanica il marcia verso Roma
Con lo stesso spirito di questo giovane eroe in tanti combattimenti in quella che oggi conosciamo come la battaglia di Porta San Paolo per impedire alle porte la teste di entrare
A Roma dal lato sud
Tanti combatterono e caddero ricordiamo qui con animo commosso i Granatieri i lancieri gli artiglieri e tutti gli uomini di tutti gli altri reparti
Che lottarono allora compiendo senza indugio una scelta di campo decisiva salutiamo qui
Commossi i reduci di quella difficile pagina della nostra storia e rivolgiamo un pensiero memore ai tanti che diedero allora la propria vita dando impulso alla guerra di liberazione dell'Italia
Premessa per la rinascita politica economica e morale del Paese
I primi nuclei di resistenza all'occupazione nazista si organizzarono infatti anche intorno ad ufficiali sottufficiali sente chi militare che non potevano accettare nel loro animo di vedere l'Italia impagata lo straniero
Parimenti chi fuori dei confini nazionali cadde prigioniero preferiva la collaborazione era strada dell'Aga affrontandoli stenti con dignità e coerenza
Oggi assistiamo ad un accresciuto interesse degli storici nei confronti di quel periodo ad una volontà di meglio comprendere gli eventi che seguirono l'attive del fascismo e che portarono alla nascita della Repubblica
Ci si interroga sull'atteggiamento degli alleati in occasione dell'Ardis Tizio
E sulle loro incertezze in merito alla posizione da tenere verso l'Italia
Ci scandalo dica il comportamento della classe dirigente di allora per meglio comprendere le ragioni di certe decisioni
Ben vengano gli approfondimenti critici della storiografia sulla Resistenza e tuttavia non c'è revisione e rigorosa che possa revocare in dubbio alcuni punti fermi
Primo nella Resistenza è la genesi del sistema democratico e repubblicano che ha fatto dell'Italia un Paese libero e progredito dell'Occidente
Secondo
Non appare convincente l'attingenti un distacco totale tra i partigiani combattenti
E la massa del popolo indifferente proprio l'episodio di Porta San Paolo prova semmai il contrario se è vero come è vero che la popolazione dell'intero quartiere intervenne
Coraggiosamente a sostegno dei difensori che in questo caso erano combattenti per la libertà dell'Italia appartenenti alle forze armate
Assolutamente ingiusta e contraria al vero
Come ha bene osservato con lucida ricostruzione dei fatti il filosofo Norberto Bobbio ogni censura retrospettiva alle forze politiche che presero Tito nel crogiuolo vera lottare di liberazione
Una chiusura che vuole riconoscere nella loro natura nella loro attività di allora il germe della successiva degenerazione partitocratica
Ebbene che la storiografia non si faccia contagiare dalla poca auto placche lattoneria che care che caratterizza tanta parte della società italiana in questo periodo
è stato anche affermato che la tragedia dell'otto settembre pesa ancora oggi
Quasi come un incubo subliminale e permanente sulla coscienza degli italiani
Certo ciascuno è figlio della propria storia ma nella storia d'Italia
Dopo l'otto settembre
Vengo no la lotta di liberazione il venticinque aprile l'avvento della Repubblica le grandi battaglie democratiche del mondo del lavoro la ricostruzione la certa io avvedersi per la civiltà occidentale il miracolo economico anche oggi e non riusciamo ad un nuovo otto settembre ad una grande crisi può e deve seguire un grande dispendio come allora non mancano le energie le forze morale capace di animare una nuova ricostruzioni
Signor presidente la nostra Repubblica ha radici salute che si sono sviluppate e ramificate nella profondità del tessuto nazionale durante mezzo secolo di vita democratica anche attraverso le traversie di questi vicende di vita repubblicana sbaglia sicuramente chi sottovaluta i rischi che oggi minacciano l'unità del Paese
Ma sono anche sicuramente in errore quanti ritengono che il sentimento nazionale della stragrande maggioranza degli italiani sia affievolito ho spento
Esso può trarre nuova motivazione rafforzamento dalla piena attuazione del processo di rinnovamento delle istituzioni e della politica che è in corso e che lei favorisce ed a seconda con tanta saggezza
E proprio ricordando il sacrificio di quanti sono caduti a Porta San Paolo e nella lotta di liberazione possiamo Etò preambolo trarre ispirazione forza
Per andare avanti
Con determinazione né da difficile operati rinascenza del Paese nella democrazia e nella libertà o dure ai gonfaloni e delle nostre città decorate al alla metà che adoro
Piva le forze armate viva la resistenza prima l'Italia
Prende la parola il Presidente della Repubblica
Trovarli perché principio canti avanti tutte le imprese da sempre
Qui
Ecco lui
L'inizio
Della riscossa
Per la libertà per da dignità della patria
Dopo cinquant'anni
Stando voi
A noi di quella generazione
A noi che in luoghi diversi e lontani
Ma nella stessa terra
E dalla stessa parte
Stando voi
Per un'alta testimonianza di unità
Raccoglie Lucia anzi tutt'
Nella memoria dei morti
Di tutti i morti
Di ogni fronte
Di ogni battaglia
In questa visione
Io di composta pace
Non muta
Il valore la gloria
Di chi lottò per la libertà
Non butta
La condanna della dittatura dire ogni dittature
Non è il ricordo
Che ci divide
Perché la verità
Se la rispettiamo
Se ne siamo amici
Non divide ma
Lavorava pacifica
E ci riscopre fratelli
Ma l'amore non muta
La realtà
Non muta lei può mutare i fatti così comici sono compiuti
La verità e amore
Ho Pivano insieme
Ho insieme muoiono
Solo poi lei arrivano dispetto tenda per carità solo ideale rispetto della priorità
Può essere dei Pasi sicura qui ad una Pio la pacificazione
Capace di rafforzare
L'unità del popolo italiano
Condizione essenziale per L'Unità della nostra patria
Fu carrabili follia la guerra
Lo sterminio
Le stragi
Fu eroismo
La via dubbi dito al forte richiamo della libertà dell'Italia
è la libertà e il più grande diritto
E i maggior valore dell'uomo
E la sua attività
Per questa libertà proprio qui
Il tono doloso il glorioso calvario
Passerei prime mosse
E pago il primo prezzo del riscatto
Qui Granatieri di Sardegna
Con alzo le unità dell'esercito
Segnato uno pagine di sacrificio e di gloria
Contro la prepotenza naziste
Cui per la prima volta
Tulcea di ossicini
Tu Cerri
E nel tuo nome povero ricordare tutti coloro che combatterono Conte
Qui per la prima volta
Dei cittadini si incontravano con i militari
E ad un'azione comune
Qui ad una comune strategia
Prima d'un solo esaltante impegno
Di lottare per la libertà della Patria ad ogni costo
Lascio agli storici
La narrazione
Che vorrei dei avrà
Dei fatti
E le valutazioni
Che vorrei intelligentemente sia realmente il momento storico
Penso che alla nostra presenza
Abbia più alto scopo
Sia chiamata a meditare sui valori che quinto d'argomento vi bituminosi testimoni
E terrori vedere con gli occhi della mente e del cuore
I volti di coloro che aveva citato
E pagarono quella testimonianza
Vorrei rivolgermi soprattutto ai giovani
Poiché in tal titolare furono Giovanni quei testimoni
Nonché i pavesi entriamo giovani
Una ridda anche se gloriosa pagina di storia
Ormai fissata nel tempo e lasciata alla memoria diceva cantatrice di studiosi
Ho avuto un ricordo intenso e Amoroso dico ripeto Tiki quella stagione visse
Vi presentiamo realtà Tidei
Che sono affidate a poi giovani Bindi perché ne facciate vivere in poi e per gli altri
Quei giovani morirono per la libertà del nostro popolo
La libertà
Non è il valore che una volta conquistato
Rimane quasi immobile permanente
Senza più alcun timore
Né alcun pericolo
La libertà è intorno la libertà e la ricchezza che si conquiste si paga ogni giorno e che ciascun cittadino deve conquistare e pagate
Non è affidata solo a pochi Martucci
A ciascuno
E ciascuno ne risponde ne dovrà rispondere
Ognuno può dire
Dipende anche da me
Che la mia patria sia libera
Che il mio popolo sia libero sì
Dipende anche da me
La libertà non si perde solo per l'aggressione violenta altrui
Ma si perde soprattutto quando la si lascia languire
Quando non è vissuta quando non P. si crede
Le democrazie
Hanno i principali pericoli intento non se stesse
Perché i veri poli pericoli sono dentro l'uomo
Se i popoli che vivono nella democrazia
Non ne sono difensori convinti instancabili banali
Sì e non solo che il giorno disposti per questa democrazia pagare di persona
La loro libertà e già al tramonto
Noi presentiamo i giovani una pagina di vita Quentin ieri
Ma che deve essere di oggi ed è Piero ogni persone
Allora la commemorazione è un rinnovata parola di grazie
A chi gli ha pagato con la vita
E a chi ha giocato la propria vita per la nostra libertà
è un rinnovato impegno ad essa definitivi
In ogni momento della nostra giornata ai valori essenziali delle persone
Da qui dunque un grande richiamo
Da qui per noi
In questa parte dea che vive momenti non facili
Da qui intorno noi un monito solenne
Non vi è libertà
Senza fratellanza fra gli uomini
Senza fratellanza fra i popoli
Poiché la libertà
E condizione per la pace
Raccogliamo allora
Tutte le ricchezze di queste pagine gloriose
Ora noi sappiamo
Come voi Giovanni attoniti
Dovete sapere quali sia il prezzo della libertà
Quale sia il prezzo della pace
Ebbene qui
Solennemente
Rinnoviamo il sabato l'impegno
Di essa pronti a pagare il nostro Trezzo per la nostra battaglia grazie
Il Presidente della Repubblica accompagnato dal ministro della difesa dal capo di stato maggiore della Difesa e dal consigliere militare rendeva
Omaggio ai caduti deponendo una corona d'alloro ai piedi della lapide
Senta
Minimi
Sì
Dove
Cui
E
Qui qui
Al
Nuova
Ma Waas